la stampa - Consiglio Regionale del Piemonte

Direzione Comunicazione - Settore Informazione
Edizione a cura di: Piera Savina,
Lucia Lucarelli, Loredana Russo
Ufficio Stampa: Via Alfieri, 15 - 10121 Torino - Tel 011 5757 252
[email protected]
Grafica: Carlo Gaffoglio
Stampa: Centro Stampa
11 febbraio 2015
N. 41
Oggi
Ore 9.30 - Visita Scuola Media Dante Alighieri di Torino
Ore 10.00 - Riunione VI Commissione (Cultura)
Ore 10.30 - Presentazione del libro "Giù le mani dalle donne-Voci
dal carcere"
Ore 11.30 - Audizione VI Commissione (Cultura)
Ore 12.30 - Riunione Conferenza Capigruppo
Ore 14.00 - Riunione del gruppo lavoro Criticità dei modelli
assistenziali a favore di soggetti non autosufficienti
Ore 14.00 - Convocazione plenaria del Consiglio delle Autonomie
locali
Ore 17.00 - Biblioteca: conferenza su "Gli economisti e la guerra"
INDICE
Rassegna TV
- Rassegna Radio-TV pag. 1 11/02/2015 Rassegna Tv del 10 febbraio
Regione Piemonte
- La Repubblica (TO) pag. 5 11/02/2015 Chiamparino prepara la "fase 2" della Regione. Si parte da un seminario
Affari Istituzionali
- ANSA 10/02/2015 14:35:00 Immigrazione: Morcone, regioni nord rispettino impegni - Su accoglienza nessuno può
sottrarsi per motivi elettorali
- ANSA 10/02/2015 21:21:00 ANSA-FOCUS/ Immigrazione: Viminale contro le regioni del Nord - Morcone, rispettare
impegni su accoglienza. Lombardia, arrogante
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:02:00 Immigrazione: Cerutti, nessuno jihadista al Cie,ma va chiuso - Assessore
Piemonte visita struttura Torino
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 21:15:00 Immigrazione: assessore Piemonte, sempre dato disponibilità - (v.
"Immigrazione: Morcone, Regioni nord ..." delle 14,35)
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 29 11/02/2015 Porte girevoli nella politica
- Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 35 11/02/2015 Legge regionale proposta dai Lions Vco
- Il Giornale del Piemonte pag. 3 11/02/2015 Terre alte, il lavoro delle Unioni montane di Comuni prosegue
- Il Mercoledi (TO) pag. 3 11/02/2015 Il sindaco scrive alla Regione «fondi per le aree dismesse»
- La Nuova Periferia pag. 9 11/02/2015 "Ci opponiamo a Mappano per salvare il polmone verde dell'area ex Borsetto"
- La Nuova Provincia di Biella (BI) pag. 14 11/02/2015 Ma quanto spendiamo per gli organi istituzionali delle Regioni? Con
i costi standard si risparmierebbero quasi 400 milioni all'anno!
- La Repubblica (TO) pag. 4 11/02/2015 "Chiamparino non dimentichi gli uffici postali di montagna
- La Stampa (BI) pag. 41 11/02/2015 Il sindaco difende l'Unione "A Brusnengo solo benefici"
- L'Eco Chisone (TO) pag. 2 11/02/2015 L'Unione si inceppa, intesa in forse?
Attività Produttive
- ANSA 10/02/2015 11:06:00 Jobs Act: stand by pareri Camera, nodo clausola salvaguardia - Manca anche parere
Regioni,possibile slitti ok su ammortizzatori
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 13:41:00 Lucchini, presidio lavoratori davanti alla Regione - Al via tavolo con
commissario gruppo
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 15:51:00 Lucchini:avanti attività Condove,2 manifestazioni interesse - Regione e Fiom
chiedono tavolo al Muse
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 16:15:00 Lucchini: avanti attività Condove, manifestazioni interesse
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 11/02/2015 La produzione Vertek fino al termine del 2015
- Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 11 11/02/2015 «Serve uno Statuto dei frontalieri»
- Il Mercoledi (TO) pag. 14 11/02/2015 Rotosud, il M5Stelle attacca la Regione
- La Stampa pag. 42 11/02/2015 Vertek, il commissario Nardi annuncia potenziali acquirenti
- La Stampa (AT) pag. 35 11/02/2015 Oggi incontro in Regione
- La Stampa (TO) pag. 35 11/02/2015 Cosa manca alla città internazionale
- La Stampa (TO) pag. 40 11/02/2015 Torino,bene l'export "Ma non importiamo abbastanza stranieri"
Cultura, Turismo e Sport
- ANSA 10/02/2015 16:22:00 Giorno ricordo: Chiamparino, strumentalizzazioni non utili - "Occasione riflessione su
tragedie attuali deve essere comune"
- ANSA 10/02/2015 18:16:00 Giorno Ricordo: Vignale (Fi), Pd oltraggia le foibe
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- ANSA 10/02/2015 19:03:00 Giorno Ricordo: Malagnino (Pd), massimo rispetto vittime - (v. 'Giorno Ricordo: Vignale (Fi),
Pd oltraggia...' delle 18,16)
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 16:36:00 Giorno Ricordo: Fassino, anche memorie istriane in Polo '900 - Torino, tragedia
Foibe ricordata in Consiglio comunale
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:19:00 Mostre: Don Bosco, Regione ospita rassegna iconografica
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:46:00 M'illumino di meno:Consiglio Piemonte patrocina -luce+stelle
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 19:05:00 Giorno Ricordo: Lega, foibe a scuola è conquista politica
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 21:28:00 Giorno ricordo: Viotti (Pd), difendo tutti gli oppressi+RPT - (Ripetizione con testo
corretto alla 9/a riga)
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 11/02/2015 Cerimonia per non dimenticare le foibe Gancia: «Ricordiamo anche gli
armeni»
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 11/02/2015 Un "Parco del Cielo" per vedere le stelle
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 11/02/2015 «Restituire ai cittadini il castello confiscato»
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 11 11/02/2015 Riforma dell'editoria per garantire il futuro a tutti i giornali liberi
- Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 11 11/02/2015 «Pagheremo noi il conto salato del Giro»
- Il Giornale del Piemonte pag. 3 11/02/2015 Giornata del ricordo, bufera sulle ironie del Pd
- Il Mercoledi (TO) pag. 18 11/02/2015 Nuove regole per gli agriturismi
- La Nuova Periferia pag. 27 11/02/2015 Mostra sotto la Mole per Don Bosco
- La Repubblica (TO) pag. 4 11/02/2015 "Tagli alla cultura, meno festival e niente soldi ai privati"
- La Stampa (AL) pag. 35 11/02/2015 Dalle mostre al vino I colori del Nord Ovest dal 24 su "LaS tampa"
- La Stampa (TO) pag. 35 11/02/2015 Foibe, il giorno del ricordo offuscato dalle polemiche
- La Stampa (TO) pag. 35 11/02/2015 Due pagine con gli eventi del Nord Ovest
- L'Eco Chisone (TO) pag. 16 11/02/2015 La Regione interviene per la 40ª Tre rifugi
- Libero pag. 2 11/02/2015 Il PD ride della tragedia delle foibe
Edilizia Urbanistica
- La Stampa (TO) pag. 36 11/02/2015 Grattacielo, Regione a processo
- La Stampa (TO) pag. 36 11/02/2015 «Troppi guai, tornassi indietro non farei più quel concorso»
Organismi Consultivi
- Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 11 11/02/2015 Casa della Resistenza, rinnovata convenzione
Sanità Socio-Assistenziale
- Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 12 11/02/2015 Cinque stelle all'attacco sul Dea
- Il Mercoledi (TO) pag. 7 11/02/2015 Saitta conferma i tagli all'Asl
- Il Mercoledi (TO) pag. 7 11/02/2015 S. Croce banca di latte umano
- Il Mercoledi (TO) pag. 17 11/02/2015 Ospedale, quale futuro
- Il Mercoledi (TO) pag. 17 11/02/2015 Città Viva: Saitta, presenza importante
- Il Mercoledi (TO) pag. 17 11/02/2015 Anche la Regione pensa al S.Lorenzo
- La Nuova Periferia pag. 44 11/02/2015 Pifferi e Tamburi in visita al reparto di Oncologia
- La Nuova Provincia di Biella (BI) pag. 10 11/02/2015 «Sulla sanità è in atto un gioco al massacro»
- La Nuova Provincia di Biella (BI) pag. 10 11/02/2015 La lettera della discordia
- La Stampa (AL) pag. 43 11/02/2015 "Difendiamo i 103 posti letto. In gioco è l'intero ospedale"
- La Stampa (BI) pag. 37 11/02/2015 «Salviamo l'ospedale» Successo su Facebook
- La Stampa (VC) pag. 36 11/02/2015 S.Andrea a misura di neonato. Apre la prima Banca del latte
- L'Eco Chisone (TO) pag. 5 11/02/2015 «La chiusura del reparto Tbc del S. Luigi è temporanea»
- L'Eco Chisone (TO) pag. 22 11/02/2015 Più infermieri per i 30 posti letto della continuità assistenziale
- L'Eco Chisone (TO) pag. 22 11/02/2015 La Valle a confronto con Saitta
- Panorama di Tortona (AL) pag. 1 11/02/2015 Berutti: 'Per punto nascite fatto il possibile. La sinistra ha tradito le sue
promesse'
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- Panorama di Tortona (AL) pag. 5 11/02/2015 Berutti
Telecomunicazioni
- La Repubblica (TO) pag. 3 11/02/2015 Piemonte, addio alla Bit: meglio il web
Territorio
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 15:53:00 Ambiente: Legambiente, ddl parchi manovra ragionieristica
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:46:00 Ambiente: appello sindaci lago Maggiore, giù livello acqua - Primi cittadini
chiedono incontro a consorzio del Ticino
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 18:12:00 Ambiente: M5s,Regione Piemonte ignora dissesto idrogeologico
- Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 8 11/02/2015 «I livelli del lago vanno regolati»
- Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 35 11/02/2015 «Fondi europei per rivitalizzare i borghi alpini»
- Il Secolo XIX pag. 29 11/02/2015 Carpaneto, i vignaioli a lezione di potatura con i corsi della Regione
- La Nuova Periferia pag. 8 11/02/2015 Cambiano le regole per scavare i fiumi
- La Sentinella del Canavese (TO) pag. 8 11/02/2015 L'asta dei posti diventa un caso
- La Sentinella del Canavese (TO) pag. 9 11/02/2015 Segue dalla pag.8
- La Stampa (AL) pag. 39 11/02/2015 "Spiegateci come si interviene se si trova amianto nel tunnel"
- La Stampa (AL) pag. 48 11/02/2015 Imu sui terreni agricoli "Cancellate subito questa tassa ingiusta"
- La Stampa (CN) pag. 37 11/02/2015 Collaudata la "campana" anti-valanghe
- La Stampa (CN) pag. 41 11/02/2015 "Sì" alla centrale sul Tanaro a Barbaresco e Castagnito
- La Stampa (CN) pag. 44 11/02/2015 Il logo inventato ad Agraria in finale al concorso regionale
- L'Eco Chisone (TO) pag. 16 11/02/2015 Parco, Bobbio conferma: «No secco»
- L'Unione Monregalese (CN) pag. 26 11/02/2015 L'assessore Balocco: «Asportare materiale litoide dai nostri fi umi
costerà meno»
Trasporti
- ANSA PIEMONTE 10/02/2015 19:10:00 Aeroporti: M5s, Fassino e Chiamparino avvantaggiano Milano - (V. 'Aeroporti:
Fassino, sinergia con...' delle 13.30 circa)
- Eco Risveglio Verbano (VB) pag. 6 11/02/2015 Soldi dai Comuni ai pendolari
- La Fedelta (CN) pag. 9 11/02/2015 "Levaldigi e Caselle insieme". Si torna a parlare di integrazione
- La Stampa (BI) pag. 36 11/02/2015 La scure regionale "taglia" i bus. Biella dice addio all'anello urbano
- La Stampa (BI) pag. 36 11/02/2015 Niente pullman per Vercelli durante le feste scolastiche
- La Stampa (TO) pag. 40 11/02/2015 Alicante, Spalato e Minorca; da Caselle i voli delle vacanze
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RASSEGNA TV DEL 10 FEBBRAIO
LA7
LA7 PIAZZA PULITA 23.07 Gli errori della politica
ABSTRACT: Tra i vari errori della politica Sgarbi cita la mala gestione del palazzo della Regione
Piemonte
RAI TRE
RAI TRE BUONGIORNO REGIONE PIEMONTE 07.30 Il giorno del ricordo.
ABSTRACT: Si celebra oggi il giorno del ricordo delle foibe istriane. Il programma della
commemorazione prevede una cerimonia al cimitero monumentale seguita alle 14 da un'orazione
ufficiale a Palazzo Civico ala presenza, tra gli altri, del governatore Sergio Chiamparino .
RAI TRE BUONGIORNO REGIONE PIEMONTE 07.30 Incontro per la Lucchini
ABSTRACT: Si terrà oggi l'incontro presso l'assessorato al lavoro della Regione Piemonte sul
futuro dello stabilimento Lucchini di Condove , l'unico realtà del gruppo per la quale non è ancora
stata trovata una soluzione.
RAI TRE BUONGIORNO REGIONE Sanità, approvati 11 bilanci consuntivi del 2013.
ABSTRACT: Dopo aver approvato tutti i bilanci consuntivi del 2012, la Giunta ha approvato anche
11 dei 19 bilanci consuntivi del 2013. L'assessore alla Sanità Antonio Saitta ha parlato di
un'operazione di trasparenza indispensabile alla luce del debito sanitario regionale.
.
TELECITY
TELECITY TG 12.30 Cgia: pressione fiscale nelle diverse regioni
ABSTRACT: La Cgia di Mestre ha pubblicato uno studio realizzato sulla pressione fiscale,
piemontesi e valdostani sono risultati sesti in classifica
TELECITY TG 12.30 Piano sanitario regionale: Ovada zona disagiata
ABSTRACT: Ovada è stata definita dal piano sanitario regionale piemontese zona disagiata, per
questo motivo la razionalizzazione ospedaliera non dovrebbe intaccare il nosocomio cittadino.
TELECUPOLE
TELECUPOLE TG 12.00 Torino, incontro per l'ospedale di Alba
ABSTRACT: A Torino alcuni giorni fa c'è stato un incontro tra gli assessori regionali Restini e
Saitta dove si è parlato dei cantieri per la costruzione del nuovo ospedale di Alba. Il responsabile
della Asl afferma di essere uscito rasserenato dall'incontro.
TELECUPOLE TG 12.00 Polemiche politiche in Piemonte
ABSTRACT: Polemiche politiche in Piemonte. La tessera del Pd è ritenuta un lasciapassare, lo ha
affermato Cota a proposito dell'inchiesta sulle presunte firme false che hanno sostenuto Sergio
Chiamparino presidente della Regione. Cota parlerebbe di firme false.
TELECUPOLE TG4 19.39 Giorno della commemorazione.
ABSTRACT: Chiamparino in occasione del ricordo delle vittime delle foibe ha parlato di porre
riflessioni nei confronti delle vittime di tutte le guerre.
RASSEGNA TV
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Rassegna TV
TELECUPOLE TG4 19.42 Frode nei trasporti
ABSTRACT: L'assessore regionale Balocco vuole verificare l'esistenza di doppioni o di autobus
fantasma dando indicazione alle provincie per verificare probabili frondi nel trasporto pubblico.
Controlli a tappeto su tutto il territorio.
GRP
GRP TG TORINO 18.31 Sindaco e Consiglio con gli autotrasportatori
ABSTRACT:E' necessario trovare una soluzione per gli autotrasportatori dell'indotto Ilva, a dirlo
sono i consiglieri di Novi Ligure che ieri hanno approvato un ordine del giorno sul tema. Il sindaco
ha scritto anche una lettera alla presidenza del consiglio dei ministri per evidenziare le criticità delle
aziende dell'indotto Ilva. Il sindaco chiede un incontro a Roma. Per rafforzare la richiesta ieri il
consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno sul tema in quale si chiara che tutti gli
amministratori eletti su tutti i livelli si occupino del tema.
RETE 7
RETE 7 TG RETE 7 PIEMONTE 19.00 Commemorazione per le vittime delle foibe
ABSTRACT: Il giorno del ricordo per le vittime delle Foibe a Torino, una cerimonia
commemorativa al quale hanno partecipato amministratori locali e famiglie delle vittime istriane
perite nelle mani dei militari slavi.
VIDEONOVARA
VIDEONOVARA VIDEOGIORNALE 19.35 Ludopatia
ABSTRACT: Convegno sulla ludopatia. La politica di tutti i livelli regione compresa sta
affrontando questo tema ormai diventato decisamente grave visto l'elevato numero di persone
affetto da questa patologia
RAI RADIOUNO
RAI RADIOUNO PIEMONTE GR1 PIEMONTE 12.10 Incontro per la Lucchini.
ABSTRACT: Si terrà oggi l'incontro presso l'assessorato al lavoro della Regione Piemonte sul
futuro dello stabilimento Lucchini di Condove , l'unico realtà del gruppo per la quale non è ancora
stata trovata una soluzione.
RASSEGNA TV
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Rassegna TV
Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c
TORINO CRONACA
la Repubblica MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
V
PER SAPERNE DI PIÙ
Altre notizie e immagini
su torino.repubblica.it
Il Comune sceglie
un palazzo Fiat
per la sede unica
L’INCHIESTA
Concorso
dei dirigenti
Chiesti 6 mesi
per Vaciago
ACHIESTO la condanna di Cesare Vaciago, ex city manager del Comune di Torino e ora direttore del Padiglione
Italia di Expo 2015, a sei mesi di
carcere per abuso d’ufficio nel
concorso per dirigenti comunali
del 2010. Ma il pm Cesare Parodi
ha chiesto anche le attenuanti generiche «per un uomo che ha dimostrato il coraggio di difendere
fino in fondo le proprie idee». In effetti Vaciago, che era in aula, ha
sempre sostenuto che in quella
selezione furono scelti i candidati
migliori e i suoi avvocati, Fulvio
Gianaria e Anna Ronfani, hanno
ribadito come sia nel concorso che
nel master precedente «la procedura sia sempre stata assolutamente regolare».
A carico di Vaciago non ci sono
prove schiaccianti della sua responsabilità nel pilotare il concorso, se non un appunto in cui il ma-
H
La proprietà chiede 70 milioni, parte la trattativa
In corso Ferrucci gli uffici per 1.200 dipendenti
GABRIELE GUCCIONE
La decisione
della giunta
su input
dell’assessore
al Bilancio
Passoni
Resta il nodo
della cifra
Per coprirla
non basta
vendere tutte
le attuali sedi
TRAVET comunali al posto degli
ingegneri Fiat, che da qualche
mese hanno lasciato il palazzo
di vetro di corso Ferrucci. L’ex centro direzionale della Fiat Engineering, svuotato dei suoi 1500 dipendenti finiti all’Officina 82 di
Mirafiori, è l’immobile scelto dal
Comune per realizzare la sua nuova «sede unica». «È quello che appare più adatto a diventare la nuova sede degli uffici e dei servizi comunali destinati a lasciare via Corte d’Appello», si legge nella delibera approvata ieri dalla giunta
comunale, su input dell’assessore
al Personale, Gianguido Passoni.
Una scelta fatta scartando da un
elenco di cinque stabili. Quelli proposti da alcuni privati, dopo il bando di metà novembre, pubblicato
dall’assessore Passoni per cercare
una sede adatta ad ospitare i 1200
dipendenti che andranno traslocati dalle sedi centrali, come quelle di via Corte d’Appello, come l’ex
Pretura e la Curia Maxima, che si è
deciso di vendere perché diventate sempre più onerose da mantenere. Però la partita sull’ex palazzo Fiat di corso Ferrucci non è an-
I
L’ASSESSORE
Gianguido Passoni,
responsabile comunale
del Bilancio. A destra l’ex sede
di Fiat Engineering
cora chiusa. Dipenderà dal prezzo
finale. La proprietà, Beni Stabili,
chiede 70 milioni di euro. Ma per il
Comune, anche se da considerarsi
“chiavi in mano”, sarebbe una cifra insostenibile. Nemmeno vendendo tutte le otto sedi di assessorato in gioco, nel pacchetto c’è anche via San Francesco da Paola e il
Palazzaccio di piazza San Giovan-
ni, si ricaverebbe abbastanza per
rilevare il palazzo ex Fiat. Ecco
perché ieri la giunta comunale ha
fatto partire l’iter amministrativo per cominciare la trattativa.
Spiega l’assessore Passoni:
«Per le dimensioni e la vicinanza
centro e la facilità di collegamento con i mezzi pubblici, il complesso di corso Ferrucci è, tra
quelli proposti, l’immobile con le
caratteristiche che meglio rispondono alle nostre esigenze».
Adesso si aprirà l’istruttoria «per
verificare costi, entità dei lavori
di manutenzione da effettuare e
dopo si passerà alla fase di nego-
ziazione vera e propria». Una trattativa da cui il Comune si aspetta
di far scendere il prezzo. In caso
contrario, il progetto della “sede
unica” rischia infatti di saltare. Infatti, mette in chiaro l’amministrazione: «Le altre proposte pervenute (i terreni accanto al Moi,
l’area della Grandi Motori, il grattacielo Lancia, il palazzo di vetro al
fondo di corso Tazzoli, ndr) sono
relative a immobili ancora da edificare, periferici o che necessitano
di importanti interventi edilizi. E
quindi non rispondono alle esigenze della città».
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IL SINDACO INCONTRA LA SEGRETERIA DEL PARTITO. NESSUNO PARLA DELLA SUA RICANDIDATURA, MA...
Fassino annuncia un tour nei circoli torinesi del Pd
DIEGO LONGHIN
UAI a parlare di ricandidatura
nel 2016. Il primo ad indispettirsi è proprio il sindaco Piero
Fassino. Tanto che in tre ore di faccia
a faccia tra la segreteria provinciale
del Pd e il primo cittadino la domanda diretta non è stata fatta da nessuno. E Fassino si è ben guardato da dare indicazioni precise. Insomma, per
capirci qualche cosa i presenti si sono aggrappati alle interpretazioni.
Il segretario del Pd, Fabrizio Morri, e la sua squadra per ora si devono
accontentare di un giro di tutti i cir-
G
coli del Pd, un tour a cui parteciperà
il primo cittadino per spiegare ai militanti e ai torinesi che cosa l’amministrazione ha fatto e che cosa farà.
E l’uso del futuro da parte di Fassino
viene letto come un impegno a ripresentarsi. Insomma, il giro dei circoli del Partito Democratico delle circoscrizioni viene interpretato come
una pre-campagna da parte del primo cittadino. «È stata una ottima
riunione — dice Morri — ci siamo
confrontati seriamente sulla situazione di Torino e sul futuro. La disponibilità di Fassino ad accompagnarci in questo giro dei circoli per
coinvolgere la base e i torinesi è un
segnale importante».
Un segnale che qualcuno indica
come una prova, o meglio, un indizio
del fatto che il sindaco non abbia
scartato l’idea di presentarsi per un
nuovo mandato: «Se avesse già deciso di non candidarsi non farebbe il giro delle circoscrizioni», è stata la sintesi di qualcuno al termine della riunione. Di pari passo al tour il Pd, su
proposta di Mimmo Carretta, lancerà un tavolo per raccogliere idee,
progetti e suggestioni per costruire
il programma del 2016. Nessun riferimento da parte del sindaco alla riu-
IL VERTICE GIUNTA-MAGGIORANZA
Chiamparino prepara
la “fase 2” della Regione
Si parte da un seminario
SARA STRIPPOLI
NTRO un mese la Regione di Sergio
Chiamparino avrà pronto un piano
strategico di legislatura, un testo di
programmazione economica che di fatto
apre la fase “2” del governo regionale. Una
sintesi che potrebbe venire da un seminario di due giorni da organizzare fuori-porta
con i consiglieri. Il presidente della Regione lo ha detto ieri durante il vertice giuntamaggioranza Un incontro voluto da
Chiamparino e dal capogruppo Pd Davide
Gariglio per tentare di calmare le acque di
fronte ai crescenti borbottii dei consiglieri.
Finora non troppo soddisfatti che l’esecu-
E
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Sergio Chiamparino
tivo mostrasse una eccessiva tendenza ad
andare per conto suo. Giuseppina De Santis è l’assessore più colpita dalle critiche
per la sua posizione sulle partecipate (Pracatinat in testa), ma anche Alberto Valmaggia per il piano parchi e Antonio Saitta per la “lentezza” ad intervenire sui temi
nione di un pezzo del Pd, che ha attirato l’interesse di tre assessori, che
lamenta una distanza tra Comune e
cittadini. Punto su cui ha insistito,
però, il capogruppo della Sala Rossa,
Michele Paolino. A breve un riassetto della segreteria provinciale con la
sostituzione di alcuni membri che
non riescono a seguire l’attività per
ragioni diverse. Probabile un ingresso come invitato permanente del
presidente del Pd, Alessandro Altamura. Un gesto di apertura verso
una parte della minoranza del partito.
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del socio-assistenziale sono invitati a seguire le indicazioni del Consiglio.
In definitiva però, più critiche di metodo
che di sostanza. Il clima, mentre le previsioni lasciavano immaginare conflitti più
marcati, è stato persino “buonista”. E
Chiamparino, abbandonata l’insofferenza
per i “localismi”, ha preferito ringraziare i
consiglieri per la collaborazione dimostrata in questo primo pezzo di strada. Chiedere fedeltà sarebbe troppo, un posizione leale è sufficiente. Sulle partecipate, così come per la più recente tentazione di uscire
dalle Fondazioni culturali, molto meglio
immaginare uscite meno traumatiche, è il
suggerimento dei consiglieri. E a chi lamenta la mancata partenza della Fase 2,
Chiamparino riconosce che finora il governo regionale è ancora “immerso” nella Fase 1, quella della messa in sicurezza del bilancio. Il tema della distribuzione dei tagli
sui vari settori entra nel vivo in questi giorni e sabato in piazza Castello si svolgerà
una giunta straordinaria. L’ultimo confronto prima che il vicepresidente Aldo Reschigna si chiuda nel suo studio per portare a termine il puzzle con le cifre definitive.
IL SINDACO
Piero Fassino ha
incontrato la
segreteria del Pd
Il Comune chiede i danni
Il pm favorevole alle
attenuanti: “L’imputato
ha difeso le sue scelte”
nager avrebbe deciso la bocciatura di tre candidati, poi avvenuta,
per favorirne altri tre. E d’altra
parte anche Parodi aveva chiesto
l’archiviazione, respinta dal gip
che aveva disposto l’imputazione
coatta.
Però è indiscutibile, secondo la
ricostruzione fatta dalla procura
nella requisitoria, che la selezione
di 21 dirigenti comunali sia avvenuta in un clima poco trasparente: domande preparate con giorni
di anticipo, fuga di notizie, rapporti di conoscenza tra candidati
ed esaminatori, intercettazioni
telefoniche in cui si parla di «aiuti» forniti da Vaciago per dare un
posto fisso ai cosiddetti «Bassanini», ossia funzionari di nomina politica che sarebbero decaduti con
le nuove elezioni. Tanto che Tar e
Consiglio di Stato hanno poi annullato quel concorso.
Ieri il Comune di Torino, che si
era costituito parte civile con l’avvocato Laura D’Amico ha chiesto
al tribunale la condanna di Vaciago a versare un risarcimento, non
quantificato, per «danni all’immagine della città». Sentenza il 3
marzo.
(f. cr.)
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AIPO
PARMA
AVVISO DI RETTIFICA E PROROGA DEI TERMINI
Questa Agenzia segnala che relativamente alla procedura aperta per l’affidamento progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di sistemazione idraulica ai fini della laminazione e della riduzione del rischio
idraulico lungo l’asta del fiume Toce nei comuni di Mergozzo, Ornavasso e Gravellona Toce (VB) (VB-E29) codice identificativo della gara – CIG 60849091C2, è stato rettificato il Disciplinare e sono stati riaperti i termini di gara. La modifica al Disciplinare di gara è visionabile sul sito internet www.agenziapo.it –
alla voce Albo on line – Bandi di gara. Il termine di presentazione delle offerte è posticipato al 18.03.2015
entro le ore 12,00. La prima seduta di gara, aperta a chiunque ritenesse di voler presenziare, si terrà il
giorno 19.03.2015 alle ore 10,00. L’Avviso di rettifica è stato inviato alla Comunità Europea in data
30.01.2015 e pubblicato sulla GURI n. 17 – V° Serie speciale - del 09.02.2015.
IL DIRIGENTE - (Dott. Giuseppe Barbieri)
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Regione Piemonte
ANSA 10/02/2015 14:35:00
Immigrazione: Morcone, regioni nord rispettino impegni - Su
accoglienza nessuno può sottrarsi per motivi elettorali
(ANSA) - ROMA, 10 FEB - Ci sono "alcune regioni più restie a rispettare gli impegni
presi" in materia di accoglienza dei migranti ma "nessuno può sottrarsi per motivi di
consenso elettorale". Lo dice il capo del Dipartimento dell'immigrazione del Viminale,
Mario Morcone, riferendosi in particolare a Piemonte, Lombardia e Veneto, "dove ancora
facciamo fatica a fare delle scelte che sono invece necessarie". Lo scenario per il 2015
"è molto preoccupante" sottolinea il prefetto, alla luce del prosieguo delle crisi in nord
Africa e Medio oriente e dello sfaldamento della Libia. E dunque non si può escludere
l'arrivo di migliaia di disperati in fuga da guerre e fame, come già avvenuto nel 2014. Per
questo va "rilanciata" l'intesa raggiunta a luglio dello scorso anno tra Stato, Regioni e
Comuni che prevede una equa distribuzione dei migranti su tutto il territorio nazionale, in
modo da avere un minor impatto sociale e una migliore integrazione. Anche perché,
prosegue il prefetto, su 60 milioni di cittadini abbiamo accolto 170mila persone: se si
fanno le debite proporzioni "il problema è forse meno drammatico di come spesso viene
rappresentato dal dibattito politico". Serve, ribadisce dunque il prefetto, una
"corresponsabilità autentica delle amministrazioni che hanno il governo del territorio" e
per questo "nessuno può sottrarsi all'impegno assunto per motivi di consenso elettorale".
(ANSA).
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Affari Istituzionali
ANSA 10/02/2015 21:21:00
ANSA-FOCUS/ Immigrazione: Viminale contro le regioni del Nord Morcone, rispettare impegni su accoglienza. Lombardia, arrogante
+++AGGIORNA E SOSTITUISCE IL SERVIZIO DELLE 19.49+++ (ANSA) - ROMA, 10
FEB - Mentre nel Mediterraneo si continua a morire, in Italia si continua a litigare: su
Mare Nostrum e sulla sua reale utilità innanzitutto, con Matteo Salvini che parla di
"cadaveri sulla coscienza di Renzi e Alfano" e gli esponenti della maggioranza che danno
dello "sciacallo" al leader della Lega. E anche sull'accoglienza dei migranti che
sopravvivono al mare. Ad aprire quest'ultimo fronte è stato il capo del Dipartimento
dell'Immigrazione del Viminale, il prefetto Mario Morcone. Non una persona qualsiasi,
dunque, ma il soggetto a cui l'Italia ha demandato la gestione delle migliaia di disperati
che raggiungono il nostro paese. E Morcone, in audizione al Senato, ha detto senza
mezzi termini che ci sono alcune regioni che stanno facendo tutto il contrario di quello
che hanno promesso. Regioni importanti, come la Lombardia e il Veneto. Perché, ha
spiegato, a luglio dell'anno scorso lo Stato ha raggiunto un accordo con Regioni e
Comuni che prevede una equa distribuzione su tutto il territorio nazionale dei migranti
nell'ambito dello Sprar, il sistema di accoglienza per i richiedenti asilo. L'obiettivo è quello
di creare minor allarme sociale possibile nelle realtà in cui vengono mandate queste
persone e consentire una migliore integrazione. Ma quel che avviene è tutto il contrario.
"E' evidente a tutti che la Sicilia e il Lazio sono le regioni che hanno accolto nel 2014 il
maggior numero di migranti". Così come "è evidente che "Lombardia e Veneto hanno
resistito, resistono e continuano a resistere e a tirare calci". Regioni che, con l'aggiunta
del Piemonte, "sono più restie a rispettare gli impegni presi" in materia di accoglienza.
"Ma nessuno - avverte il capo dell'Immigrazione - può sottrarsi per motivi di consenso
elettorale: il mio dovere è far dormire e mangiare i migranti, quel che pensano i presidenti
di Regione è del tutto indifferente rispetto al mio dovere". Anche perché, conclude il
prefetto su 60 milioni di cittadini l'anno scorso abbiamo accolto 170mila persone e
dunque, se si fanno le debite proporzioni "il problema è forse meno drammatico di come
spesso viene rappresentato dal dibattito politico". Parole che hanno fatto scattare la
reazione dell'assessore alla sicurezza della Lombardia Simona Bordonali. "Morcone
dovrebbe fare il giro della regione per chiedere scusa a tutti i cittadini lombardi e valutare
le condizioni socioeconomiche e di sicurezza delle città del nord" afferma l'esponente
della giunta Maroni definendo quelli dell'esponente del Viminale "toni di un'arroganza
inaudita". "Il nostro territorio - ha aggiunto - non è in grado di accogliere altri immigrati.
Noi rispettiamo gli impegni con i lombardi, non accettiamo lezioni da Morcone. Burocrati
come lui vorrebbero trasformare la Lombardia in una specie di campo profughi a cielo
aperto". "Non saremmo - dice l'assessore regionale all'Immigrazione del Piemonte,
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Affari Istituzionali
Monica Cerutti - 'fra le Regioni che tirano calci', come Lombardia e Veneto, a detta di
Morcone, ma saremmo chiamati in causa fra coloro che non danno seguito all'accordo di
luglio dell'anno scorso fra Regioni e Comuni. Con il Presidente Chiamparino vorremmo
comprendere meglio i termini della questione, anche perché come Regione abbiamo
invece sempre manifestato disponibilità all'accoglienza. Auspichiamo si possa giungere
ad un chiarimento".(ANSA).
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Affari Istituzionali
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:02:00
Immigrazione: Cerutti, nessuno jihadista al Cie,ma va chiuso Assessore Piemonte visita struttura Torino
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Al Cie di Torino non ci sono jihadisti, ma il centro è uno
spreco di soldi e va chiuso": è quanto afferma l'assessore di Diritti e all'Immigrazione del
Piemonte, Monica Cerutti, che ha visitato il Centro di Identificazione ed Espulsione di
Torino oggi, insieme al garante regionale dei detenuti, Bruno Mellano.
"Sono sempre
più convinta - dice Cerutti - dell'inutilità di quella struttura e dello spreco di risorse
pubbliche che rappresenta. I soldi che verranno spesi da parte del Ministero per la
ristrutturazione del centro potrebbero essere utilizzati per vere politiche di integrazione".
"Il Consiglio regionale del Piemonte - aggiunge - mi ha dato mandato di operare per la
chiusura del Cie e per questo lavorerò, ma è anche mio interesse verificare che le
condizioni degli ospiti siano il più dignitose possibili. Ho potuto riscontrare una continuità
tra la gestione della Cri e la nuova gestione privata di Gepsa-Acuarinto, un dato che ci
rassicura". Attualmente gli ospiti della struttura sono 21, di cui circa il 50% è richiedente
asilo, e tutti hanno precedenti penali. La capienza attuale è di 21 posti, ma sono quasi
finiti i lavori di ristrutturazione che la faranno salire a 70. Però la capienza massima
potenziale è di 180 posti, ed è su questi numeri che è stata lanciata la gara d'appalto. La
nuova gestione potrà quindi chiedere al Ministero di pagare lo stesso il servizio offerto
fino a 90 posti. "La Croce Rossa non ha mai chiesto il pagamento di questa differenza rimarca Cerutti - ma siamo consapevoli che è nell'interesse di un privato farlo. Il Ministero
si trova davanti a due vie, o pagare la differenza, aumentare la capienza e riempire la
struttura, oppure chiudere. E io sono convinta che si debba chiudere". (ANSA).
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Affari Istituzionali
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 21:15:00
Immigrazione: assessore Piemonte, sempre dato disponibilità - (v.
"Immigrazione: Morcone, Regioni nord ..." delle 14,35)
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Siamo sorpresi di essereannoverati dal capo del
Dipartimento dell'Immigrazione delViminale fra le Regioni che non rispettano gli
impegninell'accoglienza dei migranti che giungono sulle nostre coste".Così l'assessore
regionale all'Immigrazione del Piemonte, MonicaCerutti. "Non saremmo - prosegue - 'fra
le Regioni che tirano calci',come Lombardia e Veneto, a detta del prefetto Morcone,
macomunque saremmo chiamati in causa fra coloro che non dannoseguito all'accordo di
luglio dell'anno scorso fra Regioni eComuni, che prevede un'equa distribuzione su tutto il
territorionazionale dei migranti richiedenti asilo". "Con il Presidente Sergio Chiamparino
vorremmo comprenderemeglio i termini della questione, anche perché come
Regioneabbiamo invece sempre manifestato disponibilità all'accoglienza.Auspichiamo conclude l'assessore Cerutti - si possa giungeread un chiarimento, nella convinzione che
tutte le istituzionidebbano fare la loro parte di fronte ad un fenomeno drammaticoche
coinvolge esseri umani a cui deve essere garantitaun'accoglienza dignitosa". (ANSA).
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Affari Istituzionali
mercoledì 11 febbraio 2015
TO
29
LETTERE al direttore
Scrivi a CronacaQui Via Principe Tommaso, 30 - 10125 Torino o invia una e-mail a [email protected]
LA NOTIZIA DEL GIORNO
Decreto anti-terrorismo
e super procura nazionale
«Foreign fighters» è reato
Sicurezza rinforzata in tutte le città italiane. La procura antimafia operativa
anche nella lotta alla jihad armata. Pene per chi va combattere all’estero. Il
consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto legge che contiene regole più
severe per il contrasto al terrorismo internazionale. Lo ha detto il ministro
dell’Interno Angelino Alfano in una conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine della riunione a palazzo Chigi. Il decreto prevede la pena da 3 a 6 anni di
reclusione per chi si arruola in organizzazioni terroristiche. Tra le nuove misure,
è previsto l’arresto per chi detiene materiali destinati alla fabbricazione di
esplosivi e per chi omette di denunciare il furto degli stessi. Sono inoltre
rafforzate le misure di prevenzione. «Si potranno adottare nei confronti dei
sospettati di terrorismo le stesse misure di prevenzione già adottate per i
sospettati di mafia», ha detto il ministro. E ancora: «Abbiamo istituito la procura
nazionale anti terrorismo come prosecuzione della procura nazionale antimafia». «L’obiettivo del provvedimento è punire chi va a combattere in terra straniera avendo finalità terroristiche». Lo ha detto il ministro dell’Interno rispondendo a chi gli chiede se sarà punito, oltre al terrorista che va a combattere
assieme alle organizzazioni come Isis, anche chi si unisce a forze che combattono l’Isis, come i gruppi che fanno capo al Pkk nel Kurdistan Iracheno.
VIABILITÀ
La piazza
senza auto
Egregio direttore, ho letto sul
suo giornale di un ennesimo
espediente comunale allo scopo
di creare qualcosa di nuovo, tipo
una presunta area pedonale in
piazza Ottorino Respighi, con
conseguente eliminazione dei
parcheggi di superficie e per dare maggior visibilità alle attività
commerciali. L’idea si estrinseca nella costruzione di un parcheggio pertinenziale sotterraneo. Un po’ sgomento, mi sono
domandato se lo studio di fattibilità presentato dai tecnici comunali (ma richiesto da chi?) è
stato compiuto semplicisticamente a tavolino o se detti tecnici, prima di presentare lo studio, si siano recati sul posto, per
24 ore, per rendersi conto di ciò
che avrebbero partorito o... abortito. Poi, sono stati presi in considerazione i costi di tale opera?
Non c’è denaro nelle casse del
Comune (l’aumento delle tasse
lo ricorda costantemente) ed il
parcheggio non rappresenta né
una priorità, né una necessità.
ANNO LXVI N. 30
DEL
Quindi, come residente, dico
che non si fa nulla! E, ancora, si
tratta di uso e servizio della comunità a titolo gratuito? Inoltre,
è stato valutato seriamente il disagio, per mesi e, proprio perchè
ci troviamo in Italia, forse anni,
cui dovranno andare incontro i
cittadini residenti e i commercianti? Se il problema è quello di
fare cassa, è sufficiente impiegare, tutte le mattine, una pattuglia di pulizia municipale, indifferentemente, agli angoli delle vie Cherubini, Giordano, Paisiello, Cimarosa (convergenti su
piazza Respighi) che, con occhio “vigile” e rapida biro, dalle
7 alle 09.15, sanzionino gli automobilisti che parcheggiano in
doppia fila! Forse, rottura di balle per la polizia municipale, ma
successo garantito!
Colgo l’occasione per esprimere
parole di plauso nei confronti
del commento del signor Garcea
che, alla richiesta di un giudizio
sulla costruzione del parcheggio ha colto e centrato il problema! Aggiungo che l’area di
cui si parla non ha mai rappresentato, se non in casi sporadici, impedimenti tali da obbligare chi nella zona transita a
inenarrabili gimkane, che è im-
portante, per ovvie ragioni di
sicurezza, rimuovere gli alberi
malati, che è importante rimettere in ordine quella putredine
rappresentata dal trincerone.
Torino on the move? Sì, per le
ca..ate!
Ivano Magni
tanto tempo.
Marino Bertolino
ANCHE NEL PD
Egregio direttore, ma è mai possibile che ogni giorno si legge di
aggressioni a persone, le quali
hanno come unica colpa è di
fare il proprio lavoro, da parte di
persone che dovrebbero essere
rimandate al proprio Paese. Con
vero rammarico leggo che ancora una volta hanno vinto loro
con il caso del canile di via Germagnano. Non i rom di via Germagnano devono andare via ma
le persone che lavorano onestamente. Vergogna per i nostri politici incapaci. E con i nostri
soldi si continua a foraggiare
questi criminali. Con rammarico penso che siamo arrivati a un
punto di non ritorno. Ma continuo a chiedermi: ma i nostri
amministratori dove sono? cosa
fanno? non le vedono tutte queste ingiustizie verso le persone
oneste? Comunque vergogna. La
ringrazio.
Osvaldo Bertino
Porte girevoli
nella politica
Egregio direttore, ormai anche
nel Pd piemontese viene usato il
sistema delle “porte girevoli”
dove un politico entra da una
parte e poi uscire da un’altra
parte. Dal Parlamento Fassino è
venuto a fare il sindaco di Torino, mentre l’ex sindaco
Chiamparino è andato a fare il
presidente della Regione. E ancora. Il presidente della Provincia Saitta è diventato assessore
regionale, e l’ex presidente Bresso è stata “piazzata” nel Parlamento Europeo. Tutte persone
che ruotano tra loro senza uscire
dal sistema politico fatto di stipendi e privilegi. Ecco cosa sono
le “porte girevoli” della politica
dove si gira, ma non si esce per
VERGOGNA
Vincono i rom
Onesti in fuga
11/02/2015
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Affari Istituzionali
Provincia e Regione
11 febbraio 2015
35
Il progetto Porini ha illustrato l’iniziativa a favore della sussidiarietà a palazzo Lascaris a Torino
Economia Presentati progetti di promozione
Legge regionale proposta dai Lions Vco
Expo 2015 occasione
per le imprese Vco?
VERBANIA - In un forte contesto di antipolitica, il consiglio provinciale del Vco e i
Lions hanno incontrato giovedì 29 gennaio, a palazzo Lascaris a Torino, il vice presidente del consiglio regionale,
Daniela Ruffino, per illustrare un progetto di legge regionale per promuovere la cittadinanza attiva.
La delegazione era guidata dal
consigliere della Provincia del
Vco e vice governatore Lions
Rino Porini. «Siamo la pri-
ma Provincia in Piemonte - ha
commentato - che ha presentato una proposta di legge af-
finché la Regione recepisca il
principio di sussidiarietà come è regolato dal comma 4
dell’articolo 118 della Costituzione e dallo stesso statuto
regionale, ma che ancora oggi,
non si è dotata di una specifica normativa. I Lions vogliono
svolgere una azione che non ha
carattere concorrenziale con
gli organi politici, ma di consapevole e responsabile sussidiarietà, consapevoli che possono realizzare servizi sostitutivi a costi bassi, con un livello di ritorno di efficienza e di
soddisfazione del cittadino».
Se ne è discusso all’Unione industriale
con i responsabili di Intesa San Paolo
Gian Piero Conti
Bilancio Tiene il turismo (+23 aziende rispetto al 2013). Nelle costruzioni chiudono in 96
Imprese, mai così male dal 2000
Nel 2014 le nuove iscritte sono state solo 785
VERBANIA - Il numero delle imprese del Verbano Cusio
Ossola è in flessione rispetto al
2013. Al 31 dicembre dell’anno scorso il numero totale di
attività registrate in provincia
si attesta a 13.453 con un tasso di sviluppo del -0,27%, negativo ma migliore della media
regionale e del tasso registrato nel 2013 (-0,84%). I segnali
emergono da Movimprese, rilevazione periodica realizzata
da Infocamere, società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane. «Se
si tenesse conto delle cessazioni d’ufficio - spiegano dalla
locale Camera di commercio il risultato sarebbe -0,73%, rispetto a -1,81% del 2013. La
fase critica è confermata a livello piemontese: -0,44%. Fanno eccezione Novara, che registra un tasso di crescita positivo (+0,44%), e Alessandria che
manifesta una dinamica sostanzialemente nulla (-0,07%). Per
tutti gli altri si registrano risultati negativi che vanno dal
-0,27 della nostra provincia al
-1,07% di Asti. A livello nazionale invece il tasso di crescita resta lievemente positivo
(+0,51%) e migliore dell’anno
precedente. In flessione quasi tutti i maggiori settori: tiene solo il comparto turistico».
Tornando al Verbano Cusio
Ossola, il numero di imprese
nuove iscritte, 785 in tutto, è il
valore più basso a partire dal
2000: in passato le aperture superavano le 1.000 unità. «A bilanciare questo calo - spiegano
ancora da Villa Fedora - si registra una corposa diminuzione delle cessazioni che passano da 966 nel 2013 a 822 nel
2014. In crescita il comparto
turistico (+27 imprese rispetto
al 2013) che pesa per il 12%
sul totale delle imprese del Vco
(1.686 unità). Le criticità più
importanti toccano le costruzioni (-96 imprese). Flessioni
per le industrie manifatturiere
(-56 unità) e per il commercio
(-22 imprese)». Analizzando la
forma giuridica, il Vco risulta
in linea con l’andamento nazionale. Dinamica positiva per le
imprese di capitali, +1,1% (nel
2013 +1,8%). «Lo stock delle imprese di capitali registrate nel Vco è in costante crescita e tocca le 2.244 unità, quasi
il 17% del totale delle imprese
(24,7% la media italiana). Nel
2000 erano poco più di 1.500.
In flessione le società di persona (-1,25%) e le imprese individuali (-92 imprese): lo stock
registrato nel 2014 è 7.720 unità, pari al 57,4% del totale delle imprese. Quasi tre imprese
su cinque in provincia restano imprese individuali a dimostrazione di come l’andamento
delle piccole imprese influenzi
la dinamica generale». Sostanzialmente invariata - rispetto
al 2013 - la composizione del
sistema produttivo provinciale: 24% il commercio, 18% le
costruzioni, 12% la manifattura (1.611). Rimane al 12% del
totale delle imprese il comparto degli alloggi e servizi di ristorazione.
VILLA FEDORA
Casalinghi
in fiera
VERBANIA - Anche per il
2015 la Camera di commercio, nonostante i tagli, ha deciso di mantenere il sostegno
al settore casalingo del Verbano Cusio Ossola. «I casalinghi del Lago Maggiore - spiegano da Villa Fedora - nell’ambito del progetto
“Promuovere l’eccellenza,
valorizzare l’innovazione:
Lago Maggiore Casalinghi”, saranno infatti anche
quest’anno presenti a Francoforte presso la Fiera ambiente dal 13 al 17 febbraio attraverso uno stand collettivo
di 117 metri quadrati». Fiera
Ambiente è la più importante
manifestazione internazionale dei prodotti per la tavola,
la cucina e la casa.
L’appello Uncem chiede a governo e Regione l’impegno a proseguire nel recupero della montagna
«Fondi europei per rivitalizzare i borghi alpini»
VERBANIA - Uncem lancia un appello alla regione Piemonte e al Ministero delle Politiche
agricole e forestali: «Con i nuovi fondi europei in particolare del Programma di sviluppo
rurale devono essere finanziati interventi per
la rivitalizzazione dei borghi alpini». «Nella
nuova bozza di Psr già inviata dalla Regione a
Bruxelles - spiega Lido Riba, presidente Uncem - la misura dell’asse 7 per la rivitalizzazio-
ne dei borghi è stata trasformata e orientata al
mantenimento dei servizi. Le esigenze concrete
dei Comuni però sono molto diverse rispetto a
quanto scritto nel piano di sviluppo rurale. Come fatto nel 2008, con un bando al quale hanno preso parte 100 Comuni con altrettanti borghi da rivitalizzare, oggi la Regione deve pensare a una misura che come allora finanzi gli
enti pubblici, e i privati proprietari degli immo-
bili». «Chi vuole capire meglio il valore degli
investimenti fatti con le risorse Ue - aggiunge
Marco Bussone - vada a Monastero di Lanzo,
Druogno, Massello, Pietraporzio, Castelmagno,
Ostana, Soprana, a scoprire borghi come Baltigati, Valliera, Sant’Antonio, Pontebernardo,
Roberso, Orcesco. E così vedrà cosa ha voluto dire unire pubblico e privato per rendere la
montagna più attraente, più bella e viva».
Nella foto Stefano Rossi, Andrea Vitale e Adriano Sarazzi
VERBANIA - Dell’esposizione universale di quest’anno a
Milano se ne parla già da diverso tempo e in tanti sono indaffarati a cercare il modo per
avere visibilità prima, durante e dopo l’evento e catturarne qualsiasi tipo di vantaggio.
Non è diverso il Vco, una delle province meglio collegate a
Milano e che potrebbe offrire
una valida alternativa alla metropoli nei giorni in cui i visitatori saranno ospiti, paganti si
intende, nel nostro bel Paese.
L’incontro di mercoledì 4 febbraio nella sede dell’Unione
industriale a Intra è stata l’ennesima conferma dell’importanza di ricordare quanto Expo
2015 sia una grande opportunità per il Made in Italy locale.
Durante il seminario, organizzato dal Comitato Piccola industria dell’Unione industriale
del Vco insieme a Intesa SanPaolo, partner bancario ufficiale della manifestazione che si
svolgerà dal primo maggio al
31 ottobre, sono state presentate le potenzialità e le caratteristiche di Expo. «Da tempo
cerchiamo di investire sull’innovazione e l’internazionalizzazione delle nostre imprese
locali - ha esordito Adriano
Sarazzi, presidente del gruppo Piccola industria dell’Unione industriale Vco - ora Expo
può diventare un trampolino
per l’economia del nostro territorio».
In questo senso si inserisce anche l’accordo siglato tra Intesa San Paolo e Confindustria
Piccola industria, in collaborazione con Confindustria Piemonte, che declina sul territorio regionale l’accordo che a
livello nazionale impegna dieci miliardi di euro per favorire
la crescita delle piccole e medie imprese.
Di questi un miliardo e cento
milioni di euro sono destinati alle realtà aziendali del Piemonte per sostenerne il dinamismo, la crescita e la competitività con un focus particolare su innovazione e formazione, apertura ai mercati esteri,
dialogo e opportunità connesse a Expo.
«In questi giorni si parla di
previsioni di crescita, ora dunque abbiamo gli strumenti utili per il rilancio dell’economia
nazionale - ha aggiunto Stefano Rossi della direzione regionale di Intesa San Paolo spa c’è anche una convergenza tra
tutti i settori che sta aiutando la
ripresa e va incentivata puntando su innovazione, export e internazionalizzazione».
Con i suoi venticinque milioni
di visitatori attesi, Expo 2015
si inserisce in questo meccanismo come un motore per la
crescita che però deve cercare la propria sostenibilità per
poter stare in piedi anche dopo
la fine dell’esposizione. Questa è la più grande sfida per
cui anche Intesa San Paolo,
come partner ufficiale, fornirà
il proprio contributo. L’istituto di credito ha infatti già realizzato “Created in Italia”, primo portale di e-commerce del
gruppo dedicato alle aziende
clienti della banca nei settori
di ristorazione, turismo, design e fashion. Un’altra iniziativa, “Candida la tua impresa”,
permetterà poi di dare visibilità a duecento imprese clienti
che verranno ospitate nel padiglione Expo di Intesa San Paolo per raccontarsi e cogliere
opportunità di business internazionali.
Non rimane che sperare che il
Vco possa poi nei fatti avere la
propria occasione.
Federica Fili
Offerte di lavoro
Si cercano programmatore web master, venditori telefonici e cameriere
Offerte di lavoro
dal Centro per l’impiego
del Verbano Cusio Ossola.
l VERBANIA - Si ricerca programmatore web master per programmazione siti internet con diploma o laurea in materie informatiche, automunito per contratto di apprendistato.
l MERGOZZO - Per azienda del
settore metalmeccanico si ricerca
in tirocinio impiegato con diploma
scuola secondaria superiore, automunito, conoscenza lingua spagnola per
gestione archivi, fatturazioni, rapporti con i clienti.
l PROVINCIA DEL VCO - Per gestione di mail in call canter si ricerca
in tirocinio una figura con conoscenza lingua inglese, diploma e/o laurea,
tirocinio.
l ARIZZANO - Si ricerca cameriere
di sala, indipendenza raggiungimento luogo di lavoro, uso pc, full time,
contratto da definire.
l PROVINCIA DEL VCO - Società di vendita di prodotti a domicilio ricerca consulenti alle vendite
con spiccata propensione al contatto
con il cliente, indispensabile diploma
scuola secondaria superiore, automunito, contratto da definire.
l VERBANIA - Si ricercano venditori telefonici di prodotti enogastronomici con esperienza, contratto da
definire.
l PROVINCIA DEL VCO - Si ricercano agenti commerciali assicurativi, diploma, automuniti, esperienza
Rassegna del 11 febbraio.pdf
come agenti commerciali anche non
necessariamente nel campo assicurativo.
l REGIONE PIEMONTE - Si ricercano agenti di commercio plurimandatari nel settore commercio
mobili e arredamento: diploma scuola secondaria superiore, automuniti,
esperienza nel settore della vendita,
professionisti con partita IVA o iscritti ENASARCO.
l PROVINCE VCO E NOVARA Si ricercano agenti di commercio nel
settore alimentari all’ingrosso, diploma scuola secondaria superiore, preferibile esperienza, iscritti ENASARCO.
l PROVINCIA DEL VCO - Si
ricercano agenti di commercio
pagina 13
nell’ambito dei prodotti multimediali
e gadget promozionali, diploma scuola secondaria superiore, esperienza
nella mansione, automuniti, iscritti
ENASARCO o mandato di promoter.
Gli utenti interessati alle offerte, residenti e/o domiciliati nel territorio provinciale, potranno “autocandidarsi” recandosi personalmente
presso la sede del Centro per l’Impiego della propria zona oppure telefonando ai numeri (0323 61527 /
0323 407454 / 0324 242371), oppure inviando una mail all’indirizzo di
sposta elettronica [email protected].
Annunci di lavoro dalla Confederazione elvetica.
l CANTON VALLESE E TICINO
Si cercano capocantiere con ottimo
tedesco ed esperienza nella mansione per ditta di Münster; tecnico o ingegnere settore elettrico, ottimo tedesco, qualifica professionale per
azienda di Visp e ancora impiegati a
Naters e Visp con ottima conoscenza lingua tedesca ed esperienza nella mansione.
Gli utenti interessati alle offerte di
lavoro dalla Svizzera, residenti e/o
domiciliati nel territorio, provinciale
potranno rivolgersi indifferentemente
alle sedi del Centro per l’Impiego di
Domodossola tel 0323 4950674 o di
Verbania 0323 4950632, oppure inviare una mail a [email protected].
Affari Istituzionali
Rassegna del 11 febbraio.pdf
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CRONACA
Territorio
11 febbraio 2015
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3
Lucian Valcelian ha ucciso a bastonate la moglie di 24 anni nell’ex fabbrica poi è fuggito seminudo sul 45
Catturato a Borgaro l’omicida dell’Altissimo
Fermato in strada dai carabinieri. La confessione: «l’ho fatto per gelosia»
MONCALIERI - Chissà dove pensava di andare l’omicida dell’Altissimo, il romeno che lunedì pomeriggio ha
ucciso a bastonate la moglie
davanti ai figli all’interno
della fabbrica abbandonata
di Moncalieri, dove avevano
trovato un rifugio in cui allestire una improvvisata abitazione. I carabinieri lo hanno bloccato in strada, alla
periferia di Borgaro Torinese. Indossava ancora la coperta e la giacca militare che
si era buttato su spalle e
gambe al momento della fuga. I militari lo stavano cercando ovunque, la sua foto
era appoggiata al cruscotto
di tutte le gazzelle di Torino,
non poteva scappare, non
poteva andare lontano. Tuttavia ha tenuto in scacco decine di militari per diverse
ore, riuscendo praticamente
ad attraversare tutta l’area
metropolitana di Torino, per
giunta utilizzando in parte i
mezzi pubblici. Ma ieri,
martedì 10 febbraio, intorno
alle 14.30, è incappato in
una pattuglia della compagnia di Venaria. Gli uomini
in divisa che erano a bordo
hanno impiegato un millesimo di secondo per capire
che avevano di fronte il ricercato. E lo hanno preso,
tutto sommato con estrema
facilità. Alla vista dei carabinieri infatti il 29enne romeno Lucian Valcelian non
ha opposto nessuna resistenza, lasciandosi ammanettare
senza difficoltà. Forse anche
per lui è stata una liberazione; la fine di una fuga insensata che lo avrebbe probabilmente gettato in un devastante delirio, ancora più
grande di quello che lui stesso aveva creato il pomeriggio precedente, intorno alle
16, quando aveva bruscamente strappato la vita alla
consorte di 24 anni Madga
Valcelian, madre di quattro
figli, davanti al più grande
dei quali, dieci anni appena,
si è consumata la tragedia.
L’aveva colpita con un bastone, a quanto pare al culmine dell’ennesima furibonda lite, lasciandola riversa a
terra ormai morta per scappare a bordo di un autobus
della linea «45». Una fuga
assurda, con indosso un abbigliamento di fortuna, terminata nella sua prima parte
in piazza Carducci, a Torino.
Da quel punto in poi infatti
aveva iniziato a muoversi a
piedi. L’ultima segnalazione
risaliva alla serata di lunedì:
qualcuno l’aveva avvistato
nella periferia nord della città. Da quel momento in poi
i carabinieri del comando
provinciale hanno dato il via
ad una caccia all’uomo setacciando tutti i campi nomadi dell’area, fino al fortuito incontro di Borgaro che
ha finalmente messo la parola fine alle affannose ricerche.
Nella fabbrica in rovina
Lucian e Magda avevano lasciato la natia Romania circa due mesi fa, insieme ai
figli e alla nonna. Tutto
quello che Torino ha avuto
in serbo per loro è stato
quell’orrido alloggio che si
erano ricavati fra le mura
dell’Altissimo, una realtà
che condividevano con altri
disperati che avevano trovato rifugio nello stabilimento
dismesso di Moriondo. E
alcuni di questi tanti senzatetto sono stati sentiti dai
carabinieri in qualità di testimoni; in molti infatti han-
Da sinistra l’omicida in fuga immortalato da
un lettore a bordo del «45» e il comparto
scientifico dei carabinieri al lavoro sul
luogo del delitto. Sopra la vittima, Magda
Valcelian, 24 anni, madre di quattro igli e la
foto segnaletica del marito che l’ha uccisa,
Lucian Valecelian, 29, arrestato nel primo
pomeriggio di martedì
no visto e sentito l’uomo
uscire di corsa e gridare
“l’ho uccisa, l’ho uccisa”.
Le stesse urla che insieme
ad altre sono state udite dai
bambini del 29enne, tutti
piccoli ma a quanto pare fin
da subito consapevoli che il
papà aveva colpito molto
forte la mamma con un bastone. Ora sono stati affidati ai servizi sociali, che li
hanno portati via da quella
tana fatta di vetri rotti, sporcizia e materassi buttati a
terra. Chissà se potranno
mai dimenticare quello che
hanno visto e sentito.
A quanto pare l’uomo
avrebbe agito in preda alla
gelosia. Da quanto trapelato
sembra fosse già seguito dai
servizi psichiatrici in patria,
ma a Moriondo, come lui
stesso avrebbe dichiarato ai
carabinieri di Venaria durante l’interrogatorio avvenuto
poco dopo il fermo, ad animarlo sarebbe stata la paura
di perdere per sempre la
donna. «Magda aveva trovato un altro uomo - avrebbe
detto ai militari nel corso
della sua confessione - non
potevo sopportarlo».
Il romeno fra l’altro era già
noto alle forze dell’ordine
nostrane, che lo avevano fermato a fine gennaio per un
furto di rame all’interno di
una palazzina abbandonata
di strada Genova, a poca distanza dal luogo dove poi ha
ucciso la moglie.
Risolvere il problema degrado ed insicurezza
Sotto shock autista vinovese
22enne di Carmagnola
Il sindaco scrive alla Regione
«fondi per le aree dismesse»
Schianto contro tir,
muoiono 2 giovani
Grave dopo
il frontale
MONCALIERI - La tragedia dell’Altissimo
e l’omicidio della giovane donna romena ha
convinto il sindaco Roberta Meo a partire
all’attacco sulle aree industriali degradate.
E la sua prima mossa è una lettera inviata
lunedì sera alla Regione “con l’elenco dei
progetti da inserire per le richieste di incentivo previste dalla nuova legge per il recupero delle aree dismesse: il grave fatto criminale accaduto all’ex Altissimo, accentua
in maniera drammatica l’urgenza amministrativa e politica di risolvere definitivamente il problema dell’insicurezza e del degrado
urbano che le aree industriali dismesse comportano. Poche settimane fa un episodio diverso ma altrettanto tragico alla ex Firsat,
periodicamente l’attenzione su occupazioni
abusive ormai continuative, alla ex Dea e in
tutte le altre aree in disuso”. Morti per freddo, case per disperati, zone d’ombra in cui
impera la disperazione. Ebbene per il comune è ora di dire basta anche perchè “i progetti di recupero ci sono, se ne è discusso
nelle commissioni consiliari, ora devono
terminare rapidamente il loro percorso con
successo”. E’ il messaggio rivolto alla politica, che nelle settimane scorse ha fermato
di fatto il recupero dell’Altissimo.
“A maggior ragione - insiste l’assessore
all’urbanistica Marcello Concas - in un momento in cui anche la Regione sta preparando una legge di incentivazione, è forte la
responsabilità della politica su un tema centrale come questo: il recupero delle aree
dismesse dovrà essere la priorità per la nuova amministrazione di Moncalieri. I siti ex
Dea, ex Altissimo, ex Pozzo Gros Monti, ex
Firsat, ex Emanuel: questi sono i progetti
principali su cui si deve finire di lavorare, e
che abbiamo voluto condividere con l’Assessore Regionale, perché l’urgenza del recupero si accompagna a quella di creare
nuovo sviluppo economico, a zero consumo
di suolo agricolo, e dare alla città servizi e
infrastrutture (scuole, parchi giochi, aree
verdi, parcheggi, piscina, nuovo teatro…),
creando nel contempo nuove opportunità di
lavoro”.
VINOVO - L’’ennesima tragedia della strada è costata la vita ad una coppia di 21enni di casa a None. La loro Fiat Punto si è
schiantata contro un autoarticolato condotto da un vinovese di 67 anni lungo la
strada che collega Candiolo a None. L’esattata dinamica è al vaglio degli agenti
della polizia stradale di Pinerolo e dei vigili di None e Candiolo. Dai primi rilievi
sembra che i due veicoli si siano scontrati all’altezza di un incrocio, mentre il mezzo pesante era in procinto di svoltare a
sinistra per ragiungere il piazzale di una
vicina ditta.
CARMAGNOLA - Potrebbe esserci un
sorpasso azzardato all’origine del grave
incidente stradale avvenuto lunedì nel cuneese, nel quale è rimasto gravemente ferito un giovane carmagnolese ora ricoverato all’ospedale Santa Croce di Cuneo.
E.S. infatti, appena 22enne, versa in gravi
condizioni dopo l’urto frontale fra la sua
Seat Ibiza e un’altra vettura che proveniva
dall’opposto senso di marcia, il fatto si è
consumato nella tarda mattina nei pressi
di Bra, lungo la provinciale 661, all’altezza di località Ricchiardo. L’esatta dinamica è tuttora al vaglio dei carabinieri del
nucleo radiomobile e degli agenti del corpo di polizia municipale braidese, i primi
ad intervenire sul luogo dello schianto insieme ai soccorritori del 118 e ai vigili del
fuoco e all’ elisoccorso.
Ferite lievi invece per il conducente
dell’altra macchina coinvolta, una Opel
Astra, medicato al pronto soccorso del
Santo Spirito di Bra e poi dimesso.
Blitz della polizia in un circolo di corso Trieste
Il sodalizio era una bisca
per giocare a «Texas Poker»
MONCALIERI - Scoperta
una bisca clandestina all’interno di un circolo privato di
borgo San Pietro, a Moncalieri. Gli agenti della Divisione polizia amministrativa
e sociale della questura torinese, che da tempo curavano il sodalizio, situato al
civico 23 di corso Trieste,
nell’attesa del momento migliore per intervenire, hanno
infatti effettuato un blitz al
suo interno verificando che
si giocava a Texas Poker
Hold’em. Un intrattenimento rigorosamente proibito
nel torinese, almeno dal
marzo del 2008, periodo in
cui l’allora questore Stefano
Berrettoni emanò un’ordinanza che lo dichiarò illegale. Questo perché il Texas
poker sarebbe un gioco dove
la capacità con le carte non
avrebbe nessun ruolo nelle
possibilità di vincere. In pratica la partita e i suoi conseguenti esiti si baserebbero
esclusivamente sulla fortuna, quindi sull’azzardo, attraverso il quale i partecipanti cercano di portarsi a
casa i ricchi premi in palio.
Le cifre sul piatto infatti sono sempre abbastanza interessanti; conti alla mano chi
vince si mette in tasca il
40% della somma complessiva versata dai giocatori per
partecipare. Il secondo invece si prende il 30% e il terzo
Rassegna del 11 febbraio.pdf
il 20. Chi si siede al tavolo
non avrebbe grandi occasioni di fare calcoli per cercare
di arrivare alla vittoria, semplicemente perché le carte
in mano sono solamente due
mentre sul panno verde ce
ne sono cinque comuni. Tutto al buio insomma: azzardo
Moncalieri
Titolare del pub
deferito dall’Arma
MONCALIERI - I carabinieri hanno denunciato il
titolare di un pub in viale
Europa, a Moncalieri. A
quanto pare l’imprenditore
non aveva rispettato un precedente divieto di somministrazione di bevande, impostogli da un’ordinanza
emessa il 23 gennaio.
vero e proprio per i rappresentanti della legge. E allora
blitz doveva essere. Gli
agenti hanno fatto irruzione
scoprendo che impegnati nel
gioco c’erano una quarantina di soggetti. Nessuno di
loro sarebbe risultato in possesso della tessera associativa, ma forse non aveva
grande importanza visto che
il poliziotti non sarebbero
riusciti a reperire nemmeno
un elenco iscritti al circolo
per la stagione in corso. Tutti dettagli di fronte al fatto
che si giocava a Hold’em. E
nei locali associativa c’era
anche il presunto organizzatore della serata, il quale è
stato trovato in possesso di
1.300 euro in contanti: il totale delle quote versate dagli
iscritti alla gara, i quali l’avrebbero anche versata più
di una volta per avere la possibilità di rientrare in caso di
un’uscita di scena anticipata
non prevista ma da tenere in
considerazione, vista appunto la totale casualità che caratterizzerebbe il gioco. Comunque, alla fine tutti i presenti sono stati deferiti per
partecipazione a giochi
d’azzardo. Guai più grossi
per il presidente del sodalizio e l’organizzatore, denunciati per esercizio aggravato di giochi d’azzardo.
Sotto sequestro le quote di
partecipazione e il locale.
pagina 15
Affari Istituzionali
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 16
Affari Istituzionali
Il numero delle imprese
torna a crescere nel 2014
Il numero delle imprese torna a crescere.
Secondo i dati di Unioncamere, a fine 2014
sono risultate 30mila in più dell’anno precedente. Il saldo positivo tra aperture e
chiusure è dovuto alla fortissima frenata
delle cessazioni (340.261 le imprese che
hanno chiuso i battenti, 31.541 unità in
meno rispetto a quanto avvenuto nei do-
dici mesi precedenti). Il dato è il migliore
dal 2010: gli imprenditori oggi attivi intravvedono la possibilità di un effettivo
rilancio delle attività nel corso del 2015.
iN Europa 14
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
La Nuova Provincia di Biella
L’ANALISI In Valle d’Aosta ogni cittadino sborsa quasi 100 euro. Lombardia tra le più virtuose, ma anche il Piemonte ha costi abbastanza contenuti
Ma quanto spendiamo per gli organi istituzionali delle Regioni?
Con i costi standard si risparmierebbero quasi 400 milioni all’anno!
(pgu) Ma quanto si potrebbe risparmiare sulle spese per gli organi
istituzionali delle nostre Regioni?
Se si applicasse un minimo di costi
standard, oltre 408 milioni di euro!
Basta andare sul sito del Siope, il
Sistema informativo delle operazioni degli Enti pubblici, predisposto dal Governo italiano per essere
più trasparente, che riporta tutte le
spese della Pubblica Amministrazione, ed eseguire qualche calcolo
come abbiamo fatto noi (si veda la
tabella). I risultati sono sorprendenti. Stando solo alla voce, appunto, “Spese per organi istituzionali”, che corrisponde al codice
Siope 1101, si scopre, ad esempio,
che (tolta la Puglia perché a quella
voce risultano solo 110mila euro,
probabilmente un errore nel sistema, visto che la legge regionale n.
34 del 30/11/2012 prevede, solo per
il suo presidente, Nichi Vendola
uno stipendio lordo mensile di
13.800 euro...) in Italia, lo scorso
anno, si sono spesi quasi 689 milioni di euro. E la Regione che ha
speso di più in assoluto è stata la
Sicilia, con oltre 152,2 milioni di
euro, seguita dalla Calabria con 69
milioni e dalla Sardegna con oltre
59,2 milioni. Quelle che hanno
sborsato di meno, sempre in assoluto, sono state, invece, Molise
(12), Valle d'Aosta (12,8) e Basilicata
(17,3). Ma queste sono regioni piccole e, in un certo qual modo, è
“normale” che abbiano costi inferiori. Se, però, andiamo a calcolare quant'è stata la spesa per
abitante, si vede che in cima alla
classifica svetta proprio la piccola
Valle d'Aosta con quasi 100 euro
ciascuno, seguita dal Molise (38,2
euro) e dalla Sardegna (35,6). Quindi le Amministrazioni più virtuose
sono state quelle di Lazio, Lombardia e Toscana che nel 2014 hanno fatto spendere a ogni cittadino,
rispettivamente 3,1, 4,2 e 5,6 euro, a
fronte di una media nazionale pari
a 11,3 euro per abitante.
A questo punto, pur trascurando
i valori delle regioni più piccole, è
logico chiedersi: perché i sardi, ma
anche i calabresi o i siciliani hanno
dovuto spendere 30 e più euro a
Spese delle Regioni per gli organi istituzionali
Regione
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia R.
Friuli V. G.
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino A. A.
Umbria
Valle d'Aosta
Veneto
Italia
Spesa 2014
25.560.480,84
17.389.950,49
69.092.929,66
43.124.074,91
33.039.236,59
18.556.705,19
18.211.667,72
25.202.930,89
41.939.342,26
21.472.523,08
12.041.441,34
30.024.738,94
59.238.409,88
152.258.284,39
21.045.627,00
28.382.305,57
20.420.519,98
12.821.491,82
39.118.205,20
688.940.865,75
Spesa per abitante
19,16
30,06
34,88
7,34
7,43
15,09
3,10
15,83
4,20
13,80
38,26
6,76
35,60
29,88
5,61
26,98
22,77
99,71
7,93
11,33
Spesa a costi standard*
7.203.270,60
3.123.311,40
10.694.878,20
31.697.811,00
24.010.311,60
6.638.560,20
18.211.667,72
8.596.470,60
41.939.342,26
8.386.945,20
1.699.515,00
23.958.709,20
8.984.838,60
27.512.659,80
20.252.759,40
5.680.535,40
4.842.406,80
694.391,40
26.604.817,20
280.733.201,58
L’amico
del popolo
Risparmio su spesa
18.357.210,24
14.266.639,09
58.398.051,46
11.426.263,91
9.028.924,99
11.918.144,99
0,00
16.606.460,29
0,00
13.085.577,88
10.341.926,34
6.066.029,74
50.253.571,28
124.745.624,59
792.867,60
22.701.770,17
15.578.113,18
12.127.100,42
12.513.388,00
408.207.664,17
di Roberto Poletti
L’Expo in affanno
ce l’ha con Kabobo
*Media delle 5 Regioni più virtuose (Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte e Campania) pari a 5,4 euro per abitante
testa per sostenere le loro istituzioni regionali e, invece, i laziali, i
lombardi, i toscani, ma anche i
piemontesi, i campani, gli emiliani
e i veneti meno di 10 euro ciascuno?
Perché non stabilire dei costi standard a cui debbano attenersi tutti?
Chissà quanto si risparmierebbe!
E' quello che abbiamo fatto: ab-
biamo preso le cinque regioni più
virtuose (Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte e Campania) e abbiamo calcolato la loro media del
costo per abitante, risultato pari a
5,4 euro; quindi, mantenuti i valori
di Lazio e Lombardia, l'abbiamo
applicato a livello nazionale per
tutte le altre regioni che spende-
vano di più. Il risultato è che a
fronte di una spesa globale, nel
2014, di oltre 688 milioni di euro,
applicando il costo standard di 5,4
euro per abitante se ne spenderebbero poco più di 280, con un
risparmio globale superiore ai 408
milioni di euro.
E scusate se è poco!
EDITORIA Arriva in edicola il nuovo numero del bimestrale dedicato al turismo consapevole
Bellissimi viaggi con “Itinerari e luoghi”
(gmc) Nella Milano sotto i riflettori per
l’Expo, si possono trovare numerose eccellenze tra locali, ristoranti e botteghe. A
Firenze e nei suoi dintorni si può vagare
di giardino in giardino. Nella Sicilia sudorientale ci si può inoltrare nella Valle
dell’Anapo, trovando, oltre alla misteriosa necropoli di Pantalica, una riserva
naturale ricchissima. Spostandosi fuori
Italia, si può camminare a picco sul mare
della Costa Azzurra. Poi, nel cuore della
Spagna si può aprire lo scrigno di tesori
di Salamanca, gustando un delizioso jamón ibérico. Infine, si può fare rotta in
Indonesia, per cercare avventura e tra-
dizioni a Flores e Komodo.
Sono i bellissimi viaggi proposti nell’ultimo numero in edicola di “Itinerari e
luoghi”, il tascabile di turismo sostenibile. Un bimestrale realizzato, da oltre
20 anni, da una società editrice ora
partecipata dal nostro gruppo editoriale.
Tante proposte di viaggio per tutti i gusti,
con cartografie esclusive, informazioni
utili e racconti ricchi di particolari da
parte di chi ha provato davvero l’itinerario. Con un taglio giovane, proposte
dinamiche e tante modalità di scoperta.
Per ulteriori informazioni: www.itinerarieluoghi.it.
DAL 15 AL 18 FEBBRAIO A ERBA (CO)
FONDAZIONE CARIPLO
Ristorexpo 2015, a tavola
per “rallegrare il pianeta”
Al via l’attività filantropica,
le presentazioni su internet
(gmc) La 18ª edizione di Ristorexpo, il Sa-
(gmc) Al via l’attività filantropica di Fondazione Cariplo. I testi dei bandi 2015
sono pubblicati sul sito www.fondazionecariplo.it, nella sezione “contributi”.
Novità, invece, per ciò che riguarda gli
eventi di presentazione, che quest’anno si
terranno quasi esclusivamente in web
streaming. Si inizia il 12 febbraio con una
presentazione dell’attività istituzionale del
2015 nelle sue linee generali (solo in
streaming sul sito fondazionecariplo.it).
lone di Erba (Co) dedicato alla ristorazione
professionale, punta su “Rallegrare il pianeta”. Da domenica 15 a mercoledì 18
febbraio, la manifestazione presso Lariofiere sarà animata da corsi di formazione,
workshop, stage di cucina e concorsi per i
professionisti della ristorazione e per la
stampa specializzata. Spazio anche per WineExpo, la sezione dedicata alle proposte
enologiche. Info: www.ristorexpo.com.
in breve
Nuova APP dell’Adnkonos:
arriva la notizia seriale
Non solo titoli e notizie tradizionali, Adnkronos punta sulla
notizia seriale con la nuova
App, disponibile su AppStore e
GooglePlay. Lanciando Adnkronos News si visualizzano subito
dieci approfondimenti delle
principali notizie di maggior respiro, quelle che catturano più
a lungo l’attenzione delle per-
Otto appalti su dieci dell’Expo hanno
dei problemini di regolarità e fioccano le
inchieste. I lavori sono in pesante ritardo, con i padiglioni espositivi pronti
solo al sessanta per cento. La società ha
speso milioni e milioni di euro di consulenze, ma nonostante questo il suo sito
internet è pieno di strafalcioni in inglese,
che si stanno correggendo solo dopo che
l’ha scoperto un importante quotidiano
nazionale. Un disastro annunciato che
non si è ancora rivelato nelle sue reali
proporzioni. E l’elenco potrebbe continuare. Ecco perché, di fronte a questa
tremenda situazione che ha dei colpevoli
con delle responsabilità precise, ho trovato surreale che nelle motivazioni della
condanna a 20 anni di carcere contro
Kabobo, il nordafricano che l’11 maggio
2013 ha ucciso tre persone a Milano a
colpi di piccone, si sia chiesto un risarcimento per danno d’immagine per
l’Expo. Il ghanese avrebbe appannato
l’immagine del Comune, anche all’estero, proprio mentre la città era impegnata nella promozione di se stessa in
vista di Expo. Capite l’assurdità? Tre vite
spezzate valgono solamente vent’anni
(con questo che se la caverà in termini
pratici con qualche anno in meno di
prigione…) e il vero danno d’immagine
all’esposizione universale l’ha fatto un
extracomunitario. Non chi l’ha lasciato
libero di delinquere. E non chi ha la
responsabilità di mandare avanti una
manifestazione, l’Expo appunto, che rischia di mandare sotto terra la credibilità
del nostro Paese.
www.milanopolitica.it
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in collaborazione con Adnkronos
sone e dei giornalisti. Pensati
sul modello degli instant book,
sono contenitori multimediali
lanciati in tempo reale dalla
redazione Adnkronos su un particolare evento. Vengono seguiti momento per momento le
vicende di maggiore attualità
informando su tutti gli sviluppi.
Sono quattro le sezioni tematiche (Sostenibilità, Salute, International e Lavoro) che richiamano la specializzazione del-
l'informazione Adnkronos, con
un ampio spazio anche alla sezione video. Infine, Adnkronos
News è stata progettata anche
per diventare un canale di comunicazione sfruttando le opportunità del web. Velocità di
aggiornamento, semplicità di
utilizzo, affidabilità e completezza dell'informazione rendono Adnkronos News uno strumento in grado di soddisfare
tutte le esigenze del pubblico.
NAVIGA IN UN MONDO
DI GUSTO
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Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 17
Affari Istituzionali
Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c
IV
TORINO CRONACA
la Repubblica MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
SU INTERNET
Altre notizie di cronaca
sul sito torino.repubblica.it
La città della cultura
Dai mercatini in centro
incasso ridicolo
per il Comune
10 mila euro l’anno
I DATI
0,7 EURO
È di 0,7 euro
al metro quadrato
il canone che viene
chiesto ai titolari
dei banchetti da
parte del Comune
per l’utilizzo del
suolo pubblico
Sono cinque gli appuntamenti fissi nel mese
L’assessore Mangone: “Ridurremo il numero”
IL CASO
VERA SCHIAVAZZI
«S
TIAMO valutando il da farsi
per decidere se cancellare
l’ultima data in programma per il mercatino che accompagnava la pista del ghiaccio in piazza
Carlo Alberto, il 21 e 22 febbraio
prossimi». L’assessore al commercio del Comune, Domenico Mangone, non nasconde la sua irritazione
per quelle che sarebbero state vere
e proprie violazioni dell’intesa stabilita prima di Natale, quando la pista di pattinaggio gestita dal Coni
ha affidato a una società, Buongiorno Italia, il mercato ambulante nella zona. Tra queste, la vendita di alimenti sciolti.
“Chiamparino non dimentichi
gli uffici postali di montagna”
I
Enrico Borghi
è il presidente
dell’Uncem
Ci sono quelli agricoli
di Coldiretti e Cia e altri
dedicati invece ai libri
usati e all’antiquariato
Mentre il Comune cerca di risolvere il problema, un’occhiata ai numerosi ‘Mercatini tematici periodici’ autorizzati in zona centro serve a
far capire come gli introiti che Palazzo Civico riceve dagli ambulanti
siano davvero pochi, al di sotto, secondo una stima, dei 10 mila euro all’anno. Non tutti i mercati sono
uguali: ci sono grandi organizzazioni che, come la Coldiretti, gestiscono direttamente i propri stand e
‘collocano’ i coltivatori nelle diverse
piazze: la prima domenica del mese
in piazza Palazzo di Città, la secon-
360 EURO
È l’incasso
che entra nella
casse del Comune
per l’affitto
di un giorno
di 440 metri quadri
equivalente
a trenta stand
L PRESIDENTE del Piemonte s’impegni
nel «favorire una concertazione tra
la direzione di Poste e le
amministrazioni locali, in modo da
scongiurare la possibile chiusura degli
uffici postali nei Comuni più piccoli».
Lo chiede il presidente nazionale
dell’Uncem Enrico Borghi in una
lettera al governatore Sergio
Chiamparino. L’esponente
dell’Unione delle comunità montane
si riferisce al piano di Poste Italiane
che punta a cancellare 40 uffici in
Piemonte e a ridurre l’orario di
apertura di altri 134 sportelli. Così,
evidenzia Borghi, «genera difficoltà di
gestione e una diminuzione della
qualità del servizio».
da ai Giardini Cavour, la quarta in
piazza Bodoni e la quinta, nei mesi
che la prevedono, in piazza Solferino (dove in novembre c’è stato anche il mercatino francese). Sempre
Coldiretti installa alcuni stand ogni
venerdì pomeriggio ai giardini Lamarmora, lungo via Cernaia. La terza domenica del mese in piazza Bodoni c’è invece la Cia, un’altra e meno rilevante organizzazione di agricoltori, e nello stesso giorno in piazza Palazzo di Città si svolge un mercatino di Confartigianato. Un terza
associazione, l’Asci, vende i propri
DIECI
Dieci sono
i mercatini
“provvisori”
che
si tengono
nel centro
cittadino
per tutto l’anno
POLEMICA
È sempre più forte
la polemica contro
i mercatini
in centro. A destra
l’assessore Mangone
alimentari, fritta e verdura, davanti al Municipio il 4 sabato del mese:
di fatto, la piazza ospita tutti i
weekend una manifestazione, senza che per altro si siano levate particolari proteste, e, come sostiene
l’assessore, anche a seguito di un
decreto ministeriale del 2007 che
raccomandava di incoraggiare la
vendita diretta dei prodotti agricoli made in Italy anche in queste forme. Cibi a parte, la prima domenica
di ogni mese in piazza Carlo Felice
c’è la fiera del libro ritrovato: bouquiniste e vecchie foto e cartoline,
che in genere attirano molti curiosi,
mentre il secondo sabato del mese
l’associazione Extravagance tiene
il mercatino del vintage (quando la
pista di pattinaggio non v’è) in piazza Carlo Alberto, e nelle vie limitrofe quando invece si pattina. Da questo mercatino, che vende solo pezzi
d’epoca, modernariato, bijoux e vestiti, iniziano invece le “pene” della
zona di piazza Carignano. Oltre a loro, ora ci sono i discussi mercati del
ghiaccio e un mercato dell’artigianato affidato all’associazione E20
in via Cesare Battisti che, anche lui,
ha già creato proteste. La scadenza
di quest’ultimo commercio provvisorio è il prossimo 1° agosto ed è
possibile che non sia rinnovata. Nel
2014, il Comune aveva già scritto a
tutte le associazioni: non chiedete
date in più nel centro cittadino per
il 2015. “Sarà un anno denso di avvenimenti e non vogliamo esagerare”, spiega Mangone. Che invece
pensa, per Natale, a un mercatino
diverso da quello attuale di Borgo
Dora, con le bancarelle in legno sul
modello del Nord Europa.
CINQUE
Sono la Coldiretti,
la Cia,
Confartigianato,
il Libro ritrovato e
Extravanganza,
gli organizzatori
dei mercatini
in centro
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L’INTERVISTA/OLIVA, EX TITOLARE DELLA DELEGA NELLA GIUNTA BRESSO
“Tagli alla cultura, meno festival e niente soldi ai privati”
SARA STRIPPOLI
«N
ON credo siano ancora sostenibili
4 festival del cinema. E penso che
con le risorse attuali nell’arte
contemporanea non sia possibile sostenere pubblico e privato. E io scelgo il pubblico.
Penso che Rivoli debba essere rilanciato e
che i privati possano camminare con le loro gambe». Gianni Oliva è adesso direttore
scolastico, ex-responsabile della cultura
nella giunta Bresso. Uomo fortunato, partito con un budget di 140milioni di euro e
arrivato con 120. Quattro volte di più di
quello che potrebbe avere a disposizione
Antonella Parigi.
Professor Oliva, lei che ha inventato
gli “Innamorati della cultura” appartiene alla categoria di chi sostiene che la cultura non si tocca?
«Io la penso così: chi dice che non si può
tagliare deve anche spiegarci dov’è possibile tagliare altrove. Altrimenti fa solo demagogia. In Piemonte c’è con una pletora
di piccole imprese culturali. E in parallelo ci
sono tante eccellenze in tutti i settori. Ma
in una situazione radicalmente mutata in
tutta Italia rispetto a 10 anni fa non possiamo essere la capitale di tutto, cinema,
arte contemporanea, libro».
Un aut-aut dunque. Rinunciamo alla
cultura diffusa o alle eccellenze?
Rassegna del 11 febbraio.pdf
“
Chi dice
che qui
REPUBBLICA
non si può
risparmiare
dica dove
farlo
se no è solo
demagogia
”
“
Torino
e il Piemonte
L’INTERVENTO
L’intervento sul
problema dei tagli
alla cultura
del Comune
dell’ex assessore
Ugo Perone
devono fare
delle scelte
non possiamo
più essere
la capitale
di tutto
”
«Non dev’essere un aut-aut. Bisogna
scegliere valutando alcuni indicatori: rapporto introiti-spese, pubblico, chance di
autosostenersi, possibilità di contattare i
privati. Si decide che vogliamo puntare ad
una sperimentazione di qualità? Bene. In
parallelo dobbiamo chiarire la durata della sperimentazione, altrimenti non è più
FORTUNATO
Oliva come
assessore alla
cultura della
giunta Bresso
aveva
un budget
di 140 milioni
pagina 18
tale, diventa assistenza. Se si parla invece
delle grandi eccellenze, è il caso di capire se
si può sostenere ancora tutto. Soprattutto
è indispensabile chiedere ai grandi enti di
migliorare le loro performance, facendo
salire la quota di autofinanziamento».
Lei sostiene che Rivoli debba essere
rilanciata. Come?
«Non sono un esperto di arte contemporanea. Le mostre si possono anche vendere. Siamo sicuri che con il patrimonio che
abbiamo non si possa organizzare una mostra sull’Arte Povera che in Europa è molto
apprezzata?»
Resta il fatto, come sostiene Perone,
che sviluppo non può andare di pari
passo con assenza di risorse. Dai 120
milioni che aveva lei ai 33 che potrebbe avere Parigi, cosa si può mantenere?
«Credo che possa essere mantenuto il 70
per cento delle attività attuali. Facendo le
scelte che dicevo. Non è più tempo degli
spettacoli di Ronconi, per intenderci. Condivido l’analisi di Perone. Però penso che il
sistema culturale torinese sia stato creato
da persone, come l’assessore Alfieri che
aveva molte risorse ma anche ottime idee
e anche da un sindaco come Chiamparino.
E un sindaco che ha fatto di Torino quello
che è adesso non credo possa diventare un
governatore che dimentica il valore della
cultura».
Nessuna autocritica? Non potevate
spendere meglio le risorse di un tempo?
«Nessuno immaginava ciò che sarebbe
successo. Né gli operatori culturali, né i
giornalisti, neppure gli economisti».
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Affari Istituzionali
12
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
.
Valsesia e Valsessera .41
POLEMICA IN CONSIGLIO COMUNALE TRA BERTOLINO E POVERELLO
Il sindaco difende l’Unione
“A Brusnengo solo benefici”
Ma la minoranza attacca: “Se andiamo avanti così, il paese sparirà”
Favorevoli
e contrari
MATTEO PRIA
BRUSNENGO
Brusnengo con la nuova
Unione della Prealpi ci guadagna e porta a casa un cantoniere in più, il servizio enologico che rischiava di sparire
e in futuro potrebbe essere
sede della polizia municipale.
Il sindaco Fabrizio Bertolino
rimanda al mittente le critiche sollevate dalla minoranza
sull'adesione al nuovo ente
che coinvolge Masserano, Casapinta e Mezzana.
L'ex sindaco Piero Poverello più volte è tornato sul tema: «La sede è stata fissata a
Masserano. Siamo preoccupati perchè Brusnengo non
sarà il Comune maggioritario
e non comanderà. Il rischio,
in caso di fusioni future, è di
non essere la sede principale.
Inizia, di fatto, un processo
che porta alla scomparsa di
Brusnengo. Sarebbe stato
meglio continuare con le convenzioni».
«Molti i vantaggi»
Tesi non condivise dal sindaco. «L'Unione porta solo benefici – spiega Bertolino -.
Siamo riusciti ad avere nuovamente l'enologo per i nostri produttori. Era un servizio che la Provincia non poteva più garantire, l'ho proposto agli altri Comuni e si è
deciso di dividere la spesa,
Brusnengo si
divide sull’Unione della
Prealpi. Secondo il
sindaco
porterà solo
benefici,
scettica la
minoranza
con un risparmio notevole per
le nostre casse». Inoltre il paese ha un cantoniere in più.
«C'è un ragazzo che fa parte
del progetto dei lavori socialmente utili che aiuta i nostri
cantonieri - riprende -. Ora abbiamo tre persone che puliscono il territorio».
Risvolti positivi anche per
quanto riguarda la sicurezza:
si sta pensando di concentrare
a Brusnengo l'ufficio di polizia
municipale. «L’ipotesi è avere
personale in pianta stabile sen-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
za continuare a fare convenzioni con Comuni – sottolinea il
sindaco -. La sede dell'Unione è
Masserano, ma le ultime giunte
sono state fatte a Brusnengo, il
presidente è il sindaco di Mezzana. Insomma nessuno vuole
imporre la propria legge».
Cambio di mentalità
E nessuno pensa di far sparire
il Comune. «Tutto viene fatto
in sintonia – riprende Bertolino
-. Eravamo gli unici che ancora
non avevano aderito a una
Unione come prevede la legge,
è vecchia l'idea del “comandare” di cui parla Poverello. Ora
bisogna pensare a fare discorsi
ad ampio raggio». E sulle future fusioni aggiunge: «Se bisognerà unirsi non lo faremo di
certo tra piccoli Comuni.
Nell'ultimo incontro con la Regione si parlava di macro-Comuni, ovvero per quanto ci riguarda un ente con Cossato come punto di riferimento. Ma al
momento nessuno ha intenzione di procedere a fusioni».
pagina 19
Trivero è capofila del progetto di promozione europea
PROGETTO LANCIATO DALLA CE
Valle di Mosso e Valsessera
ospiteranno 70 giovanissimi
in arrivo dall’Est Europa
Valle di Mosso e Valsessera
insieme per partecipare al
programma «Europa per i
cittadini» lanciato dalla Commissione Europea. «Emy
2015», questo il titolo del progetto, pone al centro della sua
attività la promozione della
cittadinanza europea con
una serie di scambi culturali.
Capofila dell’iniziativa è Trivero che ha coinvolto i vicini
territori di Soprana, Mosso,
Valle Mosso, Pray e Coggiola.
È in programma una vera e
propria manifestazione di gemellaggio che coinvolgerà la
zona montana del Biellese e
tratterà argomenti vicini alla
quotidianità. Protagonisti saranno i giovani, grazie a un
mix di attività educative e di
visite si attiverà una rete di
conoscenza, scambio e dialogo che favorirà l’apertura di
nuovi fronti di collaborazione
tra i componenti delle diver-
se delegazioni come richiesto
dall’Unione Europea.
L’appuntamento è fissato
dal 7 al 12 ottobre quando arriveranno una settantina di giovani delegati provenienti dai
paesi di Jelgava (Lettonia), Dobele (Lettonia), Wachock (Polonia), Deta (Romania) ed Erdut (Croazia). Il progetto ha
dato priorità di partecipazione
ai giovani di quei territori dell’Est e dei Balcani che vengono
definiti dalla Unione Europea
come Paesi dell’allargamento.
«La manifestazione presenta
un programma molto intenso spiega il sindaco Massimo Biasetti -. È un calendario ideato
dai ragazzi che saranno parte
attiva nella partecipazione del
progetto. Ogni giornata darà la
possibilità ai delegati di spostarsi in uno dei sei Comuni
promotori. Inoltre sarà anche
organizzato un dibattito sul
«Vivere sani».
[M. PR.]
Affari Istituzionali
Primo Piano
2
Mercoledì 11 febbraio 2015
Anno 110 - Numero 6
© RIPRODUZIONE RISERVATA DI ARTICOLI E FOTO
DALLA PRIMA PAGINA DALLA PRIMA PAGINA
Per le consulenze d’oro chiesti 13 milioni
all’ex cancelliere della Procura di Pinerolo
Scontro mortale tra auto e Tir
Per il recupero delle salme è stato
invece necessario il lavoro dei Vigili del
fuoco. Sul posto anche una pattuglia dei
Carabinieri.
Secondo una prima ricostruzione
della dinamica, il camionista stava
eseguendo una manovra di svolta a sinistra, diretto nel piazzale di un’azienda
dell’area industriale nonese. L’impatto è
avvenuto sulla corsia percorsa dall’automobile, che all’improvviso si è trovata
la strada sbarrata dall’autoarticolato.
Una tragedia che ha travolto ben due
famiglie che abitano a poche decine di
metri di distanza. Martedì pomeriggio
in via Roma 148G, dove abita la famiglia
Policaro in una delle villette a schiera, è
un viavai di amici, parenti e conoscenti.
Tutti in lacrime nel ricordo di Andrea
La Corte dei conti di Roma respinge i ricorsi di Lanza & C.
e Denyse. «Era un vulcano - dicono i
familiari commossi - aveva mille idee e
tanto entusiasmo». I due ragazzi si erano
conosciuti anni fa a Moncalieri e subito
fidanzati. Una vita insieme strappata
anzitempo da un tragico destino. La
coppia da meno di un anno aveva iniziato a convivere nella mansarda ricavata
dalla casa di famiglia.
Così uniti da condividere anche il
lavoro: Denyse Riccobono aveva aperto da quattro mesi a Nichelino il Grow
Shop Evergreen, un punto vendita di
mangimi, attrezzi e forniture per l’agricoltura. E il fidanzato Andrea la stava
aiutando parecchio nell’avviare questa
nuova attività. Sogni e progetti cancellati in un amen dall’asfalto crudele.
Paolo Polastri - Luca Prot
«Un percorso lungo e
periglioso», così l’avv.
Pierpaolo Berardi di
Asti definisce la vicenda
processuale di Antonio
Lanza, oggi direttore
amministrativo all’Ufficio dei giudici di pace di
Torino e nei primi anni
2000 potente cancelliere
dell’allora procuratore
Giuseppe Marabotto,
con cui condivise (da
protagonista) la triste
ed indimenticabile vicenda delle “consulenze
d’oro”. Centinaia di perizie strapagate (375 per
l’esattezza) che avevano
una sola utilità: liquidare
fior di compensi ad una
ristretta cerchia di professionisti compiacenti,
che a loro volta giravano il 20 per cento di ogni
parcella a Marabotto e
all’amico medico Dario
Vizzotto.
Una truffa ai danni dello
Stato da 15 milioni e mezzo di euro, che in totale
portò a 29 condanne “eccellenti”.
A differenza di tutti gli
altri imputati (tra cui lo
stesso Marabotto che patteggiò quattro anni e quattro mesi e commercialisti
del calibro di Mario Florio
e Ruggero Ragazzoni che
scelsero il rito abbreviato) per i quali le condanne sono ormai definitive,
la vicenda giudiziaria di
Lanza e del suo “gruppo”
(la moglie Antonella De
NONE - Il tratto di via Pinerolo dove è avvenuto l’incidente mortale e, nel riquadro la Fiat Punto nella quale hanno perso la vita i
due giovani nonesi. In alto Denyse Riccobono e Andrea Policaro
insieme al loro inseparabile pastore tedesco Roy. (Foto Bussolino)
Francesco, Nicola Rizzi e
Anna Maria Cosentino) è
ancora aperta.
Le tappe del processo
all’ex cancelliere
Il processo di primo
grado si era concluso a Milano il 28 novembre 2011,
davanti ai giudici della
Quarta sezione penale. Su
Lanza (che ebbe pure trascorsi politici come consigliere comunale a Nichelino, ricandidato nel 2009
nella lista civica “Piazza
pulita”) gravavano accuse
pesanti: dall’associazione
a delinquere finalizzata
alla truffa pluriaggravata
ai danni della Pubblica
amministrazione, alla distruzione con il tritacarte
di numerose consulenze
tecniche fiscali.
Il collegio milanese presieduto dal giudice Giulia
Turri non fece sconti e
condannò Lanza a otto
anni di reclusione, più l’interdizione a vita dai pubblici uffici. Una stangata.
«Sentenza spropositata: un
clamoroso errore giudiziario», aveva tuonato l’avv.
Vittorio Pesavento, al tempo suo difensore.
Il 10 aprile 2013 arrivò il
verdetto d’Appello, che ridusse la pena a sette anni,
mandando prescritta la
truffa aggravata. Tutte le
altre accuse erano però
ancora in piedi, affidate
alla decisione della Cassazione che si pronunciò
Cercenasco, il chiarimento c’è stato ma non tutto è filato liscio
Statuto
metropolitano
l’incontro
Nelle “Terre della pianura” tecnici al lavoro - I dubbi del sindaco di Vigone
rinviato
il 19 dicembre di quello
stesso anno (con sentenza depositata il 29 aprile
2014). «La vicenda si è decisamente ridimensionata ci aveva dichiarato il prof.
Carlo Federico Grosso
che, col collega Pierpaolo
Berardi, aveva seguito l’ex
cancelliere in questa fase
processuale al posto di Pesavento -. La Cassazione
ha prescritto l’associazione
a delinquere (precisando
però che in riferimento a
Lanza e consorte «non risulta evidente l’estraneità
ai fatti contestati», ndr):
sono rimasti solo due episodi di falso in atto pubblico». Quelli finiti in mano
L’ex procuratore di Pinerolo Giuseppe Marabotto.
(Foto Costantino)
alla Quinta sezione della
Corte d’appello di Milano
che il l8 ottobre scorso ha
deciso un nuovo “sconto”,
portando la pena di Lanza
a cinque anni e 11 mesi,
«di cui tre indultati». Ma la
storia non è finita: «Abbiamo nuovamente impugnato in Cassazione». Vale a
dire, perché la condanna
diventi definitiva, dopo
l’Appello-bis occorre ora
attendere il secondo passaggio davanti alla Suprema Corte. In ogni caso,
«essendo sotto i tre anni,
si tratterà di affidamento
in prova e non di carcere».
Quanto ad Antonella De
Francesco (che in Appello aveva avuto tre anni),
Nicola Rizzi e Anna Maria
Cosentino, per loro la Cassazione ha già prescritto
tutto (i fatti, ricordiamolo, risalgono al 2002-2005):
dunque, reato estinto, nessuna pena.
Corte dei conti:
risarcimenti confermati
Ma per Lanza & C., oltre
al penale, c’era anche un
altro fronte aperto. Quello
pendente davanti alla Corte dei conti di Roma. In 12
avevano fatto ricorso contro la decisione della Corte dei conti del Piemonte
che, con sentenza depositata il 1º ottobre 2012,
aveva disposto quanto
ciascuno (sulla base delle singole responsabilità)
doveva restituire all’Era-
rio. I giudici contabili
piemontesi avevano condannato l’ex procuratore
Marabotto, “in solido con
tutti i convenuti nei limiti degli importi richiesti
a ciascuno di essi”, a restituire al ministero della
Giustizia, a titolo di dolo,
la somma di 15 milioni
e 212mila euro. A Lanza
(sempre in solido) la Corte dei conti ha chiesto un
risarcimento di 13 milioni
e 302mila (più i 542mila
chiesti alla moglie).
Tranne Marabotto, tutti (da Lanza ai vari commercialisti) avevano fatto
appello. Oggi la Sezione
prima centrale d’Appello
(giudice relatore Rita Loreto) con sentenza n. 80,
depositata il 27 gennaio
scorso, ha rigettato i ricorsi e confermato le decisioni dei giudici piemontesi.
«C’è una discrasia tra gli
accertamenti fatti in sede
penale e quanto stabilito
dalla Corte dei conti - avverte l’avv. Teodosio Pafundi di Torino che, con
gli avv. Mario Contaldi
e Fabio Cramarossa, ha
rappresentato Lanza in
questa partita -. Stiamo
studiando la sentenza: bisognerà valutare se ci sono
forme di impugnazione da
far valere, altrimenti la giustizia contabile procederà
all’esecuzione». E tutti
dovranno restituire allo
Stato quanto sottratto.
Lucia Sorbino
A 90 anni pubblica i suoi primi versi
L’Unione si inceppa, intesa in forse? Il sogno poetico di Teresa
È stato rinviato al 20 febbraio l’annunciato incontro
con i sindaci del Sub-ambito
metropolitano pinerolese,
previsto per martedì 10, alle
18, in comune a Pinerolo, per
discutere dello Statuto della
Città metropolitana. La data
è saltata a causa dell’influenza che ha colpito il sindaco
di Pinerolo e consigliere
della Città metropolitana,
Eugenio Buttiero. Il sindaco tra l’altro ha dovuto rinunciare anche alla serata
d’informazione sul progetto
del “Polo culturale” fissata
alle 21 sempre di martedì 10.
All’incontro del 20 febbraio
parteciperà il sindaco metropolitano Piero Fassino.
Rinviato pure l’incontro previsto per la stessa giornata
a Collegno per il Sub-ambito
di Torino ovest, si terrà il 21.
Altri incontri sono stati
fissati per lunedì 16 alle 21
nell’aula consiliare del Comune di Settimo Torinese;
martedì 17 alle 21 nell’aula consiliare del Comune
di Susa; venerdì 27 alle 18
nell’aula consiliare del Comune di Moncalieri. A.M.
CERCENASCO - «Il previsto chiarimento del 3 febbraio c’è stato ed ha riguardato
soprattutto alcuni aspetti
tecnici e formali. Adesso i
due segretari comunali dei
cinque Comuni, Ezio Caffer e Donatella Mazzotta,
elaboreranno una versione
congiunta degli atti, poi si
passerà all’approvazione.
Il confronto è stato a tratti
vivace, ma schietto e credo
produttivo» sintetizza Filiberto Vaglienti, vicesindaco
di Cercenasco dove ha sede
l’Unione “Terre della pianura pinerolese” verso cui
convergono cinque Comuni.
Un ottimismo, il suo,
che non pare pienamente
condiviso soprattutto dal
sindaco di Vigone, Claudio
Restagno, che commenta:
«Il mio non è un no all’Unione, ma un no a questo tergiversare. Io continuo a credere in un’Unione che sia un
ente terzo rispetto ai vari
Comuni, non ad un surrogato di unione. Se così è, allora è meglio soprassedere
e prendere un po’ di tempo
per valutare a fondo le cose,
VILLAFRANCA, COMMEMORAZIONE PARTIGIANA
VILLAFRANCA - Commemorazione partigiana di sabato 7: sono intervenuti, oltre alle
autorità locali, alcuni sindaci dei Comuni limitrofi e una rappresentanza dell’Anpi di
Torino. Hanno partecipato alla cerimonia anche le nipoti dei fratelli Carando e particolarmente significativa è stata la testimonianza di Ernesto Aimaretti, che ha ricordato la
giornata del 5 febbraio 1945 così come la visse lui all’età di 17 anni. (Foto Alice Ballari)
approfittando magari della
attesa proroga. Io continuo
a crederci, tanto è vero che
noi abbiamo approvato tutto,
compresi i delegati. Bisogna
però verificare se gli altri la
pensano allo stesso modo».
Non è uno stop definitivo,
il suo, ma per lo meno una
pausa di riflessione dovu-
ta a sottolineature diverse
tra chi guarda all’intesa che
dovrebbe legare Airasca,
Buriasco, Cercenasco, Scalenghe e Vigone.
Non pare vedere nubi
all’orizzonte, invece, Carlo
Manavella, sindaco di Buriasco: «Abbiamo chiarito
alcuni aspetti il 3 febbraio,
dando mandato ai segretari
di predisporre il testo che
presto verrà portato in approvazione nei vari Consigli
comunali».
Si ipotizzava che tra metà
e fine marzo il neonato organismo potesse entrare
pienamente in funzione, con
tanto di elezione del presidente. Ma a questo punto
è bene non dare nulla per
scontato, perché le divergenze potrebbero presto
appianarsi, oppure approfondirsi fino a portare alla
rottura. I prossimi incontri
diranno in quale direzione
ci si intende muovere.
Intanto, sempre il 3 febbraio scorso, i cinque sindaci dell’Unione, su richiesta
del consigliere regionale
Elvio Rostagno, hanno indicato Claudio Restagno come
referente per la loro Unione
nell’ambito dell’organismo
di intesa del Pinerolese.
Tonino Rivolo
È ospite in casa di riposo a Pancalieri
PANCALIERI - Teresa Ferrero ha il viso sereno e tiene
fra le braccia il “suo” libro
come qualcosa che non le
appartiene davvero: è attraversata da gioia e stupore. A
90 anni ha pubblicato le sue
prime poesie. «Non me lo sarei mai aspettato» confessa,
ed è ancora incredula. Quel
che tiene nel cuore è il suo
quaderno su cui conserva
le poesie scritte in questi
anni: il suo tesoro di versi
e di ricordi.
Teresa Ferrero nasce a
Piossasco il 12 aprile 1925.
Trascorre buona parte della
sua vita a Torino, dove svolge la professione di infermiera privatista. Da diversi anni
è vedova, dall’aprile del 2010
è ospite del pensionato Regina Elena di via Pinerolo a
Pancalieri.
Conoscendo la sua passione per la poesia, qualche
mese fa, il personale che la
segue le propone di partecipare al concorso “Viaggi
di versi”, organizzato dalla
rivista Poeti e poesia. Teresa
invia la sua “A Lurisia”, un
componimento che ricor-
PANCALIERI - La poetessa 90enne Teresa Ferrero.
da “questo piccolo paese /
dove l’acqua scende a valle
/ c’è la gente assai cortese / e
svolazzan le farfalle”. In una
casa di riposo di quel paesino del Cuneese ha passato
gli anni prima di arrivare a
Pancalieri.
Dopo l’invio della poesia, Teresa viene contattata
dall’editore Pagine di Roma
che le propone una pubblicazione: vuole sette poesie
da inserire nel volume “Riflessi”, una raccolta con tredici autori.
I componimenti scelti, oltre “A Lurisia”, sono “Conforto”, “Il giorno dei santi”,
“Serenata del Grillo”, “Invocazione alla Madonna”, “La
fata fortuna” e “A Mario”.
L’ultima è il triste e commosso ricordo della scomparsa
del marito, che si chiude
con due versi emblematici
di quell’ultima partenza per
le vacanze: “Partimmo: era il
2 luglio del 1979 / ma tu non
facesti più ritorno”.
«Ho scritto fin da giovane»
racconta con gli occhi pieni
di commozione e ricorda
anche quando ne recitava
di fronte agli altri ospiti della struttura. «Avevo l’estro
di scrivere», ripete un paio
di volte. Quasi solo poesie
- «quelle restano» precisa -,
a parte un racconto sull’eccidio di Cumiana. «Cumiana avvolta nel nero pianse
i suoi cari scomparsi», già
solo recitare il titolo, le riempie gli occhi di lacrime
per il ricordo di quella strage del 3 aprile del 1944, che
ha colpito diverse persone
che conosceva.
Marco Bertello
Alle denunce esposte dai genitori Quaresima di fraternità 2015, le due proposte di Caritas e Missioni
“De Amicis” di Luserna:
silenzio tombale
Due lettere di protesta
pubblicate sul nostro giornale, con l’aggiunta di copiosa documentazione, da
parte dei rappresentanti
dei genitori preoccupati
di fatti incresciosi che
stanno succedendo alla
scuola media dell’Istituto
comprensivo “E. De Amicis” di Luserna S. Giovanni, sembrano non turbare i sonni di alcuno. Non
pare preoccupata né di
smentire, o almeno spiegare le gravi negligenze
denunciate, la dirigente
della scuola lusernese.
Neppure c’è risposta da
parte del direttore generale dell’Ufficio scolastico
regionale, dott. Fabrizio
Manca, sul cui tavolo sono
giunte da parte dei genitori dettagliate segnalazioni
dei fatti successi. Anche
il nostro giornale ha provato a contattare l’Ufficio
scolastico regionale ma,
oltre all’addetto stampa
che ha assicurato di avere trasmesso al direttore
l’e-mail delle due lettere
pubblicate e la richiesta di
una spiegazione su come
si intenda procedere, non
ha ottenuto nulla. Silenzio
tombale. Si aspetta che
succeda qualcosa di veramente grave, con intervento della Magistratura, per
avere almeno un cenno di
timida risposta?
r. a.
Lega Nord: eletto direttivo provinciale
Sabato 7 si è tenuto il Congresso provinciale della Lega
Nord Torino. È stato riconfermato alla carica di segretario
provinciale Alessandro Benvenuto. Il Consiglio provinciale risulta cosi composto, oltre ad Alessandro Benvenuto:
Fabrizio Bardella, Francesco Bocchino, Chiara Bosticco,
Lorenzo Caretta, Andrea Cerutti, Paolo Farsella, Marco
Miletto, Stefano Olocco, Mattia Robasto, Alessandro
Sciretti, Pietro Tartaglino, Giulio Vercelli, Roberto Zenga.
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Famiglie in difficoltà e ospedale a Muhanga
Coinvolgimento delle comunità parrocchiali – Nella missione di don Piumatti
AGLI
ABBONATI
Nei prossimi
giorni
verrà sospeso
l’invio de
“L’Eco
del Chisone”
”L’Eco Mese”
per coloro che
non hanno
provveduto
al rinnovo
dell’abbonamento.
Ceneri sul capo, mercoledì 18, per l’inizio
della Quaresima. Sei settimane in preparazione
alla Pasqua, che vengono
arricchite da riflessioni,
più intensa preghiera,
astinenza dalle carni al
venerdì e per i più volenterosi anche un po’ di
digiuno. Ma ciò che più
coinvolge le comunità è
l’attenzione e la solidarietà verso chi è meno
fortunato. Un impegno
che si concretizza con “la
Quaresima di fraternità”,
proposta che da decenni
si attua in ogni Diocesi
del mondo.
La Quaresima 2015 a
Pinerolo si concretizza
su due linee di intervento. Chiodo fisso della
Caritas diocesana è che
quando la parrocchia si fa
attenta ai poveri del suo
territorio la gente collabora. Da qui la proposta
di un tratto del cammino
di solidarietà quaresimale
a sostegno delle famiglie
in difficoltà tramite le Caritas parrocchiali. «Ogni
comunità - spiega don
Virgilio Gelato, direttore
diocesano della Caritas - è
innanzitutto invitata a monitorare il proprio spazio
per cogliere le esigenze
di famiglie e persone in
situazione precaria individuando per loro un fattivo
progetto di sostegno. Una
parte delle offerte raccolte in Quaresima, in base
anche alle segnalazioni di
ogni singola realtà, verrà
dirottata per questo scopo».
Non va però trascurato
un respiro solidaristico
più universale che induce a non dimenticare
povertà ben più gravi
delle nostre. Popolazioni allo stremo, dilaniate
da anni di guerra, senza
diritti, senza assistenza.
Una proposta in tal senso
l’ha suggerita il “Centro
missionario diocesano”,
coordinato dai coniugi
Pagani: contribuire a realizzare un centro ospedaliero per i 2.000 abitanti di
Muhanga e per le decine
di villaggi del territorio
pagina 20
attorno, privi di ogni altro centro di assistenza
medica. Muhanga, nel
Nord Kivu (Repubblica
democratica del Congo), in una situazione di
guerra da molti anni, è la
missione di don Giovanni
Piumatti, missionario pinerolese molto noto che
si fa garante perché la
realizzazione sia sobria e
realmente utile alla popolazione, senza sperpero
di soldi, come purtroppo
avviene anche per interventi in Paesi del Terzo
mondo.
Le offerte a sostegno
di questi due progetti in
aiuto ai fratelli in difficoltà verranno raccolte
nelle singole parrocchie,
ma per chi volesse contribuire in forma più significativa, può prendere
direttamente contatto
con don Virgilio Gelato,
tel. 0121 353.913, e-mail:
[email protected],
oppure Francesco Pagani,
tel. 335 578.5584, e-mail:
[email protected].
Romano Armando
Affari Istituzionali
ANSA 10/02/2015 11:06:00
Jobs Act: stand by pareri Camera, nodo clausola salvaguardia - Manca
anche parere Regioni,possibile slitti ok su ammortizzatori
(ANSA) - ROMA, 10 FEB - Stand by alla Camera sui pareri aidecreti attuativi del Jobs
Act. Manca infatti ancora il pareredella Stato-Regioni (una conferenza straordinaria è
convocatadomani) sul testo sugli ammortizzatori sociali, così come siattende la
Ragioneria sul nodo della clausola di salvaguardia dainserire, così come evidenziato dai
tecnici di Montecitorio, perassicurare che ci sia adeguata copertura, qualora la platea
siapiù ampia di quella 'prudenzialmente stimata'. Gli ammortizzatori sociali, spiegano
infatti diversideputati della commissione Bilancio, chiamata a inviare il suoparere alla
commissione Lavoro, sono diritti soggettivi e quindivanno garantiti a tutti, non può esserci
un 'rubinetto' legato aun tetto di risorse. Per esprimere il suo parere la commissione
presieduta daCesare Damiano deve attendere sia le Regioni sia la commissioneBilancio.
Per questo è possibile che entro domani la Lavoro siesprima solo sul contratto a tutele
crescenti mentre il pareresui nuovi ammortizzatori potrebbe slittare all'inizio
dellaprossima settimana. (ANSA).
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Attività Produttive
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 13:41:00
Lucchini, presidio lavoratori davanti alla Regione - Al via tavolo con
commissario gruppo
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - Circa 70 lavoratori dellostabilimento di Condove (Torino)
della Lucchini hannomanifestato questa mattina davanti all'assessorato regionale
alLavoro in via Magenta dove si è aperto un tavolo di confronto.
Tutti i lavoratori
indossavano la pettorina con la scritta'Non importa come e dove, salviamo la Vertek di
Condove'.
All'incontro, iniziato da poco, partecipa il commissario delgruppo Pietro
Nardi, oltre alla Regione e ai sindaci di Condove,Vaie e Chiusa San Michele. La FiomCgil è presente con unadelegazione guidata da Gianni Venturi, responsabile
nazionaledella siderurgia. (ANSA).
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Attività Produttive
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 15:51:00
Lucchini:avanti attività Condove,2 manifestazioni interesse - Regione e
Fiom chiedono tavolo al Muse
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - Lo stabilimento Lucchini diCondove manterrà gli attuali
livelli di produzione fino allafine dell'anno. Nel frattempo sarà verificata la
consistenzadelle manifestazioni di interesse per arrivare alla vendita. E'quanto emerso
nel tavolo in Regione.
Il commissario - riferisce la Fiom - ha spiegato che sonostate
presentate alcune manifestazioni di interesse per lostabilimento di Condove ma bisogna
aspettare di definire lavicenda relativa al sito di Piombino, che si
concluderàpresumibilmente nel mese di aprile. La Fiom-Cgil, d'accordo con la Regione
Piemonte, ha chiestodi rilanciare il tavolo sulla Lucchini al Ministero delloSviluppo
Economico, con l'obiettivo di trovare una soluzione perCondove. Le parti si ritroveranno
poi in Regione nel mese diaprile. "Si è trattato di un incontro utile - commenta Ivano
Francodella Fiom - in quanto la presenza del commissario è servita achiarire i termini
della situazione attuale e a rasserenare unpo' di più gli animi lavoratori, che
continueranno però amonitorare con attenzione l'evolversi della vicenda".(ANSA).
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Attività Produttive
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 16:15:00
Lucchini: avanti attività Condove, manifestazioni interesse
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Ci sarebbe piaciuto trovarci di fronte a una strada già certa
- ha dichiarato l'assessore Pentenero - ma mi sembra ci siano i presupposti perché la
situazione evolva positivamente. Ribadiamo la disponibilità a mettere in campo tutti gli
strumenti a disposizione per arrivare a una conclusione positiva per tutti i lavoratori".
"Faremo una verifica con FinPiemonte - ha aggiunto l'assessore De Santis - per
individuare eventuali agevolazioni, che possano essere offerte ai potenziali acquirenti,
per rendere più appetibile lo stabilimento". (ANSA).
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Attività Produttive
10
CRONACA
mercoledì 11 febbraio 2015
Voci & Sussurri
TO
Ô di Daria Egidi
TASSE/1 Ô Il canone Rai, ovvero la tassa
concessione televisiva, è in assoluto da anni
l’imposta più evasa dai contribuenti italiani.
Secondo le stime del governo, il 26,5% delle
famiglie italiane non paga i 113,50 euro annuali di canone e questo produce un ammanco di circa 600 milioni di euro l’anno. Mentre
quelle in regola, in totale circa 16 milioni e
mezzo di nuclei, versano ogni anno 1,7 miliardi di euro. Uno studio del 2012 realizzato da
Contribuenti.it alzava invece al 40% la quota
di famiglie inadempienti, con punte superiori
all’80% in Campania, Calabria e Sicilia.
TASSE/2 Ô Secondo uno studio di Contribuenti.it i principali evasori in Italia sono gli
industriali (32,7%), seguono il settore bancario-assicurativo (32,2%), quindi commercianti (10,8%), artigiani (9,4%), professionisti (7,5%) e lavoratori dipendenti (7,4%). Sono concentrati soprattutto nel nord ovest
(31,4% del totale nazionale) e nel nord est
(27,1%). Al Centro sono il 22,2%, al Sud il
19,3%.
TASSE/3 Ô In Italia non si emettono (e non si
richiedono) gli scontrini fiscali o gli importi
battuti sono più bassi di quelli reali, con un
buco che uno studio stima in circa 24 miliardi
di euro all’anno. E ancora: non si versa l’Iva, o
si fatturano i beni e i servizi con aliquote più
basse rispetto a quelle corrette (-6,4 miliardi).
E può pure capitare che un grossista fatturi
ma non dichiari il reddito corrispondente al
venduto e questa pratica sottrae altri 9,3 miliardi di gettito. Molto parcelle vengono pagate in nero, si omette di dichiarare la proprietà
di un immobile, e quindi si eludono tutta una
serie di imposte piccole e grandi, e molti
producono, vendono e lavorano completamente in nero. Parliamo in questo caso di
circa 1 milione di abusivi, secondo le ultime
stime di Confartigianato, e di un totale di 3,2
milioni di lavoratori irregolari. Col risultato
che solo lo 0,1% degli italiani - ovvero uno
ogni mille - denuncia più di 300mila euro di
reddito all’anno, mentre la stragrande maggioranza (62%) sta sotto i 26mila. Il totale,
secondo la Corte dei Conti, fa 130 miliardi di
euro sottratti al Fisco, mentre il Tax Justice
Network parla di 180,2 miliardi e Confcommercio addirittura di 272.
IL CASO Il tribunale di Sorveglianza accoglie la richiesta della difesa: «Eccessiva sofferenza» In breve
«E’ in gravi condizioni di salute»
Mongelli ai domiciliari dalla nuora
Ô Ha lasciato il carcere per la osservanza di alcune prescriseconda volta in poco più di zioni legate alla concessione
due anni, e di nuovo a causa della misura dei domiciliari.
delle sue disperate condizio- A partire da quel momento,
ni di salute. Michele Mongel- vale a dire dal mese di settemli, l’uomo condannato alla bre del 2013, le già difficili
pena definitiva di dieci anni condizioni di salute di Mondi reclusione con l’accusa di gelli sono andate via via pegaver abusato sessualmente di giorando. Da qui, pertanto, la
una delle sue figlie, alle 19 in nuova richiesta di scarcerapunto di ieri ha abbandonato zione presentata al tribunale
la cella nella quale viveva dal di Sorveglianza dal legale di
settembre 2013 e ha raggiun- fiducia del detenuto, l’avvoto l’abitazione della nuora. cato Antonio Genovese. NelLì, in quell’alloggio, sconterà la sua domanda, il difensore
la misura degli arresti domi- ha sottolineato che, «tenuto
ciliari che gli è stata concessa conto delle condizioni di salute del detenudal tribunale di
to, l’espiaz ione
Sorveglianza di
della pena appaTorino.
re contraria al
Soffre di diabete,
senso di umanità
Michele MongelCon Michele
per eccessiva sofli. Soffre di una
Mongelli, nel
ferenza e appare
malattia terribile
priva di signifia causa della quamarzo del 2009,
cato rieducatile i medici del
era finito nei
vo». Una tesi,
carcere sono stati
guai anche il fiquesta, che è stacostretti ad amputa quindi accolta
targli tutte le dita
glio Giuseppe,
dal magistrato di
dei piedi. E soffre,
condannato a
Sorveglianza. Ril’uomo, anche di
una pena definisultato: Antonio
gravi disturbi di
Mongelli da ieri
natura cardiaca.
tiva di 9 anni
sera è di nuovo a
Entrato in carcere
casa, anche se
per la prima volta
nel giugno del 2012, quando dalla nuora. E lì potrà curarsi
la Corte Suprema di Cassa- e soprattutto cercare, per
zione aveva dichiarato defi- quanto possibile, di miglioranitiva la condanna a dieci an- re il proprio stato di salute.
ni di reclusione stabilita dai Con Michele Mongelli, nel
giudici della Corte d’Appello mese di marzo del 2009 era
di Torino, Mongelli era stato finito nei guai anche il figlio
quindi scarcerato una prima Giuseppe, oggi quarantavolta nell’ottobre dello stesso seienne, condannato a sua
anno a causa di una serie di volta a una pena definitiva di
problemi legati alle sue con- 9 anni di reclusione. Gli “ordizioni di salute. Dopo quasi chi della Falchera”: così eraun anno trascorso ai domici- no stati poi ribattezzati padre
liari, l’anziano - che compirà e figlio a causa delle ripetute
70 anni il prossimo ottobre - violenze sessuali commesse
era stato riaccompagnato in sulle rispettive figlie.
[g.fal.]
cella a causa della mancata
CONDOVE
La produzione Vertek
fino al termine del 2015
ÔContinuerà fino al termine del 2015
la produzione alla Vertek di Condove, del gruppo Lucchini, anche se
con periodi di cassa integrazione. Lo
ha spiegato ieri il commissario
dell’azienda durante un incontro in
Regione. Per lo stabilimento, unico
del gruppo ancora non acquistato, le
procedure per la cessione proseguiranno nei prossimi giorni.
IL PROGETTO
Un “Parco del Cielo”
per vedere le stelle
Ô
AI DOMICILIARI
A sinistra, Michele Mongelli. Sopra, l’avvocato
difensore Antonio Genovese. Dai ieri sera, Mongelli è di nuovo a casa
IL CASO
Cerimonia per non dimenticare le foibe
Gancia: «Ricordiamo anche gli armeni»
Il “memoriale” dei «tragici eventi istriani» potrebbe essere una biblioteca realizzata nell’ambito del
progetto Polo del ’900 che Palazzo Civico sta realizzando con la Compagnia di San Paolo. Lo ha
annunciato il sindaco Piero Fassino nel corso della cerimonia con cui la Sala Rossa ha celebrato il
Giorno del Ricordo, presieduta da Alessandro Altamura, che ha sottolineato come l’istituzione della
giornata nel 2004 abbia «segnato una svolta importante per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo.
Questa data non significa solo rendere giustizia a popolazioni che erano radicate nel proprio territorio
ma l’aver riportato nella nostra storia una pagina dimenticata». Una memoria che andrebbe ritrovata
anche per altri genocidi. «Sono uscita dal liceo senza sapere cosa fossero le Foibe, fortunatamente
oggi mio figlio, invece, lo studierà. Penso che questa sia una conquista importante della politica e
un’affermazione fondamentale di valori che dovrebbero essere universalmente condivisi, senza
polemiche» ha commentato il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Lascaris, Gianna Gancia,
sottolineando come il 2015 coincida con «il centenario del genocidio armeno: spero che anche per
questa tragedia si arrivi un giorno agli stessi risultati». Uno dei più tenaci sostenitori del Giorno del
Ricordo nel 2004 è stato il presidente del comitato torinese dell’associazione nazionale Venezia Giulia
e Dalmazia, Fulvio Aquilante: «Chiedevamo solo rispetto, senza nessuna ideologia politica».
[en.rom.]
ÔIl Consiglio regionale del Piemonte
patrocina “-Luce +Stelle”, iniziativa
mirata a offrire un momento di riflessione tra specialisti, amministratori locali e cittadini per far nascere
in Piemonte un “Parco del Cielo”.
Con l’obiettivo di individuare e proteggere dall’inquinamento luminoso
alcune aree dove il cielo è ancora
abbastanza buio da permettere ricerche astronomiche e serate dedicate all’osservazione astronomica e
alla divulgazione. Il primo appuntamento, riservato a amministratori
locali e operatori del settore, è domani alle 21 al Planetario di Torino,
via Osservatorio 30 a Pino torinese.
Venerdì 13, a Palazzo Lascaris, sede
del Consiglio regionale del Piemonte
in via Alfieri 15 a Torino, è in programma un convegno aperto non solo
agli specialisti ma a tutti i cittadini.
MIASINO
«Restituire ai cittadini
il castello confiscato»
Ô«La Regione Piemonte vuole ridare ai
cittadini il Castello di Miasino». Con
questo impegno l’assessore regionale
alla Cultura, Antonella Parigi, intende dare seguito alla mozione del
Consigliere Domenico Rossi (Pd), approvata nei mesi scorsi, con la quale
si chiedeva di sottrarre definitivamente il Castello sequestrato all’ex
boss della camorra, ora pentito, Pasquale Galasso, per restituirlo alla
collettività.
IL PROCESSO L’ex city manager del Comune è accusato di aver commesso irregolarità in un concorso
Abuso d’ufficio, chiesti sei mesi per Vaciago
L’ex city manager Cesare Vaciago
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Ô La condanna a sei mesi di
reclusione di Cesare Vaciago, ex
city manager del Comune di Torino, è stata chiesta ieri dalla procura in un processo che si riferisce a
un concorso del 2010 per la selezione dei dirigenti comunali. Vaciago, che era presidente della
commissione esaminatrice, risponde di abuso in atti d’ufficio.
Il concorso venne annullato dalla
giustizia amministrativa. La difesa però afferma che Vaciago non
ha compiuto irregolarità.
È un concorso, quello finito al
centro del procedimento, che si
era svolto nel 2010, all’epoca in
cui Sergio Chiamparino ricopriva
la carica di primo cittadino di
Torino. E riferendosi a quel periodo, l’attuale governatore della Regione Piemonte nell’u lti ma
udienza aveva definito l’imputato Cesare Vaciago «un esempio
positivo di manager». «Vaciago erano state le parole utilizzate da
Chiamparino in aula 45 - è uno di
quei dirigenti che di fronte a un
qualsiasi problema che gli viene
presentato, non si metterà mai a
rispondere che quel problema
non può essere affrontato e superato. Non definisco Cesare Vaciago un modello - aveva quindi con-
pagina 20
cluso il presidente della Regione
nella sua deposizione -, ma un
esempio positivo».
Poi, nella seconda parte
dell’udienza, era stato il turno
dell’imputato. Cesare Vaciago si
era sottoposto a interrogatorio e
aveva risposto alle domande del
pm Parodi e a quelle dei suoi
difensori. Attraverso le risposte
fornite alle parti, il manager aveva respinto le accuse e spiegato di
non aver favorito alcun partecipante al concorso.
Il concorso si era tenuto nel mese
di luglio del 2010, a Palazzo civico. Concorso che era stato poi
duramente contestato da alcuni
concorrenti e quindi annullato
dai giudici del Consiglio di Stato.
Al termine dell’udienza preliminare celebrata in tribunale il 7
maggio 2013, Vaciago era stato
quindi rinviato a giudizio dal giudice Elisabetta Chinaglia per il
reato di abuso d’ufficio. Una decisione, quella del gup, giunta dopo
la richiesta di archiviazione depositata invece dal pm Parodi. A
quella richiesta si era tuttavia opposto il gip Alessandra Bassi, che
aveva invece disposto l’imputazione coatta e aperto così la strada
al rinvio a giudizio del manager.
Attività Produttive
Verbania
11 febbraio 2015
Scuola
Memoria Proseguirà per altri cinque anni la collaborazione tra l’associazione verbanese e la Regione
Iscrizioni on line
ultimi giorni
Casa della Resistenza, rinnovata convenzione
VERBANIA - E’ il 15 febbraio
l’ultimo giorno utile per le famiglie verbanesi per l’iscrizione (esclusivamente con procedura on line) dei figli alle prime classi della scuola primaria
e secondaria di primo e secondo grado. Per la scuola dell’infanzia, invece, l’iscrizione deve essere effettuata presso l’istituto Comprensivo di riferimento con modalità ancora
cartacea. Altre informazioni
sul sito internet “www.comune.verbania.it”.
VERBANIA - L’ufficio di presidenza del consiglio regionale del
Piemonte, su proposta del vicepresidente Nino Boeti, delegato
al comitato Resistenza e Costituzione, ha rinnovato nei giorni
scorsi le 5 convenzioni (per 5 anni) con gli enti preposti alla tutela della memoria della Resistenza sul territorio piemontese tra
cui anche la Casa della Resistenza di Fondotoce. «Il Parco della
memoria e della pace (foto), del
quale fa parte la Casa della Resistenza di Fondotoce - ha sotto-
lineato Nino Boeti - rappresenta
uno dei luoghi della memoria più
cari alla nostra comunità e più si-
gnificativi della Lotta di Liberazione d’Italia e sorge all’interno
di un Parco adiacente al luogo
dove, il 20 giugno 1944, vennero fucilati dai nazifascisti 43 partigiani. Il consiglio regionale, nel
corso degli anni ha sempre provveduto a stipulare protocolli d’intesa con l’associazione Casa della Resistenza che, muovendo dalla conservazione e valorizzazione
di un luogo considerato importante per la Resistenza e la lotta di Liberazione in Piemonte, ha
istituito strutture museali didattiche, punto di riferimento per attività culturali, formative e di ricerca storica sul territorio».
Problema Per il sottosegretario Bobba «l’accordo sul rientro di capitali non deve andare a discapito dei lavoratori»
«Serve uno Statuto dei frontalieri»
Comune, Regione
Provincia e governo
a palazzo Flaim
VERBANIA - Il frontalierato è
un argomento scottante, all’ordine del giorno per la realtà politica del nostro territorio e ora
come ora, soprattutto dopo il
referendum popolare svizzero
del 9 febbraio dello scorso anno in cui è stata approvata un’iniziativa contro “l’immigrazione di massa”, di grande attualità. Sabato 7 febbraio un incontro pubblico voluto dal Gruppo
deputati del Partito democratico
a palazzo Flaim di Intra ha ufficialmente sancito la priorità che
deve essere data al “problema”
alla presenza di figure note del
mondo politico locale e nazionale. «Su nostra proposta in parlamento le due questioni, quella
fiscale per l’accordo sul rientro
dei capitali e quella politica per
l’accordo tra i nostri due Stati,
rimangono separate - ha dichiarato Enrico Borghi, capogruppo Pd VIII Commissione - le
Comune, Provincia e Regione insieme ai deputati Pd discutono di frontalierato a palazzo Flaim
nostre economie di confine devono dunque dialogare ed è ancora un capitolo da scrivere».
Tutti d’accordo sul fatto che sarebbe un errore rispondere con
atti xenofobi a quello che sta
succedendo in Svizzera, come l’esempio eclatante del sindaco di Claro Roberto Keller
che con fierezza si vanta del logo “Noi impieghiamo personale residente”.
Ma è arrivato il momento di fare chiarezza sui principali aspetti che tormentano i frontalieri,
in particolare sapere con estrema certezza come cambierà la
tassazione sul reddito secondo i
dettami del governo italiano impegnato sul fronte del rientro dei
capitali dall’estero. «Al momen-
to c’è una campagna denigratoria da parte dei vicini svizzeri
che non si era mai vista prima
- ha spiegato Antonio Locatelli, presidente associazione Frontalieri Vco - per questo chiedo
al governo italiano di dare una
svolta definitiva con un accordo equo e non un accanimento
fiscale nei confronti dei frontalieri». Lo stesso Locatelli ha poi
preso atto con rammarico del
fatto che all’incontro erano presenti ben pochi lavoratori frontalieri, «considerando che solo
nel Comune di Verbania sono
più di mille per un totale di seimila e duecento in tutta la provincia del Vco». «Non dimentichiamo che i frontalieri costituiscono il principale indotto del-
la nostra zona - ha commentato
il neo presidente della Provincia
Stefano Costa - il Vco deve essere un punto d’incontro attraverso dei tavoli tecnici che possano dare risposte chiare ai lavoratori».
Questo è ciò che si augurano
i diretti interessati, ma intanto
rimane un alone di mistero su
quello che sarà il prossimo trattamento fiscale e sulle ricadute
pratiche.
«Questo è un obiettivo che la
Regione raccoglie perché tutti i livelli si devono muovere
insieme - ha detto il vicepresidente Aldo Reschigna - e questo vale anche per la messa in
sicurezza della strada statale di
confine». La viabilità è infatti
un altro “dente scoperto” della
questione globale riguardante il
frontalierato come dimostra l’ultimo grave incidente di percorso, la recente frana tra Cannero e Cannobio, che ha costretto i lavoratori a percorrere lunghe strade alternative per arrivare sul posto di lavoro svizzero.
Così come gli affezionati clienti
svizzeri sono stati costretti a rimandare i loro frequenti acquisti a Verbania per quasi due mesi, periodo natalizio compreso,
con particolare disappunto da
parte dei commercianti locali.
«Gli accordi bilaterali non dovranno andare a discapito dei
frontalieri - ha concluso Luigi
Bobba, sottosegretario Lavoro
e Politiche sociali - ci vuole uno
Statuto dei lavoratori frontalieri
che li tuteli e l’accordo sul rientro dei capitali in Italia non deve portare al sacrificio di questi
ultimi». Lavori in corso in cui
serve un chiaro dialogo con la
parte svizzera e con i lavoratori
«che sono una parte importante
dell’economia nazionale» come
ha ribadito anche la deputata Pd
Chiara Braga.
11
Bus diretto
da Verbania
a Locarno
VERBANIA - Si è svolto lunedì mattina a Cannobio l’incontro per il progetto di un autobus diretto Verbania-Locarno sollecitato,
con tanto di sondaggio on
line, dal gruppo Facebook
“Utenti strada statale 34 del
Lago Maggiore”. All’incontro oltre al sindaco di Verbania Silvia Marchionini
era presente anche il primo cittadino di Brissago e
i responsabile delle società
partecipate che si occupano
di trasporti: Vco Trasporti,
rappresentata dal presidente Roberto Tomatis, e l’analoga svizzera Fart.
«Allo studio - spiega il sindaco Marchionini - c’è un
abbonamento mensile integrato Fart/Vco Trasporti per
2 corse la mattina e 2 la sera
da definire ancora nell’orario e ad un costo che potrebbe essere di circa 135 euro
al mese. Seguirà nelle prossime settimane - continua il
primo cittadino di Verbania
- una campagna di informazione e sondaggio dedicato a questo progetto a cura
di Vco Trasporti». Le parti in gioco si ritroveranno il
prossimo 2 marzo a Brissago per un incontro definitivo con la proposta di orario
per il nuovo bus diretto.
«Abbiamo avviato con i comuni svizzeri - chiude Marchionini - un interessante
collaborazione in tema di
mobilità alternativa all’auto
e in chiave turistica». Marchionini ha anche scritto al
collega di Luino perché si
faccia promotore di un incontro con la Navigazione
Laghi Maggiore «condividendo la stessa situazione
e la necessità di costruire
risposte per gli oltre mille
frontalieri».
Patrizia Salari
Federica Fili
Polemica Immovilli (Forza Italia) preoccupato dopo le dichiarazioni di Reschigna della scorsa settimana
«Pagheremo noi il conto salato del Giro»
“Gran Paciada” in Sassonia
VERBANIA - Grande successo domenica 8 febbraio a Intra dove
il Comitato Sassonia ha organizzato la tradizionale “Gran Paciada” con la distribuzione di trippa, salamino e lenticchie. Numerose
le persone che erano in coda per gustare queste prelibatezze, nonostante il terribile vento che però non ha fermato l’entusiasmo degli
organizzatori (foto, galleria su ecorisveglio.it). Sul prossimo numero di “Eco Risveglio” tutte le immagini del Carnevale verbanese.
VERBANIA - La 18esima tappa del Giro
d’Italia a Verbania, o meglio il suo finanziamento, quanto insomma costerà al Comune, continua a far parlare. Dopo l’articolo di “Eco Risveglio” della scorsa settimana prende la parola il consigliere di
Forza Italia Michael Immovilli: «La tappa non è finanziata dalla Regione. Lo abbiamo appreso dal vice presidente e assessore al Bilancio regionale Aldo Reschigna che ha dichiarato di non sapere
nulla sull’intenzione dell’amministrazione Chiamparino di finanziare la tappa del
Vco. Il sindaco di Verbania Marchionini
nel passato autunno in consiglio comunale
aveva rassicurato tutti sull’arrivo dei sol-
di da Torino, affermando che il
50% delle spese
era a carico della
Regione. L’amministrazione di
Verbania in commissione bilancio
ha inserito i fonMichael Immovilli
di per la tappa del
Giro d’Italia; 130
mila euro apportando una variante al bilancio comunale. In municipio ho chiesto
se ci fosse traccia della lettera d’impegno
della Regione per finanziare l’evento Giro d’Italia; la risposta dell’assessore al Bi-
lancio è stato un incerto “no”. A conti fatti
senza questa lettera e il documento di impegno del dirigente delle finanze di Torino, il costo dell’evento resta a carico del
Comune». Una situazione che preoccupa
Immovilli: «Il Giro d’Italia è certamente
un evento importante. Porterà visibilità al
Comune di Verbania, ma è risaputo che è
un grosso impegno finanziario per le casse
comunali. Dopo le spese contrattuali, dovremo aggiungere altri soldi per sostenere l’evento. Oggi il Comune ha già speso
e impegnato altre risorse in favore di questa manifestazione. Non ci resterà che pagare il conto salato di questa bella manip.s.
festazione di sport».
Ambiente Anche quest’anno il Comune di Verbania aderisce alla campagna “M’illumino di meno”
Carovana energetica nelle scuole venerdì
VERBANIA - Anche il Comune di Verbania
aderisce alla campagna “M’illumino di meno”
promossa dalla trasmissione radiofonica di Radio2 Caterpillar per la giornata di venerdì 13
febbraio. «L’adesione ad una campagna nazionale come M’illumino di meno, che ha il tema del risparmio energetico come obiettivo è
importante e naturale per un comune come il
nostro - spiega l’assessore all’Ambiente Laura Sau -. Avendo la campagna, per il 2015
Rassegna del 11 febbraio.pdf
il tema delle scuole, abbiamo anche deciso di
organizzare una carovana energetica coinvolgendo gli studenti». Due, dunque, le iniziative
in programma: lo spegnimento simbolico del
portico del palazzo di città e l’organizzazione
della “carovana energetica” da parte degli studenti delle tre scuole superiori (liceo Cavalieri,
istituto Cobianchi, istituto Ferrini) che stanno
elaborando il “Progetto energia”, studiando gli
edifici di tre scuole primarie e secondarie di
primo grado di Verbania (Rodari, Peron e Ranzoni) e che il 13 febbraio visiteranno le scuole
oggetto di studio. «La visita in ogni scuola spiegano dal Comune - si articolerà in due fasi: mentre una parte degli studenti è incaricata
di coinvolgere gli altri alunni del lavoro sulla riqualificazione energetica del loro edificio
scolastico da parte del Comune, gli altri provvederanno alla documentazione fotografica occorrente alla redazione del progetto stesso».
pagina 21
Attività Produttive
14 > MONCALIERI
Cronache
11 febbraio 2015
Il tempo non ha tradito la manifestazione di borgo San Pietro «Gli accordi siglati non sono rispettati»
Successo in maschera
Rotosud, il M5Stelle
La soddisfazione del comitato di quartiere attacca la Regione
MONCALIERI - Dopo le
accuse lanciate dagli ex lavoratori Satiz, ora a scagliarsi contro il mancato rispetto
degli accordi sottoscritti in
Regione per la Rotosud è il
Movimento 5Stelle, che la
scorsa settimana ha discusso
un’interrogazione presentata
dal capogruppo Giorgio Bertola, moncalierese, e da
Francesca Frediani.
“Ormai - è la considerazione
dei due esponenti pentastellati - gli accordi delle aziende in crisi sottoscritti presso
la Regione Piemonte, tra
rappresentanti dei lavoratori e proprietà, hanno il valore della carta straccia. E
come se non bastasse la Regione Piemonte non ha strumenti efficaci per garantirne
l’attuazione”. L’accordo siglato appena pochi mesi fa,
nel novembre 2014, prevedeva la riconversione di una
parte della forza lavoro impiegandola su progetti di ecommerce e stampa digitale
oltre all’installazione di nuovi macchinari. All’inizio
dell’anno invece l’azienda ha
comunicato la cessione del
ramo d’azienda alla control-
MONCALIERI - Un bellissimo pomeriggio, che ha
unito le due anime di borgo
San Pietro facendolo tornare un unico grande quartiere.
il carnevale di San Pietro
nonostante una pioggerellina fastidiosa e condizioni
meteo difficili sabato non ha
tradito le attese, anzi, ha richiamato lungo il tragitto
con la partenza da corso
Trieste, poi il passaggio da
piazza Vico per concludere
la manifestazione in piazza
Mollo con un corteo che ha
visto la partecipazione di diverse centinaia di persone
per la prima festa in maschera della città in questo 2015.
In piazza Mollo si è svolta
la premiazione dei gruppi
più numerosi, mentre per
tutti la possibilità di scaldarsi con the, vin broulè e gustare una montagna di bugie.
Soddisfatto il comitato di
quartiere, che ha voluto sfidare le insidie del tempo.
“Non ci sono tante parole.
Una sola: grazie”, è il commento a caldo dei due comi-
tati, uniti e vincenti su questa scommessa. “Nonostante le condizioni climatiche
non propriamente favorevoli siamo andati avanti. Grazie ai cittadini, ai partecipanti, alle nostre maschere
Martin e Mariana, alle maschere di Revigliasco,
all’Associazione Filarmonica di Moncalieri, alle Majorettes di Villanova, alla
Lunetta e alle sue Damigelle, all’ Ateneo dello Spettacolo, alla Casa del Quartiere, ai gruppi mascherati
delle scuole, all’animazione
dell’oratorio Nostra Signora delle Vittorie, a Moncalieri Giovane, agli Alpini, ai
carabinieri in congedo, alla
Protezione Civile, alla Croce Rossa”. La magia del
MONCALIERI - Sabato 14 carnevale ha vinto anche
febbraio la parrocchia di questa volta.
Santa Maria Goretti propone
la festa di carnevale. Inizio
sfilata alle ore 14,30 da viale Berlinguer angolo via
Fratelli Boccardo per arrivare all’oratorio, dove la manifestazione entrerà nel vivo, con giochi per tutti e la
possibilità di degustare le
torte, che i partecipanti sono
invitati a portare da casa. Tema della sfilata di quest’anno il cibo, con la premiazione al termine della giornata
del costume più originale
fatto in casa.
Sabato 14
Festa
all’oratorio
di Tetti Piatti
produttivo della ex Ilte.
Ma il grave, per i due consiglieri 5Stelle, è che “l’assessore al Lavoro Pentenero ha
candidamente ammesso di
non avere strumenti per intervenire in difesa degli accordi sottoscritti da tutte le
parti in causa. Quanto sta
avvenendo alla Rotosud di
Moncalieri - è la conclusione
- non è altro che un copione
già visto in altre realtà. Pensiamo ad esempio alla Agrati di Collegno ed alla De Tomaso di Grugliasco. Cambiano i protagonisti ma il
risultato è sempre lo stesso:
lavoratori licenziati ed imprenditori che spiccano il
volo verso altri lidi”.
Grande
successo
al carnevale
di borgo
San Pietro
Nella cornice del Castello
premio Eccellenza a Giugiaro
Giochi e dolci
Testona:
domenica
è carnevale
MONCALIERI - Fuori nevicava, ma più di
centotrenta persone erano presenti, il 5 febbraio, nella Sala della Regina del Castello
di Moncalieri, per assistere alla consegna
della targa che il Lions Club Moncalieri
Host ha voluto assegnare, quale “Eccellenza di Moncalieri 2015”, alla Italdesign Giugiaro.
L’idea che ha spinto i Lions ad attribuire,
da quest’anno, questo riconoscimento, è la
constatazione dell’attuale situazione di grave degrado economico e della necessità di
uscirne al più presto. Si è voluto così inviare un forte segnale di ottimismo e di fiducia alle aziende e agli abitanti del territorio, dimostrando loro che ancora esistono
aziende che progrediscono, che assumono,
che fanno grande l’Italia nel mondo.
La scelta di questa prima edizione è caduta
su un’azienda leader nel design rivolta alla
conquista dei mercati mondiali: la Italdesign Giugiaro, un vero campus della creatività e dell’ingegneria, un centro di sviluppo all’avanguardia, da alcuni anni entrato
nella galassia Volkswagwen.
Attestato più che meritato se si considera
la storia che caratterizza questa grande realtà moncalierese, ben raccontata dal filmato proiettato in sala e che è stata ampiamente e piacevolmente raccontata da Giuliano
Molineri, per tanti anni strettissimo collaboratore di Giorgetto Giugiaro. Tanto più
meritato per le prospettive che Giuseppe
Savino, responsabile Italdesign delle Human Resource in rappresentanza dell’Amministratore Delegato Enzo Pacella, ha illustrato ai presenti. Prospettive di sviluppo
MONCALIERI- Testona in
festa, domenica prossima 15
febbraio, per l’ormai consueto appuntamento con il
Carnevale della borgata organizzato da animatori e famiglie dell’oratorio della
parrocchia di “S. Maria delle Grazie”. L’appuntamento
per grandi e piccini è fissato
verso le ore 14 in piazza
Marconi. Da qui partirà la
sfilata in maschera, aperta
da un carro allegorico, che
percorrerà alcune strade di
Testona: via Boccardo, via
Settembrini, strada del Bossolo, strada Genova, via
Boccardo e arrivo nuovamente in Piazza Marconi.
Verso le ore 15 inizieranno
i giochi popolari per i bambini e i ragazzi, a cura degli
animatori, e comincerà la
vendita dei goffri dolci e salati e la distribuzione di bevande e bugie. Quindi, il
pomeriggio di festa si concluderà con la sfilata in maschera, nella piazza, dei
bambini e la premiazione
dei travestimenti più belli. Il
tema conduttore dell’edizione 2015 del Carnevale testonese sarà l’alimentazione
con maschere e addobbi ad
hoc.
Prima edizione promossa dal Lions Club
Rassegna del 11 febbraio.pdf
lata Enerprinti, società a responsabilità limitata, con il
trasferimento degli ultimi
155 dipendenti ancora in forza alla Rotosud. Una scelta
legata alla stampa del One
book, la nuova commessa
Seat Pagine Gialle che Vittorio Farina ha definito “più
gravosa ed antieconomica”
tanto da mettere a rischio la
stessa “continuità produttiva
ed i livelli occupazionali a
Moncalieri”. Una lenta agonia per un’impresa storica
del campo dell’editoria, che
sino a pochi anni fa dava ancora da lavorare ad oltre un
migliaio di persone, mentre
oggi si pone con estrema
drammaticità lo stesso futuro
e di grande attenzione per il territorio di
Moncalieri e per i giovani laureati, soprattutto in ingegneria, di cui l’azienda del
gruppo Audi/Volkswagen, reputa di aver
bisogno nel prossimo futuro per svilupparsi ulteriormente.
Significative sono state le parole usate da
Paolo Ventura, Presidente del Lions Club
Moncalieri Host, promotore dell’iniziativa,
che ha motivato la consegna della targa:
“Auspichiamo che, in momenti economici
difficili come questi che stiamo attraversando, la vostra Azienda continui ad essere
pietra miliare, faro di riferimento e di incoraggiamento, a quelle aziende non solo
di Moncalieri, che stanno attraversando un
periodo di crisi.”
Molto applaudito è stato il maestro Ugo
Viola, già collaboratore del tenore Luciano
Pavarotti e Patron del Festival Jazz Moncalieri, che si è esibito con brani musicali del
suo repertorio di Bach, Rossini e Piazzolla.
Un grande ed apprezzato regalo a sorpresa.
pagina 22
electricalmotive
Attività Produttive
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 23
12
34
Asti
Nizza
per busta con una polverina bianca
“Sarà l’anno
della Barbera”
LASTAMPA Allarme al centro smistamento Poste
REDAZIONE CORSO ALFIERI 234
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Una busta destinata ad un
indirizzo privato astigiano
da cui fuoriusciva una sostanza sospetta è stata trovata ieri dagli addetti del
centro di smistamento di
Poste Italiane in località Rilate. I dipendenti della
struttura hanno subito
chiamato il 113. Sono intervenuti gli agenti di una Volante e della Digos. Poi l’arrivo
dei vigili del fuoco. Gli addetti
postali che hanno maneggiato la busta, spedita da un paese dell’Astigiano, non hanno accusato malesseri. Ancora mistero sulla vicenda [MA. C.]
Filippo Mobrici, presidente del
Consorzio della Barbera, rilancia, dopo il convegno di Nizza.
«E’ un grande vino destinato a
diventare ancora più grande
nell’anno dell’Expomilano
2015 e dell’Unesco. Ora lavoriamo tutti uniti»
Stefano Chiarlo e Mobrici
ASTI
Che
tempo
fa
Situazione
L’alta pressione
sulla regione
alpina garantisce
tempo stabile
fino a domani
ma aumenta la
tendenza a
formazione di
nebbie in
pianura.
Probabile
peggioramento
nel weekend.
E PROVINCIA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
in Regione
I DATI DELLA CISL
Oggi
Soleggiato con
cielo in gran
parte sereno
salvo possibile
formazione di
banchi di nebbia
sulle pianure tra
la notte e il
primo mattino e
dopo il
tramonto.
-1˚ 6˚
Domani
Banchi di nebbia
sulle pianure, più
estesi tra la
notte e il primo
mattino e in
serata, anche in
sollevamento
con formazione
di strati di nubi
basse.
2˚ 6˚
Venerdì
Nuvoloso o
nebbioso con
possibile
pioviggine sulle
pianure tra
pomeriggio e
sera. Peggiora
nel fine
settimana con
piogge e deboli
nevicate in
montagna.
Il presidente
Chiamparino,
il direttore
Calabresi
e l’assessore
Parigi
ieri hanno
illustrato
l’iniziativa
La cassa rallenta
ma la crisi non molla
Nel 2014 il dato più basso in quattro anni
-1˚ 9˚
Franco Binello PAGINE 50-51
ROBERTO GONELLA
ASTI
Sono dati da maneggiare con
cura, da incrociare con altri.
Nulla che consenta di dire che
la crisi stia mollando la presa.
Scorrendo i numeri, tuttavia
c’è da registrare nel 2014 un
calo del numero di ore autorizzate di cassa integrazione.
Nell’Astigiano addirittura il
30 % in meno rispetto a 12 mesi prima, il calo più alto in tutto il Piemonte.
Lo rivela una analisi della
Cisl sull’utilizzo delle varie tipologie di cassa integrazione.
Nell’Astigiano sono state 3,1
milioni di ore: un terzo in meno rispetto all’anno prima con
4,4 milioni. Riduzioni meno significative nelle altre province piemontesi: Alessandria
(-17%), Cuneo (-25%) e Vercelli
(-15%), ancor meno a meno
Torino (-4,6%), Verbania (
1,4%) e Novara (stabile); a
Biella si risconta un calo totale in linea con la media regionale, ma il dato della sola industria fa segnare una crescita del 4,8%.
Ma il numero di ore nell’Astigiano relativo al 2014 si
rivela anche il migliore dell’ultimo quadriennio: erano state
5,6 milioni nel 2012, mentre
nel 2011 si era a quota 4,8.
Industria ed edilizia
Il 75% del numero di ore riguarda questo settore (il 78,3 un anno fa) mentre aumenta il peso
nell’edilizia: dall’8,9 al 12,3.
Il 75% delle ore di cassa riguardano l’industria
Askoll
OggiincontroinRegione
1 Incontro in Regione alle 9 per af-
frontare il caso Askoll, l’ex Ceset di Castell’Alfero. La proprietà ha confermato la volontà di cessare l’attività dal 1°
settembre e di trasferire la produzione
di motori per il «bianco» in Slovacchia.
Sono 105 i lavoratori che rischiano di
trovarsi senza ammortizzatori sociali
a causa delle nuove regole previste dal
«Jobs Act» per quanto riguarda l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per le aziende che cessano l’attività. Timori illustrati da una delegazione di sindacalisti ed Rsu Askoll in un
breve incontro con il ministro Poletti.
«Alcuni timidi segnali di ripresa in alcuni settori specifici
cominciano a farsi vedere - afferma - Tonio Anselmo, Segretario Cisl Alessandria-Asti
con delega alle Politiche dell’Industria - ma occorre tener
conto anche dei dati sulle chiusure aziendali e sui fallimenti,
il 4,2% in più».
«II minor numero di ore di
ammortizzatori sociali utilizzati si spiega anche alla luce di
questi dati - aggiunge il segretario generale Sergio Didier Ci auguriamo che le azioni intraprese dal Governo e dalla
Bce possano dare un’inversione di tendenza, in vista anche
di eventi internazionali a noi
vicini dove dobbiamo essere
pronti a cogliere le molteplici
opportunità».
Anche dalle categorie l’invito a prendere con prudenza
statistiche. «Anche se non
percepito qualche segnale di
riprese c’è - afferma Stefano
Calella, segretario con delega
al Terziario - in molte aziende
la cassa si è esaurita e la disoccupazione cresce. Se cala nell’industria è aumentata nel
terziario, soprattutto nelle
piccole attività».
Tino Camerano, dirigente
dei metalmeccanici Cisl: «Non
aumentano né fatturati né volumi produttivi e non ci sono
altri segnali in controtendenza - afferma - piuttosto, le
aziende si sono riorganizzate
riducendo il personale con numeri importanti».
Dalle mostre al vino
I colori del Nord Ovest
dal 24 su “La Stampa”
In una terra in cui il cibo è anche cultura e il turismo un settore ancora forte far circolare
notizie, conoscenze e informazioni è necessario. Lo è soprattutto pensando a quel turismo di prossimità, a chi in
un’ora o poco più può
raggiungere una meta, che costituisce la
maggioranza di chi si
sposta nel Nord Ovest.
Il presidente Sergio
Chiamparino e l’assessore alla Cultura Antonella Parigi hanno aperto ieri mattina, in Regione, l’incontro dedicato
alla presentazione delle nuove
pagine del Nord Ovest che La
Stampa offre ai suoi lettori:
un «angolo necessario», che
avrà una vetrina anche sul
web, in cui il territorio viene
declinato attraverso le sue
montagne, l’economia, il lavoro, lo spettacolo.
Da martedì 24 febbraio, come ha annunciato il direttore
Mario Calabresi, accompagnato dal vice direttore Michele
Brambilla, a una platea di addetti ai lavori, La Stampa racconterà gli avvenimenti di una
macroregione che comprende
Piemonte, Val d’Aosta e Ponente Ligure. Il martedì sarà dedi-
cato all’economia regionale, con
i suoi punti di forza e le eccellenze; mercoledì a spettacoli e concerti, con le «prime» da non perdere; giovedì cibo e vino. Il venerdì si guarda alla montagna
con le proposte delle Terre Alte;
sabato l’invito alla scoperta delle grandi mostre. Domenica Università e lavoro, in una pagina
pensata per giovani e famiglie.
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pagina 24
Attività Produttive
9A
LA STORIA DEGLI ESULI NEL POLO DEL ’900
Foibe, il giorno del ricordo
offuscato dalle polemiche
Nel nuovo Polo del Novecento
che il Comune e la Compagnia
di San Paolo stanno realizzando, troveranno posto anche le
memorie della comunità
istriana presente nel capoluogo piemontese. Lo ha annunciato il sindaco Piero Fassino
Che
tempo
fa
in occasione del Giorno della
Memoria, celebrato in Sala
Rossa anche con il presidente
della Regione. L’apertura del
sindaco non frena le polemiche.
Marrone di Fd’I accusa: «Tranne Fassino non c’erano esponenti del centrosinistra».
ANSA
La commemorazione di ieri
Gianluca Vignale (Forza Italia) attacca l’europarlamentare
del Pd, Daniele Viotti, per aver
«oltraggiato le foibe nel giorno
del ricordo facendo ironia sui
social network». Pronta la replica: «La mia difesa è per tutte
le minoranze e per gli oppressi
non solo per quelli che vengono
utilizzati come clava politica
contro gli avversari». A Volpiano un consigliere comunale è
arrivato ad affermare che le
Foibe sono «un’invenzione dei
[M. TR.]
fascisti».
TORINO
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
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Situazione
L’alta pressione
sulla regione
alpina garantisce
tempo stabile
fino a domani
con giornate
soleggiate salvo
nebbie e
temperature miti
in montagna.
Peggiora nel
weekend.
& PROVINCIA
Funzionari nei guai per la futura sede
DA MARTEDÌ 24
Il grattacielo costa troppo
la Regione va a processo
Due pagine
con gli eventi
del Nord Ovest
ROBERTA MARTINI
Nel mirino della Corte dei conti la parcella di Fuksas e l’affidamento dei lavori
0˚ 11˚
LUCIAN PRESO DOPO CHE I CAMPI ROM LO HANNO CACCIATO. GIÀ IN AFFIDO I QUATTRO FIGLI DELLA COPPIA
Oggi
Ben soleggiato
con cielo
generalmente
sereno salvo
possibile
formazione di
banchi di nebbia
sulle pianure tra
la notte e il
mattino e dopo
il tramonto.
-1˚ 10˚
*
Il caso Fuksas. Svolta nell’inchiesta sulla «sede unica» della Regione condotta
dalla Procura della Corte
dei Conti: la magistratura
ha depositato l’atto di citazione, anticamera del processo, nei confronti di alcuni funzionari amministrativi che hanno seguito
tutta la «pratica» del grattacielo. Nel mirino la parcella riconosciuta a Fuksas, il progettista, e l’affidamento dei lavori.
Mondo
Domani
A PAGINA 36
Soleggiato con
tendenza a lievi
velature tra
pomeriggio e
sera. Banchi di
nebbia sulle
pianure nel
primo mattino,
più estesi dalla
tarda serata.
PROSTITUZIONE
1˚ 8˚
Venerdì
Grigio per
nebbie o nubi
basse al mattino,
con residue
schiarite sulle
Alpi. Nubi in
ulteriore
aumento nel
pomeriggio e
passaggio a
cielo ovunque
coperto.
12 45 67 18
I marciapiedi
costano 300 euro
al giorno
REPORTERS
“L’ho uccisa perché mi tradiva”
Giuseppe Legato A PAGINA 39
13 arresti della Mobile
per mettere fine
a un giro d’affari
da tre milioni di euro
Massimiliano Peggio
A PAG. 38
La fiction che porta Torino in tv
BEPPE M INELLO
esempio può essere
«Un posto al sole» che
da vent’anni occupa,
scusate il gioco di parole, un
posto d’onore nella programmazione Rai. Punta ad un
analogo successo la fiction
che la Rai, con un primo investimento di 10 milioni e 12
puntate da 100 minuti l’una,
girerà negli studios Lumiq di
corso Lombardia. Raidue la
programmerà in prima serata
e sarà un poliziesco dal titolo
«Delitti in famiglia» con la
sceneggiatura di Sergio Corbucci e la regia di Gagliardi.
10
L’
Milioni
È l’investimento previsto
dalla Rai per le prime 12
puntate che daranno
lavoro a 600 persone
Le basi del futuro, per il complesso multimediale nato nell’area ex Fert, sono state poste
con una delibera presentata dal
sindaco Fassino e dagli assessori Passoni (Patrimonio) e Tede-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
sco (Partecipate) e approvata
ieri dalla giunta. La fiction che
la Rai intende girare a Torino
ha numeri importanti. Dell’investimento abbiamo già detto.
Ma anche l’occupazione se ne
gioverà perché sono circa 600,
tra artisti e tecnici, le assunzioni previste. Senza contare tutto
ciò che, in termini di servizi,
ruota attorno alle produzioni tv
e cinematografiche cresciute e
affinate da anni di attività coordinate dalla Film Commission,
oggi affidata all’imprenditore
Damilano. E anche la città avrà
modo di vivere la fiction visto
che sono previsti 300 set tra
esterni ed interni.
n una terra in cui il cibo è
anche cultura e il turismo
un settore ancora forte, far
circolare notizie, conoscenze
e informazioni è necessario.
Lo è soprattutto pensando a
quel turismo di prossimità, a
chi in un’ora o poco più può
raggiungere una meta, che
costituisce la maggioranza di
chi si sposta nel Nord Ovest.
Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore alla Cultura Antonella Parigi hanno
aperto ieri mattina, in Regione, l’incontro dedicato alla
presentazione delle nuove
pagine del Nord Ovest che La
Stampa offre ai suoi lettori:
un «angolo necessario», che
avrà una vetrina anche sul
web, in cui il territorio viene
declinato attraverso le sue
montagne, l’economia, il lavoro, lo spettacolo.
Da martedì 24 febbraio, come ha annunciato il direttore
Mario Calabresi, accompagnato dal vice direttore Michele Brambilla, a una platea
di addetti ai lavori, La Stampa
racconterà gli avvenimenti di
una macroregione che comprende Piemonte, Val d’Aosta
e Ponente Ligure. Il martedì
sarà dedicato all’economia regionale, con i suoi punti di forza e le eccellenze; mercoledì a
spettacoli e concerti, con le
«prime» da non perdere; giovedì a cibo e vino. Il venerdì si
guarda alla montagna con le
proposte delle Terre Alte; sabato l’invito alla scoperta delle
grandi mostre e libri. Domenica Università e lavoro, in una
pagina per giovani e famiglie.
I
Cosa manca alla città internazionale
ELENA LISA
e il punto è l’«internazionalizzazione», un termine complicato che definisce il talento e gli sforzi di
una città nell’attrarre interessi dall’estero, allora Torino è
in mezzo al guado.
Da una parte le ricchezze
culturali ed imprenditoriali
da esportazione. Dall’altra le
strategie, meglio se di rete,
per proporsi al mondo. Ecco,
qui sembrano mancare nonostante i tanti documenti programmatici investano le istituzioni: dall’Università al Politecnico, dalla Regione, al Co-
S
pagina 25
5,1%
Export
Torino è la seconda
provincia in Italia
dopo Milano
per esportazioni
mune ad Unioncamere. Torino
eccelle in possibilità e volontà
ma arranca in concretezza.
Il prossimo 21 marzo verrà
presentato il terzo Piano Strategico «Torino Metropoli 2025»
che, proprio nell’internazionalizzazione, ha la sua più potente
leva di sviluppo. È in previsione
di questo appuntamento che
l’Irs, l’istituto per la ricerca sociale, ha presentato ieri in collaborazione con l’Università il
rapporto «Internazionalizzazione dell’area metropolitana di
Torino». La fotografia che mostra - di quel che già c’è - ha luci
e ombre.
La nostra è la seconda provincia esportatrice italiana con
il 5,1%. Milano è la prima: 9,6. Il
settore manifatturiero rappresenta il 98,8% del totale dell’export torinese.
CONTINUA A PAGINA 40
Attività Produttive
12 45 67 18
40 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
Presentate le nuove rotte
La ricerca
Alicante, Spalato e Minorca
da Caselle i voli delle vacanze
Torino, bene l’export
“Ma non importiamo
abbastanza stranieri”
ELENA LISA
Attesi i charter
dei pellegrini:
lo scalo si prepara
all’Ostensione
MAURIZIO TROPEANO
Nei prossimi giorni l’amministratore delegato di Sagat, Roberto Barbieri, incontrerà i
vertici dell’opera dei pellegrinaggi del Vaticano per organizzare l’accoglienza dei fedeli
in occasione dell’Ostensione
della Sindone. La società che
gestisce l’aeroporto è pronta a
replicare il modello di accoglienza definito «vincente»
utilizzato durante la stagione
invernale per i turisti dei charter della neve. Il manager ha
raccolto la disponibilità di alcune compagnie aeree che potrebbero volare su Torino soprattutto nei fine settimana:
«L’offerta - spiega - dovrebbe
essere rivolta principalmente
alle regioni del Sud Italia e, in
Europa, dove è forte il radicamento della chiesa cattolica:
Spagna, Portogallo, Irlanda,
Polonia e Austria».
La compagnia spagnola lancia tre nuovi collegamenti estivi
50
destinazioni
Si potranno raggiungere
con un’unico check-in
grazie al potenziamento
della base Vueling
Gli spagnoli rilanciano
Tra i vettori che si sono resi disponibili a partecipare a questa iniziativa ci sono gli spagnoli di Vueling che ieri hanno
anche annunciato il lancio di
tre nuovi collegamenti estivi
(biglietti in vendita da oggi) per
Alicante, Minorca e Spalato,
Alex Cruz, amministratore delegato e presidente della società
ha annunciato anche il poten-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
ziamento in estate (fino a quattro volte al giorno) del collegamento con Roma operativo dal
17 di ottobre. Il volo diretto, almeno secondo quanto affermato da Barbieri, «ha permesso allo scalo di recuperare i passeggeri in calo da tre anni per colpa
dell’alta velocità ferroviaria». I
numeri di Sagat parlano di un
più 18% registrato in tre mesi «e
la concorrenza ha spinto Alitalia a rivedere la sua politica di
prezzi con un aumento del 4%.
Il rapporto con Malpensa
L’incremento dei passeggeri
per la Capitale ha permesso a
Caselle di contenere gli effetti
legati agli effetti della crisi di
Meridiana e alla scelte della
nuova Alitalia di ridurre i voli
dagli scali del Nord. «Senza
queste criticità - spiega Barbieri
- che stiamo progressivamente
risolvendo grazie a nuovi vettori
avremmo chiuso il 2014 con un
aumento dei passeggeri superiore all’8,6%». Vanno particolarmente bene i collegamenti internazionali che hanno fatto registrare un incremento del
18,1%. Si tratta di circa mezzo
milione di passeggeri sui 3,5 dell’anno scorso che Sagat non solo
ha intenzione di mantenere ma,
se possibile, di incrementare. E
da questo punto di vista il re-inserimento dello scalo tra quelli
considerati strategici è importante ma non decisivo: «Ne parleremo se e quando sarà operativa l’alta velocità. E, comunque,
le sinergie dovranno essere realizzate in modo equilibrato e
senza alcun scompenso».
Il sindaco di Torino, Piero Fassino, è più ottimista sull’efficacia
del ritorno di Caselle nella serie
A degli aeroporti: «La collaborazione non toglierà nulla a Caselle
perché Malpensa è specializzato
sulle rotte intercontinentali, Torino su quelle europee. Cercheremo accordi». Non la pensano così
i consiglieri del M5S Bono e Mighetti che sottolineando i risultati positivi dello scalo dopo il declassamento si chiedono per
«quale motivo Fassino e Chiamparino sostengano un’operazione
molto costosa che essenzialmente avvantaggerà Milano».
pagina 26
SEGUE DA PAGINA 35
Al suo interno il comparto
automobilistico costituisce il
40,5%. Il principale mercato di
sbocco è l’Europa, ma se le
esportazioni nella Ue calano,
crescono in Messico +51% e in
Giappone +32%.
Il vero settore in espansione
è la gastronomia. È il cibo ad
essere apprezzato dagli stranieri che vengono a Torino per
studio o per lavoro. Ed eventi
di grande richiamo come il Salone del Gusto non fanno che
sollecitare il mercato a larga
scala. Il punto però è che le iniziative che spingono il nostro
«buon mangiare» sono separate da quelle che sponsorizzano
il «buon bere». Inspiegabilmente. Il vino nel marketing
legato all’export viene escluso
nonostante una bottiglia di Barolo o Barbaresco costituiscano, da sole, un ottimo biglietto
da visita per la città.
«Torino vive e respira una
dimensione internazionale in
tutte le sue attività. Abbiamo
il dovere di pensare sempre di
più la città in questo senso»,
ha detto il sindaco Piero Fassino all’apertura della presentazione della ricerca. E in effetti di indicatori positivi ce ne
sono. Una volta analizzati però «la dimensione internazionale» è meno evidente.
Nel corso degli ultimi dieci
anni la crescita del turismo è
significativa (+84% per un totale di 1.549 mila turisti). Ma
la presenza di stranieri ha contribuito poco all’aumento: chi
arriva dall’estero è appena il 3%
in più. Solo nelle valli olimpiche
il turismo straniero è cresciuto
del 22%. E anche nell’ambito
dell’istruzione i numeri non
convincono del tutto: gli studenti stranieri sono aumentati
sia all’Università che al Politecnico. «Ma per quanto riguarda
il nostro Ateneo - ha puntualizzato dopo la presentazione del
rapporto, Michele Graziadei,
professore di diritto Privato al
Dipartimento di Giurisprudenza - molti degli iscritti non hanno nazionalità italiana solo perché figli di genitori stranieri».
Dello stesso tenore l’intervento
del professore di sistemi di Elaborazione del Politecnico, Enrico Macii: «Ci impegniamo per
attirare cervelli ma la nostra internazionalizzazione, ormai, è
entrata nella fase due. Non la
giochiamo più in casa. Formare
studenti è costoso e controproducente. Dopo aver formato
uno studente straniero, le leggi
italiane non aiutano a farlo rimanere qui. Perciò è il Politecnico ad andare in Uzbekistan,
in Qatar, in Malaysia».
E cosa dire dei trasporti?
L’aeroporto di Caselle è un nodo cruciale per delineare il profilo internazionale di Torino: rispetto agli altri scali nazionali,
nel 2013, era al 14esimo posto
per numero di flussi di passeggeri. Ancora schiacciato, nonostante l’aumento di rotte internazionali nel 2014, da Malpensa
e Orio al Serio.
Attività Produttive
ANSA 10/02/2015 16:22:00
Giorno ricordo: Chiamparino, strumentalizzazioni non utili "Occasione riflessione su tragedie attuali deve essere comune"
(ANSA) - ROMA, 10 FEB - "Il Giorno del Ricordo riporta allamemoria le immagini e la
storia drammatica di molti italianitrucidati nelle foibe o costretti all'esilio, ma è
soprattuttol'occasione per riflettere in generale sui crimini control'umanità e sulle
esigenze di un impegno che deve rinnovarsigiorno dopo giorno": lo afferma il presidente
della Conferenzadelle Regioni, Sergio Chiamparino. E "le strumentalizzazioni dicoloro
che voglio piegare il significato di questa giornata allafaziosità non giovano ad una
riflessione che dovrebbe esserecomune", aggiunge Chiamparino, riferendosi alle
posizionipolemiche assunte da alcuni esponenti politici. "L'accostamento inevitabile
dovrebbe infatti unircinell'impegno per la solidarietà rispetto alle tragedie di questigiorni al
largo delle nostre coste, ai venti di guerra aiconfini orientali dell'Europa, alle persecuzioni
etniche oreligiose. Il pensiero insomma va ai molti che ancora oggi -conclude
Chiamparino - sono costretti ad abbandonare i propriluoghi d'origine e i propri affetti, a
quei territori che, innome di un modo sbagliato d'intendere identità e valori, sonobagnati
dal sangue". (ANSA).
Rassegna del 11 febbraio.pdf
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Cultura, Turismo e Sport
ANSA 10/02/2015 18:16:00
Giorno Ricordo: Vignale (Fi), Pd oltraggia le foibe
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - Gian Luca Vignale, consigliereregionale di Forza Italia,
accusa il Pd: "è senza vergogna -afferma - e oltraggia le foibe nel Giorno del Ricordo".
Oggetto della reprimenda, la pagina facebook di FabioMalagnino, dirigente del Pd
piemontese, dove "è uscita unavergognosa ironia sulle foibe, che ha ricevuto
anchel'apprezzamento dell'eurodeputato Daniele Viotti". "Alla pubblicazione di un selfie
sul canale social diMalagnino - rimarca Vignale - si leggono commenti derisori
neiconfronti delle foibe. Così alla domanda: E allora le foibe?(Siamo alla vigilia), del
dirigente piemontese del Pd, un altrorappresentante del partito, Matteo Cassanelli,
responsabileOrganizzazione Giovani Democratici dell'Emilia Romagna,risponde: 'Sono
fuori a giocare a foibe di neve'. Quest'ultimocommento, anziché ricevere la
disapprovazione anche solo diMalagnino, ottiene anche l'encomio (con tanto di 'mi
piace') deldeputato europeo, sempre Pd, Daniele Viotti". Per Vignale, si tratta di "gesti
gravissimi che dimostranocome all'interno del Pd vi siano esponenti che, ironizzando
suuna delle più grandi tragedie della nostra storia nazionale, difatto negano l'eccidio
avvenuto sui confini orientali". "Nei prossimi giorni - conclude - chiederemo in
Consiglioregionale una presa di posizione del Pd verso un parlamentareeuropeo eletto in
Piemonte e un dirigente regionale piemontese.Ci auguriamo che lo stesso facciano in
Emilia Romagna". (ANSA).
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Cultura, Turismo e Sport
ANSA 10/02/2015 19:03:00
Giorno Ricordo: Malagnino (Pd), massimo rispetto vittime - (v. 'Giorno
Ricordo: Vignale (Fi), Pd oltraggia...' delle 18,16)
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Quella sollevata da Vignale misembra semplicemente una
tempesta in un bicchiere d'acqua. Ho ilmassimo rispetto di tutte le vittime di tutti i
totalitarismi".Così Fabio Malagnino (Pd), che aggiunge: "L'espressione 'Eallora le foibe?'
è una battuta che l'attrice Caterina Guzzantifa spesso in uno spettacolo che tutta l'Italia
conosce, e che mistupisco Vignale non conosca". (ANSA).
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Cultura, Turismo e Sport
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 16:36:00
Giorno Ricordo: Fassino, anche memorie istriane in Polo '900 - Torino,
tragedia Foibe ricordata in Consiglio comunale
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - Nel nuovo Polo del '900 che ilComune di Torino e la
Compagnia di San Paolo stanno realizzando,troveranno posto anche le memorie della
comunità istrianapresente nel capoluogo piemontese. Lo ha annunciato il sindacoPiero
Fassino in occasione del Giorno della Memoria, celebratooggi pomeriggio nella sala del
Consiglio comunale di Torino,presente anche il presidente della Regione Piemonte,
SergioChiamparino. "Raccolgo la sollecitazione di Fulvio Aquilante, presidente
dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - ha dettoFassino - perché nel
Polo del '900 dove raccoglieremo le memoriestoriche del secolo scorso ci siano anche le
memorie dellacomunità istriana torinese". Il progetto, nato per rivitalizzare i quartieri
militarijuvarriani, prevede di alloggiare in due palazzi di corsoValdocco numerosi istituti
culturali e storici impegnati nellaricerca e nell'animazione culturale intorno al
Novecentosociale, economico e politico di Torino. (ANSA).
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Cultura, Turismo e Sport
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:19:00
Mostre: Don Bosco, Regione ospita rassegna iconografica
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - La Regione Piemonte ospita nella propria Sala Mostre di
Piazza Castello a Torino una mostra iconografica su Don Bosco, 'Da mihi animas caetera
tolle' (dammi le anime e tieni il resto), che si inaugura il 12 febbraio. Curata dalle Scuole
Professionali Salesiane in occasione del bicentenario della nascita di San Giovanni
Bosco, si potrà visitare dalle 10 alle 18 fino al primo marzo a ingresso gratuito. Il titolo
della mostra, che pone l'accento sull'opera di educazione dei giovani e della loro
formazione, è una frase di San Francesco di Sales da cui Don Bosco prese spunto. In
esposizione libri contenenti in calce la firma autografa di don Bosco e la copia anastatica
di volumi scritti da don Bosco come 'L'aritmetica e il sistema metrico decimale'. Presenti
anche alcune opere eseguite dall'artista Pier Octave Fasanì, quadri raffiguranti don
Bosco, e un busto in bronzo di don Michele Rua, suo primo successore. (ANSA).
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Cultura, Turismo e Sport
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:46:00
M'illumino di meno:Consiglio Piemonte patrocina -luce+stelle
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - Il Consiglio regionale del Piemontepatrocina -Luce +Stelle,
iniziativa mirata a offrire un momentodi riflessione tra specialisti, amministratori locali
ecittadini per far nascere in Piemonte un 'Parco del Cielo'. Conl'obiettivo di individuare e
proteggere dall'inquinamentoluminoso alcune aree dove il cielo è ancora abbastanza
buio dapermettere ricerche astronomiche e serate dedicateall'osservazione astronomica
e alla divulgazione. Il primo appuntamento, riservato a amministratori locali eoperatori
del settore, è il 12 febbraio alle 21 al Planetario diTorino, via Osservatorio 30 a Pino
torinese. Il 13 Febbraio, a Palazzo Lascaris, sede del Consiglioregionale del Piemonte
in via Alfieri 15 a Torino, è inprogramma un convegno aperto non solo agli specialisti ma
atutti i cittadini. (ANSA).
Rassegna del 11 febbraio.pdf
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Cultura, Turismo e Sport
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 19:05:00
Giorno Ricordo: Lega, foibe a scuola è conquista politica
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Sono uscita dal liceo senza saperecosa fossero le Foibe;
fortunatamente oggi mio figlio invece lestudierà. Penso che questa sia una conquista
importante dellapolitica e un'affermazione fondamentale di valori che dovrebberoessere
universalmente condivisi, senza polemiche". Lo affermaGianna Gancia, capogruppo della
Lega in Regione Piemonte.
"Il 2015 è inoltre - aggiunge - il centenario del
genocidioarmeno: spero che anche per questa tragedia si arrivi un giornoagli stessi
risultati". (ANSA).
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Cultura, Turismo e Sport
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 21:28:00
Giorno ricordo: Viotti (Pd), difendo tutti gli oppressi+RPT - (Ripetizione
con testo corretto alla 9/a riga)
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Ho sempre dovuto sempre difendermida persone come il
consigliere regionale Gianluca Vignale, lacui esperienza politica affonda le radici nei
partiti di estremadestra italiana, che hanno fatto dell'odio e delladiscriminazione la loro
cifra politica". Così l'europarlamentaredel Pd Daniele Viotti replica al consigliere regionale
di ForzaItalia. "La difesa che io faccio da sempre a favore delle minoranze edegli
oppressi - sottolinea Viotti - è per tutte le minoranze etutti gli oppressi, non solo per quelli
che vengono utilizzaticome clava politica contro gli avversari. Sono abituato a farpolitica
sulla strada e nelle sedi apposite, non sui socialnetwork. (ANSA).
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Cultura, Turismo e Sport
10
CRONACA
mercoledì 11 febbraio 2015
Voci & Sussurri
TO
Ô di Daria Egidi
TASSE/1 Ô Il canone Rai, ovvero la tassa
concessione televisiva, è in assoluto da anni
l’imposta più evasa dai contribuenti italiani.
Secondo le stime del governo, il 26,5% delle
famiglie italiane non paga i 113,50 euro annuali di canone e questo produce un ammanco di circa 600 milioni di euro l’anno. Mentre
quelle in regola, in totale circa 16 milioni e
mezzo di nuclei, versano ogni anno 1,7 miliardi di euro. Uno studio del 2012 realizzato da
Contribuenti.it alzava invece al 40% la quota
di famiglie inadempienti, con punte superiori
all’80% in Campania, Calabria e Sicilia.
TASSE/2 Ô Secondo uno studio di Contribuenti.it i principali evasori in Italia sono gli
industriali (32,7%), seguono il settore bancario-assicurativo (32,2%), quindi commercianti (10,8%), artigiani (9,4%), professionisti (7,5%) e lavoratori dipendenti (7,4%). Sono concentrati soprattutto nel nord ovest
(31,4% del totale nazionale) e nel nord est
(27,1%). Al Centro sono il 22,2%, al Sud il
19,3%.
TASSE/3 Ô In Italia non si emettono (e non si
richiedono) gli scontrini fiscali o gli importi
battuti sono più bassi di quelli reali, con un
buco che uno studio stima in circa 24 miliardi
di euro all’anno. E ancora: non si versa l’Iva, o
si fatturano i beni e i servizi con aliquote più
basse rispetto a quelle corrette (-6,4 miliardi).
E può pure capitare che un grossista fatturi
ma non dichiari il reddito corrispondente al
venduto e questa pratica sottrae altri 9,3 miliardi di gettito. Molto parcelle vengono pagate in nero, si omette di dichiarare la proprietà
di un immobile, e quindi si eludono tutta una
serie di imposte piccole e grandi, e molti
producono, vendono e lavorano completamente in nero. Parliamo in questo caso di
circa 1 milione di abusivi, secondo le ultime
stime di Confartigianato, e di un totale di 3,2
milioni di lavoratori irregolari. Col risultato
che solo lo 0,1% degli italiani - ovvero uno
ogni mille - denuncia più di 300mila euro di
reddito all’anno, mentre la stragrande maggioranza (62%) sta sotto i 26mila. Il totale,
secondo la Corte dei Conti, fa 130 miliardi di
euro sottratti al Fisco, mentre il Tax Justice
Network parla di 180,2 miliardi e Confcommercio addirittura di 272.
IL CASO Il tribunale di Sorveglianza accoglie la richiesta della difesa: «Eccessiva sofferenza» In breve
«E’ in gravi condizioni di salute»
Mongelli ai domiciliari dalla nuora
Ô Ha lasciato il carcere per la osservanza di alcune prescriseconda volta in poco più di zioni legate alla concessione
due anni, e di nuovo a causa della misura dei domiciliari.
delle sue disperate condizio- A partire da quel momento,
ni di salute. Michele Mongel- vale a dire dal mese di settemli, l’uomo condannato alla bre del 2013, le già difficili
pena definitiva di dieci anni condizioni di salute di Mondi reclusione con l’accusa di gelli sono andate via via pegaver abusato sessualmente di giorando. Da qui, pertanto, la
una delle sue figlie, alle 19 in nuova richiesta di scarcerapunto di ieri ha abbandonato zione presentata al tribunale
la cella nella quale viveva dal di Sorveglianza dal legale di
settembre 2013 e ha raggiun- fiducia del detenuto, l’avvoto l’abitazione della nuora. cato Antonio Genovese. NelLì, in quell’alloggio, sconterà la sua domanda, il difensore
la misura degli arresti domi- ha sottolineato che, «tenuto
ciliari che gli è stata concessa conto delle condizioni di salute del detenudal tribunale di
to, l’espiaz ione
Sorveglianza di
della pena appaTorino.
re contraria al
Soffre di diabete,
senso di umanità
Michele MongelCon Michele
per eccessiva sofli. Soffre di una
Mongelli, nel
ferenza e appare
malattia terribile
priva di signifia causa della quamarzo del 2009,
cato rieducatile i medici del
era finito nei
vo». Una tesi,
carcere sono stati
guai anche il fiquesta, che è stacostretti ad amputa quindi accolta
targli tutte le dita
glio Giuseppe,
dal magistrato di
dei piedi. E soffre,
condannato a
Sorveglianza. Ril’uomo, anche di
una pena definisultato: Antonio
gravi disturbi di
Mongelli da ieri
natura cardiaca.
tiva di 9 anni
sera è di nuovo a
Entrato in carcere
casa, anche se
per la prima volta
nel giugno del 2012, quando dalla nuora. E lì potrà curarsi
la Corte Suprema di Cassa- e soprattutto cercare, per
zione aveva dichiarato defi- quanto possibile, di miglioranitiva la condanna a dieci an- re il proprio stato di salute.
ni di reclusione stabilita dai Con Michele Mongelli, nel
giudici della Corte d’Appello mese di marzo del 2009 era
di Torino, Mongelli era stato finito nei guai anche il figlio
quindi scarcerato una prima Giuseppe, oggi quarantavolta nell’ottobre dello stesso seienne, condannato a sua
anno a causa di una serie di volta a una pena definitiva di
problemi legati alle sue con- 9 anni di reclusione. Gli “ordizioni di salute. Dopo quasi chi della Falchera”: così eraun anno trascorso ai domici- no stati poi ribattezzati padre
liari, l’anziano - che compirà e figlio a causa delle ripetute
70 anni il prossimo ottobre - violenze sessuali commesse
era stato riaccompagnato in sulle rispettive figlie.
[g.fal.]
cella a causa della mancata
CONDOVE
La produzione Vertek
fino al termine del 2015
ÔContinuerà fino al termine del 2015
la produzione alla Vertek di Condove, del gruppo Lucchini, anche se
con periodi di cassa integrazione. Lo
ha spiegato ieri il commissario
dell’azienda durante un incontro in
Regione. Per lo stabilimento, unico
del gruppo ancora non acquistato, le
procedure per la cessione proseguiranno nei prossimi giorni.
IL PROGETTO
Un “Parco del Cielo”
per vedere le stelle
Ô
AI DOMICILIARI
A sinistra, Michele Mongelli. Sopra, l’avvocato
difensore Antonio Genovese. Dai ieri sera, Mongelli è di nuovo a casa
IL CASO
Cerimonia per non dimenticare le foibe
Gancia: «Ricordiamo anche gli armeni»
Il “memoriale” dei «tragici eventi istriani» potrebbe essere una biblioteca realizzata nell’ambito del
progetto Polo del ’900 che Palazzo Civico sta realizzando con la Compagnia di San Paolo. Lo ha
annunciato il sindaco Piero Fassino nel corso della cerimonia con cui la Sala Rossa ha celebrato il
Giorno del Ricordo, presieduta da Alessandro Altamura, che ha sottolineato come l’istituzione della
giornata nel 2004 abbia «segnato una svolta importante per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo.
Questa data non significa solo rendere giustizia a popolazioni che erano radicate nel proprio territorio
ma l’aver riportato nella nostra storia una pagina dimenticata». Una memoria che andrebbe ritrovata
anche per altri genocidi. «Sono uscita dal liceo senza sapere cosa fossero le Foibe, fortunatamente
oggi mio figlio, invece, lo studierà. Penso che questa sia una conquista importante della politica e
un’affermazione fondamentale di valori che dovrebbero essere universalmente condivisi, senza
polemiche» ha commentato il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Lascaris, Gianna Gancia,
sottolineando come il 2015 coincida con «il centenario del genocidio armeno: spero che anche per
questa tragedia si arrivi un giorno agli stessi risultati». Uno dei più tenaci sostenitori del Giorno del
Ricordo nel 2004 è stato il presidente del comitato torinese dell’associazione nazionale Venezia Giulia
e Dalmazia, Fulvio Aquilante: «Chiedevamo solo rispetto, senza nessuna ideologia politica».
[en.rom.]
ÔIl Consiglio regionale del Piemonte
patrocina “-Luce +Stelle”, iniziativa
mirata a offrire un momento di riflessione tra specialisti, amministratori locali e cittadini per far nascere
in Piemonte un “Parco del Cielo”.
Con l’obiettivo di individuare e proteggere dall’inquinamento luminoso
alcune aree dove il cielo è ancora
abbastanza buio da permettere ricerche astronomiche e serate dedicate all’osservazione astronomica e
alla divulgazione. Il primo appuntamento, riservato a amministratori
locali e operatori del settore, è domani alle 21 al Planetario di Torino,
via Osservatorio 30 a Pino torinese.
Venerdì 13, a Palazzo Lascaris, sede
del Consiglio regionale del Piemonte
in via Alfieri 15 a Torino, è in programma un convegno aperto non solo
agli specialisti ma a tutti i cittadini.
MIASINO
«Restituire ai cittadini
il castello confiscato»
Ô«La Regione Piemonte vuole ridare ai
cittadini il Castello di Miasino». Con
questo impegno l’assessore regionale
alla Cultura, Antonella Parigi, intende dare seguito alla mozione del
Consigliere Domenico Rossi (Pd), approvata nei mesi scorsi, con la quale
si chiedeva di sottrarre definitivamente il Castello sequestrato all’ex
boss della camorra, ora pentito, Pasquale Galasso, per restituirlo alla
collettività.
IL PROCESSO L’ex city manager del Comune è accusato di aver commesso irregolarità in un concorso
Abuso d’ufficio, chiesti sei mesi per Vaciago
L’ex city manager Cesare Vaciago
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Ô La condanna a sei mesi di
reclusione di Cesare Vaciago, ex
city manager del Comune di Torino, è stata chiesta ieri dalla procura in un processo che si riferisce a
un concorso del 2010 per la selezione dei dirigenti comunali. Vaciago, che era presidente della
commissione esaminatrice, risponde di abuso in atti d’ufficio.
Il concorso venne annullato dalla
giustizia amministrativa. La difesa però afferma che Vaciago non
ha compiuto irregolarità.
È un concorso, quello finito al
centro del procedimento, che si
era svolto nel 2010, all’epoca in
cui Sergio Chiamparino ricopriva
la carica di primo cittadino di
Torino. E riferendosi a quel periodo, l’attuale governatore della Regione Piemonte nell’u lti ma
udienza aveva definito l’imputato Cesare Vaciago «un esempio
positivo di manager». «Vaciago erano state le parole utilizzate da
Chiamparino in aula 45 - è uno di
quei dirigenti che di fronte a un
qualsiasi problema che gli viene
presentato, non si metterà mai a
rispondere che quel problema
non può essere affrontato e superato. Non definisco Cesare Vaciago un modello - aveva quindi con-
pagina 31
cluso il presidente della Regione
nella sua deposizione -, ma un
esempio positivo».
Poi, nella seconda parte
dell’udienza, era stato il turno
dell’imputato. Cesare Vaciago si
era sottoposto a interrogatorio e
aveva risposto alle domande del
pm Parodi e a quelle dei suoi
difensori. Attraverso le risposte
fornite alle parti, il manager aveva respinto le accuse e spiegato di
non aver favorito alcun partecipante al concorso.
Il concorso si era tenuto nel mese
di luglio del 2010, a Palazzo civico. Concorso che era stato poi
duramente contestato da alcuni
concorrenti e quindi annullato
dai giudici del Consiglio di Stato.
Al termine dell’udienza preliminare celebrata in tribunale il 7
maggio 2013, Vaciago era stato
quindi rinviato a giudizio dal giudice Elisabetta Chinaglia per il
reato di abuso d’ufficio. Una decisione, quella del gup, giunta dopo
la richiesta di archiviazione depositata invece dal pm Parodi. A
quella richiesta si era tuttavia opposto il gip Alessandra Bassi, che
aveva invece disposto l’imputazione coatta e aperto così la strada
al rinvio a giudizio del manager.
Cultura, Turismo e Sport
CRONACA
TO
mercoledì 11 febbraio 2015
11
L’INTERVENTO L’analisi del deputato Roberto Rampi (Pd)
Ô «Una democrazia senza informazione non esiste e nel suo
discorso di insediamento lo stesso presidente Mattarella, oltre a
parlare dell’informazione e del
pluralismo, ha ricordato anche
come la democrazia non sia una
conquista una volta per tutte.
Nella difesa della democrazia
noi dobbiamo pensare oggi a come far funzionare il sistema del
pluralismo». A dirlo, in una recente intervista al portale Editoria.tv, è stato il deputato Pd Roberto Rampi che fa parte della
commissione Cultura, scienza e
istruzione nella cui agenda la
riforma dell’editoria occupa uno
spazio importante.
La domanda vera, però, è come
garantire questo pluralismo,
fondamentale nel concetto di
democrazia richiamato dal presidente Mattarella, come prima
di lui aveva fatto Napolitano.
«Questa è la grande questione,
uscire da una serie di luoghi
comuni che si sono accumulati
nel tempo e quindi fare una informazione approfondita - è la
risposta di Rampi -. Il paradosso
è proprio questo: per parlare di
informazione bisogna fare informazione sui fatti e su tante cose
vere che riguardano il passato
del finanziamento all’editoria.
Sono cose che non sono più vere
da diverso tempo per cui quelle
storie che ci vengono raccontate
di foraggiamento a giornali inesistenti, di copie prodotte solo
per essere buttate, di finanziamenti avuti per contatti o per
amicizie, queste cose non ci sono più grazie al sistema di regole
e controlli molto ferreo ed ai
contributi dati a posteriori. Oggi
quel contributo va alle realtà esistenti e che tra l’altro devono
dimostrare di avere una loro forza di esistere. Se vogliamo fare
un lavoro fatto bene dobbiamo
completare la riforma complessiva che pensi anche a nuove
“fonti” per finanziare questo
I
Riforma dell’editoria
per garantire il futuro
a tutti i giornali liberi
«Lo sforzo del governo è di garantire le risorse
per ripristinare i fondi destinati alle testate»
mondo, a mettere insieme tutto
il sistema e quindi a ragionare su
tv, radio e su carta stampata e a
garantire la pluralità delle voci,
sia dal punto di vista delle opinioni e sia dal punto di vista
delle diversità del territorio. Ci
sono territori italiani in cui esistono tante testate perché è facile
raccogliere pubblicità o perché è
facile distribuire così come ci
sono territori che sono molto più
poveri da questi punti di vista».
Milleproroghe, contributo
straordinario e ordinario,
qual è la situazione?
«Noi vogliamo favorire il pluralismo. Bisogna partire da un
punto fondamentale: l’informazione è un prodotto, una confezione di pubblicità, o è un servizio fondamentale per la democrazia? Nel primo caso sarei
d’accordo a lasciar decidere al
mercato, ma nel secondo caso
(per cui propendo) lo Stato deve
capire come garantire questo
servizio a tutti i cittadini. Oggi
noi abbiamo due problemi: uno
più imminente su cui tentiamo
di intervenire con un emendamento di cui sono il primo firmatario ma che ha avuto un’adesione trasversale dalle varie forze
politiche. Troppo spesso si pensa che questi soldi vadano alle
grandi testate o ai giornali politici e non è così. Quelle risorse su
cui molti giornali, soprattutto locali, piccoli e del territorio facevano conto c’erano quando hanno presentate ed accettate le domande. Ora si tratta di capire
come ripristinare quelle risorse
che in un patto tra lo Stato e
queste realtà erano previste: chi
ha lavorato ha già speso questi
soldi per pagar carta, fornitori,
redattori. Stiamo cercando di
sviluppare un emendamento ma
comunque vada a finire, va detto
che c’è tutta l’intenzione, anche
da parte del Governo, di garanti-
re queste risorse. Nel frattempo
c’è da ripensare il sistema complessivo, anzi c’è secondo me da
costruire un nuovo sistema che
abbia anche fonti d’entrata nuove e che possa funzionare meglio».
Il fondo pubblico all’editoria
del 2015 dovrebbe prevedere
circa 20 milioni, che non basta certo a colmare il fabbisogno degli aventi diritto, ci sono margini per estendere tale
cifra?
«Sia per il 2014 che per il 2015
(che è sempre bene ricordare significa quanto già speso nel 2014
Roberto Rampi fa parte della commissione Cultura
dato che il contributo viene erogato ex post) dovranno essere
ripristinate le quantità precedenti, quindi stiamo parlando di
una cifra che dai 20 milioni circa
attuali vorremmo riportare a cifre che rappresentino la reale
necessità. Questo è l’impegno di
lavoro in grande sintonia con il
Governo. Di certo non sarà facile, ma la direzione è questa. Noi
stiamo già ragionando quest’anno sulla realizzazione di una riforma complessiva che guardi al
futuro insieme con il sindacato e
con associazioni e federazioni
del settore. E’ vero però che per
guardare al futuro bisogna garantire ad un certo numero di
realtà di arrivarci in buona salute, che siano ancora presenti sul
territorio e quindi non si possono lasciare al loro destino».
Quando potrebbe essere realizzata la riforma?
«Già febbraio potrebbe essere un
mese decisivo perché dopo l’interruzione per la nomina del Presidente della Repubblica riprendiamo le audizioni in commissione. Nel frattempo stiamo organizzando degli incontri con
sindacato, associazioni e federazioni della stampa italiana».
nostri
soldi
di Gianluigi De Marchi
Gestori dei fondi:
gara persa con gli indici
Le statistiche annuali elaborate dalle riviste finanziarie sono impietose, ma confermano quanto da anni gli osservatori indipendenti
sanno bene: i fondi comuni d’investimento perdono regolarmente i
confronti con gli indici medi dei mercati. Detto in altri termini, i
rendimenti che i gestori dei fondi (profumatamente pagati) riescono
ad ottenere grazie alla loro attività sono inferiori a quelli medi.
L’ultima “pagella” pubblicata a fine 2014 è significativa: sul totale
degli oltre 8.000 fondi a disposizione dei risparmiatori, solo il 19%
riesce a far meglio del mercato di riferimento, mentre l’81% guadagna meno (o perde di più, il che è ancora peggio…).
Insomma, un cosiddetto esperto che sta ore e giorni chino sulle
statistiche economiche, i bilanci, i dati valutari e poi compra o vende
azioni ottiene risultati peggiori di chi (anche privo di qualunque
conoscenza economica o finanziaria) operasse semplicemente acquistando un’azione di tutte le società quotate in una borsa…
Eppure i partecipanti ai fondi pagano fior di commissioni per farsi
gestire i risparmi, nella fiduciosa speranza di veder crescere il capitale faticosamente risparmiato.
Anni fa un gruppo di studiosi fece un esperimento rimasto nella
storia: misero a confronto i risultati dei gestori dei fondi con quelli
ottenuti da un macaco addestrato che, stimolato da segnali, sceglieva colorati cubetti sparsi sul pavimento della sua gabbia, ognuno dei
quali portava un numero che rappresentava una società quotata. La
scimmia raccoglieva cubetti nel numero casuale che voleva e “costruiva un portafoglio” che era confrontato con quello degli esperti.
Ebbene, il simpatico Tilly (questo il nome del macaco) alla fine del
periodo di osservazione ha ottenuto una performance esattamente
pari al doppio di quello della media dei gestori professionali!
E così non possiamo neppure insultare il nostro gestore di riferimento dandogli del macaco: sarebbe un complimento, non un insulto…
www.demarketing2008.it
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 32
Cultura, Turismo e Sport
Verbania
11 febbraio 2015
Scuola
Memoria Proseguirà per altri cinque anni la collaborazione tra l’associazione verbanese e la Regione
Iscrizioni on line
ultimi giorni
Casa della Resistenza, rinnovata convenzione
VERBANIA - E’ il 15 febbraio
l’ultimo giorno utile per le famiglie verbanesi per l’iscrizione (esclusivamente con procedura on line) dei figli alle prime classi della scuola primaria
e secondaria di primo e secondo grado. Per la scuola dell’infanzia, invece, l’iscrizione deve essere effettuata presso l’istituto Comprensivo di riferimento con modalità ancora
cartacea. Altre informazioni
sul sito internet “www.comune.verbania.it”.
VERBANIA - L’ufficio di presidenza del consiglio regionale del
Piemonte, su proposta del vicepresidente Nino Boeti, delegato
al comitato Resistenza e Costituzione, ha rinnovato nei giorni
scorsi le 5 convenzioni (per 5 anni) con gli enti preposti alla tutela della memoria della Resistenza sul territorio piemontese tra
cui anche la Casa della Resistenza di Fondotoce. «Il Parco della
memoria e della pace (foto), del
quale fa parte la Casa della Resistenza di Fondotoce - ha sotto-
lineato Nino Boeti - rappresenta
uno dei luoghi della memoria più
cari alla nostra comunità e più si-
gnificativi della Lotta di Liberazione d’Italia e sorge all’interno
di un Parco adiacente al luogo
dove, il 20 giugno 1944, vennero fucilati dai nazifascisti 43 partigiani. Il consiglio regionale, nel
corso degli anni ha sempre provveduto a stipulare protocolli d’intesa con l’associazione Casa della Resistenza che, muovendo dalla conservazione e valorizzazione
di un luogo considerato importante per la Resistenza e la lotta di Liberazione in Piemonte, ha
istituito strutture museali didattiche, punto di riferimento per attività culturali, formative e di ricerca storica sul territorio».
Problema Per il sottosegretario Bobba «l’accordo sul rientro di capitali non deve andare a discapito dei lavoratori»
«Serve uno Statuto dei frontalieri»
Comune, Regione
Provincia e governo
a palazzo Flaim
VERBANIA - Il frontalierato è
un argomento scottante, all’ordine del giorno per la realtà politica del nostro territorio e ora
come ora, soprattutto dopo il
referendum popolare svizzero
del 9 febbraio dello scorso anno in cui è stata approvata un’iniziativa contro “l’immigrazione di massa”, di grande attualità. Sabato 7 febbraio un incontro pubblico voluto dal Gruppo
deputati del Partito democratico
a palazzo Flaim di Intra ha ufficialmente sancito la priorità che
deve essere data al “problema”
alla presenza di figure note del
mondo politico locale e nazionale. «Su nostra proposta in parlamento le due questioni, quella
fiscale per l’accordo sul rientro
dei capitali e quella politica per
l’accordo tra i nostri due Stati,
rimangono separate - ha dichiarato Enrico Borghi, capogruppo Pd VIII Commissione - le
Comune, Provincia e Regione insieme ai deputati Pd discutono di frontalierato a palazzo Flaim
nostre economie di confine devono dunque dialogare ed è ancora un capitolo da scrivere».
Tutti d’accordo sul fatto che sarebbe un errore rispondere con
atti xenofobi a quello che sta
succedendo in Svizzera, come l’esempio eclatante del sindaco di Claro Roberto Keller
che con fierezza si vanta del logo “Noi impieghiamo personale residente”.
Ma è arrivato il momento di fare chiarezza sui principali aspetti che tormentano i frontalieri,
in particolare sapere con estrema certezza come cambierà la
tassazione sul reddito secondo i
dettami del governo italiano impegnato sul fronte del rientro dei
capitali dall’estero. «Al momen-
to c’è una campagna denigratoria da parte dei vicini svizzeri
che non si era mai vista prima
- ha spiegato Antonio Locatelli, presidente associazione Frontalieri Vco - per questo chiedo
al governo italiano di dare una
svolta definitiva con un accordo equo e non un accanimento
fiscale nei confronti dei frontalieri». Lo stesso Locatelli ha poi
preso atto con rammarico del
fatto che all’incontro erano presenti ben pochi lavoratori frontalieri, «considerando che solo
nel Comune di Verbania sono
più di mille per un totale di seimila e duecento in tutta la provincia del Vco». «Non dimentichiamo che i frontalieri costituiscono il principale indotto del-
la nostra zona - ha commentato
il neo presidente della Provincia
Stefano Costa - il Vco deve essere un punto d’incontro attraverso dei tavoli tecnici che possano dare risposte chiare ai lavoratori».
Questo è ciò che si augurano
i diretti interessati, ma intanto
rimane un alone di mistero su
quello che sarà il prossimo trattamento fiscale e sulle ricadute
pratiche.
«Questo è un obiettivo che la
Regione raccoglie perché tutti i livelli si devono muovere
insieme - ha detto il vicepresidente Aldo Reschigna - e questo vale anche per la messa in
sicurezza della strada statale di
confine». La viabilità è infatti
un altro “dente scoperto” della
questione globale riguardante il
frontalierato come dimostra l’ultimo grave incidente di percorso, la recente frana tra Cannero e Cannobio, che ha costretto i lavoratori a percorrere lunghe strade alternative per arrivare sul posto di lavoro svizzero.
Così come gli affezionati clienti
svizzeri sono stati costretti a rimandare i loro frequenti acquisti a Verbania per quasi due mesi, periodo natalizio compreso,
con particolare disappunto da
parte dei commercianti locali.
«Gli accordi bilaterali non dovranno andare a discapito dei
frontalieri - ha concluso Luigi
Bobba, sottosegretario Lavoro
e Politiche sociali - ci vuole uno
Statuto dei lavoratori frontalieri
che li tuteli e l’accordo sul rientro dei capitali in Italia non deve portare al sacrificio di questi
ultimi». Lavori in corso in cui
serve un chiaro dialogo con la
parte svizzera e con i lavoratori
«che sono una parte importante
dell’economia nazionale» come
ha ribadito anche la deputata Pd
Chiara Braga.
11
Bus diretto
da Verbania
a Locarno
VERBANIA - Si è svolto lunedì mattina a Cannobio l’incontro per il progetto di un autobus diretto Verbania-Locarno sollecitato,
con tanto di sondaggio on
line, dal gruppo Facebook
“Utenti strada statale 34 del
Lago Maggiore”. All’incontro oltre al sindaco di Verbania Silvia Marchionini
era presente anche il primo cittadino di Brissago e
i responsabile delle società
partecipate che si occupano
di trasporti: Vco Trasporti,
rappresentata dal presidente Roberto Tomatis, e l’analoga svizzera Fart.
«Allo studio - spiega il sindaco Marchionini - c’è un
abbonamento mensile integrato Fart/Vco Trasporti per
2 corse la mattina e 2 la sera
da definire ancora nell’orario e ad un costo che potrebbe essere di circa 135 euro
al mese. Seguirà nelle prossime settimane - continua il
primo cittadino di Verbania
- una campagna di informazione e sondaggio dedicato a questo progetto a cura
di Vco Trasporti». Le parti in gioco si ritroveranno il
prossimo 2 marzo a Brissago per un incontro definitivo con la proposta di orario
per il nuovo bus diretto.
«Abbiamo avviato con i comuni svizzeri - chiude Marchionini - un interessante
collaborazione in tema di
mobilità alternativa all’auto
e in chiave turistica». Marchionini ha anche scritto al
collega di Luino perché si
faccia promotore di un incontro con la Navigazione
Laghi Maggiore «condividendo la stessa situazione
e la necessità di costruire
risposte per gli oltre mille
frontalieri».
Patrizia Salari
Federica Fili
Polemica Immovilli (Forza Italia) preoccupato dopo le dichiarazioni di Reschigna della scorsa settimana
«Pagheremo noi il conto salato del Giro»
“Gran Paciada” in Sassonia
VERBANIA - Grande successo domenica 8 febbraio a Intra dove
il Comitato Sassonia ha organizzato la tradizionale “Gran Paciada” con la distribuzione di trippa, salamino e lenticchie. Numerose
le persone che erano in coda per gustare queste prelibatezze, nonostante il terribile vento che però non ha fermato l’entusiasmo degli
organizzatori (foto, galleria su ecorisveglio.it). Sul prossimo numero di “Eco Risveglio” tutte le immagini del Carnevale verbanese.
VERBANIA - La 18esima tappa del Giro
d’Italia a Verbania, o meglio il suo finanziamento, quanto insomma costerà al Comune, continua a far parlare. Dopo l’articolo di “Eco Risveglio” della scorsa settimana prende la parola il consigliere di
Forza Italia Michael Immovilli: «La tappa non è finanziata dalla Regione. Lo abbiamo appreso dal vice presidente e assessore al Bilancio regionale Aldo Reschigna che ha dichiarato di non sapere
nulla sull’intenzione dell’amministrazione Chiamparino di finanziare la tappa del
Vco. Il sindaco di Verbania Marchionini
nel passato autunno in consiglio comunale
aveva rassicurato tutti sull’arrivo dei sol-
di da Torino, affermando che il
50% delle spese
era a carico della
Regione. L’amministrazione di
Verbania in commissione bilancio
ha inserito i fonMichael Immovilli
di per la tappa del
Giro d’Italia; 130
mila euro apportando una variante al bilancio comunale. In municipio ho chiesto
se ci fosse traccia della lettera d’impegno
della Regione per finanziare l’evento Giro d’Italia; la risposta dell’assessore al Bi-
lancio è stato un incerto “no”. A conti fatti
senza questa lettera e il documento di impegno del dirigente delle finanze di Torino, il costo dell’evento resta a carico del
Comune». Una situazione che preoccupa
Immovilli: «Il Giro d’Italia è certamente
un evento importante. Porterà visibilità al
Comune di Verbania, ma è risaputo che è
un grosso impegno finanziario per le casse
comunali. Dopo le spese contrattuali, dovremo aggiungere altri soldi per sostenere l’evento. Oggi il Comune ha già speso
e impegnato altre risorse in favore di questa manifestazione. Non ci resterà che pagare il conto salato di questa bella manip.s.
festazione di sport».
Ambiente Anche quest’anno il Comune di Verbania aderisce alla campagna “M’illumino di meno”
Carovana energetica nelle scuole venerdì
VERBANIA - Anche il Comune di Verbania
aderisce alla campagna “M’illumino di meno”
promossa dalla trasmissione radiofonica di Radio2 Caterpillar per la giornata di venerdì 13
febbraio. «L’adesione ad una campagna nazionale come M’illumino di meno, che ha il tema del risparmio energetico come obiettivo è
importante e naturale per un comune come il
nostro - spiega l’assessore all’Ambiente Laura Sau -. Avendo la campagna, per il 2015
Rassegna del 11 febbraio.pdf
il tema delle scuole, abbiamo anche deciso di
organizzare una carovana energetica coinvolgendo gli studenti». Due, dunque, le iniziative
in programma: lo spegnimento simbolico del
portico del palazzo di città e l’organizzazione
della “carovana energetica” da parte degli studenti delle tre scuole superiori (liceo Cavalieri,
istituto Cobianchi, istituto Ferrini) che stanno
elaborando il “Progetto energia”, studiando gli
edifici di tre scuole primarie e secondarie di
primo grado di Verbania (Rodari, Peron e Ranzoni) e che il 13 febbraio visiteranno le scuole
oggetto di studio. «La visita in ogni scuola spiegano dal Comune - si articolerà in due fasi: mentre una parte degli studenti è incaricata
di coinvolgere gli altri alunni del lavoro sulla riqualificazione energetica del loro edificio
scolastico da parte del Comune, gli altri provvederanno alla documentazione fotografica occorrente alla redazione del progetto stesso».
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Cultura, Turismo e Sport
Rassegna del 11 febbraio.pdf
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18 > CARMAGNOLA
Cronache
11 febbraio 2015
Si inizia questa sera con la festa in onore di Re Peperone
A marzo. E’ Pierangelo Prelato da La Loggia
Carnevale e fantasia
Civich non più orfani, è
in arrivo il comandante
Martedì Grasso la silata con undici carri
CARMAGNOLA - Inizia la
grande settimana dedicata al
carnevale carmagnolese.
Primo atto del programma
ufficiale, questa sera, l’investitura dei Re Peperone e
della Bela Povronera agli
Antichi Bastioni.
Una serata ricca di maschere e di personalità, durante
cui si esibirà il gruppo musicale dialettale piemontese
Ij Sick. Si va in passerella
con coriandoli e stelle filanti a partire dalle 21, sotto
l’attenta supervisione della
splendida anchor woman
Sonia De Castelli.
Domenica 15 febbraio invece saranno protagonisti i più
piccoli: dalle 15,30 alle
17,30 sempre agli Antichi
Bastioni il pomeriggio sarà
dedicato ai bambini. In programma Baby Dance a cura
di madame Zorà, Truccabimbi a cura della Croce
Rossa Italiana Volontari del
Soccorso, Nutella Party a
cura della Pro Loco.
Il clou, come sempre, è il
corteo allegorico di martedì
con i carri provenienti da
tutto il territorio. Saranno
undici i carri presenti
quest’anno, in linea con il
passato: Luserna, Baudenasca, Santena, Cambiano,
Piobesi, Candiolo, Vigone,
Racconigi, Villastellone,
scuola materna Fratelli Vergnano di Salsasio, Tetti
Grandi. Cartoni animati e
personaggi di fantasia sono
tra i temi dominanti di questa edizione.
Quanto al percorso, il ritrovo sarà in piazza Olimpiadi:
quindi, si procederà per via
Roma, via Quintino Sella,
via Monforte, via Chiffi, via
Fratelli Vercelli, via Dante,
viale Garibaldi, arrivo in
piazza Italia. L’appuntamento è per martedì 17 febbraio,
dalle 15 alle 18.
La conclusione come sempre sarà nel salone degli Antrichi Bastioni, nell’omonima piazza, sempre dalle 21
alle 24 con la veglia danzante sulle musiche dell’Orchestra Gruppo 2 La Spensierata. Ingresso gratuito. Il divertimento è assicurato.
Luca Mazzardis
Lorenzo Piana ricorda gli esordi
Il «Grazie» di Re Peperone
Sembra ieri, invece sono passati 25 anni da quando è iniziata la mia avventura di Re Peperone. Quando mi è stata fatta
la proposta non volevo accettare, ma mi è stato detto di
provare. L’ho fatto, e dopo circa un anno, felice di avere accettato, giorno dopo giorno sono entrato nel personaggio.
La mia gioia è stata l’accoglienza ricevuta nello stare in mezzo ai carmagnolesi e non; giornalisti e televisioni mi hanno
dato una carica di entusiasmo tale che ancora adesso mi
sento entusiasta come 25 anni fa, nonostante l’età della giovinezza sia passata da un pezzo.
Devo ringraziare per l’appoggio la Pro Loco di allora e quella attuale, le maestranze comunali di tutti questi anni, le
forze dell’ordine, le realtà e associazioni varie, tutti i volontari e mia moglie e la mia famiglia, che mi sostengono in
questo grande impegno. Anche se a volte la stanchezza si
fa sentire. Però il calore e gli applausi della gente mi hanno
sempre dato la carica per continuare in questo magniico
impegno. Voglio ringraziare i giornali locali perché mi fanno
sentire sempre importante con le loro belle parole. Il mio
personaggio è aiancato da una igura femminile: la Bela
Povronera. Nel corso di questi anni sono state numerose le
ragazze che le hanno dato un volto e tanto impegno; tante
le maschere e i personaggi storici di tutt’Italia che ho conosciuto, creando in diversi casi un forte legame di amicizia.
Ancora, a tutti, va il mio grazie.
Lorenzo Piana
CARMAGNOLA - I civich
di Carmagnola non sono più
orfani.
A un mese dallo spostamento di Federico Battel a Chieri, il comando di piazza
Manzoni a breve dovrebbe
avere una nuova guida: si
tratterebbe di Pierangelo
Prelato, attualmente comandante della polizia municipale presso il Comune di la
Loggia, che dovrebbe iniziare il nuovo incarico a marzo.
Pierangelo
L’annuncio non è ancora ufPrelato
ficiale, ma secondo voci ben
informate dovrebbe proprio
’59, Pierangelo Prelato ha
essere lui a raccogliere l’e- cordo dovrebbe essere foruna lunga esperienza nel
malizzato
a
breve.
Classe
redità di Battel. E, anzi, l’acsettore, maturata nel territorio e principalmente a La
Loggia, dove è in forze dal
1982.
Ha anche un ottimo curriculum: buona conoscenza informatica e delle lingue straniere, ma soprattutto ottima
dimestichezza nel maneggio
dell’arma in dotazione, certificata dal poligono di Toricarnevale.
Amalia Gallo
no e da piazzamenti di buon
La prima, di carattere teatra- L’altra finalità non meno im- livello nelle gare di tiro rile, si terrà sabato 14 febbraio portante è festeggiare il car- servate alle polizie municinel piccolo teatro di Salsasio nevale con le mamme e i pali.
in vicolo Asilo 10: alle 21 ci bambini della comunità”. Nel Tra i riconoscimenti ottenusarà uno spettacolo comico corso della serata verranno ti ha anche un encomio sodal titolo “A carnevale ogni anche illustrati i vari lavori lenne e medaglia d’oro per
scherzo vale”, un’iniziativa fatti e le attività che l’assopromossa dal gruppo teatrale ciazione svolge. Al termine azioni intraprese nel 1998
Gli Amici dell’Associazione ci sarà un rinfresco per tutti i sul territorio comunale che
Gallo con un duplice obietti- partecipanti. Il connubio del hanno condotto alla represvo: “Aiutarci a pagare le spe- carnevale e di San Valentino sione di atti delittuosi, comse che l’associazione ha so- può trasformarsi in un’ottima messi dalla criminalità locastenuto nel mese di ottobre e occasione per festeggiare in- le e un diploma di benemenovembre per la ristruttura- sieme alle mamme, bambini renza con medaglia, rilasciazione interna del gruppo ap- e volontari della Comunità to dal Ministro dell’Interno
partamento per mamme con Gallo. l’ingresso allo spetta- per l’opera svolta in occasione dell’evento alluvionabambini (abbiamo fatto 4 ba- colo è a offerta libera.
gni nuovi, uno per camera) Ma la festa non finisce qui. le dell’autunno 2000.
- spiega dalla casa famiglia Perché lunedì 16 febbraio Prelato riempie così il vuoto
presso la bocciofila La Con- organizzativo lasciato dal
cordia di via Mussetti 22, al- trasferimento del suo predele 19,30, l’associazione Sal- cessore, senza che all’appasasio in Festa organizza una renza l’amministrazione
maxi polentata e una grande prendesse decisioni, lascianfesta del carnevale. Il menù do l’incombenza di compiti
sarà a base di polenta, salsic- e responsabilità alle figure
cia e spezzatino, polenta con- previste in organico come
cia, bugie, acqua e una gran- facente funzione.
de novità (ma “per scoprirla In realtà, sindaco e giunta
si deve andare alla festa”, stavano pensando a una soannunciano gli organizzato- luzione, che acquisterà conri). Il tutto sarà accompagna- cretezza probabilmente il
to da musica e balli in ma- prossimo mese: il nuovo coschera. Il costo della serata è mandante dovrebbe prendedi 10 euro, mentre i bambini re servizio in modo graduafino a 6 anni non pagano. La le per poi entrare a pieno
prenotazione è obbligatoria regime fino a fine mandato
entro il 15 febbraio presso la dell’amministrazione Testa,
Lavanderia Albertino, in via cioè presumibilmente fino a
Torino 201 a Salsasio. Per metà 2016. Si tratterebbe
info: 3406813450 (Diego), infatti di un incarico fiducia3393659563 (Sergio) o rio.
Luca Mazzardis
3405635535 (Marina).
Sabato alla Gallo e lunedì alla Concordia
Salsasio punta al raddoppio
con teatro e festa in costume
CARMAGNOLA - Anche
Salsasio fa festa con il Carlevé. Nella grande frazione
carmagnolese sono ben due
le feste sotto i riflettori del
Cia commenta positivamente Avulss organizza un corso per l’aiuto reciproco
Nuove regole per Vuoi dedicare un po’ di tempo
ad aiutare il prossimo?
gli agriturismi
CARMAGNOLA - Qualità
dei prodotti e territorio sono
al centro della nuova legge
sugli agriturismi licenziata
nei giorni scorsi dalla III
commissione consiliare della
Regione Piemonte. Un provvedimento che riguarda almeno una dozzina di attività
su suolo carmagnolese. “La
nuova legge sugli agriturismi
era al primo punto delle
istanze che come parte sindacale abbiamo sottoposto
alle forze politiche alla vigilia delle ultime elezioni regionali - spiega il carmagnolese Pierangelo Cena, vicepresidente provinciale vicario Cia Torino e presidente
regionale di Turismo Verde,
l’associazione di rappresentanza degli agriturismi associati alla Cia - Diamo atto
alla III Commissione di aver
raccolto le nostre sollecitazioni, lavorando in modo
spedito e rispettando l’impianto della proposta di legge”.
Prosegue: “Oltre alle novità
introdotte in materia di ristorazione, questa legge farà del
bene al mondo agricolo perché potenzia la capacità di
accoglienza degli agriturismi, aumentando il limite di
posti letto, e introduce la
possibilità di dimostrare la
prevalenza della componente
agricola su quella agrituristica in base alle ore lavoro
effettivamente sostenute
dall’imprenditore agricolo”.
Conclude: “Si tratta di una
grande vittoria per le aziende
insediate in aree marginali
che potranno finalmente puntare sull’agriturismo come
fonte di diversificazione e sostegno al reddito”.
Piazza Rayneri
Il cornicione
dell’ex cabina
cade a pezzi
CARMAGNOLA - L’Enel
Distribuzione dovrà smantellare con immediatezza gli
intonaci e gli elementi strutturali del cornicione della ex
cabina elettrica in piazza
Rayneri, dove qualche tempo fa è stata segnalata la caduta di calcinacci.
Lo ordina il sindaco Silvia
Testa, che dà tempo alla società sessanta giorni per verificare la condizione statica
dell’intero edificio e ristabilirne le condizioni di sicurezza. Il motivo è secondo
l’ordinanza nel delle cattive
condizioni della manutenzione e della stabilità dei
cornicioni, che potrebbre
creare seri pericoli “per la
privata e pubblica incolumità per lì’instabilità strutturale della ex cabina di piazza Rayneri”.
Rassegna del 11 febbraio.pdf
CARMAGNOLA - Vuoi dedicare due ore alla settimana
alle persone meno fortunate
di te? A breve sarà possibile,
in quanto l’Avulss (Associazione per il Volontariato nelle Unita Locali dei Servizi
Socio Sanitari), l’associazione che si preoccupa di
costruire nel territorio una
cultura di aiuto reciproco sta
preparando un corso di formazione dedicato a chi vuole fare qualcosa di più per il
prossimo in difficoltà
L’edizione numero11 del
corso inizierà lunedì 13
aprile e si terrà a Carmagnola presso la biblioteca civica
in via Valobra 102. Gli incontri, per un totale di 40
ore, avranno una cadenza
bisettimanale e precisamente il lunedì ed il giovedì dalle 20,30 alle 22,30. Spiegano dall’Avulss: “Il corso
pur essendo aperto a tutti ha
lo scopo di offrire a quanti
lo desiderano la possibilità
di acquisire una preparazione specifica per l’esercizio
di un volontariato organizzato, qualificato e riconosciuto. Il volontario Avulss
infatti svolge un’attività
molto importante nell’ambito dei servizi sanitari, nelle
case di riposo, garantendo
una presenza significativa
accanto alle persone che si
trovano in situazione di bisogno e difficoltà. Le lezioni
saranno tenute da medici,
psicologi, personale infermieristico e assistenti sociali che giornalmente lavorano a contatto con persone
sole o anziane e verteranno
su temi inerenti l’esperienza
che un volontario dovrà acquisire”. Gli incontri si concluderanno il 13 giugno con
una giornata residenziale. Il
corso è gratuito ai partecipanti verrà chiesto un contributo di 15 euro per l’acquisto del materiale didattico. Per maggiori informazioni sul programma
dettagliato tel 333.4583398,
oppure 347.0067522 o ancora 348.3472783.
Confermata Carmagnola Service
Le manifestazioni
sono assicurate
CARMAGNOLA - Sarà ancora la cooperativa sociale
di tipo “b” Carmagnola Service a occuparsi di fiere e
manifestazioni per conto del
Comune. Almeno per il periodo gennaio - marzo 2015,
per cui l’amministrazione
guidata da Silvia Testa ha
destinato 39.750 euro più
Iva.
La cooperativa di via Lomellini del resto gestisce già
da diversi anni i servizi ausiliari alle attività fieristiche
e di organizzazione di manifestazioni del Comune o
di associazioni che operano
in convenzione con palazzo
civico, nonché la gestione e
movimentazione delle strutture comunali a cooperative
sociali.
Carmagnola Service del esto
“ha dato costantemente pro-
pagina 35
va di affidabilità ed impegno, acquisendo al contempo una specifica professionalità, possa efficacemente
assolvere ai compiti sopra
riportati a supporto della
Squadra Operai del Comune”.
Secondo la convenzione il
servizio dovrà essere svolto
in un tempo non inferiore a
2.138 ore effettive di lavoro,
tenendo conto inoltre che le
stesse saranno espletate in
buona parte in ore serali o
festive.
Il servizio di supporto alle
manifestazioni e le altre attività previste dall’accordo
sono affidate per tre mesi
“in attesa di meglio efinire
le successive molalità di affidamento”, conclude la delibera comunale di affido
dell’incarico.
x in breve
Il Margot convoca l’assemblea
CARMAGNOLA - Il Circolo Arci Margot di via Donizetti chiama i soci a raccolta. Domenica 15 febbraio dalle
14,30 Si terrà l’ assemblea generale dei soci, con il seguente ordine del giorno: Resoconto dei progetti e delle iniziative effettuati nell’anno 2014; approvazione del bilancio
2014; elezione nuovo consiglio direttivo; approvazione
nuovo statuto.
Chi intendesse candidarsi per i nuovi direttivi deve comunicarlo via mail entro e non oltre venerdì 11 febbraio.
Sagra e Ortolora alla Totem
CARMAGNOLA - Sarà la Totem srl a provvedere ad “Allestimento, gestione e ricerca espositori della mostra/mercato Ortoflora & Natura e della rassegna commerciale
della Sagra del Peperone edizioni 2015-2016”. E’ stata
questa società infatti ad aggiudicarsi la gara per l’appalto
del servizio, superando come punteggio gli altri due candidati.
Software per Tari e Tasi
CARMAGNOLA - 4.758 euro, Iva inclusa. Tanto sono
costate al Comune le licenze dei programmi software messi a disposizione sul sito internet della Città di Carmagfnola dalla Maggioli spa per la compilazione di tasi e Tari
I programmi sono stati inseriti per consentire ai cittadini
nel periodo di pagamento delle imposte di calcolare in
breve tempo la cifra corretta da pagare.
Cultura, Turismo e Sport
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 36
Cultura, Turismo e Sport
Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c
IV
TORINO CRONACA
la Repubblica MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
SU INTERNET
Altre notizie di cronaca
sul sito torino.repubblica.it
La città della cultura
Dai mercatini in centro
incasso ridicolo
per il Comune
10 mila euro l’anno
I DATI
0,7 EURO
È di 0,7 euro
al metro quadrato
il canone che viene
chiesto ai titolari
dei banchetti da
parte del Comune
per l’utilizzo del
suolo pubblico
Sono cinque gli appuntamenti fissi nel mese
L’assessore Mangone: “Ridurremo il numero”
IL CASO
VERA SCHIAVAZZI
«S
TIAMO valutando il da farsi
per decidere se cancellare
l’ultima data in programma per il mercatino che accompagnava la pista del ghiaccio in piazza
Carlo Alberto, il 21 e 22 febbraio
prossimi». L’assessore al commercio del Comune, Domenico Mangone, non nasconde la sua irritazione
per quelle che sarebbero state vere
e proprie violazioni dell’intesa stabilita prima di Natale, quando la pista di pattinaggio gestita dal Coni
ha affidato a una società, Buongiorno Italia, il mercato ambulante nella zona. Tra queste, la vendita di alimenti sciolti.
“Chiamparino non dimentichi
gli uffici postali di montagna”
I
Enrico Borghi
è il presidente
dell’Uncem
Ci sono quelli agricoli
di Coldiretti e Cia e altri
dedicati invece ai libri
usati e all’antiquariato
Mentre il Comune cerca di risolvere il problema, un’occhiata ai numerosi ‘Mercatini tematici periodici’ autorizzati in zona centro serve a
far capire come gli introiti che Palazzo Civico riceve dagli ambulanti
siano davvero pochi, al di sotto, secondo una stima, dei 10 mila euro all’anno. Non tutti i mercati sono
uguali: ci sono grandi organizzazioni che, come la Coldiretti, gestiscono direttamente i propri stand e
‘collocano’ i coltivatori nelle diverse
piazze: la prima domenica del mese
in piazza Palazzo di Città, la secon-
360 EURO
È l’incasso
che entra nella
casse del Comune
per l’affitto
di un giorno
di 440 metri quadri
equivalente
a trenta stand
L PRESIDENTE del Piemonte s’impegni
nel «favorire una concertazione tra
la direzione di Poste e le
amministrazioni locali, in modo da
scongiurare la possibile chiusura degli
uffici postali nei Comuni più piccoli».
Lo chiede il presidente nazionale
dell’Uncem Enrico Borghi in una
lettera al governatore Sergio
Chiamparino. L’esponente
dell’Unione delle comunità montane
si riferisce al piano di Poste Italiane
che punta a cancellare 40 uffici in
Piemonte e a ridurre l’orario di
apertura di altri 134 sportelli. Così,
evidenzia Borghi, «genera difficoltà di
gestione e una diminuzione della
qualità del servizio».
da ai Giardini Cavour, la quarta in
piazza Bodoni e la quinta, nei mesi
che la prevedono, in piazza Solferino (dove in novembre c’è stato anche il mercatino francese). Sempre
Coldiretti installa alcuni stand ogni
venerdì pomeriggio ai giardini Lamarmora, lungo via Cernaia. La terza domenica del mese in piazza Bodoni c’è invece la Cia, un’altra e meno rilevante organizzazione di agricoltori, e nello stesso giorno in piazza Palazzo di Città si svolge un mercatino di Confartigianato. Un terza
associazione, l’Asci, vende i propri
DIECI
Dieci sono
i mercatini
“provvisori”
che
si tengono
nel centro
cittadino
per tutto l’anno
POLEMICA
È sempre più forte
la polemica contro
i mercatini
in centro. A destra
l’assessore Mangone
alimentari, fritta e verdura, davanti al Municipio il 4 sabato del mese:
di fatto, la piazza ospita tutti i
weekend una manifestazione, senza che per altro si siano levate particolari proteste, e, come sostiene
l’assessore, anche a seguito di un
decreto ministeriale del 2007 che
raccomandava di incoraggiare la
vendita diretta dei prodotti agricoli made in Italy anche in queste forme. Cibi a parte, la prima domenica
di ogni mese in piazza Carlo Felice
c’è la fiera del libro ritrovato: bouquiniste e vecchie foto e cartoline,
che in genere attirano molti curiosi,
mentre il secondo sabato del mese
l’associazione Extravagance tiene
il mercatino del vintage (quando la
pista di pattinaggio non v’è) in piazza Carlo Alberto, e nelle vie limitrofe quando invece si pattina. Da questo mercatino, che vende solo pezzi
d’epoca, modernariato, bijoux e vestiti, iniziano invece le “pene” della
zona di piazza Carignano. Oltre a loro, ora ci sono i discussi mercati del
ghiaccio e un mercato dell’artigianato affidato all’associazione E20
in via Cesare Battisti che, anche lui,
ha già creato proteste. La scadenza
di quest’ultimo commercio provvisorio è il prossimo 1° agosto ed è
possibile che non sia rinnovata. Nel
2014, il Comune aveva già scritto a
tutte le associazioni: non chiedete
date in più nel centro cittadino per
il 2015. “Sarà un anno denso di avvenimenti e non vogliamo esagerare”, spiega Mangone. Che invece
pensa, per Natale, a un mercatino
diverso da quello attuale di Borgo
Dora, con le bancarelle in legno sul
modello del Nord Europa.
CINQUE
Sono la Coldiretti,
la Cia,
Confartigianato,
il Libro ritrovato e
Extravanganza,
gli organizzatori
dei mercatini
in centro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’INTERVISTA/OLIVA, EX TITOLARE DELLA DELEGA NELLA GIUNTA BRESSO
“Tagli alla cultura, meno festival e niente soldi ai privati”
SARA STRIPPOLI
«N
ON credo siano ancora sostenibili
4 festival del cinema. E penso che
con le risorse attuali nell’arte
contemporanea non sia possibile sostenere pubblico e privato. E io scelgo il pubblico.
Penso che Rivoli debba essere rilanciato e
che i privati possano camminare con le loro gambe». Gianni Oliva è adesso direttore
scolastico, ex-responsabile della cultura
nella giunta Bresso. Uomo fortunato, partito con un budget di 140milioni di euro e
arrivato con 120. Quattro volte di più di
quello che potrebbe avere a disposizione
Antonella Parigi.
Professor Oliva, lei che ha inventato
gli “Innamorati della cultura” appartiene alla categoria di chi sostiene che la cultura non si tocca?
«Io la penso così: chi dice che non si può
tagliare deve anche spiegarci dov’è possibile tagliare altrove. Altrimenti fa solo demagogia. In Piemonte c’è con una pletora
di piccole imprese culturali. E in parallelo ci
sono tante eccellenze in tutti i settori. Ma
in una situazione radicalmente mutata in
tutta Italia rispetto a 10 anni fa non possiamo essere la capitale di tutto, cinema,
arte contemporanea, libro».
Un aut-aut dunque. Rinunciamo alla
cultura diffusa o alle eccellenze?
Rassegna del 11 febbraio.pdf
“
Chi dice
che qui
REPUBBLICA
non si può
risparmiare
dica dove
farlo
se no è solo
demagogia
”
“
Torino
e il Piemonte
L’INTERVENTO
L’intervento sul
problema dei tagli
alla cultura
del Comune
dell’ex assessore
Ugo Perone
devono fare
delle scelte
non possiamo
più essere
la capitale
di tutto
”
«Non dev’essere un aut-aut. Bisogna
scegliere valutando alcuni indicatori: rapporto introiti-spese, pubblico, chance di
autosostenersi, possibilità di contattare i
privati. Si decide che vogliamo puntare ad
una sperimentazione di qualità? Bene. In
parallelo dobbiamo chiarire la durata della sperimentazione, altrimenti non è più
FORTUNATO
Oliva come
assessore alla
cultura della
giunta Bresso
aveva
un budget
di 140 milioni
pagina 37
tale, diventa assistenza. Se si parla invece
delle grandi eccellenze, è il caso di capire se
si può sostenere ancora tutto. Soprattutto
è indispensabile chiedere ai grandi enti di
migliorare le loro performance, facendo
salire la quota di autofinanziamento».
Lei sostiene che Rivoli debba essere
rilanciata. Come?
«Non sono un esperto di arte contemporanea. Le mostre si possono anche vendere. Siamo sicuri che con il patrimonio che
abbiamo non si possa organizzare una mostra sull’Arte Povera che in Europa è molto
apprezzata?»
Resta il fatto, come sostiene Perone,
che sviluppo non può andare di pari
passo con assenza di risorse. Dai 120
milioni che aveva lei ai 33 che potrebbe avere Parigi, cosa si può mantenere?
«Credo che possa essere mantenuto il 70
per cento delle attività attuali. Facendo le
scelte che dicevo. Non è più tempo degli
spettacoli di Ronconi, per intenderci. Condivido l’analisi di Perone. Però penso che il
sistema culturale torinese sia stato creato
da persone, come l’assessore Alfieri che
aveva molte risorse ma anche ottime idee
e anche da un sindaco come Chiamparino.
E un sindaco che ha fatto di Torino quello
che è adesso non credo possa diventare un
governatore che dimentica il valore della
cultura».
Nessuna autocritica? Non potevate
spendere meglio le risorse di un tempo?
«Nessuno immaginava ciò che sarebbe
successo. Né gli operatori culturali, né i
giornalisti, neppure gli economisti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cultura, Turismo e Sport
12
34
LASTAMPA
REDAZIONE PIAZZA LIBERTÀ 15
ALESSANDRIA 15121
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FAX 0171 488249
L’arrivo dei Tir ad Alessandria
L’alta pressione
sulla regione
alpina garantisce
tempo stabile
fino a domani
ma aumenta la
tendenza a
formazione di
nebbie in
pianura.
Probabile
peggioramento
nel weekend.
-1˚ 8˚
Oggi
Soleggiato con
cielo in gran
parte sereno
salvo possibile
formazione di
banchi di nebbia
sulle pianure tra
la notte e il
primo mattino e
dopo il
tramonto.
-1˚ 6˚
Domani
Banchi di nebbia
sulle pianure, più
estesi tra la
notte e il primo
mattino e in
serata, anche in
sollevamento
con formazione
di strati di nubi
basse.
2˚ 6˚
Venerdì
Nuvoloso o
nebbioso con
possibile
pioviggine sulle
pianure tra
pomeriggio e
sera. Peggiora
nel fine
settimana con
piogge e deboli
nevicate in
montagna.
Sulla Colla di Valenza
Strada bloccata
dai Tir dell’Ilva
In vendita villa
di Napoleone
Dodici milioni. È il credito che
gli autotrasportatori novesi
vantano nei confronti dell’Ilva. Così ieri è scattata la protesta: un corteo di Tir ha raggiunto Alessandria a passo
d’uomo. E oggi a Novi arriva il
Gabibbo.
È in vendita per 4,9 milioni di
euro la villa La Voglina, sulla
sommità della Colla, fra Valenza e Alessandria. Progettata
da Filippo Juvarra, vi abitò Napoleone alla vigilia della fondamentale battaglia di Marengo.
Fortunato e Putzu A PAGINA 37
La storica villa La Voglina
Rodolfo Castellaro A PAGINA 42
ALESSANDRIA
Che
tempo
fa
Situazione
«In credito di 12 milioni»
E PROVINCIA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
In Regione
INDIVIDUATI DAGLI AGENTI DELLA POLFER E DELLE VOLANTI
Graffitari sorpresi
a imbrattare un treno
Denunciati dalle Fs
Due alessandrini accerchiati e poi bloccati
Sono finiti nei guai anche per “deturpamento”
SILVANA MOSSANO
ALESSANDRIA
Spiegamento di forze dell’ordine allo scalo ferroviario di
Alessandria: alla fine, i due
writers - artisti secondo alcuni, deturpatori secondo la
filosofia opposta - sono stati
braccati e individuati.
E, in base alla cultura prevalente, hanno finito per essere denunciati per deturpamento e imbrattamento, anche perché - e non è un dettaglio da poco - manco si erano
premurati di chiedere ai legittimi proprietari, in questo
caso le Ferrovie, se disegni e
scritte, ghirigori e colori,
erano graditi. L’iniziativa autonoma, senza il placet del
committente, non è piaciuta
e, anzi, è stata punita, appunto con la denuncia.
Spiegamento di forze
I due alessandrini erano stati
notati, l’altro giorno, poco
prima delle 14, mentre, con
gli zaini in spalla, scavalcavano la recinzione dello scalo
ferroviario, dopo aver parcheggiato, poco distante, una
Kia di colore grigio.
È scattato l’allarme. Gli
agenti della Polfer e di diverse volanti si sono recati alla
In stazione
Le carrozze
ferroviarie
sono tra
gli spazi
preferiti
dai writers
stazione e lo scalo ferroviario è
stato accerchiato.
Tentativo di fuga
Dentro e fuori poliziotti in divisa e in borghese ben determinati a sorprendere gli writers
in flagranza. Una volta intercettati, i due sono stati raggiunti e bloccati. Consapevoli di essere stati scoperti, hanno cercato di fuggire e, per «alleggerirsi», hanno abbandonato due
zaini e una borsa di tela vicino
ai binari. Ma le tracce della loro
attività le avevano addosso; in
particolare, uno dei due, M.Z.,
già segnalato in passato per
danneggiamento, aveva nella
tasca del giubbotto un sacchetto di plastica contenente diciotto beccucci per bombolette
spray del tipo usato proprio dai
graffitari. Inoltre, su alcune
carrozze erano stati appena
eseguiti disegni tra cui campeggiava la scritta «Hzard» che
odorava di vernice fresca. Per
la legge, il fatto di aver deturpato mezzi destinati al trasporto
pubblico costituisce un’aggravante dei reati contestati.
Il presidente
Chiamparino,
il direttore
Calabresi
e l’assessore
Parigi
ieri hanno
illustrato
l’iniziativa
Dalle mostre al vino
I colori del Nord Ovest
dal 24 su “La Stampa”
In una terra in cui il cibo è anche cultura e il turismo un settore ancora forte far circolare
notizie, conoscenze e informazioni è necessario. Lo è soprattutto pensando a quel turismo di prossimità, a chi in
un’ora o poco più può
raggiungere una meta, che costituisce la
maggioranza di chi si
sposta nel Nord Ovest.
Il presidente Sergio
Chiamparino e l’assessore alla Cultura Antonella Parigi hanno aperto ieri mattina, in Regione, l’incontro dedicato
alla presentazione delle nuove
pagine del Nord Ovest che La
Stampa offre ai suoi lettori:
un «angolo necessario», che
avrà una vetrina anche sul
web, in cui il territorio viene
declinato attraverso le sue
montagne, l’economia, il lavoro, lo spettacolo.
Da martedì 24 febbraio, come ha annunciato il direttore
Mario Calabresi, accompagnato dal vice direttore Michele
Brambilla, a una platea di addetti ai lavori, La Stampa racconterà gli avvenimenti di una
macroregione che comprende
Piemonte, Val d’Aosta e Ponente Ligure. Il martedì sarà dedi-
cato all’economia regionale, con
i suoi punti di forza e le eccellenze; mercoledì a spettacoli e concerti, con le «prime» da non perdere; giovedì cibo e vino. Il venerdì si guarda alla montagna
con le proposte delle Terre Alte;
sabato l’invito alla scoperta delle grandi mostre. Domenica Università e lavoro, in una pagina
pensata per giovani e famiglie.
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Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 38
Cultura, Turismo e Sport
9A
LA STORIA DEGLI ESULI NEL POLO DEL ’900
Foibe, il giorno del ricordo
offuscato dalle polemiche
Nel nuovo Polo del Novecento
che il Comune e la Compagnia
di San Paolo stanno realizzando, troveranno posto anche le
memorie della comunità
istriana presente nel capoluogo piemontese. Lo ha annunciato il sindaco Piero Fassino
Che
tempo
fa
in occasione del Giorno della
Memoria, celebrato in Sala
Rossa anche con il presidente
della Regione. L’apertura del
sindaco non frena le polemiche.
Marrone di Fd’I accusa: «Tranne Fassino non c’erano esponenti del centrosinistra».
ANSA
La commemorazione di ieri
Gianluca Vignale (Forza Italia) attacca l’europarlamentare
del Pd, Daniele Viotti, per aver
«oltraggiato le foibe nel giorno
del ricordo facendo ironia sui
social network». Pronta la replica: «La mia difesa è per tutte
le minoranze e per gli oppressi
non solo per quelli che vengono
utilizzati come clava politica
contro gli avversari». A Volpiano un consigliere comunale è
arrivato ad affermare che le
Foibe sono «un’invenzione dei
[M. TR.]
fascisti».
TORINO
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
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Situazione
L’alta pressione
sulla regione
alpina garantisce
tempo stabile
fino a domani
con giornate
soleggiate salvo
nebbie e
temperature miti
in montagna.
Peggiora nel
weekend.
& PROVINCIA
Funzionari nei guai per la futura sede
DA MARTEDÌ 24
Il grattacielo costa troppo
la Regione va a processo
Due pagine
con gli eventi
del Nord Ovest
ROBERTA MARTINI
Nel mirino della Corte dei conti la parcella di Fuksas e l’affidamento dei lavori
0˚ 11˚
LUCIAN PRESO DOPO CHE I CAMPI ROM LO HANNO CACCIATO. GIÀ IN AFFIDO I QUATTRO FIGLI DELLA COPPIA
Oggi
Ben soleggiato
con cielo
generalmente
sereno salvo
possibile
formazione di
banchi di nebbia
sulle pianure tra
la notte e il
mattino e dopo
il tramonto.
-1˚ 10˚
*
Il caso Fuksas. Svolta nell’inchiesta sulla «sede unica» della Regione condotta
dalla Procura della Corte
dei Conti: la magistratura
ha depositato l’atto di citazione, anticamera del processo, nei confronti di alcuni funzionari amministrativi che hanno seguito
tutta la «pratica» del grattacielo. Nel mirino la parcella riconosciuta a Fuksas, il progettista, e l’affidamento dei lavori.
Mondo
Domani
A PAGINA 36
Soleggiato con
tendenza a lievi
velature tra
pomeriggio e
sera. Banchi di
nebbia sulle
pianure nel
primo mattino,
più estesi dalla
tarda serata.
PROSTITUZIONE
1˚ 8˚
Venerdì
Grigio per
nebbie o nubi
basse al mattino,
con residue
schiarite sulle
Alpi. Nubi in
ulteriore
aumento nel
pomeriggio e
passaggio a
cielo ovunque
coperto.
12 45 67 18
I marciapiedi
costano 300 euro
al giorno
REPORTERS
“L’ho uccisa perché mi tradiva”
Giuseppe Legato A PAGINA 39
13 arresti della Mobile
per mettere fine
a un giro d’affari
da tre milioni di euro
Massimiliano Peggio
A PAG. 38
La fiction che porta Torino in tv
BEPPE M INELLO
esempio può essere
«Un posto al sole» che
da vent’anni occupa,
scusate il gioco di parole, un
posto d’onore nella programmazione Rai. Punta ad un
analogo successo la fiction
che la Rai, con un primo investimento di 10 milioni e 12
puntate da 100 minuti l’una,
girerà negli studios Lumiq di
corso Lombardia. Raidue la
programmerà in prima serata
e sarà un poliziesco dal titolo
«Delitti in famiglia» con la
sceneggiatura di Sergio Corbucci e la regia di Gagliardi.
10
L’
Milioni
È l’investimento previsto
dalla Rai per le prime 12
puntate che daranno
lavoro a 600 persone
Le basi del futuro, per il complesso multimediale nato nell’area ex Fert, sono state poste
con una delibera presentata dal
sindaco Fassino e dagli assessori Passoni (Patrimonio) e Tede-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
sco (Partecipate) e approvata
ieri dalla giunta. La fiction che
la Rai intende girare a Torino
ha numeri importanti. Dell’investimento abbiamo già detto.
Ma anche l’occupazione se ne
gioverà perché sono circa 600,
tra artisti e tecnici, le assunzioni previste. Senza contare tutto
ciò che, in termini di servizi,
ruota attorno alle produzioni tv
e cinematografiche cresciute e
affinate da anni di attività coordinate dalla Film Commission,
oggi affidata all’imprenditore
Damilano. E anche la città avrà
modo di vivere la fiction visto
che sono previsti 300 set tra
esterni ed interni.
n una terra in cui il cibo è
anche cultura e il turismo
un settore ancora forte, far
circolare notizie, conoscenze
e informazioni è necessario.
Lo è soprattutto pensando a
quel turismo di prossimità, a
chi in un’ora o poco più può
raggiungere una meta, che
costituisce la maggioranza di
chi si sposta nel Nord Ovest.
Il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore alla Cultura Antonella Parigi hanno
aperto ieri mattina, in Regione, l’incontro dedicato alla
presentazione delle nuove
pagine del Nord Ovest che La
Stampa offre ai suoi lettori:
un «angolo necessario», che
avrà una vetrina anche sul
web, in cui il territorio viene
declinato attraverso le sue
montagne, l’economia, il lavoro, lo spettacolo.
Da martedì 24 febbraio, come ha annunciato il direttore
Mario Calabresi, accompagnato dal vice direttore Michele Brambilla, a una platea
di addetti ai lavori, La Stampa
racconterà gli avvenimenti di
una macroregione che comprende Piemonte, Val d’Aosta
e Ponente Ligure. Il martedì
sarà dedicato all’economia regionale, con i suoi punti di forza e le eccellenze; mercoledì a
spettacoli e concerti, con le
«prime» da non perdere; giovedì a cibo e vino. Il venerdì si
guarda alla montagna con le
proposte delle Terre Alte; sabato l’invito alla scoperta delle
grandi mostre e libri. Domenica Università e lavoro, in una
pagina per giovani e famiglie.
I
Cosa manca alla città internazionale
ELENA LISA
e il punto è l’«internazionalizzazione», un termine complicato che definisce il talento e gli sforzi di
una città nell’attrarre interessi dall’estero, allora Torino è
in mezzo al guado.
Da una parte le ricchezze
culturali ed imprenditoriali
da esportazione. Dall’altra le
strategie, meglio se di rete,
per proporsi al mondo. Ecco,
qui sembrano mancare nonostante i tanti documenti programmatici investano le istituzioni: dall’Università al Politecnico, dalla Regione, al Co-
S
pagina 39
5,1%
Export
Torino è la seconda
provincia in Italia
dopo Milano
per esportazioni
mune ad Unioncamere. Torino
eccelle in possibilità e volontà
ma arranca in concretezza.
Il prossimo 21 marzo verrà
presentato il terzo Piano Strategico «Torino Metropoli 2025»
che, proprio nell’internazionalizzazione, ha la sua più potente
leva di sviluppo. È in previsione
di questo appuntamento che
l’Irs, l’istituto per la ricerca sociale, ha presentato ieri in collaborazione con l’Università il
rapporto «Internazionalizzazione dell’area metropolitana di
Torino». La fotografia che mostra - di quel che già c’è - ha luci
e ombre.
La nostra è la seconda provincia esportatrice italiana con
il 5,1%. Milano è la prima: 9,6. Il
settore manifatturiero rappresenta il 98,8% del totale dell’export torinese.
CONTINUA A PAGINA 40
Cultura, Turismo e Sport
Val Pellice
16
Mercoledì 11 febbraio 2015
Anno 110 - Numero 6
© RIPRODUZIONE RISERVATA DI ARTICOLI E FOTO
Nell’ultimo tratto di via Arnaud (piazza Gianavello)
Torre Pellice
In Regione la delibera del Consiglio (Villar Pellice concorda)
Torre pensa di ampliare l’area pedonale
Ferruccio
Pasquet,
uomo di sport
Parco, Bobbio conferma: «No secco»
TORRE PELLICE - Era un
grande uomo di sport, oltre che conduttore di una
storica segheria, Ferruccio
Pasquet, spentosi all’età di
80 anni. La notizia, diffusa
a funerali avvenuti, ha colpito i tanti che ne hanno
apprezzato le doti umane e
agonistiche.
«Aveva iniziato la carriera di calciatore sotto la
guida di Cece Charbonnier
ed era diventato uno stopper di classe - lo ricordano
alla Polisportiva Val Pellice,
di cui era socio onorario -.
Amava vantarsi di non aver
mai fallito un rigore perché,
sosteneva, calciando con
forza il portiere non poteva
fare nulla».
La cosa che più amava
ricordare? «I complimenti
dell’indimenticato campione
juventino John Charles, in
occasione di un’amichevole
al Comunale di Torino tra
Juventus e Val Pellice. Un intervento di Ferruccio aveva
spedito l’avversario in fondo
alla propria porta. Charles,
rialzandosi, gli strinse la
mano e gli disse: “Bravo,
sei duro ma correttissimo,
un rivale da rispettare”».
In campo bocciofilo era
un ottimo colpitore, soprannominato “el mancin”: «Poi
la malattia del padre (Guido,
ndr) e il passare inesorabile
degli anni non gli permisero
più di praticare sport, ma si
dilettava ancora a vederlo,
specie il tennis e il calcio inglese, che riteneva il migliore per le energie profuse».
VAL PELLICE - L’Amministrazione di Bobbio Pellice ha ribadito il
suo “no” al disegno di legge regionale per l’estensione del Parco del
Po su buona parte del suo territorio. Giovedì 5 è stata consegnata
in Regione la delibera assunta dal
Consiglio martedì 3 quasi all’unanimità (astenuto il consigliere Dario
Ayassot perché appena insediatosi). L’ha votata anche il capogruppo di minoranza Mario Boschi,
inizialmente favorevole al Parco:
«Approfondendo il problema, chiarendoci le idee, ci siamo convinti
della necessità di dire no».
Le ragioni? «La salvaguardia della sovranità del Comune sul proprio
territorio», si legge in delibera. «Ulteriori vincoli (…) rischierebbero
di creare nuove difficoltà alle attività agricola e pastorale», visto
che la zona prevista a Parco «è
quella dove sono collocati gli alpeggi e dove da secoli viene esercitata un’attività pastorale di pregio.
L’attività agricola, poi, migliorata
in questi ultimi anni, ha garantito
finora la conservazione del territorio, mentre gli aggravi di ulteriori
vincoli burocratici rischierebbero di
indurre al disinvestimento e, forse,
all’abbandono dell’attività stessa».
In merito alla gestione del Parco,
Bobbio - legato alla Val Pellice e al
Pinerolese - rischierebbe di trovarsi in posizione marginale rispetto
ai Comuni della Valle Po, del Cuneese e addirittura della Pianura, con
i quali non vi sarebbe null’altro di
condiviso.
Particolarmente duro l’intervento del consigliere ed ex sindaco
Giuseppe Berton: «Ho ancora la
pelle che mi brucia per l’Oasi del
Barant. I nostri antenati, in tempi
neanche tanto lontani, fecero strin-
Ipotesi in Commissione, negozianti possibilisti
TORRE PELLICE - Da
g i u g n o To r re P e l l i c e
potrebbe avere un’area
pedonale in più e recuperare una zona storicamente un po’ “ai margini”
seppur si trovi in pieno
centro. Si tratta della
porzione finale di via Arnaud, davanti a piazza
Gianavello.
L’Amministrazione comunale sta valutando la
fattibilità del progetto:
«Ne avevamo parlato in
campagna elettorale, ma
adesso vor remmo passare alla fase operativa.
Ne abbiamo discusso in
Commissione urbanistica
e, una volta avuto il via
libera dall’Ufficio tecnico
e dai Vigili, ci piacerebbe
realizzare l’idea già dalla
tarda primavera» spiega
Samuel Bella, consigliere
comunale e presidente
della Commissione urbanistica.
L’idea potrebbe incontrare il favore di alcuni commercianti, che
apprezzerebbero però
un inter vento più ampio: «Non sono contrario
alla pedonalizzazione,
purché si effettui anche
un ragionamento sulla
viabilità di quest’area»
riflette Renzo Bellion
dell’”Angolo dei sapori”
di piazza Gianavello, che
continua: «Via Garibaldi
è da sempre a doppio senso di marcia nonostante
la pessima visibilità in
uscita su corso Gramsci.
TORRE PELLICE - Il tratto di via Arnaud, davanti a
piazza Gianavello, interessato dall’ipotesi di estensione
della zona pedonale. Qui non ci sono auto: è giorno
di fiera.
(Foto Allaix)
Se la pedonalizzazione si
trasformasse nello stimolo per inserire un senso
unico in ingresso in via
Garibaldi e uno in uscita
in via Pietro Valdo, credo
che questa zona risulte-
rebbe molto valorizzata,
mentre finora è stata sempre un po’ dimenticata».
Sulla trascuratezza
di questa parte di Torre
Pellice concorda Marco
Perassi, del “Vincaffè
«VIA ROMA CHIUSA
PER OSPITARE EVENTI»
TORRE PELLICE - Un’altra area che sta chiedendo
una pedonalizzazione temporanea, legata magari ad
alcuni eventi nei week-end estivi, è quella di via Roma,
il breve tratto che dalla Provinciale consente l’ingresso
a piazza Libertà: «Abbiamo ricevuto una richiesta da
parte di alcuni cittadini e titolari di attività commerciali
- conferma il sindaco Cogno -. Siamo possibilisti, purché
si tratti di iniziative una tantum con una progettualità
alle spalle. Per esempio, concederemo la pedonalizzazione della via per un paio di serate durante “Una
Torre di libri”».
L’assessore in visita a Bobbio
La Regione interviene
per la 40ª Tre rifugi
I sindaci della Val Pellice incontrano a Bobbio l’assessore regionale Ferraris.
BOBBIO PELLICE - Mancano ancora cinque mesi alla
“Tre rifugi Val Pellice”, la classica di trail che si svolge
ogni anno, a fine luglio, sulle montagne dell’alta valle,
ma l’apparato organizzativo è già al lavoro per far sì
che l’edizione 2015, che festeggerà i 40 anni, riesca
nel migliore dei modi. «Abbiamo contattato l’assessore
regionale allo Sport Giovanni Maria Ferraris, che ha
incontrato i sindaci della vallata dando la sua disponibilità in termini di visibilità, comunicazione con i media
e montepremi» spiega Fredi Gallo, del Comitato organizzatore. Per dare ancor più risalto all’anniversario
della corsa il Cai Uget Val Pellice, in collaborazione con
il Comune di Bobbio, ha bandito un concorso di idee
per la progettazione del nuovo logo. Al vincitore sarà
corrisposto un premio di 500 euro. Info e regolamento:
www.3rifugivalpellice.it, 339 738.6532 (Fraschia), 335
589.1468 (Gallo).
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Sport”: «Siamo tra la
strada principale che
attraversa il paese e la
zona valdese, eppure a
volte non sembra di essere in centro. Affinché la
zona acquisti valore, ben
venga un’area pedonale
che si ponga come prosieguo della prima parte
di via Arnaud. Credo però
che l’ideale sarebbe una
zona mista: una porzione
della carreggiata, magari
quella vicino ai caseggiati, potrebbe essere resa
pedonale, mentre la metà
verso la piazza a senso
unico. In questo modo si
faciliterebbe la viabilità
all’interno della piazza
e magari si potrebbe anche recuperare qualche
parcheggio in via Pietro
Valdo, se questa venisse
a sua volta resa a senso
unico».
L’ipotesi al vaglio da
par te di Amministrazione e Uffici potrebbe
essere proprio questa:
«L’ideale sarebbe poter
dividere la car reggiata con delle fioriere, in
modo che i pedoni siano
al sicuro e che non sia
ostacolato il passaggio
dei mezzi della Croce
rossa e dei veicoli che
transitano sulla piazza afferma il sindaco Marco
Cogno -. Il vero problema
è di natura economica:
dobbiamo capire se abbiamo le risorse per l’arredo urbano».
Michela Perrone
“Insieme in Comune”: «Bisognava discuterne di più»
ghe della loro pelle per affrancarsi
dalle servitù gravanti sul loro territorio. Non mi sembra ora il caso di
consegnarlo in mano ad un’Amministrazione estranea».
Sul tema è intervenuto anche
l’altro ex sindaco Aldo Charbonnier: «Un Parco si fa per tutelare
qualcosa e qui da tutelare è l’attività
agricola». Tra gli allevatori, poi, si
teme che un Parco possa favorire
il diffondersi del lupo: un problema
su cui sarà convocata una riunione
apposita.
Assoluta contrarietà è stata
espressa dal presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori Roberto Barbero:
«Ospiteremo un incontro, mercoledì
18, nella nostra sede di Torino, tra
gli agricoltori e i rappresentanti di
diverse forze politiche presenti in
Consiglio regionale, per spiegare
loro le ragioni della nostra opposizione».
Il “no” è sostenuto anche dalla
confinante (con Bobbio e Crissolo)
Villar Pellice: «Ci siamo confrontati
con gli allevatori, che per noi sono
una risorsa importante - afferma
il sindaco Lilia Garnier -. Il Parco
imporrebbe una serie di vincoli per
gli alpeggi e il transito di bestiame
che scoraggerebbe molti a continuare l’attività. I sindaci dei Comuni cuneesi già inseriti nel Parco ci
hanno confermato che, una volta
deciso per il sì, sarà l’ente Parco
a occuparsi di tutto, dalla gestione
degli eventuali finanziamenti europei agli interventi idrogeologici. Di
cui, tra l’altro, il sindaco continua a
essere responsabile senza però avere voce in capitolo per il territorio
soggetto a Parco».
Garnier sottolinea la mancanza
di condivisione e di informazione
da parte della Regione: «Abbiamo
saputo del progetto da “L’Eco del
Chisone”».
Di mancanza di condivisione,
ma riguardo il “no” espresso da
Bobbio, parla invece il gruppo di
associazioni “Insieme in Comune”.
Tullio Parise (Associazione genitori), Davide Claudio Gay (Legambiente Valpellice), Wilma e Antonio
Della Pria (Auser), Giorgio Gamba
(Uisp), Stefano Bosio (Bottega del
possibile), Roberta Peyrot (Gruppo donne e Un mondo di donne)
e Marco Baltieri (Ataai) esprimono rammarico non tanto «per la
decisione, sicuramente motivata,
ma per le modalità con cui è stata
adottata. “Insieme in Comune” sta
cercando da tempo di sensibilizzare
le Amministrazioni a una maggiore
disponibilità al confronto e a lasciare da parte l’illusione campanilistica di poter risolvere tutto in
base alla piccola scala del proprio
villaggio, invece di affrontare i diversi problemi secondo le loro reali
dimensioni. L’adesione al “Parco
del Monviso” poteva essere un’occasione di sviluppo molto interessante
per tutta la valle e, proprio in quanto tale, crediamo andasse discussa
in un tavolo meno frettoloso e più
partecipato».
Le associazioni, inoltre, si chiedono a cosa serva l’Unione dei Comuni, «se non si discute di opportunità sovracomunali». Sarebbe necessario «un organismo funzionale
ed operativo unico per tutta la valle
che, pur tenendo adeguatamente
conto delle voci delle singole realtà, possa realizzare ed applicare
un’attenta ed equa pianificazione
del territorio».
Bartolomeo Falco
Daniele Arghittu
Dopo il rogo
Luserna S.G., la proposta dell’assessore Depetris a negozianti e aziende
Casa distrutta,
la solidarietà
Lo specifico servizio costa al Comune 119.000 euro l’anno: «Meglio utilizzare l’ecoisola» di Angrogna
«Tares scontata se rinunciate ai cassonetti privati»
LUSERNA S.G. - L’assessore Piergiorgio Depetris ha convocato aziende e
negozianti del paese e ha fatto loro una
proposta originale e interessante: «Rinunciate ai cassonetti privati. Il servizio
dedicato costa all’Amministrazione comunale 119.000 euro l’anno. L’obiettivo
è rimettere “in gioco” questo denaro, per
abbattere la Tares sulle utenze non domestiche». Non si tratterebbe di un’imposizione, ma di una scelta: «Chi desiderasse
continuare a godere di questo servizio
potrebbe farlo, ma se ne accollerebbe
l’onere per intero».
Siamo nel campo delle ipotesi: la materia è stata oggetto di un incontro preparatorio, cui ne seguiranno altri. Ma la
proposta di Depetris ha già suscitato un
certo interesse. Alcuni titolari di utenze
non domestiche lamentano di pagare,
per la Tares (Tributo comunale sui rifiuti
e sui servizi), cifre a tre zeri: in un caso,
addirittura, 7.500 euro l’anno. Per risparmiare, molti si sono detti disponibili a
valutare la rinuncia e a smaltire i rifiuti
prodotti, adeguatamente ripartiti, presso l’ecoisola. Sarebbe la condicio sine
qua non per ottenere, in futuro, lo sconto
sulla Tares: utilizzando l’apposito badge
assegnato alle utenze non domestiche,
si potrebbero “censire” i conferimenti e
stabilire la quantità e la qualità di rifiuto
consegnato da ogni singolo negoziante
o imprenditore lusernese.
L’assessore si è sobbarcato, negli scorsi
mesi, un lavoro certosino di analisi del
costo del servizio rifiuti (che Luserna S.G.,
come gli altri Comuni del Pinerolese, affida
all’Acea). «Il conferimento, la raccolta, il
trattamento e l’eventuale recupero dei materiali di scarto è un onere, per il Comune di
Luserna S.G., pari a un milione di euro l’anno». Per il sociale - ha chiosato il sindaco
Duilio Canale, come metro di paragone - si
spende circa un quarto della cifra.
Gli ecopunti del paese, quelli utilizzati
da tutti cittadini, sono 59: ad essi, però,
vanno aggiunti i cassonetti privati di cui
molti esercizi commerciali dispongono.
Ed è proprio su questi - secondo Depetris
- che è possibile operare il risparmio.
«Altrimenti andiamo avanti con la situazione attuale. Ma quantomeno mi dovete
riconoscere che il tentativo per abbattere la
Tares l’ho fatto», ha sottolineato Depetris.
Il discorso riguarda le “utenze non domestiche” e l’eventuale sconto applicato
in futuro non aumenterebbe i costi per le
“utenze domestiche” (gli oneri sono ripartiti alla fonte). L’assessore ha evidenziato
- e questo vale per tutti - l’importanza di
utilizzare i cassonetti in modo appropriato
e di ridurre in ogni modo il volume dei
rifiuti conferiti, in modo da evitare che i
contenitori si riempiano troppo spesso
(ogni passaggio del mezzo Acea ha un
costo).
Daniele Arghittu
pagina 40
ALTA VAL PELLICE, LA NEVE HA TOCCATO I DUE METRI
ALTA VAL PELLICE - L’abbondante nevicata di venerdì 6 ha completamente cambiato
il paesaggio in alta valle. Nella Conca del Prà, nel momento di massimo innevamento, si sono superati i 2 metri (tra l’altro, i gestori del rifugio Jervis, sconsigliano
di salire ancora per qualche giorno, essendo il pericolo valanghe piuttosto alto).
Oltre il metro e mezzo anche nelle borgate più alte di Bobbio, come i Cortili Danna
e Malpertus (nella foto un paesaggio che sa di Finlandia sulle rive del laghetto
Naïs). In località Isoardi ad Angrogna si sono toccati i due metri, così come nelle
frazioni più a monte di Rorà.
(Foto G. Falco)
ANGROGNA - Gara di
solidarietà per aiutare la
famiglia che, nell’incendio
scoppiato la notte di mercoledì 21 gennaio a Rocciamaneud, ha perso la casa: le
fiamme hanno gravemente
compromesso l’abitazione
dalla quale si sono sviluppate le fiamme, rendendola
invivibile.
I proprietari hanno trovato un’altra sistemazione. Per
cercare di aiutarli a rimettere in sesto la casa, però, il
paese si è impegnato in una
raccolta fondi. «Il Comune
sta raccogliendo le donazioni,
che possono essere effettuate direttamente in municipio,
nel negozio di alimentari di
Angrogna o presso quello del
Baussan» rende noto il sindaco Mario Malan. Inoltre, sabato 14 febbraio, alle 21, sarà
organizzato un concerto nel
tempio valdese di Angrogna
con partecipazione della corale valdese di Angrogna e
del Coro La Draia. L’ingresso
è libero, ma le eventuali offerte andranno alla famiglia
colpita dall’incendio.
mi.pe.
Cultura, Turismo e Sport
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 41
12 45 67 18
36 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
Svolta nell’inchiesta sulla sede unica
Grattacielo, Regione a processo
Nel mirino della Corte dei Conti la parcella di Fuksas e l’affidamento dei lavori
ALESSANDRO MONDO
«Troppi guai,
tornassi indietro
non farei più
quel concorso»
L’atto di citazione è stato depositato: a breve seguirà la notifica. Il destinatario è la Regione - meglio:
un certo numero di funzionari amministrativi -, che
la Procura della Corte dei Conti intende portare a
processo entro fine anno.
Mercedes
Bresso
Nel 2006,
dopo lo stop
del Comune di
Torino
alla variante
urbanistica
su Spina uno,
l’allora
presidente
della Regione
fu costretta
a cambiare
la zona
del palazzo
Roberto
Cota
All’inizio
del mandato
in Regione
presentò
un esposto
alla Corte
dei Conti
sui costi
di realizzazione
del progetto
della nuova
sede unica
sull’area
ex-Fiat Avio
L’inchiesta
Il perimetro dell’inchiesta, avviata da tempo, è il
grattacielo alle ultime battute in zona Lingotto, la
nuova «sede unica» dove si trasferiranno tutti gli
uffici della Regione (eccetto il Consiglio): oltre 2
mila dipendenti distribuiti su 41 piani fuori terra.
4
Le contestazioni
Due i profili contestati nella citazione. Il primo è
«la correttezza degli importi liquidati»,
cioè l’entità della parcella riconosciuta all’architetto Massimiliano
Fuksas: stando agli inquirenti,
che si sono avvalsi della consulenza dell’Ordine degli architetti di Milano, sforerebbe i tariffari di 4-5 milioni.
L’importo dell’opera,
Il secondo fronte riguarda
più 70-80 milioni tra
«la regolarità dell’affidamento
Iva, spese per la
sulla base del principio di concorviabilità e bonifiche
renza». Il primo contratto firmato
nel 2003 tra Fuksas, vincitore del
concorso iniziale, e la giunta guidata da
Enzo Ghigo era condizionato alla variante urbanistica su Spina uno, poi negata dal Comune di
Torino. La giunta Bresso, preso atto dello
stop di Palazzo civico, non bandì una
nuova gara ma si limitò a trasferire
il contratto sull’area ex-Fiat Avio,
l’attuale sede, considerando che
tutto sarebbe rimasto invariato:
invece le dimensioni dell’immobile raddoppiarono. Questa, in
È il numero di quanti
sintesi, l’obiezione sostenuta
lavoreranno nella
dalla magistratura contabile.
torre che ospiterà gli
milioni
Pentito?
«Sulla parcella non so cosa dire.
E’ passato
troppo tempo, ma ricordo che arrivò
il via libera
anche dall’Avvocatura regionale. Mi
pare fosse di
17 milioni: il 55 per cento è andato agli associati, dalla quota restante vanno scalate le spese
per i collaboratori, i modelli, ne
abbiamo preparati otto, e naturalmente le tasse».
2.000
dipendenti
uffici della Regione
È lo stesso immobile che spazia dalla
giunta Ghigo a quella attuale, passando
per le legislature guidate da Bresso e Cota,
progettato e in parte disconosciuto da Fuksas
per le varianti in corso d’opera al progetto originale. Da qui il contenzioso tra lo stesso Fuksas e
il committente pubblico, accompagnato dalle
polemiche politiche sulle spese e sull’utilità
dell’opera. Non ultimo: le attenzioni della Procura della Repubblica e della Procura della Corte
dei Conti, che indagano sulle maggiorazioni dei
costi, sulla regolarità degli atti e sul danno erariale per la Regione. Resta aperto anche il fronte
delle bonifiche. Un vero ginepraio, oggetto di
inchieste complementari, a proposito del quale
l’anno scorso la magistratura contabile espresse
un giudizio severo parlando sul nostro giornale
di «gestione disinvolta dei soldi pubblici». Da
allora le verifiche sono proseguite, ricorrendo a
consulenze e controlli incrociati ora culminati
nell’atto di citazione: l’anticamera del processo.
Massimiliano
Fuksas
«Se tornassi indietro non mi
presenterei più a quel concorso.
Invidio il mio amico Renzo Piano, che ha lavorato per un committente privato-pubblico come
il Sanpaolo: in quel caso tutto è
filato liscio, la prossima volta faremo cambio». Massimiliano
Fuksas è appena rientrato da
Canberra, in Australia, dove ha
vinto il concorso per realizzare il
Palazzo dei Congressi: un progetto da 700 milioni di dollari.
204
Cantiere travagliato
domande
a
Le pare poco?
«Più il progetto è grande, più
aumentano i costi: nel mondo
lo sanno tutti».
E in Italia?
«E’ il paese dei problemi, e
delle lungaggini: qui per un
concorso ballano cinque-sei
anni. Sa cosa sarebbe accaduto se nel 2006 avessero bandito una nuova gara? Probabilmente staremmo ancora parlando di quel grattacielo».
Neparlacomesenonfossesuo...
REPORTERS
Lavori in corso
La nuova sede unica della Regione Piemonte sarà pronta per la metà del 2015:
il trasferimento degli uffici è previsto entro la fine dell’anno
«Hanno cambiato la struttura:
da acciaio a cemento. E continuano a creare ostacoli per farci
avere la documentazione. Andremo avanti con le cause, finchè sarà necessario» [ALE.MON]
1
12344567 936 A3B26
Un lettore scrive:
2 «Una dozzina di anni fa, il-
lusi dalle promesse di riqualificazione della zona, ci siamo trasferiti nel quartiere Aurora, davanti alla circoscrizione 7. Ci siamoprestoresicontocheilrelitto
dell’ex stabilimento Grandi MotoridiviaCarmagnola,erausato
come abitazione da decine di
clandestini e stanza del buco da
tossicodipendenti. Poco tempo
dopo è stato aperto al pubblico il
giardinettoexGft,chesièsubito
riempitodisbandatieubriaconi.
Successivamente sono arrivati
gli spacciatori, che hanno preso
possesso del lato su c.so Giulio
Cesare. Infine, da due anni una
colonia di nomadi, si è stabilita
su corso Vercelli con i loro camper. Di tutte queste situazioni le
autorità e le forze dell’ordine sonosemprestatealcorrente,senza mai riuscire ad effettuare interventi risolutivi. Ciliegina sulla
torta, il 27 gennaio la giunta comunale,nonostanteilparere(dicono) contrario delle Circoscri-
1
123 56789AB8B C68D87 E FAB979D 6 B99D 1B67 B7 D33B B8 3B D
B F78B9D 1D 788A7D A DFA 876 73A 6AB8A978A 9D8ABA
1
zioni 6 e 7, ha deliberato di spostareilcosiddetto“mercatodellibero
scambio”, dall’area scalo Vanchigliaall’exstabilimentoGrandiMotori. E’ l’ennesima conferma che
invecedicercaredirisolvereiproblemi del quartiere Aurora, il governo di Torino dimostra di considerarlo come un ghetto dove scaricare le criticità e le situazioni di
degrado che non è in grado di risolvere né vuole collocare altrove.
GIANNI COLUCCI
L’assessore ai servizi civici di
Torino scrive:
2 «Rispondo al signor Giuliano Bosco. Lo scorso anno 3033
Rassegna del 11 febbraio.pdf
coppie hanno preso parte alle celebrazioni per le nozze d’argento
per quelle d’oro nel corso di 81 incontri. Per queste cerimonie (29
nozze d’argento e 52 nozze d’oro)
l’amministrazione ha speso in totale 12.850 euro per le foto ricordo e 6.450 euro per i diritti Siae.
Mentre, sempre nel 2014, così come si deduce dal bilancio della
Città, lo stesso assessorato ha
speso per la manutenzione ordinaria degli impianti sportivi
813.567 euro e per quella straordinaria 1 milione e 500 mila euro.
Per quest’anno (2015) la previsione di spesa, sia per le cerimonie
delle nozze d’oro e d’argento, che
per la manutenzione degli impianti non si discosterà da quella
del 2014. Dalle cifre che le forniamo, potrà facilmente notare l’esigua spesa investita per le nozze
d’oro e d’argento, rispetto alle risorse che investiamo per manutenere gli impianti sportivi della
Città».
STEFANO GALLO
Una lettrice scrive:
2 «Mia figlia frequenta il terzo
anno di scienze politiche all’università di Torino. L’anno scorso
ha fatto domanda per partecipare ad uno scambio Erasmus ed
essendo a posto con gli esami ed
pagina 34
avendo una buona media ha ottenuto la borsa di studio per partecipare ad un progetto di 10 mesi
all’università di Umea in Svezia.
«Le borse di studio previste
dal progetto coprono parte delle
spese di alloggio che i ragazzi
che partecipano a questi progetti sostengono mentre tutte le
altre spese rimangono a carico
delle famiglie. Il bando di partecipazione prevedeva che l’80%
del finanziamento agli studenti
venisse versato a fine 2014 e il
restante al loro rientro in Italia
al termine del progetto.
«Ora siamo a febbraio 2015 e a
nessuno degli studenti dell’Uni-
versità di Torino è stata pagata la
prima rata con un ritardo quindi
di 3 mesi, 3 mesi nei quali le famiglie hanno dovuto comunque anticipare somme considerevoli. Invece gli studenti partecipanti al
progettoErasmusmaprovenienti da altre università italiane e anche dal Politecnico di Torino hanno regolarmente ricevuto la prima rata. L’università, sollecitata
dai ragazzi, ha risposto: “Il nostro
Ateneo è ancora in attesa dei fondi da parte dell’Agenzia Nazionale Erasmus+, a seguito della quale saranno erogati all’Istituto i finanziamenti comunitari per l’a.a.
2014/2015 per erogare le borse di
mobilità agli studenti..”
«Com’è possibile che solo
l’Università di Torino non abbia
ancora ricevuto i soldi?».
VERA REGALDI
[email protected]
via Lugaro 15, 10126 Torino
Forum lettere su
www.lastampa.it/specchio
www.facebook.com/specchiodeitempi
Edilizia Urbanistica
Verbania
11 febbraio 2015
Scuola
Memoria Proseguirà per altri cinque anni la collaborazione tra l’associazione verbanese e la Regione
Iscrizioni on line
ultimi giorni
Casa della Resistenza, rinnovata convenzione
VERBANIA - E’ il 15 febbraio
l’ultimo giorno utile per le famiglie verbanesi per l’iscrizione (esclusivamente con procedura on line) dei figli alle prime classi della scuola primaria
e secondaria di primo e secondo grado. Per la scuola dell’infanzia, invece, l’iscrizione deve essere effettuata presso l’istituto Comprensivo di riferimento con modalità ancora
cartacea. Altre informazioni
sul sito internet “www.comune.verbania.it”.
VERBANIA - L’ufficio di presidenza del consiglio regionale del
Piemonte, su proposta del vicepresidente Nino Boeti, delegato
al comitato Resistenza e Costituzione, ha rinnovato nei giorni
scorsi le 5 convenzioni (per 5 anni) con gli enti preposti alla tutela della memoria della Resistenza sul territorio piemontese tra
cui anche la Casa della Resistenza di Fondotoce. «Il Parco della
memoria e della pace (foto), del
quale fa parte la Casa della Resistenza di Fondotoce - ha sotto-
lineato Nino Boeti - rappresenta
uno dei luoghi della memoria più
cari alla nostra comunità e più si-
gnificativi della Lotta di Liberazione d’Italia e sorge all’interno
di un Parco adiacente al luogo
dove, il 20 giugno 1944, vennero fucilati dai nazifascisti 43 partigiani. Il consiglio regionale, nel
corso degli anni ha sempre provveduto a stipulare protocolli d’intesa con l’associazione Casa della Resistenza che, muovendo dalla conservazione e valorizzazione
di un luogo considerato importante per la Resistenza e la lotta di Liberazione in Piemonte, ha
istituito strutture museali didattiche, punto di riferimento per attività culturali, formative e di ricerca storica sul territorio».
Problema Per il sottosegretario Bobba «l’accordo sul rientro di capitali non deve andare a discapito dei lavoratori»
«Serve uno Statuto dei frontalieri»
Comune, Regione
Provincia e governo
a palazzo Flaim
VERBANIA - Il frontalierato è
un argomento scottante, all’ordine del giorno per la realtà politica del nostro territorio e ora
come ora, soprattutto dopo il
referendum popolare svizzero
del 9 febbraio dello scorso anno in cui è stata approvata un’iniziativa contro “l’immigrazione di massa”, di grande attualità. Sabato 7 febbraio un incontro pubblico voluto dal Gruppo
deputati del Partito democratico
a palazzo Flaim di Intra ha ufficialmente sancito la priorità che
deve essere data al “problema”
alla presenza di figure note del
mondo politico locale e nazionale. «Su nostra proposta in parlamento le due questioni, quella
fiscale per l’accordo sul rientro
dei capitali e quella politica per
l’accordo tra i nostri due Stati,
rimangono separate - ha dichiarato Enrico Borghi, capogruppo Pd VIII Commissione - le
Comune, Provincia e Regione insieme ai deputati Pd discutono di frontalierato a palazzo Flaim
nostre economie di confine devono dunque dialogare ed è ancora un capitolo da scrivere».
Tutti d’accordo sul fatto che sarebbe un errore rispondere con
atti xenofobi a quello che sta
succedendo in Svizzera, come l’esempio eclatante del sindaco di Claro Roberto Keller
che con fierezza si vanta del logo “Noi impieghiamo personale residente”.
Ma è arrivato il momento di fare chiarezza sui principali aspetti che tormentano i frontalieri,
in particolare sapere con estrema certezza come cambierà la
tassazione sul reddito secondo i
dettami del governo italiano impegnato sul fronte del rientro dei
capitali dall’estero. «Al momen-
to c’è una campagna denigratoria da parte dei vicini svizzeri
che non si era mai vista prima
- ha spiegato Antonio Locatelli, presidente associazione Frontalieri Vco - per questo chiedo
al governo italiano di dare una
svolta definitiva con un accordo equo e non un accanimento
fiscale nei confronti dei frontalieri». Lo stesso Locatelli ha poi
preso atto con rammarico del
fatto che all’incontro erano presenti ben pochi lavoratori frontalieri, «considerando che solo
nel Comune di Verbania sono
più di mille per un totale di seimila e duecento in tutta la provincia del Vco». «Non dimentichiamo che i frontalieri costituiscono il principale indotto del-
la nostra zona - ha commentato
il neo presidente della Provincia
Stefano Costa - il Vco deve essere un punto d’incontro attraverso dei tavoli tecnici che possano dare risposte chiare ai lavoratori».
Questo è ciò che si augurano
i diretti interessati, ma intanto
rimane un alone di mistero su
quello che sarà il prossimo trattamento fiscale e sulle ricadute
pratiche.
«Questo è un obiettivo che la
Regione raccoglie perché tutti i livelli si devono muovere
insieme - ha detto il vicepresidente Aldo Reschigna - e questo vale anche per la messa in
sicurezza della strada statale di
confine». La viabilità è infatti
un altro “dente scoperto” della
questione globale riguardante il
frontalierato come dimostra l’ultimo grave incidente di percorso, la recente frana tra Cannero e Cannobio, che ha costretto i lavoratori a percorrere lunghe strade alternative per arrivare sul posto di lavoro svizzero.
Così come gli affezionati clienti
svizzeri sono stati costretti a rimandare i loro frequenti acquisti a Verbania per quasi due mesi, periodo natalizio compreso,
con particolare disappunto da
parte dei commercianti locali.
«Gli accordi bilaterali non dovranno andare a discapito dei
frontalieri - ha concluso Luigi
Bobba, sottosegretario Lavoro
e Politiche sociali - ci vuole uno
Statuto dei lavoratori frontalieri
che li tuteli e l’accordo sul rientro dei capitali in Italia non deve portare al sacrificio di questi
ultimi». Lavori in corso in cui
serve un chiaro dialogo con la
parte svizzera e con i lavoratori
«che sono una parte importante
dell’economia nazionale» come
ha ribadito anche la deputata Pd
Chiara Braga.
11
Bus diretto
da Verbania
a Locarno
VERBANIA - Si è svolto lunedì mattina a Cannobio l’incontro per il progetto di un autobus diretto Verbania-Locarno sollecitato,
con tanto di sondaggio on
line, dal gruppo Facebook
“Utenti strada statale 34 del
Lago Maggiore”. All’incontro oltre al sindaco di Verbania Silvia Marchionini
era presente anche il primo cittadino di Brissago e
i responsabile delle società
partecipate che si occupano
di trasporti: Vco Trasporti,
rappresentata dal presidente Roberto Tomatis, e l’analoga svizzera Fart.
«Allo studio - spiega il sindaco Marchionini - c’è un
abbonamento mensile integrato Fart/Vco Trasporti per
2 corse la mattina e 2 la sera
da definire ancora nell’orario e ad un costo che potrebbe essere di circa 135 euro
al mese. Seguirà nelle prossime settimane - continua il
primo cittadino di Verbania
- una campagna di informazione e sondaggio dedicato a questo progetto a cura
di Vco Trasporti». Le parti in gioco si ritroveranno il
prossimo 2 marzo a Brissago per un incontro definitivo con la proposta di orario
per il nuovo bus diretto.
«Abbiamo avviato con i comuni svizzeri - chiude Marchionini - un interessante
collaborazione in tema di
mobilità alternativa all’auto
e in chiave turistica». Marchionini ha anche scritto al
collega di Luino perché si
faccia promotore di un incontro con la Navigazione
Laghi Maggiore «condividendo la stessa situazione
e la necessità di costruire
risposte per gli oltre mille
frontalieri».
Patrizia Salari
Federica Fili
Polemica Immovilli (Forza Italia) preoccupato dopo le dichiarazioni di Reschigna della scorsa settimana
«Pagheremo noi il conto salato del Giro»
“Gran Paciada” in Sassonia
VERBANIA - Grande successo domenica 8 febbraio a Intra dove
il Comitato Sassonia ha organizzato la tradizionale “Gran Paciada” con la distribuzione di trippa, salamino e lenticchie. Numerose
le persone che erano in coda per gustare queste prelibatezze, nonostante il terribile vento che però non ha fermato l’entusiasmo degli
organizzatori (foto, galleria su ecorisveglio.it). Sul prossimo numero di “Eco Risveglio” tutte le immagini del Carnevale verbanese.
VERBANIA - La 18esima tappa del Giro
d’Italia a Verbania, o meglio il suo finanziamento, quanto insomma costerà al Comune, continua a far parlare. Dopo l’articolo di “Eco Risveglio” della scorsa settimana prende la parola il consigliere di
Forza Italia Michael Immovilli: «La tappa non è finanziata dalla Regione. Lo abbiamo appreso dal vice presidente e assessore al Bilancio regionale Aldo Reschigna che ha dichiarato di non sapere
nulla sull’intenzione dell’amministrazione Chiamparino di finanziare la tappa del
Vco. Il sindaco di Verbania Marchionini
nel passato autunno in consiglio comunale
aveva rassicurato tutti sull’arrivo dei sol-
di da Torino, affermando che il
50% delle spese
era a carico della
Regione. L’amministrazione di
Verbania in commissione bilancio
ha inserito i fonMichael Immovilli
di per la tappa del
Giro d’Italia; 130
mila euro apportando una variante al bilancio comunale. In municipio ho chiesto
se ci fosse traccia della lettera d’impegno
della Regione per finanziare l’evento Giro d’Italia; la risposta dell’assessore al Bi-
lancio è stato un incerto “no”. A conti fatti
senza questa lettera e il documento di impegno del dirigente delle finanze di Torino, il costo dell’evento resta a carico del
Comune». Una situazione che preoccupa
Immovilli: «Il Giro d’Italia è certamente
un evento importante. Porterà visibilità al
Comune di Verbania, ma è risaputo che è
un grosso impegno finanziario per le casse
comunali. Dopo le spese contrattuali, dovremo aggiungere altri soldi per sostenere l’evento. Oggi il Comune ha già speso
e impegnato altre risorse in favore di questa manifestazione. Non ci resterà che pagare il conto salato di questa bella manip.s.
festazione di sport».
Ambiente Anche quest’anno il Comune di Verbania aderisce alla campagna “M’illumino di meno”
Carovana energetica nelle scuole venerdì
VERBANIA - Anche il Comune di Verbania
aderisce alla campagna “M’illumino di meno”
promossa dalla trasmissione radiofonica di Radio2 Caterpillar per la giornata di venerdì 13
febbraio. «L’adesione ad una campagna nazionale come M’illumino di meno, che ha il tema del risparmio energetico come obiettivo è
importante e naturale per un comune come il
nostro - spiega l’assessore all’Ambiente Laura Sau -. Avendo la campagna, per il 2015
Rassegna del 11 febbraio.pdf
il tema delle scuole, abbiamo anche deciso di
organizzare una carovana energetica coinvolgendo gli studenti». Due, dunque, le iniziative
in programma: lo spegnimento simbolico del
portico del palazzo di città e l’organizzazione
della “carovana energetica” da parte degli studenti delle tre scuole superiori (liceo Cavalieri,
istituto Cobianchi, istituto Ferrini) che stanno
elaborando il “Progetto energia”, studiando gli
edifici di tre scuole primarie e secondarie di
primo grado di Verbania (Rodari, Peron e Ranzoni) e che il 13 febbraio visiteranno le scuole
oggetto di studio. «La visita in ogni scuola spiegano dal Comune - si articolerà in due fasi: mentre una parte degli studenti è incaricata
di coinvolgere gli altri alunni del lavoro sulla riqualificazione energetica del loro edificio
scolastico da parte del Comune, gli altri provvederanno alla documentazione fotografica occorrente alla redazione del progetto stesso».
pagina 35
Organismi Consultivi
12
Verbania
11 febbraio 2015
Sanità Il sindaco ha incontrato la direzione sanitaria che ha confermato i lavori al terzo piano e il nuovo anestesista
«Il Castelli può ospitare emodinamica»
Marchionini: «Per ora non ci sono trasferimenti in vista»
VERBANIA - «Il Castelli può
ospitare emodinamica ma nessun incarico in tal senso è stato
dato». Riassume in poche parole il senso di parte dell’incontro che ieri mattina, martedì 10 febbraio, il sindaco di
Verbania Silvia Marchionini
ha avuto con il direttore sanitario dell’Asl Vco Francesco
Garufi (il direttore generale
Adriano Giacoletto era impegnato a Torino) in merito alle
numerose questioni aperte che
riguardano il futuro dei plessi opedalieri (e dei Dea) della provincia, compreso il destino dell’emodinamica che oggi
si trova all’ospedale San Biagio di Domodossola. «In questi
giorni sono circolate tante voci circa l’intenzione dell’Asl di
trasferire emodinamica a Verbania - commenta il sindaco
-. Si tratta per lo più di bufale che non fanno altro che alimentare lo scontro tra Verbania
e Domodossola per il mantenimento dei servizi ospedalieri e per fare un po’ di vittimismo. C’è stata nei giorni scorsi
una verifica tecnica di monitor
e software, legata ad altri lavori in corso a Castelli, che ha
permesso anche di verificare la
compatibilità di emodinamica
a Verbania ma trasferimenti in
vista, per ora, non ci sono».
Di certo, aggiungiamo noi,
l’arrivo del servizio a Verba-
nia rappresenterebbe una sorta di garanzia rispetto al mantenimento del Dea al Castelli.
Così come la conclusione dei
lavori per le nuove sale operatorie e nuove assunzioni indispensabili per mantenere in
piena attività i reparti. «La direzione Asl ci ha garantito che
dalla fine di febbraio verrà assunto l’anestesista che mancava - spiega ancora il sindaco e che stanno per iniziare i lavori al terzo piano». E sempre
l’Asl ha confermato l’impegno per il reparto di oncologia di Verbania. «Per qualificare al meglio la struttura di
Verbania - aggiunge Marchionini - occorre intrattenere relazioni di rete con Borgomanero e con gli altri centri di riferimento di quadrante per contrastare la “debolezza” nel settore chirurgico che viviamo.
Per questo abbiamo avuto la
conferma che prossimamente
si terrà un incontro con il responsabile regionale della Rete
oncologica per fare il punto insieme alle altre strutture. L’obiettivo è quello di esaminare
la situazione attuale e definire
quale siano le prospetti affinché si possa ancora migliorare
questo importante servizio sanitario della nostra Asl».
Restano invece le criticità,
espresse dal sindaco in più occasioni, rispetto all’organizza-
Il caso Poche risposte, nessun evento a maggio
zione e ai risultati del reparto
materno-infantile del Castelli.
«Garufi ci ha mostrato i dati
che parlano di un leggero aumento dei parti a Verbania chiude Marchionini - ma che
ci dicono anche che i numeri sono ancora al di sotto della soglia fissata (500 parti l’anno)». Anche i risultati del reparto nascite verbanese saranno infatti determinanti per far
pendere dalla parte del lago la
bilancia regionale su quale Dea
mantenere.
Patrizia Salari
Da sinistra Minore, Andrissi e Campana dei Cinque Stelle
Risvolto Nel mirino i dati degli accessi a Verbania dall’Eremo di Miazzina
Cinque stelle all’attacco sul Dea
S
i è svolta mercoledì 4 febbraio in municipio a
Pallanza una conferenza stampa organizzata dal
Movimento 5 Stelle per rendere noto il risultato di
un’indagine effettuata per analizzare il flusso di pazienti tra le strutture private e i Dea, in questo caso tra l’Eremo di Miazzina e il Dea di Verbania. «Il
7 ottobre il M5S - ha spiegato il consigliere regionale Gianpaolo Andrissi - ha chiesto i dati sui pazienti inviati dall’Eremo di Miazzina presso il Dea
di Verbania nel periodo a partire dal primo ottobre 2013 alla data attuale con lo scopo di verificare
l’appropriatezza degli accessi stessi. Il 4 novembre
ci è giunta la risposta dell’assessore Saitta che ha
riportato i dati forniti dal direttore generale dell’Asl Vco Adriano Giacoletto. Il numero di accessi nel
periodo 1 gennaio-30 giugno 2014 al Dea di Verbania è stato pari a 14. Abbiamo quindi effettuato alcune richieste di accesso agli atti all’assessorato al-
la Sanità da cui è emerso che le missioni del Sistema
di emergenza territoriale 118 nel 2013 con chiamata da Case di riposo, case di cura e rsa presenti nel
comune di Cambiasca, sede dell’Eremo di Miazzina, sono state pari a 57. Nel 2014 il totale è salito
a 119. I conti come è evidente non tornano, c’è una
discrepanza. Si tratta di un caso isolato o è la punta
di un icerberg di un sistema malato esteso nel Vco
e in tutto il Piemonte che coinvolge strutture private? Chiediamo un maggior controllo sugli accessi
attraverso sistemi informatici». «Va tenuta alta l’attenzione su questa tematica - ha continuato il consigliere Roberto Campana -. Chiediamo a Saitta di
dimostrare di avere una forte volontà politica ad effettuare questo genere di controlli e di rivalutare la
riorganizzazione della rete ospedaliera, partita da
un taglio e non da un’attenta verifica degli sprechi».
«La media
dei consigli
è più alta»
VERBANIA - «Niente commissioni e consigli comunali sporadici: è questa la strategia che sta portando avanti il sindaco della nostra città.
Nessun confronto con le minoranze, lo dimostra il fatto che
le commissioni non vengono
convocate da mesi nonostante
le tematiche da discutere siano numerose e l’ultimo consiglio comunale risale al 18 dicembre». I consiglieri comunali di minoranza Michael Immovilli (Forza Italia) e Stefania Minore (5 Stelle) vanno
all’attacco: «Non si sta rispettando il regolamento comunale in quanto vi è un accumulo
di ordini del giorno e mozioni non discusse che risalgono
al mese di ottobre». «Finora
la media dei consigli comunali è più alta del passato e nei
4 anni precedenti di amministrazione di centrodestra sono
certa che Immovilli ricorderà
il numero preciso di commissioni svolte, avvicinandosi alle dita di una mano - replica il
sindaco Silvia Marchionini -.
Siamo per convocare i consigli e le commissioni come prevede la legge e il regolamento del consiglio: non di abusarne facendo spendere soldi alla collettività. Gli assessori, la
maggioranza è pronta ad ogni
momento di autentico dibattito
e confronto e poi la mia porta
è sempre aperta e il mio cellulare è sempre acceso». p.s.
Gabriele Borrello
Partecipazione Elezioni in programma a fine marzo. E intanto deve essere rivisto il regolamento
Expo 2015 chiama «Abbiamo lavorato nonostante le difficoltà»
ma chi risponde? A un mese dal rinnovo dei consigli, i presidenti dei quartieri tirano le somme
Ci siamo inti un turista americano
per avere informazioni dalle Pro loco
VERBANIA - Tra meno di
tre mesi si apriranno i cancelli
dell’Expo milanese. E’ facile immaginare che i turisti stranieri che
vogliano visitarla in questi giorni stiano curiosando per sapere se
nelle vicinanze dell’evento ci sono zone che offrono iniziative di
svago, cultura e divertimento, oltre che luoghi piacevoli e ameni
dove alloggiare o fare un salto.
Così abbiamo immaginato di essere il signor Bryan Norton, 43enne del Minessota (Usa), abbiamo
creato la sua email e abbiamo iniziato a scrivere una richiesta di informazioni in inglese agli indirizzi di uffici turistici e pro loco del
Vco reperiti su Internet. Abbiamo
chiesto se potevano indicarci quali eventi c’erano a maggio nelle
zone del Lago Maggiore, d’Orta e nelle valli Ossolane. La mail
è stata spedita venerdì nel primo
pomeriggio (quando nel Minnesota era mattina) a Distretto dei la-
ghi, Pro loco e ufficio turistico del
Comune di Verbania, Pro Domodossola, Pro loco di Omegna e al
Gal Laghi e Monti. La più veloce a rispondere è stata la Pro Domodossola, con Elisa che sabato
mattina ci informava che l’evento
più importante è a giugno (“Giugno insieme”), e a luglio ci sono
diversi eventi nelle valli ancora
da definire. Lunedì risponde Silvia del Distretto: stiamo aspettando le ultime conferme, perciò per
restare informato consulti il nostro
sito. Martedì è l’ufficio turistico di
Verbania a rispondere: a maggio
l’unico evento per ora segnalabile
è l’arrivo del Giro d’Italia. Pro loco di Omegna e Verbania non pervenute. Nel caso di quest’ultima
sappiamo anche il perché: l’indirizzo email indicato sul sito del
Comune di Verbania ci ha restituito un messaggio di segnalazione
che è stato impossibile contattare la casella di posta elettronica.
Acque No-Vco nella “top five”
VERBANIA - Acqua Novara Vco è stata nominata tra le cinque
migliori società italiane di pubblica utilità. «Riteniamo che questo
successo - spiega l’amministratore delegato Giovanni Brustia - sia
da attribuirsi principalmente ai significativi investimenti che abbiamo destinato all’industrializzazione dei nostri processi operativi
che ad oggi sono pari a circa 12 milioni di euro, ossia il 26% degli
investimenti programmati per il periodo 2014-2026. I nostri obiettivi sono e restano l’ottimizzazione dei tempi di intervento e la riduzione delle perdite idriche e dei connessi consumi energetici».
Rassegna del 11 febbraio.pdf
VERBANIA - Si è riunita mercoledì scorso la commissione
istituzionale del consiglio comunale verbanese alla quale
erano stati invitati i presidenti
dei quartieri della città per parlare del nuovo regolamento dei
consigli di quartieri che è da riscrivere anche in conseguenza
della modifica dello statuto comunale. Durante la serata, guidata dal
presidente del
consiglio di
Verbania Diego Brignoli e
dall’assessore ai Quartieri
Massimo For- Bazzacchi
ni, non sono
emerse da parte della commissione proposte organiche che i consigli di quartiere
potessero esaminare. E’ stato
richiesto ai pre- Carniel
sidenti invece
di parlare della loro esperienza nel precedente quinquennio
e delle loro aspettative in relazione al fatto che i consigli di
quartiere sono o dovrebbero essere organismi di partecipazione e non, come era per le circoscrizioni, di decentramento amministrativo. L’assessore Forni in conclusione ha dichiarato «il massimo impegno
nel dare ascolto alle richieste e
alle segnalazioni dei quartieri».
Il presidente Brignoli ha sotto-
lineato invece che «la finalità
della serata era quella di aprire un confronto per arrivate ad
una seria valutazione delle realtà dei quartieri che sono mutate
negli anni e per iniziare a parlare del nuovo regolamento di
cui i gruppi stanno discutendo
in questi giorni». E in conclusione è arrivata la notizia che
le elezioni per il rinnovo degli
organismi di partecipazione si
terranno a fine marzo. «Da parte mia ho evidenziato al consiglio comunale che la scarsa partecipazione alle elezioni di questi
consigli 5 anni
fa in confronto
a quelle precedenti per quelli
Baldissone
di circoscrizione era dovuta
al fatto che le elezioni precedenti erano contestuali a quelle per il consiglio comunale
- commenta il presidente del
consiglio Pallanza Ennio Calegari -. La mia esperienza nella partecipazione risale agli anni ’70 con i comitati di quartiere spontanei, erano altri tempi,
ed ho vissuto poi la loro istituzionalizzazione e, in seguito,
le circoscrizioni. Oggi i cittadini purtroppo partecipano meno, sono più individualisti, attenti ai loro interessi, e meno
al bene comune. Comunque ci
siamo lasciati con l’impegno
di lavorare insieme per arrivare entro un tempo ragionevole ad una conclusione condivi-
pagina 36
sa rispetto al regolamento per i
quartieri».
«I consigli di quartiere in questo ultimo mandato si sono
confrontati ed hanno collaborato con ben 3 amministrazioni diverse per intendimenti e progetti - aggiunge Loredana Bazzacchi del consiglio
Intra -. La prima che dopo varie vicissitudini
si è conclusa in
anticipo, la seconda commissariata in clima
di congelamento e la terza che
opera da pochi
mesi. In tutto
questo i con- Francioli
sigli non sono
stati certo favoriti ma hanno
sempre continuato a lavorare
con tenacia e senso di responsabilità. Sostanzialmente penso
che le linee guida inserite nello
statuto e nel regolamento messo a punto dall’amministrazione Zacchera e a suo tempo vagliato dal consiglio comunale e dalla commissione partecipazione dei presidenti e votato in consiglio comunale sia
ancora attuale e migliorabile,
partendo naturalmente dal presupposto che ciò che è contenuto nello statuto che riguarda i quartieri sia ricollocato nel
nuovo regolamento dei consigli. Quello che è indispensabile
è sviluppare la comunicazione
ai cittadini in attesa dei futuri
rinnovi». «Ho proposto - afferma Ettore Francioli, consiglio
Est - che a guidare i quartieri
sia una persona slegata dalla
politica ma un conoscitore del
territorio e della sua sicurezza
in tutte le sue caratteristiche,
dal dissesto idrogeologico alla
sentieristica passando da viabilità e protezione civile. L’amministrazione deve utilizzare il
buon senso e la coscienza per
far sì che il nominato rappresenti veramente la comunità e
non solo uno schieramento politico. Ai consiglieri comunali,
che sono espressione dei cittadini, ho detto
invece di non
limitarsi ad alzare la mano a
palazzo Flaim
ma li ho invitati ad essere più
presenti sul territorio». «DuCalegari
rante l’incontro di mercoledì i consiglieri non sono stati
molto chiari sulle modalità di
rinnovo dei consigli di quartiere - dice Adriano Carniel del
consiglio Nord -. Non sono state definite le modalità di cosa
dovranno fare i nuovi consigli
di quartiere e di come dovranno farlo». «I cittadini non partecipano ai consigli di quartiere perché mancano le risposte
dell’amministrazione - chiude
Angelo Baldissone della Ovest
-. Sono contrario alla frammentazione del territorio, che aumenterebbe le difficoltà di gestione dei problemi e delle segnalazioni e anche all’apertura
ai sedicenni dei quartieri».
Giacomo Comoli
Sanità Socio-Assistenziale
Moncalieri
Cronache < 7
11 febbraio 2015
Confermata la chiusura dell’emodinamica entro il 2016. Prosegue la petizione Uno dei tre ospedali in Regione
Saitta conferma i tagli all’Asl S. Croce banca
L’assessore: «Più fondi all’assistenza territoriale»
MONCALIERI - “Non abbiamo chiuso niente, ma
chiuderemo”. Al direttore
Fulvio Moirano sfuggono
queste parole al termine della conferenza dei sindaci
dell’Asl To5 svoltasi ieri pomeriggio. L’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta ha poi annunciato che sarà
il 2016 la dead line per l’emodinamica di Moncalieri.
L’assessore ha spiegato i tagli
proposti dalla giunta Chiamparino davanti ai sindaci e ad
una platea stracolma, alla
presenza delle forze politiche
e dell’avvocato Mittone, presidente dell’associazione a
difesa dell’emodinamica che
al mattina aveva aggiunto
centinaia di firme alla petizione in corso. Presenti anche i sindacati con il segretario territoriale Cgil Antonio
Scibilia in testa, che hanno
distribuito un volantino a difesa della sanità e delle politiche sociali e contro la “cura da cavallo” di Chiamparino. “La Regione non deve
tagliare i servizi sanitari, no
alla chiusura di un servizio
essenziale come l’emodinamica e no alla riduzione dei
servizi sociali che avranno le
risorse dimezzate”.
Saitta ha fatto ingoiare il boccone amaro dei tagli sugli
ospedali impegnandosi ad
“investire sull’assistenza territoriale”, oltre a tornare ad
assumere.
Il sindaco Roberta Meo nel
suo intervento ha richiamato
“il diritto alla salute” e la
“difesa delle eccellenze” già
I medici
Pazienti
declassati
in serie B
A lato l’assessore Antonio Saitta con il sindaco
Meo ed il direttore dell’Asl Dore; sopra il pubblico
citata da altri sindaci.
“L’80% di chi arriva al pronto soccorso ha problemi cardiologici, non avere una
emodinamica è un danno per
la salute e per i cittadini,
considerati di serie B”.
Per Saitta l’obiettivo “è il
salvataggio della sanità pubblica. Scelte che non definisco di tagli, ma di riqualificazione del sistema per renderlo più efficiente e meno
costoso. In ogni caso nessun
intervento verrà fatto senza
che ci sia un’alternativa”. Il
problema è quindi capire
queste alternative. Sull’emodinamica le Molinette non lo
sono, per gli stessi cardiologi. Saitta parla di “responsabilità antiche, di centro sinistra e di centro destra”. Ma
la situazione “è difficile. I
conti sono in rosso, siamo
l’unica regione del nord commissariata. Si spende tantissimo con un maggior costo
(che definisce anche spreco)
di 400 milioni all’anno, su
una spesa di 8 miliardi”.
Scelte legate anche al fatto
che “oggi i cittadini scelgono
l’ospedale migliore, non il
più vicino”. Una qualità che
costa al Piemonte 300 milioni in mobilità passiva, soprattutto verso la Lombardia.
Saitta lo definisce “un male
oscuro, in Piemonte ci sono
eccellenze ma non siamo più
una sanità competitiva”. Parla di primariati con attività
bassa e di sale operatorie usate poco.
Poi il tema dell’emodinamica
di Moncalieri. “C’è stata una
crescita enorme delle emodinamiche, oggi ci tocca riparare ad una mancanza di
programmazione. Abbiamo
dato al Ministero un cronoprogramma e questo tema
deve essere assunto entro il
2016. C’è un problema di bacino di utenza e di percorrenza. La scelta per noi è chiara,
ma non c’è nessuna chiusura.
E questo sarà uno dei compiti che verrà dato al nuovo
direttore ad aprile”. Il sindaco di Nichelino Angelino
Riggio chiede però dei paletti. “Se esistono eccellenze,
queste devono essere protette e conservate”. Traduzione:
emodinamica, anche se Riggio non la cita, poi sollecita
l’ospedale unico. “Ma bisogna lavorare sin da subito. E
fino ad allora le strutture esistenti devono essere all’onore del mondo”.
Saitta affronta il caso Carmagnola, ed assicura: “Non possiamo perdere ciò che di positivo è stato creato nel tempo. In un ospedale di territorio è possibile ricevere
alcune specialità ancora da
assegnare”.
Poi sposta l’attenzione da
ospedale a territorio. “Mentre oggi l’ospedale è considerato autorevole, non lo è
l’assistenza territoriale”, la
sua diagnosi. Poi l’annuncio:
CI PRESENTIAMO!
“ALLEANZA PER MONCALIERI” è una Lista Civica di persone che mettono insieme esperienze
e desiderio di rinnovamento, condividendo ideali e valori, dialogo e impegno, trasparenza e
correttezza, requisiti imprescindibili per amministrare la nostra Città ponendosi al servizio dei
cittadini. “ALLEANZA PER MONCALIERI” si è costituita in occasione delle prossime elezioni
amministrative grazie all’impegno di donne e uomini della nostra città, interessati alla costruzione di un futuro sostenibile per la comunità in cui vivono. Le persone che partecipano alle
attività e contribuiscono alla stesura del programma hanno a cuore il luogo in cui vivono e la
comunità di cui fanno parte. Essi sono già collocati all’interno della nostra società: con le loro
attività, il loro lavoro, la loro vita, il loro spirito di collaborazione. Ognuno di diversa estrazione:
impiegati, studenti, pensionati, casalinghe, impenditori, professionisti. Questa diversità è il
valore aggiunto di “ALLEANZA PER MONCALIERI”, perché, pur mantenendo ciascuno le proprie
idee, anche politiche, ha maturato la consapevolezza che solo un’ Amministrazione animata da
vero senso civico, estranea alle imposizioni e alle clientele dei partiti, possa realmente contribuire al buon governo del territorio locale. Una Lista Civica dei Cittadini per i Cittadini.
“ALLEANZA PER MONCALIERI” si propone come vera e unica alternativa credibile, in discontinuità con l’Amministrazione uscente che in questi anni di governo ha imposto alla comunità
e al territorio scelte lontane dai veri interessi dei suoi abitanti, deteriorando le relazioni con i
Cittadini. Intendiamo reagire al disinteresse dimostrato dall’Amministrazione uscente per la
nostra Comunità, riportando al centro dell’attenzione la Città e ciò che sta a cuore ai Cittadini.
Ci impegniamo con responsabilità a costruire il miglior futuro possibile per Moncalieri: per noi,
per i nostri figli e per i nostri nipoti. “ALLEANZA PER MONCALIERI” individua nella tutela del
nostro territorio, della nostra sicurezza, nella nostra cultura, nella coesione e nel sostegno alla
comunità il centro del proprio impegno.
Siamo profondamente convinti che in una città si possa abitare e vivere. Le città in cui ci si
limita ad abitare sono “luoghi” più o meno dotati di servizi, senz’anima, senza storia e storie da
raccontare. La Moncalieri che noi intendiamo realizzare è invece una città in cui “vivere”, fatta
non solo di servizi ma anche di relazioni, una città capace di coniugare gli aspetti pratici del vivere (lavoro, sicurezza, trasporti) con gli aspetti emozionali (relazioni sociali, storia, legami col
territorio). A ben pensarci sono proprio questi ultimi a legare l’individuo ad un determinato
territorio; non si spiegherebbe altrimenti l’attaccamento di molte persone a “luoghi” scarsamente dotati di servizi ma con un forte appeal dal punto di vista della vivibilità.
“ALLEANZA PER MONCALIERI” intende sviluppare i fattori della vivibilità della nostra città (il
territorio e il suo utilizzo, il commercio, i trasporti, il lavoro, la famiglia, gli anziani) senza trascurare la sicurezza. Solo una città sicura può essere realmente vivibile; una città in “chiaro” dove
il controllo sia costante, efficace, reale, e non un vezzo del cittadino. Per fare ciò è necessario
confrontarsi con le autorità competenti in modo da rafforzare e migliorare il lavoro fin qui svolto; dalla parte del cittadino il miglior contributo proviene proprio dall’individuare in modo capillare le problematiche della più varia natura, interfacciandosi con un’Amministrazione che
ascolta, che si fa carico di tempestive risoluzioni e risposte tangibili . Proprio per tali considerazioni una Città moderna non può essere amministrata solo da pochi che non danno parola ai
molti; essa necessita della partecipazione sinergica di tutti i soggetti attivi.
INTENDIAMO ristabilire la partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale, politica, culturale
della Città. Lo scopo è favorire la libera espressione del loro punto di vista sulle questioni che
riguardano il territorio comunale ed esercitare funzioni propositive nell’ambito delle materie
di loro interesse: politica ambientale, sport, tempo libero, cultura e spettacolo, rapporti con
l’associazionismo, istruzione, assistenza ai giovani e agli anziani. I NOSTRI GIOVANI sono la no-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
MONCALIERI - “Appare paradossale come ci si possa trovare a discutere del nuovo
programma di dismissione
del nostro laboratorio di
emodinamica, questa volta
pensato dalla giunta Chiamparino, per opera dell’attuale
assessore alla sanità Antonio
Saitta, nostro ex manifesto
alleato”. Poche ma incisive
parole quelle scritte in un
documento del reparto di
cardiologia del Santa Croce,
che a distanza di due anni si
ritrova a combattere per la
propria sopravvivenza. Documento consegnato durante la conferenza dei sindaci dell’Asl To5 in cui ancora una volta sono state manifestate le criticità legate
ad una possibile chiusura.
“Non declassiamo i nostri
utenti a pazienti di serie B”.
“Entro marzo siamo pronti a
presentarvi il nostro modello
e ad aprile assegnare ai nuovi direttore obiettivi di salute
su ospedali, prevenzione ed
assistenza territoriale”. Riggio chiede però coerenza,
ricordando “la sala di day
surgery di Nichelino sotto
utilizzata che serve a far arricchire i privati”. Un tema
ripreso anche dal sindaco Testa di Carmagnola.
Luca Carisio
di latte umano
MONCALIERI - L’ospedale
Santa Croce è stato individuato dalla giunta regionale
come una delle tre banche
regionali del latte umano donato (Blud), nell’ambito delle promozione dell’allattamento al seno.
La delibera approvata lunedì
recepisce l’accordo tra Governo e Regioni ed ha individuato, oltre al Santa Croce di
Moncalieri, anche l’ospedale
Regina Margherita di Torino,
coordinatore del progetto, e
il Sant’Andrea di Vercelli,
che daranno così supporto ai
fabbisogni delle Terapie intensive neonatali e successivamente a quelle degli altri
punti nascita.
“Le Blud - sottolinea l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta - garantiranno
un servizio finalizzato a selezionare le donatrici, raccogliere, controllare, trattare,
conservare e distribuire il
latte umano donato da utilizzare per specifiche necessità
mediche, in particolare quelle dei neonati pretermine,
riducendo in modo significativo la percentuale dei bambini che ricevono nelle prime
settimane di vita latte artificiale”.
Sono documentati i vantaggi
dell’uso di latte di Banca: un
minore rischio di enterocolite necrotizzante-NEC; una
minore incidenza di intolleranza alimentare; un precoce
raggiungimento dell’alimentazione entrale esclusiva; una
riduzione dell’incidenza di
displasia broncopolmonare
nei neonati con età gestazionale inferiore alle 30 settimane; una riduzione dei valori
di pressione arteriosa diastolica; una riduzione del rischio
di insulino-resistenza durante l’adolescenza; possibile
riduzione di sepsi ed altre
infezioni.
“In alcune particolari situazioni cliniche, quando il latte
della madre non è disponibile o non può essere somministrato – aggiunge Saitta - c’è
la necessità di avere a disposizione latte umano. Le Blud
non sono solo centri per la
raccolta e la distribuzione,
ma rappresentano una grande opportunità per la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno, considerata
una priorità di salute pubblica dal Piano nazionale della
prevenzione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha
stabilito che quando la madre biologica non può allattare, la prima alternativa
deve essere il latte umano. E
le Linee di indirizzo nazionali, recepita con la nostra delibera, lo definiscono come
l’alimento più adeguato ai
fabbisogni nutrizionali dei
neonati”.
La prima banca italiana è stata inaugurata a Firenze nel
1971, e attualmente nel nostro Paese operano 30 Blud.
Ricordiamo che la donazione
del latte umano è gratuita,
non deve prevedere alcuna
remunerazione né per la donazione né per l’utilizzo.
stra speranza: abbiamo il dovere di dare loro voce affinchè si formino all’interno della società
in cui vivono, impegnadosi ed imparando ad essere i futuri amministratori.
IL COMUNE E’ LA CASA DEI CITTADINI: la costruiremo su accessibilità, trasparenza e competenza. Il vasto territorio comunale chiede di essere monitorato costantemente per rispondere
alle esigenze di ogni cittadino. Per questo è nostra intenzione riconoscere maggior incisività ai
Comitati di Borgata modificando l’attuale regolamento affinché ne venga riconosciuto ed
esaltato il ruolo. Essi saranno “l’occhio vigile” capillare dell’Amministrazione ed in questo modo le criticità potranno essere veramente gestite e non potranno passare inosservate. Si dovrà
inoltre procedere alla stesura di un NUOVO PIANO REGOLATORE che tenga ben conto del nostro
territorio e delle sue peculiarità ed anche migliorare le attuali condizioni di viabilità: non solo
usando logiche di buon senso nel tessuto viario ma bisogna imparare anche a spostarsi in maniera più intelligente.
Infine il nostro territorio deve essere valorizzato, perché è fonte di economia e lavoro. Intendiamo perciò sostenere e promuovere lo sviluppo delle aziende artigianali e industriali che
vogliano insediarsi sul nostro territorio affinché il lavoro si rigeneri in loco aumentando così
competenze, occupazione, e di conseguenza incrementando l’economia della città. E per fare
questo dobbiamo rispondere con strumenti idonei e all’avanguardia per rendere il nostro territorio competitivo ed allettante.
IL COMUNE E’ L’AMBIENTE IN CUI I CITTADINI VIVONO: la salute di ognuno di noi inizia dall’ambiente in cui vive considerato che il tema salute va al di là dell’assistenza sanitaria: l’ambiente
salubre, la sicurezza delle strade e dei marciapiedi, la sicurezza di tutti i cittadini, la conservazione e il rispetto del patrimonio pubblico e privato, sono la base per un buon ambiente in cui
vivere e anche fonte di risparmio nel tempo. Prevenire, non a caso, ha lo scopo di non dover
curare!
INTENDIAMO DAR BATTAGLIA allo spreco, gestendo in modo oculato le risorse e razionalizzando i consumi, a cominciare dalle strutture comunali, perchè riteniamo che una buona amministrazione della città debba operare secondo il concetto “del buon padre di famiglia”, con criteri di equità, sussidiarietà e condivisione riducendo, per quanto possibile, la tassazione locale ed
introducendo maggiori prìncipi di equilibrio per la determinazione delle imposte che gravano
sui cittadini.
LA NOSTRA CITTA’: UN PATRIMONIO DA RISCOPRIRE. Siamo tutti consapevoli di far parte di
un mondo ormai senza confini: la nostra città, se pur piccola, fa parte di un tutto che ci avvolge
e coinvolge. Non possiamo perdere la partita che ci viene offerta continuando a ragionare nei
limiti dei nostri confini. Dobbiamo sforzarci di abbandonare uno stato mentale riconducibile al
medioevo ed aprirci all’esterno. Dobbiamo lavorare affinché la nostra Città possa indossare un
abito nuovo atto a conquistare un nuovo pubblico interessato al nostro territorio, perché abbiamo un passato storico da condividere, un patrimonio artistico da valorizzare, perché siamo
così vicini al nostro capoluogo da poterci permettere di non essere “periferia dormiente” ma
risorsa disponibile e ancora tutta da scoprire.
Una buona amministrazione non è fatta solo di buone intenzioni: queste sono solo premesse.
Un’amministrazione valida è sinonimo di concretezza, disponibilità e presenza: una cittadinanza esige che le promesse vengano mantenute, che l’Amministrazione sia disponibile e non
“chiusa” dietro le scrivanie e presente: non si può interloquire con chi non c’è, come sta accadendo oggi.
Siamo pronti a governare il Comune di Moncalieri e desideriamo che i Cittadini siano protagonisti delle scelte e delle decisioni che riguardano la loro Città. Per questo chiediamo a
tutti voi di accordarci la vostra fiducia e di sostenere il nostro impegno partecipando attivamente alla realizzazione del nostro programma. In questo sta la nostra sfida.
Vi proponiamo un impegno più stimolante e coinvolgente. Vi chiediamo di collaborare con noi
e con noi partecipare alla rinascita di Moncalieri, immobile e passiva da troppi lustri, in un clima di fiducia e condivisione delle scelte e delle responsabilità, con la ferma determinazione di
portare a termine il lavoro di tutti noi.
Siamo interessati ad un confronto diretto con voi, cittadini di Moncalieri, e potete contattarci
ai numeri: Giuseppe Nolli 3334265052 – Marisa Sapino 3802888549
pagina 37
Sanità Socio-Assistenziale
CARMAGNOLA
Cronache
11 febbraio 2015
<
17
Venerdì 13 febbraio il Consiglio comunale aperto sul nosocomio Il progetto ha il placet. Il cantiere in primavera
Ospedale, quale futuro
Presenti politici e medici, in forse Saitta
CARMAGNOLA - Conto
alla rovescia per il Consiglio
comunale aperto richiesto
dal comitato per la difesa del
San Lorenzo dove si parlerà
del futuro dell’ospedale.
L’assemblea aperta al pubblico si terrà venerdì 13 febbraio alle 20,30 agli Antichi
Bastioni.
Non è la prima volta che accade. Anzi, in pochi mesi è
la seconda. E mosso dagli
stessi timori della prima volta, per giunta. A cambiare
sono questa volta le autorità
a cui rivolgersi. Almeno in
parte, visto il passaggio di
testimone in Regione tra Cota e Chiamparino. E mentre
anche i vertici dell’Asl To5
si preparano ad affrontare il
passaggio di mandato, con
l’incertezza sulla riconferma
dell’attuale direttore generale Maurizio Dore, a Carmagnola si vive un altro genere
di incertezza, quello che riguarda il futuro del terzo
ospedale dell’Asl. Un futuro
che nessuno vuole compromettere, ma anzi valorizzare.
Se però il buongiorno si vede
dal mattino, allora l’aria che
tira non è delle migliori. Anche perché, pare, almeno fino
a controindicazioni dell’ultimo minuto, il grande assente
della sera sarà proprio l’ospite più illustre, l’assessore
regionale alla Sanità Antonio
Saitta, che invece ieri ha presenziato a Moncalieri per
parlare ai sindaci dell’Asl del
nuovo piano sanitario.
Incerta pure, ma con qualche
probabilità in più di una visita, la presenza del direttore
Dore, che dovrebbe comunicare la propria decisione nelle prossime ore.
I più pessimisti potrebbero
pensare alla sfortuna del numero 13. Ma il presidente del
consiglio carmagnolese Giuseppe Mandarano non è tra
questi, e anzi dice: “Nella
conferenza dei sindaci a
Moncalieri abbiamo incon-
A ianco il precedente
consiglio comunale aperto
sull’ospedale.
Sopra, Giuseppe Mandarano
trato di persona Saitta e il
direttore sanitario regionale
Fulvio Moirano. Abbiamo
detto loro chiesto personalmente che uno dei due venga
a presentare il piano sanitario regionale e ricadute, o
comunque tramite un delegato. Lo stesso vale per Dore”. Prosegue Mandarano:
“Ci saranno comunque diversi consiglieri regionali di
maggioranza e opposizione,
e naturalmente i politici locali. Poi spero che qualche
primario dell’ospedale chieda la parola per avere chiarimenti su alcuni aspetti del
piano. L’importante è che
illustrino il piano, con le opportunità per il San Lorenzo.
E soprattutto che il Consiglio comunale deliberi in
modo unitario tra maggioranza e opposizione, dando
mandato a sindaco e giunta
per: sostenere le 4 sale operatorie e i reparti attuali,
come Urologia, Oncologia,
il pronto soccorso, la Breast
Unit”. E poi “i 36 posti letto
post acuzie non ancora designati all’interno dell’Asl.
Per dare importanza alla
lungodegenza e alla riabilitazione. E’ una cosa che
chiederemo insieme”.
Città Viva: Saitta, presenza importante
Anche il comitato Carmagnola Città Viva si esprime sul
Consiglio aperto, credendo “ necessaria ed importante la
presenza dell’assessore Saitta. Pensiamo opportuno che
l’assessore si pronunci deinitivamente sulla destinazione
attuale e futura dell’Ospedale, senza lasciare dubbi alla
popolazione cittadina che, temerebbe, un ulteriore ridimensionamento delle attuali specialità mediche. Abbiamo
bisogno di certezze, di partecipazione democratica e trasparenza nelle decisioni che riguardano l’ospedale di Carmagnola. Non è possibile, pensare e condividere, scelte
che vengono operate senza il coinvolgimento della comunità locale; decidere autonomamente, solo in termini economici, equivale a non rispettare i diritti democratici di
partecipazione. Sono osservazioni e lamentele fortemente sentite dalla cittadinanza carmagnolese.
Il comitato Città Viva
Ordine del giorno di Rufino
Anche la Regione
pensa al S.Lorenzo
CARMAGNOLA - Con la
riorganizzazione della Rete
ospedaliera approvata dalla
Regione Piemonte, l’ospedale San Lorenzo di Carmagnola è stato inserito nell’Asl
To5 per l’area Sud-Est di
Torino, insieme al Santa CroLuca Mazzardis ce di Moncalieri e al Mag-
La Città Metropolitana sta preparando il bando
Il liceo sarà più bello
Il Baldessano dev’essere ristrutturato
CARMAGNOLA - Novità
importanti sul fronte dell’edilizia scolastica.
Dopo tanta attesa, si schiarisce finalmente il cielo sul liceo Baldessano, il cui corpo
centrale è chiuso da tempo
per lavori di ristrutturazione
previsti ma mai affidati.
Intervento complesso, ma
meno del previsto, quello che
riguarderà la parte più antica,
a ridosso della chiesa Sant’Agostino con affaccio sull’omonima piazza. L’intervento,
finanziato con fondi ministeriali inizialmente per circa
900mila euro, e che seguirà
quello già effettuato con successo sulla Lamberti - recuperando così 11 aule di cui
nove classi - attendeva da
tempo di essere eseguito.
La buona notizia è che la Città Metropolitana, in cui sono
confluite tutte le competenze
della vecchia Provincia di
Torino, sta predisponendo
l’apposito bando. Il quale
conterrà una serie di interventi di portata minore rispetto a quella prevista inizialmente e lascito in attesa
di tempi migliori. L’esame
effettuato dal politecnico alcuni mesi or sono sulla struttura ha permesso infatti di
ridimensionare le opere necessarie al ripristino, che
consisteranno in sostanza nel
completamento e nell’ampliamento dei locali del cor-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
po centrale con la riapertura
del laboratorio di Fisica, un
nuovo laboratorio linguistico,
oltre agli ambienti necessari
a cinque classi del Liceo
classico. Inoltre, “Verrà riaperto il museo di strumentazione del vecchio gabinetto
di Fisica del Baldessano”,
annuncia la preside dell’Iiss
Baldessano Roccati Maria
Enrica Cavallari. Un progetto a cui la dirigente ha iniziato a dedicarsi ai tempi in cui
era docente presso l’Istituto,
e che oggi può contare su almeno un centinaio fra pezzi
grandi e più piccoli. I lavori
si potrebbero avere entro il
prossimo anno scolastico.
Una volta che a intervento
concluso si completerà il recupero dello storico liceo
carmagnolese, sarà possibile
ospitare in quella sede una
sezione del Classico e due
sezioni dello Scientifico.
E si potrà rendere agibile anche la biblioteca e l’archivio
storico della scuola.
La preside Cavallari è ottimista: “Confido nel senso di
responsabilità delle sfere politiche perché si possa presto
avviare il cantiere presso l’edificio del Baldessano, evitando che questa preziosa
struttura non degradi maggiormente per incuria e
‘mancata abitazione’”.
giore di Chieri.
Al presidio, che ha il ruolo
di ospedale di base sede di
pronto soccorso, al momento
sono state destinate solo due
specialità (medicina e chirurgia generale), rispetto alle 10
attribuite a Moncalieri e alle
9 di Chieri. Su altre 11 l’Asl
deve ancora definire una assegnazione. “Stiamo parlando di servizi sanitari d’eccellenza - sottolinea la vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino - e che
una loro chiusura aggiungerebbe altre difficoltà al territorio, dove sono stati già
chiusi il punto nascita, ostetricia e ginecologia, ho chiesto con un ordine del giorno
in Consiglio che la Regione
garantisca almeno cinque
specialità al San Lorenzo,
aggiungendo recupero e riabilitazione, urologia e oncologia, quest’ultima senza
letti, ai soli due reparti previsti al momento dalla riorganizzazione ospedaliera”.
“Noi ci aspettiamo nel Consiglio Comunale aperto del
13 febbraio delle rassicurazioni da parte dell’assessore
Saitta, perché, con la delibera approvata dalla Regione
a novembre e la nuova di fine
gennaio, il timore è che l’ospedale di Carmagnola venga ulteriormente depotenziato e che i reparti presenti
attualmente vengano assegnati a Chieri o Moncalieri
- aggiunge il consigliere comunale Alessandro Cammarata - A questa insicurezza si
somma anche quella sul taglio dei posti letto, che già
nel documento di novembre
risultava maggiore a quanto
previsto dall’ex assessore
Cavallera e che, adesso, non
sappiamo se peserà ancora
di più su Carmagnola. Parliamo di un ospedale di nuova costruzione, con due sale
operatorie estremamente attrezzate e una logistica importante per l’utenza locale”.
pagina 38
La Croce Rossa è pronta
a realizzare la sede
CARMAGNOLA - Ci sono
volute pazienza e caparbietà, ma alla fine la nuova sede
della Croce Rossa vedrà presto la luce. L’associazione
carmagnolese guidata da
Stefano Scarrone ha ottenuto infatti finalmente il permesso di realizzarla, il n.
2268/2014.
E ora l’ingegnere Benelli
dovrà occuparsi di portare
alla fase esecutiva gli impianti e la parte strutturale.
Ciè: preparare tutto il materiale che dovrà essere messo
a disposizione delle ditte
candidatesi a eseguire l’opera.
Com’è noto la Croce Rossa,
che attualmente ha sede in
piazza Manzoni, da tempo
sogna di trasferirsi nell’area
ex Enel acquisita in proprio
tra via Piscina e piazza I
Maggio.
Si tratta di un progetto molto bello, con un’attenzione
particolare per il risparmio
energetico e la possibilità di
un utilizzo anche futuro,
moderno.
“Il progetto (realizzato diversi anni fa dallo studio
Agrigeo, che ci segue da
tempo immemorabile ed è
disposto proseguire fino a
cose fatte, sempre a titolo
gratuito in memoria di Luca
Carena, amico di entrambi),
è molto bello: molto piacevole esteticamente, e allo
stesso tempo funzionale, fruibile anche in un’ottica di
lungo periodo”, conferma il
presidente Stefano Scarrone,
molto soddisfatto degli ultimi risvolti.
Sopra c’è un investimento
intorno a 1,2 milioni di euro.
Una cifra che però non spaventaDopo la lunga fase burocratica, il progetto ora può
partire. Ma prima occorrerà
scegliere con accuratezza la
ditta. sono già in diverse a
essersi candidate per posare
la prima pietra. Non sarà
necessario un bando, essendo la Cri ora un soggetto di
diritto privato. Però occorrerà comunque una selezione da una rosa di imprese
serie e subito operative. Nei
prossimi giorni questa fase
dovrebbe essere affinata e a
marzo si potrebbe conoscere il nome della ditta. Quindi, i lavori: potrebbero cominciare in primavera.
“Se tutto va bene, si potrebbe vedere l’inizio del cantie-
In alto l’area dove sorgerà la nuova sede Cri. Sotto, il render
del progetto
Da piazza Manzoni alla palazzina ex Enel
Breve storia di un sogno
CARMAGNOLA - Era dagli anni novanta che la Croce Rossa attendeva di realizzare la nuova sede.
Attualmente l’associazione carmangolese si trova infatti all’interno del complesso comunale di piazza Manzoni
che ospita anche (in un’altra sezione separata) il comando dei volontari vigili del fuoco e nell’altro gli uici dei
messi comunali.
Un sogno inseguito prima con l’acquisto dell’area vicino
a piazza I Maggio, poi con il progetto ad opera della Agrigeo. Quindi, la burocrazia.
Negli anni passati la Croce Rossa si era appoggiata alla
Provincia di Torino per poter realizzare il presidio vicino
alla vecchia casa Enel. Così richiedeva la legge. Ma le pastoie burocratiche avevano allungato notevolmente i
tempi, arrivando a progetto approvato ma fermandosi
proprio alle soglie del bando di appalto.
Da un paio d’anni le regole sono cambiate, consentendo
ora di muoversi in proprio, con l’aggiunta che la nuova
costruzione sarebbe interamente pagata con soldi propri
da parte della Croce Rossa, senza ricorrere né a mutui né
a prestiti di altro genere. Non male, visto che il costo
previsto dell’opera è di circa 1,2 milioni.
re già verso la primavera. In
ogni caso, ci vorranno almeno un paio d’anni dalla
posta la prima pietra per
poter vedere l’opera finita”,
spiega Scarrone.
Ma ormai il più sembra davvero fatto. Il sogno è pronto
a decollare.
Luca Mazzardis
San Lorenzo
La Lega dà il via al tesseramento Tonino Santoru
CARMAGNOLA - Via al tesseramento per la Lega Nord. è presidente
La mattina di mercoledì 11 febbraio, in piazza Mazzini di
fronte alla Polizia municipale e sabato 14 febbraio in piaz- del comitato
za Martiri di fronte alla Banca Popolare di Novara, duranx in breve
te i due mercati settimanali la Lega sarà presente con i CARMAGNOLA - Sono
banchetti di propaganda politica e tesseramento.
state ufficializzate le nomine
del nuovo direttivo per il comitato Cittadini per il San
CARMAGNOLA - Novità sul fronte Iva 2015 nei rappor- Lorenzo: il presidente è Toti di fornitura tra privato e pubblico con il nuovo sistema nino Santoru, vicepresidendi split payment. La Legge di Stabilità 2015 (art.1, commi te Francesco Deramo, con629-633, legge n.190/2014) ha introdotto un nuovo mec- sigliere Franco Viggiano,
canismo di assolvimento dell’Iva (“split payment”) per le segretario Tiziana Garesio e
fatture emesse nei confronti delle pubbliche amministra- tesoriere Alessandro Garzioni a decorrere dal 1° gennaio 2015 relative a cessioni cea. Si redistribuiscono così
di beni e prestazioni di servizi. In esecuzione del decreto i compiti all’interno del codi attuazione emesso dal Ministro dell’economia e delle mitato a quattro mesi di difinanze il 23 gennaio 2015 i fornitori dovranno emettere stanza dai dissapori e dai
le fatture con l’annotazione “scissione dei pagamenti - art. fatti a seguito dei quali si è
17 ter DPR 633/1972”. Inoltre, ai fornitori verranno paga- spezzato il legame con il
te le fatture al netto dell’Iva . Infine, l’imposta sul valore precedente e storico presiaggiunto esposta in fattura dai fornitori verrà versata all’E- dente Maresita Brandino.
rario dalle pubbliche amministrazioni con le modalità e Dopo il distacco il comitato
nei termini previsti dal decreto ministeriale distintamente ha dovuto affrontare anche
la perdita della sede in via
per le attività commerciali e per quelle istituzionali.
Tali disposizioni non si applicano ai compensi per presta- Valobra. L’ideale di difesa
zioni di servizi assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di dell’ospedale resta ad oggi
imposta sul reddito e alle fatture assoggettate al regime del una priorità condivisa (vedi
altro servizio nella pagina)
“reverse charge”.
Fornitori al Comune: novità sull’Iva
Sanità Socio-Assistenziale
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 39
Sanità Socio-Assistenziale
Convegno
di urologia
BIELLA (ces) Al nuovo ospedale di Biella sono
in arrivo medici urologi da tutta Italia per
apprendere le tecniche chirurgiche più avanzate nella terapia della disfunzione erettile e
nella correzione delle malformazioni genuitali.
La Struttura di Urologia diretta dal professore Mauro Silvani è stata designata come
centro di riferimento della Società Italiana di
Andrologia e scelta come sede itinerante del
master in Chirurgia Uroandrologica attualmente in corso.
Attualità 10
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
La Nuova Provincia di Biella
INTERVISTA Il consigliere regionale del Pd interviene nel dibattito sul futuro del nuovo ospedale replicando alle critiche che arrivano dalla sinistra del partito
«Sulla sanità è in atto un gioco al massacro»
Barazzotto: «Si fa un uso strumentale delle problematiche senza capire che sta avvenendo un cambiamento sociale irreversibile»
Consigliere Barazzotto,
sorpreso della presa di posizione della sinistra PD?
No, per nulla. Mi sembra
evidente da tempo, ormai,
che certe posizioni vengano
prese ed espresse a priori,
senza sostenere un franco
confronto interno al partito,
che possa condurre a un’efficace sintesi per permettere
di fare un buon lavoro per il
territorio, senza creare spaccature ad arte, utili solo a
creare confusione. Un concetto che ha ben espresso
anche il segretario provinciale Furia nelle sue dichiarazioni. Ho anche qualche
dubbio sulla – sedicente –
autodefinizione di “Sinistra
Pd”, che presuppone e legittima un’esistenza di alternative di “centro” e di “destra” all’interno del Pd biellese.
Ma ce l'hanno anche con
lei?
Credo di sì. E’ in atto un
gioco che definisco al massacro, che fa un uso strumentale delle problematiche
sanitarie, solo per accusarmi
di cedere sovranità a chissà
quale lobby torinese che ha,
secondo loro, come unico
obiettivo l’annientamento
della sanità biellese. Il problema vero è che stiamo affrontando un cambiamento
sociale ed economico importante come mai lo è stato. Il
cambiamento è in atto e noi
biellesi abbiamo due possibilità: governarlo o subirlo. Io
sono per la prima delle due
condizioni, un concetto peraltro ben espresso tecnicamente anche dall’attuale direttore generale dell’Asl Biella, Zulian. Il tempo e lo spazio
per la pianificazione consensuale e organica dei tagli ci
sono ancora, senza che ci si
debba accontentare dello
zuccherino per placare gli
animi.
Ormai nel Pd ci sono due
partiti?
No, questo lo escludo. Esiste solo una resistenza di parte della vecchia guardia a
porsi come una realtà riformatrice importante per il territorio. Non è un mistero che
figure come la mia siano sempre state mal digerite da quella componente, così gelosa di
sé e del mantenimento delle
proprie logiche di effimero
potere. Ma il Pd, almeno
quello nazionale, è un’altra
cosa e certo qualcosa di distante da tutto questo. Ci sarebbe da farsene una ragione
o andarsene dal partito, e lo
dico per loro.
Come vive questa situazione?
Con fatica. Ma la mia vicenda politica è testimone del
fatto che nonostante le difficoltà e le incomprensioni ho
tenuto duro e mi sono sempre
allineato – magari senza entusiasmo, ma l’ho fatto - alle
scelte del partito senza creare
fratture di nessun genere, anche quando la situazione mi
era favorevole.
Sui problemi della sanità
lei si sente responsabile di
un atteggiamento troppo
morbido nei confronti della
giunta regionale?
Il lavoro in Regione è in-
IL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PD VITTORIO BARAZZOTTO
tenso, e l’esperienza fatta
quand’ero sindaco di Biella è
fondamentale per comprendere appieno il cambiamento
in atto. La Regione ha vissuto
la sua maggiore fase “tori-
nocentrica” nelle passate legislature, in cui era presente
anche qualche esponente di
quella che oggi a Biella si
definisce Sinistra Pd locale.
Ora si tratta di abbandonare
per sempre i localismi e pianificare una struttura sanitaria regionale che abbia senso definire così, con la messa
in rete dei servizi e l’ottimizzazione dei costi. Di questo mi sento responsabile. La
Sanità regionale e quella biellese hanno una disperata necessità di tornare ad assumere personale medico e paramedico, e lo si potrà fare
solo uscendo dall’impasse in
cui il bilancio regionale ci ha
costretti. Il primo senso di
questa riforma è proprio
quello: poter tornare a investire sul comparto sanitario, in termini di personale e
di strutture territoriali decentrate che alleggeriscano gli
ospedali centrali e favoriscano la fornitura di servizi di
prima assistenza o di lungodegenza. Per questo vorrei
vedere meno polemiche strumentali e più attenzione per il
cittadino e per il paziente:
due parole che in questi mesi
non ho mai sentito pronunciare. Se perderemo qualche
primariato o struttura complessa che dir si voglia, i
biellesi non devono temere
per contro di perdere alcun
servizio sanitario. Questo deve essere chiaro.
Non ha comunque la percezione che il Biellese sia
E’ FIRMATA DA ANDREA STROSCIO
A dare fuoco alle polveri è
stata una lettera firmata da
Andrea Stroscio a nome
della Sinistra Pd. «Il programma di adeguamento
della rete ospedaliera deciso dalla Giunta regionale
piemontese - si legge fra
l’altro nel documento - è
fortemente e ingiustamente
penalizzante per l’Ospedale
di Biella. La sanità biellese
La lettera della discordia
perderebbe alcune strutture
complesse e vedrebbe ridotti da 482 a 403 i posti
letto ospedalieri. Si tratta di
decisioni da rivedere perché mettono a rischio la
tutela della salute dei cittadini.
« Il nuovo Ospedale di
Biella - prosegua la nota - è
stato costruito e dotato delle più moderne tecnologie
medicali e confort alberghieri grazie all’importante
contributo economico della
comunità biellese. Abbiamo
una Ferrari e la Giunta regionale vuole usarla come
una vecchia 500! Peggio.
Poiché per la nuova struttura vi sono maggiori costi
di gestione tecnica incomprimibili, non utilizzarla a
pieno significa fare una
scelta di inefficienza, aumentando i costi unitari effettivi di ciascun posto letto
a carico dell’ASL di Biella».
davvero penalizzato, in genere, dalle scelte di Torino?
Non è questione di percezione: è una realtà. Molto
meno ora che in passato, ma
questa tendenza resiste. Lo fa
anche in funzione dell’eccesso di frammentazione di cui
ha sempre sofferto la “periferia”. La logica del quadrante può essere un’ottima
opportunità per fare, giocando con le parole, “quadrato”
attorno alle necessità (cosa
ben diversa dalle esigenze)
dei territori lontani dalla cintura torinese. Non credo alla
logica dei pugni battuti sul
tavolo, quella non fa paura a
nessuno ed è sterile in termini di progettazione e programmazione di qualsiasi territorio. Certo che la guardia
non va, in ogni caso, mai
abbassata.
Visto che ci siamo, ha voglia di dire due parole anche
sul ritorno di Susta nel Pd.
Che ne pensa?
Non ho ancora elaborato
un pensiero complesso, in
merito. E nemmeno credo sia
necessario. Non ho condiviso
la sua uscita dal Pd, in un
momento in cui la sua energia poteva essere preziosa per
il partito e per il territorio. Ma
i quadri politici cambiano, e,
a volte, anche parlare di “coerenza” può risultare una semplificazione strumentale per
additare i cattivi, percepiti
come potenzialmente pericolosi anche dai compagni di
partito. L’azione politica di
Susta mi sembra, tutto sommato, coerente con le vicende
della mutazione del quadro
politico nazionale. Assimilarlo a uno Scilipoti è una profonda idiozia. Con Gianluca
avremo sicuramente modo di
approfondire, ma se la direzione è quella giusta potrebbe rivelarsi un’ulteriore
risorsa.
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA
Si invitano i signori Soci a partecipare all’assemblea ordinaria dell’I.C.T. Istituto Commercio e Turismo che si terrà alle ore
23.30 del giorno 24 Febbraio 2015 in prima convoca ed in seconda convoca
Mercoledì 25 Febbraio 2015 - alle ore 14.30
presso la sede sociale in Biella, Via tripoli 1, per la trattazione del seguente
Ordine del giorno
1) Lettura ed approvazione verbale seduta precedente
2) Esame ed approvazione del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2014
3) Esame bilancio di previsione anno 2015
4) Varie ed eventuali.
In caso di impossibilità a partecipare è facoltà di ciascun socio di delegare un altro socio a rappresentarlo in tale assemblea
mediante delega scritta.
Gli atti relativi all’ordine del giorno sono consultabili presso la Sede Sociale - Uici Amministrativi - Via Tripoli n. 1.
Biella, 10 Febbraio 2014
PER IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Presidente
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 40
Sanità Socio-Assistenziale
12
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
ACQUI SI MOBILITA ALLA LUCE DELLA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE
“Difendiamo i 103 posti letto
In gioco è l’intero ospedale”
ginecologia ha fatto venir venuti meno 22 posti. «Se il piano di riorganizzazione verrà
attuato, c’è il rischio che
l’ospedale scenda sotto la fatidica soglia dei 100 posti letto»- sottolinea Ghiazza.
GIAN LUCA FERRISE
ACQUI TERME
«La difesa dell’ospedale passa
attraverso la tutela dei posti
letto». Ne è convinto l’assessore Guido Ghiazza che in
questi ultimi mesi assieme al
consigliere Mauro Ratto si
stanno occupando attivamente delle problematiche legate
alle sanità.
Si perderebbero i 12 posti letto
dell’area cardiologica (6 di cardiologia e 6 dell’unità di terapia
intensiva coronarica), a rischio
anche i 4 posti di rianimazione,
con la possibilità di mantenerne solo 2 asserviti esclusivamente all’attività operatoria
che verrebbe drasticamente ridotta con la soppressione dell’attività di sala per le specialità
di urologia e otorinolaringoia-
L’ospedale di Acqui Terme è stato «declassato»
Ribaltato
L’AUTISTA: LA VETTURA ERA CONTROMANO
Il pullman
si è adagiato
su un fianco
in un campo
L’incidente
è avvenuto
ieri prima
dell’alba
Bus di linea esce di strada
Caccia all’utilitaria “pirata”
DANIELE PRATO
OVADA
È caccia all’auto pirata che
ieri, intorno alle 6,15, avrebbe provocato l’uscita di strada di un bus Arfea alle porte
di Ovada, lungo la provinciale per Alessandria. L’automezzo quello della era la corsa delle 5,40 da Alessandria,
che arrivata alla stazione di
Ovada riparte alle 6,30 per il
Cosa rimarrebbe
Rimarrebbero in attività le specialità di medicina generale, 29
posti letto, al quarto piano dell’ospedale, quella di chirurgia,
33 posti, al terzo piano, che già
vengono utilizzati anche per
traumatologia. Con tutta probabilità rimarranno invariati i 4
posti del pronto soccorso.
Nascite fuori orario
I posti a rischio
Tagli paventati
«Il nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera prevede per la provincia il
taglio di 226 posti letto» dice
Ghiazza. L’ospedale di Acqui
ne ha 103 e in un recente passato erano 125: la soppressione del punto nascite e di
tria. «Queste ultime sono attività che vengono solitamente
espletate in regime di “week
surgery” a cui sono riservati
una ventina di posti letto dal lunedì mattina al venerdì pomeriggio, al sesto piano».
capoluogo, carica di studenti all’altezza della vetreria Vemar. Il bus ha tagliato la corsia
di marcia opposta ed è finito in
un campo, rovesciandosi sul
fianco sinistro. A bordo, per
puro caso, non c’erano passeggeri ma solo l’autista, uscito illeso. «Ho affrontato la curva e
immettendomi sul rettilineo
mi sono visto arrivare contro
un’utilitaria rossa, una Yaris
Rassegna del 11 febbraio.pdf
credo, che aveva invaso la corsia - ha raccontato l’uomo -.
Fari e clacson non sono serviti:
per evitarla ho sterzato, le
ruote sono scivolate sul ciglio
stradale fangoso e sono finito
nel campo. In genere, a quell’ora, a bordo ci sono già un paio di persone. Per fortuna ero
solo e andavo piano, i danni so-
pagina 41
Tra le problematiche c’è quella
dei parti d’emergenza dopo le
16, quando non sono più presenti il pediatra, il ginecologo,
l’ostetrica e l’infermiera pediatrica. «Dopo l’avvenuta nascita
nei giorni scorsi di una bambina
in sala operatoria, sarebbe opportuna l’istituzione per motivi
di sicurezza della reperibilità di
tale personale specializzato
dalle 16 alle 8 del mattino seguente» sottolinea Ghiazza.
no stati limitati». L’auto pirata, stando all’autista, dopo l’incidente ha appena rallentato
per poi proseguire la corsa,
senza fermarsi.
Scattato l’allarme, sono arrivati carabinieri di Molare e
118: l’autista è stato portato
per accertamenti all’ospedale
di Ovada. Subito dimesso, è
tornato per assistere alla rimozione del mezzo, per cui sono state necessarie due autogrù della ditta Rebutti di Tortona e la chiusura della strada
per oltre un’ora. A regolare il
traffico, i vigili. Intanto, i carabinieri indagano per accertare
la dinamica dell’accaduto e
rintracciare il veicolo pirata.
Acqui e Ovada .43
.
A OVADA
Percorsi
pedonali
più sicuri
Mentre da molti quartieri di
Ovada - in questi giorni chiamati a esprimersi nelle assemblee volute dal Comune arrivano richieste di provvedimenti anti velocità, Palazzo Delfino preme l’acceleratore per mandare in porto la
seconda fase del progetto
«Percorsi pedonali sicuri»,
che mira a rendere più visibili le «zebre» con una serie
di accorgimenti. La prima,
un paio d’anni fa, ha interessato la trafficata corso Italia, ora toccherà a via Lung’Orba e via Gramsci. I lavori dovrebbero cominciare in
estate, anche perché non si
potrà andare oltre il mese di
settembre con l’avvio dei
cantieri, pena la perdita del
contributo con cui la Regione finanzierà il 50% dell’opera, costo complessivo 125
mila euro.
«Per questo a breve ci
metteremo a lavorare sulla
gara d’appalto - dice l’assessore ai Lavori pubblici, Sergio Capello -. Non possiamo
permetterci di mandare in
fumo il contributo». Oltretutto, il progetto definitivo ed
esecutivo è già stato approvato da tempo dalla giunta
(era l’ottobre scorso) e nella
pratica non si tratterà neppure di un intervento troppo
complicato: su 11 attraversamenti, 8 dei quali in via Lung’Orba e 3 nella parte bassa
di via Gramsci, saranno collocati 22 lampioni a led, uno
per lato, con segnaletica luminosa che indicherà le «zebre» agli automobilisti. [D. P.]
Sanità Socio-Assistenziale
12
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
Biella e provincia .37
.
In breve
VEDOVA, ABITAVA POCO LONTANO DAL PUNTO IN CUI È STATA URTATA DALL’AUTO GUIDATA DA UN GIOVANE DI PONDERANO
Morta l’anziana investita in via Rosselli
Cerrione
Ladri nel magazzino
del corriere Bartolini
1 Ancora
Maria Liliana Ferraris, 78 anni, era entrata in coma dopo il ricovero in ospedale
Inutili
i soccorsi
ANDREA FORMAGNANA
BIELLA
È morta nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di
Biella, la donna di 78 anni che
l'altra mattina è stata investita mentre attraversava via
Rosselli a Biella. La vittima è
Maria Liliana Ferraris. Abitava in via Vercellone, una
traversa di quella stessa via
Rosselli, quasi al confine con
Ponderano.
È grave
Travolta
allarotonda
L’anziana è
deceduta nel
reparto di
terapia intensiva del nuovo ospedale
dopo essere
entrata in
coma
È ricoverata in rianimazione la donna, 71
anni, investita l'altra
sera mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, all'altezza della rotonda del
nuovo ospedale. L'incidente, al vaglio della
Polstrada, è accaduto
attorno alle 20. La vittima è stata travolta
da un'Alfa Mito condotta da Riccardo B.,
39 anni, di Biella. L'urto
è stato violento e ha
sbalzato la vittima
contro una Golf, alla
cui guida c'era un uomo di Candelo di 41
anni, che in quel momento stava soprag-
Dinamica
Sono in corso accertamenti
da parte degli agenti della polizia locale. Sembra che la
pensionata stesse attraversando sulle strisce pedonali.
A urtarla un giovane, 20 anni,
di Ponderano. L'automobilista, al volante di una Kia, diretto verso il centro città,
avrebbe visto all'ultimo
istante la donna non riuscendo ad evitarne l'impatto. Nonostante la velocità non fosse
elevata lo scontro è stato violento. Cadendo la donna ha
sbattuto il capo riportando
una commozione cerebrale.
In pochi minuti sono arrivati
118 e i vigili urbani, chiamati
dal giovane in evidente stato
di choc.
I soccorsi
L’anziana era ancora cosciente quando è stata trasportata
al Degli Infermi. Le sue condizioni, che all'inizio non
sembravano così gravi, sono
invece peggiorate nel corso
della giornata sino a quando
è entrata in coma. Nella notte
l'ulteriore peggioramento
che ha determinato l'arresto
cardiaco. Ieri il magistrato di
turno in Procura ha aperto
un fascicolo per omicidio colposo iscrivendo come indagato l'investitore. Forse oggi,
sul corpo della pensionata,
verrà eseguita l'autopsia.
Chi era
Maria Liliana Ferraris era
vedova e viveva sola in un piccolo appartamento di fronte
all'edicola di via Rosselli. Un
vicino la ricorda così: « Era
piacevole conversare con
Maria, una persona amabile.
A trovarla, spesso, veniva la
figlia». Anche l’altro giorno,
come ogni lunedì, attraversava la strada sotto casa per andare a fare spesa al mercato
di piazza Falcone.
un furto ai danni del corriere Bartolini.
L'altra notte i ladri sono riusciti a introdursi nel magazzino dell'azienda di trasporto a Cerrione. Prima che
scattasse l'allarme i ladri
hanno avuto il tempo per
aprire alcuni imballaggi. Al
momento non è ancora stato
fatto l'inventario per accertare l'entità dei danni.
Sull'episodio indagano i carabinieri.
Biella
«Salviamo l’ospedale»
Successo su Facebook
1È
stata pubblicata su
Facebook lunedì alle 22, ma
in poche ore la pagina «Salviamo l’ospedale di Biella»
creata dal Comitato di medici, infermieri e cittadini ha
già raccolto centinaia di adesioni. Ieri pomeriggio intorno alle 16,30 i «mi piace» erano già a quota 600. Lo scopo
è promuovere nei biellesi la
consapevolezza dei rischi
che corre la Sanità locale
con i tagli ai reparti e ai posti
letto previsti dalla Regione
coinvolgendoli in iniziative e
negli sviluppi della vicenda.
Doppio intervento delle squadre di soccorso
Zumaglia
Incendio in un alloggio di corso Risorgimento
Nella confusione si scontrano anche due vetture
1A
Allarme per un incendio scaturito nel pomeriggio di ieri,
sul balcone di un appartamento al secondo piano del
palazzo ad angolo tra corso
Risorgimento e viale Macallè. A chiamare i soccorsi, intervenuti in pochi minuti
con tre equipaggi, i vicini di
casa. Quando sono divampate le fiamme infatti l’affittuario dell’alloggio era assente.
I vigili del fuoco, raggiunto il piano con un’autoscala,
hanno subito spento le fiamme che nel frattempo avevano distrutto un tavolino e le
sedie in plastica che arredavano il terrazzo e cominciavano ad intaccare tapparelle
ed infissi in legno.
Spento l’incendio sono
state accertate le origini.
Escluso il dolo la causa più
probabile dell’evento potrebbe essere stata in un
mozzicone di sigaretta gettato, non spento, in un vaso
di fiori. La rapidità dell’intervento ha comunque
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Dimissioni vicesindaco
Toniazzo all’attacco
Polstrada al lavoro
Sulla sinistra il balcone andato a fuoco, a destra l’incidente
escluso problemi maggiori e
danni più elevati. Forse la curiosità degli automobilisti in
transito in viale Maccalè è all’origine di un’incidente che
ha visto coinvolte due auto
proprio di fronte a dove stavano intervenendo i pompieri: una Matiz ha tamponato
una Ford che la precedeva.
Su una delle due vetture
viaggiava una bambina che
ha riportato un grande spavento. Due le ambulanze accorse che precauzionalmente hanno portato la bimba è
una delle due conducenti al
pronto soccorso. Le loro condizioni non desterebbero però preoccupazione.
[A. F.]
pagina 42
giungendo sulla corsia
opposta. Immediati i
soccorsi. Le condizioni
della pensionata sono
subito apparse gravi.
Trasportata al vicinissimo pronto soccorso è
stata intubata.
Al momento si trova in
coma farmacologico
ed i sui parametri vitali
sono stabili, la prognosi resta però riservata. Dai primi risconti
sembra che entrambe
le auto coinvolte procedessero a velocità
moderata.
Gli agenti della stradale hanno denunciato
l'investitore, il conducente dell'Alfa, e gli
hanno ritirato la patente.
[A. F.]
seguito delle dimissioni della vicesindaco Stefania Marchisio, l’opposizione di Zumaglia guidata da
Iuri Toniazzo ha chiesto la
convoca di una riunione del
Consiglio comunale. «Come
gruppo di minoranza acquisiremo in Consiglio un componente in più (Alessandro
Raso) in quanto la maggioranza aveva candidato solo
gli amministratori eletti -dice Toniazzo-. La gente deve
poter comprendere con
chiarezza quanto sta accadendo e come il sindaco si
comporti al di là delle apparenze».
Viverone
Sosta sul lungolago
Ecco le tariffe
1 Determinate
le tariffe
per la sosta a pagamento
sul lungolago di Viverone:
nei giorni festivi e nel periodo compreso fino al 1 aprile, dalle 9 alle 24 per posteggiare l’auto sulle strisce blu si dovrà pagare 1 euro all’ora oppure tre euro
per quattro ore.
Sanità Socio-Assistenziale
12
36 .Vercelli città
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
In breve
L’OSPEDALE DI VERCELLI UNO DEI TRE IN PIEMONTE
S.Andrea a misura di neonato
Apre la prima Banca del latte
la percentuale di piccoli che ricevono nelle prime settimane
di vita latte in polvere: l’alimentazione artificiale, infatti, rappresenta un fattore di rischio
per i nati prima del termine naturale. Un altro vantaggio è la
minore incidenza di intolleranze alimentare.
ROBERTO MAGGIO
VERCELLI
Sarà il Sant’Andrea di Vercelli
uno dei tre ospedali in Piemonte a ospitare una «Banca
del latte». La giunta regionale, su proposta dell’assessore
alla sanità Antonio Saitta, ha
approvato una delibera che
recepisce l’accordo tra governo e regioni sulla gestione delle «Banche del latte umano
donato». Gli altri due poli saranno il Santa Croce di Moncalieri e il Regina Margherita
di Torino, capofila e coordinatore. I tre centri faranno da
supporto ai fabbisogni delle
Terapie intensive neonatali e
poi alle esigenze degli altri
punti nascita piemontesi.
In Italia
Cosa fa
Lo scopo di una banca di questo tipo è avere una scorta di
latte a disposizione dei bambini nati prematuri: all’interno
della struttura - che a breve
sarà inaugurata al Sant’Andrea - verranno selezionate le
donatrici e sarà raccolto, controllato, trattato, conservato e
distribuito il latte umano donato dalle mamme. Il prezioso
liquido sarà utilizzato per specifiche necessità mediche, in
particolare quelle che riguardano i neonati pretermine, riducendo in modo significativo
Il servizio
mette
a disposizione
delle mamme
scorte di latte
umano
donato da
altre donne
da utilizzare
nei casi di
bambini nati
prematuramente e per
altre necessità mediche
IL RICORDO DELLE FOIBE IN PREFETTURA
Riconoscimento alla memoria
del disperso di San Germano
Anche Vercelli ieri ha celebrato il «Giorno del ricordo» in
memoria delle vittime delle
foibe, l’eccidio avvenuto durante la Seconda guerra mondiale a danno delle popolazioni italiane di Venezia Giulia e
Dalmazia.
Con una cerimonia nel salone storico della prefettura è
stata consegnata una medaglia d’onore in memoria di Arno Bacco, originario di San
Germano, vittima delle truppe titine il 15 aprile 1945 e dichiarato disperso. Il vercellese, finanziere in servizio nella
sesta Legione in forza alla
compagnia Comando Trieste,
fu internato in Iugoslavia ad
Abbazia, vicino Fiume. Il riconoscimento è stato consegnato
nelle mani di un’amica di Carla
Bacco, cugina del perseguitato
vercellese (e impossibilitata nel
muoversi di casa per un infortunio), e di una sua pronipote.
Presenti anche il sindaco di San
Germano, Michela Rosetta,
rappresentanti delle associazioni combattentistiche e gli Alpini di Vercelli.
La cerimonia
Tanti gli interventi delle istituzioni su questa terribile trage-
Un momento della cerimonia
dia. «Ricordare l’eccidio - ha
commentato il sindaco Maura
Forte - serve per trasmettere
un messaggio alle nuove generazioni. Bisogna lavorare affinché non succedano più eventi di
tale gravità».
«Vercelli dimostrò solidarietà per chi rientrava dopo l’ecci-
La prima banca è stata inaugurata a Firenze nel 1971 e attualmente nel nostro Paese ci sono
trenta registri del genere. La
donazione del latte umano è
gratuita, non prevede alcuna
forma di pagamento né per la
donazione né per l’utilizzo:
«Avere una scorta di latte materno è di fondamentale importanza per il benessere del bambino nato prematuramente spiega Elena Uga, responsabile
facente funzioni della struttura
complessa di Pediatria dell’Asl
-. La prima scelta per la nutrizione del bebé è l’allattamento
al seno; la seconda è il latte
spremuto, mentre la terza è costituita dal latte di banca, che
viene prima del latte artificiale.
Per inaugurare il reparto ci
manca un ultimo passaggio che
riguarda le direttive nazionali
per la tracciabilità dei campioni. Dopodiché saremo pronti a
offrire questo servizio anche al
Sant’Andrea».
dio - ha proseguito il presidente
della Provincia Carlo Riva Vercellotti -; oggi ci sono tanti vercellesi con origini istriane».
Un ricordo è arrivato anche
da Costanzo Moscatelli, vice
presidente provinciale dell’Associazione famiglie caduti e dispersi in guerra: «Passano i decenni, ma non il dolore per l’assurdità di una guerra - ha detto
-. I soldati caduto sono eroi, perché hanno donato la vita senza
pretendere nulla in cambio, ma
solo per difendere le proprie famiglie».
Ha chiuso la cerimonia il prefetto Salvatore Malfi: «Quegli
episodi continuano a vivere anche nei tragici fatti contemporanei. Purtroppo la malvagità, e
la violenza, sono nel dna dell’uomo».
[R. MAG.]
Le foto della cerimonia su
www.lastampa.it/vercelli
Sede: via Caduti sul Don, 1 - Villar San Costanzo, 12020 (CN)
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 43
-
Concordia
Minaccia di buttarsi
La salvano i carabinieri
1 Annuncia
di volerla fare
finita e minaccia di buttarsi
dal balcone del palazzo dove
vive in piazza Medaglie d’oro.
Ieri mattina per far tornare
sui suoi passi una donna, poi
ricoverata all’ospedale Sant’Andrea, sono intervenuti i
vigili del fuoco e i carabinieri,
che hanno convinto la donna
a rientrare in casa.
Carabinieri
Obbligo di dimora
per la ladra seriale
1 Obbligo di dimora nel co-
mune di Vercelli con divieto
di uscire in orario notturno,
questa la misura cautelare
che la donna responsabile dei
furti nelle auto di sabato notte al Globo. L’accusa era di
furto aggravato continuato.
Alla donna era già stata riconosciuta la responsabilità di
un quarantina di furti dalle
auto in centro, ed era stata
inoltre fermata anche la settimana scorsa per aver rubato
una borsetta al Terzo Tempo,
insieme al suo compagno, che
resta in carcere dopo essere
stato fermato con lei sabato
notte.
Assemblea
Giovedì al Circolino
si riunisce l’Anpi
1 Si
terrà giovedì 19 febbraio al Circolino dei lavoratori di corso Prestinari l’assemblea dell’Anpi (associazione nazionale partigiani). I
lavori inizieranno alle 18. All’ordine del giorno il bilancio
dell’attività 2014 e le celebrazioni per il 70° della Liberazione in città.
Unitré
Fragonara relatore
in seminario
1 Primo
appuntamento,
domani alle 15,30 nell'aula
magna del seminario, con
l'Università della terza età.
Relatore sarà Angelo Fragonara che traccerà un profilo
sulla figura del vercellese Felice Monaco.
Kiwanis
Domani conferenza
sul cibo a Carnevale
1 Domani
alle 20, nel salone del Cral di Atena, la presidente dell’Unipop e vice presidente del Kiwanis club di
Vercelli Paola Bernascone
terrà un incontro dal titolo «A
carnevale ogni cibo...vale».
Teleriscaldamento
COMUNE E ASL
Al via progetto
di energia
sostenibile
È stato siglato nei giorni scorsi in municipio il protocollo
d’intesa tra Asl Vc, Atena Spa
e Comune di Vercelli che avvia
lo studio di fattibilità di un
progetto di «centrale di cogenerazione» con abbinato teleriscaldamento per gli edifici
comunali e l’ospedale Sant’Andrea. La grande centrale
potrebbe produrre acqua calda che verrebbe messa in circolo nelle tubature del riscaldamento dell’ospedale e di alcuni edifici comunali ottimizzando l’energia usata per produrla. «Nel novembre 2005 –
precisa il sindaco Maura Forte - la Commissione Europea
ha lanciato la campagna
“Energia sostenibile per l’Europa”per promuovere un utilizzo migliore delle fonti energetiche e una crescita della
qualità della vita nei territori
europei. È anche un modo per
raggiungere gli obiettivi di
Kyoto ed è un grande passo
avanti in materia di sostenibilità ambientale ed energetica.
Lo scorso agosto abbiamo sottoscritto l’adesione al patto
dei sindaci, con il traguardo
della riduzione del 20% delle
emissioni di gas serra attraverso misure locali che migliorino l’efficienza energetica. Siamo certi che la proposta formulata da Atena Spa
possa avviare tale processo.
Valuteremo insieme con Asl
Vc il progetto, i cui oneri sono
a carico di Atena Spa, e decideremo».
«Abbiamo aderito volentieri a questo progetto in virtù
del fatto che l’Asl è il più grande consumatore di energia di
questo territorio – spiega il direttore dell’Asl Federico Gallo. Questo progetto – prosegue il manager – sarà di grande impatto non solo da un
punto di vista dei benefici per
l’ambiente grazie a minori
emissioni di anidride carbonica, ma anche da quello dell’abbattimento dei costi».
[R. V.]
BBLab: via della Magnina, 3/b - Madonna dell’Olmo - Cuneo, 12100 (CN)
Sanità Socio-Assistenziale
Mercoledì 11 febbraio 2015
ocietà
PORTA
VIENI
&
nel posto
COMPRA
GIUSTO
USATO
In Piemonte gli assegni di cura non verranno meno
«Gli assegni di cura e le prestazioni di assistenza domiciliare ai non autosufficienti non verranno
meno e, in attesa dell’approvazione del bilancio 2015, abbiamo disposto che le Aziende sanitarie non interrompano il pagamento degli assegni per i primi mesi dell’anno». Ad annunciare
la decisione, nei giorni scorsi, gli assessori regionali alla Sanità Antonio Saitta e alle Politiche
sociali Augusto Ferrari, i quali, insieme al direttore generale dell’assessorato alla Sanità
Fulvio Moirano, hanno incontrato i direttori delle varie Asl per informarli della decisione.
[email protected]
5
Via Pinerolo, 30 - Frossasco
tel: 0121 352197
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Sempre più giovani e famiglie scelgono di vivere i territori montani, a patto di avere servizi accessibili
Se la montagna torna a vivere ci guadagniamo tutti
Occorre pensare interventi di recupero che abbiano ricaduta sociale, economica e ambientale sulle terre alte
La notizia è stata ripresa da molti media
nazionali: un’intera
borgata alpina, Gilli,
nel Comune di Perosa
Argentina, è stata messa in vendita su ebay,
il canale di vendita on
line. Un colpo di genio
sotto certi aspetti, con
molti limiti per altri,
ma che indubbiamente
ha avuto un merito: richiamare l’attenzione e
stimolare un confronto
sui territori montani, su
ciò che sono oggi, ma
soprattutto su ciò che
potrebbe essere in un
futuro prossimo.
Una discussione pubblica, allargata ai diversi
soggetti coinvolti sarebbe quanto mai necessaria, soprattutto alla luce
di una considerazione:
la montagna si muove. E
non ci riferiamo a smottamenti e frane, ma a
quei tanti fenomeni che
la stanno attraversando,
trasformandola economicamente, socialmente
e antropologicamente.
Come ha affermato in
un convegno lo scorso
anno, a Cuneo, il sociologo Aldo Bonomo
- esperto di sviluppo,
saggista e collaboratore de “Il Sole 24 ore” -,
«oggi la montagna non è
più “terra dei vinti”. Lo
era nel ‘900, ma oggi è
finita». Oggi la montagna
è interessata da una domanda crescente di un
vivere diverso: «Meno individualista, più attratta
da quella che si definisce
“economia della felicità”, che non da quella
dell’accumulazione o dei
consumi». Ora, per chi si
trasferisce dai centri urbani la montagna è una
scelta di vita e di valori.
UN NUOVO
MODELLO “URBANO”.
Ma chi oggi si trasferisce in montagna, non
cerca un ambiente selvaggio, incontrollato, ma
un nuovo modello, che
paradossalmente potremo definire “urbano” e alternativo. Le esperienze
fino ad ora concretizzatesi raccontano questo:
il futuro dei luoghi alpini
passa attraverso la loro
ricostruzione. Che non
vuole significare mera riproposizione di ciò che
era prima, ma modellare
le trasformazioni del mondo con la natura stessa del
luogo. Processo possibile
solo attraverso microprogetti calati nella realtà
specifica, progetti di sviluppo locale. Ma oggi c’è
un’antropologia adeguata
a capire ciò che verrà?
L’EUROPA, FORSE
L’UNICO SOGGETTO
CHE CREDE
NELLE REALTÀ
MONTANE
C’è un paradosso evidente che divide vecchi e
nuovi montanari: mentre
i primi sentono di vivere
in un luogo marginale ed
emarginato, i secondi ritengono che il cambiamento
e l’innovazione possano
portare “centralità diffusa”
anche alle terre alte. Con i
modelli di turismo compatibili con i luoghi, dove non
si vende un soggiorno, bensì un’esperienza. Ma sono
la logistica e i servizi che
possono rendere un posto
marginale o meno. Permettere a giovani e famiglie di
abitare nuovamente (o ancora) la montagna significa
offrire loro scuole, Poste,
servizi sanitari. E non importa se ad offrire sia il
servizio postale sia l’unico
UN BUON RECUPERO PORTA SVILUPPO SOSTENIBILE ALLA COMUNITÀ
La borgata Miribrant, nel Comune di Ostana, ristrutturata secondo criteri attenti al territorio e alla tradizione.
emporio della borgata, o
se la sanità si affida alla telemedicina e all’assistenza
sul territorio. Non contano
i luoghi fisici, è la fruibilità,
l’accesso ai servizi che fa
la differenza fra montagna
povera o ricca; tagliarli,
cancellarli, vuol dire uccidere un territorio
Ed ecco un altro paradosso: mentre dall’alto
dell’Europa si continua a
dimostrare interesse particolare verso i territori
montani, indirizzando verso essi un buon flusso di
risorse (legate a progetti,
naturalmente), dal basso
spesso manca una capacità
innovativa e propositiva.
I “Gal”, cioè i soggetti re-
sponsabili dell’attuazione
dei Piani di sviluppo locale, non pare abbiano in
concreto prodotto grandi
realizzazioni. Oggi poi, con
lo smantellamento delle
Province, viene a mancare
una voce importante per il
mantenimento e lo sviluppo di questi luoghi. Ma il
sociologo Bonomo, esperto di tematiche di sviluppo
alpino, avverte: «Bisogna
avere coscienza del luogo
per dialogare con i flussi
che lo attraversano e renderli complici della propria
crescita».
Servizi a cura di
Sofia D’Agostino
«Mettere in vendita intere
borgate alpine su eBay servirà a riportare le persone a
vivere le nostre montagne?
Invece di lasciare la questione in mano a iniziative di singoli non sarebbe
forse più opportuno creare
delle reti di Comuni e portare avanti progetti condivisi che possano garantire
uno sviluppo sostenibile di
queste comunità e nuove
prospettive per l’economia
delle “terre alte”?». È questa
la riflessione che poneva
sulla sua pagina Facebook
“Tac Pinerolo” (acronimo
di Territorio architettura
cultura), il gruppo di tre
giovani architetti, formato
da Filippo Fassio, Fabio Vignolo e Candido Bottin. Tre
professionisti il cui lavoro
è ispirato dal concetto di
“resilienza”, cioè, semplificando molto, costruire o
(ricostruire) in un’ottica di
valore e ricaduta sociale,
economica e ambientale
Non stupisce, perciò, che a
fronte dei pochissimi residenti stabili ci sia una lunga serie
di proprietari poco disposti
a separarsi da edifici e terreni legati alla loro giovinezza
o a quella dei padri. Pur se
cadenti, pur se ormai preda
dell’incuria e del tempo.
L’amore per questi luoghi
è ben presente nelle parole
di Quirino Ughetto, per tutti
Guerino, che ricorda ancora
quando Grandubbione era
il cuore pulsante del paese:
«Ora non restano che due famiglie – dice con un po’ di
rammarico –, a inizio ‘900 ci
vivevano circa 1.500 persone».
Le condizioni di vita furono
sempre piuttosto dure, legate
ad attività agricole e pastorali. Una forte coesione sociale
permetteva però a questa
gente di superare i momenti
di grande difficoltà: ogni piccola pausa dalle occupazioni
quotidiane era occasione di
gioia. «A volte si faceva festa
per giorni – continua Guerino
–, il ritrovo per eccellenza era
il locale della Piombina. Musica e canti non mancavano
mai». Spesso le serate sfociavano negli eccessi: «Le zuffe
erano all’ordine del giorno (in
qualche caso con i “giaunin”,
i vicini abitanti di Giaveno,
ndr) ma perlopiù ci si divertiva
e si dimenticavano le fatiche
del lavoro» conclude.
I segni della storia, nel vallone e nel paese stesso, sono
molti: dal ritrovamento di
tracce preistoriche, all’insediamento di comunità valdesi
con l’erezione di un tempio e,
nel periodo delle persecuzio-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
portare valore alla comunità di quel luogo?».
La logica che ispira il
lavoro, di Fassio, Vignolo
e Bottin va in direzione
di quanto fatto a Ostana,
piccolo centro della Val
Po, negli ultimi anni: «Il
lavoro realizzato in questo
Il gruppo Tac, da sinistra: Fabio Vignolo, Filippo Fassio, e Candido Bottin.
Ostana, una terrazza naturale posta sul versante soleggiato della Val Po, a guardia del Monviso. Un tempo nel piccolo centro ci abitavano
in 1.300 poi, l’industrializzazione delle città se li
è portati via quasi tutti. «Ogni settimana partiva
una famiglia», riferisce il sindaco, Giacomo Lombardo, colto mentre stava spalando il mucchio di
neve caduto nei giorni scorsi. «Siamo arrivati ad
avere un minimo di 5 residenti, ora però stiamo
crescendo: i residenti sono 35, ma oggi c’è gente
che compra, e la gente arriva, anche da altre regioni». D’estate, nelle borgate sparse del Comune
si contano fino a 700 persone. «Metà di esse sono
state recuperate, ma d’inverno due sono disabitate,
andiamo avanti gradualmente».
Il sindaco Lombardo è una testa “fine”, dai
ragionamenti innovativi, e con lo sguardo rivolto
sempre a Bruxelles. «I fondi europei ci hanno
Comune è appassionante e
lungimirante, innanzitutto
perché è partito da quelli
che quel luogo lo abitano
davvero, e non da gruppi
arrivati da fuori che poco
conoscono quella realtà, ma
anche e soprattutto perché
prima di agire hanno riflettuto di identità, hanno preso
coscienza delle loro radici
e del loro territorio e delle
loro tradizioni. Tutto questo
li ha portati a sentirsi nuovamente comunità, e a (ri)
costruire qualcosa di utile e
valido per tutti loro».
Le norme, anche in questo caso, però non aiutano
i territori montani: «In Piemonte abbiamo una legge,
vecchia, è del ‘77 anche
se più volte integrata, che
tratta la montagna come la
città, è basata su principi
quantitativi e non di territorio, per cui anche gli oneri
di urbanizzazione incidono
pesantemente sulle ristrutturazioni».
aiutato moltissimo, senza non avremmo potuto
realizzare ciò che abbiamo fatto; i privati hanno
ricevuto un contributo del 60 per cento per le ristrutturazioni, mentre noi dell’80 per cento». Fondi
andati a coprire anche buona parte dell’ultima
delle ristrutturazioni: il recupero della borgata
Miribrant: «Abbiamo ridato vita anche ad un edifico, diventato polifunzionale che oggi accoglie
corsi di livello elevato per architettura e altri per
geometri». Il recupero delle borgate di Ostana
non è però solo un intervento architettonico:
«Se ci si ferma al lavoro edilizio, il risultato non
sarà qualificante, porterà solo seconde case. Noi sottolinea Giacomo Lombardo - abbiamo voluto
dargli un carattere identitario, di tradizione, e di
comunità». E i fatti stanno dando loro ragione: «Le
borgate stanno ritornando a vivere. A Miribrant
sono arrivate delle attività. Abbiamo un’azienda
fiorentina che lavora nell’editoria, la connessione
Internet permette loro di stare a Miribrant e lavorare con tutta Europa. È arrivata anche una ditta di
elettricistica, e altre dovrebbero insediarsi presto».
L’impegno del Comune di Ostana è rivolto
soprattutto ai giovani e alle famiglie: «Stiamo
lavorando molto per riportare l’agricoltura in questi luoghi, perché crediamo nel ritorno alla terra.
È uno sforzo che ha un senso, soprattutto oggi,
alla luce del fallimento del modello economico
proposto negli ultimi 60 anni». Si sta cercando
una soluzione alla frammentazione fondiaria,
si stanno ripulendo sentieri e appezzamenti:
«Bisogna investire perché i territori montani siano
riabitati, una condizione che va a vantaggio anche
della pianura: la montagna abitata, e quindi curata,
salvaguarda dagli incendi, e dalle inondazioni a
valle».
«La chiusura
del reparto Tbc
del S. Luigi è
temporanea»
ni, il riparo nascosto di una
balma usato come chiesa, ora
visitabile. Per proseguire poi
con l’attività del carbonaio, di
cui restano testimonianze nei
boschi e, infine, le tragiche vicende della Resistenza. Un’importante operazione di recupero di sentieri, molti dei quali
percorribili in mountain bike,
e di attrezzatura di pareti per
l’arrampicata è stata promossa dalla sezione locale del Cai,
anche col sostegno dell’Amministrazione comunale. Più
di recente, è toccato al sentiero turistico “Dei sette ponti”,
impreziosito dalla posa di due
ponti sospesi, e al ristorante
di proprietà della Pro loco,
passato a nuova gestione e
prossimo alla riapertura. Lo
sforzo maggiore dovrà essere
fatto per mettere in sinergia
tutti i soggetti interessati al
recupero e alla valorizzazione
di quest’angolo di Alpi, senza
intaccare la bellezza della pietra e del legno.
Federico Giustetto
L’assessore regionale
alla Sanità Antonio Saitta
è tornato sulla questione relativa alla chiusura
del reparto di isolamento per pazienti affetti da
tubercolosi dell’ospedale S. Luigi Gonzaga di
Orbassano.
Sollecitato da un’interrogazione del consigliere del Pd Andrea
A p p i a n o , l ’ a s s e s s o re
ha rassicurato, confermando martedì scorso a
Palazzo Lascaris la temporaneità della chiusura
dettata dalla necessità
di effettuare lavori di ristrutturazione e mettere
a norma l’impiantistica
del reparto.
«La chiusura temporanea del reparto – precisa
Saitta - è dovuta a una
serie di carenze relative
alla sicurezza, suppor tate da perizia tecnica,
che impongono lavori di
ristrutturazione. La direzione sanitaria dell’ospedale mi ha confermato il
proprio impegno per un
ripristino dei posti letto
per i pazienti affetti da
Tbc entro un periodo
di tempo che va dai tre
mesi ad un massimo di sei
mesi. I pazienti ricoverati presso il reparto sono
stati tutti dimessi e i posti
letto sono stati messi temporaneamente a disposizione del Dipartimento
emergenza accettazione
(Dea), per far fronte alla
situazione di emergenza
di queste ultime settimane». Le complicanze gravi dell’influenza, infatti,
hanno reso necessario
l’invio di molti pazienti al
Pronto soccorso, acutizzando la cronica carenza
di personale e posti letto
di degenza medica.
pa. pol.
Un artista tra i boschi: «Nel borgo abbiamo
qui seguo i miei ritmi scoperto la libertà»
Alessio Mezzalama, 37 anni, pittore di grande talento, e restauratore, ha scelto di vivere, insieme alla
sua compagna, tra i boschi della Val Pellice, in zona
Gianavella, nei pressi di Rorà. «Sono originario di Torino
e per tutto il periodo di studi, anche se i miei si erano
trasferiti a Torre Pellice, ho vissuto in città, prima nella
stessa Torino e poi ai tempi dell’Accademia a Bologna».
Diventato adulto e autonomo economicamente ha
dovuto scegliere dove mettere su casa: «Comprarla
in città sarebbe stato proibitivo, con le mie possibilità
avrei preso un monolocale. Ma le ragioni della mia
scelta non sono solo economiche - sottolinea l’artista
-: qui posso fare l’orto, tagliarmi la legna per il potagè,
ma soprattutto vivere con i ritmi che mi do io. E a me,
come tanti amici che hanno fatto scelte simili, non piace
vivere di fretta».
Tutto idilliaco? «Certo che no, sicuramente è più
faticoso che vivere in un appartamento in centro, non
stai mai fermo: devi tagliarti l’erba, accenderti la stufa,
e sei condizionato ad avere l’auto per spostarti, ma se
avrò dei figli, li faremo crescere qui». Le relazioni sociali
scarseggiano. «Ma nessuna preoccupazione: riesco a
litigare anche qui, per il taglio della legna - ironizza
Alessio Mezzalama -. Cambiano i problemi, ma non
certe dinamiche umane».
cem di porre attenzione ai
piccoli borghi è lodevole affermano -, ma ci poniamo un dubbio: se si va a
recuperare una borgata ma
non si costruisce un progetto globale che si inserisce
nel sistema locale, quella
ristrutturazione riuscirà a
A OSTANA LE BORGATE DANNO VITA AL TERRITORIO
GRANDUBBIONE: VIVEVANO IN 1.500, ORA SOLO 2 FAMIGLIE
PINASCA – Il recupero di
Grandubbione è possibile?
La notizia della borgata Gilli, nel Comune di Perosa Argentina, finita in vendita su
eBay ha riacceso il dibattito
sul destino di quegli angoli
di montagna impoveriti dallo
spopolamento e dall’abbandono. Resta da capire se il discorso sia applicabile a ogni
realtà in quota. Ne è poco
convinto il sindaco di Pinasca, Roberto Rostagno, che,
proprio su Grandubbione,
dice: «La situazione mi sembra completamente diversa.
Non si tratta di sole otto case,
perdipiù raccolte in uno spazio
relativamente limitato, ma di
un vero e proprio sistema di
piccole borgate». Già, perché
sotto il nome di Grandubbione finiscono più di 20 diversi
agglomerati. Centinaia di case
in totale. Non si tratterebbe
soltanto di vendere a uno
“straniero”, affascinato dal
“profumo d’antico”. Inoltre, la
zona è davvero ricca di storia.
del territorio in cui si interviene. Altrimenti continuiamo a innalzare “cattedrali”
nel deserto.
Pertanto, l’idea di vendere in toto una borgata
alpina non li entusiasma: «Sicuramente è una trovata
geniale e l’intento dell’Un-
Prima, la Val Pellice era rifugio nei fine settimana lasciati
liberi dal lavoro che li ha sempre portati in varie parti del
mondo. Poi, il colpo di fortuna: «Abbiamo trovato a Torre
Pellice locali idonei alla nostra attività - spiega la coppia di
professionisti che desidera rimanere anonima -, quindi abbiamo potuto lasciare Torino e venire ad abitare in borgata».
Una scelta che, dopo 22 anni, dimostra ancora tutti i suoi
vantaggi: «Qui si riscopre libertà e contemplazione, e per libertà
- sottolinea la donna - intendo quella profonda, interiore perché
anche l’ambiente, l’esterno è parte del proprio habitat». Quasi
un’osmosi tra il sé e il fuori che annulla confini e limiti. Per la
coppia i disagi dell’abitare ai limiti del bosco sono minimi: «A
parte la neve di questo periodo, ma è un disagio di pochi giorni,
non ne colgo - prosegue la donna -, ritengo che in città siano
decisamente maggiori». La coppia inizialmente ha acquistato
una casa: «L’abbiano ristrutturata limitandoci a razionalizzare
gli spazi interni, ma lasciando immutato l’esterno». Quando gli
unici vicini, ormai anziani, sono mancati, i due professionisti
hanno acquistato anche le due unità immobiliari che componevano il piccolissimo borgo, «Non abbiamo modificato o
aggiunto nulla, anche il fienile non è stato interessato da interventi murari, lo abbiamo chiuso con dei semplici vetri. Abbiamo
voluto salvaguardare la storia di questa borgata». Mai avuto
timore di vivere in un posto isolato? «Sentiamo questo posto
come positivo, è il mondo che fa paura, ma quello c’è ovunque».
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Sanità Socio-Assistenziale
Val Sangone
22
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Partite anche le cartelle cliniche digitali dei pazienti
Mercoledì 11 febbraio 2015
Anno 110 - Numero 6
Il gruppo “Per Giaveno” chiede un Consiglio comunale aperto sul problema
Più infermieri per i 30 posti letto L’opposizione attacca: «Si è fatto poco
della continuità assistenziale
per garantire sicurezza e controllo»
GIAVENO – È stata portata a regime la fruizione
dei 30 posti di continuità assistenziale presso
il Polo sanitario dell’Asl
To3 (ex ospedale). «Il
recente incremento di
infermieri ha razionalizzato l’organizzazione
del personale – scrive
l’Azienda sanitaria -. Si
sta ora completando la definizione dei protocolli di
fruizione del servizio e la
sempre maggiore integrazione con i presidi vicini,
in particolare Rivoli».
Dopo lo spostamento
nella struttura del Sert
e del Centro di salute
mentale, «si sta lavorando sul riordino e l’ottimizzazione degli spazi
interni sfruttando in modo
razionale tutte le potenzialità dell’immobile con
trasferimento del Punto
prelievi e del Consultorio familiare in spazi
più ampi ed adeguati. Si
è potuta salvaguardare
l’intera attività ambulatoriale specialistica con
l’unica eccezione dei test
di 2º livello di gravidanza
che si è ritenuto clinicamente più appropriato
trasferire a Rivoli. Sono
stati investiti a Giaveno in
manutenzioni ordinarie
200.000 euro nell’ultimo
biennio».
Intanto, dal 1º febbraio
a Giaveno come in tutti gli
ospedali riuniti di Rivoli
è entrata in funzione la
cartella clinica digitale.
Una nuova piattaforma
che sostituisce i precedenti sistemi informatici
e permette di visionare e
gestire l’intero percorso
clinico con un tablet, ad
esempio anche dal letto
del paziente. Cinquecento le postazioni coinvolte
e 600 i dipendenti formati
sui presidi di Giaveno, Rivoli, Susa e Venaria, con
un occhio di riguardo
al futuro, quando cioè
si potranno connettere
anche i medici di base,
le farmacie, i centri di
prenotazione.
Il nuovo sistema che si
chiama Hero ed è sviluppato dalla ditta Dedalus
permette di integrare le
tecnologie che finora erano divise in blocchi non
compatibili tra Pronto
soccorso, reparti, Day
hospital e servizi amministrativi. «Poiché viaggia sulla Intranet aziendale - riferisce ancora
l’Asl To3 - è gestibile dal
personale non solo da postazioni fisse ma anche
in situazione di mobilità,
ovvero da qualsiasi sede,
dalle barelle come dal letto dei pazienti attraverso
l’utilizzo di semplici tablet, palmari, cellulari. È
un sistema intuitivo e molto semplice da utilizzare
garantendo la necessaria
sicurezza e riservatezza
dei dati dei pazienti».
e.b.
LA VALLE A CONFRONTO CON SAITTA
Venerdì 6 gli amministratori locali della Val
Sangone sono stati invitati ad un incontro a
S. Antonino di Susa che
vedeva presenti l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta e il direttore generale dell’Asl
To3 Gaetano Cosenza. Il
vicepresidente del Consiglio regionale Nino
Boeti, intervenuto, ha
segnalato l’importanza
che il punto di primo
intervento giavenese
rimanga aperto ai cittadini affinché si crei un filtro capace di sgravare
l’ospedale di Rivoli.
Il vicesindaco di Giaveno Enza Calvo, e assessore
alla Sanità, scrive: «Ho chiesto quali margini ci sono
per aumentare l’intensità di cura del reparto di continuità assistenziale in modo che possano esservi ricoverati anche i cittadini che hanno bisogno di maggiore
assistenza medica. L’assessore Saitta ha rimarcato
l’importanza di garantire ai territori come il nostro,
lontani dagli ospedali, e con un’alta percentuale di popolazione anziana, la necessaria assistenza sanitaria,
anche potenziando quella a domicilio».
La programmazione sanitaria sarà definita entro giugno 2015, «ma prima di tale data saranno
effettuati incontri con gli amministratori locali per
confrontarsi in modo proficuo. Sono fiduciosa perché
l’assessore Saitta ha dimostrato conoscenza e condivisione dei problemi del nostro territorio, anche se
ritengo che occorra continuare, come Tavolo tecnico,
un confronto puntuale con l’Azienda sanitaria To3
in merito alla gestione del quotidiano per evitare
che i problemi di carenza di personale vadano a
intaccare i servizi per i nostri cittadini».
Elisa Bevilacqua
GIAVENO – Il gruppo di
opposizione “Per Giaveno” chiede un Consiglio
comunale aperto sul tema
della sicurezza e del controllo del territorio.
Stefano Tizzani, Daniela
Ruffino e Giovanni Mellano Garda evidenziano nella richiesta protocollata
lunedì scorso «che negli
ultimi mesi vi è stata una
sensibile recrudescenza
di furti e tentati furti, sia
in abitazioni private, sia
in aree commerciali/produttive, nel centro storico
come nelle borgate». Per
la minoranza, «l’Amministrazione comunale non ha
posto in essere significative azioni volte a migliorare la prevenzione, né ad
aumentare le modalità di
sorveglianza del
ter ritorio», e cita ad
esempio il caso dei furti
di rame al cimitero; dopo
il primo episodio a novembre, una seconda razzia
appena prima di Natale.
«Solo a seguito del secondo
furto, dopo che ormai molte edicole funerarie erano
state depredate, l’Amministrazione provvedeva,
il 14 gennaio, a dotare di
antifurto il cimitero del capoluogo».
I tre ricordano le priorità della Giunta Giacone
sul tema, come riportate
sull’Informatore natalizio,
ovvero la posa di transenne in via Roma per evitare
il parcheggio selvaggio,
ulteriori telecamere nel
centro storico contro infrazioni stradali, la figura
dell’ausiliario del traffico
e il pericolo degli alberi
che pendono sulle strade. Non lo scrivono, ma si
legge tra le righe: è troppo
poco.
«La cittadinanza, a seguito di tali fatti e dell’inerzia di chi amministra la città, è afflitta da un profondo
senso di insicurezza, im-
potenza e di abbandono»;
per questo chiedono di
discuterne in un Consiglio
aperto con le associazioni
del territorio, in particolare quelle che si occupano
di Protezione civile.
INCENDIO IN UNA CASA DISTRUGGE TETTO
COAZZE – Tetto compromesso, ma per fortuna nessun ferito. Martedì scorso nel
pomeriggio ha preso fuoco, per cause ancora da accertare, il tetto di un alloggio in
via Giacone a Coazze, quasi al confine con borgata Buffa di Giaveno. I proprietari
che erano all’interno, ma nell’alloggio sottostante, appena accortisi sono usciti e
hanno chiamato i Vigili del fuoco. Dalle 16 alle 19 hanno lavorato allo spegnimento
i Vigili volontari di Giaveno, con l’ausilio delle squadre di Avigliana e di Grugliasco.
Intervenuti anche i Carabinieri di Giaveno.
Il tema delle telecamere
in paese era stato sollevato anche a dicembre
dal Movimento 5 Stelle
che con il suo capogruppo Federico Giovale Alet
aveva chiesto di conoscere ubicazione e costi del
sistema di sorveglianza.
La risposta del consigliere
Amedeo Martinacci aveva
spiegato che sono attive
24 ore su 24 telecamere
in piazza DelBosco, piazza
Molines, torre campanaria
tra via Umberto I e via XX
Settembre, piazza Maritano verso la Posta, Ufficio
turistico; due sono poste
presso l’Ufficio tecnico e
due (una verso l’interno
e una verso l’esterno)
all’ecocentro. Oltre a queste, quelle “nuove”, attivate agli ingressi del paese.
Le immagini sono a
disposizione dei Vigili urbani per sette giorni poi
vengono ricoperte dai
nuovi filmati. Il costo della manutenzione è 10.920
euro all’anno. Prosegue
intanto la convenzione
con la ditta Sicuritalia per
il controllo notturno del
territorio.
Il sindaco Carlo Giacone, rispetto al Consiglio
aperto, dichiara che sta
raccogliendo informazioni
e che lo convocherà quando le avrà a disposizione,
per una discussione basata su dati certi, e non su
impressioni.
Elisa Bevilacqua
A Trana, Bulajè e la Bela Bulajera riceveranno le chiavi del paese
Sangano
Reano, insufficiente il servizio di trasporto pubblico
È festa domenica con il Carnevale
Manutenzione
controsoffitti
a scuola e “Agorà”
Per gli anziani più difficile
raggiungere ospedali e presidi
Sono trascorsi cinque
anni dagli ultimi lavori di
manutenzione dei controsoffitti della scuola media
di via Bert e, come previsto
dal Piano di manutenzione,
quest’anno si dovrà eseguire oltre al controllo visivo
(annuale) anche il controllo
dell’ossidazione delle strutture che non sono visibili.
L’Ufficio tecnico ha stabilito
che la verifica sia eseguita
anche per la sala “Agorà” di
piazza Marco Matta. Complessivamente la somma
impegnata dall’Ufficio tecnico sanganese per effettuare la manutenzione di tutto
il patrimonio comunale sia
mobile che immobile ammonta a 50.400 euro.
Ha compiuto da pochi
giorni 11 anni il servizio
“Emergenza anziani S. Rocco”, che ha festeggiato l’anniversario con un pranzo
nei locali dell’oratorio della
parrocchia.
Il Sea conta su una ventina
di volontari che assistono
circa 60 persone anziane
anche in altri Comuni della
Val Sangone.
Il progressivo invecchiamento della popolazione ha
creato situazioni di bisogno
che nascono dalla solitudine, oppure spesso dall’impossibilità dei figli ad andare
incontro alle esigenze degli
anziani genitori, perché lavorano o sono lontani. «I nostri
volontari accompagnano gli
Al pomeriggio sfilata e spettacolo di giocoleria circense
Va in scena domenica 15 la nuova edizione del Carnevale tranese. In mattinata, alle 10, il sindaco consegnerà le chiavi del paese alla Bela Bulajera e al Bulajè,
le maschere ufficiali, che alle 14 sul piazzale di fronte
all’oratorio accoglieranno le maschere che parteciperanno alla manifestazione; alle 14,30 partenza della
sfilata allegorica con i gruppi in maschera provenienti
dai vari rioni e borgate di Trana e successivo arrivo in
piazza Libertà previsto per le 15,30.
In piazza si svolgerà uno spettacolo di giocoleria
circense con evoluzioni di clavette, sfere e catene
infuocate; nella seconda parte del festoso pomeriggio
la battaglia dei coriandoli e l’estrazione dei biglietti
vincenti della lotteria di Carnevale. Dice Claudio Sacchetto presidente della Pro loco: «Sarà un Carnevale
improntato sulle borgate locali che hanno fatto nascere il
Palio l’anno scorso: saranno presenti, con i loro gruppi,
dieci borgate su 13 più il gruppo dell’oratorio. Già fin
d’ora per gli organizzatori, Amministrazione comunale, oratorio e Pro loco, questo si tratta di un successo
strepitoso».
L. C.
L’iniziativa dell’istituto scolastico “Gonin” di Giaveno
Il Museo di scienze naturali sale in valle
Conferenze, laboratori didattici e mostre - Anche a Valgioie
VAL SANGONE – Se i Musei
sono in città ed è difficile raggiungerli anche a causa di un
ser vizio di trasporti pubblici
carente, allora è il Museo a “salire” in valle. L’iniziativa promossa
dall’Istituto Gonin di Giaveno,
che ha raccolto intorno a sé molti
partner, tra enti, istituzioni e associazioni, porta mostre, laboratori e conferenze scientifiche in
Val Sangone.
Si comincia giovedì 12 alle 20
presso l’auditorium della media
Gonin con la prima conferenza,
dal titolo “Biodiversità delle praterie alpine nelle Alpi Occidentali”, con Ramona Viterbi del Parco
nazionale Gran Paradiso, ed Elena Giacobino e Lucia Brizzolara
del Museo regionale di scienze
naturali. La conferenza – ad in-
gresso gratuito - sarà preceduta,
alle 19, da apericena con prodotti
della valle e concerto dell’Orchestra della scuola Gonin (5 euro)
ed è propedeutica alla mostra
itinerante del Museo regionale
di scienze naturali (Mrsn), che
sarà aperta dal 20 febbraio al 20
aprile presso lo stesso istituto.
Le altre mostre che fanno parte del progetto Museo diffuso saranno allestite presso il Giardino
botanico Rea di S. Bernardino
(Aspetti geologici della Val Sangone a cura del Museo geologico
sperimentale del Cai di Giaveno,
Il fungo in Val Sangone a cura
della Città di Giaveno e ancora
Laboratorio della biodiversità
botanica a cura del Rea), e presso il Nodo di educazione ambientale di Coazze (ecomuseo in viale
Italia ’61) dove sarà esposta “Il
ritorno del lupo” a cura dell’Ente
di gestione delle aree protette
Alpi Cozie.
Anche presso il municipio di
Valgioie è prevista l’esposizione
di una mostra a cura del Mrsn.
A tutte queste iniziative gratuite si aggiungono i laboratori
didattici con personale dei diversi enti, (partecipazione 6 euro),
rivolti a bambini e genitori, dalle
17 alle 19 presso la scuola Gonin.
Il primo appuntamento in calendario è per il 24 febbraio con “La
nostra Stella”, giochi ed esperimenti per conoscere il Sole.
Ulteriori informazioni, il calendario completo e i riferimenti per
le prenotazioni sul sito icfgonin.
it.
Elisa Bevilacqua
NOTIZIE DALLE AZIENDE
a cura dell’Ufficio P.R. Publieco
GUSTO LEGGEREZZA METODO
IN FARMACIA A OSASCO
Venerdì 20 febbraio alle ore 17 Libera Delemont presenterà, presso
la farmacia Santa Francesca di OSASCO il libro "Gusto Leggerezza
Metodo" un originale testo di cucina e ricette scritto in collaborazione
con la dott.ssa Paola Maffeis medico specialista in scienza dell'alimentazione.
Il testo luido e accattivante non demonizza alcun cibo, ma lo consiglia secondo criteri di quantità,freuenza e soprattutto abbinamento
con un'attenzione particolare ad evitare sprechi di ogni tipo. L'invito
è rivolto a tutti gli amanti di piatti gustosi e salutari che rispettano
l'ambiente.
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Valgioie: soccorso
escursionista
Un escursionista torinese di
73 anni colto da infarto, lunedì 9, è stato soccorso dall’elicottero del 118 sulla strada
che dal Colle Braida sale al
Colle Bione. L’uomo saliva in
compagnia di tre amici con
le ciaspole quando si è sentito male. I compagni hanno
chiamato il 118 e immediatamente è intervenuta l’equipe
dell’eliambulanza. Defibrillato
dopo l’atterraggio, ha recuperato completamente le funzioni vitali senza gravi danni.
Sull’elicottero operava un
tecnico del Soccorso alpino
Valsangone, Roberto Luzzara,
da pochi giorni in servizio.
Trana: prelievi ematici gratuiti
Sono molti i cittadini tranesi che hanno necessità di un
servizio locale che si occupi di effettuare prelievi ematici
perché hanno difficoltà a recarsi presso una struttura
ospedaliera. Per venire a loro incontro, il Comune di
Trana ha sottoscritto un accordo, con la collaborazione
del Distretto di Giaveno dell’Asl To3, per l’esecuzione dei
prelievi ogni giovedì presso la sede del Poliambulatorio
di piazza Libertà 2.
anziani alle visite mediche,
portano loro i farmaci e la
spesa a domicilio e in alcuni
casi tengono anche compagnia» spiega Angela Bergero,
presidente del Sea reanese.
«Il problema principale della zona è la mobilità: chi non
ha l’auto ha grosse difficoltà a
raggiungere gli ospedali di Ri-
voli e Orbassano, o il Centro
di fisioterapia ad Avigliana».
Gli orari degli autobus per
andare all’ospedale di Rivoli
sono ridotti: al mattino c’è
un solo autobus alle 8,50,
mentre per il ritorno c’è solo
un bus alle 12,20. Il Sea organizza durante l’anno diverse
attività, anche per autofinan-
ziarsi, visto che non riceve
contributi esterni: il pranzo
offerto agli anziani over 75
durate la festa di S. Giorgio,
gite estive e invernali ai mercatini di Natale e il patrocinio
alla festa di S. Rocco ad agosto. Organizza anche incontri tra anziani e bambini della
scuola elementare e materna
in occasione del Natale portando piccoli regali a tutte le
classi. Il Sea non si occupa
di assistenze più intensive,
ma ha a disposizione una lista delle badanti disponibili
in zona. La sede del Sea S.
Rocco è in via Principe della
Cisterna 20, tel. 011 931.0950,
un locale in affitto pagato dai
volontari.
R. R.
Brevi Val Sangone
Reano: Rosin l’ultima rosa
Il cortometraggio dedicato alla Bela Rosin, a cui ha partecipato il gruppo storico
reanese “Principi dal Pozzo della Cisterna”, verrà proiettato in anteprima presso
lo Sporting Dora in corso Umbria, 83 a Torino, sabato 14 alle 21. Ingresso a 7 euro.
Olocco nel Consiglio della Lega Nord
C’è anche il segretario cittadino della
Lega Nord nel nuovo Consiglio provinciale del partito, eletto sabato 7 in occasione del congresso provinciale, a Torino.
Stefano Olocco è stato il candidato con
più voti per la Circoscrizione Val Sangone e Val Susa, elaborata tenendo conto
dei nuovi ambiti omogenei della Città
metropolitana. Sabato 14 Olocco e gli
altri militanti della Lega Nord saranno in
piazza del mercato per il tesseramento e
per le adesioni alla manifestazione del 28
febbraio a Roma.
Coazze: raccolta uova con Lu Vei e La Veeii
Entra nel vivo il Carnevale: anche se la
grande sfilata sarà l’8 marzo, i primi appuntamenti però saranno giovedì e venerdì, quando le maschere storiche, Lu Vei e
La Veeii visiteranno i bimbi della scuola
primaria e degli asili. Martedì 17, martedì
grasso, storica raccolta delle uova tutti
insieme: appuntamento alle 14 in piazza
della Vittoria e giro per il paese. Alle 21
al Palafeste serata danzante in maschera
gratuita con il duo Marco & Brunetto.
Giaveno: incontro con il naturopata
Primo appuntamento per i Giovedì della
salute, organizzati dall’associazione Donnedivalle in collaborazione con BioPharma. Paolo Battaglia, naturopata, racconta
come curarsi con le piante. L’incontro è
gratuito ma occorre la prenotazione al
numero 011 937.7371 e si svolge nella
sede di Donnedivalle in via S. Rocco 12
giovedì 12 alle 20,30.
Giaveno: in cammino verso la salute
I prossimi incontri dei Gruppi di cammino, organizzati dall’assessorato alla
Sanità e dall’Asl To3, sono giovedì 12 e
pagina 45
giovedì 19. L’appuntamento è sempre
alle 10 presso il palazzetto dello sport
in via Colpastore, per una passeggiata in
compagnia, e con la guida di personale
dell’Asl formato e in possesso della qualifica di walking leader.
Trana: Carnevale
Va in scena domenica 15 l’edizione 2015
del Carnevale tranese. In mattinata il
sindaco consegnerà le chiavi del paese
alla Bulajera e del Bulajè, le maschere
ufficiali, che alle 14 sul piazzale di fronte
all’oratorio accoglieranno le maschere
che parteciperanno alla manifestazione;
alle 14,30 partenza della sfilata allegorica
con i gruppi in maschera provenienti dai
vari rioni e borgate di Trana e successivo
arrivo in piazza Libertà.
Trana: consulenza notarile gratuita
È stata attivata la collaborazione fra il
Comune di Trana e il notaio Claudio Pelissa, approvata con una delibera di Giunta
alla fine dell’anno scorso. Ogni venerdì,
dalle 10 alle 12, il notaio sarà presente
presso l’Ufficio del sindaco, che si trova
al secondo piano del palazzo comunale,
per fornire consulenza notarile gratuita
a tutti coloro che ne avessero necessità.
Martedì 24 febbraio
Sangano: vino e beneficenza per il Sermig
“Primi passi nel mondo del vino” è il ciclo
di incontri organizzato dal sommelier Paolo Tuccitto. Gli appuntamenti sono cinque, alla Tratoria del tramway di Sangano,
in via Pinerolo Susa 82, il giovedì sera
dalle 21 alle 23. Il primo titolo, giovedì 26,
è “Dal vigneto alla tavola: alla scoperta
del nettare magico”, con un approccio
all’esame visivo e degustazione di tre
vini. Formula che si ripete il 5 marzo per
spumanti e passiti, il 12 marzo con “Il
giro del mondo in 80 minuti”, il 19 marzo
con gli abbinamenti (“Il vino al cospetto
della tavola”), per concludersi giovedì 2
aprile, con la cena finale “Guidati dalla
nuova passione”. Costo complessivo per
corso, degustazioni e cena: 140 euro a
persona; una parte del ricavato è destinata ai progetti del Sermig di Sangano.
Info: 392 528.7173.
Martedì 17 febbraio
Sanità Socio-Assistenziale
ANNO LV N.5 - EURO 1,50
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
STUFE E CAMINETTI
a PELLET E LEGNA
D I
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Sped. in abb. post. d.I. 353/2003 (conv. in I. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 D.C.B./AL • Tariffa ROC
Intervista a tutto campo con l'ex Sindaco di Tortona, ora Consigliere regionale di Forza Italia
Berutti: 'Per punto nascite
fatto il possibile. La sinistra
ha tradito le sue promesse'
Due arresti per furto
a "Città Giardino"
Carabinieri allertati da un residente che aveva
notato i malviventi "trafficare" con una porta
The Big
...Flop
Il sensazionalismo
è quella tendenza a
dare esagerato rilievo a certe notizie per
suscitare l’interesse
dell’opinione pubblica, una sorta di strategia mediatica che
ha lo scopo di attirare
attenzione. Nei giorni
scorsi il continuo martellamento delle previsioni meteo è stato
tale da condizionare,
in qualche modo, le
attività di ognuno. Era
stato annunciato con
un altisonante “The
Big Snow”, il treno di
perturbazioni cariche
di neve che prometteva
di seppellire Tortona
e l’intera provincia,
sotto una spessa coltre bianca. La stessa
Prefettura si era frettolosamente premurata
di convocare i Sindaci per raccomandare
loro l’avvio di ogni
azione utile a garantire la sicurezza degli
abitanti in previsione
di una situazione di
allerta estremamente
complicata. Sul basso
Piemonte, province di
Cuneo ed Alessandria
in primis, erano attese
precipitazioni nevose
comprese tra i 20 e 30
centimetri in pianura, con punte di mezzo metro in collina e
sull’Appennino ligure.
Ma le giornate di merSegue a pag. 5
Massimo Berutti
dal fatto che prima è stato
approvato il piano poi, solo
in un secondo momento,
hanno mandato Moriano a
fare il sopralluogo. Il declassamento, tra gli altri,
dell’ospedale di Tortona
costituisce una ferita insanabile. Le piccole aperture
dell’assessore sono prive di
qualsiasi criterio oggettivo e
di qualsiasi sostanza; basate
esclusivamente su ragioni
di carattere politico volte
a dare qualche contentino
agli amministratori locali.
Condivido e appoggio la
determinazione dei Sindaci
del tortonese che hanno
deciso di fare ricorso al Tar
contro le scellerate decisioni
di Chiamparino, Saitta e
Moirano. All’attuale Giunta regionale è mancata la
volontà, dimostrata dal precedente governo di centro
destra, di condurre una battaglia nazionale laddove si
sarebbero dovute difendere
le peculiarità del territorio.
Nei prossimi mesi assisteremo a chiusure di ospedali e
Mondi Nikolli, 21 anni
L'attività di contrasto
ai furti da parte della
compagnia Carabinieri
di Tortona, continua a
produrre risultati importanti: verso le ore 19.30
di sabato 7 febbraio,
grazie alla segnalazione di un tortonese che
contattava il servizio di
pronto intervento 112, la
presenza di due individui intenti a “trafficare” vicino ad una porta
d’ingresso dell'appartamento attiguo al suo,
Segue a pag. 5 consentiva di rintraccia-
Secondo i dati diffusi dalla Uil, riferiti alle dichiarazioni del 2013 sui redditi 2012
E' Tortona la città più
"ricca" della provincia?
Reddito medio più alto fra i Comuni capizona: 21 mila 168 euro contro 19 mila 618 di Novi
Ligure, 18 mila 668 di Alessandria e addirittura 16 mila 964 per Valenza la "città dell'oro"...
Se non fosse confermato
dai dati (riferiti comunque
al 2012) ci sarebbe da non
crederci, ma a giudicare dalle somme imponibili nelle
dichiarazioni dei redditi,
Tortona è la città capozona
più ricca della provincia.
Secondo la puntuale relazione compilata dal sindacato
Uil infatti, il reddito medio
dall'analisi delle somme dichiarate nel 2013 (e quindi
riferite all'anno precedente)
dei tortonesi è 21 mila 168
euro, molto più dei 18 mila
668 di Alessandria, 19 mila
618 di Novi Ligure, per non
parlare della "città dell'oro"
Valenza dove la media dei
redditi si ferma addirittura a
16 mila 964.
Tornando ai dati di Tortona,
la maggior parte dei redditi
dichiarati (10.003) sono da
lavoratore dipendente, con
una media di 24 mila 370
euro; seguono i pensionati
(8.073) con 16 mila 680 euro;
le rendite finanziarie (1.106)
con 17 mila 862 euro; imprenditori (819) con 20 mila
312 euro ed i liberi professionisti (479) con 39.039 euro.
Fra i paesi del circondario,
il più "ricco" è Gavazzana
con 109 dichiarazioni ed un
reddito medio di 26 mila 422
euro, seguito da Spineto Scrivia: 275 dichiarazioni, media
22 mila 206. Il più "povero"
è invece Costa Vescovato sopra comunque di Alice Bel
che con 265 dichiarazioni Colle, paese alessandrino con
si ferma ad una media di reddito medio più basso, 12
14 mila 911 euro, ben al di
Segue a pag. 5
Sabato 7 febbraio ore 21.15, concerto al Teatro Civico di Tortona
Raccolti 6 mila euro per
spese ricorso ospedale
Da sinistra la band composta da Gege Picollo, Pino Veronesi, Riky Raffaghello, Luigi
Pivetta, Marco Balossino, Andrea Imelio e Giovanni Ardizzone
Nella serata di sabato 7
febbraio si è tenuta la prima delle iniziative volte a
sostenere economicamente
il ricorso al Tar intentato
dai Comuni del tortonese
contro il piano sanitario regionale: un concerto presso
il Teatro Civico con musicisti tortonesi riuniti nella
band "Disgreis Anatomi",
nome evidentemente ispirato dalla finalità della
serata. Il gruppo, composto
da: Pino Veronesi (tastiere), Luigi Pivetta (batteria),
firal
TORTONA ss 10 per Voghera
0131 820131 - www.firalspa.it
A PAGINA 13
Campionato Lega Due Silver, 21' giornata
Derthona Basket
sconfitto a Reggio
Ai bianconeri non riesce la rimonta nel finale
"Un ricorso al Tar allora sarebbe stato inutile, avevamo già salvato il Dea per l'ospedale". Sui
licenziamenti Asmt Gas: "I sindacati si erano disinteressati della vicenda, ma ora accusano me"
Vicenda ospedale: la nuova
delibera della Giunta regionale non ha sostanzialmente
modificato la situazione per
Tortona ed i Sindaci sono
andati fino in fondo con il ricorso al Tar, cosa ne pensi?
“Confidavo, come tutti, che
il percorso intrapreso con il
Governatore Chiamparino
portasse l'assessore alla Sanità ad entrare nel dettaglio,
adattando la riforma alle
criticità e peculiarità territoriali, affinché le risultanze
si traducessero in attenzione
vera e concreta ai bisogni di
assistenza sanitaria dei cittadini. Ma così non è stato.
Sono riusciti a disintegrare
il sistema sanitario alessandrino. Esempio lampante
della superficialità con cui
hanno steso la riforma è dato
€ + iva
Riky Raffaghello (voce),
Andrea Imelio (basso),
Giovanni Ardizzone (chitarre), Gege Picollo (chitarre) e capitanato da Marco
Balossino (chitarra e voce),
ha intrattenuto il pubblico
Kreshnik Rabeli, 24 anni
re immediatamente ed
arrestare i due individui.
I malviventi venivano
sorpresi a poche decine di metri, mentre
cercavano di scappare
tra le vie del quartiere
“Città Giardino”, dopo
che erano saltati a terra
da una tettoia. Si tratta
di due albanesi, Mondi
Nikolli, 21 anni e Kreshnik Rabeli, 24, clandestini, domiciliati nel
milanese. Subito i primi
accertamenti, consentivano il rinvenimento di
un cacciavite utilizzato
come arnese per scardinare porte e finestre
di appartamenti tra cui
quello di un’anziana
80enne e quello di un
meccanico, entrambi
in città. I soggetti sono
comparsi nel pomeriggio di lunedì 9 dinnanzi
al Tribunale di Alessandria, dove l’arresto
è stato convalidato e
veniva deciso il divieto
di ritorno nel territorio
comunale di Tortona.
Inoltre è stato emesso
nei loro confronti il
nulla osta per l’espulsione amministrativa
da parte della Polizia
di Stato. In generale,
prosegue, come ribadito anche dal Capitano
Roberto Ghiorzi nel
recente incontro con la
cittadinanza, l'attività
di specifico contrasto
ai furti in abitazione; da
domenica 1' febbraio a
lunedì 9, oltre a questi
due arresti infatti, sono
stati conseguiti dai militari tortonesi i seguenti
risultati: 286 persone
controllate, 190 i mezzi
fermati e sottoposti a
controlli, 45 perquisizioni, 14 persone segnalate per provvedimenti
d'espulsione, 10 sequestri, 10 persone deferite
in stato di libertà per
furto (6 per porto di
grimaldelli o oggetti atti
ad offendere).
Il Derthona Basket esce
sconfitto dalla trasferta
contro Reggio Calabria
che si impone 92-71
grazie alla prestazione di
un Rush in grande forma.
Partenza "a razzo" per
i locali che tentano da
subito di indirizzare il
match a loro favore, imponendo un parziale di
+9 sui bianconeri di Cavina. Nel secondo quarto
Reggio sembra prendere
il largo accumulando
un distacco di +17 ma
i "leoni" reagiscono
riuscendo a rimontare
fino ad un parziale di
-6, prima dell'intervallo
lungo. Nella ripresa, il
Derthona non riesce a
controllare il gioco e
Reggio prende di nuovo
l'iniziativa, riportandosi avanti nel punteggio
Ramon Galloway sempre
in doppia cifra, nonstante
il risultato negativo
a +13, con poche speranze di rimonta per
la squadra tortonese
che prova comunque
l'ultima reazione, ben
controllata stavolta dai
padroni di casa.
Campionato serie D, girone A, 24' giornata
Derthona pronto per
la trasferta a Settimo
Dopo due settimane di stop forzato, si torna
in campo mercoledì 11, contro i torinesi
S. Baudinelli in campo
nonostante le non perfette
condizioni di salute?
Derthona ancora fermo
a causa del maltempo.
La partita con il Pro
Settimo prevista per
domenica 8 febbraio è
stata infatti rimandata a
mercoledì 11, anche se
i bianconeri avrebbero
preferito giocare. Non
tutto il male vien per
nuocere però, considerato che la squadra
ha avuto due settimane
intere per lavorare in
gruppo, assimilare schemi e recuperare condizione fisica e giocatori
infortunati. Aspetti che
potrebbero risultare
decisivi contro la Pro
Settimo, squadra rodata
e fra le più quotate del
campionato (seconda
ad un solo punto dalla
capolista Cuneo) che
obbligherà il Derthona
a sfruttare fino in fondo
ciò che di positivo è
stato costruito in queste
due settimane. Daidola
dovrà fare a meno dei
lungodegenti Cavaglià
e Serlini, oltre alle assenze per squalifica di
Nebbia e Battaglia. Sul
fronte del mercato, si
segnalano due nuovi arrivi nel reparto giovani:
Sambu Sunhana, esterno
destro classe '96 e Michael Agyepong, esterno
sinistro classe '95.
Segue a pag. 5
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Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 46
Sanità Socio-Assistenziale
5
PANORAMA
TORTONA
DI TORTONA
SEGUE DALLA PRIMA
SEGUE DALLA PRIMA
SEGUE DALLA PRIMA
THE BIG...
fondamento su due aspetti
importanti: la ristrutturazione ed inaugurazione della
Cardiologia, stanziamento
e ripresa dei lavori per la
ristrutturazione del pronto
soccorso (Dea), ancora in
essere. In più erano previsti
anche 20 posti letto per la
riabilitazione (RFF). Per cui
tutto quello che è stato detto
per scaricare responsabilità
sul sottoscritto lo rimando
ai vari mittenti, perché tutto
quello che potevo fare allora
l’ho fatto portando anche a
casa il risultato”.
Altro argomento “caldo”
in città riguarda il licenziamento di tre operai ex Asmt
del settore gas, ora gestito
da Sime; i Sindacati hanno
fortemente attaccato la tua
amministrazione accusandovi di non aver tutelato i
lavoratori quando la municipalizzata è stata venduta.
Cosa rispondi?
“Quando si perdono posti di
lavoro è sempre desolante, e
questo mi addolora, ancor
di più in uno scenario come
quello attuale. Detto questo,
vorrei ricordare che nonostante il buco di bilancio
che ci siamo trovati al nostro
insediamento e seppur in
mezzo a mille difficoltà, innumerevoli sacrifici chiesti
ai tortonesi e fatti anche da
noi amministratori, ci siamo
sempre posti la prerogativa
di non sacrificare i posti di
lavoro. Questo principio lo
abbiamo applicato quando
abbiamo deciso la messa in
liquidazione della società
Atm – il “buco nero” del
Comune di Tortona – e il
conseguente riaffidamento
dei servizi con concessioni a
terzi. Per i lavoratori dipendenti della società abbiamo
siglato accordi sindacali
che garantivano il mantenimento del posto di lavoro
e dei diritti acquisiti. Anche
nel caso della vendita della
società che gestiva le farmacie comunali, Farmacom, è
stato sottoscritto un accordo
sindacale che garantisce
ai lavoratori, per 44 mesi,
il posto di lavoro e i diritti
acquisiti. E i sindacati hanno
sempre ringraziato per l’atteggiamento tenuto. In tutti
i casi in cui si è parlato di
cessioni, o di cambiamenti,
i sindacati se non convocati
direttamente da noi, si sono
presentati per rivendicare
i diritti dei lavoratori ed
intraprendere con l’amministrazione una concertazione
volta a garantirli e tutelarli.
Nel caso di Asmt nessuno si
è posto il problema, eppure
la vicenda è stata lunga e
l’asta è andata deserta diverse volte; di occasioni per
chiederci un incontro ce ne
sono state parecchie, ma ci è
stato chiesto solo a cessione
avvenuta. Forse erano tutti
certi che l’Amministrazione
non sarebbe mai riuscita a
vendere le partecipazioni
azionarie detenute in Asmt
e così hanno fatto finta di
niente, fregandosene dei
lavoratori. Questo dimostra
che c’è stato un atteggiamento sbagliato da parte
dei sindacati e non del sottoscritto (o magari avevano
ricevuto rassicurazioni dai
novesi che non si sarebbe
venduto. Del resto un grande politico diceva che “a
pensar male si fa peccato
ma ci si azzecca”)”.
Si è chiuso nei giorni scorsi
in Tribunale ad Alessandria il processo legato alla
vicenda Idrocons, come
commenti?
“Sono soddisfatto, naturalmente. Avevo la coscienza
pulita allora e ce l’ho anche
adesso. Questa vicenda è
andata avanti dieci anni e
non ha prodotto nulla contro
di me o gli altri interessati
a dimostrazione che è una
cosa nata non si sa ancora
bene per quale ragione,
perché si è sempre agito in
buona fede e nel rispetto
della legge. Quello che più
mi amareggia è che alcuni
giornali hanno pensato bene
di strumentalizzare tutto
puntando sulla mia persona
partendo dal ruolo politico
e istituzionale ricoperto, ai
vari livelli, in questi dieci
anni”.
In questi mesi il nostro
territorio è stato flagellato da furti, cosa pensi si
debba fare?
“Naturalmente non si può
muovere l’esercito ma ritengo sia giunta l’ora che
il governo centrale faccia
una mappatura delle scorte
e le tolga a chi non ha titolo
per averle e che aumenti gli
stanziamenti da destinare
alla sicurezza. In questo
modo, magari, riusciremmo ad avere Carabinieri e
Poliziotti da destinare nelle
zone che più ne necessitano. Detto questo credo che
soprattutto oggi, si debba
ricorrere all’uso della tecnologia partendo dai punti di
controllo legati a telecamere
e riduttori di velocità con sistemi di lettura delle targhe
e segnalazione di quelle
rubate o false. Insomma un
sistema tecnologico integrato di livello, solo così si
può monitorare un territorio
vasto”.
Parliamo di politica: come
sta il tuo partito a tutti i
livelli? Con l’elezione del
nuovo Capo dello Stato,
Forza Italia è uscito sconfitto, cosa pensi di quello
che è successo e del nuovo
presidente?
“Il Presidente della Repubblica mi sembra una persona
molto seria. Valuteremo il
suo atteggiamento a poco a
poco che entreremo nel vivo
del suo settennato. Il mio
partito, non è uscito bene da
questa vicenda. Berlusconi
ha fatto male a fidarsi di un
ciarlatano... Credo anche
sia stato un errore, quando
è emerso il nome di Mattarella, non mettergli subito
il “cappello” votandolo.
Questa partita del Colle
e il “Patto del Nazareno”
hanno dimostrato che è
giunto il momento di cambiare i vertici del nostro
partito. Berlusconi ha una
leadership unica anche se
ha fatto qualche errore, ma
gli attuali consiglieri del
presidente devono farsi da
parte. Va aperto un grande
laboratorio all’interno del
partito. La dimostrazione
ce la fornisce il PD che nel
2010 era in coma; ha iniziato un confronto interno che
lo ha rinforzato. E questo
nonostante non abbia introdotto grandi fenomeni”...
Come vedi Forza Italia e il
centro destra a Tortona?
“Si deve iniziare a riorganizzarsi e naturalmente per
Forza Italia auspichiamo ci
possa essere il congresso in
tempi rapidi per consentire di inserire forze nuove
nell’assetto che ha governato la città di Tortona per
quindici anni. Naturalmente
la politica è fatta di idee
concrete e critiche come tale
bisogna iniziare un percorso
graduale fatto di sostanza. Si
deve iniziare un confronto
aperto e costruttivo finalizzato a impostare un lavoro
che possa portare ancora al
governo della città”.
coledì e giovedì sono trascorse nella più assoluta
tranquillità, ad esclusione
di gelide raffiche di vento,
senza che dal cielo cadesse un solo fiocco di neve.
Nella mattina di venerdì
la città si è risvegliata
sotto una timida nevicata
che ha imbiancato solo i
tetti ed ha indugiato per
qualche ora sulle strade di
collina, ma niente di più.
La montagna non ha partorito neppure il classico
topolino, così che la tanto
temuta tempesta “The Big
Snow” si è trasformata in
un clamoroso “The Big...
Flop”, per la soddisfazione dei nostalgici che
ricordano i benevoli sorrisi
del colonnello Bernacca,
indiscusso leader spirituale di previsioni meteo
più artigiane, umane ma
soprattutto affidabili.
Arterix
BERUTTI
reparti, alla cancellazione di
centinaia di posti letto, all’esplosione delle liste d’attesa.
Alla fine noi cittadini avremo, a livello regionale, una
riduzione dell’assistenza
sanitaria, senza reali benefici sul bilancio, in quanto
questa riforma scellerata
non farà altro che aumentare
la mobilità passiva. La cosa
che più mi infastidisce da
cittadino, prima ancora che
da consigliere regionale, è il
fatto di essere stato preso in
giro da Chiamparino (anche
se naturalmente io non l’ho
votato) che in campagna
elettorale, è venuto nella
nostra città elogiando il
nostro ospedale e tranquillizzando sul fatto che lo
avrebbe tutelato. Ed invece
ce lo sta spacchettando poco
alla volta: mi sembra l’alter
ego regionale di Renzi... Si
doveva trovare un punto di
equilibrio soprattutto per un
territorio di confine come il
nostro che non può essere
ragionato solo in termini
numerici ed è qui che la
politica avrebbe dovuto fare
la sua parte”.
Una frase spesso ripetuta
in queste settimane, riguarda l’”occasione persa” di
ricorrere al Tribunale Amministrativo al tempo della
chiusura del punto nascite;
era un’opzione che avevate
preso in considerazione?
“Già nel 2011 uscì un piano
aziendale stilato dall’Agenas che prevedeva il declassamento del nosocomio di
Tortona da ospedale cardine
ad ospedale di territorio.
Alla luce di quello che stava
succedendo, appena venni
a conoscenza del rischio
declassamento, mi attivai
fin da subito, scontrandomi
brutalmente con Cota, Monferino e la Giunta regionale
e facendo sentire la voce
del territorio. All’epoca
una soluzione, seppur con
sacrifici, si trovò, in quanto,
proprio grazie al mio intervento e alla mia tenacia,
la Giunta regionale adottò
una nuova delibera con la
quale si prevedeva un Dea
di primo livello formato
dall’integrazione funzionale
di due presidi che mantenevano le rispettive sedi,
ossia Tortona e Novi Ligure.
Seppur dovendo sacrificare
qualche reparto, permise
ad entrambi gli ospedali di
rimanere Dea, con pari dignità, concentrando alcune
specificità a Tortona ed altre
a Novi. Quindi di fronte a
una convergenza di buon
senso della Giunta Cota, nonostante le enormi difficoltà
di bilancio che si trovava
ad affrontare (lasciatigli in
eredità dalla Giunta Bresso
di centro sinistra), ritenni di
non fare ricorso al Tar anche
perché sarebbe stato basato
sui dati di un punto nascite
i cui parametri dei 1.000
parti all'anno sono previsti
da una legge nazionale. Peraltro il risultato da me ottenuto si concretizzò trovando
Rassegna del 11 febbraio.pdf
RACCOLTI
con grandi classici della
musica italiana e internazionale: Gino Paoli, Battisti, Eagles, Toto e molti
altri. In apertura di serata
i saluti del consigliere comunale Giuseppe Bottazzi,
coordinatore della raccolta
fondi per sostenere il ricorso al Tar e del Sindaco Gianluca Bardone che
hanno provveduto a ringraziare i musicisti per la
disponibilità e il pubblico
per il sostegno dimostrato.
Al termine della serata lo
stesso Bottazzi ha comunicato l'incasso finale di
6.120 euro che vanno ad
aggiungersi ai 6.250 già
raccolti e ha confermato
l'intenzione di organizzare
altre iniziative simili a
sostegno dell'ospedale di
Tortona.
SEGUE DALLA PRIMA
R ED D I TI
mila 845 euro. Fra i centri
più popolati del tortonese comunque, va segnalato Viguzzolo con la media di 19 mila
261 euro, mentre il reddito
medio a Castelnuovo Scrivia,
Pontecurone e Sale, rimane
rimane sui 17 mila. Per quanto riguarda i dati complessivi
provinciali, i redditi dichiarati
dagli oltre 325 mila contribuenti residenti in provincia
di Alessandria corrispondono
a 18.668 euro, a fronte di una
media regionale di 19.545
euro e della media nazionale
di 18.604 euro. Nello specifico, in provincia di Alessandria, i lavoratori e lavoratrici
dipendenti dichiarano un
reddito medio di 21.187 euro;
i pensionati un reddito medio
di 15.629 euro; i liberi professionisti (avvocati, medici,
farmacisti, commercialisti,
notai ecc), dichiarano un reddito medio di 37.476 euro; gli
imprenditori, commercianti
e artigiani dichiarano un
reddito medio di 18.851 euro;
chi ha rendite finanziarie e
immobiliari dichiarano un
reddito medio di 15.613 euro.
L’88,2% dei contribuenti
alessandrini hanno reddito
da lavoro dipendente e pensione. In particolare il 45,3%
sono lavoratori e lavoratrici
dipendenti; il 42,9% dichiarano redditi da pensione;
l’1,7% redditi da lavoro da
professioni; il 4,5% redditi
da impresa, il 5,6% sono
rentier (cioè vivono grazie
a rendite).
M E RC O L E D Ì 11 FE B B R A I O 2015
Minoranza chiede lumi su Expo
In una conferenza stampa
indetta venerdì scorso, i Consiglieri comunali tortonesi
di opposizione hanno presentato una nuova mozione
(depositata dal capogruppo di
Forza Italia, Giovanni Ferrari
Cuniolo, ma sottoscritta da
tutti i componenti della minoranza) riferita questa volta ad
Expo 2015. La grande manifestazione internazionale che
si terrà quest'anno a Milano
è stata negli ultimi anni uno
degli argomenti preferiti
all'interno dei programmi politici: il Sindaco Berutti istituì
anche un apposito assessorato (la cui delega tenne per se)
con l'obiettivo di giungere
preparati all'evento che per
vicinanza geografica, poteva
rappresentare un'occasione di
sviluppo anche per Tortona.
In realtà, fra progetti "abortiti" ed una cronica mancanza
di buone idee da avanzare,
la intanto subentrata Giunta
Bardone, decideva di aderire alla proposta avanzata
dall'associazione "Artinfiera"
di San Sebastiano Curone,
contribuendo alla realizzazione di un padiglione
presso la Cascina Triulza che
dovrà presentare ai visitatori
caratteristiche ed eccellenze
del nostro territorio. Anche
la Fondazione Cr Tortona
collabora al progetto con un
finanziamento importante,
ma la scarsità di informazioni da parte dell'Amministrazione ad ormai poche
settimane dall'avvio della
manifestazione, preoccupa
l'opposizione che avanza
una serie di richieste, indirizzate all'assessore Marcella
Graziano: "1- Chiarire se il
Comune di Tortona risulta
ancora essere parte attiva in
questo progetto condiviso;
2- chiarire se siano intercorsi ulteriori incontri con
l'associazione 'Artinfiera' e
se in quelle occasioni siano
emerse ulteriori problematiche da affrontare; 3- chiarire
se siano intercorsi ulteriori
incontri con la Fondazione
Cassa Risparmio di Tortona
inerenti allo stato di avanzamento del progetto di collaborazione; 4- produrre entro
la fine del mese di febbraio
un dettagliato programma
sugli impegni assunti e sulla
tempistica di attivazione (chi
fa cosa, quando); 5- chiarire
quali corsi formativi siano
stati previsti ed in caso affermativo quali siano i contenuti
ed i professionisti formatori
scelti; 6- chiarire quali siano
le motivazioni per le quali
Tortona non sia il soggetto
capofila in questo progetto;
7- illustrare in che modo
e con quali attività siano
coinvolte le associazioni del
tortonese in questo progetto; 8- si richiede inoltre, di
chiarire le dinamiche che
hanno portato alla adozione
della determina nr. 768 del
30 dicembre 2014, avente ad
oggetto “Progetto partecipazione coordinata ad Expo
2015 di Tortona e delle terre
tortonesi come sistema territoriale” in cui compare un
impegno di spesa di 41 mila
190 euro vale a dire più di
1,50 euro che grava su ogni
cittadino, senza realmente
motivarlo".
Intanto, nei giorni scorsi
è stato anche presentato il
"concept" dello stand che
sarà allestito alla Cascina
Triulza, realizzato fra gli altri
dal tortonese Piero Mega:
si tratta di una "wunderkammer", una stanza di 8
metri quadrati in cui tutte
le superfici esclusa quella
d'ingresso, dove ogni spazio è riservato a riprodurre
immagini, suoni, oggetti ed
anche profumi della nostra
zona, con ausili audiovisivi
che illustrino le eccellenze
del territorio. Insomma un
progetto che punterebbe a segnalare il territorio in maniera
piuttosto originale, cercando
di "spiccare" fra le tantissime
proposte che saranno presenti
all'Expo.
Occupazione abusiva ex
Manifattura Tabacchi
Nelle prime ore della mattina,
giovedì 5 febbraio, i Carabinieri della stazione di Tortona, coadiuvati da altri militari
del comando provinciale di
Alessandria, nell’ambito di
un servizio di controllo delle
aree abbandonate presso
l’area dell’ex Manifattura
Tabacchi in via Bengasi della città, nelle palazzine un
tempo destinate ad ospitare
gli alloggi del personale del
monopolio, hanno scoperto
cinque persone che avevano
occupato abusivamente altrettanti appartamenti. L’area,
che ricopre una superficie di
diversi ettari, è abbandonata
da ormai una ventina d’anni
e risulta proprietà una società immobiliare con sede
a Roma. I cinque si erano
“ritagliati” delle stanze dove
vivere seppur in condizioni
veramente misere e pre-
carie. Si tratta di H.S., 31
anni marocchino, S.N., 38,
romeno, M.F., 53, moldavo,
D.V., 53, romeno, C.V., 52,
italiano. In conseguenza alla
querela della società proprietaria, sono stati denunciati
al Tribunale di Alessandria
perché responsabili del reato
di “invasione di edifici”;
tutti con precedenti penali
per reati contro la persona
e il patrimonio, sono stati
trattenuti per l’intera giornata
in caserma. Solo H.S. e M.F.,
rispettivamente di cittadinanza marocchina e moldava,
venivano anche denunciati
per mancata esibizione di
documenti e clandestinità nel
territorio nazionale. H.S. era
accompagnato in Questura
per le pratiche di espulsione
dall’Italia. Gli altri quattro
sono stati segnalati per il
divieto di ritorno nel comune.
Nei guai per
uccisione volpe
Nei giorni scorsi, a Castelnuovo Scrivia, il vice Sindaco Gianni Tagliani, ha
denunciato tre cacciatori,
con l'accusa di aver ucciso a
bastonate una volpe. Secondo una prima ricostruzione,
avallata dal filmato del fotografo Bruno De Faveri,
l'animale rimaneva intrappolato in una rete destinata
alla cattura in una Zrc nei
pressi dello Scrivia, sarebbe
stato percosso a morte dai tre
cacciatori sotto lo sguardo di
una quindicina di persone.
In attività dal 1996
Domenica 15, Tortona
'Il Carnevale'
Domenica 15 dalle 14.30
alle 19, in piazza Malaspina, l'A. P. Villaromagnano
in collaborazione con il
Comune, organizza "Il
Carnevale" con dj Andrea
Lombardo, "Dementalist",
"Joyland Trio" ed esposizione di auto.
pagina 47
Sanità Socio-Assistenziale
Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c
la Repubblica MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
III
PER SAPERNE DI PIÙ
www.torinostrategica.it
www.comune.torino.it
LA RICERCA/ FASSINO E AJANI ALLA PRESENTAZIONE
Torino internazionale
con export e università
ma sul turismo arranca
Torino all'estero, l'estero a Torino
2003
UANTA Torino c’è all’estero, e quanto
estero c’è a Torino? La città non è certo all’anno zero: negli ultimi dieci anni ha fatto passi da gigante nell’attrarre studenti stranieri nei propri atenei. Solo al Politecnico si sono moltiplicati per 15. Il tessuto imprenditoriale torinese contribuisce al
5 per cento dell’export nazionale, secondo
solo a quello milanese. Ma quello che manca
per rispondere affermativamente alla domanda «Torino città internazionale?», titolo della ricerca condotta dall’Irs di Milano e
commissionata dal “pensatoio” di Torino
Strategica, che sotto la direzione di Anna
Prat sta imbastendo il nuovo piano strategico della città, è uno sprint finale su alcune
leve di sviluppo. Come il turismo internazionale, per esempio.
In dieci anni, hanno evidenziato i ricercatori guidati da Erica Melloni, i turisti giunti a Torino sono aumentati complessivamente dell’80 per cento. Ma se l’impennata
ha permesso di raddoppiare fino a 1,2 milioni gli arrivi di visitatori dall’Italia, il feno-
Q
2013
TURISTI
520.678
1.266.190
+84%
RETTORE
Gianmaria
Ajani:
nell’ultimo
decennio
l’Università
torinese
è passata
da 1076
a 3756 iscritti
dall’estero, un
incremento
del 249 per cento
GABRIELE GUCCIONE
STRANIERI
265.909
283.108
+3%
GLI STUDENTI STRANIERI
UNIVERSITÀ
1.076
3.756
+249%
POLITECNICO
Visitatori per lo più italiani,
Lo scalo aereo cresce ma soffre
di “scarsa connettività”. Il sindaco:
“Estero cruciale per lo sviluppo”
264
dell’Expo».
Insomma, secondo l’assessorato
di via Avogadro non è più tempo delle megafiere: meglio puntare su
educational tour e workshop e soprattutto investire sul web che costa meno ed è più efficace. È la rivincita di internet, «su cui — dice la
Regione — verranno sviluppate le
prossime strategie di promozione
sul mercato nazionale e internazionale privilegiando il rapporto diretto con la potenziale clientela, attraverso lo sviluppo di azioni imperniate sulla visibilità online, ispirate
ai principi del social media marketing e orientate alla dimensione dell’e-tourism che è in forte crescita».
La rinuncia alla kermesse milanese però non implica l’addio alle
fiere. Per promuovere la sua offerta
turistica sui mercati internazionali
la Regione andrà, insieme con gli
operatori, a Monaco la prossima
settimana, e a marzo a Berlino e al
Mitt di Mosca.
(mc. g.)
meno non ha toccato gli stranieri, che sono
cresciuti solo del 3 per cento, sempre attorno ai 270mila. «C’è probabilmente un deficit di marketing nell’attrazione di turisti
dall’estero — ha tirato le somme Melloni —
Se si vuole farne arrivare di più servono nuove strategie».
Assieme agli effetti della crisi sugli investimenti stranieri e alle «limitate capacità
di internazionalizzazione delle piccole imprese», si legge nell’analisi, il turismo straniero è una delle ombre, collegata a stretto
giro con la «scarsa connettività dell’aeroporto di Caselle», da mettere più in luce. E le
carte da giocare non mancano: «Chi viene a
Torino dall’estero — racconta la ricercatrice — va a vedere la partita allo stadio e entra da Eataly. Sono le cose che piacciono di
più». Ma non le sole. «Torino vive e respira
una dimensione internazionale in tutte le
sue attività — ha sottolineato il sindaco Piero Fassino, accolto nell’aula magna della
Cavallerizza dal rettore dell’Università,
Gianmaria Ajani — Abbiamo il dovere di
pensare sempre di più la città in questo senso. E il terzo piano strategico, che presenteremo il 21 marzo, ha nell’internazionalizzazione una delle principali leve di sviluppo». I segni positivi — la crescita di stranieri negli atenei e, dall’altro lato, la presenza
di iniziative imprenditoriali, universitarie e
sociali in più di cento paesi, soprattutto in
Europa e Usa — fanno sperare bene.
Nell’ultimo decennio gli atenei torinesi
hanno moltiplicato la schiera di stranieri
che scelgono Torino per i loro studi. L’Università è passata da 1.076 a 3.756 iscritti
dall’estero: più 249 per cento. Su questo
fronte il Politecnico, con i suoi aspiranti ingegneri cinesi o iraniani, ha registrato il
boom: da 264 a 4135. Un aumento del 1.466
per cento.
Sul fronte delle imprese l’export è importante. A farla da padrone è sempre il comparto manifatturiero (98 per cento) e al suo
interno il settore automobilistico (40). Ma
nel torinese sono tante anche le aziende
estere, partecipate da investitori stranieri:
552 imprese che danno lavoro a 69mila addetti. Del resto è cresciuta anche la popolazione immigrata, quella che i tecnici chiamano «internazionalità locale»: in dieci anni è più che triplicata, raggiungendo l’8,7
per cento degli abitanti complessivi.
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+1.466%
DIRETTORE
Anna Prat dirige
Torino Strategica,
il “pensatoio” che
sta imbastendo
il nuovo piano
strategico,
il terzo,
della città:
il sindaco
Piero Fassino
lo presenterà
il 21 marzo
LE IMPRESE
EXPORT
5,1%
dell'export nazionale
IMPRESE STRANIERE
522
CON ADDETTI
69mila
IL CASO/ LA REGIONE RINUNCIA ALLO STAND ALLA BORSA INTERNAZIONALE DI MILANO
Piemonte, addio alla Bit: meglio il web
OMANI a Milano apre la Bit, la
Borsa internazionale del turismo, uno degli eventi centrali che ogni anno raduna gli operatori del settore da tutto il mondo. Il
Piemonte, però, non ci sarà. Ed è la
prima volta. La Regione, dopo un
PRIMA VOLTA
Uno stand del
Piemonte alla Bit
di Milano negli
anni passati: per
la prima volta
la Regione
rinuncerà
alla presenza
alla fiera,
ritenuta
troppo onerosa
D
Per la promozione
si sceglieranno altre fiere
europee e soprattutto
la “vetrina” di internet
confronto con le aziende turistiche
locali, ha deciso di rinunciare al tradizionale stand istituzionale dove
ogni anno venivano presentate le
bellezze del paesaggio e dell’architettura piemontese, le eccellenze
enogastronomiche e gli appuntamenti culturali.
La Bit è troppo cara e in questo
momento le casse della Regione sono troppo vuote, soprattutto quelle
della cultura sulle quali pesa la man-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
naia di un taglio da 17 milioni. Partecipare alla fiera milanese costa almeno 150mila euro per gli spazi, ha
calcolato l’assessorato, ai quali vanno aggiunti i soldi per il personale,
gli eventi di richiamo e gli ospiti vip,
indispensabili per attirare gli ope-
ratori. «Il rapporto costi-benefici
non è sostenibile — spiegano alla
Regione — e in questo momento di
oculata gestione della spesa pubblica si è scelto di privilegiare strumenti promozionali più premianti,
anche in virtù dell’appuntamento
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Telecomunicazioni
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 15:53:00
Ambiente: Legambiente, ddl parchi manovra ragionieristica
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - Legambiente non condivide l'impianto del disegno di legge
per il riordino del sistema di gestione dei parchi piemontesi, in discussione in Consiglio
Regionale. "Appare in gran parte una manovra ragionieristica volta a ridurre i costi di
gestione degli enti parco, ma a quanto ammonti questo risparmio e a scapito di cosa,
però, non ci è dato sapere", è l'opinione di Fabio Dovana, presidente per il Piemonte e
Valle d'Aosta dell'associazione ambientalista. "A fronte di questa incertezza - prosegue
Dovana - c'è la necessità di studiare con più calma e con maggior approfondimento una
revisione complessiva della materia. Per questo invitiamo la Regione Piemonte ad
organizzare a breve dei veri e propri Stati Generali delle aree naturali protette".
Legambiente propone anche l'istituzione di nuove riserve naturali e nuovi parchi (tra
questi Dora Riparia, Staffarda, Anfiteatro Morenico d'Ivrea, Collina Morenica di Rivoli e
Avigliana). "Prima di procedere ad un'ulteriore riduzione degli enti - aggiunge Flavia
Bianchi, responsabile Urbanistica e Parchi di Legambiente -, chiediamo di conoscere i
dati sui risultati raggiunti sotto il profilo del risparmio economico e della qualità dei servizi
dagli accorpamenti effettuati nel 2009". (ANSA).
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Territorio
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 17:46:00
Ambiente: appello sindaci lago Maggiore, giù livello acqua - Primi
cittadini chiedono incontro a consorzio del Ticino
(ANSA) - VERBANIA, 10 FEB - Il livello del Lago Maggiore ètroppo alto. Lo dicono i
sindaci di Verbania (SilviaMarchionini), Cannobio (Giandomenico Albertella), Arona
(AlbertoGusmeroli) e Dormelletto (Clemente Mora) che chiedono alleRegioni Piemonte e
Lombardia un incontro per trovare unasoluzione condivisa con il Consorzio del Ticino che
ne gestiscei livelli. "Complici anche le condizioni meteo sfavorevoli - scrivono iquattro
primi cittadini - in estate è stata rilevata unariduzione dell'arenile e delle spiagge a
disposizione dicittadini, turisti, e operatori, causata da livelli troppo alti,al di sopra della
media stagionale. Non dimentichiamo che leprincipali spiagge si collocano in una fascia
compresa tra i193,80 e i 195 metri sul livello del mare. Livelli pari a 194metri o superiori
diminuiscono drasticamente la fruibilità dellespiagge, incidendo negativamente sul
mantenimento e lo sviluppodella vocazione turistica della città. Inoltre le spiagge
sonoprevalentemente senza barriere, per cui i detriti provenientidall'alto lago proseguono i quattro sindaci - si depositano erimangono quando il lago rientra nell'alveo
naturale, e suibilanci dei Comuni gravano gli oneri per la loro raccolta e losmaltimento. La
richiesta del Consorzio del Ticino di innalzareil limite massimo estivo a 1,50 sull'idrometro
di Sesto Calende,che corrisponde ad una quota del lago pari a 194,51 metri,presenta
delle evidenti criticità per tutti i Comuni dellago".(ANSA).
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Territorio
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 18:12:00
Ambiente: M5s,Regione Piemonte ignora dissesto idrogeologico
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Sono passati 4 mesi dall'inizio delle alluvioni che hanno
colpito il Piemonte, ma a parte qualche slogan e le solite promesse non abbiamo visto
alcun intervento della Regione o del Governo mirato a rendere sistematica la
prevenzione del dissesto idrogeologico". Così il Movimento 5 Stelle, che lamenta il
disinteresse per le sue proposte, come il Geobonus, sconto fiscale del 65% per i privati
che eseguono interventi contro il dissesto.
"In Regione Piemonte - affermano i
consiglieri Paolo Mighetti e Mauro Campo - stiamo scrivendo una proposta di legge per
bloccare definitivamente il consumo del suolo. E' indispensabile partire da un censimento
di tutto il patrimonio edilizio piemontese, che dimostrerà nei fatti ciò che possiamo vedere
ad occhio nudo: abbiamo costruito troppo e male". "Inoltre - aggiungono - abbiamo
presentato una proposta di legge sulla manutenzione del territorio mirata a coinvolgere
proprietari dei terreni e agricoltori. La maggioranza non ha avuto tempo per occuparsene,
ma l'ha trovato per approvare in Giunta un mega centro commerciale di 94 mila mq a
Prarolo, in provincia di Vercelli". (ANSA).
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Territorio
8
Cronaca
11 febbraio 2015
Incursione
notturna
a Borgo
Processo Rosario Gallo nel 2011 sparò al vicino Miloudi El Komiri Vicenda Lettera dei sindaci alle Regioni coinvolte
Tentato omicidio a Briga
chiesto rinvio a giudizio
L’accusa per un 58enne
e la sua compagna
BORGOMANERO - Furto nella notte allo “Showroom del militare” in via Santa Cristinetta 119, la Sr 142
(foto) che da Borgomanero
conduce ad Arona. L’episodio sul quale stanno indagando i carabinieri di Borgo è avvenuto nella notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 febbraio. I ladri, favoriti dall’oscurità e dal fatto
che il negozio, specializzato nella vendita al dettaglio
di articoli di abbigliamento militare ed accessori vari, è isolato rispetto alle case, hanno potuto agire indisturbati. Dopo aver forzato
la porta di ingresso, infatti, i
ladri sono entrati senza problemi nel locale e qui hanno fatto razzia di centinaia
di capi di abbigliamento e
di altra merce esposta sulle scaffalature, per un valore di diverse migliaia di euro. Poi hanno caricato tutta
la refurtiva probabilmente
su un furgone e hanno fatto perdere le proprie tracce. Ad accorgersi del furto, il mattino seguente, sono stati i titolari dell’esercizio commerciale che hanno
immediatamente avvertito
le forze dell’ordine. Le indagini, condotte dai carabinieri coordinati dal luogotenente Luca Bianchi Fossati, sono a tutto campo. Non
viene esclusa nessuna pista,
neppure quella che l’episodio criminoso possa essere
stato compiuto su commissione da una banda specializzata. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche le registrazioni di alcune telecamere di sorveglianza installate nella zona, comprese
quelle dislocate in prossimità dell’autostrada Voltri-Sempione distante poche
chilometri e che potrebbero
aver ripreso i ladri in fuga.
Roberto Conti
BRIGA NOVARESE - La procura di Novara ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per tentato omicidio nei
confronti di Rosario Gallo,
il 58enne che il 27 aprile del
2011 a Briga Novarese sparò
al suo vicino di casa Miloudi
El Komiri.
Ma la stessa accusa viene
formulata anche nei confronti della compagna di Gallo,
Anna Gornowicz: secondo
la vittima, che venne ferita al
collo, la donna avrebbe incitato il compagno a fare fuoco. L’aggressore dopo aver
sparato era scappato, mentre
sul posto accorrevano i soccorsi. La pallottola era pas-
sata a pochissimi centimetri
dalla giugulare ma nonostante questo El Komiri se l’era
cavata con 15 giorni di prognosi ed era stato subito dimesso. Gallo, dopo essersi rifugiato a Borgomanero, era
stato invece convinto telefonicamente dalle forze dell’ordine a consegnarsi ed era stato portato in carcere. La pistola, un’arma di piccolo calibro
che fino agli anni ’60 era in
uso alla polizia sovietica, l’aveva gettata nell’Agogna e
venne ritrovata due settimane
dopo. Agli investigatori Gallo
disse di essere esasperato dai
continui schiamazzi della famiglia di origine marocchina,
Sui fatti indagò la polizia
in particolare delle tre figlie di
El Komiri. «Sono molto malato e con quel baccano io e la
mia compagna, che fa i turni
di notte, non riuscivamo mai a
riposare», aveva detto l’uomo
subito dopo il fermo.
Luca Manghera
GIOVANE NEI GUAI
CASTELLETTO TICINO Un giovane di Castelletto Ticino, mercoledì 4 febbraio, è
stato denunciato a piede libero
dai carabinieri per furto dopo
aver cercato di rubare un televisore. Forse pensando di riuscire a passare in
osservato, l’uomo ha cerato di approfittare delle
casse automatiche alle quali ha pagato solo altri
articoli e non l’apparecchio, sistemato nel car-
rello. Il personale di sicurezza
però l’ha fermato all’uscita e
quando questo gli ha domandato di vedere lo scontrino il
“trucco” è stato svelato.
La chiamata al 112 ha quindi
portato sul posto i carabinieri, che hanno formalizzato la denuncia nei confronti del giovane
cliente che aveva tentato il colpo, alla fine non
riuscito.
Tenta di uscire
dal negozio
senza pagare la tv
«I livelli del lago
vanno regolati»
VERBANIA - Silvia Marchioni,
Giandomenico Albertella, Alberto Gusmeroli e Clemente Mora,
rispettivamente sindaci di Verbania, Cannobio, Arona e Dormelletto, hanno scritto ufficialmente
alle regioni Piemonte e Lombardia e al ministero dell’Ambiente in merito alla questione dei livelli del Lago Maggiore. I primi
cittadini hanno chiesto un incontro al fine di trovare una soluzione condivisa con il Consorzio del
Ticino sulla regolazione dei livelli delle acque. Durante la scorsa
estate, «complici anche le condizioni meteorologiche sfavorevoli
- hanno fatto sapere i sindaci - è
stata rilevata una riduzione dell’arenile e delle spiagge di cui usufruiscono i cittadini, i turisti e gli
operatori, causata proprio dai livelli troppo alti del lago». Ed in autunno gli amministratori, a seguito
di un incontro con il Consorzio del
Ticino, avevano appreso che l’ente aveva chiesto e ottenuto, per il
2014, un innalzamento del livello
massimo di regolazione estivo. Ma
nella missiva inviata alle Regioni
interessate i sindaci hanno evidenziato che «dai rilievi effettuati le
principali spiagge presenti si collocano in una fascia compresa tra
i 193.80 e i 195 metri sul livello
del mare. E’ ovvio che i livelli pari a 194 metri sul livello del mare,
o superiori, diminuiscono drasticamente la fruibilità delle spiagge,
incidendo negativamente sul mantenimento e lo sviluppo della vocazione turistica delle città. Inoltre le
spiagge sono prevalentemente senza barriere, per cui i detriti provenienti dall’alto lago si depositano
e rimangono quando il lago rientra
nell’alveo naturale, così sui bilanci
dei Comuni gravano gli oneri per
la loro raccolta e lo smaltimento.
Risulta quindi evidente che la richiesta avanzata dal Consorzio del
Ticino di innalzare il limite massimo estivo a 1.50 metri sull’idrometro di Sesto Calende (che corrisponde ad una quota del lago pari
a 194.51 m.s.l.m.), presenta delle
evidenti criticità per tutti i Comut.a.
ni interessati».
Alla Maugeri c’è il referendum
VERUNO - E’ deciso: per approvare o respingere la proposta di accordo raggiunta nei giorni scorsi tra sindacati e proprietà della Fondazione Maugeri si farà un referendum tra i lavoratori. Si è votato
ieri, martedì 10 febbraio, e lo si farà ancora oggi e domani. La consultazione si sta svolgendo su tutto il territorio nazionale dove esistono altre sedi come quella di Veruno e lo scrutinio avverrà il 18 febbraio. I dipendenti dovranno accettare o respingere il piano aziendale di rilancio che prevede taglio di stipendi, ma non licenziamenti.
Caso I fatti a Omegna: volevano i soldi per l’auto Paura Ladri tentano i colpi in alcune abitazioni ma scatta il sistema di allarme
Rapinarono coppia Furti a Pombia, c’è apprensione
due ai domiciliari
VERUNO - Con l’affidamento
dell’incarico ad un perito per
le traduzioni ieri, martedì 10
febbraio, è iniziato il processo
a Ivan Arkhytko e Pavlo Zapolskyy, i due ucraini arrestati
lo scorso 4 luglio a Omegna
dopo aver rapinato una giovane coppia di loro connazionali.
Vale ricordare che i due avevano portato via la macchina
alla coppia (lei tra l’altro era
al sesto mese di gravidanza)
e poi gli avevano chiesto dei
soldi per ridargliela, per la
precisione 2mila euro.
Tutto era accaduto in mattinata e la pretesa era di avere i
soldi entro il pomeriggio. Nel
Rassegna del 11 febbraio.pdf
frattempo, però, le vittime si
erano rivolte ai carabinieri e
all’appuntamento con gli estorsori, fissato sul lungolago
Buozzi, erano arrivati anche i
militari della stazione di Omegna e del Nucleo operativo radiomobile di Verbania: prima
avevano osservato la scena da
lontano senza dare nell’occhio
e senza insospettire i due malviventi, dopodiché erano usciti allo scoperto procedendo
all’arresto in flagrante.
Attualmente Arkhytko e Zapolskyy sono ai domiciliari:
uno è residente a Omegna,
l’altro invece nel Borgomanel.man.
rese.
POMBIA - Non c’è allarme in
paese, così conferma l’amministrazione pombiese.
Il primo tentativo di furto è
avvenuto nelle scorse settimane in largo Piemonte (foto),
vicino all’abitazione del vice
sindaco Loris Fortina. Verso l’ora di cena ignoti hanno
manomesso la persiana dell’abitazione di un carabiniere, cosicché è suonato l’allarme facendo scappare i ladri. Questi
sono stati visti da alcuni vicini
andare via di corsa e poi salire
su una macchina nel buio della notte. «Fortunatamente non
sono nemmeno entrati in casa
- conferma Fortina - bisogna
ridimensionare un po’ i fatti,
purtroppo queste cose accadono ovunque».
pagina 52
Il secondo tentativo di furto
è invece avvenuto, sempre in
orario serale, in via don Minzoni: qui i ladri sono riusciti ad
entrare in un’abitazione rompendo una finestra e una persiana, ma il suono dell’allarme
li ha fatti scappare dopo avere
però lasciato la casa a soqquadro. Entrambe le zone sono il-
luminate da luci pubbliche, ma
nessuna telecamera è riuscita a
filmare strani movimenti che
possano essere d’aiuto alle indagini delle forze dell’ordine.
In paese i cittadini, forse già
preoccupati dalle visite dei ladri, temono anche la presenza
di presunti addetti dell’Enel
fittizi, ma dal Comune confermano che la scorsa settimana
dipendenti dell’Enele erano
realmente in giro, tant’è che
gli sono stati controllati i documenti e stavano regolarmente
facendo il proprio lavoro. Ciononostante non è intenzione
degli amministratori “abbassare la guardia” e i pattugliamenti continueranno poiché le truffe sono all’ordine del giorno.
Valentina Zoia
Territorio
Provincia e Regione
11 febbraio 2015
35
Il progetto Porini ha illustrato l’iniziativa a favore della sussidiarietà a palazzo Lascaris a Torino
Economia Presentati progetti di promozione
Legge regionale proposta dai Lions Vco
Expo 2015 occasione
per le imprese Vco?
VERBANIA - In un forte contesto di antipolitica, il consiglio provinciale del Vco e i
Lions hanno incontrato giovedì 29 gennaio, a palazzo Lascaris a Torino, il vice presidente del consiglio regionale,
Daniela Ruffino, per illustrare un progetto di legge regionale per promuovere la cittadinanza attiva.
La delegazione era guidata dal
consigliere della Provincia del
Vco e vice governatore Lions
Rino Porini. «Siamo la pri-
ma Provincia in Piemonte - ha
commentato - che ha presentato una proposta di legge af-
finché la Regione recepisca il
principio di sussidiarietà come è regolato dal comma 4
dell’articolo 118 della Costituzione e dallo stesso statuto
regionale, ma che ancora oggi,
non si è dotata di una specifica normativa. I Lions vogliono
svolgere una azione che non ha
carattere concorrenziale con
gli organi politici, ma di consapevole e responsabile sussidiarietà, consapevoli che possono realizzare servizi sostitutivi a costi bassi, con un livello di ritorno di efficienza e di
soddisfazione del cittadino».
Se ne è discusso all’Unione industriale
con i responsabili di Intesa San Paolo
Gian Piero Conti
Bilancio Tiene il turismo (+23 aziende rispetto al 2013). Nelle costruzioni chiudono in 96
Imprese, mai così male dal 2000
Nel 2014 le nuove iscritte sono state solo 785
VERBANIA - Il numero delle imprese del Verbano Cusio
Ossola è in flessione rispetto al
2013. Al 31 dicembre dell’anno scorso il numero totale di
attività registrate in provincia
si attesta a 13.453 con un tasso di sviluppo del -0,27%, negativo ma migliore della media
regionale e del tasso registrato nel 2013 (-0,84%). I segnali
emergono da Movimprese, rilevazione periodica realizzata
da Infocamere, società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane. «Se
si tenesse conto delle cessazioni d’ufficio - spiegano dalla
locale Camera di commercio il risultato sarebbe -0,73%, rispetto a -1,81% del 2013. La
fase critica è confermata a livello piemontese: -0,44%. Fanno eccezione Novara, che registra un tasso di crescita positivo (+0,44%), e Alessandria che
manifesta una dinamica sostanzialemente nulla (-0,07%). Per
tutti gli altri si registrano risultati negativi che vanno dal
-0,27 della nostra provincia al
-1,07% di Asti. A livello nazionale invece il tasso di crescita resta lievemente positivo
(+0,51%) e migliore dell’anno
precedente. In flessione quasi tutti i maggiori settori: tiene solo il comparto turistico».
Tornando al Verbano Cusio
Ossola, il numero di imprese
nuove iscritte, 785 in tutto, è il
valore più basso a partire dal
2000: in passato le aperture superavano le 1.000 unità. «A bilanciare questo calo - spiegano
ancora da Villa Fedora - si registra una corposa diminuzione delle cessazioni che passano da 966 nel 2013 a 822 nel
2014. In crescita il comparto
turistico (+27 imprese rispetto
al 2013) che pesa per il 12%
sul totale delle imprese del Vco
(1.686 unità). Le criticità più
importanti toccano le costruzioni (-96 imprese). Flessioni
per le industrie manifatturiere
(-56 unità) e per il commercio
(-22 imprese)». Analizzando la
forma giuridica, il Vco risulta
in linea con l’andamento nazionale. Dinamica positiva per le
imprese di capitali, +1,1% (nel
2013 +1,8%). «Lo stock delle imprese di capitali registrate nel Vco è in costante crescita e tocca le 2.244 unità, quasi
il 17% del totale delle imprese
(24,7% la media italiana). Nel
2000 erano poco più di 1.500.
In flessione le società di persona (-1,25%) e le imprese individuali (-92 imprese): lo stock
registrato nel 2014 è 7.720 unità, pari al 57,4% del totale delle imprese. Quasi tre imprese
su cinque in provincia restano imprese individuali a dimostrazione di come l’andamento
delle piccole imprese influenzi
la dinamica generale». Sostanzialmente invariata - rispetto
al 2013 - la composizione del
sistema produttivo provinciale: 24% il commercio, 18% le
costruzioni, 12% la manifattura (1.611). Rimane al 12% del
totale delle imprese il comparto degli alloggi e servizi di ristorazione.
VILLA FEDORA
Casalinghi
in fiera
VERBANIA - Anche per il
2015 la Camera di commercio, nonostante i tagli, ha deciso di mantenere il sostegno
al settore casalingo del Verbano Cusio Ossola. «I casalinghi del Lago Maggiore - spiegano da Villa Fedora - nell’ambito del progetto
“Promuovere l’eccellenza,
valorizzare l’innovazione:
Lago Maggiore Casalinghi”, saranno infatti anche
quest’anno presenti a Francoforte presso la Fiera ambiente dal 13 al 17 febbraio attraverso uno stand collettivo
di 117 metri quadrati». Fiera
Ambiente è la più importante
manifestazione internazionale dei prodotti per la tavola,
la cucina e la casa.
L’appello Uncem chiede a governo e Regione l’impegno a proseguire nel recupero della montagna
«Fondi europei per rivitalizzare i borghi alpini»
VERBANIA - Uncem lancia un appello alla regione Piemonte e al Ministero delle Politiche
agricole e forestali: «Con i nuovi fondi europei in particolare del Programma di sviluppo
rurale devono essere finanziati interventi per
la rivitalizzazione dei borghi alpini». «Nella
nuova bozza di Psr già inviata dalla Regione a
Bruxelles - spiega Lido Riba, presidente Uncem - la misura dell’asse 7 per la rivitalizzazio-
ne dei borghi è stata trasformata e orientata al
mantenimento dei servizi. Le esigenze concrete
dei Comuni però sono molto diverse rispetto a
quanto scritto nel piano di sviluppo rurale. Come fatto nel 2008, con un bando al quale hanno preso parte 100 Comuni con altrettanti borghi da rivitalizzare, oggi la Regione deve pensare a una misura che come allora finanzi gli
enti pubblici, e i privati proprietari degli immo-
bili». «Chi vuole capire meglio il valore degli
investimenti fatti con le risorse Ue - aggiunge
Marco Bussone - vada a Monastero di Lanzo,
Druogno, Massello, Pietraporzio, Castelmagno,
Ostana, Soprana, a scoprire borghi come Baltigati, Valliera, Sant’Antonio, Pontebernardo,
Roberso, Orcesco. E così vedrà cosa ha voluto dire unire pubblico e privato per rendere la
montagna più attraente, più bella e viva».
Nella foto Stefano Rossi, Andrea Vitale e Adriano Sarazzi
VERBANIA - Dell’esposizione universale di quest’anno a
Milano se ne parla già da diverso tempo e in tanti sono indaffarati a cercare il modo per
avere visibilità prima, durante e dopo l’evento e catturarne qualsiasi tipo di vantaggio.
Non è diverso il Vco, una delle province meglio collegate a
Milano e che potrebbe offrire
una valida alternativa alla metropoli nei giorni in cui i visitatori saranno ospiti, paganti si
intende, nel nostro bel Paese.
L’incontro di mercoledì 4 febbraio nella sede dell’Unione
industriale a Intra è stata l’ennesima conferma dell’importanza di ricordare quanto Expo
2015 sia una grande opportunità per il Made in Italy locale.
Durante il seminario, organizzato dal Comitato Piccola industria dell’Unione industriale
del Vco insieme a Intesa SanPaolo, partner bancario ufficiale della manifestazione che si
svolgerà dal primo maggio al
31 ottobre, sono state presentate le potenzialità e le caratteristiche di Expo. «Da tempo
cerchiamo di investire sull’innovazione e l’internazionalizzazione delle nostre imprese
locali - ha esordito Adriano
Sarazzi, presidente del gruppo Piccola industria dell’Unione industriale Vco - ora Expo
può diventare un trampolino
per l’economia del nostro territorio».
In questo senso si inserisce anche l’accordo siglato tra Intesa San Paolo e Confindustria
Piccola industria, in collaborazione con Confindustria Piemonte, che declina sul territorio regionale l’accordo che a
livello nazionale impegna dieci miliardi di euro per favorire
la crescita delle piccole e medie imprese.
Di questi un miliardo e cento
milioni di euro sono destinati alle realtà aziendali del Piemonte per sostenerne il dinamismo, la crescita e la competitività con un focus particolare su innovazione e formazione, apertura ai mercati esteri,
dialogo e opportunità connesse a Expo.
«In questi giorni si parla di
previsioni di crescita, ora dunque abbiamo gli strumenti utili per il rilancio dell’economia
nazionale - ha aggiunto Stefano Rossi della direzione regionale di Intesa San Paolo spa c’è anche una convergenza tra
tutti i settori che sta aiutando la
ripresa e va incentivata puntando su innovazione, export e internazionalizzazione».
Con i suoi venticinque milioni
di visitatori attesi, Expo 2015
si inserisce in questo meccanismo come un motore per la
crescita che però deve cercare la propria sostenibilità per
poter stare in piedi anche dopo
la fine dell’esposizione. Questa è la più grande sfida per
cui anche Intesa San Paolo,
come partner ufficiale, fornirà
il proprio contributo. L’istituto di credito ha infatti già realizzato “Created in Italia”, primo portale di e-commerce del
gruppo dedicato alle aziende
clienti della banca nei settori
di ristorazione, turismo, design e fashion. Un’altra iniziativa, “Candida la tua impresa”,
permetterà poi di dare visibilità a duecento imprese clienti
che verranno ospitate nel padiglione Expo di Intesa San Paolo per raccontarsi e cogliere
opportunità di business internazionali.
Non rimane che sperare che il
Vco possa poi nei fatti avere la
propria occasione.
Federica Fili
Offerte di lavoro
Si cercano programmatore web master, venditori telefonici e cameriere
Offerte di lavoro
dal Centro per l’impiego
del Verbano Cusio Ossola.
l VERBANIA - Si ricerca programmatore web master per programmazione siti internet con diploma o laurea in materie informatiche, automunito per contratto di apprendistato.
l MERGOZZO - Per azienda del
settore metalmeccanico si ricerca
in tirocinio impiegato con diploma
scuola secondaria superiore, automunito, conoscenza lingua spagnola per
gestione archivi, fatturazioni, rapporti con i clienti.
l PROVINCIA DEL VCO - Per gestione di mail in call canter si ricerca
in tirocinio una figura con conoscenza lingua inglese, diploma e/o laurea,
tirocinio.
l ARIZZANO - Si ricerca cameriere
di sala, indipendenza raggiungimento luogo di lavoro, uso pc, full time,
contratto da definire.
l PROVINCIA DEL VCO - Società di vendita di prodotti a domicilio ricerca consulenti alle vendite
con spiccata propensione al contatto
con il cliente, indispensabile diploma
scuola secondaria superiore, automunito, contratto da definire.
l VERBANIA - Si ricercano venditori telefonici di prodotti enogastronomici con esperienza, contratto da
definire.
l PROVINCIA DEL VCO - Si ricercano agenti commerciali assicurativi, diploma, automuniti, esperienza
Rassegna del 11 febbraio.pdf
come agenti commerciali anche non
necessariamente nel campo assicurativo.
l REGIONE PIEMONTE - Si ricercano agenti di commercio plurimandatari nel settore commercio
mobili e arredamento: diploma scuola secondaria superiore, automuniti,
esperienza nel settore della vendita,
professionisti con partita IVA o iscritti ENASARCO.
l PROVINCE VCO E NOVARA Si ricercano agenti di commercio nel
settore alimentari all’ingrosso, diploma scuola secondaria superiore, preferibile esperienza, iscritti ENASARCO.
l PROVINCIA DEL VCO - Si
ricercano agenti di commercio
pagina 53
nell’ambito dei prodotti multimediali
e gadget promozionali, diploma scuola secondaria superiore, esperienza
nella mansione, automuniti, iscritti
ENASARCO o mandato di promoter.
Gli utenti interessati alle offerte, residenti e/o domiciliati nel territorio provinciale, potranno “autocandidarsi” recandosi personalmente
presso la sede del Centro per l’Impiego della propria zona oppure telefonando ai numeri (0323 61527 /
0323 407454 / 0324 242371), oppure inviando una mail all’indirizzo di
sposta elettronica [email protected].
Annunci di lavoro dalla Confederazione elvetica.
l CANTON VALLESE E TICINO
Si cercano capocantiere con ottimo
tedesco ed esperienza nella mansione per ditta di Münster; tecnico o ingegnere settore elettrico, ottimo tedesco, qualifica professionale per
azienda di Visp e ancora impiegati a
Naters e Visp con ottima conoscenza lingua tedesca ed esperienza nella mansione.
Gli utenti interessati alle offerte di
lavoro dalla Svizzera, residenti e/o
domiciliati nel territorio, provinciale
potranno rivolgersi indifferentemente
alle sedi del Centro per l’Impiego di
Domodossola tel 0323 4950674 o di
Verbania 0323 4950632, oppure inviare una mail a [email protected].
Territorio
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 54
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 55
Territorio
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Ivrea
LA SENTINELLA MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
L’asta dei posti
diventa un caso
La Regione definisce illegittimi i contenuti del bando
L’assessore Strobbia: «Risponderemo, per noi non è così»
◗ IVREA
Diventa un caso il bando per
l’assegnazione delle aree pubbliche per il commercio dello
Storico carnevale. Ivrea, prima
città in Piemonte, aveva messo
a bando le aree e considerato
parte del punteggio il rialzo
economico sulle aree per le autorizzazioni temporanee al
commercio in occasione del
Carnevale. Trenta le domande
ricevute, raddoppiati gli incassi
che erano passati da circa
20mila a 40mila euro.
Le associazioni di categoria,
però, avevano sottoscritto un
esposto alla Regione contestando quello che ritengono un precedente pericolosissimo: l’introduzione della base d’asta
economica per poter avere il
posto. Sostengono che un bando del genere viola l’accordo
della conferenza unificata delle
Regioni.
Le obiezioni non sono nuove
e non a caso, prima della scadenza del bando, il Comune
aveva incontrato gli operatori
del commercio ambulante e
spiegato l’asta al rialzo sarebbe
rimasta ma che, a far punteggio, avrebbe contribuito anche
l’anzianità di partecipazione
all’evento. Nella sostanza, tutti
i partecipanti storici alla manifestazione hanno avuto il post.
Fiva Confcommercio e Anva
Confesercenti hanno però sempre contestato il bando ritenendolo, appunto, un precedente
pericoloso. Per questo avevano
presentato un esposto alla Regione. Che, a sua volta, aveva
chiesto chiarimenti al Comune
di Ivrea. E, dopo averli ottenuti,
ha riscritto al Comune sostenendo che «i contenuti del bando sono illegittimi e dovranno
essere riconsiderati». Il Comune, semmai, potrebbe «verificare eventualmente la possibilità
giuridica di elevare il canone di
occupazione del suolo pubbli-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
L’assessore al Commercio Giovanna Strobbia
Un momento dell’apertura delle buste per l’autorizzazione temporanea del commercio
co in ragione del notevole valore commerciale dell’area di
svolgimento del Carnevale, oggetto annualmente di rilevante
investimento da parte del Comune, stabilendo in tal modo
un parametro più oggettivo».
In sostanza: il Comune può valorizzare e monetizzare le aree
per il commercio ambulante,
messe giuridiche. Quella del
Carnevale, torno a ripetere,
non è una fiera nè un mercato,
ma una occupazione temporanea di suolo che, quindi, segue
determinati criteri. Noi, da parte nostra, abbiamo assegnato
le aree e incassato il denaro».
Secondo il Comune di Ivrea, la
Regione non è un organo sovra-
ma non fare un bando che preveda un rialzo economico.
E quindi? Ora che succede?
«Sull’aspetto pratico nulla - dice Giovanna Strobbia, assessore al Commercio -. I nostri uffici risponderanno alla Regione
spiegando nuovamente le nostre motivazioni. La Regione
stessa riconosce corrette le pre-
pagina 56
ordinato al Comune sui criteri
di assegnazione delle autorizzazioni temporanee. In pratica,
per bloccare il bando (le associazioni avevano chiesto al Comune di ritirarlo) sarebbe stato
necessario un ricorso al Tar
che, però, non è stato presenato. L’assessore Strobbia, da parte sua, tende a precisare una co-
Territorio
Ivrea
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015 LA SENTINELLA
9
il protagonista
Ancora i due Podestà
in testa alla classifica
◗ IVREA
o a Carnevale
sa: «Il bando è stato fatto in tutta trasparenza tant’è che abbiamo incontrato i commercianti
e le associazioni di categoria. E
siamo disposti, come abbiamo
sempre fatto, a trovare accordi
per il futuro. E aggiungo che già
altre città, in Italia, hanno proceduto con bandi simili ».
(ri.co.)
Ancora due Podestà in vetta,
che resistono. Anche se fa un
grandissimo balzo in avanti
Lorenzo Grosso, arancere dei
Tuchini che finisce davanti
Giuseppe Sado, arancere della
Morte. È cresciuto l'interesse
per il Protagonista del Carnevale più amato dai lettori, l'iniziativa della Sentinella del Canavese in collaborazione con
la Fondazione dello Storico
carnevale di Ivrea. Sono finora
quindici gli iscritti, indicati dalle Componenti o anche da
semplici cittadini che hanno
segnalato candidati protagonisti che, attraverso il giornale,
raccontano la propria storia di
passione e adesione totale alla
comunità dello Storico carnevale. Chi otterrà più voti sarà
premiato in municipio, durante la cerimonia ufficiale di premiazione complessiva del Carnevale. Al momento guida
quindi la classifica Paolo Cafasso, 50 anni, Podestà 2015 (è
il secondo anno consecutivo)
e precedentemente arancere
nella Pantera nera e negli Arduini. Sopra i trecento voti, c'è
Dario Regalio, meglio conosciuto come Drago, 81 anni, in
passato Podestà, anche lui con
un passato importante da
Paolo Cafasso
Dario Regalio
arancere della Pantera nera. Il
gioco è quindi entrato nel vivo
nella festa che ormai è lanciata
verso il suo fine settimana più
importante. Partecipare è molto semplice e si può fare, ovviamente, fino all’ultimo: basta ritagliare una scheda che pubblichiamo su tutti i numeri della Sentinella e scegliere uno
dei partecipanti o anche proporne di nuovi, ritenendo la
persona che meglio incarna
l’anima del Carnevale di Ivrea.
Il tagliando sarà pubblicato fino a lunedì 16 febbraio. Ma c’è
una sorpresa: il coupon sul nu-
mero in edicola sabato sera alle ore 21 e tutto dedicato al
Carnevale sarà superjolly e varrà cinque punti.
Inoltre, tra i lettori che hanno indicato, oltre al voto, le
proprie generalità, saranno
sorteggiati alcuni gadget legati
al Carnevale, offerti dalla Fondazione. I tagliandi vanno portati (o spediti via posta) nella
redazione della Sentinella a
Ivrea, piazza Lamarmora 12.
La redazione è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9.30 alle 19. La domenica solo dalle
15.30 alle 19.
IL PROTAGONISTA
Verlucca, un figlio del territorio
Toniotto, editore, ispiratore dell’Ordine della Mugnaia nel 1977
◗ IVREA
Figlio di autentici canavesani
della Valle Orco, due lauree
con lode conseguite a Genova,
indubbiamente un cosmopolita per vocazione e per doti native. Operoso in Italia, in Europa e nel Medio Oriente si è manifestato e imposto come editore di successo: la Priuli&Verlucca, fondata nel 1971, è oggi
un fermo punto di riferimento
per il mondo editoriale europeo. È apprezzato scrittore di
libri gialli». Con questa motivazione, nel 1992, Cesare Verlucca, ha ricevuto le insegne
dell’Ordine degli Oditori e Intendenti Generali delle Milizie
e Genti da Guerra del Canavese. Oggi Cesare Verlucca, 87
anni solo per l’anagrafe, continua la propria attività, soprattutto quale mentore della figlia Helena titolare della casa
editrice Hever. Un’intensa attività di contatti per le pubblicazioni legate al territorio e non
solo e quale scopritore di talenti per la collana dedicata ai
nuovi autori, ma anche di continuo ispiratore di nuovi percorsi o iniziative editoriali da
sperimentare.
È un rapporto consolidato
quello dell’editore canavesano con il Carnevale, sia dal
punto di vista professionale,
per i bellissimi quaderni
“Ivrea Incontri”, realizzati per
conto dell’Atl negli anni ‘70,
per lo splendido volume fotografico sulla manifestazione,
uscito negli anni Novanta, e,
oggi, per il continuo sostegno
alla diffusione della Diana, sia
per il coinvolgimento diretto
nella festa. Al Carnevale, infatti, ha dato una splendida Mu-
gnaia 1973, la moglie Monique
Van Goietsen-Oven, prematuramente scomparsa, donna
elegante e di gran fascino, e ha
di conseguenza interpretato,
con la travolgente simpatia
che lo caratterizza, il ruolo di
Toniotto. Nel 1977 è l’ispiratore e il fondatore dell’Ordine
della Mugnaia che riunisce
quanti nell’ambito dello Storico Carnevale di Ivrea hanno interpretato il ruolo di Mugnaia,
Generale o Sostituto Gran Cancelliere. Per quasi 25 anni ne è
stato il Gran segretario ed ora
si limita a seguirne con attenzione le attività.
(fr.fa.)
Cesare Verlucca
LA STORIA
Trent’anni di grandi battaglie nelle piazze della città
◗ IVREA
La pariglia numero 29 La contea di Monte Navale
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Quest'anno ricorre il trentennale della pariglia numero
29, La contea di Monte Navale, anche se non è, effettivamente, un compleanno, sono trent’anni che il carro partecipa allo Storico carnevale
di Ivrea. Per due anni c'è stato uno stop obbligato dovuto
a cause di forza maggiori, come, purtroppo, la scomparsa
del cavallante.
Fondato nel 1984 da Paolo
Arnoletti, Roberto Manachino (Robi il ross) e Adriano
Vallino, il carro della Contea,
negli anni, ha attirato sempre
più persone, fino ad arrivare
alle cinquanta che ad oggi
ruotano intorno al carro. «Abbiamo cominciato noi tre
pagina 57
mettendo su, in tempi molto
ristretti, una pariglia - ha
spiegato Manachino -. Poi, il
sabato prima del Carnevale
1984, eravamo già in nove
pronti a vivere questa nuova
esperienza. I primi anni era
difficile coinvolgere le persone, perché nessuno ci conosceva, poi pian piano siamo
riusciti ad aggregarci e il
gruppo che c'è oggi è la dimostrazione della nostra voglia
di far festa e di stare insieme».
Carro e fagiolata di Monte
Navale, sono una cosa sola,
nel senso che i due gruppi si
fondono in un tutt'uno e gli
aranceri danno una mano
nella preparazione della fagiolata che si tiene la seconda
domenica delle Alzate. Essen-
do questa la trentesima partecipazione della pariglia, che
sulle grafiche delle fiancate ritrae uno scorcio della battaglia delle arance nel cortile
della cappella di San Bernardino del Convento Francescano eporediese (il disegno
è una pittura ad acqua stesa a
mano da Marco Pertossi), al
Carnevale di Ivrea, la sorpresa è inevitabile. «La domenica della battaglia saliranno
sul carro i vecchi aranceri ha confidato Manachino - e
combatteranno nelle varie
piazze per coronare questo
trentennale».
Sarà questo un modo per
radunare tutti coloro che nell'
ultimo trentennio hanno
mantenuto viva un'amicizia
e una tradizione, e par far vedere a chi ama il carnevale di
Ivrea, che non si è mai troppo
"vecchi" per coltivare una
passione.
Sara Pavan
Territorio
12
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
Novi Ligure .39
.
I CONTROLLI DELLA POLIZIA MUNICIPALE PER UNA MAGGIORE SICUREZZA
POLEMICA COL MOVIMENTO 5 STELLE
Guerra alla sosta selvaggia
attorno all’ospedale di Novi
Vertici Acos in audizione
dopo la tirata d’orecchie
della Corte dei conti
GINO FORTUNATO
NOVI LIGURE
Una nuova viabilità con l’applicazione di salate sanzioni
per i trasgressori, negli spazi
di pertinenza dell’ospedale
San Giacomo. La convenzione
dei nuovi servizi è stata siglata dal comandante della polizia municipale, Armando Caruso, e la dirigenza dell’Asl –
Al. Il documento è stato sottoscritto per risolvere definitivamente l’annoso problema
delle soste selvagge che hanno creato grossi problemi, soprattutto alle ambulanze dirette al pronto soccorso, mettendo a repentaglio i ricoveri
d’urgenza.
Firmata convenzione
La direzione dell’Asl ha proposto la stipula della convenzione proprio per disciplinare
l’area, nella quale in questi
giorni sarà posizionata una
nuova segnaletica verticale e
orizzontale. L’ingresso delle
ambulanze seguirà quindi un
percorso lineare, senza quegli
intralci che venivano provocati soprattutto durante i
giorni di mercato, quando i
soliti «furbetti» trovavano più
facile e conveniente posteggiare in ospedale, piuttosto
che nella non lontana piazza
Gobetti, al Movicentro o in
piazza Pernigotti.
Nuova viabilità
Dal 2 marzo gli agenti della
polizia municipale presteranno regolare servizio giornalie-
«L’intesa con l’Asl
servirà a risolvere
i gravi problemi
di intralcio che spesso
si sono verificati»
Chiesti chiarimenti
Armando Caruso
comandante
della polizia municipale
L’ingresso del pronto soccorso, uno dei punti più critici
ro anche nell’ospedale che muterà radicalmente la circolazione, instaurando anche percorsi
di sicurezza pedonali e per i disabili. Oltre al pronto soccorso,
saranno maggiormente tutelate le aree adiacenti la camera
mortuaria (prima dell’ingresso
verso il Dea) e i magazzini, con
stalli riservati anche alle forze
dell’ordine.
Spiega il comandante della
polizia municipale, Armando
Caruso: «Purtroppo numerose
volte siamo intervenuti nell’area aperta al pubblico per
procedere contro numerosi automobilisti che avevano lasciato in sosta le vetture, impeden-
200
euro
È quanto pagheranno i
trasgressori con la multa,
gli oneri amministrativi, il
costo del carro attrezzi
do anche il passaggio dell’ambulanza del servizio 118. Ho sottoscritto la convenzione, corredata dalla mappa della nuova
viabilità predisposta dai nostri
Replica l’amministratore delegato, Mauro D’ Ascenzi: «I bilanci del gruppo sono pubblici,
la contabilità è controllata da
molteplici collegi sindacali e
dalla società di revisione
Crowe Horwath di Milano.
Inoltre siamo sottoposti al controllo costante dell’Autorità
per l’energia elettrica, il gas e il
sistema idrico. Sulla trasparenza ci piacerebbe che la polemica cessasse.
La commissione ci è parsa
utile poiché, sia dai consiglieri
della maggioranza che dell’opposizione, sono giunti contributi utili e la volontà di spingere Acos verso un consolidamento delle proprie funzioni,
[G. FO.]
anche future».
***
PROCEDURA COMPETITIVA PER LA VENDITA DI BENI MOBILI IN BLOCCO
Detriti degli scavi ammassati nell’ex cava Cementir di Voltaggio
Rassegna del 11 febbraio.pdf
La risposta di Acos
***
Il monitoraggio dell’Arpa
Il geologo Davide Fossati, nella recente assemblea organzizata dai Comitati no Terzo valico ad Arquata, ha detto:
«Quanto affermato dall’Arpa
spiega che il Cociv non sappia
ancora cosa fare in caso di ri-
definito sulla gestione di Aquarium. Vogliamo eliminare la
sensazione, comune in città,
dell’inaccessibilità a “Il Castello” come nell’omonimo romanzo di Kafka».
CONCORDATO PREVENTIVO PROC. N. 4/2013 – FRIGES SPA IN LIQUIDAZIONE
I lavori del Terzo valico sul
versante piemontese sono
partiti a fine 2013 con la ripresa dello scavo nella galleria di
Voltaggio, ma il «Protocollo
amianto» non è ancora del
tutto operativo.
La reazione dei Comitati
«Con la multa, gli oneri amministrativi, il costo del carro attrezzi e le spese di deposito –
conclude Caruso - chi trasgredirà rischierà di pagare in totale, almeno 200 euro».
Così c’è stata l’audizione in
commissione bilancio dei
vertici Acos. «Abbiamo chiesto all’amministratore Acos
chiarimenti sui bilanci, chiarimenti che non ci sono stati –
sostengono Fabrizio Gallo,
Lucia Zippo e Luigi Gambarottadel M5S –. Le società
partecipate devono rendere
partecipi i cittadini e non solo
l’amministrazione, dei risultati, delle attività in corso, dei
progetti. Nulla di tutto ciò da
parte di Acos. D’altra parte,
questo convincimento deriva
dalla considerazione che gli
amministratori Acos sono
per lo più nominati dal sindaco in rappresentanza dei cittadini. Avremmo quindi voluto sentire la versione di Acos
sui residui col Comune. È
mancata una rappresentazione più chiara sui dipendenti di ogni azienda, con la
loro suddivisione nei ruoli
(dirigenti/impiegati/operai).
Ci manca inoltre un quadro
Mauro D’Ascenzi
TRIBUNALE DI ALESSANDRIA (EX ACQUI TERME)
“Spiegateci come si interviene
se si trova amianto nel tunnel”
trovamento di amianto, anche
perché questa attività di smaltimento comporterebbe un aumento dei costi». Propri sui costi della gestione dell’amianto i
comitati lo scorso anno hanno
presentato un esposto per danno erariale alla Corte dei conti.
Lo ha ricordato l’ingegner
Francesco De Milato: «Nel protocollo non c’è nulla su cosa si
deve fare se si estrae amianto,
come si estrae, come si trasporta, dove si conferisce, sulle misure di sicurezza». Paragonando i costi previsti in Val Susa,
per il Terzo valico servirebbero
oltre 1,5 miliardi di euro per il
conferimento in Germania, spesa di cui non si è tenuto conto
uffici che definisce la nuova disciplina all’interno di tutto
l’anello interno ospedaliero. I
trasgressori saranno contravvenuti come prevede il codice
stradale. Si applicherà la sanzione di 40 euro per il divieto di
fermata, ma nei casi più gravi ci
sarà la rimozione immediata
del veicolo. Per cui l’esborso sarà molto più pesante».
Rimozione del veicolo
TERZO VALICO, COMITATI ALL’ATTACCO SUL «PIANO»
La notizia è stata diffusa dall’Arpa durante l’ultima riunione del Comitato strategico
amianto e sul sito www.arpa.piemonte.it, dove si legge
che nel 2014 «il Centro ambientale amianto ha svolto attività di valutazione documentale e dei risultati analitici dei monitoraggi ambientali
ante-operam su 36 porzioni di
membrana campionata dal
proponente (il Cociv; ndr) e,
in corso d’opera, controllando
i dati pubblicati sul portale
dedicato. Sono stati effettuati
inoltre 20 sopralluoghi e prelevati 43 campioni di aerodispersi e 22 campioni solidi».
Inoltre, «è stata completata la
redazione del protocollo
amianto. Rimangono ancora
in discussione gli aspetti relativi alla gestione delle acque e
dello smarino potenzialmente
contaminati da amianto».
Proseguono le frizioni tra opposizione consiliare e società
partecipate, dopo la richiesta di chiarimenti della Corte dei conti circa la «riconciliazione» dei residui attivi e
passivi (crediti e debiti) dell’azienda Acos, ma anche per
chiarire i rapporti tra Comune e società stesse. La risposta del Comune in merito era
stata: «I chiarimenti della
Corte dei conti vanno rivolti
alle società partecipate che
non hanno prodotto i dati da
noi richiesti».
nei 6,2 miliardi per l’intera opera». Secondo l’esposto, infatti,
«nonostante nel 2010 la presenza di amianto fosse già nota non
venne presa in considerazione
nella valutazione complessiva
dei costi, in modo da poter concedere un’autorizzazione a procedere per lotti costruttivi non
funzionali e dare così il via a tutto il meccanismo di appalti e subappalti, senza avere alcuna
garanzia sulla spesa finale e sulla reale fattibilità dell’opera».
La replica del Cociv
Il Consorzio dal canto suo commenta: «Non abbiamo evidenza
di quanto affermato dall’Arpa
Piemonte».
Il Liquidatore Giudiziale della S.p.A. Friges in liquidazione dott. Giuseppe Avignolo, premesso che
a) in ottemperanza a quanto disposto dal Giudice Delegato al Concordato in epigrafe con decreto in data 13/11/2014,
la Procedura ha invitato in data 1/12/2014 quanti avevano in precedenza manifestato interesse e/o proposte di acquisto
di beni in blocco, a far pervenire entro il 18/12/2014 offerte per l’acquisto dei beni in blocco di cui infra facenti parte
dell’azienda in concordato preventivo, e precisamente: macchinari ed attrezzature per rivestimento rame, relativo magazzino, materie prime e prodotti finiti, marchio registrato “Friges Tubing”, come da dettaglio componenti-linea allegato
alla predetta comunicazione, nel loro stato di fatto, e specificamente così come danneggiati da incendio sviluppatosi in
un’area degli immobili aziendali in data 26/7/2014, con precisazione che dalla cessione era escluso l’eventuale risarcimento
da parte della compagnia assicurativa, da considerarsi a favore della Procedura;
b) l’invito in data 1/12/2014 prevedeva che il pervenimento delle offerte non comportasse per il Liquidatore Giudiziale
alcun obbligo di trattativa per la vendita e/o di vendita nei confronti dei soggetti interessati all’acquisto, né per questi ultimi alcun diritto a qualsivoglia prestazione da parte del Liquidatore Giudiziale, a qualsiasi titolo;
c) entro il previsto termine del 18/12/2014 sono pervenute n. 2 offerte, ed il 1 Liquidatore Giudiziale, conformemente alla
propria comunicazione in data 1/12/2014 ed al decreto del Giudice Delegato 13/11/2014, e con l’accettazione di quanti ivi
presenti, come da verbale in data 18/12/2014, riservava di acquisire il parere del Commissario Giudiziale e del Comitato dei
Creditori in ordine alle offerte presentate, e quindi di riferire al Giudice Delegato per i provvedimenti di legge, trattenendo gli assegni circolari relativi alle offerte, in attesa dei provvedimenti da parte della Procedura;
d) che in data 28/1/2015 il Giudice Delegato, di conseguenza, disponeva che il Liquidatore Giudiziale esperisse gara competitiva per la vendita dei beni in blocco di cui sopra, prevedendo quale prezzo-base quello della valutazione del Commissario Giudiziale resa ex art. 180 co. 2 L.F. in data 11/9/2014, che già teneva conto della distruzione e del deterioramento di
alcuni dei beni ricompresi sopra sub (a) a seguito di incendio avvenuto presso lo stabilimento Friges S.p.A. in liquidazione
dopo il deposito della proposta di concordato preventivo e dopo la valutazione di essi effettuata nel piano di concordato
presentato dalla Friges S.p.A. in liquidazione, tutto ciò premesso, il Liquidatore Giudiziario
INVITA
tutti gli interessati a far pervenire presso il suo Studio entro e non oltre le ore 12 del 26/2/2015 offerta irrevocabile in busta
chiusa per l’acquisto dei beni in blocco di cui sopra, non inferiore all’importo di euro 434.600,00 oltre IVA 22%, cauzionato
in misura pari al 10% del prezzo offerto e dell’IVA su tale importo, mediante assegno circolare intestato a “Friges S.p.A. in
liquidazione ed in Concordato Preventivo” presso lo Studio del Liquidatore Giudiziale, in Acqui Terme, piazza Italia n. 9, e
con la dicitura “Procedura competitiva vendita 26/02/2015 Concordato Friges”,
DISPONE
1. a) l’apertura delle buste avverrà presso lo Studio del Liquidatore Giudiziale il giorno 26/2/2015 alle ore 12,15; b) in caso
di più offerte si procederà immediatamente alla gara tra gli offerenti, sulla base del prezzo offerto più alto, con rilanci
minimi in aumento di euro 10.000,00; c) l’aggiudicazione avverrà al termine della gara;
2. a) l’aggiudicazione non costituirà vendita dei beni di cui sopra, ma solo individuazione dell’acquirente; b) la vendita
verrà perfezionata entro giorni 10 dall’aggiudicazione mediante (i) emissione della relativa fattura da parte della Procedura, (ii) pagamento contestuale a mezzo assegno circolare dell’importo di aggiudicazione e ritiro contestuale di tutti i beni
a cura e spese dell’acquirente, compreso l’eventuale smontaggio di linee di produzione, sotto la propria responsabilità
per danni anche verso terzi, precisandosi che se tali attività richiedessero più giorni, l’intervento dovrà essere effettuato
in giorni consecutivi, (iii) acquisto dei beni nello stato di fatto e di diritto, senza alcuna garanzia da parte della Procedura
per vizi, difetti o mancanze di qualità, (iv) impegno dell’acquirente a procedere al loro smaltimento/rottamazione, qualora
non idonei all’uso, (v) perdita della cauzione in caso di mancato perfezionamento della vendita per mancato pagamento e
ritiro dei beni, successivamente alla convocazione della Procedura nel termine di giorni 10 di cui sopra; c) la presentazione
di offerta varrà quale accettazione di tutto quanto previsto nel presente bando di procedura competitiva, con conferma
sottoscritta dall’acquirente di quanto previsto sub (ii), (iii) e sub (iv) all’atto del perfezionamento della vendita,
SPECIFICA
che non verranno considerate ammissibili offerte inferiori al prezzo-base di euro 434.600,00 oltre IVA, corredate da assegno circolare di cauzione inferiore al 10% del prezzo offerto oltre corrispondente IVA, e che le offerte in precedenza depositate, se inferiori, dovranno essere integrate come sopra mediante ulteriore
offerta in busta chiusa con la dicitura di cui sopra, da far pervenire al Liquidatore Giudiziale entro le ore 12,00 del 26/2/2015
presso il suo Studio, a pena di inammissibilità dell’offerta precedente e di partecipazione alla successiva gara con riguardo
alla presente procedura competitiva.
Per poter visionare i beni ed i relativi atti di Procedura, nonché per ogni ulteriore informazione si invita a contattare lo
Studio del Liquidatore Giudiziale.
Il presente bando di procedura competitiva è stato pubblicato su La Stampa, L’Ancora, I.V.G. AL sito e Bollettino.
Acqui Terme, lì 05/2/2015
Friges S.p.A. in liquidazione e in Concordato preventivo
pagina 58
IL LIQUIDATORE GIUDIZIALE
Dott. Giuseppe Avignolo
Territorio
12 14 56 78
48 .Nord-Ovest
Gemellaggio
ecastagne
1 Gemellag-
gio PiemonteCalabria nel
nome della
castagna. Lo
propone la condotta Slow Food
Monregalese,
che con la condotta di Soverato organizza
l’«Incontro tra
castagne, comunità e condotte».
Un’occasione
per discutere
della salvaguardia dei castagneti da frutto e del
ruolo sociale ed
economico del
castagno. Nel
Monregalese il
comparto impegna circa 500
aziende, con
6.000 ettari di
castagneti e una
produzione tra 5
e 10 quintali per
ettaro, soprattutto frattone,
gabbiane, ciapastre e selvatico.
Domani i delegati calabresi parteciperanno alla
sfilata del Carlevè a Mondovì.
Venerdì ciaspolata nei castagneti della Val
Mongia. Alle 17
convegno «Castagneti e Castagne d’Italia», nel
Centro Culturale
di Mombasiglio
e cena al ristorante «Italia» di
Ceva. Sabato è
prevista la visita
al Santuario di
Vicoforte. [MU. B.]
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
A GATTINARA
ALESSANDRIA
Massobrio in convivio con l’Alberghiero
Volpedo Frutta, 2,7 milioni di fatturato
Il Rotary di Gattinara stasera ospita Paolo Massobrio in una «conviviale» dell’Alberghiero su eccellenze e potenziale agroalimentare del territorio.
La Cooperativa Volpedo Frutta in Val Curone nel
2014 registra un fatturato di 2,7 milioni, riduce i
costi di gestione , con 6 nuovi posti di lavoro.
Imu sui terreni agricoli
“Cancellate subito
questa tassa ingiusta”
Agrinsieme: “Le aziende devono già fare i conti
con gli alti costi di produzione e il calo dei ricavi”
Proteste
ALBERTO PRIERI
CUNEO
Alcune
organizzazioni
agricole
stanno
valutando
proteste
a livello
regionale
per chiedere
di eliminare
la tassa
«Un salasso, una tassa ingiusta e
potenzialmente letale per le imprese di collina e pianura già alle
prese con l’aumento dei costi di
produzione e il calo dei ricavi». È
la protesta di Agrinsieme Alessandria (il coordinamento di
Confragricoltura, Cia e delle cooperative agroalimentari) contro l’Imu che i proprietari dei
terreni agricoli dovevano pagare
entro ieri.
Dopo l’incontro con i parlamentari alessandrini di lunedì,
Agrinsieme sta studiando manifestazioni a livello regionale per
chiedere la cancellazione della
tassa per tutti gli agricoltori. Entroieriavrebberodovutopagarei
proprietari dei terreni agricoli in
pianura e in collina, esclusi invece
quelli nei Comuni di montagna.
BRUNO MURIALDO
L’anno accademico a Pollenzo
Ci sarà anche il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca,
Stefania Giannini, alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno
accademico dell’Università di Scienze gastronomiche di
Pollenzo (nella foto la cerimonia di laurea). L’evento venerdì
alle 11, all’Agenzia di Pollenzo. Interverranno il rettore
Piercarlo Grimaldi, e il presidente Carlo Petrini. Nata nel 2004
su iniziativa di Slow Food, ad oggi l’Università di Scienze
Gastronomiche è stata frequentata da 1600 studenti. [R. F.]
Nuovo elenco dei Comuni
Anche se dei 530 municipi
piemontesi, 26 sono diventati
«parzialmente montani», per
effetto del decreto legislativo
di gennaio che, in questi paesi, ha assogettato all’Imu chi
non è agricoltore: Arquata
Scrivia e Serravalle Scrivia
in provincia di Alessandria;
Biella, Lessona, Vigliano
Biellese e Cossato nel Biellese, Boves, Caraglio, Peveragno, Villanova Mondovì,
Pianfei, Busca, Costigliole
Saluzzo, Lesegno, Verzuolo,
Magliano Alpi, Ceva, Barge,
Bagnolo Piemonte, Revello
ed Envie nella Granda (dove
Borgo San Dalmazzo è stato
«salvato» perché il decreto
esclude i Comuni parzialmente montani con il centro
oltre 600 metri); Avigliana,
Cumiana, Pinerolo e Piossa-
sco nel Torinese; Stresa in
provincia di Verbania.
La classificazione
Lido Riba, presidente Uncem
(Unione Comuni montani):
«Alcuni sindaci ci hanno sollecitato a presentare ricorso, ma
il decreto legislativo non può
essere impugnato. Vedremo
come sarà convertito in legge,
fermo restando che la norma
va rivista, a partire dalla classificazione dei Comuni: non
dev’essere Roma a indicarla,
ma la Regione, e in Piemonte
abbiamo già una catalogazione
approvata nell’88 che dovrebbe essere seguita per le leggi
regionali e nazionali».
«Cento euro a ettaro»
Altitudine a parte, resta la difficoltà delle aziende agricole:
secondo Agrinsieme, in alcuni
casi l’Imu ha superato i 100
euro a ettaro, che per le aziende cerealicole con 10 ettari ha
comportato un versamento di
diecimila euro. «E altrettanti
si dovranno pagare per il 2015,
in un periodo in cui i cereali
valgono pochissimo, è stata ridotta del 20% l’assegnazione
di gasolio agricolo e i contributi Pac arrivano sempre in
ritardo – interviene Luca
Brondelli, presidente di
Confagricoltura Alessandria -.
Il terreno agricolo è un bene
strumentale, usato per lavorare: tutti gli agricoltori professionali devono essere esentati
dall’Imu».
Il viceministro Olivero
«Abbiamo ottenuto l’esenzione
per quelli che hanno terreni nei
Comuni parzialmente montani,
sarà difficile chiedere di più – risponde Andrea Olivero, viceministro all’Agricoltura -. Quanto
al taglio del gasolio, era un’eventualità conosciuta che può aver
evitato al mondo agricolo interventi più pesanti».
Coldiretti, come Uncem, ritiene che la norma sia da migliorare, tuttavia ha invitato i
soci a pagare per evitare sanzioni, tenuto conto del fatto
che, secondo i suoi conteggi, il
costo medio sarebbe stato di
quaranta euro a ettaro.
Terza regione a livello italiano
In Piemonte è corsa ai noccioleti
L’anno scorso la Turchia,
maggior produttore mondiale di nocciole, ha raccolto un
terzo rispetto alle aspettative a causa delle forti gelate e i
prezzi si sono impennati dai
290 euro di media al quintale
a oltre 600.
Quasi 17 mila ettari
Così in Piemonte si è scatenata la corsa a mettere a dimora piantine di «Tonda
Gentile» e altre varietà. A fine 2014, in regione erano
quasi 17 mila gli ettari a noccioleto, per una produzione
annua tra i 140 e i 160 mila
quintali (48 mila di «Nocciola
Piemonte Igp»). Così quella
piemontese è la terza regione
produttiva a livello italiano,
con un raccolto che rappresen- cioleti – dice Alberto Pansecta il 15% dell’intera produzione chi, responsabile corilicolo di
italiana.
Coldiretti Alessandria -, sia
Il Cuneese resta l’area dove nelle zone tradizionali come
maggiore è l’estensioVal Cerrina, Alto Monne corilicola (11.371
ferrato e Acquese,
ettari, 125 mila
sia soprattuto
quintali, 90 misulle colline inla solo nelle
torno a FubiLanghe), sene: ovunque
guita da Asti
solo Tonda
(3.475) e Alesgentile triloLa produzione annua
s a n d r i a
bata, perché
varia tra 140
(1.473). Qui il
non va corrotta
e 160 mila quintali
fenomeno è parla qualità del
(48 mila di «Nocciola
tito prima, tanto
prodotto piemonPiemonte Igp»)
che nel 2006 gli ettatese d’eccellenza».
Altri nuovi impianti
ri erano appena 320.
«Con un aumento esponenzia- sono comparsi anche a Valenle negli ultimi quattro anni, za Po, come quello sui sette etquando sono stati piantati al- tari di Marco Angeretti, 40 anmeno 1.000 nuovi ettari di noc- ni: «Mi occupo di sistemi quali-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
160.000
quintali
tà, non ho mai fatto l’agricoltore, ma ho scelto di recuperare
la terra di famiglia per avviare
una coltura di pregio: quest’anno avrò il primo raccolto
pieno e credo che, con la domanda continua di nocciole
Igp da parte dell’industria di
alto livello, non ci saranno problemi per la vendita».
Raccomandazioni dei tecnici
Esistono, tuttavia, dei rischi,
soprattutto per chi si è lanciato nel business delle nocciole
senza alcuna preparazione.
«In alcuni casi, i noccioli hanno
sostituito le viti colpite da flavescenza dorata in collina, ma
in altri sono stati piantati in
pianura, dove non ci sono le
condizioni ideali – dice Enzo
pagina 59
Nel Cuneese l’estensione dei noccioleti è di 11.371 ettari
Pagliano, direttore di
Coldiretti Cuneo -. Alcuni hanno pensato di investire capitali
a disposizione in terreni su cui
piantare noccioleti, esponendosi a truffe: c’è chi spaccia
per trilobata piantine di altre
varietà e tra quattro anni,
quando i nuovi impianti inizieranno a produrre, il mercato
sarà invaso da una quantità
anomala di nocciole, con il pericolo di un drastico calo delle
quotazioni».
[A. P.]
Territorio
12
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
.
Cuneo e provincia .37
SICUREZZAE VIABILITÀ
Collaudata la “campana” anti-valanghe
Ieri in alta Val Stura: fa staccare le masse di neve pericolanti. Da sei anni era “ferma” in un magazzino
Fuoripista
vietato
Settemultati
1 La polizia di
Stato in servizio
a Limone, sulle
piste della Riserva Bianca e a
Prato Nevoso,
con nove agenti-sciatori, lo
scorso fine
settimana ha
fatto sette verbali ad altrettante persone
che, a Prato
Nevoso, avevano tenuto una
condotta pericolosa o avevano ignorato la
segnaletica sulle
piste. In particolare, visto il forte
pericolo valanghe, sono stati
multati alcuni
utenti della
stazione sciistica che facevano
fuoripista in
luoghi non
aperti o vietati.
«Daisy Bell»
FRANCESCO DOGLIO
ARGENTERA
È il nome del
cono
in metallo
all’interno
del quale
avviene una
esplosione
controllata
le cui onde
d’urto
provocano il
distacco
delle
valanghe
«pericolanti»
Quando ieri pomeriggio la
«Daisy Bell» si è alzata in volto
per la prima volta, nel piazzale
degli impianti di Argentera
c’era una gran folla. Tra tecnici,
guide alpine, vertici dell’Anas,
commissione valanghe e spettatori almeno una cinquantina
di persone. L’elicottero si è avvicinato a un pendio, sulla sinistra orografica della vallata,
per la prova sul campo del sistema che in futuro dovrebbe garantire il distacco controllato
delle valanghe. Poi si è fermato
in «hovering», quasi immobile,
e tutti hanno trattenuto il fiato.
Il botto che ne è seguito è stato
quasi liberatorio: l’apparecchio,
dopo anni di abbandono in un
magazzino della valle Vermenagna, funziona perfettamente.
Non era scontato. La «Daisy
Bell», infatti, era stata acquistata dalla Comunità montana Alpi del Mare tra il 2008 e il 2009,
ma non era mai stata utilizzata.
L’altra sera era stata trasportata ad Argentera, assieme alle
due bombole, una d’idrogeno e
una d’ossigeno. La struttura era
ancora intatta, ma l’elettronica,
le valvole che regolano il flusso
di gas e il sistema d’accensione
erano «fermi» da anni. I tecnici
della «Mnd», l’azienda che produce la campana detonante,
hanno lavorato dal primo mattino per revisionarla.
FRANCESCO DOGLIO
Come funziona
Il suo funzionamento è semplice. La campana d’acciaio è di
forma conica, con l’apertura
rivolta verso il basso. Al suo interno si miscelano i due gas,
poi un tecnico, dall’elicottero,
preme un pulsante che incendia la miscela. Si crea un’esplosione piuttosto potente. Lo
spostamento d’aria, infine, colpisce la neve con forza e «stacca» la valanga.
La giornata di ieri è servita
anche a definire la «catena di
comando» e il compito delle varie squadre. L’utilizzo della
campana, infatti, è previsto dal
Pidav, il Piano di distacco artificiale delle valanghe, finanziato
da Regione, Anas ed enti locali.
Il ruolo delle Guide alpine
E’ stato deciso che sarà un
In volo con
l’elicottero
gruppo di guide alpine a gestire materialmente il dispositivo. Saranno guidate da Silvio
Bassignano, che nel campo dei
distacchi controllati ha parecchia esperienza (ad Artesina e
nel comprensorio del Mondolè). Accanto a loro ci sarà la
commissione Valanghe della
valle Stura, che si occuperà dei
rilievi prima e dopo i sorvoli
con la campana. Si dovranno
coordinare anche con Regione, Prefettura e Anas, che ha la
responsabilità della statale 21
e del Colle della Maddalena.
Il «collaudo»
si è svolto ieri
pomeriggio
ad Argentera
Sopra il precedente
sopralluogo
e a fianco
il summit
con la mappa
delle
valanghe
in Valle Stura
Le provinciali del vallone di Elva e la Vernante-Palanfrè
Ancorachiuseduestradedimontagna
MATTEO BORGETTO
CUNEO
Il miglioramento delle condizioni meteorologiche e il lavoro di cantonieri e tecnici della
Provincia ha risolto, ieri, quasi tutte le criticità sulle strade
provinciali che erano chiuse o
soggette a limitazioni per il
pericolo di slavine e valanghe.
Le uniche due ordinanze di
stop ora riguardano il vallone
di Elva (chiuso anche ai pedoni) e la provinciale tra Vernante e Palanfrè (aperta solo
a residenti e mezzi di soccorso). In quest’ultima tratta, oggi è previsto un nuovo sopralluogo della Commissione valanghe sul vallone Baru del
monte Croce.
Le riaperture
Ecco l’elenco delle strade riaperte: da San Lorenzo di Valdieri a Desertetto; dal bivio
provinciale Viabilità -, nelle ore
più calde per lo scioglimento
della neve e alla sera, per la probabile formazione di lastre di
ghiaccio che renderanno l’asfalto scivoloso e pericoloso».
Sbalzo di 17 gradi
Il pericolo valanghe è moderato e marcato
Peradritta a Sant’Anna di Valdieri; da Acceglio a Chiappera;
Cucchiales-Elva; da Canosio alla frazione Preit; bivio Casteldelfino-S.Anna di Bellino; Pontechianale-Chianale; località
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Serre Uberti-Pian della Regina
a Crissolo.
«Attenzione e prudenza»
«Agli automobilisti si consiglia
prudenza - dicono dall’ufficio
Ieri le temperature nel Cuneese
hanno registrato uno sbalzo di
17 gradi rispetto a 3 giorni fa.
Record ai mille metri di S. Damiano Macra con 18,5 gradi,
«inversione termica» alle 9 del
mattino in valle Stura: -3 a Demonte, +3 ad Argentera. Oggi,
domani e venerdì le previsioni
indicano cielo sereno su tutta la
Granda. Da venerdì sera tornerà il maltempo: sabato e domenica è atteso il ritorno di pioggia in pianura e neve oltre 600
metri. Il bollettino valanghe
dell’Arpa riporta un grado di
pericolo tra moderato e marcato (2 e 3 su una scala di 5).
pagina 60
NELLE STRADE DI CUNEO
Si rimuove la neve dai tetti dei palazzi
1 Pericolo caduta neve negli edifici privati ma anche in quelli
pubblici. Ieri è stata rimossa dai tetti della sede dell’università (con
via Ferraris di Celle chiusa tutto il giorno per evitare rischi) e del teatro Toselli, perché cadendo nel cortile interno aveva danneggiato il
sistema di aerazione. Nella foto le operazioni di rimozione della neve ieri su un palazzo in corso Santorre di Santarosa.
[L. B.]
Territorio
12
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
.
Langa e Roero .41
OK DELLA REGIONE DOPO L’ITER DURATO DIECI ANNI
ANNUNCIO DEL SINDACO
“Sì” alla centrale sul Tanaro
a Barbaresco e Castagnito
Cittadinanza onoraria
ai bimbi nati ad Alba
da stranieri “regolari”
ISOTTA CAROSSO
BARBARESCO
aprirà le porte alla fase concorrenziale».
Il sindaco di Castagnito,
Felice Isnardi, ribadisce: «La
nostra unica richiesta è che
l’intervento non aggravi le
problematiche legate alle
esondazioni».
Parere favorevole della
Giunta regionale al progetto
della centrale idroelettrica
Delle Rocche sul fiume Tanaro, presentato da Edison e
localizzato nei territori di
Barbaresco e Castagnito.
Adesso la pratica tornerà al
ministero dell’Ambiente per
completare la procedura di
compatibilità ambientale.
Egea a S. Vittoria d’Alba
La potenza
massima
della
centrale
idroelettrica
Delle Rocche
Lo stesso percorso lo scorso
anno si è invece concluso per
un’altra centrale idroelettrica
lungo il Tanaro, quella nel comune di Santa Vittoria d’Alba,
il debutto di Egea nel settore
idroelettrico.
La proposta della multiutility albese risale al 2006; dopo
la pratica di concorrenza, nel
2012 si è aggiudicata la concessione con validità trentennale e la successiva autorizzazione a realizzare l’impianto.
Il progetto - seguito dalla società del gruppo Egea Tanaro
Power - ha richiesto un investimento di quasi 10 milioni di
euro e la nuova centrale idroelettrica avrà una potenza di 4
MW, usati per produrre energia pulita.
«Stiamo ultimando i lavori - conferma l’amministratore delegato di Egea Pierpaolo Carini - anche se con
qualche mese di ritardo rispetto a quanto previsto a
causa delle piene, in particolare quella di luglio».
L’opera influirà positivamente anche sulle condizioni
del flusso del fiume ammodernando la traversa che ha più
di quarant’anni.
TRIBUNALE DI VICENZA
DUE DENUNCIATI A BRA
Crac Raumer
A giudizio
Edoardo
Miroglio
Lanciano
cassonetto
contro l’auto
del “rivale”
Inizierà venerdì, nel tribunale
di Vicenza, il processo per il
crac della Raumer, importante
azienda tessile vicentina. Tra le
12 persone rinviate a giudizio
c’è l’imprenditore albese Edoardo Miroglio, fino al 2006 amministratoredelegatodelGruppo Miroglio di Alba. L’alleanza
tra Miroglio e Raumer si proponevadisalvare250postidilavoro negli stabilimenti del Vicentino, grazie a commesse dell’azienda albese che avevano
consentito la sopravvivenza industriale. Ma secondo gli inquirenti alcune operazioni avrebbero favorito Miroglio e aggravato il dissesto. Ciò con il presunto svuotamento del gruppo
vicentino lasciando a Valle del
Pasubio gli ingenti debiti della
Raumer spa (ammessa all’amministrazione straordinaria
per evitare il fallimento) e il trasferimento del polmone sano a
Sliven, in Bulgaria, dove operava la Raumer Bulgaria trade facente capo a Edoardo Miroglio,
che ha poi cambiato ragione sociale in «E.Miroglio srl.».
Due marocchini di 26 e 29
anni, domiciliati a Bra, entrambi pregiudicati, stavano
girovagando per le vie del
centro, ubriachi. Si sono così
trovati nell’area verde di
fronte all’ingresso dell’ospedale «Santo Spirito», dove
hanno incontrato un conoscente peruviano.
Si attende il ministero
Un nuovo tassello che fa sentire più concreta la realizzazione dell’impianto e si aggiunge al lungo iter avviato
dieci anni fa.
«Dopo il via libera della
Giunta - spiegano dalla Regione - la documentazione
sarà inviata al ministero dell’Ambiente, titolare del procedimento generale, per
completare la valutazione
d’impatto ambientale. Per
arrivare a poter avviare il
cantiere, manca però ancora
la procedura per la concessione di derivazione. Se ci
saranno altri soggetti interessati, potranno presentare i loro progetti».
BRUNO MURIALDO
Lungo
il fiume
«Situazione sbloccata»
L’impianto ad acqua fluente
avrà una potenza massima
di 3,5 MegaWatt e sarà realizzato su una traversa esistente, oggi in avanzato stato di dissesto a seguito del
crollo parziale avvenuto nel
corso di una piena del 2010.
L’impianto
dell’Edison
sarà
realizzato
su una
traversa
attualmente
dissestata
Oltre a ripristinare la funzionalità idraulica dello sbarramento, il progetto prevede
anche interventi di consolidamento.
Per il sindaco di Barbaresco, Alberto Bianco, è una bella notizia che «sblocca una situazione ferma da anni e che,
se non ci saranno intoppi,
Il marciapiede nel quartiere Fey ha bisogno di un restyling
BRA, INTERVENTI SU UN CHILOMETRO
Marciapiede in zona Fey
sarà presto più sicuro
VALTER MANZONE
BRA
Saranno i tecnici della «Giomar srl» di Savigliano a sistemare il marciapiede sul lato sinistro della strada che da piazza Spreitenbach porta a Pocapaglia, nell’ampio tratto che va
dalla clinica «Città di Bra» all’intersezione con strada Fey.
«Tanti disagi»
L’assessore ai Lavori pubblici,
Luciano Messa: «Il progetto
esecutivo, che prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche del marciapiede di
strada Montenero, è stato redatto il geometra Claudio Ramello (Ripartizione Lavori
pubblici, ndr). L’opera, molto
attesa dalla popolazione del
quartiere, prevede una spesa
di circa 50 mila euro». Aggiunge: «Interverremo su circa un
chilometro di marciapiede, con
una manutenzione mirata alla
sistemazione di alcuni punti critici. Realizzeremo scivoli di raccordo con il fondo stradale e sulle griglie, posizionate nei tratti
deve si convogliano le acque piovane». Commenta Piero Saglia,
presidente del quartiere: «Ci sono sempre stati problemi per
l’utilizzo del marciapiedi. Due in
particolari quelli segnalati dai
residenti: l’altezza eccessiva di
alcuni scalini e l’ammasso di griglie per la raccolta delle acque,
che rischia di far cadere i pedoni.
I residenti hanno sempre chiesto di modificarli, perché pericolosi. Finalmente l’Amministrazione comunale ci ha dato ascolto garantendo che l’intervento
sarà effettuato a primavera inoltrata, quando le condizioni climatiche permetteranno di realizzarlo in tempi rapidi».
Rassegna del 11 febbraio.pdf
3,5
MegaWatt
Il difensore
Il difensore, Roberto Ponzio:
«Le accuse sono infondate. I
contratti sono stati predisposti da professionisti, nel rispetto dei valori di mercato.
Sono stati più volte rinnovati
alle stesse condizioni col commissario straordinario». [G. F.]
Sarannocittadinionorarialbesii
bambini nati in città da genitori
stranieri che vivono regolarmente in Italia da almeno un anno. Ad annunciarlo è stato il sindaco Maurizio Marello durante
l’ultimo Consiglio comunale in
cui è stato approvato l’ordine del
giorno sul tema presentato dal
consigliere Paola Farinetti e approvato con il voto della maggioranza, l’astensione dell’opposizione e il parere contrario del
consigliere di minoranza Emanuele Bolla.
Paola
Farinetti
Il consigliere
ha presentato
la proposta
Emanuele
Bolla
Consigliere
di Fratelli
d’Italia
«Via le barriere»
Oggi, i bambini nati in Italia da
genitori residenti non cittadini
non sono automaticamente
italiani, ma hanno un permesso di soggiorno temporaneo
che deve essere rinnovato dai
familiari fino alla maggiore
età. Questo nonostante il
44,2% dei bambini stranieri
residenti sia nato in Italia, frequenti le scuole italiane, consideri l’italiano la sua prima lingua e non abbia mai visto il suo
Paese d’origine. Ad Alba nel
2014 sono nati 255 bambini. Di
questi, 69 sono figli di stranieri
residenti; nelle scuole elementari albesi il 15,11% dei bambini
è figlio di stranieri mentre all’asilo la percentuale sale al
18,4%. «Non è giusto che il
compagno di scuola di mio figlio che è nato qui non abbia la
cittadinanza italiana - ha detto
il sindaco Marello -. La giunta
si orienterà sull’istituzione di
un registro di cittadinanza per
i bambini nati ad Alba da genitori stranieri, che ha un valore
simbolico, ma è un segnale an-
che per i genitori che possono
sentire la famiglia “più albese”
avendo dei figli riconosciuti dalla comunità». Soddisfatta Paola
Farinetti: «Sono consapevole
che molte persone pensano che
altri siano i problemi che affliggono gli albesi e più in generale il
nostro Paese, ma sono convinta
che la buona politica debba non
solo affrontare le urgenze dell’oggi, ma saper prevedere e
prevenire anche quelle di domani. La storia ci ha insegnato che
le barriere hanno sempre creato risultati peggiori se non opposti a quelli che si volevano
perseguire. Partire dai bambini,
è come partire dal futuro».
Il «no» di un consigliere
Emanuele Bolla spiega così il
suo voto contrario: «Dico no alla proposta, perché è un’inutile
operazione ideologia lontana
anni luce dalle esigenze della
gente. I problemi sono altri: lavoro, emergenza abitativa, viabilità, famiglie, giovani, anziani
e molte altre questioni». [R. F.]
La rissa
Dopo un primo scambio di
battute, è nata una discussione accesa, poi degenerata in
rissa. Dalle parole si è passati
alle mani.
Durante la colluttazione
uno dei due marocchini si è avvicinato a un cassonetto per la
raccolta rifiuti, lo ha preso e
scagliato con violenza contro
l’auto del peruviano, causando
parecchi danni. Il giovane sudamericano ha inoltre riportato ferite al volto e in altre
parti del corpo, poi curate dai
medici del Pronto soccorso.
Intervento dei carabinieri
I carabinieri della Stazione di
Bra, avvisati da alcuni passanti che avevano assistito alla
scena, dopo aver identificato i
tre uomini hanno denunciato i
due marocchini alla Procura
della Repubblica di Asti per
lesioni e danneggiamento.
I due sono anche stati
sanzionati per ubriachezza
molesta.
[V. M.]
pagina 61
Territorio
12
44 .Saluzzo e valli
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
VERZUOLO, POTREBBE DIVENTARE SIMBOLO DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE
Il logo inventato ad Agraria
in finale al concorso regionale
ANDREA GARASSINO
VERZUOLO
Tradizione e innovazione;
contesto territoriale e apertura al mondo; inclusione e
sostenibilità; lingua locale e
globale: sono gli ingredienti
che hanno permesso alla
classe terza dell’Istituto
agrario di Verzuolo di giungere in finale al concorso indetto dalla Regione «Dai un volto
al nuovo Programma di sviluppo rurale, Psr 2014-2020».
Locale e globale
Il gruppo di studenti, provenienti da diversi Comuni del
Saluzzese, coordinati dal professor Gianfranco Marengo
(ex sindaco di Verzuolo) han-
no coniato anche uno slogan.
«Abbiamo scelto ’’Foravia’’ –
spiegano gli studenti - che in
dialetto significa straordinario, fuori dal comune, e ’’green’’, verde in inglese perché
quest’ultima è la lingua della
globalità, dell’innovazione e al
contempo della comunicazione
che include chi condivide uno
stesso codice».
Il verde è un tratto caratteristico dell’agricoltura e gli
alunni l’hanno evidenziato nel
testo con cui hanno fornito
spiegazioni sul logo alla giuria.
«Green poi, nelle sue diverse
sfumature – proseguono -, è il
colore che caratterizza le pianure e le colline piemontesi, il
colore che dalle finestre della
NEL SALUZZESE
Processo per un’eredità
Donna accusa il fratello
Fratello e sorella a processo,
uno contro l’altro. Ed è come
se lui avesse sottratto a lei un
pezzo di eredità anche se economicamente poco sostanzioso. M. G., del Saluzzese, è stato denunciato dalla sorella ed
è a giudizio davanti al tribunale per falso, appropriazione
indebita e truffa. Secondo
l’accusa formulata dal pm
avrebbe intascato il premio
della polizza vita della nonna
che andava invece condiviso
con la sorella, secondo le regole
della successione ereditaria.
Magro il ricavato, considerando che ha messo in crisi un rapporto familiare: appena 3000
euro. La donna si è costituita
parte civile e avanzerà una richiesta di risarcimento, probabilmente anche morale. Nel
marzo 2012 ricevette a casa le
Rassegna del 11 febbraio.pdf
La classe terza con il professor Gianfranco Marengo e il logo
quietanze di pagamento dei
premi assicurativi. «Eppure –
ha spiegato, ieri, al giudice – io
non avevo ricevuto nulla».
Si scoprì che il fratello, tramite un avvocato, aveva chiesto all’assicurazione i versamenti dei premi delle polizze su
un conto aperto in una banca di
Saluzzo su cui la sorella non poteva operare. Il legale aveva
esibito le deleghe degli altri fratelli e sorelle, tra cui c’era quella della parte civile. Solo che,
sostiene quest’ultima, la sua
firma è stata falsificata. «Ho
detto all’avvocato – ha aggiunto
la donna – che avrebbe dovuto
avvertirmi prima si fare una
cosa del genere».
[B. M.]
scuola vediamo fondersi, senza
soluzione di continuità, con il
bianco delle innevate pendici
del Monviso. Infine, la spessa
cornice nera, che avvolge il logo, simboleggia l’inclusione e
soprattutto la collaborazione
delle persone e termina in una
freccia proiettata verso l’esterno, verso la direzione suggerita
dal nuovo Psr: valorizzare le risorse del contesto in un’ottica
di apertura all’innovazione e di
’’straordinario’’ movimento».
Il lavoro grafico dell’Agrario
di Verzuolo è fra i tre finalisti
del concorso. Il verdetto finale
sarà comunicato alle scuole entro un mese. «E’ una grande
soddisfazione risultare tra i finalisti del concorso che definirà il logo del nuovo Psr del Piemonte – dice Marengo -, strumento di erogazione di importanti risorse finanziarie che
andranno a sostenere nei prossimi anni l’agricoltura regionale e le tante attività ad essa collegate. Si tratta dell’ambito lavorativo in cui tra due anni si
troveranno a operare gli allievi
che oggi frequentano questa
classe terza».
SALUZZO, LUNEDÌ POMERIGGIO E SERA
Guasto all’acquedotto
Niente acqua ai piani alti
Tubo rotto e problemi per
l’acqua potabile lunedì, tra il
pomeriggio e la sera, in diverse zone di Saluzzo. Il
guasto, che si è verificato all’altezza del carcere «Morandi» sulla condotta da cinquanta centimetri di diametro che parte dalla fonte Saretta in valle Po (ai confini
tra Rifreddo e Revello), è
stato subito riparato dai tec-
pagina 62
nici dell’«Alpiacque» e l’approvvigionamento idrico è ritornato alla normalità tra la
notte e le prime ore del mattino di martedì.
Con la falla, la rete dell’acquedotto aveva perso pressione e sono stati numerosi gli
utenti, soprattutto dei piani
più alti di palazzi e condomini,
che avevano poca pressione, o
quasi nulla, dai rubinetti. [A. G.]
«MOVIDA POSITIVA»
Portafogliperso
erestituito
L’assessore
ringrazia
L’ha definita con un post sul
suo profilo Facebook una
«storia di movida alternativa, di un gruppo di giovani
con un alto senso di responsabilità e onestà». E’ l’assessore al Sociale del Comune
di Saluzzo Alida Anelli, che
sabato sera ha perso il portafoglio in centro, vicino a
piazza Cavour. «Un gruppo
di ragazzi l’ha ritrovato –
prosegue il racconto dell’assessore sul social network –:
mi ha contatta prontamente
su Facebook e ha immediatamente
portato il
portafoglio
ai carabinieri. Nel
giro di dieci
minuti l’ho
riavuto, intatto. Vorrei quindi
Alida
ringraziare
Anelli
pubblicamente Fabio Monasterolo e il suo
gruppo di amici per questo
gesto così prezioso».
Il messaggio ha ricevuto
in breve tempo una settantina di «mi piace» e diversi
commenti di positiva considerazione. I responsabili
della restituzione hanno
confermato che «è stato un
piacere» a cui è seguita
un’ulteriore replica dell’assessore: «Davvero un gesto
non scontato! Fa un grande
piacere incontrare ragazzi
[A. G.]
come voi».
Territorio
Val Pellice
16
Mercoledì 11 febbraio 2015
Anno 110 - Numero 6
© RIPRODUZIONE RISERVATA DI ARTICOLI E FOTO
Nell’ultimo tratto di via Arnaud (piazza Gianavello)
Torre Pellice
In Regione la delibera del Consiglio (Villar Pellice concorda)
Torre pensa di ampliare l’area pedonale
Ferruccio
Pasquet,
uomo di sport
Parco, Bobbio conferma: «No secco»
TORRE PELLICE - Era un
grande uomo di sport, oltre che conduttore di una
storica segheria, Ferruccio
Pasquet, spentosi all’età di
80 anni. La notizia, diffusa
a funerali avvenuti, ha colpito i tanti che ne hanno
apprezzato le doti umane e
agonistiche.
«Aveva iniziato la carriera di calciatore sotto la
guida di Cece Charbonnier
ed era diventato uno stopper di classe - lo ricordano
alla Polisportiva Val Pellice,
di cui era socio onorario -.
Amava vantarsi di non aver
mai fallito un rigore perché,
sosteneva, calciando con
forza il portiere non poteva
fare nulla».
La cosa che più amava
ricordare? «I complimenti
dell’indimenticato campione
juventino John Charles, in
occasione di un’amichevole
al Comunale di Torino tra
Juventus e Val Pellice. Un intervento di Ferruccio aveva
spedito l’avversario in fondo
alla propria porta. Charles,
rialzandosi, gli strinse la
mano e gli disse: “Bravo,
sei duro ma correttissimo,
un rivale da rispettare”».
In campo bocciofilo era
un ottimo colpitore, soprannominato “el mancin”: «Poi
la malattia del padre (Guido,
ndr) e il passare inesorabile
degli anni non gli permisero
più di praticare sport, ma si
dilettava ancora a vederlo,
specie il tennis e il calcio inglese, che riteneva il migliore per le energie profuse».
VAL PELLICE - L’Amministrazione di Bobbio Pellice ha ribadito il
suo “no” al disegno di legge regionale per l’estensione del Parco del
Po su buona parte del suo territorio. Giovedì 5 è stata consegnata
in Regione la delibera assunta dal
Consiglio martedì 3 quasi all’unanimità (astenuto il consigliere Dario
Ayassot perché appena insediatosi). L’ha votata anche il capogruppo di minoranza Mario Boschi,
inizialmente favorevole al Parco:
«Approfondendo il problema, chiarendoci le idee, ci siamo convinti
della necessità di dire no».
Le ragioni? «La salvaguardia della sovranità del Comune sul proprio
territorio», si legge in delibera. «Ulteriori vincoli (…) rischierebbero
di creare nuove difficoltà alle attività agricola e pastorale», visto
che la zona prevista a Parco «è
quella dove sono collocati gli alpeggi e dove da secoli viene esercitata un’attività pastorale di pregio.
L’attività agricola, poi, migliorata
in questi ultimi anni, ha garantito
finora la conservazione del territorio, mentre gli aggravi di ulteriori
vincoli burocratici rischierebbero di
indurre al disinvestimento e, forse,
all’abbandono dell’attività stessa».
In merito alla gestione del Parco,
Bobbio - legato alla Val Pellice e al
Pinerolese - rischierebbe di trovarsi in posizione marginale rispetto
ai Comuni della Valle Po, del Cuneese e addirittura della Pianura, con
i quali non vi sarebbe null’altro di
condiviso.
Particolarmente duro l’intervento del consigliere ed ex sindaco
Giuseppe Berton: «Ho ancora la
pelle che mi brucia per l’Oasi del
Barant. I nostri antenati, in tempi
neanche tanto lontani, fecero strin-
Ipotesi in Commissione, negozianti possibilisti
TORRE PELLICE - Da
g i u g n o To r re P e l l i c e
potrebbe avere un’area
pedonale in più e recuperare una zona storicamente un po’ “ai margini”
seppur si trovi in pieno
centro. Si tratta della
porzione finale di via Arnaud, davanti a piazza
Gianavello.
L’Amministrazione comunale sta valutando la
fattibilità del progetto:
«Ne avevamo parlato in
campagna elettorale, ma
adesso vor remmo passare alla fase operativa.
Ne abbiamo discusso in
Commissione urbanistica
e, una volta avuto il via
libera dall’Ufficio tecnico
e dai Vigili, ci piacerebbe
realizzare l’idea già dalla
tarda primavera» spiega
Samuel Bella, consigliere
comunale e presidente
della Commissione urbanistica.
L’idea potrebbe incontrare il favore di alcuni commercianti, che
apprezzerebbero però
un inter vento più ampio: «Non sono contrario
alla pedonalizzazione,
purché si effettui anche
un ragionamento sulla
viabilità di quest’area»
riflette Renzo Bellion
dell’”Angolo dei sapori”
di piazza Gianavello, che
continua: «Via Garibaldi
è da sempre a doppio senso di marcia nonostante
la pessima visibilità in
uscita su corso Gramsci.
TORRE PELLICE - Il tratto di via Arnaud, davanti a
piazza Gianavello, interessato dall’ipotesi di estensione
della zona pedonale. Qui non ci sono auto: è giorno
di fiera.
(Foto Allaix)
Se la pedonalizzazione si
trasformasse nello stimolo per inserire un senso
unico in ingresso in via
Garibaldi e uno in uscita
in via Pietro Valdo, credo
che questa zona risulte-
rebbe molto valorizzata,
mentre finora è stata sempre un po’ dimenticata».
Sulla trascuratezza
di questa parte di Torre
Pellice concorda Marco
Perassi, del “Vincaffè
«VIA ROMA CHIUSA
PER OSPITARE EVENTI»
TORRE PELLICE - Un’altra area che sta chiedendo
una pedonalizzazione temporanea, legata magari ad
alcuni eventi nei week-end estivi, è quella di via Roma,
il breve tratto che dalla Provinciale consente l’ingresso
a piazza Libertà: «Abbiamo ricevuto una richiesta da
parte di alcuni cittadini e titolari di attività commerciali
- conferma il sindaco Cogno -. Siamo possibilisti, purché
si tratti di iniziative una tantum con una progettualità
alle spalle. Per esempio, concederemo la pedonalizzazione della via per un paio di serate durante “Una
Torre di libri”».
L’assessore in visita a Bobbio
La Regione interviene
per la 40ª Tre rifugi
I sindaci della Val Pellice incontrano a Bobbio l’assessore regionale Ferraris.
BOBBIO PELLICE - Mancano ancora cinque mesi alla
“Tre rifugi Val Pellice”, la classica di trail che si svolge
ogni anno, a fine luglio, sulle montagne dell’alta valle,
ma l’apparato organizzativo è già al lavoro per far sì
che l’edizione 2015, che festeggerà i 40 anni, riesca
nel migliore dei modi. «Abbiamo contattato l’assessore
regionale allo Sport Giovanni Maria Ferraris, che ha
incontrato i sindaci della vallata dando la sua disponibilità in termini di visibilità, comunicazione con i media
e montepremi» spiega Fredi Gallo, del Comitato organizzatore. Per dare ancor più risalto all’anniversario
della corsa il Cai Uget Val Pellice, in collaborazione con
il Comune di Bobbio, ha bandito un concorso di idee
per la progettazione del nuovo logo. Al vincitore sarà
corrisposto un premio di 500 euro. Info e regolamento:
www.3rifugivalpellice.it, 339 738.6532 (Fraschia), 335
589.1468 (Gallo).
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Sport”: «Siamo tra la
strada principale che
attraversa il paese e la
zona valdese, eppure a
volte non sembra di essere in centro. Affinché la
zona acquisti valore, ben
venga un’area pedonale
che si ponga come prosieguo della prima parte
di via Arnaud. Credo però
che l’ideale sarebbe una
zona mista: una porzione
della carreggiata, magari
quella vicino ai caseggiati, potrebbe essere resa
pedonale, mentre la metà
verso la piazza a senso
unico. In questo modo si
faciliterebbe la viabilità
all’interno della piazza
e magari si potrebbe anche recuperare qualche
parcheggio in via Pietro
Valdo, se questa venisse
a sua volta resa a senso
unico».
L’ipotesi al vaglio da
par te di Amministrazione e Uffici potrebbe
essere proprio questa:
«L’ideale sarebbe poter
dividere la car reggiata con delle fioriere, in
modo che i pedoni siano
al sicuro e che non sia
ostacolato il passaggio
dei mezzi della Croce
rossa e dei veicoli che
transitano sulla piazza afferma il sindaco Marco
Cogno -. Il vero problema
è di natura economica:
dobbiamo capire se abbiamo le risorse per l’arredo urbano».
Michela Perrone
“Insieme in Comune”: «Bisognava discuterne di più»
ghe della loro pelle per affrancarsi
dalle servitù gravanti sul loro territorio. Non mi sembra ora il caso di
consegnarlo in mano ad un’Amministrazione estranea».
Sul tema è intervenuto anche
l’altro ex sindaco Aldo Charbonnier: «Un Parco si fa per tutelare
qualcosa e qui da tutelare è l’attività
agricola». Tra gli allevatori, poi, si
teme che un Parco possa favorire
il diffondersi del lupo: un problema
su cui sarà convocata una riunione
apposita.
Assoluta contrarietà è stata
espressa dal presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori Roberto Barbero:
«Ospiteremo un incontro, mercoledì
18, nella nostra sede di Torino, tra
gli agricoltori e i rappresentanti di
diverse forze politiche presenti in
Consiglio regionale, per spiegare
loro le ragioni della nostra opposizione».
Il “no” è sostenuto anche dalla
confinante (con Bobbio e Crissolo)
Villar Pellice: «Ci siamo confrontati
con gli allevatori, che per noi sono
una risorsa importante - afferma
il sindaco Lilia Garnier -. Il Parco
imporrebbe una serie di vincoli per
gli alpeggi e il transito di bestiame
che scoraggerebbe molti a continuare l’attività. I sindaci dei Comuni cuneesi già inseriti nel Parco ci
hanno confermato che, una volta
deciso per il sì, sarà l’ente Parco
a occuparsi di tutto, dalla gestione
degli eventuali finanziamenti europei agli interventi idrogeologici. Di
cui, tra l’altro, il sindaco continua a
essere responsabile senza però avere voce in capitolo per il territorio
soggetto a Parco».
Garnier sottolinea la mancanza
di condivisione e di informazione
da parte della Regione: «Abbiamo
saputo del progetto da “L’Eco del
Chisone”».
Di mancanza di condivisione,
ma riguardo il “no” espresso da
Bobbio, parla invece il gruppo di
associazioni “Insieme in Comune”.
Tullio Parise (Associazione genitori), Davide Claudio Gay (Legambiente Valpellice), Wilma e Antonio
Della Pria (Auser), Giorgio Gamba
(Uisp), Stefano Bosio (Bottega del
possibile), Roberta Peyrot (Gruppo donne e Un mondo di donne)
e Marco Baltieri (Ataai) esprimono rammarico non tanto «per la
decisione, sicuramente motivata,
ma per le modalità con cui è stata
adottata. “Insieme in Comune” sta
cercando da tempo di sensibilizzare
le Amministrazioni a una maggiore
disponibilità al confronto e a lasciare da parte l’illusione campanilistica di poter risolvere tutto in
base alla piccola scala del proprio
villaggio, invece di affrontare i diversi problemi secondo le loro reali
dimensioni. L’adesione al “Parco
del Monviso” poteva essere un’occasione di sviluppo molto interessante
per tutta la valle e, proprio in quanto tale, crediamo andasse discussa
in un tavolo meno frettoloso e più
partecipato».
Le associazioni, inoltre, si chiedono a cosa serva l’Unione dei Comuni, «se non si discute di opportunità sovracomunali». Sarebbe necessario «un organismo funzionale
ed operativo unico per tutta la valle
che, pur tenendo adeguatamente
conto delle voci delle singole realtà, possa realizzare ed applicare
un’attenta ed equa pianificazione
del territorio».
Bartolomeo Falco
Daniele Arghittu
Luserna S.G., la proposta dell’assessore Depetris a negozianti e aziende
Dopo il rogo
Casa distrutta,
la solidarietà
Lo specifico servizio costa al Comune 119.000 euro l’anno: «Meglio utilizzare l’ecoisola» di Angrogna
«Tares scontata se rinunciate ai cassonetti privati»
LUSERNA S.G. - L’assessore Piergiorgio Depetris ha convocato aziende e
negozianti del paese e ha fatto loro una
proposta originale e interessante: «Rinunciate ai cassonetti privati. Il servizio
dedicato costa all’Amministrazione comunale 119.000 euro l’anno. L’obiettivo
è rimettere “in gioco” questo denaro, per
abbattere la Tares sulle utenze non domestiche». Non si tratterebbe di un’imposizione, ma di una scelta: «Chi desiderasse
continuare a godere di questo servizio
potrebbe farlo, ma se ne accollerebbe
l’onere per intero».
Siamo nel campo delle ipotesi: la materia è stata oggetto di un incontro preparatorio, cui ne seguiranno altri. Ma la
proposta di Depetris ha già suscitato un
certo interesse. Alcuni titolari di utenze
non domestiche lamentano di pagare,
per la Tares (Tributo comunale sui rifiuti
e sui servizi), cifre a tre zeri: in un caso,
addirittura, 7.500 euro l’anno. Per risparmiare, molti si sono detti disponibili a
valutare la rinuncia e a smaltire i rifiuti
prodotti, adeguatamente ripartiti, presso l’ecoisola. Sarebbe la condicio sine
qua non per ottenere, in futuro, lo sconto
sulla Tares: utilizzando l’apposito badge
assegnato alle utenze non domestiche,
si potrebbero “censire” i conferimenti e
stabilire la quantità e la qualità di rifiuto
consegnato da ogni singolo negoziante
o imprenditore lusernese.
L’assessore si è sobbarcato, negli scorsi
mesi, un lavoro certosino di analisi del
costo del servizio rifiuti (che Luserna S.G.,
come gli altri Comuni del Pinerolese, affida
all’Acea). «Il conferimento, la raccolta, il
trattamento e l’eventuale recupero dei materiali di scarto è un onere, per il Comune di
Luserna S.G., pari a un milione di euro l’anno». Per il sociale - ha chiosato il sindaco
Duilio Canale, come metro di paragone - si
spende circa un quarto della cifra.
Gli ecopunti del paese, quelli utilizzati
da tutti cittadini, sono 59: ad essi, però,
vanno aggiunti i cassonetti privati di cui
molti esercizi commerciali dispongono.
Ed è proprio su questi - secondo Depetris
- che è possibile operare il risparmio.
«Altrimenti andiamo avanti con la situazione attuale. Ma quantomeno mi dovete
riconoscere che il tentativo per abbattere la
Tares l’ho fatto», ha sottolineato Depetris.
Il discorso riguarda le “utenze non domestiche” e l’eventuale sconto applicato
in futuro non aumenterebbe i costi per le
“utenze domestiche” (gli oneri sono ripartiti alla fonte). L’assessore ha evidenziato
- e questo vale per tutti - l’importanza di
utilizzare i cassonetti in modo appropriato
e di ridurre in ogni modo il volume dei
rifiuti conferiti, in modo da evitare che i
contenitori si riempiano troppo spesso
(ogni passaggio del mezzo Acea ha un
costo).
Daniele Arghittu
pagina 63
ALTA VAL PELLICE, LA NEVE HA TOCCATO I DUE METRI
ALTA VAL PELLICE - L’abbondante nevicata di venerdì 6 ha completamente cambiato
il paesaggio in alta valle. Nella Conca del Prà, nel momento di massimo innevamento, si sono superati i 2 metri (tra l’altro, i gestori del rifugio Jervis, sconsigliano
di salire ancora per qualche giorno, essendo il pericolo valanghe piuttosto alto).
Oltre il metro e mezzo anche nelle borgate più alte di Bobbio, come i Cortili Danna
e Malpertus (nella foto un paesaggio che sa di Finlandia sulle rive del laghetto
Naïs). In località Isoardi ad Angrogna si sono toccati i due metri, così come nelle
frazioni più a monte di Rorà.
(Foto G. Falco)
ANGROGNA - Gara di
solidarietà per aiutare la
famiglia che, nell’incendio
scoppiato la notte di mercoledì 21 gennaio a Rocciamaneud, ha perso la casa: le
fiamme hanno gravemente
compromesso l’abitazione
dalla quale si sono sviluppate le fiamme, rendendola
invivibile.
I proprietari hanno trovato un’altra sistemazione. Per
cercare di aiutarli a rimettere in sesto la casa, però, il
paese si è impegnato in una
raccolta fondi. «Il Comune
sta raccogliendo le donazioni,
che possono essere effettuate direttamente in municipio,
nel negozio di alimentari di
Angrogna o presso quello del
Baussan» rende noto il sindaco Mario Malan. Inoltre, sabato 14 febbraio, alle 21, sarà
organizzato un concerto nel
tempio valdese di Angrogna
con partecipazione della corale valdese di Angrogna e
del Coro La Draia. L’ingresso
è libero, ma le eventuali offerte andranno alla famiglia
colpita dall’incendio.
mi.pe.
Territorio
26
langhe e pianura
MONDOVÌ, 11 FEBBRAIO 2015 - N. 6
farigliano Incontro in Biblioteca per capire come sfruttare i vantaggi del riconoscimento farigliano Richieste di contributi ad Enti e Fondazioni
tempo di bandi: tanti
Langhe nell’Unesco: Èprogetti
per Farigliano
opportunità da cogliere
Dagli interventi alle Scuole all’ascensore in Municipio
FARIGLIANO
FARIGLIANO
L’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, giovedì 19 febbraio
alle 21 alla Biblioteca “Nicola
e Beppe Milano” di Farigliano (piazza San Giovanni 12
bis), esporrà i vantaggi che il
riconoscimento Unesco porterà sul territorio. A giugno
2014 infatti, a Doha in Qatar,
il sito “I paesaggi vitivinicoli
del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” è stato riconosciuto come Patrimonio
dell’Umanità UNESCO. Si
tratta del 50° sito UNESCO
italiano e del primo paesaggio culturale vitivinicolo italiano. Alla serata parteciperanno il sindaco di Farigliano
Mirco Spinardi, il consigliere
comunale di Farigliano con
delega ai sentieri ed al paesaggio Gerardo Logrippo, il
direttore dell’Associazione
per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di LangheRoero e Monferrato Roberto
Cerrato, il consigliere della
stessa Associazione Giuseppe Rossetto. Interverranno
anche altri esponenti del territorio ed è prevista la presenza dell’europarlamentare
Alberto Cirio. L’Associazione
per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, costituita
nel gennaio 2011, ha lo scopo
di coordinare tutte le attività di governance, dalla promozione della candidatura
alla pianificazione integrata
dei progetti che riguardano
il sito: la sua valorizzazione,
promozione e sensibilizzazione, insieme alla ricerca di
uno sviluppo socio-economico integrato dei territori,
in coerenza con i valori della
candidatura. L’Associazione,
a partire dalla sua istituzione uiciale, ha permesso di
creare una rete di realtà impegnate nella promozione e
valorizzazione del territorio,
nonché nello sviluppo di tu-
rismo culturale e sostenibile. Ad oggi, vi hanno aderito
oltre 75 Comuni e numerose
Associazioni, non solo legate alla sfera vitivinicola, che
operano a vario titolo sul territorio e che partecipano attivamente all’ambizioso progetto volto al riconoscimento
dell’unicità ed eccezionalità
di questo paesaggio. Info su
http://paesaggivitivinicoli.it.
farigliano
Festa di Carnevale con il Suv
Il Carnevale impazza anche a Farigliano. Sabato 14 febbraio,
dalle 20, grande festa in maschera al SUV, presso gli impianti
sportivi. Una cena in allegria, cui seguirà animazione e “truccabimbi”. Due i menù proposti: uno per i ragazzi e uno per gli
adulti. Prenotazione obbligatoria entro il 13 febbraio, telefonando al 338 9142889.
(a.l.) – Per i piccoli Comuni, lo sappiamo, è sempre più
diicile riuscire a trovare le
risorse per andare avanti nell’ordinaria amministrazione,
figuriamoci allora per riuscire a realizzare nuovi progetti.
Le uniche opportunità sono
i finanziamenti in arrivo da
Enti quali la Regione, il Gal
o Fondazioni bancarie. Ed è
questo il periodo di scadenza di alcuni importanti bandi per l’accesso a contributi
che possono rappresentare
nuova linfa per chi ha in testa
progetti nuovi. Il Comune di
Farigliano ha così predisposto una serie di progetti, mirati proprio alla partecipazione ai vari bandi: «Sappiamo
benissimo che i cittadini si
aspettano da noi la soluzione
di problemi concreti, come
ad esempio la spalatura della
neve o l’asfaltatura delle strade – spiega il sindaco Mirco
Spinardi –. Ma i bandi hanno
finalità ben precise, per cui
se vogliamo ottenere risorse
extra dobbiamo parteciparvi con interventi mirati, che
rappresentano
comunque
un’opportunità per migliorare il nostro paese». Ecco,
dunque, che in questi giorni
sono stati approvati una serie
di progetti, ognuno relativo
ad uno specifico bando.
Schermo
interattivo
Per quello del Gal Mongoie
si parteciperà con una proposta collegata al turismo, nello
specifico alla rete sentieristi-
ca. L’idea è quella di realizzare un nuovo punto informativo (che troverà sede in
piazza Vittorio, di fianco alla
futura “casetta dell’acqua”),
nel quale ubicare uno schermo interattivo, tramite il
quale divulgare informazioni di interesse turistico (dalla mappa dei sentieri ai punti
di maggior attrattiva del paese alle iniziative), ma anche
di interesse pubblico (avvisi,
ordinanze, news amministrative).
Scuola più
moderna e sicura
Sia la Regione che la Fondazione Crc hanno poi promosso un bando per l’ammodernamento delle Scuole.
In questo caso, il Comune
parteciperà con il medesimo
progetto, relativo alla messa in sicurezza e alla riqua-
lificazione energetica della
Materna. L’intervento prevede la “cappottatura” del
lato nord dell’edificio, la sostituzione degli infissi, la riqualificazione della centrale
termica e lavori per aumentare la capacità antisismica
del palazzo.
Ascensore
in Municipio
Infine, sempre alla Fondazione Crc, verranno chiesti
finanziamenti per altri due
progetti: il primo riguarda
l’abbattimento delle barriere
architettoniche in Municipio, con la realizzazione di un
ascensore a servizio del pian
terreno e del primo piano. Il
secondo, invece, è riferito agli
impianti sportivi, con l’ipotesi di ammodernamento del
campo da calcetto e del campo da tennis.
dogliani torino Delibera della Giunta regionale per l’adeguamento delle procedure per la manutenzione dei fiumi
Carnevale insieme:
“A spasso nel tempo”
Anche Dogliani si appresta a vivere nel migliore dei modi
la festa più pazza dell’anno. Il “Carnevale dei ragazzi” quest’anno avrà un tema specifico: “A spasso nel tempo”, con
maschere e mascherine che ci faranno fare un tufo nel passato o nel futuro. Il ritrovo è fissato alle 14,30, presso la Torre dei Cessi, poi la sfilata per le vie del centro storico insieme
alla Filarmonica “Il Risveglio”. Al termine, presso l’Oratorio, merenda per tutti! La festa proseguirà alla sera, sempre
in Oratorio (ore 20,45), con “Delitto a Carnevale”: gioco di
ruolo per ragazzi e famiglie. Un delitto sconvolge il Carnevale doglianese: tra le maschere si nasconde un assassino,
chi sarà? A scoprirlo saranno i ragazzi, per una sera trasformati in veri e propri investigatori. Per partecipare basta formare un gruppo da 4 a 6 persone e iscriversi telefonando al
366 2815062 entro venerdì 13 febbraio.
L’assessore Balocco: «Asportare materiale
litoide dai nostri fiumi costerà meno»
TORINO
La Giunta regionale, su
proposta dell’assessore Francesco Balocco ((nella
nella foto),
foto),
ha deliberato i nuovi canoni
da applicare alle concessioni di estrazione di
di minerale
litoide dai corsi d’acqua e dal
demanio idrico in generale. Il
provvedimento prevede sostanzialmente l’identificazione di tre fasce, applicabili in
base al pregio del materiale
curiosità L’annuncio della multinazionale – Soddisfazione di Coldiretti
Nestlè: «Metteremo la carne di
Piemontese nei ravioli “Buitoni”»
MORETTA
In questi giorni, lo stabilimento “Buitoni” di Moretta
ha annunciato la produzione di nuovi ravioli al ripieno
di carne di razza Piemontese.
Piemontese.
Il noto marchio alimentare,
che di italiano ha solo più il
nome, in quanto fa parte della multinazionale “Nestlé”,
ha detto di rispondere così
alle richieste del consumatore di identificazione della
filiera di provenienza della
materia pr
prima.
ima.
«Tutto bene e tutto giusto
– dice il direttore di Coldiretti
Cuneo, Enzo Pagliano –. Ricordo che due anni fa, quando scoppiò lo scandalo dei
tortellini “Buitoni” con il ripieno di carne di cavallo di
origine ignota, Coldiretti con
un proprio comunicato stampa e con successivi incontri
con la dirigenza della “Buitoni” ed alla presenza dei dirigenti della “Nestlé Italia”,
sostenne che era assurdo che
lo stabilimento di Moretta
usasse della carne di cavallo
nei tortellini e nei ravioli, in
quanto a poca distanza pascolavano centinaia di capi di
razza bovina Piemontese che
Rassegna del 11 febbraio.pdf
danno ottima carne». Dopo
una serie di incontri, Buitoni
avviò i contatti con le aziende del territorio e ha concluso l’accordo con la Mec Spa
di Montanera, della famiglia
Formento. Quindi, con le carni di razza bovina Piemontese, saranno preparati i “Ravioli cuor cremosi”. Conclude
Delia Revelli, presidente di
Coldiretti Cuneo: «L’augurio è che il business, che farà
“Buitoni” da una parte e Mec
dall’altra, abbia una ricaduta
positiva sui prezzi dei bovini
da carne, visto che il diverso orientamento nell’utiliz-
zo delle carni da parte della
“Buitoni” è scaturito da una
precisa e documentabile posizione di Coldiretti Cuneo.
Il nostro obiettivo è quello
di valorizzare, attraverso accordi di filiera, le produzioni
“Made in Italy” e cuneesi in
questo caso. Diamo atto alla
Buitoni-Nestlé di aver colto
il chiaro messaggio lanciato
da Coldiretti. Siamo convinti
che questo genererà percorsi
positivi, sia a livello di business agro-industriale che di
qualità e bontà del cibo, nonché di trasparenza per i consumatori».
pagina 64
asportabile, definite su altrettante aree geografiche, nonché
l’adeguamento delle procedure, in ottica semplificativa,
per l’esecuzione di interventi di manutenzion
manutenzionee idraulica. «Obiettivo – ha afermato
l’assessore Balocco – è quello
riconoscere la funzione
funzione preventiva della pulizia dei fiumi,
incentivando la rimozione degli accumuli di ghiaia, nel rispetto delle normative vigenti
e scongiurando eventuali abusi. A tale scopo, i canoni sono
stati rivisti al ribasso per tenere conto del reale valore di
mercato, anche in una fase di
congiuntura economica negativa». In caso di interventi ad
iniziativa pubblica, si partirà
con asta con canone pari al valore previsto per l’area di competenza, per poi procedere,
qualora la gara vada deserta,
con trattativa
trattativa priva
privata
ta (per le
aree di maggior pregio) o valutando la possibilità di finanziamento pubblico in caso di necessità di rimozione di materiale
di scarso valore. Qualora si tratti
di intervento di iniziativa privata, la concessione è rilasciata con
canone calcolato in base al valore
stabilito per la zona. Per l’estrazione di materiali inerti naturali
di pregio, diversi dal litoide, si rimanda ai valori fissati dai provvedimenti statali.
dogliani
Festa al Centro incontro “Cesare Meriggio”
Il Centro incontro “Cesare Meriggio” di Dogliani ha organizzato, lo scorso 1º febbraio, un
momento di festa nel bar dell’Ospedale, gentilmente concesso dalla signora Barbara Manera.
Si è gustato un buon pandoro oferto da Teresa Marchisio e figli e brindato con il Moscato dolce di Piero Chiecchio, assiduo frequentatore del Centro. Erano presenti il parroco, don Luigino Galleano, il sindaco di Dogliani, Franco Paruzzo, con la gentile signora Patrizia, e gli amici
delle partite a carte.
Territorio
ANSA PIEMONTE 10/02/2015 19:10:00
Aeroporti: M5s, Fassino e Chiamparino avvantaggiano Milano - (V.
'Aeroporti: Fassino, sinergia con...' delle 13.30 circa)
(ANSA) - TORINO, 10 FEB - Per il Movimento 5 Stelle, lescelte sull'aeroporto di Caselle
del sindaco di Torino PieroFassino, del presidente della Regione Piemonte
SergioChiamparino, e del parlamentare Pd Stefano Esposito "sostenganoun'operazione
molto costosa che essenzialmente avvantaggeràMilano". "E' passato circa un anno dal
declassamento dell'aeroporto di Caselle - rimarcano i consiglieri regionali
pentastellatiDavide Bono e Federico Valetti - e il traffico internazionale èaumentato del
18,1%, quello complessivo dell'8,6%. Quantoscritto nei documenti del Ministero circa la
classificazionedegli scali ha un valore prossimo allo zero, il mercato lo fannole
compagnie aeree attraverso tratte e orari, e le condizioniche le società aeroportuali
offrono". "Questi numeri - sostengono - smentiscono gli strampalatitentativi di rilancio
dello scalo di Caselle avanzate daFassino, Chiamparino ed Esposito. L'ipotesi folle di
creare uncollegamento ad alta velocità tra Caselle e Malpensa non avrebbealcuna
ricaduta positiva per Torino. Anzi - concludono - sarebbea tutto vantaggio di Malpensa,
che si prenderebbe pure i nostrivoli trasformando Caselle nella 'terza pista di
Malpensa'".(ANSA).
Rassegna del 11 febbraio.pdf
pagina 62
Trasporti
6
Cronaca
11 febbraio 2015
Trasporti Sono emersi ritardi di 174 ore in un anno, disservizi e sporcizia di stazioni e treni Caso Da capire se l’uomo è stato aiutato o ingannato
Soldi dai Comuni ai pendolari
Al Tecnoparco
incontro
del Comitato
Domo-Milano
VERBANIA - L’aula magna del
Tecnoparco di Fondotoce ha accolto, nel pomeriggio di sabato 7
febbraio, un gran numero di viaggiatori in occasione dell’assemblea del Comitato “Amici Pendolari Domodossola-Arona-Milano e Arona-Novara”, da un paio di mesi costituitosi come onlus. Presenti all’incontro, invitati
dagli organizzatori, anche molti
amministratori pubblici, tra cui il
vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, il deputato Enrico Borghi e il sindaco di Verbania Silvia Marchionini. Ad
aprire la riunione è stato Gianni Bertone, presidente del Comitato, che ha detto: «Abbiamo
deciso di istituzionalizzarci, dopo tutti questi anni in cui ci trovavamo informalmente, soprattutto sui social network, per riuscire a colloquiare con i soggetti istituzionali: Regioni e società
ferroviarie. Analizzando i numeri c’è una cospicua differenza tra
quanto spendono la Lombardia e
il Piemonte per il trasporto pubblico su ferro: 152 milioni la prima e 6,5 milioni la seconda, nel
2014. A questo aggiungiamo anche la totale indisponibilità che
l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco ha dimo-
Ospitò un anziano
nella sua baracca
Un omegnese a processo con l’accusa
di “circonvenzione d’incapace”
I relatori che si sono alternati al Tecnoparco davanti ad una folta platea di pendolari
strato sin qui». Reschigna non si
è certo tirato indietro: «I dati parlano da soli e sono impietosi. Il
disavanzo accumulato dalla Regione tra il 2011 e il 2013 per i
trasporti ammonta a 370 milioni di euro, di cui solo 60 coperti
finora. L’obiettivo per quest’anno è coprire il disavanzo, con la
speranza che la scelta forte fatta, quella di andare a nuove gare
per la concessione delle linee nel
2017, possa essere la soluzione
per migliorare il servizio».
Servizio che oggi pare molto più
un disservizio. L’indice di puntualità sulla Domodossola-Milano nel dicembre 2014 si è attestato al 40%, risalito poi al 63%
nel primo mese del 2015, ma con
un significato aumento delle ore
di ritardo accumulate (174 contro
114). Il bonus regionale, previsto
da contratto in caso di mancato
raggiungimento di precisi indici di affidabilità, per quest’anno
non verrà erogato dal Piemonte
(a differenza della Lombardia,
dove da anni è automatico). Perdura, inoltre, la carenza di informazioni attendibili nelle stazioni,
peraltro troppo spesso in condizioni di grave incuria. Come la
mancanza da mesi nella stazione
di Arona di alcuni tipi di monitor. Anche la pulizia molto spesso è carente, così come pessimo
è lo stato del materiale circolante: carrozze troppo spesso gelide d’inverno e roventi d’estate, e
una preoccupante crescita di insicurezza non solo percepita, come ha testimoniato Martina, giovane pendolare aronese: «Lunedì 26 gennaio ho preso treno delle 16.48 da Porta Garibaldi e a
Somma Lombardo un personaggio equivoco con uno zainetto mi
si è avvicinato. Pensando probabilmente che dormissi, ha cominciato ad allungare le mani, nascoste sotto la zaino appoggiato sulle gambe. Mi sono alzata e mi ha
seguita anche dopo essere scesa a
Sesto; ma risalendo all’improvviso sono riuscita a seminarlo. Devo dire che il capotreno, avvisato
subito dopo, è stato molto gentile
e disponibile, mentre trovo preoccupante che dopo aver timidamente parlato di questo episodio
nel gruppo facebook in tante mi
abbiano contattato per raccontarmi di molte esperienze simili, se
non peggiori».
Infine s’è parlato della causa avviata con Trenord per il riconoscimento di un risarcimento per
le ore di ritardo accumulate, che
vede sin qui circa 100 pendolari
della linea aderenti. «Per ora tre
amministrazioni, Verbania, Premosello e Arona (rispettivamente con 3mila, 400, e 1.000 euro, ndr) - ha concluso Bertone hanno scelto di sostenere le spese legali che dovremo affrontare, L’auspicio è che molte altre
amministrazioni scelgano di sostenerci».
Tommaso Nencioni
VERBANIA - Circonvenzione d’incapace: è questa l’accusa per un uomo di Omegna
che ora è a processo in tribunale a Verbania. Il giudice Luigi Montefusco è chiamato a
decidere se abbia aiutato o si
sia approfittato di un anziano
che nel 2005 aveva ospitato
nel suo giardino. Proprio così:
il pensionato, dopo alcuni dissapori con i famigliari con i
quali viveva a Verbania, si trasferì in una baracca (così l’ha
definita la Polizia) in località
Ponte Bria, senza servizi igienici, riscaldamento ed energia
elettrica. In aula è stato sentito come teste: «Cucinavo nel
camino. Mi lavavo nel fiume
e i bisogni li facevo nei prati. In casa c’era la batteria, non
c’era il riscaldamento ma avevo il piumino d’oca». L’accusa del pubblico ministero Laura Carrera riguarda però altri fatti, e cioè che l’omegnese
(difeso dall’avvocato Cristina
Gulisano) avrebbe approfittato
economicamente dell’anziano
e della pensione di circa 800
euro che incassava ogni mese:
nel 2007 avrebbe fatto comprare a lui una macchina e un motocarro e in seguito, usando il
suo nome, avrebbe sottoscritto dei prestiti presso alcune fi-
nanziarie. «Io mi muovevo a
piedi, non ho più la patente da
un bel pezzo - ha detto in aula
l’anziano -. Abbiamo comprato il motocarro e la macchina
per fare dei lavori in giro, ma
li guidava lui, io mai. Li ho pagati io a mesi perché lui aveva bisogno, e gli davo dei soldi
per fare la spesa». «Non ricorda di essere stato da delle finanziarie per chiedere dei prestiti di denaro?» gli ha chiesto
il giudice, e il pensionato ha risposto di no. Inoltre, successivamente macchina e motocarro
sarebbero stati venduti dall’omegnese ma l’anziano, che li
aveva pagati, non avrebbe ricevuto nulla. Dopo che la Polizia scoprì questa situazione e
avviò le indagini il pensionato
venne sottoposto a perizia psichiatrica: «Quando lo visitai a
fine 2012 non ricordava l’anno corrente, la nostra regione
e i nomi dei suoi parenti - ha
riferito il consulente -. Dai test
è emersa una condizione di iniziale demenza dalla quale derivava incapacità di intendere e
di volere. Secondo me in quel
momento non era in grado di
provvedere a se stesso». Il processo è stato rinviato per sentire ulteriori testi.
Luca Manghera
Operazione Automobilisti sorpresi ubriachi in auto Vigili al lavoro
Fatti Coinvolto nella gara d’appalto per uno scuolabus Precisazione
Non credo ci sia stata
una turbativa d’asta
L’Agenzia entrate
non “usa”
gli interinali
Contro alcol e droga
controlli della polizia
Assicurazioni
contraffatte: due
i casi emersi
E’ quanto sostiene l’amministratore unico
della Borgo Agnello spa di Paruzzaro
ARONA - E’ arrivata dall’Agenzia delle entrate la precisazione
a corredo dell’articolo “Il lavoro
interinale fa ancora discutere”
pubblicato a pagina 23 dell’Eco Risveglio del 4 febbraio, in
cui si diceva che il Comune di
Arona per scegliere il personale
da impiegare si avvale dei servizi di un’agenzia milanese. «Riteniamo doveroso - hanno fatto
sapere - precisare che l’Agenzia
delle entrate per le proprie attività d’istituto, e dunque anche
per lo sportello di Arona, impiega unicamente i propri funzionari, assunti con regolare concorso pubblico, e non si avvale
di lavoratori interinali».
OMEGNA - Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 febbraio personale del commissariato di Omegna e della Polizia stradale di Verbania, con
l’ausilio della Polizia municipale di Omegna, ha effettuato alcuni controlli straordinari del territorio, mirati soprattutto a prevenire l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti tra
i più giovani.
Per l’occasione sono stati organizzati tre posti di controllo con relativa effettuazione di
alcool-test e rilevamento di velocità massima consentita, attraverso i quali si sono identificate 157 persone e controlla-
VERBANIA - Ancora due casi, a distanza di poche ore l’uno
dall’altro, di assicurazioni contraffatte. A scoprirli, nella giornata di domenica 8 febbraio, sono
stati gli agenti della polizia municipale di Verbania, impegnati in alcuni controlli sulle strade cittadine. In entrambi i casi si
tratta di veicoli commerciali, più
precisamente un autocarro Fiat e
un furgone Nissan Vanette. I vigili hanno accertato che entrambi avevano un tagliando assicurativo (quello da esporre sul parabrezza) contraffatto e che non
erano in regola con il pagamento dell’Rc auto, e pertanto hanno
proceduto al loro sequestro.
MADONNA DEL SASSO
-«Siamo parecchio sorpresi e
amareggiati». Roberto Savoini, amministratore unico della Borgo Agnello spa di Paruzzaro, commenta così il suo
coinvolgimento nell’inchiesta
aperta dalla procura di Verbania sulla gara d’appalto indetta
nel 2013 con la formula degli
inviti dal Comune di Madonna del Sasso per l’acquisto di
uno scuolabus. L’ipotesi degli
inquirenti è turbativa d’asta, le-
gata ad un presunto “accordo”
tra Savoini e l’allora sindaco
Alessio Strada per assegnare l’appalto alla concessionaria
di Paruzzaro. «La mia azienda
quest’anno compie 29 anni e ha
sempre operato nella massima
correttezza - continua Savoini -. Non credo ci sia stata una
turbativa d’asta visto che la gara d’appalto non si è svolta, ma
sono più che certo che la magistratura farà piena luce sulla vil.man.
cenda».
ti 101 veicoli. Il bilancio è di
quattro violazioni al Codice
della strada, relative soprattutto al superamento dei limiti di
velocità e alla guida in stato di
ebbrezza.
I controlli sono poi proseguiti presso alcuni esercizi pubblici di Omegna, dove gli agenti della polizia hanno riscontrato anche diverse violazioni
amministrative. La questura di
Verbania fa sapere, inoltre, che
questi servizi saranno ripetuti
con regolarità, al fine di evitare l’abuso di sostanze alcoliche e facilitare una guida più
sicura, soprattutto da parte dei
più giovani.
La cerimonia Ieri ad Arona ricordate tutte le vittime uccise e gettate nelle foibe in Istria e Dalmazia
Processo Famiglia in aula anche con l’accusa di favoreggiamento
Giornata del ricordo nel nome di Licia Cossetto
Gestivano un giro di prostituzione
in un appartamento di Borgo Ticino
ARONA - Si è svolta ieri, martedì 10 febbraio, la commemorazione
(foto) della “Giornata del ricordo”
dedicata alle vittime delle persecuzioni antitaliane uccise e gettate
nelle foibe in Istria e Dalmazia tra
il 1943 e il 1945. Lo stesso luogo
scelto è simbolico, trattandosi del
piazzale dedicato proprio alle vittime delle foibe, dove da dieci anni si trova una targa che le ricorda.
«Voglio iniziare - ha detto il sindaco Alberto Gumseroli - ricordando una persona che abbiamo conosciuto mancata due anni fa: Licia
Cossetto, che ha dedicato tutta la
vita a questa tragedia, nella quale
BORGO TICINO - Risalgono a
più di 10 anni fa, più precisamente al 2004, i fatti che vedono sotto processo, a Novara, tre persone accusate di sfruttamento della
prostituzione e favoreggiamento
nell’ingresso di clandestini. Il processo a Giuseppe e Patrizia Morrone, padre e figlia, e a Rosella Del Carro è iniziato sentendo
i primi testi per ricostruire quanto avveniva in un appartamento di
via Sempione a Borgo Ticino, che
secondo l’accusa serviva come casa di prostituzione dove “esercitavano” ragazze straniere. I Morrone
ne avrebbero gestita anche un’altra
aveva perso la sorella Norma. Nel
2006 aveva ricevuto la medaglia
d’oro dal presidente Ciampi. C’è
Rassegna del 11 febbraio.pdf
un filo unico che lega questa giornata a quella del 27 gennaio, sono
entrambe tragedie dell’umanità».
Una breve commemorazione è venuta anche da Domenico Bresich,
dirigente scolastico novarese figlio
di profughi istriani: «Mio padre era
di Fiume, oggi Rjeka, mia madre
di Rovigno d’Istria. Questa si chiama non per caso Giornata del ricordo perché per 60 anni su queste cose in Italia c’è stata un’amnesia. A
molti profughi dalla Venezia Giulia è capito di essere accolti in Italia come “banditi giuliani” perché
in quegli anni era famoso il bandito
siciliano Salvatore Giuliano. Invece ricordare fa bene, conoscere le
cose ci rende migliori».
pagina 63
Giacomo Fiori
a Gallarate, tant’è che all’indagine avevano partecipato gli uomini
della Digos di Varese, oltre ai carabinieri della Compagnia di Arona. La tariffa per le prestazioni andava dai 100 ai 150 euro e le ragazze, alcune attirate dall’Est Europa in Italia con la promessa di
svolgere lavori come la parrucchiera, erano obbligate a ricevere
almeno 5 clienti al giorno. Le modalità di contatto erano sempre le
stesse: annunci sui giornali. I vicini dell’appartamento, che avevano
notato il viavai di persone a tutte le
ore, avevano innescato l’inchiesta,
che ora è giunta a processo. l.man.
Trasporti
11 febbraio 2015
FOSSANO
9
Domande entro il 27 febbraio presso il Monviso solidale
Dall’Inps aiuti ai disabili
Interesseranno i familiari dei dipendenti pubblici
DI LUIGINA AMBROGIO
DI ANDREA OTTOLIA
Il presidente della Geac: “Potrebbe convenire ad entrambi”
LEVALDIGI. Da rivali ad alleati. È la nuova trasformazione che si profila per gli aeroporti di Cuneo e Torino. A
livello nazionale è stata infatti
avanzata l’ipotesi di creare
un “sistema aeroportuale regionale integrato”, nel quale
l’«Alpi del mare» di Levaldigi
costituirebbe la seconda pista
di Caselle: la soluzione piace
al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio
Lupi, al governatore del Piemonte Sergio Chiamparino
e ai componenti della Conferenza Stato-Regioni. La Geac,
società che amministra l’aeroporto di Levaldigi, ha manifestato la sua disponibilità:
“Torino ha una pista sola e
difficilmente ne costruirà una
seconda; quella di Cuneo potrebbe servire non solo come
riserva, ma anche come integrazione”, dice il presidente
Giuseppe Viriglio.
Di accordo fra Levaldigi e
Caselle si è già parlato più
volte: nella primavera del
2011 si ipotizzò perfino che
la Sagat, società che gestisce
lo scalo torinese, avrebbe assorbito la Geac. Ora però si
è aggiunto un nuovo elemento: l’alleanza fra i due permetterebbe infatti a Caselle
di tornare ad essere annoverato tra gli scali di “serie A”,
dopo il declassamento ad “aeroporto non strategico” subìto
con il piano approvato dallo
stesso Lupi nel gennaio dello
scorso anno.Vantaggi, però,
“Levaldigi e Caselle insieme”
Si torna a parlare di integrazione
Nel 2011
si ipotizzò
la fusione
fra i due scali
si profilerebbero anche per
Levaldigi, che potrebbe trovarsi nelle condizioni di offrire
alcuni voli in più rispetto ad
FOSSANO. Nuovo servizio
di Confartigianato per gli artigiani della zona di Fossano:
nei giorni scorsi è stato attivato
un ambulatorio per le visite
mediche previste dalla normativa sulla sicurezza del lavoro. Il servizio è gestito da
Medart, una società nata nel
2006 dalla collaborazione tra
Confartigianato Cuneo ed il
Laboratorio Pasteur, che si avvale della collaborazione di
diversi medici specialisti in
medicina del lavoro.
A Fossano la Medart opera
presso il Poliambulatorio me-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
oggi: “Fare sinergia può essere
utile per entrambi gli aeroporti”, aggiunge Viriglio.
La prospettiva di realizzare
un “sistema aeroportuale integrato regionale” sembra
chiudere, d’altra parte, lo
scontro a distanza che fra i
due scali si era aperto quando
Chiamparino aveva auspicato
che i soldi regionali destinati
a Levaldigi fossero dirottati
su Caselle. Per il governatore
del Piemonte il problema era
che la Geac “avrebbe conti-
nuato ad essere in rosso”.
Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo e “storico”
sostenitore di Levaldigi, ha
detto a “La Stampa” di essere
contento che “si ragioni in
termini di contesto aeroportuale piemontese”. Di recente,
qualcosa di analogo si è fatto
in Toscana: gli scali di Firenze
e Pisa stanno lavorando alla
loro fusione, grazie alla quale
si sono già aperte buone prospettive di crescita.
FOSSANO. Grazie a un accordo fra l’Inps e il Consorzio
Monviso solidale, i famigliari
non autosufficienti (minori,
adulti, anziani) dei dipendenti
pubblici potranno accedere a
particolari benefici. L’obiettivo
del progetto (“Home care premium”) è di favorire la loro
permanenza al domicilio.
Il beneficio può tradursi in
diversi servizi: il famigliare
del dipendente pubblico può
ricevere un contributo mensile
finalizzato a pagare una badante, oppure una prestazione
integrativa (servizi domiciliari,
servizi in strutture esterne al
domicilio, ricoveri di sollievo,
trasferimento assistito, consegna pasto, installazione a
domicilio di dotazioni e attrezzature o strumenti tecnologici
di domotica).
L’entità del contributo o
della prestazione varia in
rapporto al valore dell’Isee
del nucleo famigliare e al punteggio di non autosufficienza
accertata.
Il progetto, frutto di una convenzione siglata dall’Inps con
il Consorzio Monviso solidale,
parte il 1° marzo e si concluderà
il 30 novembre.
Possono fruirne i dipendenti
Attivato un ambulatorio presso Biomed, in via Cesare Battisti
Nuovo servizio di Confartigianato
per la medicina del lavoro
dico-chirurgico Biomed in via
Cesare Battisti.
“Quello di Fossano - dice Domenico Massimino, presidente
di Confartigianato Cuneo - va
ad aggiungersi agli ambulatori
di Alba, Bra, Cuneo, Mondovì,
Saluzzo e Savigliano, permet-
tendoci così di raggiungere e
servire al meglio le imprese
artigiane che operano nel Fossanese.
“Gli obblighi normativi in
materia di Medicina del lavoro
sono numerosi - spiega Vincenzo Amerio, presidente della
pagina 64
Medart -; con la nostra presenza diffusa sul territorio
contiamo di supportare le
aziende nell’espletamento di
questi doveri sgravando gli
imprenditori da una buona
dose di burocrazia”.
l.a.
e pensionati pubblici, i loro coniugi conviventi e i loro parenti
di primo grado (genitori e figli),
i giovani minorenni orfani di
dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie
o alla gestione magistrale e di
utenti pensionati della gestione
dipendenti pubblici.
Le attività del progetto sono
finanziate dal Fondo credito
e attività sociali, alimentato
dal prelievo, obbligatorio, dello
0,35% sulle retribuzioni del
personale in servizio nelle
Pubbliche amministrazioni.
Si tratta quindi di una sorta
di “restituzione” ai dipendenti
pubblici.
La domanda (che deve giungere entro le 12 del 27 febbraio) può essere presentata
online o attraverso gli sportelli
del Consorzio Monviso solidale
(il martedì 9,30-12; il giovedì
15,30-18); l’istruttoria seguirà
l’ordine cronologico della presentazione.
Per presentare domanda occorre poter documentare la
non autosufficienza, essere residenti in uno dei 58 Comuni
del Consorzio Monviso solidale,
disporre del pin online dell’Inps
di un dipendente o pensionato
pubblico e aver presentato nel
2015 la Dichiarazione sostitutiva unica per ottenere l’Isee
socio sanitario del nucleo familiare della persona non autosufficiente.
Si calcola di avviare fino a
120 nuovi progetti di assistenza, una boccata di ossigeno in
un momento di tagli e grande
difficoltà per il Sociale.
E-Mail La Fedeltà
Se vuoi scriverci
il nostro indirizzo di
posta elettronica è
[email protected]
visita il sito
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Trasporti
12
36 .Biella città
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
In breve
L’AMMINISTRAZIONE PREVEDE UN COLLEGAMENTO PIU’ SNELLO E IN LINEA RETTA
La scure regionale “taglia” i bus
Biella dice addio all’anello urbano
Risparmio
STEFANIA ZORIO
BIELLA
Sul tavolo dei
trasporti la
giunta
Cavicchioli si
trova a dover
rinunciare a
300 mila euro
in meno di
finanziamento regionale
La scure della Regione si abbatte anche su Palazzo Oropa. Se infatti lo scorso anno il
Comune ha ricevuto da Torino 700 mila euro come contributo per fare viaggiare
bus e funicolare, quest'anno
ne avrà a disposizione appena 400 mila. E la giunta Cavicchioli si vede dunque costretta a mettere a punto il
nuovo piano di trasporto con
il portafoglio sgonfio e gli
stessi investimenti dell'anno
passato. Il primo a farne le
spese sarà il bus urbano, l’ormai famosa «linea 900».
I costi
Per far circolare l'anello urbano il Comune spende 85
mila euro all'anno, per un totale di 7,6 chilometri. E alla
luce dei tagli annunciati dalla Regione per Palazzo Oropa è impossibile anche solo
immaginare di aggiungere
qualche euro in più. «Lo
scorso anno- spiega La Malfa – per far viaggiare le tratte
urbane e la funicolare abbiamo speso 1 milione e 50 mila
euro. Nel calcolo però non
rientrava ancora il costo
dell'anello urbano perché
era in via sperimentale.
Quest'anno, metteremo
dunque a bilancio circa 1 milione 200 mila euro, con minori trasferimenti regionali.
Sarà durissima».
Tutto da rifare
Il progetto della nuova linea
urbana che sostituirà l'anello nei prossimi mesi è quasi
al dunque. Gli uffici di piazza
del Battistero hanno consegnato proprio in questi giorni alla Provincia le tre ipotesi di percorsi pensate per
servire il capoluogo. Ora
spetta ai tecnici di via Sella
valutare la più opportuna.
Nel dettaglio, tutte si snodano sulla percorrenza di 7,6
chilometri e sempre tutte
partono dal quartiere Riva,
attraversano in linea retta
Biella per arrivare all'ospedale. Le differenze sono che
una ha un capolinea alla stazione San Paolo e passa lungo via Piave; un'altra non arriva alla stazione ma attraversa via Torino; una terza
percorre via Galimberti.
«Quest'ultima- spiega l'assessore- è stata presa in considerazione ma con molta probabilità sarà già scartata in partenza perché non si può pensare una linea così distante
dalla stazione».
Incroci
In ogni caso la linea sarà integrata da linee extraurba-
ne come la 310 (Zimone,
Ponderano, Biella, Valdengo, Bioglio, Valle Mosso) e la
320 (Biella cimitero, San Paolo, Chiavazza, Ternengo). A
monte della scelta della revisione del piano di trasporto urbano i tempi di percorrenza dell'attuale linea 900:
oggi impiega circa 40 minuti
da piazza Vittorio Veneto a
tornare ai portici dell'ex
Standa.
«Inizialmente avevamo
pensato di rivedere semplicemente il percorso della linea – conclude l'assessore ai
Trasporti del Comune -. Ma
una persona che da Biella
Nord ha bisogno di andare
in zona ospedale ci impiega
troppo tempo».
Niente pullman per Vercelli
durante le feste scolastiche
Finora le proteste sono andate
a vuoto. Come rischiano di finire i sette viaggi giornalieri della linea 55. Ossia il bus Atap
che collega Vercelli a Biella. Al
centro di una revisione degli
orari che ha già fatto scattare
l’allarme tra i pendolari dei
due territori. Preoccupati perché le tabelle d’ora in poi saranno calibrate solo sulle esigenze degli studenti e non dei
lavoratori. Insomma, nei periodi in cui le scuole resteranno
chiuse e i ragazzi a casa, anche
il «loro» pullman non uscirà
dal garage. «Il trasporto su
gomma va sempre più in difficoltà a causa dell’assenza di
una programmazione degna di
questo nome», commenta
Rassegna del 11 febbraio.pdf
Marco Vigliocco, il presidente
dell’associazione pendolari di
Biella che si è presa a cuore
l’ennesima battaglia.
La revisione è firmata dalla
Provincia di Vercelli, additata
come responsabile dai pendolari: «Chi utilizza quel bus per
andare al lavoro è rimasto a
piedi visto che non tutti seguono le vacanze degli studenti. Si
potrebbe dire che ciò è scontato, ma forse a qualcuno è sfuggito - prosegue Vigliocco -. A
Natale, dopo le proteste degli
utenti, la Provincia ha fatto
una deroga, ma senza apposite
e tempestive comunicazioni
alcuni utenti hanno trovato alternative, tornando poi al bus
alla ripresa delle lezioni».
Gli orari
La speranza dei viaggiatori è riposta nell’Agenzia della mobilità
regionale che gestirà in futuro
gestire il trasporto su gomma in
tutte le province piemontesi.Nel
frattempo però il nuovo orario
taglia (a scuole chiuse) le corse
Bi-Vc delle 10 e delle 19,20 e il VcBi delle 16,20. Il collegamento
delle 6,35 sarà invece sostituito
con una corsa anticipata di 10
minuti, quello delle 7,50 da Vercelli partirà alle 7,28 mentre
quello delle 13,20 cambierà solo
alcune fermate. «Resta il problema del bus che collega Biella a
Vercelli alle 19,20, perché serve
certamente i lavoratori più che
gli studenti, ma la Provincia preferisce lasciarli a piedi». [S. M.]
pagina 65
Sandigliano
Auto in fiamme
per un cortocircuito
1 Un
corto circuito dell’impianto elettrico è la causa dell’incendio che l’altra sera ha distrutto una Golf parcheggiata in via XXV Aprile
a Sandigliano. A spegnere le
fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco. Sul posto anche
i carabinieri.
CASO FUNICOLARE
“Evitabile
la trasferta
a Roma”
Occhieppo Inferiore
Trecento metri di rame
rubati da centralina
1 Attrezzati e per nulla in-
timoriti dei rischi che corrono i ladri di rame. L’altra notte una banda ha saccheggiato la centralina Enel di via del
Sole a Occhieppo Inferiore.
Ben 300 metri di cavi dell’alta tensione il bottino messo
insieme dai malviventi. Scattato l’allarme sono intervenuti vigili del fuoco e tecnici
Enel che hanno lavorato per
mettere in sicurezza l'impianto e ripristinare la linea
elettrica. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
Occhieppo Superiore
Tombino sollevato
Motociclista cade
1 Il coperchio di un tombi-
no, probabilmente sollevato
da un mezzo impegnato la
scorsa settimana nello sgombero neve, è stato la causa
della caduta di cui è rimasto
vittima un motociclista. L’incidente è avvenuto in via Castellazzo a Occhieppo Superiore. L’uomo, che fortunatamente non si è fatto nulla, ha
però chiamato i carabinieri
affinché constatassero la situazione e potessero segnalare il pericolo.
Lessona
Topi d’appartamento
piazzano due colpi
1 Sono
arrivati a casa e
hanno trovato un’amara sorpresa. I ladri avevano letteralmente svuotato il loro alloggio di via Cerruti, a Lessona, portandosi via tutta l’argenteria presente. Ai proprietari non è rimasto che
chiamare i carabinieri e denunciare il furto che, con
ogni probabilità, è stato
commesso nel tardo pomeriggio. Sono invece mille euro i contanti, forse la pensione appena ritirata, sottratti
dall’appartamento di un’anziana a Pray, in Valsessera.
Anche in questo caso le indagini sono condotte dai militari dell’arma.
Andrea Delmastro
«Senza correre a Roma ad
“elemosinare” con la scusa di
Expo, la proroga per la scadenza della funicolare si sarebbe potuta chiedere comodamente sei mesi prima». Ne
è convinto il capogruppo di
Fratelli D’Italia-Alleanza Nazionale Andrea Delmastro
che ha già consegnato a Palazzo Oropa un’interrogazione,
per chiedere se la giunta fosse
a conoscenza del termine di
novembre 2014 per la richiesta della proroga, evitando così la trasferta nella capitale
della delegazione biellese
composta dal sindaco Marco
Cavicchioli, l’assessore ai Trasporti Stefano La Malfa, il responsabile dell’ufficio tecnico
Graziano Patergnani e dal direttore di esercizio della funicolare Marco Petrella. Ora
Delmastro vuole sapere se la
giunta abbia inviato la richiesta di proroga tempestivamente e se «per la sola ipotesi
che fosse a conoscenza di detto termine e che lo abbia rispettato, quale motivo l’abbia
indotta prima a non inviare la
richiesta di proroga e oggi pietirla con il capello in mano».
Il capogruppo interroga
anche il sindaco e l’assessore
competente se nel caso in cui
venga confermato che non
sia stato rispettato il termine
per la richiesta di proroga,
non ritengano opportuno pagare personalmente la trasferta, «atteso che si rende
necessaria per il loro precedente e conclamato lassismo», si legge nel documento. Delmastro chiede anche:
«Ogni errore e dimenticanza
della giunta sarà sempre a
carico dei cittadini».
[S. ZO.]
Trasporti
12 45 67 18
40 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 11 FEBBRAIO 2015
Presentate le nuove rotte
La ricerca
Alicante, Spalato e Minorca
da Caselle i voli delle vacanze
Torino, bene l’export
“Ma non importiamo
abbastanza stranieri”
ELENA LISA
Attesi i charter
dei pellegrini:
lo scalo si prepara
all’Ostensione
MAURIZIO TROPEANO
Nei prossimi giorni l’amministratore delegato di Sagat, Roberto Barbieri, incontrerà i
vertici dell’opera dei pellegrinaggi del Vaticano per organizzare l’accoglienza dei fedeli
in occasione dell’Ostensione
della Sindone. La società che
gestisce l’aeroporto è pronta a
replicare il modello di accoglienza definito «vincente»
utilizzato durante la stagione
invernale per i turisti dei charter della neve. Il manager ha
raccolto la disponibilità di alcune compagnie aeree che potrebbero volare su Torino soprattutto nei fine settimana:
«L’offerta - spiega - dovrebbe
essere rivolta principalmente
alle regioni del Sud Italia e, in
Europa, dove è forte il radicamento della chiesa cattolica:
Spagna, Portogallo, Irlanda,
Polonia e Austria».
La compagnia spagnola lancia tre nuovi collegamenti estivi
50
destinazioni
Si potranno raggiungere
con un’unico check-in
grazie al potenziamento
della base Vueling
Gli spagnoli rilanciano
Tra i vettori che si sono resi disponibili a partecipare a questa iniziativa ci sono gli spagnoli di Vueling che ieri hanno
anche annunciato il lancio di
tre nuovi collegamenti estivi
(biglietti in vendita da oggi) per
Alicante, Minorca e Spalato,
Alex Cruz, amministratore delegato e presidente della società
ha annunciato anche il poten-
Rassegna del 11 febbraio.pdf
ziamento in estate (fino a quattro volte al giorno) del collegamento con Roma operativo dal
17 di ottobre. Il volo diretto, almeno secondo quanto affermato da Barbieri, «ha permesso allo scalo di recuperare i passeggeri in calo da tre anni per colpa
dell’alta velocità ferroviaria». I
numeri di Sagat parlano di un
più 18% registrato in tre mesi «e
la concorrenza ha spinto Alitalia a rivedere la sua politica di
prezzi con un aumento del 4%.
Il rapporto con Malpensa
L’incremento dei passeggeri
per la Capitale ha permesso a
Caselle di contenere gli effetti
legati agli effetti della crisi di
Meridiana e alla scelte della
nuova Alitalia di ridurre i voli
dagli scali del Nord. «Senza
queste criticità - spiega Barbieri
- che stiamo progressivamente
risolvendo grazie a nuovi vettori
avremmo chiuso il 2014 con un
aumento dei passeggeri superiore all’8,6%». Vanno particolarmente bene i collegamenti internazionali che hanno fatto registrare un incremento del
18,1%. Si tratta di circa mezzo
milione di passeggeri sui 3,5 dell’anno scorso che Sagat non solo
ha intenzione di mantenere ma,
se possibile, di incrementare. E
da questo punto di vista il re-inserimento dello scalo tra quelli
considerati strategici è importante ma non decisivo: «Ne parleremo se e quando sarà operativa l’alta velocità. E, comunque,
le sinergie dovranno essere realizzate in modo equilibrato e
senza alcun scompenso».
Il sindaco di Torino, Piero Fassino, è più ottimista sull’efficacia
del ritorno di Caselle nella serie
A degli aeroporti: «La collaborazione non toglierà nulla a Caselle
perché Malpensa è specializzato
sulle rotte intercontinentali, Torino su quelle europee. Cercheremo accordi». Non la pensano così
i consiglieri del M5S Bono e Mighetti che sottolineando i risultati positivi dello scalo dopo il declassamento si chiedono per
«quale motivo Fassino e Chiamparino sostengano un’operazione
molto costosa che essenzialmente avvantaggerà Milano».
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Al suo interno il comparto
automobilistico costituisce il
40,5%. Il principale mercato di
sbocco è l’Europa, ma se le
esportazioni nella Ue calano,
crescono in Messico +51% e in
Giappone +32%.
Il vero settore in espansione
è la gastronomia. È il cibo ad
essere apprezzato dagli stranieri che vengono a Torino per
studio o per lavoro. Ed eventi
di grande richiamo come il Salone del Gusto non fanno che
sollecitare il mercato a larga
scala. Il punto però è che le iniziative che spingono il nostro
«buon mangiare» sono separate da quelle che sponsorizzano
il «buon bere». Inspiegabilmente. Il vino nel marketing
legato all’export viene escluso
nonostante una bottiglia di Barolo o Barbaresco costituiscano, da sole, un ottimo biglietto
da visita per la città.
«Torino vive e respira una
dimensione internazionale in
tutte le sue attività. Abbiamo
il dovere di pensare sempre di
più la città in questo senso»,
ha detto il sindaco Piero Fassino all’apertura della presentazione della ricerca. E in effetti di indicatori positivi ce ne
sono. Una volta analizzati però «la dimensione internazionale» è meno evidente.
Nel corso degli ultimi dieci
anni la crescita del turismo è
significativa (+84% per un totale di 1.549 mila turisti). Ma
la presenza di stranieri ha contribuito poco all’aumento: chi
arriva dall’estero è appena il 3%
in più. Solo nelle valli olimpiche
il turismo straniero è cresciuto
del 22%. E anche nell’ambito
dell’istruzione i numeri non
convincono del tutto: gli studenti stranieri sono aumentati
sia all’Università che al Politecnico. «Ma per quanto riguarda
il nostro Ateneo - ha puntualizzato dopo la presentazione del
rapporto, Michele Graziadei,
professore di diritto Privato al
Dipartimento di Giurisprudenza - molti degli iscritti non hanno nazionalità italiana solo perché figli di genitori stranieri».
Dello stesso tenore l’intervento
del professore di sistemi di Elaborazione del Politecnico, Enrico Macii: «Ci impegniamo per
attirare cervelli ma la nostra internazionalizzazione, ormai, è
entrata nella fase due. Non la
giochiamo più in casa. Formare
studenti è costoso e controproducente. Dopo aver formato
uno studente straniero, le leggi
italiane non aiutano a farlo rimanere qui. Perciò è il Politecnico ad andare in Uzbekistan,
in Qatar, in Malaysia».
E cosa dire dei trasporti?
L’aeroporto di Caselle è un nodo cruciale per delineare il profilo internazionale di Torino: rispetto agli altri scali nazionali,
nel 2013, era al 14esimo posto
per numero di flussi di passeggeri. Ancora schiacciato, nonostante l’aumento di rotte internazionali nel 2014, da Malpensa
e Orio al Serio.
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