“Ecco le 2 mosse per restituire la Banca di Bene ai suoi soci”

la Repubblica
PIEMONTE ECONOMIA
MARTEDÌ 11 MARZO 2014
TORINO
■ XIV
“Ecco le 2 mosse per restituire
la Banca di Bene ai suoi soci”
Appello del commissario in vista dell’assemblea di sabato
troppa leggerezza.
Dunque, i 6 mila soci sono convocati per le 16 di sabato al palazzetto dello sport di Bene Vagienna,
in viale Rimembranza 4, per approvare la nuova “carta” che regola il funzionamento della banca.
Poi saranno chiamati a fare il secondo passo: un’altra assemblea
in cui nomineranno i nuovi vertici.
Verrà convocata «in un breve lasso
di tempo», garantisce Duso, che
spiega: «Già oggi stiamo vagliando
i requisiti di molti candidati,
espressione delle varie comunità
della zona».
L’attuale commissario di BeneBanca indica poi tre priorità per il
futuro della Bcc. La prima: «Essere
a un tempo innovativi, competitivi
e solidali non è semplice, perché richiede totale trasparenza, grande
competenza tecnica e fortissima
attenzione ai costi». La seconda riguarda i futuri timonieri: «Se la
cooperativa dev’essere la cerniera
tra il mercato, la piccola impresa e
l’individuo, occorre che si alzi il livello degli amministratori e dei
quadri direttivi della banca». L’ultima è relativa ai “prestiti facili”: «Il
rispetto per il localismo e il radicamento territoriale non può consentire perdite di efficienza e rinuncia a migliori supporti nella gestione dei rischi finanziari e creditizi».
Da mesi circolano voci su possibili problemi finanziari di BeneBanca, ma Duso ipotizza invece un
futuro sereno: «Un adeguato piano
industriale, insieme a un idoneo
assetto di governo, consentiranno
di valutare nel prosieguo ogni utile
profilo strategico, facendo diventare questa piccola banca anche un
interessante caso di best practice».
STEFANO PAROLA
A BENEBANCA tornerà ai
suoi soci: ci sono le «condizioni per la restituzione dell’istituto alla gestione ordinaria»,
assicura Giambattista Duso, il
commissario che ha in mano le
sorti del credito cooperativo di Bene Vagienna. Servono due mosse
per tornare alla normalità e la prima è in programma sabato: l’assemblea straordinaria che dovrà
varare il nuovo statuto della banca.
La Bcc fossanese è in stallo dal 3
maggio, quando venne messa in
amministrazione straordinaria
dalla Banca d’Italia, che ne sciolse
gli organi di amministrazione e
controllo a causa di «gravi irregolarità amministrative e violazione di
leggi», come ricorda Duso. Ai tempi il manager venne appunto nominato commissario con l’affiancamento del comitato di sorveglianza composto da Giovanni Ossola, Renato Martorelli e Roberto
Ghio. Adesso, dice l’amministratore straordinario, «l’insieme di
quanto fatto e quanto in corso di attuazione, nonché l’attenta valutazione delle prospettive, rendono
percorribile la procedura di restituzione ai soci».
Prima occorrerà, appunto,
cambiare lo statuto. Giambattista
Duso spiega che il progetto di modifica che ha elaborato «introduce
regole più stringenti in tema di
candidature e requisiti e di limiti al
numero dei mandati, e disciplina
le modalità di gestione dei conflitti
d’interesse». Insomma, con queste variazioni, che riguardano ben
12 articoli, sarà molto più difficile
che si crei la situazione di un anno
fa, con gli ex amministratori rimossi per aver concesso crediti con
L
Archiviata l’epoca
dei prestiti facili
ma “va cambiato
lo statuto e servono
vertici all’altezza”
TRA I SAGGI
Accanto: Giovanni
Ossola, uno dei tre saggi
di Banca Benevagienna
Studio di Intesa: nella regione soltanto 250 contratti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un dibattito venerdì all’Unione industriale di Torino
Alle imprese non piace Retribuzione e produttività
l’idea di fare una rete al tempo del governo Renzi
ELLE altre zone d’Italia
le aziende fanno squadra, ma a Torino e nelle
altre province piemontesi un
po’ meno. Secondo il quarto
Osservatorio Intesa SanpaoloMediocredito Italiano sulle reti d’impresa, il Piemonte
«mantiene un profilo stabile»
negli ultimi sei mesi dello scorso anno. In questo modo, aumenta la differenza con le altre
aree più attive nella collaborazione tra imprese sia pure
mantenendo la propria autonomia: oggi la Lombardia conta 1.546 imprese in rete, l’Emilia 907, la Toscana 689, Abruzzo e Veneto 500, mentre la regione subalpina si ferma a 250.
Finora a creare un network
sono state soprattutto aziende
dei “servizi”: si tratta di 105
realtà, dunque il 42,5 per cento
delle aziende in rete. La manifattura si ferma invece al 36 per
cento, seguita dalle costruzioni al 14,2 per cento e dall’agroalimentare al 7,3. La provincia
di Torino pesa per meno della
metà del totale regionale: le
sue imprese che hanno sfruttato questo nuovo strumento
per creare sinergie sono infatti
113. La seconda area è Cuneo
(52 aziende) e poi ci sono Alessandria (31), Asti (21), Novara
(15). Le reti sono invece merce
N
OSTENGONO: «La pesantissima situazione economica in cui versa l’industria
italiana ed il contestuale vuoto di
regole con le quali procedere ai
rinnovi dei contratti creatasi con
la scadenza del Protocollo Interconfederale del 2009, impongono una profonda riflessione sui
meccanismi della contrattazione collettiva nella parte legata al
salario, senza trascurare il fatto
che anche Paesi con l’economia
in crescita come Germania e Stati Uniti sono intervenuti sul livello del salario minimo legale».
Promettono: «Durante il convegno gli oratori forniranno riflessioni, contributi e proposte
operative per individuare gli
strumenti concreti che consentano alle aziende italiane di coniugare le dinamiche retributive
alla produttività del lavoro».
Così l’associazione Aldo Erroi
ha deciso di organizzare un convegno venerdì all’Unione industriale di Torino dal titolo «Retribuzione e produttività: nel cambiamento della contrattazione
collettiva». Intervengono Raffaele Bonanni segretario generale Cisl, Tiziano Treu ex Ministro del Lavoro, Fiorella Lunardon Ordinario di Diritto del lavoro all’Università di Torino, Pietro De Biasi Direttore delle relazioni
industriali
di
S
Antonio Nucci
Nucci: in Italia ci
sono norme sempre
più favorevoli per
patti di questo tipo
rara nel Vco (8 realtà coinvolte), Biella (6) e Vercelli (4).
Eppure, spiegano il responsabile del Servizio studi di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice e il direttore regionale della
banca Antonio Nucci, «in Italia
si sta affermando un ambiente
normativo e istituzionale sempre più favorevole e si stanno
moltiplicando le iniziative di
formazione e divulgazione,
come il Laboratorio per le reti
d’impresa che la nostra banca
ha attivato anche in Piemonte».
(ste. p.)
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Giuseppe Berta
Intervengono tra gli
altri l’ex ministro
Treu, Bonanni,
Tomasso e Gherzi
Fiat–Chrysler, Giuseppe Gherzi
Direttore dell’Unione Industriale di Torino, Gustavo Bracco senior sdvisor risorse umane di Pirelli, Alberto Tomasso, Giuseppe Farina, Paolo Pirani e Giuliano Viani rispettivamente Segretari Generali di Cgil Piemonte,
Fim Cisl, Uiltec Uil e Fali. Coordina gli interventi e modera il dibattito Giuseppe Berta, docente
di Storia Economica contemporanea all’Università Bocconi di
Milano e in libreria da poche settimane con il libro «Produzione
intelligente» per Einaudi.
(r.t.)
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Affari&affari
La giornata sarà aperta dal segretario De Martino
La Fiom va a congresso e discute
su “Politiche industriali in Piemonte”
I TERRÀ oggi l'undicesimo congresso regionale della
Fiom-Cgil del Piemonte: sarà aperto dalla relazione di Vittorio De
Martino, segretario regionale uscente e sarà
concluso da Enzo Masini, delle segreteria nazionale della Fiom-Cgil.
Durante la mattinata è
prevista una tavola rotonda sul tema «Politiche industriali in Piemonte» cui parteciperanno Giorgio Airaudo,
deputato di Sel ed ex leader della Fiom piemontese, Aldo Enrietti, economista, Ugo Mattei,
giurista e docente alla
S
Vittorio De Martino
Facoltà di economia. Il
congresso regionale arriva al termine dei congressi di base in cui hanno votato circa 25 mila
lavoratori iscritti alla
Fiom-Cgil, in più di 700
assemblee in tutto il Piemonte.
L’appuntamento è per domani al museo dell’Auto
Il fondo minibond per le Pmi
si presenta agli investitori
L FONDO Progetto Minibond Italia (Pmi) si presenta agli investitori istituzionali del Nordovest. L’appuntamento è per domani, alle 17, al Museo dell’Auto di Torino, dove Zenit Sgr, la società che lo ha lanciato
scegliendo la Adb come advisor, racconterà come funziona questo nuovo fondo che serve appunto a investire nelle piccole obbligazioni lanciate dalle piccole e medie imprese italiane. I primi passi sono già stati fatti: il
Fondo “Pmi” ha infatti iniziato il processo di selezione
basandosi sulla diversificazione geografica, di settore e
di emittente e privilegiando le aziende più votate al “Made in Italy” e all’export. Durante l’incontro verrà anche
presentata una ricerca condotta dalla Sda Bocconi sul
mercato nascente dei Minibond, nata in collaborazione con Zenit Sgr, Adb e Banca di Cherasco e verrà spiegato il risvolto sociale del Fondo, che destina una quota
dei propri ricavi in favore dell’associazione CasaOz.
I
L’imprenditore racconta oggi a Milano la case history
Bertone vuole ripetere con Mia
il successo di acqua Sant’Anna
ARÀ Alberto Bertone,
presidente e ad della
«Fonti di Vinadio», a
raccontare il successo imprenditoriale dell’azienda
«Acqua Sant’Anna» nell’ambito della tavola rotonda alla Global Megatrends
Conference che si tiene oggi
a Milano. Bertone racconterà la case history Fonti di
Vinadio, un esempio di successo made in Italy. Le parole chiave saranno leadership, innovazione, ecosostenibilità, diversificazione, ricerca, investimenti
continui. Leadership perché l’azienda in 15 anni ha
saputo conquistare il vertice del settore acque minerali, sorpassando le grandi
multinazionali. Innovazio-
S
Alberto Bertone
ne perché proprio in queste
settimane l’azienda cuneese ha lanciato «Mia Valle
Stura», nuovo marchio di
minerale per la quale ha investito due milioni per lo
sviluppo di prodotto e l’avviamento della linea. Obiettivo: in tre anni farne uno dei
primi dieci marchi in Italia.
Convegno organizzato dalla Banca d’Italia venerdì
“L’innovazione in Italia”
dialogo a più voci al Politecnico
INNOVAZIONE in Italia» è il titolo del
convegno che la sede di Torino della Banca d’Italia organizza per venerdì, alle 15,
al Politecnico. Saranno Luigi Cannari e Francesca Lotti del dipartimento “Economia e statistica” di Bankitalia a presentare i principali risultato che Palazzo Koch
ha appena concluso sul tema dell’innovazione nel paese. L’evento sarà aperto dai saluti del rettore del “Poli”
Marco Gilli, del direttore della sede di Torino di Banca
d’Italia Luigi Capra e del presidente dell’incubatore I3p
Marco Cantamessa. Dopo la presentazione della ricerca si aprirà una tavola rotonda coordinata dal docente
del Politecnico di Milano Mario Calderini, cui prenderanno parte il presidente di Piccolindustria Torino Dario Gallina, il direttore Innovazione della Regione Roberto Moriondo, il docente del Politecnico torinese
Emilio Paolucci e Diana Saraceni di 360 Capital Partner.
«L’