Documento 15 maggio 2014 VD

Istituto Tecnico Settore Tecnologico
“Marie Curie”
Meccanica, meccatronica ed energia – Biotecnologie Ambientali - Tecnologie Alimentari
PROT. N. 3059/F3
DEL15 MAGGIO 2014
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDIO
Documento del Consiglio di Classe A.S. 2013-2014
(art. 5, commi 2 e 4 DPR 323 del 23 luglio 1998)
CLASSE V SEZIONE D
Indirizzo: MECCANICA
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE
DISCIPLINA
MASSIMILIANO RIGITANO
ICR
GIOVANNI RIVERA
ITALIANO E STORIA
GIOVANNA ANDREOTTI
LINGUA INGLESE
CHIARASTELLA PALOMBA
MATEMATICA
ELVIRA ALESSI
ECONOMIA INDUSTRIALE ED
ELEMENTI DI DIRITTO
FIORILLO SALVATORE
FRANCA AIELLO
MECCANICA E MACCHINE
LABORATORIO
PIELUDOVICO MIZZONI
ANIELLO RUOCCO
D.P.O.
LABORATORIO
ARNALDO ANGELUCCI
LUCIO ODORE
SISTEMI ED AUTOMAZIONE
LABORATORIO
VINCENZO IODICE
RAFFAELE GUADAGNI
TECNOLOGIA MECCANICA
LABORATORIO
FRANCO LIQUORO
EDUCAZIONE FISICA
FIRMA
Sede: Via Argine, 902 80147 Napoli Tel: 0815961947 – fax: 0815969559
Distretto n. 49 - Codice Meccanografico: NATF190001 - Codice fiscale: 80025880636
Sito web: www.itimariecurie.it
e-mail: [email protected]
INDICE
1. Presentazione dell’Istituto
2. Caratteristiche del contesto territoriale
3. Tipologia dell’utenza
4. Elementi fondanti del POF
5. Presentazione della classe
6. Composizione commissione ESAMI DI STATO
6.1.
Memorandum allievi
6.2.
Profilo professionale del perito
6.3.
Obiettivi educativi, cognitivi e professionali
7. Criteri e strumenti di valutazione
7.1.
Attività integrative, di approfondimento ed extracurriculari (
8. Simulazione delle prove di esame svolte
8.1.
Tipologia della terza prova e discipline coinvolte
9. Conoscenze, capacità e competenze raggiunte
ALLEGATI
 Allegato 1. Relazione finale di ogni docente, contenente il programma svolto ( a cura del
singolo docente)
 Allegato 2. Griglie di valutazione prima prova
 Allegato 3. Griglia di valutazione seconda prova
 Allegato 4. Griglia di valutazione terza prova
 Allegato 5. Griglia di valutazione colloqui
 Allegato 6. Tabella di conversione terza prova
 Allegato 7. Simulazioni prove di esame
2
1. Presentazione dell’Istituto
L’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Marie Curie” è stato sempre attento alle innovazioni
scientifiche e tecnologiche, secondo il costume della celebre ricercatrice franco-polacca, premio
Nobel per la Fisica nel 1903 e per la Chimica nel 1911, alla quale è intitolato.
L’ITT si è caratterizzato fin dalle sue origini come un istituto attento alle innovazioni, alla
ricerca tecnologica e al rinnovamento della didattica, sperimentando il “Progetto Ergon” per la
Meccanica-robotica, poi passato in ordinamento per tutti gli istituti tecnici di indirizzo meccanico,
introducendo l’insegnamento di Scienza della Terra e aderendo al Piano Nazionale per l’Informatica
per gli insegnamenti di Matematica e Fisica.
L’Istituto ha tessuto relazioni forti con il mondo delle Aziende presenti sul territorio e non solo,
aderendo a più di un progetto di collegamento tra la Scuola e il mondo del Lavoro. Nella
dimensione attuale, sempre nell’ottica dell’apertura alla realtà professionale esterna, il “Marie
Curie” è protagonista di relazioni con il mondo imprenditoriale, aderisce ormai da sette anni al
progetto “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare” in partenariato con Unione Industriali di Napoli.
Fa parte della Delivery Unit dell’USR CAMPANIA, ha da anni costituito il CTS che offre un
contributo indispensabile alla revisione e alla curvatura del curricolo, è scuola capofila del polo
tecnico-professionale PARTES sull’efficienza energetica.
Tra le vocazioni dell’Istituto rientra anche la costante attenzione alle problematiche ambientali,
affrontate con la partecipazione a progetti, finanziati dall’Ente Provincia, dall’USR Campania, dalle
aziende agro-alimentari campane, che hanno curato la sensibilizzazione degli alunni a corretti usi
delle risorse e alla gestione dei rifiuti (riciclaggio e raccolta differenziata). Nel corso della sua storia
l’Istituto si è dotato, grazie ai finanziamenti provenienti dall’USR Campania e dagli Enti Locali (in
particolare dall’Ente Provincia di Napoli), e soprattutto grazie ai Fondi Europei di Sviluppo
Regionale, di moderne apparecchiature e strumentazioni che rendono possibile una didattica
laboratoriale in costante aggiornamento.
A partire dall’anno scolastico 2006/2007 l’Istituto ha attivato una seconda specializzazione in
Tecnologie alimentari, unica nell’intera provincia di Napoli ormai all’ultimo anno e, alla luce del
nuovo ordinamento (L 133/2008; DPR 88/2010; DM 57/2010; CM 4/2012), l’Istituto, che rientra
nei nuovi indirizzi del settore tecnologico, consta di due specializzazioni: Meccanica, Meccatronica
ed Energia e Biotecnologie Ambientali (articolazione dell’indirizzo Chimica, Materiali e
Biotecnologie).
L’attività didattica delle due specializzazioni è sempre implementata da percorsi di cultura
d’impresa, realizzati con opportuni stage, visite guidate e percorsi di alternanza in senso lato, presso
varie aziende dei due settori. La strategia didattica dell’istituto, infatti, si realizza attraverso
occasioni costanti di crescita personale e professionale, di assunzione di atteggiamenti responsabili,
sviluppo delle competenze relazionali, comunicative e cooperative, spendibili in situazioni
lavorative, di vita, a livello locale, nazionale, europeo e globale.
2. Caratteristiche del contesto territoriale
Il quartiere di Ponticelli, dove è ubicato l’ITT “Marie Curie”, nel corso degli anni ha subito
notevoli cambiamenti e, oggi, si configura come cerniera storica e geografica tra varie realtà. Alla
tradizionale vocazione agricola del territorio si è aggiunta, più che sostituita, la vocazione alle
innovazioni tecnologiche ed imprenditoriali. Le infrastrutture - soprattutto stradali - hanno poi
3
rafforzato i legami con i quartieri limitrofi (Barra e San Giovanni, Zona Industriale e Centro
Direzionale) e con i Comuni dell’Hinterland vesuviano, in modo da consentire l’ubicazione di
strutture e servizi a loro volta decisivi per un’ulteriore modificazione del tessuto sociale.
I settori industriali più rappresentati sono quelli legati alla meccanica, all’elettronica,
all’elettrico, all’agro-alimentare, alla carta e al legno.
3.Tipologia dell’utenza
La struttura socioeconomica è definita da un insieme di imprese inserite nel mercato nazionale
ed internazionale e capaci spesso di una forte carica di innovazione.
Il territorio, tuttavia, presenta una prevalenza di popolazione di non elevato livello socioculturale: accanto a operai, agricoltori, piccoli commercianti o ambulanti, piccoli imprenditori
(definiti tali solo perché proprietari di officine a gestione familiare), vi è anche un considerevole
numero di disoccupati e, spesso, le famiglie sono monoreddito.
Gli alunni che frequentano l’istituto risentono di tali difficoltà: il loro comportamento, i loro
atteggiamenti, il loro modo di porsi nei confronti dell’Istituzione Scolastica sono sintomo di una
platea molto variegata e di una scarsa presenza sul territorio di servizi sociali.
La presenza di organizzazioni malavitose che inquinano il tessuto sociale rende gli adolescenti
particolarmente esposti a fattori di rischio, contro i quali la SCUOLA e l’intera Offerta Formativa si
configura come indispensabile baluardo istituzionale, promuovendo la cultura della cittadinanza
attiva, della legalità, della solidarietà, del rispetto reciproco anche nei confronti delle minoranze
etniche, presenti da lungo tempo sul territorio e recentemente vittime di intolleranza e
discriminazione.
4. Elementi caratterizzanti il POF
Il Piano dell’Offerta Formativa indica le seguenti finalità educative, cui si indirizzano tutte le
attività, sviluppando in setting alternativi i saperi delle discipline curricolari:
1) PROMUOVERE LA CRESCITA DELLA PERSONA
2) SVILUPPARE IL SENSO DI RESPONSABILITÀ
3) ACQUISIRE CAPACITÀ DI ORIENTAMENTO E DI VALUTAZIONE
4) PROMUOVERE LA CAPACITÀ DI COLLABORARE CON GLI ALTRI
5) ACQUISIRE COMPETENZE RELAZIONALI, DI COMUNICAZIONE E DI INTERAZIONE
6) ACQUISIRE COMPETENZE RELATIVE ALLA RISOLUZIONE DI PROBLEMI IN
COMPITI COMPLESSI.
4
5. Presentazione della classe
La classe è composta da 15 allievi di cui uno diversamente abile che non svolgerà l’Esame di Stato
(vedi relazione docente di sostegno), tutti frequentano la quinta classe per la prima volta. Tutti gli
allievi provengono dalla stessa classe, e tutti con un percorso di studi sostanzialmente regolare
realizzato nell’ITT Marie Curie. Tale premessa è fondamentale per evidenziare l’azione sistemica
condotta nei confronti di tali alunni nel corso del triennio, finalizzata alla comprensione del ruolo
della Scuola nella vita di un individuo, nonché in un cittadino attivo e responsabile. Bisogna
sottolineare che i discenti in questione, nel percorso di studi degli ultimi tre anni, hanno avuto nella
quasi totalità delle materie di indirizzo docenti che si sono alternati nell’insegnamento, per cui si
sono abituati ad adattarsi a un diverso approccio metodologico. Nel corso del quarto anno scolastico
la classe si è purtroppo imbattuta nella prematura scomparsa del docente di Meccanica e Macchine
a Fluido, Prof. Alfonso Gaeta. Gli allievi sono stati particolarmente provati dall’accaduto, hanno
mostrato grande maturità e senso di responsabilità, proferendo le stesse energie sia con il docente
che ha sostituito il collega Gaeta nella parte finale dell’anno scolastico sia con il prof. De Stefano
Alfredo fino a febbraio che con il docente attuale prof. Fiorillo Salvatore.
Sotto il profilo
strettamente educativo, è necessario far emergere il percorso di crescita di quasi tutti gli alunni in
questione, che hanno maturato in modo sempre più responsabile il senso di appartenenza
all’istituzione scolastica, grazie alle continue strategie operative messe in atto per promuovere il
senso di cittadinanza attiva. Nel corrente anno, la classe in questione ha partecipato operativamente
e con interesse alle attività curriculari ed extracurriculari. Gli allievi hanno dato un contributo
significativo per la realizzazione delle tre giornate di Open Day tenutesi a Dicembre 2013 e
Febbraio 2014.
Per quanto concerne l’atteggiamento degli alunni tutti nei confronti dell’azione didattico-educativa
condotta, si sottolinea che tutti hanno palesato una decisa volontà di apprendimento e
approfondimento delle tematiche esaminate nella complessità delle discipline seppur con risultati
eterogenei nel senso che i valori emersi oscillano dalla sufficienza all’eccellenza.
In quest’ottica la continuità dei processi educativi ha avuto una ricaduta positiva anche sull’ aspetto
contenutistico dell’intervento didattico, grazie a cui quasi tutti i discenti hanno potuto procedere
all’acquisizione di una visione ampia e completa del sapere nella sua complessità e poliedricità,
elaborando e strutturando un percorso interdisciplinare, finalizzato al raggiungimento di
competenze trasversali e professionali, spendibili in realtà diverse.
Bisogna, altresì, sottolineare che gli allievi delle classi quinte dell’Istituto, nel corso dell’anno
scolastico, in particolare nel corso del pentamestre, sono stati coinvolti in tre simulazioni di prove di
esame, propedeutiche all’Esame di Stato, sia per quanto riguarda la terza prova, sia per quel che
concerne la prima prova, nonché nella simulazione del colloquio orale con commissione mista,
costituita da docenti interni ed esterni al Consiglio di Classe. Discipline affidate ai docenti interni
al CdC: Meccanica, Tecnologia e Diritto, discipline affidate ai docenti esterni al CdC: Italiano,
Matematica e Sistemi. Ai fini di un rafforzamento delle competenze atte alla realizzazione della
seconda prova dell’Esame di Stato, sono state realizzate in itinere lezioni specifiche, che hanno
visto il totale e pieno coinvolgimento di tutti gli allievi della classe.
Nel complesso, si ritiene che gli obiettivi educativo-didattici previsti dalle programmazioni
disciplinari siano stati sostanzialmente raggiunti dalla quasi totalità degli alunni, sia pure come già
detto in maniera eterogenea e differenziata.
5
6.Composizione commissione Esame di Stato
 Commissario interno MECCANICA Prof. Salvatore Fiorillo
 Commissario interno TECNOLOGIA MECCANICA Prof. Vincenzo Iodice
 Commissario interno DIRITTO E ECONOMIA Prof. Elvira Alessi
Discipline assegnate ai Commissari esterni
Lingue e letteratura italiana/Storia
Sistemi e Automazione Industriale
Matematica
6.1. MEMORANDUM PER I CANDIDATI
1. Prima prova scritta: 18 Giugno 2014 - ore 8,30
2. Seconda prova scritta: 19 Giugno 2014 - ore 8,30
3. Terza Prova: 23 Giugno 2014.
È opportuno che i candidati abbiano con sé un documento valido di riconoscimento.
Durante le prove scritte sarà consentito l’uso:
a) del dizionario della lingua italiana (non a carattere enciclopedico)
b) della calcolatrice scientifica
c) del manuale tecnico.
Il giorno della Prima prova scritta ogni candidato dovrà comunicare alla Commissione la tipologia
dei lavori prescelti per dare inizio al colloquio, specificando il titolo dell'argomento e/o l’esperienza
di ricerca o di progetto, presentata anche in formato multimediale.
6
6.2. Il profilo professionale del perito industriale del settore tecnologico
Il perito è una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive diverse e caratterizzate da
rapida evoluzione; possiede quindi versatilità, ampio ventaglio di competenze, capacità di
adattamento all’evoluzione della professione.
Nell’ambito del proprio livello operativo conosce:
 le caratteristiche d’impiego ed i processi di lavorazione dei materiali;
 le caratteristiche funzionali e d’impiego delle macchine utensili;
 l’organizzazione e gestione della produzione industriale;
 i principi di funzionamento delle macchine a fluido;
 le norme antinfortunistiche, di sicurezza sul lavoro, di rispetto dell’ambiente.
Ha capacità:
 linguistico espressive, anche in lingua straniera (inglese), e logico-matematiche;
 di lettura e interpretazione di schemi e disegni;
 di elaborazione di cicli di lavorazione con analisi e valutazione dei costi;
 di utilizzare sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione;
 di utilizzare strumenti e tecnologie informatiche.
6.3. Obiettivi educativi, cognitivi e professionali
Il Consiglio della classe V D ha operato, perseguendo i seguenti obiettivi:
 Favorire la formazione dell'identità personale dello studente
 Ampliare la dimensione civile e sociale della persona
 Riconoscere e praticare la parità dei diritti e dei doveri tra uomini e donne
 Saper considerare la diversità di ideologie e di opinioni un'occasione per un confronto e una
ricerca comune di valori unificanti
 Riconoscere il diritto alla diversità etnica, religiosa, culturale
 Saper accettare la presenza del disabile nella comunità scolastica, collaborando per la sua
integrazione nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro
 Fare propria la cultura basata sull’accettazione, sul rispetto degli altri e sulla solidarietà
 Saper apprezzare i valori dell'amicizia, della vita relazionale e della qualità della vita
 Saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e, quindi, saper
rispettare le regole, l'ambiente, gli altri, le cose proprie e altrui
 Saper valutare e autovalutarsi con senso critico
Obiettivi cognitivi
 Saper utilizzare la lingua italiana parlata, scritta e trasmessa per entrare in rapporto con gli
altri
 Comprendere i messaggi e saper comunicare utilizzando la lingua straniera
 Conoscere il linguaggio scientifico e tecnico per analizzare ed interpretare fenomeni naturali
 Comprendere, saper analizzare e sintetizzare un testo scientifico e tecnico anche in lingua
straniera
 Conoscere il linguaggio informatico per utilizzare strumenti informatici e telematici
 Porsi problemi e prospettare soluzioni
 Maturare capacità logico- deduttive e induttive
 Saper lavorare autonomamente e in gruppo
7
Obiettivi Professionali
 Affrontare le innovazioni del mondo produttivo
 Riconoscere le sollecitazioni provenienti dal territorio
 Acquisire versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento
 Raggiungere un ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a
problemi nuovi e capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi
 Affrontare i problemi in termini sistemici
7. Criteri e strumenti di valutazione
La valutazione degli studenti è stata effettuata secondo i parametri dettati dalla normativa vigente (L
169/2008, DPR 122/2009) con voto espresso in decimi, e si è basata su :
 Osservazioni del lavoro scolastico in classe
 Partecipazione degli studenti durante le lezioni
 Esercitazioni individuali o collettive
 Analisi del lavoro svolto a casa
 Brevi test su singole abilità specifiche
 Verifiche scritte
 Verifiche orali
 Prove pratiche
 Simulazioni
Fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale
 Acquisizione dei contenuti ed eventuale rielaborazione personale dei medesimi
 Proprietà espressiva, pertinenza e logicità dell'esposizione
 Metodo di lavoro e capacità di rapportarsi ad una situazione problematica
 Livello di partenza
 Processo evolutivo e stili e ritmi di apprendimento
 Autonomia e partecipazione
 I criteri di valutazione e di attribuzione del voto di condotta sono conformi a quelli indicati
nella griglia inserita nel POF
7/1. Attività integrative, di approfondimento e extracurricolari
Accanto agli argomenti trattati nella normale didattica di aula (cfr. singoli riepiloghi per
disciplina, alle pagine seguenti) gli alunni hanno potuto implementare le conoscenze per
l’acquisizione delle competenze specifiche con le attività di seguito riportate:
 Cineforum;
 Partecipazione alle iniziative di educazione alla cittadinanza e alla legalità;
 Partecipazione all’attività di orientamento per le scuole medie del territorio per la
presentazione dell’ Offerta Formativa dell’istituzione scolastica;
 Partecipazione alle attività di orientamento post diploma d’intesa con le Università.
 C-1-FSE-2013-1181 Il portfolio delle competenze: il disegno automatico con Catia, durata
30 ore. Allievi coinvolti: Amatrice, Esposito, La Rocca, Miranda
8
 C-2-FSE-2013-276 Orientamento permanente per la lotta all'insuccesso formativo, durata di
15 ore. Stage presso azienda Blu Engineering. Allievi coinvolti tutti tranne Donadeo,
Incarnato, Nebbioso, Salzano
 Vista guidata: Nave della Compagnia Snav
8. Numero di simulazioni di esame svolte durante l’anno scolastico
Il consiglio di classe ha programmato simulazioni per ciascuna prova scritta, che si sono svolte tra i
mesi di marzo e di maggio.
8/1. Tipologia della terza prova e discipline coinvolte
Simulazione terza prova, numero 1 (marzo 2014)
Tipologia mista: numero quesiti (3 a risposta multipla e 2 a risposta aperta)
Finalità: La prova intende accertare le competenze, le conoscenze e le capacità acquisite dal
candidato nell’ultimo anno di corso.
Obiettivi:
a) verifica abilità di comprensione delle discipline di studio
b) verifica della terminologia corretta e delle tecniche operative
c) verifica delle competenze generali acquisite
Discipline coinvolte:





Economia Industriale e Elementi di Diritto
Storia
Sistemi e Automazione
Matematica
Tecnologia meccanica
Tempo disponibile per l’esecuzione della prova: 90 min.
Supporti didattici consentiti:
Calcolatrice
Simulazione terza prova, numero 2 (aprile 2014)
Tipologia mista: numero quesiti (4 a risposta multipla e 2 a risposta aperta)
Finalità: La prova intende accertare le competenze, le conoscenze e le capacità acquisite dal
candidato nell’ultimo anno di corso.
Obiettivi:
d) verifica abilità di comprensione delle discipline di studio
e) verifica della terminologia corretta e delle tecniche operative
f) verifica delle competenze generali acquisite
9
Discipline coinvolte:





Economia Industriale e Elementi di Diritto
Disegno Progettazione e Organizzazione Industriale
Sistemi e Automazione
Matematica
Tecnologia meccanica
Tempo disponibile per l’esecuzione della prova: 90 min.
Supporti didattici consentiti:
Calcolatrice
9. Conoscenze, competenze e capacità in ambito disciplinare
Si rinvia alla relazione finale di ciascun docente e al programma di ciascuna disciplina
10
DISCIPLINA: IRC
DOCENTE: RIGITANO MASSIMILIANO
Finalità:
Nel quadro delle finalità della scuola superiore, l’insegnamento della religione cattolica concorre a
promuovere, insieme con le altre discipline, il pieno sviluppo della personalità degli alunni e a
contribuire ad un più alto livello di conoscenze e capacità critiche proprio di questo grado di scuola.
Inoltre concorre a promuovere l’acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell’uomo e del
cittadino e la conoscenza dei principi del cattolicesimo che fa parte del patrimonio storico del nostro
Paese.
Obiettivi:
 Specificare l’interpretazione della vita e del tempo nel cristianesimo, confrontandola con quella
di altre religioni;
 Esprimere in modo essenziale il significato del termine “fede” un confronto con la “memoria
storica” cristiana; comprendere il primato della persona;
 Riconoscere le linee di fondamentali della dottrina sociale della Chiesa e gli impegni per la
pace, la giustizia e la salvaguardia del creato
Contenuti disciplinari:
 La dottrina sociale della Chiesa
 Uomo e società: coscienza, verità e libertà
 La persona, l’ambiente, la famiglia
 Amore esigenza irrinunciabile: significato, senso, valore
 Uomini e donne responsabili insieme nella vita: la coppia
 Il “valore” e il “rispetto” della vita..
Relazione
La classe VD si presenta come un gruppo omogeneo già formatosi durante il terzo e quarto anno, ama
il dialogo, ha mostrato sempre interesse e curiosità per la disciplina, ha partecipato sempre in modo
fattivo ai frequenti dibattiti su tutti gli argomenti affrontati.
Totale ore previste
N. 32
Totale ore effettuate
N. 23
11
DISCIPLINA: ITALIANO
DOCENTE: GIOVANNI RIVERA
Finalità:
Far acquisire la consapevolezza del divenire storico dei fatti culturali.
Far acquisire sufficiente padronanza della lingua per decodificare consapevolmente messaggi di varia natura.
Sviluppare capacità critiche.
Obiettivi:
Competenza 1:
Riconoscere lo scopo comunicativo dei testi letterari.
Competenza 2:
Individuare le specifiche caratteristiche della produzione letteraria dei secoli XIX e XX.
Competenza 3:
Comprendere il significato di testi non letterari continui e non continui.
Contenuti disciplinari:
1 Modulo interdisciplinare Italiano /Storia: Il valore della memoria.
1.1 Le quattro giornate di Napoli nel 70° anniversario.
1.2 La Shoah.
1.3 Le foibe e l'esodo giuliano-dalmata.
1.4 La Resistenza e la nascita della Repubblica.
2 Il linguaggio cinematografico
2.1 Il neorealismo: caratteri generali ed esempio di lettura di un film (“Le mani sulla città”)
2.2 Il cinema e l'impegno di documentazione della realtà: partecipazione alla rassegna “Venezia a Napoli” e visione del
film “La prima neve”.
2.3 Analisi di 5 film della rassegna Cineforum Arcimovie (“Adam Resurrected”; “Django Unchained”; “Il lato positivo”;
“La sorgente dell’amore”; “Vitriol”)
3 L'età del Positivismo.
3.1 Caratteri generali del Realismo, del Naturalismo e del Verismo.
3.2 Il contesto storico del Verismo.
3.3 L'opera di Giovanni Verga e il ciclo dei Vinti.
4 L'età del Decadentismo.
4.1 Caratteri generali del Decadentismo e dei movimenti ad esso collegati: Simbolismo, Estetismo, Futurismo, Poesia Pura
ed Ermetismo.
4.2 Giovanni Pascoli e la Poesia simbolica.
4.3 Gabriele D'Annunzio: Estetismo e Superomismo.
4.4 Filippo Tommaso Marinetti e i manifesti futuristi.
4.5 Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo: analisi e confronto delle loro poetiche.
4.6 L'evoluzione del genere romanzo da Pirandello a Svevo.
5 Cultura e società nel secondo dopoguerra
5.1 Il neorealismo in letteratura (vedi modulo 2 per neorealismo in ambito cinematografico).
6 Il linguaggio dei Media
6.1 La condizione giovanile e il mondo del lavoro nella rappresentazione dei Media.
6.2 Il progresso economico e tecnologico e i suoi limiti nella divulgazione di Media.
7 Metodologie di scrittura per l'esame di Stato.
7.1 L'analisi del testo.
7.2 Il saggio breve di ambito artistico letterario, storico politico, economico sociale, scientifico tecnologico.
7.3 Il tema storico.
7.4 Il tema di attualità.
Relazione
La situazione di partenza della classe composta da 15 alunni (tutti maschi, uno diversamente abile con programmazione
differenziata) era la seguente:

Caratteristiche cognitive: medio-basse (1 alunno d.a., 7 alunni di livello 1 per preparazione accettabile, 5 di
livello 2 per preparazione apprezzabile, e 2 di livello 3 per preparazione consolidata).

Aspetti comportamentali: frequenza assidua per la maggioranza, discontinua per altri; interesse e partecipazione
propositiva per gli alunni di livello 2 e 3, da sollecitare per gli alunni di livello 1; rispetto delle regole da parte di tutti gli
alunni.
Il dialogo didattico è stato facilitato dal fatto che il docente, pur avendo preso in carico la classe soltanto dal corrente anno
scolastico per l’insegnamento di Italiano, conosceva già gli alunni per averli seguiti negli anni precedenti (alcuni di loro
12di Storia) e ha consentito di far maturare lo spirito critico e la
dal biennio, altri in terza o in quarta per il solo insegnamento
capacità di acquisizione autonoma degli strumenti cognitivi, facendo raggiungere a tutti i discenti una sufficiente
preparazione e stimolando i più dotati a percorsi individuali di approfondimento con risultati soddisfacenti.
Totale ore previste
N.99 (3h settimanali)
Totale ore effettuate
N. al 12 maggio: 81 (+ 11 in calendario)
DISCIPLINA: STORIA
DOCENTE: GIOVANNI RIVERA
Finalità:
Educare al valore della memoria.
Educare alla comprensione del presente come prodotto della Storia
Promuovere la costruzione di un percorso di cittadinanza attiva, nella consapevolezza dei diritti
inalienabili e dei doveri civici imprescindibili.
Obiettivi:
Competenza 1:
Riconoscere gli elementi dei fenomeni storici e le loro relazioni
Competenza 2:
Individuare le specifiche caratteristiche dei secoli XIX e XX
Competenza 3:
Utilizzare correttamente il lessico della disciplina storica.
Contenuti disciplinari:
1 Il tardo Ottocento.
1.1 Il contesto storico del Verismo: l'Italia postunitaria.
1.2 Colonialismi e imperialismi: caratteri generali.
2 Il primo Novecento
2.1 Il primo conflitto mondiale: condizioni di lungo periodo
2.2 Il primo conflitto mondiale condizioni di breve periodo e suo svolgimento
2.3 I totalitarismi: Fascismo, Nazismo, Stalinismo.
2.4 Origini e svolgimento della seconda guerra mondiale.
3 Il secondo Novecento.
3.1 Ricostruzione, miracoli economici, sviluppo della globalizzazione.
3.2 L'evoluzione dei rapporti internazionali: guerra fredda, coesistenza pacifica, nuovi equilibri.
4 Attualità della Costituzione
4.1 Il lavoro alla luce dei principi costituzionali.
Relazione
La situazione di partenza della classe composta da 15 alunni (tutti maschi, uno diversamente abile con
programmazione differenziata) era la seguente:

Caratteristiche cognitive: medio-basse (1 alunno d.a., 7 alunni di livello 1 per preparazione
accettabile, 5 di livello 2 per preparazione apprezzabile, e 2 di livello 3 per preparazione consolidata).

Aspetti comportamentali: frequenza assidua per la maggioranza, discontinua per altri;
interesse e partecipazione propositiva per gli alunni di livello 2 e 3, da sollecitare per gli alunni di
livello 1; rispetto delle regole da parte di tutti gli alunni.
Il dialogo didattico è stato facilitato dal fatto che il docente, pur avendo preso in carico la classe
soltanto dal corrente anno scolastico per l’insegnamento di Italiano e Storia, conosceva già gli alunni
per averli seguiti negli anni precedenti (alcuni di loro dal biennio, altri in terza o in quarta per il solo
insegnamento di Storia) e ha consentito di far maturare lo spirito critico e la capacità di acquisizione
autonoma degli strumenti cognitivi, facendo raggiungere a tutti i discenti una sufficiente preparazione
e stimolando i più dotati a percorsi individuali di approfondimento con risultati soddisfacenti.
Totale ore previste
N.66 (2h settimanali)
Totale ore effettuate
N. al 12 maggio: 40 (+
13 9 in calendario)
DISCIPLINA: INGLESE
DOCENTE: ANDREOTTI GIOVANNA
Finalità:
Le finalità del triennio integrano e ampliano le finalità del biennio e mirano a potenziare i seguenti aspetti:
 la competenza comunicativa per consentire un'adeguata interazione in contesti diversificati ed una scelta
di comportamenti espressivi sostenuta da un più ricco patrimonio linguistico;
 la comprensione interculturale, non solo nelle sue manifestazioni quotidiane, ma estesa a espressioni
più complesse della civiltà straniera e agli aspetti più significativi della sua cultura;
 la consapevolezza della matrice comune che lingue e culture appartenenti allo stesso ceppo conservano
attraverso il tempo pur nelle diversità della loro evoluzione;
 l'educazione linguistica che coinvolga la lingua italiana, sia in un rapporto comparativo sistematico, sia
nei processi di fondo che stanno alla base dell'uso e dello studio di ogni sistema linguistico;
 la consapevolezza dei propri processi di apprendimento che permetta la progressiva acquisizione di
autonomia nella scelta e nell'organizzazione delle proprie attività di studio.
Obiettivi:






Saper ascoltare e comprendere in L2 dialoghi e testi articolati, relativi a situazioni quotidiane e
specifiche dell’indirizzo di studi.
Saper comunicare oralmente in L2, dopo aver rielaborato le informazioni in modo personale,
avvalendosi anche delle conoscenze acquisite nelle discipline di specializzazione.
Saper leggere correttamente testi anche complessi, saperli interpretare, riassumere e commentare in L2.
Saper produrre in L2 testi scritti di tipologie diverse, formalmente e sintatticamente corretti, relativi in
particolar modo all’area tecnica, ed essere in grado di realizzare ricerche ed approfondimenti per un
continuo aggiornamento.
Saper utilizzare, in qualunque tipo di comunicazione, il lessico specifico richiesto dai diversi registri
linguistici, in modo particolare quello della microlingua d’indirizzo.
Saper operare connessioni intradisciplinari ed interdisciplinari che consentiranno all’alunno di poter
svolgere in modo appropriato il proprio lavoro.
Contenuti disciplinari:
Grammar
 Revisione delle strutture linguistiche utilizzate negli anni precedenti
 Duration form
 Passive form (all tenses)
 If clauses
Modulo 1 Energy sources
Conventional and renewable energy sources
 Classifying energy sources
 Crude oil
 Geothermal energy
 Hot spot
 Solar energy
 Solar cells
 Nuclear power
 Albert Einstein
Modulo 2 Mechanical technologies



Positivism
The simplest machines
The lever
14




The pulley
Gears
Belts and drives
Complex machines: The car engine-related systems
- The cooling system
- The air intake system
- The ignition and starting system
- The lubrication system (sump system)
- The fuel system
- The exhaust system
- The electrical system
Modulo 3 Industry and work organization



The second Industrial Revolution
The scientific management era: Taylorism
Globalization
Relazione
L’approccio scelto è quello comunicativo, in stretto rapporto con le altre discipline incluse nell’area di
progetto. L’attività didattica è stata svolta nella lingua straniera orientata al potenziamento delle abilità di
base e allo sviluppo degli obiettivi didattici ed educativi .
E’ stata preferita la lezione partecipativa in cui gli alunni hanno dato il loro apporto attraverso interventi in
classe volti proprio ad una più completa e concettuale comprensione dei contenuti proposti.
L’organizzazione della programmazione annuale è stata impostata su percorsi modulari e la scelta degli
argomenti tecnici/scientifici è stata effettuata per far acquisire, accanto all’abilità di usare la lingua in
contesti lavorativi il più possibile realistici, anche strategie di lettura, scrittura e apprendimento permanente.
Per la valutazione degli alunni, sono state effettuate periodicamente verifiche orali e scritte (interrogazioni
brevi, prove strutturate e/o semi-strutturate, questionari, esercizi formativi e sommativi) e sono state
indirizzate all’accertamento del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La classe, nella gran parte, ha mostrato, durante l’anno scolastico, attenzione e interesse verso la disciplina,
partecipazione alla vita scolastica ed al processo formativo, adeguata motivazione, disponibilità, capacità e
proficua concentrazione. Non sono mancati allievi più passivi alle sollecitazioni, che stentatamente hanno
recuperato il ritardo iniziale conseguendo una preparazione appena accettabile. Con riferimento agli
obiettivi disciplinari, l’acquisizione delle competenze risulta differenziata in rapporto alle attitudini
individuali di base e all’impegno nell’applicazione. Le buone potenzialità espresse da alcuni allievi sono
state adeguatamente supportate da un impegno continuo e da un metodo di lavoro autonomo ed organizzato:
questi alunni hanno acquisito in modo soddisfacente le conoscenze e competenze ed ottenuto un buon
profitto. In un secondo gruppo si collocano alunni che in alcuni momenti del percorso didattico hanno
incontrato qualche difficoltà, tuttavia hanno conseguito un profitto discreto o poco più che sufficiente grazie
all’applicazione costante e ad un percorso in crescita rispetto alla situazione di partenza. Un terzo gruppo è
composto da alunni che non sempre hanno acquisito fondate conoscenze, sia per un impegno discontinuo
che per un metodo di studio non proprio adeguato alla materia, conseguendo gli obiettivi formativi minimi.
Totale ore previste
Totale ore effettuate
N. 66
N. 46
15
DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: PALOMBA CHIARA
Finalità:
L’insegnamento della matematica nell’ultimo anno ha lo scopo di proseguire ed ampliare il processo di
preparazione scientifica e culturale degli studenti intrapreso negli anni precedenti, fornendo un
adeguato bagaglio di conoscenze scientifiche e concorrendo allo sviluppo di uno spirito critico e di una
completa formazione culturale.
Il programma di matematica introduce le prime nozioni di analisi matematica fino a permettere agli
studenti di studiare semplici funzioni e richiede una discreta capacità di astrazione e formalizzazione e
di riesaminare criticamente e logicamente le conoscenze via via acquisite.
Obiettivi:
 Acquisire abilità di base
 Favorire l’approccio logico-matematico
 Rafforzare l’autonomia di lavoro e le
capacità operative di gruppo
 Applicare i metodi dell’analisi ai
problemi tecnico-scientifici
 Approfondire le conoscenze dei settori della
matematica di particolare importanza in varie
applicazioni tecnologiche
 Sviluppare le capacità di operare su modelli ,
di analizzare un problema e programmarne la
 strategia risolutiva.
Contenuti disciplinari:
Teoria:
 Funzioni reali di una variabile reale
 Dominio di una funzione, funzioni elementari.
 Funzioni continue, punti di discontinuità di una funzione
 Derivata di una funzione: la derivata di funzioni elementari, derivata di funzioni composte,
derivate di ordine superiore
 Applicazioni delle derivate: equazione della retta tangente ad una curva in un punto
 Teoremi di Rolle e di Lagrange
 Teorema di de L’Hopital
 Massimi e minimi relativi di una funzione
 Ricerca dei massimi e dei minimi assoluti
 Concavità e punti di flesso
 Studio e grafico di funzione.
 Cenni: integrale indefinito di una funzione continua, primitiva di una funzione, proprietà
relative,
 Cenni integrali indefiniti immediati; metodo di scomposizione.
 Cenni integrale definito: proprietà relative, funzione integrale
.
Relazione
La classe ha mostrato un impegno molto saltuario nello studio della disciplina; anche in relazione al
fatto di aver cambiato spesso gli insegnanti Ha risposto in maniera positiva agli stimoli migliorando le
competenze dei singoli. I risultati conseguiti sono diversificati, mediamente quasi sufficienti, con la
presenza di alcuni allievi che hanno un buon profitto altri che si sono maggiormente distinti.
Totale ore previste
Totale ore effettuate
N.99
N.70
16
DISCIPLINA: ECONOMIA INDUSTRIALE ed ELEMENTI DI DIRITTO
DOCENTE: ALESSI ELVIRA
Finalità:affrontare le dinamiche che caratterizzano la gestione delle imprese sotto il profilo
giuridico,organizzativo ed economico.
Obiettivi
-Comprendere i principali elementi dei contratti in generale e conoscere un limitato numero di contratti
scelti in base alla loro diffusione rispetto alle aziende.
-Analizzare le caratteristiche del contratto di lavoro e dei contratti di lavoro alternativi.
-Guidare alla comprensione ed alla individuazione delle diverse forme societarie, delle caratteristiche
che lo distinguono e dei motivi che ne caratterizzano l’adozione.
-Evidenziare le caratteristiche tra azienda da un lato,impresa ed imprenditore dall’altro.
-Conoscere i principali aspetti organizzativi delle unità produttive.
Contenuti disciplinari:
Il contratto in generale; contratti tipici ed atipici;il contratto di lavoro. Ruolo dell’imprenditore nel
sistema economico. Nozione d’imprenditore e d’impresa; classificazione delle
imprese:commerciale,agraria,piccola impresa,impresa familiare. Disciplina della concorrenza. Crisi
dell’impresa e procedure concorsuali. La società: contratto sociale e conferimenti;società di persone e
di capitali. La disciplina dei diversi tipi di società: soc. semplice,s.n.c.,s.a.s., s.p.a., s.r.l. L’attività
economica e l’azienda: elementi costitutivi,trasferimento,avviamento e segni distintivi. Il sistema
azienda ;l’evoluzione delle teorie organizzative;la struttura organizzativa aziendale.
Relazione
Il clima di lavoro nella classe s’è rivelato sempre sereno e stimolante e la partecipazione alle attività
sempre costruttiva; esiste,tuttavia, qualche problema di carattere terminologico, in quanto-in certi casinon tutti gli allievi riescono ad esporre con linguaggio terminologico appropriato i diversi istituti
giuridici studiati. Per tali ragioni si è deciso-concordi gli alunni- d’avviare in quest’ultima parte
dell’anno attività di recupero\consolidamento dei contenuti didattici trattati. Nel complesso,i livelli di
conoscenza\competenza della disciplina per la gran parte degli allievi risultano discreti, per pochi solo
mediocri; da rilevare con soddisfazione la presenza di due alunni che presentano un grado di
eccellenza meritorio.
Totale ore previste
Totale ore effettuate
N.66
N. 44
17
DISCIPLINA: Meccanica
DOCENTI: Salvatore Fiorillo, Ing.. Alfredo De Stefano, Prof.ssa Franca
Finalità:
La disciplina “Meccanica, macchine ed energia”, concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso
quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale:
 padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e
di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
 utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche innovative e migliorative, in relazione ai
campi di propria competenza;
 analizzare criticamente il contributo apportato dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento
delle condizioni di vita;
 intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del
prodotto,per la parte di competenza, utilizzando strumenti di progettazione, documentazione e controllo;
orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate
tecniche d’indagine;
 orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare
attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio.
Obiettivi:
 progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte
alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura
 progettare, assemblare collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi
termotecnici di varia natura
 riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali
dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali
 riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa
 identificare ed applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti
Contenuti disciplinari:
Trasmissione di potenza mediante ruote di frizione; ingranaggi ad assi paralleli e rotismi ordinari,
dimensionamento e verifica delle ruote dentate a denti dritti.
Trasmissione con organi flessibili: cinghie piatte e trapezoidali, calcolo delle cinghie.
Alberi di trasmissione: dimensionamento e verifica.
Instabilità flessionale: dimensionamento e verifica di travi soggette a carico di punta.
Molle: lavoro di deformazione ed energia elastica, barra di torsione, molle ad elica
Meccanismo biella manovella: dimensionamento e verifica della biella.
Dimensionamento e verifica del volano.
Resistenza a fatica: diagramma di Wohler, effetti della tensione media, diagramma di Goodman.
Turbine idrauliche: teorema di Bernoulli.
Laboratorio: Potenza turbina Pelton, principi di funzionamento del motore a c. i. a due tempi e quattro tempi.
Relazione
L’andamento scolastico è stato caratterizzato dalla circostanza che, nel corso dell’anno, si sono avvicendati due
diversi docenti. Tale contingenza non ha, però, inciso negativamente sul percorso formativo degli allievi, in
quanto il livello medio delle conoscenze, capacità e competenze mediamente possedute da buona parte degli
allievi ha consentito di svolgere un ordinato svolgimento dell’ attività didattica.
Le lezioni previste, pari a 4 ore settimanali, per un totale di 132 ore annuali, sono state effettuate, per varie
cause, in misura inferiore per un ammontare di 90 ore e, quindi, con una diminuzione percentuale pari al 30%.
Inoltre di queste ore, 14 ore sono state impiegate per attività di classe, d’istituto, di cineforum, di orientamento,
di cittadinanza e di impegno sociale. La diminuzione delle ore effettuate rispetto a quelle previste ha
comportato la necessità di attuare un corso di potenziamento al di fuori dell’orario curricolare, che ha consentito
di recuperare la trattazione di una parte degli argomenti che altrimenti non si sarebbero potuti svolgere.
La partecipazione alle lezioni dialogate, alle esercitazioni in classe, per casa ed in laboratorio, è stata in generale
buona, il che ha consentito agli allievi di raggiungere mediamente un sufficiente livello di conoscenze. In
particolare va rilevato che, per l’interesse e la partecipazione sempre dimostrati nei riguardi degli argomenti
trattati e per l’ottimo livello di conoscenza raggiunto, alcuni allievi si sono distinti in modo particolare.
Totale ore previste
N. 132
Totale ore effettuate
N. 90
18
DISCIPLINA: TECNOLOGIA MECCANICA E LABORATORIO TECNOLOGICO
DOCENTI: Ing. Vincenzo IODICE – Prof. Raffaele GUADAGNO
Finalità:
Dare nel corso dell’ultimo anno del curriculo quella identità forte allo studente, rafforzando sia le competenze
di carattere scientifico e tecnologico sia quelle linguistiche-letterarie in modo che a conclusione del percorso di
studi, si possa inserire con facilità nel mondo del lavoro, possa accedere all’università con risultati apprezzabili
ed effettuare con diligenza il tirocinio per la successiva iscrizione all’albo professionale.
Obiettivi:
- Conoscere le caratteristiche, il funzionamento e le lavorazioni effettuabili dal tornio parallelo, essere in
grado di valutare le condizioni di taglio in tornitura.
- Essere in grado di descrivere le proprietà meccaniche dei materiali e le loro unità di misura, aver chiaro
il concetto di sollecitazione e di resistenza dei materiali. Saper eseguire e interpretare i risultati di una
prova ed essere in grado di redigere la relazione tecnica.
- Conoscere i principi fondamentali della sollecitazione a fatica per gli organi meccanici, individuare gli
aspetti della rottura a fatica per poi intervenire in fase di progetto e di esercizio;
- Saper il principio su cui si basano i controlli non distruttivi con liquidi penetranti e magnetoscopico,
quando si utilizzano e quali sono i pregi e i limiti;
- Essere in grado di classificare l’usura, conoscere le cause e le conseguenze delle varie tipologia di usura,
conoscere i parametri principali per la determinazione dell’usura; conoscere i tipi di corrosione e le
cause che la determinano e l’attenuano.
Contenuti disciplinari:
- Le principali lavorazioni al tornio parallelo e gli utensili utilizzati, calcolo dei parametri di taglio;
- Durezza Brinell, Vichers e Rockwell, durometro, cenni sulle microdurezze;
- Resistenza dei materiali: definizione di sollecitazione, calcolo delle tensioni interne, legge di Hooke,
trazione, elementi dedotti dalla prova , diagramma carico-allungamenti, analisi della rottura, dimensione
delle provette, macchina universale di prova;
- Resilienza, elementi dedotti dalla prova, tipi di provette, pendolo di Charpy;
- Sollecitazione di fatica, isteresi, cicli di tensione, resistenza a fatica, limite di fatica, diagr. di Wohler;
- CND: esami con liquidi penetranti, metodo magnetico, cenni sul metodo con ultrasuoni, e raggi X;
- Usura degli organi accoppiati: usura per adesione, abrasione, corrosione, ecc.ecc., variazione dell’usura
nel tempo, cause ed entità, tasso d’usura, attrito, carico limite di deterioramento;
- Corrosione in ambiente umido e in ambiente secco;
Laboratorio tecnologico
- Esecuzione pratica della prova di durezza Brinell;
- Esecuzione pratica della prova di trazione;
- Esecuzione pratica della prova di resilienza;
- Esecuzione pratica della prova di Fatica;
Relazione
Il programma riportato nella programmazione modulare e in riferimento a quello Ministeriale è stato in gran
parte svolto, suddiviso in moduli e ognuno in unità didattiche cercando ove se ne presentava la necessità di
effettuare lezioni di recupero mattutino. Nell’ultima parte dell’anno scolastico si è rallentato nello svolgimento
del programma, utilizzando alcune ore per il feed - back, per poter consentire il recupero agli allievi in difficoltà.
Tale strategia ha comportato un evidente miglioramento del profitto globale della classe. Le prove pratiche di
laboratorio hanno avuto nel corso dell’anno lo spazio necessario e sufficiente per il tipo di classe e di istituto.
Globalmente gli alunni hanno profuso per la materia, nel corso dell’anno un interesse ed attenzione non sempre
consono alle aspettative, alcuni allievi si sono poco impegnati, il profitto medio della classe è risultato
globalmente sufficiente, due allievi sono eccellenti. La condotta della classe è stata soddisfacente.
Totale ore previste
N.142
Totale ore effettuate
N. 106
19
DISCIPLINA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
DOCENTE: proff. ARNALDO ANGELUCCI e LUCIO ODORE
Finalità:
acquisire le basi per un utilizzo consapevole e razionale dei sistemi di automazione con logica cablata e
programmabile. Acquisire la capacità di utilizzare sistemi robotizzati.
Obiettivi: essere in grado di realizzare semplici circuiti con cicli di tipo pneumatico ed
elettropneumatico;analizzare e risolvere semplici problemi di automazione mediante programmazione del PLC;
individuare i componenti reali per agire nel controllo di grandezze fisiche diverse; essere in grado di realizzare
semplici programmi in linguaggio ACL per robot.
Contenuti disciplinari:
Modulo 1: tecniche di comando pneumatiche per circuiti sequenziali
- sequenze elementari, analisi dei segnali,
- circuiti sequenziali con due e tre attuatori: soluzione del problema dei segnali bloccanti con metodo logicomatematico della mappa di Karnaugh.
Modulo 2: tecniche di comando elettropneumatiche
-sequenze elementari, analisi dei segnali,
-circuiti sequenziali con due e tre attuatori: soluzione del problema dei segnali bloccanti con metodo logicomatematico della mappa di Karnaugh. Modulo 3: controllori a logica programmabile: PLC
-Caratterizzazione dei PLC.
-Elementi costitutivi di un PLC.
-Differenze fra logica cablata e logica programmabile.
-Programmazione dei PLC: ladder diagram.
-Realizzazione di sequenze pneumatiche con l’uso del PLC
Modulo 4: robotica: definizioni e cenni
- architettura funzionale dei robots, tipologia.
-programmazione dei robots con linguaggio ACL ed interfaccia utente ATS
Modulo 5: sensori e trasduttori
-definizioni e classificazioni
-parametri caratteristici dei trasduttori
-principali trasduttori (cenni)
Relazione:
tutti gli alunni, anche se in misura diversa secondo le capacità e l’impegno profuso, hanno mostrato gradatamente
interesse e partecipazione alle lezioni e buona volontà di applicazione. A conclusione degli interventi didattici
attivati nel corso dell’anno scolastico si può affermare che le finalità formative ed educative e gli obiettivi cognitivi
disciplinari indicati nella programmazione sono stati discretamente conseguiti
Totale ore previste
Totale ore effettuate
N. 99
N. 77
20
DISCIPLINA: DISEGNO PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
DOCENTE: Prof. P. Mizzoni
Prof. A. Ruocco
Finalità:
Capacità critiche e di rielaborazione. Capacità di saper organizzare il proprio lavoro con
consapevolezza e autonomia. Capacità di comunicare e documentare adeguatamente il proprio lavoro.
Capacità di sapersi inserire in un gruppo di lavoro, apportandovi un fattivo contributo. Conoscenze
specifiche dei sistemi per il disegno assistito dal computer (CAD). Capacità di sviluppo di cicli di
lavorazione e/o montaggio eseguendo scelte di convenienza economica nell’uso delle attrezzature,
delle macchine e degli impianti. Capacità di redigere documentazione in forma scritta e grafica, del
lavoro svolto. Comprensione di documenti e manuali tecnici.
Obiettivi:
Acquisizione di una mentalità progettuale. Dimensionamento di particolari meccanici. Disegno
esecutivo dei particolari nel rispetto della normativa. Progettazione di semplici attrezzature per le
lavorazioni previste nei cicli di lavoro. Cicli di lavorazione e fogli di analisi. Scelte di convenienza
economiche nell’uso di attrezzature e di macchine utensili in funzione dei cicli di lavorazione.
Conoscenze generali della struttura dei costi di realizzazione di un particolare. Conoscenza delle
tecniche/strumenti di programmazione della produzione. Conoscenza delle tecniche/strumenti di
assicurazione qualità.
Contenuti disciplinari:
Progettazione e studio di semplici attrezzature per le lavorazioni alle macchine utensili. Organi di
appoggio, fissaggio, trasmissione del moto, cuscinetti. Trasformazione del disegno di progettazione in
disegno di fabbricazione. Criteri di impostazione di un ciclo di lavorazione e foglio di analisi. Analisi
critica dei cicli di lavorazione. Sistemi produttivi. Azienda: funzioni aziendali e aree di intervento.
Costi aziendali: tipologia e struttura dei costi. Analisi di costo di un prodotto: ripartizione dei costi
fissi e variabili. Analisi del punto di paraggio di una produzione multi-prodotto. Qualità: I sette
strumenti di ISHIKAWA.
Relazione:
La classe, durante l’anno scolastico ha sempre mantenuto un atteggiamento interessato verso l’attività
didattica. Gli alunni, hanno prestato un’attenzione sufficiente per le lezioni teoriche ponendo maggior
enfasi per applicazioni/esercitazioni pratiche; nella seconda metà dell’anno scolastico hanno nel
contempo migliorato i tempi di risposta alle esercitazione assegnate. Le capacità e le conoscenze di
base si sono rivelate per lo più adeguate. Due alunni, sugli altri, ha mostrato capacità e conoscenze
superiori alla media classe, mentre alcuni di loro hanno raggiunto una preparazione appena
sufficiente. Nel complesso la classe ha raggiunto gli obiettivi minimi prefissati.
Totale ore previste
N. 165
Totale ore effettuate
N. 98
21
DISCIPLINA: EDUCAZIONE
FISICA
DOCENTE: Franco Liguoro
Finalità:
L'acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di
espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile;
l'acquisizione del valore della corporeità che, punto nodale dell'intervento educativo, è fattore
unificante della persona e quindi di aiuto al superamento dei disagi tipici dell'età giovanile che possono
produrre comportamenti devianti.
Obiettivi:
 Essere in grado di collaborare con gli
 Potenziare le capacità condizionali della
altri;
forza, resistenza, velocità, e mobilità
articolare;
 Favorire l’acquisizione del senso civico;
 Potenziare le capacità coordinative;
 Acquisire capacità organizzative;
 Praticare i fondamentali di base della
 Essere in grado di autocontrollo;
pallavolo, pallacanestro, calcio;
 Conoscere le regole di gioco delle
 Praticare i fondamentali del tennis da tavolo.
attività sportive praticate;
Contenuti disciplinari:





Tecnica e didattica dei fondamentali individuali e di squadra della pallavolo;
Tecnica e didattica dei fondamentali individuali e di squadra della pallacanestro;
Tecnica e didattica dei fondamentali individuali e di squadra del calcio;
Tecnica e didattica dei fondamentali individuali del tennis da tavolo;
Regole del gioco delle attività sportive praticate.
Relazione :
Gli allievi hanno preso parte alle lezioni con assiduità, interesse ed impegno. Nel complesso la classe
ha risposto in maniera adeguata alle sollecitazioni di carattere educativo. Globalmente il
comportamento è stato nei limiti della correttezza e la vivacità è stata sempre contenuta nei limiti
dell’educazione. La partecipazione sempre costante ed interessata ha permesso lo svolgimento
tranquillo di tutto il programma ipotizzato ed ha consentito il raggiungimento di un livello di
apprendimento più che buono delle discipline sportive praticate. Gli allievi in un giudizio globale
hanno raggiunto un ottimo livello di preparazione. Nel gruppo classe si sono evidenziati elementi
particolarmente predisposti alla pratica di alcune discipline sportive.
Totale ore previste
N. : 66
Totale ore effettuate
N. : 45
22
ALLEGATO 2 Griglia di valutazione prima prova
INDICATORI DELLE
COMPETENZE
COMPETENZA TESTUALE
(Rispetto delle consegne;
Coerenza e coesione nello
svolgimento del discorso;
Ordine nell’impaginazione e
partizioni del testo in capoversi
ed eventuali paragrafi)
DESCRITTORI
LIVELLI
Non aderisce all’enunciato della traccia (non rispetta
le consegne e le indicazioni)
Inferiore alla
sufficienza (fino a
9/15 o fino a 5/10)
Il testo è disordinato e poco equilibrato
Sufficiente (10/15 o
6/10)
Aderisce all’enunciato della traccia (rispetto delle
consegne e delle indicazioni)
Superiore alla
sufficienza (11 /15
o 7 /10)
Il testo aderisce ed è efficace rispetto allo scopo
comunicativo
Buono (12/15 o
8/10)
L’articolazione è chiara, le parti sono equilibrate e
l’ordine logico e consequenziale è buono
Ottimo (da 13/15 a
15/15) o (da 8/10 a
10/10)
Inferiore alla
sufficienza (fino a
9/15 o fino a 5/10)
L’ortografia è ripetutamente violata
COMPETENZA
GRAMMATICALE
(Uso delle strutture grammaticali
e del sistema ortografico e
interpuntivo)
COMPETENZA LESSICALE SEMANTICA
(Consistenza del repertorio
lessicale; appropriatezza del
registro linguistico; uso adeguato
dei linguaggi settoriali)
COMPETENZA IDEATIVA
(Capacità di uso, ampliamento e
personalizzazione delle
conoscenze)
I connettivi sintattici e i segni di interpunzione sono
usati impropriamente
Le strutture morfosintattiche e i segni di
interpunzione
sono
usati
quasi
sempre
correttamente, anche se alcune frasi ne mostrano
possesso insicuro
Le strutture morfosintattiche e i segni di
interpunzione sono usati correttamente
Sufficiente (10/15 o
6/10)
Le strutture morfosintattiche e l’uso dei segni di
interpunzione mostrano padronanza della lingua
Ottimo (da 13/15 a
15/15) o (da 8/10 a
10/10)
Inferiore alla
sufficienza (fino a
9/15 o fino a 5/10)
Sufficiente (da
10/15 a 11/15 o
6/10 – 7/10)
Buono/ottimo (da
12 a 15/15 o da 8 a
10/10)
Inferiore alla
sufficienza (fino a
9/15 o fino a 5/10)
Il lessico è povero e il registro linguistico è
inadeguato
Il lessico è appropriato e il registro linguistico è
adeguato
Il lessico è ricco e il registro linguistico è adeguato
alla tecnica richiesta dalla traccia
Il testo (tip. A), i documenti (tip.B) o la traccia
(tip.C/D) non sono correttamente compresi.
L’analisi e l’interpretazione del testo (tip.A), dei
documenti (tip.B) o della traccia (tip.C/D) sono
condotte con coerenza, sulla base di sufficienti
conoscenze
Le conoscenze possedute sono utilizzate per un
approccio originale alle tematiche oggetto della
prova, opportunamente approfondite.
PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI oppure PUNTEGGIO IN DECIMI
(media dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori)
23
Superiore alla
sufficienza (11 /15
o 7 /10)
Buono (12/15 o
8/10)
Sufficiente (da
10/15 a 11/15 o
6/10 – 7/10)
Buono/ottimo (da
12 a 15/15 o da 8 a
10/10)
15/15
10/10
Allegato 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA Esame di Stato
INDICATORI DELLE
COMPETENZE
COMPETENZA DELLE
PROCEDURE RISOLUTIVE
(Conoscenza ed applicazione delle
procedure risolutive e abilità nel
calcolo)
DESCRITTORI
LIVELLI
Conosce ed applica in maniera stentata le procedure
risolutive, non sempre esegue i calcoli correttamente e
non completa la consegna
Conosce ed applica in maniera semplice le procedure
risolutive, esegue correttamente i calcoli e completa sia
pure parzialmente la consegna
Inferiore alla
sufficienza (fino a
9/15 o fino a 5/10)
Conosce ed applica i calcoli
Conosce ed applica in maniera risolutiva le formule e i
calcoli
Conosce ed applica le procedure risolutive e i calcoli in
maniera autonoma e consapevole
Conosce ed usa in maniera stentata il linguaggio tecnicoscientifico-professionale
COMPETENZA LESSICALE
(Conoscenza ed uso del lessico
tecnico-scientifico-professionale)
Conosce ed usa in maniera semplice il linguaggio
tecnico-scientifico-professionale
Conosce ed usa il linguaggio tecnico-scientifico
Conosce ed applica il linguaggio tecnico- scientifico in
situazione
Conosce ed applica il linguaggio tecnico-scientifico in
situazione adeguatamente e con consapevolezza
COMPETENZA LOGICOFORMALE
(Uso delle unità di misura e abilità
nel reperimento e nell’ordinamento
dei dati)
Conosce ed usa in maniera incerta le specifiche unità di
misura e ha difficoltà nel reperire e nell’ordinare tutti i
dati
Conosce ed usa in maniera semplice le specifiche unità
di misura e riesce a reperire e a ordinare i dati essenziali
Conosce ed usa in maniera adeguata alla situazione le
specifiche unità di misura e riesce a reperire e a ordinare
i dati essenziali
Conosce ed usa in maniera adeguata le specifiche unità
di misura
Conosce ed usa in maniera adeguata le specifiche unità
di misura e riesce a reperire e a ordinare i dati in maniera
completa
Comprende e conosce in maniera carente i contenuti
richiesti
COMPETENZA TEMATICA
(conoscenza e comprensione dei
contenuti richiesti; rispetto delle
consegne)
Comprende e conosce in maniera essenziale i contenuti
richiesti
Comprende e conosce correttamente i contenuti richiesti
Comprende e conosce in maniera dettagliata i contenuti
richiesti
Comprende, conosce e rielabora adeguatamente e
dettagliatamente i contenuti richiesti
PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI oppure PUNTEGGIO IN DECIMI
(media dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori)
24
Sufficiente (10/15 o
6/10)
Superiore alla
sufficienza (11 /15
o 7 /10)
Buono (12/15 o
8/10)
Ottimo (da 13/15 a
15/15) o (da (8/10 a
10/10)
Inferiore alla
sufficienza (fino a
9/15 o fino a 5/10)
Sufficiente (10/15 o
6/10)
Superiore alla
sufficienza (11 /15
o 7 /10)
Buono (12/15 o
8/10)
Ottimo (da 13/15 a
15/15) o (da (8/10 a
10/10)
Inferiore alla
sufficienza (fino a
9/15 o fino a 5/10)
Sufficiente (10/15 o
6/10)
Superiore alla
sufficienza (11 /15
o 7 /10)
Buono (12/15 o
8/10)
Ottimo (da 13/15 a
15/15) o (da (8/10 a
10/10)
Inferiore alla
sufficienza (8 fino a
9/15 o 5/10
Sufficiente (10/15 o
6/10)
Superiore alla
sufficienza 11 /15 o
7 /10)
Buono (12/15 o
8/10)
Ottimo (da 13/15 a
15/15) o (da (8/10 a
10/10)
5 /15
10/10
ALLEGATO 4 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
MATERIA
QUESITI: PUNTEGGIO
I
II
____________________
III
IV
V
VI
I
II
___________________
III
IV
V
VI
I
II
__________________
III
IV
V
VI
I
II
__________________
III
IV
V
VI
I
II
__________________
III
IV
V
VI
SOMMA DEI TOTALI
25
TOTALE
Attribuzione punteggio:
Per i quesiti a scelta multipla 1 punto per ogni risposta esatta, 0 punti per ogni risposta errata o non
data. Non si attribuisce punteggio alle risposte con cancellature, doppia indicazione o
correzioni.
Per i quesiti a risposta singola:
 3 punti per la risposta corretta e completa
 2 punti per la risposta corretta ma non completa
 1 punto per la risposta parzialmente corretta (contenente errori)
 0 punti per la risposta totalmente errata o non data.
Il punteggio totale viene riportato in quindicesimi con proporzione matematica, approssimando per
eccesso (cfr. tabella di conversione).
La risposta singola deve essere contenuta in cinque righe.
26
ALLEGATO 5 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO FINALIZZATO ALL’ACCERTAMENTO DELLE ABILITÀ COMUNICATIVE E
DELLE COMPETENZE ACQUISITE
INDICATORI DELLE
DESCRITTORI
LIVELLI
COMPETENZE
Inferiore alla sufficienza
esposizione confusa
(fino a 19/30)
Sufficiente
(da 20 a
COMPETENZA
esposizione carente di elementi descrittivi fondamentali
21/30)
COMUNICATIVA
Discreto (da 22 a 24)
(saper comunicare oralmente in accettabile sul piano lessicale e sintattico e capace di comunicare i
modo chiaro, saper descrivere e
spiegare)
contenuti anche se in modo superficiale
descrizione e elaborazione adeguate alle richieste
Buono (da 25 a 27/30)
esposizione chiara, circostanziata, ricca di particolari elaborazione
esauriente
Ottimo (da 28 a 30/30)
Inferiore alla sufficienza
(fino a 19/30)
Sufficiente
(da 20 a
il lessico è accettabile ed il registro linguistico non sempre
21/30)
adeguato alle richieste
Discreto (da 22 a 24)
il lessico non sempre è specifico, il registro linguistico è adeguato
il lessico è povero e il registro linguistico è inadeguato
COMPETENZA LESSICALE
(saper utilizzare appropriatamente
il lessico specifico e la
alle richieste
microlingua delle singole
discipline)
il lessico è appropriato e il registro linguistico è adeguato
il lessico è ricco ed i diversi registri linguistici sono ben articolati
gli argomenti trattati non sono ordinati secondo una sequenza
logica
gli argomenti ed i dati sono ordinati in maniera elementare
COMPETENZA LOGICA
(saper ordinare le conoscenze
creando una sequenza logica)
COMPETENZE DISCIPLINARI
PRIMO LIVELLO (BASE):
gli argomenti trattati sono ordinati in maniera chiara e coerente
gli argomenti trattati sono ordinati in maniera logica e l’analisi è
impostata in maniera autonoma
gli argomenti trattati sono ordinati e collegati con opportune
inferenze
interpretazione e riconoscimento di argomenti che richiedono non
più di un inferenza diretta;
risposta corretta a domande che riguardano contesti semplici.
uso efficace di modelli applicabili a situazioni concrete complesse;
SECONDO LIVELLO (MEDIO):
TERZO LIVELLO (AVANZATO):
esecuzione di procedure chiaramente definite, comprese quelle che
richiedono organizzazione di sequenze.
concettualizzazione, generalizzazione e utilizzazione di
informazioni basate sulla propria analisi con sviluppo di modelli
concettuali complessi e loro utilizzazione.
non riconosce gli errori e non aggiunge alcuna considerazione
riconosce in maniera limitata gli errori e li corregge
DISCUSSIONE ELABORATI
riconosce gli errori e li corregge
Buono (da 25 a 27/30)
Ottimo (da 28 a 30/30)
Inferiore alla sufficienza
(fino a 19/30)
Sufficiente (da 20 a
21/30)
Discreto (da 22 a 24)
Buono (da 25 a 27/30)
Ottimo (da 28 a 30/30)
Inferiore alla sufficienza
(fino a 19/30)
Sufficiente (da 20 a
21/30)
Discreto (da 22 a 24)
Buono (da 25 a 27/30)
Ottimo (da 28 a 30/30)
Inferiore alla sufficienza
(fino a 19/30)
Sufficiente (da 20 a
21/30)
Discreto (da 22 a 24)
riconosce con sicurezza gli errori e li corregge
Buono (da 25 a 27/30)
riconosce gli errori, li corregge e aggiunge considerazioni
esaurienti
Ottimo (da 28 a 30/30)
MEDIA DELLE VALUTAZIONI PER I QUATTRO INDICATORI DI COMPETENZA__________/30
EVENTUALE INTEGRAZIONE PER LA DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI_____________
PUNTEGGIO TOTALE DEL COLLOQUIO DOPO EVENTUALE INTEGRAZIONE ______________/trentesimi
27
ALLEGATO 6 TABELLE DI CONVERSIONE TERZA PROVA
Punteggi in
cinquantesimi
Conversione in
quindicesimi
Voto attribuito
arrotondato in
quindicesimi
Punteggi in
cinquantesimi
Conversione in
quindicesimi
Voto attribuito
arrotondato in
quindicesimi
Tabella di conversione dei punteggi da cinquantesimi a quindicesimi e di attribuzione del voto per
la seconda simulazione della terza prova
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
0,3
0,6
0,9
1,2
1,5
1,8
2,1
2,4
2,7
3
3,3
3,6
3,9
4,2
4,5
4,8
5,1
5,4
5,7
6
6,3
6,6
6,9
7,2
7,5
1
1
1
2
2
2
3
3
3
3
4
4
4
5
5
5
6
6
6
6
7
7
7
8
8
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
7,8
8,1
8,4
8,7
9
9,3
9,6
9,9
10,2
10,5
10,8
11,1
11,4
11,7
12
12,3
12,6
12,9
13,2
13,5
13,8
14,1
14,4
14,7
15
8
9
9
9
9
10
10
10
11
11
11
12
12
12
12
13
13
13
14
14
14
15
15
15
15
28
ALLEGATO 7 SIMULAZIONI PROPOSTE III PROVA
29
Istituto Tecnico Settore Tecnologico
Marie Curie
Meccanica, Meccatronica ed Energia – Biotecnologie Ambientali - Tecnologie Alimentari
Anno Scolastico
2013-2014
Terza prova scritta
pluridisciplinare
indirizzo
MECCANICA
DISCIPLINE:
ECON. IND. E ELEMENTI DI DIRITTO
STORIA
SISTEMI E AUTOMAZIONE
MATEMATICA
TECNOLOGIA meccanica ed esercitazioni
Coord di Classe: Vincenzo IODICE
Allievo:
Data:
30
classe V
sez D
ESAME di STATO conclusivo del Corso di studi
Terza prova scritta pluridisciplinare
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
classe V sez _D_
Commissione:
Data:
Finalità, Obiettivi, Modalità di svolgimento Tipologia di prova e Criteri di Valutazione
Finalità
La prova intende accertare le competenze, le conoscenze e le capacità acquisite dal candidato nell’ultimo anno di
corso di studi.
Obiettivi
Verificare:
 la capacità di comprensione delle discipline di studio
 l’uso di una terminologia corretta e l’applicazione delle tecniche operative
 le competenze generali acquisite.
Discipline
Economia ind. e elementi di diritto
Storia
Sistemi e automazione
Matematica
Tecnologia meccanica ed esercitazioni
Modalità:
 tempo disponibile per lo svolgimento della prova 90 minuti
 supporti didattici consentiti: dizionario di italiano, di inglese, e calcolatrice non programmabile.
Tipo di prova
descrittori
Semi strutturata
Risposta multipla
1
(n.15 domande)
Risposta aperta
(n.10 domanda)
Non risposta/risposta sbagliata
Risposta esatta
2
punteggio
0
1.2
Totalmente errata o non data
Parzialmente corretta (contenete errori)
0
Corretta, ma incompleta
2
Risposta corretta e completa
3
1
Punteggio totale
min
max
0
18
0
30
0
48
Punteggio riportato dal candidato
risposta multipla
disciplina
risposta aperta
totale
Economia ind. e elementi di diritto
Storia
Sistemi e automazione
Matematica
Tecnologia meccanica ed esercitazioni
Punteggio totale
Il punteggio totale viene riportato in quindicesimi con proporzione matematica, approssimando per eccesso (vedi
tabella di conversione)
Commissione
1
2
Non si attribuisce punteggio alle risposte con cancellature, doppia indicazione o correzioni.
La risposta singola deve essere contenuta in cinque righe.
31
Punteggi in
quaranttotesimi
Conversione in
quindicesimi
Punteggi in
quaranttotesimi
Conversione in
quindicesimi
Tabella di conversione dei punteggi da cinquantesimi a quindicesimi e di attribuzione del voto per la terza
prova
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
0,31
0,63
0,94
1,25
1,56
1,88
2,19
2,50
2,81
3,13
3,44
3,75
4,06
4,38
4,69
5,00
5,31
5,63
5,94
6,25
6,56
6,88
7,19
7,50
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
7,81
8,13
8,44
8,75
9,06
9,38
9,69
10,00
10,31
10,63
10,94
11,25
11,56
11,88
12,19
12,50
12,81
13,13
13,44
13,75
14,06
14,38
14,69
15,00
32
classe V sez _D_
mod A
Simulazione Terza prova
(3 quesiti risposta multipla, 2 quesiti a risposta aperta)
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
classe V sez _D_
Test
Argomento: Il contratto – L’impresa
Docente: Elvira ALESSI
Alunno____________________________________
Quesito 1 – La mancanza della “forma”:
A
B
C
D
comporta sempre la nullità del contratto
comporta sempre l’impossibilità di provarne il contenuto
comporta la nullità del contratto solo quando è prescritta dalla legge
non è determinante, visto il principio della libertà della forma
Quesito 2 – La “condizione”:
A
B
C
D
è un avvenimento futuro e certo
deve essere sempre prevista in ogni tipo di contratto
un avvenimento futuro ed incerto
è un elemento essenziale del contratto
Quesito 3 – E’ un piccolo imprenditore:
A
B
C
D
29
l’allevatore di animali
il coltivatore diretto del fondo
colui che si dedica alla selvicoltura
colui che coltiva la terra per trarne prodotti a uso personale
Quesito 4 – Quali sono i casi in cui si può verificare la risoluzione del contratto:
Quesito 5 – Lo Statuto dell’imprenditore commerciale è un complesso di obblighi che riguarda gli imprenditori
commerciali non piccoli. Quali sono tali obblighi?
33
mod A
(3 quesiti risposta multipla, 2 quesiti a risposta aperta)
classe V sez _D
Argomento: Storia
Docente: Giovanni RIVERA
Alunno_______________________________________
Quesito 1 – La cultura di massa è strettamente legata:
A
all’allargamento del mercato
B
allo sviluppo del capitalismo e del consumismo
C
ai nuovi mezzi di comunicazione di massa
D
al diffondersi degli ideali socialisti
Quesito 2 – Tra le principali cause dell’imperialismo sono da annoverare:
A
B
affermarsi del Taylorismo e del Fordismo
la conquista di mercati esteri e la possibilità di acquistare materie prime
C
la diffusione della concezione degli Europei al “centro del mondo”
D
la crisi di sovrapproduzione e la creazione di condizioni di privilegio
Quesito 3 - l’Italia, divisa tra pro e contro l’intervento, nel 1915:
A partecipò alla guerra a fianco dell’Austria-Ungheria , secondo quanto
dalla Triplice Alleanza
B
scese in guerra a fianco delle potenze dell’Intesa
C
rimase neutrale
D
conservò una posizione poco chiara tra i due schieramenti
sancito
Quesito 4 - Il 1917 fu un anno denso di avvenimenti significativi. Si individuino quali furono i più
importanti per l’esito finale del conflitto, spiegandone i motivi in un massimo di 5 righe.
Quesito 5 - Alla luce del nuovo quadro geo-politico scaturito dai trattati di pace,si analizzino le
condizioni politiche, economiche e sociali dell’ Europa nel primo dopoguerra (max.5 righe).
34
29
mod A
Simulazione terza prova
(3 quesiti risposta multipla, 2 quesiti a risposta aperta)
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
Classe V D
Test
Argomento: SISTEMI
Docente: Arnaldo Angelucci
Alunno_______________________________________
Quesito 1 - Assegnato il ciclo sequenziale A+B+B-A-C+C- da realizzare con attuatori a doppio
effetto, analizzando i segnali dei finecorsa , verificare quale delle seguenti affermazioni è
vera:
A
a1, b1 c0sono segnali bloccanti e a0 c1 b0 non lo sono
B
b1 è istantaneo e b0a0 c0, a1 sono bloccanti
C
b1 e c1 sono bloccanti c0, a1 b0 sono istantanei
D
c1 e a0 sono bloccanti, a1, b1 non sono bloccanti
Quesito 2 - La funzione logica memoria a disattivazione prevalente si realizza elettricamente:
A
collegando il relè X in parallelo al pulsante SetX e mettendo il risultato in serie con il
pulsante ResetX
B
collegando il contatto x NA del relè X in parallelo al pulsante SetX e mettendo il risultato in
serie con il pulsante ResetX ed il relè X
C
collegando il contatto x NA del relè X in serie al pulsante SetX e mettendo il risultato in
parallelo con ResetX ed il relè X
D
collegando in serie tra loro il contatto x NC del relè X, il pulsante SetX , il pulsante ResetX,
ed il relè X
Quesito 3- un elettrodistributore di potenza bistabile è:
A
un’elettrovalvola a due segnali elettrici di pilotaggio
B
un’elettrovalvola a un segnali elettrici di pilotaggio
C
un’elettrovalvola a molla
D
un’elettrovalvola a un segnali elettrici di pilotaggio e ritorno a molla
Quesito 4 - progetta e disegna lo schema circuitale pneumatico che realizza il ciclo semiautomatico
A+B-A-B+ sapendo che nel gruppo di potenza del circuito A e B sono attuatori a doppio effetto e i
distributori che li alimentano sono bistabili ad azionamento pneumatico.
Quesito 5 - progettare e disegnare il circuito elettropneumatico che realizza la sequenza automatica
A-B+A+B- , sapendo che nella parte di potenza del circuito A e B sono attuatori a doppio effetto e gli
elettrodistributori che li alimentano sono bistabili
35
29
mod A
Prova verifica 01
(testo, immagine, 4 quesiti risposta multipla, 2 quesiti a risposta aperta)
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
classe V sez D
Test
Argomento: i limiti e campo esistenza funzioni
Docente: Chiara PALOMBA
Alunno:
Quesito 1
Limite (2x3+ 4x2)
x→-2
A
0
B
-1
C
1
D
Nessuna delle precedenti
Quesito 2
29
Lim (x2 -4x + 30)
(x2-2x)
x→4
A
0
B
Non ammette limite
C
-4/15
4/15
D
Quesito 3
Limite (52x8 + 26x4 – 18x3 + 28x2 + 56x – 32)
x→0
A
32
B
0
C
-32
D
Non ammette limite
36
Quesito 4
Verificare il seguente limite : Limite (56x – 32)= -32
x→0
Quesito 5
Trovare il C.E. della funzione a disegnarla dopo averla studiata:
37
f(x)= x2 - 4
X-3
mod A
Terza prova scritta
(3 quesiti risposta multipla, 2 quesiti a risposta aperta)
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
classe V sez D
Test
Argomenti: Trattamenti Termici, Durezze, fatica, resilienza, trazione
Docente: Vincenzo Iodice
Quesito 1
La prova di durezza effettuata con il metodo Brinell si considera valida quando:
A sempre, basta che sia visibile l’impronta
B il diametro dell’impronta è compreso tra 0,24 D e 0,50 D (D=diametro sfera)
C l’angolo di penetrazione  è compreso tra 152° e 120°
D si verificano le condizioni di cui ai punti b e c;
Quesito 2
La resilienza è una prova:
A
B
C
D
Statica
Dinamica
Periodica
Statica e Periodica
29
Quesito 3
Su quali acciai è possibile rilevare lo snervamento se sottoposti a prova di trazione
A
B
C
D
bonificati
dolci
tutti
nessuno
Quesito 4
Descrivi sinteticamente il trattamento termico di tempra diretta o di durezza
38
Quesito 5
Cosa rappresenta e come si costruisce il diagramma di Wohler
39
Istituto Tecnico Settore Tecnologico
Marie Curie
Meccanica, Meccatronica ed Energia – Biotecnologie Ambientali - Tecnologie Alimentari
Anno Scolastico
2013-2014
Terza prova scritta
pluridisciplinare
indirizzo
MECCANICA
DISCIPLINE:
ECON. IND. E ELEMENTI DI DIRITTO
DISEGNO PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
SISTEMI E AUTOMAZIONE
MATEMATICA
TECNOLOGIA MECCAN ICA
Coord di Classe: Vincenzo IODICE
Allievo:
Data:
40
classe V
sez D
ESAME di STATO conclusivo del Corso di studi
Terza prova scritta pluridisciplinare
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
classe V sez _D_
Commissione:
Data:
Finalità, Obiettivi, Modalità di svolgimento Tipologia di prova e Criteri di Valutazione
Finalità
La prova intende accertare le competenze, le conoscenze e le capacità acquisite dal candidato nell’ultimo anno di
corso di studi.
Obiettivi
Verificare:
 la capacità di comprensione delle discipline di studio
 l’uso di una terminologia corretta e l’applicazione delle tecniche operative
 le competenze generali acquisite.
Discipline
Economia ind. e elementi di diritto
Disegno Progettazione e Organizzazione Industriale
Sistemi e automazione
Matematica
Tecnologia meccanica ed esercitazioni
Modalità:
 tempo disponibile per lo svolgimento della prova 90 minuti
 supporti didattici consentiti: dizionario di italiano, di inglese, e calcolatrice non programmabile.
Tipo di prova
descrittori
Semi strutturata
Risposta multipla
3
(n.20 domande)
Risposta aperta
(n.10 domanda)
4
punteggio
Non risposta/risposta sbagliata
0
Risposta esatta
1
Totalmente errata o non data
Parzialmente corretta (contenete errori)
0
Corretta, ma incompleta
2
Risposta corretta e completa
3
Punteggio totale
1
min
max
0
20
0
30
0
50
Punteggio riportato dal candidato
disciplina
rispota multipla
risposta aperta
totale
Economia ind. e elementi di diritto
D.P.O.
Sistemi e automazione
Matematica
Tecnologia meccanica ed esercitazioni
Punteggio totale
Il punteggio totale viene riportato in quindicesimi con proporzione matematica, approssimando per eccesso (vedi
tabella di conversione)
3
4
Non si attribuisce punteggio alle risposte con cancellature, doppia indicazione o correzioni.
La risposta singola deve essere contenuta in cinque righe.
Commissione____________________
41
ESAME di STATO conclusivo del Corso di studi
Terza prova scritta pluridisciplinare
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
classe V sez _D_
Commissione:
Data:
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
0,3
0,6
0,9
1,2
1,5
1,8
2,1
2,4
2,7
3,0
3,3
3,6
3,9
4,2
4,5
4,8
5,1
5,4
5,7
6,0
6,3
6,6
6,9
7,2
7,5
1
1
1
2
2
2
3
3
3
3
4
4
4
5
5
5
6
6
6
6
7
7
7
8
8
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
42
conversione in
quindicesimi
voto attribuito
arrotondato in
quindicesimi
punteggio in
cinquantesimi
conversione in
quindicesimi
voto attribuito
arrotondato in
quindicesimi
punteggio in
cinquantesimi
Tabella di conversione dei punteggi da cinquantesimi a quindicesimi e di attribuzione del voto per la terza
prova
7,8
8,1
8,4
8,7
9,0
9,3
9,6
9,9
10,2
10,5
10,8
11,1
11,4
11,7
12,0
12,3
12,6
12,9
13,2
13,5
13,8
14,1
14,4
14,7
15,0
8
9
9
9
9
10
10
10
11
11
11
12
12
12
12
13
13
13
14
14
14
15
15
15
15
mod A
(testo, immagine, 4 quesiti risposta multipla, 2 quesiti a risposta aperta)
Classe 5 sez D
Argomento: Economia ind. e elementi di diritto
Data: 30/04/2014
Alunno________________________________________
Docente: Elvira Alessi
Quesito 1
Quale tra le seguenti tipologie di contratto non esiste:
A
B
C
D
contratto a prestazioni corrispettive
contratto unilaterale
contratto a effetti consensuali
contratto a esecuzione istantanea
Quesito 2
Il “termine finale”:
A
B
C
D
è un elemento essenziale del contratto
è un evento futuro e certo dal quale dipende la cessazione degli effetti del contratto
deve essere sempre previsto nei contratti di durata
è un evento futuro e incerto dal quale dipende la cessazione degli effetti del contratto
Quesito 3
Il licenziamento di un lavoratore è dichiarato “inefficace”:
A
B
C
D
se viene effettuato per ragioni politiche o religiose
se il datore di lavoro non rispetta la procedura di licenziamento prevista dalla legge
se manca la giusta causa
se manca il giustificato motivo
Quesito 4
Le caratteristiche che permettono di definire un’attività come imprenditoriale, sono:
A
B
C
D
la natura giuridica, la produzione, la continuità
la natura giuridica, la continuità, la professionalità
l’economicità, la produzione, la professionalità
l’economicità, l’organizzazione, la professionalità
Quesito 5
Come si possono distinguere le imprese pubbliche?
43
29
Quesito 6
Nell’ambito della concorrenza, quali atti il Codice Civile vieta per tutelare gli imprenditori?
44
mod C
Prova verifica 00
(cloze test, 4 quesiti risp multipla, 2 quesiti risp aperta)
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
classe V sez D
Test
Argomento: D.P.O.
Data: 30/04/2014
Docente: Pierludovico Mizzoni
Alunno:
Quesito 1
Per un diametro di tornitura Ø=50mm una velocità
di taglio Vc=120 m/1’ corrisponde a
A
B
C
D
764 g/1’
280 g/1’
680 g/1’
470 g/1’
Quesito 2
Dato l’accoppiamento ISO 45H7/r6 indicare se si
tratta di :
A
B
C
D
Accoppiamento stabile, eseguito in foro base;
Accoppiamento incerto, eseguito in foro base;
Accoppiamento mobile, eseguito in albero base;
Accoppiamento stabile, eseguito in albero base;
Quesito 3
Nella sezionatura di un disegno meccanico, si
inverte l’angolazione del “ tratteggio” nel caso di
A
B
C
D
Due materiali diversi
Due elementi distinti a contatto tra loro
In corrispondenza del cambio del piano di sezionatura
Mai
Quesito 4
Questa scritta (X) 14-120 indica:
Saldatura testa a testa con preparazione a x simmetrica
A
spessore 14mm e L 120mm
B
C
D
Saldatura testa a testa con preparazione a x asimmetrica
spessore 14mm e L 120mm
Saldatura a V L 120mm
Saldatura concava con cordone 14mm L120mm
45
29
Quesito 5
Determinare gli elementi dell’accoppiamento 50H8/s7
e definire se è libero o bloccato
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
Quesito 6
Descrivete brevemente alcuni organi di collegamento
e loro modalità di trasmissione del moto
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
_____________________________________________________
46
mod A
Terza prova esame stato
(4 quesiti risposta multipla, 2 quesiti a risposta aperta)
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
classe 5 sez D
Test/Correttore
Argomento: Sistemi e automazione Ind.le
Data: 30/04/2014
Docente: Arnaldo ANGELUCCI
Alunno:
Quesito 1
Nel progettare e disegnare il circuito di comando pneumatico, in assenza di segnali bloccanti, se il
finecorsa b0 comanda la corsa A- si deve disegnarlo secondo la tecnica diretta:
A
B
C
D
con l’uscita collegata sul lato negativo del distributore dell’attuatore A
con l’uscita collegata sul lato positivo del distributore dell’attuatore A
con l’uscita collegata sul lato positivo del distributore dell’attuatore B
con l’uscita collegata sul lato negativo del distributore dell’attuatore B
Quesito 2
Assegnato il ciclo sequenziale B+B-C-A+C+A- da realizzare con attuatori a doppio effetto,
analizzando i segnali dei finecorsa , verificare quale delle seguenti affermazioni è vera:
A
B
C
D
a1, b1 c0 sono segnali bloccanti e a0 c1 b0 non lo sono
a0 è bloccante e c1 c0, a1 sono non bloccanti
b1 e c1 sono bloccanti c0, a1 b0 sono istantanei
c1 e a0 sono bloccanti, a1, b1 non sono bloccanti
Quesito 3
Nel linguaggio di programmaziona ACL dello scorbot, l’esecuzione dell’istruzione DELAY (500)
comporta:
A
B
C
D
L’arresto dell’esecuzione del programma per 500 secondi
L’arresto dell’esecuzione del programma per 500 centesimi di secondo
L’arresto dell’esecuzione del programma per 500 millesimi di secondo
L’arresto dell’esecuzione del programma fino a quando non sia stata completata l’operazione
prevista alla riga 500
Quesito 4
Un elettrodistributore di potenza monostabile è:
A
B
C
D
un’elettrovalvola a due segnali elettrici di pilotaggio
un’elettrovalvola a un segnale elettrico e uno pneumatico di pilotaggio
un’elettrovalvola a molle senza segnali di pilotaggio
un’elettrovalvola a un segnale elettrico di pilotaggio e ritorno a molla
47
29
Quesito 5
Realizzare il programma con linguaggio a contatti (diagramma ladder) e la corrispondente tabella
dei simboli relativi alla sequenza A-/B+/A+/BQuesito 6
Ricavare le equazioni logiche della sequenza A+/B+/C-/C+/B-/A- con il metodo della mappa di
Karnaugh.
48
mod A
Prova verifica 02
(4 quesiti risposta multipla, 2 quesiti a risposta aperta)
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
classe V sez D
Test
Argomento: limiti e Studio di funzioni
Data:
30/04/2014
Docente: Chiara PALOMBA
Alunno:
SIMULAZIONE III PROVA - MATEMATICA
Quesito 1
Limite (52x8 + 26x4 – 18x3 + 28x2 + 56x – 32)
x→0
A
32
B
0
C
-32
D
Non ammette limite
Quesito 2
29
Il C.E della funzione f(x)= 2 + x2
X–2
Per ogni x Є R
vero
falso
Per ogni x Є R – (-2)
vero
falso
Per ogni x Є R+
vero
falso
Per ogni x R – (2)
vero
falso
Quesito 3
Il C.E della funzione f(x)= (3x – 5)1/2è:
A
Per ogni x Є R
vero
falso
B
Per ogni x Є R -(5/3)
vero
falso
C
Per ogni x Є R+
vero
falso
D
Per ogni x R – (5/3, ∞)
vero
falso
49
Quesito 4
La funzione f(x)= ex+1passa per il punto:
A
(0.1)
vero
falso
B
(0,2)
vero
falso
C
(-1, 1)
vero
falso
D
(1,0)
vero
falso
Quesito 5
Calcolare il limite per x che tende a -1 della funzione f(x) = x + 1
X2 – 2x - 3
Quesito 6
Calcolare la derivata della funzione f(x)=
2x – 3 e determinare eventuali punti di minimo
3X - 2
o di massimo
50
mod A
Prova verifica 00
(testo, immagine, 4 quesiti risposta multipla, 2 quesiti a risposta aperta)
ITI Marie Curie Napoli a.s. 2013-2014
classe V sez D
Test/Correttore
Argomento:
liquidi penetranti usura, corrosione , fatica e resilienza
Data:30/04/2014
Docente:Prof. Vincenzo IODICE
Alunno:
Quesito 1
Quali dei seguenti controlli non distruttivi permette di individuare un difetto sub-superficiale:
A
B
C
D
Liquidi penetranti
Raggi X
Metodo magnetico
ultrasuoni
Quesito 2
In una prova di resilienza con provino con intaglio a U , profondità 2 mm, se l’energia assorbita è
90 J , quant’è la resilienza:
A
B
C
D
90 J/Cmq
45 J/Cmq
180 J/Cmq
112,5 J/Cmq
29
Quesito 3
Quali delle seguenti variazioni dell’usura in funzione del tempo è la più gravosa:
A
B
C
D
Costante
Autoesaltata
Periodica
Smorzata
Quesito 4
Un ciclo di tensione per cui la tensione max è 120 N/mmq e quella media vale 0 è:
A
B
C
D
Alterno simmetrico
Alterno asimmetrico
Dallo zero
Pulsante
51
Quesito 5
Definisci la corrosione( max5 righe)
Quesito 6
Definisci brevemente l’effetto intaglio (max 5 righe)
52