5a1 elettronica e telecomunicazioni

ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
“ETTORE MAJORANA”
Via Caselle 26 – 40068 San Lazzaro di Savena BO
Anno Scolastico 2013/2014
DOCUMENTO
DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^A1
Specializzazione: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI
Il Coordinatore di Classe
(Prof.ssa Donvito Elena)
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
Indice
•
ELENCO CANDIDATI INTERNI ED ESTERNI
•
ELENCO DOCENTI
•
NOTE INFORMATIVE SULLA CLASSE
•
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
•
CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA'
•
ATTIVITA' EXTRA-CURRICOLARI
•
ATTIVITA' DI RECUPERO
•
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
•
TIPOLOGIA SCELTA PER LA TERZA PROVA
•
ESERCITAZIONI SVOLTE IN PREPARAZIONE ALL'ESAME DI STATO
•
ALLEGATO A: PROGRAMMI SVOLTI FINO AL 15/5/2014
LETTERE ITALIANE
STORIA
LINGUA INGLESE
DIRITTO ED ECONOMIA
MATEMATICA
ELETTRONICA E TECNOLOGIA, DISEGNO, PROGETTAZIONE
SISTEMI AUTOMATICI
TELECOMUNICAZIONI
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE
•
ALLEGATO B
SIMULAZIONI DI TERZA PROVA EFFETTUATE
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
ELENCO CANDIDATI INTERNI
N
°
Cognome e nome dello studente
1
ANSALONI ALESSANDRO
BELLOTTI ANDREA
CASTAGNINI ALESSANDRO
CASTAGNINI LORENZO
CONSOLINI ANDREA
DAVANZO LUCA
FINI LUCA
GNUDI KEVIN
IERARDI MATTIA GIUSEPPE
LA PARA LUCA
LEONARDI ANDREA
MAFFEI JACOPO
MANZAN FRANCESCO
MORINI MARCO
MUNTEANU COSMIN DORU
RUSSO RICCARDO
SABBIONI FEDERICO
TEDESCHI NICCOLO’
TINTI FILIPPO
TORCOLETTI MATTEO
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Lingua straniera
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
INGLESE
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
ELENCO DOCENTI
Disciplina
Lingua e Lettere Italiane
Docente
Del Fabro Eva
Storia
Del Fabro Eva
Lingua Inglese
Viccica Adelia
Matematica
Rulli Marco
Economia Industriale ed Elementi di Diritto
Superina Tilde Anna
Elettronica
Donvito Elena
Pignataro Antonio
Sistemi Elettronici Automatici
Caruso Valter
Pignataro Antonio
Telecomunicazioni
Donvito Elena
Tecnologie Elettroniche, Disegno e Progettazione
Donvito Elena
Pignataro Antonio
Educazione fisica
Della Godenza Manuela
Religione
Sobacchi Paolo
NOTE INFORMATIVE SULLA CLASSE 5a A1
La classe è costituita da 20 alunni, provenienti dall’accorpamento di 2 classi terze avvenuto nell’a.s. 2012/2013.
Durante il triennio di specializzazione gli alunni hanno perciò avuto docenti diversi su tutte le discipline nel
terz’anno, successivamente la classe ha mantenuto continuità didattica tra il quarto e il quint’anno per tutti gli
insegnamenti, tranne che per Elettrotecnica, Elettronica, T. D. P., Lettere italiane e storia
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
Il Consiglio di classe si è posto i seguenti obiettivi per gli studenti, al termine della classe quinta:
a)
aver partecipato al lavoro scolastico con continuità rispettando le regole.
a)
avere arricchito le proprie capacità espositive nei diversi registri linguistici, utilizzando con sicurezza una
terminologia appropriata.
a)
aver acquisito la capacità di comprendere, analizzare e sintetizzare testi diversi e di saper organizzare una
attività di ricerca.
a)
avere acquisito autonomia nel metodo di lavoro in modo da saper approfondire in modo critico alcune
conoscenze, operando confronti tra discipline affini del corso di studi.
a)
saper motivare le scelte, analizzare i contenuti e sintetizzarli.
a)
aver acquisito autonomia e senso di responsabilità nel lavoro individuale , anche per operare responsabilmente
nelle attività progettuali di laboratorio.
Per quanto riguarda gli obiettivi educativi specifici, sono stati formulati, tenuto conto dei sopraindicati obiettivi
educativi generali e di quanto emerso nel corso delle riunioni per materia.
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
CONOSCENZE, COMPETENZE e CAPACITÀ
Alla conclusione dell’attività didattica la classe ha conseguito gli obiettivi secondo i livelli che si evincono dalle
valutazioni attribuite in sede di scrutinio finale:
a) nell'ambito delle singole discipline, secondo quanto risulta dagli allegati A.
b) in ambito pluridisciplinare secondo quanto risulta dall’allegato B, relativo all’Area di Progetto.
ATTIVITÀ EXTRA- CURRICOLARI (previste dal POF e deliberate dal Consiglio di classe, finalizzate al
conseguimento degli obiettivi formativi)
a) Attività ed esperienze comuni alla classe
Si sono svolte le seguenti attività, rivolte all'intera classe:
a) Ciclo di 3 incontri di orientamento post-diploma anche universitario con Università di Trento
b) Iscrizione all’Alma Diploma
c) Ciclo di 2 incontri di 2 ore ciascuno con personale esperto dello Sportello Orientamento Lavoro e università
della Fondazione Aldini Valeriani
d) Visita aziendale presso la ditta IMA di Ozzano in data 23 marzo 2012 accompagnatore prof. Donvito
e) Incontro di orientamento universitario con il prof. Lipparini dell’Università di Bologna – DEI – Ingegneria
elettronica in data 21 marzo 2012
f) Incontro di orientamento post-diploma con ditta Marchesini presso l’Istituto Majorana
g) Incontro di orientamento post-diploma presso la Fondazione Aldini Valeriani per la presentazione dei corsi
ITS e IFTS, in collaborazione con l’Istituto Majorana
h) Lezioni con lettore di lingua inglese
i) Gare matematiche: hanno partecipato tutti gli alunni della classe.
•
Visite di istruzione:
a) Visita di istruzione a Praga dal 25 marzo 2014 al 30 marzo 2014 , con docente accompagnatore la prof.ssa
Superina
b) Attività a partecipazione individuale
1.
Progetto Attività sportive - parte in orario curricolare parte in orario pomeridiano
2.
Partecipazione di alcuni alunni alle attività di orientamento verso le scuole medie nelle 2 giornate di open-day
dell'istituto e nei laboratori pomeridiani rivolti ai ragazzi di terza media degli istituti del territorio.
3.
Corso in preparazione alle certificazioni di Lingua Inglese PET
4.
Corso in preparazione alla certificazione informatica europea ECDL START e esame
ATTIVITÀ DI RECUPERO svolte durante l’anno scolastico
Il Consiglio di classe ha privilegiato le seguenti modalità di recupero:
a) Sportello didattico pomeridiano
b) Recupero in itinere
c) Recupero con studio autonomo
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
Schema degli interventi
DISCIPLINA
TIPOLOGIA RECUPERO
ITALIANO e STORIA
RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO
MATEMATICA
RECUPERO IN ITINERE + SPORTELLO + STUDIO
AUTONOMO
LINGUA INGLESE
RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO
ELETTRONICA
RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO +
SPORTELLO
TELECOMUNICAZIONI
RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO
SISTEMI AUTOMATICI
RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO
TECNOLOGIA DISEGNO PROGETTAZIONE
RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO
DIRITTO ED ECONOMIA
RECUPERO IN ITINERE + STUDIO AUTONOMO
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
Il Consiglio di Classe, nella sua globalità, ritiene che nella valutazione finale si debba tenere conto del
raggiungimento dei livelli minimi di competenze specifiche stabilite nel coordinamento per materie, con riferimento
anche ai livelli di partenza. In particolare, concorrono alla valutazione:
•
Il raggiungimento o meno degli obiettivi trasversali
•
Il raggiungimento dei livelli minimi disciplinari sia per il sapere sia per il saper fare
•
La partecipazione all’attività didattica
•
L'impegno nello studio e la frequenza regolare
•
Il progresso rispetto ai livelli di partenza
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA'
Il Consiglio di classe ritiene che si debba tenere conto sia dei livelli di partenza che dei livelli minimi di competenze
specifiche stabilite nel coordinamento per materia e nelle programmazioni individuali dei docenti di ciascuna disciplina.
Ai fini dell'attribuzione dei voti nello scrutinio finale, verrà utilizza l'intera scala decimale di valutazione, secondo la
seguente griglia di valutazione:
giudizio
Voto
nullo o quasi nullo
1-2
molto scarso
3
Obiettivi minimi non raggiunti in nessun caso
scarso
4
Obiettivi minimi non raggiunti nella maggior parte dei casi
insufficiente
5
Obiettivi minimi solo parzialmente raggiunti
sufficiente
6
Obiettivi minimi raggiunti
discreto
7
Obiettivi raggiunti e ben assimilati
buono
8
Obiettivi raggiunti, ben assimilati e approfonditi
Significato
Dichiarata e/o evidente indisponibilità alla verifica
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
ottimo
9
Obiettivi raggiunti, approfonditi, con rielaborazione dei contenuti
Eccellente
10
Obiettivi raggiunti con rielaborazione originale dei contenuti
CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Per l’attribuzione del credito scolastico si è utilizzata la tabella con le corrispondenze fascia di voto-credito fornita dal
Ministero.
All'interno della banda di oscillazione del punteggio del credito scolastico, individuata in base alla media dei voti dello
scrutinio finale, il C. di classe tiene conto delle seguenti voci:
•
•
•
•
•
Profitto
Regolare frequenza scolastica
Interesse ed impegno personali compresa l’Area di Progetto
Partecipazione alle attività complementari ed integrative e agli stage Scuola – Lavoro (frequenza almeno 75%)
Crediti formativi riconosciuti
STRUMENTI DI VERIFICA
TIPOLOGIA
MATERIE
Interrogazioni
Italiano - Storia - Inglese - Matematica - Elettronica – Sistemi
Telecomunicazioni – Diritto – TDP - Educazione Fisica
Prove semistrutturate
Italiano – Storia - Inglese – Matematica – Elettronica –
Telecomunicazioni – TDP – Sistemi –Educazione Fisica
Relazioni, saggi brevi, articoli di
giornale, temi
Italiano –Storia – Elettronica - TDP
Risoluzione di esercizi e problemi
Elettronica - Sistemi - Telecomunicazioni – Matematica - TDP
Prove di laboratorio
Elettronica - Sistemi - TDP
TIPOLOGIA SCELTA PER LA TERZA PROVA
La tipologia scelta dal Consiglio di Classe per la terza prova dell’Esame di Stato è la seguente: 3 quesiti tipologia “B”
per le 4 materie scelte tra le materie oggetto della Commissione d’Esame non coinvolte già nelle altre prove
scritte, con un tempo di svolgimento complessivo di 3,5 ore.
Per la disciplina Lingua Straniera è stato consentito l’utilizzo del Vocabolario Bilingue durante la simulazione
della terza prova.
Per la disciplina Sistemi Automatici è stato consentito l’utilizzo del manuale del componente microcontrollore
8051 (comprensivo del set delle istruzioni) durante la simulazione della terza prova.
ESERCITAZIONI SVOLTE IN PREPARAZIONE ALL'ESAME DI STATO
Soprattutto durante la seconda parte dell’anno scolastico, sono state svolte esercitazioni scritte in preparazione
all’Esame di Stato, in cui ciascun docente ha fornito chiarimenti concernenti la propria disciplina di insegnamento e
ciascun alunno ha potuto confrontarsi sulle modalità dell’esame e sulla propria preparazione.
Si riporta lo schema riassuntivo delle simulazioni delle prove d’esame svolte, o ancora da svolgersi alla data di stesura
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
di questo documento, durante l’anno scolastico 2013/2014:
Data di svolgimento
Tempo assegnato
Tipologia di verifica
Materie coinvolte
10 aprile 2014
Prima simulazione
III prova
3,5 ore
3 quesiti tipologia B per
ogni materia
Sistemi automatici,
Matematica, Inglese e
Educazione Fisica
22 maggio2014
Seconda simulazione
III prova
3,5 ore
3 quesiti tipologia B per
ogni materia
Sistemi automatici,
Matematica, Inglese e
Educazione Fisica
24 Maggio 2014
Simulazione I prova
6 ore
Prova scritta disciplinare
Italiano
23 Maggio 2014
Simulazione II prova
6 ore
Prova scritta disciplinare
Elettronica
TABELLA DI CONVERSIONE VOTI adottata per l’assegnazione dei punteggi alle prove simulate
Voti
in decimi
2
Voti
in quindicesimi
2
2+
2
2,5
3
33
4
3+
3,5
5
44
6
4+
4,5
7
4/5, 5-
7
5
8
5+
5,5
9
5/6, 66
6+
6,5
6/7, 7-
10
ITIS E. Majorana
7
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
12
7+
7,5
13
7/8, 8-
S. Lazzaro di Savena, 9 maggio 2014
9
14
>9
15
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5^ A1
Donvito Elena
Rulli Marco
Del Fabro Eva
Caruso Valter
Pignataro Antonio
Viccica Adelia
Della Godenza Manuela
Superina Tilde Anna
Sobacchi Paolo
Santi George (docente di sostegno)
Il Dirigente Scolastico
Dott. Domenico Altamura
San Lazzaro di Savena, 8 maggio 2014
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
ALLEGATO A
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5 AL
PROGRAMMA DI ITALIANO
Testo: M. Santagata- L. Carotti- A. Casadei-M.Tavoni, I tre libri di letteratura, voll.2-3, ed.
Laterza.
L’insegnamento dell’Italiano è volto a fornire agli studenti una capacità di lettura scorrevole
ed espressiva, con relativa comprensione dei testi letti; strumenti lessicali, grammaticali e
sintattici maggiormente efficaci; abilità di scrittura finalizzate alla produzione di testi
corretti; competenze atte a individuare le strutture peculiari di testi narrativi, poetici e
teatrali; conoscenze relative alle esperienze più significative della storia della letteratura;
un linguaggio tecnico utile e operare analisi e interpretazioni testuali.
POSITIVISMO E LETTERATURA
Caratteri principali della filosofia positivista.
L’idea di progresso tra seconda rivoluzione industriale e darwinismo.
Il Naturalismo in Francia.
Emile Zola: il romanzo sperimentale. Il ciclo dei Rougon Macquart.
LA POESIA OLTRE IL ROMANTICISMO
Charles Baudelaire. La poesia simbolista de I Fiori del male
Il Decadentismo in Francia: caratteristiche del movimento.
I poeti maledetti: Arthur Rimbaud, Stéphane Mallarmé, Paul Verlaine.
Il Simbolismo in Italia. Giovanni Pascoli: vita, profilo intellettuale e letterario.
La poetica del Fanciullino
Gabriele D’Annunzio: vita, profilo intellettuale e letterario. La produzione poetica. Le Laudi
LA NARRATIVA DECADENTE
Estetismo ed edonismo. L’antieroe dei romanzi decadenti: da Des Esseintes a Dorian
Gray ad Andrea Sperelli.
Gabriele D’Annunzio: Il Piacere
LE AVANGUARDIE DEL PRIMO NOVECENTO
I cambiamenti culturali della società di massa del primo Novecento. La crisi delle certezze
tra scienza, filosofia e arti figurative. Freud e la psicanalisi. Bergson e la nuova concezione
del tempo.
Il Futurismo.
Il Dadaismo.
L’Espressionismo.
Il Surrealismo.
Caratteristiche principali ed espressioni artistiche e letterarie.
I Crepuscolari. L’ironia di Guido Gozzano
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
LA POESIA ITALIANA DEL NOVECENTO
Giuseppe Ungaretti: vita, opere, profilo intellettuale e letterario. L’esperienza della guerra.
Veglia
Sono una creatura
I fiumi
San Martino del Carso
Fratelli
La madre
Eugenio Montale: vita, formazione culturale, profilo intellettuale e poetico. Il male di vivere
e la ricerca del senso della vita.
I limoni
Meriggiare pallido e assorto
Spesso il male di vivere
Non chiederci la parola
La casa dei doganieri
LA NARRATIVA ITALIANA TRA LE DUE GUERRE
Italo Svevo: vita, opere, profilo letterario e intellettuale. La letteratura come malattia. I
rapporti tra letteratura e psicanalisi.
Una vita
Senilità
La coscienza di Zeno
Luigi Pirandello: vita, opere, profilo letterario e intellettuale. Le novelle, i romanzi, il teatro.
La vita e la forma. La relatività della conoscenza. La frantumazione dell’individuo.
Il saggio su L’umorismo
Il fu Mattia Pascal
Uno, nessuno e centomila
La carriola
Sei personaggi in cerca d’autore
Enrico IV
LETTERATURA E INDUSTRIA
Emile Zola: L’Assommoir
Germinale
Simone Weil: La condizione operaia
Louis- Ferdinand Céline: Viaggio al termine della notte
Ottiero Ottieri: Tempi stretti
Da ciascuno di questi romanzi sono stati scelti brani riguardanti il lavoro in fabbrica e la
condizione degli operai.
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
Anno scolastico 2013-2014
Classe 5 A1
PROGRAMMA DI STORIA
Prof. Eva Del Fabro
Testo: Gianni GENTILE - Luigi RONGA, Storia e geostoria, ed. La Scuola, voll. 5A - 5B
L’insegnamento della Storia è volto all’acquisizione della consapevolezza che lo studio del
passato è un sussidio fondamentale per vivere in modo responsabile il presente; al
riconoscimento della complessità di ogni avvenimento storico; all’individuazione delle
relazioni delle cause e delle conseguenze a breve e a lungo termine dei principali eventi e
fenomeni trattati; alla maturazione di un atteggiamento di rispetto nei confronti di tutte le
culture. Gli studenti dovranno tematizzare in modo coerente i fatti storici, collegarli con i
contesti sociali in cui si sono verificati, individuare nel presente i riferimenti agli eventi
passati.
LA SPARTIZIONE DEL MONDO ALLA FINE DEL XIX SECOLO
L’imperialismo: ideologie e conquiste.
La spartizione dell’Africa e dell’Asia.
La crisi delle relazioni internazionali: le crisi marocchine, la questione balcanica,
l’espansionismo americano.
LA SOCIETA’ DI MASSA
Le conseguenze della seconda rivoluzione industriale: partiti di massa, sindacati, stampa e
istruzione.
Il dibattito politico e sociale.
Nazionalismo, razzismo, irrazionalismo.
L’ETA’ GIOLITTIANA
Caratteri generali dell’età giolittiana.
Il nuovo corso della politica interna italiana.
La guerra di Libia.
Il doppio volto di Giolitti e la crisi del Meridione.
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Cause delle tensioni internazionali e sistema delle alleanze.
L’attentato di Sarajevo e lo scoppio della guerra.
L’intervento dell’Italia. La polemica tra neutralisti e interventisti.
Lo svolgimento delle guerra e i trattati di pace.
Conseguenze internazionali della guerra.
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
LA RIVOLUZIONE IN RUSSIA
L’impero russo nel XIX secolo: difficoltà di sviluppo e autoritarismo. Il populismo, il
nichilismo e l’opposizione marxista.
La rivoluzione del 1905.
Le rivoluzioni del 1917. La leadership di Lenin.
La guerra civile e la nascita dell’URSS.
Comunismo di guerra e NEP.
L’URSS di Stalin: totalitarismo e industrializzazione forzata. I piani quinquennali.
IL PRIMO DOPOGUERRA
I problemi del dopoguerra: i limiti dei trattati di pace. Problemi economici e demografici,
sfiducia nella democrazia liberale.
Il biennio rosso. L’Internazionale comunista.
La tendenza autoritaria e la difesa della democrazia.
La Turchia tra autoritarismo e modernizzazione. Il massacro degli Armeni.
I movimenti nazionalisti nelle colonie e la nascita del Commonwealth.
L’ITALIA TRA LE DUE GUERRE: IL FASCISMO
La crisi del dopoguerra.
Il biennio rosso in Italia. Le squadre fasciste e il capitalismo.
La marcia su Roma.
Il fascismo dalla fase legalitaria alla dittatura.
L’Italia fascista: istituzioni, propaganda e consenso.
I Patti lateranensi e i rapporti con la Chiesa.
La politica economica: dal liberismo all’autarchia. Il corporativismo.
La guerra d’Etiopia e la proclamazione dell’Impero.
L’alleanza con la Germania.
LA CRISI DEL 1929
Gli “anni ruggenti” negli USA. Isolazionismo, xenofobia e proibizionismo.
Il “Big Crash”. Ripercussioni negli USA e in Europa.
Roosevelt e il New Deal. Dibattito politico e risultati concreti.
LA GERMANIA TRA LE DUE GUERRE: IL NAZISMO
La Repubblica di Weimar.
La crisi economica e il fallimento della repubblica.
Origine e fondamenti ideologici del nazismo.
La nascita del Terzo Reich e la costruzione dello Stato totalitario.
Rapporti con la Chiesa, antisemitismo e sterminio.
La politica concentrazionistica.
La propaganda e il consenso.
Economia e società: agricoltura, industria e organizzazione del lavoro.
L’espansione dei movimenti filonazisti in Europa.
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
VERSO LA GUERRA
Crisi e tensioni in Europa. Il riarmo della Germania e la conquista dello “spazio vitale”.
L’Asse Roma- Berlino e la partecipazione del Giappone.
La svolta del Comintern e i fronti popolari.
La politica dell’appeasement di Gran Bretagna e Francia.
La guerra civile in Spagna.
Il Patto d’Acciaio e il patto von Ribbentrop-Molotov .
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La “guerra lampo” : aggressione alla Polonia e crollo della Francia.
L’intervento dell’Italia.
La battaglia d’Inghilterra e la guerra d’Africa.
L’invasione dell’URSS.
L’attacco giapponese agli USA e la fine dell’isolazionismo americano.
Il dominio nazista in Europa. Lo sterminio degli ebrei.
Collaborazionismo e resistenza al nazismo.
La svolta del 1942-43: El Alamein e Stalingrado. Lo sbarco alleato in Italia.
La caduta del fascismo e l’armistizio. L’occupazione nazista in Italia e la formazione della
Repubblica Sociale.
La vittoria degli Alleati: lo sbarco in Normandia e la resa della Germania. La sconfitta del
Giappone.
Dalla guerra totale ai progetti di pace: la Carta Atlantica e le Conferenze degli Alleati per
decidere i nuovi equilibri.
La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945. Il dramma dell’Istria e le foibe.
IL SECONDO DOPOGUERRA
Le origini della guerra fredda. Il maccartismo negli USA.
Le organizzazioni internazionali:ONU, NATO, Cominform, Patto di Varsavia.
La divisione del mondo tra aree di influenza.
La decolonizzazione: Medio Oriente, Asia, Africa.
L’ITALIA NEL DOPOGUERRA
L’urgenza della ricostruzione. Il piano Marshall: conseguenze per la politica italiana.
Dalla monarchia alla repubblica: i cambiamenti istituzionali. La Costituzione.
Dai governi di coalizione al centrismo.
Dal “miracolo economico” agli anni di piombo.
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
INGLESE
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI in termini di CONOSCENZE
Conoscenza delle principali strutture morfosintattiche (obiettivo individuato soprattutto come prerequisito, poiché la disciplina prevede uno svolgimento quinquennale);
Conoscenza lessicale e relativa appropriatezza d’uso, in relazione alle varie situazioni
comunicative, tipologie testuali e tematiche affrontate;
Conoscenza di alcuni aspetti culturali, sociali e politici del mondo anglofono;
Conoscenza della terminologia tecnica di base relativa agli argomenti trattati.
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI in termini di COMPETENZE
Competenza comunicativa tale da consentire un’adeguata interazione tra i parlanti nell’ambito di
situazioni di vita quotidiana (pre-requisito) e in riferimento agli argomenti trattati;
Competenza testuale (comprensione di testi autentici e non; nel primo caso con l’ausilio del
dizionario bilingue).
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI in termini di CAPACITA’
Capacità di dialogare su argomenti di vita quotidiana;
Capacità di leggere e comprendere il significato globale e le informazioni esplicite dei testi trattanti
argomenti vari e con tipologie testuali differenziate;
Capacità di effettuare inferenze in base a informazioni già note o contenute nel testo;
Capacità di trovare sinonimi o definizioni di vocaboli;
Capacità di semplificare il discorso di un testo scritto;
Capacità di riassumere testi precedentemente analizzati, sia come rielaborazione autonoma del testo
d’origine, sia come riduzione del testo esaminato;
Capacità di riferire semplici discorsi;
Capacità di tradurre testi autentici d’argomento tecnico con l’uso del dizionario
MODULO 1
BRITISH INSTITUTIONS
TEMPI: 5 lezioni
CONTENUTI
The Monarch
Parliament: House of Lords, House of Commons
Government and Opposition
Political Parties: Conservative Party, Labour Party, Liberal Democrats, Green Party
General Elections
The Legal System: Common Law, Legislation
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
MODULO 2
AMERICAN INSTITUTIONS
TEMPI: 5 lezioni
CONTENUTI
The American constitution
The Executive power: the President
Presidential Elections
Legislative power: the Congress
The Senate
The House of Representatives
Political Parties: Republican and Democratic Parties
Federal Law
Local Laws
MODULO 3
MASS MEDIA
TEMPI: 5 lezioni
CONTENUTI
Newspapers and magazines in Great Britain and the USA
The Press in Britain:
Quality papers and popular papers
Television and Radio in Great Britain and in the USA
MODULO 4
EDUCATION IN GREAT BRITAIN AND THE USA
TEMPI: 6 lezioni
CONTENUTI
Big changes in British state education system
The Basic Structure
Public Schools
Special Features
Exams
Leaving home
Between Six and Eighteen in the USA
Universities of excellence
MODULO 5
BRITISH AND AMERICAN ECONOMY
TEMPI: 5 lezioni
CONTENUTI
British Economists
A problematic country
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
The three sectors
Agriculture
Industry
Services
MODULO 6
American People
Tempi: 8 lezioni
Contenuti:
Ethnic diversity. Ethnic groups in American society: WASPs, American Indians, African
Americans, Hispanics, Asian Americans.
African Americans
Slavery in the Southern States
North and South: the American Civil War, reconstruction in the post-slavery South; segregation
The Civil Rights Movement: Martin Luther King, Malcolm X and the Black Panther Party
Modulo 7
The Industrial Revolution
Contenuti:
The birth of industry
Factory work
The industrial town
The Tolpuddle Martyrs
Modulo 8
Conventional and Integrated Circuits
Contenuti:
How an electronic system works
Analogue and digital
Digital recording
Modulo 9
Contenuti:
What is a microprocessor
The microprocessor
Logic gates
Digital kitchen scales
METODOLOGIA ( in riferimento all’intero programma svolto)
Sono state privilegiate le abilità orali e la comprensione scritta; infatti, la produzione scritta è stata
esercitata finalizzandola alla prova dell’esame di stato.
Per quanto riguarda le abilità di lettura e produzione orale sono state sovente utilizzate attività di
tipo integrato, in quanto ci si è avvalsi dell’argomento e dell’analisi del testo per esercitare abilità
orali.
La produzione orale e la comprensione scritta sono state favorite da attività guidate, sollecitando la
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
partecipazione degli allievi. Partendo dall’analisi del testo, utilizzando tecniche di lettura rapida e
intensiva, ci si è soffermati sull’importanza degli elementi di coesione delle diverse parti del
discorso, del riconoscimento delle parole chiave e delle “topic sentences”. I testi presi in esame
erano spesso finalizzati ad esercitare la capacità ad esprimere opinioni personali. Inoltre la varietà
delle diverse tipologie testuali ha permesso agli studenti di familiarizzare con codici linguistici
diversificati.
La attività realizzate hanno favorito, inoltre, la semplificazione del testo, sia a livello lessicale che
strutturale, al fine di raggiungere una rielaborazione il più possibile personale. Anche per questo si è
insistito sull’importanza della ricerca di sinonimi, contrari, definizioni, sull’utilizzo di domande a
risposta aperta e attività di completamento.
Il lavoro svolto con il lettore di madre lingua ha consentito di incrementare le occasioni di
potenziamento delle abilità orali.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA
Sono state assegnate nel corso dell’anno prove scritte di comprensione del testo riguardanti
argomenti generali e utilizzando la tipologia che prevede domande a risposta aperta.
Gli allievi hanno dimostrato, in generale, una sufficiente competenza di comprensione scritta, ma
modeste capacità di rielaborazione personale.
Nelle prove orali sono state poste domande relative al programma svolto, al fine di verificare la
conoscenza degli argomenti e la competenza linguistica acquisita.
La maggioranza della classe ha mostrato impegno anche se con un lavoro troppo mnemonico e
troppo spesso finalizzato alla valutazione.
STRUMENTI DIDATTICI: testi tratti da articoli di giornali, riviste e libri scolastici. A gli
studenti è concesso, durante le prove scritte, l’uso del dizionario bilingue
Per la prova d’esame, come per le simulazioni effettuate nel corso dell’anno, è consentito l’uso
del dizionario bilingue
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Classe 5A1
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO. DIRITTO ed ECONOMIA. PROF.ssa SUPERINA TILDE
ANNA A.S. 2013/2014
CLASSE 5° A ELETTRONICA. IIS MAJORANA SAN LAZZARO DI SAVENA . TESTO
ADOTTATO: DIRITTO ED
ECONOMIA INDUSTRIALE. AUTORI G.BACCELLI-C. ROBECCHI.
…………………………………………………………………….
L’IMPRESA.
ART.2082 C.C.L’IMPRENDITORE.CONCETTO DI PROFESSIONALMENTE, ATTIVITA’
ECONOMICA, ORGANIZZAZIONE, PRODUZIONE E SCAMBIO DI BENI E SERVIZI.ART. 2195 C.C. ATTIVITA
INDUSTRIALI SVOLTE
DALL’IMPRENDITORE COMMERCIALE. GLI OBBLIGHI DELL’IMPRENDITORE
COMMERCIALE : 1) ISCRIZIONE
NEL REGISTRO DELLE IMPRESE ;2)TENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI :LIBRO
GIORNALE, LIBRO DEGLI
INVENTARI, LIBRO MAGAZZINO, LIBRO MASTRO; 3) LE PROCEDURE CONCORSUALI:
IL FALLIMENTO.
L’IMPRENDITORE PERSONA FISICA, IMPRENDITORE PERSONA GIURIDICA.
L’INTERDIZIONE , INTERDIZIONE
LEGALE, INTERDIZIONE GIUDIZIALE.
I COLLABORATORI DELL’IMPRENDITORE:INSTITORE, PROCURATORE, COMMESSO.
ART.2555C.C. L’AZIENDA. I SEGNI DISTINTIVI DELL’AZIENDA: DITTA, INSEGNA E
MARCHIO. IL TRASFERIMENTO DELL’AZIENDA.
ART.2083 C.C. IL PICCOLO IMPRENDITORE. IL COLTIVATORE DIRETTO DEL FONDO.
L’ARTIGIANO. IL PICCOLO
COMMERCIANTE. L’IMPRESA FAMILIARE. ART.2135C.C. L’IMPRENDITORE
AGRICOLO. LE ATTIVITA’ AGRICOLE PER CONNESSIONE.
L’IMPRESA COLLETTIVA. ART.2247 C.C . IL CONTRATTO DI SOCIETA’. ART.2249 C.C.
TIPI DI SOCIETA’: 1)
SOCIETA’ NON COMMERCIALI;2) SOCIETA’ COMMERCIALI; 3)SOCIETA’ DI PERSONE;
4)SOCIETA’ DI CAPITALI.
DIFFERENZE FRA SOCIETA’ DI PERSONE E SOCIETA’ DI CAPITALI. LA SCELTA
DELLA FORMA GIURIDICA DELLE
SOCIETA’.LE SOCIETA’ DI PERSONE :1)SOCIETA’ SEMPLICE ( S.S.); 2) SOCIETA’ IN
NOME COLLETTIVO(S.N.C.);
3)SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SAMPLICE ( S.A.S.).
L’AUTONOMIA PATRIMONIALE IMPERFETTA DELLE SOCIETA’ DI PERSONE. LA
SOCIETA’ SEMPLICE ART.2249
C.C. COSTITUZIONE E CONFERIMENTI ; CAPITALE E PATRIMONIO SOCIALE. LA
RESPONSABILITA’ DEI SOCI.
I DEBITI PERSONALI DEL SOCIO. L’AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETA’. GLI
AMMINISTRATORI. LO SCIOGLIMENTO DEL SINGOLO RAPPORTO SOCIALE. LO SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETA’. LA
LIQUIDAZIONE.
LA SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO. LA COSTITUZIONE. L’ATTO COSTITUTIVO
IRREGOLARE. LA
RESONSABILITA’ DEI SOCI. LA LIQUIDAZIONE DELLA QUOTA DEL SOCIO.
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Classe 5A1
ESTINZIONE DELLA SOCIETA’.
LA SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE. SOCI ACCOMANDATARI E SOCI
ACCOMANDANTI. LO SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETA’.
LA SOCIETA’ PER AZIONI. CARATTERI DELLA S.P.A. AUTONOMIA PATRIMONIALE
PERFETTA E PERSONALITA’
GIURIDICA. LA RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO DEL 2004, IL MERCATO DEL
CAPITALE DI RISCHIO:
SOCIETA’ CHE NON FANNO RICORSO AL MERCATO DI CAPITALE DI RISCHIO;
SOCIETA’ CHE FANNO RICORSO
AL MERCATO DEL CAPITALE DI RISCHIO. AZIONISTI DI COMANDO, PICCOLI
AZIONISTI.
LA S.P.A. UNIPERSONALE.
LA LIMITAZIONE DELLA RESPONSABILITA’ DEI SOCI. IL VALORE DELLA QUOTA
DEL SOCIO, CAPITALE SOTTOSCRITTO E CAPITALE VERSATO..LA COSTITUZIONE DELLA S.P.A. STATUTO E
ATTO COSTITUTIVO,FORMA
DELL’ATTO COSTITUTIVO. CAPITALE SOCIALE. ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE
IMPRESE. LE AZIONI.IL
VALORE DELLE AZIONI. LE OBBLIGAZIONI. GLI ORGANI DELLA S.P.A. 1)ASSEMBLEA
DEI SOCI,2)CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE,3) COLLEGIO SINDACALE.
LA SOCIETA’ IN ACCOMANDITA PER AZIONI. LA SOCIETA’ A RESPONSABILITA’
LIMITATA. LA S.R.L.
UNIPERSONALE.LE QUOTE SOCIALI.LA PROCEDURA DI COSTITUZIONE.LE
DECISIONI.L’AMMINISTRAZIONE .
I POTERI DI RAPPRESENTANZA.IL CONTROLLO.
I TITOLI DI CREDITO. TIPICI E ATIPICI. CARATTERISTICHE , LETTERALITA’,
ASTRATTEZZA, AUTONOMIA.
LA CAMBIALE. ASSEGNO BANCARIO.
ECONOMIA.
ATTIVITA’ ECONOMICA. I BISOGNI. I BENI . LE FASI DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA:
PRODUZIONE, SCAMBIO,
CONSUMO, RISPARMIO. I SOGGETTI ECONOMICI: LA FAMIGLIA, LO STATO,
L’IMPRESA. I SISTEMI ECONOM.
CAPITALISTICO, COLLETTIVISTICO E MISTO. L’ AZIENDA E I SUOI ELEMENTI
COSTITUTIVI. I SETTORI DELLA
AZIENDA: PRIMARIO, SECONDARIO E TERZIARIO. I SOGGETTI AZIENDALI: PERSONE
FISICHE E PERSONE
GIURIDICHE. LE ATTIVITA’ FINANZIARIE DEL MERCATO MONETARIO.
BOT,CD,CCT,BPT,AZIONI,OBBLIGAZIONI.
Metodi di insegnamento:
< Lezioni frontali con attivita’ di studio autonomo;
< Esercitazioni scolastiche ed extra scolastiche.
Srtumenti di lavoro:
< Libro di testo;
< Codice Civile.
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Verifiche:
< Colloquio orale;
< Test;
< Questionari.
Obiettivi minimi:
< Conoscenza degli aspetti piu’ significativi della materia;
< Conoscenza di un buon linguaggio tecnico-giuridico;
< Esposizione chiara della disciplina.
Classe 5A1
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Classe 5A1
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA
Prof. M. Rulli classe 5^ A1
INTEGRALI DEFINITI, INDEFINITI E IMPROPRI
Percorso N.1 Integrali definiti
Percorso N.2 Integrali indefiniti
Percorso N.3 Integrali generalizzati
Percorso N.4 Integrazione numerica
CONOSCENZE - SAPERE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Concetto di integrale definito
Proprietà degli integrali definiti
Teorema della media
Teorema fondamentale e formula fondamentale
Concetti di primitiva e integrale indefinito
Proprietà degli integrali indefiniti
Integrali fondamentali
Regole d’integrazione per parti e per sostituzione
Concetto di integrale improprio
Metodo dei rettangoli per integrazione numerica
ABILITA' - SAPER FARE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Usare le regole d’integrazione e la conoscenza di integrali fondamentali per determinare le primitive
di una funzione data
Integrare una funzione razionale frazionaria con denominatore di 2° grado
Integrare una funzione mediante l’integrazione per parti o per sostituzione
Calcolare la lunghezza di una curva
Calcolare l’area di una porzione limitata di piano
Calcolare il volume di un solido finito di rotazione
Risolvere problemi di fisica che coinvolgano il calcolo di integrali definiti
Calcolare integrali impropri
Calcolare integrali in modo approssimato con il metodo dei rettangoli e valutarne l’errore
Standard minimi di apprendimento
- Conoscere la definizione di funzione primitiva e saper calcolare semplici integrali indefiniti
- Conoscere la definizione di integrale definito e saperla utilizzare nel calcolo di aree in semplici
casi
- Saper calcolare semplici integrali generalizzati
- Conoscere il metodo dei rettangoli per l’integrazione e stimarne l’errore
FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Percorso N.1 Funzioni di due variabili
Percorso N.2 Derivate parziali
Percorso N.3 Differenziale totale
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Classe 5A1
CONOSCENZE - SAPERE
•
•
•
Concetti di limiti, continuità e derivabilità di funzioni di due variabili
Concetto di derivata parziale
Concetto di differenziale totale
ABILITA' - SAPER FARE
•
•
•
•
•
Rappresentare graficamente una funzione di due variabili per linee di livello
Determinare il campo di esistenza di una funzione di due variabili
Determinare graficamente e analiticamente l'intersezione di semipiani
Calcolare derivate parziali
Calcolare differenziali totali
Standard minimi di apprendimento
- Saper interpretare il grafico di semplici funzioni in due variabili
- Calcolare differenziali totali di semplici funzioni in due variabili
EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Percorso N.1 Equazioni differenziali del primo ordine
Percorso N.2 Equazioni differenziali del secondo ordine
CONOSCENZE - SAPERE
•
•
•
•
•
•
Concetti di problema di Cauchy, di integrale generale e integrale particolare
Integrazione di equazioni del tipo y’ = f(x)
Integrazione per variabili separabili
Integrazione di equazioni lineari del primo ordine
Integrazione di equazioni a coefficienti costanti del 2° ordine omogenee o non con termini noti
polinomi o prodotto di funzioni esponenziale e sinusoidale
Esempi di fisica che coinvolgano equazioni differenziali del 1° o del 2° ordine
ABILITA' - SAPER FARE
•
•
•
Risolvere problemi differenziali del 1° ordine a variabili separabili o lineari
Risolvere problemi differenziali del 2° ordine a coefficienti costanti
Risolvere equazioni differenziali del 2° ordine a coefficienti costanti omogenee o non omogenee con
termine noto di particolare tipo
Standard minimi di apprendimento
•
Saper risolvere equazioni differenziali del prim’ordine (a variabili separabili o lineari) e del
second’ordine a coefficienti costanti omogenee
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Classe 5A1
TRASFORMATA DI LAPLACE
Percorso La trasformata di Laplace
CONOSCENZE - SAPERE
Definizione della trasformata di Laplace
Teorema di esistenza
Proprietà e teoremi sulla trasformata di Laplace: linearità, cambio di scala, traslazione di origine o
immagine, derivazione o integrazione di origine o immagine.
Applicazioni
ABILITA' - SAPER FARE
•
•
Calcolare la trasformata di Laplace di funzioni notevoli
Calcolare la trasformata di Laplace di funzioni utilizzando i teoremi introdotti
Standard minimi di apprendimento
•
Calcolare la trasformata di Laplace di funzioni notevoli
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Classe 5A1
DOCENTI: ELENA DONVITO, PIGNATARO ANTONIO
DISCIPLINE: ELETTRONICA e T.D.P.
PROGRAMMA SVOLTO NELL’A.S. 2013/2014
LIBRI DI TESTO:
• CUNIBERTI-DE LUCCHI - “ELETTRONICA ANALOGICA” VOLL. A e B PETRINI EDITORE
• CUNIBERTI – DE LUCCHI – “TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE”
VOL. 3 – PETRINI EDITORE
Gli obiettivi della disciplina sono divisibili in conoscenze, capacità e competenze, intendendo per
conoscenze l’avvenuto apprendimento delle leggi che regolano il funzionamento dei principali
componenti in uso e dei principali circuiti dell’elettronica analogica e delle conversioni che
genera, elabora e distribuisce segnali, per capacità il saper individuare e applicare le leggi studiate
in un processo di analisi delle reti principali dell’elettronica e per competenze il saper utilizzare
tali leggi in un processo di sintesi e progetto delle reti principali dell’elettronica.
Gli obiettivi minimi vanno intesi come semplice "conoscenza" della maggior parte degli
argomenti svolti, con applicazione delle formule di minor complessità algebrica, e
“capacità” generale di analisi dei più semplici circuiti studiati. Il raggiungimento di tali
obiettivi minimi alla fine dell’anno scolastico comporta una valutazione complessiva sufficiente.
Si riportano di seguito i moduli in cui è stata suddivisa l’attività svolta.
AMPLIFICATORI OPERAZIONALI E APPLICAZIONI LINEARI
L’amplificatore operazionale: simbolo e modello dell’a.o., parametri ideali dell’a.o..
Funzionamento ad anello aperto: transcaratteristica e dinamica di ingresso e uscita, utilizzo
come comparatore
Funzionamento ad anello chiuso: amplificatore invertente e non invertente; sommatore
invertente e non invertente; inseguitore di tensione; amplificatore differenziale a 1 stadio;
convertitori I/V e V/I con carico flottante e con carico riferito a massa (con
transcaratteristica e principali forme d’onda)
Caratteristiche degli operazionali reali: risposta in frequenza, GBW, slew rate.
Circuito integratore ideale e reale con relativi diagrammi di Bode della risposta in frequenza
(modulo e fase)
Circuito derivatore ideale e reale con relativi diagrammi di Bode della risposta in frequenza
(modulo e fase)
Cenni sui data-sheet degli amplificatori operazionali reali.
AMPLIFICATORI OPERAZIONALI: APPLICAZIONI NON LINEARI
Circuito raddrizzatore di precisione ad una semionda (saturante e non saturante) :
transcaratteristica e forme d’onda correlate di ingresso e d’uscita.
Comparatori: caratteristiche dei comparatori ad un livello; rivelatore di zero; comparatore a
finestra; comparatori a due livelli o con isteresi (trigger di Schmitt); transcaratteristiche e
principali forme d’onda; dinamica di uscita dei comparatori.
I FILTRI ATTIVI
• Concetti fondamentali sui filtri (f.d.t., poli e zeri, diagrammi di Bode, risposta in frequenza,
banda passante, banda oscura, frequenze di taglio, tipo di risposta)
Funzioni di trasferimento del 1° e 2° ordine (A0, ω0, ξ)
Tecniche di approssimazione: risposte alla Butterworth, alla Bessel e alla Chebyshev
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
Analisi e progetto di filtri passa-basso e passa-alto del 1° e 2° ordine con topologia VCVS
e topologia a reazione negativa multipla e approssimazione Butterworth
Progetto di filtri di ordine superiore al 2°, ponendo in cascata filtri del 1° e del 2° ordine
Determinazione di massima dell’ordine del filtro in base all’attenuazione desiderata ad una
certa frequenza e alla banda passante.
Cenni all’analisi e al progetto di filtri passa-banda ed elimina-banda
GENERATORI DI SEGNALI SINUSOIDALI
Oscillatore sinusoidale: principio di funzionamento (retroazione positiva e condizioni di
Barkausen); schema a blocchi completo di un oscillatore; condizioni di innesco,
mantenimento e smorzamento dell’oscillazione
Oscillatori per basse frequenze: oscillatore a sfasamento, oscillatore di Wien, oscillatore
seno-coseno o in quadratura.
Oscillatori per frequenze elevate: struttura circuitale a tre punti; oscillatore Hartley e
oscillatore Colpitts.
Stabilità in frequenza
GENERATORI DI FORME D’ONDA
Tecniche circuitali: elementi di temporizzazione; multivibratori (astabile, monostabile,
bistabile e trigger di Schmitt); generatori di rampa.
Formatori d’onda ad operazionali: il comparatore, il trigger di Schmitt; generatore di onda
quadra (astabile) anche con duty-cycle diverso dal 50%; generatore di rampa; generatore
d’onda triangolare, anche con pendenza diversa nella rampa di salita e di discesa.
Il temporizzatore integrato 555: struttura interna e principio di funzionamento; astabile e
monostabile con 555
Formatori d’onda con porte logiche: astabile con porta NOT CMOS con ingresso a Trigger
di Schmitt
ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DEI SEGNALI
Sistema di acquisizione, elaborazione e distribuzione dati: funzionalità e schemi a blocchi
di base.
Trasduttori: caratteristiche e parametri (richiami); circuiti a ponte.
Condizionamento del segnale: amplificatore di tensione, amplificatori differenziali a 1
stadio, amplificatore da strumentazione, convertitori I/V, circuiti a ponte passivo e attivo,
filtri.
Conversione A/D e D/A: quantizzazione; errore di quantizzazione; risoluzione;
campionamento; teorema di Shannon; cenni al formato dei dati digitali e ai livelli elettrici.
Scelta delle prestazioni di un convertitore A/D in base alle specifiche di progetto riguardo
frequenza di campionamento ed errore massimo sulla misura.
Sample and hold: necessità di tale operazione; circuiti principali; cenni ai parametri (tempo
di acquisizione; tempo di apertura, decadimento, dinamica di ingresso, segnale di controllo)
Multiplazione analogica e digitale: necessità e convenienza di tale operazione e schemi a
blocchi.
Convertitori digitale/analogici: principio di funzionamento e definizioni generali;
convertitore a resistori pesati, convertitore a scala R-2R e a scala R-2R invertita.
Convertitori analogico/digitali: flash o parallelo e half-flash o subrange, ad approssimazioni
successive, a conteggio ( a scala digitale e track-converter), ad integrazione (a una rampa, a
doppia rampa); specifiche dei convertitori A/D (tempo di conversione, risoluzione,
precisione, errore di linearità, errore di offset, errore di guadagno, dinamica della tensione di
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
ingresso).
Interfacciamento di convertitori e unità di elaborazione: conversione e lettura controllate da
programma; ciclo di ritardo; polling di EOC; lettura su interruzione.
Esercizi di analisi e sintesi di sistemi di acquisizione, elaborazione e distribuzione dati, anche
interdisciplinari con Telecomunicazioni e Sistemi Automatici.
SENSORI E TRASDUTTORI
•
Definizione, possibile classificazione e ambiti applicativi
•
Caratteristiche e prestazioni: caratteristiche statiche (input range, sensibilità,accuratezza,
ripetibilità, precisione, risoluzione, isteresi, linearità, deriva di zero e di sensibilità);
caratteristiche dinamiche (errore dinamico, velocità di risposta)
•
Trasduttori di spostamento e di posizione: potenziometrici, capacitivi, induttivi, induttivi senza
contatto, LVDT, resolver, syncro e inductosyn, ottici a riflessione, encoder incrementale e
assoluto, a ultrasuoni, interruttori di prossimità induttivi – capacitivi – a effetto Hall – ottici o
fotoelettrici
•
Trasduttori di livello
•
Trasduttori di velocità: elettromagnetico e LVT per velocità lineare; tachimetro in c. c.,
tachimetro in corrente a.c. e tachimetri ottici per velocità angolare; accelerometro
•
Trasduttori di forza :estensimetri; trasduttori piezoelettrici
•
Trasduttori di pressione: sensori (diaframmi, capsule, soffietti), trasduttori capacitivi, induttivi, a
estensimetri, monolitici al silicio
•
Sensori di temperatura: a resistenza, termistori, a semiconduttore, termocoppie
•
Trasduttori di energia radiante (fotorivelatori o celle fotoelettriche): rivelatori di fotoni a effetto
fotoemittente, fotoconduttivo e fotovoltaico; rivelatori per effetto termico o piroelettrici
•
Sensori chimici: sensori di gas, per ioni nei liquidi, di umidità.
•
Principali circuiti di condizionamento di diverse tipologie di trasduttori e trasduttori (ponte
resistivo, convertitore I/V, amplificatore differenziale o da strumentazione, convertitore f/V o
V/f…): analisi e progetto
PROGETTO, REALIZZAZIONE, COLLAUDO E DOCUMENTAZIONE DI DISPOSITIVI
ELETTRONICI
Ogni alunno è stato chiamato a progettare, realizzare, collaudare e documentare un dispositivo
elettronico a propria scelta, che utilizzi componenti discreti e/o integrati anche intelligenti
studiati nell’arco del triennio. L’iter realizzativo del dispositivo elettronico è stato documentato
anche durante le fasi iniziali di ideazione e fattibilità; la scelta del progetto è stata opera degli
alunni.
Gli alunni sono stati tenuti a rispondere periodicamente ai docenti delle loro scelte operative ed
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
eventualmente a cambiarle in base ai suggerimenti degli stessi; sono stati monitorati
continuamente nelle attività di laboratorio per il corretto utilizzo in sicurezza delle
apparecchiature; hanno prodotto relazione tecnica con schema a blocchi e funzionale del
dispositivo, struttura e caratteristiche tecniche operative, schemi elettrici, lay-out dei circuiti
stampati, disposizione dei componenti, data-sheet principali, procedura di collaudo, eventuale
software (codice corredato da commenti).
I dispositivi elettronici realizzati anche in gruppo sono:
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
Macchina automatica distributrice di merendine
Modello di serra automatizzata con Arduino
Tabellone luminoso per punteggi e tempi per partite di basket
Lux- metro a LED con interruttore crepuscolare
Termometro a display LCD con interruttore termico
Gioco di luci legato al segnale audio e amplificatore audio
ATTIVITA’ DEL LABORATORIO DI ELETTRONICA
Si sono svolte le seguenti attività di laboratorio: rilievo e verifica sperimentale della
funzionalità e delle principali forme d’onda dei seguenti circuiti:
Amplificatore operazionale ad anello aperto
Configurazioni base con o.a. ad anello chiuso
Integratore reale ad o.a.
Comparatore a un livello e a finestra
Trigger di Schmitt con soglie simmetriche non invertente
Circuito raddrizzatore di precisione con 1 diodo e 2 diodi
Generatore di onda quadra e triangolare ad operazionale
Circuito sample and hold integrato LM34
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
DISCIPLINA: TELECOMUNICAZIONI
DOCENTE: DONVITO ELENA
Testo di riferimento: O. Bertazioli – Telecomunicazioni – vol. B – Ed. Zanichelli
PROGRAMMA SVOLTO NELL’A.S. 2013/2014
•
•
•
•
•
•
•
•
•
MODULO DI RIPASSO DEL PROGRAMMA DI QUARTA
Calcolo di livelli assoluti di tensione e potenza
Calcolo inverso dei valori di tensione e potenza a partire dai corrispondenti livelli
Bilanci di potenza e tensione in linee di trasmissione generiche
Richiami sul progetto di un sistema di telecomunicazioni su fibra ottica, con riferimento al
bilancio di potenza e al calcolo della capacità trasmissiva dell’intero sistema e della
conseguente massima velocità di trasmissione in bit/s
MODULO 1: ANALISI DEI SEGNALI
Analisi nel dominio della frequenza di segnali periodici e non periodici
Banda di un segnale
Spettro dei segnali sinusoidale e quadro (con e senza componente continua)
Spettro del segnale dati con Tbit = 1/fck (lobo principale e lobi secondari)
Banda base per segnali fonico, telefonico, audio, video
MODULO 2: CARATTERISTICHE DEI SISTEMI LINEARI
• Funzione di trasferimento e banda di un quadripolo
• Condizioni di non distorsione
• Distorsioni (ampiezza, fase, da non linearità)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
MODULO 3: SISTEMI DI TRASMISSIONE ANALOGICI
Classificazione dei sistemi di trasmissione analogici
Trasmissione di un segnale analogico in banda base
Trasmissione di un segnale analogico in alta frequenza
Modulazioni analogiche
Modulazione AM
Modulazione FM
Confronto tra AM e FM in termini di immunità al rumore
Ricevitori super-eterodina: schema a blocchi per AM con indicazione delle gamme di
frequenze e della frequenza intermedia
Demodulatore per AM: rivelatore di inviluppo
Cenni al PLL e suoi principali utilizzi nelle telecomunicazioni
Demodulazione di un segnale FM con PLL
Principio della multiplazione FDM
MODULO 5 : CARATTERISTICHE GENERALI DEI SISTEMI DI
TELECOMUNICAZIONI DIGITALI
• Vantaggi offerti dalle tecniche digitali
• Cenni ad elementi di teoria dell’informazione: misura dell’informazione (definizione del
bit), informazione associata ad un simbolo di una sorgente digitale, entropia della sorgente,
ridondanza della sorgente, compressione.
• Codifica di sorgente, codifica di canale, capacità trasmissiva di un canale con banda
assegnata, codifica multilivello per aumentare la capacità di canale con banda assegnata,
ITIS E. Majorana
•
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
capacità di canale in presenza di rumore e teorema di Shannon; relazione fondamentale tra
bit rate o velocità di trasmissione in bit/s e baud rate o velocità di modulazione in caratteri/s.
Modalità di correzione degli errori (ARQ di tipo Stop & Wait, Go Back “n” e Selective
Retransmission; FEC); definizione di BER; cenni alla codifica convoluzionale o Trellis
Code
MODULO
6:
SISTEMI DI TRASMISSIONE DIGITALE SU CANALE
PASSABASSO
• Trasmissione di segnali digitali su canale passabasso direttamente in banda base: necessità
della codifica di linea e schema a blocchi di un sistema di trasmissione digitale su canale
passa-basso
• Codici di linea e loro funzione (NRZ, RZ, Manchester o bifase, bifase differenziale, AMI,
HDB-3, codici multilivello es. 2B-1Q)
• Vantaggi e problematiche della trasmissione digitale su canale passabasso
(
rigenerazione, jitter, interferenza di intersimbolo, diagramma ad occhio)
•
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•
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MODULO 7: SISTEMI DI TRASMISSIONE DIGITALE SU CANALE PASSABANDA
Trasmissione di segnali digitali su canale passabanda: necessità della modulazione digitale
e schema a blocchi di un sistema di trasmissione digitale su canale passa-banda
Modulazioni digitali e differenti ambiti applicativi
Parametri tipici: resistenza al rumore ed efficienza spettrale; scelta della modulazione più
adatta ai differenti ambiti applicativi
Classificazione delle modulazioni digitali
Modulazioni di ampiezza M-ASK e OOK
Modulazioni di fase: 2-PSK, DPSK, 4-PSK e 8-PSK
Modulazioni miste: QAM
Cenni alla modulazione TCM
Modulazioni di frequenza: FSK, CPFSK, MSK
Esempi di trasmissione digitale su canale passabanda: cenni ai ponti radio digitali e alle
trasmissioni satellitari (richiamo alla progettazione di un collegamento radio in termini di
potenza trasmessa e sensibilità del ricevitore oltre che in termini di capacità trasmissiva e
banda a disposizione)
Cenni a tecniche di trasmissione digitale SPREAD-SPECTRUM per sistemi non canalizzati
e loro applicazione nel WI-FI e nel Blue-Tooth
MODULO 8: TRASMISSIONE DATI
Tipi di canale per trasmissione dati (commutato o dedicato)
Tipo di collegamento (simplex, half-duplex e full-duplex)
Tipo di trasmissione (parallela o seriale asincrona e sincrona)
Interfaccia DTE-DCE
Esercizi di calcolo sui tempi di trasmissione di blocchi di dati e sulla quantità di dati
trasmessi, sia per la trasmissione seriale asincrona sia per la trasmissione seriale sincrona,
anche in presenza di ritrasmissione per canale rumoroso.
MODULO 9: TRASMISSIONE IN FORMA DIGITALE DI SEGNALI ANALOGICI
La codifica dei segnali analogici (teorema del campionamento, numero di bit in funzione
dell’errore massimo richiesto)
• Codifica PCM
•
ITIS E. Majorana
•
•
•
•
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
Campionamento e ricostruzione del segnale analogico
Codifica A/D e D/A
Commutazione di segnali codificati in PCM: concetto di multiplazione TDM e di struttura di
trama di un sistema TDM-PCM
Esercizi riguardo il calcolo del bit rate necessario per trasmettere un segnale PCM di cui
siano noti dinamica, banda di frequenza e errore di quantizzazione massimo; esercizi su
segnali PCM-TDM sulla falsariga dello standard europeo; valutazione della possibilità di
trasmettere digitalmente un segnale analogico di banda nota su un canale, anche affetto da
rumore, di banda passante nota, conoscendo il numero di livelli di quantizzazione.
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
PROGRAMMAZIONE DI SISTEMI PER LA CLASSE 5^A1
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Docenti: Caruso Valter, Pignataro Antonio;
Materia: Sistemi;
Classe: 5^A1 ITS
1° Modulo: Funzione di Trasferimento
OBIETTIVI MINIMI:
• Conoscere e saper ricavare una Funzione di Trasferimento;
• Saper lavorare con le funzioni di trasferimento di un blocco funzionale.
CONTENUTI
F.d.T. e algebra degli schemi a blocchi;
Calcolo di zeri e poli;
Risposta di un sistema lineare in funzione della sollecitazione e della sua F.d.T.
2° Modulo: Stabilità di un sistema
OBIETTIVI MINIMI:
• Saper determinare la stabilità di un sistema.
• Conoscere i sistemi retroazionati;
CONTENUTI
Sistemi diretti e retroazionati: studio della stabilità dedotta dalla posizione dei poli
della F.d.T. nel piano complesso;
Comportamento a regime ed errore per i sistemi retroazionati;
Diagrammi di Bode;
Margine di fase e margine di Ampiezza;
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
3° Modulo: Periferiche interne del microcontrollore 8051
OBIETTIVI MINIMI:
• Conoscere le periferiche interne dell’8051;
• Sapere redigere semplici programmi per l’uso delle periferiche interne dll’8051.
CONTENUTI
Interrupt interni 8051;
Timer interni 8051;
Interfaccia seriale 8051;
Gestione della memoria esterna dell’8051.
4° Modulo: Interfaccia parallela 8255
OBIETTIVI MINIMI:
• Conoscere l’interfaccia parallela 8255;
• Sapere redigere semplici programmi in assembler per gestire la periferica.
CONTENUTI
Struttura interna dell’8255 e piedinatura;
Programmazione dell’8255;
Interfacciamento con il microcontrollore 8051 e realizzazione di semplici programmi
assembler;
5° Modulo: Dispositivi esterni di Output
OBIETTIVI MINIMI:
• Conoscere e sapere pilotare un display lcd;
CONTENUTI
Display LCD;
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: Prof.ssa Della Godenza Manuela
Classe 5 A1
Anno Scolastico: 2013-2014
MODULO n. 1: “La forma fisica”
Unità Didattica 1: “la Mobilità Articolare”
Unità Didattica 2: “La forza muscolare”
Unità Didattica 3: “La resistenza”
Unità didattica 4 : “La velocità”
Unità didattica 5 :” L'allenamento e il concetto di salute dinamica”
Tempi: 26 ore
Unità didattica n.1 : “ La mobilità articolare”
Obiettivi:
• conoscere gli scopi degli esercizi di mobilità articolare, in funzione di età, preparazione fisica,
condizioni di vita, momento della giornata (prevenzione infortuni, allentamento tensioni psicofisiche, miglioramento tecnico...)
• conoscere i principali esercizi di mobilità articolare, sia in forma statica che dinamica
• conoscere i principali metodi di allungamento muscolare e mobilità articolare, in particolare lo
“stretching” e la relativa metodologia di applicazione
• saper riconoscere negli esercizi svolti le componenti di m.a.
• saper eseguire correttamente i principali esercizi di m.a, in particolare attraverso lo “stretching”
• saper indicare corretti esercizi di m.a. per i principali gruppi muscolari
• saper adattare gli esercizi di m.a. alle fasi di riscaldamento, allungamento vero e proprio o
defaticamento
• conoscere criteri relativi al “riscaldamento” organico e muscolare
• saper scegliere idonei esercizi di stretching, in funzione di una disciplina sportiva, da svolgersi in
fase di riscaldamento e defaticamento
Contenuti
• struttura e caratteristiche del muscolo scheletrico con particolare riferimento ai meccanismi della
contrazione muscolare .
• principali muscoli e gruppi muscolari degli arti inferiori, superiori, busto.
• Ruolo agonista-antagonista del muscolo
• rapporto tono muscolare/mobilità articolare
• Test “della cassetta” (flessione del busto)
• esercizi a corpo libero e con piccoli attrezzi sia in forma statica che dinamica
Metodologia e Strumenti
Interazione di metodi, con prevalenza di metodologie a stampo deduttivo nelle fasi di spiegazione e
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Classe 5A1
induttivo nelle fasi di applicazione e sperimentazione individuale degli esercizi. Si è cercato in
particolare di rendere evidenti i “saperi” attraverso esercizi o attività “pratiche”, collegate sia a
momenti della vita quotidiana, sia di attività motoria e sportiva. Si sono ad esempio analizzate
posture tipiche della vita quotidiana o sportiva di un individuo, evidenziando il ruolo della
muscolatura dal punto di vista della m.a, quali modificazioni possono verificarsi e quali esercizi
preventivi o di compenso possono essere svolti.
Obiettivi Minimi
Conoscere scopi e metodo di applicazione degli esercizi di stretching
Saper eseguire correttamente esercizi di stretching per i principali gruppi muscolari
Conoscere i principali elementi di teoria dell'allenamento riguardanti la mobilità articolare.
•
•
•
ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DELLA PREPARAZIONE DEGLI
STUDENTI
Esercitazioni pratiche
Unità Didattica 2: “La forza muscolare”
Obiettivi:
• conoscere gli scopi degli esercizi di potenziamento muscolare, in funzione di età, preparazione
fisica, attività sportiva svolta, condizioni di vita, ecc.
• conoscere i principali esercizi di potenziamento muscolare
• saper distinguere tra forza “statica” (isometrica) e “dinamica” (isotonica a contrazione
concentrica ed eccentrica)
• saper riconoscere negli esercizi svolti le componenti di forza richiesta
• saper eseguire correttamente i principali esercizi di forza, a corpo libero ed ai grandi e piccoli
attrezzi
• saper indicare corretti esercizi di potenziamento per i principali gruppi muscolari
• saper scegliere ed eseguire idonei esercizi di potenziamento muscolare, in funzione del distretto
muscolare richiesto
• conoscere per sommi capi i criteri metodologici per lo sviluppo della forza
Contenuti
ruolo agonista-antagonista dei muscoli scheletrici
principali muscoli e gruppi muscolari degli arti inferiori, superiori, busto.
ruolo e metodo di allenamento della muscolatura addominale, con riferimento agli aspetti
posturali
• esercizi di potenziamento muscolare per il tronco, gli arti superiori ed inferiori; pratica di esercizi
e giochi appartenenti a discipline sportive praticate nell’Istituto
• rapporto tono muscolare/mobilità articolare
•
•
•
Metodologia e Strumenti
Interazione di metodi, con prevalenza di metodologie di stampo deduttivo nelle fasi di spiegazione e
induttivo nelle fasi di applicazione e sperimentazione individuale degli esercizi. Si è cercato in
particolare di rendere evidenti i “saperi” attraverso esercizi o attività “pratiche”, collegate sia a
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
momenti della vita quotidiana, sia di attività motoria e sportiva. Si sono ad esempio analizzate le
forme di movimento tipiche della vita quotidiana o sportiva di un individuo, analizzando il grado di
impegno della muscolatura dal punto di vista della forza, quali modificazioni possono verificarsi e
alcuni esercizi preventivi o di compenso che possono essere svolti.
Obiettivi Minimi
• Conoscere i principali gruppi muscolari e gli effetti della loro contrazione
• Conoscere scopi e metodo di applicazione dei principali esercizi di potenziamento, sia a carico
naturale che con sovraccarichi
• Saper eseguire correttamente esercizi di rafforzamento per i principali gruppi muscolari
• Conoscere i principali elementi di teoria dell'allenamento riguardanti la forza
ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DELLA PREPARAZIONE DEGLI
STUDENTI
Esercitazioni pratiche
Unità Didattica 3: “ La Resistenza”
Obiettivi:
• conoscere per sommi capi i meccanismi di risintesi dell’ATP: aerobico, anaerobico alattacido e
lattacido, sapendone indicare i prodotti di rifiuto e definire intensità e tempi di lavoro
• saper classificare le attività sportive da un punto di vista energetico
• conoscere il test di Cooper
• conoscere la definizione di “frequenza cardiaca utile” e “soglia anaerobica”
• saper definire i criteri per stabilire la frequenza cardiaca utile di un individuo, nella corsa
• saper definire come si può cercare di raggiungere e mantenere una buona forma fisica
Contenuti
esercizi a corpo libero, ai piccoli e grandi attrezzi, esercizi di resistenza anaerobica alattacida,
lattacida (di solito non oltre i 25” negli sforzi a max intensità), aerobica (saltelli e corse)
• pratica di esercizi e giochi appartenenti a discipline sportive praticate nell’Istituto
•
Metodologia e Strumenti
Interazione di metodi, con prevalenza di metodologie di stampo deduttivo nelle fasi di spiegazione e
induttivo nelle fasi di applicazione e sperimentazione individuale degli esercizi. Si è cercato in
particolare di rendere evidenti i “saperi” attraverso esercizi o attività “pratiche”, collegate sia a
momenti della vita quotidiana, sia di attività motoria e sportiva.
Lezioni frontali; esercitazioni collettive, a gruppi, per squadre.
Obiettivi Minimi
• Conoscere le varie forme di resistenza
• Conoscere e saper definire la correlazione esistente fra resistenza aerobica e salute
• Saper scegliere il ritmo di corsa indicato per un allenamento iniziale di tipo aerobico (criterio di
scelta della velocità di corsa e durata della stessa)
• Conoscere i principali elementi di teoria dell'allenamento riguardanti la resistenza.
ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DELLA PREPARAZIONE DEGLI
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a.s. 2013/2014
Classe 5A1
STUDENTI
Esercitazioni pratiche
Unità didattica n. 4 : “ La velocità”
Obiettivi.
Conoscere i meccanismi che regolano la velocità motoria
Conoscere le componenti della velocità
Conoscere la tecnica per allenare la velocità dei movimenti
Contenuti
• esercizi per migliorare la rapidità di reazione semplice e complessa
• esercizi per migliorare la rapidità e la frequenza gestuale
• esecuzione di gesti tecnici che implichino rapidità di esecuzione
Metodologia e Strumenti
Interazione di metodi, con prevalenza di metodologie di stampo deduttivo nelle fasi di spiegazione e
induttivo nelle fasi di applicazione e sperimentazione individuale degli esercizi. Si è cercato in
particolare di rendere evidenti i “saperi” attraverso esercizi o attività “pratiche”, collegate sia a
momenti della vita quotidiana, sia di attività motoria e sportiva.
Lezioni frontali; esercitazioni collettive, a gruppi, per squadre.
Obiettivi minimi
• Conoscere i principali elementi di teoria dell'allenamento riguardanti la velocità
•
Pratica di esercizi e giochi appartenenti a discipline sportive praticate nell’Istituto
ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DELLA PREPARAZIONE DEGLI
STUDENTI
Esercitazioni pratiche
Unità Didattica N 5: “ L’ allenamento e il concetto di salute dinamica””
Obiettivi
conoscere i principi fondamentali di teoria dell’allenamento
conoscere il significato di carico allenante
supercompensazione
adattamento e aggiustamento
carico interno e carico esterno
salute dinamica
classificazione delle capacità motorie
capacita condizionali e coordinative
conoscere i principali elementi di Scienza dell'alimentazione e i principali disturbi legati ad una
alimentazione scorretta
conseguenze derivate dall'abuso di alcool
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
Contenuti
•
•
•
•
•
•
strumenti essenziali per l’incremento della prestazione
esercizi a carattere generale e specifico
tempi e sedute di allenamento
importanza del riscaldamento
elementi di Scienza dell'alimentazione
strumenti per mantenere un buon livello di salute dinamica
Metodologie e strumenti
Interazione di metodi, con prevalenza di metodologie di stampo deduttivo nelle fasi di spiegazione
ed induttivo nelle fasi di applicazione e sperimentazione individuale degli esercizi. Si è cercato in
particolare di rendere evidenti i “saperi” attraverso esercizi o attività pratiche, collegate sia a
momenti della vita quotidiana, sia di attività motoria e sportiva di un individuo. Si sono analizzate
le forme di movimento tipiche della vita quotidiana o sportiva di un individuo.
Obiettivi minimi
Conoscere i principi fondamentali sui quali si basa la preparazione di un allenamento sportivo.
Conoscere i principali elementi di Scienza dell'Alimentazione.
Conoscere il concetto di salute dinamica
Conoscere gli effetti legati all'abuso di alcool
ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DEGLI STUDENTI
Esercitazioni pratiche.
MODULO N. 2 : “ La pratica sportiva ”
Unità didattica n. 1: “ La pratica dei giochi sportivi come sintesi del lavoro svolto nel corso dei
diversi anni scolastici”
Unità didattica n.2 :” Pratica di attività sportive particolari: cross-fit, MMA, Krav- maga”
Unità didattica n.3 : Esercitazioni di destrezza alla cavallina
Unità didattica n. 3 : “ Lo sport e la disabilità”
Tempi : 40 ore
Obiettvi
• conoscere il regolamento, i fondamentali, le diversità tra le stesse attività svolte a scuola e
nelle società sportive , la comprensione delle pari opportunità,
• conoscere quali interventi educativi e motori sono determinati dalla pratica motoria
• conoscere il valore dello sport per gli atleti disabili
Contenuti
• Pallavolo, pallacanestro, Calcio a 5
• Cross-fit, MMA, Krav-maga.. Attività svolte presso la palestra “Operazione Fitness “ di San
Lazzaro. Intervento di esperti esterni per la pratica di particolari discipline.
• Esercizi di vario tipo con la swiss-ball
• Volteggio framezzo e volteggio laterale alla cavallina
• Sport e disabilità
ITIS E. Majorana
•
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
Aspetti cognitivi, relazionali, emotivi, obiettivi generali dell’ Educazione Fisica, adattamenti
di tipo fisico
Metodologie e strumenti
Gli alunni praticano le singole discipline sportive autoorganizzandosi in forma globale sotto il
controllo dell’insegnante con funzioni o meno di arbitraggio .
Obiettivi minini
Partecipazione generale ad ogni attività con buon inserimento di ogni ragazzo. Realizzazione di una
reale strategia di collaborazione finalizzata all’inserimento del singolo alunno nell’ambito
dell’intero gruppo, sempre nel rispetto delle regole della singole discipline praticate.
ATTIVITA’ SCOLASTICHE SVOLTE A SUPPORTO DEGLI STUDENTI
Esercitazioni pratiche.osservazione diretta degli alunni anche con la collaborazione di esperti
esterni.
ITIS E. Majorana
Disciplina: RELIGIONE
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
PROF: PAOLO SOBACCHI
Come da programmazione sono stati rispettati gli obiettivi prefissati:
-il senso religioso
-le manifestazioni della cultura religiosa
-il valore di se stesso e degli altri.
Sono stati presi in considerazione i seguenti contenuti:
-il valore della persona
-la conoscenza di se stessi
-l’amicizia
-il senso religioso nell’uomo
-rapporto religione fede.
La metodologia e gli strumenti di lavoro sono stati: audiovisivi, ricerche, dialogo e dibattiti.
Nel contempo non sono mancati considerazioni e analisi circa fatti ed eventi di attualità, che
coinvolgano vari settori della disciplina religiosa.
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
ALLEGATO B
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
Istituto d'Istruzione Superiore “Ettore Majorana”
Simulazione della 3a Prova scritta dell'Esame di Stato – a.s. 2013/14
classe 5aA1 - elettronica
Materia: matematica San Lazzaro, 10/04/2014
Tipologia: “B”
Cognome e Nome …....................................................................................................................................
1° quesito
In un condensatore la quantità di carica q(t) si sta accumulando ai suoi capi per effetto di una
corrente i(t), entrambe funzioni del tempo t, mediante la legge
costanti.
, con V0, R e C
Determinare la quantità di carica q(t) che si è accumulata al tempo t nel condensatore.
2° quesito
Risolvere graficamente il sistema di disequazioni
3° quesito
Quale funzione risolve il problema differenziale
?
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
1^ Simulazione di 3° PROVA di SISTEMI 10/04/2014
Quesiti
1. Tracciare il diagramma di BODE per l’ampiezza della seguente funzione di Trasferimento:
F(s) = s*(1+20s)/(1+1000s)(1+0,01s).
2. Scrivere il codice assembler per 8051 relativo ad un ciclo che preleva dalla memoria esterna 20
valori partendo dall’indirizzo 00FFH e li memorizza nella RAM interna a partire dall’indirizzo
40H.
3. Descrivere una funzione di trasferimento e spiegare cosa sono poli e zeri.
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
ALUNNO :
CLASSE V A 1
10 aprile 2014
SIMULAZIONE TERZA PROVA ( Educazione Fisica)
Tipologia B
Quesiti a risposta singola ( da 8 a 10 righe)
1) Definire la capacità condizionale “Resistenza” sia in relazione alle diverse attività che alla
durata dello sforzo, motivando ogni tipologia citata con un esempio adeguato.
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2) Il candidato descriva sinteticamente i principali disturbi legati all'alimentazione
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ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
3) Il candidato illustri brevemente i diversi sistemi di produzione energetica dell’organismo
umano, in relazione alla diversa durata del gesto sportivo, fornendo eventualmente un
esempio per ogni meccanismo indicato.
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ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
5A1
Candidato:
Materia: INGLESE
I don’t particularly like school. I would say that the best school years were when I went to a small private
primary school where teachers made me learn, but also play. I felt really special there. Then came the
Comprehensive, and now the Sixth Form. At New Grange there are over 1,000 students. The building is very
old; it dates back to the 17th century. It has always been a school and before becoming a Comprehensive in
1975 it was a Grammar School. Luckily new facilities have been added, like the technology block, where we
do Computer Studies. The PCs are powerful enough, they are all networked together, and they have Internet
access. I am doing my A-level exams in Maths and Computer Studies this year. I have 15 hours of lessons
per week. I have two teachers for Maths and three different teachers cover the various areas in Computer
Studies. Most of my lessons are in the late morning or afternoon which means I get to lie on in the mornings.
It also means that I have to stay up very late doing homework assignments and studying. Life was not so
easy before GCSEs. I had to study loads of subjects like English, Maths, History, Media Studies, French,
Science, Geography, Chemistry and Physics. I did six subjects for my GCSEs which was good, and I also got
good marks. Many of my friends left school at 16 after the CSEs but only a couple of them have found work
so far. The school day starts at 9 o’clock and finishes at four. The food in the canteen where we eat is pretty
bad and the common room where students are supposed to meet is always overcrowded so we end up
standing outside in the cold and rain during the break. The sports facilities are quite good though. We have
soccer and rugby pitches and a good gym. I have several free periods during the day so I go to the library and
study. I hate doing assignments at home so I try to do everything at school. One thing I really do enjoy at
school is the Drama society. My English teacher encouraged me to join it and I’m really glad I did. At the
end of this year we are putting on a production of “Grease”.
1. Describe the school Ian is studying in
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2. Which year is Ian? Describe his school day
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3. Do like Ian. Describe everything connected with your school (facilities, time tables, teachers
etc..)
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E’ consentito l’uso del dizionario bilingue
ITIS E. Majorana
a.s. 2013/2014
Classe 5A1
La seconda simulazione della terza prova non è ancora stata
svolta alla data di stesura di questo documento. I testi
verranno allegati dopo la data di svolgimento della stessa.