Caso Morandi, processo a dicembre

L’ECO DI BERGAMO
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MARTEDÌ 7 OTTOBRE 2014
Primo piano
Risparmi traditi
Caso Morandi, processo a dicembre
Valbondione, niente udienza preliminare per l’ex direttore di banca: si va al giudizio immediato
«Evidenza delle prove». La vicenda dei presunti ammanchi scoppiata un anno e tre mesi fa
Valbondione
MARTA TODESCHINI
da solo in piedi la piccola filiale
di Fiorano. Ma a non tornare sarebbero anche altri 20 milioni,
volatilizzati in investimenti flop,
fatti producendo – recita la nota
degli inquirenti prodotta il giorno dell’arresto –, con molteplici
atti e falsificando le firme dei correntisti su assegni, bonifici e prelevamenti, rendicontazioni bancarie fasulle finalizzate a nascondere ai risparmiatori le perdite
finanziarie, sottraendo la relativa
corrispondenza bancaria, garantendosi in tal modo anche i proventi derivanti dai premi produzione».
Diciotto dicembre 2014. La data
è segnata in rosso sul calendario
di almeno 25 persone. Gianfranco Gamba, la moglie Mariuccia e
la figlia Simona, oltre ad alcuni
loro parenti.Poi una dozzina di
altri risparmiatori. E la banca, il
Private banking di Intesa Sanpaolo, dove 17 mesi fa scoppiò quello che ormai si evoca in due parole: caso Morandi.
Sarà proprio lui, il 18 dicembre
prossimo, sul banco degli imputati. Per questa data il gip Alberto
Viti ha disposto l’udienza con
giudizio immediato nei confronti Prove evidenti
di Benvenuto Morandi, l’ex sin- Tra due mesi dunque in via Bordaco di Valbondione
furo si terrà la prima
ed ex direttore del Priudienza del processo
vate di Fiorano al SeL’accusa fissato con giudizio
rio che dal 9 maggio
Un rito,
è di furto immediato.
scorso si trova agli arquesto, chiesto dai pm
resti domiciliari (con
aggravato, Maria Cristina Rota e
l’applicazione della
Santoro e
falso Carmen
procedura del bracciaconcesso dal gip per
e truffa l’evidenza delle prove.
letto elettronico) nella
sua casa di FiumeneIl decreto che fissa
aggravata l’udienza
ro, a Valbondione, acè stato noticusato di furto aggraficato in queste ore alvato, falso e truffa aggravata.
l’imprenditore di Gazzaniga e ai
familiari coinvolti nella vicenda
I presunti ammanchi
– i 10 milioni di euro spariti dai
Dai conti correnti intestati a di- conti di questa famiglia sarebbeversi clienti della filiale da lui di- ro stati dirottati su quelli di Stl,
retta fino al 30 giugno 2013 (fu la società degli impianti di sci di
infatti sospeso il giorno dopo, Valbondione, nel frattempo diquindi denunciato e licenziato chiarata fallita – oltre che agli
dalla banca), Morandi avrebbe altri clienti parte lesa, e alla banillecitamente sottratto, in più cir- ca, rappresentata in sede legale
costanze dall’ottobre 2007 al giu- dall’avvocato Guido Carlo Alleva
gno 2013, ingenti somme di dena- del foro di Milano.
ro.
Quando Morandi comparirà
Più di 10 milioni di euro dai davanti al giudice in tribunale
conti del suo cliente vip, quel saranno trascorsi 18 mesi da quei
Gianfranco Gamba di Gazzaniga turbolenti giorni di fine giugno –
che con la famiglia Pezzoli del- era il 2013 – quando in media
l’ononima Manifattura (la moglie Valle Seriana cominciarono a griè Mariuccia Pezzoli) pare tenesse dare alla «bomba» di Fiorano. Si
Benvenuto Morandi il 18 dicembre tornerà in tribunale, dopo l’interrogatorio di garanzia del 12 maggio scorso, nella foto
sarebbe poi scoperto che Morandi, chiamato dall’Audit del gruppo bancario a rispondere dei presunti ammanchi e della rendicontazione parallela che avrebbe
prodotto a parecchi suoi clienti,
nascondendo loro le perdite sugli
investimenti, dal 1° luglio era stato sospeso dal ruolo di direttore
e, all’inizio di agosto, licenziato.
Ma la bomba sarebbe scoppiata anche materialmente, nel giardino della villa di Gianfranco
Gamba, a Gazzaniga, facendo calare l’ombra di un collegamento
con questa intricata vicenda. Era
il 21 gennaio, poco meno di due
mesi dopo l’incendio al suo chalet
sul monte Bue a Cene. Sul tema
bomba si attendono novità nei
prossimi giorni. 1
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La difesa
«Una situazione difficile
Ma la affronta con serenità»
Sereno. Così viene descritto Benvenuto Morandi dall’unica persona –
a parte i familiari – autorizzata a
incontrarlo. L’ex direttore di banca
ed ex sindaco di Valbondione, dimessosi con l’intero gruppo di maggioranza il 4 dicembre scorso, da
maggio si trova agli arresti domiciliari nella sua casa di Fiumenero, la
prima frazione del paese che si incontra risalendo la Valle Seriana.
Il consigliere regionale Angelo Capelli, che difende Morandi insieme
E tra le maxi truffe di quest’anno
la Finanza cita la bufera di Fiorano
Fiducia tradita. Quante volte
gli ex clienti di Benvenuto Morandi hanno pronunciato queste parole. Ai giornalisti, agli inquirenti che, dalle loro segnalazioni, hanno intrapreso la lunga e contorta indagine che sfocerà il prossimo
dicembre nel processo.
La vicenda scoppiata al Private
banking di Fiorano al Serio è stata inserita dalla Guardia di finanza tra i casi di «risparmio tradito»
più eclatanti del 2014 a livello
nazionale.
Il rapporto redatto dall’ufficio
Tutela economia e sicurezza del
terzo reparto Operazioni, con sede a Roma, annovera l’ex direttore di banca di Valbondione tra i
bancari e promotori finanziari
che, nei primi nove mesi del 2014,
avrebbero sottratto ai loro clienti, in tutto, qualcosa come 400
milioni di euro. Niente a che vedere con i 300 milioni di danno
che Alberto Micalizzi, 45 anni, ex
ricercatore di finanza aziendale
all’università Bocconi, avrebbe
causato a investitori nazionali ed
esteri.
Ma i 20 milioni abbinati al nome di Morandi nel rapporto – ma
le cifre raccolte dagli inquirenti
bergamaschi si aggirano, tra prelievi e differenze tra il saldo effettivo e le false rendicontazioni
prodotte ad alcuni clienti, sui 30
milioni – si «guadagnano» il secondo posto.
La Guardia di finanza in merito alla vicenda seriana sottolinea
il fatto che «l’indagato» abbia
«abusato del duplice ruolo di sindaco e direttore. Il mezzo fraudolento utilizzato è consistito nel
predisporre false contabili bancarie relative all’emissione di assegni circolari, alla disposizione
di bonifici e prelevamenti in con-
La filiale di Fiorano al Serio: al piano superiore, gli uffici del Private
a Marialaura Andreucci, attende il
processo di dicembre senza sbilanciarsi sulla linea difensiva: «Verificherò gli atti, valuterò se esiste
un’integrazione, visto che è per
questo, per avere la possibilità di
raccogliere altri elementi, che immagino sia stata chiesta una proroga di sei mesi alle indagini». Dopo
di che «avremo modo di valutare le
opzioni di difesa». Come ha accolto
Morandi la notizia del rito immediato? Capelli risponde parlando di un
uomo «sereno, consapevole della
situazione difficile. Ma cerca di affrontarla con grande dignità, insieme alla famiglia».
Con le dimissioni da sindaco prima
e l’arresto poi, inevitabilmente i riflettori si erano abbassati sulla vicenda che aveva tenuto banco per
mesi. Chiediamo a Capelli se il suo
assistito si sia sentito alleggerito da
questo, alla luce anche delle sue
dichiarazioni in Consiglio comunale
lo scorso novembre, quando parlava di «accanimento mediatico». Su
questo l’avvocato replica: «Ciò che
preoccupa è tutta la vicenda in sé,
non il clamore mediatico».
A dicembre i riflettori si riaccendono. M. TODE.
tanti a nome degli ignari titolari
Di mezzo – quanto a danno
dei conti correnti». Il comando stimato –, l’indagine condotta dal
di Roma fa notare come «le attivi- nucleo di Polizia tributaria di
tà svolte dal corpo nell’anno in Ferrara nei confronti di un brocorso hanno consentito di indivi- ker finanziario: attraverso «falsi
duare molti casi di “risparmio certificati d’investimento riferiti
tradito”. Non si tratta, al contra- ad operazioni asseritamente rerio di quanto comunemente per- munerate con alti tassi di interescepito, di fenomeni isolati e limi- se», avrebbe tratto in inganno
tati a ristretti ambiti provinciali. oltre 100 risparmiatori, sottraenIl numero dei risparmiatori coin- do loro un patrimonio complesvolti e l’entità delle
sivo ammontante ad
somme di denaro inoltre 11 milioni di euro.
teressate da queste
«Non si Altri 6 milioni venforme di truffa costiattribuiti alla retratta di gono
tuiscono gli indici per
gia di una docente di
comprenderne la diffenomeni diritto tributario di un
fusione».
pugliese: «Da
isolati e ateneo
Nell’elenco, altri
decenni, l’indagata,
«infedeli dipendenti limitati alla offrendo allettanti
bancari», come la casera riuscita a
provincia» rendite,
siera di Udine che safarsi consegnare da
rebbe riuscita, all’inuna trentina di clienti
saputa dei clienti, «a movimenta- somme complessivamente supere somme di denaro su vari conti riori a 6 milioni di euro».
correnti e, apponendo firme false
Infine ha visto come indagato,
sulle contabili di richiesta di as- a Pordenone, ex promotore fisegni circolari e sulle girate degli nanziario che avrebbe «colpito»
stessi, ad effettuare prelevamenti soprattutto ai danni di sprovveper un importo superiore a 360 duti pensionati. Qui il «buco» samila euro nonché a trasferire i rebbe di 4 milioni di euro affidatiproventi delle appropriazioni in- gli in gestione. Fiducia tradita.
debite in favore dei suoi familia- Un male diffuso. 1
ri».
M. T.