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Anno XLIV – N. 64 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e
redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Marco Pilloni – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 4107 – 5644; e-mail: [email protected]
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Serie Ordinaria - Martedì 11 marzo 2014
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
SOMMARIO
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI
Seduta n. 53 del 6 marzo 2014
Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 1456 al n. 1474). . . . . . . . . . . . . . . . .
Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 1475 al n. 1476). . . . . . . . . . . . . .
Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n. 1477 al n. 1483) . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Delibera Giunta regionale 6 marzo 2014 - n. X/1457
Integrazione al documento tecnico di accompagnamento al “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione vigente” per adeguamento al IV livello del piano dei conti e variazioni al bilancio
(D. lgs. 118/11 – L.r. 34/78 – L.r. 19/12 art. 1, co. 4 ) - 2° provvedimento . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Delibera Giunta regionale 6 marzo 2014 - n. X/1462
Adesione alla proposta di atto integrativo all’accordo di programma, di cui all’art. 34 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e
dell’art. 6, comma 12 della l.r. 14 marzo 2003 n. 2 per la riqualificazione urbana e la riorganizzazione infrastrutturale delle
aree complessivamente denominate “Cascina Merlata” poste tra via Gallarate, via Daimler, l’autostrada A4 Milano-Torino,
via Triboniano, via Barzaghi, il piazzale Cimitero Maggiore, via Rizzo, via Jona, nell’ambito di interesse territoriale degli interventi previsti per la realizzazione dell’esposizione universale 2015. . . . . . . . . . . . . . . . . .
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. 13
Delibera Giunta regionale 6 marzo 2014 - n. X/1465
Determinazioni relative alla sperimentazione CREG (Chronic Related Group) - Anno 2014. . . . . . . . . . .
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Decreto dirigente unità organizzativa 5 marzo 2014 - n. 1830
Presidenza - Sede Territoriale di Brescia - L.r. 23 marzo 1998, n. 8 – Approvazione del progetto definitivo e dello schema di
disciplinare relativo alla nuova vasca di laminazione in terra, con altezza di 3,10 m e volume complessivo di invaso pari
a 141.000 m3, da realizzarsi nel comune di Nave (BS) in sinistra idraulica del torrente Garza nell’ambito degli interventi di
“Sistemazione idraulica del torrente Garza – Vasca volano e bypass ponte San Cesario, in comune di Nave” – Proponente
comune di Nave . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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. 39
Decreto dirigente unità organizzativa 4 marzo 2014 - n. 1809
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Reiscrizioni alla competenza dell’esercizio finanziario 2014 di economie di stanziamento accertate sui fondi dell’esercizio finanziario 2013 ai sensi dell’articolo 50 della legge regionale
n. 34/78 e dell’art. 21 d.lgs. 76/2000, e successive modifiche ed integrazioni. Conseguenti variazioni da apportare al bilancio di previsione 2014 e al documento tecnico di accompagnamento – 22° provvedimento . . . . . . . . . .
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. 41
Decreto dirigente unità organizzativa 4 marzo 2014 - n. 1810
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Reiscrizioni alla competenza dell’esercizio finanziario 2014 di economie di stanziamento accertate sui fondi dell’esercizio finanziario 2013 ai sensi dell’articolo 50 della legge regionale
n. 34/78 e dell’art. 21 d.lgs. 76/2000, e successive modifiche ed integrazioni. Conseguenti variazioni da apportare al bilancio di previsione 2014 e al documento tecnico di accompagnamento – 21° provvedimento . . . . . . . . . .
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. 41
Decreto dirigente struttura 5 marzo 2014 - n. 1852
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Decreto di impegno del contributo una tantum 2014-2015 e liquidazione contestuale contributo 2014 per le spese di investimento derivanti dall’istituzione del comune di Gravedona ed
Uniti, mediante fusione dei comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia di Como ai sensi dell’art. 7,
comma 4 della l.r. n. 1/2011. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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. 42
Decreto dirigente struttura 5 marzo 2014 - n. 1854
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Accoglimento degli esiti istruttori e liquidazione del contributo straordinario regionale di continuità anno 2013 per la gestione associata di funzioni e servizi comunali ai sensi del regolamento
regionale n. 2 del 27 luglio 2009 e s.m.i., attuativo della l.r. 19/2008 (II decreto). . . . . . . . . . . . . .
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. 43
5
D) ATTI DIRIGENZIALI
Giunta regionale
Presidenza
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.G. Culture, identità e autonomie
Decreto dirigente struttura 7 marzo 2014 - n. 1932
Riconoscimento di rilevanza regionale ai soggetti che svolgono attività di spettacolo - Esiti del monitoraggio anno 2013 . .
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. 45
Decreto dirigente struttura 7 marzo 2014 - n. 1947
Approvazione dell’avviso “Dote Nuova Learning Week” anni scolastici e formativi 2013-2014 e 2014-2015 e del manuale operativo per la definizione dell’offerta formativa, la gestione, rendicontazione e liquidazione della Dote Nuova Learning Week.
POR Ob 2 FSE 2007-2013 – Asse IV “Capitale Umano” e Asse V “Trasnazionalità e Interregionalità”. . . . . . . . .
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. 48
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. 83
Decreto dirigente unità organizzativa 6 marzo 2014 - n. 1924
Determinazioni in ordine al programma Start Up e Re Start: approvazione esiti 3^ istruttoria dei progetti presentati a valere
sul d.d. 9441 del 18 ottobre 2013 all. 2). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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110
Decreto dirigente struttura 6 marzo 2014 - n. 1873
Bando voucher per l’internazionalizzazione 2014: approvazione candidature a soggetti attuatori - I provvedmento . . . .
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126
D.G. Agricoltura
Decreto dirigente struttura 7 marzo 2014 - n. 1934
Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Misura 112 “Insediamento di giovani agricoltori”. Approvazione disposizioni attuative per la presentazione delle domande . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI
Seduta n. 53 del 6 marzo 2014
Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 1456 al
n. 1474)
A) PROPOSTE DI ALTA AMMINISTRAZIONE
DIREZIONE CENTRALE AA LEGALE, LEGISLATIVO, ISTITUZIONALE E
CONTROLLI
(Relatore il Presidente Maroni)
1456 - DETERMINAZIONI IN ORDINE AL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DELL’ENTE REGIONALE PER I SERVIZI ALL’AGRICOLTURA E ALLE FORESTE (ERSAF) - (ART. 66, COMMA 4, L.R. 31/2008)
DIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E
FINANZA
(Relatore l’assessore Garavaglia)
1457 - INTEGRAZIONE AL DOCUMENTO TECNICO DI ACCOMPAGNAMENTO AL «BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 E BILANCIO PLURIENNALE 2014/2016 A LEGISLAZIONE
VIGENTE» PER ADEGUAMENTO AL IV LIVELLO DEL PIANO DEI CONTI
E VARIAZIONI AL BILANCIO (D.LGS. 118/11 - L.R. 34/78 - L.R. 19/12
ART. 1, CO. 4) - 2° PROVVEDIMENTO
DIREZIONE GENERALE H SALUTE
(Relatore il Vice Presidente Mantovani)
H1 - DIREZIONE GENERALE H SALUTE
1464 - PIANO ASSUNZIONI DI PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO PER L’ANNO 2014 PER LE AZIENDE SANITARIE LOCALI - PRIME
DETERMINAZIONI
H132 - PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DEI SERVIZI SANITARI
1465 - DETERMINAZIONI RELATIVE ALLA SPERIMENTAZIONE CREG
(CHRONIC RELATED GROUP) - ANNO 2014
1466 - SCHEMA DI CONVENZIONE CON LA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO CCM 2012 «INTERVENTI DI TUTELA E PROMOZIONE DELLA SALUTE IN CARCERE ATTRAVERSO LA PRESENZA, NELLE SEZIONI DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI,
DELLA FIGURA DEL PROMOTORE DI SALUTE» - CODICE UNICO DI
PROGETTO (C.U.P.) N. E35J12000330001
1467 - RETE ONCOLOGICA LOMBARDA - ROL: PROGETTO ROL FASE 4. SCHEMA DI CONVENZIONE CON LA FONDAZIONE IRCCS
ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI DI MILANO
DIREZIONE CENTRALE AA LEGALE, LEGISLATIVO, ISTITUZIONALE E
CONTROLLI
AA01 - AVVOCATURA
(Relatore il Presidente Maroni)
1468 - DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA CONCLUSIONE DELLA FASE SPERIMENTALE DEL PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE GESTIONALE DI UN CENTRO CLINICO INTEGRATO DEDICATO ALLA RICERCA,
DIAGNOSI E CURA NEL CAMPO DELLE DISTROFIE MUSCOLARI E PATOLOGIE CORRELATE, PRESSO IL PRESIDIO OSPEDALIERO NIGUARDA CA’ GRANDA
1458 - COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE NEL PROC. PEN. N. 38987/12
DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO IN ORDINE A VIOLAZIONI DELLA NORMATIVA DI SICUREZZA IN UNO STABILIMENTO
IN COMUNE DI LEGNANO. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE
AVV. ANTONELLA FORLONI DELL’AVVOCATURA REGIONALE
DIREZIONE GENERALE L CULTURE, IDENTITÀ E AUTONOMIE
(Relatore l’assessore Cappellini)
L130 - EVENTI CULTURALI, SPETTACOLO E IMPRESE CULTURALI E
CREATIVE
B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE
1459 - IMPUGNATIVA AVANTI LA CORTE D’APPELLO DI ROMA DELLA SENTENZA N. 25355/2013 PRONUNCIATA DAL TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA - 2^ SEZIONE CIVILE AVENTE AD OGGETTO L’AZIONE DI RIVALSA DELLO STATO AVVERSO REGIONE IN SEGUITO A
SENTENZA DI CONDANNA DELLA CEDU. NOMINA DEI DIFENSORI:
AVV. VIVIANA FIDANI DELL’AVVOCATURA REGIONALE E DELL’AVV.
RUGGIERO CAFARI PANICO DEL FORO DI MILANO
1460 - COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE NEL PROC. PEN. 39913/11
PROMOSSO DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO PER
REATI CONNESSI ALLA PRESENZA DI AMIANTO PRESSO UNO STABILIMENTO NEL COMUNE DI ARESE. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. ANTONELLA FORLONI DELL’AVVOCATURA REGIONALE
DIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E
FINANZA
AD02 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA
(Relatore l’assessore Garavaglia)
1461 - MODALITÀ
TERRITORIALE 2014
APPLICATIVE
DEL
PATTO
DI
STABILITÀ
AD30 - PROGRAMMAZIONE STRATEGICA E ATTUAZIONE PRS
(Relatore il Presidente Maroni)
1462 - ADESIONE ALLA PROPOSTA DI ATTO INTEGRATIVO
ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA, DI CUI ALL’ART. 34 DEL D. LGS.
18 AGOSTO 2000 N. 267 E DELL’ART. 6, COMMA 12 DELLA L.R.
14 MARZO 2003 N. 2 PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA E LA
RIORGANIZZAZIONE INFRASTRUTTURALE DELLE AREE COMPLESSIVAMENTE DENOMINATE «CASCINA MERLATA» POSTE TRA VIA
GALLARATE, VIA DAIMLER, L’AUTOSTRADA A4 MILANO-TORINO, VIA
TRIBONIANO, VIA BARZAGHI, IL PIAZZALE CIMITERO MAGGIORE,
VIA RIZZO, VIA JONA, NELL’AMBITO DI INTERESSE TERRITORIALE DEGLI INTERVENTI PREVISTI PER LA REALIZZAZIONE DELL’ESPOSIZIONE
UNIVERSALE 2015
AD32 - ENTRATE REGIONALI
(Relatore l’assessore Garavaglia)
1463 - INTEGRAZIONE NEL SISTEMA SCONTO BENZINA DEI COMUNI DI TREMEZZINA (CO), MACCAGNO CON PINO E VEDDASCA (VA), COLVERDE (CO) E APPROVAZIONE DELL’ELENCO DEI
COMUNI DI CUI ALLA L.R. N. 28/1999
1469 - PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DELLE ATTIVITÀ DI
SPETTACOLO PER L’ANNO 2014 (ART. 3, COMMA 3, L.R. 21/2008)
1470 - ASSEGNAZIONE DEL CONTRIBUTO DI GESTIONE PER L’ANNO 2014 ALL’ASSOCIAZIONE CENTRO TEATRALE BRESCIANO
DIREZIONE GENERALE T AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO
SOSTENIBILE
(Relatore l’assessore Terzi)
T133 - VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E SVILUPPO
SOSTENIBILE
1471 - REALIZZAZIONE NUOVI PARCHEGGI PROVVISORI EXPO PROGETTO N. 7/2013 - PROGETTO DEFINITIVO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE PARCHEGGIO DI PROSSIMITÀ PER BUS GRAN TURISMO
«CASCINA MERLATA» - COMUNE DI MILANO - PROPONENTE: CASCINA MERLATA S.P.A. - PRONUNCIA DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALE AI SENSI DEL D.LGS. 152/2006 E DELLA L.R. 5/2010 E MANIFESTAZIONE DI FAVOREVOLE VOLONTÀ D’INTESA, AI SENSI DEL
D.P.R. 383/1994
DIREZIONE GENERALE Z TERRITORIO, URBANISTICA E DIFESA DEL
SUOLO
(Relatore l’assessore Beccalossi)
Z131 - PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA
1472 - COMUNE DI BREGNANO (CO) - DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA VARIANTE DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
(ART. 13, COMMA 8, L.R. N. 12/2005)
Z1 PROVVEDIMENTI DI CONTROLLO
(Relatore il Vice Presidente Mantovani)
1473 - AUTORIZZAZIONE ALLA STIPULA DI UNA CONVENZIONE TRA
L’AZIENDA OSPEDALIERA DELLA VALTELLINA E DELLA VALCHIAVENNA E L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO PER LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
(ART. 18, C. 6, L.R. N. 33/2009)
1474 - AUTORIZZAZIONE ALLA STIPULA DI UNA CONVENZIONE TRA
L’AZIENDA OSPEDALIERA «OSPEDALE FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO» E L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO PER LA SCUOLA DI
SPECIALIZZAZIONE IN PEDIATRIA (ART. 18, C. 6, L.R. N. 33/2009)
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal
n. 1475 al n. 1476)
B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE
DIREZIONE CENTRALE AA LEGALE, LEGISLATIVO, ISTITUZIONALE E
CONTROLLI
AA02 - LEGISLATIVO E RAPPORTI ISTITUZIONALI
(Relatore il Presidente Maroni)
1475 - COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE PER LA FORMAZIONE
DEL NUOVO ELENCO DEGLI IDONEI ALLA NOMINA DI DIRETTORE
GENERALE DELLE AZIENDE SANITARIE PUBBLICHE LOMBARDE
DIREZIONE GENERALE U CASA, HOUSING SOCIALE E PARI
OPPORTUNITÀ
(Relatore l’assessore Bulbarelli)
U1 - DIREZIONE GENERALE U CASA, HOUSING SOCIALE E PARI
OPPORTUNITÀ
1476 - REALIZZAZIONE INIZIATIVA «DIFESA IN ROSA 2014»
Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n. 1477 al
n. 1483)
1477 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE
MARONI AVENTE OGGETTO: «PARCO REGIONALE DELL’OGLIO SUD
- CONSIGLIO DI GESTIONE - AVVIO PROCEDURE DI NOMINA DI UN
MEMBRO IN SOSTITUZIONE DI DIMISSIONARIO»
1478 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE MARONI AVENTE OGGETTO: «WORLD EXPO TOUR - TAPPA DI
BERLINO»
1479 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE
MARONI DI CONCERTO CON GLI ASSESSORI CAVALLI E MELAZZINI
AVENTE OGGETTO: «ACCORDO DI PROGRAMMA PER LO SVILUPPO
ECONOMICO E LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA LOMBARDO 20102015. RELAZIONE ATTIVITÀ 2013 E PROGRAMMA D’AZIONE 2014»
1480 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE
MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE GARAVAGLIA AVENTE
OGGETTO: «STATO DI ATTUAZIONE DELLA L.R. 31/96 RELATIVA AL
FONDO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI INFRASTRUTTURALI DI
RILEVANZA REGIONALE - RELAZIONE ANNO 2013»
1481 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE
MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE GARAVAGLIA AVENTE
OGGETTO: «STATO DI ATTUAZIONE DELLA L.R. 33/91 RELATIVA AL
FONDO INFRASTRUTTURE SOCIALI PER LA LOMBARDIA (FRISL) - RELAZIONE ANNO 2013
1482 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE
MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE BORDONALI AVENTE OGGETTO: «STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE
14 FEBBRAIO 2011, N. 2 «AZIONI ORIENTATE VERSO L’EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ» - RAPPORTO DELLA GIUNTA AL CONSIGLIO
REGIONALE»
1483 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE
BORDONALI AVENTE OGGETTO: «INIZIATIVE DI SICUREZZA STRADALE PER LA PREVENZIONE E LA RIDUZIONE DELL’INCIDENTALITÀ, REALIZZATE IN COLLABORAZIONE CON INAIL LOMBARDIA E AUTOMOBILE CLUB MILANO - ANNO 2014»
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.g.r. 6 marzo 2014 - n. X/1457
Integrazione al documento tecnico di accompagnamento
al “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e
bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione vigente” per
adeguamento al IV livello del piano dei conti e variazioni al
bilancio (D. lgs. 118/11 – L.r. 34/78 – L.r. 19/12 art. 1, co. 4 ) - 2°
provvedimento
LA GIUNTA REGIONALE
Visto l’articolo 57 dello Statuto;
Visto il decreto legislativo 28 marzo 2000, n. 76;
Visto il d.lgs.118/2011 «Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali ed i loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2
della l.42/2009»;
Richiamato, in particolare, l’art. 36 «Sperimentazione» del suddetto d.lgs.;
Visto il d.p.c.m. «Sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro enti ed organismi, di cui all’articolo
36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118», approvato il
28 dicembre 2011;
Vista la legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni e integrazioni;
Visto la l.r n. 19 del 19 dicembre 2012, «Bilancio di previsione
per l’esercizio finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013/2015
a legislazione vigente e programmatico»;
Vista la legge regionale 24 dicembre 2013, n. 23 «Bilancio di
previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale
2014/2016 a legislazione vigente;
Vista la d.g.r. 1176 del 20 dicembre 2013 «Documento tecnico
di accompagnamento al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione
vigente- piano di alienazione e valorizzazione degli immobili –
programma triennale delle opere pubbliche 2014 - programmi
annuali di attività degli enti, aziende dipendenti e societa’ in
house»;
Visto il decreto di Segretario generale 12778 del 27 dicembre 13 «Bilancio finanziario gestionale per l’esercizio finanziario
2014 e bilancio pluriennale 2014/2016»;
SERVIZIO PER LO SVOLGIMENTO DELL’AUDIT SUGLI INTERVENTI DI
RICOSTRUZIONE NELLE AREE COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI DEL
20 E DEL 29 MAGGIO 2012
Visto il decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 «Interventi urgenti in
favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno
interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012»,
con il quale i Presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto sono stati nominati Commissari delegati per la ricostruzione ed è stato istituito il Fondo per la ricostruzione delle
aree colpite dagli eventi sismici, le cui risorse sono state assegnate su apposite contabilità speciali intestate ai Commissari
delegati;
Visto il d.l. 21 giugno 2013, n. 69 il quale, tra l’altro, dispone
l’accreditamento delle risorse provenienti dal Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea al Fondo di rotazione previsto dalla
legge 183/1987 del Ministero dell’Economia e delle Finanze e
da questo trasferite, per quanto di rispettiva spettanza, alle succitate gestioni commissariali per la ricostruzione;
Vista l’Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia
n. 31/2013 che autorizza la spesa per l’affidamento del servizio
di assistenza tecnica utile alla redazione della dichiarazione di
validità di accompagnamento alla relazione di chiusura del
Commissario delegato relativa alla quota parte della sovvenzione a valere sul Fondo di Solidarietà succitato, e che prevede
l’indizione di procedura negoziata per un importo a base d’asta
pari a Euro 90.000,00 + IVA, per complessivi Euro 109.800,00;
Considerato che il servizio è stato affidato alla società BDO
per un importo pari a € 57.950,00 IVA inclusa;
Vista la nota prot. n. A1.2014.0011375 del 29 gennaio 2014 della Direzione Programmazione Integrata - Direzione Organismo
Pagatore Regionale - Servizio controllo dei fondi comunitari e
contabilizzazione pagamenti, con la quale si richiede di effettuare la seguente variazione di bilancio tramite istituzione dei
seguenti nuovi capitoli:
Nuovo Capitolo di Entrata
Titolo 2 Trasferimenti correnti
Tipologia 2.0101 Trasferimenti correnti da Amministrazioni
pubbliche
Categoria 2.0101.01 Trasferimenti correnti da Amministrazioni
Centrali
Capitolo 10435 TRASFERIMENTI AL COMMISSARIO DELEGATO
PER L’EMERGENZA TERREMOTO 20 E 29 MAGGIO 2012 IN REGIONE LOMBARDIA DESTINATO AD ATTIVITÀ DI AUDIT con la dotazione finanziaria di € 57.950,00 per l’anno 2014 ( UPB 2.1.184)
Nuovo Capitolo di Spesa
Missione 11 Soccorso civile
Programma 11.02 Interventi a seguito di calamità naturali
Titolo 1 Spese correnti
Macroaggregato 103 Acquisto di beni e servizi
Capitolo 10436 SERVIZIO DI SUPPORTO AI CONTROLLI DI 2° LIVELLO PER IL RILASCIO DELLA DICHIARAZIONE DI VALIDITÀ DEGLI INTERVENTI FINANZIATI DAL FONDO DI SOLIDARIETÀ DELLA
COMMISSIONE EUROPEA IN RELAZIONE ALL’EMERGENZA TERREMOTO 20 E 29 MAGGIO 2012 con la dotazione finanziaria di
€ 57.950,00 per l’anno 2014 ( UPB 3.1.0.2.386)
RIPRISTINO CAPACITÀ COLONNA MOBILE REGIONALE
Visto il d.l. 74/2012 «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio
delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio
Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012»;
Preso atto della nota prot. N. Y1.2013.0001904 del 27 Marzo 2013 con la quale la Direzione Sicurezza ha comunicato al
Dipartimento di Protezione Civile - Presidenza Consiglio dei Ministri, il preventivo dell’importo di € 190.000,00 per il reintegro
delle scorte di materiali letterecci e tende necessari a Regione
Lombardia;
Preso atto del decreto n. 2607 del 14 Giugno 2013 col quale il Dipartimento di Protezione Civile - Presidenza Consiglio dei
Ministri, ha autorizzato l’impegno e la liquidazione del 50% dei
fabbisogni, pari ad € 95.000,00 ed ha rimandato il saldo dovuto
al momento della rendicontazione;
Vista la d.g.r. n. 742 del 4 Ottobre 2013, con la quale sono stati
istituiti i capitoli 4.0200.01.10190 e 11.02.202.10191 con la dotazione richiesta pari a € 190.000,00;
Visto che con decreto n. 9235 del 14 Ottobre 2013 è stato predisposto, per mero errore materiale, l’atto di accertamento unicamente dell’anticipo del 50%, pari a € 95.000,00;
Vista la richiesta di variazione di bilancio prot. n°
Y1.2014.0000432 del 27 gennaio 14, con la quale ai fini dello
svolgimento della gara per il ripristino della capacità operativa
delle colonne mobili, la DG Sicurezza chiede di incrementare gli
stanziamenti 2014 dei seguenti capitoli:
•Capitolo di Entrata 4.0200.01.10190 ASSEGNAZIONI STATALI
PER IL REINTEGRO DI ATTREZZATURE E MATERIALI DI PROPRIETA’ DI REGIONE LOMBARDIA IMPIEGATI PER IL SISMA NELLA
PIANURA PADANA DEL 2012 € 95.000,00 per l’anno 2014;
•Capitolo di Spesa 11.02.202.10191 REINTEGRO DI ATTREZZATURE E MATERIALI DI PROPRIETA’ DI REGIONE LOMBARDIA IMPIEGATI PER IL SISMA NELLA PIANURA PADANA DEL
2012 € 95.000,00 per l’anno 2014;
LEGGE 105/2006 FONDI DI ASSEGNAZIONE STATALE PER INTERVENTI DELLO STATO NEL SISTEMA FIERISTICO NAZIONALE
Vista la legge 27 febbraio 2006, n. 105 «Interventi dello Stato
nel sistema fieristico nazionale» che ha istituito il Fondo per la
mobilità al servizio delle fiere allo scopo di assicurare la funzionalità dei sistemi fieristici di rilevanza nazionale, mediante la
concessione di contributi in conto capitale per la realizzazione
di infrastrutture che ne facilitino l’accessibilità;
Visto che con legge regionale 29 dicembre 2011, n. 26 «Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e bilancio pluriennale 2012/2014 a legislazione vigente e programmatico»
sono stati istituiti, per l’attuazione dei progetti succitati, i capitoli
di seguito specificati con una previsione finanziaria sul 2013 pari
ad € 400.000,00:
•4.0200.01.7692 "Assegnazioni statali fondo mobilità al servizio delle fiere - Legge 27 febbraio 2006, n. 105";
•14.01.203.7684 "Contributi statali cofinanziamento progetti per la mobilità al servizio delle fiere - ex Legge 27 febbraio 2006, n. 105";
Rilevato che nel 2013, ai fini dell’adeguamento al piano
dei conti, sono stati istituiti, a partire dal capitolo di spesa
14.01.2.03.7684, i capitoli:
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
•14.01.203.8395 "Contributi statali cofinanziamento proget-
ti per la mobilità al servizio delle fiere - ex Legge 27 febbraio 2006, n. 105 - Ente Fieristico Lario Fiere" con una previsione finanziaria per l'esercizio 2013 di Euro 200.000,00;
•14.01.203.8398 "Contributi statali cofinanziamento progetti per la mobilità al servizio delle fiere - ex Legge 27 febbraio 2006, n. 105 - Ente Fiera del Barco" con una previsione
finanziaria per l'esercizio 2013 di Euro 200.000,00;
Considerato che, in ottemperanza del principio della competenza finanziaria di cui al d.lgs 118/2011, con decreto del 19 dicembre 2013, n. 12489 si è proceduto ad accertare la somma di
euro 400.000,00 a valere sul capitolo di entrata 4.0200.01.7692
con la seguente ripartizione:
•130.780,76 euro sull'esercizio finanziario 2013, interamente
introitata;
•269.219,24 euro sull'esercizio finanziario 2014;
Vista la richiesta della Direzione generale Commercio, Turismo
e Terziario O1.2014.0001922 del 07 febbraio 2014, con la quale,
al fine di adeguare la previsione di bilancio per l’esercizio finanziario 2014 all’accertamento effettuato, si chiede la seguente
variazione di bilancio:
•Capitolo di Entrata 4.0200.01.7692 ASSEGNAZIONI STATALI
FONDO MOBILITA’ AL SERVIZIO DELLE FIERE - LEGGE 27
FEBBRAIO 2006, N. 105 € 269.219,24 per l’anno 2014;
•Capitolo di Spesa 14.01.203.8395 CONTRIBUTI STATALI
COFINANZIAMENTO PROGETTI PER LA MOBILITA’ AL SERVIZIO
DELLE FIERE - EX LEGGE 27 febbraio 2006, N. 105 - ENTE
FIERISTICO LARIO FIERE;
€ 200.000,00 per l’anno 2014
•Capitolo di Spesa 14.01.203.8398 CONTRIBUTI STATALI COFINANZIAMENTO PROGETTI PER LA MOBILITA’ AL SERVIZIO
DELLE FIERE - EX LEGGE 27 febbraio 2006, N. 105 - ENTE FIERA DEL BARCO
€ 69.219,24 per l’anno 2014;
RIMBORSO DA PARTE DEI BENEFICIARI DEL BANDO INCENTIVI PER USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E PER LA PRODUZIONE
DA FONTI RINNOVABILI
Visti:
•la legge 23 dicembre 1998, n. 448, in particolare l’art. 8
(Tassazione sulle emissioni di anidride carbonica e misure
compensative), comma 10 lettera f),
•il decreto del Ministero dell'Ambiente n. 205 del 21 maggio
2001 che ha ripartito le risorse fra le Regioni;
Vista la d.g.r. VII/15703 con la quale è stato approvato il bando «Incentivi per l’uso razionale dell’energia e per la sua produzione da fonti rinnovabili» e sono stati istituiti i capitoli di entrata
4.0200.01.5767 ASSEGNAZIONE DEI PROVENTI DELLA CARBON
TAX PER INTERVENTI REGIONALI PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI DERIVANTI DALLA PRODUZIONE ENERGETICA e di
spesa 17.01.203.5769 UTILIZZO DEI PROVENTI DELLA CARBON TAX
PER INTERVENTI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI E PER
IL RISPARMIO ENERGETICO IN SETTORI DIVERSI;
Considerato che il bando prevedeva un contributo concedibile articolato in un 50% a fondo perduto e in un 50% a rimborso
quinquennale con interesse annuo pari allo 0,5% e che, per i
contributi a rimborso, la decorrenza della restituzione è prevista
al termine del primo quinquennio dalla concessione del saldo
del contributo e termina, secondo un piano quinquennale di rientro, nel secondo quinquennio;
Rilevato che con specifici atti (decreti n. 20003/2004 e
314/2005) sono state approvate le graduatorie per l’assegnazione degli incentivi previsti dal bando approvato con d.g.r.
VII/15703;
Visto che con successivi decreti nel periodo dal 2005 al
2011 sono state impegnate e liquidate le somme sul capitolo
17.01.203.5769 «Utilizzo dei proventi della carbon tax per interventi di riduzione delle emissioni inquinanti e per il risparmio
energetico» per i contributi sia a fondo perduto che a rimborso;
Vista la d.g.r. 538 del 2 agosto 2013 che ha istituito i nuovi capitoli di entrata e di spesa;
Considerato che occorre procedere a stanziare le somme
che i beneficiari devono rimborsare anche negli esercizi successivi al primo, in base al piano di rientro:
•Capitolo di Entrata 5.0200.03.10093 RISCOSSIONE CREDITI
A TASSO AGEVOLATO DA IMPRESE RELATIVI AL BANDO
INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E PER LA
SUA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI € 54.520,03 per
l’anno 2014, € 54.520,03 per l’anno 2015, € 87.360,03 per
l’anno 2016, € 87.360,03 per l’anno 2017, € 32.840,00 per
l’anno 2018, € 32.840,00 per l’anno 2019, € 32.840,00 per
l’anno 2020;
•Capitolo di Entrata 5.0200.01.10094 RISCOSSIONE CREDITI
A TASSO AGEVOLATO DA AMMINISTRAZIONI LOCALI RELATIVI
AL BANDO INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E
PER LA SUA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI € 32.840,00
per l’anno 2014, € 32.840,00 per l’anno 2015, € 32.840,00
per l’anno 2016, € 32.840,00 per l’anno 2017;
•Capitolo di Spesa 17.01.203.10095 UTILIZZO RISCOSSIONE
CREDITI DA IMPRESE RELATIVI AL BANDO INCENTIVI PER
L’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E PER LA SUA PRODUZIONE
DA FONTI RINNOVABILI PER ATTIVITA’ FINALIZZATE ALL’USO
RAZIONALE DELL’ENERGIA E AL CONTENIMENTO DELLE
EMISSIONI INQUINANTI € 54.520,03 per l’anno 2014,
€ 54.520,03 per l’anno 2015, € 87.360,03 per l’anno 2016,
€ 87.360,03 per l’anno 2017, € 32.840,00 per l’anno 2018,
€ 32.840,00 per l’anno 2019, € 32.840,00 per l’anno 2020;
•Capitolo di Spesa 17.01.203.10096 UTILIZZO RISCOSSIONE
CREDITI DA AMMINISTRAZIONI LOCALI RELATIVI AL BANDO
INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E PER LA SUA
PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI PER ATTIVITA’ FINALIZZATE ALL’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E AL CONTENIMENTO
DELLE EMISSIONI INQUINANTI € 32.840,00 per l’anno 2014,
€ 32.840,00 per l’anno 2015, € 32.840,00 per l’anno 2016,
€ 32.840,00 per l’anno 2017;
RESTITUZIONI SOMME RELATIVE AD ASSEGNAZIONI STATALI DESTINATE ALL’OFFERTA FORMATIVA PER APPRENDISTI ASSUNTI AI
SENSI DELL’ ART.48 DEL D.LGS N. 276/2003
Visto il d.lgs 276/2003 e s.m.i., avente ad oggetto «Attuazione
delle deleghe e in materia di occupazione e del mercato del lavoro ed in particolare l’art.48 « Apprendistato per l’espletamento
del diritto-dovere di istruzione e formazione;
Vista la legge 24 giugno 1997, n. 196, recante disposizioni
in materia di promozione dell’occupazione ed in particolare
l’art.16 relativo all’apprendistato»;
Visto il d.d.u.o del 21 aprile 2008 n. 3608 con cui è stato approvato l’avviso per la realizzazione di un’offerta formativa finalizzata all’acquisizione di una qualifica di istruzione e formazione
professionale rivolta ad apprendisti assunti ai sensi dell’art. 48
del d.lgs.276/2003 rivolto agli enti di formazione;
Visto il d.d.u.o del 05 dicembre 2011 n. 11960 con cui sono state
assegnate e ripartite tra le province lombarde le risorse per la formazione degli apprendisti assunti in Lombardia per il periodo formativo 2012-2013 in coerenza con la programmazione territoriale;
Preso atto della serie di finanziamenti erogati a seguito dei
provvedimenti sopra citati;
Vista la nota prot. n. E1.2014.033113 del 03 febbraio 2014 della
Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro con la quale
si dà atto che, a seguito della verifica contabile-amministrativa
delle rendicontazioni presentate, è emerso che alcuni istituti di
formazione e la Provincia di Sondrio hanno dovuto restituire parte dei finanziamenti ricevuti;
Preso atto della necessità di istituire , in armonia con le disposizioni dettate dal d.lgs. 118/2011 in materia di armonizzazione
dei bilanci pubblici e dal d.p.c.m 28 dicembre 2011 sulla relativa sperimentazione i capitoli rispettivamente di entrata per l’introito delle somme recuperate e di spesa ai fini del loro riutilizzo,
così come di seguito indicati:
Nuovo Capitolo di Entrata
Titolo 3 Entrate extratributarie
Tipologia 3.0500 Rimborsi e altre entrate correnti
Categoria 3.0500.02 Rimborsi in entrata
Capitolo 10437 RESTITUZIONI SOMME RELATIVE AD ASSEGNAZIONI STATALI DESTINATE ALL’OFFERTA FORMATIVA PER APPRENDISTI
ASSUNTI AI SENSI DELL’ ART.48 DEL D.LGS N. 276/2003 con la dotazione finanziaria di € 327.000,00 per l’anno 2014 ( UPB 3.4.12)
Nuovo Capitolo di Spesa
Missione 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale
Programma 15.02 Formazione professionale
Titolo 1 Spese correnti
Macroaggregato 104 Trasferimenti correnti
Capitolo 10438 UTILIZZO DELLE SOMME RECUPERATE RELATIVE
AD ASSEGNAZIONI STATALI DESTINATE ALL’OFFERTA FORMATIVA PER APPRENDISTI ASSUNTI AI SENSI DELL’ ART.48 DEL D.LGS
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
N. 276/2003»-TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI
LOCALI con la dotazione finanziaria di € 242.000,00 per l’anno
2014 ( UPB 2.3.0.2.77);
Capitolo 10439 UTILIZZO DELLE SOMME RECUPERATE RELATIVE
AD ASSEGNAZIONI STATALI DESTINATE ALL’OFFERTA FORMATIVA PER APPRENDISTI ASSUNTI AI SENSI DELL’ ART.48 DEL D.LGS
N. 276/2003»-TRASFERIMENTI CORRENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI
PRIVATE con la dotazione finanziaria di € 85.000,00 per l’anno
2014 ( UPB 2.3.0.2.77);
RECUPERO SOMME NON UTILIZZATE RELATIVE AD ASSEGNAZIONI STATALI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA «LINEE DI
SVILUPPO PER LA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO «
Vista la l. 236/1993 «Conversione in legge, con modificazioni,
del d.l. 20 maggio 1993, n. 148 , recante interventi urgenti a sostegno dell’ occupazione;
Vista la legge regionale 28 settembre 2006, n. 22 «Il mercato
del lavoro in Lombardia» e successive modifiche e integrazioni;
Visto l’articolo 1, comma 138, della L. 13 dicembre 10, n. 220
(Legge Finanziaria 2011) che, in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali, consente al Ministro del Lavoro, della Salute
e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, di disporre, sulla base di specifici accordi
governativi e per periodi non superiori a dodici mesi, in deroga
alla vigente normativa, la concessione, anche senza soluzione
di continuità, di trattamenti di cassa integrazioni guadagni, di
mobilità e di disoccupazione speciale, anche con riferimento a
settori produttivi e ad aree regionali;
Visto il decreto del Direttore generale della Direzione generale
per le politiche per l’Orientamento e la Formazione del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali del 2 maggio 2006 con il quale è stato disposto a favore della Regione Lombardia un finanziamento di Euro 23.000.000,00 per la realizzazione del Programma
«Linee di sviluppo per valorizzare il capitale umano»;
Visto il d.d.u.o. n. 2609 del 27 marzo 2012 che ha approvato l’avviso « Dote lavoro-Riqualificazione e Ricollocazione -anno
2012 -Indicazioni per i destinatari» prevedendo il riconoscimento
favore delle aziende di una premialità a fronte di un inserimento
lavorativo a seguito della dote ricollocazione;
Vista la nota prot. n. E1.2014.0027306 del 23 gennaio 2014 della
Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro con la quale si
dà atto che, a seguito della verifica contabile-amministrativa delle
rendicontazioni presentate, è emerso che alcune aziende devono
procedere restituire in tutto o in parte le premialità ricevute;
Preso atto della necessità di istituire , in armonia con le disposizioni dettate dal d.lgs. 118/2011 in materia di armonizzazione
dei bilanci pubblici e dal d.p.c.m 28 dicembre 2011 sulla relativa sperimentazione, i capitoli rispettivamente di entrata per l’introito delle somme recuperate e di spesa ai fini del loro riutilizzo,
così come di seguito indicati:
Nuovo Capitolo di Entrata
Titolo 3 Entrate extratributarie
Tipologia 3.0500 Rimborsi e altre entrate correnti
Categoria 3.0500.02 Rimborsi in entrata
Capitolo 10440 RECUPERO SOMME NON UTILIZZATE RELATIVE
AD ASSEGNAZIONI STATALI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA ‘LINEE DI SVILUPPO PER LA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO’ con la dotazione finanziaria di € 10.000,00 per
l’anno 2014 ( UPB 3.4.12)
Nuovo Capitolo di Spesa
Missione 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale
Programma 15.03 Sostegno all’occupazione
Titolo 1 Spese correnti
Macroaggregato 104 Trasferimenti correnti
Capitolo 10441 UTILIZZO DELLE SOMME RESTITUITE RELATIVE A
ASSEGNAZIONI STATALI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA « LINEE DI SVILUPPO PER LA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE
UMANO». con la dotazione finanziaria di € 10.000,00 per l’anno 2014 ( UPB 2.3.0.2.401);
RECUPERI DI SOMME EROGATE PER LA RICOSTRUZIONE DELLE
OO.PP. E INFRASTRUTTURE DANNEGGIATE E PER OPERE URGENTI
DI DIFESA DEL SUOLO
Visto il decreto-legge n. 15 del 7 febbraio 2003 «Misure finanziarie
per consentire interventi urgenti nei territori colpiti da calamità’ naturali», che autorizza il Dipartimento della Protezione Civile a provvedere con contributi quindicennali ai mutui che i soggetti competenti
possono stipulare allo scopo di consentire la prosecuzione degli
interventi e della ricostruzione nei territori colpiti da calamità naturali, che abbiano formato oggetto di disposizioni legislative o per le
quali sia stato deliberato lo stato di emergenza ai sensi dell’articolo
5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Vista l’ Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri
n. 3277 del 28 marzo 2003 «Ripartizione delle risorse finanziarie
autorizzate ai sensi del decreto-legge n. 15 del 7 febbraio 2003»;
Vista la d.g.r. n. 12794 del 28 aprile 2003 che ha istituito i capitoli
4.0300.01.6120 (Entrata) «MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI
PER FRONTEGGIARE LE ESIGENZE DERIVANTI DALLA PROSECUZIONE
DEGLI INTERVENTI E DELL’OPERA DI RICOSTRUZIONE DEI TERRITORI
COLPITI DA CALAMITA’ NATURALI « e 11.02.204.6121(Spesa) «IMPIEGO DEL MUTUO CON LA CASSA DDPP PER FRONTEGGIARE LE SPESE DI PRIMA EMERGENZA SOSTENUTE DAGLI EE.LL E PER CONTRIBUTI
ALL’EDILIZIA PRIVATA», assegnati alla Direzione Generale Sicurezza,
Protezione civile e Immigrazione;
Vista la d.g.r. n. 14874 del 7 novembre 2003 che ha istituito
l’ulteriore capitolo 9.01.203.6189 (Spesa) «IMPIEGO DEL MUTUO
CON LA CASSA DDPP PER LA RICOSTRUZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE E INFRASTRUTTURE DANNEGGIATE E PER OPERE URGENTI DI
DIFESA DEL SUOLO», assegnato alla Direzione Generale Territorio,
Urbanistica e Difesa del suolo;
Considerata la necessità di istituire capitoli di entrata e di spesa per i recuperi di somme non dovute o erogate in eccesso
relative ai finanziamenti concessi per le finalità di cui sopra;
Vista la nota prot. n. Z1.2014.0001867 del 6 febbraio 2014 con la
quale la Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo chiede l’istituzione dei seguenti capitoli di entrata e di spesa:
Nuovo Capitolo di Entrata
Titolo 4 Entrate in conto capitale
Tipologia 4.0500 Altre entrate in conto capitale
Categoria 4.0500.03 Entrate in conto capitale dovute a rimborsi, recuperi e restituzioni di somme non dovute o incassate
in eccesso
Capitolo 10447 RECUPERI DI SOMME EROGATE AGLI ENTI ATTUATORI PER LA RICOSTRUZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE E INFRASTRUTTURE DANNEGGIATE E PER OPERE URGENTI DI DIFESA DEL
SUOLO con la dotazione finanziaria di € 54.425,27 per l’anno
2014 ( UPB 4.5.203)
Nuovo Capitolo di Spesa
Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e
dell’ambiente
Programma 9.01 Difesa del suolo
Titolo 2 Spese in conto capitale
Macroaggregato 203 Contributi agli investimenti
Capitolo 10448 UTILIZZO DI SOMME RECUPERATE DAGLI ENTI
ATTUATORI PER LA RICOSTRUZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE E
INFRASTRUTTURE DANNEGGIATE E PER OPERE URGENTI DI DIFESA DEL SUOLO con la dotazione finanziaria di € 54.425,27 per
l’anno 2014 ( UPB 3.2.0.3.110);
Visti l’allegato A relativo agli stanziamenti 2014-2016 e l’allegato B relativo agli stanziamenti oltre il pluriennio, parti integranti e
sostanziali del presente provvedimento;
Visti altresì gli stati di previsione delle entrate e delle spese del
bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2014 e successivi;
Verificato da parte del Dirigente dell’Unità Organizzativa Programmazione e Gestione Finanziaria la regolarità dell’istruttoria e della
proposta di deliberazione sia sotto il profilo tecnico che di legittimità;
Vagliate ed assunte come proprie le predette valutazioni e
considerazioni;
Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
1. di apportare al bilancio per l’esercizio finanziario 2014 e
pluriennale 2014/2016 e al documento tecnico di accompagnamento le variazioni indicate agli allegati A e B della presente
deliberazione di cui costituiscono parte integrante e sostanziale;
2. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale ai sensi e nei termini stabiliti dall’art. 49, comma 7 della l.r.
31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni;
3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi
dell’art.49, comma 10, della l.r. 31 marzo 1978 n. 34 e successive
modificazioni ed integrazioni.
Il segretario: Marco Pilloni
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–8–
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
ALLEGATO A
SERVIZIO PER LO SVOLGIMENTO DELL’AUDIT SUGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE NELLE AREE COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI DEL 20
E DEL 29 MAGGIO 2012
Stato di previsione delle entrate:
2.0101.01
Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche
TRASFERIMENTI AL COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA TERREMOTO 20 E 29 MAGGIO 2012 IN REGIONE
LOMBARDIA DESTINATO AD ATTIVITÀ DI AUDIT
10435
2014
Competenza
€ 57.950,00
Cassa
€ 57.950,00
2015
Competenza
€ 0,00
2016
Competenza
€ 0,00
Stato di previsione delle spese:
11.02
103
Interventi a seguito di calamità naturali
Acquisto di beni e servizi
SERVIZIO DI SUPPORTO AI CONTROLLI DI 2° LIVELLO PER IL RILASCIO DELLA DICHIARAZIONE DI VALIDITÀ DEGLI INTERVENTI
FINANZIATI DAL FONDO DI SOLIDARIETÀ DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN RELAZIONE ALL’EMERGENZA TERREMOTO
20 E 29 MAGGIO 2012
10436
2014
Competenza
€ 57.950,00
Cassa
€ 57.950,00
2015
Competenza
€ 0,00
2016
Competenza
€ 0,00
RIPRISTINO CAPACITA’ COLONNA MOBILE REGIONALE
Stato di previsione delle entrate:
4.0200.01
Contributi agli investimenti
ASSEGNAZIONI STATALI PER IL REINTEGRO DI ATTREZZATURE E MATERIALI DI PROPRIETA’ DI REGIONE LOMBARDIA
IMPIEGATI PER IL SISMA NELLA PIANURA PADANA DEL 2012
10190
2014
Competenza
€ 95.000,00
2015
Competenza
Cassa
€ 0,00
€ 0,00
2016
Competenza
€ 0,00
Stato di previsione delle spese:
11.02
202
10191
Interventi a seguito di calamità naturali
Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni
REINTEGRO DI ATTREZZATURE E MATERIALI DI PROPRIETA’ DI REGIONE LOMBARDIA IMPIEGATI PER IL SISMA NELLA
PIANURA PADANA DEL 2012
2014
Competenza
€ 95.000,00
2015
Competenza
Cassa
€ 0,00
€ 0,00
2016
Competenza
€ 0,00
LEGGE 105/2006 FONDI DI ASSEGNAZIONE STATALE PER INTERVENTI DELLO STATO NEL SISTEMA FIERISTICO NAZIONALE.
Stato di previsione delle entrate:
4.0200.01
7692
Contributi agli investimenti
ASSEGNAZIONI STATALI FONDO MOBILITA’ AL SERVIZIO DELLE FIERE - LEGGE 27 FEBBRAIO 2006, N. 105
2014
Competenza
€ 269.219,24
Cassa
€ 269.219,24
2015
Competenza
€ 0,00
2016
Competenza
€ 0,00
Bollettino Ufficiale
–9–
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Stato di previsione delle spese:
14.01
Industria PMI e Artigianato
203
8395
Contributi agli investimenti
CONTRIBUTI STATALI COFINANZIAMENTO PROGETTI PER LA MOBILITA’ AL SERVIZIO DELLE FIERE - EX LEGGE 27/02/2006, N. 105
- ENTE FIERISTICO LARIO FIERE
2014
Competenza
€ 200.000,00
8398
Cassa
€ 200.000,00
2015
Competenza
2016
Competenza
€ 0,00
€ 0,00
CONTRIBUTI STATALI COFINANZIAMENTO PROGETTI PER LA MOBILITA’ AL SERVIZIO DELLE FIERE - EX LEGGE 27/02/2006, N. 105
- ENTE FIERA DEL BARCO
2014
Competenza
€ 69.219,24
Cassa
€ 69.219,24
2015
Competenza
2016
Competenza
€ 0,00
€ 0,00
RIMBORSO DA PARTE DEI BENEFICIARI DEL BANDO INCENTIVI PER USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E PER LA PRODUZIONE DA FONTI
RINNOVABILI
Stato di previsione delle entrate:
5.0200.01
10094
Riscossione crediti di breve termine
RISCOSSIONE CREDITI A TASSO AGEVOLATO DA AMMINISTRAZIONI LOCALI RELATIVI AL BANDO INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE
DELL’ENERGIA E PER LA SUA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI
2014
Competenza
€ 32.840,00
5.0200.03
10093
Cassa
€0
2015
Competenza
€ 32.840,00
2016
Competenza
€ 32.840,00
Riscossione crediti di breve termine
RISCOSSIONE CREDITI A TASSO AGEVOLATO DA IMPRESE RELATIVI AL BANDO INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA
E PER LA SUA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI
2014
Competenza
€ 54.520,03
Cassa
€0
2015
Competenza
€ 54.520,03
2016
Competenza
€ 87.360,03
Stato di previsione delle spese:
17.01
203
10095
Fonti energetiche
Contributi agli investimenti
UTILIZZO RISCOSSIONE CREDITI DA IMPRESE RELATIVI AL BANDO INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E PER LA SUA
PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI PER ATTIVITA’ FINALIZZATE ALL’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E AL CONTENIMENTO DELLE
EMISSIONI INQUINANTI
2014
Competenza
€ 54.520,03
10096
Cassa
€0
2015
Competenza
€ 54.520,03
2016
Competenza
€ 87.360,03
UTILIZZO RISCOSSIONE CREDITI DA AMMINISTRAZIONI LOCALI RELATIVI AL BANDO INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE
DELL’ENERGIA E PER LA SUA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI PER ATTIVITA’ FINALIZZATE ALL’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA
E AL CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI INQUINANTI
2014
Competenza
€ 32.840,00
Cassa
€0
2015
Competenza
€ 32.840,00
2016
Competenza
€ 32.840,00
– 10 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
RESTITUZIONI SOMME RELATIVE AD ASSEGNAZIONI STATALI DESTINATE ALL’OFFERTA FORMATIVA PER APPRENDISTI ASSUNTI AI SENSI
DELL’ ART.48 DEL D.LGS N.276/2003.
Stato di previsione delle entrate:
3.0500.02
10437
Rimborsi e altre entrate correnti
RESTITUZIONI SOMME RELATIVE AD ASSEGNAZIONI STATALI DESTINATE ALL’OFFERTA FORMATIVA PER APPRENDISTI ASSUNTI
AI SENSI DELL’ ART.48 DEL D.LGS N.276/2003
2014
Competenza
€ 327.000,00
Cassa
€ 327.000,00
2015
Competenza
2016
Competenza
€ 0,00
€ 0,00
Stato di previsione delle spese:
15.02
104
10438
Formazione professionale
Trasferimenti correnti
UTILIZZO DELLE SOMME RECUPERATE RELATIVE AD ASSEGNAZIONI STATALI DESTINATE ALL’OFFERTA FORMATIVA PER APPRENDISTI
ASSUNTI AI SENSI DELL’ ART.48 DEL D.LGS N.276/2003”-TRASFERIMENTI CORRENTI A AMMINISTRAZIONI LOCALI
2014
Competenza
€ 242.000,00
10439
Cassa
€ 242.000,00
2015
Competenza
2016
Competenza
€ 0,00
€ 0,00
UTILIZZO DELLE SOMME RECUPERATE RELATIVE AD ASSEGNAZIONI STATALI DESTINATE ALL’OFFERTA FORMATIVA PER APPRENDISTI
ASSUNTI AI SENSI DELL’ ART.48 DEL D.LGS N.276/2003”-TRASFERIMENTI CORRENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE
2014
Competenza
€ 85.000,00
Cassa
€ 85.000,00
2015
Competenza
2016
Competenza
€ 0,00
€ 0,00
RECUPERO SOMME NON UTILIZZATE RELATIVE AD ASSEGNAZIONI STATALI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA “LINEE DI
SVILUPPO PER LA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO “.
Stato di previsione delle entrate:
3.0500.02
10440
Rimborsi e altre entrate correnti
RECUPERO SOMME NON UTILIZZATE RELATIVE AD ASSEGNAZIONI STATALI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA ‘LINEE DI
SVILUPPO PER LA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO’
2014
Competenza
€ 10.000,00
Cassa
€ 10.000,00
2015
Competenza
2016
Competenza
€ 0,00
€ 0,00
Stato di previsione delle spese:
15.03
104
10441
Sostegno all’occupazione
Trasferimenti correnti
UTILIZZO DELLE SOMME RESTITUITE RELATIVE A ASSEGNAZIONI STATALI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA “ LINEE DI
SVILUPPO PER LA VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO”.
2014
Competenza
€ 10.000,00
Cassa
€ 10.000,00
2015
Competenza
2016
Competenza
€ 0,00
€ 0,00
Bollettino Ufficiale
– 11 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
RECUPERI DI SOMME EROGATE PER LA RICOSTRUZIONE DELLE OO.PP. E INFRASTRUTTURE DANNEGGIATE E PER OPERE URGENTI DI
DIFESA DEL SUOLO
Stato di previsione delle entrate:
4.0500.03
10447
Altre entrate in conto capitale
RECUPERI DI SOMME EROGATE AGLI ENTI ATTUATORI PER LA RICOSTRUZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE E INFRASTRUTTURE
DANNEGGIATE E PER OPERE URGENTI DI DIFESA DEL SUOLO
2014
Competenza
€ 54.425,27
2015
Competenza
Cassa
€ 54.425,27
2016
Competenza
€ 0,00
€ 0,00
Stato di previsione delle spese:
9.01
Difesa del suolo
203
10448
Contributi agli investimenti
UTILIZZO DI SOMME RECUPERATE DAGLI ENTI ATTUATORI PER LA RICOSTRUZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE E INFRASTRUTTURE
DANNEGGIATE E PER OPERE URGENTI DI DIFESA DEL SUOLO
2014
Competenza
€ 54.425,27
2015
Competenza
Cassa
€ 54.425,27
2016
Competenza
€ 0,00
€ 0,00
Riepilogo Variazioni
- ENTRATE
Titolo
Tipologia
2
3
4
4
5
- SPESE
Missione
0101
0500
0200
0500
0200
Programma
11
11
14
15
15
17
9
2014
€ 57.950,00
€ 337.000,00
€ 364.219,24
€ 54.425,27
€ 87.360,03
Titolo
02
02
01
02
03
01
01
1
2
2
1
1
2
2
Cassa
€ 57.950,00
€ 337.000,00
€ 269.219,24
€ 54.425,27
0
2014
€ 57.950,00
€ 95.000,00
€ 269.219,24
€ 327.000,00
€ 10.000,00
€ 87.360,03
€ 54.425,27
——— • ———
2015
2016
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 87.360,03
Cassa
€ 57.950,00
€ 0,00
€ 269.219,24
€ 327.000,00
€ 10.000,00
0
€ 54.425,27
2015
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 87.360,03
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 120.200,03
2016
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 120.200,03
€ 0,00
– 12 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
ALLEGATO B
•
RIMBORSO DA PARTE DEI BENEFICIARI DEL BANDO INCENTIVI PER USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E PER LA PRODUZIONE DA
FONTI RINNOVABILI
Stato di previsione delle entrate:
5.02000.03 Riscossione crediti a tasso agevolato da imprese
10093
RISCOSSIONE CREDITI A TASSO AGEVOLATO DA IMPRESE RELATIVI AL BANDO INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA
E PER LA SUA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI
2017
2018
2019
2020
2021
Competenza
Competenza
Competenza
Competenza
Competenza
87.360,03
32.840,00
32.840,00
32.840,00
0
5.02000.01 Riscossione crediti a tasso agevolato da Amministrazioni Pubbliche
10094
RISCOSSIONE CREDITI A TASSO AGEVOLATO DA AMMINISTRAZIONI LOCALI RELATIVI AL BANDO INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE
DELL’ENERGIA E PER LA SUA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI
2017
2018
Competenza
Competenza
32.840,00
0
Stato di previsione delle spese:
17.01
Fonti Energetiche
203
Contributi agli investimenti
10095
UTILIZZO RISCOSSIONE CREDITI DA IMPRESE RELATIVI AL BANDO INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E PER LA SUA
PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI PER ATTIVITA’ FINALIZZATE ALL’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E AL CONTENIMENTO DELLE
EMISSIONI INQUINANTI DA PARTE DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI
10096
2017
2018
2019
2020
2021
Competenza
Competenza
Competenza
Competenza
Competenza
87.360,03
32.840,00
32.840,00
32.840,00
0
UTILIZZO RISCOSSIONE CREDITI RELATIVI AL BANDO INCENTIVI PER L’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E PER LA SUA PRODUZIONE
DA FONTI RINNOVABILI PER ATTIVITA’ FINALIZZATE ALL’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA E AL CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI
INQUINANTI
2017
Competenza
32.840,00
2018
Competenza
0
Bollettino Ufficiale
– 13 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.g.r. 6 marzo 2014 - n. X/1462
Adesione alla proposta di atto integrativo all’accordo di
programma, di cui all’art. 34 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267
e dell’art. 6, comma 12 della l.r. 14 marzo 2003 n. 2 per la
riqualificazione urbana e la riorganizzazione infrastrutturale
delle aree complessivamente denominate “Cascina Merlata”
poste tra via Gallarate, via Daimler, l’autostrada A4 MilanoTorino, via Triboniano, via Barzaghi, il piazzale Cimitero
Maggiore, via Rizzo, via Jona, nell’ambito di interesse territoriale
degli interventi previsti per la realizzazione dell’esposizione
universale 2015
LA GIUNTA REGIONALE
Premesso che:
−− con d.p.g.r. n. 4299 del 13 maggio 2011 è stato approvato l’Accordo di Programma per la riqualificazione urbana
e la riorganizzazione infrastrutturale delle aree complessivamente denominate «Cascina Merlata» poste tra via
Gallarate, via Daimler, l’autostrada A4 Milano - Torino, via
Triboniano, via Barzaghi, il piazzale Cimitero Maggiore, via
Rizzo e via Jona, nell’ambito di interesse territoriale degli
interventi previsti per la realizzazione dell’Esposizione Universale 2015 (di seguito Accordo di Programma Cascina
Merlata), sottoscritto dai rappresentanti istituzionali di Regione Lombardia, del Comune di Milano, della Provincia
di Milano e del Comune di Pero, con l’adesione di Cascina Merlata s.p.a.;
−− l’accordo di programma Cascina Merlata ha comportato l’approvazione di una variante urbanistica che consente la progressiva riqualificazione urbana di un’area
strategica in Comune di Milano, anche in vista di Expo
Milano 2015, nonché l’approvazione di un Programma
Integrato di Intervento (di seguito PII), conforme ed attuativo della medesima variante, inerente il comparto «Cascina Merlata»;
−− in data 3 novembre 2011 Cascina Merlata s.p.a. ed il Comune di Milano hanno sottoscritto la Convenzione attuativa del PII che regolamenta i rispettivi diritti ed obblighi,
nonché le tempistiche di realizzazione degli interventi
pubblici e privati previsti dallo stesso PII;
−− la Convenzione prevede, tra l’altro, a carico di Cascina
Merlata s.p.a. l’obbligo di realizzare opere di urbanizzazione primaria e secondaria e quindi, in attuazione di
questo impegno, Cascina Merlata s.p.a., in data 30 dicembre 2011, ha avviato il bando di gara, a procedura
ristretta, per la progettazione esecutiva e l’esecuzione
lavori relativa alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria del PII, tra cui la viabilità inerente la via Gallarate, la viabilità interna al comparto, il parco attrezzato, le
piazze e le passerelle ciclopedonali;
−− all’esito della predetta procedura di gara, è stato individuato, quale aggiudicatario definitivo, Eureca Consorzio
Stabile ed in data 26 luglio 2013 è stato sottoscritto il relativo contratto di appalto dei lavori che, ad oggi, sono in
fase avanzata di esecuzione;
−− successivamente alla stipula della Convenzione attuativa del PII, in aderenza a quanto contemplato dall’art. 7.2.
dell’Accordo di Programma Cascina Merlata, la società
Expo 2015 s.p.a. ha avanzato richiesta di poter disporre di
alloggi ai fini dell’insediamento del c.d. «Villaggio EXPO»
e, a tal riguardo, Cascina Merlata s.p.a. ha definito, secondo le medesime previsioni dell’Accordo di Programma ed in accordo con la società Expo 2015 s.p.a., le modalità, i tempi e le condizioni per la messa a disposizione
temporanea di detti alloggi;
Premesso altresì che:
−− in data 7 ottobre 2013, il Commissario Unico Delegato del
Governo per EXPO Milano 2015 ha inviato agli Enti sottoscrittori dell’Accordo di Programma Cascina Merlata
una lettera con la quale è stata rappresentata la necessità e l’urgenza di realizzare in via provvisoria i parcheggi
per bus Gran Turismo funzionali all’Esposizione Universale all’interno del perimetro del Programma Integrato di
Intervento;
−− nella medesima comunicazione è stato altresì evidenziato che l’area di Cascina Merlata inclusa nel Programma
Integrato di Intervento presenta «caratteristiche territoriali
e di accessibilità tali da renderla idonea per la localizzazione del parcheggio di stazionamento dei bus»;
−− inoltre, in relazione al Programma Integrato di Intervento,
attualmente in corso di esecuzione, il Commissario Unico
ha evidenziato la necessità di un intervento:
•del Comune di Milano affinché «acquisisca l’assenso
del soggetto attuatore del Programma Integrato di Intervento «Cascina Merlata» e verifichi con quest’ultimo,
nell’ambito degli strumenti dell’Accordo di Programma,
la sussistenza delle condizioni tecnico-amministrative per
l’esecuzione degli interventi «Aree e strutture a parcheggio» nel perimetro del predetto Programma, valutando altresì tutte le possibili soluzioni di integrazione o variazione
dell’Accordo di Programma e/o del Programma Integrato di Intervento al fine di assicurare la realizzazione dell’opera temporanea mantenendo la sostenibilità economico-finanziaria dello stesso strumento urbanistico»;
•della Regione Lombardia affinché «convochi il Tavolo
istituzionale per il governo complessivo degli interventi
regionali e sovraregionali (Tavolo Lombardia) al fine di
definire il percorso amministrativo e assumere, d’intesa
con il Commissario Unico, le necessarie determinazioni
per individuare modalità e soggetto funzionalmente
competente per l’esecuzione degli interventi «Aree e
strutture a parcheggio», nonché per promuovere il reperimento della provvista finanziaria»;
−− in data 4 novembre 2013 si è riunito il Tavolo Istituzionale
per il Governo complessivo degli interventi regionali
e sovraregionali (c.d. Tavolo Lombardia), per un
aggiornamento sullo stato di avanzamento delle opere
infrastrutturali e dei progetti relativi all’EXPO; in tale sede,
gli Enti, d’intesa con il Commissario Unico, hanno, tra
l’altro, condiviso unanimemente di:
•individuare nell’operatore immobiliare del piano urbanistico «Cascina Merlata» il soggetto attuatore dell’intervento di realizzazione del parcheggio di stazionamento bus e, conseguentemente, il Comune di Milano
è stato invitato a convocare il Collegio di Vigilanza
dell’Accordo di Programma Cascina Merlata;
•presentare, sulla base delle risultanze dei lavori del
Sottotavolo Infrastrutture, una proposta alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri affinché assicuri la copertura
finanziaria degli interventi ritenuti prioritari e indispensabili per l’Esposizione Universale, tra i quali il suddetto
parcheggio di stazionamento bus»;
−− in data 18 novembre 2013, il Commissario Unico ha comunicato a Cascina Merlata s.p.a. gli esiti del Tavolo
Lombardia sopra richiamato, ossia che la stessa è stata
individuata quale Soggetto attuatore dell’intervento di realizzazione dei parcheggi per lo stazionamento dei bus,
che dovranno essere completati in tempo utile per l’inizio
dell’Evento espositivo;
−− in data 25 novembre 2013, Cascina Merlata s.p.a. ha, tra
l’altro, confermato la propria disponibilità ad assumere il
ruolo di soggetto attuatore dell’intervento sopra menzionato alle condizioni già espresse nelle Segreterie Tecniche dell’Accordo di Programma Cascina Merlata;
−− in data 25 novembre 2013, il Collegio di Vigilanza dell’Accordo di Programma Cascina Merlata, in ragione delle
determinazioni assunte dal Tavolo Lombardia del 4 novembre 2013 e degli esiti delle prime verifiche tecniche svolte
dalla Segreteria tecnica dell’Accordo di Programma nelle
riunioni del 18 ottobre, 30 ottobre e 12 novembre 2013, ha
disposto di dare avvio al procedimento di promozione «di
un Atto Integrativo all’AdP, comportante eventuali variazioni urbanistiche, che, anche mediante modifica del PII Cascina Merlata, consenta l’esecuzione dell’opera richiesta
dal Commissario Unico in tempi utili per l’evento, il coordinamento temporale tra la realizzazione del parcheggio
temporaneo e l’attuazione del PII, nonché di valutare le
modalità per il ripristino dell’equilibrio economico-finanziario dello strumento urbanistico, in modo tale da garantire il completamento della trasformazione in corso»;
−− il Collegio di Vigilanza nella medesima seduta ha, altresì,
ritenuto che eventuali proposte di modifica del Programma Integrato di Intervento debbano essere valutate dalla
Segreteria Tecnica alla luce degli obiettivi dell’Accordo
di Programma e della necessità di «considerare come
elementi non suscettibili di variazione la capacità edificatoria massima ammissibile, le dotazioni minime di standard e verde pubblico e le contribuzioni finanziarie già
definite nell’Accordo di Programma e nella Convenzione
attuativa del PII»;
– 14 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
−− in data 26 novembre 2013, il Commissario Unico, con
Provvedimento n. 10, ha disposto, fra l’altro:
27 novembre 2013 è altresì avvenuta la pubblicazione
dell’avviso al pubblico;
−− «che gli Enti ed Amministrazioni competenti, nonché il
soggetto attuatore adottino ogni tempestiva e necessaria azione e/o decisione per garantire il completamento dei parcheggi remoti per lo stazionamento per
i bus Gran Turismo ed altri veicoli entro l’inizio dell’Evento espositivo, facendo ricorso, laddove necessario,
ai poteri di deroga direttamente riconosciuti in capo
al soggetto attuatore dall’art. 5, comma 1, lettera c)
del d.l. n. 43/2013 convertito in legge n. 71/2013;
−− il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche
per la Lombarda e la Liguria ha indetto e convocato
per il giorno 11 febbraio 2014 la Conferenza dei Servizi
Permanente per l’approvazione dei progetti del sito
di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, e
dei manufatti inclusi nel dossier di registrazione del
grande Evento, volta al conseguimento dell’Intesa fra lo
Stato e la Regione Lombardia, di cui all’art. 3 del d.p.r.
383/1994, relativamente al progetto definitivo dei lavori
di realizzazione Parcheggio di prossimità per Bus Gran
Turismo «Cascina Merlata», dando 30 giorni di tempo per
l’espressione dei pareri di competenza;
−− che gli Enti sottoscrittori dell’Accordo di Programma
Cascina Merlata valutino la fattibilità delle proposte
avanzate dal soggetto attuatore del PII per la modifica dello stesso Programma ai fini del suo riequilibrio
economico finanziario, fermi restando gli elementi non
suscettibili di variazione già indicati dal Collegio di
Vigilanza»;
−− in data 24 dicembre 2013, Cascina Merlata s.p.a., in qualità di proprietaria di parte delle aree ricadenti nel PII e di
soggetto delegato da parte dei proprietari di quelle restanti, ha presentato al Comune di Milano una proposta di
variante del PII finalizzata a ripristinare l’equilibrio economico-finanziario, nel rispetto degli indirizzi e delle prescrizioni
espresse dal Collegio di Vigilanza del 25 novembre 2013;
−− con nota del 13 gennaio 2014, il Commissario Unico, in
considerazione del carattere prioritario dell’intervento dei
parcheggi ed indispensabile per garantire un accesso
sostenibile ed efficiente ai visitatori di Expo, ha sottolineato la necessità di proseguire celermente nell’espletamento delle attività finalizzate all’attuazione dell’intervento,
evidenziando che, con d.l. del 23 dicembre 2013 n. 145
(c.d. «Destinazione Italia»), art. 13 commi 1-3, sono stati
revocati precedenti finanziamenti disposti dal CIPE a favore di altre opere ed è stata prevista la destinazione al
«parcheggio remoto di stazionamento di Cascina Merlata» dell’importo di 31 milioni di euro con l’autorizzazione
del soggetto attuatore ad avviare le procedure per l’affidamento dei lavori nel limite delle risorse autorizzate;
−− con nota del 20 gennaio 2014, Cascina Merlata s.p.a. ha
chiesto al Comune di Milano di promuovere un Atto Integrativo all’Accordo di Programma Cascina Merlata allo
scopo di approvare una variante all’omonimo PII, stante
la necessità di ripristinare l’equilibrio economico- finanziario dello stesso compromesso dalla realizzazione del
parcheggio EXPO;
−− con lettera del 22 gennaio 2014, il Comune di Milano ha
comunicato al Soggetto Attuatore del PII Cascina Merlata l’impossibilità di avviare l’esame istruttorio dei documenti e degli elaborati grafici presentati, stante la necessità di avviare il procedimento di promozione dell’Atto
Integrativo all’Accordo di Programma;
−− in data 27 gennaio 2014, Commissario Unico, con Provvedimento n. 13, ha disposto che Cascina Merlata s.p.a., in
ragione dell’avvenuto reperimento della provvista finanziaria necessaria per i lavori, proceda tempestivamente alla
realizzazione degli stessi secondo gli impegni assunti;
Dato atto che:
−− in data 30 ottobre 2013, in concomitanza della riunione
della Segreteria Tecnica dell’Accordo di Programma, Cascina Merlata s.p.a. ha depositato ad EXPO 2015 s.p.a.
ed al Comune di Milano copia del progetto preliminare
dei parcheggi temporanei per Bus Gran Turismo;
−− in data 18 novembre 2013, la Società EXPO 2015 S.p.A. ha
comunicato a Cascina Merlata s.p.a. il suo assenso tecnico di massima al progetto dei parcheggi temporanei
presentato da quest’ultima e che l’approvazione dello
stesso sarebbe avvenuta in seno alla «Conferenza di Servizi permanente per l’approvazione dei progetti del sito
di impianto e dei manufatti inclusi del Dossier di registrazione del Grande Evento»;
−− in data 26 novembre 2013, è stata depositata, da parte di
Cascina Merlata s.p.a., presso la Struttura Valutazione di
Impatto Ambientale della Direzione Generale Ambiente,
energia e sviluppo sostenibile della Regione, la richiesta
di verifica, ai sensi del d.lgs. 152/2006, della assoggettabilità alla procedura di valutazione d’impatto ambientale
(VIA) del progetto di realizzazione di parcheggi temporanei EXPO nell’area del PII Cascina Merlata e che in data
Vista la comunicazione del Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, Edilizia Privata, Agricoltura del Comune di Milano, pervenuta in data 28 febbraio 2014, prot. n. A1.2014.0024162, con la
quale è promosso l’Atto Integrativo all’Accordo di Programma
«per la riqualificazione urbana e la riorganizzazione infrastrutturale delle aree complessivamente denominate «Cascina Merlata» poste tra via Gallarate, via Daimler, l’Autostrada A4 MilanoTorino, via Triboniano, via Barzaghi, il piazzale Cimitero Maggiore,
via Rizzo, via Jona, nell’ambito di interesse territoriale degli interventi previsti per la realizzazione dell’Esposizione Universale
2015», a seguito di approvazione con Deliberazione di Giunta
Comunale n. 245 del 14 febbraio 2014;
Rilevata l’esigenza di prevedere idonee forme di rapporto e
di collaborazione tra Enti e soggetti pubblici e privati interessati
alla realizzazione dei parcheggi per bus Gran Turismo funzionali
all’EXPO 2015, nonché di individuare prioritariamente tutte le misure necessarie per consentire l’esecuzione dell’opera in tempi
utili per l’Evento espositivo;
Ritenuto che lo strumento dell’Atto Integrativo all’Accordo di
Programma Cascina Merlata garantisce l’azione integrata e coordinata delle Istituzioni al fine di realizzare gli obiettivi condivisi
nella sopraccitata seduta del Collegio di Vigilanza dell’Accordo
di Programma del 25 novembre 2013;
Ritenuto pertanto di aderire alla proposta di Atto Integrativo all’Accordo di Programma Cascina Merlata promosso dal
Comune di Milano al fine di procedere ad una modifica dello
strumento urbanistico attuativo in corso di esecuzione che, considerando come elementi non suscettibili di variazione la capacità edificatoria massima ammissibile, le dotazioni minime di
standard e verde pubblico e le contribuzioni finanziarie già definite nell’Accordo di Programma e nella Convenzione attuativa
del Programma Integrato di Intervento:
•consenta il riscadenziamento di tutti gli elementi di natura
convenzionale e/o autorizzativa interessati dal prolungamento dei tempi di attuazione del Programma Integrato di
Intervento imposti dalla realizzazione del parcheggio EXPO;
•introduca la previsione di misure compensative anche di
tipo urbanistico in grado di ripristinare l’originario equilibrio economico-finanziario dello strumento attuativo;
Preso atto che:
−− il coordinamento di tutta l’attività di concertazione, preparatoria ed istruttoria, necessaria alla sottoscrizione
dell’Atto Integrativo dell’Accordo i Programma Cascina
Merlata è assunto dal Comune di Milano in quanto soggetto promotore;
−− il termine per la definizione dei contenuti dell’Atto Integrativo all’Accordo di Programma Cascina Merlata è indicativamente stabilito in centottanta giorni dalla data di
adesione di Regione Lombardia;
−− le Amministrazioni e i soggetti pubblici interessati alla definizione dell’Atto Integrativo all’Accordo di Programma
sono: Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune
di Milano, Comune di Pero, Commissario Unico Delegato
del Governo per EXPO Milano 2015;
Visti:
−− il programma regionale di sviluppo della X legislatura,
approvato con d.c.r. X/78 del 9 luglio 2013;
−− il d.lgs n. 267 del 18 agosto 2000, art. 34, recante la disciplina generale in materia di Accordi di Programma finalizzati alla definizione ed all’attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro
completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata
di Comuni, di Province e Regioni, di Amministrazioni statali
e di altri soggetti pubblici;
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
−− la l.r. n. 2 del 14 marzo 2003, «Programmazione negoziata regionale», ed in particolare quanto disposto dall’art. 6,
comma 12, in ordine alle modalità di partecipazione della
Regione ad Accordi di Programma promossi da altri enti;
−− la l.r. n. 12 dell’ 11 marzo 2005, «Legge per il Governo del
Territorio»;
−− l’articolo 14, comma 2, del d.l. 25 giugno 2008, n. 112,
convertito dalla l. 6 agosto 2008, n. 133, come sostituito
dall’articolo 5 del d.l. 26 aprile 2013, n. 43 recante «Disposizioni volte ad accelerare la realizzazione di Expo 2015»
convertito dalla l. 24 giugno 2013, n. 71, che prevede la
nomina del Commissario Unico delegato del Governo
per Expo Milano 2015;
−− il d.p.c.m. 6 maggio 2013 «Nomina del Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015»;
−− l’articolo 13 «Disposizioni urgenti per Expo 2015, per i lavori pubblici ed in materia di trasporto aereo» del d.l. 23 dicembre 2013, n. 145 (c.d. «Destinazione Italia»), convertito
dalla l. 21 febbraio 2014, n. 9;
Vagliate ed assunte come proprie le suddette motivazioni;
A votazione unanime espressa nelle forme di legge;
DELIBERA
1. di aderire alla proposta di Atto Integrativo all’Accordo di
Programma, ai sensi dell’art. 34 del d.lgs 267/2000 e dell’art. 6,
comma 12, della l.r. 2/2003, «per la riqualificazione urbana e la riorganizzazione infrastrutturale delle aree complessivamente denominate «Cascina Merlata» poste tra via Gallarate, via Daimler,
l’Autostrada A4 Milano-Torino, via Triboniano, via Barzaghi, il piazzale Cimitero Maggiore, via Rizzo, via Jona, nell’ambito di interesse territoriale degli interventi previsti per la realizzazione dell’Esposizione Universale 2015» (approvato con d.p.g.r. n. 4299 del
13 maggio 2011), al solo fine di consentire, anche mediante
modifica al Programma Integrato di Intervento «Cascina Merlata» comportante eventuali variazioni urbanistiche, l’esecuzione del parcheggio provvisorio per bus Gran Turismo funzionale
all’evento EXPO, richiesto dal Commissario Unico in tempi utili
per l’Evento, il coordinamento temporale tra la realizzazione del
suddetto parcheggio temporaneo e l’attuazione del predetto
Programma, nonché il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario dello strumento urbanistico, in modo tale da garantire il completamento della trasformazione in corso;
2. di stabilire la partecipazione della Regione alla Conferenza dei rappresentanti delle amministrazioni interessate alla conclusione dell’Accordo di Programma di cui all’art. 34 del d.lgs
267/2000, dando atto che:
•il coordinamento di tutta l’attività di concertazione, preparatoria ed istruttoria, necessaria alla sottoscrizione dell’Atto Integrativo all’Accordo di Programma Cascina Merlata, è assunto dal Comune di Milano in quanto soggetto promotore;
•le Amministrazioni e i soggetti pubblici interessati alla definizione dell’Atto Integrativo all’Accordo di Programma
sono: Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di
Milano, Comune di Pero, Commissario Unico Delegato del
Governo per EXPO Milano 2015;
•il termine per la definizione dei contenuti dell’Atto Integrativo all’Accordo di Programma è indicativamente stabilito
in centottanta giorni dalla data di adesione di Regione
Lombardia;
3. di trasmettere copia della presente deliberazione al Consiglio regionale, ai sensi dell’art. 6, comma 3, della l.r. n. 2/2003;
4. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi e per gli
effetti di cui all’art. 6, comma 3, della l.r. n. 2/2003.
II segretario: Marco Pilloni
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.g.r. 6 marzo 2014 - n. X/1465
Determinazioni relative alla sperimentazione CREG (Chronic
Related Group) - Anno 2014
LA GIUNTA REGIONALE
Premesso che:
•l’aumento della prevalenza delle malattie croniche in
Lombardia, che riguardano più del 30% della popolazione richiede un adeguamento delle risposte assistenziali
sia sul piano clinico, sia su quello organizzativo-gestionale;
•lo stato di salute di un malato cronico, spesso anziano e
affetto da più patologie, è influenzato non solo da fattori
biologici legati alla malattia, ma in larga misura anche da
determinanti personali e da fattori di contesto che interagiscono fra loro in maniera dinamica e condizionano la
capacità di accesso alle cure;
•i bisogni derivanti da situazioni di cronicità richiedono,
quindi, una presa in carico «proattiva» e omnicomprensiva del malato, continuità di assistenza ospedale-territorio
e percorsi clinico-assistenziali personalizzati, cioè congruenti col livello di complessità della malattia e con le
caratteristiche individuali del paziente;
•le evidenze scientifiche dimostrano che quando i malati
cronici ricevono un trattamento integrato e un supporto
al self-management e al follow-up, migliorano e ricorrono
meno alle cure ospedaliere;
•l’idea della sperimentazione CReG (Chronic Related
Groups), avviata da Regione Lombardia in 5 ASL, nacque
proprio dall’osservazione della discontinuità del percorso
del malato cronico e dalla consapevolezza della necessità di introdurre modalità organizzative innovative di presa
in carico del paziente a livello territoriale, anche con la
fornitura di servizi aggiuntivi.
Visto il «Piano Sanitario Nazionale 2011-2013» che individua
la «sanità d’iniziativa» quale nuovo approccio organizzativo
che affida alle Cure Primarie il compito di programmare e coordinare gli interventi a favore del malato cronico, indicando,
tra i principali obiettivi del SSN, il miglioramento della presa in
carico del cittadino, la continuità delle cure e l’integrazione
ospedale-territorio;
Richiamato il «Piano Socio Sanitario Regionale 2010-2014» approvato con d.c.r. n. X/88 del 17 novembre 2010, il quale:
•indica la necessità di rispondere ai fabbisogni della cronicità individuando soluzioni strutturali e organizzative per
superare il modello assistenziale ospedaliero;
•prevede, tra gli obiettivi strategici, la valorizzazione del ruolo
dei Medici di Medicina Generale (MMG), anche attraverso
lo sviluppo dell’associazionismo, come punto di attuazione
della continuità assistenziale sul territorio, al fine di consentire le cure ai pazienti cronici mediante protocolli terapeutici
condivisi e la pianificazione di un programma stabilito con
il paziente, che riduca i tempi e le risorse;
•prevede di dare continuità al progetto «Dote Sanitaria»,
avviato con modalità sperimentale nel 2009 e finalizzato a
migliorare l’appropriatezza dell’assistenza ai pazienti affetti
da alcune patologie croniche, modificando in modo significativo la prospettiva della medicina territoriale, mettendo
realmente al centro il paziente e definendo una ‘dotazione’
di risorse annuali attese per la sua presa in carico;
•prevede di sperimentare forme di convenzionamento con
specialisti ospedalieri per lo svolgimento delle loro attività
presso l'ambulatorio dei MMG;
Richiamati altresì i seguenti provvedimenti regionali:
•la d.g.r. n. IX/937 dell’1 dicembre 2010 «Determinazioni in
ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale
per l’esercizio 2011 (di concerto con l’assessore Boscagli)»
e, in particolare, l’allegato 14 «Cronicità e CreG», che
ha previsto di implementare sperimentalmente il CReG
(Chronic Related Group), quale innovativa modalità di
presa in carico dei pazienti affetti da malattie croniche
che, a fronte della corresponsione anticipata di una
quota predefinita di risorse (CReG), deve garantire senza
soluzioni di continuo e cali di assistenza tutti i servizi extraospedalieri necessari per una buona gestione clinicoorganizzativa della malattia (prevenzione secondaria,
follow-up, monitoraggio della persistenza terapeutica,
specialistica ambulatoriale, protesica, farmaceutica);
•la d.g.r. n. IX/1283 dell’1 febbraio 2011 «Definizione degli
obiettivi aziendali di interesse regionale dei Direttori
Generali delle Aziende Sanitarie Locali per l’anno
2011, nonché delle modalità di valutazione del loro
raggiungimento», che ha individuato gli ambiti territoriali
di sperimentazione del CReG e, precisamente, le ASL di
Milano, Bergamo, Como, Lecco e Milano 2;
•la d.g.r. n. IX/1479 del 30 marzo 2011 «Determinazioni in
ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale
per l’esercizio 2011 - II° Provvedimento di aggiornamento
in ambito sanitario» che:
 ha fornito, all’Allegato 2), ulteriori indicazioni per l’implementazione del CReG, con particolare riferimento
agli obiettivi e ai contenuti del modello organizzativo,
sottolineando che l’aspetto innovativo del CReG, è rappresentato dalla individuazione del «soggetto» che garantisce la continuità del percorso e della presa in carico dei pazienti, interagendo con tutti gli attori coinvolti
nella gestione della patologia;
ha fornito indicazioni circa i requisiti dei soggetti Gestori
del CReG, i contenuti generali del contratto stipulato tra
ASL e Gestori, nonchè i criteri di remunerazione del servizio;
 ha previsto che le risorse da assegnare per la presa in
carico dei pazienti:
siano individuate dalla DG Sanità, in collaborazione
con le ASL sito di sperimentazione;
siano assegnate, con atto della DG Sanità, a quei
soggetti individuati e governati dalla ASL i quali, previa sottoscrizione di specifico accordo con la ASL
stessa, si faranno carico di garantire la piena adesione dei pazienti reclutati al percorso del CReG;
•il decreto del direttore generale Sanità n. 4383 del 16 maggio 2011 «Determinazioni in materia di CReG (Chronic
Related Group), in attuazione della d.g.r. n. IX/1479 del
30 marzo 2011. Classi CReG e tariffe», che approva una
metodologia di classificazione dei pazienti cronici finalizzata ad individuare - a partire dalla Banca Dati Assistito
(BDA) - categorie omogenee dal punto di vista clinico e
del consumo di risorse sanitarie (Classi CReG), definendo,
tra l’altro, all’Allegato E), il valore di costo di ogni Classe
CReG individuata («Tariffe Standard Regionali»);
•la d.g.r. n. IX/3976 del 6 agosto 2012 «Ulteriori determinazioni
in ordine alla gestione del Servizio Sanitario Regionale per
l’anno 2012 anche alla luce dei provvedimenti nazionali»,
che ha condiviso la proposta dell’ASL Milano di bandire
un secondo avviso pubblico per incrementare il numero di
Medici di Medicina Generale (MMG) e assistiti cronici arruolati nella sperimentazione, stabilendo, tra l’altro, di consentire lo sviluppo di accordi con le Aziende Ospedaliere
pubbliche per il coinvolgimento di specialisti ospedalieri
nell’erogazione di semplici prestazioni ambulatoriali per i
pazienti arruolati, anche presso gli studi associati dei MMG;
•la d.g.r. n. IX/4334 del 26 ottobre 2012 «Determinazioni in
ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale
per l’esercizio 2013» che ha previsto di continuare la sperimentazione CReG nel 2013, senza incrementare il numero
delle ASL coinvolte;
Richiamata, in particolare, la d.g.r. n. X/1185 del 20 dicembre 2013 «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio
socio sanitario regionale per l’esercizio 2014», che dopo aver ribadito, all’Allegato 1), la necessità di nuovi modelli organizzativi
per affrontare il tema della cronicità, stabilisce, all’Allegato 3):
•la prosecuzione della sperimentazione CReG nelle 5 ASL
individuate (Bergamo, Como, Lecco, Milano, Milano 2)
attraverso il follow-up attivo della coorte di pazienti già
arruolati, con l’obiettivo di valutare l’impatto della presa
in carico su indicatori di qualità e di salute, nonché sui
consumi e sulla spesa sanitaria;
•la necessità di rimodulare il sistema di valorizzazione del
servizio, al fine di poter eventualmente pervenire, una volta a regime, al completo riconoscimento di un budget ai
soggetti erogatori;
•che sia corrisposta al Gestore CReG una «quota di responsabilità» per ogni paziente arruolato, per la copertura
dei costi delle attività aggiuntive di presa in carico dei pazienti, sostenuti nel corso del 2014;
•che tale quota di responsabilità sia stimata sulla base degli scenari di spesa indagati nella prima fase sperimentale, e che sia propedeutica all’evoluzione verso un sistema
di remunerazione basato sulla corresponsione al Gestore
dell’intera Tariffa CReG;
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Sottolineato che la «quota di responsabilità» rappresenta l’importo, unico per tutte le classi CReG, da corrispondere al Gestore CReG a copertura delle attività necessarie a garantire la
presa in carico dei pazienti nel 2014, interagendo con tutti gli attori coinvolti nella gestione della patologia, garantendo, al contempo, il rispetto delle procedure e delle soluzioni organizzative
previste dal modello CReG in sperimentazione, come declinate
all’articolo 4 dello «Schema-tipo di Contratto 2014», allegato alla
presente deliberazione;
Vista la Nota del Direttore Generale Sanità H1.2013.0006717
del 26 febbraio 2013 che ha ribadito i contenuti della d.g.r. n.
IX/1479/2011 relativi alla gestione dei contratti con i Gestori del
CReG, definendo alcuni aspetti che i contratti debbono necessariamente prevedere e dettagliare e fornendo ulteriori indicazioni in merito alle modalità di remunerazione dei Gestori stessi;
Dato atto che le ASL coinvolte hanno proseguito la sperimentazione nel corso del 2012 e del 2013 in conformità con le indicazioni della DG Sanità (ora DG Salute), stipulando contratti con Cooperative di MMG (individuati dalle stesse ASL quali attuali soggetti
Gestori del CReG), ed in particolare con quattro Cooperative
presso l’ASL Como, due presso l’ASL Milano 2, e con una Cooperativa rispettivamente, presso le ASL di Bergamo, Lecco e Milano;
Valutati i risultati preliminari della sperimentazione CReG condotta nel 2012 e nel 2013 nelle 5 ASL individuate, riportati nell’Allegato 1), parte integrante del presente provvedimento, i quali:
•evidenziano un’associazione tra arruolamento e ‘presa in
carico’ secondo il modello CReG, con una riduzione degli
accessi ospedalieri (Pronto Soccorso e Ricovero Ordinario),
supportando così l’ipotesi alla base della sperimentazione
di un impatto favorevole del modello CReG sulla salute dei
pazienti e sull’utilizzo delle risorse del sistema sanitario;
•indicano la necessità di proseguire il follow-up dei pazienti
arruolati, al fine di valutare le variazioni nel tempo degli
esiti analizzati e approfondire l’impatto del CReG anche
su outcome di salute a lungo termine, nonché sul consumo di risorse sanitarie;
Preso atto delle determinazioni condivise tra i Direttori Generali delle suddette ASL e la Direzione Generale Salute, in occasione
di ripetuti incontri di monitoraggio della sperimentazione - finalizzati ad identificare eventuali criticità, soluzioni e ambiti di sviluppo del disegno CReG - a seguito dei quali è stata evidenziata la
necessità di indirizzi regionali relativamente a:
•contenuti dei Contratti per la definizione dei rapporti giuridici
ed economici tra le ASL e i soggetti gestori del CReG per
l'erogazione dei servizi territoriali previsti dal modello CReG;
•contenuti e modalità per la gestione della sperimentazione, la definizione degli obiettivi, le modalità di monitoraggio e controllo del servizio erogato, gli indicatori e gli
strumenti di verifica;
•criteri per gestire fattori di variabilità nell’arruolamento
(mobilità dei pazienti, dei MMG, ecc.);
•eventuali prestazioni di natura diagnostica e di telemedicina erogate direttamente dai Gestori del CReG nell’ambito della sperimentazione, e definizione dei relativi requisiti di qualità;
•contenuti dei flussi informativi della sperimentazione
CReG, e del relativo debito informativo;
Considerata la necessità di fornire ulteriori indicazioni per dar
corso alla prosecuzione della sperimentazione CReG secondo
quanto stabilito dalla sopra citata d.g.r. n. X/1185/2013;
Preso atto del provvedimento dell’ASL Milano (delibera ASL Milano n. 771 del 21 giugno 2013) che, in ottemperanza alle disposizioni regionali di cui alla sopra citata d.g.r. n. IX/3976/2012, allo
scopo di incrementare il numero di MMG e di pazienti arruolati
nella sperimentazione, ha approvato le risultanze dei lavori della commissione di valutazione dei progetti pervenuti alla stessa
ASL per la realizzazione del CReG, individuando nuovi soggetti
Gestori per l’affidamento del servizio sperimentale CReG;
Sottolineata l’opportunità, condivisa con le ASL in sperimentazione, di estendere il periodo di osservazione della coorte di
pazienti già arruolati senza procedere ad ulteriori arruolamenti,
allo scopo di valutare i costi effettivi della presa in carico contenendo fattori di variabilità o di potenziale distorsione della sperimentazione, fatta eccezione per l’ASL Milano la quale potrà
procedere a nuovi arruolamenti, limitatamente ai nuovi gestori
già individuati per il servizio sperimentale CReg;
Ritenuto, in condivisione con le 5 ASL coinvolte nella
sperimentazione:
•di approvare lo Schema-tipo di Contratto 2014 - e i relativi
indirizzi per la predisposizione del «Protocollo Attuativo del
Contratto CReG» - per la definizione dei rapporti giuridici
ed economici tra ASL e Gestori CReG per l’erogazione dei
servizi territoriali previsti nel corso del 2014, allo scopo di
indirizzare le modalità di gestione della sperimentazione,
che costituisce l’Allegato 2), parte integrante del presente
provvedimento;
•di allineare temporalmente i Contratti da stipulare nelle 5
ASL per l’erogazione del servizio CReG nel corso del 2014;
•di definire i criteri per gestire fattori di variabilità nell’arruolamento (mobilità dei pazienti, dei MMG, ecc.), secondo
quanto descritto nell’Allegato 3), parte integrante del presente provvedimento;
•di definire i contenuti dei flussi informativi della sperimentazione CReG - con riferimento particolare al flusso dei
Piani Assistenziali Individuali (PAI), delle attività del Centro
Servizi - e del relativo debito informativo, secondo le modalità illustrate nell’Allegato 4), parte integrante del presente provvedimento;
Ritenuto di rinviare a successivo atto della DG Salute:
•l’istituzione di un Comitato Regionale finalizzato al
monitoraggio della sperimentazione, prevedendo inoltre
incontri periodici di confronto con rappresentanti dei
Gestori del CReG;
•la definizione delle prestazioni di natura diagnostica e
di telemedicina che possono essere erogate dai Gestori
CReG nell’ambito della sperimentazione, e i relativi
requisiti di qualità;
•l’approvazione delle specificità organizzative in materia
di privacy e protezione dei dati personali che i soggetti
Gestori dovranno garantire nel trattamento di dati sensibili;
•l’assegnazione alle ASL dei contributi necessari
all’attuazione delle disposizioni contenute nel presente
provvedimento;
Dato atto che con il Decreto del Direttore Generale Salute
n. 11454 del 5 dicembre 2013 «Determinazioni relative alla quantificazione delle risorse da riconoscere ai gestori per il primo
anno di sperimentazione CReG (Chronic Related Group)» sono
stati approvati i criteri, uniformi a livello regionale, per il calcolo
della quota parte da riconoscere ai Gestori CReG nel primo anno di sperimentazione ed i relativi importi da erogare;
Dato atto che, con Nota della DG Salute Prot. H1.2014.0007550
del 20 febbraio 2014, si è dato mandato alle ASL di erogare ai
Gestori CReG un acconto sugli importi relativi alla seconda annualità, nei limiti massimi del 40% dell’importo autorizzato con
d.d.g. 11454/2013 per il primo anno di sperimentazione, rinviando l’erogazione del saldo a un successivo provvedimento, non
appena saranno disponibili i dati definitivi relativi al consuntivo
2013;
Ritenuto di dar seguito alla sopra citata d.g.r. n. X/1185/ 2013:
•stimando per le attività aggiuntive sostenute dai Gestori
CReG nel corso del 2014, una «quota di responsabilità» unica per tutte le classi CReG, calcolata sulla base degli scenari di spesa dei primi due anni di sperimentazione, e basata sul valore medio del differenziale tra ‘consumi attesi’ e
‘consumi osservati’, risultante nelle 5 ASL in sperimentazione;
•di definire, di conseguenza, in € 84,00 (IVA esclusa), l’ammontare di tale «quota di responsabilità»;
Ritenuto di utilizzare, per la valutazione dei dati sperimentali
nel corso del 2014, le Classi CReG di cui al d.d.g. n. 4383 del
16 maggio 2011, Allegato B) «Piramide della rilevanza delle patologie croniche e del consumo di risorse sanitarie», rinviando
a successivo provvedimento il completamento della rappresentazione dell’evoluzione delle patologie croniche secondo il modello della «classificazione CReG iso-risorse»;
Valutati i costi tendenziali per l’attività svolta dai Gestori nei
primi due anni di sperimentazione (2012 e 2013), nonché i costi
dell’attività da svolgere nel corso del 2014, calcolati anche sulla
base dei costi sostenuti per l’attività realizzata dalle ASL nel corso dei due anni precedenti;
Ritenuto di prevedere un finanziamento dell’importo massimo
di € 11.500.000,00, per la remunerazione della sperimentazione per il biennio 2013/2014, di cui € 5.500.000,00 per il 2013 ed
€ 6.000.000,00 per il 2014 (in considerazione dei nuovi arruolamenti previsti all’ASL Milano), dando atto che le risorse saranno
successivamente oggetto di specifico provvedimento di assegnazione da parte della DG Salute e troveranno copertura a
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
carico degli stanziamenti del Fondo Sanitario Regionale iscritti al
capitolo 13.01.104.8374 del bilancio di previsione 2014 (competenza e reiscrizione ex art. 50 l.r. 34/78);
Visti gli artt. 26 e 27, d.lgs. 33/2013, che demandano alla struttura competente gli adempimenti previsti in materia di trasparenza e pubblicità;
Vagliate e fatte proprie le predette considerazioni;
A voti unanimi espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
1. di prendere atto dell’Allegato 1) «Risultati preliminari della
prima fase di sperimentazione CReG (2012-2013)», parte integrante del presente provvedimento;
2. di approvare i seguenti allegati, parti integranti del presente provvedimento:
•Allegato
2) «Schema-tipo Contratto 2014» e indirizzi per
la predisposizione del relativo Allegato «Protocollo Attuativo del Contratto CReG», quale modello indicato per la
definizione dei rapporti giuridici ed economici tra ASL e
Gestori CReG per l’erogazione dei servizi territoriali previsti
nel corso del 2014, allo scopo di indirizzare le modalità di
gestione della sperimentazione;
•Allegato 3) «Criteri per gestire fattori di variabilità nell’arruo-
lamento» che definisce i criteri per gestire fattori di variabilità nell’arruolamento (mobilità dei pazienti, dei MMG, ecc.);
•Allegato 4) «Flussi informativi di rilevazione della sperimen-
tazione CReG» che definisce i contenuti dei flussi informativi della sperimentazione CReG - con riferimento particolare al flusso dei PAI e alle attività del Centro Servizi - e del
relativo debito informativo;
3. di stabilire una ‘quota di responsabilità’ dell’ammontare di € 84,00 (IVA esclusa) per ogni paziente arruolato, unica
per tutte le classi CReG, da corrispondere al Gestore CReG a
copertura delle attività necessarie a garantire la presa in carico dei pazienti nel corso del 2014, garantendo al contempo, il
rispetto delle procedure e delle soluzioni organizzative del modello CReG in sperimentazione, come declinate all’articolo 4
dello «Schema-tipo di Contratto 2014», allegato alla presente
deliberazione;
4. di impegnare le ASL di Bergamo, Como, Lecco, Milano e
Milano2:
•a proseguire la sperimentazione CReG attraverso il follow-
up attivo della coorte dei pazienti già arruolati senza procedere ad ulteriori arruolamenti, fatta eccezione per l’ASL
Milano la quale potrà arruolare nuovi pazienti, limitatamente ai nuovi gestori CReG già individuati;
•ad effettuare i controlli secondo le modalità definite nel
sopra citato Allegato 2);
•di richiedere ai Gestori la trasmissione periodica dei dati della sperimentazione (debito informativo), secondo i
tracciati record dei vari flussi informativi, così come specificato sopra citato Allegato 4);
5. di rinviare ad un successivo provvedimento della DG Salute:
•il completamento della rappresentazione dell’evoluzione
delle patologie croniche secondo il modello della «classificazione CReG iso-risorse»;
•l’istituzione di un Comitato Regionale finalizzato al monitoraggio della sperimentazione, prevedendo inoltre incontri
periodici di confronto con i rappresentanti delle Cooperative;
•la definizione delle prestazioni di natura diagnostica e
di telemedicina che possono essere erogate dai Gestori
CReG nell'ambito della sperimentazione, e i relativi requisiti di qualità;
•l’approvazione delle specificità organizzative in materia di
privacy e protezione dei dati personali che i soggetti Gestori dovranno garantire nel trattamento di dati sensibili di
loro competenza;
•l’assegnazione alle ASL dei contributi necessari all’attuazione delle disposizioni contenute nel presente provvedimento;
6. di prevedere un finanziamento dell’importo massimo di
€ 11. 500.000,00, per la remunerazione della sperimentazione per il biennio 2013/2014, di cui € 5.500.000 per il 2013 ed
€ 6.000.000 per il 2014 (in considerazione dei nuovi arruolamenti previsti all'ASL Milano), dando atto che le risorse saranno successivamente oggetto di specifico provvedimento di assegnazione da parte della DG Salute e troveranno copertura a carico
degli stanziamenti del Fondo Sanitario Regionale iscritti al capitolo 13.01.104.8374 del bilancio di previsione 2014 (competenza
e reiscrizione ex art. 50 l.r. 34/78);
7. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento
sul BURL e sul sito web della DG Salute.
II segretario: Marco Pilloni
——— • ———
ALLEGATO 1
Risultati preliminari della prima fase di sperimentazione CReG (2012-2013)
Sommario
Obiettivo delle analisi
Metodologia applicata
Risultati preliminari
Tabella 1. Caratteristiche delle coorti in studio al 1/1/2012.
Tabella 2. Tassi di accesso al Pronto Soccorso 2012-2013 nelle coorti in studio
Tabella 3. Stime del Rischio di accesso a Pronto Soccorso 2012-2013 nella coorte CReG rispetto alla coorte di controllo
Tabella 4. Tassi di Ricovero Ospedaliero 2012-2013 nelle coorti in studio
Tabella 5. Stime del Rischio di Ricovero Ospedaliero 2012-2013 nella coorte CReG rispetto alla coorte di controllo
Conclusioni
Obiettivo delle analisi
Le analisi preliminari della prima fase di sperimentazione CReG (2012-2013) si propongono di verificare l’associazione tra il modello di
presa in carico dei pazienti cronici CReG e l’utilizzo di risorse ospedaliere.
Metodologia applicata
Lo studio segue un disegno di coorte prospettica.
La coorte in studio è costituita da tutti gli assistiti delle ASL incluse nella sperimentazione CReG classificabili come ‘malati cronici’ at-
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
traverso il sistema classificativo CReG (classificati) al 1/1/2012.
All’interno dei ‘classificati’, i pazienti dei MMG (Medici di Medicina Generale) che aderiscono alla sperimentazione costituiscono la
‘coorte degli arruolabili’, mentre i pazienti dei medici che non aderiscono alla sperimentazione costituiscono la ‘coorte di controllo’.
All’interno della coorte degli arruolabili, i pazienti che sono stati effettivamente arruolati costituiscono la ‘coorte degli arruolati’.
Gli esiti sono misurati come ‘numero di accessi al Pronto Soccorso’ (PS) e come ‘numero ricoveri ospedalieri’, nel periodo compreso
tra l’inizio dell’osservazione e il 31/12/2013.
La relazione tra esposizione ed esito di malattia è stata valutata attraverso modelli lineari generalizzati e i risultati sono presentati come
‘incident rate ratio’ (IRR) e intervallo di confidenza al 95% (95% CI). I modelli sono stati aggiustati per età, genere, ASL di riferimento,
classe CReG, numero di accessi al PS e numero di ricoveri ospedalieri nei due anni precedenti. Analisi di influenza hanno valutato le
stime rimuovendo i dati di ogni ASL, una alla volta.
Risultati preliminari
Le principali caratteristiche descrittive basali delle coorti in studio sono riportate in Tabella 1.
Tabella 1. Caratteristiche delle coorti in studio al 1/1/2012.
Coorte CReG - Arruolabili
Coorte CReG - Arruolati
Coorte di controllo
103,986
61,901
478,048
Età, media (SD)
69.00 (13.68)
69.03 (12.75)
69.55 (14.06)
Femmine, N. (%)
52,898 (50.87)
31,253 (50.49)
246,241 (51.51)
1-Insufficienza renale dialisi
391 (0.38)
154 (0.25)
1,854 (0.39)
2-Ossigenoterapia
472 (0.45)
251 (0.41)
2,822 (0.59)
10,816 (10.40)
6,080 (9.82)
48,492 (10.14)
5,964 (5.74)
3,502 (5.66)
27,922 (5.84)
25,646 (24.66)
15,547 (25.12)
117,248 (24.53)
683 (0.66)
342 (0.55)
3,355 (0.70)
1,546 (1.49)
771 (1.25)
8,109 (1.70)
8-Dislipidemia
13,167 (12.80)
8,374 (13.53)
61,167 (12.66)
9-Ipertensione
37,828 (36.38)
22,924 (37.03)
172,682 (36.12)
A-Asmatici
2,440 (2.35)
1,294 (2.09)
11,384 (2.38)
B-Diabete non ID
4,980 (4.79)
2,642 (4.27)
22,760 (4.76)
301- BG
41,805 (40.20)
21,380 (34.54)
91,015 (19.04)
303- CO
23,134 (22.25)
16,871 (27.25)
56,747 (11.87)
305- LE
17,474 (16.80)
11,624 (18.78)
30,683 (6.42)
308- MI
11,500 (11.06)
6,472 (10.46)
223,535 (46.76)
310- MI
10,073 (9.69)
5,554 (8.97)
76,068 (15.91)
N. Ricoveri Ospedalieri 2010-11
media (SD)
0.35 (0.79)
0.32 (0.75)
0.36 (0.84)
Accessi PS 2010-11, media (SD)
0.37 (0.90)
0.35 (0.84)
0.39 (0.93)
N
Ramo CReG, N. (%)
3-Scompensati
4-BPCO
5-Cardio-vasculopatici
6-Insufficienza renale
7-Diabete ID
ASL, n (%)
Il tassi di accesso al PS e i relativi IRR sono riportati rispettivamente nelle Tabelle 2 e 3.
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Tabella 2. Tassi di accesso al Pronto Soccorso 2012-2013 nelle coorti in studio
anni persona
Tasso di incidenza (1,000*PY)
Coorte di controllo
935,783.8
381
Coorte CReG - Arruolabili
205,014.2
354
Coorte CReG - Arruolati
122,426.6
333
Tabella 3. Stime del Rischio di accesso a Pronto Soccorso 2012-2013 nella coorte CReG rispetto alla coorte di controllo
Incident Rate Ratio*
95%CI
p value
reference
-
-
Coorte CReG - Arruolabili
0.93
0.92, 0.94
<0.001
Coorte CReG - Arruolati
0.92
0.91, 0.94
<0.001
Coorte di controllo
* aggiustato per sesso, età, ASL, CReG (1), N ricoveri 2010-2011, accessi PS 2010-2011
L’appartenenza alla coorte CReG si associa ad un tasso di accessi a PS significativamente inferiore rispetto alla coorte di controllo,
anche aggiustando per le differenze tra le coorti in termini di sesso, età, appartenenza ad una specifica classe CReG, e numero di
ricoveri e di accessi a PS nei due anni precedenti all’inizio dell’osservazione.
L’analisi di influenza delle singole ASL ha rilevato IRR per l’analisi della corte degli arruolati vs la coorte di controllo che, rispetto alla
stima generale di 0.93 (0.92, 0.94) variavano tra 0.91 e 0.93.
I tassi di ricovero ospedaliero nelle diverse coorti e i relativi IRR sono riportati rispettivamente nelle Tabelle 4 e 5. L’appartenenza alla
coorte CReG si associa ad un numero di ricoveri significativamente inferiore rispetto alla coorte di controllo, anche aggiustando per
le differenze tra le coorti in termini di sesso, età, appartenenza ad una specifica classe CReG, e al numero di ricoveri e di accessi al PS
nei due anni precedenti all’inizio dell’osservazione.
Tabella 4. Tassi di Ricovero Ospedaliero 2012-2013 nelle coorti in studio
anni persona
Tasso di incidenza (1000*PY)
Coorte di controllo
935783.8
200
Coorte CReG - Arruolabili
205014.2
191
Coorte CReG - Arruolati
122426.6
174
Tabella 5. Stime del Rischio di Ricovero Ospedaliero 2012-2013 nella coorte CReG rispetto alla coorte di controllo
Coorte di controllo
Incident Rate Ratio*
95%CI
p value
Reference
-
-
Coorte CReG - Arruolabili
0.94
0.93, 0.95
<0.001
Coorte CReG - Arruolati
0.88
0.87, 0.90
<0.001
* aggiustato per sesso, età, ASL, CReG (1), N ricoveri 2010-2011, accessi PS 2010-2011
L’analisi di influenza delle singole ASL ha rilevato IRR per l’analisi della corte degli arruolati vs la coorte di controllo che, rispetto alla
stima generale di 0.88 (0.87, 0.90) variavano tra 0.87 e 0.89.
Conclusioni
I risultati delle analisi preliminari presentate evidenziano un’associazione tra arruolamento all’interno della sperimentazione CReG con
una riduzione degli accessi ospedalieri (PS e ricovero ordinario), anche controllando per le principali differenze tra le coorti in esame.
La prosecuzione del follow-up sarà necessaria per poter valutare gli esiti a lungo temine, la variazione nel tempo degli esiti analizzati,
e l’impatto della qualità delle cure sugli esiti e sul consumo di risorse sanitarie.
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ALLEGATO 2
SCHEMA-TIPO DI CONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI TRA L’AZIENDA SANITARIA LOCALE
(ASL) E I SOGGETTI GESTORI DI CUI ALLA DGR N. IX 937 DEL 01/12/2010, PER L’EROGAZIONE DEI SERVIZI EXTRAOSPEDALIERI PER LA
GESTIONE CLINICO-ORGANIZZATIVA DELLE PATOLOGIE CRONICHE SECONDO IL MODELLO “CREG” (CHRONIC RELATED GROUP)
Le sottoscritte parti
L’Azienda Sanitaria Locale ..………., nel seguito indicata come “ASL”
con sede legale a….………….in via …………………. n°……….
C.F. e P.IVA …………………………………………….
nella persona del Direttore Generale, legale rappresentante, Sig./Dott. ……………..
domiciliato per la carica presso la sede dell’ASL,
e
L’Ente Gestore …………………………………………….., nel seguito indicato come “Gestore CReG”,
con sede legale a………………. in Via ……………… n° ……..
C.F. - P. IVA …………………………….
nella persona del Sig./Dott. ……………………., in qualità di legale rappresentante,
nel seguito indicate congiuntamente come “le Parti”.
Preso atto della d.g.r. IX/937 del 1 dicembre 2010 “Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per
l’esercizio 2011”, che ha previsto di implementare sperimentalmente il CReG (Chronic Related Group) inteso come una innovativa
modalità di presa in carico dei pazienti che, a fronte della corresponsione anticipata di una quota predefinita di risorse (tariffa CReG),
deve garantire, senza soluzioni di continuo e cali di assistenza, tutti i servizi extraospedalieri necessari per una buona gestione clinico
organizzativa delle patologie croniche;
Richiamata la d.g.r. IX/1283 del 1 febbraio 2011 che ha individuato gli ambiti territoriali di sperimentazione dei CReG, tra cui rientra
anche l’ASL di ……..
Vista la d.g.r. IX/1479 del 30 marzo 2011 che:
•
ha evidenziato come l’individuazione del Gestore CReG che garantisce la continuità del percorso e la presa in carico dei
pazienti - interagendo con tutti gli attori coinvolti nella gestione della patologia e garantendo le necessarie competenze di tipo
amministrativo, organizzativo e gestionale - costituisca l’aspetto centrale del progetto ed il vero elemento innovativo del CReG;
•
prevede che la gestione complessiva del CReG sia affidata a soggetti in possesso dei requisiti stabiliti dalla stessa DGR e
individuati dall’ASL attraverso idonee procedure di selezione;
Visto il d.d.g. Sanità 4383 del 16 maggio 2011 “Determinazioni in ordine in materia di CReG (Chronic Related Group), in attuazione
della D.G.R. n. IX 1479 del 30 maggio 2011”;
Viste la d.g.r. IX/3976 del 6 agosto 2012 e la d.g.r. IX/4334 del 26 ottobre 2012, che prevedono, nell’ambito della sperimentazione
CReG, la facoltà per il Gestore CReG di sviluppare specifici accordi/convenzioni con gli erogatori accreditati, per il coinvolgimento
degli specialisti nell’erogazione di semplici prestazioni ambulatoriali per pazienti arruolati, anche presso studi associati dei medici di
medicina generale (in seguito “MMG”);
Vista la d.g.r. X/1185 del 20 dicembre 2013 “Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l’esercizio
2014”, che stabilisce:
•
di proseguire la sperimentazione CReG attraverso il follow-up attivo della coorte dei pazienti già arruolati, al fine di completare
il “modello CReG” sulla scorta dei dati sperimentali,
•
di rimodulare il sistema di valorizzazione del servizio sulla base di una “Quota di Responsabilità” da corrispondere al Gestore per
ogni paziente arruolato,
•
che le ASL procedano, in considerazione del carattere straordinario del servizio, ad una proroga degli accordi contrattuali già
stipulati - sostanziando tale proroga una circostanza né prevista né imputabile alle ASL - secondo le indicazioni fornite dalla
Regione.
Visti ……. citare i provvedimenti pertinenti della ASL …….. (ad es. avviso pubblico per l’affidamento del servizio CReG, esito delle
procedure di selezione ai sensi della DGR IX/1479, ….)
Atteso che:
•
la richiamata DGR IX/1479 del 30 marzo 2011 definisce i contenuti del contratto da condividere e stipularsi con il Gestore CReG;
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•
la Direzione Generale Salute, con Nota Prot. H1.2013.0006717 del 26.02.2013, pone alla base dei rinnovi dei contratti in essere una
migliore presa in carico del paziente in termini quali-quantitativi, quale valore aggiunto rispetto all’attuale assistenza assicurata
dai MMG;
•
la richiamata DGR X/1185 del 20 dicembre 2013 ribadisce la necessità che venga pattuito negli accordi contrattuali:
 che l’obbligazione discendente dal contratto è di risultato e non di mezzi,
 che emerga il valore aggiunto della “presa in carico” anche attraverso la definizione di obiettivi specifici e misurabili,
sostanziandosi la finalità del servizio nella sommatoria degli specifici obiettivi,
 che il riconoscimento economico al Gestore sia subordinato alla verifica, da parte dell’ASL, del raggiungimento degli
obiettivi pattuiti.
 ……….(citare altri atti regionali pertinenti)
Tutto ciò premesso, le parti convengono e stipulano quanto segue:
Articolo 1
Oggetto del contratto
Il presente contratto disciplina i rapporti giuridici ed economici tra le “Parti”, derivanti dalle attività di attuazione del servizio
sperimentale di gestione del CReG per i cittadini residenti nell’ambito della provincia di ……….., rientranti nelle classi CReG di cui
al DDG Sanità n. 4383 del 16/05/2011. Il servizio sperimentale è disciplinato dalle DGR 937/2010 e DGR 1479/2011 e successive
disposizioni regionali, oltre che dall’avviso pubblico n° ….. del …(data) …. per l’affidamento del servizio dell’ASL di ……… (citare
provvedimento ASL per l’affidamento del servizio CReG).
Il Gestore CReG si impegna a monitorare il percorso del cittadino, verificandone l’aderenza ai Piani Assistenziali Individuali (in
seguito “PAI”) e la distribuzione delle prestazioni secondo l’Elenco delle Prestazioni Attese (EPA) fornito dalla Regione, fornendo
“consulti” al paziente e al singolo MMG, monitorando l’utilizzo delle strutture, delle attrezzature, dei servizi, del personale secondo i
criteri e standard definiti dalla Regione. Nell’ambito delle attività sopra descritte il Gestore CReG può altresì erogare servizi, ancorché
marginali, di teleassistenza e telemonitoraggio con le modalità e i limiti previsti nel progetto presentato.
In caso di emanazione di norme legislative o regolamentari, nonché di adozione di provvedimenti amministrativi regionali incidenti
sul contenuto del contratto stipulato, nonché della revisione dei criteri tecnico-operativi previsti a cura della ASL, lo stesso deve
ritenersi automaticamente modificato ed integrato di conseguenza, previa comunicazione e informazione al Gestore CReG.
In tali casi, il Gestore CReG ha facoltà, entro 30 giorni dalla pubblicazione dei provvedimenti di cui sopra o dalla comunicazione
dei nuovi criteri tecnico-operativi, di recedere dal contratto, a mezzo di formale comunicazione all’ASL mediante raccomandata
con avviso di ricevimento; il recesso avrà effetto decorsi 90 gg. dalla comunicazione, in costanza delle condizioni preesistenti al
provvedimento di modifica.
Il presente contratto non modifica quanto previsto dalle vigenti normative in termini di partecipazione alla spesa da parte del
cittadino, e non deve determinare alcun vincolo alla libertà di scelta del cittadino.
Articolo 2
Prestazioni e ambito di applicazione
Le attività del Gestore CreG riguardano l’insieme di attività, servizi e prestazioni previsti nel pacchetto rappresentato dal CReG ai sensi
della DGR 937/2010 e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare le attività organizzative generali, nonché il governo dei
consumi a carico del SSR per le seguenti componenti: specialistica ambulatoriale, spesa farmaceutica, ossigeno, protesica minore.
Nella presa in carico del Gestore CReG sono altresì ricompresi: la compilazione dei PAI, il debito informativo, la certificazione
dell’esenzione per patologia, l’eventuale attività ambulatoriale direttamente erogata, il follow-up, il governo delle forniture ai pazienti
in carico di protesica minore per diabetici e dei farmaci. Sono esclusi i ricoveri per acuti, sub-acuti, quelli in riabilitazione.
Il Gestore CReG, fermo restando il possesso dei necessari requisiti verificati dall’ASL, potrà fornire ai pazienti arruolati le prestazioni
diagnostiche previste nel PAI, secondo le indicazioni fornite dalla Regione. Tali prestazioni non saranno rendicontate a carico del
SSR, ma dovranno essere rendicontate a cura delle ASL, con flusso dedicato.
Articolo 3
Durata del contratto
Il presente contratto ha durata a partire dal 1° gennaio 2014 e sino al 31 dicembre 2014, con facoltà per l’ASL - salvo diversa
disposizione regionale – di disporre il rinnovo di ulteriori 12 mesi, salvo revoca o recesso anticipato.
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Articolo 4
Obblighi del Gestore CReG
Il Gestore CReG si impegna a:
a.
garantire il mantenimento dei requisiti organizzativi e funzionali, previsti dalla DGR IX/1479 del 30.3.2011 (e successive
modifiche e integrazioni) per i soggetti gestori del CReG;
b.
garantire la presa in carico e il follow-up dei pazienti già arruolati al 1° gennaio 2014 e con PAI redatto, che dovrà essere
condiviso col paziente, e dallo stesso formalmente sottoscritto;
c.
Segnalare all’ASL per l’eventuale riclassificazione, i pazienti già arruolati che dovessero aggravarsi con modifica del CReG di
appartenenza. Deve inoltre essere tempestivamente segnalata all’ASL ogni eventuale criticità del percorso clinico degli assistiti
arruolati.
d.
garantire l’erogazione delle prestazioni di cui all’Articolo 2 secondo le modalità e gli obiettivi concordati con l’ASL e indicati
nell’Allegato A) “Protocollo Attuativo del Contratto CReG”, parte integrante del presente contratto;
e.
aggiornare il PAI per ciascun paziente in carico, in modo da assicurare cure appropriate e personalizzate nel contesto socioambientale del paziente e del caregiver, secondo il principio di centralità dell’assistito e nel rispetto della libera scelta del
cittadino;
f.
monitorare il percorso dei pazienti arruolati e il livello di conseguimento degli obiettivi concordati (e indicati nell’Allegato A)
“Protocollo Attuativo del Contratto CReG”, parte integrante del presente contratto), verificando l’aderenza ai PAI formulati e la
distribuzione delle prestazioni secondo l’EPA fornito dalla Regione.
g.
comunicare tempestivamente all’ASL ogni eventuale modifica o integrazione delle soluzioni organizzative adottate, per le
necessarie verifiche di conformità;
h.
comunicare all’ASL, prima della sottoscrizione, accordi o convenzioni con erogatori accreditati per il coinvolgimento di specialisti
nell’erogazione di prestazioni ambulatoriali anche presso gli studi associati dei MMG;
i.
adottare, anche su indicazione dell’ASL, le necessarie soluzioni organizzative e procedure per garantire la qualità e continuità
del servizio, indicate nell’Allegato A) “Protocollo Attuativo del Contratto CReG”;
j.
conservare e fornire evidenza dei dati relativi alle chiamate e interrogazioni al Centro Servizi degli utenti in carico, nonché
documentare le soluzioni adottate a fronte delle richieste pervenute, al fine di consentire le necessarie verifiche da parte
dell’ASL e organismi competenti;
k.
compilare, conservare e trasmettere la documentazione socio sanitaria, nel rispetto delle indicazioni regionali ed in conformità
con i requisiti SISS e il D.Lgs. 196/2003 e successive modifiche e integrazioni.
Il Gestore CReG si impegna inoltre ad effettuare il servizio in oggetto a regola d’arte, con propria organizzazione di mezzi e personale
e con gestione a proprio rischio e in totale autonomia secondo i termini e le condizioni previste dalla citata D.G.R. 1479 del 30.03.2011
e successive disposizioni regionali.
Articolo 5
Obblighi dell’ASL
L’ASL si impegna a:
a.
verificare il mantenimento, da parte del Gestore CReG, dei requisiti organizzativi e gestionali previsti dalla DGR n. 1479 del 2011
e successivi atti regionali;
b. fornire un aggiornamento periodico dei soggetti arruolati e l’elenco dei pazienti eventualmente riclassificati secondo le
disposizioni regionali;
c.
monitorare, con le proprie funzioni e organismi competenti, la corretta esecuzione del servizio, nonché adottare tutte le
soluzioni necessarie, incluse eventuali sanzioni, per garantire il rispetto degli impegni contrattuali ai fini del buon esito della
sperimentazione e nell’interesse dei cittadini assistiti;
d.
operare, nell’ambito della propria competenza, al fine di assicurare al Gestore CreG la disponibilità delle informazioni e le
prerogative di accesso ai dati sanitari necessari per l’attuazione del servizio.
e.
verificare i PAI predisposti per i pazienti in carico e monitorarne la congruenza con le indicazioni generali relative al progetto
CReG. Fornire regolare comunicazione al soggetto Gestore dei risultati di tali verifiche;
f.
verificare la distribuzione quali/quantitativa delle prestazioni rispetto all’EPA;
g.
verificare il conseguimento degli obiettivi concordati nell’Allegato A) “Protocollo Attuativo del Contratto CReG”, anche ai fini
del riconoscimento economico del servizio;
h.
acquisire eventuali accordi o convenzioni tra Gestore CReG ed erogatori accreditati, che disciplinino l’attività degli specialisti
nell’erogazione di prestazioni ambulatoriali anche presso gli studi associati dei MMG, fermo restando il possesso dei requisiti
di funzionamento da parte di questi ultimi e l’ininfluenza delle prestazioni sui budget già assegnati, secondo le indicazioni
fornite dalla Regione;
i.
operare, nell’ambito della propria competenza, al fine di garantire un’armonizzazione del Progetto con gli attori del sistema
territoriale.
Articolo 6
Centralità dell’Assistito
La centralità della persona da assistere caratterizza la relazione che si instaura tra Gestore CReG e paziente, da considerarsi
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secondo la triplice valenza di paziente, cliente e cittadino, tanto nella sua dimensione personale quanto in quella derivante dal
contesto familiare e sociale di riferimento.
Tale centralità deve orientare tutti i comportamenti sia del Gestore CReG sia degli altri soggetti della rete territoriale coinvolti nelle
cure primarie, area specialistica, livello ospedaliero, con i quali dovranno essere sottoscritti opportuni protocolli d’intesa.
La centralità dell’assistito nella relazione d’aiuto deve comprendere:
•
l’assenza di scelte gestionali e/o di comunicazioni incoerenti con la natura delle prestazioni di coordinamento e gestione
da erogare;
•
la tempestiva e corretta informazione della persona assistita e/o dei suoi familiari sulle funzioni e sui livelli di responsabilità
interni all’organizzazione stessa rispetto all’attuazione dei contenuti del contratto;
•
l’esercizio di effettiva competenza e diligenza professionale nello svolgimento delle prestazioni;
•
il miglioramento della qualità dell’assistenza individualmente percepibile da parte della persona assistita;
•
il rispetto del credo religioso della persona assistita;
•
il rispetto della riservatezza in relazione a fatti e/o circostanze di rilievo personale relative alla persona assistita o ai suoi
familiari;
•
uno stile di lavoro funzionale alla valorizzazione di tutte le risorse relazionali, familiari e sociali attivabili in favore della persona
assistita;
•
la disponibilità ad agevolare la persona assistita e/o i suoi familiari nell’esprimere la mutevolezza degli stati di bisogno o
eventuali segnalazioni o reclami.
Articolo 7
Remunerazione del progetto
Sarà corrisposta al Gestore CReG per le attività aggiuntive di presa in carico sostenute nella sperimentazione di cui all’Articolo 2, una
“quota di responsabilità” per ogni paziente arruolato, omnicomprensiva, pari a € 84,00 (IVA esclusa), come definito dalla Direzione
Generale Salute con DGR …(citare l’atto pertinente)……., fatta salva la quota capitaria di remunerazione dei MMG e quanto già
previsto dal vigente Accordo Collettivo Nazionale e dall’Accordo Integrativo Regionale, previa verifica del raggiungimento degli
obiettivi indicati nell’Allegato A) “Protocollo Attuativo del Contratto CReG”.
Secondo le indicazioni regionali di cui alla DGR 1479/2011, l’ASL continuerà a remunerare direttamente i diversi erogatori dei
servizi (specialistica ambulatoriale, farmaceutica, protesica, ossigeno, ecc.), rilevando mensilmente i consumi dei singoli pazienti e
monitorando la spesa sostenuta.
La “quota di responsabilità” sarà erogata in frazioni quadrimestrali, a partire dal mese di maggio 2014, calcolate sul numero dei pazienti
in carico al 1° Gennaio 2014. L’ultima quota parte sarà determinata tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi di cui all’Allegato
A) “Protocollo Attuativo del Contratto CReG”, e del numero effettivo degli assistiti in carico nel corso dell’anno. Nel caso in cui l’assistito
arruolato esca dalla sperimentazione, al Gestore CReG sarà corrisposto il corrispondente rateo mensile della Quota di Responsabilità.
In caso di parziale raggiungimento degli obiettivi, saranno applicate le penali previste in Allegato A) “Protocollo Attuativo del Contratto
CReG”, previo contradditorio avviato dall’ASL con contestazione scritta al Gestore CReG.
Come precisato nel successivo Articolo 9 (Debito informativo), dal punto di vista amministrativo gli anni-uomo di presa in carico del
paziente saranno conteggiati in base al periodo di validità del PAI, in altre parole la “presa in carico” si interrompe se il PAI non viene
confermato (o modificato), e la “quota di responsabilità” sarà abbattuta in relazione ai periodi effettivi di validità del PAI.
Articolo 8
Monitoraggio e controllo
Le attività di monitoraggio della presa in carico dei pazienti sono effettuate dal Gestore CReG, in stretta collaborazione con l’ASL, sulla
base dei dati forniti dall’ASL e ricavati dai flussi informativi sanitari e di quanto rendicontato all’ASL dallo stesso Gestore CReG.
I controlli e le verifiche dell’ASL riguardano:
1.
lo stato di avanzamento delle attività di progetto;
2.
il livello di raggiungimento degli obiettivi concordati in Allegato A) “Protocollo Attuativo del Contratto CReG”, anche ai fini
del riconoscimento economico, monitorando l’andamento degli indicatori individuati;
3.
l’utilizzo dei servizi complementari del Gestore CReG, definiti in Allegato A) “Protocollo Attuativo del Contratto CReG”;
4.
il trend della spesa e il suo allineamento rispetto ai costi attesi.
L’ASL effettuerà i controlli e le verifiche, anche presso gli studi dei MMG per il monitoraggio sull’appropriatezza delle prestazioni e
l’aderenza delle stesse ai PAI, anche attraverso la raccolta:
•
degli EPA dei pazienti in carico così come forniti dal sistema regionale, verificando l’adesione ai PAI individuati. In particolare,
saranno effettuati controlli puntuali di:
 il …..% ….(indicare una %, che dovrà essere ≥ 20%) dei PAI pervenuti all’ASL, utilizzando un criterio di estrazione casuale
del caso,
Bollettino Ufficiale
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 il …..% ….(indicare una %, che dovrà essere ≥ 20%) dei PAI completati alla fine del periodo contrattuale di osservazione;
•
dei consumi relativi ai ricoveri ospedalieri e all’attività specialistica ambulatoriale;
•
del numero degli accessi “codici bianchi/verdi” effettuati in Pronto Soccorso nelle ore diurne (8-20) dal lunedì al venerdì e al
sabato mattina (8-12) e riferiti ai pazienti inseriti nel CReG;
•
della percentuale di prescrizione di farmaci a brevetto scaduto o di farmaci che presentano il miglior profilo costo/efficacia
comunque riferiti ai percorsi diagnostico-terapeutici individuati.
Sono previsti più momenti di controllo, di cui il primo entro il ……. (ogni ASL valuta data, indicativamente entro il 30 aprile).
L’ASL si rende disponibile ad un confronto con il Gestore CreG sugli esiti delle attività di cui al presente articolo.
Articolo 9
Debito Informativo
Il Gestore CReG si impegna ad adempiere al flusso informativo chiesto dall’ASL in riferimento alla presa in carico degli assistiti,
attraverso l’invio periodico del tracciato record PAI e dei flussi previsti in Allegato A) al presente Contratto (“Protocollo Attuativo del
Contratto CReG”) e secondo le indicazioni fornite dalla Regione.
Per considerare il paziente realmente “preso in carico”, non è sufficiente la sola condizione di arruolato, ma è necessaria la presenza
di un PAI attivo, ovvero validato dal sistema informativo (SMAF). Se non diversamente precisato, SMAF prevede che il PAI abbia validità
massima di un anno dalla data di inizio validità, al termine del quale il PAI decade automaticamente se non confermato dal medico
entro il mese successivo alla scadenza. Allo scadere del PAI, il MMG deve rivalutare il paziente, confermare il precedente PAI (o se
necessario apportare eventuali modifiche) e attivare la procedura di “invio” su SMAF del nuovo PAI.
Dal punto di vista amministrativo, gli anni-uomo di presa in carico saranno conteggiati in base al periodo di validità del PAI, in altre
parole la “presa in carico” si interrompe se il PAI non viene confermato (o modificato), e la “quota di responsabilità” sarà abbattuta in
relazione ai periodi effettivi di validità del PAI.
Articolo 10
Revoca e recesso
Violazioni degli obblighi contrattuali che, ad insindacabile giudizio dell’ASL, siano di gravità tale da compromettere la regolarità del
servizio, e gravi inosservanze delle norme legislative, regolamentari, pattizie e deontologiche, anche in materia d’igiene e sanità o
impiego di personale non professionalmente adeguato, non eliminate a seguito di diffide formali da parte dell’ASL, costituiscono
causa di risoluzione del presente contratto, oltre ad integrare violazioni della vigente legislazione nazionale e regionale e a dar
corso alle conseguenze di cui all’ art. 1453 CC e s.m.i.
Le inadempienze di cui sopra saranno contestate formalmente al Gestore CReG che, entro il termine di 30 giorni, potrà far pervenire
all’ASL le proprie controdeduzioni.
L’ASL ha diritto nei casi sotto indicati e considerati quale giusta causa:
•
mutamenti di carattere normativo sia a livello nazionale che regionale in materia di competenza e modalità di erogazione del
servizio oggetto del presente capitolato,
•
reiterati inadempimenti del Gestore CReG,
di recedere unilateralmente dal contratto, in tutto o in parte, in qualsiasi momento con un preavviso di almeno 30 giorni solari, da
comunicarsi al Gestore CReG con lettera raccomandata AR.
In caso di recesso dell’ASL, il Gestore CReG ha diritto al pagamento della Quota di Responsabilità maturata (secondo quanto
previsto all’Articolo 7, Remunerazione del progetto), rinunciando espressamente ora per allora a qualsiasi ulteriore eventuale
pretesa, anche di natura risarcitoria, e a ogni ulteriore compenso o indennizzo e/o rimborso delle spese, anche in deroga a quanto
previsto dall’articolo 1671 del CC.
Il Gestore CReG ha facoltà di recesso, con obbligo di comunicazione scritta e preavviso di almeno 60 giorni, per giusta causa.
Entrambe le parti potranno recedere consensualmente per ragioni che le parti determineranno di volta in volta.
Articolo 11
Copertura Assicurativa
Il Gestore CReG, a garanzia dei sinistri che possano derivare agli utenti o a terzi - ivi compresa l’ASL ed i soggetti erogatori – durante
l’espletamento del servizio, s’impegna a stipulare e produrre idonea polizza assicurativa per la copertura della responsabilità civile
propria e dei propri operatori, esonerando l’ASL, il MMG ed i soggetti erogatori delle prestazioni da ogni responsabilità a riguardo della
propria attività.
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Articolo 12
Responsabilita’
L’ASL è sollevata da qualunque tipo di responsabilità nei rapporti che insorgono tra il Gestore CReG e il paziente arruolato ed eventuali
terzi coinvolti nel piano di cura dell’assistito.
Articolo 13
Divieto di Cessione del Contratto – Divieto di Subappalto
E’ vietato al Gestore CReG, a pena di nullità, di cedere sotto qualsiasi titolo, in tutto o in parte il contratto, di dare in subappalto
l’esecuzione di tutto o di parte del servizio, sotto pena di immediata risoluzione del contratto stesso, nonché del risarcimento dei danni
conseguenti.
Articolo 14
Controversie e Foro competente
Per ogni controversia che dovesse insorgere sull’interpretazione e sull’esecuzione del presente contratto le parti indicano come
competente il Foro di ……..
Articolo 15
Riservatezza
Il Gestore CReG ha l’obbligo di mantenere riservati i dati e le informazioni, ivi compresi quelli che transitano per le apparecchiature di
elaborazione dati di cui sia in possesso e di non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e di non farne oggetto di utilizzazione a
qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione del servizio. In particolare, il dipendente del soggetto
aggiudicatario dovrà mantenere il segreto d’ufficio su fatti o circostanze concernenti l’ASL o i pazienti in carico, dei quali abbia avuto
notizia durante l’esecuzione del servizio.
Per la realizzazione e la gestione del progetto CReG, l’ASL, titolare del trattamento dei dati, individua mediante specifico atto deliberativo,
il Gestore CReG e la Società Lombardia Informatica SPA quali Responsabili esterni del trattamento dei dati. Tale nomina avrà validità
per il tempo necessario per eseguire le operazioni affidate dal titolare e si considererà revocata a completamento delle attività.
Il Gestore CReG è responsabile per l’esatta osservanza da parte dei propri dipendenti, consulenti e collaboratori di questi ultimi, degli obblighi
di segretezza anzidetto. Si impegna altresì a rispettare tutto quanto previsto dal D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e successive modificazioni ed
integrazioni in materia di riservatezza dei dati personali e sensibili. In caso di inosservanza degli obblighi di riservatezza, l’ASL avrà facoltà
di dichiarare risolto di diritto il contratto, fermo restando che il Gestore CReG sarà tenuto a risarcire tutti i danni che ne dovessero derivare.
Articolo 16
Codice Etico
Il Gestore CReG dà atto di conoscere, condividere ed impegnarsi a rispettare i principi e le norme contenuti nel Codice Etico dell’ASL,
la cui violazione - contestata per iscritto - in assenza di giustificazioni ritenute valide e ad insindacabile giudizio dell’ASL costituirà
causa di risoluzione di diritto del presente contratto, fatta salva la pretesa dell’ASL medesima al risarcimento per eventuali danni,
patrimoniali e non, ad essa derivati dall’inadempimento degli obblighi assunti dalla controparte.
Articolo 17
Penalità
L’attività oggetto del presente contratto non potrà essere sospesa se non per decisione consensuale delle parti.
Pertanto, il Gestore CReG assume a proprio carico la responsabilità della puntuale organizzazione dei servizio anche in caso di
scioperi e vertenze sindacali del suo personale, promuovendo tutte le iniziative atte ad evitare l’interruzione del medesimo. La mancata
effettuazione del servizio rappresenta inadempimento contrattuale e consente all’ASL di richiedere la risoluzione del contratto ai sensi
dell’art. 1456 del Codice Civile, nonché il risarcimento dei danni conseguenti all’interruzione del servizio stesso, fatti salvi i casi di giusta
causa e giustificato motivo.
In caso di inadempienze contrattuali contestate dall’ASL al Gestore CReG, in assenza di controdeduzioni o ritenute le stesse non
soddisfacenti, l’ASL applicherà, fatta salva la richiesta di risarcimento di eventuali danni conseguiti, una penale da un minimo di €
1.000,00 fino ad un massimo di € 5.000,00, secondo la gravità. L’importo delle suddette penalità si intende trattenuto direttamente
dall’ASL sui pagamenti dovuti.
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Articolo 18
Stipula del Contratto
Il Gestore CReG si assumerà tutte le spese relative alla stipula ed alla registrazione della presente scrittura privata, che potrà essere
registrata in caso d’uso dalla parte richiedente, nonché l’onere della predisposizione di tutte le copie in bollo del contratto stesso e
dei documenti che ne fanno parte integrante, nel numero necessario e secondo l’occorrenza dell’ASL.
Articolo 19
Rispetto D.L.Vo N.81/2008
Il Gestore è tenuto all’osservanza delle disposizioni del D.L.Vo n. 81/2008 e s.m.i. Il Gestore dovrà ottemperare alle norme relative alla
prevenzione degli infortuni dotando il proprio personale di strumenti appositi e di mezzi di protezione atti a garantire la massima
sicurezza in relazione al servizio svolto e dovrà adottare tutti i procedimenti a le cautele atti a garantire l’incolumità delle persone
addette e dei terzi.
II Gestore si obbliga comunque a provvedere, a cura e carico proprio sotto la propria responsabilità, a tutte le spese occorrenti,
secondo i più moderni accorgimenti della tecnica, per garantire, in conformità del D.L.Vo n.81/2008 e s.m.i, la più completa sicurezza
durante l’esercizio dei lavori e l’incolumità delle persone addette atte alle forniture stesse e per evitare incidenti e/o danni di qualsiasi
natura, a persone o cose, esonerando l’ASL da ogni qualsiasi responsabilità.
Articolo 20
Disposizioni finali ed Allegati
Il presente contratto è costituito da n. ……. (…in lettere….) articoli, e da n. …. (……) pagine e da n….. allegati.
Letto, confermato e sottoscritto.
Città, ______________________
Per l’ASL di ...............
Per il (…nome Gestore CReG ………………)
Il Direttore Generale
Il Legale Rappresentante
(Dott…………………………………………..)
(Dott. ………………)
Ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 1341 Cod. Civ., si accetta e si sottoscrive espressamente gli Articoli 4 (Obblighi del Gestore
CReG), 7 (Remunerazione del progetto), 10 (Revoca e recesso), 11 (Copertura assicurativa), 17 (Penalità).
Per l’ASL di ...............
Per il (…nome Gestore CReG ………………)
Il Direttore Generale
Il Legale Rappresentante
(Dott…………………………………………..)
(Dott. ………………)
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Indicazioni per la predisposizione dell’Allegato al Contratto “Protocollo attuativo del Contratto CREG”
Contenuti del “Protocollo attuativo del Contratto CREG” (nel seguito “Protocollo”)
Si forniscono nel seguito alcune indicazioni generali per la predisposizione del “Protocollo Attuativo del Contratto CREG”, allegato
tecnico e parte integrante del Contratto 2014 tra ASL e soggetti Gestori del CReG, con riferimento particolare ai seguenti aspetti:
1. Contenuti e modalità di gestione della sperimentazione
a.
Procedure di arruolamento (solo per l’ASL Milano)
b.
Modalità di presa in carico
c.
Sistema qualità
2. Definizione di obiettivi specifici e misurabili
3. Definizione di indicatori e strumenti di verifica
4. Flussi informativi
5. Strumenti di monitoraggio e controllo
6. Sistema di penalizzazione
Il Protocollo potrà essere adattato alle specificità di ciascuna ASL.
A tale proposito si sottolinea che le parti di testo relative ai nuovi arruolamenti sono indicate come di pertinenza esclusiva dell’ASL
Milano, in quanto unica ASL che potrà aprire la sperimentazione a nuovi soggetti Gestori, nel corso del 2014, per incrementare il
numero dei pazienti arruolati secondo precedenti indicazioni della Regione.
Per quanto riguarda le altre ASL in sperimentazione, la d.g.r. n. X/1185 del 20.12.2013 (Regole di sistema 2014) ha indicato l’opportunità
di non procedere ad ulteriori arruolamenti, ma di estendere il periodo di osservazione della coorte già arruolata, allo scopo di
contenere fattori di variabilità nell’analisi dell’impatto del modello CReG su outcome di salute e di spesa.
________________________________________________________________________________________________________________________________
Il Protocollo allegato al Contratto dovrà fornire indicazioni in merito a:
1) Contenuti e modalità di gestione della sperimentazione:
secondo quanto previsto all’Art. 4 del Contratto (Obblighi del Gestore CReG). In particolare, dovranno essere descritte le
modalità attuative della prestazione, con riferimento a:
•
Procedure di arruolamento (solo per l’ASL Milano):
specificare le modalità di arruolamento dei pazienti, selezionati esclusivamente dalla lista dei pazienti eleggibili fornita
dall’ASL, in particolare:
- i criteri di inclusione (tutti gli assistiti arruolabili del singolo MMG presenti nell’elenco fornito da ASL e Regione Lombardia
- Portale CReG);
- i criteri di esclusione (da condividere con l’ASL, e secondo le indicazioni regionali).
•
Modalità di presa in carico:
indicare le procedure di gestione dei pazienti arruolati, che dovranno prevedere, in particolare:
1. l’acquisizione del Consenso Informato da parte del paziente, secondo le procedure previste nel Portale CReG (solo per
l’ASL Milano);
2. le funzionalità del Software di gestione nel quale registrare (requisiti minimi):
-
Una scheda clinica individuale per la registrazione del percorso territoriale (SPT - Scheda Percorso Territoriale);
-
La predisposizione/aggiornamento del PAI per ciascun paziente, tenendo a riferimento il complesso delle indicazioni
generali rispetto alla patologia e ai PDTA aziendali, agli EPA e al tracciato record del Flusso CReG-PAI;
3. le modalità di registrazione di tutte le prestazioni sanitarie effettuate dal paziente in carico e previste dal profilo di cura in
un Electronic Patient Record compatibile col SISS;
4. le modalità di sensibilizzazione del paziente rispetto ai contenuti del proprio PAI (che dovrà essere condiviso col paziente,
e dallo stesso formalmente sottoscritto);
5. la struttura organizzativa del Centro Servizi;
6. dettaglio sui servizi complementari che saranno forniti.
(ad esempio: telemedicina, strumentazioni a domicilio e teleassistenza, triage clinico, modalità di consegna dei farmaci,
programmi di informazione al paziente, programmi di formazione ai MMG e agli altri operatori, ecc.)
•
Sistema qualità
Il Protocollo dovrà indicare il sistema di valutazione e miglioramento della qualità del servizio erogato, coerente con gli obiettivi e
indicatori di processo individuati. Allegare eventuale documentazione.
(ad esempio interventi di tutoraggio di Call Center su pazienti arruolati, questionari di gradimento da parte dell’assistito e/o dei suoi
familiari, ecc.).
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2) Definizione degli obiettivi specifici :
Il Protocollo dovrà indicare gli obiettivi “misurabili” che il Gestore CReG dovrà conseguire nel periodo contrattuale, gli indicatori
che saranno utilizzati per le attività di monitoraggio e controllo, anche ai fini del riconoscimento economico del servizio, nonché
gli strumenti che saranno utilizzati per la verifica.
Nell’individuazione degli obiettivi, dovrà emergere il valore aggiunto del modello organizzativo CReG rispetto all’ordinaria attività
di assistenza assicurata dal MMG in forza del Contratto in essere, con particolare focus su obiettivi di salute e non solo di processo
assistenziale.
Gli indicatori scelti, dovranno dimostrare:
•
il miglioramento quali/quantitativo del servizio alla persona,
•
la razionalizzazione dei costi.
Tabella 1: alcuni esempi di Obiettivi e strumenti di valutazione (ogni ASL potrà definire obiettivi in relazione alle specificità locali)
TIPO
processo
qualità
processo
processo
DESCRIZIONE
presa in carico degli assistiti
conformemente al PAI e applicazione
dello stesso con verifica mediante flusso
informatico
Customer Satisfaction su pazienti
arruolati, entro il ……
Tutoraggio del Centro Servizi (call
center) su pazienti arruolati: % di
pazienti contattati dal Centro Servizi
Accordi con erogatori accreditati a
contratto per la condivisione della
presa in carico dei pazienti CReG
(prenotazioni, prestazioni e visite
specialistiche)
processo
Sperimentare innovazioni di processo
Risultato
Accesso al PS in codice bianco o verde
risultato
Governo dei consumi
risultato
Outcome di salute generali
risultato
Outcome di salute malattia-specifici
OBIETTIVO
≥ 70 % dei pazienti arruolati
n° questionari compilati/ totale
arruolati ≥ 40 %
≥ 60 % dei pazienti arruolati
almeno una struttura
ospedaliera entro il mese di
Dicembre 2014
ad esempio:
- erogazione della Ricetta
elettronica associata al PAI
% dimessi dal PS tra i pazienti in
CReG nel periodo
∑ consumi osservati / ∑ consumi
attesi ≤ 1
ad esempio:
- riduzione dei ricoveri ripetuti,
- maggior aderenza alle terapie,
- etc…..
ad esempio:
- calo ponderale
-riduzione Hb Glicata
- riduzione PA
- etc.…..
STRUMENTI
linkage tra flussi PAI, EPR, flussi
amministrativi regionali (specialistica
ambulatoriale, farmaceutica,
protesica, File-F)
Report (trasmissione all’ASL entro il
30 ottobre 2014)
Analisi flusso informativo di
rendicontazione dell’attività del
Centro Servizi
Copia dell’accordo con i soggetti
erogatori
Valutazione in collaborazione con
LISPA
Verifica diretta dell’ASL
confronto 2014 vs anni precedenti
Elaborazione in collaborazione con
LISPA (riferimento alla DDG Salute n°
4383 del 16.05.2011, Allegato 1)
Analisi dei flussi informativi
Analisi dei flussi informativi
3) Flussi informativi:
Fermo restando le indicazioni fornite nell’Allegato 4 sui Flussi Informativi di cui alla presente DGR ed ulteriori indicazioni regionali,
il Protocollo dovrà indicare eventuali dettagli relativi ai flussi informativi di rilevazione della sperimentazione, oltre a quanto
specificato all’Articolo 9 del Contratto (Debito Informativo).
Si richiama l’Allegato 4, in particolare per:
•
Flusso informativo CReG-PAI: trasmissione dei Piani Assistenziali Individuali
•
Flusso di rendicontazione attività svolta dal Centro Servizi.
4) Strumenti di monitoraggio e controllo:
Oltre a quanto già stabilito all’Articolo 8 del Contratto (Monitoraggio e Controllo), il Protocollo dovrà fornire dettagli sulle modalità
di monitoraggio dello stato avanzamento del Progetto e di controllo del livello di raggiungimento degli obiettivi concordati ai fini
del riconoscimento economico, specificando:
•
numerosità dei percorsi da controllare
•
oggetto e frequenza dei controlli
•
strumenti che saranno utilizzati per le verifiche (ad esempio: Comitato di Monitoraggio, riunioni periodiche, visite ispettive e
controlli documentali, analisi flussi informativi, ecc.).
A titolo di esempio:
Viene istituito un Comitato di Monitoraggio ASL/Gestore, che si riunirà periodicamente con scadenze definite nel corso degli
incontri (almeno trimestrali).
Il Gestore CReG si impegna a partecipare alla riunioni del Comitato di Monitoraggio.
Saranno oggetto di verifica e controllo i seguenti aspetti:
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•
Attività Centro Servizi
•
Analisi consumi prestazioni sanitarie
•
Analisi indicatori di qualità
•
Analisi indicatori di processo
•
Analisi indicatori di performance
•
Analisi indicatori di risultato.
L’ASL potrà effettuare visite ispettive presso la sede del Gestore CReG e gli ambulatori dei MMG. Saranno oggetto di verifica
ispettiva:
•
Mantenimento dei requisiti organizzativi e funzionali
•
Possesso dei requisiti tecnologici specialistici ed organizzativi per l’erogazione di eventuali prestazioni ambulatoriali presso
gli studi dei MMG
•
Consensi informati
•
Modalità di consegna del PAI (e sottoscrizione da parte del paziente)
•
Software di gestione (sistema informatico/informativo)
•
Interventi di formazione effettuati.
5) Sistema di penalizzazione
Descrivere le penalità (previste all’articolo 17 del Contratto) che saranno applicate a seguito delle risultanze delle attività di
monitoraggio e controllo, in relazione al livello di raggiungimento dei singoli obiettivi.
Tabella 2. Alcuni esempi di “penalità” (ogni ASL potrà definire penalità in relazione alle specificità locali)
OBIETTIVI
presa in carico degli assistiti conformemente al PAI e applicazione dello
stesso con verifica mediante flusso informatico
Tutoraggio del Centro Servizi su pazienti arruolati: % di pazienti contattati
dal Centro Servizi
Accordi con erogatori accreditati a contratto per condivisione della
presa in carico dei pazienti CReG (prenotazioni, prestazioni e visite
specialistiche)
Governo dei consumi
——— • ———
PENALITÀ
riduzione del 2% sull’ammontare complessivo delle
Quote di Responsabilità dovute
riduzione del 2% sull’ammontare complessivo delle
Quote di Responsabilità dovute
riduzione del 1% sull’ammontare complessivo delle
Quote di Responsabilità dovute
riduzione del 1% sull’ammontare complessivo delle
Quote di Responsabilità dovute
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ALLEGATO 3
CRITERI PER LA GESTIONE DI FATTORI DI VARIABILITÀ NELL’ARRUOLAMENTO NELL’AMBITO DEL PROGETTO CREG (MOBILITÀ
TERRITORIALE DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE E DEGLI ASSISTITI)
Si riportano le regole, condivise con le ASL in sperimentazione, per la gestione di fattori di variabilità nell’arruolamento dovuti per
esempio alla mobilità territoriale degli ‘Assistiti Arruolati’ o dei Medici di Medicina Generale (MMG) attivi nella sperimentazione CReG.
1)
il paziente è deceduto: il paziente Arruolato che decede, passa in stato ‘Non arruolabile’ (il Sistema Anagrafico Centrale “NAR”
informa il Gestore della data ufficiale di decesso che causa un disarruolamento automatico);
2)
il paziente emigrato fuori RL (non più assistito o assistito a termine): il paziente Arruolato che emigra fuori Regione, non essendo
più assistito o assistito a termine, diventa ‘Non arruolabile’ (nel caso in cui rientrasse come assistito in RL ritornerebbe in stato
‘Arruolabile’);
3) il paziente è ricoverato in RSA: il paziente ‘Arruolato’ che viene ricoverato in RSA esce dal progetto ed entra in stato ‘Non
Arruolabile’ (il paziente viene sempre disarruolato; dovesse uscire dalla RSA potrebbe nuovamente diventare prima ‘Arruolabile’
e poi ‘Arruolato’);
4) il paziente Cambia MMG, il nuovo MMG è dello stesso Gestore CReG: se il nuovo MMG è aderente allo stesso Gestore CReG,
il Paziente Arruolato rimane tale cambiando solo MMG (tecnicamente il paziente viene disarruolato per essere nuovamente
Arruolato; il MMG deve redigere un nuovo PAI);
5)
il paziente Cambia MMG, il nuovo MMG è di Altro Gestore CReG: se il nuovo MMG è aderente ad altro Gestore CReG, il Paziente
Arruolato rimane tale cambiando MMG e Gestore CReG (tecnicamente il paziente viene disarruolato per essere nuovamente
Arruolato; il MMG deve redigere un nuovo PAI);
6) il paziente Cambia MMG (non CReG): se il nuovo MMG non è aderente al progetto CReG, il Paziente Arruolato diventa ‘Non
Arruolabile’;
7)
il MMG/Gestore CReG segnala un nuovo paziente potenzialmente arruolabile, che potrebbe divenire arruolabile al successivo
ricalcolo delle Classi: il paziente ‘Non Arruolabile’ rimane tale in attesa della periodica riclassificazione della classe (al ricalcolo
potrebbe diventare ‘Arruolabile’);
8) il MMG Cessa la propria Attività, con preavviso (es. pensione, cambio regione): il paziente ‘Arruolato’ diventa ‘Non Arruolabile’
(quando gli verrà riassegnato un nuovo MMG, se aderente CReG, il paziente potrà nuovamente diventare ‘Arruolabile’;
9)
il MMG Cessa la propria Attività, per decesso:
9a. il paziente ‘Arruolato’ diventa ‘Non Arruolabile’ (quando gli verrà riassegnato un nuovo MMG, se aderente CReG, il paziente
potrà nuovamente diventare ‘Arruolabile’);
9b. se la ASL predispone un incaricato temporaneo in sostituzione del MMG non c’è disarruolamento, pertanto il paziente
rimane Arruolato;
10) il MMG esce dal Gestore CReG: il paziente ‘Arruolato’ diventa ‘Non Arruolabile’ (l’informazione è anticipata alla ASL, che
procederà a modificare l’associazione Gestore CReG-MMG e i pazienti sono disarruolati con la data di uscita del MMG);
11) il MMG migra ad Altro Gestore CReG: il paziente ‘Arruolato’ rimane tale (tecnicamente il paziente viene disarruolato per essere
nuovamente ‘Arruolato’);
12) il MMG entra in un Gestore CReG: il paziente, da ‘Non Arruolabile’ diventa ‘Arruolabile’ (l’informazione è anticipata alla ASL,
che procederà a modificare l’associazione Gestore CReG-MMG e i nuovi arruolabili sono comunicati ai Gestori CReG. Si rende
necessaria l’apertura di una finestra di arruolamento).
——— • ———
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ALLEGATO 4
FLUSSI INFORMATIVI DI RILEVAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE CREG (CHRONIC RELATED GROUP)
Sommario
1. FLUSSO CReG-PAI
1.2 Invio del debito informativo
1.2.1 Raccolta dei File
1.2.2 Principali Regole per la compilazione
1.2.3 Preparazione del Package
1.2.4 Invio del Package via SMAF
1.2.5 Tempistica dell’invio
1.2.6 Controlli di Business sugli invii
2. FLUSSO CReG CENTRO SERVIZI
2.1 Invio del debito informativo
2.1.1 Preparazione del Package
2.1.2 Invio del package via SMAF
2.1.3 Tempistica dell’invio
2.1.4 Controlli di integrità sugli invii
3. MODALITÀ DI ACCESSO A SMAF
4. INVIO DI TEST
5. FORMAZIONE E TRAINING ONLINE
6. SERVIZIO DI ASSISTENZA
____________________
1. FLUSSO CReG-PAI
Dal mese di ottobre 2012 è stato attivato per le ASL coinvolte nella sperimentazione, e successivamente anche per i Gestori CReG,
un primo servizio, offerto dal nuovo Sistema Modulare di Accoglienza dei Debiti Informativi (SMAF), relativo all’acquisizione dei Piani
Assistenziali Individuali (PAI).
Si è previsto di impiegare tale sistema per governare l’intero processo di acquisizione (e restituzione degli esiti da parte del Debito) dei
PAI che ogni Medico CReG è tenuto a compilare per ogni assistito arruolato ed ogni Gestore ad inviare mensilmente alla DG Salute.
1.2 Invio del debito informativo
Il flusso informativo CReG-PAI è costituito da due file che tengono separate le informazioni anagrafiche dalle informazioni riguardanti
le prestazioni richieste per gli assistiti arruolati.
1.2.1 Raccolta dei File
Il tracciato record è strutturato in due file così denominati:
• “CREG PAI1.txt”, file di testata, contenente i dati anagrafici del paziente e l’identificativo del PAI, che ne definisce le principali
caratteristiche (paziente al quale è assegnato, validità temporale del piano, data di arruolamento, etc..);
• “CREG PAI2.txt”, file di dettaglio, contenente l’elenco di tutte le prestazioni che costituiscono il PAI (una riga per ogni prestazione).
I campi Ente, Codice Gestore, Codice PAI e Data Arruolamento sono comuni ai due suddetti file e costituiscono le chiavi di legame
tra testata e dettaglio.
Per ogni paziente CReG arruolato dovranno essere inviati un file di testata ed un file di dettaglio, quest’ultimo composto da un numero
variabile di record, ciascuno dei quali corrispondente ad una prestazione che costituisce il piano individuale.
Si richiede la compilazione di un piano che copra l’arco temporale di un anno solare dalla Data di Inizio Validità del Piano. Nel caso
in cui si preveda di effettuare prestazioni con cadenze superiori all’anno, è necessario riportare nel PAI esclusivamente le prestazioni
che, sulla scorta delle precedenti erogazioni, si ritiene di effettuare nell’arco di validità annuale del piano che si sta trasmettendo.
Testata - CREG PAI1
#
1
2
3
Campo
Ente
Codice Gestore
Codice Fiscale Assistito
Inizio
1
4
15
Fine
3
14
30
Lunghezza
3
11
16
Tipo
N
AN
AN
Descrizione
Codice a 3 caratteri identificativo dell’ASL
Codice Gestore (PARTITA IVA)
Codice Fiscale dell’assistito arruolato
Bollettino Ufficiale
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#
4
Sesso
Campo
Inizio
31
Fine
31
Lunghezza
1
Tipo
AN
5
Data di Nascita
32
39
8
DATA
6
Contatore PAI
40
49
10
AN
7
Data Arruolamento
50
57
8
DATA
8
Inizio validità piano
58
65
8
DATA
9
Fine validità piano
66
73
8
DATA
10
Destinazione del Record
74
74
1
AN
11
Codice CReG
75
77
3
AN
Descrizione
Indicare “F” per Femmina, “M” per Maschio
Indicare la data di nascita del paziente
arruolato (ggmmaaaa)
Identificativo PAI (codice)
La data di arruolamento del paziente è usata
come chiave ridondante assieme al contatore
del PAI (ggmmaaaa)
Data di assegnazione, coincidente con la
data in cui il piano è stato fatto dal MMG
(ggmmaaaa)
Data di chiusura del piano, da utilizzare solo
in caso di comunicazione della chiusura di
un piano precedentemente comunicato.
Se valorizzata questa data non necessitano
ulteriori righe di dettaglio (ggmmaaaa).
Valorizzato con:
─ N, se il piano viene inviato per la prima
volta,
─ M, per modificare un piano
precedentemente inviato,
─ A, per l’annullamento di un piano
precedentemente inviato (in tal caso non
saranno presenti record di dettaglio CREG
PAI2 per le prestazioni)
Codice CReG assegnato da RL all’assistito, così
come ottenuto a valle dell’ultima procedura di
riclassificazione.
Dettaglio - CREG PAI2
#
1
2
3
4
5
Campo
Ente
Codice Gestore
Contatore PAI
Data Arruolamento
Tipo Prestazione
Inizio
1
4
15
Fine
3
14
24
Lunghezza
3
11
10
Tipo
N
AN
AN
25
32
8
DATA
33
34
2
AN
6
Codice Prestazione
35
49
15
AN
7
Quantità
50
52
3
N
8
Data inizio
Prestazione
53
60
8
DATA
Descrizione
Codice a 3 caratteri identificativo dell’ASL
Codice Gestore (PARTITA IVA)
Identificativo PAI, come da campo 6 della testata
La data di arruolamento del paziente è usata come
chiave ridondante assieme al contatore del PAI
(ggmmaaaa).
Individua la tipologia di Prestazione Pianificata. Può
assumere i seguenti valori:
SA – Specialistica Ambulatoriale
FA – Farmaceutica
PR – Protesica
Codice Prestazione (farmaco, lab. analisi, specialistica)
con queste specifiche:
•
Farmaco: ATC 4 caratteri.
Solo nel caso di farmaci la cui radice nel ATC inizi
per V03A, il numero di caratteri richiesti deve essere
portato a 7.
•
Lab. Analisi: Cod Nomenclatore SISS senza punti
•
Specialistica: Cod. Nomenclatore SISS senza punti
•
Protesica: Cod. ISO (Flusso Protesica)
Allineamento a sinistra con aggiunta di spazi per i
caratteri mancanti. Nel caso in cui il piano preveda
più ripetizioni della medesima prestazione per lo stesso
paziente questa dovrà essere comunicata su un’unica
riga del file, indicandone la quantità nell’apposito
campo.
Quantità di prestazioni nell’anno.
Per i farmaci inserire la quantità in giornate annuali
previste nella pianificazione della copertura terapeutica:
max 365
Data ipotizzata di prima effettuazione della prestazione
(ggmmaaaa).
In assenza di uno specifico giorno di pianificazione,
è necessario valorizzare il campo con il primo giorno
del mese in cui la prestazione è prevista, ovvero con
la metà del medesimo. Questo dato è evidentemente
significativo per prestazioni che presentano una quantità
prevista inferiore a 6 nell’anno.
NOTA: I campi di testo vanno allineati a sinistra con aggiunta di spazi, mentre quelli numerici vanno allineati a destra con aggiunta
di uno o più 0 davanti.
– 34 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
1.2.2 Principali Regole per la compilazione
Ogni paziente arruolato dovrà avere un PAI, stilato secondo le seguenti regole, alcune delle quali aggiornate e in attivazione a
partire da aprile 2014:
• Il primo PAI inviato per un paziente arruolato ha Destinazione Record “N” e validità pari al massimo a 365 giorni. Quindi se il campo
[(Data Fine Validità Piano - Data Inizio Validità Piano) > 365 giorni], allora il record viene respinto;
• Non è possibile inviare piani con Destinazione Record “M” per piani ormai già scaduti (si accetta solo il valore “N”);
• Ogni variazione ad un PAI già inviato, anche in termini di durata, avrà Destinazione Record “M” e stesso Contatore PAI del piano
precedentemente inviato. Ad esempio a fronte della variazione del codice CReG, il PAI esistente deve essere modificato;
• Se non diversamente precisato nel campo Data Fine Validità Piano, ogni modifica “M” ad un piano avrà implicitamente durata
pari a 365 giorni dalla data di modifica;
• Con l’approssimarsi della scadenza di un piano (quindi della Data Fine Validità Piano) sarà necessario inviarne alternativamente:
 prima della scadenza del piano, una sua modifica con Destinazione Record “M” e stesso Contatore PAI rispetto piano
in scadenza. Automaticamente la Data Fine Validità del Piano modificato sarà spostata in avanti di 365 giorni, se non
diversamente precisato in Data Fine Validità Piano. In tal caso l’invio del piano modificato deve avvenire al più tardi entro
un mese dalla Data Inizio Validità del piano stesso, altrimenti SMAF restituirà un allarme (warning) del tipo “Data Inizio
Validità Piano antecedente al mese di competenza” ed il sistema forzerà la Data Inizio Validità Piano al primo giorno del
mese relativo al periodo di riferimento dell’invio;
 uno nuovo con Destinazione Record “N”, diverso Contatore PAI rispetto al piano in scadenza e Data Inizio Validità Piano
successiva o coincidente alla Data Fine Validità del Piano precedente. L’invio del nuovo piano deve avvenire al più tardi
entro un mese dalla Data di Inizio Validità del piano stesso, altrimenti SMAF restituirà un allarme (warning) del tipo “Data
Inizio Validità Piano antecedente al mese di competenza” ed il sistema forzerà la Data Inizio Validità del piano al primo
giorno del mese relativo al periodo di riferimento dell’invio;
Non deve quindi essere inviato un annullamento, Destinazione Record “A”, di un piano in scadenza: questo decade
automaticamente.
• L’annullamento di un piano, Destinazione Record “A” è richiesto solo nel caso in cui si intenda eliminare definitivamente un PAI già
correttamente acquisito da SMAF, ma considerato errato da parte del medico (CF, prestazioni,.. errate);
• L’annullamento di un piano sarà caratterizzato dal medesimo Contatore PAI del piano inviato da annullare.
Il periodo di copertura PAI di uno stesso paziente [Data Inizio Validità, Data Fine Validità], identificherà il periodo di corresponsione
economica (Presa in Carico) del Gestore, laddove questo si sovrappone al periodo di arruolamento.
ESEMPI:
Se [Data Inizio Validità, Data Fine Validità] = [01/01/2012, 31/12/2012]
e Periodo di Arruolamento = [01/03/2012, 31/01/2013]
allora Periodo di Presa in Carico = [01/03/2012, 31/12/2012]
Ogni eventuale periodo di interruzione della pianificazione assistenziale (PAI), quindi, non concorrerà alla maturazione del rateo del
Gestore.
1.2.3 Preparazione del Package
Per uniformare l’invio del flusso alle altre tipologie di Debiti Informativi è richiesta la preparazione di un package (file compresso .zip)
contenente i file di testo .txt descritti al punto 1.
Il caricamento del file compresso .zip non richiede l’apposizione di una firma digitale, ma semplice autenticazione con Carta
Operatore o CRS cittadino.
1.2.4 Invio del Package via SMAF
Per il Gestore, dopo l’autenticazione al debito informativo (SMAF), dalla maschera “Invio Flusso”, inserire i dati richiesti, selezionare il
package ed azionare il pulsante “Invio File”. Al termine sarà restituito immediatamente un riscontro sull’esito dell’invio.
Alla ASL, a seguito dell’acquisizione, sarà reso disponibile il package (uno per ogni Gestore ad essa afferente) comprensivo del file di
testata e di quello di dettaglio, per eventuali controlli. A seguito di eventuali verifiche, potrà:
• Approvarlo, in modo da rendere disponibile il file ai sistemi centrali per attività di verifica/reporting;
• Rifiutarlo, per restituirlo al mittente (Gestore) per opportune modifiche/integrazioni.
1.2.5 Tempistica dell’invio
I flussi dati relativi ai Piani Assistenziali Individuali, vengono trasmessi mensilmente e in maniera INCREMENTALE, entro il quinto giorno
del mese successivo al periodo di riferimento.
Bollettino Ufficiale
– 35 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Ad esempio il flusso relativo al periodo aprile 2014, dovrà essere trasmesso entro il 5 maggio 2014 (compreso). Le ASL sono abilitate
ad eseguire la validazione solo a seguito della chiusura del calendario.
Ogni mese si trasmettono solo i piani nuovi, le modifiche o gli annullamenti dei piani acquisiti nei mesi precedenti.
In caso di invii multipli avvenuti con successo nello stesso periodo di riferimento, sarà considerato valido solo il più recente che sarà
quindi il solo ad essere consolidato ed utilizzato a scopo di reportistica.
In mancanza di invii per un dato periodo di riferimento, tutta la reportistica di monitoraggio CReG/CReG-PAI sarà popolata con le
informazioni contenute nei PAI inviati in precedenza.
1.2.6 Controlli di Business sugli invii
CREG-PAI1
Tipo errore
Campo 1 - Codice Ente
Può assumere solo uno dei seguenti valori 301, 303, 305, 308, 310
Bloccante invio
Campo 2 – P.I. Gestore
Verifica che la P.I. sia composta di 11 caratteri
Bloccante invio
Campo 3 – C.F. Assistito
Controllo appartenenza del C.F. ad uno dei pazienti arruolati (presenti nel DB CReG),
quindi accettazione PAI dei soli pazienti arruolati almeno una volta
Campo 3 – C.F. Assistito
C.F. “obsoleti” di pazienti arruolati che ne hanno uno nuovo vengono comunque
accettati ma segnalati all’utente
Campo 4 – Sesso
Verifica congruenza campo Sesso con campo C.F.:
•
se Sesso = F, posizioni 10 e 11 nel CF = 40+giorno_nascita
•
se Sesso = M, posizioni 10 e 11 nel CF = giorno_nascita
Bloccante invio
Warning
Warning
Campo 5 - Data di Nascita
Verifica corrispondenza giorno di nascita NAR giorno nascita nel C.F.
Campo 8 – Inizio Validità Piano
•
Posteriore o coincidente con la Data di Arruolamento;
•
Allo scadere di un piano con Destinazione Record “N”, l’invio del suo aggiornamento (“N”
con Contatore PAI diverso dal precedente oppure “M” con stesso Contatore PAI) deve
avvenire al massimo entro un mese dalla Data Inizio Validità del piano stesso aggiornato;
•
Se (Data Fine Validità Piano - Data Inizio Validità Piano) > 365 giorni, il record viene respinto.
Campo 9 – Data Fine Validità Piano
•
Se campo 10 = “A”, questa data deve essere valorizzata;
•
Sia per piani “N” che “M”, se Data Fine Validità Piano non è valorizzata, si forza a 365 dalla
Data Inizio Validità Piano ma se è valorizzata ed è > 365 il record viene scartato.
Campo 10 – Destinazione Record
•
Se Destinazione Record vale “A”, non devono esistere record corrispondenti nel file di
dettaglio CReG PAI2;
•
Ogni piano con Destinazione Record “M” e stesso Contatore PAI di un piano “N” già
inviato ma scaduto (Data Fine Validità Piano < Data acquisizione SMAF), viene rifiutato;
•
A parità di Contatore PAI e CF, non possono esistere due (o più) righe con Destinazione
Record “N” nello stesso invio o in invii diversi;
•
A parità di CF, nello stesso invio non possono esistere due (o più) righe con Destinazione
Record “N” e con diverso Contatore PAI;
Campo 10 – Destinazione Record
•
A parità di CF e Contatore PAI, per ogni record nuovo Destinazione Record “N” non può
esistere nello stesso invio un altro con Destinazione Record “M”;
•
Per ogni riga con Destinazione Record “M” inviata per un dato CF, deve esistere negli invii
precedenti un’altra riga con Destinazione Record “N” , stesso CF e stesso Contatore PAI;
•
Per ogni riga con Destinazione Record “A”, deve esistere un piano inviato in precedenza
con stesso Contatore PAI;
•
Per un dato CF non posso esistere nello stesso invio, due piani con Destinazione Record
“M” (uguale o diverso Contatore PAI di una riga con Destinazione Record “N” negli invii
precedenti).
Campo 11 – Codice CReG
•
Verifica corrispondenza Codice CReG del PAI con codice CReG del paziente: se non
viene trovata la corrispondenza, il record viene rifiutato.
Warning
•
Bloccante invio
•
Warning
•
Bloccante invio
•
Warning
•
Bloccante invio
•
Bloccante invio
•
Bloccante invio
•
Bloccante invio
•
Bloccante invio
•
Bloccante invio
•
Bloccante Invio
•
Warning
•
Bloccante invio
•
Bloccante invio
Tipo errore
CREG-PAI2
Campo 1 - Codice Ente
•
Può assumere solo uno dei seguenti valori 301, 303, 305, 308, 310
•
Bloccante invio
– 36 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Tipo errore
CREG-PAI2
Campo 2 – Codice Gestore
•
Verifica che la P.I. sia composta di 11 caratteri
Campo 5 – Tipo Prestazione
•
Può assumere i solo valori “SA”, “FA”, “PR”
Campo 6 – Codice Prestazione
Se campo 5 è uguale a:
•
SA, allora campo 6 (Codice Prestazione) deve essere nel Nomenclatore SISS
•
FA, il campo 6 deve essere un codice ATC e verificare una delle seguenti condizioni:
 Se ATC inizia per V03A, allora numero di caratteri ATC presenti in campo 6 del PAI
è pari a 7
 Se ATC non inizia per V03A, allora numero di caratteri ATC presenti in campo 6 del
PAI può essere >= a 4
Campo 7 – Quantità
•
se campo 6 = FA, deve essere minore o uguale a 365
Campo 8 – Data Inizio Prestazione
•
Deve essere successiva o coincidente con la Data Inizio Validità Piano (e successiva o
coincidente con la Data di Arruolamento)
•
Bloccante invio
•
Bloccante invio
•
Warning
•
Warning
•
Bloccante invio
2.FLUSSO CReG CENTRO SERVIZI
A partire dal mese di aprile 2014 viene attivato su due livelli, quello dei Gestori CReG per l’invio e delle Aziende Sanitarie (ASL) coinvolte
nella sperimentazione per la validazione, il servizio di acquisizione del nuovo flusso relativo alle attività erogate dal Centro Servizio dei
Gestori CReG mediante il Sistema Modulare di Accoglienza dei Debiti Informativi (SMAF).
Si è previsto di impiegare tale sistema per governare l’intero processo di acquisizione e restituzione degli esiti di tale flusso che ogni
Gestore ha l’onere di inviare trimestralmente alla DGS.
2.1 Invio del debito informativo
Il flusso informativo CReG - Centro Servizi è costituito da un solo file, denominato “CREG CS.txt”, contenente informazioni riguardanti il
Gestore e l’operatore che ha svolto l’attività, l’assistito arruolato contattato dal Gestore, il momento ed il motivo del contatto, lo stato
del ticket al termine della chiamata.
Testata - CREG CS
Id
Campo
Inizio
Fine
Lunghezza
Tipo
1
Id ticket
1
10
10
AN
2
3
Codice Gestore
CF
11
22
21
37
11
16
AN
AN
4
Data
38
45
8
AN
5
6
Ora inizio
Ora fine
46
51
50
55
5
5
AN
AN
7
Tipo ticket
56
56
1
AN
8
Codice ticket
57
58
2
AN
9
Motivo ticket
59
88
30
AN
10
Inoltro
89
90
2
AN
11
Operatore inoltro
91
106
16
AN
12
Stato ticket
107
108
2
AN
13
14
Nota
Data chiusura
109
139
138
146
30
8
AN
AN
Descrizione
Codice identificativo del ticket aperto (ogni chiamata
corrisponde ad un ticket)
Codice fiscale del soggetto Gestore
Codice fiscale assistito chiamante e/o ricevente
Inserire data della chiamata - apertura del ticket
(ggmmaaaa)
Inserire l’ora di inizio chiamata (oo.mm)
Inserire l’ora di chiusura chiamata (oo.mm)
E- chiamata in entrata proveniente da assistito
U - chiamata in uscita effettuata dal centro servizi
per la gestione organizzativa del percorso clinico
dell’assistito
Inserire codici definiti nella Tabella 1 o 2 di seguito
indicate
Inserire descrizione (es. informazioni, prenotazioni,
richiesta di....)
In caso di chiamata in entrata in emergenza indicare
l’inoltro verso second opinion o servizio emergenza
urgenza:
01- second opinion, 02 - attivazione 118
Codice Fiscale operatore che gestisce secondo livello
(obbligatorio in caso di inserimento del valore “01” nel
campo inoltro)
01 - chiuso, 02 - in attesa di chiusura, 03 - in attesa di
chiusura per criticità
Inserire nota operatore
Data chiusura del ticket
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Tabella 1- Codici chiamate in Uscita
Descrizione chiamate in uscita “U”
Contatti per verifiche su cure e follow-up
Codice
UA
Contatti per segnalazione scadenze
UB
Contatti per prenotazione di prestazioni per conto assistito
UC
Verifica adesione PDTA
UD
Verifica compliance farmacologica
UE
Tabella 2- Codici chiamate in Entrata
Descrizione chiamate in entrata “E”
Codice
Chiamata emergenza
EA
Chiamata urgente differibile
EB
Chiamata consulenza clinica senza sintomi in condizioni di gestione
ordinari
EC
Chiamata per informazioni di tipo amministrativo (prenotazioni,
richieste varie, reclami)
ED
Chiamata inappropriata (altro)
EE
NOTA: I campi di testo vanno allineati a sinistra con aggiunta di spazi, mentre
quelli numerici vanno allineati a destra con aggiunta di uno o più 0 davanti.
2.1.1 Preparazione del Package
Per uniformare l’invio del flusso alle altre tipologie di Debiti Informativi è richiesta la preparazione di un package (file compresso .zip)
contenente il file di testo “CREG CS.txt”.
Il caricamento del file compresso .zip non richiede l’apposizione di una firma digitale, ma semplice autenticazione con Carta
Operatore, CRS cittadino o login IDPC.
2.1.2 Invio del package via SMAF
Per il Gestore, dopo l’autenticazione al debito informativo (SMAF), dalla maschera “Invio Flusso”, inserire i dati richiesti, selezionare il
package ed azionare il pulsante “Invio File”. Al termine sarà restituito immediatamente un riscontro sull’esito dell’invio.
Alla ASL, a seguito dell’acquisizione, sarà reso disponibile il package (uno per ogni Gestore ad essa afferente) comprensivo del file di
testata e di quello di dettaglio, per eventuali controlli. A seguito di eventuali verifiche, potrà:
• Approvarlo, in modo da rendere disponibile il file ai sistemi centrali per attività di verifica/reporting;
• Rifiutarlo, per restituirlo al mittente (Gestore) per opportune modifiche/integrazioni.
2.1.3 Tempistica dell’invio
I flussi dati relativi al Centro Servizi, vengono trasmessi trimestralmente e in maniera INCREMENTALE, entro il 15 del mese successivo
al periodo di riferimento.
Ad esempio il flusso relativo al trimestre [febbraio-marzo-aprile]/2014, dovrà essere trasmesso entro il 15 maggio 2014. Le ASL sono
abilitate ad eseguire la validazione solo a seguito della chiusura del calendario.
2.1.4 Controlli di integrità sugli invii
All’atto dell’invio (trimestrale) del flusso da parte del Gestore, i seguenti controlli vengono effettuati in tempo reale da SMAF restituendo
all’utente dei riscontri “parlanti” a seconda dei tipi di errori rilevati.
Centro Servizi
Tipo errore
Campo 1 – Id Ticket
Deve essere 10 caratteri
Bloccante Invio
Campo 2 – Codice Gestore
Deve essere la partita Iva di uno dei Gestori CReG (11 caratteri)
Bloccante invio
Campo 3 – CF
Può essere solo uno dei CF degli assistiti CReG arruolati almeno 1 volta
Bloccante invio
Campo 4 – Data
Deve avere formato del tipo ggmmaaaa
Warning
Campo 5 – Ora Inizio
Deve avere formato del tipo oomm
Warning
– 38 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Centro Servizi
Campo 6 – Ora Fine
Deve avere formato del tipo oomm
Campo 7 - Tipo Ticket
Può avere valore “E” oppure “U”
Campo 8 - Codice Ticket
Se campo7=E, può valere EA, EB, EC, ED, EE
Se campo7=U, può valere UA, UB, UC, UD, UE
Campo 9 - Motivo Ticket
Max 20 caratteri
Tipo errore
Warning
Bloccante invio
Bloccante invio
Warning
Campo 10 - Inoltro
Se presente e se campo 7 = EA allora campo 10 = “01” oppure “02”
Bloccante Invio
Campo 11 - CF Operatore
Se campo10=01, questo campo è obbligatorio e deve contenere un CF a 16 caratteri.
Bloccante Invio
Campo 12 – Stato Ticket
Può avere solo uno dei seguenti valori
“01”, “02”, “03”
Campo 13 – Nota operatore
Massimo 30 caratteri
Campo 14 – Data Chiusura
Deve avere formato del tipo ggmmaaaa
Bloccante Invio
Warning
Warning
3. MODALITA’ DI ACCESSO A SMAF
L’accesso a SMAF è consentito ad ogni utente, preventivamente autorizzato, dotato di Carta Operatore CRS o mediante IDPC e dotato
di una postazione di lavoro (PdL) SISS. Il sistema è raggiungibile, usando un web browser, all’indirizzo: https://dit.servizirl.it
4. INVIO DI TEST
Per acquisire familiarità con la piattaforma e verificare la correttezza del package da inviare, SMAF mette a disposizione degli utenti
un’ ulteriore interfaccia denominata “Invio di Test”.
L’impiego di tale maschera (del tutto assimilabile a quella di Produzione) è facoltativo, consentirà di simulare l’invio del package
preparato ed ottenere un immediato riscontro sull’esito dell’invio. Tale simulazione non inficerà in alcun modo la trasmissione dei dati
effettivi ma consentirà di testare la validazione del package creato.
5. FORMAZIONE E TRAINING ONLINE
Per consentire al personale addetto agli invii di apprendere le nozioni indispensabili per un corretto utilizzo del sistema SMAF si è reso
disponibile all’interno del sistema stesso una sezione specifica “Documentazione > Archivio Documenti”, dedicata alla formazione,
comprensiva di filmati auto esplicativi che descrivono le funzionalità principali ed i passaggi da seguire per un valido impiego della
piattaforma SMAF.
6. SERVIZIO DI ASSISTENZA
Per problemi e quesiti tecnici legati al sistema SMAF si riferisca all’ ufficio Assistenza Flussi Informativi, utilizzando i seguenti contatti:

Email: [email protected]

Telefono: 02/39331.693 oppure 02/39331.517
Bollettino Ufficiale
– 39 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D) ATTI DIRIGENZIALI
Giunta regionale
Presidenza
D.d.u.o. 5 marzo 2014 - n. 1830
Presidenza - Sede Territoriale di Brescia - L.r. 23 marzo 1998,
n. 8 – Approvazione del progetto definitivo e dello schema di
disciplinare relativo alla nuova vasca di laminazione in terra,
con altezza di 3,10 m e volume complessivo di invaso pari a
141.000 m3, da realizzarsi nel comune di Nave (BS) in sinistra
idraulica del torrente Garza nell’ambito degli interventi di
“Sistemazione idraulica del torrente Garza – Vasca volano e
bypass ponte San Cesario, in comune di Nave” – Proponente
comune di Nave
IL DIRIGENTE DELLA SEDE TERRITORIALE DI BRESCIA
Visto l’art. 89 del d.lgs. 31 Marzo 1998, n. 112, che trasferisce
alle regioni e agli enti locali le funzioni relative alle dighe non
comprese tra quelle indicate all’art. 91, comma 1 del medesimo
decreto legislativo, e cioè alle «opere di sbarramento, dighe o
traverse, che superano i 15 metri di altezza o che determinano
un volume d’invaso superiore a 1.000.000 di metri cubi» (denominate «dighe» s.s.);
Vista la legge regionale 23 Marzo 1998, N. 8 «Norme in materia
di costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta
e dei bacini di accumulo di competenza regionale»;
Rilevato che con d.g.r. 5 Marzo 2001, N. 7/3699 la Giunta regionale ha approvato le «Direttive per l’applicazione della l.r. 8/98 in
materia di costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di
ritenuta e dei bacini di accumulo di competenza regionale»;
Vista la legge regionale 27 febbraio 2007 , N. 5, art. 1 «Nucleo
di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, ai sensi della
legge 144/1999»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni;
Visti il d.lgs 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale» e s.m.i., con specifico riferimento alla Parte Seconda, Titolo III
e la legge regionale 2 febbraio 2010, n. 5 «Norme in materia di
Valutazione d’Impatto Ambientale»;
Premesso che Il progetto di «Sistemazione idraulica del torrente Garza – Vasca volano e bypass ponte San Cesario, in
Comune di Nave» rientra tra gli interventi finanziati da Regione
Lombardia, D.G. Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo ai sensi
dell’Accordo di Programma con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e successivo Atto integrativo e
ai sensi della legge 267/98 e s.m.i.;
Esaminata l’istanza, presentata in data 19 dicembre 2013
dall’Amministrazione Comunale di Nave, di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio delle opere, ai sensi dell’art. 4 della l.r. n. 8/98, corredata dal progetto definitivo degli interventi
di «Sistemazione idraulica del torrente Garza – Vasca volano e
bypass ponte San Cesario, in Comune di Nave» rev. 000 del dicembre 2013, redatto dallo Studio Taccolini Ingegneri Associati
e dal prof. Baldassare Bacchi, costituito dai seguenti elaborati
e disegni:
ELENCO ELABORATI
Allegato 01 Relazione generale
Allegato 02 Relazione idrologica
Allegato 03 Relazione idraulica
Allegato 04 Relazione geologica, idrogeologica e geotecnica
Allegato 05 Relazione geotecnica
Allegato 06 Relazione sulle strutture
Allegato 07 Computo metrico estimativo e quadro economico
Allegato 08 Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici
Allegato 09 Relazione sulla gestione delle materie
Allegato 10 Studio di fattibilità ambientale
Allegato 11 Piano particellare con elaborato grafico
Allegato 12 Prime indicazioni e misure della sicurezza e relazione sulle interferenze
Allegato 13 Studio idraulico a valle dello sbarramento e ipotetico collasso (legge 8/98)
Allegato 14 Bozza del disciplinare per l’esercizio, la manutenzione e la vigilanza dell’opera
ELENCO DISEGNI:
Tav. n. 1 – Corografia bacini scolanti scala 1:25.000
Tav. n. 2 – Estratti scala 1:10000 – 1:2000 – 1:1000
Tav. n. 3 – Planimetria generale scala 1:5000
Tav. n. 4 – Planimetria degli interventi scala 1:1000
Tav. n. 5a – Rilievi topografici e fotografici – planimetria loc.
Prada scala 1:500
Tav. n. 5b – Rilievi topografici – profilo e sezioni alveo esistente
loc. Prada scala 1:500
Tav. n. 5c – Rilievi topografici fotografici – planimetria località
San Cesario scala 1:500
Tav. n. 5d – Rilievi topografici – profilo e sezioni loc. San Cesario
scala 1:500/1:50-1:100
PARTE A) VASCA DI LAMINAZIONE
Tav. n. 6 – Planimetria opere in progetto e interventi di mitigazione scala 1:500
Tav. n. 7 – Sezioni vasca volano scala 1:250
Tav. n. 8 – Sezioni tipo perimetrali vasca volano
Tav. n. 9 – Profilo e sezioni di progetto T. Garza loc. Prada scala
1:1000/1:100 - 1:250
Tav. n. 10a – Traversa e manufatto di derivazione: pianta e
sezioni
Tav. n. 10b – Traversa e manufatto di derivazione: particolari e
cementi armati
Tav. n. 11a – Manufatto di scarico: pianta e sezioni
Tav. n. 11b – Manufatto di scarico: particolari e cementi
armati
Tav. n. 12 – Scarico di superficie: pianta e sezioni
Tav. n. 13 – Particolari costruttivi vari
PARTE B) BYPASS SAN CESARIO
Tav. n. 14 – Planimetria e profilo opere in progetto – Bypass
San Cesario scala 1:250
Tav. n. 15 – Profilo T. Garza e sezioni bypass San Cesario
Tav. n. 16 – Manufatto sfioratore: pianta, sezioni, particolari e
cementi armati
Tav. n. 17 – Manufatto di restituzione : pianta, sezioni, particolari e cementi armati
Tav. n. 18 – Nuova fognatura e manufatto scolmatore
Tav. n. 19 – Particolari costruttivi
Rilevato che:
•la parte A) del progetto, relativa alla nuova vasca di laminazione, prevede la realizzazione di una vasca con
argini fuori terra, situata in località Prada, finalizzata alla
laminazione dell’onda di piena del torrente Garza per
eventi con tempo di ritorno inferiore o uguale a 100 anni, la quale rientra per caratteristiche di altezza (3,10 m)
e di volume (141.0000 mc) nella categoria delle piccole
dighe di competenza regionale di cui all’art. 2 della l.r.
23 marzo 1998 n. 8 «Norme in materia di costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta e dei bacini
di accumulo di competenza regionale» quindi soggetta a
procedura di assoggettamento alla l.r. stessa;
•la parte B) del progetto relativa alla realizzazione di un
canale artificiale di bypass del ponte di San Cesario, è
invece esclusa dall’applicazione della l.r. 23 marzo 1998
n. 8 ai sensi dell’art. 1 comma 2 della stessa l.r.;
Vista la relazione di istruttoria del 17 gennaio 2014 a firma
del dirigente della Sede Territoriale di Brescia, quale autorità
competente all’approvazione delle opere in progetto ai sensi della l.r. n. 8/98, sottoposta ai sensi dell’art. 5 della l.r. 8/98
all’esame dell’Unità Tecnica di cui alla l.r. 5/2007, nella quale si
evidenzia che il progetto definitivo relativo alla nuova vasca di
laminazione:
•ha recepito le prescrizioni del d.d.u.o. n. 7706 del 8 agosto 2013, provvedimento di esclusione dalla procedura di
VIA regionale, nonché i pareri, nulla osta, etc. acquisiti in
sede di Conferenza di Servizi di approvazione del progetto
preliminare delle opere stesse, tenutasi in data 14 ottobre
2013;
•risponde ai requisiti e alla normativa della l.r. 8/98;
esprimendo parere favorevole condizionato al fatto che venga previsto il collaudo della vasca in corso d’opera.
Visto il parere favorevole espresso, ai sensi dell’art. 1 co. 9
lett. e) della l.r. 5/2007, dall’Unità Tecnica di Regione Lombar-
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
dia, nella seduta del 28 gennaio 2014, circa il progetto definitivo di «Sistemazione idraulica del torrente Garza – Vasca volano e bypass ponte San Cesario, in Comune di Nave» (di cui
al verbale della seduta del 28 gennaio c.a. acquisito al Prot. n.
AE03.2014.0000780 del 5 febbraio 2014), condizionato alle seguenti prescrizioni:
•collaudo in corso d’opera (prescrizione proposta dalla
Sede Territoriale di Brescia)
•integrazione dello Schema di disciplinare secondo le seguenti indicazioni:
Disciplinare – punto 2: aggiungere tra le responsabilità del gestore anche «il controllo degli accessi allo sbarramento e all’invaso e la limitazione di tali accessi ai non autorizzati»,
Disciplinare - punto 10: precisare che «ogni eventuale variazione in merito ai designati alla vigilanza sarà comunicata tempestivamente alla Regione» e che «qualora , all’esito delle ordinarie
verifiche semestrali vengano riscontrate delle anomalie, i controlli saranno intensificati» (aggiungendo anche una frequenza
minima per tale evenienza);
Disciplinare – punto 13: integrare gli obblighi del gestore in caso di allarme di tipo 2 nei seguenti termini: «sorveglianza attiva e
permanente dell’opera» - «messa in atto di tutti i provvedimenti
necessari per contenere gli effetti del fenomeno in atto»- «attivazione delle procedure di protezione civile»;
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali
in materia di organizzazione e personale», e s.m.i., nonché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;
recepite le premesse e fatto salvo i diritti dei terzi,
DECRETA
1. di approvare, ai sensi dell’art. 5 della l.r. n. 8/1998, il progetto esecutivo costituito dagli elaborati tecnici sopra elencati e lo schema di disciplinare, così come integrato secondo le
indicazioni dell’Unità Tecnica della Regione Lombardia, relativo
alla nuova vasca di laminazione di capacità complessiva pari
a 141.000 m3 e di altezza pari a 3,10 m, da realizzarsi in sinistra
idraulica del torrente Garza nel Comune di Nave (BS), a condizione che venga effettuato il collaudo della vasca di laminazione in corso d’opera.
2. di disporre che il Comune di Nave, quale Ente Gestore della vasca di laminazione, provveda alle comunicazioni previste
dall’art. 7 ed al corretto esercizio e vigilanza delle opere, effettuandone le necessarie manutenzioni, controllandone lo stato
di efficienza e il regolare funzionamento;
3. di incaricare il Dirigente della Sede Territoriale di Brescia di
verificare il rispetto dell’art. 9 della l.r. 8/1998 e di tutti i patti e le
condizioni contenute nel disciplinare per l’esercizio, la manutenzione e la vigilanza delle opere;
4. di stabilire che, in caso di eventuali successivi interventi di
manutenzione straordinaria, di modificazione e di cessazione, il
Comune di Nave invii tempestivamente alla Sede Territoriale di
Brescia:
−− relazione dettagliata inerente eventuali anomalie riscontrate e/o lavori di manutenzione straordinaria da
eseguire;
−− richiesta di autorizzazione per eventuali modifiche da apportare alle opere;
−− comunicazione di messa fuori esercizio dell’impianto o
del bacino e progetto di ripristino dei luoghi;
5. di provvedere alla trasmissione del presente decreto al Comune di Nave in qualità di Ente Gestore, al Comune di Brescia,
al Comune di Bovezzo, alla Comunità Montana di Valle Trompia,
all’ARPA Lombardia di Brescia, all’ASL di Brescia, alla Provincia
di Brescia – Settore Protezione Civile, ed alla Regione Lombardia
– D.G Territorio Urbanistica e Difesa del Suolo e D.G. Ambiente
Energia e Sviluppo Sostenibile – U.O. Risorse idriche e programmazione – Struttura Usi delle acque e regolazione dei laghi, nonché alla pubblicazione sul BURL del presente atto.
Il dirigente della sede territoriale
Enrico Capitanio
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.d.u.o. 4 marzo 2014 - n. 1809
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza Reiscrizioni alla competenza dell’esercizio finanziario 2014 di
economie di stanziamento accertate sui fondi dell’esercizio
finanziario 2013 ai sensi dell’articolo 50 della legge regionale
n. 34/78 e dell’art. 21 d.lgs. 76/2000, e successive modifiche
ed integrazioni. Conseguenti variazioni da apportare al
bilancio di previsione 2014 e al documento tecnico di
accompagnamento – 22° provvedimento
D.d.u.o. 4 marzo 2014 - n. 1810
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza Reiscrizioni alla competenza dell’esercizio finanziario 2014 di
economie di stanziamento accertate sui fondi dell’esercizio
finanziario 2013 ai sensi dell’articolo 50 della legge regionale
n. 34/78 e dell’art. 21 d.lgs. 76/2000, e successive modifiche
ed integrazioni. Conseguenti variazioni da apportare al
bilancio di previsione 2014 e al documento tecnico di
accompagnamento – 21° provvedimento
IL DIRETTORE DELLA FUNZIONE SPECIALISTICA
U.O. PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA
Visto il decreto legislativo 28 marzo 2000, n. 76;
Vista la legge regionale 19 dicembre 2012, n. 19 «Bilancio di
previsione per l’esercizio finanziario 2013 e bilancio pluriennale
2013/2015 a legislazione vigente e programmatico» ed in particolare l’art.1, comma 5 che individua nel responsabile finanziario il soggetto deputato ad effettuare le variazioni di bilancio relative agli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato
e gli stanziamenti correlati;
Vista la legge regionale 24 dicembre 2013, n. 23 «Bilancio di
previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale
2014/2016 a legislazione vigente;
Visto l’articolo 50 della legge regionale 34/78, e successive
modifiche ed integrazioni, e l’articolo 22 del d.lgs. 76/2000 in materia di reiscrizione di fondi con vincolo di destinazione specifica;
Visto l’articolo 8 del regolamento regionale 2 aprile 2001, n. 1
– «Regolamento di contabilità della Giunta regionale», che stabilisce le procedure di reiscrizione dei fondi con vincolo di destinazione specifica attraverso apposito decreto del dirigente della
struttura competente in materia di bilancio e ragioneria;
Vista la d.g.r. 4518 del 19 dicembre 2012 «Documento tecnico
di accompagnamento al bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013/2015 a legislazione vigente- riclassificazione in parallelo per U.P.B. - piano di alienazione e valorizzazione degli immobili –programma triennale
delle opere pubbliche 2013 - programmi annuali di attività degli
enti, aziende dipendenti e societa’ in house»;
Vista la d.g.r. 1176 del 20 dicembre 2013 «Documento tecnico
di accompagnamento al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione
vigente- piano di alienazione e valorizzazione degli immobili –
programma triennale delle opere pubbliche 2014 - programmi
annuali di attività degli enti, aziende dipendenti e societa’ in
house»;
Considerato che il presente provvedimento di variazione di
bilancio si configura come funzionale all’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2013;
Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo
procedimento nei termini previsti ai sensi di legge»
Visto il DSG 25 luglio 2013 n. 7110 che stabilisce le competenza della UO alla Dott.ssa Manuela Giaretta
Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20, nonché la d.g.r.
n. 87 del 29 aprile 2013 ed il D.S.G. n. 7110 del 25 luglio 2013 che
definiscono le competenze degli uffici della Giunta regionale;
DECRETA
1. Di reiscrivere (per competenza e cassa) l’importo di
€ 472.235 del capitolo 004182 ai sensi l’articolo 50 della legge
regionale 34/78, e successive modifiche ed integrazioni, e ai
sensi dell’articolo 22 del d.lgs. 76/2000;
2. Di pubblicare copia del presente atto sul Bollettino Ufficiale
della Regione Lombardia.
Il direttore della funzione specialistica
u.o. programmazione e gestione finanziaria
Manuela Giaretta
IL DIRETTORE DELLA FUNZIONE SPECIALISTICA
U.O. PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA
Visto il decreto legislativo 28 marzo 2000, n. 76;
Vista la legge regionale 19 dicembre 2012, n. 19 «Bilancio di
previsione per l’esercizio finanziario 2013 e bilancio pluriennale
2013/2015 a legislazione vigente e programmatico» ed in particolare l’art.1, comma 5 che individua nel responsabile finanziario il soggetto deputato ad effettuare le variazioni di bilancio relative agli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato
e gli stanziamenti correlati;
Vista la legge regionale 24 dicembre 2013, n. 23 «Bilancio di
previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale
2014/2016 a legislazione vigente;
Visto l’articolo 50 della legge regionale 34/78, e successive
modifiche ed integrazioni, e l’articolo 22 del d.lgs. 76/2000 in materia di reiscrizione di fondi con vincolo di destinazione specifica;
Visto l’articolo 8 del Regolamento regionale 2 aprile 2001, n. 1
– «Regolamento di contabilità della Giunta Regionale», che stabilisce le procedure di reiscrizione dei fondi con vincolo di destinazione specifica attraverso apposito decreto del dirigente
della struttura competente in materia di bilancio e ragioneria;
Vista la d.g.r. 4518 del 19 dicembre 2012 «Documento tecnico
di accompagnamento al bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013/2015 a legislazione vigente- riclassificazione in parallelo per U.P.B. - piano di alienazione e valorizzazione degli immobili –programma triennale
delle opere pubbliche 2013 - programmi annuali di attività degli
enti, aziende dipendenti e societa’ in house»;
Vista la d.g.r. 1176 del 20 dicembre 2013 «Documento tecnico
di accompagnamento al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione
vigente- piano di alienazione e valorizzazione degli immobili –
programma triennale delle opere pubbliche 2014 - programmi
annuali di attività degli enti, aziende dipendenti e societa’ in
house»;
Considerato che il presente provvedimento di variazione di
bilancio si configura come funzionale all’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2013;
Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo
procedimento nei termini previsti ai sensi di legge»
Visto il DSG 25 luglio 2013 n. 7110 che stabilisce le competenza della UO alla Dott.ssa Manuela Giaretta
Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20, nonché la d.g.r.
n. 87 del 29 aprile 2013 ed il D.S.G. n. 7110 del 25 luglio 2013 che
definiscono le competenze degli uffici della Giunta regionale;
DECRETA
1. Di reiscrivere (per competenza e cassa) l’importo di
€ 234.952,00 del capitolo 004182 ai sensi l’articolo 50 della legge regionale 34/78, e successive modifiche ed integrazioni, e ai
sensi dell’articolo 22 del d.lgs. 76/2000;
2. Di pubblicare copia del presente atto sul Bollettino Ufficiale
della Regione Lombardia.
Il direttore della funzione specialistica
u.o. programmazione e gestione finanziaria
Manuela Giaretta
– 42 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.d.s. 5 marzo 2014 - n. 1852
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza Decreto di impegno del contributo una tantum 2014-2015
e liquidazione contestuale contributo 2014 per le spese
di investimento derivanti dall’istituzione del comune di
Gravedona ed Uniti, mediante fusione dei comuni di Consiglio
di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia di Como ai
sensi dell’art. 7, comma 4 della l.r. n. 1/2011
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA CENTRALE SEMPLIFICAZIONE,
DIGITALIZZAZIONE E RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI
AMMINISTRATIVI NELLE AUTONOMIE LOCALI
Vista la legge regionale del 10 febbraio 2011, n. 1, «Istituzione
del Comune di Gravedona ed Uniti mediante fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in Provincia di
Como»;
Visto in particolare l’art. 7, comma 4, della l.r. n. 1/2011 che,
in diretta attuazione dell’art. 20, comma 4, della l.r. n. 19/2008
(«Riordino delle Comunità montane della Lombardia, disciplina
delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali»), dispone per l’istituzione del
Comune di Gravedona ed Uniti un contributo una tantum di euro 100.000,00 per le spese di investimento derivanti dalla fusione
per ciascuno degli esercizi 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015;
Richiamati il d.d.s. n. 10410 del 9 novembre 2011, il d.d.s.
n. 2842 del 2 aprile 2012, il d.d.s. n. 4538 del 29 maggio 2013,
con i quali si è provveduto a liquidare rispettivamente i contributi
una tantum spettanti per gli esercizi finanziari 2011-2012-2013;
Dato atto che il d.d.s. n. 4538 del 29 maggio 2013, stabiliva
che il Comune di Gravedona ed Uniti doveva provvedere alla
rendicontazione relativa all’utilizzo del contributo una tantum
annuale 2013 mediante la presentazione di una relazione sulle
spese di investimento sostenute e liquidate;
Preso atto che il Comune di Gravedona ed Uniti con nota protocollo n. 1247/IV/6 del 4 febbraio 2014, protocollo regionale
A1.2014.0017724 del 12 febbraio 2014, ha trasmesso la deliberazione della Giunta Municipale n. 8 del 27 gennaio 2014, con
la quale ha approvato il rendiconto per le spese di investimento relativa all’utilizzo del contributo una tantum annuale 2013
derivanti dalla fusione e liquidato da Regione Lombardia, che
è stato destinato all’acquisto di immobile da destinarsi al Polo
Scolastico;
Preso atto della nota del Comune di Gravedona ed Uniti in
Provincia di Como n. 1247/IV/6 del 4 febbraio 2014, protocollo
regionale A1.2014.0017724 del 12 febbraio 2014, con la quale si
richiede l’erogazione del contributo una tantum di € 100.000,00
per l’esercizio 2014 ai sensi ai sensi dell’art. 7, comma 4, della l.r.
n. 1/2011 e in diretta attuazione dell’articolo 20, comma 4, della
l.r. n. 19/2008;
Considerato l’esito positivo dell’istruttoria effettuata dalla Struttura Centrale Semplificazione, Digitalizzazione e Riorganizzazione dei Processi Amministrativi nelle Autonomie Locali in merito
alla documentazione presentata dal Comune di Gravedona ed
Uniti in Provincia di Como;
Ritenuto, pertanto, di procedere all’impegno e alla liquidazione del contributo una tantum 2014 relativo all’istituzione del
Comune di Gravedona ed Uniti, in Provincia di Como, per complessivi € 100.000,00 da imputare al capitolo 18.01.203.8034, per
le spese di investimento sostenute per la fusione, come previsto
dall’art. 7 della legge regionale n. 1/2011;
Ritenuto inoltre di impegnare sul bilancio pluriennale 20142016 il contributo una tantum 2015 relativo all’istituzione del Comune di Gravedona ed Uniti, in Provincia di Como, per complessivi € 100.000,00 da imputare al capitolo 18.01.203.8034, per le
spese di investimento sostenute per la fusione;
Considerato pertanto con il presente atto di procedere all’impegno delle risorse per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014-2016, che presentano la necessaria disponibilità,
nella modalità elencata nella tabella seguente:
CAP. 18.01.203.8034
2014
2015
€ 100.000,00
€100.000,00
Stabilito che il Comune di Gravedona ed Uniti dovrà provvedere alla rendicontazione relativa all’utilizzo del contributo una
tantum annuale 2014 e 2015, mediante la presentazione di una
relazione sulle spese di investimento sostenute e liquidate per
ciascuna delle due annualità;
Vista la legge regionale n. 34 del 31 marzo 1978 «Norme sulle
procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 20 del 7 luglio 2008 «Testo unico
delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»,
nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura, delibera Giunta regionale n. 87 del 29 aprile 2013 e decreto del segretario Generale n. 7110 del 28 luglio 2013, che conferiscono
alla Struttura Centrale Semplificazione, Digitalizzazione e Riorganizzazione dei Processi Amministrativi nelle Autonomie Locali la
competenza relativa agli adempimenti amministrativi di competenza della Giunta regionale relativi alle richieste di fusione di
comuni e alle variazioni di circoscrizione e denominazione;
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra
nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (tracciabilità dei flussi finanziari);
DECRETA
1. di impegnare le risorse per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014-2016, che presentano la necessaria disponibilità, nella modalità elencata nella tabella seguente:
CAP. 18.01.203.8034
2014
2015
€ 100.000,00
€100.000,00
2. di contestualmente liquidare la somma di Euro
100.000,00,00 a valere sul capitolo di bilancio 18.01.203.8034
dell’esercizio finanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilità di competenza e di cassa, a favore Comune di Gravedona
ed Uniti (cod. 820481 ), quale contributo una tantum 2014 per le
spese di investimento sostenute per la fusione;
3. di stabilire che il Comune di Gravedona ed Uniti dovrà provvedere alla rendicontazione relativa all’utilizzo del contributo
una tantum annuale 2014 e 2015 mediante la presentazione di
una relazione sulle spese di investimento sostenute e liquidate
per ciascuna delle due annualità ;
4. di trasmettere il presente atto al Comune di Gravedona ed
Uniti in Provincia di Como;
5. di attestare che contestualmente alla data di adozione del
presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e
27 del d.lgs. 33/2013;
6. di provvedere alla pubblicazione del presente decreto sul
BURL – Bollettino Ufficiale Regione Lombardia.
Il dirigente della struttura centrale
semplificazione, digitalizzazione e riorganizzazione
dei processi amministrativi nelle autonomie locali
Alberto Bernini
Bollettino Ufficiale
– 43 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.d.s. 5 marzo 2014 - n. 1854
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza Accoglimento degli esiti istruttori e liquidazione del contributo
straordinario regionale di continuità anno 2013 per la
gestione associata di funzioni e servizi comunali ai sensi del
regolamento regionale n. 2 del 27 luglio 2009 e s.m.i., attuativo
della l.r. 19/2008 (II decreto)
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA CENTRALE SEMPLIFICAZIONE,
DIGITALIZZAZIONE E RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI
AMMINISTRATIVI NELLE AUTONOMIE LOCALI
Vista la legge regionale 27 giugno 2008 n. 19 «Riordino delle
Comunità Montane della Lombardia, disciplina delle Unioni di
Comuni e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali» e s.m.i.;
Visto il regolamento regionale n. 2 del 27 luglio 2009 «Contributi alle unioni di comuni lombarde, in attuazione dell’articolo
20 della legge regionale 27 giugno 2008, n. 19 (Riordino delle
comunità montane della Lombardia, disciplina delle unioni di
comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e
servizi comunali)» e s.m.i.., e in particolare:
−− l’art. 2, comma 1 che individua i destinatari dei contributi: lett. a) «le unioni di comuni lombarde […] costituite ai
sensi dell’art. 18 della L.r. 19/2008, che esercitano la gestione associata di funzioni e servizi all’interno degli ambiti territoriali di riferimento di cui all’art. 17, comma 2 della
L.r. 19/2008, salve eventuali deroghe all’ambito territoriale
ai sensi dell’art. 20» e lett. b) «le comunità montane» ;
−− l’art. 3, comma 1 che prevede per ogni nuovo servizio
avviato«[…] l’adesione da parte di tutti i comuni ai fini
dell’accesso ai relativi contributi regionali.»
−− l’art. 7, comma 1, che stabilisce che il contributo straordinario è erogato alle unioni di comuni lombarde e alle
comunità montane per le spese di investimento relative
all’avvio delle gestioni associate a copertura del 50 per
cento delle spese totali relative a dotazioni tecnologiche
e informatiche, adeguamento impianti, automezzi per
l’erogazione dei servizi, fino ad un importo massimo di
€ 10.000,00 a servizio;
−− l’art. 7, comma 2, secondo il quale: «le unioni che avviano
per la prima volta una gestione associata o che integrano i servizi gestiti in forma associata beneficiano del contributo straordinario ai sensi del comma 1»;
−− l’art. 7, comma 3, che prevede che il contributo straordinario per la continuità della gestione associata è riconosciuto annualmente, a partire dal terzo anno successivo
all’avvio della gestione associata, a copertura del 50 per
cento delle spese di investimento, sostenute nell’esercizio
per il quale è richiesto il contributo, per un importo massimo di € 20.000 sul complesso dei servizi esercitati mediante ufficio unico;
−− l’art. 10, comma 2 e 4, inerente i termini di presentazione
della domanda di contributo straordinario;
−− l’art. 12 che individua la documentazione da allegare alla richiesta di contributo;
−− l’art.13, comma 4, che dispone che le domande in
possesso dei requisiti ai sensi della l.r. 19/2008 e del R.r.
2/2009 stesso siano dichiarate ammissibili a contributo
con decreto del dirigente della STER competente;
−− l’art. 15, relativo alle modalità di erogazione del contributo straordinario;
−− l’art. 18, comma 1, 2 e 3, relativo alle modalità di revoca
totale o parziale del contributo straordinario;
Richiamato il d.d.s. n. 2439 del 18 marzo 2013 – Contributo
straordinario e ordinario annuale ai sensi del Regolamento Regionale 27 luglio 2009, n. 2 «Contributi alle Unioni di comuni lombarde e alle Comunita’ montane e incentivazione alla fusione
dei piccoli comuni, in attuazione dell’articolo 20 della legge regionale 27 giugno 2008, n. 19 (‘Riordino delle Comunita’ montane della Lombardia, disciplina delle Unioni di comuni lombarde
e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali’)»
e s.m.i. - Informatizzazione della procedura di presentazione delle domande di contributo e relativo procedimento istruttorio;
Considerato il d.d.s. n. 11280 del 02 dicembre 2013 con il quale si prendeva atto della presenza di alcune richieste di contributi di continuità 2013 ammesse, ma in attesa della presentazione delle fatture e dei mandati di pagamento, ai sensi degli artt.
7, comma 3, che prevede la possibilità di rendicontare le spese
effettuate «nell’esercizio per il quale è richiesto il contributo» e
l’art. 15, comma 5, del r.r. 2/2009 e s.m.i.;
Preso atto che il d.d.s. n. 11280 del 2 dicembre 2013 rimandava la relativa liquidazione dei contributi straordinari di continuità
ammessi, ma in attesa delle fatture e dei mandati di pagamento, a seguito della presentazione della documentazione completa e definitiva, ai sensi degli artt. 7, comma 3, e 15, comma 5,
del r.r. 2/2009 e s.m.i.;
Richiamati i decreti di ammissione al contributo regionale
2013 per la gestione associata di funzioni e servizi comunali e relativa quantificazione dei contributi, che presentano le richieste
di continuità in attesa della documentazione definitiva ai sensi
degli artt. 7, comma 3, e 15, comma 5, del r.r. 2/2009 e s.m.i., in
particolare:
−− d.d.u.o. n. 9637 del 24 ottobre 2013 del Dirigente della
STER di Bergamo;
−− d.d.u.o. n. 10594 del 19 novembre 2013 del Dirigente della STER di Brescia;
−− d.d.u.o. n. del 10030 del 5 novembre 2013 del Dirigente
della STER di Como;
−− d.d.u.o. n. 10418 del 14 novembre 2013 Dirigente della
STER di Cremona;
−− d.d.u.o. n. 10274 del 11 novembre 2013 del Dirigente della STER di Lecco;
−− d.d.u.o. n. 9828 del 29 ottobre 2013 del Dirigente della
STER di Pavia;
Richiamato l’impegno n. 8567 pari a € 203.303,00 sul capitolo 18.01.203.8034 «Contributo straordinario per la gestione degli
investimenti alle gestioni associate», previsto dal d.d.s. n. 11280
del 2 dicembre 2013;
Preso atto dell’istruttoria e delle comunicazioni delle STER ed
in specifico:
−− conferma dell’ammissione dell’UC Media Val Cavallina
ad un contributo pari a € 20.000,00, comunicazione protocollo A1.2014.0016102 del 10 febbraio 2014 del Dirigente della STER di Bergamo;
−− conferma dell’ammissione della CM Valle Sabbia ad un
contributo pari a € 20.000,00 e dell’UC Valsaviore ad un
contributo pari a € 19.539,67, comunicazione protocollo
A1.2014.0020062 del 19 febbraio 2014 del Dirigente della
STER di Brescia;
−− diminuzione della quota ammessa prevista per CM Sebino Bresciano che passa da € 19.088,00 a € 18.732,50,
UC Alta Valle Camonica che passa da € 20.000,00 a
€ 11.164,92, UC Media Valle Camonica – Civiltà delle
Pietre che passa da € 20.000,00 a € 10.174,28, UC Ceto,
Cimbergo, Paspardo che passa da € 20.000,00 a € 0,00
in quanto non presentata rendicontazione, comunicazione protocollo A1.2014.0020062 del 19 febbraio 2014 del
Dirigente della STER di Brescia;
−− diminuzione della quota ammessa prevista per UC Lario
e Monti che passa da € 15.000,00 a € 0,00 in quanto non
presentata rendicontazione, comunicazione protocollo
A1.2014.0018795 del 17 febbraio 2014 del Dirigente della
STER di Como;
−− diminuzione della quota ammessa prevista per UC della
Ciria, che passa da € 20.000,00 a € 19.539,67, comunicazione protocollo A1.2013.0093852 del 11 dicembre 2013
del Dirigente della STER di Cremona;
−− diminuzione della quota ammessa prevista per UC della Valvarrone che passa da € 9.250,00 a € 7.832,57, comunicazione protocollo A1.2014.0015824 del 07 febbraio 2014 del Dirigente della STER di Lecco;
−− diminuzione della quota ammessa prevista per UC Terre Viscontee Basso Pavese che passa da € 20.000,00 a
€ 0,00 in quanto non presentata rendicontazione, comunicazione protocollo A1.2014.0012564 del 30 gennaio 2014 del Dirigente della STER di Pavia;
Valutata l’istruttoria compiuta dai dirigenti delle STER conforme alla normativa di riferimento e rispettosa della modalità e
della tempistica di erogazione del contributo prevista dall’art. 15
del r.r. 2/2009;
Considerato che l’ammontare complessivo del contributo
passa da € 203.303,00 a € 127.408,94, come riportato nell’allegato A »Gestioni associate di servizi comunali - Contributo
straordinario 2013 ai sensi della l.r. 19/2008 e del r.r. 2/2009»,
creando un’economia rispetto all’impegno n. 8567 sul capitolo
18.01.203.8034 ;
– 44 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Vista la legge regionale n. 34 del 31 marzo 1978 «Norme sulle
procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 20 del 7 luglio 2008 «Testo unico
delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»,
nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura, delibera Giunta regionale n. 87 del 29 aprile 2013 e decreto del segretario Generale n. 7110 del 28 luglio 2013, che conferiscono
alla Struttura Centrale Semplificazione, Digitalizzazione e Riorganizzazione dei Processi Amministrativi nelle Autonomie Locali la
competenza relativa alla programmazione ed erogazione degli
incentivi per il miglioramento nella gestione dei servizi e delle
funzioni in forma associata;
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della legge 136/2010
(tracciabilità dei flussi finanziari);
DECRETA
1. di accogliere gli esiti dell’istruttoria delle pratiche relative
al contributo straordinario di continuità 2013, come quantificato dalle STER e riportato nell’allegato A »Gestioni associate di
servizi comunali - Contributo straordinario 2013 ai sensi della
l.r. 19/2008 e del r.r. 2/2009», parte sostanziale ed integrante del
presente decreto;
2. di liquidare la somma di € 127.408,94 utilizzando l’impegno
n. 8567 del 2014 di cui al capitolo 2014 18.01.203.8034 a favore di dei soggetti beneficiari dell’IMPEGNO E LIQUIDAZIONE DEL
CONTRIBUTO STRAORDINARIO REGIONALE DI CONTINUITA’ ANNO 2013 PER LA GESTIONE ASSOCIATA (codice 43298), riportati
nell’allegato A »Gestioni associate di servizi comunali - Contributo straordinario 2013 ai sensi della l.r. 19/2008 e del r.r. 2/2009»;
3. di provvedere alla comunicazione tramite posta elettronica certificata ai soggetti beneficiari del contributo straordinario
2013 erogato con il presente decreto;
4. di attestare che la pubblicazione ai sensi degli agli artt. 26
e 27 del d.lgs. 33/2013 è avvenuta in sede di adozione del d.d.s.
n. n. 11280 del 2 dicembre 2013;
5. di provvedere alla pubblicazione del presente decreto sul
BURL – Bollettino Ufficiale Regione Lombardia.
Il dirigente della struttura centrale
semplificazione, digitalizzazione e riorganizzazione
dei processi amministrativi nelle autonomie locali
Alberto Bernini
——— • ———
ALLEGATO A
”GESTIONI ASSOCIATE DI SERVIZI COMUNALI - CONTRIBUTO STRAORDINARIO 2013 AI SENSI DELLA L.R. 19/2008 E DEL R.R. 2/2009”
Cod. Ben.
Provincia
133951
BERGAMO
13603
Gestione Associata
Contributo
UC Media Val Cavallina
20.000,00
BRESCIA
CM Sebino Bresciano
18.732,50
13606
BRESCIA
CM Valle Sabbia
20.000,00
216517
BRESCIA
UC Alta Valle Camonica
11.164,92
781674
BRESCIA
UC Media Valle Camonica - Civiltà delle Pietre
10.174,28
152655
BRESCIA
UC Valsaviore
19.965,00
249465
CREMONA
UC della Ciria
19.539,67
124819
LECCO
UC della Valvarrone
7.832,57
Totale
127.408,94
Bollettino Ufficiale
– 45 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.G. Culture, identità e autonomie
D.d.s. 7 marzo 2014 - n. 1932
Riconoscimento di rilevanza regionale ai soggetti che
svolgono attività di spettacolo - Esiti del monitoraggio
anno 2013
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SPETTACOLO, ARTE
CONTEMPORANEA E FUND RAISING PER LA CULTURA
Visto l’art. 8 comma 1 della l.r. 30 luglio 2008, n. 21 «Norme
in materia di spettacolo», dove è previsto che la Regione riconosca i soggetti che svolgono attività di spettacolo di rilevanza
regionale;
Considerato che la Giunta regionale con deliberazione 26 novembre 2008, n. VIII/8505, ha individuato i «Requisiti e linee guida
per il riconoscimento di rilevanza regionale ai soggetti produttivi
che svolgono attività di spettacolo» e ha stabilito che il riconoscimento ha validità quinquennale, è sottoposto a monitoraggio annuale ed è passibile di revoca qualora il soggetto riconosciuto non garantisca uno o più requisiti;
Considerato che con i precedenti decreti dirigenziali sono stati individuati i soggetti riconosciuti di rilevanza regionale a partire dall’anno 2009;
Considerato che con decreto dirigente di struttura 4 aprile 2013, n. 2886 sono state approvato le modalità di presentazione del monitoraggio del riconoscimento regionale per
l’anno 2013;
Considerato che la scadenza per presentare la documentazione per il monitoraggio del riconoscimento regionale era stata
fissata al 28 novembre 2013;
Considerato che la Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea
e Fund Raising per la Cultura ha verificato, sulla base dei criteri
previsti dal monitoraggio, il mantenimento del riconoscimento di
rilevanza regionale;
Dato atto che a seguito dell’istruttoria degli uffici:
−− Si conferma il riconoscimento di rilevanza regionale a n. 35
soggetti di cui n. 5 soggetti in deroga che risultano in possesso di tutti i requisiti previsti dalla delibera di Giunta regionale 26 novembre 2008, n. VIII/8505, (allegato A, parte
integrante e sostanziale del presente atto);
−− Si revoca il riconoscimento di rilevanza regionale a n. 4
soggetti in quanto non garantiscono più i requisiti previsti dalla delibera di Giunta regionale 26 novembre 2008,
n. VIII/8505, (allegato B, parte integrante e sostanziale del
presente atto).
Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo
procedimento nei termini previsti;
Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura, approvato con d.c.r. 9 luglio 2013, n. X/78;
Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea e
Fund Raising per la Cultura individuate dalla d.g.r. n. 87 del
29 aprile 2013 e dal decreto del segretario generale n. 7110 del
25 luglio 2013;
Attestato che il presente atto non è soggetto agli obblighi di
pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;
Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionali
in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della IX legislatura;
DECRETA
1. di confermare il riconoscimento di rilevanza regionale a
n. 35 soggetti, di cui 5 in deroga, che risultano in possesso di tutti
i requisiti previsti dalla delibera di Giunta regionale 26 novembre 2008, n. VIII/8505 (allegato A, parte integrante e sostanziale
del presente atto);
2. di revocare il riconoscimento di rilevanza regionale a n. 4
soggetti in quanto non garantiscono più i requisiti previsti dalla
delibera di Giunta regionale 26 novembre 2008, n. VIII/8505, (allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto).
3. di attestare che il presente atto non è soggetto agli obblighi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;
4. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il dirigente della struttura spettacolo,
arte contemporanea e fund raising per la cultura
Graziella Gattulli
——— • ———
Bollettino Ufficiale
– 46 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
ALLEGATO A
ELENCO DEI SOGGETTI A CUI È CONFERMATO IL RICONOSCIMENTO DI RILEVANZA REGIONALE PER ATTIVITÀ DI SPETTACOLO
(L.R. 21/2008) A SEGUITO DEL MONITORAGGIO 2013
SOGGETTO
AMBITO DI ATTIVITA’
COMUNE
PROVINCIA
1
FONDAZIONE DONIZETTI
Festival
Bergamo
BERGAMO
2
IL TEATRO PROVA SOCIETÀ COOPERATIVA
Attività di spettacolo
Bergamo
BERGAMO
3
PANDEMONIUM TEATRO SOCIETÀ COOPERATIVA ONLUS
Attività di spettacolo
Bergamo
BERGAMO
4
ASSOCIAZIONE CULTURALE DANZARTE
Festival
Brescia
BRESCIA
5
ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRO INVERSO
Festival
Brescia
BRESCIA
6
FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE DI BRESCIA E BERGAMO
Festival
Brescia
BRESCIA
7
FONDAZIONE DEL TEATRO GRANDE DI BRESCIA
Attività di spettacolo
Brescia
BRESCIA
8
IL TELAIO SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Attività di spettacolo
Brescia
BRESCIA
9
FONDAZIONE TEATRO AMILCARE PONCHIELLI
Attività di spettacolo
Cremona
CREMONA
10
ASSOCIAZIONE TEATRO INVITO
Attività di spettacolo
Lecco
LECCO
11
AS.LI.CO. - ASSOCIAZIONE LIRICA E CONCERTISTICA ITALIANA
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
12
ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
13
ASSOCIAZIONE MILANO OLTRE
Festival
Milano
MILANO
14
ELSINOR SOC.COOP. SOCIALE
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
15
F.M.N. S.R.L.
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
16
FONDAZIONE LA SOCIETÀ DEI CONCERTI
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
17
FONDAZIONE ORCHESTRA SINFONICA E CORO SINFONICO DI MILANO GIUSEPPE VERDI
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
18
LA BILANCIA SOC. COOP. A R.L.
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
19
MILANO MUSICA - ASSOCIAZIONE PER LA MUSICA
Festival
Milano
MILANO
20
NUOVA ASSOCIAZIONE CULTURALE DELLE ARTI E DELLE CORTI
Festival
Milano
MILANO
21
QUELLI DI GROCK S.C.
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
22
SOCIETA’ DEL QUARTETTO DI MILANO
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
23
TEATRIDITHALIA SOCIETÀ COOPERATIVA TEATRO DELL’ELFO IMPRESA SOCIALE
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
24
TEATRO DE GLI INCAMMINATI SOCIETÀ COOPERATIVA
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
25
TEATRO DEL BURATTO SOC. COOP.
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
NOTA
Riconoscimento in deroga
Riconoscimento in deroga
Bollettino Ufficiale
– 47 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
SOGGETTO
AMBITO DI ATTIVITA’
COMUNE
PROVINCIA
26
TEATRO FRANCO PARENTI SOC.COOP. SOCIALE
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
27
FONDAZIONE PALAZZO LITTA PER LE ARTI ONLUS
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
28
TIEFFE SPAZIO MIL - ASSOCIAZIONE CULTURALE
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
29
ASSOCIAZIONE ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA
Attività di spettacolo
Mantova
MANTOVA
30
FONDAZIONE AIDA - ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFFUSIONE ARTISTICA
Attività di spettacolo
Marmirolo
MANTOVA
31
IL LABORATORIO DELL’IMMAGINARIO - LA DANZA IMMOBILE
Attività di spettacolo
Monza
MONZA
E BRIANZA
32
ASSOCIAZIONE GHISLIERIMUSICA
Festival
Pavia
PAVIA
33
ASSOCIAZIONE CULTURALE COMPAGNIA TEATRALE CORONA
Attività di spettacolo
Monticelli
Pavese
PAVIA
34
FONDAZIONE TEATRO FRASCHINI
Attività di spettacolo
Pavia
PAVIA
35
TEATRO BLU ASSOCIAZIONE CULTURALE
Attività di spettacolo
Cadegliano
Viconago
VARESE
NOTA
Riconoscimento in deroga
Riconoscimento in deroga
Riconoscimento in deroga
——— • ———
ALLEGATO B
ELENCO DEI SOGGETTI A CUI È REVOCATO IL RICONOSCIMENTO DI RILEVANZA REGIONALE PER ATTIVITÀ DI SPETTACOLO
(L.R. 21/2008) A SEGUITO DEL MONITORAGGIO 2013
AMBITO DI ATTIVITÀ
COMUNE
PROVINCIA
MOTIVO DI REVOCA
1
ASSOCIAZIONE CENTRO CULTURALE TEATRO CAMUNO
SOGGETTO
Festival
Breno
BRESCIA
Decadenza dei requisiti
2
ASSOCIAZIONE OLINDA ONLUS
Festival
Milano
MILANO
Decadenza dei requisiti
3
ASSOCIAZIONE SERATE MUSICALI
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
Mancato invio della documentazione per il monitoraggio
4
CRT CENTRO DI RICERCA PER IL TEATRO SOC. COOP. ARL
Attività di spettacolo
Milano
MILANO
Mancato invio della documentazione per il monitoraggio
– 48 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.d.s. 7 marzo 2014 - n. 1947
Approvazione dell’avviso “Dote Nuova Learning Week” anni
scolastici e formativi 2013-2014 e 2014-2015 e del manuale
operativo per la definizione dell’offerta formativa, la gestione,
rendicontazione e liquidazione della Dote Nuova Learning
Week. POR Ob 2 FSE 2007-2013 – Asse IV “Capitale Umano” e
Asse V “Trasnazionalità e Interregionalità”
LA DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SPETTACOLO ARTE
CONTEMPORANEA E FUND RAISING PER LA CULTURA
Richiamati:
•Il regolamento (CE) n. 1081/2006 recante disposizioni sul
FSE 2007-2013, come modificato e integrato dal regolamento (CE) n. 396/2009;
•Il regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo
Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, come modificato e integrato dal regolamento (CE) n. 284/2009;
•Il regolamento (CE) n. 1828/2006 che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e
del Regolamento n. 1080/2006 e successive modifiche e
integrazioni;
•La decisione C(2007) 5465 del 6 novembre 2007 di approvazione del «Programma Operativo Regionale Ob. 2
FSE 2007-2013 IT 052PO006» e successive modifiche e integrazioni;
•La l.r. 28 settembre 2006 n. 22 «Il mercato del lavoro in Lombardia» e successive modifiche e integrazioni;
•La l.r. 6 agosto 2007 n. 19 «Norme sul sistema educativo di
istruzione e formazione della Regione Lombardia» e successive modifiche e integrazioni;
•La d.g.r. 26 ottobre 2011, n. 2412 «Procedure e requisiti per
l’accreditamento degli operatori pubblici e privati per erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale,
nonché dei servizi per il lavoro»;
•La d.g.r. 18 aprile 2012, n. 3318 «Approvazione del calendario scolastico regionale per l’anno scolastico e formativo 2012/2013 e seguenti (ai sensi del d.lgs. n. 112/1998 e
della l.r. n. 19/2007);
•Il d.d.u.o. del 20 maggio 2009, n. 5013 «Disposizioni in merito all’attuazione degli interventi di istruzione, formazione
e lavoro con il sistema dote»;
Visti:
•Il d.d.u.o. 3 agosto 2010, n. 7699 recante approvazione
della metodologia di calcolo di determinazione delle tabelle standard di costo della dote;
•Il d.d.u.o. 21 aprile 2011, n. 3637 di approvazione del nuovo Manuale Operatore per l’attuazione degli interventi
finanziati con il sistema dote e successive integrazioni di
cui al d.d.u.o. n. 1319 del 22 febbraio 2012;
•Il d.d.g. 13 novembre 2012, n. 10187 «Approvazione dei
requisiti e delle modalità operative per la richiesta di iscrizione all’albo regionale degli accreditati per i servizi di
istruzione e formazione professionale - Sezione A - in attuazione della d.g.r. n. IX/2412 del 26 ottobre 2011;
•Il Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura, approvato con d.c.r. n. X/78 del 9 luglio 2013 che sostiene
le esigenze educative e formative anche nelle modalità
innovative richieste dal momento, una maggiore integrazione tra le politiche della cultura e dell’istruzione, della
formazione e dell’occupazione;
•ll d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 che, in coerenza con gli
obiettivi specifici del POR OB 2 FSE 2007-2013 (Asse IV - Capitale Umano; Asse V - Transnazionalità e interregionalità),
con le leggi regionali n. 22/2006 e n. 19/2007 e con gli
indirizzi delle istituzioni comunitarie in materia di sviluppo
delle competenze dei cittadini dell’Unione Europea, ha
approvato l’invito per la presentazione di percorsi formativi ed educativi, denominati percorsi Nuova Learning Week
da realizzarsi negli anni scolastici e formativi 2013/2014 e
2014/2015;
•Il d.d.s. 17 febbraio 2014, n. 1207 di approvazione dei percorsi presentati a valere sull’invito sopra citato, e risultati
ammissibili, al Catalogo Nuova Learning Week anni scolastici e formativi 2013-2014 e 2014-2015;
Dato atto che i percorsi, che costituiscono l’offerta definita
nel Catalogo NLW 2013/2014 - 2014/2015, approvato con d.d.s.
n. 1207 del 17 febbraio 2014, sono finanziati, fino ad esaurimento
delle risorse complessivamente disponibili a valere su POR OB 2
FSE 2007-2013, attraverso lo strumento della Dote;
Dato atto che le risorse, a valere su POR OB 2 FSE 2007-2013 destinate a finanziare la realizzazione dei percorsi ammessi al Catalogo Nuova Learning Week ammontano a Euro 6.500.000,00 e
trovano copertura al Cap. 15.04.103.7286 del bilancio regionale 2014, di cui:
•Euro 5.000.000,00 a valere sull’Asse IV - Capitale Umano Obiettivo Specifico i) - categoria di spesa 73 sono destinati
ai percorsi delle quattro aree di intervento
−− «Successo formativo»,
−− «Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani»,
−− «Orientamento»
−− «Bisogni educativi speciali»;
•Euro 1.500.000,00 a valere sull’Asse V - Transnazionalità e
interregionalità - Obiettivo specifico m) - categoria di spesa 73, sono destinati esclusivamente ai percorsi dell’area
di intervento «Transnazionalità»;
Dato atto altresì, che al fine di garantire il finanziamento dei
percorsi sia per l’anno scolastico e formativo 2013-2014 che per
l’anno scolastico e formativo 2014-2015, la dotazione finanziaria
complessiva è stata ripartita per singolo anno scolastico e formativo, come dettagliato:
Anno scolastico e formativo 2013/2014:
•Euro 2.500.000,00 - Asse IV Capitale umano, per i percorsi
delle aree di intervento
−− «Successo formativo»,
−− «Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani»,
−− «Orientamento»
−− «Bisogni educativi speciali»;
•Euro 750.000,00 - Asse V Transnazionalità e interregionalità,
per i soli percorsi dell’area di intervento «Transnazionalità»;
Anno scolastico e formativo 2014/2015,
•Euro 2.500.000,00 - Asse IV Capitale umano, per i percorsi
delle aree di intervento
−− «Successo formativo»,
−− «Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani»,
−− «Orientamento»
−− «Bisogni educativi speciali»;
•Euro 750.000,00 - Asse V Transnazionalità e interregionalità,
per i soli percorsi dell’area di intervento «Transnazionalità»;
Dato atto che Regione Lombardia si riserva la facoltà di rimodulare la dotazione finanziaria attribuita a ciascuna annualità
e sui diversi Assi, ovvero di incrementare la dotazione finanziaria
del presente Avviso, sulla base dell’effettivo avvio delle edizioni e
delle richieste di adesione pervenute;
Preso atto che la procedura per la consultazione scritta attivata dall’ACCP, relativamente all’Avviso «Dote Nuova Learning
Week anni scolastici e formativi 2013-2014 e 2014-2015» e Manuale operativo per la definizione dell’offerta formativa, la gestione, rendicontazione e liquidazione della dote Nuova Learning Week, a valere su POR OB 2 FSE 2007-2013, si è conclusa
positivamente, senza osservazioni in data 6 marzo 2014;
Ritenuto pertanto di approvare l’Avviso Dote Nuova Learning
Week anni scolastici e formativi 2013-2014 e 2014-2015 come da Allegato A parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento);
Ritenuto altresì di approvare il Manuale operativo per la definizione dell’offerta formativa, la gestione, rendicontazione e liquidazione della dote Nuova Learning Week come da Allegato B,
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento);
Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea e
Fund Raising per la Cultura individuate dalla d.g.r. n. 87 del
29 aprile 2013 e dal decreto del segretario generale n. 7110 del
25 luglio 2013;
Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni;
Vista la l.r. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi relativi alla X legislatura regionale;
DECRETA
1. Di approvare l’Avviso Dote Nuova Learning Week anni scolastici e formativi 2013-2014 e 2014-2015, come da Allegato A),
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
2. Di approvare il Manuale operativo per la definizione dell’offerta formativa, la gestione, rendicontazione e liquidazione della
dote Nuova Learning Week anni scolastici e formativi 2013-2014
e 2014-2015, come da Allegato B), parte integrante e sostanziale
del presente provvedimento.
3. Di disporre che i percorsi di cui all’Avviso Dote Nuova Learning Week anni scolastici e formativi 2013-2014 e 2014-2015
sono finanziati attraverso lo strumento della Dote fino ad esaurimento delle risorse complessivamente disponibili.
4. Di stabilire che le risorse disponibili per il presente Avviso, a
valere su POR OB 2 FSE 2007-2013 e destinate a finanziare la realizzazione dei percorsi ammessi al Catalogo Nuova Learning
Week ammontano a Euro 6.500.000,00 e trovano copertura al
Cap. 15.04.103.7286 del bilancio regionale 2014, di cui:
•Euro 5.000.000,00 a valere sull’Asse IV - Capitale Umano
- Obiettivo Specifico i) - categoria di spesa 73 - sono destinati ai percorsi delle quattro aree di intervento
−− «Successo formativo»,
−− «Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani»,
−− «Orientamento»
−− «Bisogni educativi speciali»;
•Euro 1.500.000,00 a valere sull’Asse V - Transnazionalità e
interregionalità - Obiettivo specifico m) - categoria di spesa 73 - sono destinati esclusivamente ai percorsi dell’area
di intervento «Transnazionalità».
5. Di ripartire la dotazione finanziaria complessiva per ogni
singolo anno scolastico, destinando a:
Anno scolastico e formativo 2013/2014:
•Euro 2.500.000,00 - Asse IV Capitale umano, per i percorsi
delle aree di intervento
−− «Successo formativo»,
−− «Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani»,
−− «Orientamento»
−− «Bisogni educativi speciali»;
•Euro 750.000,00 - Asse V Transnazionalità e interregionalità,
per i soli percorsi dell’area di intervento «Transnazionalità»;
Anno scolastico e formativo 2014/2015,
•Euro 2.500.000,00 - Asse IV Capitale umano, per i percorsi
delle aree di intervento
−− «Successo formativo»,
−− «Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani»,
−− «Orientamento»
−− «Bisogni educativi speciali»;
•Euro 750.000,00 - Asse V Transnazionalità e interregionalità,
per i soli percorsi dell’area di intervento «Transnazionalità»;
6. Di stabilire che Regione Lombardia si riserva la facoltà di
rimodulare la dotazione finanziaria attribuita a ciascuna annualità e sui diversi Assi, ovvero di incrementare la dotazione finanziaria del presente Avviso, sulla base dell’effettivo avvio delle edizioni e delle richieste di adesione pervenute.
7. Di stabilire che per le modalità operative gestionali della dote e per gli aspetti non disciplinati dall’Avviso si rinvia al Manuale
Operatore di cui al d.d.u.o. del 21 aprile 2011, n. 3637 e successive modifiche di cui al d.d.u.o. n. 1319 del 22 febbraio 2012.
8. Di attestare che il presente atto non è soggetto agli obblighi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;
9. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet
www.cultura.regione.lombardia.it.
La dirigente della struttura spettacolo arte
contemporanea e fund raising per la cultura
Graziella Gattulli
——— • ———
ALLEGATO A
POR OB 2 FSE 2007-2013
ASSE IV CAPITALE UMANO
ASSE V TRASNAZIONALITÀ - INTERREGIONALITÀ
AVVISO DOTE “NUOVA LEARNING WEEK” - ANNI SCOLASTICI
E FORMATIVI 2013/2014 e 2014/2015
Indice
1.
OGGETTO E FINALITÀ
2.
RISORSE
3.
DESTINATARI FINALI DEI PERCORSI NLW
4.
AVVIO DEL CATALOGO NLW 2013/2014 - 2014/2015
4.1. Adempimenti preliminari all’avvio: invio atto di adesione unico
5.
MODALITÀ DI ACCESSO ALLA DOTE NLW
5.1. Prenotazione dote nlw
5.1.1. Presa in carico e verifica dei requisiti di accesso
5.1.2. Invio della domanda di DOTE NLW
5.1.3. Criteri per la composizione della classe
5.2.Rinuncia
5.3. Casi di subentro
6.
GESTIONE DEI PERCORSI NLW
6.1. Impegno all’avvio dell’edizione
– 50 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
6.2. Avvio
6.3. Sede di svolgimento
6.4. Realizzazione del progetto
6.5. Registrazione delle presenze
6.6. Attestato di partecipazione
7.
DOTE NLW
8.
CONTROLLI E LIQUIDAZIONE
8.1. Modalità di consuntivazione dei percorsi
8.2. Controlli e sanzioni
8.3. Liquidazione e pagamento della dote
9.
ULTERIORI INFORMAZIONI
10. INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
11. PRINCIPALI ABBREVIAZIONI
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
__________________________
1.
OGGETTO E FINALITÀ
La Nuova Learning Week offre agli studenti della Regione Lombardia un’esperienza di apprendimento e sviluppo di relazioni in contesti caratterizzati da varietà didattica, metodologica e tematica, attraverso approcci innovativi e sperimentali mirati a stimolare il
coinvolgimento attivo dei partecipanti e ad assicurare l’efficacia dei percorsi.
Il presente Avviso è finalizzato a promuovere, attraverso lo strumento della DOTE, l’accesso da parte degli studenti lombardi ai percorsi
Nuova Learning Week nell’ambito del Catalogo regionale Nuova Learning Week (NLW) 2013/2014 - 2014/2015 approvato con d.d.s.
17 febbraio 2014 - n. 1207.
2.
RISORSE
Negli anni scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015, Regione Lombardia mette a disposizione Euro 6.500.000,00 (Euro seimilionicinquecentomila/00) a valere su POR OB 2 FSE 2007-2013 per il finanziamento dei percorsi NLW mediante lo strumento della DOTE, di cui:
− Euro 5.000.000,00 a valere sull’Asse IV - Capitale Umano - Obiettivo Specifico i) - categoria di spesa 73, destinati ai percorsi rientranti nelle
aree di intervento “Successo formativo”,“Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani”,“Orientamento” e “Bisogni educativi speciali”;
− Euro 1.500.000,00 a valere sull’Asse V - Transnazionalità e interregionalità - Obiettivo specifico m) - categoria di spesa 73, destinati ai
percorsi rientranti nell’area di intervento “Transnazionalità”.
Le risorse complessive sono ripartite in relazione all’anno scolastico, come di seguito indicato:
− anno scolastico e formative 2013/2014,
 Asse IV Capitale umano: Euro 2.500.000,00;
 Asse V Transnazionalità e interregionalità: Euro 750.000,00;
− anno scolastico e formative 2014/2015,
 Asse IV Capitale umano: Euro 2.500.000,00;
 Asse V Transnazionalità e interregionalità: Euro 750.000,00.
Regione Lombardia si riserva la facoltà di rimodulare la dotazione finanziaria attribuita a ciascuna annualità e sui diversi Assi, ovvero
di incrementare la dotazione finanziaria del presente Avviso, sulla base dell’effettivo avvio delle edizioni e delle richieste di adesione
pervenute.
3.
DESTINATARI FINALI DEI PERCORSI NLW
Sono destinatari finali dei percorsi NLW gli studenti, residenti o domiciliati in Regione Lombardia, che frequentano:
a) il 3°, 4°, 5° anno di una Scuola Secondaria di II grado/Istituto di Istruzione Secondaria Superiore IIS – statale o paritaria - della Regione Lombardia;
b) il 3°, il 4° o 5° anno nell’ambito del Diritto Dovere di Istruzione e Formazione;
c) uno dei Percorsi Personalizzati per Allievi con disabilità della Regione Lombardia;
d) uno dei Percorsi Sperimentali Regionali in Alternanza Scuola-Lavoro.
Gli studenti devono aver compiuto il 16° anno di età alla data di avvio dell’edizione NLW. Nel caso dei percorsi di cui ai punti a), b) e
d), il criterio della frequenza è da ritenersi prioritario rispetto a quello anagrafico, ovvero se uno studente di 15 anni frequenta il 3° anno
può rientrare nel target di riferimento del presente Avviso.
La mera iscrizione al terzo anno non soddisfa il requisito richiesto ai fini dell’ammissibilità dei destinatari. Il requisito ai fini dell’ammissibilità dei destinatari finali è soddisfatto esclusivamente con la frequenza.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
4.
AVVIO DEL CATALOGO NLW 2013/2014 - 2014/2015
L’offerta dei percorsi è definita nel Catalogo NLW 2013/2014 - 2014/2015, approvato con d.d.s. 17/02/2014 - n. 1207, e disponibile nella
sezione Nuova Learning Week del sito web www.cultura.regione.lombardia.it.
I percorsi NLW sono organizzati durante gli anni scolastici 2013/2014 e 2014/2015.
Alla luce del riconoscimento dell’autonomia scolastica ed in considerazione delle caratteristiche e delle finalità del progetto, i percorsi
possono svolgersi durante i periodi di sospensione dalle lezioni (compresa la pausa estiva) ad esclusione della domenica e delle
giornate di festività nazionali fissate dalla normativa secondo il calendario approvato con d.g.r. n. 3318 del 18 aprile 2012 e successive
modifiche.
I percorsi NLW costituiscono attività extracurriculari. Conseguentemente, non possono coincidere con l’attività curriculare (o con altre
DOTI) e non concorrono al conteggio minimo previsto dai calendari scolastici in termini di frequenza.
4.1.
Adempimenti preliminari all’avvio: invio atto di adesione unico
Per l’avvio delle edizioni, previste nell’ambito del Catalogo, a seguito della definizione dell’offerta formativa mediante apposita procedura informatica secondo le modalità indicate nel Manuale Operativo per la definizione dell’Offerta Formativa, per la gestione, la
rendicontazione e la liquidazione della Dote NLW 2013/2014 - 2014/2015 (cfr. ALLEGATO 1), l’Operatore è tenuto ad inviare l’Atto di
adesione unico (cfr. Allegato A del Manuale Operativo), sottoscritto digitalmente, mediante il sistema informativo regionale https://
gefo.servizirl.it/dote.
L’Atto di adesione è valido per tutte le Doti richieste nell’ambito dell’Avviso ed è condizione necessaria per poter prendere in carico
i destinatari ed erogare i servizi previsti.
Non sarà possibile per l’Operatore presentare richiesta di Dote prima della trasmissione dell’Atto di Adesione Unico.
5
MODALITÀ DI ACCESSO ALLA DOTE NLW
La Dote NLW può essere richiesta dagli studenti in possesso dei requisiti di cui al paragrafo 3, per il tramite dell’Operatore capofila,
responsabile dell’edizione scelta dal Catalogo NLW 2013/2014 - 2014/2015.
Ai fini dell’invio della domanda di Dote, l’Operatore dovrà eseguire gli adempimenti di seguito descritti, nel rispetto di quanto previsto
dal Manuale Operatore di cui al d.d.u.o. del 21 aprile 2011, n. 3637 e successive integrazioni di cui al d.d.u.o. n. 1319 del 22 febbraio
2012.
5.1.
Prenotazione DOTE NLW
5.1.1.
Presa in carico e verifica dei requisiti di accesso
L’Operatore capofila procede alla presa in carico e alla verifica del possesso dei requisiti degli studenti ai fini dell’accesso alle edizioni
dei percorsi NLW di cui al paragrafo 3, e nel rispetto dei criteri previsti per la composizione delle classi (cfr. par. 5.1.3).
La documentazione comprovante l’effettivo possesso dei requisiti dovrà essere conservata presso la sede dell’Operatore capofila,
conformemente a quanto stabilito dalla normativa vigente, ai fini dei controlli che potranno essere effettuati da parte di Regione
Lombardia e degli altri soggetti preposti.
5.1.2.
Invio della Domanda di DOTE NLW
L’invio della Domanda di DOTE è in capo all’Operatore e deve essere strutturata sulla base delle indicazioni del presente Avviso.
In deroga a quanto previsto dal Manuale Operatore DOTE relativamente alla definizione del PIP, ai fini della presentazione della domanda di Dote, il destinatario (o, se minorenne il genitore o chi ne fa le veci) elabora con il supporto dell’Operatore capofila la scheda
attività (cfr. Allegato B del Manuale Operativo), in cui sono descritti i percorsi prescelti, i servizi previsti e le principali attività.
Il destinatario della Dote, è tenuto inoltre a sottoscrivere la domanda di partecipazione all’Avviso, conformemente al modello adottato
(cfr. Allegato C del Manuale Operativo).
Tale documentazione è conservata e archiviata presso la sede dell’Operatore capofila.
L’invio della domanda di Dote a Regione Lombardia avviene mediante trasmissione telematica a Regione Lombardia della Dichiarazione Riassuntiva Unica (cfr. Allegato D del Manuale Operativo), firmata digitalmente dal rappresentante legale o da altro soggetto
con potere di firma dell’Operatore richiedente.
La domanda di Dote è accettata nel limite del massimale fissato per edizione e comunque fino all’esaurimento dei posti disponibili
per edizione (nel limite di 30 partecipanti) ovvero delle risorse stanziate a valere sull’asse/annualità di riferimento.
È necessario ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
predisporre la richiesta di Dote per tutti gli allievi iscritti al corso, anche qualora questa non venga accettata per esaurimento di disponibilità, finanziaria o di posti. In tal caso, la domanda di Dote rimane nello stato di “bozza”.
Nell’effettuare la richiesta di Dote, l’Operatore dovrà assicurare il rispetto dei seguenti criteri:
-
uno stesso studente non può frequentare più di un’edizione per annualità;
-
uno stesso studente non può frequentare più di un’edizione nell’ambito della medesima linea di azione.
La Domanda di Dote nominativa potrà essere presentata dall’Operatore attraverso il Sistema Informativo “Finanziamenti On-Line”,
raggiungibile all’indirizzo web: https://gefo.servizirl.it/Dote, secondo i seguenti termini:
-
per i percorsi da svolgersi nell’ambito dell’anno scolastico 2013/2014: dal 12 marzo 2014 (ore 12:00) al 31 luglio 2014 (ore 17.00);
-
per i percorsi da svolgersi nell’ambito dell’anno scolastico 2014/2015: dal 1 settembre 2014 (ore 12:00) al 31 marzo 2015 (ore
17.00).
5.1.3.
Criteri per la composizione della classe
Il numero massimo di partecipanti è pari a 30 per singola edizione, conformemente a quanto disposto dall’art. 16 comma 1 e 2 del
DPR n. 81/2009.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Nel rispetto dei requisiti dei destinatari, gli studenti di ogni singola edizione non devono necessariamente appartenere a scuole presenti nel Partenariato o nella Rete di riferimento dell’edizione stessa.
La composizione della classe dovrà essere coerente con gli obiettivi e i contenuti dell’edizione, nonché rispetto alle finalità della stessa
Area di riferimento.
In particolare, l’Operatore dovrà assicurare i seguenti criteri minimi:
-
Area di intervento “Successo formativo” – linea di azione II “Rafforzamento delle competenze”, presenza di almeno uno studente
con debito formativo;
-
Area di intervento “Bisogni Educativi Speciali” – linea di azione I “Integrazione degli studenti con disabilità”, presenza di almeno uno
studente con disabilità certificata;
-
Area di intervento “Bisogni Educativi Speciali” – linea di azione II “Rafforzamento dell’autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento”, presenza di almeno uno studente con DSA o altra difficoltà legata ad uno svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
5.2.Rinuncia
Il destinatario può rinunciare alla dote mediante rinuncia espressa (cfr. Allegato E del Manuale Operativo) o tacita (cfr. Allegato F del
Manuale Operativo).
L’Operatore supporta il destinatario nella predisposizione della comunicazione di rinuncia da inviare a Regione Lombardia e ne dà
comunicazione a Regione Lombardia attraverso il sistema informativo, secondo quanto stabilito dal Manuale Operatore DOTE.
5.3.
Casi di subentro
In caso di rinuncia della dote è prevista la possibilità di effettuare un subentro a favore di uno studente già iscritto, la cui richiesta di
Dote è “in bozza” (cfr. paragrafo 5.1.2).
Non è possibile richiedere il subentro nelle doti successivamente alla formalizzazione dell’impegno all’avvio dell’edizione (cfr. par. 6.1).
6.
6.1.
GESTIONE DEI PERCORSI NLW
Impegno all’avvio dell’edizione
Gli operatori sono tenuti ad attivare le edizioni al raggiungimento di un numero di studenti pari o superiore a 15. Nel caso in cui le
iscrizioni siano inferiori a 15 è rimessa all’operatore la scelta di avvio o ritiro dell’edizione.
L’Operatore capofila ha l’obbligo di dichiarare entro 15 gg prima della data di inizio dell’edizione, l’impegno all’avvio delle attività,
attraverso il sistema informativo (cfr. Allegato G del Manuale Operativo).
Nel caso in cui il n. di iscrizioni sia inferiore a 15, l’Operatore ha la facoltà di rinunciare all’avvio dell’edizione (cfr. Allegato H del Manuale Operativo). L’eventuale non attivazione dell’edizione deve essere tempestivamente comunicata in modo da garantire i tempi
necessari per l’eventuale iscrizione degli studenti ad altri percorsi.
In caso di mancata comunicazione dell’impegno all’avvio dell’edizione, in presenza di almeno 15 studenti iscritti, il corso sarà decurtato dal numero di edizioni approvate in sede di valutazione per la costituzione del Catalogo.
6.2.Avvio
Gli operatori capofila hanno l’obbligo di notificare a Regione Lombardia l’avvio effettivo dei corsi nel giorno di inizio delle attività (Cfr.
Allegato I del Manuale Operativo), secondo le modalità previste nell’ambito della procedura informatica attraverso il sistema GEFO.
L’edizione eventualmente non avviata, nonostante l’impegno all’avvio formalizzato, sarà in ogni caso decurtata dal numero di edizioni
approvate in sede di valutazione per la costituzione del Catalogo.
6.3.
Sede di svolgimento
Nel calendario dell’edizione, l’Operatore indica la sede accreditata di svolgimento delle attività per ogni giornata di corso. Nel caso in
cui si ricorra all’utilizzo di sedi occasionali, l’Operatore assicura gli adempimenti previsti dalla normativa regionale in materia.
Qualora le attività si svolgano presso diverse sedi coerentemente con le caratteristiche dell’edizione (ad esempio, musei, teatri, spazi
all’aperto), l’Operatore dovrà indicare la propria sede accreditata quale sede di riferimento dell’edizione, presso la quale sarà individuato il referente di progetto.
6.4.
Realizzazione del progetto
I percorsi dovranno essere realizzati conformemente a quanto previsto dal progetto approvato ammesso al Catalogo Nuova
Learning Week 2013 – 2014/2014 – 2015 e nel rispetto del quadro normativo di riferimento comunitario, nazionale e regionale.
Non sono ammesse variazioni di progetto.
La composizione del Partenariato non può essere modificata.
Una volta definita l’offerta formativa a sistema e fissate la data di avvio e la data di conclusione dell’edizione, non sono accettate
variazioni di calendario.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
6.5.
Registrazione delle presenze
Le presenze in aula sono comprovate dal Registro delle presenze1, controfirmato quotidianamente dagli studenti e dal personale impegnato nelle attività didattico - formative (docenti, eventuali co-docenti, figure di accompagnamento, eventuali docenti di sostegno,
altre professionalità) secondo le modalità indicate nel Manuale Operatore DOTE.
L’Operatore capofila è responsabile della corretta tenuta e compilazione del registro presenze relativo alla singola edizione.
6.6.
Attestato di partecipazione
A conclusione dell’edizione è rilasciato l’attestato di partecipazione (cfr. Allegato L del Manuale Operativo) a tutti gli studenti che
abbiano frequentato almeno il 75% delle ore previste.
L’attestato di partecipazione, rilasciato dall’Operatore capofila, è sottoscritto dal Legale Rappresentate/altro soggetto munito di potere di firma del capofila e dal Dirigente della Scuola secondaria di II grado/Istituto di Istruzione secondaria superiore IIS – statale o
paritaria - in Partenariato, referente dell’edizione.
7.
DOTE NLW
La Dote NLW è composta da una base (DOTE “Base”) e da importi aggiuntivi da computarsi in caso di percorsi NLW realizzati in forma
residenziale (DOTE “Residenzialità”) e/o rivolti a studenti con disabilità certificata (DOTE “Disabilità”).
I servizi/attività di progetto ricompresi nella DOTE NLW sono valorizzati sulla base dei seguenti costi standard:
-
DOTE “Base”: massimo 680,00 euro (17,00 euro ora/allievo), a copertura del costo complessivo di partecipazione del singolo studente all’edizione (la cui durata è pari a 40 ore).
Per costo complessivo, si intendono tutti i costi relativi al corso (preparazione, realizzazione, diffusione dei risultati, direzione e amministrazione, costi indiretti), non ricompresi nelle Doti per la residenzialità e la disabilità;
-
DOTE “Residenzialità”: massimo 385,00 euro, a copertura dei costi di viaggio, vitto e pernottamento per un numero massimo di n.
5 giorni (77,00 euro al giorno per partecipante);
-
DOTE “Disabilità”: massimo 280,00 euro, a copertura dei costi relativi ai servizi aggiuntivi, servizi di sostegno e altri servizi, previsti in
presenza di studenti con disabilità (7,00 euro l’ora per studente).
Gli operatori capofila (e gli altri soggetti coinvolti) non possono richiedere agli studenti alcun contributo ai fini della partecipazione degli stessi ai percorsi NLW.
8.
CONTROLLI E LIQUIDAZIONE
8.1.
Modalità di consuntivazione dei percorsi
Nell’ambito dell’Avviso è previsto il ricorso allo strumento delle Dote, sulla base dei costi standard approvati da Regione Lombardia
con D.D.U.O. 3 agosto 2010, n. 7699.
Il soggetto capofila e i soggetti partner assicurano il rispetto della normativa di riferimento, comunitaria, nazionale e regionale, in particolare in materia contabile, fiscale e di FSE.
Il soggetto capofila e ogni soggetto partner sono responsabili dell’esecuzione delle attività di competenza e dell’utilizzo coerente ed
efficiente delle risorse, in proporzione e coerentemente con il ruolo svolto nell’ambito del Partenariato.
Nell’ambito del presente Avviso è fatto divieto di delega.
I soggetti in rete non possono avere rapporti di natura finanziaria con l’operatore capofila del partenariato e con gli altri soggetti
partner. Le attività svolte dai soggetti in rete devono essere aggiuntive rispetto alle attività di progetto oggetto di contributo (cfr. par. 7).
8.2.
Controlli e sanzioni
Conformemente alla normativa di riferimento ed alle procedure adottate nell’ambito del POR FSE Lombardia 2007 – 2103, di cui al “Manuale Operatore DOTE”, ai fini della verifica della regolarità delle attività realizzate e della liquidazione sono previsti i seguenti controlli:
 controlli documentali: a seguito della presentazione della domanda di liquidazione, saranno effettuate le verifiche amministrative, funzionali al pagamento delle domande di liquidazione. Tali controlli sono mirati a verificare la completezza e la correttezza
della documentazione richiesta dall’Avviso.
 verifiche in loco: in fase di realizzazione e a conclusione dei percorsi potranno essere svolte verifiche in loco su base campionaria,
al fine di verificare l’effettiva e congrua erogazione e fruizione del servizio. Tali verifiche sono mirate in particolare ad accertare:
-
la sussistenza presso la sede del soggetto erogatore dei servizi di tutta la documentazione amministrativo-contabile in originale, compresa la documentazione comprovante l’effettiva realizzazione delle attività;
1 D.D.U.O. 20 dicembre 2012, n. 12453, Modello 7.
– 54 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
-
l’effettiva attuazione della scheda attività, sottoscritta dall’Operatore e dallo studente in fase di prenotazione della DOTE NLW.
L’operatore capofila e gli altri soggetti coinvolti nell’attuazione dei percorsi sono tenuti a consentire lo svolgimento delle verifiche in
loco che gli organi di controllo comunitari, nazionali e regionali possono effettuare, anche senza preavviso, in ogni fase dell’attività,
nonché ad attività concluse.
Regione Lombardia si riserva la facoltà di chiedere all’operatore e agli altri soggetti coinvolti ogni chiarimento e integrazione che si
rendessero necessari; questi ultimi sono tenuti a rispondere nei termini e nei modi indicati dall’Amministrazione.
In presenza di irregolarità sono applicate le disposizioni previste nel presente avviso, dalla normativa di riferimento comunitaria, nazionale e regionale, e in particolare, dal Manuale Operatore DOTE.
Il riconoscimento della DOTE avverrà sulla base dei criteri di seguito descritti. In ogni caso, tale riconoscimento sarà subordinato all’esito regolare delle verifiche documentali e/o in loco effettuate dai servizi competenti della Regione.
Il mancato superamento da parte dello studente destinatario, della soglia minima di frequenza pari al 75% delle ore previste, comporta il mancato riconoscimento della Dote del singolo studente (inclusa Dote Residenzialità e Dote disabilità nei casi pertinenti).
DOTE Base
La DOTE Base è riconosciuta in base alla frequenza all’edizione da parte del singolo studente. Per i destinatari che superano la soglia minima di frequenza pari al 75% delle ore previste è riconosciuto il valore al costo orario standard (pari a € 17,00) per il n. di ore
effettivamente frequentate.
DOTE Residenzialità
Per i destinatari della DOTE che superano la soglia minima di frequenza delle attività (pari al 75% delle ore previste), è riconosciuta la
“DOTE Residenzialità”, solo ed esclusivamente per le giornate di effettiva fruizione dei servizi da parte del singolo studente (viaggio,
vitto e pernottamento), valorizzata al costo giornaliero standard, pari a € 77,00. La fruizione del servizio si intende conseguita con il
pernottamento. I giorni di residenzialità ammissibili non possono essere superiori a 5.
DOTE Disabilità
La DOTE Disabilità è riconosciuta in base alla frequenza all’edizione da parte del singolo studente. Per i destinatari che superano la
soglia minima di frequenza pari al 75% delle ore previste è riconosciuto il valore al costo orario standard (pari a € 7,00) per il n. di ore
effettivamente frequentate.
In caso di irregolarità accertata a seguito dei controlli svolti da Regione Lombardia, si applica quanto previsto dalla normativa di riferimento (comunitaria, nazionale e regionale), inclusa la regolamentazione regionale in materia di accreditamento, ed in particolare
dal Manuale Operatore Dote.
In tutti i casi in cui la Regione rilevi l’inosservanza di uno o più obblighi posti a carico dell’operatore, potrà procedere alla sospensione
dei pagamenti e, nei casi in cui i rilievi riguardino attività già liquidate, al recupero degli importi indebitamente percepiti, anche attraverso il meccanismo della compensazione su altre attività in corso.
8.3.
Liquidazione e pagamento della DOTE
La liquidazione per i servizi erogati dagli operatori avviene previa presentazione della domanda di liquidazione resa ai sensi dell’art. 47
del DPR 28/12/2000 n. 445/2000, in cui si attesta la veridicità di quanto dichiarato e la conformità e rispondenza degli elementi esposti
con la documentazione in originale relativa all’edizione realizzata conservata presso la sede dell’Operatore e dei soggetti partner.
Conformemente al Manuale Operatore DOTE del POR FSE 2007 - 2013, entro 45 giorni dalla conclusione dell’edizione NLW, l’Operatore
procede alla presentazione della Domanda di liquidazione (Cfr. Allegato M del Manuale Operativo), compilata sulla base dei dati
presenti nel diario di bordo mediante la procedura on line disponibile sul sito https://gefo.servizirl.it/DOTE.
Per i percorsi che si svolgeranno nel corso dell’anno scolastico e formativo 2014/2015, la domanda di liquidazione dovrà essere presentata entro 45 giorni dalla conclusione dell’edizione NLW, e comunque non oltre il 30 aprile 2015.
L’Operatore dovrà predisporre una domanda di liquidazione per ogni singola edizione realizzata e indicare sulla fattura l’ID edizione
di riferimento.
La domanda dovrà pertanto riferirsi esclusivamente agli studenti che hanno frequentato l’edizione stessa.
La domanda di liquidazione dovrà essere corredata dai seguenti documenti:
-
fattura o documento contabile equivalente intestato a Regione Lombardia, completo di marca da bollo da € 2,00 (o di indicazione di eventuale esenzione) e recante i riferimenti relativi all’operatore e all’edizione, come specificato nel Manuale operativo in
allegato al presente Avviso;
-
relazione finale sulle attività svolte e i risultati raggiunti, compilata secondo il format di cui all’Allegato N del Manuale Operativo.
Il riconoscimento della DOTE NLW per i servizi erogati è comunque subordinato alla corretta compilazione e tenuta della documentazione comprovante l’effettiva erogazione dei servizi, secondo quanto definito nel presente Avviso e dal Manuale Operatore DOTE.
Tutta la documentazione di progetto, e in particolare la documentazione comprovante l’effettivo svolgimento delle attività (ad esempio, registro presenze, time sheet, documenti di viaggio, vitto e alloggio, questionari gradimento e attestati di frequenza firmati in
originale dagli studenti e altra documentazione quale quella riguardante studenti con disabilità certificata o altra condizione), dovrà
essere conservata presso la sede dell’operatore capofila e dei soggetti partner per un periodo di 10 anni o termine superiore ai sensi
dell’art. 90 del Reg. (CE) 1083/2006 e successive modifiche e integrazioni, e resa disponibile ai fini dei controlli di competenza dell’Am-
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
ministrazione e degli altri organismi comunitari e nazionali preposti.
Per quanto non espressamente previsto, si rinvia al Manuale Operatore DOTE, sopra richiamato.
Nel caso in cui la domanda di liquidazione non sia pienamente conforme ai criteri di ammissibilità indicati nel Manuale citato, Regione Lombardia potrà chiedere chiarimenti/integrazione della documentazione, ovvero, nel caso i rilievi non possano essere superati,
potrà non riconoscere l’importo corrispondente alla condizione non rispettata, riconducendo l’importo della domanda di liquidazione entro condizioni di ammissibilità.
9.
ULTERIORI INFORMAZIONI
Responsabile del procedimento
Dott.ssa Graziella Gattulli
Dirigente Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea e Fund Raising per la Cultura
Per avere informazioni sull’intervento scrivere a:
[email protected]
Per avere supporto in caso di problemi tecnici relativi al malfunzionamento del sistema informativo GeFO o al mancato recupero
delle credenziali (nome utente e/o password) è possibile rivolgersi a:
[email protected]
oppure telefonare al numero: 800.131.151
Il numero verde è attivo dal lunedì al sabato escluso festivi dalle ore 8:00 alle ore 20:00. L’assistenza tecnica è offerta dal lunedì al
venerdì, escluso festivi, dalle ore 8:30 alle ore 17:00.
Il presente avviso e i relativi allegati previsti per la presentazione della domanda dote si possono scaricare e consultare dal sito www.
cultura.regione.lombardia.it nella Sezione Bandi/Aperti.
10. INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
I dati acquisiti in esecuzione del presente Avviso sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo
per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.
Titolare del trattamento dei dati è la Giunta della Regione Lombardia; responsabile del trattamento dei dati è il Direttore generale della
Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs. 196/2003, si informa che:
-
titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia, nella persona del Presidente pro tempore della Giunta –
Piazza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano;
-
responsabili del trattamento dei dati sono, per Regione Lombardia, il Direttore Generale protempore della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie, Piazza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano.
Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini della concessione dei benefici previsti dal presente Avviso. L’eventuale mancato conferimento comporta la decadenza del diritto al beneficio. I dati acquisiti verranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno
utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati comunicati e per finalità
statistiche e di studio, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.
Si informa, inoltre, che l’interessato gode dei diritti di cui ai commi 1, 3 e 4 dell’art. 7 del citato D.lgs. 196/2003, tra i quali figurano: il diritto
di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano; l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione dei dati;
la cancellazione, la trasformazione in forma anonima dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria
la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti e successivamente trattati; il diritto all’attestazione che le
operazioni suddette sono state portate a conoscenza di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, nonché il diritto di opporsi
per motivi legittimi al trattamento di dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta e di opporsi al
trattamento di dati personali ai fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta, etc.
11. PRINCIPALI ABBREVIAZIONI
BES
Bisogni Educativi Speciali
BURL
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
CE
Commissione Europea
DDUO
Decreto Dirigente Unità Organizzativa
DDG
Decreto Direttore Generale
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
DDS
Decreto Dirigente Struttura
DGR
Delibera di Giunta Regionale
DRU
Dichiarazione Riassuntiva Unica
DSA
Disturbi Specifici di Apprendimento
FSE
Fondo Sociale Europeo
IIS
Istituto di Istruzione secondaria Superiore
LW
Learning Week
NLW
Nuova Learning Week
PIP
Piano di Intervento Personalizzato
POR
Programma Operativo Regionale
SI
Sistema Informativo
UE
Unione Europea
Quadro normativo di riferimento
Regolamenti Comunitari
Leggi e Regolamenti
nazionali
Leggi e Regolamenti
regionali
Regolamento(CE) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 - relativo al
Fondo Sociale Europeo, e ss.mm.ii..
Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006 – recante disposizioni generali sul
Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e ss.mm.ii..
Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 – recante modalità di
applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006, e ss.mm.ii..
Decisione C (2007) 5465 del 06 novembre 2007 di approvazione del “Programma Operativo Regionale della Lombardia, Ob.2 FSE 2007 - 2013 IT 052PO006” e ss.mm.ii..
Legge 21 dicembre 1978, n. 845 “Legge-quadro in materia di formazione professionale”.
Legge 28 marzo 2003, n. 53 “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione
e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”.
Legge 5 febbraio 1992, n. 104, “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle
persone handicappate.”
Legge 8 ottobre 2010, n. 170, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.”
D.Lgs 16 aprile 1994, n. 297 “Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado”.
D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 76 ”Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera c) della legge 28 marzo 2003, n. 53”.
D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
D.P.R. 24 febbraio 1994,“Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali
in materia di alunni portatori di handicap.”
D.P.R. 20 marzo 2009, n. 81 recante il Regolamento per la riorganizzazione della rete scolastica e formazione delle classi.
D.P.R. 3 ottobre 2008, n. 196 “Regolamento di esecuzione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante
disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo
di Coesione”.
D.M. 22 agosto 2007, n. 139 “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo
di istruzione”.
D.M. 1 febbraio 2001, n. 44 “Regolamento concernente le “Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”.
Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“.
Vademecum per l’ammissibilità della spesa al FSE 2007-2013 del Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale approvato dal Tavolo Permanente FSE (Ministero del lavoro e Coordinamento tecnico
delle Regioni Commissione IX) il 27 febbraio 2008, dal Sottocomitato Risorse Umane il 9 luglio 2009 e
integrato e modificato il 02 novembre 2010.
L.R. 4 agosto 2003, n. 13 “Promozione all’accesso al lavoro delle persone disabili e svantaggiate”
come integrata dall’art. 28 della L.R. n. 22/2006.L.R. 28 settembre 2006 N.22 “Il mercato del lavoro in
Lombardia”
L.R. 6 agosto 2007 N.19 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia”.
D.G.R. 26 ottobre 2011, n. 2412 “Procedure e requisiti per l’accreditamento degli operatori pubblici
e privati per erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale, nonché dei servizi per il
lavoro”.
D.G.R. 18 aprile 2012, n. 3318 “Approvazione del calendario scolastico regionale per l’anno scolastico
e formativo 2012/2013 e seguenti (ai sensi del D.Lgs. n. 112/1998 e della L.R. n. 19/2007) e ss.mm.ii..
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.D.U.O. 9837 del 12 settembre 2008 “Approvazione delle procedure relative allo svolgimento delle
attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale della
Regione Lombardia” ed eventuali successive integrazioni e modifiche.”
D.D.U.O. del 20 maggio 2009, n. 5013 “Disposizioni in merito all’attuazione degli interventi di istruzione,
formazione e lavoro con il sistema dote”.
D.D.U.O. 3 agosto 2010, n. 7699 recante approvazione della metodologia di calcolo di determinazione delle tabelle standard di costo della dote.
D.D.U.O. 20 gennaio 2011, n. 344 “Approvazione del Vademecum per l’ammissibilità della spesa al
FSE PO 2007/2013”.
D.D.U.O. 21 aprile 2011, n. 3637 di approvazione del nuovo Manuale Operatore per l’attuazione degli
interventi finanziati con il sistema dote e successive integrazioni di cui al D.D.U.O. n. 1319 del 22 febbraio 2012.
D.D.U.O. 31 ottobre 2012, n. 9170 “Descrizione del sistema di gestione e controllo e Manuale delle
procedure – settimo aggiornamento - POR Lombardia FSE 2007 - 2013”.
D.D.U.O. 31 ottobre 2012, n. 9749 “Approvazione dei requisiti e delle modalità operative per la richiesta
di iscrizione all’albo regionale degli accreditati per i servizi di istruzione e formazione professionale
- sezione B - e all’albo regionale degli accreditati per i servizi al lavoro in attuazione della D.G.R. n.
IX/2412 del 26 ottobre 2011”.
D.D.G. 13 novembre 2012, n. 10187 “Approvazione dei requisiti e delle modalità operative per la richiesta di iscrizione all’albo regionale degli accreditati per i servizi di istruzione e formazione professionale
- Sezione A - in attuazione della D.G.R. n. IX/2412 del 26 ottobre 2011”.
D.D.U.O. 20 dicembre 2012, n. 12453 “Approvazione delle indicazioni regionali per l’offerta formativa
relativa a percorsi professionalizzanti di formazione continua, permanente, di specializzazione, abilitante e regolamentata”
D.D.S. 18 giugno 2013, n. 5271 di approvazione dell’Avviso “Invito alla presentazione di proposte
progettuali per la costituzione del catalogo “Nuova Learning Week” - anni scolastici e formativi
2013/2014 – 2014/2015”.
D.D.S. 17 febbraio 2014 - n. 1207 di approvazione del Catalogo Nuova Learning Week 2013/2014 –
2014/2015
——— • ———
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Bollettino Ufficiale
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ALLEGATO B
POR OB 2 FSE 2007-2013
MANUALE OPERATIVO PER LA DEFINIZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA,
PER LA GESTIONE, LA RENDICONTAZIONE E LA LIQUIDAZIONE DELLA
DOTE NLW 2013/2014 – 2014/2015
Indice
Premessa
1.
MODALITÀ DI ACCESSO AL SISTEMA INFORMATIVO GEFO
2.
DEFINIZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA NLW
3.
2.1
A – Registrazione corso (edizione)
2.2
B – Catalogo
2.3
C – Dati generali del progetto
2.4
D – Descrizione del progetto Nuova Learning Week
2.5
E – Dati procedurali
2.6
F – Persone da contattare
2.7
G – Sede accreditata di riferimento
2.8
H – Conferma
PRENOTAZIONE DELLA DOTE NLW
3.1
A – Registrazione
3.2
B – Residenza
3.3
C - Domicilio
3.4
D – Altri dati
3.5
E – Titolo di studio
3.6
F – Studente
3.7
G – La tua DOTE
3.8
H – Firmatario operatore
3.9
I - Servizi formativi
3.10 L - Servizi residenzialità
3.11 M - Servizi di sostegno
3.12 N – Documenti da scaricare generati da sistema
3.13 O – Documenti da caricare a sistema ai fini della prenotazione della DOTE
3.14 P – Invio elettronico
4.
GESTIONE DEI PERCORSI NLW
4.1
Impegno all’avvio dell’edizione
4.2Avvio
4.3
Diario di bordo
4.4
Documenti da scaricare
4.5
Documenti da caricare
5.LIQUIDAZIONE
5.1
Domanda di liquidazione
5.2
Relazione sulle attività
5.3
Documenti da scaricare
5.4
Documenti da caricare
___________________________
Premessa
Il presente documento fornisce indicazioni operative a supporto degli operatori, ai fini del caricamento nel sistema GEFO (https://
gefo.servizirl.it/dote) dell’offerta formativa e della gestione, rendicontazione e liquidazione della DOTE Nuova Learning Week (di seguito NLW) – anni scolastici e formativi 2013/14 – 2014/15.
Le indicazioni di seguito descritte sono articolate in relazione alle principali fasi del processo di attuazione dei percorsi.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Per quanto non espressamente previsto, si rinvia al Manuale Operatore di cui al D.D.U.O. del 21 aprile 2011, n. 3637 e successive modifiche di cui al D.D.U.O. n. 1319 del 22 febbraio 2012.
1.
MODALITÀ DI ACCESSO AL SISTEMA INFORMATIVO GEFO
Per accedere al sistema informativo DOTE on line (https://gefo.servizirl.it/dote), è necessario inserire nome utente e password. Dalla
pagina Utente, selezionare l’opzione “Operatore”.
Per poter operare a sistema, è necessario selezionare il proprio soggetto dall’elenco degli operatori registrati.
2.
DEFINIZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA NLW
Le operazioni di definizione dell’offerta formativa avvengono mediante procedura informatica attraverso il sistema DOTE on line.
L’Operatore capofila è tenuto a caricare a sistema la propria offerta formativa per singola annualità, in base ai percorsi e al n. di edizioni replicabili approvate nell’ambito del Catalogo Nuova Learning Week 2013/2014 – 2014/2015.
A tal fine, è necessario selezionare dal Menu laterale la voce “Offerta formativa/servizi” e accedere all’elenco degli avvisi regionali
pubblicati per la promozione dell’offerta regionale formativa e dei servizi al lavoro.
Selezionando l’avviso pubblico di riferimento “Avviso DOTE Nuova Learning Week – anno scolastico e formativo 2013/2014 – 2014/2015”,
è possibile procedere alla registrazione delle edizioni dei percorsi NLW.
2.1
A – Registrazione corso (edizione)
I percorsi NLW sono organizzati durante gli anni scolastici 2013/2014 e 2014/2015, secondo il calendario approvato con DGR n. 3318
del 18 aprile 2012 e successive modifiche. Possono svolgersi anche nei periodi di vacanza, escluse le domeniche e le festività nazionali.
I percorsi NLW devono avere una durata di 40 ore.
La durata dell’ora di lezione è da intendersi di 60 minuti e le giornate con più di 6 ore di lezione devono essere considerate escludendo
la pausa pranzo che deve avere la durata di almeno un’ora.
I percorsi “residenziali” hanno una durata di 6 giorni.
Per percorsi “non residenziali” può essere previsto un periodo di svolgimento più lungo dei 6 giorni consecutivi, che comunque deve
contenersi in un massimo di 10 giorni (nell’arco di due settimane) e avere la caratteristica della continuità giornaliera.
Nella Sezione A, l’operatore procede alla definizione della propria offerta formativa, attraverso la registrazione delle edizioni che può
realizzare in relazione all’annualità di riferimento, 2013/2014 e 2014/2015.
Per corso si intende la singola edizione del percorso NLW inserito a Catalogo, da selezionare tra le edizioni indicate in sede di presentazione della proposta progettuale, nel rispetto del numero di edizioni replicabili approvato (a conclusione della fase di valutazione
della proposta progettuale).
Le edizioni del percorso dovranno essere registrate a sistema per singola annualità, secondo i termini di seguito indicati:
-
per i percorsi da svolgersi nell’ambito dell’anno scolastico 2013/2014: dalle ore 12:00 del 12 marzo 2014 alle ore 17.00 del 31 luglio
2014;
-
per i percorsi da svolgersi nell’ambito dell’anno scolastico 2014/2015: dalle ore 12:00 del 1 settembre 2014 alle ore 17.00 del 31
marzo 2015.
Il sistema prevede un controllo sul numero massimo di edizioni consentite per ogni singolo percorso approvato.
L’Operatore ha la facoltà di selezionare l’edizione che intende realizzare tra quelle indicate in sede di presentazione della proposta progettuale. In ogni caso, non sarà possibile inserire a sistema un numero di edizioni superiori al numero approvato.
Ai fini della registrazione di un’edizione, l’Operatore deve registrare a sistema le seguenti informazioni:
 Id percorso: selezionare dal menu a tendina, contenente i codici identificativi delle edizioni replicabili in relazione all’id domanda approvata, l’ID dell’edizione che si intende realizzare;
 Titolo del percorso formativo: campo precompilato indicante il titolo del percorso NLW;
 Tipologia: selezionare dal menu a tendina la voce “Percorsi NLW”;
 Tipologia di progetto: campo precompilato “Residenziale”/”Non residenziale”.
2.2
B – Catalogo
Nella sezione, l’operatore seleziona tramite menu a tendina (recante tutti i progetti associati all’operatore) il progetto NLW approvato
nell’ambito del Catalogo e l’edizione per la quale sta caricando l’offerta formativa.
2.3
C – Dati generali del progetto
Sulla base dell’edizione richiamata nella sezione B, il sistema genera automaticamente una descrizione dell’edizione contenente le
seguenti informazioni di sintesi:

area di intervento;

linea di azione;
– 60 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014

tipologia progetto;

numero ore;

numero giorni;

motivazioni;

numero giorni in residenzialità (solo per i percorsi residenziali).
2.4
D – Descrizione del progetto Nuova Learning Week
Come per la sezione precedente, tale sezione è precompilata sulla base di quanto descritto nella proposta progettuale presentata
mediante procedura informatica attraverso il sistema “Finanziamenti on line” di Regione Lombardia.
Nello specifico sono riportate le informazioni caratterizzanti l’edizione in termini di:

caratteristiche generali del percorso;

ulteriori caratteristiche del percorso;

metodologia didattica;

innovatività e ricadute.
2.5
E – Dati procedurali
Nell’ambito di tale sezione, l’Operatore deve fornire alcuni dati di tipo procedurale e in particolare:
 certificazione regionale rilasciata: selezionare “Nessuna”;
 data di avvio: selezionare la data di inizio dell’edizione;
 data conclusione: selezionare la data di conclusione dell’edizione;
Le edizioni NLW devono avere una durata di 6 giorni per un totale di 40 ore.
Per edizioni NLW “non residenziali” può essere previsto un periodo di svolgimento più lungo dei 6 giorni consecutivi (esclusi
giorni festivi e domeniche), che comunque deve contenersi in un massimo di 10 giorni (nell’arco di due settimane) e avere la
caratteristica della continuità giornaliera.
2.6
F – Persone da contattare
Nella sezione, l’Operatore deve indicare i riferimenti della persona referente dell’edizione, registrando i seguenti dati:
 cognome;
 nome;
 recapito telefonico (campo non obbligatorio);
 fax (campo non obbligatorio);
 email.
2.7
G – Sede accreditata di riferimento
L’Operatore indica la sede accreditata di svolgimento delle attività.
Qualora le attività si svolgano presso diverse sedi coerentemente con le caratteristiche dell’edizione (ad esempio, musei, teatri, spazi all’aperto), l’Operatore dovrà indicare la sede accreditata di riferimento dell’edizione, presso la quale sarà individuato il referente di progetto.
Nel caso in cui si ricorra all’utilizzo di sedi occasionali, l’Operatore assicura gli adempimenti previsti dalla normativa regionale in materia.
2.8
H – Conferma
Nella sezione, l’Operatore capofila può effettuare le seguenti azioni:

salvare in bozza l’edizione registrata;

confermare i dati inseriti, completando la fase di registrazione dell’edizione.
Dopo la conferma i dati non saranno più modificabili.
3.
PRENOTAZIONE DELLA DOTE NLW
Prima dell’invio della prima richiesta di Dote, l’Operatore provvede a trasmettere, mediante sistema, l’Atto di Adesione unico (cfr. Allegato A) firmato digitalmente dal proprio Rappresentante Legale o altro soggetto con poteri di firma.
A tal fine, è necessario posizionarsi nell’ambiente “Documenti bandi” all’interno del menu laterale. Selezionando l’icona relativa
all’atto di adesione associato al bando Dote Nuova Learning Week 2013/2014 – 2014/2015, l’operatore può fornire le informazioni
necessarie per confermare l’adesione al progetto NLW.
Nello specifico, sono da completare le sezioni:
A) DATI GENERICI: recante Id e descrizione del Bando, denominazione dell’operatore (campi compilati in automatico);
B)
FIRMATARIO: devono essere confermati le informazioni del firmatario dell’Atto di Adesione;
C) DICHIARAZIONI GENERICHE: sono fornite le dichiarazioni necessarie per l’adesione all’iniziativa;
D) DOCUMENTI DA SCARICARE: il sistema consente di scaricare l’Atto di Adesione compilato con le informazioni fornite nelle
Bollettino Ufficiale
– 61 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
sezioni precedenti;
E)
DOCUMENTI DA CARICARE: l’operatore ricarica il documento firmato digitalmente. In questa fase, è importante che l’operatore
verifichi il contenuto dell’Atto di adesione dopo aver apposto la propria firma digitale e aver caricato il documento a sistema.
F)
INVIO ELETTRONICO: in questa sezione è possibile salvare in bozza o procedere con l’invio elettronico del documento.
Ai fini della prenotazione della DOTE NLW, l’Operatore deve trasmettere mediante il sistema, l’Atto di adesione unico entro il termine stabilito dall’Avviso, debitamente compilato e sottoscritto dal Legale Rappresentante o altro soggetto con poteri di firma.
L’Operatore effettua l’iscrizione dello studente all’edizione del percorso prescelta attraverso la procedura di prenotazione della DOTE
NLW. Coerentemente con quanto stabilito nell’Avviso, l’operatore potrà procedere alla prenotazione delle DOTI NLW per annualità di
riferimento dell’edizione, nel rispetto dei termini di seguito riportati:
 annualità 2013/2014: dal 12 marzo 2014 (ore 12:00) al 31 luglio 2014 (ore 17.00);
 annualità 2014/2015: dal 1 settembre 2014 (ore 12:00) al 31 marzo 2015 (ore 17.00).
Le risorse finanziarie stanziate sono ripartite per annualità e Asse prioritario di riferimento (Asse IV Capitale umano; Asse V
Transnazionalità e interregionalità), secondo quanto stabilito nell’Avviso. L’assegnazione delle DOTI avverrà pertanto nel limite
delle risorse disponibili sull’annualità e a valere sull’Asse prioritario interessato.
La prenotazione della DOTE NLW è un’operazione che avviene nell’ambiente “Nuova domanda” selezionabile dal Menu laterale e
che deve essere ripetuta per ciascun studente; ad ogni domanda di DOTE è associato un codice identificativo.
In primo luogo, è chiesto all’operatore di identificare il destinatario della dote da prenotare richiamandolo attraverso il campo CODICE FISCALE.
Qualora lo studente sia già registrato su GEFO, il sistema estrae in automatico i dati richiesti ed è sufficiente confermare la correttezza
degli stessi. Diversamente, nel caso in cui il destinatario non sia mai stato registrato su GEFO, l’operatore procede fornendo i dati di
registrazione demandati dal sistema.
Confermate le generalità del destinatario, l’operatore apre una “Nuova Domanda” a valere sul bando Dote Nuova Learning Week
2013/2014 – 2014/2015 e procede al completamento dei passaggi procedurali di seguito descritti.
3.1
A – Registrazione
Nell’ambito di tale sezione sono inseriti i dati e le informazioni necessari ai fini della registrazione della domanda di dote, secondo
quanto di seguito riportato:
 id domanda (valore attribuito in automatico alla singola domanda di dote);
 dati del richiedente:
-
codice fiscale (campo attribuito in automatico);
-
cognome (campo attribuito in automatico);
-
nome (campo attribuito in automatico)
-
sesso (campo attribuito in automatico);
-
data di nascita (campo attribuito in automatico);
-
comune di nascita (da compilare attraverso il campo ricerca);
-
provincia di nascita (campo associato in automatico dal sistema informativo in relazione al comune selezionato);
-
condizione occupazionale (selezionare la condizione “studente” tra le opzioni proposte).
Gli studenti devono aver compiuto il 16° anno di età alla data di avvio del percorso NLW.
Nel solo caso di percorsi di scuola secondaria superiore di secondo grado, di diritto dovere e di alternanza scuola-lavoro, il
criterio della frequenza è da ritenersi prioritario rispetto a quello anagrafico; in tali casi, se uno studente di 15 anni frequenta il 3° anno
può rientrare nel target di riferimento del presente Avviso.
Per studenti frequentanti i percorsi personalizzati per allievi con disabilità della Regione Lombardia, vale esclusivamente il criterio dell’età (aver compiuto il 16° anno di età).
3.2
B – Residenza
Per ogni id domanda, è richiesta la registrazione dei seguenti dati:
 id domanda (valore attribuito in automatico alla singola domanda di dote);
 comune di residenza (da compilare attraverso il campo ricerca);
 provincia di residenza (campo associato in automatico dal sistema informativo in relazione al comune selezionato);
 CAP, indirizzo e n. civico;
 n. di telefono;
 indirizzo email.
Possono usufruire della DOTE NLW gli studenti residenti o domiciliati in Regione Lombardia.
Qualora il domicilio dello studente richiedente sia diversa dalla residenza, l’Operatore dovrà compilare anche la sezione I. Se
l’operatore indica residenza e domicilio fuori dal territorio regionale il sistema bloccherà la prenotazione nella Sezione G – LA
TUA DOTE, identificando lo studente come non idoneo a richiedere la dote NLW.
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3.3
C - Domicilio
Qualora il domicilio sia diverso dalla residenza, è richiesta la registrazione dei seguenti dati:
 id domanda (valore attribuito in automatico alla singola domanda di dote);
 comune di domicilio (da compilare attraverso il campo ricerca);
 provincia di domicilio (campo associato in automatico dal sistema informativo in relazione al comune selezionato);
 CAP, indirizzo e n. civico;
 n. di telefono;
 indirizzo email.
3.4
D – Altri dati
Ai fini del perfezionamento della richiesta di DOTE NLW, l’Operatore deve indicare per ciascun studente:
 id domanda (valore attribuito in automatico alla singola domanda di dote);
 cittadinanza (da compilare attraverso il campo ricerca);
 paese (da compilare attraverso il campo ricerca);
 condizione particolare. Menu a tendina attraverso il quale è segnalata la presenza di una delle seguenti condizioni:
-
studente con disabilità certificata,
-
studente con difficoltà di apprendimento (DSA o altra difficoltà legata a uno svantaggio socio – economico, linguistico e culturale),
-
studente con debito formativo,
- non appartenente a categorie di svantaggio.
La documentazione comprovante la condizione dello studente, conformemente a quanto previsto dalla normativa di riferimento
vigente, è conservata presso la sede dell’Operatore ai fini dei controlli di competenza della Regione e degli altri soggetti incaricati.
L’Operatore è responsabile di quanto dichiarato in sede di prenotazione della DOTE NLW.
3.5
E – Titolo di studio
Per ogni studente per il quale l’Operatore intende presentare una richiesta di DOTE NLW, dovranno essere registrati a sistema i dati
relativi al titolo di studio conseguito di seguito elencati:
 id domanda (valore attribuito in automatico alla singola domanda di dote);
 titolo di studio (selezionare dal menu a tendina “licenza media inferiore”);
 indirizzo di studi (campo non obbligatorio);
 conseguito il: indicare la data di conseguimento della licenza di scuola media inferiore;
 presso: indicare il nome della scuola/istituto e l’indirizzo (campo non obbligatorio);
 voto del titolo di studio: indicare la votazione conseguita (campo non obbligatorio);
 su un massimo di: indicare la votazione massima conseguibile (campo non obbligatorio).
3.6
F – Studente
Ai fini della presentazione della domanda di DOTE NLW, l’Operatore deve registrare a sistema le seguenti informazioni:
 percorso di studi: scegliere il percorso di studio frequentato dallo studente dal seguente menu a tendina:
a. Scuola Secondaria di II grado/Istituto di Istruzione Secondaria Superiore IIS – statale o paritaria - della Regione Lombardia;
b. Diritto Dovere di Istruzione e Formazione;
c. Percorsi Personalizzati per Allievi con disabilità della Regione Lombardia;
d. Percorsi Sperimentali Regionali in Alternanza Scuola-Lavoro;
 nome istituto: indicare il nome dell’Istituto/ente formativo;
 comune della sede: indicare il comune della sede attraverso il campo di ricerca;
 provincia della sede: dato associato in automatico dal sistema informativo in relazione al comune selezionato;
 anno di frequenza: da selezionare dal menu a tendina (anni di frequenza possibili: 3°, 4° e 5°), (campo obbligatorio per i casi di
cui ai punti a), b) e d));
 eventuali altre DOTI: indicare eventuali altre DOTI di cui lo studente risulta destinatario (campo non obbligatorio).
Nel caso dei corsi di cui ai punti a), b) e d), lo studente richiedente deve frequentare almeno il terzo anno.
Nel caso dei corsi di cui al punto c), lo studente richiedente deve avere almeno 16 anni. La sola iscrizione non è condizione
sufficiente a soddisfare il requisito di ammissibilità.
La scuola Secondaria di II grado/Istituto di Istruzione Secondaria Superiore IIS, statale o paritaria, o l’ente di formazione (o altro
istituto) di provenienza dello studente deve essere ubicato in Regione Lombardia.
I percorsi NLW sono attività extracurriculari; pertanto il percorso NLW dovrà essere distinto e aggiuntivo rispetto ad eventuali altre
DOTI di cui lo stesso studente risulta destinatario.
Lo studente con disabilità certificata usufruisce della DOTE “Disabilità” indipendentemente dal percorso NLW prescelto.
3.7
G – La tua DOTE
In tale sezione, il sistema, sulla base delle informazioni registrate, individua se l’utente inserito abbia o meno i requisiti necessari per
Bollettino Ufficiale
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richiedere la DOTE NLW.
Nel caso in cui lo studente sia valutato idoneo dal sistema, l’operatore seleziona la voce “SECONDO I DATI INSERITI SEI UN POTENZIALE
BENEFICIARIO DELLA DOTE NUOVA LEARNING WEEK”.
Qualora l’operatore abbia indicato che lo studente ha residenza e domicilio fuori da Regione Lombardia il sistema blocca la
prenotazione, identificando lo studente come non idoneo a richiedere la dote NLW.
3.8
H – Firmatario operatore
La richiesta di DOTE è sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’Operatore, o altro soggetto con poteri di firma, in quanto responsabile della correttezza e veridicità delle informazioni e dei dati registrati a sistema.
Il firmatario deve essere inserito attraverso la funzione “Inserisci il firmatario” scegliendo tra i soggetti con potere di firma già registrati
a sistema per l’operatore.
3.9
I - Servizi formativi
Ai fini del completamento della fase di iscrizione di ciascun studente al percorso NLW, l’Operatore procede alla selezione del corso
prescelto nell’ambito della propria offerta formativa, già registrata a sistema (cfr. par. 2). L’Operatore deve inserire il servizio formativo
cliccando sulla funzione “Inserisci nuovo corso”.
Nella maschera selezionata il percorso può essere ricercato attraverso i seguenti campi:
 area di intervento;
 linea di azione;
 titolo del percorso;
 id corso (codice identificativo dell’edizione).
Come chiarito al paragrafo 2, con il termine corso si identifica l’edizione. Pertanto, con “ID corso” si richiede il codice identificativo associato all’edizione.
Per ogni studente, sarà possibile effettuare l’iscrizione a più edizioni nel limite di una edizione per singola annualità. In tal caso
l’Operatore dovrà ripetere la procedura di prenotazione della DOTE NLW.
Ogni studente non può partecipare a più di un’edizione nell’ambito della stessa Linea d’azione.
In presenza delle condizioni stabilite, le Doti sono cumulabili, sino ad un valore massimo pari a 1.345,00 euro per singolo destinatario.
Selezionando il corso mediante uno o più dei criteri possibili, il sistema estrae in automatico tutti i dati richiesti e riporta in uno specchietto di sintesi le seguenti informazioni:
 id corso;
 titolo;
 descrizione;
 area;
 operatore;
 ore;
 importo (l’importo indicato rappresenta il valore massimo, suscettibile di variazione in sede di rendicontazione e liquidazione dei
percorsi, in ragione dell’effettiva realizzazione delle attività);
 data avvio;
 data conclusione.
La richiesta di DOTE rimane in stato di “bozza” in caso di:
 esaurimento dei posti disponibili nel limite massimo di 30 studenti iscritti per singola edizione;
 esaurimento delle risorse finanziarie disponibili per annualità e asse prioritario di riferimento.
Prima dell’avvio del percorso, la richiesta di DOTE in stato di “bozza” può divenire effettiva in caso di rinuncia da parte di un altro
studente.
3.10
L - Servizi residenzialità
Nel caso di progetti residenziali, i servizi residenzialità sono obbligatori.
Relativamente al corso selezionato, il sistema estrae in automatico i dati relativi ai servizi di residenzialità, di seguito elencati:
 id corso;
 titolo;
 servizio erogato;
 area;
 operatore;
 notti;
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 importo (l’importo indicato rappresenta il valore massimo, suscettibile di variazione in sede di rendicontazione e liquidazione dei
percorsi, in ragione dell’effettiva realizzazione delle attività);
 data avvio;
 data conclusione.
3.11
M - Servizi di sostegno
In presenza di uno studente con disabilità certificata, i servizi di sostegno sono obbligatori.
Al fine di inserire i servizi di sostegno, l’operatore sceglie la funzione “inserisci il servizio” e conferma i dati che il sistema genera nella
maschera selezionata.
Nella schermata principale, il sistema riporta in uno specchietto di sintesi le seguenti informazioni:
 id corso;
 titolo;
 servizio erogato;
 area;
 operatore;
 ore;
 importo (l’importo indicato rappresenta il valore massimo, suscettibile di variazione in sede di rendicontazione e liquidazione dei
percorsi, in ragione dell’effettiva realizzazione delle attività);
 data avvio;
 data conclusione.
3.12
N – Documenti da scaricare generati da sistema
Di seguito si riportano i documenti generati in automatico dal sistema:
 Scheda di attività (cfr. Allegato B);
 Domanda di partecipazione all’iniziativa (cfr. Allegato C);
 Dichiarazione Riassuntiva Unica (cfr. Allegato D).
3.13
O – Documenti da caricare a sistema ai fini della prenotazione della DOTE
Ai fini dell’invio della richiesta, l’unico documento da caricare è la DRU, firmata digitalmente dal Legale Rappresentante, o altro soggetto con poteri di firma, dell’Operatore.
A tale riguardo, si ricorda che tutta la documentazione di progetto dovrà essere conservata presso la sede dell’operatore capofila e
dei soggetti partner per un periodo di 10 anni o termine superiore ai sensi dell’art. 90 del Reg. (CE) 1083/2006 e successive modifiche
e integrazioni, e resa disponibile ai fini dei controlli di competenza dell’Amministrazione e degli altri organismi comunitari e nazionali
preposti.
3.14
P – Invio elettronico
In tale sezione sono presenti le seguenti opzioni:
 salvare in bozza senza inviare;
 inviare in modo definitivo.
La prima opzione consente di compilare la richiesta e di salvare i dati registrati in bozza, senza completare la procedura di invio elettronico.
La seconda opzione comporto l’invio in modo definitivo della richiesta.
4.
4.1
GESTIONE DEI PERCORSI NLW
Impegno all’avvio dell’edizione
Entro 15 giorni prima della data di inizio dell’edizione, l’Operatore è tenuto a formalizzare, mediante procedura informatica, l’impegno
all’avvio dell’edizione.
Sul sistema informativo il termine “corso” è associato al concetto di edizione.
Qualora a una medesima edizione siano iscritti almeno 15 studenti, l’Operatore è obbligato ad avviare l’edizione. In presenza
di un numero di iscrizioni inferiore a 15, lo stesso ha la facoltà di decidere se procedere o meno all’avvio dell’edizione. In ogni
caso, una volta formalizzato l’impegno all’avvio, l’Operatore è tenuto a rispettare l’impegno assunto.
Bollettino Ufficiale
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Nel caso in cui l’Operatore, pur in presenza di 15 iscritti, non proceda alla formalizzazione dell’impegno all’avvio, l’edizione in
questione sarà comunque conteggiata ai fini del raggiungimento del numero di edizioni replicabili approvate (cfr. Cap. 2.1.
Sezione A “Registrazione del corso”).
La composizione della classe deve rispettare i criteri di seguito riepilogati:
 il numero massimo di studenti partecipanti è pari a 30 per singolo corso, che corrisponde alla singola edizione;
 la composizione della classe dell’edizione dovrà essere coerente con gli obiettivi e i contenuti del percorso approvato a Catalogo. In particolare, l’Operatore dovrà assicurare i seguenti criteri minimi:
-
Area di intervento “Successo formativo” – linea di azione II “Rafforzamento delle competenze”, presenza di almeno uno studente con debito formativo;
-
Area di intervento “Bisogni Educativi Speciali” – linea di azione I “Integrazione degli studenti con disabilità”, presenza di almeno uno studente con disabilità certificata;
-
Area di intervento “Bisogni Educativi Speciali” – linea di azione II “Rafforzamento dell’autonomia degli studenti con difficoltà
di apprendimento”, presenza di almeno uno studente con DSA o altra difficoltà legata ad uno svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
La comunicazione dell’impegno all’avvio dell’edizione (cfr. Allegato G), ovvero, nei casi previsti, di rinuncia, è generata in automatico
dal sistema (cfr. Allegato H) all’interno dell’ambiente “Offerta formativa/servizi” selezionabile dal menu laterale.
Nell’ambiente, l’operatore sceglie il percorso formativo Nuova Learning Week, all’interno del quale trova i corsi caricati.
In prossimità dell’edizione per la quale l’operatore intende impegnarsi all’avvio, è necessario selezionare l’icona “Comunicazione di
impegno ad avviare/non avviare” e procedere al completamento delle cinque sezioni presenti nella maschera aperta. In particolare
sono presenti le seguenti sezioni:
A) DICHIARAZIONE: la sezione riporta le informazioni relative a Id e titolo dell’edizione e chiede all’operatore di fornire la dichiarazione di impegno all’avvio delle attività.
B)
FIRMATARIO: come negli altri casi, l’operatore sceglie il firmatario del documento tra i soggetti precedentemente registrati a
sistema attraverso la funzione “Inserisci il soggetto”.
C) DOWNLOAD: nella sezione l’operatore sceglie il documento del caso tra la “Dichiarazione di impegno all’avvio” e la “Dichiarazione di rinuncia al avvio”, coerentemente a quanto indicato alla Sez. A.
D) UPLOAD: il documento scaricato va sottoscritto digitalmente dal Legale Rappresentante dell’Operatore, o altro soggetto con
poteri di firma, e caricato a sistema.
E)
INVIO: in questa sezione è possibile salvare in bozza o procedere con l’invio elettronico del documento.
4.2Avvio
Entro il giorno di inizio dell’edizione, l’Operatore deve comunicare l’avvio delle attività, attraverso l’apposita procedura informatica.
La “Comunicazione di avvio percorso formativo” (cfr. Allegato I) è generata in automatico dal sistema GEFO e deve essere scaricata,
firmata digitalmente e ricaricata a sistema.
La comunicazione di avvio delle attività relative alla singola edizione è corredata dai seguenti documenti:
-
calendario didattico;
-
elenco partecipanti.
Nel caso in cui l’Operatore, pur avendo assunto l’impegno, non proceda all’avvio del percorso, l’edizione in questione non
potrà più essere realizzata e sarà comunque conteggiata ai fini del raggiungimento del numero di edizioni replicabili approvate (cfr. Cap. 2.1. A - Registrazione del corso).
4.3
Diario di bordo
Il diario di bordo contiene le informazioni relative all’erogazione dei servizi NLW durante il periodo di realizzazione delle edizioni come
da scheda attività.
Il Diario di bordo deve essere compilato con i dati relativi alle ore fruite dal destinatario in forma riassuntiva e su base mensile, entro la
presentazione della richiesta di liquidazione.
Dal momento della presentazione della richiesta di liquidazione, l’inserimento dei dati relativi al periodo trascorso non è più
possibile.
Il diario di bordo non può essere modificato relativamente ai servizi per cui si è inviata domanda di liquidazione.
4.4
Documenti da scaricare
Di seguito si riportano i documenti per i quali è previsto il download dal sistema:
-
-
4.5
comunicazione di impegno all’avvio/ rinuncia all’avvio;
comunicazione di avvio percorso formativo.
Documenti da caricare
Di seguito si riportano i documenti per i quali è previsto l’upload a sistema, una volta apposta la firma digitale dal legale Rappresentante o altro soggetto con poteri di firma dell’Operatore:
-
comunicazione di impegno all’avvio/ rinuncia all’avvio;
-
comunicazione di avvio percorso formativo.
– 66 –
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5.LIQUIDAZIONE
La liquidazione per i servizi erogati dagli operatori avviene previa presentazione della domanda di liquidazione.
La domanda, resa dagli operatori ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445/2000, attesta la veridicità di quanto contenuto e la
conformità e la rispondenza degli elementi esposti con la documentazione in originale relativa al servizio erogato, conservata presso
la propria sede.
La domanda di liquidazione deve essere trasmessa entro 45 giorni dalla data di conclusione dell’edizione NLW.
Decorso il termine di 45 giorni dalla conclusione del percorso, non è più possibile procedere alla presentazione della domanda
di liquidazione.
Con riferimento all’anno scolastico 2014/2015, le attività dovranno essere concluse e rendicontate a Regione Lombardia entro
e non oltre il termine del 30 aprile 2015, pena la decadenza dal beneficio.
Ai fini della liquidazione, l’Operatore deve presentare la seguente documentazione:
-
domanda di liquidazione (cfr. Allegato M);
-
fattura o documento contabile equivalente intestato a Regione Lombardia (fuori campo di applicazione IVA ex art. 2, terzo comma, lettera a, DPR 633/72), completo di marca da bollo da € 2,00 (o di indicazione di eventuale esenzione) e recante i seguenti
dati:
-
o
ID operatore,
o
ID dell’edizione,
o
titolo del percorso
o
Indicazione del POR FSE 2007 – 2013 e dell’asse di riferimento;
relazione finale sulle attività svolte e i risultati raggiunti, compilata secondo il format adottato (cfr. Allegato N).
Nell’intestazione della fattura devono essere riportati i seguenti riferimenti:
 ID dell’operatore,
 ID dell’edizione,
 POR Ob. 2 FSE 2007 – 2013 - Asse IV o V (indicare asse di riferimento);
 titolo del corso NLW.
5.1
Domanda di liquidazione
La liquidazione della DOTE NLW avviene per singola edizione. Pertanto, una domanda di liquidazione dovrà riferirsi alla DOTE NLW dei
soli studenti che hanno partecipato alla medesima edizione del percorso.
L’Operatore seleziona a sistema le doti concluse relative agli studenti che hanno frequentato la medesima edizione.
Il sistema genera in automatico la domanda di liquidazione.
L’importo richiesto è dato dal prodotto tra il n. di ore effettivamente fruite e il relativo costo standard. Ai fini del riconoscimento della
DOTE “Residenzialità” è richiesto il pernottamento.
Non sono riconosciute le ore di assenza giustificata.
Ai fini del riconoscimento dell’importo dovuto sono applicati i criteri di seguito descritti per tipologia di servizio/DOTE.
La DOTE Base è riconosciuta in base alla frequenza al percorso da parte del singolo studente. Per i destinatari che superano la soglia
minima di frequenza pari al 75% delle ore previste, risultanti dal registro delle presenze (e dalla documentazione di progetto), è riconosciuto il valore al costo orario standard (pari a € 17,00) per il n. di ore effettivamente frequentate.
Per i destinatari della DOTE che superano la soglia minima di frequenza delle attività (pari al 75% delle ore previste), è riconosciuta la
“DOTE Residenzialità”, solo ed esclusivamente per le giornate di effettiva fruizione dei servizi da parte del singolo studente (viaggio,
vitto e pernottamento), valorizzata al costo giornaliero standard, pari a € 77,00. La fruizione del servizio si intende conseguita con il
pernottamento. I giorni di residenzialità ammissibili non possono essere superiori a 5.
Per gli studenti con disabilità certificata, che superano la soglia minima di frequenza (pari al 75% delle ore previste è riconosciuta la
DOTE “Disabilità” pari a massimo € 280,00 a studente, corrispondente ad una valore orario standard pari a € 7,00, a copertura dei
servizi aggiuntivi (docente di sostegno, altri servizi) prestati, sulla base delle ore effettivamente frequentate dallo studente.
Per gli studenti che non raggiungono la soglia minima di frequenza pari al 75% del monte ore previsto, non è riconosciuta alcuna DOTE.
Il riconoscimento della DOTE NLW per i servizi erogati è comunque subordinato agli esiti dei controlli di primo livello, che potranno svolgersi anche in loco.
5.2
Relazione sulle attività
La relazione finale sulle attività svolte e i risultati raggiunti è redatta conformemente al format di cui all’Allegato N e firmata digitalmente dal Legale Rappresentante, o altro soggetto con poteri di firma, dell’Operatore.
Bollettino Ufficiale
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5.3
Documenti da scaricare
Di seguito si riportano i documenti per i quali è previsto il download dal sistema:
-
5.4
relazione finale sulle attività e i risultati raggiunti.
Documenti da caricare
Di seguito si riportano i documenti per i quali è previsto l’upload a sistema:
-
domanda di liquidazione, firmata digitalmente dal Legale Rappresentante o altro soggetto con poteri di firma dell’Operatore;
-
fattura o altro documento contabile equivalente (recante informazione relativa all’ID operatore, all’ID dell’edizione, al POR e al
titolo del percorso);
-
relazione finale sulle attività e i risultati raggiunti, firmata digitalmente dal Legale Rappresentante o altro soggetto con poteri di
firma dell’Operatore.
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ALLEGATI
ALLEGATO A – Atto di adesione unico
POR OB 2 FSE 2007-2013
Il/la sottoscritto/a ……………… nato/a a…………….………..., prov….…, il …………, Cod. Fiscale …………... in qualità di  rappresentante
legale /  altro soggetto con potere di firma ……………………………, dell’Operatore ……….. con sede in via/piazza ………………………….,
n. ….., CAP….. Prov. ….
PREMESSO CHE
l’ammissione al finanziamento relativo all’iniziativa Nuova Learning Week comporta da parte dell’Operatore l’esecuzione delle doti nel
rispetto delle prescrizioni contenute nel provvedimento attuativo, della normativa comunitaria, nazionale e regionale, nonché delle
condizioni e modalità approvate nel Manuale Operatore di cui al D.D.U.O. del 21 aprile 2011, n. 3637 e successive modifiche.
ACCETTA DI
-
realizzare i servizi indicati nelle schede attività di propria competenza, conformemente a quanto previsto dal progetto approvato ammesso al Catalogo Nuova Learning Week 2013/2014 – 2014/2015, nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e
regionale, nonché delle condizioni e modalità definite nei dispostivi attuativi regionali e nel Manuale Operatore di cui al D.D.U.O.
del 21 aprile 2011, n. 3637 e successive modifiche;
-
rispettare la normativa in materia fiscale, previdenziale e di sicurezza dei lavoratori e dei partecipanti impegnati nella iniziativa
approvata;
-
consentire le attività di verifica e controllo sulla realizzazione delle doti da parte dei funzionari regionali, nazionali e comunitari
competenti;
-
fornire informazioni sui destinatari finali su richiesta da parte della Regione per fini statistici e di monitoraggio;
-
adempiere agli obblighi definiti dal presente Atto di Adesione per tutta la durata dell’iniziativa.
Il sottoscritto, consapevole, in caso di dichiarazioni mendaci, della responsabilità penale ex art. 76 del DPR 445/2000, nonché
della decadenza dal contributo concesso ex art. 75 DPR 445/2000
DICHIARA
-
che non sono intervenute variazioni rispetto ai requisiti di accreditamento e che eventuali successive variazioni verranno comunicate tempestivamente alla struttura competente di Regione Lombardia;
-
che non sono intervenute variazioni di progetto e in particolare del partenariato, rispetto al percorso ammesso a Catalogo come
da D.d.s. 17/02/2014 - n. 1207, a seguito della valutazione delle proposte di progetto di cui all’Avviso approvato con d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 “Invito alla presentazione di proposte progettuali per la costituzione del catalogo “Nuova Learning Week - anni
scolastici e formativi 2013/2014 – 2014/2015”;
-
di non percepire altri finanziamenti per l’erogazione dei servizi e di impegnarsi a comunicare immediatamente a Regione Lombardia la presenza di altri finanziamenti di organismi pubblici per i servizi rivolti ai destinatari;
-
di non essere sottoposto a misure, giudiziarie o amministrative, che limitano la possibilità giuridica di contrattare con la P.A.;
-
di non essere sottoposto a misure di prevenzione o ad altri impedimenti previsti dalla legislazione antimafia;
-
di accettare le condizioni economiche previste da Regione Lombardia e di vincolarsi a non richiedere erogazioni di somme a
qualsiasi titolo ai destinatari per i servizi previsti nella scheda attività;
-
di essere consapevole della facoltà di Regione Lombardia di recuperare somme indebitamente erogate qualora a seguito delle
attività di verifica e controllo si rilevassero irregolarità nella realizzazione delle attività;
-
di impegnarsi ad accettare le eventuali modifiche all’assetto regolamentare che si rendessero necessarie per effetto dell’entrata
in vigore di nuove disposizioni comunitarie, nazionali o regionali;
-
di essere consapevole che l’adesione alle regole del Manuale Operatore di cui al D.D.U.O. del 21 aprile 2011, n. 3637 e successive modifiche. è subordinata alla comunicazione di accettazione della Dichiarazione riassuntiva unica da parte di Regione
Lombardia.
SI IMPEGNA ALTRESÌ A
-
fornire ai destinatari presi in carico informazioni sulle modalità di finanziamento e in particolare sul ruolo dell’Unione Europea;
-
fornire ai destinatari tutte le informazioni necessarie in merito alla gestione della dote e sulle conseguenze derivanti dalla mancata frequenza dell’edizione del percorso indicato;
-
accertare il possesso dei requisiti di accesso alla DOTE NLW da parte dei destinatari finali e, nei casi pertinenti, delle condizioni
specifiche relative a disabilità, DSA o altra difficoltà legata ad uno svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, debito
formativo e acquisire e conservare la relativa documentazione comprovante;
-
garantire la coerenza della composizione della classe con gli obiettivi e i contenuti del percorso, nonché rispetto alle finalità dell’Area di intervento/linea di azione;
-
rispettare la caratteristica extracurriculare dei percorsi NLW, assicurando che, nel caso in cui il destinatario della DOTE NLW usufru-
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isca anche di altre tipologie di DOTE, i percorsi NLW si svolgano al di fuori degli orari e della durata delle altre attività;
-
concordare con i destinatari il percorso e i servizi come indicati nella scheda attività;
-
ottemperare al ruolo e agli impegni assunti in qualità di Operatore capofila, come da Accordo di partenariato sottoscritto dallo
stesso e dai soggetti partner;
-
assicurare l’attribuzione di quote all’interno del Partenariato proporzionate in relazione al ruolo di ciascun soggetto partner
nell’ambito del percorso;
-
garantire che eventuali attività svolte dai soggetti in rete sono aggiuntive rispetto alle attività di progetto oggetto di contributo
pubblico, realizzate esclusivamente dai soggetti partner coerentemente con quanto stabilito dal percorso approvato, e che tali
attività sono svolte in assenza di rapporti finanziari del soggetto in rete con i soggetti partner e l’Operatore capofila;
-
garantire la presenza di idonee figure professionali e di accompagnamento (ad esempio, coach, mediatore culturale, altro) per
l’intera durata dei percorsi;
-
garantire servizi di sostegno agli studenti con disabilità secondo le disposizioni vigenti in materia;
-
conservare la documentazione di progetto, inclusa la documentazione necessaria a comprovare l’erogazione dei servizi relativi
alle doti per cui ha preso in carico il destinatario, per un periodo di 10 anni o termine superiore ai sensi dell’art. 90 del Reg. (CE)
1083/2006 e successive modifiche e integrazioni, e renderla disponibile ai fini dei controlli di competenza dell’Amministrazione e
degli altri organismi comunitari e nazionali preposti.
Luogo e data ...................................
Firma del legale rappresentante o
altro soggetto munito dei poteri di firma dell’operatore capofila (*)
(firma elettronica o digitale)
(*) In caso di altro soggetto munito di poteri di firma, allegare atto di delega
o altro documento comprovante poteri di firma
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ALLEGATO B – Scheda attività
(Documento generato in automatico dal sistema GEFO)
POR OB 2 FSE 2007-2013
Id (codice identificativo assegnato in automatico dal Sistema)
Destinatario
Cognome
Codice fiscale
Nato a
Residente a
CAP
Domiciliato a
CAP
Indirizzo email
Recapito telefonico
Nome
Sesso
Il
Via/Piazza
N.
Prov.
Via/Piazza
N.
Prov.
Esperienza formativa pregressa
Titolo di studio
Conseguito il
Presso
Operatore
ID operatore
ID unità organizzativa
Ragione sociale
Responsabile unità organizzativa
Cognome
Cod. FISCALE
Ruolo
Nome
Percorso Nuova Learning Week
Titolo del percorso
ID edizione
Servizi previsti NLW (articolazione del budget di previsione)
Tipologia servizi NLW
Ore (*)
Costo standard (*)
Importo
Servizi formativi
€
€
Servizi residenziali
€
€
Servizi di sostegno
€
€
(*) La valorizzazione dei servizi residenziali è calcolata moltiplicando il costo unitario per servizi residenziali (€77,00) per il numero
di pernottamenti da effettuarsi nell’ambito del progetto NLW
Luogo e data ...........................
Firma del destinatario dei servizi
................................................
(Firma leggibile del destinatario
o di chi ne fa le veci)
Firma del legale rappresentante o
altro soggetto munito dei poteri di firma
dell’operatore capofila (**)
(firma elettronica o digitale)
(**) In caso di altro soggetto munito di poteri di firma, allegare
atto di delega o altro documento comprovante poteri di firma
Bollettino Ufficiale
– 71 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
ALLEGATO C – Domanda di partecipazione
(Documento generato in automatico dal sistema GEFO)
POR OB 2 FSE 2007-2013
Data,ora
Codice identificativo
Io sottoscritto/a ............................................................................., nato/a a ............................. il .........................., residente a .....................
......................................................, in ..................................... n. .........................., C.A.P. ...................., Prov. ..............., domiciliato (se diverso
dalla residenza) a ..........................................................................., in ..................................... n. .........................., C.A.P. ...................., Prov.
...............,
Tel.
Codice Fiscale
CHIEDO
di partecipare all’iniziativa Dote Nuova Learning Week per poter fruire dei servizi previsti nella scheda attività sottoscritta con l’Operatore.
Avvalendomi delle disposizioni di cui all’artt. 46 e 47 del D.P.R. n.445/2000
DICHIARO SOTTO LA MIA RESPONSABILITÀ
-
di essere in possesso di titolo di studio……………………….., conseguito il .......................................... presso ......................................;
-
di essere:
 frequentante il 3°, 4°, 5° (indicare l’anno di frequenza tra quelli previsti) anno di una Scuola Secondaria di II grado/Istituto
di Istruzione Secondaria Superiore IIS – statale o paritaria - della Regione Lombardia;
 frequentante il 3°, 4° o 5° (indicare l’anno di frequenza tra quelli previsti) anno nell’ambito del Diritto Dovere di Istruzione e
Formazione;
 frequentante uno dei Percorsi Personalizzati per Allievi con disabilità della Regione Lombardia;
 frequentante 3°, 4° o 5° (indicare l’anno di frequenza tra quelli previsti) anno nell’ambito di uno dei Percorsi Sperimentali
Regionali in Alternanza Scuola-Lavoro;
-
di trovarmi nella seguente condizione (indicare la condizione pertinente, se applicabile):
 debito formativo nella materia di …… (indicare la materia);
 disabilità certificata;
 DSA;
 altra difficoltà legata ad uno svantaggio socio-economico, linguistico e culturale;
-
di essere consapevole che su quanto dichiarato potranno essere effettuati controlli ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 445/00;
-
di essere altresì consapevole delle conseguenze penali e amministrative di cui agli artt. 75 e 76 del citato DPR 445/00 in caso
di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi, ivi compresa la decadenza immediata dai benefici conseguenti al
provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, nonché l’inibizione dalla possibilità di presentare domande di partecipazione alla dote per 12 mesi dal momento della dichiarazione di decadenza dai benefici;
-
di essere disponibile a fornire eventuale documentazione richiesta in caso di controlli in loco; di dare il consenso al trattamento dei dati personali per le finalità e con le modalità specificatamente indicate nell’informativa di cui all’art. 13 del D.Lgs. n.
196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;
-
di acconsentire all’eventuale utilizzo dei dati forniti nella domanda per comunicazioni di Regione Lombardia in merito alle politiche regionali di istruzione, formazione e lavoro;
-
di aver preso visione del provvedimento attuativo Nuova Learning Week e di aver concordato con l’Operatore il percorso di
fruizione dei servizi come riportato nella scheda allegata, da me sottoscritta;
-
di impegnarmi a partecipare alle attività previste nella suddetta scheda allegata;
-
di impegnarmi alla compilazione dell’eventuale questionario di customer satisfaction al termine dell’edizione NLW;
-
di non percepire altri contributi pubblici a copertura della stessa spesa;
-
di conoscere le modalità di partecipazione all’iniziativa e di essere consapevole delle conseguenze in caso di rinuncia o non
raggiungimento della percentuale di frequenza minima ai fini del conseguimento dell’attestato di partecipazione.
Mi impegno inoltre a comunicare all’operatore con cui ho definito la scheda allegata:
-
le eventuali modifiche nei requisiti di partecipazione alla Dote;
-
le eventuali difficoltà nell’attuazione della Dote;
-
l’eventuale rinuncia ai servizi previsti nella Dote, con apposita comunicazione;
-
l’eventuale assegnazione di altre tipologie di Dote.
– 72 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Ai fini della verifica dei requisiti di partecipazione, dichiaro di avere consegnato all’Operatore:
-
copia del documento di identità;
-
documentazione attestante i requisiti previsti dall’intervento.
Luogo e data ...........................
Firma del destinatario dei servizi
................................................
(Firma leggibile del destinatario
o di chi ne fa le veci)
Bollettino Ufficiale
– 73 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Allegato D – Dichiarazione Riassuntiva Unica (DRU)
(Documento generato in automatico dal sistema GEFO)
POR OB 2 FSE 2007-2013
Operatore
ID operatore
ID unità organizzativa
Ragione sociale
Responsabile unità organizzativa
Cognome
COD. Fiscale
Ruolo
Il/la sottoscritto/a ..........................................................................................................................., nato/a ....................................................
......., prov. ......., il ........................................, Cod. Fiscale ............................................... in qualità di  rappresentante legale /  altro
soggetto con potere di firma ................................................dell’Operatore accreditato ............................................................... con sede
in via/piazza ........................................................., n. ......., prov. .......
DICHIARA
-
di aver sottoscritto l’Atto di Adesione Unico con riferimento all’iniziativa Nuova Learning Week, e quindi di accettare senza riserve
le condizioni stabilite da Regione Lombardia per l’erogazione dei servizi;
-
di aver preso in carico lo studente:
Campi compilati in automatico dal sistema
Cognome
Codice fiscale
Nato a
Residente a
CAP
Domiciliato a
CAP
Indirizzo email
Recapito telefonico
Titolo di studio
Nome
Sesso
Il
Via/Piazza
N.
Prov.
Via/Piazza
N.
Prov.
Conseguito il
Presso
-
di averne accertato le generalità e di aver acquisito dal/la stesso/a la documentazione attestante il possesso dei requisiti soggettivi previsti per l’accesso alla Dote, di cui al d.d.s. 18 giugno 2013, n.5271 e al presente Avviso;
-
di avere concordato con lo studente i contenuti della scheda attività relativamente al percorso Nuova Learning Week ........
........................ (indicare titolo del percorso), ID edizione ............................................, che prevede i seguenti servizi con relativa
valorizzazione economica:
Tipologia servizi NLW
Ore (*)
Valorizzazione
Servizi formativi
€
Servizi residenziali
€
Servizi di sostegno
€
(*) La valorizzazione dei servizi residenziali è calcolata moltiplicando il costo unitario per servizi residenziali (€77,00) per il numero di pernottamenti da effettuarsi nell’ambito del progetto NLW
-
per un valore economico complessivo pari a € ..........;
-
che il termine entro il quale si prevede di concludere i servizi contenuti nella scheda attività è il …../…../……..;
– 74 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
-
di conservare presso la propria sede i documenti previsti per la partecipazione alla dote, secondo quanto stabilito dal Manuale
Operatore di cui al D.D.U.O. del 21 aprile 2011, n. 3637 e successive modifiche;
-
di aver individuato idonea figura di accompagnamento che seguirà lo studente durante l’intera realizzazione dell’edizione del
percorso NLW;
Luogo e data ...........................
Firma del legale rappresentante o
altro soggetto munito dei poteri di firma dell’operatore capofila (**)
(firma elettronica o digitale)
(**) In caso di altro soggetto munito di poteri di firma, allegare atto di
delega o altro documento comprovante poteri di firma
Bollettino Ufficiale
– 75 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Allegato E – Comunicazione di rinuncia espressa
POR OB 2 FSE 2007-2013
Regione Lombardia
Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie
Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea Fund Raising per la Cultura
Piazza Città di Lombardia, 1
20124 MILANO
Io sottoscritto/a ..........................................................................................................................., nato/a a ...........................................
prov.........., il ../../...., CODICE FISCALE....................................., residente a.................................................................., via...................
........................., n......, CAP.........................., telefono................................................................................., titolare della dote numero
…………………………………………
DICHIARO
 di rinunciare, dalla presente data, alla fruizione dei servizi previsti dall’Iniziativa Nuova Learning Week:
ID edizione: ........................................................................................................................................................................................
Titolo: .................................................................................................................................................................................................
Area di intervento: .............................................................................................................................................................................
Linea di azione: .................................................................................................................................................................................
Operatore: .........................................................................................................................................................................................
per le seguenti motivazioni: …………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………….........................
 di aver fruito del ………% delle ore previste dal percorso.
Luogo e data ……………………
\
………………………………………………………………
(firma dello studente o di chi ne fa le veci)
– 76 –
Bollettino Ufficiale
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Allegato F – Comunicazione di rinuncia tacita
POR OB 2 FSE 2007-2013
Regione Lombardia
Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie
Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea Fund Raising per la Cultura
Piazza Città di Lombardia, 1
20124 MILANO
ID beneficiario:
Denominazione beneficiario:
Io sottoscritto/a ..........................................................................................................................., nato/a a ...........................................
prov.........., il ../../...., CODICE FISCALE....................................., residente a.................................................................., via..............................
.............., n......, CAP.........................., telefono................................................................................., nella qualità di (rappresentante legale/
altro soggetto con potere di firma) .....................................................
DICHIARO
a seguito di ripetute assenze a partire dal giorno …/…/………, da parte del destinatario ………………………………………………………,
nato/a a …………………………………., il …/…/………. e residente/domiciliato a …………………………………… in via
………………………………………………………………, n…………, CAP ……………………, telefono …………………………………………… COFICE FISCALE …………………………………………………………,
titolare della dote numero ………………………………………………… e iscritto all’iniziativa Nuova Learning Week:
ID edizione: ........................................................................................................................................................................................................
Titolo: ..................................................................................................................................................................................................................
Area di intervento: .............................................................................................................................................................................................
Linea di azione: .................................................................................................................................................................................................
 di ritenere che questi abbia tacitamente rinunciato alla fruizione dei servizi previsti dal percorso.
DICHIARO
 altresì che il destinatario ha usufruito del ……% delle ore previste dall’edizione.
Luogo e data ……………………
………………………………………………………………
Il legale rappresentante o
altro soggetto munito dei poteri di firma (*)
(firma elettronica o digitale)
(*) In caso di altro soggetto munito di poteri di firma, allegare atto di delega o altro documento comprovante poteri di firma
Bollettino Ufficiale
– 77 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
ALLEGATO G – Comunicazione impegno avvio dell’edizione
(Documento generato in automatico dal sistema GEFO)
POR OB 2 FSE 2007-2013
Regione Lombardia
Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie
Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea Fund Raising per la Cultura
Piazza Città di Lombardia, 1
20124 MILANO
Oggetto: Impegno all’avvio dell’edizione
(in forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ex art.47 D.P.R. 445/2000)
Il/la sottoscritto/a ..........................................................................................................................., nato/a ......................................................
....., il ........................................, CODICE FISCALE............................................... in qualità di ..................................................... (indicare se
rappresentante legale o altro soggetto con potere di firma) dell’Operatore accreditato ...............................................................
DICHIARA
-
di impegnarsi a realizzare l’edizione di cui al Catalogo Nuova Learning Week 2013/2014 – 2914/2015 di seguito riportata:
ID edizione: ........................................................................................................................................................................................................
Titolo: ..................................................................................................................................................................................................................
Area di intervento: ............................................................................................................................................................................................
Linea di azione: .................................................................................................................................................................................................
Numero studenti iscritti: ....................................................................................................................................................................................
-
di impegnarsi ad adempiere a tutti gli obblighi previsti nell’Avviso e di assicurare il rispetto della normativa comunitaria, nazionale
e regionale di riferimento, nonché di quanto stabilito nell’Atto di adesione unico;
-
che tutte le sedi indicate per lo svolgimento delle attività sono idonee ai sensi della vigente normativa, in particolare in materia di
sicurezza ed igiene;
-
che sono rispettati i requisiti previsti dalla specifica normativa, relativamente alle attrezzature e alle strutture necessarie per lo svolgimento del corso;
-
che sono assicurati gli specifici requisiti di professionalità previsti per i docenti, co-docenti, figura di accompagnamento e degli
altri profili coinvolti nell’ambito del corso;
-
che sono stati rispettati i requisiti soggettivi di accesso al percorso Nuova Learning Week coerentemente con quanto stabilito
nell’Avviso e che si è provveduto ad una loro verifica.
Infine, manifesta il consenso ex art.23 d.lgs 196/03:
Ai sensi dell’art. 13 del d.lg. 30 giugno 2003 n. 196, in materia di “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento di dati
personali”, La informiamo che i dati personali, ivi compresi quelli cosiddetti “sensibili”, da Lei forniti con la presente registrazione potranno formare oggetto di trattamento, nel rispetto della normativa e degli obblighi dettati in tema di riservatezza. Letta l’informativa di
cui sopra: do il consenso al trattamento dei dati personali per le finalità e con le modalità specificatamente indicate nell’informativa.
Luogo e data...........................
Il legale rappresentante o
altro soggetto munito dei poteri di firma (*)
(firma elettronica o digitale)
(*) In caso di altro soggetto munito di poteri di firma,
allegare atto di delega o altro documento comprovante poteri di firma
– 78 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Allegato H – Comunicazione di rinuncia all’avvio dell’edizione
(Documento generato in automatico dal sistema GEFO)
POR OB 2 FSE 2007-2013
Regione Lombardia
Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie
Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea Fund Raising per la Cultura
Piazza Città di Lombardia, 1
20124 MILANO
Oggetto: Comunicazione di rinuncia all’avvio dell’edizione
(in forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ex art.47 D.P.R. 445/2000)
Il/la sottoscritto/a ..........................................................................................................................., nato/a ......................................................
....., il ........................................, CODICE FISCALE............................................... in qualità di ..................................................... (indicare se
rappresentante legale o altro soggetto con potere di firma) dell’Operatore accreditato ...............................................................
PREMESSO CHE
-
non è stato raggiunto il numero minimo di partecipanti fissato a 15, in presenza del quale sussiste l’obbligo di avvio dell’edizione;
-
l’Avviso, in presenza di un n. di iscritti inferiore a 15 studenti, rimette alla valutazione dell’Operatore la scelta di avvio o ritiro dell’edizione;
CONSIDERATO CHE
-
è stato ritenuto non opportuno procedere all’avvio dell’edizione in presenza di un numero di iscritti inferiore e 15 studenti;
DICHIARA
-
di rinunciare alla realizzazione dell’edizione del percorso del Catalogo Nuova Learning Week 2013/2014 – 2914/2015 di seguito
riportato:
ID edizione: ...............................................................................................................................................................................................
Titolo: .........................................................................................................................................................................................................
Area di intervento: ....................................................................................................................................................................................
Linea di azione: ........................................................................................................................................................................................
Numero studenti iscritti: ...........................................................................................................................................................................
Infine, manifesta il consenso ex art.23 d.lgs 196/03:
Ai sensi dell’art. 13 del d.lg. 30 giugno 2003 n. 196, in materia di “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento di dati
personali”, La informiamo che i dati personali, ivi compresi quelli cosiddetti “sensibili”, da Lei forniti con la presente registrazione potranno formare oggetto di trattamento, nel rispetto della normativa e degli obblighi dettati in tema di riservatezza. Letta l’informativa di
cui sopra: do il consenso al trattamento dei dati personali per le finalità e con le modalità specificatamente indicate nell’informativa.
Luogo e data ...........................
Il legale rappresentante o
altro soggetto munito dei poteri di firma (*)
(firma elettronica o digitale)
(*) In caso di altro soggetto munito di poteri di firma,
allegare atto di delega o altro documento comprovante poteri di firma
Bollettino Ufficiale
– 79 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Allegato I – Comunicazione di avvio percorso formativo
(Documento generato in automatico dal sistema GEFO)
POR OB 2 FSE 2007-2013
Oggetto: Comunicazione di avvio percorso formativo ID (campo compilato in automatico)
(in forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, ex art.47 D.P.R. 445/2000)
Dati del percorso
ID Progetto: (campo compilato in automatico)
Tipologia: Percorsi NLW (campo compilato in automatico)
Denominazione percorso: (campo compilato in automatico)
Durata totale in ore del corso: 40 (campo compilato in automatico)
Data di avvio: GG/MM/AAAA (campo compilato in automatico)
Data di conclusione: GG/MM/AAAA (campo compilato in automatico)
N° allievi: (campo compilato in automatico)
Rappresentante Legale
Nominativo: (campo compilato in automatico)
Data di Nascita: GG/MM/AAAA (campo compilato in automatico)
Luogo di nascita: (campo compilato in automatico)
Indirizzo di residenza: (campo compilato in automatico)
Codice fiscale: (campo compilato in automatico)
Rappresentante legale dell’operatore: (campo compilato in automatico)
Id Operatore: (campo compilato in automatico)
Repertorio - QRSP
Formazione abilitante
Nessuna
Dati generali dell’operatore
Id Operatore: (campo compilato in automatico)
Denominazione operatore: (campo compilato in automatico)
Coordinatore del Corso
Accreditato per la sezione:  A  B (campo compilato in automatico)
Nominativo:
Data di Nascita:
Comune di nascita:
Indirizzo di residenza:
Allegati
 Elenco allievi
 Calendario didattico
Il/la sottoscritto/a, consapevole delle sanzioni penali che, in caso di mendaci dichiarazioni, sono comminate ai sensi dell’art. 496 del Codice
penale, visionati gli elementi esposti nella presente comunicazione attesta, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445 e di quanto
previsto dal D.P.R. n. 403/1998, la regolarità di quanto contenuto nella presente comunicazione, la conformità degli elementi esposti.
Il/la sottoscritto/a consapevole che mendaci dichiarazioni porteranno ad immediata sospensione dell’accreditamento Regionale.
DICHIARA
-
che l’Istituzione formativa/operatore è accreditato dalla Regione Lombardia;
-
che la sede di svolgimento dell’attività formativa è idonea ai sensi della normativa vigente ed in particolare in materia di
sicurezza ed igiene;
-
che sono rispettati i requisiti previsti dalla specifica normativa relativamente alle attrezzature e alle strutture
-
necessarie per lo svolgimento del corso;
-
che sono rispettati gli specifici requisiti di professionalità previsti per i docenti e il coordinatore del corso;
-
che sono rispettati i requisiti di selezione e ammissione degli allievi e che si è provveduto ad una loro verifica.
Il legale rappresentante o
altro soggetto munito dei poteri di firma (*)
(firma elettronica o digitale)
(*) In caso di altro soggetto munito di poteri di firma,
allegare atto di delega o altro documento comprovante poteri di firma
– 80 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Allegato L – Attestato di partecipazione
POR OB 2 FSE 2007-2013
ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
Ai sensi del D.D.U.O. del .............., n. ............, recante l’approvazione dell’ Avviso Dote “Nuova Learning Week” - Anno scolastico e formativo 2013/2014 – 2014/2015
SI ATTESTA CHE
Lo/la studente/essa ..........................................................................................................................., nato/a ..................................................
................................., il ........................................,
nell’ambito delle politiche finanziate a valere sul Programma Operativo Regionale Lombardia FSE 2007/2013, ha preso parte al percorso del Catalogo Nuova Learning Week 2013/2014 – 2014/2015
...............................................................................
(indicare titolo percorso)
della durata di 40 ore
Volto a (indicare gli obiettivi formativi del percorso)
Luogo e data ...........................
Il legale rappresentante o
altro soggetto munito dei poteri di firma (*)
(timbro e firma)
(*) In caso di altro soggetto munito di poteri di firma, allegare atto di delega o altro documento comprovante poteri di firma
Bollettino Ufficiale
– 81 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Allegato M – Domanda di liquidazione
POR OB 2 FSE 2007-2013
Id beneficiario:
Denominazione beneficiario:
ID edizione:
Io sottoscritto/a ..........................................................................................................................., nato/a ........................................................
..., il ........................................ e residente nel Comune di ...................................................................................., PROV ..................., CAP
..............., in via ......................................................................................, domicilio (se diverso da residenza) in PROV ..................., CAP
..............., in via ......................................................................................, in qualità di rappresentante legale o altro soggetto con potere di
firma dell’Operatore accreditato.............................................................. con ID istituzione n. ....................................../ID Unità Organizzativa n. ..................................................................................
CHIEDO
il riconoscimento dell’importo pari a €…………………., per la realizzazione dell’edizione ID n. ................... , denominata .......................
.................................................................(indicare titolo dell’edizione) rivolta ai destinatari, di seguito elencati, in possesso dei requisiti
richiesti.
Elenco dei partecipanti all’edizione ID ….
Nominativo partecipante
Servizio
Importo
(costo standard X ore)
ID scheda attività
Consapevole, in caso di dichiarazioni mendaci, della responsabilità penale ex art. 76 del DPR 445/2000 nonché della decadenza dal contributo concesso ex art. 75 del DPR 445/2000 e successive modifiche,
DICHIARO
-
che la presente domanda di liquidazione rispetta le condizioni definite dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale di
riferimento, dall’Avviso DOTE Nuova Learning Week e dal Manuale Operatore, di cui ho preso atto;
-
che l’importo richiesto è riferito ai seguenti servizi:
 DOTE “Base”
Importo: ....................... [Costo unitario]× [ore erogate];
 DOTE “Residenzialità”
Importo: ....................... [Costo unitario]× [ore erogate];
 DOTE “Disabilità”
Importo: ....................... [Costo unitario]× [ore erogate];
-
che i servizi erogati sono conformi a quanto previsto nel progetto approvato e ammesso al Catalogo Nuova Learning Week
2013/2014 – 2014/2015 di cui al D.d.s. 17/02/2014 - n. 1207;
-
che i servizi erogati sono documentati secondo le indicazioni contenute nel Manuale Operatore, con specifico riferimento alle
ore erogate e ai risultati conseguiti, e che la relativa documentazione è conservata in originale presso: ........................................
................................................................;
-
di essere consapevole che i documenti comprovanti l’erogazione del servizio possono essere richiesti da Regione Lombardia in
qualunque momento ai fini dei controlli di competenza.
Allego
-
fattura o documento contabile equivalente
-
la relazione contenente la descrizione delle attività svolte relativa ai servizi riportati nella presente domanda di liquidazione.
Luogo e data...........................
Il legale rappresentante o
altro soggetto munito dei poteri di firma
(firma digitale)
– 82 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Allegato N – Relazione sull’attività svolta
POR OB 2 FSE 2007-2013
Id edizione
Id operatore capofila
Obiettivi di progetto
Scuole/istituti coinvolti
Attuazione delle attività
Valutazione e risultati raggiunti
Luogo e data...........................
Il legale rappresentante o
altro soggetto munito dei poteri di firma
(firma digitale)
Bollettino Ufficiale
– 83 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
•n. 8639 del 12 dicembre 2008 di modifica ed integrazione
D.G. Agricoltura
D.d.s. 7 marzo 2014 - n. 1934
Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Misura 112
“Insediamento
di
giovani
agricoltori”. Approvazione
disposizioni attuative per la presentazione delle domande
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA
SVILUPPO AGROALIMENTARE E COMPATIBILITA’ AMBIENTALE
Richiamati i regolamenti:
•(CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005,
relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR) e successive
modifiche;
•(CE) n. 74/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009, che
modifica il regolamento CE n. 1698/2005;
•(CE) n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre
2006, recante disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR) e successive modifiche;
•(CE) n. 363/2009 del Consiglio, del 4 maggio 2009, che
modifica il regolamento CE n. 1974/2006;
•(UE) n. 65/2011 della Commissione, del 27 gennaio 2011,
che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale;
Richiamate le decisioni della Commissione:
•C (2007) 4663 del 16 ottobre 2007, che approva il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia per
il periodo di programmazione 2007-2013 modificato ed
integrato sulla base delle osservazioni della Commissione
stessa;
•C (2009) 10347 del 17 dicembre 2009, che approva la revisione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione
Lombardia per il periodo di programmazione 2007-2013
e modifica la Decisione della Commissione C(2007) 4663
del 16 ottobre 2007;
•C (2011) 3621 del 24 maggio 2011, che approva la revisione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione
Lombardia per il periodo di programmazione 2007-2013 e
modifica la Decisione della Commissione C(2007) 10347
del 17 dicembre 2009;
Richiamate le deliberazioni della Giunta regionale della
Lombardia:
•n. 6270 del 21 dicembre 2007 di approvazione delle Disposizioni Attuative Quadro delle misure 111, 112, 123, 124,
132, 211, 214, 221, 311;
delle Disposizioni Attuative Quadro delle misure 112, 114,
121, 122, 123, 125, 216, 221, 223, 226, 311, 323;
•n. 10086 del 7 agosto 2009 di modifica ed integrazione
delle Disposizioni Attuative Quadro delle misure 112, 121,
211, 214, 216, 311, 312, 323;
Considerato che le sopra richiamate deliberazioni demandano ad un successivo atto dirigenziale l’approvazione dei bandi
per la presentazione delle domande;
Ritenuto pertanto di dover approvare il testo delle disposizioni
attuative per la presentazione delle domande, relative alla Misura 112 «Insediamento di giovani agricoltori», di cui all’allegato A,
parte integrante e sostanziale del presente atto, come stabilito
dalle sopracitate deliberazioni n. 6270/2007 e n. 10086/2009;
Visto il parere favorevole espresso dall’Autorità Centrale di Coordinamento dei Programmi Comunitari in data 2 maggio 2013;
Considerato che il Piano finanziario del Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 consente di impiegare le risorse a valere
sulla Misura 112 «Insediamento di giovani agricoltori», per l’anno
2014;
Ritenuto, sulla base della dotazione finanziaria assegnata alla Misura 112 «Insediamento di giovani agricoltori», di impiegare
per il presente bando la somma di € 600.000,00, che grava sul
bilancio dell’Organismo Pagatore Regionale;
Considerato che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura proponente, individuata dalla d.g.r. n. 87
del 29 aprile 2013 e dal decreto del segretario generale n. 7110
del 25 luglio 2013;
Visto l’articolo 17 della l.r. n. 20 del 7 luglio 2008, ed i provvedimenti organizzativi della X legislatura;
DECRETA
1. di approvare le disposizioni attuative per la presentazione
delle domande, relative alla Misura 112 «Insediamento di giovani agricoltori», di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale
del presente atto;
2. di impiegare, sulla base della dotazione finanziaria assegnata alla Misura 112 «Insediamento di giovani agricoltori», per il
presente bando, la somma di € 600.000,00 che grava sul bilancio dell’Organismo Pagatore Regionale;
3. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) e sul sito internet della Direzione Generale Agricoltura.
4. Di attestare che il presente atto è soggetto agli obblighi di
pubblicazione di cui agli articoli 26 e 27 del d.lgs n. 33/2013.
Il dirigente della struttura
sviluppo agroalimentare e compatibilità ambientale
Vitaliano Peri
——— • ———
– 84 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
ALLEGATO A
FEASR – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
MISURA 112
Insediamento di giovani agricoltori
DISPOSIZIONI ATTUATIVE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
INDICE
1.
2.
3.
OBIETTIVO
CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA
CONDIZIONI PER ESSERE AMMESSI AL FINANZIAMENTO
3.1
Condizioni per la liquidazione del premio di insediamento
4.
LIMITI E DIVIETI
5.
A QUANTO AMMONTA IL PREMIO
6.
PUNTEGGIO DI PRIORITÀ
7.
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AIUTO
7.1
Quando presentare la domanda
7.2
A chi inoltrare la domanda
7.3
Come presentare la domanda
7.4
Documentazione da presentare
7.5
Errori sanabili o palesi, documentazione incompleta, documentazione integrativa
7.5.1 Errore sanabile o palese
7.5.2 Documentazione incompleta
7.5.3 Documentazione integrativa
8.
ISTRUTTORIA DI AMMISSIBILITÀ DELLA DOMANDA
8.1
Comunicazione dell’esito dell’istruttoria al richiedente
8.2
Richiesta di riesame
9.
COMPLETAMENTO DELLE ISTRUTTORIE E GRADUATORIE DELLE DOMANDE DI AIUTO AMMISSIBILI
10. PUBBLICAZIONE E COMUNICAZIONE DELL’AMMISSIONE A FINANZIAMENTO
11. PERIODO DI VALIDITÀ DELLE DOMANDE
12. DOMANDA DI PAGAMENTO DEL PREMIO
12.1 Controlli amministrativi inerenti alla domanda di pagamento da parte dei beneficiari
12.2 Controlli tecnici inerenti alla domanda di pagamento da parte dei beneficiari
13. CONTROLLO IN LOCO
14.FIDEIUSSIONI
15. COMUNICAZIONE AL BENEFICIARIO DI EROGAZIONE DEL PREMIO
16. ELENCHI DI LIQUIDAZIONE
17. CONTROLLI EX POST
18. PRONUNCIA DI DECADENZA DAL PREMIO
19. RECESSO E TRASFERIMENTO DEGLI IMPEGNI
19.1 Recesso dagli impegni (rinuncia)
19.2 Trasferimento degli impegni assunti o cambio del beneficiario
20.IMPEGNI
20.1 Impegni essenziali
20.2 Impegni accessori
21.RICORSI
21.1 Contestazioni per mancato accoglimento o finanziamento della domanda
21.2 Contestazioni per provvedimenti di decadenza o di riduzione del contributo
22.SANZIONI
23. INFORMATIVA TRATTAMENTO DATI PERSONALI E PUBBLICITÀ
24.
RIEPILOGO TEMPISTICA
ALLEGATO 1
ALLEGATO 2
ALLEGATO 3
______________________________
1.OBIETTIVO
La Misura si pone l’obiettivo di valorizzare i giovani imprenditori agricoli e forestali incentivandone l’insediamento.
2.
CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA
Il richiedente il premio di primo insediamento è il giovane agricoltore che al momento della presentazione della domanda:
A. ha età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non ancora compiuti;
B. ha la competenza e la conoscenza professionale. Non essendo previsti né corsi abilitanti né esami per l’accertamento delle
stesse, la competenza e la conoscenza professionale si intendono acquisite dal richiedente che, in alternativa, abbia:
•
esercitato, per almeno 2 anni, attività agricola in un’impresa/società agricola come coadiuvante familiare o lavoratore
agricolo. Tale esercizio deve essere attestato dai versamenti dei contributi agricoli;
•
conseguito una laurea nel campo agrario, veterinario o delle scienze naturali;
•
conseguito un diploma di scuola media superiore, di istituto professionale o di centro di formazione professionale nel campo
Bollettino Ufficiale
– 85 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
C.
D.
E.
3.
agrario. In questo caso la durata della formazione professionale specifica deve essere di almeno 3 anni.
Qualora il giovane agricoltore, al momento della presentazione della domanda, non possiede l’adeguata competenza e la
conoscenza professionale, è concesso un periodo non superiore a 36 mesi, a decorrere dalla data di adozione della decisione
individuale di concedere il premio, per acquisirla tramite le azioni previste e descritte nel Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività
agricola di cui al presente paragrafo 2, lettera C, a condizione che tale esigenza sia documentata nel Piano aziendale stesso.
In questo caso, per accedere alla liquidazione del premio il richiedente deve stipulare una polizza fideiussoria bancaria o
assicurativa di cui al successivo paragrafo 14;
presenta un Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola, compilato secondo il modello Allegato n. 1, che comprenda
almeno:
1) la situazione iniziale dell’azienda agricola;
2) gli elementi cardine specifici e gli obiettivi per lo sviluppo delle attività dell’azienda agricola;
3) i dettagli relativi ad investimenti, formazione, consulenza o eventuali altre azioni necessarie allo sviluppo delle attività
dell’azienda agricola;
4) le modalità previste per la copertura finanziaria degli investimenti;
5) un parere preventivo positivo di sostenibilità finanziaria dell’investimento, espresso da un Confidi operante nel settore agricolo
o da un Istituto bancario. Tale parere deve essere compreso nel Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola soltanto
nel caso di presentazione della domanda di contributo ai sensi della Misura 121 del Programma di Sviluppo Rurale 20073013 della Regione Lombardia.
Il Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola è oggetto di valutazione secondo i parametri indicati nel successivo
paragrafo 6 e concorre a definire la posizione in graduatoria della domanda di premio;
conduce, per la prima volta, in qualità di titolare o legale rappresentante con potere di amministratore, una:
D.1 impresa individuale:
- titolare di partita IVA;
- iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “Impresa agricola” o sezione “Coltivatore
diretto”);
- in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP)1, anche sotto condizione;
D.2 società agricola2:
- titolare di partita IVA;
- iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “Impresa agricola”);
- in possesso della qualifica di IAP1, anche sotto condizione;
D.3 società cooperativa3:
- titolare di partita IVA;
- iscritta all’albo delle società cooperative di lavoro agricolo, di trasformazione di prodotti agricoli propri o conferiti dai soci
e/o di allevamento;
- in possesso della qualifica di IAP1, anche sotto condizione;
conduce, per la prima volta, in qualità di titolare o legale rappresentante con potere di amministratore, una impresa o una
società agricola, come definite alla precedente lettera D, che, escludendo il fabbisogno di manodopera inerente alle attività
connesse, garantiscono il lavoro ad almeno:
•
una Unità Lavoro Anno (ULA), pari a 1.800 ore/anno, se ubicate in zona non svantaggiata;
•
0,5 ULA, pari a 900 ore/anno, se ubicate in zona svantaggiata4.
Le suddette ULA, calcolate con le modalità di cui al Decreto della Direzione Generale Agricoltura n. 15339 del 6 dicembre 2007,
aggiornato con Decreto n. 4209 del 16 maggio 2012, devono essere iscritte all’INPS agricola, oppure per le stesse deve essere
stata presentata domanda di iscrizione all’INPS agricola. I suddetti Decreti sono disponibili all’indirizzo internet:
http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Agricoltura%2FDetail&cid=121
3302755473&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213304430684&pagename=DG_AGRWrapper
CONDIZIONI PER ESSERE AMMESSI AL FINANZIAMENTO
Il richiedente il premio, al momento della presentazione della domanda, deve:
A. insediarsi per la prima volta in agricoltura in qualità di titolare o legale rappresentante con potere di amministratore di una
impresa o di una società agricola, come definite al precedente paragrafo 2, lettera D, che garantiscono il lavoro ad almeno:
•
una ULA, pari a 1.800 ore/anno, se ubicate in zona non svantaggiata;
•
0,5 ULA, pari a 900 ore/anno, con l’obbligo di innalzarla ad 1 ULA entro tre anni dalla data di insediamento, se ubicate in
zona svantaggiata4.
Un’azienda è considerata ubicata in zona svantaggiata se almeno il 50% della superficie agricola utilizzata (SAU) condotta
ricade in zone svantaggiate di cui all’allegato 12 al PSR 2007-2013.
Il numero delle ULA, con riferimento ai Decreti di cui al precedente paragrafo 2, lettera E, deve essere calcolato applicando i
seguenti criteri:
1) utilizzare, di norma, il valore medio, ossia la media aritmetica tra il valore minimo e il valore massimo relativo alla zona di
riferimento;
2) i valori del fabbisogno di manodopera delle aziende ubicate nelle zone svantaggiate non possono essere utilizzati per le
aziende ubicate nelle zone non svantaggiate;
3) i valori massimi, per aziende ubicate in zona svantaggiata o in altra zona, sono utilizzabili soltanto ove sussistano condizioni
territoriali o strutturali sfavorevoli accertate in modo oggettivo e documentate che devono essere indicate nel Piano
aziendale di cui al precedente paragrafo 2, lettera C;
4) i valori superiori ai valori massimi, per le aziende ubicate in zona svantaggiata, sono utilizzabili soltanto ove sussistano
condizioni territoriali o strutturali sfavorevoli accertate in modo oggettivo e documentate che devono essere indicate nel
Piano aziendale di cui al precedente paragrafo 2, lettera C;
5) i valori del fabbisogno di manodopera relativi allo svolgimento delle attività connesse, come ad esempio la produzione di
energia da fonti rinnovabili o l’agriturismo, non devono essere utilizzati;
B. presentare un Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola (Piano aziendale), compilato secondo il modello allegato n. 1
con parere preventivo di sostenibilità finanziaria dell’investimento positivo, quest’ultimo solo se ricorre il caso di cui al precedente
paragrafo 2, lettera C, punto 5.
Il Piano aziendale deve comprendere soltanto interventi che garantiscono il rispetto dei requisiti comunitari applicabili
all’investimento interessato.
Per gli investimenti finalizzati al rispetto dei requisiti comunitari esistenti, tali requisiti devono essere adempiuti entro 36 mesi dalla
data di insediamento.
C. insediarsi in una impresa agricola che garantisce il rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti in materia di
igiene e sicurezza dei lavoratori dalla data di presentazione della domanda (igiene e sicurezza: D.Lgs 81/2008, fitofarmaci: D.Lgs
– 86 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.
194/95, D.P.R. 290/01, macchine, impianti e attrezzature D.P.R. 459/96) e loro successive modifiche e integrazioni.
Qualora il Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola preveda interventi di ristrutturazione o nuova costruzione di fabbricati, il
richiedente si impegna ad adottare le indicazioni contenute nelle “Linee guida integrate in edilizia rurale e zootecnia” approvate con
Decreto Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia n. 5368 del 29.05.2009, disponibile all’indirizzo Internet http://www.agriprel.
it/Repository/deposito/lg01/; si impegna altresì a garantire il rispetto del D.Lgs 81/2008 e successive modifiche e integrazioni.
La verifica del rispetto delle norme, per quanto di competenza, spetta ai Dipartimenti di prevenzione delle ASL;
essere in regola con il rispetto degli obblighi previsti dal regime delle quote latte relativamente al versamento del prelievo
supplementare dovuto.
I soggetti richiedenti che risultano essere primi acquirenti devono avere rispettato gli obblighi previsti dal regime delle quote latte.
L’esistenza di procedimenti in corso connessi all’applicazione del regime delle quote latte comporta la sospensione
dell’erogazione del premio.
La verifica del rispetto degli obblighi connessi con il regime delle quote latte spetta alla Province.
3.1
Condizioni per la liquidazione del premio di insediamento
La singola decisione in merito all’erogazione del premio di primo insediamento deve essere presa entro i 18 mesi successivi
all’insediamento stesso5, ossia il premio di primo insediamento può essere liquidato a condizione che siano trascorsi non più di 18
mesi tra l’insediamento stesso e la data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) del provvedimento di
concessione individuale del premio di cui al successivo paragrafo 10.
Quale data di insediamento si considera la più remota tra le date connesse a:
-
prima movimentazione della partita IVA, ossia la data della prima fattura ricevuta o emessa per acquisto/cessione di beni o di
servizi relativi all’attività di impresa;
-
disponibilità di terreni agricoli, desunta da contratti di acquisto, di affitto o di comodato d’uso, qualora gli stessi siano effettivamente
condotti dall’azienda del giovane che si insedia;
-
disponibilità e/o allevamento di animali, qualora la consistenza degli stessi sia tale da determinare una produzione agricola che
possa generare reddito;
-
iscrizione al registro Utenti Macchine Agricole;
-
iscrizione al Registro Regionale Fitosanitario (RRF), di cui al paragrafo 14 del decreto n. 7190 del 7 agosto 2012 “Procedura per il
rilascio dell’autorizzazione regionale alla produzione, commercio e importazione di vegetali e prodotti vegetali di cui all’art. 19 del
d.lgs. 214/2005 e all’art. 71 della l.r. 31/2008” della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia, pubblicato sul BURL,
Serie Ordinaria n. 32 del 10 agosto 2012, disponibile all’indirizzo Internet:
http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Agricoltura%2FDetail&cid=121
3547698377&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213282392745&pagename=DG_AGRWrapper
Nel RRF sono iscritti tutti i soggetti autorizzati alla produzione e al commercio dei vegetali. Il registro si compone di due sezioni:
a) Registro Ufficiale dei Produttori (RUP);
b) Registro Ufficiale dei Fornitori (RUF).
Nel caso degli imprenditori che godono del regime di esonero, stabilito dal comma 6 dell’articolo 34 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n.
633 “Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto” e successive modifiche ed integrazioni, quale data di insediamento si
considera la più remota tra le date connesse a:
-
prima fattura ricevuta per acquisto di beni o di servizi relativi all’attività di impresa, sempre che il fornitore non sia anch’esso in
regime di esonero;
-
prima autofattura emessa da un soggetto acquirente, in quanto alternativa alle fatture emesse dal soggetto imprenditore non
esonerato;
-
disponibilità di terreni agricoli, desunta da contratti di acquisto, di affitto o di comodato d’uso, qualora gli stessi siano effettivamente
condotti dall’azienda del giovane che si insedia;
-
disponibilità e/o allevamento di animali, qualora la consistenza degli stessi sia tale da determinare una produzione agricola che
possa generare reddito;
-
iscrizione al registro Utenti Macchine Agricole;
-
iscrizione al Registro Regionale Fitosanitario (RRF), di cui al paragrafo 14 del decreto n. 7190 del 7 agosto 2012 “Procedura per il
rilascio dell’autorizzazione regionale alla produzione, commercio e importazione di vegetali e prodotti vegetali di cui all’art. 19 del
d.lgs. 214/2005 e all’art. 71 della l.r. 31/2008” della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia, pubblicato sul BURL,
Serie Ordinaria n. 32 del 10 agosto 2012, disponibile all’indirizzo Internet:
http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Agricoltura%2FDetail&cid=121
3547698377&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213282392745&pagename=DG_AGRWrapper
Nel RRF sono iscritti tutti i soggetti autorizzati alla produzione e al commercio dei vegetali. Il registro si compone di due sezioni:
a) Registro Ufficiale dei Produttori (RUP);
b) Registro Ufficiale dei Fornitori (RUF).
4.
LIMITI E DIVIETI
4.1 Per la stessa impresa/società agricola possono beneficiare del premio di primo insediamento due o più giovani che assumono
congiuntamente la titolarità, fermo restando che l’ammontare del premio resta contenuto nei limiti previsti per un solo giovane;
4.2 il giovane agricoltore che si insedia per la prima volta in una impresa/società agricola, al momento della presentazione della
domanda non deve avere già acquisito la qualifica di contitolare di una impresa o di una società agricola;
4.3 in caso di primo insediamento di un giovane agricoltore in una società agricola o in una società cooperativa agricola:
1) nessuno dei soci deve avere già beneficiato di un sostegno comunitario per l’insediamento dei giovani agricoltori;
2) il rappresentante legale deve essersi insediato da meno di 18 mesi al momento della singola decisione in merito
all’erogazione del premio di primo insediamento;
3) tutti i soci devono avere età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non ancora compiuti al momento della presentazione
della domanda; tale limite si applica anche a tutti i soci che entrano a fare parte della società nei 5 anni successivi alla data
di pubblicazione sul BURL del provvedimento di concessione individuale del premio di cui al successivo paragrafo 10;
4) il legale rappresentante deve avere potere di amministratore;
5) il contratto societario deve avere durata almeno sino alla scadenza dei 5 anni successivi alla data di pubblicazione sul BURL
del provvedimento di concessione individuale del premio di cui al successivo paragrafo 10;
4.4 l’insediamento può avvenire ex-novo oppure attraverso il subentro in un’impresa/società agricola esistente. Nel caso in cui
l’insediamento avvenga attraverso il subentro in un’impresa/società agricola esistente, quest’ultima, alla data del subentro:
- deve essere in regola con il rispetto degli obblighi previsti dal regime delle quote latte relativamente al versamento del prelievo
supplementare dovuto;
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
- deve avere rispettato gli obblighi previsti dal regime delle quote latte nel caso risulti essere primo acquirente;
- non deve avere in corso procedimenti connessi all’applicazione del regime delle quote latte.
La verifica del rispetto degli obblighi connessi con il regime delle quote latte spetta alle Province;
4.5 in caso di primo insediamento di un giovane agricoltore in una società agricola o in una società cooperativa che svolga
la propria attività nel comparto produttivo lattiero caseario, non è consentito aumentare la capacità produttiva, attraverso
l’aumento del numero dei posti in stalla.
In deroga a quanto sopra, è ammissibile che il Piano aziendale comporti un aumento della capacità produttiva solo nel caso in
cui il richiedente si impegni a garantire il possesso delle quote di produzione di latte6 alla data di liquidazione del premio;
4.6 al fine di limitare la frammentazione fondiaria che determina la formazione di unità produttive economicamente poco competitive,
la costituzione della nuova impresa non deve derivare dalla suddivisione, successiva al 1.1.2006, nella conduzione, tra soggetti
parenti fino al 3° grado o affini fino al 2° grado, di un’azienda preesistente in precedenza condotta da uno degli stessi soggetti.
Pertanto ai fini della presente Misura, per suddivisione di un’azienda si intende la fattispecie per la quale un’azienda originaria
preesistente, costituita da terreni e/o fabbricati, condotta da un soggetto in forza di un legittimo titolo di conduzione (proprietà,
altro diritto reale ovvero contratti previsti dal codice civile o leggi speciali) viene per una o più parti condotta da uno o più nuovi
soggetti parenti fino al 3° grado o affini fino al 2° grado con il precedente conduttore e per la restante parte rimane condotta
da quest’ultimo.
Non può quindi essere ammesso agli aiuti previsti dalla presente Misura il passaggio di titolarità dell’azienda, anche per quota,
tra coniugi, per atto “tra vivi” quale contratto di locazione o comodato d’uso, nonché la creazione di una nuova azienda costituita
attraverso il passaggio, in forma gratuita o onerosa, di proprietà o altro diritto reale di terreni del coniuge, con il cedente che
prosegue l’attività agricola come conduttore di una parte dell’azienda stessa.
Sono, inoltre, escluse dagli aiuti le costituzioni ex novo di società tra coniugi uno dei quali sia già titolare di azienda agricola
individuale, nonché l’ipotesi in cui in una società nuova o preesistente di cui sia socio un coniuge, entri a far parte l’altro coniuge.
5.
A QUANTO AMMONTA IL PREMIO
Il sostegno è erogato in conto capitale come premio unico e ammonta a:
•
€ 15.000 in zona svantaggiata di montagna4;
•
€ 10.000 in tutte le altre zone.
6.
PUNTEGGIO DI PRIORITÀ
L’attribuzione del punteggio di priorità è elemento indispensabile per stabilire la posizione che ogni domanda assume all’interno della
graduatoria ed avviene valutando:
a) le caratteristiche degli interventi, desunte dal Piano aziendale, compilato secondo il modello allegato n. 1;
b) il comparto produttivo interessato dagli interventi;
c) il tipo di intervento proposto e l’ambito territoriale in cui questo viene realizzato. In particolare, è valutata la coerenza degli
interventi con il programma d’azione regionale7 per la tutela e il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati
di origine agricola, per le aziende localizzate in zona vulnerabile7, come esposto nella successiva Tabella 4;
d) le caratteristiche dell’impresa o della società in cui avviene l’insediamento;
e) la coerenza con la programmazione provinciale, attraverso l’assegnazione di punti aggiuntivi secondo lo schema esposto nelle
successive Tabelle 1, 2, 3 e 4.
Le Province, prima dell’apertura dei termini di presentazione delle domande, rendono pubblici e comunicano alla Direzione Generale
Agricoltura i criteri di attribuzione del punteggio stabiliti in coerenza con la programmazione provinciale. La Direzione Generale
Agricoltura provvede alla pubblicazione dei punteggi provinciali sul proprio sito www.agricoltura.regione.lombardia.it.
A parità di punteggio definitivo, viene data precedenza all’impresa o alla società con il rappresentante legale più giovane.
Il punteggio massimo attribuibile ad un progetto d’investimento è di 74, ottenuto sommando i punteggi assegnati nell’ambito dei
seguenti elementi di priorità:
Tabella 1
Elementi di priorità
Caratteristiche degli interventi, desunte dal
aziendale
Comparto produttivo interessato dagli interventi
Tipo di intervento e ambito territoriale
Caratteristiche dell’impresa o della società
Totale punti
Base
Piano
Punteggio
Aggiuntivo
provinciale
Totale
15
6
21
6
21
10
52
4
12
10
33
10
74
22
Gli elementi che danno diritto all’attribuzione dei punti di priorità devono essere posseduti dal richiedente al momento della
presentazione della domanda.
Ogni domanda per poter proseguire l’iter istruttorio deve raggiungere una soglia di punteggio minimo pari a 4 punti riferiti
esclusivamente alla successiva Tabella 2 e raggiungibili sommando il punteggio base e il punteggio aggiuntivo provinciale.
Gli elementi di priorità relativi alle caratteristiche degli interventi devono essere valutati per primi.
Tabella 2
Codice
1 non cumulabile
con 2 e 3
Caratteristiche degli interventi, desunte dal Piano aziendale
Introduzione di innovazioni di processo nell’ambito aziendale
Punteggio
base max
punti 15
1
Punteggio
aggiuntivo
provinciale
max punti 6
– 88 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Codice
2 non cumulabile
con 1 e 3
3 non cumulabile
con 1 e 2
Punteggio
base max
punti 15
Caratteristiche degli interventi, desunte dal Piano aziendale
Introduzione di innovazioni di prodotto nell’ambito aziendale
2
Introduzione di innovazioni di prodotto nell’ambito aziendale verso settori non
alimentari
3
4
Introduzione di innovazioni relative alla trasformazione della materia prima
aziendale
3
5
Intervento relativo a prodotti di agricoltura Biologica, DOP e IGP (anche
in protezione transitoria), VQPRD, IGT o a materie prime, necessarie alla
realizzazione di questi prodotti, purché soggette a disciplinari di produzione
controllati
1
6
Introduzione in azienda dell’impiego di fonti energetiche rinnovabili, ad
esempio energia solare, biogas, oli vegetali, caldaie a legna, piccoli salti
idraulici, e al risparmio energetico, ad esempio interventi di coibentazione,
installazione di pompe di calore
1
7
Miglioramento dell’efficienza irrigua aziendale e alla riduzione dei consumi
idrici
1
8
Adeguamento impiantistico, igienico sanitario e per la sicurezza dei lavoratori,
di livello superiore a quello definito dalle norme vigenti
1
9
10
11
Finalizzati a garantire il rispetto di requisiti comunitari di nuova introduzione5
ai sensi dell’art. 26 paragrafo 1, secondo comma, del regolamento (CE)
1698/2005, con contestuale realizzazione di impianto per la riduzione
dell’azoto
Finalizzati a garantire il rispetto di requisiti comunitari di nuova introduzione5
ai sensi dell’art. 26 paragrafo 1, secondo comma, del regolamento (CE)
1698/2005, entro 18 mesi dalla data in cui il nuovo requisito acquista efficacia
vincolante nei confronti dell’azienda del richiedente
Finalizzati a sviluppare progetti di filiera corta
Totale punteggio
massimo
Punteggio
aggiuntivo
provinciale
max punti 6
3
2
0
15
6
L’istruttoria procede con la valutazione dei punteggi relativi al comparto produttivo interessato dagli interventi. In caso di interventi
attinenti a più comparti produttivi, per l’assegnazione del punteggio di cui alla Tabella 3 si considera il comparto cui è connessa la
maggior spesa che il richiedente deve sostenere.
Tabella 3
Comparto produttivo interessato dagli
interventi
Carne bovina
Carne suina
Carne equina
Carne avicola
Carne ovicaprina
Lattiero caseario
Uova
Miele
Vitivinicolo
Ortofrutta
Cereali
Olio d’oliva
Alimenti per animali (*)
Florovivaismo
Energetico
Agriturismo
Altre attività di integrazione al reddito
Totale punteggio massimo
Punteggio base max punti 6
4
2
2
4
4
6
3
3
5
6
2
4
3
5
4
4
4
6
Punteggio aggiuntivo provinciale
max punti 4
4
(*): il punteggio viene assegnato nel caso di prodotto finito destinato all’alimentazione zootecnica senza ulteriori trasformazioni e/o
manipolazioni, ad esempio fieno, trinciato, erba medica.
L’istruttoria prosegue con la valutazione dei punteggi connessi al tipo di intervento proposto con il Piano aziendale e il relativo ambito
territoriale.
In caso di Piano aziendale attinente a più comparti produttivi, per l’assegnazione del punteggio di cui alla Tabella 4 si considera il
comparto cui è connessa la maggior spesa che il richiedente deve sostenere. In particolare:
− può essere assegnato un solo punteggio inerente al tipo d’intervento per l’ambito territoriale cui è connessa la maggior spesa
Bollettino Ufficiale
– 89 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
che il richiedente deve sostenere;
− non può essere assegnato il punteggio “Protezione dell’ambiente nelle zone B” se connesso a interventi di adeguamento.
Qualora il Piano aziendale non riguardi i tipi d’intervento o gli ambiti territoriali considerati in Tabella 4, non è assegnato tale punteggio
di priorità.
Tabella 4
Comparto
produttivo
Carne bovina
Carne suina
Carne equina
Carne avicola
Lattiero caseario
Uova
Vitivinicolo
Ortofrutta
Cereali
Olio d’oliva
Alimenti per
animali
Florovivaismo
Energia
rinnovabile
Agriturismo
Altre attività di
integrazione al
reddito
Tipo di intervento per ambito territoriale del Piano aziendale
Punteggio
base max
punti 21
Protezione dell’ambiente nelle zone B (*)
Miglioramento della competitività della linea vacca-vitello nelle zone B
Protezione dell’ambiente nelle zone B (*)
Prevenzione sanitaria e sicurezza dei prodotti nelle zone B
Aumento della capacità produttiva nelle zone C e D
18
21
18
6
9
Protezione dell’ambiente nelle zone B (*)
15
Prevenzione sanitaria e sicurezza dei prodotti nelle zone B
6
Contenimento dei costi di produzione nelle zone C e D
12
Prevenzione sanitaria e sicurezza dei prodotti
15
Protezione dell’ambiente nelle zone B (*)
18
Protezione dell’ambiente nelle zone B (*)
Prevenzione sanitaria e sicurezza dei prodotti nelle zone B
18
6
Trasformazione dei prodotti di qualità ai sensi dell’art. 22 del Regolamento (CE)
n. 1974/06 nelle zone C e D
15
Risparmio idrico
18
Incremento immissione sul mercato di produzioni di qualità ai sensi dell’art. 22
del Regolamento (CE) n. 1974/06
18
Risparmio idrico
18
Risparmio energetico
Incremento immissione sul mercato di produzioni di qualità ai sensi dell’art. 22
del Regolamento (CE) n. 1974/06
18
Riconversione varietale nelle zone C e D
18
Risparmio idrico
18
Risparmio energetico
21
Incremento immissione sul mercato di produzioni di qualità ai sensi dell’art. 22
del Regolamento (CE) n. 1974/06
12
Risparmio idrico
18
Protezione delle colture nelle zone A, B, C
Produzione energetica nelle zone C e D
Produzione energetica negli altri territori ammissibili
12
18
9
Ampliamento dell’offerta di turismo rurale nelle zone C e D
15
Ampliamento dell’offerta di turismo rurale negli altri territori ammissibili
6
Avvio di altre attività di integrazione del reddito nelle zone C e D
15
Avvio di altre attività di integrazione del reddito negli altri territori ammissibili
6
Totale punteggio
massimo
Punteggio
aggiuntivo
provinciale
max punti 12
18
21
12
(*): il punteggio viene assegnato ai richiedenti, la cui azienda è localizzata in zona vulnerabile, ai sensi della deliberazione della
Giunta regionale della Lombardia n.VIII/3297 dell’11.10.2006 “Nuove aree vulnerabili ai sensi del D.Lgs 152/2006: criteri di designazione
e individuazione”, che presentano un Piano aziendale finalizzato all’osservanza delle disposizioni del Programma di azione per le zone
vulnerabili ai nitrati della regione Lombardia.
Infine si valutano i punteggi relativi alle caratteristiche dell’impresa o della società in cui avviene l’insediamento, attribuendo il relativo
punteggio come indicato nella seguente Tabella:
Tabella 5
Codice
Caratteristiche della società o dell’impresa
Punteggio
1
Condotta da titolari, almeno per il 50% di sesso femminile
4
2
Con almeno il 50% della superficie agricola utilizzata ricadente in zone svantaggiate di cui all’allegato
12 al PSR 2007-2013
3
– 90 –
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3 non
cumulabile
con 2
4
Con almeno il 50% della superficie agricola in Aree Parco e riserve naturali (l.r. 86/83 e successive
modifiche ed integrazioni) e parco Nazionale dello Stelvio o Aree Natura 2000 di cui all’allegato 1 al
PSR 2007-2013)
Biologica iscritta all’Elenco Regionale degli Operatori Biologici o che abbia presentato notifica
d’attività biologica ed abbia ricevuto l’attestato di idoneità aziendale da parte dell’Organismo di
Controllo, escluse le “aziende miste” che utilizzano metodologie di agricoltura convenzionale
2
2
5 non
cumulabile
con 4
Che si impegna a divenire, entro e non oltre 5 anni dalla pubblicazione dell’ammissione a
finanziamento, biologica iscritta all’Elenco Regionale degli Operatori Biologici, escluse le “aziende
miste” che utilizzano metodologie di agricoltura convenzionale
2
6
Riconosciuta Organizzazione di Prodotto ai sensi del Regolamento (CE) 2200/96 e del decreto
legislativo 102/2005, o impresa/società ad essa associata
1
Totale
punteggio
massimo
7.
10
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AIUTO
7.1
Quando presentare la domanda
Le domande possono essere presentate ininterrottamente fino al 30 settembre 2014. Tuttavia, al fine dell’istruttoria delle domande e
della redazione delle graduatorie, la presentazione delle domande è suddivisa in tre periodi, indicati nella seguente tabella:
Presentazione delle
domande
Data inizio
Data fine
Periodo
I
Dal giorno di pubblicazione sul BURL
20 marzo 2014
II
21 marzo 2014
30 giugno 2014
III
1 luglio 2014
30 settembre 2014
7.2
A chi inoltrare la domanda
La domanda deve essere inviata, con le modalità indicate al successivo paragrafo 7.3, alla Provincia della Lombardia nel cui territorio
avviene l’insediamento.
7.3
Come presentare la domanda
Fasi dell’inoltro della domanda:
a) accedere al sito www.agricoltura.regione.lombardia.it (indirizzo attuale), nella sezione dedicata al Sistema Informativo
Agricolo di Regione Lombardia (SIARL)8;
b) registrarsi: il sistema rilascia i codici di accesso personali (login e password).
Le informazioni relative alle presentazione della domanda informatizzata sono reperibili anche presso la Direzione Generale
Agricoltura, le Province, le Organizzazioni Professionali Agricole e presso i Centri Autorizzati di Assistenza Agricola riconosciuti
(CAA);
c) accedere al sito www.siarl.regione.lombardia.it, selezionare e compilare il modello di domanda per la Misura 112.
I dati inseriti durante la compilazione della domanda vengono incrociati, per verificarne la correttezza, con le informazioni
certificate contenute nell’anagrafe delle imprese agricole e nel fascicolo aziendale istituiti nell’ambito del SIARL;
d) compilare on line anche la scheda della Misura 112 in cui riportare:
• un’autodichiarazione relativa ai requisiti posseduti;
• gli impegni assunti per l’insediamento.
Il SIARL rilascia al richiedente una ricevuta attestante la data di presentazione, che coincide con l’avvio del procedimento,
e l’avvenuta ricezione della domanda da parte della Provincia;
e) stampare domanda e scheda di Misura e firmare entrambe in originale;
f) far pervenire alla Provincia competente9 la copia della domanda, della scheda di Misura, entrambe firmate in originale con
copia del documento di identità, e la documentazione di cui al paragrafo successivo, entro 10 giorni di calendario dall’invio
elettronico della domanda tramite SIARL.
La trasmissione di copia della domanda, della scheda di Misura e della documentazione di cui al paragrafo successivo,
deve essere effettuata, in modo prioritario, con la sottoscrizione della domanda e degli allegati in formato digitale e l’invio
della domanda attraverso posta elettronica certificata (PEC).
La data di riferimento è certificata:
- dalla ricezione informatica da parte della Provincia competente9, se la domanda è presentata tramite PEC;
- dal timbro del Protocollo della Provincia competente9 se la domanda è presentata a mano;
- dal timbro postale se inviata tramite posta.
7.4
Documentazione da presentare
Oltre alla documentazione amministrativa specificata nel precedente paragrafo 7.3, per essere ammessi all’istruttoria di ammissibilità
è necessario presentare alla Provincia competente9 la seguente documentazione:
a)
Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola, compilato secondo il modello allegato n. 1. Le informazioni desunte dal
Piano aziendale concorrono all’attribuzione del punteggio di priorità per il programma di investimenti presentato;
b)
autocertificazione, compilata secondo il modello allegato n. 2, riferita alla situazione del giorno di presentazione della
domanda, relativa a:
• data del primo insediamento in agricoltura in qualità di titolare o legale rappresentante con potere di amministratore di
una impresa o di una società agricola, come definite al precedente paragrafo 2, lettera D. Quale data di insediamento si
considera la data definita in base a quanto stabilito dal precedente paragrafo 3.1;
•
frazionamento aziendale;
• posizione INPS agricola: iscrizione all’INPS agricola, oppure a domanda di iscrizione all’INPS agricola, relativa a 1 ULA, nel
caso di insediamento in azienda ubicata in zona non svantaggiata, oppure a 0,5 ULA, nel caso di insediamento in azienda
ubicata in zona svantaggiata4;
Bollettino Ufficiale
– 91 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
c)
autocertificazione, compilata secondo il modello allegato n. 3, riferita alla situazione del giorno di presentazione della domanda,
relativa al rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti in materia di igiene e sicurezza dei lavoratori dalla
data di presentazione della domanda, di cui al precedente paragrafo 3, lettera C.
Tutte le informazioni e/o i dati indicati in domanda e nella scheda di Misura sono resi ai sensi del DPR n. 445 del 28.12.2000, articoli 46
e 47, e costituiscono “dichiarazioni sostitutive di certificazione” e “dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà”.
La Provincia, in conformità a quanto previsto dalla legge 241/90 e successive modifiche e integrazioni, comunica al richiedente il
nominativo del funzionario responsabile del procedimento, come stabilito dal capitolo 6.2 del “Manuale delle procedure, dei controlli
e delle sanzioni” redatto dall’Organismo Pagatore Regionale (“Manuale”).
7.5 Errori sanabili o palesi, documentazione incompleta, documentazione integrativa
7.5.1Errore sanabile o palese
Per i criteri generali, le modalità di riconoscimento e le procedure da seguire si rimanda alle “Linee guida per la valutazione dell’errore
palese ai sensi dell’art. 19 del Reg. (CE) 796/2004 e dell’art. 4 del Reg. (CE) 1975/2006” contenute nel Decreto della Direzione Centrale
Programmazione Integrata n. 10943 del 27 ottobre 2009 e pubblicate sul sito internet dell’Organismo Pagatore Regionale http://www.
opr.regione.lombardia.it.
7.5.2Documentazione incompleta
Nel caso in cui la documentazione tecnica e amministrativa presentata con la domanda risulti incompleta e la documentazione
mancante non sia indispensabile all’avviamento dell’istruttoria, la Provincia può richiederne la presentazione al richiedente entro un
termine non superiore a 20 giorni.
Nel caso in cui la domanda sia priva di documentazione tecnica e amministrativa indispensabile per poter avviare l’istruttoria,
indicata al precedente paragrafo 7.4, la Provincia pronuncia la non ricevibilità della domanda, comunicandola al richiedente.
7.5.3Documentazione integrativa
Nel caso in cui si evidenzi la necessità di documentazione integrativa, rispetto a quella prevista dalle presenti disposizioni attuative, la
Provincia deve inoltrare richiesta formale indicando i termini temporali di presentazione.
8.
ISTRUTTORIA DI AMMISSIBILITÀ DELLA DOMANDA
L’istruttoria della domanda è affidata alla Provincia e prevede lo svolgimento di controlli amministrativi che comprendono:
•
la verifica della validità tecnica del Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola;
•
il controllo tecnico e la risoluzione di eventuali anomalie sanabili del modello unico di domanda informatizzato presentato a
SIARL e della scheda di Misura, anche attraverso specifici documenti prodotti dall’impresa su richiesta della Provincia che ha
in carico l’istruttoria. La risoluzione delle anomalie e delle segnalazioni e la convalida dei dati dichiarati a seguito dell’istruttoria
determinano l’aggiornamento del fascicolo aziendale tramite segnalazione al CAA di competenza;
•
la verifica del rispetto delle condizioni e dei limiti definiti nelle presenti disposizioni attuative;
•
l’attribuzione del punteggio di priorità secondo i criteri definiti nel precedente paragrafo 6;
•
la determinazione dell’importo del premio;
•
la redazione, da parte del funzionario incaricato, del verbale di ammissibilità o di non ammissibilità della domanda, atto che
conclude l’istruttoria.
L’istruttoria di ammissibilità della domanda deve comprendere una vista in situ presso l’azienda agricola del richiedente il premio, per
verificare che le caratteristiche dell’azienda stessa coincidano con quanto indicato nel Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività
agricola, di cui all’Allegato 1 delle presenti disposizioni attuative, e che tali caratteristiche garantiscano il lavoro a una ULA o a 0,5 ULA,
come stabilito dal precedente paragrafo 3, lettera A.
Nel caso in cui la Provincia ritenga non necessario effettuare la visita in situ deve indicare nel verbale di istruttoria tecnico amministrativa
la motivazione sulla base della quale, nel caso specifico, non ha effettuato la suddetta visita.
8.1
Comunicazione dell’esito dell’istruttoria al richiedente
La Provincia, entro 10 giorni continuativi dalla data di redazione del verbale comunica al richiedente, anche tramite posta elettronica
certificata (PEC), l’esito dell’istruttoria allegando copia del verbale stesso.
Per le domande istruite positivamente, sono indicati:
•
il punteggio assegnato;
•
l’importo totale del premio concedibile.
In caso di istruttoria con esito negativo, la Provincia ne motiva in modo dettagliato le cause.
Il richiedente può presentare una richiesta di riesame dell’esito dell’istruttoria, con le modalità indicate al successivo paragrafo 8.2.
8.2
Richiesta di riesame
Il richiedente, entro e non oltre 10 giorni continuativi dalla data di ricevimento dell’esito dell’istruttoria, può presentare alla Provincia
memorie scritte per chiedere il riesame della domanda e della ridefinizione della propria posizione, ai sensi della legge 241/90. Se il
richiedente non si avvale della possibilità di riesame, l’istruttoria assume carattere definitivo, salvo le possibilità di ricorso previste dalla
legge.
La Provincia ha 10 giorni di tempo dalla data di ricevimento della memoria per comunicare l’esito positivo/negativo del riesame. Tra
la data della comunicazione dell’esito dell’istruttoria e la data di comunicazione dell’esito del riesame non possono trascorrere più
di 30 giorni continuativi.
9.
COMPLETAMENTO DELLE ISTRUTTORIE E GRADUATORIE DELLE DOMANDE DI AIUTO AMMISSIBILI
La Provincia, esperite le eventuali richieste di riesame con la modalità di cui al precedente paragrafo, completa l’istruttoria delle
domande ricevute.
La Provincia, sulla base della data di presentazione delle domande e dell’esito dell’istruttoria a SIARL, approva le graduatorie delle domande
ammissibili a finanziamento, ordinandole per punteggio di priorità decrescente e in caso di parità di punteggio definitivo, dando precedenza
all’impresa o alla società con il rappresentante legale più giovane. La Provincia, inoltre, trasmette il provvedimento di approvazione della
graduatoria delle domande ammissibili alla Direzione Generale Agricoltura entro la scadenza indicata nella seguente tabella:
– 92 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Periodo
II
I
Termine per invio alla Regione delle graduatorie;
entro tali date devono essere concluse le istruttorie,
compresi i riesami
16 maggio 2014
5 settembre 2014
II
28 novembre 2014
Nella graduatoria devono essere indicati, fra l’altro:
•
i punteggi ottenuti dalla domanda;
• l’importo del premio ammissibile.
10. PUBBLICAZIONE E COMUNICAZIONE DELL’AMMISSIONE A FINANZIAMENTO
La Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura, dopo il ricevimento dalle Province del provvedimento di approvazione della
graduatoria delle domande ammissibili di cui al precedente paragrafo 9, con proprio atto provvede alla:
-
suddivisione delle risorse finanziarie e definisce, in relazione alla dotazione finanziaria disponibile, la quota di risorse assegnata
alle domande ammissibili a finanziamento di ciascuna Provincia;
-
approvazione dell’elenco delle domande ammesse a finanziamento di ciascuna Provincia.
In tale provvedimento, per le domande ammesse a finanziamento e per le domande istruite positivamente ma non finanziate, sono
indicati:
•
il punteggio assegnato;
•
l’importo del premio ammesso a contributo per le domande ammesse a finanziamento;
•
l’importo del premio ammissibile per le domande istruite positivamente ma non finanziate;
•
il premio concesso per le domande ammesse a finanziamento;
•
il premio concedibile per le domande istruite positivamente ma non finanziate.
La Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura, comunica alle Province e all’Organismo Pagatore Regionale (OPR)
l’ammissione a finanziamento delle domande.
Il suddetto provvedimento di ammissione a finanziamento:
•
diventa efficace dalla data di pubblicazione sul BURL e rappresenta la comunicazione ai richiedenti della stessa ai sensi della
legge 241/1990;
•
deve essere pubblicato sull’albo pretorio provinciale per almeno quindici giorni consecutivi;
•
deve essere divulgato tramite pubblicazione sul sito internet della Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura (http://
www.agricoltura.regione.lombardia.it) (indirizzo attuale), e sul sito internet della Provincia.
La dotazione finanziaria complessiva della Misura che si prevede di utilizzare per il presente bando è pari a € 600.000,00.
La Direzione Generale Agricoltura, in relazione alla effettiva disponibilità finanziaria, predispone quanto necessario per la pubblicazione
del sopra indicato atto di suddivisione delle risorse finanziarie, inviandone copia alle Province e all’OPR, nella data indicata nella
seguente tabella:
Periodo
Data di pubblicazione dell’atto con cui la Regione
ripartisce i fondi alle province; l’atto rappresenta la
comunicazione di ammissione a finanziamento ai
richiedenti
I
II
III
29 maggio 2014
19 settembre 2014
16 dicembre 2014
A seguito di tale provvedimento, le Province predispongono in ELEPAG l’elenco delle domande ammesse a finanziamento.
La Provincia inoltre trasmette all’ASL l’elenco delle domande di premio finanziate, chiedendo di segnalare gli esiti, rilevati a partire dalla
data di presentazione delle domande, dei controlli effettuati nell’ambito dell’attività ispettiva presso le aziende agricole connesse alle
medesime domande.
11. PERIODO DI VALIDITÀ DELLE DOMANDE
Per le domande istruite positivamente, ma non finanziate con i provvedimenti di suddivisione delle risorse finanziarie di cui al precedente
paragrafo 10, occorre specificare che tali domande decadono alla data di pubblicazione sul BURL dei provvedimenti stessi.
12. DOMANDA DI PAGAMENTO DEL PREMIO
Per richiedere il pagamento del premio, il beneficiario deve presentare una apposita “domanda di pagamento” alla Provincia, entro
6 mesi dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento di concessione individuale del premio di cui al precedente paragrafo
10. In caso contrario la Provincia richiede al beneficiario di presentare la “domanda di pagamento” entro 20 giorni dal ricevimento
della richiesta stessa.
12.1 Controlli amministrativi inerenti alla domanda di pagamento da parte dei beneficiari
I controlli amministrativi relativi alle domande di pagamento del premio consistono nella verifica:
a) dei requisiti soggettivi e delle condizioni previsti di cui ai precedenti paragrafi 2, 3 e 3.1;
b) della polizza fideiussoria a garanzia del raggiungimento della competenza e della conoscenza professionale di cui al precedente
paragrafo 2, lettera B, e/o del rispetto dei requisiti obbligatori di cui al precedente paragrafo 3, lettera D.
12.2 Controlli tecnici inerenti alla domanda di pagamento da parte dei beneficiari
I controlli tecnici relativi alle domande di pagamento del premio consistono nella verifica, tramite visita in situ, della coincidenza delle
caratteristiche dell’azienda in cui il beneficiario si è insediato, con quanto indicato nel Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività
agricola, di cui all’Allegato 1 delle presenti disposizioni attuative, e nella verifica che tali caratteristiche garantiscano il lavoro a una
ULA o a 0,5 ULA, come stabilito dal precedente paragrafo 3, lettera A.
Nel caso in cui la Provincia ritenga non necessario effettuare la visita in situ deve indicare nel verbale di istruttoria tecnico amministrativa
la motivazione sulla base della quale, nel caso specifico, non ha effettuato la suddetta visita.
Bollettino Ufficiale
– 93 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
13. CONTROLLO IN LOCO
Il controllo in loco viene effettuato su un campione almeno pari al 5% della spesa ammessa a contributo, estratto dall’OPR sulla base
dell’analisi del rischio definita nel “Manuale”.
Il controllo in loco viene eseguito dalle Province prima dell’erogazione del premio.
Per le aziende estratte, il controllo prevede verifiche aggiuntive sul possesso dei requisiti dichiarati dal richiedente al momento della
presentazione della domanda di aiuto, in conformità con quanto previsto dal “Manuale”.
Al termine del controllo in loco è prevista la compilazione del relativo verbale da parte del funzionario della Provincia.
14.FIDEIUSSIONI
La polizza fideiussoria è richiesta, per la liquidazione del premio, nei seguenti casi:
•
in assenza della competenza e della conoscenza professionale, come indicato al precedente paragrafo 2, lettera B;
•
in assenza del riconoscimento definitivo della qualifica di IAP1;
•
in assenza di una ULA, nel caso di insediamento in una impresa o di una società agricola ubicata in zona svantaggiata4,
come indicato al paragrafo 3, lettera A;
•
in assenza di iscrizione all’INPS agricola di una ULA, nel caso di insediamento in una impresa o di una società agricola ubicata
in zona svantaggiata4, come indicato al precedente paragrafo 2, lettera E;
•
in assenza di possesso della quota latte necessaria a garantire la produzione, solo in caso di aumento della capacità
produttiva;
•
in assenza dell’aggiornamento del POA o POAS, in seguito a mutate condizioni di allevamento, aumento dei capi, ecc.
In questi casi o in casistiche non espressamente previste e valutate volta per volta dall’OPR, la polizza fideiussoria è svincolata dall’OPR,
o dalla Provincia nel caso di Aiuti di Stato.
Al soggetto che ha prestato la garanzia e, per conoscenza, al beneficiario deve essere inviata una comunicazione di svincolo della
polizza, previo nulla osta da parte della Provincia responsabile dell’istruttoria.
L’importo della fideiussione è pari al premio concesso, maggiorato del 10%, comprensivo delle spese di escussione a carico dell’OPR,
o della Provincia nel caso di Aiuti di Stato, e degli interessi legali eventualmente dovuti.
La durata della garanzia della polizza fideiussoria è indicata al paragrafo 9.3.7 del “Manuale”. Per lo schema di polizza fideiussoria
vedere l’allegato 6 del “Manuale”.
15. COMUNICAZIONE AL BENEFICIARIO DI EROGAZIONE DEL PREMIO
In seguito agli esiti dei controlli amministrativi e tecnici, la Provincia, entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione del verbale, anche
tramite PEC, comunica al beneficiario l’importo del premio da erogare oppure i motivi per i quali il premio non può essere concesso.
Il richiedente, entro e non oltre 10 giorni continuativi dalla data di ricevimento della comunicazione, può presentare alla Provincia
memorie scritte al fine del riesame della comunicazione e della ridefinizione del relativo importo, ai sensi della legge 241/90. Se il
richiedente non si avvale della possibilità di riesame, la comunicazione assume carattere definitivo, fatte salve le possibilità di ricorso
previste dalla legge.
16. ELENCHI DI LIQUIDAZIONE
La Provincia, dopo aver definito l’importo erogabile a ciascun beneficiario, predispone in ELEPAG gli elenchi di liquidazione che
devono pervenire all’OPR entro le date indicate in tabella.
I
Termine per la definizione dell’importo erogabile e invio
degli elenchi liquidazione all’OPR
30 gennaio 2015
Periodo
II
19 maggio 2015
III
10 settembre 2015
Le Province comunicano alla Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura gli estremi degli elenchi di liquidazione inviati
all’OPR (numero, data, importo e natura dei pagamenti).
17. CONTROLLI EX POST
Si definisce periodo “ex post” quello compreso tra l’erogazione del premio e la conclusione del periodo dell’impegno a rimanere
insediato nell’azienda per almeno 5 anni a partire dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento di ammissione a
finanziamento della domanda di premio.
Gli elementi da verificare nel corso dei controlli ex post sono elencati nelle liste di controllo allegate al Manuale OPR (da Allegato 44
ad Allegato 64).
18. PRONUNCIA DI DECADENZA DAL PREMIO
La domanda ammessa a finanziamento decade a seguito di:
1. irregolarità (difformità e/o inadempienze) accertate da:
•
Province, o altri soggetti convenzionati con OPR, come ad esempio il Corpo Forestale dello Stato (CFS), nell’ambito dell’attività
di controllo: amministrativo, in loco o ex post;
•
OPR o Sedi Territoriali Regionali (SteR) nell’ambito del controllo a campione sull’operato dalle Province (controllo di secondo
livello);
•
Guardia di Finanza e altri organi di polizia giudiziaria nell’ambito delle proprie attività ispettive;
2. rinuncia da parte del beneficiario.
Nel caso di accertamento di irregolarità, la procedura di decadenza totale o parziale dal premio, prevede l’invio all’interessato
del provvedimento di decadenza, cui si allega copia del verbale di controllo, tramite raccomandata con avviso di ricevimento. Il
provvedimento descrive le irregolarità riscontrate, costituisce comunicazione di avvio del procedimento di decadenza e contiene
l’invito a fornire controdeduzioni entro e non oltre 15 giorni dalla data di ricevimento.
Nel caso in cui non siano presentate controdeduzioni il provvedimento assume carattere definitivo.
Nel caso in cui siano presentate controdeduzioni, il riesame dei presupposti della decadenza è da compiersi entro i 30 giorni
successivi al ricevimento delle controdeduzioni mediante accertamento (ad esempio: verifica documentale, sopralluoghi e/o
ispezioni regolarmente verbalizzati ed effettuati in contraddittorio con l’interessato).
Quando il riesame dei presupposti della decadenza riguarda più soggetti delegati coinvolti nel controllo e nello svolgimento dell’iter
amministrativo, ad esempio Provincia e CFS, e si renda necessaria l’attività di Commissioni collegiali, tale verifica deve essere compiuta
– 94 –
Bollettino Ufficiale
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entro i 60 giorni successivi al ricevimento delle controdeduzioni.
Entro e non oltre i 15 giorni successivi al termine previsto per il riesame, deve essere inviato all’interessato, tramite raccomandata con
avviso di ricevimento:
•
il provvedimento definitivo di decadenza parziale o totale dal premio nel caso in cui il riesame confermi almeno parzialmente il
permanere dei presupposti della decadenza,
oppure
•
la comunicazione di accoglimento delle controdeduzioni e la revoca del provvedimento di decadenza.
Nel caso di rinuncia da parte del beneficiario, la procedura di decadenza totale dal premio, prevede:
•
che nessuna comunicazione debba essere fatta all’interessato, se la rinuncia precede l’erogazione del pagamento. La rinuncia
da parte del beneficiario viene acquisita nel fascicolo di domanda;
•
che debba essere inviato all’interessato il provvedimento di decadenza totale, se la rinuncia è presentata dopo il pagamento. In
questo caso non è necessario inviare la comunicazione con raccomandata AR e il provvedimento assume carattere definitivo,
non essendo prevista la possibilità di presentare controdeduzioni.
Il provvedimento di decadenza generato, dal sistema, contiene i seguenti elementi:
a) motivazioni del provvedimento;
b) quantificazione delle eventuali somme indebitamente percepite;
c) quantificazione degli eventuali interessi giornalieri dovuti. Il calcolo degli interessi sarà effettuato per ogni giorno a partire dalla
data di ricevimento del provvedimento e fino alla data di recupero delle somme;
d) modalità di recupero delle somme, secondo quanto indicato al capitolo 11 del “Manuale” OPR;
e) procedure per la presentazione del ricorso.
La pronuncia della decadenza dal premio è competenza delle Province.
19. RECESSO E TRASFERIMENTO DEGLI IMPEGNI
19.1 Recesso dagli impegni (rinuncia)
Il recesso dagli impegni assunti con la domanda è possibile in qualsiasi momento del periodo d’impegno.
La rinuncia non è ammessa qualora l’autorità competente abbia già informato il beneficiario circa la presenza di irregolarità nella
domanda, riscontrate a seguito di un controllo amministrativo o in loco.
La rinuncia non è ammessa anche nel caso in cui l’autorità competente abbia già comunicato al beneficiario la volontà di effettuare
un controllo in loco.
Il recesso comporta la decadenza totale dall’aiuto ed il recupero delle somme già erogate, maggiorate degli interessi legali, ad
esclusione di cause di forza maggiore indicate al punto 12.2 del “Manuale” OPR.
La rinuncia totale deve essere presentata a SIARL tramite una apposita domanda. Una copia cartacea della rinuncia deve essere
inoltrata alla Provincia.
19.2 Trasferimento degli impegni assunti o cambio del beneficiario
Non è consentito né il trasferimento degli impegni né il cambio di beneficiario.
20.IMPEGNI
Gli impegni assunti dal beneficiario sono distinti in essenziali ed accessori e comportano, rispettivamente, la decadenza totale o
parziale dai benefici concessi.
La decadenza non si determina qualora siano intervenute cause di forza maggiore, purché le stesse vengano comunicate nei 10
giorni lavorativi successivi al loro verificarsi o dal momento in cui il beneficiario è in grado di comunicarle, come stabilito dal capitolo
12.2 del “Manuale”.
20.1 Impegni essenziali
Il mancato rispetto degli impegni essenziali comporta la decadenza totale dal premio e la restituzione delle somme indebitamente
percepite.
Gli impegni essenziali sono:
1. consentire il regolare svolgimento dei controlli in loco e/o dei sopralluoghi o “visite in loco”, con riferimento a quanto stabilito
dalla Parte II, Capitolo 25.1 del “Manuale”;
2. inviare la copia cartacea della domanda informatizzata entro e non oltre il 20° giorno continuativo successivo alla presentazione
della domanda di premio, con riferimento a quanto stabilito dalla Parte II, Capitolo 25.1 del “Manuale”;
3. inviare la documentazione mancante al momento della presentazione della domanda di premio o della richiesta di correzione
degli errori sanabili successivamente al termine fissato dalla richiesta, ossia 20 giorni, come previsto ai capitoli 16.7.1 e 16.7.2 del
“Manuale”;
4. fare pervenire la documentazione integrativa richiesta dalla Provincia entro e non oltre il termine fissato dalla stessa, come
stabilito dalla Parte II, Capitolo 16.7.3 del “Manuale”.
5. rispettare la normativa comunitaria, nazionale e regionale relativa agli obblighi previsti dal regime delle quote latte;
6. rimanere insediato nell’azienda per almeno 5 anni a partire dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento di
ammissione a finanziamento della domanda di premio presentata a valere sulla Misura 112, mantenendo tutte le condizioni
previste e rispettando tutti i limiti e i divieti stabiliti per l’insediamento stesso;
7. raggiungere gli obiettivi indicati nel Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola, entro i cinque anni successivi alla data
di adozione della decisione individuale di concedere il premio, ossia dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento
di ammissione a finanziamento della domanda di premio, fatto salvo l’eventuale riconoscimento di cause di forza maggiore
indicate al capitolo 12.2 del “Manuale”;
8. presentare la domanda di pagamento entro 6 mesi dalla data di pubblicazione dell’ammissione a finanziamento o entro 20
giorni dal ricevimento della richiesta della Provincia; nel caso di richiesta di liquidazione in assenza del possesso dei requisiti, alla
domanda di pagamento deve essere allegata la polizza fideiussoria, come indicato al precedente paragrafo 14;
9. garantire il lavoro ad almeno una ULA entro tre anni dalla data di insediamento, per le aziende situate in zone svantaggiate4 che
al momento della presentazione della domanda possiedono tra 0,5 ed una ULA;
10. mantenere, senza interruzioni, le ULA raggiunte a conclusione del programma di investimento sino al completo adempimento
degli impegni previsti dal presente paragrafo e dal successivo;
11. acquisire e mantenere la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP)1 almeno fino alla conclusione del periodo
obbligatorio di mantenimento di tutti gli impegni di cui al presente e al successivo paragrafo.
Bollettino Ufficiale
– 95 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Per i richiedenti il premio ai sensi della Misura 112, che hanno presentato domanda di riconoscimento della suddetta qualifica in
assenza dei requisiti stabiliti dalla relativa normativa, tale qualifica deve essere riconosciuta entro 24 mesi a decorrere dalla data
di presentazione della domanda di riconoscimento.
20.2 Impegni accessori
Il mancato rispetto degli impegni accessori comporta la decadenza parziale dal premio e la restituzione delle somme indebitamente
percepite.
Di seguito sono elencati gli impegni accessori, con le relative penalità:
1. fare pervenire la copia cartacea della domanda di premio entro il 10° giorno di calendario dall’invio della domanda
informatizzata, e comunque con un ritardo compreso tra l’11° ed il 20° giorno successivo a quella informatizzata, con riferimento
alla presentazione della domanda e a quanto stabilito dalla Parte II, Capitolo 25.2 del “Manuale”.
Un ritardo superiore al 20° giorno comporta il mancato rispetto dell’impegno essenziale di cui al punto 2 del precedente
paragrafo 20.1.
2. provvedere all’adeguamento, dalla data di presentazione della domanda, alle norme in materia di igiene e sicurezza dei
lavoratori di cui al precedente paragrafo 3, lettera C. Il mancato adeguamento è documentato da esito negativo a seguito dei
controlli effettuati dalle ASL nell’ambito dell’attività ispettiva presso le aziende agricole ed è segnalato alle Province.
21.RICORSI
Avverso gli atti con rilevanza esterna emanati dall’OPR, dagli OD e dalla DGA è data facoltà all’interessato di avvalersi del diritto di
presentare ricorso secondo le modalità di seguito indicate:
21.1 Contestazioni per mancato accoglimento o finanziamento della domanda
Contro il mancato accoglimento o finanziamento della domanda l’interessato può proporre azione entro 60 giorni avanti al giudice
amministrativo competente per territorio (TAR) nonché ricorso al Capo dello Stato entro 120 giorni dal ricevimento della comunicazione
di decadenza.
21.2 Contestazioni per provvedimenti di decadenza o di riduzione del contributo
Contro i provvedimenti di decadenza o di riduzione del premio, emanati a seguito dell’effettuazione di controlli, al soggetto interessato
è data facoltà di esperire azione proposta avanti il Giudice Ordinario entro i termini previsti dal Codice di procedura Civile.
22.SANZIONI
L’applicazione di sanzioni amministrative avviene secondo le modalità e con i criteri individuati nel “Manuale” Parte IV.
23. INFORMATIVA TRATTAMENTO DATI PERSONALI E PUBBLICITÀ
Al fine di esplicitare l’obbligo comunitario di pubblicare le informazioni relative ai beneficiari di fondi provenienti dal bilancio
comunitario (Reg. CE n. 1995/2006 del Consiglio) l’Autorità di Gestione del PSR 2007-2013 pubblica l’elenco dei beneficiari (con
relativo titolo delle operazioni e importi della partecipazione pubblica assegnati a tali operazioni) del sostegno allo sviluppo rurale da
parte del FEASR - Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Reg. CE 1974/2006, all. VI).
I dati acquisiti dai beneficiari nelle diverse fasi procedurali vengono trattati nel rispetto della normativa vigente ed in particolare al
Decreto Legislativo n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
Per maggiori approfondimenti si rimanda al capitolo 2 del documento “Disposizioni in materia di pubblicità e trattamento dei dati
personali” approvate con D.d.u.o. n. 2727 del 18 marzo 2008 e successive modifiche e integrazioni disponibili sul sito della Direzione
Generale Agricoltura www.agricoltura.regione.lombardia.it nella sezione dedicata al PSR 2007-2013.
24. RIEPILOGO TEMPISTICA
Nella seguente tabella è riportato il crono–programma per il periodo di applicazione della Misura compreso tra il giorno di
pubblicazione sul BURL del presente atto e il 30 settembre 2014.
Periodo
Data inizio periodo di presentazione delle domande alla
Provincia
Data fine periodo di presentazione delle domande alla
Provincia
Termine per invio alla Regione delle graduatorie; entro
tali date devono essere concluse le istruttorie, compresi
i riesami
Data di pubblicazione dell’atto con cui la Regione
ripartisce i fondi alle Province; l’atto rappresenta la
comunicazione di ammissione a finanziamento ai
richiedenti
Termine per la definizione dell’importo erogabile e invio
degli elenchi liquidazione all’OPR
I
Dal giorno di
pubblicazione sul BURL
II
III
21 marzo 2014
1 luglio 2014
20 marzo 2014
30 giugno 2014
30 settembre 2014
16 maggio 2014
5 settembre 2014
28 novembre 2014
29 maggio 2014
19 settembre 2014
16 dicembre 2014
30 gennaio 2015
19 maggio 2015
10 settembre 2015
Ai sensi del D.Lgs n. 99 del 29 marzo 2004 e della deliberazione di Giunta Regionale n. 20732 del 16.02.2005, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
(BURL) n. 9 serie ordinaria 28.02.2005.
1
Ai sensi dell’articolo 2 del D.Lgs n. 99 del 29 marzo 2004 e dell’articolo 3 dell’allegato 1 della deliberazione di Giunta Regionale n. 20732 del 16/02/2005, pubblicata sul
BURL n. 9 serie ordinaria 28.02.2005.
2
– 96 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
3
Ai sensi del D.M. del Ministero delle Attività produttive del 23 giugno 2004 e successive modifiche e integrazioni.
4
L’elenco dei Comuni ricadenti in zona svantaggiata è riportato nell’allegato 12 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lombardia.
5
Ai sensi dell’articolo 13, paragrafo 4 del Regolamento (CE) 1974/2006.
Per il calcolo della quota da possedere a fine investimento, occorre considerare la produzione aziendale media per capo. Questa risulta dal calcolo della media delle
produzioni medie per capo realizzate in ciascuna della tre campagne precedenti la presentazione della domanda di finanziamento, moltiplicato per il numero di posti in
stalla previsti a fine investimento.
Esempio:
6
Capi (n.)
Produzione (Kg)
Produzione media per capo (kg)
1° anno
100
950.000
2° anno
98
921.200
3° anno
105
1.038.200
Media nel triennio precedente
101
969.800
9.602
In applicazione alla Direttiva del Consiglio del 12 dicembre 1991 (91/676/CEE) relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti
da fonti agricole, sono state adottate le seguenti deliberazioni della Giunta regionale della Lombardia:
7
•
•
•
•
n. VIII/3297 dell’11.10.2006 “Nuove aree vulnerabili ai sensi del D.Lgs 152/2006: criteri di designazione e individuazione”;
n. VIII/3439 del 07.11.2006 “Adeguamento del programma d’azione della regione Lombardia di cui alla DGR n. 17149/96 per la tutela e risanamento delle acque
dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile, ai sensi del D.Lgs n. 152 del 03 aprile 2006, art. 92 e del D.M.
n. 209 del 07 aprile 2006” (come sostituita dalla deliberazione della Giunta regionale della Lombardia n. VIII/5868 del 21.11.2007);
n. VIII/5868 del 21.11.2007 “Integrazione con modifica al programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di
origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (D.Lgs n. 152/2006, art. 92 e D.M. 7 aprile 2006”) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche
generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, approvati con deliberazione di Giunta n. 8/5215 del 2 agosto 2007”.
n. IX/2208 del 14.09.2011 “Approvazione del programma d’azione regionale per la tutela ed il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di
origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile”.
Nell’ambito del Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia (SIARL) sono stati costituiti l’anagrafe delle imprese agricole ed il fascicolo aziendale, che
contengono le informazioni certificate di carattere generale relative alle imprese. A partire da tale sistema è stato sviluppato il modello di domanda informatizzato,
direttamente collegato all’anagrafe delle imprese agricole e al fascicolo aziendale, attraverso il quale è possibile compilare e presentare alle Province le domande di
finanziamento relative alla Misura 112. La costituzione o l’aggiornamento del fascicolo aziendale consente la compilazione automatica della parte generale del modello
di domanda, alla quale è collegata una scheda di Misura che riporta dati e informazioni specifiche della Misura.
8
9
La copia cartacea, sottoscritta dal richiedente, è indispensabile per la costituzione del dossier previsto dal “Manuale”.
Bollettino Ufficiale
– 97 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
FEARS – programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
ALLEGATO 1
Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola
Indice
1) L’IMPRESA E LA SUA ORGANIZZAZIONE
a.
Anagrafica aziendale e qualifica del richiedente
b.
Organizzazione del lavoro (manodopera aziendale)
c.
Terreni in conduzione, riparto colturale e acqua ad uso irriguo
d.
Descrizione fabbricati
e.
Consistenza zootecnica
f.
Diritti di produzione
g.
Titoli di regime di pagamento unico
h.
Descrizione macchine
i.
Tipologia di prodotti/servizi
j.
Mercato di riferimento e analisi della concorrenza
2) IL PROGETTO
a.
Sintesi del progetto e obiettivi perseguiti
b.
Interventi previsti
c.
Descrizione prospettica della produzione e della attività prima e dopo l’intervento
d.
Risorse finanziarie, descrizione degli interventi e piano finanziario del progetto
e.
Fonti di mitigazione del rischio
3) LA GESTIONE OPERATIVA STORICA E PROSPETTICA
a.
Stato patrimoniale riclassificato prima e dopo intervento
b.
Fonti di finanziamento
c.
Conto economico riclassificato prima e dopo intervento
4) PARERE PREVENTIVO DI SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA DELL’INVESTIMENTO
____________________________
CAPITOLO 1 – L’IMPRESA E LA SUA ORGANIZZAZIONE
a)
Anagrafica aziendale e qualifica del richiedente (dati da fascicolo aziendale SIARL)
CUAA
PARTITA IVA
NUMERO REA
DT ISCR CCIAA
RAGIONE SOCIALE
INDIRIZZO
TEL/FAX/EMAIL
QUALIFICA DEL RICHIEDENTE
Note

IAP (imprenditore agricolo professionale)

IAP sotto condizione
DT INIZIO
DT FINE
FORMA GIURIDICA
COMUNE
UTENTE
– 98 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
QUALIFICA IAP/CD
N° ORE ANNUE
MANSIONI AZIENDALI
TITOLO DI STUDIO
ETA’
DONNE TEMPO PARZIALE TITOLO DI
STUDIO O QUALIFICHE/CORSI
UOMINI TEMPO PARZIALE M/F
DONNE TEMPO PIENO CF
NOMINATIVO UOMINI TEMPO PIENO
Organizzazione del lavoro (manodopera aziendale) (in grigio dati da fascicolo aziendale SIARL)
TIPO DESCRIZIONE
b)
Totale
N. U.L.A. totali _____________________ N. U.L.A. calcolate _____________________________
Indicare i responsabili della gestione con le rispettive responsabilità
Breve descrizione per evidenziare problemi o punti di forza
c) Terreni in conduzione (dati da fascicolo aziendale SIARL)
DESCRIZIONE CONDUZIONE
SAU
ALTRA SUPERFICIE
TOTALE
(1) PROPRIETA’
(2) AFFITTO
(4) ALTRE FORME)
TOTALE
Riparto colturale
UTILIZZO
SAU
ALTRA SUPERFICIE
TOTALE
Breve descrizione per evidenziare problemi/o punti di forza, le caratteristiche pedologiche e la giacitura del terreno
Acqua ad uso irriguo
Fonti di approvvigionamento:
Sistema irriguo utilizzato:
Breve descrizione per evidenziare problemi e/o punti di forza
TOTALE
Bollettino Ufficiale
– 99 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
STATO DI ADEGUATEZZA (*)
ANNO DI COSTRUZIONE /
RISTRUTTURAZIONE
VOLUME (m3)
SUPERFICIE COPERTA (m2)
N. POSTI
DENOMINAZIONE
TIPO FABBRICATO
d) Descrizione fabbricati (dati da fascicolo aziendale SIARL)
(*) scarso - mediocre – buono
e) Consistenza zootecnica (dati da fascicolo aziendale SIARL)
Patrimonio zootecnico
DESCRIZIONE
N. CAPI
UB
Allevamenti
COD. ALLEVAMENTO
Cod.
ASL
COMUNE
TOTALE CAPI
UB
SOCC.
DATA INIZIO
DATA
FINE
TIPO ALLEVAMENTO
Breve descrizione per evidenziare problemi e/o punti di forza
f) Diritti di produzione
Quota latte
MATRICOLA/
CODICE
Q.ta cons. A
Kg
Q.ta cons. B
Kg
Q.ta vend. A
Kg
Q.ta vend. B Kg
Grasso
DATA FINE
DATA SCADENZA
IRRIGUO
AREA PRODUTTIVA
SUPERFICIE
TIPO DIRITTO
NUMERO DIRITTO
PROV VIDIMAZIONE
COD. DIRITTO SIARL
Vitivinicolo
– 100 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
g) Titoli di regime di pagamento unico (dati da fascicolo aziendale SIARL)
TIPO TITOLO
Affitto quota latte
Ritiro
Ordinari
Condizioni particolari
Condizioni particolari soccida
Numero Titoli
Quantità
Unità di misura
Valore
HA
HA
HA/UB
UB
h) Descrizione macchine
CESSAZIONE
ISCRIZIONE
TRAZIONE
kW
CV
CARBURANTE
TELAIO
MODELLO
MARCA
TIPO MACCHINA
FP
TARGA
Macchine ed attrezzi (oltre ai dati recuperabili dalla sezione “Dati UMA” del SIARL aggiungere i dati relativi alle attrezzature
escluse)
Breve descrizione per evidenziare problemi e/o punti di forza
i) Tipologia di prodotti/servizi
Descrizione e caratteristiche dei prodotti/servizi eventualmente già realizzati dall’azienda e collegamenti con i nuovi
Breve descrizione
Descrizione e caratteristiche dei nuovi prodotti/servizi che si intendono realizzare e dei bisogni di mercato che si intendono soddisfare
Breve descrizione
Elementi ed informazioni utili a comprovare la sussistenza delle condizioni oggettive e soggettive
Breve descrizione
j) Mercato di riferimento e analisi della concorrenza (citare le fonti dei dati indicati)
•
•
•
•
Caratteristiche del mercato di sbocco
Identificazione del proprio mercato di riferimento (clienti, territorio, dimensione)
Breve descrizione
Livello di auto approvvigionamento delle materie prime

alto (più del 75%)

medio (dal 60 al 75%)

basso (fino al 60%)
Mercato di approvvigionamento delle materie prime (descrivere la struttura del mercato delle materie prime, potere
contrattuale dei fornitori etc.)

locale

regionale

nazionale

internazionale (quale)
Bollettino Ufficiale
– 101 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
CAPITOLO 2 – IL PROGETTO
a) Sintesi del progetto
Caratteristiche salienti dell’iniziativa imprenditoriale (descrivere l’iniziativa che si intende realizzare; per le iniziative proposte da imprese
già in attività, indicare, ai fini della valutazione economico finanziaria, se l’iniziativa è riferita all’intera impresa oppure ad una parte dell’
“area produttiva da valutare”, definendone con chiarezza gli aspetti produttivi, organizzativi e logistici)
Breve descrizione
Presupposti e motivazioni che ne sono all’origine (indicare le ragioni produttive, commerciali ed economiche)
Breve descrizione
Obiettivi perseguiti (descrivere quali sono gli effetti produttivi , ambientali, organizzativi ed economici attesi)

Introduzione nuovi processi produttivi

Introduzione nuove produzioni

Riconversione produttiva

Miglioramento della qualità

Introduzione di sistemi di qualità

Risparmio energetico e riduzione dell’impatto ambientale

Aumento della produttività

Miglioramento della commercializzazione

Riduzione/ottimizzazione dei costi di produzione

Miglioramento condizioni/ambiente di lavoro

Miglioramento del benessere animale

Adeguamento normative

Incremento occupazionale

Riconversione della produzione bieticola

Altro (specificare) ____________________
b) Interventi previsti
Descrizione del progetto in relazione alla tipologia e all’entità dell’intervento
Descrizione del programma di spesa:
•
spese generali: delle consulenze, della formazione, delle progettazioni, studi e assimilabili indicarne l’oggetto;
•
del suolo: indicare le caratteristiche dimensionali e qualitative e l’eventuale necessità di sistemazioni e indagini geognostiche;
•
delle opere murarie: indicare le principali caratteristiche costruttive e dimensionali, il computo metrico di massima di massima
e gli estremi che consentano l’identificazione di ciascuna opera nella planimetria generale prevista tra la documentazione
e gli estremi relativi alla eventuale documentazione autorizzativa comunale;
•
dei macchinari, impianti e attrezzature: fornire l’elenco analitico e indicare le principali caratteristiche costruttive e di
prestazioni;
•
dei brevetti: indicare la compatibilità della relativa spesa con i conti economici previsionali e gli eventuali rapporti finanziari
con l’impresa venditrice).
Accesso alle Misure del PSR 2007-2013
Misura del PSR
Tipo di intervento
Obiettivi perseguiti
Importo investimento previsto
(euro)
Descrizione di tempi e modi di adesione alle Misure
c) Descrizione prospettica della produzione e delle attività prima e dopo l’intervento
Prima dell’intervento
Tipo di
prodotto
Quantità
Certificazioni qualità
del prodotto
Vendita in
azienda (*)
Vendita ad altre
aziende (*)
Conferimenti a
Cooperative (*)
Vendita su
mercato
locale (*)
Altro
– 102 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Dopo l’intervento
Tipo di
prodotto
Quantità
Certificazioni
qualità del
prodotto
Vendita in
azienda (*)
Vendita ad
altre aziende
(*)
Conferimenti a
Cooperative (*)
Vendita su
mercato
locale (*)
Altro
(*) Indicare le quantità in termini di valore
Attività connesse/Diversificazione
Tipo di attività
Quantità prima
dell’intervento
Variazioni previste con
l’intervento
Quantità dopo l’intervento
Agriturismo
– posti tavola/giorni apertura
Agriturismo
– posti letto/stagione
Fattoria didattica
- giorni di apertura
Servizi (specificare)
Produzione energia
- kWh
Altro
d) Risorse finanziarie, descrizione degli interventi e piano finanziario del progetto
•
Le fonti finanziarie interne (indicare in particolare l’apporto di mezzi propri da parte degli attuali o dei nuovi soci, se ne è
previsto l’ingresso) ed esterne, già acquisite o da richiedere, e la capacità di accesso
•
Piano finanziario per la copertura dei fabbisogni derivanti dalla realizzazione dell’investimento proposto (indicare anche il
valore degli eventuali contributi attesi a fronte dell’investimento in progetto)
•
Elenco completo delle iniziative della stessa impresa, agevolate o da agevolare, temporalmente sovrapposte a quella cui si
riferisce la domanda.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
IMPORTO DEGLI INTERVENTI
(€)
Costo complessivo del progetto
Piano finanziario del progetto
Costo complessivo del progetto
di cui - contributo richiesto
- partecipazione del richiedente
di cui - fondi propri
- prestiti da terzi (mutui e fidi bancari)
suddivisione dei prestiti:
importo
importo
importo
tasso
tasso
tasso
anni
anni
anni
e) Fonti di mitigazione del rischio
Descrizione dei criteri di scelta applicati in considerazione:
-
della capacità di reddito e cash flow dell’azienda
-
delle garanzie reali o personali disponibili (es. garanzie ipotecarie)
-
delle garanzie offerte da terzi (es. fideiussioni, garanzie confidi)
-
delle polizze assicurative stipulate.
Indicare le condizioni economiche del prestito che si intende richiedere in convenzione con l’istituto di credito, il piano di ammortamento
e la rata derivante.
Note aggiuntive.
Bollettino Ufficiale
– 103 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
3 – LA GESTIONE OPERATIVA STORICA E PROSPETTICA
a) STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
STATO PATRIMONIALE alla data del …/…/…
ante investimento
(€)
IMPIEGHI FINANZIARI
CAPITALE FISSO
CAPITALE FONDIARIO
Terreni
esclusa abitazione
Fabbricati rurali strumentali
Serre (ferro vetro)
Piantagioni
TOTALE CAPITALE FONDIARIO
CAPITALE AGRARIO
macchine ed attrezzi
Macchinari
valore della mandria
Capitale bestiame da riproduzione
TOTALE CAPITALE AGRARIO
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Quote di partecipazione in società
Partecipazioni
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Quote latte, diritti PAC, diritti reimpianto,
certificati verdi, marchi
CAPITALE CIRCOLANTE
DISPONIBILITA’ FINANZIARIE
scorte vive e morte (mais, fieno ecc.) Rimanenze finali
es. frumento, orzo
Anticipazioni colturali finali
TOTALE DISPONIBILITA’
LIQUIDITA’ DIFFERITE
esigibili entro 12 mesi (da
conferimenti o vendite)
Crediti a breve di conferimento
esigibili oltre 12 mesi (da
conferimenti o vendite)
Crediti a medio termine
Crediti verso erario INPS e assimilabili
TOTALE LIQUIDITA’ DIFFERITE
LIQUIDITA’ IMMEDIATE
Banca c/c
Titoli e fondi
Cassa
Eventuali apporti dei soci
TOTALE LIQUIDITA’ IMMEDIATE
ATTIVO PATRIMONIALE
TOTALE ATTIVITA’
post investimento
(€)
– 104 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
b) FONTI DI FINANZIAMENTO
ante investimento
(€)
FONTI DI FINANZIAMENTO
CAPITALE DI TERZI
PASSIVITA’ CORRENTI
entro 12 mesi es. fidi c/c e cambiali
Debiti a breve termine entro 12 mesi
debiti vs fornitori
debiti verso Fornitori
TOTALE PASSIVITA’ CORRENTI
PASSIVITA’ CONSOLIDATE
debito residuo
Prestiti chirografari
debito residuo
Mutui ipotecari
FONTI DI TERZI
ALTRE PASSIVITA’
Debiti v/s erario - INPS e assimilabili
Fondo ammortamento
T.F.R e altre passività
TOTALE ALTRE PASSIVITA’
TOTALE PASSIVITA’
MEZZI PROPRI
CAPITALE NETTO
Riserve
UTILE DI ESERCIZIO
MEZZI PROPRI TOTALE
CAPITALE INVESTITO
post investimento
(€)
Bollettino Ufficiale
– 105 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
c) CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
ante investimento
(€)
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
post investimento
(€)
+ ricavi di vendita (fatturato) inclusa vendita diretta e compensi da soccida
ricavi da attività connesse (agriturismo, manutenzioni, agroenergia, …)
+ anticipazioni colturali e rimanenze finali (incluse scorte vive e scorte morte)
- anticipazioni colturali e rimanenze iniziali (incluse scorte vive e scorte morte)
= PRODUZIONE LORDA VENDIBILE
- costi delle materie prime
- costi da attività connesse
- spese generali (comprese spese amministrative e contabili)
- affitti (terreni, diritti di produzione,)
= VALORE AGGIUNTO (MOL)
- ammortamenti (macchine e attrezzi)
- ammortamenti (fabbricati)
- ammortamenti (piantagioni)
= PRODOTTO NETTO
- salari e stipendi
- oneri sociali (INPS titolari e dipendenti)
= REDDITO OPERATIVO
+ ricavi da attività non caratteristiche
- costi da attività non caratteristiche
+ proventi straordinari (compresi eventuali rimborsi assicurativi)
- perdite straordinarie (sopravvenienze passive)
+ interessi attivi
- interessi passivi
- imposte e tasse
+ ricavi contributivi ciclici (Premi e contributi Agea)
= REDDITO NETTO (utile di esercizio)
Cash flow (Reddito netto + ammortamenti)
altri redditi familiari (es. pensioni, stipendi, ecc.)
rimborso quota capitale finanziamenti in essere
prelievi del titolare (remunerazione lavoro familiare)
Margine netto di liquidità
Firma del titolare/legale rappresentante dell’impresa/
società agricola
___________________________________________________
Data ________________________
– 106 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
4 – PARERE PREVENTIVO DI SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA DELL’INVESTIMENTO
Su carta intestata
REGIONE LOMBARDIA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013
PARERE PREVENTIVO
DI SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA DELL’INVESTIMENTO
Il (Confidi operante nel settore agricolo o Istituto Bancario)
_______________________________________________________________________________________________________________
VISTO
il Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola compilato ai fini della presentazione della domanda di contributo
ai sensi della Misura 121 del Programma di Sviluppo Rurale 2007 –2013,
dalla impresa/società
Ragione sociale_______________________________________________________________________________________________
CUAA_____________________ Partita IVA__________________________________________________________________________
Indirizzo________________________________________________________________________________________________________
Comune _______________________________ Provincia______________________________________________________________
CONSIDERATA
l’attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della suddetta impresa/società,
ESPRIME
parere preventivo favorevole rispetto alla sostenibilità finanziaria dell’investimento proposto, per il quale l’impresa/società
sopra citata intende presentare domanda di aiuto.
Timbro e firma
Data__________________
___________________________________________________________
Bollettino Ufficiale
– 107 –
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FEARS – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
ALLEGATO 2
MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE PER INSEDIAMENTO GIOVANI AGRICOLTORI
Alla Provincia di ………..
Settore Agricoltura
……………………….
……………………….
Oggetto:
Regolamento (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007/20013. Misura 112 “Insediamento di giovani
agricoltori”.
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA’
(art. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445)
Il/la sottoscritto/a ________________________________________________________ nato/a a _____________________________________________
Provincia __________________________ il __/__/____ residente nel Comune di ________________________________________________________
Provincia __________________ via _________________________________________________________________________________________________,
Codice fiscale ____________________________, in qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa/società ____________________
_____________________________________________, Codice fiscale________________________________, con riferimento alla domanda di
premio n. ___________________________ presentata il __/__/____, essendo a conoscenza di quanto stabilito dalle disposizioni attuative
in oggetto,
consapevole delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art.
76 del D.P.R. n. 445/2000, e della decadenza dai benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base di
dichiarazione non veritiera, ai sensi dell’art. 75 dello stesso D.P.R.
DICHIARA
che alla data di presentazione della suddetta domanda di premio:
A.
in relazione alla data del primo insediamento in agricoltura (compilare solo le voci relative al regime IVA adottato dall’azienda):
•
•
in caso di azienda soggetta al regime ordinario IVA, di essersi insediato/a per la prima volta in un’impresa/società agricola
nella seguente data (compilare un solo campo, indicando una sola data, corrispondente alla più remota tra le seguenti):
1. __/__/___, data della prima movimentazione della partita IVA, ossia la data della prima fattura ricevuta o emessa per
acquisto/cessione di beni o di servizi relativi all’attività di impresa;
2.
__/__/____, data di disponibilità di terreni agricoli, desunta da contratti di acquisto, di affitto o di comodato d’uso,
qualora gli stessi siano effettivamente condotti dall’azienda del giovane che si insedia;
3.
__/__/____, data di disponibilità e/o allevamento di animali, qualora la consistenza degli stessi sia tale da determinare
una produzione agricola che possa generare reddito;
4.
__/__/____, data di iscrizione al registro Utenti Macchine Agricole;
5.
__/__/____, data di iscrizione al Registro Regionale Fitosanitario (RRF), di cui al paragrafo 14 del decreto n. 7190 del
7 agosto 2012 “Procedura per il rilascio dell’autorizzazione regionale alla produzione, commercio e importazione di
vegetali e prodotti vegetali di cui all’art. 19 del d.lgs. 214/2005 e all’art. 71 della l.r. 31/2008” della Direzione Generale
Agricoltura della Regione Lombardia, pubblicato sul BURL, Serie Ordinaria n. 32 del 10 agosto 2012;
in caso di azienda che gode del regime di esonero, stabilito dal comma 6 dell’articolo 34 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633
“Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto” e successive modifiche ed integrazioni, di essersi insediato/a per
la prima volta in un’impresa/società agricola nella seguente data (compilare un solo campo, indicando una sola data,
corrispondente alla più remota tra le seguenti):
1. __/__/____, data della prima fattura ricevuta per acquisto di beni o di servizi relativi all’attività di impresa, sempre che il
fornitore non sia anch’esso in regime di esonero;
2.
__/__/____, data della prima autofattura emessa da un soggetto acquirente (alternativa alle fatture emesse dal
soggetto imprenditore non esonerato);
3.
__/__/____, data di disponibilità di terreni agricoli, desunta da contratti di acquisto, di affitto o di comodato d’uso,
qualora gli stessi siano effettivamente condotti dall’azienda del giovane che si insedia;
4.
__/__/____, data di disponibilità e/o allevamento di animali, qualora la consistenza degli stessi sia tale da determinare
una produzione agricola che possa generare reddito;
5.
__/__/____, data di iscrizione al registro Utenti Macchine Agricole;
6.
__/__/____, data di iscrizione al Registro Regionale Fitosanitario (RRF), di cui al paragrafo 14 del decreto n. 7190 del
7 agosto 2012 “Procedura per il rilascio dell’autorizzazione regionale alla produzione, commercio e importazione di
vegetali e prodotti vegetali di cui all’art. 19 del d.lgs. 214/2005 e all’art. 71 della l.r. 31/2008” della Direzione Generale
Agricoltura della Regione Lombardia, pubblicato sul BURL, Serie Ordinaria n. 32 del 10 agosto 2012;
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
B.
in relazione al frazionamento aziendale: di insediarsi in una nuova impresa che non deriva dalla suddivisione, successiva al
1.1.2006, nella conduzione, tra soggetti parenti fino al 3° grado o affini fino al 2° grado, di un’azienda preesistente in precedenza
condotta da uno degli stessi soggetti;
C.
in relazione alla posizione INPS agricola (compilare i dati di un solo campo):
1.
di avere la seguente posizione INPS agricola: _______________;
2.
di aver presentato domanda di iscrizione INPS agricola in data: __/__/____;
Il sottoscritto dichiara inoltre ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs.30 giugno 2003 n. 196, di essere stato informato che i dati personali contenuti
nella presente dichiarazione saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il
quale la presente dichiarazione viene resa.
Luogo, ____________________
Firma del dichiarante
data, ______________
_________________________
Bollettino Ufficiale
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FEARS – Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
ALLEGATO 3
MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE PER RISPETTO NORMATIVE SICUREZZA
Modulo di autocertificazione per PSR 2007-2013
ai sensi del DPR 445 del 28/12/2000
Il sottoscritto ......................………………….............., in qualità di ……………...........................................…… dell’impresa ....................………
....…….…...…….... Codice fiscale …………….………..…………………..……, con riferimento alla domanda di aiuto presentata il __/__/____
ai sensi della Misura 112
Autocertifica
che alla data di presentazione della domanda è garantito il rispetto delle norme vigenti in materia di igiene e sicurezza dei lavoratori.
In particolare, trattandosi di azienda senza dipendenti/assimilati, è garantito (barrare i riquadri pertinenti):

il rispetto della normativa che regola l’acquisto e la tenuta delle fatture di prodotti fitosanitari e la tenuta del Registro dei
trattamenti (D.Lgs 194/95, DPR 290/01)

il rispetto degli adempimenti previsti per la protezione del rischio da Influenza Aviaria (D.Lgs 81/2008, Circ. Reg. 6/SAN del
10.02.2006)

il rispetto degli adempimenti previsti per il deposito aziendale fitofarmaci e per la zona di lavaggio/riempimento attrezzature
(DPR 290/01, DGR 11225/02)

il rispetto della normativa relativa all’impianto elettrico e alla messa a terra (DPR 37/2008, DPR 462/2001)

il rispetto della normativa di sicurezza per le macchine agricole (Manuali di uso e manutenzione delle macchine, strutture
di protezione in caso di ribaltamento e cintura, protezione di prese di potenza e alberi cardanici, ecc.) (DPR 459/96, D.Lgs
285/92, D.Lgs 81/2008)
 il rispetto degli adempimenti previsti dal Piano Regionale Amianto Lombardia (DGR 1526/2005)
In particolare, trattandosi di azienda con dipendenti/assimilati, autocertifica, oltre a quanto sopra, che:

Sono state nominate le figure obbligatorie per la sicurezza (D.Lgs 81/2008)

E’ stata effettuata la formazione di legge (D.Lgs 81/2008, D.Lgs 195/2003)

E’ stata effettuata la valutazione del rischio e la valutazione antincendio (D.M. 16.02.82, D.M. 10.03.98)

E’ presente in azienda segnaletica di sicurezza adeguata(D.Lgs 81/2008)

L’azienda dispone delle strutture igieniche: doccia, wc, antibagno con lavandino comunicante con spogliatoio, armadietto
sporco/pulito (D.Lgs 81/2008)

Ha dotato i lavoratori di adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI) (D.Lgs 81/2008)

I lavoratori sono sottoposti ai controlli sanitari periodici da parte del Medico Competente (D.Lgs 81/2008)
Autocertifica, inoltre,
che l’azienda ha attuato le misure di sicurezza (D.Lgs 81/2008) relative a (barrare i riquadri pertinenti):

Stalle

Area mungitura

Porcilaie

Sili e fienili

Deposito letame/liquami

Deposito macchine e attrezzi

Scale portatili e fisse

Mangimificio

Officina

Altri edifici inerenti alle attività aziendali
In caso l’intervento comporti ristrutturazione o nuova costruzione di fabbricati, il richiedente si impegna ad adottare le indicazioni
contenute nelle Linee Guida Regionali “Criteri igienici e di sicurezza in edilizia rurale” (BURL n. 6, 3° supplemento straordinario del
10.02.2006) e a garantire, durante l’esecuzione di tali interventi edilizi il rispetto del D.Lgs 81/2008.
In fede
Firma del dichiarante
data, ______________
_________________________
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D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione
D.d.u.o. 6 marzo 2014 - n. 1924
Determinazioni in ordine al programma Start Up e Re Start:
approvazione esiti 3^ istruttoria dei progetti presentati a
valere sul d.d. 9441 del 18 ottobre 2013 all. 2)
LA DIRIGENTE DELLA U.O. COMPETITIVITÀ,
IMPRENDITORIALITÀ E ACCESSO AL CREDITO
Richiamati
•la legge regionale 2 febbraio 2007 n. 1 «Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio in Lombardia» che,
ai sensi dell’art. 1, per il perseguimento dell’obiettivo «Imprenditorialità», prevede, tra l’altro, la promozione ed il sostegno alla creazione di nuove imprese;
•il programma regionale di sviluppo della X legislatura, approvato dal Consiglio regionale il 9 luglio 2013 (con la d.c.r.
n. X/78), pubblicato sul BURL n. 30 del 23 luglio 2013, nel
quale si ribadisce l’impegno di Regione Lombardia verso lo
«…start up di impresa innovative di tutti i settori […] al fine di
sostenere la nascita di nuove attività economiche capaci
di competere su nuovi mercati e generare occupazione»;
•la d.g.r. n. 648 del 6 settembre 2013 «Presa d’atto della comunicazione del Presidente Maroni, di concerto con gli Assessori Melazzini, Aprea, Cappellini, Cavalli, Rossi avente ad
oggetto: Programma integrato di interventi a favore della
creazione d’impresa»;
•la d.g.r. n. 803 dell’11 ottobre 2013 «Determinazioni in ordine
al programma integrato di interventi a favore della creazione d’impresa (d.g.r. n. X/648): linea 8 fondo di rotazione
imprenditorialità «Start up e Re Start» - (di concerto con gli
assessori Aprea, Cappellini, Cavalli e Rossi), con la quale
Regione Lombardia ha approvato i criteri delle misure d’intervento a favore della creazione e rilancio d’impresa;
•il d.d. n. 9441 del 18 ottobre 2013 «Determinazioni in merito
alla d.g.r. n. X/803 dell’11 ottobre 2013 programma integrato di interventi a sostegno della creazione d’impresa - linea
8 Frim «Start up e Re-start»: approvazione del bando (all. 2)
per la selezione delle imprese, di seguito il «Bando»;
•la lettera d’incarico con Finlombarda s.p.a., Soggetto Gestore della linea 8 del FRIM di seguito «Finlombarda», inserita nella Raccolta Contratti e Convenzioni della Regione
Lombardia in data 5 dicembre 2007 al n. 10602, così come
modificata e inserita in Raccolta Contratti e Convenzioni al
n. 18333 in data 29 novembre 2013;
•la d.g.r. n. 4203 del 25 ottobre 2012 «Determinazioni in merito alla l.r. n. 7 del 18 aprile 2012 art. 57 «Garanzie»;
Visto, inoltre, il regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione Europea del 15 dicembre 2006 pubblicato in GUCE l. 379
del 28 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87
e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore (de minimis) ed
in particolare gli articoli 1 (campo di applicazione), 2 (aiuti di
importo minore e relativi massimali) e 3 (controlli);
Richiamati, altresì:
•il decreto n. 11308 del 03 dicembre 2013 di affidamento
dell'incarico alla Società F.A.S.T.- Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche di Milano - del servizio di assistenza tecnica per il supporto scientifico alla valutazione
dei progetti pervenuti a valere sul Bando;
•il decreto n. 11584 del 6 dicembre 2013 «Determinazioni in
ordine alla costituzione del Nucleo di valutazione «Linea 8
FRIM Start Up e Re Start» ai sensi del d.d. n. 9441 del 18 ottobre 2013, (di seguito Nucleo di valutazione);
•il decreto n. 12257 del 16 dicembre 2013 «Determinazioni in
ordine al Programma Start Up e Re Start: approvazione esiti
1° istruttoria dei progetti presentati a valere sul d.d. 9441 del
18 ottobre 2013 all. 2)»;
•il decreto n. 576 del 30 gennaio 2014 «Determinazioni in ordine al Programma Start Up e Re Start: approvazione esiti 2°
istruttoria dei progetti presentati a valere sul d.d. 9441 del
18 ottobre 2013 all. 2)»;
•il decreto n. 881 del 10 febbraio 2014 «Determinazioni in ordine al decreto n. 9441 del 10 ottobre 2013 - allegato 2)
bando per la selezione delle imprese - Linea 8 Frim «Start
Up e Re Start»;
Preso atto delle seguenti rinunce:
•id 45500473 «Railroad Brewing Company s.r.l.», comunicata
a mezzo fax a Finlombarda s.p.a. il 6 febbraio 2014, agli atti
regionali prot. n. R1.2014.0004970 del 20 febbraio 2014;
46940441 «Onetray s.r.l.», comunicata a mezzo pec il
26 febbraio 2014 agli atti regionali prot. n. R1.2014.0005570;
Dato atto che le domande sottoposte all’esame del Nucleo
di Valutazione nella seduta del 26 febbraio 2014, sono quelle
pervenute nel mese di ottobre e novembre sospese per richieste di integrazioni, nonché quelle pervenute nel corso del mese
di dicembre e comunque con scadenza dei termini istruttori al
28 febbraio 2014;
Recepiti gli esiti dell’istruttoria formale, rassegnati da Finlombarda, con lettere protocollo n. R1.2013.0029855 del 3 dicembre 2013, R1.2013.0030755 del 6 dicembre 2013, R1.2013.0034038
del 30 dicembre 2013, R1.2014.0002216 del 27 gennaio 2014,
R1.2014.0004798 del 19 febbraio 2014, R1.2014.0005403 del
25 febbraio 2014, al Responsabile del Procedimento, che danno
atto del seguente risultato:
•n. 70 domande ammissibili;
•n. 13 domande non ammissibili a seguito di istruttoria formale con esito negativo;
Rilevato che i termini istruttori di cui all’art. 10 del bando, che
prevedono l’esame formale da parte di Finlombarda dei progetti entro 30 giorni dalla data di protocollo della domanda, a
causa della crescita esponenziale delle domande pervenute,
ad oggi 488, non sono stati rispettati in soli 38 casi;
Considerato che per le n. 70 domande ammesse, a seguito di
istruttoria formale, il procedimento di cui all’art. 10 del Bando, è
proseguito come segue:
•istruttoria tecnica di merito, ai sensi dell’art. 10 comma 1
lett. b) del Bando, finalizzata alla valutazione dei criteri di cui
all’«Allegato 2.A e 2.B» e alla richiesta dei servizi di affiancamento, effettuata dal Nucleo di Valutazione entro 30 giorni
dalla data di chiusura dell’istruttoria formale;
•istruttoria economico-finanziaria, ai sensi dell’art. 10 comma 1 lett. c) del Bando, finalizzata alla valutazione della sostenibilità economico-finanziaria e alla congruità delle spese di investimento, da parte di Finlombarda entro 30 giorni
dalla data di chiusura dell’istruttoria formale;
Recepiti gli esiti della valutazione economico finanziaria,
rassegnati da Finlombarda al Responsabile del Procedimento,
R1.2014.0005403 del 25 febbraio 2014, nel rispetto dei termini previsti dall’art. 10 del bando, che danno atto del seguente
risultato:
•n. 58 domande ammissibili;
•n. 12 domande non ammissibili;
Considerato che il Nucleo di Valutazione, si è riunito in data
26 febbraio 2014 ed ha proceduto all’istruttoria tecnica di merito
e alla valutazione della richiesta dei servizi di affiancamento rassegnando al Responsabile del Procedimento il seguente esito,
di cui agli allegati 1 e 2 parti integranti e sostanziali del presente
provvedimento:
•n. 16 domande ammesse;
•n. 42 domande non ammesse;
Considerato, altresì, che le n. 12 domande non ammissibili
all’istruttoria economico finanziaria, sono state valutate in istruttoria tecnica ma la sussistenza di una valutazione economico
finanziaria positiva è requisito indispensabile per l’ammissione
alle agevolazioni, ai sensi di quanto precisato nell’allegato 2 A
e B del Bando;
Preso atto che, ai sensi dell’art. 8.1 comma 2 del Bando, il punteggio minimo per l’ammissibilità deve essere pari a 60 punti su
100;
Valutati gli esiti delle istruttorie formali, tecniche ed economico finanziarie rassegnati dal Finlombarda e dal Nucleo di Valutazione al Responsabile del Procedimento, come riportati anche
nel verbale della seduta del 26 febbraio 2014;
Ritenuto, quindi, di approvare gli esiti delle istruttorie delle domande di candidatura dei progetti presentati a valere sul Bando, di cui agli allegati 1 e 2 parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
Considerato, altresì, di dare mandato a Finlombarda di provvedere, a favore dei beneficiari ammessi sulla base degli esiti
istruttori di cui all’allegato 2 parte integrante e sostanziale del
presente provvedimento, all’erogazione del contributo a fondo
perduto pari a 5.000,00 euro, a norma dell’art. 8.1. comma 3 del
Bando, entro 30 giorni a seguito dell’acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva, tranne che per la tipologia
di soggetti beneficiari «Aspirante Imprenditore» il cui contributo
•id
Bollettino Ufficiale
– 111 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
è subordinato all’iscrizione al registro imprese da perfezionarsi
entro 90 giorni dalla data del presente atto, ai sensi dell’art. 6
del Bando;
Preso atto, altresì, che i beneficiari sotto indicati, il cui progetto
risulta ammesso ai sensi, rispettivamente, dei decreti n. n. 12257
del 16 dicembre 2013 e n. 576 del 30 gennaio 2014, hanno proceduto, come prescritto dall’art. 6 del bando, a completare, come risulta da visura, l’iscrizione al registro delle imprese dandone comunicazione a Regione Lombardia:
•Alice Tamburini id utente 1492337 progetto ID 45390918
iscritta al REA di Milano con n. 2030405 del 28 gennaio 2014
come «Architetture Tessili s.r.l. p.iva. 08508040964» nuovo id
utente 1517593;
•Massimo Arnaudo id utente 1497128 progetto id 45599016
iscritto al REA di Brescia con n. 547486 del 10 febbraio 2014
come «Massimo Arnaudo p.iva. 03596420988» nuovo id
utente 1517593;
Considerato che il Nucleo di valutazione, nella seduta del
9 dicembre 2013 ha ritenuto, anche alla luce della ratio emergente dai documenti programmatici relativi al Programma
(d.g.r. 648/2013 e n. 830/2013), di riconoscere l’ammontare dei
servizi di affiancamento previsti dall’art. 8.3 del bando, in funzione del criterio temporale di vita dell’impresa, calcolato a partire
dalla data di iscrizione al registro camerale così come dichiarata in domanda e, in particolare, di assegnare:
•€ 24.000,00 (il massimo concedibile) ad imprese iscritte al
registro camerale da 0 a 12 mesi;
•€ 16.000,00 ad imprese iscritte al registro camerale da 13
a 24 mesi;
•€ 8.000,00 ad imprese iscritte al registro camerale da 25 a
36 mesi;
Preso atto, quindi, dell’assegnazione da parte del Nucleo di
Valutazione dell’ammontare di contributi a fondo perduto riconosciuti per la fruizione di servizi di affiancamento, di cui all’art.
8.3 del Bando, ai beneficiari ammessi di cui all’allegato 2 parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento;
Ritenuto di procedere, altresì, con successivi atti, a riconoscere
ai soggetti beneficiari a seguito di monitoraggio e valutazione
positiva a termine del programma di investimento una quota aggiuntiva (a titolo di premialità) proporzionale alla durata
dell’affiancamento, fino ad un massimo di € 6.000,00, ai sensi
dell’art. 8.3 comma 6 del Bando;
Ritenuto, di approvare, inoltre, per i beneficiari ammessi di cui
all’allegato 2 parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, il programma d’investimento di cui all’art. 8.2 del
Bando, dando mandato a Finlombarda di procedere coi relativi
seguiti;
Vista la l.r. 20/2008 e successive modifiche ed integrazioni,
nonché tutti i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;
Visto il decreto n. 12395 del 18 dicembre 2013 «Determinazioni
inerenti la sostituzione di delega di funzioni temporanee al dirigente pro tempore della Unità organizzativa competitività imprenditorialità e accesso al credito e al dirigente della struttura
accesso al credito» che stabilisce la delega temporanea al dirigente pro-tempore della Unità Organizzativa Imprenditorialità,
Competitività e Accesso al credito della D.G. Attività Produttive,
Ricerca e Innovazione delle funzioni di Responsabile del procedimento e delle procedure conseguenti il d.d. n. 9441/2013 in
sostituzione del Dirigente pro-tempore della Struttura Agevolazioni per le imprese;
Dato atto, altresì, che il presente provvedimento rientra tra le
competenze della U.O. individuate dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 e dal decreto del Segretario generale n. 7110 del
25 luglio 2013;
Per le motivazioni sopra esposte, che s’intendono qui integralmente riportate:
DECRETA
1. di approvare gli esiti delle istruttorie delle domande di candidatura dei progetti presentati a valere sul Bando Linea 8 Frim
«Start Up e Re Start» di cui agli allegati 1 e 2 parti integranti e
sostanziali del presente provvedimento;
2. di dare mandato a Finlombarda s.p.a. Soggetto Gestore
di provvedere, a favore dei beneficiari ammessi sulla base degli
esiti istruttori di cui all’allegato 2 parte integrante e sostanziale
del presente provvedimento, all’erogazione del contributo a
fondo perduto pari a 5.000,00 euro, a norma dell’art. 8.1. comma 3 del Bando, entro 30 giorni a seguito dell’acquisizione del
Documento Unico di Regolarità Contributiva, tranne che per la
tipologia di soggetti beneficiari «Aspirante Imprenditore» il cui
contributo è subordinato all’iscrizione al registro imprese da perfezionarsi entro 90 giorni dalla data del presente atto, ai sensi
dell’art. 6 del Bando;
3. di approvare per i beneficiari ammessi di cui all’allegato
2 parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, il
programma d’investimento di cui all’art. 8.2 del Bando, dando
mandato a Finlombarda s.p.a. Soggetto Gestore di procedere
coi relativi seguiti;
4. di assegnare ai beneficiari ammessi di cui all’allegato 2
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, i servizi di affiancamento di cui all’art. 8.3 del Bando;
5. di procedere con successivi atti, a riconoscere ai soggetti
beneficiari a seguito di monitoraggio e valutazione positiva a
termine del programma di investimento una quota aggiuntiva
(a titolo di premialità) proporzionale alla durata dell’affiancamento, fino ad un massimo di € 6.000,00, ai sensi dell’art. 8.3
comma 6 del Bando;
6. di provvedere alla comunicazione degli esiti istruttori ai
relativi soggetti beneficiari interessati, nonché a Finlombarda
s.p.a., Soggetto Gestore;
7. di provvedere alla pubblicazione del presente provvedimento sul BURL e sul sito www.industria.regione.lombardia.it;
8. di dare atto che il dirigente competente assolverà gli
obblighi e gli adempimenti afferenti al d.lgs. n. 33/2013, ove
applicabili.
La dirigente
Paola Negroni
——— • ———
Bollettino Ufficiale
– 112 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
ALLEGATO 1
1
2
45242335
45242887
20/11/2013
14/11/2013
SIMPLYCOM S.R.L.
SEMPLIFICATA
SIMPLYCOM
PINKUP S.R.L.
Pink Up srl
3
45246562
25/10/2013
APRELINO MICHELE
Apertura di un punto
vendita di prodotti
tipici presso il Grande
Mercato Comunale
e Permanente in Comune di Villanuova
s/c
4
45249834
15/11/2013
MEEMI S.R.L.
Meemi
08372770969
07986090962
Via Plinio 43 - 20129
Milano
Via Bissolati 27 - 20125
Milano
MI
MI
ammissibile
ammissibile
28
30
18,10
25,00
46,10
55,00
MOTIVAZIONE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
PV
SEDE
OPERATIVA
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
ID
DOMANDA
NR.
ESITI ISTRUTTORIE - BANDO D.D. N. 9441/2013
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
Via Bostone, 22 25089
Villanuova Sul Clisi
BS
ammissibile
10
24,00
34,00
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
07975540969
Via San Maurizio Al
Lambro 31 20099 Sesto
San Giovanni
MI
ammissibile
50
21,00
71,00
AMMESSO
-
PROMOZIONE
ATTIVITA’ DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
ESISTENTI
MTTMRA76B10B157P
Via Giovanni XXIII 8
25030 Torbole Casaglia
BS
ammissibile
5
non
ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
PRLMHL72E12D005L
5
45282915
05/11/2013
REGOLA D’ARTE DI
OMETTO MAURO
6
45295849
18/11/2013
SANDRINI LUCA
INNOVA
SNDLCU78C20B149X
Via Quarteroni 71 25047
Darfo Boario Terme
BS
ammissibile
38
non
ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
7
45299834
31/10/2013
Artebimba
Arte bimba- primo
family bar in Brescia
MRLRRT77M43B157D
Via Trento 8 - 25133
Brescia
BS
ammissibile
19
non
ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
Bollettino Ufficiale
– 113 –
8
45301535
26/11/2013
LA FENICE S.R.L. A
CAPITALE RIDOTTO
GRASSOBBIO
9
45347178
29/11/2013
M.A.D.
M.A.D.
IRTA S.R.L.
Sviluppo e commercializzazione
applicazione tramite
slow motion
10
11
45361688
45372969
31/10/2013
25/11/2013
ARDAVIN HERNANDEZ
MARIANA
Scarpe comode e
personalizzabili
MOTIVAZIONE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
PV
SEDE
OPERATIVA
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
ID
DOMANDA
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’Art. 10, comma 2
03867460168
Vicolo Palestro 1/E 24050 Grassobbio
BG
non
ammissibile
-
-
-
NON
AMMESSO
LSCMRC84B19B157N
Via Repubblica, 243
Sarezzo
BS
ammissibile
42
23,70
65,70
AMMESSO
38
non
ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
07311680966
RDVMRN84A49Z514V
Via Durando 38/A 20100
Milano
Via Marco Biagi, 3 27028 San Martino
Siccomario
MI
PV
ammissibile
ammissibile
28
16,70
44,70
12
45388373
22/11/2013
ESKIMO S.R.L.
Rilancio Eskimo
03874290160
Via Don Agazzi 24066
Pedrengo
BG
non
ammissibile
-
-
-
NON
AMMESSO
Domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’art. 10. comma 2
13
45410117
05/11/2013
BUTTERFLY SOCIETA’ A
RESPONSABILITA’ LIMITATA SEMPLIFICATA
Applicazione mobile
cooklove
03887190167
Via Monte Grappa, 40
24040 Boltiere
BG
ammissibile
39
non ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
07/11/2013
PHOENIX CAFE’ DI
VIVIRITO PASQUALE,
CASTELLI LUCA E
MAGNAGHI DALILA &
C. S.N.C.
Formazione di locale
per la somministrazione di cibi e bevande
NON
AMMESSO
domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’art. 10, comma 2
NON
AMMESSO
Mancato raggiungimento
del punteggio
minimo previsto
dal bando artt. 8.1
comma 2 e 10.1
lett. b)
14
15
45454591
45509662
10/12/2013
STAND 4U S.R.L.
STAND ECOLOGICI E
PERSONALIZZATI
03363890124
08364280969
Viale Luigi Borri 385 21100 Varese
Via M. Pagano 37 -20090
Trezzano Sul Naviglio
VA
MI
non
ammissibile
ammissibile
-
34
-
24,00
-
58,00
Bollettino Ufficiale
– 114 –
17
18
19
45549362
45549799
45551656
12/12/2013
21/11/2013
DREAM NEW MARKET
SRL
Marcella Volpe
Nuova impresa AFC
Srl
Real Estate web 2.0
clinc
20
45561415
13/12/2013
Gromia
Start Up innovativa
21
45571291
29/11/2013
4 BOX S.R.L.
Hide Wide Side
22
23
45572554
45576685
16/11/2013
15/11/2013
CUCINIELLO CARMINE
LA ZAMPA PET SHOP
DI TATIANA VINDICE
PROMOZIONE DEI
PRODOTTI CAMPANI
la zampa pet shop
08195710960
03349160121
VLPMCL71D56H703Y
SLVFBA72E25D969C
07624080961
CCNCMN93B22F839J
VNDTTN85C60F205F
Via Volta 36 - 20010
Mesero
Via Manzoni 3 - 21013
Gallarate
Via Angiolo Maffucci 76
- 20158 Milano
P. TOTALE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
CR
ammissibile
43
19,00
62,00
AMMESSO
MI
VA
MI
ammissibile
ammissibile
ammissibile
28
32
27
25,00
24,00
20,10
53,00
56,00
47,10
MOTIVAZIONE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
Via Carlo Cattaneo 20 26044 Grontardo
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
01509880199
ISTR.
FORMALE
18/12/2013
ACTUATOR FLUID
CONTROL S.R.L. IN
BREVE AFC S.R.L.
Real time satellite
data
PV
GAIAG S.R.L.
SEDE
OPERATIVA
28/11/2013
C.F./P.I.
DATA
PROTOCOLLO
45517922
TITOLO
PROGETTO
ID
DOMANDA
16
RAGIONE
SOCIALE
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
-
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
Via Federico Confalonieri 34 20100 Milano
MI
ammissibile
37
21,00
58,00
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
Corso Garibaldi 86
20100 Milano
MI
ammissibile
47
24,10
71,10
AMMESSO
-
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’art. 10, comma 2
Via Tremana 13/D 24100
Bergamo
Via Vittorio Veneto 9 20900 Monza
BG
MB
ammissibile
non
ammissibile
29
-
13,40
-
42,40
-
Bollettino Ufficiale
– 115 –
26
27
28
29
45579510
45605407
45618019
45621393
45645529
13/12/2013
METHODO SPECIAL
FLUID SRL
17/12/2013
V PER VITTORIA S.N.C.
DI BOUNA GOULOUBI
VICTOIRE FELICITE’
CARMELLE E LUCCHESE
17/12/2013
26/11/2013
05/12/2013
Methodo Special
Fluid
Nuovo ristorante V
per Vittoria
IL GARAGE S.N.C. DI
BORTOLOTTI MANUELE
E CAPELLI FEDERICO
APERTURA ATTIVITA’
AUTORIPARATORE
VEICOLI
GTGSOLUTIONS S.R.L.
START UP PRIMO
GRUPPO ACQUISTi
ELETTRONICI IN SANITA PRIVATA
AFMM S.R.L.
ProVita Medical
Center - Realizzazione
di un centro medico
polispecialistico
innovativo, in grado
di rispondere alle
esigenze in tema di
salute dall’infanzia
alla terza età.
03524180985
02543550350
08415060964
01568720195
Via Martiri Della Liberta’
Nr. 5 - 25030 Roncadelle
Via Del Lavoro 9 46010
Marcaria
Via Accademia 56 20131 Milano
Via Castelletti 18 26037
San Giovanni In Croce
08387000964
Piazza Pio Xi, 1 - 20123
Milano
08340020968
Viale Indipendenza
11 - Pavia (Pv) Apertura
Sede Operativa - Terminati I Lavori Di Adeguamento Locali 27100
BS
MN
MI
CR
MI
PV
non
ammissibile
ammissibile
non
ammissibile
ammissibile
ammissibile
ammissibile
-
37
-
16
34
32
-
14,70
-
19,70
24,00
25,00
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
PV
SEDE
OPERATIVA
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
03/12/2013
PROMOZIONE E MIGLIORAMENTI DELL’ATTIVITA’ DI FORNITURA
ED INSTALLAZIONE
STUFE E CAMINI
-
51,70
-
35,70
58,00
57,00
MOTIVAZIONE
25
45579242
CASAEROSSI STUFE E
CAMINI DI LANCINI
CLAUDIO
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
24
ID
DOMANDA
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
NON
AMMESSO
domanda di
agevolazione
automaticamente decaduta ai
sensi dell’Art. 10.
comma 2
NON
AMMESSO
Mancato raggiungimento
del punteggio
minimo previsto
dal bando artt. 8.1
comma 2 e 10.1
lett. b)
NON
AMMESSO
domanda di
agevolazione
automaticamente decaduta ai
sensi dell’Art. 10.
comma 2
NON
AMMESSO
Mancato raggiungimento
del punteggio
minimo previsto
dal bando artt. 8.1
comma 2 e 10.1
lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato raggiungimento
del punteggio
minimo previsto
dal bando artt. 8.1
comma 2 e 10.1
lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
Bollettino Ufficiale
– 116 –
30
45678217
29/11/2013
PETRONE FABRIZIO
Start Up
31
45683390
20/11/2013
LIFI LAB SRL
SVILUPPO TECNOLOGIA LI-FI (LIGHT
FIDELITY)
32
45692179
20/11/2013
MONTECROCI ALBERTO
HAIR STREET RADIO
3.0
33
45692240
13/12/2013
TRAVELNEWS24 S.R.L.
TRAVELNEWS24
34
45703150
06/12/2013
ammissibile
29
24,00
53,00
MOTIVAZIONE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
SEDE
OPERATIVA
PV
PV
NON
AMMESSO
03378700128
Via Orocco 35 - 21025
Comerio
VA
ammissibile
33
25,00
58,00
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
MNTLRT69R14F205S
Via Dell’artigianato 4 26900 Lodi
LO
ammissibile
27,00
non
ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
Via Parma 10 25100
Brescia
BS
ammissibile
47
17,00
64,00
AMMESSO
-
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
03441720988
03376780981
Via Roma 105 - 25040
Corte Franca
BS
ammissibile
26
18,40
44,40
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
03558790980
Contrada Delle Bassiche, 45/B 25100 Brescia
BS
ammissibile
47
19,70
66,70
AMMESSO
-
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
45718392
09/12/2013
PUNTO STUDIO SRL
36
45747228
12/12/2013
SEBAI S.R.L.
Vinboo
02/12/2013
Via Tazzoli 5 27029
Vigevano
BIANCANEVE
35
45747454
PTRFRZ80M30L872V
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
BIANCANEVE DI BOSIO ALESSANDRA
Costituzione di un
CED al servizio degli
amministratori condominiali alla luce
della riforma condominiale L. 220/2012
37
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
ID
DOMANDA
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
GALATI S.R.L.
Laser upgrade
BSOLSN76H68C118W
02379530203
Piazza Treccani Degli Alfieri 13 25018 Montichiari
Strada Statale Goitese
66 - 46045 Marmirolo
BS
MN
ammissibile
ammissibile
24
25
18,00
20,70
42,00
45,70
Bollettino Ufficiale
– 117 –
38
45749721
17/12/2013
BRAND OASI S.R.L.
INCUBATORE SINERGICO DI SVILUPPO
MARCHI E PRODOTTI
QUALITATIVI MADE IN
ITALY
03566610980
Via Meucci 46 25013
Carpenedolo
BS
ammissibile
31
19,00
50,00
MOTIVAZIONE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
PV
SEDE
OPERATIVA
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
ID
DOMANDA
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
39
45763507
18/12/2013
BLU SRL
IL CIELO E’ SEMPRE
PIU’ BLU
08168600966
Via Monte Bianco 21 20833 Giussano
MB
ammissibile
28
25,00
53,00
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
40
45769970
25/11/2013
PICTA S.N.C. DI CLERICI ORSOLA MARTA
E TROGLIO CHIARA
FRANCESCA
PICTA PAPERS
08085650961
Via Stromboli 3 - 20144
Milano
MI
ammissibile
29
non ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
BRSNDR71P14A940T
Viale Einaudi 10 - 20020
Arese
23,00
non ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
41
45786885
05/12/2013
Andrea Brioschi
Percorsi eno-gastronomici
ODONTOTECNICO
DIGITALE
42
45790690
16/12/2013
CASA PEG DEI F.LLI
GATTI DI GATTI
ALBERTO, GATTI
ALESSANDRO E GATTI
FEDERICO S.N.C.
43
45794505
29/11/2013
DENTAL TEK SRL
44
45
45797363
45814234
01/12/2013
06/12/2013
DELISHI DANJEL
Claudio Russo
Studio Consulenza
SocialLibreria
Open Policy
MI
ammissibile
02477910182
Piazza Cornaggia, 51
27055 Rivanazzano
Terme
PV
ammissibile
32
23,70
55,70
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
03321210126
Corso Italia Snc Angolo
Via Castelfidardo 21052
Busto Arsizio
VA
ammissibile
43
25,00
68,00
AMMESSO
-
36
non ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
NON
AMMESSO
Mancato raggiungimento
del punteggio
minimo previsto
dal bando artt. 8.1
comma 2 e 10.1
lett. b)
DLSDJL88D02Z100A
RSSCLD81S30C933M
Via Adda 10 - 21021
Angera
Via Durando 38/A 20158 Milano
VA
MI
ammissibile
ammissibile
35
23,40
58,40
Bollettino Ufficiale
– 118 –
MOTIVAZIONE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
PV
SEDE
OPERATIVA
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
ID
DOMANDA
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
46
45839205
28/11/2013
NUCCORINI ELEO
GOOD IDEA
NCCLEE69D29H703G
Viale Duca Degli Abruzzi,
163 - 25124 Brescia
BS
ammissibile
30
25,00
55,00
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
47
45845052
02/12/2013
RODIGHIERO DONATELLA
Sartoria . confezioni
su misura abbigliamento e corredo
casa
RDGDTL72M44L682N
Varese 21100 Varese
VA
ammissibile
18
non
ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
Trussardi Dario
Sviluppo soluzioni
informatiche con
tecnologie Object
Oriented
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
48
49
50
45859024
45860983
45870831
10/12/2013
04/12/2013
13/12/2013
NTaaS di N. G.
New Technology as a
Service
RONCHI ANTONIO
PARTIRE
51
45872878
04/12/2013
PRESSING S.R.L.
PRESSING: la main
distributor Italia di
Umbro
52
45874827
03/12/2013
Pìrleria
Pirleria
TRSDRM65B10C800G
Via M.Rizzoli, 3 - 24023
Clusone
NFSGRL65S54M088S
Via Bartolomeo Panizza,
5 - 20144 Milano
RNCNTN61R20A192D
Piazza Caduti Di
Nassirya Snc - 26866
Sant’angelo Lodigiano
03548520984
MLTFBA75C14D150Q
BG
MI
LO
ammissibile
ammissibile
ammissibile
23
21
13
24,00
25,00
15,00
47,00
46,00
28,00
Via Fratelli Ugoni N. 34
25100 Brescia
BS
non
ammissibile
-
-
-
NON
AMMESSO
Domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’art. 10. comma 2
Via Rialto 14 26100
Cremona
CR
ammissibile
26
non
ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
Bollettino Ufficiale
– 119 –
53
54
55
56
45876748
45880471
45885675
45898181
04/12/2013
02/12/2013
02/12/2013
04/12/2013
LE 4G S.R.L.
LE 4G SRL : la DBA
Italia
MOMBELLI MARIA
ANTONIETTA
IL FIORDALISO
BIO - DOTTORESSA
MOMBELLI
PANELLA MARINA
SELI FOOD S.R.L.
Coffee Lady
SAVINI HEAD QUARTER
57
45901221
19/12/2013
CASTI MANUELA
La Pavoncella - Prodotti sardi e aperitivo
58
45908595
03/12/2013
DANZI MARIA EMANUELA
STANDBYMI
11/12/2013
PALOGETHOS SOCIETA’ A RESPONSABILITA’
LIMITATA SEMPLIFICATA
59
45933236
POLLERIA_MILANO
08213890968
MMBMNT72R54E884G
PNLMRN72A41L872P
07940000966
Piazza Gerusalemme N.
7 20100 Milano
Via Solferino 29/A 25122 Brescia
Strada Tombetti 80
27029 Vigevano
Via Anacreonte 7 20100
Milano
MI
BS
PV
MI
non
ammissibile
ammissibile
ammissibile
non
ammissibile
-
30
30
-
-
19,00
21,60
-
-
49,00
51,60
-
MOTIVAZIONE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
PV
SEDE
OPERATIVA
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
ID
DOMANDA
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
NON
AMMESSO
domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’art. 10. comma 2
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’Art. 10. comma 2
CSTMNL77H62B354Y
Via Borgo San Siro, 17 27025 Gambolo
PV
ammissibile
22
19,00
41,00
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
DNZMMN66A65A669N
Via Giuseppe Regaldi
33 - 20161 Milano
MI
ammissibile
36
25,00
61,00
AMMESSO
-
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
08343490960
Via Crema, 16 - 20135
Milano
MI
ammissibile
33
25,00
58,00
Bollettino Ufficiale
– 120 –
MOTIVAZIONE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
PV
SEDE
OPERATIVA
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
ID
DOMANDA
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
60
45939455
04/12/2013
CANOVA MILANO
S.R.L.
Canova Home
08327410968
Via Pogliaghi Lodovico 1
20146 Milano
MI
ammissibile
32
25,00
57,00
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
61
45900978
12/12/2013
CRENWAY S.R.L.
BorsadelCredito.it
08053840966
Via Lanino Bernardino 5
20100 Milano
MI
ammissibile
53
20,60
73,60
AMMESSO
-
62
45902751
06/12/2013
BALDUZZI SILVANO
GIRASOLE
BLDSVN72B09C800R
Via Presolana 114 24020
Onore
BG
ammissibile
37
25,00
62,00
AMMESSO
-
DSRGZN78H21F205M
Via Riviera 43 27100
Pavia
PV
non
ammissibile
-
-
-
NON
AMMESSO
Domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’art. 10. comma 2
CRSMTT69R26B157V
Via Don Milani 7 20833
Giussano
MB
ammissibile
48
25,00
73,00
AMMESSO
-
63
45953286
05/12/2013
DI SERIO GRAZIANO
re-startup avvio
attività riparazione
materiale informatico
hi-tech
64
45935874
09/12/2013
CRESCINI MATTEO
CRYOWSN
65
45974797
05/12/2013
D’AMICO SERGIO
Dottorbike.it
DMCSRG82H15F205B
Via Curiel 42 20089
Rozzano
MI
non
ammissibile
-
-
-
NON
AMMESSO
Domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’art. 10, comma 2
66
45971747
11/12/2013
NERI ANDREA
youvino
NRENDR68R15H501S
Via Oldofredi 47 20100
Milano
MI
ammissibile
50
25,00
75,00
AMMESSO
-
67
45997969
09/12/2013
ALESSANDRO BAZZI
INK3 LIBERTÀ’ DI
STAMPA, RISPARMIARE
SENZA RINUNCIARE
ALLA QUALITÀ’
BZZLSN79H15F205I
Via Leonardo Da Vinci,
31 - 23900 Lecco
LC
ammissibile
22
non ammissibile
-
NON
AMMESSO
Non ammissibilità
economico finanziaria art. 10.1 lett.
c)
68
45999909
17/12/2013
OFFICINE MANDELLI
S.R.L.
RESTART DEL DESIGN
ITALIANO
70640470964
Via Canturina Vecchia
13 - 22070 Senna Comasco
CO
ammissibile
39
23,40
62,40
AMMESSO
-
Bollettino Ufficiale
– 121 –
69
70
71
46004181
46009156
46012150
07/12/2013
10/12/2013
MERONI EDILIZIA S.R.L.
ISW SRL
RICHIESTA CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO / FINANZIAMENTO
DA PARTE DI RE STRAT
PER L’ACQUISTO DI
MINIESCAVATORE
TECNOLOGICO
CONFORME ALLA
NORMATIVA CE
PROGETTO SOFTWARE
PAGHE
CENTRO DI COMPETENZA PER LA CASA
03414680136
03440040982
Via Brusa 36 22035
Canzo
Via Cortivazzo 13/B
25030 Castel Mella
CO
BS
ammissibile
27
23
22,10
23,10
49,10
46,10
MOTIVAZIONE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
ammissibile
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
20/12/2013
ISEO FINESTRE CLUSONE S.R.L.
MODERNIZZAZIONE
NELLA TRADIZIONE
7632790965
Via Roma 1/3 20824
Lazzate
MI
non
ammissibile
-
-
-
NON
AMMESSO
Domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’art. 10. comma 2
03924170164
Località Pertegalli 4 24060 Endine Gaiano
PV
SEDE
OPERATIVA
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
ID
DOMANDA
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
BG
ammissibile
21
24,70
45,70
72
46033291
12/12/2013
TRADIZIONI DEL
BORGO S.N.C. DI PIZZI
EDOARDO E BALZAROTTI LUCA
73
46055075
11/12/2013
VESENDA SRL
PIATTAFORMA SOFTWARE INNOVATIVA
PER INTEGRAZIONE
DATI ED APPLICAZIONI
02463130183
Via F. Cuzio 42 27100
Pavia
PV
ammissibile
49
13,50
62,50
AMMESSO
-
19/12/2013
LUXPAN S.R.L.
Luxpan - la nuova
generazione di
pannello semilavorato per il mercato del
mobile post crisi
02062950684
Via Bergamo 55 - 24042
Capriate S. Gervasio
(BG)
BG
ammissibile
46
16,20
62,20
AMMESSO
-
23/12/2013
THE ING PROJECT
SOCIETÀ A RESPONSABILITA’ LIMITATA SEMPLIFICATA UNIPERSONALE
The Ing-Project
- Crowdfunding
innovativo
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
74
75
46082954
46084347
03502250982
Via Cipro 66 - 25124
Brescia
BS
ammissibile
34
19,00
53,00
Bollettino Ufficiale
– 122 –
76
77
78
79
80
46086440
46096940
46128843
46134601
46146290
19/12/2013
IRIS MODELS S.R.L.
16/12/2013
MIDA DI ZOINA
ARIANNA, BELCASTRO
DEBORAH & C. S.A.S.
New Faces
ITALIAN BILINGUAL
CREATIVE SCHOOL
15/12/2013
CibusEthicussrl
La bottega degli
sballati
16/12/2013
FORME TESSILI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ
LIMITATA SEMPLIFICATA
Start up FORME TESSILI per la realizzazione
di capi in Micromodal
16/12/2013
HEIDI IULIANO
DARK MESS
81
46161159
23/12/2013
Alberto Previtali
TERMOIDRAULICA
PREVITALI
82
46179478
19/12/2013
PREMIUM STORE S.R.L.
PREMIUM STORE
07626550961
03471170138
03382360125
02380280202
LNIHDE72A53A794R
PRVLRT65L24A794I
08057110960
Via Eustachi Bartolomeo
12 - 20129 Milano
Via Provinciale Per Lecco - 22030 Lipomo
Via Orazio 21052 Busto
Arsizio
Via Mantova 144 46041
Asola
Via Guglielmo Marconi,
60 24061 Albano Sant
Alessandro
MI
CO
VA
MN
BG
ammissibile
non
ammissibile
ammissibile
ammissibile
ammissibile
23
-
34
24
28
24,00
-
24,00
19,00
20,10
47,00
-
58,00
43,00
48,10
MOTIVAZIONE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
PV
SEDE
OPERATIVA
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
ID
DOMANDA
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
domanda
di
agevolazione auto m a t i c a m e n te
decaduta ai sensi
dell’Art. 10. comma 2
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
Via Ca’ Pellegrino, 13 24030 Bedulita
BG
ammissibile
11
19,00
30,00
NON
AMMESSO
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
Via Bernardo Quaranta,
40 - 20141 Milano
MI
ammissibile
50
23,00
73,00
AMMESSO
-
Bollettino Ufficiale
– 123 –
83
46253942
23/12/2013
CALABRESE NICOLO’
Seco Solution
Platform Outsourcing
CLBNCL79E12C351W
Viale Sarca, 94 - 20125
Milano
MI
ammissibile
33
25,00
58,00
NON
AMMESSO
MOTIVAZIONE
ESITO FINALE
ISTRUTTORIE
P. TOTALE
ISTRUT. ECON.FINANZ. - P.
ISTR. TECNICA
DI MERITO - P.
ISTR.
FORMALE
PV
SEDE
OPERATIVA
C.F./P.I.
TITOLO
PROGETTO
RAGIONE
SOCIALE
DATA
PROTOCOLLO
ID
DOMANDA
NR.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Mancato
raggiungimento del
punteggio minimo
previsto dal bando artt. 8.1 comma 2 e 10.1 lett. b)
——— • ———
ALLEGATO 2
2
45347178
28/11/2013
M.A.D.
M.A.D.
3
45517922
28/11/2013
GAIAG S.R.L.
Real time satellite
data
4
45571291
29/11/2013
4 BOX S.R.L.
Hide Wide Side
07975540969
€ 110.000,00
€ 100.000,00
€ 5.000,00
€ 16.000,00
ASPIRANTE
IMPRENDITORE
LSCMRC84B19B157N
Via Repubblica, 243
Sarezzo
€ 48.000,00
€ 25.548,00
€ 5.000,00
€ 24.000,00
START UP
INNOVATIVA
01509880199
Via Carlo Cattaneo
20 - 26044 Grontardo
€ 20.916,00
€ 20.916,00
€ 5.000,00
€ 8.000,00
MPMI
07624080961
Corso Garibaldi 86
20100 Milano
€ 121.000,00
€ 100.000,00
€ 5.000,00
€ 16.000,00
Prescrizioni
Costo progetto
Sede operativa
Via San Maurizio Al
Lambro 31 20099
Sesto San Giovanni
Servizi di
affiancamento
START UP
INNOVATIVA
Contributo Fase A
Meemi
Finanziamento
concesso
MEEMI S.R.L.
c.f./ p.iva
15/11/2013
Tipologia
soggetto
Data
protocollo
45249834
Titolo
Id.
Progetto
1
Ragione
sociale
N.
IMPRESE AMMESSE - BANDO D.D. N. 9441/2013
Obbligo di
iscrizione
al registro
camerale
entro 90 giorni
dal presente
provvedimento
(art. 6)
Bollettino Ufficiale
– 124 –
Servizi di
affiancamento
03441720988
Via Parma 10 25100
Brescia
€ 95.400,00
€ 95.400,00
€ 5.000,00
non richiesti
6
45747228
11/12/2013
SEBAI S.R.L.
Vinboo
MPMI
03558790980
Contrada Delle Bassiche, 45/B 25100
Brescia
€ 107.836,00
€ 100.000,00
€ 5.000,00
€ 24.000,00
7
45794505
29/11/2013
DENTAL TEK SRL
ODONTOTECNICO
DIGITALE
MPMI
03321210126
Corso Italia Snc
Angolo Via Castelfidardo 21052 Busto
Arsizio
€ 90.000,00
€ 75.000,00
€ 5.000,00
€ 24.000,00
8
45900978
12/12/2013
CRENWAY
S.R.L.
BorsadelCredito.it
MPMI
08053840966
Via Lanino Bernardino 5 20100 Milano
€ 250.000,00
€ 100.000,00
9
10
11
12
45902751
45908595
45935874
45971747
06/12/2013
03/12/2013
09/12/2013
11/12/2013
BALDUZZI
SILVANO
DANZI MARIA
EMANUELA
CRESCINI
MATTEO
NERI ANDREA
GIRASOLE
STANDBYMI
CRYOWSN
youvino
ASPIRANTE
IMPRENDITORE
ASPIRANTE
IMPRENDITORE
ASPIRANTE
IMPRENDITORE
ASPIRANTE
IMPRENDITORE
BLDSVN72B09C800R
DNZMMN66A65A669N
CRSMTT69R26B157V
NRENDR68R15H501S
Via Presolana 114
24020 Onore
Via Giuseppe
Regaldi 33 - 20161
Milano
Via Don Milani 7
20833 Giussano
Via Oldofredi 47
20100 Milano
€ 125.000,00
€ 76.593,85
€ 100.000,00
€ 110.000,00
€ 100.000,00
€ 61.000,00
€ 84.900,00
€ 60.000,00
€ 5.000,00
€ 5.000,00
€ 5.000,00
€ 5.000,00
€ 5.000,00
Prescrizioni
Contributo Fase A
MPMI
Finanziamento
concesso
TRAVELNEWS24
Costo progetto
TRAVELNEWS24
S.R.L.
Sede operativa
Ragione
sociale
13/12/2013
c.f./ p.iva
Data
protocollo
45692240
Tipologia
soggetto
Id.
Progetto
5
Titolo
N.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
non richiesti
€ 24.000,00
Obbligo di iscrizione al registro camerale
entro 90 giorni
dal
presente
provvedimento
(art. 6)
€ 24.000,00
Obbligo di iscrizione al registro camerale
entro 90 giorni
dal
presente
provvedimento
(art. 6)
€ 24.000,00
Obbligo di iscrizione al registro camerale
entro 90 giorni
dal
presente
provvedimento
(art. 6)
€ 24.000,00
Obbligo di iscrizione al registro camerale
entro 90 giorni
dal
presente
provvedimento
(art. 6)
Bollettino Ufficiale
– 125 –
14
46055075
11/12/2013
OFFICINE
MANDELLI
S.R.L.
RESTART DEL DESIGN ITALIANO
NEWCO
70640470964
Via Canturina
Vecchia 13 - 22070
Senna Comasco
VESENDA SRL
PIATTAFORMA SOFTWARE INNOVATIVA
PER INTEGRAZIONE
DATI ED APPLICAZIONI
START UP
INNOVATIVA
02463130183
Via F. Cuzio 42
27100 Pavia
MPMI
02062950684
MPMI
08057110960
15
46082954
19/12/2013
LUXPAN S.R.L.
Luxpan - la nuova
generazione di
pannello semilavorato per il mercato
del mobile post
crisi
16
46179478
19/12/2013
PREMIUM
STORE S.R.L.
PREMIUM STORE
TOTALE
€ 230.000,00
€ 100.000,00
€ 5.000,00
€ 16.000,00
€ 99.550,00
€ 99.550,00
€ 5.000,00
€ 16.000,00
Via Bergamo 55 24042 Capriate S.
Gervasio (BG)
€ 100.000,00
€ 100.000,00
€ 5.000,00
€ 24.000,00
Via Bernardo Quaranta, 40 - 20141
Milano
€ 100.000,00
€ 84.900,00
€ 5.000,00
€ 24.000,00
€ 1.388.979,85
€ 965.350,00
€ 55.000,00
€ 224.000,00
Prescrizioni
Servizi di
affiancamento
Contributo Fase A
Finanziamento
concesso
Costo progetto
Sede operativa
c.f./ p.iva
17/12/2013
Tipologia
soggetto
Data
protocollo
45999909
Titolo
Id.
Progetto
13
Ragione
sociale
N.
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
– 126 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
D.d.s. 6 marzo 2014 - n. 1873
Bando voucher per l’internazionalizzazione 2014: approvazione
candidature a soggetti attuatori - I provvedmento
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA INTERNAZIONALIZZAZIONE,
MARKETING E ATTRATTIVITÀ
Vista la l.r. n. 11 del 19 febbraio 2014 «Impresa Lombardia: per
la libertà d’impresa, il lavoro e la competitività», con la quale la
Regione persegue la crescita competitiva del contesto territoriale e sociale della Lombardia, supportando, tra l’altro, l’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale e la capacità delle imprese di sviluppare e ampliare la proprie prospettive di mercato;
Richiamato il d.d.u.o. n. 537 del 30 gennaio 2014 «Approvazione del «Bando Voucher per l’internazionalizzazione delle micro,
piccole e medie imprese lombarde 2014’ nell’ambito dell’Accordo di Programma con le Camere di Commercio lombarde - Asse 1 Competitività»;
Preso atto che, al punto 6 «Soggetti attuatori e calendari delle
iniziative» del suddetto bando, è previsto che:
•possano candidarsi come soggetti attuatori dei Voucher
soggetti appartenenti alle categorie ivi indicate, che rispettino i requisiti prescritti;
•le candidature possano essere presentante, con modalità
informatica attraverso la piattaforma Finanziamenti On Line, in qualsiasi momento a partire dall’11 febbraio 2014 al
31 gennaio 2015 e che siano istruite entro 12 giorni dalla
data di invio, salvo richiesta di documenti integrativi che interrompe il termine dei 12 giorni;
Dato atto che, alla data del 28 febbraio 2014, risultavano presentate tramite Finanziamenti On Line n. 39 candidature a soggetti attuatori, come riportato nell’Allegato 1, parte integrante e
sostanziale del presente atto;
Verificato, sulla base delle dichiarazioni rese dai soggetti stessi
tramite la procedura on-line e della documentazione presentata, che, delle candidature presentate, risultano:
•n. 39 candidature ammissibili, elencate all’Allegato 2, parte
integrante e sostanziale del presente atto, come soggetti
attuatori per le tipologie di Voucher ivi indicate;
Dato atto che Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia,
ai sensi del punto 14 «Controlli» del bando, si riservano di effettuare eventuali verifiche e controlli successivi rispetto a quanto
dichiarato dai soggetti ammessi circa il possesso dei requisiti al
momento della candidatura e al persistere degli stessi;
Ritenuto pertanto di procedere a:
•dichiarare ammissibili le 39 candidature a soggetti attuatori
Voucher 2014 di cui all’Allegato 2;
Viste:
•la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché
il regolamento di contabilità e la legge di approvazione del
bilancio di previsione dell’anno in corso;
•la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 "Testo unico delle leggi regionali in
materia di organizzazione e personale";
Richiamati la d.g.r. n. X/87 del 29 aprile 2013 «II Provvedimento
Organizzativo 2013», con cui è stato assegnato a Milena Bianchi
l’incarico di Dirigente della Struttura Internazionalizzazione Marketing e Attrattività, e il decreto del Segretario generale n. 7110
del 25 luglio 2013;
DECRETA
Per le motivazioni richiamate in premessa che si intendono
qui integralmente riportate:
1. di dichiarare ammissibili le 39 candidature a soggetti attuatori Voucher 2014 di cui all’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia;
3. che si provvederà contestualmente all’adozione del presente atto alla pubblicazione di cui agli art. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013;
4. di aggiornare l’elenco dei soggetti attuatori previsto al punto 6 del bando e di pubblicarlo sui seguenti siti:
www.industria.regione.lombardia.it
www.lombardiapoint.it
www.unioncamerelombardia.it
Il dirigente della struttura
internazionalizzazione, marketing e attrattività
Milena Bianchi
——— • ———
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 127 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
ALLEGATO 1
CANDIDATURE A SOGGETTI ATTUATORI VOUCHER 2014
PRESENTATE
Denominazione
soggetto
Categoria
di soggetto
Tipologia di Voucher
per cui si candida
N.
ID progetto
1
47032115
CNA - Confederazione Nazionale
Artigianato e PMI- Associazione di
Bergamo
Associazione di categoria
A BC
2
47032203
Unione Commercio turismo Servizi
Professioni della Provincia di Milano
(CONFCOMMERCIO)
Associazione di categoria
A-B-C
3
47032390
CCIAA di Cremona
Camera di Commercio
4
47032755
Brescia Export sociatà consortile coopertaiva a responsabilità limitata
Consorzi e società consortili d'imprese
A BC
5
47033364
Como Export Consorzio per la promozione
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
A B C
6
47033760
Consorzio EHT -Export hight Technology
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
AB C
7
47034402
Confindustria Bergamo
Associazione di categoria
A
8
47034620
Confartigianato imprese- Unione
Artigiani di Lecco
Associazione di categoria
A - B -C
9
47037634
A.P.I. Associazione Piccole e Medie
Industrie di Lecco
Associazione di categoria
ABC
10
47039884
Cotone Moda
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
AB C
11
47039998
Centro Servizi Aziendali - Società
Cooperativa
Consorzi e società consortili d'imprese
A B C
12
47040285
Consorzio Evan
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
AB C
13
47054788
Confindustria Alto Milanese
Associazione di categoria
A
14
47056065
APINDUSTRIA MANTOVA
Associazione di categoria
A
15
47065168
Co. Export Sociatà cooperativa
consortile
Consorzio e Società Consortile d'impresa
16
47065436
Consorzio con attività esterna di tipo
promozionale
Consorzi e società consortili d'imprese
17
47067190
Promos - Promozione e Sviluppo
Azienda Speciale CCIAA
18
47078551
Consorzio Internazionale di Sviluppo
soc. coop..
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
A B
19
47122619
Consorzio lavora e Produce fra Mella
naviglio e Chiese
Consorzi e società consortili d'imprese
A B
20
47134891
C.N.A Confederazione Nazionale
Artigianato
Associazione di categoria
A B C
21
47137919
Associazione Artigiani (CONFARTIGIANATO)
Associazione di categoria
A
22
47152013
Camera di Commercio Italina per la
Serbia e il Montenegro
Associazione di imprese
ABC
23
47157143
Camera di commercio Italiana per il
sud-est asiatico
Associazione di imprese
ABC
24
47164504
Confindustria Lecco
Assocoazioni di categoria
25
47212418
Consorzio Pavia Export
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
ABC
26
47216159
CNA Pavia
Associazione di categoria
ABC
27
47217652
Unione Artigiani della Provincia di
Sondrio (CONFARTIGIANATO)
Associazione di categoria
ABC
28
47227245
L.I.A. Liberti Imprenditori Associati
(CLAAI)
Associazione di categoria
A
29
47256776
CNA Brescia - Confederazione Nazionale dell'artigianato e della piccola e
media impresa
Associazione di categoria
ABC
30
47290266
Associazione Artigiani di Brescia e
Provincia (CASARTIGIANI)
Associazione di categoria
A
B-C
A B
A
A -B -C
A
– 128 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Denominazione
soggetto
Categoria
di soggetto
Tipologia di Voucher
per cui si candida
N.
ID progetto
31
47296568
Consorzio C.N.A. Servizi
Consorzi e società consortili d'imprese
ABC
32
47325226
CONFAPI VARESE (API)
Associazione di categoria
ABC
33
47137078
CONSORZIO LODIGIANO PER LA
ESPORTAZIONE
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
ABC
34
47276103
Unione degli Industriali della Provincia
di Varese (CONFINDUSTRIA)
Associazione di categoria
AB C
35
47033596
PROVEX CONSORZIO EXPORT IMPORT
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
AB C
36
47400999
Confartigianato Imprese Lomellina
Associazione di categoria
37
47387970
Consorzio di tutela dei vini di Valetellina
Consorzi e società consortili d'imprese
C
38
47085474
APINDUSTRIA CREMONA
Associazione di categoria
A
39
47426182
CCIAA DI BERGAMO
A B
A-B-C
——— • ———
ALLEGATO 2
CANDIDATURE A SOGGETTI ATTUATORI VOUCHER 2014
AMMISSIBILI
Denominazione
soggetto
Categoria
di soggetto
Tipologia di Voucher
per cui si candida
N.
ID progetto
1
47032115
CNA - Confederazione Nazionale
Artigianato e PMI- Associazione di
Bergamo
Associazione di categoria
A BC
2
47032203
Unione Commercio turismo Servizi
Professioni della Provincia di Milano
(CONFCOMMERCIO)
Associazione di categoria
A-B-C
3
47032390
CCIAA di Cremona
Camera di Commercio
4
47032755
Brescia Export sociatà consortile coopertaiva a responsabilità limitata
Consorzi e società consortili d'imprese
A BC
5
47033364
Como Export Consorzio per la promozione
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
A B C
6
47033760
Consorzio EHT -Export hight Technology
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
AB C
7
47034402
Confindustria Bergamo
Associazione di categoria
A
8
47034620
Confartigianato imprese- Unione
Artigiani di Lecco
Associazione di categoria
A - B -C
9
47037634
A.P.I. Associazione Piccole e Medie
Industrie di Lecco
Associazione di categoria
ABC
10
47039884
Cotone Moda
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
AB C
11
47039998
Centro Servizi Aziendali - Società
Cooperativa
Consorzi e società consortili d'imprese
A B C
12
47040285
Consorzio Evan
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
AB C
13
47054788
Confindustria Alto Milanese
Associazione di categoria
A
14
47056065
APINDUSTRIA MANTOVA
Associazione di categoria
A
15
47065168
Co. Export Sociatà cooperativa consortile
Consorzio e Società Consortile d'impresa
16
47065436
Consorzio con attività esterna di tipo
promozionale
Consorzi e società consortili d'imprese
17
47067190
Promos - Promozione e Sviluppo
Azienda Speciale CCIAA
18
47078551
Consorzio Internazionale di Sviluppo
soc. coop..
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
A B
19
47122619
Consorzio lavora e Produce fra Mella
naviglio e Chiese
Consorzi e società consortili d'imprese
A B
B-C
A B
A
A -B -C
Bollettino Ufficiale
– 129 –
Serie Ordinaria n. 11 - Martedì 11 marzo 2014
Denominazione
soggetto
Categoria
di soggetto
Tipologia di Voucher
per cui si candida
N.
ID progetto
20
47134891
C.N.A Confederazione Nazionale
Artigianato
Associazione di categoria
A B C
21
47137919
Associazione Artigiani (CONFARTIGIANATO)
Associazione di categoria
A
22
47152013
Camera di Commercio Italina per la
Serbia e il Montenegro
Associazione di imprese
ABC
23
47157143
Camera di commercio Italiana per il
sud-est asiatico
Associazione di imprese
ABC
24
47164504
Confindustria Lecco
Assocoazioni di categoria
25
47212418
Consorzio Pavia Export
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
ABC
26
47216159
CNA Pavia
Associazione di categoria
ABC
27
47217652
Unione Artigiani della Provincia di
Sondrio (CONFARTIGIANATO)
Associazione di categoria
ABC
28
47227245
L.I.A. Liberti Imprenditori Associati
(CLAAI)
Associazione di categoria
A
29
47256776
CNA Brescia - Confederazione Nazionale dell'artigianato e della piccola e
media impresa
Associazione di categoria
ABC
30
47290266
Associazione Artigiani di Brescia e
Provincia (CASARTIGIANI)
Associazione di categoria
A
31
47296568
Consorzio C.N.A. Servizi
Consorzi e società consortili d'imprese
ABC
32
47325226
CONFAPI VARESE (API)
Associazione di categoria
ABC
33
47137078
CONSORZIO LODIGIANO PER LA
ESPORTAZIONE
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
ABC
34
47276103
Unione degli Industriali della Provincia
di Varese (CONFINDUSTRIA)
Associazione di categoria
AB C
35
47033596
PROVEX CONSORZIO EXPORT IMPORT
Consorzi export e consorzi per l'internazionalizzazione
AB C
36
47400999
Confartigianato Imprese Lomellina
Associazione di categoria
37
47387970
Consorzio di tutela dei vini di Valetellina
Consorzi e società consortili d'imprese
C
38
47085474
APINDUSTRIA CREMONA
Associazione di categoria
A
39
47426182
CCIAA DI BERGAMO
A
A B
A-B-C