Classe 5^ sez. A - elettronica e telecomunicazioni

Istituto Tecnico Industriale Statale “B. Pascal”
p.le C. Macrelli, 100 – Cesena (FC)
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO
"Blaise Pascal"
P.le Macrelli, 100 - 47521 Cesena (FC)
Tel. +39 054722792 Fax +39 054724141
Cod.fisc. 81008100406 - Cod.Mecc.
FOTF010008
www.ittcesena.gov.it
[email protected]
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
CLASSE 5 A a.s. 2013/14
INDIRIZZO: Elettronica e Telecomunicazioni
Il presente documento, redatto in coerenza con l’Art. 6 – O.M. n.13/2013 relativamente alle
modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli Esami di Stato, è composto
dai seguenti elementi:
a) Presente prospetto, relativo alla composizione del Consigli di classe.
b) Presentazione dell’istituto e del curricolo relativo all’indirizzo, così come presente
nel P.O.F.
c) Criteri di valutazione didattico-formativi
d) Presentazione della classe e delle attività aggiuntive, integrative e di recupero.
e) Contenuti e metodi disciplinari (Programmi disciplinari).
f) Attività svolte in preparazione all’Esame di Stato e griglie di valutazione
simulazione prove scritte.
A) Composizione del consiglio di classe
Disciplina del piano di studio
Ore svolte
Elettronica e
telecomunicazioni
al 12-05-14
Lingua e letteratura italiana
57
Storia
25
Lingua straniera (Inglese)
Docente
Firma
di approvazione
PIERACCINI
MIRELLA
firmato
CASADEI
MARIA CATERINA
firmato
CORBARA ITALO
firmato
MASSARELLI
RICCARDO
SEVERI STEFANO
firmato
FOMENTELLI VANNI
firmato
SEVERI STEFANO
firmato
FABBRI DIEGO
firmato
52
Matematica
78
Elettronica
130
firmato
Telecomunicazioni
120
Sistemi elettronici automatici
139
BATANI PIERGIORGIO
FABBRI DIEGO
firmato
firmato
BATANI PIERGIORGIO
firmato
LUCCHI FABIO
firmato
FAGGI DANIELE
firmato
SALVI STEFANO
firmato
Tecn. elettroniche, Disegno e
116
Progettazione
Economia industriale ed elem.
di Diritto
54
Educazione fisica
57
Religione
26
B)
Presentazione generale dell'Istituto
Nell'anno in corso l’ Istituto è costituito da __ classi composte da __ prime, __ seconde, __
terze, 5 quarte, 4 quinte oltre ad una classe del corso serale di Informatica SIRIO. Gli
indirizzi attuali per le classi quinte (vecchio ordinamento) sono: Elettronica e
Telecomunicazioni, Informatica (progetto “ABACUS”),
Informatica serale (progetto
“SIRIO”), mentre con la riforma il nostro Istituto ha iniziato dal c.a.s. il secondo biennio
negli indirizzi tecnologici di “Elettronica ed Elettrotecnica” ed “Informatica e
Telecomunicazioni” .
Il nostro Istituto vanta oltre cinquant’anni di tradizione nell'insegnamento nell'ambito degli
indirizzi elettronici ed informatici, e raccoglie allievi da un ampio arco di Comuni delle
provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Le strutture dell’Istituto sono utilizzate al
massimo grado, sia per quanto riguarda le aule ordinarie che per i laboratori, anche
attraverso l’utilizzo di alcuni locali presso l’adiacente Scuola Media di Via Plauto. L’istituto
è sede inoltre di un corso serale per periti Informatici (Sirio) di corsi post-diploma IFTS e
ITS. Sono stati recentemente completati importanti lavori edilizi di ampliamento e
ristrutturazione (adeguamento e ampliamento di alcune strutture, riutilizzo di locali per una
maggiore efficienza organizzativa, allestimento ed apertura di un museo tecnico interno
all’Istituto, ampliamento della biblioteca, apertura di un nuovo laboratorio adeguatamente
attrezzato per il nuovo corso ITS, dotazione completa di ascensori interni…),con
l’adeguamento delle procedure per la sicurezza e piani di evacuazione previsti dalle
normative (D.Lvo. 81/08 e successivi). Le procedure automatiche per la registrazione delle
presenze degli studenti, varie opere di cablaggio strutturato e con AP wireless,
consentono la connessione ADSL con numerosi punti di accesso a disposizione del
personale docente e studenti. La conclusione del primo biennio di riforma degli Istituti
Tecnici e la riorganizzazione dei contenuti disciplinari e delle cattedre dei docenti
conseguenti all’unificazione dell’orario scolastico pari a 32 ore settimanali, ha determinato
un’evoluzione dell’ orario obbligatorio degli insegnanti con l’assegnazione di cattedre
interne non più ordinarie, nella ricerca della massima efficienza nel salvaguardare
l’equilibrio dei corsi e la continuità didattico-professionale dei docenti.
Il dibattito che si è svolto nel presente anno, in coerenza con il P.O.F, ha riguardato
numerose attività progettuali realizzate sia nel tempo aggiuntivo pomeridiano, che in ore di
flessibilità mattutine, con una varietà di iniziative per il recupero e il sostegno in itinere
degli allievi e commissioni di lavoro impegnate per la realizzazione di alcune prospettive
di innovazione individuate dalle recenti normative sull’Istruzione Tecnica. Si sono
sperimentati gruppi di lavoro interni di tipo gestionale/organizzativo (Aree diversificate e
strategiche per l’Istituto assegnate a cinque funzioni strumentali, dipartimenti disciplinari
organizzati in modo autonomo e flessibile, commissioni di lavoro, attività di orientamento in
ingresso e per gli studenti delle classi quinte, commissione interna per la gestione delle
prove di valutazione Invalsi con relativo monitoraggio delle stesse, progetti Linguistici
Europei), progetti sulla dispersione e la prevenzione del disagio scolastico, integrazione
degli alunni stranieri, organizzazione di corsi di recupero e sostegno disciplinare
pomeridiani, progetti pomeridiani di ampliamento ed arricchimento dell’offerta formativa
rivolti a studenti, varie iniziative interne di autoaggiornamento per docenti, olimpiadi di
Informatica e Matematica…), con risultati certamente positivi, sia per la competenza
dimostrata dai docenti designati, che per lo spirito di collaborazione dimostrato dal corpo
insegnante nel suo complesso. Sono state realizzate significative collaborazioni e nuovi
rapporti con varie aziende e Università locali, sia per le attività connesse all’orientamento
scolastico e professionale (stages estivi, alternanza scuola-lavoro e corsi IFTS), sia in
merito alle prospettive individuate dalle recenti disposizioni sull’Istruzione Tecnica
Superiore (ITS), con l’avvio di uno specifico corso che vede il nostro istituto scuola-pilota
nell’ambito della prevista fondazione di partecipazione. L’avvio di tale corso post-diploma
contemporaneamente al riordino dell’istruzione tecnica ha poi dato vita a numerose
iniziative, con particolare riferimento al dibattito sulla valorizzazione dell’istruzione e della
cultura tecnica. Sul piano organizzativo-didattico, si è proceduto ad un costante confronto
disciplinare attraverso la revisione e l’aggiornamento dei contenuti disciplinari e delle
strutture laboratoriali verso il modello dell’acquisizione delle competenze, come previsto
dalla normativa sull’obbligo scolastico e dalle norme sul riordino dell’istruzione secondaria.
Per il recupero di eventuali carenze emerse nel profitto degli allievi e per il rafforzamento
dei contenuti, si sono realizzate durante l’intero anno scolastico varie attività pomeridiane
di recupero e sostegno in numerose discipline, potenziate particolarmente durante il
secondo quadrimestre anche in relazione ai criteri normativi previsti per l’ammissione agli
esami di stato. All’interno dei singoli Consigli di Classe, redatto dai Docenti Coordinatori, si
è proceduto alla realizzazione di un POF di Classe quale strumento condiviso per
l’individuazione di tutta una serie di strategie (organizzative, complementari, didattiche, di
recupero e di arricchimento…) per un’efficace ed operativa azione di progettazione
didattica.
Locali d’uso generale e Laboratori per l'Indirizzo di Elettronica/ Telecomunicazioni.
Locali d’uso generale.
- Biblioteca d’Istituto, con oltre 12.000 volumi, PC, numerose riviste in abbonamento ,
supporti multimediali e materiale informativo per l’orientamento scolastico e
professionale;
- Sei aule (ad uso di alcune classi del triennio) collocate presso l’adiacente scuola media
“Plauto”
- Due aule docenti e una Sala Riunioni con accesso remoto ADSL, videoproiettore, TVDVD.
- Aule di ricevimento docenti , aula riservata per le Funzioni strumentali e “Aula Blu”
(Staff, RSU);
- Uffici per il personale amministrativo, Ufficio tecnico, Uffici per il Dirigente e D.S.G.A.,
Vicepresidenza, Seg. Didattica , Protocollo, locali adibiti a piccole riunioni (Giunta e
Consiglio di Istituto, commissioni di lavoro, incontri di rappresentanza con esterni,
gestione degli scrutini...);
- Aula multimediale per attività didattiche e progetti (aula 10)
- Magazzino per materiale tecnico e di segreteria
- Bar d’Istituto (attivo in orario scolastico), palestra
- Museo delle apparecchiature elettroniche ed informatiche
Laboratori d'uso specifico
-
Laboratorio di Domotica e di Impianti elettrici (Lab. 37);
Laboratorio di Elettrotecnica e misure elettriche (Lab. 38)
Laboratorio di Tecnologie meccaniche e Laboratorio di T.D.P (lab. 22, lab. 23)
Laboratorio di Telecomunicazioni ed Elettronica (lab. 51)
Laboratorio di Sistemi Elettronici Automatici e di Tecnologie Informatiche (lab. 12)
Profilo culturale del Perito in Elettronica e Telecomunicazioni
Obiettivo del triennio di specializzazione è quello di definire una figura professionale
capace di inserirsi in realtà produttive e sociali differenziate e caratterizzate da una rapida
evoluzione sia dal punto di vista tecnologico che da quello dell'organizzazione del lavoro.
Profilo professionale
Il Perito in Elettronica e Telecomunicazioni progetta e partecipa al collaudo e alla gestione
di sistemi di vario tipo (Assistenza tecnica qualificata, Telefonia, Reti e sistemi ICT,
Elaborazione e trasmissione dell'informazione, Automazione industriale, Domotica e
sicurezza domestica, Progettazione e collaudo di impianti elettrici ed illuminotecnica…)
sovrintendendo alla manutenzione degli stessi. Sarà in grado di redigere e documentare,
anche in lingua inglese, il lavoro svolto e di orientarsi consapevolmente nella conoscenza
e nell'uso dei sistemi informatici. Egli dovrà evidenziare abilità progettuali in contesti tecnici
diversi, dovendosi orientare fra tecnologie e dispositivi vari in relazione al loro impiego e
alla loro convenienza tecnico-economica. Dovrà maturare una responsabile ed efficace
pianificazione del proprio lavoro con una propensione allo studio e all'aggiornamento.
Piano di Studi (Triennio di Elettronica e Telecomunicazioni – 32 ore settimanali)
Materia
Religione / Attività Alternative
Educazione fisica
Lingua e lettere italiane
Storia
Lingua straniera (Inglese)
Economia e Diritto
Matematica
Meccanica e Macchine
Elettrotecnica
Elettronica
Sistemi Elettronici Automatici
Telecomunicazioni
Tecnologie Disegno e
Progettazione
Totale ore settimanali
III^
1
2
3
2
3
4
3
5 (2)
3 (2)
3 (2)
3 (2)
IV^
1
2
3
2
3
2
3
2
4 (2)
3 (2)
3
4 (3)
V^
1
2
3
2
2
2
3
4 (2)
5 (2)
4 (1)
4 (3)
32 (8)
32 (7)
32 (8)
Prove
OP
SO
O
O
O
SO
O
SO (in 3^)
SOP
SOP
SOP
GOP
Prove: S. (prova scritta), G. (prova grafica), O.(prova orale), P. (prova pratica) Ore LAB. tra parentesi
C)
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il consiglio di classe si è attenuto alle indicazioni fornite dalla tabella A allegata al DM
99/09 che qui si riporta:
TABELLA A allegato dm 99
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio
1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
CREDITO SCOLASTICO (PUNTI)
Media dei voti
Credito scolastico
(Punti)
M=6
6<M≤7
7<M≤8
I anno
3-4
4-5
5-6
II anno
3-4
4-5
5-6
III anno
4-5
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame
conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto
secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e
dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di
comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre,
nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della
media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito
scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei
voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella
partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed
eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun
modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M
dei voti.
I criteri tenuti in considerazione per l’attribuzione del voto di condotta e per l’attribuzione
dei punteggi all’interno della fascia di appartenenza sono stati considerati in relazione a
quanto indicato nel POF di istituto ovvero:
• Rispetto dell’art. 3 (Doveri) dello statuto delle studentesse e degli studenti con
successive modificazioni e integrazioni (DPR 235 del 21.11.07);
• Osservazione e rispetto delle norme contenute nel Regolamento interno d’Istituto;
• Assiduità nella frequenza scolastica, puntualità alle lezioni e nelle consegne
assegnate;
• Interesse e capacità relazionali manifestati;
• Partecipazione attiva alle iniziative didattiche della scuola.
In generale, valutazioni positive nella condotta corrispondono ai voti otto e nove; il dieci
evidenzia una condotta esemplare; il sette rappresenta un comportamento comunque
discreto.
Nella assegnazione del punteggio il Consiglio di classe tiene conto:
· del profitto;
· della assiduità della frequenza;
· dell’interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo
educativo;
· di eventuali crediti formativi.
Il credito formativo può essere riconosciuto dal Consiglio di Classe sulla base delle
“esperienze maturate dall’alunno al di fuori della scuola, coerenti con l’indirizzo di studi e
debitamente documentate”. Le esperienze formative, ai fini dell’attribuzione del credito,
devono:
· essere debitamente documentate;
· riferirsi principalmente ad attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione
professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione ed
allo sport;
· consistere in qualificate esperienze coerenti con gli obiettivi educativi e formativi del tipo
di corso che si frequenta.
Ciascun C.d.C. in piena autonomia valuterà la coerenza dell’esperienza formativa svolta
non solo in relazione ai criteri generali sopra indicati, ma anche agli obiettivi formativi e
specifici indicati nella programmazione di classe.
Modalità di valutazione del consiglio di classe: CRITERI DI
VALUTAZIONE
La valutazione è stata continua e personalizzata ed ha verificato in particolare la
situazione in itinere. La tipologia delle prove è stata diversificata: elaborati scritti,
questionari a risposta chiusa e aperta, test di comprensione, relazioni.
Per la VALUTAZIONE FORMATIVA si è tenuto conto della riflessione sull’errore, di
simulazioni e prove inerenti l’Esame di Stato, di verifiche intermedie all’interno di moduli e /
o unità didattiche, di verifiche connesse all’attività di Laboratorio, di contributi personali
offerti nell’Area di progetto.
La VALUTAZIONE SOMMATIVA , oltre che dei risultati delle singole prove, ha tenuto
conto dell’impegno, della partecipazione, dei progressi degli allievi rispetto ai livelli di
partenza, dell’autonomia operativa, del contributo fornito nella realizzazione dell’area di
progetto.
I risultati tengono conto delle indicazioni emerse dal Collegio Docenti e sono
così articolati:
voto
10
voto
9
Eccellente
Ottimo
capacità espositive e di rielaborazione; ricche conoscenze;
autonomia operativa
solide conoscenze; capacità di esprimere in modo logico,
voto
8
voto
7
voto
6
voto
5
voto
4
voto
1–3
corretto e con proprietà le proprie conoscenze
applicazioni corrette, conoscenze sicure; articolazione
espositiva chiara e corretta
Discreto
comprensione delle relazioni; conoscenze precise;
esposizione chiara ed appropriata
Sufficiente comprensione degli aspetti fondamentali; conoscenze
essenziali ; esposizione semplice e lineare
Insufficient comprensione parziale delle relazioni; conoscenze
e
imprecise, esposizione incerta e non appropriata
Gravement comprensione difficoltosa; conoscenze lacunose,
e
esposizione stentata e scorretta
insufficiente
Nettamente mancata comprensione ed applicazione; conoscenze
insufficiente pressoché inesistenti; esposizione non chiara e
gravemente scorretta
Buono
D) Presentazione della classe e delle attività aggiuntive, integrative e di recupero.
CLASSE 5^ A
A.S. 2013/14
11/12
3^A
12/13
4^ A
13/14
5^ A
ISCRITTI
20
RITIRATI
31
PROMOSSI
18
29
29
La classe ha iniziato il percorso del triennio nell’anno 2011-12 con la presenza di 20
alunni; al 4 anno è stata data la possibilità di scegliere o il corso A o il corso B,
eliminando il corso C,al termine del 5 anno risulta composta da 29 studenti.
Continuità dei docenti
La titolarità dei docenti delle singole materie di corso, nell’arco dei tre anni, si
riassume come segue.
Disciplina del piano di Classe Periodo
Docente
studio
Telecomunicazioni
4a a
a. s. 2012/2013
SARACINO CONCETTA
5a a
FOMENTELLI VANNI
Sistemi
3a a
a. s. 2011/2012
FERRARO GIUSEPPE
4a a
a. s. 2012/2013
GALEOTTI ORESTE
5a a
FABBRI DIEGO
T.D.P.
3a a
4a a
5a a
a. s. 2011/2012
a. s. 2012/2013
Elettrotecnica ed
Elettronica
3a a
4a a
5a a
a. s. 2011/2012
a. s. 2012/2013
Italiano-Storia
3a a
4a a
5a a
a. s. 2011/2012
a. s. 2012/2013
Lingua Inglese
3a a
4a a
5a a
a. s. 2011/2012
a. s. 2012/2013
Matematica
3a a
4a a
5a a
a. s. 2011/2012
a. s. 2012/2013
Economia Industriale
ed elementi di diritto
Educazione Fisica
4a a
5a a
3a a
4a a
5a a
3a a
4a a
5a a
a. s. 2012/2013
Religione
a. s. 2011/2012
a. s. 2012/2013
a. s. 2011/2012
a. s. 2012/2013
3a a
4a a
5a a
a. s. 2011/2012
a. s. 2012/2013
3a a
4a a
5a a
a. s. 2011/2012
a. s. 2012/2013
Lab. Elettronica
3a a
4a a
5a a
a. s. 2011/2012
a. s. 2012/2013
Lab.
Telecomunicazioni
4a a
5a a
a.s. 2012-13
Lab. Sistemi
Lab. T.D.P.
MALUCELLI VANNI
MALUCELLI VANNI
FABBRI DIEGO
CANDUCCI LEONARDO
CANDUCCI LEONARDO
MASSARELLI RICCARDO
GASPERONI PAOLA
PIERACCINI MIRELLA
PIERACCINI MIRELLA
CAPELLINI NADIA
BIONDI SILVA
CASADEI CATERINA
MAZZOTTI CINZIA
CORBARA ITALO
CORBARA ITALO
LUCCHI FRANCO
LUCCHI FRANCO
FAGGI DANIELE
FAGGI DANIELE
FAGGI DANIELE
SALVI STEFANO
SALVI STEFANO
SALVI STEFANO
BATANI PIERGIORGIO
MONTALTI GIOVANNI
BATANI PIERGIORGIO
BATANI PIERGIORGIO
BATANI PIERGIORGIO
BATANI PIERGIORGIO
ULIVI RICCARDO
BATANI PIERGIORGIO
SEVERI STEFANO
SEVERI STEFANO
SEVERI STEFANO
Note:
per il corso di Elettronica nel primo trimestre del 5° anno ha insegnato un
supplente(Lucchi Gianni), nel secondo periodo è rientrato il docente titolare di
cattedra Prof. Massarelli Riccardo.
VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA CLASSE
La classe 5A è composta da 29 allievi, 13 provenienti dalla stessa classe terza di origine e
gli altri aggregati al 4^anno.
Nella classe, si è creato nel tempo un forte affiatamento ed una buona solidarietà.
Nel passaggio dal 4° al 5° anno di corso sono cambiati tutti i docenti dell’area tecnica e di
Lingua Inglese.
Tutto ciò ha creato inevitabili problemi di raccordo disciplinare e qualche incomprensione,
problemi per lo più risolti durante l’anno scolastico.
La classe si è presentata un po’eterogenea per capacità ed interesse e tali differenze nel
tempo non si sono completamente livellate, a causa di qualche difficoltà di apprendimento
da parte di alcuni studenti.
All’inizio dell’anno scolastico, tenuto conto delle oggettive difficoltà è stato effettuato un
sostanziale ripasso in alcune discipline ma ciononostante verso la fine del trimestre
(conclusosi il 23 dicembre) si è evidenziata una situazione un pò problematica con diversi
allievi aventi risultati negativi e qualcuno con gravi insufficienze.
L’Istituto in ottemperanza alla normativa in fatto di recupero formativo ha disposto
l’attivazione di una fase di “pausa didattica” con l’obiettivo di colmare le lacune relative al
primo trimestre e per affrontare meglio il secondo periodo. Dopo circa 2 settimane è stata
somministrata una prova valida per il superamento del debito formativo e per gli allievi che
hanno avuto esito negativo sono stati attivati:
a) nei mesi di febbraio-marzo corsi di recupero di Sistemi, Italiano e Matematica
obbligatori nelle ore pomeridiane,
b) recupero in itinere nelle ore curriculari per le altre discipline.
Con questi interventi le situazioni negative si sono per lo più risolte.
Il comportamento della classe è sempre stato corretto, nessun richiamo verbale e nessun
provvedimento disciplinare. La frequenza è risultata regolare .Tale continuità ha facilitato il
normale svolgimento del dialogo educativo ed un proficuo lavoro di studio a livello
personale.
Il risultato è il seguente: si distingue un consistente gruppo di alunni abbastanza
impegnato e motivato allo studio, ed uno che “vive un po’ alla giornata” e che ha lavorato
in maniera discontinua e non sempre approfondita.
A conclusione dell'anno scolastico il livello di preparazione della classe risulta in generale
buono, in un contesto in cui un gruppo di allievi ottiene ottimi risultati ed una minoranza
che ottiene risultati sufficienti.
Molti alunni hanno prodotto una tesina utilizzando manuali, data sheets, strumenti
informatici ed apparecchiature di laboratorio. I docenti, nell'ambito delle proprie
competenze, hanno contribuito alla loro scelta, indicandone il livello di difficoltà e il
possibile reperimento del materiale.
Durante l’anno scolastico sono state effettuate simulazioni sulle tre prove scritte d’esame
per aiutare gli allievi a comprendere le modalità di svolgimento e soprattutto per rendersi
conto della loro preparazione.
Il 19 maggio sarà effettuata la seconda simulazione di “terza prova”: assegnando 2/3
domande a risposta breve (tipologia B) per ognuna delle quattro discipline coinvolte
(durata 180 minuti).
PATTO FORMATIVO
L’attività didattica di tutto il triennio si è svolta seguendo le indicazioni contenute nel
POF di classe, redatto nel primo Consiglio di classe di ogni a.s. Studenti, docenti e
famiglie hanno concordato la programmazione delle verifiche, i criteri di trasparenza dei
voti assegnati, i tempi di consegna delle prove scritte corrette, i criteri di organizzazione
degli impegni di lavoro degli allievi a casa, i criteri disciplinari, le modalità di
comunicazione dei docenti con le famiglie.
Circa il RAPPORTO SCUOLA / FAMIGLIA, oltre alle tradizionali udienze, ogni docente ha
stabilito ore personali di incontri con le famiglie.
Il coordinatore ha svolto azioni di tutoraggio, specie secondo le modalità del dialogo
pedagogico, con gli alunni in maggiore difficoltà.
Diversi alunni hanno prodotto una tesina , i docenti, nell’ambito delle loro competenze
hanno contribuito alla loro scelta.
ATTIVITA’ OPZIONALI, AREE PROGETTI, CORSI DI POTENZIAMENTO, ATTIVITA’
AGGIUNTIVE POMERIDIANE PREVISTE DAL POF DI ISTITUTO E PROGETTI
PREVISTI DAL POF DI CLASSE
Attività opzionali:
Area di progetto: la classe ha sviluppato un progetto relativo alla “Progettazione e
realizzazione di un impianto fotovoltaico” oltre ad acquisire le conoscenze
necessarie del settore ha realizzato un Inverter per immettere in rete e/o per
autoconsumo l’energia prodotta; Il progetto affronta diverse problematiche nel
campo dell’ Elettrotecnica dell’ Elettronica e dei Sistemi automatici. La
molteplicità di argomenti e lavori da realizzare ha coinvolto tutta la classe ed
alcuni docenti in relazione alle proprie competenze.
Corsi di potenziamento: in Elettronica nel mese di maggio in Elettronica per risolvere
alcuni temi d’esame .
Attività aggiuntive pomeridiane previste dal pof d’istituto e progetti previsti dal pof
di classe
Alcuni allievi hanno partecipato:
Inglese Corso “first”
Partecipazione attiva Open day
Premio Bancarella
Ministage di supporto agli studenti della Scuola Media in visita ai laboratori.
Orientamento Universitario Facoltà di Ingegneria Bologna-Cesena
Tutti hanno partecipato:
Progetto Salute e Donazione (3 incontri con esperti)gennaio-febbraio
Incontro sul tema: Enigma: decifrare una vittoria suo impiego durante la 2^ guerra
mondiale
Incontri FIXO con esperti del modo del lavoro
Incontri(3) con operatori Agenzia Interinale AHDC marzo-maggio
Visita al Radiotelescopio a Medicina(BO)
Viaggio di istruzione ed integrazione culturale Monaco-Praga
Percorso “cittadinanza e costituzione” per un totale di 25 ore cosi suddivise:
Sono state affrontate le tematiche attraverso lezioni frontali, lavori di gruppo, incontri con
personale qualificato, visione di film e uscite didattiche sul territorio. Tutti i docenti hanno
contribuito ed in particolare quelli dell’area umanistica.
Sono stati affrontati i seguenti argomenti:
•Diritti alienabili e diritti inalienabili, ripresa storica di alcune fonti (Hobbes, Locke, Montesquieu,
Mazzini) esaminate nel precedente anno scolastico.
•Celebrazione di alcune date di importanza civile per il nostro paese: venticinque aprile, primo
maggio, due giugno.
•Presentazione dell'Inno Nazionale, data e motivazione di nascita, contenuto, valore simbolico nel
passato e nel presente. Ascolto e commento.
•La costituzione italiana: il lavoro dei padri costituenti, la promulgazione, l' entrata in vigore,
commento di alcuni articoli: art.1-art.5-art.7-art.39-art.40. Dibattito odierno di eventuale revisione
costituzionale.
•Preparazione alla gita scolastica a Monaco, Dacau, Praga.
•Celebrazione del giorno della memoria (27 gennaio).
•Celebrazione del giorno del ricordo (10 febbraio).
•Celebrazione della festa della donna (8 marzo).
•Argomenti di attualità quali il flusso migratorio verso l'Italia dalle coste africane, il femminicidio e
relativa legislazione.
4. VERIFICHE IN PREPARAZIONE DELL’ESAME
In
accordo col Regolamento interno delle attività di preparazione all’esame di Stato,
discusso ed approvato dal Collegio dei docenti che ha recepito il Decreto Ministeriale del
20 novembre 2000, sono state programmate le seguenti attività:
Simulazione delle seguenti prove d’esame scritte :
Prima prova scritta
il giorno
6-maggio
Seconda prova scritta il giorno 9-maggio
Terza prova scritta
i giorni
2-aprile e 19-maggio
Inoltre ciascun docente nelle discipline pertinenti ha provveduto alla somministrazione di
terze prove durante l’anno scolastico in numero specificato dalla presentazione per
materia privilegiando la tipologia B con quesiti a risposta breve.
CONTENUTI DISCIPLINARI
(ALLEGARE RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DELLE SINGOLI
DISCIPLINE A CURA DEI DOCENTI
STORIA
Prof.ssa Pieraccini Mirella
TEMPI DI SVOLGIMENTO
Per l’attività didattica disciplinare sono previste due ore settimanali. A tali ore vanno aggiunte
quelle per le prove scritte in classe, per le verifiche orali e per le attività extracurriculari.
Le Voci della storia. Vol.terzo.
Autori: A. Brancati e T. Pagliarani
Editore: La Nuova Italia
Le integrazioni sono state realizzate attraverso l’ausilio di fotocopie fornite dall’insegnante o l’
utilizzo di altri mezzi di informazione..
CONTENUTI DISCIPLINARI
Nello svolgimento del programma si è proceduto per aree modulari, con naturali collegamenti a
italiano e ad altre discipline come inglese e religione. Ogni modulo è stato suddiviso in sottomoduli
aventi ciascuno tematiche e contenuti specifici.
MODULI
MODULO 1 - Sguardo panoramico e sintetico dell’Europa di fine secolo
• Imperialismo e Colonialismo (cenni generali) Esame carta storica del mondo di fine
ottocento.
• Il colonialismo italiano.
• L’età giolittiana. G. Giolitti : politica interna,politica estera, giudizio storico controverso.
MODULO 2 - La Prima Guerra Mondiale: cause, conseguenze, eventi fondamentali
• L’Europa in guerra
• L’Italia in guerra
• Da guerra lampo a guerra di logoramento sui fronti, a guerra “mondiale”.
• I fronti di combattimento (carte storiche )
• I trattati di pace e la nuova carta politica dell’Europa.
• La società delle Nazioni e il suo ruolo.
• Lo scontento italiano e la “questione di Fiume”
MODULO 3 - La rivoluzione russa: cause, conseguenze, eventi fondamentali.
5. La Russia prima della rivoluzione
6. Le fasi della rivoluzione ( eventi di febbraio 1905-marzo 1917- ottobre 1917 ).
7. La dittatura di Lenin (riforma agraria – comunismo di guerra – guerra civile)
La Costituzione dell’URSS.
L’URSS di Stalin: ( totalitarismo, culto del capo, purghe..)
.
MODULO 4 – Le dittature di destra in Europa fra le due guerre: ( caratteri comuni )
B) Il Fascismo in Italia:
• Le origini
• L’ascesa politica e istituzionale.
• Le leggi “ Fascistissime” e l’inizio della dittatura.
• La politica interna ed estera del regime.
• La guerra d’Etiopia.
• L’alleanza con la Germania e l’intervento in guerra con le potenze dell’ Asse.
Le fasi della guerra e la caduta del Fascismo.
La repubblica di Salò,il processo di Verona ,la fuga di Mussolini,la morte del dittatore.
Il Nazismo in Germania:
- La Germania dopo la “Pace di Versailles”
- L’ascesa di Adolf Hitler
- L’ideologia del terzo Reich.
- Lo sterminio degli Ebrei ( studio approfondito e visita a Dacao).
- Politica interna ,politica estera tedesca e conseguenze.
- La seconda guerra mondiale e la sconfitta.
- La caduta del nazismo e la fine del dittatore.
MODULO 5 - La Seconda Guerra Mondiale: cause, conseguenze, eventi fondamentali.
I “Caratteri della seconda guerra mondiale “
•
•
•
•
•
La politica militaristica ed oppressiva di Hitler e il comportamento delle potenze europee
La guerra e i fronti di combattimento (con particolare riferimento ai fronti europei)
L’ Italia in guerra.
La guerra in Italia
La conclusione della guerra e le condizioni di pace internazionale
MODULO 6 - Il mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale.
L’Europa dopo il secondo conflitto mondiale ( carta storica )
Il mondo bipolare ( stati allineati all’Usa e stati satelliti dell’URSS ).Gli stati non allineati (cenni ).
Le alleanze politico militari.
La Guerra Fredda: caratteri fondamentali.
Guerre locali o pericoli di guerre (la divisione politica di Berlino,il ponte aereo,il muro ). La guerra
di Corea. La guerra fra Israele e Stato palestinese .La questione di Cuba. La guerra del Vietnam
( cenni ).
La nascita dell’ONU e il suo programma
L’ Italia dalla monarchia alla repubblica
La Costituzione Italiana (lavori dell’ assemblea costituente)
Il testo costituzionale e il dibattito odierno per proposte di revisione.
La Comunità europea: nascita, trasformazioni, problemi odierni e voto del 25 maggio 2014.
TERZE PROVE
Durante l’anno scolastico sono state assegnate terze prove a tipologia A e B inerenti ai seguenti
argomenti: (TIP A)
• L’Italia nella Prima Guerra Mondiale (primo trimestre)
• La Shoah (pentamestre)
(TIP B)
• La società delle nazioni
• I patti lateranensi
• I tre dittatori
Cesena 12/ 05/ 2014
ITALIANO
Prof.ssa Pieraccini Mirella
TEMPI DI SVOLGIMENTO
Per l’attività didattica disciplinare sono previste tre ore settimanali. Le ore effettivamente svolte
sono…. A tali ore vanno aggiunte quelle per le prove scritte in classe, perle verifiche orali e per le
uscite didattiche.
TESTI ADOTTATI
“Antologia e guida storica della LETTERATURA ITALIANA”
Ed. Compatta – Vol. 3.1 “Il secondo ottocento”
Vol. 3.2 “Il novecento”
Autori: G. Armellini e A. Colombo
Editore: Zanichelli
Le integrazioni sono state realizzate attraverso l’ausilio di fotocopie fornite dall’insegnante.
LETTURE PERSONALI
Recensione delle opere lette attraverso i seguenti punti:
•
•
•
•
Lettura integrale
Attività di comprensione
Attività di analisi
Attività di approfondimento critico
Lettura integrale dei seguenti libri:
• Marco Paolini “Ausmerzen”
• A. Baricco “Novecento”
• O.Wilde “Salomè”
• Franz Kafka “La Metamorfosi”
• George Orwell “La Fattoria Degli Animali”
METODOLOGIA
Le prove utili per le verifiche scritte in classe che rispondono alle tipologie dei nuovi esami sono state
le seguenti: Tipologie A, B, C, D.
Le verifiche sono state effettuate tramite prove semi-strutturate, interrogazioni orali, analisi del testo.
La valutazione ha tenuto conto dei seguenti elementi di valutazione:
• Prove orali
• Pertinenza
• Conoscenza dell’argomento
• Correttezza espressiva, espositiva, linguistica
• Capacità di rielaborazione critica
• Approfondimenti personali, originalità, richezza del contenuto
•
Valutazione finale
• Profitto
• Interesse ed attenzione
•
•
•
Partecipazione
Impegno
Disponibilità
Obbiettivi raggiunti
•
Conoscenze
• Conoscere le tematiche fondamentali di ogni epoca considerata
• Conoscere le tematiche caratteristiche degli autori studiati
• Conoscere le principali particolarità stilistiche degli autori analizzati
• Conoscere la formazione culturale degli autori
•
Competenze
• Gli alunni sanno collocare le opere degli autori nel loro contesto storico
• Gli alunni sanno cogliere i rapporti tra gli autori e i movimenti letterari-culturali del
loro tempo
• Gli alunni sanno individuare analogie e differenze tra le tematiche e lo stile degli autori
considerati
•
Capacità
a. Sanno utilizzare alcune tematiche studiate per predisporre saggi brevi o articoli giornalistici
b. Sanno analizzare e commentare i brani studiati identificandone le tematiche fondamentali e
le caratteristiche stilistiche
c. Sanno argomentare le tematiche letterarie affrontate
d. Sanno formulare un giudizio motivato in base al gusto personale o ad una motivazione
critica (riferibile solo ad una parte della classe)
e. Sono in grado di offrire interpretazioni o letture personali di un problema
posto,generalizzando o estendendo le conoscenze a fatti o fenomeni generali (riferibile solo
ad una parte della classe)
ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
Pause didattiche mattutine. Corso di recupero pomeridiano all’inizio del pentamestre.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Nello svolgimento del programma si è proceduto per aree modulari, con naturali collegamenti fra le
discipline di Italiano, Storia e talvolta Inglese. Ogni modulo è stato suddiviso in sottomoduli aventi
ciascuno tematiche e contenuti specifici.
MODULI
MODULO 1 - L’età del realismo (caratteri generali della seconda metà dell’ottocento).
Naturalismo e Verismo in letteratura,caratteri generali.
• E. Zolà: caratteri del romanzo sperimentale e romanzi ciclici.
• Il Verismo: la genesi e la poetica
• G. Verga: la vita, la poetica attraverso le opere.
• Lettura ed analisi testuale delle seguenti novelle:
Fantasticheria
Malaria
La lupa
La roba
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il ciclo dei vinti: caratteri generali.
I Malavoglia,contenuto del romanzo e letture antologiche:
La prefazione.
La famiglia Toscano.
Il naufragio della provvidenza :la famiglia e il paese davanti alla tragedia.
Il contrasto fra nonno e nipote.
La morte del nonno.
Il ritorno di ‘Ntoni.
Mastro don Gesualdo, contenuto del romanzo e letture antologiche:
La storia familiare del protagonista.
- La giornata di Mastro don Gesualdo.
- Le nozze con Bianca Trao.
- Diodata,l’umile serva.
- La morte di Mastro don Gesualdo.
MODULO 2 - L’età del decadentismo (caratteri generali dell’epoca).
•
Le poetiche decadenti del simbolismo e dell’estetismo)..
Il simbolismo francese (cenni ai poeti maledetti e alla loro visione esistenziale).
• C. Baudelaire: Il vampiro
• P. Verlaine : Arte poetica.
• G. Pascoli:, la vita, la poetica del fanciullino ( lettura).
• Temi e soluzioni formali nelle raccolte poetiche Myricae e Canti di Castelvecchio
• Lettura ed analisi testuale dalle due raccolte delle seguenti poesie:
•
Scalpitio
• Lavandare
• Arano
• Novembre
• L’assiuolo
• Il tuono
• Il lampo
• Il fulmine
• Nebbia
• X Agosto
• La mia sera
• Romagna
• La Tovaglia
• Casa mia
• Il gelsomino notturno
MODULO 3 - Le Avanguardie storiche del primo novecento (caratteri generali)
Futurismo . Crepuscolarismo. Ermetismo.
Futurismo:
Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista.
Le Serate Futuriste. Il comportamento provocatorio dei giovani futuristi.
IL manifesto del Futurismo ( lettura )
IL manifesto della letteratura futurista ( lettura )
F. T. Marinetti Sì, sì , così , l’Auroraa sul mare.
F. T. Marinetti Rombo d’Oro
F. T. Marinetti IL bombardamento di Adrianopoli
F. T. Marinetti Pallone prigioniero
C. Govoni
Palombaro
A. Palazzeschi E Lasciatemi divertire
Palazzeschi La fontana malata
Crepuscolarismo:
M. Moretti
La prima pioggia
M. Moretti
IO non ho niente da dire
M. Moretti
La domenica dei cani randagi
M. Moretti
A Cesena
S. Corazzini Desolazione del povero poeta sentimentale
Ermetismo:
Giuseppe Ungaretti
Salvatore Quasimodo (svolti nel modulo 5)
G. D’Annunzio: la vita e le molteplici attività (giornalista, narratore, poeta militante in guerra e in
politica, drammaturgo ).
Le concezioni: estetismo, superonismo, panismo.
I romanzi: caratteri generali e contenuti narrativi dei principali.
Il Piacere,Contenuto, analisi tematica, letture antologiche :
Andrea Sperelli, la vita e le origini familiari.
La seggiola di Elena.
Una gara ippica.
La fine del romanzo.
Il superuomo di derivazione da Nitzche negli ultimi romanzi.
Le Laudi e la visione panica.
Lettura ed analisi testuale:
La pioggia nel pineto
MODULO 4 - Le trasformazioni del romanzo italiano tra fine ottocento e novecento: dal
Verismo al Decadentismo.
Il romanzo decadente del 900
La coscienza della crisi del proprio tempo nella narrativa di Svevo , Pirandello, Kafka
I. Svevo: la vita, la cultura, la letteratura.
I tre romanzi e le loro caratteristiche per contenuto e forma.
Dalla “Coscienza di Zeno”: letture di:
preambolo, prefazione, il fumo, la morte del padre, la psicanalisi, la conclusione del romanzo.
L. Pirandello, la vita e la poetica.
L. Pirandello: la poetica dell’umorismo, lettura antologica.
Da “novelle per un anno”: letture.
La carriola Il treno ha fischiato La patente La Giara Di sera un geranio.
Da “il fu Mattia Pascal”: “Io mi chiamo Mattia Pascal” – “Io sono il fu Mattia Pascal”,altri brani a
piacere.
La riforma teatrale ,caratteri generali.
La patente
L’uomo dal fiore in bocca.
Sei personaggi in cerca di autore, cenni.
MODULO 5 - Rapporto fra letteratura, storia e cinema
La Prima Guerra Mondiale:
C. Rebora: “Viatico”
G. Ungaretti: La vita e la poetica..
La prima raccolta poetica e le novità di contenuto e forma.
Da Allegria di Naufragi.
g) Veglia
h) S. Martino del Carso
i) Fratelli
j) Soldati
k) Natale
l) Mattina
d. Film “La masseria delle allodole” ( l’eccidio del popolo armeno ).
•
a.
b.
c.
La Seconda Guerra Mondiale:
e.
f.
g.
h.
i.
j.
Film “Salvate il soldato Ryan” (Prima sequenza significativa: lo sbarco)
Film “Una giornata particolare” di E. Scola
Film “Il Pianista” di Roman Polanski
Film “Katyn” di A. Wajda
G. Ungaretti: “Non gridate più”
S. Quasimodo:
- “Milano, Agosto 1943”
- “Alle fronde dei salici”
- “Ed è subito sera”
k.
l.
m.
n.
P. levi , la vita e la testimonianza dello sterminio del popolo ebraico.
Poesie lette:
Se questo è un uomo
La tregua.
Cesena 12/05/2014
TELECOMUNICAZIONI
Prof. Fomentelli V. , Prof. Severi Stefano (I.T.P.)
OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA
Lo sviluppo del programma, in equilibrio fra argomenti attuali e tradizionali, deve far emergere la
tendenza di fondo del settore ad un'integrazione, in grandi reti di telecomunicazioni, di funzioni e
servizi diversi attraverso le varie tecniche di trasmissione dell'informazione (modulazione, codifica,
multiplazione, servizi telematici e reti). Il corso è impostato per unità didattiche concepite con criterio
modulare, nel senso che esse nell'insieme cercano di fornire un'idea sempre più precisa e completa
dell'articolazione della materia. Tenuto conto del notevole sviluppo della disciplina, la scelta e l'ordine
temporale dei contenuti saranno orientati prevalentemente verso le applicazioni e il trattamento dei
segnali digitali.
Conoscenze: L’allievo conosce le tecniche ed i principi teorici che stanno alla base dei moderni
sistemi di telecomunicazioni, con particolare riguardo alle trasmissioni con segnali numerici. Sa usare
la strumentazione elettronica per le misure ed il collaudo degli apparati
Abilità: ( rielaborare criticamente le conoscenze in contesti tecnici diversi)
a) caratterizzare e descrivere un segnale analogico e numerico,
b) associare la banda di un segnale a quella del mezzo trasmissivo,
c) disegnare per i diversi tipi di modulazione le forme d’onda,
d) utilizzare i diversi blocchi in una catena di trasmissione/ricezione,
e) descrivere una tipologia di reti dati e relativi protocolli
f) utilizzare gli strumenti di misura per il collaudo di dispositivi di Tx e Rx,
Competenze: (risolvere problemi e situazioni) Attraverso lo studio delle varie tecniche di trasmissione
dell'informazione, lo studente dovrà essere in grado di formulare giudizi comparativi fra sistemi e
tecniche diverse. Nella misura dei parametri o grandezze di rilievo, dovranno essere apprese dagli
studenti le tecniche adottate e motivate, con adeguata documentazione scritta.
STRATEGIA OPERATIVA: criteri ed elementi di valutazione, strumenti, verifiche
Metodologie didattiche
•
•
•
•
•
•
Lezioni frontali interattive, dialogo critico, stimolo al ragionamento e alla discussione;
Scoperta guidata per il lavoro di laboratorio - Lavoro di gruppo – Simulazione software;
Documentazione del lavoro, organizzazione delle attività di laboratorio:
Personalizzazione del lavoro: attività di approfondimento personali e di gruppo, attività aggiuntive
e integrative in Laboratorio.
Attività di recupero :pause didattica.
Analisi e ricerca di documentazione – Riviste del settore e siti WEB
Strumenti
•
•
•
•
Libro di testo, appunti, fotocopie e dispense del docente (per argomenti particolari)
Strumentazione elettronica, computer e software dedicato
Manuali per la strumentazione e data-sheets (in forma cartacea e CD-ROM)
Siti WEB e riviste del settore (per argomenti particolari)
Verifiche
•
•
•
Orali e scritte (prove ordinarie, questionari)
Valutazione di alcune simulazioni effettuate con software dedicato
Contributi individuali nell'ambito delle misure e della simulazione
Criteri di valutazione adottati - Livelli di apprendimento
Le verifiche dell’apprendimento sono state effettuate attraverso forme di prove orali, scritte e
pratiche. In particolare:
- nelle prove orali sono considerate le conoscenze disciplinari, il livello di approfondimento e di
rielaborazione critica dei contenuti, la ricchezza e proprietà lessicale unite alla capacità di
relazionare in modo sintetico con linguaggio tecnico convincente;
- nelle prove scritte sono considerate le abilità progettuali, il grado di assimilazione dei contenuti, la
coesione e coerenza dell’argomentazione e la capacità di risolvere problemi di diversa natura con
spunti tecnicamente efficaci ed originali;
- nell’attività di laboratorio si evidenziano le competenze sulla strumentazione, sui metodi di misura
specifici per le telecomunicazioni, sui contributi individuali in merito a singoli argomenti attraverso la
simulazione software, sulle abilità nel produrre una documentazione articolata e tecnicamente
convincente, sia nei percorsi individuali che di gruppo.
Il livello di sufficienza è relativo alla conoscenza degli argomenti principali ed alle abilità dimostrate
nel risolvere facili problemi. In laboratorio occorre dimostrare adeguate attitudini al lavoro individuale
e di gruppo nonché competenze tecnico - pratiche necessarie a realizzare e collaudare semplici
circuiti.I livelli superiori sono riferiti alle abilitità di collegamento, a riferimenti applicativi, ad apporti
personali ed all’utilizzo autonomo degli strumenti.
Il livello di insufficienza è relativo alla conoscenza superficiale degli argomenti, all’esposizione
stentata e poco lineare, al limitato interesse nelle prove di laboratorio.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE -5A
Non avendo avuto la classe nell’anno precedente ho dovuto riallineare il mio insegnamento
in funzione delle conoscenze pregresse acquisite dalla classe per impostare il lavoro al fine
di limitare problemi di raccordo nei metodi e nei contenuti. L’anno precedente l’insegnante
per motivi personali ha interrotto l’insegnamento ai primi di maggio lasciando alcuni
argomenti importanti da trattare e/o completare; per cui nel primo mese di scuola ho dovuto
completare il ritardo di preparazione.
Ho trovato la classe molto eterogenea sia come atteggiamenti che come livello di
preparazione, ma aperta al dialogo e molto collaborativa nonostante il numero elevato di
allievi(29) che ha un po’ limitato lo svolgimento del programma.
Il programma svolto è coerente con quanto stabilito dal Gruppo Disciplinare con qualche
revisione e rimodulazione di alcuni contenuti, data l’ oggettiva situazione.
L’interesse verso i contenuti della disciplina si è rivelato valido e costante, per gran parte
degli allievi, altri hanno evidenziato maggiori difficoltà dovute soprattutto ad un insufficiente
studio domestico. Il comportamento è risultato sempre corretto anche se non sono mancati
atteggiamenti ludici ed un po’ superficiali, ma sempre accettabili.
Il lavoro di studio è stato abbastanza regolare, gli allievi non si sono mai sottratti alle varie
verifiche programmate che hanno affrontato serenamente Un pò problematica è stata
l’organizzazione delle prove di laboratorio nell’unica ora settimanale, si è cercato di dividere
la classe per far lavorare tutti gli allievi, una parte in simulazione con “Multisim” e gli altri con
montaggio e collaudo del circuito proposto, con difficoltà nel seguirli individualmente.
Nel mese di marzo ho accompagnato la classe in visita guidata al Radiotelescopio a
Medicina(BO) esprimo un giudizio positivo per l’interesse e partecipazione dimostrata.
Nel mese di aprile è stata effettuata una simulazione di terza prova, al fine di rendere
consapevoli gli allievi del grado di preparazione da raggiungere per affrontare l’Esame di
Stato(si allega testo prova)
Il livello di profitto sommativo raggiunto dalla Classe è da ritenersi globalmente discreto, in un
contesto in cui un terzo degli allievi ottiene risultati più che buoni ed una minoranza che
ottiene risultati sufficienti.
PROGRAMMA SVOLTO DI TELECOMUNICAZIONI CLASSE 5A – A.S. 2013/14
Modulo 0.RECUPERO ARGOMENTI NON SVOLTI AL 4^ANNO
Rumore elettrico: sorgenti, parametri caratteristici rumore termico, cifra rumore per più apparati in
cascata, formula di Friis esempi di calcolo unità logaritmiche, S/N, F.
Fibre ottiche: principi di ottica geometrica, indice di rifrazione, legge di Snell, NA apertura numerica,
modi propagazione, dispersione modale e cromatica. Banda fibre ottiche, perdite per diffusione,
assorbimento e collegamento giunzioni.Sorgenti luminose, fotorivelatori
Modulo 1. LA TRASMISSIONE DELL'INFORMAZIONE
Studio e tipologia dei segnali per le telecomunicazioni
Introduzione ai sistemi di comunicazione e relative problematiche: trasmissione, modulazione,
multiplazione, selezione. Rappresentazione dei segnali periodici mediante serie di Fourier: studio di
un segnale dati (NRZ, RZ) e di una generica successione di impulsi. Spettri di ampiezza e fase.
Distorsioni e Trasformata di Fourier (cenni).
Caratteristiche informative dei segnali
La quantità di informazione e le problematiche connesse alla sua trasmissione: elementi di teoria
dell'informazione. Segnali multilivello : velocità di trasmissione (Vbit/s) e di modulazione (Vbaud).
Problematiche relative alla trasmissione di segnali digitali: criterio di Nyquist e condizioni per
l'assenza di I.S.I. Capacità massima di un canale (Formula di Hartley-Shannon)
Modulo 2. TECNICHE PER LA TRASMISSIONE DELL'INFORMAZIONE
2.a. Tecniche analogiche su portante analogica
Aspetti principali inerenti le modulazioni: scopi, tipologie ed applicazioni. Classificazione delle bande.
MODULAZIONE DI AMPIEZZA: studio analitico. Spettro, potenza e rendimento. Modulazioni AM,
DSB, SSB. Metodi e applicazioni per la conversione di frequenza. Modulazioni DSB: modulatori a
prodotto con moltiplicatori.Demodulazione AM, ricostruzione inviluppo, circuito con diodo rivelatore e
gruppo RC
Esempi applicativi e comparazioni fra le diverse tecniche di modulazione AM.
MODULAZIONI ANGOLARI: Modulazione di frequenza (FM): studio analitico. Spettro e potenza del
segnale FM: banda di Carson. Radiofonia FM in banda II (VHF). Indice di modulazione: correlazione
con le caratteristiche del segnale modulante e con il rapporto S/N e lo sviluppo spettrale. Reti
equalizzatrici di preenfasi e di deenfasi. Schema a blocchi del trasmettitore FM. Il PLL come
modulatore e demodulatore FM, sintesi frequenze con PLL. Esame comparativo e tecnico fra le
modulazioni AM-FM.
Ricevitori AM/FM,demodulazione diretta, supereterodina(conversione Fi, Mixer, amplif.Fi) problema
della frequenza immagine sua soluzione tramite impiego preselettore. CAG e CAF.
Amplificatore selettivo in classe C con carico risonante, analisi transitorio,calcolo resistenza
equivalente parallelo, definizione di fattore di qualità Q, relazione tra banda B e Q nei filtri selettivi.
2.b. Tecniche digitali su portante analogica
Il problema della trasmissione dei segnali numerici in banda fonica. Modulazioni numeriche: ASK,
(OOK), FSK, PSK. Sistemi di modulazione multilivello Q-PSK (4PSK, 8PSK) e modulazioni miste
(QAM). Numerosi esempi ed applicazioni relative a sistemi audio-video, telefonia( ADSL, interfaccia
radio GSM, ponti radio numerici)
2.c. Tecniche numeriche su portante impulsiva
Trattamenti discreti nel tempo di segnali in banda-base: segnali PAM, PPM, PWM. Processi di
codifica asincrona e sincrona. Conversione A/D: teorema di Shannon e fasi del processo di
conversione: campionamento, memorizzazione, quantizzazione e codifica. Quantizzazione lineare,
errore di quantizzazione, rapporto S/Nq. Quantizzazione non lineare con applicazioni in ambito
telefonico. Sovracampionamento, filtraggio “antialea” . Gamma dinamica (DR).
Modulo 3. SISTEMI PER LA TRASMISSIONE DATI
3.a. Caratteristiche di un sistema per la trasmissione dati
Schema a blocchi di un sistema di trasmissione dati. Collegamenti DTE-DCE. Tx/Rx seriale con
protocolli asincroni e sincroni. Collegamenti DTE - DCE. Collegamenti Simplex, HD, FD con varie
tipologie d’interfacciamento .Cenni sui MODEM FONICI e MODEM ADSL. Codici per la rivelazione e
la correzione errori(bit parità, CRC, FEC). Misura del BER e BLER.
Modulo 4. SERVIZI TELEFONICI
Sistemi TDM - PCM: formazione del multiplo PAM, codifica, multiplazione TDM. Formazione della
trama per un sistema TDM-PCM a 32 canali. Problematiche relative alle segnalazioni ed alla
distribuzione dei canali. Codifiche di linea: RZ, NRZ, BIFASE, AMI, HDB3.
Impiego fibre ottiche, tecnica WDM.
Modulo 5. RETI INFORMATICHE(cenni)
Reti LAN Ethernet IEEE 802: struttura, dominio di collisione e di broadcast, livello MAC e CSMA-CD,
Hub, Switch. Cavi e connettori, fast e giga Ethernet.
Reti wireless 802.11: caratteristiche, access-point, bridge, collegamento a reti geografiche cenni
tecniche di Router.Esercizi
Questo modulo è stato affrontato proponendo la soluzione di esercizi applicativi di tipiche topologie di
reti, senza approfondire la parte teorica.
ESERCITAZIONI DI LABORATORIO
Le esercitazioni di laboratorio sono state concordate con l'insegnante tecnico-pratico e svolte
sia come verifica ed approfondimento dei contenuti teorici che come introduzione operativa a
nuovi argomenti, anche in relazione all'utilizzo di nuova strumentazione specifica per le
telecomunicazioni. Si è organizzato il lavoro ordinario per gruppi di allievi allo scopo di
favorire le relazioni interpersonali, ottimizzando la gestione operativa delle misure e la
razionalizzazione delle risorse strumentali.
Per una maggiore efficacia d’apprendimento si sono effettuate simulazioni con software
dedicato, banchi di misura per sistemi di trasmissione analogici e numerici con relative
relazioni del lavoro svolto.
•
•
•
•
Dimostrazione pratica trasmissione impulsi luminosi su fibra in poliestere con diodo LED e diodo
LASER
Analisi armonica dei segnali: simulazioni con SW dedicato per l’analisi e la sintesi di forme d’onda
di particolare interesse. Misure con livelli assoluti di potenza e tensione ed utilizzo nella pratica
laboratoriale. Schema di funzionamento ed utilizzo dell'analizzatore di spettro (A.D.S): analisi e
misura della distorsione armonica, THD. Verifiche spettrali per alcuni segnali.
Impiego analizzatore spettro FTT digitale(Tektronic), confronto con ADS analogico.
Modulazioni analogiche: misure per segnali modulati AM,FM. Analisi temporale ed attraverso
l’analizzatore di spettro per la verifica dei segnali modulati.
Simulazione funzionamento amplificatore classe C.
•
•
•
•
•
PLL 4046: misura campo di aggancio e cattura, modulatore e demodulatore FM, moltiplicatore di
frequenza con PLL e contatore Jhonson 4017.
Sample&Hold su Bread-board e con simulazione con Multisim, interpretazione forme d’onda.
Montaggio e collaudo circuito modulatore FSK con timer 555.
Realizzazione connettore Ethernet con pinza crimpatrice.
Misura ritardo di propagazione cavo Ethernet.
Documentazione, complementi e ricerca (data-sheets, siti WEB)
•
Il voto di Laboratorio è assegnato con il contributo dell’insegnante ITP secondo quanto
previsto nei “patti d’intesa”.
Testi di riferimento:
Kostopoulos: Sistemi di trasmissione e di comunicazioni (voll. 1,2 – Testi in adozione);
Manuale Cremonese di informatica e telecomunicazioni.
Bibliografia in biblioteca d’Istituto, Dispense del docente.
Cesena 12 maggio 2014
ELETTRONICA
Prof. Riccardo Massarelli
Relazione finale
La classe è formata da 29 studenti. Il lavoro di questo anno scolastico è stato caratterizzato dal cambio
dell'insegnante. Il sottoscritto, titolare del corso, ha iniziato l'attività didattica solo dal mese di
febbraio. L'attività didattica ha risentito di questo come pure dei cambiamenti avuti anche negli anni
precedenti. La struttura del corso è stata comunque conforme alle indicazioni definite dagli organismi
collegiali della scuola. Gli studenti della classe, da parte loro, hanno reagito in modo positivo e
collaborativo. In generale si può dire che essi hanno partecipato attivamente alle lezioni. Alcuni di loro
hanno mostrato un interesse sincero e solo pochi hanno mostrato un interesse solo sufficiente. Il clima
è sempre stato sereno. Le spiegazioni si sono alternate con le attività del laboratorio. Le attività in
classe e quelle di laboratorio hanno risentito negativamente dell'alto numero degli studenti. In
laboratorio è stato usato in modo intensivo il programma per la simulazione Multisim. Il programma
didattico nel complesso ha risentito dei disagi descritti sopra e quindi alcuni argomenti non sono stati
approfonditi con l'usale attenzione. Il giudizio finale è positivo. La maggioranza degli studenti ha
ottenuto una valutazione più che sufficiente. Alcuni di loro meritano un giudizio discreto e ottimo.
Uno degli studenti certamente merita il giudizio di eccellente.
Voto
1
2-3
Giudizio
sintetico
n.c.
scarso
4
insufficiente
5
mediocre
6
sufficiente
7
discreto
8
buono
9
ottimo
DESCRITTORI
Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio.
Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali.
Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle
conoscenze acquisite. Gravi e numerosi errori e confusione nella
comunicazione scritta e orale.
Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi,
difficoltà di esposizione. Comprensione limitata o difficoltà evidente
nell'applicazione degli argomenti fondamentali. Numerosi errori nella
comunicazione scritta e orale.
Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli
argomenti fondamentali. Comprensione parziale con incertezze o
limitata autonomia nell'applicazione degli argomenti appresi. Errori
nella comunicazione scritta e orale.
Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali, anche se
esposti con qualche inesattezza. Capacità di cogliere gli aspetti
essenziali degli argomenti trattati. Comprensione o applicazione
corretta dei contenuti fondamentali.
Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara
e corretta. Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati.
Comprensione e applicazione corretta degli argomenti richiesti.
Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara,
corretta, appropriata e personale. Capacità dì cogliere in maniera
organica le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione e
applicazione corretta e autonoma degli argomenti richiesti.
Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara,
corretta, appropriata e personale. Capacità dì padroneggiare
argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze,
sapendo operare gli opportuni
10
eccellente
Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di
eccezionalità.
Programma per la materia di Elettronica anno scolastico 2013-2014
Insegnanti: prof. Massarelli Riccardo e prof. Severi Stefano (ITP)
Teoria
Segnali analogici nel dominio del tempo e delle frequenza
Ripasso fenomeni transitori; circuti RC;
Ripasso amplificatore operazionale: configurazione invertente, configurazione non
invertente e configurazione differenziale;
Circuiti con Amplificatore operazionale: integratore, derivatore, comparatore, convertitore
I/V e V/I;
Generatori di forme d’onda
I multivibratori;
Timer 555:
Astabile e monostabile con Timer 555;
Oscillatori sinusoidali
La reazione positiva: generalità, condizioni di Barkhausen;
Cenni sugli operatori a ponte di Wien;
Cenni su oscillatori ad alta frequenza..
Acquisizione ed elaborazione dei segnali
Generalità sul sistema per l’acquisizione; esempi di schemi a blocchi;
Generalità e caratteristiche dei trasduttori; trasduttori di temperatura e di umidità;
Il blocco per il condizionamento del segnale;
La conversione analogica-digitale (ADC) e la conversione digitale-analogica (DAC);
caratteristiche principali;
DAC: a resistori pesati; a scala R-2R; a scala R-2R invertita;
ADC: a comparatori in parallelo; a gradinata; conteggio; tracing; ad approssimazioni
successive; ad integrazione (semplice e doppia);
La conversione tensione frequenza: principio di funzionamento; cenni sulla conversione
frequenza tensione;
Filtri
Generalità sui filtri attivi con amplificatore operazionale;
Cenni sui filtri del primo e del secondo ordine.
Laboratorio
- Rilievo parametri tipici degli amplificatori operazionali e studio di alcune configurazioni
fondamentali
- Misura del CMRR
- Misura del GBW
- Slew.rate
- Derivatore e integratore con operazionali;
- Simulazione con multisim;
- Generatori di segnali con Timer 555
- Cablaggio collaudo e simulazione di un multivibratore monostabile
- Cablaggio e collaudo di un multivibratore astabile;
- Simulazione con multisim;
- Conversione V/F con integrato 4151
- Cablaggio e simulazione del circuito
- Simulazione con multisim;
- Generatori sinusoidali:
- Cablaggio collaudo e simulazione di un oscillatore a BJT per A.F. Tipo Colpitts;
- Conversione AD e DA
- Cablaggio e collaudo di un convertitore ADC con integrato 0804
- Simulazione con Multisim.
Testo
Elettronica Analogica, Daniele Ambrosetti, Cappelli Editore, 2007
Cesena 12 maggio 2014
LINGUA INGLESE
Prof.ssa Casadei Caterina
1 - Relazione finale sulla classe
La classe 5 A è composta di 29 studenti dei quali sono insegnante solo da questo anno
scolastico. La disponibilità e l’impegno nello studio sono stati complessivamente buoni nel
corso dell'anno. Gli alunni presentavano prerequisiti e conoscenze di base non omogenei, sia
lessicali che per quanto riguarda l’uso della lingua: pertanto, nonostante tutti abbiano
partecipato in modo costruttivo all’attività didattica, sono stati raggiunti livelli diversificati di
competenze. Alcuni alunni si sono distinti per le ottime capacità e attitudini, evidenziando un
discreto bagaglio lessicale e buone competenze nell’uso dell’inglese. Altri alunni si sono
impegnati cercando di colmare le lacune pregresse con maggiore studio e attenzione.
Le sole due ore di lezione settimanali, il numero elevato degli alunni nella classe e l’essere
arrivata solo questo anno in questo istituto hanno necessariamente comportato tempi lunghi
sia, inizialmente, per accertare le reali competenze dei singoli alunni che, quindi, per impostare
uno scambio educativo costruttivo e per lo svolgimento del programma.
Di grande aiuto è stato il testo in adozione – chiaro, aggiornato e stimolante nella
presentazione degli argomenti e nello sviluppo delle attività. Purtroppo il poco tempo a
disposizione ha consentito di studiarne solo una parte.
2 - Obiettivi
- Utilizzare strutture e terminologia specifica dell’inglese di indirizzo.
- Cogliere il senso generale di testi scritti o ascoltati relativi al settore di appartenenza.
- Esprimersi oralmente in modo sufficientemente comprensibile e produrre testi scritti
rispondendo a quesiti precisi sugli argomenti studiati.
- Saper descrivere un procedimento, la sequenza di un processo, un dispositivo con o senza
l’aiuto di uno schema.
- Saper descrive vantaggi e svantaggi di una soluzione o di una scelta, relativamente ad alcuni
temi studiati.
- Esprimere e argomentare le proprie personali opinioni.
Mediamente può definirsi soddisfacente il raggiungimento degli obiettivi proposti.
3 -- Metodi di insegnamento adottati
Lezione frontale; lezione discussione; attività di rinforzo e recupero; conversazione in lingua;
lettura e analisi di testi scritti con esercizi di comprensione e schemi riassuntivi finalizzati alla
produzione individuale orale e scritta; esercizi di listening-comprehension con brani proposti
dal libro di testo.
Particolare cura è stata data al potenziamento delle abilità di produrre testi scritti e di esporre
oralmente gli argomenti studiati – così come richiesto in sede di esame di stato.
Quasi tutto il primo periodo è stato dedicato al ripasso grammaticale prevalentemente dei
principali tempi verbali.
Un modulo è stato svolto nell’ambito del progetto “Cittadinanza e costituzione”.
Il secondo periodo è stato dedicato allo studio di alcuni argomenti proposti dal libro in
adozione e inerenti l’indirizzo di studio della classe.
Al fine di consentire a tutti di tenere il passo, il programma è stato svolto con regolarità ma
senza fretta, facendo pause didattiche quando necessario.
4 – Libro di testo e materiale didattico
Libri di testo in adozione:
K. o’Malley, English for New Technology, ed. Pearson Longman
Inoltre sono state fornite fotocopie a integrazione del libri di testo. Tali fotocopie sono parte
integrante del programma svolto.
4 - Criteri e strumenti di verifica e valutazione adottati
Nel corso dell’anno sono state svolte prove scritte e orali. Le prove scritte sono state impostate
prevalentemente come questionari con domande aperte, per abituare gli alunni alla tipologia
della terza prova dell’esame di stato, della quale, nel secondo periodo, si sono svolte due
simulazioni. Gli elaborati svolti come compito a casa nel corso dell’anno sono stati valutati
ufficialmente con voto ponderato al 50%. Le verifiche orali si sono basate sui contenuti degli
argomenti studiati.
Per la valutazione si sono utilizzate griglie che tengono conto dei punti considerati essenziali:
aderenza alla traccia,conoscenza del contenuto e capacità di organizzare il discorso in modo
logico e organico, correttezza grammaticale e sintattica, padronanza lessicale e ortografica. Per
le verifiche orali: conoscenza dei contenuti e padronanza lessicale nell’esposizione. Ai fini
della valutazione soprattutto della parte orale si è tenuto conto anche della personalità del
singolo alunno, non dimenticando che gli studenti più timidi tendono a fare prestazioni meno
brillanti a parità di conoscenze e competenze.
Infine per la valutazione conclusiva si è tenuto conto dell’impegno, dell’interesse e della
partecipazione evidenziati dei singoli alunni e soprattutto dei progressi fatti rispetto alla
situazione di partenza.
5 -- Programma svolto
N.B. Gli argomenti contrassegnati da asterisco ( *) saranno svolti dopo la stesura del
presente documento.
Modulo 1 : Grammar
Circa un paio di mesi sono stati dedicati al ripasso e allo studio di argomenti grammaticali,
alcuni dei quali sono stati presentati in itinere, cioè quando i brani letti o studiati ne
richiedevano la spiegazione. Si sono fornite fotocopie.
Present Simple and Present Continuous; Simple Past; Present Perfect con yet, already, just,
ever, recently etc.; Present perfect vs. Simple Past; Present perfect con since e for (forma di
durata); tempi futuri: will, to be going to, present continuous as a future tense; forma passiva;
pronomi relativi; principali connettivi per strutturare un discorso.
Modulo 2: Malala Yousafzai’s speech at the UN
Si sono fornite fotocopie.
Nell’ambito del progetto “Cittadinanza e Costituzione” è stato letto integralmente e analizzato
il discorso che la sedicenne pakistana Malala Yousafzai ha tenuto alle Nazioni Unite il 12
luglio 2013 sull’importanza dell’istruzione. Al termine si è guardato il video del discorso, in
lingua originale, dal sito della BBC.
Modulo 3: Generating Electricity
Dal libro di testo: Capitolo 4
- Methods of generating electricity p.44
- Producing high pressure steam p. 44-45
- Fossil Fuel power station p. 47
- How nuclear reactors produce heat p. 48
- How nuclear a reactor is kept under control p. 49
- Renewable energy 1: hydroelectric power and wind power pp. 50-51
- Renewable energy 2: solar power and photovoltaic. p. 52
- Geothermal energy p. 53
- Biomass and Biofuels p. 53
- Our energy future – how to read charts. P. 54
- The problems with fossil fuels, nuclear power and renewable sources of energy. p. 55
- Advantages and disadvantages of four types of renewable energy – Listening-comprehension
p. 55
Alcuni esempi di rinnovabili dal Capitolo 5 del libro di testo:
- Innovative energy generation: Kite Gen; con Listening-comprehension p.70-71
- Leaflife; VAWT inc.; Solarwear - Listening-comprehension p. 71
- In conclusione del modulo si è letto un brevissimo estratto dal romanzo Hard Times di C.
Dickens, in cui l’autore presenta Coketown – la tipica città inglese della rivoluzione
industriale, con le sue ciminiere e i palazzi anneriti dal fumo delle centrali a carbone.
Il modulo è stato usato anche per sviluppare la capacità di fare confronti tra le varie fonti
energetiche al fine di evidenziare di ciascuna i principali vantaggi e svantaggi, inserendoci
quindi in un dibattito attuale e ancora aperto.
Modulo 4: Mechanisation, Automation and Robotics
Dal libro di testo: Capitolo 9
- Mechanisation (fotocopia)
Come introduzione al modulo è stato letto in classe un breve estratto da un documento storico:
una petizione scritta da lavoratori del tessile di Leeds e apparso su un quotidiano locale nel
1786, nel quale i firmatari chiedono di rinunciare all’utilizzo delle macchine nella produzione
in quanto queste producono disoccupazione.
- What is automation? p. 108
- How a robot works p. 114
- *Robots past and present – Listening Comprehension p. 115
- *Artificial Intelligence and robots p. 118
- *Automation at home and at work pp. 122-123
- *Contrasting views about automation - Listening Comprehension p. 123.
Cesena 12/05/2014
TECNOLOGIE ELETTRONICHE, DISEGNO E PROGETTAZIONE (T.D.P.)
Prof. Fabbri Diego, Prof. Batani Piergiorgio(ITP)
RELAZIONE SUL PROGRAMMA SVOLTO E SULLA CLASSE
La classe è stata presa in consegna dal sottoscritto solamente nel corrente anno scolastico; la
preparazione iniziale si è subito rivelata lacunosa in rapporto alle specifiche conoscenze di sistemi
automatici, elettronica e in taluni casi dei concetti matematici di base.
I lavori svolti in laboratorio hanno richiesto più tempo di quanto ci si aspettava e la realizzazione dei
circuiti è stata ridotta notevolmente rispetto alle previsioni demandando alle ore di lezione in classe la
presentazione dei soli aspetti teorici dei circuiti che non si è potuto realizzare (per esempio il circuito
di condizionamento per il trasduttore capacitivo di umidità relativa); inoltre alcuni argomenti quali il
controllo di potenza in corrente alternata con parzializzazione della tensione sinusoidale di rete e i
motori passo-passo sono stati affrontati (brevemente) nelle lezioni teoriche della materia di Sistemi
Elettronici Automatici.
Si è ritenuto opportuno dedicare molto tempo alla programmazione dei PLC, vista l’importanza che
questi rivestono nella realtà lavorativa.
Durante le ore di lezione teorica e ancor più in laboratorio ho riscontrato in una piccola parte della
classe disattenzione e poco interesse negli argomenti trattati; a dimostrazione dello scarso impegno
profuso da questi alunni, la programmazione dei PLC, benché sia stata presentata loro a partire da un
ripasso di ciò che avevano già affrontato durante il quarto anno di corso, non ha prodotto risultati
all’altezza delle aspettative.
Un gruppo purtroppo abbastanza esiguo di ragazzi è riuscito invece a distinguersi sia per l’attenzione
che per i risultati ottenuti.
Libro di testo
Titolo: Tecnologie e disegno per la progettazione elettronica
autori: G. Portaluri, E. Bove
casa editrice: Tramontana
PROGRAMMA SVOLTO
IN CLASSE
Concetti generali sui multivibratori (bistabile, monostabile e astabile) e sulle forme d'onda rettangolari.
Realizzazione di un multivibratore astabile con l'utilizzo del timer integrato NE555: configurazioni per
ottenere duty cycle > 50%, duty cicle teorico tra 0 e 100% e duty cycle variabile mediante
potenziometro per modulazione P.W.M. (Pulse Width Modulation).
Sistema di acquisizione, elaborazione e distribuzione dati
Descrizione dei blocchi principali costituenti la catena di acquisizione e distribuzione dati.
Campionamento di un segnale analogico e teorema di Shannon.
ADC (Analog to Digital Converter): concetti di quanto e risoluzione, caratteristica di
trasferimento, tempo di conversione, blocco Sample & Hold e interfacciamento col
processore.
DAC (Digital to Analog Converter): schema realizzativo.
Condizionamento dei segnali provenienti dai trasduttori: adattamento di intervallo e di livello.
Trasduttori: generalità e caratteristiche di base.
Trasduttore di temperatura integrato a semiconduttore Analog Devices AD590: caratteristiche e cenni
sul funzionamento, circuito di condizionamento.
Estensimetri: principio di funzionamento, circuiti di condizionamento a ponte e con amplificatore.
Trasduttori di posizione e velocità: potenziometro, trasformatore differenziale, sensori di prossimità
(ad effetto Hall), encoder tachimetrico, incrementale ed assoluto.
Trasduttore capacitivo per il rilevamento di umidità Philips 2322: caratteristiche, circuito di
condizionamento basato sull’utilizzo del timer integrato NE555 configurato come multivibratore
astabile e come multivibratore monostabile per realizzare un convertitore f/V.
IN LABORATORIO
Programmazione in Ladder Diagram di Plc Siemens S7 1200 tramite software T.I.A. Portal
Interfacciamento Plc e Pc, spiegazione dei comandi principali del software T.I.A. Portal.
Prime esperienze: programmazione con Ladder delle porte logiche AND, OR, NAND, NOR, XOR e
XNOR.
Esercizi riguardanti attivazione di uscite quando si preme e rilascia un pulsante ripetutamente.
Temporizzatori TP, TON e TOF; realizzazione di un timer ciclico utilizzando due TON o due TOF.
Contatore CTU e flip-flop SR; esercizi.
Automazione di un autolavaggio a gettoni.
Dato il programma di automazione di un sistema di irrigazione, ricostruzione del diagramma temporale
dei segnali in gioco.
Riempimento automatico di contenitori con l'utilizzo di nastro trasportatore e fotocellula.
Automazione di un parcheggio con sbarre di ingresso ed uscita dotate di lampeggio di segnalazione.
Automazione di un incrocio semaforico con passaggio pedonale.
In occasione della verifica dei corsi pomeridiani di recupero: gioco di luci temporizzate ciclico ispirato
al cofano e al cruscotto di ‘Supercar'.
Programmazione di un cancello automatico con lampeggiante di avviso movimento e riapertura in caso
di impulso da telecomando o fotocellula di transito.
Realizzazione di circuiti stampati mediante software di progettazione Cadence OrCAD
Realizzazione e collaudo del circuito stampato per la regolazione della potenza di un motore DC
mediante tecnica PWM (Pulse Width Modulation).
Realizzazione del circuito di condizionamento del trasduttore di temperatura Analog Devices AD590.
Sviluppo aree di progetto di classe ed individuali
Cesena 12 maggio 2014
SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI
Prof. Fabbri Diego, Prof. Batani Piergiorgio(ITP)
RELAZIONE SUL PROGRAMMA SVOLTO E SULLA CLASSE
La classe è stata presa in consegna dal sottoscritto solamente nel corrente anno scolastico; la
preparazione iniziale si è subito rivelata lacunosa in rapporto alle specifiche conoscenze di sistemi
automatici, elettronica e in taluni casi dei concetti matematici di base.
Inoltre la classe, per quanto concerne la preparazione, si è rivelata disomogenea: durante il terzo anno
infatti, appartenendo a classi differenti, una metà degli alunni ha affrontato determinati argomenti che
all’altra metà non sono mai stati presentati. Costituisce un esempio lampante di ciò il software
LabVIEW che ho proposto loro partendo sin dai primissimi aspetti nonostante metà della classe ne
avesse già sufficientemente sviscerato le caratteristiche fondamentali durante il terzo anno di corso; ho
cercato per quanto possibile di mantenere viva anche l’attenzione di questa metà classe proponendo
loro degli esercizi più complessi (non riportati nel programma) inerenti gli argomenti teorici di
controlli automatici visti a lezione.
A causa di questi problemi ho preferito presentare gli argomenti del programma, ove possibile,
anteponendo una fase di ripasso (ho fatto riferimento in più occasioni a cospicue parti del libro di testo
del quarto anno) e ho dovuto di conseguenza trascurare o semplificare per mancanza di tempo qualche
aspetto rispetto a ciò che sarebbe stato il programma ideale di una classe quinta; per esempio la
programmazione dei microcontrollori PIC, che comunque la classe aveva già affrontato durante il
quarto anno di corso - sebbene con difficoltà - è stata trascurata a favore di Arduino, per loro di più
facile comprensione ed utilizzo e per me meno oneroso in termini di tempo.
Durante le ore di lezione teorica e ancor più in laboratorio ho riscontrato in una piccola parte della
classe disattenzione e poco interesse negli argomenti trattati; questi stessi alunni inoltre hanno preferito
non cogliere o cogliere solo parzialmente le numerose possibilità offerte per recuperare il terreno
perduto (si veda i ripassi appena citati) e ciò ha avuto ovvie ripercussioni sui risultati, tutt’altro che
incoraggianti.
A dimostrazione dello scarso impegno profuso da una parte della classe, all’inizio dell’anno ho
presentato loro un’ampia panoramica sugli aspetti fondamentali della programmazione in C e
nonostante avessero già affrontato tali tematiche negli anni passati, i risultati sono stati nella maggior
parte dei casi deludenti.
Un gruppo purtroppo abbastanza esiguo di ragazzi è riuscito invece a distinguersi sia per l’attenzione
che per i risultati ottenuti.
Libri di testo
titolo: Corso di Sistemi Automatici – volumi 2 e 3
autori: F. Cerri, G. Ortolani, E. Venturi
casa editrice: Hoepli
PROGRAMMA SVOLTO
Analisi dei sistemi nel dominio della trasformata di Laplace
Trasformata di Laplace: definizione, tabella minima delle trasformate dei principali tipi di ingressi a
cui può essere assoggettato un sistema, tabella dei principali teoremi; esempio di applicazione (circuito
RC serie di carica del condensatore).
Antitrasformata di Laplace: metodo di scomposizione mediante sistema e metodo dei residui; esempi
applicativi.
Definizione e calcolo delle funzioni di trasferimento nel dominio della trasformata dei componenti
circuitali elementari: resistenza, condensatore ed induttore.
Funzione di trasferimento in forma poli e zeri e in forma costanti di tempo e trasformazione da una
forma all'altra.
Sistemi del 2° ordine: parametri caratteristici (coefficiente di smorzamento e pulsazione naturale),
determinazione della risposta all'impulso mediante l'utilizzo della trasformata di Laplace.
Risposta di un sistema del 2° ordine al gradino unitario e andamento dell'uscita al variare del
coefficiente di smorzamento.
Esercizio (semplice) di algebra degli schemi a blocchi.
Sistemi di controllo automatico
Caratteristiche generali dei sistemi di controllo.
Caratteristiche della struttura di controllo ad anello aperto e di quella ad anello chiuso.
Concetti di precisione, prontezza di risposta e stabilità di un sistema.
Controllo statico: studio mediante trasformata di Laplace e teorema del valore finale dell'errore di
regolazione a regime nell'applicazione di segnali di riferimento a gradino, rampa e parabola ai sistemi
di controllo retroazionati di tipo 0, 1 e 2.
Analisi e progetto dei controllori PID: comportamenti statico e dinamico del sistema di controllo per
ciascuna delle 3 tipologie (azione proporzionale, proporzionale-integrale, proporzionale-derivativa);
metodo di Ziegler Nichols per la determinazione dei parametri ottimali del PID.
Controllo on-off: esempio di controllo di temperatura per la climatizzazione di un ambiente;
caratteristica di processo e percorso di isteresi.
Controllo digitale ad anello aperto di un motore passo-passo: caratteristiche e modi di pilotaggio (one
fase-on drive, two fase-on drive e half step).
Controllo digitale ad anello chiuso di un motore con utilizzo di un encoder come trasduttore di
velocità.
Controllo di potenza in corrente alternata con parzializzazione della tensione sinusoidale di rete:
generatore di impulsi di innesco (schema a blocchi e rappresentazione temporale dei segnali) e
convertitore controllato.
Stabilità dei sistemi
Rappresentazione vettoriale di segnali sinusoidali: piano di Gauss e coordinate polari e cartesiane;
somma, prodotto e rapporto tra vettori.
Diagramma di Bode del modulo: tracciamento delle 3 funzioni di trasferimento elementari, regole per
il tracciamento di una f.d.t. qualunque ed esercizi.
Diagramma di Bode della fase della f.d.t. di un sistema: regole di tracciamento come somma grafica
dei 3 casi elementari ed esercizi.
Stabilità semplice ed asintotica di un sistema e studio del comportamento in funzione dei poli della sua
f.d.t.
Criterio di Bode per la stabilità di un sistema in retroazione.
Metodi di stabilizzazione: riduzione del guadagno di anello, spostamento a destra e a sinistra di un
polo della f.d.t. di un sistema. Dimensionamento di reti correttrici anticipatrice e ritardatrice.
Diagrammi di Nyquist: tracciamento, casistiche ed esercizi.
Criterio di Nyquist per la stabilità di un sistema in retroazione unitaria avente f.d.t. ad anello aperto che
presenta poli a parte reale positiva; criterio di Nyquist ristretto per determinare un indice del grado di
stabilità di un sistema retroazionato che è già stabile ad anello aperto.
Linguaggio di programmazione C
Concetto di variabile, tipi di variabili, operatori aritmetici, di confronto e logici.
Operazioni di I/O con funzioni getchar, putchar, printf e scanf.
Controlli condizionali if-else, switch e operatore ternario.
Controlli iterativi while, do while e for; istruzioni break e continue.
Concetti di array e matrice, esercizi di utilizzo dei cicli for con i vettori.
Concetto di funzione, prototipazione delle funzioni ed esempi.
Cenni alla creazione di dati strutturati mediante l'utilizzo di struct, typedef, union; casting ed
enumerazioni.
Concetto di variabile puntatore, esempio con funzione swap a cui si passano 2 puntatori come
argomento.
Funzioni di ordinamento degli elementi di un vettore NaiveSort e BubbleSort.
Introduzione alle funzioni ricorsive tramite i seguenti esercizi: calcolo del fattoriale, elevamento a
potenza e calcolo di un numero della sequenza di Fibonacci.
Allocazione dinamica della memoria mediante i puntatori: funzioni malloc, realloc e free.
Cenni alle direttive al pre-processore di inclusione, definizione e condizionali (solo #ifndef).
Introduzione all'ambiente DevC++: creazione di un progetto e di file header per prototipi di funzioni di
libreria personale; utilizzo del debugger.
Algoritmo di individuazione dei numeri primi fino al raggiungimento di un valore inserito in ingresso,
anche mediante riutilizzo di un vettore allocato dinamicamente in memoria e con Crivello di
Eratostene.
National Instruments LabVIEW
Introduzione al software: front panel, block diagram, tools palette e functions palette.
Prime esperienze: 3 esercizi dal tutorial della N.I. (visualizzazione di un segnale simulato e
registrazione, attivata da superamento soglia o da pulsante, dei valori su un file).
Esercizi: cicli for e vettori, modalità di tunneling, utilizzo del feedback node o shift register; strutture
case e sequence. Tracciamento dei diagrammi di Bode del modulo e della fase di una f.d.t. e del
diagramma di Nyquist.
Arduino Uno
Introduzione: caratteristiche hardware scheda Uno e elementi principali dell'ambiente di sviluppo
integrato Arduino; caratteristiche principali del linguaggio di programmazione: funzioni setup() e
loop(), costanti specifiche di Arduino, strutture di controllo condizionali (if else e switch) e iterative
(for e while), funzioni specifiche.
Semplici esperienze con l’ausilio della breadboard in dotazione al laboratorio: gioco di luci
temporizzate ciclico ispirato al cofano di ‘Supercar’ (già affrontato con il PLC in TDP),
comunicazione al pc tramite la porta seriale del valore acquisito da un ingresso analogico,
visualizzazione conteggio su display 7 segmenti.
Microcontrollori
Ripasso (sintetico) dell’architettura del microcontrollore PIC16F84A.
Cesena 12 maggio 2014
MATEMATICA
Prof . Corbara Italo
OBIETTIVI DIDATTICI - FORMATIVI e ASPETTI METODOLOGICI DELLA
DISCIPLINA
Il programma del triennio deve fornire agli allievi :
- conoscenza e comprensione dei contenuti;
- padronanza linguistica e uso di terminologia corretta ;
- capacità di rielaborazione logica e critica ;
- capacità di fare collegamenti all’interno della disciplina e fra discipline diverse.
Nel trattare i vari argomenti occorre tenere sempre presente degli aspetti formativi elencati , ma anche
del fatto che matematica deve fornire degli “ strumenti “ di supporto per le materie tecniche di
indirizzo .
INTERVENTO DIDATTICO
Lo schema dell’intervento didattico è del tipo :
- dieci minuti di verifica e recupero dei prerequisiti , coinvolgendo con brevi
domande l’intero gruppo classe;
- lezione frontale tradizionale , favorendo sempre la partecipazione degli allievi
con continue sollecitazioni;
- risoluzione guidata di esercizi ;
- studio autonomo a casa , con risoluzione di esercizi proposti;
- verifiche orali e scritte .
- eventuale attività di recupero.
Gli obiettivi specifici della disciplina sono elencati a fianco dei contenuti , nel programma svolto
allegato.
PROVE E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Le verifiche dell’apprendimento sono state effettuate attraverso : prove orali
( almeno due per quadrimestre ) , scritte (tre tradizionali nel primo quadrimestre , due tradizionale +
due simulazioni terza prova nel secondo quadrimestre) . In particolare:
a) nelle prove orali si sono considerate
* Le conoscenze ;
* la rielaborazione personale ;
* capacità di analisi e approfondimento ;
* uso di terminologia appropriata.
b) Nelle prove scritte si sono considerate :
* Conoscenza degli argomenti ;
* capacità di applicare regole e principi ;
* coerenza nell’articolazione dell’elaborato ;
* correttezza di esecuzione.
c) Nelle simulazioni della terza prova ( in accordo con quanto approvato dal
collegio docenti ) :
° Aderenza con la traccia
20 %
° Conoscenza dell’argomento
20 %
° Correttezza di esecuzione e/o elaborazione
° Padronanza linguistica e/o chiarezza espositiva
° Capacità di applicare regole, principi e/o
elaborazione di concetti
° Capacità di sintesi , utilizzo di terminologia e/o
simbologia corretta.
20 %
15 %
15 %
10%
Le simulazioni della terza prova sono state tre e i relativi testi sono allegati.
Ogni risultato relativo alle verifiche è,stato comunicato agli allievi immediatamente, per le prove orali
e con tempestività ( una settimana ) per le prove scritte. La valutazione attribuita a tutte le prove con
voto di profitto è coerente con la scala di valutazione deliberata nel collegio docenti e tutto ciò è stato
illustrato agli allievi all’inizio dell’anno scolastico.
A questi tre tipi di prove si sono dati i seguenti pesi :
- scritto
60%
- orale
40%
Si sottolinea inoltre che nella valutazione si è costantemente considerato il contesto classe ed i livelli
di partenza , inoltre si è tenuto conto dell’attenzione , della partecipazione e del numero delle assenze.
Il monte ore al 10/5/2014 è di 83 periodi di lezione.
Testo in uso : BERGAMINI-TRIFONE- BAROZZI “ Matematica Verde 5 “ ,
LA CLASSE
La classe è attualmente formata da ventinove allievi , tutti provenienti dalla ex 4°A (classe nella quale
ci sono stati 2 non promossi .Questo gruppo classe si è formato in quarta dalla fusione di due terze
(3°A e 3° C ) , trentuno allievi , qualche problema all’inizio per omogeneizzare le preparazioni ( e i
comportamenti ) : le cose si sono sistemate velocemente. Le capacità e le attitudini degli allievi per la
disciplina , sono mediamente appena sufficienti , solo tre , quattro allievi si distinguono in positivo ,
quasi tutti gli altri hanno sopperito ( specialmente in quarta ) con un interesse , una regolarità ed un
impegno soddisfacenti . La situazione attuale non è comunque un disastro :
- sette allievi si sono impegnati con regolarità e puntiglio , partecipando attivamente al dialogo
educativo , studiando con continuità ; la loro preparazione è completa ed adeguatamente approfondita
e sanno affrontare i problemi in autonomia ; la loro valutazione complessiva è almeno discreta.
- dodici allievi hanno ottenuto valutazioni nel complesso sufficienti ; la loro preparazione è completa
anche se non molto approfondita ; mostrano poca autonomia nello studio e soprattutto , nell’affrontare
situazioni problematiche , ma quasi tutti hanno studiato fino all’ultimo giorno per recuperare una
preparazione accettabile.
- sei allievi presentano, a tutt’oggi , una preparazione leggermente incompleta e superficiale , faticano
a ripercorrere percorsi ripetutamente affrontati ( due allievi per un impegno inadeguato , gli altri per
oggettive difficoltà nell’organizzare lo studio e carenze di capacità ed attitudini ), le loro valutazioni
sono leggermente insufficienti .
- quattro allievi hanno mostrato uno scarso interesse per la disciplina che hanno seguito poco in classe
e studiato senza la necessaria regolarità a casa .
Un aumentato impegno nell’ultimo periodo ha leggermente migliorato le loro valutazioni medie , ma
non ha eliminato i problemi relativi alla loro preparazione che rimane incompleta e superficiale e
comunque inadeguata .
Si è cercato di facilitare il recupero degli allievi in difficoltà organizzando un corso di recupero
pomeridiano della durata di otto ore e una ( breve) pausa didattica .Il programma stabilito nel
coordinamento per materie è stato svolto praticamente per intero , per salvaguardare i diritti di quegli
allievi che ancora credono nella scuola come importante strumento di formazione
Positivo il loro comportamento in classe , che è stato costantemente corretto e che ha permesso a tutti
quelli che lo volevano , di seguire con profitto le lezioni .
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA a.s. 2013/2014
CLASSE 5° A elettronica
UNITA'
DIDATTICA
--------------------------------------------------------------------------------------------Prof. Corbara Italo
--------------------------------------------------------------------------------------------OBIETTIVI SPECIFICI
CONTENUTI
meto
valuta
di
zioni
(U.D. n.1)
Ripasso
U.D. n.°
2
Richiami su tutti gli argomenti
che costituiscono prerequisiti
per la classe quinta.
In particolare : Concetto di funzione; calcolo di limiti; derivata
di una funzione e applicazioni.
integrali indefiniti , integrali
definiti e applicazioni;
I-D
E
TEST
Conoscere il problema del calcolo
Problema delle aree.
P-I
S-T-O-E
di aree delimitate da linee curve.
Ancora sull'area del trapezoide.
Rinforzare il concetto di integrale
Integrale definito come limite
indefinito.
di una somma.
INTEGRALE
Acquisire il concetto di integrale
Proprieta' dell'integrale defi-
DEFINITO
definito come limite di una somma.
nito.
Conoscere e saper applicare le pro-
Teorema della media.
prieta' dell'integrazione definita.
Relazione tra l'integrale defi-
Saper enunciare il teorema della
nito e l'integrale indefinito.
media.
Teorema fondamentale del calcolo
Saper collegare l'integrale defini-
integrale.
to ed indefinito attraverso il teo-
Calcolo di integrali definiti.
rema fondamentale del calcolo inte-
Applicazione dell'integrale de-
grale.
finito.
Saper calcolare il volume di un solido
e di una superficie di rotazione.
U.D. n. 3
G
Valore medio di una funzione.
Calcolo di aree.
Saper calcolare la lunghezza di un
arco di una linea piana.
Calcolo di volumi di solidi e di
superfici di rotazione.
Calcolo della lunghezza di un arco.
Saper calcolare(se esiste)l'integrale
improprio di una funzione mediante
definizione.Sapere il concetto di
Integrali impropi o generalizzati.
Integrali impropri per funzioni illimitate ; definizione.Integrali su
P-I
G
S-O
D
INTEGRALI
IMPROPRI
infinito e di infinitesimo. Conoscere
e saper applicare i criteri di con vergenza del confronto e del rapporto.
intervalli illimitati , definizione.
Criteri di convergenza : criterio
del confronto ; criterio del rapporto
U.D. n 4
Estendere al piano le principali nozioni topologiche viste sulla retta.
Dare la definizione di funzione in
due variabili e saperne determinare
il dominio.
Saper comprendere analogie e differenze fra concetti analoghi per funzioni a una e due variabili.
Sapere il concetto di derivata parziale e di differenziale.
Dare l'interpretazione geometrica di
derivata parziale.
Saper calcolare i massimi e i minimi
relativi e assoluti delle funzioni
di due variabili.
Cenni di topologia su R*R ; punti
di accomulazione ; insiemi aperti
e insiemi chiusi.
Funzioni reali di due variabili
reali.Sistemi di disequazioni in due
variabili.Insieme di esistenza.
Derivate parziali , definizione e
significato geometrico .
Calcolo delle derivate parziali in
un punto ; punti stazionari. Derivate
successive e teorema di Schwarz .
Condizione necessaria per l'esis tenza di massimi o minimi relativi.
Punti di sella .
Criterio per la determinazione dei
massimi e minimi relativi per mezzo
dell'Hessiano di una funzione.
Massimi e minimi assoluti .
FUNZIONI
DI DUE
VARIABILI
UNITA'
DIDATTICA
U.D. n.5
OBIETTIVI SPECIFICI
CONTENUTI
Saper stabilire mediante la definizione se una data funzione è soluzione di una equazione differenziale.
Saper riconoscere i vari tipi di
equazioni differenziali e applicare
le tecniche risolutive appropriate.
Saper calcolare gli integrali particolari data l'equazione differenziale
e le condizioni iniziali.
Saper tradurre un semplice problema
di elettronica in una equazione
differenziale.
Definizione di equazione differenziale;
integrale generale di una equazione
differenziale.Il problema di Cauchy.
Risoluzione di equazioni differenziali a variabili separate , separabili ; equazioni di Manfredi
Equazioni differenziali lineari;
Equazioni di Bernoulli.
Equazioni differenziali lineari del
secondo ordine a coefficienti costanti omogenee. Equazioni differenziali
lineari del secondo ordine non
omogenee ( caso f(x) = polinomio
f(x) = polinomio trigononometrico;
f(x) = A*e^(bx)
U.D. n 4
Saper applicare la definizione per
calcolare la trasformata di una
Definizione di trasformata di Laplace
Trasformata di Laplace delle funzioni
TRASFORMATA
di LAPLACE
funzione elementare .
Saper aplicare le proprietà fondamentali per calcolare la trasformata di
una funzione.
Saper calcolare l'antitrasformata di
una funzione razionale fratta , con al
denominatore un polinomio scomponibile
in fattori di primo e secondo grado.
Saper applicare la Trasformata e
l'Antitrasformata per risolvere
equazioni differenziali.
elementari.
Proprietà della trasformata di Laplace.
Antitrasformata di Laplace.
Applicazioni alle equazioni
differenziali.
U.D. n. 5
Saper determinare il termine generale di una progressione o successione.
Saper risolvere semplici problemi
Definizione di progressione aritmetica e geometrica , loro proprietà.
Concetto di limite di una succes-
EQUAZIONI
DIFFERENZIALI DEL
I° E DEL
II° ORDINE
P-I
G
S-T
O-E
meto- Valuta.di
zione
P-I
G-D
T-OE
S-T-O
E
P-I
O-E
PROGRESSIONI
ARITMETICHE,
GEOMETRICHE.
SUCCESSIONI
U.D. n 6
SERIE NUMERICHE .
sulla progressioni aritmetiche e
geometriche.
Saper calcolare la somma di una progressione aritmetica o geometrica .
Saper calcolare il limite di una successione ; saper determinare il carattere di una successione.
sione .
Somma di una progresione aritmetica
e geometrica .
Saper generalizzare tramite la definizione di limite ,le somme finite ;
comprendere il significato della
simbologia usata.
Distinguere tra serie convergente
divergente e oscillante .
Sapere e saper applicare i criteri di
convergenza.Saper determinare la
frazione generatrice di un numero periodico , mediante serie .
Saper determinare l'errore che si
commette approssimando s con sn ,
per una serie a termini di segno
alterno e , in alcuni semplici
casi per le serie a termini positivi.
Definizione di serie numerica;serie
geometrica,serie di Mengoli; serie
telescopiche .
Criterio generale di convergenza ,
e sue conseguenze ; serie armonica
Criteri del confronto , della
radice e del rapporto. Criterio
integrale .Serie a termini di segno
alterno; criterio di Leibniz
Approssimazione di una serie ,in
particolare le serie a termini di
segno alterno ; stima dell'errore.
Nella compilazione dei piani di lavoro si sono utilizzate le seguenti tabelle di corrispondenza:
METODOLOGIA :
P
I
D
G
-
LEZIONE FRONTALE
LEZIONE FRONTALE INTERATTIVA
DISCUSSIONE IN AULA
LAVORI DI GRUPPO
CESENA
VALUTAZIONE :
S - PROVA SCRITTA
T - SIMULAZIONE TERZA PROVA
O- INTERROGAZIONE TRADIZIONALE
E - ESERCIZI ALLA LAVAGNA
D - INTERROGAZIONE DIALOGATA CON LA CLASSE
12 maggio 2014
Il docente
Italo Corbara
Terze prove assegnate :
Cesena 12 maggio 2014
i rappresentanti di classe
P-I
G-L
S-O
E
SCIENZE MOTORIE
Prof.Faggi Daniele
OBIETTIVI FORMATIVI
•
•
•
Maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità, sia come padronanza motoria,
sia come capacità relazionale ed espressiva.
Acquisizione di una cultura delle attività fisiche e sportive e capacità di trasferire competenze
motorie in realtà ambientali diversificate all’esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute).
Scoperta e orientamento delle attitudini personali nei confronti delle attività fisiche e sportive
specifiche.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E COGNITIVI
•
•
Potenziamento fisiologico: l’allievo dovrà dimostrare di aver migliorato le proprie Capacità Fisiche
Condizionali e Coordinative.
Conoscenza e pratica dell’Attività Sportiva.
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
All’interno di ogni singolo obiettivo è stato valutato il significativo miglioramento e la progressione
delle prestazioni rispetto ai livelli di partenza conseguito da ogni singolo studente.
Al termine “significativo” si attribuisce un duplice valore: esatto, se è possibile la definizione del
livello raggiungibile all’interno di un obiettivo, soltanto indicativo, se tale definizione non è
quantificabile.
Va sottolineato, infatti, che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria di “produzioni
complesse”, categorie per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi.
Pertanto si è fatto ricorso alla pratica di attività sportive individuali e di squadra, per verificare la
capacità di applicare e utilizzare le tecniche acquisite (prove sommative), a tests e a prove multiple per
la valutazione di qualità e funzioni diverse.
L’impegno, la partecipazione, l’interesse hanno avuto grande importanza nelle valutazioni delle
singole prove pratiche, nelle valutazioni di fine periodo e nelle valutazioni di fine anno scolastico.
RELAZIONE SULLA CLASSE
La classe e’ formata da 29 elementi piuttosto affiatati .Quasi tutti praticano un’attività sportiva
extrascolastica e questo ha influito in maniera significativa sul rendimento.
Negli anni passati e per buona parte del primo trimestre l’impegno è stato assiduo e la partecipazione
costante poi le note vicende che hanno portato alla chiusura della palestra hanno condizionato
pesantemente il buon andamento del nostro lavoro. Per non dovere rinunciare completamente alla
attività fisica siamo stati costretti a ripiegare sulle strutture del circolo tennis,questi i problemi sorti:
1) rinuncia della ricreazione per guadagnare tempo
2) trasferimento spesso in condizioni atmosferiche disagevoli
3) si andava a casa sudati,in condizioni igieniche non ottimali e a rischio di ammalarsi
4) essendo le ore sono singole, il tempo di lavoro effettivo era di trenta minuti.
Per questi motivi ritengo di dover premiare parte della classe che ha affrontato il problema con spirito
di sacrificio e di non dover penalizzare coloro che hanno manifestato il loro, tutto sommato giusto,
disappunto limitando l’impegno.
Nel complesso il profitto della classe può considerarsi più che buono, la frequenza alle lezioni è stata
regolare per tutti gli allievi.
Le ore di lezione effettuate fino all’12-05-2014 sono state 45.
CONTENUTI DISCIPLINARI
• Esercizi di preparazione all’attività fisica: il Riscaldamento Fisico (aspetti teorici ed
aspetti pratici).
• L’Allungamento Muscolare o Stretching.
• Esercizi di miglioramento delle Capacità Fisiche.
• Atletica leggera: tecnica elementare di alcune specialità
• Giochi Sportivi di squadra: principali regole di gioco, fondamentali individuali e
fondamentali di squadra della Pallavolo e del Calcio a Cinque.
• Ginnastica Artistica - Parallele: esercizi propedeutici e semplici elementi.
• Elementi di primo soccorso: come comportarsi in caso di emergenza,la respirazione
artificiale,il massaggio cardiaco
• I traumi più comuni dell’esercizio fisico come comportarsi in caso di:
contusione,commozione,crampo,distorsione,lussazione , frattura,strappo ,ferita.
Cesena 12 maggio 2014
ECONOMIA ED ELEMENTI DI DIRITTO
TEMPI E METODI DI SVOLGIMENTO DELLA DISCIPLINA
L'insegnamento della disciplina è articolato negli ultimi due anni di corso e, secondo la
programmazione adottata dall'Istituto, prevede nella classe quarta prevalentemente lo studio del
conoscenza delle principali categorie del diritto civile, dei vari istituti giuridici, dei lineamenti
fondamentali del sistema finanziario e monetario, del commercio internazionale e del sistema
dei pagamenti internazionali , con riferimenti alle problematiche economiche e sociali connesse.
Nella classe quinta si è eseguito a inizio anno un ripasso dei concetti principali dell’anno
precedente per un totale di 8 ore (accertamento delle conoscenze, ripasso e verifiche), si è poi
privilegiato la conoscenza dei fondamenti dell’ attività economica aziendale con la seguente
scansione e tempistica:
a) Comprendere i fondamenti dell’ attività economica , come si articola e chi la svolge ,
conoscere la nozione di azienda , comprendere l’importanza dell’economia aziendale nell’ambito
delle aziende industriali , distinguere i diversi tipi di aziende , saper differenziare il soggetto
giuridico e il soggetto economico .
b) Conoscere le nozioni di organizzazione aziendale, di struttura organizzativa , di micro e
macro struttura. Conoscere i principali modelli organizzativi aziendali. Conoscere i vari strumenti
con cui si rappresenta la struttura aziendale. Saper individuare e differenziare concetti quali compito,
mansione, funzione ecc.
c) Conoscere le nozioni di sistema operativo e i diversi sistemi operativi di gestione degli
obiettivi e delle informazioni e quelli di gestione del personale, conoscere gli stili di direzione .
d) Conoscere cosa s’intende per gestione di impresa e come essa viene realizzata, comprendere il
significato di patrimonio, distinguere le differenze che intercorrono tra il patrimonio in senso
qualitativo e quantitativo , individuare gli elementi contabili che sono rilevanti per analizzare la
struttura del patrimonio .
e) Distinguere gli aspetti della gestione e i cicli dell’attività aziendale , comprendere l’equilibrio
finanziario ed economico ed il reddito come risultato economico della gestione, distinguere i
risultati economici intermedi .
f) Conoscere cosa si intende per costi e ricavi e la classificazione dei costi, definire il costo del
prodotto e la configurazione di costo, essere in grado di determinare il punto di pareggio .
g) Conoscere le più importanti attività collegate alla programmazione e al controllo di gestione
, comprendendone vantaggi e utilità, distinguendo le fasi della pianificazione da quelle del
controllo di gestione , individuando gli aspetti più importanti per la redazione di un budget;
comprendere e definire l’analisi degli scostamenti ed il reporting .
h) Comprendere la funzione delle rilevazioni contabili, conoscere cosa s’intende per bilancio di
esercizio, comprendere l’utilità degli indici nella lettura del bilancio. Distinguere i diversi indici
che possono essere utilizzati per la lettura del bilancio e saper individuare gli elementi contabili
rilevanti per analizzare il bilancio .
i) Comprendere la funzione della pianificazione e del controllo di gestione, la formulazione dei
budget. Saper interpretare gli scostamenti per formulare strategie ed interventi atti al miglioramento
della conduzione aziendale. Indagare i costi aziendali per la determinazione dei costi di produzione.
Considerata l'esiguità del monte ore rispetto ad un programma oggettivamente complesso ed
imponente, si è imposta una scelta fra un approccio superficiale ad una pluralità di argomenti
corposamente imponenti e l'individuazione di alcuni blocchi tematici di oggettiva rilevanza
disciplinare: si è ritenuto opportuno optare per la seconda alternativa, privilegiando alcune parti del
programma e curando la qualità del lavoro svolto. Ma purtroppo la disponibilità oraria ha
ulteriormente inficiato l’impegno profuso da tutte le componenti, per la impossibilità di dare continuità
al lavoro di approfondimento della disciplina con lassi temporali anche consistenti di interruzione delle
lezioni a causa di particolari coincidenze di impegni di approfondimento (uscite didattiche) e
sospensione delle attività scolastiche per festività. Sono inoltre state dedicate anche un certo numero di
ore nell’approfondimento di argomenti interdisciplinari riguardanti tematiche di “Cittadinanza e
Costituzione” come alcune testimonianze di sopravvissuti alla lotta partigiana e al periodo della
liberazione.
L'analisi dei contenuti è stata organizzata in modo che alla fine di ogni fase si sia potuto
verificare l'acquisizione di ben determinate conoscenze ed abilità: si è proceduto secondo una
progressione di difficoltà soprattutto in relazione alla qualità e alla complessità degli argomenti trattati.
In altre parole, le strutture disciplinari vengono sviluppate dal semplice al complesso: alla fine di ogni
fase si è potuto impadronirsi di una capacità generale di analisi, già spendibile per una prima
comprensione del reale.
METODI, RELATIVI ALLE CONCRETE INTERAZIONI DOCENTI ALUNNI: LEZIONI,
GRUPPI DI LAVORO, PROCESSI INDIVIDUALIZZATI, ATTIVITÀ DI RECUPERO,
SOSTEGNO, INTEGRAZIONE
Si è adottata come metodo d’insegnamento la lezione frontale, in rarissimi casi l’insegnamento
individualizzato, in altri momenti si è preferito la lezione partecipata, con la visione di materiale
audiovisivo e letture ed analisi del testo in classe per evidenziare la terminologia tecnica ed il
confronto tra realtà economica e sociale concreta e le categorie concettuali adoperate ed
agevolare il passaggio dall’ astratto al concreto e viceversa, come pure per evidenziare le
continuità e le discontinuità che il nostro tipo di società presenta in rapporto a tipi di società
collocate diversamente nello spazio - tempo. Le attività di recupero, sostegno e integrazione, sono
state ridotte in maniera notevole in dipendenza dei tempi a disposizione che spesso hanno limitato la
programmazione delle attività.
MODALITÀ E CRITERI DI VALUTAZIONE IMPIEGATI.
Le modalità di valutazione sono consistite in verifiche orali, integrate da terze prove in
numero adeguato; i criteri di valutazione adottati sono stati individuati, per quanto riguarda le prove
orali, nelle conoscenze ed esposizione a livello analitico e sintetico; per quanto riguarda gli esempi di
terza prova somministrati, i criteri di valutazione adottati sono:
Comprensione del testo e aderenza con la traccia
Conoscenza dell’argomento
Correttezza di esecuzione e/o elaborazione
Padronanza linguistica e/o chiarezza espositiva
Capacità di applicare regole, principi e/o elaborazione di concetti
Capacità di sintesi, utilizzo di terminologia e/o simbologia corretta
20 %
20 %
20 %
10 %
15 %
15 %
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE SUL GRUPPO-CLASSE.
La maggior parte dei ragazzi del gruppo-classe sono stati miei allievi fin dalle classi del biennio
e tutti hanno frequentato la classe 4^A dove ho svolto il mio lavoro. Gli allievi hanno dimostrato
apprezzamento ed attenzione per questa disciplina. La quasi totalità ha seguito con interesse le lezioni,
anche se solo alcuni ne hanno vivacizzato costantemente con interventi di pregio lo svolgimento; il
resto ha comunque dimostrato una silente diligenza ed un ascolto attento.
Ho avuto modo di apprezzare l’impegno generale nel costruire in questi anni una preparazione
individuale, che, pur con varie sfumature, è frutto di partecipazione e metodo.
In massima parte, omogenei e decisamente positivi sono i risultati del profitto, rispetto anche alle
conoscenze giuridico-economiche di base.
Lodevole è stato lo sforzo di molti alunni, che, partendo da una preparazione di base non sempre
del tutto solida e strutturata, si sono impegnati con tenacia e costanza per consolidare e migliorare le
proprie conoscenze; pertanto alcuni ora sanno cogliere con facilità e prontezza il senso di casi reali e
con criticità valutarne la portata ed in alcune situazioni formulare anche indicazioni risolutive.
Per quanto riguarda la valutazione individuale di fine periodo, sono stati considerati i risultati
di prove scritte (test) ed orali, l’impegno profuso, la partecipazione, l’apprendimento e la
progressione.
Ore di lezione svolte al 12/05/2014: 54 ore (25 ore effettuate nel primo periodo)
Ore complessive prevedibili alla fine dell’anno: 60 ore.
Il libro di testo utilizzato è:
“ DIRITTO ed ECONOMIA INDUSTRIALE ”
di Crocetti • Fici, ed. Tramontana.
La scansione degli argomenti ha seguito in massima parte quella offerta dal libro di testo.
CESENA ,
12/05/2014 .
Il docente
Franco Lucchi
RELIGIONE
Prof. Stefano Salvi
Programma svolto
Avendo preso in seria considerazione le “Linee guida per l’insegnamento della religione cattolica
nel secondo ciclo d’istruzione” contenute nell’Intesa fra il Miur e la CEI del 28 giugno 2012,
nelle quali si propone la scansione annuale di una programmazione per competenze, tenendo
presente il libro di testo di Sergio Bocchini “70 schede tematiche per l’insegnamento della
religione nella scuola superiore – Biennio”, Edizione Dehoniane Bologna, sono stati svolti i
seguenti due moduli:
1) “Domande di senso e ricerca di significato”;
2) “Rapporti scienza – fede e fede – ragione”.
All’interno del primo modulo sono stati affrontati i seguenti argomenti in una o più lezioni:
1) Incarnazione e risurrezione di Gesù Cristo
2) Il rapporto fra le tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam, prendendo
spunto dalla “Giornata della memoria” e dalla guerra in Siria
3) La comunione anglicana
4) L’immigrazione
5) Il concetto di “dialogo”
6) Il valore del calendario e del tempo
7) La condanna netta della Chiesa alla mafia
Il secondo modulo si è invece sviluppato attraverso lezioni frontali dell’insegnante sui
rapporti scienza – fede, prendendo come spunto iniziale il “caso” Galileo Galilei
e fede – ragione, evidenziando l’importanza della presenza nell’ordinamento scolastico
dell’insegnamento della religione cattolica.
All’interno del modulo su “educazione e cittadinanza” sono stati affrontati i seguenti argomenti:
1) il valore della persona umana
2) la denuncia della dittatura nel teatro contemporaneo
3) la massoneria e la prima guerra mondiale
5) l’apartheid e Mandela
6) la giornata della memoria
7) l’Ucraina e il senso religioso
SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Istituto Tecnico Industriale Statale
Blaise Pascal - Cesena
Cesena, 6/5/14
SIMULAZIONE
PROVA DI ITALIANO
(Per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
Istituto Tecnico Tecnologico Statale
Blaise Pascal - Cesena
SIMULAZIONE
PROVA DI ITALIANO
(Per tutti gli indirizzi)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
Primo Levi,
Levi dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981
Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre
anch’io
un’«antologia
personale»,
non
nel
senso
borgesiano
di
autoantologia,
ma
in
quello
di
una
raccolta,
retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su
quanto è stato
scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test;
perché
placet experire per vedere l’effetto che fa.
Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale
nasce
appunto
dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto;
è
probabile che
il mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che
non
dei libri ingeriti;
perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati
con
precauzione.
10
Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono
stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a
triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e
gli
scoiattoli, e in genere
a chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo
maturo
medio: il tempo soggettivo diventa più lungo.
15
Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e
tradizionale,
un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i
vuoti
di
tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in
lettura
tre libri
contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi»
Deut.
(
;
6.7)
si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un
libro
ciascuna.
20
Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un
agente di
borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le
occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se
ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di
portarselo via e di
possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta
stampata,
ed in cui i testi
25 scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume
di casa,
e
devo averne ricavato una certa
stampata, e,
(eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta
come
sottoprodotto,
un
certo
orecchio
e
un
certo
fiuto.
Forse,
leggendo,
mi
sono
inconsapevolmente
preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse
le cose
lette riaffiorano
qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è
costituito
da quanto ho letto.
30
Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia.
Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963),
opere legate alla esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-
Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia,
fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il
pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti,
saggi, articoli e poesie.
A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la
Repubblica» dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad
alcuni scrittori italiani di comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non
dei propri scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso
una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […]
Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è
Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato
che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il
vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni
esperienza».
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?
2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).
2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era
«una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17).
2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In
particolare, spiega l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni
collegamenti al libro da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa,
prendendo spunto dal testo proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le
letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione.
TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI
GIORNALE"
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l'articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: La musica.
DOCUMENTI
Strumenti musicali nell'antico
Egitto
Caravaggio, Suonatore di liuto,
1595-96
P. Echaurren, Milaresol, 2008
«La musica, dunque, non è affatto, come le altre arti, l'immagine delle idee, ma immagine della
volontà stessa, della quale anche le idee sono oggettività: perciò l'effetto della musica è tanto più
potente e penetrante di quello delle altre arti: queste infatti esprimono solo dell'ombra, quella invece
dell'essenza.[…]. Se dunque in tutta questa trattazione della musica mi sono sforzato di far chiaro che
essa esprime, in un linguaggio massimamente universale, l'intima essenza, «l'in sé» del mondo, che
noi, in base alla sua manifestazione più chiara, pensiamo sotto il concetto di volontà; che lo esprime in
una materia tutta sua, cioè in puri suoni, e con la massima determinatezza e chiarezza; se inoltre, com'è
mia opinione e aspirazione, la filosofia non è niente altro che una completa ed esatta riproduzione ed
espressione dell'essenza del mondo in concetti generalissimi, dato che solo per essi è possibile una
sinossi complessiva dappertutto sufficiente e applicabile di tutta quell'essenza; chi mi ha seguito ed è
penetrato nel mio modo di pensare non troverà tanto paradossale che io dica che, post5o che si
riuscisse a dare in concetti una spiegazione della musica completamente giusta, compiuta e
particolareggiata, dunque una riproduzione esauriente di ciò che essa esprime, questa sarebbe subito
anche una riproduzione e spiegazione sufficiente del mondo in concetti, assolutamente dello stesso
tenore di essa, cioè la vera filosofia.»
Arthur SCHOPENHAUER, Il mondo come volontà e rappresentazione, III, § 52, trad. di S Giametta, Bompiani, Milano
2006
«In tutto il mondo, dagli Eschimesi agli abitanti della Terra del Fuoco, dai Lapponi ai Boscimani, la
gente canta, urla, mugola con voce selvagge e monotone; grida e mugola, nasalizza e vocalizza;
squittisce e ulula; scuote sonagli e percuote tamburi. La gamma dei suoni è limitata, gli intervalli
diversi, le forme di respiro brevi, la capacità inventiva apparentemente ridotta e i limiti assai marcati.
E' possibile chiamare tutti questi rumori con il nome di musica, se la parola musica è la stessa che
designa la sacra arte di Bach e Mozart?»
Curt SACHS, Le sorgenti della musica, Boringhieri, Torino, 1979
«La musica non è separata dal mondo; può aiutarci a dimenticarci di noi e al tempo stesso a capirci. In
un dialogo tra due persone, si aspetta che l'altro abbia finito di dire quello che ha da dire prima di
rispondere e commentare. In musica, due voci dialogano simultaneamente, ognuna si esprime nella
forma più piena, e al tempo stesso ascolta l'altra. Da ciò nasce la possibilità di imparare non solo la
musica ma dalla musica – un impegno che dura una vita.»
Daniel BARENBOIM, La musica sveglia il tempo, Feltrinelli, Milano 2007
«Che la musica sia importante per i giovani è un dato di fatto, lo affermano varie ricerche e indagini.
Già dagli anni '50 e '60 le indagini sul rapporto giovani musica mettevano in rilievo il forte interesse da
parte dei giovani nei confronti della musica. Nella ricerca ISTAT del 1999 è emerso che l'80% della
popolazione italiana ascolta musica. Nel rapporto 2010 Economia della musica rimane sempre molto
alta la percentuale di consumo della musica, ma emerge una progressiva smaterializzazione dei
supporti fisici, come LP e CD a favore delle tecniche di downloadintg digitali che si effettuano nella
rete. […] Anche se nel settore del consumo musicale si assiste a una flessione di circa il 6%, tuttavia
rimane vero che il consumo musicale da parte dei giovani è enorme. Nella ricerca non viene affrontato
un aspetto che fa parte della esperienza quotidiana: la musica non solo è la colonna sonora delle
attività quotidiane dei giovani, ma è anche uno dei linguaggi preferiti con il quale loro si raccontano.
Spesso però un educatore non ha accesso alle ricerche o la realtà sul campo gli appare più complessa di
quella schematizzata da un'indagine. Inoltre, come abbiamo visto, è vero che le indagini mettono in
rilievo l'importanza della musica nella vita dei giovani ma , spesso, non chiariscono il perché di questa
importanza. Non spiegano le relazioni che ci sono tra certi atteggiamenti e certi tipi di musica e,
quando lo fanno, la realtà è sempre più complessa di quello che una mappatura tracciata su un
campione di persone può offrire.»
Fabio PASQUALETTI, Giovani e musica. Una prospettiva educativa, Roma, LAS 2012
«D'altra parte sulla quasi totalità di noi, la musica esercita un enorme potere, indipendentemente dal
fatto che la cerchiamo o meno, o che riteniamo di essere particolarmente "musicali". Una tale
inclinazione per la musica traspare già nella prima infanzia, è palese e fondamentale in tutte le culture
e probabilmente risale agli albori della nostra specie. Questa "musicofilia" è un dato di fatto della
natura umana. Può essere sviluppata o plasmata dalla cultura in cui viviamo, dalle circostanze della
vita o dai particolari talenti e punti deboli che ci caratterizzano come individui, ciò nondimeno, è così
profondamente radicata nella nostra natura da imporci di considerarla innata, proprio come Edward O.
Wilson considera innata la "biofilia", il nostro sentimento verso gli altri esseri viventi. (Forse la stessa
musicofilia è una forma di biofilia, giacché noi percepiamo la musica quasi come una creatura viva).»
Oliver W. SACKS, Musicofilia. Racconti sulla musica e il cervello, Milano, Adelphi 2008
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO: Smettere di fumare.
DOCUMENTI
«Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale
dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una
grandezza latente. Io avanzo tale ipotesi per spiegare la mia debolezza giovanile, ma senza una decisa
convinzione. Adesso che sono vecchio e che nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia da
sigaretta a proposito, e da proposito a sigaretta. […] Penso che la sigaretta abbia un gusto più intenso
quand'è l'ultima. Anche le altre hanno un loro gusto speciale, ma meno intenso. L'ultima acquista il suo
sapore dal sentimento della vittoria su se stesso e la speranza di un prossimo futuro di forza e di
salute.»
Italo SVEVO, La coscienza di Zeno, Rizzoli, Milano 1965 (ed. originale 1923)
Fumatori e non fumatori (anni 1980-2011, per 100* persone di 14 anni e più)
MASCHI
Fumatori
Ex fumatori
Mai fumatori
FEMMINE
Fumatrici
Ex fumatrici
Mai fumatrici
TOTALE
Fumatori
Ex fumatori
Mai fumatori
1980
1983
1991
1995
2000
2005
2011
54,3
9,9
35,7
45,6
13,5
40,9
37,8
21,0
41,2
33,9
27,4
37,4
31,5
26,5
38,4
28,3
30,4
39,0
28,4
30,5
39,4
16,7
1,4
81,9
17.7
2,3
80,0
17.8
16,4
75,9
17,2
13,1
68,5
17,2
13,4
66,2
16,2
15,0
66,4
16,6
16,7
65,1
34,9
5,5
59,6
31,1
7,7
61,2
27,4
13,4
59,2
25,3
20,0
53,5
24,1
19,8
52,8
22,0
22,4
53,2
22,3
13,4
52,7
* alcune somme non danno 100 a causa delle mancate risposte
ISTAT, Italia in cifre 2012
«Due milioni di clienti fra quelli già conquistati e quelli che in un sondaggio Doxa hanno dichiarato di
volerle provare. E' il mercato delle sigarette elettroniche, i dispositivi che simulano i tradizionali
prodotti per il fumo. Con la promessa di aiutare a smettere senza danni alla salute. […] L'avvio
dell'offensiva è costituito dal severo parere dell'Istituto superiore di sanità consegnato in questi giorni
al ministro della Salute, Renato Balduzzi. Venti pagine, con conclusioni sostanzialmente negative sulle
"cartucce" alle quali si riconosce l'unico vantaggio di ridurre i danni del fumo passivo perché emettono
vapore e non funzionano con al combustione. "Le sigarette elettroniche con nicotina – si legge –
sollevano preoccupazioni per la salute pubblica. Potrebbero rappresentare un rischio di iniziazione al
fumo convenzionale a base di tabacco e di potenziale dipendenza. Rischio notevole soprattutto per i
giovani considerando la facilità di reperimento su Internet". Il parere non lascia spazio a dubbi. Le
sigarette "potrebbero riattivare l'abitudine al fumo" in chi ha già smesso. Si suggerisce infine che non
esistendo "evidenza scientifica sufficiente a stabilire la sicurezza e l'efficacia come metodo per la
disassuefazione, andrebbero regolamentate come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come
prodotti del tabacco".»
Margherita DE BAC, Sigarette elettroniche bocciate dall'Istituto superiore
di sanità,
"Corriere delle Sera"28/12/2012
«Banche, assicurazioni e società di risparmio gestito fra le più importanti del nostro paese guardano
alla sigaretta soprattutto in tempo di crisi, come a un bene rifugio. I privati ci guadagnano, e lo Stato
pure: il giro d'affari generato in Italia dalle vendite dei prodotti a base di tabacco è stimato nel 2011 a
circa 19 milioni di euro, di cui 14 miliardi di entrate fiscali.»
Stefano PITRELLI, La finanza ha il vizio
del fumo, "Tabaccologia
Organo Ufficiale della Società Italiana di Tabaccologia", n. 1-2/2012
3. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Giornalismo e giornalisti nell’età contemporanea
DOCUMENTI
A partire dagli anni Novanta del XX secolo il rapido estendersi cosiddetta digitalizzazione dei media e
dell'accesso alla navigazione attraverso internet permise lo sviluppo e la ramificazione di estese reti
orizzontali di scambio delle informazioni: una ragnatela priva di una struttura centralizzata, operante
attraverso uno schema di comunicazione – da uno a uno, da uno a molti e da molti a molti –
fondamentalmente istantaneo, semplice e a basso costo. Per quanto concerne il giornalismo italiano, gli
anni della “svolta” furono grosso modo quelli compresi tra il 1995 e il 2000. […] Grazie alle strutture
dei cosiddetti “ipertesti” (insiemi di documenti messi in relazione tra loro attraverso “parole chiave”), i
giornali on-line consentirono nel contempo per la prima volta al lettore di svolgere un ruolo interattivo
di dialogo, tanto che tutti i maggiori quotidiani “tradizionali” furono rapidamente costretti a ridefinire
il proprio profilo sulla base di nuovi orizzonti multimediali, in linea con l'ennesimo processo di
adattamento dei vecchi media ai nuovi, a cui alcuni studiosi attribuirono in seguito il nome di
mediamorfosi.» Mauro FORNO, Informazione e potere. Storia del giornalismo italiano, Laterza, Roma-Bari 2012
«Leggere un giornale – anche in una logica multimediale – è, così, tutt'altro che pratica residuale e
“vecchia”, è bensì una componente fondamentale nella ricerca di ciò che ciascuno vuole e deve fare
per ritagliare la porzione di “cultura della contemporaneità”per lui necessaria e desiderabile. Perché ciò
avvenga realmente è però necessario che i giornali portino a compimento la loro trasformazione da
organi di del potere economico-politico a strumenti di servizio e autoformazione dei diversi target a
cui si rivolgono. Detto diversamente, è auspicabile che, in tempi brevi, si compia una seconda (e
altrettanto e più profonda) trasformazione della stampa. Se, all'inizio degli anni Settanta, i quotidiani si
sono avvicinati al loro pubblico e i periodici hanno dovuto tener conto del mutamento negli
interessidei loro lettori, nella metà degli anni Novanta si dovrebbe tendere al definitivo riconoscimento
delle esigenze e delle aspettative di chi è già lettore (per non perderlo – in termini di regolarità di
acquisto e lettura) e di potrebbe diventarlo. […] Ma dove l'impegno a cambiare appare più necessario,
ma anche più difficile, è nel “linguaggio” dei giornali. Questo è, ancora, non facile e spesso nasconde
l'incapacità a trattare materie poco padroneggiate da chi ne scrive. Spesso una spia indiretta di ciò è
l'eccessivo (e non ottimale) ricorso agli esperti o il poco “trattamento” delle notizie provenienti da
agenzie, che vengono passate senza verifiche, possibili correzioni o approfondimenti.»
Marino LIVOLSI, I lettori della stampa quotidiana e periodica (1972-1992)
In V. CASTRONOVO, N. TRANFAGLIA (a cura di), La stampa italiana nell'età della TV, Laterza, Roma-Bari 1994
«Ancora all'inizio del XXI secolo chi in Italia voleva intraprendere la professione giornalistica,
iscrivendosi agli appositi albi, sapeva di potersi permettere di possedere anche solo un titolo di licenza
media superiore (e, nel caso di assenza anche di questo, di poter superare l'ostacolo sottoponendosi a
un esame di "cultura generale"). […] Si tratta, a ben vedere, di caratteri che hanno tagliato
trasversalmente buona parte della storia del giornalismo italiano, i cui protagonisti – sin dalle prime
esperienze post-unitarie – sono st5ati in misura non trascurabile rappresentati dal ceto medio e piccoloborghese (che hanno interpretato la propria scelta come un'occasione di affermazione sociale) o
rappresentanti di fasce sociali benestanti (che hanno individuato nel giornalismo una chance per
allontanarsi da un mondo in cui non intendevano riconoscersi e, nel contempo, evitare ricadute troppo
traumatiche sotto il profilo del prestigio sociale). […] Non sembrerebbe insomma affatto azzardato
individuare proprio nella particolare tipologia del bacino di reclutamento dei giornalisti italiani una
possibile radice delle attitudini da essi manifestate nel corso della loro lunga esperienza storica, a
partire dalla propensione a non privarsi di canali preferenziali di "dialogo" con il "potere".»
Mauro FORNO, Informazione e potere. Storia del giornalismo italiano, Laterza, Roma-Bari 2012
«L'industria dei contenuti giornalistici del ⋅ secolo si sta infrangendo sulle tecnologie dl primo scorcio
del XXI, lasciando a ogni risacca professionalità e sicurezza. Succede in modo più veloce e plateale di
quanto perfino i più ottimisti sostenitori della società digitale si sarebbero aspettati. Ma il punto non
sono le tecnologie, è il modo in cui le persone le stanno utilizzando. I mezzi di comunicazione ci
hanno sempre cambiato in profondità, incidendo sul modo in cui la società ha guardato e organizzato
se stessa. E' accaduto con la stampa, con la radio e con la televisione, ma finora il processo è stato
graduale, meno traumatico. […] Significa riconvertire non soltanto mezzi di produzione e strutture di
gestione, ma soprattutto i mestieri, le attitudini, le sensibilità. E' il cerchio della comunicazione umana
che si chiude: dai mezzi di comunicazione a misura di individuo (l'oralità, la scrittura) ai mezzi di
comunicazione di massa (la stampa, la radio, la televisione), per arrivare ora ai mezzi di
comunicazione diffusi tra le masse ma a misura di individuo (il Web e le sue applicazioni sociali). […]
Restano sfide vitali, una per tutte la ricostruzione su nuove basi di un'economia che garantisca la
professionalità. Ma in un mondo in cui molte più informazioni sono disponibili a un numero maggiore
di persone cresce la necessità di una figura indipendente che possieda strumenti tecnici e culturali per
fare sintesi, per gettare ponti tra le specializzazioni, per comporre scenari.» Sergio MAISTRELLO,
Giornalismo e nuovi media, Apogeo, Milano 2010
http://www.apogeonline.com/2010/libri/9788850329496/ebook/pdf/2949_introduzione.pdf
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Ordine e caso.
DOCUMENTI
«Negli ultimi anni del Settecento il fisico e matematico francese Pierre Simon Laplace fece omaggio
all'imperatore di una copia del suo libro Exposition dusystèmedu monde. Napoleone osservò:
«Cittadino, ho letto il vostro libro e ho notato che non vi avete dato nessuno spazio all'opera del
Creatore». Al che Laplace ribatté: «Cittadino Primo Console, non ho avuto bisogno di questa ipotesi».
Vero o falso che sia, il racconto illustra bene la posizione della scienza. Per spiegare la realtà allora, e a
maggior ragione oggi, non c'è bisogno di chiamare in causa Dio e la sua potenza. Ciò non significa
ovviamente che il Creatore non esista; alla questione ognuno può rispondere come la sua mente e il
suo cuore gli o le suggeriscono.»
Edoardo BONCINELLI, La scienza non ha bisogno di Dio, Rizzoli, Milano 2012 P. 7
«191. Sopra abbiamo dimostrato che Dio ha prodotto le cose nell'essere non per necessità di natura, ma
per intelletto e volontà; ora, chiunque agisce per intelletto e volontà agisce per un fine, dato che
l'intelletto operativo ha come principio il fine; è dunque necessario che tutte le cose che sono state fatte
da Dio siano state fatte per un fine.
192. Inoltre la produzione delle cose da parte di Dio fu fatta ottimamente :ora, meglio fare una cosa
per un fine che farla senza l'intenzione di un fine. dal fine infatti si deduce la ragione di bene nelle cose
che vengono fatte. Dunque le cose sono state fatte da Dio per un fine.
193. Se ne ha un segno anche nelle cose che vengono prodotto dalla natura, nelle quali niente è invano,
ma ciascuna ha un proprio fine. Ora, non è conveniente dire che le realtà della natura sono più ordinate
della stessa istituzione della natura da parte del primo agente, dal momento che da essa trae origine
tutto l'ordine della natura. E' dunque chiaro che tutte le cose sono prodotte da Dio per un fine.»
San Tommaso D'AQUINO, Compendio di teologia e altri scritti, UTET, Torino 2010
«In sostanza si prende atto della realtà dell'evoluzione, della trasformazione della specie per
discendenza comune e del fatto che la terra, oltre a non essere piatta, probabilmente non ha nemmeno i
6000 anni previsti dai testi sacri. Ciò che si continua a non accettare è la spiegazione scientifica e
naturalistica di questi fatti, cioè la teoria dell'evoluzione per selezione naturale , alla quale si
contrappone l'ipotesi secondo cui la storia naturale sarebbe stata fin dall'inizio diretta da un "disegno
superiore". Questo movimento di opinione viene chiamato "neocreazionismo" e persegue, per il resto,
la stessa battaglia giuridica ingaggiata dai suoi predecessori fondamentalisti: chiedere che nei corsi di
scienze delle scuole americane sia insegnata per legge la dottrina del disegno intelligente a fianco della
teoria darwiniana.»
Telmo PIEVANI, Creazione senza Dio, Einaudi, Torino 2006
«Ma perché la connessione tra religione e argomenti scientifici risulta così efficace? Per due motivi a
mio avviso. Il primo è la capacità pressoché immediata del termine "Dio" di far comprendere
l'importanza della posta in gioco quando si tratta degli ambiti fondamentali della scienza come
l'origine dell'universo, della materia e di quella particolare materia dotata di movimento e di
intelligenza che è la vita. Parlando della particella responsabile della massa, o dell'unificazione tra
relatività e meccanica quantistica perseguita dalla teoria delle stringhe, si toccano territori primordiali,
di rilievo non solo fisico ma anche filosofico per l'importanza sul senso complessivo del nostro essere
qui. E il termine Dio con solo tre lettere ha questa capacità evocativa. Il secondo motivo è il bisogno
primordiale della nostra mente di conciliare scienza e sapienza. Noi avvertiamo infatti l'esigenza non
solo di conoscere dati e ricevere informazioni, ma anche di valutare il loro significato per l'esistenza e
per i criteri con cui pensiamo la giustizia, la bellezza, il bene e il male. Le civiltà del passato erano in
grado di conciliare scienza e sapienza, si pensi al titolo posto da Newton al suo capolavoro, Elementi
matematici di filosofia naturale, che indica il fatto che per Newton essere scienziato ed essere filosofo
(ed essere biblista vista la sua passione per la Sacra Scrittura) erano la medesima cosa. Oggi però tale
conciliazione è infranta e il risultato è l'attuale separazione tra discipline scientifiche e umanistiche,
simbolo di una più complessa lacerazione interiore. Per questo, quando si prefigura la possibilità di
ritornare all'antica visione unitaria, la mente umana si fa attenta e partecipe, si tratti di un'invisibile
particella subatomica o di libri ben in vista in vetrina.»
Vito MANCUSO, La scienza e la sapienza, "la Repubblica" – 5 Luglio 2012
TIPOLOGIA C –TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Lo storico Eric J. Hobsbawm definisce Secolo breve gli anni che vanno dall’esplosione della prima
guerra mondiale fino al collasso dell’URSS. A suo giudizio, “la struttura del Secolo breve appare come
quella di un trittico o di un sandwich storico. A un’Età della catastrofe, che va dal 1914 sino ai
postumi della seconda guerra mondiale, hanno fatto seguito una trentina d’anni di straordinaria crescita
economica e di trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato la società umana più
profondamente di qualunque altro periodo di analoga brevità. Guardando indietro, quegli anni possono
essere considerati come una specie di Età dell’oro, e così furono visti non appena giunsero al termine
all’inizio degli anni ’70. L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di
incertezza e di crisi – e addirittura, per larghe parti del mondo come l’Africa, l’ex URSS e le ex
nazioni
socialiste
dell’Europa
orientale,
un’Età
di
catastrofe”.
Il candidato valuti criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm e si soffermi sugli eventi
che a suo parere caratterizzano gli anni ’70 del Novecento.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
«La convergenza di più media nello stesso supporto […] è ormai trionfante e inarrestabile, anche se
non ha ancora completato il suo cammino. Il cosiddetto smartphone è un esempio spettacolare di ciò:
telefono, computer, terminale telematico, terminale radio, televisivo, apparecchio fotografico e
webcam, navigatore topografico si fondo in un unico oggetto fisico, portatile e mobile. Il tablet (come
l'iPad), che non ha ancora sviluppato tutte le sue funzionalità nel momento in cui scrivo, probabilmente
ce ne farà vedere ancora delle belle» (Raffaele SIMONE, Presi nella rete, 2012).
Commenta le considerazioni su riportate ed esponi le tue riflessioni sui nuovi scenari che si vanno
profilando nelle comunicazioni, nei comportamento, nei modi di elaborare conoscenze e nelle relazioni
sociali delle persone.
.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA ALLA PRIMA PROVA SCRITTA
Tema di: ITALIANO TIPOLOGIA A : Analisi del Testo
Alunno : _______________________________________________
Comprensione
complessiva
Analisi
Classe 5A
Tra queste due voci saranno distribuiti i 5 punti totali a
seconda delle specifiche consegne date dalla prova in
oggetto
Contestualizza in forma ampia e precisa, rielaborando
criticamente i contenuti
Contestualizza in forma ampia, esprimendo qualche
valutazione personale
Contestualizza in forma sufficientemente ampia, anche
se non esprime valutazioni personali
Approfondimenti Contestualizza a grandi linee, accennando ad essenziali
conoscenze personali
Riporta il testo ad un quadro di riferimento generico e non
esprime valutazioni
Non riesce ad inserire il testo in un quadro di riferimento
extratestuale
Espone in forma sicura, corretta ed efficace sul piano
comunicativo
Rivela corrette competenze espressive nei vari ambiti
grammaticali
L’esposizione è coesa, appropriata nel lessico e
complessivamente corretta
Espone in forma chiara, scorrevole e complessivamente
corretta pur nella forma semplice
L’esposizione è sufficientemente corretta: il lessico può
Correttezza
dirsi appropriato; nel complesso risultano corretta
formale
l’ortografia e scorrevole la sintassi
Espone in forma chiara, ma presenta talune non gravi
incertezze grammaticali
Espone in forma chiara ma presenta errori grammaticali: si
rilevano alcuni errori ortografici; il lessico nel complesso
risulta ripetitivo e/o improprio; non sempre c’è coesione
L’esposizione risulta confusa ed è segnata da gravi errori
grammaticali
La forma espressiva risulta gravemente scorretta nei vari
ambiti grammaticali
punti 5
punti 4
“ 3,5
“
3
“
2
“
1
“ 0,5
punti 6
“ 5,5
“
5
“ 4,5
“
4
“ 3,5
“
3
“
2
“ 1
L’esposizione risulta confusa ed è segnata da gravi
errori grammaticali
La forma espressiva risulta gravemente scorretta nei
vari ambiti grammaticali
Punteggio conseguito : __________________________
L’insegnante : __________________________________________________
“
2
“
1
GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA ALLA PRIMA PROVA SCRITTA
Tema di: ITALIANO TIPOLOGIA B : Articolo / Saggio Breve
Alunno: ______________________________________________
Pertinenza
Utilizzo dei
documenti e
conoscenze
personali
Argomentazione
Correttezza formale
Classe 5A
Pertinenza testuale: sa rispettare le caratteristiche
formali della tipologia testuale scelta
Rispetta sufficientemente la pertinenza tematica
Pertinenza alle consegne: indica il titolo e il
destinatario ; rispetta la lunghezza
Non è pertinente né alla consegna, né alla tematica,
né alla tipologia testuale
I documenti sono stati utilizzati in modo corretto e
completo e arricchiti di significativi apporti personali
L’utilizzo dei documenti è corretto, ampio e sorretto da
alcuni apporti personali
I documenti sono stati utilizzati correttamente nei loro
elementi fondamentali e integrati con qualche
conoscenza personale
I documenti sono stati utilizzati in modo scolastico
ma sufficientemente appropriato
I documenti sono stati utilizzati solo parzialmente e
senza integrazioni personali
Le informazioni desunte sono assai limitate e non
sempre comprese correttamente
Non ha saputo comprendere ed utilizzare i documenti
in modo corretto
Sa esprimere giudizi adeguatamente motivati e
coerenti
Esprime giudizi sorretti da argomentazioni
fondamentali e sufficientemente appropriati
Valuta superficialmente le tematiche proposte
Non esprime una tesi personale
Espone in forma sicura, corretta ed efficace sul piano
comunicativo
Rivela corrette competenze espressive nei vari ambiti
grammaticali
L’esposizione è coesa, appropriata nel lessico e
complessivamente corretta
Espone in forma chiara, scorrevole e
complessivamente corretta pur nella forma semplice
L’esposizione è sufficientemente corretta: il
lessico può dirsi appropriato; nel complesso
l’ortografia risulta corretta, scorrevole la sintassi
Espone in forma chiara, ma presenta talune non gravi
incertezze grammaticali
punti 3
“
2
“
1
“
0,5
punti 4
“ 3,5
“ 3
“ 2,5
“ 2
“ 1,5
“ 1
punti 2
“ 1.5
“ 1
“ 0,5
punti 6
“
5,5
“ 5
“
4,5
“ 4
“
3,5
Espone in forma chiara ma presenta errori
grammaticali: si rilevano alcuni errori ortografici; il
lessico nel complesso risulta ripetitivo e/o improprio;
non sempre c’è coesione
Punteggio conseguito : __________________________
L’insegnate :
_____________________________________________
“
3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA ALLA PRIMA PROVA SCRITTA
Tema di: ITALIANO TIPOLOGIA C / D : Tema di Storia / Tema di Ordine Generale
Candidato : _________________________________________
Pertinenza
Conoscenza dei
contenuti
Articolazione e
coerenza
dell’argomentazione
o esposizione
Correttezza formale
Classe _________
Individua e comprende il problema proposto
Individua il problema in modo generico ma
sufficientemente chiaro
Individua il problema proposto in modo molto generico
e parziale
Espone informazioni ricche ,complete e rielaborate
Espone informazioni ampie e corrette
Espone informazioni fondamentali e
sufficientemente corrette
Espone informazioni generiche ma essenziali
Espone informazioni frammentarie e/o in gran parte
scorrette
Espone informazioni scorrette e non sa individuare i
concetti chiave
Non sa esporre alcuna informazione pertinente
Organizza il discorso in modo chiaro,logico e coerente
Organizza il discorso in modo semplice ma
sufficientemente coerente
Espone i contenuti in modo non sempre organico e/o
coerente
Espone i contenuti in modo disorganico e incoerente
Espone in forma sicura, corretta ed efficace sul piano
comunicativo
Rivela corrette competenze espressive nei vari ambiti
grammaticali
L’esposizione è coesa, appropriata nel lessico e
complessivamente corretta
Espone in forma chiara, scorrevole e
complessivamente corretta pur nella forma semplice
L’esposizione è sufficientemente corretta: il
lessico può dirsi appropriato; nel complesso
risultano corretta l’ortografia e scorrevole la
sintassi
Espone in forma chiara, ma presenta talune non gravi
incertezze grammaticali
Espone in forma chiara ma presenta errori
grammaticali: si rilevano alcuni errori ortografici; il
lessico nel complesso risulta ripetitivo e/o improprio;
non sempre c’è coesione
L’esposizione risulta confusa ed è segnata da gravi
errori grammaticali
punti 2
1,5
“
“ 0,5
punti 5
“ 4
“ 3
“ 2,5
“ 2
“ 1,5
“ 0,5
punti 2
“ 1,5
1
“
“ 0,5
punti 6
“ 5,5
“5
“ 4,5
“4
“ 3,5
“3
“2
La forma espressiva risulta gravemente scorretta nei
vari ambiti grammaticali
“ 1
Punteggio conseguito : __________________________
L’insegnate :
_____________________________________________
Le presenti griglie di valutazione sono state utilizzate anche nelle prove effettuate durante
l'anno scolastico.
SIMULAZIONE SECONDA PROVA
Tema di: ELETTRONICA
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
I.T.T. "Blaise Pascal" di Cesena
M286 – ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI
Tema di: ELETTRONICA
Si vuole progettare una stazione meteorologica impiegando un microcontrollore o un
microprocessore. Il sistema deve essere in grado di acquisire la temperatura, l'umidità
relativa e la
pressione atmosferica. Questi dati devono essere inviati ad un personal computer ogni 5
minuti. I
trasduttori impiegati hanno le seguenti caratteristiche:
• il trasduttore di temperatura è costituito da una termoresistenza al platino (Pt 100) per la
quale vale la seguente relazione: RT=R0∗(1+a∗T ) in cui il coefficiente di temperatura
è a=3,85×10−3 [C-1] e R0 = 100 Ohm è il valore della resistenza alla temperatura di
riferimento di 0°C : il campo di misura è compreso tra 0 °C e 50 °C;
• il trasduttore di umidità relativa è di tipo capacitivo; la sua caratteristica si può considerare
lineare: con umidità relativa pari al 10% la capacità vale 112 pF, con umidità relativa del
90% la capacità vale 145 pF; il campo di misura è compreso tra 10% e 90%;
• il trasduttore di pressione fornisce in uscita una tensione minima di 3.84 V e una tensione
massima di 4,20 V corrispondenti rispettivamente ad un campo di pressione da 960 a 1040
ettoPascal; il campo di misure è compreso tra 960 e 1040 ettoPascal.
Il candidato, fatte le ipotesi aggiuntive che ritiene opportune, deve:
1. disegnare e descrivere lo schema a blocchi del sistema;
2. disegnare e progettare gli schemi elettrici relativi almeno a due blocchi di condizionamento
dei segnali prodotti dai trasduttori;
3. determinare il tipo e la risoluzione del convertitore AD tenendo conto che la temperatura e
la
pressione devono essere acquisite con una precisione del 1% e che la umidità relativa deve
essere acquisita con una precisione dello 0,5%;
4. spiegare le metodologie di collaudo del sistema.
La durata massima della prova è di 6 ore.
E' consentito l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
1
PERTINENZA
• Assolutamente incongruente con la traccia
• Traccia trattata in modo incompleto
• Traccia trattata nelle linee generali
• Traccia trattata in modo completo
• Traccia trattata in modo esauriente ed approfondito
1
1.5
2
2.5
3
CONOSCENZA E APPLICAZIONE DEI PRINCIPI
• Non individua o non applica regole e principi
• Coglie solo in parte le regole e i principi
• Coglie in modo sostanziale le regole e i principi
• Esprime sufficiente conoscenza di regole e principi
• Individua e applica le regole più efficaci alla soluzione
1
1.5
2
2.5
3
2
3
4
5
USO DEL LINGUAGGIO TECNICO E SIMBOLOGIA GRAFICA
• Utilizza in modo inadeguato il linguaggio e la
simbologia
• Utilizza in modo generico il linguaggio e la simbologia
• Utilizza in modo sostanzialmente corretto il linguaggio
e la simbologia
• Utilizza in modo appropriato il linguaggio e la
simbologia
• Padroneggia il linguaggio e la simbologia
CORRETTEZZA DELL’ESECUZIONE
• Commette gravi errori nell’esecuzione delle operazioni
richieste
• Svolge l’elaborato in modo essenziale ma con
imprecisioni
• Svolge l’elaborato in modo sostanzialmente corretto
• Svolge in modo corretto il tema proposto
• Affronta con padronanza lo sviluppo della tematica
proposta
ORIGINALITA’ E CAPACITA’ DI ELABORAZIONE
PERSONALE
• Esprime modeste capacità critiche
• Si orienta dimostrando essenziali capacità critiche e
logiche
• Possiede doti critiche ed originalità di soluzione
Punteggio complessivo attribuito
1
1.5
2
2.5
3
1
2
2.5
3
4
1
1.5
2
/ 15
SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO " B. PASCAL "
Terza prova scritta
Modalità di svolgimento D.M. n.357 del 18/9/98 Tipologia B
SIMULAZIONE Terza prova scritta 2 APRILE 2014
DISCIPLINA: INGLESE
Modalità di svolgimento D.M. n. 357 del 18/09/98 Tipologia B – Quesiti a risposta singola, 2 o 3 quesiti per
ogni disciplina. Le risposte devono essere autonomamente formulate dal candidato e contenute nei limiti della estensione
massima indicata dalla Commissione.
N.B. E’ consentito l’uso del dizionario bilingue o monolingue; non è consentito l’uso di manuali , testi,
appunti.
CANDIDATO _______________________________________
CLASSE A
1.DESCRIBE HOW A FOSSIL FUEL POWER STATION WORKS.
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
_________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
____________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
2. OUTLINE THE MAIN ADVANTAGES AND DISADVANTAGES OF NUCLEAR POWER.
__________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
Sistemi Elettronici Automatici
1^ Simulazione di Terza Prova Esame di maturità
Cognome Nome Data:
1. Semplificare il seguente schema a blocchi e ricavare la f.d.t. complessiva del sistema
retroazionato.
Supponendo che la f.d.t. appena ricavata sia GTOTALE = (s+3) / (s2+10s+4) e che il sistema sia
sollecitato da un ingresso del tipo scalino unitario, determinarne, ricorrendo al teorema del valore
finale, la risposta a regime (cioè u(t) per t->∞).
2. All’ingresso di un Convertitore Analogico Digitale (ADC) a 8 bit di risoluzione e con VFS pari a
10 V si presenta un segnale sinusoidale con frequenza 310 Hz; supponendo che il tempo di
conversione TCONV sia 1 ms calcolare l’ampiezza massima della sinusoide affinché non occorra
un blocco di Sample&Hold a monte dell’ADC.
3. Un sistema presenta una funzione di trasferimento G(jω) = 100 / [(jω)*(1+0,1jω)].
Analizzando in prima battuta il tipo di poli cosa si può intuire riguardo alla sua stabilità?
Utilizzando il criterio di Bode analizzare la stabilità del suddetto sistema ad anello chiuso:
disegnare i diagrammi di Bode del modulo e della fase della f.d.t. ad anello aperto e riportare in
fondo al grafico i valori (approssimati) di ωC , ϕC e del margine di fase ϕM.
Ipotizzando di migliorarne il comportamento utilizzando una rete correttrice anticipatrice C(jω) che
sposti il polo non nullo a destra esattamente di una decade, scrivere l’espressione analitica di C(jω),
disegnare i due nuovi diagrammi relativi a G’(jω) = C(jω)*G(jω) ed individuare il nuovo margine
di fase ϕM’ ottenuto.
C(jω) = (
)/(
)
ωC ≅
rad/s ; ϕC ≅
° ; ϕM ≅
° ; ϕM’ =
°
I° simulazione terza prova ufficiale del 02/04/2014
1) Le serie geometriche ………..
Determina la frazione generatrice del numero periodico 2,6(2) mediante le serie .
2) Determina i punti stazionari della seguente funzione , specificando se si tratta
di punti di massimo , di minimo relativo o di punti di sella .
II° simulazione terza prova ( mese di marzo )
1) Determina la natura dei punti stazionari della seguente funzione :
z = x + y +16/x +16/y .
ln(x)
2) Calcola l’area delimitata dalla curva di equazione : y = --------- e
x
dall’asse x nell’intervallo [ 1 , e ] .
3) Risolvi il seguente problema di Cauchy :
dy
1
------- - e^x = - ----- * y
dx
e
y( 1) = 0
x
4) Determina il carattere ed eventualmente la somma della seguente serie :
∞
1
∑
----------------
n=1
n^2 + 4n + 3
III° Simulazione (assegnata come verifica scritta nel mese di maggio )
1) Determina il carattere della seguente serie e , nel caso converga la somma
a meno di 10^(-3) .
2 ) Scrivi l’enunciato del criterio del rapporto e usalo per determinare
Il carattere della seguente serie :
Se sommo cinque termini quale errore massimo commetto ?
3) Dopo aver enunciato la definizione di integrale generale di una equazione
differenziale del secondo ordine , determinalo per questa eq. diff. :
y ‘ ‘ + y ‘ = -sin( 2 x )
4) Calcola il seguente integrale , spiegandone le caratteristiche :
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI DELLA TERZA PROVA SCRITTA
PRIMA
MATERIA
SECONDA
MATERIA
•
•
•
•
•
•
Inconsistenti
Grav. insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottim
o
1
2
3
4
5
6
•
•
•
•
•
•
ABILITA’
(analisi, sintesi,
elaborazione
personale,ecc.)
•
•
•
•
•
•
Limitate
Grav. insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottim
o
1
2
3
3.
5
4
5
•
•
•
•
•
•
COMPETENZE
(applicazione,
organizzazione,
esposizione,
ecc.)
•
•
•
•
•
Grav. insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottim
o
1
2
2.
5
3
4
•
•
•
•
•
CONOSCENZE
(concetti, termini,
procedimenti,
ecc.)
TERZA
MATERIA
QUARTA
MATERIA
Valutazione
complessiva
Inconsistenti 1
Grav. insuff. 2
Insufficiente 3
4
Sufficiente
5
Discreto
Buono/Ottim 6
o
Limitate
1
Grav. insuff. 2
Insufficiente 3
3.
Sufficiente
5
Discreto
Buono/Ottim 4
5
o
•
•
•
•
•
•
Inconsistenti
Grav. insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottim
o
1
2
3
4
5
6
•
•
•
•
•
•
Inconsistenti
Grav. insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottim
o
1
2
3
4
5
6
•
•
•
•
•
•
Limitate
Grav. insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottim
o
1
2
3
3.
5
4
5
•
•
•
•
•
•
Limitate
Grav. insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottim
o
1
2
3
3.
5
4
5
Grav. insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottim
o
•
•
•
•
•
Grav. insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottim
o
1
2
2.
5
3
4
•
•
•
•
•
Grav. insuff.
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono/Ottim
o
1
2
2.
5
3
4
1
2
2.
5
3
4
Punteggio complessivo attribuito
/ 15