Perito Meccanico cl. 5MA - Istituto Istruzione Superiore Maserati

Ministero dell’Istruzione, dell’Università, e della Ricerca
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “A. MASERATI”
Sede Centrale e Uffici: Via Mussini, 22 - 27058
VOGHERA (PV)
Sezione Maserati - Via Mussini 22 - Tel: 0383/43644-219864 - Fax: 0383/62862
Istituto Tecnico settore Tecnologico: Elettronica ed Elettrotecnica - Informatica e Telecomunicazioni - Meccanica, Meccatronica ed Energia
Liceo Scientifico: Opzione Scienze Applicate
Sezione Baratta - Via don Milani 21 - Tel: 0383/43127-214259 - Fax: 0383/41760
Istituto Tecnico settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing - Turismo
Istituto Tecnico settore Tecnologico: Costruzioni, Ambiente, Territorio
E-mail: [email protected]
codice fiscale: 86007250185
PEC: [email protected] Website: www.istitutomaserati.it
codice meccanografico: PVIS00900Q
CLASSE V MA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
PROFILO PROFESSIONALE DELL'INDIRIZZO
Meccanica
Obiettivo del curricolo è quello di definire una figura
professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto
differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal
punto di vista tecnologico , sia da quello dell'organizzazione
del lavoro.
Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti:
- versatilità e propensione culturale al continuo
aggiornamento;
- ampio ventaglio di competenze nonché capacità di
orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento
alla evoluzione della professione;
- capacità di cogliere la dimensione economica.
Nel settore meccanico, l'obiettivo si specifica nella
formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i
problemi in termini sistemici, basata su essenziali ed
aggiornate conoscenze delle discipline di indirizzo, integrate
da organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico
e da capacità valutative delle strutture economiche della
società attuale, con particolare riferimento alle realtà
aziendali.
MAPPA COMPETENZE E REQUISITI
Il Perito Industriale per la Meccanica, nell'ambito del proprio livello
operativo, deve:
a) conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per
una formazione di base nel settore meccanico ed in particolare:
delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del
controllo di qualità dei materiali;
delle caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine
utensili;
della organizzazione e gestione della produzione industriale;
dei principi di funzionamento delle macchine a fluido;
delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro.
b) avere acquisito sufficienti capacità per affrontare situazioni
problematiche in termini sistemici, scegliendo in modo flessibile la
strategie di soluzione, in particolare deve avere capacità:
linguistico-espressive e logico-matematiche;
di lettura ed interpretazione di schemi funzionali e disegni di
impianti industriali;
di proporzionamento degli organi meccanici;
di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature;
di utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione,la
lavorazione, la movimentazione;
di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla
gestione ed al controllo del processo industriale.
c) aver acquisito le competenze necessarie a svolgere mansioni relative a:
fabbricazione e montaggio di componenti meccanici, con
elaborazioni di cicli di lavorazione;
programmazione, avanzamento e controllo della produzione
nonché all'analisi ed alla valutazione dei costi;
dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti
industriali;
d) progetto di elementi e semplici gruppi meccanici;
e) controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti;
f) utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di
produzione;
g) sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica;
h) sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di
lavorazione CNC;
i) controllo e massa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi
programmi e servizi di manutenzione;
j) sicurezza del lavoro e tutela dell'ambiente.
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CLASSE V MA
Il consiglio di classe
Prof. Filippo Dezza
Dirigente scolastico
Prof. Maria Assunta
Mottini
Italiano-Storia
Prof. Laura Costa
Prof. Beatrice Tornari
Lingua straniera
(inglese)
Economia e diritto
Prof. Elisabetta Levada
Matematica
Prof. Paola Scarpa
Prof. Attilio Carolillo
Meccanica applicata e
macchine a fluido
Disegno ed organizz.
industriale e sistemi ed
automazione industriali
Tecnologia meccanica
Prof. Giampiero Troysi
Educazione fisica
Prof. Paolo Ghiacci
Religione
Prof. Claudio Pusterla
I.T.P. Disegno ed
organizzazione
industriale
I.T.P. Tecnologia
meccanica
I.T.P. Sistemi ed
automazione industriale
Prof. Nino Lumini
Prof. Pierluigi Draghi
Prof. Claudio Pusterla
QUINDICI
MAGGIO
DUEMILAQUATTORDICI
1.PROFILO DELLA CLASSE
1.1 Situazione di partenza del triennio
All’inizio del triennio ( a.s. 2011/2012), la classe si
componeva di 27 alunni .
Nello scrutinio del settembre 2013 , 2 alunni non
furono ammessi alla classe quinta.
1.2 Composizione della classe per
sesso con eventuale presenza di alunni
inseriti all’ultimo anno
La classe, giunta al termine del triennio si compone di
27 alunni, tutti regolarmente frequentanti . L’allievo
Bernini si e inserito all’inizio della quarta dopo un
percorso effettuato presso l’istituto tecnico Cardano di
Pavia.
1.3 Stabilità del corpo docente
La classe ha fruito di continuità didattica solo per
l’insegnamento di Italiano e storia, Matematica,,Ed.
fisica, Diritto, Disegno. Gli insegnamenti di Sistemi,
Inglese, Tecnologia, Meccanica hanno evidenziato
cambiamenti di docenti nell’arco del triennio.
1.4 Variabili che hanno influito sul
lavoro della classe in positivo o in
negativo ( partecipazione,
impegno,rapporti con le famiglie,
assenze docenti
L’alternarsi di docenti diversi su materie
professionalizzanti, quali Sistemi, Meccanica
Tecnologia, ha in parte influito negativamente sulla
preparazione degli alunni , ma soprattutto sono stati
l’impegno saltuario e la partecipazione non sempre attiva
di alcuni che non hanno permesso il raggiungimento di
una preparazione globale pienamente adeguata .Tuttavia
si sono evidenziate in tutti gli studenti, capacità
professionalizzanti complessivamente accettabili.
Purtroppo la preparazione in inglese, risulta inficiata
dall’alternarsi dei docenti che sono ruotati sulla cattedra.
1.5 Tempi programmati / effettivi per singola disciplina ( al 15 maggio 2014)
Disciplina
Ore di lezione Ore di
programmate lezione
effettuate
Religione
Italiano
Storia
33
99
66
27
80
50
Percentuale di
ore svolte
rispetto alla
programmazione
in %
86
80
76
Inglese
Economia e diritto
Matematica
Meccanica
Tecnologia meccanica
Dis.Prog. e Org.Ind.
Sistemi e Autom.Ind.
Educazione fisica
66
66
99
165
198
165
132
66
50
50
82
142
170
146
108
54
76
76
83
86
86
88
82
82
1.6 ELENCO DEGLI STUDENTI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
AUTOLITANO MARCO
BALLARIN CLAUDIO
BELBA ELVI
BERNINI MATTIA
BISBOCCI SIMONE
BONDIOLI DAVIDE
BRUSA MANUEL
CARLUCCI MATTEO
CIVIDATI MATTEO
CRESPI RICCARDO
DAMASCHI LUCA
DELBUE FABIO
DINOIU VALERIAN
DROGHETTI MARCO
FORZA ELIZABETH TANGIE
GAZZOTTI ANDREA
GIGLIO LORENZO
MARINO MARCO
MASSO GIUSEPPE
MEDHOUN AYOUB
NECHITA VALENTIN IULIAN
QUAGGIO SIMONE
REBASCHIO MARCO
STELLA DAVIDE
TAFFURELLI CESARE
TAGLIATTI MATTEO
VERSACE CESARE
1.7 Elenco degli eventuali candidati esterni assegnati alla classe:
1)Sponton Andrea
2)Tedeschi Roberto
3)Visconti Giovanni
2. OBIETTIVI RAGGIUNTI
2.1 Obiettivi trasversali raggiunti
Da tutti gli
allievi
Saper risalire alle cause che hanno
generato un fenomeno
Riconoscere in situazioni diverse la
presenza di problemi comuni
Identificare le diverse soluzioni date
ai problemi individuali
Saper intervenire in classe in modo
pertinente, sia per chiedere
spiegazioni che per comunicare le
proprie idee
Comprendere e usare in modo
appropriato il linguaggio specifico
delle discipline studiate
Saper riorganizzare le informazioni
rilevate e riconoscerne le implicazioni
Avere cura dell’arredo della classe
Sapersi assumere la responsabilità di
esprimere le proprie idee
Saper lavorare attivamente nel
gruppo, senza sfruttare la fatica altrui
Dalla
maggioranza
X
Da alcuni allievi
X
X
X
X
X
X
X
2.2 OBIETTIVI SPECIFICI DISCIPLINARI
Si rinvia all’ALLEGATO 1
3. ATTIVITA’ DIDATTICHE
3.1 Strumenti di rilevazione diagnostica in ingresso :
a) Test d’ingresso;
b)Osservazione sistematica del gruppo classe
3.2 Contenuti disciplinari
3.2.1 Sintetici delle singole discipline ( vedi allegato 1
X
3.2.2 Tematiche pluridisciplinari
Argomento
Contenuti
Strumenti
utilizzati
Obiettivi
Tecnologia
L’organizzazione Sistemi
Inglese
industriale
Diritto
Economia
L’organizzazione
Layout aziendale
Centri di costo
Costi
Contabilità ind.le
B.E.P.
Bilanci economici
Dispense,
libri,
materiale
multimediale
- Saper
individuare i
vari tipi
d’azienda;
-Saper fare un
bilancio
economico
Libro di testo
Esempi pratici
Esercitazioni
-conoscere come
realizzare un
processo mecc. ;
- saper scegliere
parametri più
adatti
Org. Ind.
Tecnologia
Meccanica
I cicli di lavoro
3.3 Attività
Cartellino
La scheda di
analisi
Tempi e metodi
integrative extracurricolari individuali : vedi allegato 2
3.4 Attività di recupero/ potenziamento : In itinere per tutte le discipline. E’ stato
effettuato in breve corso integrativo per tecnologia ( pratico) a fine I quadrimestre
4 . METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI PER LA
VALUTAZIONE
4.1 METODOLOGIE DIDATTICHE ( 0 = mai; 1 = talvolta; 2 = spesso; 3 = sistematicamente)
Lezioni
frontali
Lezioni
interattive
Gruppi di
lavoro
Discussioni
Laboratori
REL.
ITAL
STO
DIR.
MAT.
MECC.
TEC.
DIS.
SIST
Ed.Fis.
2
.
3
INGL
.
3
3
3
3
2
3
2
2
1
2
2
2
3
0
1
1
0
0
2
0
0
1
0
0
0
0
1
2
2
2
2
2
0
2
0
2
0
1
0
2
0
0
1
1
2
2
2
0
2
2
2
0
0
4.2 Strumenti didattici (0 = mai; 1 = talvolta; 2 = spesso; 3 = sistematicamente)
Libro di testo
Dispense
Appunti
Giornali
riviste
Documenti
Videocassette
CD Rom
Internet
Laboratorio
PC
REL
0
2
2
1
ITAL
3
2
2
3
STO
3
1
1
3
INGL
3
2
2
1
DIR
3
2
1
1
MAT
2
3
2
0
MECC
3
1
2
0
TEC
3
2
2
0
DIS
2
2
2
0
SIST
2
1
1
0
EdFis
1
0
1
0
2
2
0
0
0
1
0
0
1
0
2
0
0
0
0
0
0
0
2
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
2
0
0
0
2
2
0
0
0
1
2
0
0
0
2
2
0
0
0
2
2
0
0
0
0
0
4.3 Misurazione del grado di apprendimento: proposta corrispondenza fra voti e livelli di
conoscenza:
Si rinvia all’ALLEGATO 3 , costituito dalla griglia di valutazione approvata dal collegio docenti
e inserita nel P.O.F.
4.4 Modalità di verifica ( indicare il numero di prove effettuate nell’anno)
Materia
interrogazion
Interrogazione
breve
Produzione
di testi
Prove
strutturate
Risoluzione di
problemi
Lavori
di
gruppo
Prove
pratiche
REL.
ITAL.
STORIA
EC.DIR.
INGL.
MAT.
MECC.
DIS.
TEC.
SIST.
ED.FIS.
4
5
5
4
4
4
4
2
4
4
0
0
0
0
0
1
0
0
1
0
0
0
0
5
5
0
4
7
5
9
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
2
4
6
4.5 Criteri di attribuzione del credito scolastico : vedi allegato 4
5 TIPOLOGIE DI TERZA PROVA effettuate nel corso dell’anno ( vedi allegato 5 )
TIPOLOGIA
Trattazione sintetica
Quesiti a risposta singola
Quesiti a risposta multipla
Quesiti misti
Problemi a soluzione rapida
Casi pratici
Sviluppo progetti
Test proposto
NUMERO PROVE
2
ELENCO DEGLI ALLEGATI
ALLEGATO 1: Programmazione didattica disciplinare
ALLEGATO 2: Attività integrative
ALLEGATO 3: Griglia di valutazione approvata dal Collegio docenti ed inserita nel P.O.F.
ALLEGATO 4: Criteri di attribuzione del credito scolastico
ALLEGATO 5: Testi di simulazione di terza prova
ALLEGATO 6: Testi di simulazione di prima e seconda prova
ALLEGATO 7: Griglie di valutazione delle prove scritte
ALLEGATO 1
(PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE )
I.I.S. “ Maserati “ di Voghera
Anno scolastico 2013/2014
CLASSE V MA - meccanica (ore settimanali 3)
Programma di Italiano
Testo in uso: Giorgio Barberi Squarotti, Giordano Genghini, Annalisa Pardini- Invito
alla letteratura- voll.II e III a+b
Docente - Prof. Maria Assunta Mottini
Modulo 1
Il Romanticismo : caratteri fondanti
G. Leopardi : la vita, la formazione, il pensiero filosofico
dalle Operette morali : Dialogo della Natura e di un Islandese – Dialogo di Plotino e
Porfirio
I Canti: struttura e composizione degli “Idilli “: “ Infinito”, “ Alla luna”, “ Il sabato
del villaggio “, “ A Silvia “, “ Canto notturno di un pastore errante dell ‘Asia”,“ La
quiete dopo la tempesta” , “ La ginestra “ ( contenuto generale ).
Modulo 2
Il Positivismo: caratteri generali
La Scapigliatura milanese : poetiche ed autori
E. Praga : da Penombre – “Preludio”
Il Naturalismo e i suoi maggiori rappresentanti.
Il Verismo italiano : caratteri specifici
G.Verga : vita, poetica, opere giovanili, opere veriste
da Vita dei campi:” la prefazione a –L’amante di Gramigna”, “ Fantasticheria “
“Rosso Malpelo”
da Novelle rusticane : “La roba”
I Malavoglia: il titolo, la genesi, la struttura e la trama – Lettura di alcuni passi in
antologia
Mastro Gesualdo : il titolo, la genesi,la struttura e la trama.
Modulo 3
Il Decadentismo: caratteri generali, la crisi di fine Ottocento
Il Simbolismo francese e i “ poeti maledetti “
C. Baudelaire da I fiori del male :” L’albatro”, “ Corrispondenze “
G.D’Annunzio: la vita, le opere, la poetica.
Il romanzo “ Il Piacere “: “ Il ritratto di Andrea Sperelli”
Da “ Alcyone “. “ La pioggia nel pineto”, “Pastori”, “La sabbia del tempo”
Il simbolismo italiano:
G. Pascoli : la vita, le opere ,la poetica
da Myricae: “ Lavandare”, “ X Agosto “, “ Novembre “ ,”Temporale”, “ Il lampo “
da Canti di Castelvecchio : “ Il gelsomino notturno”, “Nebbia”
Lettura di alcuni passi del saggio “ Il fanciullino” ( I,III,V)
Modulo 4
Il Futurismo e le avanguardie
F.T. Martinetti: “ Il manifesto del futurismo”, “ Il manifesto tecnico della letteratura
A.Palazzeschi: da Poesie “ Chi sono ?”
Il Crepuscolarismo : quadro generale, temi, la poetica
S. Corazzini: da Piccolo libro inutile “ Desolazione di un povero poeta sentimentale”
G: Gozzano: da I colloqui “ Toto’ Merùmeni”
La prosa e il romanzo del Novecento
L. Pirandello: la vita, la concezione poetica,le opere
Trama dei romanzi: “ Il fu Mattia Pascal”, “ Quaderni di Serafino Gubbio
Operatore”, “Uno, nessuno, centomila “;
da Novelle per un anno: “La carriola”, La patente”, “ La giara” “ Ciaula scopre la
luna”
da L’Umorismo: “ Comicità e umorismo”
Modulo 5
La nuova poesia
G. Ungaretti: la vita, le esperienze culturali
Da Allegria: “ In memoria “, “Veglia”, “ I fiumi”, “ Soldati”, “ San Martino del
Carso”
E. Montale: la vita e la poetica
Da Ossi di seppia: “I limoni”, “ Meriggiare pallido e assorto”, “Non chiederci la
parola”
Da Le Occasioni: “ La casa dei doganieri”
Durante tutto l’anno scolastico , gli allievi hanno partecipato al progetto curricolare “Il
quotidiano in classe “.
Voghera 15 maggio 2014
La docente
I rappresentanti
I.I.S. “ Maserati” di Voghera
Anno scolastico 2013/ 2014
Classe V MA - meccanica (ore settimanali = 2)
Docente: prof. Maria Assunta Mottini
Programma di STORIA
Testo in uso : A. Giardina, G. Sabatucci, V. Vidotto- Moduli di Storia ( voll. II e
III) Ed. Laterza
- L’ Unità d’ Italia
- L’Europa delle grandi potenze ( 1850-1890 )
- La guerra di secessione e le sue conseguenze
- La seconda rivoluzione industriale ( sintesi )
- Imperialismo e colonialismo ( sintesi )
- Stato e società nell’Italia unita
- Verso la società di massa
- L’Europa tra i due secoli
- L’Italia giolittiana
- La prima guerra mondiale
- La Rivoluzione russa
- L’eredità della grande Guerra
- Il dopoguerra in Italia
-
L’avvento del fascismo
- La grande crisi del ‘29
- L’età dei totalitarismi
- La guerra di Spagna
- L’Italia fascista
- La seconda guerra mondiale
- Le conseguenze della seconda guerra mondiale
- La “ guerra fredda” e la divisione dell’Europa (cenni)
- L’Italia dopo il fascismo (cenni)
Voghera 15 maggio 2014
La docente
Prof. Maria A. Mottini
I rappresentanti
-
Programma svolto della disciplina
Sistemi ed automazione industriale
Classe 5MA
as 2013/14
Insegnanti Lumini Nino, Pusterla Claudio
Modulo 1: Elettropneumatica– contenuti
Ripasso di semplici schemi elettropneumatici:
- autoritenuta
- comando di cilindri s.e. e d.e. mediante distributori monostabili o bistabili
Modulo 2 : Sequenze – contenuti
Le sequenze di moto:
- sequenze senza segnali bloccanti
- sequenze con segnali bloccanti
- tecnica della cascata
-differenze di risoluzione sequenze per distrib. Mono/bistabili
Modulo 3 : IL PLC – contenuti
Caratteristiche di base dei PLC:
- ingressi, uscite, cpu, aree di memoria
- principio di funzionamento
- schemi a contatti
-principi di programmazione
-ambiente grafico step 7
-principali istruzioni: logiche, temporizzatori
esercizi di programmazione:
- Programma di avvio e fermata di un tornio
- Risoluzione del ciclo A+/B+/A-/B- Programma comando di cancello automatico
Modulo 4 : Sensori e loro applicazioni– contenuti
-definizione di sensore
-sensori di prossimità
- sensori magnetici ad effetto Hall e Reed
- sensori a induzione
- sensori capacitivi
- sensori fotoelettrici
- sensori a ultrasuoni
Modulo 5 : Trasduttori e loro applicazioni – contenuti
-Definizione di trasduttore
-Parametri principali
-Tipi di trasduttore: analogici e digitali, attivi e passivi
-encoder incrementale
-potenziometro
-estensimetro ( esperienza d’uso degli estensimetri per il calcolo del modulo di Yiung
Modulo 6 : Macchine elettriche – contenuti
-Trasformatore, monofase e trifase
- dinamo
-alternatore
-motore asincrono trifase
Modulo 7 : Sistemi di regolazione e controllo – contenuti
Cenni
Modulo 8 : Robot industriali – contenuti
Cenni
Voghera 10/05/2014
L’insegnante
i rappresentanti di classe
…………………….
…………………………..
…………………………..
Programma svolto della disciplina
Disegno, progettazione ed organizzazione industriale
Classe 5MA
as 2013/14
Insegnanti Lumini Nino, Pusterla Claudio
Modulo 1: Tecnologie di produzione– contenuti
Macchine utensili:
- scelta, parametri tecnologici
- determinazione sforzo di taglio
- determinazione potenza
Modulo 2 : Attrezzature – contenuti
Scopo delle attrezzature
- posizionamento e bloccaggio
- tipologie di attrezzature
- elementi normalizzati per il riferimento e il bloccaggio
Modulo 3 : Cicli di lavorazione – contenuti
Definizione e significato di ciclo di lavorazione:
- cartellino di lavorazione con suddivisione in fasi ed operazioni
- foglio di analisi fase
- scelta materiale grezzo di partenza
Tempi e metodi nelle lavorazioni:
- tempi attivi per le pricipali M.U.
- tempi accessori
- tempo preparazione macchina
- tempo totale lavorazione
Modulo 4 : Costi di produzione– contenuti
Elementi del costo di produzione:
- materia prima
- ammortamenti
- manodopera
- spese generali
- determinazione del costo totale di produzione
Modulo 5 : Caratteristiche dei processi produttivi – contenuti
-Innovazione e ciclo di vita di un sistema produttivo
-Tipologia di automazione e criteri di scelta
-Produzione in serie, a lotti e just in time
-diagramma di Gantt
-diagramma di saturazione macchine
-lotto economico di produzione
Modulo 6 : Organizzazione della Produzione – contenuti
Qualita’:
- concetto ed evoluzione
- tipi di controllo
- controllo statistico per attributi
- controllo statistico per variabili
- carte x-R
Voghera 10/05/2014
L’insegnante
i rappresentanti di classe
…………………….
…………………………..
…………………………..
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI EDUCAZIONE FISICA
Prof. Gianpiero Troysi
PARTE PRATICA
-
-
Avviamento motorio
Esercizi a corpo libero di agilità coordinazione , destrezza, forza, di strectching, potenziamento
muscolare, addominali con l’aiuto di quei pochi attrezzi di cui la palestra è scarsamente munitaAtletica leggera: corsa 100m ( velocità)
lancio del peso
salto in lungo
Giochi di squadra: pallavolo, basket, calcio e calcetto.
Sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
Arricchimento delle conoscenze della propria corporeità
Miglioramento delle qualità fisiche
Acquisizione delle capacità operative e sportive
Acquisizione delle conoscenze tecniche e teorico/pratiche degli sport praticati e relativa attività di
arbitraggio
La classe ha acquisito le seguenti conoscenze:
Miglioramento della capacità di resistenza, di velocità, di coordinazione attraverso esercizi a corpo
libero
Acquisizione di conoscenze tecniche e teorico/sportive di vari regolamenti e relative attività di
arbitraggio
Alcuni allievi sono dotati di buone capacità attitudinali e dimostrano una certa predisposizione alle
proposte disciplinari, altri, peraltro un’esigua minoranza, hanno solo sufficienti capacità
La lezione è sempre stata frontale e si è cercato di impostare l’azione didattica basandosi soprattutto
sugli interessi e le esperienze personali degli allievi.
Gli strumenti di lavoro utilizzati sono: la palestra, la scarsa attrezzatura di piccoli e grandi attrezzi, i
palloni.
Le valutazioni sono state effettuate in itinere, alla fine di ogni modulo secondo parametri il più
possibile oggettivi.
Il docente
I rappresentanti:
-
Programma di Lingua Inglese
Obiettivi minimi di conoscenza
Conoscenze:
- conoscere gli elementi essenziali degli argomenti trattati durante l’anno scolastico
Competenze:
- comunicare con un linguaggio semplice ma comprensibile le informazioni primarie
- ripetere un argomento trattato in modo pertinente anche se generico
- rispondere coerentemente utilizzando un linguaggio abbastanza corretto, con lessico
specifico abbastanza adeguato
- comprendere globalmente il contenuto essenziale di testi tecnici relativi all’ambito
professionale
CONTENUTI
MODULE 1 : THE AUTOMOBILE ENGINE
The first mass producers of cars – The assembly line
Parts of an engine
Hybrid car
The diesel cycle
Electric vehicles
Parts of the automobile
Parts of an engine
MODULE 2 : MACHINE TOOLS
Turning machines
Shapers
Drilling machines
Milling machines
Grinders
Presses
Band saws
Working safety rules
MODULE 3 : AUTOMATION
Automation history
Types of automation
The role of the computer in automation and its applications
The human impact of automation
MODULE 4 : THE MECHATRONIC FIELD
What is Mechatronics?
Mechatronics in industrial design: the CAD/CAM systems
Automation in modern factories
LIBRO DI TESTO: “NEW MECHANICAL TOPICS” di G. Bernardini, M.A. Vidori e G.
DeBenedittis – Ed. Hoepli
La docente: Laura COSTA
I rappresentanti :
I.I.S. ”Maserati” Voghera
Anno Scolastico 2013/2014
Programma di Matematica Classe 5^ Ma
Le funzioni e le loro proprietà .
Definizione di funzione , definizione di dominio o campo di esistenza , segno di una funzione ,
zeri di una funzione , punti d’intersezione con l’asse y , definizione di funzione crescente ,
definizione di funzione decrescente , definizione di funzione pari , definizione di funzione
dispari .
I limiti .
Esempi di calcolo dei limiti partendo da semplici esempi , Definizione di asintoto verticale ,
definizione di asintoto orizzontale .
Le funzioni continue .
Operazioni con i limiti e le forme indeterminate che ne derivano (solo spiegazione dettata ) ,
limite di una funzione polinomiale , la forma indeterminata / in una funzione razionale
fratta la regola dei gradi , la forma indeterminata 0/ 0 risolta solo con il teorema di De
L’Hospital , definizione di funzioni continua in un punto , definizione di funzione continua in
un intervallo , punti di discontinuità di prima seconda e terza specie , procedimento per la
ricerca degli asintoti obliqui .
La derivata di una funzione e i teoremi del calcolo differenziale .
Definizione di rapporto incrementale con il significato geometrico , definizione di derivata di
una funzione con il significato geometrico , retta tangente al grafico di una funzione (formula ) ,
definizione di punti stazionari , continuità e derivabilità , le derivate fondamentali , derivata del
prodotto di una costante per una funzione , derivata della somma di funzioni , derivata del
prodotto di due funzioni , derivata del quoziente di due funzioni , derivata di una funzione
composta solo attraverso semplici esempi ( non definizioni rigorose) , derivate di ordine
superiore , il teorema di De L’ Hospital ,
Lo studio di funzioni .
Legame tra funzioni crescenti o decrescenti e loro derivata prima , definizione di flessi
(orizzontali, verticali, obliqui) , i punti stazionari di flesso orizzontale , procedimento per la
ricerca dei massimi minimi o flessi a tangente orizzontale , la concavità e il segno della
derivata seconda .
Gli integrali .
Definizione di primitiva di una funzione , definizione di integrale indefinito , le proprietà di
linearità ,alcuni integrali indefiniti immediati , definizione semplificata di integrale definito con
la formula risolutiva di Leibniz-Newton , Teorema della media e valor medio di una funzione .
L'insegnante
Elisabetta Levada
I rappresentanti:
PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA DELLA CLASSE 5 ° MA
Prof. Paolo Ghiacci
Obiettivi
Agli studenti è richiesto di sapersi orientare nel panorama religioso contemporaneo comprendendo
l’evoluzione storico-teologica essenziale del 900- Le conoscenze del mondo cattolico soprattutto del
periodo conciliare ( Vaticano II 1962-65) e postconciliare con le conseguenze evidenti in ambito
ecclesiale e sociale.
PROGRAMMI:
a) – Cenni sui pontefici del 900 ( da Leone XIII a Francesco )
- Il Concilio Vaticano II
– Il travaglio del postconcilio
– L’ecomenismo
– L’organizzazione centrale e periferica della S.Sede;
– Religione cattolica e mondo giovanile
b) – Aspetti di didattica ludica
- Cruciverba su argomenti religiosi
- personaggi ed eventi religiosi di attualità
Il docente
I rappresentanti di classe:
-
Programma svolto
TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI
CLASSE V MA A.S. 2013-2014
Docente: CAROLILLO ATTILIO GIUSEPPE
I.t.p.: DRAGHI PIERLUIGI
CONTENUTI
Lavorazioni non convenzionali
Confronto tra lavorazioni tra lavorazioni tradizionali e quelle innovative.
Lavorazione dei materiali mediante vibrazioni ultrasoniche:
schema della macchina ad ultrasuoni e principio di funzionamento; trasduttori impiegati per la produzione
delle vibrazioni; tipi di utensili per applicazioni ultrasoniche; abrasivo; meccanismo di asportazione del
materiale; materiali lavorabili; vantaggi del processo.
Saldatura con ultrasuoni.
Lavorazione dei materiali mediante l’elettroerosione:
principio fisico di funzionamento; fluido dielettrico; elettroerosione a tuffo; elettroerosione a filo; fluido
dielettrico; vantaggi del processo.
Lavorazioni dei materiali mediante radiazione LASER:
caratteristiche fisiche del LASER; generazione del fascio LASER; materiali lavorabili; laser CO 2-Nd:YAG
gas di assistenza; applicazioni industriali; taglio LASER; foratura LASER; saldatura LASER.
Lavorazioni dei materiali mediante fascio elettronico:
Generalità.
Lavorazione dei materiali mediante plasma:
definizione e caratteristiche fisiche del plasma; tipi di plasma ad arco; limiti della tecnica; applicazioni
industriali; plasma ad alta definizione.
Taglio con getto d’acqua:
processo di taglio; abrasivo; vantaggi/svantaggi del processo.
Controlli non distruttivi
Caratteristiche generali dei controlli non distruttivi; difetti di produzione e di esercizio.
Liquidi penetranti:
caratteristiche dei liquidi penetranti; fasi principali attraverso cui si svolge l’esame; applicazioni e limiti.
Termografia:
radiazione termica dei corpi; presenza di difetti e trasmissione del calore; misurazione della distribuzione di
temperature; applicazioni.
Rilevazione di fughe e prove di tenuta:
prova a bolle in immersione; controlli per grandi serbatoi.
Radiografia (RAGGIX):
generazione dei raggi X; indicatore qualità immagine (IQI); individuazione del difetto.
Metodo di controllo con ultrasuoni:
caratteristiche degli ultrasuoni; schema dell’apparecchio ad ultrasuoni; tecniche di esame con gli ultrasuoni
e rilevazione dei difetti; limiti.
Macchine utensili a controllo numerico
Struttura della macchina utensile a controllo numerico:
confronto tra una macchina utensile tradizionale e una a CNC; struttura del CNC; assi della macchina;
trasmissione del moto nelle macchine a CNC: (guide, vite a ricircolo di sfere); regolazione della velocità di
rotazione dell’asse del mandrino; architettura del CNC (struttura del controllo, CPU, consolle); motori per
l’azionamento degli assi; motori passo-passo; motori Brushless; motore lineare; l’elettromandrino.
Magazzini e utensili:
magazzini degli utensili; cambio dell’utensile; mandrini.
Misure e servizi:
rilevatori di posizione e sistemi di misura: encoder, inductosyn, resolver; trasduttori di velocità. Sistemi di
controllo e asservimento: sistema di controllo ad anello aperto; sistema di controllo ad anello chiuso;
misurazione del pezzo lavorato.
Il controllo numerico:
Differenza tra un CN e CNC; la macchina utensile a CNC e le sue funzioni; programmazione e funzioni;
funzioni preparatorie; funzioni miscellanee; elementi di programmazione; unità di governo.
Programmazione e lavorazioni:
punti di riferimento; le coordinate assolute e incrementali; i diversi tipi di lavorazione con la macchina
utensile a CNC; i cicli fissi; cicli di tornitura; piani di lavoro.
Controlli statistici
Metodi statistici:
definizioni di: popolazione; elemento, caratteristica, campioni; distribuzione di frequenza; distribuzione
gaussiana; stima dei parametri: media, moda, mediana, scarto e scarto tipo; organizzazione e
rappresentazione dei dati; raggruppamento in classi dei dati; rappresentazione della distribuzione di
frequenza in classi.
Controlli statistici di processo:
applicazione dei metodi statistici; obiettivo del controllo statistico del processo; prelevamento del
campione; carte di controllo; carta di controllo (x,R).
ATTIVITA’ DI LABORATORIO:
Prova di trazione ed interfaccia C.N.C. NUM 720/PAC 110
VOGHERA 05/05/2014
Docente: CAROLILLO ATTILIO GIUSEPPE
I RAPPRESENTANTI
I.t.p.: DRAGHI PIERLUIGI
ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
A.S. 2013-14 - CLASSI V EA/MA
PROGRAMMA SVOLTO E RIPARTIZIONE QUADRIMESTRALE
PRIMO QUADRIMESTRE
MODULO 1: ECONOMIA POLITICA
u.d. n.1: La Banca e il credito: la moneta, tipologie e funzioni; l’inflazione; la funzione
creditizia; mercato monetario e finanziario; gli intermediari finanziari e gli strumenti finanziari;
u.d. n.2: il commercio internazionale: le politiche commerciali e le principali teorie
u.d.n.3: I pagamenti internazionali e i cambi; il sistema monetario internazionale ed europeo;
la BCE e l’Euro
MODULO 2: L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
u.d. 1: il concetto di azienda: il sistema azienda e il sistema ambiente, la classificazione delle
aziende (di produzione, di erogazione, pubbliche e private, individuali e collettive); definizione
di imprenditore, il soggetto giuridico e il soggetto economico, i gruppi aziendali;
u.d. n. 2: la struttura organizzativa aziendale: gli organi aziendali sotto il profilo gerarchico
(volitivi, direttivi, esecutivi) e in base al potere decisionale (di line e di staff); la divisione
orizzontale del lavoro secondo il criterio per funzione, per prodotto, per area geografica per
clienti;
u.d. n.3: la divisione del lavoro e le strutture organizzative: la divisione del lavoro e la
struttura gerarchica: vantaggi e svantaggi; la divisione del lavoro e la struttura funzionale:
vantaggi e svantaggi; la divisione del lavoro e la struttura gerarchico-funzionale: vantaggi e
svantaggi; gli organigrammi, i mansionari e le norme procedurali; la tipologia delle aree
funzionali d’impresa: aree caratteristiche, ausiliarie, di informazione e controllo
u.d. n.4: i principali modelli macrostrutturali: la struttura plurifunzionale: vantaggi,
svantaggi, funzioni della direzione marketing, della direzione produzione, della direzione del
personale, della direzione amministrazione, della direzione finanza; la struttura
multidivisionale: definizione, vantaggi e svantaggi; la struttura a matrice: definizione, vantaggi
e svantaggi;
u.d. n. 5: i meccanismi operativi: definizione e tipologie (il sistema di pianificazione e
controllo, il sistema informativo, il sistema di coordinamento, il sistema di gestione del
personale); lo stile di direzione: definizione;
SECONDO QUADRIMESTRE
MODULO 3: GESTIONE AZIENDALE, RILEVAZIONE E CONTROLLO
u.d. n. 1: la gestione: definizione e tipologia di operazioni (finanziamenti, investimenti,
trasformazione fisico-economica, disinvestimenti): il patrimonio aziendale: definizione,
l’aspetto qualitativo (investimenti: immobilizzazioni e attivo circolante; finanziamenti:
capitale proprio e capitale di debito) e l’aspetto quantitativo (definizione di attività,
passività e patrimonio netto);
u.d. n. 2: il risultato economico della gestione: gli aspetti della gestione (tecnico,
economico, finanziario) e i cicli dell’attività aziendale; definizione di equilibrio reddituale e
di equilibrio monetario della gestione aziendale; definizione di periodo amministrativo e di
esercizio amministrativo; il reddito di esercizio: definizione di costi e ricavi di competenza
del periodo; le aree della gestione: tipica, accessoria, finanziaria, straordinaria, fiscale);
u.d. n. 3: l’economicità della gestione l’analisi dei costi: definizione di equilibrio
economico dell’azienda, reddito minimo, costi figurativi, efficienza, efficacia e flessibilità;
tipologie di costi: di acquisto, di impiego, di prodotto, preventivi, consuntivi, standard,
fissi, variabili, comuni, speciali, diretti, indiretti; l’analisi del punto di pareggio attraverso il
diagramma di redditività;
u.d. n. 4: le rilevazioni aziendali e il bilancio di esercizio: definizione di rilevazione, di
contabilità generale e di contabilità analitico-gestionale; definizione di conto; il bilancio di
esercizio: definizione e finalità; lo stato patrimoniale: definizione e principali articolazioni
(immobilizzazioni e circolante, patrimonio netto, fondi e debiti); il conto economico:
definizione e schema legale; la nota integrativa: definizione; i principi generali di redazione
del bilancio: elencazione; il valore aggiunto aziendale: definizione;
u.d. n. 5: la contabilità analitico-gestionale: definizione, finalità, oggetti della contabilità
analitico-gestionale (prodotti e centri di costo)
MODULO 4: LA PIANIFICAZIONE STATEGICA E IL CONTROLLO DI
GESTIONE
u.d. n.1: la pianificazione aziendale: definizione e differenza tra pianificazione strategica e
pianificazione operativa; definizione di budget d’esercizio; le fasi della pianificazione
strategica; il controllo di gestione: definizione e fasi del processo di controllo della gestione;
l’analisi degli scostamenti: definizione e tipologie di scostamenti (di efficienza, di prezzo, di
volume).
Libro di testo: “Diritto, economia e organizzazione aziendale”, a cura di P. Orabona, A. Pescaglini,
ed: Simone per la Scuola
Voghera, 15.5.2014
Prof. Beatrice Tornari
I Rappresentanti di classe
PROGRAMMA SVOLTO A. S. 2013/2014
Docente: Paola Scarpa
Classe: V MA (Tecnico in Meccanica)
Materia: meccanica applicata e macchine a fluido
Modulo
1 - trasmissione del moto rotatorio con
organi rigidi
2 – trasmissione del moto rotatorio con
organi flessibili
3 – trasmissione del moto rotatorio in
moto rettilineo e viceversa
4 – alberi e assi
Contenuti
o ruote di frizione ad alberi paralleli e
concorrenti
o ruote dentate a denti diritti, a denti elicoidali,
coniche
o ruota dentata a denti elicoidali-vite senza
fine
o rotismi
o cinghie piatte, trapezoidali, dentate o
sincrone
o funi
o catene
o ruota dentata e cremagliera
o eccentrico e punteria
o biella e manovella
o dimensionamento alberi
o dimensionamento assi
Ore effettivamente svolte
o 135
Libro di testo
o Anzalone G., Bassignana P., Brafa Musicoro
G. – “Corso di meccanica” – Hoepli Editore
DATA: 9 maggio 2014
Paola Scarpa
……………………
ALLEGATO 2
Attività integrative curricolari ed extracurricolari
Attività curricolari
Attività
destinazione
Teatro :
Teatro “
L’infinito
Carcano” di
Giacomo
Milano
Orientamento Pavia- Milano
universitario
Visite
Viola Gomma –
aziendali
Voghera
Italiana pelletsCorana
Corso di
tornitura –
Sandwick di
Milano
a.s. 12-13
Corso di
fresatura –
Sandwick di
Milano
a.s. 12-13
Settimana
bianca
Giornata
della
memoria: Le
cartelle della
memoria per
non
dimenticare
Progetto
ANPI: “ Sui
sentieri della
memoria
Orientamento
in uscita
I.T.I.S.“
Maserati “
ed extracurricolari collettive
N° partecipanti
10(Carlucci,Cividati,Crespi,Forza,Gazzotti,
Medhoun,Nechita,Rebaschio,Taffurelli)
ricaduta
positiva
3
positiva
Tutti ( divisi in gruppi di interesse) positiva
11
positiva
I.T.I.S.”Maserati 16
”
positiva
Pejo
1
positiva
Centro
Adolescere
Voghera
Tutti
positiva
Voghera-Val di
Nizza-Oramala.
Varzi
7 (Belba,Bernini,Bisbocci,Carlucci,Medhoun,
positiva
Incontro con
Adecco
Ggroup
Rappresentanti
Confindustra
Tutti (divisi per gruppi di
interesse)
Rebaschio
Versace)
positiva
Viaggio di istruzione : Praga e Manaco di Baviera dal 31 marzo al 3 aprile= 16
partecipanti
Attività integrative individuali
Candidato
Autolitano
Belba
Bisbocci
Brusa
Cividati
Damaschi
Forza
Gazzotti
Medhoun
Stella
Taffurelli
Versace
attività
Stage-Maurizio
Poggi- Voghera
Stage-R.M.
Castelletto
Stage-DescaVoghera
Stage-P.N.R.Voghera
Stage- BrambatiVoghera
Stage – GrazianoTortona
StageStage-ValvitaliaRivanazzano
Stage-ENISannazzaro
Stage-GrazianoTortona
Stage-ENISannazzaro
Stage-Az.SpallaRivanazzano
Periodo/durata
1 mese
ricaduta
positiva
1 mese
positiva
1 mese
positiva
6 setti.
positiva
1 mese
positiva
1 mese
positiva
1 mesi
1 mese
positiva
positiva
1 mese
positiva
1 mese
positiva
3 sett.
positiva
3 sett.
positiva
ALLEGATO 3
Griglia di valutazione approvata dal Collegio docenti ed inserita nel P.O.F.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Voto
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Conoscenze
Nessuna
Gravissime lacune
Molto frammentarie
Competenze
Nessuna
Nessuna
Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con gravi
errori.
Si esprime in modo scorretto e improprio.
Compie analisi errate
Frammentarie
Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con errori
Si esprime in modo scorretto e improprio.
Compie analisi lacunose e con errori.
Limitate e
Se guidato applica le conoscenze con imperfezioni.
superficiali
Si esprime in modo impreciso.
Compie analisi parziali.
Sa utilizzare la strumentazione di laboratorio solo se guidato.
Corrispondenti agli Se guidato applica le conoscenze senza commettere errori
obiettivi minimi
sostanziali.
Si esprime in modo semplice e corretto.
Sa compiere analisi sufficientemente corrette nella soluzione di
problemi tipici.
Sa utilizzare nelle prove pratiche proposte la strumentazione di
base del laboratorio.
Complete, se guidato Applica le conoscenze anche a problemi complessi, ma con
sa approfondire.
imperfezioni.
Espone in modo corretto e linguisticamente appropriato.
Utilizza la strumentazione di laboratorio, consulta i manuali
tecnici per organizzare la verifica pratica richiesta.
Complete, sa
Applica correttamente le conoscenze anche a problemi
approfondire
complessi.
Espone correttamente utilizzando linguaggi disciplinari
specifici.
Compie analisi corrette, cogliendo implicazioni e relazioni.
Sa organizzare le verifiche pratiche autonomamente,
consultando la documentazione tecnica.
Complete,
Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo, anche a
organiche, articolate problemi complessi.
e con
Espone in modo fluido e utilizza i linguaggi disciplinari
approfondimenti
specifici.
autonomi.
Compie analisi approfondite e individua correlazioni precise.
Organizza le verifiche pratiche, consulta opportunamente la
documentazione tecnica, sa relazionare sul lavoro svolto in
modo logico e sintetico.
Complete,
Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo, anche a
organiche,
problemi complessi e individua soluzioni originali e fondate.
approfondite e
Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed
ampliate in modo
appropriato.
personale
Organizza le verifiche pratiche, consulta con competenza la
documentazione tecnica, sa relazionare sul lavoro svolto in
modo logico e sintetico, sa progettare dispositivi.
Capacità/abilità
Nessuna
Nessuna
Nessuna
Nessuna
Gestisce con difficoltà situazioni
semplici.
Rielabora sufficientemente le
informazioni e gestisce nuove
situazioni semplici solo se
opportunamente guidato.
Rielabora in modo corretto le
informazioni e gestisce le nuove
situazioni semplici in modo
accettabile.
Rielabora e gestisce correttamente
nuove situazioni.
Rielabora e gestisce
autonomamente con prontezza nuove
situazioni.
Rielabora e gestisce in modo
autonomo e critico nuove situazioni
complesse anche pluridisciplinari.
ALLEGATO 4
Criteri di attribuzione del credito scolastico
Credito scolastico
Durante lo scrutinio finale, nell’attribuzione del credito scolastico, i Consigli di classe utilizzeranno le tabelle allegate.
Con i criteri di attribuzione del credito esplicitati nelle tabelle si intende
 Sottolineare l’importanza attribuita al profitto scolastico, ritenuto prioritario
 Consentire allo studente di scegliere liberamente le attività integrative, seguendo solo i propri interessi
 Evitare di selezionare tra le attività integrative, tutte valide, quelle utili per l’attribuzione del credito formativo.
La tabella evidenzia che l’attribuzione del voto di condotta avviene in base alla frequenza, all’interesse e alla partecipazione
al dialogo educativo, oltre che al comportamento educato e corretto con i compagni, gli insegnanti, il personale ATA e al
rispetto verso gli spazi e i beni della scuola..
I singoli Consigli di classe potranno attribuire il “bonus” di punti 1, anche se la frazione di punti sarà <0,5 , in presenza di
situazioni meritevoli di apprezzamento e con deliberazione adeguatamente motivata.
Gli esami ECDL e di certificazione di lingua straniera sostenuti nel biennio potranno essere valutati per il credito scolastico
delle classi 3^ e 4^ ,su presentazione della documentazione al Consiglio di classe (fotocopia della skills card per l’ECDL,
fotocopia certificazione rilasciata per la lingua straniera).
Gli esami ECDL e di certificazione di lingua straniera sostenuti nella classe 3^ ma non tutti utilizzati nell’anno scolastico in
cui sono stati superati potranno essere valutati per il credito scolastico della classe 4^ ,su presentazione della
documentazione al Consiglio di classe (fotocopia della skills card per l’ECDL, fotocopia certificazione rilasciata per la
lingua straniera.
Gli esami ECDL e di certificazione di lingua straniera sostenuti nella classe 4^ potranno essere valutati per il credito
scolastico della sola classe 4^ , non potranno essere dichiarati per la classe 5^.
La certificazione ECDL ottenuta durante la frequenza della scuola media inferiore potrà essere presentata per ottenere il
credito scolastico (l’intero punto) solo per la classe 3 ^
Gli esami ECDL sostenuti durante la scuola media inferiore (se non sono stati completati per ottenere la certificazione
finale) possono essere presentati solo per la classe 3^ : per ogni esame verrà attribuito un credito di 0,1 punto (fino a un
massimo di 0,5 punti).
Nell’assegnazione del punteggio relativo al credito scolastico a studenti che hanno una media dei voti superiore all’8 si parte
con l’assegnazione di 7 punti, a cui può essere sommato 1 punto nelle classi 3^ e 4^ , possono essere sommati fino a 2 punti
nella classe 5^ come credito formativo.
Ai sensi dell’OM n.30/08 agli alunni che si avvalgono dell’IRC viene riconosciuto un punteggio variabile fra 0,05 e 0,25
punti in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito detto insegnamento (da inserire in corrispondenza della voce
‘Religione/attività alternativa’). Gli alunni che non si avvalgono dell’IRC possono decidere di presentare alla fine dell’anno
scolastico la certificazione relativa all’attività svolta nell’ora alternativa che verrà valutata da 0,05 a 0,25 punti (sempre da
inserire nella voce ‘Religione/attività alternativa’). Lo studente che non si avvale dell’IRC deve presentare al coordinatore
del consiglio di classe il titolo dell’argomento che intende approfondire e la disponibilità di un insegnante del consiglio a
valutare il lavoro svolto entro il 31 ottobre. Il lavoro deve essere presentato e discusso entro il 31 maggio. La valutazione
di questa attività dovrà riguardare solo l’attribuzione del punto di credito e non rientrare nella valutazione delle discipline
eventualmente interessate.
ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO ALLE CLASSI 5a
Allievo ______________________________________
ELEMENTI DI VALUTAZIONE
classe ____________ a.s. 2013/2014
VALORE
MEDIA DEI VOTI
Valorizzazione della media dei voti
VOTO DI CONDOTTA
Frequenza
Interesse
Partecipazione
PUNTI
CORRISPONDENZA
M=6
punti 4
6<M≤ 7
punti5
7<M≤ 8
punti 6
8<M≤ 9
punti 7
9<M≤ 10
punti 8
0,40 = 0,20 punti
0,80 = 0,40 punti
6 = - 0,20 punti
7 = - 0,10 punti
8 =
0 punti
9 =
0,20 punti
10 =
0,30 punti
ATTIVITÀ SCOLASTICHE INTEGRATIVE
discreto = 0,10 punti
buono
= 0,20 punti
ottimo = 0,30 punti

Attività curricolari di progetto
o extracurricolari con valutazione





Attività extracurricolari con
valorizzazione ore
Esami ECDL superati ***
Certificazione linguistica ***
Work Shadow
Stage universitari

Alternanza scuola – lavoro

Religione/Attività alternativa
buono = 0,05 punti
distinto = 0,15 punti
ottimo = 0,25 punti

Partecipazione a concorsi ed a Olimpiadi
0,10 punti

Partecipazione a concorsi, ad Olimpiadi,
a Gare Sportive a livello provinciale con
esiti positivi
0,30 punti

Iniziative in rappresentanza dell’Istituto
0,10 punti

Rappresentanza in Organi Scolastici
0,20 punti


Attività di volontariato in Enti vari
Attività sportive esterne non a scopo di
lucro
Attività di lavoro
Varie _______________________


0,10 punti ogni 10 ore
0,20 punti per esame
0,30 punti
0,40 punti
0,40 punti
per 3 settimane = 0,60 punti
ogni sett. Aggiuntiva = 0,10 punti
CREDITO FORMATIVO
0,10 punti per attività
≥ 50 ore = 0,10 punti
≥ 90 ore = 0,20 punti
0,40 punti
0,10 punti per ogni attività
riconosciuta dal C. di C.
TOTALE
Arrotondamento al punteggio superiore se la frazione è ≥
0,5
Punteggio attribuito cl. 5a
Punti credito classe 4a
Punti credito classe 3a
TOTALE CREDITO SCOLASTICO
*** Gli esami ECDL e di certificazione di lingua straniera superati nel biennio e nelle classi 3^ e 4^ possono essere valutati in parte per il credito della classe 3^ e per la
parte restante per il credito della classe 4^, ma non per quello della classe 5
ALLEGATO 5
Testi di simulazione di terza prova
SISTEMI ( 1° simulazione)
data 6.3.2014
1)
Nello studio delle sequenze pneumatiche si hanno tipi di segnale così definiti:
segnali continui non bloccanti, segnali continui bloccanti e segnali istantanei. Spiegare il
significato
2)
Il PLC
3)
Il seguente programma viene caricato nel PLC. Descrivere le azioni svolte dal PLC una
volta messo in RUN e vengano premuti:a) solo I0.0 b) solo I0.1 c) sia I0.0 che I0.1. i pulsanti
sono del tipo NA
I0.0
I0.1
Q0.0
|--------| |-------------|/|----------------( )
Simulazione di terza prova di Matematica
Alunno
Vedi versione cartacea del documento
Classe 5MA
data 6.03.2014
1. Dare la definizione di rapporto incrementale con anche il significato geometrico.
Calcolare l’equazione della retta tangente nel punto X= --1 alla curva
y= -----2. Dare la definizione di Asintoto verticale. Ricercare gli asintoti della seguente funzione:
y= 3-2x
5x
3. Dare la definizione di integrale indefinito. Elencare le proprietà di linearità.Risolvere il seguente
integrale:
Simulazione terza prova
data 6.3.2014
Economia industriale ed elementi di diritto
Rispondi utilizzando un massimo di 10 righe per quesito:
1. Descrivi il patrimonio di funzionamento dell’azienda sotto l’aspetto qualitativa.
2. Illustra il significato della relazione A-P=N e le modifiche che essa subisce nel caso A< P.
3. Rappresenta graficamente, attraverso il diagramma di redditività e spiegandone il significato , il
Punto di Pareggio.
1° SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013/14
Lingua Inglese
-
-
06-03- 2014
Candidato______________________________________
E’ ammesso l’uso del dizionario bilingue/monolingue
Read the text and answer the questions.
Most machines use some kind of rotary movement. A car engine for example changes the
reciprocating motion of the piston into a rotary motion of the wheel. Internal combustion
engines or electric motors are often used to provide a rotary input movement and force
to a machine.
The input speed is rarely the one needed for the output, so it is necessary to find a
means to connect the input and output which also helps changing the speed. The most
common systems are:
pulley systems that use a belt to transmit motion and force from the driver shaft to the
driven shaft (the continuous V-belt is the one most often used); chain and sprocket
systems that use a chain to transmit rotary motion from the driver shaft to the driven
shaft . Sprockets are the toothed wheels on which the chain runs. The advantage of this
system over the previous one is that it will not slip; the disadvantage is that if it is not
well oiled this system goes rusty. Bicycles and motorbikes use a chain and sprocket
system
1. What do pulley systems use to transmit motion and force?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2. What is the advantage of the chain and sprocket system over the pulley system? And
the disadvantage?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3. List the most important parts that make up an engine and define what are the
functions of the connecting rod and of the crankshaft.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013/14
Lingua Inglese
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Candidato______________________________________
E’ ammesso l’uso del dizionario bilingue/monolingue
Read the text and answer the questions.
Robot arm uses air muscles
A robot R&D (Research and development) firm in North London, the Shadow Robot
Company, has received £75,000 from lottery-funded NESTA (the National Endowment for
Science Technology and the Arts) to develop a robot that can perform tasks for disabled
people.
Shadow aims eventually to produce a multifunctional robot that can be guided, trained
and programmed to carry out a wide variety of useful tasks for the disabled. Shadow has
already developed “air muscles” – tubes which shorten as air is pumped in – which have
been used in a fully functional analogue of the human hand.
“Systems based on the hand have the potential to make significant social contributions
by enabling and empowering people through the creation of assistive devices” said
Shadow.
The device the firm intends to develop will have a hand and arm on a wheeled base, with
remote control and camera systems, so a user can guide the robot through simple tasks.
For example, the company envisions a user sending the robot to the bathroom to fetch a
drink of water. Initially, the robot will be a bit stupid but over time, open-source software
will be developed to perform more complex tasks automatically.
Shadow Robot Company is a group of inventors working towards the long-term goal of
producing a useful humanoid robot.
(from Electronics World)
1. What can we mean by “air muscles”?
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2. What will the robot the company plan to create look like?
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3. What is automation and who was the ancient inventor who first developed an
automated system?
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SISTEMI ( 2° simulazione)
data 5.5.2014
1) Qual è il principio di funzionamento dei sensori magnetici ad effetto Hall?
2) Descrivi la differenza fra trasduttore analogico e trasduttore digitale
3) Descrivi caratteristiche ed impiego degli estensimetri elettrici
Simulazione di terza prova di MATEMATICA Vedi documento cartaceo (2 simulazione)
Alunno
Classe
Data:5.5.2014
1)Dare la definizione di derivata con anche il significato geometrico.
Calcolare la derivata della seguente funzione
y= cos
2)Dare la definizione di punto di discontinuità di terza specie. Calcolare il valore del seguente limite:
lim
3)Enunciare il teorema della media con anche il significato geometrico. Calcolare il valor medio della
seguente funzione e anche il valore di z
Y= 4-X
in [1;3]
Simulazione terza prova del 5.5.2014 (2 simulazione)
Economia industriale ed elementi di diritto
1)In non più di 10 righe illustra quali sono i documenti che compongono il bilancio.
2) In non più di 10 righe illustra le fasi della pianificazione strategica
3)In non più di 10 righe illustra quali sono le fasi del controllo di gestione.
ALLEGATO 6
Testi di simulazione di prima e seconda prova
Ministero dell’Istruzione, dell’Università, e della Ricerca
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “A. MASERATI”
Sede Centrale e Uffici: Via Mussini, 22 - 27058
VOGHERA (PV)
Sezione Maserati - Via Mussini 22 - Tel: 0383/43644-219864 - Fax: 0383/62862
Istituto Tecnico settore Tecnologico: Elettronica ed Elettrotecnica - Informatica e Telecomunicazioni - Meccanica, Meccatronica ed Energia
Liceo Scientifico: Opzione Scienze Applicate
Sezione Baratta - Via don Milani 21 - Tel: 0383/43127-214259 - Fax: 0383/41760
Istituto Tecnico settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing - Turismo
Istituto Tecnico settore Tecnologico: Costruzioni, Ambiente, Territorio
E-mail: [email protected]
codice fiscale: 86007250185
PEC: [email protected] Website: www.istitutomaserati.it
codice meccanografico: PVIS00900Q
Allegato
Simulazione di Prima Prova 16 maggio 2014
classi 5^EA, 5^MA ITI, 5^SA, 5S^B, 5^SC Liceo Scientifico Tecnologico
(tempo concesso : 6 ore E’ permesso l’uso del dizionario di Italiano)
TIPOLOGIA A : Analisi del testo
David Grossman : Voglio parlare della pace
Il testo che segue è una parte del discorso pronunciato dallo scrittore israeliano David Grossman il 10
ottobre 2010 alla Fiera del libro di Francoforte, in occasione del conferimento del “Premio della
pace”dell’Associazione degli editori e dei librai tedeschi. David Grossman (1954) è autore di saggi e
narrativa per ragazzi e adulti. Nell’agosto 2006, durante la seconda guerra di Israele contro il Libano,
suo figlio Uri, di vent’anni, è stato ucciso insieme con tre compagni, proprio poche ore prima del
cessate il fuoco tra i due paesi.
[…]Eccomi qui a parlarvi della pace. E’strano. Io che non ho mai conosciuto un solo istante di vera
pace in vita mia vengo a parlarne a voi ? Eppure ritengo che proprio ciò che so della guerra mi dia il
diritto di farlo.
Già da molti anni la mia vita, i miei libri, si dipanano in questo miscuglio di guerra, di paura delle sue
conseguenze, di ansia per Israele e per i miei cari che ci vivono, di lotta per il diritto ad avere una vita
privata, intima, non eroica, in una situazione spesso monopolizzata dal conflitto, dalla tempesta, dalla
candela. (1)
E quanto più conosco profondamente la distruzione e la devastazione di una vita in uno stato di guerra,
più sento il bisogno di scrivere, di creare, come se questo fosse il modo di rivendicare il mio diritto
all’individualità, di dire “io”anziché “noi”.
La guerra, per sua natura, annulla le sfumature che rendono unico un individuo e la meravigliosa
peculiarità di ogni essere umano. E con la stessa violenza rinnega anche la somiglianza fra gli esseri
umani,le cose che rendono uguali,il nostro comune destino.
La letteratura, non solo scrivere libri, ma anche leggerli, è l’opposto di tutto ciò. E’ la totale dedizione
all’individuo,al suo diritto di essere tale e al destino che condivide con l’intera umanità. La letteratura è
la stupefazione per l’uomo, per la sua complessità, la sua ricchezza, le sue ombre.
Quando scrivo cerco di redimere con tutte le mie forze ogni personaggio dalla morsa dell’estraneità,
della banalità, degli stereotipi, dei cliché, dei pregiudizi. Quando scrivo lotto, talvolta per anni, per
cercare di capire ogni aspetto di una figura umana, per essere lei.
C’è un che di tenero, quasi materno, nel modo in cui uno scrittore cerca di percepire con tutti i suoi
sensi i sentimenti e le emozioni del personaggio che crea. C’è un che di vulnerabile e di sprovveduto
nella sua disponibilità a dedicarsi senza difese ai personaggi di cui scrive. E’ forse questo ciò che di
grande può offrire la letteratura a chi vive in uno stato di guerra, di alienazione, di discriminazione, di
povertà, di esilio, di sensazione che il suo”io” venga continuamente calpestato:la capacità di restituirci
un volto umano.[…]
(David Grossman, “ Voglio parlare della pace”in “ la Repubblica”, 11 ottobre 2010, trad.it.di Alessandra Shomroni)
Nota1.dalla candela : all’inizio dell’articolo ( qui non riportato) Grossman aveva attuato un paragone: il
tentativo di preservare i sentimenti di tenerezza,sensibilità e compassione nel pieno di una guerra è come “
camminare con una candela in mano durante una violenta tempesta”.
Comprensione del testo
Riassumete brevemente il testo
Analisi del testo
1- Il testo è la trascrizione di un discorso pronunciato alla Fiera del libro di Francoforte. Quali
elementi della scrittura manifestano la sua destinazione orale?Riferitevi al testo nella risposta.
2- Che cosa significa nel contesto il verbo “ si dipanano “?
3- Per quale scopo Grossman ha lottato negli anni della sua vita dominati dalla guerra?
4- Qual è per Grossman la principale conseguenza della guerra sugli esseri umani ? Giustificate la
vostra risposta con riferimento al testo.
5- Che cosa significa nel contesto l’espressione “ meravigliosa peculiarità di ogni essere umano”?
6- Grossman sottolinea come sia un valore la somiglianza ma anche la differenza tra gli esseri
umani: con quali argomenti ?In che cosa gli uomini sono simili? In che cosa diversi ?
7- Con quali argomenti Grossman sostiene che la letteratura è un antidoto alla distruzione della vita
ad opera della guerra?Egli pensa soltanto a chi scrive o anche a chi legge?Si riferisce soltanto alla
propria esperienza oppure a tutti gli uomini ? Rispondete con riferimento al testo.
8- Qual è lo sforzo principale dello scrittore quando crea un personaggio ?Che cosa ha a che fare
questo sforzo con la sua resistenza alla guerra? A che cosa serve la letteratura in uno scenario di
guerra?
9- Quale vi pare sia dunque per Grossman il rapporto tra la letteratura e la pace?
Approfondimento
Perché a vostro parere è particolarmente significativo che Grossman, ebreo israeliano, sia stato
insignito del “ Premio della pace” alla Fiera del libro di Francoforte, in Germania?Quale vi pare sia
il suo atteggiamento con i suoi interlocutori?Vi pare manifesti risentimenti nei confronti dei
tedeschi , o avversione per gli arabi palestinesi in conflitto con Israele?Quale idea dell’uomo e dei
rapporti tra i popoli vi pare sottesa al suo discorso ? Discutete il tema ricorrendo eventualmente a
confronto con altri testi o autori a voi noti.
TIPOLOGIA B : articolo di giornale / saggio breve
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà
di foglio protocollo.
1.AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
ARGOMENTO: Il progresso ha cambiato la nostra vita
Documenti
FOLLETTO-Oh sei tu qua, figliolo di Sabazio? ( 1)Dove si va?
GNOMO- Mio padre m’ha spedito a raccapezzare che diamine si vadano macchinando questi furfanti
degli uomini; perché ne sta con gran sospetto, a causa che da un pezzo in qua non ci danno briga, e in
tutto il suo regno non se ne vede uno. Dubita che non gli apparecchino qualche gran cosa contro, se
però non fosse tornato in uso il vendere e comprare a pecore, non a oro e argento; o se i popoli civili
non si contentassero di polizzine (2) per moneta, come hanno fatto più volte, o di paternostri di vetro,
come fanno i barbari; o se pure non fossero state ravvalorate le leggi di Licurgo, che gli pare il meno
credibile.
FOLLETTO-Voi gli aspettate invan: son tutti morti, diceva la chiusa di una tragedia dove morivano
tutti i personaggi.
GNOMO-Che vuoi tu inferire?
FOLLETTO- Voglio inferire che gli uomini sono tutti morti, e la razza è perduta.[…]
GNOMO- Ma come sono andati a mancare quei monelli?
FOLLETTO- Parte gareggiando tra loro, parte navigando, parte mangiandosi l’un l’altro, parte
ammazzandosi non pochi di propria mano, parte infracidando nell’ozio, parte stillandosi il cervello sui
libri, parte gozzovigliando, e disordinando in mille cose; in fine studiando tutte le vie di far contro la
propria natura e di capitar male.[…]
GNOMO- Sia come tu dici. Ben avrei caro che uno o due di quella ciurmaglia risuscitassero, e sapere
quello che penserebbero vedendo che le altre cose,benché sia dileguato il genere umano, ancora durano
e procedono come prima, dove essi credevano che tutto il mondo fosse fatto e mantenuto per loro soli.
(1) Sabazio: divinità di origine traco-frigia assimilata dai Greci a Dioniso
(2) Polizzine: biglietti, foglietti di carta
(Giacomo Leopardi, Dialogo di un folletto e di uno gnomo, Operette Morali, 1824)
Un bello e orribile
mostro si sferra,
corre gli oceani,
corre la terra:
corusco e fumido
come i vulcani,
i monti supera,
divora i piani,
sorvola i baratri;
poi si nasconde
per antri incogniti,
per vie profonde;
ed esce; e indomito
di lido in lido
come di turbine
manda il suo grido,
come di turbine
l’alito spande:
ei passa, o popoli,
Satana il grande;
passa benefico
di loco in loco
su l’infrenabile
carro del foco.
Salute, o Satana
o ribellione,
o forza vindice
de la ragione!
Sacri a te salgano
Gl’incensi e i voti!
Hai vinto il Geova
De’ sacerdoti.
(Giosue Carducci, Inno a Satana 1863,vv.169-200)
L’uomo s’è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l’aria, ha impedito il libero
spazio. Può avvenire di peggio. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio
servizio delle altre forze. V’è una minaccia di questo genere in aria. Ne seguirà una grande
ricchezza…nel numero degli uomini. Ogni metro quadrato sarà occupato da un uomo. Chi ci guarirà
dalla mancanza di aria e di spazio?Solamente al pensarci soffoco!ma non è questo, non è questo
soltanto. Qualunque sforzo di darci la salute è vano. Questa non può appartenere che alla bestia che
conosce un solo progresso, quello del proprio organismo. Allorché la rondinella comprese che per
essa non c’era altra possibile vita fuori dell’emigrazione,essa ingrossò il muscolo che muove le sue
ali e divenne la parte più considerevole del suo organismo. La talpa s’interrò e tutto il suo corpo si
conformò al suo bisogno. Il cavallo s’ingrandì e trasformò il suo piede. Di alcuni animali non
sappiamo il progresso, ma ci sarà stato e non avrà mai leso la loro salute. Ma l’occhialuto uomo,
invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c’è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi
sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l’uomo diventa
sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua
debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci
che per la forza dello stesso, ma, oramai,l’ordigno non ha più nessuna relazione con l’arto. Ed è
l’ordigno che crea la malattia con l’abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La
legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare. Altro che psicoanalisi ci vorrebbe: sotto la
legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati.
Forse traverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas
velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo
mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti
saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma
degli altri un po’ più ammalato,ruberà tale esplosivo e s’arrampicherà al centro della terra per porlo
nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno udrà e
la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie.
( I. Svevo, La coscienza di Zeno, Mondadori, Milano 1990)
Umberto Boccioni, dinamismo di un ciclista, 1913
Compagni!Noi vi dichiariamo che il trionfante progresso delle scienze ha determinato nell’umanità
mutamenti tanto profondi, da scavare un abisso fra i docili schiavi del passato e noi liberi, noi sicuri
della radiosa magnificenza del futuro.
( dal Manifesto dei pittori futuristi, febbraio 1910)
La paura della fine del mondo è un elemento ricorrente nella storia del genere umano. E’il Diluvio, è
l’Apocalisse, è il Giudizio Universale.[…] Questa paura antica e ricorrente, nella nostra epoca si è
riproposta con caratteri nuovi, che non la fanno più dipendere dalla collera degli Dei ma da pericoli
reali creati dall’uomo. A partire dalla metà del secolo scorso, per trent’anni la fine del mondo ha
assunto le forme della guerra nucleare tra le due “ superpotenze”nate dalla Seconda Guerra Mondiale,
cioè tra gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica. Una letteratura imponente ha immaginato
tutto ciò che poteva essere immaginato in proposito: i giorni che precedono il conflitto, il“ giorno
dopo” (the day after), il pianeta reso inabitabile e le condizioni di vita dei superstiti, le razze mutanti
e i mostri nati dall’olocausto nucleare. Quei temi, poi, si sono allontanati dalle nostre fantasie
collettive, anche se il pericolo di una guerra combattuta con armi non convenzionali non è mai venuto
meno, anzi è cresciuto nel mondo il numero delle bombe atomiche e dei Paesi che le possiedono. Gli
scenari apocalittici sono rimasti, ma sono cambiate le cause che dovrebbero(potrebbero)produrli.
Quelle cause,nel presente, sono il buco d’ozono e l’effetto serra; sono le calotte polari che si
sciolgono e le variazioni del clima; sono l’intensificarsi e l’inasprirsi dei maremoti, dei tifoni e degli
altri fenomeni atmosferici, in un pianeta dove l’intero ecosistema è stato modificato e danneggiato
dall’opera dell’uomo; sono gli effetti di uno sfruttamento sempre più selvaggio delle risorse naturali,e
innanzitutto del petrolio…da cinquant’anni, ormai, gli uomini si stanno abituando a conviver con
l’idea di una loro possibile fine, non voluta da Dio ma da loro stessi. Questa idea,forse eccessiva ma
per certi aspetti verosimile, è figlia del progresso iniziato più di due secoli fa, nel Settecento[…].Di
quel progresso che ci ha dato un’infinità di cose utili e positive, e che però poi ha riempito il mondo
di bombe atomiche, di malattie tumorali, di inquinamento e di catastrofi ambientali in atto o
annunciate. Il progresso ha cambiato la nostra vita e ha cambiato anche il nostro rapporto con il
futuro.[…]Ci ha fatto capire che il futuro non è ( o non è più) lo spazio sconfinato, il Far West dei
nostri sogni collettivi e delle nostre scommesse; che è sempre più prevedibile, e che nella sua
prevedibilità contiene il germe del nostro (possibile) declino e della nostra ( possibile) fine. Il germe
della “fine del mondo”.
(S. Vassalli, Fermate il mondo, ci hanno rubato il futuro, in “ Corriere della Sera, 16 marzo 2006)
2. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: Meritocrazia
Documenti
L’obiettivo è avere un Paese migliore. E per questo è giusto alzare l’asticella proseguendo sul doppio
binario: da una parte promuovere l’equità, dall’altra valorizzare la capacità e l’impegno. Promuovere
i più bravi aiuta la scuola nel suo complesso, se i bravi non sono bravi solo per se stessi ma anche
per la società. Vogliamo un Paese trainato dai migliori.
( da un’intervista al ministro Francesco Profumo)
Che cos’è la meritocrazia?licenziare i “ fannulloni” nel settore pubblico?Eliminare le
raccomandazioni? Nulla di tutto ciò. Licenziare i “ fannulloni” è sacrosanto,ma cosa fare dei milioni
che non sono fannulloni e che bisogna valorizzare? Negli USA, patria della meritocrazia, le “
recommendations” portano a riempire un posto di lavoro su due. Si tratta però di “ raccomandazioni”
molto diverse dalle nostre. Chi segnala qualcuno particolarmente bravo e adatto per un posto di
lavoro lo fa con grande cautela, perché mette in gioco la propria stessa reputazione e risponderà
moralmente della performance della persona segnalata; da noi, invece, si raccomandano con
leggerezza persone che non si conoscono (dal punto di vista delle capacità professionali) per posti
di lavoro che non si conoscono.
( R. Abravanel, autore del libro Meritocrazia, Garzanti, Milano 2008)
Quando dal merito si glissa progressivamente verso la nozione di eccellenza, di cui oggi tanti
responsabili politici, economici e culturali si riempiono la bocca, allora cominciano ( o continuano) i
veri problemi. Visto che l’eccellenza, a differenza del merito, rinvia non solo al valore individuale o
collettivo dell’educazione e della ricerca, ma anche e soprattutto alla competizione,alla lotta,alla
gerarchia, alla dominazione. E’ il modello dello sforzo e del sacrificio: fin dalla più tenera età si
deve tendere alla perfezione. A qualunque costo. Poco importa le conseguenze.
Perché prima o poi lo sforzo sarà ricompensato e poi, in questo mondo competitivo e senza pietà,
solo i migliori possono sopravvivere. E’ in fondo il modello dell’homo homini lupus.
Questo tentativo di spingere anche l’università e la ricerca verso la“ competitività e
l’eccellenza”mostra bene che l’ideologia dominante resta quella manageriale e aziendale degli ultimi
anni. L’ideologia della perfezione e della performance. Un’ideologia che, nonostante tutto, non è
riuscita ad evitare la crisi profonda di cui oggi stiamo pagando le conseguenze. Anzi. Forse è solo
uscendo da questa ossessione dell’eccellenza che si potranno poi ripensare le basi di un nuovo vivereinsieme.
( M. Marzano, Che cosa significa l’eccellenza a scuola, “ la Repubblica”, 8 giugno 2012)
Chi ha ricevuto in dono un talento lo ha avuto per spenderlo a favore della sua comunità. Si può
discutere se questa sia la sua tribù o l’umanità intera, o qualcosa di intermedio, ma il tema non
cambia: chi ha doti non ha semplicemente una fortuna, ha anche un dovere sociale che gli pesa sulle
spalle(e che, a volte, pesa moltissimo: ci sarebbe tutta una tradizione letteraria a testimoniare questa
realtà…)
Possibile che la scuola, che per di più vuole essere “ pubblica” , cioè al servizio della propria polis,
non si ponga il dovere di educare a questa dimensione, che è essenziale per quello che una volta si
sarebbe chiamato il progresso civile e morale di una nazione?
( P. Pombeni, Una scuola al servizio della polis,”il Sole 24 Ore Domenica, 17 giugno 2012)
Il talento e il merito contano poco per avere un posto di lavoro in Italia: ecco semplicemente
“perché i laureati italiani non vedono l’ora di emigrare”.
L’Economia in edicola oggi si occupa della fuga dei cervelli dal Belpaese mettendo il dito nella
piaga:l’accesso al lavoro dipende da legami familiari, clientele politiche e raccomandazioni. Un “
modo italiano di fare le cose” che genera “ frustrazione” tra i giovani più istruiti.[…]
Gli italiani con un livello alto di istruzione che hanno scelto di lasciare il Paese sono 300mila,
secondo statistiche Ocse del 2005. Nel 2002-ricorda un settimanale britannico- un esponente del
governo Berlusconi diceva che il problema non esiste, sostenendo che solo 150-300 laureati all’anno
lasciano il Paese; oggi un ministro riconosce in privato il fenomeno, ma dice che il solo motivo di
preoccupazione è la partenza di ricercatori scientifici. Invece- si legge- uno studio del 2004 rivela
che, tra gli emigrati italiani, la parte dei laureati è quadruplicata tra il 1990 e il 1998. Nel 1999,
secondo un altro studio, 4mila laureati hanno cancellato la loro residenza in Italia.
( E. Fazzino, Parentopoli, clientele e raccomandazioni: solo così c’è lavoro e i giovani laureati
fuggono dall’Italia, Il Sole 24 Ore, 7 gennaio 2011)
3. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO:Ripensare la città. Sostenibilità, riqualificazione, green economy
e sfide hi-tech
Documenti
Una “ buona società, ovvero una società giusta o decente si realizza nella città e nel territorio. Come
costruire questa “ città felice” o almeno “ decente” per il XXI° secolo: con quali idee, valori,
strategie si può realizzare la città della giustizia, dei diritti umani, della pace, della bellezza e tutela
ecologica? Di quali nuovi strumenti c’è bisogno in questa nostra epoca di globalizzazione e di
urbanizzazione per esprimere la qualità umana della città? Per costruire scelte capaci di promuovere
una vita più “ buona”?[…] Il mondo sta diventando sempre più un mondo di città. Esse sono il centro
di ogni innovazione ed il luogo di eccellenza per la creazione della ricchezza. Ma questo mondo di
città sta diventando più umano? Emarginazione,disoccupazione,povertà e violenza tendono oggi ad
urbanizzarsi; lo stesso inquinamento ambientale si concentra proprio nelle aree urbane. Anche le
diseguaglianze aumentano nelle città.[…]Occorre,invece,distribuire i benefici dello sviluppo
globalizzato in modo equilibrato, facendoli condividere anche ai più poveri/marginali: questa è la
posta in gioco dello sviluppo umano sostenibile. […] La divisione tra Nord e Sud passa all’interno
della città stessa. Ogni città ha un suo Nord opulento in cui prevale l’economia immateriale, ed un
Sud sempre più povero e degradato.[…]Pochi dati sono sufficienti per evidenziare l’intensità delle
disuguaglianze a livello urbano tra città legale e città “ informale”. In molti paesi in via di sviluppo
più della metà degli abitanti vive in abitazioni informali(slum,squatter,ecc.)che non sono riconosciute
dai
governi
locali,
ignorate
nelle
mappe
ufficiali,
né
quindi
servite
da
infrastrutture(acqua,luce,trasporti,raccolta rifiuti, ecc…)
Il modello di sviluppo umano sostenibile, che rappresenta l’unica innovazione relativa al modo con il
quale organizzare la vita sociale/economica e civile, riconosce la fine della idea di affluent society.
Esprime,cioè,la fine dell’idea di stile di vita e di consumo “ senza limiti”, introducendo, più in
generale, la cultura del limite. Riflette la ricerca di nuovi valori, che non siano solo quelli
economico/strumentali, ma anche dei valori in sé.[…]
Lo sviluppo umano sostenibile richiede, dunque, un cambiamento nella priorità tra valori, nel modo
di fare le scelte. Richiede che i valori incorporati nella scelta non siano solo quelli dell’economia, ma
anche quelli della giustizia, della reciprocità, della solidarietà, della ricerca dell’armonia, della
bellezza. La città felice è, infatti, quella dove si riesce ad “essere di più” e non ad “ avere di più” in
termini di consumo e ricchezza materiale […].Abbiamo bisogno di una visione che ci dica cos’è
l’uomo e quale è il suo posto rispetto agli altri uomini e alla natura: un’idea di uomo solidale, capace
cioè di vivere con gli altri e di prendersi cura anche degli altri e della natura stessa.
(L.Fusco Girard, Introduzione a Città sostenibile e sviluppo umano oggi, a cura di L. Fusco Girard,
B. Forte, ed. Franco Angeli, Milano 2000)
Parole nuove e alla moda: favellizzazione, slumizzazione. La favela,lo slum che invade il tessuto
della città come un attacco batterico, facendolo ammalare. Non solo nei paesi in via di sviluppo, ma
anche in quelli avanzati. Così, almeno, si è abituati a pensare. A meno che dal batterio si possano
trarre anticorpi, e avviare processi di guarigione. E che dai ghetti in degrado come dagli edifici
abbandonati si possa imparare qualcosa di utile su quelle che la sociologia urbana(ma anche
l’architettura più attenta alle interazioni sociali) chiama la città informale, o le comunità informali.
Così la pensa uno degli intellettuali più autorevoli in materia,Mohsen Mostafavi, iraniano di
formazione inglese, oggi preside della Harvard School of Design a Cambridge, Massachussets. Al
recente Fest Arch di Perugia, dedicato alla“Città nella città”, Mostafavi ha affrontato la sua lezione
come un antropologo culturale, mostrando vividi grafici su alcune città globali : le comunità formali
coprono il 21 per cento dell’area di San Paolo, il 20 per cento di Rio de Janeiro, il 13 per cento di
Tijuana. Ma ha ricordato che a Medellin, in Colombia, città identificata con il narcotraffico,
programmi di riqualificazione hanno prodotto iniezioni di buona architettura e buoni servizi nelle
aree più difficili. E’ a Medellin che , grazie al sindaco Sergio Fajardo, attraverso impianti sportivi,
trasporti pubblici, scuole e biblioteche si sono riqualificate intere porzioni di città che parevano
irrecuperabili.[…] Il fenomeno interessa da vicino l’Italia, il Paese, come ripete con sopraffina
crudeltà l’architetto olandese Winy Maas, “ con i più bei centri storici e il peggior sprawl
urbano(1)d’Europa”,che è l’espansione caotica. Soprattutto ora che si parla di “enclaves etniche” o di
“ occupazioni temporanee”, dalla Little Wenzhou tessile di Prato alle officine occupate RSI di Roma
ai creativi milanesi di Macao.
( E. Arosio, Ma che bella favela. Colloquio con Mohsen Mostafavi, in “L’Espresso”,2 agosto 2012
Nota 1.sprawl urbano: insediamenti esterni ai centri urbani, sovente realizzati su terreni di nuova
urbanizzazione e caratterizzati da scarsa qualità dell’abitato.
Architettonicamente affascinante. Verde e sostenibile. Dinamica e con un sistema di trasporti
efficiente. Attrattiva per il business, senza essere classista né dispendiosa. Cosmopolita, ma nello
stesso tempo a misura d’uomo. Accessibile e sicura. Con servizi sanitari che funzionano. Ricca di
iniziative culturali, e anche di locali per divertirsi la sera, e con le scuole migliori, naturalmente.
Senza tralasciare la moda e i negozi di ogni tipo. E’ così che si immagina la città a cui consegnare il
trofeo con su scritto “ premio alla città ideale”. Scovarla è diventato lo sport preferito di istituti di
ricerca, fondazioni e riviste di tutto il mondo.[…] Mettendo insieme i risultati degli undici parametri
considerati - dall’occupazione alla salute, dall’istruzione all’ambiente, dalla sicurezza alla mobilitàcome si vive mediamente nelle città italiane? Le nostre città non brillano certo per vivibilità: la
percezione dei residenti le inchioda ad un voto mediocre.[…] .Se la cavano meglio le città del Nord,
soprattutto quelle del Nord-Est, tre delle quali occupano l’intero podio. Si tratta di due delle province
autonome di Trento e Bolzano, e in terza posizione di Verona. Ne troviamo un’altra al sesto posto,
Trieste. Le città del Sud sono fanalino di coda.
( Ti abito che è un piacere ( inchiesta), in” Altroconsumo”, n.261, luglio-agosto 2012
Tutto è cominciato con una sconfitta, quella delle Olimpiadi non ottenute nel 2004. L’idea era di
trasformare questo distretto industriale abbandonato nel villaggio olimpico[…]Sfumata l’opportunità
dei Giochi, hanno vinto la medaglia d’oro della sostenibilità[…]:a Stoccolma, dieci anni fa, avevano
stabilito di ridurre le emissioni di CO2 da 5,3 tonnellate a testa a 3 tonnellate entro il 2015 e
l’obiettivo è quasi già stato raggiunto; volevano raggiungere i 500 chilometri di ciclabili entro
quest’anno e sono già a 760, mentre il 78 per cento dei trasferimenti avviene con i mezzi pubblici; la
tripartizione cemento-acqua-verde(legge dello Stato) vede prevalere quest’ultimo con il 55 per cento
( l’Ecoparco cittadino occupa 26 chilometri quadrati di vera e propria foresta urbana) mentre da tre
anni si può bere l’acqua direttamente dal canale anche davanti al Municipio. Quanto al cemento,
neanche un metro quadrato in più previsto rispetto all’esistente[…]. Qui a Hammarby l’80 per cento
dei residenti si sposta già senz’auto. Spiega il city manager Erik Freudenthal: “ l’acqua piovana viene
raccolta e usata per le toilette. Ma non sprechiamo neanche quella corrente:mentre nel resto di
Stoccolma il consumo medio è di 200 litri a persona al giorno,qui stiamo quasi a 100.” Con qualche
astuzia, come l’aggiunta d’aria nei tubi in modo da“gonfiare”il getto[…]. Secondo Erik se il 75 per
cento del successo è delle infrastrutture e degli architetti, il restante 25 per cento è merito dei
residenti. Naturalmente con una raccolta differenziata che sfiora il cento per cento(dalle abitazioni un
sistema pneumatico sotterraneo spara i rifiuti a 70 all’ora verso gli impianti di riciclo e di
conversione energetica), ma anche con una sorta di statuto che impegna tutti all’uso del car sharing
almeno venti volte l’anno e alla partecipazione alle attività di quartiere. Compreso il censimento
annuale di oche e cigni.
(M.G.Mian, Città ecosostenibili. Il futuro è a Stoccolma, in “ Io Donna”, 21 luglio 2012
C’è di che farsi girare la testa, a guardare i progetti hi-tech che gli architetti di tutto il mondo hanno
sfornato negli ultimi mesi. L’ultima occasione è la Skyscraper competition, la sfida per il grattacielo
più innovativo. Quest’anno l’idea vincente […] si chiama Himalaya Water Tower e viene dalla Cina:
immagina la costruzione di edifici alti ottocento metri addirittura sull’Himalaya per raccogliere
acqua durante la stagione delle piogge purificandola e surgelandola in modo da poterla ridistribuire a
valle nei periodi di siccità […]. Tra i sogni più arditi del 2012 c’è anche Monument to Civilization,
grattacielo-discarica in cui si potrebbero raccogliere tutti i rifiuti cittadini per produrre biogas tramite
un impianto di digestione anaerobica riprocessando in più le acque reflue. Insomma,ce n’è per tutti i
gusti e soprattutto per ogni uso possibile, partendo dalla questione cardine che ormai da anni anima i
dibattiti sulla pianificazione urbanistica: com’è possibile sostenere il continuo inurbamento e
l’aumento della popolazione mondiale senza costruire città mostruose, estese per centinaia di
chilometri quadrati e di fatto impossibili da vivere? In molti scommettono sull’altezza: tutto andrà
verticalizzato, creando più spazio per case, negozi e uffici e meno necessità di spostarsi
freneticamente da una parte all’altra. E il concetto non appartiene solo ai grattacieli “dream” ma
anche a quelli già in costruzione come The Shard, il nuovo lavoro di Renzo Piano per Londra: una
sorta di piccola città nella città con uffici, abitazioni, hotel, ristoranti, persino un giardino e un punto
panoramico per complessivi 72 piani che verranno abitati da circa 15 mila persone. […]” L’obiettivospiega Piano- è costruire più denso, costruire sul costruito, anziché realizzare nuove periferie
aumentando le distanze e spingendo le persone a usare l’automobile. Una città dispersa è poco
ecologica e poco saggia sul piano dei consumi. Invece avere tutto nello stesso edificio, dalla casa
all’ufficio, dai negozi al ristorante, contribuisce a diminuire il ricorso al trasporto privato.”Gli
elementi cardine dei progetti sfornati dagli studi di tutto il mondo sono proprio funzionalità e
sostenibilità. Prendiamo per esempio l’ecoprogetto coreano a impatto zero Archipelago 21, pensato
come sistema di “ isole” galleggianti nel verde che costituiranno il nuovo Yongsan Interational
Business District( YIBD) di Seul. Nel maxiprogetto firmato da Daniel Libeskind le “ isole” sono
rappresentate ognuna da un grattacielo e sono e orientate in base ai principi del feng – shui. Ogni
grattacielo è un mondo a sé e porta la firma di uno dei big dell’architettura mondiale[…].Se
Archipelago 21 appare un progetto ambizioso, che dire dei propositi di Nuova Delhi o dell’intento di
Pechino di passare dagli attuali 75 grattacieli a 141 entro la fine del 2017? Forse il futuro sarà
davvero sempre più verticale.
( A.Viola, il futuro sarà verticale, in “ L’Espresso”, 26 luglio 2012)
4.AMBITO TECNICO_SCIENTIFICO
ARGOMENTO : Ordine e caso
Documenti
Negli ultimi anni del Settecento il fisico e matematico francese Pierre Simon Laplace fece omaggio
all’imperatore di una copia del suo libro Esposition du système du monde,Napoleone
osservò:”Cittadino, ho letto il vostro libro e ho notato che non vi avete dato nessun spazio all’opera
del Creatore.” Al che Laplace ribattè:” Cittadino primo console, non ho avuto bisogno di questa
ipotesi.” Vero o falso che sia, il racconto illustra bene la posizione della scienza. Per spiegare la
realtà allora, e a maggior ragione oggi, non c’è bisogno di chiamare in causa Dio e la sua potenza.
Ciò non significa ovviamente che il Creatore non esista: alla questione ognuno può rispondere come
la sua mente e il suo cuore gli o le suggeriscono.
(Edoardo Boncinelli , la scienza non ha bisogno di Dio , Rizzoli, Milano 2012, pag.7 )
191. Sopra abbiamo dimostrato che Dio ha prodotto le cose nell’essere non per necessità di natura,
ma per intelletto e volontà; ora chiunque agisce per intelletto e volontà agisce per un fine, dato che
l’intelletto operativo ha come principio il fine : è dunque necessario che tutte le cose che sono state
fatte da Dio siano state fatte per un fine.
192. Inoltre la produzione delle cose da parte di Dio fu fatta ottimamente: ora è meglio fare una cosa
per un fine che farla senza l’intenzione di un fine: dal fine infatti si deduce la ragione di bene nelle
cose che vengono fatte. Dunque le cose sono state fatte da Dio per un fine.
193. Se ne ha un segno anche nelle cose che vengono prodotte dalla natura, nelle quali niente è
invano, ma ciascuna ha un proprio fine. Ora, non è conveniente dire che le realtà della natura sono
più ordinate della stessa istituzione della natura da parte del primo agente, dal momento che da essa
trae origine tutto l’ordine della natura. E’ dunque chiaro che tutte le cose sono prodotte da Dio per un
fine.
( San Tommaso d’Aquino, Compendio di teologia e altri scritti, UTET, Torino 2010)
In sostanza si prende atto della realtà dell’evoluzione, della trasformazione della specie per
discendenza comune e del fatto che la terra, oltre a non essere piatta, probabilmente non ha nemmeno
i 6000 anni previsti dai testi sacri. Ciò che si continua a non accettare è la spiegazione scientifica e
naturalistica di questi fatti, cioè la teoria dell’evoluzione per selezione naturale, alla quale si
contrappone l’ipotesi secondo cui la storia naturale sarebbe stata fin dall’inizio diretta da un “
disegno superiore”. Questo movimento di opinione viene chiamato “ neocreazionismo” e persegue,
per il resto, la stessa battaglia giuridica ingaggiata dai suoi predecessori fondamentalisti: chiedere
che nei corsi di scienze delle scuole americane sia insegnata per legge la dottrina del disegno
intelligente a fianco della teoria darwiniana.
( Telmo Pievani, Creazione senza Dio, Einaudi, Torino 2006)
Ma perché la connessione tra religione e argomenti scientifici risulta così efficace ? Per due motivi a
mio avviso, il primo è la capacità pressoché immediata del termine“Dio“di far comprendere
l’importanza della posta in gioco quando si tratta degli ambiti fondamentali della scienza come
l’origine dell’universo, della materia e di quella particolare materia dotata di movimento e di
intelligenza che è la vita. Parlando della particella responsabile della massa, o dell’unificazione tra
relatività e meccanica quantistica perseguita dalla teoria delle stringhe, si toccano territori
primordiali, di rilievo non solo fisico ma anche filosofico per l’importanza sul senso complessivo del
nostro essere qui. E il termine Dio con solo tre lettere ha questa capacità evocativa. Il secondo motivo
è il bisogno primordiale della nostra mente di conciliare scienza e sapienza. Noi avvertiamo infatti
l’esigenza non solo di conoscere dati e ricevere informazioni, ma anche di valutare il loro significato
per l’esistenza e per i criteri con cui pensiamo la giustizia, la bellezza, il bene e il male. Le civiltà del
passato erano in grado di conciliare scienza e sapienza, si pensi al titolo posto da Newton al suo
capolavoro, Elementi matematici di filosofia naturale, che indica il fatto che per Newton essere
scienziato ed essere filosofo (ed essere biblista vista la sua passione per la Sacra Scrittura) erano la
medesima cosa. Oggi però tale conciliazione è infranta e il risultato è l’attuale separazione tra
discipline scientifiche e umanistiche, simbolo di una più complessa lacerazione interiore. Per questo,
quando si prefigura la possibilità di ritornare all’antica visione unitaria, la mente umana si fa attenta e
partecipe, si tratti di un’invisibile particella subatomica o di libri ben in vista in vetrina.
(Vito Mancuso, La scienza e la sapienza, “ la Repubblica” 5 luglio 2012)
TIPOLOGIA C: Tema storico
Berlino fu la capitale del dopoguerra, mentre la Germania fu l’epicentro della guerra fredda.
Illustrate le principali vicende della capitale e, più in generale,dell’intera regione tedesca
concentrando la vostra attenzione sui nuovi confini, sugli spostamenti di popolazione, sugli eventi del
1945-1949, sulle ragioni che hanno portato alla costruzione del muro nel 1961.
TIPOLOGIA D : Tema di ordine generale
In che modo un giovane oggi può sentirsi “ cittadino e partigiano”, ossia partecipe attivo della vita
sociale e politica ? Argomentate la vostra posizione, riflettendo sul brano di Antonio Gramsci che
segue.
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non
essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò odio gli indifferenti.[…]Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da
alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e
allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme
fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi
non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era attivo e chi era indifferente. Alcuni piagnucolano
pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto
anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è
successo?Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni
innocenti.”
ALLEGATO 7
Griglie di valutazione delle prove scritte e colloquio
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
INDICATORI
Competenze
linguistiche e
comunicative
Competenza
morfo-sintattica
Competenza
lessicale
DESCRITTORI
Uso poco articolato e/o scorretto delle
strutture sintattiche
Uso corretto e sufficientemente
articolato delle strutture sintattiche
Lessico limitato e talvolta improprio
Lessico appropriato e
complessivamente adatto alla
situazione comunicativa
Punteggio parziale
Conoscenze lacunose e frammentarie ;
uso inadeguato delle informazioni e
dei documenti forniti
Pertinenza e
correttezza dei
contenuti
Contenuti limitati e superficialmente
acquisiti oppure presenza di lacune
e/o errori rilevati in una
documentazione sommaria
Emergono i contenuti fondamentali
Contenuti globalmente corretti,
abbastanza approfonditi e
consapevolmente acquisiti
Acquisizione approfondita e critica dei
contenuti
Punteggio parziale
Capacità logicocritiche ed
interpretative
Coerenza ed
efficacia della
trattazione
Contestualizzazion
e storico-tematica
o capacità
interpretativa o
dettato stilistico
Misurazione e
valutazione
1
2
1
2
1
2
3
4
5
Struttura disorganica
1
Struttura non pienamente organica
Struttura sufficientemente chiara e
ordinata
Struttura efficace e ben organizzata
Presenza di almeno una delle voci
indicate
2
3
4
1
Presenza di almeno due delle voci
indicate o particolare rilievo di una di
esse
Punteggio parziale
Punteggio totale
2
15/15
/15
Valutazione della prova scritta di MECCANICA
Indicatori
Conoscenze:
Descrittori
a)molto scarse
1)Contenutistiche
b)lacunose
2) Procedurali
c)frammentarie
Punteggio Punteggio in
in decimi quindicesimi
4
6
4,5
6
1,5
3
10
15
d)di base
e)sostanzialmente corrette
f)corrette e complete
Competenze elaborative
Riguardano:
1)la comprensione delle
richieste
a)molto scarse
2)l’impostazione della
risoluzione del problema
c)incerte e/o meccaniche
b)inefficaci
d)di base
3) l’efficacia della strategia
risolutiva
e)efficaci
4)lo sviluppo della risoluzione
f)organizzate e sicure
5)il controllo dei risultati
a)elaborato di difficile o
Competenze comunicative faticosa interpretazione o
carente sul piano formale
1)sequenzialità logica della
e grafico
stesura
2)precisione formale (algebrica
e grafica)
b)elaborato facilmente
interpretabile
3)presenza di commenti
significativi
c)elaborato logicamente
strutturato e formalmente
accurato
PUNTEGGIO
TOTALE
Valutazione della terza prova
GRIGLIA PER LA TERZA PROVA
INDICATORI
a)Pertinenza alla traccia
b)Padronanza dei contenuti
c)Sequenzialità logica, chiarezza ed efficacia della
trattazione
d)Correttezza morfo-sintattica
e) Padronanza del lessico specifico
Punteggio totale
PUNTI
1
3
3
PUNTI
2
4
4
1
2
10
2
3
15
Valutazione in quindicesimi con punteggio da 1 a 15, e sufficienza corrispondente al punteggio 10,
ottenuta come somma dei punteggi assegnati in corrispondenza di ogni indicatore.
Punteggio totale assegnato…………………
Valutazione delle prove orali
INDICATORI
Pertinenza e
strutturazione logica
della risposta
Padronanza dei
contenuti
Capacità di
organizzare e
sviluppare percorsi
autonomi
DESCRITTORI
Risposta non pertinente
Risposta parzialmente pertinente
Comprensione superficiale
Comprensione adeguata
Piena comprensione
PUNTI
1-2
3-4
5
6
7
Non sono presenti concetti inerenti alla
domanda
Conoscenza lacunosa e frammentaria
Conoscenze limitate
Conoscenze e concetti corretti
Conoscenze approfondite e organiche
1-2
3-4
5
6
7
Limitata organizzazione del discorso in
rapporto al contesto espositivo
Adeguata trattazione sinteticointerpretativa
Organizzazione autonoma e completa
delle conoscenze acquisite
2,5
7
2,5
5
1,5
5
1.5
6
2
30/30
10/30
1-2
3-4
5
Competenze lessicali
Uso limitato e/o improprio del lessico
Uso parzialmente corretto del lessico
Uso appropriato e coerente del lessico
Correttezza
morfosintattica
Uso non del tutto corretto delle strutture 1-3
Uso poco articolato o parziale
4-5
Uso corretto e articolato
6
TOTALE
7
1-2
3-4
5