ultimo numero pubblicato

CLASSIC
Newsletter periodica sui mercati finanziari
Direttore Responsabile: Pierluigi Gerbino
Anno
2014
Numero
4
del
31 Dicembre
A tutti i lettori auguro
un 2015 pieno di
FELICITÀ
SOMMARIO
COMMENTI E ANALISI:
• L’orso greco per ora non spaventa troppo
pag.
2
La Grecia verso la resa dei conti conl’UE. Ma stavolta c’è meno ansia.
• Mamma Natale porta in dono il Toro
4
Nonostante petrolio, Russia e incertezza greca i mercati salgono. Sperano nei doni delle
Banche Centrali
DETTO TRA NOI: LA POSTA DI CLASSIC
5
In questo numero si parla di: Guerra del Petrolio, Consulenza, ETF Short
NOVITA’ ED EVENTI
• I Prossimi Incontri Patrimon
• Newsletter Patrimon
• Corsi: Nel 2015 nuovo giro d’Italia con Sella.it
• Webinar: Didattica ed Analisi a distanza con Sella.it
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IN EVIDENZA
RIPARTE IL TOUR DEI CORSI DI TRADING
Nel 2015 a Biella, Padova, Modena, Torino, Milano, Firenze,
Roma e Bari
NUOVI INCONTRI PATRIMON SULLA TUTELA DEL
RISPARMIO E L’INVESTIMENTO
1
COMMENTI E ANALISI
Quelli che seguono sono solo alcuni tra i più significativi commenti ai mercati che abbiamo
pubblicato sul sito borsaprof.it nell’ultimo periodo.
Sul sito sono ora previste ben 3 sezioni che ospitano una nutrita serie di commenti ed
analisi:
Commenti Quotidiani: ospita le opinioni giorno per giorno sulla quotidianità dei mercati;
Commenti Settimanali: le tabelle settimanali dei principali Market Movers;
Commenti ed Analisi: contiene i contributi maggiormente articolati ed ampi, sugli scenari di
medio-lungo periodo o su argomenti di ampio respiro.
L’ORSO GRECO PER ORA NON SPAVENTA TROPPO (di Pierluigi Gerbino –
pubblicato su borsaprof.it il 30.12.2014 nella sezione CommentI e Analisi)
Quel che i mercati finanziari sembravano temere è effettivamente successo.
In Grecia Samaras non è riuscito a trovare i voti necessari per eleggere il Capo dello Stato nemmeno
al terzo scrutinio e pertanto i greci andranno alle urne per le elezioni politiche anticipate, che
saranno indette per il 25 gennaio prossimo.
I sondaggi indicano come favorito il partito di sinistra radicale Syriza, guidato da Alexis Tsipras, che
ha sostenuto finora la volontà di fare della “indisciplina” nei confronti della Troika il tratto distintivo
del suo governo.
Il suo programma non prevede più, a differenza di un paio d’anni fa, l’uscita dall’euro, ma
l’intenzione di scardinare i principi di austerità e di tutela dei creditori che sono i capisaldi dell’Unione
Europea e della Germania che la domina.
In concreto il programma elettorale di Syriza prevede una rinegoziazione del debito pubblico greco di
330 miliardi con i creditori istituzionali (UE, FMI, BCE), che ne posseggono l’80%. La richiesta
sarebbe per un haircut (cancellazione) del 70% dell’ammontare (cioè circa 180 miliardi di euro),
anche se credo che un risultato del 50% sarebbe già visto come un successo politico da leccarsi le
dita. Inoltre verrebbe sospesa la maggior parte dei provvedimenti di austerità imposti dalla Troika in
cambio del finanziamento da 240 miliardi del Fondo ESM, che hanno creato una macelleria sociale
mai vista prima in Europa.
Un progetto senza dubbio dirompente, soprattutto per le conseguenze politiche che avrebbe in
Spagna ed in Italia, dove le forze politiche contrarie all’austerità, quando non addirittura contrarie
alla stessa moneta unica, stanno aumentando i consensi in modo assai visibile, e troverebbero un
aiuto forse decisivo per andare al potere, se venisse tollerata dai partner europei l’indisciplina greca.
In questo caso quasi certamente verrebbe mandata al macero l’Unione Monetaria, con conseguenze
politiche e finanziarie devastanti.
Eppure ieri i mercati hanno recuperato notevole compostezza, dopo un provvisorio sbandamento
quando è stata diffusa la notizia della mancata elezione. La borsa greca, dopo un crollo dell’11%, è
risalita fino a circa -4%, i paesi periferici hanno contenuto le perdite in chiusura intorno al punto
percentuale, mentre le borse tedesca e francese hanno addirittura chiuso in positivo.
Il messaggio che i mercati mandano è quindi quello di sostanziale indifferenza rispetto alle vicende
greche, ed è molto diverso dal panico che le attanagliò il 9 dicembre, quando si materializzò per la
prima volta lo spauracchio della mancata elezione del Capo dello Stato greco e le conseguenti
elezioni anticipate.
Che cosa ha fatto cambiare idea ai mercati?
A prima vista la compostezza dei mercati si basa una situazione contingente e su due certezze, che
solo il tempo ci rivelerà quanto riusciranno a rimanere tali.
Il fatto contingente è che in questi giorni, tra Natale e Capodanno, i volumi di contrattazione sono
esigui, perché i desk dei grandi investitori istituzionali e dei fondi hedge (le cosiddette “mani forti”,
che dettano la direzione dei mercati) sono presidiati solo da personale di secondo piano, non
autorizzato a prendere grandi decisioni strategiche. I guru e le figure apicali sono in vacanza a
spendere parte dei larghi bonus accumulati anche quest’anno. Perciò è presto per capire se la calma
apparente è convinta o solo momentanea. Sarà più significativo ciò che succederà a partire dal 5
gennaio.
Le due certezze che, per ora, animano gli investitori, sono la robustezza politica dell’area euro ben
superiore a quella degli anni 2011 e 2012 e l’aiuto di Draghi.
2
L’area euro è considerata meno esposta di allora al rischio di contagio (gli spread di Italia e Spagna
sono incomparabilmente inferiori ad allora) e tutti pensano che questa volta l’UE potrà portare
avanti la partita con la Grecia fino alle estreme conseguenze, come non riuscì a fare nel 2012. E
questo proprio per la pericolosità politica che un cedimento alle richieste greche potrebbe avere sul
futuro dell’eurozona. L’UE risponderà picche a tutte le richieste di Tsipras, mostrando che per stare
nell’euro occorre disciplina. Se la Grecia vorrà forzare, esca pure dall’euro. La devastazione, che
subirà, servirà a placare i bollenti spiriti in Spagna ed Italia. Se Tsipras abbasserà la testa sarà un
esempio per tutti e svelerà il bluff che ridurrà ai minimi termini la sua credibilità politica e lo toglierà
dalla scena in fretta.
Poi c’è San Draghi, che fornirà il suo benevolo sostegno ai mercati fin da gennaio con il QE,
annacquando tutte le incertezze con l’allagamento monetario della BCE, che farà ripartire la
speculazione rialzista.
Personalmente credo che almeno la seconda di queste certezze sia piuttosto precaria. Draghi non
farà alcun QE a soli 3 giorni dalle elezioni greche. Anzi, la possibile minaccia di default greco basterà
a certificare le perplessità tedesche sull’acquisto di titoli che potrebbero mettere a repentaglio la
credibilità della stessa BCE. Per cui Weizman avrà buon gioco ad ottenere almeno il rinvio della
manovra a febbraio o più probabilmente a marzo, dopo aver visto chi avrà vinto le elezioni greche e
capito eventualmente di che pasta sarà fatto Tsipras al tavolo delle trattative per l’ultima tranche da
7 miliardi di finanziamento alla Grecia da parte del Fondo ESM.
I mercati comunque sembrano fiduciosi, almeno per ora. Sarà la voglia di festeggiare la fine
dell’anno vicino ai massimi.
Pertanto Auguri a tutti.
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MAMMA NATALE PORTA IN DONO IL TORO (di Pierluigi Gerbino – pubblicato
su borsaprof.it il 22.12.2014 nella sezione Commento Quotidiano)
Il forte spavento accusato dai mercati azionari nella settimana centrale di dicembre si è
completamente dissolto in quella successiva, appena conclusa. Solo lunedì scorso si sono ancora
visti gli ultimi strascichi del triplice crollo (petrolio, Grecia e Russia) che ha caratterizzato lo scorcio
finale dell’anno. Da martedì in poi l’atmosfera è radicalmente mutata e le benevole parole di Mamma
Natale Yellen hanno consentito di riannodare i fili del rally di fine anno, dimenticando di colpo tutte
le angosce sugli effetti deflazionistici di un petrolio che non sembra avere molta fretta di riportarsi al
di sopra dell’area 60 dollari.
L’impressione che trasmettono i mercati occidentali è quella di una spiccata auto-referenzialità: le
sciagure del mondo non sembrano in grado di scalfire l’ottimismo speculativo di fine anno per uno
spazio più lungo di quello che riescono ad occupare sulle prime pagine dei giornali. Finita la ribalta,
ecco svanire le preoccupazioni degli investitori, che tornano a concentrarsi solo sulle aspettative in
grado di far salire i mercati.
Sul finire di settimana, dopo aver assaporato la camomilla di Yellen, che ha rappresentato la
pazienza della FED nel mantenere i tassi a zero, si è tornati a scommettere sul QE di matrice
nipponica, favorito dalla vittoria di Abe alle elezioni, a cui, da gennaio, si dovrebbe aggiungere quello
europeo, dato ormai per certo. Venerdì hanno anche cominciato a trapelare alcune indiscrezioni circa
i dettagli delle discussioni tra Draghi ed i tedeschi per effettuare il tanto invocato acquisto di titoli di
stato da parte della BCE senza assumere collettivamente il rischio di insolvenza. Si sta trattando per
accordarsi abbastanza in fretta, in modo da poterlo annunciare alla prossima riunione BCE di fine
gennaio, su una delle due seguenti ipotesi. La prima prevede che i tanto sbandierati 500 miliardi di
titoli pubblici vengano comprati col bilancino, in proporzione alla quota di partecipazione dei vari
paesi al capitale della BCE (per il 26% titoli tedeschi, per il 20% titoli francesi, per il 17% titoli
italiani, per il 12% titoli spagnoli e così via). Si ipotizza che ad effettuare materialmente gli acquisti
sarebbero le banche centrali nazionali, che comprerebbero i titoli dei loro rispettivi paesi e su cui
rimarrebbe il rischio di insolvenza. In questo modo ad avvantaggiarsi maggiormente sarebbe la
Germania, che si troverebbe finanziata dalla BCE per circa 130 miliardi di euro, senza doversi
accollare rischi sull’insolvenza altrui. altri paesi. Al nostro paese spetterebbe il brodino caldo di un
finanziamento BCE di soli 85 miliardi.
La seconda ipotesi lascerebbe alla BCE la possibilità di acquistare a piacimento i titoli di stato che
preferisce, ma imporrebbe alle banche centrali dei paesi finanziariamente più deboli di accantonare
un importo equivalente a quello che la BCE acquisterà, a garanzia di copertura del rischio di
insolvenza. Insomma, questi titoli di stato, acquistati dalla BCE avrebbero una garanzia analoga a
quella dei Covered Bond, per la tranquillità dei tedeschi. Ma in tal caso il paese emittente dovrà
trovare le risorse da accantonare. E saranno altri sacrifici.
Ai mercati per ora importa assai poco dei tecnicismi, ed altrettanto poco di valutare gli effetti reali
sull’economia che avrà il QE. A mio parere saranno minimi, anche vista l’esperienza di chi ha
preceduto l’Europa su questa via demenziale della monetizzazione del debito pubblico.
Quel che importa è che i pacchi che i babbi Natale delle Banche Centrali stanno recapitando ai
mercati contengono altra carta da spendere al casinò della grande speculazione a leva, gonfiando
ulteriormente la duplice bolla dei mercati azionari ed obbligazionari.
Sta di fatto che, mentre il petrolio ha imbastito quel che pare nulla più di un rimbalzo tecnico verso i
60 dollari, il rublo, che martedì scorso aveva superato addirittura i 78 dollari, è tornato anch’esso a
circa 60 dollari, la borsa russa ha recuperato circa il 38% della scivolata patita dal 28 novembre a
martedì 16 dicembre. Anche la Grecia ha arrestato la caduta ed ha passato la settimana a
recuperare, in attesa di capire se il 29 dicembre, alla terza votazione, Samaras troverà i 180 voti
necessari per eleggere il suo candidato ed evitare sanguinose elezioni anticipate.
La borsa americana, come sempre la più tonica, ha praticamente annullato la correzione, tornando
venerdì con l’indice SP500 a soli 2 punti dai massimi assoluti di 2.079.
In Europa c’è maggior cautela, ma il tono è comunque buono. Il Dax è quasi tornato ai massimi, ed
appare l’indice più in forma. Eurostoxx50 è un po’ più indietro, ma anche qui il rimbalzo sembra
convinto. Il nostro Ftse-Mib ha tenuto il forte supporto di 17.600ed è rimbalzato con violenza, ma
ora sta faticando ad aver ragione di due forti resistenze: quota 19.000, superata giovedì e ripersa
venerdì, e l’area 19.400, dove passano entrambe le importanti medie mobili a 20 e 50 giorni.
Come sempre, Piazzaffari avrà bisogno dell’aiutino degli altri mercati. Se arriverà, anche la nostra
borsa potrà stappare lo spumante natalizio. Altrimenti si avvierà a chiudere l’anno in calo.
4
Nessuno ha la sfera di cristallo. Le opinioni e le previsioni di questo report derivano dall’applicazione
di tecniche di analisi e dall’esperienza diretta dell’autore. Esprimono pertanto esclusivamente il punto
di vista dell’autore e non hanno lo scopo di fornire previsioni né tantomeno consulenza. Si garantisce
perciò soltanto scrupolo ed indipendenza delle analisi.
Invitiamo i lettori che vogliano contribuire con le loro libere opinioni a scriverci a [email protected]
Pubblicheremo i contributi che possano stimolare la discussione e siano di interesse generale.
DETTO TRA NOI: LA POSTA DI CLASSIC
Fernando: Le conseguenze del crollo del petrolio
“Sono un suo attento lettore (e anche, come sa, criticone) da tanti anni.
Ma Lei è così sicuro che il crollo del petrolio sia "organizzato" per mettere in ginocchio gli USA?
Dia un'occhiata a questo pezzo di Bca Research, non proprio l'ultimo degli analisti....
http://blog.bcaresearch.com/opec-fail-win-for-u-s-consumers
Personalmente, non so dare una spiegazione logica a questo crollo ma ho dei dubbi che ci sia l'obiettivo di colpire il produttore
americano.
Certo è che se il petrolio persiste sugli attuali livelli per qualche mese, l'Europa s'infila nella giapponesizzazione........questo è il
vero problema, non immediato ma successivo a quello che sta avvenendo oggi.”
Risposta:
Ringrazio Fernando per il contributo che ci offre ad interpretare l’evento che ha sconvolto l’autunno e sembra
volerci accompagnare ancora per un po’ di tempo. La mail è stata scritta il 28.11 in risposta al mio commento
quotidiano che ipotizzava l’inizio di una vera e propria guerra del petrolio tra OPEC e USA.
Debbo però precisare che io non ho mai scritto che il crollo del petrolio è "organizzato" per mettere in ginocchio
gli USA.
Il crollo avviene per colpa della ripresa mondiale, che è in gran parte finta, e riduce la domanda, e per colpa
dell'aumento di offerta derivante dalla corsa all'oro nero che negli USA è diventata una vera e propria febbre
per accaparrarsi terreno da trapanare alla ricerca di shale oil.
Il crollo è conseguenza della banale legge di mercato.
Quel che ho scritto è che paesi grossi produttori, come l'Arabia Saudita, non vogliono tagliare la produzione per
ridurre le loro quote a vantaggio dei produttori americani, togliendo loro le castagne dal fuoco. Anzi, se riescono
a resistere un po' con i prezzi così bassi, è probabile che una massa di piccoli produttori USA, senza soldi e pieni
di debiti, fallisca, togliendo il disturbo di una concorrenza fastidiosa. Sottolineo peraltro che questa
interpretazione è stata poi confermata pochi giorni dopo la mail di Fernando proprio dal Ministro del petrolio
saudita in un’intervista ad un quotidiano arabo.
Se poi BCA ci fa notare che alcuni paesi produttori OPEC (dobbiamo aggiungere anche la Russia che non è
nell'OPEC) faticheranno a tenere duro, perchè la spia dell'allarme lampeggerà prima che quella dei produttori
USA, questo non solo possibile, ma è nei fatti. Le vicende di Russia e Venezuela conseguenti al crollo del
petrolio ci stanno mostrando che questi paesi hanno l’acqua alla gola ad un livello più alto di quello dei
produttori americani di shale-oil.
Faccio però notare che questi problemi non li hanno certo l'Arabia e gli Emirati, che sono il grosso della
produzione OPEC. Noi staremo a vedere se il grido di dolore dei piccoli alleati riuscirà a fiaccare l'intransigenza
araba prima che si fiacchino le illusioni dei cercatori d'oro americani.
Secondo me questa è una guerra per definire il volto del mercato dell'energia per i prossimi decenni. E' sempre
difficile a priori stabilire chi la vincerà.
Concordo ovviamente sul fatto che l'abbassamento dei prezzi della benzina libera risorse per il consumismo
USA. Ma anche l’Europa trarrebbe sollievo da questa “deflazione buona” generata dal calo del petrolio, che è
importantissima materia prima e largamente importata. Ne beneficierebbe il potere d’acquisto degli europei, già
troppo falcidiato dall’austerità imposta dall’euro-burocrazia, ed anche le bilance commerciali dei paesi europei.
Non concordo con la visione pessimistica di Fernando circa gli effetti solo negativi del calo del petrolio.
La deflazione che lascia maggior potere d’acquisto in mano ai consumatori senza penalizzare la produzione è
buona, poichè libera risorse che se vengono spese aiutano la ripresa. E’ la deflazione che deriva dalla
concorrenza al ribasso dei prezzi per vendere la merce che non viene domandata, che è cattiva, poiché è una
spia della brutalità della recessione. Ma questa deflazione non è certo colpa del petrolio, ma della spirale
recessiva che nei paesi meno competitivi, come il nostro, continua a perpetuare gli effetti nocivi della crisi del
2008, aggravata dall’austerità e dalla voracità degli stati che aumentano continuamente la pressione fiscale e
sottraggono reddito spendibile ai consumatori che ancora hanno fonti di reddito.
Concludendo, non posso evitare di notare che se tra i produttori di shale oil USA ci fosse una certa ecatombe,
sorgerebbe come d'incanto il problema delle sofferenze a carico delle banche USA.
Ricordo che il mercato dei bond energetici junk (ad alto rischio e alto rendimento) ha un valore di $550 miliardi.
Nel mese di dicembre il rendimento di questi strumenti è mediamente raddoppiato, passando dal 5,7% di
giugno a circa il 10% di dicembre. A me viene in mente una certa analogia con gli ABS legati ai mutui subprime
del 2007.
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Esterino: Il valore di una consulenza
“Buongiorno ....intanto la ringrazio perche grazie al suo gold ...sto imparando a leggere le figure di analisi tecnica.
Iil consulente a cui mi ero rivolto quando ho aperto il conto per il trading… chissà… dopo la promessa (visto e che io non ne
capivo niente) di aiutarmi… è uccel di bosco.
Comunque mi rendo conto che è un lavoro interessnte ma un bel po’ stressante..
Una domanda: volevo chiedere un suo parere sul fatto che il mio famoso consulente all inizio mi aveva consigliato un paio di
titoli sulla borsa americana ..il nyse per precisione. Adesso da quel che leggo dalla sua newsletter l’indice s&p sta scricchilando
parecchio .. Sarebbe il caso anche se in perdita di eliminare tutto quanto ????? Quando ho provato a
sentire la banca la risposta e stata finche non si vende non si perde niente. Certo la decisione sara mia ...ma un suo consiglio lo
gradirei.
grazie mille ..e buon lavoro anche se ..ma quante difficoltaaaaaa “
Risposta:
A parte l’esigenza specifica circa i due titoli (di cui il lettore aveva persino dimenticato di indicare i nomi),
questa mail, arrivatami nel pieno della bufera di ottobre credo meriti una riflessione circa il valore della
consulenza, che troppo spesso i risparmiatori sottovalutano e sono restii a pagare.
Consulenti che quando hai bisogno di loro diventano uccel di bosco, mentre magari ti stressano per farti
comprare quando i mercati salgono.
Oppure, la classica risposta “quando non vendi non perdi”, che rivlea una notevole incompetenza e propensione
alla spremitura del cliente senza alcun rigurado a preservarlo dalle perdite.
Può darsi che anche stavolta, nel caso di Esterino, abbia avuto ragione il bancario privo di scrupoli, a meno che
i titoli in mano ad Esterino non fossero energetici.
Ma, al di là del caso specifico, quando glielo spiegheranno a chi sta dietro lo sportello che non è vero che i
mercati salgono sempre? Quando gli faranno vedere il grafico di Tiscali, Mediolanum, Mediaset, Telecom Italia,
STM… a partire dal 2000 ad oggi? Oppure quello di tutti i titoli bancari italiani a partire dal 2007 ad oggi? E
magari anche quello dei tanti titoli che non ci sono più?
Forse allora capiranno che se ti becchi un crollo come quello del 2000 oppure quello del 2008 puoi stare
tranquillo che i titoli che scenderanno in cantina non troneranno mai più a vedere quel sole che te li ha fatti
comprare. Alla faccia del fin che non vendi non perdi.
Alessandro: Gli ETF per mettersi al ribasso
“Rinnovando i complimenti per il servizio fornito,volevo anche sottoporle la seguente domanda.
Sono fra i fortunati che, senza forzature - nè un trading intenso - ha colto il trend al rialzo degli ultimi 2 anni.
Ora il mercato sembrerebbe (non do' nulla per scontato) effettivamente deteriorato. Pertanto le chiedo quali sono,
a suo avviso, gli Etf più liquidi per operare short in un'ottica temporale non giornaliera, ma di più ampio periodo,
in particolar modo sul mercato europeo ed italiano.”
Risposta:
Complimenti ad Alessandro per aver sfruttato appieno il ciclo rialzista.
Per operare short ci sono parecchi etf. I più trattati e pertanto consigliabili sono elencati, con tanto di
riferimenti, nella tabella sottostante. Preciso che quelli che la leva indica quante volte amplificano (ovviamente
in senso inverso, essendo short) l’andamento del sottostante. Pertanto leva maggiore significa maggior
performance e maggior rischio.
6
ETF SHORT PIU’ LIQUIDI
NOME
DB X-TRACK EUROSTOXX50 SHT
DAI UCITS ETF
LYXOR UCITS ETF FTSE MIB
DAILY SHT BEAR
DB X-TRACKE S&P500 INVERSE
DAI UCITS ETF
DB X-TRACKERS SHORTDAX
DAILY UCITS ETF
LYXOR UCITS ETF EUSTOXX50
DAILY DOUB SHT
LYXOR UCITS ETF FTSE MIB DAI
DOU SHT XBR
DB X-TRACK S&P500 2XINVERS
DAI UCITS ETF
LYXOR UCITS ETF DAILY
SHORTDAX X2
LYXOR UCITS ETF DAILY DOUBLE
SHORT BTP
LYXOR UCITS ETF DAILY DOUBLE
SHORT BUND
SIGLA
ISIN
LEVA
INDICE BENCHMARK
XSSX
LU0292106753
1
EUROSTOXX50 (EUROZONA)
BERMIB
FR0010446146
1
FTSE-MIB (ITALIA)
XSPS
LU0322251520
1
SP500 (USA)
XSDX
LU0292106241
1
DAX (GERMANIA)
BXX
FR0010424143
2
EUROSTOXX50 (EUROZONA)
XBRMIB
FR0010446666
2
FTSE-MIB (ITALIA)
XT21
LU0411078636
2
SP500 (USA)
DAX2S
FR0010869495
2
DAX (GERMANIA)
BTP2S
FR0011023621
2
BUND2S
FR0010869578
2
OBBLIGAZIONARIO BTP
(ITALIA)
OBBLIGAZIONARIO BUND
(GERMANIA)
NOVITA’ ED EVENTI
I PROSSIMI INCONTRI PATRIMON
Dopo la buona partecipazione agli incontri tenuti a Torino, Milano e Roma nel 2014 sulla
presentazione del “Metodo Patrimon”, il nuovo network di Tutela Patrimoniale e Consulenza
Finanziaria Indipendente, di cui Pierluigi Gerbino è fondatore, verranno presentati nel 2015 alcuni
appuntamenti di approfondimento su importanti tematiche che riguardano la tutela del Patrimonio.
Ne sono finora previsti 3. Si svolgeranno tutti a Torino, nella sede Patrimon di c. Massimo D’Azeglio
8, con orario dalle ore 9,45 alle ore 12,30 secondo il seguente calendario:
INCONTRI DI APPROFONDIMENTO PATRIMON
ARGOMENTO
RELATORE
DATA
Come Preservare il Patrimonio da Tasse di Successione
MARCO DEGIORGIS
17/01/15
e Aggressioni dei Creditori
Le Polizze Vita: Strumenti utili per difendere e far
FABRIZIOBADARIOTTI 31/01/15
crescere il Patrimonio
Fronteggiare il Declino della Sanità Pubblica. Soluzioni
FABRIZIOBADARIOTTI 14/02/15
assicurative e mutualistiche per proteggere la salute
Gli incontri sono tutti GRATUITI. Dettagli ed iscrizioni al n. 347-2223667 oppure tramite email a
[email protected]
NEWSLETTER PATRIMON
Ricordo ai lettori di CLASSIC che è terminato l’invio automatico della newsletter Patrimon. Il primo
numero del 2015, che uscirà a fine gennaio, non sarà più inviato ai lettori di CLASSIC ma solo a
coloro che nel frattempo si sono iscritti al sito Patrimon, manifestando così concretamente
l’intenzione di continuare a riceverlo.
Pertanto chi vuole continuare a ricevere la newsletter Patrimon e non si è ancora iscritto, è bne che
lo faccia senza indugio al seguente link: http://www.patrimon.it/user/register
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INVESTI IN FONDI COMUNI ?
ALLORA FALLI LAVORARE !!
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Informazioni: tel. 339 8059068 email: [email protected]
CORSI: NEL 2015 NUOVO GIRO D’ITALIA CON SELLA.IT
E’ ormai prono e “calendarizzato” il Tour formativo 2105, organizzato ancora una volta in
collaborazione con Sella.it, e dedicato a chi vuole darsi un metodo efficace per gestire in modo
totalmente autonomo i propri risparmi. Il 2014 ha visto una discreta partecipazione di trader e
aspiranti tali, nonostante il momento difficile che attraversa il settore, bersagliato da aumenti di
tasse e manipolazioni di mercato. E’ entrato pienamente a regime il nuovo corso dedicato al trading
con le Obbligazioni, che si aggiunge alla serie di giornate dedicate alla metodologia per il trading
online e all’approfondimento sugli strumenti derivati, che da tempo ottengono lusinghieri riscontri
tra i partecipanti, sempre molto soddisfatti della qualità, della replicabilità e della comprensibilità
dell’approccio al trading che viene proposto.
La novità della prima parte del 2015 rigurda l’estensione territoriale del Tour, che arriverà dopo
tanto tempo nuovamente nel meridione, con la tappa di Bari. Ma verranno anche effettuati corsi nel
resto d’Italia: Biella, Padova, Modena, Torino, Milano, Roma, Firenze.
Riepilogo l’offerta formativa di corsi in aula, tutti tenuti da Pierluigi Gerbino, responsabile di
Borsaprof.it, con date e luoghi di svolgimento fino a fine giugno 2015.
A SCUOLA DI TRADING ON LINE
E’ il percorso base di formazione al trading online, che da anni riscuote notevole successo ed è stato
seguito con soddisfazione da centinaia di partecipanti.
Il ciclo didattico prevede quattro giornate in progressione per imparare il trading on line “con
metodo”, senza dare nulla per scontato.
Primi Passi nel Trading Online: Una giornata assolutamente gratuita dedicata a chi ha poca
esperienza di trading on line. Con linguaggio semplice e molti esempi concreti, senza dare nulla per
scontato, introduce a capire le regole di borsa, come si inseriscono gli ordini, le caratteristiche dei
principali strumenti finanziari per l’investimento ed il trading, gli errori assolutamente da evitare.
L’Analisi Operativa dei Mercati Finanziari: Vengono presentate le principali metodologie di
analisi dei mercati finanziari (Analisi macroeconomica, Fondamentale e Tecnica). Particolare risalto
viene dato all’analisi tecnica grafica, ritenuta lo strumento più efficace per disegnare scenari
operativi e trarre segnali di ingresso ed uscita per il trading.
Fare Trading con Metodo: Viene illustrata in modo preciso e puntuale una metodologia operativa
basata sull’analisi tecnica. Per ciascuna delle principali ottiche operative di trading direzionale (medio
periodo, breve periodo, intraday) si fornisce un preciso piano di lavoro per la selezione degli
strumenti finanziari più adatti, l’ingresso e la gestione della posizione intrapresa.
Vengono poi trattate metodologie operative non direzionali: la gestione attiva dei fondi comuni e
degli ETF, il trading non direzionale di lungo periodo, lo spread trading, il trading automatico, lo
scalping.
Particolare risalto viene dato alla componente psicologica nel trading, al fine di evitare i principali
errori e migliorare le performance.
Una Giornata di Trading Online: È un seminario applicativo in cui vengono messe concretamente
in pratica le tecniche illustrate nei precedenti corsi. Si effettuata operatività con denaro reale con la
piattaforma SellaExtreme . E’ il naturale completamento dei precedenti corsi, poiché rappresenta il
passaggio dalla teoria alla pratica e permette di verificare la replicabilità concreta del metodo.
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CALENDARIO CORSI BORSAPROF.IT & SELLA.IT
A SCUOLA DI TRADING ONLINE
LUOGO
DATA
ORARIO
PREZZO
PRIMI PASSI NEL TRADING ON LINE (CORSO INTRODUTTIVO)
BIELLA
PADOVA
FORMIGINE
(MO)
MILANO
Sede Banca Sella: p. Gaudenzio Sella, 1
Istituto Di Cultura Italo-Tedesco: v. dei
Borromeo 16
Banca Sella: V. Mazzini 88
21/01/15 Ore 9,30 – 17,30
GRATIS
29/01/15 Ore 9,30 – 17,30
GRATIS
5/02/15 Ore 9,30 – 17,30
GRATIS
SellaGestioni SGR: v. Vittor Pisani 13
26/02/15 Ore 9,30 – 17,30
GRATIS
TORINO
Banca Sella: c. Vercelli 168
12/03/15 Ore 9,30 – 17,30
GRATIS
FIRENZE
Sede da definire
18/03/15 Ore 9,30 – 17,30
GRATIS
ROMA
Succ. Banca Sella - Viale Jonio 334/340
22/04/15 Ore 9,30 – 17,30
GRATIS
BARI
Sede da definire
20/05/15 Ore 9,30 – 17,30
GRATIS
BIELLA
Sede Banca Sella: p. Gaudenzio Sella, 1
Istituto Di Cultura Italo-Tedesco: v. dei
Borromeo 16
28/01/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
11/02/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
Banca Sella: V. Mazzini 88
18/02/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
L’ANALISI OPERATIVA DEI MERCATI FINANZIARI
PADOVA
FORMIGINE
(MO)
MILANO
SellaGestioni SGR: v. Vittor Pisani 13
19/03/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
TORINO
Banca Sella: c. Vercelli 168
25/03/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
FIRENZE
Sede da definire
8/04/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
ROMA
Succ. Banca Sella: Viale Jonio 334/340
6/05/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
BARI
Sede da definire
26/05/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
BIELLA
Sede Banca Sella: p. Gaudenzio Sella, 1
Istituto Di Cultura Italo-Tedesco: v. dei
Borromeo 16
FARE TRADING CON METODO
PADOVA
4/02/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
12/02/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
FORMIGINE
(MO)
Banca Sella: V. Mazzini 88
19/02/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
MILANO
SellaGestioni SGR: v. Vittor Pisani 13
26/03/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
FIRENZE
Sede da definire
9/04/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
TORINO
Banca Sella: c. Vercelli 168
15/04/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
ROMA
Succ. Banca Sella: Viale Jonio 334/340
7/05/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
BARI
Sede da definire
27/05/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
UNA GIORNATA DI TRADING ON LINE (CORSO PRATICO)
BIELLA
25/02/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
4/03/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
5/03/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
SellaGestioni SGR: v. Vittor Pisani 13
31/03/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
FIRENZE
Sede da definire
23/04/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
TORINO
Banca Sella: c. Vercelli 168
29/04/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
ROMA
Succ. Banca Sella: Viale Jonio 334/340
13/05/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
BARI
Sede da definire
28/05/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 160
PADOVA
FORMIGINE
(MO)
MILANO
Sede Banca Sella: p. Gaudenzio Sella, 1
Istituto Di Cultura Italo-Tedesco: v. dei
Borromeo 16
Banca Sella: V. Mazzini 88
Dettagli ed iscrizioni: http://www.borsaprof.it/scuola.asp oppure NUMERO VERDE 800.142.142
Sconti e promozioni per pagamenti anticipati e per chi ha frequentato precedenti corsi
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FARE TRADING CON LE OBBLIGAZIONI
E’ un corso previsto nelle principali città e dedicato all’approfondimento degli strumenti
obbligazionari.
Con linguaggio semplice, senza dare nulla per scontato, si esaminano le principali categorie di
strumenti obbligazionari, indicando come valutarne rischi ed opportunità. Si illustrano le relazioni
esistenti tra l’andamento delle principali variabili economiche e l’evoluzione delle quotazioni di
mercato degli strumenti obbligazionari. Viene presentata l’operatività di base sia per l’ottica da
investitore che per il trading sulle obbligazioni.
Il corso non richiede prerequisiti ed è consigliato anche a chi non ha esperienza operativa sul
mercato obbligazionario.
CALENDARIO CORSI BORSAPROF.IT & SELLA.IT
FARE TRADING CON LE OBBLIGAZIONI
LUOGO
DATA
ORARIO
BIELLA
Sede Banca Sella: p. Gaudenzio Sella, 1
MILANO
Sella Gestioni SGR: v. Vittor Pisani 13
ROMA
TORINO
11/03/15 Ore 9,30 – 17,30
1/04/15
PREZZO
€ 95
Ore 9,30 – 17,30
€ 95
Succ. Banca Sella: Viale Jonio 334/340
14/05/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 95
Banca Sella: C. Vercelli 168
10/06/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 95
Dettagli e iscrizioni http://www.borsaprof.it/obbligazioni.asp oppure NUMERO VERDE 800.142.142
PRIMI PASSI CON FUTURES ED OPZIONI
E’ un corso previsto nelle principali città dedicato all’approfondimento degli strumenti derivati.
Con linguaggio semplice, esempi ed illustrazioni pratiche, senza dare nulla per scontato, si
presentano le caratteristiche e l’operatività di base con i Futures e le Opzioni, strumenti finanziari
dotati di leva, che permettono di estendere le possibilità operative, ma che devono essere conosciuti
appieno per evitare sgradite sorprese dovute alla presenza dell’effetto leva.
Il corso è consigliato a chi ha un minimo di esperienza operativa sul mercato azionario e rappresenta
il naturale completamento del percorso “A SCUOLA DI TRADING ONLINE”.
CALENDARIO CORSI BORSAPROF.IT & SELLA.IT
PRIMI PASSI CON FUTURE ED OPZIONI
LUOGO
DATA
ORARIO
PREZZO
MILANO
Sella Gestioni SGR: v. Vittor Pisani 13
16/04/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 95
TORINO
Banca Sella: C. Vercelli 168
18/06/15 Ore 9,30 – 17,30
€ 95
Dettagli e iscrizioni: http://www.borsaprof.it/derivati.asp oppure NUMERO VERDE 800.142.142
VIDEOCORSI
Per chi non ha la possibilità di partecipare ai corsi “dal vivo” (del resto non possiamo andare
dappertutto) abbiamo creato, in collaborazione con www.tradingclub.it, ben 3 VIDEOCORSI relativi
alle 3 giornate teoriche del percorso formativo “A SCUOLA DI TRADING ONLINE”. Questa serie di
lezioni consente, anche al neofita, di acquisire gli strumenti per costruire una sua metodologia
personalizzata e rispondente alle proprie caratteristiche di trader.
I Videocorsi possono essere visti in streaming attraverso la rete internet. L’accesso ha durata
illimitata e può essere fatto ogni volta che si vuole, senza alcun limite. I videocorsi durano ciascuno
alcune ore, ma sono organizzati in tanti filmati separati, che permettono di seguire anche solo le
sezioni che interessano. Ogni videocorso consente di scaricare anche il manuale in pdf stampabile e
le slides utilizzate nel filmato.
Per tutti i 3 Videocorsi il docente è Perluigi Gerbino, responsabile di Borsaprof.it
Ecco le caratteristiche salienti dei 3 prodotti e le modalità per acquistarli:
PRIMI PASSI NEL TRADING ONLINE
E’ il corso introduttivo per chi inizia e vuole conoscere come funziona il mercato finanziario.
Durata 6 ore e 25 minuti – Prezzo Euro 29.
Per ulteriori dettagli e per acquistarlo: http://www.borsaprof.it/videocorsobase.asp
ANALISI OPERATIVA DEI MERCATI FINANZIARI
Il corso aiuta a comprendere le principali metodologie per analizzare i mercati finanziari ai fini
operativi. Durata 7 ore e 47 minuti – Prezzo Euro 97.
Per ulteriori dettagli e per acquistarlo: http://www.borsaprof.it/videocorsoanalisi.asp
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FARE TRADING CON METODO
Si presenta la metodologia che deve accompagnare l’Analisi per selezionare i segnali operativi e
gestire la posizione intrapresa. Si presentano anche varie tecniche non direzionali da utilizzare
quando i mercati non sono tendenziali. Durata 7 ore e 22 minuti – Prezzo Euro 97.
Per ulteriori dettagli e per acquistarlo: http://www.borsaprof.it/videocorsometodo.asp
PACCHETTO INTERO
E’ possibile acquistare l’intero pacchetto dei 3 videocorsi risparmiando il 20%: 178 euro anziché 223
(se acquistati separatamente).
Per ulteriori dettagli e per acquistare: http://www.borsaprof.it/videocorsitutti.asp
WEBINAR: DIDATTICA E ANALISI A DISTANZA CON SELLA.IT
In seguito al successo ottenuto dai corsi di trading, che toccano le principali città italiane del Nord e
del Centro Italia, Sella.it ha istituito una nuova iniziativa formativa a distanza, per cercare di
raggiungere gli appassionati di Trading Online che non possono partecipare ai corsi dal vivo.
Siccome l’iniziativa, lanciata nel 2014, ha avuto un buon riscontro di partecipanti, che l’hanno
apprezzata, viene confermata anche per il 2015.
Si tratta di un appuntamento settimanale gratuito con gli esperti di trading e gli analisti di Sella.it
da attuare on line, attraverso lo strumento del Webinar.
Vengono trattati sia temi didattici sulle metodologie di trading che analisi ad approfondimenti
sull’attualità dei mercati.
Gran parte dei Webinar, che vengono registrati, viene poi messa a disposizione dei clienti anche in
differita, in un’apposita sezione del sito Sella.it e possono essere visionati anche successivamente
allo svolgimento.
Ecco il calendario dei Webinar del primo semestre 2015 che vedono impegnato Perluigi Gerbino
come relatore.
CALENDARIO WEBINAR BORSAPROF.IT & SELLA.IT
DATA
ORARIO
Commento sui mercati: il punto di vista di un trader
ARGOMENTO
13/01/15
Ore 16 – 17
Operare short intraday e multiday
Come stanno i miei titoli? L’analisi su richiesta dei
partecipanti
Commento sui mercati: il punto di vista di un trader
20/01/15
Ore 16 – 17
24/02/15
Ore 16 – 17
10/03/15
Ore 16 – 17
Fare trading sulla forza relativa: lo spread trading
24/03/15
Ore 16 – 17
Una tecnica operativa per il cassettista “evoluto”
14/04/15
Ore 16 – 17
Una tecnica operativa con le bande di Bollinger
28/04/15
Ore 16 – 17
Commento sui mercati: il punto di vista di un trader
12/05/15
Ore 16 – 17
Come leggere il book per il trading intraday
09/06/15
Ore 16 – 17
Le figure grafiche di continuazione di trend
16/06/15 Ore 16 – 17
Dettagli ed iscrizioni https://www.sella.it/ita/trader/eventi-formazione/corsi-online.jsp
oppure NUMERO VERDE 800.142.142
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