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Proiettore PDF-1
Generatore di potere della forma
dimostratore dell'esistenza dell'energia eterica
(Prana, Orgone, Od, Chi, T'chi, Ki, Qi, Mana, Forza vitale, ecc… …cioè etere!)
www.omphilabs.it
Versione 1.1
Complimenti per aver acquistato il Proiettore PDF-1.
Questo strumento è in grado di produrre sulle terminazioni
nervose una sensazione facilmente avvertibile, tipicamente sulla
mano, e permette di condurre esperimenti con l'energia eterica
e/o dimostrazioni della sua reale esistenza.
Anche se non si fosse veri e propri sperimentatori, è molto
importante verificare in proprio ciò che viene letto e visto su
internet o nei libri. Infatti, senza una sperimentazione personale,
tutto resta solo fede, o teorie, o ipotesi, non vera conoscenza.
Questo oggetto viene prodotto manualmente dalla OmPhi Labs,
pertanto è possibile che presenti una o più imperfezioni estetiche,
che però non influenzano minimamente la sua funzionalità.
Testiamo infatti ogni pezzo per controllare che assolva al suo
compito.
Nel Proiettore PDF-1 abbiamo unito due diversi effetti del potere
della forma. Il risultato viene ottenuto solo con plastica e carta: nessun metallo, né magneti,
né circuiti elettrici. Questo è piuttosto strano, non trovate? Come può un oggetto fatto solo di
carta e plastica produrre davvero effetti sul corpo (e non solo), agendo sull'energia eterica?
Ma prima di proseguire, crediamo sia opportuno definire e capire le "energie sottili". Chi
pensa di saperne abbastanza, può saltare questa introduzione generale.
Introduzione all'etere e alle "energie sottili"
Col termine di "energie sottili" si intendono tutti i livelli di energia eterica, cioè le sue quattro
densità, assieme alle eventuali informazioni e forze di vari tipi da esse veicolate.
Proprietà fisiche dell'etere - L'etere ha proprietà molto speciali. Possiamo cercare di
visualizzarlo come una nebbia ultra-fine, che riempie in egual misura sia lo spazio vuoto che
ogni tipo di materia. L'etere è quasi del tutto incomprimibile, e si comporta come un fluido
idrodinamico senza attrito (in altri termini, è ciò che la fisica chiama un superfluido). La
materia, che a noi appare solida, in realtà è costituita di minuscoli vortici toroidali di etere. E
tutte le forme note di energia (elettricità, magnetismo, gravità e forze atomiche) non sono
altro che vari tipi di perturbazioni e/o oscillazioni dell'etere, o dei vortici toroidali da esso
formati (cioè, le "particelle" elementari della fisica). L'etere è costituito, secondo le ultime
ricerche, da oscillazioni energetiche ultra-microscopiche dette "stringhe", o come noi
preferiamo, "eteroni". Per avere un'idea delle loro dimensioni, diciamo che nel volume di un
atomo di idrogeno possono esserci migliaia di miliardi di eteroni. Questi eteroni vengono
spontaneamente in esistenza da un livello sottostante di energia detto energia del punto zero,
o ZPE (zero-point energy), e in esso ritornano altrettanto spontaneamente, cosicché la densità
locale media resta sempre uguale. In particolari circostanze naturali, o per stimolazione
artificiale secondo certe tecniche, il processo di emersione degli eteroni dallo ZPE può essere
forzato, come pure il loro ritorno allo ZPE. E siccome tutte le forme delle energie note non
sono in ultima analisi che vari tipi di perturbazioni e/o oscillazioni dell'etere, è anche possibile
trasformare quelle energie in etere, e viceversa. È inoltre possibile forzare l'etere a formare i
vortici toroidali detti particelle, o demolire queste ultime facendole tornare allo stato di etere
indifferenziato. L'etere non solo è il costituente delle particelle (vortici) che formano gli atomi
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e quindi la materia, ma riempie anche tutto lo spazio vuoto attorno agli atomi. Tanto più la
materia è densa, tanto maggiore è la quantità di etere libero (eteroni) che "si stringe" attorno
alle singole particelle. Un'ultima proprietà dell'etere è che tende ad addensarsi su se stesso,
al contrario di altre energie che tendono a disperdersi (entropia positiva). Come conseguenza,
l'etere tende spontaneamente a creare ordine (entropia negativa) e quindi strutture ordinate,
per esempio quelle degli atomi, dei cristalli e della vita.
Onde e vibrazioni - In natura nulla è statico, nemmeno le energie sottili: infatti esse vibrano
continuamente su una o più frequenze, proprio come una corda di uno strumento musicale o
un diapason, che però non smettono mai il loro suono. Questa oscillazione dal tono più o meno
alto e dalla forma d'onda più o meno complessa, sono contemporaneamente la "firma" e
l'essenza stessa delle energie sottili. L'oscillazione avviene in un fluido che costituisce il
substrato di ogni materia e forma di energia, e questo è l'etere. Si può immaginare l'etere
come l'acqua di un mare infinito, con onde che viaggiano continuamente sulla sua superficie e
non si fermano mai, interagendo continuamente le une con le altre. Questa è una
raffigurazione facile da visualizzare, però con la differenza che nell'etere non c'è una
"superficie", perché l'etere è ovunque, anche nello spazio vuoto, e le sue onde si muovono
come onde di pressione, o onde longitudinali, proprio come le onde sonore in un gas o in un
liquido. Tutto è vibrazione dell'etere, quindi anche la materia, sia quella inanimata che quella
vivente, e anche tutte le energie conosciute (calore, elettricità, magnetismo, ecc.), sono tutte
vibrazioni, solo vibrazioni, da quelle più semplici a quelle estremamente complesse.
Vibrazione significa anche colore, perché ogni colore non è che un "tono", ossia una frequenza
nell'etere. Le vibrazioni semplici si differenziano in base alla loro frequenza, e sono
organizzate in "ottave" come i suoni della tastiera di un pianoforte virtualmente infinito.
I colori della luce sono una di queste ottave, la sola che riusciamo a percepire tramite il senso
della vista, e le frequenze di questa ottava sono ciò che vediamo come colori puri, dalla
frequenza più bassa a quella più alta: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto.
Dopo il violetto i toni ricominciano su un'ottava superiore che non percepiamo, e poi su
un'altra, e così via. Le vibrazioni nell'etere possono avere frequenze infinite ed essere anche
estremamente complesse, cioè possono essere composte dalla sovrapposizione di un gran
numero di singoli toni, ognuno dei quali ha la sua frequenza e la sua intensità, che si
combinano nella forma d'onda finale. Qualsiasi sia questa forma d'onda, di qualsiasi
complessità, di essa noi possiamo cogliere solo la gamma di frequenze che rientra nella
capacità di percezione dei nostri sensi. Mediante la vista riconosciamo tutti i colori
dell'arcobaleno, anche quando si mescolano fra loro nella luce bianca, ma non possiamo
vedere l'ottava inferiore della luce infrarossa, né l'ottava superiore della luce ultravioletta,
eppure esse sono lì e agiscono su di noi: per esempio, alcuni "colori" di queste ottave vicine
rispettivamente ci riscaldano (infrarosso termico) o ci abbronzano (ultravioletti A e B).
La "memoria" dell'etere
Le vibrazioni nell'etere non risentono di alcun attrito, pertanto le onde nell'etere non si
smorzano mai, e una volta prodotte esisteranno per sempre, oscillando e interagendo con
tutte le altre. L'etere è in effetti una vera e propria memoria infinita che "ricorda" per sempre
ogni nuova frequenza che vi è prodotta. In certe condizioni, che qui non approfondiremo, le
onde non si disperdono né si diluiscono nell'infinito oceano dell'etere, ma risuonano e
ritornano su se stesse formando quella che viene detta un'onda stazionaria toroidale. Tutte le
"particelle" della fisica (elettroni, protoni, neutroni, ecc.) non sono che microscopiche onde
stazionarie toroidali nell'etere. Nulla è realmente "solido", la materia in sé non esiste, c'è solo
un oceano infinito di etere vibrante. Le onde stazionarie possono assumere tutte le forme,
secondo la quantità e i rapporti fra le varie vibrazioni che le compongono. Le forme d'onda
stazionaria più semplici hanno forme geometriche regolari (tetraedro, cubo, ottaedro,
dodecaedro e icosaedro), ma via via che aumenta il numero di frequenze che le compongono
aumenta anche la loro complessità, inoltre più forme possono interagire tra loro ed
"agganciarsi" creando forme stabili sempre più complesse. Le energie sottili sono sensibili al
pensiero sia razionale che inconscio, e inoltre rispondono alla volontà inconscia (che può
coincidere o meno con quella cosciente). La ragione di ciò è molto semplice: la mente è fatta
proprio di queste energie, ed anche i pensieri, e questo è ciò che crea spesso grandi difficoltà
nelle sperimentazioni. Noi stessi, come esseri umani, siamo un campo energetico risonante e
relativamente stabile, di forma ovoidale, costituito da miriadi di altre strutture con diversi
livelli di grandissima complessità e interazione.
Fermiamoci qui, per ragioni di spazio. Crediamo di aver accennato a sufficienza alla natura
dell'etere, anche se ci sarebbe ancora moltissimo da dire...
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I principi eterici del Proiettore PDF-1
Nel PDF-1 coesistono due tecniche diverse. L'effetto primario è il CSE (Cavity Structural
Effect), o effetto strutturale delle cavità, scoperto indipendentemente da Wilhelm Reich (che
lo sfruttò nel Cloudbuster) e da Viktor Grebennikov (che lo scoprì inizialmente nei nidi di
vespe). Reich riusciva con il Cloudbuster (sostanzialmente un fascio di tubi collegati
elettricamente "a terra", ma nell'acqua) ad influire sulle nuvole a chilometri di distanza.
Grebennikov, mentre era nella taiga siberiana a studiare insetti, stette male a causa delle
emanazioni prodotte dalle cavità seriali di grandi nidi di vespe abbandonati.
Ma perché alcune forme influenzano l'etere?
L'energia eterica tende sempre al movimento, e lo fa avanzando nello
spazio secondo linee curve, più precisamente a spirale. Quando l'etere
nel suo continuo fluire incontra una linea curva, subito prende quella
via.
Dalla ricerca sappiamo anche che, fra due
linee o superfici che convergono (figura a sinistra), l'etere tende a
fluire verso il punto di incontro delle linee o superfici, quindi
addensandosi. Su questo principio tutti i vertici, sia solidi che piani
(cioè quelli tridimensionali oppure quelli solo disegnati o stampati)
creano l'addensamento dell'etere.
Potrebbe sembrare una assurdità che semplici linee sulla carta possano avere questo effetto,
ma Dan A. Davidson lo ha chiaramente spiegato nel suo libro, e da parte nostra abbiamo
abbondantemente verificato che è proprio così. La linea, per quanto solo disegnata o
stampata, dal punto di vista dell'etere non è diversa da una 'linea' o superficie solida come
può essere per esempio un filo
metallico o una bacchetta di legno.
La linea disegnata o stampata è
una sostanza diversa dal supporto,
carta o altro materiale che sia, ha
comunque un suo spessore anche
se minimo, e quasi sempre una sua
specifica conduttività verso l'etere,
e tutto ciò è sufficiente ad alterare
il flusso di etere circostante,
creandovi correnti a vortice (figura
a destra), il che fa sì che la linea
disegnata o stampata agisca
sull'etere come se fosse solida.
Questi due particolarità dell'etere
– il movimento a spirale e l'effetto
delle linee curve – sono stati combinati assieme da Davidson nella sua famosa "lente planare"
(figura qui sotto). È un disegno molto simile a quello sul fondo del Proiettore PDF-1, l'avete
notato? Infatti questa lente grafica serve a movimentare l'etere,
forzandolo a riversarsi nei lati e nella parte posteriore della lente,
attraversarla concentrandosi, e infine essere proiettato verso il lato
anteriore (cioè verso il lettore). Se le linee fossero orientate nel
senso inverso, la direzione del flusso avverrebbe al contrario. La
piccola lente qui stampata è troppo piccola e imprecisa per avere
effetti ben avvertibili, ma se fosse più grande la maggior parte
delle persone ponendovi sopra ad una certa distanza il palmo della
mano potrebbe avvertire chiaramente come
una corrente fresca. Questa sensazione è data
dall'etere sulle terminazioni nervose; in
qualche caso si può avvertire calore o
formicolio, anziché fresco.
Un altro modo per avere lo stesso effetto, è usare le spirali (a destra):
anch'esse movimentano l'etere, in base allo stesso principio. E anche qui,
a seconda dell'orientamento della spirale, l'etere viene proiettato in una
direzione o nell'altra. Nella spirale qui illustrata, l'etere si muove dallo
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spazio intorno e sopra la spirale, e viene spinto all'ingiù attraverso la carta.
Come spiega e dimostra Dan A. Davidson nel libro SHAPE POWER, il
Potere della Forma, un cerchio a due dimensioni (cioè anche
semplicemente disegnato o stampato) attira l'etere nel suo centro, per
via della sua curva continua.
Siccome la forma tubo è la proiezione del cerchio nella
terza dimensione, ecco che un tubo crea una concen­
trazione filiforme di etere lungo tutto il suo asse.
Naturalmente il tubo concentra una quantità molto
limitata di etere, il quale raggiunge una certa densità
finché trova il suo equilibrio statico. Ma se un'estremità del tubo viene chiusa,
si crea una asimmetria: come conseguenza, l'etere che vi si accumula tende a
fuoriuscire dalla parte opposta, mentre dai lati ne arriva sempre di nuovo.
Un array (pronuncia arrèi) è una disposizione regolare di molti
elementi. Dan A. Davidson ha dimostrato che creando arrays di
elementi etericamente attivi (linee, spirali, tubi, punte, piramidi,
ecc.), i loro effetti possono essere molto rafforzati, fino a renderli
facilmente percepibili (e questa è una enorme scoperta!).
Tutto ciò avviene realmente, come già detto, e soltanto a causa
delle particolarissime proprietà dell'etere. E dopo queste brevi
informazioni teoriche, abbiamo finalmente tutti gli elementi per
comprendere l'effettivo funzionamento del Proiettore PDF-1.
Come agisce il Proiettore PDF-1:
Abbiamo spiegato che un tubo crea una
concentrazione filiforme di etere lungo
tutto il suo asse, e che un po' ne
fuoriesce.
Ora aggiungiamo che,
sempre per effetto dell'array, questo
etere entra in risonanza e crea un'onda
stazionaria che si diffonde dalla
estremità aperta. La risonanza è data
dalle cosiddette onde longitudinali di
materia (o onde di de Broglie), create
dalle masse del Sole e della Terra (ma
questo
è
un
argomento
troppo
complesso per essere esposto qui più
chiaramente). Pertanto, affiancando
molti tubi uguali, cioè creando un array,
si
crea
l'onda
stazionaria.
Nel
Proiettore PDF-1 c'è dunque, come
meccanismo primario, un array di circa
140 tubetti di plastica. Così come
avviene con il suono di un organo a
canne, l'array di tubi diffonde nell'etere
circostante la sua onda stazionaria.
Questo effetto viene poi potenziato
dalla presenza, attorno al fascio di tubi, di due strati esterni di array di mini-spirali (uno di
carta e uno di plastica trasparente). Nella sua ricerca, la OmPhi Labs ha scelto un array di
spirali, cioè tante spiraline molto piccole e ravvicinate, opportunamente orientate, stampate
su fogli di carta e di plastica trasparente. Ogni strato è un array 2D, e due strati sovrapposti
ma distanziati formano un array 3D, ancora più efficace. Ma perché un array è di carta e
l'altro è di plastica trasparente? La ragione è nel fatto che sulla plastica è sempre presente
una certa carica elettrostatica che, indipendentemente dalla sua polarità, favorisce il
movimento dell'etere. Lo strato interno è invece di carta solo per ragioni estetiche, in quanto
essendo chiaro rende più visibile lo strato esterno (anche l'occhio vuole la sua parte!).
Proseguendo: l'array 3D di spiraline crea una corrente unidirezionale nell'etere, diretta verso
l'interno del PDF-1, perciò nell'array di tubetti si crea una maggior concentrazione di etere.
Una ulteriore spinta e la direzionalità sono poi prodotte da una unica grande "lente planare"
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di carta a raggi spessi incollata sul fondo: questo chiude l'array di tubi ad una estremità, e
sospinge all'esterno l'etere che continuamente vi si addensa. Per effetto delle onde di materia,
tutto questo etere entra in risonanza, diffondendo la sua vibrazione anche all'etere esterno
davanti all'uscita dell'array di tubi. Ecco, questo è il PDF-1.
L'effetto:
Per rendere la percezione più facile, è meglio risvegliare la sensibilità
massaggiandosi le mani per qualche secondo, con un movimento come per
insaponarle. Ciò non è indispensabile, ma è consigliabile soprattutto a chi
non ha mai provato prima le sensazioni eteriche. È anche molto importante
tenere rilassati il braccio e la mano.
Per riconoscere facilmente la sensazione, passare più volte la mano dentro e
fuori dalla zona di emissione. Poiché normalmente la sensibilità delle due mani è diversa e
cambia continuamente, provare con entrambe le mani. Provare anche in orari diversi e per
più giorni, perché sia la potenza di emissione che la sensibilità personale variano con l'orario,
con le condizioni meteorologiche e con le posizioni reciproche Sole-Terra.
Una cosa molto importante da dire e sottoli­
neare, è che l'effetto CSE impiega un po' di
tempo a manifestarsi, perlomeno 10-20
secondi. Perciò il proiettore deve essere
lasciato fermo per almeno quel tempo, per
ogni posizione. Se viene mosso continua­
mente, come avviene quando si tiene in mano
e magari lo si passa ad altri, l'effetto sarà
assai debole. Perciò, per percepire il CSE al
meglio, mettete il PDF-1 nella posizione
scelta (per quella inclinata sorreggetelo con
scatole, libri, ecc.) e lasciatelo là per qualche
minuto, meglio se di più.
Nelle due figure sopra è mostrata la posizione
e movimento delle mani per le due diverse
situazioni di massima emissione: 1) in
verticale, con il proiettore allineato col centro
della Terra, e 2) allineato con la posizione del
Sole in quel momento.
Se con due proiettori PDF-1 si combinano le
due posizioni precedenti, si ottiene una zona
in cui l'effetto è ancora più marcato (figura qui a destra).
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La risonanza eterica che si proietta dal PDF-1 disperdendosi, crea lievi
segnali elettrici nelle terminazioni nervose degli esseri viventi, ed è
sfruttata da diverse specie animali e vegetali, come scoperto da Viktor
Grebennikov. La risonanza viene percepita da circa l'80% delle persone
come un formicolio o un calore nella mano, ad una distanza che va dai 5
ai 15 centimetri, o anche di più se si è molto sensibili. In questo ultimo
caso, provate a verificare la seguente osservazione: alcuni
sperimentatori affermano che il campo CSE è fatto di onde stazionarie
alla frequenza di pochi hertz (quindi nella stessa gamma degli impulsi
nervosi) e che si proiettano dall'oggetto che lo genera in una serie di
strati spessi circa 1 cm ed equidistanti, percepibili a distanze (ma è solo
un esempio) di 5 cm, 10 cm, 15 cm, 20 cm, e così via.
Se invece non riuscite in nessun modo a percepire qualcosa dal
Proiettore PDF-1, nonostante abbiate seguito tutte le indicazioni, non
disperate, e soprattutto non pensate neppure per un attimo che non sia
vero niente: significa semplicemente che rientrate in quel 20% circa di persone che per vari
motivi (principalmente, la costituzione fisica, quella psicologica, e una cosiddetta "soglia
neurologica" molto alta) non percepiscono sensorialmente gli effetti dell'etere. Ma resta
comunque la possibilità di usare altre persone come …cavie, o meglio, come "sensori" eterici.
Va anche detto che per molti degli "insensibili" è solo questione di non aver compreso cosa
aspettarsi: la sensazione è molto leggera, e potrebbe sfuggire del tutto a chi si aspetta
qualcosa di più forte. Perciò se è il caso insistete, fate attenzione alle sottili sensazioni interne
e provate, oltre le mani, anche zone del corpo, quali fronte, zigomi, polsi, cosce, ecc.
Caratteristiche del CSE:
L'effetto CSE ha caratteristiche davvero speciali, alcune decisamente straordinarie e del tutto
inspiegabili dalla fisica ortodossa, riassumiamole:
•
L'orario di massima attività è il pieno giorno, ossia dalle 9-10 di mattina fino alle 5-6
della sera (ora solare).
•
L'effetto CSE impiega uno o due minuti a prodursi (il tempo necessario all'etere per
iniziare ad addensarsi e risuonare).
•
Se un Proiettore PDF-1 viene lasciato nella stessa posizione per molti giorni o più, crea
una risonanza piuttosto stabile che permane a lungo: il "fantasma" può essere avvertito
da una mano abbastanza sensibile da minuti a ore dopo che il Proiettore è stato tolto.
•
L'emissione risulta più forte in due casi: 1) quando il Proiettore è allineato fra la
posizione attuale del Sole e il bersaglio, cioè con il fondo rivolto verso il Sole;
2) quando il Proiettore è allineato col centro della terra, cioè è posto in verticale col
fondo in alto e il bersaglio è sotto, o viceversa.
•
Le emissioni di più Proiettori PDF-1 possono essere sovrapposte per creare una zona di
risonanza più intensa.
•
Se uno o più Proiettori PDF-1 sono fatti ruotare, il loro campo CSE diventa più forte.
•
L'effetto CSE non può essere schermato, se non da altri campi risonanti nell'etere. In
condizioni normali, interponendo fra il Proiettore PDF-1 e la mano strati anche spessi
di vari materiali, compresi i metalli, l'effetto resta percepibile.
•
Nella maggior parte delle specie vegetali, il CSE ritarda la germinazione dei semi e la
crescita delle piante, e ostacola la riproduzione di lieviti e batteri (ottima cosa per i
possibili esperimenti domestici).
•
Un forte campo CSE sembra disturbare il funzionamento degli orologi, accelerandoli o
ritardandoli leggermente rispetto ad un identico orologio di controllo.
•
Grebennikov riporta un uso transitorio del CSE per far cessare il mal di testa, con
applicazioni di 10-15 minuti. Se usato a lungo, il CSE può provocare vertigini e/o
nausea, Interferendo col sistema nervoso, nelle persone più sensibili il CSE può far
comparire, nel buio, la visione di lampi e macchie colorate.
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Ed ecco alcuni possibili e facili esperimenti, altri inventateli voi:
Procurarsi due scatole di cartone identiche alte poco più del PDF-1, e in una sola mettere in
verticale lo strumento, poi sfidare altre persone a riconoscere dov'è il PDF-1 solo passando la
mano sulle scatole.
Provare a far germinare dei semi posti su ovatta bagnata in due diversi piattini (ottime le
lenticchie perché germinano molto rapidamente e crescono alte. Un piattino deve essere
investito dal CSE e l'altro no, ma entrambi debbono comunque trovarsi nelle stesse condizioni
di luce, acqua e temperatura.
Stesso esperimento precedente, ma stavolta il
proiettore sia messo orizzontalmente rivolto verso
uno dei piattini. Notare se nel piattino investito i
germogli
tendono
a
crescere
inclinati
per
allontanarsene.
Due
orologi
assolutamente
identici,
vengono
controllati per verificare che marcino allo stesso
passo. Poi, perfettamente sincronizzati, uno viene
esposto al campo CSE e l'altro no…
È tutto, buona sperimentazione!
Avena deviata dal campo CSE
A sinistra davanti al CSE, a destra a 2 m.
(immagine dal sito Ville's Research)
***
• DISCLAIMER / AVVERTENZA:
• Qui non viene fatta nessuna affermazione di capacità curative derivanti dal Potere della Forma.
• Gli effetti qui descritti sono da considerarsi aneddotici e senza alcun riconoscimento dalla
scienza ufficiale. • I lettori sono specificamente avvisati di non acquistare i dispositivi a Potere
della Forma per fini curativi. • Inoltre, il lettore è qui avvisato che non può essere garantita la
percezione degli effetti del Potere della Forma da parte di chiunque, dipendendo dalla sensibilità
personale. • Le esperienze qui descritte sono risultati sperimentali soggettivi. • L'acquirente usa i
prodotti qui proposti sotto la propria ed esclusiva responsabilità.
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Libri e articoli OmPhi Labs
SHAPE POWER, il Potere
della Forma - Dan A. Davidson
La descrizione di come tramite l'uso
delle forme in 2D e 3D, sia possibile
trasformare l'etere universale in elet­
tricità, magnetismo e forze nucleari.
Un bestseller mondiale, un "must"
per chiunque si interessi di free
energy, antigravità, fenomeni legati
alle forme (solidi platonici, piramidi,
mandala, Feng Shui, ecc.) e energie
sottili (etere, energia del punto zero
o ZPE, Orgone, od, chi, Ki, Qi,
Prana, mana, ecc.). Una vera minie­
ra per lo sperimentatore pratico, de­
scrive in appendice speciali esercizi
per aumentare la propria energia.
L'ENERGIA ODICA (2a ed.)
di Karl Von Reichenbach - con 4
appendici e la Guida alla
Sperimentazione
L'Energia Odica, o Od, è una partico­
lare manifestazione di energia eteri­
ca, e ne è anche l'aspetto più
affascinante e meno compreso. Un
concentrato delle straordinarie ricer­
che di Reichenbach sulla misteriosa
Forza Odica. Reichenbach conduce
gradualmente il lettore attraverso le
sue affascinanti scoperte sulla miste­
riosa luce odica. Le 4 Appendici forni­
scono molte altre utili informazioni
aggiuntive. 2a edizione riveduta e
ampliata.
L'UOMO KOSMICO
di Marco La Rosa
Un viaggio fra archeologia impos­
sibile e varie contraddizioni scientifi­
che. L'evidenza di moltissimi indizi o
reperti archeologici - finora conside­
rati "anomali", o semplicemente
ignorati o screditati perché troppo
"scomodi" per l'archeologia ufficiale.
Se a ciò si aggiungono le molte
incongruenze della attuale scienza,
allora diviene del tutto evidente che
l'Uomo è ben altro che un "caso"
dell'evoluzione, e viene da molto,
molto lontano, nel tempo e nello
spazio…
LE FORZE PIÙ
PIÙ SOTTILI DELLA
NATURA - di Râma Prâsad
il libro che il ricercatore scrittore
David Wilcock ha ritenuto molto
importante per la comprensione
dell'energia
eterica
e
del
funzionamento dell'Universo. Uno
Yogi indiano, teosofo e studioso di
sanscrito, svela e spiega gli
insegnamenti segreti di un testo
occulto ora perduto (e giudicato
"pericoloso" da Madame Blavatsky
nella sua Dottrina Segreta). Vi si
trova una possibile spiegazione della
"luce odica" di Reichenbach, e di
alcuni fenomeni del "potere della
forma" di Dan A. Davidson...
M3 - Disco Energetico
V.I. - Vitality Indicator
Indicatore di Vitalità
permette di VERIFICARE l'esi­
stenza dell'energia vitale, o
bioplasma, e farsi un'idea del
proprio stato energetico. Avvi­
cinando la mano allo stru­
mento, la ruota gira con velo­
cità e direzione dipendenti dalla emissione bioe­
nergetica. In ambienti naturali o sufficientemente
permeabili al flusso energetico terrestre, la ruota può
girare anche da sola, con variazioni specifiche
nell'arco della giornata. Molti esperimenti possibili.
e-Acu-Pen - Agopuntura
Elettronica e Cerca-punti
Trova in pochi secondi i punti
dell'Agopuntura, cioè i punti in
cui i flussi interni di energia
sottile emergono in superficie
proseguendo nell'aura densa.
Ciò costituisce di per sé una
spettacolare DIMOSTRAZIONE che là, nei punti, c'è
qualcosa di molto speciale, del tutto invisibile sia
all'occhio nudo che al microscopio, qualcosa che la
Scienza ufficiale non sa spiegare. Usato anche da
molti agopuntori (per i pazienti che hanno paura
degli aghi) e per l'auto-trattamento di piccoli
disturbi, viene qui proposto come dimostrativo della
realtà delle energie sottili.
Miracle Manifestation Medallion
(di Dan A. Davidson)
Dalla ricerca dello scienziato
autore del libro SHAPE POWER,
un concentrato di tecnologia al
servizio dello sviluppo spirituale
e umano. Proponiamo l'M3 dopo
averlo lungamente e ampiamen­
te testato su noi stessi e su diverse altre persone. Da
portare indosso o da tenere sotto il cuscino. Si tratta
di un ATTIVATORE E PULITORE DEL CAMPO ENERGE­
TICO DELL'AURA, ma ha anche una chiara e positiva
azione sul piano spirituale.
...e inoltre:
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sensibile all'energia eterica,
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per mappatura magnetica di ambienti e esperimenti
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