Numero a 20 pagine &% % Giornale dell’Associazione Milanosud ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 ! VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT el breve arco di tempo di due settimane si è consumata una battaglia politica tra il Consiglio di Zona 5 e la Giunta. Motivo del contendere la possibilità che l’ex deposito comunale in via Chiesa Rossa 275, che si trova accanto al quartiere Basmetto e alla omonima cascina, diventasse un’area di accoglienza per i senza tetto. Le voci, non ufficiose ma soprattutto mai smentite dalla giunta, erano iniziate a circolare intorno al 10 novembre, in concomitanza ad alcuni lavori nell’area in questione, riferite direttamente da coloro che vi lavoravano. Alcuni parlavano di accoglienza per i rom che nei giorni scorsi sono stati sgomberati nella parte nord ovest della città, accanto al Cimitero Maggiore. I rappresentanti della maggioranza politica in Consiglio di Zona hanno subito scritto alla Giunta e ai capigruppo di maggioranza in Consiglio comunale. Nella lettera chiedevano informazioni e manifestavano il loro dissenso contro questa ipotesi, che ritenevano altamente problematica poiché la struttura sarebbe stata posta accanto a un quartiere, a meno di un chilometro da un insediamento rom autorizzato e dal dormitorio francescano di via Saponaro 40. Stefano Ferri Continua a pag. 5 N ALL’INTERNO Le Terrazze: cosa contengono quei bidoni di plastica? a oltre 20 anni corro a piedi nel Parco Agricolo Sud. E devo dire che ho visto discariche abusive di ogni tipo. Sotto questo profilo, è interessante notare che i perbenisti più o meno legaioli reclamano contro la presenza degli “zingari” in via Selvanesco in nome della “salute e dell’igiene”, ma se ne fregano bellamente delle discariche abusive che certo alla salute e all’igiene bene non fanno. O no? D Anni fa, lungo il lato destro di via Manduria, correndo verso l’esterno della città c’era una vera e propria montagnetta di rifiuti di tutti i tipi, con grande abbondanza di bidet e tazze da “cesso” variamente danneggiate. Presenza, quest’ultima, non rara anche nei paraggi, per esempio dopo il centro sportivo Vismara, nello sterrato che corre sul lato sinistro di via dei Missaglia, verso l’attuale Fiordaliso. Una volta mentre correvo con il mio amico e collega Stefano Zurlo ci siamo fermati esterrefatti a contare uno stuolo di vecchi computer abbandonati lungo un sentiero. Ogni tanto anche in tempi recenti si trova la carcassa di un motorino incendiato e a volte anche di un’auto data alle fiamme. Forse c’è an- cora un bel mucchio di vetri spessi due o tre centimetri e qualche colonna pure di vetro massiccio alte poco meno di un metro, sul sentiero che dalla cascina Campazzo va verso la Campazzino, ma con la fine dell’ora legale fa buio troppo presto e non passo da lì da qualche settimana. La sorpresa più inquietante però sono gli almeno sette grandi contenitori di plastica bianca interrati, cioè nascosti sotto terra, a 30-40 metri dal lato sinistro di via Selvanesco, in un’area che si trova dopo meno di 300 metri da via dei Missaglia, andando verso il ristorante Al Garghet e, proseguendo, verso via Ripamonti. Pino Nicotri Continua a pag. 4 Via Selvanesco Completati gli sgomberi dei rom, ora il problema è la bonifica. Articolo a pag. 5 Presentato al Viminale insieme agli amici di Milanosud R La storia di Alberto Varone Alberto Varone era una persona semplice, lavoratore infaticabile. Continua a pag. 6 "$ %# ' % ' " " # # && $ 8 Critica l’uso di un’immagine femminile: denunciata! 10 S’insedia il Consiglio di Zona dei ragazzi e delle ragazze 11 Lavori e opportunità Ditelo a Milanosud Fede e intolleranza: Giangiacomo Mora Libri digitali, cartacei e... gustose ricette 13 15 16 17 Sinfonie di Brahms e la prima di Giuseppe Verdi 18 L’Agenda 19 Articolo a pag. 2 ! "$%" " 7 Appuntamenti alla Biblioteca Chiesa Rossa Abbiamo pubblicato il programma completo delle inziative del primo semestre del 2014, con visite a musei, castelli e alla Tuscia, l’affascinante territorio dell’Alto Lazio, ricco di tracce etrusche. Vi aspettiamo! A pag. 12 Dal nostro inviato Paolo Piscone sto la presenza del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta, il direttore dell’Agenzia per i beni confiscati prefetto Giuseppe Caruso, il capo di gabinetto del Ministero dell’Interno Luciana Lamorgese, l’attore e scrittore Giulio Cavalli, il presidente di “Al di là dei Sogni” Simmaco Perillo. Per gli scout del Clan Jonathan Livingston, Lorenzo Gilardetti e Luca Sandri assieme al cantautore e autore della canzone “Fiori dal cemento” Luca Fiore. Primarie Pd in Zona 5: come e dove si vota Grande festa per i vincitori del nostro concorso Il cortometraggio “Fiori dal cemento” oma, giovedì 21 novembre alle 10.30, presso la Sala delle conferenze del Viminale, è stato presentato il cortometraggio “Fiori dal cemento” che ricorda il commerciante Alberto Varone, ucciso dalla camorra il 24 luglio 1991, a 49 anni e padre di 5 figli, per non essersi piegato alle richieste estorsive del clan Esposito. Il cortometraggio, interamente prodotto da un gruppo di giovani scout Agesci, “Il Clan Jonathan Livingston” di San Damiano d’Asti, è stato pensato e realizzato dopo una esperienza di lavoro avuta dai ragazzi nel luglio 2012, sul bene confiscato alla camorra e intitolato ad “Alberto Varone”. Il terreno è gestito dalla Cooperativa sociale di tipo B “Al di là dei Sogni” a Maiano di Sessa Aurunca (CE). L’incontro ha vi- "# !$ "' ' · INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD Nuovo allarme ambientale al Parco Sud I senza dimora al Basmetto " # ! "#' " ! ! 2 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 28 novembre si conclude con una festa la terza edizione del Concorso letterario Milanosud Grande festa in biblioteca per la premiazione dei nostri scrittori Da sinistra: Nadia Mondi e gli attori Clara Monesi e Sergio Solenghi. es joeux sont fait. Con la festa della consegna dei premi ai vincitori il 28 novembre scorso alla Biblioteca Chiesa Rossa, anche quest’anno è calato il sipario sul nostro concorso. Come prima considerazione a caldo possiamo dire che la cerimonia di premiazione è stata molto bella e partecipata. Un vasto pubblico è venuto per assistere allo spettacolo. Sì, perché di vero e proprio spettacolo si è trattato, con protagonisti gli undici autori e i loro racconti (un racconto è stato scritto a quattro mani), cinque dei quali sono stati letti da Clara Monesi e Sergio Solenghi della compagnia I Rabdomanti. Ma andiamo per ordine. Rispetto agli anni passati la partecipazione al concorso è stata un po’ più ristretta, forse per la scelta di un argomento non facile. Sottolineare la positività dell’esistenza evidentemente per molti non è cosa da poco, soprattutto in questi momenti. Eppure ci siamo lanciati in questa sfida perché crediamo nell’utilità e nell’opportunità di imparare, in ogni situazione, a essere il più possibile ottimisti. D’altro canto abbiamo avuto la soddisfazione di ricevere scritti che hanno pienamente soddisfatto le aspettative. Non solo è stato colto il senso dell’argomento proposto, ma è stato sviluppato nei modi più disparati. Le storie raccontate hanno percorso strade che ci hanno portato a incon- L trare anziane in case di riposo che hanno trovato la serenità nel ricordo, giovani insoddisfatti di un lavoro non gratificante che hanno trovato ispirazione nei libri, senzatetto che hanno conquistato la compagnia di un cane fedele, addirittura colonie di gatti che hanno ricevuto la cura di persone sensibili, o la scoperta di un animo nobile racchiuso nel personaggio di un barbone. Racconti molto belli, scelta dalla nostra giuria, composta da: Nadia Mondi (presidente), Pinuccia Cossu, Renato Iacono, Pasquale La Torre, Lea Miniutti, Clara Monesi e Anna Muzzana. Questi sono stati i temi ricorrenti affrontati dai nostri scrittori, temi che sono stati resi noti al pubblico e ancor più valorizzati dalla sapiente lettura recitata di alcuni brani da parte di Monesi e Sergio Solenghi, due bravissimi attori che hanno saputo dare voce e carattere ai personaggi nonché atmosfera alle descrizioni. Un breve “fuoriprogramma” è stato la lettura delle prime frasi del racconto vincitore in lingua spagnola, per evidenziare un premio non materiale, cioè la traduzione del racconto in spagnolo da parte di Tick Translations, società di traduzioni sponsor, che lo ha pubblicato sul proprio blog. Graditi sono stati inoltre i premi in raccolte di libri offerti dalla Libreria Largo Mahler, dalla casa editrice La Vita Felice e Foto di gruppo dei vincitori del concorso. Il vincitore Enrico Pistoni. da Milanosud, che ha offerto due partecipazioni gratuite a una delle uscite culturali e a una gita, organizzate per il 2014. Come tutti gli anni, abbiamo avuto il saluto e l’apprezzamento da parte del presidente del Consiglio di Zona 5 Aldo Ugliano, che ha da sempre riconosciuto lo spirito positivo ed aggregante con cui abbiamo proposto e gestito questa iniziativa. E per sottolineare che più che una pre- miazione voleva essere una vera e propria festa, alla fine è stato offerto un buffet per tutti, occasione unica per potersi conoscere, parlare, scambiare opinioni e proposte. Perché ogni momento di aggregazione deve essere un’occasione per crescere e per migliorare, insomma per creare qualche nuova, piccola goccia di positività. Nadia Mondi I primi 10 classificati I vincitori della III edizione del concorso letterario Milanosud sono stati: 1° – Enrico Pistoni con “L’inchino del re”. 2° – Simonetta Poli con “Quella volta che una stella cadente mi ha portato...” 3º – Alessandra Testa con “La sindrome delle due ‘i’”. 4º – Rosaria Stasolla con “Nonna Rosa e i gatti” GOCCE DI POSITIVITÀ NELLA VITA QUOTIDIANA 5º – Valeria Campana con “Ricorda le cose belle” 6º – Barbara Martini e Paola Pozzo con “La posizione” 7º – Annamaria Borgatta con “È successo a Milano” 8º – Maria Fernanda Mancuso con “Una via d’uscita” 9º – Silvia Colombini con “DPP vs SMS” 10º – Giuseppe De Micheli con “Gelosia”. L’inizio del racconto vincitore L’inchino del re Di Enrico Pistoni «I quartieri non sono mai clementi con coloro che vi abitano, specialmente con quelli strani. Potete stare pur certi che se uno ha un difetto, per esempio nel camminare, il quartiere se ne accorge e non gliela fa passare liscia. Gli affibbia un soprannome. Lo zoppo, tanto per dirne uno. Con gli strabici poi si sbizzarrisce: Bellosguardo, Occhiolino, Guardone.. I quartieri sono parroci specializzati nei battesimi, e la loro chiesa è la strada. Una volta che ti danno un soprannome, è per sempre. Per l’anagrafe è guerra persa. Vinnie era un mio amico. Faceva parte di quelli strani. Era muto. Il quartiere se ne è accorto subito. Gli ha cucito addosso un soprannome su misura, preciso come un vestito di alta sartoria. Vinnie Lingualunga. Voilà. Il quartiere non sbaglia un colpo. Grazie Vinnie». I racconti vincitori sono pubblicati da Milanosud. Il libro (foto nel box a sinistra) è in vendita presso la sede di Milanosud, via S. Teresa 2/A, e presso l’edicola di via S. Domenico Savio. Giornale dell’Associazione socio culturale Reg. 744, 11/1997 Trib. Milan. ROC: 19637 via Santa Teresa 2A, 20142 Milano telefono: 02/84892068, www.milanosud.it, Facebook/MilanoSud, email: [email protected] Direttore Responsabile Stefano Ferri Vicedirettore Giovanna Tettamanzi Redazione P. Cossu, T. Galvanini, R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti, A. Muzzana, C. Muzzana, P. Piscone. Impaginazione e Art directing E. Paci, A. Rubagotti. Hanno collaborato M. Cosi, L. Danieli, G. Fontana, P. Grilli, E. Koshaj, G. Lippoli, M. Mizzon, N. Mondi, R. Morini, M. Morpurgo, P. Nicotri, P. Pantucci, E. Saglia, R. Tammaro, F. Ternelli. Illustrazioni: L. Muzzi. Fotografie V. Mondi, P. Nicotri, E. Paci. Raccolta Pubblicità Antonio Alemanno cell. +39 345 333 5413 e-mail: [email protected] Stampa GRUPPO SEREGNI SEREGNI CERNUSCO S.r.l. Tiratura 18.000 copie e oltre 3.800 invii personalizzati tramite e-mail ! ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 3 "# & # $ $! #$## $ "# 3 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 ! ()' %( $ " ! "*$ ' 2))'/. 2$/1*'/' *00$)+*$ 1'+ %.& #*/ &421. ./&12 &/' 5/36)./ '2- &/' 32-./ $+0 # " # $ !% #$ % %.& *)*,-.12 ''.&6*,4&552 $+0 !% % "& &1, ;;& ./&12 " %& '( "!"#$%'( - %.1*4.& ' 5/9+00' 6 ' 6 "" %*1).6& ). 8.12 5+752 % ! "# # % 8.& .75*33* *)& ./&12 )+00 23 7+)' ('5 75'773 5/ ' '0 / 1+27'5/ - '6 753 23 1/ ' # " " # "" ! %% $ %.& 7)28.(2 ./ 242 ./&12 $+0 7+0 5+.;.*)*/.;.* /.'*42 .6 COUPON SCONTO 50% V X O O · D F T X L V W R G L V X O O · D F T X L V W R G L un occhiale da vista (montatura + lenti) / 0 '23 % (& , % '% ( da FOTOL OTTICA Via Europa 28 ʹ Rozzano #*/ &: 999 &7625(72/* .1+2 &7625(72/* 02.43121661 .6 .6 + &" & )% !% (** $% "* %.&/* .28&11. )& *40*1&6* $+0 %,, '; ).0*5 ).0*5(&/* .6 999 ).0*5(&/* .6 ) ( */ 5'73 5'2)' 6 2 ) "*$ .&.3*%. *+ &/' 85/+0 !2;;&12 6*/ 6*/ */ )+1(5+ '0 *'0 1+5)'7/ 23 */ '7'0 + ::: -+0 '7+5/ '43<</ / 7 *-(. ./. *+$-. '+ $4 %$//.55'/*$,./. %., # ## ' "&# ( " %# * & !$ #)) "# Ottica Martinelli s.r.l. Viale Isonzo,67 20089 Rozzano (MI) 02/57512990 www.otticamartinelli.it Seguici anche su facebook nella nostra pagina aggiornamenti settimanali sulle nostre offerte A tutti i lettori di MILANOSUD viene data la possibilità di accedere ai servizi offerti dal nostro negozio usufruendo di uno sconto del 30% su occhiali da vista e da sole. Ed inoltre di poter acquistare a prezzi super scontati lenti a contatto e prodotti per la manutenzione. 7+0 $+0 # $ * 0&./ 52/*8.56& +&569*'1*6 .6 #*/ %.& .(2/& !20*2 4* * #*44&;;* ./&12 4 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 Nuovo allarme ambientale al Parco Sud Le Terrazze: cosa contengono quei bidoni di plastica? Sette contenitori nascosti sotto terra scoperti nei pressi della ex fabbrica chimica Sintender, tra la via Selvanesco e il prato dove sorgerà la chiesa di quartiere Primo piano di uno dei bidoni sospetti. Segue dalla prima Qui un paio di anni fa ho notato delle macchie di plastica bianca nel terreno sul bordo destro di un sentierino stretto, vicinissimo a dove dovrebbe sorgere la chiesa del limitrofo quartiere Le Terrazze. Il sentierino per arrivarci è quello che si snoda privo d’erba nel grande campo oltre la fine di via Nicola Romeo e la curva a destra di via Fratelli Fraschini, verso via Selvanesco. Chi volesse controllare di persona deve andare alla fine di via Nicola Romeo, entrare a piedi nel “vascone” pedonale, girare a sinistra e dopo una ventina di metri scendere a destra nel grande prato, poco prima della discesa in mattoni, e imboccare subito il sentierino a destra, che si nota perché privo d’erba a causa del via vai di “runner” come me o di persone che vi portano a passeggio il cane. Ho scoperto quelle macchie di plastica bianca perché correndo sono inciampato in un sasso e ho raschiato con una scarpa il terreno. Incuriosito, al giro successivo mi sono fermato e ho spostato un po’ di terra: il bianco era quello della plastica di un grande tappo rettangolare, con lati di oltre 30 centimetri. Pulendo meglio un po’ di terreno, di quegli strani e misteriosi coperchi ne ho scoperti sette, alcuni dei quali più grandi, come potete vedere da alcune delle foto che ho scattato e che fanno da corredo a questo articolo. L’apparenza è quella di coperchi di grandi contenitori interrati. Interrati perché? Per nascondere cosa? Ho provato invano a informarmi su cosa ci sia lì sotto. Ma nessuno ne sa nulla. C’è da sospettare che si tratti di residui di una fabbrica di sostanze chimiche, la Sintender, che si trova a 50 metri di distanza e dove si sono sviluppati incendi, dei quali l’unica cosa che è stata detta è che non rilasciavano fumi tossici. La fabbrica è ora abbandonata, con impianti e magazzini in disuso da oltre 20 anni. Alla fine del novembre dell’anno scorso, cioè un anno fa, ho pensato bene di far sviluppare tutte le foto e portarle dai Carabinieri della stazione più vicina, quella di via dei Missaglia. Ma fino a poco prima di Natale non è successo nulla, fino a che un maresciallo dei Carabinieri mi ha cercato per fare un sopralluogo. È rimasto perplesso anche lui, ma ci ha tenuto a precisare: «Non sono cose di nostra competenza. Avvertiremo comunque la polizia municipale, sapranno loro cosa fare”. Lo spero. Ma fino ad oggi, nessuno ha fatto nulla. E credo sia invece il caso che qualcosa venga fatto perché forse c’è da preoccuparsi. I coperchi di plastica bianca sono ancora lì, ormai nascosti di nuovo dal terriccio e dall’erba del pratone. Ho anche scoperto altro: un breve articolo a pagina 40, nella cronaca milanese del Corriere della Sera del 29 maggio 1995. Meglio riprodurlo per intero: “Allarme l’altra notte in via Selvanesco, alla periferia sud della città, per l’incendio di alcuni fusti contenenti sostanze tossiche. Le fiamme sono divampate improvvisamente verso mezzanotte e mezzo da uno dei capannoni abbandonati dell’azienda di sostanze chimiche Sintender che ha cessato l’attività già da tempo, ma ha lasciato nei locali centinaia di fusti pieni di ammoniaca, acido solforico e freon. In via Selvanesco 60, una strada in mezzo ai campi, sono prontamente intervenuti numerosi mezzi dei vigili del fuoco che per spegnere l’incendio e per scongiurare il pericolo del formarsi di esalazioni tossiche hanno lavorato per quasi sette ore. Sul luogo dell’incendio si è recato anche il dottor Aldo Cavallaro, direttore della Usl 38, il quale ha, comunque, tranquillizzato i pompieri affermando che il fumo non era tossico. È la seconda volta in 10 giorni che all’interno dell’ex fabbrica alcuni fusti prendono fuoco. Finora le indagini dei pompieri e della polizia non sono riuscite a trovare alcun elemento che possa far pensare a incendi di origine dolosa; gli investigatori sospettano tuttavia che le fiamme siano state appiccate, magari involontariamente, da gruppetti di extracomunitari che durante la notte dormono nei capannoni abbandonati. Il cancello è chiuso da una catena che è stata trovata tranciata”. I contenitori interrati che ho trovato sono forse pieni di sostanze tossiche e quindi potenzialmente pericolose per le migliaia di abitanti della zona? Zona che comprende da una parte il quartiere Le Terrazze ed è circondata per le altre tre parti da risaie, coltivazioni di granoturco e soia, alcune cascine, il ristorante Al Garghet, una volta caro ai socialisti, e un casale che era abitato dall’architetto Filippo Panseca, famoso per le coreografie dei congressi del Partito Socialista Italiano dominato dal suo potente amico Bettino aniele Gilera, socio storico di Milanosud, ed ex Craxi. presidente della nostra associazione, è stato Ma non è il caso che eletto presidente della Commissione Urbanistica quei contenitori indel Consiglio di Zona 5, in sostituzione di Nino terrati vengano porConsiglio, che diventa vicepresidente. tati via e sottoposti a A Daniele vanno le più sincere congratulazioni controllo? E che le dell’associazione e del giornale Milanosud per l’importante riconoscimento, insieme a un auguautorità competenti anziché fare lo scaririo di buon lavoro. cabarile appurino il I bidoni interrati, lungo il sentiero che da Le Terrazze va verso via Selvanesco. prima possibile quanti contenitori sono stati nascosti nel terreno di quel pratone? Domande che hanno bisogno di risposte certe. Anche perché stiamo parlando di una zona ricca di canali di irrigazione, di risaie e di falde d’acqua sotterranea. L’inquinamento quindi, compreso quello eventualmente radioattivo, non sarebbe né localmente limitato né roba di poco conto. Pino Nicotri Nuovo presidente di commissione in CdZ Via Feraboli, il Gruppo Ligresti deve pagare due milioni D « Piano piano tutti gli inadempimenti urbanistici, compiuti sul territorio milanese, dal gruppo Ligresti vengono riconosciuti e l’Amministrazione ottiene il giusto risarcimento». Lo ha dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris commentando la sentenza del Consiglio di Stato, che respinge il ricorso in appello promosso dai curatori fallimentari della società Imco, e conferma il diritto del Comune ad avere un risarcimento di due milioni di euro (oltre gli interessi e la rivalutazione a partire dal 2000) in luogo della mancata cessione dell’area di via Achille Feraboli, al Gratosoglio. Il problema. come sempre, sarà risucire a recuperare le somme dovute. La Sacro Cuore $ % # " # !! # " !# ! " 5 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 Via Selvanesco 57, sgomberati gli insediamenti abusivi Ccm di via Chiesa Rossa, a giorni la bonifica? Ora il problema è evitare nuove occupazioni e procedere con la bonifica Da sgomberare ventidue fusti e tre autocarri colmi di rifiuti abbandonati sulla strada elle giornate del 7 e del 19 novembre, a seguito di notifiche emesse un mese prima circa e sospese in un primo momento dal Tar, il Comune ha sgomberato gli insediamenti di rom di etnia bosniaca e rumena, residenti nelle aree limitrofe a via Sevanesco 57. L’ordinanza, come si legge nella lettera inviata dall’assessore alla Polizia locale e Sicurezza Marco Granelli al nostro giornale, è stata motivata «dalle gravi condizioni igieniche-sanitarie degli insediamenti, la presenza di rifiuti, la ricorrenza di incendi e versamenti di rifiuti. Questa situazione è stata documentata da relazioni dettagliate di Asl, Polizia Locale e Settore Ambiente del Comune di Milano». Dopo l’intervento del Comune i roghi di rifiuti, che avevano scatenato la protesta degli abitanti dei quartieri limitrofi, sembrano essere cessati. Così come gli scarichi abusivi, perlomeno in quell’area, si sono interrotti. Alle persone sgomberate il Comune ha offerto di alloggiare nei Centri di Emergenza Sociale del Comune di Milano. Sistemazione questa che è stata rifiutata dalla stragrande maggioranza dei rom, che ora si aggirano con i loro mezzi nel quartiere, accampandosi dove riescono. In questi giorni sono stati infatti numerosi gli interventi da parte della Polizia locale, per evitare nuovi insediamenti in parcheggi o immobili dismessi. L’assesso- N re Granelli ha inoltre assicurato che le aree interessate dagli sgomberi, che sono di proprietà delle famiglie rom, saranno ripulite da Amsa e che sarà realizzato «quanto necessario per prevenire una nuova occupazione e/o nuovi insediamenti abitativi o nuovi tentativi di realizzazione di discariche abusive e roghi». A questo punto, stando anche alle dichiarazioni dell’assessore dovrebbe partire la “fase 2” dell’intervento. Le aree che dovranno essere interessate alla bonifica infatti non si limitano certo a quelle abitate dai rom, dove l’intervento dell’Amsa dovrebbe essere non particolarmente complesso. Il vero problema sono le aree limitrofe, su cui il Comune si è impegnato a intervenire, dove per anni è stato scaricato e bruciato di tutto e che, presumibilmente, necessitano di interventi ben più impegnativi. Per la legge le bonifiche sono a carico dei proprietari delle aree, ma considerata la situazione di abbandono in cui è vissuta questa parte del Parco Sud, c’è da supporre che non sarà facile che questo accada. Allora sarà il Comune a intervenire, rivalendosi sulle proprietà, se avranno i soldi, altrimenti si procederà con i sequestri. In ogni caso l’iter sarà lungo e complesso e molto costoso. Ma gli ab- bandoni abusivi di rifiuti nel Parco Sud non si limitano certo a via Selvanesco 57. Nel numero scorso di Milanosud abbiamo denunciato l’esistenza di 39 micro discariche lungo le strade che costeggiano le aree agricole. Così come in questo numero denunciamo il ritrovamento di 7 bidoni interrati, tra via Selvanesco e il quartiere Le Terrazze (vedi articolo “Le Terrazze: cosa contengono quei bidoni di plastica?”, a pag. 4 ). Gli interventi da fare sono dunque ancora molti e la sensazione è che ciò di cui stiamo parlando sia solo la punta di un iceberg di illegalità e immondizia. Giovanni Fontana Parco Ticinello elle settimane scorse è stato presentato in CdZ5 il progetto del Parco Ticinello, per le aree di proprietà comunale. La prima fase dei lavori, finanziata da un bando della Fondazione Cariplo, partiranno all’inizio del 2014 e riguarderanno l’area di parco vicina alla Cascina Campazzo, seguiranno poi gli interventi nelle altre parti del parco. L’intervento nel suo complesso prevede la sistemazione degli argini del Ticinello, dei filari, la realizzazione di percorsi ciclopedonali, di luoghi di sosta e di aree naturalistiche, a scopo didattico, oltre che operazioni di pulizia. Costo dell’intervento circa 1 milione e 400 mila. N Per il momento respinta l’ipotesi di realizzare una struttura di accoglienza in un ex deposito I senza dimora al Basmetto Segue dalla prima Due strutture che oggettivamente hanno un impatto sociale sul quartiere Gratosoglio e dintorni molto forte, aggravato dalle decine di insediamenti abusivi, che si nascondono nel Parco Sud e negli immobili dismessi della zona. Al momento non sono giunte risposte ufficiali alla lettera inviata dal CdZ5, ma attraverso canali ufficiosi alcuni membri della Giunta hanno assicurato che non procederanno a interventi su quell’area. Rimangono naturalmente aperte le questioni di che fare degli spazi abbandonati dell’ex deposito – nei giorni scorsi occupati da un gruppo di rom provenienti dallo sgombero di via Selvanesco e subito mandati via – e di dove mettere le persone che non hanno casa. Per la prima domanda una risposta c’era ed era il piano di lottizzazione, che prevedeva anche interventi sul quartiere e la cascina, ma l’opposizione del Comitato Basmetto e la crisi edilizia hanno allontanato questa ipotesi. Per la seconda domanda, certo molto più complessa, le risposte sono difficilissime e certamente non risolutive. Un buon metodo potrebbe essere quello di distribuire questi insediamenti problematici in modo omogeneo, senza concentrarli esclusivamente in alcune parti della città. Per esempio, perché non in Porta Nuova? In quell’area si sta costruendo molto e non ci risulta ci siano centri di accoglienza. Un piccolo ricovero non dovrebbe essere difficile realizzarlo. Stefano Ferri otrebbe essere giunta a conclusione la vicenda della Ccm di via Chiesa Rossa 253, al Basmetto. L’azienda, sequestrata nel 2010 perché priva delle autorizzazioni necessarie in materia di rifiuti, emissioni e scarico di acque reflue in acque superficiali, dovrebbe sgomberare i rifiuti lasciati, entro il 9 dicembre prossimo. Tra di essi ci sono i 22 fusti presenti all’esterno dell’insediamento, contenenti rifiuti tossici, e i tre autocarri contenenti rifiuti di vario tipo, più volte incendiati, che fanno bel- P la vista in via Chiesa Rossa. Questo è stato stabilito nel sopralluogo avvenuto il 19 novembre scorso, da parte della Polizia Provinciale, Polizia Locale, Arpa, Provincia di Milano alla presenza dei proprietari dell’area con i loro legali. Nell’occasione il Comune ha informato la proprietà che, qualora la pulizia e smaltimento dell’area interna ed esterna non avvenisse nei tempi e nei modi previsti, il Comune provvederà allo smaltimento, addebitando poi le spese sostenute alla Ccm. Per i Diritti dei Migranti, Rifugiati e Sfollati ’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 18 dicembre del 1990, ha adottato la Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e dei Membri delle loro Famiglie. Obiettivo di questa convenzione, frutto di vent’anni di dibattiti e compromessi, è appunto la tutela dei diritti dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie. Le associazioni e organizzazioni di migranti e di solidarietà con i migranti, vogliono lanciare un forte segnale questo 18 dicembre 2013, terza Giornata d’azione Globale per i Diritti dei Migranti, Rifugiati e Sfollati, affinché cessi la violazione permanente dei loro diritti. Un messaggio da far arrivare alle istituzioni internazionali, agli Stati e ai governi, ma anche alle società civili del mondo intero. Le migrazioni stanno offrendo la possibilità di ridisegnare un mondo nuovo, un mondo in cui i diritti non siano un privilegio di chi è nato nelle zone geografiche “giuste” ma qualcosa di valido per tutti e tutte, una realtà più umana che non costringa a rischiare la vita per L avere un futuro migliore. Un mondo dove migrare o non migrare sia una decisione presa per libera scelta e non per costrizione. Un mondo in cui la libertà di circolazione non sia concepita solo per le merci, ma dove le persone possano muoversi liberamente, insediarsi e non essere sfollate. Un mondo in cui si rispetti il principio che gli esseri umani sono portatori di diritti non solo nei luoghi in cui sono nati ma oltre e al di là delle frontiere. Infine, un mondo nel quale nessun essere umano, lavoratore o lavoratrice, sia illegale! Il 18 dicembre ore 21 presso la sala Cam “Garibaldi – Falcone e Borsellino”, in Corso Garibaldi 27, ang. via Giorgio Strehler 2, la situazione attuale sarà raccontata tramite testimonianze dirette di immigrati, avvocati e volontari. Ci saranno inoltre un momento teatrale con gli amici de La Dual Band e musica. Per info: [email protected] – www.globalmigrantsaction.org Siamo Tutti Nella stessa Barca Milano [email protected] Per affrontare cambiamenti dovuti a: maternità, paternità, separazioni affettive, perdita del lavoro; per migliorare la comunicazione e le relazioni: di coppia, tra genitori-figli e colleghi/superiori; per dedicare un tempo a se stessi; per valorizzare le proprie risorse interne e favorire il proprio benessere personale. Verusca Saglia riceve su appuntamento in via Greppi, 10 Mi (zona piazzale Martini) Tel.: +39 333.30.76.712 email: [email protected] " !# "# " " %# " $!" 6 ANNO XVI NUMERO 12 DICEMBRE 2013 L’opera è stata realizzata dagli scout di Asti dopo la visita al bene confiscato intitolato ad Alberto Varone Il cortometraggio “Fiori dal cemento” presentato al Viminale Presenti alla cerimonia molti amici di Milanosud, tra i quali Simmaco Perillo, presidente della cooperativa “Al di là dei Sogni” che ha in gestione l’area confiscata dove ora si coltivano e si producono prodotti agricoli di qualità Dal nostro inviato Paolo Piscone Segue dalla prima Padre di famiglia esemplare, quello che definiremmo una persona perbene, che aveva fatto del lavoro e della famiglia la propria ragione di vita. Infatti oltre a gestire un negozio di mobili, per mantenere la famiglia si alzava a notte fonda, e andava a distribuire giornali nelle edicole di alcune frazioni di Sessa Aurunca. Una brava persona che anche la domenica, come ha ricordato monsignor Agostino Superbo al viceministro Bubbico, andava a distribuire l’Avvenire nelle parrocchie. Purtroppo sul negozio di mobili mise gli occhi la camorra. Alberto Varone, dopo aver ripetutamente rifiutato la sua cessione, opponendosi alle intimidazioni dei camorristi e aver subito attentati, a fronte del suo ennesimo rifiuto di cedere le sue attività a Mario Esposito, capo del clan dei Per vedere il corto e seguire gli scout li scout del gruppo Livingston hanno pubblicato su Youtube il filmato integrale “Fiori dal Cemento” e molti altri spezzoni (interviste, backstage ecc). Per commentare e seguire gli scout e le vicende legate al cortometraggio ci sono le pagine Facebook e Twitter. Le foto sono invece su Flickr e Instagram. Per trovare il materiale su tutti i social network è sufficiente scrivere: “Fiori dal cemento” scout Varone. G ! "#! "$%! " !!&!! !## '' (("' 0249430566 – 3452561077 “Muzzoni”, viene ucciso. È il 24 luglio del 1991, alle 4 del mattino, quando un commando inviato da Esposito affianca la sua auto e gli spara in faccia. Non muore subito ma fa in tempo a far capire alla moglie chi è l’assassino. Dopo un lungo travaglio durato due anni, racconta Simmaco Perillo, «la signora An- tonietta, moglie di Alberto, sceglie finalmente di collaborare con la giustizia e di denunciare. Grazie alle sue denunce oggi il boss di Sessa Aurunca sconta l’ergastolo come mandante di quell’omicidio». Per questo motivo, dopo essere entrata nel programma di protezione, nessuno più sa dove sia. La signora Antonietta ha portato con sé li figli e la tomba del marito. Ora vive chissà dove, probabilmente sotto falso nome. Ricorda Simmaco «Ancora oggi a distanza di 22 anni, quando ne parlo nel paese tutti si ricordano ma tutti abbassano la voce». Però qualcuno come Simmaco Perillo non ci sta. Simmaco Perillo e la Cooperativa “Aldilà dei Sogni” non dimentica Alberto Racconta Antonio Amato di Repubblica nell’ottobre del 2010: «Poco a poco, tutti sembrano dimenticare questa storia, nessuno ne parla più per anni. Qualcuno, però, tiene duro, continua a ricordare e fa di quel ricordo un punto di forza della sua lotta, strenua, dura, per la legalità. È Simmaco Perillo, con la sua cooperativa “Al di là dei Sogni”. Ci lavorano persone che vivono il disagio, per lo più provenienti dalla salute mentale. Decine di uomini e donne che erano stati legati per anni ai letti di contenzione, che erano stati definiti socialmente pericolosi, oggi sono soci della cooperativa, lavorano lì, perfettamente integrati nella loro comunità.» Su questo bene, intitolato ad Alberto Varone, confiscato ad Antonio Moccia, vengono coltivate e prodotte melanzane e zucchine che oggi fanno parte del paniere dei prodotti di NCO “Facciamo un pacco alla camorra”, che Milanosud ha promosso e fatto conoscere attraverso il giornale e un incontro, tenutosi a Palazzo Marino nel gennaio scorso. Il Clan Jonathan Livingston e il cortometraggio Il gruppo scout Agesci Jonathan Livingston di San Damiano d’Asti è formato da 200 iscritti, dai 16 ai 20 anni. A partire dal 2011 ha iniziato a occuparsi della legalità. Fino a che, nel luglio del 2012, nell’ambito del progetto “Estate liberi”, sono arrivati Sessa Aurunca, sul terreno sottratto alla criminalità organizzata e dedicato ad Alberto Varone, gestito dalla cooperativa “Al di là dei Sogni”. Qui rimangono una settimana a lavorare la terra e a parlare di legalità. L’idea di raccontare la storia di Alberto Varone è nata nei ragazzi al ritorno a San Damiano. Così spiega Lorenzo Gilardetti: «L’idea di fare il corto è nata a novembre dell’anno scorso quando abbiamo capito che la nostra passione era il cinema e che questo modo di esprimerci ci avrebbe aiutato a raccontare questa storia. Così abbiamo iniziato a stendere la sceneggiatura intorno a novembre 2012 e ad aprile 2013 sono iniziate le riprese. In agosto è iniziato il montaggio. Tutto il lavoro di comunicazione, di sceneggiatura, di dialoghi, trucco e musica è stato realizzato da noi a eccezione della canzone “Fiori dal cemento” di Luca Fiore che dà il titolo al cortometraggio. Il 12 ottobre siamo riusciti a proiettare per la prima volta il corto a San Damiano d’Asti. Erano pre- senti il Sindaco, perché l’Amministrazione ha concesso il patrocinio, Simmaco Perillo, Luca Fiore, Isabella Sorgon di Libera Asti. Siamo usciti su varie testate giornalistiche, soprattutto locali, e grazie a queste ci ha contattato il portavoce del viceministro degli Interni, chiedendoci di essere qui oggi al Viminale per presentare il corto nell’incontro che ha come tema la Legalità». una compenetrazione profonda che è stata d’altra parte molto bene esposta dalle testimonianze che abbiamo ascoltato prima del cortometraggio. Quindi davvero grazie per la qualità di questo lavoro». Filippo Bubbico: «Questa esperienza, ragazzi, vi rende protagonisti di una campagna che il paese dovrebbe sentire propria e mette in campo tutte le sensi- Le dichiarazioni di alcune delle personalità presenti Giulio Cavalli: «Il fatto che anche le istituzioni dimostrino di non avere le antenne sclerotizzate, che questo lavoro venga presentato qui, è un segnale che non può non indurre all’ottimismo, con tutta la responsabilità di un paese in cui ognuno deve fare la propria parte. Io confido che inizi in questo paese una missione per rendere l’antimafia una ossessione popolare». Giuseppe Caruso: «L’antimafia la si può fare in tanti modi, e quello che avete fatto voi vale molto di più di una operazione di polizia. Ritengo che il vostro operato sia encomiabile». Giuseppe Berretta «Lo Stato deve essere accompagnato dal coraggio di tutti, dall’impegno degli artisti, e sicuramente questo fantastico cortometraggio ci ha dato un esempio anche di arte. Ringraziamo la cooperativa “Al di là dei Sogni” per il lavoro che fa, per l’impegno che profonde, per la capacità di riscattare quel territorio, anche da alcune colpe che sicuramente ha». Luciana Lamorgese: «Devo dire grazie ai ragazzi che con la loro presenza ci danno un senso dello Stato, della legalità e del futuro, a cui tutti noi dobbiamo credere». Rosy Bindi: «Ringrazio i protagonisti di questa giornata, di questa mattina così forte, così bella. Voglio complimentarmi sulla qualità del cortometraggio che ho trovato assolutamente bello e capace di trasmettere con lo strumento dei mezzi cinematografici un messaggio molto incisivo. E soprattutto anch’io ho molto apprezzato questa identificazione che c’è stata tra gli scout di San Damiano d’Asti e la storia dell’imprenditore Alberto Varone. Sentire parlare in piemontese mentre si racconta una storia del casertano, vuol dire che si è creata bilità, tutte le idealità, tutti i valori che ci occorrono in questo momento per sconfiggere la mafia, i poteri illegali e riaprire una prospettiva di crescita e sviluppo economico del nostro paese. Credo che questo vostro lavoro rappresenti un testo fondamentale da diffondere nelle nostre scuole, perché possa essere conosciuto, essere imitato, essere sviluppato». Premio Paolo Borsellino ’edizione 2013 del Premio nazionale Paolo Borsellino, si terrà quest’anno il 7 dicembre al Campidoglio, a Roma. L’evento è organizzato dall’associazione “Società Civile” nasce nel 1992 da un’idea del giudice Antonino Caponnetto, per sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere la cultura della legalità. Costituisce, grazie anche all’ instancabile lavoro di Leo Nodari, la più importante manifestazione nazionale sui temi della educazione e cultura della legalità. Anche quest’anno saranno premiate personalità italiane che attraverso il loro impegno quotidiano si sono distinte nella promozione dei valori riconducibili alla legalità, giustizia, libertà. Parteciperanno oltre 70 ospiti tra politici, scrittori, giornalisti, artisti. Tra i premiati ricordiamo, perché relatori del Progetto “Percorsi di Legalità 2013” organizzato dall’associazione Milanosud con gli Istituti Allende e Francesco d’Assisi, Ciro Corona Presidente della Associazione R-Esistenza anticamorra di Scampia e Giulio Cavalli attore e scrittore. Saremo presenti alla manifestazione e sarà data ampia informazione nel numero di gennaio 2014. L 7 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 Primarie Pd: la grande sfida dell’8 dicembre perlo e Civati hanno provato a fare squadra, e questo è buon segno. Finora, tra loro, erano stati solo botta e risposta a volte anche molto forti. Ma perché questa consultazione dovrebbe essere un flop, rispetto alle precedenti? A cauDa sinistra: Gianni Cuperlo, Matteo Renzi e Pippo Civati. sa di una disaffezione generalizzata o per motivi “tecnici”? diranno con precisione il luogo dove andare Fatto salvo il primo motivo, forse la rispo- a esprimere la vostra preferenza. sta è nel secondo: indire primarie “aperte a tutti” sulla scelta di un segretario di par- Chi può votare tito sembra un “non senso”. Ma anche qui Hanno diritto di voto le elettrici e gli eleti punti di vista sono almeno due. In gene- tori, e i ragazzi che hanno compiuto il serale il militante storico (sempre accusato dicesimo anno d’età. di sostenere il vecchio apparato) è convinto che la scelta sarebbe dovuta spetta- Quando votare re solo ai tesserati. Mentre per tanti sim- Domenica 8 dicembre 2013, dalle ore 8 patizzanti non iscritti, questa sarebbe alle ore 20. “una visione vecchia e superata”. Ritroveranno l’unità quando dovranno scegliere il Dove votare leader di coalizione del centro sinistra per Se si ha la residenza in Zona 5 di Milano, le prossime politiche? Intanto, per sapere consultare il prospetto riportato in fondo, chi ha ragione, non resta che partecipare. oppure è possibile rintracciare il proprio E poi attendere l’8 sera! seggio visitando il sito www.primariepd2013.it . Ogni informazione può esPer facilitare le operazioni di voto, evitando sere tranquillamente richiesta anche al lunghe file ai seggi e incoraggiare alla par- Circolo Pd più comodo. tecipazione, vi forniamo tutte le indicazioni Per perdere meno tempo al seggio: necessarie. In fondo troverete inoltre uno i non iscritti al Pd, fino al 6 dicembre poschema con la l’elenco dei seggi in Zona 5: vi tranno registrarsi on line (ma agli iscritti pinionisti ed esperti di area avversa scommettono sul flop. Ma militanti, iscritti e simpatizzanti vogliono credere in un pieno successo di queste Primarie (almeno 2 milioni di voti per essere tranquilli). In ogni caso, comunque vada la consultazione dell’8 dicembre, i problemi che travagliano il Grande Partito esploderanno subito. Soprattutto se a vincere, come sembra, sarà Matteo Renzi (che si è affermato alla prima tornata elettorale nei Circoli e al Confronto “a tre” del 29/11 su Sky). Perché si tratterebbe di misurarsi obiettivamente con un approccio nuovo, data la sua volontà di voler “rivoltare il partito come un calzino”. Gli altri due contendenti in campo? Ricordiamoli, anche se sono arcinoti: Gianni Cuperlo e Pippo Civati, rigorosamente citati nell’ordine di gradimento ricevuto dal recente voto degli iscritti nei Circoli territoriali. Un passaggio, quest’ultimo, che ha invece penalizzato il quarto candidato, Gianni Pittella, eliminato dalla corsa finale. Certo i temi caldi sui quali confrontarsi (o scontrarsi?) dopo, sono tanti: archiviata la decadenza di Mister B, restano il rapporto più o meno conflittuale con il governo Letta, e la riforma della legge elettorale… Ma a tanti appassionati elettori di centro sinistra piace fantasticare: a prescindere da chi uscirà vincente l’8 dicembre, sognano che la squadra sarà comunque forte e coesa, e soprattutto al completo. Amerebbero infatti vedere finalmente uniti i tre contendenti. Un sogno, appunto. Anche se il confronto del 29/11 su Sky è stato pacato, amichevole, a tratti quasi fraterno. Renzi, Cu- O la registrazione on line non serve). Le giovani e i giovani tra i 16 e i 18 anni, gli studenti e i lavoratori fuori sede, per poter esercitare il loro diritto di voto devono registrarsi on line. Attenzione: chi ha votato alle precedenti Primarie deve registrarsi di nuovo. Registrarsi on line nei Circoli Pd di Zona 5 Come votare A chi si presenta al seggio verrà richiesto di firmare l’albo degli elettori delle Primarie e la normativa sulla privacy. Verrà poi consegnata la scheda elettorale per esercitare il diritto di voto. Basterà mettere una barra sul nome della lista del candidato a Segretario Nazionale del Pd che si intende sostenere. Per chi votare Se non si ha la possibilità di registrarsi on line, i Circoli di Zona 5 lo fanno per chi si recherà presso le loro sedi. Basta contattarli prima per chiedere i giorni e gli orari di apertura. Ecco indirizzi e numeri telefonici: Circolo Pd Bellezza-Torricelli – Via Bellezza, 16A: Tel. 3383943629 [email protected] Circolo Pd Clapiz-Chiesa Rossa – Via Neera, 7: Tel. 3311098681 [email protected] Circolo Pd Gratosoglio – Via Gratosoglio, 60: Tel. 3668341844 - [email protected] Circolo Pd Vigentino-Vasallo – Via Verro,44: Tel. 3357410139 – [email protected] Che cosa occorre per poter votare Un documento d’identità e la popria Tessera Elettorale, oltre a 2 euro di contributo per le spese organizzative (gli iscritti al Pd non hanno quest’obbligo). La scelta deve essere per la lista di uno dei tre candidati. Ecco i loro siti, nel caso voleste conoscere o approfondire i rispettivi programmi elettorali: www.matteorenzi.it; www.giannicuperlo.it; www.civati.it. Ecco i dieci seggi, previsti in Zona 5 (Collegio Zone 4 - 5) che consentono di votare alle Primarie di domenica 8 dicembre: Mi - Porta Vigentina - Arci Bellezza, via Bellezza 16A Mi - Zamenhof - Spazio Forma, p.za Tito L. Caro 1 Mi - Vigentino - Pd Vassallo, via Verro 44 Mi - Fatima - Gazebo, via Albinoni 12 Mi - Chiaravalle - Arci Pessina, Via San Bernardo 17 Mi - Stadera - Pd Clapiz, Via Neera 7 Mi - Chiesa Rossa - Circuiti Dinamici, B. Brecht, via Giovanola 21C Mi - Terrazze - Bar Vanilla, via E. Bugatti 7 Mi - Gratosoglio Sud - Psi Nuova Società, via Saponaro, 38 Mi - Gratosoglio Vecchio - Pd Gratosoglio, via Gratosoglio, 60. Giovanna Tettamanzi Al Carraro torna l’acqua calda (si spera) Il gestore del centro sportivo ha promesso un intervento entro i primi giorni di dicembre ché, grazie all’intervento del Comune di Milano, che ha già di fatto stanziato una cifra importante a sostegno del Carraro, l’attuale Gestore Ssd Sportinsieme srl ha garantito che ai primi di dicembre 2013 ci sarà finalmente l’acqua calda per tutti. Si tratta di un passo giusto nella direzione del completo rilancio del centro sportivo di via dei Missaglia 145, iniziato non molto tempo fa con il “Progetto Carraro”, che il Comune auspica possa essere replicato dalle Associazioni di altri Centri Comunali. Tutto ha avuto inizio da un incontro tra l’assessora al Comune di Milano Chiara Bisconti, la presidente della Commissione Sport del Comu- a diverse settimane i ragazzi dell’atletica, del calcio, del rugby, del tennis e delle altre realtà sportive che frequentano il Centro Carraro lamentano che l’acqua delle docce è fredda e in alcuni giorni addirittura gelida. In questi ultimi mesi la situazione in effetti era peggiorata rispetto all’anno scorso, quando l’acqua delle docce era tiepida o fredda, soprattutto perché minore era il numero dei ragazzi che le utilizzavano. D Una situazione, questa, chiaramente insopportabile, che ha indotto molti atleti, in particolare i più piccoli, a diradare le loro presenza al centro sportivo o a farsi le docce a casa. Il problema però dovrebbe avviarsi a soluzione e nelle prossime settimane essere risolto per- ne di Milano Anna De Censi e il presidente Commissione Sport di Zona 5 Roberto Repossi che, per risolvere l’annoso problema del Carraro, auspicavano che le associazioni sportive presenti all’interno del centro formassero una sorta di “Condominio”, ognuna delle quali con la responsabilità organizzative, gestionali e di manutenzione del proprio settore di competenza sportiva. Da questo input iniziale stanno prendendo vita 3 macroaree. Quella del Calcio/Atletica, del Tennis e del Palazzetto. Da inizio stagione, la Red Devils scuola calcio Milan segue la manutenzione di tutta la parte a verde, dei 2 campi di calcio a 11 in erba, dei 2 campi da calcetto a 5 in Autogestioni al Gratosoglio: forse Aler paga blemi e disservizi che esistono in quartiere. Il nuovo direttore ha segnato tutto e ha promesso, qualora il 2 gennaio 2014 fosse ancora li, di affrontare molte di queste segnalazioni, e di rivedere insieme ai cittadini e ai responsabili delle autogestioni, modalità di scorporare i pagamenti dei servizi dagli affitti, non utilizzarli al di fuori del loro effettivo compito e di informare sugli effettivi avvenuti pagamenti in tempo diretto». L’Unione autogestioni è composta da inquilini che per superare i disservizi di Aler si sono impegnati in prima persona nella cura delle proprie case, indivi- ei giorni scorsi l’Unione autogestioni di via Baroni ha incontrato il nuovo direttore generale dell’Aler Raffaele Tiscar, per chiedere che i circa 200 mila euro, che l’azienda di viale Romagna deve versare per pagare le opere di pulizia e piccola manutenzione compiute nel 2013, vengano accreditati al più presto. Secondo quanto comunicato dall’Unione autogestioni «Il nuovo direttore ha assicurato che per i primi giorni di dicembre l’Aler pagherà almeno i primi 4 – 6 mesi di arretrato del 2013. Durante l’incontro abbiamo inoltre fatto presente tutti i pro- N duando fornitori e stipulando contratti di pulizia e manutenzione, che Aler s’era impegnata a pagare ai nuovi gestori, che ora sono responsabili di tutto ciò che non è stato corrisposto. Ora le autogestioni si prendono cura di 14 edifici, 36 numeri civici, corrispondenti a 900 appartamenti del Gratosoglio e, più in generale, del miglioramento del quartiere. I 20 tigli recentemente piantati in quartiere dalla Regione, in sostituzione di quelli tagliati perché colpiti dal tarlo asiatico, sono, per esempio, uno dei risultati del loro impegno, insieme a quello del Comitato di Quartiere. sintetico e della parte riservata all’Atletica. Il settore del Tennis è seguito del maestro Titone, che ha provveduto a manutenzione e lavori di ripristino sia dei campi da tennis al coperto che dei campi scoperti e il palazzetto rappresentato dall’Olympic Team Basket, Gruppo Sportivo Quartiere S. Ambrogio (minibasket), Pallavolo e Ginnastica Artistica. La strada sembra essere quella giusta con la struttura che si presenta agli occhi degli utenti in ordine, pulita e con meno infortuni da gioco rispetto all’anno scorso grazie al lavoro incessante dei tanti volontari messi a disposizione dalle Associazioni. Enkeleda Koshaj Le Primarie della Lega Si apre la stagione delle primarie anche per la Lega Nord. Per la prima volta il segretario nazionale sarà eletto dai militanti. La sfida sarà tra Umberto Bossi e Matteo Salvini, la vecchia e la nuova guardia, gli unici ad aver raccolto le mille firme necessarie per partecipare alla competizione. Potranno votare il 7 dicembre, presso l’unica sede cittadina di via Bellerio 41, solo i militanti iscritti e con più di un anno di attività. La proclamazione del segretario si terrà il 15 dicembre a Torino, al congresso federale. ) % #& "# ' & %'% #! &" #! STUDIO DI FISIOTERAPIA $! ! ))) &' # $ &' $" ( ( #& #& $ ! % % $" $" #$ !# && &' "* & & % ( $ "& #" ' !( 8 ANNO XVI NUMERO 12 DICEMBRE 2013 Ansia: se la conosci la eviti Un incontro alla Biblioteca Chiesa Rossa dedicato a questa grave patologia, oltre a spettacoli e iniziative per adulti e bambini ’ansia, lo sanno in molti, è un disturbo che può rovinare la vita. Provoca insicurezza, pone in uno stato di allarme e tensione, rende difficili le relazioni sociali e può generare svariati sintomi psicofisici. Purtroppo è una condizione sempre più diffusa, di cui si parla tanto, anche se spesso in modo generico, senza disporre delle conoscenze necessarie a inquadrarla correttamente. Ma il 12 dicembre, alle 21, alla Biblioteca Chiesa Rossa, si potranno avere informazioni chiare dalle esperte dell’Associazione Legami, una Onlus che propone sostegno psicologico, psicoterapia individuale, di coppia e familiare, oltre a diversi percorsi di gruppo. L’ansia si deve considerare sempre una L patologia o può essere una reazione normale a quanto ci accade nella vita? In quali casi e come deve essere curata? Quando è consigliabile la psicoterapia? L’incontro risponderà a queste e ad altre domande offrendo un primo, affidabile orientamento sul tema. Verranno infatti presentate indicazioni convalidate dalla letteratura scientifica e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. «La serata, condotta da me e dalle mie colleghe Chiara Grassi e Alice Mapelli precisa la psicologa Claudia Giangregorio - sarà organizzata attorno a tre contenuti: l’ansia dal punto di vista psicopatologico: come riconoscerla, quali sono i sintomi, quanto può durare; le prin- cipali cause scatenanti: stress, eventi traumatici, problemi relazionali; le strategie e i trattamenti più efficaci per gestirla. Utilizzeremo supporti multimediali e proporremo attività interattive con i partecipanti». Durante l’incontro il pubblico riceverà anche materiale informativo. Prima di questo appuntamento, venerdì 6 dicembre, alle 21, la biblioteca ospiterà lo spettacolo teatrale in due atti “Dottissima e brillantissima historia della travagliata evoluzione della condizione femminile”, con Enrico Tonetti e Tiziana Roccuzzo. Attraverso testi e canzoni dello stesso Tonetti, gli attori narrano le traversie e le innumerevoli discriminazioni che le donne hanno subito nella storia, dai tempi della caccia alle streghe ai giorni nostri. Una pièce divertente e gioiosa, ma allo stesso tempo seria, nella quale il pubblico sarà invitato a intervenire. Sabato 14 dicembre, alle 16, verrà pre- sentato il libro per bambini “Isotta e la memoria farlocca”, scritto da Alessandra Sala, che racconta le disavventure di una ex strega diventata regina delle befane. Alla presentazione seguirà uno spettacolo della stessa autrice. Infine, tra il 16 e il 21dicembre sono previsti laboratori natalizi per bambini dagli otto ai dodici anni in cui saranno coinvolti anche i genitori. Per maggiori informazioni si può telefonare in biblioteca, allo 02/88465991). Fabrizio Ternelli Appuntamenti in Chiesa Rossa Il 2, 9 e 16 dicembre, dalle ore 15,30 alle 17, in collaborazione con la Banca del Tempo 4 Corti e UnFilmMaiVisto “Tre incontri di avvicinamento e riflessione a percorsi di pensiero fra i ragazzi e le ragazze che frequentano le scuole del territorio” con Silvia Bevilacqua e Pierpaolo Casarin. 6 dicembre, ore 21, Spettacolo teatrale: “Dottissima e brillantissima historia della travagliata evoluzione della condizione femminile” con Tiziana Roccuzzo e Enrico Tonetti. 14 dicembre, ore 16, Presentazione del libro per bambini con spettacolo “Isotta e la memoria farlocca”. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Due nuovi collettori e un impianto di depurazione per Morimondo Oltre un milione di euro per dismettere gli scarichi nei corsi d’acqua superficiali, grazie alla fitodepurazione Oltre un milione di euro e più di un anno di lavori: è l’impegno del Gruppo Cap per l’intervento, iniziato a fine ottobre a Morimondo, per realizzare un nuovo sistema di collettamento per raccogliere i reflui fognari delle reti comunali esistenti, assicurarne il convogliamento a un nuovo impianto di depurazione ed eliminare gli scarichi diretti nel corpo idrico superficiale. Oltre ai collettori, sarà realizzato il nuovo impianto di depurazione, con un ecosistema-filtro mediante bacini di fitodepurazione: questo consentirà di migliorare la qualità dei corsi d’acqua superficiali e di aggiungere elementi di qualità naturalistica all’ecosistema del territorio. Anzitutto verranno realizzati due collettori per intercettare le acque reflue del capoluogo e della frazione Fallavecchia, recapitandoli nel nuovo depuratore. Poiché il territorio è attraversato da un articolato sistema di rogge e canali, tutti gli attraversamenti – i più importanti sono quelli della Roggia Perteghè, della Roggia Molinara e del Fosson Morto – saranno realizzati adottando le misure necessarie per limitare l’impatto dei cantieri, e comunque, a lavori compiuti, la posa dei collettori fognari non interferirà in alcun modo con le condizioni di deflusso dei corsi d’acqua. Al termine del percorso dei collettori sarà realizzato il nuovo impianto di depurazione, dotato di tutti i trattamenti necessari a restituire ai corpi idrici superficiali le acque reflue depurate secondo i parametri previsti dalla normativa vigente. Ma il vero fiore all’occhiello del progetto è il trattamento di fitodepurazione, un sistema di depurazione naturale delle acque reflue, che riproduce il principio di autodepurazione tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide: accanto alla Roggia Zamarca verrà infatti ricostruita una zona umida che, oltre a realizzare un filtro ambientale interposto fra lo scarico dell’impianto di depurazione e il corpo idrico, migliorerà la qualità dell’ecosistema del territorio. L’intervento porterà a un notevole miglioramento delle condizioni ambientali e igienico-sanitarie dell’area, eliminando gli scarichi diretti nelle rogge e nei canali, e la fitodepurazione contribuirà sensibilmente a ridurre l’impatto ambientale del depuratore, andando nella direzione della protezione del territorio, favorendo nel contempo la biodiversità locale. Inoltre, poiché l’area interessata ai lavori è considerata ad alto rischio di ritrovamenti archeologici con significative testimonianze dalla seconda età del Ferro all’e- 2)! !00!**%, !,'-*-2)! %$%'(),1%* poca medievale, è stata elaborata, in osservanza delle prescrizioni della Soprintendenza per i beni Archeologici della Lombardia, una strategia di intervento che consentirà, grazie alla realizzazione di trincee esplorative, di individuare in anticipo la presenza di eventuali aree archeologiche. I lavori finiranno presumibilmente nel febbraio del 2015, e hanno visto un investimento di 1.063.760 euro. Oltre all’indubbia valenza dal punto di vista ambientale, l’intervento risponde anche all’infrazione comunitaria 2009/2034, che impone all’Italia di mettere a norma reti fognarie e depuratori entro la fine del 2015, per non incorrere in pesanti sanzioni europee. #)1-&-,"")!1%'/!00- #%** "!/!##() % %+!)* )1 )/%11-/% !,)1!/)-11 )-2!,,) )- /!+.! igiene orale e sbiancamento conservativa - endodonzia - parodontologia odontoiatria infantile ortodonzia pediatrica e adulta anchecontecnicadiallineatorisequenzialiinvisibili protesi fissa e mobile connuovomaterialebiocompatibilesenzagancimetallici chirurgia - implantologia agopuntura - riabilitazione neuromotoria fisioterapia - osteopatia podologo specializzato medico chirurgo specializzato in estetica e problematiche della pelle neurochirurgia. 9 ANNO XVI NUMERO 12 DICEMBRE 2013 Rugby al Carcere Minorile Beccaria Il senso di una meta Ecco come e dove risparmiare Regali di Natale Si avvicinano le feste; i più piccoli sono in trepidante attesa, mentre i grandi tremano all’idea di spendere troppo Il Natale, è ormai noto, ha perso la sua magia da molto tempo; oggi è un’icona del consumismo più sfrenato che, però, deve fare i conti con la crisi che attanaglia le famiglie italiane. Troppe le spese che incidono sul bilancio domestico per affrontare con serenità gli acquisti natalizi e troppi regali che, spesso, siamo quasi obbligati a fare. Eviteremmo volentieri di pensare a quel collega di lavoro che in fondo non ci è proprio simpatico, oppure a quel parente lontano che non vediamo mai… Se non a Natale! E poi ci sono le agognate vacanze: in montagna a sciare, al caldo di un’isola tropicale o più semplicemente da propri cari al paese natio; quindi il cenone di Capodanno e, per finire, la calza della Befana. La corsa al risparmio è un’esigenza innegabile e un sempre maggior numero di operatori commerciali offre sconti e agevolazioni per venire incontro alla gente. Jandelli Oreficerie opera da sempre in questa direzione, attuando una politica di prezzi alla portata di tutti. Sull’oreficeria il risparmio reale è di circa 15-20 euro al grammo, sulla gioielleria lo sconto arriva fino al 50+7% nel periodo natalizio. Anelli con diamante, orecchini, ciondoli con pietre preziose in offerta speciale. Ben quattro qualità di diamanti disponibili: da quella più esclusiva e pregiata con caratteristiche vicine alla perfezione, fino a quella entry level dedicata ai giovani: grande impatto e spesa minima per un gioiello eterno. Si possono trovare articoli da regalo a pochi euro, gioielli in argento o metallo dorato della collezione Stroili Oro, a prezzi scontati e mettere sotto l’albero oggetti ricercati ma dal costo contenuto. Per non parlare delle fedi matrimoniali, sulle quali la promozione è sempre attiva: al prezzo dell’oro puro basta solo aggiungere 5 euro al grammo per lavorazione e Iva. Incisione e cuscino sono inclusi nel prezzo: con circa 180 euro potrete acquistare una fede classica Unoaerre in oro giallo, bianco o rosa, del valore commerciale di almeno 300 euro! Il nostro laboratorio esegue riparazioni di ogni genere ed effettua lavori personalizzati; offriamo assistenza per orologi di qualsiasi Marca a prezzi ragionevoli. Jandelli oreficerie è sempre stata e sarà anche in futuro, sensibile alle esigenze di chi a fine mese deve fare quadrare il bilancio ma, al tempo stesso, non vuole necessariamente rinunciare all’accessorio in oro, a un pezzo di argenteria o alle bomboniere per il matrimonio o il battesimo con la qualità, la competenza e il servizio che solo un’azienda presente sul mercato da oltre 50 anni può garantire. Jandelli Oreficerie srl Via F. Brioschi 52 20141 Milano 02 89 511 232 www.jandelli.it Mercatino equo e solidale alla parrocchia di Fatima nche quest’anno, come è ormai tradizione per la parrocchia di Fatima, in occasione delle festività di S. Ambrogio e dell’Immacolata, si terrà nel locale ex battistero il consueto e atteso, banco dei prodotti del commercio equo e solidale. Sarà possibile trovare riso, pasta, conserve, legumi, zucchero, miele, cacao e cioccolato, dolciumi, oltre a piccola oggettistica, utile in vista delle festività natalizie. Il banco vendita è un’occa- A sione per sensibilizzarsi sui temi del commercio equo e solidale, quello che paga il giusto il lavoro dei produttori con i quali è solidale e si impegna a ridurre i margini di profitto sugli intermediari, che a volte sfruttano la loro posizione, per imporre aumenti ingiustificati ai prodotti che normalmente compriamo. Il mercatino è aperto il 7 e l’8 dicembre, dalle ore 18 e durante la giornata dalle ore 11 alle 13. al 2008 l’AS Rugby Milano è impegnata a insegnare e trasmettere i valori del rugby presso l’Istituto di Pena Minorile Beccaria di Milano; dal marzo 2013 l’iniziativa è stata estesa ai reclusi del Carcere di Bollate. Lo scopo è quello di coinvolgere i ragazzi detenuti in un gioco di squadra che è anche sport di combattimento, basato sulla gestione dell’aggressività e su un sistema di regole, tecniche ed etiche. Sabato 23 novembre si è svolta la prima delle tre partite previste per la stagione 2013/2014 tra i volontari della AS Rugby Milano e i detenuti del Carcere Minorile Beccaria di Milano. Ecco com’è andata. Non è un sabato come gli altri, per i giocatori dell’Asr Milano e per i ragazzi della Freedom Rugby. Si respira un’aria particolare, lo si avverte dai volti dei ragazzi dell’Asr; molti di loro entrano per la prima volta in un carcere. Al ritrovo ridono e scherzano, ma appena le porte si chiudono alle loro spalle, cade il silenzio: i ragazzi iniziano a percepire le sensazione che il carcere trasmette, capiscono che oggi sarà una giornata particolare, che non dimenticheranno facilmente. Per i ragazzi della Freedom Rugby, invece, è la giornata che aspettano da due mesi, da quando è iniziato il progetto rugby 2013, e che per nessun motivo si lascerebbero scappare.E infatti all’appello ci sono tutti, 12 ragazzi, carichi di adrenalina, voglia di giocare e confrontarsi con una squadra vera. La squadra Asr si presenta con un misto di giocatori tra Serie B, C e Uisp, con alcuni elementi dal fisico notevole, che destano subito preoccupazioni nella squadra Freedom Rugby. Le stesse preoccupazioni ci sono nel team Asr, consapevole di doversi confrontare con una squadra subito molto aggressiva e agguerrita. Inizia la partita, nei primi minuti le due squadre si D studiano... Questa fase dura poco, perché ai primi placcaggi prevale solo la volontà di superare l’avversario. Gli scontri non si risparmiano e nemmeno qualche leggero battibecco. La partita vede due giochi molto differenti: da una parte Asr che cerca di giocare d’astuzia e qualità, e dall’altra Freedom che con agonismo sferra attacchi pericolosi e difende molto bene la propria area di meta. La partita finisce 10 a 0 per Asr Milano. Al fischio finale le ostilità terminano, le squadre si salutano e si passa al terzo tempo, molto atteso dai ragazzi del Beccaria. Un grazie di cuore va a tutti i giocatori della Freedom Rugby e ai volontari della AS Rugby Milano. Anche Romeo Cremascoli, presidente del Club, abbraccia tutti i partecipanti e commenta: «Sono orgoglioso di quanto facciamo, dentro e fuori dal campo; un grazie speciale a Michele Festa che ha preso in mano da quest’anno il progetto e lo porta avanti con grande impegno». Per info: [email protected] – www.asrugbymilano.it Matteo Mizzon Associazione Sportiva Rugby Milano La Cia espone i prodotti della terra in Chiesa Rossa a Confederazione italiana agricoltori (Cia) della Lombardia, con il patrocinio del Consiglio di Zona 5, domenica 15 dicembre ripropone la vetrina delle produzioni agricole lombarde, con la presenza diretta dei produttori, animando il porticato del complesso monumentale Chiesa Rossa (via San Domenico Savio 3) per tutta L 028489347 dalle ore 9 alle 18 – Mercato Contadino, assaggi e vendita di prodotti agricoli di qualità nel rispetto del territorio e della stagionalità delle produzioni; dalle ore 11,30 e alle 13 – Presentazione del libro “Mangiare Bene e Spendere Giusto”, Manuale del consumo consapevole e conveniente. La cucina milanese, a cura dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Milano, Monza B., Lodi e con il patrocinio della Provincia di Milano. Il manuale sarà in vendita a 5 euro. Aperitivo con prodotti tipici di questi territori. la giornata. Si potranno acquistare prodotti freschi e trasformati – sia biologici che da agricoltura tradizionale, come formaggi (vaccini, caprini) anche dalle valli del Luinese, formaggi di bufala, salumi, carni e salumi di struzzo e i suoi manufatti, farine e prodotti da forno, ortaggi e frutta di stagione, miele e prodotti dell’alveare, vini, olio, conserve varie, piante e molte altre delizie! Saranno anche presenti alcuni artigiani con i loro manufatti: un’ottima occasione per pensare a regali di Natale diversi e più consapevoli. Programma della giornata: %% $ ! $$ ' # # "& $% # !# $$ ## # # 10 ANNO XVI NUMERO 12 DICEMBRE 2013 Critica una foto pubblicitaria: denunciata! L’assurda vicenda della giornalista che, postando su Facebook un commento negativo a un manifesto che sfrutta l’immagine di una bambina, rischia la diffamazione. Ecco la sua testimonianza Chi è Marina Morpurgo Giornalista, scrittrice, traduttrice. Fuori dalla scrittura Marina è piena di tanti interessi, cose, passioni e persone, ma son fuori per modo di dire perché poi tutto confluisce con acume e ironia nell’infinità di pagine scritte, ovvero in romanzi, articoli, libri per l’infanzia o in quei blitz quotidiani su facebook che le hanno procurato l’attenzione della Procura di Foggia. Pure i due figli, il cane, i genitori, qualche amante, numerosi colleghi, le amiche, il boss che ha decapitato la redazione, un tot d’intellettuali supponenti e poi per intero la sua città, vie, bar, redazioni, canali (non televisivi, proprio quelli con l’acqua dentro). Perché questo è il dono di Marina Morpurgo, che tutto quello che fa le riesce bene, come cronista o come organizzatrice del lavoro altrui o inventando storie vere in chiave grottesca per bambini e per adulti. Ricomincio da capo e fornisco finalmente delle informazioni. Milanese, ha scavallato il mezzo secolo, è stata ottima giornalista e poi inviata all’Unità, quindi caporedattrice al Diario, ha tradotto romanzi e saggi e ne ha scritti di propri: sia racconti – Sono pazza di te, ma fino a un certo punto (2010) – sia romanzi – La scrittrice criminale (2011), Risorse disumane (2012) – e sia saggi – Le regole raccontate ai bambini (2010) con Gherardo Colombo, Guida alla felicità di animali e bambini (2013). Per la gioia dei bambini ha inventato fra gli altri il personaggio di Sofonisba - con Feltrinelli: Giù le mani dal fantasma (2202), Sofonisba Ruscufù (2004), Signorsì Sofonisba (2005), Sofonisba strizzacervelli (2006). In questa dimensione della condivisione universale dei fatti propri, il dato oggettivo che Marina cucinasse bene non poteva restare solo una sua questione privata. Da qui un bel libro fra racconto e soluzioni su/per adolescenti – Una giornata pesante (2011) – scritto con la dietologa Erna Lorenzini, e infine la mitica rubrica culinaria “Falce e fornelli” per E, la rivista di Emergency. Se si è posta attenzione alle sue scelte, tutte di spessore culturale, ma editorialmente disastrate (redazioni che all’Unità sono state massacrate dagli stati di crisi, a Diario decapitate, ad E chiuse tout court) si può dedurre l’attuale condizione “lavorativa” di Marina Morpurgo. Che scrive moltissimo, ha raggiunto una buona notorietà, ma resta una giornalista precaria che guadagna poco. E che dunque gradirebbe non sbattere via quei sudati euro per doversi difendere dall’accusa di diffamazione in un tribunale all’altro capo d’Italia. Mia annotazione conclusiva, che esigerebbe un commento, che però lascio all’intelligenza dei lettori, e forse condizionato dal mio impegno in Giulia (ndr, l’associazione di giornaliste che si occupa di donne, quelle che lavorano per l’informazione e quelle che sono oggetto dell’informazione): in questa vicenda tutti i ruoli in commedia sono femminili: Marina Morpurgo, la proprietaria della scuola di “formazione” denunciante, la pm Anna Landi e infine la povera bambina imbellettata. Marina Cosi Il manifesto oggetto della critica della giornalista Morpurgo. «Perché sono stata querelata» «Quando mia figlia mi ha comunicato che i vigili urbani mi cercavano per notificarmi un atto, ho pensato che mio figlio avesse parcheggiato l’auto senza esporre bene il contrassegno della zona, e ci avessero multato per divieto di sosta. Con mio sommo stupore ho appreso, 24 ore dopo, che non di sosta vietata si trattava, ma di un atto con cui un pubblico ministero di Foggia, la dottoressa Anna Landi, mi informava di aver concluso le indagini su di me (l’atto valeva anche come avviso di garanzia). Ero indagata del delitto previsto e punito dall’articolo 595 del codice penale: ovvero la temutissima – dai giornalisti – diffamazione, passibile perfino di galera. Sono rimasta letteralmente di sasso, in primis perché in oltre venti anni di carriera non mi era mai successo – sono sempre stata una cronista attenta e precisa – e in secundis perché ho letto di cosa mi si accusava. Una scuola professionale per estetiste di Foggia si era presa la briga di denunciarmi alla Procura, perché in veste di privata cittadina, nonché vispa frequentatrice di social network, mi ero permessa di criticare un manifesto che rappresentava una bimbetta truccata di tutto punto che protendeva le labbrucce su un rossetto. Ricordo perfettamente che cosa mi avesse evocato il manifesto con la Lolitina – immagine che portava la didascalia “Ho le idee chiare”. Leggo sull’atto le frasi utilizzate un anno fa, e che oggi mi vengono contestate (senza che nel frattempo nessuno si sia lamentato, o mi abbia ri- mosso i messaggi). Sulla mia bacheca, che è visibile ma personale – quindi la vedono i miei amici, gli altri la devono venire a cercare apposta – avevo riprodotto il manifesto, e parafrasandone la didascalia e l’amato zio Paperone avevo scritto “Anche io ho sempre avuto le idee chiare, chi concepisce un manifesto simile andrebbe impeciato e impiumato”. Una frase garibaldina e colorita, ma sulla mia bacheca io chiamo mio figlio “il Tristo” e spesso minaccio di strozzarlo, o minaccio di cedere il mio cane alla vivisezione: mi piace scherzare. Sulla pagina della scuola ero invece intervenuta in modo “serio” con le seguenti frasi (leggo anche queste sull’atto di accusa): “I vostri manifesti e i vostri banner sono semplicemente raggelanti... Complimenti per la rappresentazione della donna che offrite... Negli anni cinquanta vi hanno ibernato e poi svegliati?”. Il manifesto aveva suscitato una marea di indignazione: la scuola si è sentita diffamata dalle mie opinioni espresse in maniera se vogliamo sarcastica, ma il sarcasmo e l’ironia e le opinioni anche molto critiche non mi risultano essere reati. Sono in attesa di conoscere le decisioni che verranno prese a Foggia. Nel frattempo ho dovuto cercarmi un avvocato, sto scrivendo una memoria difensiva, e se lo desidero posso andare a Foggia (entro 20 giorni) e sottopormi a interrogatorio. La questione ha sollevato per mia fortuna un vespaio, ho ricevuto offerte di assistenza legale, di un sostegno finanziario (sono una giornalista disoccupata e campo – un po’ faticosamente – di traduzioni e dei magrissimi proventi di qualche libro che ho scritto). Di per sé si tratta di un fatterello, ma che apre prospettive inquietanti per tutti: se una critica espressa con passione rischia di portarci in procura, noi non siamo affatto ben messi.» Marina Morpurgo Al centro scolastico di via Dini Disagi per il cancello carraio rotto da oltre un anno La Provincia non interviene nonostante le sollecitazioni dei dirigenti scolastici uò una scuola avere un cancello sempre aperto e non controllato per oltre un anno? Secondo Provincia di Milano, proprietaria del centro scolastico Puecher di via Dini, evidentemente sì, visto che dall’ottobre del 2012 le cose stanno proprio in questo modo. La vicenda in sé sarebbe ascrivibile nella lunga lista dell’ordinaria lentezza burocrati- P ca o della scarsità di fondi, su cui ormai ci stiamo abituando a fare spallucce. Se non fosse che il cancello rotto di via Dini – l’ingresso mezzi principale dell’intero plesso scolastico – crea un potenziale problema di sicurezza. Per accedere alle scuole (ci sono tre istituti e circa 3 mila alunni) con i propri mezzi, personale non docente, studenti, insegnanti e dirigenti devono utilizzare un cancello secondario di via Pallanti che, non essendo automatizzato, rimane sempre aperto. «In questo modo – fanno sapere dalle scuole - chiunque può entrare senza controllo nel plesso, anche solo per parcheggiare, considerata la penuria di parcheggi della zona, dove vengono a parcheggiare da tutta la zona sud ni da parte delle scuole, per il momento dalla Provincia non sono ancora giunte risposte. Anzi, la sensazione è che non ci sia alcuna volontà di intervenire, visto anche che le indicazioni di cantiere (nastro bicolore e cartello) che stavano sul cancello di via Dini sono state tolte, come a dire che lì non c’è niente da riparare. Giovanni Fontana della città per prendere il metro. Inoltre, bisogna tenere conto che tutti i piani di evacuazione sono progettati in funzione dell’utilizzo di due cancelli, uno dei quali deve essere sempre dedicato alle emergenze. Avendone solo uno a disposizione – hanno spiegato - l’intero sistema di intervento ed evacuazione è a rischio». Nonostante le numerose sollecitazio- ! # " # $ " " " ! !! " " " $ 11 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XVI NUMERO 12 DICEMBRE 2013 11 Intervista alle dottoresse Filomena Rosiello e Silvia Stella e alla presidente della Commissione Pari Opportunità Natascia Tosoni Sportello Aiuto Donna in Zona 5: un anno di attività el gennaio di quest’anno si inaugurava lo Sportello Aiuto Donna in Zona 5. Parliamo del servizio, gratuito, rivolto alle donne che subiscono maltrattamenti fisici e psicologici in famiglia o sono vittime di stalking e violenze o abusi. Ma come funziona questa struttura? L’utenza femminile sa che esiste? E quali difficoltà gli operatori hanno incontrato in undici mesi di lavoro? Per dare una risposta alle nostre domande, incontriamo le psicologhe psicoterapeute dello Sportello, le dottoresse Filomena Rosiello e Silvia Stella dell’Associazione Eupsichia, e la presidente della Commissione Pari Opportunità e Politiche Femminili del CdZ5 Natascia Tosoni. N Dottoressa Stella, dottoressa Rosiello, come arrivano qui le donne? «Solitamente quando c’è una diffusione di notizie sullo Sportello, attraverso volantini e giornali, aumenta l’afflusso di utenti. Confrontando i dati con altri enti della rete antiviolenza risulta, per tutti, che questo afflusso va a ondate, non ben collegabili con particolari eventi mediatici. È importante, però, data la complessità del problema violenza, mantenere un’attenzione costante. Il fenomeno è molto complesso, e le donne tendono a sottovalutare gli episodi di violenza, proprio per l’intreccio di sentimenti ed emozioni che le legano a chi le maltratta. L’informazione costante e corretta le aiuta a prendere coscienza della pericolosità della situazione e a chiedere aiuto». Quando arrivano da voi sono già decise a volere uscire da situazioni insopportabili o sono ancora confuse? «Molte donne arrivano qui dopo anni di maltrattamenti fisici e psicologici, abusi, botte… Spesso la motivazione è confusa, hanno difficoltà a focalizzare il problema, perché le violenze avvengono quasi sempre in casa, diventa quindi doloroso mettere in discussione tutta la propria vita, la propria famiglia, che è considerata il luogo dell’unione, della serenità, poi ci sono i figli… e questo va a vantaggio dei violenti che si nascondono così per anni. Molto difficile poi è riconoscere la violenza sottile, ad esempio la violenza economica o psicologica: in questi casi spesso la donna si autocolpevolizza e ne esce con un senso di sé distrutto, un’identità annichilita. Insomma emergono tutte le difficoltà e ambivalenze di una situazione familiare spesso molto complessa». In questi caso quali sono i vostri interventi? «Cominciamo con l’accoglienza e l’ascolto, rispettando i loro tempi, i loro silenzi, senza giudicare, senza forzature, nella massima discrezione. Aiutiamo le donne a saper distinguere i sentimenti dai maltrattamenti, a prendere coscienza della gravità della situazione che stanno vivendo, a togliersi i sensi di colpa. Cerchiamo prima di tutto di metterle al centro dell’attenzione, restituendo loro valore come soggetto, portandole al recupero della propria dignità e alla piena consapevolezza del percorso che vogliono seguire. Questo processo può essere anche lungo, dipende dai tempi di ognuna. Quando la donna si sente pronta, affinché le sue motivazioni e speranze non si perdano, le diamo indicazione di andare, secondo i casi, nei luoghi più idonei della rete antiviolenza o altri enti comunali quali servizi sociali, polizia municipale…». Ci sono figlie, figli che arrivano a denunciare la situazione familiare? «Non ragazzi minorenni. È successo di figlie adulte che hanno accompagnato la madre. Lo Sportello è comunque rivolto ad adulti». Lo Sportello, qui al Centro Civico, può indurre le donne a non frequentarlo. Sembra manchi di riservatezza. «No, anzi, è il contrario. Al Centro Civico si entra per una serie di motivi, certificati, biblioteca, vigili... e questo permette, a chi vuole di accedere allo sportello, di mantenere l’anonimato, cioè un’invisibilità nella visibilità. Sì, a volte la donna teme di essere vista da qualcuno che conosce mentre arriva qui, ma la pluralità dei servizi del Centro rende tutto molto semplice. Anche per questo si è deciso di non mettere l’obbligatorietà dell’appuntamento. Allo sportello infatti si accede liberamente. Trattandosi inoltre di un luogo in cui sono presenti più servizi (servizi sociali minori e famiglia, servizi sociali per anziani, polizia mu- nicipale), è possibile anche dare risposte immediate qualora fosse necessario, collaborando in tempo reale con gli altri servizi». Un vostro suggerimento, da esperte, su come contrastare la violenza maschile. «La violenza sulle donne è un fenomeno antico che vede responsabili tutti, uomini e donne. Sarebbero fondamentali il coinvolgimento e una riflessione anche “sul maschile”, attualmente in crisi, per permettere l’apertura di un dialogo e la presa in carico del problema, perché la violenza spesso nasce laddove non ci sono parole. Occorrono maggiori investimenti per affrontare un problema così antico, grosso e radicato nella società, che non può essere lasciato alla buona volontà di qualche amministratore pubblico o al volontariato. Si rischia di sottovalutare la portata della questione». Una vostra richiesta alla presidente Tosoni, per dare più visibilità allo Sportello? «Una maggiore e capillare diffusione di informazione sul territorio. Che ora è lasciata alla libera iniziativa delle psicologhe e di volontari. Ad esempio troviamo molta difficoltà a informare i medici di base, che sono un soggetto importante per il riconoscimento delle problematiche di violenza e per eventuali invii allo Sportello. Occorre dare continuità all’informazione, usando ogni mezzo per mettere in evidenza i servi- zi esistenti in zona». Presidente Tosoni, quali sono gli impegni del CdZ5 e del Comune verso questo servizio? «È bene ricordare che la Commissione Pari Opportunità a oggi non dispone di un proprio budget di risorse. Nonostante ciò, il Consiglio di Zona e più in generale il Comune (questa amministrazione ne sta dando ampiamente prova in tanti settori, dalle politiche sociali alla cultura) sta cercando di “investire” nella collaborazione tra pubblico e privato su obiettivi comuni, attraverso la messa a disposizione di strutture, spazi, rete di conoscenze e competenze. Nel caso dello Sportello, l’impegno del CdZ sarà di garantire un’adeguata diffusione di informazione, come giustamente sottolineato, di contribuire all’elaborazione progettuale futura anche attraverso contributi economici, ove sarà possibile, per dare valore a un servizio di pubblica utilità. Favorire lo scambio con le altre zone, dove esiste un analogo servizio, tenere contatti con l’Assessorato alle Politiche Sociali e con la delegata del Sindaco alle Pari Opportunità». Lo Sportello Aiuto Donna ha sede al primo piano del Consiglio di Zona 5, viale Tibaldi 41. È aperto ogni giovedì dalle ore 9,30 alle 12,30, con accesso libero. Informazioni: 3665.273726; 02.88458541. [email protected] Lea Miniutti Sono 29 i giovanissimi neoeletti Il “Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze” si insedia in Zona 5 Di Luisa Gerosa Presidente Commissione Educazione Zona 5 ono arrivati in Sala Consiliare venerdì 22 novembre, assieme ai genitori e ai loro insegnanti, i 29 bambini e ragazzi neoeletti nel “Consiglio di Zona 5 dei Ragazzi e delle Ragazze”. Sono stati accolti e festeggiati dal Presidente del Consiglio di Zona Aldo Ugliano, dai Presidenti di Commissione Duina, Fiore, Lanzi, Magnotta, Tosoni, da numerosi Consiglieri e dai cittadini. Ospite d’onore l’Assessore all’Educazione e Istruzione Francesco Cappelli, che ha portato il saluto del Sindaco e ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, assicurando il proprio impegno e partecipazione. Dopo il saluto delle “autorità”, i ragazzi sono intervenuti per raccontare il percorso fatto e le loro aspettative, impegnandosi davanti ai compagni “elettori” ad ascoltarli e a rappresentarli in modo responsabile. La serietà e la disinvoltura con cui hanno parlato ai mi- S crofoni è un buon auspicio per il lavoro futuro. Hanno aderito al progetto, promosso in tutte le Zone dall’Assessorato all’Educazione del Comune di Milano, le scuole primarie San Giacomo, Palmieri, Arcadia, Baroni e Vallarsa, e le scuole secondarie Pertini, Tabacchi, Arcadia e Heine. Inoltre ha un suo giovane rappresentante anche il CAG – Lo Scrigno. Archiviata la campagna elettorale, che ha visto coinvolti 20 mila studenti dai 9 ai 13 anni in tutte le 9 Zone di Milano, e conclusa la fase del voto con tanto di urne e turni ai seggi, i giovani consiglieri eletti nella Zona, coordinati dagli educatori di AbCittà coinvolta nel progetto, si erano già incontrati il 4 novembre per conoscersi ed esaminare le idee emerse nelle attività condotte nelle singole scuole. Le idee sono state considerate per area tematica (verde, sicurezza, strade, scuola, tempo libero) e valutate in termini di fattibilità e realizzazione. I ragazzi fanno sul serio: verranno presi in considera- zione e presentati ai Consiglieri “adulti” solo progetti che possano essere realizzati e che coinvolgano gli abitanti della zona. Il CdZRR si qualifica come un “laboratorio territoriale” per facilitare la partecipazione dei ragazzi alla vita della comunità di cui fanno parte, realizzare azioni di cittadinanza attiva, diretta a: migliorare la qualità della vita di bambini e ragazzi; facilitare la valorizzazione e il dialogo tra i soggetti e le istituzioni sul territorio; valorizzare, integrare e migliorare le iniziative in atto nella zona e nella città. Il progetto è ambizioso: tramite il CdZ5RR, i bambini e i ragazzi portano all’attenzione del Consiglio di Zona la loro visione della città e del territorio nel quale vivono, evidenziandone gli aspetti problematici e le opportunità di cambiamento. E’ una sfida che il Consiglio di Zona deve saper cogliere: ascoltare i bambini, dare forma e concretezza ai loro sogni e alle loro aspettative, trovare insieme riposte alle loro richieste significa aiutare a crescere dei cittadini responsabili, attenti, capaci di prendersi cura in prima persona del bene comune. Al Centro Asteria la Benemerenza Civica entra in PANETTONI ARTIGIANALI LOTTERIA CESTI NATALIZI PRODOTTI TIPICI VALTELLINESI l 22 novembre scorso il Consiglio comunale ha attribuito al Centro Asteria la Benemerenza Civica del Comune di Milano. Sul sito del Centro Asteria è apparso questo testo «La decisione della Commissione del Comune di Milano ci ha colto di sorpresa, proprio non ci aspettavamo questo prestigioso riconoscimento. Noi Suore Dorotee di Cemmo abbiamo sempre ritenuto fondamentale investire nella cultura e con il Centro Asteria abbiamo speso energie infinite per offrire alla città di Milano progetti di valore, molti dei quali a ingresso gratuito. Questo è risaputo, lo facciamo da oltre venti anni e per noi è ormai una routine. Ci teniamo però a dire che l’eccellente risultato non è solo merito nostro ma anche dei tanti laici e laiche che collaborano con noi: grazie a tutti! La cerimonia di consegna si svolgerà presso il Teatro Dal Verme di Milano alle ore 10.30, siete benvenuti!». Come redazione e associazione ci congratuliamo con il Centro Asteria e invitiamo tutti i lettori a unirsi all’invito per festeggiare con le Suore Dorotee il meritatissimo riconoscimento. I Il nuovo Poliambulatorio di via Baroni (laterale Viale Missaglia) Tel. 347 4538394 CONSEGNE A DOMICILIO opo la chiusura per problemi strutturali, avvenuta nei mesi scorsi, ora l’Azienda Ospedaliera ICP ha riorganizzato le prestazioni del Poliambulatorio nel seguente modo: nei 9 ambulatori si alternano attualmente i medici specialisti per un totale, nella fase attuale, di 147 ore di prestazioni specialistiche settimanali. Oltre ai medici, prestano servizio un coordinatore infermieristico, 5 infermieri professionali, 1 fisioterapista e 3 referenti amministrativi Cup. Le specialità/attività presenti nella struttura sono: Cardiologia (30 ore settimanali), Dermatologia (10), Geriatria (9), Ginecologia e Ostetricia (5), Medicina Fisica e Riabilitazione (27), Neurologia (27), Odontoiatria (15), Oftalmologia (20), Ortopedia e Traumatologia (10), Otorinolaringoiatria (5). Orari di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 17,30. Prenotazioni : al Numero Verde 800.638.638 o direttamente allo sportello CUP del Poliambulatorio. D ANNO XVI NUMERO 09 SETTEMBRE 2012 !$& 12 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 La pagina dell’Associazione a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO Sabato 14 dicembre Visita guidata a Casa Boschi Di Stefano, un gioiello nascosto n occasione dei dieci anni di apertura della Casa Museo Boschi Di Stefano, l’Associazione socio-culturale Milanosud ha organizzato una visita guidata per sabato 14 dicembre alle ore 16. Nei locali abitati in vita dai coniugi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di I Stefano (1901-1968) si possono ammirare una selezione di circa trecento delle oltre duemila opere della loro collezione, donata al Comune di Milano nel 1974. La collezione rappresenta una straordinaria testimonianza della storia dell’ar- te italiana del XX secolo – comprendente pitture, sculture e disegni – dal primo decennio del Novecento alla fine degli anni Sessanta. La Casa-Museo è collocata in una palazzina realizzata all’inizio degli anni Trenta del Novecento dall’Architetto Piero Portaluppi. Gli ambienti, ripristinati dal Comune di Milano, sono stati allestiti e arredati a cura della Fondazione Boschi Di Stefano, costituitasi nel 1998. Nei dieci spazi espositivi, le opere sono state distribuite adottando un criterio di successione cronologica e di selezione qualitativa curato da Maria Teresa Fiorio ex Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte di Milano, con arredi scelti per la loro consonanza storica, come la sala da pranzo ideata da Mario Sironi nel 1936. Quota di partecipazione: 12 euro, per i soci 10 euro. La visita verrà effettuata al raggiungimento di un minimo di quindici partecipanti. Servizio di consulenza psicologica per i soci ’Associazione culturale Milanosud ricorda ai soci, e a chi volesse associarsi per la prima volta, che è attivo il servizio di consulenza psicologica: chi lo desidera può pertanto usufruire di un colloquio orientativo gratuito. Quando e perché può essere utile chiedere un colloquio psicologico? A volte può trattarsi di un problema personale o familiare che non si riesce più a gestire con le proprie risorse, altre volte ci si accorge di sperimentare un disagio profondo, che si manifesta con sintomi talora incomprensibili, sia psichici che fisici mai vissuti prima; altre ancora ci si trova in una particolare fase di vita che pone nuove richieste a cui non si L comprende come far fronte. Parlarne con un esperto può consentire di fare chiarezza sulla propria situazione e scoprire quali sono i passi necessari per ripartire con maggiore serenità. Chi vuole usufruire di una consulenza psicologica gratuita può telefonare al 349 4019819, o scrivere a [email protected]:la dott.ssa Mariateresa Mereghetti, psicologa psicoterapeuta, socia e redattrice del giornale, sarà lieta di concordare un colloquio orientativo che avverrà presso il suo studio privato di via Paolo Uccello 6 (MM1 Lotto). !$& '!%( ) " # !" ( ' ) '! ! !" $% "%# ($ ! % %% # %# %$(*" $((!() $- !( " ()!%$ %$) !"!). ! " $ ! ! ! ' -!%$! #% ""! *$! % !' & !+ %$(*" $- !$ # ) '! ! " +%'% &' )! !$&( !$ !" " %' -!%$ & %$)'! *)! (! *' -(*" " +%'% " ( ()!%$ " +%' )%'! (& )) %"% , $& "( ()!%$ !%'$ "!()! !$& ! a sezione turismo dell’Associazione Milanosud ha preparato il calendario di eventi per il primo semestre del 2014, pronto per essere mostrato a Soci e amici. Un programma ricco di novità, accattivante e pieno di sorprese che vi farà venire voglia di partire al più presto per questi interessantissimi luoghi. La stagione verrà inaugurata dalla visita guidata dalla nostra amica Paola Vecchi, al nuovo Museo del Duomo che si terrà alle 14,30 di sabato 22 Febbraio 2014. Quota di partecipazione: 16 euro, per i soci 15 euro. La visita si effettuerà al raggiungimento di un minimo di 20 persone. L Duemila metri quadri di spazi espositivi, ventisette sale, tredici aree tematiche, centinaia di opere d’arte fra sculture, dipinti, oreficerie, arazzi, paramenti, oggetti liturgici. Il 15 Marzo avrà luogo la consueta gita in giornata che quest’anno propone come meta il Piemonte e, in particolare, la zona del Canavese. Residenza per dieci secoli dei conti Valperga, discendenti di re Arduino, il Castello di Masino domina dall’alto di una collina lo splendido spettacolo dell’Anfiteatro Morenico nel Canavese. Gli interni, con i saloni affrescati e riccamente arredati tra Seicento e Settecento, gli appartamenti di Madama Reale, le camere per gli ambasciatori e gli appartati salotti, sono documento delle vicende di una famiglia che fu protagonista della storia piemontese e italiana. Il luogo scelto è il Castello di Masino, proprietà del FAI (Fondo Ambiente Italiano), il cui obiettivo è quello di promuovere un turismo di qualità, permettendo agli italiani di scoprire l’unicità del nostro Paese e le straordinarie bellezze del patrimonio artistico e naturalistico mondiale. L’appuntamento per il consueto week-end è la novità dell’anno: sarà un vero “ponte di primavera”: dal 31 Maggio al 02 Giugno. La meta? La Tuscia! Una regione poco conosciuta ma di grande fascino, la terra degli Etruschi Si visiteranno i luoghi simbolo dell’alto Lazio : Viterbo, la città dei Papi e il suo splendido quartiere medievale; Villa Lante e i suoi giardini; la Necropoli di Tarquinia e le sue tombe affrescate; il borgo di Tuscania con la chiesa preferita da Zeffirelli (qui girò “Romeo e Giulietta”); il suggestivo borgo di Civita di Bagnoregio “la città che muore” abbarbicata su un cucuzzolo di tufo….. Per non parlare della gustosa gastronomia locale! Abbiamo catturato la vostra attenzione? Molto bene, del resto era il nostro scopo. Allora continuate a leggerci e scoprirete maggiori dettagli sulle gite e le visite in programma. Rossella ed Emilia vi augurano buone Feste ' )* !% ( ' +!-! ##!$!()' )!+! +! Le proposte per il 2014 "& % !$& % I libri di Milanosud Sono in vendita presso la sede dell’Associazione (via S. Teresa 2/A - apertura martedì e giovedì dalle 16,30 alle 18,30) le quattro pubblicazioni edite da Milanosud: “Milano è un Viaggio” e “Quella volta che...”, raccolte dei racconti vincitori del 2° e del 3° Concorso Letterario Milanosud; la trilogia “Rac- contare Milano. Storie della nostra città” (12 euro) di Clara Monesi Saibene, con le bellissime illustrazioni di Sergio Toppi; e infine “Appunti di Legalità”, che raccoglie gli scritti dei ragazzi partecipanti alla omonima iniativa. Le convenzioni di Milanosud Ambulatorio Medico Dentistico Via Lassalle, 5 (Citof. 542) - Milano sconto 10% Centro Asteria Ass. Polisp. Dilettantistica P.zza F. Carrara 17.1 - Milano sconto 5% Centro benessere Surya Via Antonelli, 6 - Milano sconto 20% riservato a soci e lettori Centro studi Yoga Via Confalonieri, 26- Milano sconti per soci e lettori Clinica del Sale Via Val di sole, 10 - Milano sconti su pacchetti stanza del sale Dental - LUC via Bertacchi, 2 - Milano sconto 10% per soci e lettori, agevolazione nei pagamenti Erboristeria naturalmente Via Medeghino, 15 - Milano sconto 10% ÉSPERO srl (www.espero.it) via Cadolini 30, sconto del 25% sui corsi per i lettori che metteranno like sulla pagina facebook/esperosrl Euroacustic Via Lagrange, 13 - Milano sconto 5% per soci e lettori La Carrozzineria S.r.l Via F.Tosi, 11/A - Milano sconto 8% per soci e lettori Nera Sushi Via Medeghino, 4 - Milano sconto 10% per soci e lettori Oreficeria Jandelli Via Brioschi, 52 - Milano sconto 20-30-40% ai soci ed ai lettori Ottica Martinelli Viale Isonzo, 67 - Rozzano sconto 30% su occhiali da vista e da sole, lenti a contatto e prodotti per manutenzione Studio estetica Brioschi Via Brioschi 52 - Milano sconto 10% parcheggio gratuito. Virgola viaggi Corso Colombo, 4 - Milano agevolazioni per soci e lettori fino al 31-12-2014 Le convenzioni saranno applicate all’atto del pagamento ai soci con la tessera di Milanosud in corso di validità. 13 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 Controcorrente: nuovi profili professionali cercasi… Tecnico di assistenza DOC con la certificazione Apple più capitalizzata al mondo oggi, col valore dell’azione che sfiora i 600$. Questo mese parliamo di una professione Apple che potrebbe interessare il futuro di molti giovani: il tecnico di assistenza certificato Apple, o ACMT (Apple Certified Macintosh Technician), cioè colui che si occupa di intervenire su Mac, iPad iPhone che presentano anomalie di funzionamento. o cominciato a usare un Mac alla prima uscita nel 1984, e non ho ancora smesso oggi…» Questa è la mia testimonianza personale ma più o meno è quello che direbbe la maggior parte degli utenti Mac. Moltissimi sono gli utenti passati da Windows a Mac, risibile è il numero di chi ha compiuto il percorso inverso. Perché? Le ragioni sono profonde e riguardano la visione dell’informatica e poi della telefonia cellulare che ha avuto il compianto Steve Jobs, capo carismatico di Apple per oltre vent’anni. L’idea cioè di fare in modo che l’utilizzatore (di Mac, iPad, iPhone, ma anche delle App o di iTunes) possa concentrarsi con la massima semplicità e naturalezza su quello che deve fare piuttosto che su come interagire con lo strumento informatico. Questa filosofia molto chiara, ma dietro alla quale sta un costante investimento in ricerca e sviluppo, ha portato i computer della Mela ad ottenere lo strepitoso successo che sappiamo: Apple è la società «H Il mercato Apple vende ogni anno qualche milione di Mac al mondo (di cui svariate decine di migliaia in Italia) e decine di milioni di iPad e iPhone (in Italia alcune centinaia di migliaia). Numeri da capogiro… A fronte di questa massa di prodotti e di utenti (che si incrementano ogni anno) il numero di Tecnici certificati è al momento piuttosto esiguo. Se sommiamo i tecnici degli Applestore (12 in Italia) e dei centri di assistenza certificati chiamati AASP, arriviamo a malapena a un migliaio di persone in tut- ta Italia. C’è un grande spazio disponibile e quindi un grande interesse… creare un proprio centro di assistenza (vedi l’esperienza di Marco Vacca su Youtube http://youtu.be/SbJ3Z-lTipE). Una carrellata sulle professionalità e gli sbocchi Come prepararsi Innanzitutto diventare ACMT (Apple Certified Macintosh Technician) consente di aprire smontare, rimontare e riparare i prodotti Apple senza infrangere la garanzia, proprio in quanto tecnici certificati. Chi consegue il prestigioso titolo ACMT può utilizzare il marchio Apple sul proprio sito, biglietto da visita e carta intestata; inoltre viene inserito in un database mondiale di tecnici certificati, con una linea diretta informativa con Apple. I possibili sbocchi per un ACMT sono almeno tre: lavorare, previo naturalmente colloquio di selezione, in un Applestore (es. a Milano gli Applestore Fiordaliso a Rozzano e Carosello a Carugate); lavorare presso un centro di assistenza certificato (li puoi cercare qui https://locate.apple.com/it/it/); Un aiuto concreto per chi perde lavoro resce l’attenzione di Comune e Organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL verso esodati non salvaguardati e cassaintegrati. Saranno infatti circa 300 i lavoratori e le lavoratrici che potranno accedere al fondo da un milione di euro per l’erogazione di un contributo per seguire percorsi di reimpiego in sintonia con le richieste del mercato e delle imprese. Il progetto è stato presentato a metà novembre a Palazzo Marino dall’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico Cristina Tajani assieme a Ivana Brunato, Segretaria della Camera del Lavoro Metropolitana – Renato Zambelli, Segretario di Cisl Milano Metropoli e Rinaldo Carnevali, di Uil MIlano. «Ancora una volta l’Amministrazione mostra la sua attenzione e vicinanza ai lavoratori che più sentono gli effetti della crisi economica» dichiara l’assessore Tajani . Una ulteriore misura a sostegno di chi perde il lavoro e che si aggiunge agli ottimi risultati fatti registrare dal bando Occupami, che meno di tre mesi fa, ha permesso oltre mille nuove assunzioni e stabilizzazioni C Non sono necessari particolari diplomi di studio, ma è fondamentale avere una passione innata per l’informatica e per i computer. La certificazione in Italia si ottiene seguendo il corso ACMT (durata 4 giorni consecutivi, dalle 9 alle 18, più un giorno di pratica di montaggio e smontaggio) presso la Èspero di Milano, unica sede accreditata. Durante il corso il candidato deve superare due esami: uno relativo al Software di sistema OS X e uno relativo alla diagnostica e interventistica sull’hardware. Alla fine ottiene la certificazione ACMT. Il corso si tiene con frequenza bimestrale. Puoi avere maggiori informazioni scrivendo a [email protected] o telefonando al N. 02 36556000. Come finanziarsi Certo la formazione, soprattutto se di qualità, ha un costo non trascurabile, che però va visto nella prospettiva corretta: un investimento, una scommessa su se stessi. Sono possibili però delle strade per ‘facilitare’ l’accesso alla formazione. Il Tasso Zero, disponibile per tutti i privati, consente di pagare i corsi a rate, senza aggravio di interessi. Soprattutto, per chi ne ha i requisiti la Regione Lombardia ha varato la Dote Unica, un voucher per pagare servizi di inserimento nel mondo del lavoro e la formazione (si veda il sito della Regione www.regione.lombardia.it alla sezione ‘Scuola e formazione’). Chi accede alla Dote (puo’ farlo direttamente con Èspero) può ottenere il corso gratis (pagherà solo gli esami). Luigi Danieli General manager Èspero srl [email protected] Corsi gratuiti per assistenti impegnate nei servizi sociali in sintonia con le iniziative e le risorse messe a disposizione dalla Fondazione Welfare a supporto del micro credito e delle anticipazioni sociali. «Si tratta di un primo intervento che mette in pratica la ricerca di un posto di lavoro - commentano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil -. Risultato positivo di un confronto di merito scaturito nell’ambito dell’Osservatorio Permanente del mercato del lavoro milanese, il luogo di incontro e di studio tra l’assessorato al Lavoro e le rappresentanze sindacali, che monitora costantemente la grave situazione occupazionale presente in città». I contributi ai singoli lavoratori verranno rilasciati fino a esaurimento del fondo stanziato. Per partecipare consulta http://goo.gl/t8nzVb . Invece gli Enti interessati a fornire i servizi di formazione dovranno presentare le domande entro le ore 12 del 13 dicembre 2013 presso l’Ufficio Protocollo della Direzione Centrale Politiche del Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca, in via Dogana 2.Per info: [email protected] ’ partito a novembre “Intra Lavoro”, progetto di supporto all’integrazione e all’orientamento lavorativo, con particolare attenzione al mondo femminile. Ideato e realizzato dalla Cooperativa Sociale Sereni Insieme, con il contributo del Comune di Milano e della Regione Lombardia, e il patrocinio della Zona 5, il corso è partito il 12 novembre ma le iscrizioni, essendo le lezioni strutturate a moduli, restano aperte. Il Progetto nasce dall’esperienza decennale di questa cooperativa, nell’ambito dei servizi domiciliari di assistenza alla persona e alla famiglia, con l’obiettivo di qualificare e accrescere le competenze e la professionalità degli assistenti familiari. “Intra Lavoro” rivolge una specifica attenzione all’integrazione femminile e intende coinvolgere le lavoratrici immigrate presenti nel Comune di Milano, impegnate nel settore dei servizi socio-assistenziali ed educativi alle famiglie, attraverso la realizzazione di una serie di azioni per il sostegno e lo svi- È luppo dell’integrazione socioculturale e lavorativa. Si propone altresì di sostenere l’integrazione attraverso l’acquisizione di conoscenze e competenze trasversali spendibili nel mondo del lavoro, per mezzo di momenti informativi, orientativi e formativi, secondo una metodologia di partecipazione attiva e attraverso la creazione di una rete stabile tra i vari servizi pubblici e del privato sociale già operanti sul territorio cittadino a favore della popolazione straniera. Il progetto si realizza principalmente in Zona 5. Le attività di Sportello presso la cooperativa sociale Sereni Insieme, via Tibaldi 17, Milano - Orario: lunedì/mercoledì: 15-18 e mercoledì/venerdì: 9.30-12.30. Le attività formative di gruppo si svolgeranno presso le sedi messe a disposizione da Aler e distribuite in 2 incontri settimanali, dalla durata di 3 ore ciascuno, da novembre 2013 a marzo 2014 - orario: martedì mattina in via San Dionigi 42 e mercoledì pomeriggio in via Neera 7. Amsa arruola spalatori di neve Nove negozi e 900 mila euro a disposizione di chi “Tira su la Clèr” È boom di richieste! Dal Comune, spazi e incentivi per fare impresa in periferia l numero di richieste per un lavoro di pochi giorni durante l’’inverno è cresciuto del 25% rispetto allo scorso anno. Molti sono giovani, ma almeno un quarto dei candidati ha superato i 40 anni. Fino agli anni ‘80 era il lavoretto degli studenti per raccogliere due soldi, tra l’altro pagati subito e in contanti. Ma con la crisi sono sempre di più a iscriversi alle liste degli spalatori di neve: il freddo che sta arrivando fa ben sperare e 75 euro netti al giorno (90 se di notte) fanno sempre più gola. Succede a Milano: dove le iscrizioni sono arrivate a quota 3.400, di cui quasi 3mila italiani. Per l’Amsa, azienda controllata dal gruppo quotato in Borsa A2A, che gestisce il ciclo dei rifiuti e pulisce le I strade della città, si tratta di un settore marginale, ma organizzato ancora capillarmente. “Ora paghiamo con i voucher Inps entro 20 giorni dalla giornata lavorata – spiega Luciano Recaldini, responsabile del personale dell’azienda. “Quest’anno contiamo di arrivare a 7mila iscritti dal sito Internet – aggiunge Recaldini – ma sappiamo che solo una parte poi si presenta”. Fino a oggi sono stati tutti avvisati telefonicamente, mentre quest’anno saranno allertati via sms. Si pensava che sarebbe progressivamente cresciuto il numero degli immigrati richiedenti, invece si è visto che sono sempre di più gli italiani in coda per questo lavoro avventizio. Tutti, ora, in attesa di una telefonata o di un sms. Ma soprattutto della neve. romuovere lo sviluppo d’impresa, incentivare il commercio di vicinato e portare a nuova vita 9 spazi inutilizzati della periferia, per un totale di circa 600 mq. Questo l’obiettivo di “Tira su la Clèr’, il provvedimento approvato dalla Giunta che mette a disposizione 900 mila euro a favore di lavoratori autonomi, artigiani, piccoli imprenditori indipendenti, cooperative e microimprese che decideranno di aprire un’attività nelle zone: Chiesa Rossa, Niguarda e Quarto Oggiaro. Lo annunciano gli assessori Cristina Tajani (Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca) e Daniela Benelli (Area Metropolitana, Casa e Demanio, «Il successo dell’analogo intervento avviato lo scorso anno - dice l’assessore Tajani - dimo- P stra che la strada da noi individuata di associare spazi in disuso a risorse per l’avvio di impresa, è particolarmente efficace nelle aree più periferiche». «L’obiettivo di questa Giunta – dichiara l’assessore Benelli – è restituire alla città, e soprattutto alle periferie, spazi per anni inutilizzati. Grazie a questa formula virtuosa, che accomuna incentivi economici e disponibilità di locali ad affitti minimi, abbiamo già assegnato 5 unità immobiliari a imprese e cooperative a Famagosta e Chiesa Rossa». Il provvedimento prevede l’assegnazione, con canone abbattuto fino al 90% per i primi 5 anni, di 9 spazi in: via Boifava, via Giovanola, via Santa Teresa, via Amoretti, via Capuana e via Padre Monti. Per info: www.comune.milano.it ! ! $ ! % " !(( ! # ! ! ' !! # &&& $ ! ( # 14 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 È arrivato l’inverno! Preveniamo i malanni con la Grotta di Sale A Natale regalati e regala benessere solo per sabato 14 dicembre di sconto 60% sulla seduta singola 10 euro anziché 25 euro da 10 12% di sconto su abbonamenti e 15 sedute Passano gli anni ma il cervello è sempre attivo a nostra mente è una stupenda macchina che va conosciuta bene, noi sia mo il nostro cervello e tutto dipende dal suo modo di funzionare in maniera ottimale. Sono stati fatti e si continuano a fare, studi su studi per cercare di comprendere come lo stile di vita e l’ambiente influiscono sul funzionamento del cervello e sulla sua evoluzione. L’ambiente influisce sul nostro cervello, può regolare e cambiare il comportamento, riuscendo a curare anche alcune patologie. Molte ricerche sono state condotte in questa direzione anche in Italia, ad esempio dai ricercatori della Scuola Norma effetto in già citate comuni affezioni a carico delle sale inalato ha un battericida, le Superiore di Pisa e dell’Istituto di Neurolo iodio Finalmente del mare arriva in città! Succede a Milano, contro vie respiratorie quali, laringiti, faringialte pneumococchi e stafilodel Consiglio Nazionale delle Ricerscienze in via val di Sole, particolare che di Pisa. Prima regola fondamentale: at10 (zona Ripamonti). La Grotta di Sale Ae- cocchi, quindi dopo il trattamento, le per- ti, rinosinusiti, etc. Studi scientifici ne hanl’efficacia positiva sono meno di nodimostrato tenzione rosal utilizza la tecnologia Aerosalmed, l’u- sone soggette ad nella der ammalarsi alla vita troppo comoda, e per vita patologie virali atopica per pediatrica, i trat nica in tutta Italia e nel mondo riconosciu e infettive. matite in età tutti Ottimo comoda si intende una vita priva di grossi sti ta dall’istituto Superiore Sanità e confor rafforzare il sistema di tut- tamenti sono da considerarsi immunitario e per a scopo di be- moli. Una vita ricca di stimoli fisici, intelletcausati dall’inquinamento. Si nessere fisico e non terapeutico. Il benestuali, sociali e affettivi ha numerosi effetti me CE/93/42/CEE. Aerosal è ti i danni alla Direttiva benefici sull’organismo, migliorando le cauna piccola stanza che può ospitare fino a consigliano cicli di almeno 12 sedute, an- sere salutare della grotta non sostituisce le giornaliera, ef cure mediche pacità compiti di apprendimento e metradizionali ma è un trattaa cadenza per ottenere nei 6 persone, ricoperta interamente di sal- che moria e giungendo persino a rallentare, in gemma. Per entrarvi non servono partico- fetti benefici a medio-lungo termine. L’Ae- mento naturale complementare che alle È adatto a tutvia isintomi può trovare sua indicarosal modo anche notevole, i processi di inveclari accorgimenti, si rimane vestiti in modo una di vari disturbi. positiva chiamento. Ci sono piccoli ma buoni consigli comodo e ci si rilassa, magari ascoltando zione anche per altre situazioni molto gra- te le età. Chi effettuerà un abbonamento da 10-15 sedute avrà un coupon sconto del cistica, caratterizzata da seguire per migliorare il funzionamento musica o addirittura guardando un dvd, vi come la fibrosi 50% su un trattamento a scelta presso il di muco molto denso e del proprio cervello. coccolati dall’effetto rilassante della cro- dalla produzione Centro Benessere Surya: www.suryacenRidurre lo stress: ritagliarsi del tempo libemoterapia. In sola seduta di una 30 minuti, difficile da eliminare. Altre situazioni re gravi, come che ro, trobenessere.it. la bronchiolite imparare tecniche di rilassamento, si gode degli stessi benefici di 3 giorni al spiratorie evitare l’iperprogrammazione, mai addosmare. L’azione benefica è dovuta al sale io- comporta spesso ricoveri e l’innescarsi di A Natale regala una nostra gift card sarsi responsabilità non necessarie. dato micronizzato che viene rilasciato da episodi ricorrenti di broncospasmi per pa- prepagata a partire da 25 euro (proal primo episodio. dotti naturali del Mar Morto per la saQuante volte invece lo facciamo, proprio sotto forma di aerosol a sec- recchi un erogatore, mesi successivi co. Una volta inalato, il sale va ad agire a liStudi condotti su asmatici hanno dimo- lute e bellezza del corpo, cuscini e lamper abitudine o per senso di colpa verso il modo di utilizzare il nostro tempo libero. vello dell’apparato respiratorio, favorendo strato come il trattamento con il sale inala- pade di Sale dell’Himalaya) Ridurre lo stress significa ridurre quel il benessere del paziente. Il sale agendo in to nelle grotte sia risultato positivo nel fa- Info e prenotazioni: Clinica del Sale Milameccanismo che, in un modo o nell’altro, profondità ha benefici effetti per tutti colo- vorire la riduzione dell’iperreattività bron- no, tel 02/39549388 – 329/8422865 ci induce a muoverci sempre al di fuori ro che soffrono di problemi respiratori, chiale. Trovano indicazione anche le bron- [email protected] del ritmo giusto. Il ritmo non è solo parononché di allergie stagionali e dermatiti. Il chiti croniche ostruttive e non, oltre alle www.clinicadelsalemilano.it. la relativa alla danza, ma ogni cosa nella nostra vita è ritmo, giusto o esagitato quindi errato. Questo ritmo errato, in modo continuativo è causa di stress. Stimolare il cervello: evitare la routine, abbracciare nuove esperienze sensoriali, sfidare mente e corpo ponendoli a confronto con nuove situazioni. La troppa “comodità intellettuale” e fisica fa male. Lo sforzo, come i nostri nonni e bisnonni insegnano, fa bene. Qualche esempio: studiare lingue antiche o sconosciute come il greco e il russo; informarsi e studiare, se si ha una curiosità; tenere sempre allenata la mente leggendo tanto, facendo giochi di logica, matematici… etc. Insomma, faccia- L mo in modo che il cervello non si adagi sui soliti meccanismi e sulle abitudini. Se dobbiamo fare una passeggiata, prendiamo una strada diversa dalla solita, cerchiamo di applicare nuove regole al ragionamento. Per migliorare le connessioni tra neuroni bisogna spezzare le abitudini. Ascoltiamo tanta musica classica, ma non musica violenta: Mozart è in assoluto il migliore. Questo anche per combattere l’Alzheimer che sembra derivi proprio dalla perdita di tono e di attività del cervello. Praticare esercizio fisico: passeggiare a passo svelto e fare attività di fitness cardiovascolare ossigenano il cervello e promuovono una migliore attività cerebrale. Altro fattore importante: bando a tutte le sostanze psicoattive. Quali sono? Oltre alla varie droghe, la nicotina. E c’è anche da limitare la caffeina (caffè, te, cioccolata, coca cola, red bull), che dopo il livello di carica che danno, a lungo andare hanno l’effetto opposto. Ovviamente anche l’alcol va consumato con moderazione. Però rispettiamo i ritmi corretti: è più utile mezz’ora di lettura seguita da 8 ore di sonno, che non 3 ore di studio seguite da 5 ore di sonno. Il sonno è fondamentale perché aiuta il cervello a fissare i ricordi e a immagazzinare immagini e dati nei vari cassetti. Per concludere, quindi, spazio all’immaginazione, alla curiosità, a nuove strade, a nuovi amici, al nuovo insomma, anche se ci portiamo dietro una veneranda età. A tutti voi un augurio di un Natale davvero particolare! Paola Grilli Naturopata www.paolagrilli.it Margherita Hack, esempio di cervello “allenato”. Asilo nido e Scuola d’infanzia La casetta di Cucciolo indirizzo musicale Via E.Heine 4 Milano 20141 [email protected] www.lacasettadicucciolo.com Ph - 0284895079 15 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 Ha diritto di parlare chi si ispira al fascismo? Circolo dei Talenti: un passo avanti e due indietro Caro Direttore, leggo su Milanosud del novembre 2013 l’articolo “Fermare l’apologia del fascismo” dove Lei riporta che un esponente di Forza Nuova ha chiesto di parlare in Consiglio di Zona 5, nei tempi e nei modi opportuni, e il presidente Aldo Ugliano gliel’ha negato adducendo il fatto che l’ideologia di Forza Nuova è estranea alla nostra repubblica e allo spirito di convivenza democratica. Nell’articolo, Lei difende l’operato di Ugliano, ma non dice a che proposito l’esponente neofascista voleva prendere la parola. E non lo dice perché non lo sa nessuno con certezza, proprio perché non gli è stato permesso di parlare. Vorrei fare notare che, in questo modo, il Consiglio di Zona ha perso o l’occasione di poter stigmatizzare pubblicamente delle idee inaccettabili (nel caso l’esponente volesse fare propaganda fascista); oppure l’occasione di ascoltare delle opinioni utili (nel caso che l’esponente avesse sollevato questioni di effettivo interesse). Siamo tutti d’accordo che nessuno può impunemente fare propaganda fascista (lo stabilisce la Costituzione), ma non possiamo togliere a priori il diritto di parlare a chi pensiamo che voglia farlo. Non possiamo perché significa diventare a nostra volta fascisti (cos’è il fascismo se non la fobia per tutto ciò che si ritiene inaccettabile?). Bisogna supporre che, negando la parola all’esponente di Forza Nuova, Ugliano abbia inteso dare un segnale fermo contro i neofascisti nella nostra zona (cosa di per sé apprezzabile). Ma, anche da questo punto di vista, ci sono grossi dubbi che rifiutare di ascoltare a priori la loro voce rappresenti uno strumento efficace per combatterli. Dimostrarsi intolleranti con gli intolleranti può apparire giusto in astratto, ma in concreto significa rendergli impossibile ogni futuro avvicinamento, ogni futura entrata nell’ambito della dialettica democratica. Certo, non è detto che accogliendo l’intollerante nel dibattito pubblico, questo diventi automaticamente tollerante, ma è sicuro che, escludendolo a priori, non lo diventerà mai. Per lottare efficacemente contro il neofascismo nella nostra zona, Ugliano avrebbe fatto bene a lasciar parlare il neofascista per poi criticarlo duramente nel merito delle sue osservazioni. Alberto Castelli soggetti che si rifanno al fascismo. La norma definisce in questo modo i soggetti fascisti: “quando un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”. Forza Nuova ha più di una volta dimostrato di essere fascista, secondo la definizone di legge, con slogan, simboli e azioni. Il trucco retorico che usa per camuffarsi è affermare di rifarsi al “fascismo buono”, attraverso associazioni o azioni demagogiche, strumentali a far proseliti, come quella che volevano presentare in Consiglio di Zona. Una strategia utilizzata in altre occasioni pubbliche per accreditarsi, per poi far trasmettere surrettiziamente i valori di fondo del fascismo. Ma il fascismo buono, depurato da tutte le tragedie, violenze e ingiustizie che ha prodotto non esiste. Chi sostiene queste tesi fa del revisionismo. La stragrande maggioranza di storici e politologi si oppongono con forza a queste ricostruzioni che non tengono conto di fatti incontrovertibili. Nel 2009 anche la Cassazione (sentenza n. 1, registro generale 23344/2009) ha negato di fatto l’esistenza di un fascismo buono, dando torto a Forza Nuova, che aveva fatto causa per diffamazione a un lettore del Piccolo di Trieste, che in un una lettera aveva definito “nazifascista” la formazione, guidata da Roberto Fiore. I giudici hanno confermato cioè che è noto, aldilà di acrobazie retoriche e camuffamenti. E cioè che la relazione tra fascismo e nazismo e tra questi e razzismo, intolleranza, violenza ecc. è strettissima e inscindibile. D’altronde la biografia del leader di Forza Nuova è lì a dimostrare qual è l’orientamento della formazione. Roberto Fiore è stato condannato nel 1985 per banda armata (in associazione con i Nar, responsabili negli anni ‘80 di ben 33 omicidi) e associazione sovversiva ed è rientrato in Italia solo nel 1999, per prescrizione dei reati. Detto questo la domanda che pongo è: vale la pena confrontarsi con chi si dice fascista e che esplicitamente evoca il superamento del modello democratico? Lascio a lei e ai lettori la risposta, aggiungo solo che prima dell’avvento del ventennio la fragile monarchia parlamentare italiana lo fece. I risultati li conosciamo. La saluto cordialmente Nel mese di agosto l’Annonaria ha fatto visita al Circolo dei Talenti, nello spazio che ha in concessione all’interno del Parco delle Cascine Chiesa Rossa. Il risultato della visita è stata una multa di mille e passa euro. L’Annonaria contesta al Circolo dei Talenti/Associazione Antigua. il fatto che il circolo possa fare attività rivolta a terzi e quindi anche ai non soci. Fin qui i fatti, ma per raccontare la vicenda è necessario ripercorrerla dall’inizio. L’associazione Antigua ha partecipato a un bando e ha poi stipulato una convenzione con il Comune di Milano. Questo accadeva poco meno di un anno fa. Il bando portava la firma dell’assessore Lucia Castellano. Non è quindi una scelta ereditata dalla passata amministrazione, ma è frutto dell’attuale maggioranza di Palazzo Marino. Il bando era un bando commerciale. Associazione Antigua ha deciso di stipulare una convenzione con l’assessorato al Demanio. Qui sono emersi i primi problemi. L’associazione Antigua, ben conosciuta in zona 5 da molti anni, ha scopi sociali e non lucrativi. Non è una realtà commerciale e nemmeno lo vuole diventare. Dall’associazione è nato il Circolo dei Talenti, una realtà che in meno di un anno ha raccolto 800 adesioni. Non è pensabile che il Circolo dei Talenti si limiti a fare un’attività rivolta ai soli associati perché si trova all’interno di un parco, in uno spazio pubblico che giustamente deve rimanere aperto e accessibile a tutti. Antigua/Circolo dei Talenti ha sempre cercato una soluzione Stefano Ferri Silvana Pineri Gentile signor Castelli, le sue ragioni si scontrano con le “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione”, che vieta esplicitamente l’esistenza di che potesse dirimere le controversie burocratiche. A giugno, in accordo con la segreteria dell’assessorato al Demanio, ora in carico a Daniela Benelli, ha concordato una soluzione che doveva essere definitiva. L’associazione, a proprie spese, ha modificato lo statuto ed è diventata un’APS (Associazione di Promozione Sociale) che, secondo una legge dello Stato, può svolgere attività verso terzi (e quindi non solo per i soci) e può effettuare un’attività economica, purché non prevalente. Antigua/Circolo dei Talenti non è un’attività commerciale mascherata, perché l’associazione ha in corso diversi progetti a sfondo sociale e quella del Circolo dei Talenti nel Parco delle Cascine Chiesa Rossa è solo una delle attività dell’associazione. Sotto il porticato della ex stalla Antigua ha creato un luogo di socializzazione frequentato da migliaia di persone della zona, giovani, anziani, adolescenti e famiglie. Come è potuto accadere? Non è un luogo mercificato. Se ti siedi ai tavoli non passerà mai nessuno per chiederti se hai consumato. Non è un bar, ma se lo vuoi, il bar c’è ed è pure a prezzi popolari. In questi mesi, oltre alle iniziative che ha promosso direttamente, il Circolo dei Talenti ha accolto numerose feste e iniziative altrui, ma soprattutto è diventato un punto di riferimento per la zona. Lì le persone si incontrano. Lì nascono nuove associazioni, progetti, idee… Il Circolo dei Talenti ha svolto un ruolo sociale fondamentale di cui si sentiva la mancanza e ha interpretato nel modo più corretto l’idea di spazio pubblico. Di cosa ha bisogno per andare avanti? Solo di chiarezza e di amministratori che abbiano il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. L’associazione Antigua non chiede scappatoie e nemmeno favoritismi, ma ha il diritto di avere una voce sola da parte dell’amministrazione comunale. Ha ragione il Demanioo l’Annonaria? Nel ribadire la nostra solidarietà al Circolo dei Talenti, affermando che ci troverà sempre al suo fianco nella battaglia per il ricorso contro la multa dell’Annonaria, come associazioni, realtà, comitati e collettivi della zona 5 che partecipano alla rete denominata retecinque, chiediamo una cosa molto semplice. Di questa questione si sono occupati l’assessore Benelli e l’assessore Granelli che ha sollecitato l’Annonaria a intervenire. Vogliamo incontrarli e vogliamo incontrarli insieme, in modo da chiarire una volta per tutte la vicenda e trovare una soluzione. I firmatari: Libreria Largo Mahler, Associazione Antigua, Baia Del Re, Circolo Dei Talenti, Ghira Film, Associazione Culturale Laboratorio Artistico, Assileassime, Rossosispera, Tramartis, Circolo Zanna Bianca Legambiente, Comitato Basmetto, Circolo Gratosoul, Scriptorium Ticinensis, Sicet, Festival Della Letteratura Di Milano, I Mille Volti – Associazione Vis, Gas Radici, Banca Del Tempo 4 Corti, Comitato Ticinese, Aps Mediamente Cinque, Filef, Associazione Amici Di Nando, Associazione Arte’, Utopiabââ Ma che Cercasi cuori volontari maleducati! L’appello della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Gentile redazione, lavoro nel negozio Divanidea di via Montegani 68 (angolo via Cassoni). Il mio grosso problema, che è anche un problema di chi abita in via Cassoni, è la presenza di una decina di ragazzi e ragazze, che occupano lo spazio antistante le vetrine e l’entrata del negozio, giocando a pallone, a carte, ascoltando la musica ad alto volume e, mangiando e bevendo birra, lasciano rifiuti dappertutto. Ultimamente la situazione è peggiorata. I ragazzi si spingono contro le vetrine e se chiedo loro di stare attenti, per tutta risposta si abbassano i pantaloni mostrandomi il “di dietro”. La presenza di ragazzi crea problemi anche ad anziani e donne con bimbi, che devono passare lungo il marciapiede e sono spesso costretti ad attraversare o camminare per strada, rischiando qualche incidente. Sperando in un intervento della Polizia locale, vi ringrazio per avermi ascoltato. Cordiali saluti È iniziata la campagna di reclutamento dei nuovi volontari per la Sezione Provinciale di Milano della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. I volontari sono il cuore pulsante della Lilt, perché la loro solidarietà rende possibile l’assistenza ai malati oncologici e il sostegno a tutte le iniziative dell’Associazione. Motivazione, volontà di condivisione e disponibilità di tempo da dedicare agli altri sono i fattori umani imprescindibili per diventare volontario Lilt. Un corso di formazione, tenuto da un’équipe specializzata di medici e psicologi, fornirà le basi per svolgere in modo consapevole l’attività di volontariato. Dai 18 ai 65 anni, tutte le persone “di cuore” possono candidarsi a diventare volontario: un impegno che sarà utilissimo per i malati di cancro e i loro familiari, ma si rivelerà soprattutto un’esperienza fondamentale per la crescita personale di ciascun individuo. La disponibilità richiesta è di una giornata, di una notte o di due mezze giornate a settimana. Diversi i settori nei quali si può scegliere di prestare la propria attività a seguito del corso e di un breve periodo di tirocinio: dall’area assistenza, dove il volontario assiste il mala- to in tutto il percorso della malattia, seguendolo dall’ospedale al domicilio e accompagnandolo alle terapie, all’area prevenzione, per il supporto all’équipe che opera nei 18 Spazi Prevenzione della Lilt presenti sul territorio di Milano e provincia, per finire con l’area promozione, dove il volontario collabora nelle attività di raccolta fondi. A chi decide di donare le proprie energie al settore assistenziale è richiesto di non essere operatori in discipline sanitarie o psicologiche, di non aver subito una personale esperienza tumorale, non essere in lutto da meno di un anno. Oggi collaborano con la Lega Tumori 740 volontari, ma le aree di intervento sono numerose e le richieste di aiuto così tante che i volontari non sono mai sufficienti. La Lilt ha bisogno di formare nuove persone determinate e preparate a dedicare una piccola parte del proprio tempo a una causa importante come quella della lotta ai tumori. Per info: Settore Volontariato – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Tel. 02/26681070 o collegandosi sul sito internet - www.legatumori.mi.it / [email protected]. 16 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 di Anna Muzzana Tante piccole luci Giangiacomo Mora, la storia dell’untore del Carrobbio La storia della peste milanese del 1630 e dell’efferato capitolo de- scampo e questa volta ammise davanti ai giudici di essere colpegli untori è abbastanza conosciuta. Soprattutto grazie al raccon- vole. E, ormai stroncato nonché indotto dai feroci persecutori, feto che ne accenna il Manzoni ne “I promessi sposi” e che svilup- ce i nomi di qualche altro disgraziato complice. pa poi ne “La colonna infame”. Di quel capitolo della storia mila- I giudici erano contentissimi perché le confessioni finali del nese, la pagina più sconvolgente è quella relativa a Giangiacomo Piazza e del Mora erano avvenute nella sala del consiglio, non Mora, assurto a simbolo del feroce e bestiale fanatismo popolare sotto tortura! Che vergognosa ipocrisia. e del crudele e cinico esercizio del potere che tennero le autorità Il processo era finito. Ora il senato milanese poteva gettare i corpi dei due disgraziati a placare la fanatica paura della popolaziodell’epoca. Milano fu investita nel 1630 da una epidemia di peste di una gra- ne. Il 1° agosto 1630 con un rituale di raccapricciante efferatezvità senza precedenti. La portarono i Lanzichenecchi nel corso di za, il Mora e il Piazza vennero condotti a morte. una delle tante scorribande che devastavano in quegli anni la no- “Il senato comandò che sovra alto carro martoriati prima con rovente tanaglia e tronca la mano destra terra. Non fu solo a Milano ad stra si frangessero colla ruota e alla esserne colpita, ma fu a Milano ruota intrecciati dopo sei ore scanche, anche in ragione dell’addennati poscia abbruciati e perché nulsamento della popolazione, si regila resti d’uomini così scellerati”. strarono le più elevate perdite. Gli Queste parole fanno parte della storici non furono concordi nel vaiscrizione che fu apposta su una colutare il numero di milanesi uccisi lonna fatta erigere dal Senato sul dalla pestilenza. Il Ripamonti, che luogo ove prima sorgeva la casa del scriveva a ridosso dell’evento, parMora, che fu rasa al suolo. Questa la di 140.000; il Tadini, protomedicolonna fu detta la “Colonna infaco durante la peste, scrive 165.000; me”, perché, nelle intenzioni dei Cusani indica le perdite in 86.000. suoi autori, doveva consegnare alla Un calcolo quasi impossibile, se storia la infame memoria dei due non, con una certa approssimaziountori. ne, facendo la differenza fra il nu- Un’illustrazione tratta dalla prima edizione de “I promessi sposi“ di A.Manzoni, raffigurante l’untore. La verità su questa terribile vicenda mero dei milanesi prima dello venne portata alla luce da un granscoppio della peste e quello risulde scrittore, l’illuminista Pietro Verri, che nel 1777 pubblicò “Ostante a epidemia sconfitta: e si tratta di circa 100.000 unità. Un evento di una gravità spaventosa, che terrorizzò la popolazio- servazioni sulla tortura”, un testo fondamentale che per la prima volta ricostruì il caso degli untori, mettendo in evidenza le mone, la esasperò, la spinse a comportamenti fuori controllo. Come spesso capita, le grandi sciagure chiedono un colpevole, struosità del procedimento e riabilitando il Mora e il Piazza. Non un capro espiatorio. La storia dell’ebraismo è in questo senso pa- è un caso se appena un anno dopo – regnante Maria Teresa - la radigmatica: i pogrom, l’antisemitismo, il razzismo sono quasi colonna fu fatta abbattere dal governo austriaco. Al grande illusempre stati filiati dalla ricerca di qualcuno (un “diverso”) cui minista dobbiamo dunque non solo la revisione del processo e il imputare le proprie disgrazie. Spetterebbe alle autorità politi- ristabilimento della verità, ma anche la cessazione di una meche, amministrative, scientifiche, governare questi processi. Ma moria indegna. Colpisce infatti che prima del Verri nessuno scritil più delle volte le autorità trovano comodo che le colpe ricada- tore, storico, studioso italiano fosse stato in grado di affrontare no su qualche infelice, su un gruppo etnico, su una comunità. con spirito di verità la vicenda. Persino una nobile anima come il Parini, in un inspiegabile frammento, scriveva, a proposito della Successe anche a Milano, nel 1630. Si sparse la voce che la peste era provocata dagli “untori”, fanta- “colonna infame: “Lungi, - o buoni cittadin, lungi, che il suolo stici personaggi che diffondevano il contagio cospargendo i por- miserabile infame non v’infetti”.Infine arrivò il Manzoni. toni con malefici unguenti. Idea assurda e scientificamente Manzoni (che del Verri era probabilmente nipote, per alcuni adinfondata. Ma la disperazione non va per il sottile. Del resto, era dirittura figlio, essendo risaputo che Giulia, la madre di Alessanstato proprio un dispaccio del re di Spagna Filippo IV a segnala- dro, donna spigliata e frivola, ebbe intensa relazione con almeno re al governatore di Milano Ambrogio Spinola che “erano stati os- uno dei fratelli Verri) tratta brevemente della colonna infame alservati in Madrid quattro uomini, che avevan portati degli un- l’interno de “I promessi sposi” e sviluppa poi ampiamente la viguenti per recare la pestilenza in quella reale città”. Nientemeno cenda ne “La colonna infame”, utilizzando a man salva il libro del che il re! Spinola, che pure non era un malvagio, dovette abboz- Verri. Encomiabile l’opera del Manzoni, per lo scrupolo della narraziozare. ne e per la “pietas” che pervade quelle pagine. Una pietas che Insomma si diffuse la pratica della “caccia all’untore”. Avvenne dunque che la mattina del 21 giugno 1630, dalla sua fi- però curiosamente ci si incaglia quando pretende l’eroismo a tutnestra, una anziana signora vide un uomo accostarsi con fare so- ti i costi anche da parte di chi eroe non è e non può essere. Il spetto a un portone, dalle parti del Carrobbio. Il poveretto era il Piazza denunciando il Mora fece calunnia. E fece calunnia percommissario sanitario Guglielmo Piazza, che stava semplice- ché non era più in grado di sopportare i tormenti. Scrive Manzomente cercando di ripararsi dalla pioggia.La donna – che si chia- ni che il Piazza fu anche colpevole, perché “i patimenti e i terromava Caterina Troccazzani Rosa, ricordiamone il nome a sua ri dell’innocente sono una gran cosa, hanno di gran virtù; ma non eterna ignominia – lanciò, con la collaborazione di una vicina quella di mutar la legge eterna, di far che la calunnia cessi d’es(Ottavia Persici Boni, non meno sciagurata di lei), il ferale allar- ser colpa. E la compassione stessa, che vorrebbe pure scusare il me: “Dagli all’untore!”. Per lo sventurato Piazza era finita. Rin- tormentato, si rivolta subito anch’essa contro il calunniatore: ha tracciato e arrestato fu sottoposto a lunghi interrogatori e a tor- sentito nominare un altro innocente; prevede altri patimenti, alture fisiche di crescente intensità. Si pretendeva da lui la confes- tri terrori, forse altre simili colpe”. Insomma, il Piazza ha, per sione. Ma il Piazza non aveva nulla da confessare e, sopportando Manzoni, la colpa di non aver sopportato la tortura fino alla morlo strazio della tortura, continuava a negare. Implorava, pregava. te. “Che volete che dica?” chiedeva agli aguzzini. E gli fu subdola- Sotto tortura alcuni – pochissimi: chiamiamoli santi, chiamiamente promesso che, se avesse rivelato i nomi dei suoi complici, moli eroi – resistono fino alla fine. La maggior parte cede, non ce sarebbe stato liberato. Il Piazza, stremato e consapevole che la la fa fisicamente. Questa debolezza è una colpa imperdonabile? tortura non avrebbe avuto termine, indicò il suo complice princiPiero Pantucci pale in Giangiacomo Mora, un barbiere di sua conoscenza, che oltre alla sua mansione principale, si ingegnava nella confezione di prodotti per la salute. Innocue baggianate. Mora fu arrestato e iniziò per lui lo stesso trattamento che era stato riservato al Piazza. Il povero barbiere per sua disgrazia aveva nel cortile di casa una grande caldaia, ove furono trovati i resti del ranno per il bucato. Ecco la prova della fabbricazione dell’unguento mortifero! Eravamo nel 1630, la scienza aveva compiuto significativi progressi, non era più tempo di stregoni e fattucchiere. Eppure l’autorità sanitaria – terrorizzata dalle dimensioni del caso – non fu in grado di smontare l’assurda accusa. Mora resistette fin che poté alla tortura, poi si disse disposto a confessare. Bisogna sapere che la legge prevedeva che la confessione fatta sotto tortura dovesse essere replicata in condizioni normali per poter essere validata. Portato davanti ai giudici, Mora disse che aveva confessato per la paura e il tormento della tortura. Lo rimandarono dai carnefici e ancora una volta il Mora disse: “Confesso”. Per poi L’edificio in via Scaldasole angolo Porta Ticinese: era proprio rimangiarsi la confessione innanzi ai giudici. Quando fu riportaqui la casa di Giangiacomo Mora. to una terza volta nella camera delle torture capì che non aveva he senso hanno gli addobbi panoramici, da Luna Park, fatti solo per stupire? Basterebbero tante piccole luci come fanno nei paesini di montagna, oppure in molte sobrie città del Nord Europa. Natale non è un Luna Park. Per credenti o non credenti o credenti in altro, dovrebbe essere una pausa, riflessioni, scambio di doni piccoli, ma piccoli sul serio, un po’ d’infanzia nelle vetrine, code di comete per ritrovare la strada che perdiamo e perdiamo continuamente, ognuno a modo suo, continuamente. Smarriti anche sotto il bersaglio degli spot televisivi natalizi. A volte discreti, a volte sguaiati, ma tutti crudeli, i più crudeli dell’anno nello spiaccicare sotto gli occhi di milioni di soli o di male accompagnati, di poveri o comunque di infelici quelle tavolate che gli altri hanno e loro no, quello che avrebbero tanto sognato e non hanno mai avuto o hanno avuto un tempo e poi perduto per sempre. Fra tanti infelici, in questo periodo ci vengono in mente i clochard (oggi li chiamano così, un tempo si chiamavano barboni). Spiega Gesù nel Vangelo di Matteo: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». Tuttavia non passa giorno, nel nostro cattolicissimo Paese, senza che tanti (sedicenti) cattolici con la bocca piena di parole bellicose in nome delle tradizioni cattoliche mostrino un quotidiano disprezzo verso chi “non ha dove posare il capo”. Eppure, questi clochard, se hanno un dono, è quello dell’invisibilità. Li incontri di giorno, confusi tra la gente. Li vedi di sera, mentre aspettano un the caldo, una stecca di cioccolato, un panino. Vivono nelle fabbriche dismesse, per la strada, ogni tanto nei dormitori, raramente trovano un lavoro. Quando in- C contrano qualcuno che li sta a sentire, raccontano brandelli di storie, ma più che altro tacciono. Si materializzano alla spicciolata, magari con un cane al guinzaglio, unico loro amico. Le loro storie sono diverse: c’è qualche alcolista, qualche tossicodipendente, qualcuno con problemi psichici, extra comunitari senza permesso di soggiorno. In questo mese così festoso per molti e così crudele per tanti altri, come non pensare a tutte le persone sole? E allora ci auguriamo che il Natale accenda tante piccole luci alle nostre coscienze e faccia aumentare il rispetto, l’attenzione, l’amore per quel prossimo che tanti vanno a cercare lontano, addirittura in altri continenti, e che invece è proprio lì a un metro, a un passo, sul tuo pianerottolo, separato da te da una parete, forse il suo balcone confina persino con il tuo, la sua finestra con la tua, ma chi più nelle città al mattino si dice, da finestra a finestra, buongiorno? Infine, vorrei dedicare un pensiero a tutti quelli che, davanti alla parola “buono” arricciano il naso: ora ci hanno attaccato un ismo, contenti? Cari avvistatori in lontananza di luoghi comuni e retorica, per voi una cartolina di quelle che, immagino, detestate: con neve, casette, e in alto la scritta in oro di Buone Feste. Anna Muzzana Allo spazio Zero5 in via Momigliano Vuoi cantare in un coro? a Cooperativa Sociale “zero5” e l’Associazione “Un Naviglio per i Minori” lavorano in zona offrendo interventi educativi e sociali (www.cooperativazero5.org). Da alcuni anni, in via Momigliano angolo via Neera, gestiscono uno spazio confiscato alle mafie, presso il quale ospitano iniziative culturali. E proprio in questo periodo sta nascendo anche un “Coro di canti Popolari”. Dopo l’esperimento nel nord Milano, dove una trentina di abitanti dei quartieri Dergano e Bovisa hanno dato vita al progetto BovisaInCanta, l’associazione “Voci di Mezzo” ci riprova in Stadera, ospitata dalla coop “zero5”, nello spazio di via Momigliano come già detto, e vivo di tante iniziative per la cittadinanza. L La sfida è quella di creare un coro aperto a tutti gli abitanti della zona, di qualunque età, cultura e provenienza, per trovarsi a cantare una volta ogni due settimane. Un gruppetto di formatori/conduttori insegneranno le basi del canto a più voci e un repertorio di canti popolari di varie lingue e tradizioni. In seguito, il repertorio si arricchirà dei canti che ciascun partecipante vorrà condividere con gli altri. Non servono doti o competenze particolari e la partecipazione è libera e gra- tuita. Per info: [email protected] Luca Ercoli, Cooperativa Sociale “zero5” e Associazione “Un Naviglio per i Minori” Natura e donne in mostra i apre venerdì 6 dicembre a Paullo, la prima mostra personale di Terry Mangiatordi, artista autodidatta che si è distinta per la freschezza di un linguaggio espressivo tutt’ora in evoluzione. L’esposizione ripercorre, attraverso un nucleo consistente di opere, le diverse fasi della sua produzione artistica dalla quale emergono due tematiche principali: da un lato il forte legame con il mondo della natura e il territorio del Parco Agricolo Sud, per la cui salvaguardia Terry si è spesso battuta negli ultimi anni; dall’altro, l’indagine della figura femminile spesso accompagnata da una volontà di analisi introspettiva, che S nasce, anch’essa, da un forte impegno nel sociale e nella difesa di fasce deboli. La mostra, patrocinata dal Comune di Paullo, verrà ufficialmente inaugurata sabato 7 dicembre alle ore 18, alla presenza dello storico dell’arte Carlo Roccazzella. In questa occasione avrà luogo una performance teatrale ideata da Valeria Fornoni e Martina Scalini, della scuola di Quelli di Grock, con l’accompagnamento del violinista Raffaele Nobile. Per info: dal 6 al 15 dicembre 2013, ore 16 - 20, ingresso libero. Sala Consiliare della Biblioteca Comunale di Paullo, piazza della Libertà 3, Paullo. Giulia De Falco 17 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 le rubriche Emily Dickinson “La scelta della Rettitudine” ome i lettori più attenti ricorderanno Milanosud tra novembre 2012 e aprile 2013 ha promosso e organizzato con gli Istituti Allende e Francesco d’Assisi una serie di incontri vertenti sulla Legalità ed aventi nello specifico per oggetto il tema “La scelta della Rettitudine”. Gli incontri ebbero come filo conduttore l’impegno e il sacrificio dell’Avvocato Giorgio Ambrosoli, ucciso da mani mafiose a Milano l’11 luglio del 1979. A quegli incontri parteciparono in veste di relatori il magistrato Tiziana Siciliano; David Gentili, presidente della Commissione Antimafia del Comune di Milano; Gabriele Ghezzi, consigliere comunale; IMD, acronimo di un poliziotto della squadra Catturandi di Palermo; Pino Masciari, testimone di Giustizia; Ciro Corona e Simmaco Perillo, presidenti rispettivamente di R-Esistenza anticamorra e Coop Aldilà dei sogni°; Lorenzo Diana, presidente della Rete per la Legalità; e Giulio Cavalli attore e scrittore. Ebbene il risultato di quegli incontri l’abbiamo compendiato in questo libro interamente composto da pensieri, fotografie, disegni e saggi brevi degli studenti che parteciparono a tali incontri. Ne è risultato un documento interessante, importante e che riteniamo utile per comprendere quanto sia alta la sensibilità e il sentimento di giustizia che pervade i giovani, ma anche quanti e quali dubbi li assillano nel non vedere alle volte la piena applicazione della legge, in osmosi con il senso di giustizia. Dal libro si evince altresì quanto sia stato importante dare loro la possibilità di conoscere, confrontarsi e immedesimarsi con persone che hanno e continuano a dedicare la loro vita alla salvaguardia e al rispetto della legalità. Persone come Pino Masciari, che per l’alto senso di legalità e del- C Carola e i teatranti girovaghi l romanzo si apre su una scena d’altri tempi. L’adolescente Carola è al lavatoio lungo le rive del Naviglio, ha portato con sé Tonietta, la sorellina tanto amata. Come di consueto, mentre lei lava i panni, la piccola gioca. Ma un giorno, per disattenzione della sorella, la bimba sparisce. Carola guarda il fiume con disperazione… Comincia a vagare senza meta alla ricerca della piccolina quando, addolorata e stanca, incontra Leo, un ragazzino dall’aria stralunata che parla uno strano linguaggio. Dividono a metà l’unica mela che lui le offre. Poi lei, ormai smarrita, e con la speranza che quella strana creatura possa indicarle dove rintracciare Tonietta, lo segue fin quando arrivano all’accampamento di una compagnia di teatranti girovaghi. È il mondo di Leo. Un mondo nuovo per Carola, tutto da scoprire. Garlaschelli disegna un affascinante affresco. Sullo sfondo il paesaggio lombardo dei primi del Novecento. Pagine affollate di persone, brulichio di voci, tante microstorie, ma i personaggi che reggono tutta la narrazione sono tre: Carola, voce narrante, Leo, che la porta nel mondo dei teatranti e Alba, prim’attrice, mamma di Leo. L’autrice mette in scena il mondo degli “scavalca montagne”, compagnie di teatranti che si spostavano da un luogo all’altro, con i loro carrozzoni traballanti, per portare i loro spettacoli là dove il teatro non era mai arrivato. Un mondo precario ma ricco di relazioni umane, di passione per la loro arte, di amori impossibili, ma anche di tradimenti, di ribellioni, di fatiche… Affascinanti atmosfere quotidiane I I quaderni di MilanoSud La scelta della rettitudine Raccolta di saggi brevi degli studenti degli Istituti Allende e Francesco d€Assisi di Milano Anno 2012-2013 lo Stato hanno denunciato il crimine a rischio della propria vita. Tutti i relatori hanno, da diverse prospettive, insegnato che quotidianamente a partire dalle piccole azioni della quotidianità, bisogna essere partigiani della legalità, e che non si deve essere indifferenti. Un libro da leggere, disponibile, per chi fosse interessato ad acquistarlo, presso la sede di Milanosud. Paolo Piscone in sintonia con le commedie teatrali, dove tutto si mescola, senza confini tra finzione e realtà. Carola dunque si affida ai Meravigli, compagnia teatrale itinerante. Il dolore per la perdita di Tonietta la segnerà per sempre, ma non perderà mai la speranza di riabbracciarla, un giorno, da qualche parte del mondo. Intanto riversa tutto il suo affetto nei confronti di Leo, quasi a voler compensare il vuoto lasciato dalla sorellina. La narrazione segna le svolte di un’epoca che attraversano i due adolescenti in crescita. Più problematico Leo con le sue ribellioni, i suoi silenzi, le sue gelosie. Per Carola, invece, inizia un viaggio che sarà ricco di tappe affascinanti, gioiose e anche dolorose, che la porteranno verso la sua emancipazione. Sarà ancora lei a fuggire via da Leo, diventato geloso e soffocante. Seguirà un amore a Parigi, città per lei affascinante, dove svilupperà l’arte di costumista teatrale che aveva imparato dai girovaghi. E una sera, in un teatro parigino Carola farà un incontro… forse è l’incontro che tanto desiderava... Poi il rientro a Milano dove si chiude un viaggio iniziato a Robecco, sulle rive del Naviglio, passando per Parigi e ritorno. Lea Miniutti Barbara Garlaschelli Carola Frassinelli, pp. 310; euro 18,50 L’e-book multimediale sarà presentato il 4 dicembre America Latina Due piatti di pesce per la vigilia di Natale a cucina dell’America Latina è ricca e sapida, nutriente, da giorno della festa. Lungo l’Oceano Pacifico, uno dei mari più pescosi del mondo, fioriscono i piatti di pesce. Pertanto, per la vigilia di Natale, vi suggerisco queste due brevi ricette. L Stufato di pesce Ingredienti per 6 persone: 500g di filetti di pesce (spigola o merluzzo o pesce persico o salmone o altro pesce ancora), 300 g di gamberi, 500 g di calamaretti, 1 gambo di sedano, 1 carota, 2 bicchieri di vino bianco, 1 cipolla, 3 pomodori, 1 bicchiere di passata di pomodoro, 1 cucchiaino di ori- gano, 2 peperoni gialli o rossi, timo, olio q.b. Preparazione: fate bollire per 10 minuti, in mezzo litro di acqua poco salata e a fuoco molto basso, il sedano e la carota tagliati a pezzi, poi aggiungete il vino, i gamberi e i calamaretti puliti e tagliati a pezzi e fate cuocere per tre minuti. Filtrate il brodo e tenetelo da parte. Levate il guscio ai gamberi e gettatelo via insieme alle carote e al sedano. Soffriggete la cipolla in poco olio, aggiungete i pomodori a pezzi, la passata di pomodoro, l’origano, i peperoni tagliati a striscioline, poco timo, versate nella casseruola il brodo e fate cuocere per 5 minuti. Unite i filetti di pesce e i calamaretti, fate cuocere ancora per altri 5 minuti, quindi aggiungete i gamberi sgusciati e regolate di sale. Dopo 3 minuti spegnete e servite subito. Preparazione: lessate il baccalà, già ammollato, in acqua non salata per 15 minuti. Levatelo dalla pentola, spellatelo, spinatelo e tagliatelo a pezzi non troppo piccoli. Rosolate leggermente con poco olio i peperoncini piccanti, levate la pellicina esterna, apriteli e puliteli internamente. Mondate i peperoncini non piccanti. Fate cuocere tutti i peperoncini in poca acqua per qualche minuto, poi tritateli insieme all’aglio e alla cipolla. Fate rosolare il trito in una casseruola per 5 minuti, sfumate con la birra, aggiungete i pezzi del pesce e cuocete per 5 minuti. Regolate eventualmente di sale. Baccalà con i peperoncini Ingredienti per 4 persone: 800g di baccalà, 3 peperoncini piuttosto piccanti, 3 peperoncini verdi non piccanti, 2 spicchi di aglio, 1 cipolla, 1 bicchiere di birra, olio q.b. LA RIABILITAZIONE Rieducazione motoria mediante fisioterapia in acqua Fisioterapia di gruppo in acqua La rieducazione motoria mediante fisioterapia in acqua, è un attività terapeuticoterapeutico-riabilitativa che ha l’obiettivo di favorire un’organizzazione del movimento in condizioni patologiche. (Responsabile Medico dott. G. Ronchi) Anna Muzzana Cucina vegana, che passione! l 4 dicembre alle ore 19,30, presso Interno23 (viale Piceno 23), il magazine vegolosi.it presenta il suo primo libro “Direzione Vegolosi. Ricette, consigli e curiosità per una vita più veg, allegra e consapevole”. In occasione del lancio nazionale lo chef di vegolosi.it, Cristiano Bonolo, terrà uno showcooking, durante il quale il pubblico potrà assaggiare alcuni piatti deliziosi e scoprire tante curiosità sul libro e sulla cucina veg. Il libro “Direzione Vegolosi” è un e-book multimediale, con foto, audio e video, contenente contributi di esperti di primo piano di cucina e cultura vegetariana e vegana. Tra questi vi sono: Elio Fiorucci, lo stilista veg, Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’Alimentazio- I PISCINA VISMARA VIA DEI MISSAGLIA 117 02 ne e Nutrizionista, il professor Leonardo Pinelli, Pediatra ed Endocrinlogo vegano, vicepresidente SSNV (Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana), che ha curato l’approfondimento legato all’alimentazione vegetariana e vegana per i bambini, la dottoressa Mara Di Noia, medico veterinario che ha raccontato come nutrire bene e con gusto i nostri amici a quattro zampe, e Davide Ciccarese, agronomo che spiega come realizzare un orto casalingo. Il libro è disponibile sulle principali piattaforme di vendita online (Amazon, Bookrepublic, IBook Store, Ibs, Feltrinelli, Libreria Rizzoli, Libreria Universitaria, Hoepli) e ovviamente sul sito www.vegolosi.it, al prezzo lancio di 4,99 euro. 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Per John Axelrod, direttore principale de laVerdi, e la Telarc, la casa di produzione americana che ha seguito questo progetto, denominato non a caso “Brahms Beloved, a love story in symphony and song”, la risposta è un sì convinto. «Al centro della lettura C delle quattro sinfonie di Brahms e dei lieder di Clara Schumann c’è la ricerca dell’emotività – ci spiega il maestro Axelrod. Esiste un intreccio indissolubile tra note ed emozione, ed è a questo livello che si è posta la nostra interpretazione». Un approccio che è emerso con forza nelle registrazioni delle quattro sinfonie di Brahms, tenutesi in questi mesi all’Auditorium. Concerti eccezionali, in cui il maestro Axelrod e l’orchestra laVerdi hanno rivelato una grande aderenza allo spirito appassionato delle sinfonie di Brahms. Tutte le caratteristiche della musica del genio tedesco, dal forte impatto emotivo dei temi alla precisione delle Clara Schumann e Jhoannes Brahms: un amore grande e tormentato hiamarla storia d’amore è probabilmente riduttivo. L’intensissimo rapporto tra Johannes Brahms e Clara Schumann fu un legame sentimentale, artistico e intellettuale, caratterizzato da un senso di incompiutezza, probabilmente determinato dalla mancanza di un legame sessuale (che mai ci fu, dicono i biografi) e di un rapporto ufficiale. Tra loro si frapponeva la figura di Robert Schumann, marito di Clara e mentore di Johannes, amato e stimato da entrambi. Fu infatti Robert, critico e grande musicista, che scoprì Johannes, che suonava ad Amburgo «tra marinai e puttane» (parole del maestro John Axelrod). Tale fu l’impressione che il giovane musicista fece al maestro affermato, che Schumann non esitò ad affermare: «È arrivato nuovo sangue alla cui culla Grazie ed Eroi fanno la guardia» e se lo portò con sé, tra la borghesia illuminata tedesca, praticamente adottandolo. Qui conobbe Clara, pianista richiestissima in tutta Europa e C compositrice raffinata, prima donna insegnante di conservatorio, nonché madre di sette figli, di 14 anni più anziana. Tra il giovane Johannes e la carismatica Clara nacque un rapporto fortissimo, come dimostrano le lettere tra i due, dove è possibile leggere frasi come: «Mi pento di ogni parola che ti scrivo che non parla d’amore» o «Non posso far altro che pensarti… Cosa mi hai fatto? Non puoi annullare l’incantesimo che mi hai gettato addosso?». Questo rapporto così intimo durò per anni, senza impedire a Johannes di coltivare amori passeggeri con cantanti e a Clara di amare la sua famiglia e assistere sempre Robert, in particolare durante la lunga malattia mentale che lo portò alla morte. Nonostante questo amore e questo scambio intellettuale continuo, anche dopo la morte di Robert, Clara e Johannes non si sposarono. Brahms morì nel 1897, un anno dopo morì anche Clara incapace di vivere senza il suo beloved Johannes. parti orchestrali; dal colore musicale alle struggenti melodie, fino alle sempre sorprendenti sovrapposizioni ritmiche sono state egregiamente eseguite, ammaliando il pubblico, colpito anche dalla direzione originale di Axelrod. Un modo di dirigere fatto di gestualità inusuali, ma fortemente evocative ed efficaci, che hanno evidenziato la perfetta sintonia con l’orchestra. Noncurante delle problematiche centrali attinenti l’estetica della musica - ovvero se l’interpretazione di un’opera debba o meno tener conto della sua relazione con l’autore (e se sì, in che misura) e se la musica debba descrivere emozioni o addirittura immagini o se debba, al contrario, non curarsi di questo e al limite suscitare emozioni “spontaneamente” – il maestro Axelrod si è posto da artista in una prospettiva interpretativa tipica dei musicologi. «Se è vero che un compositore esprime la sua personalità nella musica, e per Brahms era ancor più vero perché non seguiva alcun movimento musicale, allora l’amore non può che essere centrale nella produzione artistica – ci spiega il maestro Axelrod -. L’incredibile intreccio amoroso, affettivo, intellettuale e artistico, tra Brahms e Clara Schumann e tra questi e Robert Schumann, ha fatto vivere intensamente, e in prima persona, ai componenti di questo triangolo, i temi del mondo del Romanticismo: amore, passione, tradimento, distacco, separazione, nostalgia, dolore». Ma Axelrod non si ferma qui e spinge ancora più in là la sua interpretazione: «se si ascoltano le sinfonie di Brahms – continua Axelrod – ci si accorge che ognuna di esse è completamente differente dalle altre e ha un proprio carattere definito. Se si ascoltano i leader di Clara Schumann, an- ch’essi possono essere ricondotti a quattro modi di essere. Seguendo questa lettura – conclude Axelrod – è possibile associare le sinfonie ai leader e rintracciare nel ciclo brahmsiano tracce delle personalità di Clara, talvolta ardente e innocente, altre mascolina e autunnale, altre ancora amara o entusiasta». Un progetto molto ambizioso e unico nel panorama musicale, che la casa di produzione Telarc non ha esitato a lanciare sul mercato mondiale, avvalendosi dei migliori ingegneri del suono, dei migliori cantanti e di un’orchestra, laVerdi, ormai a pieno titolo nell’élite musicale mondiale. «Diverse persone mi hanno chiesto perché non ho scelto per questa produzione un’orchestra tedesca – ha rivelato Axelrod – il motivo è semplice: laVerdi ha le qualità per affrontare il repertorio tedesco, lo ha dimostrato con i recenti successi in Cina, a Londra e in Germania, e lo ha ribadito eseguendo dal vivo le registrazioni delle sinfonie di Brahms. Qualcuno ancora sostiene che laVerdi è per giovani musicisti. Voglio cambiare questa definizione: laVerdi – ha concluso Axelrod è un’orchestra di “wordclass professional musicians” che con queste esecuzioni ha raggiunto i vertici musicali e di questo gli sono grato e fiero». La produzione discografica della Telac parteciperà l’anno prossimo al Grammy Award, a Los Angeles. Stefano Ferri Brahms Beloved Edizioni Telarc Direttore: John Axelrod Orchestra sinfonica laVerdi, registrazioni dal vivo Pianista: John Axelrod Primo doppio Cd, Sinfonie n. 2 e 4, abbinate ai lieder di Clara Schumann, cantati da Nicole Cabell e Indra Thomas. Secondo doppio Cd (in uscita nel 2014), Sinfonie n. 1 e 3, abbinate ai lieder di Clara Schumann, cantati da Wolfgang Holzmair e Dame Felicity Lott. Prossimo appuntamento il 13 dicembre alla Chiesa di S. Barnaba, al Gratosoglio G $ %% $ & 1 !" ''( )) *+ %), 2 3 3 4 0 6 $- ) / ' ) so ringraziamento agli interpreti per la scelta musicale, offrendo un programma degno delle più prestigiose sale da concerto. Il prossimo appuntamento in cartellone, è previsto per il 13 dicembre, presso la Chiesa San Barnaba in Gratosoglio, ore 21, con un concerto dei solisti Raffaele Bertolini (clarinetto piccolo Mib) e Beatrice Oteri (flauto) accompagnati dall’Orchestra “Dedalo” di Novara. Un programma molto interessante e brillante nell’accostamento strumentale: al classico Concerto “Il cardellino” di Vivaldi, noto per le peculiarità virtuosistiche del flauto, si affianca il Concerto in Re maggiore, di Molter eseguito dal clarinettista Raffaele Bertolini, che si esibirà " ! # # ). ) // $) 24 4 2 2 2 0 .' $ 3 55 0 0 66 ' ) 33 con il clarinetto piccolo in Mib. I solisti vantano un curriculum di alto livello artistico: Raffaele Bertolini, oltre alla sua attività di docente, recentemente è stato impegnato in una tournée in Kazakistan dove ha tenuto diversi concerti da solista; Beatrice Oteri, ha al suo attivo numerose esibizioni in formazioni varie da camera con le quali ha vinto prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali; entrambi accompagnati dall’ Orchestra “Dedalo” di Novara, diretta dal Maestro Andrea Raffanini, formata da allievi della scuola di musica Dedalo di Novara e da giovani strumentisti provenienti da altre realtà musicali. MGM #, ! & # '% ( # # (& ohn Axelrod, direttore principale de laVerdi, è uno dei più Maestri più interessanti del panorama odierno ed è richiesto dalle orchestre di tutto il mondo. Sin dal 2000, Axelrod ha diretto oltre 150 orchestre nel mondo, dove si è affermato per la capacità di interpretare un repertorio estremamente vasto, un carismatico stile direttoriale e una straordinaria capacità di instaurare un rapporto molto produttivo con le orchestre. Il suo profilo internazionale, come direttore ospite negli Stati Uniti e in Asia, lo vede impegnato con la Washington National Symphony, Los Angeles Philharmonic, Philadelphia Orchestra, la Chicago Symphony, NHK Symphony Orchestra di Tokyo, Kyoto Symphony, National Philharmonic di Taiwan e la Shanghai Symphony. Conoscitore della musica contemporanea e appassionato sostenitore delle nuove generazioni di musicisti, Axelrod collabora con diverse orchestre giovanili professionali. Laureato all’Harvard University nel 1988 e formatosi nella tradizione di Bernstein, ha studiato al Conservatorio di San Pietroburgo con Ilya Musin nel 1996. J Concerto di Natale L’Associazione Canone Inverso (di Corsico) organizza “Abbazie Arte e Musica”: concerti e visite guidate e concerti in Abbazie e antiche chiese di Milano e della provincia. Prossimo appuntamento, domenica 22 dicembre alle 15,30, quando si terrà il “Concerto di Natale” nella Chiesa di S. Maria alla Fonte (Chiesa Rossa dei Frati Cappuccini – Via della Chiesa Rossa 55, Milano).Il programma: Musiche di G.F. Haendel, J.S. Bach, W.A. Mozart e brani della tradizione popolare natalizia. Piccolo Coro “Angelo Rusconi”, soprano Olga Angelillo; organo e direzione Luca Ratti. Ingresso gratuito. Dopo il concerto, breve visita guidata alla chiesa romanica, di notevole interesse artistico e vanto della Zona 5. Per info: Associazione musicale “Canone Inverso” Tel 02/47997251 – [email protected] $& ($& $ $#($( # $ &$* ' &$( ' '' % & , $# # $&# ( &#$ Il texano dallo spirito “romantico” IN CHIESA ROSSA Note d’Arcadia: grande successo alla Prima rande successo di pubblico, oltre ogni aspettativa, per il primo concerto in “Separati ma uniti… per noi nulla è cambiato”, il cartellone di eventi, pensato dall’Associazione Musicale “Note d’Arcadia” in collaborazione con il Consiglio di Zona 5. Il duo Maurizio Simonelli (violoncello) e Antonio Condino (pianoforte), ha inaugurato la Quinta Stagione Concertistica, esibendosi lo scorso 22 novembre presso la Scuola Media Pertini di via Boifava; ha eseguito magistralmente uno dei programmi più ricchi e suggestivi per tale formazione: musiche di Schumann, Chopin e Rachmaninoff hanno fatto sognare il numeroso pubblico presente che, a gran voce, ha richiesto un bis. Un dovero- Axelrod, direttore principale a LaVerdi ( ! $& & "$ ! #( & + ) #($ - ( "% $,, #$ 19 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 le rubriche di zona 5 personale di illustratore pubblicitario. Mostre / Mercati Agenda dicembre 2013 Teatro ( ingresso a pagamento) Mercoledì 4 ore 10 al Centro Asteria “Vergine Madre” spettacolo teatrale di Lucilla Giagnoni. Giovedì 5 ore 21 al Teatro del Vigentino spettacolo di improvvisazione teatrale per la regia di Isabella Cremonesi. Ingresso a offerta libera. Martedì 10 ore 10 al Centro Asteria, “Apologia di Socrate” spettacolo teatrale a cura della Compagnia Carlo Rivolta e con Luciano Bertoli. Da venerdì 13 a domenica 15, ore 20.45 al Teatro Ringhiera “To This Purpose Only” con Fattoria Vittadini e Matanicola, regia coreografia Nicola Mascia e Matan Zamir. Domenica 15 ore 19 al Teatro Pim Off jazz con Mauro Tre Trio. Da venerdì 20 a domenica 22 ore 20.45 al Teatro Ringhiera “Natale da tre soldi” che cosa avrebbe detto Bertold Brecht se avesse osservato il mondo con occhi dalle ciglia finte? Con le Nina’s Drag Queens e le allieve del laboratorio, regia di Francesco Micheli. Martedì 31 ore 21,30 - Speciale Capodanno al Teatro Ringhiera con lo spettacolo “Qui città di M” di Piero Colaprico. Con Arianna Scommegna, regia di Serena Sinigaglia. A seguire panettone, spumante e DJ SET da favola con Sandra Zoc e NonSonoUnaSpice. Fuori abbonamento. Concerti (ingresso libero salvo diversa indicazione) Domenica 8 ore 16 alla Chiesa di S. Luigi “Concerto di Natale” a cura dell’Associazione Culturale Il Clavicembalo Verde. Mercoledì 11 ore 21 alla Chiesa dell’Assunta in Vigentino “Concerto di Natale” con l’Orchestra dell’Assunta, diretta dal M° Paolo Volta. Musiche di Brant, Platti, Roussel, Ravel. Sabato 14 ore 20.45 alla Parrocchia SS. Giacomo e Giovanni “Concerto di Natale” con il Coro Vox Artis a cura del Centro Asteria. Venerdì 20 ore 20.45 presso Auditorium Puecher Concerto di musica popolare sulla Resistenza eseguito dal Gruppo “ 7 Grani” a cura del Centro Comunitario Puecher. Domenica 22 ore 17 alla Chiesa di S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, “Cantantibus Organis” : musiche di Bach, Buxtehude, Walther, Muthel, per organo a cura di Marco Ruggeri. Conferenze/ Incontri / Libri (ingresso libero salvo diversa indicazione) Giovedì 5 ore 18 presso Cam Tibaldi “Gli Amadeiti” conferenza d’arte a cura di Angela Golia. Giovedì 5, 12, 19 ore 18, presso Centro Asteria, “Noi e la sfida educativa” conferenze di Enza Sutera, prenotazione obbligatoria. Giovedì 12 ore 17,30 presso Gruppo Archeologico milanese “Mitridate: un nemico per tutte le stagioni”. Incontro a cura di Christian Marini, Umberto Gariboldi,Walter Maioli, Roberto Alberti. Giovedì 12 ore 18, presso Cam Tibaldi incontro di preparazione ai concerti riservato ai soci Cam: guide all’ascolto di Mahler, Wagner, Brahms. Venerdì 13 ore 17 presso Centro Asteria in occasione della Giornata della disabilità presentazione di libri con Marilena Rubatelli: “Non posso stare ferma” (Archivio Dedalus 2013) e “In una conchiglia” (edizioni Messaggero 2013). Venerdì 13 ore 20.45 presso Spazio del Sole e della Luna “La Resistenza a Milano 1945- 2013” a cura del Centro Comunitario Puecher. Venerdì 13 ore 20.45 presso lo Spazio del Sole e della Luna per “Il colonialismo in Africa” presentazione del libro “Lafolè” di Gian Carlo Corada. Con l’autore intervengono G. Deiana, C. Gallonet e altri. Domenica 15 ore 16 presso N’Art – Navigli’Arte vieni a scoprire “Il poeta che c’è in te” porta i tuoi lavori nascosti nel cassetto, li leggeremo insieme ai critici Lia Ciatto e Fernando Silo. Lunedì 16 ore 21 presso Centro Asteria l’Associazione le due Città presenta “Siria: Cristiani ultimo atto?” con Padre Bernardo Cervelliera missionario del PIME e responsabile dell’agenzia giornalistica “Asia News”. Tutti i sabati dalle ore 9 presso Serra Lorenzini, Agri- Cultura in Serra: mercato degli agricoltori, degustazioni, mercatino delle associazioni (libri e altro) iniziative culturali e benessere, cucina regionale e ricette della nonna, incontri sulla valorizzazione dell’agricoltura. Sabato 14 dalle 14,30 alle 18, presso Cam Verro, bookCrossing, scambio di libri per grandi e piccini, a cura di ComitatoXMilano. Ingresso libero. Domenica 15 dalle ore 9 alle 17 Ravizzino Arte e Mestieri presso Parco Ravizza. Mostra mercato per collezionisti, hobbisti, attività creative amatoriali, a cura Milano Musica. Info: 02.58310655; 393.2124576. Domenica 22 dalle 16 presso N’Art – Navigli’Arte “Regala un quadro!” Vieni a scegliere il tuo regalo natalizio alla presenta degli artisti e con Lia Ciatto e Fernando Silo. Riferimenti logistici Teatro Pim Off, via Selvanesco 75, atm, 3, 15, info: 02.54102612, www.pimoff.it Teatro Ringhiera, via Boifava 17 (piazza Fabio Chiesa) [email protected] , 02.87390039, biglietteria 02.84892195, www.atirteatro.it Teatro del Vigentino, via Matera 7, www.teatrodelvigentino.it , 02.55230298 Biblioteca Fra Cristoforo, via Fra Cristoforo 6, info: 02.88465806 Cam Tibaldi, via Tibaldi 41, info: 02.88458536 / 02.88465535 Cam Verro, via B.Verro 87, info: 349.0684123 Centro Asteria, p.le Carrara 17/1, info: 02.8460919, [email protected] [email protected] Chiesa di S. Luigi, p.zza S.Luigi, info: 02.5695851 Chiesa dell’Assunta in Vigentino, p.zza dell’Assunta 1. info: 02.5391750 Chiesa di S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, via Neera 24, info: 02.89500817 Gran Visconti Palace, viale Isonzo 14, info: 02.54069504 Mostre ed esposizioni (ingresso libero) Gruppo Archeologico Milanese, corso Lodi 8/C, Dal 2/12 al 10 gennaio presso Gran Visconti Pala- info: 02.796372 ce, “Confronto con la natura” personale di Ottavio Di Nola. Sabato 7, domenica 8 presso Parrocchia Sant’Ambrogio – Oratorio Giovanni Paolo II, “Collettiva Primi Passi” dedicata ai giovani fotografi di Brera che per la prima volta espongono le loro opere. Prosegue fino al 13 allo Spazio E (ex Atelier Chagall) “L’attesa” collettiva del gruppo E. Prosegue fino al 21 alla biblioteca Fra’ Cristoforo, “C’era una volta l’illustrazione pubblicitaria”, mostra di tavole originali di Giuseppe Festino, esperienza N’art – Navigli’Art vicolo dei Lavandai 4, info: 02.36521944 / 338.9108207 Parrocchia SS. Giacomo e Giovanni, via Meda 50. info: 02.8266379. Parrocchia S. Ambrogio, via XXV aprile, Rozzano vecchio (MI) [email protected] Parco Ravizza, viale Bach, paraggi Università Bocconi Serra Lorenzini, via dei Missaglia 44, angolo via De Andrè Spazio del Sole e della Luna, Auditorium Cen- tro Puecher, via Ulisse Dini 7; tram 3, 15, MM2 capolinea p.zza Abbiategrasso. Info: 02.8266379, [email protected] Spazio E (ex atelier Chagall) Alzaia Naviglio Grande 4, info: 02.58109843 A cura di Lea Miniutti e di Riccardo Tammaro di Fondazione Milano Policroma A Palazzo Reale fino al 26 gennaio Rodin, il marmo, la vita ella monumentale Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale è stata allestita una grande mostra dedicata ad Auguste Rodin (Parigi 1840 – Meudon 1917), intitolata: “Rodin, il marmo, la vita”. Oltre sessanta opere in esposizione, fino al 26 gennaio 2014, per illustrare evoluzione e forza dello stile, ma anche indagare il rapporto con Michelangelo. È tra le più complete mostre mai realizzate, dalle prime esecuzioni fino alla poetica del non finito, grazie anche ai prestiti concessi da importanti istituzioni pubbliche.Il Musée Rodin è in restauro, e ha scelto Milano come luogo ideale per continuare a mostrare al pubblico internazionale i capolavori del Maestro. In mostra anche il celeberrimo Il bacio, la scandalosa scultura che rappresenta due amanti e fece scalpore nella Francia di fine Ottocento, opera che ancora conquista i visitatori del Musée Rodin. Promossa e prodotta dal Comune di Milano, Cultura, Palazzo Reale, Musée Rodin di Parigi, Civita ed Electa, in collaborazione con il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, l’esposizione è curata da Aline Magnien, Conservatore capo del patrimonio del Musée Rodin di Parigi, in collaborazione con Flavio Arensi. Accompagna la mostra un catalogo, edito da Electa. Dopo l’appuntamento milanese, la mostra proseguirà il suo percorso a Roma. Sede: Milano, Palazzo Reale – Sala delle Cariatidi. Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e sabato dalle 9,30 alle 22,30. Per info e prenotazioni: tel. 1994511114 –www.comune.milano.it/palazzoreale Giuseppe Lippoli N 20 ANNO XVII NUMERO 12 DICEMBRE 2013 NTA O R P GNA E S N CO $! &((&"'# &))!%& CLASSE ENERGETICA 58.69 Kwh/mq * ! % & * $* # ! % & $%% )&$ " #' ! )&$ " #' ! " ! #$ " ! $$%* &&$ ( ( ! +++ $$%* &&$ (
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