dossier Ragazzi Vignola 14-15

TEATRO ERMANNO FABBRI
VIGNOLA
TEATRO SCUOLA
Stagione 2014 ‐2015
TEATRO SCUOLA 2014 - 2015
TEATRO
TEATRO RAGAZZI
29 gennaio ore 10
FONDAZIONE SIPARIO TOSCANA ONLUS
IO FEMMINA, E TU?
Breviario comico poetico sugli stereotipi di genere
Teatro d’attore
8‐14 anni
5‐6 febbraio ore 10
ASSOCIAZIONE TEATRALE OTIUMETARS – IL BAULE VOLANTE
IL SOGNO DI TARTARUGA
Una fiaba africana
teatro d’attore e pupazzi animati a vista con musica dal vivo
3‐7 anni
20 febbraio ore 10
NONSOLOTEATRO
B COME BABAU
teatro d’attore
6‐10 anni
11‐12 marzo ore 10
LA BARACCA – TESTONI RAGAZZI
CAPPUCCETTO ROSSO
teatro d’attore
3‐7 anni
25 marzo ore 10
TEATRO DUE MONDI
LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA
teatro d’attore con musica dal vivo
6‐11 anni
9‐10 aprile ore 10
DRAMMATICO VEGETALE
MIGNOLINA E LO SPIRITO DEL FIORE
teatro d’attore e di figura con pupazzi e videoproiezioni
3‐7 anni
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SPETTACOLI
Biglietti:
Ragazzi: 5.00 €
Insegnanti: omaggio (2 insegnanti per sezione: eventuali omaggi aggiuntivi dovranno essere concordati con il
teatro). Ingresso omaggio per alunni disabili e loro accompagnatori, alunni con disagio economico.
Prenotazioni: inviare la scheda di prenotazione via mail a [email protected].
Le prenotazioni dovranno pervenire entro l’8 novembre.
In caso di un numero inadeguato di prenotazioni, il Teatro si riserva la possibilità di accorpare in un un’unica data
le prenotazioni per i titoli in doppia recita.
Ritiro biglietti:
biglietti i biglietti dovranno essere ritirati la mattina stessa dello spettacolo prima dell’inizio. Per poter far
sedere accuratamente tutti i bambini e svolgere correttamente le mansioni di biglietteria, è richiesto l’arrivo in
teatro almeno mezz’ora prima l’inizio dello spettacolo.
Per informazioni: TEATRO ERMANNO FABBRI – via Minghelli 9 41058 Vignola (MO)
[email protected];
[email protected]; 059.9120911/901
TEATRO SCUOLA 2014 - 2015
Giovedì 29 gennaio ore 10
IO FEMMINA, E TU?
IO FEMMINA, E TU?
Breviario comico poetico sugli stereotipi di genere
di Fabrizio Cassanelli
regia Letizia Pardi, Francesca Pompeo
con Federico Raffaelli, Laura Rossi
collaborazione drammaturgica
Francesca Talozzi
scene Fabrizio Cassanelli
costumi Rosanna Monti
realizzazione scene Luigi Di Giorno
luci Maurizio Coroni
tecnico di scena Marco Bagnai/
Marco Gabellieri
FONDAZIONE SIPARIO TOSCANA ONLUS
Fascia d’età: 8‐14 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Video:
http://www.youtube.com/watch?v=A
E63rNOVLRU
Note sulla compagnia
La Fondazione Sipario Toscana Onlus è
nata nel 1993 dal percorso creativo della
cooperativa Sipario, nucleo artistico che,
dagli anni Ottanta, ha ideato e delineato
un modello basato sul particolare
intreccio tra l’area storica - teatro di
strada, teatro ragazzi, radicamento
territoriale, educazione all’espressione nuovi specifici campi di ricerca – teatro
d’arte civile, mondo universitario,
interdisciplinarietà dei linguaggi, disagio
mentale - e le caratteristiche strutturali e
progettuali di uno spazio davvero
esclusivo come quello in cui hanno sede le
attività della Fondazione. La missione
della Fondazione Sipario Toscana Onlus
vede come scopo fondamentale il fare
arte, educare, formare/formarsi in
rapporto al nuovo mondo in divenire,
rivendicare l’indipendenza della creatività
collocandola, senza eccessive schizofrenie
all’interno di un tragitto d’impresa.
Un ring colorato, guantoni, sgabelli e asciugamani.
Un maschio e una femmina.
E una domanda: io femmina, e tu? Che sarebbe anche potuta
essere: io maschio, e tu? Ma forse le femmine sono più curiose. O
è uno stereotipo?
Una coppia che si allena e, allenandosi, sperimenta energia, forza,
sveltezza, furbizia, gioco e scherzo e con il mettersi alla prova
cerca qualche risposta: uguali? Simili? Differenti? Ma che vuol
dire? Che importanza ha? Nessuno vince, nessuno perde. Ma
l’allenamento continua. Uno scambio continuo di ruoli e di corpi
che scherzano, si travestono e condividono i ricordi dell’infanzia
cercando di liberare i desideri di quando erano bambini.
L’allenamento fisico diventa allenamento alla vita e soprattutto
allenamento a capire quanto l’essere differenti sia ricchezza e
fonte di relazioni rispettose e prive di sopruso.
Scoprire il valore della differenza significa liberare le proprie
personalità e rendersi consapevoli delle proprie specificità.
Alla fine i protagonisti dello spettacolo capiranno di essere Laura
e Federico in quanto tali e non perché appartenenti all’uno o
all’altro sesso. Non è meglio essere maschi o femmine:
l’importante è essere quello che si è.
Ironia e poesia sono i mezzi con i quali Io femmina, e tu? di
Fondazione Sipario Toscana, già ospite a Vignola con Gioco!, si
immerge, senza protezione, nel mondo degli stereotipi legati al
genere e all’identità femminile, attraverso un gioco di continue
scoperte e stupori.
Perché vederlo:
vederlo:
perché con grande intelligenza e originalità affronta il tema degli
stereotipi di genere,
genere, sfidando i giovani a montare su un ring non
per vincere, ma per imparare ad affrontarsi e confrontarsi.
confrontarsi.
TEATRO SCUOLA 2014 - 2015
Giovedì 5 e venerdì 6 febbraio ore 10
IL SOGNO DI
TARTARUGA
IL SOGNO DI TARTARUGA
TARTARUGA
Una fiaba africana
testo Liliana Letterese
regia Andrea Lugli
con Andrea Lugli
musiche dal vivo eseguite da Mauro
Pambianchi e Stefano Sardi
pupazzi Chiara Bettella, Liliana
Letterese, Andrea Lugli
ASSOCIAZIONE TEATRALE OTIUMETARS – IL
BAULE VOLANTE
Fascia d’età: 3‐7 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e
pupazzi animati a vista con musica
dal vivo
Durata: 60 minuti
Video:
http://www.youtube.com/watch?v=
Uy116Y6gipE
Note sulla compagnia
L'Associazione Teatrale Otiumetars - Il
Baule Volante nasce nel 1993 come
gruppo di teatro di ricerca e dal 1994
opera professionalmente ed in forma
esclusiva nel settore del Teatro Ragazzi.
Prende parte a festival di teatro d'attore,
di narrazione e di teatro di figura di
rilevanza nazionale ed internazionale.
Partecipa annualmente con i suoi
spettacoli a rassegne di teatro per le
scuole e per le famiglie su tutto il territorio
italiano e, dal 2007, anche all’estero,
soprattutto in Spagna e Francia. Le
tecniche utilizzate negli spettacoli sono
diverse, dal teatro d'attore a quello di
figura, a quello di narrazione, ma sempre
con l'intenzione di ricercare un teatro per
ragazzi che non abbia confini d'età.
L'attività della compagnia si svolge poi
mediante un intenso lavoro sul territorio
ferrarese con spettacoli e laboratori
teatrali all'interno delle scuole materne,
elementari e medie.
Tartaruga fece un sogno. Sognò un albero che si trovava in un
luogo segreto. Sui rami dell’albero crescevano tutti i frutti della
terra: banane, datteri, noci di cocco, meloni, miglio, patate dolci,
manioca e tanti altri. Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri
animali, ma tutti risero. “È solo un sogno”, dicevano. “No”, replicò
Tartaruga,” sono sicura che esiste davvero. Andrò da Nonna Koko
e lei saprà dirmi dove cresce”. “Aspetta! Andrò io, tu sei troppo
lenta!”, disse la scimmia. E si mise in viaggio. Ma ai sogni occorre
credere fino in fondo perché si avverino. E soprattutto non
bisogna avere fretta! Tartaruga tutto questo lo sa molto bene. E
Tartaruga aspettò con la sua nota pazienza, così alla fine...
Il racconto di questo albero meraviglioso viene dall’Africa, un
continente che tutti sogniamo, una terra che immaginiamo piena
di colori, di suoni e ritmi, di una natura esuberante e vitale. Ed è
così che viene raccontata la storia di Tartaruga: con vivacità e
tanta musica, come in un sogno. I protagonisti sono gli animali
della savana, rappresentati da pupazzi animati a vista. Le musiche,
che giocano un ruolo fondamentale nella narrazione, sono
eseguite dal vivo su ritmi e strumenti africani, e con la loro carica
di energia coinvolgono gli spettatori di tutte le età.
Il sogno di Tartaruga è una storia che parla di un grande sogno da
realizzare, che ci insegna a credere fortemente nei nostri sogni e
a lottare per essi, soprattutto se sono rivolti al bene non solo
nostro, ma di tutti.
Perché vederlo:
vederlo:
perché raccontando di un Albero magico educa al rispetto
dell’ambiente,
dell’ambiente perché è uno spettacolo che evoca l’Africa con
tutte le sue tradizioni e le sue problematiche, per conoscere gli
strumenti etnici suonati dal vivo dagli attori.
TEATRO SCUOLA 2014 - 2015
Venerdì 20 febbraio ore 10
B COME BABAU
B COME BABAU
liberamente ispirato al racconto “Il
Babau” di Dino Buzzati
testo Guido Castiglia
regia Fabrizio Cassanelli
con Guido Castiglia
collaborazione all’allestimento
Marina Giacometto
elementi scenici Violetta Viassone e
Franco da Tregnago
musiche Pascal Comelade e Sergio
Taglioni
NONSOLOTEATRO
Fascia d’età: 6‐10 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Video:
http://www.nonsoloteatro.com/baba
u.html
Note sulla compagnia
Nonsoloteatro nasce a Pinerolo (TO) nel
1993 dall’incontro di competenze teatrali
e organizzative consolidate. Diretta da
Guido Castiglia, la compagnia si rivolge in
maniera specifica al teatro per ragazzi e la
drammaturgia da cui trae nutrimento è
una scrittura in grado di fondere due
sguardi differenti, adulto e infantile (o
adolescenziale) attraverso una visione
poetica e ironica. Lo stile comico e talvolta
surreale peculiare di Nonsoloteatro nasce
da un “Fare Teatro” che trova alimento e
sostegno da una costante frequentazione
con il pubblico al quale si rivolge. L’attività
della compagnia parte dal concetto che la
cultura teatrale e la sua diffusione non
appartenga “a qualcuno” o a pochi, ma
debba essere una cultura concreta, che si
inserisca nella trama emotiva e cognitiva
quotidiana. Nonsoloteatro organizza
anche rassegne teatrali per le famiglie e
per le scuole e attività di laboratorio.
B come BABAU racconta la storia di Ginetto e dei suoi strani sogni.
Ginetto è un bambino di sei anni, piccolino, magrolino e un po’
birichino. Gli amici della sua età sono il doppio di lui! Per lui tutto
è enorme: le stanze, il tavolo, il bicchiere, la forchetta, insomma
per Ginetto il mondo è gigantesco e pieno di sfide.
Come per tutti i bambini, anche per il nostro “Pollicino” a sei anni
inizia l’avventura scolastica: vocali e consonanti la fanno da
padrone e mille sono i modi per imparare l’alfabeto… anche
giocando alle parole “paurose”: O come ombra, L come lupo, S
come strega, ma soprattutto B come BABAU! È a questo punto
che Ginetto non avrà più paura e riuscirà a raccontare il suo
incubo ricorrente, un sogno che affronta paure grandi che
coinvolgono tutta la città. Ma Ginetto, nella sua stanza, saprà
come esorcizzarle, scoprirà che un po' di paura ci aiuta a diventare
grandi e che quando la conosci puoi anche addolcirla, tanto che,
con quelle lenzuola che si erano ingigantite a forma di babau, ora
si può perfino giocare.
Tra situazioni divertenti e fantastiche, lo spettacolo racconta di
piccole e grandi paure da guardare negli occhi per scoprire che in
fondo, la paura, non è così paurosa. Parola, uso della vocalità e
gestualità espressiva si uniscono ad atmosfere sceniche peculiari
che trasportano i piccoli spettatori nel gioco onirico/teatrale di
Ginetto. Lo spettacolo è il frutto teatrale di una lunga
elaborazione di Guido Castiglia, già autore di Ernesto roditore,
guardiano di parole, che, in diretta relazione con i bambini tra i 6
e i 10 anni, è giunto ad una sintesi narrativa divertente e poetica,
dove i bambini potranno identificarsi nel personaggio e ridere (e
riflettere) delle paure che li circondano.
Perché vederlo:
vederlo:
perché la narrazione coinvolgente dell’attore
dell’attore e il rapporto diretto
con il pubblico,
pubblico che risponde agli stimoli lanciati, trascinano i
bambini dentro questa storia che parla della più arcaica delle
emozioni: la paura.
paura
TEATRO SCUOLA 2014 - 2015
Mercoledì 11 e giovedì 12 marzo ore 10
CAPPUCCETTO
ROSSO
CAPPUCCETTO ROSSO
di Bruno Cappagli, Fabio Galanti e
Carlotta Zini
con Carlotta Zini e Bruno
Cappagli/Fabio Galanti
scenografie Fabio Galanti ed Enrico
Montalbani
luci Alex Bertacchi
costumi Tanja Eick
LA BARACCA – TESTONI RAGAZZI
Fascia d’età: 3‐7 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Video:
http://www.youtube.com/watch?v=
MYrLd0KpLaU
Note sulla compagnia
Nata nel 1976, La Baracca opera da oltre
35 anni nel Teatro Ragazzi. Le sue
produzioni, rivolte esclusivamente a
bambini e ragazzi, sono incentrate sul
teatro d’attore e su una drammaturgia
originale. Negli anni ha sviluppato una
poetica alla ricerca dello stupore, della
semplicità intesa come essenzialità,
dell’incontro e del confronto costante con
il pubblico. Dal 1980, con il progetto “Un
posto per i ragazzi”, La Baracca ha cercato
e creato un forte rapporto con il proprio
territorio, arrivando, nel 1983, a
sottoscrivere con il Comune di Bologna
una convenzione per dedicare un teatro
cittadino esclusivamente all’infanzia e alla
gioventù: il Teatro San Leonardo (prima
convenzione in Italia tra un ente pubblico
e una compagnia di Teatro ragazzi).
Dal 1995 il rapporto con il Comune di
Bologna è proseguito in una nuova sede: il
Teatro Testoni. Così è nata La Baracca Testoni
Ragazzi,
teatro
stabile
d’innovazione per l’infanzia e la gioventù.
Un lupo e una bambina o una lupa e un bambino? Cosa importa,
l’importante è vivere la storia che tutti noi conosciamo e che ci
sorprende sempre. Una storia piena di luoghi misteriosi, dove la
paura e il coraggio corrono insieme.
Due attori in scena si raccontano la popolare fiaba nella versione
classica dei Fratelli Grimm, giocando ad interpretarne i personaggi
e litigandosi il ruolo più ambito: quello del lupo. Con “C’era una
volta una piccola, dolce bimba di campagna…” inizia un gioco di
narrazione nel quale i protagonisti diventano lupo o lupa,
bambino o bambina, entrando e uscendo dal racconto più volte,
proprio come fanno i bambini quando insieme giocano al
“facciamo che io ero...”. Una sequenza di scene che, tra corse,
rincorse e tante risate, ricostruisce il percorso di Cappuccetto
Rosso nel bosco, entrando, attraverso le parole e le immagini,
sempre più nel profondo, trascinati dalla fame del lupo,
dall’innocenza di Cappuccetto, dalla serietà della mamma, dalla
vulnerabilità della nonna, dall’audacia del cacciatore e dal mistero
del bosco, fino al buio della pancia del lupo.
Alla storia fa da cornice una scenografia semplice, con grandi
pannelli di legno che si piegano, si trasformano, diventando lo
sfondo della narrazione come fossero pagine di un libro illustrato,
e che insieme a pochi elementi essenziali (un cuscino rosso, un
cestino e degli arbusti di legno), suggeriscono le immagini di
luoghi e personaggi. In un susseguirsi di azioni rapide e divertenti,
i due attori si rincorrono fino ad arrivare alla pancia del lupo, dalla
quale usciranno con la voglia di rivivere nuovamente la storia, così
come ogni bambino alla fine del libro chiede alla sua mamma di
rileggerlo ancora una volta, e poi ancora, e ancora…
Perché vederlo:
vederlo:
perché la nota fiaba viene raccontata attraverso il gioco,
gioco, per la
scenografia essenziale che mette in risalto le emozioni di
Cappuccetto Rosso.
TEATRO SCUOLA 2014 - 2015
Mercoledì 25 marzo ore 10
LE NUOVE AVVENTURE
DEI MUSICANTI DI
BREMA
LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA
testi Gigi Bertoni
regia Alberto Grilli
con Tanja Horstmann, Angela Pezzi,
Maria Regosa, Renato Valmori
musiche originali e direzione musicale
Antonella Talamonti
costumi e maschere Angela Pezzi,
Maria Regosa, Maria Donata Papadia,
Loretta Ingannato
TEATRO DUE MONDI
Fascia d’età: 6‐12 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore con
musica dal vivo
Durata: 60 minuti
Note sulla compagnia
Teatro Due Mondi nasce nel 1979. Fin dai
primi spettacoli si avvicina all’esperienza
del “teatro di gruppo”, concepito come la
strada giusta per costruire teatro a partire
dall’attore. Oltre a spettacoli di teatro
ragazzi, la compagnia produce anche
spettacoli di teatro di strada e teatro di
parola e realizza letture presso
biblioteche. Uno degli obiettivi primari di
Teatro Due Mondi è quello di distribuire gli
spettacoli anche fuori dai circuiti ufficiali,
con lo scopo di essere presenti anche là
dove si può trovare uno spettatore nuovo
per il teatro. Un altro aspetto
fondamentale che è parte integrante della
vita della compagnia è l'attività di
programmazione e organizzazione di
progetti di pedagogia teatrale e di
rassegne di teatro, in collaborazione con
le amministrazioni comunali, le scuole, i
centri
giovanili
e
le
comunità
terapeutiche.
E se gli animali – che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere
come “I Musicanti di Brema” ‐ uscissero dalla loro favola, o la
continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre
città, che storia racconterebbero? E se all’asino, al cane, al gatto
e al gallo – no, il gallo no, come dice la canzone “il gallo è morto”
e al suo posto si unisce al gruppo un’oca – capitasse d’incontrare
una cicogna, che sta facendo il suo lavoro di distribuire bambini
nelle famiglie del mondo, un po’ disorientata davanti a un
indirizzo irrintracciabile… c’è un bambino, proveniente dall’Africa
o dall’Asia, che deve essere consegnato a Madame Europe, in via
dell’Ospitalità, ma della signora non c’è traccia…
Di qui si parte per il racconto de Le nuove avventure dei Musicanti
di Brema nel nostro tempo, sulle strade dei nostri Paesi, e infine
dell’Europa. Alla ricerca di una città ospitale, che possa mettere i
valori davanti alle apparenze. Ospitare un bambino perché è un
bambino, indipendentemente dalla sua provenienza, dal colore
della sua pelle, perché la storia del mondo è esattamente la storia
degli spostamenti dell’uomo tra un luogo da cui bisogna
allontanarsi, o fuggire, e un luogo migliore nel quale approdare e
costruire il futuro.
Un viaggio appassionante, divertente, continuamente interrotto
da situazioni comiche e canzoni che illustrano le diverse tappe e
avventure che si susseguono. Gli attori‐cantanti del Teatro Due
Mondi portano in scena maschere zoomorfe, costumi multicolori
e strumenti musicali, usando lo spazio del teatro in maniera totale
ed essenziale. L’architettura diventa così scenografia, e il pubblico
è parte del racconto, elemento presente e non distante, come
consuetudine negli spettacoli di Teatro Due Mondi, già ospite a
Vignola con Cuore nella stagione 2010/11.
Perché vederlo:
vederlo:
perché è un teatro potente, inusuale, con citazioni al mondo dei
clown e alle commedie musicali,
musicali che coinvolge il pubblico in prima
persona in un finale a sorpresa.
TEATRO SCUOLA 2014 - 2015
Giovedì 9 e venerdì 10 aprile ore 10
MIGNOLINA
MIGNOLINA E LO
SPIRITO DEL FIORE
liberamente ispirato al racconto di
H. C. Andersen
di Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira
Mascanzoni
regia Pietro Fenati
con Elvira Mascanzoni, Giuseppe
Viroli
musiche originali Luciano Titi
scenografia e immagini virtuali Ezio
Antonelli
figure Ezio Antonelli, Pietro Fenati,
Elvira Mascanzoni
luci Riccardo Clementi
voce di Mignolina Anna Fedriga
registrazione ambienti esterni Mirco
Fabbri
contributi video Matteo Panebarco
DRAMMATICO VEGETALE
Fascia d’età: 3‐7 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e
di figura con pupazzi , videoproiezioni
Durata: 60 minuti
Note sulla compagnia
Gruppo storico di teatro per ragazzi,
Drammatico Vegetale nasce nel 1974. Da
sempre fedele al concetto di “teatro di
figura”, la compagnia mette in campo una
ricerca costante nell’ambito del visivo, cui
si affianca uno studio approfondito del
suono e della musica. I suoi spettacoli
contengono frequentemente scritture
musicali originali, esecuzioni dal vivo,
anche in forma di concerto e con
orchestra. La compagnia opera su tutto il
territorio nazionale, promuovendo anche
tournée all'estero. Dal 1974 ad oggi,
Drammatico Vegetale ha prodotto oltre
50 spettacoli, ha realizzato varie
installazioni e percorsi interattivi e tiene
laboratori teorici e pratici, relativi alla
propria attività. Ha partecipato in varie
occasioni ai più importanti festival
internazionali di teatro di figura (Parigi,
Madrid, Zamora, Tolosa, Gerusalemme…)
MIGNOLINA E LO SPIRITO DEL FIORE
C’erano una volta Elvira e Giuseppe. Elvira e Giuseppe non hanno
avuto la fortuna di avere figli e tanto ne soffrono. Elvira si rivolge
allora a una vecchina che dice: “Prendi questo grano d’orzo e
mettilo sotto terra. Aspetta e vedrai.” I due seminano, annaffiano,
aspettano e...finalmente, dal seme nasce una pianta, dalla pianta
un fiore e dal fiore… “È nata!” Elvira tiene in mano una piccola
creatura, frutto di quel seme magico. “È così piccola, la
chiameremo Mignolina”. Una notte, mentre dormiva nel suo
lettino, entrò dalla finestra la Signora Rospa, che rapì Mignolina
per darla in sposa al suo viscido figlio. Inizia così il viaggio di
Mignolina. Un viaggio che la porterà ad attraversare mondi diversi
e contigui: nello stagno dei rospi, tra gli insetti, e infine nel mondo
sotterraneo abitato da topi e talpe. Ma qui Mignolina è accolta e
accettata solo se acconsentirà a sposare il Signor Talpone,
rinunciando per sempre a vedere la luce del sole. Ma la notte
prima delle nozze, Mignolina incontra una rondine ferita che, per
ripagarla delle cure e delle attenzioni prestate, la invita ad andare
con sé al Paese del Sole. Mignolina decide perciò di partire per il
suo ultimo viaggio, volando sul dorso della rondine verso un
mondo lontano dove grandi e piccoli, belli e brutti convivono
felicemente.
Liberamente ispirato al racconto di Hans Christian Andersen,
Mignolina e lo spirito del fiore è uno spettacolo in cui il piccolo e il
grande si scambiano ruolo, come il vero con il virtuale. Le
immagini virtuali di Ezio Antonelli giocano con le musiche e le
ambientazioni sonore di Luciano Titi, in un’altalena continua di
emozioni.
Perché vederlo:
vederlo:
per il grande impatto visivo delle videoproiezioni e delle immagini
in 3D che, insieme ai pupazzi e agli attori, raccontano la fiaba in
modo originale e poetico, per approfondire il tema del grande e
del piccolo.
TEATRO SCUOLA 2014 - 2015
La domenica a Teatro
ABBONAMENTI
(4 spettacoli)
adulto
bambino fino a 12 anni
II e III bambino
€ 24,00
€ 15,00
€ 12,00
ABBONAMENTI SCONTATI
per i possessori di CartaInsieme Conad
adulto
€ 21,00
bambino
€ 12,00
II e III bambino
€ 10,00
BIGLIETTI
adulto
€ 8,00
bambino
€ 5,00
sconto di € 1,00 per i possessori di CartaInsieme Conad
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
059/9120911
[email protected]
www.emiliaromagnateatro.com
ORARI BIGLIETTERIA
martedì/giovedì/sabato 10.30—14
In collaborazione con: