TEATRO ERMANNO FABBRI VIGNOLA TEATRO SCUOLA Stagione 2014 ‐2015 TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 TEATRO TEATRO RAGAZZI 29 gennaio ore 10 FONDAZIONE SIPARIO TOSCANA ONLUS IO FEMMINA, E TU? Breviario comico poetico sugli stereotipi di genere Teatro d’attore 8‐14 anni 5‐6 febbraio ore 10 ASSOCIAZIONE TEATRALE OTIUMETARS – IL BAULE VOLANTE IL SOGNO DI TARTARUGA Una fiaba africana teatro d’attore e pupazzi animati a vista con musica dal vivo 3‐7 anni 20 febbraio ore 10 NONSOLOTEATRO B COME BABAU teatro d’attore 6‐10 anni 11‐12 marzo ore 10 LA BARACCA – TESTONI RAGAZZI CAPPUCCETTO ROSSO teatro d’attore 3‐7 anni 25 marzo ore 10 TEATRO DUE MONDI LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA teatro d’attore con musica dal vivo 6‐11 anni 9‐10 aprile ore 10 DRAMMATICO VEGETALE MIGNOLINA E LO SPIRITO DEL FIORE teatro d’attore e di figura con pupazzi e videoproiezioni 3‐7 anni INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SPETTACOLI Biglietti: Ragazzi: 5.00 € Insegnanti: omaggio (2 insegnanti per sezione: eventuali omaggi aggiuntivi dovranno essere concordati con il teatro). Ingresso omaggio per alunni disabili e loro accompagnatori, alunni con disagio economico. Prenotazioni: inviare la scheda di prenotazione via mail a [email protected]. Le prenotazioni dovranno pervenire entro l’8 novembre. In caso di un numero inadeguato di prenotazioni, il Teatro si riserva la possibilità di accorpare in un un’unica data le prenotazioni per i titoli in doppia recita. Ritiro biglietti: biglietti i biglietti dovranno essere ritirati la mattina stessa dello spettacolo prima dell’inizio. Per poter far sedere accuratamente tutti i bambini e svolgere correttamente le mansioni di biglietteria, è richiesto l’arrivo in teatro almeno mezz’ora prima l’inizio dello spettacolo. Per informazioni: TEATRO ERMANNO FABBRI – via Minghelli 9 41058 Vignola (MO) [email protected]; [email protected]; 059.9120911/901 TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 Giovedì 29 gennaio ore 10 IO FEMMINA, E TU? IO FEMMINA, E TU? Breviario comico poetico sugli stereotipi di genere di Fabrizio Cassanelli regia Letizia Pardi, Francesca Pompeo con Federico Raffaelli, Laura Rossi collaborazione drammaturgica Francesca Talozzi scene Fabrizio Cassanelli costumi Rosanna Monti realizzazione scene Luigi Di Giorno luci Maurizio Coroni tecnico di scena Marco Bagnai/ Marco Gabellieri FONDAZIONE SIPARIO TOSCANA ONLUS Fascia d’età: 8‐14 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore Durata: 60 minuti Video: http://www.youtube.com/watch?v=A E63rNOVLRU Note sulla compagnia La Fondazione Sipario Toscana Onlus è nata nel 1993 dal percorso creativo della cooperativa Sipario, nucleo artistico che, dagli anni Ottanta, ha ideato e delineato un modello basato sul particolare intreccio tra l’area storica - teatro di strada, teatro ragazzi, radicamento territoriale, educazione all’espressione nuovi specifici campi di ricerca – teatro d’arte civile, mondo universitario, interdisciplinarietà dei linguaggi, disagio mentale - e le caratteristiche strutturali e progettuali di uno spazio davvero esclusivo come quello in cui hanno sede le attività della Fondazione. La missione della Fondazione Sipario Toscana Onlus vede come scopo fondamentale il fare arte, educare, formare/formarsi in rapporto al nuovo mondo in divenire, rivendicare l’indipendenza della creatività collocandola, senza eccessive schizofrenie all’interno di un tragitto d’impresa. Un ring colorato, guantoni, sgabelli e asciugamani. Un maschio e una femmina. E una domanda: io femmina, e tu? Che sarebbe anche potuta essere: io maschio, e tu? Ma forse le femmine sono più curiose. O è uno stereotipo? Una coppia che si allena e, allenandosi, sperimenta energia, forza, sveltezza, furbizia, gioco e scherzo e con il mettersi alla prova cerca qualche risposta: uguali? Simili? Differenti? Ma che vuol dire? Che importanza ha? Nessuno vince, nessuno perde. Ma l’allenamento continua. Uno scambio continuo di ruoli e di corpi che scherzano, si travestono e condividono i ricordi dell’infanzia cercando di liberare i desideri di quando erano bambini. L’allenamento fisico diventa allenamento alla vita e soprattutto allenamento a capire quanto l’essere differenti sia ricchezza e fonte di relazioni rispettose e prive di sopruso. Scoprire il valore della differenza significa liberare le proprie personalità e rendersi consapevoli delle proprie specificità. Alla fine i protagonisti dello spettacolo capiranno di essere Laura e Federico in quanto tali e non perché appartenenti all’uno o all’altro sesso. Non è meglio essere maschi o femmine: l’importante è essere quello che si è. Ironia e poesia sono i mezzi con i quali Io femmina, e tu? di Fondazione Sipario Toscana, già ospite a Vignola con Gioco!, si immerge, senza protezione, nel mondo degli stereotipi legati al genere e all’identità femminile, attraverso un gioco di continue scoperte e stupori. Perché vederlo: vederlo: perché con grande intelligenza e originalità affronta il tema degli stereotipi di genere, genere, sfidando i giovani a montare su un ring non per vincere, ma per imparare ad affrontarsi e confrontarsi. confrontarsi. TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 Giovedì 5 e venerdì 6 febbraio ore 10 IL SOGNO DI TARTARUGA IL SOGNO DI TARTARUGA TARTARUGA Una fiaba africana testo Liliana Letterese regia Andrea Lugli con Andrea Lugli musiche dal vivo eseguite da Mauro Pambianchi e Stefano Sardi pupazzi Chiara Bettella, Liliana Letterese, Andrea Lugli ASSOCIAZIONE TEATRALE OTIUMETARS – IL BAULE VOLANTE Fascia d’età: 3‐7 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore e pupazzi animati a vista con musica dal vivo Durata: 60 minuti Video: http://www.youtube.com/watch?v= Uy116Y6gipE Note sulla compagnia L'Associazione Teatrale Otiumetars - Il Baule Volante nasce nel 1993 come gruppo di teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d'attore, di narrazione e di teatro di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano e, dal 2007, anche all’estero, soprattutto in Spagna e Francia. Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d'attore a quello di figura, a quello di narrazione, ma sempre con l'intenzione di ricercare un teatro per ragazzi che non abbia confini d'età. L'attività della compagnia si svolge poi mediante un intenso lavoro sul territorio ferrarese con spettacoli e laboratori teatrali all'interno delle scuole materne, elementari e medie. Tartaruga fece un sogno. Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto. Sui rami dell’albero crescevano tutti i frutti della terra: banane, datteri, noci di cocco, meloni, miglio, patate dolci, manioca e tanti altri. Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri animali, ma tutti risero. “È solo un sogno”, dicevano. “No”, replicò Tartaruga,” sono sicura che esiste davvero. Andrò da Nonna Koko e lei saprà dirmi dove cresce”. “Aspetta! Andrò io, tu sei troppo lenta!”, disse la scimmia. E si mise in viaggio. Ma ai sogni occorre credere fino in fondo perché si avverino. E soprattutto non bisogna avere fretta! Tartaruga tutto questo lo sa molto bene. E Tartaruga aspettò con la sua nota pazienza, così alla fine... Il racconto di questo albero meraviglioso viene dall’Africa, un continente che tutti sogniamo, una terra che immaginiamo piena di colori, di suoni e ritmi, di una natura esuberante e vitale. Ed è così che viene raccontata la storia di Tartaruga: con vivacità e tanta musica, come in un sogno. I protagonisti sono gli animali della savana, rappresentati da pupazzi animati a vista. Le musiche, che giocano un ruolo fondamentale nella narrazione, sono eseguite dal vivo su ritmi e strumenti africani, e con la loro carica di energia coinvolgono gli spettatori di tutte le età. Il sogno di Tartaruga è una storia che parla di un grande sogno da realizzare, che ci insegna a credere fortemente nei nostri sogni e a lottare per essi, soprattutto se sono rivolti al bene non solo nostro, ma di tutti. Perché vederlo: vederlo: perché raccontando di un Albero magico educa al rispetto dell’ambiente, dell’ambiente perché è uno spettacolo che evoca l’Africa con tutte le sue tradizioni e le sue problematiche, per conoscere gli strumenti etnici suonati dal vivo dagli attori. TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 Venerdì 20 febbraio ore 10 B COME BABAU B COME BABAU liberamente ispirato al racconto “Il Babau” di Dino Buzzati testo Guido Castiglia regia Fabrizio Cassanelli con Guido Castiglia collaborazione all’allestimento Marina Giacometto elementi scenici Violetta Viassone e Franco da Tregnago musiche Pascal Comelade e Sergio Taglioni NONSOLOTEATRO Fascia d’età: 6‐10 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore Durata: 60 minuti Video: http://www.nonsoloteatro.com/baba u.html Note sulla compagnia Nonsoloteatro nasce a Pinerolo (TO) nel 1993 dall’incontro di competenze teatrali e organizzative consolidate. Diretta da Guido Castiglia, la compagnia si rivolge in maniera specifica al teatro per ragazzi e la drammaturgia da cui trae nutrimento è una scrittura in grado di fondere due sguardi differenti, adulto e infantile (o adolescenziale) attraverso una visione poetica e ironica. Lo stile comico e talvolta surreale peculiare di Nonsoloteatro nasce da un “Fare Teatro” che trova alimento e sostegno da una costante frequentazione con il pubblico al quale si rivolge. L’attività della compagnia parte dal concetto che la cultura teatrale e la sua diffusione non appartenga “a qualcuno” o a pochi, ma debba essere una cultura concreta, che si inserisca nella trama emotiva e cognitiva quotidiana. Nonsoloteatro organizza anche rassegne teatrali per le famiglie e per le scuole e attività di laboratorio. B come BABAU racconta la storia di Ginetto e dei suoi strani sogni. Ginetto è un bambino di sei anni, piccolino, magrolino e un po’ birichino. Gli amici della sua età sono il doppio di lui! Per lui tutto è enorme: le stanze, il tavolo, il bicchiere, la forchetta, insomma per Ginetto il mondo è gigantesco e pieno di sfide. Come per tutti i bambini, anche per il nostro “Pollicino” a sei anni inizia l’avventura scolastica: vocali e consonanti la fanno da padrone e mille sono i modi per imparare l’alfabeto… anche giocando alle parole “paurose”: O come ombra, L come lupo, S come strega, ma soprattutto B come BABAU! È a questo punto che Ginetto non avrà più paura e riuscirà a raccontare il suo incubo ricorrente, un sogno che affronta paure grandi che coinvolgono tutta la città. Ma Ginetto, nella sua stanza, saprà come esorcizzarle, scoprirà che un po' di paura ci aiuta a diventare grandi e che quando la conosci puoi anche addolcirla, tanto che, con quelle lenzuola che si erano ingigantite a forma di babau, ora si può perfino giocare. Tra situazioni divertenti e fantastiche, lo spettacolo racconta di piccole e grandi paure da guardare negli occhi per scoprire che in fondo, la paura, non è così paurosa. Parola, uso della vocalità e gestualità espressiva si uniscono ad atmosfere sceniche peculiari che trasportano i piccoli spettatori nel gioco onirico/teatrale di Ginetto. Lo spettacolo è il frutto teatrale di una lunga elaborazione di Guido Castiglia, già autore di Ernesto roditore, guardiano di parole, che, in diretta relazione con i bambini tra i 6 e i 10 anni, è giunto ad una sintesi narrativa divertente e poetica, dove i bambini potranno identificarsi nel personaggio e ridere (e riflettere) delle paure che li circondano. Perché vederlo: vederlo: perché la narrazione coinvolgente dell’attore dell’attore e il rapporto diretto con il pubblico, pubblico che risponde agli stimoli lanciati, trascinano i bambini dentro questa storia che parla della più arcaica delle emozioni: la paura. paura TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 Mercoledì 11 e giovedì 12 marzo ore 10 CAPPUCCETTO ROSSO CAPPUCCETTO ROSSO di Bruno Cappagli, Fabio Galanti e Carlotta Zini con Carlotta Zini e Bruno Cappagli/Fabio Galanti scenografie Fabio Galanti ed Enrico Montalbani luci Alex Bertacchi costumi Tanja Eick LA BARACCA – TESTONI RAGAZZI Fascia d’età: 3‐7 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore Durata: 60 minuti Video: http://www.youtube.com/watch?v= MYrLd0KpLaU Note sulla compagnia Nata nel 1976, La Baracca opera da oltre 35 anni nel Teatro Ragazzi. Le sue produzioni, rivolte esclusivamente a bambini e ragazzi, sono incentrate sul teatro d’attore e su una drammaturgia originale. Negli anni ha sviluppato una poetica alla ricerca dello stupore, della semplicità intesa come essenzialità, dell’incontro e del confronto costante con il pubblico. Dal 1980, con il progetto “Un posto per i ragazzi”, La Baracca ha cercato e creato un forte rapporto con il proprio territorio, arrivando, nel 1983, a sottoscrivere con il Comune di Bologna una convenzione per dedicare un teatro cittadino esclusivamente all’infanzia e alla gioventù: il Teatro San Leonardo (prima convenzione in Italia tra un ente pubblico e una compagnia di Teatro ragazzi). Dal 1995 il rapporto con il Comune di Bologna è proseguito in una nuova sede: il Teatro Testoni. Così è nata La Baracca Testoni Ragazzi, teatro stabile d’innovazione per l’infanzia e la gioventù. Un lupo e una bambina o una lupa e un bambino? Cosa importa, l’importante è vivere la storia che tutti noi conosciamo e che ci sorprende sempre. Una storia piena di luoghi misteriosi, dove la paura e il coraggio corrono insieme. Due attori in scena si raccontano la popolare fiaba nella versione classica dei Fratelli Grimm, giocando ad interpretarne i personaggi e litigandosi il ruolo più ambito: quello del lupo. Con “C’era una volta una piccola, dolce bimba di campagna…” inizia un gioco di narrazione nel quale i protagonisti diventano lupo o lupa, bambino o bambina, entrando e uscendo dal racconto più volte, proprio come fanno i bambini quando insieme giocano al “facciamo che io ero...”. Una sequenza di scene che, tra corse, rincorse e tante risate, ricostruisce il percorso di Cappuccetto Rosso nel bosco, entrando, attraverso le parole e le immagini, sempre più nel profondo, trascinati dalla fame del lupo, dall’innocenza di Cappuccetto, dalla serietà della mamma, dalla vulnerabilità della nonna, dall’audacia del cacciatore e dal mistero del bosco, fino al buio della pancia del lupo. Alla storia fa da cornice una scenografia semplice, con grandi pannelli di legno che si piegano, si trasformano, diventando lo sfondo della narrazione come fossero pagine di un libro illustrato, e che insieme a pochi elementi essenziali (un cuscino rosso, un cestino e degli arbusti di legno), suggeriscono le immagini di luoghi e personaggi. In un susseguirsi di azioni rapide e divertenti, i due attori si rincorrono fino ad arrivare alla pancia del lupo, dalla quale usciranno con la voglia di rivivere nuovamente la storia, così come ogni bambino alla fine del libro chiede alla sua mamma di rileggerlo ancora una volta, e poi ancora, e ancora… Perché vederlo: vederlo: perché la nota fiaba viene raccontata attraverso il gioco, gioco, per la scenografia essenziale che mette in risalto le emozioni di Cappuccetto Rosso. TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 Mercoledì 25 marzo ore 10 LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA testi Gigi Bertoni regia Alberto Grilli con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa, Renato Valmori musiche originali e direzione musicale Antonella Talamonti costumi e maschere Angela Pezzi, Maria Regosa, Maria Donata Papadia, Loretta Ingannato TEATRO DUE MONDI Fascia d’età: 6‐12 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore con musica dal vivo Durata: 60 minuti Note sulla compagnia Teatro Due Mondi nasce nel 1979. Fin dai primi spettacoli si avvicina all’esperienza del “teatro di gruppo”, concepito come la strada giusta per costruire teatro a partire dall’attore. Oltre a spettacoli di teatro ragazzi, la compagnia produce anche spettacoli di teatro di strada e teatro di parola e realizza letture presso biblioteche. Uno degli obiettivi primari di Teatro Due Mondi è quello di distribuire gli spettacoli anche fuori dai circuiti ufficiali, con lo scopo di essere presenti anche là dove si può trovare uno spettatore nuovo per il teatro. Un altro aspetto fondamentale che è parte integrante della vita della compagnia è l'attività di programmazione e organizzazione di progetti di pedagogia teatrale e di rassegne di teatro, in collaborazione con le amministrazioni comunali, le scuole, i centri giovanili e le comunità terapeutiche. E se gli animali – che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere come “I Musicanti di Brema” ‐ uscissero dalla loro favola, o la continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre città, che storia racconterebbero? E se all’asino, al cane, al gatto e al gallo – no, il gallo no, come dice la canzone “il gallo è morto” e al suo posto si unisce al gruppo un’oca – capitasse d’incontrare una cicogna, che sta facendo il suo lavoro di distribuire bambini nelle famiglie del mondo, un po’ disorientata davanti a un indirizzo irrintracciabile… c’è un bambino, proveniente dall’Africa o dall’Asia, che deve essere consegnato a Madame Europe, in via dell’Ospitalità, ma della signora non c’è traccia… Di qui si parte per il racconto de Le nuove avventure dei Musicanti di Brema nel nostro tempo, sulle strade dei nostri Paesi, e infine dell’Europa. Alla ricerca di una città ospitale, che possa mettere i valori davanti alle apparenze. Ospitare un bambino perché è un bambino, indipendentemente dalla sua provenienza, dal colore della sua pelle, perché la storia del mondo è esattamente la storia degli spostamenti dell’uomo tra un luogo da cui bisogna allontanarsi, o fuggire, e un luogo migliore nel quale approdare e costruire il futuro. Un viaggio appassionante, divertente, continuamente interrotto da situazioni comiche e canzoni che illustrano le diverse tappe e avventure che si susseguono. Gli attori‐cantanti del Teatro Due Mondi portano in scena maschere zoomorfe, costumi multicolori e strumenti musicali, usando lo spazio del teatro in maniera totale ed essenziale. L’architettura diventa così scenografia, e il pubblico è parte del racconto, elemento presente e non distante, come consuetudine negli spettacoli di Teatro Due Mondi, già ospite a Vignola con Cuore nella stagione 2010/11. Perché vederlo: vederlo: perché è un teatro potente, inusuale, con citazioni al mondo dei clown e alle commedie musicali, musicali che coinvolge il pubblico in prima persona in un finale a sorpresa. TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 Giovedì 9 e venerdì 10 aprile ore 10 MIGNOLINA MIGNOLINA E LO SPIRITO DEL FIORE liberamente ispirato al racconto di H. C. Andersen di Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni regia Pietro Fenati con Elvira Mascanzoni, Giuseppe Viroli musiche originali Luciano Titi scenografia e immagini virtuali Ezio Antonelli figure Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni luci Riccardo Clementi voce di Mignolina Anna Fedriga registrazione ambienti esterni Mirco Fabbri contributi video Matteo Panebarco DRAMMATICO VEGETALE Fascia d’età: 3‐7 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore e di figura con pupazzi , videoproiezioni Durata: 60 minuti Note sulla compagnia Gruppo storico di teatro per ragazzi, Drammatico Vegetale nasce nel 1974. Da sempre fedele al concetto di “teatro di figura”, la compagnia mette in campo una ricerca costante nell’ambito del visivo, cui si affianca uno studio approfondito del suono e della musica. I suoi spettacoli contengono frequentemente scritture musicali originali, esecuzioni dal vivo, anche in forma di concerto e con orchestra. La compagnia opera su tutto il territorio nazionale, promuovendo anche tournée all'estero. Dal 1974 ad oggi, Drammatico Vegetale ha prodotto oltre 50 spettacoli, ha realizzato varie installazioni e percorsi interattivi e tiene laboratori teorici e pratici, relativi alla propria attività. Ha partecipato in varie occasioni ai più importanti festival internazionali di teatro di figura (Parigi, Madrid, Zamora, Tolosa, Gerusalemme…) MIGNOLINA E LO SPIRITO DEL FIORE C’erano una volta Elvira e Giuseppe. Elvira e Giuseppe non hanno avuto la fortuna di avere figli e tanto ne soffrono. Elvira si rivolge allora a una vecchina che dice: “Prendi questo grano d’orzo e mettilo sotto terra. Aspetta e vedrai.” I due seminano, annaffiano, aspettano e...finalmente, dal seme nasce una pianta, dalla pianta un fiore e dal fiore… “È nata!” Elvira tiene in mano una piccola creatura, frutto di quel seme magico. “È così piccola, la chiameremo Mignolina”. Una notte, mentre dormiva nel suo lettino, entrò dalla finestra la Signora Rospa, che rapì Mignolina per darla in sposa al suo viscido figlio. Inizia così il viaggio di Mignolina. Un viaggio che la porterà ad attraversare mondi diversi e contigui: nello stagno dei rospi, tra gli insetti, e infine nel mondo sotterraneo abitato da topi e talpe. Ma qui Mignolina è accolta e accettata solo se acconsentirà a sposare il Signor Talpone, rinunciando per sempre a vedere la luce del sole. Ma la notte prima delle nozze, Mignolina incontra una rondine ferita che, per ripagarla delle cure e delle attenzioni prestate, la invita ad andare con sé al Paese del Sole. Mignolina decide perciò di partire per il suo ultimo viaggio, volando sul dorso della rondine verso un mondo lontano dove grandi e piccoli, belli e brutti convivono felicemente. Liberamente ispirato al racconto di Hans Christian Andersen, Mignolina e lo spirito del fiore è uno spettacolo in cui il piccolo e il grande si scambiano ruolo, come il vero con il virtuale. Le immagini virtuali di Ezio Antonelli giocano con le musiche e le ambientazioni sonore di Luciano Titi, in un’altalena continua di emozioni. Perché vederlo: vederlo: per il grande impatto visivo delle videoproiezioni e delle immagini in 3D che, insieme ai pupazzi e agli attori, raccontano la fiaba in modo originale e poetico, per approfondire il tema del grande e del piccolo. TEATRO SCUOLA 2014 - 2015 La domenica a Teatro ABBONAMENTI (4 spettacoli) adulto bambino fino a 12 anni II e III bambino € 24,00 € 15,00 € 12,00 ABBONAMENTI SCONTATI per i possessori di CartaInsieme Conad adulto € 21,00 bambino € 12,00 II e III bambino € 10,00 BIGLIETTI adulto € 8,00 bambino € 5,00 sconto di € 1,00 per i possessori di CartaInsieme Conad INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI 059/9120911 [email protected] www.emiliaromagnateatro.com ORARI BIGLIETTERIA martedì/giovedì/sabato 10.30—14 In collaborazione con:
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