GAZZETTI ANDREA Impresa Individuale

Provincia di Ravenna
Piazza dei Caduti per la Libertà, 2
del 23/04/2014
Provvedimento n. 1300
Proponente: Politiche energetiche e
sicurezza del territorio
Classificazione: 09-10-05 2013/9
Oggetto:
AUTORIZZAZIONE UNICA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N.387/2003 E S.M.I. PER
LA COSTRUZIONE E L'ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE ENERGIA
ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI (BIOGAS) DI POTENZIALITÀ PARI A 300 KWE E
RELATIVA LINEA ELETTRICA M.T. 15 KV IN CAVO INTERRATO DA REALIZZARE IN
COMUNE
DI
ALFONSINE
(RA),
VIA
VALERIA
SNC
.
RICHIEDENTE: GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE, SEDE LEGALE A GLORIE DI
BAGNACAVALLO (RA), VIA REALE N. 193 - P.IVA/CODICE FISCALE 02044430391
SETTORE AMBIENTE E TERRITORIO
LA DIRIGENTE
PREMESSO CHE:
 in data 03.05.2013 è pervenuta presso questo Ente istanza, a firma del Sig.
Gazzetti Andrea in qualità di legale rappresentante della ditta GAZZETTI
ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE con sede legale in località Glorie di
Bagnacavallo via Reale n. 193 Partita IVA/Codice Fiscale 0204443039, per il
rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la
costruzione e l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della
potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto interrato
da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc;

è stata eseguita verifica di completezza nei modi e nei tempi previsti dalle
Linee Guida Nazionali, di cui al D.M. 10.09.2010; avendo la stessa dato esito
positivo, è stato possibile avviare il procedimento;

la suddetta istanza è stata acquisita agli atti con protocollo generale pg.
40304/2013 del 03.05.2013;

l'avvio del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione richiesta è
coinciso con la data di presentazione della domanda avvenuta il 03.05.2013;
 ai sensi della Legge n. 241/1990 e s.m.i. e del D.Lgs n. 387/2003 e s.m.i., con
nota pg. 41504 del 08.05.2013 è stato comunicato l'avvio del procedimento al
richiedente/proponente e agli enti chiamati a partecipare alla Conferenza dei
Servizi;
VISTA la normativa sottoelencata a cui si fa riferimento ai fini del rilascio del presente
atto:

Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successivi
adeguamenti;

Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici 11
dicembre 1933, n. 1775 e successive modificazioni ed integrazioni;

Decreto Legislativo del 16 marzo 1999 n. 79 “Attuazione della direttiva
96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica”;

Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 e s.m.i. “Attuazione della
direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da
fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità", in particolare
l’art. 12 ai comma 3 e 4 cita:
o “La costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia
elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli interventi di modifica,
potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come definiti
dalla normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture
indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli impianti stessi, sono
soggetti ad una autorizzazione unica, rilasciata alla Regione o o altro
soggetto istituzionale delegato dalla Regione, nel rispetto delle normative
vigenti in materia di tutela dell'ambiente, di tutela del paesaggio e del
patrimonio storico-artistico, che costituisce, ove occorra, variante allo
strumento urbanistico[...]”;
o “L'autorizzazione di cui al comma 3 e' rilasciata a seguito di un
procedimento unico, al quale partecipano tutte le Amministrazioni
interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le
modalità stabilite dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive
modificazioni e integrazioni. Il rilascio dell'autorizzazione costituisce
titolo a costruire ed esercire l'impianto in conformità al progetto
approvato e deve contenere, in ogni caso, l'obbligo alla rimessa in pristino
dello stato dei luoghi a carico del soggetto esercente a seguito della
dismissione dell'impianto. Il termine massimo per la conclusione del
procedimento di cui al presente comma non può comunque essere
superiore a centottanta giorni. ”;

Legge 23 agosto 2004, n. 239 “Riordino del settore energetico, nonché
delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di
energia”;

Decreto Legislativo 03 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia
ambientale";

Legge 23 luglio 2009, n. 99 “Disposizioni per lo sviluppo e
l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” che ha
apportato modifiche al D.Lgs 387/03 ed in particolare ha introdotto all’art.12 il
comma 4-bis che recita:
o “per la realizzazione di impianti alimentati a biomassa e per impianti
fotovoltaici, ferme restando la pubblica utilità e le procedure conseguenti
per le opere connesse, il proponente deve dimostrare nel corso del
procedimento, e comunque prima dell'autorizzazione, la disponibilità del
suolo su cui realizzare l'impianto. “

Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10/09/2010 "Linee
Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili";

D.M. 29 maggio 2008 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare "Approvazione della metodologia di calcolo per la
determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti";

Decreto Legislativo 28 marzo 2011, n. 28 del "Attuazione della direttiva
2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante
modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE";

Deliberazione 23 luglio 2008 - ARG/elt 99/08 dell’Autorità per l’Energia
Elettrica e del gas “Testo integrato delle condizioni tecniche ed economiche per
la connessione alle reti elettriche con obbligo di connessione di terzi degli
impianti di produzione di energia elettrica (Testo integrato delle connessioni
attive – TICA)” e s.m.i.;

Legge Regionale 22 febbraio 1993, n. 10 “Norme in materia di opere
relative a linee ed impianti elettrici fino a 150 mila volts. Delega di funzioni
amministrative” e successive modifiche ed integrazioni, la DGR 1965/99 e DGR
2088/2013;

Legge Regionale n.19/2003 "Norme in materia di riduzione
dell’Inquinamento Luminoso e di risparmio energetico”, la Direttiva applicativa
DGR n. 1688 del 18 novembre 2013 “Nuova direttiva per l'applicazione dell'art.
2 della legge regionale 29 settembre 2003, n. 19 recante: "Norme in materia di
riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico.”;

Legge Regionale del 23 dicembre 2004, n. 26 “Disciplina della
programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di
energia” e smi ed in particolare l’art. 3, comma 1, lett. b) che conferisce alla
Provincia l’esercizio delle funzioni in merito al rilascio dell’autorizzazione alla
costruzione ed all’esercizio degli impianti di produzione di energia non riservate
alle competenze dello Stato e della Regione;

Legge Regionale 30 ottobre 2008, n. 19 “Norme per la riduzione del
rischio sismico” e successive modifiche ed integrazioni;

Delibera di Giunta Regionale 26 luglio 2010, n. 1198 “Misure di
semplificazione relative al procedimento per la costruzione e l'esercizio degli
impianti di generazione elettrica alimentati da biogas prodotto da biomasse
provenienti da attività agricola”;

Delibera di Giunta Regionale n. 1494/2011 del 24/10/2011 “Regolamento
regionale ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 6 marzo 2007, n. 4.
Disposizioni in materia di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento
e delle acque reflue derivanti da aziende agricole e piccole aziende
agroalimentari”;

Delibera di Giunta Regionale 09 novembre 2011, n. 1495 “Criteri tecnici
per a mitigazione degli impatti ambientali nella progettazione e gestione degli
impianti a biogas”;

Delibera di Giunta Regionale 24 ottobre 2011, n. 1496 “Integrazioni e
modifiche alla DGR 2236/09 - Approvazione degli allegati relativi
all’autorizzazione di carattere generale per impianti di produzione di energia con
motori a cogenerazione elettrica aventi potenza termica nominale compresa fra 3
e 10 MWt alimentati biogas, ai sensi degli articoli 271 comma 3 e 272 comma 2
del DLgs 152/06 “Norme in materia ambientale”;

Delibera di Giunta Regionale 12 aprile 2012, n. 362 “Attuazione della
D.A.L. 51 del 26 luglio 2011 - Approvazione dei criteri per l'elaborazione del
computo emissivo per gli impianti di produzione di energia a biomasse”;

Delibera di Assemblea Legislativa 26 luglio 2011, n. 51 “Individuazione
delle aree e dei siti per l'installazione di impianti di produzione di energia
elettrica mediante l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili eolica, da biogas,
da biomasse e idroelettrica";

Delibera di Giunta Provinciale 22 dicembre 2010, n.614 "Definizione
degli oneri istruttori da applicare ai procedimenti tecnico amministrativi per
l'autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e
convenzionali" ;

Delibera di Giunta Provinciale 26 gennaio 2011, n.22 del "Definizione
della garanzia finanziaria, in riferimento ai procedimenti tecnico-amministrativi
per l'autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili
quale cauzione per gli interventi di dismissione e le opere di messa in pristino dei
luoghi" ;
DATO ATTO CHE:

sono stati assolti, con esito favorevole, gli obblighi derivanti delle
disposizioni di cui al libro II del Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159,
inerenti la documentazione antimafia (come comunicato dalla Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Ravenna nota iscritta al pg 39721 del
22.04.2014);

ai sensi dell'art. 14 e segg. della Legge n. 241/1990 e s.m.i. e del D.Lgs n.
387/2003 e s.m.i. la Provincia di Ravenna, nota pg. 41504 del 08.05.2013 ha
dato avvio al procedimento e indetto la Conferenza dei Servizi;

nel corso del procedimento autorizzativo per la realizzazione ed esercizio
dell'impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sono stati
acquisiti da questa Provincia i pareri/autorizzazioni/nulla osta e/o ogni altro atto
di assenso comunque denominati ritenuti necessari come di seguito riportati e
conservati agli atti del fascicolo di cui al presente provvedimento e riportati per
esteso nel documento istruttorio denominato "Esito dei lavori di Conferenza dei
Servizi e allegato sub A) allegato al presente provvedimento parte integrante e
sostanziale dello stesso:
Protocollo generale
PG.
39163
del
Autorizzazioni/pareri/nulla osta
Parere
favorevole
con
Ente competente al rilascio
Unione dei Comuni della
17.04.2014
Parere
interno
03.02.2014
Parere
interno
04.02.2014
del
del
prescrizioni
Conformità al PTCP e alle
previsioni del Piano di Azione
per l'Energia e lo Sviluppo
Sostenibile
nulla osta minerario
Bassa Romagna
Provincia di Ravenna Servizio
Politiche
Energetiche e Sicurezza
del Territorio Servizio Territorio
Provincia di Ravenna Servizio
Politiche
Energetiche e Sicurezza
del Territorio
Provincia di Ravenna Settore Politiche Agricole
e Sviluppo Rurale
Provincia di Ravenna Settore Lavori Pubblici Viabilità
PG n.29683/2014 del
24.03.2014
Parere
favorevole
prescrizioni
con
PG.
46050
del
22.05./2013; PG 2146
del 13.01.2014, PG
29877 del 24.03.2014 e
PG
37393
del
14.04.2014
PG
34647
del
04.04.2014
Parere
favorevole
prescrizioni
con
Si ritiene che l’incidenza, valutata
nel modulo citato come “nulla”,
possa essere ritenuta tale a
condizione che siano rispettate le
prescrizioni fase di costruzione e
in fase di esercizio
Provincia di Ravenna Settore Politiche Agricole
e Sviluppo Rurale –
Ufficio Parchi
PG.
n.96145
del
30.12.2013 e PG 27704
del 18.03.2014
PG.
2201
del
13.01.2014
PG.
n.4115
del
20.01.2014
PG.
n.65322
del
7.08.2013; PG n. 2381
del 14.01.2014 e PG
28317 del 19.03.2014
PG.
14426
del
13.02.2014 e PG 28262
del 19.03.2014
PG.
56162
del
26.06.2013 e PG 19198
del 25.02.2014
PG
30361 DEL
25.03.2014
Parere favorevole con controllo
in corso d'opera
Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell'EmiliaRomagna
Consorzio della Bonifica
della Romagna Occidentale
AUSL
Parere d'invarianza idraulica
subordinata a prescrizioni
Parere favorevole
Parere
favorevole
prescrizioni
con
ARPA Ravenna
Parere
favorevole
prescrizioni
con
Comando Provinciale dei
Vigili del Fuoco
Nulla osta per la realizzazione
dell'impianto e dell'elettrodotto di
connessione
Prescrizioni per la realizzazione
di opere di protezione su
metanodotto interferente con le
opere di viabilità accesso
impianto
Comando Militare Esercito
"Emilia Romagna"
SNAM Rete Gas

in data 11.04.2014 è pervenuta la nota prot. n. 37262 del Sindaco del
Comune di Fusignano che, per le proprie competenze politiche, esprime parere
negativo sul progetto evidenziando la mancata partecipazione della componente
politica alle conferenze dei servizi e segnalando criticità sulla viabilità.;

in relazione al parere del Sindaco di Fusignano occorre precisare che la
conferenza dei servizi rappresenta la sede di valutazione tecnica e non politica e
pertanto alla stessa è stata inviata a partecipare l'Unione dei Comuni della Bassa
Romagna (a cui il Comune di Fusignano aderisce) al fine dell'espressione del
proprio parere tecnico per tutti gli aspetti di competenza. L'Unione dei Comuni,
come sopra evidenziato e meglio dettagliato nell'allegato sub A), ha espresso il
proprio parere favorevole, con prescrizioni, comprensivo degli aspetti relativi
alla viabilità per i quali il Sindaco ha segnalato alcune criticità.
TENUTO CONTO CHE:

la Conferenza dei Servizi convocata con comunicazione pg 41504 del
08.05.2013, si è insediata il giorno 23.05.2013 (1° seduta) ed ha analizzato tutta
la documentazione prodotta dal proponente (pg 40304 del 03.05.2013);

l'esito della prima seduta (verbale) è stato comunicato, con nota pg 49602
del 03.06.2013, a tutti gli enti coinvolti nel procedimento e alla stessa ditta
proponente. Con nota pg 55431 del 24.06.2013 sono stati richiesti alla ditta gli
elementi integrativi emersi nella prima seduta della Conferenza dei Servizi e
dalle note inviate dagli enti chiamati ad esprimersi all’interno del procedimento.
La richiesta di integrazioni ha sospeso i termini per la conclusione del
procedimento;

con successiva nota pg 56090 del 26.06.2013 è stato trasmesso un
addendum alla richiesta di documentazione integrativa alla Ditta;

i termini del procedimento hanno ripreso a decorrere il giorno 22.07.2013
per effetto del deposito alla Provincia di Ravenna della documentazione
integrativa acquisita agli atti con pg. 62544 del 24.07.2013. Le integrazioni sono
state rese disponibili a tutti gli enti coinvolti nella conferenza dei servizi;

il giorno 08.08.2013 si è tenuta la seconda conferenza dei servizi
convocata con nota pg. 63838 del 30.07.2013;

in sede di Conferenza dei Servizi la Ditta proponente ha fatto richiesta di
sospensione volontaria dei termini del procedimento, al fine di acquisire i
chiarimenti necessari per l'applicazione della nuova normativa sulla VIA
nell'ambito del procedimento in oggetto;

i termini del procedimento risultano pertanto sospesi a decorrere dal
08.08.2013;

il verbale della riunione della Conferenza dei Servizi è stato inoltrato a
tutti gli enti coinvolti nel procedimento e alla stessa ditta proponente con nota
pg 66422 del 13.08.2013 e nell'ambito dell'istruttoria è stata fatta richiesta di
chiarimenti alla Regione Emilia Romagna con nota pg 66859 del 20.08.2013 in
relazione alla corretta applicazione della norma al procedimento in corso;

a seguito dell'inoltro con nota pg 72943 del 23.09.2013 del parere
dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna del parere di non conformità al
RUE del progetto diversamente da quanto dichiarato in sede di seconda
Conferenza dei Servizi, la Provincia di Ravenna ha ritenuto di convocare la
Conferenza dei Servizi (terza seduta conclusiva) per il giorno 08.10.2013;

in sede di Conferenza dei Servizi, come da verbale trasmesso con nota pg
76608 del 08.10.2013 inoltrato a tutti gli enti coinvolti nel procedimento e alla
stessa ditta proponente, l'Assemblea prende atto che ai sensi della vigente
normativa amministrativa e settoriale non sia possibile accogliere l'istanza di
rilascio di autorizzazione unica e pertanto con nota pg 76629 del 08.10.2013 è
stata inoltrata comunicazione di motivi ostativi ai sensi dell'art. 10 bis della L.
241/1990 e s.m.i. per le motivazioni espresse nel verbale sopracitato;

i termini del procedimento per effetto della comunicazione ai sensi all'art.
10 bis della L. 241/1990 e s.m.i. sono stati interrotti a far data dal 08.10.2013;

in data 21.10.2013, nei termini previsti dalla norma, la Ditta proponente
ha richiesto una proroga dei termini di 30 gg. al fine della predisposizione di un
nuovo progetto in superamento ai motivi ostativi espressi dall'Unione dei
Comuni della Bassa Romagna concessa con nota pg 83396 del 05.11.2013;

a seguito del deposito della nuova documentazione progettuale acquisita
agli atti con pg 91982 del 06.12.2013 contenente il riposizionamento
dell'impianto di progetto in superamento dei motivi ostativi, entro i termini
previsti, è stata data comunicazione di avvio del nuovo procedimento i cui
termini sono dettati dal D.Lgs. 28/2011 in modifica al D.Lgs. 387/03 e s.m.i.,
pertanto con comunicazione pg 95452 del 20.12.2013, è stata convocata la
Conferenza dei Servizi, insediatasi il giorno 14.01.2014 (1° seduta) ed ha
analizzato tutta la documentazione prodotta dal proponente (pg 91982 del
06.12.2013);

l'esito della prima seduta (verbale), contenente la richiesta di integrazioni
e contestuale sospensione dei termini del procedimento a far data dal
14.01.2014, è stato comunicato con nota pg 3731 del 17.01.2014 a tutti gli enti
coinvolti nel procedimento e alla stessa ditta proponente. La richiesta di
integrazioni ha sospeso i termini per la conclusione del procedimento;

i termini del procedimento hanno ripreso a decorre il giorno 10.03.2014
per effetto del deposito della documentazione richiesta ed acquisita agli atti con
prot. 24719, pertanto la Provincia ha provveduto a convocare con nota prot.
26761 del 14.03.2014 la Conferenza dei Servizi (seduta conclusiva) per il giorno
24.03.2014;

in sede di Conferenza dei Servizi, come da verbale trasmesso con nota pg
30368 del 25.03.2014 inoltrato a tutti gli enti coinvolti nel procedimento e alla
stessa ditta proponente, l'Assemblea a seguito del parere espresso dal
competente Servizio Viabilità della Provincia che rileva criticità del traffico
indotto sulla S.P. n. 104 Valeria richiede alla Ditta di produrre una tavola di
progetto con la proposta di modifica della viabilità proposta in sede di
conferenza al fine dell'espressione del parere degli Enti competenti;

in data 25.03.2014 è stata presentata la documentazione integrativa
volontaria riguardante la "Planimetria della Viabilità" all. 2.28 Rev. 00 (pg
30269) trasmessa ai competenti enti chiamati all'espressione del parere di
competenza;
DATO ATTO CHE:

durante i lavori della conferenza dei servizi sono stati acquisiti i
documenti, le espressioni, pareri, autorizzazioni e nulla osta necessari al rilascio
dell'autorizzazione alla realizzazione ed all'esercizio dell'impianto in progetto
(come sopra specificati), sono stati acquisiti i pareri favorevoli dei partecipanti e
non sono stati espressi dissensi attraverso altre modalità;

l'autorizzazione ha una durata pari alla vita media utile dell'impianto pari
a 20 anni, come definito dall'Allegato 1 del DM 06/07/2012;

in sede di Conferenza dei Servizi è stato valutato che sulla base della
proposta progettuale avanzata agli atti le autorizzazioni sostituite dal presente
atto sono le seguenti:
o permesso di costruire dell’Unione dei Comuni Bassa Romagna – Comune
di Alfonsine (DPR 380/2001 e L.R. 15/2013);
o autorizzazione alle emissione in atmosfera della torcia (D.Lgs. 152/06 e
s.m.i. Parte V) di durata anni 15 (quindici) rinnovabili;
o autorizzazione agli scarichi delle acque reflue domestiche (D.Lgs. 152/06
e s.m.i. e D.G.R. 286/2005) di competenza comunale, durata anni 4
(quattro) rinnovabili;

o
il rilascio della presente autorizzazione non richiede:
l'autorizzazione per costruzione delle opere di connessione alla rete
elettrica ma ricade comunicazione ai sensi dell'art. 2, commi 2,3 della
Legge Regionale n. 10/93;
ACCERTATO CHE il proponente:

ai sensi dell'art 12 comma 4-bis del D.lgs. 387/03 e s.m.i. ha dimostrato la
disponibilità dell'area oggetto dell'intervento e delle opere connesse;

ai sensi della delibera di Giunta Provinciale n. 614 del 22.12.2010. ha
provveduto al versamento degli oneri istruttori e che non ricade nei casi di
esenzione;

ai sensi della delibera di Giunta Provinciale n.22 del 26.01.2011 il
proponente ha presentato esplicita dichiarazione di impegno alla stipula di una
fidejussione relativa alla dismissione e rimessa in ripristino dei luoghi in quanto
non ricadono nei casi di esenzione di cui al punto 10 del deliberato;
CONSIDERATO CHE:

il progetto energetico, in armonia con gli indirizzi della politica
energetica regionale, nazionale e dell’Unione Europea, ha come obiettivo il
conseguimento di un assetto produttivo a più alta efficienza energetica,
migliorando il rendimento energetico dei processi, garantendo la produzione
dell’energia elettrica, favorendo la valorizzazione delle fonti rinnovabili ed in
particolare delle biomasse;

dall'esame degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica
vigenti non sono emersi vincoli che precludono la realizzazione dell'opera,
fermo restando il rispetto delle prescrizioni indicate nel presente atto;

l'impianto utilizza tecnologie ed apparecchiature che raggiugono livelli di
prestazioni adeguati, che lo rendono complessivamente idoneo alle funzioni per
cui è stato progettato;

non sono emersi elementi di criticità in relazione alle matrici ambientali
analizzate che possano precludere l'autorizzazione dell'impianto;

che sulla base di quanto riportato in narrativa nel documento istruttorio
denominato "Esito dei lavori di Conferenza dei Servizi" (allegato sub A),
l’istruttoria possa considerarsi favorevolmente conclusa;

il progetto autorizzato con il presente provvedimento risulta depositato
agli atti con classificazione 09-10-05 fascicolo 2013/9 presso la Provincia di
Ravenna - Servizio Politiche Energetiche e Sicurezza del Territorio.
Il provvedimento unico, ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs n. 387/2003 e s.m.i., deve essere
rilasciato entro 90 giorni dalla presentazione dell'istanza, fatte salve le sospensioni dei
termini per eventuali richieste di integrazioni, ovvero entro il 19.04.2014 come meglio
descritto nella seguente tabella:
Avvio del procedimento nuovo deposito con modifiche
progettuali in superamento motivi ostativi art. 10 bis
della L. 241/1990 e s.m.i. - presentazione istanza
Richiesta integrazioni e sospensioni dei termini
Presentazione integrazioni complete e riapertura dei
termini
Termine per la conclusione del procedimento (90 gg +
sospensione)
06.12.2013
14.01.2014
10.03.2014
19.04.2014
VISTA la Deliberazione di Giunta Provinciale n. 1 del 08/01/14 recante determinazioni
transitorie per la gestione dell’esercizio 2014 per cui, nelle more dell’approvazione del
bilancio di previsione 2014 e del Piano Esecutivo di Gestione 2014, restano fermi gli
obiettivi ordinari predeterminati nel PEG/PDO 2013 approvato con deliberazione di
Giunta Provinciale n. 169 del 17/07/13;
VISTI:

l’art.107, 5 comma del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000, n.267;

l’art. 4, comma 8) del regolamento di attribuzioni di competenze al
Presidente della Provincia, alla Giunta Provinciale, ai Dirigenti e al Segretario
Generale che stabilisce che: ...“Ai Dirigenti competono, in generale,
nell’esercizio delle attribuzioni di competenza: il rilascio, la sospensione, la
revoca, la riforma, le modifiche delle licenze delle autorizzazioni e delle
concessioni previste dalle leggi statali, regionali, dallo Statuto e dai
regolamenti”;
SU proposta del Responsabile del procedimento Dott. Marco Bacchini del Servizio
Politiche Energetiche e Sicurezza del Territorio
DETERMINA
1.
DI AUTORIZZARE la Ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA
INDIVIDUALE, con sede legale in località Glorie di Bagnacavallo via Reale
n. 193 Partita IVA/Codice Fiscale 02044430391, ai sensi del D.Lgs. 387/2003
e s.m.i., alla costruzione e l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile
(biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in
cavidotto interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc in
conformità al progetto definitivo approvato dalla Conferenza di Servizi e
composto dagli elaborati depositati agli atti del relativo fascicolo (class. 0910-05, fasc. 2013/9), nel rispetto delle condizioni e prescrizioni individuate
al punto 5 del documento "Esito dei lavori della Conferenza dei Servizi"
allegato sub A) al presente provvedimento;
2.
DI DARE ATTO che, ai sensi dell'art.12, comma 1 del D.Lgs. 387/03 e s.m.i.
le opere oggetto della presente autorizzazione sono di pubblica utilità ed
indifferibili ed urgenti;
3. il rilascio della presente autorizzazione non pregiudica in alcun modo i diritti
di terzi e le competenze di altri Enti/Amministrazioni, che sono fatti salvi,
riservati e rispettati in ogni fase dell'esecuzione dei lavori;
4. DI STABILIRE CHE richiamate tutte le norme di settore che concorrono alla
definizione del presente atto, utili alla conclusione del procedimento in
questione, si precisa che l'autorizzazione ha una durata pari alla vita utile
dell'impianto; è fatto salvo il rispetto dei termini previsti dalla normativa
vigente per il rinnovo delle autorizzazioni settoriali sostituite.
Specificatamente per l’impianto in questione tali scadenze, la cui decorrenza è
a partire dalla data di esecutività del presente atto, sono determinate dalla
presente autorizzazione, ai sensi dell'art.12, comma 1 del D.Lgs. 387/03 e
s.m.i. ed in forza di quanto dettato dalla L.R. 26/04, art.16, comma 2, lettera
b) ricomprende e/o sostituisce le seguenti autorizzazioni:
 permesso di costruire dell’Unione dei Comuni Bassa Romagna –
Comune di Alfonsine (DPR 380/2001 e L.R. 15/2013);
 autorizzazione alle emissione in atmosfera della torcia (D.Lgs.
152/06 e s.m.i. Parte V) di durata anni 15 (quindici) rinnovabili;
 autorizzazione agli scarichi delle acque reflue (D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
e D.G.R. 286/2005) di competenza comunale, durata anni 4
(quattro) rinnovabili;
5. DI STABILIRE CHE la presente autorizzazione non costituisce variante al
vigente strumento urbanistico di pianificazione ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs
387/2003 e s.m.i.;
6. DI DICHIARARE che ogni modifica dell'impianto dovrà essere assoggettata
al provvedimento autorizzativo, con le modalità definite dalla vigente
normativa;
7. DI DARE ATTO che sono stati assolti gli obblighi derivanti dalla L.R. 10/93
art.2 c.2 e 3.
8. DI DICHIARARE che le attribuzioni patrimoniali per le linee elettriche di
connessione sono le seguenti:
 il terreno su cui insiste l’impianto di consegna ed i fabbricati realizzati
rimarranno di proprietà della Ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA
INDIVIDUALE;
 il terreno ed i locali destinati al complesso di misura ed il locale di
consegna saranno gratuitamente messi a disposizione di Enel
Distribuzione SpA, fino a quando la connessione alla rete elettrica degli
impianti di utenza e/o produzione resterà in essere;
 per l'utilizzo del terreno o dei locali destinati al complesso di misura o
all'alloggiamento della cabina elettrica MT/BT dovrà essere stipulata con
Enel Distribuzione SpA specifica servitù di elettrodotto e/o di cabina
elettrica;
 la parte impiantistica MT e BT del locale di consegna (apparecchiature,
carpenteria, conduttori, ecc.) sarà di proprietà esclusiva di Enel
Distribuzione SpA;
9. DI DARE ATTO che la costruzione dell'impianto di rete per la connessione
descritta nella parte narrativa sarà effettuata dal proponente mentre l'esercizio
di tale impianto sarà effettuato da Enel Distribuzione spa, infatti a costruzione
conclusa, prima della messa in esercizio, tale impianto sarà ceduto ad Enel
Distribuzione SpA per l'inserimento nel perimetro della rete di distribuzione
ed utilizzato da quest'ultimo per l'espletamento del servizio pubblico di
distribuzione dell'energia elettrica di cui è concessionario nel pieno rispetto di
quanto disposto dalla LR 10/93 e s.m.i. e dalla normativa tecnica di settore;
10. DI DARE ATTO che, a lavori ultimati per l'impianto di rete per la
connessione dovrà essere fatta esplicita richiesta di voltura a favore di Enel
Distribuzione spa;
11. DI STABILIRE ai sensi dell'art. 12, comma 4 del D.Lgs 387/2003 il titolare
della presente autorizzazione ha l'obbligo della rimessa in pristino dello stato
dei luoghi a seguito della dismissione dell'impianto e che a tal fine dovrà
essere dato seguito a quanto disposto dalla Deliberazione di Giunta
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
Provinciale n.22 del 26.01.2011, così come dettagliato nella parte narrativa del
presente atto (parte integrante e sostanziale dello stesso). La rimessa in
pristino dei luoghi dovrà avvenire con le modalità ed i tempi indicati nel piano
presentato ed approvato dalla conferenza dei servizi;
DI DARE ATTO che, per l'impianto di rete per la connessione non è previsto
l'obbligo della rimessa in pristino dello stato dei luoghi in caso di dismissione
dell'impianto di produzione di energia elettrica a condizione che lo stesso sia
formalmente entrato a fare parte del perimetro delle rete di distribuzione.
DI DARE ATTO che la garanzia finanziaria dovrà essere prestata a favore
della Provincia prima della comunicazione dell'inizio lavori, a pena di revoca
dell'autorizzazione rilasciata in esito al Procedimento Amministrativo;
l'efficacia dell'autorizzazione rilasciata è subordinata alla comunicazione di
avvenuta accettazione della garanzia da parte della Provincia; fino alla
predetta comunicazione, non potrà essere svolta l'attività oggetto del
provvedimento autorizzativo rilasciato dalla Provincia;
DI DICHIARARE che ogni eventuale atto finalizzato alla gestione esecutiva
degli interventi (ad es. concessioni per attraversamenti, ecc...) dovrà essere
acquisito, sulla base del progetto esecutivo, a valle della presente
Autorizzazione Unica, nelle modalità che i singoli Enti hanno facoltà di
definire.
DI DARE ATTO che l’adozione del presente provvedimento è finalizzata alla
realizzazione dell’obiettivo di PEG/326102 "Adozione di autorizzazioni e atti
settoriali ambientali";
DATO ATTO che, ai fini della conclusione del presente procedimento, il
termine stabilito per la conclusione del procedimento, come indicato nel
preambolo, è stato rispettato;
DI DARE ATTO che il progetto definitivo presentato dal richiedente in
allegato alla domanda di autorizzazione è agli atti presso la Provincia di
Ravenna - Servizio Politiche Energetiche e Sicurezza del Territorio
(classificazione 09-10-05 fascicolo 2013/9). Sono parte integrante del
provvedimento finale di autorizzazione i seguenti elaborati:
 Allegato 1: Planimetria di dettaglio stato modificato Rev 02 All. 2.6
Dicembre 2013;
 Allegato 2: Prevasca pianta, sezione e prospetto Rev. 02 All. 2.9
Dicembre 2013;
 Allegato 3:Fermentatore, pianta, sezione e prospetto rev. 02 All. 2.10
Dicembre 2013;
 Allegato 4: Progetto definitivo "Allacciamento della nuova cabina di
consegna denominata VALERIA BIO in entra-esce alla linea MT
esistente "ALFOS+" T0678077 Rev.00;
 Allegato 5: Piano di gestione dei piazzali Rev 01 All. 1.6 Aprile
2013;
 Allegato 6: Planimetria rete fognaria Rev 03 All. 2.18 Febbraio 2014;
 Allegato 7: Planimetria opere di mitigazione Rev 02 all. 2.23
Febbraio 2014;
 Allegato 8: Monitoraggio emissioni odorigene Rev. 02 Dicembre
2013;
 Allegato 9: Planimetria generale teleriscaldamento (Emissione Marzo
2014).
DI DARE ATTO che i compiti di vigilanza e controllo del rispetto delle
prescrizioni ed i limiti impartiti sono affidati ai Servizi Provinciali ARPA per
gli aspetti ambientali e che, per i restanti aspetti, restano ferme le competenze
di controllo di ogni Ente in merito ai propri compiti di istituto.
DI TRASMETTERE - con successiva comunicazione - l’avviso di avvenuto
rilascio del presente provvedimento alla Ditta interessata, precisando le
modalità del ritiro del provvedimento stesso.
DI TRASMETTERE COPIA del presente atto ai componenti della
Conferenza dei Servizi e alla Regione Emilia Romagna.
DI DARE ATTO che il presente provvedimento diverrà esecutivo sin dal
momento della sottoscrizione dello stesso da parte del dirigente del Settore
proponente o chi ne fa le veci, ai sensi dell’art. 10, comma 1, del vigente
regolamento provinciale di attribuzione di competenze.
Sottoscritta dal
DIRIGENTE DEL SETTORE
MALOSSI ELETTRA
con firma digitale
Il presente provvedimento, non comportando impegni di spesa, è divenuto esecutivo dalla
data di sottoscrizione dello stesso da parte del dirigente del settore/servizio ai sensi
dell’articolo 10, comma 1, del vigente regolamento provinciale di attribuzione di
competenze.
AVVERTENZE
RICORSI GIURISDIZIONALI
Contro il provvedimento, gli interessati possono sempre proporre ricorso al
Tribunale Amministrativo Regionale competente entro i termini di legge, ai sensi
del D.Lgs. 02.07.2010, n. 104, decorrenti dalla data di notificazione o di
comunicazione o da quando l’interessato ne abbia avuto conoscenza ovvero ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni , ai sensi del D.P.R.
24.11.1971, n. 1199, decorrenti dalla data della notificazione o di comunicazione o
da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza .
Il sottoscritto ________________________ in qualità di _________________ del Settore/Servizio
_______________________________________ della Provincia di Ravenna , ATTESTA, ai sensi e
per gli effetti di cui all’art. 23, comma 2-bis, del D.Lgs 7 marzo 2005, n. 82, che la presente copia è
conforme alla determinazione n. ________ del ___________, firmata digitalmente, ai sensi dell’art.
24 del citato decreto legislativo , dal Dott. _________________________ in qualità di Dirigente del
settore AMBIENTE E TERRITORIO, comprensiva di n. ____ allegati, rispettivamente sub ___, ___,
__ e ___ , che consta di n. ___ pagine complessive, documenti tutti conservati presso questa
Provincia ai sensi di legge. Si rilascia per gli usi consentiti dalla legge.
Ravenna, __/__/_____,
TIMBRO
Firma ___________________
PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
PROCEDIMENTO UNICO
di autorizzazione alla realizzazione ed all’esercizio di
Impianto a biogas della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a
15 kV in cavidotto interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria
snc
Proponente:
GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
sede legale: in località Glorie di Bagnacavallo via Reale n. 193
Partita IVA/Codice Fiscale 02044430391
D.LGS. 387/2003
“Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta
da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”
L.R. 26/2004
“Disciplina delle a programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di
energia”
L. 241/1990
“Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi”
D.M. SVILUPPO ECONOMICO 10/09/2010
“Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”
ESITO DEI LAVORI
DELLA CONFERENZA DI SERVIZI
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
1.
PREMESSE .................................................................................................................................3
1.1.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA .........................................................................3
1.2.
EFFETTI DEL PROCEDIMENTO UNICO .......................................................................3
2. SINTESI DEL PROGETTO ........................................................................................................4
2.1.
PROPONENTE....................................................................................................................4
2.2.
PROPRIETÀ DELLE AREE INTERESSATE DAL PROGETTO ....................................4
2.3.
IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA IN PROGETTO.................4
3. INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE .................................................................................6
3.1.
LAVORI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI ...............................................................6
3.2.
SPESE ISTRUTTORIE .....................................................................................................13
3.3.
PARERI .............................................................................................................................13
3.4.
ELENCO ELABORATI ....................................................................................................22
4. VALUTAZIONI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI .........................................................26
4.1
STOCCAGGIO DELLE BIOMASSE ...............................................................................26
4.2
TITOLO EDILIZIO ...........................................................................................................26
4.3
TERRE E ROCCE DA SCAVO........................................................................................26
4.4
NORMATIVA SISMICA ..................................................................................................27
4.5
GESTIONE DEL DIGESTATO........................................................................................27
4.6
DELIBERAZIONE ASSEMBLEA LEGISLATIVA N.51/2011 E DELIBERAZIONE DI
GIUNTA REGIONALE N.1495/2011 ..........................................................................................27
5. CONDIZIONI/PRESCRIZIONI ................................................................................................28
6. CONCLUSIONI.........................................................................................................................34
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
1. PREMESSE
1.1. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Il giorno 03.05.2013 è pervenuta istanza presso il Settore Ambiente e Territorio - Servizio Politiche
Energetiche e Sicurezza del Territorio della Provincia di Ravenna, ai sensi dell’art.12 del D.Lgs.387/2003, di
avvio del procedimento unico di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto da fonte
rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto interrato
da realizzare in Comune di Alfonsine, via Valeria snc.
La domanda è stata presentata a firma del Sig. Gazzetti Andrea in qualità di legale rappresentante della Ditta
GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE con sede legale in località Glorie di Bagnacavallo via
Reale n. 193 (Partita IVA/Codice Fiscale 02044430391).
L’avvio del procedimento coincide con la presentazione dell’istanza, avvenuta il giorno 03.05.2013.
Il termine massimo per la conclusione del procedimento è individuato in novanta giorni, ai sensi del vigente
art. 12 del Dlgs. 387/2003.
1.2. EFFETTI DEL PROCEDIMENTO UNICO
Ai sensi dell’art. 12 del Dlgs. 387/2003:
comma 1 “Le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere
connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi impianti, autorizzate ai
sensi del comma 3, sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti”;
comma 3 “La costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti
rinnovabili, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come
definiti dalla normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e
all’esercizio degli impianti stessi, sono soggetti ad un’autorizzazione unica, rilasciata dalla regione o dalle
province delegate dalla regione, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell’ambiente, di
tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, che costituisce, ove occorra, variante allo strumento
urbanistico […]”;
comma 4 “L’autorizzazione di cui al comma 3 è rilasciata a seguito di un procedimento unico, al quale
partecipano tutte le Amministrazioni interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le
modalità stabilite dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 […]”.
Ai sensi dell’art. 3, LR. 26/2004, l’autorità competente per il procedimento è la Provincia di Ravenna, in
quanto la potenza dell'impianto di progetto è inferiore ai 50 MWt.
Ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i., con nota pg 41504 del 08.05.2013 è stato comunicato al proponente
l’avvio del procedimento con contestuale convocazione della Conferenza dei Servizi ai sensi dell'art. 14 e
segg. della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., ai fini di acquisire le seguenti autorizzazioni o atti di
assenso comunque denominati:
AUTORIZZAZIONI/PARERI/NULLA OSTA
ENTE COMPETENTE
Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un
impianto per la produzione di energia elettrica da fonte
rinnovabile (Dlgs. 387/2003)
Permesso di costruire di competenza comunale (D.P.R.
380/01 s.m.i. e L.R. 15/2013);
Autorizzazione alla scarico acque reflue domestiche
(D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e D.G.R. 286/2005)
Autorizzazione alle emissioni in atmosfera della torcia di
emergenza (art. 269 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.);
Parere di competenza
•
Provincia di Ravenna
•
Unione dei Comuni Bassa Romagna –
Comune di Alfonsine
Unione dei Comuni Bassa Romagna –
Comune di Alfonsine
Provincia di Ravenna
•
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Provincia di Ravenna - Settore Politiche
Agricole e Sviluppo Rurale – Ufficio
Parchi
Provincia di Ravenna - Settore Politiche
PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
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Nulla Osta Archeologico
Agricole e Sviluppo Rurale
Provincia di Ravenna - Settore Lavori
Pubblici - Viabilità
ARPA Ravenna
AUSL Ravenna
Ministero per i Beni e le Attività
Culturali - Soprintendenza per i Beni
Architettonici e Paesaggistici
Servizio Tecnico bacino del Reno
Consorzio della Bonifica della Romagna
Occidentale
Comando Provinciale dei Vigili del
Fuoco
Comando Militare Esercito "Emilia
Romagna"
Comando in Capo del Dip M.M Alto
Tirreno La Spezia
Aeronautica Militare – Comando 1^
Regione Aerea – Reparto Territorio e
Patrimonio
Ministero della Difesa - Direzione
Generale dei Lavori e del Demanio
Ministero delle Infrastrutture e dei
trasporti - U.S.T.I.F.
Ministero dello Sviluppo Economico Comunicazioni
Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia - Direzione
UNMIG
ENAC
ENAV
Ministero per i Beni e le Attività
Culturali – Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell'Emilia- Romagna
2. SINTESI DEL PROGETTO
2.1. PROPONENTE
La Ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE con sede legale in località Glorie di
Bagnacavallo via Reale n. 193 (Partita IVA/Codice Fiscale 02044430391) si occupa di coltivazione di
pomacee e frutta a nocciolo, cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi e giardini), riproduzione di
piante, produzione di energia elettrica e attività di supporto alla produzione vegetale.
2.2. PROPRIETÀ DELLE AREE INTERESSATE DAL PROGETTO
Per le aree interessate dall’impianto e dalle nuove opere in progetto è stato costituito un Contratto di
Costituzione di diritto di superficie e servitù di elettrodotto in favore della Società proponente, registrato e
trascritto dell'Agenzia delle Entrate.
2.3. IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA IN PROGETTO
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica per la produzione di biogas
alimentato con insilato di mais per 500 t/a, insilato di sorgo per 800 t/a, insilato di triticale per 200 t/a
costituenti circa il 23,3% della biomassa alimentata e sottoprodotti costituiti da polpe di barbabietole
surpressate per 4000 t/a provenienti dallo zuccherificio di Minerbio (BO) e deiezioni avicole per 945 t/a. I
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
sottoprodotti costituiscono circa il 76,7% dell'alimentazione complessiva all'impianto mentre le colture
dedicate rappresentano il 23,3%.
La biomassa in ingresso all’impianto di biodigestione sarà pertanto pari a ca. 6445 t/a e di circa 17,6 t/g. La
ricetta giornaliera media che verrà utilizzata per l’alimentazione dell’impianto prevede:
7,2 % insilato di mais o similari; 11,6 % insilato di sorgo o similari; 2,9 % insilato di triticale o similari; 58,0
% di polpe surpressate di barbabietola; 20,3 % deiezione avicola.
L’impianto prevede a regime una produzione nominale di ca. 14,1 t/g di digestato che verrà avviato allo
stoccaggio senza separazione in vasca di stoccaggio di volume pari a 4.000 mc che garantisce all'impianto
un'autonomia di 200 giorni coperto da cupola gasometrica del volume di 450 m3 conforme a quanto previsto
nella DGR 1495/2011.
Viene stimata a regime una produzione di biogas di ca. 130 m3/h con un tenore in metano medio previsto di
ca. il 56,4% in volume (3120 Nm3/g) ed un PCI medio di 4830 kcal/Nm3.
La produzione annua a regime è prevista in ca. 2.540.400 m3/anno.
Produzione di energia elettrica netta prevista è stimata in ca. 2.400.000 kWh.
L’impianto sulla base del suo dimensionamento risulta nominalmente in grado di produrre circa 300 kWe, ed
una potenza termica immessa stimata pari a ca. 782 kWt.
L’assetto attuale proposto dall’azienda prevede recupero termico di parte del calore a bassa temperatura
utilizzato per il riscaldamento dei digestori. E' previsto inoltre la cessione di parte del calore prodotto alle
abitazioni nelle adiacenze dell'impianto formalizzate con una proposta di contratto di fornitura del calore e la
realizzazione delle opere infrastrutturali necessarie agli allacci.
Per il biogas prodotto è previsto l'avvio ai seguenti processi di depurazione: desolforazione con immissione
di piccole quantità di aria ai fermentatori che consente ai batteri sulfurei di trasformare l'acido solfidrico e
l'ossigeno in zolfo e acqua con ulteriore passaggio del biogas attraverso filtri a carboni attivi raggiungendo
una quota di desolforazione dell'80% e deumidificazione attraverso un chiller.
Il biogas quindi opportunamente deumidificato e desolforato alimenta il motore a cogenerazione.
OPERE DA REALIZZARE
L’impianto sarà costituito essenzialmente dalle seguenti apparecchiature e sistemi:
N.1 fermentatore primario del volume di 2731 m3 in c.c.a. di diametro interno 24 m e altezza
complessiva di 6 m di cui circa 5 m fuori terra e N.1 vasca di stoccaggio digestato tal quale circolare
di 4000 m3 di diametro interno 27 m e altezza complessiva di 7 m di cui 5 fuori terra, dotati entrambi
di cupola gasometrica in PES del volume pari a 450 m3 ;
Prevasca di volume di 471 m3 di diametro interno 10 m e altezza fuori terra 4 m per la raccolta
dell'acqua piovana e eventuale ricircolo del digestato collegato alla rete di raccolta delle acque
piovane con la rete di raccolta eluati, le acque nere e i digestori;
Tramoggia di carico tipo "Triolet" con copertura amovibile;
Piazzale in stabilizzato di dimensioni in pianta di 60 m x 46 m per una superficie totale di 2760 m2
su cui alloggeranno i silobags;
Sala di pompaggio: all’interno della quale sono ubicate la sala quadri elettrici, la sala pompe e
scambiatori termici dell’impianto di riscaldamento dei digestori. Si precisa che in questi locali non è
prevista permanenza in pianta stabile di personale;
linee di alimentazione biomasse, biogas, rete fognaria acque reflue di dilavamento impianto
comprese;
cabina elettrica di trasformazione BT/MT e contatori Enel;
gruppo di produzione energia elettrica, posto all’interno di apposito container insonorizzato. Il
gruppo è dotato di scambiatori termici per il recupero del calore residuo dall'acqua di
raffreddamento e dai fumi di scarico: il calore recuperato sarà ceduto a 3 abitazioni limitrofe e
utilizzato per la coltivazione in serra di circa 7500 mq. Tale recupero porterà l'impianto a rispondere
ai requisiti di cogenerazione ad alto rendimento;
torcia di sicurezza della portata di 300 m3/h.
I manufatti e le aree scoperte (in particolare piazzale, zona deposito silo-bag, locali tecnici e motore)
verranno realizzati ad una quota pari a + 140 cm rispetto alla quota del p.c. attuale in conformità a quanto
previsto dal RUE art. 4.9.4 e dal Piano Stralcio del Torrente Senio dell'Autorità di Bacino del Reno e
indicazioni del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale (rispetto del tirante idrico).
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
3. INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
Ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i., con nota del 08.05.2013 prot. 41504 è stata data comunicazione al
proponente dell’avvio del procedimento con contestuale convocazione della Conferenza dei Servizi ai sensi
dell'art. 14 e segg. della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., ai fini di acquisire i pareri e le valutazioni per il
rilascio del provvedimento di autorizzazione per l'impianto in oggetto, come stabilito dall'art. 12 del D. Lgs.
387/2003. Successivamente a seguito della notifica dei motivi ostativi ai sensi dell'art. 10 bis della L.
241/1990 e s.m.i. e del deposito della documentazione progettuale in data 06.12.2013 prot. n. 91982
contenente il riposizionamento dell'impianto di digestione anaerobica in superamento dei motivi ostativi, con
nota pg 95452 del 20.12.2013 è stato notificato il nuovo avvio del procedimento i cui termini sono dettati dal
D. Lgs. 28/2011, con contestuale convocazione della prima Conferenza dei Servizi della nuova istruttoria.
Sono stati convocati alla Conferenza di Servizi al fine del rilascio del proprio parere/nulla osta i seguenti
Enti:
- Provincia di Ravenna;
- Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Alfonsine;
- ARPA – Sezione provinciale di Ravenna;
- AUSL della Romagna– Dipartimento Sanità Pubblica di Ravenna;
- Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ravenna
- Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna;
- Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forlì-Cesena
e Rimini
- Servizio Tecnico di Bacino del Reno
- Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale
- Comando Militare esercito "Emilia - Romagna"
- Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell'Alto Tirreno
- Aeronautica Militare Reparto Territorio e Patrimonio - Ufficio Servitu' Militari
- Ministero della Difesa Direzione dei Lavori e del Demanio
- Ministero della Infrastrutture e dei Trasporti - Direzione generale territoriale Nord Est -U.S.T.I.F. - Sede
di Bologna
- Ministero dello Sviluppo Economico - Comunicazioni - Ispettorato territoriale Emilia-Romagna
- Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per l'Energia Direzione Generale per le risorse
minerarie ed energetiche Divisione I - Ufficio Nazionale Minerario idrocarburi e georisorse - Direzione
UNMIG
- Provincia di Ravenna - Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale - Servizio Agricoltura
- Provincia di Ravenna - Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale - Servizio Parchi
- Provincia di Ravenna - Settore Lavori Pubblici - Viabilità
- ENAV
- ENAC
- ENEL
Alle riunioni della Conferenza di Servizi hanno partecipato, senza diritto di voto, ai sensi dell’art. 14ter,
comma 2bis della vigente L. 241/1990, il proponente Sig. Gazzetti Andrea, in rappresentanza della Ditta
GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE e tecnici incaricati.
3.1. LAVORI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI
La Conferenza di Servizi si è insediata il giorno 23.05.2013 (1° seduta), per l’illustrazione del progetto da
parte del proponente, per l’organizzazione dei lavori, nonché per la verifica della completezza della
documentazione presentata al fine dell'espressione dei pareri di competenza dei singoli Enti.
Va dato atto che alla prima conferenza dei servizi oltre all'Autorità competente Provincia di Ravenna Settore Ambiente e Territorio hanno partecipato i tecnici dei seguenti enti/amministrazioni:
− Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale della Provincia di Ravenna;
− Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Alfonsine;
− ARPA - Sezione provinciale di Ravenna;
− AUSL della Romagna - Dipartimento di Sanità Pubblica di Ravenna;
− Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale;
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forlì-Cesena
e Rimini.
L'assemblea ha individuato alcuni elementi integrativi da presentare al fine del proseguimento della
procedura amministrativa pertanto in proposito, con nota pg 49602 del 03.06.2013, è stato trasmesso il
verbale della prima.
Con successiva nota della Provincia di Ravenna pg. 55431 del 24.06.2013, sono stati richiesti alla ditta gli
elementi integrativi emersi nella prima seduta della Conferenza dei Servizi e quanto richiesto dagli enti
chiamati ad esprimersi all’interno del procedimento.
Al proponente è stata pertanto richiesta la presentazione della seguente documentazione:
− un elenco dei prodotti conferibili in funzione delle caratteristiche tecniche/strutturali dell'impianto, il
deposito dei contratti di fornitura e la rielaborazione della simulazione del Piano di Utilizzazione
Agronomica (PUA);
− ai sensi del c. 4 art. 12.7 delle NTA modificate per effetto dell’approvazione del Piano di Azione per
l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile della Provincia di Ravenna, si chiede la dimostrazione della
copertura di almeno il 10 % dell’area verde rispetto la superficie totale occupata dall’impianto;
− il deposito della modulistica correttamente compilata riguardante il Permesso di Costruire e dei relativi
allegati e la richiesta di autorizzazione allo scarico delle acque reflue domestiche;
− si chiede di dare attestazione di conformità delle condutture aeree o sotterranee di energia elettrica
realizzate in cavi cordati a elica (cfr del D.lgs. 179/2012 art. 14 comma 6), rilasciato dall’ente gestore
delle stesse;
− si chiede la compilazione della scheda NIP per il rilascio del parere di competenza dell’AUSL;
− in merito alla direttiva idraulica del 2009 (ed al relativo progetto di revisione), chiede di inoltrare
richiesta ufficiale al Consorzio affinché si possa dar corso allo studio per individuare tirante idrico in
riferimento al quale dovrà essere fatto il piano altimetrico dell’area;
− quanto necessario ai fini delle verifiche antimafia da effettuarsiai sensi dell’ art. 87 del d.lgs. 159/2011
“Codice delle leggi antimafia” e che pertanto dovrà essere compilata idonea modulistica, presente sul
sito
internet
della
Provincia
di
Ravenna
al
seguente
link:
http://www.provincia.ra.it/Argomenti/Ambiente. Si chiede inoltre una nuova compilazione del modulo
dell’istanza, senza applicazione di marca da bollo, ai fini delle dichiarazioni in esso contenute anche
relative all'accesso agli atti ambientali e amministrativi;
− definire la torcia e la sua logica di funzionamento e le sue caratteristiche tecniche, la portata volumetrica
secca ed umida del camino del cogeneratore, la sua altezza dal piano di campagna, e la temperatura di
emissione;
− quantificare gli scavi di terre e rocce e di valutare la possibilità o meno del riutilizzo nel sito del
materiale scavato ai sensi della parte IV del DLgs 152/06 e del DM 161/2012;
− indicare la DPA dell'area di produzione e trasformazione da BT a MT (container) e quelle delle due
cabine interne, una utente, l'altra di consegna ad ENEL e di rapportare l'indicazione dei 5 m per la DPA
relativa a ipotetiche cabine ENEL da 630 KVA, alle reali condizioni di progetto ed alla normativa in
vigore DM 29/05/2008;
− dichiarare, una volta individuate le DPA delle tre aree interne di produzione - trasformazione - consegna,
che all'interno delle stesse, non sarà prevista la permanenza di persone per oltre 4 ore giornaliere;
− l'esecuzione di sondaggi archeologici preventivi.
−
La richiesta di integrazioni ha sospeso i termini per la conclusione della procedimento.
I termini del procedimento hanno ripreso a decorrere il giorno 22.07.2013, data in cui è stata depositata la
documentazione completa richiesta (pg. 62544 del 24.07.2013). Le integrazioni sono state messe a
disposizione di tutti gli enti coinvolti nella conferenza dei servizi.
Con nota pg. 63838 del 24.07.2013 è stata convocata la Conferenza dei Servizi (2^ seduta) per il giorno
08.08.2013. Hanno preso parte alla riunione oltre all'autorità competente Provincia di Ravenna - Settore
Ambiente e Territorio i tecnici dei seguenti enti/amministrazioni:
- Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale della Provincia di Ravenna;
- Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Alfonsine;
- ARPA – Sezione provinciale di Ravenna;
- AUSL della Romagna– Dipartimento Sanità Pubblica di Ravenna.
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
La documentazione integrativa presentata ha formalmente risposto alle numerose richieste pervenute dagli
enti chiamati ad esprimersi all'interno del procedimento unico, nonostante ciò in sede di Conferenza dei
Servizi è emersa la necessità di richiedere al proponente e ai tecnici incaricati alcuni chiarimenti in merito ai
seguenti aspetti:
• in riferimento alle valutazioni sull'impatto acustico si chiede la modifica del valore di un parametro pur
mantenendo la validità le valutazioni contenute nel parere già inviato alla Provincia di Ravenna. In
merito al calcolo delle DPA il tecnico incaricato deposita in sede di Conferenza ulteriore
documentazione esplicativa in base alla quale il rappresentante di ARPA conferma il proprio parere
favorevole, poichè il calcolo corretto delle DPA era già stato condiviso per le vie brevi tra i tecnici
incaricati dalla Ditta e il tecnico competente di ARPA;
• in merito alle fasi di avviamento dell’impianto si chiede una descrizione dettagliata della fase iniziale in
cui la produzione non è sufficiente ad alimentare il cogeneratore e la torcia, con riferimento alla DGR
1495/2011. Si prescrive che il biogas sia trattato secondo le modalità previste dalla norma regionale
appena citata. A tale proposito il tecnico incaricato precisa che verrà aggiunto GPL per riuscire a
produrre la fiamma. Inoltre considerato che non c’è un riscontro della scelta tecnica applicata dal
proponente nella documentazione con riferimento all’inoculo utilizzato per l'avvio dell’impianto, si
prescrive che la soluzione adottata debba essere fatta pervenire almeno 60 giorni prima della messa in
esercizio dello stesso, per valutare la rispondenza a quanto previsto dalla DGR 1495/2011 e per poter
verificare le quantità usate per l’avvio, il luogo e l’azienda da cui il digestato e/o il liquame/letame
bovino verrà approvvigionato. Inoltre che venga presentata un breve nota che riporti le modalità ed i
tempi di avvio della attività di digestione anaerobica (caratteristiche dell’inoculo impiegato) e della
conseguente produzione del biogas da inviare contestualmente all'Unione dei Comuni della Bassa
Romagna, Arpa e Provincia di Ravenna.
• nella documentazione non è indicato il tipo di motore endotermico che l’Azienda Agricola Gazzetti
intenderà utilizzare, dichiarando anche il rispetto dei limiti di legge per le concentrazioni degli inquinanti
nelle emissioni del motore (valori medi orari riferiti ad un tenore di ossigeno al 5% secco) come previsti
dal dettato della norma regionale sopracitata. Ancora, per quanto concerne i dati della portata
volumetrica della emissioni il valore indicato è stato dedotto dalle caratteristiche tecniche di un motore
di taglia analoga (AB Ecomax 3). Infine manca l’altezza della torcia nelle tavole grafiche, oggetto di
richiesta di integrazione, come peraltro anche il dato di portata volumetrica secca ed umida della
emissione. Nonostante queste mancanze, considerata la taglia modesta del motore il tecnico di ARPA ha
considerato un valore minimo di 7 m di altezza del camino del cogeneratore. Tale valore viene
confermato dal tecnico incaricato.
In sede di CdS in merito alle terre e rocce da scavo prodotte durante la costruzione dell’impianto, il tecnico
dichiara che saranno totalmente reimpiegate nell’area dell’impianto stesso, senza comportare quindi
movimentazione del sopracitato materiale.
Il tecnico di AUSL in tema di impatto odorigeno esprime qualche perplessità soprattutto sulla gestione della
pollina. A tale proposito il tecnico incaricato chiarisce che a pollina fornita dall’Az. Agr. Agraria Erica è
pollina di fine ciclo, per cui potrà essere caricata direttamente in tramoggia senza alcun tipo di lavorazione
preventiva e senza la necessità di stoccaggio. Il tecnico AUSL esprime sulla base dei chiarimenti ricevuti
parere favorevole.
Il tecnico incaricato dall’Unione dei Comuni attesta la conformità dell'intervento al RUE, visto l'assetto
cogenerativo dell'impianto comunicando l'invio compatibilmente con i termini di conclusione del
procedimento il parere definitivo favorevole.
La Conferenza dei Servizi valuta il progetto positivamente nel suo complesso, nel rispetto della vigente
normativa, con le condizioni e prescrizioni emerse in fase istruttoria oltre a quelle poste nei pareri agli atti.
Per quanto riguarda il punto 3 dell'ordine del giorno il responsabile del procedimento, informa i presenti che
con sentenza n.93/2013 la Corte Costituzionale (pubblicata in G.U. n. 22 1° serie speciale del 29.05.2013) ha
espresso un giudizio di illegittimità costituzionale in via principale della Legge Regionale n.3 del 26.03.2012
della Regione Marche in materia di Valutazione di Impatto Ambientale. Gli effetti di tale sentenza in via
mediata ricadono anche sul D.Lgs 152/2006 T.U. Ambiente e pertanto l'autorità competente ritiene
necessario effettuare approfondimenti finalizzati a verificare gli effetti che ne derivano, in particolare in
relazione all'iter procedurale.
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
La Regione Emilia-Romagna ha modificato la propria legge regionale, per effetto della sentenza sopra
citata della Corte Costituzionale, introducendo due articoli (53 e 54) nella recente L.R. 15 del 30.07.2013 al
fine di uniformarsi alla sentenza stessa.
Il quadro di incertezza richiede una verifica specifica al fine di garantire una corretta procedura
amministrativa (nel caso fosse necessario lo screending o la VIA come autonomi procedimenti il
procedimento di AU in essere dovrà essere sospeso sino alla pronunicia delle valutazioni ambientali. Inoltre
occorre ricordare che la conclusione del presente procedimento non può non tenere in considerazione la
sentenza citata.
Il legale rappresentate Sig.Gazzetti Andrea, viste le incertezze, chiede poter sospendere il procedimento
sino ad acquisizione della formale risposta da parte della Regione Emilia-Romagna.
La Conferenza ha quindi comunicato unitamente alla trasmissione del verbale della Conferenza dei Servizi
con nota pg 66422 del 13.08.2013, che i termini del procedimento sono sospesi dal 08.08.2013. Nell'ambito
dell'istruttoria è stata fatta richiesta di chiarimenti alla Regione Emilia Romagna con nota pg 66859 del
20.08.2013 in relazione alla corretta applicazione della norma al procedimento in corso.
Visto il successivo parere acquisito agli atti con pg 72943 del 23.09.2013 dell'Unione dei Comuni della
Bassa Romagna con il quale si dichiara la non conformità al RUE del progetto, diversamente da quanto
dichiarato in sede di seconda Conferenza dei Servizi, la Provincia di Ravenna ha ritenuto di convocare la
Conferenza dei Servizi (terza seduta conclusiva) per il giorno 08.10.2013 con nota pg 73232 al fine di
decidere in merito alle non conformità;
Hanno preso parte alla riunione oltre all'autorità competente Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e
Territorio i tecnici dei seguenti enti/amministrazioni:
- Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale della Provincia di Ravenna;
- Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Alfonsine;
- ARPA – Sezione provinciale di Ravenna;
- Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forlì-Cesena
e Rimini.
La Conferenza dei Servizi (terza seduta conclusiva) si è insediata pertanto il giorno 08.10.2013 con il
seguente ordine del giorno:
1. decisione sul progetto da approvare in esito al parere dell'Unione dei Comuni della Bassa
Romagna;
2. varie ed eventuali.
In sede di Conferenza dei Servizi il rappresentante (legittimamente delegato) dell'Unione dei Comuni della
Bassa Romagna conferma le valutazioni espresse nel parere acquisito agli atti del procedimento con prot.
72943 del 23.09.2013 di non conformità del progetto proposto alle norme RUE dell'Unione dei Comuni della
Bassa Romagna e riafferma che le distanze di rispetto previste nello strumento urbanistico si applicano a tutti
i centri abitati dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e non solo a quelli del territorio comunale
oggetto dell’intervento; nel caso specifico l’abitato cui si applica la distanza di rispetto è Scambio, in
Comune di Fusignano, mentre il sito di localizzazione dell’impianto è in Comune di Alfonsine. Pertanto ai
fini del superamento del dissenso espresso, il rappresentante dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dichiara che l’impianto dovrà essere delocalizzato al fine di rispettare la distanza di 1500 m dai centri abitati.
La Conferenza dei Servizi, all'unanimità, decide che, ai sensi della vigente normativa amministrativa e
settoriale, non sia possibile autorizzare l'impianto in oggetto a fronte del parere di non conformità rilasciato
dall'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Si conviene circa la necessità di effettuare, nei confronti del
proponente, una comunicazione di motivi ostativi ai sensi dell'art.10-bis della L.241/90 e s.m.i.
Il verbale della Conferenza dei Servizi viene trasmesso con nota 76608 del 08.10.2013 agli enti interessati.
I termini del procedimento per effetto della comunicazione ai sensi all'art. 10 bis della L. 241/1990 e s.m.i.
(pg 76629 del 08.10.2013) sono stati interrotti a far data dal 08.10.2013.
Poichè nei termini previsti dalla normativa vigente il proponente ha dato comunicazione in data 21.10.2013
(pg 79471) di voler approntare un nuovo progetto in superamento ai motivi ostativi espressi dall'Unione dei
Comuni della Bassa Romagna richiedendo a tal fine una proroga di 30gg concessa con nota pg 83396/2013.
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
Per effetto del deposito della nuova documentazione progettuale acquisita agli atti con pg 91982 del
06.12.2013 (data di avvio del nuovo procedimento) contenente il riposizionamento dell'impianto di progetto
in superamento dei motivi ostativi, entro i termini previsti, è stata data comunicazione di avvio della nuova
istruttoria, i cui termini sono dettati dal D.Lgs. 28/2011 in modifica al D.Lgs. 387/03 e s.m.i., pertanto con
comunicazione pg 95452 del 20.12.2013, è stata convocata la prima Conferenza dei Servizi, insediatasi il
giorno 14.01.2014 (1° seduta) per l’illustrazione del progetto da parte del proponente, per l’organizzazione
dei lavori, nonché per la verifica della completezza della documentazione presentata al fine dell'espressione
dei pareri di competenza dei singoli Enti.
Hanno preso parte alla riunione oltre all'autorità competente Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e
Territorio i tecnici dei seguenti enti/amministrazioni:
- Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Alfonsine;
- ARPA – Sezione provinciale di Ravenna;
- AUSL della Romagna– Dipartimento Sanità Pubblica di Ravenna;
- Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forlì-Cesena
e Rimini.
Alla riunione della conferenza di Servizi hanno partecipato, senza diritto di voto, ai sensi dell’art. 14ter,
comma 2bis della vigente L. 241/1990, il tecnico incaricato in rappresentanza della Ditta GAZZETTI
ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE.
Il tecnico incaricato dalla Ditta illustra la documentazione integrativa presentata e le variazioni che il
progetto ha subito rispetto alla soluzione iniziale e precisa che:
l’impianto verrà realizzato all’interno del Comune di Alfonsine, su terreni agricoli in disponibilità
dell’impresa individuale Gazzetti Andrea, ubicati in prossimità di Via Valeria, mappale foglio 108 particella
20 e 49 (nuova ubicazione).
In riferimento al nuovo sedime dell'impianto e alla soluzione di connessione rilasciata dall'ente gestore
ENEL S.p.A. si precisa che lo spostamento dell'impianto di biogas nelle particelle 20 e 49 del foglio 108 in
Comune di Alfonsine ha reso necessario il rilascio di un documento aggiornato della soluzione di
connessione definitiva riguardante "l'allacciamento della nuova cabina di consegna denominata VALERIA
BIO in entra - esce alla linea MT esistente "ALFONS +"(TICA 0678077) che prevede quindi la costruzione
di una cabina tipo box a tre vani per consegna MT e trasformazione MT/BT e la posa di un cavo MT
interrato di lunghezza 42 metri (impianto di rete per la connessione, che sarà di proprietà e competenza
Enel), sono inoltre previsti interventi sulle rete esistente consistenti nella fornitura ed installazione di Unità
Periferica e modulo GSM in cabina di consegna. Il tratto di utenza per la connessione verrà realizzato in
cavidotto interrato MT per una lunghezza di 650 metri. Si attesta la coincidenza fra la tavola di progetto
nuova soluzione di connessione T0678077 con la vecchia soluzione di connessione T0559031.
In merito alla gestione delle acque meteoriche, le acque di prima pioggia vengono raccolte e avviate al
trattamento di digestione anaerobica ed in acque di seconda pioggia che avviate al bacino di laminazione
vengono successivamente immesse nel fosso del Consorzio di Bonifica della Romagna Occ.. Pertanto non vi
sono scarichi idrici da autorizzare ai sensi del D. Lgs. 152/06 e smi. In merito alla gestione delle acque
meteoriche il tecnico incaricato di Arpa chiede un chiarimento a proposito della piazzola di lavaggio
automezzi in quanto sussiste una incongruenza su quanto riportato in relazione tecnica nella quale non viene
citata e la planimetria di progetto della rete fognaria nella quale viene identificata tale area in legenda. Il
tecnico incaricato dalla Ditta proponente precisa che si tratta di un'area adibita allo scarico e carico e che tale
dicitura è un refuso e pertanto verrà fornita tavola aggiornata. Il tecnico di Arpa pertanto ritiene
sofddisfacente la risposta e chiede che non si tenga conto delle considerazioni fatte a tale proposito nel parere
espresso (Prot. PGRA/2014/ Ravenna,Rif. PGRA/2013/10552 del 23/12/2013 Sinapoli:N° 817/2013).
L’impresa individuale Gazzetti Andrea vuole evidenziare la necessità di ottenere un’agibilità parziale per
fasi, cioè di poter cominciare ad utilizzare una specifica parte dell’impianto prima ancora della conclusione
dei lavori di costruzione e dell’ottenimento dell’agibilità complessiva.
FASI:
Agibilità parziale zone di stoccaggio biomasse: al termine della prima fase di costruzione che si
concluderà all’incirca tre mesi prima del completamento dell’impianto, verrà richiesta un’agibilità
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
parziale. Questa riguarderà la realizzazione del piazzale, e di tutti quegli elementi necessari a
garantire l’incolumità e la sicurezza sia delle persone che dell’ambiente;
Agibilità parziale cabina elettrica: al termine della costruzione della cabina elettrica
La fattibilità del rilascio di agibilità parziali rimane nelle competenze del Comune che nulla osta in
proposito.
In merito al quadro autorizzativo per gli aspetti paesaggistici il rappresentante della Soprintendenza dichiara
che lo scolo “Menata di Fusignano” non rientra nell’elenco delle acque pubbliche, pertanto non soggetto a
tutela paesaggistica. Inoltre, sul territorio limitrofo non sussistono edifici di cui al titolo II del D.Lgs.
42/2004 e smi.
In sede di Conferenza dei Servizi è emersa la necessità di richiedere al proponente alcuni chiarimenti in
merito ai seguenti aspetti:
−
−
−
−
−
−
−
−
contestualizzazione delle valutazioni che consentono l'esclusione del progetto proposto alla
sottoposizione alla nuova direttiva regionale di via/screening e rispetto alla D.A.L. Emilia Romagna n.
51/2011, in merito alla dispersione insediativa degli impianti;
In merito al rispetto al PTCP-Piano Energetico Provinciale si chiede di produrre il business-plan
dell'iniziativa in quanto le modifiche di progetto ne richiedono una rivalutazione, analogamente a
riguardo della relazione sugli strumenti finanziari utilizzabili e il rispetto del 10% dell'area verde rispetto
all'area occupata dall'impianto di progetto;
Occorre fornire i contratti di servitù bonaria per le particelle 60 e 61 Foglio 108 per l’elettrodotto di
connessione (impianto di utenza per la connessione) che il tecnico incaricato dichiara che sono state
acquisite con i proprietari interessati;
In merito all'ipotesi di realizzazione di una serra, come si evince dalla soluzione di connessione alla rete
elettrica, nel foglio 108 mappale 59 di proprietà della Ditta proponente; questa non si configura come
opera connessa o infrastruttura indispensabile al funzionamento dell'impianto a biogas e pertanto
l'autorizzazione della stessa può essere demandata ad un momento differente dall'autorizzazione unica
provinciale. Se la ditta ritiene di dover richiedere l’autorizzazione già in questa sede, ritenendo che il
recupero del calore in questo tipo di attività sia un elemento di valorizzazione dell’impianto, è necessario
presentare la documentazione progettuale che la normativa vigente prevede;
Si richiedono i contratti di fornitura delle biomasse in ingresso;
dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà di messa a disposizione di terreni per l'utilizzo agronomico
del digestato e rielaborazione della simulazione del Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA), anche in
relazione alla riduzione della Superficie Utile di Spandimento.
richiede un’integrazione in tema di viabilità. In particolare, visti i trasporti che interessano la viabilità
comunale (via Valeria), si chiede che la Ditta possa farsi carico della manutenzione della strada
comunale per quanto di propria competenza. Si chiede che possa essere sottoscritta una specifica
convenzione tra il Sig. Gazzetti e il Comune di Alfonsine i cui contenuti saranno definiti fra le parti e
sottoscritta preferenzialmente prima dell’inizio dei lavori.
In merito alle modifiche all'art. 95 del Cod. Com. Elettriche, D.Lgs 259/2003 si chiede di produrre le
dichiarazioni necessarie a firma di un progettista abilitato a riguardo la dichiarazione di conformità e la
dichiarazione sulla fase realizzativa dell'impianto.
La Conferenza dei servizi ha ritenuto di richiedere le integrazioni sopra dettagliate nel presente verbale e
pertanto a far data dalla formale trasmissione del verbale in data 17.01.2014 prot. n. 3731 i termini del
procedimento si intendono sospesi.
I termini del procedimento hanno ripreso a decorrere il giorno 10.03.2014, data in cui è stata depositata la
documentazione completa richiesta ed acquisita agli atti con prot. 24719/2014. Le integrazioni sono state
inoltrate a tutti gli enti coinvolti nella conferenza dei servizi.
Pertanto la Provincia ha provveduto a convocare (prot. n. 26761/2014 del 14.03.2014) la Conferenza dei
Servizi conclusiva come stabilito dall'art. 12 del D. Lgs. 387/2003 per il giorno 24.03.2014 con il seguente
ordine del giorno:
1. valutazione della documentazione integrativa presentata;
2. decisione sul progetto da approvare;
3. varie ed eventuali.
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
Hanno preso parte alla riunione oltre all'autorità competente Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e
Territorio i tecnici dei seguenti enti/amministrazioni:
− Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Alfonsine;
In merito alla richiesta di integrazione inoltrata alla Ditta proponente in data 17.01.2014 pg 3731/2014
richiedendo ai progettisti di illustrare la rispondenza del materiale rispetto a quanto richiesto, in particolare in
merito all'ipotesi di realizzazione di una serra, si chiede di chiarire se è opera connessa all'impianto a biogas
e pertanto se la ditta ritiene di dover richiedere l’autorizzazione già in questa sede, ritenendo che il recupero
del calore in questo tipo di attività sia un elemento di valorizzazione dell’impianto. A tale proposito il
tecnico incaricato conferma come già circostanziato nelle integrazioni depositate in data 13.02.2014 ed
acquisite con pg 15099/2014, che la serra verrà realizzata senza opera di fondazione con copertura in teloni
PVC e arcate in ferro infisse nel terreno è opera connessa all’impianto Si da atto di tale scelta confermando
che si tratta di attività di edilizia libera non soggetta ad autorizzazione. Viene inotre acquisita in sede di
conferenza una tavola di progetto riguardante “Planimetria Generale Teleriscaldamento”Allegato II 27, che
sarà oggetto di approvazione nell’ambito dell’autorizzazione dell'impianto di biogas
Inoltre in riferimento alla attestazione della procura speciale per la firma dei contratti per conto della ditta
CO.PRO.B e ad integrazione di quanto depositato in precedenza, viene acquisita in sede di conferenza la
documentazione di visura della Camera di Commercio dalla quale si evincono (pag 27 della visura) le
procure rilasciate al firmatario.
In riferimento alle richieste di integrazioni formulate in sede della prima conferenza dei servizi si da atto di
aver acquisito i pareri di competenza e pertanto le integrazioni sono esaustive di quanto richiesto. In merito
alla viabilità si dà lettura del parere rilasciato dal competente Servizio Viabilità della Provincia (pg
29877/2014 del 24.03.2014) che pur confermando il precedente parere precisa che: “il traffico indotto sulla
rete viaria di competenza, non dovrà interessare la strada provinciale n. 104 Valeria (cat. F), che collega la
SS n. 16 alla SP n. 69 Borse-Dana-Torretta-Pierleone nel centro abitato di Fiumazzo. In alternativa potrà
essere percorsa la strada provinciale n. 18 Stroppata (cat. C).” Il tecnico incaricato dell’Unione dei Comuni
della Bassa Romagna, in riferimento a quanto sopra esposto e per questioni di sicurezza della viabilità,
chiede di valutare due ipotesi alternative:
- la prima che preveda un senso unico dei mezzi in ingresso da via Stroppata e via Prato lungo e per i
mezzi in uscita da via Valeria-via Nuova-via Stroppata;
- la seconda, in altenativa alla precedente, si richiede alla Ditta un progetto di adeguamento della
viabilità con realizzazione di piazzole di scambio per la messa in sicurezza di via Valeria e di via
Nuova.
Pertanto si chiede alla Ditta il deposito di una tavola di progetto sulla modifica della viabilità che preveda
l’istituzione del senso unico per i mezzi in transito al fine dell’espressione del parere del Comune di
Fusignano interessato per un tratto di viabilità. Sentito quindi il Comune di Fusignano il tecnico incaricato si
riserva di rilasciare un parere scritto definitivo.
Per quanto concerne le specifiche tecniche e progettuali di attraversamento del metanodotto Snam, il tecnico
incaricato dichiara di aver ricevuto il preventivo da parte di Snam e si impegna a fornirne copia e dare
successivamente attestazione dell'avvenuta accettazione.
Si precisa inoltre che gli eventuali ritardi nel rilascio del provvedimento autorizzativo in merito alle
valutazioni aggiuntive resesi necessarie, non sono imputabili all'autorità competente (con particolare
attenzione a quanto indicato all’art. 28 del D.L. 69/2013 convertito in legge il 9.08.2013 n. 98).
In data 25.03.2014 è stato effettuato il deposito all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna e alla Provincia
di una tavola di progetto sulla modifica della viabilità, acquisita agli atti con prot. 30269 e trasmessa con
nota prot. n. 35989 al competente settore Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Ravenna, oltre che
alla competente Unione dei Comuni della Bassa Romagna, per l'espressione del parere di competenza. Nella
medesima data è stato effettuato il deposito del preventivo rilasciato da Snam riguardante la realizzazione di
opere di protezione sul metanodotto Ravenna - Minerbio DN 750 acquisito agli atti con prot. n. 30361.
I verbali delle riunioni della Conferenza sono depositati presso gli Uffici dell’Autorità competente,
Provincia di Ravenna, Fascicolo 2013/9 Classificazione 09-10-05.
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
3.2. SPESE ISTRUTTORIE
Secondo la Delibera della Giunta Provinciale di Ravenna n. 614 del 22.12.2010, gli oneri istruttori da
applicare ai procedimenti tecnico amministrativi per l’autorizzazione degli impianti di produzione di energia
da fonti rinnovabili e convenzionali, sono pari allo 0,02% del valore delle opere da realizzare, quindi nel
caso in oggetto sono pari ad € 320,00 in funzione di quanto la Ditta ha dichiarato come costo complessivo
del progetto e delle opere.
3.3. PARERI
Durante lo svolgimento dei lavori del procedimento unico, sono pervenute le seguenti espressioni
in merito al progetto:
Provincia di Ravenna - Servizio Politiche Energetiche e Sicurezza del Territorio (Parere interno
del 03.02.2014) - Conformità al PTCP: Si è verificato che l'opera in oggetto è compatibile con il
vigente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale fatto salvo quanto disposto dal vigente Piano
Energetico Provinciale.
Provincia di Ravenna - Servizio Politiche Energetiche e Sicurezza del Territorio - In relazione alla
compatibilità con le previsioni del Piano di Azione per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile che
costituisce variante al PTCP vigente, che prevede, in particolare che:
- una volta raggiunto l’obiettivo fissato dal piano sopra citato di produzione di energia da fonti
rinnovabili, gli eventuali ulteriori progetti non dovranno provocare emissioni in atmosfera
aggiuntive (ciò in raccordo con gli indirizzi del PRQA), ovvero una volta raggiunti dal punto di
vista produttivo gli obiettivi fissati dal Piano Energetico Provinciale di produzione di energia
dalle diverse fonti rinnovabili, gli eventuali ulteriori progetti di sfruttamento delle biomasse
dovranno prevedere preferibilmente l’uso di biomasse locali, intendendo come locali le biomasse
prodotte a non più di 40 km di raggio;
- si valuti la quantità di calore prodotto, la sua utilizzazione e il bilancio energetico complessivo
dell’intervento;
- venga presentata un’analisi degli strumenti finanziari utilizzabili e la sostenibilità economica
dell’intervento;
- deve essere previsto su tutto il territorio provinciale l’impiego esclusivo di fari per
l’illuminazione notturna a proiezione esclusivamente indirizzata verso terra.
La Provincia di Ravenna ha verificato che ad oggi non è stato raggiunto l'obiettivo generale della
produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, mentre è stato raggiunto l'obiettivo specifico della
produzione di energia elettrica da biomasse.
Considerato che è stata accertata, da parte della Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio, la
conformità del progetto con le previsioni del Piano di Azione per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile
(PEP, variante al PTCP). In particolare, il proponente, ai sensi dell'art. 12.7 del PTCP, ha dato
attestazione che:
- l'approvvigionamento delle biomasse agricole/zootecniche avviene entro un raggio preferenziale
di 40 km dall'impianto;
- è stato presentato il bilancio energetico dell'impianto con saldo positivo in termini di emissioni
di CO2 (pg. n. 24719/2014);
- è stata presentata un'analisi degli strumenti finanziari utilizzabili che ha dimostrato la
sostenibilità economica dell'intervento (pg. n. 24719/2014);
- la realizzazione dell'impianto di connessione rispetta i requisiti preferenziali di impianti in cavo
interrato per il tratto di utenza e per il tratto di rete per la connessione.
In merito al provvedimento di Autorizzazione Unica si conferma la necessità di prescrivere dei controlli
analitici del digestato essicato per una sua caratterizzazione, in particolare relativamente al suo contenuto
in azoto. Occorre inoltre segnalare all'Azienda che dovrà presentare alla Provincia almeno 30 giorni
prima dell’attività di utilizzazione agronomica in qualità di produttore di digestato la comunicazione
prevista dalla DGR n. 1494/2011 (Regolamento Regionale n.1/2011) e rispettarne le disposizioni. La
comunicazione va predisposta utilizzando l'applicazione web, denominata Gestione Effluenti, realizzata
nell'ambito del sistema informativo agricolo regionale.
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
Con parere interno della Provincia di Ravenna si rilascia il nulla osta minerario ai sensi Art. 120 R.D.
11.12.1933 N. 1775; L.R. 22.02.93 n. 10; L.R. 21.04.99 n. 3, senza osservazioni da proporre in ordine ad
interferenze nella realizzazione delle opere.
Provincia di Ravenna - Settore Lavori Pubblici - Viabilità (PG. 46050 del 22.05./2013; PG 2146 del
13.01.2014 e PG 29877 del 24.03.2014): si precisa che l'impianto da fonti rinnovabili e relativo
elettrodotto di connessione risultano da realizzarsi lungo la strada comunale via Valeria; detta strada
comunale che in direzione Fusignano prende il nome di Via Prato Lungo, collega la SP 18 Stroppata nei
pressi dell'abitato di San savino, in comune di Fusignano alla SP 69 Borse Dana Torretta Pierleone,
nell'abitato di Fiumazzo in comune di Alfonsine. si rileva che il sito interessato dall'impianto risulta
distante circa 3 km dalla SP 18 e 2.5 km dalla Sp 69. Si precisa inoltre che il traffico indotto sulla rete
viaria di competenza, non dovrà interessare la strada provinciale n. 104 Valeria (cat. F), che collega la
SS n. 16 alla SP n. 69 Borse - Dana - Torretta - Pierleone nel centro abitato di Fiumazzo. In alternativa
potrà essere percorsa la strada provinciale n. 18 Stroppata (Cat. C).
Integrazione con nota Pg 37393 del 14.04.2014: esaminati gli elaborati allegati [omissis] ed in
particolare la Tav. 2.28 "Planimetria viabilità", dalla quale si individua il percorso dei mezzi in entrata e
in uscita dall'impianto che interessa la sola strada provinciale n. 18 Stroppata, considerato anche che il
numero mezzi/giorno determina un esiguo incremento del traffico, si esprime, per quanto di competenza,
parere favorevole alla proposta presentata;
Provincia di Ravenna - Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale – Ufficio Parchi (PG 34647 del
04.04.2014): [omissis] Visto il modulo di pre-valutazione di incidenza prodotto dalla società Gazzetti
Andrea Impresa Individuale Sede Legale in via Reale, 193 a Glorie di Bagnacavallo (RA);
Si ritiene che l’incidenza, valutata nel modulo citato come “nulla”, possa essere ritenuta tale a
condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:
Fase di costruzione
- che per gli interventi di mitigazione siano utilizzate esclusivamente specie autoctone e tipiche dei
luoghi e che, in particolare:
a) l'acero campestre sia precisamente Acer campestre nella sua forma selvatica e non in una varietà
ornamentale;
b) il carpino bianco (nella varietà ornamentale "piramidale", come si evince dalla descrizione) sia
sostituito dal pioppo bianco Populus alba;
c) il frassino (genericamente indicato senza precisazione specifica) sia sostituito dal salice bianco
Salix alba;
d) lo spino cervino sia precisamente Rhamnus cathartica nella sua forma selvatica e non in una
varietà ornamentale;
e) il viburno palla di neve sia precisamente Viburnum opulus nella sua forma selvatica e non in una
varietà ornamentale;
f) il ligustro (e non "ligrustro" come indicato nella relazione) sia precisamente Ligustrum vulgare
nella sua forma selvatica e non in una varietà ornamentale o in una delle varie specie esotiche che
normalmente sono reperibili presso i vivaisti;
Fase di esercizio
- che l’ impianto di illuminazione sia normalmente spento e che sia attivato in automatico soltanto in
caso di accesso di intrusi alle pertinenze dell’impianto e che i fari dell’impianto di illuminazione
indirizzino la luce verso il basso e non disperdano raggi luminosi in alto e lateralmente, al fine di non
attrarre gli stormi di uccelli in volo notturno.
Provincia di Ravenna - Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale (PG 29683/2014 del
24.03.2014): Il parere è stato formulato in base alla documentazione allegata alla richiesta di
autorizzazione con riposizionamento dell'impianto del 06/12/2013 (PG 2013/91982) e successive
integrazioni del 13/02/2014 (PG 2014/15099 e PG 2014/15100) e del 07/03/2014 (PG 2014/24719).
- Premesso che le valutazioni del ns. settore sulla parte agronomica riferita alla domanda di
autorizzazione del 03/05/2013 (PG 2013/40304) e successive integrazioni, prima del
riposizionamento dell'impianto, sono contenute nei seguenti documenti: Verbale della 1^ Conferenza
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
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dei Servizi del 23/05/2013, Richiesta di integrazioni e chiarimenti del 17/06/2013 (PG 2013/53430)
e conseguente Richiesta documentazione integrativa del 24/06/2013 (PG 2013/55431) e Verbale
della Conferenza dei Servizi del 08/08/2013 e che la validità del presente parere è esclusivamente
riferita alle seguenti biomasse: insilato di mais, di sorgo e di triticale, polpe surpressate di
barbabietola da zucchero e deiezioni avicole provenienti dall’allevamento di polli e altri avicoli da
carne di Società Agricola Agraria Erica s.r.l. e al digestato da esse ottenuto come refluo del processo
di digestione anaerobica;
Vista la documentazione aggiornata inviata il 06/12/2013 (PG 2013/91982) dallo Studio Associato
Lombardi Spazzoli Paglionico per conto di Gazzetti Andrea dopo il riposizionamento dell'impianto
(Alfonsine Foglio 108 particelle 20 e 49) al fine del superamento dei motivi ostativi;
Considerato che, dopo aver esaminato la documentazione citata al punto precedente e, in particolare,
gli elaborati "Tracciabilità biomasse" e "Valutazioni agronomiche utilizzo del digestato", è stata
trasmessa al Vs. Settore la richiesta di integrazioni e chiarimenti con lettera del 14/01/2014 (PG
2014/2446) da inviare a Gazzetti Andrea insieme alle integrazioni richieste dalle altre istituzioni
interessate;
Visto il verbale della Conferenza di servizi del 14/01/2014, richiesta integrazioni e contestuale
sospensione del termine del procedimento da Voi trasmesso il 17/01/2014 (PG 2014/3731);
Considerato che dal Quadro allevamenti dell'Anagrafe delle Aziende Agricole risulta che in comune
di Alfonsine, Via Reale Voltana n. 48, la Società Agricola Agraria Erica s.r.l. gestisce un
allevamento di polli e altri avicoli da carne di circa 250000 capi i cui reflui saranno utilizzati in parte
nell’impianto di digestione anaerobica come da contratto di fornitura;
Vista la Determinazione del Direttore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa, 4
febbraio 2014, n. 1192 "Precisazioni e ulteriori norme tecniche in materia di utilizzazione
agronomica degli effluenti d'allevamento e delle acque reflue derivanti da aziende agricole e piccole
aziende agroalimentari - Regolamento di Giunta regionale 28 ottobre 2011, n. 1";
Viste le integrazioni e i chiarimenti trasmessi dal progettista, Studio Associato Lombardi Spazzoli
Paglionico, per conto di Gazzetti Andrea il 13/02/2014 (PG 2014/15099 e PG 2014/15100),
comprensivi di quelli richiesti dal ns. settore;
Considerato che la documentazione indicata al punto precedente è stata esaminata anche tenendo
conto delle modifiche introdotte dalla determinazione sopraccitata per le deiezioni degli avicoli
allevati a terra, come nel caso di Società Agricola Agraria Erica s.r.l.. e per la Massima Applicazione
Standard (MAS) di alcune colture, tra cui i Prati avvicendati di sole leguminose, come i medicai
ampiamente rappresentati tra le Superfici Utili di Spandimento (S.U.S.) messe a disposizione di
Gazzetti Andrea;
Considerato che gli aspetti ancora da definire per il ns. settore (fornitura del mais, disponibilità di
alcune Superfici Utili di Spandimento, azoto contenuto nelle deiezioni avicole e apporto di azoto in
base all'età dei medicai), insieme alle carenze rilevate dal Vs. Settore sono state oggetto della
Comunicazione del 20/02/2014 (PG 2014/17446) inviata a Gazzetti Andrea;
Considerato che dagli accertamenti successivi effettuati in Anagrafe delle Aziende Agricole, il
possesso dei terreni da parte dell'azienda agricola fornitrice del mais insilato e da parte dell'azienda
agricola che mette a disposizione le Superfici Utili di Spandimento (S.U.S.) hanno dato esito
positivo;
Vista la documentazione integrativa inviata il 07/03/2014 (PG 2014/24719) dallo Studio Associato
Lombardi Spazzoli Paglionico, per conto di Gazzetti Andrea, nella quale si specifica, tra l’altro, che,
per tener conto delle modifiche introdotte dalla Determinazione DG Ambiente n. 1192/2014, si è
provveduto a ridurre la quantità di pollina da 1400 t a 945 t allo scopo di lasciare invariato il
quantitativo di azoto in ingresso al digestore e si è determinata l'età dei medicai per verificare
l'idoneità della Superficie Utile di Spandimento a disposizione;
Visto il Regolamento di Giunta regionale 28 ottobre 2011, n. 1, Allegato I, capitolo 7.1, punto a) ove
si legge: "... L'autorizzazione deve contenere una clausola secondo la quale alla scadenza del titolo
che dimostri la disponibilità dei terreni, la cui durata non può comunque essere inferiore ad un
anno, cessi l'efficacia dell'autorizzazione stessa qualora nei 60 giorni antecedenti non sia presentato
un ulteriore titolo che comprovi la disponibilità dei terreni per un ulteriore arco temporale. ...;
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
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Considerato che dall'esame della documentazione progettuale si rileva che i terreni condotti da
Gazzetti Andrea non concorrono all'utilizzo agronomico del digestato, cioè non costituiscono
Superficie Utile di Spandimento;
- Vista la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale vengono messi a disposizione di
Gazzetti Andrea, "per la durata di anni 1 a decorrere dal 01/01/2014", tutti i terreni sui quali è stata
calcolata la Superficie Utile di Spandimento;
si esprime Parere favorevole per la parte agronomica inerente la documentazione di cui alla domanda
di autorizzazione per la costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica da biomasse di
Gazzetti Andrea e successive integrazioni, fatto salvo il rispetto delle norme e dei divieti vigenti in
materia, la validità del presente parere è esclusivamente riferita alle seguenti biomasse: insilato di
mais, di sorgo e di triticale, polpe surpressate di barbabietola da zucchero e deiezioni avicole
provenienti dall’allevamento di polli e altri avicoli da carne di Società Agricola Agraria Erica s.r.l. e al
digestato da esse ottenuto come refluo del processo di digestione anaerobica;
con le seguenti prescrizioni:
−
presentazione di documenti comprovanti la disponibilità dei terreni (in conduzione o messi a
disposizione con esplicita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà dall'azienda agricola che li
conduce) per lo spandimento del digestato entro il 31 ottobre 2014;
Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Alfonsine (PG 39163 del 17.04.2014):
In relazione alla viabilità
− visto l'esito della conferenza dei sevizi del 24.03.2014 nella quale si richiedeva alla ditta
proponente di depositare una tavola di progetto sulla modifica della viabilità che prevedesse
l'istituzione di un senso unico per i mezzi in transito da e per l'impianto;
− vista la trasmissione volontaria presentata dallo Studio Associato Lombardi Spazzoli
Paglionico del 24 Marzo 2014 prot. 11389 del 25.03.2014 con la quale veniva presentato la
tavola sopra richiesta che prevede il senso unico di cui sopra;
− visto il parere espresso dal Responsabile del Dirigente Ufficio Associato Area Infrastrutture
per il Territorio dei comuni di Lugo e Fusignano prot.n 14707 del 17.04.2014;
− visto il parere espresso dal Presidio della Polizia Municipale di Alfonsine prot. 14754 del
17.04.2014;
− visto il parere espresso dal Presidio della Polizia Municipale di Fusignano prot. 14753 del
17.04.2014;
− dato atto che il responsabile del servizio Ambiti Produttivi VIA ed Energia dell'Unione dei
Comuni della Bassa Romagna esprime parere anche in qualità di Responsabile dell'Area
Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Alfonsine,
si esprime per quanto di competenza parere favorevole alle seguenti condizioni :
a. Gli automezzi dovranno effettuare il seguente percorso a senso unico: via Stroppata con
svolta in via Pratolungo per i mezzi in entrata dall'impianto, via Valeria via Nuova con
reimmissione sulla Provinciale 18 ( Stroppata ) per i mezzi in uscita dall'impianto.
b. La ditta proponente dovrà farsi carico della manutenzione periodica dei tratti di
comunali Via Valeria, Via Nuova e Via Prato Lungo interessate dal transito dei
diretti all'impianto, secondo le indicazioni, i tempi e le modalità che dovranno
concordate con apposita convenzione, da stipularsi prima dell'inizio dei lavori, con
Lavori Pubblici dei Comuni di Alfonsine e Fusignano.
strade
mezzi
essere
l'Area
In relazione allo scarico di acque reflue domestiche di acque superficiali si esprime per quanto di
competenza parere favorevole alle seguenti condizioni :
− dovranno essere rispettate le prescrizioni previste dal Regolamento Comunale di Fognatura del
Comune di Alfonsine per gli scarichi di acque reflue domestiche recapitanti in acque
superficiali;
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l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
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i pozzetti ufficiali di prelevamento e/o i punti di prelievo devono essere idonei al prelevamento
di campioni;
ogni eventuale variazione tesa a modificare il regime degli scarichi nonchè modificazioni delle
caratteristiche quali-quantitative delle acque scaricate, della titolarità dell’atto autorizzativo
devono essere preventivamente autorizzate;
Sono comunque fatti salvi e riservati i diritti dei terzi e gli ulteriori nulla-osta, autorizzazioni
e/o atti di assenso di terzi eventualmente necessari, nonché il rispetto delle norme di codice
civile.
Inoltre si prescrive che ai fini paesaggistici il colore delle strutture in elevazione, rispetto al piano di
campagna (es. vasche, digestore generatore ecc..), non dovrà essere verde ma si dovrà utilizzare dei
colori neutri chiari come il bianco ghiaccio o il grigio chiaro (tonalità del cielo) in maniera da mitigare
gli impatti visivi dei manufatti quando la vegetazione è spoglia del fogliame. Come riferimento si
possono utilizzare le tonalità suggerite per gli edifici non residenziali nella cartella D1 per la zona rurale
dell'allegato F del RUE.
AUSL della Romagna - Dipartimento di Sanità Pubblica di Ravenna (PG. 4115 del 20.01.2014):
Con riferimento alla richiesta di parere per quanto in oggetto, vista la documentazione di progetto, per
quanto di competenza, nulla osta alla realizzazione delle opere previste per la realizzazione dell'impianto
di produzione biogas da effettuarsi in Alfonsine dalla ditta Gazzetti Andrea.
ARPA Ravenna (PG. 65322 del 07.08.2013 e PG 2381 del 14.01.2014; PG 28317del 19.03.2014):
Aspetti generali e materie prime impianto (modifica documentazione marzo 2014):
L’impianto proposto viene alimentato con biomasse vegetali di origine agricola da coltivazioni
dedicate insilabili per una quantità prevista di:
500 t/a di insilato di mais,
800 t/a insilato di sorgo,
200 t/a insilato di triticale,
costituenti ca. il 23.3% della biomassa alimentata; e da sottoprodotti costituiti da:
4000 t/a polpe di barbabietola surpressate;
945 t/a deiezione avicola (pollina);
costituenti il 76.7% dell’alimentazione complessiva di biomasse all’impianto.
Il totale di biomassa all’impianto è pertanto ca. pari a 6445 t/a.
La ricetta giornaliera media che verrà utilizzata per l’alimentazione dell’impianto prevede:
7,2 % insilato di mais o similari; 11,6 % insilato di sorgo o similari; 2,9 % insilato di triticale o similari;
58,0 % di polpe surpressate di barbabietola; 20,3 % deiezione avicola.
L’impianto prevede una quantità giornaliera di biomassa alimentata pari a 17.6 t/g con una
produzione prevista di digestato pari a 14.1 t/g. La ricetta giornaliera potrà essere variabile nel rispetto
delle quantità annue alimentate. L’approvvigionamento delle polpe surpressate avverrà dallo
zuccherificio di Minerbio (BO), mentre le altre biomasse sono approvvigionate in un raggio di ca. 30 km
dall’impianto.
Si fa rilevare come lo stoccaggio delle materie prime e sottoprodotti insilabili viene modificato rispetto a
quanto proposto prima dello spostamento dell’impianto. La tecnica utilizzata quella che fa uso dei
silobags. I silobags possono essere collocati anche su terreni non impermeabili, l’azienda li colloca su un
piazzale appositamente dedicato e realizzato in stabilizzato, non realizzando come nel progetto
precedente alcun manufatto in cemento armato. Per riempire i silobags di prodotto (insilati di mais,
sorgo, triticale) o sottoprodotto (polpe di barbabietola surpressate) si utilizzano delle attrezzature
agricole descritte al paragrafo 5 della relazione descrittiva allegato 1 elaborato 2 rev. 03 del dicembre
2013.
L’alimentazione delle deiezioni avicole è prevista senza stoccaggio in impianto ed avverrà, secondo la
necessità quotidiana con alimentazione in prevasca o in tramoggia di carico a seconda della consistenza
della deiezione. La pollina proverrà da impianti con polli a stabulazione libera, senza stoccaggio in
impianto.
Si ritiene che, pur essendo esplicitamente consentite nella DGR 1198/2010 numerose materie prime e
sottoprodotti da avviare alla digestione anaerobica per produrre biogas, ogni eventuale modifica delle
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l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
materie prime dichiarate in ingresso all’impianto sia preventivamente comunicata dalla proprieta’ e
valutata dalla A.C. e dal Comune soprattutto per quanto attiene gli aspetti gestionali di
approvvigionamento stoccaggio e movimentazione.
Se il mix in alimento all’impianto dovesse modificare in maniera significativa il piano traffico e la
frequenza di transito dei mezzi all’impianto ne deve essere data comunicazione preventiva alla A.C. ed
all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per le valutazioni del caso.
Viene stimata a regime una produzione di biogas di ca. 130 m3/h con un tenore in metano medio previsto
di ca. il 56% in volume (3120 m3/g). La produzione annua a regime è prevista in ca. 1.040.000 m3/anno.
L’impianto anaerobico di produzione del biogas è costituito da N. 1 fermentatore primario del volume di
2731 m3, da una vasca di stoccaggio del digestato tal quale di volume pari a 4000 m3, sono dotati
entrambi di cupola gasometrica del volume pari a 450 m3 ciascuna.
La vasca si stoccaggio del digestato solido non separato è dotata di una piccola vasca di carico da 30 m3
in connessione con lo stoccaggio del digestato per agevolare il caricamento in botti del digestato avviato
allo spandimento nei campi per l’utilizzo agronomico.
Tale configurazione risulta conforme a quanto previsto nella DGR 1495/2011.
L’impianto è inoltre dotato di una prevasca del volume paria a 471 m3 per il caricamento delle fasi
liquide e per la raccolta dei percolati delle trincee, tale vasca puo’ essere utilizzata anche per il
caricamento della pollina.
Il sistema di caricamento del solido organico (biomassa dedicata e sottoprodotti) consiste in un caricatore
automatico in acciaio INOX con tramoggia del tipo “Triolet”® con copertura amovibile. Il caricamento
delle matrici organiche composte da insilati di mais o di altri sottoprodotti avviene una volta al giorno,
portando con una motopala le biomasse dalla zona di stoccaggio fino al contenitore. Il modulo ha un
sistema idraulico di copertura volto ad evitare la percolazione di acqua meteorica ed il conseguente
dilavamento degli insilati.
Avviamento dell’impianto:
dal parere prot. PGRA/2013/6860 del 07/08/2013:
al § 4.3 della Relazione di sintesi viene indicata per l'avvio dell'impianto l'utilizzo di digestato o
liquame/letame bovino per un volume stimato pari a 2200 mq da acquisire presso impianti terzi terzi e/o
allevamenti locali. Si richiede alla A.C. di prescrivere in sede di provvedimento di autorizzazione che
vengano comunicate le quantità usate per l’avvio, il luogo e l’azienda da cui il digestato e/o il
liquame/letame bovino verrà approvvigionato. La comunicazione dovrà essere fatta al A.C., al Comune e
all’ARPA.
Aspetti energetici e trattamento biogas:
Dal parere prot. PGRA/2013/6860 del 07/08/2013:
L’impianto sulla base del suo dimensionamento risulta in grado nominalmente di produrre ca. 300 kWe,
con un rendimento elettrico massimo del 38 % ca. ed una potenza termica immessa pari a ca. 0.782
MWth (dato del proponente).
L’assetto attuale proposto dall’azienda prevede recupero termico di parte del calore a bassa temperatura
utilizzato per il riscaldamento dei digestori. Il proponente ha inoltre reso disponibile una parte del calore
prodotto per le abitazioni nelle adiacenze dell’impianto con una proposta di contratto di fornitura del
calore e la realizzazione delle opere infrastrutturali necessarie alla fornitura dello stesso.
(Proposte di fornitura allegato 12 della documentazione integrativa)
Un stima della produzione elettrica attesa dell’impianto proposto sistema è riportato al § 4.1 dell’allegato
1 elaborato 2 della relazione descrittiva.
Il biogas, prodotto e raccolto nel digestore, prima di alimentare il cogeneratore deve essere migliorato
qualitativamente. Il processo di depurazione consta di due fasi:
• la desolforazione
• la deumidificazione.
La desolforazione del biogas avviene tramite l’adduzione controllata di piccole quantità d’aria
ambientale ai fermentatori. L’attività dei batteri sulfurei (sulfobakter oxydans) trasforma l’acido
solfidrico e l’ossigeno contenuto nell’aria in zolfo e acqua. Lo zolfo si separa dal biogas in forma di uno
strato giallastro e viene asportato insieme al liquido fermentato.
La soffiante aspira aria attraverso dei filtri. È regolata in maniera tale da aggiungere al massimo il 4%
d’aria in relazione al biogas. La quantità d’aria aggiunta in questo modo è talmente piccola da evitare la
creazione di un gas esplosivo. La quantità d’aria aggiunta viene dosata automaticamente usando un
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
dispositivo che rileva il volume del flusso dell’aria immessa a seconda dei valori (CH4, H2S e O2)
misurati con un sistema in contino. Con un dosaggio appropriato si può raggiungere una quota di
desolforazione dell’80%, che corrisponde ad un contenuto effettivo di zolfo di 0,01% (valore prescritto
dalla legge 0,1%).
A causa della temperatura di processo e l’ambiente umido della sua produzione il biogas grezzo ha un
alto contenuto di umidità che può raggiungere valori fino a 57,6 g/m3 di acqua. Attraverso il gruppo
frigo il biogas viene raffreddato fino a una temperatura di 7-8° C. Per effetto del raffreddamento
l’umidità condensa in un condensatore che la raccoglie nel pozzo di condensa dal quale tramite una
pompa viene pompata nella vasca, dove viene aggiunta al resto del contenuto.
Emissioni in atmosfera:
Dal parere prot. PGRA/2013/6860 del 07/08/2013, fatto salvo per quanto riguarda il piano di
monitoraggio degli odori:
Per quanto attiene le emissioni in atmosfera dei motori endotermici a biogas, il Dlgs 152/06 colloca i
generatori e cogeneratore alimentati a biogas non da rifiuti nelle categorie di impianti art. 272 comma
1, precisamente al punto ff), cioe’ tra “gli impianti e le attività le cui emissioni sono scarsamente
rilevanti agli effetti dell’inquinamento atmosferico” e pertanto non soggetti ad autorizzazione alle
emissioni in atmosfera, tali impianti pero’ “devono almeno rispettare in ogni caso almeno i valori limite
previsti nella parte III dell’allegato I alla parte V del DLGs 152/06”.
In particolare per questo caso, essendo la potenza termica nominale installata pari a ca. 0.782 MW
si prende a riferimento la colonna di sx del § 1.3 a). Il Biogas deve avere inoltre le caratteristiche
previste nell’allegato X, parte II, sezione 6.
Con la pubblicazione della DGR 1496/2011 i limiti alle emissioni che devono rispettare tali impianti
sono quelli stabiliti al § 4.36 della DGR.
L’azienda non ha indicato il tipo di motore endotermico che intende utilizzare dichiarando il rispetto dei
limiti di legge in concentrazione degli inquinanti per le emissioni del motore, intesi come medi orari
riferiti all’ossigeno al 5% secco, come previsti dal dettato della norma regionale sopracitata. Per quanto
attiene i dati di portata volumetrica della emissioni il valore indicato è stato dedotto dalle caratteristiche
di tecniche di un motore di taglia analoga (AB Ecomax 3). L’altezza non compare nelle tavole grafiche
ed era stata oggetto di richiesta integrazione, come peraltro anche il dato di portata volumetrica secca ed
umida della emissione. Vista la taglia modesta del motore si propone un valore minimo di 7 m di altezza
del camino del cogeneratore
Portata umida = 1350 Nm3/h
Altezza H ≥ 7 m
Temperatura > 400 °C (in assetto senza recupero termico del calore sensibile dei fumi)
NOx (espressi come NO2) = 450 mg/Nm3
CO = 500 mg/Nm3
COT (NMHC) = 150 mg/Nm3
Composti inorganici del cloro (come HCl) = 10 mg/Nm3
Ossidi di zolfo (come SO2) = 350 mg/Nm3
Polveri = 10 mg/Nm3
Si richiede di rendere disponibile nel DCS di controllo dell’impianto i valori medi orari o i trend
grafici relativi alla analisi in continuo della qualità del biogas inviato al motore endotermico nei
suoi macrocomponenti CH4, O2, H2S; tali valori/trend devono essere registrati e resi disponibili alle
verifiche delle autorità di controllo. Tali dati dovranno essere conservati per almeno due anni.
L’emissione dovrà essere dotata di punto di presa campione secondo quanto previsto dalle norme
tecniche UNI 10169 ed UNI EN 13284-1 e di vie di accesso in sicurezza secondo quanto previsto dalle
norme vigenti.
Si richiede inoltre di prescrivere al proponente che la presa campione per il controllo dei fumi in
emissione sia in un tratto verticale del camino adeguatamente coibentato.
I metodi analitici per i parametri indicati sono quelli previsti nell’allegato 3B della DGR 1769/10 del
22/11/2010 e s.m.i..
Viene inoltre prevista una torcia da utilizzare solo nelle circostanze di emergenza o fermo motore e
avviamento dell’impianto, dimensionata per 300 Nm3/h di biogas e sufficiente a spiazzare tutta la
produzione oraria massima prevista di biogas e per svuotare i gasometri (900 m3) nel tempo previsto
dalla DGR 1495/2011, § 2.2 (< 5-6 ore).
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
Tale dispositivo dovrà essere esplicitamente autorizzato secondo il dlgs 152/06 e s.m.i.. Si prescrive che
la torcia dovra’ essere dotata di dispositivi ridondanti che evitino la mancata accensione della stessa in
caso di utilizzo in emergenza. La torcia dovrà sempre funzionare in ogni circostanza prevista o
prevedibile nella gestione dell’impianto, non è consentita l’emissione in atmosfera di biogas non
preventivamente trattato. Una descrizione del dispositivo, ai fini della valutazione delle norme
antincendio è stata predisposta nella relazione per i VV.FF. La torcia chiusa ha una altezza da terra di m
5.40 come riportato nella tavola 7 allegato 2 “Prospetti Generali”.
Durante la fase di avviamento in cui il biogas prodotto non è sufficiente ad alimentare né il
cogeneratore che la torcia in ottemperanza alla DGR 1495/2011 si prescrive che il biogas venga
trattato secondo le modalità previste dalla sopracitata DGR.
Poiché non si è trovato riscontro della scelta tecnica applicata dal proponente si prescrive che la
soluzione adottata debba essere fatta pervenire alla A.C. almeno 60 gg prima della messa in
esercizio dell’impianto alfine di poterne valutare la rispondenza a quanto previsto nella normativa
regionale.
Si richiede alla A.C. che venga comunicata la messa in esercizio dell’impianto alla Unione dei Comuni
della Bassa Romagna, e all’ARPA, e che venga presentata un breve nota che riporti le modalità ed i
tempi di avvio della attività di digestione anaerobica e della conseguente produzione del biogas.
Si richiede inoltre un controllo dei fumi emessi dal motore in sede di messa a regime del motore alfine di
dimostrare, come previsto dall’art 272 coma 1 del dlgs 152/06 la conformità ai valori massimi di
emissione previsti, ed un autocontrollo annuale dopo la messa a regime.
Piano di monitoraggio odori:
E’ stato predisposto dal proponente un piano di monitoraggio degli odori come previsto al punto 3.3
della DGR 1495 del 24/10/2011, che tiene conto della valutazione preliminare dell’impatto odorigeno,
tale piano è presente nell’allegato 1, elaborato 16 revisione 02 dicembre 2013, tale PdM tiene conto del
riposizionamento dell’impianto
L’ARPA si riserva comunque ove intervenissero direttive regionale dettagliate a richiedere integrazioni
e/o modifiche a tale elaborato.
Acque e scarichi idrici:
Per quanto attiene le acque reflue domestiche, si ribadisce quanto espresso nel parere prot.
PGRA/2013/6860 del 07/08/2013:
Per quanto attiene la domanda relativa al rilascio dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue
domestiche, i sistemi di trattamento adottati per la depurazione delle acque reflue rispettano i criteri
fissati dalla tabella B della DGR 1053/03 e i dimensionamenti dei sistemi di trattamento rispettano i
valori previsti dalla tabella A della delibera di cui sopra, in ragione del numero di abitanti equivalenti
serviti.
Per quanto sopra, si esprime parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione allo scarico in acque
superficiali delle acque reflue domestiche alle seguenti condizioni:
• gli impianti di trattamento quali pozzetti degrassatori, fossa Imhoff e filtro batterico, al fine di
assicurare un corretto funzionamento, dovranno essere puliti periodicamente;
• il pozzetto di prelevamento delle acque reflue domestiche, dovrà essere sempre reso accessibile agli
organi di vigilanza, tramite gli opportuni interventi di manutenzione;
• dovranno essere messi in atto tutti gli accorgimenti necessari onde evitare impaludamenti che
potrebbero provocare esalazioni maleodoranti e proliferazione di insetti.
Il presente parere ha validità esclusivamente nella condizione in cui tale zona non sia servita da rete
fognaria pubblica.
Acque meteoriche e piano di gestione piazzali
Relativamente al Piano di Gestione delle acque meteoriche si esprime parere favorevole.[omissis] Il
piano di gestione dei piazzali, allegato 1 elaborato 6, aprile 2013, revisione 01 deve fare parte integrante
della autorizzazione insieme alla planimetria della rete fognaria, tavola 18, allegato 2, revisione 03 del
febbraio 2014.
Campi elettromagnetici:
In riferimento alle modifiche intervenute per l'impianto di cui all'oggetto, preso atto dello spostamento
dello stesso rispetto alla sede prevista in precedenza e del fatto che la potenza elettrica non è cambiata,
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
considerato infine che le cabine elettriche non sono comunque soggette a variazioni sostanziali, si
conferma il parere favorevole precedentemente espresso.
Impatto Acustico:
Si rimanda allo specifico allegato redatto dal tecnico competente in acustica già espresso con prot.
PGRA/2013/6860 del 07/08/2013:
[omissis] si esprime parere favorevole a condizione che:
1. venga eseguita una verifica acustica dei valori stimati ad attività in esercizio.
2. Ai sensi dell'art. 8 Legge quadro sull'inquinamento acustico, in caso di modifiche o
potenziamenti che comportino l'introduzione di sorgenti sonore, dovrà essere prodotta
documentazione previsionale di impatto acustico secondo i criteri della DGR 673/2004 "criteri
tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della
valutazione di clima acustico"
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia- Romagna (PG. 96145 del 30.12.2013 e PG.
27704 del 18.03.2014) - In riferimento all'oggetto e ai fini dell'acquisizione del parere agli atti della
conferenza dei servizi, si comunica che all'esito dei sondaggi archeologici preventivi disposti da questo
Ufficio a seguito del riposizionamento dell'impianto (nota prot. 15474 del 24.12.2013), eseguiti nel mese
di febbraio 2014, non sono emersi elementi di interesse archeologico. Per quanto di competenza, questo
Ufficio esprime pertanto parere favorevole alla realizzazione dell'impianto e del relativo elettrodotto di
connessione.
Consorzio della Bonifica della Romagna Occidentale (PG. 2201 del 13.01.2014) viste le
caratteristiche dimensionali, la relazione di calcolo e gli esecutivi presentati, visto il bacino scolante
dell'area oggetto di parziale impermeabilizzazione; visto il tracciato del cavidotto elettrico a media
tensione in allacciamento alla rete esistente e la viabilità di collegamento dell'impianto a via Valeria,
preso atto che nel progetto allegato alla domanda di cui sopra sono state previste strutture idrauliche in
grado di invasare un volume d'acqua pari a 380 mc, conforme a quelli previsti dai disposti di cui alle
norme di Attuazione del progetto di revisione generale del Piano Stralcio del Bacino del Torrente Senio
dell'Autorità di Bacino del Reno, con la presente si esprime per quanto di competenza fatti salvi i diritti
di terzi e solo dal punto di vista idraulico, il parere favorevole dello scrivente subordinato alle seguenti
prescrizioni:
1. considerato che il recapito finale di scarico delle acque di origine meteorica (S1) e quelle di origine
non meteorica (S2) provenienti dall'impianto in parola è identificato nel canale di scolo consorziale
"Menata di Fusignano", all'altezza del F 108 mapp. 13 del comune di Alfonsine, il proponente dovrà
provvedere all'inoltro, presso lo scrivente Consorzio, dell'istanza di concessione per la costruzione di
n.2 manufatti di scarico nelle pertineneze consorziali, corredata dell'elaborato grafico esecutivo
dell'opera, così come previsto dal vigente Regolamento per le concessioni precarie e le licenze,
approvato dal Consiglio di amministrazione del Consorzio con deliberazione n. 11 del 24.06.1996.
Si comunica infine che l'elettrodotto di collegamento del nuovo impianto alla rete elettrica, nonchè la
strada di accesso all'impianto dalla via Valeria non interferiscono con la rete scolante ed irrigua
consorziale.
A lavori ultimati il proponente dovrà richiedere allo scrivente un sopralluogo di riscontro di competenza
delle opere idrauliche eseguite.
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (PG. 14426 del 13.02.2014 e PG 28262 del 19.03.2014): si
comunica che questo Comando esprime, per quanto di competenza; parere favorevole a condizione che
siano rispettati gli impegni di progetto e le seguenti prescrizioni:
1. vista la presenza dell'attività nr. 49 di cui allegato I del DPR 151/2011, dovrà essere integrato il
bollettino di versamento relativo all'attività sopraccitata;
2. per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco gli accessi all'area devono
avere i seguenti requisiti minimi: larghezza 3.50 m; altezza libera 4 m; raggio di volta:13 m;
pendenza non superiore al 10%; resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 sull'asse anteriore e 12
sull'asse posteriore. passo 4 m);
3. dovranno essere installati idranti a colonna a protezione del deposito di biomasse a meno che non
sia dimostrata la non pericolosità e la non combustibilità del prodotto;
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
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4. per ogni digestore dovranno installarsi , nella zona di ossidazione dell'acido solfidrico a zolfo,
rivelatori di metano o di ossigeno con la funzione di attivare un allarme ottico acustico in posizione
presidiata (sala controllo) e disattivare il compressore di aria la raggiungimento di un primo valore di
concentrazione superiore al UEL e di attivare apposito dispositivo di sfogo per inviare la miscela in
torcia;
5. la torcia, la quale dovrà essere installata in modo da poter essere utilizzata anche in caso di
emergenza e quindi anche in assenza di energia elettrica, dovrà essere ubicata in posizione tale che
l'irraggiamento termico a terra non produca conseguenze per le persone, per le apparecchiature
presenti (cogeneratore) e per le coperture pressostatiche: All'atto della presentazione della SCIA
dovrà essere presentata anche apposita certificazione a tta a dimostrare quanto sopra specificato;
6. per quanto non espressamente rilevabile dagli elaborati grafici e dalla relazione tecnica, con
particolare riferiemnto alla cabina di trasformazione di energia elettrica, sia rispettata la norma CEI
11-1 ed in particolare la sez. 7.6. Inoltre dovrà essere verificata la quantità di olio combustibile di
raffreddamento se contenuto, la quale , se maggiore di 1 m cubo, dovrà essere considerata cone
attività nr. 48 ai sensi dell'allegato I al DPR 151/2011;
7. sia predisposto apposito pulsante di sgancio della energia elettrica generale;
8. l'impianto antincendio, comprensivo del gruppo di spinta, dovrà essere conforme alla UNI 10779 ed
alla UNI 12845 e sia dotato di attacco per autopompa conforme al punto 6.6 della UNI 10779;
9. per quanto non espressamente rilevabile dalla documentazione tecnica presentata sia rispettato il
D.M. 24.11.1984 con particolare riferiemnto ai seguenti punti:
a. 2.7: la recinzione perimetrale sia di altezza non inferiore a 2.5 m;
b. 2.10: attorno ad ogni serbatoio deve essere mantenuta una fascia libera di terreno pari ad
almeno 4 m;
c. 2.10: la sala pompe deve avere una distanza dai serbatoi/digestori pari ad almeno alla
distanza di sicurezza interna;
10. le attrezzature da utilizzare nella aree a rischio formazione atmosfera esplosive devono soddisfare i
requisiti dell'allegato L del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.;
11. la rete di adduzione del biogas al cogeneratore deve essere installata in conformità al D.M.
16.04.2008 e protetta contro le azioni della corrosione;
12. l'impianto deve essere protetto contro le scariche atmosferiche ai sensi della CEI 81-10;
13. il locale cogeneratore, per quanto non espressamente rilevabile dalla documentazione tecnica sia
conforme al D. M. 13.07.2011, in particolare:
i.
il gruppo di cogenerazione deve essere contornato da un'area di
profondità non minore a 3 metri libera da impianti e materiali che
possano costituire pericolo di incendio;
A fine lavori dovrà essere presentata l'istanza di cui al comma 2 dell'art. 16 del D. Lgs. 139/2006, con le
modalità di cui all'art. 4 del DPR 151/2011.
Comando Militare Esercito "Emilia Romagna" (PG. 19198 del 25.02.2014 e PG. 56162 del 26.06.2013):
si conferma il Nulla Osta n. 154 del 24.06.2013 alla realizzazione dell'opera, senza l'imposizione di
particolari vincoli
COMUNICAZIONE ANTIMAFIA
La Prefettura di Ravenna – Ufficio Territoriale del Governo, ai sensi dell’art.88 del Dlgs.159/2011, ha
rilasciato la comunicazione”antimafia”, rilevando che “non risultano applicate le misure di prevenzione
previste dal libro I, Titolo I, Cap. II di cui all'art. 67 comma1, s.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, nè risultano
applicate sentenze di condanna definitive o ancorchè non definitive, confermate in grado di appello, per uno
dei delitti di cui all'art. 51, comma 3 bis, del codice di procedura penale, ai sensi dell'art. 67 ultimo comma
del citato d.lgs. 159/2011 e s.m.i.”.
3.4. ELENCO ELABORATI
Ai fini del procedimento unico di autorizzazione è stato preso in considerazione il Progetto Definitivo
dell’opera, che è agli atti presso la Provincia di Ravenna – Settore Ambiente e Territorio (classificazione 0910-05 fascicolo 2013/9) di cui si elencano i documenti:
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All.
Tav./
Elab.
1
Denominazione
Nome file
Protocollo
Relazioni Tecniche:
1
Relazione di sintesi (Rev. 02 Dicembre)
A01E01RSINTR02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
2
Relazione descrittiva (Rev. 03 Dicembre)
A01E02RDESCR03GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
3
Relazione tecnica (Rev. 03 Febbraio 2014)
A01E03RTECNR03GAZ_AL2BI_AU
4
Analisi di conformità agli strumenti di pianificazione
urbanistica, paesaggistica e ambientale (Rev. 02
Dicembre)
A01E04PIANIFR02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
5
Relazione tecnica rete fognaria (Rev. 02 Dicembre)
A01E05RTFOGR02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
6
Piano di gestione dei piazzali (Rev. 01 Novembre)
7
Relazione prevenzione incendi (Rev. 01 Dicembre)
8
Documentazione fotografica (Rev. 01 Dicembre)
9
Valutazione Rumore (Rev. 01 Dicembre)
10
Valutazione
Dicembre)
11
Pg 15100 del
13.02.2014
A01E06PGPIAR01GAZ_AL2BI_AU
A01E07RPINCR01GAZ_AL2BI_AU
A01E08DFOTOR01GAZ_AL2BI_AU
A01E09VARUR01GAZ_AL2BI_AU
A01E10VAODR01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Tracciabilità biomasse (Rev. 04 Febbraio 2014)
A01E11TRBIOR04GAZ_AL2BI_AU
Pg 15100 del
13.02.2014
12
Piano di dismissione e ripristino dei luoghi (Rev. 01
Dicembre)
A01E12RILUOR01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
13
Piano del traffico (Rev. 00 Aprile)
A01E13RVIABR00GAZ_AL2BI_AU
Pg 40304/2013
del 03.05.2013
14
Valutazioni agronomiche utilizzo del digestato (Rev.
03 Dicembre)
A01E14DIGESR05GAZ_AL2BI_AU
Pg 24719 del
10.03.2014
15
Relazione geologica –tecnica (Rev. 01 Dicembre)
A01E15RGEOLR01GAZ_AL2BI_AU
16
Monitoraggio
Dicembre)
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
17
Tempi di realizzazione e dismissione intervento
(Rev. 01 Dicembre)
A01E17TAGANR01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
18
Relazione tecnica sull’analisi sismica delle strutture
(Rev. 01 Dicembre)
A01E18PDELER01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
19
Relazione Paesaggistica (Rev. 02 Febbraio 2014)
A01E19RELPAR02GAZ_AL2BI_AU
Pg 15100 del
13.02.2014
20
Titolarità del sito (Rev. 01 Dicembre)
Emissioni
emissioni
Odorigene
odorigene
(Rev.
(Rev.
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01
02 A01E16MONEOR02GAZ_AL2BI_AU
A01E20TITSIR01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
All.
Tav./
Elab.
Denominazione
Nome file
21
Relazione opere di mitigazione (Rev. 02 Febbraio
2014)
A01E21RELPIR02GAZ_AL2BI_AU
22
Relazione sull’adattabilità del progetto (Rev. 01
Dicembre)
23
Calcolo delle DPA (Rev. 02 Dicembre)
A01E22READAR01GAZ_AL2BI_AU
A01E23CADPAR02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
2
Protocollo
Pg 15100 del
13.02.2014
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Elaborati grafici:
1
Planimetria di inquadramento generale (Rev. 01
Dicembre) 1:15.000
A02T01PLINQR01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
2
Ortofotocarta: distanze dalle case sparse (Rev. 01
Dicembre) 1:5.000
A02T02DISTCR01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
3
Ortofotocarta: distanze dai centri abitati (Rev. 01
Dicembre) 1:15.000
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
4
Vincoli e strumenti urbanistici (Rev. 01 Novembre)
A02T03DISTPR01GAZ_AL2BI_AU
A02T04VINCOR01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
5
Planimetria
generale
dell’insediamento
–
Sistemazioni esterne (Rev. 02 Febbraio) 1:500 1:2000
A02T05PLGENR02GAZ_AL2BI_AU
Pg 15100 del
13.02.2014
6
Planimetria di dettaglio – stato modificato (Rev. 02
Dicembre) 1:200
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
7
Prospetti generali (Rev. 02 Dicembre) 1:200
8
Sezioni generali (Rev. 02 Dicembre) 1:200
9
Prevasca: Pianta, sezione e prospetto (Rev. 02
Dicembre) 1:100
A02T06PLDETR02GAZ_AL2BI_AU
A02T07PROGER02GAZ_AL2BI_AU
A02T08SEZGER02GAZ_AL2BI_AU
A02T09PREVAR02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
10
Fermentatore: Planimetria, sezione e prospetti (Rev.
02 Dicembre) 1:100
A02T10FERM1R02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
11
Locali tecnici: Pianta, sezioni e prospetti (Rev. 02
Dicembre) 1:50
A02T11LOCPOR02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
12
Locale servizi: Pianta, sezioni e prospetti (Rev. 02
Dicembre) 1:50
A02T12LOCSER02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
14
Cabina elettrica: Pianta, sezione e prospetti (Rev. 01
Luglio) 1:50
A02T14CABELR01GAZ_AL2BI _AU
Pg. 62544 del
24.07.2013
15
Vasca stoccaggio digestato: Pianta, sezione e
prospetti (Rev. 02 Dicembre) 1:100
A02T15VAFINR02GAZ_AL2BI _AU
16
Serbatoio pompe antincendio: Pianta, sezione e
prospetti (Rev. 02 Dicembre) 1:50
A02T16SERPOR02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
17
Sistema di alimentazione -schema di carico delle
biomasse solide (Rev. 02 Dicembre)
A02T17SALIMR02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
18
Planimetria rete fognaria (Rev. 03 Febbraio 2014)
1:500
A02T18PLFOGR03GAZ_AL2BI_AU
Pg 15100 del
13.02.2014
Pagina 24 di 34
PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
All.
Tav./
Elab.
Denominazione
Nome file
19
Planimetria presidi prevenzione incendi (Rev. 02
Dicembre) 1:500
A02T19PLANTR02GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
20
Planimetria punti di emissione in atmosfera (Rev. 02
Dicembre) 1:500
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
21
Rilievo stato attuale (Rev. 01 Dicembre) 1:500
22
Stato comparato (Rev. 01 Dicembre) 1:200
23
Planimetria generale opere di mitigazione (Rev. 01
Dicembre) 1:500/2000
A02T20PLEMIR02GAZ_AL2BI_AU
A02T21STATTR01GAZ_AL2BI_AU
A02T22STCOMR01GAZ_AL2BI_AU
A02T23MITIGR01GAZ_AL2BI_AU
25
Area stoccaggio biomasse: pianta,
prospetto (Rev. 00 Dicembre) 1:100
e
A02T25STOBIR00GAZ_AL2BI_AU
26
Planimetria e sezione serre (Emissione Febbraio
2014)
A02T26SERRAR00GAZ_AL2BI_AU
Pg 15100 del
13.02.2014
27
Planimetria generale teleriscaldamento (Emissione
Marzo 2014)
A02T27TELERR00GAZ_AL2BI_AU
Pg 29926 del
24.03.2014
28
Planimetria viabilità (Emissione Marzo 2014)
A02T28PVIABR00GAZ_AL2BI_AU
Pg 30269 del
25.03.2014
3
sezioni
Protocollo
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Impianto elettrico
1
Relazione tecnica (Rev. 01 Dicembre)
A03E01RTELER01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
2
Schema elettrico unifilare (Rev. 00 Aprile)
A03T02SCELER00GAZ_AL2BI_AU
Pg 40304/2013
del 03.05.2013
3
Planimetria distanze di prima approssimazione (Rev.
01 Dicembre) 1:2000
A03T03DISTAR01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
4
Preventivo connessione alla rete MT di Enel
Distribuzione (Rev. 00 Aprile)
A04E00TICAER00GAZ_AL2BI_AU
5
Visura Camerale “Impr. Indiv. Gazzetti Andrea”
(Rev. 00 Aprile)
A05E00VISCAR00GAZ_AL2BI_AU
Pg 40304/2013
del 03.05.2013
Pg 40304/2013
del 03.05.2013
6
Progetto definitivo elettrodotto (Rev. 00 Aprile)
7
Certificato di destinazione urbanistica (Rev. 01
Dicembre)
8
Pre-Valutazione di Incidenza (Rev. 01 Dicembre)
A06T00PDELER00GAZ_AL2BI_AU
A07E00CEDESTR01GAZ_AL2BI_AU
Pg 40304/2013
del 03.05.2013
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
A08E00PVALIR01GAZ_AL2BI_AU
Pg. 91982/2013
del 6.12.2013
Sono parte integrante del provvedimento finale di autorizzazione i seguenti elaborati:
• Allegato 1: Planimetria di dettaglio stato modificato Rev 02 All. 2.6 Dicembre 2013;
• Allegato 2: Prevasca pianta, sezione e prospetto Rev. 02 All. 2.9 Dicembre 2013;
• Allegato 3:Fermentatore, pianta, sezione e prospetto rev. 02 All. 2.10 Dicembre 2013;
• Allegato 4: Progetto definitivo "Allacciamento della nuova cabina di consegna denominata
VALERIA BIO in entra-esce alla linea MT esistente "ALFOS+" T0678077 Rev.00;
• Allegato 5: Piano di gestione dei piazzali Rev 01 All. 1.6 Aprile 2013;
• Allegato 6: Planimetria rete fognaria Rev 03 All. 2.18 Febbraio 2014;
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
•
•
•
Allegato 7: Planimetria opere di mitigazione Rev 02 all. 2.23 Febbraio 2014;
Allegato 8: Monitoraggio emissioni odorigene Rev. 02 Dicembre 2013;
Allegato 9: Planimetria generale teleriscaldamento (Emissione Marzo 2014).
4. VALUTAZIONI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI
4.1 STOCCAGGIO DELLE BIOMASSE
La Conferenza dei Servizi valuta positivamente il progetto e precisa che dovranno essere rispettate le scelte
progettuali che prevedono che l’alimentazione all'impianto delle deiezioni avicole avvenga, secondo la
necessità quotidiana con alimentazione in prevasca o in tramoggia di carico a seconda della consistenza della
deiezione senza stoccaggio mentre per gli insilati di mais, sorgo, triticale e le polpe di barbabietola
surpressate è previsto che vengano stoccate in silo bags collocati su un piazzale appositamente dedicato e
realizzato in stabilizzato. Per riempire i silobags di prodotto (insilati di mais, sorgo, triticale) o sottoprodotto
(polpe di barbabietola surpressate) si utilizzano delle attrezzature agricole descritte al paragrafo 5 della
relazione descrittiva allegato 1 elaborato 2 rev. 03 del dicembre 2013.
ELENCO DELLE BIOMASSE E DEI SOTTOPRODOTTI AUTORIZZATI IN INGRESSO
PRODOTTI IMMESSI NEL DIGESTORE
INPUT
Insilato di mais
Insilato di sorgo
Insilato di triticale
Sottoprodotto polpe di barbabietola surpressate
Sottoprodotto deiezione avicole (pollina da
stabulazione libera
t/anno
giornaliero
500
800
200
4000
7,2%
11,6%
2,9%
58%
945
20,3%
6445
17.6 t/g
5146,5
14.1 t/g
OUTPUT
digestato in uscita
•
•
Produzioni aziendali:
o Insilato di sorgo: 800 t/anno;
o Insilato di triticale: 200 t/anno
Quantitativo totale:1000 t/anno
Acquisti esterni:
o Sottoprodotto polpe di barbabietola: 4000 t/anno;
o Sottoprodotto deiezione avicole (pollina da stabulazione: 945 t/anno;
o Insilato di mais: 500 t/anno
Quantitativo totale: 5.445 t/anno
4.2 TITOLO EDILIZIO
Il Permesso di costruire di competenza dell'Unione dei Comuni Bassa Romagna – Comune di Alfonsine ai
sensi D.P.R. 380/01 s.m.i. e L.R. 15/2013), risulta ricompreso all'interno dell'autorizzazione unica.
In riferimento al rilascio del titolo edilizio l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha espresso in data
17.04.2014 parere favorevole di conformità urbanistico-edilizia alla realizzazione dell'impianto con
prescrizioni, come in precedenza riportato.
4.3 TERRE E ROCCE DA SCAVO
Il materiale di risulta degli scavi deriverà prevalentemente dalle attività di scavo per le fondazioni del
digestore, vasca di stoccaggio e pre vasca e dalle opere di livellazione del piano di posa. Il materiale scavato
come da dichiarazione acquisita agli atti con prot. 32483 del 28.03.2014 non sono rifiuti secondo la
definizione del comma 1a) dell'art. 183 e non rientrano fra i materiali previsti al comma 1b) dell'art. 185 del
D,.Lgs. 152/2006 come modificato dal D.Lgs 4/2008, inoltre non provengono da siti contaminati o sottoposti
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
ad interventi di di bonifica ai sensi del titolo V della parte IV del D. Lgs. 152/2006 come modificato dal
D.Lgs 4/2008. Tali materiali verranno interamente riutilizzato nel cantiere entro un anno dalla data di
produzione senza alcun trattamento preventivo o trasformazione nello stesso sito.
4.4 NORMATIVA SISMICA
Ai sensi dell’art.10 della LR. n.19/2008, il tecnico progettista dichiara che l'impianto è stato progettato nel
rispetto delle norme tecniche delle costruzioni e delle prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di
pianificazione territoriale e urbanistica.
4.5 GESTIONE DEL DIGESTATO
Il digestato tal quale prodotto dall’impianto è pari a 14,1 ton/giorno per una produzione totale stimata in
5.146,5 mc/a. In base al preliminare di cessione (Pg 24719/2014 del 10.03.2014) il digestato tal quale verrà
in parte ceduto all'Azienda Agricola Agraria Erica s.r.l. con carichi a cadenza settimanale di 77 t per un
quantitativo totale di 4.000 t/anno. Nella documentazione di progetto è prevista la realizzazione di una vasca
di stoccaggio del digestato solido non separato di volumentria pari a 4000 mc con copertura in telo PES
dotata di una piccola vasca di carico da 30 m3 in connessione con lo stoccaggio del digestato per agevolare il
caricamento in botti. Il rimanente quatitativo sarà oggetto di spandimenti nei terreni messi in disponibilità
della ditta proponente dalla Andruccioli Bruno, Mirko e Fabio S.S. Società Agricola come attestato da
dichiarazione di atto di notorietà (Pg 24719/2014 del 10.03.2014)
4.6 DELIBERAZIONE ASSEMBLEA LEGISLATIVA N.51/2011 E DELIBERAZIONE DI
GIUNTA REGIONALE N.1495/2011
Con la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa del 26 Luglio 2011, n.51 “Individuazione delle aree e dei
siti per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo delle fonti
energetiche rinnovabili eolica, da biogas, da biomasse e idroelettrica”, è stato stabilito che “l’obbligo di
prevedere un piano di monitoraggio delle emissioni odorigene […] trova applicazione anche per gli impianti
a biogas esistenti e per quelli per i quali, alla data di pubblicazione nel BURERT del presente atto, il
procedimento di autorizzazione unica sia stato concluso”.
Valutato che sulla base degli elementi forniti, la Conferenza dei Servizi ha ritenuto possibile dichiarare la
conformità alla DAL 51/2011 della Regione Emilia Romagna, come di seguito dettagliato:
− l'impianto risulta localizzato in aree agricole considerate idonee senza limitazioni (lettera F);
− piano di monitoraggio impatti odorigeni: il piano dovrà essere attuato nelle modalità presentate e come
previsto al punto 3.3 della DGR 1495 del 24/10/2011; e si stabilisce, in conformità ai principi dettati a
livello regionale, che la durata sia pari ad anni 2 (due) a partire dall'entrata in funzione dell'impianto.
Inoltre al termine del monitoraggio annuale il titolare dell'impianto dovrà trasmettere i dati all'autorità
competente e a ARPA; trascorsi 2 anni (due) di monitoraggio, in presenza di problematiche riscontrate,
all'esito della valutazione delle stesse potrà essere prescritta la prosecuzione del piano di monitoraggio.
Inoltre l'autorità competente potrà richiedere un approfondimento modellistico e/o pervenire ad una
eventuale proposta di adeguamento strutturale dell'impianto allo scopo di contenere i livelli di
concentrazioni delle unità odorigene registrate;
− cumulo impatti: al fine della valutazione di impatti cumulativi di diversi impianti collocati nella
medesima area o in aree contigue, sono stati forniti elementi che consentono di valutare che:
o non vi sono attività contigue al sito di progetto;
o rispetto all'impatto acustico e all'impatto dei campi elettromagnetici, richiamando la
compatibilità/prescrizioni dettate nel parere espresso da ARPA, in qualità di organo tecnico
competente, non si rilevano impatti significativi;
o rispetto all'impatto odorigeno è stato redatto un piano come previsto al punto 3.3 della
D.G.R. 1495/2011; è stato valutato che le soglie olfattive si posizionano tutte all'interno o in
prossimità del perimetro dell'impianto;
o rispetto alle emissioni in atmosfera, si richiamano le valutazioni di ARPA e le prescrizioni
contenute nel presente provvedimento;
− dispersione insediativa: la Ditta nella documentazione integrativa Pg 15100 del 13.02.2014 ha dichiarato
che l'impianto si trova a circa 200 metri dall'impianto fotovoltaico esistente di proprietà e con unica
gestione in termini di addetti, inoltre l'impianto fornirà calore (acqua calda) alle abitazioni limitrofe. Si
da atto che l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Alfonsine, nel rispetto delle norme
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
RUE, non ha espresso osservazioni nell'ambito del parere favorevole rilasciato ai fini della conformità
urbanistica.
5. CONDIZIONI/PRESCRIZIONI
AVVIO DEI LAVORI
Pr.1. Vengano rispettate tutte le condizioni e prescrizioni previste nei pareri indicati nella parte narrativa
del presente atto, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, sinteticamente richiamate nel presente
paragrafo;
Pr.2. il rilascio della presente autorizzazione non pregiudica in alcun modo i diritti di terzi e le competenze
di altri Enti/Amministrazioni, che sono fatti salvi, riservati e rispettati in ogni fase dell'esecuzione dei
lavori;
Pr.3. ai sensi e per gli effetti di cui alla L.R. 15/2013 “disciplina generale dell’edilizia” e nel rispetto di
quanto disposto nei vigenti regolamenti comunali in materia, si dispone che l’inizio dei lavori dovrà
avvenire entro 1 anno dalla data della presente autorizzazione e se ne dovrà dare preventiva
comunicazione alla Provincia ed al comune territorialmente competente e, comunque, non oltre la data di
inizio lavori;
Pr.4. il titolare dell’autorizzazione ha l’obbligo di segnalare e documentare alla Provincia ed al comune
territorialmente competente la data di inizio lavori e di documentare eventuali ritardi dovuti a causa di
forza maggiore non imputabili al titolare dell’autorizzazione e di concordare con gli Enti citati un nuovo
termine;
Pr.5. ai sensi dell'art. 10 della L.R. 19/2008 e s.m.i. i lavori previsti dal titolo abilitativo edilizio non
possono essere iniziati fino a quando non sia stata rilasciata l'autorizzazione sismica, ove previsto
dall'art. 11 della suddetta L.R., fatto salvo quanto previsto dall'art. 8, comma 15, del D.L. n. 74/2012;
Pr.6. il proponente dovrà prestare a favore della Provincia prima della comunicazione dell'inizio lavori,
una cauzione finanziaria a garanzia dell'obbligo di ripristino dello stato dei luoghi a seguito della
dismissione dell'impianto con le modalità descritte nella relazione di dismissione e di importo pari al
costo di dismissione determinato nel progetto presentato e approvato in sede di conferenza dei servizi,
secondo le seguenti modalità così come previsto dall'art. 1 della Legge 348/1982:
− da fidejussione bancaria rilasciata da aziende di credito di cui all'art. 5 del R.D.L. 12 marzo 1936, n.
375, e successive modifiche ed integrazioni;
− da polizza assicurativa rilasciata da imprese di assicurazione debitamente autorizzata all'esercizio del
ramo cauzioni ed operante nel territorio della Repubblica in regime di libertà di stabilimento o di
libertà di prestazione di servizi;
Pr.7 la garanzia dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del
debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2 del Codice Civile nonché
l'operatività della garanzia medesima entro 15 giorni, a semplice richiesta scritta del beneficiario;
Pr.8. dovrà essere stipulata apposita convenzione prima dell'inizio dei lavori fra la Ditta proponente e con
l'Area Lavori Pubblici dei Comuni di Alfonsine e Fusignano al fine di farsi carico della manutenzione
periodica dei tratti di strade comunali Via Valeria, Via Nuova e Via Prato Lungo interessate dal transito
dei mezzi diretti all'impianto, secondo le indicazioni, i tempi e le modalità concordate;
Pr.9. gli automezzi dovranno effettuare il seguente percorso a senso unico: via Stroppata con svolta in via
Pratolungo per i mezzi in entrata dall'impianto, via Valeria via Nuova con reimmissione sulla Provinciale
18 (Stroppata) per i mezzi in uscita dall'impianto. Tale condizione deve essere rispettata anche durante
tutto il periodo di esercizio e relativa gestione dell'impianto;
Pr.10. il proponente dovrà fornire la garanzia finanziaria per tutta la durata di esercizio dell'impianto
maggiorata di due anni anche mediante più fidejussioni (senza soluzione di continuità della garanzia
stessa), nel rispetto di quanto definito al punto successivo;
Pr.11. che i costi del piano smaltimento e il valore della fidejussione a garanzia dell'obbligo di ripristino
dovranno essere rivalutati sulla base del tasso di inflazione programmata ogni 5 anni; parimenti detta
garanzia dovrà essere aggiornata all'atto del rilascio del rinnovo dell'autorizzazione. Tale adeguamento
della garanzia deve essere trasmesso alla Provincia almeno 6 mesi prima della scadenza del quinto anno
e l'efficacia è subordinata alla comunicazione di avvenuta accettazione da parte della Provincia;
Pr.12. la garanzia finanziaria dovrà essere commisurata all'intero costo delle opere di rimessa in pristino o
delle misure di reinserimento o recupero ambientale, indicate nel progetto definitivo e nel caso in oggetto
commisurata ad un importo 10.400 € (diecimilaquattrocento/00 euro);
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
interrato da realizzare in Comune di Alfonsine via Valeria snc- Richiedente: ditta GAZZETTI ANDREA IMPRESA INDIVIDUALE
Pr.13. la garanzia finanziaria dovrà essere prestata a favore della Provincia prima della comunicazione
dell'inizio lavori, a pena di revoca dell'autorizzazione rilasciata in esito al Procedimento Amministrativo;
l'efficacia dell'autorizzazione rilasciata è subordinata alla comunicazione di avvenuta accettazione della
garanzia da parte della Provincia; fino alla predetta comunicazione, non potrà essere svolta l'attività
oggetto del provvedimento autorizzativo rilasciato dalla Provincia;
Pr.14. il proponente dovrà impegnarsi a fornire comunicazione alla Provincia della cessazione dell'esercizio
dell'impianto, nonché comunicazione di inizio e fine lavori di dismissione dell'impianto. La garanzia
finanziaria verrà svincolata secondo i termini di legge;
Pr.15. il mancato adeguamento della garanzia finanziaria nei tempi di cui al punto 4 della D.G.P. n. 22 del
26.01.2011, previa diffida da parte dell'Ente competente, comporterà la revoca dell'autorizzazione
rilasciata;
Pr.16. ai sensi dell'art. 15.5, PARTE III del DM 10/09/2010 "L'Autorizzazione Unica prevede un termine
per l'avvio e la conclusione dei lavori decorsi i quali, salvo proroga, la stessa perde efficacia. I suddetti
termini sono congruenti con i termini di efficacia degli atti amministrativi che l'autorizzazione recepisce
e con la dichiarazione di pubblica utilità. Resta fermo l'obbligo di aggiornamento e di periodico rinnovo
cui sono evenutalmente assoggettate le autorizzazioni settoriali recepite nell'Autorizzazione Unica."
Pr.17. dovranno essere citati gli estremi del presente atto in tutte le future domande tendenti ad ottenere
permessi di costruire o presentazioni dei titoli edilizi necessari per gli interventi sugli immobili oggetto
del presente atto;
Pr.18. il presente atto autorizzativo, unitamente agli eventuali allegati, dovrà essere esibito in cantiere ai
Funzionari comunali, agli Ufficiali ed agenti di Polizia Giudiziaria in base alle specifiche richieste;
Pr.19. tutte le opere ed interventi previsti dal progetto dovranno essere realizzate in conformità alla
documentazione progettuale presentata all’interno della presente procedura;
Pr.20. dovrà essere data attestazione dell'avvenuta accettazione del preventivo di Snam per gli interventi
previsti sul Metanodotto Ravenna - Minerbio DN 750 alla Provincia di Ravenna;
TUTELA BENI ARCHEOLOGICI
Pr.21. si prescrive che la data di inizio lavori di scavo venga comunicata con congruo preavviso (venti
giorni almeno), al fine di predisporre, se ritenuti opportuni, sopralluoghi in corso d'opera;
Pr.22. se durante i lavori si dovessero rinvenire manufatti di pubblici servizi o di interesse storico
archeologico, dovrà essere usata ogni cautela per non danneggiarli e dovranno essere avvisati gli Uffici e
gli Enti proprietari o competenti per legge per gli adempimenti del caso;
ATTIVITÀ DI CANTIERE
Pr.23. le attività di cantiere per la realizzazione dell'impianto potranno avere inizio solo a seguito
dell'ultimazione delle opere di protezione alla condotta Snam metanodotto "Ravenna - Minerbio DN
750" previste nel preventivo acquisito agli atti con prot. 30361/2014 del 25.03.2014;
Pr.24. la torcia, la quale dovrà essere installata in modo da poter essere utilizzata anche in caso di
emergenza e quindi anche in assenza di energia elettrica, dovrà essere ubicata in posizione tale che
l'irraggiamento termico a terra non produca conseguenze per le persone, per le apparecchiature presenti
(cogeneratore) e per le coperture pressostatiche;
Pr.25. nel corso dei lavori dovranno applicarsi tutte le norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro;
Pr.26. per limitare la diffusione di polveri in atmosfera legate al transito dei mezzi sulla viabilità di
cantiere, deve essere prevista la bagnatura della terra di scavo e la copertura degli automezzi durante il
trasporto del terreno con teli protettivi. Gli automezzi dovranno procedere a basse velocità di marcia;
Pr.27. in ordine agli adempimenti sulla sicurezza del cantiere e al mercato del lavoro, dovrà essere
presentata la seguente documentazione:
− Documento unico di regolarità contributiva (DURC) in originale in corso di validità (non
anteriore a tre mesi);
− dichiarazione del committente/responsabile dei lavori di avere effettuato le verifiche
previste dall’art. 90, comma 9, lettere a) e b) del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.;
− notifica preliminare o motivazione per cui non sia necessaria.
Pr.28. considerato che il recapito finale di scarico delle acque di origine meteorica S1 e quelle di origine
non meteorica S2 provenienti dall'impianto è identificato nel canale di scolo consorziale Menata di
Fusignano, all'altezza del f. 108 mapp. 13 del Comune di Alfonsine, il proponente dovrà provvedere
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
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all'inoltro al Consorzio dell'istanza di concessione per la costruzione di n. 2 manufatti di scarico nelle
pertinenze consorziali corredata dell'elaborato grafico esecutivo dell'opera così come previsto dal vigente
regolamento per le concessioni precarie e le licenze approvato dal Consiglio di amministrazione del
Consorzio con deliberazione n. 11 del 24.06.1996.
Pr.29. per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco gli accessi all'area devono
avere i seguenti requisiti minimi: larghezza 3.50 m; altezza libera 4 m; raggio di volta:13 m; pendenza
non superiore al 10%; resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 sull'asse anteriore e 12 sull'asse
posteriore. passo 4 m);
Pr.30. dovranno essere installati idranti a colonna a protezione del deposito di biomasse a meno che non sia
dimostrata la non pericolosità e la non combustibilità del prodotto;
Pr.31. per ogni digestore dovranno installarsi, nella zona di ossidazione dell'acido solfidrico a zolfo,
rivelatori di metano o di ossigeno con la funzione di attivare un allarme ottico acustico in posizione
presidiata (sala controllo) e disattivare il compressore di aria la raggiungimento di un primo valore di
concentrazione superiore al UEL e di attivare apposito dispositivo di sfogo per inviare la miscela in
torcia;
Pr.32. dovrà essere predisposto apposito pulsante di sgancio della energia elettrica generale;
Pr.33. per quanto non espressamente rilevabile dagli elaborati grafici e dalla relazione tecnica, con
particolare riferimento alla cabina di trasformazione di energia elettrica, sia rispettata la norma CEI 11-1
ed in particolare la sez. 7.6. dovrà essere verificata la quantità di olio combustibile di raffreddamento se
contenuto, la quale, se maggiore di 1 m cubo, dovrà essere considerata come attività nr. 48 ai sensi
dell'allegato I al DPR 151/2011;
Pr.34. dovrà essere verificata la quantità di olio combustibile di raffreddamento se contenuto, la quale , se
maggiore di 1 m cubo, dovrà essere considerata cone attività nr. 48 ai sensi dell'allegato I al DPR
151/2011;
Pr.35. l'impianto antincendio, comprensivo del gruppo di spinta, dovrà essere conforme alla UNI 10779 ed
alla UNI 12845 e sia dotato di attacco per autopompa conforme al punto 6.6 della UNI 10779;
Pr.36. per quanto non espressamente rilevabile dalla documentazione tecnica presentata sia rispettato il
D.M. 24.11.1984 con particolare riferimento ai seguenti punti:
d. 2.7: la recinzione perimetrale sia di altezza non inferiore a 2.5 m;
e. 2.10: attorno ad ogni serbatoio deve essere mantenuta una fascia libera di terreno pari ad
almeno 4 m;
f. 2.10: la sala pompe deve avere una distanza dai serbatoi/digestori pari ad almeno alla
distanza di sicurezza interna;
Pr.37. le attrezzature da utilizzare nella aree a rischio formazione atmosfera esplosive devono soddisfare i
requisiti dell'allegato L del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.;
Pr.38. la rete di adduzione del biogas al cogeneratore deve essere installata in conformità al D.M.
16.04.2008 e protetta contro le azioni della corrosione;
Pr.39. l'impianto deve essere protetto contro le scariche atmosferiche ai sensi della CEI 81-10;
Pr.40. il locale cogeneratore, per quanto non espressamente rilevabile dalla documentazione tecnica sia
conforme al D. M. 13.07.2011, in particolare:
- il gruppo di cogenerazione deve essere contornato da un'area di profondità non minore a 3
metri libera da impianti e materiali che possano costituire pericolo di incendio;
Pr.41. le linee di collegamento con la rete di distribuzione dovranno essere realizzate mediante condotte
interrate o di tipo "elicord";
Pr.42. si prescrive l’impiego esclusivo di fari per l’illuminazione notturna a proiezione esclusivamente
indirizzata verso terra, inoltre l' accensione dovrà avvenire solo in casi di emergenza o per servizio;
Pr.43. si prescrive che il colore delle strutture in elevazione rispetto al piano campagna (es. vasche,
digestore generatore ecc..), non dovrà essere verde ma si dovranno utilizzare dei colori neutri chiari
come il bianco ghiaccio o il grigio chiaro (tonalità del cielo) in maniera da mitigare gli impatti visivi dei
manufatti quando la vegetazione è spoglia del fogliame. Come riferimento si possono utilizzare le
tonalità suggerite per gli edifici non residenziali nella cartella D1 per la zona rurale dell'allegato F del
RUE;
TERRE E ROCCE DA SCAVO
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l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto
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Pr.44. dovranno essere dimostrati e verificati la sussistenza dei requisiti di cui al comma 1 dell’art. 186 del
D.Lgsl. 152/06 e sue modifiche e integrazioni, nonché i tempi dell’eventuale deposito in attesa di
utilizzo, che non possono superare un anno. Terre e rocce da scavo prodotte dalle attività di realizzazione
delle opere di progetto potranno essere riutilizzate in sito;
FINE LAVORI E AVVIO ESERCIZIO
Pr.45. la fine lavori dovrà avvenire entro 3 anni dalla data della presente autorizzazione e se ne dovrà dare
contestuale comunicazione alla Provincia ed al Comune territorialmente competente;
Pr.46. all'atto della comunicazione di fine lavori dovrà essere presentata al Comando Provinciale dei Vigili
del Fuoco apposita certificazione atta a dimostrare di aver ottemperato alle condizioni di installazione
della torcia;
Pr.47. nel caso di variazioni minori in corso d'opera ai sensi della L.R. n. 15/2013, occorre presentare
specifico titolo abilitativo prima della comunicazione di ultimazione dei lavori;
Pr.48. entro 15 giorni dalla comunicazione di ultimazione dei lavori dovrà essere presentata la domanda di
abitabilità o agibilità di quanto edificato all'Ufficio Tecnico Comunale, allegando a questa il certificato
di collaudo delle opere edili, ove necessario, la dichiarazione presentata per l'iscrizione al catasto
dell'immobile, restituita dagli uffici catastali con l'attestazione dell'avvenuta presentazione e la
dichiarazione del direttore lavori che certifichi, sotto la propria responsabilità, la conformità di quanto
realizzato rispetto ai progetto approvato, l'avvenuta prosciugatura dei muri e la salubrità degli ambienti,
ai sensi del D.P.R. 22 aprile 1994, n. 425. Inoltre alla richiesta andrà allegata anche la dichiarazione di
conformità o il certificato di collaudo degli impianti installati, ove previsto, salvo quanto disposto dalle
leggi vigenti, ai sensi dell'art. 11 della legge 5 marzo 1990, n. 46. Nel caso gli uffici comunali lo
ritenessero necessario, verrà richiesta un'ulteriore documentazione prevista dalle leggi e dai regolamenti
vigenti. Di tale ottemperanza dovrà esserne data comunicazione anche alla Provincia di Ravenna;
Pr.49. a fine lavori, dovrà essere presentata l'istanza al Comando Provinciale Vigili del Fuoco per le
valutazioni relative alla sicurezza antincendio, di cui al comma 2 dell'art. 16 del D.Lgs. 139/2006, con le
modalità di cui all'art.4 del D.P.R. 151/2011, allegando la documentazione prevista dal D.M. 7 agosto;
Pr.50. a lavori ultimati il proponente dovrà richiedere al Consorzio della Bonifica della Romagna
Occidentale un sopralluogo di riscontro di competenza delle opere idrauliche eseguite e darne poi atto
alla Provincia di Ravenna;
Pr.51. dovrà essere data comunicazione alla Provincia di Ravenna al Comune territorialmente competente e
all'ARPA delle quantità di inoculo usate per l'avvio, oltre all'indicazione del luogo e dell'azienda da cui il
digestato e/o liquame/letame bovino verrà approvvigionato;
Pr.52. l'impianto deve "rispettare in ogni caso almeno i valori limite previsti nella parte III dell'allegato I
alla parte V del D. Lgs. 152/06". In particolare per questo caso, essendo la potenza termica nominale
installata pari a ca. 0.782 MW si prende a riferimento la colonna di sx del § 1.3 a). Il Biogas deve avere
inoltre le caratteristiche previste nell’allegato X, parte II, sezione 6. Con la pubblicazione della DGR
1496/2011 i limiti alle emissioni che devono rispettare tali impianti sono quelli stabiliti al § 4.36 della
DGR.L’azienda non ha indicato il tipo di motore endotermico che intende utilizzare dichiarando il
rispetto dei limiti di legge in concentrazione degli inquinanti per le emissioni del motore, intesi come
medi orari riferiti all’ossigeno al 5% secco, come previsti dal dettato della norma regionale sopracitata.
Per quanto attiene i dati di portata volumetrica della emissioni il valore indicato è stato dedotto dalle
caratteristiche di tecniche di un motore di taglia analoga (AB Ecomax 3). L’altezza non compare nelle
tavole grafiche ed era stata oggetto di richiesta integrazione, come peraltro anche il dato di portata
volumetrica secca ed umida della emissione. Vista la taglia modesta del motore si propone un valore
minimo di 7 m di altezza del camino del cogeneratore
Portata umida = 1350 Nm3/h
Altezza H ≥ 7 m
Temperatura > 400 °C (in assetto senza recupero termico del calore sensibile dei fumi)
NOx (espressi come NO2) = 450 mg/Nm3
CO = 500 mg/Nm3
COT (NMHC) = 150 mg/Nm3
Composti inorganici del cloro (come HCl) = 10 mg/Nm3
Ossidi di zolfo (come SO2) = 350 mg/Nm3
Polveri = 10 mg/Nm3
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
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Pr.53. si richiede di rendere disponibile nel DCS di controllo dell’impianto i valori medi orari o i trend
grafici relativi alla analisi in continuo della qualità del biogas inviato al motore endotermico nei suoi
macrocomponenti CH4, O2, H2S; tali valori/trend devono essere registrati e resi disponibili alle verifiche
delle autorità di controllo. Tali dati dovranno essere conservati per almeno due anni. I metodi analitici
per i parametri indicati sono quelli previsti nell’allegato 3B della DGR 1769/10 del 22/11/2010 e s.m.i.;
Pr.54. l’emissione dovrà essere dotata di punto di presa campione secondo quanto previsto dalle norme
tecniche UNI 10169 ed UNI EN 13284-1 e di vie di accesso in sicurezza secondo quanto previsto dalle
norme vigenti;
Pr.55. la presa campione per il controllo dei fumi in emissione sia in un tratto verticale del camino
adeguatamente coibentato;
Pr.56. la torcia dovra’ essere dotata di dispositivi ridondanti che evitino la mancata accensione della stessa
in caso di utilizzo in emergenza. La torcia dovrà sempre funzionare in ogni circostanza prevista o
prevedibile nella gestione dell’impianto, non è consentita l’emissione in atmosfera di biogas non
preventivamente trattato. La torcia chiusa dovrà avere una altezza da terra di m 5.40 come riportato nella
tavola 7 allegato 2 “Prospetti Generali”;
Pr.57. durante la fase di avviamento in cui il biogas prodotto non è sufficiente ad alimentare né il
cogeneratore nè la torcia in ottemperanza alla DGR 1495/2011 si prescrive che il biogas venga trattato
secondo le modalità previste dalla sopracitata DGR;
Pr.58. si prescrive che la soluzione adottata per il trattamento del biogas in fase di avviamento, debba essere
fatta pervenire alla Provincia di Ravenna e all'ARPA almeno 60 gg prima della messa in esercizio
dell’impianto al fine di poterne valutare la rispondenza a quanto previsto nella normativa regionale;
Pr.59. la messa in esercizio dell’impianto dovrà essere comunicata alla Provincia di Ravenna, Comune
territorialmente competente e all’ARPA, unitamente ad una relazione che riporti le modalità ed i tempi di
avvio della attività di digestione anaerobica e della conseguente produzione del biogas, definendo la data
di messa a regime dell'impianto;
FASE DI GESTIONE E MONITORAGGI
Pr.60. si richiede inoltre un controllo dei fumi emessi dal motore in sede di messa a regime del motore al
fine di dimostrare, come previsto dall’art 272 comma 1 del dlgs 152/06 la conformità ai valori massimi
di emissione previsti, ed un autocontrollo annuale dopo la messa a regime;
Pr.61. l’esercente ha l’obbligo di informare la Provincia e al Comune territorialmente competente entro il
15 febbraio di ogni anno dei dati di esercizio, dei programmi di manutenzione degli impianti che
comportino arresti di lunga durata nonché della definitiva messa fuori servizio dei medesimi. Il Rapporto
annuale, sezione “Dati di esercizio” deve contenere informazioni aggiornate e di dettaglio riguardanti in
particolare:
− la produzione energetica totale definita come energia elettrica equivalente;
− l’energia autoconsumata nello stabilimento e l’energia ceduta;
− i rendimenti energetici dei singoli generatori ed il rendimento energetico complessivo;
− la caratterizzazione quali - quantitativa del biogas prodotto e consumato nonché del digestato
prodotto e della biomassa utilizzata per la produzione di quest’ultimo;
− la caratterizzazione dei principali impatti ambientali (risorse naturali utilizzate, emissioni in
atmosfera, produzione e gestione scarichi idrici e rifiuti, odori, rumore, campi elettromagnetici,
impegno delle reti locali per l’approvvigionamento degli impianti);
− le iniziative di formazione e informazione degli operatori addetti;
− i rapporti con la comunità locale;
− le eventuali situazioni incidentali.
Pr.62. gli impianti di generazione energetica vanno mantenuti in stato di perfetta efficienza, anche
attraverso i programmi di monitoraggio e di manutenzione;
Pr.63. nell’ambito della gestione dell’impianto si ritengono ammissibili alcuni scostamenti dalla ricetta
media giornaliera/annua anche in funzione dell’andamento della stagione meteo-climatica e delle
conseguenti caratteristiche delle biomasse dedicate. Dovranno in ogni caso essere rispettate le condizioni
previste dalla vigente nromativa e le prescrizioni dettate dai vari Enti, con particolare attenzione:
− al rispetto del limite massimo quantitativo totale dei prodotti in ingresso;
− al rispetto dei quantitativi di azoto del digestato destinato a spandimento nei terreni
(coerentemente con le valutazioni fatte durante l’iter istruttorio);
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PROCEDIMENTO UNICO, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e
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alla produzione di digestato che dovrà essere compatibile con le capacità di stoccaggio
dichiarate e la gestione dell’impianto, cautelativamente, dovrà tenere conto anche della
stagione meteo-climatica sfavorevole la quale potrebbe non permettere lo spadimento sui
terreni del digestato prodotto anche al di fuori dei periodi di divieto;
− al rispetto delle condizioni relative ai contratti di fornitura indicate nella presente
autorizzazione;
Pr.64. ogni eventuale modifica delle materie prime dichiarate in ingresso all'impianto sia preventivamente
comunicata dalla proprietà e valutata dalla Provincia di Ravenna e dal Comune territorialmente
competente, in particolare per quanto attiene agli aspetti gestionali di approvvigionamento, stoccaggio e
movimentazione;
Pr.65. qualora il mix in alimento all’impianto dovesse modificare in maniera significativa il piano traffico e
la frequenza di transito dei mezzi all’impianto ne deve essere data comunicazione preventiva alla
Provincia di Ravenna ed al Comune territorialmente competente per le valutazioni del caso. Si fa rilevare
che ogni modifica della ricetta dovrà essere almeno comunicata con una PAS all’Unione dei Comuni
della Bassa Romagna - Comune di Alfonsine e comunque in conformità alla vigente normativa di
settore;
Pr.66. successivamente all’entrata in esercizio dell’impianto, al fine di verificare che la condizione di
approvvigionamento locale di biomassa sia rispettata, il proponente dovrà trasmettere al alla provincia e
al Comune territorialmente competente, entro il 30 novembre di ciascuno degli anni di esercizio
dell’impianto, copia conforme all’originale dei contratti di fornitura delle biomasse utilizzate nell’anno
solare in corso. Ogni singolo contratto deve contenere almeno le seguenti informazioni:
a) il nome e l'indirizzo dei contraenti;
b) la durata del contratto (annuale o poliennale);
c) la tipologia/specie di ciascuna materia prima e per quanto riguarda le biomasse vegetali la
relativa superficie di coltivazione con le informazioni catastali;
d) per quanto riguarda le biomasse vegetali il quantitativo di prodotto ottenibile dalle superfici
di cui sopra;
e) eventuali condizioni applicabili alla consegna del quantitativo previsto di materia prima;
f) dichiarazione che attesti la provenienza della materia prima da non più di 70 km.
Pr.67. si prescrive la presentazione entro il 31 ottobre 2014, dei documenti comprovanti la disponibilità dei
terreni (in conduzione o messi a disposizione con esplicita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
dall'azienda agricola che li conduce) per lo spandimento del digestato;
Pr.68. venga eseguita una verifica acustica dei valori stimati ad attività in esercizio;
Pr.69. ai sensi dell'art. 8 Legge quadro sull'inquinamento acustico, in caso di modifiche o potenziamenti
che comportino l'introduzione di sorgenti sonore, dovrà essere prodotta documentazione previsionale alla
Provincia di Ravenna e ARPA di impatto acustico secondo i criteri della DGR 673/2004 "criteri tecnici
per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della valutazione di clima
acustico ";
Pr.70. gli impianti di trattamento quali pozzetti degrassatori, fossa Imhoff e filtro batterico, al fine di
assicurare un corretto funzionamento, dovranno essere puliti periodicamente;
Pr.71. il pozzetto di prelevamento delle acque reflue domestiche, dovrà essere sempre reso accessibile agli
organi di vigilanza, tramite gli opportuni interventi di manutenzione;
Pr.72. dovranno essere messi in atto tutti gli accorgimenti necessari onde evitare impaludamenti che
potrebbero provocare esalazioni maleodoranti e proliferazione di insetti;
Pr.73. eventuali malfunzionamenti dell’impianto di trattamento dei reflui dovranno essere tempestivamente
comunicati alla Provincia di Ravenna ed alla sezione provinciale dell’ARPA;
Pr.74. va resa disponibile agli agenti accertatori in caso di eventuale controllo, la planimetria della rete
fognaria completa, allegato 6 :Planimetria delle rete fognaria Rev. 03 all. 2.018 Febbraio 2014 alla
presente autorizzazione;
Pr.75. nel caso si verifichino imprevisti tecnici che modifichino provvisoriamente il regime e la qualità
degli scarichi, ne va data comunicazione alla Provincia di Ravenna e ad ARPA;
Pr.76. ogni eventuale variazione tesa a modificare il regime degli scarichi nonchè modificazioni delle
caratteristiche quali-quantitative delle acque scaricate dovranno essere autorizzate preventivamente;
Pr.77. dovranno essere rispettate le prescrizioni previste dal Regolamento Comunale di Fognatura del
Comune di Alfonsine per gli scarichi di acque reflue domestiche;
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Pr.78. un anno prima della scadenza dell'autorizzazione agli scarichi deve esserne richiesto il rinnovo, ai
sensi dell'art.124 comma 8, del D.L.vo n.152/06;
Pr.79. sarà necessario effettuare controlli analitici del digestato per una sua caratterizzazione, in particolare
relativamente al suo contenuto in azoto. L'Azienda dovrà presentare alla Provincia almeno 30 giorni
prima dell’attività di utilizzazione agronomica in qualità di produttore di digestato la comunicazione
prevista dalla DGR n. 1494/2011 (Regolamento Regionale n.1/2011) e rispettarne le disposizioni. La
comunicazione dovrà essere predisposta utilizzando l'applicazione web, denominata Gestione Effluenti,
realizzata nell'ambito del sistema informativo agricolo regionale;
PIANO DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI ODORIGENE
Pr.80. devono essere messe in atto le azioni gestionali volte alla minimizzazione degli impatti ambientali
dell’impianto individuate nella DGR n.1495/2011;
Pr.81. Il piano di monitoraggio impatti odorigeni dovrà essere attuato nelle modalità presentate e come
previsto al punto 3.3 della DGR 1495 del 24/10/2011. La durata sia pari ad anni 2 (due) a partire
dall'entrata in funzione dell'impianto. Inoltre al termine del monitoraggio annuale il titolare dell'impianto
dovrà trasmettere i dati alla Provincia di Ravenna e a ARPA; trascorsi 2 anni (due) di monitoraggio, in
presenza di problematiche riscontrate, all'esito della valutazione delle stesse potrà essere prescritta la
prosecuzione del piano di monitoraggio. Inoltre l'autorità competente potrà richiedere un
approfondimento modellistico e/o pervenire ad una eventuale proposta di adeguamento strutturale
dell'impianto allo scopo di contenere i livelli di concentrazioni delle unità odorigene registrate. ARPA si
riserva comunque ove intervenissero direttive regionali dettagliate a richiedere integrazioni e/o
modifiche a tale elaborato;
6. CONCLUSIONI
Le valutazioni effettuate ed i pareri acquisiti durante i lavori della Conferenza di Servizi, permettono di
esprimere le seguenti conclusioni in merito alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto alimentato a
biogas da digestione anaerobica di liquami zootecnici e biomasse descritto nel presente documento:
- dall’esame degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica vigenti non sono emersi vincoli che
precludano la realizzazione dell’opera, fermo restando il rispetto delle prescrizioni/condizioni indicate nel
presente atto, e pertanto sono da ritenersi superati i motivi di incompatibilità che avevano indotto l'autorità
competente, in sede di prima istanza, a formulare una comunicazione ai sensi dell'art.10-bis della L.241/90 e
smi;
- le proposte progettuali per la gestione delle acque reflue ed i percolati raccolti dalle nuove trincee sono
ritenute adeguate per garantire la corretta gestione dell’impianto ed al contempo la tutela dell’ambiente, nel
rispetto della normativa di settore vigente;
- non sono emersi elementi di criticità, in relazione alle matrici ambientali analizzate, che possano precludere
l’autorizzazione dell’impianto.
Va dato atto che, ai sensi dell’art. 12, comma 4 del D.lgs. 387/03, il soggetto esercente l’impianto è tenuto
alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi a seguito della dismissione dell’impianto.
In conclusione, la Conferenza di Servizi ritiene possibile autorizzare la Ditta.Gazzetti Andrea Impresa
Individuale con sede legale in località Glorie di Bagnacavallo via Reale n. 193 (Partita IVA/Codice Fiscale
02044430391) per la realizzazione e l’esercizio di un impianto da fonte rinnovabile (biogas) della potenza di
300 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto interrato da realizzare in Comune di Alfonsine
via Valeria snc., in conformità agli elaborati depositati presso la Provincia di Ravenna.
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