ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE

ISTITUTO SUPERIORE
DI SCIENZE RELIGIOSE
di Padova
Collegato alla Facoltà Teologica del Triveneto
Annuario 2014-2015
Via del Seminario, 7 - 35122 Padova
Tel. 049.664116 - Fax 049.8785144
E-mail:[email protected]
Sito: www.issrdipadova.it
Indice
Presentazione5
I. DOCUMENTI
Decreto di erezione
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Decreto di approvazione
8
Statuto9
Regolamento
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II. GOVERNO DELL’ISTITUTO
Autorità accademiche comuni con la Facoltà
43
Autorità accademiche proprie e Officiali
43
Consiglio d’Istituto
43
Docenti stabili
44
Consiglio per gli affari economici
44
Segreteria44
Documenti per l’iscrizione
45
Tasse accademiche
45
Servizi e informazioni
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III. COLLEGIO DOCENTI
Docenti e insegnamenti per l’Anno Accademico 2014-2015
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IV. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
Piano generale degli studi per aree:
– Corso di Laurea in Scienze Religiose
– Corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose
Piano generale degli studi per anni:
– Corso di Laurea in Scienze Religiose
– Corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose
Tesario per l’esame di Laurea in Scienze Religiose Tesario per l’anno solare 2015 Indicazioni per la stampa dell’elaborato finale
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57
58
60
62
66
68
3
Indicazioni per la stesura della tesi di Laurea Magistrale
e per l’esame finale
Dichiarazione di originalità del testo
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70
V. PROGRAMMA DEI CORSI
A. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE
Calendario settimanale delle lezioni e orario
– Corso propedeutico
– I Anno – II Anno
– III Anno
Servizio di Tutorato
B. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE
Indicazioni per l’iscrizione al biennio
Calendario settimanale delle lezioni e orario
– I e II Anno
– Corsi per il Tirocinio
– Tirocinio diretto e indiretto
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76
77
92
105
121
124
125
126
144
148
VI. ATTIVITÀ DI RICERCA 151
VII. Gradi Accademici Conferiti
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VIII. CALENDARIO ANNO ACCADEMICO 2014-2015159
4
Presentazione
Il 23 marzo 2006, con decreti della Congregazione per l’Educazione Cattolica
(prot. n. 992/2005), è stato eretto l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di
Padova e sono stati approvati gli Statuta, ad experimentum, per un quinquennio. Il 27 luglio 2010 la Medesima Congregazione ha approvato gli Statuta
rivisti a seguito della pubblicazione della Istruzione sugli Istituti Superiori di
Scienze Religiose (28 giugno 2008) e della Nota di ricezione dell’“Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose” (30 settembre 2009) disposta dalla
Conferenza Episcopale Italiana.
L’Istituto Superiore di Scienze Religiose, promosso dalla Diocesi di Padova,
è collegato alla Facoltà Teologica del Triveneto ed è in sinergia con gli altri
Istituti Superiori di Scienze Religiose ed Istituti Teologici affiliati, presenti
sul territorio della Regione Conciliare delle Venezie, tramite “sistema a rete”.
Il piano di studi si presenta diviso in due parti: un triennio e un biennio (3
+ 2).
Nel triennio vengono trattate scientificamente tutte le fondamentali discipline teologiche e filosofiche che completano l’itinerario teologico e che conducono al primo grado accademico di Laurea in Scienze Religiose.
Nel biennio si dà spazio alle discipline di specializzazione degli indirizzi
pedagogico-didattico e pastorale-ministeriale trattati in prospettiva interculturale e interreligiosa. Il ciclo di specializzazione conduce al conseguimento
del secondo grado accademico di Laurea Magistrale in Scienze Religiose. Il
biennio è finalizzato all’apprendimento di requisiti e competenze professionali richiesti agli operatori in ambito culturale ed educativo, scolastico e
pastorale. A tale scopo vengono promosse iniziative di ricerca e di approfondimento che consentono allo studente di realizzare un percorso di studi
adeguato alle proprie aspettative e attitudini personali.
La pubblicazione delle “Intese MIUR-CEI per l’IRC nelle scuole pubbliche”
(Roma, 28 giugno 2012) stabilisce che a partire dall’anno scolastico 20172018 tutti gli insegnanti di religione cattolica, nelle scuole dell’infanzia, nelle
scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, siano
in possesso di un titolo teologico di livello accademico in teologia (baccalaureato, licenza, dottorato) o di secondo grado in Scienze Religiose (laurea
magistrale). Fino al termine dell’anno scolastico 2016-2017 l’insegnamento
può essere affidato anche a coloro che entro l’ultima sessione dell’anno acca5
demico 2013-2014 (dicembre 2014), entrano in possesso di un diploma accademico di magistero in scienze religiose o di un diploma in scienze religiose
(per le scuole dell’infanzia e primarie a condizione che abbiano impartito
l’insegnamento della religione cattolica continuativamente per almeno un
anno scolastico nel corso del quinquennio 2007-2012).
Ogni anno, l’Istituto promuove progetti di ricerca ed iniziative culturali finalizzate allo studio, alla ricerca scientifica e all’approfondimento teologico
e pedagogico-didattico di particolari tematiche in chiave interculturale e interreligiosa. Gli incontri sono aperti a tutti, coinvolgono docenti e studenti
dell’Istituto e valgono per l’aggiornamento professionale dei docenti di religione cattolica nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie e secondarie
di primo e secondo grado. Il tema del progetto di ricerca dell’anno accademico 2014-2015 è “Libertà religiosa e diritti umani”.
Il “Rapporto della Commissione esterna per la valutazione della Facoltà Teologica del Triveneto” e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova,
stilato dalla Commissione AVEPRO a seguito della visita compiuta dal 6 all’8
maggio 2013, certifica che la qualità accademica degli studi (didattica, ricerca, organismi di gestione e di servizio) è conforme agli standard indicati dal
“Processo di Bologna”. L’agenzia AVEPRO (Agenzia della Santa Sede per la
valutazione e la promozione della qualità delle Università e Facoltà ecclesiastiche) è membro di ENQA (www.enqa.eu).
Il “Rapporto della Commissione esterna” può essere consultato nel sito
dell’Istituto (www.issrdipadova.it - sezione “Documentazione”) e nel sito
dell’AVEPRO (www.avepro.va - sezione “Rapporti valutazione”).
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I. Documenti
N. 992/2005
CONGREGATIO DE INSTITUTIONE CATHOLICA (DE SEMINARIIS ATQUE
STUDIORUM INSTITUTIS), attentis postulatoriis litteris Rev.mi Præsidis Facultatis Theologicæ Trivenetæ in civitate Patavina sitæ, nomine Em.mi ac Rev.
mi Præsidentis Conferentiæ Episcopalis Trivenetæ, Patriarchæ Venetiarum et
Magni Cancellarii, atque perpensis votis Exc.mi Episcopi Tergestini, Delegati a
Conferentia Episcopali Triveneta ad rem tractandam; cum compererit Institutum Superius Scientiarum Religiosarum Patavinum, iuxta normas a Sancta Sede pro huiusmodi Institutis manatas, Consilio memoratæ Facultatis Theologicæ
academice omnino spondente, probe ordinari, ad Docentes in primis et studiorum programmata quod attinet; prolatas sibi preces libenter excipiens, idem
INSTITUTUM SUPERIUS SCIENTIARUM RELIGIOSARUM
in civitate Patavina situm
hoc Decreto canonice erigit erectumque declarat, ipsum simul constituens sub
potestate atque ductu memoratæ Facultatis Theologicæ, cuius erit academicos
gradus per Institutum iis studentibus conferre, qui, studiorum curriculum rite
emensi, omnia iure præscripta feliciter compleverint iuxta peculiaria Statuta, a
Facultate cum Instituto digesta atque a Congregatione de Institutione Catholica
approbata.
Eiusdem Facultatis Theologicæ proinde erit continuo invigilare ad academicam
Instituti condicionem diligenter servandam ac promovendam, ad Docentium
præsertim qualitates studiorumque severitatem quod spectat, ceteris servatis de
iure servandis; servatis Statutis eiusdem Facultatis; contrariis quibuslibet minime obstantibus.
Datum Romæ, ex ædibus eiusdem Congregationis, die XXIII mensis Martii, a.
D. MMVI.
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N. 992/2005
CONGREGATIO DE INSTITUTIONE CATHOLICA (de Seminariis atque
Studiorum Institutis), lectis perpensisque Statutis Instituti Superioris
Scientiarum Religiosarum Patavini, sub potestate et ductu Facultatis Theologicæ Trivenetæ in civitate Patavina sitæ constituti, quæ in eorundem
LXIII articulis definiuntur ac statuuntur rata habet et ad quinquennium
experimenti gratia approbat; iisque ad quos pertinet, ut rite observentur
præcipit; ceteris servatis de iure servandis; contrariis quibuslibet minime
obstantibus.
Datum Romæ, ex ædibus eiusdem Congregationis, die XXVII mensis Iulii, a.
D. MMX.
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STATUTO
TITOLO I
NATURA E FINE
Art. 1 - L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Padova è una
istituzione accademica ecclesiastica eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica all’interno della Facoltà Teologica del Triveneto. È in collegamento con essa secondo il modello di un’istituzione accademica a rete
descritto negli Statuta della medesima ed è posta sotto la sua responsabilità
accademica.
Art. 2 - L’Istituto è promosso dalla Diocesi di Padova ed è conforme alla
Nota normativa per gli ISSR della Santa Sede e agli Statuti della Facoltà
Teologica del Triveneto.
a) L’Istituto ha sede in Padova.
b) La Facoltà Teologica del Triveneto conferisce i gradi accademici di
Laurea (Baccalaureato) in Scienze Religiose (dopo il triennio) e di
Laurea Magistrale (Licenza) in Scienze Religiose (dopo il biennio di
specializzazione) in corrispondenza agli equivalenti titoli dell’ordinamento civile.
Art. 3 - L’ISSR di Padova ha come propria finalità la formazione teologica
accademica di religiosi e laici:
a) per una più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo contemporaneo;
b) per favorire l’assunzione di competenze professionali nella vita ecclesiastica e nell’animazione cristiana della società;
c) per qualificare i docenti di Religione cattolica nelle scuole.
Art. 4 - L’ISSR persegue la propria finalità proponendo l’approfondimento
e la trattazione sistematica, con metodo scientifico, della Dottrina cattolica
attinta dalla Rivelazione. Pertanto, esso promuove la ricerca delle risposte
agli interrogativi umani, alla luce della stessa Rivelazione, con l’ausilio delle scienze filosofiche, delle scienze umane e delle scienze della religione.
9
Art. 5 - La responsabilità della vita e della promozione dell’ISSR di Padova
viene esercitata congiuntamente, secondo le diverse funzioni, dalla Facoltà
Teologica del Triveneto e dal Vescovo Moderatore, secondo quanto prevedono le Autorità comuni della Facoltà e dell’Istituto1. Essa si attua attraverso la sollecitudine per il corretto insegnamento della Dottrina cattolica,
la promozione del livello accademico-scientifico dell’Istituto, la ricerca e la
qualificazione del corpo docente, il sostegno economico dell’Istituto.
Le autorità comuni della Facoltà e dell’Istituto sono il Gran Cancelliere, il
Preside, il Consiglio di Facoltà.
Art. 6 - Al Gran Cancelliere della Facoltà spetta:
a) chiedere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica l’erezione
canonica di ciascun ISSR, dopo aver ottenuto il parere positivo della
Conferenza Episcopale o di altra Assemblea competente della Gerarchia Cattolica;
b) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica il piano di
studi e il testo dello Statuto dell’ISSR per la debita approvazione;
c) informare la Congregazione per l’Educazione Cattolica circa le questioni più importanti ed inviare alla medesima, ogni cinque anni, una
relazione particolareggiata riguardante la vita e l’attività dell’ISSR;
d) nominare i Docenti stabili dell’ISSR su proposta del Consiglio di Istituto, previo consenso del Moderatore e del Preside, e con il nulla osta
dalla Commissione Episcopale;
e) nominare il Direttore, scelto tra una terna di docenti stabili designati
dal Consiglio d’Istituto, acquisito il parere favorevole del Consiglio
della Facoltà di Teologia e con il nulla osta del Moderatore.
Art. 7 - Al Preside della Facoltà compete:
a) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e il Collegio dei docenti
della Facoltà per questioni riguardanti l’ISSR;
b) regolare, congiuntamente ai Direttori degli ISSR, le questioni comuni;
c) presiedere, personalmente o tramite un suo Delegato, le sessioni per
gli esami di grado;
d) presentare al Consiglio di Facoltà, ogni cinque anni, la relazione sulla
vita e l’attività dell’ISSR, preparata dal Direttore, per l’approvazione e
inoltrarla al Gran Cancelliere, che la trasmetterà alla Congregazione
per l’Educazione Cattolica;
e) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR.
Cf. Congregazione per l’Educazione Cattolica, Istruzione sugli Istituti Superiori di
Scienze Religiose, 28 giugno 2008, art. 6.
1
10
Art. 8 - Al Consiglio della medesima Facoltà spetta:
a) esaminare ed approvare, in via preliminare, i piani di studio, lo Statuto ed il Regolamento dell’ISSR;
b) esprimere il proprio parere circa l’idoneità dei docenti dell’ISSR in
vista della loro cooptazione e della loro promozione a stabili;
c) esaminare ed approvare le informazioni che il Preside deve annualmente fornire sull’andamento dell’ISSR;
d) verificare la consistenza e la funzionalità delle strutture e dei sussidi
dell’ISSR, in particolare della biblioteca;
e) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR
preparata dal Direttore;
f) dare il benestare per la nomina del Direttore dell’ISSR;
g) proporre al Gran Cancelliere che venga chiesta alla Congregazione
per l’Educazione Cattolica la sospensione dell’ISSR qualora esso risultasse inadempiente.
Art. 9 - L’ISSR di Padova fa parte del Comitato degli Istituti Superiori di
Scienze religiose costituito all’interno del Consiglio di Facoltà ed è rappresentato dal Direttore.
Art. 10 - L’Istituto è retto dalle norme emanate dalla Congregazione per
l’Educazione Cattolica2 e dal presente Statuto.
TITOLO II
AUTORITà ACCADEMICHE
Art. 11 - Le autorità accademiche proprie dell’Istituto sono:
• il Moderatore dell’Istituto
• il Direttore
• il Vice Direttore
• il Consiglio d’Istituto
Il Moderatore
Art. 12 - Il Moderatore dell’ISSR è il Vescovo di Padova. Al Moderatore spetta:
a) procurare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e fedelmente trasmessa;
2
Cf. Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008.
11
b) nominare i docenti non stabili concedendo la missio canonica a coloro che insegnano discipline concernenti la fede e la morale, dopo
aver emesso la professione di fede, nonché la venia docendi a coloro
che insegnano altre discipline;
c) revocare la missio canonica o la venia docendi, atteso l’art. 27 (Titolo III);
d) dare il nulla osta per la nomina del Direttore;
e) vigilare sull’andamento dottrinale e disciplinare dell’ISSR, riferendone al Gran Cancelliere;
f) significare alla Facoltà Teologica del Triveneto le maggiori difficoltà
di cui venisse a conoscenza, invitando la medesima Facoltà a prendere adeguate misure;
g) nominare il Vice Direttore, l’Economo e il Segretario dell’ISSR, se le
circostanze lo suggeriscono, dopo aver sentito in merito il parere del
Direttore;
h) approvare i bilanci annuali consuntivi e preventivi e gli atti di straordinaria amministrazione dell’ISSR;
i) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR, congiuntamente al
Preside della Facoltà Teologica del Triveneto e al Direttore dell’Istituto.
Il Direttore
Art. 13 - Il Direttore è nominato dal Gran Cancelliere, con il parere favorevole del Consiglio di Facoltà, scelto tra una terna di docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto dell’ISSR, e con il nulla osta del Moderatore
dello stesso, quando non coincidesse con il Gran Cancelliere.
Art. 14 - Il Direttore dura in carica cinque anni e può essere confermato
nel suo ufficio una sola volta consecutivamente.
Art. 15 - Al Direttore compete:
a) rappresentare l’Istituto davanti al Moderatore, alle autorità accademiche della Facoltà Teologica del Triveneto e alle autorità civili;
b) dirigere, promuovere e coordinare l’attività dell’Istituto, sotto l’aspetto dottrinale, accademico e disciplinare, secondo quanto determinato nel Regolamento;
c) convocare e presiedere le varie sessioni del Consiglio d’Istituto e del
Collegio dei docenti;
d) presenziare alle assemblee degli studenti di persona o per delega;
e) redigere la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’Istituto
e, dopo averla sottoposta all’approvazione del Consiglio d’Istituto,
presentarla al Preside della Facoltà Teologica del Triveneto;
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f) firmare i diplomi dei gradi accademici, insieme con il Preside e con
il Moderatore;
g) proporre al Moderatore la nomina dell’Economo, del Segretario e
del Vice Direttore scelto tra i Docenti dell’Istituto, che lo coadiuvi
nell’adempimento di determinate funzioni, per un periodo definito;
h) esaminare le richieste e i ricorsi dei docenti e degli studenti, prospettando, nei casi più gravi non risolti dal Consiglio d’Istituto, la soluzione al giudizio della Facoltà Teologica del Triveneto.
Il Consiglio d’Istituto
Art. 16 - Il Consiglio d’Istituto ha la responsabilità diretta e specifica
dell’ISSR.
Esso è composto da:
• Direttore dell’Istituto, che lo presiede;
• Vice Direttore;
• tutti i Docenti stabili dell’Istituto;
• due Docenti rappresentanti dei non stabili, eletti dai loro colleghi;
• Preside della Facoltà o un suo Delegato;
• un Delegato del Moderatore;
• due studenti ordinari eletti dall’assemblea degli studenti ogni anno;
• Segretario con compiti di attuario.
Art. 17 - I compiti del Consiglio d’Istituto sono:
a) stabilire i piani di studio, da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà;
b) designare la terna dei Docenti stabili da proporre al Moderatore per
la nomina a Direttore da parte del Gran Cancelliere, sentito eventualmente il parere del Collegio docenti;
c) proporre le nomine dei Docenti;
d) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR.
Art. 18 - Il Consiglio d’Istituto viene convocato dal Direttore almeno due
volte all’anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del
Consiglio stesso.
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TITOLO III
DOCENTI
Art. 19 - I docenti dell’Istituto si dividono in stabili, che possono essere ordinari o straordinari, nominati dal Gran Cancelliere3, e non stabili, che possono essere incaricati, assistenti o invitati, nominati dal Moderatore.
a) Per la cooptazione e la promozione dei docenti dell’ISSR si applicano
le condizioni stabilite dalla Costituzione Apostolica Sapientia Christiana e dalle annesse Ordinationes.
b) I Docenti stabili per le discipline ecclesiastiche devono essere in possesso del congruo Dottorato conseguito in una Istituzione ecclesiastica; per le discipline non ecclesiastiche il titolo richiesto è quello di
secondo ciclo degli studi superiori.
c) I Docenti Stabili e quelli non stabili ricevono la missio canonica o la
venia docendi, concordemente con l’art. 12b.
Art. 20 - L’Istituto conta su un numero congruo di Docenti stabili dei quali
almeno cinque siano Docenti ordinari.
a) I Docenti stabili ordinari sono docenti assunti a titolo definitivo e a
tempo pieno. Spetta al Docente stabile ordinario: occuparsi della ricerca scientifica, attendere alle mansioni d’insegnamento e all’assistenza
accademica degli studenti, partecipare attivamente alla vita dell’Istituto e in particolare agli organismi collegiali. Non avrà incarichi esterni
che lo distolgano da questi compiti.
b) I requisiti per essere promosso a Docente ordinario, oltre a quelli previsti per essere Docente straordinario (cf. art. 21a) sono: avere insegnato con efficacia almeno tre anni come docente straordinario la disciplina al cui insegnamento è chiamato nell’Istituto; aver pubblicato lavori
che segnino un progresso nella disciplina insegnata; avere il consenso
scritto del Moderatore e/o del proprio Ordinario.
Art. 21 - I Docenti stabili straordinari sono Docenti assunti a tempo pieno.
a) I requisiti per essere nominato docente straordinario sono: ricchezza
di dottrina e senso di responsabilità ecclesiale e accademica; aver conseguito il dottorato in una Facoltà canonicamente riconosciuta o titolo
equipollente; aver dimostrato attitudine all’insegnamento universitario
(almeno per tre anni); aver dimostrato attitudine alla ricerca mediante
3
Cf. Facoltà Teologica del Triveneto, Regolamento, art. 15 f.
14
adeguate pubblicazioni scientifiche; avere il consenso scritto del Moderatore e/o del proprio Ordinario.
b) La procedura di concorso o di cooptazione di un docente straordinario
è stabilita dal Regolamento dell’Istituto. Spetta alla Facoltà la verifica
delle condizioni per la concessione del nulla osta alla nomina, su richiesta delle autorità dell’Istituto.
Art. 22 - I Docenti non stabili per le materie ecclesiastiche - docenti incaricati, assistenti, invitati - devono essere in possesso almeno della Licenza
canonica conseguita in una Istituzione Ecclesiastica o di un titolo equipollente e devono essere capaci di indagine scientifica ed avere buone attitudini
all’insegnamento.
Art. 23 - I Docenti incaricati e invitati sono nominati dal Moderatore su presentazione del Direttore, sentito il parere del Consiglio di Istituto, concedendo la missio canonica o la venia docendi, ferme restando le competenze delle
autorità collegiali e personali della Facoltà Teologica del Triveneto.
a) Essi devono possedere i requisiti stabiliti dalla normativa vigente per
l’insegnamento presso le Facoltà ecclesiastiche.
b)Ad un Docente non stabile non può venire affidato l’insegnamento di
più di tre discipline.
c) Gli incarichi hanno la durata di un anno. Il Consiglio di Istituto può
proporre che un Docente di disciplina principale, dopo cinque anni
consecutivi di insegnamento, sia incaricato ad quinquennium.
Art. 24 - I Docenti assistenti sono nominati dal Direttore su proposta di un
professore stabile e con l’approvazione del Consiglio di Istituto. Le loro funzioni didattiche e scientifiche vengono attribuite dal Direttore d’accordo con
il Consiglio di Istituto. Compete al Docente assistente:
a) assistere il docente stabile nell’insegnamento, nel lavoro seminariale e
nella preparazione delle riunioni scientifiche;
b) collaborare nello svolgimento degli esami;
c) aiutare gli studenti nella elaborazione delle dissertazioni, sotto la guida del professore.
Il Docente assistente potrà essere incorporato nel corpo accademico dopo
aver svolto un percorso di formazione accademica alle dirette dipendenze
del Direttore, sentito il Consiglio di Istituto.
Art. 25 - I Docenti, impegnati a qualunque titolo nell’Istituto, compongono
il Collegio Plenario dei Docenti dell’ISSR. Gli incontri del Collegio plenario
dei Docenti sono finalizzati ad una valutazione della vita dell’Istituto, ad un
aggiornamento delle prospettive dell’Istituto, ad una conoscenza dei docenti
e alla nomina dei due rappresentanti in Consiglio di Istituto. Il Collegio ple15
nario dei docenti - convocato e presieduto dal Direttore - si riunisce almeno
una volta l’anno.
Art. 26 - L’incarico di docente stabile termina con il raggiungimento del settantesimo anno di età. Ai docenti ordinari, che a motivo di assunzione di un
ufficio più importante o per malattia o per età cessano dall’insegnamento, è
conferito il titolo di docenti emeriti. Gli altri docenti, che abbiano insegnato
almeno dieci anni, possono essere annoverati tra gli emeriti dal Consiglio
d’Istituto.
I docenti emeriti e i docenti già incaricati possono essere invitati per l’insegnamento di singoli corsi fino all’età di settantacinque anni.
Art. 27 - La sospensione o la cessazione dall’ufficio di docenza può essere
attivata da parte del Moderatore qualora il docente abbia insegnato in difformità alla dottrina cattolica o si sia mostrato non più idoneo all’insegnamento, fatto sempre salvo il diritto di difesa e osservato quanto prescritto
dall’art. 22 delle Ordinationes della Costituzione Sapientia Christiana.
Art. 28 - I docenti stabili presso gli ISSR non possono essere contemporaneamente stabili in altre Istituzioni accademiche ecclesiastiche o civili. Inoltre,
l’incarico di docente stabile è incompatibile con altri ministeri o attività che
ne rendano impossibile l’adeguato svolgimento in rapporto sia alla didattica
sia alla ricerca.
TITOLO IV
STUDENTI
Art. 29 - L’Istituto può accogliere tutti coloro che, forniti di regolare attestato, idonei per condotta morale e per gli studi precedenti, desiderino apprendere la Teologia e le Scienze Religiose.
Art. 30 - Gli studenti si dividono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti.
Art. 31 - Gli studenti ordinari sono quelli che, aspirando ai gradi accademici
rilasciati dalla Facoltà frequentano tutti i corsi e le esercitazioni prescritte
dall’Istituto. Per essere ammesso come studente ordinario è necessario aver
conseguito il titolo di studio prescritto per l’ammissione all’Università di
Stato. A discrezione del Direttore, potrà essere richiesta allo studente la fre16
quenza previa di qualche corso integrativo, con il regolare superamento dei
rispettivi esami.
Art. 32 - Gli studenti straordinari sono quelli che mancano del titolo prescritto per l’iscrizione, pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di
esse, con relativo esame.
Per essere iscritto come studente straordinario è necessario che lo studente
dimostri di aver idoneità a frequentare i corsi per i quali richiede l’iscrizione.
Gli studenti straordinari non possono ottenere i gradi accademici ma possono chiedere un attestato di frequenza e, dopo il superamento dell’esame,
l’attestazione del voto conseguito.
Il curriculum di detti studenti può essere valutato ai fini del passaggio a studenti ordinari solo qualora, in itinere, lo studente entrasse in possesso delle
condizioni previste dall’articolo precedente.
Art. 33 - Si definiscono studenti uditori gli studenti che, con il consenso del
Direttore, sono ammessi a frequentare solo alcuni corsi offerti dall’ISSR.
Art. 34 - Sono studenti ospiti coloro che sono iscritti alla Facoltà di Teologia
o ad un altro Istituto e ottengono dal Direttore la possibilità di frequentare
alcuni corsi e di sostenere i relativi esami.
Art. 35 - Gli studenti che avendo completato la frequenza del curriculum degli studi, non hanno superato tutti gli esami e le altre prove previste entro la
sessione invernale dell’anno accademico conclusivo, diventano fuori corso.
Art. 36 - Gli studenti partecipano alla vita dell’Istituto nei modi determinati
dagli Statuti e dal Regolamento.
Art. 37 - Per poter essere ammessi agli esami è necessario che lo studente
abbia seguito le lezioni con una frequenza non inferiore ai due terzi delle
ore delle singole discipline.
Art. 38 - Per gravi infrazioni di ordine disciplinare e morale, il Direttore può
decidere di sospendere o dimettere uno studente, dopo aver consultato il
Consiglio d’Istituto. Il diritto alla difesa sarà comunque tutelato, anche mediante ricorso al Moderatore.
Art. 39 - Attesa la distinta configurazione degli studi in Teologia e nelle
Scienze Religiose4 lo studente che volesse conseguire il Baccalaureato in
Sacra Teologia deve attenersi a quanto stabilito dall’art. 21 della Istruzione.
4
Cf. Congregazione per l’Educazione Cattolica, Istruzione sugli Istituti Superiori di
Scienze Religiose, 28 giugno 2008, Introduzione, nn. 2-5.
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TITOLO V
OFFICIALI
Art. 40 - La vita dell’Istituto si giova di alcuni officiali e di personale ausiliario addetto. Gli officiali sono: il Segretario, l’Economo e il Bibliotecario.
Art. 41 - Spetta al Moderatore la nomina degli officiali, sentito il Direttore
dell’Istituto.
Il Segretario
Art. 42 - Il Segretario è responsabile della segreteria dell’Istituto. Il Segretario è nominato dal Moderatore, su proposta del Direttore, per un quadriennio, al termine del quale può essere confermato.
Art. 43 - Al Segretario spetta:
a) eseguire le decisioni del Moderatore, del Direttore e del Consiglio di
Istituto;
b) ricevere e controllare i documenti degli studenti per quanto riguarda le
domande di iscrizione all’Istituto, di ammissione a sostenere gli esami,
di conseguimento dei gradi accademici;
c) assicurare l’ordine nell’Istituto e informare subito le competenti autorità accademiche su quanto ritenga necessario per raggiungere tale
scopo;
d) conservare i documenti ufficiali e autenticarli con la sua firma;
e) curare la redazione dei registri e dei documenti riguardanti l’iscrizione
degli studenti, gli esami, i corsi, i seminari di studio, le dissertazioni
scritte, i diplomi;
f) compilare l’annuario dell’Istituto, il calendario e l’orario delle lezioni e
degli esami, i certificati e gli attestati;
g) fungere da segretario del Consiglio d’Istituto.
Art. 44 - Il Segretario può essere coadiuvato da personale ausiliario approvato dal Direttore.
18
L’Economo
Art. 45 - L’Economo è il responsabile della gestione economica ordinaria
dell’Istituto. È nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un quadriennio, al termine del quale può essere riconfermato.
Art. 46 - All’Economo spetta:
a) amministrare i beni dell’Istituto ed avere la responsabilità della cura ordinaria degli ambienti e di quanto contengono;
b) provvedere alla copertura economica delle iniziative culturali che vengono promosse dall’Istituto, mantenendosi per ciò in collegamento con il
Direttore;
c) curare la redazione dei registri contabili;
d) predisporre il preventivo e il rendiconto annuale.
Art. 47 - L’Economo può essere coadiuvato da personale ausiliario, approvato
dal Direttore.
Il Bibliotecario
Art. 48 - Il Bibliotecario ha il compito di seguire le attività della biblioteca
dell’Istituto. È nominato dal Direttore, sentito il parere del Consiglio d’Istituto.
Art. 49 - Spetta al Bibliotecario:
a) assicurare una presenza continuativa nei locali della Biblioteca;
b) custodire, ordinare ed incrementare il patrimonio bibliografico, dotando la Biblioteca di strumenti adeguati;
c) presiedere all’utilizzo e alla sistemazione della biblioteca;
d) catalogare i libri e le riviste in arrivo;
e) consegnare e ritirare i volumi in prestito agli studiosi;
f) presentare ogni anno al Direttore una relazione circa lo stato e l’incremento della Biblioteca stessa.
Personale ausiliario
Art. 50 - Il personale ausiliario è composto da persone che sono impiegate
nella vita dell’Istituto nello svolgimento di incarichi di segreteria, catalogazione o altro. Questi ausiliari sono scelti dal Direttore con l’assenso del Moderatore e del Consiglio degli affari economici.
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TITOLO VI
AMMINISTRAZIONE E GESTIONE
Art. 51 - La gestione economica dell’Istituto è sotto la sorveglianza di un Consiglio per gli affari economici, composto di almeno tre membri, nominati dal
Moderatore. Ne è membro, con funzioni di segretario l’Economo dell’Istituto.
È convocato almeno due volte l’anno, per l’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, da presentare al Consiglio d’Istituto e al Moderatore. Il Consiglio dura in carica quattro anni.
TITOLO VII
ORDINAMENTO DEGLI STUDI
Art. 52 - Il curriculum degli studi dell’ISSR ha la durata di cinque anni: i primi
tre anni per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose e i due anni
successivi per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose.
Art. 53 - Nel corso del biennio specialistico sono attivati almeno i corsi di indirizzo pedagogico-didattico; possono essere attivati anche corsi di indirizzo
pastorale-catechetico-liturgico.
Art. 54 - Per quanto concerne l’ordinamento degli studi, il monte ore e i crediti nell’ISSR sono equivalenti a quelli del ciclo istituzionale della Facoltà Teologica del Triveneto strutturato in un quinquennio. Nel quinquennio i crediti,
secondo il sistema europeo degli ECTS, devono essere normalmente 300 comprendendo corsi, seminari, laboratori e tirocini.
Art. 55 - Il programma degli studi e il curricolo dell’ISSR prevede nel primo
Triennio le seguenti discipline e aree disciplinari:
• Storia della Filosofia
• Filosofia sistematica
• Sacra Scrittura
• Introduzione alla Teologia
• Teologia Fondamentale
• Teologia dogmatica
• Teologia morale
• Liturgia
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• Patrologia e Storia della Chiesa
• Scienze umane e Scienze della religione (Pedagogia generale, Sociologia).
• Didattica generale e Didattica dell’IRC
• Teoria della scuola e legislazione scolastica.
Nel biennio vengono proposte discipline teologiche e altre di indirizzo didattico e pastorale, quali:
• Storia delle religioni e Teologia delle religioni
• Chiese cristiane ed ecumenismo
• Diritto canonico
• Teologia pastorale
• Teologia dell’evangelizzazione e catechetica
• Scienze umane e Scienze della religione (Psicologia, Pedagogia speciale).
Sono previste anche discipline complementari e opzionali (ad es. Interculturalità e religione, Giovani e religione, Mistica delle religioni, Arte, Storia della
Chiesa locale, Etica sociale e immigrazione, Scienza e fede).
TITOLO VIII
GRADI ACCADEMICI
Art. 56 - I gradi accademici di Laurea in Scienze Religiose e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose sono conferiti dalla Facoltà Teologica del Triveneto
a cui l’ISSR è collegato.
Art. 57 - I requisiti per conseguire la Laurea in Scienze Religiose sono:
a) aver frequentato il ciclo triennale di studi ed aver superato le verifiche
con esito positivo;
b) attestare la conoscenza di una lingua straniera;
c) aver composto e discusso un elaborato scritto, conforme alle nome indicate dal Regolamento, che mostri la capacità di impostazione dell’argomento scelto, e sostenuto un “esame sintetico” su un apposito tesario
con una commissione di almeno tre docenti.
Art. 58 - I requisiti per conseguire la Laurea Magistrale in Scienze Religiose
sono:
a) aver frequentato il ciclo quinquennale di studi ed aver superato le verifiche di profitto prescritte;
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b) attestare la conoscenza di due lingue straniere;
c) aver composto un elaborato scritto, conforme alle norme indicate dal
Regolamento, che mostri la competenza maturata nel campo di specializzazione prescelto, e sottoporlo a pubblica discussione nella sessione
prevista.
TITOLO IX
SUSSIDI DIDATTICI ED ECONOMICI
Art. 59 - Per il raggiungimento dei suoi fini, l’ISSR cura l’incremento della
Biblioteca fornita e aggiornata, in libri e riviste specializzate in scienze teologico-religiose, e dispone di adeguati supporti multimediali, incluso il collegamento “in rete” con la Facoltà.
Art. 60 - L’amministrazione dell’ISSR è autonoma e non dipende dalla Facoltà. La copertura economica delle sue attività conta sul contributo annuo della
Diocesi, sulle tasse degli studenti e su eventuali integrazioni derivanti da donazioni e da altre elargizioni.
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 61 - Eventuali modifiche al presente Statuto possono essere pro­poste dal
Direttore, sentito il Consiglio di Istituto, e devono essere approvate dalla Conferenza Episcopale Triveneta, dalla Facoltà Teologica del Triveneto e dalla
Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Art. 62 - Per i casi di dubbio e per quelli non contemplati dal presen­te Statuto
si seguono le indicazioni del Regolamento, le decisioni di volta in volta adottate dai competenti organi di governo dell’Istituto e, in ultima istanza, le norme del Diritto Canonico universale e particolare.
Art. 63 - In conformità all’articolo 47 dell’Istruzione si stabilisce che il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento di studi avvenga sotto la guida della
Facoltà e la responsabilità del Direttore, dopo attenta valutazione del curricolo svolto e degli esami superati da ogni studente che chiede il passaggio. Le
modalità concrete vengono stabilite nel regolamento di ogni Istituto.
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REGOLAMENTO*
PARTE PRIMA
Norme generali degli studi
I. Natura e fine
Art. 1 - L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Padova è una
istituzione accademica ecclesiastica, prevista dal Codice di Diritto Canonico (cfr nn. 3-5) e disciplinata dalla Costituzione apostolica Sapientia christiana. È stato eretto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con
Decreto del 23 marzo 2006 (prot. n. 992/2005), ha ottenuto l’approvazione
degli Statuta, ad experimentum, per un primo quinquennio dal 2006 al 2011
e successivamente degli Statuta rivisti alla luce dell’Istruzione sugli Istituti
Superiori di Scienze Religiose della Congregazione per l’Educazione Cattolica (28 giugno 2008), con Decreto del 27 luglio 2010 della Medesima (prot.
n. 994/2005 et alii) per un secondo quinquennio (2010-2015). Le sue finalità
sono quelle indicate dallo Statuto (artt. 3-4).
Art. 2 - L’Istituto prevede un curriculum di studi quinquennale (3 + 2) pari
a 300 crediti europei (ECTS; 60 crediti annuali), equivalenti a 175 crediti
ecclesiastici, e pari a circa 2.100 ore di insegnamento. Gli studenti che hanno concluso gli studi del triennio e superato l’esame finale ottengono il grado accademico di “Laurea in Scienze Religiose” (primo grado accademico)
e quelli che hanno concluso il biennio di specializzazione e superato l’esame finale, il grado accademico di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”
(secondo grado accademico)1.
Art. 3 - Il biennio di specializzazione si colloca in continuità accademica con
gli studi del triennio di base ed è caratterizzato dalla prospettiva della interculturalità e della interreligiosità. Al suo interno sono previsti corsi propri e
specifici per la preparazione degli Insegnanti di Religione Cattolica, degli operatori pastorali e di coloro che operano in ambito sociale.
Art. 4 - L’Istituto è in collegamento accademico con la Facoltà Teologica del
Triveneto (FTTr), ed è membro del Comitato degli Istituti Superiori di Scienze Religiose del Triveneto costituito all’interno del Consiglio di Facoltà.
* Il presente Regolamento è stato approvato dalla Commissione Episcopale per la Facoltà Teologica del Triveneto il 16 settembre 2014 (Prot. FTTr n. 80/14).
1
Il titolo di “Laurea in Scienze Religiose” e quello di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”
corrispondono rispettivamente ai gradi accademici di Baccalaureato e di Licenza in Scienze Religiose (cf. CEC, Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28.06.08, art. 26 e art. 27).
23
Art. 5 - L’Istituto ha sede presso i locali della Facoltà Teologica del Triveneto (via del Seminario, 7 - 35122 Padova). I suoi rapporti sono regolati dalla
“Convenzione accademica tra Diocesi di Padova e Facoltà Teologica del Triveneto” che garantisce autonomia accademica e amministrativa dell’Istituto e
adeguati sussidi didattici, amministrativi e logistici.
Art. 6 - Il presente Regolamento si ispira alla “Nota Normativa” della Conferenza Episcopale Italiana approvata dalla Congregazione per l’Educazione
Cattolica (15 febbraio 2005), alla “Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze
Religiose” della Congregazione per l’Educazione Cattolica (28 giugno 2008).
Tiene conto, inoltre, del Regolamento della Facoltà Teologica del Triveneto.
II. Autorità accademiche comuni e proprie e Organismi collegiali
Art. 7 - I compiti delle autorità accademiche comuni della Facoltà e dell’Istituto sono quelli descritti agli artt. 6-8 dello Statuto.
Art. 8 - Le Autorità accademiche proprie dell’Istituto sono:
a) il Moderatore
b) il Direttore
c) Il Vice Direttore
d) Il Consiglio di Istituto.
Art. 9 - Gli organismi collegiali sono il Consiglio di Istituto e il Consiglio
per gli affari economici.
Il Moderatore
Art. 10 - Il Moderatore dell’Istituto è il Vescovo di Padova, il quale esercita
l’autorità di governo a norma dell’art. 9 dello Statuto.
Il Direttore
Art. 11 - Con riferimento all’art. 17 b) dello Statuto spetta al Consiglio di
Istituto designare mediante scrutinio segreto la terna di nomi da presentare al Moderatore per la nomina del Direttore.
Art. 12 - I candidati vengono scelti tra i Docenti stabili indicati dal Consiglio di Istituto. La procedura di designazione e di nomina del Direttore è la
seguente:
a) Il Consiglio d’Istituto designa la terna dei nominativi da proporre al
Moderatore sentito il parere del Collegio Docenti.
24
b) Per la designazione della terna hanno diritto di voto tutti i membri
del Consiglio di Istituto, esclusi i rappresentanti degli studenti. Ciascun membro elettore esprime un nominativo per la terna che viene
presentata al Moderatore con l’indicazione delle preferenze.
c) Il Moderatore dell’Istituto presenta il candidato al Gran Cancelliere
il quale lo nomina previo nulla osta dalla Commissione Episcopale
Triveneta e dal Preside della Facoltà Teologica del Triveneto.
Art. 13 - Qualora un docente scelto per la Direzione non sia stabile, viene
nominato Pro Direttore in attesa che venga avviata la procedura di stabilizzazione.
Il Vice Direttore
Art. 14
a) Il Vice Direttore viene proposto dal Direttore, sentito il Consiglio di
Istituto, al Moderatore, il quale lo nomina per un periodo di 4 anni
ed è rieleggibile una sola volta.
b) Il Vice Direttore collabora con il Direttore nel governo dell’Istituto e
lo sostituisce in sua assenza o per sua delega in ambiti determinati.
Criteri generali di funzionamento delle autorità accademiche
e degli Organismi collegiali
Art. 15 - La partecipazione al Consiglio di Istituto e al Consiglio per gli
affari economici può avvenire, in via eccezionale, anche tramite audio conferenza.
a) Le deliberazioni e le mozioni delle autorità accademiche e degli organismi collegiali sono valide se:
1. gli aventi diritto siano convocati almeno sette giorni prima tramite lettera o e-mail o fax;
2. i presenti siano almeno i due terzi degli aventi diritto;
3. le deliberazioni siano prese a maggioranza dei votanti.
b) Le deliberazioni riguardanti le persone saranno prese a scrutinio segreto.
c) Le deliberazioni dei Consigli dovranno essere comunicate a tutti i
rispettivi membri.
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Il Consiglio di Istituto
Art. 16 Composizione e convocazione
a) Il Consiglio di Istituto ha responsabilità deliberativa, diretta e specifica sulla vita dell’Istituto. La sua composizione è quella prevista dallo Statuto (art. 16). Ai lavori del Consiglio di Istituto possono essere
presenti, su invito del Direttore dell’Istituto, i Direttori degli Uffici
Scuola delle Diocesi che hanno studenti iscritti all’Istituto, senza diritto di voto.
b) Quando si trattano questioni inerenti al corpo docente, i rappresentanti degli studenti e altri invitati non partecipano alla discussione e
alla relativa votazione.
c) Il Consiglio di Istituto è convocato dal Direttore almeno due volte
l’anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del
Consiglio stesso.
Art. 17 - Il Consiglio di Istituto:
a) verifica l’attuazione del piano di studio per il triennio e per il biennio;
b) progetta e coordina le attività accademiche dell’Istituto;
c) approva le modifiche da porre al Piano degli Studi;
d) indica i membri della Commissione per l’approvazione dei progetti
di tesi per la Laurea Magistrale;
e) propone le modifiche al Regolamento dell’Istituto da sottoporre
all’approvazione del Consiglio di Facoltà;
f) promuove e verificare la certificazione di qualità dell’Istituto;
g) promuove un corretto rapporto fra Istituto e Chiesa locale.
III. Docenti
Art. 18 - I Docenti dell’Istituto si dividono in stabili (ordinari e straordinari) e
non stabili (incaricati, assistenti o invitati).
Art. 19 - Spetta al Consiglio di Facoltà della Facoltà Teologica del Triveneto
stabilire il numero fisso di posti a Docenti stabili ordinari dell’ISSR di Padova
in rapporto alle esigenze dell’attività scientifica e didattica. Tale numero, non
inferiore a cinque, riguarderà ciascuna area di insegnamento: Sacra Scrittura,
Teologia dogmatica, Teologia Morale-Pastorale, Filosofia, Scienze umane. La
lista dei Docenti dovrà essere rivista almeno ogni tre anni.
Art. 20 - I Docenti stabili straordinari possono divenire Docenti stabili ordinari, dopo almeno tre anni di insegnamento (Statuto art. 20 b) facendo richiesta
scritta al Direttore dell’Istituto il quale sottoporrà la domanda all’esame della
“Commissione per la qualifica dei Docenti” della Facoltà Teologica del Triveneto.
26
Art. 21 - La procedura di cooptazione per la nomina dei Docenti stabili avviene in stretta collaborazione tra Facoltà e Istituto, nel modo seguente:
a) Il Consiglio di Istituto verifica i requisiti del Docente candidato (cfr.
Statuto FTTr, art. 21), chiede il nulla osta del Moderatore e prepara il
dossier documentazione (curriculum vitae et operum, opere e saggi più
significativi).
b) Il Direttore dell’Istituto presenta il candidato alla Commissione della
Facoltà costituita da:
- Preside, che la presiede
- Direttore dell’Istituto
- da almeno tre Docenti stabili della Facoltà.
c) La Commissione designa la terna dei censori per la valutazione delle
opere del docente candidato alla stabilità. I docenti revisori potranno
essere scelti anche da altre Facoltà o Istituti italiani o stranieri.
d) La Segreteria dell’Istituto invia ai censori con lettera del Direttore
dell’Istituto la documentazione da esaminare e raccoglie la loro valutazione scritta da trasmettere al Preside della Facoltà. La valutazione
deve essere inviata entro 60 giorni in maniera riservata al Direttore
dell’Istituto. I censori devono rimanere conosciuti solo dal Direttore e
dalla Commissione.
e) La Commissione valuta i giudizi scritti pervenuti e tramite il Preside
della Facoltà ne presenta un giudizio sintetico al Consiglio di Facoltà e
alla Commissione Episcopale con richiesta di nulla osta per la nomina.
Art. 22 - I Docenti, impegnati a qualunque titolo nell’Istituto, compongono il
Collegio dei Docenti. Viene convocato e presieduto dal Direttore almeno una
volta l’anno e, in via straordinaria, anche su richiesta della maggioranza del
Collegio stesso. Tutti i Docenti dell’Istituto fanno parte del Collegio plenario
dei Docenti della Facoltà.
Art. 23 - Il Collegio dei Docenti nomina ogni anno due rappresentanti tra i
docenti non stabili, uno per il triennio e uno per il biennio, per il Consiglio di
Istituto, presenti almeno la metà dei membri. I rappresentanti possono essere
riconfermati per altri due mandati consecutivi.
Art. 24 - Qualunque modifica alla programmazione delle lezioni va concordata preventivamente con il Direttore. Il docente può invitare alla propria lezione un “esperto” su qualche tematica specifica, concordando l’iniziativa con il
Direttore anche in previsione di un eventuale rimborso spese.
Art. 25 - Per le sessioni degli Esami di Grado, fissate di anno in anno nel Calendario accademico, i docenti che hanno seguito lavori di tesi devono tenersi
liberi per presenziare alle stesse. Ugualmente coloro che annualmente rientrano nelle discipline scelte dal Tesario per la seconda prova all’esame di Laurea,
sono tenuti a dare la loro disponibilità in tutte le sessioni.
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IV. Officiali
Art. 26 - La Direzione dell’Istituto è coadiuvata dal Segretario e dall’Economo.
Il Segretario
Art. 27 - Il Segretario è responsabile della Segreteria dell’Istituto. È nominato dal Moderatore per un quadriennio, su proposta del Direttore. In seguito può essere riconfermato.
L’Economo
Art. 28 - L’Economo è il responsabile della gestione economica ordinaria
dell’Istituto secondo il budget (bilancio preventivo).
Art. 29 - L’Economo è nominato dal Moderatore, sentito il Direttore, per un
quadriennio. L’incarico è rinnovabile. Può essere coadiuvato da personale
ausiliario, approvato dal Direttore. In particolare spetta all’Economo:
1. provvedere agli adempimenti civilistici, fiscali e previdenziali;
2. redigere il bilancio preventivo (budget) sulla base delle indicazioni
date dal Consiglio per gli affari economici;
3. mettere in esecuzione quanto stabilito dal budget in accordo con il
Direttore;
4. controllare la copertura economico-finanziaria delle attività messe
in atto definendo e attuando opportune procedure di controllo (es.
richieste, preventivi, ordini, ecc.);
5. gestire tutte le attività finanziarie (es. casse, banche, ecc.);
6. redigere il bilancio consuntivo.
V. Amministrazione e gestione
Il Consiglio per gli affari economici
Art. 30 - Il Consiglio per gli affari economici è composto dai seguenti consiglieri:
a) Moderatore o un suo delegato;
b) Direttore dell’Istituto;
c) Economo dell’Istituto, che funge da segretario;
d) due consiglieri indicati dal Consiglio di Istituto.
28
Art. 31 - Il Consiglio per gli affari economici è convocato almeno due volte
l’anno e dura in carica quattro anni.
Art. 32 - Spetta al Consiglio per gli affari economici:
1. approvare i bilanci preventivo (budget) e consuntivo;
2. accettare e destinare eventuali contributi e sovvenzioni esterne erogati all’Istituto nel rispetto dei vincoli stabiliti dai donatori;
3. determinare le tasse accademiche a carico degli studenti;
4. determinare le politiche di remunerazione dei docenti;
5. determinare l’entità dei fondi destinati ad assicurare il diritto allo
studio, anche mediante esoneri e riduzioni delle tasse accademiche
concesse annualmente agli studenti in necessità o meritevoli secondo le procedure approvate;
6. verificare e provvedere alla copertura economica dei costi per le singole voci di spesa studiando strategie di reperimento fondi.
VI. Studenti
Art. 33 - Gli studenti si distinguono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti.
Art. 34 - Sono iscritti come studenti ‘ordinari’ al ciclo che conduce al Diploma di Laurea in Scienze Religiose coloro che hanno conseguito un titolo
di studio prescritto per l’ammissione all’Università di Stato. Vengono ammessi come studenti ordinari al ciclo che conduce al Diploma di Laurea
Magistrale in Scienze Religiose coloro che sono in possesso del Diploma di
Laurea in Scienze Religiose.
Art. 35 - a) Sono iscritti come studenti ‘straordinari’ coloro che pur frequentando tutte le discipline o una buona parte di esse, con relativo esame, mancano del titolo prescritto per l’iscrizione. Per essere iscritto come
studente straordinario lo studente deve dimostrare di aver l’idoneità a
frequentare i corsi per i quali richiede l’iscrizione. Il curriculum di detto
studente può essere valutato ai fini del passaggio a studente ordinario solo qualora, in itinere, lo studente sia entrato in possesso delle condizioni
previste all’articolo 33. Gli studenti straordinari non possono accedere al
titolo di Laurea in Scienze Religiose e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose; hanno tuttavia la possibilità di ottenere al termine del loro curriculum un
“Attestato di frequenza”.
b) Possono accedere come studenti ‘straordinari’ al Corso di Laurea Magistrale gli studenti ‘fuori corso’ del triennio purché conseguano il titolo
entro la sessione di esami estiva successiva.
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Art. 36 - Sono iscritti come studenti ‘uditori’ coloro che hanno ottenuto
dal Direttore la facoltà di frequentare uno o più corsi ed eventualmente di
sostenerne i relativi esami. Agli studenti uditori è concesso di frequentare
annualmente un massimo di corsi equivalente a non più di 30 ECTS, sostenendone eventualmente i relativi esami. L’iscrizione può avvenire all’inizio
dei corsi che si intendono frequentare. Lo studente uditore viene immatricolato ma non riceve il libretto accademico e non può essere eletto come
rappresentante degli studenti negli organi collegiali.
Art. 37 - Sono iscritti come studenti ‘ospiti’ coloro che sono già iscritti nella
sede della Facoltà Teologica del Triveneto o in altri Istituti collegati alla
Medesima e frequentano alcuni corsi sostenendone i relativi esami. Essi
sono tenuti a presentare richiesta per l’iscrizione ai corsi con il nulla osta
del Direttore del loro ciclo di studi. Gli studenti della sede non pagano alcuna tassa di frequenza né di segreteria. Uno studente può frequentare come
“ospite” in un altro ciclo di studi, con il consenso del Direttore, un massimo di due corsi all’anno.
Art. 38 - All’inizio dell’Anno Accademico, gli studenti eleggono i propri rappresentanti, con il compito di proporre al Direttore problemi ed esigenze. A
sua volta il Direttore si riserva di convocare i rappresentanti degli studenti,
qualora lo richiedano i problemi connessi con la vita e l’attività dell’Istituto.
I rappresentanti degli studenti eletti scelgono tra loro due delegati per il
Consiglio d’Istituto, uno per triennio, uno per il biennio di specializzazione. Uno dei due delegati è candidato al Consiglio di Facoltà. I rappresentanti degli studenti possono essere rieletti una sola volta consecutivamente.
Art. 39 - Si dà facoltà agli studenti di radunarsi in assemblea di classe o generale non più di due volte all’anno, su richiesta dei rappresentanti di corso. L’orario e le modalità dell’assemblea devono venire concordate con il Direttore.
VII. Iscrizioni
Art. 40 - Gli studenti, all’atto dell’iscrizione, sono tenuti a un colloquio con
il Direttore e devono presentare in Segreteria:
a) domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti;
b) quattro foto formato tessera;
c) fotocopia di un documento di identità;
d) permesso di soggiorno per gli studenti di nazionalità non italiana;
e) diploma di maturità in originale (o copia conforme all’originale) con
il quale si chiede di essere ammessi all’Istituto;
f) lettera di presentazione: per i laici, dichiarazione del proprio parroco o in casi particolari di un altro sacerdote, attestante l’idoneità e la
possibilità di frequentare l’Istituto; per i religiosi/e la dichiarazione
del Superiore Maggiore che autorizza la frequenza ai corsi;
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g) documentazione di eventuali corsi frequentati (masters, lingue, abilitazioni ed altro) e di titoli conseguiti (universitari) per la composizione del Diploma supplement (DS).
h) Gli studenti stranieri devono inoltre produrre: la traduzione del
titolo di studio richiesto per l’ammissione all’Università civile della
propria nazione; l’attestazione del numero complessivo degli anni
di studio necessari per il conseguimento di tale diploma e la dichiarazione della validità del titolo per l’accesso all’Università del Paese
d’origine. Le suddette certificazioni devono essere richieste al Consolato o all’Ambasciata Italiana presso il Paese d’origine o alle Rappresentanze Diplomatiche del Paese d’origine presenti sul territorio
italiano.
Art. 41 - Non è possibile essere iscritti contemporaneamente come studenti
ordinari ad un altro Istituto o Facoltà, sia civile che ecclesiastica.
Art. 42 - Le domande devono essere presentate presso la Sede dell’Istituto
durante l’orario di apertura della Segreteria, entro il termine stabilito nel
Calendario Accademico. Dopo tale termine, altre domande di iscrizione
possono essere accettate solo fino al 31 ottobre, previo il consenso del Direttore.
Art. 43 - L’iscrizione agli anni successivi avviene su richiesta, compilando
un apposito modulo e versando l’importo per i diritti amministrativi.
Art. 44 - Per conseguire il titolo di Laurea e di Laurea Magistrale è necessario essere iscritti come studenti ordinari rispettivamente almeno per un
anno.
Art. 45 - I titoli possono essere conseguiti anche iscrivendosi inizialmente
come studente uditore per un numero annuale di corsi non superiore ai 30
ECTS.
Art. 46 - Lo studente fuori corso versa la tassa stabilita di anno in anno dalla
Segreteria e può frequentare i corsi che gli mancano per completare il piano di studi previsto e sostenere gli esami dei corsi seguiti.
Art. 47 - L’iscrizione al primo anno della Laurea magistrale, senza aver
conseguito il titolo precedente di Laurea, avviene come studente straordinario. Lo studente frequenta i corsi del primo anno e sostiene i relativi esami dopo avere sostenuto quelli del triennio precedente.
Art. 48 - L’esame finale di Laurea, per gli studenti straordinari del primo
anno del biennio specialistico, deve essere sostenuto entro la sessione estiva dell’anno di iscrizione. Coloro che non fossero in grado di conseguire il
titolo entro tale scadenza non potranno iscriversi al secondo anno del biennio specialistico. In tal caso vengono iscritti come studenti fuori corso.
Art. 49 - La tassa di iscrizione (ordinari, straordinari, uditori) dà diritto a
sostenere gli esami fino alla sessione ordinaria invernale successiva all’anno accademico in cui si è stati iscritti e fino alla sessione primaverile per
sostenere l’Esame di Grado.
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VIII. Diritti amministrativi
Art. 50 - All’atto dell’iscrizione gli studenti si impegnano a versare l’importo
per i diritti amministrativi fissato di anno in anno, secondo le modalità previste dall’Istituto. L’iscrizione effettuata oltre il termine stabilito comporta
una penalità stabilità dall’Istituto.
Art. 51 - Chi non regolarizza la propria posizione secondo le modalità previste non viene considerato iscritto all’Istituto.
Art. 52 - Gli studenti che si ritirano entro il 15 novembre possono riavere
l’importo versato, ad eccezione di una quota, fissata di anno in anno, che
viene trattenuta come risarcimento delle spese di Segreteria. In caso di ritiro successivo, l’importo versato non viene più restituito.
Art. 53 - Gli studenti uditori versano una quota di iscrizione fissata di anno
in anno più una quota per ogni corso che intendono frequentare.
Art. 54 - Gli studenti fuori corso sono tenuti ad iscriversi versando la quota
prevista entro l’inizio delle lezioni del primo semestre, se devono ancora
frequentare corsi previsti dal piano di studi; entro l’inizio delle lezioni del
secondo semestre se devono sostenere esami o altre prove previste dall’ordinamento degli studi (elaborati, tirocinio, tesi scritta di Laurea o di Laurea Magistrale).
IX. Frequenza ai corsi
Art. 55 - Obbligo di frequenza
a) La natura dello studio della Teologia richiede la partecipazione attiva e regolare alle lezioni. Per questo la frequenza è obbligatoria.
Coloro che non possono frequentare regolarmente le lezioni sono
tenuti ad essere presenti almeno ai due terzi delle ore complessive di
ciascun corso.
b) Chi non raggiunge il numero di frequenze richieste deve frequentare
il corso nei successivi anni accademici.
c) La frequenza ai corsi seminariali e di tirocinio indiretto deve essere
continuativa e superiore al 75%. Gli elaborati vanno consegnati in
Segreteria entro il mese di ottobre dell’anno accademico in cui si è
frequentato il corso. Dopo tale data la Segreteria non garantisce la
consegna dei testi al docente per la valutazione.
d) La Segreteria può verificare la presenza degli studenti alle lezioni rispetto alle firme poste nell’apposito modulo. Qualora non venga rilevata la presenza in classe dello studente spetta al Direttore prendere
adeguati provvedimenti disciplinari.
Art. 56 - La presenza alle lezioni viene certificata mediante la firma personale
che lo studente pone su appositi moduli alla fine delle lezioni. È ammessa la
32
registrazione della firma il giorno successivo la lezione, da farsi in Segreteria,
alla presenza di un altro studente presente alla medesima lezione.
Art. 57 - Gli studenti non devono entrare in aula a lezione iniziata e nemmeno uscire prima della sua conclusione. Coloro che sono costretti da seri
motivi ad entrare e uscire fuori orario devono avere l’autorizzazione scritta
della Direzione.
Art. 58 - Per i corsi annuali tenuti da due docenti, con esami separati e voto
finale unico, la frequenza viene calcolata sui due terzi di ciascuna parte semestrale e non sull’intero monte ore annuale.
Art. 59 - Eventuali deroghe dall’obbligo di frequenza possono essere concesse in via eccezionale e per motivi gravi (ad esempio di malattia) solo dal
Direttore, presentando richiesta scritta ed allegando la debita documentazione. In ogni caso la frequenza non deve scendere sotto la metà delle ore
previste per ciascun corso.
Art. 60 - Il Direttore valuta l’opportunità di concedere l’esonero di frequenza
dalle lezioni di 1 o 2 corsi, purché non siano fondamentali, dopo avere verificato l’impossibilità di frequentarli in una sede vicina di Facoltà.
X. Omologazioni
Art. 61 - È possibile chiedere l’omologazione di corsi ed esami sostenuti
presso Università, Facoltà e Istituti Teologici, purché questi corrispondano
sostanzialmente a quelli dell’ISSR per numero di ore, programmi e idoneità dei Docenti.
Art. 62 - Gli studenti in possesso del titolo di Magistero in Scienze Religiose, conseguito nella sede ISSR di Padova, che si iscrivono alla Laurea
Magistrale, possono avere omologati con voto gli esami già sostenuti nel
precedente ordinamento, secondo un numero massimo di 30 ECTS.
Art. 63 - Per ottenere le omologazioni lo studente deve presentare un certificato di esami della Segreteria della Facoltà o dell’Istituto, presso il quale
ha sostenuto l’esame, nel quale sia specificato il titolo del corso, i crediti, la
valutazione e la data di esame.
Art. 64 - Le richieste di omologazione, corredate dai programmi ufficiali
dei corsi frequentati, vengono accolte o respinte a giudizio insindacabile
del Direttore.
Art. 65 - I voti dei corsi omologati non vengono trascritti in Segreteria e nel
libretto di esami e non vengono computati nella media finale. Invece, i voti
degli esami sostenuti presso la Sede della Facoltà, gli ITA e gli ISSR della
Facoltà, vengono trascritti in Segreteria (non nel libretto) e computati nella
media finale.
Art. 66 - Se il numero dei crediti omologati equivale o è superiore a 35
ECTS, si dà la possibilità di iscriversi agli anni successivi, fatte salve le necessarie integrazioni.
33
Art. 67 - Lo studente che ha ottenuto omologazioni può fare domanda al
Direttore di essere ammesso alla frequenza di corsi dell’anno successivo a
quello in cui è iscritto.
Art. 68 - Non è consentito essere ammessi al conseguimento del titolo di
Laurea o di Laurea Magistrale in Scienze Religiose solo sulla base di omologazione di corsi frequentati altrove. Si richiede allo studente la frequenza
di un numero di corsi interni all’Istituto pari almeno a 60 ECTS.
Art. 69 - Le richieste di omologazione vanno presentate entro e non oltre il
15 ottobre.
Art. 70 - Dopo tale termine è consentito richiedere omologazione soltanto
di quegli esami che nel frattempo siano stati sostenuti con esito positivo
presso Università, Facoltà e Istituti teologici.
XI. Esami
Art. 71 - Sono previste tre sessioni ordinarie di esami:
a) la sessione invernale, alla fine del I Semestre;
b) la sessione estiva, alla fine del II Semestre;
c) la sessione autunnale, all’inizio dell’Anno Acca­demico.
Art. 72 - Sono previste due sessioni straordinarie di esami, fissate di anno in
anno nel Calendario Accademico.
Art. 73 - Nelle tre sessioni ordinarie ciascun docente è tenuto a fissare almeno due appelli d’esame all’interno della stessa sessione, in settimane distinte. Nel caso un docente tenga più di un corso, è tenuto a tenere separate le
date d’esame per ciascun corso.
Art. 74 - Il docente indica il numero massimo di studenti che esamina in
una giornata ed eventualmente si rende disponibile a esaminare i rimanenti il giorno successivo.
Art. 75 - Nelle due sessioni straordinarie è possibile sostenere gli esami
soltanto di quei corsi che sono terminati nel semestre immediatamente
precedente la sessione stessa e di quelli fondamentali considerati propedeutici. Nel caso gli iscritti siano meno di tre l’appello può venire annullato o
spostato in altra data.
Art. 76 - Per le sessioni straordinarie ogni docente indica soltanto una data
di esame.
Art. 77 - A conclusione dell’esame il docente annota sul verbale la data, il
voto e gli argomenti sui quali ha verificato la preparazione dello studente e
vi appone la firma seguita da quella dello studente. Nel libretto accademico
il docente riporta il titolo della disciplina, il codice del corso, i crediti rela34
tivi (ECTS), il voto, la data e la firma. Nel caso di studenti uditori che non
hanno il libretto, il docente annota solo i dati sul verbale.
Art. 78 - L’esame di un corso può essere sostenuto a partire dalla sessione
immediatamente successiva al termine del corso stesso.
Art. 79 - L’orario e l’ordine degli esami viene fissato ed opportunamente notificato dalla Segreteria.
Art. 80 - La domanda di iscrizione ad ogni singolo esame viene accettata a
condizione di:
a) essere in regola con le norme di iscrizione e con il versamento dei
diritti amministrativi;
b) aver frequentato almeno i due terzi delle lezioni del corso;
Art. 81 - La domanda di iscrizione agli esami deve essere presentata entro il
termine previsto dal Calendario Accademico.
Art. 82 - Si concede la facoltà di cambiare l’appello nel quale ci si è iscritti
o di ritirarsi dall’esame facendo richiesta alla Segreteria almeno tre giorni
prima dell’esame. La Segreteria si riserva di accettare la richiesta dopo aver
verificato il numero degli studenti già iscritti e la disponibilità del Docente.
Art. 83 - Qualora non si ottemperi a quanto sopra prescritto o non ci si presenti all’esame, si perde il diritto di sostenerlo nella successiva sessione.
Art. 84 - Alcuni esami sono propedeutici ad altri e vanno sostenuti precedentemente. L’esame di Storia della Filosofia (o di Filosofia contemporanea) è
propedeutico agli esami di: Antropologia filosofica, Filosofia morale, Filosofia
teoretica, Filosofia della religione. L’esame di Introduzione alla Sacra Scrittura
è propedeutico agli esami di: Antico Testamento 1, Antico Testamento 2, Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli, Letteratura paolina, Letteratura giovannea.
L’esame di Teologia fondamentale è propedeutico agli esami di: Antropologia
teologica ed escatologia, Cristologia, Teologia trinitaria, Ecclesiologia e Mariologia, Sacramenti. L’esame di Teologia morale fondamentale è propedeutico
agli esami di: Morale sessuale e familiare, Bioetica, Morale sociale.
Art. 85 - L’esame può essere previsto dal docente sia in forma orale che scritta
e/o mista, secondo la modalità che il docente è tenuto ad indicare all’inizio del
corso.
Art. 86
cato:
- a) Il voto viene espresso in trentesimi secondo il seguente signifi18 - 19: sufficiente
20 - 22: discreto
23 - 25: buono
26 - 28: molto buono
29 - 30 e lode: eccellente
b) Il voto ha valore giuridico solo se vidimato dalla Segreteria.
35
Art. 87 - È concesso allo studente di ritirarsi durante l’esame o di rifiutare
il voto. In questi casi il Docente scrive sul verbale (e non sul libretto dello
studente) “ritirato”. Se la prova è valutata non sufficiente il Docente scrive
sul verbale (e non sul libretto dello studente) “non approvato”.
Art. 88 - Coloro che non hanno ottenuto una valutazione positiva, che si sono ritirati dall’esame o che hanno rifiutato il voto, possono ripetere l’esame
a partire dalla sessione successiva. Non è consentito ripetere l’esame nella
stessa sessione.
Art. 89 - Nel caso in cui lo studente non superi l’esame per tre volte è tenuto a rifrequentare il corso.
Art. 90 - a) Lo studente che accetta il voto deve controfirmare il verbale d’esame, firmato dal professore, immediatamente alla fine dell’esame, nel caso
di esame orale, o in Segreteria, entro un mese dalla comunicazione dei risultati, nel caso di esame scritto.
b) Qualora dopo tale termine il verbale non fosse ancora firmato, il voto
viene ritenuto accettato.
c) Nel caso il voto venga accettato, non è più possibile rifiutarlo successivamente.
Art. 91 - Per quanto riguarda gli esami e il conseguimento dei titoli, l’Anno
Accademico termina con la sessione invernale dell’Anno successivo a quello
in cui si sono frequentati i corsi.
Art. 92 - I docenti che terminano l’insegnamento presso l’Istituto sono tenuti ad essere presenti agli appelli di esame del proprio corso fino alla sessione invernale dell’anno accademico successivo a quello in cui si è svolto
il corso. Successivamente gli studenti sono tenuti a sostenere l’esame con il
docente che subentra nel corso.
Art. 93 - Gli studenti che entro il terzo Anno Accademico non abbiano
completato il ciclo triennale degli studi, conseguendo il titolo di “Laurea in
Scienze Religiose”, si iscrivono successivamente come studenti fuori corso,
qualora non intendano proseguire con il biennio specialistico.
Art. 94 - Gli studenti che entro il quinto Anno Accademico non abbiano
completato il ciclo di specializzazione, conseguendo il titolo di “Laurea
Magistrale in Scienze Religiose”, si iscrivono successivamente come studenti fuori corso.
Art. 95 - Se uno studente non assolve i diritti amministrativi per più di
due anni consecutivi, la validità degli esami sostenuti verrà giudicata dal
Direttore. Terminati gli esami previsti dal piano degli studi lo studente ha
cinque anni di tempo per conseguire il titolo.
Art. 96 - Al termine degli studi, la Segreteria rilascia allo studente ordinario
il certificato degli esami sostenuti, il Diploma supplement e il Diploma del
36
grado accademico conseguito.
Art. 97 - Completati tutti gli esami e le prove richieste, gli studenti straordinari (non in possesso del titolo necessario per essere ammessi al conseguimento dei titoli in Scienze religiose) possono richiedere un “Attestato di
frequenza”.
Art. 98 - Gli studenti uditori possono richiedere un “Attestato di frequenza”
dei corsi e degli esami sostenuti.
XII. Indirizzi
Art. 99 - Nel piano generale degli studi sono previsti corsi di specializzazione di indirizzo pedagogico-didattico e di indirizzo pastorale-ministeriale, con
corsi propedeutici al tirocinio.
Art. 100 - La scelta dell’indirizzo viene fatta con l’iscrizione al biennio.
Art. 101 - Per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose si richiede la frequenza di tutti i corsi caratterizzanti uno dei due indirizzi e il superamento dei rispettivi esami.
XIII. Corsi di specializzazione
Art. 102 - Il piano degli studi del biennio prevede la frequenza di corsi di
specializzazione come: corsi seminariali, corsi opzionali, laboratori e tirocinio.
Art. 103 - I corsi seminariali hanno la finalità di abilitare lo studente alla
ricerca, alla esposizione e alla produzione di un elaborato scritto. La scelta
dei seminari non è determinata dalla scelta dell’indirizzo. I seminari possono servire da avvio per la stesura dell’elaborato finale di Laurea e di Laurea
Magistrale.
Art. 104 - I corsi opzionali e complementari consentono allo studente di
arricchire la propria formazione approfondendo percorsi consoni ai suoi
interessi culturali.
Art. 105 - I laboratori consentono una connessione tra teoria e pratica, si
strutturano con modalità interattive e sono caratterizzati dall’apprendimento di un metodo di lavoro trasferibile in altri contesti.
Art. 106 - Il tirocinio consiste in attività svolte in ambito professionale (didattico o pastorale) coordinate e valutate da un tutor dell’Istituto e da un
referente dell’ambito scelto.
Art. 107 - Qualora l’esperienza di tirocinio diretto e indiretto non sia valutata positivamente dalla Commissione apposita, è possibile ripetere il tirocinio. Se anche la seconda volta l’esito non dovesse essere positivo si procede
alla sospensione del tirocinio.
37
PARTE SECONDA
NORME PER IL CONFERIMENTO DEL TITOLO
DI “LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE”
E DI “LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE”
I. Conferimento del titolo di “Laurea in Scienze Religiose”
Art. 1 - Possono accedere all’esame finale per conseguire il titolo di Laurea
in Scienze Religiose (o Laurea triennale) gli studenti ordinari che hanno
completato i primi tre anni del curriculum di studi in Scienze Religiose
Art. 2 - I requisiti per il conseguimento del titolo di Laurea sono:
a) aver superato le verifiche di profitto prescritte, con esito positivo;
b) attestare la conoscenza di una lingua straniera mediante la presentazione di certificato della Scuola Media Superiore seguita;
c) aver composto un elaborato scritto;
d) aver superato con esito positivo l’esame finale.
A.
L’elaborato scritto
Art. 3 - L’elaborato scritto deve dimostrare nel candidato la capacità di
istruire lo status quaestionis dell’argomento affrontato e di impostare un
percorso di ricerca scientifica.
Art. 4 - Lo studente sceglie un Professore come relatore per l’elaborato
scritto tra i Docenti dell’Istituto.
Art. 5 - Lo studente compila l’apposita scheda rilasciata dalla Segreteria nella
quale presenta una traccia di sviluppo dell’argomento affrontato, corredata da
bibliografia essenziale e controfirmata dal Docente scelto e dal Direttore.
Art. 6 - La scheda va consegnata alla Segreteria prima dell’esame finale di
Laurea: entro il 31 ottobre: per la sessione primaverile; entro il 31 gennaio
per la sessione estiva; entro il 31 marzo per la sessione autunnale; entro il
31 maggio per la sessione invernale.
Art. 7 - L’elaborato consiste in un lavoro dattiloscritto non inferiore alle
trenta cartelle e non superiore alle cinquanta. Le norme bibliografiche e
tipografiche sono contenute nel testo di Metodologia della Facoltà Teologica
del Triveneto.
38
Art. 8 - L’elaborato va consegnato in duplice copia almeno un mese prima
dell’esame di Diploma: una per il docente che ha diretto la preparazione,
l’altra per la Segreteria. Si richiede anche di far pervenire l’elaborato in copia digitale.
Art. 9 - La valutazione positiva dell’elaborato dà diritto allo studente di accedere all’esame finale; in caso contrario, il candidato deve rivedere il testo
secondo le indicazioni del relatore.
Art. 10 - Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per
quattro anni, al termine dei quali potrà essere scelto da un altro candidato.
B. L’esame finale
Art. 11 - L’esame finale per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose si tiene in quattro sessioni annuali: primaverile, estiva, autunnale,
invernale.
Art. 12 - L’esame finale è pubblico e viene sostenuto davanti ad una Commissione composta da tre Docenti dell’Istituto: il Docente che ha seguito
l’elaborato scritto, un altro Docente, un Presidente.
Art. 13 - L’esame è costituito da due colloqui di venti minuti ciascuno. Il
primo consiste nella presentazione dell’argomento dell’elaborato collocato
nell’area di riferimento. Il secondo colloquio verte su un approfondimento
monografico di una delle cinque tesi indicate dalla Direzione. Lo studente
sceglie il tema dell’approfondimento monografico e lo comunica alla Segreteria alla consegna della scheda di approvazione dell’argomento dell’elaborato (vedi art. 6).
Art. 14 - L’iscrizione all’esame avviene presentando in Segreteria l’apposito
modulo, due copie dell’elaborato scritto, il libretto accademico, la tassa fissata.
Art. 15 - Il giorno in cui si svolge l’appello viene comunicato dalla Segreteria quindici giorni prima. La Composizione della Commissione e l’ordine di
appello vengono comunicati tre giorni prima dell’esame.
Art. 16 - Al termine dell’esame la Commissione esprime la valutazione in
trentesimi che farà media con i voti degli esami dei corsi del triennio e con
la valutazione dell’elaborato scritto.
II. Passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento di studi
Art. 17 - Chi è in possesso del titolo di Diploma in Scienze Religiose rilasciato dalla Conferenza Episcopale italiana, in base al “Parere di conformità”
(vecchio ordinamento di studi), ed intende conseguire il Diploma accademico di Laurea in Scienze Religiose (nuovo ordinamento) viene iscritto al
terzo anno ed è tenuto alla frequenza di un numero di corsi pari almeno a
25 ECTS previa verifica del programma.
39
Art. 18 - Chi è in possesso del titolo di Magistero in Scienze Religiose (vecchio ordinamento) o di Baccalaureato in Teologia e intende conseguire il
titolo accademico di Laurea Magistrale in Scienze Religiose (nuovo ordinamento), viene iscritto al primo anno specialistico con l’accredito di un numero di corsi pari almeno a 30 ECTS previa verifica del programma.
III. Conferimento del titolo di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”
Art. 19 - Possono conseguire il titolo di Laurea Magistrale in Scienze Religiose gli studenti ordinari che hanno completato il biennio di specializzazione.
Art. 20 - I requisiti per il conseguimento della Laurea Magistrale sono:
a) aver superato le verifiche di profitto prescritte, con esito positivo;
b) aver attestato la conoscenza di due lingue straniere; la prima è quella
attestata dal diploma di Scuola Media Superiore; la conoscenza almeno “passiva” di una seconda lingua scelta tra le seguenti: francese,
inglese, portoghese, spagnolo o tedesco, con attestato di frequenza di
almeno 40 ore di lezione e con profitto positivo oppure mediante test
di verifica.
c) aver composto un elaborato scritto da sottoporre a pubblica discussione nella sessione prevista di esame.
Art. 21 - La Laurea Magistrale in Scienze Religiose abilita all’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, a norma
dell’art. 4.2.1 e dell’art. 4.2.2 dell’ “Intesa MIUR-CEI” del 28 giugno 2012.
A. La tesi scritta
Art. 22 - Per accedere all’esame di Laurea Magistrale è richiesta la preparazione di una tesi scritta che attesti la competenza maturata nel campo di
specializzazione prescelto.
Art. 23 - La tesi scritta deve essere inedita, e comunque non presentata per
il conseguimento del titolo di Laurea o di altri gradi accademici, ecclesiastici o civili.
Art. 24 - Tale esercitazione deve consistere in un elaborato non inferiore
alle cinquanta cartelle dattiloscritte.
Art. 25 - Nel corso del biennio lo studente sceglie il relatore della tesi scritta
tra i docenti dell’Istituto con l’assenso scritto del Direttore.
Art. 26 - Presentazione argomenti di tesi
a) Lo studente compila l’apposita scheda rilasciata dalla Segreteria nella quale presenta uno schema ragionato dell’argomento affrontato
corredato da bibliografia essenziale.
40
b) La scheda va consegnata alla Segreteria almeno sei mesi prima dell’esame finale: entro il 31 ottobre per la sessione primaverile; entro il 31
gennaio per la sessione estiva; entro il 31 marzo per la sessione autunnale; entro il 31 maggio per la sessione invernale.
c) Lo schema della tesi, controfirmato dal docente relatore viene esaminato da una Commissione interna al Consiglio di Istituto.
d) La commissione comunica allo studente le osservazioni e il nome del
secondo relatore.
e) Lo studente è tenuto a consultare il secondo relatore prima di iniziare
la stesura della tesi.
Art. 27 - La tesi scritta va consegnata in Segreteria in triplice copia almeno
un mese prima dell’esame di Laurea Magistrale: una per il docente che ne ha
diretto la preparazione, una per il Docente correlatore, l’altra in Segreteria. Si
richiede anche di far pervenire l’elaborato in copia digitale.
Art. 28 - La valutazione positiva della tesi scritta comunicata dai Docenti
almeno otto giorni prima dell’esame, dà diritto allo studente di accedere all’esame orale; in caso contrario, il candidato deve rivedere il testo secondo le
indicazioni del Docente relatore.
Art. 29 - Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per
cinque anni, al termine dei quali il titolo potrà essere scelto da un altro candidato.
B. Discussione di tesi
Art. 30 - La discussione del lavoro scritto è pubblica e avviene alla presenza
di una Commissione composta dal Docente relatore, dal Docente correlatore e dal Presidente di Commissione. Il candidato ha venti minuti di tempo
per illustrare i risultati della ricerca collocandoli nell’area di attinenza
dell’argomento affrontato e risponde alle domande della Commissione inerente all’area interessata dalla tesi.
Art. 31 - È possibile ritirarsi dalla discussione della tesi fino a una settimana prima della data fissata dalla Segreteria.
Art. 32 - La discussione della tesi avviene in una delle quattro sessioni annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale.
IV. Valutazione e conferimento dei titoli
Art. 33 - Il superamento delle prove per la “Laurea” e la “Laurea Magistrale”
dà diritto al Titolo accademico rispettivamente di “Laurea in Scienze Religiose” e di “Laurea Magistrale in Scienze Religiose”.
Art. 34 - La valutazione viene espressa in trentesimi facendo media:
41
a) per la Laurea:
- dei voti degli esami (influente per il 70%);
- della valutazione dell’esercitazione scritta (influente per il 20%);
- della valutazione dell’esame comprensivo orale (influente per il 10%);
b) per la Laurea Magistrale:
- dei voti degli esami (influente per il 50%);
- della valutazione della tesi (influente per il 30%);
- della valutazione della discussione di tesi (influente per il 20%).
Art. 35 - Nel calcolo delle valutazioni la “lode” ha valore di 1 punto.
Art. 36 - Il risultato delle valutazioni parziali non viene arrotondato ma indicato con due decimali.
Art. 37 - La valutazione finale viene arrotondata in eccesso quando i due decimali del voto raggiungono lo 0,51, in difetto nel caso contrario.
Art. 38 - Il Titolo accademico di Laurea in Scienze Religiose e quello di Laurea Magistrale in Scienze Religiose vengono conferiti dalla Facoltà Teologica
del Triveneto.
42
II. Governo dell’Istituto
AUTORITÀ ACCADEMICHE COMUNI CON LA FACOLTÀ
Gran Cancelliere: S.E. mons. Francesco Moraglia
Patriarca di Venezia
Preside della Facoltà Teologica del Triveneto: dott. ROBERTO TOMMASI
Consiglio di Facoltà: vedi Annuario Accademico 2014-2015
della Facoltà Teologica del Triveneto
AUTORITÀ ACCADEMICHE PROPRIE E OFFICIALI
Moderatore: S.E. mons. ANTONIO MATTIAZZO
Arcivescovo - Vescovo di Padova
Direttore: dott. LIVIO TONELLO
Vice Direttore: dott. ENRICO RIPARELLI
Addetto alla Segreteria: dott. LEANDRO PARESCHI
Economo: dott. EZIO MALACRIDA
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Direttore: dott. LIVIO TONELLO
Vice Direttore: dott. ENRICO RIPARELLI
Delegato del Moderatore: dott. PAOLO DONI
Preside della FTTr: dott. ROBERTO TOMMASI
Docenti stabili:
dott. VALERIO BORTOLIN
dott. GAUDENZIO ZAMBON
Rappresentanti dei docenti non stabili:
dott. ANDREA ALBERTIN
dott.ssa MARIACHIARA VIGHESSO
Rappresentanti degli Studenti (2)
43
DOCENTI STABILI
dott. VALERIO BORTOLIN - Cattedra di Filosofia
dott. LIVIO TONELLO - Cattedra di Teologia pastorale
dott. GAUDENZIO ZAMBON - Cattedra di Teologia dogmatica
CONSIGLIO PER GLI AFFARI ECONOMICI
dott. Paolo Doni - Vicario Generale (Diocesi di Padova)
dott. LIVIO TONELLO - Direttore
dott. Ezio Malacrida - Economo
dott. Luciano Zanforlin
dott. Antonio Costantin
Segreteria
Addetto di Segreteria: dott. Leandro Pareschi
Orario di apertura
Lunedì: Martedì - Giovedì:
10,00 - 12,30; 15,00 - 18,30
15,00 - 18,30
Orario delle lezioni: dal lunedì al giovedì, dalle ore 14.45 alle ore 19.00
Recapiti: via Del Seminario 7, 35122 Padova
Tel. 049.664116
Fax 049.8785144
E-mail: [email protected]
Sito: www.issrdipadova.it
44
DOCUMENTI PER L’ISCRIZIONE
L’iscrizione all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova prevede la presentazione della seguente documentazione:
a) domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti;
b)quattro foto formato tessera;
c) fotocopia di un documento di identità;
d)permesso di soggiorno per gli studenti non italiani;
e) diploma di maturità in originale (o copia conforme all’originale);
f) lettera di presentazione: per i laici dichiarazione del proprio parroco o in
casi particolari di un altro sacerdote, attestante l’idoneità e la possibilità di
frequentare l’Istituto; per i religiosi/e la dichiarazione del Superiore Maggiore che autorizza la frequenza ai corsi;
g)documentazione di eventuali corsi frequentati (master, lingue, abilitazioni
ed altro) e di titoli conseguiti (universitari) per la composizione del Diploma
supplement (DS).
h)gli studenti stranieri devono inoltre produrre: la traduzione del titolo di
studio richiesto per l’ammissione all’Università civile della propria nazione; l’attestazione del numero complessivo degli anni di studio necessari per il conseguimento di tale diploma e la dichiarazione della validità
del titolo per l’accesso all’Università del Paese d’origine.
TASSE ACCADEMICHE
Studente ordinario / straordinario
Triennio
Tassa di iscrizione
Tassa annuale
oppure due rate: I rata II rata €   60,00
€ 790,00
€ 500,00 + 60,00 (iscrizione) entro il 03.10.14
€ 290,00 (entro il 28.11.14)
Biennio
Tassa di iscrizione
Tassa annuale
oppure due rate: I rata II rata
€   60,00
€ 840,00
€ 500,00 + 60,00 (iscrizione) entro il 03.10.14
€ 340,00 (entro il 28.11.14)
45
Studente fuori corso
Tassa di iscrizione
Tassa annuale
Studente uditore
Tassa di iscrizione
€   60,00
€ 300,00 entro il 03.10.14 per chi deve frequentare dei corsi;
entro il 13.02.15 per chi deve sostenere prove di esame
€   60,00
Ore di lezione
Quota
12
€   28,00
24
€   55,00
36
€   80,00
48
€ 110,00
60
€ 135,00
72
€ 155,00
Tirocinio 1
Tirocinio 2
€ 100,00
€   90,00
NB: la tassa di iscrizione va corrisposta ad ogni anno accademico per chi deve sostenere ancora degli esami; gli studenti ospiti che frequentano corsi senza il permesso
scritto del Direttore pagano regolarmente la tassa di ogni singolo corso, esclusa la
quota di iscrizione.
Esame finale di Laurea
Esame€ 150,00
Diploma €   80,00
Esame finale di Laurea Magistrale
Presentazione progetto tesi
€ 100,00
Iscrizione difesa della tesi
€ 200,00
Diploma €   80,00
Passaggio da Diploma a Laurea
Tassa di iscrizione
Tassa per i corsi
€   60,00
€ 400,00
Passaggio da Magistero e da Baccalaureato a Laurea Magistrale
Tassa di iscrizione
Tassa annuale (I anno)
46
€   60,00
€ 440,00
Pagamenti
Il pagamento potrà essere effettuato a mezzo:
• c.c. postale intestato a “Facoltà Teologica del Triveneto” N. 79816740. Il
bollettino è reperibile presso la Segreteria;
• bonifico intestato a “Facoltà Teologica del Triveneto”
IBAN: IT 02 I 02008 12120 0001 0284 0264 della UniCredit.
Avvertenze
• Per gli importi superiori a € 77,47 vanno aggiunti € 2,00 di imposta di
bollo.
• Per i bonifici effettuati deve essere subito trasmessa alla Segreteria, via
fax (049 8785144) o via e-mail ([email protected]), fotocopia del
bonifico, specificando la causale del versamento e il proprio codice fiscale
e indirizzo completo.
• Per i bollettini postali, invece, alla Segreteria deve essere presentata la
ricevuta (1ª parte del bollettino, sulla quale verrà applicata la marca da
bollo) e consegnata l’attestazione di versamento (2ª parte del bollettino).
• Non utilizzare altri conti, anche se comunicati in passato.
Servizi ed informazioni per gli studenti
1. Tessera
badge card
Per ottenere la “tessera badge card” è necessario essere iscritti all’Istituto
Superiore di Scienze Religiose di Padova. La tessera consente di accedere ai
locali della Facoltà e della Biblioteca, e di usufruire di altri servizi. Inoltre,
offre la possibilità di avere degli sconti sull’acquisto di libri nelle librerie
religiose, sull’ingresso nei cinema (fino a 27 anni), sul servizio mensa dell’ESU e delle mense convenzionate con la Facoltà, di accedere alle biblioteche
civili (se richiesta) e ad altri servizi che richiedono un documento che attesti
l’Iscrizione alla Facoltà.
La tessera è personale e non cedibile. Viene abilitata per l’apertura dei cancelli dal momento dell’emissione fino a quando si è regolarmente iscritti, con
questa distinzione:
• passaggio pedonale e carraio (lunedì-venerdì: 8.00-19.30): studenti ordinari e straordinari;
47
• passaggio pedonale: studenti ‘uditori’ e studenti ‘fuori corso’ (lunedì-venerdì: 8.00 - 19.30), utenti esterni della Biblioteca (lunedì-venerdì: 8.45
- 18.00).
Viene disattivata per tutti dal 20 luglio al 31 agosto.
Ogni anno di iscrizione va validata con apposito bollino distribuito dalla
Segreteria all’atto di iscrizione.
2. Servizio
mensa
Per usufruire della mensa è necessario:
• essere iscritto come studente ordinario;
• segnalare il proprio nominativo alla Segreteria della Facoltà;
• possedere la tessera studenti e presentarla alla sede dell’ESU per ottenere
il badge magnetico.
Sedi delle mense convenzionate con la Facoltà:
• S. Pio X: via Bonporti, 20 - Tel. 049 8762255 - posti 70
• San Francesco: Via S. Francesco, 122 - Tel. 049 8235688 - posti 250
• Piovego: via G. Colombo, 1 - Tel. 049 8071530 - posti 700
Importi:
pasto intero: € 8,00;
pasto ridotto (primo/secondo, contorno, dessert, bevanda): € 6,00.
Si paga direttamente alla cassa.
Sede ESU - Ufficio Benefici e Interventi: Via San Francesco, 122
Tel. 049 8235674; Fax: 049 8235663;
e-mail: [email protected] www.esu.pd.it
3. Fotocopie
Nella sede della Facoltà gli studenti possono usufruire di fotocopiatrici con
schede prepagate.
4. Servizi
informatici
La sala studenti della Facoltà dispone di alcuni computers con collegamento ad internet (anche wireless) mediante password fornita dalla Segreteria.
Gli studenti ordinari e i docenti possono accedere, tramite password fornita
dalla Segreteria, anche alla propria pagina personale attraverso la home page
del sito dell’Istituto (www.issrdipadova.it).
5. Biblioteca
L’Istituto usufruisce del servizio della biblioteca “Seminario Vescovile di Pa48
dova - Facoltà Teologica del Triveneto - Istituto Filosofico Aloisianum”, comprendente circa 165.000 libri moderni e 700 tra riviste e periodici correnti.
Orario settimanale: Lunedì
14.30 - 17.50
Martedì - Venerdì  9.00 - 17.50
Chiusure programmate: 8 dicembre, 22 dicembre-6 gennaio 2015 (festività
natalizie), 3-7 aprile 2015 (festività pasquali), 1 maggio, 2 e 18 giugno, dal 31
luglio al 31 agosto 2015.
La Biblioteca sarà chiusa anche nei seguenti venerdì: 26 settembre, 31 ottobre, 28 novembre 2014, 27 febbraio, 29 maggio 2015.
La biblioteca è collegata con il Servizio Bibliotecario Nazionale (S.B.N.) tramite il Polo Universitario Veneto e convenzionata con il Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Padova (www.cab.unipd.it/)
6. Cappella
È a disposizione degli studenti e dei docenti una cappella (IV piano) come
spazio di preghiera e per eventuali celebrazioni. Si può accedere nei giorni
di lezione dalle 8.15 alle 19.00.
7. Abitare
a
Padova
Gli studenti fuori sede possono trovare ospitalità presso Istituti Religiosi o
collegi universitari privati, suddivisi in maschili e femminili. Il prezzo dell’ospitalità è piuttosto variabile, anche in base ai servizi aggiuntivi che vengono
offerti (ad esempio servizio di ristorazione e di biancheria).
Per informazioni su residenze universitarie e servizio locazioni nella città
di Padova convenzionate con l’ESU, si può consultare il sito www.esu.pd.it/
istruzione.
8. Convenzione “Università di Padova - Facoltà Teologica del Triveneto”
La convenzione in essere con l’Università di Padova consente lo scambio di
docenti e di studenti che potranno frequentare i corsi fino ad un massimo
di 6 CFU e sostenere i relativi esami. A tal proposito si riportano gli articoli
di interesse.
Art. 2 - Riconoscimento di crediti formativi. Gli studenti iscritti ai corsi di studio attivati dalle Facoltà dell’Università, previo parere positivo del competente
Consiglio di Corso di Studio, possono frequentare insegnamenti della Facoltà
Teologica e, ottenuta valutazione positiva, acquisire fino ad un massimo di 6
crediti formativi universitari (CFU) nell’ambito delle attività formative a scelta
49
dello studente. Gli studenti iscritti presso la Facoltà Teologica, previo parere positivo del Preside o del Direttore di Corso, possono frequentare gli insegnamenti
attivati dalle Facoltà dell’Università e, ottenuta valutazione positiva, acquisire
fino ad un massimo di 6 crediti formativi universitari (CFU) nell’ambito delle
attività formative a scelta dello studente. L’avvenuto superamento dell’esame
sarà certificato da un attestato contenente la denominazione dell’insegnamento, il voto conseguito e il corrispondente numero di CFU.
Art. 3 - Tasse e contributi universitari. Gli studenti interessati si iscriveranno a
corsi singoli delle Facoltà ospitanti. Le parti stabiliscono l’esenzione reciproca
dal pagamento del relativo contributo di iscrizione, nonché l’applicazione agli
studenti ospitati dei benefici concessi ai propri studenti.
Procedura per gli Studenti della Facoltà Teologica del Triveneto
La Facoltà Teologica del Triveneto invia all’Università di Padova – Servizio
Segreterie Studenti via Lungargine Piovego 2/3 - l’elenco degli studenti che
intendono seguire gli insegnamenti dell’Università di Padova.
Il Servizio Segreterie Studenti comunica alla Facoltà Teologica del Triveneto la data in cui lo studente può recarsi negli uffici per l’iscrizione al corso
singolo.
Lo studente si presenta nella data indicata munito di:
- domanda di iscrizione al corso singolo in bollo da € 14,62. Il modulo è
stampabile in www.unipd.it/unipdWAR/page/unipd/studenti1/it_Book158_
Page1
Attenzione: il bollo in questo caso non è virtuale
- documento di identità
- 2 foto tessera
A seguito dell’iscrizione gratuita ai corsi sono garantiti i seguenti servizi:
- iscrizione on-line agli esami autorizzati
- accesso agli edifici e alle biblioteche tramite apposito badge
- accesso alla rete wireless Padova-WI-FI
50
III. Collegio docenti
Docenti e insegnamenti per l’Anno Accademico 2014-2015
AGOSTINETTO LUCA, laico;
e-mail: [email protected]
Pedagogia interculturale e didattica (seconda parte)
ALBERTIN ANDREA, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Letteratura giovannea
Letteratura paolina
ARDUINI CRISTIANO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Bioetica
BATTOCCHIO RICCARDO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Introduzione al cristianesimo
BENVENUTI PIERO, laico;
e-mail: [email protected]
Scienza e fede: evoluzione e creazione
BORTOLIN VALERIO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Antropologia filosofica
Filosofia della religione
Modulo 1: Interculturalità e religione (aspetto filosofico)
BOSCOLO GASTONE, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Introduzione ai Vangeli Sinottici e agli Atti degli Apostoli
BOZZA GIORGIO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Morale sociale
Corso seminariale
51
BROCCARDO CARLO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Introduzione alla Sacra Scrittura
CANNIZZARO CORRADO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Teologia morale fondamentale
CESTARO MARGHERITA, laica;
e-mail: [email protected]
Pedagogia interculturale e didattica (seconda parte: laboratorio)
DAL SANTO STEFANO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Storia della Chiesa 1
Storia della Chiesa 2
Storia della Chiesa locale
DE MARCHI SERGIO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Cristologia
DE STEFANI PAOLO, laico;
e-mail: [email protected]
Diritti umani e religione
DEPEDER GILBERTO, ofm conventuale;
e-mail: [email protected]
Teologia trinitaria
DI DONNA GIANANDREA, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Introduzione alla Liturgia
GHEDINI FRANCESCO, laico;
e-mail: [email protected]
Storia della filosofia
Filosofia contemporanea
MANZATO GIUSEPPE, laico;
e-mail: [email protected]
Sociologia generale e della religione
Modulo 1: Interculturalità e religione (aspetto sociologico)
52
MARIN FRANCESCA, laica;
e-mail: [email protected]
Filosofia morale
MILAN GIUSEPPE, laico;
e-mail: [email protected]
Pedagogia interculturale e didattica (prima parte)
MILANI MARCELLO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Introduzione all’Antico Testamento 1
Corso seminariale
Temi di teologia biblica
MONTANI RINALDA, laica;
e-mail: [email protected]
Pedagogia generale
Progettazione didattica
Laboratorio di didattica
Tirocinio didattico
RAVAZZOLO ROBERTO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Patrologia
RIPARELLI ENRICO, laico;
e-mail: [email protected]
Modulo 1: Interculturalità e religione (aspetto teologico)
RONCHIATO ROBERTA, laica;
e-mail: [email protected]
Corso seminariale
ROSSITTO CRISTINA, laica;
e-mail: [email protected]
Filosofia teoretica
SVANERA OLIVIERO, ofm conventuale;
e-mail: [email protected]
Morale sessuale e familiare
TOFFANELLO GIUSEPPE, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Sacramenti
Religioni orientali
53
TOFFANO EMANUELA, laica;
e-mail: [email protected]
Infanzia, adolescenza e diritti umani
TONELLO LIVIO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Metodologia della ricerca
Teologia pastorale
Pedagogia pastorale
Tirocinio pastorale
TONIOLO ANDREA, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Teologia fondamentale
VIGHESSO MARIACHIARA, religiosa;
e-mail: [email protected]
Fondamenti di psicologia della persona
Fondamenti di psicologia della persona 2
ZAMBON GAUDENZIO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Antropologia teologica ed Escatologia
Ecclesiologia e Mariologia
ZATTI GIULIANO, presbitero diocesano;
e-mail: [email protected]
Monoteismi
54
IV. Ordinamento degli studi
Piano generale degli studi per aree
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE
AREA FILOSOFICO-ANTROPOLOGICA
ects
L102Antropologia filosofica
L110 Filosofia contemporanea
L202
Filosofia della religione
L103
Filosofia morale
L201 Filosofia teoretica
L213
Fondamenti di psicologia della persona
L104 Pedagogia generale
L105 Sociologia generale e della religione
L001
Storia della filosofia
AREA DI TEOLOGIA POSITIVA
5
5
5
5
6
6
3
6
5
ects
L204 Antico Testamento 1: Pentateuco, Profeti e Storici
L205 Antico Testamento 2: Sapienziali e Salmi
L206 Introduzione ai Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli
L107 Introduzione alla Sacra Scrittura
L302 Letteratura giovannea
L301 Letteratura paolina
L108 Patrologia
L109 Storia della Chiesa 1: epoca antica e medioevale
L310 Storia della Chiesa 2: epoca moderna e contemporanea
6
5
6
10
3
6
6
6
6
55
AREA DELLE DISCIPLINE TEOLOGICHE FONDAMENTALI
L106
L203
Introduzione al Cristianesimo
Teologia fondamentale
ects
3
8
AREA DI TEOLOGIA DOGMATICA
ects
L207Antropologia teologica ed Escatologia
L308 Bioetica
L208 Cristologia
L304 Ecclesiologia e Mariologia
L303 Teologia trinitaria
L306 Introduzione alla Liturgia
L307 Morale sessuale e familiare
L309 Morale sociale
L305 Sacramenti
L209 Teologia morale fondamentale
6
3
7
7
6
5
5
5
6
8
CORSI SPECIALI
ects
L400 L314 56
Corso seminariale (2)
Metodologia della ricerca
6
2
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
IN SCIENZE RELIGIOSE
AREA TEOLOGICA LM209 LM203 LM204 LM114 LM115 LM109 LM107 LM205 LM202 LM108 Bibbia e arte
Chiese cristiane ed Ecumenismo
Diritto canonico
Monoteismi
Religioni orientali
Storia della Chiesa locale
Temi di Teologia biblica
Teologia dell’evangelizzazione
Teologia delle religioni e dialogo interreligioso
Teologia pastorale
AREA DELLE SCIENZE UMANE
LM105 LM102 LM103 LM207 Diritti umani e religione
Infanzia, adolescenza e diritti umani
Pedagogia interculturale e didattica
Psicologia della religione
CORSI SPECIALI
LM302 LM301 LM400 LM116
LM208 LM104 LM206 LM111 LM110 LM113 LM211 LM501 LM503 LM502 LM504 ects
3
6
6
5
3
3
5
3
7
6
ects
3
3
6
3
ects
Corso complementare (Etica sociale e immigrazione)
3
Corso complementare (Scienza e fede: evoluzione e creazione) 3
Corso seminariale
3
Didattica IRC
3
Laboratorio di didattica
2
Modulo 1 (Interculturalità e religione)
6
Modulo 2 (Giovani e religione)
6
Pedagogia pastorale
2
Progettazione didattica
2
Progettazione pastorale
2
Teoria della Scuola e legislazione scolastica
3
Tirocinio didattico 1
4
Tirocinio didattico 2
4
Tirocinio pastorale 1
4
Tirocinio pastorale 2
4
57
Piano generale degli studi per anni
Anno accademico 2014 - 2015
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE
  n
CORSO PROPEDEUTICO
L001 Storia della filosofia
  n
5
36
36
36
24
48
24
72
36
48
48
12
5
5
5
3
6
3
10
5
6
6
2
48
36
24
48
48
6
5
3
8
6
48
48
48
48
24
6
6
7
8
3
SECONDO ANNO
L201 Filosofia teoretica
L202 Filosofia della religione
L212 Fondamenti di psicologia della persona 2
L203 Teologia fondamentale
L204 Introduzione all’Antico Testamento 1
L206 Introduzione ai Vangeli sinottici
e agli Atti degli Apostoli
L207 Antropologia teologica ed Escatologia
L208 Cristologia
L209 Teologia morale fondamentale
L400 Corso seminariale
58
ects
36
PRIMO ANNO
L110 Filosofia contemporanea
L102 Antropologia filosofica
L103 Filosofia morale
L104 Pedagogia generale
L105 Sociologia generale e della religione
L106 Introduzione al cristianesimo
L107 Introduzione alla Sacra Scrittura
L306 Introduzione alla Liturgia
L108 Patrologia
L109 Storia della Chiesa 1
L314 Metodologia della ricerca
  n
ore di lezione
ore di lezione
  n
TERZO ANNO
L213 L205 L301 L302 L303 L304 L305 L307 L308 L309 L310 L400 Fondamenti di psicologia della persona
36
Introduzione all’Antico Testamento 2
36
Letteratura paolina
48
Letteratura giovannea
24
Teologia trinitaria
48
Ecclesiologia e Mariologia
48
Sacramenti
48
Morale sessuale e familiare
36
Bioetica
24
Morale sociale
36
Storia della Chiesa 2
48
Corso seminariale
24
Stesura tesi per l’esame di Laurea
Preparazione esame di Laurea
ects
6
5
6
3
6
7
6
5
3
5
6
3
7
3
59
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
IN SCIENZE RELIGIOSE
n PRIMO ANNO
ore di lezione
ects
LM102 Infanzia, adolescenza e diritti umani
24
3
LM103 Pedagogia interculturale e didattica
48
6
LM104 Interculturalità e religione (modulo 1)1 486
LM105 Diritti umani e religione
24
3
LM114 Monoteismi
36
5
LM115 Religioni orientali
24
3
LM107 Temi di Teologia biblica
36
5
LM108 Teologia pastorale
48
6
LM109 Storia della Chiesa locale
24
3
LM110 Progettazione didattica
12
2
LM113 Progettazione pastorale
12
2
LM301 Scienza e fede: evoluzione e creazione (corso compl.)
24
3
LM501 Tirocinio didattico 1
4
LM502 Tirocinio pastorale 1
4
Modulo 1: filosofia dell’alterità (ambito filosofico); processi culturali e comunicativi
(ambito sociologico); culture e cristianesimo (ambito teologico).
1
60
n SECONDO ANNO
LM207 LM202 LM203 LM204 LM205 LM206 LM208 LM111 LM302 LM209 LM400 LM503 LM504 ore di lezione
ects
Psicologia della religione
24
3
Teologia delle religioni e dialogo interreligioso 48
7
Chiese cristiane ed Ecumenismo
48
6
Diritto canonico
48
6
Teologia dell’evangelizzazione
24
3
Giovani e religione (modulo 2)2
486
Laboratorio di didattica
12
2
Pedagogia pastorale
12
2
Etica sociale e immigrazione (corso compl.)
24
3
Bibbia e arte
24
3
Corso seminariale
24
3
Tirocinio didattico 2
4
Tirocinio pastorale 2
4
Stesura e difesa pubblica della tesi
20
Modulo 2: la religiosità giovanile nel Triveneto (ambito sociologico); i giovani e il senso
dell’esistenza (ambito pedagogico); la pastorale e i giovani (ambito pastorale).
2
61
TESARIO PER L’ESAME DI
“LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE”
AREA FILOSOFICO-ANTROPOLOGICA
Antropologia filosofica
1. Visione personalistica dell’uomo nei suoi tratti essenziali: contributi della
filosofia e del pensiero cristiano e confronto con le scienze antropologiche e biologiche.
Filosofia della Religione
2. Profilo storico del rapporto tra filosofia e religione nell’ambito del pensiero occidentale e in maniera particolare nell’età moderna e contemporanea: il problema della razionalizzazione della religione e dell’ateismo.
3. La religiosità come dimensione antropologica originaria e le religioni
tra relativismo e fondamentalismo. La questione della verità della religione.
Filosofia morale
4. Dall’esistenzialismo al nichilismo: espressioni e significato di un percorso
culturale.
Filosofia teoretica
5. Possibilità e limiti della conoscenza filosofica di Dio.
Pedagogia generale
6. Educazione e realizzazione della persona: contributi della pedagogia.
Sociologia generale e della religione
7. Religione e pluralismo culturale nella contemporaneità.
Filosofia contemporanea
8. Ragione e fede in alcuni significativi esponenti del pensiero contemporaneo di ispirazione cristiana.
AREA DELLE DISCIPLINE TEOLOGICHE FONDAMENTALI
Introduzione alla Sacra Scrittura
9. Ispirazione, canone delle Scritture e interpretazione della Sacra Scrittura.
62
Teologia fondamentale
10. Il contesto culturale e religioso contemporaneo.
11. La rivelazione cristiana.
12. La fede e la Chiesa.
Teologia morale fondamentale
13. L’esperienza morale del cristiano: il ruolo della ragione e la novità della
vita in Cristo.
14. Riferimenti per la formulazione di norme e per le decisioni morali nella
vita dei cristiani
AREA DI TEOLOGIA POSITIVA
Antico Testamento 1: Pentateuco, Profeti e Storici
15. La Parola di Dio come “Torah” nel Pentateuco. Lineamenti principali.
Antico Testamento 2: Sapienziali e Salmi
16. La Profezia come Parola di Dio sulla storia. La Sapienza e i Salmi.
Letteratura giovannea
17. Principali temi teologici dell’opera giovannea.
Letteratura paolina
18. Paolo di Tarso: contesto e ambiente della formazione, della chiamata,
dell’attività e delle lettere di Paolo.
19. La teologia di Paolo: presentazione di una lettera paolina.
Patrologia
20. Diventare cristiani. «Cristiani: non si nasce, ma si diventa!»: percorsi per
l’iniziazione cristiana.
Storia della Chiesa 1: antica e medioevale
21. Il cristianesimo nascente a confronto con la concezione antica della
religione e l’ideologia imperiale romana: dalla persecuzione alla libera
confessione.
Storia della Chiesa 2: moderna e contemporanea
22. La necessità di riforma della Chiesa nel XV e XVI secolo produce esiti
diversi: rinnovamenti e rotture. Radici storiche, motivi, figure.
23. Dal Congresso di Vienna al Concilio Vaticano I: movimenti e istanze
liberali e riformiste nella società dell’800 europeo e posizione del Magistero pontificio.
63
Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli
24. Da Gesù ai Vangeli: tappe principali dell’origine e formazione dei Vangeli sinottici e criteri di interpretazione. Presentazione di un Vangelo
sinottico.
AREA DI TEOLOGIA SISTEMATICA
Antropologia teologica ed Escatologia
25. La grazia come chiamata: dagli aspetti biblici e dalla tradizione dottrinale una proposta per l’uomo d’oggi.
Cristologia
26. Il Mistero di Cristo: fondamenti biblici e formulazione del dogma.
Ecclesiologia e Mariologia
27. La Chiesa popolo di Dio e la sua autocoscienza alla luce del Concilio
Vaticano II. Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa.
Introduzione alla Liturgia
28. La Liturgia culmine e fonte della vita della Chiesa.
Teologia trinitaria
29. Il Mistero trinitario: fondamenti biblici e formulazione del dogma.
Bioetica
30. Principi fondamentali per l’orientamento etico della vita fisica a partire
dalla riflessione biblica e teologica.
31. Considerazioni antropologiche, teologiche e direttive del Magistero intorno ai problemi posti dal progresso tecnologico circa l’origine della
vita.
Morale sessuale e familiare
32. Criteri generali per una comprensione e valutazione della sessualità
umana.
33. La morale familiare alla luce della realtà sacramentale del matrimonio
cristiano.
Morale sociale
34. Le esigenze etiche della vita sociale nelle sue varie articolazioni partendo dalla visione antropologica cristiana e secondo la Dottrina Sociale
della Chiesa.
64
Sacramenti
35. I Sacramenti nella vita del cristiano. Identità e dimensioni fondamentali.
36. I Sacramenti dell’iniziazione cristiana. Aspetti biblici, storici e teologici.
CORSI SPECIALI
Corso di didattica
37. L’acquisizione delle conoscenze in età evolutiva. Modelli teorici e orientamenti interpretativi.
Teoria della scuola e legislazione scolastica
38. La scuola tra passato e futuro. Principali ordinamenti legislativi in merito ad alcune tematiche scolastiche specifiche.
65
TESARIO PER L’ANNO SOLARE 2015
Il presente tesario rimane valido per tutto l’anno solare 2015 (dall’appello di
marzo all’appello di dicembre):
n.   2 n. 14
n. 19
n. 29
n. 35
area tesi nn.   1-  8
area tesi nn.   9-14
area tesi nn. 15-23
area tesi nn. 24-35
area tesi nn. 24-35
prof.  Bortolin
prof.  Cannizzaro
prof. Albertin
prof.  Depeder
prof.  Toffanello
Le sessioni previste per l’esame finale sono le seguenti:
26 - 27 marzo 2015
30 giugno - 1 luglio 2015
1 - 2 ottobre 2015
3 - 4 dicembre 2015
iscrizione entro il
”
”
”
27 febbraio 2015
3 giugno 2015
4 settembre 2015
6 novembre 2015
Le date indicano i giorni che possono essere utilizzati per stabilire la sessione d’esame. Il giorno preciso viene stabilito tenendo conto della disponibilità
dei professori e del numero degli studenti iscritti e viene reso pubblico dalla
Segreteria due settimane circa prima dell’esame.
Un mese prima dell’esame orale deve essere presentata in Segreteria la domanda di iscrizione come pure l’esercitazione scritta in duplice copia: una
per il Relatore e una per la Segreteria. Per l’esame di Laurea Magistrale le
copie da consegnare sono tre.
L’esercitazione scritta deve essere preceduta dallo schema firmato dal Relatore e dalla Direzione. Lo schema va consegnato alla Segreteria:
-  entro il 31 ottobre per sostenere l’esame nella sessione primaverile;
-  entro il 31 gennaio per la sessione estiva;
-  entro il 27 marzo per la sessione autunnale;
-  entro il 31 maggio per la sessione invernale.
Nel caso in cui la valutazione dell’esercitazione sia negativa, il candidato
perde il diritto di sostenere l’esame orale ed è tenuto a rivedere il testo secondo le indicazioni del Relatore.
All’atto della presentazione della domanda d’iscrizione all’esame va versata
la quota prevista dalla Segreteria e va consegnato il libretto accademico.
È possibile ritirarsi dall’esame orale fino ad una settimana prima della sessione d’esame: in caso contrario si perde il diritto di sostenere l’esame nella
sessione successiva.
66
L’esame di Laurea è costituito da due colloqui di venti minuti ciascuno. Il
primo consiste nella presentazione dell’argomento dell’elaborato collocato
nell’area di riferimento. Il secondo colloquio verte su una delle cinque tesi
indicate dalla Direzione, scelta dallo studente al momento della consegna
dell’elaborato. La tesi scelta deve appartenere ad un’area (oppure tematica)
diversa da quella dell’elaborato scritto. Al candidato è richiesto di esporre i
contenuti in modo ordinato e i significati principali in rapporto alla cultura
attuale.
L’esame di Laurea Magistrale consiste nella discussione del lavoro scritto alla presenza di una Commissione composta dal Docente relatore, dal
Docente correlatore e dal Presidente di Commissione. Il candidato illustra
i risultati della ricerca (20 minuti) collocandoli nell’area di attinenza dell’argomento affrontato e risponde alle domande della Commissione inerenti
all’area interessata dalla tesi.
Per ottenere il titolo è necessario che sia attribuita dalla Commissione una
valutazione positiva dell’esame orale finale. In caso contrario si può ripetere
un’altra volta l’esame orale senza pagare la tassa.
67
INDICAZIONI PER LA STAMPA
DELL’ELABORATO FINALE
Laurea
Testo compreso tra le 30 e le 50 cartelle dattiloscritte
Font comune: Times New Roman, Arial, Verdana…
Interlinea: spazio 2
Testo: corpo 12
Note: spazio 1 e corpo 10
Pagine formato A4, stampate solo da un lato, rilegate in modalità libro
Margini: 4 cm sopra, 3,5 cm sotto, 2,5 cm a destra, 3,5 cm a sinistra
Copertina cartonata, rigida o similpelle
Colore della copertina: blu
Laurea Magistrale
Testo non inferiore alle 50 cartelle dattiloscritte
Font comune: Times New Roman, Arial, Verdana…
Interlinea: spazio 2
Testo: corpo 12
Note: spazio 1 e corpo 10
Pagine formato A4, stampate solo da un lato, rilegate in modalità libro
Margini: 4 cm sopra, 3,5 cm sotto, 2,5 cm a destra, 3,5 cm a sinistra
Copertina cartonata, rigida o similpelle
Colore della copertina: rosso
NB: durante il periodo di ricerca lo studente consegna al docente relatore il
testo per la correzione in formato cartaceo. Non lo invia in formato digitale
via mail.
Indicazioni per l’iscrizione all’esame finale di Laurea e di Laurea magistrale:
1. compilare la scheda fornita dalla Segreteria;
2. compilare la dichiarazione di originalità del testo da allegare al testo di
tesi;
3. consegnare copie rilegate dell’elaborato scritto: 2 per la Laurea, 3 per la
Laurea Magistrale;
4. consegnare copia del testo di tesi in formato digitale (word o pdf);
5. consegnare il libretto accademico;
6. pagare la tassa per sostenere l’esame.
68
INDICAZIONI PER LA STESURA DELLA TESI DI
LAUREA MAGISTRALE E PER L’ESAME FINALE
1. La scheda “progetto tesi” può essere ritirata in Segreteria o scaricata dal
sito e presentata almeno sei mesi prima dell’esame finale.
2. Lo schema di tesi di Laurea Magistrale in Scienze religiose, con il parere
favorevole del docente relatore, va depositato in segreteria in vista della
approvazione definitiva da parte della “Commissione tesi”.
3. Ottenuta l’approvazione dalla “Commissione tesi”, il Direttore comunica
allo studente le osservazioni fatte e il nome del secondo docente da consultare unicamente nella fase iniziale del lavoro di ricerca.
Il conseguimento del titolo di Laurea Magistrale avviene con la presentazione della tesi e la relativa discussione.
La stesura della tesi richiede capacità di argomentare in maniera coerente,
logica e ordinata. Non si tratta solo di fare una composizione e una redazione dei testi. È richiesta una certa originalità nel tema e nei contenuti.
Nella scheda di presentazione del lavoro di ricerca devono essere indicati: le
finalità della ricerca esplicitate in modo chiaro; il titolo e l’eventuale sottotitolo; l’indice dei capitoli.
La scheda, con l’approvazione firmata del docente relatore, va presentata
alla Commissione per le opportune osservazioni e l’indicazione del secondo
relatore. Il Direttore comunica i risultati allo studente.
Il testo sia composto da una introduzione, dalla presentazione dello status
quaestionis, dallo svolgimento, dalla conclusione.
I singoli capitoli devono essere legati tra di loro e vanno indicati i punti acquisiti e quelli problematici. Nella ricerca si possono confrontare più autori,
rapportarsi al Magistero della Chiesa, ricordando che la teologia ha la sua
funzione. Di un autore si cerchi di mettere in luce i temi del pensiero senza
eccedere nella parte biografica.
È necessario produrre il lavoro secondo le indicazione metodologiche e tipografiche del testo di metodologia della Facoltà.
La biografia consultata deve essere essenziale e pertinente al tema.
Gli ambiti di ricerca non sono ristretti ad alcune discipline ma si invita a
tenere presente la prospettiva interculturale e di dialogo interreligioso, e l’intreccio dialogico tra la teologia e le scienze umane. Non tutte le tesi devono
avere la prospettiva interculturale.
L’esame finale è pubblico. Comprende l’esposizione dei contenuti della tesi
da parte dello studente davanti a una commissione di tre docenti: il Direttore
(o un docente stabile), il relatore, il secondo relatore. La commissione pone
delle domande allo studente in merito ai contenuti della tesi. Al termine viene comunicato il voto dell’esame allo studente.
69
Dichiarazione di originalità
del testo
Le dissertazioni scritte per la Laurea in Scienze Religiose e per la Laurea
magistrale in Scienze Religiose, devono essere accompagnate dalla seguente
dichiarazione di originalità:
Io sottoscritto/a (nome e cognome)
matricola n° _________, iscritto/a al ______ anno presso l’Istituto Superiore di
Scienze Religiose di Padova, nel consegnare la tesi per il conseguimento della
p Laurea p  Laurea Magistrale
dal titolo:
dichiaro di essere l’autore dell’intero testo finale e che tale testo non è stato
consegnato, né in toto né in parte, per il conseguimento di un altro Titolo accademico o Diploma in qualsiasi Università o Istituto universitario.
In caso di plagio e di falsa dichiarazione sono consapevole delle sanzioni previste dalla Facoltà Teologica del Triveneto che comportano l’annullamento dell’esame e del titolo.
In fede
————————————
La dichiarazione va stampata all’interno del lavoro scritto (come ultima pagina); il modello in formato word va scaricato dal sito dell’Istituto (nella
sezione “Esami di Grado”) per essere compilato al computer.
70
V. Programma dei corsi
A. CORSO DI LAUREA
IN SCIENZE RELIGIOSE
B. CORSO DI LAUREA
MAGISTRALE
IN SCIENZE RELIGIOSE
LAUREA
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE
CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
n I ANNO
I Semestre
II Semestre
Lunedì
Storia della filosofia
Storia della filosofia Storia della filosofia
Storia della Chiesa 1
Storia della Chiesa 1
Filosofia contemporanea
Filosofia contemporanea
Filosofia contemporanea
Storia della Chiesa 1
Storia della Chiesa 1
MartedìPatrologia
Patrologia
Introduzione S. Scrittura
Introduzione S. Scrittura
Introduzione S. Scrittura
Metodologia della ricerca
Introduzione S. Scrittura
Introduzione S. Scrittura
Introduzione S. Scrittura
Mercoledì
Patrologia
Pedagogia generale
Patrologia
Pedagogia generale
Introduzione al cristianesimoAntropologia filosofica
Introduzione al cristianesimoAntropologia filosofica
-Antropologia filosofica
Giovedì
Sociologia generale e della religione
Sociologia generale e della religione
Introduzione alla liturgia
Introduzione alla liturgia
Introduzione alla liturgia
Sociologia generale e della religione
Sociologia generale e della religione
Filosofia morale
Filosofia morale
Filosofia morale
Orario delle lezioni
Dal lunedì al giovedì
14.45 - 15.30
15.35 - 16.20
16.25 - 17.10
17.25 - 18.10
18.15 - 19.00
73
CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
n II ANNO
I Semestre
II Semestre
LunedìVangeli sinottici e AttiVangeli sinottici e Atti
Vangeli sinottici e AttiVangeli sinottici e Atti
Antico Testamento 1
Filosofia teoretica
Antico Testamento 1
Filosofia teoretica
Antico Testamento 1
Martedì Teologia morale fondamentale*
Teologia morale fondamentale
Antico Testamento 1*
Antropologia teologica-Escatologia
Antropologia teologica-Escatologia
Teologia morale fondamentale
Teologia morale fondamentale
Seminario
Seminario
-
Mercoledì Filosofia della religione
Filosofia della religione
Filosofia della religione
Teologia fondamentale
Teologia fondamentale
Filosofia teoretica
Filosofia teoretica
Cristologia
Cristologia
-
Giovedì Teologia fondamentale
Teologia fondamentale Antropologia teologica-Escatologia
Antropologia teologica-Escatologia
-
Fondamenti di psicologia della persona 2
Fondamenti di psicologia della persona 2
Cristologia
Cristologia
-
Orario delle lezioni
Dal lunedì al giovedì 14.45 - 15.30
15.35 - 16.20
16.25 - 17.10
17.25 - 18.10
18.15 - 19.00
* Nel primo semestre il corso di “Teologia morale fondamentale” inizia il 7 ottobre dalle 14.45
alle 17.10 e termina il 25 novembre; dal 2 dicembre inizia, con il medesimo orario, il corso di
“Antico Testamento 1” fino alla fine del semestre.
74
LAUREA
CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
n III ANNO
I Semestre
II Semestre
Lunedì
Seminario
Seminario
Letteratura giovannea
Letteratura giovannea -
Morale sociale
Morale sociale
Morale sociale
Ecclesiologia e Mariologia
Ecclesiologia e Mariologia
Martedì
Teologia Trinitaria
Teologia Trinitaria
Sacramenti
Sacramenti
-
Morale sessuale e familiare
Morale sessuale e familiare
Morale sessuale e familiare
Letteratura paolina
Letteratura paolina
Mercoledì
Teologia Trinitaria
Teologia Trinitaria
Fondamenti di psicologia della persona
Fondamenti di psicologia della persona
Fondamenti di psicologia della persona
Letteratura paolina
Letteratura paolina
Bioetica
Bioetica
-
Giovedì
Storia della Chiesa 2
Storia della Chiesa 2
Sacramenti
Sacramenti
-
Storia della Chiesa 2
Storia della Chiesa 2
Ecclesiologia e Mariologia
Ecclesiologia e Mariologia
-
Orario delle lezioni
Dal lunedì al giovedì 14.45 - 15.30
15.35 - 16.20
16.25 - 17.10
17.25 - 18.10
18.15 - 19.00
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Programma dei corsi
n CORSO PROPEDEUTICO
STORIA DELLA FILOSOFIA
Docente: FRANCESCO GHEDINI
L001 - Ore settimanali: 3 - I semestre
Obiettivi
Si intende proporre una conoscenza essenziale di alcuni autori e temi fondamentali del pensiero filosofico occidentale per quanti non hanno alle spalle
studi filosofici, anche in chiave di acquisizione del linguaggio disciplinare,
propedeutica ad altri corsi curricolari.
Contenuti
Lo sviluppo storico della filosofia dalle origini all’ottocento.
Filosofia antica: presocratici, Socrate, Platone, Aristotele, filosofie ellenistiche,
Plotino
Filosofia tardo antica e medievale: Agostino, Anselmo, Tommaso d’Aquino.
Filosofia moderna: Cartesio, Hume, Kant, Hegel, Marx, Schopenhauer.
Si considereranno gli autori in chiave tematica, limitatamente ad alcuni
aspetti del loro pensiero, ritenuti particolarmente rilevanti. La trattazione naturalmente consentirà riferimenti o cenni ad altri pensatori.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, talora accompagnate
dalla lettura commentata di passi scelti. Si darà, nei limiti del possibile, opportuno spazio ad eventuali richieste di chiarimento, anche allo scopo di consolidare in itinere il processo di apprendimento. Il colloquio d’esame verterà per
una prima parte sulla discussione delle letture operate dai candidati, scelte tra
quelle proposte in un elenco che sarà distribuito all’inizio del corso, quindi in
una verifica dell’apprendimento dei restanti contenuti in programma.
Bibliografia
Manuale:
Un buon manuale di storia della filosofia in uso nei Licei (voll. I, II, III). Consigliati:
Reale G. - Antiseri D., Il pensiero occidentale dalle origini a oggi, La Scuola, Brescia.
Cambiano G.- Mori M., Tempi del pensiero. Storia e antologia della filosofia, nuova
ed. con percorsi tematici e modulari, Laterza, Roma-Bari.
Berti E. - Volpi F., Storia della filosofia. Dall’antichità a oggi, edizione compatta 2
voll. Laterza, Roma-Bari.
Testi filosofici:
oltre alle pagine eventualmente utilizzate dal docente durante il corso, verrà
distribuito un elenco di classici, in edizione integrale o antologica. Gli studenti
dovranno scegliere un testo da studiare.
76
I ANNO
n PRIMO ANNO
FILOSOFIA CONTEMPORANEA
Docente: FRANCESCO GHEDINI
L110 - Ore settimanali: 3 - II semestre
Obiettivi
Si intende offrire una presentazione essenziale di alcuni autori, temi, indirizzi
fonda­men­tali della filosofia contemporanea, dalla fine dell’Ottocento ai giorni
nostri, con particolore attenzione ai motivi che hanno maggiormente influenzato la rifles­sio­ne teologica. Gli studenti, accanto a spunti di riflessione sulle
matrici filosofiche di alcuni aspetti della cultura del nostro tempo, acquisiranno strumenti e conoscenze in vista di successivi corsi.
Contenuti
a)Introduzione: caratteri generali della filosofia contemporanea
b)Nietzsche e il nichilismo
c)La fenomenologia: E. Husserl, M. Scheler
d)M. Heidegger, la filosofia dell’esistenza (in riferimento a Jaspers, Sartre,
Marcel) e l’ermeneutica (Gadamer).
e)Wittgenstein, il neopositivismo logico e la filosofia analitica; K. Popper.
f)Il neomarxismo: Bloch e la scuola di Francoforte.
g)Personalismo e neotomismo.
h)Il pensiero neoebraico: Buber, Levinas.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, talora accompagnate
dalla lettura commentata di qualche passo scelto. Si darà, nei limiti del possibile, opportuno spazio ad eventuali richieste di chiarimento, anche allo scopo
di consolidare in itinere il processo di apprendimento. Il colloquio d’esame
verterà per una prima parte sulla discussione delle letture operate dai candidati, scelte tra quelle proposte in un elenco che sarà distribuito all’inizio
del corso, quindi in una verifica dell’apprendimento dei restanti contenuti in
programma.
Bibliografia
Manuale:
Un buon manuale di storia della filosofia in uso nei Licei (vol. III). Consigliati:
Reale G. - Antiseri D., Il pensiero occidentale dalle origini a oggi, La Scuola,
Brescia.
Cambiano G. - Mori M., Tempi del pensiero. Storia e antologia della filosofia,
nuova ed. con percorsi tematici e modulari, Laterza, Roma-Bari.
Berti E. - Volpi F., Storia della filosofia, Laterza, Roma-Bari.
Abbagnano N. - Fornero G., Protagonisti e testi della filosofia, Paravia, Torino.
77
Un interessante itinerario che ripercorre “i modi in cui la filosofia ha pensato
se stessa e ha cercato di giustificare la propria imbarazzante sopravvivenza nel
mondo contemporaneo” è offerto da
D’Agostini F., Breve storia della filosofia del Novecento. L’anomalia paradigmatica Einaudi, Torino 1999.
Testi filosofici:
oltre alle pagine eventualmente utilizzate dal docente durante il corso, verrà
distribuito un elenco di scritti tra i quali gli studenti dovranno scegliere un
testo da studiare.
ANTROPOLOGIA FILOSOFICA
Docente: VALERIO BORTOLIN
L102 - Ore settimanali: 3 - II semestre
Obiettivi
Il corso si propone di offrire agli studenti una comprensione dell’uomo nell’attuale situazione culturale mediante gli strumenti della riflessione filosofica.
L’intento è di mettere in luce, per via fenomenologica, il carattere personale
dell’esistenza umana nella sua costitutiva trascendenza rispetto al puro dato
biologico, superando l’alternativa tra una concezione “naturalistica”, frutto
dell’assolutizzazione dell’approccio scientifico, e una concezione “spiritualistica”, propria di una certa tradizione metafisica.
Contenuti
Nella prima parte, di carattere storico, si presenteranno in un primo momento
gli snodi fondamentali della concezione antropologica propria del pensiero
occidentale per giungere poi ad una presentazione delle proposte antropologiche più significative del pensiero contemporaneo (Scheler, Gehlen, Plessner).
In forma sintetica verranno pure illustrate le concezioni antropologiche proprie di altre culture e religioni (pensiero cinese, buddhismo, induismo).
Nella parte sistematica, utilizzando essenzialmente il metodo fenomenologico,
si metteranno in evidenza le dimensioni fondamentali dell’esistenza umana.
Si sottolineerà innanzitutto il carattere essenzialmente relazionale del soggetto umano nella sua fondamentale apertura verso il Tu e verso il mondo sulla
base della sua natura corporea. A partire da queste considerazioni verranno
prese in considerazione le questioni del rapporto anima-corpo e del significato
umano della differenza sessuale. Questo primo momento si concluderà con la
presentazione del concetto di persona come quello che pare essere più capace
di esprimere la peculiarità dell’essere umano.
Il secondo passaggio della parte sistematica considererà l’esistenza umana in
quanto progettualità che tende alla sua realizzazione mediante la conoscenza
e l’azione. La conoscenza umana, nelle sue diverse forme, tende alla verità,
pur nel riconoscimento dei propri limiti e della propria finitezza, così come
attraverso l’agire l’uomo tende alla realizzazione di valori capaci di dare senso
78
Metodo
Il corso, dato il suo carattere istituzionale, si basa fondamentalmente sulle
lezioni frontali del docente. Una parte del corso tuttavia verrà svolta in forma
seminariale, affrontando la questione del libero arbitrio a partire da un confronto con le scoperte attuali delle neuroscienze. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un programma riassuntivo delle tematiche affrontate
durante le lezioni. Il colloquio d’esame verterà su un primo tema, sufficientemente, ampio che lo studente dovrà dimostrare di saper impostare e sviluppare correttamente e su due altre domande più specifiche. Allo studente verrà
inoltre richiesto di presentare e di offrire una propria valutazione di un testo
indicato dal docente.
Bibliografia
Manuale:
Gevaert J., Il problema dell’uomo. Introduzione all’antropologia filosofica, LDC,
Torino-Leumann 1992.
Testi di approfondimento:
Ferretti G. - Mancini R., Essere umanità. L’antropologia nelle filosofie del mondo, EUM, Macerata 2009.
Pansera M.T., Antropologia filosofica, Bruno Mondadori, Milano 2001.
Testo per la parte seminariale:
De Caro M. - Lavazza A. - Sartori G., Siamo davvero liberi? Le neuroscienze e il
mistero del libero arbitrio, Codice Edizioni, Torino 2010.
Testi consigliati:
Coreth E., Antropologia filosofica, Morcelliana, Brescia 1978.
De Monticelli R., La novità di ognuno. Persona e libertà, Garzanti, Milano 2009.
Ferry L. - Vincent J.D., Che cos’è l’uomo. Sui fondamenti della biologia e della
filosofia, Garzanti, Milano 2002.
Lucas Lucas R., Orizzonte verticale. Senso e significato della persona umana,
San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2007.
Palumbieri S., L’uomo meraviglia e paradosso. Trattato sulla costituzione, concentrazione e condizione antropologica (compendio a cura di C. Freni), Urbaniana University Press, Roma 2011.
Tattersall I., Il Mondo prima della storia. Dagli inizi al 4000 a.C., Raffaello
Cortina, Milano 2009.
79
I ANNO
all’esistenza. In questo contesto si affronterà pure la questione della libertà che
caratterizza in senso propriamente umano l’agire.
Ci si confronterà infine con quelle situazioni che sembrano mettere radicalmente in crisi l’esistenza umana in quanto progetto: il male e la morte. Dopo
aver brevemente presentato alcuni tentativi filosofici per una loro interpretazione, se ne evidenzierà il carattere autenticamente umano, in quanto espressione della sua costitutiva finitezza, e si affronterà la questione dell’apertura
di una prospettiva che permetta di sperare in una realizzazione dell’esistenza
umana al di là della morte.
FILOSOFIA MORALE
Docente: FRANCESCA MARIN
L103 - Ore settimanali: 3 - II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di offrire un’introduzione alla filosofia morale, approfondendone i concetti e le questioni fondamentali e analizzando alcuni problemi
tipici della riflessione etico-filosofica.
Contenuti
L’attività didattica prenderà avvio da una ricognizione dello statuto epistemologico dell’etica filosofica, indagandone la natura e i compiti che essa si propone nel prendere a oggetto la condotta umana pratica. Verranno poi analizzati
alcuni concetti fondamentali dell’etica filosofica, ovverosia quelli di bene, felicità, virtù e vita buona, a partire dalla riflessione sul tema offerta da Aristotele
all’interno dei primi tre libri dell’Etica Nicomachea. Tale riflessione consentirà
infine di volgere lo sguardo alla cultura odierna, analizzando criticamente la
percezione contemporanea del concetto di virtù come freno alle passioni e
quella di vita virtuosa come prassi di rinunce.
Metodo
Il corso è costituito da lezioni frontali, accompagnate dalla lettura commentata di pagine scelte (qualora i passi non compaiano in bibliografia, essi verranno forniti direttamente dal docente e costituiranno poi oggetto d’esame
finale).
La prova finale consiste in una verifica scritta della conoscenza acquisita sulle
tematiche presentate a lezione.
Nella prima lezione a carattere introduttivo, si vaglierà la disponibilità degli
studenti ad intervenire in prima persona durante la seconda parte del corso.
Se disponibile, lo studente potrà cioè presentare in classe uno dei capitoli assegnatogli dal docente del testo L’emozione del bene. Alcune idee sulla virtù (cfr.
bibliografia). Così facendo, al momento dell’esame si chiederà di rispondere
solo a tre delle quattro domande di cui consta la verifica scritta.
Bibliografia
Appunti delle lezioni
Aristotele, Etica Nicomachea, trad. it. di C. Natali, Laterza, Roma-Bari, limitatamente ai libri I, II e III (si consiglia questa traduzione italiana in modo
da essere tutti in possesso del medesimo testo, rendendo così più agevole la
lettura commentata durante le lezioni).
Samek Lodovici G., L’emozione del bene. Alcune idee sulla virtù, Vita e Pensiero,
Milano 2010.
80
Docente: RINALDA MONTANI
L104 - Ore settimanali: 2 - II semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre i fondamenti della Pedagogia generale e il
suo rapporto con le Scienze dell’Educazione: dal ‘900 fino ad oggi. L’obiettivo è quello di delineare un’immagine problematica e aperta della disciplina
pedagogica attraverso lo studio e la conoscenza critica di alcuni autori significativi.
Contenuti
Principali nuclei tematici di approfondimento:
– le scienze dell’educazione e l’epistemologia pedagogica;
– principali svolte della pedagogia del ‘900;
– le pedagogie del ‘900;
– la relazione educativa; alcuni modelli del pensiero pedagogico contemporaneo;
– l ’alfabetizzazione; la cultura di massa; l’educazione per tutta la vita.
Parte monografica:
– Lettera a una professoressa - quarant’anni dopo.
Durante le lezioni verranno indicate le parti specifiche di studio.
Metodo
Durante lo svolgimento delle lezioni verranno proposte attività tematiche di
gruppo. Ad ogni studente verrà richiesto un breve elaborato critico su un film
e su un testo di narrativa collegati all’educazione. Questi lavori accompagneranno una prova scritta finale a domande aperte.
Bibliografia
Cambi F., Le pedagogie del Novecento, Editori Laterza, Bari 2006 (parti scelte).
Comitato per il Progetto Culturale della Cei (a cura di), La sfida educativa,
Editori Laterza, Bari 2009.
Fondazione Don Lorenzo Milani (a cura di Gesualdi Michele), Lettera a una
professoressa - quarant’anni dopo, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2007
(Seconda edizione speciale).
Pavone M., Dall’esclusione all’inclusione. Lo sguardo della Pedagogia Speciale,
Mondadori, Milano 2010.
Zago G., Percorsi della Pedagogia contemporanea, Mondadori, Milano, 2013
(parti scelte).
Durante le lezioni verranno indicate le parti specifiche di studio.
81
I ANNO
PEDAGOGIA GENERALE
SOCIOLOGIA GENERALE E DELLA RELIGIONE
Docente: GIUSEPPE MANZATO
L105 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre ai temi fondamentali della sociologia con
particolare attenzione all’aspetto socio-religioso e di offrire gli elementi fondamentali per la comprensione delle trasformazioni che hanno segnato il
passaggio dalla società tradizionale alla società moderna e postmoderna. Si
articola in due parti: la prima è dedicata al linguaggio e ai concetti chiave
della disciplina; la seconda affronta più specificatamente le origini, la natura e
lo sviluppo della sociologia della religione con riferimento alle dinamiche del
confronto multiculturale.
Contenuti
I parte
Cos’è la sociologia; il pensiero sociologico nei filosofi della modernità e nei
classici della disciplina; statuto epistemologico e orientamenti interpretativi
della realtà sociale; il concetto di società; teorie macro e teorie micro; socializzazione; la trama del tessuto sociale (azione sociale, relazione e intera­
zione); la cultura e le regole della società (identità, socializzazione, comunicazione, integrazione e devianza, stratificazione sociale). Cenni sulla ricerca
sociale.
II parte
Definizione sociologica di religione; le origini e le funzioni della religione; le
forme religiose in Durkheim; etica protestante e spirito del capitalismo (Weber); Simmel: religione e religiosità; religione e alienazione; religione come
fattore di conflitto; le dimensioni della religiosità: Glock; la secolarizzazione:
orientamenti interpretativi; tipi di organizzazione socio-religiosa; istituzione
e carisma; la violenza sacra come impresa; religione e politica; religione ed
etnia; religione e mass media; questione femminile e religioni; situazione religiosa nel Triveneto e in Italia.
Metodo
L’esame finale prevede una prova scritta. Eventuali variazioni saranno comunicate a inizio corso dal docente.
Bibliografia
Pace E., Introduzione alla Sociologia delle religioni, Carocci, Roma 2007.
Robertson I., Elementi di Sociologia, Zanichelli, Bologna 1992 (edizione ridotta), capitoli: 1, 2, 3, 4,5,7,8,10,11,15,18,20 (Eventuali variazioni sui capitoli da
consultare verranno indicate durante il corso).
82
A inizio corso verranno fornite precisazioni sui programmi, sia per coloro che
devono presentare solo la parte di Sociologia della religione sia per chi deve
presentare il programma completo.
INTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO
Docente: RICCARDO BATTOCCHIO
L106 - Ore settimanali: 2 - I semestre
Obiettivi
Il corso vuole aiutare gli studenti ad accostarsi in modo intellettualmente responsabile, anche se iniziale, alla complessa realtà identificata come “cristianesimo”. Per alcuni potrebbe essere questo il primo approccio sistematico al
tema, per altri potrà essere l’occasione per ripensare il proprio percorso di
esperienza e di conoscenza religiosa.
Contenuti
Procedendo “dall’interno” dell’esperienza cristiana, assumendo cioè una prospettiva caratterizzata dall’accoglienza dell’annuncio evangelico vissuto e
testimoniato oggi dalla Chiesa cattolica, si cercherà in un primo momento
di mettere in luce il radicamento nella storia dell’esperienza stessa e di mostrarne gli sviluppi più rilevanti, in un confronto aperto con i diversi contesti
umani in cui si è dato e si dà “il cristianesimo”.
Saranno quindi presentati alcuni aspetti della dottrina trasmessa in modo sintetico dalle professioni di fede della Chiesa antica e ripresa, nel corso dei secoli, dal Magistero della Chiesa, dai teologi, dal “senso della fede” dei credenti.
Un terzo momento sarà dedicato alla prassi generata dall’accoglienza nella
storia del Vangelo di Gesù Cristo, per giungere alla proposta di una figura del
cristianesimo all’altezza del suo compito nel contesto contemporaneo.
Metodo
Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali da parte del docente, avendo come
testi di riferimento – oltre alla Bibbia, ai documenti del concilio Vaticano II, al
Catechismo degli Adulti della Conferenza Episcopale Italiana – i libri di Wolfgang Beinert e di Giovanni Ferretti indicati in bibliografia.
La verifica dell’apprendimento avrà come base un elenco di temi attinenti al
corso (tesario) che sarà presentato agli studenti solo prima della pausa natalizia. Nel colloquio d’esame, lo studente indicherà dieci temi del tesario: il
docente chiederà in un primo momento di svolgere due di questi dieci temi,
83
I ANNO
Per approfondimento facoltativo:
Manzato G., Sociologia e modernità. Per un’analisi del pensiero sociologico, Il
Segno dei Gabrielli editori, S. Pietro in Cariano (VR) 2008.
in un secondo momento chiederà di svolgere uno dei temi non indicati dallo
studente. La valutazione della prima parte del colloquio sarà da 0 a 17, quella
della seconda parte da 0 a 13.
Bibliografia
Bibbia (una delle edizioni indicate dal docente di Introduzione alla S. Scrittura).
Documenti del Concilio Vaticano II (una delle edizioni in commercio).
Conferenza Episcopale Italiana, La verità di farà liberi. Catechismo degli adulti,
Città del Vaticano 1995.
Beinert W., Il Cristianesimo. Respiro di libertà, Queriniana, Brescia 2003.
Ferretti G., Essere cristiani oggi. Il “nostro” cristianesimo nel moderno mondo
secolare, LDC, Leumann (TO) 2011.
INTRODUZIONE ALLA SACRA SCRITTURA
Docente: CARLO BROCCARDO
L107 - Ore settimanali: 3 - I e II semestre
Obiettivi
Il corso intende fornire le conoscenze basilari per un corretto accostamento
ai testi biblici, conforme ai presupposti dell’esegesi scientifica e alla tradizione
della Chiesa.
Contenuti
Presentazione della Bibbia nel suo insieme e dei singoli libri biblici; la geografia e la storia di Israele; la formazione del testo biblico; il cànone e gli apocrifi;
le letterature del Vicino Oriente Antico; la cosiddetta letteratura giudaica intertestamentaria; il mondo della Bibbia; la Dei Verbum, con particolare attenzione ai temi dell’ispirazione, della verità e dell’interpretazione; i documenti
magisteriali recenti.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e lavoro personale degli
studenti; per entrambi non saranno date dispense, ma si inviterà all’utilizzo
degli strumenti indicati. Ci saranno alcuni lavori di tipo laboratoriale, senza
voto, da svolgere durante le lezioni.
L’esame è orale. Durante il corso ci saranno quattro verifiche facoltative, relative ad alcune parti del programma.
Bibliografia
Manuale:
Boscolo G., La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra Scrittura,
84
Testi di approfondimento:
Alonso Schöckel L. e altri, La Bibbia nel suo contesto, Paideia, Brescia 1994.
Artola A.M. - Sánchez Caro J.M., Bibbia e parola di Dio, Paideia, Brescia 1994.
Fabris R. e altri, Introduzione generale alla Bibbia, LDC, Leumann (TO) 20062.
Perego G. - Cucca M., Nuovo atlante biblico interdisciplinare. Scrittura, storia, geografia, archeologia e teologia a confronto, San Paolo, Cinisello Balsamo
2012.
PATROLOGIA
Docente: ROBERTO RAVAZZOLO
L108 - Ore settimanali: 4 - I semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre all’orizzonte, ai contenuti e al metodo degli
studi patristici, così che gli studenti siano in grado di orientarsi nella letteratura cristiana antica e di riconoscere in forma iniziale i temi teologici che vi
sono espressi.
Contenuti
– Introduzione generale alla disciplina e al relativo quadro storico.
– La letteratura sub-apostolica: Simboli, Padri Apostolici; il dibattito sulle origini cristiane e il giudeocristianesimo; confronto con il paganesimo e con
l’impero romano.
– La letteratura apologetica, con particolare riferimento a Giustino. A Diogneto. Spiritualità e letteratura del martirio.
– Ireneo ed Ippolito.
– Alessandria: Clemente, Origene. Altri scrittori del III secolo: Gregorio il Taumaturgo.
– La prima letteratura cristiana d’Occidente. La letteratura d’Africa: Tertulliano, Cipriano, Novaziano.
– Da Nicea (325) a Costantinopoli (381): la controversia ariana e gli scrittori
d’ambiente egiziano, di Siria e Palestina (Eusebio e i suoi continuatori),
d’Asia Minore (i Cappadoci) e d’Occidente (Ilario di Poitiers e Ambrogio di
Milano).
– Da Costantinopoli a Calcedonia (451): letteratura d’ispirazione e ambiente
monastico, la “scuola” d’Antiochia (Diodoro di Tarso, Teodoro di Mopsuestia, Giovanni Crisostomo), scienza e filologia biblica (Girolamo di Stridone), itinerari e viaggi ai luoghi santi (Egeria).
– Agostino d’Ippona.
85
I ANNO
EMP - FTTr, Padova 20122.
Una tra le edizioni da studio della Bibbia che saranno presentate all’inizio del
corso.
– L’epoca del concilio di Efeso (431): Nestorio, Teofilo di Alessandria, Cirillo
di Alessandria.
– Dibattiti teologici precalcedonesi e postcalcedonesi.
Metodo
Il corso è fatto di lezioni frontali da parte del docente. A ciascuno degli studenti sarà assegnato un tema o un autore su cui relazionare durante lo svolgimento del corso. Lo studio richiesto terrà conto sia degli appunti personali
che del manuale adottato. Il Corso si concluderà con una verifica orale, che
terrà conto anche del lavoro svolto durante le lezioni del semestre.
Bibliografia
Liébaert J.- Spanneut M. - Zani A., Introduzione generale allo studio dei Padri
della Chiesa, Queriniana, Brescia 2009.
Pasini C., I Padri della Chiesa, Nomos Edizioni, Busto Arsizio 2010.
Simonetti M. - Prinzivalli E., Storia della Letteratura Cristiana Antica, EDB,
Bologna 2010.
Altra bibliografia sarà indicata durante lo svolgimento del corso.
STORIA DELLA CHIESA 1
Docente: STEFANO DAL SANTO
L109 - Ore settimanali: 2 - I e II semestre
Obiettivi
Il corso si propone di fornire una conoscenza adeguata della storia della
Chiesa dalle origini al XIII secolo e intende contribuire alla formazione di
una mentalità critica che sappia interrogare con metodo rigoroso gli avvenimenti del passato per ricercarne le cause, le conseguenze e i significati in cui
rintracciare alcune delle ragioni del nostro presente, percorso necessario per
dialogare con gli uomini e la cultura del nostro tempo.
Esso mira a favorire una più piena conoscenza di una fede che essenzialmente si dà nella storia, nella quale nasce, cresce e si esprime, in vista di una
comprensione che è anche autocomprensione e di una partecipazione alla
vita ecclesiale più competente e matura.
Contenuti
Il corso presenterà, attraverso la metodologia propria della scienza storica, il
cammino della comunità cristiana dalle origini al XIII secolo, avendo come
oggetto la vita del popolo cristiano nella sua dimensione ecclesiale e nella
molteplicità dei suoi aspetti, all’interno del contesto culturale, religioso, politico e sociale.
Dopo una rapida introduzione epistemologica sulla Storia in generale e sulla
86
Metodo
Gli argomenti in programma saranno presentati in gran parte attraverso lezioni frontali, mentre alcuni saranno assegnati allo studio personale. Pertanto gli appunti dalle lezioni sono fondamentali per una proficua frequen87
I ANNO
Storia della Chiesa in particolare, si cercherà di offrire una visione d’insieme
della storia della Chiesa del periodo, mantenendosi in dialogo con la teologia e prestando attenzione agli aspetti fondamentali delle vicende spirituali,
politiche e culturali, del modo con cui essa ha cercato di svolgere la sua
missione nelle diverse aree e situazioni, dei mezzi di cui si è servita, delle
difficoltà incontrate e dei risultati raggiunti, della vita e della storia delle sue
istituzioni, della fede vissuta e professata dal popolo cristiano. In particolare
saranno oggetto di studio:
– Il cristianesimo delle origini: da Gerusalemme a Roma; la separazione tra
Ebrei e Cristiani; la prima diffusione del Vangelo e l’incontro con il mondo
e la cultura greco-romani.
– I cristiani e l’Impero romano: le persecuzioni dal I al IV secolo.
– La diffusione, l’organizzazione della Chiesa, la fede e la vita dei cristiani
nei primi tre secoli.
– Costantino e la sua «rivoluzione»; la nascita e lo sviluppo della Chiesa
imperiale; la cristianizzazione dell’Impero tra Oriente e Occidente; lo sviluppo del primato romano nel IV-V secolo.
– Le controversie trinitarie e cristologiche tra il IV e il VII secolo; il pelagianesimo.
– Organizzazione, missione, fede e vita della Chiesa in Oriente e in Occidente tra III e VII secolo; il monachesimo.
– L’Occidente romano-germanico: le migrazioni-invasioni dei popoli barbarici e la loro evangelizzazione; il pontificato di Gregorio Magno.
– Il progressivo distacco dall’Oriente e l’alleanza del Papato con i Franchi;
la nascita del potere temporale dei papi; la Chiesa bizantina: dall’iconoclasmo allo scisma di Fozio; l’incontro-scontro con l’Islam.
– Carlo Magno e l’Impero cristiano d’Occidente; l’azione missionaria presso
i popoli dell’Europa settentrionale e orientale.
– La Chiesa in Occidente tra il IX e l’XI secolo; dalla decadenza del Regno
carolingio alla renovatio imperii degli Ottoni; l’«età di ferro» del Papato;
la Chiesa nella società feudale; la riforma «gregoriana» e il pontificato di
Gregorio VII; dallo scisma d’Oriente all’Impero latino.
– Le crociate e gli ordini cavallereschi.
– La Chiesa tra XII e XIII secolo e l’apogeo del Papato; la lotta dei papi
contro gli imperatori tedeschi; il pontificato di Innocenzo III; l’evoluzione
delle scienze ecclesiastiche; le eresie medievali e la loro repressione: l’Inquisizione; la vita del popolo cristiano nel Medioevo; il rinnovamento monastico e canonicale; gli ordini mendicanti; i concili medievali; università
e teologia; missione.
– Uno sguardo d’insieme sul Medioevo.
tazione del corso e per un soddisfacente risultato dell’esame: di esse in aula
verrà sempre proiettato lo schema generale, disponibile anche nella pagina
web del docente. Talvolta verranno accostate alcune fonti documentarie e
sarà offerto qualche breve saggio di metodologia storica. La verifica dell’apprendimento avverrà mediante una prova scritta; l’esame mirerà ad accertare la capacità di presentare in modo chiaro ed esaustivo i temi storici e
storiografici che sono stati oggetto di trattazione, opportunamente segnalati
nel programma. Il senso del corso, quindi e, in prospettiva più immediata, la
preparazione dell’esame, non dovranno ridursi a una defatigante incetta di
dati, dei quali, però, sia pure con misura, si dovrà tener conto.
Bibliografia
Testi di riferimento:
Per l’Età antica: sarà fornito all’inizio del corso un elenco di pagine tratte dai
testi complementari.
Per il Medioevo: Bihlmeyer K. - Tuechle H., Storia della Chiesa, II. Il Medioevo, Morcelliana, Brescia 200915.
Per alcuni argomenti del programma sono disponibili materiali e dispense
del docente.
Testi complementari:
Gasparri S. - La Rocca C., Tempi barbarici. L’Europa occidentale tra antichità
e medioevo (300-900), Carocci editore, Roma 2012.
Jedin H. (ed.), Storia della Chiesa, I-V/1, Jaca Book, Milano 1976-2007.
Lenzenweger J. e altri (ed.), Storia della Chiesa cattolica, San Paolo, Cinisello
Balsamo 20023.
Mayeur J. e altri, ed., Storia del Cristianesimo. Religione - Politica - Cultura,
I-VI, Borla - Città Nuova, Roma 1997-2003.
Simonetti M., Il Vangelo e la storia. Il cristianesimo antico (secoli I-IV), Carocci editore, Roma 2010.
INTRODUZIONE ALLA LITURGIA
Docente: GIANANDREA DI DONNA
L306 - Ore settimanali: 3 - I semestre
Obiettivi
Questa Introduzione generale alla Liturgia, ponendosi come riflessione teologica sulla fede celebrata, ha come obiettivo la comprensione profonda
dell’actio ritualis ecclesiale, a partire dal rito stesso. Questo approccio intende condurre lo studente ad individuare nella celebrazione liturgica – per
ritus et preces – le “tracce” che portano all’evento biblico-salvifico fondante,
facendo emergere così la dinamica mistagogica insita nel mistero celebrato.
88
Contenuti
1.
Cenni sui principi fondamentali:
1.1 Studio sulla natura e il ruolo della liturgia secondo gli aspetti antropologici e teologici.
1.2 Introduzione al “linguaggio” liturgico di base.
2. Excursus storico sulla Liturgia:
2.1 Fondamenti biblici e giudaici del culto cristiano.
2.2 Panorama storico della liturgia lungo le epoche culturali: epoca arcaica; fase medioevale; epoca tridentina; l’epoca del “Movimento liturgico”; il Concilio Vaticano II.
3. I riti cristiani:
3.1 Analisi della celebrazione dell’Eucaristia.
3.2 Analisi della celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana
(Battesimo, Cresima, prima Communio), dei sacramenti “ecclesiali”
(Ordine sacro e Matrimonio) e di quelli della “restaurazione dell’uomo” (Penitenza e Unzione degli infermi).
3.3 Cenni sui riti della Consacrazione delle vergini, della Professione religiosa, della Dedicazione della chiesa, del conferimento dei ministeri,
delle esequie cristiane, delle benedizioni.
3.4 Storia e teologia dell’anno liturgico (ebraico e cristiano) e formazione
del calendario; teologia del dies Domini.
3.5 Storia della formazione, teologia e struttura della Liturgia Horarum.
4.La Sacrosanctum Concilium e i suoi principi teologici fondamentali.
5.
Elementi complementari:
Alcune nozioni fondamentali sullo spazio per la liturgia; sulla musica per la
liturgia; sui libri liturgici; sui ministeri liturgici.
Metodo
Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali da parte del docente, accompagnate
sempre da alcune schede di sintesi. Lo studio richiesto allo studente sarà basato sulle lezioni frontali del docente (per le quali sono necessari gli appunti
personali) e sul manuale (Augé: cfr. bibliografia) affidato allo studio privato.
Gli studenti dovranno, inoltre, affrontare la lettura personale – sulla base delle
lezioni introduttive del docente – del testo conciliare della Sacrosanctum Concilium; studiandone in modo particolare il capitolo I.
L’esame, supportato da un tesario consegnato alla fine del corso, consisterà
in un colloquio orale così strutturato: una domanda sui principi fondamentali
della Liturgia; una domanda di storia della Liturgia; una domanda sull’Euca89
I ANNO
Fa da sfondo la teologia della Sacrosanctum Concilium e delle sue istanze
pastorali di riforma del culto cristiano.
ristia e i suoi riti; una domanda su uno degli altri riti cristiani (cfr. nn. 3.2 - 3.3)
o sugli Elementi complementari.
Bibliografia
Manuali:
Augé M., Liturgia. Storia, celebrazione, teologia, spiritualità, Cinisello Balsamo
(Milano) 1992.
Kunzler M., La Liturgia della Chiesa, Milano 20032, pp. 185-232 (per gli Elementi comple-mentari).
Fonti:
Messale Romano riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 19832.
Ufficio Divino rinnovato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano
II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano
1974-1975 (19892 rist. 1993).
Pontificale Romano riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del
Vaticano, dal 1979 al 1992.
Rituale Romano riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano
II promulgato da Papa Paolo VI, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano
dal 1970 al 2004.
Documenti del magistero
Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla
Sacra Liturgia, 1963, in EV 1/1-224.
Paolo PP. VI, Cost. Ap. Missale Romanum, 1969, in EV/ 3/996-1008.
Paolo PP. VI, Cost. Ap. Laudis Canticum, 1970, in EV 3/2803-2826.
Lettera Apostolica Spiritus et Sponsa del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II
nel XL anniversario della Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla Liturgia
(4 dicembre 2003).
Testi complementari
Valenziano C., La riforma liturgica del Concilio. Cronaca, teologia, arte, Bologna 2004.
«Dal 40° della Sacrosanctum Concilium all’anno dell’Eucaristia» in Rivista Liturgica 5 (1994) 759-920.
Dispense del docente.
90
Docente: LIVIO TONELLO
L314 - Ore settimanali: 1 - II Semestre
Obiettivi
Il corso mira a introdurre lo studente nella comprensione del lavoro teologico,
indica i principali strumenti di ricerca filosofico-teologica, avvia alle strategie
di apprendimento assimilativo e analitico, fornisce gli apporti metodologici
per presentare un lavoro scritto. È prevista la presentazione della biblioteca e
dei principali strumenti di utilizzo per la ricerca via internet (OPAC, DOCUSEARCH, PROQUEST, EBSCO, cataloghi, risorse).
Contenuti
1. Lo studio della teologia.
2. Studiare con metodo.
3. Le fonti del sapere teologico.
4. La raccolta del materiale di ricerca.
5. Documentare le proprie fonti: le citazioni.
6. La stesura di un testo: criteri generali e tipologie di lavoro scritto.
7. La teologia in biblioteca.
Metodo
Il corso sarà condotto principalmente nello stile delle lezioni frontali e con il
supporto di proiezioni di slides. È prevista inoltre, all’interno del corso, la visita guidata alla struttura bibliotecaria, con relative spiegazioni per la consultazione del materiale bibliografico sia cartaceo che on line. La verifica finale,
riscontro di apprendimento del corso, sarà in forma scritta.
Bibliografia
Fanton a., Metodologia per lo studio della teologia. «Desidero intelligere veritatem tuam», Messaggero - Facoltà Teologica del Triveneto, Padova 2012.
Lorizio G. - Galantino N. (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio
e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Milano 20042.
Serafini M.T., Come si scrive, Bompiani, Milano 20016.
Serafini M.T., Come si studia, Bompiani, Milano 20038.
Schwertner S.M., Internationales Abkürzungsverzeichnis für Theologie und
Grenzgebiete, Walter de Gruyter Verlag, Berlin-New York 19922. Abkürzungen
Theologie und Religionswissenschaft nach RGG4, hrsg. von der Redaktion der
RGG4, Mohr Siebeck, Tübingen 2006.
91
I ANNO
METODOLOGIA DELLA RICERCA
n  SECONDO ANNO
FILOSOFIA TEORETICA
Docente: CRISTINA ROSSITTO
L201 - Ore settimanali: 4 - II Semestre
Obiettivi
Il corso ha come obiettivo il porre lo studente nella condizione di acquisire e
di approfondire la conoscenza, in una prospettiva d’insieme ed organizzata,
delle caratteristiche principali della filosofia, e precisamente la sua natura,
l’oggetto e il modo di procedere, al fine di riconoscerne le peculiarità rispetto
alle altre discipline.
Contenuti
In primo luogo saranno affrontate questioni di carattere generale riguardanti l’origine, la natura e l’identità della filosofia, sia come forma di conoscenza, sia come sapere di tipo teoretico, sia nella sua valenza metafisica, anche
sulla base del confronto con le altre discipline. In secondo luogo saranno
affrontate questioni strettamente filosofiche, tanto di logica e di epistemologia, riguardanti il concetto, la proposizione, l’argomentazione, gli universali,
il metodo dimostrativo, induttivo e dialettico, quanto di metafisica, riguardanti l’essere, i suoi princìpi, l’Assoluto.
Metodo
Il corso è costituito da lezioni frontali. La verifica finale consiste in un esame
orale.
Bibliografia
Vanni Rovighi S., Elementi di filosofia, voll. I-II, Editrice “La scuola”, Brescia
1991.
Rossitto C., Riflessioni sulla struttura logica della filosofia, Gregoriana, Padova, 1982.
FILOSOFIA DELLA RELIGIONE
Docente: VALERIO BORTOLIN
L202 - Ore settimanali: 3 - I Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre lo studente a una comprensione del fenomeno religioso secondo la metodologia e il punto di vista della riflessione
92
Contenuti
Il punto di partenza del percorso è costituito da una rilevazione, in forma
sintetica, della situazione della religione nel contesto culturale occidentale.
Le due tendenze, apparentemente opposte, del progressivo distacco dalla religione e della sua sorprendente persistenza all’interno della nostra società
secolarizzata fanno emergere il carattere problematico della religione oggi.
Sempre nell’ambito di un discorso introduttivo viene delineato lo statuto
epistemologico della filosofia della religione, mettendone in luce il metodo e
chiarendone il rapporto con le discipline affini.
Si tracciano poi le linee essenziali di una storia della filosofia della religione.
Dopo brevi cenni circa il rapporto religione - filosofia nel mondo greco e nel
pensiero cristiano, sia patristico che medievale, ci si sofferma sulla razionalizzazione della religione operata dalla filosofia moderna e sulla conseguente
critica e negazione della religione. Si evidenzierà infine il sorgere di un nuovo approccio che riconosce alla religione una sua autonomia e specificità
rispetto alle altre dimensioni dell’esistenza umana.
Il percorso sistematico parte dall’evidenziazione della distinzione e del rapporto tra religiosità e religione. Mentre la prima manifesta quella radicale
apertura alla Trascendenza che caratterizza l’esistenza umana, la seconda si
costituisce di fronte a un evento rivelativo grazie al quale il divino assume
una figura, un nome e un volto ben precisi, secondo una dinamica caratterizzata dalla dialettica tra rivelazione e nascondimento, tra rivelazione e
interpretazione. È in tale ambito che sorge pure il tema decisivo del rapporto
tra religione e cultura.
Si affronta successivamente la problematica del confronto e del dialogo tra
le religioni, in particolare quelle monoteistiche, problematica che appare
oggi polarizzata attorno all’opposizione tra relativismo e fondamentalismo.
Si cercherà di offrirne una pista di soluzione sulla base di una riflessione
sulla questione della verità colta nella sua dimensione esistenziale-religiosa.
Metodo
Il corso è costituito fondamentalmente da lezioni frontali proposte dal docente. Una parte delle ore tuttavia verrà dedicata ad affrontare, in forma
seminariale, la questione della secolarizzazione e del pluralismo religioso
nell’attuale situazione culturale.
La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un programma dettagliato predisposto dal docente. Il colloquio d’esame verterà su un primo tema, sufficientemente, ampio che lo studente dovrà dimostrare di
saper impostare e sviluppare correttamente e su una seconda domanda
93
II ANNO
filosofica, tentando di far emergere la condizione di possibilità, l’essenza,
il valore e il significato dell’“universale religioso” in rapporto all’esistenza
dell’uomo e alla sua storia. Vengono così pure poste le premesse filosofiche
per il dialogo interreligioso e per una riflessione teologica sul rapporto tra la
fede cristiana e le religioni.
più specifica. Un’ultima domanda riguarderà il lavoro fatto nella parte
seminariale.
Bibliografia
Manuali:
Bortolin V., Dossier per il corso di filosofia della religione (pro manuscripto).
Manzato G. - Bortolin V. - Riparelli E., L’Altro possibile. Interculturalità e
religioni nella società plurale, Messaggero - Facoltà Teologica del Triveneto,
Padova 2013.
Per la parte seminariale:
Lingua G., Esiti della secolarizzazione. Figure della religione nella società contemporanea, Edizioni ETS, Pisa 2013.
Testi consigliati:
Caracciolo A., La religione come struttura e come modo autonomo della coscienza, Il melangolo, Genova 2000.
Filoramo G., Che cos’è la religione. Temi metodi problemi, Einaudi, Torino
2004.
Greco C., L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità, San Paolo, Cinisello
Balsamo (MI) 2004.
Jaspers K., La fede filosofica, Raffaello Cortina, Milano 2005.
Tommasi R., La forma religiosa del senso. Al crocevia di filosofia, religione e
cristianesimo, Messaggero, Padova 2009.
Welte B., Dal nulla al mistero assoluto, Marietti, Casale Monferrato 1985.
FONDAMENTI DI PSICOLOGIA DELLA PERSONA 2
Docente: MARIACHIARA VIGHESSO
L212 - Ore settimanali: 2 - II Semestre
Obiettivi
Il corso intende stimolare la comprensione dei principali temi di psicologia
dello sviluppo.
Si propone di offrire alcune conoscenze sui processi evolutivi della persona,
con particolare attenzione ai legami intergenerazionali costitutivi del ciclo
di vita della famiglia e del singolo, secondo una prospettiva relazionale e
sistemica dello sviluppo.
La riflessione sarà orientata alla pratica educativa e pastorale.
Contenuti
a. Fondamenti di psicologia dello sviluppo.
b. Prospettive teoriche sullo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale.
c. La relazione educativa.
94
Bibliografia
Manenti A. - Guarinelli S. - Zollner H., Persona e formazione, EDB, Bologna
2007.
Camaioni L. - Di Blasio P., Psicologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna 2007.
Miller P., Teorie dello sviluppo psicologico, Il Mulino, Bologna 2011.
Recalcati M., L’uomo senza inconscio. Figure della nuova clinica psicoanalitica, Raffaello Cortina Editore, Milano 2010.
Magatti M. e Altri, Ho ricevuto, ho trasmesso. La crisi dell’alleanza tra le generazioni, ed. V. Paglia, Vita e Pensiero, Milano 2014.
TEOLOGIA FONDAMENTALE
Docente: TONIOLO ANDREA
L203 - Ore settimanali: 4 - I Semestre
Obiettivi
La teologia fondamentale ha come principale obiettivo quello di elaborare le
nozioni principali del cristianesimo (rivelazione, fede e Chiesa) in confronto
continuo con il contesto culturale e religioso contemporaneo, evidenziandone la credibilità, la ragionevolezza (cf. 1 Lettera di Pietro 3,14).
All’interno di questa grande intenzione, vengono perseguiti obiettivi più specifici:
– la riflessione sulla categoria di rivelazione, nella sua forma storica e cristocentrica;
– lo studio di alcune fonti magisteriali, con particolare attenzione alla Dei
Verbum;
– il confronto in chiave teologica tra cristianesimo e altre religioni;
– una breve panoramica dei teologi contemporanei più significativi.
Contenuti
La teologia fondamentale indaga e riflette l’evento cristiano, preso nella sua
completezza, secondo una prospettiva di fondo e fondante: il fatto e l’accoglienza nella fede della rivelazione del Dio trinitario. Il punto di vista materiale, contenutistico, della teologia fondamentale è dato dalla categoria di rivelazione, che costituisce il principio di comprensione intrinseco e unitario
del cristianesimo. Al contempo la riflessione sulla rivelazione non può essere
compresa senza l’indagine sulla fede, nella sua forma personale e comunitaria, che accoglie e trasmette la rivelazione (la Chiesa e la traditio fidei). Il
95
II ANNO
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. L’esame consiste in una
verifica orale della conoscenza acquisita sulle tematiche presentate durante
le lezioni.
punto di vista formale dell’indagine è dato dalla credibilità e significatività
della rivelazione cristiana.
I Parte: Il contesto culturale e religioso contemporaneo
– l’approccio moderno e postmoderno al cristianesimo;
– il cristianesimo in rapporto alle altre religioni;
– la credibilità della rivelazione cristiana in un contesto multiculturale e
multireligioso.
II Parte: La rivelazione cristiana
– la forma storica e cristocentrica della rivelazione;
– il modello “autocomunicativo” di rivelazione nella Dei Verbum;
– la credibilità della rivelazione di Dio in Gesù Cristo: storicità e universalità
di Gesù Cristo.
III Parte: La fede e la Chiesa
– la fede nel suo senso biblico e teologico;
– la Chiesa e la tradizione della fede;
– la credibilità della fede e della Chiesa.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcuni momenti affidati agli studenti per la presentazione dei principali teologi del XX secolo.
La verifica dell’apprendimento avverrà mediante un esame orale finale sulla
materia svolta nelle lezioni e mediante un elaborato scritto (massimo 5 pagine) su un’opera di teologia contemporanea, scelta dallo studente. Possono
essere previsti durante lo svolgimento delle lezioni alcuni test di verifica (al
massimo 3, di un’ora ciascuno): gli studenti vengono avvisati una settimana
prima sull’argomento del test.
Bibliografia
Testo principale:
Toniolo A., Cristianesimo e verità. Corso di teologia fondamentale, Messaggero-FTTr, Padova 2013 (terza edizione interamente riveduta).
Altra bibliografia:
Gibellini R. (a cura di), Prospettive teologiche per il XXI secolo, Queriniana,
Brescia 2003.
Gibellini R., La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 1992.
Giovanni Paolo II, Fides et ratio. Il rapporto tra fede e ragione, Piemme, Casale
Monferrato 1998.
96
INTRODUZIONE ALL’ANTICO TESTAMENTO 1
Obiettivi
Il corso intende offrire i contenuti del Pentateuco e della Profezia con una
introduzione ai linguaggi e alle problematiche storico-letterarie, per riconoscere le linee portanti dell’esperienza religiosa e del loro sviluppo nella
storia. A tale scopo saranno accostati testi significativi che permettano di cogliere il valore della narrazione e della poetica biblica, tenendo conto anche
di elementi interpretativi del Nuovo Testamento e della tradizione ebraica.
Contenuti
Una prima parte introdurrà ai problemi e al contenuto del Pentateuco: formazione, attuale articolazione logica e la sua composizione come prodotto
di una leadership religiosa e culturale. L’esemplificazione esegetica si soffermerà su Gen 1-11 e sui Patriarchi (Gen 12-50), con uno sguardo particolare
alla figura di Abramo. L’esodo verrà considerato nel suo attuale contesto e
come simbolo presente in tutta la Bibbia; della narrazione biblica verranno
accentuate la rivelazione del Nome, i prodigi e i segni della liberazione, il
passaggio del mare, il cammino nel deserto e la rivelazione al Sinai con le
“Dieci Parole” (Es 1-24).
La seconda parte affronterà la Profezia come fenomeno diffuso nell’ambiente dell’Antico Vicino Oriente e nella sua espressione tipica in Israele. Dopo
uno sguardo al movimento storico – dai profeti Anteriori ai Profeti Posteriori o Scrittori e i libri che li riguardano – saranno scelti brani dai singoli
profeti per rivelarne le caratteristiche letterarie e teologiche.
Metodo
Il corso prevede una serie di lezioni frontali in cui dare le chiavi di lettura dei
testi e lo sviluppo dei principali contenuti, con esemplificazioni di esegesi.
Agli studenti è affidata la lettura dei libri biblici in una delle edizioni correnti
della Bibbia per coglierne il contenuto e i temi teologici e culturali, e di alcuni saggi o articoli, che saranno segnalati all’inizio dell’anno, sui quali dare
una breve relazione scritta, cogliendone l’impostazione e le tesi fondamentali, che saranno materia di verifica nell’esame.
L’esame consisterà in un colloquio orale sul corso svolto e sulle letture personali proposte.
Bibliografia
Testi base:
Cappelletto G., In cammino con Israele. Introduzione all’Antico Testamento,
vol. I, Messaggero, Padova 20096 (riveduta e ampliata).
Cappelletto G. - Milani M., In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione
97
II ANNO
Docente: MARCELLO MILANI
L204 - Ore settimanali: 4 - I Semestre
all’Antico Testamento, vol. II, Messaggero, Padova 20104 (riveduta e ampliata).
Sussidi complementari:
In generale
Blenkinsopp J., Sapiente, sacerdote, profeta (Studi biblici 146), Paideia, Brescia 2005.
Brueggmann W., Teologia dell’Antico Testamento. Testimonianza, dibattimento, perorazione (Biblioteca biblica 27), Queriniana, Brescia 2002.
Penna R. - Perego G. - Ravasi G., Temi teologici della Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2010 (per i singoli libri e temi biblici).
Zenger E., Introduzione all’Antico Testamento, Queriniana, Brescia 2005.
Per il Pentateuco
Ska J.L., Introduzione al Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia, EDB, Bologna 20046.
Garcia Lopez F., Il Pentateuco. Introduzione alla letteratura dei primi cinque
libri della Bibbia (Introduzione allo studio della Bibbia, 3/1), Paideia, Brescia
2004.
Borgonovo G. e coll., Torah e storiografie dell’Antico Testamento (Logos - Corso di studi biblici 2), LDC, Leumann (Torino) 2012.
Prato G.L., Gli inizi e la storia. Le origini della civiltà nei testi biblici (Frecce
151). Carocci, Roma 2013.
Per i Profeti
Alonso Schökel L. - Sicre Diaz J.L., I profeti, Borla, Roma 1989 (Introduzione
e commentario). Abrego de Lacy J.M, I libri profetici (Introduzione allo studio della Bibbia, 4), Paideia, Brescia 1995.
Blenkinsopp J., Storia della profezia di Israele (Biblioteca biblica 22), Queriniana, Brescia 1997.
Marconcini B. e coll., Profeti e apocalittici (Logos - Corso di studi biblici 3),
LDC, Leumann (Torino) 20072.
Altre indicazioni bibliografiche saranno offerte all’inizio del corso.
INTRODUZIONE AI VANGELI SINOTTICI
E AGLI ATTI DEGLI APOSTOLI
Docente: GASTONE BOSCOLO
L206 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre lo studente alla conoscenza e allo studio dei
98
Contenuti
L’ambiente storico e religioso nel quale si è svolta la vita di Gesù e della prima
comunità cristiana. Le testimonianze extra-bibliche su Gesù. Il genere letterario «vangelo». Origine e natura dei vangeli sinottici. Storia dell’interpre­
tazione da Reimarus ai nostri giorni. La questione sinottica. Introduzione ai
libri di Marco, Matteo e Luca-Atti (autore, destinatari, epoca di composizione, struttura e tematiche principali). Analisi di alcuni brani scelti per la loro
importanza teologica, per la diversità di forma letteraria e per la comprensione del filo narrativo che caratterizza il vangelo in questione.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e lavoro personale degli
studenti. Le lezioni riguardano l’introduzione generale, l’introduzione ai singoli libri, l’esegesi e gli spunti di teologia. Il lavoro personale consiste nella
lettura di un volume di spiritualità biblica sulla figura di Gesù. Il colloquio
d’esame si baserà su argomenti assegnati dal docente, sulla base di un indice
riassuntivo delle tematiche trattate durante le lezioni, e sul volume scelto
per la lettura.
Bibliografia
Boscolo G., Introduzione ai Vangeli sinottici e Atti, Padova 2014 (dispensa
del docente).
Broccardo C., I vangeli. Una guida alla lettura, Carocci, Roma 2009.
Cucca M. - Perego G., Nuovo Atlante biblico interdisciplinare, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2012.
Lohse E., L’ambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1980.
Fabris R., Gesù di Nazareth. Storia e interpretazione, Cittadella, Assisi 19965.
ANTROPOLOGIA TEOLOGICA ED ESCATOLOGIA
Docente: GAUDENZIO ZAMBON
L207 - Ore settimanali: 4 - I Semestre
Obiettivi
Il corso intende introdurre lo studente al metodo e alle problematiche inerenti lo studio della antropologia teologica, in continuità con la comprensione del mistero salvifico rivelato in Gesù Cristo e della sua originalità rispetto all’approccio delle scienze umane. Si propone di avviare la riflessione
sull’uomo come immagine di Dio e come persona ‘destinato’ a conformarsi
pienamente in Cristo.
99
II ANNO
Vangeli sinottici e degli Atti degli Apostoli, fornire i dati storici, letterari e
teologici che lo abilitino a una lettura critica e feconda dei testi.
Contenuti
Status quaestionis e valutazione di alcuni recenti contributi di riflessione
teologica sull’uomo.
Sviluppo del percorso.
Si parte dal concetto di ‘predestinazione’ per chiarire che l’uomo è chiamato
a vivere in Cristo. Viene quindi approfondito il tema della creazione nei suoi
aspetti generali, biblici e teologici, ed in particolare la creazione dell’uomo,
‘immagine di Dio’, ‘maschio e femmina’, ‘cifra di una umanità’ che vive nella
condizione di peccato.
Nella seconda parte del corso vengono trattati gli aspetti dottrinali dell’uomo
chiamato a conformarsi in Cristo, soffermandosi in particolare sul tema della grazia nella Scrittura e nel pensiero dei Padri, nella teologia scolastica e
moderna-contemporanea, come nuova relazione con Dio e come vita nuova
in Cristo (dono e responsabilità).
Metodo
Le lezioni saranno per la maggior parte di tipo frontale. Il colloquio di esame
è previsto in forma orale. Lo studente ha la possibilità di iniziare il colloquio
presentando un argomento a scelta.
Bibliografia
Appunti del docente.
Ancona G., Escatologia cristiana, Queriniana, Brescia 2003.
Brambilla F.G., Antropologia teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi, Queriniana, Brescia 2005.
Colzani G., Antropologia teologica. L’uomo: paradosso e mistero, EDB, Bologna 1997.
Sanna I., Chiamati per nome, Antropologia teologica, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1994.
CRISTOLOGIA
Docente: SERGIO DE MARCHI
L208 - Ore settimanali: 4 - II Semestre
Obiettivi
Il corso intende portare lo studente a svolgere il discorso cristologico alla
luce della singolarità di Gesù come suo tema proprio. In tal senso, muovendo dalla precisazione dei termini che definiscono il tema (la storia particolare di Gesù e la storia universale) e dal loro raccordo nella prospettiva di
una visione drammatica della storia, tramite un approccio di tipo narrativo
mira a delineare i tratti precipui della vicenda e della figura di Gesù avendo
100
Contenuti
a) L’attestazione biblica dell’evento cristologico. Una volta riconosciuto nella
vicenda terrena di Gesù e nel suo culmine pasquale il contenuto peculiare
della fede e dell’annuncio cristiano, così come essi sono affermati e regolati dalla loro attestazione scritturistica, il corso mira in primo luogo a sviluppare un approccio di tipo narrativo che, grazie ai racconti evangelici,
metta in luce la singolarità della vicenda di Gesù quale evento escatologico
dell’azione salvifica di Dio e, in rapporto ad esso, del manifestarsi della sua
identità messianica e filiale. In tal senso, sulla scorta del rilievo del carattere
drammatico che i vangeli conferiscono alla storia di Gesù per mezzo delle
loro trame narrative, sarà possibile individuare, nell’intrecciarsi delle parole
e delle azioni del suo ministero con le differenti reazioni che esso suscita, la
situazione in cui si viene simultaneamente ad attuare la signoria della bontà
salvifica di Dio e a configurare la risposta alle tante domande circa l’identità
di Gesù che scandiscono e accomunano il procedere delle quattro narrazioni
evangeliche.
Al vertice della sua storia, la sua risurrezione, mentre conferma e compie il
suo ministero in quanto avvento escatologico dell’agire salvifico di Dio, conferma e rivela in modo inequivocabile l’identità di Gesù come il Cristo e il Figlio che in vita e in morte egli è stato, e genera, ad un tempo, la fede pasquale e le cristologie della Chiesa apostolica (le cristologie dell’innalzamento e
dell’elezione di Gesù, le cristologie della preesistenza e dell’incarnazione).
b) L’approfondimento speculativo del mistero di Cristo. Mantenendo costante
il confronto con la dottrina soteriologia e cristologica patristica, scolastica
e moderna, con l’insegnamento magisteriale (in specie conciliare), e con le
istanze dominanti dell’attuale contesto storico-culturale, si procederà a sviluppare in successione la riflessione circa il valore escatologico-salvifico della vicenda di Gesù e del suo culmine pasquale, la singolarità della relazione
filiale di Gesù con il Padre come fondamento del valore escatologico-salvifico della sua vicenda, la dimensione protologica dell’evento di Gesù Cristo
come evento dell’incarnazione del Figlio e le sue implicazioni ontologiche.
Metodo
Nelle sue parti essenziali, biblica e speculativa, il corso si svolge interamente
attraverso lezioni di tipo frontale da parte del docente. Prevede inoltre, per
quanto attiene l’approfondimento di alcune sue parti storico-positive, lo studio personale dello studente, sulla base delle indicazioni bibliografiche date
dal docente. Riferito alla totalità della materia del corso, il colloquio d’esame
verterà su tre temi proposti dal docente.
101
II ANNO
attenzione, da un lato, ad evidenziarne i caratteri di intrinseca universalità
(escatologico, soteriologico, pneumatologico, protologico) e, dall’altro, ad
articolare il rapporto tra cristologia e antropologia nell’ottica di una reciproca mediazione.
Bibliografia
De Marchi S., Cristologia, Padova 2011 (dispensa del docente).
Kessler H., Cristologia, Queriniana, Brescia 2001.
TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE
Docente: CORRADO CANNIZZARO
L209 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso intende presentare la realtà della vita morale dell’uomo muovendosi
in un contesto espressamente teologico, al fine di acquisire:
– conoscenza delle tematiche fondamentali (storiche e attuali) inerenti la
disciplina;
– capacità argomentativa circa la fondazione cristologica della morale secondo il modello proposto;
– capacità di confronto critico con altre impostazioni (teologiche e non).
Contenuti
– Storia (sintetica) della teologia morale, dalla morale biblica alla teologia
contemporanea, con particolare attenzione alle diverse prospettive fondative della morale, nonché ai punti fermi del magistero ecclesiale;
– studio approfondito del fondamento cristologico della morale teologica
di tipo “filiale”;
– rilettura dei temi classici della morale generale (atto morale, libertà, coscienza, virtù, legge, peccato…) in prospettiva filiale;
– descrizione di alcuni tratti specifici della vita filiale dal suo inizio effettivo
(battesimo) al suo compimento (escatologia).
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali e studio personale. Lo studente dovrà acquisire la conoscenza precisa di tutto il testo indicato come fondamentale in bibliografia nonché degli argomenti trattati nelle lezioni, con i rispettivi approfondimenti bibliografici. L’esame finale consiste nell’esposizione di una tesi
a scelta da parte dello studente (tra quelle indicate nello schema riassuntivo
finale), e negli approfondimenti – sintetici e analitici – richiesti dal docente.
Bibliografia
Manuale:
Tremblay R. - Zamboni S. (a cura di), Figli nel Figlio. Una teologia morale fondamentale, EDB, Bologna 20102.
Testi di approfondimento:
Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Veritatis splendor, Città del Vaticano 1993.
102
SEMINARIO DEL II ANNO
Ore settimanali: 2 - II semestre
Docente: MARCELLO MILANI
L416 - Lettura e interpretazione del libro di Qohelet
Obiettivi
Il libro del Qohelet si presenta con linguaggio semplice ma di difficile interpretazione. Lo scopo del seminario è indirizzato a una lettura di tutto il
testo, per coglierne la struttura e interpretarne il linguaggio, per scoprire
come il saggio si ponga criticamente nei confronti della sapienza in quanto
tale e nelle forme tradizionali tramandate in Israele.
Contenuti
Dopo una introduzione generale al libro di Qohelet e delle sue interpretazioni e la presentazione dei sussidi, l’analisi procederà cercando di accostarci
ad alcune espressioni caratteristiche del linguaggio del libro (come hebel,
vantaggio, ecc), delineando poi le singole pericopi da analizzare per scoprire
il modo di procedere del suo insegnamento e il suo contenuto.
Metodo
Saranno presentate alcuni tentativi di strutturazione del testo. In particolare
sarà fornita una traduzione come primo tentativo, da verificare con l’aiuto
di alcuni commentari, per dipanare il senso del discorso di Qohelet. A ogni
componente del seminario sarà affidata, a seconda delle possibilità, una o
più pericopi, per discutere: l’estensione del testo, il legame con il contesto,
l’oggetto della sua analisi della realtà, il procedere ragionativo, il significato
delle espressioni nell’autore.
La valutazione verterà sulla relazione in classe, sulla partecipazione al lavoro di gruppo e sulla relazione scritta finale.
Bibliografia
Ravasi G., Qohelet, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1988, 20013.
Lohfink N., Qohelet, Morcelliana, Brescia 1997 (ed. Tedesca 1980).
103
II ANNO
Compagnoni F. - Piana G. - Privitera S. (a cura di), Nuovo Dizionario di Teologia Morale, Paoline, Cinisello Balsamo (MI), 1990.
Tremblay R., Radicati e fondati nel Figlio. Contributi per una morale di tipo
filiale, Dehoniane, Roma, 1997.
Tremblay R., L’“Innalzamento” del Figlio fulcro della Vita morale, PUL, Roma,
2001.
Schede consegnate dal docente e appunti dalle lezioni.
Seow L., Ecclesiastes (Anchor Bible 18C), Doubleday, New York 1997.
Vilchez Lindez J., Qoèlet, Borla, Roma 1997 (ed. spagnola 1994).
Whybray R.N., Ecclesiastes (NCBC/The New Century Bible Commentary),
Marshall Morgan &Scott, London - Eerdmans, Grand Rapids (MI) 1989.
Bellia G. - Passaro A., Il libro del Qohelet. Tradizione, redazione, teologia, San
Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2001.
D’Alario V., Il libro del Qohelet. Struttura letteraria e retorica (Suppl. RivBib
27), EDB. Bologna 1992.
Mazzinghi L., Ho cercato e ho esplorato. Studi sul Qohelet, EDB, Bologna
2001.
La bibliografia verrà completata dal docente nel corso delle lezioni.
104
n  TERZO ANNO
FONDAMENTI DI PSICOLOGIA DELLA PERSONA
Docente: MARIACHIARA VIGHESSO
L213 - Ore settimanali: 3 - I Semestre
Obiettivi
Il corso intende stimolare la comprensione dei temi principali di psicologia
generale e dello sviluppo. Si propone di offrire alcune conoscenze sui processi identitari ed evolutivi della persona, con particolare attenzione ai legami intergenerazionali costitutivi del ciclo di vita della famiglia e del singolo,
secondo una prospettiva relazionale e sistemica. La riflessione sarà orientata
alla pratica educativa e pastorale.
Contenuti
a.  Fondamenti di psicologia generale;
b.  Il ciclo di vita della persona e della famiglia;
c.  Prospettive teoriche sullo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale;
d.  La relazione educativa.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. L’esame consiste in una
verifica orale della conoscenza acquisita sulle tematiche presentate durante
le lezioni.
Bibliografia
Manenti a. - Guarinelli S. - Zollner H., Persona e formazione, EDB, Bologna
2007.
Camaioni L. - Di Blasio P., Psicologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna 2007.
Miller P., Teorie dello sviluppo psicologico, Il Mulino, Bologna 2011.
Recalcati M., L’uomo senza inconscio. Figure della nuova clinica psicoanalitica, Raffaello Cortina Editore, Milano 2010.
Magatti M. e Altri, Ho ricevuto, ho trasmesso. La crisi dell’alleanza tra le generazioni, ed. V. Paglia, Vita e Pensiero, Milano 2014.
105
III ANNO
(con I-II anno del corso di Laurea Magistrale)
LETTERATURA PAOLINA
Docente: ANDREA ALBERTIN
L301 - Ore settimanali: 4 - II Semestre
Obiettivi
Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze basilari per la comprensione della persona e dell’attività epistolare di Paolo. Si propone inoltre
di condurli in un percorso critico di lettura e approfondimento esegeticoteologico delle lettere paoline (con una preferenza per le cosiddette proto
paoline), in vista di familiarizzare con le tecniche redazionali dell’autore e i
principali temi teologici in esse affrontati; ha infine lo scopo di introdurre
alla conoscenza e all’utilizzo dei principali strumenti esegetici. Questo dovrebbe fornire allo studente un bagaglio significativo per poter continuare
autonomamente una lettura attenta delle lettere presenti nel NT.
Contenuti
a. A partire dai dati reperibili nei testi paolini, si presentano alcuni elementi
della biografia di Paolo (la questione cronologica; note biografiche; formazione culturale dell’Apostolo; missione; la sua esperienza di/in Cristo) che
favoriscano l’acquisizione delle coordinate fondamentali dell’universo religioso e culturale cui apparteneva l’«Apostolo dei Gentili». La conoscenza
di tale background consentirà, nella fase dello studio esegetico dei testi, di
cogliere le linee di continuità e discontinuità tra il giudaismo e l’incipiente
movimento cristiano, come pure le poste in gioco della «fede in Cristo». L’approfondimento del genere letterario epistolare e della dimensione retoricoargomentativa delle lettere (con introduzione ai concetti fondamentali della
retorica classica) permetteranno di inoltrarsi nell’attività redazionale tipica
dell’apostolo.
b. Vengono quindi approfondite singolarmente le lettere proto paoline: la
prima lettera ai Tessalonicesi, la prima e la seconda lettera ai Corinzi, la
lettera ai Galati, la lettera ai Romani, la lettera ai Filippesi e a Filemone.
Per ciascun testo è previsto uno sguardo alle questioni generali (contenuto,
destinatari, datazione) e la lettura continua, con approfondimento esegetico
di alcuni brani scelti. In modo più generale saranno presentate le deutero e
trito paoline.
c. Infine vengono tracciate alcune linee per una teologia delle lettere di Paolo, secondo i diversi campi di interesse esegetico (cristologia, soteriologia,
antropologia, ecclesiologia, escatologia, giustificazione, Paolo e la Legge, Paolo e il giudaismo …), in vista di precisare l’esistenza o meno di un ‘centro’
della teologia paolina.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e qualche laboratorio in
classe. Le lezioni riguardano l’introduzione generale, la presentazione delle
106
Bibliografia
Manuale:
Pitta A., L’evangelo di Paolo. Introduzione alle lettere autorali (Graphé, 7),
LDC, Torino 2013.
Appunti forniti dal docente sui brani di esegesi.
Testi di approfondimento:
Fabris R. - Romanello S., Introduzione alla lettura di Paolo, Borla 2006.
Mosetto F., Lettere di San Paolo. Vol. I Lettere ai Tessalonicesi, Lettere ai Corinzi, Elledici, Torino 2011; Id., Lettere di San Paolo. Vol. II Lettera ai Filippesi, Lettera ai Galati, Lettera ai Romani, Elledici, Torino 2011; Id., Lettere
di San Paolo. Vol. III Lettere ai Colossesi, agli Efesini, a Timoteo, a Tito, A
Filemone, Elledici, Torino 2012,
Pulcinelli G., Paolo, scritti e pensiero. Introduzione alle lettere dell’Apostolo,
San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013.
Ulteriore bibliografia sarà fornita dal docente durante il corso.
LETTERATURA GIOVANNEA
Docente: ANDREA ALBERTIN
L302 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi
Il corso persegue l’obiettivo di introdurre lo studente alla conoscenza del
corpus giovanneo, che raccoglie il vangelo di Giovanni, le sue lettere e l’Apocalisse, un insieme di testi che non fanno riferimento soltanto al “discepolo
amato” ma anche alla sua ormai affermata scuola presso le comunità primitive. In particolare, si metterà in luce l’originalità e la particolarità del Quarto Vangelo che consiste nello sviluppo e nell’approfondimento di una nuova
sintesi di idee già presenti ed esistenti negli altri scritti neotestamentari.
107
III ANNO
proto paoline con gli approfondimenti esegetici e gli spunti di teologia biblica. Il lavoro personale consiste: (a) nella lettura continua dell’epistolario
paolino, che sarà verificata con due test di 30 minuti ciascuno; (b) nella conoscenza base della geografia attinente la vita e la missione di Paolo (saper
individuare, su una cartina “muta”, le seguenti località: Antiochia di Siria,
Tarso, Galazia, Efeso, Tessalonica, Filippi, Corinto, Cipro, Creta, Malta).
L’esame consiste in un colloquio orale sulla materia affrontata durante le
lezioni: questioni introduttive, presentazione delle lettere paoline e dei brani
di esegesi studiati, questioni teologiche, conoscenza della “geografia paolina”.
Contenuti
a. Il «giovannismo», inteso come fenomeno storico, letterario e teologico,
rappresenta una valida categoria per descrivere la peculiarità degli scritti
attribuiti al discepolo amato e alla sua scuola rispetto ai Vangeli Sinottici
e agli altri scritti del Nuovo Testamento. A partire dalla prima conclusione
(Gv 20,30-31), s’individueranno lo scopo, la strategia narrativa e i destinatari del Quarto Vangelo, mettendo in luce la ricca cristologia di rivelazione
e di segni orientati a manifestare l’identità di Gesù presentato come il Logos. La Parola è un termine pertinente per Giovanni solo in connessione
al riconoscimento che essa “si è fatta carne” (Gv 1,14). Riconoscendo che
Gesù è la Parola incarnata di Dio che rivela il Padre, la sua accoglienza incondizionata e la capacità di portarne le conseguenze nella testimonianza
diventano criteri decisivi per l’autentica fede giovannea.
b. Seguendo la narrazione evangelica e la disposizione del testo, si approfondirà la dimensione simbolica del vangelo giovanneo. Si rileverà, quindi, che
in tutto il testo sono presentati diversi personaggi che incontrano Gesù e che
sono invitati a una decisione sulla sua parola e la sua persona. Gesù, perfezionamento del dono di Dio nella Legge, fa accedere il credente alla libertà,
in virtù della quale ciascuno compie su di sé il giudizio.
c. Dalla “memoria” di Gesù (contenuta nel Vangelo), si passa successivamente alla lettura e all’esame di qualche brano della Prima lettera, come “annuncio per il presente” di fronte a incipienti forme eterodosse del messaggio
cristiano.
d. Il percorso termina con il libro dell’Apocalisse, che rappresenta un annuncio profetico profondamente ecclesiologico per i cristiani, attraverso una
continua rilettura dell’Antico Testamento. Per la centralità del mistero pasquale, chiave ermeneutica di tutto il libro, particolare enfasi sarà riservata
al simbolismo dell’Agnello “ritto in mezzo al trono”, contemplato come “immolato”, che scioglie i sette sigilli, conferendo senso a tutta la storia dell’umanità (cf. Ap 5,1-8).
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, con coinvolgimento
degli studenti attraverso alcuni laboratori e discussioni di tipo seminariale.
Le lezioni comprendono l’introduzione all’opera giovannea, la presentazione generale del Vangelo, della Prima lettera e dell’Apocalisse e alcuni brani
scelti di esegesi (prediligendo, in primo luogo, la lettura di un’intera sezione
per cogliere le linee teologiche fondamentali dei testi). Il lavoro personale
consiste nella lettura continua dell’intera opera giovannea, che sarà verificata con un test di 30 minuti.
L’esame consisterà in un colloquio orale, in cui sarà verificata l’assimilazione del contenuto delle lezioni e di alcune parti del manuale segnalato per il
corso.
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Testi di approfondimento:
Beutler J., Le Lettere di Giovanni. Introduzione, versione e commento, EDB,
Bologna 2009.
Biguzzi G., Apocalisse (I libri biblici. Nuovo Testamento, 20), Paoline, Milano
2005.
Ghiberti G. (a cura di), Opera giovannea (Logos, 7), LDC, Leumann-Torino
2003.
Moloney J.F., Il Vangelo di Giovanni (Sacra Pagina, 4), LDC, Leumann-Torino 2007.
Vanni U., Apocalisse, libro della Rivelazione. Esegesi biblico-teologica e implicazioni pastorali, EDB, Bologna 2009.
Ulteriore bibliografia sarà fornita dal docente durante il corso.
TEOLOGIA TRINITARIA
Docente: GILBERTO DEPEDER
L303 - Ore settimanali: 4 - I Semestre
Obiettivo
Il corso intende presentare i nuclei fondamentali della riflessione cristiana
e, segnatamente, della dogmatica cattolica, inerenti la rivelazione e la comprensione di fede del mistero di Dio uno e trino.
Contenuti
La parte introduttiva collocherà la domanda relativa alla possibilità di un
discorso teologico sul mistero di Dio entro le coordinate tracciate dall’assioma rahneriano («la Trinità economica è la Trinità immanente, e viceversa»),
nonché in riferimento alle forme più recenti di negazione e di messa in discussione del Dio cristiano.
Verranno quindi presentati i tratti della rivelazione del volto di Dio nell’Antico Testamento, per soffermarsi poi sul compimento di tale rivelazione nell’evento Gesù Cristo culminante nella Pasqua di morte-risurrezione-pentecoste.
A seguire, si effettuerà un sondaggio della fede in Dio Padre e Figlio e Spirito
Santo vissuta e professata dalla chiesa nei primi secoli e si affronteranno i
momenti salienti della definizione dogmatica del mistero trinitario di Dio,
soffermandosi sulle figure di maggior spicco nell’ambito dell’approfondi109
III ANNO
Bibliografia
Manuale:
Tuñí J.O. - Alegre X., Scritti giovannei e lettere cattoliche, vol. 8, Paideia,
Brescia 1997.
mento e dell’esplicitazione della dottrina in epoca patristica e medievale.
L’ultima parte del corso prevede la ripresa sintetica di alcune tematiche particolarmente sensibili e promettenti nell’attualità della riflessione teologica
e della vita di fede.
Metodo
Le lezioni frontali andranno opportunamente integrare mediante lo studio
di un manuale a scelta tra quelli proposti. Il confronto in classe, sollecitato
in corrispondenza con gli snodi fondamentali del discorso, potrà essere arricchito dalla breve esposizione di un approfondimento personale da parte
degli studenti, previo accordo con il docente.
L’esame, in forma orale, prenderà avvio dalla presentazione di un argomento a scelta del candidato, frutto di un approfondimento concordato con il
docente.
Bibliografia
Manuali di riferimento:
Coda P., Dio uno e trino. Rivelazione, esperienza e teologia del Dio dei cristiani,
Paoline, Cinisello Balsamo 19952.
Forte B., Trinità come storia. Saggio sul Dio cristiano, San Paolo, Cinisello
Balsamo 19976.
Kasper W., Il Dio di Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1984.
Ladaria F.L., Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, San Paolo, Cinisello
Balsamo 2012.
Staglianò A., Il mistero del Dio vivente. Per una teologia dell’Assoluto trinitario, EDB, Bologna 1996.
Bibliografia più specifica sarà indicata durante lo svolgimento del corso.
ECCLESIOLOGIA E MARIOLOGIA
Docente: GAUDENZIO ZAMBON
L304 - Ore settimanali: 4 - II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di studiare il tema della Chiesa partendo dalla convinzione che il Vaticano II è stato un Concilio della Chiesa sulla Chiesa. Alla luce
del principio della comunicazione della fede si cercherà di rendere ragione
delle dimensioni fondamentali della chiesa e dei diversi soggetti e forme
ecclesiali con le quali si realizza in un luogo. All’interno del corso verrà presentata la figura di Maria e verranno illustrati i dogmi mariani e il significato
delle apparizioni, oggi.
110
Metodo
Le lezioni saranno per la maggior parte frontali. Il colloquio di esame è previsto in forma orale. Lo studente ha la possibilità di iniziare il colloquio
presentando un argomento a scelta.
Bibliografia
Appunti del docente.
Aa.Vv., Mysterium salutis, vol. 7, Queriniana, Brescia 1972.
De Fiores S. - Ferrari Schiefer V. - Petrella S.M. (a cura di), Mariologia,
(Dizionari san Paolo), Cinisello Balsamo (MI) 2009.
De Fiores S., Perché Dio ci parla mediante Maria. Significato delle apparizioni
mariane nel nostro tempo, San Paolo 2011.
Dianich S. - Noceti S., Trattato sulla Chiesa, Queriniana 2003.
Sartori L., La “Lumen gentium”. Traccia di studio, Messaggero - Facoltà Teologica del Triveneto, Padova 2011.
SACRAMENTI
Docente: GIUSEPPE TOFFANELLO
L305 - Ore settimanali: 4 - I Semestre
Obiettivi
Il corso intende aiutare gli studenti a familiarizzare con lo stile sacramentale
con cui Dio comunica e con cui il cristiano comunica Dio al mondo di oggi.
In particolare aiuta a cogliere il percorso storico con cui la chiesa cattolica,
obbediente allo stile di vita di Gesù, ha sviluppato questo stile sacramentale
nei sette sacramenti, ad evitare concezioni magiche che non testimoniano il
vangelo o creatività basate sul successo.
111
III ANNO
Contenuti
1.L’autocomprensione della Chiesa oggi a partire dal suo aspetto fenomenologico per poi entrare in quella della Scrittura e del pensiero dei Padri.
2.La visione ecclesiologica del Vaticano, in particolare la Lumen gentium.
3.Chiesa come popolo di Dio (popolo messianico), in rapporto al Regno di
Dio e alla storia.
4.Le dimensioni fondamentali o proprietà della chiesa.
5.Unità di missione e diversità di ministero.
6.Le istituzioni ecclesiastiche, le libere associazioni dei fedeli e le istituzioni dell’ordine episcopale.
7.Maria modello e tipo della Chiesa. Il significato teologico dei dogmi mariani e delle apparizioni o ‘mariofanie’.
Contenuti
Le condizioni umane per comprendere la sacramentalità come profondamente radicata nella comunicazione umana autentica: apprezzamento della
materia in un mondo consumista e materialista; valorizzazione della memoria e della fedeltà in un mondo che cerca sempre novità; unità di vita in un
mondo a compartimenti stagni.
Una prima definizione di sacramento: una comunità che celebrando le sue
memorie salvifiche nella festa riaccende la sua vita nel Signore.
Il percorso storico: uno stile testimoniato dalla Scrittura; il vissuto nei secoli
e le sue spiegazioni; la riflessione medioevale; gli stimoli del XX secolo.
Alcune precisazioni di insieme: Cristo a fondamento storico dei sacramenti;
il traguardo dei sacramenti e la loro necessità; la azione dei sacramenti; il
ministro dei sacramenti; il numero settenario.
I sacramenti dell’iniziazione cristiana: necessità e senso dell’iniziazione
oggi; il battesimo come sacramento comunitario e positivo (sfondo umano,
percorso biblico e storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito, il battesimo
dei bambini); la cresima come approfondimento missionario del battesimo
(sfondo umano, percorso biblico e storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal
rito); l’eucaristia come fonte e culmine della vita cristiana (sfondo umano,
sfondo ebraico, testi di istituzione, il percorso storico, il rito oggi, indicazioni di vita dal rito, un nuovo linguaggio catechistico).
I sacramenti della guarigione: approfondimento del battesimo e dell’eucaristia; il perdono dei peccati (condizioni umane minime per capire il sacramento, peccato e perdono nella bibbia e in particolare in Gesù, sviluppo storico articolato, il rito oggi, una penitenzialità diffusa); il sacramento
dell’unzione (sfondo umano, percorso biblico ed evoluzione storica, il rito
oggi, indicazioni di vita dal rito).
I sacramenti del servizio: il ministero ordinato (radici bibliche, flessibilità
nella storia, verso il momento attuale, dopo il concilio, problemi aperti); il
matrimonio (passaggi storico-culturali: oscillazioni del momento patristico,
svolta carolingia, verso i nostri decenni, in particolare in Italia; il Vaticano
II e dintorni).
Lettura in classe di indici di manuali sui sacramenti.
Metodo
Il corso consiste in lezioni frontali e uso dei media.
La verifica sarà fatta sulla base di un tesario offerto dall’insegnante. Un argomento sarà a scelta dell’esaminando, altri argomenti saranno scelti dall’insegnante.
Bibliografia
Dispense dell’insegnante.
Tura E.R., Il Signore cammina con noi, Libreria Gregoriana Editrice, Padova
1987.
Tura E.R., I sacramenti. Una rivisitazione teologico-pastorale, Edizioni Mes112
saggero Padova, Padova 2001.
Boff L., I sacramenti della vita, Borla, Roma 1979.
Ulteriori suggerimenti bibliografici durante lo svolgimento del coro.
MORALE SESSUALE E FAMILIARE
Obiettivi
Lo scopo del corso è quello di tradurre nella concretezza della vita affettiva
e sessuale le indicazioni della teologia morale fondamentale e di mettere lo
studente nelle condizioni di saper offrire una risposta cristiana, o almeno di
poter dare i criteri fondamentali di essa, agli interrogativi morali dell’uomo
chiamato a vivere la relazione nel matrimonio e in famiglia.
Contenuti
Dando per presupposta la necessità di un criterio per la fondazione del giudizio morale, si evidenzia come la crisi del codice etico – provocata anche
dal mutamento socio-culturale – abbia reso maggiormente coscienti dei limiti della impostazione tradizionale della morale sessuale e familiare e della
necessità di una diversa modalità di approccio all’argomento.
L’esperienza sessuale si presenta come fatto “complesso”. Accettare la sfida
della complessità, partendo dal riconoscimento dell’esistenza di una “questione sessuale” come caratterizzante il modo moderno di percepire e di vivere la sessualità, significa accettare la sfida di una argomentazione etica
che porti a delle indicazioni e norme non semplicistiche, ma di cui si possa
rendere ragione.
Su questo sfondo antropologico-culturale, emerge l’interpretazione alla luce
della ragione e della Parola di Gesù come è compresa nella fede attuale della
chiesa. Dopo un confronto con la riflessione patristica e scolastica si indicheranno le linee di tendenza ed eventualmente le tensioni presenti nell’attuale ricerca:
- a livello di insegnamento magisteriale;
- a livello di riflessione teologica.
L’opzione “personalista” suggerita dal Magistero recente, vede la ricerca teologica impegnata nel difficile compito di dare volto concreto a questa indicazione, innanzi tutto nel dire che cosa si intenda per persona e quali siano
i criteri per una comprensione e valutazione della sessualità in una serie di
questioni particolari nello stato di vita coniugale e verginale.
113
III ANNO
Docente: OLIVIERO SVANERA
L307 - Ore settimanali: 3 - II Semestre
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcune ore di lavoro
seminariale. La verifica dell’apprendimento avverrà sulla base di un tesario
riassuntivo delle tematiche presentate durante le lezioni. Il colloquio d’esame verterà su una tesi assegnata dal docente; lo studente presenterà, inoltre,
una tesi a sua scelta alla luce di un testo da lui scelto, indicando il percorso
di approfondimento seguito per la sua preparazione.
Bibliografia
Appunti dell’insegnante.
Leone S., Sessualità e persona. Un’etica sessuale tra memoria e profezia, Dehoniane, Bologna 2012.
Dianin G., Matrimonio sessualità fecondità, corso di morale familiare, Messaggero, Padova 2008 (2a ed).
Faggioni M.P., Sessualità matrimonio famiglia, Dehoniane, Bologna 2010.
Svanera O., Sposarsi? Una scelta di libertà e grazia, EMP, Padova 2011.
Svanera O., Tu sei amore. Una prospettiva francescana sulla coppia, EMP, Padova 2013.
BIOETICA
Docente: CRISTIANO ARDUINI
L308 - Ore settimanali: 2 - II Semestre
Obiettivi
Il corso intende introdurre lo studente alle problematiche fondamentali della bioetica, mettendo a fuoco l’origine di tale scienza, i suoi fondamenti morali, le due grandi azioni del nascere e del morire, l’analisi intenzionale di
qualche caso specifico, a partire dai testi magisteriali inerenti.
Contenuti
Origini, diffusione e definizioni della bioetica.
  1.La prospettiva del soggetto agente a partire da Veritatis Splendor 78 e
Evangelium Vitae.
  2.I principi del personalismo ontologicamente fondato.
  3.Generare un figlio: dono da dono.
  4.Il nesso tra sessualità e generazione: condizione di una procreazione
responsabile.
  5.Generare e agire medico: unità intenzionale tra fine prossimo e fine intermedio.
  6.L’azione medica: la sua efficacia e la sua bontà.
  7.Prudenza, giustizia, temperanza, fortezza, scienza, arte, esperienza, sapienza: virtù irrinunciabili della professione medica.
114
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e alcune ore di approfondimento personale da parte degli studenti con la scelta di un articolo tra
quelli proposti dal docente durante il corso.
Bibliografia
Arduini C., La razionalità dell’agire del medico, Facoltà Teologica del Triveneto - Edizioni Messaggero, Padova 2009, pp. 130-268.
Arduini C., Dottore, noi desideriamo avere un figlio sano!, Facoltà Teologica
del Triveneto - Edizioni Messaggero, Padova 2011.
Di Pietro M.L., Bioetica e famiglia, Lateran University Press, Roma 2008.
Noriega J. - Di Pietro M.L. (a cura di), Fecondità nell’infertilità, Lateran University Press, Roma 2007.
Noriega J. - Di Pietro M.L. (a cura di), Nè accanimento nè eutanasia, Lateran
University Press, Roma 2002, pp. 15-152.
Sgreccia E., Manuale di bioetica, vol. I-II, Vita e Pensiero, Milano 1999.
MORALE SOCIALE
Docente: GIORGIO BOZZA
L309 - Ore settimanali: 3 - II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di avviare gli studenti ad una riflessione etico-teologica
sul fatto sociale. A partire dalla parola di Dio, dalla tradizione della chiesa
e facendo un continuo riferimento agli insegnamenti della Dottrina sociale
della chiesa, si cercherà di rispondere alle domande sul perché e sul come
vivere in società. La prospettiva teologica di tale percorso permetterà di individuare il progetto di Dio sulla convivenza umana, al fine di comprendere
cosa deve fare l’uomo per vivere e realizzare autenticamente la comunionecomunità tra tutti gli esseri viventi.
Contenuti
Con riferimento ai problemi concreti, il presente corso di morale sociale
verrà organizzato intorno a due centri assiologici: l’economia e la politica.
115
III ANNO
  8.Contraccezione e fecondazione medicalmente assistita.
  9.La scienza a servizio del concepimento e della promozione del figlio in
Donum vitae e Dignitas personae.
10. Il magistero della Chiesa e il dibattito sull’eutanasia.
11.La cura del malato in stato vegetativo permanente, del paziente affetto
da distrofia muscolare, del bambino con la spina bifida.
12.Analisi di alcune situazioni cliniche e pastorali.
Il mondo economico, il mondo politico costituiscono le strutture che configurano le due grandi forze umane: la brama dell’avere, l’ambizione del potere. Nell’organizzazione tematica del corso, la parte centrale sarà occupata
dall’etica economica e dall’etica politica. A queste due parti verrà premesso
un capitolo sulla storia della morale sociale e uno che fa riferimento ai principi fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa; la persona, la sussidiarietà, la solidarietà, il bene comune, la partecipazione e la destinazione
universale dei beni.
Metodo
Il corso prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente con la possibilità di dialogo con gli studenti. La verifica dell’apprendimento verterà in
un colloquio orale.
Bibliografia
Testi di riferimento:
Bozza G., Da cristiani dentro la società. Introduzione alla morale sociale, Dispensa, Padova 2014.
Le encicliche sociali
Testi di approfondimento:
Combi E. - Monti E., Fede e società. Introduzione all’etica sociale, Centro Ambrosiano, Milano 2011.
Pontificio consiglio della giustizia e della pace, Compendio della dottrina sociale della chiesa, Editrice Libreria Vaticana, Città del Vaticano 2004.
STORIA DELLA CHIESA 2
Docente: STEFANO DAL SANTO
L310 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di fornire una conoscenza adeguata della storia della
Chiesa dal tardo Medioevo al XX secolo e intende contribuire alla formazione di una mentalità critica che sappia interrogare con metodo rigoroso gli
avvenimenti del passato per ricercarne le cause, le conseguenze e i significati
in cui rintracciare alcune delle ragioni del nostro presente, percorso necessario per dialogare con gli uomini e la cultura del nostro tempo.
Esso mira a favorire una più piena conoscenza di una fede che essenzialmente si dà nella storia, nella quale nasce, cresce e si esprime, in vista di una
comprensione che è anche autocomprensione e di una partecipazione alla
vita ecclesiale più competente e matura.
116
117
III ANNO
Contenuti
Il corso presenterà, attraverso la metodologia propria della scienza storica,
il cammino della comunità cristiana dal XIV al XX secolo, avendo come
oggetto la vita del popolo cristiano nella sua dimensione ecclesiale e nella
molteplicità dei suoi aspetti, all’interno del contesto culturale, religioso, politico e sociale.
Si cercherà di offrire una visione d’insieme della storia della Chiesa del periodo, mantenendosi in dialogo con la teologia e prestando attenzione agli
aspetti fondamentali delle vicende spirituali, politiche e culturali, del modo
con cui essa ha cercato di svolgere la sua missione nelle diverse aree e situazioni, dei mezzi di cui si è servita, delle difficoltà incontrate e dei risultati
raggiunti, della vita e della storia delle sue istituzioni, della fede vissuta e
professata dal popolo cristiano. In particolare saranno oggetto di studio:
– La crisi XIV secolo; l’elezione e il pontificato di Celestino V; la lotta tra
sacerdotium e regnum e il pontificato di Bonifacio VIII.
– L’età avignonese, le sue cause e i suoi caratteri principali.
– Lo scoppio del grande scisma d’occidente, il conciliarismo e i Concili di
Pisa, Costanza e di Basilea-Firenze.
– La Chiesa nell’età e nella cultura del Rinascimento.
– La vita cristiana nei secoli XIV e XV e gli inizi della Riforma cattolica.
– La Riforma protestante, le sue cause, i suoi effetti e la sua diffusione; Lutero, Calvino, lo scisma inglese.
– Il Tridentino e la Riforma nel Cinquecento prima e dopo il Concilio; i nuovi ordini e la Compagnia di Gesù; la Controriforma e i suoi rapporti con la
Riforma protestante e quella cattolica.
– Le guerre «di religione» e le paci di Augusta e Westfalia; la repressione
dell’eresia e l’Inquisizione; l’idea di tolleranza.
– Le missioni in Estremo Oriente e nel Nuovo Mondo.
– La Chiesa nella società di Antico Regime; il giansenismo.
– La Chiesa nell’età dei Lumi.
– La Chiesa durante la Rivoluzione francese e nell’epoca napoleonica.
– L’età della Restaurazione, il pensiero intransigente e il cattolicesimo liberale.
– Il pontificato di Pio IX; il rapporto con il Risorgimento e il liberalismo; il
Sillabo; la Questione Romana; il Concilio Vaticano I.
– Leone XIII e la nuova linea; la questione sociale; gli Stati e la democrazia;
la Chiesa in Italia dal non expe­di­t alla vigilia della Conciliazione.
– Il pontificato di Pio X: le riforme e la lotta contro il modernismo.
– Nazionalismi e totalitarismi; la Chiesa di fronte alla Prima guerra mondiale; i pontificati di Benedetto XV e Pio XI; la Chiesa in Francia, in Messico,
in Spagna; il rapporto col Fascismo e i Patti Lateranensi; il rapporto col
nazismo e il Concordato col Terzo Reich; la condanna del comunismo.
– La Chiesa durante la Seconda guerra mondiale.
– Pio XII e il suo pontificato; la Chiesa nel secondo dopoguerra: 1945-1958.
– Giovanni XXIII; il Concilio Vaticano II.
Metodo
Gli argomenti in programma saranno presentati in gran parte attraverso lezioni frontali, mentre alcuni saranno assegnati allo studio personale. Pertanto gli appunti dalle lezioni sono fondamentali per una proficua frequentazione del corso e per un soddisfacente risultato dell’esame: di esse in aula
verrà sempre proiettato lo schema generale, disponibile anche nella pagina
web del docente. Talvolta verranno accostate alcune fonti documentarie e
sarà offerto qualche breve saggio di metodologia storica. La verifica dell’apprendimento avverrà mediante una prova scritta; l’esame mirerà ad accertare la capacità di presentare in modo chiaro ed esaustivo i temi storici e
storiografici che sono stati oggetto di trattazione, opportunamente segnalati
nel programma. Il senso del corso, quindi e, in prospettiva più immediata, la
preparazione dell’esame, non dovranno ridursi a una defatigante incetta di
dati, dei quali, però, sia pure con misura, si dovrà tener conto.
Bibliografia
Testo di riferimento:
Martina G., Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, 4 voll., Morcelliana,
Brescia 2006-2008.
Per alcuni argomenti del programma sono disponibili materiali e dispense
del docente.
Testi complementari:
Jedin H. (ed.), Storia della Chiesa, V/2-X, Jaca Book, Milano 1976-2007.
Mezzadri L., Storia della Chiesa tra Medioevo ed Epoca moderna, 3 voll., Centro Liturgico Vincenziano, Roma 2001.
Storia della Chiesa, fond. da A. Fliche e V. Martin, XXII-XXV, San Paolo,
Cinisello Balsamo 1990-1995.
SEMINARI DEL III ANNO
Ore settimanali: 2 - I semestre
Docente: GIORGIO BOZZA
L417 - I dieci comandamenti: icone del passato o principi validi in ogni
luogo e in ogni tempo?
Obiettivi
Per la loro capacità di sintesi e la potenza della comprensione del mondo
umano e divino, i dieci Comandamenti, fin dall’antichità, hanno suscitato
grande ammirazione e rispetto nell’umanità. La loro importanza e il loro
fascino sta nella capacità che hanno di abbracciare le cose più rilevanti e
importanti sia della socialità in epoca antica, sia di quella moderna. Infatti,
118
Contenuti
Il seminario, da prima cercherà di approfondire ogni singolo comandamento da una prospettiva storico-biblica, con l’intento di far emergere i valori
attorno a cui sono state formulate le dieci Parole. Segue, poi, un tentativo
di attualizzazione attraverso due prospettive: quella di chi crede nel Dio di
Gesù Cristo e quella di chi non crede. Il risultato di questa ricerca dimostrerà come i dieci comandamenti potrebbero divenire una “piattaforma”
comune su cui costruire un’etica universale.
Metodo
Nelle prime sedute il docente presenterà gli obiettivi che si intende raggiungere e l’itinerario che si percorrerà. Agli studenti sarà richiesto di scegliere
una delle dieci Parole per un’analisi del testo biblico e una conseguente attualizzazione che a turno, poi, presenterà agli altri partecipanti al seminario.
Dopo l’esposizione seguirà un dibattito e approfondimenti vari. La valutazione finale verterà nel presentare, sotto forma di elaborato scritto, i contenuti della propria esposizione, integrando eventuali sottolineature emerse
nel dibattito.
Bibliografia
Aa.Vv., I comandamenti, 10 volumi, Il Mulino, Bologna 2010.
Chouraqui A., I dieci comandamenti. I doveri dell’uomo nelle tre religioni di
Abramo, Mondadori, Milano 2001.
Di Sante C., Decalogo: le dieci parole, Cittadella Editrice, Assisi 2007.
Schmidt W.H., I dieci comandamenti e l’etica veterotestamentaria, Paideia
Editrice, Brescia 1996.
Altri testi verranno indicati dal docente durante le sedute seminariali.
119
III ANNO
nelle dieci Parole c’è una profonda modernità, nel senso che individuano
ragioni e comportamenti umani che ci riguardano tutti ancora oggi, per questo motivo possiamo tranquillamente dire che non hanno perso della loro
originale pregnanza morale.
Il seminario si propone di applicare il significato di queste Parole ad alcune
sfide etiche con cui l’uomo d’oggi è chiamato a confrontarsi: i nuovi idoli
della nostra società; il significato della festa; il rapporto tra figli e genitori; il
rispetto della persona; la sessualità; il nostro rapporto con la ricchezza e le
cose; l’uso dei mezzi di comunicazione; la discriminazione femminile.
Docente: ROBERTA RONCHIATO
L418 - La legislazione nella Bibbia ebraica
Obiettivi
Nell’Antico Testamento la legge esprime le clausole dell’alleanza tra Yhwh e
Israele, e definisce l’identità del popolo. Attraverso lo studio di alcune raccolte legislative inserite nel Pentateuco, sui passi di autorevoli esegeti, il seminario si propone di riflettere sull’importanza del diritto nell’Antico Testamento e di comprendere la Tôra¯ h come un autentico insegnamento per la
vita: nell’osservanza normativa l’ebreo trova e al contempo riafferma la sua
stessa identità, in qualsiasi spazio geografico si trovi ad abitare. Obiettivo del
seminario è di offrire inoltre una metodologia per lo studio di una pericope
biblica.
Contenuti
L’itinerario di ricerca prevede la presentazione di alcune caratteristiche
basilari delle leggi bibliche sulla base di un confronto con il diritto del Medioriente antico. In seguito, prenderà in esame i principali testi legislativi
dell’AT, quali il Decalogo (nella duplice versione di Es 20,1-9 e di Dt 5,6-22),
il Codice dell’Alleanza (Es 20,22-23,19), la Legge di Santità (Lv 17,1-26,46)
e il Codice Deuteronomico (Dt 12,1-26,15). I partecipanti amplieranno i
contenuti del seminario attraverso l’approfondimento di una legge specifica.
Metodo
Il seminario propone alcune lezioni introduttive al tema e alla metodologia
di lavoro. A ciascun studente sarà quindi assegnato un brano biblico da analizzare e presentare in classe. La valutazione finale terrà conto dell’esposizione del testo assegnato, della partecipazione dello studente durante tutto il
seminario e del profilo di un elaborato scritto di 6-8 cartelle.
Bibliografia
Levinson B., Fino alla quarta generazione. Revisione di leggi e rinnovamento
religioso nell’Israele antico, San Paolo - G&B Press, Cinisello Balsamo - Roma
2012.
Pajardi P., Un giurista legge la Bibbia. Ricerche e meditazioni di un giurista
cattolico sui valori guiridici del messaggio biblico ed evangelico, Cedam, Padova 1990.
Schenker A., La legge dell’Antico Testamento volto dell’umano. Una chiave di
lettura per le leggi bibliche, Edizioni San Lorenzo, Reggio Emilia 2001.
Ska J.L., «La legge in Israele», in La strada e la casa. Itinerari biblici, Dehoniane, Bologna 2001, pp. 141-168.
Tonelli D., Il Decalogo. Uno sguardo retrospettivo, Dehoniane, Bologna 2010.
Ulteriore bibliografia verrà indicata all’inizio del seminario.
120
n SERVIZIO DI TUTORATO
All’inizio del corso di Pedagogia generale viene chiesto agli studenti di compilare una scheda conoscitiva e motivazionale rispetto alla scelta del percorso
formativo presso l’ISSR.
Inoltre, viene offerto agli studenti interessati anche un servizio di tutorato
e di orientamento esteso a tutto l’arco del triennio. L’obiettivo è affiancare e
accompagnare lo studente nel monitoraggio del proprio progetto formativo
attraverso un’autoriflessione realistica e aggiornata rispetto agli esami sostenuti e al metodo di studio.
Questo servizio di accompagnamento è proposto dalla professoressa Rinalda Montani, docente di Pedagogia generale e tutor per il Tirocinio didattico.
Orario di ricevimento:
I e II Semestre: mercoledì, dalle ore 16.25 alle ore 17.10
(su appuntamento con la prof.ssa Rinalda Montani o inviando e-mail: [email protected])
Sede:
Studio n. 1 (piano delle Segreterie)
121
B. CORSO DI LAUREA Magistrale
IN SCIENZE RELIGIOSE
Il piano degli studi ha carattere ciclico
n  INDICAZIONI PER L’ISCRIZIONE AL BIENNIO
1. Possono iscriversi al biennio anche coloro che stanno concludendo il Corso di Laurea senza aver ancora sostenuto l’esame finale e aver conseguito
il titolo. Nel qual caso si viene iscritti come studente straordinario.
2. L’iscrizione al primo anno del biennio (entro settembre) come studente
straordinario è possibile solo per gli studenti che non devono sostenere
più di cinque esami del triennio oltre alla tesi scritta e all’esame finale di
Laurea.
3. Gli studenti iscritti come straordinari al biennio devono sostenere l’esame di Laurea del triennio entro la sessione estiva (luglio) dopo il primo
anno di iscrizione al biennio.
4. È possibile sostenere gli esami del biennio solo dopo aver fatto tutti quelli
del triennio, anche se non si è ancora conseguito il titolo di Laurea con
l’esame finale.
5. È possibile sospendere la frequenza ai corsi per un semestre al fine di
completare gli esami e/o di conseguire il titolo di Laurea.
124
CORSO DI LAUREA Magistrale
IN SCIENZE RELIGIOSE
CALENDARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
n  I - II ANNO
I Semestre
II Semestre
Lunedì Pedagogia interculturale e didattica
Pedagogia interculturale e didattica
Tirocinio indiretto didattico 2**
Tirocinio indiretto didattico 2
-
Martedì Storia della Chiesa locale
Storia della Chiesa locale
Monoteismi
Monoteismi
Monoteismi
Mercoledì Labor. di didatt.*/Pedagogia past.*
Progett. didattica*/ Pedagogia past.*
Fondamenti di psicol. della persona
Fondamenti di psicol. della persona
Fondamenti di psicol. della persona
Giovedì Temi di Teologia biblica
Temi di Teologia biblica
Temi di Teologia biblica
Interculturalità e religione (modulo 1)
Interculturalità e religione (modulo 1)
Pedagogia interculturale e didattica
Pedagogia interculturale e didattica
Teologia pastorale
Teologia pastorale
Infanzia, adolescenza e diritti umani
Infanzia, adolescenza e diritti umani
Religioni orientali
Religioni orientali
Diritti umani e religione
Diritti umani e religione
Teologia pastorale
Teologia pastorale
Tirocinio indiretto didattico 1/past. 1
Corso complementare: scienza e fede
Corso complementare: scienza e fede
Interculturalità e religione (modulo 1)
Interculturalità e religione (modulo 1)
-
Orario delle lezioni
Dal lunedì al giovedì
14.45 - 15.30
15.35 - 16.20
16.25 - 17.10
17.25 - 18.10
18.15 - 19.00
* Il corso di Laboratorio di didattica inizia l’8 ottobre dalle 14.45 alle 16.20 e termina il 12 novembre (solo la
prima ora, per un totale di 11 ore); il corso di Progettazione didattica inizia il 12 novembre (solo la seconda
ora) e prosegue fino alla fine del semestre dalle 14.45 alle 16.20 (per un totale di 11 ore); il corso di Pedagogia
pastorale inizia il 12 novembre dalle 14.45 alle 16.20 fino alla fine del semestre.
** Il Tirocinio indiretto didattico 2 comincia il 17 novembre dalle 16.25 alle 18.10 fino alla fine del semestre.
125
LAUREA
MAGISTRALE
n  I - II ANNO
FONDAMENTI DI PSICOLOGIA DELLA PERSONA
(con III anno del corso di Laurea)
Docente: MARIACHIARA VIGHESSO
L213 - Ore settimanali: 3 - I Semestre
Obiettivi
Il corso intende stimolare la comprensione dei temi principali di psicologia
generale e dello sviluppo. Si propone di offrire alcune conoscenze sui processi identitari ed evolutivi della persona, con particolare attenzione ai legami intergenerazionali costitutivi del ciclo di vita della famiglia e del singolo,
secondo una prospettiva relazionale e sistemica. La riflessione sarà orientata
alla pratica educativa e pastorale.
Contenuti
a.  Fondamenti di psicologia generale;
b.  Il ciclo di vita della persona e della famiglia;
c.  Prospettive teoriche sullo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale;
d.  La relazione educativa.
Metodo
Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. L’esame consiste in una
verifica orale della conoscenza acquisita sulle tematiche presentate durante
le lezioni.
Bibliografia
Manenti a. - Guarinelli S. - Zollner H., Persona e formazione, EDB, Bologna
2007.
Camaioni L. - Di Blasio P., Psicologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna 2007.
Miller P., Teorie dello sviluppo psicologico, Il Mulino, Bologna 2011.
Recalcati M., L’uomo senza inconscio. Figure della nuova clinica psicoanalitica, Raffaello Cortina Editore, Milano 2010.
Magatti M. e Altri, Ho ricevuto, ho trasmesso. La crisi dell’alleanza tra le generazioni, ed. V. Paglia, Vita e Pensiero, Milano 2014.
126
INFANZIA, ADOLESCENZA E DIRITTI UMANI
Docente: EMANUELA TOFFANO
LM102 - Ore settimanali: 2 - II Semestre
Contenuti
a.Richiamati sinteticamente da un lato i principi fondanti dell’azione pedagogica e della relazione educativa, in particolare tra soggetto adulto e soggetto in crescita, e dall’altro alcune considerazioni sulla dignità umana, i
diritti ad essa inerenti, il secolare cammino confluito nella Dichiarazione
universale del 1948, si pone in evidenza il reciproco rinvio tra la pedagogia e la cultura dei diritti umani.
b.Percorso a grandi linee il processo storico di riconoscimento delle prime età, anche attingendo a esperienze educative esemplari, si giunge a
un’interpretazione pedagogica della Convenzione sui diritti dell’infanzia
e dell’adolescenza del 1989, che metta in luce in particolare i diritti di
ascolto e di partecipazione e il legame tra il diritto umano all’educazione
e l’educazione ai diritti umani.
c.Accennato ai tratti strutturali delle prime fasi della vita umana, si perviene a esaminare dal punto di vista pedagogico la condizione dell’infanzia
e dell’adolescenza soprattutto nel nostro contesto e a configurare l’educazione ai diritti umani, anche nella sua apertura alla dimensione religiosa,
come una delle vie ineludibili per promuovere l’autentica crescita di persone e comunità.
d.Analizzate, dal punto di vista contenutistico e metodologico, alcune
esemplificazioni educativo-didattiche, si cerca di cogliere il rilievo dell’educazione ai diritti umani/diritti dei bambini nella progettualità di scuole e comunità, nonché l’opportunità che essa si realizzi in una logica di
dialogo collaborativo tra le figure e i luoghi tradizionalmente preposti
all’educazione delle giovani generazioni.
Metodo
Il corso si svolge attraverso lezioni frontali, integrate da discussioni, approfondimenti seminariali, attività di lettura critico-interpretativa di testi pedagogici, letterari, filmici.
La prova di verifica consiste in un colloquio, che verte sulla conoscenza cri127
I - II ANNO
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre allo studio integrato della pedagogia dell’infanzia - adolescenza e della cultura dei diritti umani e di accompagnare
gli studenti nell’acquisizione di essenziali contenuti e metodi, conoscenze
e abilità, per educare le giovani generazioni ai diritti umani, come sfondo
di valore condivisibile, alla base della costruzione dell’identità personale e
dell’umana convivenza.
tica della bibliografia indicata.
Bibliografia
Toffano Martini E., Ripensare la relazione educativa, Pensa MultiMedia, Lecce 2007.
Toffano Martini E., E noi guardiamo il cielo? Ipotesi per un’educazione ai diritti umani, Volume II, Un itinerario educativo-didattico, Cleup, Padova 2001.
Lettura di brani tratti da:
Guardini R. (1957), Le età della vita. Loro significato morale, Vita e Pensiero,
Milano 1992.
Korczak J. (1918), Come amare il bambino, Luni, Milano 1996.
Korczak J. (1929), Il diritto del bambino al rispetto, Luni, Milano 1994.
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E DIDATTICA
Docenti: GIUSEPPE MILAN - LUCA AGOSTINETTO - MARGHERITA CESTARO
LM103 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre alla dimensione e all’approccio della pedagogia interculturale quale preziosa, e forse imprescindibile, prospettiva
educativa e didattica dell’oggi. Sarà in tal senso utile legare la disamina dello
sviluppo teorico proprio della pedagogia interculturale al contesto socio-culturale da cui esso emerge e al quale intende porsi quale risposta pedagogica:
globalizzazione e multiculturalità, oggi, diventano di per sé nuove sfide e
nuovi compiti educativi, ma se è vero che è da situazioni spesso problematiche che si parte è anche vero che l’immigrazione, la presenza di bambini
stranieri nelle nostre scuole (sempre più di seconda generazione) e le nuove
interdipendenze globali sono occasioni evolutive di cultura e civiltà, come di
pratica didattica e di offerta scolastica.
Secondo un approccio sia di lezione che laboratoriale, il corso intende quindi offrire le chiavi di lettura sulla tematica interculturale, i riferimenti teorici
ed epistemologici fondamentali e le coordinate necessarie alla dimensione
didattica e pratica dell’educazione interculturale.
Contenuti
A partire dall’analisi delle sfide educative emergenti nell’odierna società
strutturalmente multiculturale, il corso (parte tenuta dal prof. Giuseppe Milan) propone l’apertura all’orizzonte dell’intercultura facendo inizialmente
riferimento, come fondamento teorico/pedagogico, al paradigma antropologico relazionale-dialogico-comunitario, attingendo in particolare al pensiero
128
Metodo
Nelle tre parti sopra indicate, il corso ha struttura modulare. In particolare,
quella laboratoriale potrà intersecarsi allo svolgimento delle altre due, in
modo da offrire contesti formativi diversi e integrati. Nel corso delle lezioni,
oltre al ricorso alla lezione frontale, saranno presentati e discussi momenti
seminariali, lavori di gruppo, analisi di caso, incidenti critici e simulazioni
progettuali.
La prova d’esame riguarderà tutti i contenuti del corso, ovverosia tutte e tre
le parti indicate.
Bibliografia
Agostinetto L., «Il contesto interculturale di classe», in Comunicazione e formazione, a cura di C. Desinan, Franco Angeli, Milano 2002, pp. 167-193.
Agostinetto L., «La flessibilità come costituente e fine della pedagogia interculturale», in Flessibilmente. Esplorazione a più voci nei territori della flessibilità, a cura di I. Giunta, Pensa MultiMedia, Lecce 2014, pp. 50-84.
Milan G., Educare all’incontro. La pedagogia di Martin Buber, Città Nuova,
Roma 2000.
Cestaro M., Educare “stando nel mezzo”. Mediazione interculturale tra ricerca
e formazione, Cleup, Padova 2013.
129
I - II ANNO
di Martin Buber. Fissate queste basi, si evidenziano alcune implicazioni metodologiche e operative sul piano delle relazioni interpersonali/sociali/interculturali, accentuando l’importanza degli atteggiamenti che costruiscono la
cittadinanza solidale, partecipativa, interculturale.
Nella seconda parte del corso (tenuta dal prof. Luca Agostinetto), al fine di
assumere la portata anche in termini di implicazioni operative rispetto al
quadro teorico proposto, sarà proposto un percorso di decostruzione delle
erronee rappresentazioni sull’alterità culturale attraverso un riesame della
fenomenica multiculturale (genesi, dimensionamento, dinamiche) e del significato e implicazioni che essa assume nella società e, in particolare, nei
servizi educativi e scolastici. Allo stesso modo sarà utile disaminare alcuni
concetti centrali del discorso interculturale, quali quelli di cultura, diversità e identità culturale, al fine di inquadrare appropriatamente sia un’impostazione teorica del tema, sia gli ambiti e gli strumenti concreti del lavoro
educativo interculturale. In tale senso, sarà dedicata una parte specifica alla
progettazione interculturale di interventi educativi e didattici attraverso il
ricorso ad un modello di logica di razionalità pedagogica.
La terza parte del corso (svolta dalla dott.ssa Margherita Cestaro) ha matrice laboratoriale e intende porsi quale contesto formativo di “riflessione e
di azione” volto ad offrire a ciascuno la possibilità di esplorare e di approfondire – in prospettiva pedagogica, educativa e didattica – il concetto di
“mediazione interculturale” quale “competenza e stile professionale” di ogni
educatore operante in contesti plurali.
INTERCULTURALITÀ E RELIGIONE
(modulo 1)
Docenti: VALERIO BORTOLIN - GIUSEPPE MANZATO - ENRICO RIPARELLI
LM104 - Ore settimanali: 2 - I e II Semestre
Obiettivi
Il corso si propone di introdurre gli studenti ad una comprensione del fenomeno dell’interculturalità, che sta caratterizzando sempre di più il nostro mondo e la nostra società, coinvolgendo pure inevitabilmente le diverse
credenze e pratiche religiose. Verranno offerte delle piste di riflessione che
permettano agli studenti di cogliere le potenzialità positive di tale fenomeno, evitando i rischi opposti, ma speculari, del relativismo e del fondamentalismo. Il corso verrà svolto sulla base di un approccio interdisciplinare,
facendo interagire tra di loro la prospettiva sociologica, filosofica e teologica.
Contenuti
Dopo un’introduzione generale al corso, in cui ciascun docente presenterà la
sua prospettiva, interagendo con quella degli altri, si cercherà innanzitutto
di mettere a fuoco, utilizzando la metodologia delle scienze sociali, il concetto di cultura e la sua traduzione nelle molteplicità delle culture, evidenziando la presenza in esse non solo di tratti specifici e particolari, ma anche
di aspetti ed elementi universali, come pure di elementi materiali ed extra
materiali e di fattori di interazione. Si sottolineerà successivamente come
ogni cultura sia caratterizzata da un dialettica tra persistenza culturale e
mutamento sociale, tra tradizione ed innovazione. A partire da questa analisi dei processi che caratterizzano le culture nel loro rapporto reciproco, si
prenderà in considerazione la situazione della nostra società postmoderna,
caratterizzata dal fenomeno del melting pot e del pluralismo etnico, nella
quale c’è una oscillazione continua tra dialogo e conflitto.
Nella parte filosofica si daranno alcuni cenni circa il rapporto identità-differenza e tra universalità e particolarità che attraversano l’intero pensiero
occidentale, mettendo in luce come l’identico sia esso stesso il frutto del
processo del confronto e della contrapposizione con il diverso. Sulla base di
questo principio si sosterrà l’inevitabilità di un confronto, sia pur rischioso
e conflittuale, con l’alterità. Si sottolineerà inoltre come, a livello gnoseologico-epistemologico, solo una prospettiva ermeneutica, capace di valorizzare
ed utilizzare il pensiero simbolico-analogico, sia adeguata ad affrontare la
questione dell’interculturalità e del rapporto tra identità e alterità e tra universalità e particolarità. Infine, a partire da una riflessione sulla dimensione
culturale della religione, si evidenzierà come il fenomeno dell’interculturalità non possa che coinvolgere le religioni nel loro rapporto reciproco. Un
rapporto che appare essere importante soprattutto per le religioni monotei130
stiche, spesso accusate di essere all’origine di atteggiamenti di intolleranza
e di violenza.
La parte teologica metterà innanzitutto in risalto come l’incarnazione del
Verbo rimanga il modello esemplare per l’annuncio cristiano alle più diverse
culture. La teologia ha però recentemente accolto anche la sfida del passaggio dalla semplice “inculturazione” alla più complessa, ma senza dubbio più
ricca di promesse, “interculturalità”. È stata infatti raggiunta la consapevolezza che le culture non sono un semplice rivestimento del vangelo, ma
rappresentano la chiave ermeneutica per farne una esperienza profonda. Si
rende perciò necessario confrontarsi attentamente con le proposte di alcune
figure di spicco della teologia contemporanea (Raimon Panikkar e Claude
Geffré), le quali, nel porre a tema la dimensione interculturale della fede cristiana, hanno sottolineato tutta l’urgenza di una “teologia della reciprocità”
per la costruzione di un cristianesimo mondiale.
Bibliografia
Testo di riferimento:
Manzato G. - Bortolin V. - Riparelli E., L’Altro possibile. Interculturalità e
religioni nella società plurale, Messaggero, Padova 2013.
Altri testi:
Aroldi P. - Branca P., Colombo A. - Santerini M. (a cura di), Il magistero della
Chiesa sulla multiculturalità, Vita e Pensiero, Milano 2001.
Bernardi U., Culture e integrazioni, Franco Angeli, Milano 2004 (pp. 9-31, 67
(par. 2)-82, 109-144, 275-325).
Bernardi U., Del viaggiare, Franco Angeli, Milano 2000 (pp. 44-178).
Coccolini G. (a cura di), Interculturalità come sfida. Filosofi e teologi a confronto, Dehoniana-Pardes, Bologna 2008.
Crepaldi G., Globalizzazione. Una prospettiva cristiana, Cantagalli, Siena
2006.
Dallmayr F., Il dialogo tra le culture. Metodo e protagonisti, Marsilio, Venezia
2010.
Geffré C., De Babel à Pentecôte. Essais de théologie interreligieuse, Éditions
du Cerf, Paris 2010.
Geffré C., «Pour un christianisme mondial», Recherches de Science Religieuse, 86 (1998), pp. 53-75.
131
I - II ANNO
Metodo
Il corso si svolge in forma di modulo e possiede un carattere interdisciplinare. Dopo un primo incontro introduttivo, in cui saranno presenti i tre docenti, ogni docente svolgerà la problematica dell’interculturalità a partire dalla
sua prospettiva. L’ultimo e conclusivo incontro vedrà ancora la presenza dei
tre docenti. L’esame riguarderà tutte e tre le parti del corso. Le modalità verranno precisate e presentate all’inizio del corso stesso.
Grilli M. - Maleparampil J. (a cura di), Il diverso e lo straniero nella Bibbia ebraico-cristiana. Uno studio esegetico-teologico in chiave interculturale,
Dehoniane, Bologna 2013.
Jullien F., L’universale e il comune. Il dialogo tra le culture, Laterza, RomaBari 2010.
Panikkar R., Culture e religioni in dialogo. VI/1. Pluralismo e interculturalità,
Jaca Book, Milano 2009.
Panikkar R. - Cacciari M. - Touadi J.L., Il problema dell’altro. Dallo scontro al
dialogo tra le culture, L’altrapagina, Città di Castello (PG), 2007.
Panikkar R., Pace e interculturalità. Una riflessione filosofica, Jaca Book, Milano 2002.
DIRITTI UMANI E RELIGIONE
Docente: PAOLO DE STEFANI
LM105 - Ore settimanali: 2 - II Semestre
Obiettivi
Il Corso si propone di offrire dati cognitivi riguardanti il riconoscimento
internazionale dei diritti umani operato dal diritto internazionale, in particolare nell’ambito delle Nazioni Unite, del Consiglio d’Europa e dell’Unione
Europea. Si prenderà in considerazione la giurisprudenza delle corti internazionali, segnatamente della Corte europea dei diritti umani, in relazione
al tema della libertà di religione e di credo. Si precisa che il corso non mira
a trattare specificamente questioni riguardanti il magistero cattolico in materia di diritti umani.
Contenuti
Prima parte: ricostruzione dei processi culturali e politici che hanno portato
alla Carta delle Nazioni Unite e alla Dichiarazione universale dei diritti umani; concetti, definizioni e teorie; illustrazione del corpus del nuovo Diritto
internazionale, basato sul principio del rispetto della dignità umana, e delle
ricadute sull’esercizio della sovranità degli stati; illustrazione dei caratteri
salienti del sistema universale e dei sistemi regionali (europeo, interamericano, africano, arabo) dei diritti umani (fonti giuridiche, organi, procedure di
garanzia); commento alle principali Convenzioni internazionali; ruolo degli
stati (in particolare dell’Italia) e di soggetti non-governativi per il rispetto, la
protezione e l’attuazione dei diritti.
Seconda parte: Questioni emergenti nella prassi del relatore speciale delle
Nazioni Unite sulla libertà di religione e di credo e nell’azione di monitoraggio dei Comitati sui diritti umani delle Nazioni Unite.
Terza parte: Analisi di casi tratti dalla giurisprudenza della Corte europea
dei diritti umani in materia di libertà religiosa.
132
Metodo
La prima parte prevede lezioni frontali, con l’attiva partecipazione degli
studenti; la seconda e terza parte sono svolte con metodo seminariale. Gli
studenti saranno invitati a leggere dei materiali messi a disposizione dal
docente e ad argomentare in materia, sempre con la supervisione del docente.
L’esame consiste in un colloquio orale relativo alle tre parti del programma.
Bibliografia
Bielefeld H., “Misperceptions of Freedom of Religion or Belief”, in Human
Rights Quarterly, 35, 2013, 3, pp. 33-68.
Cassese A., I diritti umani oggi, Laterza, Bari-Roma 20123.
Menozzi D., Chiesa e diritti umani. Legge naturale e modernità politica dalla
Rivoluzione francese ai nostri giorni, Il Mulino, Bologna 2012.
Papisca A. et alii., Annuario italiano dei diritti umani 2013, Marsilio editore,
Venezia 2014 (in corso di stampa).
Papisca A., Il Diritto della dignità umana. Introduzione alla tutela internazionale dei diritti umani, Marsilio editore, Venezia 2010.
I - II ANNO
Il docente metterà a disposizione una raccolta di documenti (prevalentemente in lingua inglese) per le parti seminariali.
MONOTEISMI
Docente: GIULIANO ZATTI
LM114 - Ore settimanali: 3 - I Semestre
Obiettivi
Il Corso introduce alla conoscenza dell’ebraismo e dell’islam, visti nella loro
specificità e nella loro interazione con la prospettiva cristiana.
Contenuti
a. Il Corso introduce alla conoscenza dell’ebraismo e dell’islam, recuperando i tratti di similitudine e differenza che li caratterizzano rispetto alla
visione cristiana, soprattutto riguardo alle categorie del monoteismo e
della rivelazione. Vengono poste in risalto anche questioni attuali, come
la possibilità di una teologia cristiana dell’ebraismo o le specificità del
dialogo cristiano-islamico.
b. Il recupero dell’ebraismo risponde alla scelta precisa di non relegare l’argomento alle sole introduzioni bibliche, visto lo spettro di questioni sto133
riche, spirituali e teologiche che possono essere investigate a partire dal
tempo della diaspora.
c. Tenendo conto della prospettiva interculturale della materia, il docente,
per quanto possibile, avrà cura di fornire anche delle indicazioni di tipo
didattico-pedagogico, a partire dai temi trattati, dalle dinamiche scolastiche e dalle vicende migratorie.
Metodo
Il Corso prevede lezioni frontali del docente e l’uso di audiovisivi. È prevista
la visita alla sinagoga di Padova. A conclusione del Corso, il docente verifica
l’apprendimento della materia partendo da un testo di approfondimento tra
quelli indicati in bibliografia.
Bibliografia
Ebraismo:
De Benedetti P., Introduzione al giudaismo, Morcelliana, Brescia 20093.
Filoramo G. (a cura di), Storia delle Religioni. Ebraismo, Laterza, Milano
2005.
Carmona A. R., La religione ebraica. Storia e teologia, San Paolo 2005.
Stefani P., Gli ebrei, il Mulino, Bologna 20062.
Stefani P., Introduzione all’ebraismo, Queriniana, Brescia 20042.
Dal Ferro G., Nel segno di Abramo. Ebraismo e islam a confronto con il Cristianesimo, Edizioni Messaggero, Padova 2002.
Rizzardi G., L’uomo interroga Dio. Appunti per una storia delle religioni, Pime
editrice, Pavia 2001.
Sestieri L., La spiritualità ebraica, Studium, Roma 19992.
Islam:
Campanini M., Islam, La Scuola, Brescia 2013.
Filoramo G. (a cura di), Storia delle Religioni. Islam, Laterza, Milano 2005.
Dal Ferro G., Nel segno di Abramo. Ebraismo e islam a confronto con il Cristianesimo, Edizioni Messaggero, Padova 2002.
Saccone C., I percorsi dell’islam. Dall’esilio di Ismaele alla rivolta dei nostri
giorni, Edizioni Messaggero Padova, 20032.
Rizzardi G., L’uomo interroga Dio. Appunti per una storia delle religioni, Pime
editrice, Pavia 2001.
Branca P., Introduzione all’Islâm, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995.
Rizzardi G., Introduzione all’islâm, Queriniana, Brescia 1992.
Sussidi del docente.
134
RELIGIONI ORIENTALI
Docente: GIUSEPPE TOFFANELLO
LM115 - Ore settimanali: 2 - II Semestre
Contenuti
1. Perché studiare religioni che hanno un altro approccio al Mistero.
2. I vari induismi: la religione vedica, la religione bramanica, le Upanishad,
la religione bhakti, evoluzioni moderne, le varie visioni della vita, accenni
allo yoga.
3. Il Buddha, il Dharma e lo Shangha. Le varie scuole che si riferiscono a
Buddha e alla sua dottrina: il Theravada, il Mahāyāna (e all’interno lo
zen), il tantrismo.
4. Religioni cinesi: la religione antica, il Confucianesimo, il Taoismo.
5. Che possibilità di comprensione e che stimoli sono dati ai credenti in
Cristo.
6. Alcune tematiche trasversali: l’idea di Dio o del divino, la rivelazione o
l’illuminazione, la legge e la salvezza, il bene e il male.
7. Possibili contributi alla convivenza umana e alle grandi domande della
vita.
8. Possibili indicazioni didattiche tenendo conto delle dinamiche scolastiche e delle vicende migratorie.
Metodo
Gran parte del lavoro in classe sarà svolto in lezioni frontali del docente.
Se sarà possibile ci sarà anche qualche sussidio visivo o uditivo. L’esame
prevede una prima parte in cui lo studente presenterà una religione a sua
scelta, aiutandosi, oltre che con la dispensa dell’insegnante, con un libro a
sua scelta. In un secondo momento l’insegnante chiederà di tentare dei confronti con il cristianesimo.
Bibliografia
Dispense dell’insegnante.
Testi consigliati per l’approfondimento (a scelta):
Dumoulin H., Buddhismo, Queriniana, Brescia 1981.
135
I - II ANNO
Obiettivi
Il corso vorrebbe aiutare gli studenti ad incuriosirsi su religioni che non
sono loro familiari, ad aprirsi per intuire qualcosa dello spirito che le anima,
a cogliere i problemi da cui partono e il modo di accostare il mondo del
divino. Lo studente avrà occasione di incontrare parole e concetti che molti
qui in Italia già usano e capiscono. Proveremo a gustare alcune ‘differenze’
rispetto al cristianesimo e alla sua comprensione di Dio, della salvezza, della
grazia, ecc.
Botto O., Buddha e il buddhismo, Mondadori, Milano 1984.
Panikkar R., Il silenzio di Dio. La risposta del Buddha, Borla, Roma 1985.
Zago M., La spiritualità del Buddhismo, Studium, Roma 1986.
Achruparambil D., La spiritualità dell’induismo, Studium, Roma 1986.
Dhavamony M., L’induismo, Cittadella Editrice, Assisi 1991.
D’Onza Chiodo M., Buddhismo, Queriniana, Brescia 2000.
Panikkar R., I Veda. Mantramanjari. Testi fondamentali della rivelazione vedica, BUR, Milano 2001 (2 volumi).
Kranenborg R., L’induismo, Elledici, Leumann 2003.
Filoramo G. (a cura di), Storia delle Religioni. India, Laterza, Milano 2005.
Dal Ferro G., La luce dell’Oriente. Religioni orientali a confronto con il Cristianesimo, Edizioni Messaggero, Padova 2005.
Panikkar R., Il dharma dell’induismo. Una spiritualità che parla al cuore
dell’Occidente, BUR, Milano 2006.
Piano S., Le grandi religioni dell’Asia, Paoline, 2010.
Panikkar R., Il silenzio del Buddha. Un a-teismo religioso, Mondadori, Milano
2011.
Pasqualotto G., Buddhismo, EMI, Bologna 2012.
TEMI DI TEOLOGIA BIBLICA
Docente: MARCELLO MILANI
LM107 - Ore settimanali: 3 - I Semestre
Obiettivi
Nella prospettiva interculturale e interreligiosa, il corso si propone di leggere la Bibbia individuando alcuni temi ritenuti utili a sviluppare la riflessione.
Si tratta di cogliere elementi che aiutino a porci in maniera corretta da un
punto di vista biblico di fronte a una società multiculturale e multireligiosa,
proponendo una lettura «sapienziale» da inserire nella riflessione teologica
e culturale attuale e mettendo in risalto le diverse sensibilità, prospettive o
mentalità presenti nello stesso libro sacro e che la storia ha cercato di valorizzare e comporre.
Contenuti
Uno sguardo ai linguaggi attuali tenterà di cogliere le diverse prospettive
culturali che li caratterizzano. In particolare, cosa significhi e sottintenda
la visione interculturale e interreligiosa in un mondo multiculturale e multireligioso.
Saranno svolti alcuni temi utili:
1.
La Bibbia come prodotto interculturale: sviluppata nei secoli, a contatto
con diversi mondi culturali e come interpretazione molteplice degli even136
Metodo
Il corso si avvale di lezioni frontali e di un lavoro personale dello studente,
offrendo una serie di articoli e libri nei quali possa emergere la domanda
sulla interculturalità e su un corretto approccio verso le differenze.
L’esame verterà sulle tematiche affrontate nelle lezioni e su altre letture indicate allo studente che presenterà degli elaborati scritti ed esporrà oralmente.
Consisterà nella scelta di tre dei temi tra quelli proposti nel programma,
personalmente rielaborati, e la lettura di tre opere-articoli indicati durante
il corso.
Bibliografia
Oltre alle dispense del docente, per introdursi al tema:
137
I - II ANNO
ti della salvezza - dalla inculturazione molteplice della fede alla sua comunicazione.
Esempi: Qohelet e Sapienza come esempi di inculturazione.
Esodo ed Esilio: due caratteristiche esperienze storiche interpretate e vissute a livello letterario, teologico, liturgico e antropologico. Il loro valore
in una prospettiva interculturale e interreligiosa.
2.Il tema dell’«altro» tra rifiuto o accoglienza. Lo sviluppo del genere umano tra tensioni e progresso culturale e tecnico, tra rifiuto o accoglienza
dell’altro.
2.1 Creazione e “separazione” come “bene” nel cosmo e la relazione umana come “prima interrelazione”, tra tensioni e soluzioni. La «coppia»
come segno archetipo di relazione interculturale e scambio di vita
(da Genesi al Cantico). L’alleanza, incontro tra simili e diversi.
2.2 La «fraternità» come via primaria all’interculturalità: Caino e Abele;
Esaù e Giacobbe - Lia e Rachele; Giuseppe e i suoi fratelli (Gen 1250).
2.3 L’«amicizia» o l’incontro libero con l’altro.
2.4 Lo «straniero» ossia l’incontro con la diversità. Valori e ambivalenze
nella Bibbia.
2.5 Il «buon samaritano» simbolo di incontro tra culture e immagine di
Cristo «straniero» che incontra l’uomo nella sua natura.
3. Universalità e particolarità: tensione feconda di un concetto.
3.1 La «città» confluenza, convivenza e tensione di elementi diversi. Da
Babele o la comunicazione interrotta (Gen 11,1-9) a Gerusalemme
(Pentecoste e apprendimento di più lingue, At 2).
3.2 Israele tra universalità e identità: la figura di Abramo e la sua lettura
universale - Torah e Sapienza (in Ben Sira e nella tradizione).
3.3 L’universalismo cristiano e la sua coniugazione nella Bibbia: il Cristo
e il cristianesimo e la pretesa di universalità; la Parola fatta carne in
Gesù e il Cristo risorto; rapporto tra rivelazione storica e rivelazione
dal mondo.
Aa.Vv., L’altro, il diverso, lo straniero, Parola Spirito e Vita (Quaderni di lettura biblica, 27), EDB, Bologna 1993.
Aa.Vv., La città, Parola Spirito e Vita (Quaderni di lettura biblica 50), EDB,
Bologna 2004.
Baraldi C., Comunicazione interculturale e diversità, Carocci, Roma 2003.
Brueggemann W., Teologia dell’Antico testamento. Testimonianza, dibattimento, perorazione (Biblioteca biblica, 27), Queriniana, Brescia 2002 (soprattutto: Seconda retrospettiva: la situazione contemporanea, pp. 88-158; Prospettive per un’interpretazione teologica, pp. 911-968).
Pontificia Commissione Biblica, Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella
Bibbia cristiana, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2001 (ristampa 2004).
TEOLOGIA PASTORALE
Docente: LIVIO TONELLO
LM108 - Ore settimanali: 4 - II Semestre
Obiettivi
Il corso intende proporre gli elementi fondamentali della disciplina “Teologia pastorale”, evidenziandone il cammino storico che ha portato alla configurazione odierna, specialmente in ambito italiano. Passando attraverso le
problematiche e le questioni di tipo epistemologico si approderà a definire i
contorni entro i quali è possibile una riflessione teologico-pastorale nel panorama teologico odierno. Le successive considerazioni si spostano nell’ambito della prassi pastorale per individuare le dimensioni che la identificano,
le coordinate che presiedono l’agire, le forme che la caratterizzano, entro
la prospettiva della formazione. La considerazione della ministerialità della
e nella chiesa è trattata con attinenza al servizio laicale nell’esercizio della
soggettività propria all’interno della comunità cristiana. Le categorie a cui
riferire l’agire della Chiesa sono quelle classiche, cristologica ed ecclesiologica, della triplice funzione profetica, sacerdotale e regale. Vengono, tuttavia,
prospettati anche altri approcci che tengono in maggior conto della figura
storica della fede e della sua valenza antropologica.
Contenuti
1. La prospettiva “del” pratico
2. La semantica del concetto “pastorale”
2.1 Pastorale e teologia
2.2 I nodi che stimolano la riflessione disciplinare
3. Teologia pastorale: disciplina dell’agire ecclesiale
3.1 Memoria storica
138
Metodo
Le ore di lezione, prevalentemente frontali, sono integrate da alcune collaborazioni in aula. La didattica si avvale della proiezione di slides, di griglie
riassuntive, di schede e della consultazione in rete dei siti web più significativi che trattano temi e ambiti pastorali. La verifica finale è orale e tiene
conto della partecipazione attiva dello studente in aula e della esposizione
puntuale dei contenuti del corso.
Bibliografia
Manuali:
Midali M., Teologia pratica, voll. I-II, Las-Roma 20003.
Villata G., L’agire della Chiesa. Indicazioni di teologia pastorale, EDB, Bologna 2009.
Testi complementari:
Tonello L., Dispensa ad uso degli studenti, Padova 2014.
Tonello L., Il “gruppo ministeriale” parrocchiale, FTTr-Edizioni Messaggero,
Padova 2008.
Grolla V., L’agire della Chiesa. Teologia pastorale, Messaggero, Padova 19992.
Orlando V. - Pacucci M., La Chiesa come comunità educante, EDB, Bologna
2008.
139
I - II ANNO
3.2 Oggetto della disciplina
3.3 Il metodo in teologia pastorale
3.4 Il discernimento comunitario
3.5 La verifica pastorale
4.Agire ecclesiale e soggettività
4.1 Chiesa particolare e comunità cristiana
4.2 Fine della civiltà parrocchiale?
4.3 Modelli di azione pastorale
4.4 La dimensione della diakonía: figure di collaborazione
4.5 La dimensione della koinonía: organismi e strutture pastorali
5.Agire ecclesiale come agire formativo
5.1 Ripensare la comunicazione della fede
5.2 La dimensione della martyría: pedagogia della fede
5.3 Educare alla fede
5.4 Educare la fede
5.5 Educare nella fede
STORIA DELLA CHIESA LOCALE
Docente: STEFANO DAL SANTO
LM109 - Ore settimanali: 2 - I Semestre
Obiettivi
Il corso ha lo scopo di far conoscere le tappe fondamentali del cammino
storico della Chiesa di Padova, dalle sue origini al Novecento, e intende contribuire alla formazione di una mentalità critica che sappia interrogare il
passato della nostra Chiesa locale per ricercarne cause, conseguenze e significati in cui rintracciare alcune delle ragioni del nostro presente, proponendosi di favorire così una partecipazione alla vita ecclesiale più competente
e matura.
Contenuti
Il corso presenterà, attraverso la metodologia propria della scienza storica e
sulla base delle fonti monumentali, artistiche e documentarie, i momenti più
rilevanti della vita della Chiesa di Padova, nel loro contesto culturale, religioso, politico e sociale. Ci si soffermerà, in particolare, sulla conformazione
istituzionale e geografica della diocesi, i suoi vescovi e i suoi santi, le linee
della sua azione pastorale, con i mezzi di cui si è servita, le difficoltà incontrate e i risultati raggiunti, la fede vissuta e professata dal popolo cristiano,
le comunità di vita religiosa viventi nel territorio.
In particolare, saranno oggetto di studio:
I primi secoli di vita cristiana a Padova: il contesto dell’evangelizzazione
nell’Italia nord-orientale: Aquileia; san Prosdocimo; santa Giustina; le prime
testimonianze, i primi vescovi e l’incertezza dei dati. La dominazione visigota, bizantina e longobarda; san Fidenzio.
Dall’età carolingia al XII secolo: traguardi e limiti di una crescita; san Bellino;
san Daniele.
La Chiesa padovana nell’età comunale e carrarese: comune, episcopio, abbazia di Santa Giustina; la cura d’anime; monaci, eremiti e mendicanti; dalla
crisi ezzeliniana all’età carrarese; sant’Antonio di Padova.
Il disciplinamento ecclesiastico nel XV secolo: la via veneziana alla riforma;
il rinnovamento canonicale e monastico; l’azione dei vescovi; la crisi del sistema veneziano.
L’età tridentina e post-tridentina: il governo dei Pisani; Girolamo Vielmi e
l’inizio della Riforma tridentina; Nicolò Ormaneto, Federico Corner; l’apertura del seminario e la situazione del clero. Il primo Seicento.
Gregorio Barbarigo: l’uomo; le visite pastorali; la formazione del clero; il governo della diocesi.
Il Settecento: tra richiamo alla tradizione barbadiciana e rinnovamento; gli
episcopati di Carlo Rezzonico e Nicolò Antonio Giustiniani; il Seminario nel
XVIII secolo.
140
L’Ottocento: dalla dominazione francese a quella asburgica; intransigentismo e liberalismo: gli episcopati di Modesto Farina e Federico Manfredini; il
vescovo Giuseppe Callegari fra tradizione e innovazione.
Il Novecento: l’episcopato di Luigi Pellizzo e le nuove frontiere del governo
pastorale; la diocesi dagli anni Venti agli anni Sessanta: i vescovi Elia Dalla
Costa, Carlo Agostini e Girolamo Bortignon.
Metodo
Gli argomenti in programma saranno presentati attraverso lezioni frontali,
delle quali in aula verrà proiettato lo schema generale, disponibile anche
nella pagina web del docente. Verranno accostate alcune fonti documentarie, artistiche e monumentali (possibilmente, per queste ultime, con qualche
visita ad locum) e sarà offerto qualche breve saggio di metodologia storica.
La verifica dell’apprendimento avverrà mediate un esame orale.
Testi complementari:
Barzon A., Padova cristiana. Dalle origini all’anno 800, Rebellato, Quarto
D’Altino 19792.
Daniele I., San Prosdocimo vescovo di Padova. Nella leggenda nel culto nella
storia, Istituto per la Storia Ecclesiastica Padovana, Padova 1987.
Gios P. (ed.), Le scelte pastorali della Chiesa padovana. Da Giuseppe Callegari a Girolamo Bortignon (1883-1982), Gregoriana Libreria Editrice, Padova
1992.
Santi e beati della diocesi di Padova, Euganea Editoriale Comunicazioni, Padova 1999.
Tilatti A., Istituzioni e culto dei santi a Padova fra VI e XII secolo, Herder,
Roma 1997.
Altri testi a carattere monografico saranno indicati durante il corso.
141
I - II ANNO
Bibliografia
Testo di riferimento:
Gios P. (ed.), Diocesi di Padova, (Storia religiosa del Veneto 6), Giunta Regionale del Veneto - Gregoriana Libreria Editrice, Padova 1996.
CORSO COMPLEMENTARE
SCIENZA E FEDE: EVOLUZIONE E CREAZIONE
Docente: PIERO BENVENUTI
LM301 - Ore settimanali: 2 - II semestre
Obiettivi
Il corso si propone di dimostrare come non possa sussistere, su base razionale, un reale conflitto tra la conoscenza della realtà ottenuta attraverso il
metodo scientifico moderno e le verità della Fede. Per raggiungere l’obiettivo, lo studente verrà introdotto ai più recenti modelli di evoluzione dell’Universo, dall’orizzonte primordiale fino all’emergere della vita. Particolare
attenzione sarà data ai limiti del “metodo scientifico” derivanti dalla Teoria
della Relatività e dalla Fisica Quantistica e al rapporto del “sapere” scientifico con le problematiche della “credibilità” della Fede (Teologia Fondamentale) e dell’esistenza dell’Uomo, del suo ruolo nell’Universo e del suo destino
(Antropologia Teologica).
Contenuti
1. Introduzione del presunto conflitto tra Scienza e Fede: origine e sviluppo
storico dal Rinascimento ai giorni nostri.
2. Breve excursus sui modelli cosmologici, dall’antichità all’epoca moderna,
con l’obiettivo di mettere in evidenza la diversa collocazione dell’Uomo
negli stessi e, conseguentemente, il loro rapporto con l’esegesi della Sacra
Scrittura vigente al tempo della loro formulazione. Enunciazione della
tesi che il corso si propone di dimostrare, ovvero l’attuale possibilità di
una fertile integrazione del sapere scientifico nella ricerca teologica, in
particolare nella Teologia Fondamentale e nell’Antropologia Teologica.
3. Presentazione del metodo scientifico, con particolare attenzione alle differenze epistemologiche tra Fisica Classica (Galileiana) e Fisica Moderna. Esposizione “accessibile” dei principi della Relatività Speciale e Generale e della Fisica Quantistica.
4. Descrizione e discussione del più recente modello di evoluzione dell’Universo, in particolare delle sue caratteristiche di unitarietà e di uniformità
e dei processi di produzione degli elementi chimici e delle molecole. Cenni sulle innovazioni tecnologiche che hanno permesso negli ultimi decenni una evoluzione “esponenziale” delle conoscenze in campo astrofisico e
cosmologico. Discussione dei più comuni errori indotti da una affrettata
ed approssimativa divulgazione della Cosmologia.
5. Emergenza ed evoluzione della vita biologica e cosciente sulla Terra e
possibilità di vita nei pianeti solari ed extra-solari. Breve descrizione dello stato della conoscenza scientifica sul “fenomeno” della vita (avendone
preliminarmente definito il concetto) e sulla sua evoluzione. Particolare
attenzione sarà dedicata al paragone tra il metodo di ricerca in cosmo142
logia (evoluzione dell’Universo) e in biologia (evoluzione genetica) ed i
relativi limiti.
6. Discussione dei temi della ricerca teologica maggiormente sollecitati dai
risultati della ricerca scientifica ad una riflessione ed approfondimento. In
particolare i concetti di Creazione, Peccato Originale, Eternità, Escatologia, Incarnazione, Rivelazione.
7. Discussione dei benefici derivanti alla ricerca scientifica da una visione
metafisica e dal messaggio cristiano: “Osservare i gigli del campo nell’epoca del Big-Bang”.
Metodo
I temi scientifici necessari allo sviluppo del corso saranno presentati in forma piana ed accessibile, tenendo conto del livello di conoscenze di matematica e fisica degli studenti frequentanti. Alcuni temi, di carattere più teologico,
saranno presentati in collaborazione con il Prof. Simone Morandini.
I - II ANNO
Bibliografia
Brancato F. - Benvenuti P., Contempla il cielo e osserva - Un confronto tra Teologia e Scienza, San Paolo Ed., 2013.
Serafini F. - Benvenuti P., Genesi e Big-Bang - Parallele convergenti, Cittadella
Ed., 2013.
Brancato F. - Galleni L., L’atomo sperduto - Il posto dell’Uomo nell’universo,
San Paolo Ed., 2014.
143
n CORSI PER IL TIROCINIO
Il tirocinio è finalizzato all’interazione strategica tra teorie e pratiche, e rappresenta una preziosa opportunità di formazione e di sviluppo della professionalità docente in quanto costituisce un fattore determinante di raccordo
tra l’ambito delle conoscenze e quello delle abilità e delle competenze (di
base, trasversali, disciplinari, tecnico-pratiche). Il percorso di tirocinio è
strutturato nei due anni del biennio specialistico e prevede corsi didattici,
esercitazioni pratiche in situazione, colloqui con il tutor, verifica finale.
PROGETTAZIONE DIDATTICA
Docente: RINALDA MONTANI
LM110 - Ore settimanali: 1 - I Semestre
Obiettivi
Il corso intende guidare lo studente alla progettazione didattica attraverso
l’introduzione teorica alla didattica come scienza dell’istruzione e avviarlo
alla progettazione con particolare riferimento alle scelte metodologiche. Nella presentazione di varie metodologie didattiche, assumerà particolare rilievo la strategia laboratoriale.
Contenuti
1. La didattica come scienza dell‘istruzione.
2. Le nuove didattiche (cooperative learning, peer education).
3. I contesti della didattica (scolastica, extrascolastica).
4. La didattica inclusiva.
5. Progettare e condurre interventi didattici in ambito scolastico.
6. La relazione educativa in classe (osservazione/ascolto).
Metodo
La presentazione dei nuclei tematici avverrà mediante lezioni introduttive
aperte alla partecipazione attiva degli studenti; gli approfondimenti riguarderanno lo studio di testi specifici.
Verranno proposte esercitazioni in gruppo; proiezioni di film con discussione; analisi di documenti significativi.
Analisi e comparazione su libri di testo IRC.
Lettura critica delle riviste specializzate per l’IRC.
Bibliografia
Felisatti E. - Rizzo U., Progettare e condurre interventi didattici, Pensa Multimedia, Lecce 2007 (cap. I: da p. 54 a p. 67).
Scurati C., Nuove didattiche, La Scuola, Brescia 2008 (cap. VI).
144
MIUR, Indicazioni per il Curricolo, Roma 2012.
MIUR, Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità,
Roma 2009.
CEI, Educare alla vita buona del Vangelo, EDB, Bologna 2010.
Letture consigliate per l‘approfondimento:
Manganotti R. - Incampo N., Insegnante di religione, La Scuola, Brescia 2013.
Mortari L., Apprendere dall’esperienza, Carocci, Roma 2003.
Porcarelli A., La religione e la sfida delle competenze, SEI, Torino 2014.
Peirce G., Il Signore è grande e non si può disegnare, Einaudi, Torino 2008.
Pennac D., Diario di scuola, Feltrinelli, Milano 2008.
D’Alonzo L., Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Giunti, Firenze 2012.
Tomlinson C. - Imbeau M., Condurre e gestire una classe eterogenea, LAS, Roma
2012.
LABORATORIO DI DIDATTICA
Obiettivi e contenuti
Il laboratorio si propone di accompagnare lo studente/tirocinante in un percorso di riflessioni relative:
1. 
alla riflessione sulla “sfida educativa” contemporanea;
2. 
alla dimensione metodologica della didattica;
3. 
alla progettazione didattica dell’IRC;
4. 
alla gestione della classe nella pratica didattica inclusiva;
5. 
alla riflessione/autoriflessione sulle competenze professionali dell’insegnante IRC.
Tema di approfondimento: la lezione (con simulazione attraverso microteaching).
Metodo
Le lezioni verranno svolte attraverso discussioni e attività in gruppo; visione
di filmati tematici; analisi di documenti; produzione di materiali per la didattica e la valutazione. Lettura, analisi e comparazione di articoli e progetti
tratti da riviste specializzate.
Bibliografia:
Felisatti E. - Rizzo U., Progettare e condurre interventi didattici, Pensa Multimedia, Lecce 2007, (cap. I: da p. 35 a p. 44).
145
I - II ANNO
Docente: RINALDA MONTANI
LM208 - Ore settimanali: 1 - I Semestre
Scurati C., Nuove didattiche, La Scuola, Brescia 2008, (cap. II).
MIUR, Indicazioni per il Curricolo, Roma 2012.
MIUR, Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità,
Roma 2009.
Letture consigliate per l‘approfondimento:
CEI - Comitato per il Progetto Culturale (a cura di), La sfida educativa, Editori Laterza, Bari 2009.
Peirce G., Il Signore è grande e non si può disegnare, Einaudi, Torino 2008.
Panero D. - Bocchini S., Didattica creativa, EDB, Bologna 2008.
Panero D., Ugualmente diversi. Insegnare religione agli alunni in situazione di
handicap nella scuola dell‘obbligo, EDB, Bologna 2010.
Perrenoud P., Dieci nuove competenze per insegnare, Anicia, Roma 2002.
Rezzaghi R., Manuale di didattica della religione, La Scuola, Brescia 2012.
Sacristani Mottinelli M., Nel laboratorio di religione, La Scuola, Brescia 2005.
Zuccari G., L‘insegnamento della Religione Cattolica, LDC, il Capitello, Torino
2004.
Riviste:
L’ora di religione, LDC, Torino.
Insegnare religione, LDC, Torino.
PEDAGOGIA PASTORALE
Docente: LIVIO TONELLO
LM111 - Ore settimanali: 1 - I Semestre
Obiettivi
L’educare è a tema in continuità nei dibattiti, nei convegni, nelle pre-occupazioni di genitori, insegnanti e operatori pastorali. All’educazione non
sempre si accompagna una sapiente formazione, sia in ambito didattico che
pastorale. Sfida attuale è accompagnare la crescita della persona nelle fasi
della vita, aiutandola a cogliere, nel dipanarsi dei giorni, il dono e il compito
del vivere. Una conversione pastorale è richiesta nelle comunità cristiane in
ordine alla valorizzazione di cammini pedagogici per l’educazione cristiana.
La pedagogia della fede diventa sapienza pastorale che rivela nel vissuto la
pedagogia salvifica di Dio. L’intento del corso è quello di affermare la necessità di una riflessione che pone a tema il carattere formativo dell’azione della
chiesa, specialmente in ambito pastorale-pratico.
146
Contenuti
1. 
“Pedagogia pastorale”: una nuova disciplina teologica?
2. 
La pedagogia della salvezza
3. 
La pastorale come “arte” della comunità educante
4. 
Le sfide della multiculturalità e multireligiosità
5. 
Orientamenti operativi teologico-pastorali:
  -  “Educare alla vita buona del Vangelo”
 - gestis verbisque: fecondità di una formula
  -  linguaggio e comunicazione
  -  pratiche di evangelizzazione
6. 
Ambiti pedagogico-pastorali:
  -  il discernimento comunitario
  -  la progettazione pastorale
 - l’operatività in équipe
Metodo
Le ore di lezione frontali sono integrate da alcune collaborazioni seminariali
e la produzione di un elaborato scritto di alcune pagine. La didattica si avvale della proiezione di slides, di griglie riassuntive e di schede da completare.
La verifica finale tiene conto della partecipazione attiva dello studente in
classe, della esposizione dei contenuti principali del corso sviluppati nell’elaborato scritto finale.
Bibliografia
Tonello L., Formare nella fede. Appunti per una pedagogia pastorale, Dispensa, Padova 2011.
Fontolan L. - Tonello L., Agire pastorale in équipe nei gruppi ministeriali, Il
Pozzo di Giacobbe, Trapani 2013.
CEI, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020.
Ufficio nazionale della CEI per l’educazione, la scuola e l’università - Servizio
nazionale della CEI per il progetto culturale, Le sfide dell’educazione, 4: Interculturalità, EDB, Bologna 2007.
Bucciarelli C., Nessuno è uguale, nessuno è diverso… e i cristiani?, EDB,
Bologna 2008, Prima parte.
Fallico A., Pedagogia pastorale. Questa sconosciuta, Edizioni Chiesa-Mondo,
Catania 2010.
147
n TIROCINIO DIRETTO E INDIRETTO
Docente coordinatore: BORTOLIN VALERIO
Il biennio per il conseguimento del titolo di Laurea Magistrale prevede l’attività di tirocinio per la professionalizzazione degli operatori. Esso è previsto
sia per l’indirizzo pedagogico-didattico che per quello pastorale-ministeriale.
Il tirocinio consiste in attività svolte in ambito professionale (didattico o pastorale) coordinate e valutate da un tutor (docente dell’Istituto) e da un referente dell’ambito scelto (cf. Regolamento ISSR, art. 106).
L’attività di tirocinio si suddivide in tirocinio indiretto e tirocinio diretto.
Il tirocinio indiretto comprende lezioni presso l’Istituto e incontri di gruppo
(riflessione/autoriflessione) con il tutor.
Il tirocinio diretto comprende la presenza attiva nell’ambito professionale
con la guida di un mentore (referente professionale).
La durata del tirocinio si dispiega in 2 anni accademici:
- il primo anno è caratterizzato dalla osservazione e dalla valutazione da
parte del tirocinante della propria capacità di relazionarsi con gli utenti e
con l’ambiente professionale;
- nel secondo anno il tirocinante si esercita nella progettazione, nella realizzazione di unità didattico/ministeriali, nella autovalutazione finale;
- qualora l’esperienza di Tirocinio diretto e indiretto non sia valutata positivamente dalla Commissione apposita, è possibile ripetere il Tirocinio. Se
anche la seconda volta l’esito non dovesse essere positivo si procede alla
sospensione del Tirocinio.
TIROCINIO DIDATTICO 1 e 2
A.A. 2014-2015
Docente tutor: RINALDA MONTANI
A. Tirocinio per studenti senza esperienza
100 ore annuali x 2 anni (ECTS 6 x 2 = 12)
Tirocinio primo anno
12 ore di “Progettazione didattica” (primo semestre) con esame finale
mercoledì: dal 12 novembre 2014 al 14 gennaio 2015
[ECTS 2]
12 ore di “Tirocinio indiretto” (secondo semestre)
mercoledì: dal 18 febbraio al 20 maggio 2015
148
50 ore in classe (tirocinio diretto) con il mentore: lezioni, organi collegiali,
ricevimento, dialogo con il mentore…
10 ore di studio personale, per diario di bordo, progetto didattico e compilazione schede
16 ore per stesura della relazione “Tirocinio didattico - primo anno” [ECTS 4]
Tirocinio secondo anno
12 ore di “Laboratorio di didattica” (primo semestre) con esame finale
mercoledì: dall’8 ottobre al 12 novembre 2014
[ECTS 2]
12 ore di “Tirocinio indiretto” (primo semestre)
lunedì: dal 17 novembre 2014 al 12 gennaio 2015
50 ore in classe con il mentore (tirocinio diretto): lezioni, organi collegiali,
ricevimento genitori, dialogo con il mentore
10 ore di studio personale, per diario di bordo, progetto didattico e compilazione schede
16 ore stesura della relazione “Tirocinio didattico - secondo anno” [ECTS 4]
B. Tirocinio per studenti con esperienza
Gli studenti che sono stati insegnanti di RC con incarichi annuali (almeno 4
continuativi) riducono il tirocinio diretto in classe da 50 a 25 ore.
C. Esonero dal Tirocinio diretto
Gli studenti che sono insegnanti di RC da più di dieci anni sono esonerati dal
Tirocinio diretto, salvo particolari richieste da parte dell’Ufficio scuola della
Diocesi, ma sono tenuti alla produzione di un elaborato scritto.
TIROCINIO PASTORALE 1 e 2
A.A. 2014-2015
Docente tutor: LIVIO TONELLO
A. Tirocinio per studenti senza esperienza
100 ore annuali x 2 anni (ECTS 6 x 2 = 12)
Tirocinio primo anno
12 ore di “Pedagogia pastorale” (primo semestre) con esame finale
149
mercoledì: dal 12 novembre 2014 al 14 gennaio 2015
[ECTS 2]
12 ore di “Tirocinio indiretto” (secondo semestre)
mercoledì: dal 18 febbraio al 20 maggio 2015
50 ore (tirocinio diretto) con il referente: osservazione, letture, incontri,…
10 ore di studio personale, per diario di bordo, progetto pastorale e compilazione schede
16 ore per stesura della relazione “Tirocinio pastorale - primo anno”
[ECTS 4]
Tirocinio secondo anno
12 ore di “Progettazione pastorale” (primo semestre) con esame finale
mercoledì: dall’8 ottobre al 12 novembre 2014
[ECTS 2]
12 ore di “Tirocinio indiretto” (primo semestre)
lunedì: dal 17 novembre 2014 al 12 gennaio 2015
50 ore (tirocinio diretto) con il referente: partecipazione ad attività, incontri,
dialogo con il referente...
10 ore di studio personale, per diario di bordo, progetto pastorale e compilazione schede
16 ore stesura della relazione “Tirocinio pastorale - secondo anno” [ECTS 4]
B. Tirocinio per studenti con esperienza
Gli studenti che sono già operatori pastorali con incarichi annuali (almeno
4 continuativi) riducono il tirocinio diretto da 50 a 25 ore.
C. Esonero dal Tirocinio diretto
Gli studenti già operatori pastorali da più di dieci anni sono esonerati dal
Tirocinio diretto, ma sono tenuti alla produzione di un elaborato scritto.
150
VI. Attività di ricerca interculturale e di
dialogo interreligioso
1. Progetto di ricerca
“Libertà religiosa e diritti umani” a cinquant’anni dalla dichiarazione
Dignitatis humanae del Concilio Vaticano II
La dichiarazione Dignitatis humanae è stata definita come l’intervento più
emblematico del Concilio Vaticano II per aver trattato il tema della libertà
religiosa ponendolo in stretta relazione con la sua origine che è l’atto di fede.
Questo, per essere tale, deve essere atto libero, compiuto senza alcuna forma
di coercizione civile, politica e religiosa. È inoltre una possibilità dell’uomo
di dare piena attuazione alla libertà. La libertà religiosa è perciò un diritto
della persona a dare dignità alla sua relazione con Dio e valore storico e sociale all’atto personale della fede
«Questo Concilio Vaticano dichiara che la persona umana ha il diritto alla libertà religiosa. Il contenuto di una tale libertà è che gli esseri umani devono
essere immuni dalla coercizione da parte dei singoli individui, di gruppi sociali
e di qualsivoglia potere umano, così che in materia religiosa nessuno sia forzato ad agire contro la sua coscienza né sia impedito, entro debiti limiti, di agire
in conformità ad essa: privatamente o pubblicamente, in forma individuale o
associata. Inoltre dichiara che il diritto alla libertà religiosa si fonda realmente
sulla stessa dignità della persona umana quale l’hanno fatta conoscere la parola di Dio rivelata e la stessa ragione. Questo diritto della persona umana alla
libertà religiosa deve essere riconosciuto e sancito come diritto civile nell’ordinamento giuridico della società.
A motivo della loro dignità, tutti gli esseri umani, in quanto sono persone,
dotate cioè di ragione e di libera volontà e perciò investiti di personale responsabilità, sono dalla loro stessa natura e per obbligo morale tenuti a cercare la
verità, in primo luogo quella concernente la religione. E sono pure tenuti ad
aderire alla verità una volta conosciuta e ad ordinare tutta la loro vita secondo
le sue esigenze. Ad un tale obbligo, però, gli esseri umani non sono in grado
di soddisfare, in modo rispondente alla loro natura, se non godono della libertà psicologica e nello stesso tempo dell’immunità dalla coercizione esterna. Il
diritto alla libertà religiosa non si fonda quindi su una disposizione soggettiva
della persona, ma sulla sua stessa natura. Per cui il diritto ad una tale immunità perdura anche in coloro che non soddisfano l’obbligo di cercare la verità
e di aderire ad essa, e il suo esercizio, qualora sia rispettato l’ordine pubblico
informato a giustizia, non può essere impedito» (Dignitatis humanae, 2).
151
Libertà religiosa e diritti umani. A cinquant’anni dalla “Dignitatis
humanae”
mercoledì 19 novembre 2014
dies academicus (15.30 - 18.00)
Prolusione di S.E. mons. Mario Toso, Segretario del Pontificio Consiglio
Giustizia e pace
Diritti umani e simboli religiosi
martedì 10 marzo 2015
Giornata di studio (15.00 - 18.00)
Relatori: Giorgio Bonaccorso, Istituto di Liturgia Pastorale (Padova)
Silvio Ferrari, Università statale di Milano e Università di Lugano
Moderatore: Paolo De Stefani
Migrazioni e diritti umani
venerdì 17 aprile 2015
Giornata di studio (16.00 - 19.00)
Relatori: L
éonce Bekemans, Collegio d’Europa di Bruges e Università di
Padova
Giorgio Bozza, ISSR di Padova
Moderatore: Giuseppe Manzato
2. Docusearch: progetto di ricerca bibliografica
Tra le attività interreligiose e interculturali va segnalato il progetto di ricerca bibliografica che consiste nella catalogazione degli articoli di carattere
interculturale, interreligioso e pedagogico-didattico, editi nelle riviste più
significative presenti nella biblioteca della Facoltà Teologica del Triveneto e
in altre di istituzioni culturali ecclesiastiche e civili. La ricerca coinvolge un
gruppo di studenti coordinati dal prof. Enrico Riparelli. La finalità del lavoro
consiste nell’offrire a docenti, studenti e a tutti coloro che sono interessati ai
temi della interculturalità e del dialogo interreligioso, una rassegna bibliografica aggiornata su tali tematiche, per un utilizzo didattico (insegnamento
della religione), accademico (tesi di Laurea) e di aggiornamento personale.
L’accesso al motore di ricerca si effettua attraverso un apposito link situato
nella home page del sito dell’Istituto (www.issrdipadova.it).
3. Newsletter
Gli obiettivi che la newsletter si propone sono quelli di mantenere e coltivare
relazioni di carattere culturale con insegnanti, studenti ed ex studenti diplomati, insegnanti di religione ed educatori, amici e sostenitori, offrendo informazioni sulle iniziative promosse dell’Istituto, segnalazioni bibliografiche,
152
documentazioni importanti riguardanti lo studio e la ricerca delle scienze
religiose, con particolare attenzione alla prospettiva interculturale e al dialogo interreligioso.
La newsletter ha una cadenza bimestrale e veicola il flusso di informazioni
che l’équipe di redazione (docenti e studenti) raccoglie e raggruppa attorno
a quattro rubriche: attività (ISSR di Padova, Facoltà Teologica del Triveneto, Ufficio Scuola Diocesi di Padova), segnalazioni bibliografiche e culturali
(temi di interculturalità e di dialogo interreligioso, pubblicazioni dei docenti
ISSR), film, documentazione (ISSR e IRC) ed esperienze di vissuto interreligioso.
È possibile ricevere gratuitamente la newsletter richiedendola a segreteria@
issrdipadova.it
153
VII. Gradi accademici conferiti
n Laurea Magistrale in Scienze religiose
2011
Rubiero Ilaria - Il contributo della filosofia ermeneutica di Paul Ricoeur per il
dialogo ecumenico; relatori prof. E. Riparelli e prof. V. Bortolin.
Salvian Sandra - La trasmissione religiosa alle “seconde generazioni” di giovani musulmani in Italia. Indagine esplorativa nella provincia di Treviso; relatori prof. G. Zatti e prof. E. Riparelli.
Gomes de Pontes Lusinete - I musulmani raccontano Gesù. Occasione di dialogo con il cristianesimo?; relatori prof. G. Zatti e prof. E. Riparelli.
Lima Cotacachi Blanca Maria - Teologia della liberazione come teologia della
riconciliazione; relatori prof. L. Tonello e prof. G. Zambon.
2012
Tamiso Stefania - L’insegnamento della Religione Cattolica in contesti interculturali-interreligiosi. Ricerca tematica sulla rivista ‘L’ora di religione’. Anni
2001-2011; relatori prof.ssa R. Montani e prof. G. Milan.
Guidi Maria Cristina - B. Maria Domenica Brun Barbantini, B. Madre Teresa
di Calcutta: testimoni di carità. Proposte didattiche per l’IRC nella scuola secondaria; relatori prof.ssa R. Montani e prof. G. Toffanello.
Ferrarese Antonella - La visione dell’essere straniero nel Nuovo Testamento;
relatori prof. M. Milani e prof. G. Zatti.
2013
Gulmini Caterina - Figure femminili nel libro dei Giudici. Personalità, ruolo e
relazioni con il popolo ebraico; relatori prof. M. Milani e prof. L. Fanin.
Reali Sarah - Adolescenti e volontariato nella realtà ecclesiale di Belluno-Feltre.
Per un’educazione alla diakonia della carità; relatori prof. L. Tonello e prof.
G. Bozza.
Zani Claudia - Henri Le Saux (Svami Abhisiktananda): alla frontiera del dialogo indù-cristiano; relatori prof. E. Riparelli e prof. G. Toffanello.
2014
Montalbano Vincenzo - La dichiarazione conciliare Nostra Aetate e il “Gruppo
di studio e ricerca sull’ebraismo”. Un esempio di recezione di Nostra Aetate 4
nella diocesi di Padova; relatori prof. M. Milani e prof. M. Mammarella.
155
n Laurea in Scienze Religiose
2008
Salvian Sandra.
2009
Lugunga Hilda Jeremia, Onorati Francesca, Ciavarella Marco, Coltro Alice,
Cuomo Anna, Marcuglia Daniele, Prencipe Antonio, Saggese Ida, Salmasi
Cristina.
2010
De Bettignies Gaude, Gomes de Pontes Lusinete, Lima Cotacachi Blanca
Maria, Tonolo Irene, Baggio Giovanni, Gurrera Diana, Montalbano Vincenzo, Songalimi Helena Maria Attanas, Bolzonella Chiara, Villani Sergio, Zagolin Ketty, Bonetti Emanuele, Cavicchio Sara, Consalvo Immacolata, Galli
Angela, Minchio Valentina, Salvato Martina.
2011
Amodeo Mariarosa, Crosta Danilo Maria, Fadini Gabriele, Panico Salvatore,
Sacchetto Fabio, Scramoncin Laura, Tonello Maddalena, Trincanato Francesco, Zanella Patrizio, Capodaglio Laura, Mason Giada, Tassinari Stefano,
Zatta Michele, Brunello Silvio, Danieli Anna, Spandri Paolo.
2012
Baccaro Mara, Baro Michela, Bertin Silvia, Cesaro Sabrina, Dainese Elena,
Guidolin Laura, Meneghetti Carlo, Trevellin Alberto, Belluco Morena, D’Incà
Gianluca, Minozzi Assunta, Pontarolo Raffaele, Ballarin Angela, Canton
Anna, Piva Tarcisio, Prisco Dora, Silvestri Davide, Cosenza Ileana, Mancini
Maria Concetta, Ruvoletto Flavio.
2013
Dovigo Silvia, Bonafè Milena, De Luca Valente Manuela, Noventa Sara, Migliorini Damiano, Billo Ferdinando, De Franceschi Silvia, Lorenzi Matteo,
Russo Angela Maria, Toscano Rosanna, Carletto Emanuela, Carta Laura,
Mascolo Guglielmo, Pezzuolo Giulia, Bottecchia Caterina, Furlanetto Catia,
Mazzon Fernanda, Mele Riccardo, Vegro Cinzia.
2014
Bastianello Martina, Battistin Raoul, Dalla Valeria Lisa, Di Falco Angelo,
Mattietto Gioia, Piovan Massimo, Zannier Luigino, Becagli Giulia, Doardo Annarita, Faggian Andrea, Favero Carlo, Mantoan Francesco, Vicentin
Omar, Volpin Giovanna.
156
n Magistero in Scienze Religiose
2008
Pierotto Carla, Quagliotto Fiorella, Storato Paolo, Goldin Beatrice, Grandi
Michela, Miotto Alessandra, Velázquez Escobar Ada Nelly, Pérez Mora Gema
Lizeth, Bordin Carla, Fantuzzi Francesca, Lazzaro Silvano, Scacco Maria,
Sella Simone.
2009
Borella Cristina, Laverda Francesco, Miraglia Emilia, Tagliaro Miriam, Bonesso, Eleonora, Gulmini Caterina, Lavagnini Alessandra, Mattiazzi Ileana,
Berardone Terenzio, Marchetti Manuele, Paccagnella Elena, Zulian Gloria,
Dal Sacco Martina, Gautiero Alessandro, Meneghetti Lidia.
2010
Montana Rosario, Rubiero Ilaria, Botter Donatella, Quagliato Clarissa, Ridolfo Mario.
2011
Marchesini Giuseppe, Sandon Silvia, Baù Maria Rossella, Lafasciano Grazia,
Battaglia Giovanna, Bertocco Davide.
2012
Mattioli Ornella, Salvato Elisa.
2013
Balestri Elena, Masato Michele.
2014
Perin Elisabetta.
n Diploma in Scienze Religiose
2008
Gottardello Maria Pia, Lucchetta Barbara, Stocco Sara, Malvestio Elisa, Menegon Cesarina, Vegro Cinzia, Viel Monica.
2009
D’Autilia Ylenia, Mattiazzi Francesca.
157
2010
Emilio Marco.
2011
De Guio Maria, Schievano Lucia, Puecher Katia.
2012
Modolo Francesca, De Guio Gina.
2013
Baldan Marilisa, Baro Michela, Bertin Silvia, Cesaro Sabrina, Dainese Elena,
Felline Marta, Gurrera Diana, Mancini Maria Concetta, Minchio Valentina,
Miniutti Maria Cristina, Saccon Vanessa, Salvato Martina, Baggio Giovanni,
Cavicchio Sara, Coltro Alice, Morini Valentina, Saggese Ida, Silvestri Davide,
Tonolo Irene, Zanella Patrizio, Chinaglia Susanna, Gallina Giovanni, Manzari Laura, Zangirolami Daniele, De Luca Valente Manuela, Di Galbo Fabrizio,
Voltolina Michele, Sacchetto Fabio, Scramoncin Laura.
2014
De Pizzol Luca, Montagnin Silvia.
158
VIII. Calendario Anno Accademico 2014-2015
SETTEMBRE 2014
1
2
3
4
5
6
+ 7
8
9
10
11
12
13
+ 14
15
16
17
18
19
20
+ 21
22
23
24
25
26
27
+ 28
29
30
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
termine iscrizione esami di Grado
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami; esame di Tirocinio
esami
OTTOBRE 2014
1
2
3
4
+ 5
6
7
8
9
10
11
+ 12
13
14
15
16
17
18
+ 19
20
21
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
esami di Grado
esami di Grado; Consiglio d’Istituto
inizio lezioni 1° semestre
lezione
lezione
lezione
Collegio docenti
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione; S. Messa di inaugurazione
Anno accademico (17,30)
22 M lezione
23 G lezione
24 V
25 S
+ 26 D
27 L lezione
28 M lezione
29 M lezione
30 G lezione; consegna elaborati
seminari 2013/14
31 V presentazione schema tesi
159
NOVEMBRE 2014
1
+ 2
3
4
5
6
7
8
+ 9
10
11
12
13
14
15
+ 16
17
18
19
20
21
22
+ 23
24
25
26
27
28
29
+ 30
160
S
D
L
M
M
Tutti i Santi
lezione
lezione
lezione; termine iscrizione esami
di Grado
G lezione
V
S
D
L lezione
M lezione; 11-18 iscrizione esami
M lezione
G lezione
V
S
D
L lezione
M lezione
M Dies academicus
G lezione
V
S
D
L lezione
M lezione
M lezione
G lezione
V
S
D
DICEMBRE 2014
1
2
3
4
5
6
7
+
8
9
10
11
12
13
14
+
15
16
17
18
19
20
21
+
22
23
24
25
26
27
28
+
29
30
31
L
M
M
G
lezione
lezione
esami sessione straordinaria
esami sessione straordinaria;
esami di Grado
V esami sessione straordinaria;
esami di Grado
S
D
L Immacolata
M lezione
M lezione
G lezione
V
S
D
L lezione
M lezione
M lezione
G lezione
V
S
D
L lezione
M vacanza
M vacanza
G Natale del Signore
V
S
D
L vacanza
M vacanza
M vacanza
GENNAIO 2015
1
2
3
+ 4
5
6
7
8
9
10
+ 11
12
13
14
15
16
17
+ 18
19
20
21
22
23
24
+ 25
26
27
28
29
30
31
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
Maria Madre di Dio
vacanza
vacanza
Epifania
lezione; 2-11 iscrizione esami
lezione
lezione
lezione
lezione
fine lezioni 1º semestre
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami; presentazione schema tesi
FEBBRAIO 2015
+ 1
2
3
4
5
6
7
+ 8
9
10
11
12
13
14
+ 15
16
17
18
19
20
21
+ 22
23
24
25
26
27
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
inizio lezioni 2º semestre
lezione
lezione; Le Ceneri
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
termine iscrizione esami di Grado;
Consiglio d’Istituto
28 S
161
MARZO 2015
+ 1
2
3
4
5
6
7
+ 8
9
10
11
12
13
14
+ 15
16
17
18
19
20
21
+ 22
23
24
25
26
27
28
+ 29
30
31
162
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione; 9-15 iscrizione esami
Giornata di studio
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione; esami di Grado
esami di Grado; esame di tirocinio
Le Palme
esami sessione straordinaria
esami sessione straordinaria;
presentazione schema tesi
APRILE 2015
1
2
3
4
+ 5
6
7
8
9
10
11
+ 12
13
14
15
16
17
18
+ 19
20
21
22
23
24
25
+ 26
27
28
29
30
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
esami sessione straordinaria
vacanza
Pasqua di Risurrezione
vacanza
vacanza
vacanza
vacanza
lezione
lezione
lezione
lezione
Giornata di studio
lezione
lezione
lezione
lezione
Anniversario della Liberazione
lezione
lezione
lezione
lezione
MAGGIO 2015
1
2
+ 3
4
5
6
7
8
9
+ 10
11
12
13
14
15
16
+ 17
18
19
20
21
22
23
+ 24
25
26
27
28
29
30
+ 31
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
Festa del lavoro
lezione; 4-10 iscrizione esami
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
lezione
Collegio docenti
lezione
lezione
lezione
fine lezioni 2º semestre
presentazione tesario 2016
presentazione schema tesi
esame di Tirocinio
GIUGNO 2015
1 L
2 M Festa della Repubblica
3 M esami; t ermine iscrizione esami
di Grado
4 G esami
5 V esami
6 S
+ 7 D
8 L esami
9 M esami
10 M esami
11 G esami
12 V esami
13 S S. Antonio di Padova
+ 14 D
15 L esami
16 M esami
17 M esami
18 G S. Gregorio Barbarigo
19 V esami
20 S
+ 21 D
22 L esami
23 M esami
24 M esami
25 G esami
26 V esami; esame di Tirocinio
27 S
+ 28 D
29 L
30 M esami di Grado
163
LUGLIO 2015
1
2
3
4
+ 5
6
7
8
9
10
11
+ 12
13
14
15
16
17
18
+ 19
20
21
22
23
24
25
+ 26
27
28
29
30
31
164
M esami di Grado
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V chiusura estiva della Segreteria
S
D
L
M
M
G
V
AGOSTO 2015
1
+ 2
3
4
5
6
7
8
+ 9
10
11
12
13
14
15
+ 16
17
18
19
20
21
22
+ 23
24
25
26
27
28
29
+ 30
31
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S Assunzione di Maria al Cielo
D
L 17-29: iscrizione esami
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
SETTEMBRE 2015
1
2
3
4
5
+ 6
7
8
9
10
11
12
+ 13
14
15
16
17
18
19
+ 20
21
22
23
24
25
26
+ 27
28
29
30
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
apertura della Segreteria
termine iscrizione esami di Grado
inizio esami sessione autunnale
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami
esami; esame di Tirocinio
esami
165
Centro grafico diocesano - Padova
Stampa
Tipografia Nuova Grafotecnica
Casalserugo, Padova
Settembre 2014