Inverno 2013 - Tischlein Deck dich

Inverno 4/13
Lettera dal Tavolino
«Ho elemosinato
da mangiare»
Pagina 3
Pagina 5
Pagina 6
Cornetti, soldi e
utilità pubblica
Il prezzo per avere
patate fresche 365
giorni l’anno
Spacchettare invece
di buttare via
Cara lettrice, caro lettore
un numero sempre maggiore di aziende s’impegna in attività sociali
e desidera vivere questo aspetto anche in modo pratico. Tavolino
Magico lo rende possibile, organizzando azioni di volontariato e
facendo collaborare i dipendenti aziendali con i propri volontari
nella distribuzione dei generi alimentari. La ditta di prodotti da
forno Hiestand e l‘azienda di alimenti per bambini Milupa hanno
deciso di aiutare direttamente: a pagina 3 e 4, i collaboratori di queste aziende ci raccontano le loro esperienze.
Cornetti, soldi e
utilità pubblica
3
Guardare e agire
4
Il prezzo per avere patate
fresche 365 giorni l’anno
5
Spacchettare invece di
buttare via
6
«Ho elemosinato da mangiare»
7
Desideriamo il vostro feedback
Accettiamo volentieri idee, desideri e
osservazioni sulla Lettera dal Tavolino.
E-mail a:
[email protected]
Nel frattempo, tutti parlano di spreco alimentare e noi notiamo un’accresciuta sensibilità
da parte dei nostri fornitori di prodotti riguardo a questo tema. Uno di loro ha trovato
un metodo speciale e affronta la lotta contro lo spreco di cibo in maniera esemplare. Si
tratta di Frigemo, un‘azienda di surgelati, che per fare questo è disposta ad affrontare
qualche sforzo in più. I prodotti che un tempo venivano buttati via perché non corrispondevano alle norme, oggi sono confezionati apposta per Tavolino Magico e messi a
disposizione dei nostri beneficiari. Noi pensiamo che sia un modello da prendere come
esempio (pagina 7)!
Per terminare, a pagina 8 trovate la storia di vita di una beneficiaria di Tavolino Magico. La storia di Ramona Schreier è simile a tante altre, poiché la povertà può colpire
chiunque di noi (pagina 8).
Le sono molto grato per il Suo impegno e la Sua preziosa collaborazione nel corso di
quest’anno e auguro di tutto cuore a Lei e ai Suoi cari giorni di festa sereni e un felice
Anno Nuovo.
Cordialmente
Alex Stähli
Direttore
Impressum
Redazione: Tavolino Magico; Caroline Schneider
Comitato dell’Associazione
Editore:
Lettorato in italiano: fra Martino Dotta, Cadenazzo
Beat Curti, Presidente dell’Associazione Tavolino
Tischlein deck dich (Tavolino Magico)
Traduzione: Alessandra Niedecker, Porza
Magico
Rudolf Diesel Strasse 25
Cadenza della pubblicazione: trimestrale
Daniel Böhny, Direttore di Prodega/Growa/Howeg
8405 Winterthur
Prossimo numero: marzo 2014
Lukas Niederberger, Direttore della Società svizzera
[email protected]
Tiratura: 6‘000 copie (d, i, f).
di utilità pubblica
Tel. 052 557 95 05
L’abbonamento ammonta a CHF 5,00 l’anno ed è
Annina Policante, responsabile del Centro di distri-
www.tavolinomagico.ch
conteggiato in ogni donazione.
buzione San Gallo, nonché collaboratrice volontaria
Samuel Sägesser, ex Direttore di Tischlein deck
dich (Tavolino Magico)
Tavolino Magico è sostenuto da:
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dal partner:
Cornetti, soldi e utilità pubblica
Hiestand collabora conTavolino Magico in diversi modi: con
offerte di prodotti, appoggio finanziario e volontariato. Il
produttore di prodotti da forno lo fa per convinzione e con
molto entusiasmo. In particolare l‘impegno presso il Centro
di distribuzione di Dietikon rappresenta per i dipendenti
un avvenimento speciale.
I collaboratori ci raccontano come hanno vissuto la distribuzione
di generi alimentari.
«Non saprei dire da quanto tempo non mi
capitava d’investire due ore in maniera così
sensata.»
Stefan Züst, Responsabile della produzione
«Il volontariato presso il Centro di distribuzione di Dietikon mi ha fatto provare
sensazioni diverse. Da una parte, mi sono
divertito molto a dare una mano alle collaboratrici volontarie di Tavolino Magico,
che sono ben organizzate, spiritose e comunicative. Dall’altra,
sono rimasto emotivamente molto impressionato soprattutto
nel vedere i bambini colpiti dalla povertà.»
Michael Kramar, Grafico
«Mi piacerebbe impegnarmi per gli altri: è
una frase che sento dire spesso. Però molti
non riescono a organizzarsi tra lavoro e
famiglia. Per questo trovo fantastico che il
nostro datore di lavoro ci dia la possibilità
d’impegnarci per gli altri. Grazie all’operato dei volontari rendiamo il nostro impegno concreto.»
Katia Corino, Specialista di comunicazione
«La cosa che mi ha colpito di più è stata
il coraggio dei beneficiari di mettersi in
fila con le loro borse vuote. Ammettere
che ‹sì, non ho niente e dipendo da questo
aiuto alimentare›. Ho un grande rispetto
per queste persone.»
«Questa collaborazione ha relativizzato
molte delle mie preoccupazioni quotidiane.
Ho visto cosa vuol dire aver problemi veri e
cosa significhi gestire la propria vita con un
budget finanziario ristrettissimo.»
Janine Röthlisberger, Responsabile del Marketing
Sandra Müller-Bächlin, Category and Channel Management
I tre pilastri della collaborazione:
1. Donazioni di prodotti: Hiestand offre prodotti da forno in
eccedenza non più vendibili. Inoltre sponsorizza i cornetti
per i grandi eventi di Tavolino Magico come, ad esempio,
l’Assemblea generale.
«Ho trovato i beneficiari molto cordiali,
cortesi e grati. Chiunque può prendere
esempio da loro.
Molto di quello che facciamo nel marketing è da relativizzare. Questo non vale per
le svariate forme di collaborazione con Tavolino Magico, che
invece hanno effetti duraturi. Le azioni di volontariato rendono
l’impegno di Hiestand visibile ed effettivo.»
Sonja Schäfer, Marketing Manager
2. Finanziamento: Hiestand si è assunta il padrinato del
Centro di distribuzione di Dietikon per CHF 30’000.– annui.
www.hiestand.ch
3. Volontariato: ogni settimana, alcuni collaboratori di Hiestand aiutano i volontari del Centro di distribuzione di
Dietikon a distribuire generi alimentari.
3
Guardare e agire
La responsabilità sociale rappresenta una tradizione per
l’azienda di alimenti per bambini Milupa (Domdidier/FR).
Voleva fare qualcosa di pratico e concreto per le persone
colpite dalla povertà in Svizzera e la collaborazione con
Tavolino Magico l’ha reso possibile.
mercato. In secondo luogo, contribuiamo finanziariamente al
Centro di distribuzione di Murten. Inoltre, organizziamo azioni di
raccolta interne e esterne. Infine aiutiamo i volontari di Murten
nella distribuzione di generi alimentari. Ogni giovedì per noi vale
il motto: «Rimboccarsi le maniche, portare casse, darsi da fare!».
Noi viviamo in concreto l’aiuto ai bisognosi.
Di Désirée Arnold, Junior Brand Managerin, Milupa SA
Come produttori di alimenti per l’infanzia, abbiamo deciso di
collaborare con Tavolino Magico come partner caritativo per
la Svizzera. Volevamo porre in evidenza il tema della povertà in Svizzera e dare l’occasione a tutti i nostri collaboratori
d’interessarsi a questo problema. «Tavolino Magico va vissuto»,
ci aveva detto la responsabile della comunicazione, Caroline
Schneider, quando ci eravamo incontrati la prima volta all’inizio
di quest’anno. Bisogna dire che aveva ragione.
Il nostro impegno è a più livelli. Prima di tutto, Milupa consegna
regolarmente prodotti che possono essere donati nel rispetto
delle norme alimentari. Si tratta, ad esempio, di prodotti che sono
stati rimpiazzati da nuove preparazioni. Malgrado questi alimenti
siano buoni e sicuri al 100%, non possiamo più immetterli sul
Désirée Armold collabora con i volontari nella distribuzione di alimenti a Morat.
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Questa collaborazione coinvolge molto sul piano emotivo. Non
capita di sicuro di uscire dal Centro di distribuzione di Murten e
di lasciarsi subito tutto alle spalle. Non si tratta solo di aiutare:
si torna a casa e si pensa alle persone incontrate. In casa si parla
per giorni di quello che si è vissuto. E ci si domanda: «Come può
succedere che in Svizzera ci siano persone che non si possano
permettere di comprare cibo nei negozi?». Allo stesso tempo ci si
rallegra che esistano organizzazioni come Tavolino Magico, che
affrontano questo problema. Tavolino Magico commuove e tocca
i cuori. Bisogna averlo sperimentato per capire cosa significhi.
www.milupa.ch
Il prezzo per avere patate fresche 365 giorni l’anno
«Annabelle», «Laura», «Agata». Dietro a questi bei nomi si
nascondono dei tipi di patate che sottostanno a direttive
severe. La patata è uno degli alimenti che è gettato via
con maggiore frequenza. Come consumatori, non siamo
coscienti del fatto che solo un’«Agata» su tre riesca ad
arrivare negli scaffali dei negozi?
Walter Ingold è Direttore di Terralog, un’azienda di conservazione e lavorazione di patate a Rüdtlingen. In quanto grossista di
patate, ci dice la sua opinione su cosa fa aumentare o diminuire
le perdite.
Lo spreco di cibo dipende dalla sua definizione
I quantitativi di cibo sprecato dipendono da come esso sia
definito. «Sarebbe importante una definizione di spreco valida
per tutti», dice Ingold. Secondo l’organizzazione delle Nazioni
Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), è definito spreco tutto quanto è prodotto per l’alimentazione umana che va
perso nel tragitto fra il campo e il piatto. Ingold non condivide
questa definizione perché «le patate eliminate ritornano nella
catena alimentare naturale, fatto più che ovvio. L’agricoltore usa
queste patate per cibare mucche e maiali». Inoltre gli agricoltori
stessi producono notevoli quantitativi di patate per alimentare
i propri animali.
Ogni patata scartata rappresenta una perdita
Per Terralog lo spreco di generi alimentari è un vecchio discorso. «Ogni patata che non riusciamo a vendere sul mercato
rappresenta sempre una perdita finanziaria. È nostro primario
interesse minimizzare gli sprechi», dice Ingold.
Indicazioni chiare riducono gli sprechi di cibo
Nel settore delle patate si lavora secondo determinate direttive
commerciali. Esse stabiliscono criteri standard, che definiscono
per esempio la qualità o l’imballaggio. Ingold è convinto che
«le direttive commerciali siano una buona cosa. Infatti direttive
specifiche aiutano a contenere le perdite. Se il nostro produttore
di patate sa quello che vuole il cliente, può anche produrre di
conseguenza.»
«Gli strumenti» dei collaboratori
I collaboratori di Terralog sono formati e sensibilizzati riguardo
allo spreco di cibo. «Noi lavoriamo con un prodotto naturale. Una
patata non è una vite con misure precise», dice Ingold. All’interno
delle direttive commerciali esiste un margine di tolleranza.
Lo spreco di patate avviene nell’intera catena produttiva
Agricoltura
Lavorazione
20 %
5%
5%
1,5 %
1,5 %
20 %
Commercio
all’ingrosso
Gastronomia
Commercio
al dettaglio
Economie
domestiche
Il 50%
finisce nella
pattumiera
Una patata su due finisce nella spazzatura.
Nota: i dati sono basati su stime, poiché non esistono cifre esatte sullo spreco nelle
varie fasi.
Fonte: Beretta et al., 2013: Quantifying food losses and the potential for reduction
in Switzerland. Waste Management.
Terralog si basa sull’esperienza. «Sfruttiamo coscientemente
questi margini di tolleranza per gettare la minor quantità possibile
di patate.»
Tensioni all’interno del settore
Come grossista, Terralog si trova in mezzo ad un campo minato.
«All’interno del settore della patata, cioè fra produttori, commercio all’ingrosso, industria e commercio al dettaglio, si discute
intensamente. Ognuno vuole massimizzare il proprio interesse.»
spiega Ingold. Questo fa parte della concorrenza.
Solo i prodotti migliori
Ingold solleva un altro problema: «C’è spesso una grande discrepanza fra quello che il cliente dice e quello che fa. Se il consumatore può scegliere fra due prodotti dello stesso prezzo, sceglie
sempre il prodotto più bello. È umano». È così che i prodotti
meno belli restano sugli scaffali, e poi finiscono nella spazzatura.
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Spacchettare invece di
buttare via
Un tempo la ditta di surgelati Frigemo gettava via una parte
delle patatine fritte o delle crocchette di patate che non
corrispondevano esattamente alle richieste dei suoi clienti.
Era la soluzione meno costosa. Oggi invece il Produttore di
surgelati, ineccepibili, ma che differiscono dalle richieste,
li confeziona e li dona a Tavolino Magico. È una novità per
il settore e Frigemo ne è un precursore.
Caroline Schneider ha parlato con Daniel Jenni
Walter Ingold, Direttore di Terralog (a destra) e Pascal Kopp,
responsabile del marketing.
Madre natura fa la sua parte
Per finire, anche madre natura ha il suo ruolo. Il raccolto varia
tra il 20 e il 30% a dipendenza delle condizioni metereologiche.
Malgrado un’accurata pianificazione, ci possono essere eccedenze. Inoltre «le patate possono ammalarsi e sono quindi un
prodotto delicato».
Offerte per un motivo valido
Dove ci sono persone che lavorano, possono esserci errori. Per
esempio, ci sono imballaggi con diciture sbagliate o eccedenze, perché i quantitativi ordinati dal cliente sono inferiori alle
previsioni. Terralog dona questi prodotti a Tavolino Magico. «Se
dovessimo rifare gli imballaggi che sono mal etichettati, perderemmo troppo tempo e denaro. Per questo siamo contenti di
poter regalare queste patate alle persone bisognose.»
S’impara da piccoli
«In fin dei conti, il nostro comportamento riguardo al cibo è
anche una questione etica», dice Ingold. «Io non riesco a buttare
via il pane. È una cosa più forte di me.» Ingold cerca di trasmettere questo comportamento anche ai suoi bambini, perché
è convinto che «il rispetto per i generi alimentari comincia in
famiglia». Proprio come dice Jeremias Gotthelf: «Bisogna dare
inizio in casa a ciò che deve luccicare in patria.»
www.terralog.ch
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Il tema dello spreco di cibo (in inglese foodwaste) è di
grande attualità nell’opinione pubblica. Che significato
riveste per Frigemo?
Il nostro scopo è di ridurre le perdite di generi alimentari e
questo tema fa parte della nostra strategia di sostenibilità.
Come trasformatori di prodotti agricoli cerchiamo di utilizzarli
in modo ottimale.
Che eccedenze ci sono nella vostra azienda?
Nella nostra fabbrica di Cressier produciamo contemporaneamente patatine fritte, fiocchi per il puré e rösti. Abbiamo quindi
molte possibilità per utilizzare appieno le patate. Faccio un
esempio: per 1 kg di patatine fritte servono 2.5 kg di patate.
Sbucciandole e tagliandole avanzano dei pezzetti di patata
che possiamo usare per la produzione dei fiocchi o dei rösti,
eliminando quasi completamente gli sprechi.
Come novità da quest’anno, Frigemo ha cominciato a confezionare apposta per Tavolino Magico quei prodotti che
non corrispondono alle caratteristiche richieste dai clienti.
In precedenza, tali prodotti erano eliminati, poiché ciò
risultava meno costoso. Con la nuova soluzione, Frigemo
mette in conto tempo, personale e costi. Che motivazione
c’è dietro queste spese supplementari?
Come azienda sostenibile di generi alimentari, abbiamo la responsabilità di usare le risorse senza sprecarle. Per i prodotti
fuori dalla norma, cerchiamo le soluzioni più sensate possibili.
Inoltre, così riusciamo a fare molto con costi accettabili.
Quanto vi viene a costare?
Abbiamo calcolato che con un investimento nel confezionamento di 10’000 franchi, riusciamo a reintrodurre nella catena
alimentare generi alimentari per un valore di 200’000 franchi.
Ciò significa moltiplicarne per venti il valore. Pensiamo proprio
che ne valga la pena!
Dalla vita di Ramona Schreier
«Ho elemosinato da mangiare»
Finora siete gli unici fornitori di prodotti che si sobbarcano
simili costi supplementari. Come si potrebbe estendere il
vostro modello al gruppo Fenaco?
Noi desideriamo incitare le nostre aziende partner, come Ramseier o Ernst-Sutter AG, a procedere anche loro in questo senso.
Magari anche questa intervista può essere utile a sensibilizzare
aziende al di fuori del gruppo Fenaco e a farle agire di conseguenza. Sarebbe bello, no?
Che altre misure intraprendete per ridurre al massimo le
perdite?
Al momento, stiamo analizzando attentamente il nostro flusso
di merci, dalla fornitura alla produzione fino alle capacità di
magazzino, per riuscire a ottimizzarlo. Inoltre, nella produzione
stiamo attuando un progetto che ha come scopo di diminuire
la percentuale di errori. Vogliamo ridurre i costi e il conseguente
spreco di cibo del 30%. Con tanti piccoli accorgimenti nel quotidiano diminuiamo la percentuale di errori, ad esempio, controllando le varie ricette con il nuovo sistema «dei quattro occhi».
Daniel Jenni, Responsabile Marketing, vendite e logistica
Che significato ha la collaborazione con Tavolino Magico?
Per noi è molto importante, perché a fronte di costi relativamente
bassi otteniamo un risultato molto positivo. Inoltre sentiamo
l’entusiasmo della squadra di Tavolino Magico, che ci sostiene
e ci stimola a sviluppare ulteriormente la collaborazione.
www.frigemo.ch
È alta e i suoi lunghi capelli neri mettono in risalto i grandi
occhi blu. Ramona Schreier sta seduta diritta davanti a una
tazza di caffè nel Tearoom Mozart a Soletta. Conosce il
lato oscuro della vita. A 33 anni ne ha passate ben più di
molti suoi coetanei, ma la sua forza di volontà l’ha sempre
aiutata a rialzarsi.
Una brutta partenza
Il padre ha abbandonato la famiglia quando Ramona aveva 8
anni, se n’è andato ed è scomparso per sempre. «Ci picchiava»
dice Ramona in tono asciutto. «Da bambina, davo una mano
nel ristorante di mia madre, non mi restava molto tempo per
fare i compiti», racconta. «I maestri chiudevano un occhio, ma a
causa della brutta pagella non ero riuscita a trovare un posto da
apprendista. Avevo dovuto rivolgermi all’Ufficio di collocamento
e più tardi avevo trovato lavoro in una fabbrica, dove non facevo
altro che assemblare pezzi per schede di circuiti stampati».
Di nuovo la violenza
A 20 anni ha il suo primo ragazzo e dopo poco rimane incinta.
Ramona si sposta una ciocca di capelli dal viso e dice: «Era un
violento». Mentre racconta, dalla porta del caffè entra aria fredda.
Succede nel momento in cui lascia brevemente il suo neonato per
andare in lavanderia. «Ho sentito le urla del mio bebé». Chiama
l’ambulanza e la polizia: il suo bambino di tre settimane dovrà
stare due mesi all’ospedale e il suo ragazzo finirà in prigione.
Il periodo peggiore
Più tardi conosce il suo futuro marito e spera fortemente in una
vita migliore. Si sposa, resta incinta. «Mio marito mi tradiva continuamente e spesso non tornava a casa». Lo dice senza amarezza.
Comincia un altro periodo nero. Ad ascoltarla, in certi momenti
vengono i brividi, ma Ramona racconta la sua storia in maniera
tranquilla e pragmatica. «Faceva di tutto per ferirmi, e aveva un
piano: cominciarono ad arrivarmi lettere di sconosciuti piene
di accuse pesanti», ricorda Ramona. Intervengono le autorità e
i suoi bambini sono dati in affido. Per Ramona crolla il mondo,
guarda la sua tazza e tace per un momento, poi dice: «È come
se ti strappassero il cuore» e continua a guardare la sua tazza. A
quel punto perde ogni riferimento, è distrutta psicologicamente,
scappa e trova rifugio da un amico senzatetto che vive in una
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casa occupata. «Non avevo più niente, per mangiare chiedevo
l’elemosina». Il suo amico le offre della cocaina e lei l’accetta
per pura disperazione. «Non ce la facevo più a sopportare il
dolore psicologico».
Il ritorno alla vita
Ramona Schreier solleva la tazza del caffè, guarda lontano e
dice: «Avevo un unico scopo: rivolevo i miei bambini». Cerca
aiuto psicologico e riesce con le proprie forze a uscire dalla
cocaina. Lavora con regolarità per un programma di reinserimento. «Quattro volte mi hanno fatto sperare che mi avrebbero
ridato i miei bambini e poi ogni volta mi dicevano di no». A un
certo punto ha battuto i pugni sul tavolo e ha chiesto cos’altro
avrebbe dovuto fare per riaverli.
Ramona Schreier, beneficiaria di Tavolino Magico, continua a lottare.
La speranza è l’ultima a morire
Dall’anno scorso i bambini sono di nuovo con lei, dopo 10 infiniti
anni di separazione. Ramona è felice. Guarda l’orologio, è l’ora di
andare alla distribuzione di cibo presso l’Esercito della Salvezza.
Ramona saluta una signora anziana: «Hey, sei già qui?». Si conoscono. Tavolino Magico è per lei da oramai tanto tempo una parte
importante della sua vita. Non solo per il cibo, ma anche perché
lì col tempo si sono creati contatti amichevoli. «La mia indennità
d’invalidità ci basta a malapena» dice mentre attraversiamo la
strada. «Ma mia madre cerca di aiutarci e, grazie a Tavolino
Magico, riusciamo in qualche modo a cavarcela.» Una cosa
la rallegra. Pensa alla festa di Natale organizzata dalla Chiesa
evangelica di Soletta. «C’è un buon pranzo e i bambini ricevono
perfino un regalo». Vediamo sorridere Ramona Schreier per la
prima volta. E ha un obiettivo: vuole vivere autonomamente.
Vuole cavarsela completamente da sola e trovare un lavoro.
Grazie mille per il vostro contributo!
Einzahlung Giro
Versement Virement
Versamento Girata
Einzahlung für / Versement pour / Versamento per
Zahlungszweck / Motif versement / Motivo versamento
Tavolino Magico
6593 Cadenazzo
CH62 0900 0000 8550 3288 4
Tavolino Magico
6593 Cadenazzo
CH62 0900 0000 8550 3288 4
TL 04/2013
85-503288-4
Konto / Compte / Conto
CHF
▼
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Einbezahlt von / Versé par / Versato da
▼
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Einbezahlt von / Versé par / Versato da
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Die Annahmestelle
L’office de dépôt
L’ufficio d’accettazione
85-503288-4
Konto / Compte / Conto
CHF
441.02
Empfangsschein / Récépissé / Ricevuta
Einzahlung für / Versement pour / Versamento per