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Chirurgia vascolare periferica
alla Clinica Santa Chiara
Grazie all’assunzione del Dr. med. Marco
Toderi Brancaleone, specialista FMH in chirurgia generale e FEBVS in chirurgia vascolare,
dal 2012 la Clinica Santa Chiara di Locarno è
praticamente in grado di garantire l’esecuzione di tutti gli interventi di chirurgia vascolare
periferica, sia a carico del sistema arterioso che
venoso. E difatti, con il suo arrivo, il chirurgo
ha impresso un rinnovato impulso a questa importante branca della chirurgia, tant’è vero che
nel 2012 ha effettuato 19 interventi mentre nel
2013 le operazioni da lui eseguite sono state
ben 46.
quali sono le patologie per la cui risoluzione si rende necessario il ricorso alla
chirurgia?
La patologia venosa da riflusso, detta «malattia varicosa» o «vene varicose», rappresenta
la maggior parte della nostra casistica chirurgica, interessando fino al 30% della popolazione. Oltretutto, anche in questo ambito, negli
ultimi anni ci sono state importanti evoluzioni.
Legate alla malattia varicosa, quale stadio
estremo della stessa, troviamo inoltre le ulcere
venose, che richiedono una presa a carico multidisciplinare.
Dottor Toderi Brancaleone, nell’ambito
della chirurgia vascolare arteriosa periferica, quali sono gli interventi più frequenti? Ci può fornire qualche dato epidemiologico?
Gli interventi chirurgici più frequenti sono
rappresentati dai By-Pass (venosi o protesici)
e dalle endarterectomie, non tralasciando purtroppo – quando inevitabili – le amputazioni.
Con l’avanzare dell’età media della popolazione, la frequenza delle malattie vascolari
arteriose è in continuo aumento, raggiungendo
il 20% nei pazienti con più di 70 anni.
Alla Clinica Santa Chiara, siete in grado
di eseguire tutti gli interventi appena descritti?
Assolutamente sì, sia dal punto di vista
diagnostico che terapeutico e, non da ultimo,
post-operatorio.
Se invece parliamo del sistema venoso,
Per quali tipologie d’interventi vascolari,
invece, indirizzate i pazienti verso altre
strutture?
Indirizziamo altrove quei pazienti che necessitano di una terapia percutanea, quindi
non chirurgica. Ad esempio nel caso di lesioni arteriose che, per forma o estensione, sono
candidate ad una dilatazione percutanea con
palloncino. Parimenti, ci appoggiamo ad un’altra struttura per le patologie dei grossi vasi
come l’aorta toracico-addominale o per le arterie carotidi. Forniamo comunque tutto il sostegno necessario per la fase diagnostica, nonché
per quella del follow-up post-operatorio.
Le cause delle patologie vascolari sono da
attribuire principalmente all’età, oppure
hanno qualcosa a che fare con lo stile di
vita e l’igiene alimentare?
Sicuramente l’età in sé e l’allungamento
della vita media, portano ad un’aumentata incidenza di malattie vascolari. Altri fattori più
specifici sono però altrettanto temibili.
Per quanto riguarda le patologie venose, i
fattori di rischio più importanti sono la familiarità, l’appartenenza al sesso femminile, la gravidanza, le terapie ormonali, la sedentarietà e
la prolungata stazione eretta.
Per le patologie arteriose, i fattori di rischio
più rilevanti sono il fumo (anche passivo), il
diabete, l’ipertensione arteriosa, la familiarità,
l’ipercolesterolemia e l’obesità.
Come dovremmo comportarci per mantenere i vasi sanguigni in buona salute il più
a lungo possibile?
Aumentando l’attività fisica e diminuen-
Dr. med. Marco Toderi e Dr. med. Paolo Vezzù
durante un esame Duplex (Eco-color Doppler).
Dr. med. Marco Toderi e Dr. med. Paolo Vezzù
mentre esaminano un’Angio-TAC.
do al massimo (se possibile) i fattori di rischio
sopraccitati; inoltre, sottoponendovi a regolari check-up presso il medico curante, senza
dimenticare che gli specialisti sono sempre a
vostra disposizione.
Alla Clinica Santa Chiara la presa a carico
del paziente con problemi vascolari è globale, nel senso che egli è seguito prima,
durante e dopo l’intervento: questo, grazie all’ottima collaborazione inter e multidisciplinare che vige tra i diversi reparti
e servizi. In sede di diagnosi, ad esempio,
di quali competenze e tecnologie vi avvalete?
Per la fase diagnostica ultrasonografica, ci
avvaliamo della collaborazione dei medici angiologi: il Dr. med. Fabio Sartori e il Dr. med.
Paolo Tutta, i quali si occupano dell’esecuzione
di esami Duplex (Eco-color Doppler) sia venosi,
sia arteriosi.
Per quanto riguarda gli esami radiologici, il Dr. med. Paolo Vezzù, medico radiologo,
esegue sia Angio-TAC, sia Angio-Risonanze:
indispensabili alla pianificazione degli ulteriori
gesti terapeutici. Questi esami sono a disposizione anche per il post-operatorio (immediato
e a lungo termine) dei pazienti, permettendoci
quindi di seguirli adeguatamente nel tempo.
Per favorire il loro recupero post-operatorio, dopo l’intervento chirurgico i pazienti
vengono indirizzati al reparto di fisioterapia?
Se necessario, il nostro servizio di fisioterapia segue i pazienti vascolari sia nell’immediato post-operatorio, sia in fase di riabilitazione.
Con la Clinica Santa Chiara collaborano, in
qualità di medici accreditati, due specialisti in nefrologia: il Prof. Dr. med. Claudio
Marone e la Dr. med. Daniela Garzoni. Entrambi lavorano presso l’Istituto Dialago
di Minusio.
Immagino che, grazie alla loro presenza,
la chirurgia vascolare legata alla gestione
dei pazienti dializzati abbia beneficiato di
un certo impulso…
In effetti i pazienti dializzati necessitano
tanto della confezione quanto della cura degli
accessi vascolari, indispensabili alla dialisi stessa. Si tratta, infatti, di fistole artero venose o
di shunt protesici che richiedono delle manutenzioni periodiche, talvolta anche preventive,
volte a permetterne un corretto e duraturo funzionamento. Anche in questo caso la multidisciplinarietà ci aiuta: pensiamo agli esami Duplex pre-operatori (per pianificare l’intervento)
e a quelli post-operatori di follow-up, che ci
permettono di controllare gli accessi vascolari
nel tempo.
Parimenti intensa e proficua è la collaborazione con il servizio di diabetologia della Clinica, capitanato dal Dr. med. Tarcisio
Bianda. Per quali problematiche legate
alla malattia diabetica può risultare necessario un trattamento chirurgico?
Il diabete, tra le altre complicazioni sistemiche, porta all’arteriopatia periferica e alle ulcere diabetiche. In tal caso la collaborazione con
il servizio di diabetologia, in particolare con
l’infermiera specializzata Alice Caviglia, mira
sia alla cura locale delle ulcere, sia - laddove
possibile - alla terapia dell’arteriopatia stessa
soggiacente.
Per marcare e rinsaldare maggiormente
il suo legame con il territorio e con i pazienti
della regione, recentemente il Dr. med. Marco
Toderi Brancaleone ha rilevato lo studio medico del Dr. med. Dimitri Scuffi, che si trova in
via della Pace 7 a Locarno, proprio a due passi
dalla Clinica.
Attualmente, quindi, Toderi consulta presso due studi medici: quello di Locarno e quello
di Via Serodine 10, a Bellinzona, che condivide
con il Dr. med. Giongo.