NOVITà SETTEMBRE 2014 feltrinelli-kowalski

NOVITà
SETTEMBRE 2014
feltrinelli-kowalski
Prezzi, numeri di pagine, copertine e date di uscita in libreria sono da considerarsi provvisori. Per gli aggiornamenti, consultare www.feltrinellieditore.it/giornalisti.
narratori
INDIES
varia
fox crime
fuochi
variabianca
serie
serie bianca
campi
del sapere
campi del sapere
urra
storie
LE comete
kids
kids cinema
home
audiolibri
home cinema
narratori
Due pubblicazioni indipendenti
ma strettamente legate.
La musica raccontata
e la musica come performance.
copertina
non
definitiva
ERRI DE LUCA
LA MUSICA
PROVATA
Erri De Luca e la scoperta della musica. La musica della
scrittura, certo, ma anche la musica che si ascolta, che col­
ma le nostre giornate, la musica che si canta.
Questa “musica provata” comincia sui banchi del liceo
con il celebre invito omerico alla Musa “Cantami o diva
del Pelide Achille”, con la Napoli delle canzoni ottocen­
tesche, con Ciccio Formaggio, con le incisioni beetho­
veniane di Arturo Toscanini, e prosegue dentro i canti di
Pete Seeger negli anni sessanta, Il disertore di Boris Vian,
le canzoni scritte o rimaneggiate insieme all’amico Gian
Maria Testa, l’armonica di Mauro Corona. Ci sono le
bombe di Sarajevo e la memoria dei canti della fatica,
quelli legati alla terra, quelli legati al lavoro operaio, c’è la
voce cristallina di Antonella Ruggiero, e quella di Noa.
C’è il Mediterraneo. C’è tutta una vita che prova a intona­
re la voce.
l’autore Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950. Di­
ciottenne, vive in prima persona la stagione del Sessan­
totto ed entra nel gruppo extraparlamentare Lotta
Continua. Poi sceglie di esercitare diversi mestieri ma­
nuali in Africa, Francia, Italia: camionista, operaio,
muratore. Nel 1994 esordisce nella scrittura con Non
ora, non qui (Feltrinelli). Studia da autodidatta l’ebrai­
co e traduce alcuni libri della Bibbia. L’ultima sua ope­
ra narrativa è Storia di Irene (Feltrinelli, 2013)
pag 112
euro 9,00
isbn 978-88-07-03103-8
In libreria da: settembre 2014
4
Erri De Luca
La musica
provata
lo spettacolo
copertina
non
definitiva
La storia di una collaborazione che diventa musica, che
diventa canzone, che diventa il piccolo film di come si
può fare e cantare poesia. Uno spettacolo in cui compaio­
no tanti compagni di strada di Erri De Luca, tutti uniti dal
denominatore “musica”. Fra gli altri Stefano Di Battista,
Nicky Nicolai, Maurizio Fabrizio, Isa Danieli e Gian Ma­
ria Testa.
“Stefano Di Battista, sassofonista giramondo, mi ha chie­
sto tramite l’amico Michele Afferrante una scrittura da
mettere in musica. Stavo raccogliendo pagine per un nuo­
vo libretto di poesie, ma nessuna delle pronte era adatta.
Una sera in una città di mare mi è venuta una pagina sul
Mediterraneo: ‘Essere di Medit’. Era quella giusta e l’ho
trasmessa a Stefano.
Pochi giorni dopo mi ha chiamato per farmela sentire,
musicata da Maurizio Fabrizio e cantata da Nicky Nico­
lai. Quella pagina si era trasfigurata nelle onde sonore di
una mareggiata musicale.”
DVD
dvd
euro 9,90
isbn 978-88-07-49173-3
In libreria da: settembre 2014
5
VARIA
PER IL PUNTO VENDITA:
Il dvd sarà offerto con sconto lancio del 25%
per il primo mese di vendita.
Un espositore da banco consentirà di promuovere
entrambi i prodotti insieme.
Codice prenotazione: 978-88-07-33671-3
narratori
Paolo Rumiz
copertina
non
definitiva
I fantasmi
delle tradotte
Questo è il racconto di un viaggio in treno, anzi di molti
viaggi in treno.
Il narratore parte per la Galizia: che prima nel 1914 e poi
nel 1915 fu teatro di pesantissimi combattimenti fra russi e
austro-ungarici. Lì scorre il primo sangue della Grande
guerra. Lì il narratore raccoglie le prime voci, le voci che
vengono dalle piccole luci dei cimiteri polacchi dove le
tombe si lucidano sino a farle brillare. E quelle voci si som­
mano alle altre che progressivamente Rumiz raccoglie: i te­
deschi, gli italiani, gli austriaci sembrano parlare la stessa
lingua della morte subita. E quei cimiteri si rivelano abita­
zioni create per l’eterno. Sul treno che lo riporta in Italia
dalla Polonia il narratore fatalmente smarrisce il quaderno
degli appunti. Quella perdita gli stringe il petto come una
morte. Vi legge con nettezza il rischio della perdita della
memoria storica che è di fatto il segno più luttuoso a cui noi
fragili umani siamo esposti. Per fortuna arrivano come be­
nedizione i nuovi racconti orali, l’aprirsi delle cassapanche
dove le famiglie tengono come preziosi cimeli i diari, gli ap­
punti, le cartoline, gli effetti personali di chi non è più. Da
quei racconti la memoria risospinge il racconto in Russia, in
Ucraina, a Leopoli, là dove si destano le rimembranze di al­
pini passati dalla guerra alla rivoluzione leninista.
La lenta tradotta su cui viaggia il narratore accoglie fanta­
smi di soldati: i fantasmi dei vivi si accompagnano a quelli
dei morti e il viaggio finisce a Redipuglia, dove di nuovo si
accendono i lumi davanti ai nomi dei soldati, come in
Polonia.
“Fu allora che vidi accendersi le fiammelle. Non in cielo, che
restava buio a parte qualche lampo lontano. Era la terra selvaggia che ardeva per decine di chilometri. Vi lessi nitidamente bivacchi di soldati, lampade a olio alle finestre e alle
cappelle dei crocicchi, candelabri di Hanukkah, sfiati di piccoli pozzi petroliferi, fuochi fatui, lampioni, miasmi di cimiteri, roghi di foglie secche. Nel fango, tra i villaggi, lucciole – o
uomini, non so – vagavano disegnando strani segni zodiacali,
stelle di un emisfero sconosciuto.”
pag 192
euro 16,00
isbn 978-88-07-03104-5
In libreria da: settembre 2014
6
Paolo Rumiz ci racconta la Grande guerra come un viaggio dentro
la memoria, dentro una memoria difficile da mantenere accesa,
e tuttavia presente insieme al tormento onirico di una civiltà
che invece di frantumarsi mescola e rimescola le lingue e le vite.
“Ma quella notte cambiava qualcosa.
Stavolta erano proprio i ragazzi di Redipuglia a dirmi:
‘Vai, nei giorni dei morti vai da chi non ha tomba.
Vai dagli innominati, dai dimenticati dalla storia’.
Erano gli italiani a chiedermi di prendere quella strada,
scavalcare Alpi e Carpazi per cercare la mia gente.”
Piano di lancio
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• Recensioni
• Presentazioni
l’autore Paolo Rumiz è giornalista de “la Repubblica”
e “Il Piccolo” di Trieste. Con Feltrinelli ha pubblicato La
secessione leggera (2001), Tre uomini in bicicletta (con
Francesco Altan; 2002), È Oriente (2003), La leggenda dei
monti naviganti (2007), Annibale (2008), L’Italia in seconda classe. Con i disegni di Altan e una Premessa del misterioso 740 (2009), La cotogna di Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna (2010), Il bene ostinato (2011), la riedi­
zione di Maschere per un massacro. Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia (2011), Trans
Europa Express (2012) e Morimondo (2013).
narratori
José Saramago
Alabarde, alabarde
Con uno scritto originale di Roberto Saviano
Traduzione di Rita Desti
copertina
non
definitiva
Artur Paz Semedo, impiegato di una storica fabbrica d’ar­
mi, le Produzioni Bellona s.a., e intenditore di film bellici,
viene profondamente colpito da alcune commoventi im­
magini de L’espoir, di André Malraux, cui assiste casual­
mente. La successiva lettura del libro, che pare già provo­
care un’impercettibile incrinatura nelle sue certezze di
amante appassionato delle armi da fuoco e, poco dopo, il
suggerimento della ex moglie Felícia, una pacifista con­
vinta, di investigare negli archivi dell’azienda per scoprire
se le Produzioni Bellona s.a. abbiano mai venduto arma­
menti ai fascisti lo avviano verso un’avventura che pur­
troppo non sapremo, pur potendolo immaginare da fede­
li lettori di José Saramago, fin dove lo avrebbe condotto.
“L’uomo si chiama artur paz semedo e lavora da quasi
vent’anni nei servizi di fatturazione di armamento leggero
e munizioni di una storica fabbrica d’armi conosciuta con
la ragione sociale di produzioni bellona s.a., nome che,
conviene chiarirlo giacché sono ormai pochissime le per­
sone che s’interessano di queste inutili conoscenze, era
quello della dèa romana della guerra. Niente di più ap­
propriato, bisogna riconoscerlo.”
Con uno scritto originale di Roberto Saviano.
L’AUTORE José Saramago (Azinhaga, Portogallo, 1922 –
Tías, Isole Canarie, 2010), tra i più grandi romanzieri del
Novecento, è stato narratore, poeta, drammaturgo e gior­
nalista, premio Nobel per la letteratura nel 1998. Feltri­
nelli ha pubblicato anche: Memoriale del convento, L’anno della morte di Ricardo Reis, La zattera di pietra, Una
terra chiamata Alentejo, Il vangelo secondo Gesù Cristo, Manuale di pittura e calligrafia, Cecità, Viaggio in Portogallo, Tutti i nomi, L’uomo duplicato, Caino, L’ultimo
quaderno, La seconda vita di Francesco d’Assisi e altre opere teatrali, Saggio sulla lucidità, Il più grande fiore del mondo (nella collana “Kids”), Don Giovanni o Il dissoluto assolto, Le intermittenze della morte, L’anno mille993, Lucernario e, nella collana digitale “Zoom”, Lisbona.
José Saramago ha scritto fino all’ultimo mi­
nuto della sua vita, e fino alla fine la sua
scrittura, il suo discorso, si sono distinti per
la loro eccezionale lucidità. Alabarde, alabarde prometteva di essere un romanzo
bellissimo e di grande attualità. Le armi, la
guerra, l’economia, l’individuo, la politica
sono i temi che il Nobel portoghese aveva
urgenza di affrontare. Trama e personag­
gi erano strumenti che padroneggiava con
magistrale destrezza. Tutto è lì, in queste
pagine che ci ha lasciato c’è già tutto, trac­
ciato con impeccabile perfezione, ma in­
compiuto.
pag 96
euro 9,00
isbn 978-88-07-01883-1
In libreria da: settembre 2014
8
narratori
Danny Wallace
Copia-e-incolla
Traduzione di Alice Pizzoli
copertina
non
definitiva
Tom,
Me ne vado, ma non ti lascio.
Tu continua pure come sempre.
Con amore,
Hayley
È questo il messaggio che Tom Ditto, trentenne londine­
se, trova la sera del 12 giugno, la sera in cui scopre che la
sua ragazza non c’è più, ma non lo ha lasciato.
Ma cosa significa? Hayley se ne è andata oppure no? Tor­
nerà? Quando? E cosa diavolo dovrebbe fare Tom nel
frattempo?
Incapace di stare ad aspettare, Tom si mette sulle tracce di
Hayley. E nel farlo si imbatte in uno strano ed eccentrico
gruppo di persone con un hobby tanto insolito quanto
contagioso.
Un attimo dopo si accorge di essere pedinato, ma non sa
da chi. E poi rischia di perdere il lavoro in radio per col­
pa di un infausto incidente: un piccolo gesto per un pre­
sentatore navigato come lui, che dimentica inavvertita­
mente il microfono acceso proprio quando tutta Londra
è all’ascolto, un incidente enorme per la responsabile
dell’emittente radio, che minaccia di licenziarlo seduta
stante.
Ma per Tom l’importante è capire cosa sta succedendo al­
la sua vita e chi sono le persone che gli stanno intorno.
Perché, chi è Hayley in realtà? E chi è la ragazza che con­
tinua a seguirlo al supermercato?
E chi cavolo è Tom Ditto?
L’AUTORE Danny Wallace (Dundee, 1976) è uno scritto­
re, produttore e giornalista britannico pluripremiato, il
cui lavoro è apparso su testate come “The Guardian”,
“The Scotsman” e “The Independent”. Ha scritto e pro­
dotto commedie per la tv, la radio e il teatro.
Tra i suoi libri, Yes Man, dal quale è stato tratto un film
della Warner Bros, con Jim Carrey nei panni del protago­
nista, e La ragazza di Charlotte Street (Feltrinelli, 2012),
un bestseller internazionale che a breve diventerà un film
per la Working Title Films, la casa di produzione di Notting Hill, Alta fedeltà, Billy Elliot, Quattro matrimoni e un
funerale e Il diario di Bridget Jones.
Vive a Londra.
“Uno dei più brillanti talenti inglesi.” GQ
Sei triste e insoddisfatto? Vorresti avere più
successo, superare un dolore, essere una per­
sona diversa? Perché faticare quando qualcu­
no ha già trovato una soluzione prima di te?
Unisciti ai Carta Carbone, un gruppo ano­
nimo di persone che, scontente della loro
vita, copiano quella di un altro. Scelgono
uno sconosciuto e fanno tutto quel che fa lui,
dimenticando così i loro problemi. Perché, si
sa, l’erba del vicino è sempre più verde.
Dopo il successo di La ragazza di Charlotte
Street, il nuovo, travolgente romanzo di
una delle figure di maggior spicco del mon­
do dello spettacolo inglese.
pag 304
euro 15,00
isbn 978-88-07-03105-2
In libreria da: settembre 2014
9
narratori
‘Ala al-Aswani
Cairo Automobile Club
copertina
non
definitiva
Traduzione di Elisabetta Bartuli e Cristina Dozio
Alla fine degli anni quaranta, sotto le pale dei ventilatori del
Cairo Automobile Club, l’Egitto dei pascià e dei monarchi
amoreggia con aristocratici e diplomatici d’ogni sorta, ba­
sta che siano europei. Regolarmente Sua Maestà il re onora
con la sua eminente presenza il tavolo del poker. Stravagan­
za, magnificenza e decadenza che si attardano nei salotti
perlinati. Mentre negli spazi comuni, un esercito di servito­
ri e impiegati venuti dall’Alto Egitto e dalla Nubia si affan­
na a soddisfare le esigenze dell’inflessibile El-Kwo, ciam­
bellano del re. Lo schiavo del monarca è anche il capo su­
premo degli impiegati di tutti i palazzi reali, che spadroneg­
gia nei minimi dettagli sulla loro misera esistenza e si dilet­
ta a professare l’arte della sottomissione.
Tra i “soggetti”: Abdelaziz Hamam, erede di una potente
famiglia in rovina, arrivato al Cairo nella speranza di assicu­
rare un’educazione alla sua prole. Seguendo i cammini
contrastati che prendono i suoi figli, scopriamo gli ultimi
sussulti dell’Egitto pre-nasseriano: l’arroganza delle classi
dominanti, la miseria dei reietti, il risveglio del sentimento
nazionalistico. L’edificio si crepa ovunque, e nel microco­
smo del Cairo Automobile Club, dove il volto nero come il
carbone di un domestico aggiunge un tocco di eleganza al
decoro, fremono i tempi futuri e l’esplosione rivoluzionaria
che infiammerà il paese.
Più che mai impegnato e umanista, ‘Ala al-Aswani ripren­
de i racconti popolari e i colori sgargianti dell’irresistibile
Palazzo Yacoubian e indica instancabilmente l’unica via giu­
sta per il suo paese: una democrazia egiziana da costruire.
Cairo Automobile Club come
Palazzo Yacoubian.
L’afflato nazionalistico
per liberare l’Egitto dal
colonialismo britannico come
l’impeto rivoluzionario
di piazza Tahrir che ha
affrontato Mubarak
e il suo regime.
L’autore ‘Ala al-Aswani è nato al Cairo nel 1957. Oltre
a esercitare la professione di dentista, scrive per molti
quotidiani e riviste di letteratura, politica e questioni so­
ciali. È stato uno dei membri fondatori del movimento di
opposizione Kifaya (Basta così). Palazzo Yacoubian, la sua
prima opera (Feltrinelli, 2006), ha suscitato grande scal­
pore per i temi affrontati e, da allora, è il romanzo più
venduto nel mondo arabo; dal libro è stato tratto un film
presentato al Festival di Roma nel 2006. Feltrinelli ha
pubblicato anche Chicago (2008), Se non fossi egiziano
(2009) e La rivoluzione egiziana (2011).
pag 512
euro 19,00
isbn 978-88-07-03107-6
In libreria da: settembre 2014
10
Dodici anni dopo Palazzo Yacoubian
100.000 copie vendute
“Con Cairo Automobile Club, ‘Ala al-Aswani
firma il suo terzo romanzo e senza dubbio la
sua opera più riuscita. Fedele al principio che
ha fatto il successo dei suoi romanzi precedenti, dipinge con maestria, tenerezza e humour un mondo che cambia e stravolge i destini individuali che, a loro volta, trasformano
il mondo.”
Marwan Chahine, “Libération”
L’autore: molto amato, è il più celebre scrittore arabo contemporaneo e ha avuto un ruolo politico di primo piano nella rivoluzione egiziana.
Il romanzo: un libro importante e ambizioso, che sarà pubblicato in tutto il mondo.
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• recensioni
narratori
Ugo Cornia
Animali
(topi gatti cani e mia sorella)
copertina
non
definitiva
Siamo a Guzzano, Appennino modenese, nella casa in cui
la famiglia Cornia passa l’estate e molta parte del tempo
non lavorativo. È una vecchia casa. Gli animali sono una
presenza famigliare. Non sono sempre e solo animali do­
mestici, o almeno la loro domesticità non è quella tradizio­
nale. C’è addirittura un annus mirabilis, il ’92, in cui l’inva­
sione di topi, arvicole e piccioni diventa una vera e propria
occupazione – e la casa si copre di escrementi e le stanze si
animano di dibattito su cosa è meglio o su cosa è peggio fa­
re, e quale tolleranza o quale intolleranza si deve esercitare.
Il dibattito torna vivo ora. C’è un’invasione di piccioni con
vaiolo e la sorella del narratore, dolce animalista, si fa in
quattro per curarli, e nondimeno si prende cura, almeno
idealmente, dei topi. E infatti eccoli di nuovo i topi, anzi i
ratti, prendere posto nella quiete della magione. Uno in
particolare, piuttosto abitudinario, compare sempre sullo
stesso scaffale della libreria – dal che sorge spontaneo al
narratore il sospetto che il topo abbia qualcosa dell’umano
e con l’umano abbia diviso quattromila anni di esistenza.
Alle storie di ratti e piccioni fan seguito quelle di gatti (il
cacciatore di prede Cito, l’avventuroso Cionci, la depressa
Pinzia) e quelle dei cani: Billo, il setter cieco, e Tobi, il cane
pazzo della sorella (“uno di quei cani morbosi che amano
una persona sola”). Attraverso gli animali Ugo Cornia rico­
struisce una fulminante storia di famiglia, dove con le be­
stie si parla, ci si infuria, si fanno patti, si stabiliscono confi­
ni, dove attraverso le bestie si dispiega il labirinto emotivo
degli affetti, le stagioni di un’esistenza, le presenze amate, le
assenze e le morti.
L’AUTORE Ugo Cornia è nato a Modena nel 1965. Suoi
racconti sono apparsi su “Il Semplice” e su “Il diario”. Ha
pubblicato con Sellerio i romanzi Sulla felicità a oltranza
(1999), Quasi amore (2001), Roma (2004), Le pratiche del
disgusto (2007), Modena è piccolissima (con Giuliano Del­
la Casa; edt, 2009), Operette ipotetiche (Quodlibet, 2010),
Autobiografia della mia infanzia (Topipittori, 2010). Con
Feltrinelli ha pubblicato Le storie di mia zia (2008) e Il
professionale. Avventure scolastiche (2012).
Opera matura, in Animali Cornia sta in
equilibrio fra comicità e commozione, fra
follia e quotidianità, facendo del tema della
convivenza forzata (con la sorella certo, ma
anche con ogni specie di animali) il nucleo
sensibile, il grimaldello di una bella, comu­
ne, fascinosa bestialità.
pag 128
euro 12,00
isbn 978-88-07-03108-3
In libreria da: settembre 2014
12
narratori
Rafael Chirbes
Sulla sponda
Traduzione di Pino Cacucci
copertina
non
definitiva
La storia si apre con il rinvenimento di un cadavere nello
stagno di Olba, luogo immaginario sulla costa della Co­
munità valenciana, in Spagna.
Esteban, il protagonista, ha dovuto chiudere la sua fale­
gnameria, lasciando i dipendenti disoccupati. Mentre
accudisce il padre, entrato ormai nella fase terminale
della sua malattia, Esteban indaga sui motivi di una rovi­
na che lo vede nel doppio ruolo di vittima e carnefice. Il
benessere e il suo rovescio inseparabile, l’avidità. Lo
specchio in cui guarda Esteban, a suo modo un uomo
senza attributi, restituisce un’immagine fatta di sogni in­
franti e illusioni perdute. Nulla si è salvato dalla feroce
voracità dei nostri anni. L’amore, la famiglia, l’amicizia,
anche i codici sociali hanno costituito parte del menu di
questo lauto banchetto solo per pochi.
Nei romanzi di Chirbes la vita interiore dei personaggi coin­
cide con un preciso paesaggio esteriore, in questo caso senza
dubbio lo stagno. Lo stagno, principio e fine della narrazio­
ne, acquisisce un crescente peso simbolico che ci aiuta a ca­
pire le complesse relazioni degli esseri umani con il loro am­
biente e la loro storia. Il romanzo ci obbliga a guardare verso
quello spazio fangoso che è sempre stato lì, anche se per an­
ni nessuno sembrava essere disposto ad ammetterlo, al tem­
po stesso spazio d’uso e abisso dove sono stati nascosti delit­
ti e si sono lavate le coscienze, pubbliche e private.
Erede della migliore tradizione del realismo, lo stile di
Sulla sponda si sostiene su un linguaggio diretto e un tono
ossessivo che aggancia il lettore fin dalla prima riga ren­
dendolo complice.
Sulla sponda è un magnifico e terribile capolavoro, sotto
ogni aspetto indimenticabile.
L’AUTORE Rafael Chirbes (Tavernes de la Valldigna, Va­
lencia, 1949) inizia a studiare all’età di otto anni alla scuo­
la degli orfani dei ferrovieri. A sedici si trasferisce a Ma­
drid dove studia Storia moderna e contemporanea. Ha
vissuto in Marocco, a Parigi, Barcellona, La Coruña, Extre­
madura e, nel 2000, è tornato a Valencia. Oltre che alla nar­
rativa si è dedicato alla critica letteraria e poi all’attività
giornalistica, con recensioni gastronomiche e racconti di
viaggio.
Fin dal breve romanzo d’esordio Mimoum (Mondadori,
1993), arrivato finalista al premio Herralde, e con le ope­
re successive, Chirbes si è rivelato come uno dei più inte­
ressanti e importanti narratori della scena spagnola con­
temporanea, ottenendo un grande successo presso la cri­
tica e i lettori, e molti premi, tra i quali il Premio swrBestenliste in Germania, il Premio Nacional de la Critica,
il v Premio Dulce Chacón e il Premio Francisco Umbral.
Miglior romanzo del 2013 per “El País”.
Sette edizioni in Spagna con Anagrama.
Premio Francisco Umbral 2013.
“Un grande romanzo che dovrebbero leg­
gere coloro che vogliono capire meglio il
terrificante avvio del Ventunesimo secolo,
un tempo senza dei, piagato dagli espe­
dienti e dagli individui corrotti, dove il
capitalismo finanziario, con la complicità
dei governi conservatori e la passività dei
socialdemocratici, ha finito per uccidere lo
stato sociale.” Fernando Valls, “El País”
pag 384
euro 18,00
isbn 978-88-07-03106-9
In libreria da: settembre 2014
13
VARIA
Leonetta Bentivoglio, Lidia Bramani
E Susanna non vien
Amore e sesso in Mozart
copertina
non
definitiva
Possono dei capolavori settecenteschi illuminare il nostro
presente? Magari proponendo concezioni rivoluzionarie
sull’amore, capaci di delineare una mappa di sentimenti
ed eros tuttora attuale e riconoscibilissima? Attraverso la
sua trilogia “italiana”, creata con il librettista Lorenzo Da
Ponte, Wolfgang Amadeus Mozart, durante il Secolo dei
lumi, ha dimostrato di poterlo fare. È il miracolo determi­
nato da quel corpus di opere, connesse in profondità tra
loro, costituito dalle Nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte, la cui ideologia appare straordinariamente
aperta e preveggente riguardo al tema dell’amore, poiché
anticonformista e sorretta da un vigoroso femminismo ante litteram.
Da tale prospettiva Leonetta Bentivoglio e Lidia Bramani
guidano il lettore verso una teoria degli affetti basata su
una visione libera, disincantata e trasgressiva del rappor­
to amoroso. Esplorano le musiche e i libretti con limpidez­
za e ricchezza di riferimenti, legano le opere agli incontri
del compositore, alle sue frequentazioni, ai legami che ave­
va con le sue donne (madre, moglie, sorella, amiche), scan­
dagliano fra le sue letture preferite.
Alla messa a fuoco dei ritratti femminili (fra gli altri: la
“sorellanza” che unisce la Contessa a Susanna nelle Nozze di Figaro, il masochismo e la coazione a ripetere di
Donna Elvira, l’indocilità di Donna Anna in Don Giovanni, e ancora la spavalda “singletudine” della Despina di Così fan tutte) le autrici spingono la loro lettura sino a dove si
“rompe” il confine settecentesco e si avverte la straordina­
ria forza anticipatoria della teoria degli affetti mozartiana.
Le autrici Leonetta Bentivoglio è critica, saggista e
giornalista. Specialista in danza e teatro, è consulente di
prestigiosi festival e manifestazioni teatrali e musicali in
Italia e all’estero. Dal 1992 è inviato speciale del quotidia­
no “la Repubblica”. Tra i suoi libri: La danza contemporanea (Longanesi, 1985), Il teatro di Pina Bausch (Ubulibri,
1991), Una volta (dedicato a Wim Wenders; Socrates,
1993), Il mio Verdi (Socrates, 2000), Vieni, balla con me
(dedicato a Pina Bausch; Barbès 2008).
Attento alla sostanza narrativa del trittico e
a quella musicale, il libro parla a un pubbli­
co di lettori non specialisti. Parla di donne,
parla del genio che le ha amate e guida nel
suo mondo appassionati e profani.
Lidia Bramani ha studiato pianoforte, oboe e composizio­
ne al Conservatorio Giuseppe Verdi e si è laureata in Lin­
gua e letteratura greca con Dario Del Corno. Collabora­
trice delle più importanti istituzioni musicali italiane e
straniere, ha pubblicato fra l’altro: Claudio Abbado. Musica sopra Berlino. Conversazione con Lidia Bramani (Bom­
piani, 1998; 2000), Mozart massone e rivoluzionario (Bru­
no Mondadori, 2005). Ha curato i Canti di viaggio di
Hans Werner Henze (il Saggiatore, 2006).
pag 160
euro 14,00
isbn 978-88-07-49171-9
In libreria da: settembre 2014
14
Traduzione di Virginio B. Sala
copertina
non
definitiva
Nel corso della storia le carte geografiche hanno modellato la
nostra visione del mondo e il posto che vi occupiamo. In
questo brillante libro, Jerry Brotton sostiene che, lungi
dall’essere meri strumenti della scienza, le mappe del mondo
sono inevitabilmente descrizioni parziali e soggettive, intima­
mente legate ai sistemi di potere, all’autorità e alla creatività
di tempi e luoghi particolari. I disegnatori di mappe non si li­
mitano a raffigurare il mondo, lo costruiscono sulla base del­
le idee vigenti nella loro epoca. Questo libro analizza il signi­
ficato di dodici mappe del mondo, a partire dalle rappresen­
tazioni della storia antica e per finire con le immagini satelli­
tari contemporanee. Ricrea vividamente gli ambienti e le cir­
costanze in cui queste carte sono state create, mostrando co­
me ciascuna di esse trasmetta un’immagine estremamente
personale del mondo: la prospettiva cristiana centrata su Ge­
rusalemme della mappa mundi di Hereford del Quattordice­
simo secolo; la più antica mappa coreana che mostra la terra
intera, compresa l’Europa; la prima autentica visione del
mondo globalizzato del portoghese Diogo Ribeiro agli inizi
del Sedicesimo secolo; la proiezione negli anni settanta del
Novecento che aveva l’ambizione di dare uguale dignità al
“Terzo mondo”; e il pianeta secondo Google. Brotton rivela
come ogni mappa abbia tanto influenzato quanto riflesso gli
eventi contemporanei e come, leggendole, si possano meglio
comprendere le civiltà che le hanno prodotte. Sebbene il
modo in cui mappiamo ciò che ci circonda stia cambiando di
nuovo sensibilmente, secondo Brotton le carte di oggi non
sono da considerarsi più definitive o oggettive di un tempo:
continuano a ricreare e mediare la nostra concezione del
mondo. Dopo aver terminato questo libro, i lettori non po­
tranno più guardare a una mappa come prima.
L’AUTORE Jerry Brotton è docente di Studi rinascimen­
tali alla Queen Mary University di Londra ed è un esper­
to riconosciuto di storia delle mappe e di cartografia rina­
scimentale. Il suo ultimo libro, The Sale of the Late King’s
Goods: Charles i and his Art Collection (2006) è stato se­
lezionato per il Samuel Johnson Prize e l’Hessell-Tiltman
History Prize. Nel 2010 ha condotto il programma della
serie di Bbc4 Maps: Power, Plunder and Possession.
La storia del mondo in dodici mappe, pubblicato da Feltri­
nelli alla fine del 2013, ha avuto un grande successo di cri­
tica e pubblico e ha esaurito presto la sua prima tiratura.
Ha scritto Alessandro Baricco su “la Repubblica”:
“Dai Babilonesi a Google Earth Jerry Brot­
ton racconta la nostra storia attraverso le
carte geografiche [...]. Dobbiamo a Brotton
la possibilità di impararne le tecniche segre­
te, le ragioni ultime e le infinite particolarità
curiose: ìl fatto che ce la porga senza essere
pedante o vacuamente romanzesco, rende
il suo libro un esempio significativo di come
il sapere possa essere semplice tranquillità,
pacata sicurezza e composta passione”.
RISTAMPA CON PRENOTAZIONE
GRANDE SUCCESSO NATALE 2013
pag 576
euro 39,00
isbn 978-88-07-49157-3
In libreria da: settembre 2014
15
VARIA
Jerry Brotton
La storia del mondo in dodici mappe
fuochi
Federico Rampini
Rete
padrona
Amazon, Facebook,
copertina
non
definitiva
Google & co.
Il volto oscuro
della rivoluzione
digitale
Il motto di Google è “Don’t be evil”, “Non essere catti­
vo”. Sembrava un simpatico slogan progressista quando
Brin e Page erano due ragazzi intraprendenti che avevano
messo su una bella azienda. Oggi Google è un gigante, co­
nosce tutte le informazioni del mondo, comprese le no­
stre email, le nostre amicizie, le nostre passioni – e il suo
motto comincia ad assumere una sfumatura minacciosa.
Federico Rampini ha vissuto nella Silicon Valley nei primi
tempi della new economy e ha sempre seguito con atten­
zione i temi del digitale e della rete. Ma quello che una
volta sembrava contenere in sé i semi di una nuova econo­
mia, più favorevole al consumatore e più competitiva, e di
una nuova società, più aperta e informata, oggi si presen­
ta ai suoi occhi in modo molto diverso.
Ormai siamo tutti connessi, sempre, e la nostra attenzio­
ne è diventata sempre più superficiale, la nostra vita sem­
pre più multitasking, la nostra privacy sempre più esposta
allo sguardo virtuale di amici e non solo. Mentre Face­
book utilizza foto, testi, ricordi, emozioni dei suoi milioni
di utenti per poterli vendere sempre meglio ai pubblicita­
ri e alle società di marketing, Amazon minaccia non solo
le librerie, ma gli editori stessi (e nei suoi magazzini le
condizioni di lavoro sono molto discusse) – e intanto i co­
siddetti “nativi digitali” vivono in un mondo dominato da
“app” che sembrano poter colonizzare ogni aspetto della
loro vita.
I giganti del web sembrano non porsi limiti nella loro cor­
sa alla supremazia: vogliono mappare tutte le informazio­
ni del mondo, connettere tutte le persone del mondo, es­
sere il negozio unico per tutto il mondo, occupare il tem­
po libero di tutti. Ma possiamo permettere che tutto sia
nelle mani di pochissimi? Che le nostre vite intime, pro­
fessionali, politiche siano affidate alle grandi aziende digi­
tali? E che succederebbe se dovessimo scoprire che alcu­
ne di loro sono diventate davvero cattive?
l’autore Federico Rampini, corrispondente de “la Re­
pubblica” da New York, ha esordito come giornalista nel
1979 scrivendo per “Rinascita”. Già vicedirettore del
“Sole 24 Ore”, è stato editorialista, inviato e corrispon­
dente a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino. Ha in­
segnato alle università di Berkeley, Shanghai, e al Master
della Bocconi. È autore di numerosi saggi di grandissimo
successo tra cui: Il secolo cinese (2005), L’impero di Cindia (2007), Slow Economy (2009), Alla mia Sinistra (2011), Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale. Falso! (2012), Voi avete gli orologi, noi abbiamo il
tempo (2012), Banchieri (2013), e di un libro-conversazio­
ne con Giorgio Napolitano, La via maestra (2013).
pag 192
euro 17,00
isbn 978-88-07-07036-5
In libreria da: settembre 2014
16
Possiamo comprare qualunque cosa con un semplice clic, ma
ignoriamo i veri costi (sociali e non solo) del nostro shopping online.
Possiamo comunicare con tutti in ogni momento, ma ci siamo
dimenticati cosa vuol dire concentrarsi, ascoltare noi stessi.
Abbiamo accesso a un’incredibile quantità di informazioni sul
mondo, ma non ci accorgiamo che il mondo ha accesso a una
quantità incredibile di informazioni su di noi.
Siamo sicuri che la rivoluzione digitale ci abbia reso più liberi?
O abbiamo nuovi padroni, e non ce ne siamo neanche accorti?
Piano di lancio
• Materiali promozionali
per il punto vendita
• Spazi espositivi e vetrine
• Articolata campagna pubblicitaria
sui principali quotidiani
• Banner, newsletter
e promozione online
• Recensioni e interviste
• Attività sui principali
social network
Federico Rampini aveva vissuto
nella Silicon Valley prima di scoprire
e farci scoprire la Cina.
Oggi ci è tornato per raccontarci
dal vivo i luoghi, i protagonisti
e le storie della rivoluzione digitale.
Uno strepitoso reportage dalla nuova
frontiera del nostro mondo.
SERIE BIANCA
David van Reybrouck
Congo
Traduzione di Franco Paris
copertina
non
definitiva
Si parte dal gigantesco estuario del fiume Congo, come i
colonizzatori, i missionari, i bianchi hanno sempre fatto.
Un getto possente di detriti, terra, alberi che trasforma
l’oceano in un brodo torbido per centinaia di chilometri:
“Le immagini del satellite lo mostrano chiaramente: una
macchia brunastra che, durante il picco della stagione dei
monsoni, si estende verso ovest per ottocento chilometri.
Quando ho visto per la prima volta delle fotografie aeree
mi è venuta in mente una persona che si era tagliata i pol­
si e li teneva sotto l’acqua – ma per sempre. Così, quindi,
comincia un paese: diluito in una grande quantità di ac­
qua di oceano”.
E poi, attraverso centinaia di interviste con congolesi di
tutte le età e le etnie, attraverso lo studio della storia,
dell’archeologia, della geografia e della climatologia, at­
traverso una scrittura tersa e coinvolgente, si parte alla
scoperta di un paese, di un popolo, di un continente. Dai
primi insediamenti preistorici agli orrori della dominazio­
ne coloniale belga, dall’indipendenza alle guerre civili, at­
traverso giungle e città, montagne di ghiacciai perenni e
pianure rigogliose, miniere di ogni possibile minerale pre­
zioso e una natura ricchissima e incontaminata, un libro
che davvero restituisce un mondo.
Un fulminante bestseller in patria, tradotto in tutte le lin­
gue maggiori, che ha vinto numerosi premi, rinnovando il
fascino eterno dell’Africa nera e la capacità di raccontare
il mondo del miglior giornalismo di reportage.
L’AUTORe David van Reybrouck (Bruges, 1971), laurea­
to in Architettura a Cambridge e ricercatore presso l’Uni­
versità di Lovanio, lavora come giornalista per il quotidia­
no belga di lingua fiamminga “De Morgen”. Ha scritto
numerosi libri, ma è con Congo che ha ottenuto rinoman­
za internazionale.
Un libro evento. Un libro mondo. Mezzo
milione di copie vendute in dodici paesi. Il
più grande reportage africano dai tempi di
Ryszard Kapus´cin´ski.
pag 704
euro 25,00
isbn 978-88-07-17283-0
In libreria da: settembre 2014
18
SERIE BIANCA
Vandana Shiva
Chi nutrirà il mondo?
Manifesto per il cibo del terzo millennio
Traduzione di Gianni Pannofino
copertina
non
definitiva
Chi nutre il mondo di oggi? E chi sarà in grado, domani,
di garantire cibo a una popolazione sempre più numero­
sa, sempre più divisa tra pochi ricchi e moltissimi destina­
ti alla fame?
La risposta di Vandana Shiva è molto netta: non sarà
l’agricoltura delle multinazionali. Non saranno i semi ge­
neticamente modificati e accuratamente brevettati dai
brand globali del settore agroalimentare. Non sarà la
pioggia incessante dei pesticidi e dei fertilizzanti chimici
richiesti in quantità sempre più esorbitanti da coltivazioni
Ogm sempre più fragili e costose. Non sarà l’economia
globalizzata dei profitti, dell’esproprio sistematico di va­
ste regioni del pianeta, dell’abolizione silenziosa di interi
capitoli della carta dei diritti umani.
A nutrire il mondo sarà la libertà dei piccoli contadini di
ogni parte del globo. Sarà la loro capacità di coltivare la
terra con le loro risorse. Sarà la miriade di progetti agrico­
li socialmente, economicamente, ecologicamente sostenibi­
li, ormai diffusi ovunque nel mondo. Sarà l’equilibrio spon­
taneo di un’agricoltura pensata e praticata a misura d’uo­
mo e di pianeta. Sarà la ricchezza inattesa di una terra final­
mente libera dalla gabbia delle monocolture e restituita al­
la prospettiva fondamentale della biodiversità.
Vandana Shiva ci regala in queste pagine un manifesto uni­
co al mondo, un testo che condensa tre decenni di ricerche,
progetti e azioni con inedita radicalità e chiarezza. Un ma­
nifesto che esce in prima edizione mondiale in Italia, com­
missionato all’autrice da Giangiacomo Feltrinelli Editore
in vista di Expo 2015 e delle riflessioni che Expo 2015 por­
terà avanti sul tema guida “Nutrire il pianeta, Energia per
la vita”.
L’AUTRICE Vandana Shiva (Dehra Dunh, 1952) è una
delle più autorevoli voci mondiali nell’ambito dell’ecolo­
gia, della riflessione sullo sviluppo sostenibile, della costru­
zione di modelli sociali ed economici alternativi. Scienziata
di formazione, laureata in Fisica quantistica, ambientalista
radicale, consulente di numerosi governi su temi ecologici
e agroalimentari, ha ricevuto premi prestigiosi come il
Right Livelihood Award (1993) e il City of Sidney Peace
Award (2010). Tra i suoi libri tradotti da Feltrinelli, Il mondo sotto brevetto (2002), Le guerre dell’acqua (2003), Fare
pace con la terra (2012) e, nella collana Feltrinelli “Kids”,
Storia dei semi (2013).
In ogni angolo del globo è in corso una vera
e propria guerra: da una parte c’è l’agricol­
tura delle multinazionali; dall’altra i piccoli
contadini indiani, africani, cinesi, europei.
Chi vincerà?
pag 128
euro 10,00
isbn 978-88-07-17282-3
In libreria da: settembre 2014
19
SERIE BIANCA
Giorgio Bocca
Togliatti
copertina
non
definitiva
Prefazione di Silvia Giacomoni
Almeno due generazioni di italiani non hanno un ricordo
di Palmiro Togliatti da vivo. Sono passati cinquant’anni
dalla sua morte e di Togliatti è forse sopravvissuta un’im­
magine di uomo freddo, scostante, che portava occhiali da
professore, un intellettuale avaro nei sentimenti, un politi­
co scaltro e cinico, troppo filosovietico e ortodosso per ispi­
rare o appassionare. Ma bisogna allora spiegare perché
l’Italia proletaria fu pronta all’insurrezione armata quando
si attentò alla sua vita e perché milioni di italiani di ogni ce­
to ebbero il sentimento, nel giorno della sua morte, che con
lui se ne andava uno dei padri della Repubblica.
“Quegli incredibili funerali! Un milione di persone al segui­
to del feretro, gente arrivata da ogni parte d’Italia, comunisti
e non comunisti, gente che ha preso il primo treno, il primo
aereo per vederlo l’ultima volta nella camera ardente dove
montano la guardia d’onore i grandi del comunismo mon­
diale, da Leonid Brežnev a Dolores Ibárruri. Un milione di
persone dietro il feretro e altre centinaia di migliaia lungo il
percorso da via delle Botteghe Oscure, dove è la direzione
comunista, per piazza Venezia, via dei Fori Imperiali, via
Cavour, fino a San Giovanni, che salutano con il pugno chiu­
so o chinando il capo, o segnandosi con la croce, donne e uo­
mini in lacrime come se piangessero un padre. Ma l’uomo
che è morto non è colui che ha sempre ritenuto la politica
troppo importante per lasciarla fare alla gente semplice? Che
cosa è che gli italiani piangono in quell’uomo?”
Giorgio Bocca tentò nel 1973 di rispondere a queste do­
mande, lasciandoci una biografia che resta il racconto più
appassionante e completo della vita del leader comunista.
In occasione di questa nuova edizione, il testo sarà correda­
to da una nuova prefazione di Silvia Giacomoni.
L’AUTORE Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 – Milano, 2011)
è stato uno dei giornalisti italiani più noti e influenti.
Nell’arco di una carriera più che cinquantennale, ha scrit­
to libri di attualità politica, di analisi sociale ed economi­
ca, di ricostruzione storica, nonché di memorialistica le­
gata all’esperienza della guerra partigiana. I suoi ultimi li­
bri, tutti editi da Feltrinelli, sono Le mie montagne (2006),
È la stampa, bellezza! (2008), Annus horribilis (2010), Fratelli coltelli (2010), Grazie no (2012).
A cinquant’anni dalla morte di Palmiro To­
gliatti, torna in libreria la magnifica biogra­
fia del “Migliore” di Giorgio Bocca.
pag 688
euro 22,00
isbn 978-88-07-17281-6
In libreria da: settembre 2014
20
CAMPI DEL SAPERE
David Harvey
Diciassette contraddizioni
e la fine del capitalismo
copertina
non
definitiva
Traduzione di Virginio B. Sala
La contraddizione tra apparenza e realtà, tra capitale e la­
voro, tra valore d’uso e valore di scambio, tra proprietà
privata e stato capitalista, tra monopolio e concorrenza,
tra valore sociale del lavoro e sua rappresentazione mone­
taria... Sono diciassette le grandi contraddizioni, alcune di
vecchia data, altre inedite, che secondo Harvey stanno al
cuore del capitalismo e ne mettono oggi a rischio la tenu­
ta. La spinta ad accumulare capitale al di là delle possibi­
lità di investimento, l’imperativo di usare i metodi più
economici di produzione che porta ad avere consumatori
senza mezzi per il consumo, l’ossessione di sfruttare la na­
tura fino al punto dell’estinzione: sono tensioni di questo
tipo che sottostanno alla persistenza della disoccupazione
di massa, alle spirali negative di Europa e Giappone, agli
incerti passi avanti di Cina e India. Non tutte le contrad­
dizioni del capitale sono necessariamente un male, alcune
possono condurre a quelle innovazioni che ridanno forza
al capitalismo e lo fanno apparire saldo e persistente. Tut­
tavia l’apparenza può ingannare: se è vero che molte del­
le contraddizioni del capitale possono venire gestite, altre
saranno fatali per la nostra società. Per evitare un simile
esito, questo libro si propone tanto come un’efficace gui­
da al mondo che ci circonda quanto come un manifesto
per il cambiamento. Recuperando il concetto marxiano di
alienazione, nell’ottica di un nuovo umanesimo.
L’AUTORE David Harvey (Gillingham, 1935) è geografo,
sociologo e politologo inglese. Si occupa di geografia po­
litica e, dal 2001, è professore emerito di Antropologia al­
la Graduate School della City University di New York.
Precedentemente è stato professore di Geografia presso
le università di Oxford e Johns Hopkins. L’“Indepen­
dent” ha citato il suo libro La crisi della modernità come
una delle cinquanta opere più importanti del secondo do­
poguerra. Nel 1995 gli è stata conferita la Patron’s Medal
della Royal Geographical Society e nel 2007 è stato eletto
membro della American Academy of Arts and Sciences.
Tra i suoi libri tradotti in italiano: La crisi della modernità
(il Saggiatore, 2002), La guerra perpetua (il Saggiatore,
2006), Breve storia del neoliberalismo (il Saggiatore, 2007),
Neoliberismo e potere di classe (Allemandi, 2008), Introduzione al Capitale (La Casa Usher, 2012), Il capitalismo
contro il diritto alla città (Ombre corte, 2012), Città ribelli (il Saggiatore, 2013). Feltrinelli ha pubblicato Giustizia
sociale e città (1978) e L’enigma del capitale e il prezzo della sua sopravvivenza (2011).
Dopo L’enigma del capitale, uno dei più au­
torevoli pensatori marxisti contemporanei
esplora i meccanismi di funzionamento del
capitale e le sue implicite contraddizioni.
Rivela quali forze faranno inceppare il mo­
tore del capitalismo e quali altre forze po­
trebbero sostituirlo.
pag 320
euro 25,00
isbn 978-88-07-10509-8
In libreria da: settembre 2014
21
urra
Urra.
Finalmente Feltrinelli
Dopo il successo di Le persone sensibili hanno una marcia in più (circa 20.000 copie in un
anno e mezzo), Rolf Sellin offre una nuova
guida indispensabile, con consigli concreti,
perché l’attenzione verso gli altri non si tra­
sformi in una gabbia che impedisce di rispet­
tare se stessi.
20.000
copie
Rolf Sellin
Le persone sensibili
sanno dire no
Come essere attenti agli altri
senza dimenticare se stessi
copertina
non
definitiva
Non riuscite a rifiutare un favore? Rinunciate a un invito
che pure desiderate per non dispiacere ai vostri amici?
Svolgete incarichi anche se non di vostra competenza? Vi
è difficile ritagliarvi del tempo per voi?
È facile dire o sentirsi dire: “Stabilisci dei limiti!”, ma far­
lo non lo è affatto, soprattutto se si è persone sensibili e at­
tente ai bisogni degli altri.
Rolf Sellin, apprezzato autore di Le persone sensibili hanno una marcia in più, spiega finalmente il motivo per cui
spesso non riusciamo a stabilire giusti limiti nella pratica:
farlo non è solo questione di volontà, richiede allenamen­
to! E una convinzione, cioè che “buone recinzioni, fanno
buoni vicini”.
A tale scopo Sellin propone metodi concreti e di compro­
vata efficacia, a livello mentale, comunicativo, fisico e so­
prattutto energetico, che aiutano a sviluppare la nostra
capacità di autodeterminazione senza sensi di colpa!
Perché dire no talvolta serve a noi, ma anche agli altri.
Hanno scritto di Le persone sensibili hanno una marcia
in più
“Rolf Sellin, […] è il primo ad ammettere di essere nato e
cresciuto in carne viva, […] e in questo prezioso, prezio­
sissimo libro, Le persone sensibili hanno una marcia in più,
si e ci risponde. […] Era da tempo che non sottolineavo
un libro con tanta foga: mi saprete dire.” Chiara Gamberale, blog.iodonna.it
“Raramente ho trovato un libro tanto chiaro nel focalizza­
re un tema, quanto efficace nel suggerire soluzioni. Lo
suggerisco caldamente.” Amazon.it
l’autore Rolf Sellin (1948) è consulente psicotera­
peuta, formatosi in coaching sistemico, pnl, Quantum
Psychology e Voice Dialogue. Ha fondato a Stoccarda
l’hsp (Highly Sensitive Persons) Institut, dove propo­
ne seminari incentrati sulle tecniche e i metodi da lui
stesso elaborati per gestire al meglio l’ipersensibilità e
dove offre consulenza individuale. È autore di Le persone sensibili hanno una marcia in più (Urra, 2012; UE
Feltrinelli, 2013).
+
“Il libro più completo sul tema dell’ipersensibilità che ab­
bia mai letto! […]. Viene data la possibilità di capire che
l’ipersensibilità è davvero un dono.” Macrolibrarsi.it
pag 224
euro 13,00
isbn 978-88-07-09050-9
In libreria da: settembre 2014
22
Esperti autorevoli
Successo di vendite
copertina
non
definitiva
Marianella
Sclavi, Gabriella
Giornelli
La scuola e l’arte
di ascoltare
Gli ingredienti delle scuole felici
Ascolto attivo e mediazione creativa: la ri­
cetta semplice per conquistare un arsenale
di abilità preziose, che aiutano i ragazzi e gli
insegnanti a capirsi, a migliorarsi, a scoprire
e sfruttare le proprie potenzialità, a esercita­
re una leadership che promuove l’intelligen­
za collettiva. E che trasforma la scuola in un
luogo ad alto tasso di apprendimento.
Sono pochi ed essenziali gli ingredienti presenti nelle
scuole felici. Ma come tutte le cose fondamentali, procu­
rarseli e saperli usare adeguatamente comporta una ri­
voluzione personale, istituzionale, culturale, politica.
Semplice, da un lato, “proprio come fare la piadina”, so­
stengono le autrici di questo volume, in cui si narrano le
avventure di un’insegnante che, come se fosse la cosa
più naturale del mondo, insegna agli studenti “a fare la
piadina” nella loro vita scolastica, ovvero: a usare l’ascol­
to attivo (farina), l’autoconsapevolezza emozionale (ac­
qua), l’umorismo (sale), per mettere in atto il confronto
creativo. È questo il segreto che sta alla base delle scuo­
le che funzionano in tutto il mondo occidentale, le scuo­
le che sanno trasformare la diversità in risorsa.
Le autrici mettono a disposizione di tutti coloro che cre­
dono nella centralità della scuola, strumenti molto raffi­
nati ed efficaci, e danno sostanza alla convinzione che, se
non sai “fare la piadina”, tutti gli altri saperi si rivelano in­
completi e le buone intenzioni prive di gambe per cammi­
nare.
le autrici Marianella Sclavi ha insegnato Etnografia
urbana al Politecnico di Milano ed è una esperta di
metodologie inclusive e partecipative. Tuttora relatrice
in convegni e seminari di formazione, è autrice di nu­
merosi libri fra i quali Arte di ascoltare e mondi possibili, La Signora va nel Bronx. A una spanna da terra (Bru­
no Mondadori), la graphic novel Ciao mamma, vado in
Cina! (Ipoc Press), Confronto creativo (con Lawrence
Susskind, Et al. edizioni).
Gabriella Giornelli, ex insegnante di scuola media, ha
fondato e diretto la rivista “Paesaggi educativi” e col­
labora col Centro di documentazione educativa di Ce­
sena. Da parecchi anni opera nelle scuole come media­
trice e insegnante di mediazione creativa dei conflitti,
chiamata da presidi e colleghe a occuparsi dei casi più
intrattabili e ingovernabili, dei desperados che fanno
disperare.
pag 256
euro 14,00
isbn 978-88-07-09051-6
In libreria da: settembre 2014
23
URRA
+
Sempre più titoli
Urra entrano
a far parte del
catalogo UE
STORIE
Mario Isnenghi
Ritorni di fiamma
Una storia d’Italia
copertina
non
definitiva
Da Mazzini a Mussolini, da Garibaldi a D’Annunzio, dai
partigiani della Resistenza rossa e dell’“occasione perdu­
ta” ai brigatisti neri e rossi, i ritorni di fiamma sono una ci­
fra di lungo periodo della storia d’Italia. Così come lo so­
no le successive ondate di ex: gente che cambia, che finge,
che si adegua. Trasformazioni identitarie e recite sociali,
come a teatro, nella vita. Ex repubblicani, ex liberali, ex
fascisti, ex comunisti. L’Italia liberale, l’Italia fascista,
l’Italia repubblicana hanno conosciuto tutt’e tre questo
spezzare la propria vita in due. Nella storia d’Italia vanno
annoverati però anche quanti recalcitrano a diventare ex.
Ci sono coloro che non vogliono finire, ma ricominciare,
in quelle situazioni crepuscolari che possono essere tra­
monti o albe. Dopo il Risorgimento, la Grande guerra, il
fascismo, la Liberazione, sono in tanti a volersi ripropor­
re e reinventare. Le soggettività che si negano al fluire del
tempo – intrecci di nati troppo tardi/nati troppo presto –,
con maggiori o minori titoli per farlo, hanno lasciato dia­
ri, memorie, soliloqui, confessioni che testimoniano dei
riusi, delle reinterpretazioni, dei rilanci dell’io e del noi
nella storia del paese. Dei dopo che valorizzano e ripristi­
nano dei prima: come eravamo, come volevamo essere e
come ancora possiamo diventare. La vita sembra poter
tornare quella che era, solo che il mondo intanto è andato
avanti e il soggetto che si percepisce giovane e attivo ap­
pare agli altri fuori tempo, inceppato in itinerari, indivi­
duali e collettivi, che oscillano fra il tragico e il farsesco.
Di qui la natura sfuggente e duplice – volitiva, caricatura­
le, patetica – dei ritorni di fiamma.
L’AUTORE Mario Isnenghi (Venezia, 1938), uno dei più
autorevoli storici italiani, è professore emerito dell’Uni­
versità di Venezia, e presidente dell’Istituto veneziano per
la storia della Resistenza e della società contemporanea.
Studioso della storia dell’Italia otto-novecentesca, ha
pubblicato fra l’altro: Le guerre degli italiani (Mondadori,
1989; il Mulino, 2005); Il mito della Grande guerra (Later­
za, 1970; il Mulino, 20147); L’Italia in piazza (Mondadori,
1994; il Mulino, 2004); I luoghi della memoria (Laterza,
1997, 20103); Breve storia d’Italia ad uso dei perplessi (e
non) (Rizzoli, 1998; Laterza, 2012); La tragedia necessaria.
Da Caporetto all’Otto settembre (il Mulino, 1999, 20133);
La Grande Guerra, con Giorgio Rochat (La Nuova Italia,
2000; Sansoni, 2004; il Mulino, 2008); Garibaldi fu ferito
(Donzelli, 2007, 2010; Feltrinelli, 2013); Gli Italiani in
guerra. Conflitti identità memorie (direzione scientifica, 7
voll., Utet, 2008-2009); Storia d’Italia. I fatti e le percezioni dal Risorgimento alla società dello spettacolo (Laterza,
2011, 2014); Dieci lezioni sull’Italia contemporanea (Don­
zelli, 2011); Diario di un arcidiavolo (Donzelli, 2013).
Dal Risorgimento al brigatismo c’è chi si
ripensa, si restaura, si ripropone, si mime­
tizza, sentendosi o pretendendosi attore,
come “una volta”, un’altra volta. Quella dei
ritorni di fiamma, delle rotte dell’io e del
noi volte alla reinvenzione di sé, è una chia­
ve di lettura della storia d’Italia.
pag 512
euro 28,00
isbn 978-88-07-11136-5
In libreria da: settembre 2014
24
KIDS
Paul Dowswell
Tra le mura del Cremlino
copertina
non
definitiva
Traduzione di Edy Tassi
“Mikhail Petrov, detto Misha, guardò le nubi grigie e rab­
brividì. Quando attraversò il ponte sopra la Moscova ven­
ne schiaffeggiato dal vento che lo costrinse a stringersi il
cappotto attorno al corpo magro. Cinque minuti dopo ar­
rivò nel suo appartamento all’interno del Cremlino.
‘Mamma, sono tornato,’ urlò non appena mise piede
nell’ingresso. Nessuno rispose.”
Mosca, ottobre 1940. Misha ha quindici anni e una vita
apparentemente fortunata: suo padre è segretario partico­
lare di Stalin e la sua famiglia è stata trasferita all’interno
del Cremlino. Ma nessuno può dirsi al sicuro neppure lì;
infatti sua madre un giorno sparisce senza che vi sia alcu­
na ragionevole spiegazione e Misha sa che di questo non
può parlare a nessuno, neanche a suo padre.
I mesi passano in una sorta di normalità tra le lezioni a
scuola e le attività all’interno del Komsomol (il gruppo
dei giovani comunisti) ma l’atmosfera a Mosca, soprattut­
to all’interno delle mura protette del Cremlino, diventa
sempre più pesante: eliminazione di persone influenti,
confessioni estorte, paura diffusa e la voce sempre più
certa di un’invasione tedesca, voce violentemente contra­
stata dallo stesso Stalin.
A giugno però l’esercito tedesco invade il territorio del
suo ex alleato e velocemente avanza arrivando quasi a
Mosca, bombardata dagli aerei. Per Misha e per le perso­
ne attorno a lui la vita assume una piega drammatica...
L’AUTORE Paul Dowswell, inglese, ha lavorato a lungo
nell’editoria prima di diventare un autore per ragazzi. I
suoi romanzi, tutti pubblicati in Italia nella collana Feltri­
nelli “Kids”, sono Ausländer (2010, 2 edizioni), Il ragazzo
di Berlino (2012, 2 edizioni) e Alba di guerra (2013).
Tra le mura del Cremlino ci porta al centro
di uno dei periodi più complessi e forti del
conflitto mondiale, raccontato − con la voce
di un ragazzo − da uno scrittore abilissimo
che sa ricostruire con precisione gli eventi
storici mantenendo sempre alto e avvincen­
te il ritmo del romanzo.
pag 192
euro 13,00
isbn 978-88-07-92238-1
In libreria da: settembre 2014
25
KIDS
Uri Orlev
Il nonno che aggiustava i sogni
Traduzione di Elena Loewenthal
Illustrazioni di Ilaria Martinelli
copertina
non
definitiva
Michael si trasferisce con i genitori in Israele, la terra
d’origine del padre, per poter assistere il nonno anziano.
Adattarsi alla nuova casa, alla lingua e agli amici è diffici­
le per il ragazzino, così come è struggente il ricordo
dell’America, il solo mondo che lui abbia conosciuto.
Una volta giunto a Gerusalemme, Michael scopre che
quel vecchio burbero, responsabile del loro trasferimento,
è in realtà un meraviglioso complice: nella cantina della
sua grande casa nasconde un tesoro fatto di oggetti antichi
e preziosi e di attrezzi per ripararli e un giorno alla setti­
mana si camuffa ed esce in segreto per le vie della città.
Che cosa fa? Con l’aiuto di un magico organetto a ma­
novella riesce a entrare nei sogni della gente e ad “aggiu­
starli”.
E quando il nonno gli farà il più prezioso dei doni, per­
mettendogli di entrare nei suoi sogni, come un apprendi­
sta stregone Michael imparerà a distinguere i confini tra il
sogno e la realtà, vivendo insieme al bizzarro vecchietto
avventure a volte fantastiche, a volte spaventose: perché ci
sono sempre due lati delle cose, uno brutto e uno bello.
L’AUTORE Uri Orlev, nato a Varsavia nel 1931, è una del­
le voci più autorevoli e apprezzate della letteratura per ra­
gazzi israeliana e internazionale. Ha vinto innumerevoli
premi, tra cui il prestigioso Hans Christian Andersen.
Questo romanzo, tradotto nel mondo in otto lingue, è già
stato precedentemente pubblicato da Feltrinelli nella col­
lana “Sbuk”, con il titolo L’aggiustasogni.
Una nuova edizione fuori collana per un
romanzo del celebre autore israeliano. Una
storia semplice, piena di forza e poesia, mi­
steriosa ed emozionante, che tocca temi im­
portanti come il confine tra sogno e realtà,
l’esperienza della perdita e le sfaccettature
della verità.
pag 128
euro 9,00
isbn 978-88-07-92239-8
In libreria da: settembre 2014
26
Illustrazioni di Allegra Agliardi
KIDS
Massimo Birattari
Leggere è un’avventura
copertina
non
definitiva
Pensate che leggere sia noioso? Allora non avete mai par­
tecipato al super-reality L’isola dei personaggi famosi, dove
un gruppo di ragazzi si trova a vivere “dentro” celebri ro­
manzi, tra esploratori, detective e piccole donne, maghi,
gnomi e streghe, gabbiani, cavalli e cani che forse sono lu­
pi, giardini segreti e giungle pericolose. Al gran ballo ogni
Elizabeth potrebbe incontrare il suo Darcy, a teatro c’è un
minaccioso burattinaio di nome Mangiafuoco e non può
mancare un sottomarino con il quale, insieme al capitano
Nemo, scoprire i misteri dei fondali. E la grande avventu­
ra finirà con una caccia al tesoro (attenti ai pirati, però) in
cui gli indizi vanno cercati nei libri e che, naturalmente,
terminerà in una misteriosa biblioteca... Insomma, i pro­
tagonisti scoprono che la lettura è un’attività avventurosa,
divertente, istruttiva e perfino creativa, e leggere significa
perdersi in altre epoche e altri mondi, e scoprire nei per­
sonaggi che ci emozionano qualità, difetti, passioni che
solo grazie ai grandi libri possiamo ritrovare in noi stessi.
Come gli altri titoli di Birattari, anche questo è sia un ro­
manzo ricco di personaggi e di avventure, sia un formida­
bile strumento didattico in classe o a casa. Proprio per
questo, l’appendice passa in rassegna alcuni dei più bei li­
bri per ragazzi e offre consigli brillanti per continuare ad
alimentare la passione per la lettura.
L’AUTORE Massimo Birattari è laureato in Storia e diplo­
mato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Redat­
tore, traduttore, consulente editoriale, è autore di una
grammatica pratica, Italiano. Corso di sopravvivenza
(2010), e di un “manuale di stile”, È più facile scrivere bene che scrivere male (2011). Ha curato Io scrivo, corso di
scrittura in ventiquattro volumi del “Corriere della Sera”
(2011, nuova edizione Fabbri 2014 con il titolo Scrivere).
Tra i suoi libri per ragazzi, I rivoltanti romani (con Terry
Deary; 1998); I barbuti barbari (2008) e Vite avventurose
di santi straordinari (2009), entrambi con Chicca Galli; e
nella collana Feltrinelli “Kids” Benvenuti a Grammaland
(2011), La grammatica ti salverà la vita (2012) e Scrivere
bene è un gioco da ragazzi (2013).
Dopo due romanzi dedicati alla grammatica
e uno alla scrittura, un libro per dimostrare
(ai ragazzi, ma anche ai genitori e agli inse­
gnanti) che leggere è uno dei grandi piaceri
della vita (ed è anche lo strumento essen­
ziale per impadronirsi della grammatica e
imparare a scrivere bene).
Dall’autore di Benvenuti a Grammaland
(2011; 3 edizioni, 15.000 copie), La grammatica ti salverà la vita (2012; 3 edizioni,
11.000 copie) e Scrivere bene è un gioco da
ragazzi (2013; 3 edizioni, 11.000 copie).
pag 144
euro 13,00
isbn 978-88-07-92241-1
In libreria da: settembre 2014
27
KIDS
Giuseppe Zanetto
Dei ed eroi greci
Illustrazioni di Camilla Pintonato
copertina
non
definitiva
Un nonno, quattro nipoti, due viaggi; una situazione piut­
tosto comune che, in questo caso, poiché il nonno è pro­
fessore di Letteratura greca, si trasforma in un’occasione
speciale per vedere, ascoltare e conoscere le radici classi­
che della nostra cultura.
La Grecia antica e la Magna Grecia sono infatti gli itine­
rari percorsi da nonno Lello in compagnia dei nipoti
Giorgio, Luciana, Andrea e Sara in due momenti diversi:
prima Atene, Delfi, Olimpia e Micene, e poi Siracusa. So­
no luoghi bellissimi nei quali i Greci si stabilirono e dove
ancora rimangono tracce spesso molto evidenti e sugge­
stive di quella presenza: resti archeologici e, legate a que­
sti, memorie letterarie, eredità linguistiche e culturali.
Nonno Lello descrive i luoghi che i ragazzi si trovano da­
vanti agli occhi e, dal dato visivo, il racconto si sposta alla
storia e all’epica che da questi luoghi sono evocate.
Per i lettori quel viaggio suggestivo inizia a casa, dalla let­
tura del volume prima ancora di diventare concreto, ma­
gari durante una vacanza.
L’AUTORE Giuseppe Zanetto insegna Letteratura greca
all’Università degli Studi di Milano. Nel 2012 ha pubbli­
cato il volume Entra di buon mattino nei porti (Bruno
Mondadori).
Un libro che è allo stesso tempo guida di
luoghi straordinari e racconto di luoghi,
storia e miti dell’antica Grecia.
pag 128
euro 13,00
isbn 978-88-07-92240-4
In libreria da: settembre 2014
28
HOME CINEMA
Shane Salerno
Salinger
copertina
non
definitiva
Fino a che punto può spingersi il “diritto di cronaca” pri­
ma di sconfinare nell’invasione della privacy? Dove fini­
sce la legittima aspirazione degli ammiratori a saperne di
più e la volontà di uno scrittore di mantenere il più stret­
to riserbo sul proprio privato, anche dopo la morte? Sono
alcune delle domande − e delle polemiche − che hanno
accompagnato l’uscita americana di Salinger, il film docu­
mentario che Shane Salerno ha dedicato all’autore de Il
giovane Holden. Presentato al Toronto International Film
Festival, il documentario ripercorre la vita di Jerome D.
Salinger e tenta di far luce sul ritiro dello scrittore a vita
eremitica, seguito alla pubblicazione del libro leggenda,
durato poi fino alla sua morte nel 2010. Riflessioni, dati
biografici e foto si alternano alle tante testimonianze di
personalità quali Philip Seymour Hoffman, Edward Nor­
ton, John Cusack, Danny De Vito e Gore Vidal. Un film
illuminante sulla storia di una vita fuori dal comune.
Il film uscirà in oltre cento sale di tutta Italia a fine
maggio. Verrà presentato in anteprima durante il Salone del libro di Torino.
Il regista Shane Salerno (1972) è uno sceneggiatore,
produttore, regista e autore di bestseller statunitense. Na­
to nel 1972, a soli ventiquattro anni è stato coautore della
sceneggiatura di Armageddon. Recentemente ha ricoperto
il ruolo di co-sceneggiatore e produttore esecutivo di Savages di Oliver Stone.
Indagine sulla complessità umana e sulle
contraddizioni di un mito: tutto ciò che non
è mai stato rivelato sull’autore del capola­
voro Il giovane Holden.
L’infanzia, i matrimoni, gli scrupolosi metodi
di lavoro e i segreti di Salinger.
dvd + libro
euro 16,90
isbn 978-88-07-74119-7
In libreria da: settembre 2014
29
HOME CINEMA
Noël Dernesch, Moritz Springer
Journey to Jah
copertina
non
definitiva
Per sette anni i registi Noël Dernesch e Moritz Springer, e
il cameraman Marcus Winterbauer, hanno seguito due
dei più importanti artisti reggae d’Europa − il tedesco
Gentleman e l’italiano Alborosie − nella loro ricerca di
autenticità, lontano dalle società consumistiche occiden­
tali, nel paese del rastafari e del reggae: la Giamaica.
Journey to Jah dipinge, in un quadro variegato, l’impor­
tanza e il significato spirituale del reggae sull’isola caraibi­
ca, dove la musica è strumento per combattere la violen­
za, il sessismo e la povertà.
Diversi musicisti giamaicani li sostengono lungo la strada,
giocano insieme a loro e si trovano ad affrontare la gioio­
sa ma anche dura realtà dell’isola. Nel film si alternano in­
terviste di repertorio e scene di vita quotidiana, in cui la
musica è l’unico mezzo per dare un senso alle proprie vi­
te. Journey to Jah ha partecipato ad alcuni tra i maggiori
festival europei, ultima, in ordine di tempo, la Berlinale.
Alborosie ha in Italia centinaia di migliaia di fan. La sua
pagina facebook ufficiale conta un milione di “mi piace”.
L’artista
Italia a maggio per una serie di
Per l’occasione il film verrà programmato in
varie sale.
arriverà in
concerti.
I REgisti Noël Dernesch, nato a Zurigo, oggi vive e lavo­
ra a Berlino. Specializzato in film/video alla Scuola di ar­
te e media di Zurigo, lavora fin da subito come regista in­
dipendente. Ha diretto diversi video musicali e spot pub­
blicitari.
Il viaggio di due grandi artisti europei del
panorama reggae, Alborosie e Gentleman,
che hanno trovato una nuova patria spiri­
tuale nella cultura caraibica della Giamaica.
Autodidatta, invece, il co-regista Moritz Springer, anche
lui di Berlino. Tra il 1997 e il 2005 affina la propria espe­
rienza nel mondo della pubblicità e lavorando come assi­
stente alla regia in Germania e negli Stati Uniti per film
come Godzilla di Roland Emmerich e Die Wilden Kerle 3
(La tribù del pallone) di Joachim Masannek. Si specializza
poi nel genere documentario, autofinanziando i suoi pri­
mi progetti.
dvd + libro
euro 16,90
isbn 978-88-07-74118-0
In libreria da: settembre 2014
30
AUDIOLIBRI
Chiara Gamberale
Per dieci minuti
Letto da Chiara Gamberale
copertina
non
definitiva
Chiara Gamberale legge il suo Per dieci minuti. Mette nel­
la sua voce l’emozione, l’ironia e il ritmo di questa singo­
lare avventura di trasformazione e di rinnovamento.
Al centro Chiara. Chiara che si dà obiettivi minimi (dura­
ta: dieci minuti) ma spiazzanti: lei che è incapace anche
solo di avvicinarsi ai fornelli cucina dei pancake, cammi­
na di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi
di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto.
Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad acco­
gliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la
porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare.
L’AUTRicE Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma.
Nel 1999 ha esordito con Una vita sottile, seguito da
Color lucciola (2001), Arrivano i pagliacci (2003), La zona
cieca (2008, premio selezione Campiello), Le luci nelle
case degli altri (2010), L’amore, quando c’era (2012) e
Quattro etti d’amore, grazie (2013). È autrice e condut­
trice di programmi televisivi e radiofonici come Quarto
piano scala a destra su Rai 3 e Io, Chiara e L’Oscuro su Ra­
dio 2. Collabora con “La Stampa” e “Vanity Fair” e ha un
blog sul sito di “Io Donna” del “Corriere della Sera”. Fel­
trinelli ha pubblicato il romanzo Per dieci minuti (2013).
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un
mese. Dieci minuti per fare una cosa nuo­
va, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai
soliti schemi. Per ricominciare, pian piano,
a vivere.
Tu cosa faresti?
euro 14,90
isbn 978-88-07-73582-0
In libreria da: settembre 2014
31
UE
UE Saggi
UE Saggi
UE oriente
UE storia
UE CLASSICI
UE
Giuseppe Morici
Fare marketing
rimanendo brave persone
Etica e poetica del mestiere più discusso del mondo
copertina
non
definitiva
Cosa ha trasformato il marketing da uno dei mestieri più
affascinanti a uno dei mestieri più discussi del mondo?
Perché quando si vuole indicare un’operazione di pura
facciata, senza alcuna sostanza, la si indica come un’ope­
razione di puro marketing? Esiste una visione del marke­
ting compatibile con la nostra società attuale e le nostre
esigenze? Chi fa marketing si trova spesso schiacciato tra
due poli opposti: da un lato, gli esaltati del marketing e,
dall’altro, chi lo vede come un’attività di persuasione oc­
culta. Nella visione proposta dall’autore, il marketing su­
pera la dimensione puramente economica, per diventare
una funzione responsabile e generativa, per la società e
per la vita delle persone, nella loro ricerca di senso, nei lo­
ro sogni, nei loro progetti. Il marketing tende a creare
senso e identità, al pari delle più nobili arti espressive
dell’umanità, dalla scrittura al cinema, da cui in realtà mu­
tua molti degli strumenti e dei linguaggi. Per questo è ne­
cessario, però, che chi si occupa di marketing non si ac­
contenti di gestire solo gli aspetti razionali della comuni­
cazione, ma adotti anche gli strumenti di base della narra­
tologia e, da ultimo, le conoscenze di base di analisi delle
personalità, dei suoi tratti fondamentali, della psicologia
umana. E soprattutto è necessario che nell’occuparsi del­
la poetica, ossia del come costruire un marketing efficace,
non si perda mai di vista l’etica, ossia il senso complessivo
profondo di ciò che si fa per l’uomo e per la società.
L’AUTORE Giuseppe Morici è attualmente president del­
la Regione Europa nel gruppo Barilla. Ha iniziato la car­
riera in Procter & Gamble, passando poi alla società di
consulenza Monitor di Michael Porter, al gruppo Bolton
e infine in Barilla. Ha sempre affiancato alle sue esperien­
ze professionali un interesse per la formazione manageria­
le, con un’attenzione particolare per l’intreccio fra scien­
ze umane e marketing.
Il marketing può creare senso e identità ed
essere uno strumento al servizio di un mon­
do migliore. Questo libro ci spiega come e
perché.
novità
pag 208 - euro 10,00
isbn 978-88-07-88465-8
In libreria da: settembre 2014
35
UE
Simonetta Agnello Hornby
Il veleno dell’oleandro
copertina
non
definitiva
Pedrara. La Sicilia dei Monti Iblei. Una villa perduta sot­
to alte pareti di roccia tra l’occhieggiare di antiche tombe
e il vorticare di corsi d’acqua carezzati dall’opulenza degli
oleandri. È qui che la famiglia Carpinteri si raduna intorno
al capezzale di zia Anna, scivolata in una svagata ma presa­
ga demenza senile. Esistono davvero le pietre di cui la don­
na vaneggia nel suo letto? Dove sono nascoste? Ma soprat­
tutto, qual è il nodo che lega la zia al bellissimo Bede, vero
custode della proprietà e ambiguo factotum? Come acqua
nel morbido calcare, i Carpinteri scavano nel passato, cer­
cano negli armadi, rivelano segreti. Vogliono, all’unisono,
verità mai dette e ricchezze mai avute. Tra le ombre del
giorno e i chiarori della notte, emergono influenze di nota­
bili locali, traffici con i poteri occulti e soprattutto passioni
ingovernabili. Le voci di Mara, nipote prediletta di Anna, e
di Bede ci guidano dentro questo sinuoso labirinto di rela­
zioni, rimozioni, memorie, fino a scavalcare il confine della
stessa morte. Simonetta Agnello Hornby mette a fuoco un
micromondo che pare allargarsi, con un brivido, a rappre­
sentare i guasti, le ambizioni e le ansie di liberazione
dell’universo familiare, tutto intero.
L’AUTRicE Simonetta Agnello Hornby è nata a Palermo
e vive dal 1972 a Londra, dove svolge la professione di av­
vocato dei minori ed è stata per otto anni presidente parttime dello Special Educational Needs and Disability Tri­
bunal. La Mennulara, il suo primo romanzo, pubblicato
da Feltrinelli nel 2002 e tradotto in tutto il mondo, ha vin­
to i premi Alassio 100 libri, Forte Village, Stresa e Novela
Europea Casino de Santiago. Oltre a Il veleno dell’oleandro (2013), con Feltrinelli ha pubblicato La zia marchesa
(2004; “Audiolibri Emons-Feltrinelli”, 2011), Boccamurata (2007), Vento scomposto (2009), La monaca (2010), La
cucina del buon gusto (con Maria Rosario Lazzati; 2012),
Il male che si deve raccontare (con Marina Calloni; 2013) e
Via xx Settembre (2013). Ha inoltre pubblicato: Camera
oscura (Skira, 2010), Un filo d’olio (Sellerio, 2011) e La pecora di Pasqua (Slow Food, 2012).
“Sappiate tutti che, se doveste rimanere
a Pedrara, lo fareste a vostro rischio.” Un
grande romanzo di Simonetta Agnello Horn­
by, ambientato fra le trame e i paesaggi
della Sicilia.
pag 224
euro 8,00
isbn 978-88-07-88526-6
In libreria da: settembre 2014
36
Traduzione di Michela Finassi Parolo e Tiziana Gibilisco
UE
MARCELA SERRANO
ADORATA NEMICA MIA
copertina
non
definitiva
Ci sono fili capaci di unire i mondi interiori delle donne:
a volte sono la forza delle risate, il valore dell’amicizia,
l’amore o il sesso; altre, la paura di fronte a un matrimo­
nio inaridito, l’ipocrisia, la solitudine o il timore dell’ab­
bandono. Laura è contro il femminismo, Manuela cuce e
sogna, Magdalena si sente sempre più rinchiusa, Anabel­
la e Marilyn aspettano la felicità, María Bonita ha perso il
nemico di una vita, Eloísa cerca di dimenticare, Irma si
sfila finalmente l’anello, Dulcinea racconta la sua versione
della storia. Dai Balcani fino a Santiago del Cile, passando
per la Mancia di Don Chisciotte, piccoli incidenti rivela­
tori che cambiano la vita, donne che smettono di uscire
di casa, che si lasciano ingannare dalle apparenze, che si
riappropriano della loro esistenza, e altre che si ritrovano
ad affrontare drammi inattesi. Ancora una volta, Marcela
Serrano dimostra il suo talento nel penetrare anima e psi­
cologia femminili con venti racconti appassionanti e po­
tenti, abitati da donne fragili, forti, avventurose e timoro­
se, casalinghe o intellettuali, le cui voci e storie si impri­
mono a fuoco nella memoria dei lettori.
L’AUTRicE Marcela Serrano, nata a Santiago del Cile nel
1951, è una delle voci più importanti della narrativa suda­
mericana. Si è diplomata in Incisione e ha lavorato in di­
versi settori di arti visive a Roma e nel suo paese. Attual­
mente dirige l’Instituto Profesional de Arte “Vicente Pé­
rez Rosales” dell’Università di Santiago. Con Feltrinelli
ha pubblicato: Noi che ci vogliamo così bene (1996), che
ha vinto in Francia il premio Coté des Femmes, Il tempo
di Blanca (1998), L’albergo delle donne tristi (1999), Antigua, vita mia (2000), Nostra Signora della Solitudine
(2001), Quel che c’è nel mio cuore (2002), Arrivederci piccole donne (2004), I quaderni del pianto (2007), Dieci donne
(2011; “Audiolibri Emons-Feltrinelli”, 2012) e Adorata nemica mia (2013; “Audiolibri Emons-Feltrinelli”, 2014).
“Io sono lei e non un’altra, eppur son te e
son tutte voi.”
“Leggere Marcela Serrano è come scrutare
negli occhi tutte le donne del mondo.” Arturo
Pérez-Reverte
pag 208
euro 7,50
isbn 978-88-07-88525-9
In libreria da: settembre 2014
37
UE
Charles Bukowski
Scrivo poesie solo per portarmi
a letto le ragazze
Traduzione di Simona Viciani
copertina
non
definitiva
Dopo Azzeccare i cavalli vincenti ecco una nuova antolo­
gia di inediti dedicata a uno dei personaggi più irriveren­
ti del panorama letterario del Ventesimo secolo. Sfoglian­
do le pagine di questa raccolta si sente il ticchettio furioso
e disperato della macchina da scrivere del vecchio Hank.
L’intimità della scrittura ci catapulta nella sua stanza am­
mobiliata tra mozziconi di sigaretta, bicchieri rovesciati e
donne folli. Trascorriamo cinquant’anni di storia america­
na con uno degli autori più trasgressivi del Novecento.
Bieca oscenità, sarcasmo abrasivo, saggezza sboccata, se­
reno cinismo, poesia, alcol, sesso, musica classica come
solo Bukowski sa mischiare. Gioiamo, Bukowski non può
tornare perché non se n’è mai andato.
L’AUTORE Charles Bukowski è nato ad Andernach, Ger­
mania, nel 1920 ed è morto a San Pedro, California, nel
1994. Feltrinelli ha pubblicato: Storie di ordinaria follia
(1975, 2013), Compagno di sbronze (1979, 2013), Taccuino di un vecchio porco (1980), Musica per organi caldi
(1984, 2009), Hollywood, Hollywood! (1990, 2012), Pulp.
Una storia del xx secolo (1995, 2012), Shakespeare non l’ha
mai fatto (1996, 2013), Quello che importa è grattarmi sotto le ascelle (1997), Quando eravamo giovani. Poesie i
(1999), Il Capitano è fuori a pranzo (2000), La canzone dei
folli. Poesie ii (2000), Il Grande. Poesie iii (2002), Azzeccare i cavalli vincenti (2009), Scrivo poesie solo per portarmi
a letto le ragazze (2012), Il sole bacia i belli. Interviste, incontri, insulti (a cura di D.S. Calonne, 2014). Inoltre, sem­
pre per Feltrinelli, la biografia La sconcia vita di Charles
Bukowski di Jim Christy (1998) e, nella collana digitale
“Zoom”, Un’amabile storia d’amore (2011) e Lo sciupafemmine di Hollywood Est (2012).
Bukowski non è mai stato più Bukowski di
così.
pag 320
euro 9,00
isbn 978-88-07-88523-5
In libreria da: settembre 2014
38
UE
Nora Ephron
Il collo mi fa impazzire
Tormenti e beatitudini dell’essere donna
Traduzione di Delfina Vezzoli
copertina
non
definitiva
“Ho vergogna del mio collo,” si lamenta Nora Ephron,
costretta a indossare maglioni a collo alto e giacche alla
mandarina per coprire il “tacchiname”. Per capire quanti
anni ha una sequoia bisogna tagliarne il tronco e contare
gli anelli. Be’, se la sequoia avesse un collo non ce ne sa­
rebbe bisogno. Odio la gente che sostiene – protesta No­
ra Ephron – che invecchiare è bello, che si diventa saggi e
si capisce quali sono le cose importanti. Ci si ribella, ci si
deve ribellare all’immagine contraffatta di sé che appare
nello specchio. Anche perché dal collo all’anima il passo
è breve. Invecchiare non è roba da rammolliti, diceva Bet­
te Davis, e Nora Ephron lo dimostra con un senso
dell’umorismo impagabile e con l’aggiunta: “Tanto più se
sei una donna”. Una donna alle prese con i problemi del­
la “manutenzione” (fitness-tinte-massaggi), di borse fem­
minili in cui non si trova mai niente (e metterci una pila
per illuminare la caverna non servirebbe perché non si
troverebbe nemmeno quella), angustiate dall’ombrosa
adolescenza dei figli, che poi se ne vanno lasciando un ni­
do vuoto in cui gioie e problemi finiscono, ma la preoccu­
pazione è per sempre, atterrite dalla scomparsa delle ami­
che più care, duro memento mori, in un universo che
continua a considerarla solo una vaga eventualità. Parlare
dell’età incerta compresa fra la maturità e la senilità, e far­
lo con tanta caustica sincerità e allo stesso tempo con la
leggerezza dell’umorismo, non è impresa da poco. Nora
Ephron la intraprende senza fare una grinza – le rughe so­
no più che sufficienti.
L’AUTRicE Nora Ephron è nata nel 1941 a New York,
dove vive. Scrittrice, attrice e regista, è nota soprattutto
come sceneggiatrice e ha avuto tre nomination agli Oscar
per la miglior sceneggiatura originale. Ha scritto fra l’al­
tro le sceneggiature di Silkwood, Affari di cuore, Harry ti
presento Sally, Insonnia d’amore e ha scritto e diretto C’è
post@ per te e Vita da strega. Feltrinelli ha pubblicato ol­
tre a Il collo mi fa impazzire. Tormenti e beatitudini dell’essere donna (2007) anche Affari di cuore (2008), da cui era
stato tratto il film con Meryl Streep e Jack Nicholson
(1986).
Il collo è il primo a mostrare i segni dell’età.
C’è chi lo nasconde, c’è chi va in clinica, c’è
chi si dispera. Nora Ephron ci ha ragionato
sopra, spudorata e coraggiosa, con dolore
e senso dell’umorismo. Ne è uscito un libro,
volato in testa alle classifiche americane,
che parla alle donne, di donne e per le don­
ne (giovani e non più giovani).
pag 144
euro 8,00
isbn 978-88-07-88524-2
In libreria da: settembre 2014
39
UE
GIOVANNI MONTANARO
TUTTI I COLORI DEL MONDO
copertina
non
definitiva
1881, Gheel, anche conosciuto come “il paese dei matti”.
Teresa Senzasogni non è pazza, ma come tale è stata regi­
strata per poter godere, come è uso in quel villaggio fiam­
mingo, dell’ospitalità della famiglia Vanheim. Un giorno
avrà una dote e sposerà il suo Icarus, che le racconta le in­
giustizie del mondo. Ma poi arriva un nuovo ospite, un
vagabondo rosso di capelli, schivo, rude, gli occhi accesi
da una febbre sconosciuta, e Teresa sembra riconoscere
in lui un destino incompiuto: diventerà un pittore – lei lo
sa, lei lo sente –, troverà nei colori una strada universale.
Quando la “profezia” si avvera, è passata una decina d’an­
ni e molto è accaduto, a Teresa e a Vincent van Gogh. Te­
resa scrive al caro signor Van Gogh perché si ricordi, per­
ché la aiuti a mettere ordine nel disordine, speranza nella
disperazione, amore nel disamore e colore nel grigio. Lui,
in verità, è l’unico vero amore di tutta la sua vita. E come
tutti gli amori è pieno di luce e di futuro. Il romanzo di
Giovanni Montanaro è una lunga lettera che si trasforma
in una storia di anime in gabbia, di sentimenti che voglio­
no lasciare il segno e di un bisogno di libertà grande quan­
to l’immaginazione che lo contiene.
L’AUTORE Giovanni Montanaro (Venezia, 1983) è scrit­
tore e avvocato. Ha scritto racconti, testi per il teatro e i
romanzi La Croce Honninfjord (Marsilio, 2007), Le conseguenze (Marsilio, 2009) e Tutti i colori del mondo (Feltri­
nelli, 2012).
“Teresa mi ha commosso. Le succedono le
cose più sconvolgenti: la chiaroveggenza, la
persecuzione, la metamorfosi. E le succede
Van Gogh.” Tiziano Scarpa
pag 144
euro 7,00
isbn 978-88-07-88522-8
In libreria da: settembre 2014
40
Traduzione di Sandro Ossola
UE
TIM O’BRIEN
inseguendo CACCIATO
copertina
non
definitiva
Cacciato è un militare americano, un fante del quale,
quando sparirà, i suoi compagni scopriranno di non sape­
re neanche il nome di battesimo. Cacciato è un soldato, e
poiché, come dice il poeta inglese Siegfried Sassoon
nell’epigrafe del romanzo, “i soldati sono sognatori” – e si
può ben immaginare che cosa sognino, specie quando sono
dentro fino al collo in una guerra come quella del Vietnam
– anche Cacciato sogna. Sogna di andare a Parigi. Sogno
peregrino per chi sta sulle rive del Mekong. Ma chissà, so­
gno forse anche realizzabile, perché qualcuno ha detto a
Cacciato che da lì a Parigi ci sono solo ottomila miglia e rot­
te. E così, gambe in spalla, uno ce la potrebbe anche fare…
Così Cacciato un bel giorno si stufa, saluta i compagni e se
ne va. Dove? Ma a Parigi, naturalmente. Dopo tutto, basta
attraversare il Laos, la Birmania, l’India, l’Afghanistan… E
poi – hanno detto a Cacciato – una volta ad Atene, il più è
fatto. È come se fosse arrivato a Parigi. Ma le regole sono
regole, soprattutto nell’esercito. E quando Cacciato diser­
ta, ai compagni e al loro comandante, un vecchio tenente
tediato che non ha più voglia di inseguire Cacciato di quan­
ta ne abbia di fare la guerra, non resta che mettersi alle sue
calcagna. Bisogna catturare il disertore e riportarlo alla ba­
se. Comincia così la vera storia: Cacciato fugge, e i compa­
gni lo inseguono. E così anche i compagni, attraverso Laos,
Birmania, India, Afghanistan, Iran, Turchia, Grecia, Jugo­
slavia, Austria, Germania, Francia, un bel giorno arriveran­
no a Parigi. Sempre decisi a compiere la missione. È l’orgo­
glio di ogni militare. E quando bussano alla porta della
mansarda parigina dopo aver fatto il solito milione di scali­
ni a piedi, chi c’è là seduto sul letto a rammendarsi un paio
di calzini? Ma Cacciato, perdiana. Se è veramente lui...
L’AUTORE Nato nel 1946, laureato a Harvard, Tim
O’Brien era fortemente contrario alla Guerra in Vietnam
ma scelse di arruolarsi per timore dell’ostracismo in cui
sarebbe incorso da parte della famiglia, dei vicini, della
città se avesse disertato. Inseguendo Cacciato ricevette il
National Book Award e The Things They Carried (1990,
pubblicato da Leonardo nel 1991) il Prix du Meilleur Li­
vre Etranger. Entrambi sono considerati dei classici sulla
guerra.
“Il più grande romanzo sul Vietnam.” Niccolò Ammaniti
pag 304
euro 9,50
isbn 978-88-07-88521-1
In libreria da: settembre 2014
41
UNIVERSALE
ECONOMICA
FELTRINELLI
-25
%
dal 24 settembre
al 24 ottobre
su tutti i saggi, oriente, storia.
A settembre tornano
i Saggi dell’Universale Economica Feltrinelli.
Un ampio catalogo per tutti gli interessi.
Tante novità per inaugurare
un autunno di letture.
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omaggio. cartelli banco
978-88-07-33670-6
feltrinellieditore.it/universaleeconomica/
UE saggi
Tiziana Bertaccini
Le Americhe latine
nel Ventesimo secolo
copertina
non
definitiva
I processi politici, economici e sociali degli ultimi due de­
cenni del Novecento hanno profondamente trasformato
l’America Latina. Oggi, la regione latinoamericana pre­
senta un volto nuovo. Uno dei cambiamenti epocali è da­
to dalle vittorie elettorali dei governi progressisti, quello
che è stato definito il “giro a sinistra”, e che si è protratto
per tutto il primo decennio del nuovo millennio. Nella re­
gione coabitano molte sinistre, da quella legata al passato
rivoluzionario di Daniel Ortega in Nicaragua, alle diverse
anime della sinistra messicana del Prd in Messico, alle
“zone grigie” in cui si iscrive la sinistra argentina sempre
in bilico fra opposizione e alleanza con un peronismo rin­
novato che si dichiara di sinistra, fino ai cambiamenti at­
tuali, ancora in corso, della sinistra marxista cubana. Og­
gi, come in Europa, la frontiera tra destra e sinistra si è
fatta labile. Comunque, e questa è la cosa più significati­
va, sin dall’inizio del nuovo millennio in America Latina
vi è stata una chiara tendenza al miglioramento nel pro­
cesso di democratizzazione. Il ciclo di oscillazione fra re­
gimi democratici e autoritari, che aveva caratterizzato il
subcontinente durante il secolo passato, sembra final­
mente essersi concluso ed è la prima volta che le democra­
zie latinoamericane hanno una vita così lunga. Nonostan­
te il bilancio positivo sulla democrazia elettorale, le sfide
che la regione deve affrontare sono ancora molte, in quan­
to non si è completamente raggiunta una vera democrazia
liberale che garantisca una piena cittadinanza. Per poter
parlare di una cittadinanza piena e integrale la principale
sfida che la democrazia deve affrontare è di vincere la di­
seguaglianza e la povertà, in quella che rimane la regione
più diseguale al mondo.
L’AUTRicE Tiziana Bertaccini (1970) insegna Storia del
ventesimo secolo latinoamericano presso la facoltà di
Scienze politiche dell’Università di Torino. Ha scritto nu­
merosi testi sull’America Latina, molti dei quali pubblica­
ti in spagnolo, oltre a Il tramonto del regime rivoluzionario. Messico 1970-2010 (Otto, 2012).
La più importante e completa sintesi di sto­
ria dell’America Latina, dall’Ottocento a
oggi, presente sul mercato editoriale.
novità
pag 320 - euro 14,00
isbn 978-88-07-88527-3
In libreria da: settembre 2014
44
Traduzione di Alessandro Melchiorre
Consulenza di Luciano Petazzoni
copertina
non
definitiva
Da uno dei massimi musicologi, una esauriente sintesi
della storia dell’arte musicale in Occidente. Pubblicata
per la prima volta nel 1960, successivamente riveduta e
aggiornata, l’opera ha riscosso grandi consensi ed è desti­
nata a restare a lungo insuperata quale introduzione idea­
le alla storia della musica e panorama complessivo capace
di soddisfare il lettore più esigente. La storia della musica,
pure intrecciata e compresa nel più ampio contesto stori­
co e culturale, dev’essere per l’autore anzitutto storia del­
lo stile musicale. Particolare attenzione viene dedicata ad
aspetti spesso trascurati e tuttavia essenziali per penetrare
la specificità dell’arte musicale: le forme, i generi, la nota­
zione, le tecniche d’esecuzione.
Il volume è corredato di numerosissimi esempi musicali e
illustrazioni, e comprende una serie di apparati: un glos­
sario dei termini tecnici, un’ampia bibliografia, una cro­
nologia essenziale e un ben articolato e completo indice
analitico.
L’AUTORE Donald Jay Grout (1902-1987), già professo­
re emerito della Cornell University, è stato uno dei più au­
torevoli musicologi americani del Novecento. Oltre a Storia della musica in Occidente, il manuale di storia della
musica più adottato nelle università americane, ha scritto
diversi libri su Mozart, Scarlatti e la storia dell’Opera.
L’insuperata sintesi di storia della musica: il
libro più adottato nelle università americane.
pag 864
euro 20,00
isbn 978-88-07-88528-0
In libreria da: settembre 2014
45
UE saggi
Donald Jay Grout
Storia della musica in Occidente
UE saggi
Christian Boukaram
Il potere anticancro delle emozioni
Da un medico oncologo, un nuovo sguardo
sull’insorgenza e la cura della malattia
copertina
non
definitiva
Traduzione di Fabrizia Berera
Il dottor Boukaram indaga da anni il legame tra il cancro
e il vissuto psichico ed emotivo della persona. I dati sono
inconfutabili: la vera causa della malattia è ancora scono­
sciuta. La predisposizione genetica e fattori di rischio cer­
ti (cattive abitudini, inquinamento ambientale, infiamma­
zioni croniche...) a volte sono sufficienti per causare il
cancro, ma non è una regola assoluta. Un terzo elemento
basilare è in gioco: le emozioni. Nuove e sofisticate meto­
dologie scientifiche sembrano oggi darne prova, inducen­
do a un cambiamento dei paradigmi oncologici attuali.
Basandosi sui risultati di ricerche condotte in ambiti della
scienza molto vitali – l’epigenetica, la fisica quantistica, la
neurologia –, questo libro ci incoraggia a cambiare il mo­
do in cui si affronta questa malattia. Da un lato, indaga
come i pensieri, le credenze, le emozioni e il contesto re­
lazionale di ciascuno contribuiscano all’insorgenza del
cancro; dall’altro, spiega come uno stato di benessere
emotivo potenzi i trattamenti medici, rendendoci consa­
pevoli del potere dei meccanismi naturali di guarigione
del nostro corpo. Con un linguaggio facile e comprensibi­
le a chiunque, identifica e illustra i molti modi da adotta­
re per stimolare tali meccanismi, indispensabili non solo
per prevenire o tenere a bada la malattia, ma per vivere
una vita complessivamente sana, senza promettere solu­
zioni miracolose e negare la necessità delle terapie onco­
logiche riconosciute.
L’AUTORE Christian Boukaram è medico oncologo e
professore universitario di Neurologia a Montréal, in Ca­
nada. Ha conseguito un dottorato e una specializzazione in
radiochirurgia ed è esperto di fisica nucleare e neuropsico­
logia. Primario del dipartimento di Radiochirurgia
all’ospedale Maisonneuve-Rosemont, centro affiliato
all’Università di Montréal, è anche co-fondatore dell’or­
ganizzazione Croire, che offre supporto psicologico ai
malati di cancro. La ricerca del dottor Boukaram è inte­
ressata a migliorare la cura dei pazienti attraverso un ap­
proccio multidisciplinare.
Sempre più si fa chiara la consapevolez­
za che la malattia debba essere affrontata
con un approccio più complesso, olistico,
che tenga in conto il ruolo decisivo delle
emozioni. Questo libro fa il punto sul tema
drammatico dei tumori.
novità
pag 224 - euro 8,00
isbn 978-88-07-88529-7
In libreria da: settembre 2014
46
UE saggi
Howard Gardner
Aprire le menti
La creatività e i dilemmi dell’educazione
Traduzione di Marianella Sclavi e Nicoletta Cherubini
Introduzione di Marianella Sclavi
copertina
non
definitiva
Nato a seguito di un progetto di studio comparativo tra i
sistemi di istruzione cinese e americano, questo libro è an­
dato via via assumendo i connotati di un’indagine profon­
damente coinvolgente l’autore, che vi ha immesso l’intera
sua esperienza di sviluppo intellettuale e di scelta profes­
sionale, spingendosi quindi fino a un primo tentativo di
fissare i termini di una spiegazione teorica al fenomeno
della creatività e ai modi per aiutare l’espressione. Affron­
ta il tema del multiculturalismo nella scuola e i modi in cui
insegnare. L’obiettivo è sempre insegnare a leggere, scri­
vere, parlare, far di conto, ascoltare, valutare, misurare,
ma i modi e i tempi di insegnare queste capacità dovran­
no variare da persona a persona. Questo è il più persona­
le dei libri di Gardner, un testo in cui l’autore si mette
personalmente in gioco.
L’AUTORE Howard Gardner (Scranton, 1943) insegna
Scienze cognitive e dell’educazione e Psicologia alla Har­
vard University. È direttore del Progetto Zero, un pro­
gramma sperimentale sui meccanismi dell’apprendimen­
to. Noto in tutto il mondo per i suoi studi sull’intelligen­
za, ha pubblicato diversi libri, di cui per Feltrinelli sono
usciti: Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell’intelligenza (1987), La nuova scienza della mente. Storia della rivoluzione cognitiva (1988), Educare al comprendere. Stereotipi infantili e apprendimento scolastico (1993), Intelligenze
creative. Fisiologia della creatività attraverso le vite di
Freud, Einstein, Picasso, Stravinskij, Eliot, Gandhi e Martha Graham (1994), Personalità egemoni. Anatomia
dell’attitudine al comando (1995), Sapere per comprendere.
Discipline di studio e discipline della mente (1999), Cambiare idee. L’arte e la scienza della persuasione (2005), Cinque chiavi per il futuro (2007) e Verità, bellezza, bontà.
Educare alle virtù nel ventunesimo secolo (2011) e, con
Katie Davis, Generazione App (2014).
Il testo di fondazione dell’educazione pro­
gressista americana, dopo anni di egemo­
nia sui temi dell’istruzione da parte della
destra.
pag 352
euro 14,00
isbn 978-88-07-88530-3
In libreria da: settembre 2014
47
UE oriente
Mayank Chhaya
Dalai Lama. Uomo, monaco, mistico
Biografia autorizzata
Traduzione di Edoardo Fazzioli
copertina
non
definitiva
Nel 1997 il giornalista indiano Mayank Chhaya fu auto­
rizzato dal Dalai Lama a raccontare la sua vita e gli eventi
di cui è stato protagonista. Chhaya ha condotto più di una
decina di interviste personali con il Dalai Lama a McLeod
Ganj, nel Nord himalayano dell’India, sede del governo
tibetano in esilio. Da qui ha preso forma il suo profilo, re­
so in tutta la sua complessità: una figura di grande interes­
se per milioni di persone in tutto il mondo. L’autore pre­
senta il Tibet e la tradizione buddhista da cui è emerso il
Dalai Lama, aiutando i lettori a comprendere il contesto
in cui si sono formati i suoi ideali, le sue convinzioni e la
sua politica. Ne dipinge la vita in esilio e i vari ruoli che il
Dalai Lama ha dovuto assumere per i suoi seguaci. Getta
luce sul complicato conflitto tra Cina e Tibet e offre una
visione approfondita del malcontento dilagante tra i gio­
vani tibetani, frustrati dall’approccio non-violento, che
pure il Dalai Lama continua a sostenere, a fronte dell’oc­
cupazione cinese. Questa biografia racconta la vita di un
uomo non comune e ne traccia la missione, offrendo uno
sguardo avvincente sul modo in cui i fermenti in corso nel
suo paese ne plasmeranno il futuro. Una biografia auto­
rizzata, scritta da un giornalista indiano che non si è basa­
to solo sulle proprie ricerche, ma ha potuto confrontarsi
direttamente con il Dalai Lama.
L’AUTORE Mayank Chhaya, giornalista di lungo corso, è
un commentatore molto apprezzato delle questioni del
Sud asiatico per l’Indo-Asian News Service, con sede a
New Delhi (India). È autore di numerosi articoli su India,
Pakistan, Sri Lanka e Stati Uniti. Dirige il sito di news e
attualità www.dailysub.com. Attualmente risiede a Chica­
go e divide il suo tempo tra Washington e New York.
“Nell’esaminare la vita di Sua Santità il Da­
lai Lama nel contesto dei suoi differenti
ruoli di uomo, monaco e mistico, Mayank
Chhaya è riuscito a tracciare un affascinan­
te ritratto di uno dei più grandi leader mon­
diali.” Desmond Tutu
novità
pag 288 - euro 9,00
isbn 978-88-07-88531-0
In libreria da: settembre 2014
48
copertina
non
definitiva
Traduzione di Mauro Pascolat
La Marina italiana nella Seconda guerra mondiale è il cor­
poso risultato di un’approfondita indagine storiografica e
di una ricerca che ha portato l’autore a confrontarsi con
una straordinaria mole di materiale documentario − pres­
soché tutto quanto è stato scritto sull’argomento negli ul­
timi sessant’anni − riguardante le operazioni navali e ae­
ronavali condotte dalla Regia Marina, o in cui essa fu
coinvolta, nei trentanove mesi che, dal 1940 al 1943, la vi­
dero impegnata in una logorante attività bellica nei teatri
di guerra del Mar Mediterraneo durante il Secondo con­
flitto mondiale. In un’opera controcorrente rispetto alla
lettura “ufficiale” degli eventi, che è stata ispirata dalla pre­
dominante storiografia di scuola angloamericana, James J.
Sadkovich compie un’analisi che si propone di emendare
dagli stereotipi e dagli elementi “inquinanti” l’operato del­
la forza navale italiana e di offrire una valutazione, sulla ba­
se del dato effettuale, del suo apporto bellico, perlopiù smi­
nuito dalla propaganda britannica. La Regia Marina non
vinse la guerra, ma − è la conclusione di Sadkovich −, af­
fiancata dall’Aeronautica e con il saltuario concorso del
poco affidabile alleato germanico, essa bloccò le forze na­
vali e aeronautiche britanniche e fece dell’Italia l’attore
principale dell’Asse negli oltre tre anni della sua bellige­
ranza nel Mediterraneo.
L’AUTORE James J. Sadkovich è un ricercatore indipen­
dente. Ha scritto diversi lavori sulla storia croata e italia­
na; oltre a La Marina italiana nella Seconda guerra mondiale (Libreria Editrice Goriziana, 2006), ha al suo attivo The
us Media and Yugoslavia, 1991-1995 (Praeger, 1998); Italija
i Ustaše 1927-1937 (Golden Marketing, 2010) e la prima
biografia politica dell’ex leader croato Franjo Trudˉman.
Collabora con il Woodrow Wilson Center Press.
Le gesta della Marina italiana durante la Se­
conda guerra mondiale, finalmente al di là
di ogni stereotipo.
novità
pag 544 - euro 16,00
isbn 978-88-07-88532-7
In libreria da: settembre 2014
49
UE Storia
James J. Sadkovich
La Marina italiana nella Seconda
guerra mondiale
UE Classici
NATHANIEL HAWTHORNE
LA LETTERA SCARLATTA
copertina
non
definitiva
A cura di Enrico Terrinoni
Pubblicato nel 1850, La lettera scarlatta è uno dei più im­
portanti romanzi nordamericani dell’Ottocento. Nelle in­
tenzioni dell’autore, esso doveva rappresentare al meglio
lo spirito puritano dell’epoca coloniale americana. Que­
sta la trama: Hester Prynne, una giovane donna, affasci­
nata dal giovane pastore Arthur Dimmesdale, manifesta
fisicamente i segni della sua relazione con il predicatore.
Né minacce né altro riescono a farla confessare, e per que­
sto viene schivata da tutti, e infine condannata a portare
sul petto una fiammante lettera a, che la additi allo sguar­
do generale come un’adultera. Di ritorno dall’Inghilterra,
Dimmesdale vuole rendere pubblica la sua relazione con
la donna, ma desiste convinto dalle suppliche di lei, che
non vuole che lui perda lo status morale guadagnato nel­
la comunità. A complicare la situazione, compare sulla
scena il marito, Chillingworth, che, creduto morto in un
naufragio, in breve tempo apprende ciò che era avvenuto.
Con ira fredda e implacabile matura la sua vendetta, com­
parendo di continuo, come un’ombra silenziosa, in ogni
luogo dove parla il predicatore, tanto da spingerlo sull’or­
lo della pazzia. Dopo anni trascorsi a espiare la sua colpa,
alla fine Hester propone all’amante di fuggire insieme per
iniziare una nuova vita. Ma Dimmersdale, ormai logorato
psichicamente, leggerà la proposta come una profferta
del demonio e quindi sarà indotto a confessare tutto
quanto in chiesa proprio davanti alla comunità riunita al
completo, per poi morire tra le braccia della sua amata.
L’AUTORE Nathaniel Hawthorne (Salem, 1804 – Ply­
mouth 1864) è considerato uno dei padri fondatori della let­
teratura americana. Autore di una sconfinata produzione
narrativa, è universalmente noto per il romanzo La lettera
scarlatta. Feltrinelli ha pubblicato Blithedale. Il romanzo di
Valgioiosa (1983) e nei “Classici” Tutti i racconti (2013).
Il grande capolavoro della letteratura ame­
ricana in una nuova straordinaria traduzio­
ne, da parte di un importante specialista.
Il curatore Enrico Terrinoni (Gorizia, 1976) è profes­
sore associato di Letteratura inglese all’Università per
Stranieri di Perugia. È autore di numerose monografie.
Ha tradotto l’Ulisse di James Joyce (con Carlo Bigazzi)
per Newton Compton (2012).
novità
pag 272 - euro 8,50
isbn 978-88-07-90156-0
In libreria da: settembre 2014
50
UE Classici
François de La Rochefoucauld
Massime morali
copertina
non
definitiva
A cura di Frédéric Ieva
Il 2 luglio 1651 Turenne, il comandante delle truppe fede­
li al re, intercetta un esercito frondista guidato dal princi­
pe di Condé nei pressi del Faubourg Saint-Antoine. Men­
tre si accendono furiosi combattimenti corpo a corpo, il
duca di La Rochefoucauld, fedelissimo del Condé, com­
batte valorosamente a difesa di una barricata pur in netta
inferiorità numerica. Durante le fasi concitate dello scon­
tro un colpo di moschetto lo raggiunge in pieno volto: il
proiettile penetra sotto un occhio per fuoriuscire dall’al­
tro. Secondo una diffusa linea interpretativa questo episo­
dio rappresenta il momento cruciale nella vita del duca:
La Rochefoucauld da allora avrebbe deposto le armi.
Molto letti e consultati, gli aforismi del filosofo francese
sono tra i libri preferiti da Madame de Maintenon, l’ulti­
ma amante di Luigi xiv, e da Cristina di Svezia che ne scri­
verà interessanti commenti. Nel Settecento le Massime
consolidano la loro fama; celebre il giudizio di Voltaire:
“Una tra le opere che più contribuì a formare il gusto del­
la nazione e a darle uno spirito di giustezza e di precisio­
ne, fu la piccola raccolta delle Maximes. Benché quel libro
ripeta quasi sempre la stessa verità, e cioè che ‘l’amor pro­
prio è il movente di ogni azione’, pure quel pensiero assu­
me tanti diversi aspetti da risultarne nuovo e imprevisto”.
Questo libro, uscito anonimo nella prima edizione, appa­
re segnato da un profondo pessimismo, per quanto poco
sistematico, ma radicato: un testo scandaloso, che ha fat­
to uno “scempio delle virtù” e una “strage delle illusioni”.
L’AUTORE François duca di La Rochefoucauld (Parigi,
1613-1680) è stato uomo d’armi e di corte. Aderì al movi­
mento della Fronda contro il cardinale Richelieu. Dopo il
fallimento del movimento si dedicò alla vita mondana,
partecipando ai più importanti salotti letterari dell’epoca.
Le Massime morali sono del 1678 e sono unanimemente
considerate il suo capolavoro.
Scritte con un linguaggio elegante e chia­
ro, le Massime morali leggono ogni azione
dell’uomo come animata dall’amor proprio
e dall’utilitarismo. Un libro cruciale nel pen­
siero europeo, ora riproposto in una nuova
traduzione e con un ricco apparato inter­
pretativo.
Il curatore Frédéric Ieva (Torino, 1970) è traduttore
di narrativa e saggistica e consulente editoriale per diver­
se case editrici. Studioso dell’età moderna, è autore (insie­
me con Giuseppe Ricuperati) di un Manuale di storia moderna (2012) e si occupa in particolare di Seicento france­
se. Per i “Classici” Feltrinelli ha curato Cime tempestose
di Emily Brontë (2012).
novità
pag 240 - euro 13,00
isbn 978-88-07-90155-3
In libreria da: settembre 2014
51
KOWALSKI
KOWALSKI
Alessia Bottone
Papà mi presti i soldi
che devo lavorare?
Avventure e disavventure
di una precaria a tempo indeterminato
copertina
non
definitiva
Un manuale ironico e irriverente. Una raccolta di para­
dossali colloqui di lavoro, domande singolari, annunci
bizzarri. Consigli utili per districarsi fra i “lei è troppo
per la nostra azienda”, i “lei è una persona instabile, ha
viaggiato troppo” e i “dobbiamo tornare tutti all’agricol­
tura”. Un modo per riflettere, sorridendo, sui cambia­
menti del mondo del lavoro e della nostra società, ma so­
prattutto per non arrendersi di fronte all’incertezza. Mal
comune, mezzo gaudio? Forse, ma anche consapevolez­
za che dalla crisi si esce solo credendo in se stessi e nelle
proprie capacità.
Come spiega l’autrice: “L’idea nasce da un testo che ho
scritto qualche mese fa, intitolato Il candidato bionico,
che è stato ripreso da diversi quotidiani, siti e blog, tra cui
quello che tiene Beppe Severgnini sul ‘Corriere della Se­
ra online’”.
Il libro è diviso in tre parti, suddivise a loro volta in capi­
toli.
La prima parte è intitolata “Dei colloqui e degli altri de­
moni”. La seconda: “Storie di ordinaria follia lavorativa”.
La terza: “Lavoro o son desto?”. Qui sono raccolti una
serie di consigli su come sopravvivere ai colloqui, agli sta­
ge, nonché una guida semiseria per capire quando è ora
di darsela a gambe e fuggire dagli annunci-truffa.
L’AUTRICE Alessia Bottone, classe 1985, ha una laurea in
Scienze politiche, istituzioni e politiche per la pace e i di­
ritti umani, ovvero in Scienze della disoccupazione a lun­
go termine. Ha pubblicato per un piccolissimo editore
Amore ai tempi dello stage. Manuale di sopravvivenza per
coppie di precari. Ha un canale youtube e un blog “Da­
nordasudparliamone”, da cui ha scritto una lettera al mi­
nistro Fornero che ha ricevuto moltissima attenzione dai
media. Hanno parlato di lei “Vanity Fair”, “Cosmopoli­
tan”, “Il Messaggero”, “Il fatto quotidiano”, “il Giorna­
le”, “Liberazione”, “F”, “Linkiesta”, “La Repubblica de­
gli Stagisti”. Nel 2012 è stata opinionista a La7.
La disoccupazione giovanile in Italia è intor­
no al 40 per cento, un dato su cui riflettere.
Alessia Bottone lo fa dando anche qualche
dritta su come cercare lavoro. Questo libro
è una risposta diretta e articolata alla re­
cente affermazione di John Elkann: “Il lavo­
ro c’è, ma i giovani non sono determinati a
cercarlo”.
pag 128
euro 13,00
isbn 978-88-7496-852-7
In libreria da: settembre 2014
54
NOTE
NOTE
NOTE
NOTE
NOTE
NOTE
NOTE
NOTE
NOTE
feltrinelli-kowalski
novità settembre 2014
Prezzi, numeri di pagine, copertine e date di uscita in libreria sono da considerarsi indicativi.
I Narratori
4, 6
Varia
5, 14
Fuochi16
Serie Bianca
18
Campi del sapere
21
Urra22
Storie24
Feltrinelli Kids
25
Feltrinelli Home Cinema
29
Audiolibri31
Universale Economica
35
Universale Economica/Saggi
44
Universale Economica/Oriente
48
Universale Economica/Storia
49
Universale Economica/Classici
50
Kowalski54
Agnello Hornby
al-Aswani Bentivoglio
Bertaccini Birattari Bocca Bottone Boukaram Bramani Brotton
Bukowski Chhaya Chirbes Cornia De Luca Dernesch Dowswell Ephron Gamberale Gardner
Giornelli Grout 36
10
14
44
27
20
54
46
14
15
38
48
13
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Harvey Hawthorne Isnenghi La Rochefoucauld
Montanaro Morici O’Brien Orlev Rampini Rumiz Sadkovich Salerno Saramago Sclavi Sellin Serrano Shiva Springer van Reybrouck Wallace Zanetto 21
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In copertina: © Cover di Danny Wallace, Copia-e-incolla / Progetto grafico: Ufficio Grafico Feltrinelli