4G: ecco come e dove - Corriere del Mezzogiorno

MEZZOGIORNOECONOMIA
XV
LUNEDÌ 3 MARZO 2014
TECNOLOGIA & PASSIONI
Concorrenza & sviluppo
Persone
& reti
sta facendo assumere al Sud Italia un ruolo di primo piano
4G: ecco come e dove
25 febbraio — con un download superveloce — la sperimentazione da parte di Vodafone della nuova rete Lte-Advanced che offrirà
prestazioni superiori all’attuale 4G. Iltest, ilprimo in Italia, ha dimostrato come la tecnologia Lte-Advanced sulla rete 4G permetta di
raggiungere una velocità di connessione di 250 Mbps in download
scaricando un file video da un giga in trenta secondi, una velocità
più che doppia rispetto alla velocità massima attualmente disponibile sulle reti mobili italiane. La corsa è appena cominciata.
In Puglia
Coperti i grandi centri, da Bari a Molfetta
DI BEPI CASTELLANETA
finale in 12 quesiti
questo dato è fondamentale per esempio per gli appassionati di videogiochi:
per quelli più sofisticati è necessaria la massima precisione e anche un millisecondo in più può essere decisivo.
Cos’altro si può fare con Lte?
Una delle possibilità è di organizzare una videoconferenza tra più persone attraverso il telefonino. Anche sette, otto persone possono collegarsi (via
Skype o Google Hangout) senza problemi.
Si possono usare i telefonini 4G come telecamere per dirette tv?
Sì. In via sperimentale Telecom Italia ha realizzato delle dirette video
della maratona di Torino usando dei droni su cui erano state installate telecamere collegate al web con tecnologia
Lte. La diretta andava direttamente su
Internet perché trasmesso dala rete mobile, senza insomma passare dal satellite.
Cos’è invece il WiMax?
È una tecnologia differente che consente
sempre di collegarsi a Internet senza fili
(wireless) ed è un’evoluzione del wi fi. E
si basa sempre su tecnologia 4G.
Qual è la differenza con Lte?
Con il Wi-Fi ci si può collegare a Internet solo se c’è un ripetitore esterno, e
non è necessario un abbonamento a un
gestore telefonico. Infatti molti batlet o
minitablet (come gli iPod) hanno soo il
collegamento wifi. Con Lte — come con
gli altri sistemi 3G — si ci può connettere in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento: per farlo, però, bisogna stipulare
un contratto con un operatore telefonico. Le differenze di velocità dipendono
invece da vari fattori, dal luogo al numero di persone connesse. In generale le
connessioni wi fi nei luoghi pubblici sono comunque molto più lente rispetto a
Lte.
Cosa succede se non c’è campo Lte?
Il dispositivo passa automaticamente alle reti 3G tradizionali. Naturalmente la velocità di connessione diminuirà, ma non si perde la connessione.
Cambia qualcosa, invece, per le chiamate vocali?
Nulla, perché con Lte le chiamate vocali sono gestite con altre reti in
parallelo. Naturalmente il discorso cambia per le chiamate attraverso programmi che sfruttano la rete Internet, come Skype, Viber o Hangout: in
questo caso le qualità sarà di molto superiore.
(a cura di Ludovico Fontana)
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L
a sfida del web è già cominciata. E non
da ora, perché riguarda privati e aziende
e istituzioni, compresi i grandi leader
mondiali della politica e dell’economia. Ma
adesso un nuovo capitolo si è aperto nella storia della comunicazione on-line: in ballo c’è la
navigazione con il 4G, una tecnologia che consente connessioni di altissimo livello destinate
a rivoluzionare l’universo della rete per sfruttarne appieno le potenzialità. E così, tra i giganti del settore è ormai corsa contro il tempo per
diffondere la navigazione
del futuro, per la verità
divenuta una realtà in
buona parte d’Italia. Telecom e Vodafone sono infatti impegnate in una
campagna per la copertura
con il 4G. E i risultati sono
già visibili e soprattutto documentati da numeri ben
precisi che testimoniano
un’ascesa verso le più avveniristiche frontiere della comunicazione.
In questo contesto Telecom
accelera per imprimere un forte impulso ai nuovi programmi
di rete mobile Lte (Long term
evolution): una trasmissione superveloce veicolata sull’autostrada infinita del web. «Non che l’Adsl e quanto c’era prima non fosse efficiente, ma ci sono buone
auto e c’è la Ferrari: ecco, in questo caso, con questa tecnologia, è
come guidare una Ferrari», fanno
sapere con orgoglio dall’azienda.
Chi pensa che il Sud sia inevitabilmente destinato a rassegnarsi rimanendo indietro, a quanto pare deve ricredersi. Così è dando un’occhiata ai numeri snocciolati da Telecom:
in Puglia sono 27 i comuni già coperti
dalla nuova rete mobile 4G di Tim,
che permette la trasmissione dei dati
con una velocità fino a 100 Mbit/s in
download e fino a 50 Mbit/s in upload,
rendendo disponibili servizi e contenuti in alta
definizione in mobilità. A cominciare dai video,
come quelli delle partite di calcio, visto che lo
sport costituisce un volano importante anche
sulla navigazione ad alta velocità.
«In effetti — confermano da Telecom —
attendiamo l’evento dei prossimi mondiali in
Brasile, che costituiranno un test importante:
ci attendiamo una risposta positiva, considerati anche i risultati che stiamo ottenendo nella
programmazione del campionato di calcio di
serie A».
Insomma, Telecom accelera in Puglia e punta con decisione sui programmi di copertura
della nuova rete Lte in modo da giocare un ruolo di primo piano nella partita dell’innovazione
sul territorio. Che potrebbe giovarsi di nuovi
scenari sul delicato fronte della realizzazione
di infrastrutture ultrabroadbrand con i servizi
abilitati, visto che il tutto dovrebbe tradursi in
un miglioramento della qualità della vita
dei cittadini e in
una crescita generale dell’economia.
In Puglia sono già ventisette i comuni coperti da Ultrabroadbrand di Tim. E, di questi, nove
sono centri urbani di un certo rilievo: Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Andria, Barletta, Bitonto e Molfetta. Un passo importante, considerate le prospettive che si possono aprire anche a livello strettamente economico grazie alla tecnologia Long term evolution i quanto si
tratta di un sistema che offre una velocità di
download 5.10 volte superiore a quella della rete Hspa a 14.4 Mbps e più del doppio rispetto
coperti dai servizi Ultrabroadband di Tim, 12 sono città e centri urbani di rilievo. Ovviamente non poteva mancare il capoluogo Palermo e
i capoluoghi di provincia Catania, Messina, Agrigento, Caltanissetta,
Ragusa e Siracusa. A queste si vanno ad aggiungere nella provincia palermitana Villabate e Bagheria. Nella zona di Caltanissetta usufruirà dei sevizi
4G anche Gela, città natale del governatore della
Regione Rosario Crocetta; mentre la provincia di
Siracusa vede la copertura di Carlentini e Lentini. In provincia di Trapani, 150 anni dopo lo sbarco di Garibaldi, Marsala vede l’arrivo della tecnologia mobile di quarta generazione che copre
anche la vicina Alcamo. Comprese nel servizio
anche la città del cioccolato Modica, Vittoria e
Pozzallo tutte in provincia di Ragusa. Arriva
fino alle pendici dell’Etna il 4G toccando Adrano, Paternò e Caltagirone nel catanese. Infine,
coperte anche Villafranca Tirrena e Giardini
Naxos in provincia di Messina. Di queste 22
città la copertura della nuova rete Lte di Telecom vede picchi del 100 percento a Villabate
e Pozzallo; seguiti dal 99 per cento di Gela e Paternò; dal 98 per
cento di Palermo, Ragusa e Vittoria; dal 97 per cento e dal 96 per
cento, rispettivamente, di Catania e Siracusa. Più bassi i valori per Villafranca Tirrena e Modica che sono, però, comunque coperte per il 75
a quella offerta dalla Hspa a 42 Mbps.
«I clienti — è precisato in una nota della
Tim — possono usufruire di prestazioni e livello di servizio che migliorano nettamente l’esperienza di navigazione internet, consentendo la
fruizione di contenuti innovativi in mobilità, come il video streaming in Hd».
La rete Lte di nuova generazione è attiva in
651 comuni italiani e in questa geografia dell’innovazione il Sud non è relegato ai confini.
«Gli investimenti per la realizzazione in Puglia della nuova rete 4G —
proseguono da Telecom — confermano la volontà dell’azienda di realizzare infrastrutture sempre più
moderne e in grado di offrire nuovi servizi tecnologicamente evoluti che rispondano alle esigenze
dei cittadini e alla crescente
quantità di traffico generata da
cellulari, chiavette, smartphone
e tablet».
L’impressione è che la partita del 4G sia una delle priorità
assolute dei giganti delle comunicazioni. Così è anche nelle strategie di Vodafone, che
in effetti ha già provveduto
alla copertura di 200 comuni: di questi il 25% è nel
Mezzogiorno. «Par condicio
— sottolineano dall’azienda in un comunicato — se
si considera la suddivisione dell’Italia nelle quattro
aree di Nord Ovest, Nord
Est, Centro e Sud». Per
quanto riguarda le percentuali delle singole regioni, la Puglia può contare sul 26% di copertura. Ma si tratta solo
del primo passo di un
percorso già intrapreso che conduce verso
le nuove frontiere della
tecnologia legata alla navigazione web.
«Grazie a Spring — spiegano ancora da Vodafone — che porterà in dote all’Italia 3,6 milioni di euro di investimenti in tecnologie, reti
fisse e mobili, infrastrutture e piattaforme evolute, sarà possibile entro il 2016 triplicare l’estensione della rete 4G e raddoppiare la copertura delle rete mobile a 43.2 Mbps. Il piano
Spring comprende anche la copertura in fibra
ottica Vodafone di 150 città (oggi disponibile
in 37), con l’obiettivo di raggiungere entro il
2016 un quarto della popolazione italiana, ovvero 6,5 milioni di famiglie e imprese».
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per cento e il 59 per cento.
Dall’altra parte dello stretto la Calabria è coperta da Tim per 11
comuni. Dopo Reggio Calabria, la provincia con la più alta densità
abitativa e quindi un gran numero di clienti potenziali, che ha fatto da
apripista per la regione, l’azienda ha fatto arrivare i
servizi Ultrabroadband anche nel capoluogo Catanzaro e nel capoluogo di provincia Cosenza e
in molte delle sue città. Proprio in provincia di
Cosenza, infatti, l’azienda italiana di telefonia fissa e mobile ha fatto arrivare la copertura 4G anche a Rende, Crosia, Lappano, Trenta e Zumpano
e Rossano, sede della Comunità Montana Sila Greca. I servizi Ultrabroadband di quarta generazione per la tecnologia mobile sono disponibili poi,
sempre in Calabria anche a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, e uno dei maggiori centri turistici estivi della regione Tropea in provincia di Vibo
Valentia. Che si tratti d’imprese, di professionisti o
di privati a prescindere dal provider di servizi scelto
ormai il 4G è una necessità per chi vuole usufruire di
una velocità tale da migliorare sensibilmente l’accesso alle funzioni internet, al clouding e perché no approfittando della velocità di connessione per fruire anche dei contenuti video e dello streaming in Hd.
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