presentazione - Ordine degli Architetti di Parma

D.Lgs 81/2008 e smi – Testo unico sicurezza
• art. 100 – Piano di sicurezza e coordinamento
• allegato XV – Contenuti minimi dei piani di
sicurezza nei cantieri temporanei o mobili
e in aggiunta per i lavori pubblici
DPR 207/2010 – Regolamento LLPP
• art. 39 - Piani di sicurezza e di coordinamento e
quadro di incidenza della manodopera
• art. 53 - Verifica della documentazione
PSC
Specifico per
ogni singolo
cantiere
di concreta
fattibilità
il risultato di
scelte
progettuali ed
organizzative
insieme di scelte effettuate in fase di progettazione
dal progettista dell’opera in collaborazione con il
coordinatore per la progettazione, al fine di garantire
l’eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di
lavoro.
le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle
tecniche costruttive, dei materiali da impiegare e delle
tecnologie da adottare
le scelte organizzative sono effettuate nel campo della
pianificazione temporale e spaziale dei lavori;
Il committente o il responsabile dei lavori, nelle fasi di
progettazione dell’opera, si attiene ai principi e alle
misure generali di tutela di cui all’articolo 15, in
particolare:
• a) al momento delle scelte architettoniche, tecniche
ed organizzative, onde pianificare i vari lavori o fasi
di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o
successivamente;
• b) all'atto della previsione della durata di
realizzazione di questi vari lavori o fasi di lavoro.
Durante la progettazione dell’opera e comunque
prima della richiesta di presentazione delle offerte, il
coordinatore per la progettazione:
coordina l’applicazione delle disposizioni di cui
all’articolo 90, comma 1
Sanzioni per il coordinatore per la progettazione
• Art. 91, co. 1: arresto da tre a sei mesi o ammenda da € 2.500 a € 6.400 [Art. 158, co. 1]
PSC
Specifico per
ogni singolo
cantiere
conforme
all’art. 15 del
D.Lgs 81/2008
di concreta
fattibilità
il risultato di
scelte
progettuali ed
organizzative
a) la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza;
b) la programmazione della prevenzione coerentemente con le condizioni tecniche
produttive, l’influenza dei fattori ambiente e l’organizzazione del lavoro;
c) l’eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in
relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico;
d) il rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione
dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di
lavoro e produzione;
e) la riduzione dei rischi alla fonte;
f) la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
g) la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere,
esposti al rischio;
h) l’utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;
i) la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione
individuale;
l) il controllo sanitario dei lavoratori;
m) l’allontanamento del lavoratore dall’esposizione al rischio per motivi sanitari
inerenti la sua persona e l’adibizione, ove possibile, ad altra mansione;
n) L’informazione e formazione adeguate per i lavoratori;
o) l’informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti;
p) l’informazione e formazione adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza;
q) le istruzioni adeguate ai lavoratori;
r) la partecipazione e consultazione dei lavoratori;
s) la partecipazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
t) la programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento
nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l’adozione di codici di condotta e di
buone prassi;
u) le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio,
di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato;
v) l’uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
z) la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare
riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti.
Stima dei costi per la sicurezza
identificazione e descrizione opera
Cronoprogramma dei lavori
organizzazione della
gestione emergenze, nel
caso sia di tipo comune o
gestito dal committente
identificazione e soggetti
con compiti per la
sicurezza
PSC
modalità organizzative della
cooperazione, coordinamento e
reciproca informazione esecutori
(imprese e lav. aut.)
misure di coordinamento per
utilizzo comune, come scelta di
pianificazione lavori finalizzata alla
sicurezza, di apprestamenti ecc.
valutazione rischi di: area e
organizzazione cantiere,
lavorazioni e loro
interferenze
misure preventive e protettive
per organizzazione di cantiere,
lavorazioni e loro interferenze
prescrizioni operative, misure preventive
e protettive e dpi per gestione
interferenze tra le lavorazioni
progetto
Scelte progettuali e
organizzative
contesto ambientale
identificazione analisi e
valutazione dei rischi per area e
organizzazione cantiere,
lavorazioni e loro interferenze
possibilità di implementare
sicurezza nel progetto
PSC
Misure di prevenzione e
protezione, procedure e
prescrizioni operative ed
eventuali richieste POS
costi della sicurezza
progettista + CSP
Altri contenuti
obbligatori e non
del PSC
CSP
b) procedure: le modalità e le sequenze stabilite per eseguire un
determinato lavoro od operazione;
c) apprestamenti: le opere provvisionali necessarie ai fini della
tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere;
e) misure preventive e protettive: gli apprestamenti, le
attrezzature, le infrastrutture, i mezzi e servizi di protezione
collettiva, atti a prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo, a
proteggere i lavoratori da rischio di infortunio ed a tutelare la loro
salute;
f) prescrizioni operative: le indicazioni particolari di carattere
temporale, comportamentale, organizzativo, tecnico e
procedurale, da rispettare durante le fasi critiche del processo di
costruzione, in relazione alla complessità dell’opera da realizzare;
identificazione pericolo concreto
verifica esposizione concreta
analisi e valutazione del rischio
•
•
•
•
•
Misure preventive
scelte progettuali ed
organizzative
procedure
prescrizioni operative
apprestamenti
ecc.
•
•
•
•
Misure protettive
dispositivi e mezzi di
protezione collettiva
apprestamenti
prescrizioni operative
ecc.
costi della sicurezza
•
•
DPI
per lavori interferenti
previsti da procedure
2.2.1. In riferimento all’area di cantiere, il PSC contiene l’analisi
degli elementi essenziali di cui all’ALLEGATO XV.2, in relazione:
a) alle caratteristiche dell’area di cantiere, con particolare
attenzione alla presenza nell’area del cantiere di linee aeree e
condutture sotterranee;
b) all’eventuale presenza di fattori esterni che comportano
rischi per il cantiere, con particolare attenzione:
b1) a lavori stradali ed autostradali al fine di garantire la
sicurezza e la salute dei lavoratori impiegati nei confronti dei
rischi derivanti dal traffico circostante,
b2) al rischio di annegamento;
c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono
comportare per l’area circostante.
2-bis. […], la valutazione del rischio dovuto alla
presenza di ordigni bellici inesplosi rinvenibili durante
le attività di scavo nei cantieri è eseguita dal
coordinatore per la progettazione. Quando il
coordinatore per la progettazione intenda procedere
alla bonifica preventiva del sito nel quale è collocato il
cantiere, il committente provvede a incaricare
un’impresa specializzata […],
Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali
ai fini dell’analisi dei rischi connessi all’area di cantiere, di
cui al punto 2.2.1.
1. Falde; fossati; alvei fluviali; banchine portuali; alberi;
manufatti interferenti o sui quali intervenire; infrastrutture
quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti; edifici con
particolare esigenze di tutela quali scuole, ospedali, case di
riposo, abitazioni; linee aeree e condutture sotterranee di
servizi; altri cantieri o insediamenti produttivi; viabilità;
rumore; polveri; fibre; fumi; vapori; gas; odori o altri
inquinanti aerodispersi; caduta di materiali dall’alto.
Non si deve riportare una valutazione di tutti gli
elementi dell’Allegato XV.2, ma solo quelli che
effettivamente possono essere presenti nell’area di
cantiere.
Non è possibile rimandare la verifica della presenza
degli elementi interferenti all’impresa affidataria (es.
l’impresa dovrà verificare la presenza di eventuali
sottoservizi), perché questo potrebbe interferire con il
progetto con i costi e con la sua cantierabilità.
Inserire nel PSC planimetrie, rilievi, schemi e quanto
altro possa servire all’impresa per gestire la situazione
in sicurezza
Lavori speciali – art. 148 del D.Lgs 81/2008
Prima di procedere alla esecuzione di
lavori su tetti, lucernari, coperture simili,
fermo restando l’obbligo di predisporre
misure di protezione collettiva deve
essere accertato che questi abbiano
resistenza sufficiente per sostenere il
peso degli operai e dei materiali di
impiego.
Nel caso in cui sia dubbia tale
resistenza, devono essere adottati i
necessari apprestamenti atti a garantire
la incolumità delle persone addette,
disponendo a seconda dei casi, tavole
sopra le orditure, sottopalchi e facendo
uso di cinture di sicurezza.
Norma UNI 8088
Norma UNI 8088 – Lavori inerenti le coperture dei fabbricati –
Criteri di sicurezza
2.2 Copertura praticabile
Coperture sulla quale è possibile l’accesso ed il transito di
persone, anche con attrezzature portatili, senza predisposizione
di particolari mezzi e/o misure di sicurezza, in quanto non
sussistono rischi di cadute di persone e/o cose dall’alto né rischi
di scivolamento in condizioni normali.
2.3 Copertura non praticabile
Copertura sulla quale non è possibile l’accesso o il transito di
persone senza la predisposizione di particolari mezzi e/o misure
di sicurezza contro il pericolo di caduta di persone e/o di cose
dall’alto nè rischi e contro lo scivolamento.
Motivi di non praticabilità di una copertura
• Assenza o inadeguatezza del sistema di accesso
• Assenza o inadeguatezza della protezione anticaduta sui bordi
• Insufficiente portata del piano di calpestio rispetto al tipo di attività
che si deve svolgere (peso delle persone, peso dei materiali, peso
delle attrezzature)
• Presenza di aperture non protette
• Presenza di lucernari non portanti
• Presenza di aree di coperture non portanti accanto a zone portanti
(es. tettoie a filo della copertura del capannone)
• Assenza di mezzi di sicurezza sulle coperture
Motivi di non praticabilità di una copertura
Motivi di non praticabilità di una copertura
Cosa fare prima di accedere ad una copertura (non conosciuta)
• Raccogliere dal committente i dati circa la pedonabilità e
praticabilità della copertura
• Procedere ad una accurata verifica dalla parte sottostante, per
rilevare l’eventuale presenza di lucernari non protetti, lucernari
chiusi e altri elementi pericolosi.
• Nel caso di controsoffitti non accessibili, procedere se necessario
allo smontaggio di alcuni tratti in modo da verificare l’assenza di
lucernari coperti.
• Procedere ad un’ispezione della copertura da luogo sicuro, o da una
piattaforma elevatrice
• In base ai dati raccolti, se la copertura non è pedonabile e
praticabile definire le modalità operative e il sistema di sicurezza più
idoneo per eseguire il lavoro.
Nel caso in cui il cantiere si sviluppi all’interno di una
azienda con rischi produttivi specifici, per la valutazione
del contesto ambientale occorre farsi dare il documento
di informazione sui rischi specifici ex art. 26 comma 1
lett. b) del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.
Le indicazioni di questo documento devono essere
valutate dal CSP assieme al RSPP aziendale e le
conclusioni riportate sul PSC
2.2.2. In riferimento all’organizzazione del cantiere il PSC contiene,
in relazione alla tipologia del cantiere, l’analisi dei seguenti
elementi:
a) le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e
le segnalazioni;
b) i servizi igienico-assistenziali;
c) la viabilità principale di cantiere;
d) gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua,
gas ed energia di qualsiasi tipo;
e) gli impianti di terra e di protezione contro le scariche
atmosferiche;
f) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’articolo
102 (consultazione RLS);
g) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’articolo
92, comma 1, lettera c) (organizzazione del coordinamento e
cooperazione tra gli esecutori);
h) le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei
materiali;
i) la dislocazione degli impianti di cantiere;
l) la dislocazione delle zone di carico e scarico;
m) le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei
rifiuti;
n) le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo
d’incendio o di esplosione.
riferimenti normativi
D.Lgs. 81/2008 e s.m.i
• Titolo IV Capo II - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
nelle costruzioni e nei lavori in quota
• Allegato IV – Requisiti dei posti di lavoro
• Allegato XIII – Prescrizioni di sicurezza e di salute per la logistica di
cantiere
• Allegato XVIII – Viabilità nei cantieri, ponteggi, e trasporto dei
materiali
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viabilità di cantiere
…durante i lavori deve essere assicurata nei cantieri la viabilità
delle persone e dei veicoli (art. 108 D.Lgs 81/2008)
32
recinzione del cantiere
Il cantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere
dotato di recinzione avente caratteristiche idonee ad impedire
l'accesso agli estranei alle lavorazioni.
33
Attenzione al vento. Occorre fissare bene le basi e
se necessario controventare.
34
35
Fissare o pannelli di recinzione assiee al fine di
evitare che siano facilmente sfilabili. Conviene
utilizzare gli idonei accessori.
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Il transito sotto ponti
sospesi, ponti a sbalzo,
scale aeree e simili deve
essere
impedito
con
barriere o protetto con
l'adozione di misure o
cautele adeguate.
37
Le vie e le uscite di emergenza
che
necessitano
di
illuminazione devono essere
dotate di una illuminazione di
emergenza
di
intensità
sufficiente in caso di guasto
all'impianto.
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OK
Spogliatoi e armadi per il
vestiario
I locali spogliatoi devono disporre di
adeguata aerazione, essere illuminati,
ben difesi dalle intemperie, riscaldati
durante la stagione fredda, muniti di
sedili ed essere mantenuti in buone
condizioni di pulizia.
Gli spogliatoi devono essere dotati di
attrezzature che consentano a ciascun
lavoratore di chiudere a chiave i propri
indumenti durante il tempo di lavoro.
PER NIENTE OK
42
Docce
I locali docce devono essere
riscaldati nella stagione fredda,
dotati di acqua calda e fredda e
di mezzi detergenti e per
asciugarsi ed essere mantenuti
in buone condizioni di pulizia. Il
numero minimo di docce è di
uno ogni dieci lavoratori
impegnati
nel
cantiere.
43
Gabinetti e lavabi
OK
I locali che ospitano i lavabi devono
essere dotati di acqua corrente, se
necessario calda e di mezzi detergenti
e per asciugarsi.
I servizi igienici devono essere costruiti
in modo da salvaguardare la decenza e
mantenuti
puliti.
I lavabi devono essere in numero
minimo di uno ogni 5 lavoratori e 1
gabinetto ogni 10 lavoratori impegnati
nel cantiere.
NON è UN
LAVANDINO!
44
Gabinetti e lavabi
Quando per particolari esigenze vengono utilizzati bagni mobili chimici,
questi devono presentare caratteristiche tali da minimizzare il rischio
sanitario per gli utenti.
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Gabinetti e lavabi
In condizioni lavorative con mancanza
di spazi sufficienti per l'allestimento
dei servizi di cantiere, e in prossimità di
strutture idonee aperte al pubblico, è
consentito attivare delle convenzioni
con tali strutture al fine di supplire
all'eventuale carenza di servizi in
cantiere: copia di tali convenzioni deve
essere tenuta in cantiere ed essere
portata a conoscenza dei lavoratori.
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Nel caso i pasti vengano
consumati in cantiere, i
lavoratori devono disporre di
attrezzature per scaldare e
conservare le vivande ed
eventualmente di attrezzature
per preparare i loro pasti in
condizioni di soddisfacente
igienicità.
I lavoratori devono disporre sul
cantiere di acqua potabile in
quantità sufficiente nei locali
occupati, nonché nelle vicinanze
dei posti di lavoro.
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Monoblocchi prefabbricati per spogliatoi,
locali di riposo e refezione
Non devono avere altezza netta interna inferiore a m 2.40, l'aerazione e
l'illuminazione devono essere sempre assicurate da serramenti apribili;
l'illuminazione naturale, quando necessario, sarà integrata dall'impianto di
illuminazione artificiale. (D.Lgs 81/2008 - allegato XIII – punto 5.1)
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Utilizzo di caravan o roulottes ai fini
igienico assistenziali
Cantieri fissi
E’ consentito esclusivamente ad inizio
cantiere per un massimo di 5 giorni, prima
dell'installazione dei servizi di cantiere veri e
propri.
Cantieri stradali
E’ consentito per quelli di rilevante
lunghezza e brevi tempi di lavorazione su
singole posizioni fra loro molto lontane in
aggiunta agli ordinari servizi igienico
assistenziali posizionati presso le aree di
cantiere o i campi base.
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Lo studio dell’organizzazione del cantiere parte da
questi elementi fondamentali:
- programma dei lavori
- numero di appalti in cui è stata scorporata la
realizzazione dell’opera
- numero di persone che saranno presenti in cantiere
- accessibilità delle aree di cantiere nelle diverse fasi
lavorative
- spazio a disposizione all’interno del cantiere
Lo studio della cantierizzazione deve portare ad un
«progetto del cantiere», anche sotto il livello grafico in
modo da permettere agli affidatari di capire quali sono
gli spazi a loro disposizione e come dovranno operare
nelle diverse fasi di cantiere.
Dal progetto di cantierizzazione si deve poter risalire
facilmente al calcolo dei costi per la sicurezza.
Occorre identificare esattamente le azioni di
organizzazione della coordinamento e della
cooperazione tra gli esecutori ed in particolare indicare:
- cadenza delle riunioni di coordinamento
- presenza di preposti per la gestione delle attività
lavorative
2.2.3. In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la
progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e,
quando la complessità dell’opera lo richiede, in sottofasi di
lavoro, ed effettua l’analisi dei rischi presenti, con riferimento
all’area e alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle
loro interferenze, ad esclusione di quelli specifici propri
dell’attività dell’impresa, facendo in particolare attenzione ai
seguenti:
a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di
cantiere;
b) al rischio di seppellimento negli scavi;
b-bis) al rischio di esplosione derivante dall’innesco accidentale
di un ordigno bellico inesploso rinvenuto durante le attività di
scavo;
c) al rischio di caduta dall’alto;
d) al rischio di insalubrità dell’aria nei lavori in galleria;
f) ai rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove
le modalità tecniche di attuazione siano
definite in fase di progetto;
g) ai rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e
materiali pericolosi utilizzati in cantiere;
h) ai rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura.
i) al rischio di elettrocuzione;
l) al rischio rumore;
m) al rischio dall’uso di sostanze chimiche.
Non perdere tempo inserendo la valutazione dei rischi
rischi propri dell’esecutore e le conseguenti misure di
sicurezza (per questo c’è il POS)
La valutazione dell’idoneità tecnico professionale
dell’allegato XVII garantisce che l’impresa sia in grado
di eseguire le attività del proprio scopo sociale in
sicurezza.
Inserire tutto lo scibile umano sui rischi propri
dell’impresa porta il PSC ad essere illegibile
Il PSC deve informare gli esecutori sui rischi che loro
non possono conoscere perché dipendono:
• dall’area di Cantiere
• dall’organizzazione del cantiere
• dalle modalità di scorporo dell’appalto
• dalla messa a disposizione di apprestamenti
• da procedure di lavoro
• da prescrizioni operative
• ecc.
Dove e possibile il PSC deve dare indicazioni chiare,
meglio se in forma grafica.
Si possono rimandare la spiegazione di misure
particolari legate a tecniche e tecnologie all’esecutore,
che dovrà specificarle nel proprio POS. Tali soluzioni
non devono però comportare costi per la sicurezza.
Non si devono rimandare all’esecutore la ricerca di
soluzioni che competono a scelte proprie del
«committente»
2.3.1. Il CSP effettua l’analisi delle interferenze tra le lavorazioni,
anche quando sono dovute alle lavorazioni di una stessa impresa
esecutrice o alla presenza di lavoratori autonomi, e predispone il
cronoprogramma dei lavori.
2.3.2. In riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, il PSC
contiene le prescrizioni operative per lo sfasamento spaziale o
temporale delle lavorazioni interferenti e le modalità di verifica del
rispetto di tali prescrizioni; nel caso in cui permangono rischi di
interferenza, indica le misure preventive e protettive ed i dispositivi
di protezione individuale, atti a ridurre al minimo tali rischi.
2.3.4. Le misure di coordinamento relative all’uso comune di
apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di
protezione collettiva, sono definite analizzando il loro uso comune
da parte di più imprese e lavoratori autonomi.
Non è necessario che il cronoprogramma dei lavori
abbia un dettaglio spinto, deve fornire indicazioni sulla
durata delle attività e sulle interferenze.
Il cronoprogramma di dettaglio lo si andrà a realizzare
operativamente durante l’esecuzione delle opere.
E’ bene che il PSC contenga delle indicazioni generali
sulla gestione di possibili attività interferenti.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 100 del D. Lgs. n° 81/2008
Piano di sicurezza e di coordinamento
1. Il piano è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate
alla complessità dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi
critiche del processo di costruzione, atte a prevenire o ridurre i
rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi i
rischi particolari di cui all'allegato XI, nonchè la stima dei costi
di cui al punto 4 dell'allegato XV. ……………………………… I contenuti
minimi del piano di sicurezza e di coordinamento el'indicazione della
stima dei costi della sicurezza sono definitiall'allegato XV.
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
I contenuti minimi del piano di sicurezza e
di coordinamento di cui all'articolo 100 del
D. Lgs. n° 81/2008, e l'indicazione della
stima dei costi della sicurezza, sono definiti
nell’allegato XV.
Per la stima dei costi contenuti all’interno
del PSC si deve fa riferimento ai punti
4.1.1 e 4.1.3. dell’allegato XV del D. Lgs
81/2008 e s.m.i.
Per la stima dei costi afferenti ai lavori
pubblici dove non è prevista la redazione del
PSC si deve fa riferimento al punto 4.1.2
dell ’ allegato XV del D. Lgs 81/2008 e
s.m.i.
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Per la stima dei costi per modifiche
progettuali
intervenute
durante
l ’ esecuzione dei lavori si deve fa
riferimento all’art. 4.1.4 dell’allegato
XV del D. Lgs 81/2008 e s.m.i.
Per la stima dei costi afferenti i lavori
soggetti a DUVRI si deve far
riferimento all’art. 26 comma 5 del D.
Lgs 81/2008 e s.m.i.. Per i DUVRI da
realizzare nei lavori pubblici si deve
considerare anche la Determinazione
dell’Autorità di Vigilanza n. 3/2008
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV - Costi della sicurezza
Punto 4.1.1
Ove è prevista la redazione del PSC ai sensi del Titolo IV, capo I del
D. Lgs. n° 81/2008, nei costi della sicurezza vanno stimati, per tutta
la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi:
a) degli apprestamenti previsti nel PSC;
b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione
individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti;
c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche,
degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi;
d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva;
e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di
sicurezza;
f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo
sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti;
g) delle misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti,
attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV – Individuazione della tipologia di costi
 Apprestamenti
Sono quelli indicati nell’Allegato XV.1 del Regolamento:
• ponteggi; trabattelli; ponti su cavalletti; impalcati; parapetti;
andatoie; passerelle;
• armature delle pareti degli scavi;
• gabinetti; locali per lavarsi; spogliatoi; refettori; locali di
ricovero e di riposo; dormitori; camere di medicazione;
infermerie;
• recinzioni di cantiere.
Nota: l’elenco degli apprestamenti riportato in allegato XV.1 è indicativo e non
esauriente
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV 
Individuazione della “tipologia dei costi”
Le misure preventive e protettive e DPI eventualmente previsti
nel PSC per lavorazioni interferenti
•
Misure preventive e protettive: Apprestamenti, attrezzature,
infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, atti a
prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo, a proteggere i
lavoratori da rischio d’infortunio ed a tutelare la loro salute
•
Non vanno computati come costi per la sicurezza: le
attrezzature di lavoro (MMT, GRU, betoniere, piegaferri, ecc.)
•
Per i DPI, il “discriminante” è la necessità del loro uso (decisa
dal CSP), in funzione dell’esistenza di attività interferenti. Non
vanno computati i DPI afferenti all ’ attività d ’ impresa in
generale.
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV -
Individuazione della “tipologia dei costi”
 Gli impianti di terra e di protezione contro le scariche
atmosferiche, gli impianti antincendio, gli impianti di
evacuazione fumi
Impianti di terra e di
protezione dalle
scariche atmosferiche
Impianti
Antincendio
Impianti
Evacuazione fumi
Devono essere computati solo gli impianti afferenti
l’attività temporanea del cantiere e non quelli che faranno
parte integrante dell’opera da realizzare.
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV- Individuazione della “tipologia dei costi”

I mezzi ed i servizi di protezione collettiva
Sono quelli indicati nell’Allegato I del Regolamento:
•
•
•
•
•
•
segnaletica di sicurezza;
avvisatori acustici;
attrezzature per primo soccorso;
illuminazione di emergenza;
mezzi estinguenti;
servizi di gestione delle emergenze.
•
Attenzione a non computare due volte i “mezzi estinguenti”, gli “avvisatori
acustici ” e “ l ’ illuminazione d ’ emergenza ” (già fatto in “ Impianti
Antincendio”).
•
Tra le attrezzature del primo soccorso non va contabilizzata la cassetta di
pronto soccorso in quanto di stretta competenza delle imprese
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV -
Individuazione della “tipologia dei costi”
 Le procedure contenute nel PSC e previste per specifici
motivi di sicurezza
•
Procedure: le modalità e le sequenze stabilite per
eseguire un determinato lavoro od operazione.
•
Non vanno computate
procedure di lavoro.
•
Vanno computate come costi, le procedure derivanti
dal contesto ambientale o da interferenze presenti
nello specifico cantiere, necessarie per eliminare o
ridurre al minimo i rischi per gli addetti.
•
Vanno computati come costi, gli apprestamenti che
sono necessari per l’applicazione della procedura.
come
costi,
le
normali
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV -
Individuazione della “tipologia dei costi”
 Gli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e
richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle
lavorazioni interferenti
•
Non vanno computati come costi, gli “ sfasamenti
temporali ”
previsti nel cronoprogramma (noti
all ’ impresa al momento della presentazione delle
offerte) a meno che non comportino dei cambiamenti
alle normali procedure di lavoro (ad esempio: fermo
lavori temporaneo ricorrente).
•
Vanno computati come costi, gli apprestamenti, le
procedure e le misure di coordinamento derivanti
dagli
“ sfasamenti
spaziali e temporali ” per
eliminare o ridurre al minimo i rischi per gli addetti.
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV -
Individuazione della “tipologia dei costi”
 Le misure di coordinamento relative all ’ uso comune di
apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi
e
servizi di protezione collettiva
•
Misure di coordinamento: l’insieme delle procedure e
delle modalità di lavoro da adottare per usare in
sicurezza apprestamenti, attrezzature, infrastrutture,
mezzi e servizi di protezione collettiva .
•
Vanno computati come costi, solo quelli necessari per
applicare le misure di coordinamento come ad
esempio:
• riunioni periodiche,
• sorveglianza specifica,
• ecc., ecc..
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV – Stima dei costi della sicurezza
Punto 4.1.2
•
Per le opere rientranti nel campo di applicazione del D.
Lgs. n° 163/2006 e per le quali non è prevista la
redazione del PSC ai sensi del Titolo IV, capo I del D.
Lgs. n° 81/2008, le amministrazioni appaltanti, nei
costi della sicurezza stimano, per tutta la durata delle
lavorazioni previste nel cantiere, i costi delle misure
preventive e protettive finalizzate alla sicurezza e
salute dei lavoratori (stima dei costi nel PSS).
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV – Stima dei costi della sicurezza
Punto 4.1.3
•
La stima dovrà essere congrua, analitica per voci singole, a
corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o
specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali
vigenti nell ’ area interessata, o sull ’ elenco prezzi delle
misure di sicurezza del committente; nel caso in cui un
elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà
riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini
di mercato. Le singole voci dei costi della sicurezza vanno
calcolate considerando il loro costo di utilizzo per il
cantiere interessato che comprende, quando applicabile, la
posa in opera ed il successivo smontaggio, l ’ eventuale
manutenzione e l’ammortamento.
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV – Stima dei costi della sicurezza
Punto 4.1.4
• I costi della sicurezza così individuati, sono compresi
nell ’ importo totale dei lavori, ed individuano la parte
del costo dell’opera da non assoggettare a ribasso nelle
offerte delle imprese esecutrici.
Punto 4.1.6
•
Il direttore dei lavori liquida l’importo relativo ai costi della
sicurezza previsti in base allo stato di avanzamento lavori,
previa approvazione del coordinatore per l ’ esecuzione dei
lavori quando previsto.
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Allegato XV – Stima dei costi della sicurezza
Punto 4.1.5
•
Per la stima dei costi della sicurezza relativi a lavori
che si rendono necessari a causa di varianti in corso
d ’ opera previste dall ’ art. 132 del D. Lgs. n°
163/2006 o dovuti alle variazioni previste dagli articoli
1659, 1660, 1661 e 1664 secondo comma, del codice
civile, si applicano le disposizioni contenute nei punti
4.1.1, 4.1.2 e 4.1.3. I costi della sicurezza così
individuati, sono compresi nell ’ importo totale della
variante, ed individuano la parte del costo dell’opera da
non assoggettare a ribasso.
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
N°
Descrizione
Quant.
a) Montaggio, smontaggio, allaccio all'impianto
elettrico e nolo per il primo mese
cad
1
335,70
335,70
X
b) mesi successivi
cad
5
43,90
219,50
X
cad
1
413,17
413,17
X
cad
5
41,32
206,60
X
a) Montaggio, smontaggio e nolo per il primo
mese
mq
230
7,23
1.662,90
X
b) Per ogni mese successivo ( 1 mese)
mq
230
1,04
238,05
X
Noleggio ponteggio (sistema a telaio) esterno di
facciata. Ponteggio a norma secondo schemi
tipo e completo di documenti. Presenza in
cantiere 1 mese
mq
200
12,60
2520,00
X
A
APPRESTAMENTI
1
Baraccamento per uso spogliatoio …. (dim. 9
mq)
2
b) mesi successivi
4
Costo
Onere
speciale
Box prefabbricato per uso servizio igienico …
a) Montaggio, smontaggio, allaccio all'impianto
elettrico e idraulico e nolo per il primo mese
3
PU
Onere
diretto
UM
Recinzione di cantiere …
91
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
N°
Descrizione
5
Realizzazione di passerelle per attraversamento
di scavi o dislivelli. …
6
7
PU
Costo
Quant.
a) Montaggio, smontaggio e nolo per il primo
mese
cad
1
335,70
335,70
X
b) Per ogni mese successivo ( 1 mese)
cad
5
15,49
77,45
X
a) montaggio e smontaggio, al metro di
parapetto
m
7,5
33,57
251,78
X
b) Noleggio per ogni mese successivo
m
15,49
5,16
77,40
X
Realizzazione e utilizzo di trabattelli. I trabattelli
saranno completi in loro ogni parte e conformi
alla norma UNI HD 1004
g
25
13,76
344,00
X
corpo
1
170,00
170,00
X
Onere
speciale
Realizzazione di Parapetti anticaduta per solai
realizzato con guardiacorpo tipo ATLAS
8
Utilizzo di ponti su cavalletti
B
GESTIONE DELLE INTERFERENZE
9
Presenza di un responsabile dell'impresa alle
riunioni di coordinamento e ai sopralluoghi di
verifica richiesti dal coordinatore in fase di
esecuzione dell'opera.
h
15
33,33
500,00
Presenza di un preposto individuato dall'impresa
con compiti di supervisione durante l'esecuzione
di operazioni interferenti
h
10
21,56
215,60
10
Onere
diretto
UM
X
X
92
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
N°
C
11
12
Descrizione
PU
Costo
Onere
diretto
UM
Quant.
Impianto di terra per cantiere medio (25 KW)
…; collegamento delle baracche e del ponteggio
(se di resistenza inferiore a 200 ohm) con
conduttore equipotenziale in rame isolato da 16
mmq)
corpo
1
268,87
268.87
X
Omologazione da parte dell'ente di controllo
dell'impianto di messa a terra (potenza
installata presunta 15 KW)
corpo
1
86,76
86,76
X
IMPIANTO DI MESSA A TERRA, DI
PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE
ATMOSFERICHE E ANTINCENDIO
D
MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE
COLLETTIVA
13
Controllo al termine di ogni turno di lavoro sulla
sistemazione delle protezioni di sicurezza e
sistemazione di quanto previsto
h
15
21,56
323,40
X
Tettoia di protezione per posti di lavoro fissi ….
Compreso montaggio, smontaggio e noleggio
per un anno. Al metro quadrato di superficie
coperta.
mq
9
23,24
209,16
X
Protezione dei ferri di armatura sporgenti e di
altre parti acuminate con cappellotti a fungo
rossi
corpo
1
100,00
100,00
X
14
15
Onere
speciale
93
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
N°
Descrizione
Quant.
corpo
1
300,00
300,00
X
cad
2
100,71
201,42
X
Presenza di un addetto per far manovrare i
mezzi in retromarcia e in condizioni di scarsa
visibilità
h
3
21,56
64,68
X
Controllo periodico delle attrezzature di lavoro
con cadenza sufficiente a garantire la sicurezza
degli utilizzatori
h
13
21,56
280,28
X
corpo
1
1652,65
1652,5
X
16
Delimitazione delle aree di lavoro pericolose
17
Fornitura di estintore portatile a polvere per
fuochi di tipo A, B, C del peso di 6 kg, comprese
le verifiche periodiche semestrali.
E
18
19
PU
Costo
Onere
diretto
UM
Onere
speciale
PROCEDURE CONTENUTE NEL PSC E
PREVISTE PER SPECIFICI MOTIVI DI
SICUREZZA
F
INTERVENTI PER LO SFASAMENTO
SPAZIALE E TEMPORALE DELLE
LAVORAZIONI INTERFERENTI
20
Realizzazione di un impalcato di protezione per
permettere il lavoro di completamento ….
L’impalcato è realizzato con elementi di
ponteggio metallico fisso, realizzati secondo il
disegno allegato nel PSC
94
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
N°
Descrizione
G
MISURE PER L'USO COMUNE DEGLI
APPRESTAMENTI, … MEZZI E SERVIZI DI
PROTEZIONE COLLETTIVE
UM
Quant.
PU
Costo
Onere
diretto
21
Partecipazione del responsabile di cantiere ai
sopralluoghi del coordinatore
h
40
21,56
862,40
X
22
Coordinamento degli RLS
h
4
21,56
86,24
X
TOTALE COSTI SICUREZZA
TOTALE ONERI DIRETTI
TOTALE ONERI SPECIALI
Onere
speciale
€ 12.003,70
€ 11.503,70
€ 500,00
95
COME STIMARE I COSTI PER LA SICUREZZA
Il quadro economico
A)
LAVORI
Oneri sicurezza diretti
(compresi negli importi dei
lavori)
A.1
A.2
A.3
A.4
Opere edili
Impianti elettrici
Impianti meccanici
Oneri aggiuntivi di sicurezza
€
€
€
€
208.804,76
29.555,56
72.576,98
500,00
€
€
€
8.052,55
1.150,37
2.300,74
IMPORTO DEI LAVORI
€
311.437,30
€
11.503,60
L'importo dei lavori è così composto
Oneri sicurezza non soggetti a ribasso d'asta
(Oneri diretti + oneri aggiuntivi)
€
12.003,70
Lavori soggetti a ribasso
(importo dei lavori - oneri per la sicurezza)
€
299.433,60
IMPORTO DEI LAVORI
€
311.437,30
96