Gazzettino 29-10-2011

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> S E T T I M A N A L E IDG
di Giarre
ANNO XXXI • N. 30 • GIARRE, SABATO 29 OTTOBRE 2011 • € 1,00 • A DIFFUSIONE REGIONALE • SPED. IN A.P.
ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 FIL. DI CATANIA • PUBBL. INF. 45% • www.gazzettinodigiarre.it
> Torneremo in C2 da protagonisti!
> Gaggi verso le Amministrative 2012
La rinnovata dirigenza del Basket Giarre,
galvanizzata dalla vittoria d’esordio
guarda con ottimismo al futuro
> a pag. 2
Gli attuali oppositori dell’Amministrazione
Tadduni scaldano i motori. Il ritorno degli
ex sindaci Ieni e Pagano?
> a pag. 7
Saporedazzurro, gnam gnam... burp!
P
esca e suggestioni sulle rive
dell’Etna. Con questo slogan ritorna “Saporedazzurro”, la kermesse dedicata al
mondo della pesca ed a tutto il suo indotto, giunta ormai alla terza edizione. Leggendo sul sito ufficiale dedicato all’appuntamento,
“l’evento, organizzato dal comune di Riposto, propone di favorire la diffusione
della cultura della cooperazione nel settore ittico con l’obiettivo di stimolarne
la crescita anzitutto valorizzando la produzione di questo Mediterraneo e poi
coinvolgendo le istituzioni e le associazioni di categoria nella sua promozione”. Inoltre, sempre avendo come fonte
informativa il sito ufficiale, “Saporedazzurro dunque l’occasione per fare il
punto sullo stato della pesca e del nostro
mare più in generale, puntando i riflettori sul pesce azzurro, un comparto che
negli ultimi anni sta vivendo un momento di grande rilancio. La bontà del pescato e la sua qualità, rappresentano
due fattori essenziali per la valorizzazione del prodotto ittico ripostese. Le delizie provenienti dallo Ionio potranno essere apprezzate durante le degustazioni
e le molteplici attività enogastronomiche
previste nel corso della rassegna”.
Belle parole, che disegnano promesse di sviluppo e crescita, senza però riuscire a diradare del tutto le ombre che
“Saporedazzurro” si porta sin dalla sua
nascita. Una nascita, lo ricordiamo, figlia di un mega investimento di circa
500mila euro, tre anni addietro. investimento che fece germinare dubbi e domande, senza però trovare risposte che
non fossero accuse di faziosità e di voglie speculative. Eppure, a distanza di
due anni, mentre si ripropone la kermesse, più gastronomica che propositiva,
Il 28, 29 e 30 ottobre a Riposto va in scena il pesce e la mente
ritorna alla prima edizione ed alle sue mille domande senza risposta
nessun frutto sembra essere arrivato a
Riposto dal tragitto che “Saporedazzurro” ha percorso in questi tre anni.
Guardandosi intorno non si è vista
nessuna, dicasi nessuna, iniziativa volta
a creare un adeguato substrato che potesse rilanciare il settore economico legato
alla pesca. Tante chiacchiere ma nessuna
iniziativa concreta è stata messa in atto
per favorire il ripascimento del fondale
marino. Il crollo del pescato lo conosciamo sia dalla parole dei pescatori sia dalle
analisi di chi vive con sincero amore il
mare. Eppure, si parla del pesce azzurro
come di un autentico protagonista per
una corsa al rilancio economico del territorio. Beh, potrebbe essere. Ma cosa ne è
stato di tutte le iniziative proposte, in
pompa magna e con gran dispendio di risorse, illustrate nella prima edizione di
“Saporedazzurro”? Perdute tra la schiuma del mare, forse... Quale riscontro si è
avuto sul territorio? Forse siamo davvero ciechi ma non riusciamo a cogliere
questi benefici. Al tempo della prima
edizione di “Saporedazzurro” fecero
scalpore le cifre che girarono a proposito
delle spese sostenute per l’affitto del tendone, degli arredi floreali, dei servizi di
supporto. Parole che durarono a lungo
ma che non ebbero mai la soddisfazione
di una pubblicità per i consuntivi spese
finali. “L’importante era spendere i soldi, se non si rischiava di perdere il finanziamento”. Sembrerà strano ma qualcuno pronunciò davvero queste parole, davanti a chi esprimeva dubbi su tutta una
serie di spese giudicate “allegre”. Quali
gare vennero fatte per affidare i servizi
di supporto alla manifestazione? Non si
seppe mai! Quali furono le strade scelte
per indicare i partner e i professionisti
che dovevano garantire la riuscita della
manifestazione, la sua pubblicità a livello nazionale, garantendone una ricaduta
che andasse ben oltre l’arco di tempo limitato del suo svolgimento? Nessuna risposta ufficiale, ma solo sguardi di sufficienza e reticenze...
Intanto, il tempo passava. Passata la
fase del “masticare a bocca piena”, doveva arrivare la fase della elaborazione.
Di progetti, di idee, di proposte per il territorio facendo davvero diventare “Saporedazzurro” il volano per il rilancio economico del territorio, nessuna traccia.
Ripascimento del litorale, creazione di
consorzi, agevolazioni ai pescatori. Dove sono finite tutte queste intenzioni?
Nel limbo delle intenzioni, appunto.Persino la Pescheria, che avrebbe dovuto
costituire il perno di un piano di rilancio
del settore ittico in prospettiva economica e turistica rimane quello che è sempre
stato. Il regno dell’anarchia, della confusione, di una strana formula tra vecchie
abitudini e nuove realtà, ma che rimangono anni luce distanti dalle realtà che
fanno dei mercati del pesce il cuore pulsante della zona portuale. Il turista che
viene a Riposto cosa trova di caratteristico nella Pescheria? I muri, e nulla più.
Non esiste l’atmosfera di genuinità che
si trova in tante altre parti del mondo,
che sono il successo di altre parti del
mondo. Cosa è rimasto delle idee sull’uso alternativo della Pescheria, soprattutto nelle ore pomeridiane quando la vendita resta affidata solo alle Case del pesce private? Degustazioni, dimostrazioni, artigianato e quant’altro?
E poi, scusate, ma se “Saporedazzurro” punta al rilancio economico del territorio, guardando anche alla sua valenza
turistica, ci sapreste dire quanti turisti ci
sono alla fine di ottobre, sotto la pioggia,
che saranno presenti ai vari appuntamenti? A meno che non si abbordi e si dirotti
qualche nave da crociera e la si mandi ad
incagliarsi sugli scogli davanti a Riposto, pensiamo davvero pochi. Altra cosa
sarebbe stato l’appuntamento proposto
durante l’estate!
E allora, non prendiamoci in giro.
Guardiamo alla realtà di “Saporedazzurro”: una delle tante, tantissime sagre che
costellano l’autunno siciliano, che vivacchiano di anno in anno senza davvero
riuscire, tranne poche, lodevoli eccezioni, a far decollare il prodotto attrono a
cui sono state allestite. Nel nostro caso,
resteranno sicuramente apprezzabili la
degustazione dei piatti proposti dagli
chef ripostesi e gli appuntamenti musicali tradizionali ma, come troppo spesso
succede, un liberatorio “burp!” porterà
con se tutte le vuote parole e le fumose
attività collaterali (“sotto la sapiente regia di Puccio Corona, un ricco programma di iniziative: ospiti di grande
prestigio, incontri e convegni sul tema
del mare, laboratori di cucina e attività
didattiche, rivolte agli addetti ai lavori,
al pubblico ed ai ragazzi delle scuole”).
Buona scorpacciata a tutti!
Corrado Petralia
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giarre e hinterland
N. 30 • sabato 29 ottobre 2011
di Giarre
“Torneremo in C2 da protagonisti”
Il successo all’esordio galvanizza
il presidente del Basket Giarre, Giovanni
Spada, che aggiunge: “Collocheremo
i giovani talenti giarresi al centro del
nostro progetto per risalire la china”
I
l tempo ci rammenta, attraverso il ciclico alternarsi delle
stagioni, la necessità di rinnovarci per trovare nuovi stimoli
che consentano allo spirito di
sopravvivere di fronte alle
quotidiane sfide che la vita ci lancia.
E tale messaggio sembra essere stato
assimilato dal nuovo sodalizio gialloblù, insediatosi con lo scopo di rinverdire i fasti di una società gloriosa
come quella del Basket Giarre. A confermare tale obiettivo è infatti il neopresidente avv. Giovanni Spada (a destra, nella foto).
- Presidente,com’è nata l’idea di
rilevare il Basket Giarre?
«Un giorno io e i miei compagni
di avventura ci siamo guardati in faccia, ritenendo che fosse giunto il momento di rispondere all’appello di
aiuto lanciato da una dirigenza che,
già da due anni, manifestava l’intenzione di dismettere la società. Pertanto, siamo stati molto risoluti nel raccogliere il “testimone”, realizzando
che fosse necessario un passaggio di
consegne per rivitalizzare il fenomeno
cestistico giarrese. In relazione a ciò,
intendo cogliere l’occasione per
ringraziare la precedente cordata, ed
in particolar modo il Patròn Cardillo,
del lavoro svolto negli anni precedenti, sobbarcandosi enormi sacrifici
affinché il Basket Giarre potesse sopravvivere in C2. Posto in essere
quanto appena asserito, mi preme sottolineare che l’ultimo anno di gestione dei nostri predecessori è stato
ingiustamente fatale ai colori gialloblù, ma siamo convinti che questo
nuovo avvicendamento societario
possa restituire prestigio e successi al
Basket gialloblù».
- Chi sono i personaggi che hanno deciso di affiancarla in questa
nuova avventura?
«Coloro che hanno deciso di abbracciare e sposare questa nuova
avventura sono: il navigato coach
Giuseppe Sergi (a sinistra, nella fo-
to), l’avv. Carmelo Assennato, il Notaio Andrea Grasso, l’Ing. Gianluca
Emanuele, il dott. Giovanni Pluchino,
il dott. Maurizio Valastro, il dott.
Nando Zuccarello e l’illustre storico
Presidente onorario della Viola Reggio Calabria Antonio De Tommasi».
- Come vive la consapevolezza
di avere tra le mani una società che
in questo momento, malgrado le recenti difficoltà, rappresenta comunque a Giarre una delle realtà
sportive di maggiore rilievo?
«Per me rappresenta un grande
onore ed un onere trovarmi a capo di
una società il cui codice FIP 376 ci ricorda che è stata una delle prime del
Meridione a conoscere la fondazione,
oltre ad essere la seconda più antica
della provincia di Catania. Di conseguenza, è nostro precipuo dovere
riportare questa importante realtà ai
fasti di un tempo, in cui furono scritte
gloriose pagine di trionfi gialloblù.
Posso assicurare, infatti, che faremo
di tutto per tornare ad essere una società modello che possa fungere da
esempio per tutto l’hinterland».
- Quali sono gli obiettivi stagionali di questo Giarre? Inoltre,
potrebbe specificarci quali sono le
finalità del progetto da voi approntato?
«L’obiettivo è quello di tornare
subito in C2! Se i verdetti del campo
ci negheranno la promozione, ricorreremo all’opzione del ripescaggio
con la convinzione che il nostro prestigioso curriculum possa assicurare il
salto di categoria ad una società blasonata come la nostra. Per quanto
concerne il nostro progetto, specifico
che abbiamo deciso di inquadrarlo in
un programma quinquennale che
prevede la valorizzazione degli under
14 locali, finalizzata alla costruzione,
nell’arco di un lustro, di una squadra
autoctona in grado di attestarsi stabilmente ai vertici del campionato di
C2. Far crescere i giovani talenti giarresi passando dal potenziamento dei
I leoni della Scuola Judo
Samurai alla conquista dell’8°
Torneo internazionale
“Judo alle pendici dell’Etna”
settori deputati alla loro crescita,
sarà dunque la nostra assoluta priorità, per dare maggiore impulso al
movimento cestistico gialloblù!».
- Come ha reagito la realtà imprenditoriale giarrese di fronte all’avvento di questo nuovo sodalizio? C’è qualcuno che ha già
sposato il vostro progetto?
«Abbiamo appena intrapreso la
campagna di sponsorizzazione, nella
speranza di poter sensibilizzare il
maggior numero di commercianti
possibile! Possiamo, comunque, contare sul supporto finanziario di due
partners che ormai affiancano stabilmente il Basket Giarre».
- Pensa che ci siano i presupposti per trasformare il basket qui a
Giarre in uno sport in grado di aumentare il proprio appeal? Quali
sono a suo avviso gli ingredienti per
riaccendere l’entusiasmo di una piazza provata dalle recenti delusioni?
«Stiamo cercando di catalizzare
l’attenzione della collettività giarrese
mediante l’utilizzo di strumenti di divulgazione delle informazioni inerenti
al movimento cestistico gialloblù. La
creazione di un gruppo sulla famosa
piattaforma sociale sul web (Facebook), di un sito internet e di una
fanzine, sono ingredienti che riteniamo possano fungere da sollecito efficace ai fini dell’affollamento del nostro palazzetto, che in occasione dell’esordio casalingo ha registrato un
sorprendente numero di presenze
sulle gradinate!».
- Questo nuovo corso societario
ha già bagnato l’esordio con un successo casalingo sulla neoretrocessa
Polisportiva Aretusa per 84-81! È
stata un vittoria molto sofferta con-
tro una squadra importante. Come
ha visto il suo quintetto e quanto
questa vittoria ha gasato l’ambiente?
«Si è trattato di una gara molto
dura e segnata da una partenza in
sordina dei nostri per via dell’emozione che ha un po’ limitato l’organizzazione di gioco gialloblu. Poi,
la squadra è riuscita a prendere le
misure al proprio avversario rimontando lo svantaggio! Nel finale ci
sono un po’ tremate le gambe ma il
gruppo ha retto sfoderando importanti doti come la grinta e l’umiltà. Un
plauso davvero a tutti anche se rimaniamo comunque con i piedi per terra.
Siamo, infatti, consci delle difficoltà
che presenta questo campionato. Di
conseguenza, preferiamo percorrere
la strada del low-profile, convinti di
poterci togliere importanti soddisfazioni».
- Un identikit del prossimo
avversario?
«Si tratta della Polisportiva
Akrai, una formazione di Palazzolo
Acreide che disputa le sue gare interne ad Adrano. Non sarà una
trasferta facile perché si tratta di una
squadra di veterani che nel precedente turno è riuscita a imporsi sul
parquet del Valverde, tratteggiata
come squadra candidata a stracciare
il campionato. Di conseguenza, andremo lì consapevoli della forza dell’avversario ma anche delle nostre
qualità!».
- Un messaggio da lanciare ai
Giarresi?
«Seguiteci accorrendo in massa
al Palazzetto. Non ve ne pentirete!».
Umberto Trovato
La diversità, racconto in fiaba
Riparte la stagione teatrale per ragazzi al Teatro Rex, con “Il Pifferaio magico” a fare da apripista ufficiale
D
opo il grande successo di
“Hansel & Gretel”, testimoniato dalle 40 repliche proposte in tutta la Sicilia e dai consensi ottenuti, l’Associazione culturale “Pinocchiando” torna in teatro con una
nuova produzione: “Il Pifferaio magico”. Il 29 ottobre, alle 18, lo spettacolo inaugurerà al Teatro Rex di Giarre
“Sabato la favola”, la stagione teatrale
per ragazzi 2011/2012. Tratta da un
tradizionale racconto tedesco, reso celebre dai fratelli Grimm, la favola, nel
riadattamento di Giuseppe Bisicchia,
si trasforma in un coinvolgente musical grazie anche alla colonna sonora
originale, composta dal maestro Ettore D’Agostino. La regia è affidata, ancora una volta, alla premiata ditta
Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi, anche interpreti sul palco insieme ad uno straordinario cast formato da Amelia Martelli, Nadia Trovato, Biagio Barone, Emiliano Longo
e Irene Tetto.
La storia è conosciuta da tutti: l’inaspettata invasione di topi nella piccola città di Hamlin crea scompiglio e
preoccupazione tra gli abitanti, che
chiedono al Sindaco un intervento risolutivo. L’inizio della piéce rispetta
la trama originale della favola, con il
Primo cittadino che si rivolge al Pifferaio magico, l’unico in grado di liberare il paese dall’ingombrante presenza. Lo spettacolo però riserva numerose e inaspettate sorprese. Divertimento, magia e avventura gli ingre-
dienti principali della
fiaba teatrale che non rinuncia però a esaltare
valori fondamentali come la diversità.
«Il messaggio che
vogliamo veicolare è
proprio questo – ha dichiarato Massimo Giustolisi –: non importano
aspetto fisico, colore
della pelle e razza a cui
si appartiene. Ciò che
conta davvero è avere un
cuore grande, pieno di coraggio, valore e bontà».
Uno spettacolo di grande qualità,
capace di far riflettere e sognare grandi e piccini, anche attraverso la propo-
sta dei coloratissimi costumi e delle
belle scenografie, firmati rispettivamente da Salvo Manciagli e da Giuseppe Bisicchia.
Emanuele Galeano
Rosario Cellino e Giorgio La Rocca si laureano campioni italiani di “Liu-Bo”
G
Rosario Cellino, 12 anni, santavenerinese –
nel 2008 si era già classificato al terzo posto nella
categoria bambini –, oltre ad essere cintura verde
di “Liu-Bo” , è anche cintura blu di Judo, arte
marziale che studia esclusivamente per difesa
personale: «Dedico questa mia ulteriore vittoria
– sottolinea Cellino, neo campione d’Italia – ai
miei familiari: alla mamma Rosaria, al papà
Gaetano, alla sorella Gaia e al M° Tomarchio,
che mi hanno sempre incoraggiato, credendo
nelle mie capacità ed a tutti coloro che amano
questo sport».
A Rosario, a Giorgio e al M° Tomarchio, le
congratulazioni del Gazzettino!
Giuseppe Musumeci
I
l Maestro benemerito Nuccio Tomarchio, direttore
tecnico della ASD “Judo Samurai” di Riposto si è
dichiarato “felice ed orgoglioso” dei suoi atleti che,
sabato 22 ottobre scorso” al “Palalivatino” di Cannizzaro, all’8° Torneo internazionale “Judo alle pendici
dell’Etna” hanno conquistato, per il secondo anno
consecutivo, il podio. Il torneo, organizzato dalla ASD
Titania Club del M° Nastasi, ha visto la partecipazione di oltre duecento mini-judoka provenienti da Puglia, Calabria, Basilicata, Campania, Sicilia, Inghilterra, Tunisia, Nuova Zelanda e Malta.
Gli atleti della “Judo Samurai” erano seguiti dall’Istruttore Giovanni Tomarchio. Nella categoria Kg 36
Femminile l’atleta Chiara Cristaldi, dopo aver vinto
tutti gli incontri per “Ippon”, cedeva nell’incontro di finale, conquistando comunque un ottimo secondo posto. Nella categoria Kg 28 Femminile l’atleta Paola
Tomarchio, dopo ben quattro incontri, conquistava un
ottimo terzo posto. Nella classe Maschile l’atleta Vincenzo Contarino, alla sua prima esperienza, dopo
aver vinto diversi incontri, conquistava un meritato e
sudato terzo posto finale.
Il Maestro Nuccio Tomarchio, contento di questi
risultati, «invita tutti gli sportivi a seguire, domenica
30 ottobre, alla palestra Livatino di Riposto, lo svolgimento della XVIII Coppa Sicilia di Liu-Bo, facendo il
tifo per i nostri bravi atleti».
Anna Fichera
Appuntamento
In occasione dei festeggiamenti della Patrona di Macchia
di Giarre, Maria SS. della Provvidenza, a conclusione del
Giubileo dedicato al 1° Centenario della Costituzione della
Parrocchia di Macchia (1911-2011), sabato 29 ottobre, alle
ore 19,30, concerto corale Notre Dame de Lourdes, diretta
dal M° G. Musumeci.
Domenica 30, dalle ore 8,30 alle ore 13,00, in piazza S. Vito, sarà possibile ottenere un Annullo speciale filatelico, a
cura delle Poste Italiane, filiale di Catania 2.
> S E T T I M A N A L E IDG
di Giarre
En plein del Club “Bonfiglio”
rande festa al Club giarrese “Giovanni
Bonfiglio” per il primo e secondo posto –
categoria esordienti - guadagnati dai giovanissimi Rosario Cellino Caudo (medaglia d’oro) e Giorgio La Rocca (medaglia d’argento), al
Campionato Italiano di “Liu-Bo” (bastone siciliano), organizzato dal Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale) e svoltosi recentemente a Rossano Calabro. Orgogliosa soddisfazione è stata
espressa dal M° Lio Tomarchio: «Il successo di
Rosario e di Giorgio, rappresentanti i colori
giarresi, evidenziano l’alta preparazione agonistica e la loro passione per questo sport siciliano,
che in breve tempo ha conquistato tutta l’Italia,
entrando a pieno titolo fra le arti marziali».
Giovani promesse
crescono sul tatami
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Condirettore: Corrado Petralia
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e Servizi Sant’Isidoro a r.l.
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Tel. 095/9895138 - Fax 095/9895036
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Nuova edizione 16-12-1994
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ASSoCIATo A
UNIoNE STAMPA
PERIoDICA ITALIANA
Da sinistra: Giorgio La Rocca e Rosario Cellino
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caleidoscopio
di Giarre
N. 30 • sabato 29 ottobre 2011
3
La luce dell’arte sui rifiuti Alla scoperta
Catania: inaugurata la mostra “Stop allo 048 degli oggetti”, che propone 120 opere
e 7 laboratori per scuole e convegni invitando alla consapevolezza del riciclo
G
ià dalla frase “i rifiuti
sono una pessima invenzione”, pronunciata da un rappresentante dell’associazione “Rifiuti zero”, si è potuto delineare lo spirito della mostra “Stop allo 048 degli oggetti”, arte contemporanea in mostra. A
spiegarne spirito ed obiettivi («Un’iniziativa nata per risvegliare le coscienze su temi che, proprio come gli oggetti vittime del consumismo sfrenato, sono soggetti al “rigetto” e aumentano
di proporzione e impatto sulle nostre
vite come i rifiuti che invadono le
città») è stata l’ideatrice Daniela
Aquilia, introducendo la conferenza
che ha preceduto l’apertura della mostra al pubblico, al padiglione C2 delle
Ciminiere. Alla cerimonia di inaugurazione, in rappresentanza delle istituzioni, erano presenti il vice presidente
della Provincia Regionale di Catania,
Giovanni Ciampi, insieme al Capo di
gabinetto Giuseppe Ferraro, all’assessore comunale all’Ambiente, Claudio
Torrisi, al coordinatore dell’Osservatorio rifiuti Catania, Vincenzo Piccione, e a Marilisa Spironello di “Ideattiva”, l’associazione che insieme a
“Spaziovitale in” ha promosso l’evento. Il progetto, infatti, ha subito trovato l’adesione ed il supporto di Provincia («da sempre sostenitrice di eventi
come questo - ha sottolineato Ciampi che coniugano perfettamente il messaggio sociale del rispetto ambientale
a quello culturale dell’arte come veicolo di reinserimento») e Comune di
Catania («“stop” alle ombre su tematiche “scomode” come il barbonismo,
la malattia mentale, la prostituzione o
la tossicodipendenza. Ma anche stop
alle cose da buttare – ha aggiunto
Torrisi – a favore di una raccolta rifiuti più consapevole da parte del cittadino, anche sulla scia del programma di differenziata che il Comune porta avanti»).
Come hanno già potuto apprezzare i tantissimi visitatori, il colpo d’occhio che si ricava dalla mostra (visitabile gratuitamente nel padiglione C2
delle Ciminiere, ore 9.00/13.30 –
16.00/19.30, sabato e festivi inclusi,
escluso lunedì: le mattine saranno dedicate alle attività laboratoriali rivolti
alle scuole di I e II grado, curati da
Marilisa Spironelle e Patrizia Aquilia), è davvero straordinario ed unico:
ingranaggi assemblati a plastica colo-
rata, farmaci, specchi, legno e
pcv lavorati insieme, led e fil
di ferro misti a carta di giornali. Si possono ammirare le
realizzazioni di Francesco
Arena, Daniela Aquilia, Michele Astuto, Riccardo Badala’, Letizia Biondo Marlon
Bocchini, Alessandro Boezio,
Simona Brance’, Giovanni
Bucalo, Claudio Caratozzolo,
Susanna De Paolis, Ombretta
Di Bella, Stefania Di Filippo,
Alessandra Fazio, Graziana
Giunta, Gianluca Lampione,
Malerba Carolina, Manuel
Mandarà, Elisa Marchese,
Francesco Messina, Marco
Mondani, Tiziana Musmeci,
Danilo Nicolosi, Francesca Nobile,
Marzia Paladino, Giuseppe Pomidoro,
Alessandro Rietti, Leandro Russo,
Ezio Scandurra, Daniela Sciuto, Gabriella Scuto, Luigi Sequenzia, Claudia Spina, Marilisa Spironello, Marco
Placido Stissi, Maria Vittoria Torrisi,
Anna Tusa, Salvina Valastro, Stefania
Verderosa, Vladyart. Ma non solo. Infatti, ci sono centoventi opere in mostra (tra installazioni, pittura, video,
foto, design), sette laboratori promossi
Nell’ambito delle nuove
tecnologie attivato uno
scambio formativo Usa-Sicilia
dalle associazioni ambientaliste Rifiuti zero, Greenpeace, Legambiente,
Orione e Wwf, dall’Associazione Musicoterapeuti Professionisti Siciliani e
dalla Stamperia Braille di Catania
(Direttore Pino Nobile). Ed ancora,
workshop e convegni per un’offerta
trasversale che già ha tutti i numeri
per vestire i panni dell’evento destinato ad esercitare i suoi positivi riflessi a lungo.
Patrizia D’Agostino
E Cristo si fermò ad Eboli!
Iniziò, così, l’emigrazione transoceanica, che coinvolse
tutte le regioni meridionali…
“Per meglio comprendere la cesura unitaria”
S
ul finire del XIX secolo, lo sviluppo di estesissime contrade della Sicilia centro-occidentale
fu privato del concorso ferroviario. Malumore
e insoddisfazione colpirono i settori più disparati:
dai braccianti ai sarti, dai fornai ai minatori delle
zolfatare. Nella città di Palermo all’incertezza ed alle inquietudini di una massa artigiana che si impoveriva sempre più, si aggiunse il problema della disoccupazione. Da questa necessità nacque il progetto,
caldeggiato da Ignazio Florio, di costruire un cantiere navale e non soltanto di ampliare il bacino di carenaggio. Codronchi (Regio Commissario Civile
Straordinario per la Sicilia), ne colse immediatamente l’importanza per le conseguenze sociali e politiche di cui poteva essere foriera. Ma, questo grande progetto non riuscì a risollevare le sorti della Sicilia, quasi l’isola soffrisse di un deficit politico e morale che, come un cancro, rodesse (e che ancora oggi
corrode) la dirigenza politica municipale e provinciale.
A cavallo tra i due secoli la situazione del Meridione si era già tanto deteriorata da indurre il Parlamento a costituire una commissione parlamentare di
inchiesta, che si limitò a constatare l’insufficienza
della azione governativa. Nel 1903, Francesco Saverio Nitti sostenne, senza alcun risultato, la necessità
di evitare la deindustrializzazione di Napoli, presentando alla Camera un programma di interventi. Nel
1908, i deputati Porzio e De Nicola cercarono di insistere perché fossero affrontate le questioni più urgenti del Sud, ma appartenendo alla destra governativa, dovettero rientrare nei ranghi e conformarsi alla
politica liberista, che ormai aveva il suo radicamento nel capitalismo del nord. In quegli anni, infatti, il
nord fece un decisivo passo in avanti, sia nella modernizzazione che nell’industrializzazione, potendo
contare anche sul completo reinvestimento delle rimesse in valuta degli emigranti. Già allora, in realtà,
gli istituti di credito applicavano tassi di interesse
agevolati solo al nord.
I politici meridionali di destra assunsero una posizione subordinata al potere capitalistico anche
quando ebbero incarichi – talvolta importanti –, a livello governativo. Per questioni ideologiche, non
sostennero l’azione dei socialisti e del blocco popolare, che anzi trovò nei monarchici e nei cattolici i
più feroci avversari. La sinistra continuò da sola la
battaglia per il sud: Antonio Labriola, e poi Arturo
Labriola, si impegnarono a fondo per affrontare i
problemi, ottenendo qualche modesto risultato. La
responsabilità storica, se tali risultati non compensavano il divario nord-sud che si stava creando, ricadeva (ieri come oggi), pertanto in buona parte sui politici meridionali allora al governo, che non seppero
né vollero fare gli interessi dei territori che li avevano espressi quali propri rappresentanti in Parlamento.
Iniziò, così, l’emigrazione transoceanica, che
coinvolse tutte le regioni meridionali, divenendo il
fenomeno più imponente della condizione del Mez-
zogiorno. Nel giro di pochi anni più di un milione di
siciliani abbandonò l’isola, più di due milioni di meridionali “continentali” erano andati a cercar fortuna
in America. Una volta messa in crisi la sinistra come
forza di governo, cessò lo sviluppo virtuoso che vi si
era accompagnato o che, almeno, si era tentato di intraprendere (come, ad esempio, nel caso dei feudi
dei conti di Modica dati in enfiteusi ai contadini).
Sembrò che la Sicilia ed il Meridione avessero raggiunto il punto di saturazione demografica che le
strutture economiche-sociali potessero consentire.
Secondo Napoleone Colajanni, l’emigrazione siciliana era “il prodotto di una densità eccessiva (114
abitanti per km quadrato) della popolazione e delle
sue cattive condizioni economiche e riusciva perciò
benefica anche astraendo dalla elevazione dei salari
e dal beneficio grande delle rimesse… Naturalmente
in tema di emigrazione, come del resto in tutti i fenomeni sociali, il bene si trasforma in male al di là di
certi limiti”.
Il fenomeno della grande emigrazione contribuì
all’affermarsi di una potentissima realtà: la formazione di una mafia intercontinentale. A discolpa dei
siciliani e dei luoghi comuni che vogliono sia stata
l’emigrazione a portare la mafia in America, occorre
ricordare che il crimine organizzato per diffondersi e
affermarsi negli Usa non aveva certo atteso l’arrivo
dei mafiosi siciliani o dei camorristi napoletani.
Molti storici americani collocano la nascita delle organizzazioni criminali attorno al 1830 e altri ancora
prima, con il prosperare della tratta degli schiavi, a
dispetto dell’abolizione formale avvenuta nel 1808,
e che coinvolgeva addetti alle dogane del sud e marittimi del nord. Non fu pertanto la Sicilia, con il
Sud, ad esportare la mafia, ma indubbiamente vi fu
un fondersi e un proficuo scambio di esperienze e di
metodi.
Riferisce Fernando Ritter: il Meridione era diventato “una immane colonia di sfruttamento umano, dove nuovi negrieri razziavano ogni anno, non
più africani ma un crescente contingente di disperati bianchi il cui numero salì progressivamente da
107 mila - media annua del periodo 1876-1880 a
310 mila - media annua del periodo 1896-1900; 554
mila - media annua del periodo 1901-1905; 651I
mila - media annua del periodo I906-191O; 711 mila - media dell’anno 19I2; 872 mila - nell’anno
I913, anno di vigilia della prima guerra mondiale,
che troncò questa tratta; sino alla fine delle ostilità
per fornire carne da cannone in abbondanza alle offensive, negazione della strategia (…). Nessun documento meglio di queste cifre potrebbe illustrare i
risultati economici e sociali della politica della borghesia italiana “liberale” di quegli anni”.
Gli emigranti, in definitiva, costituirono una solida base per la politica giolittiana, il cui disegno si
fondava sullo stimolo e la protezione industriale, la
protezione e la difesa del Bilancio del Regno, l’eliminazione del monopolio da parte dei privati e sull’opposizione alle forze finanziare estere. Da un la-
to, infatti, l’emigrazione risolveva drasticamente
problemi sociali incombenti ed enormi, semplicemente espellendoli dal Paese, dall’altro il governo
poté contare sull’enorme massa di valuta pregiata
che gli emigrati stessi inviavano In Italia alle loro famiglie.
Il nord risultò geograficamente e politicamente
favorito dalle nuove politiche industriali. Le ricche
commesse statali per armamenti e ferrovie vennero
sempre più spesso affidate alle ditte del triangolo
Milano-Torino-Genova, mentre il sud restava indietro. Soprattutto, furono i territori a più forte vocazione agricola e pastorizia (Abruzzi, Calabrie, Sicilia e,
soprattutto, Basilicata) a vedersi disgregata la società contadina, senza che venisse attuata alcuna
riforma in grado di offrire prospettive diverse dall’emigrazione.
La reazione politica all’emigrazione, in un primo momento si orientò verso la tolleranza, concependo l’emigrazione un surrogato della carità pubblica e uno strumento per liberarsi della zavorra sociale. L’implicita “via libera” data dalla classe dirigente italiana a una emigrazione di massa fu innanzitutto una operazione di immediato risparmio economico. Al bilancio dello Stato l’emigrazione costava poco in termini di strutture amministrative e assistenza ed i costi gravavano sul “fondo emigrazione”,
costituito dai prelievi sull’importo del passaggio in
nave degli emigranti. Quasi nullo fu lo sforzo del
governo per seguire con strutture consolari la mutevole geografia dell’emigrazione italiana e, forse,
qualche cosa di più costò il rimpatrio a spese dello
Stato di quei disperati che si incagliavano senza denaro in qualche luogo dell’Europa e dell’America
meridionale... e si cercò di scaricare l’onere o sul
“fondo emigrazione” o sulle società di beneficenza
costituite presso le comunità italiane all’estero.
L’ansia del divenire continuo della vita prese,
quasi inconsapevolmente, l’anima più profonda dei
Popoli del Sud... Avevano prima sentito dire di un
paese lontano... poi qualcuno di essi lo aveva veduto. Sulla testimonianza, sulla fede, sull’esempio dei
pochi, che furono i primi, in molti presero la dolorosa via della speranza, senza più tornare.
Intanto… “Cristo si era già fermato ad Eboli”,
parecchi decenni prima che lo scrivesse Carlo Levi!
(70. – “Sicilia postunitaria - Controlettura del
Risorgimento” 2010/2011)
«L’intelligente ama istruirsi, lo stupido istruire» (Anton Pavlovic Checov)
delle eccellenze
Salvatore Musumeci
U
na delegazione di quattro giovani laureandi in
discipline tecnologico-scientifiche delle migliori università americane (Colin Miller dell’Università di Washington, Michael Liniero del Georgia Institute of Technology, Laura Grassi della Suny
University of Buffalo e Ryan Webb dell’Università del
Delaware) che il Niaf (The National Italian American
Foundation) ha selezionato per uno scambio culturale con l’Italia, dove la Sicilia è stata una importante
tappa di studio-formazione, con alcune visite ad eccellenze della ricerca e dello sviluppo tecnologico.
Ad accompagnare la delegazione di giovani universitari americani nella visita catanese è stata Francesca Boruso, Executive assistants di Ethyca.
L’incoming study tour dei quattro giovani americani ha toccato Palermo e Catania, prima di concludersi a Genova con la visita ad aziende leader del
settore tecnologico (Ansaldo St, Finmeccanica, Istituto italiano di tecnologia) e al Festival della Scienza. Il tour è stato promosso dal Centro Studi EuroMediterraneo, presieduto da Gerlando Pinzarrone,
in collaborazione con l’associazione Ethyca, presieduta da Francesca Spataro, e patrocinato del ministero degli Affari Esteri (rappresentato in questa iniziativa da Sebastiana Andolina, dirigente della sezione scambi giovanili Dgsp) e dal Niaf (rappresentata da Paolo Marengo). A Catania lo study tour ha
raggiunto l’Istituto nazionale di Fisica nucleare, il
Parco scientifico e tecnologico e l’innovativa azienda
di mobile marketing and digital communication A-Tono. In serata, in un locale del centro storico, la visita
si è conclusa con un aperitivo insieme con i giovani
siciliani di The Hub Sicilia e Indigeni Digitali, comunità di startupper specializzati nell’I&CT.
«Si è trattato di una iniziativa dedicata anche alla
memoria di Steve Jobs, il creatore di Apple, recentemente scomparso. L’obiettivo dell’accordo tra Ministero e Niaf è lo scambio di conoscenze e informazioni nel settore dello sviluppo tecnologico-industriale tra Italia e Usa. Siate affamati e folli”, così Steve
Jobs rappresentava la sete di conoscenza e il desiderio di sviluppo e innovazione – ha affermato Francesca Spataro, general manager della missione internazionale –. L’America è da sempre fonte inesauribile di opportunità, spesso sostenute dalla genialità
italiana. Lo Study tour è stata l’occasione per favorire questa “tempesta di idee” e creare spazi nuovi di
crescita culturale». Per Gerlando Pinzarrone «lo
scambio tra studenti italiani e americani, che ha visto
già una delegazione di nostri studenti andare alla Silicon Valley, consente una notevole diffusione di conoscenze e know how». Sono iniziative che, come
evidenzia Sebastiana Andollina, «hanno sempre
avuto risvolti positivi nell’ambito lavorativo, per questo il ministero degli Affari esteri ci crede molto e lo
riproporrà anche nel 2012». Un concetto analogo lo
esprime Paolo Marengo il quale sottolinea il fatto
che «diversi studenti, dopo aver visitato aziende come Apple, Google e Intel hanno avviato start-up. Ma
l’obiettivo del Niaf è pure quello di continuare a tramandare le radici italiane anche alle nuove generazioni figlie di emigrati italiani».
Elisa Torrisi
Appuntamenti
Lunedì 31 ottobre, alle ore 18, il Comune di Riposto, assessorato alla Cultura, ed il Club Unesco Riposto-Giarre,
presenteranno il volume “I racconti del paradiso negato” di
Salvatore Statello. L’incontro, ospitato nel Salone di Rappresentanza del Comune di Riposto, vedrà, in veste di relatori, l’avv. Carmelo D’Urso ed il prof. Alfredo Sgroi, con
lettura di alcuni brani a cura di Cristina Brischetto ed Eugenio Patané. Accompagnerà la presentazione il Concerto
del M° Gianfranco Pappalardo Fiumara.
***************
Mercoledì 9 novembre, alle ore 17,30, organizzata da Siciliantica di Acireale, col patrocinio del Comune di Acireale,
presso il PalaVolcan, si terrà una pubblica conferenza su
“Cataldo Siculo Parisio: un umanista siciliano in Portogallo”, relatore il prof. Salvatore Statello.
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acese
N. 30 • sabato 29 ottobre 2011
di Giarre
L’innamoramento del sapere
Una relazione su “Aci e l’area jonico-etnea tra Risorgimento e
periodo post-unitario” ha inaugurato il XIV anno di attività
dell’Università Popolare “Giuseppe Cristaldi” (U.P.G.C.) di Acireale
I
l XIV anno di attività dell’Università Popolare “Giuseppe Cristaldi”
(U.P.G.C.) di Acireale ha avuto
inizio con una coinvolgente relazione del prof. Giovanni Vecchio
(al centro, nella foto) sul tema
“Aci e l’area jonico-etnea tra Risorgimento e periodo post-unitario”. La presidenza
dell’ U.P.G.C. è retta dal prof. Alfio Mazzaglia (a destra) dal settembre scorso in
pensione da Dirigente scolastico dell’Istituto Regina Elena di Acireale che viene
collaborato dalla prof.ssa Camilla Strano,
vice presidente, dal prof. Franco Battiato
(a sinistra), segretario, da Rosario Bella,
economo, dal dott. Sebastiano Leonardi,
dott. Salvo Patanè e dott. Rosario Sorbello,
componenti. Ricordiamo che il dott. Rosario Sorbello è stato socio fondatore e primo
presidente dell’U.P.G.C.
Nel discorso introduttivo il presidente
Mazzaglia ha sottolineato l’importanza
dell’“innamoramento del sapere” che distingue l’uomo da tutti gli altri esseri viventi e si è augurato che con la collaborazione di tutti, dirigenti e corsisti,
l’U.P.G.C. possa ancora al meglio “continuare a svolgere un’azione culturale, formativa, relazionale nella direzione della
integrale promozione dell’uomo, senza altro fine se non quello di fornire al territorio e alle persone che lo abitano l’opportunità di alimentare conoscenze e saperi, di
arricchirsi spiritualmente”. Il prof. Giovanni Vecchio, anch’egli pensionato da
Dirigente scolastico, già valido direttore
del Gazzettino, ha entusiasmato i presenti
con il suo linguaggio forbito e la profonda
conoscenza del periodo storico trattato
nonché premettendo cenni storici a partire
dal XVI secolo, regnante Carlo V.
Svolgendo la sua relazione il prof.
Vecchio ha ricordato che il Risorgimento,
movimento che portò all’unità nazionale
italiana dopo un lungo periodo di oltre mille anni di divisione politica e soggezione
straniera, coincise con i moti di indipendenza verificatesi in alcuni paesi europei e
con la lotta condotta dalla borghesia per
abbattere i regimi assolutistici. In Italia, le
idee di indipendenza e unità nonché di rinnovamento di tutte le strutture socio-politiche si diffusero principalmente durante il
periodo napoleonico. Il Risorgimento, iniziato nel 1814-15 con la Restaurazione, si
concluse, in pratica, nel 1861 con la proclamazione del Regno Italiano. Per inciso,
con il titolo “Il risorgimento” Giacomo
Leopardi compose a Pisa nel 1828 una sua
opera dove canta il risorgere in lui dell’im-
maginazione, degli affetti ed anche del suo
stesso dolore. Tra i vari avvenimenti ricordati dal prof. Vecchio riportiamo i moti del
1820-21, i moti del 1831, la prima guerra
d’Indipendenza (1848-49), la seconda
guerra d’Indipendenza (1859, la terza
guerra d’Indipendenza (1866) che in pratica pose fine all’opera risorgimentale.
E tutto questo periodo storico è stato
fatto presente con continui riferimenti alla
situazione socio-politica ed ecclesiale locale di Aci e del suo territorio che nei secoli precedenti il XIX comprendeva un famo-
che, con grande affetto, ci seguono da
sempre nei nostri itinerari gastronomici. Una ricetta facile da preparare ma
capace di soddisfare anche il più raffinato gourmet.
Fagioli borlotti con cozze
e gamberetti
Ingredienti per 4 persone: kg 1 di
fagioli borlotti freschi, kg 1 di cozze,
gr. 500 di gamberetti bianchi, 2 cipollotti scalogno, gr. 250 di pomodorino
ciliegino di Pachino, 1 bicchiere di vino bianco, un peperoncino piccante,
olio extra vergine d’oliva, 20 crostini
di pane tostato, sale q.b.
Preparazione: in una padella facciamo dorare la cipolletta in olio extra
d’oliva ed aggiungiamo i pomodorini
tagliati sottili, saliamo (poco) e, dopo
qualche minuto, sfumiamo con il vino
bianco. Aggiungiamo quindi le cozze,
copriamo e lasciamo aprire le cozze
che avremo cura di sgusciare e rimettere nel brodo di cottura.
Mettiamo adesso i fagioli a cuocere in una capiente pentola con poca acqua. Nel frattempo, sgusciamo i gamberetti che utilizzeremo a cottura ultimata. A pochi minuti dalla cottura
uniamo le cozze con il brodo di cottura
ed il peperoncino piccante. A cottura
ultimata uniamo i gamberetti che si
cuoceranno con il calore dei fagioli.
Serviamo ai nostri ospiti in apposite
Camillo De Martino
Partono gli
incontri C.A.F.
Il Gazzettino a tavola
Dopo una lunga assenza ci ripresentiamo ai nostri affezionati lettori
con una ricetta inusuale ma dal gusto
eccezionale che farà felici tutti coloro
so bosco (querce, ilici, milicucchi, praini e
agliastri) che si estendeva da Stazzo a
Monterosso, Aci Sant’Antonio, Viagrande
e Santa Venerina. Innovativa e appropriata, infine, l’idea del relatore di intervallare
la relazione con gli interventi del Duo Triquetra formato dai catanesi Carmelo Sapienza (chitarra e canto) e Franco Longo
(mandolino), professionisti e ricercatori
del patrimonio musicale siciliano che hanno eseguito canti popolari diffusi in Sicilia
tra il 1848 e il 1869.
terrine, guarnite dai crostini di pane. Il
vino da servire è un Neromosso delle
Cantine Antichi Vinai. Buon appetito!
Franco Pulvirenti
I
l Centro Assistenza Famiglia (C.A.F.) di Acireale, piazza San Francesco 5 (Tel. 095-607411)
comunica che da giorno 3 novembre prossimo
avrà inizio il 3° Corso dell’anno 2011 di “Incontri
con i volontari del C.A.F.”, particolarmente competenti sul Sacramento del matrimonio.
Il Corso si svolgerà nei seguenti giorni, dalle ore
20,00, nei locali del C.A.F. con il seguente ordine:
03/11 (il Corso avrà inizio alle ore 19,00 per consentire l’Accoglienza dei partecipanti), relatore il
dottore Rosario Musumeci sul tema “ Inizio di una
nuova vita: sviluppo embrio-fetale; 07/11, relatore
il dottore Umberto Mangano sul tema “Paternità e
maternità responsabile”; 10/11, relatrice la dottoressa Letizia Stracquadanio, sul tema “Prevenzione delle malattie genetiche e infettive”; 14/11, relatore l’avvocato Abramo Patanè sul tema “Aspetti
legali del matrimonio” (attenzione al nuovo diritto
di famiglia); 17/11, relatrice la dottoressa Maria
Teresa Privitera sul tema “Il ciclo di vita della famiglia”; 21/11, relatrice la dottoressa Maria Teresa
Privitera sul tema “ Comunicazione e l’elaborazione del conflitto nella coppia”; 24/11, relatore il dottore Concetto La Spina sul tema “Maschio e femmina li creò”- La gioia di incontrarsi. La sessualità
nel matrimonio- ; 28/11 e 02/12, relatrice la dott.
Anna Rosaria Gioeni sul tema “Aspetti morali nel
matrimonio”.
C.D.M.
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catania e provincia
di Giarre
N. 30 • sa bato 29 ottobre 2011
Una pedalata per la vita
Grande successo per la passeggiata in bicicletta per San Gregorio che ha unito
il divertimento con la diffusione di una cultura della donazione
E
rano quasi in 200 alla parrazione, Rapporti con le associazioni di
tenza della “San Gregorio
volontariato e gestione del centro diurno).
in bici - una pedalata per la
«Sono molto soddisfatto della rinnodonazione”, organizzata dal
vata iniziativa dell’Associazione Fratres
gruppo donatori Fratres di
– ha dichiarato il Primo cittadino – che ha
San Gregorio di Catania in
coinvolto, anche in questa edizione, tancollaborazione con l’Amministrazione cotissimi concittadini, coniugando l’attività
munale, per sensibilizzare i cittadini alla
di donazione, come cultura di solidarietà,
cultura della donazione. Con lo slogan
con il momento di svago e socializzazione
“donare sangue è donare vita” e con una
della passeggiata in bici per le vie cittadiquota simbolica di appena 3 euro, tutti i
ne. Mi auguro che questa iniziativa possa
partecipanti hanno effettuato “una pedalaconsolidarsi crescendo di anno in anno».
ta per la donazione”, divertendosi anche
La stessa soddisfazione è stata espresgrazie alle altre attività proposte dal grupsa anche dal presidente della Fratres, Pippo donatori Fratres di San Gregorio.
po Russo: «Siamo tutti felici di come si è
La passeggiata si è sviluppata attrasvolta l’iniziativa. È andato tutto benissiverso due percorsi: il primo, con partenza
mo. Ci prepariamo già per la prossima
da Piazza della Repubblica, si è concluso
edizione. La manifestazione si è svolta in
in Piazza Immacolata; il secondo, partito Nella foto (di Orazio Sorbello): la partenza con in evidenza il Sindaco Remo un perfetto ordine pubblico grazie al
da Piazza Immacolata, è arrivato a Piazza Palermo, il Presidente della Fratres Pippo Russo, l’assessore Gianfranco coordinamento della Polizia municipale,
della Repubblica, entrambi attraversando Todaro, il Commissario Giuseppe Pennisi ed il neo parroco della Chiesa retta dal Comandante Giuseppe Pennisi,
le principali vie cittadine. La prima sosta, Madre Don Benedetto Sapienza.
coadiuvata dall’Associazione Rangers
che è stata effettuata in Piazza Immacolad’Italia».
ta, nella quale era stato allestito un gazebo
Alla perfetta riuscita della manifestapercorso insieme ai cittadini anche il Sindaco, Remo
con bevande per i ciclisti, ha previsto lo svolgimento Palermo, e gli assessori comunali Gianfranco Todaro zione ha contribuito la collaborazione tra la Fratres di
della tradizionale “corsa dei sacchi”. All’arrivo invece
San Gregorio e quella di Valverde, presente con la sua
(Turismo, Spettacolo, Arredo urbano, Autoparco,
in Piazza della Repubblica, dove era stato allestito un
ambulanza per velocizzare le tante donazioni della
secondo gazebo con bevande, è stato organizzato il Tempo libero, Politiche giovanili, Formazione profes- giornata, nel segno di un impegno costante per diffonvecchio gioco siciliano de “a ruttura dè pignati”, che sionale, Politiche attive del lavoro e Consulta dei gio- dere “la cultura della vita”.
ha riscontrato grande successo. Ai nastri di partenza, vani) e Vincenzo Catalano (Politiche sociali, Famiglia
Flora Bonaccorso
inforcando la bicicletta e percorrendo anche tutto il e servizi alla persona, Politiche della terza età, Coope-
Il decoro e la memoria
Aci Sant’Antonio: l’Amministrazione
comunale interviene sulla struttura
cimiteriale per garantire il suo agevole uso
per la Commemorazione dei Defunti
I
n previsione della Commemorazione dei Defunti, l’Amministrazione
comunale di Aci Sant’Antonio, retta
dal Primo cittadino Pippo Cutuli, attraverso l’assessorato ai Servizi cimiteriali, affidato al vice sindaco Stefano Finocchiaro, ha avviato alcuni interventi
di pulizia straordinaria negli spazi attrezzati a verde, ossia le siepi ed i viali,
provvedendo anche alla sistemazione
dei tumuli nelle aree comuni ed alla
collocazione di fiori. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere sempre più
decorosa la struttura, particolarmente
frequentata in occasione della sentita
festività di inizio novembre.
Accanto alle misure per rendere più
facilmente fruibile la struttura, sono in
fase di ultimazione anche gli interventi
migliorativi che stanno interessando il
plesso servizi e camera mortuaria posta
a sud-est. Questi interventi prevedono il
completamento del tetto di copertura, in
modo da evitare che le infiltrazioni
d’acqua piovana possano deteriorare
ancora di più l’intera struttura. Sono anche prossimo alla conclusione i lavori
di recupero dal degrado di uno dei colombari posto nella porzione sud-ovest
del cimitero: l’operazione consentirà la
messa in sicurezza con l’eliminazione
di parti logore ed intonaci ammalorati
ed il relativo rifacimento nonché il rimaneggiamento delle tegole di copertura con pulitura delle grondaie.
«L’azione continua nell’area cimiteriale – ha sottolineato l’assessore Stefano Finocchiaro – consente, nonostan-
Il presidente della Provincia,
Castiglione, riceve il capitano
dell’Arma, Guido Terenzi
C
ambio al vertice nella Compagnia dei
Carabinieri a Gravina di Catania, all’insegna di un impegno “giovane”. Benché
ancora molto giovane, il romano Guido Terenzi, capitano dell’Arma, vanta già una brillante
carriera, che gli ha consentito di essere recentemente nominato comandante della Compagnia dei Carabinieri di Gravina di Catania. Assunto il prestigioso, ma anche oneroso, incarico, il capitano Terenzi si è recato in visita istituzionale nella sede della Provincia, dove ha incontrato il presidente Giuseppe Castiglione.
Già dalle prime battute l’incontro ha tratteggiato le personalità convergenti dei due rappresentanti delle istituzioni, che si sono trovati
in sintonia su molte priorità. Il presidente Castiglione, accogliendo il capitano Terenzi ha dichiarato: «Ordine pubblico e convivenza regolata dal rispetto delle leggi sono i punti imprescindibili della vita sociale. Faremo in modo di
proseguire, fianco a fianco, nell’azione istituzionale a noi assegnata, per sviluppare, ognuno con i propri ruoli, i compiti che ci sono stati
conferiti».
Quando l’arte
diventa civiltà
te le oggettive difficoltà di carattere
economico dell’Ente, di programmare
interventi che mirano a conservare i
manufatti e a garantire, soprattutto, la
sicurezza nonché la migliore fruibilità
del luogo sacro. E proprio in questo
Riposto: la Guardia di Finanza intensifica i controlli sul territorio
nell’ambito della lotta alla diffusione del lavoro sommerso
H
Incontro tra
Istituzioni
Giuseppe Musumeci
Sfruttamento senza regole
a riguardato il vasto settore del lavoro nero, fatto di
sfruttamento e di nessuna certezza sulla stabilità del
rapporto d’impiego, dove si vedono negati i diritti
alla salute, alla sicurezza, previdenza ed assistenza, la recente operazione condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Riposto. L’attività di servizio, programmate e disposte sul territorio dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, Colonnello ISSMI Francesco
Gazzani, ha visto l’intensificarsi dei controlli alla ricerca di
“lavoratori in nero” sfruttati e senza certezze previdenziali.
Al termine dei controlli dai militari della Compagnia di
Riposto sono stati individuati cinque lavoratori “in nero”,
presso un frequentatissimo e noto bar del centro di Giarre:
5
erano tre italiani e due rumeni e nessuno di loro
risultava registrato nelle scritture obbligatorie
dell’azienda ispezionata o in qualsiasi altra documentazione obbligatoria ai fini assistenziali e
previdenziali. L’azienda ispezionata risponderà
delle violazioni previste per l’omessa comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro e
delle altre specifiche disposizioni in materia di
documentazione obbligatoria. Oltre alle ingenti
sanzioni già previste dalla normativa in vigore
(l’impiego di lavoratori non risultanti dalle
scritture o da altra documentazione obbligatoria
è punito con la sanzione amministrativa che va
da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di
12.000euro per ciascun lavoratore, maggiorata
di 150 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo) saranno effettuate le opportune segnalazioni per il recupero dei contributi previdenziali
ed assistenziali non operate dall’impresa.
La serie di controlli effettuati risponde pienamente ad
una strategia operativa, adottata dalle Fiamme gialle, per rispondere alle esigenze di contrasto dello “sfruttamento” dei
lavoratori che frena la crescita dell’economia legale e favorisce la proliferazione di forme di criminalità diffuse, che
incidono sul livello generale di percezione della sicurezza
da parte dei cittadini. Il piano di interventi prevede l’impiego di numerose pattuglie nell’intera circoscrizione operativa. L’attività di ricerca del “sommerso da lavoro” è tuttora
in corso e non si escludono ulteriori sviluppi nei prossimi
giorni.
Amalia C. R. Musumeci
ambito si inserisce l’utilizzo del grande
piazzale esterno recentemente ultimato,
per garantire una più facile sosta dei
mezzi dei visitatori».
Valentina Consoli
La stella dell’amore
Oggi guardate il mondo
con gli occhi pieni d’amore,
domani e per sempre sarà lo stesso.
Il cielo è sempre illuminato
quando due cuori si amano,
insieme volano verso la felicità.
La mia poesia
non ha bisogno di silenzio,
ma di un grande spazio
per poter volare.
Volerà insieme a voi
per raggiungere la stella
che voi desiderate.
Per il matrimonio di Giuseppe
e Alessandra
Vito Cutuli
San Leonardo
Oggi è la festa di San Leonardo a Mascali.
E c’è il sagrestano con la candela in mano.
Il sacerdote grida “viva San Leonardo”.
Fuori sparano le bombe
e mi viene la pelle d’oca.
Poi c’è quello che vende la calia
e quello dei palloncini,
io esco contento dalla chiesa
e mi compro i torroncini.
Poi mi compro la calia e i palloncini,
i palloncini li compro per i miei nipotini.
L’anno prossimo torno col torcione in mano
e con il cuore nell’altra mano.
Saro Pistorio
A
nche Bronte parla il linguaggio della “bellezza”, grazie ad un “ponte” ideale costruito tra
due realtà solo apparentemente distanti: l’associazione “Fiumara D’arte”, presieduta da Antonio
Presti, e la Città del pistacchio, guidata dal sindaco
Pino Firrarello, con la preziosa collaborazione e l’impegno delle consulenti del Comune, Ada Biuso e
Maria Pia Castiglione. Un incontro di volontà e disponibilità che ha dato il via al progetto voluto dal
Primo cittadino per abbellire Bronte, coinvolgendo la
città e, soprattutto, i giovani. L’ispirazione è stata “La
grande madre - La porta della bellezza”, che ha trasformato Librino da periferia a centro dell’arte contemporanea, rapportandola alla realtà della “Città
del Pistacchio”. I ragazzi delle scuole di Bronte, infatti, con l’aiuto di alcuni artisti, realizzeranno una
serie di opere d’arte in terracotta che poi saranno
collocate in alcune zone della cittadina, conferendole identità e valore artistico.
Con grande sensibilità, il progetto è iniziato con
uno scambio culturale fra Bronte e Librino, con i ragazzi del quartiere catanese che sono venuti a Bronte per fotografare il versante nord ovest dell’Etna, a
coronamento del corso di fotografia tenuto dal fotoreporter iraniano Deghati Reza. I ragazzi, insieme
con gli esperti del territorio dell’Ufficio di Protezione
civile comunale, Angelo Spitaleri e Gaetano Puglisi,
hanno raggiunto Monte Ruvolo sull’Etna, immortalando gli scorci più belli di natura che può offrire il
Parco dell’Etna.
Mentre i ragazzi di Librino scoprivano le meraviglie dei boschi etnei, presso l’Istituto delle Scuole
Medie “Vincenzo Castiglione” di Bronte, lo stesso
Antonio Presti ha illustrato il progetto che sarà realizzato, alla presenza del dirigente Antonino Pulvirenti, delle insegnanti d’Arte dell’istituto, della dirigente del secondo Circolo didattico, prof.ssa Tiziana
D’Anna, e dell’assessore Enzo Bonina, che ha sintetizzato il progetto, facendosi portavoce del pensiero
dello stesso Primo cittadino di Bronte, Firrarello:
«L’arte è sinonimo di cultura. E permettendo ai giovani di rendere belli angoli della nostra città si raggiungerà il duplice scopo di abbellirla e far amare loro l’arte e la loro cittadina».
Emanuele Galeano
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catania e provincia
N. 30 • sabato 29 ottobre 2011
di Giarre
La Storia svela nuovi fatti
oltre duemila visitatori alla mostra realizzata nella sala consiliare
“Falcone e Borsellino”, che ha concluso i festeggiamenti del 150° dell’Unità d’Italia
organizzati dal Comune di Randazzo nell’ambito del programma estivo
I
l Presidente della Repubblica Napolitano lo
aveva detto in occasione delle celebrazioni per
il 150° dell’Unità d’Italia:“Ognuno ha le sue
idee, discutiamo e battagliamo ma ognuno ricordi che è parte di qualcosa di più grande, la
nostra nazione. Se fossimo rimasti divisi in otto stati come eravamo nel 1860 saremmo stati spazzati via dalla storia”. Sono stati 150 anni di storia ed oggi c’è la volontà di riscoprire e comprendere aspetti
sconosciuti di un importantissimo periodo storico.
Randazzo ha dedicato in gran parte, la sua estate
proprio all’Unità d’Italia, con un ampio programma
con la presentazione di libri, proiezione film e cortometraggi: «Noi abbiamo voluto celebrare, così come
altri Comuni d’Italia, il 150° dell’Unità d’Italia – ha
detto il sindaco Del Campo –. Al di là delle considerazioni di ordine storico-politico sui fatti che hanno riguardato le vicende del territorio di Randazzo, abbiamo voluto iniziare con le scuole. All’istituto “E. Medi” abbiamo realizzato un consiglio comunale alla
presenza degli studenti, per trasmettere il senso di
istituzione comunale. A questo ha avuto seguito un
concorso, riservato alle scuole medie superiori e inferiori, proprio sul tema dell’Unità d’Italia. Una commissione qualificata ha potuto valutare e adesso
l’Amministrazione sta lavorando per dare la possibilità ai più meritevoli di avere ulteriori conoscenze,
portandoli a Roma, in visita sia al Quirinale che al
Senato, per conoscere anche le istituzioni nazionali».
Tavole rotonde, proiezione film e cortometraggi,
presentazione di libri ed infine, nella sala consiliare
“Falcone e Borsellino”, la mostra bibliografica e documentaria “Fatti e personaggi del risorgimento”. Alla
cerimonia di inaugurazione erano presenti il Sindaco,
dott. Ernesto Del Campo, e le altre autorità politiche,
il comandante della Compagnia Carabinieri, cap. Donato Pontassuglia, il comandante della Stazione Carabinieri, maresciallo aiutante Roberto Caccamo, il vice
comandante della polizia municipale di Randazzo,
ten. Rita Scuderi, il Comandante del Distaccamento
Polizia Stradale, ispettore capo Santino Mangiò, l’arciprete Don Enzo Calà ed una nutrita folla di studiosi
appassionati e cittadini interessati e curiosi di visionare le carte che hanno contribuito a fare la storia dell’Unità d’Italia. La mostra, organizzata in collaborazione
con Aimeri Ambiente, Archivio di Stato di Catania e
Palermo, è stata curata nella parte scientifica dal dott.
Gaetano Scarpignato, archivista e ricercatore di storia
del territorio.
«La mostra, realizzata nella sala del Consiglio –
continua il Sindaco –, dove sono stati esposti una serie
di reperti e documenti autografi, molto importanti,
messi a disposizione dall’archivio di Stato di Catania
e Palermo, ed altri ancora raccolti da collezioni pri-
vate, è stata curata molto bene da Gaetano Scarpignato, dal punto di vista storiografico e iconografico,
che è un collaboratore del Comune e continua ad interessarsi di storia con molta passione e dedizione. Le
iniziative del Comune sono state di buon livello, con
partecipazioni nutrite e valutazioni lusinghiere e per
questo credo che abbiamo onorato al meglio la ricorrenza».
Cinque teche espositive contenenti documenti
d’archivio, libri d’epoca e manifesti e volantini del periodo risorgimentale, cartoline e figurine celebrative
del 50° e del 100° anniversario dell’Unità d’Italia
(1911 e 1961); una serie di gigantografie dove erano
rappresentati, i guerrieri e gli statisti liberatori d’Italia
nel 1860: Vittorio Emanuele II e Garibaldi, Cavour e
Mazzini; la storia della Carboneria a Randazzo con le
riproduzioni di alcuni documenti, e con l’elenco dei
presunti affiliati alle tre società segrete di Randazzo;
la cronaca documentata della presenza a Randazzo del
generale G. Nino Bixio nell’agosto del 1860 con la riproduzione di due lettere con firma autografa di Bixio,
datate Randazzo 12/8/1860, provenienti dalla Biblioteca Universitaria di Genova; la riproduzione di incisioni desunte dalle più importanti riviste europee del
1860 e relativa descrizione critica della cronaca garibaldina apparsa nelle medesime riviste; una sezione
dedicata ai simboli dell’Italia unita: la bandiera, l’emblema e l’inno nazionale; una scheda dedicata alla
questione contadina nell’area etnea: le rivolte del
1860, fondamentale per comprendere sia la feroce repressione dei tumulti di Bronte, sia la presenza dei
mille e dello stesso Bixio a Randazzo e due carte geografiche, l’una rappresentante la configurazione dell’Italia tra il 1815-1859 e l’altra nel 1861.
Il dott. Gaetano Scarpignato curatore di un’altra
riuscita e apprezzata mostra documentaria sul patrimonio archivistico della parrocchia di S. Martino in
Randazzo e autore di saggi significativi sulla storia
dell’architettura medievale e lavori di sintesi su alcuni
aspetti della storia di Randazzo, durante la conferenza,
ha reso note alcune informazioni inedite relative ai
“fatti di Randazzo” e, nella fattispecie, il resoconto del
processo a carico di alcuni randazzesi fatti arrestare
personalmente da Bixio durante i tumulti dell’agosto
del 1860. In tal senso si avevano notizie frammentarie,
con alcune imprecisioni, e senza il supporto delle fonti documentarie.
«Relativamente al reperimento dei materiali in
mostra – dice Scarpignato –, le ricerche presso gli archivi di stato, le biblioteche e gli altri prestatori privati si sono svolte a partire dal mese di ottobre 2010.
Benché le mie ricerche siano circoscritte prevalentemente a fatti ed episodi della storia di Sicilia e del territorio di Randazzo, relativi al periodo medievale e ri-
[teatro]
Il pifferaio magico
Teatro Rex - Giarre - h.18.00 (N.D.)
[conferenza]
IV premio mediterraneo per la cultura
Palazzo Biscari
Catania - h. 18.00 (gratuito)
[teatro] -> fino a domenica 30
L’abbuffata
Di Nicola Lodati
Teatro ABC / via P.Mascagni
Catania - h.18.00 - 21.00 (€ 20.00)
Domenica 30
[concerto]
Sugarfree
C. Comm. “Alle porte di Catania”
Catania - h.17.00 (gratuito)
nascimentale, avendo sempre privilegiato le fonti archivistiche, cioè i documenti, non mi è stato difficile
consultare fondi archivistici dell’Ottocento, periodo
chiaramente diverso da quelli di mio interesse. Di
conseguenza, quando ho proposto al Sindaco, dott.
Ernesto Del Campo, che ringrazio per l’incondizionata fiducia nell’affidarmi, a titolo onorario, l’allestimento e la cura della parte scientifica - un evento celebrativo per il 150°, ho subito sottolineato la necessità di far ricorso ai documenti che si conservano negli archivi di stato e nelle biblioteche universitarie
sparse per la nazione, strumenti peraltro che io quotidianamente utilizzo per le mie ricerche».
Alla mostra, una delle più importanti della Sicilia,
hanno fatto visita oltre duemila persone: «Tenuto conto che l’archivio comunale di Randazzo non conserva
più l’antico patrimonio documentario, poiché incendiato durante i bombardamenti del 1943 – ha concluso Scarpignato –, l’Amministrazione comunale si è
fatta carico degli oneri per l’assicurazione necessaria
per l’esposizione dei libri e dei documenti che personalmente sono andato a ricercare presso proprietari
privati, archivi e biblioteche; mentre la custodia dei
materiali è stata garantita dall’AROT. Pertanto, piuttosto che privilegiare l’aspetto storiografico la mostra ho puntato sui documenti d’archivio, sulla propaganda garibaldina e sull’aspetto bibliografico coevo
al periodo Rinascimentale».
Salvatore Rubbino
Il Comune di Castiglione porta il
fotovoltaico tra gli alunni della media
Il Sindaco di Linguaglossa invia un
ringraziamento ufficiale per le Forze dell’ordine
I
Sonia Santamaria
[concerto]
Charlotte on a cloud
Agorá Hostel / piazza Curró
Catania - h.21.00 (gratuito)
[concerto]
Hugo Race
La chiave - Catania - h.22.00 (gratuito)
Lun edì 31
[conferenza]
I racconti del paradiso negato
Presentazione del volume di S. Statello
Salone di rappresentanza del Comune
Riposto - h. 18.00 (gratuito)
[djset]
Tropical Halloween
Mercati Generali - Catania - h.22.00 (€ 10.00)
[djset]
Clockwork Orange Halloween Rock
Centro Zó - Catania - h.22.00 (€ 10.00)
Merc ole dì 0 2
[cena/djset]
A cena col vampiro
Ristorante “Tra mari e monti”
Giarre - h.21.00 (ing. libero - menú fisso)
[conferenza/concerto]
Milonga Cromatica
Via Ursino 6 - Catania - h.21.30 (€ 5.00)
Giovedì 03
[conferenza]
Diversità e integrazione
Aula Magna di Palazzo Centrale (UniCT)
Catania - h.15.00 (gratuito)
Vener dì 0 4
[concerto]
Negramaro
Palasport Tupparello
Acireale - h.21.00 (€ 39.00 - 47.00)
[concerto]
Starting Jazz Jam
Con A.Ferlito, I.Cammarata
GlamourCafé - Catania - h.22.00 (gratuito)
[concerto]
Pilar
Sala Lomax / via Fornai 44
Catania - h. 22.00 (€ 5.00)
I
ognuno per la specifica competenza ha
potuto realizzare nella lunga stagione
estiva. I risultati raggiunti nel territorio del Comune di Linguaglossa sono
così evidenti che non abbisognano di
ulteriori apprezzamenti. Non si può
però non evidenziare che, operativamente, la rapidità d’intervento del servizio boschivo della forestale della Regione Siciliana e della squadra di Vigili del Fuoco di Linguaglossa hanno impedito sul nascere che piccoli focolai
diventassero grandi incendi. I risultati
concreti sono stati acquisiti dallo sforzo sinergico, messo in campo nel territorio di Linguaglossa, da tutti gli enti
istituzionalmente preposti a tale tipo di
attività, dal Comune di Linguaglossa
alla Prefettura di Catania. Grazie».
Saba to 29
[concerto]
Eukelos
Per “Classica e dintorni”
Castello Ursino - Catania - h. 19.00 (N.D.)
[concerto]
Gentless3
Sala Lomax / via Fornai 44
Catania - h. 22.00 (€ 5.00)
Il sentimento “Il sole a scuola”
dei cittadini
l sindaco di Linguaglossa, Rosa
Maria Vecchio, ha inviato, nei giorni scorsi, un ringraziamento per le
Forze dell’ordine, in particolare per i
Vigili del Fuoco volontari del suo paese
che hanno domato, con professionalità,
piccoli focolai che avrebbero potuto
creare enormi danni ambientali. La
squadra dei Vigili del Fuoco volontari
di Linguaglossa, che nel 2008 ha inaugurato la propria sede, si è sempre messa al servizio del cittadino, svolgendo il
proprio lavoro con amore, impegno e
professionalità.
Il sindaco, dopo aver elencato tutte
le Forze dell’ordine a cui andava il ringraziamento, ha espresso questo suo
pensiero: «In riferimento all’attività
antincendio dell’estate 2011, espletata
dai vari Enti in indirizzo, corre l’obbligo alla scrivente di ringraziare quanto
a cura di Giorgio Romeo
l Comune di Castiglione di Sicilia
riceverà un finanziamento nell’ambito del progetto “Il Sole a
scuola”, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il progetto punta a
diffondere i benefici ambientali ed
economici del fotovoltaico, accompagnandoli con la valenza educativa di
azioni pratiche per la sensibilizzazione degli studenti al risparmio energetico. In particolare, il Ministero dell’Ambiente (D.D. n. SEC-DEC-2011369 del 19.4.2011) finanzierà la realizzazione di un impianto fotovoltaico, da posizionare sulla copertura della scuola media di Solicchiata, frazione di Castiglione di Sicilia.
Il progetto prevede anche il coinvolgimento degli studenti con l’avvio
di attività didattiche per la realizzazione di analisi energetiche e interventi di risparmio energetico negli
stessi edifici. L’erogazione del contributo alla scuola verrà diviso in due fa-
si: dopo il ricevimento della comunicazione di avvio dei lavori, il Ministero liquiderà la prima metà dell’importo; mentre la restante quota sarà concessa dopo la verifica della conformità e dell’idoneità della documentazione inviata a corredo dell’intervento
realizzato.
Il sindaco di Castiglione di Sicilia, Claudio Scavera, ha sottolineato
l’importanza di questo progetto, definito «operazione importante per il nostro Comune: il fotovoltaico è il futuro e l’intera Amministrazione si dichiara felice di poter realizzare questo progetto di risparmio energetico,
che riesce a coinvolgere anche le
scuole. Infatti, alla realizzazione concreta del progetto si accompagna una
altrettanto importante opera di informazione e sensibilizzazione nelle giovani generazioni, che saranno chiamate a decidere del proprio futuro».
Anna Fichera
Dal rock dei Negramaro al pop degli Sugarfree, dal
Jazz di Antonio Ferlito al Tango della Milonga Cromatica, questa settimana ci riserverà non poche sorprese, specie in ambito musicale.
La cornice di Castello Ursino ospiterá il concerto di
apertura Classica & Dintorni, festival internazionale
della musica organizzato dall’Associazione Culturale
Darshan. Di scena il Trio Eukelos che proporrà musiche di Beethoven e Mozart. Al pianoforte Ketty Teriaca, direttore artistico del festival, Francesco Toro al
violino ed Elena Sciamarelli al violoncello.
Assolutamente da non perdere per i fan della band il
live degli Sugarfree che si terrá a titolo gratuito
domenica 30 al centro commerciale “Alle Porte di
Catania”.
Musica alternativa di scena invece alla sala Lomax
che ospiterà sabato 29 il live dei “Gentless3”, che presenteranno così il loro disco di esordio, uscito alla fine
della primavera 2011 per Wild Love Records con il
supporto dell’Arsenale e venerdì 4 la cantante “Pilar”,
reduce dalla recente uscita del suo secondo album,
“Sartoria Italiana Fuori Catalogo”.
Due gli eventi teatrali da ricordare: “L’abbuffata” di
Nicola Lodati (sabato 29 e domenica 30) per il teatro
di Pippo Barone e, per i più piccoli, il musical “Il pifferaio magico” che inaugurerà al Teatro Rex di Giarre
“Sabato la favola”, la stagione teatrale per ragazzi
2011/2012.
Interessanti pure le serate a tema proposte per Halloween, lunedì 31, ai Mercati Generali e al centro Zó,
si tratta in entrambi i casi di djset dedicati alla “notte
degli zombie”.
Dai toni decisamente più seri infine le conferenze della settimana tra cui segnaliamo la serata dedicata al
“Premio mediterraneo per la cultura” presso Palazzo
Biscari (sabato 29) e la presentazione del volume “I
racconti del paradiso negato” di Salvatore Statello
(lunedí 31), al salone di rappresentanza del comune
di Riposto.
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alcantara
di Giarre
N. 30 • sabato 29 ottobre 2011
7
Le Mura e “Gaggi Unita” alla riscossa...
Con un’assemblea del movimento d’opposizione, cui si sono recentemente avvicinati gli ex sindaci Ieni e Pagano, sono iniziate le “grandi manovre” in vista
delle Amministrative 2012. Illustrato il documento politico-programmatico per sfidare l’Amministrazione uscente, duramente criticata
A
nche nel Comune di Gaggi sono iniziate le “grandi
manovre” in vista delle
elezioni amministrative
della primavera prossima;
e sono iniziate alla luce
del sole, con un’assemblea pubblica tenutasi nei giorni scorsi su iniziativa del movimento politico “Gaggi Unita”, che in quest’ultimo quinquennio è stato all’opposizione dell’Amministrazione Comunale in
carica guidata dal sindaco Franco Tadduni.
A coordinare i lavori è stato Leonardo Le
Mura, presidente di “Gaggi Unita” nonché
avversario diretto dell’attuale primo cittadino nella precedente competizione gaggese del 2007.
Ma da quanto è emerso dal documento
politico-programmatico illustrato nel corso
della recente assemblea (anche attraverso un
apposito video realizzato per l’occasione),
non è detto che stavolta sia nuovamente il
“leader carismatico” Le Mura a scendere in
campo in prima persona per contrastare il
passo all’uscente Tadduni (a quanto pare intenzionato a ricandidarsi essendo ancora al
primo mandato). «Nel caso in cui – ha dichiarato infatti lo stesso Le Mura - più personalità politiche o del mondo della società civile nutrissero la legittima aspirazione a
candidarsi alla guida del paese, esse non
vanno assolutamente scoraggiate né isolate:
dovranno, invece, essere considerate una
preziosa risorsa». L’allusione è, probabilmente, a due politici locali di spicco che, ultimamente, si sono avvicinati alla “corte” di
Leonardo Le Mura: trattasi “nientepopodimenoche” dei due ex sindaci gaggesi Salvatore Ieni e Salvatore Pagano, defilatisi da
tempo dalla vita pubblica, ma che potrebbero
rientrarvi “alla grande” proprio in occasione
dell’imminente tornata amministrativa.
Indiscrezioni e supposizioni a parte, riportiamo quanto dichiarato dal presidente
di “Gaggi Unita” in merito al percorso che
il movimento da lui guidato intende intraprendere per presentarsi all’elettorato locale in maniera credibile e con buone possibilità di vittoria.
«Occorre innanzi tutto – ha sottolineato Le Mura – incontrare ed ascoltare tutti i
rappresentanti della società civile gaggese
(famiglie, giovani, anziani, operatori economici, professionisti, ecc.) ed elaborare
un programma sulla base delle loro esigenze e proposte. Ma occorre altresì confrontarsi, senza preclusioni politiche e rancori personali, specie con chi cinque anni
fa non ha condiviso e sostenuto il nostro
progetto, anche perché, a quanto ci risulta,
tante di queste persone sono poi rimaste
deluse dall’Amministrazione Tadduni. Dopodiché bisognerà necessariamente individuare, anche attraverso elezioni primarie,
colui il quale dovrà guidare la coalizione
che s’intesta il programma così elaborato;
“Miss Jeans Fashion”:
la bellezza veste casual
Maria Tomeo, di Randazzo, si è aggiudicata la fascia principale
dell’originale concorso, ideato da Michele La Rosa
ed “Euro Tv”, svoltosi a Francavilla di Sicilia
C
’è chi lo considera una delle più
importanti “invenzioni” dell’umanità: ci riferiamo al jeans, ossia il
diffusissimo tessuto che ha dato vita ad indumenti praticissimi da indossare ed in
grado di adattarsi facilmente a qualsiasi altro capo d’abbigliamento. E pensare che
venne immesso in commercio nel lontano
1853 come semplice tessuto con cui realizzare indumenti da lavoro, mentre oggi consente di trovarsi a proprio agio anche in
ambienti eleganti e mondani. Da qui la
“geniale” intuizione del periodico online
“Siciliavvenimenti”, diretto dal giornalista
Michele La Rosa, e dell’emittente televisiva “EuroTv” di Randazzo: dar vita ad un
concorso di bellezza in cui ad esaltare il fascino femminile non fossero i “soliti” abiti
da sera e costumi da bagno, bensì l’“umile”, ma gettonatissimo, jeans da indossare
in tutte le “salse” (pantalone, gonna, gilet,
minishort, ecc.).
Così, domenica scorsa, è andata in scena la prima edizione di “Miss Jeans Fashion”, ospitata dal grande salone delle feste dell’accogliente Azienda Agrituristica
“Ghiritina” di Francavilla di Sicilia, trasformatosi per l’occasione in uno “scintillante” studio televisivo in quanto la manifestazione è stata integralmente ripresa
dalle telecamere di “Euro Tv” (emittente
parecchio seguita nei Comuni pedemontani etnei ed in quelli della Valle dell’Alcantara).
Al timone della piacevole serata, in veste di conduttore, il giornalista ed organizzatore Michele La Rosa affiancato dall’avvenente siracusana Raffaella Fazio, prima
testimonial del concorso nonché finalista
regionale a “Miss Italia”.
In gara diciotto ragazze provenienti da
tutta la Sicilia Orientale le quali sono state
valutate da una qualificata giuria di cui facevano parte il giornalista e nostro redattore Rodolfo Amodeo, la coiffeur Filippa
“Miss Jeans Fashion” Maria Tomeo ed, accanto, il “patron” Michele La Rosa
insieme a lei ed a tutte le altre vincitrici di fascia
Santoro, la cantante di Randazzo Adriana
Lo Castro, il cantautore e scrittore di Zafferana Etnea Alfio Torrisi ed il presidente
del Consiglio Comunale di Mojo Alcantara
Gaetano Laviano.
Dopo tre uscite, nel corso delle quali le
concorrenti hanno “sfoderato” tutta la loro
disinvoltura (ma anche una spiccata creatività) nell’indossare ed abbinare i diversi
generi di jeanseria (casual, sportivo, elegante, ecc.), il titolo ufficiale di “Miss
Jeans Fashion” è andato alla quindicenne
Maria Tomeo, proveniente dal Comune etneo di Randazzo, dove frequenta il corso di
studi in Ragioneria Turistica presso l’Istituto “Enrico Medi”.
Le altre fasce sono, invece, andate alle
catanesi Giulia Panebianco (proclamata
“Miss Sicilia Motori”), Federica Cordaro
(“Miss Siciliavvenimenti”) e Sofia Koberidze (“Miss Eurotv”) ed alle randazzesi
Jessica Lico (“Miss Modelle News”) e Stefania Marongiu (“Miss Akesines Moda”).
Per le sopracitate aspiranti modelle che
hanno ben figurato in questo primo appuntamento con “Miss Jeans Fashion”, si
schiudono adesso interessanti prospettive
di carriera o, semplicemente, di lavoro in
quanto l’organizzazione dell’originale
concorso assicurerà loro visibilità su portali web e magazine a diffusione nazionale
che si occupano di moda. Alcune di loro
inoltre, su gentile concessione del comandante Fulvio Calandro, saranno ospiti per
un’intera giornata dell’esclusiva nave da
crociera “Ocean Cruises” in occasione del
suo approdo nella baia di Giardini Naxos,
previsto per la primavera prossima.
Tra una sfilata e l’altra, il pubblico dell’agriturismo “Ghiritina” ed i telespettatori
da casa hanno potuto apprezzare anche le
esibizioni canore dell’eccellente cantante
Adriana Lo Castro (che faceva pure parte
della giuria) ed i raffinati balletti dei giovanissimi allievi della scuola “Passione Danza”, diretta a Gaggi da Franca Maria Costanzo.
Valeria Scalisi
e qui sarà fondamentale operare in un clima di collaborazione e rispetto massimi,
anche per lanciare un messaggio di pace e
di concordia alla nostra comunità. E non
dimentichiamo che più saranno fatte con
criteri meritocratici e trasparenti, più le
scelte saranno forti e credibili agli occhi
della gente. La lista che, infine, si andrà a
formare, dovrà essere quanto più competitiva possibile, all’insegna di quel “virtuoso” compromesso tra qualità e quantità
che potrebbe consentirci di vincere realmente le elezioni. Sottolineo l’avverbio
“realmente” perché essere eletti grazie ai
cosiddetti “patti col diavolo”corrisponde,
in realtà, ad una sconfitta in quanto, prima
o poi, i ricatti, il clientelismo e le “cambiali da pagare” impediscono un’azione amministrativa serena e fruttuosa, ed a farne
le spese sono i cittadini. A tal proposito,
annunciamo pubblicamente che, qualora
dovessimo accorgerci di atti di clientelismo, abusi o favoritismi in prossimità delle
elezioni amministrative 2012, informeremo
tempestivamente tutti gli organi istituzionali competenti (Prefettura, Questura,
Forze dell’Ordine, Assessorato regionale
agli Enti Locali, ecc.)».
Nella recente convention preelettorale,
il movimento “Gaggi Unita” ha, inoltre, effettuato una “impietosa” disamina dell’operato dell’Amministrazione Tadduni, ma
anche della precedente, guidata da Gilda
Correnti, di cui quella attuale, a detta di Le
Mura, è il naturale prosieguo. Le critiche a
quest’ultimo decennio di vita amministrativa non sono state risparmiate su nessun
fronte: assenza del Piano Regolatore Generale, opere pubbliche non realizzate (mercato comunale, casa-albergo per anziani,
nuovo cimitero, ecc.), impianti fatiscenti
(in particolare la rete idrica e la rete fogna-
ria ancora priva di depuratore), viabilità carente, centro urbano nel degrado, politiche
sociali che non tengono in considerazione
il profondo disagio giovanile ed i servizi in
favore degli anziani, scarsa considerazione
per gli imprenditori ed i professionisti locali, aumento dei tributi comunali, ecc.
«In pratica – ha spiritosamente sottolineato Leonardo Le Mura – tra le penultime
e le ultime elezioni amministrative, i gaggesi hanno visto cambiare i ruoli ai “musicisti” (ossia prima il sindaco Correnti e
dopo il sindaco Tadduni), ma… la “musica” è sempre stata la stessa! Battute a parte, tra le cause principali dello stato di immobilismo ed arretratezza in cui è precipitato il Comune di Gaggi, c’è anche l’incapacità dei suoi rappresentanti dell’ultimo
decennio di relazionarsi con le istituzioni
regionali e nazionali, fattore essenziale,
questo, per poter accedere a finanziamenti
ed opportunità di sviluppo. E non ricevendo, a differenza di tutti gli altri Comuni, finanziamenti e contributi straordinari, ecco
che l’Amministrazione Tadduni si è vista
costretta ad aumentare considerevolmente
le imposte e le tasse comunali a carico dei
contribuenti di Gaggi. Per queste e tante
altre ragioni – ha concluso il presidente di
Gaggi Unita - il nostro giudizio politico ed
amministrativo sull’operato delle Amministrazioni Correnti e Tadduni è certamente
negativo; ma “lamentarsi” non basta, perché spetta a noi, lavorando insieme ed in
armonia, costruire un progetto politico alternativo per una Gaggi diversa, che tutti
sogniamo guardando al presente ed al futuro dei nostri figli».
Rodolfo Amodeo
Fiori d’arancio al “Ghiritina”
È
con vivo piacere che il “Gazzettino” partecipa alla gioia
di uno dei suoi sostenitori
più fedeli: il giovane imprenditore
francavillese Lorenzo Silvestro, titolare della rinomata Azienda Agrituristica “Ghiritina” (pubblicizzata
sulle nostre pagine), il quale nei
giorni scorsi ha coronato il suo sogno d’amore convolando a nozze
con la concittadina Filippa Santoro,
apprezzata parrucchiera.
Al rito nuziale, officiato nella
Chiesa dell’Annunziata (testimoni
Giuseppe Currò per lo sposo ed Antonella Santoro per la sposa), ha fatto seguito un indimenticabile banchetto proprio nei pittoreschi ed accoglienti saloni
dell’agriturismo di contrada Ghiritina, realizzato anni addietro dai genitori di
Lorenzo ed oggi gestito con tanto amore e professionalità da quest’ultimo.
Da sottolineare che al pranzo di nozze Lorenzo e Filippa sono arrivati
dal… cielo: dopo la celebrazione religiosa, infatti, un elicottero li attendeva
presso il campo di golf “Il Picciolo” di Castiglione di Sicilia per trasportarli in
volo alla volta del luogo del ricevimento; il velivolo è, quindi, atterrato nell’ampio slargo antistante la struttura agrituristica (una volta adibito a campo di Calcetto), tra gli sguardi ammirati e stupefatti dei tanti invitati.
Insomma: un… effetto speciale, come “speciale” la nostra Redazione augura possa essere la vita in due di Lorenzo e Filippa. Auguri!!!
Tesi di laurea su Francavilla
L
a Redazione del “Gazzettino” manifesta tutta la sua più sincera ammirazione per la dottoressa Eliana Papa di Francavilla di Sicilia, laureatasi
nei giorni scorsi (con voto 108/110) all’Università di Messina in “Scienze
della Formazione” nell’ambito del Corso in “Promozione Turistica per le Risorse Ambientali e Culturali”.
La tesi da lei elaborata e discussa (con la guida della prof.ssa relatrice Sonia Gambino, docente in “Geografia del Turismo”) aveva, infatti, per tema “I
nuovi progetti turistici per lo sviluppo e la valorizzazione di Francavilla di Sicilia”, ossia un argomento non generico, bensì legato ad un ben preciso territorio, di cui settimanalmente ci occupiamo
da queste colonne; pertanto, ai nostri
giornalisti e, più in generale, a chi si occupa di politica, storia e cultura locali, le
cognizioni ed i dati contenuti in questa interessante dissertazione di laurea potranno tornare estremamente utili ed illuminanti.
Ad Eliana vanno anche le più affettuose congratulazioni del papà Salvatore
e della mamma Carmela Guardione, del
fidanzato ed affermato webmaster Fabrizio Raneri, nonché dell’associazione
“Centovetrine” di Via Regina Margherita,
comprendente gli operatori economici
della centrale ed elegante arteria francavillese dove i genitori della neodottoressa
Papa gestiscono da anni diverse attività
commerciali.
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> S E T T I M A N A L E IDG
N. 30 • sabato 29 ottobre 2011
attualità
di Giarre
Il cemento colpisce ancora! Un nastro rosa...
a gonfie vele!
Frantumato il Consiglio comunale di Giardini Naxos
su una questione sempre aperta che si trascina da decenni
U
na atmosfera pesante di
insinuazioni, di allusioni, di si dice, di accuse
non specifiche, ma abbastanza vicine alla realtà,
da molto tempo grava
come un pesante macigno sulla urbanistica del Comune di Giardini. Ancora non si
è spento il clamore del sacco edilizio degli
anni bui del periodo ’60-‘70, quando ebbe
inizio lo scempio urbanistico e si ritorna
ad assistere a fatti che ci riportano al passato. “Delle case formano un borgo, ma
sono gli uomini a fare di un borgo una
città”. Infatti, ogni aggregato edilizio urbano, nelle divisioni delle sue strade, delle
sue piazze, delle sue case, mostra chiaramente le vicende, la mentalità dei suoi cittadini ed il grado di civiltà raggiunto. Non
possiamo dire che negli ultimi anni a
Giardini, si sia costruito bene. L’edilizia è
stata sempre il tallone di Achille di tutte le
Amministrazioni che si sono succedute al
palazzo dei Naxioti. È stato sempre il punto dolente; e, ancora lo è.
Mercoledì 19 ottobre 2011; riunione
del Civico consesso. Sembrava una giornata come tutte le altre e come tante altre
era cominciata. Alle ore 18 in punto, per
la maggioranza sono presenti sei consiglieri e quattro per la minoranza. Considerato che il numero dei consiglieri presenti
è sufficiente, il presidente Salvatore Bosco dichiara aperta la seduta. Vengono discussi argomenti di ordinaria amministrazione e che riguardano, alcuni, l’approvazione di singoli progetti edilizi. Ad apertura, il rappresentante di una parte della
minoranza, chiedendo la parola, fa presente che poiché il Comune non è in possesso di piani particolareggiati, ed essendo stato nominato, dalla Regione, un
Commissario ad acta, che dovrà provvedere a quanto necessita, il gruppo voterà
contro ad ogni richiesta di autorizzazione
edilizia presentata. Anche la maggioranza
La Marina Militare di Augusta ha ospitato
la giornata della prevenzione oncologica
si associa. Una richiesta viene respinta.
Sembrava che finalmente il buon senso
fosse prevalso in seno al Consiglio; era
necessario evitare ancora scempi. Ma,
questo sano proposito ha avuto la vita di
una rosa: lo spazio di un mattino.
Al sesto punto dell’ordine del giorno
da discutere è iscritta la richiesta di lottizzazione di un terreno. “Approvazione programma costruttivo proposto dalla Cooperativa Edilizia “ Il Gattopardo” per la
realizzazione di 16 alloggi in variante al
programma urbanistico, Art.25 L. R. N°
22 del 1996”. Un Consigliere di minoranza lascia l’aula; un Consigliere di maggioranza si allontana. La richiesta viene esaminata e discussa e mentre si discute il dio
cemento irrompe nell’aula consiliare. Si
passa ai voti ed il Consiglio si spacca; letteralmente si frantuma. Quanto dichiarato
prima viene disatteso. Non esistendo una
fede politica, né un credo ideologico,
ognuno vota a ruota libera. Due consiglieri di minoranza votano contro; due Consiglieri di maggioranza votano contro.
Quattro consiglieri di maggioranza votano a favore; un consigliere di minoranza
vota a favore. L’ingegnere Giancarlo Lo
Turco si astiene. La richiesta viene respinta. Ed allora nasce spontanea la domanda:
Perché tanta frammentazione? Perché
maggiorana e minoranza hanno votato assieme in tutte e due le votazioni? Perché
se era da respingere, non c’è stata unanimità? Chi si voleva favorire? Chi è stato,
se ne aveva diritto, danneggiato? Chi sono
i buoni, chi sono i cattivi, nel nostro Consiglio comunale? Possibile che ancora una
volta il dio cemento riesca a spaccare
maggioranza e minoranza che sembravano compatte? A chi di dovere una risposta.
Giardini e i giardinesi non possono e
non vogliono più permettere che il poco
verde che ancora resta venga arraffato da
speculatori che, in passato, tanto danno
hanno fatto al Comune. A Cesare deve essere dato quello che per legge spetta. Basta con i regali! Basta con le connivenze!
Francesco Bottari
L
a Marina Militare sposa, come già
fatto in altre occasioni, la causa
della sensibilizzazione e della
prevenzione oncologica e lo fa con una
apposita “giornata”. Il 24 ottobre, il Circolo Ricreativo Dipedenti Difesa
(C.R.D.D.) di Punta Izzo della Marina
Militare di Augusta, ha ospitato la giornata della prevenzione oncologica organizzata dalla LILT (Lega Italiana per
la Lotta contro i Tumori) – Sezione
Provinciale di Siracusa, in collaborazione con il Comando Militare Marittimo Autonomo in Sicilia, nell’ambito
della “Campagna Nastro Rosa 2011”
L’evento, rivolto al personale militare e civile dipendente della difesa ed ai
loro familiari appartenenti al territorio di
Augusta, è stato presieduto dal dott.
Claudio Castobello, direttore di Anatomia Patologica U.o.C. dell’ospedale
“Umberto I” di Siracusa e Presidente
della LILT di Siracusa. Motivo dominante è stata, appunto, la “prevenzione”.
«Prevenzione significa arrivare prima, per garantire una più lunga e migliore qualità di vita – ha sottolineato il
dott. Castobello –. La prevenzione risulta essere lo strumento più efficace
che ci consente di vivere bene e più a
lungo. È solo un cammino, che consta
di semplici regole, che devono diventare una nostra abitudine quotidiana,
una scelta, ma soprattutto una cultura.
La prevenzione, quindi, è la migliore
arma per vincere il cancro».
Corrado Petralia
Sulle onde… “Viva Sicilia Tour” Quattro mondi
per
i
bambini
C
Catania: la finale del Radio Talent Show della siciliana Radio Flash
viaggia sull’etere nel circuito nazionale delle 100Radio
ala il sipario sul Radio Talent
show “Viva Sicilia Tour”, progetto
“made in Sicily” che ha fatto scalpore in tutta Italia. La finale, ospitata dalla
sesta circoscrizione del Comune di Catania, è andata in onda in diretta in tutta Italia sul circuito Nazionale delle 100Radio.
L’iniziativa, promossa dal consigliere di
quartiere rag. Santo Gangi, in collaborazione con la presidenza della sesta Municipalità, ha avuto l’intento di promuovere
il quartiere periferico catanese, noto all’opinione pubblica esclusivamente per i fenomeni di microcriminalità.
Ha spiegato il consigliere Santo Gangi: «Solitamente, eventi con grandi artisti
internazionali vengono ospitati nelle rinomate piazze del centro storico di Catania. Portando lo spettacolo di Viva Sicilia, con i suoi artisti nazionali ed internazionali, vogliamo dimostrare che i quartieri periferici non hanno niente di meno
rispetto ai quartieri centrali della città.
Inoltre, giovani talenti catanesi avranno
la possibilità di esibirsi nella propria città
in diretta radiofonica Nazionale ed il fatto
che saliranno sul palco anche artisti provenienti dalla sesta municipalità per noi
significa dare spazio ai giovani riuscendo
a portare loro grandi possibilità nel proprio stesso quartiere».
Tanti illustri ospiti hanno calcato il
palcoscenico del radio talent alla ricerca
di nuove leve: Cecilia Gayle regina della
musica latina e Sugarfree (artisti a cui sono stati assegnati due premi alla carriera),
Micaela Foti, Carmen Serra e, direttamente dai laboratori di Zelig, il comico Marco
Mazzaglia. Numerosi gli artisti coinvolti
da Radio Flash per arricchire con la loro
presenza l’evento: Exem, Massimo Dà,
Don Cash, Fuori e Dentro, Antony Harley
& Black Roses e la simpatia dell’attrice
Cettina Lazzaro. I “Giovani talenti” in gara si sono sfidati sul palco della finalissima per aggiudicarsi gli illustri premi previsti dalla serata. Un premio della Stampa
è stato assegnato a Ivana Zappalà da una
giuria d’eccellenza composta dai giornali-
Saranno Mario Biondi, Carmen Consoli,
Luca Madonia e Mario Venuti ad animare il
concerto di solidarietà “L’AD Live”
F
sti Carmelo Puglisi (Prima Tv) e Valentina Mammino (Sesta Rete). Un premio, assegnato dalle radio etnee Radio Universal,
Radio Etnaespresso, Radio Elleuno e Radio Touring, è andato al cantante Enrico
Giuffrida, la cui canzone andrà in onda
per una settimana nelle radio siciliane. Un
premio, costituito dalla promozione radiofonica nazionale della durata di una
settimana, è stato assegnato dalla commissione del circuito nazionale delle 100
Radio a Don Cash & Ozio Slim. Il premio
di “Viva Sicilia” è stato assegnato, dalla
direzione artistica di Radio Flash, al duo
dei Binacria (Marco Calcagno e Carlo
Bottitta) costituito dalla produzione professionale di tre brani e dalla conseguente
promozione radiofonica.
I dieci Giovani talenti in gara di “Viva
Sicilia” si sono fatti notare, grazie al proprio talento, dal circuito nazionale delle
100Radio, guadagnandosi la diretta in tutta Italia delle proprie esibizioni durante la
finale. Davide Finocchiaro, Angelo Lizzio, Angelo di Guardo, Sabrina Consoli,
Daniela Cavallaro, Mary j Lopis, Danilo
Sapienza, Ivana Zappalà, Binacria e Enrico Giuffrida: sono loro i giovani talenti
che hanno emozionato la Sicilia durante le
tappe estive di Maniace, Randazzo, Agnone Bagni, Gravina di Catania e Catania.
La serata è stata condotta da Dario Privitera (presentatore tv), Marzia Vaccino ed
Enzo Sangrigoli, patron di “Viva Sicilia”
il quale, preannunciando un’edizione televisiva del format, ha commentato: «“Viva
Sicilia” è un’importante vetrina promozionale per i giovani artisti emergenti siciliani che, oltre a potersi confrontare artisticamente con ospiti di livello nazionale
ed internazionale, hanno l’opportunità di
promozionarsi per un’intera estate, all’interno della programmazione radiofonica di Radio Flash e vincere illustri premi da parte di istituzioni radiofoniche. Un
esempio è stato il premio assegnato dalla
commissione delle 100 Radio, che ha offerto loro la possibilità di farsi conoscere
a livello nazionale senza dover “emigrare” verso i grandi centri di produzione
musicale nazionali».
L’iniziativa del “Viva Sicilia” sembra
essere la dimostrazione che anche dalla
Sicilia possono partire idee nuove, progetti validi e artisti di talento, tali da essere
notati e portati avanti a livello nazionale.
arsi in quattro per aiutare i bambini in ospedale: Mario Biondi, Carmen Consoli, Luca
Madonia e Mario Venuti hanno subito detto
di sì all’iniziativa “L’AD Live”, un concerto di solidarietà in programma il 5 novembre a Catania.
Quattro tra i cantanti più apprezzati dai siciliani
saliranno sul palco del Teatro Massimo Bellini
per aiutare i piccoli pazienti del reparto di oncologia Pediatrica del Policlinico di Catania. L’obiettivo da raggiungere è rendere gli ambienti
grigi delle corsie d’ospedale un mondo colorato, dove i bambini possano dare sfogo alla propria fantasia.
Realizzare ambienti più familiari e dotare il
reparto di strumenti adatti a stimolare la creatività rappresenta il metodo più efficace per favorire il normale processo di crescita. Non solo terapie e medicine, ma
anche laboratori e
giochi. È questa la
logica del LAD
Project, iniziativa in
cui la onlus “L’albero dei Desideri”,
l’associazione promotrice del concerto, crede parecchio. L’evento musicale darà sicuramente una grande mano d’aiuto ad un progetto
che può contare sul contributo di partner importanti. Alla realizzazione dei lavori provvederà la
Fondazione dell’ordine degli Architetti P.P.C.
della Provincia di Catania. Alla cura dei piccoli
pazienti penserà invece l’AEIoP – Associazione
Italiana Ematologia e oncologia Pediatrica-. Catania ha già risposto all’iniziativa: gran parte dei
biglietti, il cui prezzo varia dai 25 ai 55 euro, sono
già nelle tasche dei catanesi dotati di buon cuore
e buon orecchio musicale. Il consiglio è, quindi,
di correre a comprare i biglietti rimanenti. Stavolta non per i nostri artisti, ma per i nostri bambini.
M.V.
Antonio Giulio Percolla