Retribuzioni - Manageritalia

Retribuzioni
UN TIMIDO
SEGNO PIÙ
È quanto emerge
dal rapporto di Od&M
Consulting sulle
retribuzioni riferite
all’anno passato in Italia:
segnali positivi soprattutto
per impiegati e operai,
più timidi per dirigenti e
quadri. Ancora poco usate
le leve della retribuzione
variabile
Simonetta Cavasin
28
MAGGIO 2014
Q
UANTO EMERGE dal 17° Rapporto sulle retribuzioni in Italia 2014, a cura di Od&M Consulting, rappresenta un punto di rottura rispetto ai
precedenti anni. Si può infatti rilevare un aumento retributivo consistente per tutte le famiglie professionali, a seguito di un periodo di cinque anni in cui le retribuzioni hanno faticato notevolmente a crescere. Il
2013 registra incrementi retributivi significativi per impiegati e operai (fra
il 2 e il 4%), mentre la crescita in bustapaga per dirigenti e quadri è ben
più contenuta (rispettivamente 1 e 0,3%).
Il confronto con l’inflazione mette in luce, inoltre, una tenuta del potere d’acquisto per le prime due famiglie indicate, grazie anche all’aumento molto contenuto dei prezzi al consumo (+1,2%).
Se si passa all’analisi dei dati in termini di valori assoluti siamo ancora
di fronte a conferme più che a novità. Le retribuzioni più elevate si registrano infatti nella grande azienda, nelle aziende del Nordovest, nel settore credito per i dirigenti e i quadri e nell’industria per gli impiegati e,
infine, a favore degli uomini, con un aumento del gap di genere fra dirigenti e quadri (vedi tabelle 2, 3, 4 e 5).
Passando all’analisi dei trend, si registrano differenze a seconda della qualifica professionale. Tra i dirigenti il trend è positivo in particolare nella piccola azienda, nelle imprese del Sud e Isole, nel settore
industriale e per gli uomini.
Tra i quadri la crescita maggiore si è registrata nella media azienda
(anche se contenuta), nelle regioni del Nord e nei settori del commercio e del credito, mentre non vi sono differenze significative di trend
per genere.
Le retribuzioni degli impiegati crescono invece con maggiore rilevanza nelle piccole aziende, nelle regioni del Nordest e del Centro, nelle
imprese industriali e fra gli uomini.
Passando a un’analisi per funzione di appartenenza, i dirigenti registrano incrementi retributivi in
cinque aree funzionali delle otto
analizzate, con crescite significative nelle aree ingegneria, ricerca
e sviluppo, project management
e direzione generale e un trend
negativo per i dirigenti delle risorse umane.
Rispetto ai quadri si assiste invece a una crescita retributiva in sei
aree funzionali, con trend molto
positivi nell’information technology e nella direzione generale e
Tabella 1 - RETRIBUZIONE TOTALE ANNUA MEDIA GENERALE
2012
2013
TREND
2013-2012
DIRIGENTI
€ 109.737
€ 110.875
1,0%
QUADRI
€
54.023
€
54.179
0,3%
IMPIEGATI
€
27.855
€
28.562
2,5%
OPERAI
€
22.600
€
23.493
4,0%
CATEGORIA D’INQUADRAMENTO
un trend negativo nell’area amministrazione, finanza, controllo, legale.
Retribuzione fissa e variabile
Le retribuzioni fin qui illustrate
fanno riferimento alla retribuzione totale annua. È interessante
vedere quale componente della
retribuzione ha influito maggiormente sugli incrementi registrati
(vedi tabella 7). Per i dirigenti si
Tabella 2 - ANALISI PER DIMENSIONE AZIENDALE
2013
CATEGORIA
D’INQUADRAMENTO
TREND 2013-2012
Piccola
Media
Grande
Piccola
Media
Grande
DIRIGENTI
€ 100.459
€ 113.226
€ 116.520
2,2%
1,0%
-1,1%
QUADRI
€
51.280
€
55.373
€
55.585
0,4%
0,8%
-0,7%
IMPIEGATI
€
26.708
€
30.554
€
30.736
3,2%
1,0%
0,9%
MAGGIO 2014
29
Retribuzioni
Tabella 3 - ANALISI PER TERRITORIO
CATEGORIA
D’INQUADRAMENTO
2013
TREND 2013-2012
Centro
Sud e isole
Nordest
Nordovest
Centro
Sud e isole
Nordest
Nordovest
DIRIGENTI
€ 109.778
€ 112.213
€ 109.510
€ 103.683
1,5%
-1,6%
0,9%
-6,4%
QUADRI
€
54.785
€
54.762
€
52.702
€
49.840
0,8%
0,7%
-1,2%
-2,4%
IMPIEGATI
€
28.743
€
29.183
€
27.481
€
25.235
3,1%
1,4%
3,2%
-2,5%
Tabella 4 - ANALISI PER SETTORE
CATEGORIA
D’INQUADRAMENTO
2013
TREND 2013-2012
Servizi
Credito
2,1%
1,1%
-1,8%
2,4%
3,7%
-1,1%
-3,1%
4,2%
2,8%
2,0%
0,4%
Industria
Commercio
Servizi
Credito
Industria
DIRIGENTI
€ 110.584
€ 108.935
€ 101.005
€ 118.928
3,1%
QUADRI
€
53.620
€
55.525
€
50.937
€
56.266
IMPIEGATI
€
30.856
€
26.972
€
27.616
€
28.262
è manifestato un aumento della
parte variabile pari al 6,2%, che
in termini assoluti significa quasi 700 euro in più rispetto al 2012;
la componente fissa della retribuzione è invece cresciuta dello
0,4%. Per i quadri entrambe le
componenti retributive non hanno registrato un significativo aumento (+0,9% la parte variabile,
+0,2% la parte fissa).
La retribuzione variabile percepita dagli impiegati è percentual-
mente aumentata del 9,3, ma in
termini monetari tale aumento è
pari a soli 70 euro lordi annui; la
parte fissa al contrario cresce del
2,4% (circa 650 euro lordi annui
in più).
La componente variabile appena
analizzata è la parte percepita dal
lavoratore, diversa quindi dalla
parte variabile potenzialmente
erogabile dall’azienda. Il risultato descritto rappresenta la ripartizione della parte monetaria
Tabella 5 - ANALISI PER GENERE
2013
CATEGORIA
D’INQUADRAMENTO
30
TREND 2013-2012
Uomini
Donne
Uomini
Donne
DIRIGENTI
€ 112.811
€ 103.223
1,4%
-2,5%
QUADRI
€
54.900
€
51.850
0,3%
0,0%
IMPIEGATI
€
30.853
€
26.869
4,8%
0,9%
MAGGIO 2014
Commercio
complessivamente percepita dai
lavoratori ed è influenzato da
una serie di elementi che caratterizzano le politiche adottate dalle aziende, ossia la popolazione
che è coinvolta in un sistema di
incentivazione, il peso del variabile erogato agli effettivi percettori e il target potenzialmente
raggiungibile nei sistemi di erogazione del premio variabile.
In primo luogo non tutte le aziende utilizzano sistemi di incentivazione o regole generali per
l’erogazione del variabile, ma soprattutto non tutti i lavoratori
raggiungono gli obiettivi stabiliti per percepire il premio. Ciò ha
un’influenza sul numero effettivo di percettori del variabile, che
va dal 65,7% dei dirigenti al
28,6% degli impiegati, con gli
operai percettori di una quota va-
07.RETRIBUZIONI.CAVASIN.1
19 05 2014
11:30
Pagina 31
Tabella 6 - ANALISI PER AREA FUNZIONALE
DIRIGENTI
QUADRI
AREA FUNZIONALE
2012
2013
Trend
2013-2012
Vendite, marketing, pr e comunicazione, customer service
€ 109.747
€ 109.200
€ -0,5%
€
57.309
€
57.825
€ -0,9%
Information technology
€
99.040
€
98.803
€ -0,2%
€
50.896
€
52.468
€ -3,1%
Produzione, qualità, manutenzione, sicurezza,
salute e ambiente
€
98.713
€ 100.213
€ -1,5%
€
51.505
€
51.937
€ -0,8%
Ingegneria, ricerca e sviluppo, project management
€
91.340
€
96.732
€ -5,9%
€
51.574
€
51.639
€ -0,1%
Risorse umane
€ 109.968
€ 107.548
€ -2,2%
€
54.180
€
54.102
€ -0,1%
Supply chain
€ 101.776
€ 103.705
€ -1,9%
€
52.000
€
53.003
€ -1,9%
Amministrazione, finanza, controllo, legale
€ 104.579
€ 105.140
€ -0,5%
€
53.770
€
53.137
€ -1,2%
Direzione generale
€ 125.246
€ 131.137
€ -4,7%
€
57.862
€
59.666
€ -3,1%
TOTALE
€ 109.737
€ 110.875
€ -1,0%
€
54.023
€
54.179
€ -0,3%
2012
2013
Trend
2013-2012
Tabella 7 - ANALISI COMPONENTI DELLA RETRIBUZIONE 2013 (FISSA E VARIABILE)
CATEGORIA
D’INQUADRAMENTO
Retribuzione
base annua
Variabile
Variabile
Trend Rba
2013-2012
Trend variabile
2013-2012
DIRIGENTI
€
98.469
€
12.406
12,6%
0,4%
6,2%
QUADRI
€
50.734
€
3.445
-6,8%
0,2%
0,9%
IMPIEGATI
€
27.801
€
91.761
-2,7%
2,4%
9,3%
riabile pari al 31,1% nell’ultimo
anno (oltre 10 punti percentuali
in più rispetto al 2012).
La quota variabile percepita da
questi lavoratori ha un’incidenza
ben maggiore rispetto a quella
indicata in precedenza, in quanto “depurata” da coloro che, per
mancato raggiungimento degli
obiettivi o per mancata inclusione in sistemi di incentivazione,
non hanno percepito un variabile. L’incidenza del variabile per i
soli percettori rilevata nell’ulti-
mo anno raggiunge il 19% sul fisso per i dirigenti e quasi il 13%
per i quadri, mentre per gli impiegati staziona intorno al 9% e
per gli operai scende al 5%.
È quindi la performance ottenuta
dai lavoratori che determina il peso effettivo del pacchetto retributivo percepito.
Va infine sottolineato come il target, ossia la quota erogabile a
fronte del raggiungimento del
100% degli obiettivi stabiliti nel
sistema di incentivazione, pre-
senti percentuali che variano in
base alla tipologia di sistema
adottato e al montepremi complessivo che l’azienda decide di
mettere a disposizione per la popolazione inclusa nel sistema di
incentivazione.
I benefit
All’interno di una logica complessiva di total reward, alla parte di
compensation, costituita da retribuzione fissa e variabile di breve o
di medio periodo, è affiancata la
MAGGIO 2014
31
Retribuzioni
Tabella 8 - RETRIBUZIONE VARIABILE: PERCETTORI E TARGET
Incidenza variabile sul fisso
(solo i percettori)
Percentuale percettori
CATEGORIA
D’INQUADRAMENTO
2013
Trend
2013-2009
Incidenza
sul fisso
DIRIGENTI
65,7%
2,6%
19,0%
6,7%
10-25%
QUADRI
51,9%
-0,2%
12,8%
4,7%
7-15%
IMPIEGATI
28,6%
1,5%
8,9%
10,6%
0-10%
Il mercato retributivo ha
quindi intrapreso la strada
che porta a una crescita
attesa che, se continuativa,
permetterà nei prossimi
anni di incrementare il
potere d’acquisto
componente non monetaria di benefit e perquisite.
I benefit sono strumenti che hanno essenzialmente natura previdenziale e assistenziale finalizzati alla protezione del futuro tenore di vita o alla protezione del patrimonio della famiglia, mentre i
perquisite sono dei beni o dei servizi di cui il dipendente può avvalersi immediatamente, utilizzabili sia come strumenti di lavo-
Trend
2013-2009
QUADRI
MAGGIO 2014
IMPIEGATI
BENEFIT
DIRIGENTI
Carburante
54,0%
21,4%
7,7%
Carta di credito
38,5%
20,2%
7,1%
Cellulare
87,5%
70,9%
31,8%
Check-up medico
25,3%
12,7%
4,8%
Company car
74,3%
33,1%
11,0%
Computer portatile
71,6%
55,3%
27,6%
Mensa/buoni pasto
49,6%
51,8%
40,9%
Polizze assicurative
38,8%
17,6%
6,7%
Previdenza integrativa
41,1%
15,0%
5,6%
Rimborso spese viaggio casa-lavoro
27,1%
14,3%
6,1%
Spese mediche
36,3%
19,8%
7,5%
Nota: differenze superiori a +3%; differenze fra +3 e -3%; differenze inferiori a -3%.
Intervallo
medio
ro, sia in ambito extralavorativo.
In generale si nota una maggiore
diffusione di benefit per le figure
di più alto profilo, ossia i dirigenti, in particolare rispetto ad alcune
categorie: vedi nella tabella 9 previdenza assicurativa, polizze assicurative, checkup medico.
Le frecce, che stanno a indicare
quanto si è modificata la diffusione dei benefit negli ultimi cinque
anni, dimostrano come non vi sia
Tabella 9 - ANALISI BENEFIT
32
Variabile
target
stato un cambiamento significativo in termini di diffusione; tuttavia, volendo trovare una dinamica di cambiamento si è rilevato un
incremento della diffusione dei
perquisite, come il cellulare e il
computer portatile.
In conclusione
Nel 2013 si conferma la dinamica
del 2012 di crescita delle retribuzioni, in particolare per le famiglie
professionali i cui stipendi sono
più contenuti, ossia gli impiegati e
soprattutto gli operai. Il mercato
retributivo ha quindi intrapreso la
strada che porta a una crescita attesa che, se continuativa nel tempo, permetterà nei prossimi anni
di incrementare il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti italiani, a maggior ragione se l’infla-
zione rilevata rimane sui livelli
contenuti del 2013.
Tale andamento ha quindi parzialmente recuperato lo squilibrio fra
la dinamica di crescita delle retribuzioni dei lavoratori e la dinamica inflattiva, invertendo una tendenza negativa che nel periodo
2007-2011 aveva affossato la capacità di spesa dei lavoratori dipendenti italiani.
Segnali positivi arrivano quindi
dal mercato retributivo, ma se da
un lato le retribuzioni crescono,
dall’altro non si rilevano cambiamenti nel mix di leve utilizzate. La
retribuzione fissa rafforza ulteriormente il suo peso nel compensation mix a discapito della retribuzione variabile, che continua a
crescere in maniera rilevante solamente per i dirigenti, né i benefit
sembrano incrementare la loro
presenza sul mercato, la cui diffusione è massiccia solamente quando si tratta di strumenti necessari
per svolgere il proprio lavoro, come il cellulare, il computer portatile, l’auto aziendale.
Una corretta politica retributiva
prevede da parte delle aziende la
possibilità di utilizzare tutta una
serie di leve utili a ricompensare i
propri dipendenti e, in maniera
collaterale, a generare un risultato
per l’azienda.
La retribuzione variabile può far
crescere la competitività delle retribuzioni, a tutti i livelli e per tutte le tipologie di ruolo, ma solo
quando agganciato a un sistema
di obiettivi che ha nel risultato
complessivo dell’azienda il punto
di riferimento principale. Solo se
l’azienda raggiunge i risultati prefissati ha infatti la possibilità di
pagare il variabile e quindi di sostenersi nel tempo.
I benefit rappresentano un’ulteriore opportunità per aumentare
la competitività dei livelli retributivi. Anche in questo caso abbinare alla logica tradizionale degli
inquadramenti contrattuali anche logiche che tengano in considerazione le singole caratteristiche delle persone facenti parte
dell’organizzazione, rappresenta
un fattore generatore di soddisfazione per i dipendenti.
Formazione e sviluppo sono elementi di reward ad alto valore aggiunto, ma quando sono vera-
MAGGIO 2014
33
Retribuzioni
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mente orientate all’ampliamento
delle competenze delle persone,
perché aiutano l’azienda a raggiungere più velocemente i propri risultati e contribuiscono a garantire l’occupabilità delle persone stesse nel tempo.
In relazione alla leva dei benefit,
uno dei temi attualmente più caldi nelle riflessioni sul mercato
del lavoro e sulle politiche retributive è il welfare aziendale, ossia l’insieme di iniziative e servizi che le aziende realizzano, sia
per autonoma decisione che per
accordo con le rappresentanze
sindacali, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dei loro familiari nei campi più vari,
dai servizi di ristorazione convenzionati alle agevolazioni legate a spostamenti casa-lavoro,
dall’assistenza sanitaria alla cura
dei figli, dall’accesso al credito al
tempo libero.
Ciò che rende il tema molto appetibile dalle funzioni hr delle aziende è la possibilità di usufruire di
agevolazioni fiscali. Il Tuir (Testo
unico delle imposte dei redditi)
34
MAGGIO 2014
identifica infatti alcuni servizi
per i quali è consentita la defiscalizzazione, fornendo in questo
modo alle aziende l’opportunità
di combinare da un lato un miglioramento dell’offerta ai propri
dipendenti, dall’altro un recupero di efficienza fiscale.
L’utilizzo di questa e altre leve
deve essere orientato al continuo
coinvolgimento e stimolo per la
ricerca del risultato e all’accrescere del knowhow aziendale,
tutto ciò per garantire il successo
dell’azienda. Adottare, o quanto
meno tenere in considerazione,
le best practice rilevate nel contesto in cui l’azienda si colloca può
in questo senso essere una mossa
vincente.
Il richiamo agli obiettivi aziendali
è un’altra azione che aiuta a creare la consapevolezza che qualsiasi
ruolo si ricopra nell’organizzazione è rilevante per il risultato finale e che il raggiungimento di tale
risultato è un beneficio non solo
per l’azienda, ma anche per il dipendente stesso.
Le imprese hanno quindi nelle
proprie mani strumenti, metodologie e prassi consolidate da poter
considerare e sfruttare per la creazione di una propria politica retributiva, e costruire quindi, a partire dalle proprie strategie di business, un sistema di reward in grado di garantire il raggiungimento
degli obiettivi aziendali, creando
soddisfazione nei propri dipendenti e assicurando una gestione
corretta del monte salari in funzione dei risultati raggiunti.
䡵
OD&M è una società di consulenza specializzata nella gestione e valorizzazione
delle risorse umane, nella progettazione
di sistemi organizzativi, gestionali e di
comunicazione aziendale. È leader nella
realizzazione di indagini retributive e
benchmark di metodologie e pratiche, in particolare nell’ambito dei sistemi
di incentivazione e delle politiche retributive. Dal 2007 fa parte di Gi Group, il
primo gruppo italiano nei servizi dedicati allo sviluppo del mercato del lavoro.
Per informazioni www.odmconsulting.com