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RASSEGNA STAMPA
del 17 settembre 2014
Il Sole 24 ORE
Accertamento
L’esterovestizione si scopre in banca e nei parcheggi
Antonio Iorio pag. 41
Gli indizi che dimostrano un’organizzazione logistica in Italia di un’impresa estera sono decisivi per sostenere
l’esterovestizione e di conseguenza, l’omessa presentazione della dichiarazione in Italia. A fornire questi chiarimenti è la Corte di Cassazione sezione penale feriale, con la sentenza n.38027 depositata il 16 settembre 2014.
Contabilità e bilancio
Aumenti di capitale, iscrizione vincolata nel patrimonio netto
Giacomo Albano e Luca Miele pag. 41
I versamenti in conto futuro aumento di capitale, eseguiti dai soci prima che venga effettivamente assunta una
delibera di aumento del capitale sociale, sono iscritti nel patrimonio netto solo a condizione che non siano
restituibili. Il chiarimento è contenuto nel nuovo Oic 28 approvato in agosto che, al paragrafo 16, precisa che
sono compresi tra le riserve per versamenti effettuati dai soci «i versamenti in conto futuro aumento di capitale
che rappresentano una riserva di capitale avente uno specifico vincolo di destinazione, nella quale sono iscritti i
versamenti non restituibili effettuati dai soci in via anticipata, in vista di un futuro aumento di capitale». In base
a tale precisazione può essere considerata riserva di capitale soltanto l’apporto in conto futuro aumento di capitale che non dà comunque diritto alla restituzione in caso di mancato aumento di capitale. Se ne desume, implicitamente, che possono ovviamente essere effettuati versamenti in conto futuro aumento di capitale restituibili
in caso di mancato aumento, ma in tal caso, sulla base del nuovo Oic 28 - che si applica ai bilanci chiusi a partire
dal 31 dicembre 2014 - non possono essere considerati posta di capitale, ma vanno da subito imputati quali
debiti verso soci. In altre parole, solo laddove sia prevista la non restituibilità del versamento si configura una
assimilazione con la categoria più generale dei versamenti in conto capitale; in caso contrario, si è in presenza
di un finanziamento. Risulta, quindi, chiarita la natura di tali versamenti che fino a oggi non era priva di dubbi.
Non scatta la presunzione sugli utili
Luca Miele pag. 41
La restituzione ai soci di versamenti in conto futuro aumento di capitale soggetto alla condizione risolutiva della
mancata successiva deliberazione di aumento non fa scattare il vincolo stabilito dall’art.47, co.1, del Tuir in base
al quale, indipendentemente dalla delibera assembleare, opera una presunzione legale assoluta di prioritaria
distribuzione degli utili rispetto al capitale. In tale situazione, infatti, non si configura la restituzione di una riserva di capitale ma si è in presenza di un’estinzione di debito verso soci (si veda l’articolo in alto). La presunzione
comporta una sorta di doppio binario civile e fiscale relativo alle poste del patrimonio netto in quanto, anche
in presenza di delibere assembleari che stabiliscono espressamente l’attribuzione ai soci di somme costituenti
capitale sociale o riserve di capitale, si devono considerare prioritariamente distribuiti gli eventuali utili esistenti, anche accantonati a riserva, fatti salvi quelli in sospensione d’imposta. Allo stesso tempo il doppio binario
dovrà essere gestito anche dai soci in riferimento al valore fiscalmente riconosciuto delle partecipazioni da essi
detenute.
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Rassegna stampa del 17/09/14
Decreto semplificazioni
Precompilate, il 70% è da integrare
Marco Mobili e Giovanni Parente pag. 37
Sperimentale. Il testo del decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali (ancora in attesa del via libera definitivo)
lo mette nero su bianco: il debutto della dichiarazione precompilata avrà bisogno di un periodo di rodaggio.
Stando alle stime dell’Agenzia delle Entrate depositate negli atti delle commissioni parlamentari, occorreranno
almeno due anni per arrivare a 730 precompilati completi di tutti i dati. Nel 2015, infatti, almeno il 72% dei circa 20 milioni di modelli che saranno inviati dall’Agenzia delle Entrate al «domicilio» di dipendenti e pensionati
andranno integrati con altri dati. Ma non è detto che il restante 28% sia immune da correzioni perché oltre alla
quantità dei dati disponibili c’è poi da verificare se le informazioni su redditi percepiti e detrazioni e deduzioni
confluite ai cervelloni del Fisco saranno effettivamente rispondenti alla realtà del contribuente. La “colpa” di
questa percentuale così elevata per il 2015 è quasi tutta attribuibile alle mancanza dei dati sulle spese sanitarie
e farmaceutiche che i contribuenti interessati dalla sperimentazione sfrutteranno per la detrazione del 19 per
cento. Il debutto della precompilata, infatti, potrà contare solo sulle informazioni che arriveranno attraverso la
nuova certificazione unica dei redditi (i sostituti d’imposta dovranno inviarla al Fisco entro il 9 marzo 2015, in
quando la scadenza del 7 cade di domenica).
Delega fiscale
Delega fiscale: niente sanzioni penali per l’abuso del diritto
Marco Mobili pag. 3
Niente sanzioni penali per l’abuso del diritto. È uno dei punti principali su cui si sta lavorando nella stesura dei
decreti attuativi della delega fiscale (L. 23/14) sulla certezza del diritto e la revisione delle sanzioni amministrative e penali. Mentre restano ancora da risolvere i nodi relativi alla retroattività della nuova nozione di abuso
del diritto e il raddoppio dei termini dell’accertamento. Così come già indicato dalla stessa Commissione europea, l’amministrazione finanziaria potrà contestare l’abuso del diritto all’impresa che mette in atto operazioni
e comportamenti in assenza di valide ragioni economiche e in violazione delle disposizioni tributarie. Ma ciò
che ancora dovrebbe trovare una più chiara definizione nello schema di decreto legislativo messo a punto dalla
Commissione Gallo è la distinzione tra abuso, frode e simulazione.
Fallimentare
Professionisti: cediti privilegiati
pag. 40
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 9 settembre 2014, n. 18922 ha statuito che il credito di un professionista
per l’assistenza prestata nella domanda di transizione fiscale, funzionale per l’ammissione al concordato preventivo, è privilegiato. Non c’è motivo di diversificare il trattamento del professionista che abbia assistito l’imprenditore in questa procedura rispetto a quello che ha aiutato il debitore nella preparazione dell’istanza di fallimento,
anche l’attività può essere svolta in proprio da quest’ultimo. L’art. 111 LF si configura quale norma procedurale
applicabile a tutte le procedure concorsuali.
Fiscalità internazionale
Multinazionali, parte il “piano” di Ocse e G20
Marco Bellinazzo e Davide Rotondo pag. 37
Un piano d’azione globale contro l’elusione fiscale da parte delle multinazionali. È l’obiettivo promosso dall’Ocse
che ieri ha rilasciato le prime sette raccomandazioni delle 15 previste nel quadro del progetto Beps (“Base Erosion and Proft Shifting”) supportato dal G20 per mettere fine all’erosione della base imponibile e al trasferimento a scopi elusivi degli utili d’impresa verso giurisdizioni con tassazione più favorevole. I documenti sono le prime
«indicazioni tecniche che mirano a ristabilire la sovranità fiscale». Le restanti otto raccomandazioni dovrebbero
essere finalizzate entro il prossimo settembre 2015. Il pacchetto di raccomandazioni rilasciato ieri si focalizza
su queste tematiche: le sfide a livello fiscale che insorgono con l’evoluzione dell’economia digitale (Action 1); la
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Rassegna stampa del 17/09/14
praticabilità di uno strumento multilaterale per facilitare l’implementazione del Beps Action Plan (Action 15); i
fenomeni di dannosa competizione fiscale, causati, ad esempio, da abuso di alcuni regimi fiscali privilegiati (Action 5); le distorsioni fiscali causate da alcuni strumenti ibridi (Action 2); la necessità di neutralizzare l’abuso di
alcune clausole dei trattati (Action 6); novità nelle regole sul transfer pricing in relazione al trattamento dei beni
immateriali (Action 8) e in relazione alla documentazione da presentare in materia (Action 13).
Immobili
Rent to buy trascritto per 10 anni
Angelo Busani ed Emanuele Lucchini Guastalla pag. 40
Il rent to buy lascia il campo della totale atipicità ed entra con l’art,23 del decreto sblocca Italia (D.L. n.133/14)
fra i contratti espressamente regolati nel nostro ordinamento. Per rent to buy (d’ora innanzi, Rtb) si intende
qualsiasi contratto inquadrabile nel seguente schema: Tizio concede in godimento a Caio un immobile col diritto
di quest’ultimo di acquistarlo entro un termine determinato, imputando a prezzo, in tutto o in parte, i canoni
versati, a seconda di quanto in tal senso convenuto nel contratto, ove si può appunto stabilire quale sia la parte
di canone che va a remunerare l’utilizzo del bene dato in godimento e quale sia invece quella porzione (che può
coincidere anche con l’intero canone) che vale come rata del prezzo dovuto per l’acquisto. L’avvenuta regolamentazione dell’Rtb serve anzitutto per permetterne la trascrivibilità nei Registri immobiliari, sempre che la stipula
del contratto avvenga nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata. Occorre notare che, a
differenza di quanto accade per la trascrizione del contratto preliminare di compravendita immobiliare (la quale
“protegge” il promissario acquirente al massimo per tre anni), l’efficacia della trascrizione dell’Rtb può durare –
secondo quanto previsto nel contratto stesso – anche per un periodo maggiore, non eccedente però il decennio.
Scatta l’esecuzione in forma specifica
Angelo Busani ed Emanuele Lucchini Guastalla pag. 40
Buona parte della nuova normativa sul rent to buy si occupa dei profili patologici del rapporto. Viene anzitutto espressamente stabilito (anche se, probabilmente, era già ovvio) che, in caso di inadempimento, si applica
l’art.2932 cod. civ.: vale a dire che la parte adempiente può domandare al giudice di emanare una sentenza che
tenga luogo del contratto non concluso. Inoltre, qualora il concedente si renda inadempiente e il conduttore
preferisca non far luogo all’esecuzione in forma specifica dell’obbligo di contrarre ma voglia sciogliersi dal contratto, questi può pretendere la restituzione della parte di canoni (maggiorata degli interessi legali, a meno che
non sia pattuito un diverso tasso) convenuta quale prezzo di acquisto. Questo credito del conduttore beneficia
del privilegio speciale che si origina con la trascrizione dell’Rtb nei Registri immobiliari. Qualora invece il contratto si risolva per inadempimento del conduttore, il concedente ha diritto alla restituzione dell’immobile e può
incamerare i canoni a titolo di indennità. In altri termini, egli non deve restituire (a meno che il contratto non
disponga diversamente) nemmeno la parte dei canoni percepiti che valesse a remunerare il godimento dell’immobile concesso al conduttore.
Imposta di bollo
Niente bollo sulla tesoreria unica
Valentino Tamburro pag. 41
Il servizio di tesoreria unica per enti e organismi pubblici svolto dalle banche e dagli altri soggetti in possesso dei
requisiti fissati dall’articolo 208 del decreto legislativo n. 267/00 (Tuel) non è assoggettabile all’imposta di bollo.
È quanto emerge dalla Risoluzione n.84/E/14 di ieri.
Lavoro e previdenza
Conciliazioni senza sedi protette
Giampiero Falasca pag. 42
Il decreto sulla giustizia appena varato dal Governo (D.L. n.134/14) contiene un’innovazione in tema di rinunce e
transazioni del lavoratore che potrà cambiare in maniera radicale la gestione delle liti di lavoro, soprattutto nella
fase precedente l’eventuale giudizio davanti al Tribunale. Secondo l’art.7, contenuto nel Capo II del decreto, è
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Rassegna stampa del 17/09/14
possibile rendere inoppugnabili le rinunce e transazioni del lavoratore non solo tramite gli strumenti fino ad oggi
esistenti (convalida dell’accordo presso una delle cosiddette sedi protette, quali le direzioni territoriali del lavoro, le sedi individuate dai contratti collettivi o le commissioni di certificazione) ma anche firmando un accordo al
termine della nuova «procedura di negoziazione assistita».
L’articolo prosegue con la descrizione dei passaggi da seguire nella procedura conciliativa.
Indennità di volo esente da contributi
Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone pag. 42
Le indennità di volo guadagnano altri tre anni di esenzione contributiva totale. La misura agevolativa, prevista
all’inizio di quest’anno e che si doveva concludere a dicembre, si estende al triennio 2015-17. I lavoratori, tuttavia, non avranno alcun danno alla pensione in quanto continuerà a operare l’accredito figurativo ai fini pensionistici pari al 50% dell’indennità esentata. Lo prevede l’art.28 del cosiddetto Decreto sblocca Italia (DL 133/14).
Anzianità di servizio a “maglie larghe”
Gianluca Bertagna pag. 41
La Corte di giustizia europea boccia, ancora una volta, le procedure di stabilizzazione che sono state previste
dalla normativa italiana. Con un’ordinanza del 4 settembre scorso, viene ribadito, infatti, che il nostro sistema
non è compatibile con la clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, del 18 marzo 1999, e
allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio del 28 giugno 1999.
Accesso sindacale ai referti medici
Guglielmo Saporito pag. 42
Il sindacato ha diritto di accesso alla documentazione trasmessa al medico competente dal datore di lavoro
pubblica amministrazione. Lo sottolinea il Tar di Milano con sentenza 2288/14 emessa nei confronti dell’Agenzia
delle Dogane e dei Monopoli.
Patrimoni
Successioni, spunta l’aumento della tassa
Marco Mobili pag. 3
La revisione delle tax exependitures fa rotta sull’imposta di successione. L’obiettivo è portare il gettito del prelievo sugli eredi fino a un miliardo di euro. Il tutto all’insegna dell’equità e di un riallineamento della tassazione
a quello dei principali Paesi europei. Nel mirino ci sarebbe soprattutto il meccanismo ora in vigore di aliquote e
franchigie, ritenute queste ultime tra le più alte d’Europa. Attualmente l’imposta di successione è dovuta sulla
base di quattro aliquote che variano a seconda del grado di parentela degli eredi e da un paio di franchigie,
ovvero di specifiche soglie di esenzione entro le quali l’imposta non è dovuta. Secondo il dossier messo a punto
dall’Economia la riscrittura dell’imposta di successione si giustifica per almeno tre valide ragioni. La prima è un
recupero di gettito, non meno di 500 milioni per attestare il prelievo complessivo a 1 miliardo di euro, senza
penalizzare i consumi e la produzione. Non solo. Intervenendo su franchigie ed aliquote l’Economia assicura che
si potrebbe garantire una maggiore equità del prelievo. La seconda ragione che potrebbe giustificare l’intervento di razionalizzazione è quella di consentire all’Italia di rimettersi in linea con i principali Paesi europei dove le
soglie di esenzione sono di gran lunga più basse e le aliquote superiori o progressive come avviene in Francia.
La terza ragione che potrebbe motivare l’intervento sull’imposta di successione risiede nelle stesse raccomandazioni della Commissione europea che ha spinto i governi ad aumentare le imposte sulle rendite in luogo di
interventi su produzione e consumi.
Reati tributari
Compensazioni, sequestro al manager
Laura Ambrosi pag. 41
È legittimo il sequestro per equivalente dei beni dell’amministratore anche quando le indebite compensazioni
sono state eseguite dal commercialista. Ad affermarlo è la Corte di Cassazione, sezione III penale, con la sentenza n. 37846, depositata ieri.
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Rassegna stampa del 17/09/14
Tributi locali
Le delibere sulla Tasi a quota 5.409
pag. 37
Le delibere in materia di aliquote Tasi continuano ad arrivare al Dipartimento delle Finanze. Ieri sera le decisioni
erano giunte a quota 5.409, anche se il conto finale si potrà fare solo 19 settembre. In ogni caso, in presenza delle delibere, si pagherà entro il 16 ottobre. Alle delibere di questi giorni vanno aggiunte le 2.187 decisioni arrivate
in primavera (per le quali si è già è pagato).
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Rassegna stampa del 17/09/14
RASSEGNA STAMPA
del 17 settembre 2014
Italia Oggi
Fiscalità internazionale
Un cartellino rosso all’elusione
Tancredi Cerne pag. 27
Sgambetto dell’Ocse all’evasione fiscale. L’Organizzazione di Parigi ha raggiunto un’intesa con il G20 sui primi
6 punti dei 7 previsti dalla road map fissata l’anno scorso per combattere l’ottimizzazione fiscale delle imprese
multinazionali. Unico escluso, il tema delle pratiche fiscali dannose, su cui Ocse e G20 non sono riusciti a trovare
un accordo su alcuni passaggi tecnici importanti. Secondo il numero uno dell’Ocse, i paesi che hanno ingaggiato
la crociata contro l’evasione internazionale si trovano adesso a metà strada. La parola passa adesso ai ministri
delle Finanze dei paesi del G20 che dovranno confrontarsi sull’analisi dell’Ocse nel corso della 2 giorni di Cairns
in agenda per il 20 e 21 settembre prossimi. Una volta ottenuto il disco verde, la bozza di raccomandazioni passerà al giudizio dei Capi di Stato e di governo che si riuniranno nel G20 di novembre.
Marchi e brevetti, tasse nel paese dove si fanno i ricavi
Vincenzo José Cavallaro pag. 27
Per marchi e brevetti le tasse si calcoleranno nel paese dove le multinazionali realizzano i ricavi e non più in paesi a fiscalità privilegiate dove sono collocati veicoli societari formalmente proprietari di tali asset immateriali.
È questa una delle conseguenze dell’approvazione delle linee guida Ocse su intangibles e transfer pricing.
Imposta di bollo
Comuni: bollo out
Valerio Stroppa pag. 29
Niente imposta di bollo per i comuni su conti correnti e deposito titoli. La rendicontazione inviata dalla banca
all’ente locale in relazione ai rapporti strumentali allo svolgimento del servizio di tesoreria non sconta né il prelievo fisso di 100 euro sul conto né quello «mini-patrimoniale» del 2 per mille sul valore delle attività finanziarie.
Le imposte eventualmente trattenute per il 2012 e 2013 in relazione ai conti di tesoreria potranno essere chieste a rimborso entro tre anni dal pagamento (ma non utilizzate in compensazione). È quanto chiarisce l’Agenzia
delle entrate con la Risoluzione n. 84/E di ieri, che risponde a un’istanza di interpello presentata da una Cassa
di risparmio.
Lavoro e previdenza
No alla malattia fai-da-te
Daniele Cirioli pag. 33
No alla malattia fai-da-te. La prognosi del medico curante è vincolante sia per il lavoratore che per il datore di
lavoro. Quest’ultimo, pertanto, non può riammettere al lavoro il dipendente assente per malattia che, considerandosi guarito, voglia rientrare anticipatamente rispetto al giorno indicato nel certificato medico. Il rientro
anticipato è possibile soltanto in presenza di un certificato medico di rettifica dell’originaria prognosi. A spiegarlo
è l’Inps nel messaggio n. 6973/2014. La regola, sebbene sia illustrata solo per i dipendenti dell’istituto, vale in
generale per tutti i lavoratori.
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Omissione, niente reato se lieve
Carla De Lellis pag. 33
Non è (più) reato l’omesso versamento all’Inps delle ritenute previdenziali fatte ai lavoratori, purché d’importo
inferiore a 10 mila euro. Lo stabilisce il tribunale di Asti che, per assolvere un datore di lavoro che aveva mancato
di versare all’Inps 7.093 euro di trattenute operate sulle busta-paghe dei propri dipendenti, ha fatto ricorso alla
depenalizzazione prevista dalla legge delega n. 67/14, ancora in attesa di attuazione.
Stabilizzazioni, vale il pregresso
Carla De Lellis pag. 33
La disparità di trattamento tra chi è assunto mediante concorso e chi mediante stabilizzazione non è una «ragione oggettiva» che può giustificare l’esclusione, nel secondo caso, dei periodi di servizio svolti con contratti a
termine. Lo stabilisce la Corte Ue nell’ordinanza emessa ieri, per rispondere alla domanda di pronuncia pregiudiziale avanzata dal Consiglio di stato in merito alla procedura straordinaria di immissione in ruolo di dipendenti
pubblici.
Reati tributari
Frode fiscale, un domino
Valerio Stroppa pag. 29
L’azienda truffata dal consulente fiscale deve fornire prove concrete per dimostrare di non essere complice. Non
basta l’esibizione degli F24 falsificati dal professionista se le somme sottratte avrebbero richiesto procedure più
prudenti e maggiori controlli. Un simile quadro indiziario «non consente di escludere la conoscenza dell’indagato
circa l’effettività del meccanismo truffaldino posto in essere in danno dell’erario». È quanto ha affermato la terza
sezione penale della Cassazione con la sentenza n. 37847/14, depositata ieri.
Riscossione
Riscossione, al via la task force
Andrea Bongi pag. 30
Una task force per la riscossione dei crediti erariali all’interno di ogni direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate. L’organo ad hoc dovrà svolgere attività di intelligence finalizzate alla tutela dei crediti esigibili, segnalando i
risultati del suo lavoro al concessionario incaricato della riscossione, ed implementare le attività di recupero dei
crediti erariali nazionali presso gli Stati esteri nei quali il debitore risiede o ove ha collocato redditi e/o patrimoni.
Sono queste, in estrema sintesi, le attività in materia di riscossione che la Circolare n.25/E del 6 agosto scorso
raccomanda di adottare a ognuna delle strutture periferiche provinciali dell’agenzia delle entrate.
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Rassegna stampa del 17/09/14
L’INFORMAZIONE
QUOTIDIANA DA
PROFESSIONISTA A
PROFESSIONISTA
NEWS
Direttori:
SERGIO PELLEGRINO e GIOVANNI VALCARENGHI
17 SETTEMBRE 2014
Enti non commerciali
Non sono sufficienti generici rilievi di fatto per disconoscere la natura associativa di una asd di Guido
Martinelli e Carmen Musuraca
Iva
Trattamento Iva delle fidelity card e dei buoni spesa di Davide David
Lavoro e previdenza
Casse in deroga: il Ministero detta le istruzioni dopo la riforma estiva di Luca Vannoni
Operazioni straordinarie
Trasformazione regressiva e riporto delle perdite fiscali di Sandro Cerato
Patrimonio & Trust
Senza imposte il trust auto dichiarato: un ulteriore intervento di Ennio Vial e Vita Pozzi
Soluzioni tecnologiche
iPhone 6, l’attesa è finita. Caratteristiche e prezzi a cura di TeamSystem
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Rassegna stampa del 17/09/14