INDICE CATEGORIA DATA ARTICOLO TITOLO PAGINA Expo La Prealpina 24/08/2014 L'Officina si mette al lavoro su Expo 1 La Provincia ed. Varese 24/08/2014 «Non parliamo di cipressi e funicolare La giunta lasci un nuovo Sacro Monte» 2 Il Corriere della Sera 24/08/2014 Cremona nega Arcimboldo È l'Expo dei campanilismi 4 La Prealpina 24/08/2014 Lonate borgo della felicità 5 La Prealpina 24/08/2014 L'autunno bollente dei sindaci 6 La Prealpina 24/08/2014 «Expo, servono più collegamenti tra i Comuni» 7 La Prealpina 24/08/2014 Il Bacco guarda a Expo: eventi sotto il segno del vino 8 La Prealpina 24/08/2014 A scuola di lingue grazie a Expo 9 Il Giorno ed. Varese 23/08/2014 «Ero perplessa sull'Expo a Milano Ora spero dia una botta di fierezza» 10 La Provincia ed. Varese 23/08/2014 «Non mi aspetto sconti ma un salto di qualità» 11 Il Giorno ed. Varese 23/08/2014 Una vetrina per le idee delle donne 13 La Prealpina 23/08/2014 Expo: Farioli convoca tutti i sindaci 14 Italia Oggi 23/08/2014 Expo 2015 sorvegliata dal presidente dell'Anac 15 La Prealpina 23/08/2014 Intanto spesi 150mila euro. Conquistando il Wi-fi 16 La Prealpina 22/08/2014 Tradate salirà sul "treno" dell'Expo 17 La Prealpina 22/08/2014 Con ExpoFiori l'estate verbanese non termina ma entra nel vivo: al via il 5 settembre 18 La Provincia ed. Varese 22/08/2014 Sacro Monte, c'è una nuova proposta «Cerchiamo sponsor per la funicolare» 19 Il Giorno ed. Varese 22/08/2014 «Ci avevo già pensato nel 2010: un'Esposizione a misura di Bronzi» 20 Italia Oggi 21/08/2014 Expo volano del made in Italy 21 La Provincia ed. Varese 21/08/2014 Openjob dà voce ai nostri imprenditori «Porterò a Roma le eccellenze varesine» 22 Italia Oggi 21/08/2014 Entro il 15/9 i progetti per l'attrattività lombarda 23 La Provincia ed. Varese 21/08/2014 «Funicolare, grave errore da non ripetere Per Expo il Sacro Monte si merita di più» 24 Italia Oggi 21/08/2014 Salvacondotto per gli stati Expo 25 La Provincia ed. Varese 21/08/2014 Telecamere anti caos e un park Il Comune svela tutte le sue carte 27 Italia Oggi 21/08/2014 EXPO SUI BINARI 29 Il Giorno ed. Varese 21/08/2014 Con Sgarbi alla scoperta dell'arte Ecco i 14 Padiglioni della cultura 30 Il Sole 24 Ore 20/08/2014 Dopo-Expo, bando da 315 milioni 31 La Prealpina 20/08/2014 L'Olona si fa bella per Expo 34 Il Sole 24 Ore 20/08/2014 Tempi stretti per chiudere 35 La Provincia ed. Varese 20/08/2014 Ue, tornano i viaggi di lavoro E l'Expo rilancia Milano 37 Il Giorno ed. Varese 20/08/2014 Nel vecchio tribunale la casa degli ospiti stranieri Manessuno fa l'offerta 39 La Provincia ed. Varese 20/08/2014 Cartelli per i turisti: le prime lamentele «Inutili, per leggerli ci vuole il binocolo» 40 La Prealpina 20/08/2014 Dopo Expo, si apre il bando 41 Italia Oggi 19/08/2014 Expo, niente diritti doganali 42 La Prealpina 19/08/2014 Expo, l'inchiesta su Maroni resta a Milano 44 La Repubblica ed. Nazionale 18/08/2014 Expo, il ministro apre al trasloco dei Bronzi "Deciderà un pool di super esperti" 45 La Provincia ed. Varese 18/08/2014 Un ufficio turistico e tante aspettative Monate, il lago vola 47 La Prealpina 18/08/2014 Comuni uniti per Expo 2015 Un'alleanza per il turismo 48 La Provincia ed. Varese 18/08/2014 «Le grandi incompiute? Colpa di chi governa E non ci sono più alibi» 49 La Provincia ed. Varese 18/08/2014 Philippe Daverio testimonial «Io vetrina del Sacro Monte» 50 La Provincia ed. Varese 18/08/2014 Gallarate guarda a Expo Un bus navetta e turisti 52 Il Sole 24 Ore 17/08/2014 L'Expo è la vetrina per rilanciare la green-economy 53 Il Giorno ed. Varese 17/08/2014 Il futuro di Busto tra Expo e Pgt 55 Il Giorno ed. Varese 15/08/2014 In vista dell'Expo corsi di lingue straniere per tutti i residenti 56 La Prealpina 15/08/2014 Farioli lancia la volata: «Detteremo il futuro per Nord e Borri» 57 La Provincia ed. Varese 15/08/2014 La promessa del sindaco «Busto, svolta a settembre» 58 Il Giorno ed. Varese 15/08/2014 Cultura e trasporti, nuova sinergia per il borgo mariano 60 La Stampa ed. Nazionale 14/08/2014 "Milano2015 sia l'Expo delle donne" 61 La Prealpina 14/08/2014 «Qui si ridà orgoglio al Paese» 63 La Prealpina 14/08/2014 «Puntare sulla legalità è fondamentale per il rilancio 64 dell'evento» La Provincia ed. Varese 14/08/2014 Renzi battezza l'Expo, ma non le opere «Nessuna risposta sulla Pedemontana» 65 La Provincia ed. Varese 14/08/2014 Il made in Gallarate c'è E anche nuove opportunità 66 La Repubblica ed. Nazionale 14/08/2014 La visita ai cantieri dell'Expo "Una ripartenza per il Paese l'inaugurazione un no-gufi day" 67 La Prealpina 14/08/2014 A dicembre pronti i cluster In marzo tutti i manufatti e i padiglioni 68 La Prealpina 14/08/2014 «C'è bisogno di una carica di entusiasmo per maestranze che lavorano su tre turni» 69 La Provincia ed. Varese 14/08/2014 «L'Expo sarà un'occasione di rinascita per il Paese» 70 La Provincia ed. Varese 14/08/2014 La pioggia non piega l'Eremo Turisti "pazzi" per Leggiuno 71 Il Sole 24 Ore 14/08/2014 «Un tavolo per i nodi dell'Expo» 73 La Prealpina 14/08/2014 «Il primo maggio non sarà il Gufi Day Avremo venduto 10 milioni di biglietti» 74 La Prealpina 14/08/2014 «Si sciolgano i nodi della burocrazia romana» Giuseppe Sala, 75 La Provincia ed. Varese 14/08/2014 Renzi, faccia a faccia di due ore con Draghi «Avanti sulle riforme» 76 Il Sole 24 Ore 14/08/2014 Recuperati in parte i ritardi accumulati 77 La Prealpina 14/08/2014 «Finora spesi male i fondi europei, adesso cambiamo modello» 78 La Prealpina 14/08/2014 Isolino Virginia, un milanese lo salverà 79 La Provincia ed. Varese 14/08/2014 I big varesini danno forfait Tutti assenti in passerella 80 Il Sole 24 Ore 13/08/2014 Expo, l'accessibilità resta un rebus 81 La Prealpina 13/08/2014 Questionario ai turisti in vista dell'Expo 83 La Provincia ed. Varese 13/08/2014 Benvenuti a Busto, la grande incompiuta Ecco la top ten dei cantieri mai terminati 84 La Provincia ed. Varese 13/08/2014 Piazza stazione abbandonata? «Il restyling prima di Expo» 85 Il Giorno ed. Varese 12/08/2014 Promozione territoriale in vista di Expo, il Comune fa squadra 86 La Prealpina 12/08/2014 Varese festeggia la vendemmia E il centro diventa un "vigneto 87 La Prealpina 12/08/2014 Boom al mercato e tanti progetti Il turismo locale prova a ripartire 88 La Prealpina 12/08/2014 La rete diventa libera sopra i pali della luce 89 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 0 24/08/2014 - PAG. 21 24/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo L'Officina si mette al lavoro su Expo Settembre, l’evento è servito. Grazie anche al supporto delle rete di Officina Contemporanea, con il finanziamento Cariplo, è lo stesso assessore Sebastiano Nicosia (Cultura) che anticipa un mese «più ricco di eventi rispetto a quello dell’anno scorso». Se dunque non è passata inosservata ai tanti rimasti in città la scarsità di proposte nel mese di agosto, tra una settimana le cose cambieranno. Già mercoledì e venerdì prossimi ci saranno i due concerti di Luca Guenna. Un primo segnale, con un occhio lanciato su Expo 2015. Opportunità sulla quale Nicosia vede il Museo d’arte di via De Magri come vero e proprio punto di forza per richiamare attenzione: «Con il Maga stiamo lavorando su una mostra importante, valutando diverse alternative anche sulla base degli aspetti economici. Si vuole offrire qualcosa di veramente molto attrattivo per il pubblico, sfruttando l’occasione dell’esposizione universale e la nostra vicinanza con Milano». Intanto, al museo il 6 settembre si inaugura la mostra fotografica di Mauro Cresci, invitato a realizzare un progetto studiato per la città e basato su opere che raccontano il territorio. «Officina Contemporanea ha ricevuto un bel riconoscimento», ammette Nicosia. «Non solo economico, seppur importante, ma proprio anche come validità di progetto, che ha messo in rete forze culturali importanti per Gallarate». Il piano di collaborazione culturale urbana, con proprio il Maga capofila, che coordina diverse realtà cittadine, si sta muovendo da mesi attraverso l’offerta di grosse opportunità. Anche se molti cittadini lo conoscono poco e molti rivelano di non averne quasi sentito parlare, chiedendosi che cosa sia veramente. Spiega allora il presidente del Maga, Giacomo Buonanno: «Officina Contemporanea è un sistema che fa rete, che dà un coordinamento. Interessa che i cittadini ne colgano i benefici più che sapere che cos’è e interessa che tutti i partner del progetto funzionino bene. Officina Contemporanea è il meccanismo di coordinamento per migliorare l’efficienza e l’efficacia delle attività culturali di chi ne fanno parte». Proprio all’interno di questa rete, il Melo, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura, dal 19 al 21 settembre propone «Officina Jazz». Tra gli ospiti, il 19 settembre alle 21 alla sala Planet Soul di via Magenta Lino Patruno, mentre in centro dalle 17 spazio alla Marching Band. Il Lalo Conversano Group è in piazza il 20, mentre il 21 alle 18 all’anfiteatro del Maga il Quartetto Fusion con, tra gli altri, Luciano Zadro alla chitarra e alla batteria Maxx Furian, batterista tra l’altro di Laura Pausini e tra i componenti della «drummeria». E a ottobre è confermato il Gallarate Jazz Festival con la direzione artistica di Max De Aloe, che seguirà la nuova edizione di Duemilalibri. Inoltre, il 14 settembre l’associazione culturale On The Road Art Gallery inaugura a Palazzo Minoletti la nona edizione del concorso nazionale biennale di grafica incisoria con artisti e opere di elevata qualità, nella stessa giornata il Naga propone una mostra di bonsai e l’istituto Puccini un quartetto con arie di Vivaldi. Solo per iniziare. «Sulla cultura investiamo», assicura Nicosia. «Quello che serve è una razionalizzazione, senza aumentare le spese, ma avendo iniziative sempre più diffuse su tutto l’arco dell’anno». Sara Magnoli PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 1 24/08/2014 - PAG. 15 24/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Non parliamo di cipressi e funicolare La giunta lasci un nuovo Sacro Monte» «Chi parla della funicolare sprecafiato,iltemanonèlafunicolarema il Sacro Monte e il suo progetto complessivo». Questo il post pubblicato ieri da Fabio D’Aula, consigliere comunale (Fi), sulla sua pagina Facebook dopo alcuni giorni di dibattito in merito al rilancio del Sacro Monte. «Ventimesialterminedelmandato non sono pochi - continua nel postD’aula-Lagiuntanonsifaccia trascinare dalle opposizioni in discussioni tipo il taglio di qualche cipresso. Bisogna volare più in alto: dal Sacro Monte all’isolino Virginia. E il bando Expo di Regione Lombardia è un treno da non perdere». Secondoilconsiglierecomunale, infatti, gli interventi che si sono susseguiti nei giorni scorsi in merito alle sorti della funicolare, in seguito alla chiusura di Ferragosto, «guardano solo alla punta del dito e non alla mano: la funicolare é un pezzod le Sacro Monte che merita un progetto molto più ampio». Un progetto che deve puntare al rilancio del monte sacro e del suo piccolo borgo a 360 gradi. Studi sul traffico «Io ricordo che alla fine dello scorso mandato, io, l’assessore Binelli, l’assessore Zagatto e l’assessore Angelini abbiamo fatto un sopralluogo al Sacro Monte per vedere con mano le criticità e pensare a un progetto per il suo rilancio. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO L’accessibilità é uno dei problemi e, in quell’occasione, avevamo concordato che era necessario compiere studi sul traffico per il Pgt». Ora il Pgt é stato approvato. «I tempi sono maturi per rendere pubblico il progetto complessivo rispetto al Sacro Monte. Quello di importante che questa amministrazione può lasciare é un progetto in merito da sviluppare nei prossimi anni, considerando che PAG 2 24/08/2014 - PAG. 15 24/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo la realizzazione di un progetto che riguarda il rilancio del Sacro Monte ha un respiro di 10-15 anni». Ma qualcosa di concreto, secondoD’Aula,deveiniziareamuoversi da subito e la progettualità deve coinvolgere tutti. Anche i piccoli Comuni «Il macro progetto Sacro Monte riguarda tutti gli assessorati di Varese, non solo qualcuno. Inoltre, al tavolo devono essere necessariamente coinvolti anche gli enti sovracomunali come Villa Recalcati e l’Agenzia del Turismo, insieme ai piccoli comuni che ruotano intorno al monte sacro». Questo soprattutto, in vista dell’erogazione dei finanziamenti previsti dal bando regionale, pubblicato recentemente, che am- montano a tre milioni di euro per il 2014 e sette milioni per il 2015. «Il bando prevede la presentazione di un progetto dalle amministrazioni comunali in sinergia con altri enti. Per non perdere il treno, bisogna fare squadra». Ma come mettere d’accordo tante teste? «Io credo che l’unico che abbia l’autorità di coordinare questa iniziativa su Varese sia il sindaco fontana che deve riunire tutti intorno allo stesso tavolo per un’azione programmatica e puntuale, proprio per mettere in campo anche alcune iniziative in vista di Expo con le risorse che già ci sono a disposizione». Discorso analogo, va fatto per far rivivere l’isolino Virginia. «Anche in questo caso, bisogna fare rete». 1 V. Des. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 3 e prese di distanza tra il sindaco Pisapia e il governatore Maroni ora si aggiunge un battibecco provinciale su una tela Expo 24/08/2014 - PAG. 23 24/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| di GIANGIACOMO SCHIAVI P rima i Bronzi, adesso Arcimboldo. La stessa risposta: no Expo. Dopo il veto di Reggio Calabria, il fuoco amico di Cremona. «Se i turisti vogliono vedere il dipinto del Cinquecento che rappresenta il cibo e l’uomo vengano qui», ha risposto il sindaco alla richiesta della Regione Lombardia. Si potrebbe liquidare il caso con un’alzata di spalle come ha fatto Vittorio Sgarbi e chiedere ai musei di Vienna o di Stoccolma il prestito di uno dei capolavori dello stesso pittore che hanno ispirato Foody, la mascotte dell’evento. Ma non c’è tempo e a pochi mesi dall’inaugurazione dell’esposizione universale l’Italia rischia di precipitare nel guicciardiniano particulare, con le città che difendono il proprio cam- Rissosità Se l’Esposizione deve essere un volano per il rilancio del Paese va sospesa la rissosità panile e ignorano l’interesse comune, che non è quello di Milano e della Lombardia, ma quello del Paese. Se davvero si vuole fare di Expo un volano per il rilancio dell’immagine dell’Italia si dovrebbe sospendere almeno per un po’ quella rissosità che non aiuta il successo di un avvenimento, ma rischia di screditarlo agli occhi del mondo con troppe porte sbattute in faccia. Il sindaco di Cremona fa bene a chiedere la valorizzazione della Pinacoteca che custodisce l’Ortolano, l’opera di Arcimboldo, sollecitando maggiore attenzione al suo territorio, ma questo cosa c’entra con un passaggio del quadro a Milano come biglietto da visita per l’esposizione? Non sarebbe il modo migliore per farlo conoscere a un pubblico internazionale, riportandolo poi nel proprio ambito adeguatamente valorizzato? Qui non siamo, come nel caso dei Bronzi, davanti a obiezioni legate alla sicurezza, al trasporto e alla contestualizzazione di un’opera d’arte (a proposito, ministro Franceschini, fra quanto tempo ci sarà il verdetto?). Arcimboldo, con le sue teste composte di frutta e di verdura, è il testimonial nato per l’Expo dedicato al cibo, al nutrimento sostenibile, alla lotta agli sprechi di cui Milano e l’Italia aspirano a diventare portabandiera nel mondo. Ma se ai non pochi guai che hanno segnato e ancora segnano il tortuoso percorso verso l’Esposizione, La scheda Il capolavoro Il quadro dell’Arcimboldo l’Ortolano (che rappresenta Priapo, divinità degli orti e della fertilità) ha ispirato Foody, mascotte dell’Expo 2015. L’opera, realizzata da uno dei grandi artisti della milanesità, è il vanto del Museo civico di Cremona, con il San Francesco di Caravaggio Il prestito negato La Pinacoteca nega il prestito a Milano che vorrebbe il quadro per l‘Expo. Arcimboldo, divenne celebre nel ‘500 per le teste fatte di prodotti ortofrutticoli, pesci e uccelli Cremona nega Arcimboldo È l’Expo dei campanilismi Il no alla richiesta di esporre l’opera a Milano dalle inchieste sugli appalti, alle infrastrutture mancanti, ai tempi del cantiere, aggiungiamo il provinciale battibecco su una tela, vuol dire che stiamo andando in direzione ostinata e contraria nel verso sbagliato. Qualche giorno fa il premier, Matteo Renzi, ha parlato di Expo come di un evento in grado di restituire a un Paese diviso un senso di unità nazionale: siamo messi alla prova e dobbiamo mostrare, come nei momenti difficili, senso di squadra, capacità e condivisione. Purtroppo siamo fuori binario. Comune e Regione bisticciano sugli eventi in programma, non c’è accordo sulla destinazione futura dell’area espositiva, il presidente Maroni attacca il sindaco Pisapia, il sindaco Pisapia prende le distanze dalle scelte della Regione: in questo zibaldone si ri- Gianluca Galimberti Stiamo interpretando lo spirito di Expo, quello di valorizzare tutti i territori in Lombardia e nel Paese schia di perdere di vista l’impatto positivo dei temi che, attorno all’alimentazione, si muovono nella società: economia, agricoltura, ambiente, demografia, il tracciato di una modernità più equa e sostenibile. Servono coscienza e impegno per uscire dalla crisi, ma anche la convinzione che la partita dell’Expo non è quella di Milano, è quella di tutti, e tutti dovrebbero avere almeno l’ambizione di guardare il capoluogo lombardo come il punto di partenza per uno scatto d’orgoglio nazionale. Questa è una straordinaria occasione per mettere in vetrina l’Italia che fa, ha detto il presidente della Repubblica Napolitano. Milano in questi anni ha fatto poco, forse non abbastanza. Ma davanti alle divisioni che arrivano dalle nostre città viene spontanea una domanda: dov’è quest’Italia che fa, e che cosa aspetta a dire che (almeno per l’Expo) c’è? [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 4 24/08/2014 - PAG. 24 24/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Lonate borgo della felicità LONATE POZZOLO Nessuno forse ci avrebbe scommesso un euro e forse nessuno l’avrebbe mai pensato, ma le sorprese sono sempre belle - o meglio - piacevolmente felici. Si perché di felicità si sta parlando - ma non quella cantata per anni da Albano Carrisi e da Romina Power - ma di quella assai più reale e concreta di una classifica particolare. CLASSIFICA - La classifica è stata redatta dal Centro Studi Sintesi del quotidiano di Confindustria Il Sole 24 Ore che pone Lonate Pozzolo al centoseiesimo posto su centosettantasei comuni tra i "Borghi più felici d’Italia" ma soprattutto il paese è al primo posto - unico ente - in questa classifica speciale in tutta la provincia di Varese. L’indagine è stata effettuata prendendo in esame molti parametri all’interno del "Benessere Interno Lordo" nel campo del benessere, welfare, ambiente e qualità della vita e la cittadina di dodicimila abitanti ha avuto i suoi tre punti di forza nella sicurezza, salute e partecipazione alla vita pubblica. Un risultato splendido ma inaspettato e che soddisfa il neo primo cittadino Danilo Rivolta che si definisce «fiero ed orgoglioso». RIVINCITA D'altronde negli ultimi anni Lonate Pozzolo era stato etichettato anche a livello nazionale come «comune della ’ndrangheta» alla luce di alcuni episodi assai poco piacevoli (e si parla di omicidi) e soprattutto visto il processo Bad Boys, con cui venne stroncata la cosca, emanazione di quella egemone a Cirò Marina, che si era ben radicata in città. Ma questo territorio ha tante peculiarità positive. Non a caso sul sito del comune si è dato ampio risalto a questa bella opportunità di rivincita e di riscossa sociale e civile di questa comunità e di questo territorio. «Che - si legge - rivaluta l’immagine del nostro comune e riconosce gli elementi positivi che contribuiscono alla qualità della vita a Lonate». Insomma non esistono solo le brutte notizie che in passato hanno monopolizzato la cronaca ma esistono una serie di peculiarità che devono essere valorizzate e riscoperte. È a questo che sta lavorando il neo sindaco Rivolta. Che inizialmente sulla confortante classifica prima scherza: «Sindaco nuovo, classifica nuova». Poi rende merito all’amico e predecessore Piergiulio Gelosa: «Questo risultato è frutto e merito del suo ottimo lavoro ». FUTURO Insomma Lonate ha le sue eccellenze e non è poi così disastrato come si vuole fare credere. Nonostante presenze complesse come ad esempio l’aeroporto di Malpensa. «Siamo un paese dinamico e sulla sicurezza è giusto dare merito all’eccellente lavoro dell’ex assessore Gennaro Portogallo». Continua Rivolta: «Siamo stimolati ad andare avanti con coraggio, determinazione e passione civile a costruire un paese migliore per noi e per le nuove generazioni». Partendo nel futuro prossimo da quella che deve essere la parola magica di Expo 2015. Che Lonate vuole vivere da protagonista. Dice il sindaco: «Tornavento è la nostra isola felice per le sue bellezze naturalistiche e vogliamo dare una dimensione ancora più bella e moderna a piazza Parravicino ». E sul Monastero San Michele - cuore di Lonate aggiunge: «Vogliamo valorizzarlo sull’onda di Expo 2015 come polo attrattore di visite turistico e storiche come il Monastero di Cairate ». TRAGUARDI Certo nella classifica del Sole 24 Ore ai primi tre posti spiccano borghi meravigliosi come Brunico, Vipiteno e Sirmione. Ma Lonate nel suo piccolo si è già posta davanti in classifica a cittadine più rinomate e conosciute come Cento - in provincia di Ferrara e Mezzocorona - in provincia di Trento. Magari il prossimo anno si potrebbe pensare a una fase di consolidamento e miglioramento. Perché questo è soltanto l’inizio. Matteo Bertolli PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 5 24/08/2014 - PAG. 3 24/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo L'autunno bollente dei sindaci (...) Ci piacerebbe essere smentiti, benché l’argomento, Expo, sia già di per sè evanescente, foriero di tanti sogni e di scarsi vantaggi per il territorio circostante. Tutti ne parlano, riempendosi la bocca di progetti che, regolarmente, rimangono o rimarranno tali. Eppure, l’evento che prenderà avvio a maggio è di formidabile sostanza e di enorme richiamo, addirittura mondiale. Ma in pochi, qui dalle nostre lande, se ne sono accorti, in pochi hanno sinora voluto prenderne atto: tutti gli altri nutrono scarsa fiducia sui ritorni varesini di Expo. E sui tempi oramai ristretti, come se la manifestazione espositiva internazionale fosse stata annunciata ieri. A complicare l’iniziativa bustocca entrerà di sicuro in scena la politica, che tutto condiziona e dispone. I sindaci, anche coloro i quali rifuggono le casacche e si dichiarano estranei ai partiti, fanno politica. È inevitabile. Tirano l’acqua al proprio mulino e se ne impippano bellamente del contesto generale. Lo sforzo di ampliare gli orizzonti presuppone un cambio di passo innanzitutto culturale, che per il momento neanche si intravede. La politica, tra l’altro, è già impegnata a definire la futura assemblea gestionale dell’ente Provincia, che sarà guidato, guarda caso, proprio da sindaci eletti dai loro colleghi e dai consiglieri municipali, chiamati a scegliere l’assemblea e il presidente. Procedimento di portata esclusivamente politica, tutt’altro che tecnica, che metterà di fronte i partiti e le stesse liste civiche, dietro molte delle quali si nascondono simboli, contiguità e, lasciatecelo dire, connivenze interessate e di parte. Si tratta di un’operazione delicata per le mille spinte contrapposte, tanto che la ricerca di un candidato presidente di garanzia, espresso in senso trasversale tra le appartenenze, sta diventando un’impresa impossibile per una serie di ragioni. In primis, per il rischio che presidenza e assemblea, essendo composte da sindaci, lavorino per i propri orticelli. Altro discorso, si dirà, rispetto all’adunanza proposta da Farioli. Mica tanto. È l’altra faccia della stessa medaglia, quella del confronto da cui, in linea di principio, dovrebbero scaturire collaborazione e sinergie. Così come richiede la nuova, pasticciata, forse scellerata, configurazione delle Province. E come pretende un contesto congiunturale disastroso, in prima istanza per i Comuni. La sfida lanciata da Gigi Farioli, che in questo si è sostituito all’attuale vuoto della Provincia, è la sfida di tutti i primi cittadini, per i quali si prepara un autunno caldissimo, anzi, bollente. Che siano nelle condizioni di affrontarla con successo ne dubitiamo davvero. Per colpa della politica, appunto. Per colpa dei pregiudizi, delle primogeniture, dei sospetti reciproci e dei campanilismi che sinora hanno sempre avuto la meglio, a dispetto delle necessità collettive del Varesotto. Vincenzo Coronetti PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 6 24/08/2014 - PAG. 26 24/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Expo, servono più collegamenti tra i Comuni» Quello fissato per domani pomeriggio ai Molini Marzoli è per i sindaci della provincia di Varese il primo impegno ufficiale dopo la pausa estiva. A chiamarli a raccolta è il loro collega Gigi Farioli che ha deciso di metterci la faccia e di spronare i primi cittadini ad elaborare progetti concreti in vista di Expo. Obiettivo dichiarato, riuscire a realizzare opere concrete, portando a casa il maggior numero di finanziamenti possibili. Tutti intorno a un tavolo, allora, per evitare di disperdere le risorse in mille rivoli e per rendere davvero attrattivo questo territorio per chi verrà a visitare la grande esposizione universale. E allora, qualche suggerimento concreto arriva da chi albergatori, industriali, operatori economici - guarda ad Expo come alla speranza per avviare la ripresa e, contemporaneamente, ogni giorno si rende conto di "che cosa ci vorrebbe". Al primo posto ci sono i collegamenti tra il Varesotto e l’area espositiva. Lo spiega bene Guido Brovelli, presidente di Ferderalberghi Varese. «Andando molto nel concreto - spiega il numero uno degli albergatori varesini -suggerirei ai sindaci di elaborare un piano di collegamento tra i comuni, in particolare quelli dell’area intorno all’aeroporto di Malpensa, e l’area espositiva milanese. Un servizio navetta di collegamento, ovviamente su strada, che consenta ai visitatori di non usare la propria auto e di non avere pensieri di parcheggio, sarebbe sicuramente utile. Un piano corse adeguato e magari un biglietto a tariffa convenzionata esclusivamente per l’evento. Potrebbe essere un buon punto di partenza». Il trasporto, del resto, è un elemento cardine per un’area, come quella del basso varesotto, tutto sommato a pochi chilometri di distanza dal sito di Expo. E poi ci sono i grandi eventi di intrattenimento, secondo ambito in cui amministrazioni comunali e pro loco potrebbero giocare un ruolo primario. «Da questo punto di vista - spiega Brovelli se gli amministratori riuscissero a stilare un progetto culturale con eventi di spessore distribuiti in diversi comuni in serate differenti, sarebbe senza dubbio un buon risultato. Un calendario di questo genere potrebbe contribuire in maniera determinante a convincere le persone a prolungare il loro soggiorno sul nostro territorio». Insomma, gli argomenti non mancano e i tempi sono molto ristretti. Dunque ben venga il richiamo del primo cittadino di Busto. Tanto più che, anche la Camera di commercio di Varese è in attesa di valutare progetti legati ad Expo su cui investire risorse. «Noi apprezziamo l’intraprendenza del sindaco Farioli sottolinea Mauro Temperelli, segretario generale della Camera di commercio di Varese - dei suoi colleghi e di tutti coloro che portano proposte concrete. Anche noi intendiamo favorire il più possibile progetti unitari che consentano di utilizzare al meglio le risorse a disposizione. Abbiamo lasciato questo mese di tempo per mettere a punto i progetti e a settembre organizzeremo una giornata di confronto tra chi ha idee da proporre. Quella di Expo è una occasione che non possiamo permetterci di perdere. Siamo fiduciosi e convinti che i benefici non mancheranno ». Emanuela PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 7 24/08/2014 - PAG. 26 24/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Spagna PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 8 24/08/2014 - PAG. 20 24/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Il Bacco guarda a Expo: eventi sotto il segno del vino TRADATE - L’anomalia di un vigneto che cresce e produce in un territorio ad altissima vocazione industriale, continua a piacere. Anzi, piace al punto che il progetto presentato dall’associazione culturale "Il Bacco", l’associazione che ha in gestione la vigna comunale, per accedere ai contributi provinciali stanziati in vista di Expo 2015 è stato accolto. Un progetto che prevede, in contemporanea, l'apertura del "Mercato Lombardia Expo Tour" in collaborazione con Coldiretti. Nel corso della manifestazione verranno posizionate una sessantina di bancarelle con produttori che esporranno le loro merci sia in piazzetta Rosa sia sotto i portici di villa Truffini, in pieno centro, così da far degustare e vendere i prodotti tipici del territorio; banco di assaggio, sempre in villa Truffini, con i vini di Tradate, Angera e Morazzone con abbinamento a primi piatti dello chef dell’Associazione "Bacco". «Considerato che la manifestazione sarà una vera occasione per attirare sul territorio le molte persone già presenti a Milano nel periodo pre- Expo, operatori e turisti che potranno godere di una domenica all'insegna della buona tavola- si legge nel dispositivo di delibera della Provincia -, appare pertanto opportuno riconoscere la promozione dell'attività contenuta nel progetto presentato dall’associazione culturale "Il Bacco di Tradate" e sostenere il progetto presentato mediante l’assegnazione di un contributo di 10mila euro». «Un ringraziamento sentito alla Provincia e al suo commissario Dario Galli fanno sapere i responsabili del "Bacco" (nella foto) - che permette in questo modo di far conoscere le peculiarità del nostro vigneto e diffondere le finalità didattico-culturali di una iniziativa che sta raccogliendo consensi anche fuori dal perimetro urbano». I responsabili della Associazione sono già al lavoro per mettere a punto il programma della manifestazione, programmata per il 9 novembre, che, in linea di massima, comincerà con un convegno in Villa Truffini sul tema: "La vigna Comunale di Tradate Madonna delle Vigne". In contemporanea ci sarà l’apertura del Mercato Lombardia Expo Tour in collaborazione con Coldiretti: le bancarelle dei produttori circa 60 verranno posizionate sia in Piazzetta Rosa sia sotto i portici di Villa Truffini: faranno degustare i prodotti che sarà possibile comprare per tutta la giornata. Seguirannno un banco di assaggio con i vini di Tradate, Angera e Morazzone e abbinamenti a primi piatti e altre delizie. Silvio Peron PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 9 24/08/2014 - PAG. 28 24/08/2014 ||| ||| ||| ||| Expo A scuola di lingue grazie a Expo CASTELLANZA – (s.d.m.) Per prepararsi in vista di Expo 2015, la Città di Castellanza ha scelto di diventare multilingue. I residenti, nei prossimi mesi, avranno l'opportunità di frequentare gratuitamente i corsi di lingua inglese (base, intermedio, avanzato), spagnolo (base e intermedio), francese e tedesco (base) proposti dall'Istituto Universitario Carolina Albasio Scuola Superiore per Mediatori Linguistici del centro congressi Ce. S.I.L. di via Pomini. Le lezioni si terranno da ottobre 2014 a maggio 2015, con un massimo di 15 iscritti per ogni corso; al termine verrà rilasciato un attestato di frequenza. Le domande vanno consegnate alla biblioteca civica (telefono 0331503696) o all'Ufficio Protocollo oppure trasmesse mediante Pec all'indirizzo [email protected]. va.it nonché via fax ai numeri 0331526258 (Ufficio Istruzione) e 0331483294 (biblioteca). L'iniziativa è figlia della convenzione sottoscritta tre anni fa tra il settore Comunicazione, Informazione e Innovazione del Comune e il Cestor (Centro Studi Orientamento), da cui è poi nato l'Istituto Universitario. Nell'accordo era previsto proprio l'impegno di organizzare corsi di lingue a titolo gratuito per i cittadini castellanzesi (mantenuto dal 2011 con diversi corsi). PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 10 23/08/2014 - PAG. 9 23/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Ero perplessa sull'Expo a Milano Ora spero dia una botta di fierezza» «ERO tra quei cittadini milanesi perplessi sul fare l’Expo a Milano. Ma siccome si svolge comunque e siccome alcune cose sono andate come non avremmo voluto, mi è sembrato giusto portare la mia voce. Farsi sentire». Così Lella Costa ci ha messo la faccia. Non una ma due volte: l’attrice e scrittrice, celebre per i suoi monologhi, è infatti ambasciatrice sia dell’Esposizione universale sia di «Women for Expo», la rete mondiale delle donne chiamate a dire la propria sui temi della manifestazione del 2015, «Nutrire il pianeta, energia per la vita» (vedi box a fianco). Lella Costa, l’Italia è all’altezza di moderare un dibattito come quello che Expo propone, sui temi dell’alimentazione mondiale e della sostenibilità ambientale? «Io credo che esistano tutte le competenze per affrontare questo dibattito. Bisogna far sì che ci siano persone competenti ad avere voce e non si proceda per altre vie. C’è un partner forte come Slow Food, una delle realtà più straordinarie sulle risorse del cibo e sulla biodiversità. Io mi sono fidata anche perché ci sono loro, che con il progetto diecimila orti per l’Africa hanno dato un segno concreto di quest’inversione di tendenza che tutti chiedono». Damilanese, ritiene che la città sia pronta? «La mia perplessità non è disfattismo. Purtroppo però abbiamo visto inefficienza e corruzione. E la percezione di una città in ritardo con le infrastrutture è una realtà sotto gli occhi di tutti. Mi piacerebbe che Expo fosse l’occasione perché la città abbia una botta di fierezza e perché le cose riprendano a funzionare». Lei all’immagine dell’Expo come volano per il rilancio economico crede? «È indubbiamente un’occasione. Penso, ad esempio, proprio a Women for Expo e al sostegno all’imprenditoria femminile giovane. Giovane, attenzione, non solo in senso anagrafico: ci sono persone di 40-50 anni costrette e reinventarsi e se con Expo hanno un’occasione, allora ben venga una vetrina forte». La macchina della cultura si è messa in moto? «I teatri si sono programmati con produzioni rivolte anche a un pubblico internazionale. Si stanno attrezzando tutti. Io ad esempio sono coinvolta in un progetto con Fabio Vacchi, che ha avuto l’idea di fare un canto per Milano, C’è una parte strumentale con il coro e per il recitato ha pensato a me. Il testo lo scrive Michele Serra e parla di Milano come acqua». Consigli un luogo da vedere ai turisti che arriveranno nel 2015 a Milano. «Milano è una città segreta. Bisogna avere la pazienza di guardare i portoni e le facciate delle case, guardare nei cortili i meravigliosi giardini interni, vedere come Milano ha compensato con il contributo individuale una mancanza geografica. Il bello è andare a scoprire la sobrietà di Milano. Per cui io penserei a un programma non solo nei padiglioni infiniti, ma anche per far scoprire Milano agli stessi milanesi». Anni di preparazione, cantieri eterni, polemiche: alla fine cosa rimarrà di tutto questo evento? «Cominciamo a fare l’Expo, poi vediamo. Ma già l’idea che le persone siano costrette a prendere atto che esiste un problema di risorse alimentari, che nutrire il pianeta non è uno slogan ma una questione su cui si gioca il futuro di tutti, è un punto di partenza. Se rimanesse la consapevolezza nelle persone di questi problemi, sarebbe già un risultato straordinario». [email protected] PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 11 23/08/2014 - PAG. 23 23/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo L’intervista MARCO LOMBARDI «Non mi aspetto sconti M ma un salto di qualità» olto probabile che Greta e Vanessa siano in mano all’Is. Il rischio è che i terroristi vogliano fare un altro “salto di qualità” mediatico». A sostenerlo è il professor Marco Lombardi, docente universitario e responsabile di Itstime (Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies) all’Università Cattolica di Milano, che teme che i terroristi in Iraq vogliano «far cadere altre teste» dopo quella del giornalista James Foley. Ma Greta e Vanessa saranno veramente nelle mani dell’Isis, il Califfato islamico di Iraq e Siria? Lo ritengo più che probabile. I sequestratori che operano in zone come la Siria ritengono più conveniente vendere gli ostaggi ai terroristi, visto che sono sicuri di ricevere il denaro e di non essere perseguiti, che non chiedere un riscatto ai Paesi d’origine. Perciò rischiano la fine di Foley? È brutale da dire, me ne rendo conto, ma è un dato di fatto. E non mi aspetto sconti perché donne. Nell’Isis, oggi Is, Islamic PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO State, le donne sono sottomesse, con burqa, chador e mutilazioni genitali, ma hanno anche un profilo combattente. È proprio qui che potrebbe esserci il prossimo salto mediatico dei terroristi. Ovvero? La mia è una “boutade”, ma nel prossimo video da mostrare al mondo intero potrebbe esserci una donna, una militante dell’Is, che taglia la testa ad un’altra donna ostaggio. Nella logica occidentale sarebbe un episodio in grado di bucare il video, anche se in quella islamica potrebbe rappresentare un forte autogol, perché in una lettura più coerente con l’Islam radicale un fatto del genere potrebbe essere non accettabile e controproducente. Perché queste esecuzioni mediatiche? Da Pearl a Berg, fino a Foley, hanno portato al rilancio del “brand”, allora di Al Qaeda ora dell’Is. Servono ad attirare consenso. Non hanno l’effetto di dire all’Occidente “non sparateci”, ma di fronte al mondo radicale servono per affermare che que- PAG 12 23/08/2014 - PAG. 23 23/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo sta è la strada giusta, che ci siamo. Una chiamata alle armi, un richiamo alla “jihad” globale, insomma? L’Is sta diventando il grande polo di attrazione per la “jihad” e Al Baghdadi si sta affermando come capo. Lo conferma il fatto che solo dopo la proclamazione del Califfato ha ottenuto il riconoscimento delle fazioni in giro per il mondo, dai nigeriani di Boko «Il fatto che siano donne potrebbe anche giocare a nostro favore» Haram ai filippini e agli indonesiani: lo vedono come il vero leader. Anche la gestione degli ostaggi serve più che altro per la promozione interna. Dobbiamo comunque aspettarci una richiesta di riscatto? «Lo diamo per scontato, come per Foley, anche se non si dice che c’è un accordo tra i Paesi del G8 che impone di non trattare i riscatti con i terroristi. Ma l’embargo sarebbe efficace solo se lo rispettassero tutti. La trattativa ci sarà, la gestiranno le autorità che sanno farlo come si deve, con i piedi per terra e guardando in faccia i genitori delle ragazze. Teniamo conto che 100 milioni, come per Foley, sono tanti, ma non spostano nulla rispetto alle ricchezze dell’Is, che grazie al controllo dei pozzi petroliferi è tra i movimenti terroristici più ricchi al mondo. Se i soldi non sono l’obiettivo c’è da preoccuparsi? Non bilanceranno le loro decisioni sui milioni, ma sulla convenienza o meno nel mostrare una testa tagliata. Ecco che, come detto, le posizioni più radicali potrebbero giocare a nostro favore. L’Italia è più esposta dopo l’invio di armi ai curdi? Sì, ma non è il solo fattore. Anche la presidenza dell’Unione Europea ed Expo 2015 mettono il nostro Paese in una posizione più delicata». 1 Andrea Aliverti PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 13 23/08/2014 - PAG. 9 23/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| Expo Una vetrina per le idee delle donne L’ACRONIMOè «We», come «noi» in inglese. E l’obiettivo d’altronde è quello: fare squadra, fare rete, creare legami tra le donne di tutto il mondo sui temi dell’Esposizione universale di Milano, ossia alimentazione globale e sostenibilità ambientale. «We», ovvero «Women for Expo», che vede coinvolta anche Lella Costa nel ruolo di ambasciatrice, è un progetto che punta a restituire centralità al ruolo della donna nella gestione delle risorse del pianeta. Scrittrici, artiste, cuoche, saggiste, personalità del mondo della politica e della scienza sono già state chiamate a dire la propria, ma obiettivo di «We» è raccogliere anche le testimonianze di persone comuni. «È un grande romanzo del mondo declinato al femminile », spiega la Costa. OGNIpartecipante può dare il proprio contributo presentando una «ricetta per la vita», da inserire così in un grande libro di cucina che memorizzi le specialità di ogni Paese, le tradizioni locali, i piatti nati dall’affetto e dalla fantasia delle famiglie. Sul sito di «Women for Expo» sono già pubblicate oltre 140 ricette. L.Z. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 14 23/08/2014 - PAG. 28 23/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Expo: Farioli convoca tutti i sindaci Se Expo può essere una grande occasione per Busto Arsizio, ancor più per tutto il territorio provinciale - al di là delle comunque contenute ricadute culturali e turistiche che la mega-missione espositiva di Milano 2015 può regalare alla sua periferia - la risposta è conservata soprattutto nei soldi che ogni città riuscirà a portare a casa per sviluppare progetti di una certa consistenza. E allora, andando oltre le parole di circostanza e le aspettative talvolta sovradimensionate rispetto alla realtà, l'obiettivo che ogni Comune può obiettivamente porsi oggi è mettere le mani – il più possibile – su quei 10 milioni di euro stanziati in favore degli enti locali da parte di Regione Lombardia. Ecco perché Gigi Farioli, sindaco di quella che lui ritiene da sempre la realtà capofila di ogni iniziativa che voglia proiettarsi in orbita Expo, ha deciso di rischiare. Cioè di prendersi la briga di chiamare a raccolta – col sogno di avere una risposta adeguata, ma anche col rischio di essere snobbato – i sindaci di tutti i Comuni della provincia di Varese. Il traguardo fissato, insomma, è molto ambizioso. L’appuntamento è dunque fissato per lunedì prossimo alle 15, nella capiente sala Tramogge dei Molini Marzoli, avviando la stesura delle idee che entro il 25 settembre andranno protocollate in forma definitiva per sperare di vederle accettate e quindi finanziate. «Se stiamo tutti uniti, allora si possono fare cose ambiziose e ottenere quello che desideriamo», spiega il primo cittadino, che ha deciso di ridurre all'osso le sue vacanze agostane proprio per non saltare l'incontro che ha voluto organizzare. «Mi auguro che in sala Tramogge ci sia la gran parte dei miei colleghi, attendendo ovviamente anche i consiglieri comunali bustesi e tutti coloro che vorranno proiettarsi al futuro mettendosi in gioco con idee forti e voglia di partecipazione». Che quella disposta da Palazzo Gilardoni sia una chiamata complessiva e non limitata a Busto e alla Valle Olona, lo giustifica anche il contenuto del bando stesso che mette in palio il denaro: «Più le proposte saranno estese su un' area vasta, quindi condivise da molte istituzioni locali, più si potranno ottenere punteggi in grado di farci ricevere attestati concreti dalla Regione. Penso che Palazzo Lombardia abbia fatto bene a decidere che la sinergia sarà premiata, spingendo al massimo sulla condivisione delle proposte», prosegue. «Per questo mi sono sentito in dovere di rompere gli indugi e prendere l'iniziativa di organizzare io questo incontro, anche perché il periodo vacanziero non deve far dimenticare che i tempi per elaborare le ipotesi sono molto ristretti». Così dopodomani nel pomeriggio il sindaco entrerà in sala e conterà il numero di quanti avranno capito il suo messaggio, sperando di non avere brutte sorprese, vale a dire di essere snobbato. E poi, come tutti quelli che si metteranno in gioco, dirà la sua e si porrà all'ascolto degli altri convenuti «mentre il supporto della Camera di commercio e dello Ster ci consentirà di predisporre nelle settimane successive un documento di definizione delle ambizioni che andremo a darci nell’occasione, rendendoli capaci di ottenere ampi consensi». Intanto Farioli assicura che di ipotesi da avanzare per consentire al territorio di giocare la propria partita, già le sta analizzando nella propria mente. E ne abbozza in anticipo una fra le tante: «Siamo una provincia certo dall'alta vocazione turistica, ma anche piena di identità alimentari che ben si adeguano al tema dell'Expo», dice. «Penso quindi che il Varesotto possa competere all’interno del bando per imporre poi con migliori strumenti anche alcune delle sue ricette tipiche che contraddistinguono numerose città e paesi ». Si parte dai piatti, quindi. E vuoi vedere che, gira e rigira, il sindaco proverà a servire al mondo polenta e bruscitti? Marco Linari PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 15 23/08/2014 - PAG. 20 23/08/2014 ||| ||| ||| ||| Expo Expo 2015 sorvegliata dal presidente dell’Anac Expo 2015 sotto il controllo dell’Autorità nazionale anticorruzione. In G.U. n. 194 di ieri è stato pubblicato un comunicato della Presidenza del consiglio dei ministri sul decreto p.a. (90/2014, convertito in legge 114/2014). Esso specifica che l’art. 30, comma 1 del dl, deve intendersi sostituito dal seguente: «1. Al presidente dell’Anac sono attribuiti compiti di alta sorveglianza e garanzia della correttezza e trasparenza delle procedure connesse alla realizzazione delle opere del grande evento Expo Milano 2015. A tal fine si avvale di una apposita Unità operativa speciale composta da personale in posizione di comando, distacco o fuori ruolo anche proveniente dal corpo della Guardia di finanza». L’Unità operativa speciale opererà fino alla completa esecuzione dei contratti per la realizzazione delle opere e delle attività connesse a Expo. 100105097108111103105099 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 16 23/08/2014 - PAG. 28 23/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Intanto spesi 150mila euro. Conquistando il Wi-fi (Ma.Li.) - In attesa dei riscontri che emergeranno dalla riunione congiunta di lunedì prossimo, Busto Arsizio per adesso può comunque dirsi abbastanza soddisfatta di quello che Expo ha portato nel territorio. Perché la città mesi fa è già riuscita ad inserirsi nelle pieghe del quinto bando regionale legato alla manifestazione del 2015 e, col suo Distretto del Commercio, ha strappato un contributo da 75mila euro. Per dirla più precisamente, ha ottenuto un co-finanziamento, perché per ottenere quei soldi lo stesso Duc ha dovuto investirne altrettanti, in pratica trovandosi a poter spendere ben 150mila euro. Il frutto più rilevante di questa mossa troverà concretezza nelle prossime settimane, quando in centro sarà finalmente attivo un sistema Wi-fi libero e gratuito a disposizione di tutti i cittadini viaggianti con computer, ipad o smartphone. Un sistema che dovrebbe veder garantita la propria efficienza dall'installazione di numerose colonnine per la trasmissione del segnale sui pali della luce di proprietà pubblica disseminati in zona pedonale. Una novità tecnologica che permetterà anche alla città di proporre ciò che in molte località funziona da tempo e che è stato invece qui invocato a gran voce negli ultimi tempi. Altro importante contributo inserito nel bando e ottenuto, è quello che ha permesso di avviare la pulizia radicale da graffiti e sporcizia varia, ciò attraverso il qualificante impiego dei lavoratori socialmente utili, prendendo in questo modo due piccioni (operativo e sociale) con una fava. Per il resto di visibile in centro ci sono le suggestive fiorire appese ai lampioni, i cartelli che segnalano i percorsi culturali del liberty (per quanto diversi bustesi lamentino un posizionamento troppo alto a fronte di scritte eccessivamente piccole per rendere l’occasione realmente sfruttabile) e pure gli stendardi di tutti i Paesi che hanno aderito alla kermesse internazionale milanese sparpagliati nelle vie del salotto buono, a questo punto decisamente colorato da questi vessilli. Sono questi piccoli frutti di una caccia ai finanziamenti che nelle prossime ore inizierà a sviluppare la propria fase più sostanziosa. Provando a dare un seguito a quanto sinora è stato fatto PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 17 22/08/2014 - PAG. 19 22/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Tradate salirà sul "treno" dell'Expo TRADATE - Expo si avvicina, i Comuni del Tradatese fanno rete per non perdere una grande opportunità. «Stiamo lavorando per raggiungere un’intesa con gli Enti locali della nostra zona che ci consenta di presentarci con un progetto unitario così da poter accedere alle opportunità di finanziamento legate alla grande esposizione universale che si svolgerà il prossimo anno a Milano», dice l’assessore alle attività produttive e al commercio Sergio Beghi. Progetti unitari ma legati al territorio e alla specificità di ogni singolo ente locale: «Il filo che lega questa proposta sarà il turismo ma i soldi, per esempio, potrebbero essere spesi per rifare la piazza piuttosto che per puntare sulla riqualificazione dell’illuminazione pubblica», dice ancora Beghi. A disposizione per questi progetti ci sarebbero circa 750mila euro: «Tenendo conto del momento difficile in cui si trovano i Comuni sarebbe un peccato perdere questi soldi». Beghi fa sapere che i contatti fra i diversi enti locali interessati sarebbero già stati avviati e si intensificheranno nelle prossime settimane. Un progetto che abbraccia una fascia di Comuni che comprende anche quelli della provincia di Como, un tempo legati al Tradatese con la Ussl 7, poi sostituita dall’Asl, fino a Vedoano Olona. Quello fu un primo e interessante esperimento di consorzio fra entità diverse e con un’idea di sovracomunalità che sta prendendo piede. Un’esperienza positiva che si può ripetere grazie a Expo. Il territorio propone infatti siti interessanti dal punto di vista culturale e turistico. Per esempio gli scavi di Castelseprio oppure le bellezze di Castiglione Olona per finire al Monastero di Torba la cui opera di valorizzazione ha coinvolto anche privati. «Tradate conferma Beghi - può contare sul Parco della Pineta che al suo interno ha uno degli osservatori più visitati della Lombardia». Ma l’assessore spera che, se il progetto dei Comuni sarà promosso all’esame Expo, la città potrà contare anche su fondi da destinare alla riqualificazione - o al miglioramento - di alcuni servizi. Per esempio soldi da destinare alla pubblica illuminazione proseguendo così quel piano di risparmio energetico, anche attraverso la sostituzione di lampioni o di lampadine puntando su quelle a basso consumo. Il sogno sarebbe il rifacimento della piazza principale ma in questo caso gli investimenti sarebbero ben più consistenti di quelli che Expo mette a disposizione. Un passo per volta, dunque, il primo dei quali sarà appunto quello di fare rete e di non perdere una opportunità. «Saremo più precisi quando avremo concluso questa fase di contatti», conclude Beghi. Si annuncia un autunno piacevolmente caldo. Silvio Peron PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 18 22/08/2014 - PAG. 20 22/08/2014 ||| ||| ||| Expo Con ExpoFiori l'estate verbanese non termina ma entra nel vivo: al via il 5 settembre VERBANIA - (m.ra.) E’ on line da mercoledì 20 su “Turismo Culturale” (viagginews.blogspot. it) “Expo – Fiori a Verbania”, in calendario il 5 e 6 settembre prossimo, la nuova versione del Corso Fiorito, interrotto dal 2012 per sopravvenute difficoltà finanziarie e politico amministrative (lo scioglimento anticipato dell’amministrazione centro destra – lega in seguito alle dimissioni dell’allora sindaco, Marco Zacchera. Al posto dei carri, le “Bandiere in fiore dei paesi partecipanti” a Expo 2015. La data, la prima domenica di settembre, è la stessa del Corso fiorito che chiudeva idealmente la stagione turistica di Verbania. “Bandiere in fiore” intende essere un saluto ai paesi che si accingono a partecipare all’esposizione universale del prossimo anno e, al tempo stesso, il primo tassello della promozione territoriale che la nuova amministrazione intende portare avanti per rilanciare sul piano dell’immagine la città. Nei primi giorni di agosto, il sindaco, Silvia Marchionini, e l’assessore al Turismo, Monica Abbiati, hanno ottenuto dall’assessore al commercio e turismo della città di Milano Franco D’Alfonso, durante un incontro nella sede municipale di piazza Garibaldi, la promessa d’uno spazio nelle vicinanze del Naviglio Grande per tutto il periodo dell’Expo nel quale promuovere le aziende florovivaistiche del territorio e la città in chiave turistica. All’esposizione vera e propria faranno da contorno concerti, animazione per bambini, una sfilata di biciclette con addobbi floreali, ripresa dalle ultime edizioni del corso fiorito, quando le biciclette con i fiori del Verbano avevano partecipato alle sfilate di Sanremo e Ventimiglia. L’esposizione nasce da un’idea dell’associazione VerbaniaMilleventi, che ha ottenuto il patrocino del comune di Verbania, e si giova del rinnovato spirito di collaborazione tra enti ed associazioni. Sostengono l’iniziativa il Distretto turistico, l’ente giardini botanici di Villa Taranto, il Museo del paesaggio. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 19 22/08/2014 - PAG. 15 22/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Sacro Monte, c’è una nuova proposta «Cerchiamo sponsor per la funicolare» La direttrice dell’Agenzia del Turismo Della Chiesa: «Consapevole dei costi elevati» Si studiano idee per il rilancio: «Grazie ad Expo potrebbero arrivare sgravi fiscali» trebbe vedere se, in occasione di «Nessuna bacchettata Expo, il Governo concede degli al Comune per la funicolare. La sgravi fiscali per rendere la funimia non era una critica: sono colare operativa in modo contiperfettamente consapevole che nuativo». i costi, soprattutto legati al personale e alla tassazione, per La strada giusta l’apertura della funicolare sette Per quanto riguarda l’attività di giorni su sette può comportare. promozione e marketing legata Costi che, un po’ per i tagli avve- al Sacro Monte, la Della Chiesa nuti a livello di Governo centra- afferma che quanto già messo in le, un po’ per i vincoli imposti dal campo è efficace. «Quello che patto di stabilità, possono essere già viene fatto e che sta dando ottimi risultati, può poco sostenibili». essere ampliato e arCon queste parole Paola Della Chiesa, La chiusura ricchito da nuove culturali, direttrice dell’Agennel giorno proposte come quella pensata zia del Turismo, precisa la sua posizione di Ferragosto Enrica La Viola, dell’elein merito alla promoaveva proprietaria gante bed and brezione del Sacro Monsollevato akfast “Il Parco e gli te in vista di Expo. proteste Affreschi”». La signora La Viola «Valorizziamola» ha aperto nel 2008 un «Essendo la funicolare una peculiarità unica nei din- b&b all’interno di quella che tuttorni, sarebbe bello riuscire a ti conosciamo come Villa Pax, valorizzarla e a farla conoscere realizzata da Ludovico Pogliaanche ai turisti stranieri. Forse, ghi. Gli ospiti della signora La per valutare la sostenibilità del- Viola provengono da tutto il la sua apertura sette giorni su mondo (Giappone, Stati Uniti, sette, Comune e Avt potrebbero Olanda, Germania, Svizzera) e fare uno studio di fattibilità ed sono amanti della cultura. La sua idea prevede un rilaneventualmente ricercare degli sponsor. Se si ritiene opportuno cio di una parte della storia di e utile, io sono disponibile a dare Varese poco nota e chiusa all’inuna mano». Ma, secondo la di- terno di muraglioni e cancellate rettrice dell’Agenzia del Turi- di ville di pregio troppo poco smo, potrebbe essere percorri- spesso vissute non solo dai turibile anche un’altra via. «Si po- sti, ma anche dai proprietari VALERIA DESTE PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 20 22/08/2014 - PAG. 8 22/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Ci avevo già pensato nel 2010: un'Esposizione a misura di Bronzi» INIZIA con un distinguo: «La questione va rovesciata. La molla non deve essere “i Bronzi per l’Expo”, ma “l’Expo per i Bronzi”. Nel senso che l’esposizione delle due sculture a Milano potrebbe avere un significato solo se inserita in un tema più ampio, profondo, di grande respiro. Ed è con quest’intento che quattro anni fa, da assessore comunale alla Cultura, avevo pensato di chiedere a Reggio Calabria quei capolavori in prestito». Per Massimiliano Finazzer Flory, attore e regista, il braccio di ferro col ministero ai Beni Culturali che impegna Roberto Maroni e Vittorio Sgarbi è storia già vissuta. Almeno in parte. «Viste le resistenze incontrate in Calabria, nella comunità locale prima ancora che con le autorità competenti, decisi abbastanza presto di accantonare l’idea. Di cui rivendico però la validità. Naturalmente, nel contesto in cui era nata. Quindi all’interno di un progetto di Expo molto diverso da quello che si è poi sviluppato. Col tema della nutrizione, i Bronzi di Riace c’entrano poco». Andiamo con ordine.Comele era venuta l’idea di esporre le due sculture a Milano? «Avevamo vinto la sfida con Smirne per aggiudicarci l’Expo 2015 e avevamo iniziato a progettare alcuni eventi legati a quelli che potevano essere i grandi temi. Uno, quello dell’acqua, ci stava particolarmente a cuore. Era perché si parlasse dell’importanza di quest’elemento nei Paesi poveri che molti Stati africani avevano appoggiato la candidatura di Milano. Quindi provai a immaginare una grande mostra sul Mediterraneo ». Ilmarecheharestituito i Bronzi. «Esattamente. Il Mediterraneo come entità che lega il nostro Paese a quelli che si affacciano sul bacino; il Mediterraneo come culla della civiltà, della Magna Grecia. Quindi come radice della nostra italianità. I Bronzi potevano incarnare il simbolo di una cultura nata intorno all’acqua e arrivata fino a noi. Anche Milano arriva da lì». I Bronzi, però, sono rimasti in Calabria. «Avviammo i contatti, ci fu uno scambio di lettere. Mi fu spiegato che i reggini si erano opposti anche al trasferimento delle sculture alla Maddalena, per il G8 organizzato da Berlusconi. Scontentare l’opinione pubblica calabrese non aveva senso». Ora la sfida è politica. «Sgarbi è un provocatore, lo sanno tutti. Meglio un provocatore, però, che il potere dei burocrati». La battaglia è giusta? «Il mio progetto prevedeva un gemellaggio di Milano con Reggio Calabria e altre città da coinvolgere nell’organizzazione dell’Expo. In quella cornice, i Bronzi rivestivano una missione importante per la Calabria. Ora si rischia di trattarli come oggetti da vetrina. Della Calabria non importa a nessuno. Eppure bisogna parlarne. Lo farò in un ciclo di incontri in America, nei prossimi giorni, in vista delle recite del mio spettacolo su Leonardo. Nella mia Expo, oltre ai Bronzi, c’era anche lui». 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E tutto attraverso cinque leve da azionare all’estero: un piano «Road to Expo», un piano gdo, un piano comunicazione contro l’Italian sounding, un roadshow per l’attrazione di investimenti e un piano speciale «mercati d’attacco». Budget complessivo a disposizione: 68 mln di euro. A predisporre i punti chiave del piano straordinario Made in Italy sono stati i tecnici del Ministero dello sviluppo economico. In queste ore l’esecutivo sta valutando se inserire o meno le azioni in programma direttamente all’interno del decreto legge sblocca-Italia, che dovrebbe approdare in consiglio dei ministri, il 29 agosto. E che dovrebbe accogliere anche altre cinque leve da azionare sul mercato italiano (si veda tabella), per cui si prevede un budget complessivo di 62 mln. C D ELLE CINQUE LEV E PER L’ESTERO, tre riguardano direttamente o indirettamente i temi di Expo. In particolare, per il piano «Road to Expo» saranno stanziati 2 mln di euro con l’obiettivo di concretizzare la ricaduta commerciale dell’esposizione nei settori dell’agroindustria e su tutti i comparti industriali ad essa legati, attraverso il proseguimento della collaborazione con le cinque principali fiere italiane di settore. Il secondo piano legato all’Expo e alle sue tematiche sarà finalizzato alla «comunicazione contro l’Italian sounding», per il cui sostegno sono stati stanziati 18 mln di euro. Il Ministero delle politiche agricole varerà un nuovo marchio internazionale «Italian original» (il nome è provvisorio) a tutela e promozione delle nostre Doc/Dop e Igp/Igt. La diffusione internazionale di questo nuovo logo avverrà attraverso un programma di advertising. E consentirà la riconoscibilità dei prodotti italiani dalle numerose imitazioni. Ad esso si lega la finalità del terzo piano, inerente ai temi Expo, quello per la gdo. Le risorse stanziate a riguardo ammontano a 25 mln di euro. In particolare, saranno previsti accordi con la grande distribu- zione per inserire a scaffale più prodotti del Made in Italy. L’obiettivo è inserire marchi di qualità appartenenti ad aziende di piccole dimensioni. Va ricordato in proposito che l’Ice ha firmato nel settembre 2013 un contratto con la gdo tedesca, stabilendo di intervenire con un finanziamento di 2,1 mln di euro per una campagna promozionale da realizzare in tre Ggmm premium: Ka.De. We. di Berlino, Oberpollinger di Monaco; Alsterhaus di Amburgo. In aggiunta agli eventi della campagna, ci saranno aree dedicate ai prodotti italiani, dall’ingresso (con una mostra sul Made in Italy) fino agli stand presenti nei segmenti merceologici legati a moda e agroalimentare. Sono inoltre previste tre degustazioni presso i tre grandi magazzini Infine, viste le trattative in corso o già chiuse per nuovi accordi di libero scambio (Usa-Ue e UsaCanada), lo Sviluppo economico punta a «piani speciali» per aggredire quei mercati e sfruttare le opportunità per le aziende italiane. Oltre alle azioni di promozione identificate dai piani speciali saranno attivate nelle aree in oggetto missioni settoriali di imprenditori a guida politica. La dotazione finanziaria per questi piani speciali è pari a 18 mln di euro. Infine, per il « roadshow attrazione investimenti» ci sarà un plafond di 5 mln di euro. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 22 21/08/2014 - PAG. 12 21/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Openjob dà voce ai nostri imprenditori «Porterò a Roma le eccellenze varesine» Rosario Rasizza rappresenterà il Varesotto in un meeting con il Ministero del Lavoro «Viviamo in un territorio capace di produrre ricchezza, ma ci servono regole chiare» VARESE MATTEO FONTANA Portate le istanze e le richieste degli imprenditori della provincia di Varese direttamente a Roma, in occasione di un meeting organizzato dal ministero del Lavoro il prossimo 9 e 10 settembre. Ghiotta occasione Sarà Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis, l’agenzia per il lavoro di Gallarate e presidente di Assosomm, l’associazione di categoria di riferimento, a rappresentare il mondo economico e del lavoro varesini. Innovazione, nuovi strumenti normativi, digitalizzazione della pubblica amministrazione, miglioramento del sistema scolastico, Expo e fuori Expo, saranno i temi principali che l’esponente varesino porterà al tavolo del ministero guidato da Giuliano Poletti, il quale ha dedicato il convegno di settembre ai servizi per l’impiego in Europa. La due giorni si colloca nell’ambito delle attività promosse per stimolare il dibattito tra le parti sociali, legato al semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea. Ai lavori parteciperanno istituzioni e parti sociali, dai sindacati Cgil, Cisl Uil e Ugl, a Confindustria, Rete Imprese, Assosomm, Assolavoro, Rete Lavoro e Alleanza cooperative italiane. Un’ottima occasione per portare direttamente al ministro, le richieste e le esigenze degli imprenditori lombardi ed in particolare di quelli della provincia di Varese. «Il nostro è un territorio virtuoso - commenta Rasizza - ricco di centri di formazione di eccellenza come l’Insubria e la Liuc, capace di attrarre capitali, innovazione e di creare un proficuo circuito di ricchezza da produrre ed esportare». Occorre però creare le condizioni perché tutto il potenziale della nostra economia possa esprimersi pienamente. Il presidente di Assosomm anticipa alcuni passaggi dell’intervento che farà alla tavola rotonda. «Gli imprenditori varesini per riuscire a sfruttare al meglio le proprie e le risorse del territorio e creare ricchezza che ancora manca - prosegue Rasizza - hanno bisogno di regole certe, chiare e semplici; questo è uno dei temi caldi che affronterò nella tavola rotonda perché regole semplici consentono di accrescere la trasparenza e la competitività». Qualità normativa è ciò a cui aspira il mondo imprenditoriale varesino. «Un altro tema che affronterò è quello della necessità di operare su un mercato libero, concorrente, basato sull’etica e sulla legalità, che permetta di fare emergere meriti e capacità» sottolinea l’ad di Openjobmetis, che a Roma esalterà le peculiarità pro- Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis, azienda per il lavoro di Gallarate «Occorre creare un mercato libero basato sull’etica e sulla legalità» duttive delle Pmi presenti sul nostro territorio, spina dorsale del sistema produttivo. Giovani da lanciare «Ogni giorno lavoriamo a fianco degli imprenditori, raccogliamo i loro pensieri, le loro considerazioni e preoccupazioni - prosegue Rasizza - ci facciamo carico delle loro esigenze perché crediamo che dando nuovo vigore e stimolando la competitività delle aziende, sia possibile generare nuova occupazione». Proprio il tema PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO della creazione di nuovi posti di lavoro, in una provincia come la nostra dove la disoccupazione giovanili ha toccato i livelli di guardia, sarà al centro del meeting di settembre. «Mi senti vicino agli imprenditori varesini perché la mia avventura imprenditoriale è partita proprio da Varese - conclude il leader di Assosomm - al ministro Poletti sottolineeremo ancora una volta l’importanza delle agenzie per il lavoro nel contribuire alla creazione di nuovi posti». 1 PAG 23 21/08/2014 - PAG. 21 21/08/2014 ||| ||| ||| ||| Expo Entro il 15/9 i progetti per l’attrattività lombarda Entro il 15 settembre (ore 12,00) potranno essere presentate via Pec alla Cciaa di Milano le proposte progettuali per la promozione dell’attrattività del territorio lombardo in occasione di Expo 2015. Le risorse disponibili sono pari a 3 mln di euro, a valere sul bilancio regionale 2014. Possono presentare proposte progettuali forme di aggregazione unica a livello provinciale o altre modalità di intese o di aggregazione tra enti e soggetti locali, pubblici, associativi e privati, largamente rappresentative del territorio. La giunta della Regione Lombardia ha avviato una procedura finalizzata all’individuazione e selezione di progetti che possano contribuire alla valorizzazione e all’incremento dell’attrattività e competitività dei territori lombardi in occasione dell’Expo. Il presente invito ha come obiettivo l’individuazione e la selezione di progetti dei territori lombardi da realizzare nella fase temporale 1 (ottobre-dicembre 2014). Si prevede un contributo regionale (pari al massimo al 50% dell’importo di ciascun progetto) e un possibile cofinanziamento a sostegno dello sforzo regionale (di almeno il 50% dell’importo di ciascun progetto) a cui concorre il sistema camerale lombardo. Marco Ottaviano PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 24 21/08/2014 - PAG. 15 21/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Funicolare, grave errore da non ripetere Per Expo il Sacro Monte si merita di più» La direttrice dell’Agenzia del Turismo guarda alla sfida del 2015. E boccia lo scivolone di Ferragosto Paola Della Chiesa: «Gli stranieri ci sono e cercano arte, mezzi ecologici, fede e offerte culturali» VALERIA DESTE «In occasione dell’Expo 2015, vanno investire risorse affinché la funicolare sia aperta sette giorni su sette da maggio a ottobre. Inoltre, per attirare persone al Sacro Monte, non necessariamente interessate all’aspetto prettamente religioso, serve qualcosa di impatto». A dirlo é la direttrice dell’Agenzia del Turismo di Varese, Paola Della Chiesa, che tratteggia la sua visione del rilancio del borgo Unesco, in vista della grande esposizione internazionale. «Bisogna almeno provarci continua Della Chiesa in riferimento all’operatività della funicolare - Dobbiamo pensare che la nostra proposta turistica è rivolta soprattutto agli stranieri». te usando mezzi di trasporto pubblico, meglio se eco sostenibile». La direttrice dell’Agenzia del Turismo ricorda il turista straniero, a differenza nostra, sia abituato a una sorta di indipendenza nella pianificazione del proprio viaggio. «Gli stranieri sono più autonomi di noi quando viaggiano. Molto, spesso, si informano prima della partenza sulle località di interesse che è possibile visitare nel luogo dove vanno. Poi, però, si organizzano sul posto, anche per gli spostamenti». Insomma, Varese sere affiancata a un’offerta culturale diversificata. «Abbiamo già la rassegna teatrale Tra Sacro e Sacro Monte, che anche quest’anno ha avuto un grande successo di pubblico e che l’anno prossimo intende proporre Dante». «A questo si possono aggiungere - e qui potrebbe entrare in gioco il Comune di Varese - le mostre artistiche e i concerti proposti da Enrica La Viola, proprietaria del bed and breakfast “Il Parco e gli Affreschi”: attività culturali di un certo livello». Valore paesaggistico Il botto di Villa Panza «Il prossimo anno dovrà funzionare sette giorni su sette da maggio a ottobre» A conferma di ciò, le presenza sul nostro territorio - in questa pazza estate con un meteo che ha spesso giocato a sfavore - di un ottimo numero di turisti tedeschi, olandesi, statunitensi, cinesi e russi. Villa Panza, ad esempio, ha registrato negli ultimi tre mesi circa 350 accessi al giorno: la stragrande maggioranza di questi, provenienti dai Paesi sopra citati. «Questo perché i turisti tedeschi, olandesi, statunitensi, cinesi e russi hanno ancora una buona capacità di spesa e si spostano anche con la pioggia, preferibilmen- deve imparare ad avere una mente più internazionalizzata e deve aprirsi al mondo. «Se l’anno prossimo sarò ancora direttrice dell’Agenzia del Turismo, vorrei fare il 70% della promozione sull’estero, nello specifico sulle riviste di settore dell’Olanda, della Germania, degli Stati Uniti, della Russia e della Cina». Per quanto riguarda il Sacro Monte nello specifico, Della Chiesa ritiene che il pellegrinaggio attraverso la Via Sacra, la visita al Santuario e ai musei, debba es- Questo per sganciare dall’immaginario collettivo che vede associato al Sacro Monte solo un itinerario prettamente sacrale e di fede. «Il Sacro Monte ha una forte vocazione sacrale, ma per coloro che non sono credenti è anche un luogo fantastico a livello paesaggistico». «Cosi, come può diventare un punto di riferimento culturale per rassegne teatrali e concerti, all’interno della cornice del borgo sacro e dei parchi delle ville in stile Liberty di privati. Quanto proposto dalla signora La Viola è un’occasione da non perdere». L’apertura delle ville di pregio di privati ai turisti, infatti, è un’attività già prevista all’interno del marketing plan dell’agenzia, approvato da Regione Lombardia fino al 2015. 1 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 25 21/08/2014 - PAG. 22 21/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Le linee guida delle Dogane ne sull’introduzione di merci. mer Tassato l’import a fini commerciali Salvacondotto per gli stati Expo Importazioni facili per i prodotti dei paesi partecipanti DI ROBERTO ROSATI introduzione da paesi extra Ue di merci da parte dei partecipanti all’Expo Milano 2015, purché non per scopi commerciali, fruisce di agevolazioni doganali che vanno, a seconda del caso, dall’ammissione temporanea all’importazione in franchigia di diritti (dazi e Iva). È però necessario che il partecipante all’evento sia in possesso del codice identificativo EORI e che l’introduzione sia effettuata direttamente presso un ufficio doganale italiano, oppure in regime di transito presso l’ufficio di un altro stato membro, con successivo trasferimento in Italia per il disbrigo delle formalità doganali. Salvo specifiche deroghe, le merci introdotte in Italia devono rispettare le normative doganali vigenti, in particolare in materia di sicurezza dei prodotti e di tutela della proprietà intellettuale e del «made in». È quanto si legge nel vademecum predisposto dall’Agenzia delle dogane a beneficio dei partecipanti all’esposizione (si veda ItaliaOggi di martedì scorso). Oltre che agli aspetti procedurali, la guida dedica ampio spazio alle agevolazioni applicabili alle merci importate con destinazione Expo Milano 2015 in base alla Convezione di Parigi del 1928, schematizzate nella tabella. Agevolazioni che non spettano, sottolinea la guida, alle merci introdotte per essere commercializzate all’interno della manifestazione, che devono essere dichiarate per L’ l’importazione definitiva, con pagamento dei diritti doganali (dazi e Iva). A questo proposito, l’Agenzia delle dogane sembra prendere posizione anche sulla controversa questione dell’applicabilità o meno delle misure extrafiscali ordinariamente previste per l’importazione di merci (come restrizioni sanitarie e quantitative all’import, barriere commerciali all’entrata, misure anti dumping). Soltanto nel paragrafo 3, dedicato ai Partecipanti non ufficiali, infatti, viene precisato che, ai prodotti importati per fini commerciali, si applicano anche «tutte le misure di politica commerciale, di carattere sanitario e fitosanitario nonché eventuali altre misure di carattere nazionale». Poiché, pertanto, analoga precisazione non è riprodotta nel paragrafo 2 con riguardo ai Partecipanti ufficiali (cioè le oltre 140 nazioni e alcune organizzazioni), dovrebbe desumersi che i prodotti a scopo commerciale importanti dai Partecipanti ufficiali non soggiacciono alle predette misure extrafiscali. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 26 21/08/2014 - PAG. 22 21/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Le agevolazioni su dazi e Iva per i prodotti non commerciali in arrivo PARTECIPANTI UFFICIALI PARTECIPANTI NON UFFICIALI 1. Ammissione temporanea di merci destinate alla costruzione/ arredo degli spazi espositivi, destinate a essere riesportate dopo l’evento. In particolare: - materiali da utilizzare per la realizzazione e l’allestimento dei propri spazi espositivi; - merci destinate a essere utilizzate per la presentazione di prodotti del proprio paese; - merci destinate a essere esposte o a costituire oggetto di una dimostrazione; - utensili, materiali e mezzi di trasporto necessari ai lavori da effettuare per la realizzazione dello spazio espositivo; - materiale pubblicitario o dimostrativo non di consumo, registrazioni sonore, film, diapositive e relative apparecchiature utilizzate per la propaganda dei prodotti. Non è richiesto il deposito di fondi a garanzia del pagamento dei diritti doganali per le merci vincolate al regime di ammissione temporanea. Le merci non riesportate devono essere definitivamente importate ed è dovuto il pagamento dei relativi diritti doganali. 1. Idem come per i Partecipanti ufficiali. L’unica differenza è che, all’atto della presentazione della dichiarazione di ammissione temporanea, deve essere prestata la garanzia per i diritti doganali relativi alla merce vincolata a tale regime. 2. Importazione in esenzione dai diritti doganali di merce destinata al consumo nell’ambito di attività istituzionali In particolare, rientrano in tale categoria i prodotti che saranno distribuiti gratuitamente (cibo, bevande non alcoliche, campioni gratuiti, opuscoli, materiale pubblicitario e tutti i prodotti che non rientrano al punto 1) all’interno degli spazi espositivi e in ambito di eventi/ricevimenti ufficiali/istituzionali. La quantità di merce importata in esenzione deve essere proporzionata allo scopo e al numero dei visitatori/ospiti. I prodotti importati in esenzione non possono essere ceduti a terzi a titolo oneroso o gratuito senza il preventivo accordo dell’autorità doganale. Sono esclusi dall’agevolazione i prodotti alcolici, tabacco e prodotti del tabacco, combustibili e carburanti. 2. Importazione in franchigia dai diritti doganali delle seguenti merci destinate al consumo nell’ambito di attività istituzionali (se non destinate a essere commercializzate all’interno di padiglioni gestiti da operatori commerciali): - campioni di valore trascurabile importati gratuitamente e che servono per la distribuzione all’interno della manifestazione senza compenso. Prodotti alimentari e bevande dovranno essere consumati nel corso della manifestazione. La quantità e il valore dei campioni che potranno essere importati in franchigia dovranno essere proporzionali alla natura della manifestazione, al numero dei visitatori e all’importanza della partecipazione dell’espositore; - merce da utilizzare per la dimostrazione di macchine e apparecchi, materiali di scarso valore e consumati per l’allestimento degli stand (es. colori, vernici, carta da parati), stampati, cataloghi, prospetti, manifesti pubblicitari e altri oggetti forniti gratuitamente per fini pubblicitari. Anche in tale caso le merci destinate alla dimostrazione devono essere consumate nel corso della manifestazione e il loro quantitativo deve essere proporzionato. Sono esclusi dall’importazione in franchigia i campioni e le merci destinate alla dimostrazione se si tratta di prodotti alcolici, tabacco e prodotti del tabacco, combustibili e carburanti Ammissione temporanea È comunque consentito ricorrere al regime di ammissione temporanea, senza il pagamento dei diritti doganali e senza applicazione delle misure di politica commerciale (ma prestando garanzia), a condizione che le merci siano riesportate dopo l’utilizzo previsto, e comunque entro tre mesi dal termine della manifestazione, ovvero siano consumate nel corso della manifestazione (purché la quantità utilizzata sia proporzionata allo scopo e al numero dei visitatori). La facilitazione non si applica alle bevande alcoliche, al tabacco e ai combustibili e carburanti. 3. Autoveicoli e carburanti/lubrificanti I commissariati generali di sezione possono importare in franchigia doganale fino a due autovetture, compresi i relativi pezzi di ricambio, per l’utilizzo da parte della struttura del Partecipante Ufficiale. Per gli autoveicoli destinati ad uso ufficiale del commissariato generale di sezione, comunque in numero non superiore a due, è consentito l’acquisto di carburanti e lubrificanti in esenzione da accisa o imposta di consumo nel limite complessivo di 1.200 litri per semestre. 4. Merce destinata al consumo del personale dei commissariati generali di sezione Il personale del commissariato di sezione può importare in franchigia doganale la mobilia e gli effetti personali, incluso un veicolo. Tale importazione deve avvenire entro sei mesi dalla data di ingresso nel territorio italiano di ciascun richiedente. Le esportazioni delle masserizie dovranno avvenire alla fine dell’evento e non oltre il 30 giugno 2016. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 27 21/08/2014 - PAG. 15 21/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Telecamere anti caos e un park Il Comune svela tutte le sue carte Una serie di progetti per il Sacro Monte di Varese. Che, entro Expo, lo renderanno una delle principali “ricchezze” del territorio oltre che un luogo “a misura di turista”. L’assessore al Marketing Territoriale Sergio Ghiringhelli sta portando avanti un lavoro costante per realizzare una serie di miglioramenti per l’accessibilità al borgo, in vista di Expo. E sono tre i fronti sui quali è impegnato Ghiringhelli. «Ci sono due bandi ai quali il Comune prenderà parte – spiega l’assessore lumbard – Il bando sull’attrattività del territorio, per una cifra di circa 700-800mila (il bando prevede il finanziamento solo del 50%), che serviranno per il Sacro Monte e per il centro. E più avanti un bando della Regione che metterà a disposizione un milione di euro per tutta la Lombardia, esclusa Milano». E per questo secondo progetto, il Comune punta a mettere in atto una serie di azioni coordinate con il territorio. Informazioni in tempo reale Mentre, entrando nello specifico del Sacro Monte, il Comune pensa ad una vera e propria “rivoluzione” dell’accessibilità. A partire dall’installazione di un sistema di telecamere che controllino l’accesso delle auto al borgo. Fornendo informazioni in tempo reale agli automobilisti sulla disponibilità di posti auto in cima, in piazzale Pogliaghi e Il Comune è al lavoro in prospettiva Expo: Sacro Monte protagonista PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 28 21/08/2014 - PAG. 15 21/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo nelle vie limitrofe. «Naturalmente non ci sarà alcun sistema per impedire di salire in auto, anche a parcheggi completi – continua Ghiringhelli – Ma cittadini e turisti sapranno effettivamente e in tempo reale quale sarà la disponibilità di posti. Quindi avranno l’opportunità di potersi fermare e salire con altri mezzi». A raso in via delle Pizzelle E quindi è in programma la realizzazione di un nuovo parcheggio a raso in prossimità del borgo. Si tratta di circa ottanta posti, che verrebbero ricavati a raso lungo via delle Pizzelle, dopo il ristorante Il Ceppo, e in alcuni slarghi sempre lungo la strada. «Si tratta di una strada abbastanza larga e con la presenza di slarghi, quindi i posti saranno realizzati a lato della via e nei piccoli slarghi presenti – sottolinea – Ci potranno stare tranquillamente ottanta posti». «Il costo indicativo è di 62mila euro. Sarebbe un parcheggio che verrebbe aperto soprattutto nei fine settimana. E quindi fungerebbe per motivi turistici». Secondo Ghiringhelli, si tratta di un passo ulteriore «verso quel progetto di sistemazione della mobilità del Sacro Monte che non si esaurisce con il parcheggio alla Prima Cappella, che molti criticato, ma prevede diverse azioni. Il parcheggio alla Prima Cappella è per chi intende percorrere a piedi la Via Sacra, a servizio del borgo potrebbe esserci invece questo in via delle Pizzelle». Si tratta quindi di una strada non asfaltata, e che rimarrebbe comunque in terra battuta o prato. Quindi, oltre all’accessibilità, è in arrivo il progetto del sistema di informazione con il wi-fi. Ovvero la possibilità di ottenere informazioni turistiche sul luogo direttamente sul cellulare. Un metodo utilizzato in numerose località turistiche. Un servizio quindi all’avanguardia per scoprire il luogo sacro, che renderà più facili le visite. Insomma, l’amministrazione sta lavorando per rendere Varese a misura di Expo. E gli obiettivi sono raggiungibili. 1 M. Tav. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 29 21/08/2014 - PAG. 21 21/08/2014 ||| ||| ||| ||| Expo EXPO SUI BINARI SABATO 30 AGOSTO DAL BINARIO 9 DELLA STAZIONE DI S. LUCIA DI VENEZIA partirà ExpoExpress, il treno-mostra realizzato da Ferrovie dello Stato italiane, Expo 2015 S.p.A. e Mondadori che toccherà 12 città italiane per presentare l’Esposizione Universale. A bordo del convoglio costituito da tre carrozze (Casa Expo, Carrozza Live, Carrozza Food), si potrà sperimentare un percorso dedicato al racconto interattivo del progetto Expo, grazie ad immagini, video e infografiche. ExpoExpress sarà inaugurato in occasione della 71ª Mostra internazionale d’arte Cinematografica e si concluderà il 12 dicembre 2014 dopo aver toccato altre 11 città: Verona, Padova, Milano, Genova, Trieste, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Pisa e Napoli. Milano 2015. L’intesa è stata firmata nei giorni scorsi a Milano da Michele Mario Elia, a.d. di FS Italiane, e Giuseppe Sala, commissario unico del governo e ad di Expo 2015. Alla società di FS è stata affidata l’alta sorveglianza, il coordinamento delle direzioni lavori già operative e l’istituzione delle nuove direzioni lavori per i molteplici appalti previsti. SARÀ ITALFERR , LA SOCIETÀ DI INGEGNERIA del gruppo Ferro- vie dello Stato, a occuparsi della direzione dei lavori di Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 30 21/08/2014 - PAG. 9 21/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Con Sgarbi alla scoperta dell'arte Ecco i 14 Padiglioni della cultura NON SI stanca di ripeterlo: «Milano è la quarta città d’arte d’Italia, dopo Roma, Firenze e Venezia », spiega Vittorio Sgarbi, citando «la più straordinaria prospettiva architettonica di tutti i tempi, quella di Santa Maria presso San Satiro», la Pietà Rondanini di Michelangelo, poi le opere di Raffaello, Caravaggio, Tiepolo, fino ad arrivare ai Futuristi e a De Chirico. E poco importa che «si sia persa una grande occasione, quella di organizzare una mostra su Leonardo ». L’Expo alle porte è comunque un’occasione per «valorizzare Milano come capitale della cultura », spiega Roberto Maroni. Che a Sgarbi, nelle scorse settimane nominato ambasciatore dell’Expo per conto di Regione Lombardia, ha affidato la stesura di un percorso nei tesori di Milano in 14 tappe. O, per dirla con le parole del governatore, «in 14 Padiglioni tematici legati alle belle arti e alla cultura». Una proposta «concreta e piena di fascino, che rappresenta il contenuto culturale di Expo 2015». E anche un tavolo di lavoro che possa coinvolgere, insieme alla Regione, tutte le istituzioni. «In particolare il ministero dei Beni e attività culturali e del Turismo e il Comune di Milano - precisa Maroni - Già all’inizio di settembre intendo parlare con il ministro Dario Franceschini (con il quale abbiamo già avuto una serie di incontri nei quali sono state illustrate anche alcune di queste iniziative) e con Palazzo Marino». Valorizzazione del patrimonio esistente e organizzazione di mostre ed eventi pensati per l’occasione, i due binari sui cui si muove il palinsesto firmato Vittorio Sgarbi. Punto di partenza, il Castello Sforzesco. «Un simbolo - lo definisce il critico d’arte - che come tale non merita d’essere nascosto, come successo con l’Expo Gate». E un simbolo è anche Stendhal, «l’anima dell’Expo»: «Era così innamorato dell’Italia, da aver voluto la parola “milanese” scritta sulla sua tomba». ED È PROPRIO a Stendhal che è dedicato uno dei «Padiglioni» dell’itinerario. Gli altri portano i nomi di Bramante, Antonello da Messina, Michelangelo, Raffaello e Caravaggio. «Quando Napoleone ha concepito il Louvre, ha concepito Brera: Milano e Parigi sono la stessa cosa», osserva Sgarbi, ribadendo la richiesta, sua e del governatore lombardo, di portare nel sito dell’Expo i Bronzi di Riace. «Un simbolo universale, e l’Esposizione universale l’ha vinta Milano, non Reggio Calabria». Le due sculture dovrebbero rappresentare il primo Padiglione della lunga serie, che include anche i concerti della Scala e di Mito, le opere dei Futuristi al Museo del Novecento («Milano è la città che sale, e l’Expo 2015 ha le sue radici in quel movimento») e i Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico nei giardini della Triennale. AMBIZIOSOil progetto che ruota intorno a Leonardo: «Bisogna portare a 50 persone a blocco il numero dei visitatori del Cenacolo, prolungando l’apertura fino alle tre di notte: potremmo arrivare a 5-600.000 presenze in sei mesi». Con una novità a corollario: l’esposizione della Bella Principessa di Leonardo a Palazzo Bagatti Valsecchi. «Ci sono questioni di carattere burocratico che andranno risolte - avverte Maroni - ma la Regione è disposta a investire risorse economiche ». Sul tavolo contributi per 10 milioni di euro e un secondo palinsesto culturale a respiro regionale. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 31 20/08/2014 - PAG. 7 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 32 20/08/2014 - PAG. 7 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 33 20/08/2014 - PAG. 7 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 34 20/08/2014 - PAG. 33 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo L'Olona si fa bella per Expo LEGNANO Oltre 1.300.000 euro: sono i fondi, ripartiti tra vari cofinanziatori, tra cui Regione, Aipo, comuni della zona e privati, che serviranno per "fare bello" il fiume Olona, le sue sponde e, soprattutto, il parco sovracomunale dei Mulini. Proprio in questi giorni è stata ultimata tramite il comune di Parabiago, che fa da capofila, una perizia di variante relativa al progetto "Dalla Mappa alla realizzazione delle reti. Qualificare il paesaggio periurbano lungo il medio corso del fiume Olona", nell’ambito del bando "Spazi aperti 2011" di Fondazione Cariplo. Si tratta, in sostanza, di un piano che dovrà essere attuato nei prossimi mesi per una serie di opere di riqualificazione ambientale che sono da considerarsi come interventi di compensazione in vista di Expo 2015. La relazione tecnica evidenzia come «Tale progetto interessi un sistema di spazi aperti interni alla conurbazione dell’Altomilanese dislocati in dieci aree che si sviluppa lungo il corso d‘acqua del fiume Olona e del canale Villoresi situati nei comuni di Parabiago, Legnano, Canegrate, San Vittore Olona e Nerviano, compresi nel Plis Parco Mulini». «Si tratta continua - di un insieme di spazi di fondamentale importanza per la qualità del territorio dell’Altomilanese, il cui mantenimento evita la saldatura dell’edificato e permette di contenere lo spreco di suolo libero ». La lista di lavori previsti nel milione e 342 mila euro di spesa è molto lunga e ci sono interventi già iniziati come quelli al parco Castello di Legnano, con una spesa di quasi 400.000 euro, con sistemazioni delle sponde, dei nuovi ponti e di una pista ciclabile. Eppure questo è solo l’inizio: nella vicina San Vittore Olona per esempio, oltre alla nuova ciclabile di via Fornasone-Valloggia, praticamente ultimata, nell’adiacente vallo di esondazione controllata si interverrà con siepi e aree di sosta. Sempre sul territorio sanvittorese sono stati stanziati fondi per perfezionare la zona umida della Foppa, con piani per ripristinare boschi, orti e frutteti. Nuovi sentieri verranno creati tra il depuratore di Canegrate e la zona del cosiddetto "Isolino" sul territorio parabiaghese. Interventi di abbellimento, sempre con altri percorsi interni al parco, saranno creati pure sul territorio nervianese, vicino al grazioso mulino Starquà, dietro al depuratore, e lungo il vecchio canale del Riale di Parabiago. Molte piantumazioni saranno effettuate dall’Ente regionale per la salvaguardia agricola e delle foreste. Non va dimenticata nemmeno una grande pista ciclabile che seguirà il fiume, collegando tutti e cinque i comuni. Stefano Vietta PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 35 20/08/2014 - PAG. 7 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 36 20/08/2014 - PAG. 7 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 37 20/08/2014 - PAG. 5 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Ue, tornano i viaggi di lavoro E l’Expo rilancia Milano ROMA Dopo tre anni di stasi, nel primo semestre di quest’anno le trasferte di lavoro in Europa, specie verso gli scali tedeschi, inglesi e spagnoli, sono cresciute del 10% rispetto al 2013. Il dato emerge dall’ultima rilevazione della Business travel survey di Uvet American Express, società del gruppo Uvet specializzata nei viaggi d’affari che approfondirà questi temi durante la 12ª edizione del BizTravel Forum (25- 26 novembre, Fiera Milano City). Parigi rimane la città più frequentata dai lavoratori in trasferta, raccogliendo il 13,4% del totale dei viaggi d’affari fatti nel vecchio continente. «Questa ripresa dei viaggi di lavoro in Europa – spiega Luca Patanè, presidente del gruppo Uvet, polo distributivo del turismo con un giro d’affari di 2,2 miliardi di euro – si è accompagnata a una riduzione del 3% del costo medio del biglietto aereo, dai 387 euro del primo semestre 2013 ai 377 del 30 giugno di quest’anno. E rispetto al primo semestre 2012 il biglietto aereo è diminuito mediamente anche di più: quasi del 5%». Seppur con traffico in calo (dal 6,4% al 6% del primo semestre 2014), Bruxelles resta la terza meta più battuta per lavoro. Meno movimento anche verso Amsterdam: le trasferte aeree sono scese PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 38 20/08/2014 - PAG. 5 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Riprendono i viaggi di lavoro dal 4,4% al 4%. Balzo in avanti per Francoforte, capitale economica della Germania e sede della Bce: i viaggi dei «business man» sono aumentati dal 3,4% del primo semestre 2014 al 4% dell’analogo periodo di quest’anno. Bene anche Monaco, con Madrid in ripresa, e Londra sostanzialmente invariata, che assorbe l’8,3% delle trasferte aeree e rimane la seconda meta d’affari in Europa. I dati di Uvet American Express registrano poi un «effetto Expo» per Milano, dove le trasferte di lavoro in aereo sono cresciute dal 30,7% del primo semestre 2013 al 32,5% del primo semestre 2014. Analogamente il capoluogo lombardo si conferma prima destinazione dell’Alta velocità ferroviaria del nostro Paese con il 30,4% dei viaggi rispetto al 26,5% di Roma. Diminuisce, invece, la quota di viaggiatori d’affari che utilizzano l’aereo per andare a Roma (dal 28,9% al 28,7%) e in tutte le altre principali destinazioni nazionali (dal 40,4% al 38,8%). Lo scalo di Napoli si conferma al terzo posto tra i più frequentati (6%), nonostante la quota di viaggiatori d’affari si sia ridotta rispetto al 30 giugno 2013 (6,8%). Meno spostamenti per motivi di lavoro anche negli aeroporti di Catania (dal 5% al 4,7%), quarto scalo d’Italia, Genova (dal 2,9% al 2,8%), e Palermo (da 2,8% al 2,5%) mentre c’è stata una lieve crescita a Venezia (dal 3,8% al 3,9%), Bari (dal 3,5% al 3,8%) e Torino (dal 3,5% al 3,6%). 1 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 39 20/08/2014 - PAG. 10 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Nel vecchio tribunale la casa degli ospiti stranieri Manessuno fa l'offerta LUGLIO doveva essere il mese decisivo per cercare di “piazzare” la ex sede del tribunale di Legnano e trasformarla in una location potenziale per le delegazioni straniere che parteciperanno a Expo 2015. Doveva, perché a quanto risulta la macchina organizzativa sembra essersi momentaneamente inceppata e per avere novità si dovrà attendere il mese di settembre. Nei circa due mesi che hanno fatto seguito alla dichiarazione d’intenti espressa degli amministratori del Comune di Legnano —decisi a trasformare l’ex tribunale, ora dismesso, e lo storico Palazzo Leone da Perego in una sede privilegiate per gli ospiti internazionali— nessuno straniero in cerca di casa si è infatti affacciato alle porte dei due edifici, fosse stato anche per dare uno sguardo distratto all’offerta costruita da Legnano. IL RITARDO nella tabella di marcia non è imputabile alComune, piuttosto agli uffici di Expo 2015 che conducono i giochi, ma il dato di fatto è che con il passare del tempo e con la tendenza dei paesi ospiti a ridurre budget e presenze, le speranze di attirare una delegazione in città si fanno sempre più flebili. Il pacchetto che mette insieme l’ex tribunale e il dirimpettaio, storico Palazzo Leone da Perego era stato composto dall’amministrazione di Legnano nello scorso mese di giugno. Le delegazioni avrebbero potuto trovare nell’ex palazzo di giustizia una sorta di base logistica (due piani di circa 800 metri quadrati ognuno), mentre Palazzo Leone da Perego, oggi spazio espositivo con aree dedicate agli incontri pubblici, avrebbe costituito la cornice per le iniziative di maggiore richiamo. Le strade da seguire erano sostanzialmente due: una puntava a far inserire la location legnanese tra quante, come Sesto San Giovanni, Lainate e Monza, hanno presentato simili proposte; la seconda era legata ai contatti attivati con le delegazioni estere attese dal gruppo di lavoro nato a Legnano. TUTTA l’operazione di ospitalità, nel progetto definito dalComune, non dovrà avere costi per la delegazione estera e per questo si stanno cercando fonti di finanziamento esterne alle risorse comunali. Come detto, luglio doveva essere il mese decisivo, quello delle visite di preparazione e degli incontri con i rappresentanti delle possibili delegazioni: le porte dei due edifici, invece, non si sono mai aperte con questo obiettivo, a luglio così come nelle prime settimane di agosto.Edire che per risistemare l’ex tribunale e presentarlo in condizioni adeguate era intervenuta anche la Confcommercio locale, supportata dagli operatori dell’ospitalità: loro avevano messo a disposizione gratuitamente il personale per tirare a lucido la struttura in pochi giorni. Pulizie di inizio estate che, però, non hanno prodotto ancora risultati. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 40 20/08/2014 - PAG. 23 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Cartelli per i turisti: le prime lamentele «Inutili, per leggerli ci vuole il binocolo» A sollevare il caso sono stati alcuni utenti della bacheca internet “Sei di Busto se...” Installati nei giorni scorsi, i pannelli serviranno ad accogliere i visitatori di Expo Busto Arsizio ANDREA ALIVERTI Cartelli turistici per Expo, arrivano già le prime lamentele: «Sono ad altezza aquila. Per leggerli ci vuole il binocolo». A sollevare il caso sono alcuni utenti della frequentata bacheca internet “Sei di Busto se…”, che hanno notato in giro per la città la nuova segnaletica verticale bilingue, posizionata nei giorni scorsi da Agesp Servizi per segnalare i percorsi turistici del sacro e del liberty, pensati per i visitatori in arrivo da fuori città e per i potenziali turisti di Expo 2015. Scritte illeggibili Un’iniziativa, finanziata nell’ambito del quinto bando regionale per i distretti del commercio, che è stata presentata a fine luglio dal sindaco Gigi Farioli e dal Distretto Urbano del Commercio di Busto Arsizio: i percorsi culturali sono indicati da pannelli direzionali e da pannelli descrittivi posizionati nei pressi di ciascun monumento, per un totale di circa 70 cartelli, riconoscibili dalla gra- fica studiata ad hoc, con fondo marrone ed un colore identificativo (azzurro, arancione e verde) per ciascun percorso. Su ogni cartello è stampato anche un QR code che permette di visualizzare il testo descrittivo del monumento anche sugli smartphones e sui tablet. Una bella iniziativa per valorizzare le eccellenze storiche, artistiche e architettoniche della città, senza dubbio. Ma le critiche sull’efficacia di questa segnaletica piovono già copiose. «A quell’altezza ci vuole il binocolo per leggere i cartelli». I pannelli «Sono posizionati a “quota aquila” e con caratteri microscopici» infatti sono alla stessa altezza dei cartelli stradali della segnaletica verticale (come ad esempio lo “stop” o il “divieto di sosta”), le cui scritte hanno un carattere decisamente più grande. Tecnologia muta E infatti, ecco un’altra critica dello stesso tenore: «Sono posizionati a quota aquila, con scritte chiare su fondo scuro in caratteri microscopici». Difficili da leggere, secondo quanto sostengono gli attenti “internauti” bustocchi. C’è anche chi ha provato ad utilizzare il “QR Code”, il pulsante virtuale che va fotografato con lo smartphone per poter attivare il link alla pagina web del Comune che descrive i monumenti: «Non sono proprio un “nano”, ma faccio fatica ad inquadrare il codice con il telefono. Tra l’altro ci ho provato ma non ha funzionato». Insomma, come inizio non è stato proprio un successo: ora toccherà all’amministrazione e al Distretto provare a correggere il tiro: da qui ad Expo 2015 ci sono ancora diversi mesi di tempo. 1 Uno dei cartelli per turisti a Busto: praticamente illeggibili PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 41 20/08/2014 - PAG. 9 20/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Dopo Expo, si apre il bando MILANO - «Un progetto di qualità, che sia capace di cambiare in meglio Milano e la Lombardia. Vogliamo che il post-Expo sia un successo, qualcosa che rimanga nei decenni a venire». E' quanto vuole il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che insieme ai vertici di Arexpo, al sindaco di Rho, Pietro Romano e al vicesindaco di Milano, Ada Lucia De Cesaris, ha partecipato alla presentazione del bando di gara per la riqualificazione urbanistica dell'area su cui si svolgerà l'Expo 2015. «Un piano ambizioso», l'ha definito il Governatore, «è una sfida importante, perché chiediamo alle imprese interessate di fornire un progetto per tutta l'area, per un valore economico rilevante». La base d'asta per il milione di metri cubi a Rho, dove dal prossimo maggio si svolgerà l'esposizione universale è di 315 milioni 426 mila euro, cifra stimata dall' Agenzia delle Entrate. Il punteggio ai vari progetti che dovranno arrivare entro il prossimo 15 novembre (corredati di una fideiussione da 3 milioni) sarà deciso solo per il 30% in base all'offerta economica, il restante 70% dipenderà dalla qualità del progetto di riqualificazione, con un punteggio più alto per chi costruirà meno. Le proposte saranno esaminate entro il 30 novembre: sarà una commissione nominata da Arexpo - la società controllata da Regione Lombardia, Comune di Milano (34,67%), Fondazione Fiera (27,66%), Provincia di Milano (2%) e Comune di Rho (1%) - creata per acquisire i terreni dove costruire il sito di Expo e poi gestire la fase del post-Expo. «Siamo a un giro di boa importante per i milanesi» ha sottolineato il presidente di Arexpo Luciano Pilotti. «E' importante che ci siamo arrivati e non era scontato» ha aggiunto il vicesindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris. Il governatore ha voluto sottolineare la peculiarità del bando. Maroni ha voluto mettere in evidenza, l'apertura «a persone fisiche, giuridiche, società singole, consorzi e raggruppamenti temporanei di imprese, costituiti e costituendi. Elemento importante quest'ultimo - ha spiegato perché inizialmente fra i soci di Arexpo c'erano opinioni differenti sul modo di procedere, con un unico masterplan o attraverso una suddivisione in lotti. La possibilità di far partecipare raggruppamenti di imprese, ha superato queste divergenze e tutti hanno convenuto sulla scelta di procedere attraverso un bando unico». Inoltre, nel Masterplan realizzato dalla società, anche se non è vincolante, fra le varie ipotesi, c'è anche quella della realizzazione di un complesso sportivo multifunzionale su un'area di oltre 44 ettari, che penso sia un'opportunità importante per il nostro territorio e per lo sport italiano. Insomma, soddisfatto il governatore, che ha invitatola Rai a partecipare al bando visto che cerca dove costruire il suo nuovo centro di produzione. «Penso possa valutare l'opportunità di partecipare alla realizzazione di questo grande progetto, perché l'area Expo rappresenta un luogo ideale anche per quella finalità». Intanto, nuove rassocurazioni sono arrivate anche sul fronte dei cantieri: «Finalmente Roma ha risolto i problemi burocratici - ha detto Maroni - e il 23 sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto inter-ministeriale che inizia il processo di trasferimento dalla Provincia di Milano alla Regione Lombardia delle quote di partecipazione nelle varie società che si occupano di infrastrutture ». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 42 19/08/2014 - PAG. 25 19/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Linee guida dell’Agenzia sul trattamento da applicare alla manifestazione Expo, niente diritti doganali Esenzione per arredi, materiali, cibo e bevande DI ROBERTO ROSATI N iente diritti doganali sulle merci importate per l’Expo Milano 2015, salvo quelle destinate alla commercializzazione. In particolare, è possibile introdurre in ammissione temporanea, senza pagamento di dazi e Iva, i materiali per la realizzazione e l’arredamento degli spazi espositivi, da riesportare al temine della manifestazione. Queste alcune indicazioni contenute nelle linee-guida per gli operatori aggiornate all’8 agosto scorso, predisposte dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Vediamo alcune agevolazioni. Merce destinata alla costruzione/arredo degli spazi. Tutti i partecipanti, ufficiali e non, possono importare in regime di ammissione temporanea le merci destinate ad essere riesportate dopo l’evento, in particolare: - materiali da utilizzare per la realizzazione e l’allestimento dei propri spazi espositivi; - merci destinate a essere utilizzate per la presentazione di prodotti del proprio paese; - merci destinate ad essere esposte o a uso dimostrativo; - utensili, materiali e mezzi di trasporto necessari ai lavori da effettuare per la realizzazione dello spazio espositivo; - materiale pubblicitario o dimostrativo non di consumo, registrazioni sonore, film, diapositive e relative apparecchiature utilizzate per la propaganda dei prodotti. Le merci in ammissione temporanea devono essere identificabili, onde permetterne il riconoscimento all’atto della riesportazione, per cui alla dichiarazione doganale di ammissione temporanea (che vale anche come autorizzazione) deve essere allegata una lista dettagliata, con l’indicazione del mezzo di identificazione che si intende utilizzare (es. matricole, numeri di serie, foto). I partecipanti non ufficiali, all’atto della dichiarazione doganale, sono tenuti a prestare la garanzia, che non è invece dovuta dai partecipanti ufficiali, per i quali è garante il commissariato generale di sezione. Le merci che non saranno riesportate dovranno essere definitivamente importate con pagamento dei diritti doganali. Merce destinata al consumo nell’ambito di attività istituzionali a) Partecipanti ufficiali I partecipanti ufficiali possono importare in esenzione dai diritti doganali, in quan- tità proporzionata allo scopo e al numero dei visitatori/ ospiti, i prodotti destinati ad essere consumati per lo svolgimento delle attività istituzionali e che si presume saranno totalmente utilizzati, ad esempio i prodotti che La mascotte di Expo 2015 saranno distribuiti gratuitamente (cibo, bevande non alcoliche, campioni gratuiti, opuscoli, materiale pubblicitario) all’interno degli spazi espositivi e in ambito di eventi/ricevimenti ufficiali/istituzionali. I prodotti importati in esenzione dai diritti doganali PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 43 19/08/2014 - PAG. 25 19/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo non possono essere ceduti a terzi, neppure gratuitamente, senza il preventivo accordo dell’autorità doganale. Sono esclusi dall’agevolazione gli alcolici, il tabacco e prodotti del tabacco, combustibili e carburanti. b) Partecipanti non ufficiali Possono importare in franchigia dai diritti doganali: - campioni di merce di valore trascurabile importati gratuitamente e che servono per la distribuzione all’interno della manifestazione senza compenso. Tali campioni dovranno essere identificabili come campioni gratuiti e non prestarsi, per il tipo di imballaggio, alla commercializzazione. I prodotti alimentari e le bevande dovranno essere consumati nel corso della manifestazione. La quantità e il valore dei campioni che potranno essere importati in franchigia dovranno essere proporzionali alla natura della manifestazione, al numero dei visitatori, e all’importanza della partecipazione dell’espositore; - merce da utilizzare per la dimostrazione di macchine e apparecchi, materiali di scarso valore e consumati per l’allestimento degli stand (es. colori, vernici, carta da parati), stampati, cataloghi, prospetti, manifesti pubblicitari e altri oggetti forniti gratuitamente per fini pubblicitari. Sono esclusi dall’importazione in franchigia i campioni e le merci destinate alla dimostrazione se si tratta di prodotti alcolici, tabacco e prodotti del tabacco, combustibili e carburanti. I partecipanti non ufficiali possono comunque ricorrere al regime di ammissione temporanea, senza il pagamento dei diritti doganali e senza applicazione delle misure di politica commerciale a condizione che le merci siano riesportate dopo l’utilizzo previsto, e comunque entro tre mesi dal termine della manifestazione, ovvero siano consumate nel corso della manifestazione. All’atto della presentazione della dichiarazione di ammissione temporanea, deve essere prestata la garanzia per i diritti doganali relativi alla merce vincolata a tale regime. L’agevolazione non si applica alle bevande alcoliche, al tabacco e ai combustibili e carburanti. © Riproduzione riservata Le linee guida sul sito www.italiaoggi. it/documenti PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 44 19/08/2014 - PAG. 5 19/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| Expo Expo, l'inchiesta su Maroni resta a Milano MILANO- Nessun trasferimento a Roma. Resta a Milano l'inchiesta in cui il governatore della Lombardia Roberto Maroni è indagato assieme al capo della sua segreteria Giacomo Ciriello, con l'accusa di aver esercitato pressioni per far ottenere a due sue ex collaboratrici contratti di consulenza rispettivamente con Expo e con Eupolis. Lo ha deciso una decina di giorni fa il pg della Cassazione al quale alla fine di luglio il difensore di Maroni, l'avvocato Domenico Aiello, aveva chiesto la trasmissione degli atti dell' indagine dalla Procura del capoluogo lombardo a quella della capitale, segnalando l'incompetenza territoriale dei magistrati milanesi ad indagare. Il pg ha invece ritenuto che l'inchiesta debba rimanere a Milano, luogo dove sarebbe stato commesso il reato ipotizzato. Maroni è accusato di induzione indebita in relazione a un contratto di collaborazione per due anni con Expo 2015 spa ottenuto da Maria Grazia Paturzo. Per questo capitolo dell' indagine è finito sotto inchiesta anche il dg di Expo Christian Malangone PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 45 18/08/2014 - PAG. 20 18/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Expo, il ministro apre al trasloco dei Bronzi “Deciderà un pool di super esperti” GIUSEPPE BALDESSARRO LE TAPPE LA PROPOSTA A fine luglio Vittorio Sgarbi lancia l’idea: “Portiamo i Bronzi di Riace all’Expo di Milano per mostrarli a tutto il mondo” LO STOP La soprintendente ai beni archeologici della Calabria Simonetta Bonomi avverte: “I Bronzi hanno una fragilità strutturale che li rende vulnerabili” REGGIO CALABRIA. «Serve una commissione che stabilisca una volta per tutte se i Bronzi di Riace possono essere spostati o meno». Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini rilancia dibattito sulla trasportabilità delle due statue custodite al museo di Reggio Calabria. Ieri il ministro ha sostanzialmente aperto alla possibilità di portare i Bronzi a Milano per i mesi dell’Expo, spiegando tuttavia che prima ancora di discutere dell’opportunità di una scelta del genere è necessario capire se si tratta di un progetto fattibile. Per questo ha annunciato una «commissione di esperti interni ed esterni al ministero che deciderà se i Bronzi si possono trasportare». Solo dopo si potrà entrare nel merito della scelta: prima significherebbe parlare «a vuoto». L’idea di portare i Bronzi all’Expo era stata lanciata da Vittorio Sgarbi a fine luglio, quando il critico era stato nominato ambasciatore dell’arte per l’Esposizione. In cambio dei Bronzi, Sgarbi aveva ipotizzato di dare a Reggio Calabria due opere di Caravaggio. Scatenando però un nugolo di reazioni contrarie: un ampio fronte del no, categorico nel definire l’operazione impossibile sul piano della sicurezza, ed inopportuna su quella economico-culturale. Sgarbi ieri ha letto positivamente la decisione del ministro Franceschini «che ha assunto un atteggiamento molto re- IL RILANCIO Ieri il ministro Franceschini annuncia una commissione di esperti per stabilire se i Bronzi possano viaggiare o meno sponsabile, come non era forse mai successo». Per il critico d’arte «si tratta di una scelta seria, da cui emergerà quanto è praticamente certo ormai da anni». Ossia che «i Bronzi possono essere spostati, come già avvenuto, e come avviene, con tantissime opere». Tra l’altra lo stesso Sgarbi spiega di averne parlato con Bruno Zanardi (uno dei massimi esperti di restauro in Italia) che lo ha ampiamente rassicurato, affermando che «i Bronzi possono sicuramente viaggiare». Non è la prima volta che si ipotizza di esibire le statue nel corso di grandi eventi internazionali. Già nel 2009, Silvio Berlusconi avrebbe voluto portare le due opere alla Maddalena, in Sardegna, in occasione del G8. Un progetto che venne solo accennato, ma che poi naufragò alla luce degli scandali sugli appalti per l’evento. Chi non la pensa come Sgarbi, è la soprintendente ai beni Commissione ad hoc per valutare i rischi. Sgarbi brinda: darà il via libera Ma Reggio insiste sul no PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 46 18/08/2014 - PAG. 20 18/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo archeologici della Calabria Simonetta Bonomi, da cui dipende il museo che custodisce i Bronzi: «Da tutte le relazioni dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro fatte in questi anni — spiega — emerge con evidenza la fragilità delle due statue, entrambe con delle microfessurazioni che rendono la loro struttura molto vulnerabile». Nulla in contrario, sottolinea Bonomi, alla commissione proposta dal ministro: «Ma i dati emersi dalle campagne di restauro sono difficili da mettere in discussione. Dopo di che, ognuno potrà fare le scelte che ritiene assumendosene la responsabilità. Io resto dell’idea che i Bronzi non vadano spostati, il rischio è troppo grosso». I CAPOLAVORI Le sculture dei Bronzi di Riace esposte al Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria © RIPRODUZIONE RISERVATA PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 47 18/08/2014 - PAG. 23 18/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Un ufficio turistico e tante aspettative Monate, il lago vola Cadrezzate L’apertura di un ufficio turistico sul lago di Monate e la realizzazione di depliant illustrativi da lasciate nel padiglione dell’Unione Europea ad Expo, che sarà gestito dal Jrc di Ispra. I quattro Comuni che si affacciano sul grazioso lago, ovvero Travedona, Cadrezzate, Comabbio e Osmate, non vogliono farsi trovare impreparati alla grande occasione rappresentata dall’esposizione universale che aprirà i battenti il prossimo primo maggio. Rilanciare il turismo lacustre, che non significa soltanto belle spiagge dove poter fare il bagno tranquillamente, Il lago di Monate ma anche cultura con le palafitte del Sabbione a Cadrezzate, sport torio di Cadrezzate, sarà ree passeggiate nei boschi, questo sponsabile del padiglione Ue a l’obiettivo dei Comuni del lago, Expo 2015; durante il semestre, che vogliono unire le forze. al Jrc verranno organizzati nuI primi incontri tra le ammi- merosi convegni e tanta gente nistrazioni comunali si sono arriverà sul territorio da Milano. svolte nei giorni scorsi e qualche idea è già venuta fuori. «E’ emer- Pacchetti speciali sa la volontà di creare un ufficio «Vogliamo predisporre dei pacturistico del lago di Monate di chetti per invogliare le persone cui oggi siamo sprovvisti - sinte- che vengono al Jrc, con cui votizza Marco Squizzato, consi- gliamo collaborare, a visitare il gliere delegato al Tulago di Monate» spierismo di Cadrezzate ga Squizzato, che nei un luogo dove chi arIl ruolo prossimi giorni vedrà riva sul nostro terriresponsabili chiave alcuni torio possa trovare del centro. Verranno tutte le informazioni del Ccr predisposti a questo utili, dal cosa fare, al dei dépliant ildi Ispra scopo dove mangiare o dorlustrativi che sarebbe sarà auspicabile fossero mire, per trascorrere qualche giorno sul padiglione Ue a valorizzato nel nostro lago». Expo a disposizione dei visitatori. Un ruoDa tutta Europa lo molto importante nell’ambito Un ufficio gestito dai Comuni ed dell’unità dei Comuni lo stanno in cui operi personale che abbia avendo i giovani; dopo “Cadrezconoscenza del territorio e delle zate nel cuore” potrebbero nalingue straniere. L’obiettivo è scere gruppi giovanili gemelli anche sfruttare il traino del Jrc anche negli altri tre paesi del di Ispra, dove lavorano persone lago. L’obiettivo dei giovani è provenienti dai vari Paesi del- quello di difendere il lago di Mol’Unione Europea e che già co- nate e l’ambiente circostante noscono le bellezze del lago di dall’inquinamento con l’ausilio Monate. Il centro di ricerche dei “Guardiani del Lago” di isprese, ma che in realtà ha la Ispra che operano sul Maggioportineria domiciliata sul terri- re. 1 M. Fon. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 48 18/08/2014 - PAG. 14 18/08/2014 ||| ||| ||| ||| Expo Comuni uniti per Expo 2015 Un'alleanza per il turismo CADREZZATE - Due laghi uniti per rilanciare il turismo. I Comuni rivieraschi che si affacciano sulle sponde del basso Verbano e sul lago di Monate possono fare sinergia per proporre insieme pacchetti turistici, sia in occasione del semestre europeo sia per Expo 2015. A portare avanti l’iniziativa è il consigliere delegato al turismo di Cadrezzate Marco Squizzato, che ha già avuto adesioni da alcune amministrazioni limitrofe. «È una grande occasione per far conoscere meglio il nostro territorio grazie alla collaborazione tra le varie amministrazioni - sottolinea lui stesso -. Le bellezze locali in queste zone sono diverse, basti pensare a Santa Caterina del Sasso, alla Rocca di Angera, al Sabbione di Cadrezzate con le sue palafitte oltre alle straordinarie e panoramiche spiagge. Non dobbiamo dimenticarci inoltre della cultura e dei prodotti gastronomici. Se vogliamo valorizzare i nostri Comuni, non ci resta che fare squadra per meglio rendere appetibili queste bellissime location, facendo concorrenza ad altre località della nostra Regione». Claudio Ferretti PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 49 18/08/2014 - PAG. 25 18/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Le grandi incompiute? Colpa di chi governa E non ci sono più alibi» Continuano la polemiche sulle opere fantasma Mariani (Pd): «In città vent’anni di immobilismo L’area delle Nord simbolo di questa indecisione» discutere se le scelte siano state giuste o sbagliate, ma perlomeno altri le hanno compiute, mentre ANDREA ALIVERTI «Busto grande incompiuta? Sono a Busto sono rimaste solo le inmancate le decisioni politiche. compiute». Nella “top ten” che abL’emblema è l’area delle Nord, che biamo stilato su queste colonne si presenterà ad Expo 2015 solo nei giorni scorsi al primo posto c’era l’area delle Nord, l’ex sedime con un parcheggio riarredato». A sostenerlo è Valerio Maria- ferroviario interrato che da 25 anni, consigliere comunale del Pd, ni rappresenta il polo strategico per il rilancio della città già candidato sindaco e che è ancora senza un nel 2006 in occasione della prima vittoria «Non sono futuro. «È l’eterna in- per Mariaelettorale di Gigi Fastate fatte compiuta ni, che conferma il pririoli, a proposito della desolante “hit parade” scelte mo posto nell’ideale parade” - è l’emdelle opere incompiustrategiche “hit blema dell’indecisiote della città. come invece nismo di chi ha goverBusto. C’era l’ocLa top ten altrove» nato casione di Expo 2015 Un elenco, le cui reda sfruttare, se ne è disponsabilitàhannonomi e cognomi, secondo l’esponen- scusso solo pochi mesi fa nel te del Pd: «L’etichetta politica è workshop organizzato dal sindaben precisa - sottolinea Mariani - co, ma finiremo per ritrovarci solo questa città è governata da più di con un parcheggio riarredato in vent’anni dalla stessa maggioran- via Monti. Un po’ poco in vista di za, prima solo la Lega, poi la Lega Expoperquellacheavrebbedovue Forza Italia. Le scelte strategiche to essere la “porta di Malpensa”». che sono state fatte in altre città, Ora il sindaco annuncia un nuovo anche governate dallo stesso cen- workshop per settembre, ma Matrodestra come Gallarate e Legna- riani ha «poche speranze di un’inno, qui a Busto Arsizio non sono versione di tendenza» in vista di state fatte. Poi nel merito si può questo appuntamento: «Ormai è Busto Arsizio troppo tardi, non c’è il tempo tecnico né per compiere le scelte né per realizzarle. Discuteremo ancora sullo stato di fatto, perché nel frattempo le decisioni importanti non sono ancora state prese». «Fallimento politico» Un immobilismo che per l’esponente del Pd è il segno del fallimento politico del ventennio del centrodestra alla guida della città: «Ormai non ci sono più alibi - spiega Mariani - a certi esponenti di maggioranza che si preoccupano così tanto di quello che farà il Pd in vista delle prossime amministrative, consiglierei piuttosto di pensare a cosa vogliono fare adesso per rimediare all’indecisionismo e alle scelte non fatte. Il Pd aspetta al varco e lavora per dare un futuro alla città sulle macerie lasciatedalcentrodestra».Bocciatura anche per il sindaco Farioli che rivendica i conti a posto: «Se poi, lo dico per semplificare, hai le buche nelle strade, i conti a posto servono fino ad un certo punto. È qualche anno fa, quando giravano più risorse nei bilanci, che si doveva investire, come hanno fatto altre città, ma a Busto è mancata la volontà politica». 1 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 50 18/08/2014 - PAG. 13 18/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Philippe Daverio testimonial «Io vetrina del Sacro Monte» Philippe Daverio testimonial del Sacro Monte di Varese in un progetto di Regione Lombardia per la valorizzazione dei siti Unesco della Lombardia. «È un luogo che merita una notorietà più internazionale». Va anche «reso più fruibile» ma sul progetto del parcheggio alla prima cappella il pollice è verso. Il noto critico d’arte, professore ordinario di disegno industriale all’Università di Palermo, è tra i volti noti che hanno dato la loro disponibilità all’as- sessore alla cultura di Regione Lombardia Cristina Cappellini per fare da testimonial dei nove siti Unesco presenti in Lombardia, nell’ambito di un progetto per la loro valorizzazione, anche oltre l’orizzonte di Expo. Oltre a Daverio a Varese (nei siti Unesco ci sono il Sacro Monte ma anche Castelseprio, i siti palafitticoli tra cui l’Isolino Virginia, e il Monte San Giorgio) ci sono anche i cantanti Omar Pedrini a Brescia e Davide Van De Sfroos a Como, la sciatrice De- borah Compagnoni in Valtellina, l’attore Franco Branciaroli a Milano. «Del Sacro Monte mi sono spesso occupato in questi anni e su questi temi do sempre volentieri una mano, è un fatto di “militanza” - conferma Philippe Daverio, riferendosi al suo ruolo di intellettuale attivo per la “resistenza culturale” - con l’assessore se ne è parlato nell’ambito di Expo, pur tenendo conto di quanto sia per ora eterea l’esposizione universale». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO Daverio mostra di non credere molto alle magnifiche sorti e progressive della manifestazione del 2015, ma è convinto che possa essere in un certo senso una buona scusa per valorizzare certe bellezze artistico-culturali delle nostre terre, come il Sacro Monte di Varese: «Credo che Expo da questo punto di vista non serva a niente, visto che serve più che altro a distribuire soldi - sostiene il critico d’arte - però in questo caso se Regione Lombardia fa qualcosa di positivo per la valorizzazione del nostro patrimonio, può essere un’opportunità». Di cui il Sacro Monte ha molto bisogno, secondo Daverio: «Se avesse una notorietà più internazionale, ne avrebbe sicuro giovamento. Pur essendo il massimo luogo di raccolta di scultu- PAG 51 18/08/2014 - PAG. 13 18/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Il critico, Philippe Daverio re della prima metà del Seicento, oggi viene visto più che altro a livello fideistico/folkloristico. E viene anche studiato marginalmente, mentre dal punto di vista della storia dei linguaggi è una delle più grandi testimonianze che abbiamo sul nostro territorio». Ecco perché per il critico il Sacro Monte meriterebbe maggior respiro: «In passato mi sono battuto contro il progetto del conte Panza delle cappelle in più, visto che è già abbastanza quel che c’è - sostiene Daverio - ma dev’essere valorizzato: quello di cui c’è bisogno è comunicare, conservare e rendere più fruibile il Sacro Monte, possibilmente senza distruggere i luoghi con un parcheggio. Ci vuole una soluzione con garbo ed attenzione». 1 A. Ali. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 52 18/08/2014 - PAG. 23 18/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Gallarate guarda a Expo Un bus navetta e turisti Il Comune e le città limitrofe cercano di ottenere i fondi regionali Fa gola il bando da 10 milioni. Sette le amministrazioni interessate Gallarate ALESSANDRA PEDRONI Prossima seduta operativa, il 3 settembre. Gallarate schiaccia il piede sull’acceleratore in vista di Expo e dopo la riunione di fine luglio con alcuni sindaci o assessori di amministrazioni comunali che gravitano attorno alla città dei Due Galli, è pronta a richiamare tutti attorno a un tavolo, Ascom e Confersercenti compresi, per fare squadra. Missione: partecipare al bando regionale da 10 milioni di euro con cui la Lombardia distribuirà risorse (pari al 50% del valore di ogni singolo progetto) a chi avrà un progetto dettagliato (aspetti strutturali ed eventi) per rendere attrattivo il territorio in vista dell’Esposizione Universale. Per fare squadra occorre la forza di 7 Comuni o 70mila abitanti e la presenza al tavolo di Cassano Magnano e Cardano al Campo basterebbe già da sé a soddisfare il requisito numero uno del cosiddetto Distretto Attrattività a cui punta il bando regionale. Eppure soltanto nella prima riunione di fine luglio, erano già 7 i Comuni interessati a una programmazione comune. Già 150 prenotazioni Le proposte di Gallarate sono tre: «Lavorare per una comunicazionecongiunta,comeareavasta,che metta insieme i vari Comuni», spiega l’assessore al Commercio Angelo Protasoni. «Ci siamo inoltre presi l’impegno di un Centro di informazione creato ad hoc in stazione per il periodo di Expo». Infine la messa in atto di un collegamento, una navetta, tra Gallarate e la Fiera non solo ad utilizzo dei turisti ma anche per chi lavora a o per l’Esposizione universale. Già ora sono 150 gli operatori della Expo si avvicina: Gallarate e i comuni della zona vogliono trarne il massimo dei benefici ARCHIVIO Tre proposte tra cui un centro di informazione in stazione delegazione tedesca che alloggeranno in città. «Puntiamo molto di più sulla residenzialità, sulla permanenzadellepersoneperpiù tempo in città», spiega Protasoni sapendo bene che le città d’arte scelte dai turisti sarebbero altre. Il fattore territorio Si punta a ospitare persone attratte dalla vicinanza con i padiglioni La vicinanza del Gallaratese ad Expo farebbe, invece, gola ad operatori e lavoratori. «Non ci facciamo illusioni sui turisti che guarderanno senz’altro altrove», ammette l’assessore. «È essenziale invece il rapporto con la Camera di Commercio». Fare rete, questo è il punto, con la regia dell’ente Camerale. Nel frattempo, il censimento delle unità alberghiere e dei bed & breakfast in città «ci lascia tranquilli, non siamo sprovvisti», analizza PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO l’assessore. Dunque Gallarate porta le proprie idee al tavolo dove anche gli altri Comuni dovranno aggiungere i rispettivi progetti. Ascom di Gallarate ha già anticipato la proposta di un “metrò urbano” leggero, un bus navetta con cui collegare i vari Comuni del circondario, ma se il principio appare buono, l’assessore mette le mani avanti: «Bisognerà fare i conti con la realtà sulla proposta Ascom», dichiara Protasoni. «Chi metterà i soldi per far funzionare la navetta? La Regione? » Ciononostante, ogni idea sarà considerata con prima di lanciare il progetto dei vari DistrettidelCommercio(Gallarate, Cassano, Sud e Nord Malpensa, Castelli Viscontei) che vorranno partecipare insieme al bando per il “Distretto Attrattività”. 1 PAG 53 17/08/2014 - PAG. 8 17/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 54 17/08/2014 - PAG. 8 17/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 55 17/08/2014 - PAG. 6 17/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| Expo Il futuro di Busto tra Expo e Pgt È ANDATO in ferie per ricaricare le batterie in vista del «rush finale» della sua esperienza da primo cittadino. Uno sprint piuttosto lungo (18 mesi), per carità, ma sempre di volata si tratta. Nel suo «messaggio di Ferragosto», Gigi Farioli ha promesso una «svolta settembrina» per Busto Arsizio, con l’Expo alle porte, l’imminente attuazione del Pgt e la ricorrenza del centocinquantenario di elevazione a città da celebrare a dovere. In particolare, l’esponente di Forza Italia ha in agenda l’assemblea con i sindaci del Varesotto mirata a delineare i progetti del territorio in vista dell’Esposizione universale 2015 e ha annunciato la consegna ad enti e associazioni cittadini di un documento nel quale metterà nero su bianco i propositi per il suo ultimo anno e mezzo a Palazzo Gilardoni. Farioli ha quindi ricordato gli obiettivi raggiunti senza però tralasciare quelli ancora da inseguire. Al rientro dalle vacanze, lunedì 25, lo aspetteranno lunghi mesi (gli ultimi del suo mandato) di duro lavoro. R.V. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 56 15/08/2014 - PAG. 6 15/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo In vista dell'Expo corsi di lingue straniere per tutti i residenti LA CITTÀ di Castellanza diventa multilingue e si prepara in vista di Expo 2015. I residenti avranno infatti - come ricorda il sito ufficiale del Comune l’opportunità di frequentare gratuitamente i corsi di lingua inglese (base, intermedio, avanzato), spagnolo (base e intermedio), francese (base) e tedesco (base) proposti dall’Istituto Universitario «Carolina Albasio » - Scuola Superiore per Mediatori Linguistici sito presso il Cesil di Castellanza. I corsi - che si svolgeranno da ottobre 2014 a maggio 2015 sono aperti per un massimo di 15 iscritti per ogni corso. Requisito fondamentale è la residenza a Castellanza. I corsi sono organizzati su più livelli e al termine delle lezioni verrà rilasciato un attestato di frequenza. LE DOMANDE potranno essere consegnate alla Biblioteca Civica di Castellanza (tel. 0331/503696) negli orari di apertura al pubblico - inviate a mezzo fax ai numeri 0331/526.258 (ufficio Istruzione) o 0331/483.294 (Biblioteca) - consegnate a mano all’Ufficio Protocollo del Comune di Castellanza negli orari di apertura al pubblico - o inviate mediante pec all’indirizzo [email protected] anza. va.it - entro e non oltre Sabato 13 settembre prossimo. L’opportunità discende dalla convenzione sottoscritta tre anni fa tra il Settore comunicazione / informazione / innovazione del Comune di Castellanza e il Cestor (Centro studi orientamento) da cui è poi nato l’Istituto Universitario «Carolina Albasio » - Scuola Superiore per Mediatori Linguistici per la concessione in comodato del Cesil. di via Pomini. Nell’accordo ricordda la nota del Comune - era previsto, tra l’altro, l’impegno di Cestor ad organizzare corsi di lingue a titolo gratuito per i cittadini castellanzesi. Ebbene, nel 2011 sono stati organizzati tre corsi (inglese base e intermedio - spagnolo base), nel 2012 quattro corsi (inglese base, intermedio spagnolo base e intermedio), nel 2013 sei corsi (inglese base, intermedio, avanzato spagnolo base e intermedio francese base e quest’anno i corsi sono diventati ben sette (inglese base, intermedio, avanzato - spagnolo base e intermedio - francese base tedesco base). Calcolando che in media ogni corso ha avuto una quindicina di partecipanti «possiamo dire rileva il Comune - che tra coloro che hanno sfruttato l’opportunità di imparare una lingua straniera nei primi tre anni e quelli che la sfrutteranno quest’anno arriveremo a quota 300». La città, grazie alla lungimiranza del Comune e alla professionalità dell’Istituto Universitario «Carolina Albasio» si prepara così a cogliere nel modo migliore le opportunità di Expo. R.V. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 57 15/08/2014 - PAG. 29 15/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Farioli lancia la volata: «Detteremo il futuro per Nord e Borri» Non è il Ferragosto dei grandi documenti programmatici. Il cuore dell’estate 2014, per il sindaco Gigi Farioli, è invece quello di una franca riflessione sulle prospettive che lo attendono nell’ultimo anno e mezzo di mandato, in cui dovrà scrivere la parola fine all’avventura da primo cittadino. Il dopo? Chissà. Certo non ci pensa adesso «in un momento nel quale - dice - ogni goccia di sudore la devo versare per Busto, combattendo le battaglie per la rinascita rispetto a una crisi che non è solo economica ma anche antropologica e culturale». Non pensa, «anzi non ci ho mai pensato», all’ipotesi di proporsi come presidente della Provincia. «So che qualcuno ha fatto il mio nome ma, pur avendo dato disponibilità al partito ad utilizzarmi come meglio ritenenga utile, non nascondo che la candidatura di bandiera avrebbe già messo in difficoltà me per primo che non credo troppo nelle province». Meglio allora mettere testa e cuore nella sfida quotidiana che sta vivendo. Anche se gli spunti ferragostani sono slegati in larga parte da grane e partite aperte, ma orientate a un respiro ampio come piace a lui. L’occasione è dunque propizia per ricordare che «sto per partire per una settimana di vacanze ma già il 25 agosto ci sarà una riunione programmatica ai Molini Marzoli a cui ho invitato tutti i sindaci della provincia e che allargo ai consiglieri comunali, sapendo che dev’essere l’occasione per affacciarsi ad Expo intendendola come tappa di una nuova ripartenza culturale. Questo in un’annata che offre per Busto anche dei momenti di memo storica utili a ragionare fra presente e futuro». Anche Farioli sa bene che il tema urbanistico è una delle chiavi di volta su cui ragionare. E anche qui annuncia: «Un nuovo workshop si profila all’orizzonte e riguarderà proprio edilizia e casa ». Sarà il momento per fare chiarezza e dettare linee su tre aspetti prevalenti: «Il rilancio delle politiche incentivanti per ridare qualità energetica, la riflessione e la definizione delle prospettive su alcuni ambiti di trasformazione strategici come area Nord, ex-Borri e terreni attorno a MalpensaFiere, quindi la quantificazione dei diritti volumetrici inseriti nel Pgt, perché ogni cittadino - che magari si è trovato a pagare imposte maggiori proprio in base a questa novità - abbia ora contezza di quali prospettive positive esistano». Per il resto, la volata di Farioli verterà sui soliti impegni di un amministratore, a partire dalle tasse: «Se ne sta parlando tanto, talvolta a sproposito, comunque la realtà è che abbiamo un governo che non aiuta, che aumenta il debito pubblico anche se i Comuni hanno risparmiato tantissimo e che ci ha portati alla scelta coraggiosa di rinviare il bilancio, mettendo in difficoltà la struttura comunale pur di non andare a discapito dei cittadini ». Infine le prospettive d’area vasta: «L’obiettivo è dare fiducia, studiando nuovi progetti ambiziosi che vadano oltre i confini, facendo crescere quello che abbiamo seminato, puntando su Expo come speranza per il futuro». Ma.Li. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 58 15/08/2014 - PAG. 27 15/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo La promessa del sindaco «Busto, svolta a settembre» Busto Arsizio «Abbiamoseminatomolto,oraèiltempo di raccogliere. Consegnerò al mio successore un Comune con i conti a posto e una città che ha ritrovato un suo ruolo sul territorio». Anche quest’anno il sindaco Gigi Farioli indirizza alla città il suo “messaggio di Ferragosto”, che guarda al rush finale del suo man- dato di governo, gli ultimi venti mesi di amministrazione in cui l’obiettivo è «lasciare un segno». Ma se in passato al giro di boa dell’Assunta erano il rimpasto di giunta e il rilancio dell’azione amministrativa al centro dell’attenzione, quest’anno Farioli andrà in ferie senza patemi, con la prospettiva di rientrare il 25 agosto con l’assemblea con i sindaci della pro- vincia di Varese per delineare i progetti per Expo. «A settembre - annuncia il sindaco - consegnerò un documento scritto per segnare gli ultimi 18 mesi di mandato, coinvolgendo le forze vive e responsabili della città. L’obiettivo è lasciare una prospettiva di continuità e crescita che vada al di là dei confini della maggioranza di centrodestra». E proprio l’occasione PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 59 15/08/2014 - PAG. 27 15/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Il sindaco Gigi Farioli di Expo, insieme al percorso di celebrazioni per i 150 anni di elevazione a città (che partirà in autunno), si incroceranno con l’ultima fase del mandato: «Fino ad ora abbiamo posato molti semi e lanciato molte sfide - sottolinea Farioli - l’impegno culturale del 150esimo, declinato in prospettiva Expo, può diventare il punto di partenza per il rilancio della città, all’insegna di una tradizione che guarda al futuro». In concreto? Il sindaco cita le iniziative a tutela della competitività del made in Italy, ma anche «le richieste di insediamento in zona industriale in controtendenza con la crisi» pervenute a Palazzo Gilardoni. Una delle chiavi sarà l’attuazione del Pgt: «Da settembre si entra nel vivo - annuncia Farioli - con il rilancio degli incentivi per il risparmio energetico e del social housing, il focus sulle aree di trasformazione(Borri,NordeMalpensafiere) e i chiarimenti sulla borsa dei diritti volumetrici». C’è da correre, perché c’è un’eredità da consegnare: «Non ho mai chiamato alla responsabilità di chi mi ha preceduto mentre i fatti hanno dimostrato una pesantissima eredità che ci ha spinto a compiere atti concreti: consegnerò al mio successore una città che ha diminuito le spese di più di cinque milioni di euro, ridotto il debito di oltre il 60% e riconquistato un ruolo nell’Altomilanese». 1 A.Ali. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 60 15/08/2014 - PAG. 4 15/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Cultura e trasporti, nuova sinergia per il borgo mariano LA CASA MUSEO Lodovico Pogliaghi persegue sin dalla sua riapertura, nel maggio 2014, la creazione di sinergie con enti pubblici e istituti culturali della zona. Dopo le collaborazioni attivate con il Museo Baroffio per la bigliettazione cumulativa e con il festival teatrale «Tra Sacro e Sacro Monte» per le aperture straordinarie, ora la struttura con sede nel borgo mariano annuncia l’attivazione di una convenzione con le Autolinee Varesine che mira a migliorare l’accessibilità del Sacro Monte. La convenzione, attiva a partire da oggi, prevede di permettere ai visitatori della Casa Museo Lodovico Pogliaghi di viaggiare gratuitamente sui pullman delle Autolinee Varesine per tornare a casa. Esibendo al conducente il biglietto di visita della struttura, infatti, è possibile scendere gratuitamente da Santa Maria del Monte utilizzando gli autobus della linea urbana C (partenza da piazzale Pogliaghi). Nei giorni in cui è in funzione la funicolare, il biglietto permetterà il viaggio di ritorno gratuito a partire dalla tratta di collegamento tra funicolare e piazzale Montanari, oppure da piazzale Montanari stesso. La convenzione non include però l’utilizzo della funicolare. Ricordiamo inoltre che oggi il servizio funicolare è sospeso, mentre viaggeranno regolarmente, con orario festivo, gli autobus della linea C. La partnership tra la Casa Museo Lodovico Pogliaghi e Autolinee Varesine persegue la mobilità alternativa e sostenibile e mira al miglioramento dell’accessibilità del Sacro Monte. Dimezzando infatti il costo per l’escursione al borgo mariano, le due entità puntano a restituire questo patrimonio ai cittadini di Varese e dei dintorni e a facilitare la mobilità per i turisti in vista dell’importante appuntamento di Expo 2015. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito internet della Casa Museo Lodovico Pogliaghi (http://www.lodovicopogliag hi. it/casa-museo.html) e la pagina Twitter @CasaPogliaghi. R.V. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 61 14/08/2014 - PAG. 1-27 14/08/2014 ||| ||| Expo L’APPELLO “Milano 2015 sia l’Expo delle donne” MARTA DASSÙ P er i miei gusti, devo dire, Matteo Renzi scommette un po’ troppo: non è che la politica sia sempre e comunque una contesa irrazionale fra gufi che gufano e gente che ci crede e siccome ci crede (yes, I can) poi le cose succedono. Per cui la frase che ha detto ieri in visita ai cantieri di Expo («voglio scommettere che il primo CONTINUA A PAGINA 27 PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 62 14/08/2014 - PAG. 1-27 14/08/2014 ||| ||| Expo MILANO 2015 SIA L’EXPO DELLE DONNE MARTA DASSÙ SEGUE DALLA PRIMA PAGINA maggio 2015… sarà un grande giorno per il Paese») mi sarebbe piaciuta ancora di più se il nostro giovane premier avesse detto «sono certo che l’Expo avrà successo» (nel senso che invece di scommettere farò in modo che sia così) e avesse deciso di chiamare il 1 maggio 2015, invece che il no Gufy Day, il Women’s Day. Il 1 maggio 2015, l’apertura di Expo, sarà il giorno delle donne. Non perché scommettiamo che l’8 marzo possa essere spostato in avanti, ma perché visto il tema di Expo (nutrire il pianeta) - le donne sono il passato (hanno avuto su questo tema un ruolo decisivo da sempre, inutile spenderci troppe parole) e potrebbero essere il futuro di un sistema che permetta di ridurre gli sprechi alimentari e la fame. Potrebbero esserlo: ma perché sia così le cose devono decisamente cambiare. L’Expo italiana/ europea ha la possibilità di dire come. Partiamo da dati noti ma che è sempre bene non dimenticare: più di 800 milioni di persone, in un mondo che è ormai teoricamente in grado di produrre cibo sufficiente per l’insieme della popolazione mondiale, continua a soffrire di fame cronica. Esistono, per ragioni diverse, sprechi al Nord e sprechi al Sud, dove si trova la grande maggioranza di quei 6 bambini al minuto, sotto l’età di cinque anni, che muoiono per malattie legate alla malnutrizione. Le donne hanno un ruolo essenziale sia nella nutrizione sia in agricoltura; ma ancora non hanno lo stesso accesso degli uomini alle risorse finanziarie necessarie, ai diritti sulla terra, all’educazione. La conseguenza è semplice da intuire: se migliorassimo la situazione delle donne, se potenziassimo il loro ruolo nel settore agricolo, aumenteremmo anche la sicurezza alimentare. L’Expo può essere, per la prima volta nella storia delle esposizioni universali, un’Expo di idee avanzate su questi temi; e segnare un progresso tangibile per le donne. Per queste ragioni, Milano ha creato «Women for Expo» (We), un’iniziativa internazionale guidata da Emma Bonino, Federica Mogherini, Diana Bracco (commissario del Padiglione Italia) che raccoglie donne capaci e intelligenti del nostro e di molti altri Paesi e che ha l’obiettivo di produrre idee che restino sul tavolo anche dopo la chiusura di Expo. Una Carta delle donne, per esempio, che conterrà azioni concrete da intraprendere per colmare la nefasta asimmetria fra chi ha troppo cibo e chi non ne ha abbastanza. La Carta sarà firmata dai visitatori di Expo che lo vorranno fare e verrà poi consegnata alle Nazioni Unite (quando dovranno essere adottati i nuovi «post Millennium development goals»). Ma non saranno solo parole sulla Carta; nei sei mesi del 2015, con 140 Paesi presenti, con organismi non governativi e con il settore privato, verranno varate molte altre iniziative «women-friendly». Come il sostegno, previsto dal Padiglione italiano assieme a Confindustria, a progetti concreti di giovani imprenditrici agricole; o, su un piano del tutto diverso, la stesura di un romanzo collettivo sul tema della nutrizione da parte di scrittrici di vari Paesi, curato assieme alla Fondazione Mondadori. Insomma: le donne possono e meritano di essere le vere protagoniste di una Expo dedicata alla sicurezza alimentare. Il Financial Times scrive, sulla foga rinnovatrice di Matteo Renzi, che non è chiaro se si tratti di coraggio o di arroganza. Provo a scommettere sul coraggio: decida che Milano 2015 sarà la prima Expo delle donne. Marta Dassù è presidente esecutivo di Women for Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 63 14/08/2014 - PAG. 2 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Qui si ridà orgoglio al Paese» MILANO - Viene a portare fiducia a chi lavora nell’immenso cantiere alle porte di Milano messo a rischio da mazzette e arresti e, quando arriva, un pallido sole buca nuvole grigie che hanno scaricato pioggia per ore. Fra una boutade («i due Maurizi sono ormai una coppia di fatto», riferendosi ai ministri Martina e Lupi) e una gag (si siede al posto riservato a Lupi), fra una sferzata ai "gufi" e una battuta sul collega turco Erdogan, prima di concedersi parecchi selfie con gli operai, Matteo Renzi gioca a fare l’ottimista in un ambiente, quello di Expo, che negli ultimi mesi ha vissuto momenti più bui di questo cielo autunnale. Senza nominare arresti e corruzione, il premier si atteggia ad amicone di "Beppe" Sala, ad di Expo Spa, e riceve da lui il biglietto omaggio per l’esposizione 2015. «L’obiettivo è arrivare a venderne 24 milioni e riusciremo a raggiungere i 10 prima dell’avvio del primo maggio. Ne abbiamo venduti cinque nelle condizioni che conoscete...». Renzi dice che nel mondo c’è «fame d’Italia», per agroalimentare, qualità della vita e stile. «Sembra il 13 novembre, ma è un Ferragosto al lavoro - ironizza - Piove sempre da quando c’è questo governo, dovremmo farci qualche domanda...». Poi torna serio: «Operai e operaie, ingegneri e architetti non stanno solo tirando su dei padiglioni, ma restituiscono orgoglio a un Paese che ha bisogno come il pane di dire che l’Italia ce la fa. Non lasciamola ai gufi! Sono pronto a scommettere con voi: questa sarà una chiave di ripartenza straordinaria, abbiamo affrontato i problemi». E giù ringraziamenti a Sala, al presidente di Anac Raffaele Cantone, al prefetto Francesco Paolo Tronca. Ai due Maurizi affida compiti importanti: «Martina deve pensare al rilancio dell’agroalimentare e ai 50 miliardi da investire quelle scadenze non sarà affatto sull’export di cibo e vino. Lupi facile. Angela Grassi alle infrastrutture, c’è grande esigenza di ripartire e lo "sblocca-Italia" è punto fondamentale ». Renzi promette di tornare il 16 ottobre, quando è previsto a Milano il vertice tra i Paesi asiatici e i 28 europei: «Il panorama qui è già cambiato, per quel giorno l’avanzamento del cantiere sarà importante. Bisogna correre alla grande, ma ce la faremo». Gli viene chiesto, allora, se ci sia un parallelismo tra governo ed Expo, per i cambiamenti in velocità. E Renzi replica: «Expo non è come il governo, nel 2015 finisce. Il governo mi auguro di no. Andrà oltre. La similitudine sta nel contesto di difficoltà in cui si opera. Quanto è accaduto è stato una turbativa e non lo dimentichiamo. Il decreto Madia poi diventato legge permette il commissariamento delle imprese che Anac può proporre al prefetto: è un fatto significativo. Di fronte alle difficoltà si è reagito, il lavoro di squadra coordinato da Sala è positivo e avrà un esito efficace ». A quanti sono all’opera Renzi augura «un buon Ferragosto, con la stima e l’affetto di tutta Italia»: «Chi ha dissodato, costruito, piantato uno dei 20mila alberi previsti si sentirà partecipe della vittoria dell’Italia conclude Chiunque fa bene il proprio lavoro, qui e altrove, fa bene all’Italia. Si va avanti e le tempistiche saranno rispettate. Se l’Italia ce la farà, sarà per la vostra dedizione al lavoro: tanti vorrebbero essere qui, perché un posto non ce l’hanno; tanti sono in ferie; dobbiamo sentire tutti l’entusiasmo di rappresentare il Paese più bello del mondo. Riusciremo grazie ai vertici e grazie a uomini e donne che fanno avanzare il cantiere». Il tempo dei selfie è veloce. Renzi vola a Roma per essere dal Papa alle 16, operai e ingegneri tornano a rimboccarsi le maniche. Perché rispettare PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 64 14/08/2014 - PAG. 3 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Puntare sulla legalità è fondamentale per il rilancio dell'evento» Puntare sulla legalità «è fondamentale per il rilancio dell'Expo». Lo ha dichiarato ieri il commissario anticorruzione Raffaele Cantone, mentre il leader dei Cinque Stelle, Beppe Grillo, contestava a Renzi di non aver parlato di ’ndrangheta e corruzione nella sua visita ai cantieri. «Le vicende recenti, i fenomeni di corruzione emersi dalle indagini hanno contribuito a trasmettere un’immagine non certo positiva dell'Expo - ha detto il presidente di Anac - E' anche vero che spesso in Italia si tende a enfatizzare solo ciò che c'è di negativo, lo dico senza sminuire quello che è emerso che è di particolare gravità, considerando che sono stati coinvolti personaggi già condannati per corruzione e che attorno a certi appalti si muovono veri comitati d'affari». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 65 14/08/2014 - PAG. 11 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Renzi battezza l’Expo, ma non le opere «Nessuna risposta sulla Pedemontana» Ieri visita-lampo del premier ai cantieri dell’esposizione: «Rispetteremo i tempi, io ci scommetto» Critico il vicegovernatore Mantovani: «I lavori per la Busto-Dalmine appesi alla burocrazia romana» l’approvazione del provvedimento di defiscalizzazione da parte del Cipe. Il decreto di cui parlava Maroni è stato fatto dal ministro degli Affari regionali e deve avere due firme, del ministro dell’Economia e del ministro delle Infrastrutture, e poi deve essere pubblicato in Gazzetta. «Su questo aspetto non abbiamo ricevuto le risposte che ci aspettavamo» sottolinea Mantovani, nel salire sul pullman che lo riporterà fuori dal cantiere di Expo. Per la provincia di Varese, e per l’accesso a Malpensa, è fondamentale che Pedemontana venga aperta per le prime due tratte, fino a Lentate sul Seveso dove si congiunge con la superstrada Milano-Meda. In tema di infrastrutture, Matteo Renzi si è limitato a ricordare che «il ministro Maurizio Lupi ha il compito di farle ripartire, con un punto di riferimento nel decreto Sblocca-Italia che vareremo entro fine mese». È il decreto che permetterà di far ripartire circa 43 milioni di euro di opere pubbliche, tra cui anche quasi un miliardo su Malpensa. MILANO ANDREA ALIVERTI Passerella del premier Renzi sul cantiere di Expo 2015. «Ma non ci ha dato le risposte che attendevamo» fa notare il vicepresidente di Regione Lombardia Mario Mantovani. «La tempistica dei lavori sarà rispettata» assicura Renzi. Ma resta ancora in stand-by il nodo sul passaggio di Serravalle, azionista di maggioranza di Pedemontana, dalla Provincia di Milano a Regione Lombardia. Ieri mattina una ventata di fiducia al cantiere di Expo con il sopralluogo-lampo del premier Matteo Renzi, all’insegna di un «Ferragosto al lavoro». Una rapida visita al sito di Expo, dove fervono le opere, un briefing con il commissario di Expo Giuseppe Sala e una conferenza stampa per annunciare che «Expo sarà una delle chiavi della ripartenza del Paese», ma soprattutto per rassicurare sul fatto che «la tempistica dei lavori sarà rispettata». Sì, perché il primo maggio 2015 è dietro l’angolo e gran parte dei padiglioni è ancora da tirare su. «Ma ce la faremo, sono pronto a Il decreto scommetterci» la cerdel Cipe tezza di Renzi. Blocchi e vincoli Ha glissato Anche rispetto alle questioni che il governo ha in sospeso con il Comune di Milano per quel che riguarda le opere e il rafforzamento dei servizi in vista di Expo, il premier Renzi di fronte alla stampa ha elegantemente “glissato”, sostenendo che «il tavolo appositamente convocato scioglierà le questioni». Al di là della passerella, delle generiche rassicurazioni sul rispetto dei tempi e dei ringraziamenti alle maestranze, il premier non ha aggiunto nulla di nuovo a quanto già si sapeva per quanto riguarda il prosieguo del cantiere che condurrà al primo maggio 2015, giorno dell’inaugurazione di Expo «alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano». Un appuntamento che lo stesso Renzi ha ribattezzato ironicamente “No Gufi Day”, perché «sarà un grande momento di orgoglio per il Paese». I numeri confortano il premier, a partire dai «cinque milioni di biglietti già venduti», così come dalla conferma che «dalla Cina arriverà un milione di visitatori». Opportunità che anche il nostro territorio dovrà sfruttare per quel rilancio economico che, ultimi dati alla mano, stenta ad arrivare, nonostante l’incessante positività del premier. 1 attende le firme dei ministeri per partire «La presenza del presidente del Consiglio è certamente un fatto positivo - il commento a caldo del numero due di Regione Lombardia Mario Mantovani - ora speriamo che il premier si dia da fare per risolvere quanto prima quei blocchi e quei vincoli burocratici che ancora frenano i decreti attuativi sulle infrastrutture». Su questo fronte infatti Mantovani ammette, visibilmente perplesso, che «Renzi non ci ha detto niente di nuovo e non ci ha dato quelle risposte che Regione Lombardia attende da tempo. Il futuro di Pedemontana e i lavori per la piastra di Expo sono appesi alla burocrazia romana». In particolare, per l’autostrada Busto-Dalmine, fondamentale per il nostro territorio, da tempo il governatore Maroni sollecita un ulteriore sblocco burocratico: la firma del decreto interministeriale in attuazione della legge che trasferisce a Regione Lombardia le quote delle società che gestiscono le infrastrutture. «Noi siamo pronti e ogni giorno che si perde è un giorno di ritardo che rischia di mettere in discussione le opere per Expo» aveva dichiarato Maroni all’indomani della spinta importante data un paio di settimane fa con PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 66 14/08/2014 - PAG. 11 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Il made in Gallarate c’è E anche nuove opportunità C’è anche un po’ di provincia di Varese tra le 900 aziende attualmente al lavoro nel mega-cantiere di Expo 2015: l’impresa Bossi di Gallarate è già impegnata sul sito. Sono oltre 1.200 i fornitori classificati per le opere e i servizi collegati ad Expo, una “torta” da 830 milioni di euro: per ora più del 60% dei contratti riguardano il settore edile. Già attiva sul sito Expo è ad esempio l’impresa di costruzioni Bossi di Gallarate, che si è aggiudicata alcuni appalti per i lavori di costruzione dei padiglioni del Kazakhstan e del Principato di Monaco, che sono nell’elenco dei primi ad aver avviato i cantieri. Nel caso del padiglione “The Land of Opportunities”, la “casa” della repubblica ex sovietica del Kazakistan, una delle economie emergenti dell’Asia centrale, l’impresa Bossi è riuscita ad aprire un canale grazie alla collaborazione con lo studio di architettura Msc Associati di Mi- lano, che ha firmato il progetto del padiglione in collaborazione con uno studio tedesco, che aveva ottenuto la commessa di progettazione dallo Stato asiatico. In questi casi, si tratta di spazi espositivi che vengono definiti “self built”, la cui realizzazione è direttamente demandata ai Paesi partecipanti. Ecco perché per ottenere le commesse bisogna avere grande credibilità ma anche respiro internazionale, visto che i bandi vengono emessi nella lingua di ciascun Paese. «Ci sono ancora opportunità aperte» secondo l’impresa Bossi. Del resto, le ricadute attese da Expo sono notevoli, come dimostra un’indagine condotta dalla Camera di Commercio di PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO Monza e Brianza su 900 imprese lombarde: più di 300mila imprese attive in Lombardia si aspettano «ricadute dirette», il 45% di quelle interpellate crede negli «effetti benefici» di Expo e il 70% ritiene che sarà importante per l’economia italiana. Gli imprenditori lombardi si aspettano soprattutto il potenziamento della rete infrastrutturale (41,8%), il miglioramento dell’offerta turistica (18,7%) e la creazione di nuovi posti di lavoro (26,7%). Expo 2015 ha inoltre un valore intangibile, legato alla “reputazione” e all’immagine dell’evento, che fa valere il suo brand, per l’intera area metropolitana della “grande Milano”, circa 60 miliardi di euro. 1 A. Ali. PAG 67 14/08/2014 - PAG. 3 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| Expo IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO La visita ai cantieri dell’Expo “Una ripartenza per il Paese l’inaugurazione un no-gufi day” RODOLFO SALA MILANO. Otto mesi al via, e il cantiere dell’Expo è un acquitrino da dove cominciano a spuntare solo i primi scheletri dei padiglioni. Nella sua prima visita al sito, Matteo Renzi guarda il cielo e non rinuncia alla battuta: «Da quando c’è questo governo piove sempre, facciamoci qualche domanda, per questo abbiamo Cantone...». Il premier cita il presidente dell’Autorità anti-corruzione scelto dal governo per vigilare sugli appalti, e lo fa per ricordare le recenti vicende giudiziarie che hanno sporcato l’Expo. Acqua passata, sembra dire. Lui è qui per spargere ottimismo, per prendersela con i «gufi» che a suo dire scommettono sul fallimento della Grande Fiera, che ovece sarà «occasione di ripartenza per il Paese». Il commissario unico Giuseppe Sala gli consegna un biglietto di ingresso, uno dei cinque milioni già venduti: per il premier dimostrano che «c’è una grandissima fame d’Italia, di un Paese in grado di dare qualità e bellezza; sarebbe bello se entro maggio arrivassimo a venderne dieci milioni, sui 24 che ci siamo dati come obiettivo finale». L’importante è arrivare per tempo, ma anche su questo il presidente del Consiglio sfodera solo certezze: «La tempistica dei lavori sarà rispettata grazie alle donne e agli uomini che stanno lavorando attorno all’Expo». Gli operai in tuta e casco son tutti lì, è a loro che si rivolge Renzi, ringraziandoli. «State ricostruendo l’orgoglio del Paese, non solo dei capannoni; voglio scommettere con voi che quando il presidente della Repubblica inaugurerà l’Expo sarà un grande giorno per l’Italia». Segue una pièce immancabile, nel repertorio renziano: «Il 1° maggio sarà il “no gufi day”; prendo questo impegno anche se bisognerebbe essere più cauti nelle previsioni, ma se sei pessimista fai un altro me- COMMISSARIO stiere, non il politico». Il commissario Ad accompagnarlo ci so- dell’Expo no i «due Maurizi», come li Giuseppe Sala chiama lui: Martina (Pd) e Lupi (ciellino del Ncd), che da ministri dell’Agricoltura e delle Infrastrutture molto hanno a che fare con la preparazione dell’evento. Altra battuta del premier: «Quando si parla di Expo sono una coppia di fatto; Martina non ha problemi, Lupi qualcuno sì». Renzi tornerà in visita al cantiere prima del 16 ottobre, «data in cui ospiteremo a Milano i capi di governo asiatici insieme a quelli dei 28 Paesi europei». © RIPRODUZIONE RISERVATA PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 68 14/08/2014 - PAG. 2-3 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo A dicembre pronti i cluster In marzo tutti i manufatti e i padiglioni Con ostacoli rimossi al 91 per cento e piastra (base di cemento) al 70 per cento, il cantiere da 1,1 milioni di metri quadrati si è presentato ieri per la prima volta agli occhi del presidente del consiglio Matteo Renzi, con diverse strutture già parzialmente in opera. Per risolvere tutte le interferenze entro fine anno e completare la piastra entro il prossimo marzo, sono al lavoro 20 ore al giorno 1.300 operai suddivisi in diverse squadre, attive dalle 6 di mattina alle 2 di notte. A settembre però, con l'avvio dei cantieri dei padiglioni dei singoli Paesi, gli operai diventeranno 4.000 e si lavorerà per l'intero arco della giornata. A dicembre saranno pronti anche i cosiddetti "cluster", ossia i padiglioni monotematici su alimenti come il caffè, il cacao, riso e le spezie o su territori come le isole e le zone aride. Per marzo 2015 invece saranno pronti tutti i manufatti dell'Expo, compresi i padi-glioni dei Paesi partecipanti. Per completare l'opera in tempo per l'apertura del prossimo primo maggio, Expo si è rivolta lo scorso 6 agosto ad Italferr, società di ingegneria del gruppo Ferrovie dello Stato, affidandole la direzione dei lavori. Sotto la regia di Marco Rettighieri, l'uomo delle missioni impossibili, sarà al lavoro una squadra di 25 persone specializzate, con un direttore dei lavori per ciascuno dei dodici appalti in cui è diviso il cantiere. Quanto al Centro Servizi, costituito da 2 palazzine in legno lamellare già realizzate al rustico e in attesa delle finiture,dovrebbe essere ultimato entro il febbraio del 2015. A oggi sono state assegnate tutte le gare per le opere del sito, per un importo di gara di 702 milioni di euro. Sono stati aggiudicati lavori per 523 milioni di euro e ne sono stati affidati altri per 601 milioni. Affidate gare per centotrenta milioni nei servizi, in attesa di pubblicarne altre per novanta milioni. Se si parla di indotto, invece, sono più di 300 mila le imprese attive in Lombardia che si aspettano ricadute dirette sulla propria attività, principalmente legate ai settori della ricettività e del commercio, da Expo. E' quanto emerge dall’indagine "Expo e imprese lombarde", condotta dalla Camera di commercio di Monza e Brianza che ha coinvolto circa 900 imprese nella regione. A Milano il 45 per cento delle imprese - secondo la rilevazione - è convinta che l'evento internazionale avrà effetti benefici. Gli imprenditori lombardi si aspettano soprattutto il potenziamento della rete infrastrutturale (41,8 per cento), il miglioramento dell'offerta turistica (18,7 per cento) e la creazione di nuovi posti di lavoro (26,7 per cento). E comunque il 70 per cento crede che Expo sarà importante per l'economia generale del Paese. Expo 2015 ha inoltre un valore intangibile, legato alla «reputazione » e all'immagine dell'evento, che fa valere il suo brand, per il capoluogo e per l'intera area metropolitana della «grande Milano », circa sessanta miliardi di euro. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 69 14/08/2014 - PAG. 3 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «C'è bisogno di una carica di entusiasmo per maestranze che lavorano su tre turni» MILANO - Gli Stati Uniti si trovano affiancati da Arabia Saudita e Kuwait. Israele è cautamente collocata tra Santa Sede (seguita dalla Polonia, quasi a ricordare Giovanni Paolo II) e Francia. Lungo il decumano i padiglioni ancora da realizzare sono indicati da aree recintate. Solo la Germania, il primo Paese a scavare il suolo, è più avanti degli altri, seguita dall’Azerbaijan. Estonia, Federazione Russa e Slovacchia sono una accanto all’altra, di fronte a Regno Unito e Bulgaria. Sono 147 i Paesi aderenti a Expo Milano 2015. Chi dovrà costruirsi uno spazio capace di attirare visitatori studia da tempo i progetti e ha ottenuto spazi e regole da seguire. Molte strutture sono in legno lamellare. Solo il padiglione Zero svetta nella sua anima conica di metallo nell’area compresa tra il carcere di Bollate, le Poste di Roserio e i binari che conducono a Rho-Fiera. In un clima autunnale, tra pioggia e fango, la visita inizia al campo base con un'introduzione del commissario unico Giuseppe Sala, che poi guida l’auto su cui il premier Matteo Renzi può osservare l’immensa area e i suoi manufatti. Dal padiglione Zero ai cluster, che accoglieranno temi come riso, cacao e caffé, capaci di accomunare più Paesi, il gruppo delle autorità arriva al decumano, la strada che percorre il sito da est a ovest. Da lì un passaggio al padiglione Italia, casa madre di tutte le proposte del nostro Paese. Infine sosta per l’incontro con la stampa in uno dei due spazi che saranno affidati a Eataly. «E’ un piacere sentire che l ’ o r g o g l i o dell’Italia è al primo posto - commenta al termine della visita il commissario di Padiglione Italia, Diana Bracco, che è anche presidente di Expo Spa - Noi l’abbiamo scelto come logo e lavoriamo in quest’ottica: vogliamo ridare speranza alle giovani generazioni. La visita del premier ci dà sostegno e ne abbiamo bisogno». Mentre il premier ancora si ferma a scattare selfie con gli operai, Bracco apprezza la carica di entusiasmo data alle maestranze: «Non è facile essere qui il 13 agosto a lavorare su tre turni...», ricorda. Oggi la presidente incontrerà i vertici dell’Istituto dei ciechi, per il progetto "al buio" che ha rischiato di fallire: «Vogliamo analizzare la proposta e valutare seriamente i costi», dice prima di dare conferme o smentite. Quindi, per quel che riguarda arresti e scandali, Bracco sottolinea che «controlli e prevenzione hanno grande importanza e sembra f u n z i o n i - no». Il commissario per l'appalto della M a l t a u r o Armando Brandolese prevede che i lavori per la struttura dei servizi di Expo saranno ultimati «nei tempi previsti». «E’ un'occasione di orgoglio per l'azienda ospitare nella prima palazzina in fase di realizzazione la conferenza stampa - spiega - E' questa l'unica struttura oggi in grado di accogliere un evento». La pioggia continua a cadere e Brandolese si augura che il meteo non influisca troppo sui lavori: «Per le palazzine non ci sono problemi, le strutture sono già coperte». A incontrare il premier ci sono anche le maestranze e una delegazione dei vertici aziendali della Mantovani, capeggiata dal presidente Carmine Damiano. La Mantovani è impegnata nel principale appalto, ovvero la «piastra » sulla quale sorgeranno i padiglioni degli espositori. «Il premier commenta la società in una nota - si è dichiarato molto soddisfatto dello stato dei lavori, che nonostante la loro complessità procedono regolarmente e ha ringraziato l'impresa Mantovani per la professionalità e il senso di responsabilità dimostrati nell'affrontare la più importante opera strategica del momento in Italia». Damiano, che da circa un anno e mezzo guida la nuova governance di una della più importanti imprese di costruzioni - e che ha segnato una forte discontinuità con il passato - ha illustrato che i lavori della piastra, per la quale lavorano circa 700 operai, «ormai sono al 70 per cento e saranno sicuramente ultimati nei tempi previsti o addirittura in forte anticipo». A.G. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 70 14/08/2014 - PAG. 6 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| Expo «L’Expo sarà un’occasione di rinascita per il Paese» 1 Il premier al cantiere di Expo MILANO Ha voluto incontrare gli operai e farsi qualche selfie con loro Matteo Renzi nella sua prima visita al cantiere dell’esposizione universale di Milano, dove i lavori continuano 20 ore al giorno, senza soste nemmeno per Ferragosto. E da qui, per dare un’iniezione di fiducia il premier ha fatto una scommessa: «Expo sarà una delle chiavi di ripartenza del nostro Paese». Anzi, ha poi aggiunto, «il primo maggio 2015, l’inaugurazione, sarà non solo un “no-gufi day” ma anche il momento in cui chi ha lavorato, ha messo un mattone si sentirà parte della vittoria dell’Italia». Per il premier, operai, architetti e ingegneri «non stanno semplicemente costruendo un’opera, non solo padiglioni, ma stanno costruendo e restituendo l’orgoglio a un Paese che ne ha bisogno come il pane – ha aggiunto –; ce la faremo, non lasceremo il futuro ai gufi e a chi scommette sul fallimento». Renzi si mostra ottimista sul rispetto delle scadenze: «C’è da correre, ma sono sicuro che i tempi saranno rispettati», scrive su Facebook a fine giornata. La scommessa non è da poco con le grane che si sono presentate negli anni, ultima in ordine di tempo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO la bufera giudiziaria sugli appalti. Anche in queste condizioni, però, sono già stati venduti cinque milioni di biglietti (uno di questi, a costo zero, gli è stato consegnato ufficialmente dal commissario Expo Giuseppe Sala). Secondo Renzi, questo dimostra che nel mondo c’è «grandissima fame di Italia» L’obiettivo ora è di venderne 10 milioni prima dell’inaugurazione di maggio, per arrivare a fine manifestazione con 24 milioni di biglietti staccati. Renzi ha voluto ringraziare il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, e il prefetto Paolo Tronca, seduti ieri in prima fila vicino alla presidente di Expo Diana Bracco, al vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, al vicegovernatore Mario Mantovani e ai ministri Maurizio Martina e Maurizio Lupi ormai «quasi una coppia di fatto per Expo». La visita del premier è iniziata dal campo base, con un giro per il cantiere su un’auto guidata dal commissario Sala sotto la pioggia battente. «Da quando c’è questo governo piove sempre...» ha ironizzato Renzi. Qui il presidente del Consiglio tornerà prima del 16 ottobre quando a Milano si terrà l’Asem, cioè la riunione dei capi di Stato e di governo di Asia e dei 28 Paesi Ue. Molti di questi Stati parteciperanno all’Expo dove saranno presenti 147 nazioni (inclusa la Turchia che dopo una telefonata fra il presidente Erdogan e Renzi ha confermato la presenza, che aveva inizialmente cancellato). 1 PAG 71 14/08/2014 - PAG. 24 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo La pioggia non piega l’Eremo Turisti “pazzi” per Leggiuno Leggiuno Il cattivo tempo di questa pazza estate non scoraggia i turisti che a migliaia stanno visitando l’Eremo di Santa Caterina a Leggiuno, mentre ovviamente calano le presenze sulle spiagge di Arolo e Reno. I numeri dell’ufficio turistico Iat gestito dal Comune in collaborazione con la Provincia, parlano di un costante flusso di visitatori provenienti da tutto il mondo, incantati dalla bellezza unica dell’Eremo. Tra il mese di maggio e fino all’11 agosto, dall’ufficio Iat a Santa Caterina sono passati in totale 3.086 persone di ogni nazionalità.Afarladapadroni,con1.483 presenze, sono ovviamente i turisti italiani, provenienti da tutta la provincia, dalla Lombardia e da ogni parte della penisola, seguiti dai tedeschi con 674, dai francesi con 480, dagli inglesi con 195, dagli spagnoli con 112 e dagli olandesi con 55. A confermare la vocazione internazionale di Santa Caterina le presenze russe, asiatiche, statunitensi, indiane, israeliane e brasiliane. «L’Eremo si conferma il simbolo di Leggiuno e della provincia di Varese - commenta l’assessore al Turismo Domenico PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 72 14/08/2014 - PAG. 24 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo L’Eremo di Santa Caterina Bavila - siamo soddisfatti dell’andamento della stagione e del lavoro dell’ufficio Iat dove diamo informazioni a 360 gradi sulle attrazioni del territorio; spiace invece che il cattivo tempo stia danneggiando le attività legate alle spiagge del paese». Oltre al maltempo, a creare qualche malumore tra cittadini e operatorianchelasperimentazione dei parcheggi a disco orario per regolamentare la sosta selvaggia alla spiaggia di Reno. «È mia intenzione convocare un tavolo a fine stagione con associazioni e ristoratori per fare le valutazioni del caso» promette l’assessore. Anche perché il 2015 sarà l’anno di Expo e Leggiuno vuole giocare un ruolo da protagonista. «Al nostro paese non manca nulla - dice Bavila - abbiamo anche la chiesa di San Primo, la cappella degli angeli in oratorio, tre spiagge, ristoranti, posti letto, sport e sentieri». Vocazione turistica confermata dall’apertura di tre nuovi bed & breakfast che hanno portato a un centinaio i posti letto disponibili. «Il paese è vivo e pronto ad affrontare la sfida di Expo - proseguel’assessore-dobbiamocercare di predisporre dei pacchetti turistici completi che soddisfino tutte le esigenze e che non possono prescindere da un potenziamento dei trasporti per facilitare l’arrivo di turisti dalla zona Expo a Leggiuno». 1 M. Fon. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 73 14/08/2014 - PAG. 9 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 74 14/08/2014 - PAG. 2 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| Expo «Il primo maggio non sarà il Gufi Day Avremo venduto 10 milioni di biglietti» MILANO - (a.g.) - «Scommetto con voi che quando il primo maggio il presidente della Repubblica inaugurerà Expo non sarà il Gufi Day, ma un grande giorno per il Paese». Un pizzico di cautela frena il premier, che però aggiunge: «So che dovrei essere prudente, ma se dovessi essere pessimista farei un altro mestiere. L’ottimista non lo è così a random, costruisce il futuro seguendo il sogno». Contro i gufi, ovvero chi rema da tempo contro Expo, il premier si è già espresso a Milano mesi fa. Adesso, dal cantiere, attacca chi vuole affossare quello che percepisce come chiave di rilancio dell’Italia. Sogna 10 milioni di biglietti venduti entro l’avvio di Expo e si dice convinto che il milione di cinesi atteso sarà abbondantemente superato. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 75 14/08/2014 - PAG. 3 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Si sciolgano i nodi della burocrazia romana» Giuseppe Sala, MILANO - (a.g.) - «La presenza del presidente del Consiglio Renzi è sicuramente un fatto positivo, anche se non abbiamo sentito grandi notizie. Speriamo che risolva presto i nodi della burocrazia romana, che impone una serie di vincoli per la realizzazione delle infrastrutture in Lombardia ». Mario Mantovani, vicepresidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia, ha commentato così la visita ai cantieri di Expo. Con le altre autorità presenti ha prima ascoltato le spiegazioni dell’amministratore delegato Giuseppe Sala, poi ha partecipato al giro tra cluster e padiglioni da costruire. Quindi ha ascoltato il premier, accanto a Diana Bracco, presidente di Expo; al vice segretario Pd, Lorenzo Guerini; al presidente dell'Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone; al vice sindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris e all'ad di Fs, Michele Mario Elia. «Persistono ancora - ha detto Mantovani - alcune criticità. I fondi ci sono, ma la burocrazia ferma i cantieri. I problemi non riguardano solo la piastra ma anche tutti i collegamenti con il sito di Expo. Ci auguriamo che si possano fare dei passi avanti sotto questo aspetto. La Lombardia è pronta come sempre». Guardando alla materia di cui si occupa quotidianamente, Mantovani ha fatto il punto sulla sanità: «Abbiamo messo a disposizione 26 milioni di euro per gli investimenti strutturali, tecnologici, organizzativi e di personale per l'efficientamento della rete ospedaliera, con particolare riferimento ai pronto soccorso e all'attività di controllo a tutela dei cittadini e dei visitatori». Per quanto riguarda il Comune di Milano, Renzi ha glissato sulle richieste (a partire da 130 milioni per il trasporto pubblico che dovrà sostenere un superlavoro nei sei mesi dell' esposizione). Si è limitato a dire che i nodi «saranno sciolti nel tavolo ad hoc già in corso». De Cesaris ha confermato la «collaborazione» con il governo evitando le polemiche e spiegando che la visita è stata un segnale di «attenzione per la città». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 76 14/08/2014 - PAG. 6 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Renzi, faccia a faccia di due ore con Draghi «Avanti sulle riforme» Il premier: chiariti, non siamo osservati speciali Il presidente Bce: nessun attacco all’Italia Ieri sera vertice con il presidente Napolitano L’incontro tra Renzi e Draghi avrebbe dovuto restare riservato. Un incontro informale Il premier è atterrato la mattina di di due ore nella campagna umbra, martedì in elicottero in un campoco dopo le 9 del mattino di mar- petto di calcio di Po’ Bandino, fratedì. zione di Città della Pieve, dove Matteo Renzi e Mario Draghi Draghi trascorre le ferie nella sua si confrontano di persona sulla casa di campagna. Ma il dispositisituazione economica di un’Italia vo di sicurezza, seppur discreto, ha ancora in recessione. E davanti a destato l’attenzione dei cronisti una bevanda fresca dilocali del «Corriere scutono a quattr’occhi dell’Umbria», che ieri della preoccupazione L’incontro mattinahadatolanotiespressa dal presidenNessuncommento tra i due zia. te della Bce per l’incerda Palazzo Chigi e dalla tezza delle riforme avrebbe Bce,chehannomantestrutturali, che condiuna linea di masdovuto nuto ziona gli investimenti simo riserbo sui conterimanere nutidelcolloquio.FininItalia,edelcammino intrapreso dal giovane non è stato lo stesriservato ché premier proprio su so Renzi, in visita al quella via: «Spingo sulcantiere dell’Expo a le riforme come un forsennato», Milano, a confermare: «Sì, ho visto avrebbe assicurato Renzi. A set- Draghi, lo vedo spesso». tembre si entrerà nel vivo di capiL’incontro, riferiscono fonti toli importanti come il lavoro, la parlamentari, sarebbe stato fissaPubblica amministrazione, la giu- to lunedì. E sarebbe stata l’occastizia civile, le infrastrutture, sione per Draghi da una parte, mentre si metteranno al sicuro i Renzi dall’altra, di spiegare le paconti con la Legge di stabilità. Pas- role pronunciate pubblicamente saggi di cui Renzi in serata parla a la scorsa settimana e fare un’analiCastel Porziano con il presidente si della situazione, alla luce dei della Repubblica, Giorgio Napoli- prossimi appuntamenti, italiani tano. ed europei. Quando la settimana ROMA SERENELLA MATTERA scorsaDraghiperlaprimavoltaha scandito parole di attenzione preoccupata per lo stato delle riforme dell’Italia, nello stesso discorso in cui auspicava la «cessione di sovranità» dei Paesi dell’Eurozona all’Ue per le riforme strutturali, quelle parole sono suonate alle orecchie italiane quasi come un avviso di commissariamento. Draghi avrebbe spiegato a Renzi che i due passaggi erano distinti, noncomponevanounattaccooun avvertimento all’Italia o a singoli Paesi. «La stampa italiana ha letto le parole di Draghi in una chiave negativa per l’Italia e quindi il mio “non ci facciamo commissariare” (frase pronunciata in un’intervista al “Financial Times”, ndr) come una replica. Ma non è così», con Draghi «era già tutto a posto da prima» dell’incontro, spiega Renzi ai giornalisti. Poi assicura che l’Italia non è osservato speciale in Europa. «Non è così», non siamo nella situazione del 2011, quando Draghi firmò con Trichet una lettera al governo italiano in cui chiedeva riforme puntuali. «Io noneroqui,eroilsindacodiFirenze», dice con un sorriso Renzi. Al presidente della Bce il premier italiano avrebbe ribadito che Il premier Matteo Renzi e il presidente della Bce Mario Draghi «concorda dalla A alla Z» sull’invito a non indugiare oltre nelle riforme strutturali. «Sono talmente d’accordo – avrebbe detto – che spingo come un forsennato sull’agenda e ho ingolfato il Parlamento di provvedimenti». Dopo il primo via libera alla riforma del Senato, a partire dal Consiglio dei ministri del 29 agosto si riprenderà a correre sulle riforme strutturali che riguardano anche l’economia e sulle quali Palazzo Chigi è al lavoro anche a Ferragosto. Dallo Sblocca Italia, alla Pubblica amministrazione, alla riforma del la- PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO voro («Riscriviamo tutti insieme la delega per la modifica dello Statuto dei lavoratori», dice Renzi rifiutando un confronto ideologico). Senza dimenticare un’attenzione particolare allo stato dei conti pubblici, nel rispetto dei parametri europei, e alla necessità di intervenire sul taglio della spesa pubblica. Le riforme e i temi economici, a partire dalla Legge di stabilità che dovrà essere varata in autunno, sono sul tavolo dell’incontro di oltre due ore che Renzi ha avuto serata con Napolitano. 1 PAG 77 14/08/2014 - PAG. 9 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 78 14/08/2014 - PAG. 2 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo «Finora spesi male i fondi europei, adesso cambiamo modello» MILANO (a.g.) L’incontro a Città della Pieve martedì c’è stato. Matteo Renzi non smentisce ma non aggiunge altro. Incalzato dai cronisti durante il confronto con la stampa al sito Expo ammette: «Sì ho visto Draghi, lo vedo spesso». A chi più tardi a Roma gli chiederà se l’Italia è osservata speciale, dirà che «non è così». L’incontro con il presidente della Bce preoccupa notevolmente nel clima di rapporti non semplici con l’Ue. «Con Mario Draghi - risponde Renzi ci vediamo periodicamente, era tutto già a posto da prima. La stampa italiana ha letto le parole di Draghi in una chiave negativa per l'Italia e quindi il mio "non ci facciamo commissariare" (pronunciato in un'intervista al Financial Times, ndr) come una replica. Ma non è così ». La vicenda spinge Renato Brunetta, presidente dei deputati FI, a commentare: «Se le Camere non fossero chiuse per ferragosto ci sarebbero tutte le ragioni per chiedere al presidente di venire a riferire in aula. Non per drammatizzare, ma anzi per rassicurare gli italiani. Troppi segnali, troppi poteri forti contro il nostro Paese». A Milano, di fronte a domande su Bruxelles che pare considerarci un Paese senza strategie, Renzi ironizza: «Bruxelles chi? ». Quindi, continuando a rispondere sulla lettera arrivata al governo da parte della Commissione sui fondi europei, incalza: «Ora però non vorrei che si dimettesse anche Bruxelles... quando l'ho detto di Fassina si è dimesso ». E sui fondi non si dice preoccupato: «Ve ne siete accorti adesso? Non vedo dove sia la notizia. Credo che sia l'ennesima dimostrazione di mancanza della realtà. Tutti i Paesi inviano i documenti e ricevono risposte critiche; dopo i Paesi fanno le loro valutazioni. Negli ultimi anni l’Italia ha speso i fondi europei peggio di come avrebbe potuto. Il governo cercherà di cambiare modello, spendendo più per eventi strutturali e meno per eventi una tantum. Daremo risorse alle infrastrutture. Palazzo Chigi ha già iniziato a togliere fondi alle Regioni che non li spendono e a darli alle scuole. Continueremo. Faremo come la Polonia che ha speso il 98 per cento di quanto le era stato messo a disposizione». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 79 14/08/2014 - PAG. 14 14/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Isolino Virginia, un milanese lo salverà Nasce online il Progetto Isolino. Il sito Unesco bello e dimenticato, colpito da alluvioni e "terreno" di lotte giuridiche ora concluse, rischia di arrivare impreparato all’appuntamento con Expo. Ristorante e bar ancora chiusi, parco all’aperto solo in parte sistemato, museo vero e proprio che richiama i turisti soltanto nel fine settimana. Fosse in mano a un qualunque Paese straniero, ci avrebbero già costruito attorno un impero turistico. L’italica e bosina indole rischiano di "dimenticare" la bellezza e la preziosità dell’Isolino Virginia, museo a cielo aperto, sito palafitticolo tra i più prestigiosi al mondo. A volerlo "salvare", è ora un milanese d’azione, Mario Portulano, nato a Borgo Ticino nel ’44, che nella vita ha fatto il cartografico, l’esperto di marketing , il curatore di Immagine Assolaghi, il conduttore di programmi televisivi di pesca e ora nonno e promotore dell’Associazione Naturalistica Culturale Amici dell’Isolino no profit. Un sito (www.progettoisolinovarese. altervista.org) dove tutti possono lasciare impressioni e suggerimenti ma soprattutto un piano di rilancio superdettagliato. E un sogno: quello di diventare custode dell’Isolino, «senza nulla togliere alle competenze della Sovrintendenza ai Beni Archeologici e al Museo Archeologico di Villa Mirabello», dice Mario Portulano. «Ho presentato il mio progetto in Comune a Varese e ho scritto anche al Comune di Biandronno, attendo risposte ». L’Isolino, donato dal conte Ponti all’amministrazione comunale di Varese, fa di Palazzo Estense l’interlocutore principale. La bozza «per un’idea di recupero ambientale dell’oasi naturale lacustre» è divisa in quattro fasi superdettagliate e si pone l’obiettivo di fare «riscoprire le perle verdi della nostra Italia, salvaguardando un patrimonio preistorico di oltre 4.500 anni». Ecco in pillole il progetto. Prima fase: riattivazione dell’attività di bar e cucina. Seconda fase: "pulizia" generale dell’Isolino (che è stato colpito da più di un nubrifragio nel 2013, con l’abbattimento di molte piante importanti e un ripristino non totale della fruibilità dell’ambiente). Terza fase: inaugurazione e sponsorizzazione del sito con nuove modalità seguite, come ultima tappa del rilancio, dall’accoglienza di ospiti, scolaresche e anziani con un battage promozionale di ampio respiro. Che sia un po’ fantasioso il progetto o comunque da sottoporre la vaglio di tecnici ed esperti di tutela del territorio non v’è dubbio, ma Portulano e gli altri rappresentanti dell’associazione no profit hanno già le idee chiare, come quella della costruzione di un percorso pedonale (con tanto di altezze, larghezze, materiali e caratteristiche). Si ipotizza addirittura la ricostruzione di un ambiente palafitticolo «semidistaccato dalla passerella» e pure una passerella telescopica. «La nostra idea è di collegare l’Isolino con la terraferma, nel comune di Biandornno grazie a una passerella telescopica, dunque si tratta di una passerella che non deve garantire sempre il collegamento ma in caso di grave necessità o di emergenza, per esempio per l’intervento del "118" se un ospite del museo sta male o per l’evacuazione in caso di incendio o calamità». Dunque passerella pedonale, ponte telescopico, piattaforma, osservatorio naturalistico, insomma un progetto dettagliato, anche se dall'associazione sottolineano che «c’è ora bisogno della mano di architetti e ingegneri e dei consigli degli esperti del museo». E i soldi? Sì perché un intervento del genere non è a costo zero. «Sono e siamo consapevoli che per realizzare tante buone idee ci vogliono degli investimenti finanziari e i fondi di certo scarseggiano, ci vorrebbe meno burocrazia - dice Portulano -, ma Expo si avvicina e noi siamo disposti a rimboccarci le maniche per la ricerca di fondi anche tra aziende private, che insieme agli enti locali e alla Regione potrebbero contribuire alla rinascita dell’Isolino Virginia. Expo è alle porte - prosegue Portulano - ed è un vero peccato non poter arrivare alla presentazione dell’isola con un restyling significativo». Barbara Zanetti PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 80 14/08/2014 - PAG. 11 14/08/2014 ||| ||| ||| Expo Chi li ha visti? I big varesini danno forfait Tutti assenti in passerella E la politica varesina “buca” l’evento: sono tutti in ferie. La visita del premier Matteo Renzi al cantiere di Expo 2015 è stata una sorpresa, che ha colto impreparati tutti i “big” della politica varesina. Nessuno di loro ieri ha infatti potuto accompagnare il presidente del Consiglio nella sua “passeggiata” tra i padiglioni in costruzione, alla quale erano presenti due ministri lombardi (i due“Maurizi”,MartinaeLupi),ilpresidente dell’Authority anticorruzione Raffaele Cantone e il prefetto di Milano, oltre al commissario Expo Giuseppe Sala e alla presidente del Padiglione Italia Diana Bracco. Un parterre d’eccezione in cui però mancavano volti varesini. Non c’era il governatore di Regione Lombardia RobertoMaroni,chehadelegatoilsuo vice Mario Mantovani (così come peraltro il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha spedito a Pero la sua numero due, Ada Lucia De Cesaris). Ma non c’erano neppure gli altri esponenti varesini di spicco in Lombardia: il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, che pure aveva in visita il suo ministro di riferimento di Ncd Maurizio Lupi, e il segretario regionale “renziano” del Pd Alessandro Alfieri. Anche i parlamentari, reduci dalla full immersion di settimana scorsa di votazioni tra riforme e decreti in conversione, hanno dato forfait, come i consiglieri regionali. E poi dovrebbero crederci le imprese? A.ALI. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 81 13/08/2014 - PAG. 7 13/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 82 13/08/2014 - PAG. 7 13/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 83 13/08/2014 - PAG. 18 13/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Questionario ai turisti in vista dell'Expo ISPRA - (n.f.) L’estate 2014 sarà ricordata per la piovosità che ha messo in crisi il turismo nel Basso Verbano, ma chi vuole fare una vacanza sul territorio ha validissime alternative di ogni tipo. A causa delle piogge i turisti che intendevano prendere il sole o stare in spiaggia sono costretti a fare scelte diverse, mentre il servizio di bagnino con operatori formati prosegue puntualmente fino alla fine di agosto. All’Ufficio turistico Iat confermano che i turisti ci sono ma, non potendo tuffarsi nelle acque, scelgono itinerari diversi sul territorio circostante impiegando il loro tempio libero in modo intelligente. La struttura turistica isprese offre opportunità di avere informazioni cartacee degli eventi e delle feste dell’intera zona, sia varesina che novarese, costituendo un punto di riferimento sicuro per chi vuole trascorre la vacanza in modo alternativo. E proprio per testare il soggiorno del turista ad Ispra, lo IAT ha predisposto un questionario di gradimento con alcune semplici domande e la scelta di quattro risposte: non soddisfatto, poco soddisfatto, soddisfatto, molto soddisfatto. Si chiede come il turista abbia trovato o trovi utile l’ufficio turistico, se gli orari di apertura e di chiusura siano ritenuti esaudienti, se il turista promuoverebbe il periodo di apertura dello sportello e qual è stata l’impressione riguardo la disponibilità dello staff, e ancora se le risposte degli operatori sono esaustive. Inoltre si richiede di esprimere un giudizio sulle manifestazioni locali, se il servizio di navigazione (lo Iat vende i biglietti della Navigazione Lago Maggiore) è stato soddisfacente e puntuale, se il turista ha trovato accoglienti gli alberghi ispresi e i numerosi bed and breakfast locali, se la ristorazione è stata di gradimento e per concludere si chiede se il turista tornerà ad Ispra. Diversi questionari sono già stati consegnati agli operatori e al termine del periodo di apertura del’Ufficio turistico le risposte verranno elaborate per consentire di realizzare nel 2015 un servizio migliore per l’utenza, che è prevista numerosa anche ad Ispra in occasione dell’Expo di Milano. Tra le novità del 2014 è in distribuzione gratuita la nuova cartina della città e anche quest’anno sono state confermate nel locale dello Iat le mostre periodiche di artisti locali. Dopo la rassegna della "Ispra del passato", attualmente sono in visione gli acquerelli di Massimo Ciavarella fino al 30 agosto. Per domenica 17 agosto lo Iat ha organizzato una escursione alle Isole Borromee con battello del Nlm e guida turistica. Le iscrizioni si ricevono allo 0332.7833160 o scrivendo una email all’indirizzo [email protected]. Gli eventi e le iniziative organizzate dall’ufficio possono essere visionate sul sito del Comune, www.comune.ispra.va.it, e della Pro Loco sulla pagina Facebook. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 84 13/08/2014 - PAG. 23 13/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Benvenuti a Busto, la grande incompiuta Ecco la top ten dei cantieri mai terminati Dal Palaghiaccio all’area delle Nord, dal Calzaturificio Borri al Conventino Le opere pubbliche progettate e non portate a termine costellano la città Il palaghiaccio è solo una delle tante incompiute della città. Eccovi la “top ten” della vergogna. stanno sorgendo, ma forse ci si dimenticachesottolapiazza,dove fu “delocalizzato” il Monumento ai Caduti, doveva sorgere anche un autosilo interrato a servizio del centro. Per ora, disperso. L’area delle Nord Il terminal merci L’area delle Nord: è probabilmente la madre di tutte le incompiute. Ad inizio anni ’90 la città decise di investire ingenti risorse nell’operazione di interramento dei binari e della stazione ferroviaria delle Nord, per recuperare una serie di aree da urbanizzare. Si susseguirono idee e progetti ambiziosi, anchefirmatidaun“archistar”come Mario Botta: dal teatro all’agorà cittadina, dal cinema multisala alla piscina verticale per le immersioni (con un piano che prevedeva 80 milioni di euro di investimenti), fino alle “bolle” del Portale dell’Innovazione pensato per Expo. Superfluo ricordare che resta solo il degrado. Il terminal merci di Sacconago: costato più di 10 milioni di euro, di cui 7 di fondi europei, avrebbe dovuto rilanciare la zona industriale nord-ovest, liberandola dal suo storico isolamento. Ora è in gestione a Hupac, ma inutilizzato: servono altre opere di adeguamento. Busto Arsizio ANDREA ALIVERTI L’autosilo di piazza Vittorio L’autosilo di piazza Vittorio Emanuele: i palazzi liberty previsti dal faticoso piano integrato di intervento varato nel 2010 (si parlò di 45 milioni di investimenti privati) La caserma che non c’è La “Caserma-fantasma” di via Bellini: valore periziato, circa 9 milioni di euro. Costruita da un privato in anni di “vacche grasse” per trasferirvi la sede dell’Arma dagli angusti locali di piazza 25 Aprile, negli anni si è rivelata un lusso che le casse dello Stato non potevano permettersi. Ora c’è in corso un contenzioso, mentre il Consiglio rimpalla da settimane la discussione sul suo futuro. Palaghiaccio e campus Palaghiaccio e campus di Beata Giuliana: costo stimato del progetto originario, 5,2 milioni, ma oggi è solo uno scheletro di cemento e legno. Poi c’è l’albergo di via Magenta: opera di un privato nell’ambito di un progetto Aler, maicompletatonétantomenoentrato in funzione. Dal Conventino al Monte Stella Il “Conventino” di via Matteotti: l’ex Casa Canavesi Bossi rischia di crollare, mentre i 5 milioni necessari per la biblioteca dialettale, le botteghe e il resto sono ancora tutti da reperire. Poi c’è l “Monte Stella” tra Sacconago e Borsano: un’oasi di benessere nel verde, progetto da 5 milioni di euro, finanziato con i fondi della convenzione Accam. L’ex Borri e il sottopasso L’ex Calzaturificio Borri: acquistato nel 2000 per quasi 4 milioni di euro attuali, mai avviato un progetto, nonostante ambiziose idee, dalcentrotermalealmuseodiarte contemporanea per la prestigiosa “collezione Merlini”. Il sottopasso di Sant’Anna: finanziato dallo Stato con 2,85 milioni nel 2005, il cantiere non è ancora iniziato. 1 L’ex Calzaturificio Borri è costato quattro milioni ma è abbandonato PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 85 13/08/2014 - PAG. 25 13/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| Expo Piazza stazione abbandonata? «Il restyling prima di Expo» Gallarate Piazza Giovanni XXIII, la realtà è sotto gli occhi di tutti: «È quello che si vede», ammette l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Gallarate Danilo Barban che non intende certo nascondersi dietro a un dito. «La sistemazione del verde e del porfido dissestato, saranno interventi effettuabili in tempi brevi», dice l’assessore, ma l’intenzione è di andare ben oltre. «Se ne sta già parlando al tavolo Expo, serve un progetto in vista dell’Esposizione Universale in modo da ridare completa dignità a questa piazza che è la vetrina della città per chi arriverà a Gallarate in treno. Un progetto per la sistemazione della piazza è indispensabile». Largo, dunque, a una veduta in grande stile, senza con questo avere in mente programma faraonici. L’area resterà sostanzialmente quella che è, senza cambiamenti radicali. «I posti auto servono, non si può certo toglierli per pensare ad altro», annota Barban. «Ma si dovrà trovare un’alternativa al parcheggio delle biciclette in modo da consentire un luogo sicuro dove poter lasciare la bici con tanto di attacchi ad hoc delle ruote alle rastrelliere». Sono tra i cento e i duecento i gallaratesi che, ogni giorno, parcheggiano la bicicletta in stazione: è importante trovare una soluzione alle numerose richieste. Per questo l’assessore lancia una sorta di Sos a ditte e privati che avessero un’area in zona da affittare. «Si facciano avanti, vengano in Comune a dircelo», esorta Danilo Barban. Nel frattempo, circa il progetto di sistemazione dell’area è già stato realizzato l’allacciamento per le auto elettriche mentre non mancherà anche un punto di car sharing. L’inizio dell’anno prossimo sarà, giocoforza, il giro di boa per piazza Giovanni XXIII, da rimettere a nuovo per dar lustro alla città che si prepara ad accogliere i turisti di Expo 2015. Per allora, porfido e verde pubblico non saranno più un problema. 1 A. Ped. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 86 12/08/2014 - PAG. 6 12/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Promozione territoriale in vista di Expo, il Comune fa squadra REGIONE LOMBARDIA ha presentato il bando Expo che riguarda l’approvazione dei criteri per l’assegnazione di contributi da utilizzare per la promozione dell’attrattività del territorio lombardo in occasione di Expo 2015. Sul piatto, un contributo agli enti locali di 10 milioni di euro per il 2014 e il 2015. Il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli, sottolinea una nota del Comune, «ritiene indispensabile che il territorio varesino si attivi al più presto per massimizzare l’efficacia e le prospettive auspicate nel bando, sia perché l’aggregazione territoriale, l’unitarietà dei progetti e il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti rappresentano elementi premianti, se non essenziali, sia perché l’avviso pubblico per le manifestazioni di interesse è stato pubblicato il 4 agosto e le stesse dovranno essere inviate entro il 25 settembre». Farioli ha inviato a tutti i sindaci dei Comuni della Provincia di Varese, alla Camera di Commercio e alla sede territoriale della Regione Lombardia l’invito a un incontro in programma lunedì 25 agosto ai Molini Marzoli. Il fine sarà quello di «perfezionare, approfondire e concretizzare l’ipotesi di un progetto comune che possa garantire, grazie alla collaborazione della Camera di Commercio e della Ster (sede territoriale, ndr), un più agevole perseguimento dell’ambizioso obiettivo». R.V. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 87 12/08/2014 - PAG. 16 12/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Varese festeggia la vendemmia E il centro diventa un "vigneto «Ci sarà chi pigia, ci saranno i produttori di vini, e organizzeremo anche momenti di dibattito e divulgazione». Così l’assessore al Commercio e al Marketing territoriale, Sergio Ghiringhelli, annuncia la prima rassegna dedicata alla vendemmia, che sarà anche il primo evento cittadino in previsione di Expo 2015. Andrà in scena a ottobre e coinvolgerà le seguenti zone: nuova area pedonale formata da piazza Giovine Italia (foto Blitz) e dalle vie Rossini e Donizetti, dove peraltro trionfa l’happy hour ed è stata anche aperta una vineria chic; i giardinetti davanti all’ex cinema Rivoli, «è stato creato uno spazio per musica e drink che richiama certi angoli parigini»; via Dandolo e una parte di Biumo Inferiore con mercati di prodotti a tema. Il progetto deve essere definito nei dettagli. Ma è certo che Varese ospiterà la vendemmia. Dando precedenza ai vini e ai produttori di Lombardia e Piemonte, «il territorio insubre» abbozza l’assessore. La rassegna sarà appunto a ottobre, dopo la fiera città di Varese e Agrivarese, entrambe a settembre, che già "parlano" di cibi e di gusto. «Sarà una festa della vendemmia a 360 gradi» ribadisce Ghiringhelli, alludendo al programma che contemplerà appunto sia momenti didattici-culturali, sia dimostrazione pratiche legate all’arte del fare vino. E questa iniziativa si lega idealmente al progetto dei terreni, messi in palio gratuitamente dal Comune, dove valorizzare la tradizione agricola e in particolare i vigneti a Merlot. Sono sei le aree: due a Villa Baragiola di Masnago (le vecchia serre e l’ex orto); una a Villa Toeplitz; una a Calcinate degli Orrigoni, a ridosso del campo degli arcieri; una nella zona del castello di Belforte; una in via dei Prati, alla Schiranna, a margine del parco Zanzi. Tornando alla festa della vendemmia, si tratta appunto di uno dei primi eventi che accompagneranno il conto alla rovescia verso Expo 2015. Il Comune di Varese, come confermato ieri dall’assessore Ghiringhelli, ha partecipato anche ad un bando regionale che assegna fondi per progetti locali da attuare con Expo: «Stiamo aspettando l’esito, siamo fiduciosi ». Cucina, prodotti locali, buona alimentazione e ambiente sono i principali temi delle iniziative che, a Varese, andranno in comtemporanea con l’esposizione universale. P.M. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 88 12/08/2014 - PAG. 19 12/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo Boom al mercato e tanti progetti Il turismo locale prova a ripartire ANGERA - Prove generali di rilancio del turismo, in una stagione tutt’altro che semplice per il comparto. Nonostante il clima poco benevolo, domenica l’allea (il viale alberato che costeggia il lungolago) ha visto una partecipazione di visitatori oltre le aspettative per gli ambulanti del Mercatino di Forte dei Marmi: numeri importanti, battelli pieni e locali in piena attività. «Dai dati ufficiali che ci hanno inviato gli organizzatori, si parla di 7-8000 presenze e numeri simili a quelli registrati in città come Perugia - spiega l’assessore al Commercio Lorenza Marzetta -. Ma a noi interessava soprattutto la ricaduta sul commercio locale. Che è stata molto positiva. Ho parlato con diversi esercenti e hanno confermato che c’è stato un ritorno per gli esercizi commerciali locali, soprattutto quelli del lungolago, ma anche del borgo». Un ritorno che ha avuto anche risvolti inaspettati, come una crescita delle visite al museo civico locale. «La struttura ha registrato un aumento di numero di ingressi domenica scorsa », spiega Marzatta. La sfida in vista di Expo, ma non solo, per il piccolo borgo è di riconquistare quello smalto che l’aveva resa una località lacustre tra le più amate e vivaci in passato. Quest’estate le diverse iniziative messe in campo stanno indicando la volontà non solo dell’amministrazione, ma anche di gruppi, associazioni e commercianti di fare rete e valorizzare il patrimonio turistico. Tra le iniziative della nuova giunta, insediatasi il 26 maggio scorso, ci sono stati anche una serie di incontri preliminari per il ripristino dei sentieri ciclo-pedonali locali, per sviluppare programmi per attività culturali e turistiche, per uno studio della nuova guida di Angera da mettere online, di una nuova applicazione per smartphone turistico-culturale, e un nuovo portale comunale. A settembre ritornerà inoltre il “Settembre Angerese” manifestazione che durerà un mese, e che non veniva riproposta da più di vent’anni: ogni settimana sarà dedicata a un tema diverso, dal cinema, alle forze dell’ordine, al volo, ai carri e all’enogastronomia locale. Intanto, nella nuova amministrazione, altre donne sono al lavoro: a pochi giorni dall’insediamento l’ente ha provato a partecipare a un bando che chiudeva a breve. Super lavoro per il nuovo assessore al Turismo, Cultura e Politiche Sociali Valeria Baietti e per la curatrice del museo civico, Cristina Miedico. Risultato: tra i progetti per la cultura varesina finanziati dalla Regione Lombardia c’è anche l’iniziativa biennale “ExpoAngera”, finanziata con 5.000 euro, 2.500 nel 2014 e 2.500 nel 2015. Al.Fa. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 89 12/08/2014 - PAG. 27 12/08/2014 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Expo La rete diventa libera sopra i pali della luce L’ultimo sforzo del quinto bando per mettere Busto in linea con Expo, sarà la concretizzazione del progetto di installazione del Wi-fi libero in centro città. Un risultato che sarà concretizzato in trenta o quaranta giorni al massimo, dopo il sopralluogo effettuato dai tecnici specializzati per capire dove la messa a punto possa essere più efficace. E in via Milano e dintorni la soluzione è stata trovata in maniera molto pratica, trasformando i pali della luce in antenne per la ricezione della linea, in modo che tutti possano trovare agevolmente e in maniera diffusa la linea veloce per i loro personal computer, o meglio ancora per gli smart-phone di ultima generazione e per gli i-pad che hanno il sistema di connessione incorporato. Dunque, proprio sulla sommità di numerosissimi impianti di illuminazione sorgeranno le strumentazioni di collegamento. L’intervento, cofinanziato per il 50 per cento da Regione Lombardia, dovrebbe costare poco più di 30mila euro totali, consentendo in questo modo di completare un percorso fatto di molte migliorie disposte dal Distretto del commercio che hanno scandito gli ultimi mesi. Quello del Wi-fi è il tassello più atteso dalla generazione telematica che brama per avere a disposizione un servizio gratuito di accesso alla rete, senza consumare i giga a disposizione nei contratti telefonici ma sfruttando un’occasione pubblica a libero accesso, senza quindi la necessità di pagare o di possedere la password per inserirsi nel web. Busto in questo discorso arriva un po’ in ritardo rispetto ad altre città, ma perlomeno ci arriva. Questo dopo tanti anni di attesa, scandita da numerose sollecitazioni anche politiche per mettersi al passo coi tempi. D’altronde, per rendersi conto di quanto la rete sia importante, basta vedere la diffusione di locali che - nella loro proposta pubblicitaria - segnalano questo servizio. Oppure le richieste che in passato spronarono la biblioteca civica ad attivarsi per aprirsi al mondo con un clic sul cellulare. Come s’è detto, proprio settimana scorsa gli esperti hanno visionato il centro per capire come rendere funzionale la proposta, mappando vie e piazze per individuare il posizionamento corretto degli impianti, in modo da rendere il collegamento continuo per chi si muove scorrendo siti e posta elettronica sul proprio telefonino. La posa delle antenne comincerà nella settimana successiva a quella di Ferragosto, poi ci sarà il collaudo e l’accensione del sistema. Mettendolo a disposizione di tutti. Ma.Li. Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) 12/08/2014 - PAG. 27 12/08/2014 Expo ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| |||
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