Istituto Comprensivo Thiesi Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado 07047 THIESI Via Garau Tel.(079) 886076 Fax (079) 885345 Email: [email protected] Posta certificata: [email protected] sito web:www.icthiesi.gov.it 1 ISTITUTO COMPRENSIVO THIESI 07047 THIESI (Sassari) Via Garau Tel.079/886076- Fax 079/885345 sito web:www.icthiesi.gov.it Nell’anno scolastico 2013/2014 sono presenti nell’ Istituto Comprensivo di Thiesi: • 3 sezioni di Scuola dell’Infanzia con 84 alunni, di cui 5 stranieri • 15 classi e 2 pluriclassi di Scuola Primaria con 260 alunni così ripartiti: 166 a Thiesi, 27 a Siligo, 67 a Torralba; nella Scuola Primaria frequentano 12 alunni stranieri e 7 alunni diversamente abili; • 9 classi di Scuola Secondaria di primo grado con 169 alunni così ripartiti: 129 a Thiesi e 40 a Bonnanaro, di cui 6 alunni stranieri e 7 alunni diversamente abili. 2 Premessa Il Piano dell’Offerta Formativa, è nell’ambito scolastico, il documento fondamentale di progettazione. Introdotto per effetto del DPR. 275/99*, esplicita gli elementi caratterizzanti di ogni scuola in merito alla tipologia, al piano di studi, al quadro orario; allo stesso tempo chiarisce le scelte riguardanti la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa e quindi tutto ciò che distingue una scuola dalle altre di uguale grado ed indirizzo. Il documento del POF, nel rispetto degli obiettivi generali determinati a livello nazionale, accoglie le indicazioni del contesto sociale, culturale, economico nel quale la scuola opera, programmando interventi formativi tali da rispondere alle domande specifiche emerse. È un documento aperto, suscettibile di modifiche e integrazioni ed è sottoposto periodicamente a revisione sulla base dei risultati conseguiti ed è a disposizione dell’utenza. È infatti composto da una parte stabile, costituita dai principi pedagogico - culturali che l’Istituto Comprensivo pone alla base della propria attività formativo - didattica e che propone alla condivisione dell’utenza; da una parte dinamica costituita da laboratori-progetti e organizzazione scolastica, che sono gli strumenti attraverso i quali ogni scuola dell’Istituto Comprensivo si propone di realizzare il cammino educativo e di apprendimento nell’arco di uno o più anni scolastici. L’istituzione scuola, con il POF: si assume la responsabilità di scelte e decisioni educative, didattiche, organizzative, gestionali, finanziarie e valutative; valorizza l’alunno in quanto “soggetto-espressione di identità culturale”, nell’ottica del rispetto e della tolleranza della diversità; garantisce la flessibilità, come apertura a scelte innovative e disponibilità nel programmare percorsi di apprendimento personalizzati in rapporto alle esigenze degli alunni, dall’handicap all’eccellenza; ricerca l’integrazione e la collaborazione con le istituzioni e le altre agenzie educative del territorio, per l’arricchimento dell’offerta formativa. 3 L’autonomia scolastica, configurandosi come garanzia di libertà d’insegnamento e di pluralismo culturale, si concretizza nella possibilità data alle istituzioni scolastiche, di definire e realizzare interventi di educazione, di formazione e d’istruzione, miranti a favorire e migliorare l’efficacia del processo d’insegnamento-apprendimento. Il principio della libertà d’insegnamento, sancito dall'art.1 del Decr. L. vo 297/94 (Stato giuridico dei docenti), deve essere inteso come peculiare responsabilità didattica del docente, in stretta connessione con le finalità assegnate al servizio scolastico pubblico: ne consegue che esso è finalizzato alla promozione della personalità dell'alunno e trova il suo vero dispiegamento nella capacità progettuale del docente, espressa sia nella dimensione individuale sia in quella collegiale. Il servizio scolastico trova la sua ragion d'essere nel diritto individuale all'apprendimento di ogni alunno: rendere tale diritto realmente conseguibile attiene alla responsabilità di tutti i docenti; a questo fine sono ispirate le scelte didattico - educative della Scuola e sono indirizzate le azioni e le attività contenute nel presente POF. Relativamente alle procedure, il presente Piano dell’Offerta Formativa tiene conto degli indirizzi generali e delle scelte di gestione e di amministrazione, fissati dal Consiglio d’Istituto, e della progettazione tecnico-professionale del Collegio dei Docenti. *Art. 3, DPR 275/99 Regolamento sulla Autonomia delle Istituzioni Scolastiche 4 Le parole chiave del POF nell’assumersi e perseguire scelte e decisioni educative e didattiche, organizzative, gestionali e valutative. Ovvero riconoscimento della diversità, intesa come espressione di una identità culturale che la scuola si impegna a promuovere, nell’ottica della tolleranza, della solidarietà e del rispetto della persona. Intesa come apertura alle scelte innovative sotto il profilo educativo, didattico e organizzativo; come disponibilità nel programmare percorsi di apprendimento personalizzati che vadano incontro alle differenti esigenze portate dagli alunni dall’handicap all’eccellenza; come disponibilità a valorizzare le risorse professionali. Intesa come responsabilità della comunità scolastica ad attuare una didattica inclusiva per offrire a tutte le alunne e alunni, non uno di meno, pari opportunità di apprendimento. Intesa come attuazione di tutte le strategie possibili per rendere effettiva l’inclusione scolastica di tutti gli alunni: bambini con disturbi specifici (DSA, ADHD), con funzionamento intellettivo limite, con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale e, non da ultime, le eccellenze. 5 Principi fondamentali Il presente Piano dell’Offerta Formativa è ispirato ad alcune linee d’indirizzo derivanti dal nostro modello pedagogico di istituzione scolastica, intesa come “sistema formativo aperto”: collettore dei bisogni reali della propria utenza e della comunità sociale di cui è nel contempo servizio culturale. Ciò prevede innanzitutto di praticare un modello educativo in continuità tra scuola e famiglia per sintonizzare quanto possibile gli interventi verso la personaalunno; in secondo luogo di ricercare forme di collegamento con le realtà culturali, ambientali e sociali non solo per coglierne i bisogni attraverso gli alunni, ma per offrirsi come agenzia educativa per chiunque. Il nostro Istituto intende proporre un sistema educativo integrato, poichè i tre ordini dovranno attuare una reale continuità del processo educativo, al fine di garantire il diritto dell’alunno ad un processo formativo organico, che miri a promuoverne uno sviluppo articolato ed armonico. Inoltre, tenuto conto delle risorse strutturali, finanziarie ed organizzative a disposizione, assume l'impegno di agevolare ed individualizzare il processo di apprendimento di ogni alunno, differenziando obiettivi ed itinerari didattici, per adattarli alle singole situazioni. Intende contribuire, in sinergia con le altre agenzie educative, alla formazione di personalità in grado di scegliere con consapevolezza, alla fine del corso di studi, l’indirizzo di studi da seguire. Il conseguimento di buoni risultati nell'apprendimento presuppone la partecipazione attiva e consapevole degli alunni, la collaborazione delle famiglie, l'esplicitazione degli obiettivi da conseguire, degli itinerari didattici programmati, dei comportamenti e atteggiamenti richiesti; tutto ciò deve essere oggetto di un "patto educativo di corresponsabilità” tra l’istituzione scolastica da una parte ed alunno e i suoi familiari dall'altra. Tale patto garantisce i diritti e i doveri di ciascuna delle componenti: docenti, alunni e famiglie. L’Istituto promuove la conoscenza della lingua e della cultura sarda in quanto ritiene che la coscienza della propria identità storico-culturale sia fondamentale per la formazione di personalità che devono formulare e progettare ipotesi per il proprio futuro; ciò soprattutto in un contesto difficile che, mentre schiaccia le culture e le identità di appartenenza degli utenti, tende sempre più all’omologazione culturale e privilegia atteggiamenti facili, modaioli e superficiali. 6 In particolare l’Istituto persegue le seguenti finalità: potenziare le capacità di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale; concorrere alla formazione di soggetti liberi, responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità, locale, nazionale e internazionale; sollecitare gli alunni a divenire consapevoli delle proprie idee e responsabili delle proprie azioni, alla luce di criteri di condotta chiari e coerenti che attuino valori riconosciuti; favorire, mediante l’acquisizione di conoscenze fondamentali e abilità specifiche, lo sviluppo di capacità espressive, logiche, scientifiche e delle corrispondenti competenze; favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno e di una conseguente capacità decisionale; promuovere l’interazione formativa con la famiglia, quale sede primaria dell’educazione, e con la più vasta comunità sociale. 7 Finalità e strategie dell’ Istituto Partire dalle esigenze degli alunni (cognitive, affettive, relazionali, religiose, etiche…) Con impegno delle risorse della scuola e del territorio Utilizzando una didattica funzionale, nel rispetto delle programmazioni Avendo come cardini l’aggiornamento professionale e la progettualità Per educare gli alunni a: • conoscere per vivere insieme; • conoscere per saper fare; • conoscere per saper decidere Attraverso l’acquisizione di: • competenze sociali di base; • competenze metacognitive; • competenze disciplinari; • competenze strumentali. Al fine dello sviluppo integrale ed armonico della persona - alunno8 Il territorio Il bacino di utenza dell’ “Istituto Comprensivo di Thiesi ” è costituito da alunne e alunni provenienti da otto paesi, Banari, Bessude, Bonnanaro, Borutta, Cheremule, Siligo, Torralba, Thiesi, che rientrano nella regione storica del Meilogu. Sotto il profilo geografico, un elemento di rilievo è costituito dalla posizione della zona rispetto a Sassari ed alle grandi vie di comunicazione. Posti a ridosso della Carlo Felice, gli otto comuni si trovano a 30/40 Km dal capoluogo di provincia, che la presenza della "superstrada" rende facilmente e velocemente raggiungibile. Con la città questi paesi intrattengono rapporti quotidiani per ragioni di lavoro, studio e fruizione di servizi. Sono fra l’altro, molto vicini tra loro: se si fa eccezione per Banari, appena più decentrata, la distanza da Thiesi è contenuta sotto gli 8 Km e la percorrenza nel limite dei dieci minuti. Nel territorio si deve rilevare la "centralità " di Thiesi: essendo il Comune di maggiore consistenza demografica, occupando una posizione centrale ed essendo la sede di alcuni servizi (Ospedale, INPS, Banche, Scuola superiore, Caserma Carabinieri, Corpo Forestale, agenzia ENEL), costituisce il naturale centro d’attrazione della zona. In questo Comune il numero degli abitanti si è mantenuto finora abbastanza stabile: ciò è da attribuirsi essenzialmente alla sua tradizionale solidità economica, che si basa su un’articolata presenza di attività, legate in particolare ad un'industria casearia di ottimo livello e di notevoli dimensioni; negli ultimi anni, tuttavia, a seguito delle note difficoltà in cui versa quest’ultima attività, è riscontrabile un numero crescente di situazioni familiari con qualche problema di ordine economico. Negli altri comuni, al contrario, il calo demografico è da porre in stretta connessione con la realtà economica che, negli ultimi decenni, ha subito un forte calo e che attualmente resta senza vere prospettive di sviluppo. Tutto questo non deve però far pensare ad una situazione di degrado sociale: infatti, sebbene non manchino i casi di difficoltà, generalmente le condizioni economiche delle famiglie sono tali da consentire un dignitoso tenore di vita. Sono presenti nel territorio famiglie straniere, provenienti dal Marocco e dalla Romania. Gli alunni che frequentano il nostro Istituto sono in tutto 23: 18 di origine marocchina, anche se alcuni di essi sono nati in Sardegna, e 5 invece provengono dalla Romania. 9 Sulla popolazione scolastica si può rilevare quanto segue: • la quasi totalità degli alunni che affluiscono a questo Istituto hanno frequentato la scuola materna; la maggior parte degli alunni conosce, accanto all'italiano, il sardo, ma sempre più spesso la competenza è solo passiva anche in ambito familiare. • La frequenza della scuola è regolare e non si registrano casi di abbandono scolastico; negli anni in cui frequentano la scuola obbligatoria, i ragazzi trascorrono la gran parte del tempo libero nei gruppi spontanei d’amici, per lo più per strada; sono presenti tuttavia, con una diversa incidenza da un paese all'altro, una pluralità d’iniziative rivolte a loro per opera di privati, in particolare gruppi sportivi, ma anche dei Comuni nell'ambito dei programmi socio-assistenziali (ludoteche, biblioteche, attività culturali); in alcuni paesi è presente il coinvolgimento in attività della parrocchia e di organizzazioni religiose in genere. 10 Le risorse umane Le risorse immediate per la realizzazione del POF sono quelle umane, interne e esterne: I soggetti interni alla scuola impegnati nell’attuazione del POF sono: • il dirigente scolastico; • i responsabili di sede; • il direttore dei servizi amministrativi (DSGA); • il personale ATA; • i Consigli di classe, di interclasse, di intersezione; • le commissioni; • i dipartimenti • le funzioni strumentali; • tutti i docenti. Le risorse umane esterne, costituite da enti pubblici e privati, della cui collaborazione l’Istituto si avvale in questo anno scolastico sono: • Comuni di Bonnanaro, Torralba, Thiesi, Banari, Bessude, Siligo, Cheremule, Borutta; • ASL n° 1 Sassari Progetto “Officina della salute” • Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri, Gruppo Norberto Bobbio: Progetto “Educazione alla legalità”; • Polizia Municipale; • Plus comune capofila Bonorva collaborazione con Centro per le famiglie e la comunità; • Docenti esterni e collaboratori occasionali dei progetti (anziani, esperti, artigiani..) • Esperti e collaboratori del S.E.T.; • Accordi di rete fra istituzioni scolastiche del territorio per il coordinamento di attività di comune interesse, ai sensi e per gli effetti dell'art. 15 L. 241/90; • Associazioni culturali e “Pro Loco”; In particolare i rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti locali e del territorio sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di: • promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole (personale per assistenza ai 11 soggetti con handicap, lavoratori socialmente utili, ecc…); • promuovere un impiego integrato del personale ausiliario statale (collaboratori scolastici) per una gestione razionale ed efficace in via prioritaria dei servizi di assistenza agli alunni in situazione di handicap e in via subordinata dei servizi di refezione scolastica; • realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole; • promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività sportive e culturali di interesse generale. L’ Istituto considera inoltre risorsa fondamentale il territorio tutto: le emergenze ambientali, architettoniche, archeologiche, nonché i beni immateriali; tra questi in primis la lingua e le tradizioni dei paesi del bacino d’ utenza. 12 Organigramma Organo di Garanzia Dirigente Scolastico Insegnante: Nicolina Anita Fadda Genitori: Maria Benedetta Pedoni, Federica Sini 13 Organizzazione interna Dott. ssq Maria Cristina Rebeccu Dirigente Scolastico 1° Collaboratore 2° Collaboratore Prof. Costantino Nurra Ins. Salvatorica Budroni Responsabili di Plesso: Scuola Primaria Thiesi Ins. Giovanna Cabras Scuola Primaria Torralba Ins. Antonella Budroni Scuola Primaria Siligo Ins. Nunziata Dinnella Ins. Michela Unali Scuola dell’Infanzia Prof. Giovanna Chesseddu Scuola Secondaria 1° grado Thiesi Scuola Secondaria 1° grado Bonnanaro Coordinatori di classe Scuola Secondaria di 1° grado: Thiesi Bonnannaro Prof.ssa Angela Masia Corso A: classe 1^ Puggioni Vittorio, classe 2^ Chesseddu Giovanna, classe 3^ Era G. Maria Corso B: classe 1^ Musinu Giovanna, classe 2^ Sanna A. Maria, classe 3^ Porcheddu Salvatorico Corso A: classe 1^ Betza Maria Gavina, classe 2^ Masia Angela, classe 3^ Campus Caterina Funzioni Strumentali: Ins. Franca Ninniri Area gestione e aggiornamento del P.O.F., Regolamento di Istituto e Progetti a.s. 2012 – 2013 Ins. Manuela Cattari, Maria Giovanna Murruzzu Area autovalutazione di Istituto monitoraggio POF e Prove Invalsi Inss. Caterina Campus, Giovanna Maria Era, Salvatorico Porcheddu Area Continuità, accoglienza e orientamento Area BES Inss. Casu Maria Grazia, Gloria Corona , Sara Sanna Gestione sito web Ins. Maria Franca Chessa Viaggi di Istruzione e visite guidate Anna Maria Grazia Marras Gruppo GLH di istituto: Comitato di valutazione: GLI Organo di Garanzia Maria Grazia Casu, Antonello Spanu, Maria Franca Olia, Gloria Corona, Sara Sanna, Maria Francesca Serra, Marcello Satta Giovanna Chesseddu, Virginia Merella, Maria Antonietta Manca, Anna Maria Sanna, Antonella Carta. genitori Operatori sociali-medici Membri effettivi: Sechi Maria Paola, Porcheddu Salvatorico, Puggioni Vittorio, Unali Michela. Membri supplenti: Marras Anna Maria Grazia, Sechi Margherita. Maria Cristina Rebeccu, Maria Grazia Casu, Gloria Corona, Sara Sanna, Laura Pinna, Maria Antonietta Testoni , Antonella Carta Maria Cristina Rebeccu, Nicolina Anita Fadda, Maria Benedetta Pedoni, Federica Sini. 14 COLLEGIO DOCENTI ANNO SCOLASTICO 2012-2013 DOCENTI SCUOLA INFANZIA DOCENTI SCUOLA PRIMARIA DOCENTI SCUOLA SECONDARIA Devinu Maria Giuseppina Budroni Antonia Betza Maria Gavina Desole Maria Carmela Budroni Salvatorica Biddau Maria Giovanna Paddeu Maria Giuseppa Cabras Giovanna Buttu Giovanna Puggioni Pierangela Carboni Maria Chiara Campus Caterina Santoru Elena Casu Maria Grazia Cattari Manuela Testoni Maria Antonietta Cau Stefania Chesseddu Giovanna Unali Michela Cherchi Marzia Era Giovanna Maria Chessa Maria Franca Fadda Nicolina Anita Corona Gloria Fara Fabrizio Dente Maria Antonietta Fois Monica Dinnella Nunziata Frau Piera Giovanna Fancellu Clotilde Fiori Salvatora Masia Angela Musinu Giovanna Maria Irde Caterina Nurra Costantino Manca Maria Antonietta Nuvoli Cristiana Mannu Pasquangela Olia Franca Maria Marras Anna Maria Grazia Piga Giorgia Meloni Angela Pingiori Danilo Meloni Maria Grazia Pittalis Augusta Maria Merella Maria Virginia Porcheddu Salvatorico Murruzzu Maria Giovanna Puggioni Vittorio Ninniri Franca Ribichesu Anna Elia Nuvoli Daniela Rizzu Salvatore Pinna Laura Sanna Angelo Porcheddu Ornella Sanna Anna Maria Saba Antonella Satta Marcello Sanna Maria Domenica Spanu Antonello Sanna Sara Sassu Valeria Scanu Maria Antonia Sciortino Maria Cecilia Sechi Margherita Sechi Maria Paola Serra Maria Francesca Sogos Maria Simona Spissu Pietrina Tanca Antonia 15 Servizio docenti e personale ATA I docenti sono tenuti a prestare il seguente orario di servizio: 25 ore settimanali di insegnamento (docenti Scuola dell’Infanzia ) 22 ore settimanali di insegnamento e 2 ore settimanali per la programmazione (docenti Scuola Primaria). 18 ore settimanali di insegnamento (docenti Scuola Sec 1^ gr.) 40 ore di presenza alle riunioni degli Organi Collegiali e di programmazione annuale, valutazione, verifica. Il personale A.T.A. è tenuto a prestare 36 ore settimanali di servizio. Per consentire lo svolgimento regolare delle attività educative e didattiche, soprattutto nei plessi, il servizio dei docenti è articolato in forme di turnazione particolarmente gravose, che comportano ’“l’orario spezzato” o “l’insegnamento su più plessi”. Considerata l’intensità dell’impegno che le diverse forme organizzative richiedono, si valuta, in sede di contrattazione d’istituto, un compenso forfetario da riconoscere ai docenti interessati. Le ore di compresenza vengono utilizzate prioritariamente per eventuali sostituzioni degli insegnanti assenti e per attuare progetti di recupero, consolidamento e ampliamento dell’offerta formativa; tra essi sono compresi quelli rivolti a situazioni ed esigenze particolari (alunni stranieri, in difficoltà…) e, dove esistono pluriclassi, in attività per gruppi classe. I collaboratori scolastici dei vari Plessi contribuiranno, nell’ambito delle proprie mansioni, al raggiungimento degli obiettivi programmati. Servizi comunali Trasporto alunni Servizio mensa : per le sezioni di Scuola dell’Infanzia e nelle classi a tempo pieno dei plessi di Thiesi e Torralba della Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di 1° grado del plesso di Bonnanaro 16 Servizi di segreteria apertura al pubblico Dal lunedì al sabato dalle ore 11,00 alle ore 13,00 Martedì dalle ore 15,30 alle 17,30 D.S.G.A 1 ORGANICO PERSONALE A.T.A. Assistenti Collaboratori amministrativi scolastici 3 12 + 1 part time 17 Piano di sicurezza D.L. vo 81\08 e Privacy In base agli adempimenti previsti dal D.L.vo 81/08 anche le scuole, come tutti gli edifici pubblici, devono predisporre un Piano di Sicurezza e formare tutto il personale in materia d’emergenza e d’evacuazione. Gli stessi edifici devono essere forniti di planimetrie che evidenzino percorsi d’evacuazione, la localizzazione di uscite d’emergenza, d’idranti e di estintori adeguatamente segnalati anche da appositi cartelli e periodicamente controllati. Tale progetto tende a prevenire situazioni d’emergenza e a formare adeguatamente tutto il personale della scuola, nessuno escluso, al fine di garantire sicurezza e strutture adeguate a tutti gli alunni. Ciò significa porre sempre più particolare attenzione ad attività di formazione permanente, tese a rendere significativo il concetto d’educazione alla salute come un diritto e un dovere di tutti, a prescindere dall’età e dal ruolo che si ha all’interno della struttura scolastica, pur secondo i compiti e le responsabilità di ciascuno. Periodicamente verranno svolte prove d’evacuazione, secondo l’organizzazione prevista, e attività di formazione dei docenti riguardo alle principali nozioni di primo soccorso. 18 SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Adempimenti previsti dal D.L.vo 81/08 DESIGNAZIONE ADDETTI ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PLESSO PREVENZIONE INCENDI ED EVACUAZIONE Thiesi Scuola dell’Infanzia Preposto Unali Michela Nuvoli G. Patrizia Testoni M.Antonietta Puggioni Pierangela. Paddeu M.Giuseppa Devinu M. Giuseppa Dore Paola Sechi Margherita Nuvoli Daniela Budroni Salvatorica Scodino Salvatore Santoru Margherita Solinas Angela Carta Giovanni Angelo Dinnella Nunziata Cordedda Lorenza Chessa Maria Franca Murruzzu M.Giovanna Fois Pino Sanna M. Domenica Are Antonia Dente M. Antonietta Thiesi Scuola Primaria Preposto Giovanna Cabras Siligo Scuola Primaria Preposto Nunziata Dinnella Torralba Scuola Primaria Preposto Antonella Budroni ANTINCENDIO E COMUNICAZIONI ESTERNE PER L’EMERGENZA Nuvoli G.Patrizia Dore Paola Santoru Elena Scodino Salvatore Santoru Margherita Solinas Angela Fiori Salvatora Meloni M. Grazia Marras M. Grazia Carta Giovanni Angelo Cordedda Lorenza Dinnella Nunziata Murruzzu M.Giovanna Fois Pino Are Antonia Budroni Antonella Scanu M. Antonia Thiesi Scuola Sec. I grado Preposto Chesseddu Giovanna Nurra Costantino Carta Antonella Porqueddu Giovanna Arru Gianni Virgilio Bachisia Angela Carta Antonella Arru Gianni Virgilio Bachisia Angela Bonnanaro Scuola Sec. I grado Preposto Angela Masia Masia Angela Sanna Mario Fois Pino Are Antonia Campus Caterina Sanna Mario Betza M. Gavina Fois Pino Are Antonia Cattari Manuela SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO Paddeu M.Giuseppa Nuvoli G.Patrizia Dore Paola Unali Michela Santoru Margherita Solinas Angela Ninniri Franca Scodino Salvatore Spissu Pietrina Carta Giovanni Angelo Dinnella Nunziata. Chessa Maria Franca Cordedda Lorenza Murruzzu M. Giovanna Pinna Laura Fois Pino Sanna M. Domenica Porcheddu Ornella Are Antonia Arru Gianni Virgilio B. Angela Fadda Nicolina Carta Antonella Masia Angela Sanna Mario Campus Caterina Fois Monica Betza M. Gavina 19 DESIGNAZIONE RESPONSABILE DIVIETO DI FUMO PLESSO Thiesi Scuola dell’Infanzia Thiesi Scuola Primaria Siligo Scuola Primaria Torralba Scuola Primaria Thiesi Scuola Sec. I grado Bonnanaro Scuola Sec. I grado DIVIETO DI FUMO Unali Michela Cabras Giovanna Dinnella Nunziata Budroni Antonia Chesseddu Giovanna Masia Angela 20 Informativa ai sensi dell’art.13 Decreto Legislativo 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali” In relazione alle norme stabilite dal Decreto Legislativo 196/03 tutti i dati personali raccolti saranno trattati nel rispetto della normativa vigente e, comunque, con la dovuta riservatezza. Finalità del trattamento Il trattamento dei dati personali ha l’esclusiva finalità di provvedere in modo adeguato agli adempimenti connessi all’espletamento delle attività della scuola. 21 Continuità Il passaggio fra un ordine di scuola e l’altro rappresenta per il bambino un’esperienza impegnativa. Il fatto di lasciare un contesto conosciuto per inserirsi in uno nuovo, di chiudere dei rapporti significativi (con compagni e insegnanti), di apprendere nuove regole organizzative e di modificare le proprie abitudini di lavoro, crea in lui una temporanea disorganizzazione. È necessario quindi favorire questo percorso di cambiamento avviando forme di comunicazione continua fra i diversi ordini di scuola e tra scuole e servizi informativi del territorio, mediante la progettazione di iniziative didattiche congiunte al fine di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola: la continuità del processo educativo fra Suola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Secondaria di I grado ha come finalità quella di “assicurare” un processo coerente che valorizzi le competenze già acquisite dagli alunni ed intende garantire a ciascun alunno un percorso formativo unitario, organico e completo. Fondamentale a tal proposito risulta la costruzione del curricolo in verticale, che individui, tenendo conto delle normativa e delle Indicazioni Nazionali, i percorsi didattici più adatti a favorire l’acquisizione delle abilità e competenze previste alla fine di ciascun ordine di scuola e propedeutiche a quello successivo. I piani operativi per promuovere la continuità nella nostra scuola: Creazione di commissione di lavoro con docenti dei tre ordini di scuola. Incontri tra docenti delle “classi ponte” per fornire dati ed informazioni utili sugli alunni; Programmazione di attività comuni che coinvolgono gli alunni della Scuola dell’Infanzia (5 anni) e gli alunni che frequentano la classe prima della Scuola Primaria (durante l’anno scolastico). Accoglienza alunni della Scuola dell’Infanzia nella Scuola Primaria, per favorire l’integrazione nel nuovo contesto scolastico (Settembre). Progettazione di attività che coinvolgano gli alunni delle classe quinte della Scuola Primaria con alunni e docenti della Scuola Secondaria di I grado. 22 Orientamento La Scuola, secondo i principi sanciti dalla Costituzione, ha un ruolo strategico per la formazione dell’uomo e del cittadino, dà senso formativo alle discipline al fine di promuovere nell’alunno una progressiva consapevolezza delle sue capacità e competenze. La didattica orientativa non è “altro” rispetto alla didattica intesa come sviluppo di conoscenze, capacità e competenze; tende a motivare strategie e atteggiamenti del docente ed è rivolta allo sviluppo delle capacità decisionali degli alunni. Tutte le discipline concorrono ad individuare obiettivi trasversali in ambito cognitivo, operativo e relazionale. L’orientamento è un processo che investe l’intero arco dell’esistenza attiva degli individui. Per attivare tale processo continuo, la scuola che orienta è impegnata a: • sviluppare conoscenze, abilità e competenze che consentano all’individuo di rapportarsi in modo consapevole alle scelte che sarà chiamato ad effettuare; • fornire agli alunni opportunità e strumenti di conoscenza della realtà nella sua complessità e nelle sue variabili umane, tecniche, economiche ed organizzative; • offrire conoscenze che sviluppino capacità di analisi, di astrazione, di soluzioni, di apprendimento, di ricerca e di utilizzazione delle informazioni; • formare individui capaci di scegliere, cioè di interagire in modo libero e creativo con l’esterno (che è in continua trasformazione), attraverso un più ampio livello di comunicazione, in modo da ottenere un ventaglio di risposte e non un’unica soluzione codificata. La scuola è orientativa non solo per quello che propone come apprendimenti, ma anche per come propone e per come insegna ad apprendere. Le discipline costituiscono il mezzo più idoneo per il raggiungimento degli obiettivi tesi a sviluppare gli strumenti per conoscere la realtà. Finalità Finalità rivolte agli alunni: • Sostenere l’alunno nella ricerca della propria identità personale, intellettuale, affettiva, sociale e fornirgli strumenti per l’analisi delle proprie caratteristiche personali, individuando punti di forza e di debolezza; • Far acquisire conoscenza della realtà economica locale e delle dinamiche legate al mondo del lavoro; 23 • Far sviluppare la capacità di riflessione sulla realtà circostante e di autoriflessione per coniugare abilità e interessi personali con le richieste del mondo esterno; • Educare a compiere scelte motivate e responsabili e favorire l’acquisizione di atteggiamenti di disponibilità al cambiamento. Finalità rivolte ai docenti: • Promuovere la diffusione di una mentalità orientante e la sperimentazione di nuove metodologie didattiche. L’Orientamento attraversa l’intera attività curricolare. È necessario, per convergere sul medesimo fine, il concorso e il confronto collegiale dei docenti all’interno dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione e nei Dipartimenti per promuovere l’unitarietà del sapere con il concorso delle varie discipline e superando l’individualismo. Finalità rivolte ai genitori alla fine del I ciclo di istruzione: • Promuovere nei genitori la comprensione delle dinamiche adolescenziali e l’informazione relativamente alle scelte scolastiche dei propri figli e alle richieste del mondo del lavoro. 24 Inclusione L’Istituto Comprensivo di Thiesi fa proprio il principio espresso quarant’anni fa da Don Lorenzo Milani “Dare di più a chi ha di meno.” Con questo la scuola intende sottolineare la necessità che l'azione educativa non si realizzi in un'offerta unica e indistinta, indifferente alla diversità di cui ciascuno è portatore, ma si articoli in modo da tener conto delle situazioni di partenza di ciascuno. Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per: • differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità; • valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l'offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari ma assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale. L'arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale; per ottenere questo risultato la scuola si adopera affinché: • ogni attività didattica sia rivolta sempre alla totalità degli alunni e delle alunne e nel contempo a ciascuno di essi; • nessun alunno venga escluso per motivi economici dalle attività integrative del curricolo organizzate dalla scuola in orario scolastico (per esempio: visite guidate e viaggi di istruzione, assistere a spettacoli teatrali, ecc..); • la fruizione del servizio di refezione non sia limitata o ridotta per motivi religiosi o d'opinione: la famiglia ha diritto di chiedere che taluni cibi vengano sostituiti con altri di pari valore nutrizionale; • la frequenza scolastica di alunni che soffrono di temporanei e limitati impedimenti fisici sia quanto più possibile regolare. Alunni con Bisogni educativi speciali 25 La nostra scuola offre una didattica attenta ai bisogni di tutti gli studenti garantendo a tutti, nessuno escluso, il diritto ad apprendere. I nostri insegnanti si prendono cura, attuando una didattica personalizzata, individualizzata e inclusiva di tutti gli alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES). Come stabilito dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012: “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” gli alunni BES sono riconducibili a tre sottocategorie: disabilità; disturbi evolutivi specifici (DSA, funzionamento intellettivo limite, ADHD, problemi motori, verbali); svantaggio socio- economico- linguistico. Recependo la nuova Direttiva, la nostra istituzione scolastica realizza e valorizza il diritto di apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, garantendo la piena realizzazione dell’inclusione scolastica. Infatti, non tutte le problematiche che riguardano i bambini con Bisogni Educativi Speciali vengono certificate ai sensi della legge 104/92, e conseguentemente non tutti gli alunni hanno diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno. È compito dei nostri consigli di classe, interclasse e intersezione adottare le misure compensative e dispensative per tutti gli alunni in difficoltà al fine di personalizzare/individualizzare gli apprendimenti. La legge 170/2010 e la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, rappresentano un punto di svolta poiché aprono un diverso canale di cura educativa, concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003, nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docente curricolare e di tutto il team di docenti coinvolto. L’intervento della scuola e della rete territoriale a supporto della inclusione scolastica. Al fine di perseguire la “politica per l’inclusione”, la nostra scuola assume diverse azioni strategiche: - Procede alla creazione di un nuovo gruppo di lavoro denominato GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) che assolve le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. - Esplicita all’interno del POF il concreto impegno per l’inclusione, nonché i criteri adottati per l’utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti, privilegiando una logica qualitativa rispetto a quella quantitativa. 26 - Rileva tutti gli alunni che presentano delle difficoltà nel processo di insegnamento/apprendimento. Si tratta soprattutto di individuare tutti gli studenti che non avendo una diagnosi medica presentano comunque il bisogno di un intervento didattico personalizzato e/o individualizzato. Con l’utilizzo di apposite schede di monitoraggio, osservazioni sistematiche e confronto tra docenti stessi gli alunni in difficoltà vengono presi in carico dal team docente. In accordo con le famiglie è possibile, soprattutto quando il disagio o la difficoltà degli studenti compromettono notevolmente l’apprendimento, redigere un Piano Didattico Personalizzato individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, che serve come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Come consigliato dalla Direttiva Ministeriale i docenti possono avvalersi degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011). - Rileva, monitora, valuta il grado di inclusività della scuola. La funzione strumentale Area Disabilità, Inclusione e DSA ha somministrato ad ogni docente della scuola un questionario redatto con l’ausilio dell’Index per l’Inclusione, in collaborazione con la funzione strumentale, il GLI avrà modo di rilevare oggettivamente il grado di inclusività della scuola. - Usufruisce dei servizi offerti dal Centro Territoriale di Supporto di Sassari (CTS). Si tratta di un servizio territoriale istituito dall’Ufficio Scolastico Regionale in accordo con il MIUR mediante il Progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità” che coordina le proprie attività con Province, Comuni, Municipi, Servizi Sanitari, Associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari, Centri di ricerca, di formazione e di documentazione, anche istituiti dalle predette associazioni, nel rispetto di strategie generali eventualmente definite a livello di Ufficio Scolastico Regionale e di Ministero centrale. Il coordinamento tra territorio e CTS assicura al CTS stesso una migliore efficienza ed efficacia nella gestione delle risorse disponibili e aumenta la capacità complessiva del sistema di offrire servizi adeguati alle scuole che ne fanno richiesta. Gruppo di lavoro per l’inclusione Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) è stato istituito dalla Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012: “strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Vi partecipano: Dirigente; funzione strumentale Area Disabilità, Inclusione e DSA; 27 un docente curricolare con formazione specifica; un genitore; neuropsichiatra. Dirigente, funzione strumentale e docente curricolare assicurano, all’interno di tutto il corpo docente, il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese. Il GLI svolge le seguenti funzioni: - rileva i BES presenti nella scuola; - raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; - effettua un focus/confronto sui casi, fornisce consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; - rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola; - raccoglie e coordina delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122; - elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR. - Costituisce l’interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.). Il gruppo si riunisce con una cadenza mensile, nei tempi e nei modi che maggiormente si confanno alla complessità interna della scuola, ossia in orario di servizio ovvero in orari aggiuntivi o funzionali (come previsto dagli artt. 28 e 29 del CCNL 2006/2009), potendo far rientrare la partecipazione alle attività del gruppo nei compensi già pattuiti per i docenti in sede di contrattazione integrativa di istituto. 28 Integrazione degli alunni diversamente abili L’integrazione degli alunni diversamente abili è fonte di una preziosa dinamica di rapporti e d’interazione che è occasione di maturazione per tutti. Secondo i principi della Costituzione, la scuola, oltre a promuovere il diritto allo studio, valorizza le diversità sociali e culturali e rappresenta per gli alunni in difficoltà un’organizzazione di vita che li aiuta a crescere. Nell’Istituto funziona anche il gruppo di lavoro GLH, formato dai docenti delle classi e da quelli di sostegno coinvolti nell’attività di integrazione che si riunisce periodicamente sia in seduta plenaria che in sottogruppi tecnici con lo scopo di migliorare l’efficacia dell’intervento. Il gruppo predispone anche progetti di intervento mirati, avvalendosi, per questo scopo, delle risorse finanziarie messe a disposizione dal circolo o dagli Enti Locali e dal Miur nell’ambito della legge n.104/92, e precisamente si attiva per: 1. elaborazione e aggiornamento del P.E.P; 2. presentazione della programmazione individualizzata; 3. colloqui bimestrali di verifica; 4. scambi di informazioni con genitori e insegnanti per agevolare il passaggio tra i diversi ordini di scuola; 5. progettazione con gli specialisti della A.S.L. e gli operatori dei servizi socio-assistenziali al fine di raccordare gli interventi. Tutte le attività vengono svolte in accordo con le figure specialistiche che abitualmente seguono questa tipologia di alunni in ambito extrascolastico. Pertanto i docenti dell’Istituto Comprensivo di Thiesi si impegnano a: Promuovere un’idea positiva della diversità puntando alla sua valorizzazione intesa come ricchezza umana e culturale, superando disuguaglianze, divari linguistici e culturali e situazioni di svantaggio. Favorire l’integrazione come processo e progetto di adattamento reciproco che parte dalla rilevazione dei bisogni per proporre risposte adeguate al fine di realizzare una scuola aperta alle esigenze (formative, educative, cognitive, sociali, relazionali) d’ogni bambino. Sviluppare le potenzialità dell’alunno con difficoltà nell’apprendimento, nelle relazioni e nella socializzazione. Favorire l’integrazione attraverso la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali, culturali, ricreativi e sportivi. 29 Dotare le scuole di attrezzature tecniche, di sussidi didattici e di ogni altra forma di ausilio tecnico funzionale all’effettivo esercizio del diritto allo studio. Prestare particolare attenzione, nell’assegnazione dei docenti alle classi, nella formulazione degli orari e dei criteri di utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature) alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni in situazione di handicap. Organizzazione dell’intervento dell’insegnante di sostegno Nelle classi con alunni diversamente abili operano i docenti di sostegno che assumono la contitolarità\corresponsabilità della classe e traducono le loro conoscenze specialistiche, in progettualità didattica, da attuare con i docenti della classe. Gli interventi sono attuati all’interno della classe: il docente di sostegno, sulla base delle osservazioni sistematiche e della diagnosi funzionale, costruisce il P.E.I., inserisce la propria attività in quella programmata per la classe, tenendo conto delle potenzialità dell’alunno. Altri interventi specialistici ed intenzionalmente mirati possono essere progettati ed attuati al di fuori della classe in laboratori o in spazi appositamente attrezzati. Se gli alunni manifestano gravi difficoltà, allora sono previsti: • percorsi differenziati e individualizzati per raggiungere l’autonomia; • percorsi individualizzati nei quali una parte degli obiettivi curricolari lasciano spazio al conseguimento degli obiettivi educativi e didattici più generali. In ogni caso le attività di integrazione e il conseguente intervento degli operatori riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l’alunno in situazione di handicap; le attività individuali sono previste nel piano educativo personalizzato. Nella fase di valutazione i docenti specificheranno gli obiettivi cui si fa riferimento quando questi sono differenti dalla programmazione di classe. 30 Integrazione degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento La presenza sempre più numerosa all’ interno dell’ Istituto di alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento rende imprescindibile da parte della scuola mettere in atto i protocolli previsti per il primo ciclo d’ istruzione dalla LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” e dalle “Linee guide per il diritto allo studio degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento” del 12 luglio 2011. La scuola ha attivato tutte le misure utili alla identificazione precoce di DSA nella propria popolazione scolastica (scuola dell’infanzia,primaria e secondaria di primo grado) attraverso corsi di formazione professionale specifici rivolti a tutti i docenti nonché attraverso una campagna di identificazione di eventuali indicatori DSA e counseling familiare volto all’approfondimento diagnostico. I Consigli di classe e di interclasse, in riferimento alla normativa vigente, intendono focalizzare il loro intervento su una didattica individualizzata e personalizzata, sull’ utilizzo di strumenti compensativi e di misure dispensative, forme di verifica e valutazione adeguate, al fine di garantire ai propri alunni il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Le indicazioni fornite dalla succitata normativa sono uno strumento di garanzia per assicurare il diritto allo studio degli alunni con D.S.A. e per attuare le condizioni favorevoli al raggiungimento del loro benessere e successo formativo. La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. Si precisa infine che, come da norma, nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. 31 Integrazione degli alunni stranieri (Legge n°40 del 06/03/98- D.P.R.n°394 del 31/08/99-Linee guida MIUR 1 marzo 2006) Protocollo d’accoglienza degli alunni stranieri Premessa La presenza di un sempre più rilevante numero di alunni stranieri negli ultimi anni ha fatto nascere l’esigenza, da parte della nostra scuola, di un’attenta considerazione delle tematiche inerenti l’educazione interculturale e l’attuazione di una serie di interventi atti a garantire il diritto-dovere all’istruzione ed a valorizzare le risorse provenienti dall’apporto di culture diverse. La stessa Costituzione Italiana, in particolare l’art. 3, contiene la garanzia per l’accesso alla scuola e per il rispetto delle specificità culturali, linguistiche e religiose di ogni bambino e ragazzo, di qualunque paese sia originario, recita infatti: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Ulteriori garanzie per le pari opportunità tra bambini e ragazzi vengono dall’art. 3 della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, oltre che dalla legislazione nazionale vigente. Partendo da queste considerazioni e dalla convinzione che “La scuola deve operare perché il fanciullo abbia consapevolezza delle varie forme di diversità allo scopo di prevenire e contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture”, l’Istituto Comprensivo di Thiesi pone tra i suoi obiettivi principali anche l’educazione interculturale, vista come opportunità per sviluppare negli alunni un atteggiamento aperto e disponibile all’incontro con l’altro e per creare le basi di una società realmente interculturale. Ci si pongono pertanto le seguenti finalità: • insegnare agli alunni come confrontarsi con le differenze culturali; • promuovere la tolleranza il rispetto e la comprensione reciproca, l’apertura verso individui provenienti da culture, etnie e religioni diverse; • combattere razzismo, xenofobia, discriminazione, pregiudizi, stereotipi; • coinvolgere gli alunni provenienti in percorsi didattici e culturali che ne favoriscano l’integrazione. 32 Al fine di perseguire gli obiettivi e le finalità indicate nella premessa e per rispondere al meglio all’esigenza di accogliere sia gli alunni stranieri che si iscrivono nei tempi previsti, sia quelli che si iscrivono nel corso dell’anno, si adotta un protocollo d’accoglienza che contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati e che definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici tracciando le diverse possibili fasi dell’accoglienza. Il protocollo si propone di: sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e che rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione; costruire un contesto favorevole con le altre culture; promuovere la collaborazione tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza in un percorso formativo integrato. Il protocollo delinea prassi di carattere: a) amministrativo (l’iscrizione); b) comunicativo relazionale (prima conoscenza); c) educativo- didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, educazione interculturale, insegnamento dell’italiano come Lingua 2); d) sociale (rapporti e collaborazione con il territorio). Area amministrativa: l’iscrizione In questa fase si dovrà: - accogliere la domanda di iscrizione; - raccogliere la documentazione anagrafica, relativa alla precedente scolarità (se esistente), fiscale e sanitaria; - acquisire l’opzione di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica; - avvisare tempestivamente i coordinatori della scuola al fine di favorire le successive tappe dell’accoglienza; - fornire ai genitori moduli e materiale (se è possibile bilingue) per una prima informazione sul sistema scolastico. In questa fase, se se ne ravvisa la necessità, ci si potrebbe avvalere dell’aiuto di mediatori linguistici. La valutazione degli alunni stranieri 33 Seguendo le recenti indicazioni delle Linee Guida del MIUR (CM. n 24 – 1.3.2006) dobbiamo tener presente che sin dai tempi della legge 517/ 1977 la Scuola Italiana ha inteso la valutazione non solo come funzione certificativa, ma segnatamente come una funzione formativa/regolativa in rapporto al POF dell’Istituzione scolastica e allo sviluppo della personalità dell’alunno. La valutazione degli alunni stranieri, in particolare quelli neoarrivati, pone problemi di vario genere. La normativa esistente rafforza il ruolo e la responsabilità delle istituzioni nella loro autonomia e dei docenti nella valutazione degli alunni. L’art. 45, comma 4, del D.P.R. n.394 del 31 agosto 1999 afferma che: “Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante l’attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell’ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa”. Il Consiglio di Classe, per poter valutare l’alunno straniero non alfabetizzato in lingua italiana, potrà pertanto programmare interventi di educazione linguistica e percorsi disciplinari appropriati, sulla base di quanto di seguito indicato: • Sarà fondamentale conoscere la storia scolastica precedente dell’alunno e ogni altra informazione. • Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. • Il lavoro svolto dall’alunno nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico (ITALIANO/L2), che è oggetto di verifiche, concorrerà alla sua valutazione formativa. • Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe deve essere contenuta nel Piano di Studio Personalizzato. • Il Piano di Studio Personalizzato (PSP) sarà punto di riferimento essenziale per la valutazione dell’alunno straniero. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “sommativa”, i Consigli di Classe, prendono in considerazione tutti o solo in parte i seguenti indicatori: 34 • il percorso scolastico pregresso; • gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza; • i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2; • i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati; • la motivazione; • la partecipazione; • l’impegno; • la progressione e le potenzialità d’apprendimento. Alla fine del primo quadrimestre, soprattutto se l’inserimento dell’alunno è prossimo alla stesura dei documenti di valutazione, il Consiglio di Classe, dopo aver preso in esame gli elementi sopra indicati, potrà esprimere, in ogni singola disciplina, una valutazione di questo tipo: “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. Oppure: “La valutazione espressa fa riferimento al P.S.P. (Piano di Studio Personalizzato), programmato per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. (Anche nel caso in cui l’alunno partecipi parzialmente alle attività didattiche). Per quanto riguarda la valutazione di fine anno scolastico, il Consiglio di Classe può ricorrere alla seconda formulazione, tenendo conto degli attuali orientamenti della linguistica e della pedagogia interculturale e facendo, inoltre, riferimento alle indicazioni espresse dal MIUR in Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, Circ. min. n.24 del 01/03/2006, che sono orientate ad una valutazione più comprensiva e diluita in un arco di tempo più lungo, per rispettare i tempi di apprendimento/acquisizione delle varie discipline, come dal PSP. “…La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche… E’ necessaria, pertanto, una programmazione mirata sui bisogni reali e sul monitoraggio dei progressi di apprendimento nella lingua italiana, acquisita via via dall’alunno straniero… Una volta superata questa fase (capacità di sviluppare la lingua per comunicare), va prestata particolare attenzione all’apprendimento della lingua per lo studio perché rappresenta il principale ostacolo per l’apprendimento delle varie discipline.” 35 Valutazione La valutazione è elemento indispensabile di qualunque azione educativa programmata e, nel contesto scolastico, è riferita: 1) all’attività didattica dell’Istituto; 2) agli apprendimenti degli alunni; 3) al comportamento degli alunni. Le disposizioni in materia di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, sono previste nel D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, visto il D.L. n. 137/2008, convertito poi con modificazioni nella legge 169/2009. Valutazione dell’attività didattica d’Istituto Si realizza mediante: 1) la valutazione esterna: • attraverso un confronto con i rappresentanti dei Genitori negli Organi Collegiali; • con gli strumenti e le modalità definite dall’INVALSI (Istituto Nazionale per la valutazione del Sistema di Istruzione e formazione); • con la certificazione dei risultati da parte di Istituti o Enti. 2) l’autovalutazione d’Istituto che si realizza a vari livelli mediante: • la riflessione del singolo docente, del Consiglio di classe e di Interclasse sull’efficacia della propria azione didattica al fine di predisporre gli eventuali interventi correttivi; • l’autoanalisi da parte dei responsabili di specifiche attività e dei gruppi di progetto sui risultati ottenuti per evidenziare i punti di forza ed i punti di debolezza emersi durante la loro attuazione; • l’analisi da parte del Collegio dei Docenti della corrispondenza tra gli obiettivi previsti nel Piano dell’Offerta Formativa e i risultati conseguiti effettivamente con lo scopo di apportare miglioramenti, visti anche i risultati delle prove INVALSI; • la revisione annuale del Piano dell’Offerta Formativa; 36 3) il monitoraggio: Tramite questionari rivolti alle componenti del progetto formativo scolastico. Ad esso è preposta la figura della Funzione Strumenta e l’apposita commissione. Valutazione degli apprendimenti 1) La valutazione didattico-educativa: • non riguarda il solo rilevamento degli apprendimenti, ma l’intero orizzonte formativo dell’alunno e la promozione delle strategie per il superamento dei problemi che possono insorgere nel suo curricolo. • È un’azione partecipata, tempestiva e trasparente. • È un’operazione effettuata dal singolo docente e dall’intero Consiglio di classe o di Interclasse rispetto agli obiettivi generali del processo educativo e agli obiettivi specifici di apprendimento ed ha pertanto la funzione di indirizzare il processo formativo degli alunni tenendo conto dei risultati conseguiti. • È parte costitutiva dell’azione didattica in quanto azione intenzionale che consente ai docenti di avere informazioni: iniziali, in itinere e finali, necessarie a ricalibrare e riprogettare l’azione medesima, in un’ottica di miglioramento progressivo. • Fornisce ai docenti elementi di riflessione sulla produttività delle scelte didattiche effettuate, ai fini dell’ottimizzazione del rapporto insegnamento/apprendimento. • Contribuisce e favorisce la formazione negli alunni della autocoscienza, in termini diversi a seconda dell’età, in rapporto alle competenze, alle potenzialità ed attitudini, anche in relazione all’orientamento. 2) La valutazione didattico-educativa è articolata in tre fasi, in rapporto ai suoi fini: • ad inizio di anno scolastico: valutazione diagnostica, finalizzata all’accertamento del possesso dei prerequisiti ed eventualmente all’organizzazione del loro recupero; • durante il corso dell’anno: valutazione formativa in itinere, finalizzata al controllo dell’efficacia e dell’adeguatezza della programmazione e di 37 conseguenza consente di attivare eventuali interventi compensativi. • al termine dell’anno scolastico o del ciclo di studi: valutazione sommativa, per il confronto tra i risultati ottenuti e previsti e gli standard di riferimento. Si concretizza nella valutazione quadrimestrale, finale, nel giudizio di ammissione alla classe successiva e nella certificazione delle competenze acquisite a fine ciclo di studi. 3) Per una corretta valutazione didattico - educativa degli alunni si terrà conto non solo dei risultati oggettivi emersi dalle verifiche e relativi alle conoscenze, ma anche: • del livello di partenza e dei ritmi di apprendimento; • dell’impegno, interesse e partecipazione; • di eventuali condizionamenti socio-ambientali; • delle concrete possibilità di recupero nella successiva classe. 4) Strumenti ai fini della valutazione Costituiscono strumenti di verifica ai fini della valutazione: il controllo e la correzione sistematica dei compiti svolti a casa, test di comprensione, quesiti a risposta aperta e chiusa, prove scritte e orali, lavori applicativi delle nozioni acquisite, lavori diversificati, compiti in classe ed esercitazioni varie ( linguistiche, logico- matematiche, grafico-pittoriche, musicali e motorie). 5) La documentazione e la certificazione del processo formativo La scuola utilizza vari strumenti per documentare il processo formativo: • registro personale dell’insegnante; • registro di classe; • registro dei verbali delle riunioni dell’Equipe pedagogica e dei Consigli di intersezione, interclasse, classe; • certificazione delle competenze a fine ciclo di studi; • certificazioni esterne; • prove INVALSI Lo sviluppo dell’autonomia, ha attribuito ad ogni istituzione scolastica ampie responsabilità, pertanto il Collegio dei Docenti delibera le modalità e i criteri di valutazione dei propri alunni. Vista la normativa, nella Scuola Primaria essa viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno; in quella Secondaria di 1 gr. è espressa in decimi e, nei documenti 38 di valutazione degli alunni, i voti sono riportati anche in lettere: per l’ammissione alla classe successiva, o all’Esame di Stato a conclusione del I ciclo, è necessario avere un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina. Ogni ordine di scuola dell’ Istituto, ha predisposto tabelle* che contengono i parametri di valutazione inserite nelle rispettive sezioni del presente POF. Valutazione del comportamento Le norme in materia di cui sopra, prevedono che la valutazione del comportamento degli alunni sia effettuata, in sede di scrutinio intermedio e finale: • nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe con giudizio sintetico, formulato secondo parametri e criteri deliberati dal Collegio dei Docenti*; • nella Scuola secondaria di 1^ gr. a cura dell’Equipe pedagogica, con l’attribuzione di un voto espresso in decimi ed in lettere ed illustrato con specifica nota. Essa concorre alla valutazione complessiva dell’alunno secondo i criteri e i parametri stabiliti dal Collegio dei Docenti** e, se inferiore al 6, ne determina la non ammissione all’anno successivo. *vedi tabella in Scuola Primaria ** vedi tabella in Scuola Secondaria 39 Curricolo di Lingua sarda L’Istituto Comprensivo di Thiesi, ormai da diversi anni, porta avanti azioni di tutela e diffusione della lingua sarda attraverso la realizzazione di specifici progetti ma anche grazie al contributo di tanti insegnanti che hanno creduto e credono, anche per i risultati ottenuti, nell’importanza dell’insegnamento e conservazione della lingua sarda e del patrimonio culturale che essa veicola. Proveniamo da decenni di pregiudizi e luoghi comuni che ci hanno condotto verso un graduale ed inesorabile abbandono della lingua sarda nei luoghi pubblici ed in quelli di trasmissione del sapere, ma sono tanti gli studi effettuati da diverse Università, anche internazionali, in merito ai vantaggi del bilinguismo in età infantile e scolastica. Oggi la ricerca scientifica ha dimostrato che il bilinguismo, oltre ad intervenire, come nel caso del sardo, sulla conservazione della lingua minoritaria, ha effetti positivi sulle strutture cerebrali del bambino e dunque sull’apprendimento e sulla capacità di adattamento a situazioni differenti; contribuisce inoltre allo sviluppo di una maggiore predisposizione all’apprendimento di altre lingue ed una maggiore tolleranza verso le altre culture per la precoce consapevolezza che altre persone possono vedere le cose da una prospettiva diversa dalla propria/della diversità. Il bilinguismo infantile dunque, lungi dal provocare danni, può al contrario comportare notevoli benefici cognitivi, specialmente se il bambino è esposto a entrambe le lingue. Ulteriore motivazione, non certo meno importante dal punto di vista didattico è il fatto che molti alunni vivono una situazione di diglossia perché, pur essendo dei dichiarati parlanti italiano, hanno il sardo come struttura profonda della loro 40 lingua, spesso in modo del tutto incosciente. È pertanto importante evidenziare le ricadute metalinguistiche sulla consapevolezza dell’italiano attraverso l’apprendimento del sardo come lingua pianificata. In questo contesto la scuola fa la sua parte impegnandosi concretamente affinché, entrando nella scuola, il sardo possa assumere lo status di lingua che gli compete nella convinzione che la sua conoscenza costituisca un arricchimento, una notevole possibilità educativa ed un efficace strumento didattico. Gli strumenti legislativi a disposizione sono stati finora i seguenti: L.R. 15/10 1997, n. 26, Artt. 17 – 20 L. 482 15/12 1999 L.R. n. 3 del 7 agosto 2009, (art. 9, comma 10, lett. b) L.R. 44 Sa Die de sa Sardigna DPR 275/99 che consente di ampliare l’autonomia organizzativa e didattica degli Istituti Indicazioni Nazionali 2012 Obiettivi • Far acquisire la consapevolezza dell’importanza della lingua e della cultura della propria Regione come fattori essenziali di radicamento. • Promuovere la riappropriazione del codice linguistico utilizzato dalle precedenti generazioni per rafforzare il senso di appartenenza alla propria comunità locale e regionale. • padroneggiare la lingua sarda negli usi quotidiani e, tendenzialmente, in rapporto agli usi scolastici • sistematizzare, attraverso l’attività metalinguistica, le abilità lessicali, morfologiche e sintattiche dei sardofoni • conoscere le strutture grammaticali • evidenziare l’utilità del bilinguismo per i benefici di ordine fonologico, linguistico e metalinguistico anche nella comparazione, sensibilizzando anche i non sardofoni • conoscere la storia e la cultura della Sardegna • Favorire la formazione di un’identità culturale e sociale solida e chiara che consenta di aprirsi ad altre culture senza sensi di inferiorità e senza i pregiudizi dell’etnocentrismo. In particolare si conseguiranno le seguenti competenze: 41 Nella Scuola dell’Infanzia: • • • • Acquisire la consuetudine della lingua in situazioni di uso e attività quotidiane Acquisizione del lessico legato ai giochi, alle fiabe e favole. Acquisire il lessico legato al contesto familiare, del paese e di alcune attività, ricorrenze della tradizione Comprendere e rielaborare canzoni, modi di dire, proverbi e filastrocche della tradizione locale. Nella Scuola Primaria: • Acquisire/consolidare la consuetudine della lingua in situazioni di uso e attività quotidiane • Usare il Sardo come lingua veicolare nel lavoro disciplinare • Sviluppare la capacità di comprensione della lingua • Acquisire la capacità di esporre oralmente con una corretta pronuncia • Arricchire, attraverso la comparazione, il lessico delle lingue di insegnamento • Acquisire la competenza nel leggere e nello scrivere anche per rielaborare i contenuti disciplinari Nella Scuola Secondaria di I grado: • Acquisire/consolidare la consuetudine della lingua in situazioni di uso e attività quotidiane • Comprendere i contenuti disciplinari proposti in lingua sarda ed acquisire la terminologia specifica • Acquisire/consolidare la competenza nel leggere e nello scrivere anche per rielaborare contenuti disciplinari • Acquisire/consolidare la conoscenza delle diverse peculiarità attraverso la comparazione delle forme delle lingue di insegnamento (sardo, italiano, inglese e francese) • Acquisire/consolidare la riflessione linguistica specifica, anche filologica (lessico, sintassi, morfologia, espressioni idiomatiche) nella comparazione con le altre lingue di insegnamento • Conoscere gli aspetti peculiari della propria cultura (storia, arte, geografia, tradizioni) Attuazione 42 Si opererà portando avanti l’azione didattica curricolare in lingua sarda secondo il metodo CLIL; si lavorerà in ore curricolari con l’insegnante “esperto” e, quando necessario, con la presenza di personale esterno. Si opererà nelle classi coinvolte per due ore settimanali nell’ambito delle quaranta ore e quando richiesto dall’attività svolta; all’occorrenza, ci si avvarrà di esperti esterni - anche locali - per approfondire i contenuti, precisare la pronuncia o arricchire comunque l’offerta. Cittadinanza e Costituzione “Cittadinanza e Costituzione” è il nuovo insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado dalla legge 169/2008. Il termine “cittadinanza” indica la capacità di essere cittadini attivi, che esercitano i loro diritti nel rispetto dei loro doveri partendo dal livello familiare e scolastico, fino ad arrivare a quello del lavoro e mondiale. La Costituzione fornisce la “mappa di valori” utile per esercitare la cittadinanza ed è per questo un quadro di riferimento indispensabile. Per questi motivi “Cittadinanza e Costituzione” non è una disciplina, ma è un’idea, un modo di essere che permea tutta la scuola, intesa come palestra di democrazia, a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di secondo grado. Le classi dovranno diventare vere comunità di vita e di lavoro, perchè la convivenza sviluppi identità personale, solidarietà collettiva, competizione e collaborazione e promuova la partecipazione attiva degli studenti, attività di volontariato, tutela dell’ambiente, corretta competizione sportiva e una corretta educazione alla legalità. Tuttavia, il documento di sperimentazione dell’insegnamento prevede percorsi specifici nei diversi ordini e gradi di istruzione: 43 1. la scuola dell’infanzia ha il compito di trasmettere conoscenze e abilità sul concetto di famiglia, scuola, gruppo e di avviare a modi di agire corretti verso i compagni, i genitori, gli insegnanti, gli adulti; 2. la scuola primaria deve trasmettere le prime nozioni sulla Costituzione e sulla convivenza: diritti fondamentali dell’uomo, significato delle formazioni sociali, tutela del paesaggio, nozioni di base di educazione stradale, salvaguardia della salute, valore della multiculturalità e del rispetto; 3. la scuola secondaria approfondisce alcuni argomenti: dettato costituzionale, diritti e doveri del cittadino, diritti e doveri del lavoratore, diritti umani nel diritto internazionale, istituzioni europee. Aggiornamento e formazione La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto – dovere per il personale, in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle professionalità. Infatti, l’aggiornamento professionale dei docenti e di tutto il personale che lavora nella scuola e con la scuola costituisce un importante elemento di qualità del servizio scolastico. Esso è finalizzato: a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l’innovazione didattica; al personale ATA per una maggiore qualificazione professionale; agli adulti per permettere l’accesso ai nuovi saperi che coinvolgono i propri figli nel percorso formativo. TIPOLOGIE DI INTERVENTO: • formazione funzionale alla realizzazione delle azioni del POF a cui possono partecipare tutti i docenti • corsi specifici (rivolti a specifici gruppi di lavoro) • formazione permanente (interventi rivolti agli adulti) • eventuali corsi di formazione programmati in itinere Il personale che intende partecipare ad iniziative di formazione, deve fare riferimento alla normativa vigente per le modalità di fruizione del diritto. 44 TEMATICHE A) Formazione funzionale alla realizzazione delle azioni del POF Formazione sull’ utilizzo delle LIM in relazione al progetto “Scuola digitale in Sardegna” Formazione sull’ utilizzo del registro elettronico. Formazione sulle Indicazioni Nazionali. Formazione sui BES. B) Corsi specifici Personale Ata Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (Decreto legislativo 81/2008) e Privacy Formazione sull’ attuazione delle principali novità normative C) Formazione permanente Eventuali corsi di formazione rivolti ai genitori su diverse tematiche quali BES, problematiche adolescenziali. Autovalutazione e monitoraggio Grazie all'autonomia, ogni scuola ha una vita propria che la differenzia dalle altre unità scolastiche per la struttura organizzativa che si è data, per il clima delle relazioni che la caratterizza, per le scelte didattiche che opera, per le risorse professionali ed economiche di cui dispone. Per questo ogni scuola è chiamata ad analizzare se stessa, a riflettere sulla qualità della propria offerta formativa e a misurare la propria efficacia ed efficienza. La finalità di questa attività valutativa è il miglioramento: far emergere i problemi di funzionamento e individuarne le strategie di soluzione consente un innalzamento della qualità del servizio scolastico, ma anche prendere atto di ciò che ha dato risultati positivi contribuisce al potenziamento dell'azione formativa della scuola stessa. L'autovalutazione d'Istituto è comunque un processo continuo e complesso: non prospetta soluzioni immediate e definitive, ma procede per prove ed errori, in modo inevitabilmente graduale; talvolta i cambiamenti sono un po' sofferti, sia da parte del personale della scuola sia da parte degli utenti. Proprio per questo assume una fondamentale importanza un atteggiamento di reciproca comprensione e fiducia tra scuola e famiglia. L'impegno del nostro Istituto per l'anno 2012/2013 è quello di continuare a verificare i punti deboli dell’efficienza della scuola rilevati l’anno scorso ed evidenziati nel collegio docenti di fine anno scolastico. 45 Ciò ci permetterà di "fotografare" compiutamente le aree di debolezza, l'area intermedia e le zone di eccellenza e ci consentirà di convogliare le energie e le professionalità presenti all’interno delle nostre scuole verso un reale miglioramento. Obiettivi: • Migliorare la qualità dell’Offerta Formativa dell’Istituzione scolastica. • Far maturare la consapevolezza che l’autovalutazione d’Istituto è un strumento di indirizzo dell’azione futura e di revisione critica dell’esistente. • Valutare l’efficacia e l’efficienza del sistema scolastico attraverso verifiche degli apprendimenti. • Sensibilizzazione di alunni, docenti e famiglie sui temi della Valutazione dell’autovalutazione. • Superamento dell’autoreferenzialità e maggior apertura al confronto. • Favorire la riflessione collegiale sulle cause che ostacolano o rallentano il processo di insegnamento-apprendimento. Attività principali: • Individuazione criticità dal pregresso; • definizione dei fattori di qualità; • elaborazione di griglie di rilevazione nelle quali ci sia suddivisione tra i dati riguardanti la qualità prodotta dalla scuola e quelli inerenti le qualità attese; • somministrazione griglie (a seconda delle criticità: docenti, genitori, ATA, alunni); • lettura e analisi dei dati (risultati carenze formative, risultati prove INVALSI); • sintesi dei dati; • relazione conclusiva. Criteri di valutazione del servizio scolastico Si ritiene che siano indicatori di un buon modo di fare scuola: • La condivisione delle scelte; • Il lavoro collegiale degli insegnanti; • L’attivazione di percorsi interculturali; • Il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l’unitarietà dell’insegnamento; • L’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente; • La disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come un’operazione finalizzata alla correzione dell’intervento didattico più che all’espressione di giudizi nei confronti degli alunni; 46 • • • • • • • • • • • La flessibilità organizzativa; Un’utilizzazione razionale degli spazi educativi; Il rapporto costante fra insegnanti e famiglie; La disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, all’innovazione didattica e all’aggiornamento professionale. Alunni che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati nella programmazione generale e individuale. Alunni che, partendo da una situazione di disagio iniziale, hanno raggiunto gli obiettivi minimi programmati. Tasso di utilizzazione delle attrezzature, laboratori e patrimonio librario. Capacità di utilizzazione piena delle risorse umane e finanziarie. Realizzazione dei progetti. Livello di soddisfacimento della domanda di aggiornamento e formazione di tutto il personale. Grado di integrazione tra Scuola e Territorio per la realizzazione delle attività del POF. Regolamento dell’ Istituto Comprensivo Ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi della Costituzione, della Carta Internazionale dei diritti dell’Infanzia e dello statuto degli studenti. Il Regolamento integra la Carta dei Servizi e il Piano dell’Offerta Formativa; contiene le regole comportamentali e le procedure a cui attenersi per il corretto funzionamento della scuola e costituisce un comune riferimento normativo per l’Istituto Comprensivo di Thiesi. Viene adottato in applicazione di quanto previsto dallo ”Statuto degli studenti e delle studentesse” promulgato con D.P.R. n.249/1998, della Cir. Min. del 15.03.2007. Lo scopo del regolamento è quello di: • disciplinare la vita interna dell’Istituto Comprensivo; • facilitare il coordinamento tra i vari organi Collegiali; • promuovere e realizzare la partecipazione democratica di tutte le componenti scolastiche. 47 Patto educativo di corresponsabilità Premessa L’Istituto, ai sensi del DPR 235/2007, propone ai componenti fondamentali della comunità scolastica, docenti, alunni e famiglie, un “contratto”, ovvero un insieme di principi e regole di comportamento che ciascun componente è chiamato a rispettare per raggiungere in sinergia gli obiettivi e le finalità educative e didattiche della Istituzione stessa. Il Patto Educativo di corresponsabilità è l’espressione di un’alleanza educativa tra la scuola e la famiglia, che insieme si impegnano per il raggiungimento di un obiettivo comune: la costruzione della personalità dei ragazzi nel loro cammino di crescita. Sottoscrivendo il PEC, i genitori sono richiamati alla loro responsabilità educativa, come sancito anche dal Codice Civile (art. 2948 in relazione all’art.147 1°,2° comma a Cass. Sez III 21/09/2000 n° 12.501/e 26/11/1998 n°1984) ed essere consapevoli che le infrazioni disciplinari dei propri figli (esposte nel Regolamento di Istituto) possono dar luogo a sanzioni ispirate alla riparazione del danno. Il Dirigente Scolastico, quale rappresentante dell’Istituzione Scolastica, assumerà 48 l’impegno affinché i diritti dei genitori e degli studenti siano garantiti. VISTI i DPR n°249 del 24/06/98 e il DPR n° 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto degli Studenti e delle Studentesse della Scuola Secondaria”. VISTO il D.M. n° 16 del 5 febbraio 2007 “ Linee di indirizzo ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”. VISTO il D.M. n° 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e corresponsabilità dei genitori e dei docenti”. VISTA la delibera n° 6 del Verbale n° 4 del Collegio dei Docenti del 16/1/2009. VISTA la delibera n° 9 del verbale n° 1 del Consiglio di Istituto del 04/12/2009 L’Istituzione scolastica, i Genitori, gli Studenti dell’Istituto Comprensivo di Thiesi sottoscrivono il seguente Patto educativo di Corresponsabilità Il presente documento riporta in modo dettagliato i diritti e i doveri che la scuola, lo studente e la sua famiglia condividono e si impegnano reciprocamente a rispettare nei loro rapporti. La scuola si impegna a favorire il processo di crescita e di maturazione della persona in sinergia con la famiglia e a tale scopo indirizza la sua attività in particolare verso i seguenti obiettivi: • incrementare le conoscenze e sviluppare le competenze degli allievi attraverso appropriati interventi didattici e formativi; • utilizzare a tale scopo lo studio delle discipline per sviluppare competenze, tenendo conto delle effettive capacità degli allievi e adottando modalità motivanti e ricche di senso; • riconoscere e valorizzare le diversità degli alunni; • promuovere le potenzialità di ciascun alunno; • prevenire e contrastare forme di disagio ed assicurare interventi di recupero degli svantaggi; • sviluppare la capacità di operare scelte consapevoli fondate sulla conoscenza di sé e delle proprie potenzialità; • sviluppare e potenziare le relazioni educative interpersonali basate sul reciproco rispetto e sulla solidarietà. a far conoscere agli alunni e ai genitori: • la propria offerta formativa (POF) 49 • il regolamento di istituto • le norme di sicurezza e antinfortunistiche Ogni docente si impegna a: • comunicare e motivare agli alunni il proprio programma di lavoro; • spiegare le modalità di verifica e i criteri di valutazione; • garantire la massima trasparenza nella valutazione; • valorizzare quanto di positivo viene espresso da ogni alunno sottolineando in particolare i progressi realizzati; • individuare, rispettare e valorizzare le diversità che caratterizzano gli alunni; • responsabilizzare gli alunni ad una partecipazione attiva verso le attività didattiche; • stabilire carichi di lavoro e tempi delle verifiche (colloqui e prove scritte) in modo razionale e stabilire intese con i colleghi per evitare inopportune concentrazioni nello stesso giorno; • tener conto dei rientri pomeridiani per il carico di lavoro individuale, da assegnare a casa agli alunni; • tenere informati i genitori circa la partecipazione e i risultati dell’attività didattica e segnalare tempestivamente eventuali difficoltà o manifestazioni di disagio. • • • • • • • • L’alunno si impegna a: frequentare le lezioni con assiduità; partecipare in modo responsabile alle attività didattiche; tenere un comportamento corretto nel rispetto delle regole stabilite dal regolamento d’istituto; portare rispetto verso i compagni e gli operatori scolastici; svolgere puntualmente i compiti assegnati dai docenti; portare il corredo necessario per il lavoro scolastico (libri di testo, quaderni e materiali richiesti); rispettare ed usare correttamente le strutture, gli arredi e le attrezzature della scuola; attenersi alle norme di sicurezza e antinfortunistiche. I genitori si impegnano a: • prendere visione di quanto comunicato dalla scuola circa l’offerta formativa, l’organizzazione e i tempi delle attività scolastiche, i regolamenti; • sostenere i figli negli impegni di studio e nel rispetto dei doveri scolastici; • concorrere al mantenimento di efficaci rapporti con la scuola 50 nell’interesse degli alunni; • controllare e firmare le comunicazioni; • provvedere tempestivamente alla giustificazione delle assenze e di eventuali ritardi secondo quanto stabilito dal regolamento d’istitutopartecipare ai colloqui; • partecipare agli incontri e alle riunioni promosse dalla scuola. 51 52 SCUOLA DELL’ INFANZIA Via Garau Thiesi Tel. 079/886880 ISCRIZIONI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 Sezione A Sezione B Sezione C totale 28 alunni 28 alunni 28 alunni alunni Risorse professionali Organico di base 6 Orario di funzionamento Giorni Entrata Uscita Dal lunedì al venerdì h 8,00 h 16,30 Sabato h 8,00 h 12,30 Insegnante di religione 1 53 Finalità (indicazioni nazionali del 4-9-2012) La Scuola dell’ Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica , nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza. Consolidare l’identità Significa vivere serenamente la propria corporeità, stare bene e sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, ma ricca di valori umani. Sviluppare l’autonomia Significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere adeguatamente sentimenti ed emozioni; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando opinioni, scelte e comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più consapevoli e responsabili. Acquisire competenze Significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’attitudine al confronto; raccontare e rievocare azioni e vissuti e tradurli in tracce personali e condivise; descrivere, rappresentare e immaginare situazioni ed eventi, attraverso una pluralità di linguaggi. 54 La nostra Scuola dell’ Infanzia si propone come contesto di relazione e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. Promuove una pedagogia attiva attraverso l’esplorazione, i rapporti tra i bambini , con la natura, gli oggetti, l’ arte, il territorio e le sue tradizioni mediante l’attività ludica . Tale ambiente di apprendimento è organizzato in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il bambino con competenze forti, il bambino la cui famiglia viene da lontano, il bambino con fragilità e difficoltà, il bambino con disabilità…. La Scuola dell’Infanzia programma le proposte educative e didattiche che definiscono l’ambiente di apprendimento e lo rendono specifico e riconoscibile attraverso: IL TEMPO DISTESO, nel quale è possibile esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza. LA PARTECIPAZIONE, come cooperazione nella propria organizzazione della formazione delle sezioni e delle attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, delle età e delle risorse umane presenti. LO SPAZIO ACCOGLIENTE, curato, che parla del bisogno dei bambini: gioco, movimento, espressione, socialità LA DOCUMENTAZIONE, come processo che produce tracce ,memoria e riflessione, che permette di valutare i progressi dell’ apprendimento individuale e di gruppo. 55 SCUOLA DELL’ INFANZIA Organizzazione del curricolo CURRICOLO POF ARTICOLATO ATTRAVERSO CAMPI DI ESPERIENZA IL SE’ E L’ ALTRO IL CORPO IN MOVIMENTO IMMAGINI, SUONI, COLORI I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA NEL MONDO TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE VALUTAZIONE 56 I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE’ E L’ ALTRO Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di aver una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande su temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. COMPETENZE/ABILITA’ 3 ANNI 1. E’ autonomo nella cura di sé 2.Percepisce la propria e altrui emotività 3. Esprime bisogni e sentimenti 4. Comunica verbalmente 5. Conosce e rispetta le prime regole 6. Collabora in semplici attività di routine 7. Si sente parte del gruppo 8. Affronta adeguatamente nuove esperienze 9. Esprime vissuti personali 4 ANNI 1.Ha acquisito autonomia nell’ organizzazione di tempi e spazi di gioco 2 .Si confronta positivamente con gli altri 3. Riconosce stati emotivi propri ed altrui 4. Esprime in modo adeguato bisogni e sentimenti 5. Comunica verbalmente in modo adeguato 6. Partecipa attivamente alle varie attività ed ai giochi 7. Partecipa attivamente alla vita della scuola 8.Si muove in modo adeguato in nuove esperienze 9. Rispetta le regole del vivere comune 10. Condivide modi di vivere della comunità di appartenenza 11. Accetta le varie diversità ( altre etnie e/o bambini diversamente abili) 12. Interpreta e documenta il proprio lavoro. 5 anni 1.Ha sviluppato la fiducia in sé 2.Ha acquisito il senso del rispetto 3. Comunica bisogni, desideri, paure 4. Comprende gli stati emotivi altrui 5. Registra, documentare e discutere sulle diverse situazioni 6. Intuisce e rispetta le diversità nelle varie espressioni 7. Comprende e rispetta regole 8. Conosce ed accetta la propria sessualità 9. Organizza e porta a termine autonomamente il lavoro 10. Progetta, collabora e lavora insieme agli altri 11. Condivide i valori della comunità di appartenenza 12. Rispetta le diversità ( altre etnie e/o bambini diversamente abili) 13. Interpreta, documenta e registra il proprio vissuto 57 IL CORPO E IL MOVIMENTO Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’ uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’ interno della scuola e all’ aperto. Controlla l’ esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. COMPETENZE/ABILITA’ 3 ANNI 1.Ha preso coscienza del proprio corpo in rapporto all’ ambiente circostante, anche attraverso l’ uso dei 5 sensi 2. Percepisce, denomina e rappresenta il proprio corpo 3. Coordina i propri movimenti,si muove con sicurezza 4. Utilizza intenzionalmente il proprio corpo 5. Interiorizza semplici regole di cura personale e di convivenza 6. Rispetta se stesso ed i propri compagni 7. Ha cura delle proprie cose e di quelle degli altri 8. Utilizza adeguatamente gli oggetti / attrezzi 4 ANNI 1. Ha rafforzato la coscienza del sé corporeo 2. Percepisce, denomina e rappresenta lo schema corporeo 3. Utilizza i sensi per la conoscenza della realtà 4. Percepisce il corpo in rapporto allo spazio 5. Controlla gli schemi motori di base 6. Verbalizza esperienze e le condivide con i compagni 7.Ha Sviluppato una buona coordinazione oculo-manuale 8 Sa. Muoversi nello spazio in base ad input dati 9. E’ attento alla cura della propria persona,delle proprie ed altrui cose 10. Intuisce l’ importanza di una corretta alimentazione 5 anni 1. Ha consolidato la coscienza di sé 2. Conosce, denomina e rappresenta analiticamente lo schema corporeo 3. Possiede affinate capacità sensoriali 4. Coordina i movimenti del corpo nello spazio in maniera statica e dinamica 5. Percepisce la relazione esistente tra destra/sinistra 6.Ha sviluppato la lateralità relativa al proprio corpo ed all’ ambiente circostante 7.Ha affinato la motricità fine 8. Padroneggia gli schemi motori di base 9.Si orienta nello spazio scuola, avendo acquisito ed interiorizzato strutture e nozioni spaziali 10. Esegue e verbalizza posture 11Si. muove nello spazio in base ad azioni, comandi, suoni, rumori, musica 12Ha interiorizzato corrette abitudini igieniche e alimentari 13. Ha sviluppato adeguatamente il senso della competizione 14. Esplora, interagisce e rappresenta l’ ambiente circostante 15. Agisce in base a regole di convivenza, a tempi e spazi 58 IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti,tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ ascolto della musica e per la fruizione di opere d’ arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. COMPETENZE\ABILITA’ 4 anni 3 anni 1. Utilizzare varie tecniche grafico pittorico plastiche 2. Manipolare vari materiali 3. Conoscere i colori di base 4. Usare il corpo e gli oggetti per lasciare segni,tracce,stampi 5. Si avvicina a qualche opera d ‘ arte 6. Riconosce i suoni ed i rumori dell’ ambiente circostante 7. Ascolta e conosce semplici ritmi 8. Ascolta suoni e musiche di vario genere 9 Esprime con varie modalità esperienze vissute 10. Rappresenta attraverso il mimo azioni di vita quotidiana 1. Utilizza tecniche sempre più elaborate e raffinate 2.Ha acquisito abilità manipolative 3. Conosce colori principali e secondari 4. Realizza semplici costruzioni e/o assemblaggi con materiali diversi 5. Esplora opere d’ arte 6. Discrimina suoni e rumori e sa associarli alla fonte 7. Riconosce e riproduce semplici ritmi 8. Ascolta suoni e musiche di vario genere 9. Canta in gruppo, unisce parole gesti e suoni 10. Ascolta, esprime e comunica con varie modalità conoscenze e vissuti 11. Imita espressioni corporee 5 anni 1. Utilizza spontaneamente appropriatamente le diverse tecniche grafico -pittorico - plastiche in modo personale 2. Conosce colori principali, secondari e le sfumature 3. Conosce e sperimenta materiale grafico-pittorico-plastico per realizzare un progetto comune 4.Ha sviluppato il senso estetico attraverso l’ osservazione di opere d arte 5. Distingue i suoni dai rumori associandoli ai varie relativi contesti 6. Ascolta, riproduce e inventa semplici ritmi 7. Ascolta , sviluppando interesse per diversi stili musicali 8. Canta e si muove in sincronia con i compagni a suon di musica 9. Drammatizza 10. Interpreta ed inventa ruoli 11. Usa con interesse il computer 59 I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. 4 ANNI 3 ANNI 1. Prova interesse per diverse forme di comunicazione verbale 2. Ascolta e produrre semplici frasi 3. Arricchisce il patrimonio lessicale 4. Presta attenzione ai messaggi verbali 5. Esprime verbalmente esperienze vissute 6. Scopre lingue diverse 1. Ascolta, esprime e comunica verbalmente conoscenze e vissuti 2. Analizza e descrive immagini ed eventi 3. Ricostruisce verbalmente una sequenza narrativa 4. Inventa semplici storie 5. Usa termini appropriati 6. Memorizza ed interpretare canti e poesie 7. Sperimenta e familiarizzare lingue diverse 5 ANNI 1. Ascolta rispettando tempi ed opinioni altrui 2. Interagisce verbalmente con l adulto e coetanei 3. Esprime con una pronuncia corretta e con ricchezza di vocaboli 4. Formula frasi corrette e appropriate 5. Rielabora verbalmente un racconto o un vissuto 6. Inventa brevi storie, da solo e in gruppo 7. Memorizza ed interpretare canti e poesie 8. Confronta e utilizzare lingue diverse 9. Formula ipotesi sul significato di un testo scritto in base alle immagini 10. Familiarizza con il mondo scritto circostante 11. Individua fonemi e grafemi 12. Discrimina la simbologia : numero e lettera 60 LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprire le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’ operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti \ dietro, sopra \ sotto, destra \ sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. COMPETENZE\ABILITA’ 4 ANNI 3 ANNI 1 .Raccoglie dati e informazioni 2. Riconosce e confrontare distanze 3. Riconosce spazi chiusi e aperti 4. Coglie le trasformazioni che avvengono in natura 5. Ha acquisito scansioni temporali : adesso/prima/dopo 6. Conosce la ciclicità : giorno/ notte, mattina/pomeriggio 7. Raggruppa, ordinare oggetti in base ad un attributo 8. Osserva e rispetta gli animali e il mondo vegetale 9. Sperimenta atteggiamenti positivi verso messaggi ecologici 1. Esplora il l mondo circostante e si rapporta attraverso l’ uso dei sensi 2. Esplora spazi della scuola 3. Intuisce scansioni temporali ( riferite ad azioni della vita quotidiana) 4. Percepisce la ciclicità temporale(notte,giorno,notte) 5. Raggruppa oggetti in base ad un attributo 6. Coopera e collabora nelle varie e diverse situazioni 7. Percepisce messaggi ecologici 5 ANNI 1 .Interagisce con la realtà circostante utilizzando tutte le modalità a sua disposizione 2. Idea e utilizza strumenti di registrazione 3. Riconosce e ricostruisce relazioni topologiche 4. Sperimenta i piani: orizzontale/verticale/obliquo 5. Percepisce il tempo nel suo divenire: ieri/oggi/domani 6. Ha acquisito la ciclicità temporale : la settimana 7. Riconosce, rappresentare e denominare forme geometriche 8. Raggruppa e ordina oggetti in base a uno o più attributi 9. Confronta e riconoscere quantità 10. Mette in relazione corrispondenza/quantità/ numero 11. Formula ipotesi e previsioni di eventi 61 da 1 a 10 Verifica e Valutazione La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’ intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. na corretta valutazione favorisce il progresso e il miglioramento dell’efficacia degli interventi didattico/educativi, oltre ad affinare la competenza progettuale delle insegnanti. Ciò implica, da parte degli insegnanti, la capacità di mettersi in discussione, rinunciando a percorsi rigidamente prefissati, per procedere a progetti flessibili che prevedano strategie differenziate e alternative ai percorsi ipotizzati. La valutazione si articola in tre livelli di sviluppo: Momenti iniziali, mirati a delineare un quadro esauriente delle capacità, competenze, conoscenze con cui ogni bambino entra nella scuola. Momenti intermedi ed interni alle diverse sequenze didattiche, per aggiustare e individualizzare le proposte educative e i percorsi di apprendimento. Momenti finali di bilancio, per la verifica degli esiti formativi, della qualità degli interventi didattici, delle modalità relazionali ed operative delle insegnanti, del significato complessivo dell’esperienza educativa. Documentazione dei processi di apprendimento La documentazione consiste nella raccolta degli elaborati più significativi e delle schede di verifica di ciascun bambino; diventa “memoria” delle tappe percorse e informa, circa gli esiti, le famiglie e le colleghe della Scuola Primaria. La documentazione risulta fondamentale anche per poter verificare il percorso di apprendimento di ciascun bambino e valutarne le competenze raggiunte. Oggi l’esercizio dell’autonomia attribuisce ad ogni istituzione scolastica ampie responsabilità in materia di “modalità e criteri” di valutazione. Nella nostra scuola è stata elaborata una scheda di valutazione per il passaggio degli alunni dalla Scuola dell’Infanzia alla prima classe della Scuola Primaria. In essa sono contenute alcune informazioni riguardanti il bambino, nonché la valutazione della maturità e delle abilità raggiunte nei vari campi d’esperienza a 62 conclusione del triennio scolastico. Il giudizio finale espresso dalle insegnanti potrà essere altresì utilizzato per la formazione delle classi prime (qualora ve ne fosse più di una). Un’apposita Commissione si occuperà di ciò e farà sì che gli alunni vengano distribuiti in maniera equa nelle classi, tenendo conto dei risultati conseguiti. SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria è costituita da tre plessi siti nei Comuni di Thiesi, Torralba e Siligo. Tempo scuola 40 ore con mensa Plesso di Thiesi – lunedì, martedì,giovedì, venerdì dalle ore 8,30 alle ore Mercoledì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 12,30. Plesso di Torralba - dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30. 16,30. Classe 1° Classe 2° Classi 3°- 4° - 5° Lingua italiana 10 9/10 9 Matematica 9 8 8 Storia e cittadinanza 3 3 3 Geografia 2 2 2 Scienze 2 2 2 Musica 2 2 2 Arte e Immagine 2 2 2 Corpo movimento e 2 2 2 Tecnologia 1 1 1 Lingua Inglese 1 2 3 Religione Cattolica 2 2 2 4 Thiesi 4 Thiesi 4 Thiesi 5 Torralba 5 Torralba 5 Torralba 40 40 40 sport e/o Attività Alternativa Mensa TOTALE 63 Tempo scuola 30 ore Plesso di Siligo Classe 1° Classe 2° Classi 3°- 4° - 5° Lingua italiana 9 8 8 Matematica 7 7 7 Storia e cittadinanza 3 3 3 Geografia 2 2 2 Scienze 2 2 2 Musica 1 1 1 Corpo movimento e sport 1 1 1 Tecnologia 1 1 1 Lingua Inglese 1 2 2 Religione Cattolica 2 2 2 30 30 30 e/o Attività Alternativa TOTALE ISCRITTI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 CLASSI THIESI SILIGO TORRALBA 1^ A 15 4 11 1^ B 15 - - 2^ A 22 5 13 2^ B 22 - - 3^ A 15 7 15 3^ B 15 - - 64 4^ A 18 4 11 4^ B 18 - - 5^ A 13 7 17 5^ B 13 - - Finalità La Scuola Primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, promuove lo sviluppo della personalità e mira all’acquisizione degli apprendimenti di base offrendo l’opportunità di sviluppare le potenzialità di ogni bambino. Potenzialità cognitive: - capacità percettivo-motorie e conoscenza del sé corporeo; - capacità di interiorizzare le esperienze e di rappresentarle in varie forme; - capacità di esprimere e simbolizzare esperienze col linguaggio specifico di ogni disciplina; - capacità di utilizzare il pensiero convergente, divergente, analitico e sintetico. Potenzialità socio-affettive: - capacità di instaurare rapporti interpersonali; - conquista dell’autostima; - acquisizione della propria identità sessuata; - conquista di autostima in giudizio; - capacità di assumere impegni. - capacità di riconoscere se stessi e gli altri come valore; -capacità di rispettare gli altri tenendo conto delle differenze di: sesso, razza, condizioni personali e sociali, religione, lingua, opinione. 65 Bisogni formativi Attraverso l’azione positiva, la condivisione, il confronto, il negoziare conflitti, l’autostima. Star bene a scuola Rispetto del tempo di crescita Favorire esperienze concrete, dirette attive… Conoscenza e rispetto delle diversità rispettando e valorizzando le intelligenze, i ritmi, i tempi personali, gli stili cognitivi di ogni alunno. Rendendo gli alunni protagonisti delle proprie competenze, attraverso metodologie differenziate. favorendo il superamento di situazioni di svantaggio sociale, economico e culturale che impediscono il raggiungimento di obiettivi essenziali. Sviluppo delle capacità di giudizio critico e delle potenzialità di comunicazione: attraverso processi di problematizzazione, rappresentazione e sistematizzazione; di espressione con linguaggi, tecniche e tecnologie diverse. 66 Offerta e fruibilità di spazi accoglienti e strutturati che favoriscano e promuovano l’interazione, l’acquisizione di regole, l’ appartenenza al gruppo, gli apprendimenti. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria Al termine della Scuola Primaria, per le discipline vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno. AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA ITALIANO • • • • • • • • • • • Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola; porre domande pertinenti e chiedere chiarimenti; esprimere la propria opinione, pensieri e stati d’animo; esporre un argomento di studio; riferire oralmente esperienze personali e raccontare storie in modo essenziale e chiaro; ascoltare, leggere e comprendere testi narrativi, descrittivi, argomentativi, informativi - espositivi; ne individua il senso globale e/o le informazioni principali; adottare molteplici strategie di lettura funzionali ai diversi scopi con cui legge; ricercare informazioni in testi di vario genere per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione; leggere in modo scorrevole, con espressività e intonazione, testi letterari; raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza; completare, manipolare, trasformare e rielaborare testi; produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui sono rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi; 67 • riconoscere e usare in modo consapevole le parti principali del discorso; • analizzare la frase nei suoi elementi (predicato e principali complementi diretti e indiretti); • comprendere le principali relazioni tra le parole sul piano dei significati; • riconoscere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici). LINGUA INGLESE • • • • conoscere la pronuncia dei fonemi non affini all’ italiano; descrivere oralmente se stesso elaborando il materiale linguistico noto; leggere e comprendere brevi testi; acquisire un’ adeguata padronanza lessicale e grammaticale per formulare frasi corrette; • confrontare abitudini di vita del popolo inglese con quelle del popolo italiano. ARTE E IMMAGINE • utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche e in movimento; • utilizzare le conoscenze del linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, con materiali e con strumenti diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali) • cominciare a leggere e interpretare opere d'arte di vario genere, anche provenienti da epoche e contesti culturali diversi dai proprio; • progettare e realizza, anche mediante l'uso del computer, foto storie, presentazioni e brevi filmati; • conoscere e utilizza ii linguaggio del fumetto; • conoscere i principali beni artistici nel proprio territorio e manifestare sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. MUSICA • Distinguere ed esplorare eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla fonte; • utilizzare la voce nelle varie situazioni in modo consapevole ed espressivo; 68 • eseguire individualmente e in gruppo semplici brani strumentali e vocali; • riconoscere e utilizzare gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli rappresentare graficamente con forme di notazione non convenzionale; • coordinare l'ascolto di brani musicali con ii movimento del corpo, eseguendo semplici azioni coreografiche da soli e in gruppo; • riconoscere il valore estetico di certi brani musicali, mettendoli in rapporto con determinati stati d'animo e sentimenti. AREA STORICO GEOGRAFICA STORIA • Usare fonti diverse per ricavare informazioni; • usare linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo fatti e avvenimenti; • ricavare informazioni da un testo storico; • organizzare le conoscenze in schemi di sintesi; • collocare le civiltà studiate all'interno di un contesto temporale e spaziale e individuare durate, mutamenti, successioni e contemporaneità; • confrontare civiltà diverse e individuare analogie e differenze; • ricostruire e riflettere sul percorso di apprendimento, anche attraverso il confronto con compagni e insegnanti. GEOGRAFIA • Orientarsi nello spazio circostante e sul le carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali; • ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti; • riconoscere gli elementi che caratterizzano i paesaggi e individuare analogie e differenze con i principali paesaggi mondiali. • progettare percorsi e itinerari di viaggio; • elaborare con grafici, mappe, schemi le informazioni lette in testi e su carte del patrimonio culturale italiano. EDUCAZIONE FISICA • Organizzare efficaci strategie di azione; acquisire consapevolezza delle funzioni che regolano il proprio corpo, sapendole controllare e gestire in ogni contesto di vita. • Riconoscere e adottare alcuni essenziali principi relativi al benessere psicofisico legati all’igiene del proprio corpo, prevenzione degli infortuni e a un corretto regime alimentare. 69 • Affrontare situazioni problematiche individuando le possibili soluzioni, modalità e strategie di intervento. • Partecipare in modo leale e costruttivo alle attività di gruppo e di squadra. • Organizzare i tempi in relazione alle attività proposte. • Saper attivare collegamenti e relazioni tra diversi ambiti disciplinari, individuando analogie e differenze, relazioni tra i fenomeni. MATEMATICA • usa numeri naturali, interi, con la virgola, frazioni, in modo adeguato rispetto al contesto; • esegue le quattro operazioni con sicurezza; • risolve problemi in situazione della vita quotidiana, geometriche e di misura; • gestisce le misure delle figure anche in situazioni esterne alla scuola; • costruisce rappresentazioni grafiche di dati e le sa interpretare per ricavare informazioni; • mette in relazione le diverse grandezze con le unità di misura adeguate. SCIENZE • Riconosce la struttura e la funzione dell’ organismo umano • Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti • Osserva e interpreta trasformazioni ambientali, in particolare quelle conseguenti all’ azione modificatrice dell’ uomo • Analizza e descrive i fenomeni individuandone le manifestazioni più significative TECNOLOGIA • Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di lavoro • Produce semplici rappresentazioni grafiche utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali • Esplora e interpreta il mondo fatto dall’ uomo e individua le funzioni di una semplice macchina. 70 La valutazione e la certificazione dei processi di apprendimento Il Collegio dei Docenti ha stabilito alcune norme comuni ai tre ordini di scuola riguardanti criteri, metodi e funzioni della valutazione: Criteri conduttori • corresponsabilità • coerenza • trasparenza Funzione • rilevazione sistematica di conoscenze e abilità • documentazione e comunicazione • contributo al processo educativo Metodi • • • • • • raccolta sistematica di informazioni sugli alunni documentazione dell’attività scolastica accertamento dei risultati in base alla programmazione valutazione periodica complessiva collegiale comunicazione delle valutazioni certificazione esiti finali Si potrebbe schematizzare il processo di valutazione dividendolo in tre fasi principali: • Conoscenza dell’alunno • Rilevazione degli apprendimenti • Valutazione dei processi formativi 71 Conoscenza dell’alunno Risponde all’esigenza di raccogliere i dati in forma continuativa: • Esperienze, conoscenze, abilità e modi dell’apprendimento • Relazionalità e partecipazione • Atteggiamento nei confronti dell’esperienza scolastica Rilevazione degli apprendimenti La valutazione degli apprendimenti viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. A ciascuno di essi corrisponde una valutazione analitica concordata tra i docenti della Scuola Primaria: Voto 10 Voto 9 Voto 8 Criteri Impegno e partecipazione Descrizione Costanti, propositivi e responsabili Acquisizione delle conoscenze Elaborazione/applicazione delle conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Utilizzo delle abilità espositive Strutturata ed organica Procede con padronanza ed analisi funzionali Criteri Impegno e partecipazione Descrizione Costanti e collaborativi e responsabili Acquisizione delle conoscenze Elaborazione/applicazione delle conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Utilizzo delle abilità espositive Completa e approfondita (es.: con approccio interdisciplinare) Procede con padronanza ed analisi approfondite Criteri Impegno e partecipazione Descrizione Costanti e collaborativi Acquisizione delle conoscenze Sicura e ordinata Elaborazione/applicazione delle conoscenze Procede con padronanza ed analisi Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Utilizzo delle abilità espositive Acquisita, con capacità di effettuare valutazioni personali Acquisita con capacità di valutazioni personali ed autonome e di sintesi critica Appropriato, vario e fluente Acquisita, con capacità di valutazioni personali e sintesi Appropriato e specifico Corretto e preciso nella terminologia 72 Voto 7 Criteri Descrizione Impegno e partecipazione Costanti ed efficaci Acquisizione delle conoscenze Sicura Elaborazione\applicazione delle conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Utilizzo delle abilità espositive Procede in modo sicuro in situazioni note Parzialmente acquisita Chiaro e tenden zialmente preciso Voto Criteri 6 Descrizione Impegno e partecipazione Regolari Acquisizione delle conoscenze Essenziale Elaborazione/applicazione delle conoscenze Essenzialmente acquisita, limitata ma pertinente Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Essenzialmente acquisita Utilizzo delle abilità espositive Semplificata, sostanzialmente corretta ma con terminologia non appropriata Criteri Impegno e partecipazione Descrizione Discontinui e superficiali Acquisizione delle conoscenze Parziale ed esclusivamente mnemonica Elaborazione/applicazione delle conoscenze Incerta nell’ analisi e nella applicazione ma pertinente Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione In fase di acquisizione Utilizzo delle abilità espositive Impreciso e generico, ma da non pregiudicare la comprensione del messaggio Voto 5 73 Valutazione del comportamento La valutazione del comportamento viene effettuata mediante l’attribuzione di un giudizio sintetico. A ciascun giudizio corrisponde una valutazione analitica concordata tra i docenti della Scuola Primaria: GIUDIZIO DESCRITTORI Sufficiente Discontinuo nell’ impegno e nella partecipazione al dialogo educativo- non sempre corretto nei rapporti interpersonali Talvolta assume comportamenti poco corretti nei confronti dei compagni. Partecipa al dialogo educativo in maniera adeguata Buono Generalmente rispetta le regole convenute. Partecipa con interesse al dialogo educativo Distinto Rispetta le regole convenute. Nei diversi contesti educativi assume un comportamento responsabile, corretto e collaborativo. Partecipa con interesse e vivacità al dialogo educativo Rispetta sempre le regole convenute. Ottimo Nei diversi contesti educativi assume un comportamento responsabile, corretto e collaborativo. Assume un ruolo positivo all’interno del gruppo. 74 Giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno Integra la valutazione del comportamento e degli apprendimenti in decimi, corrisponde alla Valutazione dei processi formativi, ha cadenza quadrimestrale, viene riportato nella scheda di valutazione e comprende: Alfabetizzazione: • Acquisizione di abilità di base • Padronanza di conoscenze e linguaggi • Sviluppo di competenze comunicative ed espressive Autonomia personale • • • • Maturazione di consapevole identità personale Autostima, fiducia nei propri mezzi Autocontrollo Autonomia e creatività 75 Certificato delle competenze Tenendo conto del processo di apprendimento, è certificato, al termine della scuola primaria, il livello delle competenze maturate dall’alunno nella scuola e nell’extrascuola. Riferimento per l’identificazione delle competenze da certificare è il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente al termine del 1° ciclo. Per le competenze acquisite sono previsti tre livelli di certificazione: essenziale, intermedio, maturo. Strumenti culturali Competenze linguistiche: comprensione dei contenuti di semplici testi; impiego di registri linguistici in relazione al contesto; produzione di testi in forme adeguate allo scopo e al destinatario. Competenze scientifiche: osservazione della realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali nell’ambiente naturale e antropico; Livello di competenza Essenziale: sei Intermedio: sette\otto Maturo: nove\dieci o sei o sette o otto o sei o sette o Competenze matematiche: lettura della realtà e risoluzione di semplici problemi; padronanza e utilizzo dei concetti elementari della matematica; raccolta, organizzazione e interpretazione di dati. o nove o dieci o nove o dieci o nove o dieci otto o sei o sette o otto 76 Competenze tecniche e informatiche: utilizzo semplice di strumentazione tecnologica; impiego della videoscrittura, dei principali programmi informatici; accesso e utilizzo del web. o sei o sette o otto Competenze storico-geografiche: orientamento spaziotemporale e identificazione intuitiva delle peculiari caratteristiche fisico antropologiche del territorio; uso della documentazione e della osservazione per conoscere realtà storiche e geografiche. o sei o sette o otto Competenze in lingua inglese: ascoltare e comprendere semplici messaggi, leggere e comprendere brevi testi, saper sostenere una facile conversazione. o o o Competenze artistiche: descrizione, rappresentazione e ricostruzione della realtà e delle esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi; conoscenza del patrimonio artistico - culturale nel territorio. Competenze motorie: impiego di schemi motori e posturali, loro interazioni in situazione combinata e simultanea; rispetto delle regole dei giochi sportivi praticati sette o otto Relazione con gli altri: disponibilità alla collaborazione con coetanei e adulti; pratica della tolleranza, della solidarietà e dell’ascolto degli altri. o nove o dieci o nove o dieci o nove o dieci o nove o dieci sei sette otto Identità Competenze socio - relazionali Conoscenza di sé: affermazione della propria identità; risoluzione dei problemi in autonomia; responsabilità personale. dieci otto o o o sette sei o nove sei o o o Livello di competenza o sei o sette o otto o sei o sette o nove o dieci o nove 77 Rispetto dell’ ambiente e delle cose. o o dieci otto SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola è articolata in due sezioni: una sede centrale a Thiesi e una sezione staccata a Bonnanaro. Nella sede centrale frequentano, oltre agli alunni di Thiesi, anche quelli residenti a Banari, Bessude, Borutta, Cheremule e Siligo. A Bonnanaro frequentano allievi di Bonnanaro e Torralba. Otto comuni quindi costituiscono il bacino d’utenza della scuola, con una popolazione complessiva di circa diecimila abitanti. TEMPO SCUOLA Il tempo scuola è articolato in sei giorni settimanali dalle ore 8,25 alle ore 13,30, con moduli orari di 60’. Il martedì e il venerdì si effettua il rientro dalle ore 14,30 alle 17,30. Nella sede di Thiesi, gli alunni pendolari possono permanere all’interno dell’Istituto, affidati alla vigilanza di docenti incaricati. Per l’anno scolastico 2012-2013, sulla base delle esperienze maturate negli ultimi anni e tenuto conto delle esigenze di adeguare l’offerta formativa al quadro normativo introdotte dalle disposizioni del DL 59/2004, dal DPR 81/2009 , dal DPR 89/2009 e dalle “Indicazioni per il curricolo”, il nostro Istituto propone il seguente tempo scuola: • 30 ore settimanali ( tempo base) • 30 ore + 3 ore (tempo base ampliato-Corso ad indirizzo musicale) • 36 ore settimanali (tempo prolungato) • 39 ore settimanali (tempo prolungato – tre ore: studio strumento musicale) Il Tempo Prolungato prevede la sosta degli alunni a scuola durante la Tempo normale Tempo prolungato Sez. A di Thiesi- Bonnanaro Indirizzo musicale Classi I II e III sez. B Thiesi 78 pausa pranzo. Materie Italiano, Storia e Geografia Matematica e Scienze Lingua inglese Lingua francese Musica Tecnologia Educazione fisica Arte e immagine Religione cattolica Laboratorio musicale TOT 10 6 3 2 2 2 2 2 1 0 30 14 8 3 2 2 2 2 2 1 0 36 (2 rientri pomeridiani)+2 ore di mensa 10 6 3 2 2 2 2 2 1 3 33 (2 rientri pomeridiani) Il corso ad indirizzo musicale è stato istituito nella Scuola Secondaria di 1° grado nell’anno scolastico 2006-2007, e vi sono iscritti gli alunni della sezione B (classi 1^, 2^, 3^ ) della sede di Thiesi. Ammissione al corso L’ammissione consiste in una semplice prova orientativo - attitudinale finalizzata a verificare la naturale predisposizione dell’alunno verso un determinato strumento. Struttura del corso Il corso di strumento si articola per la durata dell’intero triennio e prevede la frequenza settimanale con musicisti professionisti abilitati all’insegnamento, le cui lezioni saranno di carattere sia individuale sia collettivo. La lezione individuale, che avrà la durata di un’ora, si svolgerà al pomeriggio e verterà oltre che sulla pratica strumentale (tecnica, repertorio, lettura della musica) anche sull’ascolto partecipativo delle lezioni o di parti di queste, per cui un allievo potrà assistere alla lezione del compagno o dei compagni. Strumenti Gli alunni iscritti (tendenzialmente fino a un massimo di sei per ogni specialità strumentale), potranno scegliere di studiare uno dei seguenti strumenti: CHITARRA, CLARINETTO, CORNO, VIOLINO. 79 Finalita’ e Obiettivi Il ruolo della scuola secondaria di 1° grado nel sistema scolastico: • nel 1979 i programmi ministeriali le attribuiscono alcuni compiti fondamentali quali la formazione dell’uomo e del cittadino, il raggiungimento di una preparazione culturale di base che costituisca il presupposto indispensabile per ogni ulteriore impegno scolastico, la conquista della propria identità attraverso un continuo processo di formazione della personalità; • nel 1999 (DPR 275) è stata introdotta la legge che disciplina l’autonomia scolastica e consente a ciascun istituto, nel rispetto delle indicazioni nazionali, di scegliere un proprio progetto didattico-educativo, aderente alla realtà locale; • nel 2004 (L. 53/2003) è entrata in vigore la riforma scolastica che ha apportato diverse modifiche, tra le quali anche la scansione oraria che ha, a sua volta, influenzato l’organizzazione didattica; • nel 2012, le Indicazioni per il curricolo hanno puntualizzato l’esigenza di operare in continuità con la scuola primaria e, in prospettiva, con la scuola sec. di II grado. Finalità In quanto scuola della formazione dell’uomo e del cittadino, la scuola secondaria di 1° grado si propone: • di concorrere allo sviluppo della personalità dell’alunno in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettive, affettive, operative, creative, ecc.) • di favorire la conquista di capacità logiche, scientifiche, operative e delle corrispondenti abilità; • di far acquisire specifiche conoscenze, indispensabili e funzionali al 80 conseguimento di una preparazione culturale di base; • di sviluppare la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno; • di aiutare ad acquisire progressivamente un’immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale, delle sue dinamiche, delle sue strutture e aggregazioni; • di aiutare a comprendere il rapporto intercorrente tra queste e la vita e le decisioni del singolo individuo. In quanto scuola orientativa, la scuola secondaria di 1° grado: • pone l’alunno in condizione di conquistare la propria identità attraverso un continuo processo di formazione della personalità; • concorre a sviluppare una capacità decisionale fondata sulla conoscenza di sé. • fornisce conoscenze ed esperienze utili ai fini dell’orientamento (scolastico e professionale). In quanto scuola secondaria nell’ambito dell’istruzione obbligatoria,la scuola secondaria di 1° grado: • si propone il raggiungimento di una preparazione culturale di base; • pone le premesse per l’ulteriore educazione permanente e ricorrente; • costituisce il presupposto indispensabile per ogni ulteriore impegno scolastico. Obiettivi formativi e didattici Il Collegio dei Docenti in forma d’obiettivi trasversali, ha elaborato le indicazioni che devono costituire vincolo ed orientamento per l'attività delle Equipes pedagogiche, le quali, nell'elaborare la programmazione didattica annuale, apporteranno gli opportuni adattamenti alla specifica situazione degli alunni. Poiché le discipline sono strumento e occasione per uno sviluppo unitario di conoscenze, capacità e orientamenti, che concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali - condizione essenziale per la piena realizzazione personale e sociale- i docenti sono impegnati a ricercare e potenziare il progetto educativo formulato unitariamente i cui obiettivi, sotto indicati, costituiscono altrettanti traguardi da perseguire. 81 Obiettivi trasversali e di apprendimento al termine della classe terza • Acquisire la conoscenza di tecniche, regole e procedimenti e sviluppare la capacità di utilizzarli nella soluzione di problemi. • Sviluppare, secondo le proprie attitudini (linguistiche, grafiche, pittoriche, musicali, gestuali), le capacità espressive. • Sviluppare la capacità di rielaborazione personale, di riflessione e di critica. • Sviluppare le capacità logiche ed astrattive. • Saper riconoscere il valore di regole comportamentali per il rispetto di se stessi, degli altri, delle cose. • Acquisire la capacità di controllare i propri stati emozionali. • Acquisire sicurezza nell'espletamento dei propri compiti e nelle relazioni con gli altri. • Comprendere il valore della collaborazione e dell'assunzione delle proprie responsabilità nella vita comunitaria. • Sviluppare una graduale capacità di esprimere le proprie idee e convinzioni e di confrontarle con quelle altrui. • Sviluppare la capacità di partecipare con impegno alle attività di apprendimento. • Maturare la consapevolezza delle proprie potenzialità e attitudini e sviluppare la capacità di valorizzarle. • Acquisire un metodo di studio sempre più autonomo ed efficace. • Sviluppare la capacità di comprensione di testi e di messaggi. • Acquisire una competenza linguistica adeguata alla necessità di esprimere in modo chiaro il proprio pensiero e le proprie conoscenze. • Sviluppare la capacità di decodifica e di utilizzazione dei linguaggi non 82 verbali. • Acquisire la capacità di organizzare e riferire le conoscenze. • Sviluppare, attraverso lo studio delle diverse discipline e la partecipazione alle attività integrative ed aggiuntive, una propria formazione culturale più ricca ed articolata. • Acquisire la capacità di osservare, rappresentare e descrivere fatti e fenomeni. Traguardi di competenze al termine della scuola secondaria di 1° grado Gli obiettivi, come suggeriscono le Indicazioni per il Curricolo del 2012, appartengono a tre tipologie, strettamente correlate tra loro: • conoscenze = sapere (acquisizione teorica dei contenti disciplinari); • abilità = saper fare (utilizzo delle conoscenze acquisite); • competenze = saper essere (utilizzo delle conoscenze e delle abilità, capacità elaborative, logiche e critiche, capacità di riconoscere problemi e di prendere decisioni appropriate). In particolare per queste ultime, le medesime Indicazioni per il Curricolo, hanno fissato specifici traguardi di competenze, qui di seguito riportati. AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA ITALIANO L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative,sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema. 83 Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti. Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. LINGUE COMUNITARIE: • prima lingua In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso. Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti. Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositiva. Riconosce i propri errori e a volta riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato. • seconda lingua L’alunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Comunica in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e 84 abituali. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. MUSICA L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici. Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storico-culturale. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta. Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della costruzione di un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio. Per le competenze specifiche relative allo studio dello strumento musicale nelle scuole secondarie di primo grado, in attesa di una definitiva attuazione della Riforma degli studi musicali, del conseguente avvio dei Liceo Coreutico e Musicale e della definizione dei livelli di entrata e uscita di quel settore, restano in vigore le indicazioni contenute nell’Allegato A del DM 201/99. ARTE E IMMAGINE L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e 85 ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico. EDUCAZIONE FISICA L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-motorio-sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive. Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. È capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l’altro. È capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune. Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori in contesti diversificati. STORIA L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica. Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità. Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, 86 comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. GEOGRAFIA L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda. È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e del Mondo. Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all'esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze. Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi. Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA MATEMATICA L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite. Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando 87 concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni..) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. SCIENZE L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. TECNOLOGIA L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed’è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è 88 in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e di socializzazione. DIPARTIMENTO DI MUSICA E STRUMENTO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L’alunno partecipa attivamente alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa la notazione musicale funzionale alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali. E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione guidata, messaggi musicali con strumenti “tradizionali” e multimediali. Comprende e valuta eventi, relativi a brani musicali, riconoscendone i significati anche in relazione alla propria esperienza musicale in diversi contesti storicoculturali. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (Tutte le classi) 1. Eseguire in modo espressivo brani vocali e strumentali di diversi generi e stili. 2. Improvvisare, rielaborare brani musicali in strutture aperte sia schemi ritmico -melodici 89 3. Riconoscere e classificare i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale 4. Decodificare e utilizzare la notazione musicale CRITERI DI VALUTAZIONE DI MUSICA La valutazione dell’alunno terrà conto: • del contesto socio-economico e culturale di provenienza; • del livello di partenza; • degli interventi effettuati (recupero, consolidamento, potenziamento); • dell’impegno, degli interessi e delle attitudini evidenziati. VOTO GIUDIZIO 10 9 8 7 6 Corrisponde ad un pieno e completo raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli e rielaborarli autonomamente in un’ottica interdisciplinare. Sarà, quindi,attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una completa e personale conoscenza degli argomenti, di aver acquisito pienamente le competenze previste e di saper fare un uso sempre corretto del linguaggio specifico, manifestando una sicura padronanza degli strumenti. Corrisponde ad un completo raggiungimento degli obiettivi e una autonoma capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una conoscenza completa degli argomenti, di aver acquisito le competenze richieste, di usare in modo corretto il linguaggio specifico e gli strumenti. Corrisponde ad un buon raggiungimento degli obiettivi e ad una buona capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà, quindi, attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una buona conoscenza degli argomenti, di aver acquisito le competenze richieste e di saper usare in modo abbastanza corretto il linguaggio specifico e gli strumenti. Corrisponde ad un sostanziale raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di rielaborazione delle conoscenze non sempre sicura. Sarà, quindi, attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una discreta conoscenza degli argomenti, di aver acquisito le competenze fondamentali richieste, manifestando qualche incertezza nell’uso del linguaggio specifico e degli strumenti. Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi essenziali. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una conoscenza degli argomenti 90 5 4 superficiale, di aver acquisito le competenze minime richieste con incertezze nell’uso del linguaggio specifico e degli strumenti. Corrisponde ad un parziale raggiungimento degli obiettivi minimi. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere limitate o non adeguate conoscenze, di non aver acquisito le competenze richieste, con difficoltà nell’uso del linguaggio specifico e degli strumenti. Corrisponde al non raggiungimento degli obiettivi minimi. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere frammentarie e/o non adeguate conoscenze, limitato uso del linguaggio specifico e degli strumenti e di non aver acquisito le competenze richieste, nonostante gli interventi individualizzati. CRITERI DI VALUTAZIONE DI STRUMENTO VOTO GIUDIZIO 10 9\8 7 Conosce ed utilizza in modo sicuro, consapevole ed autonomo gli elementi fondamentali della notazione; comprende pienamente il senso del linguaggio specifico; ha maturato scioltezza e padronanza nella pratica strumentale; ha sviluppato un ottimo senso ritmico, esegue con sicurezza i brani proposti, ha mostrato capacità di ascolto; utilizza autonomamente ed in modo personale i materiali sonori con chiare e coerenti finalità espressive; affronta lo studio in modo autonomo. Utilizza con sicurezza gli elementi fondamentali della notazione; comprende il senso del linguaggio specifico; ha maturato una buona abilità nella pratica strumentale; ha acquisito un buon senso ritmico, esegue correttamente i brani proposti, ha mostrato buone capacità d’ascolto; utilizza autonomamente i materiali sonori con finalità espressive; affronta lo studio in modo autonomo. Conosce gli elementi della notazione musicale e li usa se guidato; ha maturato una soddisfacente abilità nella pratica strumentale; ha acquisito il senso ritmico, esegue i brani proposti anche se con incertezze, ha mostrato capacità di ascolto; utilizza, seguendo le indicazioni dell’insegnante, i diversi materiali sonori con finalità espressive non sempre chiare e coerenti; affronta lo studio in modo sufficientemente autonomo. Conosce parzialmente gli elementi fondamentali della notazione e li usa in modo approssimativo; nella pratica 91 6 5\4 strumentale manifesta difficoltà; ha acquisito un debole senso ritmico, esegue i brani proposti con incertezze, ha mostrato capacità di ascolto in modo discontinuo; utilizza in modo semplice il materiale sonoro; necessita della guida dell’insegnante nell’affrontare lo studio. Conosce in maniera approssimativa gli elementi fondamentali della notazione e li utilizza con difficoltà; nella pratica strumentale manifesta notevoli difficoltà; ha acquisito uno scarso senso ritmico, esegue i brani proposti con difficoltà, ha mostrato limitate capacità di ascolto; utilizza con difficoltà il materiale sonoro; necessita di guida costante dell’insegnante nell’affrontare lo studio. La programmazione L’azione educativa e didattica programmata dalla scuola, tenendo conto della legislazione vigente: • organizza gli apprendimenti in maniera progressivamente orientata verso le specifiche discipline, di cui si approfondiscono le conoscenze; • ricerca le interconnessioni nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato e promuove a tal fine la collaborazione tra docenti; • procede per Unità di apprendimento, i cui obiettivi e contenuti sono di pertinenza di ciascun docente, previo accordo in sede di Area Disciplinare; • viene puntualizzata all’interno dell’Equipe pedagogica, secondo una visione globale ed unitaria. In questa attività di scelta e messa a punto di un progetto di lavoro, vengono espresse: • la collegialità della stessa equipe, nel senso della condivisione delle scelte didattico- educative; • la corresponsabilità, cioè l’assunzione collettiva delle responsabilità. Le Unità di apprendimento devono comunque essere impostate seguendo i criteri e le modalità sottoindicate: criteri di scelta dei contenuti • funzionalità al consolidamento e rinforzo della preparazione di base; 92 • congruenza con gli obiettivi educativo-formativi e didattici individuati per la classe; • capacità di produrre motivazione; • aderenza ai programmi ministeriali; • attenzione agli interessi, abilità, conoscenze presenti negli alunni; • valenza formativa; • elementi di pluridisciplinarità; • capacità di realizzare un collegamento tra scuola e realtà. modalità di organizzazione dei contenuti • verifica dei prerequisiti e rinforzo degli stessi • definizione e precisazione degli obiettivi • percorso di apprendimento: informazione, socializzazione delle esperienze, ecc. verifica e valutazione dei risultati. La valutazione 1) Valutazione degli apprendimenti Nella Scuola Secondaria di 1° grado la valutazione è espressa in decimi e, nei documenti di valutazione degli alunni, i voti sono riportati anche in lettere: per l’ammissione alla classe successiva, o all’Esame di Stato a conclusione del ciclo, è necessario avere un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina. Ai fini di una corretta valutazione didattico-educativa, si fa riferimento alla parte generale del presente Piano dell’Offerta Formativa, in rapporto alle caratteristiche, alle condizioni e modalità nonché agli strumenti di documentazione e certificazione. In riferimento alla normativa ed in particolare al DPR 122/2009, in sede di Collegio dei docenti è stato approvato il seguente testo che indica i criteri per la valutazione sommativa e finale (con corrispondenza tra giudizi sintetici e voti decimali), per l’individuazione di criteri comuni a tutte le discipline, per l’uso di un lessico comune e condiviso, funzionale alla valutazione ed ai fini della indispensabile trasparenza della medesima. Voto Livello obiettivi Criteri Impegno e partecipazione Descrizione Rifiuto (Es.: di esecuzione e\o consegna dei compiti in bianco) 93 4 Voto 5 Voto 6 Voto 7 Non raggiunti Livello obiettivi Superficiale e frammentario Livello obiettivi Raggiunti Livello obiettivi Raggiunti e assimilati Acquisizione delle conoscenze Non rilevabile Elaborazione/applicazione delle conoscenze Assente Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Utilizzo delle abilità espositive Non rilevabile Non rilevabile Criteri Descrizione Impegno e partecipazione Discontinui e superficiali Acquisizione delle conoscenze Parziale ed esclusivamente mnemonica Elaborazione/applicazione delle conoscenze Incerta nell’analisi e nell’applicazione Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione In fase di acquisizione Utilizzo delle abilità espositive Impreciso e generico, ma da non pregiudicare la comprensione del messaggio Criteri Impegno e partecipazione Acquisizione delle conoscenze Elaborazione/applicazione delle conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Utilizzo delle abilità espositive Descrizione Regolari Essenziale Essenzialmente acquisita, limitata ma pertinente Essenzialmente acquisita Semplificata, sostanzialmente corretta ma con terminologia non appropriata Criteri Descrizione Impegno e partecipazione Costanti ed efficaci Acquisizione delle conoscenze Sicura Elaborazione\applicazione delle conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Utilizzo delle abilità espositive Procede in modo sicuro in situazioni note Criteri Impegno e partecipazione Descrizione Costanti e collaborativi Acquisizione delle conoscenze Sicura e ordinata Parzialmente acquisita Chiaro e tenden zialmente preciso Livello obiettivi Voto 94 8 Voto 9 Voto 10 Pienamente raggiunti e assimilati Livello obiettivi Saldamente raggiunti e pienamente assimilati Livello obiettivi Saldamente raggiunti e pienamente assimilati, con capacità di rielaborazione Elaborazione/applicazione delle conoscenze Procede con padronanza ed analisi Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Utilizzo delle abilità espositive Acquisita, con capacità di effettuare valutazioni personali Criteri Impegno e partecipazione Descrizione Costanti e collaborativi e responsabili Acquisizione delle conoscenze Completa e approfondita (es.: con approccio interdisciplinare) Procede con padronanza ed analisi approfondite Elaborazione/applicazione delle conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Utilizzo delle abilità espositive Corretto e preciso nella terminologia Acquisita, con capacità di valutazioni personali e sintesi Appropriato e specifico Criteri Impegno e partecipazione Descrizione Costanti, propositivi e responsabili Acquisizione delle conoscenze Elaborazione/applicazione delle conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica e applicazione Utilizzo delle abilità espositive Strutturata ed organica Procede con padronanza ed analisi funzionali Acquisita con capacità di valutazioni personali ed autonome e di sintesi critica Appropriato, vario e fluente 2) Valutazione del comportamento Ai sensi degli articoli 2, 3 del Decreto Legge 1/09/2008 n° 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 e del DPR 22 giugno 2009 n°122: “Il voto di condotta è espresso in decimi e concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore ai sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo” (L.169/2008). Viene attribuito dal Consiglio di classe su proposta del docente coordinatore, dopo la definizione dei voti di profitto in sede di scrutinio; non costituisce un provvedimento disciplinare, ma può esserne una diretta conseguenza. Viene attribuito secondo i seguenti criteri generali che, tuttavia, non implicano automatismi meccanici: il Consiglio di classe pertanto dovrà valutare con attenzione e scrupolo la situazione di ogni singolo alunno: • rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto di corresponsabilità; • frequenza e puntualità alle lezioni; Si ricorda che il voto di condotta non ha valenza esclusivamente sanzionatoria, ma è strumento utile ai fini di orientare, stimolare e potenziare il senso di responsabilità dell’alunno. 95 Voto Descrittori Rapporti disciplinari Partecipa con interesse e vivacità al dialogo educativo • comportamento corretto, responsabile e pienamente rispettoso dei regolamento d’Istituto e del patto Educativo di corresponsabilità; • frequenza assidua alle lezioni e puntualità; 10 • responsabilità e diligenza nell’utilizzo delle attrezzature e strutture comuni; • uso appropriato e diligente del materiale didattico personale; Non ha a suo carico note o provvedimenti disciplinari • ruolo propositivo e collaborativo all’interno del gruppoclasse e giusto equilibrio nelle relazioni; • rispetto puntuale dei propri doveri scolastici. Voto Descrittori Rapporti disciplinari Partecipa con interesse al dialogo educativo • comportamento corretto, responsabile e pienamente rispettoso dei regolamento d’Istituto e del patto Educativo di corresponsabilità; 9 • frequenza regolare alle lezioni o assenze sporadiche e puntualità; • responsabilità e cura nell’utilizzo delle attrezzature e strutture comuni; Non ha a suo carico note o provvedimenti disciplinari • uso appropriato responsabile del materiale didattico personale; • ruolo collaborativo e buona relazione all’interno del gruppo-classe; • rispetto dei propri doveri scolastici. Partecipa al dialogo educativo in maniera adeguata • comportamento in genere corretto e rispettoso delle norme fondamentali della vita scolastica; 8 • frequenza abbastanza regolare alle lezioni, qualche ritardo e/o uscita anticipata per motivi non di salute Non ha a suo carico note o provvedimenti disciplinari 96 • generale cura nell’utilizzo delle attrezzature e strutture comuni; • uso appropriato del materiale didattico personale; • buona relazione all’interno del gruppo-classe; • generale rispetto dei propri doveri scolastici. Discontinuo nell’ impegno e nella partecipazione al dialogo educativo – non sempre corretto nei rapporti interpersonali • comportamento talvolta poco rispettoso delle norme fondamentali della vita scolastica; 7 • frequenza regolare con varie assenze e/o ritardi, uscite anticipate per motivi non di salute; • generico utilizzo delle attrezzature e strutture comuni; Una o più note disciplinari, verbali e/o scritte, valutate di natura lieve dal Consiglio di classe (e che hanno dato luogo a successivi miglioramenti) • uso non appropriato del materiale didattico personale; • interazione comunque positiva/accettabile all’interno del gruppo-classe; • assolvimento superficiale dei propri doveri scolastici.. Voto Descrittori Rapporti disciplinari Partecipa saltuariamente al dialogo educativo ed é spesso scorretto nei rapporti interpersonali • comportamenti frequenti di disturbo del normale svolgimento delle attività scolastiche; • frequenza irregolare: assenze ripetute e/o ritardi, uscite anticipate per motivi non di salute; 6 • trascuratezza e/o uso improprio delle attrezzature e strutture comuni; • disordine e trascuratezza continui nell’uso del materiale didattico personale; Ammonizioni verbali e/o scritte ripetute; convocazione dei genitori; sanzioni disciplinari (allontanamento dalle lezioni da 1 a 5 gg); sospensione dalle visite guidate e/o viaggi d’istruzione • atteggiamenti e linguaggi poco rispettosi e/o non adeguati nei confronti dei compagni, dei docenti e del personale; • assolvimento sporadico e/o frequentemente parziale dei propri doveri scolastici. Non partecipa ad alcun dialogo nei rapporti con la scuola e in quelli interpersonali • violazione sistematica del Regolamento d’Istituto, con comportamenti di disturbo continui e reiterati tali da impedire il normale svolgimento delle attività scolastiche; Ammonizioni verbali e/o scritte ripetute per violazioni gravi; 97 • frequenza irregolare/saltuaria anticipate per motivi non di salute; 5 con ritardi, uscite • uso improprio delle attrezzature e strutture comuni tale da provocare danneggiamenti; sanzioni disciplinari (allontanamento dalle lezioni da 6 a i 15 gg); sanzioni disciplinari (allontanamento dalle lezioni oltre i 15 gg); • ripetute e gravi scorrettezze in atteggiamenti e/o linguaggi che violino la dignità della persona, nei confronti dei compagni, dei docenti e del personale; • inadempienza dei propri doveri scolastici e/o disinteresse manifesto per una o più discipline. Certificato delle competenze Come previsto dal DL 137/2008, alla fine del terzo anno, il Dirigente scolastico ed il Presidente della COMMISSIONE D’ ESAME, tenuto conto del percorso scolastico e delle prove d’esame, sottoscrivono il seguente Certificato, che attesta i livelli di competenza raggiunti nelle discipline di studio e nelle attività opzionali e facoltative. Lo stesso Certificato, anche con riferimento a prove d’esame sostenute con esito molto positivo, evidenzia le eventuali capacità e potenzialità in specifici ambiti disciplinari. STRUMENTI CULTURALI Livello di competenza: essenziale, 6 intermedio, 7/8 maturo 9/10 Competenze in lingua italiana. Comprende e decodifica la comunicazione orale e scritta; produce testi orali e scritti adeguati alla situazione; esprime e padroneggia lettura, lessico e struttura. o o sei o nove o dieci sette 98 o otto Competenze in lingue comunitarie. Inglese (o prima lingua comunitaria): avvio al livello B1* (comprende in modo essenziale gli elementi principali di un discorso, partecipa a conversazioni semplici su argomenti di varia tipologia e genere, scrive testi semplici e coerenti); Francese (o sec. Lingua com.): livello A1* (comprende e utilizza espressioni d’uso quotidiano, interagisce in modalità di colloquio su argomenti personali, scrive semplici frasi). o sei o sette o otto Competenze scientifiche. Utilizza le conoscenze scientifiche; identifica domande alle quali dare risposte sui fatti per comprendere il mondo della natura e i cambiamenti apportati dall’attività umana. o o o o sei o sette o otto Competenze artistiche. Descrive, rappresenta e ricostruisce realtà ed esperienze attraverso linguaggi espressivi; conosce ed apprezza il patrimonio artistico-culturale con particolare riferimento al territorio. o o dieci o nove o dieci o nove o dieci o nove o dieci o nove o dieci o nove o dieci o nove o dieci otto sei o otto o nove sette sette o o sei o o dieci otto Competenze tecniche e informatiche: analizza e rappresenta processi attraverso modelli o grafici; impiega la videoscrittura, i principali programmi informatici per archiviare dati, crea e legge immagini. Competenze storico-geografiche. Si orienta nello spazio e nel tempo operando confronti tra realtà geografiche-storiche diverse per comprendere somiglianze e differenze tra la nostra e le altre civiltà del mondo. o sette o o nove sei Competenze matematiche. Padroneggia concetti fondamentali della matematica e riflette sui principi e sui metodi impiegati; legge la realtà e risolve problemi utilizzando forme simboliche caratteristiche della matematica; organizza una raccolta di dati che ordina e rappresenta graficamente, anche, con tecniche informatiche. o o sei sette otto Competenze musicali. Conosce, legge e comprende il linguaggio e la notazione musicale nelle sue diverse forme ed esegue correttamente semplici brani strumentali e/o vocali. Strumento musicale. Comprende e decodifica la simbologia musicale; mette in relazione segno gesto e suono;usa e controlla lo strumento nella pratica individuale e collettiva; esegue, interpreta ed elabora con lo strumento il materiale sonoro. o sei o sette o otto Competenze motorie. Conosce il proprio corpo e il suo funzionamento, coordina gli schemi motori di base e cura il potenziamento fisiologico. Si relaziona con gli altri attraverso la pratica sportiva e le sue regole. o sei o sette 99 o otto La nostra progettualita’ per un percorso formativo di qualita’ Nella nostra scuola ogni alunno è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, in un percorso educativo e didattico che mira a promuovere il massimo di autostima, di acquisizione di competenze espressive e comunicative. Il rispetto di tali principi porterà a favorire l’autostima degli alunni attraverso la valorizzazione dei successi personali, rispettando i diversi ritmi di apprendimento e differenziando la proposta formativa, al fine di garantire a tutti uguale opportunità di crescita culturale. La nostra scuola ritiene rilevante affermare il principio per cui essa è luogo di relazione e condivisione di esperienze, vissuti e conoscenze orientate all’acquisizione di competenze e di un metodo di studio unitario e armonico, che aiuti gli allievi ad attribuire senso alle esperienze e significatività agli apprendimenti. I progetti contribuiscono, integrando il curricolo, al perseguimento degli obiettivi del Piano dell’Offerta Formativa: quelli in essere quest’anno, si riferiscono alle seguenti macro aree: 100 • • • • • • • • Studio del territorio Educazione ambientale. Educazione alimentare, alla salute, allo sport. Educazione alla legalità. Recupero, consolidamento e potenziamento. Informatica e lingue straniere. Lingua e cultura sarda. Educazione all’affettività • Educazione musicale Scuola dell’ Infanzia Denominazione progetto Progetto L2 “Approccio alla Lingua Inglese” “Tott’umpare in festa” Prevenzione odontostomatologica nei bambini in età prescolare Sezioni\classi Personale Alunni in uscita Scuola dell’Infanzia Unali Michela Tutti gli alunni Scuola dell’Infanzia Thiesi Tutti gli alunni Scuola dell’Infanzia Thiesi Devinu, Paddeu, Puggioni, Santoru, Testoni, Unali Devinu, Paddeu, Puggioni, Santoru, Testoni, Unali Finalità Avviare i bambini alla scoperta e all’apprendimento di una lingua straniera ”l’Inglese”. Offrire l’ opportunità di vivere avvenimenti legati alle tradizioni. Prevenzione odontostomatologica nei bambini in età prescolare Macro area di riferimento Lingua straniera Lingua sarda Ed. alla salute Scuola Primaria Denominazione progetto Sezioni\classi Personale Finalità Macro area di riferimento Scacchi a Scuola Classi quarte quinte Scuola Primaria Thiesi Classi terze, quarte e quinte Scuola Primaria Torralba Budroni- Sechi M. Ninniri–- Cherchi Merella-Dente Esperti esterni Educazione allo sport ed allo sviluppo di capacità logiche. Inserito nel progetto RAS “ Labor-scuola: Una sfida per il futuro” Progetto recupero in Italiano e matematica Classe quinta A Scuola Primaria Thiesi Insegnanti di classe Formare gli alunni al fine di sviluppare attenzione, immaginazione,efficienza intellettiva, creatività, logica, impegno, rispetto delle regole attraverso il Gioco degli Scacchi. Recupero abilità linguistiche e matematiche per rendere gli alunni più sicuri nell’ affrontare le attività didattiche proposte. Stimolare gli alunni a ricostruire eventi del passato sperimentando concretamente fatti e situazioni. Consolidamento e potenziamento delle competenze logicomatematiche attraverso l’ utilizzo delle nuove tecnologie. Imparare la storia attraverso l’esperienza Classi quinte Scuola Primaria Thiesi Matematica attraverso le nuove tecnologie Classi 3^ 4^ Scuola Primaria Siligo Budroni – Esperto esterno Murruzzu M. Giovanna Italiano e matematica Storia Area logicomatematica 101 La lettura si anima Pluriclasse 1^ - 2^ Siligo Dinnella Nunziata Piccoli storici al lavoro Parte II Alunni della classe quinta Scuola Primaria Siligo Chessa M. Franca A che libro giochiamo? Tutto fatto da me!!! Alunni tutte le classi plesso di Thiesi, classe 3^A plesso di Torralba Scuola Primaria Insegnanti Esperto esterno “Lunga o corta, sempre pasta è!” Alunni classi 2^A, 2^B, 3^A, 3^B Scuola Primaria Thiesi Mannu, Cau, Cabras, Spissu, Irde, Sciortino, Sechi M. Paola, Sassu Esperti esterni Alunni classi 1^A,1!^B Scuola Primaria Thiesi Tanca, Meloni Esperto esterno Alunni cl. quarte e quinte Scuola Primaria Thiesi - Siligo Fara Pingiori Rizzu Nuvoli Classi della scuola primaria Torralba Sechi Margherita “Ite si narat in sardu?” “Musicanto!” Frutta nelle scuole 2013\2014 “Sas siendas de sos mannos” Alunni classe 3^A Scuola Primaria Thiesi “Bibliolandia” e lessero felici e contenti!!! Alunni di tutte le classi Scuola Primaria Thiesi Cantos, contos,giogos Alunni classe 4^A Scuola Primaria Thiesi Danzando insieme Alunni classi 4^A e 4^B Scuola Primaria Thiesi Sechi M. Paola Esperto esterno Sechi M. Paola Marras A.M. Grazia Sechi Margherita Esperto esterno Stimolare negli alunni l’amore per la lettura attraverso un’attività di tipo laboratoriale. Migliorare il piacere dello studio della Storia attraverso lo studio e la conoscenza della storia del proprio territorio. Stimolare negli alunni ad amare la lettura e lo studio, a rispettare i libri e ad averne cura attraverso lo sviluppo di capacità creative quali la costruzione un libro. Diffondere la cultura della sana e corretta alimentazione attraverso la conoscenza del grano, la sua coltivazione e i prodotti da esso derivati. Insegnamento del Sardo anche come strumento veicolare di apprendimento Progetto che vuole essere un momento creativo per avvicinare gli alunni della scuola primaria al mondo dei suoni in un contesto di continuità didattica tra scuola primaria e sec. Di I grado. Sensibilizzare gli alunni ad acquisire abitudini alimentari corrette. Progetto finanziato dal Ministero delle Politiche agricole. Acquisire la consapevolezza dell’ importanza della lingua nella tradizione della propria terra. Avviare, potenziare e consolidare il piacere di leggere, suscitare l’ attenzione e l’ interesse , educare all’ ascolto e alla comprensione orale. Acquisire la consapevolezza dell’ importanza della lingua e della cultura della propria terra come fattori essenziali di radicamento nel proprio ambiente. Promuovere la danza sportiva trasmettendo ai bambini la volontà di raggiungere risultati Lingua italiana Storia Lingua italiana Educazione alla salute Lingua sarda Educazione musicale Educazione alla salute Lingua sarda Lingua italiana Lingua sarda Educazione allo sport 102 Scienze in lingua inglese Educare alla diversità Un archeologo tra noi Alunni 4^A Scuola Primaria Thiesi Sechi Margherita, Manca M. Antonietta Alunni classe 4^B Scuola Primaria Thiesi Manca M. Antonietta volontari Caritas Alunni classi quarte Scuola Primaria Thiesi Manca M. Antonietta Esperto esterno Progetto CLIL Alunni classe 4^B Manca, Cherchi, Serra Mastros ischentes Alunni plesso di Torralba Tutte le insegnanti Classe V scuola primaria Torralba Laura Pinna Esperti esterni L’isola del grano. Il pane e i suoi segni Progetto attività alternativa all’ insegnamento R.C. Alunna che non si avvale dell’ insegnamento della R.C. Scuola Primaria Thiesi -Torralba sviluppando la propria personalità attraverso il sano agonismo e il gesto atletico. Stimolare l’ utilizzo dell’ Inglese come lingua veicolare in riferimento a concetti di tipo scientifico. Far comprendere agli alunni che la diversità è una condizione che nella vita può essere sperimentata da tutti una volta nella vita Sviluppare tematiche riguardanti profili storicogeografici, ambientali e culturali attraverso varie metodologie di apprendimento Potenziare l’ uso della lingua sarda Valorizzare le radici storiche e culturali dei nostri paesi Conoscere il proprio ambiente dal punto di vista storico-culturale, in particolare la presenza dei Romani in Sardegna. Conoscere la filiera del grano. Insegnanti scuola primaria Lingua inglese Cittadinanza e Costituzione Storia Lingua sarda Lingua sarda Storia Alfabetizzazione approfondimento lingua italiana storia Scuola Secondaria di primo grado Denominazione progetto “Orchestra dei corni” Provincia di Sassari “Insieme costruiamo il nostro torneo sportivo” Sezioni\classi personale Finalità Alunni classi di corno Scuola Sec. di 1° grado Thiesi Rizzu Prosecuzione progetto nato nell’ a.s. 2009\2010 che ha visto la nascita dell’ orchestra di corni formata dagli alunni degli Istituti Comprensivi di Ossi, Bono, Thiesi, il Liceo Musicale e il Conservatorio di musica di Sassari Torneo sportivo di Istituto per: -Saper rispettare le regole delle varie discipline sportive -saper vivere insieme con gli altri in un clima di collaborazione e rispetto Alunni scuola Sec. di 1° grado Thiesi-Bonnanaro Fadda Nicolina Macro area di riferimento Educazione musicale Educazione allo sport 103 Progetto di consolidamento e recupero e potenziamento Itailiano, Matematica, Lingua Inglese Progetti di potenziamento della Lingua Inglese per il conseguimento delle certificazioni Trinity 1 2 3 grade Alunni scuola Sec. di 1° grado Thiesi- Bonnanaro I monumenti dei nostri paesi Classe 2^ A Scuola secondaria I grado Thiesi Nurra Pittalis Chesseddu Alunni scuola Sec. di 1° grado e alunni classi quinte scuola primaria Thiesi Insegnanti di strumento e musica Scuola Sec. di 1° grado, Insegnanti classi quinte Scuola Primaria Thiesi Ricordando per non dimenticare Alunni scuola Sec. di 1° grado Thiesi - Bonnanaro reciproco. Recupero abilità linguistiche e matematiche per rendere gli alunni più sicuri nell’ affrontare le attività didattiche proposte. Attraverso questa azione progettuale si intende permettere agli alunni di -recuperare abilità di base Conseguire una certificazione linguistica propedeutica al conseguimento del livello A2 Conoscere la storia locale Stimolare le abilità manuali Conoscere e riscoprire, attraverso l’attività artistica, i beni archittettonici del territorio. -Contrastare la tendenza, purtroppo molto diffusa, a banalizzare e a rimuovere dalla coscienza civile atti così atroci e disumani come quello del genocidio; -Rafforzare l’ impegno morale e civile, a partecipare in modo sempre più consapevole ad una azione educativa mirata a coinvolgere i nostri alunni in una riflessione sui temi della seconda guerra mondiale, delle leggi razziali e dello sterminio nazista, del conflitto tra civiltà in corso; -Sviluppare la consapevolezza che, per i singoli popoli e per l’ umanità intera, la costruzione di un futuro diverso e migliore poggia sui valori della pace, della giustizia, della tolleranza, dell’ intercultura; -Potenziamento delle singole discipline coinvolte nel progetto. Lingua Inglese Storia Arte e immagine Storia- Cittadinanza I progetti che prevedono l’intervento di esperti esterni saranno attuati compatibilmente alla presenza di risorse finanziarie. 104 PROGETTO Sperimentazione, nelle scuole di ogni ordine e grado, dell’insegnamento e dell’utilizzo veicolare della lingua sarda in orario curricolare. L.R. 7 agosto 2009, n. 3, art. 9, comma 10, lett. b) – ANNUALITÀ 2013. Destinatari: alunni Classe 1^A- Scuola Sec. di I grado Thiesi, alunni Classe 5^ B - Scuola Primaria Thiesi, alunni 2^ Scuola sec. I grado Bonnanaro. L’obiettivo è quello di promuovere nella nostra istituzione scolastica un percorso sperimentale di insegnamento della lingua sarda in orario curricolare: • condurre gli alunni dalla diglossia e/o da un bilinguismo spontaneo, esperienziale e spesso pasticciato, ad uno consapevole e riflesso per la capacità di mettere a confronto la struttura delle due lingue, italiana e sarda; • conoscere, comprendere, utilizzare e scrivere la variante locale del sardo; • conoscere e approfondire i valori della cultura nelle sue manifestazioni architettoniche, artigianali, e nella capacità di rapportarsi all’ambiente ed alle sue risorse; • ampliare le competenze comunicative, di riflessione e di confronto con gli altri sistemi linguistico-culturali. PROGETTO L.R. 14.09.1993, n. 44 - “Sa Die de sa Sardigna” 2013 Contributi agli Istituti scolastici Òmines, logos e sonos de sa sarda rivolutzione Tiesina Destinatari: alunni classi 3A, 3B, 4°A- Scuola Primaria Thiesi, alunni 3 A - Scuola Secondaria I grado Thiesi • conoscere, scoprire un passato che riguarda le realtà sociali in cui si vive, attraverso i protagonisti del tempo, gli episodi e le curiosità del proprio territorio. • stimolare la riflessione sulle molteplici manifestazioni della cultura e della storia locale 105 • per i ragazzi coinvolti nella realizzazione del progetto: promuovere azioni didattiche di ricerca-azione che possano incrementare il senso di appartenenza alla comunità e il livello di motivazione verso le attività scolastiche in generale. Avvicinare gli studenti alla storia del proprio territorio facendogli scoprire o ri-trovare quel senso di appartenenza che lega insieme il vissuto dei singoli a quello della comunità. Risultati attesi: - Ampliamento della conoscenza della storia locale e della Sardegna, soprattutto per le fasce d’età coinvolte nella realizzazione del progetto. - Divulgazione di fatti storici che hanno riguardato la comunità attualizzandoli al contesto sociale odierno. - Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità dei singoli cittadini anche attraverso la conoscenza e lo studio della storia del paese. - Conoscenza della microstoria come primo gradino per comprendere la storia più generale della regione. OFFICINA DELLA SALUTE Titolo dell'azione EDUCAZIONE ALLA SESSUALITA’ E PREVENZIONE DELLE MST. Tipologia destinatari Alunni Classi terze scuola Secondaria I grado Thiesi- Bonnanaro Totale destinatari 63 Docente/i referente per Referente per l’Educazione alla salute ASL Dott. Marcello Cabiddu l'azione Referente ed. alla Salute per la Scuola Sec. di I grado Prof.ssa Mariella Era PROGETTO LABOR-SCUOLA : UNA SFIDA PER IL FUTURO Indirizzi operativi per gli interventi a favore delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado della Sardegna per contrastare la dispersione scolastica, innalzare la qualità dell’istruzione e le competenze degli studenti. Anno scolastico 2011-2012. Il progetto ha lo scopo di prevenire il disagio scolastico, arricchire l’offerta formativa per fornire a tutti gli alunni le competenze necessarie ad inserirsi in maniera attiva e responsabile all’interno della società della conoscenza. Dalla 106 attuale rilevazione dei bisogni e dai risultati pregressi emerge la presenza di alunni che non padroneggiano quelle abilità e competenze disciplinari e sociali indispensabili poi per il positivo proseguimento nella scuola del secondo ciclo. Inoltre la presenza di alunni con disabilità, con DSA, ragazzi in situazione di svantaggio sociale (tra cui extracomunitari), chiamano la scuola ad interrogarsi e programmare opportune azioni con una didattica innovativa e flessibile al fine di garantire il successo formativo di ogni ragazzo, di tutti e di ciascuno come previsto dalla scuola dell’autonomia. All’interno del progetto sarà effettuato il Corso per il conseguimento di Certificazioni internazionali della lingua inglese destinati a studenti della scuola secondaria di primo grado. Attraverso questa azione progettuale si intende permettere agli alunni di: • conseguire una certificazione linguistica A2 con valenza internazionale; • veder riconosciuti i crediti formativi durante il successivo percorso scolastico. MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014 PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA – U.S.R. SARDEGNA Accordo di rete “COROS-LOGUDORO" per attività di formazione e sperimentazione secondo le modalità della ricerca–azione. Questo progetto nasce dalla necessità emersa dai Collegi dei Docenti degli Istituti Comprensivi di Thiesi, Ittiri, Villanova e Usini di approfondire lo studio delle Indicazioni Nazionali ed in particolare, alcune tematiche e discipline, che si ritengono fondamentali nella formazione dei ragazzi affinché possano affrontare in maniera consapevole le continue sfide poste dalla società della conoscenza. 107 Il percorso si articolerà in varie fasi: 1. Fase della ricerca: studio e riflessione sulle tematiche prescelte nelle Indicazioni Nazionali; 2. Fase della Formazione: effettuata dagli esperti come occasione di analisi delle conoscenze e guida nella sperimentazione; 3. Fase dell’azione- sperimentazione all’interno delle classi di una didattica laboratoriale e inclusiva; 4. Raccolta della documentazione e condivisione del percorso con i Collegi dei docenti delle scuole coinvolte. Viaggi di istruzione e visite guidate Le visite guidate e i viaggi d’istruzione, compresi quelli connessi ad attività sportive, presuppongono, in considerazione delle motivazioni culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, una precisa e adeguata programmazione didattica e culturale e si configurano come esperienze di apprendimento e crescita della personalità rientranti tra le attività integrative della scuola. Tale fase programmatoria rappresenta un momento di particolare impegno dei docenti e degli organi collegiali ad essa preposti e si basa su progetti articolati e 108 coerenti che consentono di qualificare dette iniziative come vere e proprie attività complementari della scuola e non come semplici occasioni di evasione. Ne consegue che gli itinerari devono essere funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici peculiari del P.O.F. della scuola. Per il corrente Anno Scolastico i Consigli di classe della S.Secondaria di 1° grado e i Consigli d’Interclasse della S.Primaria hanno presentato le seguenti proposte che si effettueranno tra il mese di aprile e la prima settimana di maggio: Scuola Destinazione Primaria Data La Maddalena – Caprera Plesso di Torralba 30 aprile 2014 Zuri – Lago Omodeo – Tuili Plesso di Siligo Sardegna in miniatura Finalità Promuovere un’attiva socializzazione degli alunni al di fuori dell’ambiente scolastico. Promuovere la conoscenza del nostro territorio. Promuovere la conoscenza del nostro territorio. Conoscere l’‘ambiente naturale lacustre. 13maggio 2014 Destinazione Plesso di Thiesi Classi 2^ A, 2^ B, 3^ A e 3^ B Classi 4^ A e 4^ B Finalità Data Villamar - Santa Giusta Dorgali - Cala Gonone – Grotte Ispinigoli Conoscere la filiera del grano duro attraverso le diverse fasi di produzione, trasformazione ed utilizzo. Partecipare ad un’ esperienze formativa atta a 29 aprile 2014 stimolare la conoscenza di ambienti diversi dal 8 aprile 2014 proprio. Promuovere un’attiva socializzazione degli alunni al di fuori dell’ambiente scolastico. Classi 5^ A e 5^ B Nora- Cagliari Promuovere un’attiva socializzazione 15 aprile 2014 degli alunni al di fuori dell’ambiente scolastico. Promuovere la conoscenza del nostro territorio. Scuola Secondaria di 1° grado Classe1^ A e 1^ B Thiesi Destinazione data Cabras “Sa Ruda” Finalità Conoscere aspetti salienti della storia della Sardegna nel periodo “pietra levigata”. Aprile 2014 109 Classe 1^ A e 2^ A Thiesi Barumini Casa Zapata- Castello di Sanluri Conoscere l’ unico castello destinato ad abitazione della Sardegna. 1 aprile 2014 Classe 2^ A e 3^ A 3^BThiesi Aprile – maggio 2014 Educare gli alunni al rispetto dell’ ambiente in una prospettiva di crescita culturale finalizzato ad una maggiore coscienza ecologica e a una maggior consapevolezza dell’ interazione fra salute e ambiente. Arcipelago della Maddalena Promuovere la conoscenza del nostro territorio. Parco Naturale Regionale di Porto Conte Tramariglio Classe 2^B Thiesi Classi 1^, 2^ e 3^ Bonnanaro Tharros- Nora – S.Antioco – Carloforte L’ esperienza del viaggio consente agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti: culturali, sociali, ambientali, artistici e storici. Durata 2 giorni Aprile – maggio 2014 Visite guidate Scuola sec.I grado Destinazione Data di effettuazione Tutte le classi Bonnanaro Sassari Teatro Ferroviario 18 dicembre 2013 Classi 1^ B, 2^B, 3^B, 1^A, 2^A Thiesi Sassari Teatro Ferroviario Maggio 2014 Rassegna teatrale 110 musicale Tutte le classi Bonnanaro Torneo Sportivo Maggio 2014 Progetto “Orchestra di Corni” Sassari Aprile- maggio alunni della classe di Corno Scuola Primaria Destinazione Data di effettuazione Tutte le classi Thiesi Sassari 17 dicembre 2012 Teatro Ferroviario Tutte le classi Siligo Sassari Teatro Ferroviario 3 dicembre 2013 Tutte le classi Torralba Sassari Teatro Ferroviario 18 dicembre 2013 Classi 1^A e 1^B Parco naturale Porto Aprile 2014 Conte - Tramariglio Potranno essere effettuate visite guidate che si definiranno in itinere nell’ ambito di alcuni progetti. Calendario scolastico 2013 – 2014 In ottemperanza con quanto stabilito dal Ministro della Pubblica Istruzione, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dal Consiglio di Istituto il calendario scolastico per il corrente l’anno scolastico stabilisce quanto segue: Giorni di attività didattica: 203 Inizio lezioni: 13 settembre 2013 111 Termine delle lezioni per la Scuola Primaria e Secondaria : 10 giugno 2014 Termine delle attività educative della Scuola dell’Infanzia: 28 giugno 2014 Calendario delle festività • Tutte le domeniche • Il 1° novembre 2013 festività di Tutti i Santi • L’8 dicembre 2013 Immacolata Concezione (domenica) • Il 25 dicembre 2013 Santo Natale • Il 26 dicembre 2013 Santo Stefano • Il 1° gennaio 2014 Capodanno • Il 6 gennaio 2014 Epifania • Il 21 aprile 2014 Lunedì dell’Angelo • Il 25 aprile 2014 Anniversario della Liberazione • Il 1° maggio 2014 Festa del Lavoro • Il 2 giugno 2014 Festa Nazionale della Repubblica Come stabilito dalla Regione Autonoma della Sardegna oltre che nei giorni sopra indicati le lezioni saranno sospese nelle seguenti giornate: La festa del Santo Patrono (se cade in periodo di attività scolastica ) Il 2 novembre (commemorazione defunti) Dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 (vacanze natalizie) Il 4 marzo 2014 (martedì grasso) Dal 17 al 22 aprile 2014 (vacanze pasquali) Il 28 aprile 2014 Sa die de sa Sardigna Ulteriori sospensioni dell’attività didattica deliberati dal Consiglio di Istituto (DPR 275/1999, art.5 comma 2) Il 31 ottobre 2013 Il 3 marzo 2014 Il 2 e il 3 maggi9 2014 Divulgazione pof Al fine di garantire la massima informazione agli utenti e la circolazione delle informazioni all’interno della scuola, il Piano dell’Offerta Formativa sarà reso pubblico secondo le seguenti modalità: il POF sarà disponibile in versione cartacea nei diversi plessi. 112 il POF sarà disponibile nell’albo della scuola. il POF sarà disponibile sul sito della scuola. una sintesi del POF verrà consegnata ai genitori al momento dell’iscrizione alla classe prima. Sommario L’ Istituto Comprensivo ......................................................................................................... pag.2 Parole chiave del POF ............................................................................................................. pag.5 Principi fondamentali ............................................................................................................. pag.6 Finalità e strategie dell’ Istituto ............................................................................................. pag.8 Il territorio ............................................................................................................................... pag.9 Le risorse umane .................................................................................................................... pag.11 Organigramma ........................................................................................................................ pag.13 113 Organizzazione interna .......................................................................................................... pag.14 Collegio docenti ...................................................................................................................... pag.15 Servizio docenti e personale ATA .......................................................................................... pag.16 Servizi di segreteria ................................................................................................................ pag.17 Piano di sicurezza ................................................................................................................... pag.18 La continuità ........................................................................................................................... pag.22 L’ orientamento ...................................................................................................................... pag.23 Inclusione ................................................................................................................................ pag.25 Integrazione alunni diversamente abili ............................................................................. pag.29 Integrazione alunni con disturbi specifici di apprendimento .......................................... pag.31 Integrazione alunni stranieri .............................................................................................. pag.32 La valutazione dell’ attività didattica dell’ Istituto .................................................................................... pag.36 degli apprendimenti ........................................................................................................... pag.37 del comportamento degli alunni ....................................................................................... pag.39 Curricolo di Lingua sarda ........................................................................................................ pag. 40 Cittadinanza e Costituzione ................................................................................................... pag. 43 Aggiornamento e formazione................................................................................................ pag.44 Autovalutazione e monitoraggio ........................................................................................... pag.45 Il Regolamento dell’ Istituto Comprensivo ........................................................................... pag.47 Il Patto educativo di Corresponsabilità ................................................................................. pag.48 Le nostre scuole: Scuola dell’ Infanzia ................................................................................................................ pag.52 finalità ................................................................................................................................ pag.53 ambiente di apprendimento .............................................................................................. pag.54 campi di esperienze............................................................................................................ pag.56 verifica e valutazione ......................................................................................................... pag.61 documentazione dei processi di apprendimento ............................................................. pag.61 Scuola Primaria ....................................................................................................................... pag.62 finalità ................................................................................................................................. pag.64 bisogni formativi ................................................................................................................ pag.65 traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria ................ pag.66 valutazione e certificazione dei processi di apprendimento ........................................... pag.70 certificato delle competenze............................................................................................. pag.75 Scuola Secondaria di 1° grado ................................................................................................ pag.77 finalità ................................................................................................................................. pag.79 obiettivi trasversali di apprendimento al termine della classe terza ............................... pag.81 traguardi di competenze al termine della scuola secondaria di 1° grado ........................ pag.82 dipartimento di musica……………………………………………………………………pag.88 la programmazione ............................................................................................................ pag.91 la valutazione...................................................................................................................... pag.92 certificato delle competenze............................................................................................. pag.97 Progettualità ........................................................................................................................... pag.99 Viaggi di istruzione ................................................................................................................ pag. 107 Visite guidate .......................................................................................................................... pag.108 Calendario scolastico .............................................................................................................. pag.110 114
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