pof 2013 2014 - Istituto Comprensivo Thiesi

Istituto Comprensivo Thiesi
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
07047 THIESI Via Garau Tel.(079) 886076 Fax (079) 885345
Email: [email protected]
Posta certificata: [email protected]
sito web:www.icthiesi.gov.it
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ISTITUTO COMPRENSIVO THIESI
07047 THIESI (Sassari)
Via Garau Tel.079/886076- Fax 079/885345
sito web:www.icthiesi.gov.it
Nell’anno scolastico 2013/2014 sono presenti nell’ Istituto
Comprensivo di Thiesi:
•
3 sezioni di Scuola dell’Infanzia con 84 alunni, di cui 5
stranieri
•
15 classi e 2 pluriclassi di Scuola Primaria con 260 alunni così
ripartiti: 166 a Thiesi, 27 a Siligo, 67 a Torralba; nella Scuola Primaria
frequentano 12 alunni stranieri e 7 alunni diversamente abili;
•
9 classi di Scuola Secondaria di primo grado con 169 alunni
così ripartiti: 129 a Thiesi e 40 a Bonnanaro, di cui 6 alunni stranieri
e 7 alunni diversamente abili.
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Premessa
Il Piano dell’Offerta Formativa, è nell’ambito scolastico, il documento
fondamentale di progettazione. Introdotto per effetto del DPR. 275/99*, esplicita
gli elementi caratterizzanti di ogni scuola in merito alla tipologia, al piano di studi,
al quadro orario; allo stesso tempo chiarisce le scelte riguardanti la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa e quindi tutto ciò che
distingue una scuola dalle altre di uguale grado ed indirizzo.
Il documento del POF, nel rispetto degli obiettivi generali determinati a livello
nazionale, accoglie le indicazioni del contesto sociale, culturale, economico nel
quale la scuola opera, programmando interventi formativi tali da rispondere alle
domande specifiche emerse.
È un documento aperto, suscettibile di modifiche e integrazioni ed è sottoposto
periodicamente a revisione sulla base dei risultati conseguiti ed è a disposizione
dell’utenza. È infatti composto da una parte stabile, costituita dai principi
pedagogico - culturali che l’Istituto Comprensivo pone alla base della propria
attività formativo - didattica e che propone alla condivisione dell’utenza; da una
parte dinamica costituita da laboratori-progetti e organizzazione scolastica, che
sono gli strumenti attraverso i quali ogni scuola dell’Istituto Comprensivo si
propone di realizzare il cammino educativo e di apprendimento nell’arco di uno o
più anni scolastici.
L’istituzione scuola, con il POF:
si assume la responsabilità di scelte e decisioni educative, didattiche,
organizzative, gestionali, finanziarie e valutative;
valorizza l’alunno in quanto “soggetto-espressione di identità culturale”,
nell’ottica del rispetto e della tolleranza della diversità;
garantisce la flessibilità, come apertura a scelte innovative e disponibilità
nel programmare percorsi di apprendimento personalizzati in rapporto alle
esigenze degli alunni, dall’handicap all’eccellenza;
ricerca l’integrazione e la collaborazione con le istituzioni e le altre agenzie
educative del territorio, per l’arricchimento dell’offerta formativa.
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L’autonomia scolastica, configurandosi come garanzia di libertà d’insegnamento
e di pluralismo culturale, si concretizza nella possibilità data alle istituzioni
scolastiche, di definire e realizzare interventi di educazione, di formazione e
d’istruzione, miranti a favorire e migliorare l’efficacia del processo
d’insegnamento-apprendimento. Il principio della libertà d’insegnamento, sancito
dall'art.1 del Decr. L. vo 297/94 (Stato giuridico dei docenti), deve essere inteso
come peculiare responsabilità didattica del docente, in stretta connessione con le
finalità assegnate al servizio scolastico pubblico: ne consegue che esso è
finalizzato alla promozione della personalità dell'alunno e trova il suo vero
dispiegamento nella capacità progettuale del docente, espressa sia nella
dimensione individuale sia in quella collegiale.
Il servizio scolastico trova la sua ragion d'essere nel diritto individuale
all'apprendimento di ogni alunno: rendere tale diritto realmente conseguibile
attiene alla responsabilità di tutti i docenti; a questo fine sono ispirate le scelte
didattico - educative della Scuola e sono indirizzate le azioni e le attività
contenute nel presente POF.
Relativamente alle procedure, il presente Piano dell’Offerta Formativa tiene
conto degli indirizzi generali e delle scelte di gestione e di amministrazione, fissati
dal Consiglio d’Istituto, e della progettazione tecnico-professionale del Collegio
dei Docenti.
*Art. 3, DPR 275/99 Regolamento sulla Autonomia delle Istituzioni Scolastiche
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Le parole chiave del POF
nell’assumersi e perseguire scelte e
decisioni educative e didattiche,
organizzative, gestionali e
valutative.
Ovvero riconoscimento della
diversità, intesa come espressione
di una identità culturale che la
scuola si impegna a promuovere,
nell’ottica della tolleranza, della
solidarietà e del rispetto della
persona.
Intesa come apertura alle scelte
innovative sotto il profilo educativo,
didattico e organizzativo;
come disponibilità nel programmare
percorsi di apprendimento
personalizzati che vadano incontro alle
differenti esigenze portate dagli alunni
dall’handicap all’eccellenza;
come disponibilità a valorizzare le
risorse professionali.
Intesa come responsabilità della
comunità scolastica ad attuare una
didattica inclusiva per offrire a tutte le
alunne e alunni, non uno di meno, pari
opportunità di apprendimento.
Intesa come attuazione di tutte le
strategie possibili per rendere effettiva
l’inclusione scolastica di tutti gli alunni:
bambini con disturbi specifici (DSA,
ADHD), con funzionamento intellettivo
limite, con svantaggio socioeconomico,
linguistico e culturale e, non da ultime,
le eccellenze.
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Principi fondamentali
Il presente Piano dell’Offerta Formativa è ispirato ad alcune linee d’indirizzo
derivanti dal nostro modello pedagogico di istituzione scolastica, intesa come
“sistema formativo aperto”: collettore dei bisogni reali della propria utenza e
della comunità sociale di cui è nel contempo servizio culturale.
Ciò prevede innanzitutto di praticare un modello educativo in continuità tra
scuola e famiglia per sintonizzare quanto possibile gli interventi verso la personaalunno; in secondo luogo di ricercare forme di collegamento con le realtà
culturali, ambientali e sociali non solo per coglierne i bisogni attraverso gli alunni,
ma per offrirsi come agenzia educativa per chiunque.
Il nostro Istituto intende proporre un sistema educativo integrato, poichè i tre
ordini dovranno attuare una reale continuità del processo educativo, al fine di
garantire il diritto dell’alunno ad un processo formativo organico, che miri a
promuoverne uno sviluppo articolato ed armonico. Inoltre, tenuto conto delle
risorse strutturali, finanziarie ed organizzative a disposizione, assume l'impegno
di agevolare ed individualizzare il processo di apprendimento di ogni alunno,
differenziando obiettivi ed itinerari didattici, per adattarli alle singole situazioni.
Intende contribuire, in sinergia con le altre agenzie educative, alla formazione di
personalità in grado di scegliere con consapevolezza, alla fine del corso di studi,
l’indirizzo di studi da seguire.
Il conseguimento di buoni risultati nell'apprendimento presuppone la
partecipazione attiva e consapevole degli alunni, la collaborazione delle famiglie,
l'esplicitazione degli obiettivi da conseguire, degli itinerari didattici programmati,
dei comportamenti e atteggiamenti richiesti; tutto ciò deve essere oggetto di un
"patto educativo di corresponsabilità” tra l’istituzione scolastica da una parte ed
alunno e i suoi familiari dall'altra. Tale patto garantisce i diritti e i doveri di
ciascuna delle componenti: docenti, alunni e famiglie.
L’Istituto promuove la conoscenza della lingua e della cultura sarda in quanto
ritiene che la coscienza della propria identità storico-culturale sia fondamentale
per la formazione di personalità che devono formulare e progettare ipotesi per il
proprio futuro; ciò soprattutto in un contesto difficile che, mentre schiaccia le
culture e le identità di appartenenza degli utenti, tende sempre più
all’omologazione culturale e privilegia atteggiamenti facili, modaioli e superficiali.
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In particolare l’Istituto persegue le seguenti finalità:
potenziare le capacità di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della
convivenza sociale;
concorrere alla formazione di soggetti liberi, responsabili ed attivamente
partecipi alla vita della comunità, locale, nazionale e internazionale;
sollecitare gli alunni a divenire consapevoli delle proprie idee e responsabili
delle proprie azioni, alla luce di criteri di condotta chiari e coerenti che
attuino valori riconosciuti;
favorire, mediante l’acquisizione di conoscenze fondamentali e abilità
specifiche, lo sviluppo di capacità espressive, logiche, scientifiche e delle
corrispondenti competenze;
favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio
rapporto con il mondo esterno e di una conseguente capacità decisionale;
promuovere l’interazione formativa con la famiglia, quale sede primaria
dell’educazione, e con la più vasta comunità sociale.
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Finalità e strategie dell’ Istituto
Partire dalle esigenze degli alunni
(cognitive, affettive, relazionali, religiose, etiche…)
Con impegno delle risorse della scuola e del
territorio
Utilizzando una didattica funzionale, nel rispetto delle programmazioni
Avendo come cardini l’aggiornamento professionale e la progettualità
Per educare gli alunni a:
•
conoscere per vivere insieme;
•
conoscere per saper fare;
•
conoscere per saper decidere
Attraverso l’acquisizione di:
•
competenze sociali di base;
•
competenze metacognitive;
•
competenze disciplinari;
•
competenze strumentali.
Al fine dello sviluppo integrale ed armonico della persona - alunno8
Il territorio
Il bacino di utenza dell’ “Istituto Comprensivo di Thiesi ” è costituito da alunne e
alunni provenienti da otto paesi, Banari, Bessude, Bonnanaro, Borutta,
Cheremule, Siligo, Torralba, Thiesi, che rientrano nella regione storica del
Meilogu.
Sotto il profilo geografico, un elemento di rilievo è costituito dalla posizione
della zona rispetto a Sassari ed alle grandi vie di comunicazione. Posti a ridosso
della Carlo Felice, gli otto comuni si trovano a 30/40 Km dal capoluogo di
provincia, che la presenza della "superstrada" rende facilmente e velocemente
raggiungibile. Con la città questi paesi intrattengono rapporti quotidiani per
ragioni di lavoro, studio e fruizione di servizi. Sono fra l’altro, molto vicini tra loro:
se si fa eccezione per Banari, appena più decentrata, la distanza da Thiesi è
contenuta sotto gli 8 Km e la percorrenza nel limite dei dieci minuti.
Nel territorio si deve rilevare la "centralità " di Thiesi: essendo il Comune di
maggiore consistenza demografica, occupando una posizione centrale ed
essendo la sede di alcuni servizi (Ospedale, INPS, Banche, Scuola superiore,
Caserma Carabinieri, Corpo Forestale, agenzia ENEL), costituisce il naturale centro
d’attrazione della zona.
In questo Comune il numero degli abitanti si è mantenuto finora abbastanza
stabile: ciò è da attribuirsi essenzialmente alla sua tradizionale solidità economica,
che si basa su un’articolata presenza di attività, legate in particolare ad
un'industria casearia di ottimo livello e di notevoli dimensioni; negli ultimi anni,
tuttavia, a seguito delle note difficoltà in cui versa quest’ultima attività, è
riscontrabile un numero crescente di situazioni familiari con qualche problema di
ordine economico.
Negli altri comuni, al contrario, il calo demografico è da porre in stretta
connessione con la realtà economica che, negli ultimi decenni, ha subito un forte
calo e che attualmente resta senza vere prospettive di sviluppo. Tutto questo non
deve però far pensare ad una situazione di degrado sociale: infatti, sebbene non
manchino i casi di difficoltà, generalmente le condizioni economiche delle
famiglie sono tali da consentire un dignitoso tenore di vita.
Sono presenti nel territorio famiglie straniere, provenienti dal Marocco e dalla
Romania. Gli alunni che frequentano il nostro Istituto sono in tutto 23: 18 di
origine marocchina, anche se alcuni di essi sono nati in Sardegna, e 5 invece
provengono dalla Romania.
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Sulla popolazione scolastica si può rilevare quanto segue:
• la quasi totalità degli alunni che affluiscono a questo Istituto hanno
frequentato la scuola materna; la maggior parte degli alunni conosce,
accanto all'italiano, il sardo, ma sempre più spesso la competenza è solo
passiva anche in ambito familiare.
• La frequenza della scuola è regolare e non si registrano casi di abbandono
scolastico; negli anni in cui frequentano la scuola obbligatoria, i ragazzi
trascorrono la gran parte del tempo libero nei gruppi spontanei d’amici, per
lo più per strada; sono presenti tuttavia, con una diversa incidenza da un
paese all'altro, una pluralità d’iniziative rivolte a loro per opera di privati, in
particolare gruppi sportivi, ma anche dei Comuni nell'ambito dei programmi
socio-assistenziali (ludoteche, biblioteche, attività culturali); in alcuni paesi è
presente il coinvolgimento in attività della parrocchia e di organizzazioni
religiose in genere.
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Le risorse umane
Le risorse immediate per la realizzazione del POF sono quelle umane, interne e
esterne:
I soggetti interni alla scuola impegnati nell’attuazione del POF sono:
•
il dirigente scolastico;
•
i responsabili di sede;
•
il direttore dei servizi amministrativi (DSGA);
•
il personale ATA;
•
i Consigli di classe, di interclasse, di intersezione;
•
le commissioni;
•
i dipartimenti
•
le funzioni strumentali;
•
tutti i docenti.
Le risorse umane esterne, costituite da enti pubblici e privati, della cui
collaborazione l’Istituto si avvale in questo anno scolastico sono:
•
Comuni di Bonnanaro, Torralba, Thiesi, Banari, Bessude, Siligo,
Cheremule, Borutta;
•
ASL n° 1 Sassari Progetto “Officina della salute”
•
Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri, Gruppo Norberto Bobbio:
Progetto “Educazione alla legalità”;
•
Polizia Municipale;
•
Plus comune capofila Bonorva collaborazione con Centro per le
famiglie e la comunità;
•
Docenti esterni e collaboratori occasionali dei progetti (anziani,
esperti, artigiani..)
•
Esperti e collaboratori del S.E.T.;
•
Accordi di rete fra istituzioni scolastiche del territorio per il
coordinamento di attività di comune interesse, ai sensi e per gli effetti
dell'art. 15 L. 241/90;
•
Associazioni culturali e “Pro Loco”;
In particolare i rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti locali e del territorio
sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di:
• promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che
gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole (personale per assistenza ai
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soggetti con handicap, lavoratori socialmente utili, ecc…);
• promuovere un impiego integrato del personale ausiliario statale
(collaboratori scolastici) per una gestione razionale ed efficace in via
prioritaria dei servizi di assistenza agli alunni in situazione di handicap e in
via subordinata dei servizi di refezione scolastica;
• realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che
gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole;
• promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di
fuori degli orari di lezione per attività sportive e culturali di interesse
generale.
L’ Istituto considera inoltre risorsa fondamentale il territorio tutto: le emergenze
ambientali, architettoniche, archeologiche, nonché i beni immateriali; tra questi in
primis la lingua e le tradizioni dei paesi del bacino d’ utenza.
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Organigramma
Organo di Garanzia
Dirigente Scolastico
Insegnante: Nicolina Anita
Fadda
Genitori: Maria Benedetta
Pedoni, Federica Sini
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Organizzazione interna
Dott. ssq Maria Cristina Rebeccu
Dirigente Scolastico
1° Collaboratore
2° Collaboratore
Prof. Costantino Nurra
Ins. Salvatorica Budroni
Responsabili di Plesso:
Scuola Primaria Thiesi
Ins. Giovanna Cabras
Scuola Primaria Torralba
Ins. Antonella Budroni
Scuola Primaria Siligo
Ins. Nunziata Dinnella
Ins. Michela Unali
Scuola dell’Infanzia
Prof. Giovanna Chesseddu
Scuola Secondaria 1° grado Thiesi
Scuola Secondaria 1° grado Bonnanaro
Coordinatori di classe Scuola Secondaria di 1° grado:
Thiesi
Bonnannaro
Prof.ssa Angela Masia
Corso A: classe 1^ Puggioni Vittorio, classe 2^ Chesseddu Giovanna, classe
3^ Era G. Maria
Corso B: classe 1^ Musinu Giovanna, classe 2^ Sanna A. Maria, classe 3^
Porcheddu Salvatorico
Corso A: classe 1^ Betza Maria Gavina, classe 2^ Masia Angela, classe 3^
Campus Caterina
Funzioni Strumentali:
Ins. Franca Ninniri
Area gestione e aggiornamento del P.O.F.,
Regolamento di Istituto e Progetti a.s. 2012 – 2013
Ins. Manuela Cattari, Maria Giovanna Murruzzu
Area autovalutazione di Istituto monitoraggio
POF e Prove Invalsi
Inss. Caterina Campus, Giovanna Maria Era, Salvatorico Porcheddu
Area Continuità, accoglienza e orientamento
Area BES
Inss. Casu Maria Grazia, Gloria Corona , Sara Sanna
Gestione sito web
Ins. Maria Franca Chessa
Viaggi di Istruzione e visite guidate
Anna Maria Grazia Marras
Gruppo GLH di istituto:
Comitato di valutazione:
GLI
Organo di Garanzia
Maria Grazia Casu, Antonello Spanu, Maria Franca Olia, Gloria Corona, Sara
Sanna, Maria Francesca Serra, Marcello Satta Giovanna Chesseddu, Virginia
Merella, Maria Antonietta Manca, Anna Maria Sanna, Antonella Carta.
genitori Operatori sociali-medici
Membri effettivi: Sechi Maria Paola, Porcheddu Salvatorico, Puggioni
Vittorio, Unali Michela. Membri supplenti: Marras Anna Maria Grazia, Sechi
Margherita.
Maria Cristina Rebeccu, Maria Grazia Casu, Gloria Corona, Sara Sanna,
Laura Pinna, Maria Antonietta Testoni , Antonella Carta
Maria Cristina Rebeccu, Nicolina Anita Fadda, Maria Benedetta Pedoni,
Federica Sini.
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COLLEGIO DOCENTI ANNO SCOLASTICO 2012-2013
DOCENTI SCUOLA
INFANZIA
DOCENTI SCUOLA
PRIMARIA
DOCENTI SCUOLA
SECONDARIA
Devinu Maria Giuseppina
Budroni Antonia
Betza Maria Gavina
Desole Maria Carmela
Budroni Salvatorica
Biddau Maria Giovanna
Paddeu Maria Giuseppa
Cabras Giovanna
Buttu Giovanna
Puggioni Pierangela
Carboni Maria Chiara
Campus Caterina
Santoru Elena
Casu Maria Grazia
Cattari Manuela
Testoni Maria Antonietta
Cau Stefania
Chesseddu Giovanna
Unali Michela
Cherchi Marzia
Era Giovanna Maria
Chessa Maria Franca
Fadda Nicolina Anita
Corona Gloria
Fara Fabrizio
Dente Maria Antonietta
Fois Monica
Dinnella Nunziata
Frau Piera Giovanna
Fancellu Clotilde
Fiori Salvatora
Masia Angela
Musinu Giovanna Maria
Irde Caterina
Nurra Costantino
Manca Maria Antonietta
Nuvoli Cristiana
Mannu Pasquangela
Olia Franca Maria
Marras Anna Maria Grazia
Piga Giorgia
Meloni Angela
Pingiori Danilo
Meloni Maria Grazia
Pittalis Augusta Maria
Merella Maria Virginia
Porcheddu Salvatorico
Murruzzu Maria Giovanna
Puggioni Vittorio
Ninniri Franca
Ribichesu Anna Elia
Nuvoli Daniela
Rizzu Salvatore
Pinna Laura
Sanna Angelo
Porcheddu Ornella
Sanna Anna Maria
Saba Antonella
Satta Marcello
Sanna Maria Domenica
Spanu Antonello
Sanna Sara
Sassu Valeria
Scanu Maria Antonia
Sciortino Maria Cecilia
Sechi Margherita
Sechi Maria Paola
Serra Maria Francesca
Sogos Maria Simona
Spissu Pietrina
Tanca Antonia
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Servizio docenti e personale ATA
I docenti sono tenuti a prestare il seguente orario di servizio:
25 ore settimanali di insegnamento (docenti Scuola dell’Infanzia )
22 ore settimanali di insegnamento e 2 ore
settimanali per la
programmazione (docenti Scuola Primaria).
18 ore settimanali di insegnamento (docenti Scuola Sec 1^ gr.)
40 ore di presenza alle riunioni degli Organi Collegiali e di programmazione
annuale, valutazione, verifica.
Il personale A.T.A. è tenuto a prestare 36 ore settimanali di servizio.
Per consentire lo svolgimento regolare delle attività educative e didattiche,
soprattutto nei plessi, il servizio dei docenti è articolato in forme di
turnazione particolarmente gravose, che comportano ’“l’orario spezzato” o
“l’insegnamento su più plessi”. Considerata l’intensità dell’impegno che le
diverse forme organizzative richiedono, si valuta, in sede di contrattazione
d’istituto, un compenso forfetario da riconoscere ai docenti interessati.
Le ore di compresenza vengono utilizzate prioritariamente per eventuali
sostituzioni degli insegnanti assenti e per attuare progetti di recupero,
consolidamento e ampliamento dell’offerta formativa; tra essi sono
compresi quelli rivolti a situazioni ed esigenze particolari (alunni stranieri, in
difficoltà…) e, dove esistono pluriclassi, in attività per gruppi classe.
I collaboratori scolastici dei vari Plessi contribuiranno, nell’ambito delle
proprie mansioni, al raggiungimento degli obiettivi programmati.
Servizi comunali
Trasporto alunni
Servizio mensa : per le sezioni di Scuola dell’Infanzia e nelle classi a
tempo pieno dei plessi di Thiesi e Torralba della Scuola Primaria e
nella Scuola Secondaria di 1° grado del plesso di Bonnanaro
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Servizi di segreteria
apertura al pubblico
Dal lunedì al sabato dalle ore 11,00 alle ore 13,00
Martedì dalle ore 15,30 alle 17,30
D.S.G.A
1
ORGANICO PERSONALE A.T.A.
Assistenti
Collaboratori
amministrativi
scolastici
3
12 + 1 part time
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Piano di sicurezza D.L. vo 81\08 e Privacy
In base agli adempimenti previsti dal D.L.vo 81/08 anche le scuole,
come tutti gli edifici pubblici, devono predisporre un Piano di Sicurezza
e formare tutto il personale in materia d’emergenza e d’evacuazione.
Gli stessi edifici devono essere forniti di planimetrie che evidenzino
percorsi d’evacuazione, la localizzazione di uscite d’emergenza,
d’idranti e di estintori adeguatamente segnalati anche da appositi
cartelli e periodicamente controllati. Tale progetto tende a prevenire
situazioni d’emergenza e a formare adeguatamente tutto il personale
della scuola, nessuno escluso, al fine di garantire sicurezza e strutture
adeguate a tutti gli alunni. Ciò significa porre sempre più particolare
attenzione ad attività di formazione permanente, tese a rendere
significativo il concetto d’educazione alla salute come un diritto e un
dovere di tutti, a prescindere dall’età e dal ruolo che si ha all’interno
della struttura scolastica, pur secondo i compiti e le responsabilità di
ciascuno.
Periodicamente verranno svolte prove d’evacuazione, secondo
l’organizzazione prevista, e attività di formazione dei docenti riguardo
alle principali nozioni di primo soccorso.
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SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Adempimenti previsti dal D.L.vo 81/08
DESIGNAZIONE ADDETTI ANNO SCOLASTICO 2013/2014
PLESSO
PREVENZIONE INCENDI
ED EVACUAZIONE
Thiesi
Scuola dell’Infanzia
Preposto
Unali Michela
Nuvoli G. Patrizia
Testoni M.Antonietta
Puggioni Pierangela.
Paddeu M.Giuseppa
Devinu M. Giuseppa
Dore Paola
Sechi Margherita
Nuvoli Daniela
Budroni Salvatorica
Scodino Salvatore
Santoru Margherita
Solinas Angela
Carta Giovanni Angelo
Dinnella Nunziata
Cordedda Lorenza
Chessa Maria Franca
Murruzzu M.Giovanna
Fois Pino
Sanna M. Domenica
Are Antonia
Dente M. Antonietta
Thiesi
Scuola Primaria
Preposto
Giovanna Cabras
Siligo
Scuola Primaria
Preposto
Nunziata Dinnella
Torralba
Scuola Primaria
Preposto
Antonella Budroni
ANTINCENDIO E
COMUNICAZIONI
ESTERNE PER
L’EMERGENZA
Nuvoli G.Patrizia
Dore Paola
Santoru Elena
Scodino Salvatore
Santoru Margherita
Solinas Angela
Fiori Salvatora
Meloni M. Grazia
Marras M. Grazia
Carta Giovanni Angelo
Cordedda Lorenza
Dinnella Nunziata
Murruzzu M.Giovanna
Fois Pino
Are Antonia
Budroni Antonella
Scanu M. Antonia
Thiesi
Scuola Sec. I grado
Preposto
Chesseddu Giovanna
Nurra Costantino
Carta Antonella
Porqueddu Giovanna
Arru Gianni
Virgilio Bachisia Angela
Carta Antonella
Arru Gianni
Virgilio Bachisia Angela
Bonnanaro
Scuola Sec. I grado
Preposto
Angela Masia
Masia Angela
Sanna Mario
Fois Pino
Are Antonia
Campus Caterina
Sanna Mario
Betza M. Gavina
Fois Pino
Are Antonia
Cattari Manuela
SERVIZIO DI PRIMO
SOCCORSO
Paddeu M.Giuseppa
Nuvoli G.Patrizia
Dore Paola
Unali Michela
Santoru Margherita
Solinas Angela
Ninniri Franca
Scodino Salvatore
Spissu Pietrina
Carta Giovanni Angelo
Dinnella Nunziata.
Chessa Maria Franca
Cordedda Lorenza
Murruzzu M. Giovanna
Pinna Laura
Fois Pino
Sanna M. Domenica
Porcheddu Ornella
Are Antonia
Arru Gianni
Virgilio B. Angela
Fadda Nicolina
Carta Antonella
Masia Angela
Sanna Mario
Campus Caterina
Fois Monica
Betza M. Gavina
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DESIGNAZIONE RESPONSABILE DIVIETO DI FUMO
PLESSO
Thiesi
Scuola dell’Infanzia
Thiesi
Scuola Primaria
Siligo
Scuola Primaria
Torralba
Scuola Primaria
Thiesi
Scuola Sec. I grado
Bonnanaro
Scuola Sec. I grado
DIVIETO DI FUMO
Unali Michela
Cabras Giovanna
Dinnella Nunziata
Budroni Antonia
Chesseddu
Giovanna
Masia Angela
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Informativa ai sensi dell’art.13 Decreto
Legislativo 196/03 “Codice in materia di
protezione dei dati personali”
In relazione alle norme stabilite dal Decreto Legislativo 196/03
tutti i dati personali raccolti saranno trattati nel rispetto della
normativa vigente e, comunque, con la dovuta riservatezza.
Finalità del trattamento
Il trattamento dei dati personali ha l’esclusiva finalità di
provvedere in modo adeguato agli adempimenti connessi
all’espletamento delle attività della scuola.
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Continuità
Il passaggio fra un ordine di scuola e l’altro rappresenta per il bambino
un’esperienza impegnativa. Il fatto di lasciare un contesto conosciuto per
inserirsi in uno nuovo, di chiudere dei rapporti significativi (con compagni e
insegnanti), di apprendere nuove regole organizzative e di modificare le proprie
abitudini di lavoro, crea in lui una temporanea disorganizzazione.
È necessario quindi favorire questo percorso di cambiamento avviando forme di
comunicazione continua fra i diversi ordini di scuola e tra scuole e servizi
informativi del territorio, mediante la progettazione di iniziative didattiche
congiunte al fine di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel
passaggio tra i diversi ordini di scuola: la continuità del processo educativo fra
Suola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Secondaria di I grado ha come finalità
quella di “assicurare” un processo coerente che valorizzi le competenze già
acquisite dagli alunni ed intende garantire a ciascun alunno un percorso
formativo unitario, organico e completo.
Fondamentale a tal proposito risulta la costruzione del curricolo in verticale, che
individui, tenendo conto delle normativa e delle Indicazioni Nazionali, i percorsi
didattici più adatti a favorire l’acquisizione delle abilità e competenze previste
alla fine di ciascun ordine di scuola e propedeutiche a quello successivo.
I piani operativi per promuovere la continuità nella nostra scuola:
Creazione di commissione di lavoro con docenti dei tre ordini di scuola.
Incontri tra docenti delle “classi ponte” per fornire dati ed informazioni utili sugli
alunni;
Programmazione di attività comuni che coinvolgono gli alunni della Scuola
dell’Infanzia (5 anni) e gli alunni che frequentano la classe prima della Scuola
Primaria (durante l’anno scolastico).
Accoglienza alunni della Scuola dell’Infanzia nella Scuola Primaria, per favorire
l’integrazione nel nuovo contesto scolastico (Settembre).
Progettazione di attività che coinvolgano gli alunni delle classe quinte della
Scuola Primaria con alunni e docenti della Scuola Secondaria di I grado.
22
Orientamento
La Scuola, secondo i principi sanciti dalla Costituzione, ha un ruolo strategico per
la formazione dell’uomo e del cittadino, dà senso formativo alle discipline al fine
di promuovere nell’alunno una progressiva consapevolezza delle sue capacità e
competenze.
La didattica orientativa non è “altro” rispetto alla didattica intesa come sviluppo
di conoscenze, capacità e competenze; tende a motivare strategie e
atteggiamenti del docente ed è rivolta allo sviluppo delle capacità decisionali
degli alunni. Tutte le discipline concorrono ad individuare obiettivi trasversali in
ambito cognitivo, operativo e relazionale. L’orientamento è un processo che
investe l’intero arco dell’esistenza attiva degli individui.
Per attivare tale processo continuo, la scuola che orienta è impegnata a:
• sviluppare conoscenze, abilità e competenze che consentano all’individuo
di rapportarsi in modo consapevole alle scelte che sarà chiamato ad
effettuare;
• fornire agli alunni opportunità e strumenti di conoscenza della realtà nella
sua complessità e nelle sue variabili umane, tecniche, economiche ed
organizzative;
• offrire conoscenze che sviluppino capacità di analisi, di astrazione, di
soluzioni, di apprendimento, di ricerca e di utilizzazione delle informazioni;
• formare individui capaci di scegliere, cioè di interagire in modo libero e
creativo con l’esterno (che è in continua trasformazione), attraverso un più
ampio livello di comunicazione, in modo da ottenere un ventaglio di
risposte e non un’unica soluzione codificata.
La scuola è orientativa non solo per quello che propone come apprendimenti, ma
anche per come propone e per come insegna ad apprendere. Le discipline
costituiscono il mezzo più idoneo per il raggiungimento degli obiettivi tesi a
sviluppare gli strumenti per conoscere la realtà.
Finalità
Finalità rivolte agli alunni:
• Sostenere l’alunno nella ricerca della propria identità personale,
intellettuale, affettiva, sociale e fornirgli strumenti per l’analisi delle proprie
caratteristiche personali, individuando punti di forza e di debolezza;
• Far acquisire conoscenza della realtà economica locale e delle dinamiche
legate al mondo del lavoro;
23
• Far sviluppare la capacità di riflessione sulla realtà circostante e di
autoriflessione per coniugare abilità e interessi personali con le richieste del
mondo esterno;
• Educare a compiere scelte motivate e responsabili e favorire l’acquisizione
di atteggiamenti di disponibilità al cambiamento.
Finalità rivolte ai docenti:
• Promuovere la diffusione di una mentalità orientante e la sperimentazione
di nuove metodologie didattiche.
L’Orientamento attraversa l’intera attività curricolare. È necessario, per
convergere sul medesimo fine, il concorso e il confronto collegiale dei docenti
all’interno dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione e nei Dipartimenti per
promuovere l’unitarietà del sapere con il concorso delle varie discipline e
superando l’individualismo.
Finalità rivolte ai genitori alla fine del I ciclo di istruzione:
• Promuovere nei genitori la comprensione delle dinamiche adolescenziali e
l’informazione relativamente alle scelte scolastiche dei propri figli e alle
richieste del mondo del lavoro.
24
Inclusione
L’Istituto Comprensivo di Thiesi fa proprio il principio espresso quarant’anni fa da
Don Lorenzo Milani “Dare di più a chi ha di meno.”
Con questo la scuola intende sottolineare la necessità che l'azione educativa non
si realizzi in un'offerta unica e indistinta, indifferente alla diversità di cui ciascuno
è portatore, ma si articoli in modo da tener conto delle situazioni di partenza di
ciascuno.
Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:
• differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a
tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio le
proprie potenzialità;
• valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali,
associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato,
ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo
ricco e articolato affinché l'offerta formativa della scuola non si limiti alle
sole attività curricolari ma assuma un più ampio ruolo di promozione
culturale e sociale.
L'arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a
garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale; per ottenere questo
risultato la scuola si adopera affinché:
• ogni attività didattica sia rivolta sempre alla totalità degli alunni e delle
alunne e nel contempo a ciascuno di essi;
• nessun alunno venga escluso per motivi economici dalle attività integrative
del curricolo organizzate dalla scuola in orario scolastico (per esempio: visite
guidate e viaggi di istruzione, assistere a spettacoli teatrali, ecc..);
• la fruizione del servizio di refezione non sia limitata o ridotta per motivi
religiosi o d'opinione: la famiglia ha diritto di chiedere che taluni cibi vengano
sostituiti con altri di pari valore nutrizionale;
• la frequenza scolastica di alunni che soffrono di temporanei e limitati
impedimenti fisici sia quanto più possibile regolare.
Alunni con Bisogni educativi speciali
25
La nostra scuola offre una didattica attenta ai bisogni di tutti gli studenti
garantendo a tutti, nessuno escluso, il diritto ad apprendere. I nostri insegnanti si
prendono cura, attuando una didattica personalizzata, individualizzata e inclusiva
di tutti gli alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES).
Come stabilito dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012: “Strumenti
d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale
per l’inclusione scolastica” gli alunni BES sono riconducibili a tre sottocategorie:
disabilità; disturbi evolutivi specifici (DSA, funzionamento intellettivo limite,
ADHD, problemi motori, verbali); svantaggio socio- economico- linguistico.
Recependo la nuova Direttiva, la nostra istituzione scolastica realizza e valorizza il
diritto di apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, garantendo
la piena realizzazione dell’inclusione scolastica. Infatti, non tutte le
problematiche che riguardano i bambini con Bisogni Educativi Speciali vengono
certificate ai sensi della legge 104/92, e conseguentemente non tutti gli alunni
hanno diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, e
tra queste, all’insegnante per il sostegno. È compito dei nostri consigli di classe,
interclasse e intersezione adottare le misure compensative e dispensative per
tutti gli alunni in difficoltà al fine di personalizzare/individualizzare gli
apprendimenti.
La legge 170/2010 e la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, rappresentano
un punto di svolta poiché aprono un diverso canale di cura educativa,
concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella
legge 53/2003, nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da
parte di ciascun docente curricolare e di tutto il team di docenti coinvolto.
L’intervento della scuola e della rete territoriale a supporto della inclusione
scolastica.
Al fine di perseguire la “politica per l’inclusione”, la nostra scuola assume diverse
azioni strategiche:
- Procede alla creazione di un nuovo gruppo di lavoro denominato GLI
(Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) che assolve le seguenti funzioni:
rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli
interventi didattico-educativi posti in essere; focus/confronto sui casi,
consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione
delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività
della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli
GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze; elaborazione di una
proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES,
da redigere al termine di ogni anno scolastico.
- Esplicita all’interno del POF il concreto impegno per l’inclusione, nonché i
criteri adottati per l’utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti,
privilegiando una logica qualitativa rispetto a quella quantitativa.
26
- Rileva tutti gli alunni che presentano delle difficoltà nel processo di
insegnamento/apprendimento.
Si tratta soprattutto di individuare tutti gli studenti che non avendo una
diagnosi medica presentano comunque il bisogno di un intervento didattico
personalizzato e/o individualizzato. Con l’utilizzo di apposite schede di
monitoraggio, osservazioni sistematiche e confronto tra docenti stessi gli
alunni in difficoltà vengono presi in carico dal team docente. In accordo con
le famiglie è possibile, soprattutto quando il disagio o la difficoltà degli
studenti compromettono notevolmente l’apprendimento, redigere un
Piano Didattico Personalizzato individuale o anche riferito a tutti i bambini
della classe con BES, che serve come strumento di lavoro in itinere per gli
insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di
intervento programmate. Come consigliato dalla Direttiva Ministeriale i
docenti possono avvalersi degli strumenti compensativi e delle misure
dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM
5669/2011).
- Rileva, monitora, valuta il grado di inclusività della scuola.
La funzione strumentale Area Disabilità, Inclusione e DSA ha somministrato
ad ogni docente della scuola un questionario redatto con l’ausilio dell’Index
per l’Inclusione, in collaborazione con la funzione strumentale, il GLI avrà
modo di rilevare oggettivamente il grado di inclusività della scuola.
- Usufruisce dei servizi offerti dal Centro Territoriale di Supporto di Sassari
(CTS).
Si tratta di un servizio territoriale istituito dall’Ufficio Scolastico Regionale
in accordo con il MIUR mediante il Progetto “Nuove Tecnologie e
Disabilità” che coordina le proprie attività con Province, Comuni, Municipi,
Servizi Sanitari, Associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari,
Centri di ricerca, di formazione e di documentazione, anche istituiti dalle
predette associazioni, nel rispetto di strategie generali eventualmente
definite a livello di Ufficio Scolastico Regionale e di Ministero centrale. Il
coordinamento tra territorio e CTS assicura al CTS stesso una migliore
efficienza ed efficacia nella gestione delle risorse disponibili e aumenta la
capacità complessiva del sistema di offrire servizi adeguati alle scuole che
ne fanno richiesta.
Gruppo di lavoro per l’inclusione
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) è stato istituito dalla Direttiva
ministeriale del 27 dicembre 2012: “strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Vi
partecipano: Dirigente; funzione strumentale Area Disabilità, Inclusione e DSA;
27
un docente curricolare con formazione specifica; un genitore; neuropsichiatra.
Dirigente, funzione strumentale e docente curricolare assicurano, all’interno di
tutto il corpo docente, il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento
intraprese.
Il GLI svolge le seguenti funzioni:
- rileva i BES presenti nella scuola;
- raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere
anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra
scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
- effettua un focus/confronto sui casi, fornisce consulenza e supporto ai
colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;
- rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola;
- raccoglie e coordina delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi
sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della
legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito
dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122;
- elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli
alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese
di Giugno).
A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di
forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena
trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse
specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività
generale della scuola nell’anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e
deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli
UUSSRR.
- Costituisce l’interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari
territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione,
tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.).
Il gruppo si riunisce con una cadenza mensile, nei tempi e nei modi che
maggiormente si confanno alla complessità interna della scuola, ossia in orario di
servizio ovvero in orari aggiuntivi o funzionali (come previsto dagli artt. 28 e 29
del CCNL 2006/2009), potendo far rientrare la partecipazione alle attività del
gruppo nei compensi già pattuiti per i docenti in sede di contrattazione
integrativa di istituto.
28
Integrazione degli alunni diversamente abili
L’integrazione degli alunni diversamente abili è fonte di una preziosa
dinamica di rapporti e d’interazione che è occasione di maturazione per tutti.
Secondo i principi della Costituzione, la scuola, oltre a promuovere il diritto
allo studio, valorizza le diversità sociali e culturali e rappresenta per gli alunni
in difficoltà un’organizzazione di vita che li aiuta a crescere.
Nell’Istituto funziona anche il gruppo di lavoro GLH, formato dai docenti
delle classi e da quelli di sostegno coinvolti nell’attività di integrazione che si
riunisce periodicamente sia in seduta plenaria che in sottogruppi tecnici con
lo scopo di migliorare l’efficacia dell’intervento.
Il gruppo predispone anche progetti di intervento mirati, avvalendosi, per
questo scopo, delle risorse finanziarie messe a disposizione dal circolo o
dagli Enti Locali e dal Miur nell’ambito della legge n.104/92, e precisamente
si attiva per:
1. elaborazione e aggiornamento del P.E.P;
2. presentazione della programmazione individualizzata;
3. colloqui bimestrali di verifica;
4. scambi di informazioni con genitori e insegnanti per agevolare il
passaggio tra i diversi ordini di scuola;
5. progettazione con gli specialisti della A.S.L. e gli operatori dei servizi
socio-assistenziali al fine di raccordare gli interventi.
Tutte le attività vengono svolte in accordo con le figure specialistiche che
abitualmente seguono questa tipologia di alunni in ambito extrascolastico.
Pertanto i docenti dell’Istituto Comprensivo di Thiesi si impegnano a:
Promuovere un’idea positiva della diversità puntando alla sua valorizzazione
intesa come ricchezza umana e culturale, superando disuguaglianze, divari
linguistici e culturali e situazioni di svantaggio.
Favorire l’integrazione come processo e progetto di adattamento reciproco
che parte dalla rilevazione dei bisogni per proporre risposte adeguate al fine
di realizzare una scuola aperta alle esigenze (formative, educative, cognitive,
sociali, relazionali) d’ogni bambino.
Sviluppare le potenzialità dell’alunno con difficoltà nell’apprendimento, nelle
relazioni e nella socializzazione.
Favorire l’integrazione attraverso la programmazione coordinata dei servizi
scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali, culturali, ricreativi e sportivi.
29
Dotare le scuole di attrezzature tecniche, di sussidi didattici e di ogni altra
forma di ausilio tecnico funzionale all’effettivo esercizio del diritto allo
studio.
Prestare particolare attenzione, nell’assegnazione dei docenti alle classi,
nella formulazione degli orari e dei criteri di utilizzo delle risorse disponibili
(spazi e attrezzature) alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni in
situazione di handicap.
Organizzazione dell’intervento dell’insegnante di sostegno
Nelle classi con alunni diversamente abili operano i docenti di sostegno che
assumono la contitolarità\corresponsabilità della classe e traducono le loro
conoscenze specialistiche, in progettualità didattica, da attuare con i docenti
della classe.
Gli interventi sono attuati all’interno della classe: il docente di sostegno, sulla
base delle osservazioni sistematiche e della diagnosi funzionale, costruisce il
P.E.I., inserisce la propria attività in quella programmata per la classe, tenendo
conto delle potenzialità dell’alunno. Altri interventi specialistici ed
intenzionalmente mirati possono essere progettati ed attuati al di fuori della
classe in laboratori o in spazi appositamente attrezzati.
Se gli alunni manifestano gravi difficoltà, allora sono previsti:
•
percorsi differenziati e individualizzati per raggiungere l’autonomia;
•
percorsi individualizzati nei quali una parte degli obiettivi curricolari
lasciano spazio al conseguimento degli obiettivi educativi e didattici più generali.
In ogni caso le attività di integrazione e il conseguente intervento degli operatori
riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l’alunno in situazione
di handicap; le attività individuali sono previste nel piano educativo
personalizzato.
Nella fase di valutazione i docenti specificheranno gli obiettivi cui si fa
riferimento quando questi sono differenti dalla programmazione di classe.
30
Integrazione degli alunni con Disturbi Specifici di
Apprendimento
La presenza sempre più numerosa all’ interno dell’ Istituto di alunni con
Disturbi Specifici di Apprendimento rende imprescindibile da parte della
scuola mettere in atto i protocolli previsti per il primo ciclo d’ istruzione dalla
LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici
di apprendimento in ambito scolastico” e dalle “Linee guide per il diritto
allo studio degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento” del 12
luglio 2011.
La scuola ha attivato tutte le misure utili alla identificazione precoce di DSA
nella propria popolazione scolastica (scuola dell’infanzia,primaria e
secondaria di primo grado) attraverso corsi di formazione professionale
specifici rivolti a tutti i docenti nonché attraverso una campagna di
identificazione di eventuali indicatori DSA e counseling familiare volto
all’approfondimento diagnostico.
I Consigli di classe e di interclasse, in riferimento alla normativa vigente,
intendono focalizzare il loro intervento su una didattica individualizzata e
personalizzata, sull’ utilizzo di strumenti compensativi e di misure
dispensative, forme di verifica e valutazione adeguate, al fine di garantire ai
propri alunni il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.
Le indicazioni fornite dalla succitata normativa sono uno strumento di
garanzia per assicurare il diritto allo studio degli alunni con D.S.A. e per
attuare le condizioni favorevoli al raggiungimento del loro benessere e
successo formativo.
La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate
in sede di esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, devono tenere
conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. Si precisa infine
che, come da norma, nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non
viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione
delle prove.
31
Integrazione degli alunni stranieri
(Legge n°40 del 06/03/98- D.P.R.n°394 del 31/08/99-Linee guida MIUR 1 marzo 2006)
Protocollo d’accoglienza degli alunni stranieri
Premessa
La presenza di un sempre più rilevante numero di alunni stranieri negli ultimi
anni ha fatto nascere l’esigenza, da parte della nostra scuola, di un’attenta
considerazione delle tematiche inerenti l’educazione interculturale e
l’attuazione di una serie di interventi atti a garantire il diritto-dovere
all’istruzione ed a valorizzare le risorse provenienti dall’apporto di culture
diverse.
La stessa Costituzione Italiana, in particolare l’art. 3, contiene la garanzia per
l’accesso alla scuola e per il rispetto delle specificità culturali, linguistiche e
religiose di ogni bambino e ragazzo, di qualunque paese sia originario, recita
infatti: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e uguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali”. Ulteriori garanzie per le pari opportunità tra
bambini e ragazzi vengono dall’art. 3 della Convenzione ONU sui diritti del
fanciullo, oltre che dalla legislazione nazionale vigente.
Partendo da queste considerazioni e dalla convinzione che “La scuola deve
operare perché il fanciullo abbia consapevolezza delle varie forme di diversità
allo scopo di prevenire e contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei
confronti di persone e culture”, l’Istituto Comprensivo di Thiesi pone tra i suoi
obiettivi principali anche l’educazione interculturale, vista come opportunità per
sviluppare negli alunni un atteggiamento aperto e disponibile all’incontro con
l’altro e per creare le basi di una società realmente interculturale. Ci si pongono
pertanto le seguenti finalità:
• insegnare agli alunni come confrontarsi con le differenze culturali;
• promuovere la tolleranza il rispetto e la comprensione reciproca,
l’apertura
verso individui provenienti da culture, etnie e religioni
diverse;
• combattere razzismo, xenofobia, discriminazione, pregiudizi,
stereotipi;
• coinvolgere gli alunni provenienti in percorsi didattici e culturali che
ne
favoriscano l’integrazione.
32
Al fine di perseguire gli obiettivi e le finalità indicate nella premessa e per
rispondere al meglio all’esigenza di accogliere sia gli alunni stranieri che si
iscrivono nei tempi previsti, sia quelli che si iscrivono nel corso dell’anno, si
adotta un protocollo d’accoglienza che contiene criteri, principi e indicazioni
riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati e che definisce
compiti e ruoli degli operatori scolastici tracciando le diverse possibili fasi
dell’accoglienza.
Il protocollo si propone di:
sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;
favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e
che rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione;
costruire un contesto favorevole con le altre culture;
promuovere la collaborazione tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza
in un percorso formativo integrato.
Il protocollo delinea prassi di carattere:
a) amministrativo (l’iscrizione);
b) comunicativo relazionale (prima conoscenza);
c) educativo- didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza,
educazione interculturale, insegnamento dell’italiano come Lingua 2);
d) sociale (rapporti e collaborazione con il territorio).
Area amministrativa: l’iscrizione
In questa fase si dovrà:
- accogliere la domanda di iscrizione;
- raccogliere la documentazione anagrafica, relativa alla precedente scolarità
(se esistente), fiscale e sanitaria;
- acquisire l’opzione di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della
Religione Cattolica;
- avvisare tempestivamente i coordinatori della scuola al fine di favorire le
successive tappe dell’accoglienza;
- fornire ai genitori moduli e materiale (se è possibile bilingue) per una prima
informazione sul sistema scolastico.
In questa fase, se se ne ravvisa la necessità, ci si potrebbe avvalere dell’aiuto di
mediatori linguistici.
La valutazione degli alunni stranieri
33
Seguendo le recenti indicazioni delle Linee Guida del MIUR (CM. n 24 –
1.3.2006) dobbiamo tener presente che sin dai tempi della legge 517/ 1977 la
Scuola Italiana ha inteso la valutazione non solo come funzione certificativa,
ma segnatamente come una funzione formativa/regolativa in rapporto al POF
dell’Istituzione scolastica e allo sviluppo della personalità dell’alunno. La
valutazione degli alunni stranieri, in particolare quelli neoarrivati, pone
problemi di vario genere. La normativa esistente rafforza il ruolo e la
responsabilità delle istituzioni nella loro autonomia e dei docenti nella
valutazione degli alunni. L’art. 45, comma 4, del D.P.R. n.394 del 31 agosto 1999
afferma che:
“Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli
alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo
scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di
alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove
possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza
e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante
l’attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti,
anche nell’ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l’arricchimento
dell’offerta formativa”.
Il Consiglio di Classe, per poter valutare l’alunno straniero non alfabetizzato in
lingua italiana, potrà pertanto programmare interventi di educazione linguistica
e percorsi disciplinari appropriati, sulla base di quanto di seguito indicato:
•
Sarà fondamentale conoscere la storia scolastica precedente
dell’alunno e ogni altra informazione.
•
Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà
opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici
fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli
obiettivi minimi previsti dalla programmazione.
•
Il lavoro svolto dall’alunno nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno
linguistico (ITALIANO/L2), che è oggetto di verifiche, concorrerà alla sua
valutazione formativa.
•
Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe deve essere contenuta
nel Piano di Studio Personalizzato.
•
Il Piano di Studio Personalizzato (PSP) sarà punto di riferimento
essenziale per la valutazione dell’alunno straniero.
In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella
“sommativa”, i Consigli di Classe, prendono in considerazione tutti o solo in
parte i seguenti indicatori:
34
•
il percorso scolastico pregresso;
•
gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza;
•
i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2;
•
i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati;
•
la motivazione;
•
la partecipazione;
•
l’impegno;
•
la progressione e le potenzialità d’apprendimento.
Alla fine del primo quadrimestre, soprattutto se l’inserimento dell’alunno è
prossimo alla stesura dei documenti di valutazione, il Consiglio di Classe,
dopo aver preso in esame gli elementi sopra indicati, potrà esprimere, in ogni
singola disciplina, una valutazione di questo tipo:
“La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di
alfabetizzazione in lingua italiana”.
Oppure:
“La valutazione espressa fa riferimento al P.S.P. (Piano di Studio
Personalizzato), programmato per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si
trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. (Anche nel caso in cui
l’alunno partecipi parzialmente alle attività didattiche).
Per quanto riguarda la valutazione di fine anno scolastico, il Consiglio di
Classe può ricorrere alla seconda formulazione, tenendo conto degli attuali
orientamenti della linguistica e della pedagogia interculturale e facendo,
inoltre, riferimento alle indicazioni espresse dal MIUR in Linee Guida per
l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, Circ. min. n.24 del
01/03/2006, che sono orientate ad una valutazione più comprensiva e diluita
in un arco di tempo più lungo, per rispettare i tempi di
apprendimento/acquisizione delle varie discipline, come dal PSP.
“…La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può
oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine,
all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio,
invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di
competenze specifiche…
E’ necessaria, pertanto, una programmazione mirata sui bisogni reali e sul
monitoraggio dei progressi di apprendimento nella lingua italiana, acquisita via
via dall’alunno straniero…
Una volta superata questa fase (capacità di sviluppare la lingua per
comunicare), va prestata particolare attenzione all’apprendimento della lingua
per lo studio perché rappresenta il principale ostacolo per l’apprendimento
delle varie discipline.”
35
Valutazione
La valutazione è elemento indispensabile di qualunque azione educativa
programmata e, nel contesto scolastico, è riferita: 1) all’attività didattica
dell’Istituto; 2) agli apprendimenti degli alunni; 3) al comportamento degli
alunni.
Le disposizioni in materia di valutazione degli apprendimenti e del
comportamento degli alunni, sono previste nel D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009,
visto il D.L. n. 137/2008, convertito poi con modificazioni nella legge 169/2009.
Valutazione dell’attività didattica d’Istituto
Si realizza mediante:
1) la valutazione esterna:
• attraverso un confronto con i rappresentanti dei Genitori negli Organi
Collegiali;
• con gli strumenti e le modalità definite dall’INVALSI (Istituto Nazionale per la
valutazione del Sistema di Istruzione e formazione);
• con la certificazione dei risultati da parte di Istituti o Enti.
2) l’autovalutazione d’Istituto che si realizza a vari livelli mediante:
• la riflessione del singolo docente, del Consiglio di classe e di Interclasse
sull’efficacia della propria azione didattica al fine di predisporre gli eventuali
interventi correttivi;
• l’autoanalisi da parte dei responsabili di specifiche attività e dei gruppi di
progetto sui risultati ottenuti per evidenziare i punti di forza ed i punti di
debolezza emersi durante la loro attuazione;
• l’analisi da parte del Collegio dei Docenti della corrispondenza tra gli obiettivi
previsti nel Piano dell’Offerta Formativa e i risultati conseguiti
effettivamente con lo scopo di apportare miglioramenti, visti anche i risultati
delle prove INVALSI;
• la revisione annuale del Piano dell’Offerta Formativa;
36
3) il monitoraggio:
Tramite questionari rivolti alle componenti del progetto formativo scolastico.
Ad esso è preposta la figura della Funzione Strumenta e l’apposita
commissione.
Valutazione degli apprendimenti
1) La valutazione didattico-educativa:
• non riguarda il solo rilevamento degli apprendimenti, ma l’intero orizzonte
formativo dell’alunno e la promozione delle strategie per il superamento
dei problemi che possono insorgere nel suo curricolo.
• È un’azione partecipata, tempestiva e trasparente.
• È un’operazione effettuata dal singolo docente e dall’intero Consiglio di
classe o di Interclasse rispetto agli obiettivi generali del processo educativo
e agli obiettivi specifici di apprendimento ed ha pertanto la funzione di
indirizzare il processo formativo degli alunni tenendo conto dei risultati
conseguiti.
• È parte costitutiva dell’azione didattica in quanto azione intenzionale che
consente ai docenti di avere informazioni: iniziali, in itinere e finali,
necessarie a ricalibrare e riprogettare l’azione medesima, in un’ottica di
miglioramento progressivo.
• Fornisce ai docenti elementi di riflessione sulla produttività delle scelte
didattiche effettuate, ai fini dell’ottimizzazione del rapporto
insegnamento/apprendimento.
• Contribuisce e favorisce la formazione negli alunni della autocoscienza, in
termini diversi a seconda dell’età, in rapporto alle competenze, alle
potenzialità ed attitudini, anche in relazione all’orientamento.
2) La valutazione didattico-educativa è articolata in tre fasi, in rapporto ai suoi
fini:
• ad inizio di anno scolastico: valutazione diagnostica, finalizzata
all’accertamento del possesso dei prerequisiti ed eventualmente
all’organizzazione del loro recupero;
• durante il corso dell’anno: valutazione formativa in itinere, finalizzata al
controllo dell’efficacia e dell’adeguatezza della programmazione e di
37
conseguenza consente di attivare eventuali interventi compensativi.
• al termine dell’anno scolastico o del ciclo di studi: valutazione sommativa,
per il confronto tra i risultati ottenuti e previsti e gli standard di riferimento.
Si concretizza nella valutazione quadrimestrale, finale, nel giudizio di
ammissione alla classe successiva e nella certificazione delle competenze
acquisite a fine ciclo di studi.
3) Per una corretta valutazione didattico - educativa degli alunni si terrà conto
non solo dei risultati oggettivi emersi dalle verifiche e relativi alle conoscenze,
ma anche:
• del livello di partenza e dei ritmi di apprendimento;
• dell’impegno, interesse e partecipazione;
• di eventuali condizionamenti socio-ambientali;
• delle concrete possibilità di recupero nella successiva classe.
4) Strumenti ai fini della valutazione
Costituiscono strumenti di verifica ai fini della valutazione: il controllo e la
correzione sistematica dei compiti svolti a casa, test di comprensione, quesiti a
risposta aperta e chiusa, prove scritte e orali, lavori applicativi delle nozioni
acquisite, lavori diversificati, compiti in classe ed esercitazioni varie (
linguistiche, logico- matematiche, grafico-pittoriche, musicali e motorie).
5) La documentazione e la certificazione del processo formativo
La scuola utilizza vari strumenti per documentare il processo formativo:
• registro personale dell’insegnante;
• registro di classe;
• registro dei verbali delle riunioni dell’Equipe pedagogica e dei Consigli di
intersezione, interclasse, classe;
• certificazione delle competenze a fine ciclo di studi;
• certificazioni esterne;
• prove INVALSI
Lo sviluppo dell’autonomia, ha attribuito ad ogni istituzione scolastica ampie
responsabilità, pertanto il Collegio dei Docenti delibera le modalità e i criteri
di valutazione dei propri alunni. Vista la normativa, nella Scuola Primaria essa
viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e
illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno; in quella Secondaria di 1 gr. è espressa in decimi e, nei documenti
38
di valutazione degli alunni, i voti sono riportati anche in lettere: per
l’ammissione alla classe successiva, o all’Esame di Stato a conclusione del I
ciclo, è necessario avere un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna
disciplina.
Ogni ordine di scuola dell’ Istituto, ha predisposto tabelle* che contengono i
parametri di valutazione inserite nelle rispettive sezioni del presente POF.
Valutazione del comportamento
Le norme in materia di cui sopra, prevedono che la valutazione del
comportamento degli alunni sia effettuata, in sede di scrutinio intermedio e
finale:
• nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe con giudizio
sintetico, formulato secondo parametri e criteri deliberati dal Collegio dei
Docenti*;
• nella Scuola secondaria di 1^ gr. a cura dell’Equipe pedagogica, con
l’attribuzione di un voto espresso in decimi ed in lettere ed illustrato con
specifica nota. Essa concorre alla valutazione complessiva dell’alunno
secondo i criteri e i parametri stabiliti dal Collegio dei Docenti** e, se
inferiore al 6, ne determina la non ammissione all’anno successivo.
*vedi tabella in Scuola Primaria
** vedi tabella in Scuola Secondaria
39
Curricolo di Lingua sarda
L’Istituto Comprensivo di Thiesi, ormai da diversi anni, porta avanti azioni di tutela
e diffusione della lingua sarda attraverso la realizzazione di specifici progetti ma
anche grazie al contributo di tanti insegnanti che hanno creduto e credono, anche
per i risultati ottenuti, nell’importanza dell’insegnamento e conservazione della
lingua sarda e del patrimonio culturale che essa veicola.
Proveniamo da decenni di pregiudizi e luoghi comuni che ci hanno condotto verso
un graduale ed inesorabile abbandono della lingua sarda nei luoghi pubblici ed in
quelli di trasmissione del sapere, ma sono tanti gli studi effettuati da diverse
Università, anche internazionali, in merito ai vantaggi del bilinguismo in età
infantile e scolastica.
Oggi la ricerca scientifica ha dimostrato che il bilinguismo, oltre ad intervenire,
come nel caso del sardo, sulla conservazione della lingua minoritaria, ha effetti
positivi sulle strutture cerebrali del bambino e dunque sull’apprendimento e sulla
capacità di adattamento a situazioni differenti; contribuisce inoltre allo sviluppo
di una maggiore predisposizione all’apprendimento di altre lingue ed una
maggiore tolleranza verso le altre culture per la precoce consapevolezza che altre
persone possono vedere le cose da una prospettiva diversa dalla propria/della
diversità.
Il bilinguismo infantile dunque, lungi dal provocare danni, può al contrario
comportare notevoli benefici cognitivi, specialmente se il bambino è esposto a
entrambe le lingue.
Ulteriore motivazione, non certo meno importante dal punto di vista didattico è il
fatto che molti alunni vivono una situazione di diglossia perché, pur essendo dei
dichiarati parlanti italiano, hanno il sardo come struttura profonda della loro
40
lingua, spesso in modo del tutto incosciente.
È pertanto importante evidenziare le ricadute metalinguistiche sulla
consapevolezza dell’italiano attraverso l’apprendimento del sardo come lingua
pianificata.
In questo contesto la scuola fa la sua parte impegnandosi concretamente
affinché, entrando nella scuola, il sardo possa assumere lo status di lingua che gli
compete nella convinzione che la sua conoscenza costituisca un arricchimento,
una notevole possibilità educativa ed un efficace strumento didattico.
Gli strumenti legislativi a disposizione sono stati finora i seguenti:
L.R. 15/10 1997, n. 26, Artt. 17 – 20
L. 482 15/12 1999
L.R. n. 3 del 7 agosto 2009, (art. 9, comma 10, lett. b)
L.R. 44 Sa Die de sa Sardigna
DPR 275/99 che consente di ampliare l’autonomia organizzativa e didattica degli
Istituti
Indicazioni Nazionali 2012
Obiettivi
• Far acquisire la consapevolezza dell’importanza della lingua e della cultura
della propria Regione come fattori essenziali di radicamento.
• Promuovere la riappropriazione del codice linguistico utilizzato dalle
precedenti generazioni per rafforzare il senso di appartenenza alla propria
comunità locale e regionale.
• padroneggiare la lingua sarda negli usi quotidiani e, tendenzialmente, in
rapporto agli usi scolastici
• sistematizzare, attraverso l’attività metalinguistica, le abilità lessicali,
morfologiche e sintattiche dei sardofoni
• conoscere le strutture grammaticali
• evidenziare l’utilità del bilinguismo per i benefici di ordine fonologico,
linguistico e metalinguistico anche nella comparazione, sensibilizzando
anche i non sardofoni
• conoscere la storia e la cultura della Sardegna
• Favorire la formazione di un’identità culturale e sociale solida e chiara che
consenta di aprirsi ad altre culture senza sensi di inferiorità e senza i
pregiudizi dell’etnocentrismo.
In particolare si conseguiranno le seguenti competenze:
41
Nella Scuola dell’Infanzia:
•
•
•
•
Acquisire la consuetudine della lingua in situazioni di uso e attività
quotidiane
Acquisizione del lessico legato ai giochi, alle fiabe e favole.
Acquisire il lessico legato al contesto familiare, del paese e di alcune
attività, ricorrenze della tradizione
Comprendere e rielaborare canzoni, modi di dire, proverbi e filastrocche
della tradizione locale.
Nella Scuola Primaria:
• Acquisire/consolidare la consuetudine della lingua in situazioni di uso e
attività quotidiane
• Usare il Sardo come lingua veicolare nel lavoro disciplinare
• Sviluppare la capacità di comprensione della lingua
• Acquisire la capacità di esporre oralmente con una corretta pronuncia
• Arricchire, attraverso la comparazione, il lessico delle lingue di
insegnamento
• Acquisire la competenza nel leggere e nello scrivere anche per rielaborare i
contenuti disciplinari
Nella Scuola Secondaria di I grado:
• Acquisire/consolidare la consuetudine della lingua in situazioni di uso e
attività quotidiane
• Comprendere i contenuti disciplinari proposti in lingua sarda ed acquisire la
terminologia specifica
• Acquisire/consolidare la competenza nel leggere e nello scrivere anche per
rielaborare contenuti disciplinari
• Acquisire/consolidare la conoscenza delle diverse peculiarità attraverso la
comparazione delle forme delle lingue di insegnamento (sardo, italiano,
inglese e francese)
• Acquisire/consolidare la riflessione linguistica specifica, anche filologica
(lessico, sintassi, morfologia, espressioni idiomatiche) nella comparazione
con le altre lingue di insegnamento
• Conoscere gli aspetti peculiari della propria cultura (storia, arte, geografia,
tradizioni)
Attuazione
42
Si opererà portando avanti l’azione didattica curricolare in lingua sarda secondo il
metodo CLIL; si lavorerà in ore curricolari con l’insegnante “esperto” e, quando
necessario, con la presenza di personale esterno.
Si opererà nelle classi coinvolte per due ore settimanali nell’ambito delle quaranta
ore e quando richiesto dall’attività svolta; all’occorrenza, ci si avvarrà di esperti
esterni - anche locali - per approfondire i contenuti, precisare la pronuncia o
arricchire comunque l’offerta.
Cittadinanza e Costituzione
“Cittadinanza e Costituzione” è il nuovo insegnamento introdotto nelle scuole di
ogni ordine e grado dalla legge 169/2008.
Il termine “cittadinanza” indica la capacità di essere cittadini attivi, che esercitano
i loro diritti nel rispetto dei loro doveri partendo dal livello familiare e scolastico,
fino ad arrivare a quello del lavoro e mondiale.
La Costituzione fornisce la “mappa di valori” utile per esercitare la cittadinanza ed
è per questo un quadro di riferimento indispensabile.
Per questi motivi “Cittadinanza e Costituzione” non è una disciplina, ma è un’idea,
un modo di essere che permea tutta la scuola, intesa come palestra di
democrazia, a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di secondo
grado.
Le classi dovranno diventare vere comunità di vita e di lavoro, perchè la
convivenza sviluppi identità personale, solidarietà collettiva, competizione e
collaborazione e promuova la partecipazione attiva degli studenti, attività di
volontariato, tutela dell’ambiente, corretta competizione sportiva e una corretta
educazione alla legalità.
Tuttavia, il documento di sperimentazione dell’insegnamento prevede percorsi
specifici nei diversi ordini e gradi di istruzione:
43
1. la scuola dell’infanzia ha il compito di trasmettere conoscenze e abilità sul
concetto di famiglia, scuola, gruppo e di avviare a modi di agire corretti verso i
compagni, i genitori, gli insegnanti, gli adulti;
2. la scuola primaria deve trasmettere le prime nozioni sulla Costituzione e sulla
convivenza: diritti fondamentali dell’uomo, significato delle formazioni sociali,
tutela del paesaggio, nozioni di base di educazione stradale, salvaguardia della
salute, valore della multiculturalità e del rispetto;
3. la scuola secondaria approfondisce alcuni argomenti: dettato costituzionale,
diritti e doveri del cittadino, diritti e doveri del lavoratore, diritti umani nel diritto
internazionale, istituzioni europee.
Aggiornamento e formazione
La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un
diritto – dovere per il personale, in quanto funzionale alla piena realizzazione e
allo sviluppo delle professionalità. Infatti, l’aggiornamento professionale dei
docenti e di tutto il personale che lavora nella scuola e con la scuola costituisce
un importante elemento di qualità del servizio scolastico.
Esso è finalizzato:
a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la
sperimentazione e l’innovazione didattica;
al personale ATA per una maggiore qualificazione professionale;
agli adulti per permettere l’accesso ai nuovi saperi che coinvolgono i propri
figli nel percorso formativo.
TIPOLOGIE DI INTERVENTO:
• formazione funzionale alla realizzazione delle azioni del POF a cui possono
partecipare tutti i docenti
• corsi specifici (rivolti a specifici gruppi di lavoro)
• formazione permanente (interventi rivolti agli adulti)
• eventuali corsi di formazione programmati in itinere
Il personale che intende partecipare ad iniziative di formazione, deve fare
riferimento alla normativa vigente per le modalità di fruizione del diritto.
44
TEMATICHE
A) Formazione funzionale alla realizzazione delle azioni del POF
Formazione sull’ utilizzo delle LIM in relazione al progetto “Scuola
digitale in Sardegna”
Formazione sull’ utilizzo del registro elettronico.
Formazione sulle Indicazioni Nazionali.
Formazione sui BES.
B) Corsi specifici
Personale Ata
Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (Decreto legislativo 81/2008)
e Privacy
Formazione sull’ attuazione delle principali novità normative
C) Formazione permanente
Eventuali corsi di formazione rivolti ai genitori su diverse tematiche quali BES,
problematiche adolescenziali.
Autovalutazione e monitoraggio
Grazie all'autonomia, ogni scuola ha una vita propria che la differenzia dalle altre
unità scolastiche per la struttura organizzativa che si è data, per il clima delle
relazioni che la caratterizza, per le scelte didattiche che opera, per le risorse
professionali ed economiche di cui dispone.
Per questo ogni scuola è chiamata ad analizzare se stessa, a riflettere sulla qualità
della propria offerta formativa e a misurare la propria efficacia ed efficienza.
La finalità di questa attività valutativa è il miglioramento: far emergere i problemi
di funzionamento e individuarne le strategie di soluzione consente un
innalzamento della qualità del servizio scolastico, ma anche prendere atto di ciò
che ha dato risultati positivi contribuisce al potenziamento dell'azione formativa
della scuola stessa.
L'autovalutazione d'Istituto è comunque un processo continuo e complesso: non
prospetta soluzioni immediate e definitive, ma procede per prove ed errori, in
modo inevitabilmente graduale; talvolta i cambiamenti sono un po' sofferti, sia da
parte del personale della scuola sia da parte degli utenti.
Proprio per questo assume una fondamentale importanza un atteggiamento di
reciproca comprensione e fiducia tra scuola e famiglia. L'impegno del nostro
Istituto per l'anno 2012/2013 è quello di continuare a verificare i punti deboli
dell’efficienza della scuola rilevati l’anno scorso ed evidenziati nel collegio docenti
di fine anno scolastico.
45
Ciò ci permetterà di "fotografare" compiutamente le aree di debolezza, l'area
intermedia e le zone di eccellenza e ci consentirà di convogliare le energie e le
professionalità presenti all’interno delle nostre scuole verso un reale
miglioramento.
Obiettivi:
• Migliorare la qualità dell’Offerta Formativa dell’Istituzione scolastica.
• Far maturare la consapevolezza che l’autovalutazione d’Istituto è un
strumento di indirizzo dell’azione futura e di revisione critica dell’esistente.
• Valutare l’efficacia e l’efficienza del sistema scolastico attraverso verifiche
degli apprendimenti.
• Sensibilizzazione di alunni, docenti e famiglie sui temi della Valutazione
dell’autovalutazione.
• Superamento dell’autoreferenzialità e maggior apertura al confronto.
• Favorire la riflessione collegiale sulle cause che ostacolano o rallentano il
processo di insegnamento-apprendimento.
Attività principali:
• Individuazione criticità dal pregresso;
• definizione dei fattori di qualità;
• elaborazione di griglie di rilevazione nelle quali ci sia suddivisione tra i dati
riguardanti la qualità prodotta dalla scuola e quelli inerenti le qualità attese;
• somministrazione griglie (a seconda delle criticità: docenti, genitori, ATA,
alunni);
• lettura e analisi dei dati (risultati carenze formative, risultati prove INVALSI);
• sintesi dei dati;
• relazione conclusiva.
Criteri di valutazione del servizio scolastico
Si ritiene che siano indicatori di un buon modo di fare scuola:
• La condivisione delle scelte;
• Il lavoro collegiale degli insegnanti;
• L’attivazione di percorsi interculturali;
• Il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire
l’unitarietà dell’insegnamento;
• L’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente;
• La disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come
un’operazione finalizzata alla correzione dell’intervento didattico più che
all’espressione di giudizi nei confronti degli alunni;
46
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
La flessibilità organizzativa;
Un’utilizzazione razionale degli spazi educativi;
Il rapporto costante fra insegnanti e famiglie;
La disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, all’innovazione
didattica e all’aggiornamento professionale.
Alunni che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati nella programmazione
generale e individuale.
Alunni che, partendo da una situazione di disagio iniziale, hanno raggiunto gli
obiettivi minimi programmati.
Tasso di utilizzazione delle attrezzature, laboratori e patrimonio librario.
Capacità di utilizzazione piena delle risorse umane e finanziarie.
Realizzazione dei progetti.
Livello di soddisfacimento della domanda di aggiornamento e formazione di
tutto il personale.
Grado di integrazione tra Scuola e Territorio per la realizzazione delle attività
del POF.
Regolamento dell’ Istituto Comprensivo
Ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la
formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo
delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in
armonia con i principi della Costituzione, della Carta Internazionale dei diritti
dell’Infanzia e dello statuto degli studenti. Il Regolamento integra la Carta dei
Servizi e il Piano dell’Offerta Formativa; contiene le regole comportamentali e
le procedure a cui attenersi per il corretto funzionamento della scuola e
costituisce un comune riferimento normativo per l’Istituto Comprensivo di
Thiesi.
Viene adottato in applicazione di quanto previsto dallo ”Statuto degli studenti
e delle studentesse” promulgato con D.P.R. n.249/1998, della Cir. Min. del
15.03.2007.
Lo scopo del regolamento è quello di:
• disciplinare la vita interna dell’Istituto Comprensivo;
• facilitare il coordinamento tra i vari organi Collegiali;
• promuovere e realizzare la partecipazione democratica di tutte le
componenti scolastiche.
47
Patto educativo di corresponsabilità
Premessa
L’Istituto, ai sensi del DPR 235/2007, propone ai componenti fondamentali della
comunità scolastica, docenti, alunni e famiglie, un “contratto”, ovvero un insieme
di principi e regole di comportamento che ciascun componente è chiamato a
rispettare per raggiungere in sinergia gli obiettivi e le finalità educative e
didattiche della Istituzione stessa.
Il Patto Educativo di corresponsabilità è l’espressione di un’alleanza educativa tra
la scuola e la famiglia, che insieme si impegnano per il raggiungimento di un
obiettivo comune: la costruzione della personalità dei ragazzi nel loro cammino di
crescita.
Sottoscrivendo il PEC, i genitori sono richiamati alla loro responsabilità educativa,
come sancito anche dal Codice Civile (art. 2948 in relazione all’art.147 1°,2° comma
a Cass. Sez III 21/09/2000 n° 12.501/e 26/11/1998 n°1984) ed essere consapevoli che
le infrazioni disciplinari dei propri figli (esposte nel Regolamento di Istituto)
possono dar luogo a sanzioni ispirate alla riparazione del danno.
Il Dirigente Scolastico, quale rappresentante dell’Istituzione Scolastica, assumerà
48
l’impegno affinché i diritti dei genitori e degli studenti siano garantiti.
VISTI i DPR n°249 del 24/06/98 e il DPR n° 21/11/2007 “Regolamento recante lo
Statuto degli Studenti e delle Studentesse della Scuola Secondaria”.
VISTO il D.M. n° 16 del 5 febbraio 2007 “ Linee di indirizzo ed azioni a livello
nazionale per la prevenzione del bullismo”.
VISTO il D.M. n° 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia
di utilizzo di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici durante l’attività
didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e
corresponsabilità dei genitori e dei docenti”.
VISTA la delibera n° 6 del Verbale n° 4 del Collegio dei Docenti del 16/1/2009.
VISTA la delibera n° 9 del verbale n° 1 del Consiglio di Istituto del 04/12/2009
L’Istituzione scolastica, i Genitori, gli Studenti dell’Istituto Comprensivo di Thiesi
sottoscrivono il seguente
Patto educativo di Corresponsabilità
Il presente documento riporta in modo dettagliato i diritti e i doveri che la scuola,
lo studente e la sua famiglia condividono e si impegnano reciprocamente a
rispettare nei loro rapporti.
La scuola si impegna
a favorire il processo di crescita e di maturazione della persona in sinergia
con la famiglia e a tale scopo indirizza la sua attività in particolare verso i
seguenti obiettivi:
• incrementare le conoscenze e sviluppare le competenze degli allievi
attraverso appropriati interventi didattici e formativi;
• utilizzare a tale scopo lo studio delle discipline per sviluppare competenze,
tenendo conto delle effettive capacità degli allievi e adottando modalità
motivanti e ricche di senso;
• riconoscere e valorizzare le diversità degli alunni;
• promuovere le potenzialità di ciascun alunno;
• prevenire e contrastare forme di disagio ed assicurare interventi di
recupero degli svantaggi;
• sviluppare la capacità di operare scelte consapevoli fondate sulla
conoscenza di sé e delle proprie potenzialità;
• sviluppare e potenziare le relazioni educative interpersonali basate sul
reciproco rispetto e sulla solidarietà.
a far conoscere agli alunni e ai genitori:
• la propria offerta formativa (POF)
49
• il regolamento di istituto
• le norme di sicurezza e antinfortunistiche
Ogni docente si impegna a:
• comunicare e motivare agli alunni il proprio programma di lavoro;
• spiegare le modalità di verifica e i criteri di valutazione;
• garantire la massima trasparenza nella valutazione;
• valorizzare quanto di positivo viene espresso da ogni alunno
sottolineando in particolare i progressi realizzati;
• individuare, rispettare e valorizzare le diversità che caratterizzano gli
alunni;
• responsabilizzare gli alunni ad una partecipazione attiva verso le attività
didattiche;
• stabilire carichi di lavoro e tempi delle verifiche (colloqui e prove scritte)
in modo razionale e stabilire intese con i colleghi per evitare inopportune
concentrazioni nello stesso giorno;
• tener conto dei rientri pomeridiani per il carico di lavoro individuale, da
assegnare a casa agli alunni;
• tenere informati i genitori circa la partecipazione e i risultati dell’attività
didattica e segnalare tempestivamente eventuali difficoltà o
manifestazioni di disagio.
•
•
•
•
•
•
•
•
L’alunno si impegna a:
frequentare le lezioni con assiduità;
partecipare in modo responsabile alle attività didattiche;
tenere un comportamento corretto nel rispetto delle regole stabilite dal
regolamento d’istituto;
portare rispetto verso i compagni e gli operatori scolastici;
svolgere puntualmente i compiti assegnati dai docenti;
portare il corredo necessario per il lavoro scolastico (libri di testo,
quaderni e materiali richiesti);
rispettare ed usare correttamente le strutture, gli arredi e le attrezzature
della scuola;
attenersi alle norme di sicurezza e antinfortunistiche.
I genitori si impegnano a:
• prendere visione di quanto comunicato dalla scuola circa l’offerta
formativa, l’organizzazione e i tempi delle attività scolastiche, i
regolamenti;
• sostenere i figli negli impegni di studio e nel rispetto dei doveri scolastici;
• concorrere al mantenimento di efficaci rapporti con la scuola
50
nell’interesse degli alunni;
• controllare e firmare le comunicazioni;
• provvedere tempestivamente alla giustificazione delle assenze e di
eventuali ritardi secondo quanto stabilito dal regolamento d’istitutopartecipare ai colloqui;
• partecipare agli incontri e alle riunioni promosse dalla scuola.
51
52
SCUOLA DELL’ INFANZIA
Via Garau Thiesi Tel. 079/886880
ISCRIZIONI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
Sezione A
Sezione B
Sezione C
totale
28 alunni
28 alunni
28 alunni
alunni
Risorse professionali
Organico di base
6
Orario di funzionamento
Giorni
Entrata
Uscita
Dal lunedì al venerdì
h 8,00
h 16,30
Sabato
h 8,00
h 12,30
Insegnante di
religione
1
53
Finalità
(indicazioni nazionali del 4-9-2012)
La Scuola dell’ Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la
risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale
ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica , nella Convenzione sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e della cittadinanza.
Consolidare l’identità
Significa vivere serenamente la propria corporeità, stare bene e sentirsi sicuri in un ambiente
sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e
irripetibile. Vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio,
alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo,
appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, ma ricca di valori umani.
Sviluppare l’autonomia
Significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper
chiedere aiuto; esprimere adeguatamente sentimenti ed emozioni; partecipare alle
negoziazioni e alle decisioni motivando opinioni, scelte e comportamenti; assumere
atteggiamenti sempre più consapevoli e responsabili.
Acquisire competenze
Significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e
l’attitudine al confronto; raccontare e rievocare azioni e vissuti e tradurli in tracce personali e
condivise; descrivere, rappresentare e immaginare situazioni ed eventi, attraverso una pluralità
di linguaggi.
54
La nostra Scuola dell’ Infanzia si propone come contesto di relazione e di
apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le
sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. Promuove una
pedagogia attiva attraverso l’esplorazione, i rapporti tra i bambini , con la natura,
gli oggetti, l’ arte, il territorio e le sue tradizioni mediante l’attività ludica .
Tale ambiente di apprendimento è organizzato in modo che ogni bambino si
senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il bambino con competenze forti, il
bambino la cui famiglia viene da lontano, il bambino con fragilità e difficoltà, il
bambino con disabilità….
La Scuola dell’Infanzia programma le proposte educative e didattiche che
definiscono l’ambiente di apprendimento e lo rendono specifico e riconoscibile
attraverso:
IL TEMPO DISTESO,
nel quale è possibile esplorare, dialogare, osservare,
ascoltare, capire, crescere con sicurezza.
LA PARTECIPAZIONE, come
cooperazione nella propria
organizzazione della
formazione delle sezioni e
delle attività di intersezione a
seconda delle scelte
pedagogiche, delle età e delle
risorse umane presenti.
LO SPAZIO ACCOGLIENTE,
curato, che parla del bisogno
dei bambini: gioco,
movimento, espressione,
socialità
LA DOCUMENTAZIONE, come
processo che produce tracce
,memoria e riflessione, che
permette di valutare i progressi
dell’ apprendimento individuale e
di gruppo.
55
SCUOLA DELL’ INFANZIA
Organizzazione del curricolo
CURRICOLO
POF
ARTICOLATO ATTRAVERSO
CAMPI DI ESPERIENZA
IL SE’ E L’ ALTRO
IL CORPO IN MOVIMENTO
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA NEL MONDO
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
VALUTAZIONE
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I CAMPI DI ESPERIENZA
IL SE’ E L’ ALTRO
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi,
sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri
sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
Sa di aver una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della
comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
Pone domande su temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o
male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri,
delle regole del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente
sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e
movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi
pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
COMPETENZE/ABILITA’
3 ANNI
1. E’ autonomo nella cura di sé
2.Percepisce la propria e altrui emotività
3. Esprime bisogni e sentimenti
4. Comunica verbalmente
5. Conosce e rispetta le prime regole
6. Collabora in semplici attività di routine
7. Si sente parte del gruppo
8. Affronta adeguatamente nuove esperienze
9. Esprime vissuti personali
4 ANNI
1.Ha acquisito autonomia nell’ organizzazione di tempi
e spazi di gioco
2 .Si confronta positivamente con gli altri
3. Riconosce stati emotivi propri ed altrui
4. Esprime in modo adeguato bisogni e
sentimenti
5. Comunica verbalmente in modo adeguato
6. Partecipa attivamente alle varie attività ed
ai
giochi
7. Partecipa attivamente alla vita della scuola
8.Si muove in modo adeguato in nuove
esperienze
9. Rispetta le regole del vivere comune
10. Condivide modi di vivere della comunità di
appartenenza
11. Accetta le varie diversità ( altre etnie e/o bambini
diversamente abili)
12. Interpreta e documenta il proprio lavoro.
5 anni
1.Ha sviluppato la fiducia in sé
2.Ha acquisito il senso del rispetto
3. Comunica bisogni, desideri, paure
4. Comprende gli stati emotivi altrui
5. Registra, documentare e discutere sulle
diverse situazioni
6. Intuisce e rispetta le diversità nelle varie
espressioni
7. Comprende e rispetta regole
8. Conosce ed accetta la propria sessualità
9. Organizza e porta a termine autonomamente il lavoro
10. Progetta, collabora e lavora insieme agli altri
11. Condivide i valori della comunità di appartenenza
12. Rispetta le diversità ( altre etnie e/o bambini
diversamente abili)
13. Interpreta, documenta e registra il
proprio vissuto
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IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo
ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione
della giornata a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta
pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche con l’ uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle
situazioni ambientali all’ interno della scuola e all’ aperto.
Controlla l’ esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di
movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
COMPETENZE/ABILITA’
3 ANNI
1.Ha preso coscienza del proprio corpo in rapporto
all’ ambiente circostante, anche attraverso l’ uso
dei 5 sensi
2. Percepisce, denomina e rappresenta il proprio
corpo
3. Coordina i propri movimenti,si muove con
sicurezza
4. Utilizza intenzionalmente il proprio corpo
5. Interiorizza semplici regole di cura personale e di
convivenza
6. Rispetta se stesso ed i propri compagni
7. Ha cura delle proprie cose e di quelle degli altri
8. Utilizza adeguatamente gli oggetti / attrezzi
4 ANNI
1. Ha rafforzato la coscienza del sé corporeo
2. Percepisce, denomina e rappresenta lo
schema corporeo
3. Utilizza i sensi per la conoscenza della
realtà
4. Percepisce il corpo in rapporto allo spazio
5. Controlla gli schemi motori di base
6. Verbalizza esperienze e le condivide con i
compagni
7.Ha Sviluppato una buona coordinazione
oculo-manuale
8 Sa. Muoversi nello spazio in base ad input
dati
9. E’ attento alla cura della propria
persona,delle proprie ed altrui cose
10. Intuisce l’ importanza di una corretta
alimentazione
5 anni
1. Ha consolidato la coscienza di sé
2. Conosce, denomina e rappresenta analiticamente lo schema corporeo
3. Possiede affinate capacità sensoriali
4. Coordina i movimenti del corpo nello spazio in
maniera statica e dinamica
5. Percepisce la relazione esistente tra
destra/sinistra
6.Ha sviluppato la lateralità relativa al proprio corpo ed all’ ambiente circostante
7.Ha affinato la motricità fine
8. Padroneggia gli schemi motori di base
9.Si orienta nello spazio scuola, avendo acquisito
ed interiorizzato strutture e nozioni spaziali
10. Esegue e verbalizza posture
11Si. muove nello spazio in base ad azioni,
comandi, suoni, rumori, musica
12Ha interiorizzato corrette abitudini igieniche e
alimentari
13. Ha sviluppato adeguatamente il senso della
competizione
14. Esplora, interagisce e rappresenta l’ ambiente
circostante
15. Agisce in base a regole di convivenza, a tempi e spazi
58
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti,tecniche
espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ ascolto della musica e per
la fruizione di opere d’ arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici
sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche simboli di una notazione
informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
COMPETENZE\ABILITA’
4 anni
3 anni
1. Utilizzare varie tecniche grafico pittorico plastiche
2. Manipolare vari materiali
3. Conoscere i colori di base
4. Usare il corpo e gli oggetti per lasciare
segni,tracce,stampi
5. Si avvicina a qualche opera
d ‘ arte
6. Riconosce i suoni ed i rumori dell’ ambiente
circostante
7. Ascolta e conosce semplici ritmi
8. Ascolta suoni e musiche di vario genere
9 Esprime con varie modalità esperienze vissute
10. Rappresenta attraverso il mimo azioni di vita
quotidiana
1. Utilizza tecniche sempre più elaborate e
raffinate
2.Ha acquisito abilità manipolative
3. Conosce colori principali e secondari
4. Realizza semplici costruzioni e/o
assemblaggi con materiali diversi
5. Esplora opere d’ arte
6. Discrimina suoni e rumori e sa associarli alla
fonte
7. Riconosce e riproduce semplici ritmi
8. Ascolta suoni e musiche di vario genere
9. Canta in gruppo, unisce parole gesti e suoni
10. Ascolta, esprime e comunica con varie
modalità conoscenze e vissuti
11. Imita espressioni corporee
5 anni
1. Utilizza spontaneamente appropriatamente
le diverse tecniche grafico -pittorico - plastiche in modo
personale
2. Conosce colori principali, secondari e le sfumature
3. Conosce e sperimenta materiale grafico-pittorico-plastico
per realizzare un progetto
comune
4.Ha sviluppato il senso estetico attraverso l’ osservazione
di opere d arte
5. Distingue i suoni dai rumori associandoli ai varie relativi
contesti
6. Ascolta, riproduce e inventa semplici ritmi
7. Ascolta , sviluppando interesse per diversi stili musicali
8. Canta e si muove in sincronia con i compagni a suon di
musica
9. Drammatizza
10. Interpreta ed inventa ruoli
11. Usa con interesse il computer
59
I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni
comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e
sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali
e i nuovi media.
4 ANNI
3 ANNI
1. Prova interesse per diverse forme di
comunicazione verbale
2. Ascolta e produrre semplici frasi
3. Arricchisce il patrimonio lessicale
4. Presta attenzione ai messaggi verbali
5. Esprime verbalmente esperienze vissute
6. Scopre lingue diverse
1. Ascolta, esprime e comunica
verbalmente conoscenze e vissuti
2. Analizza e descrive immagini ed eventi
3. Ricostruisce verbalmente una sequenza
narrativa
4. Inventa semplici storie
5. Usa termini appropriati
6. Memorizza ed interpretare canti e poesie
7. Sperimenta e familiarizzare lingue diverse
5 ANNI
1. Ascolta rispettando tempi ed opinioni altrui
2. Interagisce verbalmente con l adulto e coetanei
3. Esprime con una pronuncia corretta e con
ricchezza di vocaboli
4. Formula frasi corrette e appropriate
5. Rielabora verbalmente un racconto o un
vissuto
6. Inventa brevi storie, da solo e in gruppo
7. Memorizza ed interpretare canti e poesie
8. Confronta e utilizzare lingue diverse
9. Formula ipotesi sul significato di un testo
scritto in base alle immagini
10. Familiarizza con il mondo scritto circostante
11. Individua fonemi e grafemi
12. Discrimina la simbologia : numero e lettera
60
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune
proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni
usando strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro
immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprire le funzioni e i possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’ operare con i numeri sia con quelle
necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti \ dietro,
sopra \ sotto, destra \ sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni
verbali.
COMPETENZE\ABILITA’
4 ANNI
3 ANNI
1 .Raccoglie dati e informazioni
2. Riconosce e confrontare distanze
3. Riconosce spazi chiusi e aperti
4. Coglie le trasformazioni che avvengono in natura
5. Ha acquisito scansioni temporali :
adesso/prima/dopo
6. Conosce la ciclicità : giorno/ notte,
mattina/pomeriggio
7. Raggruppa, ordinare oggetti in base ad un
attributo
8. Osserva e rispetta gli animali e il mondo vegetale
9. Sperimenta atteggiamenti positivi verso
messaggi ecologici
1. Esplora il l mondo circostante e si rapporta
attraverso l’ uso dei sensi
2. Esplora spazi della scuola
3. Intuisce scansioni temporali ( riferite ad azioni
della vita quotidiana)
4. Percepisce la ciclicità
temporale(notte,giorno,notte)
5. Raggruppa oggetti in base ad un attributo
6. Coopera e collabora nelle varie e diverse
situazioni
7. Percepisce messaggi ecologici
5 ANNI
1 .Interagisce con la realtà circostante utilizzando
tutte le modalità a sua disposizione
2. Idea e utilizza strumenti di registrazione
3. Riconosce e ricostruisce relazioni topologiche
4. Sperimenta i piani: orizzontale/verticale/obliquo
5. Percepisce il tempo nel suo divenire: ieri/oggi/domani
6. Ha acquisito la ciclicità temporale : la settimana
7. Riconosce, rappresentare e denominare forme
geometriche
8. Raggruppa e ordina oggetti in base a uno o
più attributi
9. Confronta e riconoscere quantità
10. Mette in relazione corrispondenza/quantità/ numero
11. Formula ipotesi e previsioni di eventi
61
da 1 a 10
Verifica e Valutazione
La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo
degli apprendimenti, ma come verifica dell’ intervento didattico al fine di operare
con flessibilità sul progetto educativo. na corretta valutazione favorisce il
progresso e il miglioramento dell’efficacia degli interventi didattico/educativi,
oltre ad affinare la competenza progettuale delle insegnanti.
Ciò implica, da parte degli insegnanti, la capacità di mettersi in discussione,
rinunciando a percorsi rigidamente prefissati, per procedere a progetti flessibili
che prevedano strategie differenziate e alternative ai percorsi ipotizzati.
La valutazione si articola in tre livelli di sviluppo:
Momenti iniziali, mirati a delineare un quadro esauriente delle capacità,
competenze, conoscenze con cui ogni bambino entra nella scuola.
Momenti intermedi ed interni alle diverse sequenze didattiche, per
aggiustare e individualizzare le proposte educative e i percorsi di
apprendimento.
Momenti finali di bilancio, per la verifica degli esiti formativi, della qualità
degli interventi didattici, delle modalità relazionali ed operative delle
insegnanti, del significato complessivo dell’esperienza educativa.
Documentazione dei processi di apprendimento
La documentazione consiste nella raccolta degli elaborati più significativi e delle
schede di verifica di ciascun bambino; diventa “memoria” delle tappe percorse e
informa, circa gli esiti, le famiglie e le colleghe della Scuola Primaria.
La documentazione risulta fondamentale anche per poter verificare il percorso di
apprendimento di ciascun bambino e valutarne le competenze raggiunte.
Oggi l’esercizio dell’autonomia attribuisce ad ogni istituzione scolastica ampie
responsabilità in materia di “modalità e criteri” di valutazione. Nella nostra scuola
è stata elaborata una scheda di valutazione per il passaggio degli alunni dalla
Scuola dell’Infanzia alla prima classe della Scuola Primaria.
In essa sono contenute alcune informazioni riguardanti il bambino, nonché la
valutazione della maturità e delle abilità raggiunte nei vari campi d’esperienza a
62
conclusione del triennio scolastico.
Il giudizio finale espresso dalle insegnanti potrà essere altresì utilizzato per la
formazione delle classi prime (qualora ve ne fosse più di una).
Un’apposita Commissione si occuperà di ciò e farà sì che gli alunni vengano
distribuiti in maniera equa nelle classi, tenendo conto dei risultati conseguiti.
SCUOLA PRIMARIA
La scuola primaria è costituita da tre plessi siti nei Comuni di Thiesi, Torralba e
Siligo.
Tempo scuola 40 ore con mensa
Plesso di Thiesi – lunedì, martedì,giovedì, venerdì dalle ore 8,30 alle ore
Mercoledì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 12,30.
Plesso di Torralba - dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30.
16,30.
Classe 1°
Classe 2°
Classi 3°- 4° - 5°
Lingua italiana
10
9/10
9
Matematica
9
8
8
Storia e cittadinanza
3
3
3
Geografia
2
2
2
Scienze
2
2
2
Musica
2
2
2
Arte e Immagine
2
2
2
Corpo movimento e
2
2
2
Tecnologia
1
1
1
Lingua Inglese
1
2
3
Religione Cattolica
2
2
2
4 Thiesi
4 Thiesi
4 Thiesi
5 Torralba
5 Torralba
5 Torralba
40
40
40
sport
e/o Attività Alternativa
Mensa
TOTALE
63
Tempo scuola 30 ore
Plesso di Siligo
Classe 1°
Classe 2°
Classi 3°- 4° - 5°
Lingua italiana
9
8
8
Matematica
7
7
7
Storia e cittadinanza
3
3
3
Geografia
2
2
2
Scienze
2
2
2
Musica
1
1
1
Corpo movimento e sport
1
1
1
Tecnologia
1
1
1
Lingua Inglese
1
2
2
Religione Cattolica
2
2
2
30
30
30
e/o Attività Alternativa
TOTALE
ISCRITTI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
CLASSI
THIESI
SILIGO
TORRALBA
1^ A
15
4
11
1^ B
15
-
-
2^ A
22
5
13
2^ B
22
-
-
3^ A
15
7
15
3^ B
15
-
-
64
4^ A
18
4
11
4^ B
18
-
-
5^ A
13
7
17
5^ B
13
-
-
Finalità
La Scuola Primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi
comprese quelle derivanti dalle disabilità, promuove lo sviluppo della personalità
e mira all’acquisizione degli apprendimenti di base offrendo l’opportunità di
sviluppare le potenzialità di ogni bambino.
Potenzialità cognitive:
- capacità percettivo-motorie e conoscenza del sé corporeo;
- capacità di interiorizzare le esperienze e di rappresentarle in varie forme;
- capacità di esprimere e simbolizzare esperienze col linguaggio specifico di
ogni disciplina;
- capacità di utilizzare il pensiero convergente, divergente, analitico e
sintetico.
Potenzialità socio-affettive:
- capacità di instaurare rapporti interpersonali;
- conquista dell’autostima;
- acquisizione della propria identità sessuata;
- conquista di autostima in giudizio;
- capacità di assumere impegni.
- capacità di riconoscere se stessi e gli altri come valore;
-capacità di rispettare gli altri tenendo conto delle differenze di:
sesso, razza, condizioni personali e sociali, religione, lingua, opinione.
65
Bisogni formativi
Attraverso l’azione positiva, la condivisione, il confronto,
il negoziare conflitti, l’autostima.
Star bene a scuola
Rispetto del tempo
di crescita
Favorire
esperienze
concrete, dirette
attive…
Conoscenza e
rispetto delle
diversità
rispettando e valorizzando le intelligenze, i ritmi, i tempi
personali, gli stili cognitivi di ogni alunno.
Rendendo gli alunni protagonisti delle proprie
competenze, attraverso metodologie differenziate.
favorendo il superamento di situazioni di svantaggio
sociale, economico e culturale che impediscono il
raggiungimento di obiettivi essenziali.
Sviluppo delle
capacità di giudizio
critico
e delle potenzialità di comunicazione: attraverso
processi di problematizzazione, rappresentazione e
sistematizzazione; di espressione con linguaggi,
tecniche e tecnologie diverse.
66
Offerta e fruibilità
di spazi accoglienti
e strutturati che favoriscano e promuovano
l’interazione, l’acquisizione di regole, l’ appartenenza
al gruppo, gli apprendimenti.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
Scuola Primaria
Al termine della Scuola Primaria, per le discipline vengono individuati traguardi
per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi rappresentano riferimenti per gli
insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa
allo sviluppo integrale dell’alunno.
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
ITALIANO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola;
porre domande pertinenti e chiedere chiarimenti;
esprimere la propria opinione, pensieri e stati d’animo;
esporre un argomento di studio;
riferire oralmente esperienze personali e raccontare storie in modo
essenziale e chiaro;
ascoltare, leggere e comprendere testi narrativi, descrittivi, argomentativi,
informativi - espositivi; ne individua il senso globale e/o le informazioni
principali; adottare molteplici strategie di lettura funzionali ai diversi scopi
con cui legge;
ricercare informazioni in testi di vario genere per scopi pratici e/o
conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione;
leggere in modo scorrevole, con espressività e intonazione, testi letterari;
raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un
racconto o di un’esperienza;
completare, manipolare, trasformare e rielaborare testi;
produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico,
lessicale, in cui sono rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei
principali segni interpuntivi;
67
• riconoscere e usare in modo consapevole le parti principali del discorso;
• analizzare la frase nei suoi elementi (predicato e principali complementi
diretti e indiretti);
• comprendere le principali relazioni tra le parole sul piano dei significati;
• riconoscere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici).
LINGUA INGLESE
•
•
•
•
conoscere la pronuncia dei fonemi non affini all’ italiano;
descrivere oralmente se stesso elaborando il materiale linguistico noto;
leggere e comprendere brevi testi;
acquisire un’ adeguata padronanza lessicale e grammaticale per formulare
frasi corrette;
• confrontare abitudini di vita del popolo inglese con quelle del popolo
italiano.
ARTE E IMMAGINE
• utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per
osservare, descrivere e leggere immagini statiche e in movimento;
• utilizzare le conoscenze del linguaggio visuale per produrre e rielaborare in
modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, con materiali e
con strumenti diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche
audiovisivi e multimediali)
• cominciare a leggere e interpretare opere d'arte di vario genere, anche
provenienti da epoche e contesti culturali diversi dai proprio;
• progettare e realizza, anche mediante l'uso del computer, foto storie,
presentazioni e brevi filmati;
• conoscere e utilizza ii linguaggio del fumetto;
• conoscere i principali beni artistici nel proprio territorio e manifestare
sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
MUSICA
• Distinguere ed esplorare eventi sonori dal punto di vista qualitativo,
spaziale e in riferimento alla fonte;
• utilizzare la voce nelle varie situazioni in modo consapevole ed espressivo;
68
• eseguire individualmente e in gruppo semplici brani strumentali e vocali;
• riconoscere e utilizzare gli elementi linguistici costitutivi di un semplice
brano musicale, sapendoli rappresentare graficamente con forme di
notazione non convenzionale;
• coordinare l'ascolto di brani musicali con ii movimento del corpo,
eseguendo semplici azioni coreografiche da soli e in gruppo;
• riconoscere il valore estetico di certi brani musicali, mettendoli in rapporto
con determinati stati d'animo e sentimenti.
AREA STORICO GEOGRAFICA
STORIA
• Usare fonti diverse per ricavare informazioni;
• usare linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo fatti e
avvenimenti;
• ricavare informazioni da un testo storico;
• organizzare le conoscenze in schemi di sintesi;
• collocare le civiltà studiate all'interno di un contesto temporale e spaziale e
individuare durate, mutamenti, successioni e contemporaneità;
• confrontare civiltà diverse e individuare analogie e differenze;
• ricostruire e riflettere sul percorso di apprendimento, anche attraverso il
confronto con compagni e insegnanti.
GEOGRAFIA
• Orientarsi nello spazio circostante e sul le carte geografiche, utilizzando
riferimenti topologici e punti cardinali;
• ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti;
• riconoscere gli elementi che caratterizzano i paesaggi e individuare
analogie e differenze con i principali paesaggi mondiali.
• progettare percorsi e itinerari di viaggio;
• elaborare con grafici, mappe, schemi le informazioni lette in testi e su carte
del patrimonio culturale italiano.
EDUCAZIONE FISICA
• Organizzare efficaci strategie di azione; acquisire consapevolezza delle
funzioni che regolano il proprio corpo, sapendole controllare e gestire in
ogni contesto di vita.
• Riconoscere e adottare alcuni essenziali principi relativi al benessere psicofisico legati all’igiene del proprio corpo, prevenzione degli infortuni e a un
corretto regime alimentare.
69
• Affrontare situazioni problematiche individuando le possibili soluzioni,
modalità e strategie di intervento.
• Partecipare in modo leale e costruttivo alle attività di gruppo e di squadra.
• Organizzare i tempi in relazione alle attività proposte.
• Saper attivare collegamenti e relazioni tra diversi ambiti disciplinari,
individuando analogie e differenze, relazioni tra i fenomeni.
MATEMATICA
• usa numeri naturali, interi, con la virgola, frazioni, in modo adeguato
rispetto al contesto;
• esegue le quattro operazioni con sicurezza;
• risolve problemi in situazione della vita quotidiana, geometriche e di misura;
• gestisce le misure delle figure anche in situazioni esterne alla scuola;
• costruisce rappresentazioni grafiche di dati e le sa interpretare per ricavare
informazioni;
• mette in relazione le diverse grandezze con le unità di misura adeguate.
SCIENZE
• Riconosce la struttura e la funzione dell’ organismo umano
• Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti
• Osserva e interpreta trasformazioni ambientali, in particolare quelle
conseguenti all’ azione modificatrice dell’ uomo
• Analizza e descrive i fenomeni individuandone le manifestazioni più
significative
TECNOLOGIA
• Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative
di lavoro
• Produce semplici rappresentazioni grafiche utilizzando elementi del
disegno tecnico o strumenti multimediali
• Esplora e interpreta il mondo fatto dall’ uomo e individua le funzioni di una
semplice macchina.
70
La valutazione e la certificazione dei processi di
apprendimento
Il Collegio dei Docenti ha stabilito alcune norme comuni ai tre ordini di scuola
riguardanti criteri, metodi e funzioni della valutazione:
Criteri conduttori
• corresponsabilità
• coerenza
• trasparenza
Funzione
• rilevazione sistematica di conoscenze e abilità
• documentazione e comunicazione
• contributo al processo educativo
Metodi
•
•
•
•
•
•
raccolta sistematica di informazioni sugli alunni
documentazione dell’attività scolastica
accertamento dei risultati in base alla programmazione
valutazione periodica complessiva collegiale
comunicazione delle valutazioni
certificazione esiti finali
Si potrebbe schematizzare il processo di valutazione dividendolo in tre fasi
principali:
• Conoscenza dell’alunno
• Rilevazione degli apprendimenti
• Valutazione dei processi formativi
71
Conoscenza dell’alunno
Risponde all’esigenza di raccogliere i dati in forma continuativa:
• Esperienze, conoscenze, abilità e modi dell’apprendimento
• Relazionalità e partecipazione
• Atteggiamento nei confronti dell’esperienza scolastica
Rilevazione degli apprendimenti
La valutazione degli apprendimenti viene effettuata mediante l’attribuzione di
voti numerici espressi in decimi. A ciascuno di essi corrisponde una valutazione
analitica concordata tra i docenti della Scuola Primaria:
Voto
10
Voto
9
Voto
8
Criteri
Impegno e partecipazione
Descrizione
Costanti, propositivi e responsabili
Acquisizione delle conoscenze
Elaborazione/applicazione
delle conoscenze
Autonomia nella
rielaborazione critica e
applicazione
Utilizzo delle abilità espositive
Strutturata ed organica
Procede con padronanza ed analisi funzionali
Criteri
Impegno e partecipazione
Descrizione
Costanti e collaborativi e responsabili
Acquisizione delle conoscenze
Elaborazione/applicazione
delle conoscenze
Autonomia nella
rielaborazione critica e
applicazione
Utilizzo delle abilità espositive
Completa e approfondita (es.: con approccio interdisciplinare)
Procede con padronanza ed analisi approfondite
Criteri
Impegno e partecipazione
Descrizione
Costanti e collaborativi
Acquisizione delle conoscenze
Sicura e ordinata
Elaborazione/applicazione
delle conoscenze
Procede con padronanza ed analisi
Autonomia nella
rielaborazione critica e
applicazione
Utilizzo delle abilità espositive
Acquisita, con capacità di effettuare valutazioni personali
Acquisita con capacità di valutazioni personali ed autonome e di sintesi
critica
Appropriato, vario e fluente
Acquisita, con capacità di valutazioni personali e sintesi
Appropriato e specifico
Corretto e preciso nella terminologia
72
Voto
7
Criteri
Descrizione
Impegno e partecipazione
Costanti ed efficaci
Acquisizione delle conoscenze
Sicura
Elaborazione\applicazione
delle conoscenze
Autonomia nella
rielaborazione critica e
applicazione
Utilizzo delle abilità espositive
Procede in modo sicuro in situazioni note
Parzialmente acquisita
Chiaro e tenden zialmente preciso
Voto
Criteri
6
Descrizione
Impegno e partecipazione
Regolari
Acquisizione delle conoscenze
Essenziale
Elaborazione/applicazione delle
conoscenze
Essenzialmente acquisita,
limitata ma pertinente
Autonomia nella rielaborazione
critica e applicazione
Essenzialmente acquisita
Utilizzo delle abilità espositive
Semplificata, sostanzialmente corretta ma con terminologia non
appropriata
Criteri
Impegno e partecipazione
Descrizione
Discontinui e superficiali
Acquisizione delle conoscenze
Parziale ed esclusivamente mnemonica
Elaborazione/applicazione
delle conoscenze
Incerta nell’ analisi e nella applicazione ma pertinente
Autonomia nella rielaborazione
critica e applicazione
In fase di acquisizione
Utilizzo delle abilità espositive
Impreciso e generico, ma da non pregiudicare la comprensione del
messaggio
Voto
5
73
Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento viene effettuata mediante l’attribuzione di
un giudizio sintetico. A ciascun giudizio corrisponde una valutazione analitica
concordata tra i docenti della Scuola Primaria:
GIUDIZIO
DESCRITTORI
Sufficiente
Discontinuo nell’ impegno e nella partecipazione al dialogo
educativo- non sempre corretto nei rapporti interpersonali
Talvolta assume comportamenti poco corretti nei confronti dei
compagni.
Partecipa al dialogo educativo in maniera adeguata
Buono
Generalmente rispetta le regole convenute.
Partecipa con interesse al dialogo educativo
Distinto
Rispetta le regole convenute.
Nei diversi contesti educativi assume un comportamento
responsabile, corretto e collaborativo.
Partecipa con interesse e vivacità al dialogo educativo
Rispetta sempre le regole convenute.
Ottimo
Nei diversi contesti educativi assume un comportamento
responsabile, corretto e collaborativo.
Assume un ruolo positivo all’interno del gruppo.
74
Giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno
Integra la valutazione del comportamento e degli apprendimenti in decimi,
corrisponde alla Valutazione dei processi formativi, ha cadenza quadrimestrale,
viene riportato nella scheda di valutazione e comprende:
Alfabetizzazione:
• Acquisizione di abilità di base
• Padronanza di conoscenze e linguaggi
• Sviluppo di competenze comunicative ed espressive
Autonomia personale
•
•
•
•
Maturazione di consapevole identità personale
Autostima, fiducia nei propri mezzi
Autocontrollo
Autonomia e creatività
75
Certificato delle competenze
Tenendo conto del processo di apprendimento, è certificato, al termine della
scuola primaria, il livello delle competenze maturate dall’alunno nella scuola e
nell’extrascuola.
Riferimento per l’identificazione delle competenze da certificare è il Profilo
educativo, culturale e professionale dello studente al termine del 1° ciclo.
Per le competenze acquisite sono previsti tre livelli di certificazione: essenziale,
intermedio, maturo.
Strumenti culturali
Competenze linguistiche: comprensione dei contenuti
di semplici testi; impiego di registri linguistici in
relazione al contesto; produzione di testi in forme
adeguate allo scopo e al destinatario.
Competenze scientifiche: osservazione della realtà per
riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali
nell’ambiente naturale e antropico;
Livello di competenza
Essenziale: sei
Intermedio: sette\otto
Maturo: nove\dieci
o
sei
o
sette
o
otto
o
sei
o
sette
o
Competenze matematiche: lettura della realtà e risoluzione
di semplici problemi; padronanza e utilizzo dei concetti
elementari della matematica; raccolta, organizzazione e
interpretazione di dati.
o
nove
o
dieci
o
nove
o
dieci
o
nove
o
dieci
otto
o
sei
o
sette
o
otto
76
Competenze tecniche e informatiche: utilizzo semplice di
strumentazione tecnologica; impiego della videoscrittura, dei
principali programmi informatici; accesso e utilizzo del web.
o
sei
o
sette
o
otto
Competenze storico-geografiche: orientamento spaziotemporale e identificazione intuitiva delle peculiari
caratteristiche fisico antropologiche del territorio; uso della
documentazione e della osservazione per conoscere realtà
storiche e geografiche.
o
sei
o
sette
o
otto
Competenze in lingua inglese: ascoltare e comprendere
semplici messaggi, leggere e comprendere brevi testi, saper
sostenere una facile conversazione.
o
o
o
Competenze artistiche: descrizione, rappresentazione e
ricostruzione della realtà e delle esperienze attraverso
semplici linguaggi espressivi; conoscenza del patrimonio
artistico - culturale nel territorio.
Competenze motorie: impiego di schemi motori e posturali,
loro interazioni in situazione combinata e simultanea;
rispetto delle regole dei giochi sportivi praticati
sette
o
otto
Relazione con gli altri: disponibilità alla collaborazione con
coetanei e adulti; pratica della tolleranza, della solidarietà e
dell’ascolto degli altri.
o
nove
o
dieci
o
nove
o
dieci
o
nove
o
dieci
o
nove
o
dieci
sei
sette
otto
Identità
Competenze socio - relazionali
Conoscenza di sé: affermazione della propria identità;
risoluzione dei problemi in autonomia; responsabilità
personale.
dieci
otto
o
o
o
sette
sei
o
nove
sei
o
o
o
Livello di competenza
o
sei
o
sette
o
otto
o
sei
o
sette
o
nove
o
dieci
o
nove
77
Rispetto dell’ ambiente e delle cose.
o
o
dieci
otto
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La scuola è articolata in due sezioni: una sede centrale a Thiesi e una sezione
staccata a Bonnanaro.
Nella sede centrale frequentano, oltre agli alunni di Thiesi, anche quelli residenti a
Banari, Bessude, Borutta, Cheremule e Siligo. A Bonnanaro frequentano allievi di
Bonnanaro e Torralba.
Otto comuni quindi costituiscono il bacino d’utenza della scuola, con una
popolazione complessiva di circa diecimila abitanti.
TEMPO SCUOLA
Il tempo scuola è articolato in sei giorni settimanali dalle ore 8,25 alle ore 13,30,
con moduli orari di 60’.
Il martedì e il venerdì si effettua il rientro dalle ore 14,30 alle 17,30.
Nella sede di Thiesi, gli alunni pendolari possono permanere all’interno
dell’Istituto, affidati alla vigilanza di docenti incaricati.
Per l’anno scolastico 2012-2013, sulla base delle esperienze maturate negli ultimi
anni e tenuto conto delle esigenze di adeguare l’offerta formativa al quadro
normativo introdotte dalle disposizioni del DL 59/2004, dal DPR 81/2009 , dal DPR
89/2009 e dalle “Indicazioni per il curricolo”, il nostro Istituto propone il seguente
tempo scuola:
• 30 ore settimanali ( tempo base)
• 30 ore + 3 ore (tempo base ampliato-Corso ad indirizzo musicale)
• 36 ore settimanali (tempo prolungato)
• 39 ore settimanali (tempo prolungato – tre ore: studio strumento musicale)
Il Tempo Prolungato
prevede la sosta degli
alunni a scuola durante la
Tempo normale
Tempo prolungato
Sez. A di Thiesi- Bonnanaro
Indirizzo musicale
Classi I II e III sez. B Thiesi
78
pausa pranzo. Materie
Italiano, Storia e Geografia
Matematica e Scienze
Lingua inglese
Lingua francese
Musica
Tecnologia
Educazione fisica
Arte e immagine
Religione cattolica
Laboratorio musicale
TOT
10
6
3
2
2
2
2
2
1
0
30
14
8
3
2
2
2
2
2
1
0
36
(2 rientri pomeridiani)+2
ore di mensa
10
6
3
2
2
2
2
2
1
3
33
(2 rientri pomeridiani)
Il corso ad indirizzo musicale è stato istituito nella Scuola Secondaria di 1° grado
nell’anno scolastico 2006-2007, e vi sono iscritti gli alunni della sezione B
(classi 1^, 2^, 3^ ) della sede di Thiesi.
Ammissione al corso
L’ammissione consiste in una semplice prova orientativo - attitudinale finalizzata
a verificare la naturale predisposizione dell’alunno verso un determinato
strumento.
Struttura del corso
Il corso di strumento si articola per la durata dell’intero triennio e prevede la
frequenza settimanale con musicisti professionisti abilitati all’insegnamento, le
cui lezioni saranno di carattere sia individuale sia collettivo.
La lezione individuale, che avrà la durata di un’ora, si svolgerà al pomeriggio e
verterà oltre che sulla pratica strumentale (tecnica, repertorio, lettura della
musica) anche sull’ascolto partecipativo delle lezioni o di parti di queste, per cui
un allievo potrà assistere alla lezione del compagno o dei compagni.
Strumenti
Gli alunni iscritti (tendenzialmente fino a un massimo di sei per ogni specialità
strumentale), potranno scegliere di studiare uno dei seguenti strumenti:
CHITARRA, CLARINETTO, CORNO, VIOLINO.
79
Finalita’ e Obiettivi
Il ruolo della scuola secondaria di 1° grado nel sistema scolastico:
•
nel 1979 i programmi ministeriali le attribuiscono alcuni compiti fondamentali
quali la formazione dell’uomo e del cittadino, il raggiungimento di una
preparazione culturale di base che costituisca il presupposto indispensabile
per ogni ulteriore impegno scolastico, la conquista della propria identità
attraverso un continuo processo di formazione della personalità;
• nel 1999 (DPR 275) è stata introdotta la legge che disciplina l’autonomia
scolastica e consente a ciascun istituto, nel rispetto delle indicazioni
nazionali, di scegliere un proprio progetto didattico-educativo, aderente alla
realtà locale;
• nel 2004 (L. 53/2003) è entrata in vigore la riforma scolastica che ha
apportato diverse modifiche, tra le quali anche la scansione oraria che ha, a
sua volta, influenzato l’organizzazione didattica;
• nel 2012, le Indicazioni per il curricolo hanno puntualizzato l’esigenza di
operare in continuità con la scuola primaria e, in prospettiva, con la scuola
sec. di II grado.
Finalità
In quanto scuola della formazione dell’uomo e del cittadino, la scuola
secondaria di 1° grado si propone:
• di concorrere allo sviluppo della personalità dell’alunno in tutte le direzioni
(etiche, religiose, sociali, intellettive, affettive, operative, creative, ecc.)
• di favorire la conquista di capacità logiche, scientifiche, operative e delle
corrispondenti abilità;
• di far acquisire specifiche conoscenze, indispensabili e funzionali al
80
conseguimento di una preparazione culturale di base;
• di sviluppare la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio
rapporto con il mondo esterno;
• di aiutare ad acquisire progressivamente un’immagine sempre più chiara ed
approfondita della realtà sociale, delle sue dinamiche, delle sue strutture e
aggregazioni;
• di aiutare a comprendere il rapporto intercorrente tra queste e la vita e le
decisioni del singolo individuo.
In quanto scuola orientativa, la scuola secondaria di 1° grado:
• pone l’alunno in condizione di conquistare la propria identità attraverso un
continuo processo di formazione della personalità;
• concorre a sviluppare una capacità decisionale fondata sulla conoscenza di
sé.
• fornisce conoscenze ed esperienze utili ai fini dell’orientamento
(scolastico e professionale).
In quanto scuola secondaria nell’ambito dell’istruzione obbligatoria,la
scuola secondaria di 1° grado:
• si propone il raggiungimento di una preparazione culturale di base;
• pone le premesse per l’ulteriore educazione permanente e ricorrente;
• costituisce il presupposto indispensabile per ogni ulteriore impegno
scolastico.
Obiettivi formativi e didattici
Il Collegio dei Docenti in forma d’obiettivi trasversali, ha elaborato le
indicazioni che devono costituire vincolo ed orientamento per l'attività delle
Equipes pedagogiche, le quali, nell'elaborare la programmazione didattica
annuale, apporteranno gli opportuni adattamenti alla specifica situazione
degli alunni.
Poiché le discipline sono strumento e occasione per uno sviluppo unitario di
conoscenze, capacità e orientamenti, che concorrono alla promozione di
competenze più ampie e trasversali - condizione essenziale per la piena
realizzazione personale e sociale- i docenti sono impegnati a ricercare e
potenziare il progetto educativo formulato unitariamente i cui obiettivi,
sotto indicati, costituiscono altrettanti traguardi da perseguire.
81
Obiettivi trasversali e di apprendimento al termine della classe terza
• Acquisire la conoscenza di tecniche, regole e procedimenti e sviluppare
la capacità di utilizzarli nella soluzione di problemi.
• Sviluppare, secondo le proprie attitudini (linguistiche, grafiche,
pittoriche, musicali, gestuali), le capacità espressive.
• Sviluppare la capacità di rielaborazione personale, di riflessione e di
critica.
• Sviluppare le capacità logiche ed astrattive.
• Saper riconoscere il valore di regole comportamentali per il rispetto di se
stessi, degli altri, delle cose.
• Acquisire la capacità di controllare i propri stati emozionali.
• Acquisire sicurezza nell'espletamento dei propri compiti e nelle relazioni
con gli altri.
• Comprendere il valore della collaborazione e dell'assunzione delle
proprie responsabilità nella vita comunitaria.
• Sviluppare una graduale capacità di esprimere le proprie idee e
convinzioni e di confrontarle con quelle altrui.
• Sviluppare la capacità di partecipare con impegno alle attività di
apprendimento.
• Maturare la consapevolezza delle proprie potenzialità e attitudini e
sviluppare la capacità di valorizzarle.
• Acquisire un metodo di studio sempre più autonomo ed efficace.
• Sviluppare la capacità di comprensione di testi e di messaggi.
• Acquisire una competenza linguistica adeguata alla necessità di
esprimere in modo chiaro il proprio pensiero e le proprie conoscenze.
• Sviluppare la capacità di decodifica e di utilizzazione dei linguaggi non
82
verbali.
• Acquisire la capacità di organizzare e riferire le conoscenze.
• Sviluppare, attraverso lo studio delle diverse discipline e la
partecipazione alle attività integrative ed aggiuntive, una propria formazione
culturale più ricca ed articolata.
• Acquisire la capacità di osservare, rappresentare e descrivere fatti e
fenomeni.
Traguardi di competenze al termine della scuola secondaria
di 1° grado
Gli obiettivi, come suggeriscono le Indicazioni per il Curricolo del 2012,
appartengono a tre tipologie, strettamente correlate tra loro:
• conoscenze = sapere (acquisizione teorica dei contenti disciplinari);
• abilità
= saper fare (utilizzo delle conoscenze acquisite);
• competenze = saper essere (utilizzo delle conoscenze e delle abilità,
capacità elaborative, logiche e critiche, capacità di riconoscere problemi e
di prendere decisioni appropriate).
In particolare per queste ultime, le medesime Indicazioni per il Curricolo,
hanno fissato specifici traguardi di competenze, qui di seguito riportati.
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
ITALIANO
L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni
comunicative,sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre
rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo,
oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo
utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti
vari ambiti culturali e sociali.
Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri,
per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella
valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema.
83
Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o
altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le
informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti
informatici.
Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a
manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui
quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti.
Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni
semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori.
Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può
esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali.
È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la
comunicazione orale e scritta.
Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione
comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai
campi di discorso.
LINGUE COMUNITARIE:
•
prima lingua
In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o
più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed
esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni
mantenendo la coerenza del discorso. Comprende i punti essenziali di messaggi
chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola
e nel tempo libero. Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze,
ambizioni; espone brevemente
ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti. Nella conversazione, comprende i
punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche
se può avere qualche difficoltà espositiva. Riconosce i propri errori e a volta
riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle
convenzioni comunicative che ha interiorizzato.
•
seconda lingua
L’alunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e
riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di
immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla
famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Comunica in attività che richiedono
solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e
84
abituali. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
MUSICA
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali
attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. È in
grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative o
partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e
multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici.
Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria
capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i
significati, anche in relazione al contesto storico-culturale. Sa analizzare gli aspetti
formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un
lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in
interazione musiche di tradizione orale e scritta.
Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la
propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali
contemporanee.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali,
servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della
costruzione di un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie
attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla
scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio.
Per le competenze specifiche relative allo studio dello strumento musicale nelle
scuole secondarie di primo grado, in attesa di una definitiva attuazione della
Riforma degli studi musicali, del conseguente avvio dei Liceo Coreutico e Musicale
e della definizione dei livelli di entrata e uscita di quel settore, restano in vigore le
indicazioni contenute nell’Allegato A del DM 201/99.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge
e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati
audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
85
ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti
artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali
del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile
ai problemi della sua tutela e conservazione. Realizza un elaborato personale e
creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e
materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e
multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico.
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze
privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la
propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie
e dei propri limiti. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio
corporeo-motorio-sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni
e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive. Possiede
conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e
alla promozione di corretti stili di vita. È capace di integrarsi nel gruppo, di cui
condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l’altro. È
capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di
impegnarsi per il bene comune. Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play)
e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e
l’esercizio di tali valori in contesti diversificati.
STORIA
L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in
modo autonomo su fatti e problemi storici. Conosce i momenti fondamentali
della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla
formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica.
Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e
contemporanea.
Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione
neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce gli aspetti
essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità. Ha
elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava
informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. Sa
esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa
argomentare le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente,
86
comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del
mondo contemporaneo.
GEOGRAFIA
L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizza
opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione,
regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte
geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per
comunicare efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda. È
in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti,
fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e
del Mondo.
Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che
implementa in modo significativo attingendo all'esperienza quotidiana e al
bagaglio di conoscenze. Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la
conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi
e pregiudizi. Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le
emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio
naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Valuta i possibili effetti delle
decisioni e delle azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale
geografiche.
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
MATEMATICA
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne
padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il
risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni
e ne coglie le relazioni tra gli elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e
prendere decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro
coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti
diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema
specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite. Sostiene le
proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando
87
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le
conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule,
equazioni..) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso
esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano
utili in molte situazioni per operare nella realtà.
SCIENZE
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più
comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai
problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni
ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici
e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel
tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i
modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla terra, del carattere finito
delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita
ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel
campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
TECNOLOGIA
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e
le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi
naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e
riconosce le diverse forme di energia coinvolte.
E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di
tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed’è in grado di
classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai
materiali.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi
disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo
diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è
88
in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di
studio e di socializzazione.
DIPARTIMENTO DI MUSICA E STRUMENTO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L’alunno partecipa attivamente alla realizzazione di esperienze musicali
attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture differenti.
Usa la notazione musicale funzionale alla lettura, all’analisi e alla produzione di
brani musicali.
E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione guidata,
messaggi musicali con strumenti “tradizionali” e multimediali.
Comprende e valuta eventi, relativi a brani musicali, riconoscendone i significati
anche in relazione alla propria esperienza musicale in diversi contesti storicoculturali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (Tutte le classi)
1. Eseguire in modo espressivo brani vocali e strumentali di diversi generi e
stili.
2. Improvvisare, rielaborare brani musicali in strutture aperte sia schemi
ritmico -melodici
89
3. Riconoscere e classificare i più importanti elementi costitutivi del
linguaggio musicale
4. Decodificare e utilizzare la notazione musicale
CRITERI DI VALUTAZIONE DI MUSICA
La valutazione dell’alunno terrà conto:
• del contesto socio-economico e culturale di provenienza;
• del livello di partenza;
• degli interventi effettuati (recupero, consolidamento, potenziamento);
• dell’impegno, degli interessi e delle attitudini evidenziati.
VOTO
GIUDIZIO
10
9
8
7
6
Corrisponde ad un pieno e completo raggiungimento
degli obiettivi ed è indice di padronanza dei contenuti e
delle abilità di trasferirli e rielaborarli autonomamente
in un’ottica interdisciplinare. Sarà, quindi,attribuito agli
alunni che dimostrino di possedere una completa e
personale conoscenza degli argomenti, di aver
acquisito pienamente le competenze previste e di
saper fare un uso sempre corretto del linguaggio
specifico, manifestando una sicura padronanza degli
strumenti.
Corrisponde ad un completo raggiungimento degli
obiettivi e una autonoma capacità di rielaborazione
delle conoscenze. Sarà attribuito agli alunni che
dimostrino di possedere una conoscenza completa
degli argomenti, di aver acquisito le competenze
richieste, di usare in modo corretto il linguaggio
specifico e gli strumenti.
Corrisponde ad un buon raggiungimento degli obiettivi
e ad una buona capacità di rielaborazione
delle conoscenze. Sarà, quindi, attribuito agli alunni che
dimostrino di possedere una buona conoscenza degli
argomenti, di aver acquisito le competenze richieste e
di saper usare in modo abbastanza corretto il
linguaggio specifico e gli strumenti.
Corrisponde ad un sostanziale raggiungimento degli
obiettivi e ad una capacità di rielaborazione delle
conoscenze non sempre sicura. Sarà, quindi, attribuito
agli alunni che dimostrino di possedere una discreta
conoscenza degli argomenti, di aver acquisito le
competenze fondamentali richieste,
manifestando qualche incertezza nell’uso del
linguaggio specifico e degli strumenti.
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi
essenziali. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di
possedere
una
conoscenza degli argomenti
90
5
4
superficiale, di aver acquisito le competenze minime
richieste con incertezze nell’uso del linguaggio
specifico e degli strumenti.
Corrisponde ad un parziale raggiungimento degli
obiettivi minimi. Sarà attribuito agli alunni che
dimostrino di possedere limitate o non adeguate
conoscenze, di non aver acquisito le competenze
richieste, con difficoltà nell’uso del linguaggio specifico
e degli strumenti.
Corrisponde al non raggiungimento degli obiettivi
minimi. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di
possedere
frammentarie
e/o
non
adeguate
conoscenze, limitato uso del linguaggio specifico e
degli strumenti e di non aver acquisito le competenze
richieste, nonostante gli interventi individualizzati.
CRITERI DI VALUTAZIONE DI STRUMENTO
VOTO
GIUDIZIO
10
9\8
7
Conosce ed utilizza in modo sicuro, consapevole ed
autonomo gli elementi fondamentali della notazione;
comprende
pienamente il senso del linguaggio
specifico; ha maturato scioltezza e padronanza nella
pratica strumentale; ha sviluppato un ottimo senso
ritmico, esegue con sicurezza i brani proposti, ha
mostrato capacità di ascolto; utilizza autonomamente
ed in modo personale i materiali sonori con chiare e
coerenti finalità espressive; affronta lo studio in modo
autonomo.
Utilizza con sicurezza gli elementi fondamentali della
notazione; comprende il senso del linguaggio specifico;
ha maturato una buona abilità nella pratica
strumentale; ha acquisito un buon senso ritmico,
esegue correttamente i brani proposti, ha mostrato
buone capacità d’ascolto; utilizza autonomamente i
materiali sonori con finalità espressive; affronta lo
studio in modo autonomo.
Conosce gli elementi della notazione musicale e li usa
se guidato; ha maturato una soddisfacente abilità nella
pratica strumentale; ha acquisito il senso ritmico,
esegue i brani proposti anche se con incertezze, ha
mostrato capacità di ascolto; utilizza, seguendo le
indicazioni dell’insegnante, i diversi materiali sonori con
finalità espressive non sempre chiare e coerenti;
affronta lo studio in modo sufficientemente
autonomo.
Conosce parzialmente gli elementi fondamentali della
notazione e li usa in modo approssimativo; nella pratica
91
6
5\4
strumentale manifesta difficoltà; ha acquisito un
debole senso ritmico, esegue i brani proposti con
incertezze, ha mostrato capacità di ascolto in modo
discontinuo; utilizza in modo semplice il materiale
sonoro; necessita della guida dell’insegnante
nell’affrontare lo studio.
Conosce in maniera approssimativa gli elementi
fondamentali della notazione e li utilizza con difficoltà;
nella pratica strumentale manifesta notevoli difficoltà;
ha acquisito uno scarso senso ritmico, esegue i brani
proposti con difficoltà, ha mostrato limitate capacità di
ascolto; utilizza con difficoltà il materiale sonoro;
necessita
di
guida
costante
dell’insegnante
nell’affrontare lo studio.
La programmazione
L’azione educativa e didattica programmata dalla scuola, tenendo conto
della legislazione vigente:
• organizza gli apprendimenti in maniera progressivamente orientata verso le
specifiche discipline, di cui si approfondiscono le conoscenze;
• ricerca le interconnessioni nella prospettiva della elaborazione di un sapere
integrato e promuove a tal fine la collaborazione tra docenti;
• procede per Unità di apprendimento, i cui obiettivi e contenuti sono di
pertinenza di ciascun docente, previo accordo in sede di Area Disciplinare;
• viene puntualizzata all’interno dell’Equipe pedagogica, secondo una visione
globale ed unitaria. In questa attività di scelta e messa a punto di un
progetto di lavoro, vengono espresse:
• la collegialità della stessa equipe, nel senso della condivisione delle scelte
didattico- educative;
• la corresponsabilità, cioè l’assunzione collettiva delle responsabilità.
Le Unità di apprendimento devono comunque essere impostate seguendo
i criteri e le modalità sottoindicate:
criteri di scelta dei contenuti
• funzionalità al consolidamento e rinforzo della preparazione di base;
92
• congruenza con gli obiettivi educativo-formativi e didattici individuati per la
classe;
• capacità di produrre motivazione;
• aderenza ai programmi ministeriali;
• attenzione agli interessi, abilità, conoscenze presenti negli alunni;
• valenza formativa;
• elementi di pluridisciplinarità;
• capacità di realizzare un collegamento tra scuola e realtà.
modalità di organizzazione dei contenuti
• verifica dei prerequisiti e rinforzo degli stessi
• definizione e precisazione degli obiettivi
• percorso di apprendimento: informazione, socializzazione delle esperienze,
ecc.
verifica e valutazione dei risultati.
La valutazione
1) Valutazione degli apprendimenti
Nella Scuola Secondaria di 1° grado la valutazione è espressa in decimi e, nei
documenti di valutazione degli alunni, i voti sono riportati anche in lettere: per
l’ammissione alla classe successiva, o all’Esame di Stato a conclusione del ciclo,
è necessario avere un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina.
Ai fini di una corretta valutazione didattico-educativa, si fa riferimento alla
parte generale del presente Piano dell’Offerta Formativa, in rapporto alle
caratteristiche, alle condizioni e modalità nonché agli strumenti di
documentazione e certificazione.
In riferimento alla normativa ed in particolare al DPR 122/2009, in sede di
Collegio dei docenti è stato approvato il seguente testo che indica i criteri per la
valutazione sommativa e finale (con corrispondenza tra giudizi sintetici e voti
decimali), per l’individuazione di criteri comuni a tutte le discipline, per l’uso di
un lessico comune e condiviso, funzionale alla valutazione ed ai fini della
indispensabile trasparenza della medesima.
Voto
Livello obiettivi
Criteri
Impegno e partecipazione
Descrizione
Rifiuto (Es.: di esecuzione e\o consegna dei compiti in
bianco)
93
4
Voto
5
Voto
6
Voto
7
Non raggiunti
Livello obiettivi
Superficiale e
frammentario
Livello obiettivi
Raggiunti
Livello
obiettivi
Raggiunti e
assimilati
Acquisizione delle
conoscenze
Non rilevabile
Elaborazione/applicazione
delle conoscenze
Assente
Autonomia nella
rielaborazione critica e
applicazione
Utilizzo delle abilità
espositive
Non rilevabile
Non rilevabile
Criteri
Descrizione
Impegno e partecipazione
Discontinui e superficiali
Acquisizione delle
conoscenze
Parziale ed esclusivamente mnemonica
Elaborazione/applicazione
delle conoscenze
Incerta nell’analisi
e nell’applicazione
Autonomia nella
rielaborazione
critica e applicazione
In fase di acquisizione
Utilizzo delle abilità
espositive
Impreciso e generico, ma da non pregiudicare la
comprensione del messaggio
Criteri
Impegno e partecipazione
Acquisizione delle
conoscenze
Elaborazione/applicazione
delle conoscenze
Autonomia nella
rielaborazione
critica e applicazione
Utilizzo delle abilità
espositive
Descrizione
Regolari
Essenziale
Essenzialmente acquisita,
limitata ma pertinente
Essenzialmente acquisita
Semplificata, sostanzialmente corretta ma con
terminologia non appropriata
Criteri
Descrizione
Impegno e partecipazione
Costanti ed efficaci
Acquisizione delle conoscenze
Sicura
Elaborazione\applicazione
delle conoscenze
Autonomia nella
rielaborazione critica e
applicazione
Utilizzo delle abilità espositive
Procede in modo sicuro in situazioni note
Criteri
Impegno e partecipazione
Descrizione
Costanti e collaborativi
Acquisizione delle conoscenze
Sicura e ordinata
Parzialmente acquisita
Chiaro e tenden zialmente preciso
Livello obiettivi
Voto
94
8
Voto
9
Voto
10
Pienamente
raggiunti e assimilati
Livello
obiettivi
Saldamente
raggiunti e
pienamente
assimilati
Livello
obiettivi
Saldamente
raggiunti e
pienamente
assimilati, con
capacità di
rielaborazione
Elaborazione/applicazione
delle conoscenze
Procede con padronanza ed analisi
Autonomia nella
rielaborazione critica e
applicazione
Utilizzo delle abilità espositive
Acquisita, con capacità di effettuare valutazioni
personali
Criteri
Impegno e partecipazione
Descrizione
Costanti e collaborativi e responsabili
Acquisizione delle conoscenze
Completa e approfondita (es.: con approccio
interdisciplinare)
Procede con padronanza ed analisi approfondite
Elaborazione/applicazione
delle conoscenze
Autonomia nella
rielaborazione critica e
applicazione
Utilizzo delle abilità espositive
Corretto e preciso nella terminologia
Acquisita, con capacità di valutazioni personali e sintesi
Appropriato e specifico
Criteri
Impegno e partecipazione
Descrizione
Costanti, propositivi e responsabili
Acquisizione delle conoscenze
Elaborazione/applicazione
delle conoscenze
Autonomia nella
rielaborazione critica e
applicazione
Utilizzo delle abilità espositive
Strutturata ed organica
Procede con padronanza ed analisi funzionali
Acquisita con capacità di valutazioni personali ed
autonome e di sintesi critica
Appropriato, vario e fluente
2) Valutazione del comportamento
Ai sensi degli articoli 2, 3 del Decreto Legge 1/09/2008 n° 137, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 e del DPR 22 giugno 2009 n°122:
“Il voto di condotta è espresso in decimi e concorre alla valutazione complessiva
dello studente e determina, se inferiore ai sei decimi, la non ammissione al
successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo” (L.169/2008).
Viene attribuito dal Consiglio di classe su proposta del docente
coordinatore, dopo la definizione dei voti di profitto in sede di scrutinio; non
costituisce un provvedimento disciplinare, ma può esserne una diretta
conseguenza.
Viene attribuito secondo i seguenti criteri generali che, tuttavia, non
implicano automatismi meccanici: il Consiglio di classe pertanto dovrà valutare
con attenzione e scrupolo la situazione di ogni singolo alunno:
• rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto di corresponsabilità;
• frequenza e puntualità alle lezioni;
Si ricorda che il voto di condotta non ha valenza esclusivamente sanzionatoria,
ma è strumento utile ai fini di orientare, stimolare e potenziare il senso di
responsabilità dell’alunno.
95
Voto
Descrittori
Rapporti disciplinari
Partecipa con interesse e vivacità al dialogo educativo
• comportamento corretto, responsabile e pienamente
rispettoso dei regolamento d’Istituto e del patto Educativo
di corresponsabilità;
• frequenza assidua alle lezioni e puntualità;
10
• responsabilità e diligenza nell’utilizzo delle attrezzature e
strutture comuni;
• uso appropriato e diligente del materiale didattico
personale;
Non ha a suo carico note o
provvedimenti disciplinari
• ruolo propositivo e collaborativo all’interno del gruppoclasse e giusto equilibrio nelle relazioni;
• rispetto puntuale dei propri doveri scolastici.
Voto
Descrittori
Rapporti disciplinari
Partecipa con interesse al dialogo educativo
• comportamento corretto, responsabile e pienamente
rispettoso dei regolamento d’Istituto e del patto Educativo
di corresponsabilità;
9
• frequenza regolare alle lezioni o assenze sporadiche e
puntualità;
• responsabilità e cura nell’utilizzo delle attrezzature e
strutture comuni;
Non ha a suo carico note o
provvedimenti disciplinari
• uso appropriato responsabile del materiale didattico
personale;
• ruolo collaborativo e buona relazione all’interno del
gruppo-classe;
• rispetto dei propri doveri scolastici.
Partecipa al dialogo educativo in maniera adeguata
•
comportamento in genere corretto e rispettoso
delle norme fondamentali della vita scolastica;
8
•
frequenza abbastanza regolare alle lezioni,
qualche ritardo e/o uscita anticipata per motivi non di
salute
Non ha a suo carico note o
provvedimenti disciplinari
96
•
generale cura nell’utilizzo delle attrezzature e
strutture comuni;
•
uso appropriato del materiale didattico personale;
•
buona relazione all’interno del gruppo-classe;
•
generale rispetto dei propri doveri scolastici.
Discontinuo nell’ impegno e nella partecipazione al
dialogo educativo – non sempre corretto nei rapporti
interpersonali
• comportamento talvolta poco rispettoso delle norme
fondamentali della vita scolastica;
7
• frequenza regolare con varie assenze e/o ritardi, uscite
anticipate per motivi non di salute;
• generico utilizzo delle attrezzature e strutture comuni;
Una o più note disciplinari,
verbali e/o scritte, valutate di
natura lieve dal Consiglio di
classe (e che hanno dato luogo a
successivi miglioramenti)
• uso non appropriato del materiale didattico personale;
• interazione comunque positiva/accettabile all’interno del
gruppo-classe;
• assolvimento superficiale dei propri doveri scolastici..
Voto
Descrittori
Rapporti disciplinari
Partecipa saltuariamente al dialogo educativo ed é spesso
scorretto nei rapporti interpersonali
• comportamenti frequenti di disturbo del normale
svolgimento delle attività scolastiche;
• frequenza irregolare: assenze ripetute e/o ritardi, uscite
anticipate per motivi non di salute;
6
• trascuratezza e/o uso improprio delle attrezzature e
strutture comuni;
• disordine e trascuratezza continui nell’uso del materiale
didattico personale;
Ammonizioni verbali e/o scritte
ripetute; convocazione dei
genitori; sanzioni disciplinari
(allontanamento dalle lezioni da
1 a 5 gg); sospensione dalle visite
guidate e/o viaggi d’istruzione
• atteggiamenti e linguaggi poco rispettosi e/o non
adeguati nei confronti dei compagni, dei docenti e del
personale;
• assolvimento sporadico e/o frequentemente parziale dei
propri doveri scolastici.
Non partecipa ad alcun dialogo nei rapporti con la scuola e
in quelli interpersonali
• violazione sistematica del Regolamento d’Istituto, con
comportamenti di disturbo continui e reiterati tali da
impedire il normale svolgimento delle attività scolastiche;
Ammonizioni verbali e/o scritte
ripetute per violazioni gravi;
97
• frequenza irregolare/saltuaria
anticipate per motivi non di salute;
5
con
ritardi,
uscite
• uso improprio delle attrezzature e strutture comuni tale
da provocare danneggiamenti;
sanzioni disciplinari
(allontanamento dalle lezioni da
6 a i 15 gg); sanzioni disciplinari
(allontanamento dalle lezioni
oltre i 15 gg);
• ripetute e gravi scorrettezze in atteggiamenti e/o
linguaggi che violino la dignità della persona, nei confronti
dei compagni, dei docenti e del personale;
• inadempienza dei propri doveri scolastici e/o disinteresse
manifesto per una o più discipline.
Certificato delle competenze
Come previsto dal DL 137/2008, alla fine del terzo anno, il Dirigente scolastico ed il
Presidente della COMMISSIONE D’ ESAME, tenuto conto del percorso scolastico e delle
prove d’esame, sottoscrivono il seguente
Certificato, che attesta i livelli di competenza raggiunti nelle discipline di studio e nelle
attività opzionali e facoltative. Lo stesso Certificato, anche con riferimento a prove d’esame
sostenute con esito molto positivo, evidenzia le eventuali capacità e potenzialità in specifici
ambiti disciplinari.
STRUMENTI CULTURALI
Livello di competenza:
essenziale, 6
intermedio, 7/8
maturo 9/10
Competenze in lingua italiana. Comprende e decodifica la
comunicazione orale e scritta; produce testi orali e scritti adeguati
alla situazione; esprime e padroneggia lettura, lessico e struttura.
o
o
sei
o
nove
o
dieci
sette
98
o
otto
Competenze in lingue comunitarie. Inglese (o prima lingua
comunitaria): avvio al livello B1* (comprende in modo essenziale gli
elementi principali di un discorso, partecipa a conversazioni
semplici su argomenti di varia tipologia e genere, scrive testi
semplici e coerenti); Francese (o sec. Lingua com.): livello A1*
(comprende e utilizza espressioni d’uso quotidiano, interagisce in
modalità di colloquio su argomenti personali, scrive semplici frasi).
o
sei
o
sette
o
otto
Competenze scientifiche. Utilizza le conoscenze scientifiche;
identifica domande alle quali dare risposte sui fatti per
comprendere il mondo della natura e i cambiamenti apportati
dall’attività umana.
o
o
o
o
sei
o
sette
o
otto
Competenze artistiche. Descrive, rappresenta e ricostruisce realtà
ed esperienze attraverso linguaggi espressivi; conosce ed apprezza
il patrimonio artistico-culturale con particolare riferimento al
territorio.
o
o
dieci
o
nove
o
dieci
o
nove
o
dieci
o
nove
o
dieci
o
nove
o
dieci
o
nove
o
dieci
o
nove
o
dieci
otto
sei
o
otto
o
nove
sette
sette
o
o
sei
o
o
dieci
otto
Competenze tecniche e informatiche: analizza e rappresenta
processi attraverso modelli o grafici; impiega la videoscrittura, i
principali programmi informatici per archiviare dati, crea e legge
immagini.
Competenze storico-geografiche. Si orienta nello spazio e nel
tempo operando confronti tra realtà geografiche-storiche diverse
per comprendere somiglianze e differenze tra la nostra e le altre
civiltà del mondo.
o
sette
o
o
nove
sei
Competenze matematiche. Padroneggia concetti fondamentali
della matematica e riflette sui principi e sui metodi impiegati; legge
la realtà e risolve problemi utilizzando forme simboliche
caratteristiche della matematica; organizza una raccolta di dati che
ordina e rappresenta graficamente, anche, con tecniche
informatiche.
o
o
sei
sette
otto
Competenze musicali. Conosce, legge e comprende il linguaggio e
la notazione musicale nelle sue diverse forme ed esegue
correttamente semplici brani strumentali e/o vocali.
Strumento musicale.
Comprende e decodifica la simbologia musicale; mette in relazione
segno gesto e suono;usa e controlla lo strumento nella pratica
individuale e collettiva; esegue, interpreta ed elabora con lo
strumento il materiale sonoro.
o
sei
o
sette
o
otto
Competenze motorie. Conosce il proprio corpo e il suo
funzionamento, coordina gli schemi motori di base e cura il
potenziamento fisiologico. Si relaziona con gli altri attraverso la
pratica sportiva e le sue regole.
o
sei
o
sette
99
o
otto
La nostra progettualita’ per un percorso
formativo di qualita’
Nella nostra scuola ogni alunno è posto al centro dell’azione educativa in tutti i
suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, in un percorso educativo e
didattico che mira a promuovere il massimo di autostima, di acquisizione di
competenze espressive e comunicative.
Il rispetto di tali principi porterà a favorire l’autostima degli alunni attraverso la
valorizzazione dei successi personali, rispettando i diversi ritmi di
apprendimento e differenziando la proposta formativa, al fine di garantire a
tutti uguale opportunità di crescita culturale.
La nostra scuola ritiene rilevante affermare il principio per cui essa è luogo di
relazione e condivisione di esperienze, vissuti e conoscenze orientate
all’acquisizione di competenze e di un metodo di studio unitario e armonico,
che aiuti gli allievi ad attribuire senso alle esperienze e significatività agli
apprendimenti.
I progetti contribuiscono, integrando il curricolo, al perseguimento degli
obiettivi del Piano dell’Offerta Formativa: quelli in essere quest’anno, si
riferiscono alle seguenti macro aree:
100
•
•
•
•
•
•
•
•
Studio del territorio
Educazione ambientale.
Educazione alimentare, alla salute, allo sport.
Educazione alla legalità.
Recupero, consolidamento e potenziamento.
Informatica e lingue straniere.
Lingua e cultura sarda.
Educazione all’affettività
• Educazione musicale
Scuola dell’ Infanzia
Denominazione
progetto
Progetto L2
“Approccio alla
Lingua Inglese”
“Tott’umpare in
festa”
Prevenzione
odontostomatologica
nei bambini in età
prescolare
Sezioni\classi
Personale
Alunni in uscita
Scuola dell’Infanzia
Unali Michela
Tutti gli alunni
Scuola dell’Infanzia
Thiesi
Tutti gli alunni
Scuola dell’Infanzia
Thiesi
Devinu, Paddeu,
Puggioni, Santoru,
Testoni, Unali
Devinu, Paddeu,
Puggioni, Santoru,
Testoni, Unali
Finalità
Avviare i bambini alla
scoperta e
all’apprendimento di una
lingua straniera
”l’Inglese”.
Offrire l’ opportunità di
vivere avvenimenti legati
alle tradizioni.
Prevenzione
odontostomatologica
nei bambini in età
prescolare
Macro area di
riferimento
Lingua straniera
Lingua sarda
Ed. alla salute
Scuola Primaria
Denominazione
progetto
Sezioni\classi
Personale
Finalità
Macro area di
riferimento
Scacchi a Scuola
Classi quarte quinte
Scuola Primaria Thiesi
Classi terze, quarte e
quinte Scuola Primaria
Torralba
Budroni- Sechi M.
Ninniri–- Cherchi
Merella-Dente
Esperti esterni
Educazione allo sport
ed allo sviluppo di
capacità logiche.
Inserito nel progetto
RAS “ Labor-scuola:
Una sfida per il
futuro”
Progetto recupero in
Italiano e matematica
Classe quinta A
Scuola Primaria Thiesi
Insegnanti di classe
Formare gli alunni al fine
di sviluppare attenzione,
immaginazione,efficienza
intellettiva, creatività,
logica, impegno, rispetto
delle regole attraverso il
Gioco degli Scacchi.
Recupero abilità
linguistiche e
matematiche per rendere
gli alunni più sicuri nell’
affrontare le attività
didattiche proposte.
Stimolare gli alunni a
ricostruire eventi del
passato sperimentando
concretamente fatti e
situazioni.
Consolidamento
e
potenziamento
delle
competenze
logicomatematiche attraverso
l’ utilizzo delle nuove
tecnologie.
Imparare la storia
attraverso
l’esperienza
Classi quinte
Scuola Primaria Thiesi
Matematica
attraverso le nuove
tecnologie
Classi 3^ 4^
Scuola Primaria Siligo
Budroni –
Esperto esterno
Murruzzu M.
Giovanna
Italiano e matematica
Storia
Area logicomatematica
101
La lettura si anima
Pluriclasse 1^ - 2^
Siligo
Dinnella Nunziata
Piccoli storici al
lavoro
Parte II
Alunni della classe
quinta
Scuola Primaria Siligo
Chessa M. Franca
A che libro
giochiamo? Tutto
fatto da me!!!
Alunni tutte le classi
plesso di Thiesi, classe
3^A plesso di Torralba
Scuola Primaria
Insegnanti
Esperto esterno
“Lunga o corta,
sempre pasta è!”
Alunni classi 2^A, 2^B,
3^A, 3^B
Scuola Primaria Thiesi
Mannu, Cau, Cabras,
Spissu, Irde, Sciortino,
Sechi M. Paola, Sassu
Esperti esterni
Alunni classi 1^A,1!^B
Scuola Primaria Thiesi
Tanca, Meloni
Esperto esterno
Alunni cl. quarte e
quinte
Scuola Primaria
Thiesi - Siligo
Fara Pingiori Rizzu
Nuvoli
Classi della scuola
primaria Torralba
Sechi Margherita
“Ite si narat in sardu?”
“Musicanto!”
Frutta nelle scuole
2013\2014
“Sas siendas de sos
mannos”
Alunni classe 3^A
Scuola Primaria Thiesi
“Bibliolandia” e
lessero felici e
contenti!!!
Alunni di tutte le classi
Scuola Primaria Thiesi
Cantos, contos,giogos
Alunni classe 4^A
Scuola Primaria Thiesi
Danzando insieme
Alunni classi 4^A e
4^B
Scuola Primaria Thiesi
Sechi M. Paola
Esperto esterno
Sechi M. Paola
Marras A.M. Grazia
Sechi Margherita
Esperto esterno
Stimolare negli alunni
l’amore per la lettura
attraverso un’attività di
tipo laboratoriale.
Migliorare il piacere dello
studio
della
Storia
attraverso lo studio e la
conoscenza della storia
del proprio territorio.
Stimolare negli alunni ad
amare la lettura e lo
studio, a rispettare i libri
e
ad
averne
cura
attraverso lo sviluppo di
capacità creative quali la
costruzione un libro.
Diffondere la cultura
della sana e corretta
alimentazione attraverso
la conoscenza del grano,
la sua coltivazione e i
prodotti da esso derivati.
Insegnamento del Sardo
anche come strumento
veicolare
di
apprendimento
Progetto
che
vuole
essere un momento
creativo per avvicinare gli
alunni
della
scuola
primaria al mondo dei
suoni in un contesto di
continuità didattica tra
scuola primaria e sec. Di I
grado.
Sensibilizzare gli alunni
ad acquisire abitudini
alimentari corrette.
Progetto finanziato dal
Ministero delle Politiche
agricole.
Acquisire la
consapevolezza dell’
importanza della lingua
nella tradizione della
propria terra.
Avviare, potenziare e
consolidare il piacere di
leggere, suscitare l’
attenzione e l’ interesse ,
educare all’ ascolto e alla
comprensione orale.
Acquisire la
consapevolezza dell’
importanza della lingua e
della cultura della propria
terra come fattori
essenziali di radicamento
nel proprio ambiente.
Promuovere la danza
sportiva trasmettendo ai
bambini la volontà di
raggiungere risultati
Lingua italiana
Storia
Lingua italiana
Educazione alla salute
Lingua sarda
Educazione musicale
Educazione alla salute
Lingua sarda
Lingua italiana
Lingua sarda
Educazione allo sport
102
Scienze in lingua
inglese
Educare alla diversità
Un archeologo tra noi
Alunni 4^A
Scuola Primaria Thiesi
Sechi Margherita,
Manca M. Antonietta
Alunni classe 4^B
Scuola Primaria Thiesi
Manca M. Antonietta
volontari Caritas
Alunni classi quarte
Scuola Primaria Thiesi
Manca M. Antonietta
Esperto esterno
Progetto CLIL
Alunni classe 4^B
Manca, Cherchi, Serra
Mastros ischentes
Alunni plesso di
Torralba
Tutte le insegnanti
Classe V scuola
primaria Torralba
Laura Pinna
Esperti esterni
L’isola del grano. Il
pane e i suoi segni
Progetto attività
alternativa all’
insegnamento R.C.
Alunna che non si
avvale dell’
insegnamento della
R.C.
Scuola Primaria Thiesi
-Torralba
sviluppando la propria
personalità attraverso il
sano agonismo e il gesto
atletico.
Stimolare l’ utilizzo dell’
Inglese come lingua
veicolare in riferimento a
concetti di tipo
scientifico.
Far comprendere agli
alunni che la diversità è
una condizione che nella
vita può essere
sperimentata da tutti una
volta nella vita
Sviluppare tematiche
riguardanti profili storicogeografici, ambientali e
culturali attraverso varie
metodologie di
apprendimento
Potenziare l’ uso della
lingua sarda
Valorizzare
le
radici
storiche e culturali dei
nostri paesi
Conoscere il proprio
ambiente dal punto di
vista storico-culturale, in
particolare la presenza
dei Romani in Sardegna.
Conoscere la filiera del
grano.
Insegnanti scuola
primaria
Lingua inglese
Cittadinanza e
Costituzione
Storia
Lingua sarda
Lingua sarda
Storia
Alfabetizzazione
approfondimento
lingua italiana
storia
Scuola Secondaria di primo grado
Denominazione
progetto
“Orchestra dei corni”
Provincia di Sassari
“Insieme costruiamo
il nostro torneo
sportivo”
Sezioni\classi
personale
Finalità
Alunni classi di corno
Scuola Sec. di 1° grado
Thiesi
Rizzu
Prosecuzione progetto
nato nell’ a.s. 2009\2010
che ha visto la nascita
dell’ orchestra di corni
formata dagli alunni degli
Istituti Comprensivi di
Ossi, Bono, Thiesi, il Liceo
Musicale e il
Conservatorio di musica
di Sassari
Torneo sportivo di
Istituto per:
-Saper rispettare le
regole delle varie
discipline sportive
-saper vivere insieme con
gli altri in un clima di
collaborazione e rispetto
Alunni scuola Sec. di 1°
grado
Thiesi-Bonnanaro
Fadda Nicolina
Macro area di
riferimento
Educazione musicale
Educazione allo sport
103
Progetto di
consolidamento e
recupero e
potenziamento
Itailiano, Matematica,
Lingua Inglese
Progetti di
potenziamento della
Lingua Inglese per il
conseguimento delle
certificazioni Trinity 1
2 3 grade
Alunni scuola Sec. di 1°
grado
Thiesi- Bonnanaro
I monumenti dei
nostri paesi
Classe 2^ A
Scuola secondaria I
grado Thiesi
Nurra
Pittalis
Chesseddu
Alunni scuola Sec. di 1°
grado e alunni classi
quinte scuola primaria
Thiesi
Insegnanti di
strumento e musica
Scuola Sec. di 1°
grado, Insegnanti
classi quinte Scuola
Primaria Thiesi
Ricordando per non
dimenticare
Alunni scuola Sec. di 1°
grado
Thiesi - Bonnanaro
reciproco.
Recupero abilità
linguistiche e
matematiche per rendere
gli alunni più sicuri nell’
affrontare le attività
didattiche proposte.
Attraverso questa azione
progettuale si intende
permettere agli alunni di
-recuperare abilità di
base
Conseguire una
certificazione linguistica
propedeutica al
conseguimento del livello
A2
Conoscere la storia locale
Stimolare le abilità
manuali
Conoscere e riscoprire,
attraverso l’attività
artistica, i beni
archittettonici del
territorio.
-Contrastare la tendenza,
purtroppo molto diffusa,
a banalizzare e a
rimuovere dalla
coscienza civile atti così
atroci e disumani come
quello del genocidio;
-Rafforzare l’ impegno
morale e civile, a
partecipare in modo
sempre più consapevole
ad una azione educativa
mirata a coinvolgere i
nostri alunni in una
riflessione sui temi della
seconda guerra
mondiale, delle leggi
razziali e dello sterminio
nazista, del conflitto tra
civiltà in corso;
-Sviluppare la
consapevolezza che, per i
singoli popoli e per l’
umanità intera, la
costruzione di un futuro
diverso e migliore poggia
sui valori della pace, della
giustizia, della tolleranza,
dell’ intercultura;
-Potenziamento delle
singole discipline
coinvolte nel progetto.
Lingua Inglese
Storia
Arte e immagine
Storia- Cittadinanza
I progetti che prevedono l’intervento di esperti esterni saranno attuati compatibilmente alla
presenza di risorse finanziarie.
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PROGETTO
Sperimentazione, nelle scuole di ogni ordine e grado, dell’insegnamento e
dell’utilizzo veicolare della lingua sarda in orario curricolare.
L.R. 7 agosto 2009, n. 3, art. 9, comma 10, lett. b) – ANNUALITÀ 2013.
Destinatari:
alunni Classe 1^A- Scuola Sec. di I grado Thiesi, alunni Classe 5^ B - Scuola Primaria
Thiesi, alunni 2^ Scuola sec. I grado Bonnanaro.
L’obiettivo è quello di promuovere nella nostra istituzione scolastica un percorso
sperimentale di insegnamento della lingua sarda in orario curricolare:
• condurre gli alunni dalla diglossia e/o da un bilinguismo spontaneo,
esperienziale e spesso pasticciato, ad uno consapevole e riflesso per la
capacità di mettere a confronto la struttura delle due lingue, italiana e sarda;
• conoscere, comprendere, utilizzare e scrivere la variante locale del sardo;
• conoscere e approfondire i valori della cultura nelle sue manifestazioni
architettoniche, artigianali, e nella capacità di rapportarsi all’ambiente ed alle
sue risorse;
• ampliare le competenze comunicative, di riflessione e di confronto con gli
altri sistemi linguistico-culturali.
PROGETTO
L.R. 14.09.1993, n. 44 - “Sa Die de sa Sardigna” 2013
Contributi agli Istituti scolastici
Òmines, logos e sonos de sa sarda rivolutzione Tiesina
Destinatari:
alunni classi 3A, 3B, 4°A- Scuola Primaria Thiesi, alunni 3 A - Scuola Secondaria I
grado Thiesi
• conoscere, scoprire un passato che riguarda le realtà sociali in cui si vive,
attraverso i protagonisti del tempo, gli episodi e le curiosità del proprio
territorio.
• stimolare la riflessione sulle molteplici manifestazioni della cultura e della
storia locale
105
• per i ragazzi coinvolti nella realizzazione del progetto: promuovere azioni
didattiche di ricerca-azione che possano incrementare il senso di
appartenenza alla comunità e il livello di motivazione verso le attività
scolastiche in generale. Avvicinare gli studenti alla storia del proprio territorio
facendogli scoprire o ri-trovare quel senso di appartenenza che lega insieme il
vissuto dei singoli a quello della comunità.
Risultati attesi:
- Ampliamento della conoscenza della storia locale e della Sardegna,
soprattutto per le fasce d’età coinvolte nella realizzazione del progetto.
- Divulgazione di fatti storici che hanno riguardato la comunità attualizzandoli
al contesto sociale odierno.
- Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità dei singoli cittadini anche
attraverso la conoscenza e lo studio della storia del paese.
- Conoscenza della microstoria come primo gradino per comprendere la storia
più generale della regione.
OFFICINA DELLA SALUTE
Titolo dell'azione
EDUCAZIONE ALLA SESSUALITA’ E PREVENZIONE DELLE MST.
Tipologia destinatari
Alunni Classi terze scuola Secondaria I grado Thiesi- Bonnanaro
Totale destinatari
63
Docente/i referente per
Referente per l’Educazione alla salute ASL Dott. Marcello Cabiddu
l'azione
Referente ed. alla Salute per la Scuola Sec. di I grado Prof.ssa Mariella Era
PROGETTO
LABOR-SCUOLA : UNA SFIDA PER IL FUTURO
Indirizzi operativi per gli interventi a favore delle scuole pubbliche di ogni
ordine e grado della Sardegna per contrastare la dispersione scolastica,
innalzare la qualità dell’istruzione e le competenze degli studenti. Anno
scolastico 2011-2012.
Il progetto ha lo scopo di prevenire il disagio scolastico, arricchire l’offerta
formativa per fornire a tutti gli alunni le competenze necessarie ad inserirsi in
maniera attiva e responsabile all’interno della società della conoscenza. Dalla
106
attuale rilevazione dei bisogni e dai risultati pregressi emerge la presenza di
alunni che non padroneggiano quelle abilità e competenze disciplinari e sociali
indispensabili poi per il positivo proseguimento nella scuola del secondo ciclo.
Inoltre la presenza di alunni con disabilità, con DSA, ragazzi in situazione di
svantaggio sociale (tra cui extracomunitari), chiamano la scuola ad
interrogarsi e programmare opportune azioni con una didattica innovativa e
flessibile al fine di garantire il successo formativo di ogni ragazzo, di tutti e di
ciascuno come previsto dalla scuola dell’autonomia.
All’interno del progetto sarà effettuato il Corso per il conseguimento di
Certificazioni internazionali della lingua inglese destinati a studenti della
scuola secondaria di primo grado.
Attraverso questa azione progettuale si intende permettere agli alunni di:
• conseguire una certificazione linguistica A2 con valenza internazionale;
• veder riconosciuti i crediti formativi durante il successivo percorso scolastico.
MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014
PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA – U.S.R. SARDEGNA
Accordo di rete “COROS-LOGUDORO" per attività di formazione e
sperimentazione secondo le modalità della ricerca–azione.
Questo progetto nasce dalla necessità emersa dai Collegi dei Docenti degli Istituti
Comprensivi di Thiesi, Ittiri, Villanova e Usini di approfondire lo studio delle
Indicazioni Nazionali ed in particolare, alcune tematiche e discipline, che si
ritengono fondamentali nella formazione dei ragazzi affinché possano affrontare
in maniera consapevole le continue sfide poste dalla società della conoscenza.
107
Il percorso si articolerà in varie fasi:
1. Fase della ricerca: studio e riflessione sulle tematiche prescelte nelle Indicazioni
Nazionali;
2. Fase della Formazione: effettuata dagli esperti come occasione di analisi delle
conoscenze e guida nella sperimentazione;
3. Fase dell’azione- sperimentazione all’interno delle classi di una didattica
laboratoriale e inclusiva;
4. Raccolta della documentazione e condivisione del percorso con i Collegi dei
docenti delle scuole coinvolte.
Viaggi di istruzione e visite guidate
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione, compresi quelli connessi ad attività
sportive, presuppongono, in considerazione delle motivazioni culturali, didattiche
e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, una
precisa e adeguata programmazione didattica e culturale e si configurano come
esperienze di apprendimento e crescita della personalità rientranti tra le attività
integrative della scuola.
Tale fase programmatoria rappresenta un momento di particolare impegno dei
docenti e degli organi collegiali ad essa preposti e si basa su progetti articolati e
108
coerenti che consentono di qualificare dette iniziative come vere e proprie
attività complementari della scuola e non come semplici occasioni di evasione.
Ne consegue che gli itinerari devono essere funzionali agli obiettivi cognitivi,
culturali e didattici peculiari del P.O.F. della scuola.
Per il corrente Anno Scolastico i Consigli di classe della S.Secondaria di 1° grado e
i Consigli d’Interclasse della S.Primaria hanno presentato le seguenti proposte
che si effettueranno tra il mese di aprile e la prima settimana di maggio:
Scuola
Destinazione
Primaria
Data
La Maddalena – Caprera
Plesso di Torralba
30 aprile 2014
Zuri – Lago Omodeo – Tuili
Plesso di Siligo
Sardegna in miniatura
Finalità
Promuovere un’attiva socializzazione
degli alunni al di fuori dell’ambiente
scolastico. Promuovere la
conoscenza del nostro territorio.
Promuovere la conoscenza del
nostro territorio. Conoscere
l’‘ambiente naturale lacustre.
13maggio 2014
Destinazione
Plesso di Thiesi
Classi 2^ A, 2^ B,
3^ A e 3^ B
Classi 4^ A e 4^ B
Finalità
Data
Villamar - Santa Giusta
Dorgali - Cala Gonone – Grotte Ispinigoli
Conoscere la filiera del grano duro
attraverso le diverse fasi di
produzione,
trasformazione
ed
utilizzo.
Partecipare ad un’ esperienze formativa atta a
29 aprile 2014
stimolare la conoscenza di ambienti diversi dal
8 aprile 2014
proprio. Promuovere un’attiva socializzazione
degli alunni al di fuori dell’ambiente scolastico.
Classi 5^ A e 5^ B
Nora- Cagliari
Promuovere un’attiva socializzazione
15 aprile 2014
degli alunni al di fuori dell’ambiente
scolastico. Promuovere la conoscenza
del nostro territorio.
Scuola Secondaria di 1°
grado
Classe1^ A e 1^ B Thiesi
Destinazione data
Cabras “Sa Ruda”
Finalità
Conoscere aspetti salienti della storia della
Sardegna nel periodo “pietra levigata”.
Aprile 2014
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Classe 1^ A e 2^ A Thiesi
Barumini Casa Zapata- Castello di Sanluri
Conoscere l’ unico castello destinato
ad abitazione della Sardegna.
1 aprile 2014
Classe 2^ A e 3^ A 3^BThiesi
Aprile – maggio 2014
Educare gli alunni al rispetto dell’
ambiente in una prospettiva di
crescita culturale finalizzato ad una
maggiore coscienza ecologica e a
una maggior consapevolezza dell’
interazione fra salute e ambiente.
Arcipelago della Maddalena
Promuovere la conoscenza del
nostro territorio.
Parco Naturale Regionale di Porto Conte
Tramariglio
Classe 2^B Thiesi
Classi 1^, 2^ e 3^ Bonnanaro
Tharros- Nora – S.Antioco – Carloforte
L’ esperienza del viaggio consente agli alunni di
conoscere il territorio nei vari aspetti: culturali,
sociali, ambientali, artistici e storici.
Durata 2 giorni Aprile – maggio 2014
Visite guidate
Scuola sec.I grado
Destinazione
Data di
effettuazione
Tutte le classi Bonnanaro
Sassari Teatro Ferroviario
18 dicembre 2013
Classi 1^ B, 2^B, 3^B, 1^A, 2^A Thiesi
Sassari Teatro Ferroviario
Maggio 2014
Rassegna teatrale
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musicale
Tutte le classi Bonnanaro
Torneo Sportivo
Maggio 2014
Progetto “Orchestra di Corni”
Sassari
Aprile- maggio
alunni della classe di Corno
Scuola Primaria
Destinazione
Data di
effettuazione
Tutte le classi Thiesi
Sassari
17 dicembre 2012
Teatro Ferroviario
Tutte le classi Siligo
Sassari Teatro Ferroviario
3 dicembre 2013
Tutte le classi Torralba
Sassari Teatro Ferroviario
18 dicembre 2013
Classi 1^A e 1^B
Parco naturale Porto
Aprile 2014
Conte - Tramariglio
Potranno essere effettuate visite guidate che si definiranno in itinere nell’ ambito di alcuni progetti.
Calendario scolastico 2013 – 2014
In ottemperanza con quanto stabilito dal Ministro della Pubblica Istruzione, dalla
Regione Autonoma della Sardegna e dal Consiglio di Istituto il calendario
scolastico per il corrente l’anno scolastico stabilisce quanto segue:
Giorni di attività didattica: 203
Inizio lezioni: 13 settembre 2013
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Termine delle lezioni per la Scuola Primaria e Secondaria : 10 giugno 2014
Termine delle attività educative della Scuola dell’Infanzia: 28 giugno 2014
Calendario delle festività
• Tutte le domeniche
• Il 1° novembre 2013 festività di Tutti i Santi
• L’8 dicembre 2013 Immacolata Concezione (domenica)
• Il 25 dicembre 2013 Santo Natale
• Il 26 dicembre 2013 Santo Stefano
• Il 1° gennaio 2014 Capodanno
• Il 6 gennaio 2014 Epifania
• Il 21 aprile 2014 Lunedì dell’Angelo
• Il 25 aprile 2014 Anniversario della Liberazione
• Il 1° maggio 2014 Festa del Lavoro
• Il 2 giugno 2014 Festa Nazionale della Repubblica
Come stabilito dalla Regione Autonoma della Sardegna oltre che nei giorni
sopra indicati le lezioni saranno sospese nelle seguenti giornate:
La festa del Santo Patrono (se cade in periodo di attività scolastica )
Il 2 novembre (commemorazione defunti)
Dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 (vacanze natalizie)
Il 4 marzo 2014 (martedì grasso)
Dal 17 al 22 aprile 2014 (vacanze pasquali)
Il 28 aprile 2014 Sa die de sa Sardigna
Ulteriori sospensioni dell’attività didattica deliberati dal Consiglio di Istituto
(DPR 275/1999, art.5 comma 2)
Il 31 ottobre 2013
Il 3 marzo 2014
Il 2 e il 3 maggi9 2014
Divulgazione pof
Al fine di garantire la massima informazione agli utenti e la circolazione delle
informazioni all’interno della scuola, il Piano dell’Offerta Formativa sarà reso
pubblico secondo le seguenti modalità:
il POF sarà disponibile in versione cartacea nei diversi plessi.
112
il POF sarà disponibile nell’albo della scuola.
il POF sarà disponibile sul sito della scuola.
una sintesi del POF verrà consegnata ai genitori al momento dell’iscrizione
alla classe prima.
Sommario
L’ Istituto Comprensivo ......................................................................................................... pag.2
Parole chiave del POF ............................................................................................................. pag.5
Principi fondamentali ............................................................................................................. pag.6
Finalità e strategie dell’ Istituto ............................................................................................. pag.8
Il territorio ............................................................................................................................... pag.9
Le risorse umane .................................................................................................................... pag.11
Organigramma ........................................................................................................................ pag.13
113
Organizzazione interna .......................................................................................................... pag.14
Collegio docenti ...................................................................................................................... pag.15
Servizio docenti e personale ATA .......................................................................................... pag.16
Servizi di segreteria ................................................................................................................ pag.17
Piano di sicurezza ................................................................................................................... pag.18
La continuità ........................................................................................................................... pag.22
L’ orientamento ...................................................................................................................... pag.23
Inclusione ................................................................................................................................ pag.25
Integrazione alunni diversamente abili ............................................................................. pag.29
Integrazione alunni con disturbi specifici di apprendimento .......................................... pag.31
Integrazione alunni stranieri .............................................................................................. pag.32
La valutazione
dell’ attività didattica dell’ Istituto .................................................................................... pag.36
degli apprendimenti ........................................................................................................... pag.37
del comportamento degli alunni ....................................................................................... pag.39
Curricolo di Lingua sarda ........................................................................................................ pag. 40
Cittadinanza e Costituzione ................................................................................................... pag. 43
Aggiornamento e formazione................................................................................................ pag.44
Autovalutazione e monitoraggio ........................................................................................... pag.45
Il Regolamento dell’ Istituto Comprensivo ........................................................................... pag.47
Il Patto educativo di Corresponsabilità ................................................................................. pag.48
Le nostre scuole:
Scuola dell’ Infanzia ................................................................................................................ pag.52
finalità ................................................................................................................................ pag.53
ambiente di apprendimento .............................................................................................. pag.54
campi di esperienze............................................................................................................ pag.56
verifica e valutazione ......................................................................................................... pag.61
documentazione dei processi di apprendimento ............................................................. pag.61
Scuola Primaria ....................................................................................................................... pag.62
finalità ................................................................................................................................. pag.64
bisogni formativi ................................................................................................................ pag.65
traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria ................ pag.66
valutazione e certificazione dei processi di apprendimento ........................................... pag.70
certificato delle competenze............................................................................................. pag.75
Scuola Secondaria di 1° grado ................................................................................................ pag.77
finalità ................................................................................................................................. pag.79
obiettivi trasversali di apprendimento al termine della classe terza ............................... pag.81
traguardi di competenze al termine della scuola secondaria di 1° grado ........................ pag.82
dipartimento di musica……………………………………………………………………pag.88
la programmazione ............................................................................................................ pag.91
la valutazione...................................................................................................................... pag.92
certificato delle competenze............................................................................................. pag.97
Progettualità ........................................................................................................................... pag.99
Viaggi di istruzione ................................................................................................................ pag. 107
Visite guidate .......................................................................................................................... pag.108
Calendario scolastico .............................................................................................................. pag.110
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