Provincia di Pordenone

REPUBBLICA ITALIANA
Provincia di Pordenone
SETTORE ECOLOGIA
TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI
Proposta nr. 125 del 26/05/2014 Determinazione nr. 1310 del 26/05/2014
OGGETTO: DPR n. 59/2013 Autorizzazione Unica Ambientale Impresa: SOM S.P.A. Sede impianto:
Via Pedrada, 9 Sacile (PN) Codice pratica: 14/0005
IL DIRIGENTE
PREMESSA
1. Fatto
L’impresa SOM S.P.A. con sede legale in viale Venezia, 379 in comune di Udine ed
operativa in Via Pedrada, 9 in comune di Sacile (PN), nella persona del Gestore pro
tempore dell’impianto, ha presentato domanda di Autorizzazione Unica Ambientale
(AUA) corredata dalla documentazione tecnica.
L’istanza comprende i seguenti titoli abilitativi:
o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di acque industriali e/o
meteoriche che dilavano inquinanti, anche commiste a reflui assimilati ai
domestici, di competenza provinciale;
o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue assimilate
alle domestiche, di competenza comunale;
o comunicazione o nulla osta di cui all’articolo 8, commi 4 o comma 6, della
legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale.
In merito si precisa che:
- l’istanza è pervenuta allo Sportello del comune di Sacile in data 09/01/2014
perfezionata il 27/01/2014 e acquisita al protocollo provinciale n° 2014/6998;
- tutta la documentazione relativa alla pratica è presente nel fascicolo informatico
2014/9.2/40;
- sono stati assolti i diritti di bollo;
- è stata verificata la correttezza formale ai sensi dell’art. 4, comma 1 del D.P.R.
59/2013;
Il Settore Ecologia quale Autorità competente ha:
- comunicato, con nota prot n. 2014/16100, l’avvio del procedimento
- indetto e convocato la Conferenza di Servizi (CS) invitando gli Enti tenuti ad
esprimersi, come soggetti competenti in materia ambientale definiti dal DPR
59/2013, per i titoli abilitativi richiamati e indicati all'art. 3 del DPR 59/2013.
La Conferenza di Servizi, come da verbali depositati agli atti:
- ha richiesto integrazioni documentali, inviate dallo SUAP il 07/04/2014 e registrate
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al prot. n° 2014/29386;
- si è conclusa con parere favorevole in data 29/04/2014.
2. Enti coinvolti
Ai fini del rilascio dell'AUA, tutta la documentazione prodotta dall’impresa e trasmessa
dallo SUAP è stata esaminata, come previsto dall’art. 3 del DPR 59/2013, da:
- Provincia di PN (autorità competente);
- ARPA FVG Dipartimento Provinciale di Pordenone;
- Comune di Sacile Ufficio Ambiente.
La documentazione presentata e le integrazioni trasmesse successivamente sono state
ritenute adeguate per l’espressione del parere.
3. Istruttoria
La società svolge attività di distribuzione carburanti ed è in progetto la realizzazione,
nella zona di piazzale posteriore dell’impianto, di una stazione di lavaggio manuale
self-service a piste 1+1 completa di area per l’asciugatura e l’aspirazione interna dei
veicoli.
L’impresa SOM S.P.A. chiede in particolare:
- nuova autorizzazione agli scarichi non in fognatura di acque reflue industriali e
meteoriche che dilavano inquinanti,
- la ricomprensione di autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque
reflue assimilate alle domestiche, di competenza comunale, precedentemente
rilasciata dal Comune di Sacile con atto prot. n. 28302 del 13.10.2005.
- Il rilascio del nulla osta di cui all’articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26
ottobre 1995, n. 447.
4. Normativa
- D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 ”Regolamento recante la disciplina
dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti
amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli
impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo
23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla
legge 4 aprile 2012, n. 35”;
- Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale";
- Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento amministrativo";
- Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e s.m.i..”Testo unico delle norme in materia
di procedimento amministrativo e di diritto di accesso”;
- Art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012,
convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla “regolarità tecnica”.
- la L.R. n. 2/2000, la L.R. 7/2001, la L.R. 13/2002, L.R. 16/2002 e la L.R. 16/2008,
Deliberazione G.R. 2000 del 15.11.12 inerenti le competenze autorizzative
attribuite alle Province in materia di scarichi;
- il Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 agosto 1982 n. 0384, di
approvazione del "Piano Generale per il Risanamento delle Acque";
- la Delibera del Comitato Interministeriale per la Tutela delle Acque 04.02.1977.
5. Motivazione
La decisione al rilascio dell’AUA si fonda sul parere favorevole espresso dalla
Conferenza di Servizi che si basa sul:
•
parere favorevole rilasciato, già in fase di prima CS, dal Dipartimento
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Provinciale dell’ARPA sia per l'autorizzazione allo scarico per quanto di
propria competenza e nel rispetto di alcune prescrizioni, sia in riferimento
all'impatto acustico con alcune osservazioni e con la prescrizione di “effettuare
una campagna di misura fonometrica post-operam presso i recettori più vicini
e nelle condizioni più gravose. I risultati di tali rilievi dovranno essere
trasmessi all'amministrazione comunale”. Le indicazioni dell'ARPA sono state
recepite nei singoli pareri autorizzativi;
•
parere favorevole del Comune di Sacile relativo allo scarico di propria
competenza;
•
nulla osta acustico del Comune di Sacile;
•
parere favorevole del Servizio Tutela e uso risorse idriche integrate della
Provincia, per quanto riguarda lo scarico di propria competenza.
6. Responsabilità Si richiama l’art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle “Funzioni e
responsabilità della dirigenza”, le norme dello Statuto provinciale ed il Regolamento di
procedimentale
Organizzazione dell’Ente, nonché l’Ordinanza Presidenziale n. 31 del 20.12.2012
relativa al conferimento degli incarichi Dirigenziali, che attribuisce al Dott. Sergio
Cristante la Dirigenza del Settore Ecologia.
Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Sacile Dott.
Della Savia Sergio.
Tutto ciò premesso
DETERMINA
1. Decisione
Di adottare l'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del
D.P.R.59/2013 a favore dell’impresa SOM S.P.A. con sede legale in viale
Venezia, 379 in comune di Udine ed operativa in Via Pedrada, 9 in comune di
Sacile (PN) che sostituisce i seguenti titoli abilitativi:
o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di acque reflue industriali
e meteoriche che dilavano inquinanti, così come specificato
nell’Allegato A, che fa parte integrante e sostanziale della presente
determinazione;
o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue
assimilate alle domestiche, così come specificato nell’Allegato B, che
fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
o nulla osta di cui all’articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26
ottobre 1995, n. 447 così come specificato nell’Allegato C, che fa parte
integrante e sostanziale della presente determinazione.
L’AUA sostituisce le autorizzazioni di cui ai titoli sopra richiamati
eventualmente possedute dall’impresa.
2. Durata
La validità della presente Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi dell'art. 3,
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comma 6, del D.P.R. 59/2013 è pari ad anni quindici (15) a partire dalla data di
rilascio del provvedimento da parte del SUAP competente.
Sei mesi prima della scadenza dovrà essere richiesto, tramite il SUAP
competente, il rinnovo del presente provvedimento, secondo quanto previsto
dall'art. 5, comma 1, del D.P.R. 59/2013.
3. Avvertenze
1. Sono fatte salve, ferme restando al riguardo le responsabilità dell’impresa
come sopra autorizzata le autorizzazioni e prescrizioni di competenza di altri
enti e/o organismi, nonché le altre disposizioni legislative e regolamentari
comunque applicabili in riferimento all’attività dell’impianto, con
particolare riferimento alle competenze comunali in materia di lavorazioni
insalubri, alla disciplina della sicurezza sui luoghi di lavoro, alle disposizioni
in materia edilizio-urbanistica e di prevenzione incendi ed infortuni.
2. L'autorità competente potrà procedere all'aggiornamento delle condizioni
autorizzative qualora emerga che l'inquinamento provocato dall'attività
dell'impianto è tale da renderlo necessario. Tale eventuale aggiornamento
non modificherà la durata dell'autorizzazione.
3. L’Autorità competente si riserva di rinnovare o rivedere le prescrizioni
contenute nell’autorizzazione, prima della sua naturale scadenza quando:
o le prescrizioni stabilite nella stessa impediscano o pregiudichino il
conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli
strumenti di pianificazione e programmazione di settore;
o nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali lo esigono;
o vengano riscontrate situazioni eccezionali e di urgente necessità per la
tutela della salute pubblica e dell'ambiente;
o ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed
amministrative, o altre verifiche.
4. In caso di modifica dell’attività o dell’impianto, si applicano le disposizioni
di cui all’art. 6 del D.P.R. 59/2013.
5. Qualora intervengano variazioni relative alla denominazione dell’impresa o
modifiche dell’assetto societario, esse dovranno essere comunicate, sempre
tramite lo SUAP, alla Provincia-Autorità competente. L’eventuale subentro
nella gestione dell’impianto da parte di terzi deve essere preventivamente
autorizzato.
6. La cessazione dell’attività deve essere tempestivamente comunicata
all’Autorità competente.
7. L’Autorità competente è autorizzata ad effettuare tutti i controlli che ritenga
necessari per accertare il rispetto delle eventuali prescrizioni autorizzative.
8. La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida,
sospensione o revoca in relazione a ciascun titolo abilitativi sostituito, ed in
relazione alla specifica normativa di settore, oltre all’applicazione di
eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente.
9. Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente
provvedimento si richiamano le disposizioni normative vigenti in materia.
10. Il presente provvedimento viene trasmesso allo Sportello Unico competente
ai sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 59/13.
Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell’art. 147-bis del TUEL
267/2000 come modificato con D.L. 174 del 10.10.2012, convertito in Legge n.
213/2012, in ordine alla “regolarità tecnica”.
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4. A chi ricorrere Ai sensi dell’art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento
può presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo
dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della
presente autorizzazione.
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ALLEGATO A – PARERE SCARICO INDUSTRIALE
Soggetto Competente: Acque Provincia di Pordenone
Allegati tecnici presentati e da tenere validi ai fini istruttori: firmati dal legale rappresentante
- ALL.1.PDF.P7M: Allegato 1 comprensivo di scheda di rilevamento di scarico del 04.04.14, sottoscritta dal
titolare;
- COMUNICAZIONE.PDF che è nota prot. 51 del 23.01.14 al SUAP della SOM dove si ritiene istanza
procedibile perché nella Circolare del Ministero Ambiente e Tutela territorio si precisa che “un impianto non
soggetto ad AIA è soggetto ad AUA anche quando il gestore sia una grande impresa”;
- DICH.DEROGA.PDF.P7M: “Dichiarazione sussistenza condizioni di deroga del 07.01.14 sottoscritta dal
titolare;
- DICH.SOT.PERICOLOSE.PDF.P7M: “Dichiarazione sostanze pericolose del 07.01.14 sottoscritta dal
titolare;
- SPECIFICA TECNICA LAVAGGIO.PDF.P7M: “Impianti per la separazione di fanghi e oli superficie da
1000 a 1350 mq; (uguale a quella allegata alla precedente autorizzazione);
- SPECIFICA TECNICA PIAZZALE.PDF.P7M: “Autolavaggio Specifica tecnica Ecobiox-Serie C completo di
linea ECOFIL”;
- ACQUA_1_5.PDF.P7M: “Relazione tecnica sul processo produttivo e sul sistema complessivo di scarico”
del gennaio 2014 sottoscritta dal titolare e da professionista abilitato;
- ACQUA_1_6.PDF.P7M: “Relazione tecnica sui sistemi di scarico e sul processo depurativo” del 04.04.14
sottoscritta dal titolare e da professionista abilitato;
- ACQUA_1_7.PDF.P7M: “Relazione tecnica integrativa per scarico su suolo o negli strati superficiali del
sottosuolo” del gennaio 2014 sottoscritta dal titolare e da professionista abilitato
- ACQUA_1_8.PDF.P7M: tavola n. 1 del 07.01.14 “Estratto di mappa catastale” sottoscritta dal titolare e da
professionista abilitato
- ACQUA_1_9.PDF.P7M: tavola n. 2 del 07.01.14 “Estratto carta tecnica regionale” sottoscritta dal titolare e
da professionista abilitato
- ACQUA_1_10.PDF.P7M: tavola n. 3 del 07.01.14 “Planimetria stato in progetto” sottoscritta dal titolare e
da professionista abilitato
- ACQUA_1_11.PDF.P7M: schede di sicurezza.
le acque che generano lo scarico la cui autorizzazione compete alla Provincia sono quelle derivanti da:
1. dilavamento meteorico del piazzale anteriore su cui avvengono operazioni di carico serbatoi interrati,
rifornimento mezzi posto sotto pensilina, transito e manovra automezzi (scarico T.1a);
2. dilavamento meteorico del piazzale posteriore non potenzialmente inquinato, usato anche quale area di
transito a servizio delle attività svolte nei fabbricati retrostanti e dilavamento meteorico di seconda pioggia
della piazzola self-service scoperta (scarico T.1b) (sulla piazzola scoperta non verranno eseguiti lavaggi
durante un evento meteorico);
3. lavaggio dei veicoli e dilavamento meteorico di prima pioggia della piazzola self-service scoperta, una volta
realizzate le opere necessarie all’attività di lavaggio e relativa depurazione delle acque (scarico T.1c);
A piè dei due impianti di depurazione delle acque di lavaggio veicoli e meteoriche di dilavamento sono individuati
in Tav. 3 con la sigla “PC” i due pozzetti di campionamento e con la sigla “PK” è indicato, a valle della
confluenza delle acque dai due depuratori e meteoriche del piazzale posteriore, il pozzetto di campionamento
finale; lo scarico avviene su tratto tombinato di fossato stradale (suolo).
Lo scarico delle acque reflue industriali può avvenire solamente nel rispetto delle seguenti prescrizioni:
a) deve essere rispettato, allo scarico generale e parziale dall’autolavaggio la disciplina attualmente
vigente per lo scarico su suolo in base al D.Lgs. 152/06 art. 101, in particolare la tabella 4
dell'allegato 5 alla Parte Terza e quanto previsto dall’art. 103 c. 3 per le sostanze di cui al punto 2.1
dell’allegato 5 alla Parte Terza;
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b) devono essere rispettati allo scarico dal depuratore delle acque meteoriche di dilavamento, nel
relativo pozzetto a piè d’impianto, il divieto di scarico delle sostanze indicate al punto 2.1 dell’allegato
5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06, come previsto dall’art. 103 c. 3 e, per il parametro solventi
organici aromatici totali, il valore limite di tabella 4 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06;
c) gli scarichi devono essere resi accessibili per il campionamento nei relativi pozzetti (finale, indicato in
planimetria con la dicitura “PK”, parziali, posti a piè degli impianti e indicati in planimetria con la
dicitura “PC”) da parte dell’autorità competente per il controllo, con le modalità attualmente
previste dal D.Lgs. 152/06 (paragrafo 1.2 dell’allegato 5 alla parte terza);
d) vengano effettuati autocontrolli, con frequenza almeno annuale dalla data di esecutività della presente
autorizzazione:
sui reflui allo scarico finale e a piè d’impianto di depurazione acque di autolavaggio, sui parametri
idrocarburi totali, COD, tensioattivi totali, Solidi sospesi totali, Ferro, Rame, Zinco e fosforo totale;
sui reflui a piè di impianto di depurazione acque meteoriche di dilavamento del piazzale anteriore sui
parametri idrocarburi totali e solventi organici aromatici totali;
e) i rapporti di prova di cui sopra devono essere sottoscritti da professionista abilitato e messi a
disposizione dell’Autorità di controllo presso la ditta;
f) le apparecchiature ed i dispositivi per i trattamenti delle acque di autolavaggio e meteoriche di
dilavamento, nonché le caditoie di raccolta, devono essere mantenuti in buono stato di efficienza e
manutenzione, garantendo fra l’altro la periodica asportazione dei fanghi ed oli che dovranno essere
gestiti nel rispetto della normativa in materia.
g) le acque meteoriche di dilavamento delle aree scoperte aziendali, confluenti in sbocchi non oggetto
della presente autorizzazione, non devono immettere nell’ambiente materiali grossolani ed inquinanti
derivanti dall'attività;
h) prima dell’attivazione dello scarico deve essere inviata alla Provincia e all'ARPA Dipartimento
Provinciale di Pordenone comunicazione della data di conclusione dei lavori di modifica unitamente a
dichiarazione, resa nelle forme di legge, attestante che quanto realizzato è conforme a quanto
riportato nella documentazione tecnica sopra indicata e comunicazione della data di attivazione dello
scarico nonché delle Coordinate Gauss Boaga e WGS84 dei pozzetti di campionamento.
Suggerimenti e osservazioni
Si evidenzia l’opportunità da parte del titolare dell’autorizzazione di:
A. annotare in apposito quaderno, o con altra modalità, tutte le operazioni di manutenzione, di verifica e
di controllo effettuate da personale interno ed esterno all’azienda sui dispositivi per la depurazione
delle acque; la documentazione attestante interventi di assistenza tecnica da parte di ditte esterne
potrà essere tenuta a disposizione dell’autorità di controllo presso l’azienda;
B. predisporre, per il personale addetto all’impianto di depurazione, specifiche liste di controllo
periodico delle apparecchiature e dei parametri di funzionamento;
C. prendere, anche mediante informazione e formazione al personale dipendente, misure operative per
la protezione e prevenzione dei rischi inerenti sversamenti accidentali di sostanze inquinanti o
situazioni di emergenza dovute ad eventi eccezionali o altre immissioni di reflui diversi da quelli per i
quali l’autorizzazione è stata rilasciata e dotarsi del materiale a tal fine necessario (polveri, materiali
oleoassorbenti,…);
D. dotare il sistema di collettamento e depurazione di dispositivi idonei all’intercettamento, prima dello
scarico, del flusso inquinante di cui al precedente punto.
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ALLEGATO B – PARERE SCARICO REFLUI ASSIMILATI AI DOMESTICI
Soggetto Competente: Acque Comune di Sacile
Allegati tecnici presentati e da tenere validi ai fini istruttori: firmati dal legale rappresentante
- DICH.DEROGA.PDF.P7M: “Dichiarazione sussistenza condizioni di deroga del 07.01.14 sottoscritta dal
titolare;
- ACQUA_1_8.PDF.P7M: tavola n. 1 del 07.01.14 “Estratto di mappa catastale” sottoscritta dal titolare e da
professionista abilitato
- ACQUA_1_10.PDF.P7M: tavola n. 3 del 07.01.14 “Planimetria stato in progetto” sottoscritta dal titolare e
da professionista abilitato
Documentazione integrativa /sostitutiva aprile 2014
- ACQUA_1_6.PDF.P7M: “Relazione tecnica sui sistemi di scarico e sul processo depurativo” per le acque
reflue assimilate alle domestiche del 04.04.14 sottoscritta dal titolare e da professionista abilitato;
- DICH.CONF.NORME SANITARIE.PDF.P7M: Dichiarazione di conformità igienico sanitaria dei sistemi di
trattamento acque assimilate alle domestiche, datata 04.04.14
- DICH.FALDA.PDF.P7M: Dichiarazione rispetto distanza tra sistema di dispersione acque assimilate alle
domestiche e sottostante falda acquifera, di data 04.04.14
le acque che generano lo scarico la cui autorizzazione compete al Comune sono quelle assimilate alle domestiche
ossia derivanti dai soli servizi igienici.
Lo scarico finale è previsto sul suolo a mezzo sub irrigazione.
Lo scarico delle acque reflue assimilate alle domestiche può avvenire solamente nel rispetto delle seguenti
prescrizioni:
a) provvedere alla pulizia periodica dei sistemi di trattamento primario che, nel rispetto della delibera C.I.A. 4
febbraio 1977, dovrà avvenire con frequenza almeno annuale. Le operazioni di asporto dei materiali di risulta
dovrà avvenire nel rispetto della normativa sui rifiuti – D.Lgs. 152/06 e s.m.i..
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ALLEGATO C – NULLA OSTA ACUSTICO
Soggetto Competente: Comune di Sacile
Documentazione esaminata:
- scheda n.5 datata 04/04/14 e relativo documento di valutazione previsionale di impatto acustico datato 10
marzo 2014 - entrambi a sostituzione dei precedenti trasmessi in allegato all’istanza.
Precisazioni:
E stato esaminato l’elaborato relativo valutazione previsionale di impatto acustico dal quale risulta rispettato
quanto previsto dal Piano di Classificazione Acustica Comunale.
Prescrizioni
Richiamato il parere di ARPA fvg 4483 del 07.02.2014, nel rilevare che la previsione di impatto acustica è stata
valutata applicando i limiti diurni, ma che al contrario l’impianto potrà essere attivo 24 ore si 24 (pg. 10 del
documento previsionale di impatto acustico), richiamato il parere espresso da ARPA e in particolare la relativa
prescrizione, si chiede di verificare il rispetto dei limiti acustici nell’apposita campagna fonometrica presso i
recettori più vicini e nelle condizioni più gravose, sia in orario diurno che notturno.
Pordenone, lì 26/05/2014
IL DIRIGENTE
Sergio Cristante
Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni
Provincia di Pordenone - Determinazione n. 1310 del 26/05/2014
Elenco firmatari
ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E
INTEGRAZIONI
Questo documento è stato firmato da:
NOME: SERGIO CRISTANTE
CODICE FISCALE: CRSSRG54L21B940M
DATA FIRMA: 26/05/2014 06:26:59
IMPRONTA: 7FF951FAAF92BE4916A0DFE5D828FD5351FE6E8CF437C1EBAB266D3099FFF77C
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