ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI (Legge n. 425/97- DPR. n.323/98 art.5 c.2 ) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Classe V Sez. C Affisso all'albo il 15/05/2014 Docente coordinatore della classe : Prof. Valerio Rampado Composizione del Consiglio di classe : Docente * * * Valerio Rampado Francesco Garone Christian Rivoira Daniela Oddenino Rossella Magliano Maria Bruno Teresio Venere Claudio Gaido Materia/e insegnata/e Firma del docente Matematica e Fisica Scienze naturali Storia e Filosofia Italiano e Latino Disegno e storia dell’arte Inglese Educazione fisica Religione * Con l'asterisco sono contrassegnati i commissari d'Esame. Bra, 15 Maggio 2014 IL DIRIGENTE SCOLASTICO dr. Giuseppe IERARDI • • • • • • • • • • • 1) Profilo dell’indirizzo . 2) Elenco dei candidati. 3) Continuità e didattica dei docenti. 4) Tempi programmati per disciplina dal 15 maggio alla fine dell’anno scolastico 5) Scheda degli obiettivi trasversali comuni a tutte le discipline. 6) Attività culturali e formative 7) Enunciato del senso della valutazione 8) Calendario delle attività svolte o da svolgere. 9) Quadro generale delle tipologie delle prove di verifica effettuate durante l'anno 10) Griglia di valutazione. 11) Schede analitiche relative alle programmazioni svolte per le singole discipline e allegati griglie 1. PROFILO DELL’INDIRIZZO Obiettivo del curricolo è quello di definire un profilo culturale e intellettuale capace di affrontare i problemi culturali derivanti dell’inserimento nella realtà universitaria e conseguire una formazione alta. Le caratteristiche generali sono: • Capacità di organizzazione dei saperi • Capacità di utilizzare i saperi come strumenti per leggere e interpretare il mondo che ci circonda • Capacità di affrontare e risolvere problemi di ordine culturale afferenti ai diversi saperi, soprattutto utilizzando codici e parametri dei saperi scientifici /classici In particolare nell’indirizzo scientifico, l’obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline scientifiche/classiche. 2. ELENCO DEI CANDIDATI. Cognome e Nome 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 ANTONAZZO ILARIA ASTEGIANO BEATRICE BECCARIA MONICA BRUNO ANITA BRUNO ROBERTA CAPELLO SEBASTIANO DALMASSO MARIO DEFERERIA ELEONORA DIATTO FRANCESCA DI DIO SHARON FASCIGLIONE ANDREA MALPESI CAMILLA MILANESIO MARCO MONTUORI ANDREA MOSSO MONICA MULASSANO ELENA ORICCO NICCOLO’ RACCA LORENZO RECALENDA EDOARDO RICCARDI VERONICA ROLFO ALBERTO SCAPARONE ANDREA ZORNIOTTI MARCELLA 3. CONTINUITÀ' DIDATTICA E DOCENTI DISCIPLINA a.s. 2011/2012 a.s. 2012/2013 a.s. 2013/2014 DOCENTE DOCENTE DOCENTE Italiano L. Martini L.Berrino D.Oddenino Latino L.Martini L.Berrino D.Oddenino Matematica V.Rampado V.Rampado V.Rampado Fisica V.Rampado V.Rampado V.Rampado Inglese A.Raimondo C.Prandi M.Bruno Filosofia E.Angeleri E.Angeleri Angeleri/Rivoira Storia E.Angeleri E.Angeleri Angeleri/Rivoira Disegno e storia dell’arte R.Magliano R.Magliano R.Magliano Scienze naturali F.Garone F.Garone F.Garone Educazione Fisica T.Venere T.Venere T.Venere Religione C.Gaido C.Gaido C.Gaido 4. TEMPI PROGRAMMATI / EFFETTIVI PER DISCIPLINA - dal 15 maggio alla fine dell’anno scolastico DISCIPLINA Ore di lezione da effettuare dopo il 15 maggio 13 Italiano Latino 6 Matematica 17 Fisica 9 Inglese 12 Filosofia 7 Storia 7 Disegno e storia dell’arte 6 Scienze naturali 7 Educazione fisica 6 Religione 2 5. SCHEDA DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI E COMUNI A TUTTE LE DISCIPLINE VERIFICATI AL TERMINE DELL'ANNO SCOLASTICO. Gli obiettivi trasversali sono stati individuati in relazione alle seguenti finalità generali : Aiutare gli allievi ad acquisire un personale metodo di studio ed una capacità dinamica di apprendimento, Migliorare la partecipazione alle lezioni, mediante l'impostazione di interventi didattici differenziati. Obiettivi trasversali Raggiunti da tutti maggior solo parte 1) Obiettivi trasversali dell'area comportamentale Sapersi controllare nella voce e negli atteggiamenti. Sapersi rapportare correttamente ai compagni. Sapersi rapportare correttamente agli adulti. 2) Obiettivi trasversali dell'area cognitivo-espressiva Leggere, interpretare, redigere correttamente, testi e documenti. Comunicare efficacemente, utilizzando appropriati linguaggi tecnici. Interpretare, in modo sintetico, strutture dinamiche del contesto in cui si opera. 3) Obiettivi trasversali dell'area operativa Elaborare dati e rappresentarli in modo efficace, per favorire processi decisionali utilizzando i codici dei saperi scientifici/classici Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi da risolvere. Documentare adeguatamente il proprio lavoro. Effettuare scelte e prendere decisioni, ricercando ed assumendo le informazioni utili. 4) Obiettivi trasversali dell'area della partecipazione all'interno dell'Istituto Prendere coscienza delle proprie responsabilità, come studenti e come cittadini. Fare interventi propositivi. Essere collaborativi nel gruppo e nella classe. Dare il massimo, nella consapevolezza delle proprie possibilità. X X X X X X X X X X X X X X alcuni 6. ATTIVITA' CULTURALI E FORMATIVE (dell'intera classe, di gruppi o di singoli) attività Laboratorio musicale e teatrale Partecipazioni a gare e concorsi Visite a mostre, musei, aziende Collaborazioni con Enti e/o privati Seminari, convegni, partecipazioni di esperti .Partecipazioni a progetti europei Orientamento Olimpiadi di Matematica Olimpiadi di Fisica Gare sportive Attività di volontariato Stages estivi Vacanze studio all’estero Partecipazione a spettacoli teatrali o musicali Intera classe Gruppi Singoli alunni X X X X X X X X X X X X X X 7. ENUNCIATO DEL SENSO DELLA VALUTAZIONE L’enunciato del senso della valutazione: l’attività di valutazione nel corrente anno scolastico ha tenuto conto, nel giudicare le prestazioni degli studenti, sia dei risultati positivi conseguiti nella prestazione sia degli errori commessi, tanto che il giudizio conclusivo espresso con un voto in decimi ha sempre rappresentato l’equilibrio fra successi e insuccessi. In breve per l’attribuzione del voto sono stati utilizzati i parametri internazionali: numero di successi realizzati nella prestazione su numero di successi da realizzare e previsti nella prova stessa. A tale proposito si invita la commissione, nell’ambito delle prerogative assegnate dalla normativa in vigore, ad utilizzare nella valutazione delle prove scritte le stesse modalità valutative. 8. CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ DI SIMULAZIONE SVOLTE E DA SVOLGERE NEL PERIODO 16 MAGGIO / TERMINE DELLE LEZIONI SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA : 05/05/2014 Tipologia: A B C D Tempi : 5 ore E' consentito l’uso di: dizionario della lingua italiana Tutte le verifiche di Italiano si sono svolte secondo le tipologie previste per l’Esame di Stato: ABCD Testo della simulazione della prima prova scritta effettuata il giorno 05/05/2014 allegato. Griglia per l’assegnazione del punteggio alla prima prova in allegato. SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA data: 23/05/2014 Tempi: 5 ore E' consentito l’uso di: calcolatrice SIMULAZIONI TERZA PROVA : 21/01/2014 e 10/05/2014 Tipologia: B Tempi: 3 ore E' consentito l’uso di: dizionario monolingue Il Consiglio di Classe, dopo attente riflessioni sulle tipologie attivabili per la terza prova dell’Esame di Stato, ha individuato nella tipologie B (quesiti a risposta breve, max 10/12 righe) la strutture più idonee a valutare la preparazione dei candidati. In particolare le prove delle lingue straniere consistono in un testo (max. 10 righe) corredato da due domande di comprensione e da una di produzione di carattere personale relativa alle tematiche affrontate nel testo. Nella simulazione di gennaio sono state assegnate le seguenti materie : Storia, Inglese, Arte e Scienze. Nella simulazione di maggio sono state assegnate le seguenti materie : Inglese, Scienze, Arte e Filosofia. Τesti delle simulazioni di terza prova effettuate in allegato. Griglie per l’assegnazione del punteggio in allegato. 9. QUADRO GENERALE DELLE TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE DURANTE L'ANNO SCOLASTICO 11 13 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Educazione fisica Religione 12 Esercitazioni pratiche Scienze naturali X 10 Analisi di fogli tecnici Storia Disegno e storia dell’arte X 9 Produzione in lingua straniera Filosofia X 8 Produzione in lingua italiana Inglese X 7 Sviluppo di progetti Fisica X 6 Casi pratici e professionali Matematica X 5 Problemi a soluzione rapida Latino X 4 Test a completamento Italiano 3 Quesiti a risposta singola Trattazione sintetica scritta di argomenti Interrogazione orale / colloquio MATERIE 2 Test Vero/Falso 1 Quesiti a risposta multipla TIPI DI VERIFICA X Tipologie utilizzata nella prima prova Segnare con una crocetta (carattere X) ÷ Analisi e commento di un testo ÷ Sviluppo di argomenti (Saggio breve) Sviluppo di argomenti (Articolo di giornale) ÷ Tema di carattere argomentativo (d'attualità, letterario, storico) X X X X 10. GRIGLIA DI VALUTAZIONE In previsione dell'Esame di Stato è stata predisposta e adottata una scala per la misurazione/valutazione delle prove scritte e del colloquio orale. Scala 10/10 Scala in 15/15 Scala in 30/30 9-10 14-15 28-30 8 13 7 12 6 10-11 5 8-9 4 6-7 1-3 1-5 Livello Descrizione Quando l’elaborazione dei contenuti risulta autonoma e sicura ed emergono capacità critiche ed originalità di pensiero. Quando gli obiettivi di conoscenza, 25-27 Buono comprensione, capacità applicativa sono stati raggiunti ed anche l’esposizione risulta chiara e precisa, con l’uso adeguato e pertinente della terminologia tipica delle varie discipline. Quando manca la precisione in qualche 22-24 Discreto aspetto non essenziale o nell’esposizione, ma l’apprendimento delle conoscenze, delle capacità dell’esposizione orale ha comunque raggiunto un livello soddisfacente. Quando sono stati compresi i concetti 20-21 Sufficiente essenziali ed acquisite in modo accettabile le capacità fondamentali, anche se la preparazione esige ancora approfondimenti; tuttavia l’alunno sa ripetere i concetti appresi in maniera sufficiente, ma piuttosto mnemonica. In presenza di errori o lacune o quando 18-19 Insufficiente emerge sia una comprensione difettosa sia una certa insicurezza nell’esecuzione dei compiti propri della materia e dell’esposizione orale. Quando si evidenziano gravi errori e/o 14-17 Gravemente lacune estese, mancata comprensione dei insufficiente concetti fondamentali o mancata acquisizione delle capacità operative essenziali. Quando l’allievo consegna il foglio in bianco Minore di Totalmente o non dà alcuna opportunità di formulare un 14 negativo giudizio. Ottimo 11. SCHEDE ANALITICHE RELATIVE ALLE PROGRAMMAZIONI SVOLTE PER LE SINGOLE DISCIPLINE Da compilare al cura del singolo docente o sotto forma di tabella o utilizzando una forma descrittiva in paragrafi. Gli indicatori da utilizzate in ogni caso sono: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Obiettivi della disciplina declinati in termini di conoscenze capacità e competenze Contenuti in dettaglio Metodi Modalità di valutazione Eventuali nessi interdisciplinari Valutazione sullo svolgimento del programma ( eventuali tempi, scelte di contenuti, supplenze ecc.) 7. Eventuali informazioni ritenute utili da offrire alla commissione e soprattutto ai membri esterni ( eventuali trend di voti o informazioni sui livelli di apprendimento: punti di forza e di debolezza) Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia ITALIANO Docente Prof.ssa Daniela Oddenino 1) OBIETTIVI COGNITIVI concordati in sede di Dipartimento di Italiano Triennio CONOSCENZE: • Conoscere il significato dei termini Romanticismo, Naturalismo, Verismo, Simbolismo, Scapigliatura, Decadentismo, Estetismo, Futurismo, Avanguardia. • Associare ai termini su elencati i dati riguardanti la collocazione temporale, le aree geografiche interessate, gli autori, la loro produzione. • Conoscere gli elementi essenziali della narratologia. • Conoscere la specificità del testo poetico con particolare riferimento alle figure retoriche e alla metrica. COMPETENZE: • Saper delineare le caratteristiche del contesto a cui è ascrivibile il testo. • Saper riconoscere in un testo letterario i caratteri stilistici e tematici associabili ai termini su esposti. • Saper riconoscere in un testo le caratteristiche proprie della poetica e dello stile di un autore. • Saper confrontare testi letterari dello stesso autore o appartenenti allo stesso genere. • Saper individuare in un testo narrativo gli elementi narratologici. • Saper riconoscere in un testo poetico le figure retoriche e gli aspetti più rilevanti dal punto di vista metrico e fonico. • Saper riconoscere ambiti semantici e campi lessicali. CAPACITA’: • Saper lavorare in modo autonomo su un testo sia oralmente che per iscritto, passando dalla parafrasi al commento. • Saper sinteticamente delineare un argomento letterario sia oralmente sia per iscritto. • Saper interpretare un testo, esprimendo giudizi sul piano del valore e del significato. • Saper individuare i nessi esistenti tra una disciplina ed un’altra, in relazione ad un argomento specifico. 2) CONTENUTI UNITA’ DIDATTICA svolta durante tutto l’anno Dante: Il Paradiso Nuclei fondanti: struttura del Paradiso, beatitudine, ineffabilità, hybris, tema della luce, tema politico. Letture: Canti I (vv. 1-21, vv. 64-72), II (vv. 1-15), III (vv. 34-75, vv. 91-120), VI (vv. 1-35, 97-111), XI (vv. 28-132), XV (vv. 85-148), XVII (vv. 19-27, 46-78, 94-142), XXXIII (vv. 1-63, 85-87, 115120, 127-145). I UNITA’ DIDATTICA: Il Romanticismo italiano: Leopardi e Manzoni Nuclei fondanti: polemica classicisti/romantici; erudizione, bello, vero, pessimismo storico e cosmico, natura matrigna, indifferenza, noia, solidarietà, indefinito e vago, teoria del piacere, idillio, canto, canzone libera; vero, bello, utile, poesia e invenzione, verosimile, romanzo storico, pessimismo, provvidenza, mancato lieto fine, narratore onnisciente, plurilinguismo. Letture: G. Leopardi da Canti da Operette morali da Zibaldone A. Manzoni da Lettera a M. Chauvet da Lettera sul Romanticismo da Adelchi da I promessi sposi L’infinito (p. 676) A Silvia (p. 686) Il sabato del villaggio (p. 698) A se stesso (p. 706) La ginestra (vv. 1-7, 297-317; p. 710) Dialogo della Natura e di un Islandese (p. 642) La teoria del piacere (p. 628) cenni Dichiarazione di poetica (p. 459) cenni Il lieto fine problematico (cap. XXXVIII, p. 558) Schemi sui personaggi di F. Fido e I. Calvino p. 564 II UNITA’ DIDATTICA: Verga e il Verismo Nuclei fondanti: Naturalismo, Verismo, romanzo sperimentale, impersonalità, limiti della scientificità, progresso, vinti, ideale dell’ostrica, ossessione della “roba”, Verga scapigliato, regressione, straniamento, cronotopo, coralità, deissi, discorso indiretto libero. Letture: G. Verga da Vita dei campi da Novelle rusticane da I Malavoglia da Mastro Don Gesualdo Rosso Malpelo (p. 109) La roba (p. 120) Prefazione (p. 166) L’inizio dei Malavoglia (cap. I, p. 176) ‘Ntoni tradisce l’ideale dell’ostrica (cap. XV, p. 185) La morte di Gesualdo (p. 200) III UNITA’ DIDATTICA: La poesia nel secondo Ottocento: Simbolismo, Scapigliatura e Carducci Nuclei fondanti: Simbolismo, simbolo, fonosimbolismo, potere evocativo della parola, perdita dell'aureola, mercificazione dell’arte, straniero, flâneur, maudit, bohème, spleen; Scapigliatura; Classicismo, nostalgia dell’eroico, poeta-vate, metrica barbara. Letture (SOLO CENNI SUL CONTENUTO PER SIMBOLISTI E SCAPIGLIATI): C. Baudelaire da I fiori del male L’albatro (p. 203) Corrispondenze (p. 205) P. Verlaine da Poemi saturnini Canzone d’autunno (fuori testo) A. Rimbaud da Poesie Vocali (fuori testo) E. Praga da Penombre Preludio (fuori testo) G. Carducci da Rime nuove Funere mersit acerbo (fuori testo, in fotocopia) IV UNITA’ DIDATTICA: Il Decadentismo: Pascoli e D’Annunzio Nuclei fondanti: Decadentismo, Simbolismo, fanciullino, nido familiare e nazionale, impressionismo, ingannevole semplicità, analogia, fonosimbolismo, sinestesia, onomatopea, linguaggio pre-grammaticale, grammaticale e post-grammaticale; Estetismo, superomismo, dilettantismo, biografismo, sensualità, antropomorfismo, panismo, musicalità. Letture: G. Pascoli da Il fanciullino da Myricae da Canti di Castelvecchio G. D’Annunzio da Il piacere da Le vergini delle rocce da Alcyone La poetica del fanciullino (p. 232) Temporale (p. 250) Lavandare (p. 253) X Agosto (p. 255) Il gelsomino notturno (p. 234) L’attesa di Elena (fuori testo, in fotocopia) La filosofia del dandy (p. 277) L’etica del superuomo (fuori testo, in fotocopia) La pioggia nel pineto (p. 293) Visione DVD dell’Istituto Luce sulla vita di D’Annunzio V UNITA’ DIDATTICA: Il romanzo del Novecento: Pirandello e Svevo Nuclei fondanti: umorismo, sentimento del contrario, relativismo conoscitivo, vita/forma, maschera, epifania, pazzia, cerebralismo, metateatro; psicanalisi e inconscio, malattia/salute, inettitudine, sovrapposizione dei piani temporali, monologo interiore, flusso di coscienza. Letture: L. Pirandello da L’umorismo da Novelle per un anno da Il fu Mattia Pascal da Uno, nessuno, centomila da Sei personaggi in cerca d’autore I. Svevo da La coscienza di Zeno Il sentimento del contrario (p. 422) Il treno ha fischiato (p. 441) Premessa I e II Il nome (cenni) La conclusione (p. 471) La vita non conclude (p. 429) cenni La Prefazione (p. 531) e il Preambolo (cenni) Il vizio del fumo (cenni) Augusta (cenni) La conclusione (p. 546) VI UNITA’ DIDATTICA: La poesia del primo Novecento Nuclei fondanti: Crepuscolarismo, avanguardie, Futurismo, verso libero; male di vivere, varco, occasioni, correlativo oggettivo, Clizia, bufera, satura, xenia, stile prosastico. Letture: F.T. Marinetti Manifesto tecnico della letteratura futurista (CENNI IN ARTE) G. Ungaretti da L’allegria E. Montale da Ossi di seppia da Le occasioni da La bufera e altro da Satura Allegria di naufragi (fuori testo, in fotocopia) I fiumi (p. 706) Veglia (p. 710) Soldati (p. 703) S. Martino del Carso (p. 700) Commiato (p. 711) Mattina (p. 702) Non chiederci la parola (p. 761) Meriggiare pallido e assorto (p. 757) Spesso il male di vivere (p. 759) Ti libero la fronte dai ghiaccioli (fuori testo, in fotocopia) L’anguilla (p. 798) Ho sceso dandoti il braccio (p. 775) ATTIVITA’ PROGRAMMATE dopo il 15/05/2014 Ungaretti e Montale. 3) METODI E STRUMENTI METODI Il lavoro didattico è stato condotto seguendo la programmazione fissata dal Dipartimento di Italiano, con qualche libertà personale nella scelta dei passi da leggere. Ogni unità è iniziata con la presentazione e la contestualizzazione dell’autore; è proseguita con la lettura e l’analisi dei testi prescelti, dai quali si è cercato innanzitutto di ricostruire l’evoluzione della poetica dell’autore e successivamente di delinearne le principali caratteristiche stilistiche; infine, si è proceduto all’interpretazione del testo attraverso riferimenti intertestuali e confronti. Queste operazioni sono sempre state svolte in classe, cercando il più possibile di far interagire gli allievi. STRUMENTI Lo strumento principale utilizzato è stato il manuale a cura di R. Luperini, P. Cataldi, L. Marchiani, F. Marchese, La letteratura come dialogo, Palumbo, voll. 2 e 3, con eventuali integrazioni in fotocopia fornite dall’insegnante; D. Alighieri, La mente innamorata: la Divina Commedia, a cura di G. Tornotti, ed. Bruno Mondadori. La spiegazione è sempre stata accompagnata da schemi alla lavagna. 4) MODALITA’ DI VALUTAZIONE Ciascuna unità didattica è stata verificata secondo le seguenti modalità: • Verifiche formative in itinere: domande dal posto costituite prevalentemente da brevi analisi di testi, commenti o confronti, finalizzate a controllare l’apprendimento e ad intervenire con eventuali chiarimenti o correzioni. • Verifiche sommative: interrogazioni orali generali a conclusione delle unità. Per quanto riguarda la prova scritta di Italiano, nei compiti in classe si è tenuto conto delle modalità della I prova d’esame, addestrando gli allievi alle varie tipologie di scrittura (A, B, C, D). Per la valutazione degli scritti è stata utilizzata la griglia di correzione proposta dall’IRRSAE (cfr. allegato a questo documento). Per la correzione della simulazione della I prova è stata utilizzata la griglia concordata dal Dipartimento e allegata in coda al testo della simulazione. Per la tipologia B saggio breve non è stato ammesso l’uso della I persona singolare e si è richiesto ai ragazzi di utilizzare almeno la metà dei documenti forniti nel dossier; per “colonne” si è inteso lo spazio compreso tra i margini grandi del foglio protocollo. 5) VALUTAZIONE SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Il lavoro svolto è stato finalizzato a rendere più rigoroso l’approccio al testo, puntando in particolare sulla contestualizzazione, sulla poetica e sullo stile dell’autore. Durante le spiegazioni la classe si è dimostrata interessata; i risultati conseguiti sia nell’orale che nello scritto dimostrano in media una buona padronanza della materia, pur persistendo talvolta alcuni errori (ortografia, morfo-sintassi e un lessico semplice e ripetitivo). Purtroppo nel pentamestre, a causa di varie attività, sono state perse molte ore, per cui non è stato possibile ampliare il programma. 6) Sarà fornito un allegato al presente programma relativo a quanto effettivamente svolto dal 16/05/2014 al 07/06/2014. L’Insegnante Prof.ssa Daniela Oddenino I Rappresentanti di classe Mario Dalmasso Andrea Fasciglione 7.50 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO LICEO GIOLITTI-GANDINO DI BRA CLASSE ………………………… Alunno/a................................................................................................................................. Giudizio complessivo in quindicesimi 7.50 < 8.75 gravemente insufficiente 8.75 - < 10 insufficiente 10 - < 11.25 sufficiente 11.25 - < 12.50 discreto 12.50 - < 13.75 buono > 13.75 - 15 ottimo ADEGUATEZZA (competenze di selezione dei contenuti in rapporto alla forma testuale) Aderenza alla consegna Pertinenza all’argomento CONTENUTO (capacità di elaborazione delle idee e di utilizzo delle conoscenze; loro ampiezza e correttezza) Ampiezza della trattazione Informazione Capacità di argomentazione Rielaboraz. personale ORGANIZZAZIONE (capacità di creare il testo) Articolazione Coerenza Continuità fra frasi e parti 1.5 1.75 inesistente inesistente 1,5 1.5 1.75 1.75 confusa/molto disordinata scarsa scarsa 1.5 lessico improprio Ricchezza lessicale Adeguatezza del registro less. scarsissimo inadeguato 1,5 scarsa scarsa insufficiente scorretta 2 2.25 2.5 accettabile accettabile troppo breve grav.ins./scorretta moltoscarsa/ confusa molto discutibile/ non pertinente LESSICO E STILE (capacità di utilizzare un lessico e uno stile adeguati alla tipologia testuale) Proprietà lessicale CORRETTEZZA (capacità di esprimersi in forma corretta) Competenza ortografica Competenza morfosintattica Uso dei connettivi Punteggiatura Valutazione assegnata 2 adeguata apprezzabile 2.25 2.5 apprezzabile esauriente ben articolata accettabile significativa 2 2.25 2.5 2 2 appena suff. appena suff. appena suff. gen.corretta 2.75/3 ben strutturata adeguata adeguata 2.25 2.5 generalm. corretto suff. vario suff. adeg. 1.75 2.75/3 appena suff. appena suff. abb. valida generalm. chiara/ordin. sufficiente sufficiente 1.75 2.75/3 2.75/3 corretto ampio ben adeguato 2.25 2.5 2.75/3 adeguata adeguata adeguato corretta Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia LATINO Docente Prof.ssa Daniela Oddenino 1) OBIETTIVI CONCORDATI IN SEDE DI DIPARTIMENTO DI LATINO TRIENNIO CONOSCENZE: • conoscere le principali strutture morfo-sintattiche della lingua latina; • conoscere le principali figure retoriche; • conoscere i dati riguardanti i periodi storici in cui si collocano gli autori, gli autori stessi e le loro opere; • conoscere le caratteristiche dei principali generi letterari (poema didascalico, trattato e dialogo filosofico, romanzo, storiografia). COMPETENZE: • saper riconoscere le principali strutture morfo-sintattiche della lingua latina; • saper riconoscere le principali figure retoriche; • saper riconoscere ambiti semantici e campi lessicali; • saper riconoscere in un testo letterario i caratteri stilistici e tematici propri dell’autore; • saper confrontare testi letterari dello stesso autore o appartenenti allo stesso genere; • saper delineare le caratteristiche di un contesto storico e letterario. CAPACITA’: • saper lavorare in modo autonomo su di un testo, sia oralmente sia per iscritto, passando dalla traduzione all’analisi e al commento; • saper delineare sinteticamente un argomento letterario sia oralmente sia per iscritto; • saper esprimere giudizi sul contenuto e sul valore di un testo; • saper individuare i nessi esistenti tra una disciplina ed un’altra, in relazione ad un argomento specifico (ad es., concezione del tempo in Seneca e in Agostino per Latino e in Bergson per Filosofia). 2) CONTENUTI I unità didattica: Lucrezio e il poema didascalico “De rerum natura” nuclei fondanti: la filosofia epicurea, la critica alla religione e alla società tradizionale, l’atomismo e la concezione del mondo, il rapporto uomo-natura, il progresso, il lepos delle Muse letture: • Il lepos, miele delle Muse I, 926-947 (in traduzione) p. 360 • Inno a Venere I, 1-43 (in traduzione) p. 368 • Elogio di Epicuro I, 62-79 p. 391 • Il sacrificio di Ifigenia I, 80-101 p. 394 • Il distacco del sapiente II, 1-22 p. 440 • La giovenca orbata del vitellino II, 352-366 p. 385 • Contro ogni forma di provvidenzialismo nel mondo naturale V, 195-235 (fuori testo, in traduzione) • I primordi dell’umanità V, 925-1010 (fuori testo, in traduzione) II unità didattica: La concezione del tempo in Seneca e Agostino nuclei fondanti: il saggio stoico, la concezione del tempo; la Patristica, il tempo interiore letture: integrale di De brevitate vitae (in traduzione) da Epistulae morales ad Lucilium: • 1, 1-5 Vindica te tibi p. 64 • 7, 1-3 fino a fui p. 100; 7, 6-9 Recede in te ipse p. 68 • 101, 8-10 Saldare ogni giorno i conti con la vita (in traduzione) p. 71 da Confessiones: • cap. XI, due passi sul tempo in latino (fuori testo, in fotocopia) • II, 4-9 e 6-12 Ladro di pere (in traduzione) p. 242 da Epistola 22, 30 di s. Girolamo • Sei ciceroniano, non cristiano (in traduzione) p. 218 altri approfondimenti: La morte di Seneca secondo Tacito Ann., XV, 63-64 (in traduzione) p. 391 III unità didattica: La storiografia di Tacito nuclei fondanti: il metodo storiografico, il rapporto intellettuale-potere, l’imperialismo romano, l’immagine del “diverso” letture: da Historiae: • il proemio (fuori testo, in fotocopia) • Il discorso di Ceriale, IV, 73-74 (in traduzione) p. 419 da Agricola: • Il discorso di Calgaco 30 (in traduzione, in latino solo dal paragrafo 3 da infestiores fino al 5 compreso) p. 414 altri approfondimenti: Gli antichi Germani secondo il Nazismo p. 353 IV unità didattica: I romanzi di Petronio e di Apuleio nuclei fondanti: la crisi sociale e culturale della prima età imperiale da Augusto a Nerone, il romanzo greco, la fabula milesia, il realismo distaccato, il sermo cotidianus; la crisi religiosa, il romanzo di formazione, la metamorfosi letture: da Satyricon: • L’inizio della cena e l’apparizione di Trimalchione (in traduzione) p. 169 • Fortunata (in traduzione) p. 175 • Il testamento di Trimalchione (in traduzione) p. 180 • La matrona di Efeso (in traduzione) p. 185 da Le metamorfosi: • La metamorfosi di Lucio in asino (in traduzione) p. 39 • La favola di Amore e Psiche (in traduzione) p. 47 e p. 49 • Iside annuncia a Lucio la salvezza (in traduzione) p. 43 ATTIVITA’ PROGRAMMATE dopo il 15/05/2014 conclusione dell’ultima unità didattica sul romanzo 3) METODI e STRUMENTI METODI Il piano di lavoro ha cercato di rispettare il più possibile la programmazione fissata dal Dipartimento di Latino del triennio. Tutto il lavoro è stato presentato alla classe suddiviso in unità didattiche, di cui sono stati esplicitati gli obiettivi, i nuclei fondanti, i tempi, i metodi e gli strumenti di lavoro, le modalità di verifica. Alle lezioni frontali a carattere introduttivo, è seguito l’esame dei passi: essi sono stati dapprima tradotti con l’aiuto dell’insegnante, oppure analizzati ricorrendo alla traduzione italiana; successivamente si è compiuta l’analisi tematica, retorico-stilistica e grammaticale del passo. STRUMENTI Lo strumento principale utilizzato (tranne per fotocopie aggiuntive) è stato il manuale a cura di A. Roncoroni, R. Gazich, E. Marinoni, E. Sada, Documenta humanitatis: autori, generi e temi di letteratura latina, Milano, Signorelli, 2007, tomo 1A Le origini e l’età repubblicana, 3A e 3B L’età imperiale. La spiegazione è sempre stata accompagnata da schemi alla lavagna. 4) MODALITA’ DI VALUTAZIONE Ciascuna unità didattica è stata verificata secondo le seguenti modalità: • verifiche formative in itinere: brevi domande orali sulla lezione del giorno; correzione degli esercizi di analisi assegnati dall’insegnante; • verifiche sommative: interrogazioni orali più lunghe; test con valore orale in prove scritte semistrutturate; traduzione; traduzione dei passi d’autore analizzati in classe. Le verifiche sono state valutate sulla base dei seguenti criteri: • per le prove scritte semistrutturate e le traduzione d’autore a ogni domanda è stato assegnato un punteggio; la sufficienza è stata raggiunta con un punteggio pari al 60% del punteggio totalizzabile. 5) VALUTAZIONE SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA La classe ha lavorato con interesse in questa disciplina, sempre privilegiando l’approccio diretto ai testi, sia in lingua che in traduzione. In particolare, si è insistito sull’aspetto letterario e culturale del testo, come vera eredità della civiltà latina. Nella traduzione persistono errori di morfo-sintassi, anche gravi. 6) Sarà fornito un allegato al presente programma relativo a quanto effettivamente svolto dal 16/05/2014 al 07/06/2014. L’Insegnante Prof.ssa Daniela Oddenino I Rappresentanti di classe Mario Dalmasso Andrea Fasciglione Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia STORIA Docente Prof. Christian Rivoira CLASSE V C – STORIA Lo svolgimento del programma di storia si è concentrato sulla prima metà del Novecento. Per il profitto valgono le stesse osservazione fatte in relazione alla filosofia, con la differenza di un caso critico. In relazione agli obiettivi di apprendimento, a conclusione del triennio, lo studente deve essere in grado di: - sapersi orientare nella molteplicità delle informazioni storiche - saper adoperare appropriati concetti e termini storici - produrre testi scritti su argomenti storici (relazioni, saggi brevi, temi) - usare modelli appropriati per inquadrare e periodizzare i diversi fenomeni storici - saper individuare in senso interdisciplinare i collegamenti politici, religiosi, letterari, artistici, scientifici - valutare criticamente la complessità del periodo storico studiato. Per metodi, strumenti e verifiche cfr. filosofia. PROGRAMA SVOLTO DI STORIA – CLASSE V C MODULO 1 – VERSO LA SOCIETÀ DI MASSA Masse, individui e relazioni sociali, pp. 5-8 I nuovi ceti, pp. 8-10 La nascita dei partiti socialisti e la Seconda Internazionale, pp. 17-20 I cattolici e la Rerum Novarum, pp. 20-22 MODULO 2 - L'EUROPA DELLA BELLE EPOQUE. L'ETA' GIOLITTIANA IN ITALIA Le nuove alleanze. La Francia tra democrazia e reazione. Il caso Dreyfus, pp. 33-35 I conflitti di nazionalita: Austria e Ungheria La rivoluzione russa del 1905, pp. 42-44 La crisi di fine secolo in Italia. Il governo Zanardelli-Giolitti, pp. 60-63 Il decollo industriale nell'età giolittiana, pp. 63-66 La questione meridionale, pp. 66-67 Le riforme dei governi Giolitti, pp. 67-69 Il giolittismo e i suoi critici. La politica estera, pp. 69-71 Nazionalismo e guerra di Libia, pp. 71-73 Socialisti e cattolici, pp. 73-75 La crisi del sistema giolittiano, pp.75-77 MODULO 3 - GUERRA E DOPOGUERRA Lo scoppio della guerra, pp. 97-99 Dall'attentato di Sarajevo alla guerra di usura, pp. 99-101 L'iniziale neutralità Italiana, pp.100-101 L'intervento italiano, pp. 101-104 Fasi e caratteristiche della guerra, pp. 104-111 La mobilitazione totale e il fronte interno,111-113 Da Caporetto alla fine della guerra, pp. 114-120 I trattati di pace. La Società delle nazioni, pp.120-124 La Russia da febbraio a ottobre 1917, pp. 126-130 La guerra civile, pp. 130-133 La III Internazionale, pp. 133-134 Comunismo di guerra e NEP, pp. 134-136 La nascita dell'Urss, pp. 136-138 Da Lenin a Stalin, pp. 139-140 I mutamenti sociali in Europa dopo la guerra, pp. 143-145 Il "biennio rosso" in Europa. Rivoluzione e reazione in Germania, pp. 148-153 La Repubblica di Weimar, pp. 154-158 Il dopoguerra in Italia, pp. 162-165 Biennio rosso e squadrismo fascista, pp. 165-171 La marcia su Roma. Mussolini al potere, pp. 171-173 Verso lo stato autoritario: le elezioni del 1924 e la fine dello stato liberale, pp. 173-177 Educazione civica: la legge Acerbo (pp. 174-175) MODULO 4: L'ETA' DEI TOTALITARISMI Gli Stati Uniti negli anni '20. Il crollo di Wall Street, pp. 203-207 La crisi in Europa 207-209 Keynes: 212 Roosevelt e il New Deal, p. 209-211 L'eclissi della democrazia, pp. 223-225 Il nazismo al potere, pp. 225-229 il Terzo Reich, pp. 229-233 Il contagio autoritario 234-235 L'Urss e l'industrializzazione forzata, pp. 235-238 Lo Stalinismo, pp. 238-240 Fronti popolari 240-242 La guerra di Spagna, pp. 243-244 Il Franchismo in Spagna, pp.244-246 Il totalitarismo imperfetto. Il regime fascista e il paese, pp. 251-257 La conquista del consenso, pp. 257-259 Politica economica e politica estera. La guerra d'Etiopia, pp. 259-265 L'Italia antifascista. Apogeo e declino del regime, pp. 265-271 MODULO 5: LA SECONDA GUERRA MONDIALE E LA GUERRA FREDDA Dalla Conferenza di Monaco alla guerra, pp. 246-248 Le origini del conflitto, pp. 286-288 La distruzione della Polonia, pp. 288-289 La caduta della Francia, pp. 289-292 L’Italia in guerra, p. 292 La battaglia d’Inghilterra, pp. 293-294 L’attacco all’Urss e l’intervento degli Usa, pp. 295-297 Il «nuovo ordine». Resistenza e collaborazionismo, pp. 297-301 Genocidio, p. 300 1942-43: la svolta nella guerra, pp. 301-303 La caduta del fascismo, pp. 303-305 Guerra civile, Resistenza e liberazione dell’Italia, pp. 305-310 La sconfitta della Germania, pp. 310-313 La sconfitta del Giappone, pp. 313-314 Programma svolto dopo il 15 maggio: Le conseguenze della guerra, pp. 351-352 La fine della “grande alleanza”, pp. 354-355 La divisione dell’Europa e le origini della "guerra fredda", pp. 355-358 L’Italia, un paese sconfitto, pp. 398-399 Le forze in campo, pp. 400-402 Dalla Liberazione alla Repubblica, pp. 403-405 Educazione civica: La Costituzione repubblicana, pp. 406-407 Kennedy, Kruscev e la crisi dei missili, pp. 419-421 La Germania dalla costruzione del muro alla riunificazione, pp. 419-420 e pp. 569-571 Testo utilizzato: Andrea Giardina, Giovanni Sabbatucci, Vittorio Vidotto: Nuovi profili storici, Vol 3. Bra, 15/10/2013 L’insegnante Prof………………………………………................ I rappresentanti di classe ….......................................................... …............................................................ Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia FILOSOFIA Docente Prof.Christian Rivoira FILOSOFIA – CLASSE V C – prof. Christian Rivoira La classe ha svolto nel corso dell’anno un adeguato programma di Filosofia, composto dall'analisi di singoli autori, moduli e percorsi, come da allegato. Si sono sviluppati con una certa completezza, gli autori chiave del programma dell’anno (Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, Nietzsche, ecc.) pur sempre inseriti nel contesto sociale e culturale in cui sono vissuti. Nei due percorsi si è, invece, privilegiata la tematica (la logica nel '900 e l'epistemologia). In questi casi gli autori indicati sono stati sviluppati nella loro complessità, ma in particolare in relazione al singolo problema in questione (Russell, Wittgenstein, Shlick, Neurath, Carnap; Popper, Kuhn e Feyerabend). Il livello complessivo dei risultati è buono. La maggioranza degli allievi ha dimostrato di possedere adeguate conoscenze e competenze. Pochi casi evidenziano fragilità nell’ esposizione e nei collegamenti pur avendo raggiunto comunque la sufficienza. OBIETTIVI DISCIPLINARI Obiettivi della Filosofia da acquisire nel triennio: - saper utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica - analizzare testi di autori filosoficamente rilevanti - leggere il testo filosofico enucleando le idee centrali - produrre elaborati scritti su temi filosofici - valutare criticamente i testi filosofici - confrontare e contestualizzare le differenti risposte filosofiche allo stesso problema. METODI, STRUMENTI E VERIFICHE I contenuti sono stati elaborati ed esplicitati attraverso una metodologia differenziata: lezioni frontali, analisi di testi, utilizzo della LIM, video, approfondimenti individuali per alcune tesine. Le verifiche si sono articolate in: interrogazioni approfondite; prove scritte semistrutturate; simulazioni di Terza Prova, analisi di testi. VC - FILOSOFIA - PROGRAMMA SVOLTO Manuale: Nicola Abbagnano, Giovanni Fornero, Itinerari di filosofia, voll. 3A e 3B, Paravia. CONTENUTI: Modulo 1: Schopenhauer 1. Vita, opere; 2. Rappresentazione; 3. I due livelli della Volontà: piano fenomenico e piano noumenico; 4. Pessimismo, dolore; 5. La via dell’ascesi e la Volontà. Modulo 2: S. Kierkegaard 1. Vita, Scritti e pessimismo esistenziale 2. Il concetto di possibile e la polemica antihegeliana 3. I tre stadi dell’esistenza Analisi di Aut- Aut Analisi di Timore e Tremore 2. Angoscia, disperazione, fede Modulo 3: Destra e sinistra hegeliane 1. La divisione della scuola hegeliana 2. Feuerbach: dalla filosofia all’antropologia Modulo 4: il marxismo 1. Marx: Il Manifesto; 2. Rovesciamento della filosofia hegeliana e alienazione; 3. Il materialismo storico; 4. Marx ed Engels: la lotta di classe 5. Le tesi del Capitale. Modulo 6: il Positivismo 1. Auguste Comte la legge dei tre stadi; la sociologia; 2. Il positivismo evoluzionistico: Darwin; Modulo 7: Nietzsche 1. Vita e Scritti; 2. La distinzione tra apollineo e dionisiaco; 3. La trasmutazione dei valori e della morale; 4. L’eterno ritorno; 5. Il Superuomo; 6. Filosofia ed esistenza Modulo 8: Lo Spiritualismo di Henri Bergson 1. Boutroux e il contingentismo; 2. Bergson: Vita e Opere; 3. Il problema del tempo Analisi del Saggio sui dati immediati della coscienza; 3. Concezione della libertà 4. Materia e Memoria 5. Intelligenza e Intelletto: Metafisica e Scienza 6. Lo slancio vitale e l'Evoluzione creatrice 7. Le due fonti della morale e della religione Modulo 9: Freud 1. Vita e Scritti; 2. Nuove tecniche: l'associazione di idee e l'Interpretazione dei sogni 3. L’Es e le determinazioni dell’inconscio; 4. La Psicanalisi e le sue applicazioni. 5. Scritti sulla società, la guerra e le relazioni umane PERCORSO: LOGICA, FILOSOFIA, MATEMATICA E LINGUAGGIO Modulo 10: Russell 1. Vita e Opere; 2. Caratteri e capisaldi della Logica; 3. Le antinomie; 4. Dottrina del linguaggio; 5. Dottrina della conoscenza; 6. Dottrine etica e politica. Modulo 11: Wittgenstein 1. Vita e Opere; 2. Linguaggio e fatti; 3. Le tautologie. 4. La pluralità dei linguaggi Modulo 12: il “Circolo di Vienna” 1. Moritz Schlick 2. Otto Neurath; 3. Rudolf Carnap: relazioni ed esperienze 4. Rudolf Carnap: dato, protocollo, predicati osservabili; 5. Rudolf Carnap: la sintassi logica Modulo 13: l’Esitenzialismo di Heidegger 1. M. Heidegger. Le 2 fasi della sua filosofia 2. M. Heidegger: Essere e Tempo 3. M. Heidegger: il linguaggio come “casa dell'Essere” PERCORSO: L'EPISTEMOLOGIA Modulo 14: l'Epistemologia nel '900: 1. Karl Popper 2. Thomas Kuhn 3. Paul Feyerabend TESTO UTILIZZATO • ABBAGNANO / FORNERO “ITINERARIDI FILOSOFIA” VOL. 3A: DA SCHOPENHAUER ALLE TEORIENOVECENTESCHE SULLAPOLITICA + VOL. 3B. PARAVIA • Appunti delle lezioni • Dispense Bra, 15/10/2013 L’insegnante Prof………………………………………................ I rappresentanti di classe ….......................................................... …............................................................ Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia INGLESE Docente Prof.ssa Maria Bruno 1. Obiettivi cognitivi L’attività didattica è stata finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi: - consolidare e ampliare le competenze linguistiche e comunicative degli allievi attraverso l'arricchimento delle varietà e dei registri linguistici; sviluppare la comprensione e l’utilizzo di testi in lingua straniera di carattere generale e/o specifico; sviluppare la comprensione di testi letterari utilizzando specifici strumenti di analisi per valutarli in un'ottica comparativa con analoghe esperienze condotte su testi italiani e classici, e collocarli storicamente nel loro contesto socioculturale; identificare nella varietà delle realizzazioni testuali la specificità dei vari linguaggi, con particolare attenzione al linguaggio letterario; sviluppare l’abitudine alla lettura di testi letterari e di conseguenti abilità selettive e critiche; acquisire una conoscenza estensiva della storia della letteratura individuandone le linee generali di evoluzione nel contesto europeo ed extraeuropeo; saper produrre testi orali di tipo narrativo, descrittivo, espositivo, argomentativo con chiarezza e precisione lessicale; produrre testi scritti diversificati per temi e finalità; impadronirsi di un metodo di studio e di lettura che consenta di lavorare in modo autonomo. 2. Contenuti Dal libro di testo adottato: Cinzia Medaglia, Beverley Anne Young, With Rhymes and Reason, From the Victorian Age to Modern Times, Loescher Editore, 2010. THE VICTORIAN AGE Historical, social and literary background The Age of Expansion and Reforms Art: The Pre-Raphaelites: Victorian Avant-Garde John Everett Millais Charles Dickens Ophelia Hard Times: “The One Thing Needful” (fotocopia) “Mr Gradgrind and his teaching methods” p. 33 Thomas Hardy “A Town of Red Brick” (Text Plus) Tess of the D’Ubervilles: “Tess and Angel Clare” p. 52 “The wedding night” “Tess is captured at Stonehenge” (Text Plus) p. 52 Oscar Wilde The Importance of Being Earnest: “Lady Bracknell interviews Jack Worthing” p. 71 “The vital importance of being Earnest” (fotocopia) The Picture of Dorian Gray: The Preface “Dorian and the painting” p. 66 AMERICAN LITERATURE The American Renaissance: historical, social and literary background Walt Whitman Kate Chopin I hear America Singing (fotocopia) O Captain! My Captain! p. 100 Short stories: The story of an Hour (fotocopia) Désirée’s Baby (fotocopia) The Awakening: “Mr Pontellier and Edna” “Edna commits suicide” pp. 124-125 (fotocopia) THE TWENTIETH CENTURY (1901 – 1945) Historical, social and literary background. The Age of Anxiety: a deep cultural crisis The Irish Question and the Easter Rising Two World Wars Art: “Let’s Murder the Moonlight” (article from TIME) Futurism The theme of war in Wilfred Owen, Isaac Rosemberg, Virginia Woolf and George Orwell. Wilfred Owen Dulce et Decorum Est Isaac Rosemberg Break of Day in the Trenches p. 227 (fotocopia) Modern poetry: Imagism Thomas Stearns Eliot The Waste Land: from The Burial of the Dead: “The Cruellest Month” from The Fire Sermon: (fotocopia) “Unreal City” (fotocopia) “ The Fire Sermon” p. 222 The Modern Novel and the Stream of Consciousness: The Interior Monologue James Joyce Dubliners: “Eveline” p. 176 Ulysses: “The Funeral” “Molly’s Monologue” Virginia Woolf : (fotocopia) (fotocopia) Mrs Dalloway: “Clarissa contemplates what she must do for the party” p.192 “Clarissa meets Peter Walsh” “Sir William meets the Warren Smiths” (fotocopia) (fotocopia) THE TWENTIETH CENTURY (1945 – present day) Historical, social and literary background: the Welfare State, Elizabeth II George Orwell Nineteen Eighty-four: “Winston Smith returning home” “Winston and his colleague Syme” p. 312 p. 314 3. Metodi e strumenti Il programma si è incentrato sui principali temi letterari e sugli autori più rappresentativi del periodo compreso tra il periodo Vittoriano e la metà del ventesimo secolo; i fenomeni letterari sono stati esaminati nelle loro linee essenziali, sottolineando i rapporti con la letteratura italiana e occasionalmente con le altre letterature europee. Si è cercato di guidare i ragazzi nell’analisi e decodificazione dei testi letterari e di arricchire la loro abilità linguistico-espressiva tramite l’utilizzo costante della lingua inglese in classe. Si è privilegiata l’analisi dei testi come base su cui tessere un discorso più ampio sulle tematiche, sull’autore, sui movimenti e sulle correnti letterarie ad esso connessi. I ragazzi sono stati guidati nell’identificazione delle caratteristiche specifiche dei testi tramite attività di comprensione (domande a risposta aperta o multipla), interpretazione, commento e inserimento nel contesto storico, letterario e culturale. Le lezioni sono state per lo più frontali e interattive: i ragazzi sono stati continuamente stimolati a dare il loro apporto personale e critico, a operare collegamenti, a riscontrare analogie e divergenze. Nel corso dell’anno si sono affiancate ai testi letterari proiezioni di alcuni spezzoni di film in inglese (Young Victoria, Tess of the D’Ubervilles, The Importance of Being Ernest, The King’s Speech, Midnight in Paris e Mrs Dalloway) e brani di attualità tratti da riviste in lingua inglese. La classe ha assistito alla rappresentazione in lingua inglese di “The Picture of Dorian Gray” e “Frankenstein”. 4. Tempi, modalità ed altre osservazioni sullo svolgimento del programma. Ho seguito la classe VC solo in questo anno scolastico. La classe ha cambiato diversi insegnanti durante il quinquennio, fatto che non ha certo favorito gli studenti più fragili che, tuttavia, hanno dimostrato nel corso dell’anno impegno ed interesse verso la disciplina. Il recupero nelle prove scritte è avvenuto in itinere con correzione di numerosi testi scritti. Il programma si è svolto in modo regolare seguendo le previsioni di inizio anno: sono state apportate modifiche minime nella scelta dei testi che sembravano più congeniali ai gusti della classe. Nel complesso gli allievi dimostrano di sapersi orientare nelle problematiche letterarie trattate con discreta ( in alcuni casi buona) padronanza della lingua inglese. 5. Verifiche e valutazioni Sono state effettuate periodiche verifiche basate sulla comprensione di brevi testi letterari o articoli di giornale che sono stati analizzati dal punto di vista linguistico e commentati. Le tipologie di prova hanno spaziato dal tipo a risposta chiusa a quesiti a risposta aperta o breve trattazione sintetica di argomenti. Sono inoltre stati proposti test tesi a valutare le capacità degli alunni ad identificare le caratteristiche dei movimenti letterari, a confrontare la produzione dei vari autori analizzati, a riconoscere un testo letterario. Le verifiche scritte sono state in media di un’ora l’una. Tutte le prove sono state valutate usando una gamma di voti da 0 a 10, assegnando la sufficienza con almeno il 60% del punteggio totale, secondo criteri sempre concordati in sede di dipartimento. Le simulazioni di terza prova (numerose durante l’anno) si sono basate sulla comprensione di un brano di attualità tratto da riviste in lingua inglese (Time, Newsweek) o letterario con una produzione personale finale sull’argomento trattato nella reading. Questi test sono stati ulteriormente valutati con la scala di voti in quindicesimi. Le verifiche orali hanno valutato le capacità espositive sul contenuto dei testi analizzati, la ricchezza del lessico e le strutture espressive usate, le capacità critiche e di sintesi. I criteri di valutazione hanno tenuto conto: - della correttezza e proprietà lessicale e grammaticale - delle abilità linguistiche ed espressive - del possesso di adeguate conoscenze sull’argomento - della capacità di esprimerle in modo organico - della capacità di rielaborarle in modo personale e critico. Livello di sufficienza: - comprensione sufficiente orale e scritta del messaggio linguistico e testuale. capacità di dare risposte minime e pertinenti (orali e scritte) a sollecitazioni di un interlocutore, con adeguata pronuncia, intonazione e competenza linguistica. - saper organizzare un testo. - possedere conoscenze essenziali sull’argomento. Livello discreto / quasi buono: - discreta comprensione del messaggio linguistico e testuale. - capacità di esprimersi con pronuncia e intonazione discrete e relativa competenza linguistica. - capacità di elaborare e argomentare il pensiero. - saper costruire ragionamenti consequenziali e motivati. Livello buono / ottimo: - possedere una buona comprensione del messaggio linguistico e testuale. - capacità di esprimersi con buona pronuncia, intonazione e competenza linguistica. - capacità di esprimere fondati giudizi e rielaborazioni personali. - dimostrare doti di originalità, creatività e capacità autonoma di approfondimento degli argomenti trattati. L’insegnante I rappresentanti degli studenti Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia MATEMATICA Docente Prof. Valerio Rampado 1. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA In accordo con quanto concordato nelle riunioni di dipartimento, svolte all’inizio e nel corso dell’anno scolastico, si sono perseguiti principalmente i seguenti obiettivi: • • • • • • Saper individuare le caratteristiche principali delle funzioni. Acquisire la nozione intuitiva di limite; assimilare il concetto di limite nella sua formulazione rigorosa; apprendere le tecniche di calcolo di limiti di funzioni che si presentino sotto forme indeterminate; conoscere, comprendere ed applicare i teoremi sui limiti. Comprendere il concetto di continuità sia da un punto di vista intuitivo sia in forma rigorosa; conoscere e comprendere i principali teoremi sulle funzioni continue; classificare e riconoscere i vari tipi di discontinuità. Comprendere il concetto di derivata; saper riconoscere l’aspetto fisico e geometrico; saper applicare le derivate allo studio di funzione ed ai problemi di massimo e minimo. Comprendere il concetto di integrale indefinito e di integrale definito; comprendere il teorema fondamentale del calcolo integrale; saper utilizzare i principali metodi di integrazione e saper applicare il calcolo integrale alla risoluzione di problemi geometrici e fisici. Conoscere ed applicare le procedure necessarie per la risoluzione approssimata di un’equazione; conoscere ed applicare metodi di integrazione numerica. 2. CONTENUTI • • • • Funzioni e limiti Derivate e studio di funzione Integrali Analisi numerica La scansione dettagliata dei contenuti, con i riferimenti al libro di testo, è riportata successivamente. Libri di testo: Bergamini M., Trifone A., Barozzi G., “Manuale blu di matematica”, vol. 4 Modulo U (Funzioni e limiti), vol. 5 Modulo V (Derivate e studi di funzione), Modulo W (Integrali), Modulo iota (Analisi numerica), Zanichelli Editore 3. METODI • • • Lezione frontale Esercitazioni in classe alla lavagna o individuali Esercitazioni a casa con correzione e discussione in aula La metodologia privilegiata è quella che fa riferimento alla didattica per problemi, la quale consente lo sviluppo del pensiero divergente, inducendo la formulazione di ipotesi e congetture. Dall’esame di una data situazione problematica l’allievo è portato prima a formulare un’ipotesi di soluzione, poi a ricercare il procedimento risolutivo mediante il ricorso alle conoscenze già acquisite ed infine ad inserire il risultato ottenuto in un organico quadro teorico complessivo; un processo in cui l’appello all’intuizione viene via via ridotto per dare più spazio all’astrazione ed alla sistemazione razionale. Naturalmente, fondamentale importanza riveste la lezione frontale indispensabile per la sistematizzazione rigorosa e la formalizzazione delle conoscenze. Largo spazio poi è stato dato alle esercitazioni applicative, con lo svolgimento di numerosi esercizi e problemi, anche tratti dai temi d’esame degli anni scorsi. 4. MODALITA’ DI VALUTAZIONE Per la valutazione formativa: • Esercitazioni in classe con relativa discussione • Correzione dei compiti svolti a casa • Simulazione in classe e a casa di verifiche scritte (prove formative) Per la valutazione sommativa: • Verifiche scritte (talvolta anche con una parte valutata per l’orale), finalizzate all’acquisizione della capacità di risoluzione autonoma di problemi e quesiti • Interrogazioni orali, finalizzate all’acquisizione del rigore espositivo, della coerenza logica e della terminologia propria della matematica • Simulazione della seconda prova scritta dell’Esame di Stato, prevista per il 23 maggio 2014 Per la valutazione si è fatto riferimento, di norma, alla seguente griglia di corrispondenza fra competenze raggiunte e voto da assegnare: LIVELLO DELLE COMPETENZE Rifiuto di ogni tipo di attività ed impegno, gravissime difficoltà nella comprensione e nell’applicazione dei concetti di base. Lacune evidenti nelle conoscenze, metodo di studio inadeguato e difficoltà ad orientarsi autonomamente nei contenuti e ad elaborare processi cognitivi. VOTO 2 3-4 Palesi difficoltà, tuttavia superabili, che evidenziano comunque un certo impegno e discrete motivazioni. 5 Sufficiente capacità di esposizione, applicazione di tecniche e comprensione di conoscenze e/o di situazioni problematiche. 6 Discrete capacità di applicare nella pratica le conoscenze acquisite e di elaborare ipotesi personali in facili situazioni. Capacità di esporre con precisione le proprie conoscenze. 7 Buone capacità di analisi e di rielaborazione dei contenuti acquisiti che si manifestano nell’applicazione in contesti nuovi. Accuratezza formale. 8-9 Ottima conoscenza e padronanza della materia. Rigore e ricchezza espositiva ed argomentativa. Capacità di analisi, sintesi e valutazione. 10 5. VALUTAZIONE SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA. Il programma è stato svolto tenendo principalmente conto delle caratteristiche della seconda prova scritta, per cui mi sono sempre soffermato di più sugli aspetti applicativi delle definizioni e dei teoremi studiati anziché su quelli puramente formali. Particolare attenzione è stata posta all’aspetto grafico degli argomenti studiati. Ho cercato di far raggiungere la comprensione di determinati concetti soprattutto attraverso la risoluzione di esercizi simili a quelli che vengono normalmente proposti durante la prova d’esame. 6. ATTIVITA’ PROGRAMMATE DOPO IL 15 MAGGIO. • Ripasso generale, dimostrazioni e approfondimenti su alcune parti del programma con risoluzione dei temi d’esame degli anni precedenti. Interrogazioni orali Simulazione della seconda prova scritta (23 maggio 2014) La prova di simulazione e la relativa griglia di correzione saranno allegate al documento dopo lo svolgimento della prova stessa. • • • 7. TEMPI PREVISTI Entro la fine dell’anno restano da svolgere, dopo il 15 maggio, circa 17 ore di lezione effettive. 8. LIVELLI DI APPRENDIMENTO. La classe nel corso del triennio ha sempre dimostrato un grande spirito di collaborazione e di rispetto per le regole scolastiche. Il livello di apprendimento medio raggiunto è soddisfacente, ma i risultati dei singoli studenti sono piuttosto eterogenei come facilmente intuibile dall’analisi dei voti conseguiti alla fine del ciclo di studi. Alcuni studenti, forse anche per una debole predisposizione per la disciplina, non sono riusciti a raggiungere una preparazione sufficientemente solida e tale da permettere loro di affrontare serenamente la risoluzione di tutte le tipologie dei problemi tipici della seconda prova. Un gruppo significativo di studenti ha invece evidenziato nel corso degli anni di possedere buone capacità di analisi e di rielaborazione personale degli argomenti trattati, raggiungendo pienamente gli obiettivi fondamentali della disciplina. Nelle pagine seguenti è riportata la scansione dettagliata dei contenuti. MODULO 1: FUNZIONI E LIMITI Argomento Unità 1: Le funzioni Funzioni reali di variabile reale Classificazione delle funzioni Dominio, codominio, segno Trasformazioni notevoli dei grafici Funzioni, iniettive, suriettive, biiettive Funzioni monotone, periodiche, pari, dispari Funzione inversa (appunti) Composizione di funzioni Unità 2: I limiti Intervalli Insiemi limitati ed illimitati Estremi di un insieme Intorni di un punto e di infinito Punti isolati e punti di accumulazione Limite finito/infinito per varabile tendente ad un valore finito/infinito Teorema di unicità del limite Teorema della permanenza del segno Teorema del confronto Unità 3: Le funzioni continue Funzione continua in un punto e in un intervallo Volume 4, Modulo U Definizione/ Enunciato Dimostrazione X X X X X X X X X X 46-47 47-48 48-49 50-51-52 52-53 Da 54 a 69 X 70 71-72 73-74 X X Operazioni sui limiti X X Forme indeterminate X X Limiti notevoli X Asintoti orizzontali e verticali X X Asintoti obliqui X X Teorema di Weierstrass Teorema dei valori intermedi Teorema di esistenza degli zeri Punti di discontinuità X X X X X Unità 4: Le successioni Successioni numeriche Rappresentazioni (cenni) Progressioni aritmetiche (appunti) Termine n-simo e somma dei primi n termini Limite di una progressione aritmetica Progressioni geometriche (appunti) Termine n-simo e somma dei primi n termini Limite di una progressione geometrica X X X X X X X Rif. pagg. libro 2 3 4 5 7 8-9-10 11-12 13 X X X X X X X X X X X X (no limite per eccesso/difetto p.58) X X X Applicazioni X X X X X X X X Da 113 a 116 Da 117 a 126 Da 127 a 131 Da 132 a 135 63-65-66141-142 142-143144-144 145 146 146 Da 146 a 149 210 210-211-212 219 219 220 220 221 222 MODULO 2: DERIVATE E STUDIO DI FUNZIONE Argomento Volume 5, Modulo V Definizione/ Enunciato Unità 1: Le derivate Retta tangente Rapporto incrementale Derivata in un punto Derivata destra e sinistra Funzione derivabile in un intervallo Funzione derivata Continuità e derivabilità Derivate notevoli Teoremi sul calcolo delle derivate Derivata della funzione composta Derivata di f ( x ) g ( x ) Derivata della funzione inversa (appunti) Derivate delle funzioni goniometriche inverse Derivate di ordine superiore al primo Differenziale di una funzione Applicazioni alla geometria analitica Punti di non derivabilità Applicazioni delle derivate alla fisica Unità 2: I teoremi del calcolo differenziale Teorema di Rolle Teorema di Lagrange Conseguenze del teorema di Lagrange Teorema di Cauchy Teorema di De L’Hopital X X X X X Unità 3: Studio di funzione Massimi e minimi assoluti e relativi X X X X X X X X X X X X X X X X X Dimostrazione X X X X X X X X Applicazioni Rif. pagg. libro X X X X X X X X X X X 2 3 4-5 6 7 5 7-8 Da 8 a 12 Da 12 a 18 18-19-20 21-22 X X X appunti 24 25 26-27 29 30-31 31-32-33-34 X X X X X X X X 94-95 96-97 98-99-100 101-102 Da 102 a 106 X X Concavità e punti di flesso X X Ricerca dei massimi, minimi e flessi orizzontali tramite lo studio della derivata prima Ricerca dei flessi tramite lo studio della derivata seconda Problemi di massimo e minimo X X X X X X Studio di funzione e rappresentazione grafica (appunti) X X Da 139 a 141 Da 141 a 143 Da 144 a 151 Da 151 a 156 Da 160 a 163 Da 218 a 227 MODULO 3: INTEGRALI Argomento Unità 1: Gli integrali indefiniti Primitive Integrale indefinito Proprietà dell’integrale indefinito Integrali immediati Integrali con primitiva funzione composta Metodo di sostituzione (appunti) ∫ a 2 − x 2 dx Integrazione per parti Integrali delle funzioni razionali fratte (appunti) Unità 2: Gli integrali definiti Integrale definito Proprietà dell’integrale definito Teorema della media e valor medio di una funz. Funzione integrale Teorema fondamentale del calcolo integrale Formula di Newton- Leibniz Calcolo di aree di figure piane Volume di un solido Integrali impropri Volume 5, Modulo W Definizione/ Enunciato Applicazioni Rif. pagg. libro X X X X X X 2 3-4 4-5 Da 5 a 8 9-10 11 47 X X 12-13 appunti X X X X X X X X X Da 73 a 76 77-78 78 79-80 80 82 Da 83 a 86 86-87-88 Da 92 a 95 Applicazioni Rif. pagg. libro X X X X X X X X X X X X X X X X X X MODULO 4: ANALISI NUMERICA Argomento Dimostrazione X X X X Volume 5, Modulo iota Definizione/ Enunciato Dimostrazione Unità 1: Risoluzione approssimata di equazioni (appunti) Approssimazioni delle radici di un’equazione Separazione delle radici Teoremi degli zeri Metodo di bisezione e di Newton(tangenti) X X X X X X X X 2 3 Da 3 a 6 6-7-8, 10-11 Unità 2: Integrazione numerica (appunti) Calcolo approssimato dell’area di un trapezoide Metodo dei rettangoli Metodo dei trapezi X X X X X X 35 36-37 37-38-39 L’insegnante I rappresentanti di classe Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia FISICA Docente Prof. Valerio Rampado 1. OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA • • • • • Conoscere e comprendere i fenomeni fisici e le leggi che li governano Acquisire rigore espositivo e proprietà di linguaggio Spiegare i fenomeni esaminati alla luce della teoria studiata Applicare le proprie conoscenze per l’interpretazione di fenomeni analoghi a quelli studiati Risolvere semplici problemi applicativi (tranne che per ultima parte del programma: equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche ) 2. CONTENUTI • • • • Elettrostatica Corrente elettrica continua Magnetismo Elettromagnetismo La scansione dettagliata dei contenuti è riportata successivamente. Libro di testo: John D.Cutnell “Elettromagnetismo” 3. METODI • • • Lezione frontale Esercitazioni in classe alla lavagna o individuali Esercitazioni a casa con correzione e discussione in aula Nell’affrontare gli argomenti del quinto anno ho sempre cercato di partire dalla descrizione del fenomeno fisico da studiare, anche con il supporto eventuale di materiale video (specie per la parte relativa ai fenomeni magnetici). Particolare attenzione è stata data alla trattazione proposta dal libro di testo che è stato seguito fedelmente nella maggior parte dei casi, per permettere agli studenti di avere un riferimento sicuro su cui studiare e ripassare in vista dell’esame finale. Su alcuni argomenti, di particolare importanza, sono state fornite delle schede riassuntive su cui si è sviluppata la trattazione del tema in oggetto. 4. MODALITA’ DI VALUTAZIONE Per la valutazione formativa: • Esercitazioni in classe con relativa discussione. • Correzione dei compiti svolti a casa. • Simulazione in classe e a casa di verifiche scritte (prove formative). Per la valutazione sommativa: • Verifiche scritte (talvolta anche con una parte valutata per l’orale), contenenti semplici esercizi e problemi (simili a quelli visti in classe), quesiti teorici a risposta singola. • Interrogazioni orali, finalizzate all’acquisizione del rigore espositivo, della coerenza logica e della terminologia propria della fisica. Per la valutazione si è fatto riferimento alla seguente griglia di corrispondenza fra competenze raggiunte e voto da assegnare: LIVELLO DELLE COMPETENZE Rifiuto di ogni tipo di attività ed impegno, gravissime difficoltà nella comprensione e nell’applicazione dei concetti di base. Lacune evidenti nelle conoscenze, metodo di studio inadeguato e difficoltà ad orientarsi autonomamente nei contenuti e ad elaborare processi cognitivi. 5. VOTO 2 3-4 Palesi difficoltà, tuttavia superabili, che evidenziano comunque un certo impegno e discrete motivazioni. 5 Sufficiente capacità di esposizione, applicazione di tecniche e comprensione di conoscenze e/o di situazioni problematiche. 6 Discrete capacità di applicare nella pratica le conoscenze acquisite e di elaborare ipotesi personali in facili situazioni. Capacità di esporre con precisione le proprie conoscenze. 7 Buone capacità di analisi e di rielaborazione dei contenuti acquisiti che si manifestano nell’applicazione in contesti nuovi. Accuratezza formale. 8-9 Ottima conoscenza e padronanza della materia. Rigore e ricchezza espositiva ed argomentativa. Capacità di analisi, sintesi e valutazione. 10 VALUTAZIONE SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA. Il programma è stato svolto, secondo la programmazione iniziale, tenendo conto della traccia ministeriale e delle indicazioni emerse durante le riunioni di dipartimento. Particolare attenzione è stata data all’aspetto matematico della disciplina. In particolare, con l’avanzare dello studio del calcolo differenziale e integrale, alcuni problemi sono stati riproposti nel corso dell’anno per evidenziare le potenzialità del calcolo in oggetto. 6. ATTIVITA’ PROGRAMMATE DOPO IL 15 MAGGIO. • • • Ripasso generale del programma. Ripasso o approfondimento di alcuni argomenti particolarmente importanti. Interrogazioni orali. 7. TEMPI PREVISTI Entro la fine dell’anno restano da svolgere, dopo il 15 maggio, circa 9 ore effettive. 8. LIVELLI DI APPRENDIMENTO. Il giudizio sui livelli di apprendimento complessivamente raggiunti in fisica è molto simile a quello di matematica, con la differenza che, avendo dato maggior peso all’aspetto teorico della disciplina e alla capacità di saper descrivere i fenomeni e commentare le leggi studiate, anche gli studenti meno predisposti per lo studio della materia hanno raggiunto, in buona parte, gli obiettivi richiesti. Alcuni allievi hanno manifestato particolare attenzione nei confronti della disciplina dimostrando di aver raggiunto non solo gli obiettivi fissati ma anche di essere in grado di affrontare in modo autonomo lo studio e l’approfondimento di nuovi argomenti. Nelle pagine seguenti è riportata la scansione dettagliata dei contenuti. MODULO 1: ELETTROSTATICA Unità 1: Il campo elettrico Carica elettrica Principio di conservazione della carica elettrica Quantizzazione della carica elettrica Metodi di elettrizzazione per strofinio e per contatto Isolanti e conduttori Legge di Coulomb Analogie e differenze con la legge di Newton della gravitazione universale Principio di sovrapposizione delle forze elettriche Densità superficiale di carica Campo elettrico Campo elettrico generato da una carica puntiforme Principio di sovrapposizione del campo elettrico Rappresentazione tramite linee di forza Linee del campo generato da una carica puntiforme e da un sistema di due cariche Condensatori a facce piane e parallele Distribuzione di carica in un conduttore Elettrizzazione di un corpo per induzione Flusso del campo elettrico Legge di Gauss Campo elettrico generato da una lamina carica Campo elettrico all’interno del condensatore piano Generalizzazione della definizione di flusso Unità 2: Il potenziale elettrico Forze conservative Energia potenziale elettrica e potenziale elettrico Potenziale elettrico di un campo costante Conservazione dell’energia Potenziale elettrico di una carica puntiforme Principio di sovrapposizione del potenziale elettrico e dell’energia potenziale elettrica Superfici equipotenziali e loro caratteristiche Conduttori ideali Capacità di un condensatore Relazione generale tra campo e potenziale elettrico Circuitazione del campo elettrico e carattere conservativo del campo elettrostatico MODULO 2: CORRENTE ELETTRICA CONTINUA Unità 1: I circuiti in corrente continua Corrente elettrica ed intensità di corrente (appunti) Circuito elettrico Batteria e forza elettromotrice Prima e seconda legge di Ohm e loro caratteristiche Conduttori, semiconduttori, superconduttori. Diodi e transistor (cenni) Energia e potenza nei circuiti elettrici Collegamento in serie ed in parallelo di resistenze Circuiti elettrici (appunti) Leggi di Kirchhoff (appunti) Collegamento in serie ed in parallelo di condensatori Circuiti RC (approfondimenti su appunti) MODULO 3: MAGNETISMO Unità 1: Il campo magnetico Magneti Campo magnetico e linee di forza Scheda di appunti sul magnetismo. Forza magnetica agente su una carica in movimento Regola della mano destra Forza di Lorentz Seconda legge di Laplace (appunti) Confronto tra forze elettriche e forze magnetiche Moto di particelle cariche in un campo magnetico Esperienza di Oersted e forza magnetica esercitata su un filo rettilineo percorso da corrente Legge di Ampere e circuitazione del campo magnetico Campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da corrente (legge di Biot e Savart) Forze magnetiche tra fili percorsi da corrente MODULO 4: ELETTROMAGNETISMO Unità 1: L’induzione elettromagnetica Esperienze di Faraday Forza elettromotrice indotta Flusso del campo magnetico Legge dell’induzione di Faraday-Neumann e carattere non conservativo del campo magnetico Legge di Lenz Equazioni di Maxwell Corrente di spostamento Autoinduzione ed induttanza Onde elettromagnetiche e spettro. L’insegnante I rappresentanti di classe Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia Scienze naturali Docente Prof. Francesco Garone 1) OBIETTIVI a) Conoscenze • Argomenti di chimica organica, fisiologia e anatomia umana come specificati nel punto 2 b) Capacità • Saper applicare nelle linee generali le regole della nomenclatura IUPAC dei composti organici descrivere le proprietà fondamentali delle diverse classi di composti • Saper esporre e confrontare le teorie evoluzionistiche di Lamarck e Darwin • Descrivere alcuni tessuti e apparati del corpo umano dal punto di vista anatomico e fisiologico c) Competenze • Comprensione delle conoscenze acquisite ed uso del linguaggio specifico • Effettuare opportuni collegamenti tra chimica e biologia 2) CONTENUTI (svolti al 15 maggio 2014) CHIMICA TESTO: PAOLO PISTARÀ “PRINCIPI DI CHIMICA MODERNA”, TOMO C, ATLAS BERGAMO CAPITOLO 22 – CHIMICA ORGANICA: ALCANI. ALCHENI, ALCHINI 1 LA CHIMICA ORGANICA È LA CHIMICA DEL CARBONIO 2 GLI IDROCARBURI 3 GLI ALCANI FORMULA MOLECOLARE E FORMULA DI STRUTTURA 4 LA NOMENCLATURA DEI GRUPPI ALCHILICI 5 ISOMERIA DI STRUTTURA 6 LA NOMENCLATURA DEGLI ALCANI REGOLE PER LA NOMENCLATURA DEGLI ALCANI 7 ISOMERIA CONFORMAZIONALE 8 PROPRIETÀ FISICHE DEGLI ALCANI 9 LE REAZIONI CHIMICHE DEGLI ALCANI COMBUSTIONE REAZIONE DI SOSTITUZIONE RADICALICA 10 IMPIEGO E DIFFUSIONE DEGLI ALCANI 11 I CICLOALCANI 13 GLI ALCHENI I LEGAMI COVALENTI NEGLI ALCHENI REGOLE PER LA NOMENCLATURA IUPAC DEGLI ALCHENI 13 ISOMERIA GEOMETRICA CIS-TRANS 14 PROPRIETÀ E USI DEGLI ALCHENI ADDIZIONE DI IDROGENO, ACQUA E IDRACIDI 16 GLI ALCHINI REGOLE PER LA NOMENCLATURA IUPAC DEGLI ALCHINI I LEGAMI NEGLI ALCHINI PROPRIETÀ E USI DEGLI ALCHINI FORME GEOMETRICHE DELLE MOLECOLE E IBRIDAZIONE IBRIDAZIONE sp3 DEL CARBONIO NEGLI ALCANI PAG 503 PAG 504 PAG 504 PAG 506 PAG 507 PAG 507 PAG 508 PAG 509 PAG 510 PAG 511 PAG 512 PAG 512 PAG 513 PAG 514 PAG 515 PAG 516 PAG 516 PAG 517 PAG 518 PAG 520 PAG 520 PAG 523 PAG 523 PAG 524 PAG 524 PAG 525 PAG 525 IBRIDAZIONE sp2 DEL CARBONIO NEGLI ALCHENI IBRIDAZIONE sp DEL CARBONIO NEGLI ALCHINI CAPITOLO 23 – COMPOSTI AROMATICI 1 COMPOSTI AROMATICI 2 STRUTTURA E LEGAMI DEL BENZENE 3 NOMENCLATURA DEI COMPOSTI AROMATICI COMPOSTI MONOSOSTITUITI DEL BENZENE COMPOSTI BISOSTITUITI DEL BENZENE COMPOSTI DEL BENZENE CON PIÙ DI DUE SOSTITUENTI 4 PROPRIETÀ FISICHE E USI DEGLI IDROCARBURI AROMATICI 5 PROPRIETÀ CHIMICHE DEL BENZENE MODELLO A ORBITALI DEL BENZENE CAPITOLO 24 – GRUPPI FUNZIONALI 1 1 I GRUPPI FUNZIONALI 5 ALCOLI NOMENCLATURA 6 PROPRIETÀ FISICHE DEGLI ALCOLI 7 PROPRIETÀ CHIMICHE DEGLI ALCOLI: REAZIONI DI OSSIDAZIONE DEGLI ALCOLI 8 GLI ALCOLI PIÙ IMPORTANTI 11 ALDEIDI E CHETONI NOMENCLATURA 12 PROPRIETÀ FISICHE DELLE ALDEIDI E DEI CHETONI 13 PROPRIETÀ CHIMICHE DELLE ALDEIDI E DEI CHETONI: REAZIONI DI RIDUZIONE CAPITOLO 25 – GRUPPI FUNZIONALI 2 1 ACIDI CARBOSSILICI NOMENCLATURA 2 PROPRIETÀ FISICHE DEGLI ACIDI CARBOSSILICI 3 PROPRIETÀ CHIMICHE DEGLI ACIDI CARBOSSILICI: PROPRIETÀ ACIDE 4 I DERIVATI DEGLI ACIDI CARBOSSILICI: ESTERI 6 AMMINE NOMENCLATURA PROPRIETÀ FISICHE DELLE AMMINE PROPRIETÀ CHIMICHE DELLE AMMINE: BASICITÀ DELLE AMMINE PAG 527 PAG 528 PAG 533 PAG 533 PAG 534 PAG 534 PAG 535 PAG 535 PAG 536 PAG 537 PAG 540 PAG 547 PAG 553 PAG 553 PAG 554 PAG 556 PAG 557 PAG 562 PAG 563 PAG 564 PAG 564 PAG 574 PAG 574 PAG 576 PAG 576 PAG 579 PAG 584 PAG 584 PAG 585 Pag 586 BIOLOGIA TESTO: HELENA CURTIS N. SUE BARNES, “INVITO ALLA BIOLOGIA”, ZANICHELLI EDITORE CAPITOLO 18 – DARWIN E LA TEORIA EVOLUTIVA 18.1 VERSO LA TEORIA EVOLUTIVA PAG 278 18.2 L’EVOLUZIONE PRIMA DI DARWIN PAG 279 L’ETÀ DELLA TERRA PAG 280 LE TESTIMONIANZE FOSSILI PAG 280 CUVIER E LA TERIA DELLE CATASTROFI PAG 281 18.3 18.4 18.5 LE TEORIE DI LAMARCK LO SVILUPPO DELLA TEORIA DARWINIANA LA TERRA HA UNA SUA STORIA IL VIAGGIO DEL BRIGANTINO BEAGLE LA TEORIA DI DARWIN L’ORIGINE DELLE SPECIE PROVE A FAVORE DEL PROCESSO EVOLUTIVO PROVE CHE DERIVANO DALL’OSSERVAZIONE DIRETTA LA SELEZIONE ARTIFICIALE LA FARFALLA NOTTURNA BISTON BETULARIA RESISTENZA AGLI INSETTICIDI RESISTENZA DEI BATTERI AI FARMACI LA BIOGEOGRAFIA I FOSSILI OMOLOGIA DELLE STRUTTURE ANATOMICHE E MOLECOLARI LA TEORIA SINTETICA DELL’EVOLUZIONE PAG 281 PAG 282 PAG 282 PAG 282 PAG 284 PAG 285 PAG 285 PAG 285 PAG 285 PAG 286 PAG 287 PAG 287 PAG 288 PAG 288 PAG 288 PAG 289 CAPITOLO 24 – I SISTEMI MUSCOLARE E SCHELETRICO 24.1 L’ORGANIZZAZIONE CORPOREA DEI MAMMIFERI ORGANIZZAZIONE GERARCHICA 24.2 I TESSUTI DEL CORPO UMANO TESSUTO EPITELIALE TESSUTO CONNETTIVO TESSUTO MUSCOLARE TESSUTO NEVOSO 24.3 ALCUNE IMPORTANTI FUNZIONI DELL’ORGANISMO OMEOSTASI ENERGIA E METABOLISMO INTERAZIONE E CONTROLLO CONTROLLO A FEEDBACK PAG 374 PAG 375 PAG 376 PAG 376 PAG 377 PAG 378 PAG 378 PAG 380 PAG 380 PAG 380 PAG 381 PAG 381 CAPITOLO 25 – IL SISTEMA DIGERENTE 25.1 IL SISTEMA DIGERENTE: UN’INTRODUZIONE 25.2 MASTICAZIONE E DEGLUTIZIONE DEL CIBO LA BOCCA LA FARINGE E L’ESOFAGO 25.3 LO STOMACO: DEMOLIZIONE DEL CIBO 25.4 L’INTESTINO TENUE: DIGESTIONE E ASSORBIMENTO DEL CIBO ASSORBIMENTO DELLE SOSTANZE NUTRITIVE 25.5 L’INTESTINO CRASSO: ASSORBIMENTO ED ELIMINAZIONE 25.6 REGOLAZIONE DEL GLUCOSIO EMATICO PAG 392 PAG 394 PAG 394 PAG 395 PAG 396 PAG 397 PAG 399 PAG 400 PAG 401 CAPITOLO 26 – IL SISTEMA RESPIRATORIO 26.1 DIFFUSIONE E PRESIONE ATMOSFERICA 26.2 IL SISTEMA RESPIRATORIO LE PRIME VIE AEREE BRONCHI E POLMONI LA MECCANICA REPIRATORIA 26.3 TRASPORTO E SCAMBI DI GAS 26.4 IL CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE PAG 408 PAG 411 PAG 411 PAG 412 PAG 413 PAG 414 PAG 416 CAPITOLO 27 – IL SISTEMA CIRCOLATORIO 27.1 IL SISTEMA CIRCOLATORIO 27.2 IL SANGUE I GLOBULI ROSSI I GLOBULI BIANCHI LE PIASTRINE LA COAGULAZIONE DEL SANGUE 27.3 I VASI SANGUIGNI CAPILLARI E DIFFUSIONE 27.4 IL CUORE REGOLAZIONE DEL BATTITO CARDIACO 27.5 LA PRESSIONE SANGUIGNA CENTRO DI REGOLAZIOE CARDIOVASCOLARE 27.6 IL SISTEMA LINFATICO PAG 422 PAG 423 PAG 424 PAG 424 PAG 424 PAG 424 PAG 426 PAG 426 PAG 428 PAG 429 PAG 431 PAG 434 PAG 434 CAPITOLO 28 – IL SISTEMA ESCRETORE E LA TERMOREGOLAZIONE 28.1 ANATOMIA DEL SISTEMA ESCRETORE 28.2 LA FUNZIONE DEI RENI FORMAZIONE DELL’URINA CONSERVAZIONE DELL’ACQUA: L’ANSA DI HENLE REGOLAZIONE DELLA FUNZIONE RENALE PAG 440 PAG 442 PAG 442 PAG 444 PAG 445 CAPITOLO 30 – IL SISTEMA ENDOCRINO 30.1 I DUE SISTEMI DI COMUNICAZIONE 30.2 ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL SISTEMA ENDOCRINO 30.3 L’IPOFISI 30.4 L’IPOTALAMO 30.5 LA TIROIDE E LE PARATIROIDI 30.6 LE GHIANDOLE SURRENALI 30.7 IL PANCREAS 30.8 LA GHIANDOLA PINEALE PAG 480 PAG 481 PAG 484 PAG 486 PAG 486 PAG 487 PAG 488 PAG 490 CAPITOLO 31 – IL SISTEMA NERVOSO 31.1 STRUTTURA DEL SISTEMA NERVOSO I NEURONI IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO SUDDIVISIONE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: SOMATICO E AUTONOMO SUDDIVISIONE DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO: SIMPATICO E PARASIMPATICO 31.2 L’IMPULSO NERVOSO BASE IONICADEL POTENZIALE D’AZIONE PROPAGAZIONE DELL’IMPULSO NERVOSO RUOLO DELLA GUAINA MIELINICA 31.3 LA SINAPSI NEUROTRASMETTITORI PAG 498 PAG 499 PAG 500 PAG 500 PAG 501 PAG 502 PAG 504 PAG 505 PAG 507 PAG 507 PAG 509 PAG 510 2) ATTIVITA’ PREVISTE DAL 15 MAGGIO ALL’07 GIUGNO 2014 Ricapitolazione dei concetti basilari degli argomenti affrontati durante l'anno. Sono previste verifiche orali ed eventuale simulazione di III prova. 3) METODI Nel corso delle lezioni si è cercato di focalizzare i nuclei tematici più rilevanti, di aiutare gli alunni alla comprensione dei concetti fondamentali e di guidarli nella rielaborazione e memorizzazione. Si è scelto di iniziare il programma di studio dalla chimica organica in quanto propedeutica all'analisi della struttura e funzione dei processi fisiologici dell'organismo. Successivamente è stato affrontato lo studio delle teorie evoluzionistiche e lo studio dei sistemi più importanti dell’organismo umano. Gli strumenti didattici utilizzati sono stati: libri di testo, costante uso della lavagna interattiva, visione di brevi filmati presi in rete, ricapitolazioni di unità didattiche, presentazioni in Power Point. 4) MODALITA’ DI VALUTAZIONE La valutazione è stata svolta mediante colloqui orali individuali e prove scritte sotto forma di quesiti a risposta sintetica e multipla e/o esercizi di chimica organica, in particolare sulla nomenclatura dei composti; l’uso delle prove scritte è risultato utile come valutazione delle conoscenze. La maggior parte delle verifiche scritte è stata sotto forma di quesiti a risposta multipla. Nell’ultimo periodo dell’anno sono state effettuate, come allenamento, delle simulazioni per la III prova d’esame (quesiti a risposta singola) 5) EVENTUALI NESSI INTERDISCIPLINARI L’unico nesso interdisciplinare è stato con filosofia nello svolgimento del modulo relativo all’evoluzione. 6) VALUTAZIONE SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA La programmazione è stata svolta, in generale, secondo le previsioni di inizio anno. Il comportamento degli allievi è stato responsabile e collaborativo e disciplinato. Gli alunni si sono dimostrati infatti diligenti, hanno seguito le proposte didattiche con un buon impegno nello studio e un discreto grado di autonomia e di capacità organizzativa del proprio lavoro e ciò ha permesso il raggiungimento di un profitto positivo per tutti; anche gli alunni che hanno talvolta incontrato difficoltà di fronte agli argomenti più impegnativi hanno superato le incertezze raggiungendo e talora superando la sufficienza. Gli altri studenti hanno raggiunto un livello di preparazione discreto o buono, ottimo in alcuni casi. Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Docente Prof.ssa Rossella Magliano 1) OBIETTIVI COGNITIVI CONOSCENZE Le conoscenze raggiunte dalla maggior parte degli allievi nel corso dell’a. s. sono le seguenti: - conoscere la Storia dell’Arte dall’Impressionismo alle Avanguardie del Novecento nelle sue principali scansioni cronologiche, stilistiche e tematiche, nonché nei suoi vari ambiti di produzione ed espressione (architettura, scultura, pittura): Impressionismo, Postimpressionismo, Art Nouveau, Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Dadaismo, Surrealismo, Astrattismo, Razionalismo, Metafisica, Pop Art. - saper riferire ai momenti dell'arte sopraelencati gli artisti trattati, con la giusta collocazione temporale e geografica. - conoscere i rudimenti del disegno assonometrico e prospettico COMPETENZE Le competenze raggiunte dalla maggior parte degli allievi nel corso dell’a. s. sono le seguenti: - comprendere la natura, i significati e i complessi valori storici, culturali, estetici dei fenomeni analizzati. - essere in grado di orientarsi nell'ambito della produzione artistica trattata : saper delineare le caratteristiche specifiche dello stile di un movimento, scuola o singolo artista. - saper analizzare i fondamentali aspetti stilistico-compositivi di un’opera d’arte seguendo un preciso metodo operativo; - saper utilizzare il linguaggio grafico per la gestione di immagini semplici geometriche. CAPACITÀ Le capacità raggiunte dalla maggior parte degli allievi nel corso dell’a. s. sono le seguenti: - saper apprezzare, senza pregiudizi e con un apparato linguistico e conoscitivo appropriato, il patrimonio culturale di cui l'allievo è venuto a conoscenza mediante la scuola e la propria esperienza. - saper individuare i nessi esistenti tra una disciplina e l'altra, a partire dal contesto artistico. - Avere un adeguato approccio critico ad un'opera, anche nel confronto con altre dello stesso contesto oppure di diverso codice linguistico-espressivo. 2) CONTENUTI Poiché la vastità della materia ha imposto di compiere delle scelte, si è preferito optare per un criterio qualitativo piuttosto che quantitativo, privilegiando in special modo quei passaggi della Storia dell’Arte più significativi per la comprensione dell’evoluzione del pensiero artistico, soffermandosi meno su informazioni di tipo nozionistico quali date e collocazione nei musei. Tutte le uscite di carattere artistico sono state un momento fondamentale per fare “lezione in mostra”, rendendo più “viva” la fruizione dell’opera d’arte. IMPRESSIONISMO: caratteristiche fondamentali E. MANET: analisi delle seguenti opere: Colazione sull’erba (pag.1118 vol 4°) Olympia (pag.1121 vol 4°) Il bar delle Folies-Bergéres(pag.1123 vol 4°) Colazione nell’atelier (Le déjeuner dans l’atelier) Monet che dipinge sulla sua barca (Monet sur son bateau) C. MONET: analisi delle seguenti opere: Impressione: levar del sole(pag.1126 vol 4°) La Grenouillère(pag.1141 vol 4°) La Cattedrale di Rouen(pag.1129-1131 vol 4°) E. DEGAS: P.A. RENOIR: analisi delle seguenti opere: La lezione di danza(pag.1137 vol 4°) L’Assenzio(pag.1138 vol 4°) analisi delle seguenti opere: La Grenouillère(pag.1141 vol 4°) Bal au Moulin de la Galette(pag.1143 vol 4°) La colazione dei canottieri(pag.1145 vol 4°) POSTIMPRESSIONISMO: caratteristiche fondamentali P. CÉZANNE: analisi delle seguenti opere: Giocatori di carte(pag.1160 vol 4°) La montagna di Saint-Victoire(pag.1161 vol 4°) I bagnanti(pag.1158 vol 4°) La casa dell’impiccato(pag.1157 vol 4°) Natura morta con tenda e vaso di fiori G. SEURAT: analisi delle seguenti opere: Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte(pag.1166 vol 4°) Une baignade à Asnières(pag.1164 vol 4°) Il circo(pag.1168 vol 4°) P. GAUGUIN: analisi delle seguenti opere: Il Cristo giallo(pag.1174 vol 4°) Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? (pag.1176 vol 4°) V. VAN GOGH: analisi delle seguenti opere: I mangiatori di patate(pag.1181 vol 4°) Notte stellata(pag.1185vol 4°) Campo di grano con volo di corvi(pag.1188 vol 4°) I girasoli DIVISIONISMO ITALIANO: caratteristiche fondamentali G. P. DA VOLPEDO: analisi delle seguenti opere: Il Quarto Stato SECESSIONI E MODERNISMO ART NOUVEAU: caratteristiche fondamentali F. VON STUCK: analisi delle seguenti opere: Il peccato G. KLIMT: analisi delle seguenti opere: Giuditta I(pag.1217 vol 5°) Il bacio Danae (pag.1220 vol 5°) FAUVES: caratteristiche fondamentali H. MATISSE: analisi delle seguenti opere: La stanza rossa(pag.1229 vol 5°) La danza(pag.1230 vol 5°) Donna con cappello pag.1226 vol 5°) ESPRESSIONISMO: caratteristiche fondamentali E. KIRCHNER: analisi delle seguenti opere: Scene di strada a Berlino(pag.1233 vol 5°) Cinque donne per la strada (pag.1232 vol 5°) E. MUNCH: analisi delle seguenti opere: La fanciulla malata(pag.1236 vol 5°) Sera nel Corso di Karl Johann(pag.1338 vol 5°) Il grido(pag.1239 vol 5°) Autoritratto Autoritratto con sigaretta Madonna Vampiro Vampiro II CUBISMO: caratteristiche fondamentale G. BRAQUE: analisi delle seguenti opere: Case all’Estaque P. PICASSO: analisi delle seguenti opere: Poveri in riva al mare(pag.1259 vol 5°) Famiglia di acrobati con scimmia Les Demoiselles d’Avignon(pag.1261 vol 5°) Ritratto di Ambroise Vollard(pag.1264 vol 5°) Natura morta con sedia impagliata(pag.1265 vol 5°) Guernica(pag.1269 vol 5°) AVANGUARDIE FUTURISMO: caratteristiche fondamentali U. BOCCIONI: analisi delle seguenti opere: La Città che sale pag.1287 vol 5°) Stati d’animo(pag.1288-1291 vol 5°) Forme uniche della continuità nello spazio(pag.1292 vol 5°) G. BALLA: note biografiche ed analisi delle seguenti opere: Dinamismo di un cane al guinzaglio(pag.1298 vol 5°) Bambina che corre sul balcone DADAISMO: caratteristiche fondamentali M. DUCHAMP: analisi delle seguenti opere: Fontana(pag.1313 vol 5°) SURREALISMO: caratteristiche fondamentali J. MIRÒ: analisi delle seguenti opere: Il carnevale di Arlecchino(pag.1323 vol 5°) Paesaggio Catalano(pag.1322 vol 5°) R. MAGRITTE: analisi delle seguenti opere: L’uso della parola I(pag.1330 vol 5°) La battaglia delle Argonne(pag.1333 vol 5°) Il castello dei Pirenei S. DALÌ: analisi delle seguenti opere: La persistenza della memoria Apparizione di un volto e di una fruttiera ..(pag.1337 vol 5°) Sogno causato dal volo di un’ape(pag.1340 vol 5°) ASTRATTISMO: caratteristiche fondamentali W. KANDINSKIJ: analisi delle seguenti opere: Il Cavaliere azzurro(pag.1349 vol 5°) Impressione VI(pag.1352 vol 5°) Improvvisazione 7(pag.1353 vol 5°) Composizione VI(pag.1354 vol 5°) RAZIONALISMO: caratteristiche fondamentali P. BERHENS: analisi delle seguenti opere: Fabbrica di turbine (pag 1379 vol 5°) IL BAUHAUS GROPIUS: analisi delle seguenti opere: Nuova sede del Bauhaus(pag.1384 vol 5°) LE CORBUSIER: analisi delle seguenti opere: Villa Savoye(pag.1390 vol 5°) METAFISICA: caratteristiche fondamentali G. DE CHIRICO: analisi delle seguenti opere: Le chant d’amour(pag.1329 vol 5°) Le muse inquietanti (pag.1417 vol. 5°) LA POP ART: caratteristiche fondamentali A. WARHOL: analisi delle seguenti opere: Green Coca Cola Bottles(pag.1486 vol 5°) Marilyn(pag.1488 vol 5°) Sedia elettrica(pag.1489 vol 5°) 3) ATTIVITÀ PROGRAMMATE dopo il 15 maggio Ripasso degli argomenti svolti. 4) METODI e STRUMENTI Ogni argomento è stato introdotto da una premessa di tipo storico per approdare al momento artistico solo dopo aver conosciuto il contesto in cui si situa. Sono stati analizzati i singoli periodi, scegliendo per ognuno alcuni autori con relative opere analizzate nei particolari. In molte occasioni, compatibilmente con i tempi di programmazione, la prima parte della lezione è stata dedicata al ripasso della lezione del giorno, al fine di abituare i ragazzi ad uno studio continuativo e ad esprimersi con un linguaggio corretto e con rigore logico. Il lavoro è stato svolto avvalendosi del testo in adozione Cricco – Di Teodoro, Itinerario nell’arte, Vol.4, Vol.5, Ed. Zanichelli supportato da integrazioni orali. 5) TEMPI Ore previste: 64 ca. Ore svolte: 58 ca. (dai primi di settembre al 15 maggio) Ore da svolgere: 6. 6) VERIFICHE e VALUTAZIONE Le verifiche dei processi di apprendimento sono state dei seguenti tipi: - verifica costante lungo tutto l’anno scolastico dell’argomento trattato nella lezione precedente di Storia dell’Arte in modo da evidenziare eventuali carenze e poter procedere in tempi brevi ad eventuali recupero in itinere; - colloqui orali; - test scritti a domanda aperte, a domanda a scelta multipla, test di completamento, dove si è verificato la trattazione di punti ritenuti indispensabili stabiliti a priori e resi noti agli allievi durante la correzione. - sono state effettuate due simulazioni di terza prova in data 14/01/2013 e 10/05/2014. 7) CONSIDERAZIONI FINALI La programmazione è stata svolta quasi completamente secondo le previsioni, con molti rallentamenti dovuti ad un maggior lavoro di consolidamento degli argomenti trattati. La classe si presenta molto eterogenea quindi non è sempre stato possibile procedere speditamente nella trattazione degli argomenti. Il livello di apprendimento raggiunto è complessivamente discreto. Le uscite a carattere artistico sono state frequenti e molto apprezzate dagli allievi, oltre che fondamentali per lo svolgimento del programma (Museo del Novecento – Milano; Mostra Munch – Genova; Mostra di W. Kandinskij – Milano; Alte, Neue Pinakothek der Moderne – Monaco di Baviera). Il Docente Prof.ssa Rossella Magliano I Rappresentanti di classe Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia EDUCAZIONE FISICA Docente Prof. Teresio Venere 1. OBIETTIVI COGNITIVI Gli obiettivi cognitivi possono essere articolati in tre livelli: conoscenze, competenze, capacità. La classe globalmente ha dimostrato di aver acquisito una buona conoscenza: - delle proprie possibilità neuro-muscolari - della tecnica e tattica individuale e di squadra nella pallavolo - di forme semplici di schemi di gioco - del regolamento della pallavolo, in parte della pallacanestro e di quello relativo al comportamento in palestra - di una adeguata alimentazione in funzione dell’attività motoria - dell’adeguato abbigliamento igienico sportivo. La classe globalmente ha dimostrato di avere buone competenze per quanto riguarda: - il controllo del movimento - il praticare vari ruoli in un gioco di squadra - l’utilizzare i fondamentali di gioco nelle varie situazioni - la comprensione delle norme dei regolamenti sportivi - l’uso adeguato delle attrezzature dell’ambiente nel quale si lavora - l’uso adeguato dell’abbigliamento igienico sportivo e degli alimenti in relazione ad una prestazione sportiva. Alcuni alunni/e della classe hanno anche dimostrato le seguenti capacità: - arbitrare in una situazione di competizione scolastica - rielaborare alcuni esercizi e gesti tecnici acquisiti nel quinquennio per un utilizzo a livello personale nel badminton o nel tennis - di organizzare un percorso di riscaldamento progressivo propedeutico al gioco della pallavolo 2. CONTENUTI I contenuti, direttamente collegati agli obiettivi cognitivi, si condensano in tre blocchi principali distribuiti nell’anno scolastico. Il primo blocco comprende tre moduli in cui vengono sviluppate le qualità motorie condizionali: resistenza, forza, velocità. In questi moduli, oltre alle nozioni teoriche relative agli apparati interessati, i ragazzi si sono misurati su lavori specifici per le qualità condizionali, propriocettività, tono muscolare e ai propedeutici di alcune specialità dell’atletica leggera. Nel secondo blocco si è sviluppato un lavoro per l’implementazione delle competenze personali nella pallavolo. La pallavolo, più conosciuta e praticata, è stata prevalentemente utilizzata come attività di gruppo nelle sue componenti individuali e di squadra anche ai fini di una significativa partecipazione al torneo “ in campo col campione che li ha visti figurare al 9^ posto provinciale”. Il terzo blocco coincidente con la parte finale del pentamestre, è stato dedicato alla implementazione del tennis, con la frequentazione del corso di approfondimento presso il palazzetto dello sport di Bra. Alcuni ragazzi/e hanno preso parte alle gare cittadine di sci/snow, con impegno e soddisfazione. Due lezioni sono state dedicate all’approfondimento delle conoscenze dell’apparato osseo con particolare attenzione al rachide ed ai paramorfismi possibili durante la fase di sviluppo. 3. ATTIVITA’ PROGRAMMATE Dal 15 Maggio 2014 al termine dell’anno scolastico sono state programmate le seguenti attività: atletica leggera chiusura e riflessione sull’attività svolta. 4. METODI E STRUMENTI Sono stati utilizzati diversi metodi secondo il tipo di attività: - globale: l’esercizio viene presentato dall’insegnante nella sua complessità con una spiegazione verbale ed una dimostrazione pratica - analitico: l’esercizio è scisso nelle sue parti principali o più complesse per poter capirle e poi rappresentarle meglio - sintetico: permette una fusione delle varie parti in cui è stata suddivisa l’attività o il gesto motorio - individuale: quando è necessario un intervento per aiutare a superare le eventuali difficoltà del singolo, per i test, per le attività di atletica, per il recupero - per gruppi a rotazione: per permettere una contemporaneità di attività diverse. STRUMENTI Attrezzature e luoghi in cui si è svolta l’attività annuale: - palestre di via Serra, - ala di corso Garibaldi, - palazzetto dello sport dell’istituto Guala, - sono state utilizzate tutte le varie attrezzature presenti nelle palestre e negli esterni, - palazzetto dello sport. 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Le prove di verifica consistono in test attitudinali, in percorsi tecnici, nella misurazione metrica e cronometrica di alcune specialità dell’atletica leggera; tali prove sono state svolte al termine delle unità didattiche, valutazioni tecniche sono state fatte in itinere per il gioco sportivo e per il tennis. La valutazione oggettiva fa riferimento a tabelle uniformate che tengono conto dei vari livelli e indicano quello relativo alla sufficienza; queste griglie sono state discusse e concordate preventivamente in sede di dipartimento. A questa valutazione oggettiva, si aggiunge quella relativa all’impegno e alla partecipazione che sono ottimi per molti ragazze/i e, nel complesso, positivi per gli altri. I RAPPRESENTANTI DI CLASSE L’INSEGNANTE PROF. TERESIO VENERE Classe V C Indirizzo Scientifico a.s. 2013/2014 Materia RELIGIONE Docente Prof. Gaido Claudio 1) SITUAZIONE IN INGRESSO DELLA CLASSE La classe ha manifestato interesse per gli argomenti trattati partecipando in modo costruttivo allo svolgimento delle lezioni. La propensione ad approfondire le questioni di carattere sociale e di attualità ha permesso una proficua realizzazione del dialogo educativo. Il giudizio complessivo risulta più che buono. 2) OBIETTIVI COGNITIVI Interpretare l'uomo e le esperienze umane in una visione più ampia di quella puramente materiale e fenomenica. Comprendere come fede e ragione, nel cristianesimo, siano complementari. Individuare le ragioni dell’ateismo. Definire ed inquadrare, secondo la morale cristiana, le problematiche relative all’eutanasia. Conoscere le linee fondamentali dell’escatologia cristiana. Cogliere le motivazioni bibliche e teologiche, oltre che umane, in relazione alle problematiche affrontate nelle unità didattiche 3) CONTENUTI Rapporto Ragione-Fede la questione Dio nella cultura contemporanea dall’ateismo alla realtà post-secolarizzata il ritorno del sacro Escatologia l’uomo di fronte alla morte la salvezza nella tradizione cattolica paradiso, inferno e purgatorio Eutanasia: - La situazione culturale su cui è sorto il problema - Le principali motivazioni a favore dell’eutanasia - La sofferenza e il suo valore - La morte ed il suo significato - Insegnamenti del Catechismo della Chiesa Cattolica - Lettura e commento del documento “Rispetto per la dignità del morente” della Pontificia Accademia per la Vita - Analisi del film “Mare dentro” 4) ATTIVITA’ PROGRAMMATE Nel periodo compreso tra il 15 maggio e l’inizio dell’esame sono previste attività di approfondimento sulla base degli argomenti svolti o l’approccio a nuove problematiche proposte dagli alunni. 5) METODI E STRUMENTI Per conseguire i suddetti obiettivi ho utilizzato lezioni frontali, lavori individuali e di gruppo, dibattiti guidati. Alcuni punti del programma sono stati integrati con l’utilizzo di audiovisivi, fotocopie, internet e lettura di passi scelti della Bibbia. 6) TEMPI Ore di lezione previste all’inizio dell’A.S.: n° 33 Ore effettivamente svolte: n° 31 Ore da svolgere: n° 2 7) VERIFICHE e VALUTAZIONE Come criteri di valutazione ho utilizzato colloqui individuali, interventi spontanei, impegno e partecipazione durante le lezioni d GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO LICEO GIOLITTI-GANDINO DI BRA CLASSE ....................................... Alunno/a................................................................................................................................. Giudizio complessivo in 150 esimi da 71 a 76 grav.insuff da 80 a 96 insuff 100 suff. da 104 a 119 da suff. a più che discreto da 123 a 140 da buono a molto buono da 141 a 150 ottimo CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ ADEGUATEZZA E PERTINENZA DEL CONTENUTO (competenza IDEATIVA di selezione dei contenuti in rapporto alla forma testuale) (capacità di elaborazione delle idee e di utilizzo delle conoscenze; loro ampiezza e correttezza) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO (competenza TESTUALE: impostazione e articolazione complessiva del testo) LESSICO E STILE DESCRITTORI 1) Scelta di argomenti pertinenti 2) Organizzazione degli argomenti intorno ad una idea di fondo 3) Consistenza, ampiezza e precisione di informaz. e dati 4) Rielaborazione delle informaz. attrav. commenti adeguati e valutaz. personali non estemporanee 1. Rispetto delle consegne (secondo il tipo di prova) 2. Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso 3. Ordine d’impaginazione e partizione del testo (in capoversi ed event. paragrafi) 1) Consistenza del repertorio less. 2) Appropriatezza (competenza semantica e LESSICALEcoerenza specifica SEMANTICA: del registro less. Risorse lessicali e 3) Uso adeguato dei dominio della linguaggi semantica) settoriali 1) Capacità di CORRETTEZZA esprimersi in forma corretta 2) Padronanza delle (competenza strutture morfosint. GRAMMATICALE 2) 3) Uso consapevole uso delle strutture della punteggiatura grammaticali e del 4) Livello di sistema ortografico e di punteggiatura) correttezza ortogr. TIPOLOGIA della prova VALUTAZIONE ASSEGNATA ……………/150 A analisi del testo B saggio/articolo C e D tema = ……………/15 gravement insuff. insuff. suff. 7/ 7.75 in quindic 8/9.75 in quind. 10 in quind 24/25 26/30 31 suff. / più che discreto buono / molto buono 10.25/11.75 in quind 12/14 in quindic 32-36 37/43 ottimo 14.25/15 in quindic 44/45 …….. inesistente troppo breve, gravemente scorretto, rielaboraz. discutibile 17/19 accettabile appena suff 20/25 confuso/ disordinato 16/17 adeguata / apprezzab. ampio e corretto 26 27/31 32/37 18/22 23 38/40 ben strutturato generalmente chiaro ed abbastanza ordinato 45 ……. 40 24/28 29/32 33/35 …… improprio scarso, inadeguato 14/15 corretto ampio, ben adeguato semplice abbastanza corretto 16/19 21/24 20 25/28 35 29/30 …… generalmente chiaro ed abbastanza corretto scarso, scorretto 71/76 80/96 100 30 adeguato, corretto 104/119 123/140 141/150 GRIGLIA DI VALUTAZIONE Tipologia B Terza Prova dell’Esame di Stato FILOSOFIA / STORIA Candidato: PUNTEGGIO Risposta 1: …… Risposta 2: …… Risposta 3: …… VALUTAZIONE FINALE: …. / 15 Procedura di attribuzione del voto 1. La prova viene valutata in riferimento ai seguenti indicatori: a) conoscenza dei contenuti b) chiarezza espositiva c) correttezza lessicale e formale 2. Ad ognuna delle tre risposte è attribuito un punteggio di max. 5 punti secondo questa scala: fino a 2.00 assolutamente insufficiente 2.50 gravemente insufficiente 3.00 insufficiente 3.25 sufficiente 3.50 più che sufficiente 4.00 discreto 4.50 buono 5.00 decisamente buono, ottimo DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE Griglia per la correzione della Terza Prova Comprensione e Produzione Comprensione del testo - - Rielaborazione delle risposte - Dettagliata e completa: interpreta correttamente il senso di tutte le domande, coglie le inferenze , motiva le risposte. Completa: coglie tutti gli elementi principali, ma non i dettagli o interpreta correttamente il senso di una sola domanda e parzialmente quello della seconda. Globale: interpreta parzialmente il senso delle domande, equivoca o tralascia alcuni aspetti importanti. Parziale: interpreta correttamente il senso di una sola domanda, equivoca o tralascia alcuni aspetti importanti. Superficiale: interpreta parzialmente il senso di una sola domanda. 5 Originale: rielabora in modo personale, efficace e pertinente. Superficiale: risponde sinteticamente, riprendendo parzialmente il testo o non rielabora in modo efficace. Inappropriata: riporta risposte tratte quasi interamente dal testo. 2 4 3 2 1 1 0.5 0 Lessico e contenuto della produzione - - Livello morfo-sintattico - Totale Produce un testo articolato, scorrevole, utilizzando un lessico vario e appropriato con buon uso dei connettori. Sviluppa il task in modo originale o personale. Utilizza uno stile abbastanza scorrevole e un lessico limitato con prevalenza di frasi semplici. Sviluppa il task senza elaborazioni originali. Produce un testo un po’ disorganico, utilizza una forma elementare, non sempre chiara e un lessico ristretto o non appropriato. Il contenuto non è del tutto coerente con il task assegnato o non copre tutti i punti richiesti. 3 Corretto, registro adeguato, qualche errore minore. Globalmente corretto, alcuni errori minori (articoli, preposizioni, ortografia) e/o da 1 a 3 errori gravi. Abbastanza corretto, più di 3 errori gravi e non, riguardanti poche aree grammaticali. Errori grammaticali e sintattici gravi e diffusi. Errori diffusi in strutture elementari, che causano difficoltà di comprensione. 5 4 2 1 3 2 1 …… /15 Liceo scientifico “G. Giolitti – G. B. Gandino” – Bra (CN) GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA III PROVA DISEGNO E STORIA DELL’ARTE CANDIDATO_________________________ Descrittori Conoscenza dei contenuti Capacità logiche, argomentative e di sintesi nell’organizzazione dei contenuti. Correttezza formale ed uso di un linguaggio appropriato Classe V Bra, Livelli Voto corrisp. Punteggio Grav. Insuffic. Insuffic. Sufficiente Discreto Buono Ottimo / Eccellente Grav. Insuffic. Insuffic. Sufficiente Discreto Buono Ottimo / Eccellente Grav. Insuffic. Insuffic. Sufficiente Discreto Buono Ottimo / Eccellente 2–4 4.50 – 5,50 5.75 – 6 6.50 – 7.50 7.75 – 8.50 1,5 1,7 1,9 2,1 2,5 8.75 – 10 2,5 2–4 4.50 – 5,50 5.75 – 6 6.50 – 7.50 7.75 – 8.50 0,5 0,7 0,9 1,1 1,3 8.75 – 10 1,5 2–4 4.50 – 5,50 5.75 – 6 6.50 – 7.50 7.75 – 8.50 0,1 0,2 0,5 0,6 0,8 8.75 – 10 1 Quesito 1 Quesito 2 Quesito 3 PUNTEGGIO TOTALE PER QUESITO Punteggio totale Totale punteggio /15 ______/15-esimi Commissari _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ LICEO SCIENTIFICO CLASSICO LINGUISTICO "GIOLITTI-GANDINO" BRA ESAME DI STATO - A.S. 2013-2014 SCHEDA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA CLASSE 5 C COGNOME: NOME: MATERIA: SCIENZE QUESITI A RISPOSTA SINGOLA INDICATORI DESCRITTORI gravemente insufficiente 1 2-3 insufficiente 4-5 assolutamente insufficiente CONOSCENZE ( 1 - 9 ) Punti 6 sufficiente 7-8 9 buono ottimo Pertinenza alla traccia nulla 0 COMPETENZE E LIGUAGGIO SPECIFICO ( 0 - 3 ) Registro linguistico improprio 1 Corretto e appropriato 2 3 Organizzazione contenuti sufficientemente corretto CAPACITA' (0 - 3) QUESITO 1 QUESITO 2 QUESITO 3 Nessuna Capacità espositiva 0 Sviluppo organico Insufficiente 1 Sviluppo e collegamenti sufficienti 2 3 Sviluppo coerente e organico ottimo 0 TOTALE IN QUINDICESIMI VALUTAZIONE DELLA PROVA QUESITO 1 0 QUESITO 2 0 QUESITO 3 MEDIA 0 0,00 0 0 LICEO SCIENTIFICO, CLASSICO E LINGUISTICO “GIOLITTI-GANDINO” DI BRA Anno scol. 2013/14 SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA D’ESAME TIPOLOGIA A -- ANALISI DEL TESTO NARRATIVO Studio la gente nelle sue più ordinarie occupazioni, se mi riesca di scoprire negli altri quello che manca a me per ogni cosa ch'io faccia: la certezza che capiscano ciò che fanno. In prima, sì, mi sembra che molti l'abbiano, dal modo come tra loro si guardano e si salutano, correndo di qua, di là, dietro alle loro faccende o ai loro capricci. Ma poi, se mi fermo a guardarli un po' addentro negli occhi con questi miei occhi intenti e silenziosi, ecco che subito s'aombrano. Taluni anzi si smarriscono in una perplessità così inquieta, che se per poco io seguitassi a scrutarli, m'ingiurierebbero o m'aggredirebbero. No, via, tranquilli. Mi basta questo: sapere, signori, che non è chiaro né certo neanche a voi neppur quel poco che vi viene a mano a mano determinato dalle consuetissime condizioni in cui vivete. C'è un oltre in tutto. Voi non volete o non sapete vederlo. Ma appena appena quest'oltre baleni negli occhi d'un ozioso come me, che si metta a osservarvi, ecco, vi smarrite, vi turbate o irritate. Conosco anch'io il congegno esterno, vorrei dir meccanico della vita che fragorosamente e vertiginosamente ci affaccenda senza requie. Oggi, così e così; questo e quest'altro da fare; correre qua, con l'orologio alla mano, per essere in tempo là. - No, caro, grazie: non posso! - Ah sì, davvero? Beato te! Debbo scappare... - Alle undici,la colazione. - Il giornale, la borsa, l'ufficio, la scuola... - Bel tempo, peccato! Ma gli affari... - Chi passa? Ah, un carro funebre... Un saluto, di corsa, a chi se n'è andato. - La bottega, la fabbrica, il tribunale... Nessuno ha tempo o modo d'arrestarsi un momento a considerare, se quel che vede fare agli altri, quel che lui stesso fa, sia veramente ciò che sopra tutto gli convenga, ciò che gli possa dare quella certezza vera, nella quale solamente potrebbe trovar riposo. Il riposo che ci è dato dopo tanto fragore e tanta vertigine è gravato da tale stanchezza, intronato da tanto stordimento, che non ci è più possibile raccoglierci un minuto a pensare. Con una mano ci teniamo la testa, con l'altra facciamo un gesto da ubriachi. - Svaghiamoci! Sì. Più faticosi e complicati del lavoro troviamo gli svaghi che ci si offrono; sicché dal riposo non otteniamo altro che un accrescimento di stanchezza. Guardo per via le donne, come vestono, come camminano, i cappelli che portano in capo; gli uomini, le arie che hanno o che si dànno, ne ascolto i discorsi, i propositi; e in certi momenti mi sembra così impossibile credere alla realtà di quanto vedo e sento, che non potendo d'altra parte credere che tutti facciano per ischerzo, mi domando se veramente tutto questo fragoroso e vertiginoso meccanismo della vita, che di giorno in giorno sempre più si còmplica e s'accèlera, non abbia ridotto l'umanità in tale stato di follia, che presto proromperà frenetica a sconvolgere e a distruggere tutto. Sarebbe forse, in fin de' conti, tanto di guadagnato. Non per altro, badiamo: per fare una volta tanto punto e daccapo. (...) Io - modestamente - sono uno degli impiegati a questi lavori per lo svago. Sono operatore. Ma veramente, essere operatore, nel mondo io cui vivo e di cui vivo, non vuol mica dire operare. Io non opero nulla. Ecco qua. Colloco sul treppiedi a gambe rientranti la mia macchinetta, (...) io non faccio altro che prestare i miei occhi alla macchinetta perché possa indicare fin dove arriva a prendere. (...) Potrei farmi l'illusione che, girando la manovella,faccia muover io quegli attori.(...) Ma non mi faccio né questa né altra illusione, e séguito a girare finché la scena non è compiuta; poi guardo nella macchinetta e annunzio al direttore: - Diciotto metri, - oppure: trentacinque. E tutto è qui. Un signore, venuto a curiosare, una volta mi domandò: - Scusi, non si è trovato ancor modo di far girare la macchinetta da sé? (...) con un sorrisetto, che voleva parer timido e cortese, ma era malizioso. Perché con quella domanda voleva dirmi: Siete proprio necessario voi? Che cosa siete voi? Una mano che gira la manovella. Non si potrebbe fare a meno di questa mano? Non potreste esser soppresso, sostituito da un qualche meccanismo? Sorrisi e risposi: - Forse col tempo, signore. (...) Non dubito che col tempo - sissignore - si arriverà a sopprimermi. La macchinetta - anche questa macchinetta, come tante altre macchinette - girerà da sé. Ma che cosa poi farà l'uomo quando tutte le macchinette gireranno da sé, questo, caro signore, resta ancora da vedere. L.Pirandello, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, 1925 1. Comprensione del testo 1.1 Serafino Gubbio è un operatore cinematografico: come descrive e considera la sua professione? 1.2 Dividi il testo in sequenze e riassumine il contenuto. 2. Analisi 2.1 Individua il tipo di narratore e di focalizzazione. 1 2.2 Nel passo Serafino Gubbio fa uso al contempo di un linguaggio comune e tecnico: con quali finalità comunicative? 3. Approfondimento (a scelta tra i seguenti) 3.1 Prendendo spunto dalle considerazioni di Serafino Gubbio sul tema del tempo, sviluppa l’argomento con opportuni riferimenti ad altri autori o opere a te note. 3.2 Prendendo spunto dalle riflessioni finali di Serafino Gubbio sulla “macchinetta”, medita sulle possibili conseguenze del progresso tecnologico con opportuni riferimenti ad altri autori o opere a te note. TIPOLOGIA B -- SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: Chi è oggi il poeta? Quale funzione ha la poesia nel mondo contemporaneo? DOCUMENTI G.Leopardi, L’infinito, autografo [...] la poesia, in quanto è poesia, la poesia senza aggettivo, ha una suprema utilità morale e sociale. [...] Poesia è trovare nelle cose, come ho da dire? Il loro sorriso e la loro lacrima; e ciò si fa da due occhi infantili che guardano semplicemente e serenamente di tra l'oscuro tumulto della nostra anima. Or dunque intenso il sentimento poetico è di chi trova la poesia in ciò che lo circonda, e in ciò che altri soglia spregiare, non di chi non la trova lì e deve fare sforzi per cercarla altrove. [...] E sommamente benefico è tale sentimento, che pone un soave e leggiero freno all'instancabile desiderio, il quale ci fa perpetuamente correre con infelice ansia per la via della felicità. G.Pascoli, Il fanciullino, 1903 Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi canti e li disperde Di questa poesia mi resta quel nulla d'inesauribile segreto Mariano il 29 giugno 1916 G. Ungaretti, Il porto sepolto, in L'allegria, 1931. 2 Sotto lo sfondo così cupo dell'attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identità. Le comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza successo di annientare ogni possibilità di solitudine e di riflessione. Il tempo si fa più veloce, opere di pochi anni fa sembrano «datate» e il bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno spasmodico dell'attuale, dell'immediato. [...] In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale può essere il posto della più discreta delle arti, la poesia? La poesia così detta lirica è opera, frutto di solitudine e di accumulazione. Lo è ancora oggi ma in casi piuttosto limitati. [...] Avevo pensato di dare al mio breve discorso questo titolo: potrà sopravvivere la poesia nell'universo delle comunicazioni di massa? È ciò che molti si chiedono, ma a ben riflettere la risposta non può essere che affermativa. Se s'intende per poesia la così detta bellettristica ( =produzione letteraria dilettantesca, superficiale; dal francese “belles lettres”) è chiaro che la produzione mondiale andrà crescendo a dismisura. Se invece ci limitiamo a quella che rifiuta con orrore il termine di produzione, quella che sorge quasi per miracolo e sembra imbalsamare tutta un'epoca e tutta una situazione linguistica e culturale, allora bisogna dire che non c'è morte possibile per la poesia. E. Montale, È ancora possibile la poesia?, discorso tenuto all'Accademia di Svezia durante la cerimonia di conferimento del premio Nobel per la letteratura, 1975. La poesia è certamente un artificio, non è spontanea, soprattutto nell'età nostra in cui non ci sono più le Muse e gli Dei non si nascondono più in un bosco, in una grotta o in una pianta. Ma quest'artificio è di un tipo particolare, perché con le parole ricostruisce artificialmente la verità di un sentimento spontaneo. Lo dice molto bene una poesia di Pessoa: Il poeta è un fingitore. I Fìnge così completamente / che arriva a fingere che è dolore / il dolore che davvero sente. Cosa vuol dire questo? Che quel dolore che il poeta ha provato come sentimento spontaneo, per essere veramente comunicato deve essere finto, cioè ricreato artificialmente dall'artificio delle parole e dall'ordine misterioso che lo sorregge. Dunque praticamente non serve proprio a niente la poesia? Praticamente, se proprio vogliamo usare questa parola, la poesia ha un compito importantissimo cui adempie senza proporselo. Perché il nostro linguaggio, il linguaggio che usiamo e che in un certo senso è la nostra vera patria (lo diceva Canetti: non si abita un luogo, si abita una lingua), il linguaggio che è l'espressione di noi stessi in quanto individui appartenenti a una comunità, una tradizione, una storia, un'eredità del passato, il linguaggio che è la cosa più preziosa che abbiamo, si evolve ma anche si logora, si esaurisce, si inquina. È esposto sempre a molti pericoli, minacciato dai vari gerghi, politico, burocratico, televisivo, letterario, tecnico. Quando si degrada il linguaggio ci degradiamo anche noi che lo parliamo, anche la nostra vita morale e spirituale si abbassa di livello. Come il linguaggio anche le emozioni si logorano, si logorano per l'assuefazione. E l'emozione primaria, quella di stare al mondo, quella dì esser vivi, anch'essa si ottunde. La poesia restituisce al linguaggio e all'emozione l'intensità della «prima volta». E la meraviglia di fronte alle cose. La meraviglia di stare al mondo e dì contemplarlo. R. La Capria, La poesia! Talmente inutile da non poterne fare a meno, "Corriere della sera", 19 luglio 1993. C'è poi una frase che io dico sempre quando mi chiedono che cos'è la poesia: la poesia è la parola che parla. Nella società d'oggi, nella sua valanga di messaggi, le parole vengono usate come dei numeri, e si possono buttare nell'istante successivo. Invece la poesia è la parola che parla, è la parola pesante, la parola che ha un corpo forte carico di significati. Intervista al poeta M. Cucchi da parte di V.L. de Oliveira, "Insieme", 1998-1999, n. 7. Il poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo fu per tutta la vita un uomo povero: il premio svedese e il riconoscimento mondiale alla sua poesia gli diedero negli ultimi anni una certa agiatezza: ma non ville, né appartamenti, né proprietà terriere. Non ne ha Giuseppe Ungaretti, né Eugenio Montale, né altri che le storie letterarie indicano come i depositari della poesia italiana contemporanea. Costoro hanno pubblicato libri e raccolte di versi, lodati e lacrimati anche dai ricchi e dai potenti, ma nessuno di essi vive della propria poesia. Tutti si sostengono, quando lo hanno, con un secondo mestiere: l'insegnamento, il giornalismo, la collaborazione, alla radio e alla televisione; e talvolta con lavori umili e umilianti. Certo, una ideale società civile dovrebbe mantenere a proprie spese almeno i vecchi e riconosciuti suoi grandi poeti... Il denaro pubblico ha, forse, altri impegni da assolvere. D'altra parte, che pretende la genìa di poeti? Non sanno che carmina non dant panem ?(la poesia non dà a vivere). In realtà i poeti hanno sempre rappresentato uno scandalo. Platone li riteneva uomini senza senno. Il giudizio, nei secoli, si è modificato, ma la società colloca i poeti tuttora in un angolo, dietro la lavagna: perché la nascita di un poeta è sempre un attimo di disordine, e questo disordine - ha scritto Quasimodo - genera insofferenza. [... ] Sono poveri quindi, dunque, per diritto: perché devono essere liberi se vogliono costruire la storia e la cultura che conta. Se le loro parole decadessero a un semplice prodotto di consumo e divenissero fonte di ricchezza, scomparirebbero le verità dalla terra e con esse la poesia. Branco leremmo senza bussola in un mondo senza amore e allora, ha scritto Quasimodo, "cacciati i poeti dalla terra come la grande peste, verrà il tempo del silenzio. Così le sabbie ricoprirono molte civiltà". D. Porzio, Perché i poeti sono poveri?, in "Epoca", XXI, 1970, n. 1039. 3 Oggi i giovani, anche studenti, non chiedono altro che di ascoltare le canzoni... Quando si dice dunque che i giovani non hanno fame di poesia, si vuole dire invece: non hanno fame della poesia che intendiamo noi. Non leggono... la poesia più alta, quella migliore, del nostro tempo; e la poesia del passato. Non sono populista, e credo effettivamente che questa produzione sia generalmente più alta di quella delle canzonette (per quanto alcune di queste contengano versi non disprezzabili) e che valga la pena che molti la conoscano; e così credo che valga la pena di conoscere la poesia del passato. [... ] Voglio solo ribadire... che la fame di poesia è una cosa naturale e universalmente diffusa, come l'altra fame, quella che ci obbliga a mangiare, e si può perfino credere che, privato del tutto di ogni piacere poeti co, l'uomo morirebbe, proprio come se privato del mangiare. Ma il gusto poetico si educa, e si educa passando dal più facile al più diffìcile. L. Renzi, Come leggere la poesia, Il Mulino, Bologna 1991. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: Tra macro e micro- economia DOCUMENTI Il Rapporto sui limiti dello sviluppo {The Limits to Growth), commissionato al MIT1 dal Club di Roma2, fu pubblicato nel 1972. Donella Meadows ne fu l'autrice principale. Il rapporto, basato sulla simulazione al computer, predice le conseguenze della continua crescita della popolazione sull'ecosistema terrestre e sulla stessa sopravvivenza della specie umana. In estrema sintesi, le conclusioni del rapporto sono: 1. Se l'attuale tasso di crescita della popolazione, dell'industrializzazione, dell'inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse continuerà inalterato, i limiti dello sviluppo su questo pianeta saranno raggiunti in un momento imprecisato entro i prossimi cento anni. Il risultato più probabile sarà un declino improvviso ed incontrollabile della popolazione e della capacità industriale. 2. È possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed economica, sostenibile anche nel lontano futuro. Lo stato di equilibrio globale dovrebbe essere progettato in modo che le necessità di ciascuna persona sulla terra siano soddisfatte, e ciascuno abbia uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale umano. Nel 1992 è stato pubblicato un primo aggiornamento del Rapporto, col titolo Beyond the Limits (Oltre i limiti), nel quale si sosteneva che erano già stati superati i limiti della "capacità di carico" del pianeta. Un secondo aggiornamento, dal titolo Limits to Growth: The 30-Year Update è stato pubblicato il 1° giugno 2004 dalla Chelsea Green Publishing Company. In questa versione, Donella Meadows, Jorgen Randers e Dennis Meadows hanno aggiornato e integrato la versione originale, spostando l'accento dall'esaurimento delle risorse alla degradazione dell'ambiente. Nel 2008 Graham Turner, del Commonwealth Scientific and Industriai Research Organisation (CSIRO) australiano, ha pubblicato una ricerca intitolata «Un paragone tra i / limiti dello sviluppo e 30 anni di dati reali» in cui ha confrontato i dati degli ultimi 30 anni con le previsioni effettuate nel 1972, concludendo che i mutamenti nella produzione industriale e agricola, nella popolazione e nell'inquinamento effettivamente avvenuti sono coerenti con le previsioni del 1972 di un collasso economico nel XXI secolo. (da Wikipedia, s.v. Rapporto sui limiti dello sviluppo) 1.MIT: Massachusetts InstituteofTechnology, una delle più importanti università del mondo, con sede a Cambridge,2 Club di Roma: associazione non governativa no profit di scienziati, economisti, uomini d'affari, attivisti dei diritti civili, altil dirigenti pubblici internazionali e capi di Stato di tutti e cinque i continenti, fondata nel 1968, il cui nome nasce dalla sede della prima riunione, a Roma presso l'Accademia dei Lincei: la sua missione consiste nell'analizzarei cambiamenti della società contemporanea ricercando soluzioni possibili. Lo statunitense Joseph Stiglitz (1943) è stato professore a Yale e alla Columbia University, tra il 1997 e il 2000 vicepresidente senior della Banca Mondiale e nel 2001 ha ricevuto il premio Nobel per l'economia. Tra i suoi saggi più celebri La Globalizzazione e i suoi oppositori, 2001. C'era una volta la speranza che la globalizzazione avrebbe portato benefici per tutti, sia nei Paesi industriali avanzati, sia nel Terzo mondo. Oggi la faccia oscura della globalizzazione è sempre più evidente. [...] Abbiamo sotto gli occhi un sistema commerciale globale ingiusto, che ostacola lo sviluppo, e un sistema finanziario globale instabile, in cui i Paesi poveri si trovano ripetutamente oberati da un debito ingestibile. Il denaro dovrebbe affluire dai Paesi ricchi a quelli poveri, ma sempre più spesso va nella direzione opposta. L'aspetto più significativo della globalizzazione è la disparità tra promesse e realtà. [...] La teoria economica prevedeva che ci sarebbero stati individui penalizzati dalla globalizzazione, ma sosteneva anche che il numero dei beneficiati avrebbe compensato quello dei penalizzati. [...] Non è successo. [...] Molti degli insuccessi della globalizzazione ruotano intorno a un fatto molto semplice: la globalizzazione economica ha viaggiato a un ritmo superiore a quello della globalizzazione della politica e della mentalità. Siamo diventati più 4 interdipendenti, e una maggiore interdipendenza crea la necessità di un'azione coordinata. Ma manca ancora il quadro istituzionale per poterlo fare in modo efficace e democratico. [...] La globalizzazione può essere modificata; anzi, è evidente che sarà modificata. La domanda è: i cambiamenti ci saranno imposti come risultato di una crisi o prenderemo il controllo del processo di globalizzazione? Nel primo caso si rischia di scatenare una reazione ostile alla globalizzazione, oppure si rischia di fare interventi alla rinfusa che serviranno solo a preparare il terreno per altri problemi. Nel secondo caso, ci sarebbe la possibilità di ricostruire la globalizzazione mettendola in grado di esprimere appieno le sue potenzialità e di migliorare le condizioni di vita in tutto il mondo». (J. Stiglitz, Un mondo ricco con tanti poveri, trad. it. di E Galimberti, in "Il Sole 24 Ore", 10 settembre 2006, estratto da J. Stiglitz, Making Globalization Work, W.W. Norton&Penguin, 2006) Stralci da un'intervista del 2009, pubblicata sul quotidiano francese "Le Monde" all'indomani della grande crisi economica negli Stati Uniti: l'intervistato è l'economista e filosofo indiano Amartya Sen (1933), premio Nobel per l'Economia nel 1998, il quale ha posto al centro della propria riflessione l'idea dei "confini della libertà economica" in polemica contro un liberismo incontrollato dallo Stato. Inoltre egli afferma che i parametri per la valutazione di un'economia non devono riguardare solo l'aumento della ricchezza, ma anche la felicità e la qualità della vita. La crisi economica è l'occasione per rivedere i nostri modelli di sviluppo? «Offre certamente l'opportunità di farlo. [...]». È solo un problema di regolamentazione, o bisogna ripensare in senso più ampio le nozioni di progresso e di benessere? «Sì, bisogna ripensarle. Benessere e regolamentazione sono questioni collegate. Se si crede che il mercato non abbia bisogno di controllo, perché la gente farà automaticamente le scelte giuste, non ci si pone neppure il problema. Se invece ci si preoccupa del benessere e della libertà, bisogna organizzare l'economia in modo tale che queste due cose siano realmente possibili. Allora le domande sono: quali regolamentazioni vogliamo? Fino a quale punto? Ecco le questioni importanti che devono essere discusse collettivamente». Bisogna elaborare altri indicatori della crescita economica, a parte il prodotto interno lordo? «È assolutamente necessario. L'indicatore del PIL è molto limitato. Utilizzato da solo, è un disastro. Gli indici della produzione o del commercio non dicono granché sulla libertà e sul benessere, che dipendono dall'organizzazione della società. Né l'economia di mercato né la società sono processi che si autoregolano. Hanno bisogno dell'intervento razionale dell'essere umano. La democrazia è fatta per questo: per discutere del mondo che vogliamo, ivi compre-i termini di regolazione dei sistemi della sanità, dell'istruzione, delle tutele contro la disoccupazione... Il ruolo degli indicatori è di aiutare a portare il dibattito su questi temi nell'arena pubblica. È necessario per le decisioni democratiche». L'indice di sviluppo umano Idh può essere uno dei nuovi indicatori? «L'Idh1 ( =indice di sviluppo umano, corrispondente all’inglese HDI, è un indicatore di sviluppo macroeconomico utilizzato accanto al PIL, Prodotto Interno Lordo, per valutare la qualità della vita nei Paesi membri delle Nazioni Unite ed è basato su tre criteri: aspettativa di vita, livello di istruzione, condizioni di vita) ) è stato concepito per i Paesi in via di sviluppo. Permette raffronti fra la Cina, l'India, Cuba..., ma dà anche risultati interessanti riguardo agli Stati Uniti, e in genere per quei Paesi che non hanno assicurazione sanitaria universale e che sono contrassegnati da grandi disuguaglianze sociali. Ma abbiamo bisogno anche di altri indicatori per l'Europa e l'America del Nord, pur sapendo che non saranno mai indicatori perfetti». (G. Allix, L. Caramel, A. Sen, Non sì vive di solo Pil. Benessere e progresso devono essere ripensati..Senza regole non è possibile realizzarli, intervista in "Le Monde", tradotta e pubblicata in "La Stampa", 10 giugno 2009) Il microcredito (Grameencredit, letteralmente "credito del villaggio") è un sistema di piccoli crediti destinati a imprenditori (spesso donne) troppo poveri per ottenerli dai circuiti bancari tradizionali. A idearlo e realizzarlo è stato Muhammad Yunus (autore dell'articolo di cui si propone il seguente stralcio; n. 1940), bengalese, fondatore anche della Grameenbank, che effettua prestiti basandosi non sulla solvibilità, ma sulla fiducia (e il 98% viene rimborsato). Il suo esempio è oggi seguito in tutti i Paesi del mondo. Nel 2006 Yunus e la Grameenbank hanno ricevuto il premio Nobel per la pace. La caratteristica generale del Grameencredit è la promozione del credito come diritto umano. La sua missione è aiutare le famiglie povere nel loro tentativo di superare la povertà. È pensato per i poveri, e in particolare per le donne. Il tratto distintivo del Grameencredit è dato dal fatto di non basarsi su alcuna garanzia collaterale, e nessun contratto a valore legale. Si basa sulla «fiducia» anziché su procedure legali. Viene offerto per la creazione di lavoro autonomo, di attività che generino reddito o diano un tetto ai poveri, e non a fini consumistici. È nato come sfida al sistema bancario tradizionale, in cui le banche rifiutano i poveri, considerati «non meritevoli di ricevere prestiti». Ne consegue che il Grameencredit rifiuta i metodi fondamentali del sistema bancario 5 tradizionale e crea metodi propri: offre un servizio a domicilio, basandosi sul principio che le persone non dovrebbero andare dalla banca, ma la banca dalle persone. Per ottenere un prestito, occorre che il richiedente si unisca ad un gruppo di richiedenti. I prestiti possono essere concessi in sequenza continua. Il richiedente che ha ripagato un prestito precedente può richiederne di nuovi. Tutti i prestiti devono essere ripagati a rate (settimanali o bisettimanali). È possibile ricevere simultaneamente più di un prestito. I prestiti sono accompagnati da programmi obbligatori, o volontari, di risparmio. I prestiti in genere vengono concessi attraverso organizzazioni non-profit o istituzioni nelle quali i richiedenti hanno una partecipazione maggioritaria. [...] Per sviluppare la sua agenda sociale il Grameencreditintraprende un processo di intense discussioni tra i richiedenti, li incoraggia a prendere le decisioni comuni con serietà e ad implementarle. Dà particolare enfasi alla formazione del capitale umano ed è interessato alla protezione ambientale. Segue l'educazione dei bambini, fornisce borse di studio e concede prestiti agli studenti. Per ottenere la creazione di capitale umano, si sforza di diffondere la tecnologia, come i telefoni cellulari e l'energia solare, e promuove l'energia meccanica come alternativa al lavoro manuale. (M. Yunus, «Il nostro sistema di prestito: un patto fondato sulla fiducia», trad. it. di M. Porta,in "la Repubblica", 14 ottobre 2006 L'aspirazione alla frugalità, a una vita fondata su valori essenziali, non è affatto estranea all'identità culturale degli Stati Uniti. Consumismo e austerità si sono contesi l'anima dell'America fin dalla sua nascita. Oggi il consumismo è in ritirata sotto la pressione dello stato di necessità. Gli squilibri provocati da anni di indebitamento facile hanno innescato dei controaggiustamenti rapidi. In poco tempo la massa delle famiglie americane, facendo di necessità virtù, ha riscoperto una parola che sembrava dimenticata: risparmio. [... La parsimonia] è una strada obbligata per rimediare agli eccessi del passato. E questo rinsavimento collettivo è agevolato dai mass media, dall'industria della comunicazione, che sfornano nuove ideologie e nuovi trend per accompagnare l'evoluzione dei comportamenti. Anche i ceti privilegiati si adeguano. Martha Olney, economista dell'università di Berkeley e studiosa della Grande Depressione degli anni Trenta, dice che è tipico di queste crisi storiche il ribaltamento dei valori: "La parsimonia e una nuova sobrietà di costumi riemergono come le virtù nazionali di quest'epoca". (E Rampini, Le dieci cose che non saranno più le stesse. Tutto quello che la crisi sta cambiando,A. Mondadori, Milano 2009) Il low-cost non è solo un fenomeno economico imponente. È la parte più visibile degrande cambiamento sociale e culturale in corso in tutto il mondo occidentale. Quando si sente la parola low-cost, il pensiero corre spontaneamente ai mobili Ikea ai voli Ryanair e alle auto Dacia. Ma questi prodotti a prezzo contenuto sono solo la paru-più visibile di un new deal che sta cambiando l'economia e la società occidentale e che corre su due binari paralleli: la neosobrietà e la nuova economia low-cost. [...} Riscoprir^ il giusto valore delle cose. È la cifra migliore di questo new deal [...]. Giusto valore del. cose significa, certo, cercare il prezzo ottimale approfittando delle occasioni. Ma ancfu-se si vuole, continuare a usare lo stesso paio di scarpe per vent'anni o più, se sono ancor belle e ci siamo affezionati. [...] Riscoprire il giusto valore delle cose significa anche abor rire lo spreco, evitare gli acquisti inutili, e le cose che poi buttiamo. [...] A livello italiano, i numeri complessivi sull'andamento del settore sono stati raccolti dall'associazione Assolowcost [...]. Esposti di seguito sono davvero impressionanti. Nel 2009 il valore del low-costdi qualità in Italia si attesta a 67,729 miliardi di euro, pari al 4,45 per cento del totale del PIL, con un incremento sul 2008 che è quantificabile - a parità di operatori - intorno al 12 per cento. Per il 2010 è previsto un ulteriore aumento di fatturato tra il 6 per cento e l'8 per cento. Notevole anche l'impatto occupazionale, quantificabile tra i 700 e gli 800 mila addetti». (F. Astone, R. Lacala, Italia low cost, Aliberti editore, Reggio Emilia 2011) 6 AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Le circostanze e gli avvenimenti salienti che portarono alla trasformazione del fascismo da movimento a regime. «Italiani! Ecco il programma di un movimento genuinamente italiano. Rivoluzionario perché antidogmatico; fortemente innovatore antipregiudiziaiolo. Per il problema politico: Noi vogliamo: a) Suffragio universale a scrutinio di lista regionale, con rappresentanza proporzionale, voto ed eleggibilità per le donne. […] Per il problema sociale:Noi vogliamo: a) La sollecita promulgazione di una legge dello Stato che sancisca per tutti i lavori la giornata legale di otto ore di lavoro. b) I minimi di paga. […] d) L'affidamento alle stesse organizzazioni proletarie (che ne siano degne moralmente e tecnicamente) della gestione di industrie o servizi pubblici. Per il problema finanziario: Noi vogliamo: […] b) II sequestro di tutti i beni delle congregazioni religiose e l'abolizione di tutte le mense Vescovili che costituiscono una enorme passività per la Nazione e un privilegio di pochi. c) La revisione di tutti i contratti di forniture di guerra ed il sequestro dell'85% dei profitti di guerra». B. Mussolini, Programma di San Sepolcro, 23 marzo 1919. «La marcia su Roma non fu una rivoluzione, perché l'operazione poté riuscire soltanto grazie ai poderosi appoggi forniti ai fascisti dall'establishment e al sostegno, passivo o aperto, di un apparato statale profondamente inquinato dopo un biennio di guerriglia squadrista; non fu nemmeno un colpo di stato, poiché l'intera vicenda si risolse in un passaggio formalmente corretto dal punto di vista costituzionale, col quale il monarca conferì a Mussolini l'incarico di formare un governo che fu di larga coalizione e che ottenne la fiducia della Camera dei deputati. Tutto questo, peraltro, non può far velo all'aspetto sostanziale della questione: a formare il governo venne chiamato il leader di un partito fornito di una esigua rappresentanza parlamentare e la soluzione venne raggiunta al termine di una esautorazione violenta dell'autorità legittima nella gran parte del paese». S. Lupo, Marcia su Roma, in Dizionario del fascismo, vol. II, Einaudi, Torino, 2005. «[…] Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l'ho creato con una propaganda che va dall'intervento ad oggi. In questi ultimi giorni non solo i fascisti, ma molti cittadini si domandavano: c'è un Governo? Ci sono degli uomini o ci sono dei fantocci? Questi uomini hanno una dignità come uomini? E ne hanno una anche come Governo? […] la sedizione dell'Aventino ha avuto profonde ripercussioni in tutto il Paese. [...] Ora io oso dire che il problema sarà risolto. Il fascismo, Governo e partito sono in piena efficienza. […] L'Italia, o signori, vuole la pace, vuole la tranquillità, vuole la calma laboriosa. Noi, questa tranquillità, questa calma laboriosa gliela daremo con l'amore, se possibile, e con la forza se sarà necessario». B. Mussolini, Discorso alla Camera, 3 gennaio 1925. «Il fascismo movimento è una costante della storia del fascismo; una costante che perde via via di importanza, [...] ma che è sempre presente. Il fascismo movimento è il “filo rosso” che collega il marzo 1919 all’aprile 1945; il fascismo regime, il fascismo partito, invece, è un’altra cosa. […] Il fascismo-movimento è quel tanto di velleità rinnovatrice, di interpretazione di certe esigenze, di certi stimoli, di certi motivi di rinnovamento; è quel tanto di “rivoluzionarismo” che c’è nel fascismo stesso, e che tende a costruire qualcosa di nuovo. È un insieme di elementi innanzitutto culturali e psicologici, che in parte sono quelli del fascismo intransigente prima della Marcia su Roma, ma in parte sono qualcosa di nuovo e di diverso che costituisce l’autorappresentazione del fascismo proiettata nel futuro, al di là dei condizionamenti, delle “paure”, delle sconfitte imposte dal regime, al di là della stessa vita di Mussolini. [...] Il fascismo regime, invece, è la politica di Mussolini, è il risultato di una politica che – volente o nolente – tende a fare del fatto fascismo solo la sovrastruttura di un potere personale, di una dittatura, di una linea politica che per molti aspetti diventa sempre più eredità di una tradizione». R. De Felice, Intervista sul fascismo, a cura di M.A. Ledeen, Laterza, Roma-Bari, 1975, pp. 28-31. 7 AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO : La gestione dei RAEE Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici (talvolta citati anche semplicemente con l'acronimo RAEE, in lingua inglese: Waste of electric and electronic equipment (WEEE) o e-waste), sono rifiuti di tipo particolare che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata, o obsoleta e dunque destinata all'abbandono (da Wikipedia, l'enciclopedia libera). I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze considerate tossiche per l'ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi. La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell'ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritore) con conseguenze di inquinamento del suolo, dell'aria, dell'acqua con ripercussioni sulla salute umana. Questi prodotti vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature oltre alla sostenibilità ambientale. Questo tipo di rifiuti sono comunemente definiti RAEE e sono regolamentati dalla Direttiva RAEE (o Direttiva WEEE, da "Waste of electric and electronic equipment"), recepita in Italia dal Decreto "RAEE". (da Wikipedia) Legambiente: in Italia 800mila tonnellate di rifiuti elettronici Dossier: 299 discariche abusive sequestrate tra 2009 e 2013 Roma, 18 mar. (TMNews) - Frigoriferi e scaldabagni guasti, televisori con tubo catodico, telefonini, pc e stampanti ma anche giocattoli e lampadine giunti a fine vita compongono una percentuale sempre crescente dei nostri rifiuti. Rifiuti che però richiedono particolari attenzioni per lo smaltimento al fine di recuperare i materiali pregiati attraverso l'industria del riciclo, evitare i danni ambientali con la contaminazione del terreno e delle falde e tutelare la salute umana minacciata anche dalle attività di smontaggio se condotta in modo illecito. Nel 2012 i Raee prodotti in Italia ammontano a 800 mila tonnellate mentre sono circa 10 milioni di tonnellate quelli generati in Europa e 50 milioni di tonnellate quelli prodotti nel mondo. Di questi, solo 3,5 tonnellate, a livello europeo, vengono gestite dalle organizzazioni dei produttori mentre in Italia la percentuale di Raee che sfugge al sistema legale arriva al 70%. I pirati dei Raee, dossier realizzato da Legambiente con il Centro Coordinamento Raee, è stato presentato oggi a Milano, contestualmente alla presentazione del Rapporto annuale 2013 sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia. Attorno al mercato legale, infatti, prospera un fiorente mercato illecito fatto di discariche abusive, traffici illeciti anche internazionali, inquinamento, truffe e criminalità ambientale che sfruttando il lavoro nero e la manodopera a basso costo, sottrae profitti all'economia legale, inquina i terreni, minaccia la salute pubblica e alimenta il business delle ecomafie. E tra il 2009 e il 2013 le forze dell'ordine in Italia hanno sequestrato ben 299 discariche abusive di Raee concentrate soprattutto in Puglia (13,4% del totale), in Campania (12,7%), Calabria e Toscana (11%). Tra le 220 inchieste che hanno riguardato il delitto di attività organizzata di traffico di rifiuti, condotte tra il 2002 e il 2013, 6 hanno riguardato specificatamente il traffico di Raee (il 2,7% del totale). TMNews (Da “La Stampa” -Tuttogreen 18/03/2014) Obsolescenza programmata. Se gli elettrodomestici sono progettati per rompersi Secondo un recente e clamoroso studio realizzato in Germania, molti elettrodomestici e numerosi oggetti di uso quotidiano sarebbero programmati dai produttori stessi per rompersi velocemente, ma solo dopo la scadenza del periodo di garanzia, che, almeno per gli apparecchi elettrici, corrisponde a 2 anni dalla data di acquisto. L'interessante report si intitola “Geplante Obsoleszenz - Entstehungsursachen - Konkrete Beispiele – Schadensfolgen – Handlungsprogramm” (“Obsolescenza programmata – Analisi delle cause - Esempi concreti - Conseguenze negative – Manuale operativo”) ed è stato commissionato dal gruppo parlamentare tedesco Verdi-Bündnis90 e realizzato da Stefan Schridde, esperto in Business Administration, e Christian Kreiss, docente di Business Management all'Università di Aalen (Germania meridionale). I due esperti hanno esaminato oltre 20 prodotti definiti “di massa”, cioè di uso estremamente comune, ed hanno analizzato le varie strategie attraverso le quali i produttori pianificano a tavolino questa obsolescenza “precoce”. Tra gli elettrodomestici, ad esempio, vengono analizzate le stampanti a getto di inchiostro. Dopo aver effettuato un numero (prestabilito a monte) di alcune migliaia di pagine, sul display delle stampanti compare una scritta che indica la “necessità” di una riparazione, mentre in realtà, riuscendo ad azzerare il “contatore” che legge il numero di pagine stampate, l'apparecchio funziona ancora perfettamente. Esaminando le lavatrici, invece, gli studiosi hanno scoperto che, troppo spesso, le barre di riscaldamento degli apparecchi vengono realizzate con leghe e/o metalli che si arrugginiscono molto facilmente. Così facendo, la loro sostituzione risulta antieconomica per il cliente, che viene costretto, dai produttori stessi, a comprare una nuova lavatrice. E poi ci sono gli spazzolini da denti a batteria, dove la pila è sigillata all'interno ed è praticamente impossibile sostituirla quando si scarica. Ma lo stesso discorso vale per i capi d'abbigliamento: nei giacconi invernali, ad esempio, i denti delle chiusure lampo sono fatti “a spirale”, in modo da rompersi molto prima del dovuto. Per le scarpe vengono utilizzate suole incollate che non solo si consumano molto presto, ma che non si possono neppure “scollare”. Col risultato che un paio di scarpe semi-nuove, che potrebbe benissimo essere riparato, diventa di fatto inutilizzabile. Secondo Schridde e Kreiss, quindi, le aziende utilizzerebbero, intenzionalmente e su vasta scala, materiali scadenti e inserirebbero in prodotti o elettrodomestici tutta una serie di “punti deboli”, in modo che questi siano destinati a rompersi o usurarsi molto 8 rapidamente. Le conclusioni del report sono sorprendenti: “L'obsolescenza programmata è, ormai, anch'essa un fenomeno di massa”, ha dichiarato Schridde al periodico tedesco “Sueddeutsche Zeitung”. Gli autori sottolineano, inoltre, il fatto che il fenomeno dell'obsolescenza pianificata va di pari passo con “il graduale deterioramento della qualità” e con la “massimizzazione dei profitti” da parte dei produttori. La mancanza di qualità, infatti, viene ampiamente “ricompensata dalla crescita degli utili” nel breve-medio periodo. Il problema dell'usura 'precoce', in realtà, non è un fenomeno del tutto inedito. Da anni, ormai, associazioni e gruppi di attivisti denunciano l'obsolescenza “pianificata” a tavolino dai produttori, ma lo studio di Schridde e Kreiss fa un importante passo avanti. La maggior parte dei prodotti in commercio sono fatti per durare poco ed essere utilizzati solo per brevi periodi. Troppo spesso non esistono i pezzi di ricambio oppure sono così costosi che all'utente finale conviene comperare un elettrodomestico nuovo, invece che farlo riparare. Questo obsolescenza programmata, però, fa male a tutti: a noi stessi, alla collettività, all'ambiente. L'usura precoce e pianificata a tavolino provoca un inutile spreco di risorse naturali, un aumento esponenziale di rifiuti nelle discariche (per non parlare di tutti i metalli rari e preziosi presenti nei RAEE-Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e un enorme danno economico che ricade non solo sui singoli cittadini, ma anche sull'intera collettività. Secondo i due esperti, infatti, se i consumatori tedeschi non fossero “costretti” a comprare continuamente elettrodomestici e prodotti nuovi a causa dell'obsolescenza programmata, potrebbero risparmiare, complessivamente, 100 miliardi di euro all'anno. È questa l'entità dei “danni economici” causati dall'obsolescenza pianificata nella sola Germania. Lo studio si conclude con un vero e proprio “manuale pratico” nel quale gli autori danno ai lettori “oltre 70 consigli e suggerimenti per mostrare come i singoli cittadini, la società civile, i produttori e, soprattutto, la politica possono agire al fine di arrestare il fenomeno dell'obsolescenza programmata”.(...) (Laura Pavesi “La Repubblica) - 26 Marzo 2013 "Non buttatelo quando si rompe". Ecco la scuola degli aggiustatutto Dal computer all'elettrodomestico, a Londra si organizzano workshop che svelano i segreti dei gadget elettronici. Per risparmiare e tutelare l'ambiente dal nostro inviato ROSALBA CASTELLETTI LONDRA - Bollitore rotto? Computer lento? Non c'è bisogno di precipitarsi in negozio per rimpiazzarlo con l'ultimo modello. In tempi di crisi economica ed ecologica, il motto è "riparalo, non disperare". E "Repair, don't despair" è per l'appunto lo slogan adottato da due trentenni. Ugo Vallauri e Janet Gunter, questi i loro nomi, l'anno scorso hanno dato vita al "Restart Project". Sulle orme dei "Repair Café" di Amsterdam o dei "Fixers Collective" di Brooklyn, organizzano nella capitale britannica dei "Restart Party": workshop mensili itineranti dove si impara gratuitamente a riparare il proprio gadget elettronico o elettrodomestico rotto. C'è chi arriva lamentandosi della lentezza del proprio portatile per poi scoprire che basta aumentarne la memoria o chi si presenta con un rasoio elettrico malfunzionante e, con l'aiuto dei volontari e di qualche tutorial pescato su Internet, riesce a farlo operare nuovamente. Con un po' di pazienza e di fortuna, alla fine si trova una soluzione all'80 percento dei problemi. "L'idea - spiega Vallauri, trapiantato a Londra da Bra - mi è venuta dopo la mia collaborazione in Africa con la organizzazione non governativa britannica Computer Aid. In Kenya ho imparato approcci meno spreconi dei nostri. Lì non ci si sbarazza facilmente di qualcosa che può essere riparato. Si aggiusta tutto. Mentre noi spesso compriamo oggetti non dettati dalla necessità, ma dalla pigrizia e dalla mancanza delle conoscenze necessarie per la manutenzione di quelli che abbiamo già. Il nostro obiettivo non è offrire delle riparazioni gratuite, ma sconfiggere l'obsolescenza programmata e recuperare la manualità in una società esasperata dal consumismo". Il primo Restart Party si è tenuto lo scorso giugno ed è stato subito un successo. "Sin dall'inizio abbiamo raccolto l'interesse - continua Vallauri - non solo di chi spesso è frustrato dalla macchinosa e scoraggiante burocrazia delle garanzie previste dalle aziende produttrici, ma anche di chi vuole mettere la propria manualità e il proprio saper fare al servizio degli altri". (...) La riparazione insomma è diventata un vero e proprio movimento. Perché fa bene all'ambiente e al portafoglio. (Rosalba Castelletti, “La Repubblica”, 09 aprile 2013) TIPOLOGIA C – TEMA STORICO Lo Stato e la Chiesa. Delinea i rapporti tra la Chiesa cattolica e lo Stato italiano, sottolineandone i momenti più importanti e i personaggi più significativi, dal pontificato di Leone XIII alla firma dei patti Lateranensi TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Si dice da parte di alcuni esperti che la forza delle immagini attraverso cui viene oggi veicolata gran parte delle informazioni rischia di prendere il sopravvento sul contenuto concettuale del messaggio stesso e sulla riflessione critica del destinatario, a causa dell’impatto immediato e prevalentemente emozionale, tipico del messaggio visivo. Ma si dice anche, da parte opposta, che è proprio l’immagine a favorire varie forme di apprendimento, rendendone più efficaci e duraturi i risultati. Discuti criticamente i due aspetti della questione proposta, avanzando le tue personali considerazioni. 9 Name: Class: Date: Nelson Mandela, 1918–2013: Remembering an Icon of Freedom By Richard Stengel Dec. 05, 2013 TIME Nelson Mandela was always uncomfortable talking about his own death. But not because he was afraid or in doubt. He was uncomfortable because he understood that people wanted him to offer homilies about death and he had none to give. He was an utterly unsentimental man. I once asked him about his mortality while we were out walking one morning in the Transkei, the remote area of South Africa where he was born. He looked around at the green and tranquil landscape and said something about how he would be joining his “ancestors.” “Men come and men go,” he later said. “I have come and I will go when my time comes.” And he seemed satisfied by that. I never once heard him mention God or heaven or any kind of afterlife. Nelson Mandela believed in justice in this lifetime. It was January 1993, and I was working with him on his autobiography. We had set out that morning from the home near Qunu, the village of his father, that Mandela had built after he was let out of prison. He had once said to me that every man should have a house in sight of where he was born. Much of Mandela’s belief system came from his youth in the Xhosa tribe and being raised by a local Thembu King after his own father died. As a boy, he lived in a rondavel — a grass hut — with a dirt floor. He learned to be a shepherd. He fetched water from the spring. He excelled at stick fighting with the other boys. He sat at the feet of old men who told him stories of the brave African princes who ruled South Africa before the coming of the white man. The first time he shook the hand of a white man was when he went off to boarding school. Eventually, little Rolihlahla Mandela would become Nelson Mandela and get a proper Methodist education, but for all his worldliness and his legal training, much of his wisdom and common sense — and joy — came from what he had learned as a young boy in the Transkei. (….) Read the article and answer the following questions in your own words. 1) Did Mandela show to be a very religious man? What was his attitude towards death? Did it correspond to what people expected from him? 2) How would you define Mandela’s youth? How did it influence his adult life? Give examples to support your answer. 3) What is an “icon”, and ,in particular, what is it nowadays? Why does the journalist define Mandela an “Icon of Freedom”? (90-100 words) SIMULAZIONE TERZA PROVA - STORIA – CLASSE VC GENNAIO STUDENTE…………………………………………………………… LE CONSEGUENZE DELLA RIVOLUZIONE RUSSA SULLA FIRMA DEL TRATTATO DI PACE DI VERSAILLES ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------LE RIFORME GIOLITTIANE ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------LA NUOVA CARTINA EUROPEA RIDISEGNATA DALLA PRIMA GUERRA MONDIALE ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- LICEO CLASSICO-LINGUISTICO-SCIENTIFICO “GIOLITTI-GANDINO” ESAME DI STATO - SIMULAZIONE TERZA PROVA - SCIENZE NATURALI - BRA 21/01/14 COGNOME _________________________ NOME _________________________ CLASSE 5C Il candidato risponda alle seguenti domande con un massimo di 10 righe. 1) ISOMERIA DI STRUTTURA E ISOMERIA CONFORMAZIONALE NEGLI ALCANI. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) LE TEORIE DI LAMARCK. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) LO STOMACO: DEMOLIZIONE DEL CIBO. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Liceo Scientifico, Linguistico e Classico “G. Giolitti – G. B. Gandino” – Bra (CN) NOME: ……………………… COGNOME: ………………………… DATA: ……………… Classe: …… SIMULAZIONE TERZA PROVA – DISEGNO E STORIA DELL’ARTE (GENNAIO) 1. Analisi dell’opera • Autore: ……………………………………………………………………………………………………… • Titolo e anno: ……………………………………………………………………………………………….. • Soggetto: ……………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………… • Tecnica: …………………………………………………………………………………………………….. • Caratteri stilistici: …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… 2. Analisi dell’opera • Autore: ……………………………………………………………………………………………………… • Titolo e anno: ……………………………………………………………………………………………….. • Soggetto: ……………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………… • Tecnica: …………………………………………………………………………………………………….. • Caratteri stilistici: …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… 3. Descrivi brevemente le caratteristiche peculiari dell’Espressionismo. …………………………………………………………………………………………………………………….. . …………………………………………………………………………………………………………………….. . …………………………………………………………………………………………………………………….. . …………………………………………………………………………………………………………………….. . …………………………………………………………………………………………………………………….. . …………………………………………………………………………………………………………………….. . …………………………………………………………………………………………………………………….. . LICEO CLASSICO-LINGUISTICO-SCIENTIFICO “GIOLITTI-GANDINO” ESAME DI STATO - SIMULAZIONE TERZA PROVA - SCIENZE NATURALI - BRA 10/05/14 COGNOME _________________________ NOME _________________________ CLASSE 5C Il candidato risponda alle seguenti domande con un massimo di 10 righe. 1) ALCOLI: ASPETTI GENERALI E NOMENCLATURA. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) LA MECCANICA RESPIRATORIA. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) LA FUNZIONE DEI RENI. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Liceo Scientifico, Linguistico e Classico “G. Giolitti – G. B. Gandino” – Bra (CN) NOME: ……………………… COGNOME: ………………………… DATA: ……………… Classe: …… SIMULAZIONE TERZA PROVA – DISEGNO E STORIA DELL’ARTE (MAGGIO) 1. Quali sono gli elementi comuni al Razionalismo e quali sono i punti della “nuova architettura” di Le Corbusier? (Max 10 righe) …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… 2. Kandinskij nello “Spirituale nell’arte” distingue 3 stadi di differenziazione nel percorso di astrazione della sua pittura. Quali sono e come differiscono tra loro? (Max 10 righe) …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… 3. Analisi dell’opera • Autore: ……………………………………………………………………………………………………… • Titolo: ……………………………………………………………………………………………………….. • Soggetto: ……………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………… • Tecnica: …………………………………………………………………………………………………….. • Caratteri stilistici: …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… LICEO SCIENTIFICO “GIOLITTI-GANDINO” - BRA CLASSE V C Bra, 10/05/2014 Nome e Cognome ……………………………………………. VERIFICA DI FILOSOFIA (SIMULAZIONE DI TERZA PROVA) 1. Illustrare la dottrina del materialismo storico in Karl Marx …..................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... 2. Spiegare la dottrina dell'Eterno ritorno in Friedrich Nietzsche, facendo riferimento anche alle conseguenze che essa implica …..................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... 3. Che cosa rappesenta lo slancio vitale nella filosofia di H. Bergson? …..................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... LICEO SCIENTIFICO-CLASSICO-LINGUISTICO “GIOLITTI-GANDINO” SIMULAZIONE TERZA PROVA - INGLESE NAME: Winston Churchill: Lion of Britain CLASS: DATE: (from LIFE.COM supplement to TIME 7/11/2011) If Winston Churchill had left public life in 1937, at age 63, he might have been regarded as a mere footnote, or even an abject failure, in England’s long history: the bureaucrat who orchestrated such disasters as the Battle of Gallipoli in World War I and England’s return to the gold standard in the 1920s (1). Instead, confident in his abilities and his vision for the nation’s future, he refused to simply fade away. He fought his way back from those early career debacles, and today is celebrated as the saviour of Britain, the epitome of the right leader emerging at exactly the right time. In the 1930s, his warnings about the Nazi threat went unheeded, but after World War II broke out, he was rewarded for his foresight with the Prime Ministry — and the terrible responsibility of telling Britons they were in for a long struggle marked by “blood, toil, tears, and sweat.” Nonetheless, his legendary bulldog tenacity inspired England and others battling the Axis Powers (2). Having led his nation to victory, he continued to shape the post-war world through diplomacy and rhetoric (as in the 1946 speech at Westminster College in Missouri, where he coined the phrase “iron curtain”). His prolific writings earned him the 1953 Nobel Prize for Literature; his prodigious and brave statecraft, meanwhile, won him the eternal gratitude of his countrymen. (1) The gold standard is a monetary system in which the standard economic unit of account is based on a fixed quantity of gold. (2) the alignment of nations that fought in the Second World War against the Allied forces. 1. How would Winston Churchill probably have been remembered if he had retired in 1937? Why? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2. For what reasons is he considered an important figure in English history? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3. Choose one of the following compositions. ( about100 words) a) Do you think history is an important subject to be taught at school? Discuss your views. b) Speak about a person you admire for his/ her remarkable commitment to a social, political or humanitarian issue. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………
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