Relazione semestrale stato avanzamento Prot. Intesa PATOM finale

RELAZIONE sullo STATO di AVANZAMENTO
attività degli impegni dei sottoscrittori del Protocollo di Intesa per l’attuazione
delle priorità d’azione previste nel piano d’azione per la tutela dell’orso bruno
marsicano (PATOM)
ottobre 2014
INTRODUZIONE
Dando seguito agli impegni assunti nel Protocollo di Intesa per l’attuazione delle
priorità d’azione previste nel piano d’azione per la tutela dell’orso bruno marsicano
(PATOM) e con particolare riferimento all’Art. 4 del Protocollo stesso, relativo alle
attività di monitoraggio e verifica periodica delle attività svolte, il Ministero dell’ambiente
e della tutela del territorio e del mare ha predisposto la seguente relazione, con il fine di
valutare lo stato di implementazione degli impegni assunti dai sottoscrittori, trascorsi 6
mesi dalla ratifica del Protocollo.
In generale appare indispensabile rinnovare l'impegno su tutte le questioni orso,
ricordando scadenze e impegni assunti, dal momento che si è riscontrata una
generalizzata difficoltà nell’implementazione delle attività previste e un insufficiente
impegno politico e strategico.
Tra le criticità riscontrate nel corso dell’attuazione del protocollo, inoltre, si sono
manifestate anche due nuove situazioni problematiche: la prima legata all’accertamento
di un nuovo focolaio di TBC bovina sui pascoli del comune di Gioia dei Marsi, nella
ZPE del PNALM, che ha impegnato l’Ente Parco sia nell’azione politica che in quella
operativa, col la collaborazione del CFS; la seconda, legata alla presenza di orsi che
hanno cominciato a manifestare comportamenti di confidenza e problematicità rispetto
alla presenza e alle attività dell’uomo nell’area di connessione tra la Riserva regionale
Monte Genzana e Alto Gizio e il Parco nazionale della Maiella, dove il PNALM,
rispondendo alla richiesta della Riserva Regionale, ha operato per realizzare una
collaborazione tra aree protette e Corpo forestale e nel tentativo di cattura di un orso per
radiocollararlo e consentire le eventuali azioni di dissuasione.
La necessità di affrontare una situazione problematica inedita, anche in territori
esterni alle aree protette, è emersa, purtroppo, in tutta la sua drammaticità con la vicenda
dell’uccisione dell’orso a Pettorano Sul Gizio.
D’altra parte, è anche vero che a seguito della sottoscrizione del Protocollo sono stati
ottenuti vari piccoli ma significativi risultati, spesso anche grazie al costante impegno di
un esperto che si occupa dell’attuazione del PATOM sulla base di un apposito incarico
da parte del MATTM. Fra i risultati tangibili si possono citare:
• la positiva collaborazione instaurata tra le amministrazioni competenti così come
tra vari soggetti interessati alla conservazione di questa specie, non ultime le
Associazioni come “Salviamo l’Orso ONLUS”;
• la chiusura al traffico veicolare di alcune piste forestali nel PNALM;
• nell’ambito del focolaio di TBC che ha prodotto la morte di un orso, la rimozione
dei capi di bestiame al pascolo brado non controllati da un punto di vista sanitario
nel comune di Gioia dei Marsi;
• la sottoscrizione, con tutte le principali Associazioni venatorie italiane, del
Protocollo per la tutela dell’orso bruno marsicano e il miglioramento della
gestione venatoria – 2014/2018, finalizzato a impegnare le associazioni di
categoria nella conservazione della specie che, tra le altre cose, ha reso possibile
elaborare ed inserire nel nuovo calendario venatorio della Regione Lazio misure
più restrittive rispetto a quelle presenti nel calendario emanato nella scorsa
stagione;
• la sinergica collaborazione istaurata tra MATTM e CFS che ha portato, tra le altre
cose, alla messa a punto di strategie per la prevenzione e repressione dei crimini in
tutto l’areale dell’orso, l’impiego sempre maggiore delle unità cinofile antiveleno,
la rapida individuazione del presunto colpevole del recente atto di bracconaggio di
orso a Pettorano sul Gizio.
Di seguito, in forma riassuntiva e schematica viene riportata la rendicontazione sullo
stato di avanzamento delle singole attività relative agli impegni assunti, per ciascuna
Amministrazione sottoscrittrice.
2
1. Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
azione
1) garantire il coordinamento per
l’attuazione del PATOM
attraverso un rafforzamento
dell’attività dell’Autorità di
Gestione.
2) individuare un esperto che segua
l’attuazione di quanto previsto dal
PATOM, favorendo il raccordo
fra le Amministrazioni (Regioni,
CFS, PNALM, ISPRA, Ministero
Ambiente) e la piena
valorizzazione delle azioni previste
dal Life “Arctos”.
3) razionalizzare le risorse assegnate
al PNALM assicurando priorità
d’intervento per le finalità del
presente protocollo.
stato
attuazione
si/no/in
fieri
note
(incluse le motivazioni di eventuali
ritardi e/o inadempienze)
SI
Le riunioni mensili dell’Autorità di
Gestione del PATOM rendono possibile
un costante monitoraggio dello stato di
attuazione degli impegni assunti e un
adeguamento dell’azione in funzione
delle emergenze.
SI
E’ stato nominato un esperto indicato
dall’Unione Zoologica Italiana, che
segue a tempo pieno l’attuazione del
PATOM e mantiene la migliore
collaborazione fra le Amministrazioni e
con il Tavolo Tecnico.
Ha fornito forte supporto per la gestione
per l’emergenza TBC a Gioia dei Marsi,
sia a livello locale sia favorendo
l’attivazione del Tavolo presso il
Ministero della Salute.
Supporto per l’utilizzo di cani antiveleno
nell’areale dell’orso.
IN
FIERI
4) affidare al CFS il compito di
coordinamento tra gli organi di
vigilanza, coinvolgendo in ciò
anche l’Ispettorato Generale, e gli
uffici del Parco, per migliorare
l’attività di vigilanza (anche con
l’utilizzo dei cani antiveleno) e
garantire maggiore velocità ed
efficacia nelle attività operative sia
in fase di prevenzione che di
repressione, nonché la definizione
di protocolli di intervento in
situazione critiche e delle modalità
dei flussi informativi.
SI
E’ stata avviata una collaborazione
specifica con l’Ispettorato generale e con
il Comando Regionale abruzzese del
CFS, che congiuntamente al Tavolo
Tecnico ed al PNALM ha portato
all’identificazione del presunto autore di
un atto di bracconaggio a Pettorano sul
Gizio, alla mappatura di tutti i decessi di
orsi e dei casi di avvelenamento di fauna
selvatica, alla redazione di un protocollo
per la gestione delle criticità riscontrate
nel rinvenimento di fauna selvatica
morta, ferita o defedata.
• Punto 1) per tutto il periodo estivo molto ha inciso l’assenza della Regione
Abruzzo che, a seguito anche delle elezioni amministrative di Giugno ed alla
conseguente nuova attribuzione delle Deleghe, ha nominato solo a settembre un
nuovo rappresentante.
• Punto 2) avviato il Gruppo di lavoro dei Ministeri Salute e Ambiente per la
gestione del rischio sanitario dell’Orso bruno marsicano, prima riunione il 23
settembre su:
- genotipizzazione del micobatterio tubercolare, responsabile, tra l’altro, del
decesso di un esemplare di orso nel marzo del corrente anno, che è risultato
dello stesso ceppo del focolaio aperto nel 2012;
- attività da intraprendere in merito alla gestione del focolaio di TBC
riscontrato già nel 2012 ed alla luce dei 2 nuovi casi di positività della
mandria già sottoposta a controllo sanitario per intervento a seguito
dell’Ordinanza di Polizia Veterinaria ed in relazione alle istanze contenute
nell’ultima nota del Sindaco di Gioia dei Marsi;
- attività di monitoraggio sanitario sugli animali domestici e selvatici, in
collaborazione con ASL, ISPRA e il Servizio Veterinario del PNALM.
• Punto 3) è stato firmato il Protocollo di Intesa tra i Parchi Nazionali abruzzesi e il
CFS per la concretizzazione di azioni urgenti a favore della specie Ursus arctos
marsicanus nel sua areale di distribuzione, che vede i Parchi della Regione Abruzzo
come “area pilota” italiana per attuare la strategia contro l’uso illegale del veleno,
utilizzando le unità cinofile.
2. Attività delle Regioni
In tutte le Regioni sussistano criticità in merito all’avanzamento di:
1) Stato d'avanzamento dell'iter di adozione dell'Area Contigua da parte delle
Regioni;
2) Stato d'avanzamento dell'approvazione delle misure di conservazione per la
designazione delle ZSC;
3) Stato d'avanzamento degli interventi regionali per la riduzione della mortalità
stradale;
4) Stato d'avanzamento degli interventi regionali per la prevenzione e gestione del
rischio sanitario;
5) Stato d’avanzamento delle attività inerenti la gestione forestale e la gestione dei
comparti zootecnico e pascolivo;
6) Stato d’avanzamento sulle attività inerenti la prevenzione dei rischi connessi alla
detenzione e all’utilizzo di sostanze utilizzate come veleno;
7) Stato d’avanzamento dell’implementazione del monitoraggio su larga scala (es.
campionamento genetico);
8) Stato d’avanzamento delle attività inerenti la gestione della viabilità forestale.
4
2.1. Regione Abruzzo
azione
stato
attuazione
si/no/in
fieri
1) individuazione dei confini
dell’area contigua del PNALM.
IN FIERI
2) approvazione del piano del
PNALM;
approvazione delle misure di
conservazione relative alle Zone
Speciali di Conservazione (ZSC)
con presenza dell’orso.
5) abolizione norma regionale che
consente il pascolo brado durante
tutto il corso dell’anno.
Il nuovo Assessore, competente da
Luglio 2014, ha preso pubblicamente
l’impegno di portare a termine
quest’iniziativa nel più breve tempo
possibile.
NO
(Piano
Parco)
Il Piano del Parco non è stato né
adottato, né approvato. Il nuovo
Assessore, competente da Luglio 2014,
ha manifestato nel corso di riunioni
pubbliche l’impegno di ultimare le fasi
di adozione e approvazione.
IN FIERI
(misure
conservaz.
ZSC)
Conclusa la fase di redazione dei Piani
di Gestione dei Siti Natura2000, manca
la fase di Approvazione.
IN FIERI
Misure sono previste all’interno dei
Piani di Gestione di SIC e ZPS già
redatti coerenti con le linee guida del
Life Arctos ( Azione A1); inoltre, è
previsto anche il recepimento delle
Linee Guida prodotte in ambito Life
“Arctos” da parte della AdG
Zootecnia istituita con DH 127
20/05/2014.
3) gestione dell’attività zootecnica
compatibile con la presenza della
specie.
4) individuazione di misure di
mitigazione dell’impatto
determinato e determinabile
dall’attività venatoria nelle zone di
presenza dell’orso.
Note
(incluse le motivazioni di eventuali
ritardi e/o inadempienze)
SI
L’apertura della caccia al cinghiale è
stata prevista per il 1° nov. nelle aree di
presenza orso; l’assegnazione delle
squadre al territorio è rimandata al
Regolamento regionale sulla caccia agli
ungulati.
NO
L’abrogazione di questa norma risulta
problematica rispetto all’intero
territorio regionale, poiché, a fronte di
un sicuro vantaggio per la specie,
comporterebbe un danno economico
per gli allevatori in tutta la regione.
6) riduzione della stagione di pascolo
brado nelle aree di
presenza/espansione orso,
rendere obbligatorio per i Comuni
la redazione del Piano di gestione
dei pascoli, modificare
eventualmente i regolamenti di
“fida pascolo”.
7) messa a sistema del monitoraggio
sui patogeni così come definiti
nelle linee guida dell’azione A2
del progetto Life “Arctos” per far
sì che questa attività prosegua
oltre la scadenza del Life.
8) estensione del monitoraggio
sanitario a quei patogeni oggi non
previsti dal regolamento di Polizia
Veterinaria ma comunque
pericolosi per l’orso.
9) rapido avvio del confronto con il
Ministero della Salute per il
riconoscimento del carattere
permanente del Tavolo tecnico
sanitario, attualmente costituito in
seno al progetto Life “Arctos”,
anche al fine di consentirne
l’utilizzo a supporto dell’Autorità
di gestione PATOM.
10) prevenzione dei rischi connessi
all’uso delle sostanze utilizzate per
la produzione di esche/bocconi
avvelenati (revisione della
normativa regionale sulla materia).
11) prevenzione dei rischi connessi
al traffico veicolare su autostrade
e strade comunali, provinciali,
statali (programmazione di
interventi per la messa in
sicurezza delle aste stradali a
rischio).
IN FIERI
La redazione del Piano di Gestione
Pascoli è prevista dalla L. Reg. n.
3/2014, del 4 gennaio u.s.; entro la fine
del 2014 tutti i Comuni dovrebbero
redigere il Piano di Gestione dei
pascoli. A tal fine è’ stata istituita con
DH 41/589 del 18/09/2014 una
Commissione mista Regione-CFS per
la redazione di una Bozza del
“Regolamento per la tutela e la
gestione dei sistemi silvo-pastorali”.
Le Linee Guida (az. A2 Life “Arctos”)
sono state approvate con Delibera.
IN FIERI
Anche in questo caso è in corso la
verifica di congruità con i Piani di
Gestione redatti per SIC e ZPS.
NO
Ad oggi, non risulta un coinvolgimento
attivo della Direzione regionale
competente in materia, che ha
partecipato ad una unica riunione
indetta nell’aprile scorso.
SI
In occasione della riunione del TTS tavolo tecnico sanitario – costituito
nell’ambito della Az. C2 del Progetto
Life “Arctos”, avvenuta il 22 maggio
u.s. presso il Min. della Salute, si è
chiesto ed ottenuto, con la
collaborazione del Min. Ambiente, che
il TTS fosse reso a carattere
permanente.
NO
NO
Non esiste attualmente una specifica
norma regionale, ma solo una iniziale
campagna di sensibilizzazione ad opera
di WWF e UTB di Castel di Sangro.
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa da parte dell’Amministrazione
regionale; anche in questo caso si
potrebbero attivare e finanziare con i
fondi FERS quelle misure già inserite e
previste nei Piani di Gestione di SIC e
ZPS.
6
12) prevenzione dei rischi connessi
alla trasmissione di malattie
(gestione delle patologie
trasmissibili, campagne di
vaccinazione del bestiame
domestico, dei cani da guardiania
e d’affezione, gestione del
randagismo).
13) implementazione di un
monitoraggio su larga scala
(estendere il campionamento
genetico all’intero areale di
presenza dell’Orso).
14) stipula di accordi con le
istituzioni preposte alla messa a
punto di procedure necroscopiche
e relative analisi professionali,
anche tramite la realizzazione di
un network con laboratori di
eccellenza all’estero, al fine di
aumentare le capacità
diagnostiche nei casi di mortalità
dell’orso, sia di origine antropica
sia naturale.
SI
NO
Sono state condotte campagne di
vaccinazione per i cani; a tal proposito
sono stati attivati contratti di
collaborazione con consulenti
veterinari e acquistate 5.700 dosi di
vaccini con i fondi del Life “Arctos”,
più 500 dosi con la collaborazione
dell’Associazione “Salviamo l’Orso”.
Hanno preso parte al campionamento
solamente le riserve naturali regionali di
“Monte Genzana e Alto Gizio” e “Gole
del Sagittario”.
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa da parte dell’Amministrazione
regionale.
NO
• Punto 1) per quel che riguarda l’individuazione dei confini dell’Area contigua al
parco nel versante abruzzese, anche i Comuni di Anversa, Scanno e Villalago,
non ricadenti nell’attuale perimetrazione, hanno chiesto formalmente (con nota
che si allega) alla Reg. Abruzzo, che ne ha preso atto, l’inclusione dei propri
territori comunali nella perimetrazione; per quel che riguarda l’iter procedurale,
si deve riscontrare un problema: la attuale cartografia inviata dall’Ente Parco non
è firmata da un tecnico abilitato. Inoltre, per consentire una giusta
sovrapposizione dei confini tra le tre Regioni, ha chiesto una georeferenziazione
delle carte in scala 1:10.000. Si è in attesa di riscontro.
• Punto 2) per quel che riguarda il Piano del parco e il programma pluriennale
economico e sociale si deve riscontrare un problema che riguarda l’iter
procedurale: sono stati inviati in date diverse e con procedure che non rispettano
quanto previsto dalla L. 426/1998. Per quel che riguarda l’approvazione delle
misure di conservazione, il 20 agosto è stata completata la redazione di tutti i
Piani di gestione delle ZSC, ora in attesa di adozione; all’interno dei piani sono
inserite anche tutte le azioni di vincolo e di gestione su aspetti fondamentali,
nonché sui P.S.R. e che avranno ricadute e specifici riferimenti ad attività da
finanziare in futuro, per l’applicazione di misure di conservazione di SIC e ZPS.
L’approvazione, secondo una circolare interpretativa di norme regionali non
7
•
•
•
•
specifiche della Direzione Parchi, dovrebbe essere demandata non solo agli Enti
Parco ma anche ai Comuni Gestori per i SIC esterni ai Parchi. Questo sta
creando ritardi perché i Comuni non condividono i contenuti di tale circolare,
in considerazione del fatto che un Piano di gestione di un SIC, in quanto
sovraordinato, potrebbe influire su altri strumenti di programmazione e
pianificazione di scala sovra comunale. A tal proposito, per superare questa
empasse, almeno la approvazione dovrebbe essere demandata alla stessa
Amministrazione regionale così come per i Piani di Settore previsti dalla
normativa urbanistica.
Punto 3) la Direzione regionale competente sta verificando se gli Enti beneficiari
e Gestori di SIC e ZPS abbiano introdotto nei loro Piani di Gestione la
previsione di alcune misure di gestione individuate anche nel Progetto Life
“Arctos”; per il finanziamento di tali piani di gestioni l’implementazione di tali
misure è considerata condizione vincolante, cosicché, allorché non fossero già
previste tali misure ne viene richiesta l’integrazione.
Punto 4) sostanzialmente (dopo le modifiche apportate in sede VINCA) il
Calendario Venatorio di quest’anno è sostanzialmente equivalente a quello
emanato nella scorsa stagione, anche per quel che riguarda le date di apertura;
per quel che riguarda l’assegnazione delle squadre al territorio, è prevista dal
“Regolamento regionale per la gestione faunistico venatoria degli ungulati” (che
si allega). Inoltre, quest’anno per la prima volta è prevista l’obbligatorietà del
“registro di girata” nelle aree di presenza orso, in cui vi è la possibilità di
controllare il numero di cacciatori partecipanti, quindi con un miglioramento,
seppur limitato, rispetto alle annualità precedenti.
Punto 5) si rimanda ai Piani di Gestione di SIC e ZPS, in cui sarà (laddove
necessario) previsto al’interno degli stessi piani. Inoltre, sempre per quel che
concerne la concessione di uso pascolo da parte delle amministrazioni, è stato
previsto con la L.Reg. n. 3/2014 (che si allega) il divieto di “sub-concessione”
dei pascoli; questa legge regionale prevede che la concessione dei pascoli sia
esclusiva per il bestiame di proprietà del concessionario del pascolo. Sono state
previste inoltre misure restrittive alle attività di pascolo con maggiore impatto
ambientale. A tal proposito, nel redigendo PSR – Piano di Sviluppo Rurale la
sottomisura 10, relativa agli aiuti concessi per il pascolo estensivo, prevede
l’obbligo di possesso ed utilizzo del ricovero (per il bestiame) per il periodo
invernale, nonché l’obbligo di rispetto di un carico di bestiame coerente ai Piani
di Gestione dei SIC.
Punto 6) ai allega la L. Reg. n. 3/2014 emanata il 4 gennaio u.s. e richiamata più
volte nel testo; per quel che riguarda la distribuzione dell’orso sul territorio
regionale, tuttavia, si sottolinea la necessità di aggiornare la cartografia di
riferimento in merito alle aree di presenza ed espansione della specie, soprattutto
in relazione al prossimo calendario venatorio.
8
• Punto 7) per quel che riguarda l’integrazione da quanto previsto dalle Linee
Guida (az. A2 Life “Arctos”) approvate con Delibera, anche in questo caso
verrà richiesta integrazione, laddove non compatibili.
• Punto 8) si deve sottolineare che su altrettanti temi le cui competenze fanno
capo ad alcuni Servizi di Direzioni regionali diverse e con competenza su diverse
materie, non si è riusciti ad ottenere un coinvolgimento attivo e ad attivare di
conseguenza alcuna iniziativa; c’è stato solamente un incontro inter-direzionale,
nell’aprile scorso, a cui però non hanno partecipato tutti i Direttori. La recente
designazione di un funzionario della Direzione Agricoltura, come
rappresentante regionale nella AdG, ha comunque determinato una maggiore
operatività interdirezionale tra le Direzioni Parchi e Agricoltura.
• Punto 9) il TTS è stato istituito di recente dal Min. della Salute, in collaborazione
con il Ministero dell’Ambiente, sottoforma di gruppo di lavoro inter-ministeriale
per l’analisi del rischio sanitario per l’orso bruno marsicano.
• Punto 11) la L. Reg. n. 3/2014, richiamata più volte e allegata alla presente
relazione, prevede il divieto di transito sulle strade sterrate, fatte salve le
eccezioni (motivate) previste dai singoli Comuni; si deve rilevare, però, che in
mancanza di un Regolamento attuativo, tale Legge non può essere applicata.
• Punto 12) si allega la relazione relativa alla campagna di vaccinazione.
• Punto 13) la Regione Abruzzo è intervenuta solo per il territorio ricadente nelle
AA.PP: regionali; a tal proposito si sottolinea, innanzitutto la necessità di
implementare le attività nelle stesse Riserve Regionali, magari prevedendo
l’erogazione di fondi ad hoc, in secondo luogo, di intervenire sulla restante parte
del territorio regionale, magari con la stipula di convenzioni apposite con il CFS
o con Università e/o Istituti di Ricerca; un problema rilevante sembra essere
quello del reperimento dei fondi necessari allo sviluppo delle attività di campo e
a coprire il costo delle analisi di laboratorio.
• Punto 14) il rappresentante regionale propone la modifica della voce di impegno
da parte dell’Amministrazione regionale.
9
2.2. Regione Lazio
azione
1) istituzione di un Comitato Tecnico
dei Direttori regionali, con
funzione consultiva e di
coordinamento operativo delle
competenti strutture regionali, al
fine di realizzare, le azioni di cui
all’articolo 2 e in generale quelle
previste dal Piano d’Azione
Nazionale per la Tutela dell’Orso
bruno Marsicano.
stato
attuazione
si/no/in
fieri
Note
(incluse le motivazioni di eventuali
ritardi e/o inadempienze)
SI
Attività attuata con ritardo;
il coordinamento del Comitato è stato
affidato dalla D.G.R. 463/2013 al
Direttore Ambiente, che nel frattempo
è cambiato e, su mandato della Giunta
Regionale, è stato impegnato in una
complessa riorganizzazione della
Direzione; la prima riunione del
Comitato dei Direttori è stata convocata
in data 25 settembre u.s.
2) riduzione degli impatti legati alle
attività antropiche.
IN FIERI
3) approvazione dell’area contigua del
Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e
Molise (PNALM).
4) approvazione di Piano,
Regolamento e Piano Pluriennale
Economico e Sociale del Parco
Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise
(PNALM).
IN FIERI
NO
5) riduzione del rischio di collisione
con autoveicoli.
NO
6) regolamentazione della viabilità
forestale e interpoderale.
Tale attività è stata solo parzialmente
attuata; a tal proposito si richiama il
lavoro fatto sul Calendario Venatorio
che, per la prima volta, ha introdotto
misure restrittive della gestione
venatoria in aree di presenza stabile ed
occasionale dell’orso
Ad oggi, sono state avviate iniziative in
merito, ma è stato scelto un percorso,
dalla Direzione regionale competente in
materia, che non consentirà un rapido
esito.
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa da parte dell’Amministrazione
regionale.
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa; la scadenza di questa
iniziativa, comunque, è prevista per il
dicembre 2014 dalla D.G.R. 463/2013.
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa da parte dell’Amministrazione
regionale.
NO
7) rafforzamento della sorveglianza
sul territorio regionale.
SI
8) individuazione di una forma
adeguata di protezione dell’area dei
Monti Ernici (FR).
9) aumento del livello di cogenza delle
"Linee guida per la conduzione
della pratica zootecnica compatibile
con la conservazione dell'Orso
bruno marsicano".
10) attuazione delle "Linee guida per la
gestione degli aspetti sanitari
connessi alla tutela delle
popolazioni di Orso bruno
marsicano".
IN FIERI
NO
Si è tenuto un primo incontro con i
Comandi provinciali CFS, Polizia
provinciale di Roma, Frosinone e Rieti e
Guardie Parco delle AA.PP. regionali e
nazionali.
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa; la scadenza di questa
iniziativa, comunque, è prevista per il
mese di giugno 2015 dalla D.G.R.
463/2013.
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa da parte dell’Amministrazione
regionale.
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa da parte dell’Amministrazione
regionale.
NO
• Punto 1) nel corso della riunione del Comitato dei Direttori, tenutasi il 25
settembre u.s. con le Direzioni competenti:
- ARP – Agenzia Regionale Parchi,
- Direzione regionale infrastrutture, politiche abitative e ambiente,
- Direzione regionale agricoltura e sviluppo rurale, caccia e pesca,
- Direzione regionale territorio, urbanistica, mobilità, rifiuti,
- Direzione regionale salute e integrazione socio-sanitaria,
si è stabilito che il Comitato che opererà in modo snello, sulla base del lavoro
preparatorio svolto dall’ARP in costante rapporto con le Direzioni competenti
attraverso degli specifici referenti; al Comitato parteciperanno i Direttori, o loro
sostituti con delega formale, che durante le riunioni provvederanno ad approvare
le proposte elaborate dalle strutture tecniche e dall’ARP.
• Punto 2) è stato stabilito nel corso di tale sopra citata riunione del Comitato dei
Direttori che, al di là delle attività inerenti il Calendario Venatorio, la struttura
responsabile che seguirà dal punto di vista tecnico e operativo lo svolgimento del
lavoro da fare su tutta un’altra serie di iniziative in materia di mitigazione degli
impatti legati ad attività antropiche è l’ARP.
• Punto 3) si rileva che il percorso concertativo scelto dalla Regione Lazio per
addivenire all’istituzione (che stabilisce la concertazione con gli Enti Locali sulla
11
•
•
•
•
•
ri-definizione del perimetro dell’Area Contigua al PNALM), seppur apprezzabile,
non risulta indispensabile ai sensi della normativa vigente, e pertanto, in
considerazione dell’assoluta priorità che tale istituzione riveste, si sarebbe potuto
adottare un percorso più rapido.
In relazione ai punti 4) e 5) si deve rilevare che l’ARP, in considerazione delle
decisioni assunte nella sopra citata riunione del Comitato dei Direttori, lavorerà
con i referenti delle Direzioni regionali competenti, per ri-attivare tutta una serie
di iniziative volte a dar seguito agli impegni assunti e non ancora attuati e a
velocizzare le iniziative in fieri, laddove sia riscontrato un eccessivo ritardo
nell’avanzamento.
Punto 6) in sede di riunione del Comitato dei Direttori, tenutosi il 25 settembre
u.s., il rappresentante della Direzione Agricoltura ha sottolineato che vi possano
essere ulteriori ambiti di collaborazione con la sua Direzione, legati al nuovo PSR
e, in particolare, alle misure che riguardano (1) gli interventi su strade interpoderali
e vicinali, e (2) la gestione degli allevamenti zootecnici estensivi.
Punto 7) l’incontro di formazione ed aggiornamento si è tenuto il 21 ottobre u.s.,
sotto forma di Seminario informativo sul Calendario Venatorio emanato di
recente (che si allega), al fine di comprendere quali vincoli e prescrizioni nuove
siano stati inseriti e per consentire a Guardie Parco, CFS e Guardie Provinciali di
operare in sinergia e omogeneità; nel corso di tale incontro è stata sottolineata la
necessità di un coordinamento tra le forze dell’ordine, nelle misure di prevenzione
e repressione degli illeciti, in tutto l’areale regionale dell’orso.
Punto 8) la Regione si è impegnata, entro giugno 2015, ad individuare una
adeguata forma di protezione dell’area dei Monti Ernici (FR) nell’ambito della
riorganizzazione complessiva del sistema delle aree protette regionali, attualmente
in fase di studio delle soluzioni tecnico-operative.
Punti 9) e 10) vale quanto già espresso per i punti 4) e 5), e cioè che l’ARP
lavorerà con il referente della Direzione regionale competente, per dar seguito agli
impegni assunti e non ancora attuati.
Inoltre, sono presenti nell’Allegato “A” alla D.G.R. 463/2013 (documenti in allegato),
“Linee Guida per l’attuazione delle priorità d’intervento per la conservazione dell’orso bruno
marsicano” di recepimento del Protocollo di Intesa per la Regione Lazio, altri 2 punti:
• Approvazione delle misure di conservazione relative alle Zone Speciali di
Conservazione (ZSC) con presenza di Orso bruno marsicano (rif. azioni A1, A3,
A4 e A5 del PATOM); sono state predisposte le misure di conservazione delle
ZSC che saranno, in seguito, approvate;
• Istituzione del Gruppo di Coordinamento Regionale PATOM; esiste una bozza di
Determina per l’istituzione di tale Gruppo, la cui composizione sarà determinata
non appena saranno formalizzati i referenti tecnici per ciascuna Direzione
competente.
12
2.3. Regione Molise
azione
1) confermare l’istituzione dell’area
contigua individuata nel territorio
molisano nell’ambito
dell’approvazione dell’area contigua
dell’intero Parco Nazionale
Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM).
2) aggiornare eventualmente la
regolamentazione dell’area contigua
molisana a seguito della
concertazione con le Regioni
Abruzzo e Lazio, qualora si renda
necessario.
3) approvare il Piano, il Regolamento
e il Piano Pluriennale Economico e
Sociale del Parco Nazionale
Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM).
4) prevenire i rischi connessi al traffico
veicolare su strade comunali,
provinciali e statali
(programmazione di interventi per
la messa in sicurezza delle aste
stradali a rischio).
5) individuare misure concrete al fine
di prevenire i rischi connessi all’uso
delle sostanze utilizzate per la
produzione di esche/bocconi
avvelenati (adozione della
normativa regionale sulla materia).
6) intensificare la regolamentazione
della viabilità forestale e
interpoderale, implementando le
misure già messe in atto dalle
Amministrazioni Locali a seguito
delle indicazioni date dal Corpo
Forestale dello Stato ai sensi
dell’art. 12 della L.R. n°6/2000.
stato
attuazione
si/no/in
fieri
SI
NO
note
(incluse le motivazioni di eventuali
ritardi e/o inadempienze)
Attualmente sussistono, tuttavia,
problemi relativi alla mancata nomina
del nuovo Comitato di Gestione, così
come previsto dalla L. Reg. n23/2004,
all’Art. 17 e dalla D.G.R. 802/2008
Ad oggi, non risulta attivata nessuna
iniziativa specifica da parte
dell’Amministrazione regionale e
l’attuale Regolamento, in vigore dal
2008 non è stato ancora aggiornato.
NO
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa specifica da parte
dell’Amministrazione regionale.
Tuttavia è in corso di definizione la
concertazione tra Regione e PNALM.
NO
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa specifica da parte
dell’Amministrazione regionale; il
Comando provinciale di Isernia del
CFS risulta aver preso in esame il
problema.
NO
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa specifica da parte
dell’Amministrazione regionale.
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa specifica da parte
dell’Amministrazione regionale.
NO
13
7) prevenire i rischi connessi alla
trasmissione di malattie (gestione
delle patologie trasmissibili,
campagne di vaccinazione del
bestiame domestico, dei cani da
guardiania e d’affezione, gestione
del randagismo), implementando
eventualmente il “Piano Triennale
per la Prevenzione del randagismo
canino”, approvato con
deliberazione n°806 del 18
dicembre 2012, con campagne di
vaccinazioni del bestiame
domestico.
8) rendere coerente il Piano di
Gestione del SIC/ZPS IT7222287
“La Gallinola – Monte Miletto –
Monti del Matese”, in fase di
elaborazione, con gli obiettivi di cui
alle misure A3 ed A4 del PATOM,
individuando dei corridoi ecologici
al fine di ampliare la disponibilità di
aree potenzialmente idonee all’orso
marsicano, quali i Monti del Matese.
9) rafforzare la sorveglianza sul
territorio regionale implementando,
eventualmente, la convenzione già
in atto tra la Regione Molise e il
Corpo Forestale dello Stato.
10) promuovere iniziative e misure utili
alla riduzione degli impatti legati
alle attività antropiche.
SI
Per quel che riguarda i cani (padronali e
vaganti) sono state implementate le
misure previste dal “Piano triennale per la
prevenzione del randagismo canino”,
approvato con D.G.R. 806/2012; per
quel che concerne il bestiame
domestico, sono state messe in atto
anche le misure previste dalle “Linee
Guida per il riconoscimento delle aziende che
applicano condizioni di stabulazione
controllata”, in cui è inserito anche uno
specifico piano per la fauna selvatica, di
indagine su varie patologie, in
collaborazione con il Serv. di prev.
veterinaria e l’IZS di Teramo.
NO
Ad oggi, le iniziative si sono arenate al
lavoro portato avanti e poi interrotto
più di un anno fa; proprio in questo
periodo, tuttavia, si sta predisponendo
la relazione finale del Piano di Gestione
del SIC, che sarà approvato entro fine
anno. Le aree di transito ad oggi
individuate risultano: la media e l’alta
valle del Volturno, i Monti Pizzi e le
porzioni nord e sud della piana di
Castel di Sangro.
IN FIERI
Pur in assenza di uno specifico
provvedimento aggiuntivo all’attuale
convenzione con la Regione, il CFS ha
implementato comunque la
sorveglianza territoriale mettendo in
atto misure finalizzate al controllo delle
aree interessate dalla presenza dell’orso.
NO
Ad oggi, non è stata attivata nessuna
iniziativa specifica da parte
dell’Amministrazione regionale, tuttavia
risulta in corso un’iniziativa del
Comando provinciale CFS di Isernia.
• Punto 1) si allegano i provvedimenti citati (L.Reg. 23/2004 e D.G.R. 802/2008
con Regolamento annesso), e si sottolinea che l’istituzione del nuovo Comitato di
Gestione dell’Area Contigua al PNALM non necessita di Delibera da parte della
Giunta regionale, ma è sufficiente che il Presidente di Giunta faccia la richiesta di
designazione dei nuovi componenti a:
- PNALM,
14
•
•
•
•
- Comuni,
- Provincia di Isernia,
- Associazioni agricole,
- Associazioni venatorie,
e, in maniera automatica, il Comitato sarebbe istituto per poi decadere alla
scadenza del mandato dell’attuale Presidente di Giunta (insediatosi a marzo 23);
attualmente, invece, c’è un Commissario nominato ad acta, nelle more della
nomina della nuova Commissione.
Punto 2) a tal proposito risulta necessario avviare al più presto una verifica sulla
sua applicazione e una successiva fase di concertazione con il PNALM così come
appare necessaria una verifica sullo stato di implementazione dell’l’attuale
Regolamento (allegato alla D.G.R. 802/2008), per comprendere cosa sia applicato,
nella pratica quotidiana e cosa sia, invece, sistematicamente disatteso(cfr. tutte le
norme sanitarie) da parte degli Enti Locali (CFS, Anas, Comuni, Servizi
Veterinari).
Punto 3) tra Regione ed Ente Parco è in corso la redazione del Piano di Gestione
del SIC dell’Area Contigua molisana, da parte del PNALM; a tal proposito si deve
rilevare una criticità riscontrata dall’Amministrazione regionale in sede di riunione
(che risale a più di un anno fa); in tale occasione è stato fatto notare che all’interno
del Piano del Parco, relativo alla parte di territorio molisano che è
contemporaneamente sia SIC che ZPS, dovevano essere previsti i Piani di
Gestione dei siti Natura 2000, ma mancavano anche i dati per gli aggiornamenti
(habitat e specie di Direttiva “Habitat”, criticità e misure di conservazione), ai fini
della prevista conversione dei siti in ZSC. Inoltre, appare necessario anche
verificare lo stato dell’arte in materia di concertazione con gli Enti Locali
(Comunità del Parco, Comuni, “stakeholders”, etc.).
Punto 4) il Comando Provinciale del CFS ha preso in carico l’esame della
problematica rilevando che:
- la strada di grande comunicazione su cui si potrebbero eventualmente
adottare provvedimenti è la SS 652 nel tratto fra Colli a Volturno e
Sant’Angelo del Pesco, ma questa è una strada a scorrimento veloce, con
numerosi sottopassi, che negli anni hanno consentito l’attraversamento di
animali selvatici, evitando incidenti con i mezzi in transito;
- le altre strade eventualmente interessate dal possibile transito di animali (SS.
158, SS 17, e numerose SS.PP.) hanno una bassa intensità di traffico
veicolare e, per le loro caratteristiche (fondo e tortuosità) non consentono
velocità elevate.
Punto 5) non esiste normativa regionale che richiami a protocolli e/o procedure, a
parte gli obblighi di legge previsti dal Min. Salute; a tal proposito, il tavolo di
coordinamento ex art. 3 dell’O.M. Salute istituito presso la Prefettura di Isernia
ha, tra le altre cose, consentito al CFS di avviare un monitoraggio accurato sul
territorio del relativo fenomeno che, nel corso dei primi 9 mesi del 2014, ha
evitato il verificarsi di casi di avvelenamento di fauna, selvatica e domestica.
15
• Punto 6) la Regione dovrebbe dare chiare, esplicite e formali indicazioni alle
Amministrazioni locali (Comuni), anche avvalendosi del supporto del CFS; a tal
proposito, alcune iniziative sono state intraprese dal Comando provinciale di
Isernia nel Comune di San Pietro Avellana per regolamentare il traffico veicolare
sulle piste forestali; tuttavia, in seguito, la sentenza del TAR Molise ha, di fatto,
azzerato l’ordinanza del Comune di San Pietro Avellana, bloccando il processo
avviato. Ora si è in attesa della nuova legge forestale che dovrebbe introdurre, ope
legis, l’obbligo di regolamentazione, superando perciò le difficoltà attuali, che in
ogni caso hanno interessato solo uno dei comuni, ma solo perché ricco di tartufo,
vero oggetto del contendere.
• Punto 7) grazie anche alla collaborazione nella campagna di vaccinazione,
promossa dall’Associazione “Salviamo l’Orso ONLUS” ed al contributo gratuito
di veterinari ASREM è stato possibile procedere alla vaccinazione aggiuntiva dei
cani presenti nell’area contigua del Parco. Inoltre, nell’ambito del piano regionale
di contrasto al randagismo canino sono stati effettuati (grazie alla collaborazione
del CFS) controlli in alcuni comuni della provincia di Isernia, con particolare
riferimento a quelli ubicati in zona d’orso, procedendo alla ulteriore
sensibilizzazione dei cittadini, all’accertamento di alcune irregolarità con la
registrazione di alcune decine di esemplari. Nell’ambito del piano regionale è stato
inoltre organizzato un corso di formazione per operatori (guardie municipali,
agenti CFS, volontari) nel cui ambito sono state fornite indicazioni in merito alle
attività di controllo da porre in essere. Si considera opportuno richiedere al
Servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Regionale i dati dell’attività di
monitoraggio e profilassi (es. numero cani vaccinati, etc.)
• Punto 9) le aree interessate dalla presenza dell’orso, risultano essere quelle
compresa tra i comuni di San Pietro Avellana, Capracotta, Castel del Giudice,
Pescopennataro e Sant’Angelo del Pesco, dove dalla scorsa primavera (2014) è
stata registrata la presenza, pressoché costante di almeno un esemplare (forse 2),
del quale sono stati monitorati gli spostamenti e la presenza. Il raccordo nel
monitoraggio è stato possibile per l’azione del CFS, nel cui merito il Comando
Provinciale di Isernia ha riferito sia di un coordinamento interprovinciale con il
Comando di Chieti e col CTA del PNM Majella di Guardiagrele (CH), sia del
raccordo con i veterinari ASREM interessati dai controlli sui danni.
• Punto 10) il Comando Provinciale CFS Isernia ha promosso un protocollo
d’intesa fra il consorzio ”AssoMAB”, il Parco Nazionale della Majella e
l’Associazione “Salviamo l’Orso ONLUS”, grazie al quale dovrebbero essere
gestiti i danni da orso nell’area dell’Alto Molise, con l’impegno del PNM a fornire
recinti elettrificati e dell’Associazione ad indennizzare direttamente i danni da
orso. Il protocollo sarà firmato entro il mese di ottobre.
16
3. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Azione
stato
attuazione
si/no/in
fieri
1) portare a termine, per quanto di
competenza, l’iter di adozione del
Piano e del Regolamento del Parco.
IN FIERI
2) migliore utilizzo del personale di
sorveglianza, anche attraverso una
formazione specifica, in stretto
coordinamento con il Comando
Territoriale Ambiente e con la
struttura eventualmente istituita a
livello Mattm-CFS Ispettorato
Generale.
SI
3) piena valorizzazione degli strumenti
previsti dal progetto Life “Arctos”
integrandoli nelle politiche gestionali
del Parco.
IN FIERI
4) potenziamento del monitoraggio
sanitario della fauna selvatica anche
attraverso la prosecuzione dell’attività
di cattura per il monitoraggio dello
stato sanitario della popolazione di
orsi e per il radiocollaraggio a
campione di alcuni individui.
IN FIERI
Note
(incluse le motivazioni di eventuali
ritardi e/o inadempienze)
Ad oggi, sono stati realizzati alcuni
incontri del Presidente del Parco con
l’Assessore competente e altri con
dirigenti e funzionari della Regione per
concordare un percorso operativo e
condiviso. Per completare la
documentazione necessaria
all’adozione da parte delle Regioni del
Piano è necessario produrre la VAS e a
questo proposito l’Ente Parco a
affidato l’incarico ad un professionista.
Sono in corso, corsi di formazione e
aggiornamento per le Guardie del
PNALM e per gli agenti del CTA-CFS;
inoltre, il coordinamento anche con il
CFS a livello di Ispettorato Generale è
da considerarsi completo e fattivo.
Sono state messe in atto attività di
collaborazione nelle attività di
Campionamento genetico, e
Censimento Femmine con cuccioli;
Sono state adottate le Delibere di
“presa d’atto” delle Linee Guida
elaborate nel Life “Arctos”.
Alcuni strumenti previsti nel Life
Arctos sono stati recepiti nel Piano di
gestione di SIC e ZPS redatto dall’Ente
Parco.
A seguito della costituzione del gruppo
di lavoro presso il Ministero della
salute sugli aspetti sanitari dell’orso
bruno marsicano, le azioni previste nel
protocollo saranno attivate sulla base
degli indirizzi e delle indicazioni
formulate dal gruppo di esperti.
Attualmente le catture sono sospese in
via precauzionale per verifica dei
protocolli di anestesia.
5) riesame della regolamentazione di
accesso del pubblico in aree
particolarmente vulnerabili per la
presenza dell’orso.
NO
6) piena applicazione del protocollo orsi
confidenti istituendo le squadre
previste sia per la prevenzione, sia per
la dissuasione ed attivando la
struttura di coordinamento prevista.
NO
7) adozione di un piano di gestione dei
pascoli e di un regolamento per
l’esercizio delle attività di pascolo.
IN FIERI
8) revisione del Regolamento indennizzi
danni fauna subordinando il
pagamento degli indennizzi alla messa
in opera di sistemi di prevenzione.
9) adozione di un sistema premiale per
quegli allevatori che si impegneranno
ad esercitare le loro attività secondo
criteri di sostenibilità e convivenza
con la fauna selvatica.
NO
IN FIERI
Nella stagione stagione estiva sono
stati chiusi alla frequentazione
ordinaria i sentieri di accesso ai siti di
alimentazione (ramneti). Il riesame è
previsto per la prossima stagione.
Attualmente si continua ad utilizzare il
protocollo già esistente. L’Ente parco
rileva problemi circa l’ applicabilità di
alcune iniziative specifiche
(eliminazione totale fonti trofiche e
presenza costante del servizio di
sorveglianza per insufficienti risorse
umane ed economiche). Inoltre, nella
stagione estiva appena trascorsa
l’attività di dissuasione è stata molto
meno intensa di quella dell’anno scorso
per la presenza nei centri abitati di
Scanno e Villalago molto più rada
dell’orsa confidente Gemma.
Ad oggi, esiste un Piano di gestione dei
pascoli elaborato, per conto del
PNALM, dall’Università della Tuscia
che si provvederà a portare in
adozione ed approvazione, quindi,
prevedendo un annesso Regolamento
attuativo, nuovo.
Questa iniziativa sarà portata
all’attenzione del nuovo Consiglio
Direttivo non appena sarà nominato.
Sono state predisposte alcune schede
per il Piano di gestione del SIC e ZPS.
Per la piena attuazione di un sistema
premiale è necessario un regolamento
che sarà portato all’attenzione del
nuovo Consiglio Direttivo, non appena
sarà nominato.
• Punto 1) nello specifico, per quel che riguarda il Piano del Parco si è tenuta (aprile
2014) una riunione con la Direzione competente della Regione Abruzzo; in
seguito c’è stata un’interlocuzione di carattere tecnico cui ha seguito una nota
formale (che si allega) da parte della Regione Abruzzo in data 12 settembre u.s., in
cui si chiedono riscontri in merito a:
- report sulle criticità dei P.R.G. dei Comuni in area parco,
18
- confronto di congruità del piano del parco elaborato e quelli sovra-ordinati
già esistenti,
- integrazione del piano del parco elaborato con quello socio-economico.
Per quel che riguarda l’Area Contigua,
- Regione Abruzzo: la Direzione competente ha ricevuto la cartografia
richiesta (anche se c’è da riscontare, in proposito, un contenzioso in atto
per un vizio formale – cfr. commento specifico per la Reg. Abruzzo);
l’Ente Parco ha inoltre definito e consegnato i Piani di Gestione dei Siti
Natura 2000.
- Regione Lazio: si è tenuta ad aprile una riunione tecnica con la Direzione
competente, in cui la Regione ha deciso di aprire la concertazione (che
durerà un intero anno solare) con gli Enti Locali per la ri-definizione del
perimetro; in seguito c’è stato un ulteriore incontro tecnico per la
definizione della procedura V.A.S.
- Regione Molise: rimane ancora da definire la procedura V.A.S. mentre il
Piano di Gestione della ZPS-parte molisana del PNALM- è stato elaborato
dal Parco per conto della Regione Abruzzo e sarà consegnato alla Regione
Molise appena definito l’iter. La redazione dei Piani di Gestione dei SIC
nel versante molisano è stata affidata all’Università del Molise.
• Punto 2) si è tenuto in data 24 settembre u.s., un incontro tra il PNALM (in
particolare il Servizio di Sorveglianza) e i Comandi Regionali e Provinciali del CFS
di tutto l’areale dell’orso, al fine di coordinarsi su tutta una serie di iniziative
inerenti le attività di prevenzione e repressione degli illeciti. Per quel che riguarda i
corsi di formazione ed aggiornamento organizzati dall’Ente per Guardie Parco ed
Agenti del CTS-CFS, sono stati tenuti dal rappresentante dell’IZS Lazio e Toscana
con la collaborazione di periti balistici e magistrati e sono state condotte (fin’ora)
2 sessioni di 2 giornate ciascuna.
• Punto 3) sono state adottate con Delibera (che si allega) le Linee Guida elaborate
nelle Azioni A1, “Linee guida per la conduzione della pratica zootecnica compatibile con la
conservazione dell'orso bruno marsicano”; A2, “Linee guida per un monitoraggio sanitario in
linea con le esigenze di tutela delle popolazioni di orso bruno”; A5, “Protocollo operativo
sperimentale per la prevenzione e la gestione del fenomeno degli orsi confidenti e/o problematici
nell’area del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise”; A3, “Linee giuda per la riduzione
del conflitto tra grandi carnivori e attività antropiche”.
• Punto 4) Il Parco ha predisposto un piano di cattura per il radiocollaraggio di alcuni
orsi, stabilendo un ordine di priorità; nel corso di tali catture previste sarà possibile
attuare anche il monitoraggio dello stato sanitario.
• Punto 6) rispetto ai problemi di applicabilità di alcune misure specifiche
individuate all’interno del protocollo elaborato, ci si riferisce alle attività di
censimento delle fonti di attrazione trofica e la loro messa in sicurezza
(sanitarizzazione).
• Punto7) il Piano di gestione dei pascoli (che si allega) elaborato dall’Università
della Tuscia si è occupato di tutti gli aspetti che riguardano il pascolo del bestiame
domestico, mentre, per tutto quello che riguarda il comparto della fauna selvatica,
19
tutti gli aspetti legati ai pascoli dovranno essere integrati ad opera del Servizio
Scientifico del PNALM; nel frattempo, comunque, all’interno dei Piani di
Gestione dei Siti Natura 2000 del Parco sono già state inserite ed integrate le
indicazioni del Piano elaborato dalla Università della Tuscia, parte delle quali sono
divenute “Norme tecniche di attuazione”.
• Punto 8) si deve rilevare che, il Regolamento indennizzi attuale già prevede che,
qualora gli strumenti di prevenzione forniti dall’Ente non siano stati utilizzati non
vi sia eleggibilità all’erogazione del risarcimento, ma ad oggi tuttavia, non risulta
ancora obbligatoria l’adozione di sistemi di prevenzione per l’ottenimento degli
indennizzi.
• Punto 9) si rende noto che all’interno dei Piani di Gestione di SIC e ZPS già
consegnati alla Regione Abruzzo, ci sono le “schede di gestione” che sono degli
strumenti che consetono di accedere ai fondi necessari (P.S.R.) per attivare anche
queste misure di gestione (sono previsti dei premi per gli allevatori cosiddetti “bear
friendly”, in base ad un regolamento che prevede, tra le altre cose, anche il rilascio
di un marchio specifico).
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