Informimpresa Udine marzo 2014 []

UDINE
Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale
Anno XIV - Supplemento n. 3 - Marzo 2014
Bolzonello:
a breve nuovi interventi
per l’artigianato
INCORAGGIANTI I RISULTATI DELLA PRIMA EDIZIONE
DEL PROGETTO MANI
RINNOVATO IL MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI,
ELISABETTA PARISE NUOVO PRESIDENTE
PRESENTATA LA XVI INDAGINE CONGIUNTURALE,
CON TUTTI GLI INDICATORI ANCORA NEGATIVI
IN 350 AL SEMINARIO SUGLI IMPIANTI TERMICI:
NOVITÀ PER IMPRESE E CLIENTI
Periodico MENSILE
di Confartigianato Imprese F.V.G.
Autorizzazione del Tribunale di Trieste
n. 1020 del 08/03/2001
Anno XIV - Supplemento al n. 3 - Marzo 2014
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, D.C.B. Udine
Bollettino degli organi direttivi
di Associazione sindacale
Direttore responsabile:
Tiziana Sabadelli
Comitato di redazione:
Alessio Belgrado, Enrico Eva, Gian Luca Gortani,
Gianfranco Trebbi
Hanno collaborato a questo numero:
Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Luca Nardone,
Giulia Peccol, Tiziana Sabadelli, Nicola Serio,
Marinella Tolloi
Direzione, Redazione,
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Tel. 040 363938
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potete contattare Rosanna Palmisciano
Tel. 0432 516738
Contenuti
Editoriale
03
“Pluitost di nuie a l’e’ miôr pluitost”
non è una logica seducente
I FATTI
04
Imprenditori benemeriti protagonisti
della cerimonia di San Giuseppe Artigiano
07
Progetto MANI: uno strumento concreto
per avvicinare i giovani ai mestieri artigiani
08
I dati lo confermano:
tagliare subito tasse e burocrazia!
09
Elisabetta Parise alla guida del Movimento
Giovani di Confartigianato Udine
I NOSTRI IMPRENDITORI
10
Quando il vintage incontra il moderno e l’originalità
Categorie
12
Acconciatori, corso per i docenti
della prima formazione del FVG
13
Gas refrigeranti, continua il percorso
formativo per la certificazione delle imprese
14
La “Casa da Duga” scrigno delle opere
della fotografa Ulderica Da Pozzo
15
350 imprese al seminario sugli impianti termici
Cronache
16
Bankitalia promuove Confidimprese Fvg
a conclusione della visita ispettiva
17
La rete dà dipendenza già in giovanissima età
18
Due secoli di invenzioni friulane
che hanno cambiato il mondo
19
Il futuro, per molte imprese manifatturiere, è fare rete
2
Editoriale
“Pluitost di nuie a l’e’ miôr pluitost”
non è una logica seducente
di Gian Luca Gortani
Direttore Confartigianato Udine
Capita spesso che un imprenditore ponga
domande del tipo “ma Confartigianato cos’è
riuscita ad ottenere per me in questi ultimi
anni?”, “che risultati ha portato a casa nell’interesse della categoria?”.
Sono domande sensate, sacrosante e legittime. E sono interrogativi a cui non è facile rispondere. Non perché i risultati manchino, ma
per altri motivi.
Proviamo a sintetizzare il perché in pochi punti.
Primo: quando si tratta di negoziare, contrattare e mediare l’esito finale è necessariamente
un compromesso tra interessi diversi e il più
delle volte diametralmente opposti. Nei casi
migliori l’accordo è una via d’uscita vincente
per tutti, originale e creativa. Nella maggior
parte dei casi è una via di mezzo, un incontro più o meno a metà strada in cui ogni parte
deve concedere qualcosa, spesso più di quanto fosse disposta inizialmente a mollare. In tutti questi casi il “non ottenuto” peserà sempre
più dell’”ottenuto” e sarà difficile far apprezzare il risultato a chi, anche comprensibilmente,
si aspetta battaglie del tipo “o tutto o niente”.
La filosofia del “pluitost di nuie a l’e’ miôr pluitost” sarà anche logica, ma non è seducente.
Secondo: mai dimenticare che siamo sul piatto
meno pesante della bilancia. Sulla carta i numeri sono dalla nostra parte: milioni di aziende e imprenditori sono l’ossatura economica e
sociale del Paese. All’atto pratico queste cifre
non contano se non trovano una sintesi unitaria e coesa. Senza questo, portare a casa i
risultati è più che difficile. Un mese fa i 60.000
artigiani, commercianti ed esercenti di piazza
del Popolo a Roma hanno dato un segnale
forte in questa direzione, ma ora di tratta di
non disperdere quell’energia e farla pesare sui
tavoli che contano.
Terzo: ammettiamolo, non siamo ancora abbastanza bravi a comunicare i risultati che otteniamo, le battaglie che conduciamo e le piccole o grandi vittorie che riusciamo a conseguire.
In tutti e tre i casi, come organizzazione possiamo e dobbiamo migliorare. Se lo aspettano
gli imprenditori che rappresentiamo e ce lo
chiedono gli associati che ripongono in noi la
fiducia nel cambiamento.
C’è di più: ce lo impone il nuovo contesto politico, in cui la voglia e la necessità di risposte rapide a problemi per troppo tempo inaffrontati
si traducono in tempi decisionali sempre più
serrati. La politica sta mettendo in discussione
la validità e la stessa ragion d’essere dei cosiddetti ‘corpi intermedi’. In altre parole, cerca di
mettere in discussione noi associazioni.
Come in mezzo ad una marea che sale rischiamo di essere travolti dalla domanda di cambiamento. Quando la marea si ritirerà, se nel
frattempo non avremo migliorato le nostre
prestazioni, rischiamo di essere spazzati via.
Sbrighiamoci quindi a rispondere agli interrogativi da cui siamo partiti o saranno altri a dare
le risposte giuste.
Non siamo ancora
abbastanza bravi
a comunicare i risultati
che otteniamo
3
I Fatti
Imprenditori benemeriti
protagonisti della cerimonia
di San Giuseppe Artigiano
Tilatti: “La Pubblica Amministrazione
non sia contro le imprese”
N
inaccettabile riduzione dell’Irpef che beneficia
i soli lavoratori dipendenti ed esclude a priori gli autonomi; fare in modo che l’apprezzabile riduzione dell’Irap, nel caso di artigiani e
commercianti, venga realizzata attraverso un
aumento della franchigia anziché la riduzione
dell’aliquota; convincere i Comuni a non riversare sulle imprese gli oneri e gli squilibri determinati dalla disciplina della TASI.
Durante la cerimonia, presentata da Claudio
Moretti e da Bettina Carniato, sono stati consegnati attestati di benemerenza a 43 imprese artigiane della provincia di Udine, mentre il premio speciale del Movimento “Donne Impresa”
dedicato alla memoria di Donatella Pressello
è stato assegnato alla delegazione udinese
dell’A.N.D.O.S. – ONLUS, l’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno.
“In questi mesi – ha dichiarato il Vicepresidente regionale Bolzonello dopo aver difeso i tanti
dipendenti pubblici che fanno il loro dovere e
invitato la classe imprenditoriale ad avere una
visione per il futuro - stiamo vivendo i momenti
più difficili degli ultimi 60 anni. Da questa situazione usciamo con una visione per il futuro
e con un forte impegno quotidiano”. Il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti, denunciata la politica di svendita di aziende friulane che continua ad essere praticata
uove risorse per l’artigianato (1,5 milioni per il Cata Artigianato, per altro
insufficienti secondo Confartigianato,
e rassicurazioni sulla copertura del fabbisogno
per finanziare i progetti di ricerca e sviluppo).
In arrivo, fra un mese e dopo il confronto con
le Associazioni del comparto, il regolamento
di attuazione delle botteghe-scuola, seguito
a maggio dal nuovo piano per lo sviluppo industriale e artigianale che prevede la revisione
anche del ruolo dei confidi, che dovranno essere maggiormente integrati nel sistema finanziario e creditizio regionale ed infine un apparato
pubblico che non sia più controparte delle imprese e delle organizzazione imprenditoriali ma
che collabori con esse. Sono queste le risposte
alle reiterate richieste di Confartigianato alla
Regione (nella finanziaria regionale le risorse
per gli incentivi erogati dal CATA sono attualmente pari a zero) dell’assessore regionale alle
attività produttive Sergio Bolzonello intervenuto domenica 23 marzo a Gemona del Friuli alla
tradizionale celebrazione di San Giuseppe artigiano organizzata da Confartigianato Udine.
Su piano delle istanze nazionali della categoria,
è intervenuto il Segretario generale di Confartigianato Imprese Cesare Fumagalli ha invece
evidenziato tre sfide lanciate al Governo e alle
Amministrazioni locali: correggere l’iniquo e
4
Il Presidente
Tilatti durante il
suo intervento,
e in basso il
Segretario
nazionale
Fumagalli
che impedisce anche alla Provincia, pur avendo in cassa le risorse, di procedere con le gare
d’appalto. Apprezzato anche l’intervento del
membro di Giunta della Camera di commercio
Rosanna Clocchiatti che ha sottolineato come
il rilancio dello sviluppo del Paese debba passare soprattutto attraverso la valorizzazione del
Made in Italy, del turismo e dell’integrazione a
filiera tra agricoltura, artigianato e turismo.
Fra i presenti anche il prefetto di Udine Provvidenza Delfina Raimondo, Alessandro Miconi
delegato dal Questore, Antonio Tozzi, il presidente del Consiglio regionale del FVG Franco
Iacop, il presidente onorario di Confartigianato
Udine Carlo Faleschini e il vicepresidente di
Confartigianato Imprese FVG, Ariano Medeot.
in Friuli ed evidenziato come il mondo della
piccola impresa e dell’artigianato sia riuscito a
resistere in questi anni di crisi, nonostante le
troppe incrostazioni che frenano il lavoro delle imprese, ha parlato dei sogni delle imprese.
“Le imprese sognano - ha detto - una pubblica
amministrazione che diventi partner delle imprese e che non si limiti a sanzionarle e a contrapporsi ad esse; delle banche che tornino a
erogare il credito alle imprese, il rispetto dei
tempi di pagamento da parte della pubblica
amministrazione e delle grandi imprese ed una
pubblica amministrazione efficiente”.
I lavori sono cominciati con i saluti del presidente della zona dell’Alto Friuli di Confartigianato Roberto Vicentini che ha sottolineato
l’orgoglio e lo spirito di appartenenza all’Associazione trasmessogli da suo padre. E’ poi intervenuto il sindaco di Gemona Paolo Urbani,
che ha criticato aspramente il contratto unico
dei dipendenti degli enti locali (“costa troppo
e non dà nulla in cambio in termini di efficienza e mobilità”); i sindacati, colpevoli di parlare unicamente dei diritti dei lavoratori ma mai
dei doveri, ed ha invitato la classe politica ad
avviare un’azione di sfoltimento della giungla
burocratico-amministrativa. Il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, nel suo
intervento ha denunciato il Patto di stabilità
5
Gli imprenditori premiati il 23 marzo
Zona Friuli orientale: Adamo Luigino autotrasportatore di Tarcento; Marco Bordon e Linda
Codromaz della ditta Il Golosone di Bordon
Marco & C. Snc, pasticceria e gelateria di Tarcento; Cristian e Thomas Feregotto e Luca Noacco della ditta Infostar Service Srl assistenza
informatica di Tarcento; Sinesio e Silao Paoloni idraulici di Orsaria di Premariacco; Eleonora
Peressini, produzione di yogurt crepes e gelati
di Cividale del Friuli; Luigi Cosmar idraulico
lattoniere di Orzano; Enzo Cozzi, carpentiere
di San Giovanni al Natisone; Sandro e Rino
Fabbro e Rino Innocentin della Sira Srl, lavorazione legno di Lauzacco Pavia di Udine.
Beppino e Luciano Puntel, sabbiatura e vetrificazione a Rivo di Paluzza; Fabrizio Buzzulini,
della Termoel, termoidraulico di Gemona; Daniele Fachin edile di Socchieve.
Zona Basso Friuli: Luigi Casasola, fabbro di
Lignano Sabbiadoro; Antonio Parise, impianti
elettrici di Latisana; Severino Schiff, serramenti
blindati di Pocenia; Luigi, Mauro, Umberto Tonini e Natalina Cecchetto della Tonini snc, officina meccanica e riparazione mezzi agricoli di
Aquileia, Bruno Buttus idraulico a Cervignano
del Friuli; Guglielmo Seretti, serramenti metallici e vetro architetture di San Giorgio di Nogaro; Andrea, Bruno, Mario, Mauro e Renato
Ceccherini, costruzione e riparazione natanti vendita ed assistenza motori marini a Marano
Lagunare; Luca Boga, pittore edile a Felettis di
Bicinicco; Elena Ceccotti, parrucchiera di Villa
Vicentina.
Zona Friuli occidentale: Enrico Binucci, odontotecnico di Mortegliano; Guido Feruglio, termoidraulico di Blessano, Gianni Cucchiaro,
autotrasportatore di Virco di Bertiolo; Stefano Chiarvesio carrozziere di Fagagna; Renzo
Bertoia, termoidraulico di Colloredo di Monte Albano; Antonino Zanello, Beppino Zanin
e Carlo Ponte della Z.P.Z. di Zanello A. & C.
Snc, impianti elettrici di Flumignano; Mario e
Marco Rabassi lavorazione marmi a Carpacco
di Dignano; Gabriele e Cristian Pontisso lavorazioni meccaniche a Romans di Varmo; Franca
Valvason, parrucchiera di Bressa di Campoformido.
Zona di Udine: Giuliano Piovesan, barbiere di
Udine, Federico Condolo, elettrauto a Udine;
Valentina Pittia, parrucchiera di Udine, Adriana Chiarandini produzione oggetti di vetro
a Pasian di Prato; Maurizio Paravan, officina
meccanica di Pradamano; Gianfranco De Luisa e Mariella Sabadelli, panificio, pasticceria e
gelateria di Udine; Ariedo Martinig della ditta
Agix Srl, fotografia industriale e grafica pubblicitaria a Udine; Ulderica da Pozzo, fotografa
di Udine.
Zona Alto Friuli: Maurizio Screm, falegname
di Comeglians; Renato e Riccardo Aita, officina
meccanica a Gemona del Friuli; Giuseppe e Licio Pascolo, edili di Gemona del Friuli; Monica
Stroppolo tipografa di Camporosso di Tarvisio;
Gianni e Manuel Casasola, officina meccanicagommista di Tolmezzo; Andrea Calligaro e
Gianluca Pauluzzo, officina meccanica di Buja;
Premio speciale del Movimento “Donne Impresa” dedicato alla memoria di Donatella
Pressello: A.N.D.O.S. – ONLUS, Associazione
Nazionale Donne Operate al Seno, Comitato
di Udine.
6
I Fatti
Bilancio positivo per la prima edizione del progetto,
dopo un intenso lavoro di 18 mesi
Progetto MANI: uno strumento concreto
per avvicinare i giovani ai mestieri artigiani
Q
uindici progetti concreti di sviluppo imprenditoriale di cui otto già operativi, 260
giovani (tra i 14 e i 35 anni) iscritti sul sito,
450 partecipanti alle diverse iniziative, 120 studenti provenienti da 6 istituti scolastici di istruzione superiore coinvolti nelle attività. Sono questi i
numeri più significativi, dopo 18 mesi di lavoro,
del progetto Mani (Mestieri Artigianali per Nuovi
Imprenditori), guidato da Confartigianato Udine
e sostenuto dalla Regione Fvg con l’obiettivo di
avvicinare i giovani ai mestieri artigianali tradizionali. Un’attività più che positiva e fruttuosa che è
stata analizzata il 18 marzo nel salone del Museo
Etnografico di Udine nel corso di un affollato convegno intitolato “Mani verso il futuro”.
“Il progetto MANI – ha detto l’assessore regionale al lavoro, formazione e istruzione Loredana Panariti - va nella direzione giusta. L’amministrazione regionale ha intenzione di sostenere in futuro
progetti come questo per dare altre opportunità
ai giovani del Friuli Venezia Giulia”. Al convegno
sono intervenuti, oltre all’assessore Panariti, la
presidente del Movimento Giovani Imprenditori
di Confartigianato Udine Elisabetta Parise, il direttore di Confartigianato Udine Gian Luca Gortani, il direttore dell’Irtef di Udine (partner del progetto Mani) Sergio Simeoni e il coordinatore del
progetto World Skills, le Olimpiadi dell’Artiganato, per l’Associazione Provinciale dell’Artigianato
di Bolzano, Mirko Cutrì. Anche il presidente della
VI commissione consiliare del FVG Franco Code-
ga è intervenuto dicendo: “Ben vengano iniziative come questa. L’Europa ci chiede una grande
attenzione all’alternanza scuola-lavoro”.
Ad arricchire ulteriormente il programma della
mattinata, la testimonianza diretta di Alessandra
Martin e Angela Urbani, due giovani startupper
che, anche grazie al progetto MANI, hanno sviluppato la propria idea imprenditoriale.
Il progetto MANI ha coinvolto gli Istituti: Marchetti di Gemona, Solari di Tolmezzo, Deganutti,
Percoto, Stringher e Uccellis di Udine. Sono stati
organizzati 6 incontri formativi e testimonianze di
giovani imprenditori artigiani friulani all’Istituto
Marchesini di Sacile (in due classi 5^ rispettivamente dell’indirizzo commerciale e turistico). Ben
48 i progetti personalizzati degli studenti delle
scuole superiori finalizzati a dei brevi tirocini in
aziende artigiane del territorio. 15 invece i progetti imprenditoriali che poi si sono concretizzati
in 8 business plan sviluppati attraverso attività formative (workshop, summer camp, autumn camp
sull’autoimprenditorialità, sul webmarketing, ecommerce, gestione economica dell’impresa,
crowdfunding, ecc.). Per far conoscere ai giovani le attività formative realizzate nell’ambito del
progetto e le novità ed opportunità previste per
la seconda edizione, dal 12 al 15 marzo è stato
anche allestito uno stand alla Fiera Young 2014,
all’interno del quale venivano proiettati alcuni video di artigiani che raccontano la loro esperienza
e la passione per il loro mestiere.
7
I Fatti
Presentata la XVI indagine congiunturale,
con tutti gli indicatori ancora negativi
I dati lo confermano:
tagliare subito tasse e burocrazia!
D
“
Tempi di pagamenti e rispetto delle leggi L’Italia dovrà pagare una multa salata perché la
pubblica amministrazione non rispetta le direttive
europee che impongono di pagare in 30 giorni.
Decine di miliardi di debiti delle amministrazioni
pubbliche verso i piccoli imprenditori, che potrebbero ridare ossigeno all’economia, sono ancora bloccati.
alla crisi non si esce senza riforme”.
Lo ha detto, commentando i dati non
positivi della XVI indagine sulla congiuntura dell’artigianato dell’Ufficio Studi di
Confartigianato Udine, il presidente provinciale Graziano Tilatti che ha aggiunto: “Sono
ormai indilazionabili provvedimenti sul triplo
binario della diminuzione della spesa pubblica improduttiva, del calo delle imposte e della
sburocratizzazione, condizioni necessarie per
ridare potere d’acquisto alle famiglie italiane
e rilanciare la domanda interna per consumi e
investimenti”. Un appello non nuovo quello di
Confartigianato Udine alla politica che viene
rafforzato da dati che, anche se evidenziano
un lieve miglioramento, sono ancora preoccupanti e testimoniano che - come ha spiegato
il responsabile dell’Ufficio Studi Nicola Serio
- “non appare prossima la fine della crisi infinita, che da 6 anni sta decimando le imprese
friulane”.
“Se da una parte - ha spiegato Serio - si assiste
a un lieve miglioramento rispetto allo scorso
luglio, dall’altra tutti gli indicatori continuano a rimanere negativi. Anche i settori interni
all’artigianato sono tutti in rosso: vanno peggio i servizi, in particolare le autofficine ed i
servizi alla persona. Un segnale incoraggiante arriva dall’arredo dove dopo anni di calo il
saldo d’opinione sul fatturato è ritornato positivo nel 2013, grazie alla buona performance
dell’export”.
“Anche se i segnali positivi sono deboli - ha
commentato il direttore Gian Luca Gortani occorre che non siano vanificati da una classe politica che continua a rinviare le riforme
necessarie a ridare competitività al paese.
Nonostante le difficoltà di sistema - aggiunge
Gortani - 8 artigiani su 10 continuano ad avere fiducia nella propria capacità competitiva
mentre la stessa percentuale (80%) si ritrova
alla voce sfiducia verso il futuro dell’economia
italiana”.
Il crollo dei prestiti bancari - Il secondo fattore di criticità indicato dalla imprese artigiane è la
mancanza di capitali per investimenti causata dalla chiusura dei rubinetti dei finanziamenti all’artigianato attuata dalla Regione e soprattutto dalla
stretta creditizia. In Fvg i prestiti bancari sono calati di 2.304 milioni dal 2011, in 2 anni c’è stata
una stretta creditizia di 24 mila euro ad impresa,
un mix micidiale, per gli equilibri finanziari, soprattutto perché abbinato ai ritardi nei pagamenti
delle fatture.
Più innovazione e marketing. Meno di un artigiano su due utilizza smartphone o tablet. Le
imprese devono attuare delle politiche di innovazione e di marketing per incrementare il numero di clienti e la spesa media per cliente, anche
sfruttando al massimo le nuove tecnologie, le
applicazioni informatiche per smartphone e tablet e le opportunità offerte dalla rete e dai social
network. La diffusione di queste nuove tecnologie consentirà nei prossimi anni di proporre delle
“app” per servizi sempre più personalizzati sulle
esigenze dei clienti.
Il presidente Tilatti, ringraziate le 605 imprese artigiane che hanno risposto all’intervista telefonica, ha rimarcato: “La cosa che non sopportiamo
per il nostro Paese è che con la stessa noncuranza
con cui l’Italia trascura il suo immenso patrimonio
storico, artistico e culturale, il nostro Stato continua a non puntare come dovrebbe su cultura,
giovani e piccole imprese, sperperando la ricchezza di creatività e la voglia di fare incarnata da
milioni di imprenditori e dalle loro aziende”.
8
I Fatti
Sarà affiancata, nel mandato 2014-2018,
da Francesco Roiatti e Gianpiero Bellucci
Elisabetta Parise alla guida del Movimento
Giovani di Confartigianato Udine
progettuale del progetto MANI e sarà affiancata nel
nuovo incarico dal vicepresidente vicario Francesco Roiatti, 38 anni, contitolare di “Giochi di Luce”,
azienda manifatturiera del settore artistico con sede
a Pasian di Prato, e da Gianpiero Bellucci, 34 anni,
giornalista e titolare della Bellucci Comunicazione di
Pradamano.“Ringrazio il mio predecessore Alberto
Dreossi per il grande lavoro svolto – ha detto Parise
– e i colleghi per la fiducia. Noi giovani possiamo
fare molto per lo sviluppo del settore artigiano e
della piccola impresa soprattutto per la crescita e
diffusione di progetti di rete tra imprese, ma anche
nella creazione di un collegamento con il mondo
della formazione, lavorando per costruire un ponte
più solido tra scuole e mestieri artigiani”.
I lavori dei “Giovani di Confartigianato” si sono
svolti alla presenza del presidente uscente, Alberto
Dreossi, che ha evidenziato come “sia importante e
formante una esperienza in una associazione di categoria anche perché ci insegna a lavorare in squadra, a dialogare con enti e istituzione” e del past
president del Gruppo Giovani e attualmente presidente di Confartigianato Udine Servizi srl, Daniele
Nonino, che ha sottolineato come molti componenti e presidenti del recente passato abbiano poi
fatto strada sia nella professione sia all’interno della
struttura di Confartigianato come pure in incarichi
esterni all’Associazione.
E
lisabetta Parise, di Latisana, laureata in Lettere all’Università di Udine, socia della Parise Impianti srl nel 2009 ed ora responsabile
gestionale dell’azienda, è la nuova presidente dei
Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine che giovedì sera 27 febbraio s’è riunito
in assemblea per il rinnovo del consiglio direttivo.
Direttivo che, appena eletto, si è insediato per individuare presidente e vice presidenti. Parise, che
è anche vicepresidente vicaria del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Fvg e
siede nel consiglio di amministrazione di Confartigianato Udine Servizi srl, fa anche parte dello staff
9
I nostri imprenditori
ATELIER SART’É – UDINE
Quando il vintage
incontra il moderno
e l’originalità
La storia di tre donne con la passione per la
sartoria e il desiderio di trasmetterla agli altri
Q
to con le nuove tendenze, senza dimenticare
le ispirazioni di ieri. Il laboratorio sartoriale
artigianale offre diversi servizi: confezione di
abiti e accessori, modifiche sartoriali di qualità, noleggio di costumi e abiti per diverse
occasioni, nonché una consulenza di stile
personalizzata.
“Il laboratorio e il negozio - ci racconta Simona - si trovano in un edificio degli anni ‘20 che
è stato ristrutturato in modo conservativo allo
scopo di mantenere un’atmosfera retrò, che
ben trasmette l’idea della sartoria artigianale
e di qualità di un tempo. Le nostre creazioni,
quindi, si ispirano al passato, ma con un tocco attuale e innovativo. Nel gennaio 2013 si
è aggiunto il negozio “Ti presto un incanto”,
al n. 3 sempre di via Cussignacco, gestito da
Sabina. Uno spazio dedicato alla vendita e al
noleggio di abiti da sera, cerimonia, sposa e
costumi di carnevale”.
Mentre Sabina è più concentrata sugli aspetti commerciali dell’attività, Simona e Patrizia
sono le “anime artigiane” di Sart’è, quelle che
mettono le “mani in stoffa”. Entrambe hanno
alle spalle una formazione molto diversa. Simona è laureata in lingue e si è avvicinata al
mondo della sartoria abbastanza di recente,
uando si parla di Made in Italy e delle
eccellenze del sistema manifatturiero che ci hanno reso grandi in tutto
il mondo, il pensiero ricade inevitabilmente
nell’universo della moda. Ma dimentichiamoci per un attimo delle passerelle e puntiamo
invece la nostra attenzione su quella figura
professionale che molto spesso sta “dietro le
quinte”. Sì, stiamo parlando proprio del sarto, l’artigiano specializzato nella realizzazione
di abiti su misura. Questo mestiere tradizionale - senza dubbio uno tra i più affascinanti
e creativi che si possano esercitare - soffre
della mancanza di un vero e proprio ricambio
generazionale. I giovani che puntano su questa strada non sono molti, ma c’è ancora chi
cerca di incoraggiarli ed è disposto a svelare
loro i segreti del mestiere. Ne è un esempio
tangibile l’Atelier Sart’è di Udine, che fa capo
a tre giovani donne - Simona e Sabina Sebastianis (che sono sorelle) e Patrizia Battacchi
- con la passione per la moda ed una grande
attenzione alla formazione delle nuove generazioni.
Avviato nel 2011, l’Atelier Sart’è è una sartoria contemporanea dal gusto retrò, un luogo
moderno, dove è possibile entrare in contat-
10
mentre Patrizia ha iniziato a
cucire fin da giovanissima. Un obiettivo preciso però
le accomuna, quello di far superare il
concetto di moda stereotipata che uniforma
e appiattisce i gusti personali. Sul sito dell’Atelier, infatti, scrivono: “La moda deve essere
personale, a tutti gli effetti una non-moda
perché ogni abito parla di noi, racconta la
storia di chi lo indossa e non può che essere
unico e irripetibile”. Sart’è collabora da anni
con Istituti scolastici e enti di formazione del
territorio per accogliere giovani interessati ad
imparare il mestiere direttamente sul campo.
Anche alcuni partecipanti del progetto MANI
(Mestieri Artigianali per Nuovi Imprenditori)
di Confartigianato Udine verranno ospitati
all’Atelier per svolgere un tirocinio formativo, oltre ad altre aspiranti sarte dell’Ires Fvg
dove Patrizia è docente. È bello riscontrare in
queste artigiane l’entusiasmo di tramandare
le proprie competenze alle nuove generazioni, con il desiderio di salvaguardare questo
mestiere quasi come se fosse un esemplare
prezioso in via di estinzione.
G.P.
Carta d’identità
Nome: Atelier Sart’è
Attività: Sartoria, noleggio abiti
Sede: Via Cussignacco, 46 - Udine
www.ateliersarte.it
11
Categorie
Organizzato, in collaborazione con Effepi, per diffondere
una conoscenza omogenea a livello regionale
Acconciatori, corso per i docenti
della prima formazione del FVG
co per Pordenone, Susy Ritossa Cattonar per Gorizia,
Maura Romanelli e Marisa Miccoli per Trieste - era di
contribuire a diffondere orientamenti tecnici, didattici e
psicopedagogici omogenei sul territorio regionale e di
garantire una gestione ottimale dei processi educativi
rivolti ai giovani in formazione. Ad alternarsi in cattedra
erano i nostri validissimi docenti: Sonja D’Orlando, Feliciano Di Benedetto e Sergio Marchioro. Fra le materie
insegnate “la gestione efficace della relazione didattica
(il sistema regionale di istruzione e formazione professionale, progettare il percorso didattico e valutare gli
apprendimenti, conoscere gli adolescenti e gestire efficacemente la classe); e il trasferimento delle competenze tecniche professionali agli allievi (glossario e lessico
comune, accoglimento del cliente, scheda cliente, analisi e valutazione tecnica, lettura dell’immagine e così
via). Il corso ha dato risposte concrete alla mancanza
delle linee guida “tecnico-professionali” ai docenti che
attualmente insegnano le materie tecniche di acconciatura (come ci si deve relazionare con gli allievi quando
gli si insegna ad accogliere un cliente, a fare un taglio di
capelli, fare una piega, uno shampoo).
L
a ricerca della qualità delle imprese artigiane associate è uno degli obiettivi di Confartigianato Fvg
che coltiva per tutti i settori. E proprio nell’ottica
di innalzare la competitività delle imprese attraverso il
miglioramento e la valorizzazione dell’offerta formativa,
che è stato organizzato il corso per acconciatori dedicato esclusivamente ai docenti della prima formazione,
che insegnano le materie tecniche inerenti il settore acconciatura. Il corso, organizzato in collaborazione con
Effepi, si è svolto nella sede di Confartigianato di San
Giorgio di Nogaro, in via Marittima. L’obiettivo, pienamente centrato dal gruppo dirigente degli acconciatori
di Confartigianato a livello regionale – la capogruppo
Loredana Ponta per la provincia di Udine, Lucia De Mar-
12
Categorie
Oltre 110 partecipanti al seminario realizzato
in collaborazione con Climambiente
Gas refrigeranti, continua il percorso
formativo per la certificazione delle imprese
H
Attenzione particolare è stata data anche al
regime sanzionatorio previsto, che riguarda
sia la gestione dei gas da parte delle imprese che degli impianti da parte dei proprietari. Tutti gli impianti di condizionamento e di
refrigerazione che contengono almeno 3 kg
di gas fluorurati, devono essere almeno annualmente sottoposti a ricerca delle perdite
di gas, con cadenze più frequenti a seconda
delle quantità di gas.
Inoltre tali impianti devono essere dotati del
registro dell’apparecchiatura ed entro il prossimo 31 maggio deve essere denunciata al
Ministero dell’Ambiante, in via telematica, la
quantità di gas contenuta.
Ristori ha sottolineato l’importanza della certificazione dei tecnici (il cosiddetto patentino)
e ha ribadito l’obbligatorietà di certificarsi
per le imprese che operano in questi ambiti,
nonché quella dei committenti di affidarsi ad
aziende certificate.
anno partecipato oltre 110 imprenditori al seminario organizzato da Confartigianato Udine, in collaborazione
con Climambiente di Azzano X° e Wigam di
Arezzo, sugli adempimenti e sanzioni nella
gestione dei gas refrigeranti che si è svolto il
27 febbraio nella sala Valduga della Camera
di commercio di Udine. “Il sistema di certificazione delle persone è ormai entrato a regime - ha spiegato il capo categoria dei termoidraulici Giorgio Turcati - e sono sempre
più numerose le imprese che stanno portando ora a termine il processo di certificazione
aziendale e che partecipano con attenzione
ai corsi che organizziamo”. Relatore del seminario è stato Lorenzo Ristori che ha illustrato
gli adempimenti legati alla gestione dei gas
refrigeranti, sia per le imprese che per gli utilizzatori di impianti che li contengono, esaminando con attenzione gli adempimenti legati
al divieto di utilizzo, a fine 2014 del gas R22,
ampiamente diffuso nei tempi passati.
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Una rassegna e un luogo che simboleggiano
il coraggio dell’artigianalità
La “Casa da Duga” scrigno delle opere
della fotografa Ulderica Da Pozzo
piena di carattere, e si trova a Salars di Ravascletto,
nel cuore della Carnia.
Per la fotografa carnica è il luogo dei ricordi, “dove ho
passato i momenti più belli della mia vita, la casa degli
odori, della gente che non c’è più, ma anche la casa
delle mie radici” dice Ulderica.
Per tutti gli altri è un piccolo gioiello da scoprire, ad
esempio visitando la mostra fotografica intitolata
“Stanze/Rooms” ed inaugurata lo scorso 28 dicembre, che raccoglie una serie di immagini che ritraggono angoli di stanze abbandonate, in edifici del nostro
Friuli, facendole diventare quasi delle “nature morte
dell’abitare”.
“Si tratta di una rassegna e di un luogo che simboleggiano il coraggio dell’artigianalità” ha sottolineato
Eva Seminara - rappresentante dell’artigianato artistico nel Consiglio direttivo di Confartigianato Udine durante una recente visita alla mostra, sottolineando
“la passione, l’amore per la propria terra e la voglia
di contribuire allo sviluppo della montagna, testimoniato dall’aver aperto il proprio studio proprio a Ravascletto, nel 1980, con un banco realizzato da un
artigiano-artista che ora arreda la piccola biblioteca di
Casa da Duga”.
R
istrutturare una casa del ‘700 in una piccola frazione di un comune montano e ricavarne uno
spazio espositivo, un centro di animazione culturale e un luogo in cui organizzare incontri e, perché
no, ospitare artisti in cerca di ispirazione…
Può apparire un’impresa impossibile, specie in tempi
come gli attuali, e invece è esattamente quanto ha
realizzato con tenacia e determinazione Ulderica Da
Pozzo, fotografa, fieramente artigiana e autrice di numerose pubblicazioni. Il sogno diventato realtà si chiama “Casa da Duga”, in omaggio a un’ava di Ulderica
www.assicuragroup.it
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Grandi novità per installatori e clienti
Soddisfazione del capo categoria Giorgio Turcati
350 imprese al seminario
sugli impianti termici
L
“
a partecipazione di ben 350 imprenditori termoidraulici al seminario sulle nuove norme che
regolano l’installazione e la manutenzione degli
impianti, sono la dimostrazione della volontà delle
imprese artigiane di aggiornarsi costantemente ed
anche dell’alta offerta formativa di Confartigianato
Udine”. Lo ha detto Giorgio Turcati, capo categoria
dei termoidraulici al termine del seminario al quale
sono intervenuti come relatori il perito industriale Giorgio Bighelli della E-training srl di Milano e il
capitano Francesco Castorina, direttore tecnico del
Cig Comitato Italiano Gas. Un successo che spinge
Confartigianato Udine a rinnovare gli sforzi nell’organizzazione di nuovi incontri.
Bighelli ha fatto una presentazione sulla Deliberazione 40/14 pubblicata qualche giorno prima sulle
procedure per l’allacciamento degli impianti a gas,
che contiene come grande novità anche la possibilità di dichiarare impianti eseguiti da altre imprese. “Questo aspetto consente - ha spiegato - in un
periodo di stagnazione del mercato immobiliare e
purtroppo di cessazioni di aziende, di potere completare dal punto di vista documentale impianti per
cui non sono più rintracciabili gli esecutoria”. Sempre Bighelli ha poi trattato gli adempimenti legati
ai nuovi libretti di impianti con i relativi rapporti di
controllo, che sono ormai di prossima pubblicazione e che interesseranno il mondo della manutenzione degli impianti, contenendo, come grande novità, anche la manutenzione obbligatoria non solo
degli impianti di climatizzazione invernale ma anche
di quella estiva (sopra certe potenze).
Il capitano Castorina ha presentato la norma Uni
11528 “Impianti a gas di portata termica maggiore
di 35 kW - Progettazione, installazione e messa in
servizio” pubblicata proprio il giorno del seminario
e attesa da molto tempo. Castorina ha poi parlato
dell’attività di normazione del CIG e dell’importanza dell’eseguire i lavori a regola d’arte, complimentandosi per la partecipazione così folta.
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Cronache
Il Presidente Vicentini: “Soddisfazione e orgoglio
per essere ai vertici della classifica nazionale”
Bankitalia promuove Confidimprese Fvg
a conclusione della visita ispettiva
B
anca d’Italia ha consegnato al Consiglio di Amministrazione, al Collegio dei Sindaci e alla Direzione Generale di Confidimprese Fvg il primo
Rapporto Ispettivo, concernente gli accertamenti
svolti nella sede della cooperativa di garanzia del
comparto artigiano - che racchiude oltre 11 mila soci
e più di 300 milioni di affidamenti garantiti - dallo
scorso 15 ottobre al 13 dicembre.
Il verbale si è chiuso con il giudizio finale pari a “Voto
3 - parzialmente favorevole”: il migliore finora assegnato da Banca d’Italia ad un Confidi e condiviso con
soltanto tre altri soggetti sul territorio nazionale.
Gli ispettori, illustrando il report finale, hanno evidenziato un contesto positivo, un’adeguata “governance” della struttura e una buona dotazione patrimoniale, fornendo anche alcuni suggerimenti per migliorare
ulteriormente l’operatività e in particolare in un contesto economico negativo quale quello attraversato
attualmente dal nostro Paese. “La nostra soddisfazione per il buon esito dell’ispezione - ha commentato
il Presidente di Confidimprese Fvg Roberto Vicentini
- è legata soprattutto al riconoscimento e alla certi-
ficazione della qualità della nostra organizzazione e
dell’attenzione operativa. L’avere conseguito il voto
più alto fino ad ora riconosciuto ai Confidi ispezionati
è motivo di orgoglio, nella consapevolezza che molto
possiamo fare ancora per migliorare ulteriormente la
qualità del nostro servizio e fronteggiare le sofferenze
originate dai nostri Soci. Ho la fortuna di poter contare sulla collaborazione di un validissimo Consiglio di
Amministrazione e di un attento Collegio dei Sindaci:
insieme potremo migliorare ancora”.
“È un buon risultato - ha aggiunto il Direttore Generale Sandro Rozzino - che riscontra gli sforzi posti in essere da tutta la struttura - a cui vanno i miei più sentiti
ringraziamenti - per affrontare con professionalità le
sfide normative ed operative originate dall’essere un
Confidi vigilato.
Lo considero non un felice arrivo, ma un ottimo punto
di partenza anche in relazione alla nostra tradizionale proattività, che ci ha portati a realizzare la prima
fusione tra confidi nella regione Friuli Venezia Giulia
e all’aver guidato con successo la gestione di Fondi
europei per l’innovazione delle imprese”.
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Cronache
La dott.ssa Valorzi ha lanciato l’allarme durante
la terza serata della Scuola per Genitori
La rete dà dipendenza
già in giovanissima età
stili di vita, di comunicazione, di socializzazione e
di apprendimento, ponendo nuove sfide alle famiglie e alle scuole. Genitori e insegnanti si trovano
a crescere i cosiddetti “nativi digitali”, ovvero generazioni di bambini che in tenera età utilizzano in
modo naturale, veloce e spontaneo gli strumenti
tecnologici. A volte li scoprono autonomamente,
senza che nessuno gliene spieghi pericoli e potenzialità, senza che qualcuno ne regolamenti l’esplorazione. Anzi, accade di frequente che siano i
figli a spiegare ai genitori come si usa qualche funzione di un particolare telefono cellulare piuttosto
che di un programma per computer”. Ma come
sempre le tecnologie non sono né buon e né cattive e dipende dall’uso che se ne fa. “Le tecnologie – ha spiegato Valorzi - vanno usate in maniera
corretta, consapevole e responsabile, cercando
di accompagnare i bambini nell’esplorazione del
mondo digitale. L’impatto cognitivo non permette al bambino di sviluppare emozioni e pensieri,
conseguentemente presentano difficoltà di modulazione emotiva e di capacità relazionali”.
L’ultimo appuntamento della Scuola per Genitori
è previsto per martedì 29 aprile con don Antonio
Mazzi che chiuderà il V ciclo con la lezione “Come
salvare un figlio dopo averlo rovinato”. Chi volesse
iscriversi alla serata può farlo direttamente on-line
sul sito scuolagenitori.confartigianatoudine.com.
U
“
na eccessiva frequentazione delle rete dà i
primi sintomi di dipendenza dalle tecnologie si sviluppano nei ragazzi in giovanissima età”. L’allarme lo ha lanciato la dott.ssa Serena
Valorzi intervenuta alla terza lezione della Scuola
per Genitori organizzata da Confartigianato Udine
e Fondazione Crup, si è svolta il 28 febbraio all’
Auditorium Erdisu di Udine. Parlando degli “affetti
e dei pensieri dei ragazzi nell’area digitale” la, psicoterapeutica ha illustrato l’impatto cognitivo ed
emotivo delle nuove tecnologie sui ragazzi. “La rivoluzione digitale – ha spiegato - ha influenzato gli
A.A.A. FILMATI SEDIE DI MANZANO CERCASI
Terre di sedie è un progetto documentario che intende
raccontare il Distretto della Sedia e la sua evoluzione
socio-economica attraverso i filmati amatoriali.
Chi ha in cantina o nel cassetto pellicole realizzate fino
agli anni novanta può diventare autore dell’archivio
della memoria familiare e d’impresa del Distretto della
Sedia.
Per l’invio del materiale:
[email protected] - www.terredisedie.it.
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Cronache
La Fondazione Crup presenta il volume
“Friulani delle idee. Dieci dialoghi con il mondo”
Due secoli di invenzioni friulane
che hanno cambiato il mondo
nell’introduzione, l’opera “mette in luce una nuova
immagine del Friuli. ...Al di là del luogo comune che
vuole il popolo friulano forte, onesto e lavoratore, il
volume vuole contribuire a completare questa definizione con l’aggettivo ingegnoso, che sintetizza la
sua capacità di trovare soluzioni innovative.” Lionello D’Agostini, presidente della Fondazione Crup, ha
evidenziato che il libro ripercorre “due secoli significativi che hanno assistito alla nascita di idee innovative ed al consolidarsi di un progresso di forte matrice
friulana che ha lasciato segni nella storia economica
e sociale di tutto il mondo. Siamo orgogliosi di aver
contribuito alla realizzazione di un’opera dedicata ad
alcune delle nostre migliori eccellenze, e auspichiamo che essa possa rappresentare uno sprone per i
nostri giovani, affinché coltivino con tenacia i loro sogni e affrontino con fiducia le sfide del loro futuro.”
I dieci protagonisti del libro sono: Giovanni Antonio Santorini, il così detto tessitore di idee; Andrea
Galvani che ha modernizzato l’industria tessile; il mosaicista Gian Domenico Facchina; Arturo Malignani
(nella foto a fianco) ed il suo brevetto di perfezionamento del vuoto nel bulbo della lampadina; Remigio
Solari che rappresenta un passaggio fondamentale
nell’industria dell’orologeria; Carlo Leopoldo Lualdi / Glauco Corbellini riconosciuti per l’invenzione
dell’“elicottero utilitario”; l’artista e designer Arieto
(Harry) Bertoia, affermatosi negli Stati Uniti; Lino
Zanussi, che ha conquistato i mercati mondiali nel
settore degli elettrodomestici; Lisio Plozner, il padre
dell’accendigas piezoelettrico. Non poteva mancare
Pietro Enrico Di Prampero, scienziato distintosi nella fisiologia spaziale.
I
l volume “Friulani delle idee. Dieci dialoghi con
il mondo” ripercorre dieci storie di altrettanti inventori friulani, protagonisti del progresso e dello
sviluppo storico, economico e tecnologico del Friuli
tra il 19° ed il 20° Secolo. Alla sua realizzazione hanno partecipato la Fondazione Crup, la Regione Autonoma FVG e la Cassa di Risparmio del Friuli Venezia
Giulia. L’opera è edita da Casamassima. Grazie ad
una ricerca accurata delle invenzioni e ad una attenta ricostruzione delle biografie che si sono basate
principalmente sullo spoglio di periodici, manoscritti e brevetti, il volume fornisce informazioni inedite
sulle figure che hanno legato il proprio nome a idee
e prodotti la cui fortuna ha travalicato i confini nazionali. Come ha riportato il professor Antonio Giusa
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Cronache
Seminario sulle reti d’impresa con alcune testimonianze
di imprenditori che hanno fatto questo passo
Il futuro, per molte imprese
manifatturiere, è fare rete
P
“
er molte imprese la rete è la condizione per crescere e svilupparsi, l’alternativa è il declino. La
nostra esperienza di rete fra 6 imprese, ci ha
consentito di rilanciare l’attività della nostra azienda,
aumentando il parco clienti, avviando un processo d’internazionalizzazione e di riorganizzazione dell’impresa
pur mantenendo la dimensione di azienda familiare e
l’autonomia”. Non ha dubbi Elena Corazza, imprenditrice artigiana nel settore della meccanica di precisione, con azienda a Porcia, intervenuta il 13 marzo al
seminario sulle reti d’impresa organizzato da Donne
Impresa di Confartigianato Fvg che si è svolto nella
sede di Confartigianato Udine di via Puintat. “Noi ci
siamo messi in rete - ha spiegato un altro giovane imprenditore artigiano della provincia di Gorizia, Marco
Bressan, anch’egli attivo nel settore della meccanica di
precisione - spinti dai clienti che pretendevano di avere
un unico interlocutore. Abbiamo dato vita a una rete
a soggetto nel 2013. Non è stato difficile e i benefici
sono stati immediati: abbiamo non solo mantenuto le
commesse ma le abbiamo aumentate ed abbiamo avviato una evoluzione dell’impresa un tempo a gestione
strettamente familiare”. Insomma, il futuro, per molte
imprese manifatturiere, è fare rete, ha commentato al
termine dei lavori la neo presidente di Donne Impresa
del Fvg Filomena Avolio che ha aggiunto: “Noi siamo
convinti che per molte aziende il futuro passi attraverso
la rete, oltre a momenti formativi e informativi come
questi. Alla Regione chiediamo però di investire risorse
in questa direzione”. I lavori, coordinati dal giornalista
Davide Francescutti, hanno visto gli interventi della presidente nazionale di Donne Impresa Edgarda Fiorini,
del presidente regionale dei Giovani imprenditori artigiani Francesco Francescut, di Luca Nardone, dell’ufficio categorie Confartigianato Udine, che ha illustrato
le caratteristiche dei contratti di rete e ha spiegato che
per sostenere le imprese in questo percorso Confartigianato ha dato vita a una serie di servizi e consulenze,
di Sonia Turchet, dipendente della Dm Snc di Ongaro
& Perissinotti, distaccata alla Mittech, una delle reti di 6
imprese e che svolge il ruolo di coordinatrice.
Una grande storia legata alla nostra terra.
la banca della tua città
Viale Tricesimo, 85 - Udine - www.bancadiudine.it
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