SanLuigi,accuseallaRegione “Cistannosmantellando”

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LA STAMPA
VENERDÌ 27 MARZO 2015
Chieri, tre studenti feriti nell’incidente
Grave incidente ieri in frazione Madonna della
Scala. Una Seat Ibiza con a bordo tre studenti
chieresi di 16,17 e 18 anni è uscita di strada e si è
ribaltata in un fosso. Gli occupanti, ricoverati al
Maggiore al Cto, hanno riportato diverse fratture e
lesioni, ma nessuno è in pericolo di vita.
[M. MAS.]
Metropoli .53
.
ETROPOLI
M
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Orbassano
Collegno
San Luigi, accuse alla Regione
“Ci stanno smantellando”
La Certosa
e le residenze
sabaude
Offensiva del Comitato: “Le attività specialistiche al Mauriziano”
Carmagnola
MASSIMO MASSENZIO
Nemmeno il tempo di gioire
per le rassicurazioni sulla
permanenza a Orbassano del
centro per la cura delle talassemie, che subito si registra
un nuovo scontro fra il Comitato per la difesa del San Luigi e la Regione Piemonte.
Colpi di pistola
alla sala giochi
Due arresti
Gabriele
Gallone
Fuga verso il Mauriziano
A far scattare la protesta sono le due determine del direttore generale Fulvio Moirano, che stabiliscono il trasferimento di numerose attività
al Mauriziano. Per il Comitato si tratta di un «tradimento» delle promesse, ma l’assessore regionale alla Sanità,
Antonio Saitta, ribatte:
«Comprendo le preoccupazioni, ma mi sento in dovere
ancora una volta di ribadire
che la Regione Piemonte rispetta l’impegno assunto con
l’Università per valutare
tempi e modi di applicazione
dell’accorpamento di alcune
attività».
Parole che non tranquillizzano chi teme un progressivo
ridimensionamento del San
Luigi: «Ancora una volta assistiamo a una fuga in avanti
e poi a una retromarcia precipitosa da parte di chi dovrebbe governare la Sanità
piemontese – commenta Gabriele Gallone, medico e
membro dell’esecutivo nazionale Anaao - Proprio come è successo per il centro
delle Microcitemie, prima dimenticato e poi elogiato pubblicamente. Certe decisioni
dovrebbero essere prese in
modo oculato, ma evidentemente non è così».
Durissimo l’attacco del
Comitato: «A questo punto
ci chiediamo chi comandi in
assessorato. L’assessore o il
direttore generale che fir-
FOTO MASSENZIO
Il materiale sequestrato
medico
dell’esecutivo
nazionale
dell’Anaao:
«Certe
decisioni
dovrebbero
essere prese
in modo
più oculato»
Ospedale in crisi?
Medici e infermieri del San Luigi Gonzaga sono preoccupati per il futuro
della struttura orbassanese, a loro dire in via di progressiva smobilitazione
380mila
metri quadrati
È l’area a disposizione
del San Luigi a fronte
dei 40 mila metri
del Mauriziano
ma le determine? Oppure ci
sono altre figure? Ma soprattutto ci interroghiamo su
quale sia il ruolo della IV
Commissione Sanità». L’ultima audizione risale al 18 marzo: «Abbiamo chiesto di essere coinvolti nelle decisioni e
siamo stati rassicurati dai
commissari – aggiunge Fabrizio Lodo, anestesista e rappresentante del Comitato Dopo 5 giorni, però, sono
uscite determine che trasferiscono al Mauriziano una serie di attività specialistiche
fra le quali quasi tutte quelle
del laboratorio analisi, con
l’eccezione di Ematologia e
Neuroscienza». Un clamoroso voltafaccia, secondo il personale orbassanese.
La difesa di Saitta
Saitta difende invece l’operato del direttore generale:
«Nessuno si senta tradito, le
competenze sui ruoli in assessorato sono molto chiare. Moirano ha fatto il suo dovere nel
dare attuazione al programma operativo concordato con
il Ministero». Sui trasferimenti però precisa: «Non
vuol dire che domani scatteranno accorpamenti di attività al Mauriziano. Come ho
concordato con l’Università i
tecnici studieranno le modalità migliori senza danneggiare
il San Luigi».
Ci potrebbero essere debiti
non saldati dietro il giallo dei 4
colpi di pistola sparati contro
la sala giochi Terrybel di via
del Porto, a Carmagnola, la
notte 5 ottobre. Le indagini
dei carabinieri del nucleo operativo di Moncalieri si sono
concentrate sull’ex gestore
del centro scommesse, un carmagnolese di 31 anni, che poco
dopo la sparatoria si era rifugiato in Calabria.
Gli investigatori hanno scoperto che l’imprenditore aveva un debito di oltre 13 mila
euro nei confronti di Angelo
Vinotti, 29 anni, nomade sinto
astigiano; e Stefano Mirabello, 25enne incensurato di Villastellone. Secondo i carabinieri Mirabello e Vinotti, arrestati per estorsione, sarebbero ricorsi a pressioni psicologiche e minacce di morte - solo Vinotti - nei confronti della
vittima e dei suoi famigliari
per ottenere la restituzione
del denaro.
A casa del nomade sono
stati sequestrati un fucile mitragliatore e una pistola giocattolo, mentre nell’abitazione del villastellonese sono state trovate 10 cartucce, gioielli
in oro e un diamante di dubbia
provenienza. Per il momento i
due arrestati non sono ritenuti responsabili dei proiettili
sparati contro la sala giochi e
nell’inchiesta sono state coinvolte anche le loro compagne
per le quali è scattato il divieto
di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime. [M. MAS.]
La chiesa dell’Annunziata
PATRIZIO ROMANO
Riportare in auge il passato
aulico della Certosa di Collegno e farla entrare, a pieno titolo, nel percorso delle Residenze reali. Questo il sogno
dell’associazione «Amici della Certosa», che farà parte
dell’ottava edizione di «Follie
in fiore» una mostra-mercato florovivaistica che si svolge, dalle 9 alle 18 di domani e
domenica, proprio all’interno del chiostro secentesco
dei frati certosini. «Nella
chiesa dell’Annunziata verrà
realizzata una spettacolare
opera d’arte con oltre 20 mila
petali - spiega il presidente
Davide Mabellini - ad opera
dei maestri del gruppo Infiorata della Riviera ligure di
Diano Castello».
Inoltre ci sarà anche una
mostra di dipinti di Diana Carolina Rivadossi e Maria Rosa Frigieri, del Circolo degli
Artisti. Infine si potranno
ammirare distese di primule,
viole, rose, aromatiche orchidee, tillandsie, piante grasse
e da frutto. E una sezione
speciale sarà dedicata ai
bonsai. «Tutto nel chiostro
restaurato di recente - spiega
Mabellini -. Con offerte e donazioni speriamo di poter rimettere all’onor del mondo la
chiesa e l’aula hospitalis, e finalmente riportare qui i vasi
officinali oggi custoditi in un
caveau». Insomma, rendere
la Certosa un punto d’interesse non solo collegnese.
9A
IL 14 MAGGIO
Il presidente Mattarella
inaugurerà il Salone del Libro
«Che a inaugurare il 14 maggio il Salone del libro ci sia il
presidente della Repubblica
è ovviamente motivo di soddisfazione e di orgoglio». È il
commento del sindaco Fassino alla notizia che quest’anno
la rassegna del Lingotto sarà
Che
tempo
fa
aperta dalla prima carica della
Repubblica che, quasi certamente, si recherà anche in visita alla Sindone. «Il presidente
ha accolto il mio invito - ha proseguito Fassino - e ha scelto di
venire il 14 maggio quando
inaugureremo il salone del Li-
LA STAMPA
VENERDÌ 27 MARZO 2015
Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003,
e-mail [email protected] B [email protected] B [email protected]
ANSA
Il presidente Mattarella
bro che è uno degli eventi culturali più importanti non solo
di Torino, ma del Paese. E quest’anno, tra l’altro, il Paese
ospite sarà la Germania dove
ha sede il più grande salone internazionale dell’editoria a livello europeo».
Grande soddisfazione - va
da sè - anche alla Fondazione
Salone del Libro che per la prima volta nella sua storia vede
la propria manifestazione
inaugurata da un presidente
della Repubblica.
[E. MIN.]
TORINO
Situazione
Correnti asciutte
da nord-ovest
riportano
condizioni
soleggiate con
foehn sulle Alpi
e temperature
miti. Sole e clima
primaverile
almeno fino
a metà della
prossima
settimana.
& PROVINCIA
Approvato il progetto. Costerà 800 milioni e avrà 700 posti letto
Sanità, rivoluzione nel 2020
Via libera al Parco della salute
Ma è allarme alle Molinette: non possiamo restare così per i prossimi 5 anni
6˚ 19˚
Oggi
Cara
Torino
Ben soleggiato
con cielo
generalmente
sereno salvo lievi
velature
in serata.
Temperature
in sensibile
aumento. Venti
di foehn nelle
vallate alpine.
4˚ 18˚
Domani
Ancora una
giornata ben
soleggiata
con cielo
generalmente
sereno salvo lievi
velature.
Temperature
in lieve calo,
più sensibile
nei valori
minimi.
6˚ 23˚
Domenica
Ben soleggiato
con cielo
generalmente
sereno, ma
velature a tratti
estese in serata.
Clima
primaverile con
temperature
in ulteriore
aumento.
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MANCA UN TIMBRO E IL COMUNE SANZIONA UN TORNEO ORGANIZZATO PER AIUTARE LA SCUOLA
LUIGI LA SPINA
Una strada
concreta
ra un progetto affascinante quello che, nei
primi anni di questo
secolo, si era immaginato per
la sanità torinese. Prevedeva
lo spostamento a Grugliasco
di un polo d’eccellenza per le
cure più impegnative, con un
campus universitario e
un’area destinata allo sviluppo tecnologico delle aziende
nel settore. Anche il nome era
suggestivo, quello di una vera
«città della salute». Erano altri tempi, quelli di una crescitafinanziariaedeconomicadi
cui si sospettava la fragilità,
ma di cui si voleva ignorare il
rischio delle disastrose conseguenze. Torino aspettava
con trepidazione le Olimpiadi
cheavrebberomostratoatutto il mondo il cambiamento di
una città che, dalla monocultura manifatturiera, si apriva
a vocazioni plurime e moderne mentre mutava pure l’assetto urbanistico.
E
CONTINUA A PAGINA 41
Mondo A LLE PAG. 40 E 41
TERRORISMO
“L’Isis voleva
anche mia figlia”
La disperazione
del padre del giovane
arrestato per terrorismo
Giacomino e Numa A PAGINA 42
TRAM E BUS
Viaggio tra i guai
delle linee Gtt
Le telecamere svelano
i borseggi e le aggressioni
ai controllori
Federico Genta A PAGINA 45
REPORTERS
Multato il papà che raccoglieva fondi
Beppe Minello E UN COMMENTO DI Guido Boffo A PAGINA 43
LA LETTERA
Che tristezza
la difesa
dei vitalizi
ELSA FORNERO
aro direttore,
la notizia secondo
cui, in condizioni di
gravi difficoltà del bilancio
regionale, gli ex consiglieri
regionali del Piemonte
(così come hanno già fatto
i consiglieri di altre regioni e altri verosimilmente
faranno in futuro) si opporrebbero al taglio dei
propri vitalizi in nome di
un «diritto acquisito» è
davvero sconfortante.
Soprattutto per chi, come
la sottoscritta, ha dovuto
operare, in condizioni di
emergenza, una severa
riforma previdenziale
nell’ambito di una strategia tesa a evitare che l’Italia (e con essa l’euro) cadesse nel baratro di una
crisi finanziaria.
È arrivato il momento di
riflettere seriamente, in
modo aperto e trasparente, su questi «diritti acquisiti», che molto spesso
sono in realtà una bandiera per difendere privilegi.
Come può definirsi «diritto acquisito» un vitalizio
votato dalle stesse persone
che ne beneficeranno e il
cui costo ricadrà in buona
misura su altri contribuenti, magari più poveri dei
primi? Un vitalizio che
raramente rispecchia i
contributi versati e ancor
meno l’aspettativa di vita
al momento in cui il beneficiario inizia a usufruirne?
Quando si trattò di fare
la riforma delle pensioni
per salvare il debito pubblico italiano dall’insolvibilità ed evitare le conseguenze catastrofiche che
ciò avrebbe provocato, agli
italiani furono chiesti
rilevanti sacrifici e la riforma non mancò di produrre, oltre agli effetti positivi
appena ricordati, anche
situazioni di grave disagio.
A distanza di tre anni è
tempo di guardare a questi
pseudo diritti acquisiti
tagliandone una buona
fetta, magari per destinarla alle situazioni più problematiche generate dalla
riforma e ancora non risolte. Sarebbe il modo migliore per proseguire sulla
strada dell’equità tra le
generazioni iniziata dalla
riforma, senza metterne in
discussione (come alcuni
poco responsabilmente
vorrebbero) gli elementi
cardine.
C
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LA STAMPA
VENERDÌ 27 MARZO 2015
.
Cronaca di Torino .41
LACITTÀCHE CAMBIA
Reportage
Una strada
concreta
ALESSANDRO MONDO
LUIGI
LA SPINA
B
asta percorrere qualche
reparto per accorgersi
che il problema non sono
i contenuti ma il contenitore:
una struttura importante ma
sopravvissuta all’epoca in cui è
stata pensata, ampliata e riadattata nei decenni fino al limite
del possibile, usurata e incompatibile con le nuove tecnologie
che ci si aspetta dalla Sanità moderna.
Cantiere perpetuo
Benvenuti alle Molinette, un
cantiere perpetuo dove ogni lato ha il suo rovescio e dietro
ogni angolo si nasconde un paradosso: professionisti corteggiati da ospedali italiani e stranieri e tubature al collasso, specialità all’avanguardia e padiglioni d’altri tempi, interventi
sofisticati e sale operatorie di
vecchia concezione, interventi
con i «Google Glass» e mancanza dei doppi percorsi nei corridoi, avveniristici bacini in titanio e talora mancanza di collegamenti Internet.
Le contraddizioni
In una parola: il regno dei contrari. E dei problemi. «Per forza - commenta Mauro Salizzoni, direttore del Centro trapianti di fegato -: nel caso dei
moderni ospedali si ragiona
su una vita media di trent’anni, poi si rifanno da capo; questo è stato costruito prima
che inventassero la penicillina». Significa molte cose: «Le
tubature, ad esempio, non resistono oltre una certa temperatura imponendo di montare
i filtri ai rubinetti contro la legionella. Nelle nuove strutture si manda l’acqua a sessanta
gradi e il batterio scompare».
SEGUE DA PAGINA 39
C
Mauro
Salizzoni
«Servono
20 milioni
l’anno per
mantenere
le Molinette»
Mauro
Rinaldi
«In queste
condizioni
non possiamo
aspettare
il nuovo
ospedale»
Futuro incerto
Quando il nuovo «Parco della Salute» diventerà finalmente realtà il complesso delle Molinette, fatta salva la
riconversione di un’ala per ospitare 300-400 posti-letto, resterà sostanzialmente inutilizzato
Viaggio in corsia, tra équipe di valore internazionale e tubature al collasso
Ma le Molinette non possono
resistere in attesa del trasloco
Struttura obsoleta
Salizzoni; servono 20 milioni l’anno per garantire la manutenzione
Non a caso Salizzoni tifa per il
nuovo «Parco della Salute» «oggi è una buona giornata» - ,
come molti altri alle Molinette
tra medici, capo-sala, infermieri e operatori socio-sanitari. Non a caso Gian Paolo Zanetta, direttore generale dell’azienda ospedaliera Città
della Salute, di cui le Molinette
fanno parte, è intervenuto alla
firma del protocollo in Regione portando il ringraziamento
del personale: un atto di buon
gusto che la dice lunga sull’attesa con cui in corso Braman-
te si attende il nuovo progetto.
«Speriamo sia la volta buona ! - esclama Milva, capo-sala
delle sale operatorie di Cardiochirurgia -: purtroppo le strutture non sono adeguate alle
nuove tecnologie». Racconta
lo stupore del primario di cardiochirurgia dell’ospedale di
Montecarlo, che nei giorni
scorsi ha visitato le Molinette:
«Ci ha chiesto come potevamo
lavorare in queste condizioni.
E questo anche se, in una
struttura più vecchia e più pic-
cola, facciamo le stesse cose
che fanno loro».
Tempo contato
Difficoltà e orgoglio, limiti e risorse personali a fronte di una situazione destinata a restare tale
ancora per cinque-sei anni: sempre che il progetto del nuovo
ospedale non incontri altri ostacoli. «Fino ad allora sarà indispensabile un fondo straordinario per mantenere all’onor del
mondo le corsie e garantire la sopravvivenza delle aree attrezza-
te tecnologicamente - aggiunge
Salizzoni -. Quanto? Almeno 20
milioni l’anno». Dello stesso avviso Mauro Rinaldi, direttore
Cardiochirurgia universitaria:
«In queste condizioni non sarà
possibile attendere la nuova
struttura. La Cardiochirurgia
può restare dov’è solo a condizione di urgenti lavori di adeguamento nelle sale operatorie
e in terapia intensiva». «Alle
Molinette ci sarebbero ancora
spazi disponibili ma costerebbe
meno farli ex-novo che metterli
a norma», riflette Luca Brazzi,
direttore Anestesia e Rianimazione 1. Francesco Enrichens,
pone l’accento sull’adeguamento del Dea delle Molinette (oltre
che del Regina Margherita).
Il primo ad essere consapevole di queste realtà è Zanetta.
Pur essendo tra i fautori più
convinti del «Parco della Salute», il direttore si aspetta un
aiuto dalla Regione nell’immediato: a questo punto la vera
scommessa alle Molinette è la
gestione della quotidianità.
on il brusco e doloroso bagno di realtà avvenuto dopo il 2007,
anche per il grandioso progetto della “città della salute”
cominciarono a sorgere dubbi e difficoltà: non solo, per il
vero, riguardo alla sostenibilità finanziaria dell’opera. La
collocazione, ai margini di
Torino, appariva scomoda e
mal collegata con la città.
L’ostilità di medici e personale sanitario allo spostamento
era evidente, così come il
mancato accordo con i vertici
dell’Università. Il destino
sembrava allora inevitabile,
quello del cassetto, già pieno,
delle buone, ma utopistiche
intenzioni.
La firma del protocollo
d’intesa per il «parco della salute», così più modestamente
è stato ribattezzato il progetto, avvenuta ieri, è un saggio
atto di realismo. Non ha bisogno di troppi annunci trionfali, nè del tentativo di spacciare un serio e concreto piano
di spostamento di un ospedale ormai decrepito, quello
delle Molinette, in una area
adatta ai servizi della sanità
pubblica, come se si tratti di
una rivoluzione epocale e
straordinaria.
Può essere, invece, l’esempio come sia possibile, in tempi di vacche magre, pensare
con più concretezza a soddisfare le immediate esigenze
dei cittadini senza illuderli e,
soprattutto, cercando non di
far calare i progetti dall’altezze immaginifiche e sproporzionate di illuministi programmatori, ma di costruirli
con l’apporto e l’intesa di tutti
gli interessati. Prima di suonare le fanfare, certamente,
bisognerà aspettare i tempi,
speriamomenodilatatidelsolito,dituttiipassaggiburocratici necessari per vedere finalmente un assetto della sanità
torinese meno precario e più
consono a una medicina moderna e a una sanità adeguata
alle nuove necessità dei cittadini. Con un colpo di ottimismo, insomma, possiamo augurarcichesianoinostrifiglie
non i nostri nipoti a vedere
questo «parco della salute».
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40 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
VENERDÌ 27 MARZO 2015
Si chiamerà Parco della salute e sorgerà sui terreni ex Fiat Avio
Ospedali, il futuro arriva nel 2020
Siglato l’accordo: costerà 800 milioni, avrà 700 posti letto e spazi per la ricerca
Area disponibile
per la Città
della Salute
PIAZZA
GALIMBERTI
Stazione a ponte
Lingotto
UOL
E
ZINO
ZINI
Oval
1 Il cantiere Tav di
Semaforo verde
500
posti in meno
Le Molinette hanno 1.200
posti. I 500 che non
andranno nel nuovo polo
verranno spalmati
160.000
metri quadri
È l’estensione dell’area
su cui sorgerà
il nuovo polo medico
e scientifico
Adesso si fa sul serio. Ieri i rappresentanti di tutti i soggetti interessati - Regione (Chiamparino, Saitta), Comune (Fassino,
Lo Russo), Università (Ajani,
Ghigo), Città della Salute (Zanetta), Ferrovie (De Vito) - hanno firmato il protocollo d’intesa
subito girato al Ministero dell’Economia e Finanze.
Parco
Palazzo unico
della Regione
Lingotto
VIA N
IZZA
Punti d’intesa
Diverse le novità rispetto alle
roboanti promesse del passato. Definita l’area da 160 mila
metri quadri sulla quale sorgerà la struttura: in parte su
terreni ex Fiat Avio, in parte
su aree messe a disposizione
da Fs. Definito l’identikit: un
polo avanzato, coerente con la
revisione della rete ospedaliera, dove coniugare posti-letto
ad alta complessità, didattica,
ricerca clinica e di base, bioincubatore, residenze universitarie. Definito il collegamento
con le trasformazioni previste
o già esistenti negli ambiti limitrofi: «Arcate Moi» (incubatore di imprese), Centro
universitario di ricerca «Dental-School» al Lingotto, Centro universitario per le Biotecnologie molecolari, ambito
stazione Lingotto (strategica
per l’accessibilità ferroviaria). Definito il numero massimo di posti-letto: 700. Definita la «macchina», basata su
una cabina di regia e su una
segreteria tecnica, incaricata
di elaborare il progetto e seguirne l’iter: il cronoprogramma sarà messo a punto
entro 15 giorni.
Chiomonte
Tav,viaallostudio
suimpattisanitari
Ex Moi
VIA
OB
Il primo progetto
di Città della Salute
risale a 14 anni fa
Mai attuato
- LA STAMPA
PAS
S
l’annuncio
Il progetto
VIA
2002
Tempi rapidi, scadenze precise, idee chiare. Sono i tre presupposti dai quali riparte il
percorso che entro cinque-sei
anni, se tutto filerà liscio, doterà Torino di un polo ospedaliero di alto livello. Per intenderci,
la famosa Città della Salute di
cui si parla, rigorosamente a
vuoto, dal 2002: 14 anni di confronti, polemiche, masterplan
che si allungano e si accorciano
come fisarmoniche, aree individuate e poi sconfessate (Grugliasco, Collegno, Molinette),
finanziamenti ministeriali inesigibili e dirottati altrove. Tanto rumore per nulla.
to il futuro polo ospedaliero).
Dei restanti 500, spiega l’assessore Saitta, fautore dell’accelerazione che ha portato all’intesa, 300-400 potrebbero restare
in un’ala delle stesse Molinette
(la meno compromessa). Gli altri saranno spalmati sugli ospedali già presenti a Torino: compresi quelli che, con le Molinette, costituiscono l’attuale azienda ospedaliera Città della Salute (Sant’Anna, Regina Margherita, Cto).
Le variabili
REPORTERS
Al Moi Università e Politecnico
Agli ex mercati generali, accanto alla nuova Città della Salute,
ci sarà un polo universitario per la ricerca biomedica
I costi
Diverse le variabili. La prima è il
finanziamento di una realtà che,
«chiavi in mano», sfiorerà gli
800 milioni: 400 solo per la parte ospedaliera. Si punterà sui
fondi ministeriali e sui fondi europei, ma anche sui privati. A
detta di Chiamparino, il Ministero - preso atto della rinnova-
ta «credibilità» della Regione l’ha esortato a presentare progetti di edilizia sanitaria.
I posti-letto
La seconda variabile è la ripartizione dei 1.200 posti-letto delle vecchie Molinette: 700 troveranno spazio nel «Parco della
Salute» (così è stato ribattezza-
Ma in corso d’opera le cose potrebbero cambiare, lasciando
spazio ad un’altra combinazione: il Cto unico ospedale dell’area sud a sopravvivere; le eccellenze della sanità dirottate
nel «Parco della Salute»; il futuro del Regina e del Sant’Anna da
ridiscutere. Di sicuro il percorso
(ri)avviato ieri è l’ultima occasione per dotare Torino di quello
che, ha detto Fassino, sarà il terzo polo direzionale dopo il centro storico e l’area di Porta Susa:
questione di credibilità verso
Roma ma anche di tenuta delle
Molinette, ormai a fine corsa.
Ora o mai più.
[ALE.MON.]
Chiomonte sarà il primo dove verrà condotto uno studio di valutazione di Impatto sulla Salute. La ricerca seguirà un programma
di ricerca coordinato
dal professor Enrico Pira, ordinario di medicina del lavoro. L’azione
di monitoraggio e analisi dell’impatto sulla
salute della popolazione del territorio è il
frutto di una convenzione tra la Telt e l’università di Torino. Mario
Virano, direttore della
società che deve realizzare il tunnel di base,
spiega: «La Valutazione di impatto della salute integrerà l’attuale
sistema di gestione
ambientale che dopo
oltre 20 mila misurazioni segnala l’assoluta regolarità e il rispetto delle soglie previste
dalla legge per amianto, polveri, radiazioni,
qualità dell’aria e dell’acqua». Secondo Virano «i valori sono in linea con i monitoraggi
ante operam, evidenziando la mancanza di
alterazioni per l’ambiente». Per Francesca
Frediani, consigliera
regionale M5S, invece
«la Vis doveva infatti
essere fatta prima di
aprire il cantiere di
Chiomonte».
[M.TR.]
12
40 .Asti
STAMPA
.LA
VENERDÌ 27 MARZO 2015
GLI ULTIMI DUE CASI AD ASTI AL RIONE SAN SILVESTRO E IN CENTRO
GIOVANE ROM IN CAMPO DEL PALIO
Anziane derubate in casa
cresce l’allarme per le truffe
Scippa borsetta e fugge
Preso da agenti Polfer
in oro». Il ladro non si è subito
allontanato: «Ha salutato mia
mamma, ha ringraziato e poi
con calma se ne è andato. Solo
qualche minuto dopo lei si è accorta che c’era stato un furto».
È stata presentato denuncia in
questura. Scarna la descrizione dello sconosciuto: «Giovane,
ben vestito, parlava in italiano
corretto senza accenti o cadenze particolari. Potrebbe essere
chiunque» dice la donna.
MASSIMO COPPERO
ASTI
Non accenna a placarsi l’allarme per furti e truffe ad anziani in città.
Gli ultimi episodi denunciati alla polizia sono avvenuti in due abitazioni del centro
storico, ma altri casi sono stati segnalati ai centralini delle
forze dell’ordine anche in periferia e nelle frazioni. Erano
circa le 10 quando una pensionata di 82 anni, vedova,
che vive sola in un palazzo del
rione San Silvestro, è stata
avvicinata sotto casa da un
giovane.
Le anziane hanno fatto entrare i truffatori nelle loro abitazioni
Bar di corso Ivrea
Svuotaticontenitoridelleslotmachine
1 Furto notturno ad Asti in un bar di corso Ivrea. I
ladri, dopo aver forzato una porta sono riusciti ad
aprire i contenitori delle monete delle slot machine. Il
danno denunciato dai titolari è di circa 2 mila euro.Sono in corso accertamenti della polizia, intervenuta per
un sopralluogo con gli agenti di una Volante. La scorsa
settimana un altro furto di notte al quartiere Torretta:
dalla tabaccheria Lupo di via Morando sono state portate via stecche di sigarette per 16 mila euro.
[M. CO.]
INNOVAZIONI ALL’ASL DI ASTI
Pagare il ticket on line, da casa, utilizzando la carta di credito, senza orari e senza lunghe attese agli sportelli: l’Asl
di Asti ha attivato il nuovo
servizio di pagamento per
tutte le prestazioni specialistiche.
Come pagare
Da alcuni giorni è possibile
pagare il ticket tramite computer e dal sito www.asl.at.it,
cliccando sul link «prenotazioni e pagamenti ticket on li-
ne». Basta seguire le indicazioni: inserire nella procedura
guidata il codice identificativo
del ticket riportato sulla prenotazione e il codice fiscale.
Il sito accetta tutte le principali carte di credito, senza
commissione.
Come spiegato dall’Asl: «Il
servizio on line ha il vantaggio
di poter pagare prima della
prestazione, senza doversi recare agli sportelli bancari o ai
punti gialli». Il pagamento
avrà una ricevuta che potrà essere stampata in ogni momento e scaricata fiscalmente.
Un episodio simile è avvenuto
ai danni di un’altra pensionata
che abita in centro. Ad agire è
stato un falso tecnico dell’Acquedotto: avrebbe sostenuto di
dover svolgere rilevazioni con
una strumentazione elettronica che «faceva contatto» con
l’oro. All’anziana è stato chiesto di mettere tutti i preziosi
sul tavolo. In questo modo l’autore del furto ha avuto gioco facile nell’impossessarsi dei gioielli e allontanarsi.
Il questore Filippo Di Francesco ha ribadito che «l’attività di prevenzione da parte di
tutte le forze dell’ordine viene
svolta in modo massiccio, anche con l’ausilio di agenti di
rinforzo da Torino. Non possiamo essere dappertutto, ma
cerchiamo di fare indagini su
ogni episodio che viene denunciato».
Altri servizi
La sanità sbarca sulla rete, ticket on line
e presto anche un fascicolo elettronico
VALENTINA FASSIO
ASTI
operativa della questura intanto ha segnalato la situazione via radio alle pattuglie sul
territorio e la nota di ricerca è
stata raccolta da due agenti
della polizia ferroviaria.
Quando ha visto i poliziotti
in uniforme, il giovanissimo ladro ha tentato nuovamente la
fuga ma è stato bloccato poco
dopo in via Artom. Portato negli uffici della questura, è stato
identificato e poi rilasciato. La
vittima del tentato furto, alla
quale è stata subito restituita
la borsetta, non avrebbe ancora fatto denuncia.
[MA. C.]
«L’oro che fa contatto»
«I termo da controllare»
Lo sconosciuto ha detto di essere stato incaricato dall’amministratore di condominio
di controllare le valvole dell’impianto di riscaldamento,
che erano state sostituite due
anni prima. La proprietaria
dell’abitazione ha fatto salire
il giovane nell’appartamento:
«Quell’uomo ha veramente
verificato tutti i termosifoni racconta la figlia della vittima, che ha reso pubblica la
vicenda attraverso il consigliere comunale Mariangela
Cotto -. E’ stato in casa di mia
mamma mezzora. Lei si è distratta qualche minuto e lui è
riuscito a rovistare nei cassetti e a trovare alcuni oggetti
Ha rubato la borsetta a una
donna che aveva appena
parcheggiato l’auto in Campo del Palio. Ma il ladro, un
ragazzino di 13 anni di origine rom, è stato subito inseguito da un testimone che ha
dato l’allarme al 113, fornendo una dettagliata descrizione delle fattezze fisiche e
dell’abbigliamento del nomade. E’ successo nel primo
pomeriggio di ieri. E’ iniziato un inseguimento a piedi
nella zona di piazza Marconi. Il rom ha subito gettato a
terra la borsetta. La sala
Il ticket si paga da casa
Se per il pagamento del ticket
on line non sono richieste le
credenziali di accesso «imputabili», ovvero quelle che riconducono all’identità dell’utente attraverso il riconoscimento on line, le credenziali
saranno però richieste per altri servizi che saranno presto
attivati dall’azienda sanitaria.
Per poter ottenere le credenziali bisogna rivolgersi personalmente agli sportelli dell’Asl
presentando la carta di identità e la tessera sanitaria.
Secondo il programma, il
primo servizio che verrà attivato sarà il ritiro on line dei referti di laboratorio analisi.
In seguito toccherà a tutti
gli altri referti, con la possibilità di accedere da casa al proprio fascicolo sanitario elettronico.
CONVEGNO AL POLO UNIVERSITARIO
I fondi europei anche per il territorio astigiano
1 L’assessore regionale alle attività produttive, energia, innova-
zione e ricerca, Giuseppina De Santis è intervenuta ieri al polo universitario Asti Studi Superiori, al seminario sulla «Programmazione
Europea 2014 /2020 i fondi europei della Regione per il territorio
astigiano», organizzato dall’università astigiana.
PROVINCIA
Sono in vendita le quote
di “Colline astigiane”
L’Agenzia di formazione professionale «Colline Astigiane» è una delle sei partecipate da cui la Provincia intende
recedere come a suo tempo
stabilito dal commissionario.
Nel Consiglio provinciale di
oggi (ore 13,30, sala giunta)
l’assemblea sarà chiamata
ad approvare l’alienazione
delle quote dell’Agenzia.
Sempre nella medesima seduta andranno si parlerà anche dei proventi derivanti da
multe con gli autovelox posizionati lungo le strade di
competenza dell’ente. Questi
due punti fanno parte dell’ordine del giorno aggiuntivo. In
quello «ordinario» svariate delibere e tra queste anche quella relativa all’«approvazione
del regolamento per il rimborso delle spese di viaggio e di
missione del presidente della
Provincia e dei consiglieri provinciali» che, in base alla nuova legge, esercitano il loro
mandato senza percepire
compenso di alcun tipo. Terminata la seduta i consiglieri
provinciali terranno una conferenza stampa per illustrare
la situazione dell’ente.
[F. C.]
12 45
LA STAMPA
VENERDÌ 27 MARZO 2015
.
VCO .47
PALAZZO LASCARIS HA DICHIARATO IL TESTO «AMMISSIBILE» DOPO 16 ANNI
Sanità, vittoria di Omegna
Accolta la proposta del 1999
Veniva chiesto alla Regione il riconoscimento della specificità montana
LUCA ZIROTTI
OMEGNA
Il punto di partenza è una
proposta di legge di addirittura sedici anni fa. È un testo
ormai vecchio e da aggiornare, ma attuale nella sostanza
«perché sostiene la necessità
di potenziare i servizi sanitari nelle aree montane». È
questo il senso del messaggio
politico che Omegna vuole
lanciare nel dibattito su
ospedali e assistenza, cogliendo un’opportunità che
con il passare degli anni sembrava caduta nel dimenticatoio. È tra l’incredulità di uffici e amministratori infatti
che il Comune si è visto recapitare una lettera dalla presidenza del Consiglio regionale
che ha dichiarato «ammissibile» il disegno di legge che
Omegna aveva presentato
assieme ad Armeno, Madonna del Sasso, Valstrona e Falmenta (quest’ultimo alleato
ai quattro cusiani in quanto
guidato allora dall’omegnese
Alberto Buzio).
Il ferito caricato sull’elisoccorso ieri mattina a Cannero Riviera
INCIDENTE A CANNERO RIVIERA
Voleva sparare al coniglio
ma colpisce se stesso
Grave un cinquantenne
«Situazione surreale»
«Criteri specifici di finanziamento delle Asl operanti in
ambiti territoriali ricompresi in territorio facente parte
di Comuni montani» era il titolo della proposta, che in
sintesi chiedeva più soldi e
attenzione per garantire i
servizi sanitari in montagna.
Peccato però che quel testo fosse datato settembre
1999, ed era ormai sparito dai
radar per ricomparire sedici
anni dopo, con il giudizio di
ammissibilità da parte della
Regione. «Una situazione
surreale: criteri e riferimenti
normativi erano altri, ma visto che ancora oggi la necessità di rafforzare l’assistenza
territoriale è una priorità, significa che costerà più caro
farlo in montagna che in pianura. Ora possiamo riprendere quel documento e renderlo attuale per dare un segnale politico» ha spiegato il
sindaco Maria Adelaide Mellano nel Consiglio comunale
di mercoledì sera. Al primo
cittadino il compito di rappresentare la città quando la
In una proposta di legge del 1999 4 sindaci chiedevano più servizi per gli ospedali in zone montane
Villadossola
Il10aprileChiamparinoeSaitta
incontranotuttiisindacidelVco
«Un punto da cui partire»
1 Sergio Chiamparino incontrerà tutti i sindaci del
Vco per parlare di sanità nel pomeriggio di venerdì 10
aprile a La Fabbrica di Villadossola; con lui ci sarà anche l’assessore Antonio Saitta. Viene così accolta dopo
mesi la richiesta che da più parti era arrivata al numero
uno della Regione. L’arrivo del presidente della Regione nel Vco è destinato a riaprire le polemiche con una
parte dei primi cittadini ossolani. Difatti il presidente
era stato invitato al confronto da tutti i comuni dell’Ossola, ma non aveva accettato, rispondendo che
avrebbe voluto incontrare gli amministratori di tutta
la provincia. Nelle scorse settimane erano stati prima
tutti i sindaci dell’Ossola, poi di nuovo il gruppo dei 19
contro le dimmissioni, a sollecitare di l’arrivo in Ossola
del governatore. Al centro della discussione il piano di
riorganizzazione della sanità: un nodo cruciale da discutere sarà quello del Dea destinato a chiudere tra
Domodossola e Verbania.
[F.RU.]
VERBANIA, PROCESSO A SERGIO BORELLA
Minacce ai dipendenti
Il pm chiede cinque anni
«Una condotta estorsiva, deplorevole sul piano giuridico
ed etico-morale, poiché prevaricò nel suo ruolo di datore
di lavoro pretendendo, con
ingiurie e la minaccia del licenziamento, dipendenti che
vivevano di quel lavoro, l’esecuzione delle proprie disposizioni, pur nella consapevolezza che queste contrastavano con la legge». Il pm Anna Maria Rossi ha ribadito
nella sua requisitoria come
Sergio Borella, titolare dell’omonima ditta di autotrasporti, sia da ritenersi colpevole di violenza e minacce ai
danni di alcuni suoi autisti,
che lo denunciarono nel gennaio 2012 e che in modo con-
proposta di legge approderà in
commissione regionale, una
carta in più da giocare per entrare in un dibattito che negli
ultimi mesi ha visto Verbano e
Ossola fare la voce grossa.
tinuativo spingeva all’inosservanza dei turni di riposo (con
sostituzione illecita del disco
del cronotachigrafo) e al carico dei tir con pesi eccedenti i
limiti previsti. Per lui il pm ha
chiesto una condanna a 5 anni
e 1.500 euro di multa.
Secondo l’accusa, Borella,
75 anni, di Mergozzo, applicava la decurtazione dagli stipendi delle contravvenzioni rilevate a carico dei dipendenti
che infrangevano il codice della strada rispondendo agli ordini da lui impartiti. Imputato
anche di truffa per il conseguimento di erogazione pubblica,
perché secondo la procura sebbene per lievi importi - la
sua ditta ebbe accesso per al-
cuni lavoratori a qualche giorno di cassa integrazione ordinaria, nonostante fossero in
regolare servizio). La sentenza
sarà il 7 giugno, ascoltata la difesa degli avvocati Domenico
Capristo e Rosalba Di Fede.
La difesa ieri in aula
Nell’udienza di ieri a Verbania,
Borella ha voluto rilasciare al
giudice Claudio Michelucci dichiarazioni spontanee in cui
ha raccontato come in 55 anni
di attività non abbia mai minacciato nessuno e come per
lui i dipendenti fossero parte
della famiglia, pagando al sabato il pranzo a tutti e lo stipendio puntuale. «Certo non
mettevo le catene a nessuno e
se capitava qualche volta che
viaggiassero con un peso superiore a quanto ammesso per
legge, era perché si caricava in
cava un masso che non poteva
essere spezzettato: premettevo sempre che in quel caso la
multa l’avrei pagata io». [C.P.]
Un’azione che «si lega bene alle iniziative di chi in tutto il Vco
vuole rilanciare la prevenzione, valorizzare la cura delle
cronicità, garantire le emergenze e operare perché la Regione riconosca la specificità
territoriale del Vco in quanto
provincia montana» scandisce
il documento che il Consiglio
ha approvato all’unanimità.
«Dal dibattito sull’ospedale
unico ormai è passata un’era,
ma il territorio ha sempre le
sue rivendicazioni sulla sanità
- ha detto la capogruppo del Pd
Rosarita Varallo - il fatto che
questa proposta riemerga ora
può dare ulteriori forza alle
azioni da intraprendere».
Doveva macellare un coniglio, si è quasi ucciso lui. Tragedia sfiorata ieri mattina a
Cannero Riviera, dove un uomo di 50 anni, R. B., si è ferito
in modo grave all’addome
con una pistola spara-chiodo
ad aria compressa. È stato
portato con l’elisoccorso all’ospedale «Maggiore» di Novara dove i medici hanno deciso per un intervento chirurgico d’urgenza.
Erano circa le 11: l’uomo
nel giardino di una conoscente, in zona cimitero di Cannero, doveva uccidere un coniglio utilizzando una pistola
da macello. Non è chiara la
dinamica, ma nel momento
in cui l’uomo ha premuto il
grilletto il chiodo gli è entrato nella pancia, sotto il costato. La punta avrebbe raggiunto una parte periferica
del cuore.
«Era ferito ma cosciente racconta il vigile di Cannero
Fernando Fusaro, accorso
sul luogo poco dopo l’incidente -. Mi ha detto di non essersi accorto di quanto successo. Era dolorante, ma mi ha
fatto vedere il buco all’altezza dell’addome e non sembrava così grave. Il personale
del 118 però si è subito accorto dei danni interni importanti e hanno deciso di trasportarlo con l’elicottero».
Il chiodo è arrivato alla parete del cuore, per questo i
soccorritori hanno chiesto
l’intervento dell’elisoccorso
per il ricovero al «Maggiore»
dove i medici hanno operato
d’urgenza l’uomo. Ironia della sorte, il coniglio è riuscito a
scappare, senza nemmeno
un graffio.
Nei pressi del giardino dove
è accaduto l’incidente c’era anche la proprietaria dell’area. È
lei che, capito cosa era successo, ha dato l’allarme. L’uomo
ferito vive a Donego ed è molto
conosciuto in paese dove svolge piccole mansioni.
Migliorano le condizioni
Dopo l’intervento chirurgico
del pomeriggio a Novara, durata a lungo, in serata i parametri erano in miglioramento.
Il cinquantenne rimane tuttavia in osservazione nel reparto
di Rianimazione del «Maggiore», la prognosi non è ancora
stata sciolta. Le indagini sono
affidate ai carabinieri. [B. AR.]
Ornavasso
Rubate54capre
Indagalapolizia
1 Ventinove capre,
25 capretti e un cane
pastore. È il bottino del
furto messo a segno
alcune notti fa in una
stalla di Ornavasso. A
lanciare l’allarme il pastore di San Bernardino che al mattino non
ha più trovato il bestiame. Indagano la squadra Mobile di Verbania
e la polizia provinciale.
I ladri avrebbero rubato le chiavi della stalla
e agito indisturbati.La
polizia sta raccogliendo testimonianze.
TRIBUNALE DI BRESCIA
Hotel non pagato
Condannaa6mesi
1 Cenarono e per-
nottarono, con consumazioni al frigobar, al
motel Europa di Domo
e se ne andarono senza
saldare il conto di
136,50 euro. Il titolare
dell’albergo, Matteo
Francini, citò in giudizio
(parte civile col legale
Marisa Zariani), Battista Aversa con la compagna Suphanne Bertoglio. L’uomo di Zerbolò (Pavia) è stato condannato a 6 mesi, 200
euro di multa, 250 di risarcimento e pagamento delle spese processuali e di parte civile
[C. P.]
per altri 1.350.
FALLIMENTO N. 137/2012
Il sottoscritto curatore comunica che è pervenuta un’offerta di Euro
70.000,00 per l’acquisto della piena proprietà delle unità immobiliari site
in Comune di Novara e costituite da un appartamento nella palazzina di via
Solferino n.15, al piano terra con cantina al secondo piano interrato e posto
auto scoperto, il tutto attualmente censito al Catasto dei Fabbricati con i
mappali fg.163 n.ri:
- 68/2
cat A/2
cl. 3^
vani 4
rc € 630,80
- 68/27
cat C/6
cl. 1^
mq. 12
rc € 30,37
Valore di perizia: Euro 117.000,00
area scoperta residuale di circa mq. 70 (striscia di m. 2,60 x 24,50) in via
Solferino n. 15, il tutto attualmente censito al Catasto dei Fabbricati con il
mappale f. 163 n.ro:
- 67
Incolto produttivo
cl. U
Ha 0.00.73 ra € 0,01
Valore di perizia: Euro 1.000,00
Il tutto come meglio descritto nella perizia di stima agli atti della procedura fallimentare, a cui si rinvia per una miglior descrizione del compendio
oggetto di vendita.
Si invita chiunque interessato a presentare offerte migliorative irrevocabili
di acquisto in busta chiusa presso lo studio del Notaio Dott. Gabriele Salerno sito a Novara in Via XX Settembre n. 18/A entro le ore 12.00 del giorno
11.05.2015. La vendita avverrà il giorno 12.05.2015 alle ore 11.00.
Per informazioni, copia del regolamento e del bando: www.tribunale.brescia.it/ e www.bresciaonline.it/, tel. 030.9911996, fax 030.9123280, e-mail:
[email protected].
IL CURATORE FALLIMENTARE
Dott. Oliviero Di Giorgio