Lezione 2 - Laboratorio di Fisica Tecnica

CORSO DI FISICA TECNICA 2
AA 2013/14
ILLUMINOTECNICA
Lezione n° 2:
Grandezze fotometriche fondamentali 2
Ing. Oreste Boccia
1
ILLUMINAMENTO
Effetto prodotto dal flusso luminoso sulla superficie illuminata
S
Grandezza puntuale: varia punto per punto
Si definisce una dS nell’intorno del punto P sulla quale
l’illuminamento si può considerare uniforme
df
d
dS
lm
1lux  1 2
m
E
Si misura in lux
dS
P
che corrisponde all’illuminamento uniforme di una superficie di 1 m2 sottoposta al flusso di 1 lm.
Valori di riferimento per l’illuminamento:
d  E  dS

   E  dS
S
Nel caso particolare in cui si possa considerare E uniforme sull’intera superficie S, allora si può scrivere:
  E   dS  E  S  E 
S

S
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LEGGE dell’INVERSO DEL QUADRATO DELLA DISTANZA
Incidenza perpendicolare
S
dw
d
I
S: sorgente puntiforme;
I: intensità luminosa nella generica direzione (cd);
dw: angolo solido (sr) nell’intorno della direzione di emissione;
d: distanza tra sorgente e piano illuminato;
df: flusso luminoso contenuto in dw;
dS: superficie infinitesima sottesa da dw perpendicolarmente
alla direzione di emissione
dS  d 2  dw  dw 
dS
E
I
d d 2

d  E d2
dw dS
d
dS

dS
d2
E
I
d2
L’illuminamento prodotto da una sorgente puntiforme che emette con una intensità luminosa I
in una certa direzione su una superficie piana perpendicolare alla direzione medesima è
direttamente proporzionale al valore della intensità ed inversamente proporzionale al quadrato
della distanza tra la sorgente e la superficie considerata.
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Incidenza obliqua su piano orizzontale
E
d I   dw


dS
dS
I 
S
dS  cos 
I
d2
 2  cos 
dS
d
L’illuminamento prodotto da una intensità luminosa I su un
punto P di una superficie orizzontale con incidenza obliqua è
direttamente proporzionale all’intensità luminosa per il coseno
dell’angolo  che definisce la direzione di vista ed inversamente
proporzionale al quadrato della distanza tra la sorgente ed il punto.
d

I
dScos
Incidenza obliqua su piano verticale
dS  sen
I 
2
I
d I   dw
d
E


 2  sen
dS
dS
dS
d
L’illuminamento prodotto da una intensità luminosa I su un punto
P di una superficie verticale con incidenza obliqua è direttamente
proporzionale all’intensità luminosa per il seno dell’angolo  che
definisce la direzione di vista ed inversamente proporzionale al
quadrato della distanza tra la sorgente ed il punto.
P
dS
S

d
I
P
dSsen
dS
Note:
• vale solo per sorgenti puntiformi
• può essere usata per sorgenti non puntiformi solo se il punto ricevente è relativamente distante dalla sorgente
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LUMINANZA
Brillanza di una superficie illuminata o di una sorgente luminosa estesa.
Dipende dalla quantità di flusso luminoso uscente e dalle dimensioni della superficie.
A parità di flusso (riflesso o emesso) una superficie piccola appare più brillante di una di maggiori dimensioni.
Per descrivere meglio tale sensazione si considera una fonte di
luce (sorgente luminosa primaria) od una superficie illuminata
(sorgente secondaria di luce) che emette una determinata
intensità luminosa in una data direzione. Tale sorgente è
caratterizzata da una luminanza definita come segue:
“Luminanza” L è il rapporto tra l’intensità luminosa nella
direzione di osservazione e la proiezione della superficie in
oggetto perpendicolarmente alla direzione di vista.
Si misura in cd/m2 = nit
S


Scos
I0
I
I
L
S  cos 
Se la superficie S viene vista in direzione perpendicolare, si ha:
0 
P
I0
L0 
S
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P’
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Alcuni esempi di valori di luminanza:
•Superficie del Sole: 109 cd/m2
•Faro di automobile (abbagliante): 107 cd/m2
•Cielo diurno a sud: 16000 cd/m2
•Foglio di carta bianco bene illuminato 100 cd/m2
•Minimo per visione fotopica: 3 cd/m2
•Illuminazione stradale: 1 cd/m2
•Cielo notturno con luna piena: 0,01 cd/m2
•Minimo per visione scotopica: 0,001 cd/m2
•Cielo notturno senza luna: 10-3 cd/m2
Illuminamento e luminanza: differenze
•
•
illuminamento: misura l’apporto
luminoso di una sorgente sulla superficie
osservata
luminanza: indica la sensazione di
luminosità che la superficie trasmette
all’occhio (ciò dipende dalle caratteristiche
della superficie stessa).
Se due superfici, una bianca e una nera, ricevono luce
dalla stessa sorgente, supposta uniforme, equidistante
e perpendicolare a esse, queste hanno il medesimo
illuminamento, ma la sensazione luminosa (luminanza)
recepita dall’occhio che le osserva è completamente
diversa perché è diverso il modo in cui le superfici
riflettono la luce che incide su di esse.
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LEGGE di LAMBERT o del COSENO
Superficie riflettente o emittente (sorgente riflessa o diretta) a luminanza uniforme,
indipendente dalla direzione di vista: superficie lambertiana, da considerarsi
perfettamente diffondente.
Considerata una superficie lambertiana ed indicate, rispettivamente, con L0 e con La le
luminanze in direzione perpendicolare e nella generica direzione di osservazione a, per quanto
detto, si ha:
L0  L

I0
I


S S  cos 
I 0  S  cos   I   S

I   I 0  cos 
L’intensità luminosa emessa da una superficie lambertiana (a luminanza indipendente dalla
direzione di vista) nella generica direzione  è proporzionale alla intensità in direzione
perpendicolare I0 secondo il coseno dell’angolo  formato dalle due direzioni.
S
Curva fotometrica semicircolare:
la relazione scritta è quella esistente tra l’ipotenusa
ed il cateto di un triangolo rettangolo ed ogni
triangolo inscritto in una semicirconferenza è
rettangolo

I
I0
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Grandezze fotometriche
Flusso luminoso:
quantità di luce
che una sorgente
emette nello
spazio.
Illuminamento:
misura la quantità di
luce che colpisce una
superficie.
Intensità luminosa:
quantità di luce
emessa in una
certa direzione
Luminanza:
quantità di luce
che, partendo da
una sorgente o da
una superficie,
colpisce l’occhio.
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