Space and Place: The Perspective of Experience

Parrocchia SS. G. Barbarigo e M. Goretti - Vicolo della Pineta, 3 Mestre - Tel. e Fax 041 611021 Email:[email protected]
VITA DI COMUNITA’
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ORARIO SS.MESSE
Feriali:
Festive:
Confessioni:
21 settembre 2014
Anno XLV
n.32
8.15 e 19.00
- Prefestiva 18.30
8.00 - 9.30 - 11.00
Ven. e sab. 15.30 - 18.30
- Adorazione perpetua, giorno e notte
Liturgia delle Ore: I settimana
“GLI ULTIMI SARANNO PRIMI
E I PRIMI, ULTIMI”
VERO ORARIO
DELLA CATECHESI
DELL’INIZIAZIONE
CRISTIANA
2^ elem.
3^ elem.
4^ elem.
5^ elem.
1^ media
2^ media
Gio.
Mar.
Mar.
Gio.
Mar..
Gio.
16.30 - 17.45
16.30 - 17.45
16.30 - 17.45
16.30 - 17.45
16.30 - 17.45
18.00 - 19.00
La catechesi ha inizio Martedì
30 settembre 2014 alle 16.30 in
chiesa con le classi 3^ e 4^
elementare e 1^ media
- Messa ogni Domenica alle ore
9.30 e dalla 2^ media, alle ore
11.00.
Al più presto comunicheremo gli
orari dei gruppi di 3^ media e
superiori.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli questa parabola: «Il regno dei
cieli è simile a un padrone di casa che
uscì all’alba per prendere a giornata
lavoratori per la sua vigna. Si accordò
con loro per un denaro al giorno e li
mandò nella sua vigna. Uscito poi verso
le nove del mattino, ne vide altri che
stavano in piazza, disoccupati, e disse
loro: Andate anche voi nella vigna; quello
che è giusto ve lo darò. Ed essi
andarono. Uscì di nuovo verso
mezzogiorno e verso le tre, e fece
altrettanto. Uscito ancora verso le
cinque, ne vide altri che se ne stavano lì
e disse loro: Perché ve ne state qui tutto
il giorno senza far niente?. Gli risposero:
Perché nessuno ci ha presi a giornata.
Ed egli disse loro: Andate anche voi nella
vigna. Quando fu sera, il padrone della
vigna disse al suo fattore: Chiama i
lavoratori e dai loro
la paga, incominciando dagli ultimi fino
ai primi. Venuti quelli delle cinque del
pomeriggio, ricevettero ciascuno un
denaro. Quando arrivarono i primi,
pensarono che avrebbero ricevuto di più.
Ma anch’essi ricevettero ciascuno un
denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano
contro il padrone dicendo: Questi ultimi
hanno lavorato un’ora soltanto e li hai
trattati come noi, che abbiamo sopportato
il peso della giornata e il caldo. Ma il
padrone, rispondendo a uno di loro, disse:
Amico, io non ti faccio torto. Non hai
forse concordato con me per un denaro?
Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare
anche a quest’ultimo quanto a te: non
posso fare delle mie cose quello che
voglio? Oppure tu sei invidioso perché
io sono buono?. Così gli ultimi saranno
primi e i primi, ultimi».
Mt 20,1-16
AVVISO: da merc. 1 ott. riprende la messa feriale della sera ore 19
Chiediamo scusa per le
precedenti errate pubblicazioni
degli orari dovuti a sviste di
stampa.
GIORNATA LEADER
CELLULE DEL NORDEST
Ieri sabato 20 settembre si è svolta
nel nostro patronato la giornata leader
della cellule del Nordest.
Il tema della riflessione
“Lingue di fuoco
su ciascuno di loro” (At. 2,3)
è stato svolto da Maria Ester Cruz.
Un grande grazie a tutt i i
collaboratori che hanno accolto più di
centocinquanta persone provenienti
dalle parrocchie con le Cellule, da
Trieste al Garda.
CELEBRAZIONE PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE FRANCESCO AL SACRARIO MILITARE DI
REDIPUGLIA NEL CENTENARIO DELL’INIZIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Sabato, 13 settembre 2014
OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Dopo aver contemplato la bellezza del
paesaggio di tutta questa zona, dove uomini
e donne lavorano portando avanti la loro
famiglia, dove i bambini giocano e gli anziani
sognano… trovandomi qui, in questo luogo,
vicino a questo cimitero, trovo da dire
soltanto: la guerra è una follia.
Mentre Dio porta avanti la sua creazione,
e noi uomini siamo chiamati a collaborare
alla sua opera, la guerra distrugge. Distrugge
anche ciò che Dio ha creato di più bello:
l’essere umano. La guerra stravolge tutto,
anche il legame tra i fratelli. La guerra è folle,
il suo piano di sviluppo è la distruzione:
volersi sviluppare mediante la distruzione!
La cupidigia, l’intolleranza, l’ambizione al
potere… sono motivi che spingono avanti
la decisione bellica, e questi motivi sono
spesso giustificati da un’ideologia; ma prima
c’è la passione, c’è l’impulso distorto.
L’ideologia è una giustificazione, e quando
non c’è un’ideologia, c’è la risposta di Caino:
“A me che importa?”. «Sono forse io il
custode di mio fratello?» (Gen 4,9). La guerra
non guarda in faccia a nessuno: vecchi,
bambini, mamme, papà… “A me che
importa?”.
Sopra l’ingresso di questo cimitero,
aleggia il motto beffardo della guerra: “A me
che importa?”. Tutte queste persone, che
riposano qui, avevano i loro progetti,
avevano i loro sogni…, ma le loro vite sono
state spezzate. Perché? Perché l’umanità ha
detto: “A me che importa?”.
Anche oggi, dopo il secondo fallimento
di un’altra guerra mondiale, forse si può
parlare di una terza guerra combattuta “a
pezzi”, con crimini, massacri, distruzioni…
Ad essere onesti, la prima pagina dei
giornali dovrebbe avere come titolo: “A me
che importa?”. Caino direbbe: «Sono forse io
il custode di mio fratello?».
Questo atteggiamento è esattamente
l’opposto di quello che ci chiede Gesù nel
Vangelo. Abbiamo ascoltato: Lui è nel più
piccolo dei fratelli: Lui, il Re, il Giudice del
mondo, Lui è l’affamato, l’assetato, il
forestiero, l’ammalato, il carcerato… Chi si
prende cura del fratello, entra nella gioia del
Signore; chi invece non lo fa, chi con le sue
omissioni dice: “A me che importa?”, rimane
fuori.
Qui e nell’altro cimitero ci sono tante
vittime. Oggi noi le ricordiamo. C’è il pianto,
c’è il lutto, c’è il dolore. E da qui ricordiamo le
vittime di tutte le guerre.
Anche oggi le vittime sono tante… Comeè
possibile questo? E’ possibile perché anche
oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani
geopolitici, avidità di denaro e di potere,
c’è l’industria delle armi, che sembra essere
tanto importante!
E questi pianificatori del terrore, questi
organizzatori dello scontro, come pure gli
imprenditori delle armi, hanno scritto nel
cuore: “A me che importa?”.
E’ proprio dei saggi riconoscere gli errori,
provarne dolore, pentirsi, chiedere perdono
e piangere.
Con quel “A me che importa?” che
hanno nel cuore gli affaristi della guerra,
forse guadagnano tanto, ma il loro cuore
corrotto ha perso la capacità di piangere.
Caino non ha pianto. Non ha potuto
piangere. L’ombra di Caino ci ricopre oggi
qui, in questo cimitero. Si vede qui. Si vede
nella storia che va dal 1914 fino ai nostri
giorni. E si vede anche nei nostri giorni.
Con cuore di figlio, di fratello, di padre,
chiedo a tutti voi e per tutti noi la
conversione del cuore: passare da “A me
che importa?”, al pianto. Per tutti i caduti
della “inutile strage”, per tutte le vittime
della follia della guerra, in ogni tempo. Il
pianto. Fratelli, l’umanità ha bisogno di
piangere, e questa è l’ora del pianto.
PAPA FRANCESCO UDIENZA GENERALE Piazza San Pietro Mercoledì, 17 settembre 2014
La Chiesa: 6. Cattolica e Apostolica
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
In questa settimana continuiamo a parlare
sulla Chiesa. Quando professiamo la nostra
fede, noi affermiamo che la Chiesa è
“cattolica” e “apostolica”. Ma qual è
effettivamente il significato di queste due
parole, di queste due note caratteristiche della
Chiesa? E che valore hanno per le comunità
cristiane e per ciascuno di noi?
1. Cattolica significa universale. Una
definizione completa e chiara ci è offerta da
uno dei Padri della Chiesa dei primi secoli,
san Cirillo di Gerusalemme, quando afferma:
«La Chiesa senza dubbio è detta cattolica,
cioè universale, per il fatto che è diffusa
ovunque dall’uno all’altro dei confini della
terra; e perché universalmente e senza
defezione insegna tutte le verità che devono
giungere a conoscenza degli uomini, sia
riguardo alle cose celesti, che alle terrestri»
(Catechesi XVIII, 23).
Visitate
il
sito
internet
Segno evidente della cattolicità della Chiesa
è che essa parla tutte le lingue. E questo non
è altro che l’effetto della Pentecoste (cfr At
2,1-13): è lo Spirito Santo, infatti, che ha messo
in grado gli Apostoli e la Chiesa intera di far
risuonare a tutti, fino ai confini della terra, la
Bella Notizia della salvezza e dell’amore di
Dio. Così la Chiesa è nata cattolica, cioè
“sinfonica” fin dalle origini, e non può che
essere
cattolica,
proiettata
all’evangelizzazione e all’incontro con tutti.
La Parola di Dio oggi si legge in tutte le lingue,
tutti hanno il Vangelo nella propria lingua,
per leggerlo. E torno sullo stesso concetto: è
sempre buono prendere con noi un Vangelo
piccolo, per portarlo in tasca, nella borsa e
durante la giornata leggerne un passo. Questo
ci fa bene. Il Vangelo è diffuso in tutte le lingue
perché la Chiesa, l’annuncio di Gesù Cristo
Redentore, è in tutto il mondo. E per questo
si dice la Chiesa è cattolica, perché è
universale.
2. Se la Chiesa è nata cattolica, vuol dire che
è nata «in uscita», che è nata missionaria. Se
gli Apostoli fossero rimasti lì nel cenacolo,
senza uscire a portare il Vangelo, la Chiesa
sarebbe soltanto la Chiesa di quel popolo, di
quella città, di quel cenacolo. Ma tutti sono
usciti per il mondo, dal momento della nascita
della Chiesa, dal momento che è disceso su
di loro lo Spirito Santo. E per questo la Chiesa
è nata “in uscita”, cioè missionaria. È quello
che esprimiamo qualificandola apostolica,
perché l’apostolo è quello che porta la buona
notizia della Risurrezione di Gesù. Questo
termine ci ricorda che la Chiesa, sul
fondamento degli Apostoli e in continuità con
essi - sono gli Apostoli che sono andati e
hanno fondato nuove chiese, hanno
costituito nuovi vescovi e così in tutto il
mondo, in continuità. Oggi tutti noi siamo in
continuità con quel gruppo di Apostoli che
ha ricevuto lo Spirito Santo e poi è andato in
“uscita”, a predicare -, è inviato a portare a
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tutti gli uomini questo annuncio del Vangelo,
accompagnandolo con i segni della tenerezza
e della potenza di Dio. Anche questo deriva
dall’evento della Pentecoste: è lo Spirito
Santo, infatti, a superare ogni resistenza, a
vincere la tentazione di chiudersi in sé stessi,
tra pochi eletti, e di considerarsi gli unici
destinatari della benedizione di Dio. Se ad
esempio alcuni cristiani fanno questo e
dicono: “Noi siamo gli eletti, solo noi”, alla
fine muoiono. Muoiono prima nell’anima, poi
moriranno nel corpo, perché non hanno vita,
non sono capaci di generare vita, altra gente,
altri popoli: non sono apostolici. Ed è proprio
lo Spirito a condurci incontro ai fratelli, anche
a quelli più distanti in ogni senso, perché
possano condividere con noi l’amore, la pace,
la gioia che il Signore Risorto ci ha lasciato in
dono.
3. Che cosa comporta, per le nostre comunità
e per ciascuno di noi, far parte di una Chiesa
che è cattolica e apostolica? Anzitutto,
significa prendersi a cuore la salvezza di
NUOVO PARROCO
A SAN PIETRO ORSEOLO
Nella vicina Parrocchia di San Pietro
Orseolo, sabato prossimo 27 settembre alle ore 16 ci sarà l’ingresso del
nuovo parroco don Corrado Canizzaro.
Il Patriarca lo presenterà alla
comunità. Durante la celebrazione
proferirà il Credo e sarà insediato nel
suo compito di Pastore offredogli i segni
della Parola, del Pane, del Tabernacolo.
A don Corrado, già stimato insegnante
di Etica, va l’augurio di essere il segno di
“Gesù Buon Pastore” nella comunità
che don Rinaldo lascia dopo tanti anni di
ministero.
tutta l’umanità, non sentirsi indifferenti o
estranei di fronte alla sorte di tanti nostri
fratelli, ma aperti e solidali verso di loro.
Significa inoltre avere il senso della pienezza,
della completezza, dell’armonia della vita
cristiana, respingendo sempre le posizioni
parziali, unilaterali, che ci chiudono in noi
stessi.
Far parte della Chiesa apostolica vuol dire
essere consapevoli che la nostra fede è
ancorata all’annuncio e alla testimonianza
degli stessi Apostoli di Gesù – è ancorata là,
è una lunga catena che viene di là –; e perciò
sentirsi sempre inviati, sentirsi mandati, in
comunione con i successori degli Apostoli,
ad annunciare, con il cuore pieno di gioia,
Cristo e il suo amore a tutta l’umanità. E qui
vorrei ricordare la vita eroica di tanti, tanti
missionari e missionarie che hanno lasciato
la loro patria per andare ad annunciare il
Vangelo in altri Paesi, in altri Continenti. Mi
diceva un Cardinale brasiliano che lavora
5° CONVEGNO NAZIONALE
EUCARISTICO
9 - 12 ottobre 2014
SANTUARIO DELL’AMORE
MISERICORDIOSO
COLLEVALENZA (Perugia)
L’incontro si svolgerà nell’ambito del
Giubileo Eucaristico della Diocesi di BolsenaOrvieto che celebra il 750° anniversario del
Miracolo eucaristico di Bolsena e l’origine
della festa del Corpus Domini. Informazioni in
segreteria.
APERTURA MERCATINO
Avvertiamo che lunedì 29 settembre riapre
il mercatino di beneficenza con orario 16 18. Continuerà il giovedì e poi le prossime
settimane sempre il lunedì e il giovedì.
PELLEGRINAGGI MARIANI
Anche quest’anno, come i due precedenti
anni pastorali, il Patriarca Francesco guiderà
i Pellegrinaggi Mariani dei primi sabati del
mese per invocare vocazioni sacerdotali e
religiose.
Ecco il calendario:
4 ott. Gesuati/Salute, Venezia;
8 nov. S. Maria Assunta, Borbiago;
6 dic. S. Maria Elisabetta, Lido-VE;
10 gen.. S. Maria del Carmelo, Favorita;
7 feb.. Ss. Redentore, Giudecca VE;
7 mar. S.M. Elisabetta, Cavallino;
11 ap. S. Giovanni e Paolo, Venezia;
2 mag. S. Maria di Lourdes, Mestre;
6 giu. S. Maria di Nazaret, Venezia.
Incontri ore 7.30 e inizio rosario meditato;
ore 8.15 circa, s. Messa presieduta dal
Patriarca; al termine colazione fraterna.
Visitate
il
sito
internet
MANDATO
- Venerdì 3 ottobre h. 18.30 nella
chiesa del Sacro Cuore, in via Aleardi
a Mestre il Patriarca Francesco
consegnerà il “Mandato” agli
evangelizzatori, ai catechisti e agli
educatori alla fede
PREGHIERE DEL MATTINO
PER MAMME E BAMBINI
Ogni mattina alle 8.00 in
cappellina bambini e mamme possono
iniziare la giornata e la scuola con le
preghiere del mattino davanti a Gesù
Eucaristia.
abbastanza in Amazzonia, che quando lui va
in un posto, in un paese o in una città
dell’Amazzonia, va sempre al cimitero e lì vede
le tombe di questi missionari, sacerdoti,
fratelli, suore che sono andati a predicare il
Vangelo: apostoli. E lui pensa: tutti questi
possono essere canonizzati adesso, hanno
lasciato tutto per annunciare Gesù Cristo.
Rendiamo grazie al Signore perché la nostra
Chiesa ha tanti missionari, ha avuto tante
missionarie e ne ha bisogno di più ancora!
Ringraziamo il Signore di questo. Forse fra
tanti giovani, ragazzi e ragazze che sono qui,
qualcuno ha voglia di diventare missionario:
vada avanti! E’ bello questo, portare il Vangelo
di Gesù. Che sia coraggioso e coraggiosa!
Chiediamo allora al Signore di rinnovare in
noi il dono del suo Spirito, perché ogni
comunità cristiana e ogni battezzato sia
espressione della santa madre Chiesa
cattolica e apostolica.
Papa Francesco
PASTORALE MISSIONARIA
Domenica prossima 28 sett. alle
15.00 a Zelarino Casa card. Urbani,
primo incontro formativo sulla Evangelii
Gaudium. La trasformazione missionaria
della Chiesa (n.19) e preparazione al
mese missionario 2014.
SEMINARIO PATRIARCALE
Martedì 23 set. con i Vespri riprende
la vita comunitaria in seminario.Raccomandiamo la preghiera di tutti
per i seminaristi, i loro superiori e per il
dono di nuove vocazioni.
CALENDARIO LITURGICO
21 - Dom - Il Signore è vicino a chi lo invoca.
Is 55,6-9; Sal 144; Fil 1,20c-24.27a;
Mt 20,1-16.
22 - Lun. Il giusto abiterà sulla tua santa
montagna, Signore. Pr 3,27-35; Sal 14;
Lc 8,16-18.
23 - Mar. 25. Guidami, Signore, sul sentiero
dei tuoi comandi Pr 21,1-6.10-13; Sal 118;
Lc 8,19-21.
24 - Mer. Lampada per i miei passi, Signore,
è la tua parola Pr 30,5-9; Sal 118; Lc 9,1-6.
25 - Gio. Signore, tu sei stato per noi un
rifugio di generazione in generazione.
Qo 1,2-11; Sal 89; Lc 9,7-9.
26 - Ven. Benedetto il Signore, mia roccia
Qo 3,1-11; Sal 143; Lc 9,18-22.
27 - Sab. Signore, tu sei stato per noi un
rifugio di generazione in generazione.
Qo 11,9 - 12,8; Sal 89; Lc 9,43b-45.
28 - Dom. Ricordati, Signore, della tua
misericordia. Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11;
Mt 21,28-32.
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MATRIMONIO CRISTIANO
Sabato 27 settembre celebreranno
all’altare il loro matrimonio Davide
Pauletto e Frecelie Balderas. Ai
giovani sposi giungano le felicitazioni e
gli auguri di tutta la comunità.
ANNIVERSARIO
DI MATRIMONIO
Sabato 27 alle 18.30 celebreranno le
nozze d’argento Mario Salvini e
Beatrice Sottana. La comunità augura
ogni bene ancora per lunghi anni
insieme.
NELLA CASA DEL PADRE
Celebrazioni di Eucaristia di
commiato:
- Mercoledì 17 di Gianna Menegon
in Favetta.di Via Buozzi;
- Giovedì 18 di Gastone Zuccato di
via San Donà.
- Lunedì 22 alle 11 di Gennaro
Colosimo di via Presanella.
Ai loro familiari porgiamo le
condoglianze della comunità.
PARROCCHIA SANTA MARIA GORETTI - VICOLO DELLA PINETA - MESTRE
SCHEDA DI ADESIONE ALLA CATECHESI
I sottoscritti ................................................................................................... ........................................genitori di
Cognome................................................................................................ Nome...........................................................
Nato/a.........................................................................................il................................................................................
Indirizzo..................................................................................................... ....Tel.........................................................
chiedono che il/la loro figlio/a possa partecipare alla catechesi per l’Anno Catechistico 2014/2015 nella classe...............
Con la presente si impegnano a far frequentare le Messe festive e l’incontro settimanale e chiedono possa
partecipare a tutte le attività formativa, culturali e ricreative del patronato parrocchiale.
Firma dei genitori .........................................................
ATTENZIONE: Questa scheda va compilata solo da chi frequenterà il Catechsimo per la prima volta
(2^ elementare) e da chi ha cambiato indirizzo o telefono e consegnata in ufficio parrocchiale