Testo di Francesco Petretti © SVEN ZACEK - NIKON D3; 200 MM; 1/800 SEC; F 3,5; ISO 800 Ma non è il solo a profittarne: per primi sono arrivati volpi rosse e cani procioni, buffi e irascibili animali, molto fotogenici, che sembrano un po’ procioni, in realtà sono parenti del lupo e della volpe. All’improvviso volpi e cani procioni si sono dileguati, è calato un grande silenzio: in un angolo, non me ne ero accorto, parzialmente coperto da un tronco, un gigantesco maschio di orso bruno stava studiando la situazione. Poi è avanzato, fermandosi ogni tanto a raccogliere odori levando il muso in alto: era a meno di trenta metri di distanza, con la telecamera e un teleobiettivo da 300 mm riempiva completamente il fotogramma. Ha raggiunto il cibo, nascosto sotto un tronco: con un solo colpo di zampa ha spostato l’ostacolo e ha iniziato a mangiare, fermandosi ogni tanto per puntare gli occhi verso il capanno. © NEIL ALDRIDGE, WWW.CONSERVATIONPHOTOJOURNALISM.COM CANON EOS 5D MARK II; 560 MM; 1/40 SEC; F 4,0; ISO 1250 gno, quello delle giornate lunghissime che non finiscono mai, con l’obiettivo di vedere, fotografare e filmare uccelli del grande nord e soprattutto grandi animali. Mi avevano promesso un incontro ravvicinato con l’orso. E così è stato. Alle sette di sera, in una bella giornata serena e luminosa, dopo aver attraversato a piedi un grande bosco di pini, abeti e betulle per circa un chilometro, su un comodo sentiero pianeggiante, sono stato “alloggiato” in una casetta di legno, munita di finestrelle sul davanti e di una serie di letti a castello sul retro. La consegna: “restare lì dentro fino all’indomani mattina, non parlare, non fare rumore”. Davanti alle finestrelle, ben realizzate per l’impiego di treppiede e teleobbiettivo, si estende una radura con grandi alberi ben distanziati, ed è qui che l’orso viene attirato con qualche offerta di cibo. © NEIL ALDRIDGE, WWW.CONSERVATIONPHOTOJOURNALISM.COM CANON EOS 1D MARK III; 560 MM; 1/160 SEC; F 4,0; ISO 800 62 - OASIS l’Estonia, stretta fra la Finlandia e la Russia, è un paese assolutamente particolare non solo per aspetti socio culturali e linguistici, che la avvicinano molto alla Svezia e alla Finlandia, ma anche per l’ambiente. Piatta, praticamente disabitata poiché vi sono un milione e trecentomila abitanti (quanto quelli di qualche quartiere di Roma), servita da un ottimo reticolo di strade che attraversano brughiere, costeggiano la riva del mar Baltico e penetrano nella taiga, l’Estonia è un paese delizioso e accogliente, con guest house che permettono un soggiorno economico e confortevole, soprattutto se ci appoggia alla compagnia locale Estonia Nature Tours, un gruppo di naturalisti appassionati di piante e animali che hanno deciso di far scoprire il loro mondo al resto degli europei e non solo. Così sono andato anche io, nel mese di giu- © REMO SAVISAAR - CANON EOS 1D MARK III; 180 MM; 1/800 SEC; F 8,0; ISO 640 © NEIL ALDRIDGE, WWW.CONSERVATIONPHOTOJOURNALISM.COM - CANON EOS 1D MARK III; 13 MM; 1/100 SEC; F 8,0; ISO 200 N ell’estremo nord est dell’Europa, in quell’angolo del mar Baltico stretto fra la penisola scandinava e il continente, una piccola nazione, circa 45.000 chilometri quadrati (poco più di un decimo dell’Italia) gareggia per il titolo di cuore selvaggio dell’Europa. Fa parte delle repubbliche del mar Baltico, che a scuola ci insegnavano essere tre: Estonia, Lettonia e Lituania. Pochi di noi, siamo onesti, hanno approfondito la loro conoscenza, finchè anche questi nostri concittadini europei non si sono liberati dall’influenza sovietica e si sono affacciati, fra i primi, nel nostro mondo occidentale. Si è così scoperto che le repubbliche del Baltico sono in realtà tre nazioni profondamente diverse fra loro e che La variegata fauna dell’Estonia include specie molto ricercate dai fotografi come il cane procione, nella foto in basso, e il raro orso bruno, presente nelle grandi foreste OASIS - 63 Nelle grandi distese di brughiere e paludi affacciate sulle coste del mar Baltico, il volo degli stormi di cigni offre uno spettacolo naturale di grande bellezza Le grandi aquile sono diffuse e facilmente osservabili nei parchi, dove vengono attratte con offerte di cibo nei pressi dei capanni e delle torrette di avvistamento © LUKE MASSEY WWW.LMASSEYIMAGES.COM - CANON EOS 1D MARK IV; 500 MM; 1/320 SEC; F 4,0; ISO 1000 © NEIL ALDRIDGE, WWW.CONSERVATIONPHOTOJOURNALISM.COM - CANON EOS 1D MARK III; 560 MM; 1/400 SEC; F 4,0; ISO 640 Il cuore selvaggio d’Europa © TARVO VALKER - NIKON D60; 300 MM; 1/250 SEC; F 6,3; ISO 400 ochi altri Paesi, in Europa, offrono altrettante opportunità agli appassionati di birdwatching. Stagni, dune, foreste secolari e brughiere ospitano un’avifauna ricchissima, con specie altrove rare o scomparse. In alcune località coabitano otto specie di picchi, inclusi il picchio nero, il picchio tridattilo e il raro picchio cenerino. Tra i passeriformi occorre citare alcune rarità come la cannaiola di Blith, il forapaglie macchiettato, l’usignole maggiore, lo zigolo giallo e il ciuffolotto scarlatto. Anche l’elenco dei rapaci è lunghissimo e include aquile di mare, aquile anatraie minori e albanelle reali. P © STANISLAO BASILEO - NIKON D4; 600 MM; 1/500 SEC; F 5,6; ISO 200 © REMO SAVISAAR - CANON EOS 1D MARK III; 17 MM; 0,5 SEC; F 13; ISO 50 Piatta e praticamente disabitata, l’Estonia è servita da un ottimo reticolo di strade che attraversano paludi, brughiere e foreste secolari e costeggiano le rive del mar Baltico nutile dire che nessuno ha chiuso occhio quella notte: andato via l’orso sono tornati i cani procioni, poi è venuto un secondo orso e al mattino era tutto un via vai di uccelli che rimediavano qualcosa da mangiare. L’orso è uno degli abitanti dell’estremo lembo orientale dell’Estonia, dove inizia la taiga, la grande foresta che attraversa tutta la Siberia e termine sulle coste dell’Oceano Pacifico. Ci sono fiumi abitati dai castori e laghi dove nidificano le strolaghe. Il canto nuziale di questi uccelli è uno dei suoni più magici delle solitudini boreali e va ascoltato quando il sole di mezzanotte sfiora l’orizzonte stagliando la sagoma dei pini silvestri e delle betulle contro le acque ferme di un lago. Chi mi segue, sa che mi interessa tutto della natura, ma resto in fondo un inguaribile birdwatcher con la passione degli uccelli e devo dire che cinque giorni in Estonia mi hanno “regalato” quasi dieci specie nuove per la mia li- 66 - OASIS fe list: dieci specie che solo la guida attenta dei bravi naturalisti estoni mi ha aiutato a individuare. Cominciamo dai picchi: in alcuni boschi coabitano otto specie. A me interessavano il picchio cenerino e il tridattilo che si inerpicavano su altissimi pini, ma non ho certo ignorato un bel picchio nero. Poi veniamo ai passeriformi, trascurando un incontro con una femmina di gallo cedrone accompagnata dai pulcini. E qui l’elenco è decisamente lungo, ma è obbligo citare almeno il forapaglie macchiettato, la cannaiola di Blith, l’usignolo maggiore, il ciuffolotto scarlatto, e poi le specie più comuni ma non meno interessanti, dalla cesena alla balia nera, dal luì grosso alla cincia alpestre, dalla tordela allo zigolo giallo. Ho visto aquile anatraie minori, albanelle reali e falchi pecchiaioli, ma lo spettacolo offerto dall’aquila di mare è stato veramente notevole. E’ un rapace grande e pesante. Sembra un vecchio aereo da guerra dalla sagoma tozza e dal volo affaticato, perché la stazza è considerevole: quelle ali, infatti, devono sorreggere quasi sei chili di peso. Il suo carico alare, cioè il rapporto fra il peso e la superficie delle ali nella massima estensione, sfiora i 70 grammi per centimetro quadrato, valore superiore ai 65 grammi per centimetro quadrato dell’aquila reale e ai 53 dell’eterea aquila delle steppe. Non può quindi permettersi di picchiare a vuoto, perché dopo ogni discesa deve guadagnare quota a grande fatica. Ma quando intravvede la sagoma subacquea del pesce che scivola fra i carici, a un pelo dalla superficie del lago, allora tenta il colpo senza pensarci due volte. Cerca la direzione del vento per raggiungere la posizione di stallo, china il capo in basso e distende la coda. Le ali si chiudono, le zampe calano come il carrello di un aereo, l’aquila perde portanza e acquista velocità nella picchiata verso il basso, molto obliqua. © SVEN ZACEK I Nelle grandi e antiche foreste del Paese vivono molti mammiferi ormai rari o scomparsi nel resto dell’Europa, come i lupi, le linci e una popolazione di oltre 800 orsi bruni OASIS - 67 © REMO SAVISAAR - CANON EOS 1D MARK III; 420 MM; 1/1250 SEC; F 5,6; ISO 400 © REMO SAVISAAR - CANON EOS 1D MARK IV; 420 MM; 1/1250 SEC; F 5,6; ISO 1000 La presenza di carcasse e cibo davanti ai capanni attira diversi predatori come aquile, orsi e volpi, ma anche gazze, corvi e varie specie di rapaci A l momento di toccare l’acqua, l’aquila si impenna verso l’alto, le zampe sono ormai completamente distese e sollevano un grande spruzzo, mentre le ali cominciano a battere poderose per portare in alto il rapace che stringe fra gli artigli un lucido corpo guizzante. Le aquile di mare si vedono un po’ ovunque in Estonia, anche nell’isola di Hyumaa, una delle più grandi del mar Baltico, questo particolare specchio di mare caratterizzato da una bassa salinità. 68 - OASIS Una visita alle sue coste, raggiungibili con breve traversata in traghetto (che si fa rigorosamente sul ponte con l’occhio incollato al binocolo per osservare quattrocchi, orchi marini e strolaghe), porta fra beccacce di mare e sterne, gavine ed edredoni, pavoncelle e pettegole, corrieri grossi e beccaccini tutti impegnati nella riproduzione, con i loro caratteristici e vociferi corteggiamenti aerei. L’isola si può visitare anche in bicicletta e ci sono molti confortevoli bed & breakfast che danno la possibilità di prolungare il soggiorno perché qui, in giugno, fioriscono le più grandi orchidee europee: le bellissime scarpette di Venere. Mi aspettavo solo qualche pianta, e quindi non ero preparato alla vista di un intero bosco tappezzato di scarpette di Venere: uno spettacolo entusiasmante che ho provato a fissare anche sul mio taccuino da viaggio. Le orchidee sono un pezzo forte della natura estone, anche perché la parte del ter- ritorio occupata da una attività agricola estensiva è molto naturale, con vasti prati, spesso umidi, poco disturbati dalle attività umane. Lì si possono trovare decine di specie di orchidee, alcune poco appariscenti, altre molto vistose, e se la loro osservazione si fa accompagnati dal “crek crek” del re di quaglie e dal volo delle cicogne che fanno il nido sui pali del telefono... che dire. E’ un cuore selvaggio dell’Europa alla portata di tutti. Consigli per la visita L’Estonia è un paese moderno, con un’ottima rete di telefonia mobile e un collegamento internet eccellente. In più è dotato di una rete di strade adeguate e di una serie di alloggi (piccoli alberghi e bed &breakfast economici). La moneta è l’euro, le carte di credito sono molto utilizzate e i prezzi sono più o meno come quelli in Italia. Si mangia bene e i collegamenti aerei con l’Italia sono assicurati sia da voli diretti per Tallinn, la capitale, sia da coincidenze via Helsinki o da altre città europee. Non occorre il visto, è gradita una assicurazione contro infortuni e per l’assistenza medica e si può programmare la visita nella buona stagione (giugno è il mese ideale per uccelli, orchidee ed orsi, settembre è ottimo per orsi, alci e uccelli migratori), ma anche nel cuore dell’inverno, quando il paesaggio assume aspetti fiabeschi e decine di aquile di mare, aquile reali e corvi imperiali si radunano insieme in siti di alimentazione. OASIS - 69 © ROBERTO MARCON - PANASONIC DMC-LX3; 12,8 MM; 1/640 SEC; F 4,0; ISO 80 © NEIL ALDRIDGE, WWW.CONSERVATIONPHOTOJOURNALISM.COM - CANON EOS 1D MARK III; 10 MM; 1/30 SEC; F 14; ISO 200 Turisti e birdwatcher osservano gli uccelli da una torretta Capanni e torri permettono di osservare la fauna nei parchi. Sotto, il naturalista Francesco Petretti Un viaggio in Estonia n Estonia con il naturalista Francesco Petretti: un tour appositamente studiato per osservare e fotografare l’orso bruno, il cane procione, le aquile di mare e anatraie minori e le numerose specie di uccelli. L'Estonia è un paese sicuro ed economico, in cui quattro stagioni ricche di spettacoli naturali. Da mercoledi 3 Giugno a Domenica 7 giugno 2015. Gruppo: 10/14 pax. Prezzo: 995 € Estonian Nature Tours è un'organizzazione di naturalisti e viaggiatori estoni in grado di offrire vacanze-naturalistiche confortevoli, tutto compreso, con la possibilità di fotografare la grande fauna e anche di conoscere la realtà di un paese che conserva le sue antiche tradizioni. Oltre al viaggio con il nostro Direttore scientifico, Estonia Nature Tours organizza una serie di spedizioni accompagnate da naturalisti e fotografi. Dal 23 al 31 maggio 2015: tour fotografico con i fotografi Neil Aldrige e Remo Savisaar. Incontro con l'aquila di mare: settembre-ottobre e febbraio-marzo. Il castoro: aprile - ottobre. Orso bruno: maggio- giugno e settembre-ottobre. E-mail: [email protected] / Tel: +372 5349 6695 / Web: www.naturetours.ee I 70 - OASIS L a compagnia Estonia Nature Tours (www.naturetours.ee) organizza viaggi di ogni tipo, della durata di un solo week-end (magari per un incontro ravvicinato con l’orso), o più lunghi, per attraversare tutto il paese e trascorrere una serata nella foresta in attesa che lo scoiattolo volante esca dalla sua tana nel tronco di un albero! Si viaggia in gruppi molto piccoli, selezionati, composti da veri appassionati che vengono da tutta l’Europa e che hanno la possibilità di scambiare notizie con i naturalisti che guidano la spedizione. In linea di massima tutto il paese è visitabile, ma una attenzione particolare viene riservata alle isole Saaremaa e Hiiumaa e a molte aree protette del Nord Ovest, come la penisola Noarootsi, la riserva di Puhtu-Laelatu e il parco nazionale di Matsalu. Nei prati alberati di Laelatu, fra Puhtu and Pivaroots, sono state censite 25 specie di orchidee. Qui gli appassionati di entomologia possono dedicarsi all’osservazione di farfalle e libellule. L’isola di Hiiumaa, particolarmente interessante per gli uccelli marini e di ripa e per le orchidee scarpette di Venere, e infine l’estremo e selvaggio nord-est, in prossimità del confine con la Russia. Il paradiso dei mammiferi N on solo uccelli, ma anche molti mammiferi popolano le foreste dell’Estonia, i suoi laghi e i suoi fiumi. E se alcuni sono di piccole dimensioni, come lo scoiattolo volante e il visone europeo, forse il mammifero più minacciato d’Europa di cui è stata effettuata con successo la reintroduzione nell’isola di Hiiumaa a cura dello zoo di Tallinn, altri sono i campioni europei per taglia, veri e propri Big Five. Fra questi l’alce, diffusa in tutta la nazione con più di diecimila esemplari, il capriolo, l’orso bruno, circa 800 esemplari, il lupo, la lince. Non è facile vederli, ma con la pazienza e la guida dei naturalisti locali, gli incontri non mancheranno. © TUULI MANN - CANON EOS 60D; 47 MM; 1/1600 SEC; F 4,0; ISO 800 CON FR ANCESCO PETRETTI ❒ FRANCESCO PETRETTI OASIS - 71
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