Approvato il PAI 2014 - Istituto Comprensivo Piazza De Cupis

IC PIAZZA DE CUPIS
ROMA
Accogliere – Condividere – Integrare
per una cultura di pace
Piano Annuale per l’Inclusione
a.s. 2014/2015
approvato dal Collegio docenti del
30 giugno 2014
L' Istituto Comprensivo " Piazza De Cupis" si propone di potenziare la cultura dell'inclusione in
modo efficace, rispondendo alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati
periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali.
A tal fine si intende:
 Creare un ambiente accogliente e di supporto
 Sostenere l'apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione
educativa in tutta la scuola
 Promuovere l'attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento
 Centrare l'intervento sulla classe in funzione dell'alunno
 Favorire l'acquisizione di competenze collaborative
 Promuovere pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le
componenti della comunità educante.
Obbiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l'apprendimento e la
partecipazione sociale attraverso l'utilizzo di facilitatori e l'analisi dei fattori contestuali, sia
personali che ambientali.
DESTINATARI
Sono destinatari dell'intervento tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
Disabilità (L.104/92); Disturbi evolutivi specifici (L. 170/2010, L.53/2003); Alunni con svantaggio
socio-economico, svantaggio linguistico e/o culturale.
Definizione di Bisogno Educativo Speciale:
la Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 ricorda che " ogni alunno, con continuità o per
determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici,
fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole
offrano adeguata e personalizzata risposta".
Piano annuale Inclusione – IC Piazza De Cupis - Roma
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
1.
Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
82
2.
DSA
47
3.
Deficit del linguaggio
28
4.
Deficit della coordinazione motoria
14
5.
ADHD di tipo lieve
9
6.
Disturbo dello spettro autistico di tipo lieve
3
7.
Disturbo oppositivo provocatorio
7
8.
Alunni stranieri scarsamente alfabetizzati
80
9.
Alunni con disagio socio culturale
110
10. Alunni con disagio sociale-relazionale
16
Totali
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC (Assistente Educativo Culturale)
L'operatore AEC ha il compito di realizzare nella
quotidianità il piano d'intervento predisposto, contribuendo ad
una migliore qualità della vita dell'utente, attraverso lo
sviluppo dell'autosufficienza, autoefficacia e la crescita delle
potenzialità individuali, è quindi mediatore del contesto psicosociale. La figura dell'assistente, anche se non propriamente
specialistica, ha una valenza riabilitativa e terapeutica per
quanto riguarda tutte le mansioni che le competono: la
creazione di una relazione significativa con l'utente, condizione
preliminare e necessaria per la realizzazione del piano
previsto; il supporto nell'attività didattico/educativa per
l'intero orario scolastico per quanto riguarda l'attività
ludico/motoria; la collaborazione con gli operatori presenti
quali docenti e insegnanti di sostegno ed operatori del trasporto
scolastico; accompagno esterno in caso di gite scolastiche o visite
guidate; la vigilanza , accompagnamento; l'assistenza nei
servizi igienico/sanitari e l'ausilio nella consumazione del
pasto, nel caso di autonomia funzionale totalmente o
parzialmente assente, oppure presente, ma a rischio di
regressione; la collaborazione nei settori educativo/scolastici
per l'organizzazione e svolgimento di attività ludico/motorie e
sportive, sia all'interno che all'esterno delle strutture
scolastiche.
Piano annuale Inclusione – IC Piazza De Cupis - Roma
396
Prevalentemente utilizzate in…
Sì / No
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
si
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
no
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
L’assistente alla comunicazione, figura professionale prevista piccolo gruppo
dalla Legge 104/92 art.13, è un operatore socio-educativo che
affianca lo studente disabile sensoriale con funzione di
mediatore e di facilitatore della comunicazione,
dell’apprendimento, dell’integrazione e della relazione tra
l’alunno, la famiglia, la classe, i docenti e i servizi specialistici.
Per favorire il processo di integrazione e di apprendimento
l’assistente alla comunicazione utilizza strategie, modelli di
comunicazione, strumenti e materiali ad hoc per ciascuno
studente affinché gli siano accessibili tutti i contenuti didattici.
Dove è necessario utilizza la Lingua dei segni e il Braille. In
ambito scolastico si rapporta e collabora con funzioni distinte,
complementari e non sostitutive, con l’insegnante di sostegno e
con gli insegnanti curricolari contribuendo al raggiungimento
delle finalità previste dal P.E.I. e dal progetto individuale.
Funzioni strumentali / coordinamento
no
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
no
Individuazione
di
coordinamento
e
dell’organizzazione,
delegate dal dirigente
si
bisogni,
gestione
funzione
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
no
Docenti tutor/mentor
no
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Attraverso…
Sì / No
Partecipazione a GLI
si
Rapporti con famiglie
si
Tutoraggio alunni
si
Progetti didattico - educativi a
prevalente tematica inclusiva
si
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI
si
Rapporti con famiglie
si
Tutoraggio alunni
si
Progetti educativo-didattici a
prevalente tematica inclusiva
si
Altro
Piano annuale Inclusione – IC Piazza De Cupis - Roma
Altri docenti
Partecipazione a GLI
si
Rapporti con famiglie
si
Tutoraggio alunni
si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
si
Altro:
D. Coinvolgimento personale
ATA
Assistenza alunni disabili
si
Progetti di inclusione / laboratori
integrati
si
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età
evolutiva
si
Coinvolgimento in progetti di inclusione
si
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
si
Altro:
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità
no
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili
no
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
si
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
si
Progetti territoriali integrati
si
Progetti integrati a livello di singola
scuola
si
Rapporti con CTS / CTI
si
Altro:
G. Rapporti con privato sociale
e volontariato
H. Formazione docenti
Piano annuale Inclusione – IC Piazza De Cupis - Roma
Progetti territoriali integrati
no
Progetti integrati a livello di singola
scuola
si
Progetti a livello di reti di scuole
no
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
si
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
si
Didattica interculturale / italiano L2
si
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
si
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
si
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
1
2
4
x
x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
3
x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
x
Valorizzazione delle risorse esistenti
x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
x
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il
prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Funzioni strumentali
GLI
Commissione sostegno, intercultura, continuità e orientamento
Tutti gli alunni riconosciuti e riportati nella prima tabella hanno diritto ad uno specifico piano:
1)
2)
3)
a) Piano educativo individualizzato art. 12, comma 5 L.104/92
b) Piano didattico personalizzato art.5 DM 5669 del 12/07/2011 e punto 3.1 delle "linee
guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili punto 1 della direttiva
ministeriale del 27/12/2012
c) Piano didattico personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle
lettere a e b previa delibera motivata e verbalizzazione delle decisioni assunte sulla base di
considerazioni pedagogiche e didattiche del Consiglio di Classe o team docenti.
Nei predetti Piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani
medesimi.
In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti "obiettivi di sistema" di
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carattere trasversale:
1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:
a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione
didattica che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di apprendimento; a tale
riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per
disegni, immagini, schemi etc), canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale), canale
operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni etc);
2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola;
3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici
opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare "inclusiva" anche rispetto
alle variabili di "stile comunicativo" comprendenti la valutazione incoraggiante, l'attenzione per le
preferenze dell'alunno, la cura della prossemica, l'ascolto, il "registro" e il tono della voce, la
modulazione dei carichi di lavoro etc.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
La scuola si impegna ad attivare una costante collegialità tecnica ed uno sviluppo professionale in
situazione, e a favorire la partecipazione ad azioni di formazione, aggiornamento e prevenzione
concordate a livello territoriale che formino tutti i docenti ai temi dell'educazione inclusiva e, in
particolare, aiutino effettivamente a migliorare la loro capacità di attivare le metodologie
dell'apprendimento cooperativo e del peer tutoring.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
La valutazione del Piano sarà oggetto di specifica attenzione all’interno di tutti gli organi
scolastici (Consiglio d’Istituto, Collegio docenti, Rappresentanti di sezione e di classe, Consigli
di Intersezione, di Interclasse e di Classe).
La valutazione interesserà anche l’ambito delle prestazioni del singolo alunno, che
attraverso la stesura del Piano Personalizzato, avrà diritto ad un’osservazione mirata iniziale,
ad un monitoraggio in itinere e ad una verifica finale disciplinare e
comportamentale.
Si confermano la scelta di valutazione per quadrimestri e gli indicatori per la valutazione in decimi
di tutte le discipline (DPR 122/09).
Ciò nonostante si ribadisce che la valutazione non può prescindere dalla considerazione del PEI o
PDP predisposto per l'inclusività di tutti i BES.
Piano annuale Inclusione – IC Piazza De Cupis - Roma
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Si ribadisce che le risorse di sostegno sono assegnate alla classe in cui è inserito alunno con
certificazione Asl in base alla legge 104/92. Ne consegue che con spirito di collaborazione e
collegialità l'intero team docente o consiglio di Classe si farà carico di elaborare, progettare ed
attuare per tutti gli alunni BES il PEI o PDP, facendo ricorso preminentemente alle competenze
specifiche dei docenti specializzati per le attività di sostegno.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Partecipazione delle famiglie a GLHO-GLHI e giornate di formazione-informazione su BES
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi
Le nuove indicazioni nazionali offrono nuovi strumenti di adattabilità alla peculiarità dei contesti e
degli alunni per rispondere concretamente alle esigenze formative di ciascuno, pur nella garanzia di
un denominatore nazionale comune di livelli di formazione essenziali.
Particolare cura da parte dei docenti sarà rivolta alla attenta lettura dei bisogni formativi degli alunni
puntando così all'inclusività soprattutto in termini di competenze per ciascuno, a seconda dei profili
personali, e conseguente interazione col mondo del lavoro.
Pertanto la progettazione formativa della scuola punterà alle otto competenze chiave fissate
dall'Europa e recepite dalle indicazioni per il curricolo 2012, a conoscenze e abilità finalizzate alle
seguenti competenze:








Comunicazione nella madre lingua
Comunicazione in lingue straniere
Competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologia
Competenza digitale
Imparare ad imparare
Competenze sociali e civiche
Senso di iniziativa e di imprenditorialità
Consapevolezza ed espressione culturale.
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Valorizzazione delle risorse esistenti
Raccolta dei materiali didattici e catalogazione
Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione
di momenti formativi.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione
Scuole area a rischio, diritto allo studio, progetti in rete anche di tipo europeo.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
La continuità tra i diversi ordini di scuola assume ruolo centrale nel progetto di inclusività. Da qui
discende la particolare cura che sarà posta nella formazione delle nuove classi, che non può
prescindere dalla più approfondita conoscenza delle caratteristiche psico-fisiche e socio-culturali
degli alunni in ingresso.
Allo stesso modo si darà ampio spazio all’azione di orientamento, preliminarmente attraverso l’uso
strategico delle discipline di studio, intese come strumenti formativi e orientativi, grazie al loro
statuto epistemologico con grande potere orientativo, volto cioè, se opportunamente utilizzato, a
mettere in condizione l’alunno di trovare “la bussola della propria vita”. Sono inoltre programmate
attività specifiche di orientamento attraverso contatti e incontri con le scuole secondarie di II grado
disponibili ad incontri di esposizione e delucidazione della loro offerta formativa.
Piano annuale Inclusione – IC Piazza De Cupis - Roma
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