PRODUZIONI 2014/15 LE HO MAI RACCONTATO DEL VENTO DEL NORD di Daniel Glattauer regia di Paolo Valerio con Chiara Caselli e Roberto Citran / Paolo Valerio IL GIARDINO DEI CILIEGI di Anton Cechov regia di Luca De Fusco con Gaia Aprea coproduzione Teatro Stabile di Napoli / Fondazione Campania dei Festival - Napoli Teatro Festival Italia / Teatro Stabile di Verona TUTTO SHAKESPEARE IN 90 MINUTI “The Complete Works of William Shakespeare (abridged)” di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield regia di Alessandro Benvenuti con Alessandro Benvenuti, Nino Formicola e Francesco Gabbrielli coproduzione Teatro Stabile di Verona / a.Artisti Associati NEL NOME DEL PADRE di Claudio Fava regia di Ninni Bruschetta con Roberto Citran FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA – GAT Piazza Viviani 10 - 37121 VERONA Tel. 045.596251 - 045.8006100 Fax 045.8030815 - [email protected] www.teatrostabileverona.it - Codice fiscale e Partita Iva 03231850235 PRODUZIONI 2014/15 POEMA A FUMETTI di Dino Buzzati musiche originali di Antonio di Pofi eseguite al pianoforte da Sabrina Reale con Paolo Valerio ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare regia di Paolo Valerio con Alessandro Dinuzzi/Riccardo Maschi, Annalisa Esposito/ Catia Mirabella, Raffaele Spina/Roberto Petruzzelli/ Mario Monopoli, Michele Ghionna, Cecilia Viganò (illustrazioni dal vivo), Sabrina Reale (pianoforte), Massimo Rubulotta (percussioni) LA FABBRICA DEI SOGNI liberamente ispirato a Una solitudine troppo rumorosa di Bohumil Hrabal con Paolo Valerio e macchina di proiezione muta materiale e creazione filmica di Aristide Polato FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA – GAT Piazza Viviani 10 - 37121 VERONA Tel. 045.596251 - 045.8006100 Fax 045.8030815 - [email protected] www.teatrostabileverona.it - Codice fiscale e Partita Iva 03231850235 LE HO MAI RACCONTATO DEL VENTO DEL NORD di Daniel Glattauer con Chiara Caselli e Roberto Citran/Paolo Valerio regia Paolo Valerio scene e costumi Antonio Panzuto video Raffaella Rivi musiche originali Andrea Cipriani disegno luci Enrico Berardi Una mail all’indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l’impaccio iniziale, tra Emmi Rothner – sposa e madre irreprensibile dei due figli e del marito – e Leo Leike – psicolinguista reduce dall’ennesimo fallimento sentimentale – si instaura un’amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi. Romanzo d’amore epistolare dell’era Internet, Le ho mai raccontato del vento del Nord descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia non è, ma lo diventata virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai sopravvivere a un vero incontro? Tratto dal capolavoro editoriale di Daniel Glattauer venduto in milioni di copie in tutto il mondo ‟Uno dei più coinvolgenti dialoghi d’amore della letteratura contemporanea” da Der Spiegel ‟Drammaturgicamente raffinato e plausibilissimo dal punto di vista psicologico…I due protagonisti si dedicano a questo nostalgico scambio epistolare con indescrivibile ironia e con una prosa elettrizzante. Alla fine ci si commuove, augurando ai due tutto il meglio, sperando di incontrarli di nuovo un giorno.” Da Neue Zurcher Zeitung am Sonntag FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA – GAT per contatti Alessia Fasolo 3481786287 e-mail: [email protected] Piazza Viviani 10 - 37121 VERONA Tel. 045/596251-8006100 Fax 045/8030815 www.teatrostabileverona.it IL GIARDINO DEI CILIEGI di Anton Čechov regia Luca De Fusco con Gaia Aprea, Paolo Cresta, Claudio Di Palma, Serena Marziale, Alessandra Pacifico, Giacinto Palmarini, Alfonso Postiglione, Federica Sandrini, Sabrina Scuccimarra, Gabriele Saurio, Paolo Serra, Enzo Turrin scene Maurizio Balò costumi Maurizio Millenotti luci Gigi Saccomandi musiche Ran Bagno produzione Teatro Stabile di Napoli, Fondazione Campania dei Festival - Napoli Teatro Festival Italia, Teatro Stabile di Verona “La messa in scena de Il giardino dei ciliegi segna un approccio mediterraneo al grande repertorio russo che ci auguriamo possa essere estesa ad altri testi cechoviani. In effetti ci sono molti collegamenti tra la difficoltà della società russa ad entrare nel Novecento e una analoga difficoltà della società napoletana in particolare e meridionale in generale. Sia la società russa che quella meridionale hanno avuto grandi difficoltà ad entrare nella logica della rivoluzione industriale e la trama stessa del Giardino riflette questo fenomeno. Non ci si sono solo collegamenti sociologici tra Russia e Napoli ma anche stretti collegamenti estetici tra un teatro estroverso, comunicativo, caldo, come quello russo e molte caratteristiche analoghe del teatro napoletano. Non a caso la tradizione recitativa russa e quella napoletana vengono spesso accomunate tra le massime eccellenze attoriali. Un Cechov messo in scena a Napoli non è quindi una semplice scelta di repertorio ma una presa di posizione poetica che speriamo possa essere non episodica. In questo senso non sono casuali gli inserimenti di due attori napoletani, come Claudio Di Palma e Sabrina Scuccimarra, che fanno parte già a tutto titolo della storia dello Stabile di Napoli e che speriamo possano diventare parte organica della compagnia stabile del Teatro. Ovviamente i cambiamenti avvengono nella continuità. E quindi anche con questo Giardino si prosegue con protagonisti ormai abituali dello Stabile, come Gaia Aprea, Paolo Serra, Alfonso Postiglione e si prosegue, insieme a Maurizio Balò e Gigi Saccomandi, nella linea di teatro/cinema che ha già riscosso tanti successi nazionali ed internazionali con Antigone e Antonio e Cleopatra”. Luca De Fusco FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA – GAT per contatti Alessia Fasolo 3481786287 e-mail: [email protected] Piazza Viviani 10 - 37121 VERONA Tel. 045/596251-8006100 Fax 045/8030815 www.teatrostabileverona.it TUTTO SHAKESPEARE IN 90 MINUTI di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield con Nino Formicola e Alessandro Benvenuti e Francesco Gabbrielli regia Alessandro Benvenuti adattamento Alessandro Benvenuti ideazione e progetto Paolo Valerio produzione a.Artisti Associati, Teatro Stabile di Verona Dopo un interminabile successo a Londra, prima nei teatri off e in seguito per quasi un decennio da record al Teatro Criterion di Piccadilly Circus ed ancora in tour da più di vent’anni, per la prima volta in Italia, lo spettacolo che ha divertito fino alle lacrime decine di migliaia di spettatori di tutto il mondo. Una sfida teatrale ai limiti dell’incredibile: come condensare l’opera omnia del Bardo, 37 opere, in 90 minuti? O raccontare l’‘Amleto’ in 43’’? L’idea di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield, nella traduzione di Paolo Valerio e con l’adattamento di Alessandro Benvenuti, anche regista, è stata affidata nella stagione 2012/13 a due grandi attori, Zuzzurro & Gaspare, che con la loro ironia e il loro stile unico e divertente. Hanno raccolto la sfida e fatto rivivere tutte le opere del grande Shakespeare in una versione ‘concentrata’ esilarante e assolutamente unica. Nella stagione 2013/14 Alessandro Benvenuti ha assunto il ruolo di Zuzzurro: il migliore atto di omaggio al grande attore che continuerà con noi idealmente a ringraziare il suo pubblico. Regista Assistente e collaborazione all’adattamento Chiara Grazzini Costumi e oggetti Pamela Aicardi Sartoria Chiara Defant Disegno fondale Francesca Pedrotti Realizzazione Keiko Shiraishi Colonna sonora Antonio Di Pofi FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA – GAT per contatti Alessia Fasolo 3481786287 e-mail: [email protected] Piazza Viviani 10 - 37121 VERONA Tel. 045/596251-8006100 Fax 045/8030815 www.teatrostabileverona.it NEL NOME DEL PADRE di Claudio Fava con Roberto Citran regia Ninni Bruschetta scene Antonio Panzuto Trent’anni, poco meno: lo spazio che separa un padre da un figlio. Il padre morto, ucciso dalla mafia. Il figlio che si fa uomo, che diventa anch’egli padre, che accumula il tempo trascorso dentro di sé. E che questo tempo vuole raccontarlo. Non per celebrare un lutto o per ricordare un morto ma per capire cosa accadde dopo. Dopo: quando il morto fu seppellito, quanto tutto sembrò risolto, appagato, ammansito. E invece fu allora che cominciò la storia: la verità negata, stravolta dalla viltà dei vivi, le indagini depistate, le vittime indagate, il ricordo profanato. Come accade sempre quando Cosa Nostra uccide: perché ammazzare non basta mai, bisogna poi accanirsi sulla memoria, smembrarla a morsi, logorarla con l’oblio. Nel nome del padre racconta la ribellione a quest’oblio, la rivolta contro la prudenza dei giusti, è il sofferto rammentare l’omertà che accompagnò quel delitto. Ed è anche una memoria rivolta a questo padre che se n’è andato senza sapere, senza capire cosa stava per accadere. Un modo per chiamarlo in causa, per condividere con lui il prezzo di questi anni senza gloria. Perché ciò che è terribile non è morire: è finire, rassegnarsi, parlar d’altro. “…Altro non serve per arrivare al cuore e alla mente dello spettatore: bastano tre seggiole – una rivolta all'indietro, una in avanti, l'altra rovesciata a terra - e un grande telo bianco sul fondale, che la brezza leggera della calda serata agli Ezzelini muove a tratti, come una vela che porta lontano, o un velo che si solleva sulla verità o forse una coscienza che si scuote. E basta la cadenza veneta di Citran, appena spezzata qua e là da citazioni in siciliano: perché la mafia, questo il senso, non ha confini. Pubblico partecipe e applausi convinti per la prima di uno spettacolo che merita attenzione…” di Alessandra Agosti per Il Giornale di Vicenza “…In nome del padre è un bell’esempio di teatro non solo civile ma anche politico, non gridato, intimista e allo stesso tempo corale, che affronta una delle piaghe irrisolte della nostra società, la mafia, con le sue collusioni a ogni livello, scritto e interpretato con una profondità, con una lucidità così forte che ci piacerebbe vederlo in scena non solo nei teatri ma nelle nostre scuole..” di Maria Grazia Gregori per L’Unità FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA – GAT per contatti Alessia Fasolo 3481786287 e-mail: [email protected] Piazza Viviani 10 - 37121 VERONA Tel. 045/596251-8006100 Fax 045/8030815 www.teatrostabileverona.it POEMA A FUMETTI con Paolo Valerio Musiche originali del M° Antonio Di Pofi eseguite dal vivo al pianoforte Videoproiezione delle immagini originali “Capita nella vita di fare cose che piacciono senza riserve, cose che vengono su dai visceri. Poema a fumetti è per me una di queste, come Il deserto dei Tartari, come Un amore.” Così Dino Buzzati presentava ai suoi lettori questo libro, troppo a lungo sottovalutato, se non dimenticato. Uscito con grande scalpore nel 1969, è infatti rimasto irreperibile nelle librerie. In questa rilettura in chiave moderna del mito di Orfeo e Euridice, Buzzati ci parla di se stesso, concentrando in 208 tavole a colori tutti i temi a lui più cari, a partire dall’eterno dialogo tra la vita e la morte. Attraverso un raffinato gioco di citazioni e autocitazioni, l’omaggio ad artisti di ogni epoca, la contaminazione di generi, queste pagine svelano l’intero universo creativo di Dino Buzzati, i suoi riferimenti culturali, le fonti di ispirazione, le suggestioni infantili, gli interessi di adulto, il metodo di lavoro. Facendo di Poema a fumetti un libro che ne racchiude in sé molti altri, come solo i capolavori possono fare. “Buzzati amava il fumetto, al punto da farne una vera e propria arte in un contesto in cui esso era invece considerato di seconda categoria rispetto agli altri generi figurativi.” – spiega Paolo Valerio –“ Fu dunque un anticipatore anche in questo, e lo fece in un modo che ancora oggi affascina. Con il fumetto Buzzati ci regala una chiave per comprendere moltissime sue opere, ed in esso emergono con straordinaria immediatezza aspetti di lui quali l’amore per la musica ed il fascino del mistero. E’ una vera e propria sintesi delle sue passioni svelata attraverso in un racconto affascinante e surreale ispirato al mito di Orfeo ed Euridice. Nonostante la lunga frequentazione delle opere buzzatiane (si ricordi a questo proposito lo straordinario successo di “Sette piani” con Ugo Pagliai e Paola Gasmann) non avevo finora avuto la possibilità di confrontarmi facendo Poema a Fumetti e ho deciso di farlo in occasione di questo quarantesimo buzzatiano per rendere omaggio a questo autore a al suo capolavoro.” FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA – GAT per contatti Alessia Fasolo 3481786287 e-mail: [email protected] Piazza Viviani 10 - 37121 VERONA Tel. 045/596251-8006100 Fax 045/8030815 www.teatrostabileverona.it ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare con Alessandro Dinuzzi/Riccardo Maschi, Annalisa Esposito/Catia Mirabella, Raffaele Spina/Roberto Petruzzelli/Mario Monopoli, Michele Ghionna, Cecilia Viganò (illustrazioni dal vivo), Sabrina Reale (pianoforte), Massimo Rubulotta (percussioni) regia Paolo Valerio “Di storie d’amore finite male, per dissidi familiari, per circostanze avverse, per beffardi del caso, sono piene le più ingiallite cronache di qualsiasi luogo. Ma, pur essendo spesso ben più documentabili di questa, non importano più a nessuno: di fatto sono storie morte, che il tempo ha sepolto giustamente nei propri archivi sterminati. Giulietta e Romeo sono invece vivi e reali: il genio di Shakespeare ha conferito loro una sorta di tridimensionalità, più che sufficiente a giustificare, per ragioni di pietas assai prima che per motivi turistici, il desiderio di collocarli in luoghi altrettanto tridimensionali, di immettere insomma nella Verona della realtà, la Verona della Poesia”. Ettore Capriolo Il mio cuore è tuo Quando abbiamo deciso di mettere in scena un nuovo Romeo e Giulietta abbiamo scelto di privilegiare, accanto alle parole perfette di Shakespeare, l’immagine e la musica con artisti che dipingono e suonano dal vivo, traendo ispirazione dalla poesia e dalla freschezza di questo capolavoro. Le immagini estemporanee proiettate formano la scena accompagnate dalle note romantiche e dall’interpretazione fresca degli attori. Un’altra strada, un altro percorso sempre alla ricerca di un’Arte capace di emozionare. Paolo Valerio FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA – GAT per contatti Alessia Fasolo 3481786287 e-mail: [email protected] Piazza Viviani 10 - 37121 VERONA Tel. 045/596251-8006100 Fax 045/8030815 www.teatrostabileverona.it LA FABBRICA DEI SOGNI liberamente ispirato a Una solitudine troppo rumorosa di Bohumil Hrabal con Paolo Valerio e macchina da proiezione muta Hellman 1929 materiale e creazione filmica di Aristide Polato musiche di A.L. Webber, J.S. Bach,Billie Holiday, G. Puccini, Tom Waits, M. Nyman, R. Schumann Pellicole disposte confusamente sul pavimento accompagnano il pubblico in un luogo fantastico, inusitato e persino insospettato: al di là dello schermo cinematografico. Le immagini di vecchi film scorrono rovesciate, una preziosa cucitura di vecchie pellicole salvate nel corso di sessant'anni di attività da Aristide Polato, operatore di cinema dal 1926. Un campionario di volti famosi o dimenticati, attori grandi e piccoli, film d'avventura e cinegiornali. Memoria cinematografica, su cui si staglia e vive il protagonista, un giovane distruttore di pellicole, che come un tenero macellaio affetta, accetta, frantuma quegli stessi preziosi fotogrammi che confonde con la sua stessa vita. Lacerato dal dramma di dover annientare ciò che più ama, vive sospeso tra la realtà e la fascinazione delle immagini effimere che deve distruggere. Con lui c'è una macchina da proiezione muta Hellman del 1929, le musiche di Webber, Bach, Billie Holiday, Puccini, Tom Waits, Nyman, Schumann scorrono come colonna sonora. La contaminazione si apre anche alla letteratura: lo spunto dello spettacolo è tratto dal romanzo di Bohumil Hrabal Una solitudine troppo rumorosa. Là erano i libri da destinare al macero. Qui è la pellicola che nella camera oscura della memoria ci fa riflettere sull'indiscriminata leggerezza con cui viene distrutta, perché dai libri, alle pellicole, all'arte, alla vita il passo è fin troppo breve. FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA – GAT per contatti Alessia Fasolo 3481786287 e-mail: [email protected] Piazza Viviani 10 - 37121 VERONA Tel. 045/596251-8006100 Fax 045/8030815 www.teatrostabileverona.it
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