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CRONACA GROSSETO
SABATO 10 MAGGIO 2014
Licenziata, il giudice la fa riassumere
La donna perse il lavoro perché rifiutò di ridursi lo stipendio
C’È VOLUTA la Corte di Appello, ma da ieri il licenziamento di
Anna Maria Gaudino, 44 anni, dipendente della società Datacompany, che all’epoca dei fatti era responsabile dei dipendenti del call
center di Castel del Piano che lavora per Acquedotto del Fiora, è
nullo. Non solo. I tre giudici della
sezione lavoro della Corte di Appello hanno ordinato anche l’immediato reintegro sul posto di la-
APPELLO
I giudici hanno
disposto anche
il pagamento
degli stipendi
dal momento
del
licenziamento
LE CONVERSAZIONI
«Quando hai vinto pensi
di rimanere?» «Mi licenzi?»
«No, ti licenzio prima»
voro della Gaudino, con conseguente obbligo per la società di pagarle tutte le mensilità dal momento del licenziamento — avvenuto il 2 maggio del 2012 — compresi gli oneri previdenziali e di
pagare pure le spese legali sostenute dalla ricorrente. Verrebbe da
commentare una vittoria «con formula piena».
LA BATTAGLIA della quaran-
taquattrenne, che nel percorso
giudiziario è stata assistita dall’avvocato Alessandro Antichi, è iniziata ben prima del licenziamento. A febbraio 2012 la donna lavorava per la Datacompany da circa
quattro anni, le viene chiesto di
accettare una riduzione dello stipendio per passare a una forma
più flessibile. In sostanza con diverse centinaia di euro in meno
in busta paga. La donna, che fino
ad allora aveva gestito un nutrito
gruppo di dipendenti del call center, non accetta. Inizia così una
specie di trattativa che si è ben
presto trasformata in braccio di
ferro tra la donna che non ne vuol
sapere di accettare e l’azienda che
alla fine, dopo momenti di tensione e di convincimento anche con
metodi poco ortodossi, licenzia la
Gaudino per «riduzione di personale». In realtà il suo incarico sarà
poi assegnato ad altre persone. E’
su questo che l’avvocato Antichi
ha basato prima la causa al tribunale di Grosseto e poi alla Corte
di Appello di Firenze, convinto
che il licenziamento fosse «nullo
perché discriminatorio». E proprio così ha sentenziato ieri la
Corte di Appello, dopo il tentativo di conciliazione tra le parti andato a vuoto nell’udienza di martedì scorso.
«L’AZIENDA non può investire
su una persona che per parlarci
ha bisogno dell’avvocato»: è solo
uno stralcio delle numerose conversazioni telefoniche che la Gaudino ha registrato con una consulente esterna di Datacompany
che cercava di «ricondurla alla ragione» e che sono state riportate
nella sentenza di ieri. Ed ancora
«Io vorrei sapere? Quando hai vinto cosa pensi di rimanere? Nel
tuo posto?» le chiede ancora la
consulente al telefono. E la donna
replica «Mi licenzi?». «No, ti licenzio prima», risponde la consulente.
Cristina Rufini
LA VICENDA IL PERITO HA RICONOSCIUTO ALLA DONNA IL 59% D’INVALIDITÀ, MA PER RICEVERE I PAGAMENTI SERVE IL 60%
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IN BREVE
Scontro auto-scooter
Centauro grave
SCONTRO tra auto e
scooter ieri mattina, lungo
la strada regionale 440, tra
Orbetello e Porto Santo
Stefano, in zona Santa
Liberata, vicino al nuovo
distributore.
Nello scontro il centauro è
stato sbalzato dallo scooter
finendo in strada. L’uomo,
un 54enne residente ad
Albinia, noto anche per il
suo impegno in politica, è
stato soccorso e trasferito
immediatamente al pronto
soccorso dell’ospedale di
Orbetello dove i medici gli
hanno riscontrato un
politrauma, trauma
addominale e alla colonna
cervicale.
L’uomo è stato quindi
ricoverato in osservazione
per le cure e gli
accertamenti del caso.
Resta da chiarire la
dinamica dell’incidente.
Sul posto, oltre al 118 è
intervenuta una pattuglia
della Polizia Municipale di
Monte Argentario per i
rilievi e per regolare il
traffico, particolarmente
intenso in quel tratto.
Invalida per infortunio, si apre la causa per l’assicurazione. Subito rinviata
Domani torna
la Festa degli ambulanti
LEI, Sandra Pelosi, continua ad essere ricoverata in ospedale, dove è entrata prima di
Pasqua, ma i suoi legali, gli avvocati Alessandro Antichi e Michele Pelosi, continuano a
seguire i suoi interessi. Si è infatti aperta ieri
la causa che la donna, 53 anni seriamente malata dopo un grave infortunio subìto nella
sua azienda di cavalli il 21 settembre 2010, e
dichiarata invalida al 100 per cento da una
commissione di medici dell’Azienda sanitaria, ha intentato contro la compagnia di assicurazione che non intende sborsare un euro
della polizza infortuni stipulata da Sandra, al-
DOMANI torna la Festa degli
ambulanti. In questa XXXV
edizione della Fiera,
organizzata
dall’Anva-Confesercenti di
Grosseto, saranno oltre 80 i
commercianti che
animeranno piazza Esperanto
e piazza De Maria dalle 8.30
alle 20. A far da cornice all’
evento, ci sarà un’ ospite
d’eccezione: Peppa pig.
Ospite della manifestazione
sarà la Cooperativa
Arcobaleno con il centro
diurno «Il Girasole», sarà
inoltre presente con uno
stand la scuola «Madonna
delle Grazie». Nell’ambito
della fiera saranno raccolte
donazioni per Guglielmo.
cuni mesi prima dell’incidente. Una situazione ai limiti del credibile. Basterebbe guardare la cinquantatrenne per capire. Ma il perito
dell’assicurazione a maggio 2012 le ha riconosciuto l’invalidità del 59%, per dare il via ai
pagamenti serviva il 60. Lei e i suoi legali le
hanno tentate di tutte per non essere costretti a ricorrere al tribunale. Ma non c’è stato
niente da fare. Così ieri davanti a un giudice
onorario del Tribunale di Grosseto si è aperta la causa. I legali di Sandra, per accelerare i
tempi (lei ha bisogno di soldi per curarsi, per
combattere anche quella «malnutrizione»
PROVOCAZIONE LA FOTO SPOPOLA SU FACEBOOK
che le è stata riscontrata proprio di recente e
che si aggiunge alla tubercolosi polmonare e
intestinale croniche), si sono presentati con
le deduzioni di udienza già pronte.
Il giudice, alla richiesta dei legali dell’assicurazione di avere un po’ di tempo per leggerle,
ha concesso 15 giorni per depositare le controdeduzioni. Fissando poi la nuova udienza
al 6 giugno, quando, forse, sarà nominato un
consulente tecnico, che dovrà visitare Sandra. Anche lui, dopo che lo hanno fatto decine e decine di professionisti, con una sola voce fuori dal coro.
c.r.
SORANO INCENDIO DIVAMPATO ALL’IMPROVVISO
Canapone mette le cuffie Camion a fuoco, paura
«LIBERA la Musica a Grosseto
per la possibilità di facilitare l’organizzazione di eventi e ridare vita alla città». Questo è lo slogan
dell’associazione «No limits» che
ha organizzato una campagna a sostegno di una petizione online
contro la normativa nazionale e
regionale e i piani di impatto acustico comunale che «piano piano
stanno silenziando la città».
E simbolo di questa protesta che
sta galoppando in rete è la statua
di Canapone con le cuffie, un’immagine provocatoria che sta spopolando sui social network più seguiti. Il tutto terminerà con un
flash mob in programma sabato
14 giugno in piazza Dante, dove
la gente ballerà ascoltando la musica direttamente dalle proprie
cuffie, simbolo della protesta e
della richiesta di rivedere la normativa e i piani di impatto acustico comunale. Chissà cosa ne pensano gli abitanti della piazza che
si affaccia sul vero Canapone. Senza cuffie.
MOMENTI di paura ieri pomeriggiom, intorno alle 17.30, a
Montebuono, piccola frazione nel
comune di Sorano, per in incendi
partito improvvisamente dal motore di un camioncino cassonato.
Il veicolo è andato in fiamme
mentre il conducente lo stava guidando e solo grazie alla prontezza
dell’autista l’incendio non ha avuto conseguenze più gravi.
Il proprietario del mezzo, un muratore che abita in paese, si è accorto subito del fumo proveniente dal motore. È uscito dal camioncino e si è messo in salvo,
poi ha dato l’allarme. Sul posto sono immediatamente intervenuti i
vigili del fuoco di Arcidosso, i volontari di Manciano e una squa-
dea di vigili del fuoco di Gradoli,
in provincia di Viterbo. E sono
stati proprio loro a spegnere le
fiamme e mettere in sicurezza il
veicolo, ormai completamente distrutto.
INTERVENTO
Sul posto tre squadre
di vigili del fuoco
Distrutto il mezzo
Ci sono volute diverse ore per spegnere le fiamme e bonificare la zona. A provocare l’incendio potrebbe essere stato un corto circuito o
un difetto di funzionamento.
L’uomo non ha riportato ferite,
solo tanta paura.
Federcaccia, Monaci
rieletto presidente
LA Federcaccia ha rieletto
presidente Luciano Monaci, e
3 vicepresidenti: Roberto
Pacenti (vicario), Nedo Nelli e
Mirto Corsetti. Roberto
Barbetti è il presidente
onorario, alla segreteria
confermato Luca Bececco,
consigliere amministrativo
Michele Nigro. Davide
Senserini è coordinatore di
Federcaccia Grosseto nella
Confederazione toscana,
mentre le settoriali sono state
assegnate a: Rossi Giorgio
(cinofilia), Massimo Sartori
(Acma), Sergio Salomoni
(tiro), Francesco Nisi (Oasi e
aree protette), Francesca
Cherubini (Donne), Guido
Donnini (Giovani), Gianluca
Barone (Falconeria).