gm - Collegio dei Geometri della Provincia di Forlì

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In questo numero:
CONSIGLIO DIRETTIVO
Presidente
Loris Ceredi
Vice Presidente
Amerigo Camugnani
Segretario
Tesoriere e coordinatore
stampa
geo
Cecilia Berlati
Roberto Callisesi
Matteo Lucchi
Mirella Ravaglia
Michele Tassinari
Gian Luca Torino
geo
Consiglieri
geo
Franco Maltoni
Presidente onorario
geoidee:
rubrica di Marino Mambelli
3
Facciate
Il Miracolo
Ecoistituto e Geometri
Una opportunità di crescita
di Piero Carusone
Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate
Centro di Informazione Nonviolenta
Biblioteca Ecoistituto Cesena
Una biblioteca specialistica
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12
di Daniele Zavalloni
geo
geo
geo
in copertina:
Forlì, il miracolo della Madonna
del Fuoco . Duomo.
Personale di pittura del maestro
Vincenzo Brucci
mètra
Contenitore ufficiale delle
news del Collegio
Come eravamo
Stufe Becchi
Cassa Italiana Geometri
Regolarizzazione spontanea posizioni
Recupero irregolarità contributive
mètra
Segreteria di Forlì
Via Merenda n. 3
E-mail:
[email protected]
Tel. 0543 28436
Fax 0543 30823
Cas.Post. n.333-Forlì
Segreteria di Cesena
Via Giordano Bruno n. 118
E-mail:
[email protected]
Anna Senzani Lazzari ha compiuto
103 anni
Auguri
Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
mètra
Lauro Lazzari
Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
Prevenzione incendi
Inadempienze contributive
Decreto Sblocca Italia
Convenzione CNGeGL / Aruba, distribuzione MT
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25
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32
gm
3
geoidee
rubrica di Marino Mambelli
FACCIATE
Il Miracolo
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Fuoco. Ma leggiamo ciò che scrisse
Giovanni di Mastro Pedrino, cronista
coevo del miracoloso episodio, sui fogli
dell’impareggiabile
Cronica
del
suo
tempo. Nel mexe ditto (febbraio nda) de
sovra una caxa che fo del Tempesta
F
orlì ha una patrona che porta il
apresso Luffo di Taldo abitada per scola
fuoco nel nome: è una bellissima
da uno m.° Lombardino bruxò adì IIII del
xilografia del XV secolo che
ditto mexe, la notte venando la festa de
raffigura la Beata Vergine con il Bambino
santa Agata, e non ne romexe altro che le
attorniata da numerose immagini di santi.
mura e una carta con alcuna figura e
Il foglio stampato - una delle più antiche
nostra Donna in mezzo. E perché parve
xilografie che si conoscano - si salvò da
grande miracolo fo tolta dai calonixe de
un disastroso incendio divampato il 4
Santa Croxe e porta in Santa Croxe con
febbraio 1428 nella scuola di maestro
reverencia: e questa fa assae miraculi.
Lombardino,
Leone
A Giovanni di Mastro Pedrino, che
miracolata
sul proprio diario annotò l’eccezionale
divenne per tutti la Beata Vergine del
evento, viene anche attribuita una lunetta
Cobelli.
nell’attuale
Quell’immagine
via
Tavola raffigurante il miracolo e la traslazione dell’immagine in Duomo. Opera attribuita a
Giovanni di Mastro Pedrino, cronista e depintore. 1438 circa. Forlì, Cattedrale.
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dipinta che descrive il miracolo.
Oggi
la
lunetta
assieme
è
all'antica
custodita,
xilografia
miracolata, nei sacri locali del
Duomo. Alla base della lunetta,
che purtroppo subì ingenti danni al
termine
della
seconda
guerra
mondiale, è scritto: E fò nel 1428
a dì 4 febraro. Qui se demostra
como per vertù de Nostra Donna
broxando questa casa non ghe
remase altro che la sua figura in
una carta imbrocada in un’asse e
la quale è in questa cappella e fa
molti mirachuli.
Dopo l'incendio l'immagine
fu
lasciata
appesa
al
muro
annerito per alcuni giorni. Durante
quel breve periodo una moltitudine
di
gente
volle
soddisfare
il
desiderio di essere testimone del
prodigio. Anche il pretore Floriano
Griffoni volle rendersene conto di
persona. Poi, con una solenne
processione,
per
volere
di
Monsignor Capranica Legato di
L’incendio della scuola e il miracolo dell’immagine
illesa. Santino realizzato da un’incisione di Antonio
Hercolani della metà dell’800. Raccolta privata.
Papa Martino V per le città di
Romagna, l'immagine fu trasferita nella
L’attuale via Leone Cobelli fu
Cattedrale. In onore dell'immagine, nella
chiamata per lungo tempo via Del Fuoco
nuova dimora, fu in seguito realizzata una
e via Beata Vergine del Fuoco. Oggi
splendida cappella che ancora oggi porta
nessuna strada di Forlì è dedicata alla
il suo nome: la Cappella della Madonna
sacra immagine, ma molte abitazioni
del Fuoco.
forlivesi, soprattutto del centro storico,
espongono la sua effigie, in cotto o in
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dell’architetto Luigi Mirri,
la
chiesa
della
Beata
Vergine del Fuoco detta
Del Miracolo. Al momento
della
costruzione
sorse
legittimamente il dubbio
se il sito dell'edificio che si
andava a realizzare fosse
esattamente
quello
dell’incendio.
Alcuni
rilevanti indizi andarono
ad
avvalorare
favorevole,
l’ipotesi
erano
però
trascorsi 4 secoli...
Ma
gradi.
andiamo
Passarono,
l'esattezza,
prima
La xilografia che si salvò dall’incendio che, nel 1428, devastò la
scuola di Maestro Lombardino. Pochi giorni dopo il miracoloso
evento, fu traslata in Duomo dove, in suo onore, fu realizzata la
meravigliosa omonima cappella. L’immagine è una delle più
antiche xilografie che si conoscano.
ceramica,
sull’architrave
principale.
Alla
patrona
si
chiede
protezione soprattutto dal terremoto e,
ovviamente, dagli incendi. Il 4 febbraio si
bolognese,
anni
qualcuno
pensasse di costruire un
tempietto nel luogo del
miracolo.
Andrea
gesuita
dell’ingresso
per
364
che
per
con
un
Fu
l'Abate
Michelini,
di
atto
ex
origine
del
notaio
Vescovile Vincenzo Milani del 1792, ad
acquistare la casa dai Mansionarj della
Madonna, con l'impegno di fabbricarvi un
celebra la sua ricorrenza.
edificio sacro. Il nuovo proprietario avviò
Dov’era la casa che accoglieva la
scuola di Lombardino Brusi da Ripetrosa,
immediatamente la demolizione di ciò che
in quel momento appariva come una
oggi c’è una deliziosa chiesetta realizzata
costruzione malandata e in breve tempo
nei
allestì una cappelletta provvisoria con un
primi
dell’800
su
disegno
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altare
che
accolse
un
bassorilievo
raffigurante la Madonna.
Ad
avvalorare
Dopo
il
decesso,
apparve
impensabile che qualcuno assumesse
la
prodigiosa
l'onere
di
completare
i
lavori.
Ma,
potenzialità di quel luogo miracoloso,
racconta l'Abate Domenico Bolzoni nel
concorre anche la storia, a dir poco
1819, un divoto alla Vergine, desideroso
inconsueta, di quel bassorilievo messo in
di darle una riprova di special riverenza, e
mostra temporaneamente. Si racconta
ad un tempo mostrare amor di patria,
infatti che durante le demolizioni fu
seco elesse di porre il sospirato termine
ritrovato,
all'incompiuto edificio. Quando il notaio
proprio
in
quel
luogo,
un
pesante oggetto ricoperto di gesso e altro
Cerchioli
materiale. Ripulito della parte incongrua,
l'edificio era considerato più topaia che
si
altro.
scoprì
che
si
trattava
di
una
redasse
All’architetto
l'atto
Luigi
di
acquisto,
Mirri,
che
rappresentazione della Vergine. Prima
assunse l’impegno della progettazione, il
della
vecchio
impianto
momentaneo fu consacrata da Monsignor
piacque,
tanto
Mercuriale Prati. La prima pietra delle
fondamenta. Dopo 4 anni di lavori fu
fondamenta
fu
completata la chiesa che risultò più
benedetta dallo stesso vescovo e, per
grande del previsto e quindi anche più
evitare che la scultura di Maria venisse
costosa. E’ la chiesa che oggi troviamo in
danneggiata,
via Cobelli.
sua
custodia
alle
collocazione
della
fu
nuova
in
nell'altare
chiesa
seguito
monache
del
data
in
da
decisamente
realizzare
non
nuove
Corpus
Domini.
Fu probabilmente al momento di
Ma venne il tempo dei francesi, di
quella nuova edificazione che nacque il
Napoleone, dei sequestri di opere d'arte,
dubbio
delle
edifici
addirittura qualche lite. Il nuovo edificio
ecclesiastici e delle loro requisizioni. E
sarebbe sorto dove realmente si ergeva
Michelini pensò bene di non proseguire i
la scuola di maestro Lombardino? Il
lavori di costruzione della chiesa. Poi, nel
Bolzoni prontamente trova le soluzioni:
1814, a oltre 90 anni di età, l'ex gesuita
dappoiché arsa e distrutta - spiega l'abate
morì senza aver completato l'impegno
parlando dell'antica costruzione divorata
che, con molta probabilità, non doveva
dal fuoco - per lo incendio riedificossi,
essere in uno stato di buon avanzamento.
cominciò ad appellarsi, e fino a dì nostri
sconsacrazioni
degli
sull'esatta
ubicazione.
Forse
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dalla piazza del Duomo in un
vicolo
verso
mezzogiorno.
Infine Bartolomeo Reciputi,
cappellano
e
maestro
di
cerimonie della Cattedrale,
nel 1686 precisa: certo è che
una delle processioni, che
suol esser la prima, si ordina
per modo, che si passi avanti
l'antica casa, dove successe
il primo miracolo, che oggi è
della SS Madonna del Fuoco,
Immagine in cotto della Madonna del fuoco affissa alla parete
esterna della chiesetta Del Miracolo in via Leone Cobelli.
goduta
però
Mansionarij.
da'
Gli
suoi
stessi
fu detta la casa del miracolo e col
Mansionari che cedettero la
proceder del tempo si diè in proprietà a'
casa all'ex gesuita Andrea Michelini 364
Mansionari della Madonna. E aggiunge:
anni dopo l'incendio.
tanto più di buona voglia ricordo, perché
chiamandosi Via del Fuoco, nome non di
E' interessante notare come negli
fresco attribuitogli, ma per antichissima
scritti del coevo e informatissimo abate
tradizione
sue
Domenico Bolzoni, non appaia il nome di
congetture scomoda anche le memorie di
chi acquistò la chiesa incompiuta e fece
qualche
conservato.
Per
le
anche
se
costruire la nuova Chiesetta del Miracolo.
nel
suo
Sulle pagine pubblicate dalla famosa
fantastico scritto secentesco Il Fuoco
Tipografia Casali di Forlì nel 1819, è
Trionfante racconta infatti che l'incendio
stampata una prefazione dedicata a
si sviluppò in una casa assai avvenevole
Maria Santissima! nella quale si legge:
posta nel mezzo della città di Forlì poco
(...) Dhe! pietosissima Vergine, degnatevi
distante dal Duomo. Il Bonoli (XVII)
di guardare con occhio propizio questa
aggiunge: stavasi questa beata Immagine
tenuissima offerta; e come Voi foste che il
di carta imbroccata ad una tavoletta di
pensiero
legno, appesa ad un muro di una camera
picciol tempio nel luogo medesimo, nel
inferiore di una certa casa non molto lungi
quale la vostra Santa Immagine restò
postumo.
antico
cronista
Giuliano
Bezzi,
m'inspiraste
d'innalzarvi
un
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dalle fiamme illesa; così vi piaccia di
filantropico di credente appaiono nel
gradirne l'adempimento, versando su di
Dizionario
me
Ecclesiastica, da S. Pietro fino ai giorni
e
sopra
tutti
coloro,
che
qui
di
di
Erudizione
Gaetano
Moroni
Storico
-
invocheranno il vostro dolcissimo Nome,
nostri,
Romano,
le più elette grazie del Cielo. (...). La firma
stampato a Venezia nel 1844. In quel
è significativa e anonima: Uno dei più
tempo il generoso canonico penitenziere
umili ed indegni Vostri Servi.
era già morto.
Il benefattore volle quindi rimanere
ignoto? Sarebbe un epilogo carico di
devozione e romantica passione, adatto
alla storia di un luogo che ospitò il
miracolo della Madonna del Fuoco: il
Per saperne di più:
Domenico Bolzoni. Storia della nuova chiesa a
Maria SS. del Fuoco. Tipografia Casali. Forlì, 1819.
Sergio Fabbri. La Madonna del Fuoco di Forlì
fra Storia, Arte e Devozione. Stilgraf. Cesena, 2003.
Adamo Pasini. Storia della Madonna del
miracolo dei Forlivesi. Mancano però
Fuoco di Forlì. A cura dell’Abbazia di San Mercuriale.
riscontri sulla reale volontà del mecenate.
Forlì, 1936.
Si tratta di Angelo Poggiolini, canonico
penitenziere della cattedrale morto nel
1838. Il suo nome e il suo impegno
Un sentito ringraziamento ad Andrea Donori.
gm
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ECOISTITUTO e GEOMETRI
una opportunità di crescita
Non vi è dubbio che negli ultimi
decenni l’attenzione verso l’ambiente, lo
sviluppo sostenibile, l’energia, ed in
generale le problematiche ambientali e
legate alla sicurezza (dell’ambiente,
delle città in cui viviamo, del lavoro,
ecc.) sia aumentata notevolmente. Tutti
siamo diventati più sensibili a questi
problemi in quanto ormai percepiti come
vitali per il nostro
pianeta e
conseguentemente per il nostro futuro e
soprattutto per il futuro delle generazioni
che verranno. Non sempre però questa
maggiore
consapevolezza
ed
informazione si trasforma in azioni
concrete, in scelte politiche, che
correggano, ed in molti casi invertano,
questa tendenza al solo sfruttamento
delle risorse disponibili sul nostro
pianeta, le quali sappiamo bene, non
sono affatto inesauribili.
E’ necessario quindi uno sviluppo che
sia sostenibile, facendo scelte che
riducano
drasticamente
l’impatto
negativo
sull’ambiente,
di
cui
l’inquinamento dell’acqua, del suolo e
dell’aria sono solo un aspetto a cui
andrebbe aggiunto il consumo delle
materie prime, la riduzione delle terre
coltivabili, la deforestazione e via di
questo passo... Se come cittadini quindi
siamo tutti chiamati a fare scelte oculate
che ci prospettino un futuro migliore,
come tecnici certamente possiamo
maggiormente contribuire
riportando
anche sul nostro lavoro scelte di
salvaguardia e tutela ambientale. Il
geometra in particolare, alla pari, se non
più di altri tecnici, può avere le
caratteristiche per essere più incisivo in
questo, soprattutto per il suo stretto
legame con il territorio in cui opera, per
la sua capillare presenza sullo stesso,
per la conoscenza dei materiali, per le
sue competenze tecniche ed il rapporto
spesso confidenziale con i costruttori ed
i clienti. Naturalmente le competenze
acquisite non sempre sono sufficienti; la
continua evoluzione normativa e
tecnica,
l’introduzione
di
nuove
tecnologie, le continue innovazioni e
scoperte,
rendono
obsolete
velocemente le conoscenze acquisite
“ieri”,
per
cui
siamo
chiamati
continuamente ad aggiornarci ed a
studiare. Il campo “ambientale” quindi
non meno di altri, ma con un valore
aggiunto di notevole importanza sia sul
piano etico (possiamo decisamente
contribuire al miglioramento del nostro
ambiente ed al benessere di tutti) che
sul quello occupazionale (maggiori
possibilità di lavoro e sviluppo rispetto ai
campi “tradizionali”).
La biblioteca dell’ecoistituto (di cui
potrete leggere nella scheda allegata)
può essere un valido supporto al nostro
lavoro, sia per la ricca documentazione
presente e catalogata (oltre alla
consultazione dei testi c’è anche la
possibilità del prestito) e sia per la
possibilità di partecipare a convegni ed
incontri specifici ed a tema. Non mi
rimane pertanto che augurare a tutti un
buon lavoro continuando ad avere
sempre una attenzione particolare per il
nostro “Ambiente”.
Carusone geom. Piero
(Coordinatore Commissione Ambiente Collegio
Forlì-Cesena)
gm
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Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate
Centro di Informazione Nonviolenta
BIBLIOTECA - ECOISTITUTO
ECOISTITUTO - Cesena
Organizzazione di volontariato Onlus
Riconosciuta con determina della Prov. Forlì – Cesena n° 29 del 30.03.’98 prot. 32802
Data: Cesena: 08/09/2014
una biblioteca specialistica
La prima attività svolta fin dagli anni
ottanta dal GRTA-CIN - di seguito
Ecoistituto Cesena- è stata quella di
raccogliere
«documenti»
che
riguardavano le cosiddette tecnologie
appropriate.
Il
primo
nucleo
di
documentazione è sorto
grazie alle biblioteche
personali dei singoli soci
che hanno messo a
disposizione
i
propri
materiali
bibliografici
raccolti durante i viaggi di
studio e ricerca in Italia,
gli incontri, i seminari ed
in particolare durante
tutte quelle occasioni di
viaggio all'estero.
Fin
dalla
costituzione l’Ecoistituto
ha fatto parte della rete
internazionale S.A.T.l.S.
(Servizi Internazionali di
Informazione
sulle
Tecnologie Socialmente
Appropriate) e questo ha
favorito lo scambio di
materiali
di
documentazione con altri
centri e organizzazioni
che
lavorano
specificatamente
nell'ambito
delle
cosiddette tecnologie appropriate (T.A.) e
dell’agricoltura.
La Biblioteca dell’Ecoistituto di
Cesena è oggi un vero “centro di
documentazione”
specialistico
su
ambiente – agricoltura – bio/architettura artigianato e tutto quanto concerne i temi
che oggi vanno sotto il nome di “sviluppo
sostenibile”, ma che noi preferiamo
definire “società dal futuro durevole o
economia possibile”.
Tale centro di documentazione può
vantare circa 20.000 libri (di cui schedati e
ingressati,
alla
data
d’oggi,
circa
5.000),
materiale grigio, varie
centinai
di
riviste,
migliaia di diapositive,
fotografie (b/n - colori e
digitali),
centinaia
di
audiovisivi
e
varie
migliaia
di
piccoli
documenti
(manifesti,
ciclostilati, fotocopie...)
sui temi delle tecnologie
appropriate,
dell’agricoltura
e
dell’ambiente naturale.
Per
ragioni
di
spazio la Biblioteca ha
oggi due sezioni distinte
e collocate all’interno di
due sedi sempre a
Cesena:
- Sezione Pace in via
Chiaramonti 46 presso
l’attuale sede del Centro
per la Pace.
- Sezione Tecnologie Appropriate (Tec
App) - Fondo Zavalloni - Fondo
Antonelli in via Germazzo 189 (Località
Molino
Cento)
presso
la
sede
dell’Ecoistituto.
gm
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La prima catalogazione è avvenuta
all’inizio degli anni ottanta, secondo il
sistema di catalogazione del network
internazionale SATIS, cui l’Ecoistituto
(GRTA-CIN) ne è stato parte. Il manuale di
catalogazione fu da noi tradotto e
pubblicato in italiano. Dall’anno 2000 la
catalogazione
avviene
secondo
le
procedure del Sistema Bibliotecario
Nazionale
(http://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac) in
collaborazione
con
la
Biblioteca
Malatestiana di Cesena e la Provincia di
Forlì-Cesena.
La biblioteca dell’Ecoistituto può
essere sicuramente definita “biblioteca
specialistica”
giacché
raccoglie
pubblicazioni dei seguenti temi:
100-NATURA, POPOLI E SOCIETÀ
100 - 109
SCIENZA E TECNOLOGIA
110 - 119
SVILUPPO SOSTENIBILE
120 - 129
ECOLOGIA, E AMBIENTE
130 - 139
CULTURA E SOCIETÀ
140 - 149
ORGANIZZAZIONE E
GESTIONE
150 - 159
TRASPORTI E
DISTRIBUZIONE
160 - 169
INFORMAZIONE,
COMUNICAZIONI E MARKETING
170 - 179
EDUCAZIONE E
INSEGNAMENTO
200 - ENERGIA E POTENZA
200 - 209
ENERGIA E POTENZA
210 - 219
COMBUSTIBILI FOSSILI
220 - 229
COMBUSTIBILI DA
BIOMASSA
230 - 239
ENERGIA SOLARE
240 - 249
PRODUZIONE DI ENERGIA
EOLICA
250 - 259
PRODUZIONE DI ENERGIA
IDRAULICA E MARINA
260 - 269
ALTRI FONTI DI ENERGIA E
LORO APPLICAZIONE
270 - 279
ENERGIA MUSCOLARE
280 - 289
CONVERSIONE,
IMMAGAZZINAMENTO E
DISTRIBUZIONE E DI ENERGIA
300 - ACQUA, SANITÀ E
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI
300 - 309
ACQUA
310 - 319
ACQUE DI SUPERFICIE
320 - 329
ACQUE SOTTERRANEE
330 - 339
SOLLEVAMENTO DI
ACQUA
340 - 349
APPROVVIGIONAMENTO
IDRICO
350 - 359
QUALITÀ E TRATTAMENTO
DELL'ACQUA
360 - 369
SANITÀ
370 - 379
RACCOLTA E
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI
400 - AGRICOLTURA,
FORESTAZIONE, PESCA E
ACQUACOLTURA
400 - 409
AGRICOLTURA
410 - 419
ATTREZZATURA
AGRICOLA IN GENERALE
420 - 429
GESTIONE DEL SUOLO
430 - 439
TECNICHE DI
COLTIVAZIONE
440 - 449
PIANTE E COLTIVAZIONE
DI SPECIE
450 - 459
ALLEVAMENTO DI ANIMALI
460 - 469
FORESTAZIONE
470 - 479
ACQUACOLTURA E PESCA
500 - PRODUZIONE ALIMENTARE E
LAVORAZIONE DEI PRODOTTI
AGRICOLI
500 - 509
PRODUZIONE
ALIMENTARE E LAVORAZIONE DEI
PRODOTTI AGRICOLI
500 - 509
SCIENZA ALIMENTARE
(ALIMENTAZIONE)
510 - 519
TECNOLOGIA
ALIMENTARE
530 - 539
LAVORAZIONE
ALIMENTARE PER PRODOTTI
540 - 549
IMBALLAGGIO,
STOCCAGGIO E TRASPORTO DI
PRODOTTI AGRICOLI E ALIMENTARI
600 - FABBRICAZIONE INDUSTRIALE,
ARTIGIANALE, INGEGNERIA E
SERVIZI
600 - 609
MANIFATTURA,
INGEGNERIA E SERVIZI
gm
14
610 - 619
ATTIVITÀ MINERARIA ED
ESTRATTIVA
620 - 629
FABBRICAZIONE DI FIBRE
E INDUSTRIA TESSILE; VESTIARIO E
PRODOTTI DI PELLE
630 - 639
FABBRICAZIONE DI
PRODOTTI IN LEGNO, PRODOTTI IN
LEGNO E MOBILI
640 - 649
FABBRICAZIONE DI
POLPA, CARTA E PRODOTTI CARTACEI
650 - 659
FABBRICAZIONE DI
PRODOTTI MINERALI NON METALLICI
670 - 679
FABBRICAZIONE DI
METALLI E PRODOTTI METALLICI
(METALLURGIA)
680 - 689
FABBRICAZIONE DI
ATTREZZATURE ELETTRICHE ED
ELETTRONICHE
690 - 699
FABBRICAZIONE DI MEZZI
DI TRASPORTO (COSTRUZIONE)
700 - HABITAT, INSEDIAMENTI UMANI,
EDILIZIA E COSTRUZIONI
700 - 709
HABITAT, INSEDIAMENTI
UMANI, EDILIZIA E COSTRUZIONI
710 - 719
PROGETTAZIONE EDILIZIA
720 - 729
MATERIALI DA
COSTRUZIONE
730 - 739
TECNICHE ED ELEMENTI
DI COSTRUZIONE
740 - 749
IMPIANTI TECNICI E
PROTEZIONE DEGLI EDIFICI
750 - 759
OPERE DI
INFRASTRUTTURA (LAVORI DI
COSTRUZIONE DIVERSI DALL’EDILIZIA)
800 - SALUTE
800 - 809
SALUTE
810 - 819
NUTRIZIONE
820 - 829
MEDICINA SOCIALE E
PREVENTIVA; IGIENE
830 - 839
SALUTE E BENESSERE
840 - 849
METODI DI TRATTAMENTO
(TERAPEUTICI)
850 - 859
PRODUZIONE DI MEDICINE
860 - 869
SERVIZI,
INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE
PER LA SALUTE
Tuttora le pubblicazioni provengono da
molte parti del mondo, si possono trovare e
consultare testi in italiano, inglese, tedesco,



francese, spagnolo, portoghese e altre in
lingue minori.
Dall’anno 2004 questa biblioteca è entrata
a far parte, del patrimonio in consultazione
e in prestito, del Polo romagnolo delle
biblioteche
(SBN),
stipulando
una
convenzione
con
l’amministrazione
provinciale di Forlì-Cesena.
I servizi offerti dalla biblioteca sono:
consultazione e prestito delle
pubblicazioni,
prestito inter-bibliotecario;
compilazione
di
bibliografie
ragionate, suddivise per argomenti: titolo
del libro o della rivista, autore, ed
eventualmente sono specificati i capitoli o
gli articoli di maggior interesse.
La catalogazione prosegue a rilento per
difficoltà nel reperimento dei fondi.
gm
15
Questo è l’indirizzo web per accedere al
sito della biblioteca:
http://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/O
pac
Qui comparirà la pagina:
“RETE BIBLIOTECARIA DI ROMAGNA E
SAN MARINO”.
A questo punto potete partire per la vostra
ricerca per:
AUTORE
TITOLO
RICERCA LIBERA
Sulla parte destra della pagina trovate due
menù a tendina, di cui il primo intitolato
“Sistemi”: fatelo scorrere fino a quando
sarà evidenziato il testo “Provincia di
Forlì-Cesena”;
nel
secondo
menù,
intitolato
“Biblioteche”,
selezionate
“CESENA_Ecoistituto”.
Ora potete dare avvio alla ricerca, saprete
quali sono i libri disponibili.
Uscire a SAN CARLO e dirigersi a dx verso
la CITTA’ DI CESENA, dopo m 200 sulla dx
troverete l’indicazione CARABINIERI.
Girate a dx in via Castiglione, in seguito
diventa via Roversano, proseguire per km
4,500 (attraverserete il fiume Savio).
In una curva a destra, svoltare a sx ed
entrate in via Germazzo, proseguite per m
180 circa.
Sulla sinistra della strada, troverete 2
cartelli appesi ad un Pino nero che portano
la scritta ”Aula di ecologia all’aperto”
“Parcheggio”, indicano il punto di accesso
al parcheggio prima del Pino nero, non
abbiate timore ad entrare è l’accesso al
parcheggio.
Proseguite fino al parcheggio. Siete arrivati.
Come arrivare all’Ecoistituto che è
anche sede della biblioteca:
Chi arriva dall’autostrada deve uscire a
CESENA NORD ed entrare nella Super
Strada E45 DIREZIONE ROMA.
Il Direttore
Daniele Zavalloni
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Anna Senzani Lazzari
la madre del nostro Presidente Onorario Lauro Lazzari, ha compiuto
103 anni
Auguri
dal Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di
Forlì – Cesena
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Come eravamo
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Ha chiuso i battenti
la nuova personale
del Maestro Brucci
in Sala XC Pacifici.
L’ex
collega
Catasto
del
ha
proposto immagini
inedite di Forlì, ma anche scorci di un suggestivo golfo di Napoli e di altre
icone della terra campana, come
la grotta di Virgilio.
Particolarmente interessante la
pioggia (immagine sotto) che, tra
nuvole minacciose, nasconde un
viso stupito e indagatore. Ma la
cosa che più ci colpisce, forse per
motivi
campanilistici,
è
quel
sapore incantato e naif che Brucci
sa
donare
alle
prospettive
forlivesi.
Complimenti
all’amico
vivissimi
artista
Vincenzo Brucci dalla
redazione di geomètra.
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Partecipa
geoclick
Invia al Collegio le foto dei tuoi viaggi e,
alle
se vuoi, un tuo ritratto, sarai protagonista
in uno dei prossimi numeri.
Non sai quante immagini inviare? Non
importa,
rubriche di
saremo
noi
a
selezionarle.
Ricorda, il tema è libero, ma una
particolare
attenzione
dovrà
essere
prestata alle opere dell’uomo e a quelle
della natura.
georeport
Se vorrai corredare le immagini inviate
con un testo, la cosa è gradita. Ma non
necessaria. E se poi il tema affrontato
avrà uno sfondo
sociale, umano o
culturale, allora il tuo lavoro sarà inserito
in questa rubrica per essere condiviso
con gli altri geometri.
geosport
Le imprese sportive dei geometri hanno
ampio spazio in questo contenitore.
Manda le tue immagini sportive, anche
quelle del racchettone sulla spiaggia.
Buon divertimento.