BAI NUOVO PAG 1

CODIVABRI 1973 - 2013
40 ANNI AL SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA
ANNO XXIX N° 39 EMESSO IL 22 OTTOBRE 2014
ASSICURAZIONI CONTRO LE AVVERSITA’
GELO CARCIOFO
APERTA LA CAMPAGNA ASSICURATIVA
E’ possibile stipulare la polizza assicurativa
contro le avversità atmosferiche per la
campagna invernale 2014/2015. Dopo le
consuete trattative portate avanti dal
CONDIFESA Brindisi con le principali
Compagnie di assicurazione, il 6 ottobre
scorso è stato infatti raggiunto l’accordo con
Net Insurance S.p.A., con l’intermediazione
di Willis Italia S.p.A., per la copertura
assicurativa del Carciofo contro i danni da
Grandine, Gelo e Brina, Eccesso di Pioggia.
Anche quest’anno tempi, modalità di
superamento della soglia per comuneprodotto con quantificazioni di danno per
partita; la copertura non agevolata
(integrativa) opera
sotto soglia
al
superamento
della
franchigia,
con
quantificazioni partita per partita;
4) Decorrenza della garanzia: ore 12 del
terzo giorno successivo alla data di notifica
per tutte le garanzie ad esclusione della
siccità per la quale ha effetto dalle ore
12 ,00 del 8 giorno successivo
5) Cessazione della garanzia: 15 aprile
2015
6) Prodotto in garanzia: i primi 6 capolini
per ogni pianta.
E’ assicurabile la prima pianta in produzione
per
ogni
posta,
escludendo
le
piante cosiddette “catalogne” e quelle
rincalzate, con un massimo comunque di
60.000 capolini per ettaro.
Il valore di ciascun capolino viene
convenzionalmente stabilito attribuendo un
valore uguale indipendentemente dalla
scalarità di maturazione. ( 0,27 cent.)
Chiunque fosse interessato o volesse
ottenere
ulteriori
informazioni
sulle
condizioni di polizza, può rivolgersi presso i
nostri uffici in via Tor Pisana, 98 a Brindisi, o
telefonare ai numeri 0831 511306 – 0831
517140 dal lunedì al sabato dalle ore 8,00
alle ore 14,00, e il giovedì pomeriggio dalle
ore 15,00 alle ore 18,45.
Campagna Assicurativa Agevolata 2014
Comunicazione ai soci viticoltori Condifesa Brindisi
copertura
e
pagamento
premio
rappresentano una notevole anticipazione
rispetto alla prassi consolidata negli anni,
cui le imprese agricole erano abituate.
La tempistica che si prevede per la coltura
del carciofo è la seguente: Apertura della
Campagna da parte del CONDIFESA e
conseguente raccolta dei certificati di
adesione degli agricoltori: già in corso;
Termine ultimo per sottoscrivere la polizza:
31 ottobre 2014.
Queste le principali condizioni
1) Copertura multirischio: TUTTI GLI
EVENTI
SONO
COPERTI
DA
ASSICURAZIONE;
2) Soglia/ franchigia: soglia 30% con
integrativa non agevolata a franchigia 30%
a scalare unica per tutti gli eventi; la
quantificazione di danno è per partita;
3) La copertura agevolata opera al
Egr. Socio,
facciamo riferimento alla parziale erogazione del contributo da Lei ricevuto in funzione
della copertura assicurativa agevolata sottoscritta per rassicurarLa che l'intervento
dell'Agea è a titolo di acconto.
Provvederemo a monitorare costantemente gli aggiornamenti allo scopo di poter
prontamente consentire alle aziende agricole di ricevere il saldo dovuto nel più breve
tempo possibile.
Sperando di fare cosa gradita Le cito la Circolare n.667/2014 AGEA inviataci il
2014/2015:
"Con riferimento alla misura in oggetto si rappresenta che per la Campagna 2014 gli
Organismi pagatori hanno comunicato allo scrivente Ufficio una spesa ammissibile
all'aiuto di € 74.641.800,67. La disponibilità attuale di fondi comunitari, derivante anche da economie di spesa realizzatesi su altre misure OCM vino, ammonta ad € 30.520.107,02 ed il Ministero delle Politiche Agricole Alimentarie Forestali ha comunicato alla scrivente Agenzia che al momento non sono disponibili i fondi nazionali
necessari a coprire l'intero fabbisogno (tali fondi saranno stanziati con il Fondo di
solidarietà nazionale-incentivi assicurativi recati dalla legge di stabilità 2015).
Conseguentemente, entro la scadenza del 15 ottobre 2014, gli Organismi pagatori
possono erogare la sola percentuale di aiuto relativa alla quota comunitaria pari al
40,8888% mentre il pagamento della restante parte di fondi nazionali aggiuntivi, pari
ad € 44.121.693,65 (59,1112%), sarà eseguito appena saranno rese note le disponibilità di bilancio nazionale
2015."
Nella speranza di aver contribuito alla chiarezza per quanto avvenuto, l'occasione ci
torna gradita per confermare la nostra disponibilità di assistenza nell'ambito della
"Gestione dei Rischi in agricoltura” che oggi rappresenta un punto di particolare preoccupazione per le imprese agricole.
Ufficio Difesa Passiva
La Direzione
News
Rubrica dell’ufficio tecnico del CODIVABRI - Elaborazioni meteo del Centro operativo ASSOCODIPU di Bari
Bollettino settimanale
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METEO INFORMAZIONI
Situazione Generale
Un vortice artico proveniente dal nord Europa
provocherà un forte peggioramento del tempo, soprattutto sulle regioni del versante
medio-basso Adriatico, con rovesci, vento
molto forte e sensibile diminuzione delle
temperature fino a venerdì 24. Per il fine
settimana la pressione atmosferica torna ad
aumentare e il tempo migliorerà quasi ovunque. Per l'inizio della prossima settimana
continueremo ad essere interessati da un
campo di relativa alta pressione con tempo
abbastanza buono.
Dati registrati dal 13.10 al 19.10.2014
Stazioni
Temperatura
Umidità
Media
Pioggia
mm
Min.
Max.
Latiano
13.1
20.9
59
0.8
Brindisi
14.7
21.4
86
0.6
14.8
21.5
46
0.8
15.3
20.3
56
1.0
Montalbano 14.7
22.9
42
0.0
Carovigno
Ceglie M.
Fasano
16.1
23.2
40
0.0
Mesagne
14.5
21.4
53
1.2
Ostuni
9.4
20.0
58
0.4
San Pietro
Vernotico
15.1
21.5
50
0.2
San Vito
dei N.
15.5
21.6
47
0.8
Torre Santa
13.6
Susanna
21.0
10
0.6
21.3
60
0.8
Villa
Castelli
13.7
Regione Puglia
ASSO.CO.DI.PU.
OLIVO
SITUAZIONE FENOLOGICA- Invaiatura
SITUAZIONE FITOSANITARIA – Mosca, margaronia e lebbra.
PROGRAMMA DI DIFESA – Si evidenza ancora una forte attività della mosca, con punture
fertili sulle drupe, favorita dalle temperature miti e dall’elevato gradiente di umidità. Dai campioni esaminati al binoculare è emerso che vi sono nuove ovideposizioni anche su olive trattate
non di recente. In questi casi l’infestazione andrà avanti se il trattamento precedente ha esaurito gran parte della persistenza di azione. In senso generale, dopo le ultime piogge, negli oliveti
non trattati o dove l’ultimo intervento è stato effettuato
da oltre 20 gg., si consiglia di intervenire nuovamente
con un prodotto fitosanitario specifico. Curare bene la
bagnatura della chioma soprattutto nelle parti alte ed
interne.
Considerato anche che l’infestazione risulta essere a
“macchia di leopardo” e dipendente da numerosi
fattori (varietà, irrigazione, stato vegetativo ecc.), si
consiglia di verificare il reale grado di infestazione nel
proprio oliveto prima di decidere un ulteriore trattamento. Ricordiamo che la percentuale di infestazione
che giustifichi un intervento sulle varietà da olio deve
essere almeno del 10%. Per le varietà da mensa la
soglia di intervento è costituita dalla sola presenza
delle prime punture. Per gli interventi si possono utilizzare prodotti a base di dimetoato con le limitazioni per le varietà sensibili, imidacloprid utilizzabile solo per le varietà da olio, oppure esche proteiche a base di spinosad e dimetoato, o trappole
del tipo attract and kill. In ogni caso, prima di decidere di effettuare un trattamento insetticida, considerare anche la possibilità di anticipare le operazioni di raccolta.
Inoltre, si riscontrano in maniera diffusa attacchi di margaronia a carico dei teneri germogli. Di
norma si consigliano trattamenti solo sugli impianti giovani in fase di accrescimento. Considerato che attacchi importanti possono accecare le gemme apicali inducendo l’affastellamento della
vegetazione, si consiglia un intervento specifico utilizzando prodotti a base di Bacillus thuringiensis. Gli eventuali interventi contro la mosca possono essere utili per contenere efficacemente anche questo parassita. Rispettare in senso assoluto il periodo di sicurezza dei vari prodotti
utilizzati.
CARCIOFO
SITUAZIONE FENOLOGICA - Accrescimento piante
SITUAZIONE FITOSANITARIA - Isolate colonie di afidi sugli
impianti più anticipati
PROGRAMMA DI DIFESA - Occasionali presenze di infestazioni di afidi contro cui si consiglia un tempestivo intervento con
prodotti specifici in quanto sono vettori di numerosi virus specifici del carciofo.
Per un maggior rispetto dell’ecosistema ed un uso sostenibile
dei prodotti, effettuare un sopralluogo preventivo per verificare il
grado di infestazione: se l’infestazione non è generalizzata, il
trattamento può essere effettuato in maniera localizzata.
Nella preparazione di nuovi impianti, per evitare il diffondersi di
malattie di difficile controllo come Verticillium, Sclerotinia, Virosi ecc., è opportuno utilizzare
materiale sano e possibilmente certificato. In ogni caso, prelevare il materiale vegetativo da
carciofaie preventivamente visionate in fase vegetativa e di cui si è certi dell’assenza di questo genere di patologie. Per il materiale vivaistico, invece, preferire quello certificato proveniente da vivai accreditati. Nell’impianto della nuova carciofaia sistemare il terreno effettuando
baulature e scoline per evitare ristagni d’acqua durante la stagione invernale che comportano
asfissia radicale alle piante e difficoltà di acceso ai mezzi meccanici.
VITE
SITUAZIONE FENOLOGICA - Caduta
foglie.
SITUAZIONE FITOSANITARIA - Esiti di
attacchi parassitari
PROGRAMMA DI DIFESA - Nessun trattamento. Segnare con della calce sul
tronco e con dei nastri colorati le piante
affette da mal dell’esca in modo che in
fase di potatura possono essere riconoscibili e potate separatamente dalle altre per
evitare il diffondersi della malattia.
News
Rubrica dell’ufficio tecnico del CODIVABRI - Elaborazioni meteo del Centro operativo ASSOCODIPU di Bari
Bollettino settimanale
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Regione Puglia
Previsioni sulla Puglia
La potatura nel frutteto
G
li interventi di taglio su un fruttifero sono necessari fondamentalmente per tre motivi: ottenere
alberi di forma armoniosa ed
equilibrata; migliorare qualità e quantità dei
frutti; mantenere gli esemplari coltivati in
vigore e in salute. L’operazione si distingue
a seconda della fase di sviluppo della pianta
(potatura di allevamento o formazione e di
mantenimento o produzione) e della stagione
in cui si eseguono (potatura secca o invernale e potatura verde o estiva).
La potatura di formazione
Nei primi anni dopo la messa a dimora si
interviene per dare alla pianta la forma prescelta e consentire alle ramificazioni di sopportare il carico
della fruttificazione. La scelta della
forma di allevamento
dipende
sia dalle preferenze personali sia
dalla specie e
varietà,
nonché
da clima ed esposizione. Esistono
moltissime possibilità di conduzione della chioma,
alcune usate a
scopi più che altro
estetici, altre che rispondono invece a esigenze di coltivazione. All’interno di un giardino o per il frutteto famigliare le forme in
volume naturali o a vaso sono quelle consigliabili perché di facile manutenzione, e
spesso l’esemplare acquistato in vivaio è
già preimpostato in questa direzione.
La potatura invernale
In linea generale, a fine inverno si effettuano
tagli per eliminare i rami secchi o esili e
fragili, nonché quelli folti e incrociati fra loro,
e per ridurre la chioma al fine di mantenerla
ben aerata. Con la potatura si incoraggia poi
la nascita di nuovi getti: la conoscenza di
questo meccanismo è importante perché,
attraverso opportuni interventi, sarà possibile stimolare la formazione di gemme da
frutto, ottimizzando la produzione, e favorire
lo sviluppo di nuove branche, per colmare
vuoti e sostituire parti malate. La potatura
estiva
Soprattutto se si è alle prime armi è preferibile intervenire sui fruttiferi durante la stagione vegetativa (è più facile individuare le
gemme e, quindi, effettuare il taglio in modo
corretto), con gli stessi obbiettivi della potatura invernale. Vengono poi considerati
interventi di potatura estiva anche la spollonatura (eliminazione dei polloni che crescono alla base della pianta e che sottraggono
nutrimento alla chioma) e la sfemminellatura
(eliminazione dei getti verticali che spuntano
su tronco e ramificazioni principali). Vi rientrano anche piegatura, inclinazione e curvatura dei rami, tecniche particolari con cui si
inducono alla fioritura rami altrimenti vocati
alla sola produzione delle foglie. Sempre in
estate si pratica, quando necessario, il diradamento dei frutti: si asportano cioè i fruttici-
ni più piccoli e mal posizionati per aumentare qualità e pezzatura di quelli che rimangono. L’intervento interessa soprattutto albicocchi, peri e susini.
Le specie sensibili alla potatura Meli e
peri (appartenenti alla famiglia delle pomacee) non possono fare a meno di tagli regolari perché la produzione di lamburde e
brindilli (cioè i rami destinati a portare frutti)
dipende dal corretto regime di accorciamento dei rami. Anche i susini e i peschi danno
raccolto migliore se vengono potati regolarmente. Albicocchi, ciliegi, cotogni e fichi si
potano più che altro per mantenere la chioma pulita, sana e ordinata, in quanto si
tratta di fruttiferi che reagiscono poco alla
potatura e il loro legno si cicatrizza con
minore rapidità.
Una raccomandazione: il taglio,
qualunque sia la
sua
larghezza,
deve essere inclinato per far scorrere via le gocce
d’acqua. Se interessa una superficie ampia, conviene trattare la
parte con apposito mastice cicatrizzante.
È buona norma
pulire e disinfettare con alcool le lame
degli attrezzi da taglio prima di passare da
un esemplare all’altro, per limitare la propagazione di problemi fitosanitari.
Meli e peri: quali rami portano frutti?
Nei fruttiferi ogni gemma nascente può essere destinata a diventare una gemma a
legno, a fiore oppure mista: le prime hanno
forma appuntita e daranno luogo a ramoscelli esclusivamente da foglia; le seconde
sono invece tozze, tondeggianti, più grosse
delle gemme a legno e svilupperanno ramoscelli con foglie e fiori (e quindi frutti); le
miste, infine, hanno forma intermedia fra i
due tipi sopra descritti e possono produrre
rami sia a fiore sia a legno. Durante la potatura occorre salvaguardare le gemme a
fiore, che su meli e peri crescono su tre tipi
di ramificazioni diverse: sui rami misti che,
più o meno lunghi, si sviluppano ogni anno
in modo uniforme in tutta la chioma, e che
portano gemme sia a fiore sia a frutto. Gemme a fiore spuntano anche sulla punta dei
brindilli, rametti corti (max 30 cm), esili e
molto flessibili che su tutta la lunghezza
portano solo gemme a legno: con lo sviluppo dei frutti i rami si incurvano assumendo
una conformazione caratteristica. Le lamburde, infine, sono rametti corti, d’aspetto
deformato: nei primi 3 anni di sviluppo generano solo gemme a legno che formano una
caratteristica coroncina di foglie, solo poi la
gemmain punta diviene mista e inizia a
produrre anche fiori. In quest’ultima fase la
lamburda si ingrossa e viene chiamata
“borsa”; nel melo spesso si ha lo sviluppo di
più lamburde ravvicinate tra loro e la formazione prende il nome di “zampa di pollo”.
ASSO.CO.DI.PU.
Giovedì 23 Cielo da nuvoloso a molto nuvoloso con
rovesci sparsi, localmente anche a carattere
temporalesco specie lungo il versante Adriatico.
Schiarite più ampie nella seconda parte della
giornata sul Salento.Temperatura in sensibile
diminuzione. Venti da moderati a forti da nord nordovest. Mari da molto mossi ad agitati.
Venerdì 24 Cielo irregolarmente nuvoloso con
residui rovesci. Schiarite sempre più ampie nella
seconda parte della giornata, specie sul Salento.
Temperatura in ulteriore diminuzione le minime.
Venti da forti a moderati dai quadranti settentrionali.
Mari da agitato a molto mosso l'Adriatico, da molto
mosso a mosso lo Ionio.
Sabato 25 Cielo parzialmente nuvoloso al mattino,
sereno o poco nuvoloso per il resto della giornata.
Temperatura senza variazioni di rilievo. Venti da
nord nord-est moderati con rinforzi sul Salento. Mari
molto mosso o agitato il Canale d'Otranto.
Domenica 26 Cielo sereno o poco nuvoloso con
locali addensamenti nelle zone più interne. Venti da
moderati a deboli dai quadranti settentrionali.
Mari generalmente molto mossi.
Tendenza per lunedì 27 e martedì 28 - Condizioni
di tempo variabile con alternanza di ampie schiarite
e locali annuvolamenti.
Giorno
GIOV.
23
Giorno
VEN.
24
Giorno
SAB.
25
Giorno
DOM.
26
Pioggia
mm
Cielo
Vento
Dir.
Nuvoloso
Forte
N
60%
6 mm
T. max
T.min
U.max
U.min
15
14
85
45
Cielo
Vento
Dir.
Pioggia
Molto
nuvoloso
Moderato
SW
40%
2 mm
T.max
T.min.
U.max
U.min.
15
12
80
60
Cielo
Vento
Dir.
Pioggia
Nuvoloso
Moderato
N
0
T.max
T.min.
U.max
U.min.
16
12
75
55
Cielo
Vento
Dir.
Pioggia
Sereno
Debole
NE
0
T.max
T.min.
U.max
U.min.
18
13
85
50
News
gricoltura informazione
Le notizie dal mondo agricolo
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Emergenza Xylella
Nardoni: Puglia promuove
simposio esperti internazionali
A Gallipoli, dal 21 al 24 ottobre, studiosi di tutto il mondo discutono delle possibili soluzioni
L’emergenza del disseccamento degli ulivi
che sta devastando una parte significativa
del territorio della provincia di Lecce ed il
ritrovamento del batterio da quarantena
Xylella fastidiosa ha spinto la Regione Puglia a promuovere un incontro con la partecipazione la più ampia possibile di speciali-
sti da tutto il mondo, anche perché la problematica della Xylella fastidiosa sta assumendo tutta la sua gravità non solo per gli
oliveti della Regione Puglia ma per l’intero
territorio comunitario.
E’ proprio delle ultime ore un’intercettazione
in Olanda di piante ornamentali provenienti
dalla Costa Rica e risultate infette.
Pertanto ad un anno dalla diagnosi di Xylella fastidiosa (15 Ottobre 2013) la Regione
Puglia, il Servizio Fitosanitaro Nazionale,
l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle
Piante (IPSP) – CNR di Bari, il Dipartimento
di Scienze del Suolo della Pianta e degli
Alimenti (DiSSPA) dell’Università di Bari, il
Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” (CRSFA) di Locorotondo (Bari) ed il
CIHEAM-Istituto Agronomico Mediterraneo
(Bari), organizzano nei giorni 21 - 24 Ottobre l’International Symposium on the European outbreak of Xylella fastidiosa in olive.
Il Simposio si terrà nei primi due giorni a
Gallipoli e sarà seguito, nei giorni 23 e 24
Ottobre, da workshop di laboratorio presso il
CRSFA, a Locorotondo.
“E' una iniziativa fortemente voluta dalla
Regione Puglia - ha dichiarato Fabrizio
Nardoni, Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia - ispirata dall'aggravarsi dell’epidemia del Complesso
del Disseccamento Rapido dell'Olivo in
Salento che rende urgente la creazione di
un'occasione capace di promuovere un
confronto basato sulle competenze e sugli
studi della ricerca internazionale impegnata
nello studio del batterio. Un convegno internazionale che permetterà di per fare il punto
sia sulle conoscenze del patogeno sia sulla
ricerca di eventuali soluzioni”.
La manifestazione, alla quale è già stata
assicurata la partecipazione di circa 200
ricercatori provenienti da oltre 20 nazioni di
diversi continenti (con delegati anche dagli
Stati Uniti, dal Messico, dal Brasile e dall’Argentina), comprenderà una giornata, il 21
Ottobre, interamente dedicata allo stato
dell'arte della ricerca internazionale su X.
Fastidiosa. La mattinata del 22 sarà dedicata alla discussione delle azioni di controllo
disposte dalla Commissione Europea, dal
MiPAAF e dalla Regione Puglia. Nella stessa mattinata, che sarà presieduta dal Dirigente del Servizio Fitosanitario Nazionale,
Dott. Bruno Faraglia, e dal Direttore di Area
della Regione Puglia, Dott. Gabriele Papa
Pagliardini, sono anche previsti interventi di
rappresentanti dell’EFSA (European Food
Security Autority), dell’EPPO (European
Plant Protection Organization) e del coordinatore del “Comitato Tecnico-Scientifico per
Xylella fastidiosa”, Dott.ssa Marina Barba,
insediato alcune settimane fa su nomina del
Ministro delle Politiche Agricole Maurizio
Martina.
Nel pomeriggio della stessa giornata sarà
effettuata la visita delle aree del contagio
che si concluderà con la partecipazione a
“Notte dell'extravergine 2014”. Per i congressisti sarà occasione unica per assistere
alla raccolta in notturna delle olive ed apprezzare i prodotti tipici dell’agricoltura salentina. Infine, le giornate del 23 e 24 ottobre saranno dedicate a due workshop di
laboratorio che si terranno presso il CRSFA
di Locorotondo: uno sui protocolli di diagnosi di laboratorio e l’altro sull’identificazione
degli insetti vettori.
Programma completo e info: www.ivv.cnr.it/
symposium-xylella-fastidiosa.
Attività vivaistica provincia di Lecce: revoca provvedimento
Con determinazione dirigenziale n. 339 del Servizio Agricoltura, si procede
a revocare il provvedimento n.295/2014, contenente disposizioni afferenti
all’esercizio dell’attività vivaistica in provincia di Lecce su nuove specie
ospiti di Xylella fastidiosa.
La revoca si è resa necessaria a causa di un refuso nella Determinazione
del 11/09/2014 n. 295 pubblicata sul BURP del 25/09/2014 n. 134, nella
quale è stata inserita quale specie ospite della X. fastidiosa l’Acacia longifolia invece dell’ Acacia saligna. Ritenuto necessario disciplinare la produzione e la movimentazione dei vegetali e del materiale di propagazione
vegetale delle specie Polygala mirtifolia, Westringia fruticosa, Acacia saligna e Spartium junceum che sono risultate essere ospiti della X. fastidiosa.
Il provvedimento di revoca è pubblicato nel Bollettino ufficile regionale
n.145 del 16 ottobre 2014.
COLTIVARE
INFORMATI
SUL DIGITALE
TERRESTRE