Il saluto di Zucchi "Buon oro,ex colleghi" Bilanci efizturo

Dntenìsta all'imprenditore
Il saluto di Zucchi
"Buon oro, ex colleghi"
Bilanci efizturo
AREZZO
Antonio Zucchi oggi ha
74 anni, è fuori dal settore, ma l'oro ce l'ha nel
dna. Gli circola nelle vene. Perché ci ha lavorato
una vita senza risparmio di energie e di investimenti, perché è il figlio di Carlo che nel
1926 con Leopoldo Gori fondò la Gori & Zucchi (poi UnoAerre), e
anche perché porta il nome di nonno Antonio,
artigiano orafo, il primo
anello di una famiglia
che ha generato la moderna oreficeria, nazionale e internazionale.
Nel giorno di apertura
della fiera OroArezzo ripercorre il suo passato:
"Ho dato più di quello
che ho preso. Questa almeno è la mia valutazioa pagina 9
ne".
Luca Serafini
di Luca Serafini
AREZZO - Dici Zucchi e
pensi oro. Antonio Zucchi oggi ha 74 anni, è fuori dal settore, ma l'oro ce l'ha nel dna.
Gli circola nelle vene.
Perché ci ha lavorato una vita
senza risparmio di energie e
di investimenti, perché è il figlio di Carlo che nel 1926 con
Leopoldo Gori fondò la Goti & Zucchi (poi UnoAerre),
e anche perché porta il nome
di nonno Antonio, artigiano
orafo, il primo anello di una
famiglia che ha generato la
moderna oreficeria, nazionale e internazionale.
0 Commendatore, andrà a visitare OroArezzo?
"Si. Come past president di
Federorafi sono stato invitato ai lavori del direttivo della
federazione nazionale in programma lunedì. Volentieri incontrerò i miei ex colleghi, anche se non sono più impegnato in questo settore".
El'edizione numero 35, carica di attese e speranze.
"E finalmente, me lo lasci
dire, è stato asfaltato il parcheggio! Arrivare con polvere e fango ad una fiera del lusso era una cosa terribile. Già
questo aspetto è di buon auspicio".
Le riesce rimanere indifferente davanti ad un oggetto
d'oro, magari col marchio
UnoAerre?
"Può facilmente immaginare la risposta".
0 Da tutta una vita spesa nel
mondo dell'oro, è più quello
Torna a parlare l'imprenditore che ha guidato UnoAerre e Federorafi. 'ci sono prospettive,
ina io non intendo rientrare. E più quello che ho dato a questo settore di quanto ho ricevuto"
"Buon oro, ex colle
Il saluto di Zucchi
tra nostalgia e ripresa
0'
che ha dato o quello che ha
ricevuto?
"Ho dato più di quello che
ho preso. Questa almeno è la
raia valutazione".
Bilancio amaro.
"L'amarezza c'è".
Comprensibile. Un minimo
di storia merita ricordarla: le
famiglie Gori e Zucchi nel
1999 cedettero UnoAerre al
fondo Morgan Grenfell Deutsche Bank convinte che fosse la cosa giusta, in -vista di
uno sbarco in Borsa. Andò
tutt'altro che bene.
Gli Zucchi allora, con uno
sforzo encomiabile quanto
pesante, ripresero
le redini, per l'attaccamento ad
un'azienda che
doveva rimanere
viva e aretina.
Ma nel 2010, dopo gli anni peggiori dell'oreficeria, le banche si
raffreddarono e ci fu la messa
in liquidazione.
UnoAerre è poi rinata con
Squarcialupi, "figlio" della
stessa azienda.
Commendatore, la famiglia
Zucchi è uscita dal comparto
orafo e prosegue la brillante
attività nel campo della manutenzione degli immobili con il
gruppo Costanter - Pulinova.
E' ipotizzabile un ritorno nell'
oreficeria cavalcando i segnali
di ripresa che ci sono?
"No. Non creiamo false attese e illusioni. Sarebbe gravissimo, un reato etico-morale.
Non faccio satira né gag, ho
una credibilità. Con le persone e con i lavoratori non si
gioca. La nostalgia è un conto, creare aspettative ingiustificate è imperdonabile".
1 Suo padre è stato pioniere di
questo mondo. Dei suoi insegnamenti e dei valori trasmessi, cosa ha sperimentato nel
suo percorso?
R "L'elenco sarebbe lunghissimo, ho avuto una vita ricca di
eventi".
C'è qualcosa che, tornando
indietro, non rifarebbe?
"Anche su questo c'è un
elenco, non lungo ma c'è".
Cosa vale più dell'oro?
Non sono un tipo allegro, anche se magari dentro è un'altra cosa. Sul piano delle esperienze non ho avuto una vita
facile".
D Il primo approccio col lavoro?
"A 18 anni. In Germania.
La mia famiglia mi mandò in
Germania a lavorare come
operaio in una ditta orafa.
Per fauni le ossa, per formarmi. Durò un bel pezzo. Lo
scopo era quello di uscirne
con la schiena dritta".
l Arezzo. E' sulla strada giusta?
R "A metà degli anni Novanta quando ero presidente dell'
Associazione Industriali svolgemmo uno studio dal quale
emergeva che la città doveva
aprirsi e non puntare solo su
un unico settore, quello ora-
R "La famiglia".
03 Cosa ne pensa
di Renzi?
"Faccio il tifo
per lui".
0 Con chi ha condiviso di più e meglio il lavoro?
"Non saprei, in realtà sono
piuttosto solitario. Non che
abbia fatto tutto di testa mia,
ma riconosco che sono un
po' scostante. Un musone.
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fo. Emersero dei rischi e la necessità di puntare su altro.
Che Arezzo ha: il paesaggio,
l'arte, la cultura, i cibi."
D Quali?
"Le signore, anche andando avanti negli anni, tendono
sempre di più ad apparire e
0 Pare che per l'oro ci sia una questo implica oltre ai vestiti
tendenza positiva. L'export ti- anche la presenza di ornara. Servirebbero maggiori di- menti. Accadeva lOmila anni
sponibílità di metallo e potreb- fa e probabilmente avverrà
be anche generarsi occupazio- nei prossimi lotnila. Il gioielne.
lo c'è sempre stato e sempre ci
sarà. E in certi
"Per esprimere
momenti anche
giudizi bisognegli uomini si so1 hinw lenente
agghindati:
rebbe esserci denno
l'asfalto
tro. Io non ci soora mi pare che
alla fiera:
no più."
stiamo andando
in una fase in cui
buon
D Ai suoi ex collegli uomini tornasegno"
ghi cosa dice?
no ad agghindarsi. Anche il mer"Di tener duro,
cato interno prima o poi ridi lavorare con passione e cre- partirà. Mi auguro davvero,
atività. Io penso positivo, per tutti, che sia prima e non
qualcosa si muove. Ci sono poi."
dinamiche che giocano a fa- Nel primo giorno di fiera un
vore del settore".
"buon oro" a tutti grillato
Zucchi.
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Antonio Zucchi, 74 anni, figlio di Cario, fondatore di UnoAerre con Leopoldo Gori. Estato amministratore di UnoAerre,
presidente di Assoindustria Arezzo e di Federorafi naìjonale