Giovedì 29 Maggio 2014

NUOVA E UNICA!
dal lunedì al sabato 9.00 - 21.00
domenica 10.00 - 20.00
VERONA
SETTE News
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Direttore Francesca Tamellini Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CNS VERONA
NUOVA E UNICA!
dal lunedì al sabato 9.00 - 21.00
domenica 10.00 - 20.00
Anno 15 - N.S. n.7 - 24 maggio 2014
La ricerca sull’acqua: Verona
tra le città meno care d’Italia
IN CITTÀ
ATTUALITÀ
Cultura e
turismo
I tedeschi
e Verona
A Verona si beve una delle acque più economiche d’Italia. Nel 2013
una famiglia composta da 3 persone, con un consumo stimato di 150
metri cubi, per il servizio idrico integrato (acquedotto e depurazione) ha speso 190 euro, iva inclusa. A dirlo è l’associazione Federconsumatori, che ieri ha presentato a Milano la 13 esima indagine
nazionale sulle tariffe 2013 del servizio idrico.
a pag 3
a pag 8
a pag 4
PRIMO PIANO
INIZIATIVE
Marmomacc
in Brasile
a pag 13
Un nuovo parco urbano
a pag 5
EVENTI
Il Jazz a
Verona
a pag 9
SEDE CENTRALE:
SPORTELLI LOCALI:
INTERNET :
Verona
Ingresso Via Campo Marzo
c/o AGSM Verona s.p.a.
Lun - Mar - Mer - Gio
dalle ore 7.45 alle ore 16.00
Ven
dalle ore 7.45 alle ore 13.00
Legnago
Via Ragazzi del ’99, 9
Lun - Mar - Mer - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Lun - Mer - Gio
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
Bovolone
Via Vescovado, 16
Lun - Mar - Gio - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Mar - Mer - Gio
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
Nogara
Via Labriola, 1
Lun - Mer - Gio - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Lun - Mar
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
Bussolengo
Piazza della Vittoria, 20
Lun - Mar - Gio - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 11.00
Mar - Gio
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
San Bonifacio
Corso Venezia, 6/c
Lun - Mer - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Mar - Mer - Gio
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
Acque Veronesi S.c.a r.l.
Lungadige Galtarossa, 8
37133 Verona
Sito:
P.E.C.:
Per reclami e info:
SERVIZIO CLIENTI
Fax Clientela:
Fax U.R.P.:
Numero Verde Clienti e URP
800-735300
(solo da rete fissa)
Per chiamate da rete mobile
a pagamento 199 127 171
Entrambi i numeri sono
disponibili negli orari:
8,00- 20,00 da lunedì a venerdì
8,00-13,00 il sabato
www.acqueveronesi.it
[email protected]
www.acqueveronesi.it/contatti.asp
045 8677438
045 8677528
Numero Verde Guasti
800-734300
(sia da rete fissa da mobile
Attivo 24 ore su 24)
Villafranca
Via dei Cipressi, 2
Lun - Mar - Mer - Ven
dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Lun - Mer - Gio
dalle ore 14.30 alle ore 16.00
Grezzana
Via Roma,1 - c/o Uffici comunali
Mercoledi dalle ore 9.00 alle ore 12.00
3° venerdi del mese
dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Tregnago
Piazza Massalongo, 13/A
Mar - Gio
dalle ore 8.30 alle ore 11.00
San Giovanni Lupatoto
Via San Sebastiano, 6
c/o Lupatotina Gas
Lun - Mer - Gio - Ven - Sab
dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Mar dalle ore 9.00 alle ore 16.00
SPORTELLI DI CORTESIA:
solo per pratiche amministrative
del singolo Comune
Colognola ai Colli
Piazzale Trento, 2 - c/o Municipio
Mar - Gio
dalle 9.30 alle 12.30
Isola della Scala
Via V. Veneto, 4 - c/o Municipio
Ven dalle ore 10.00 alle ore 12.00
3 VERONA SETTE
PRIMO PIANO
24 MAGGIO 2014
Mariotti: «Nella nostra città le bollette meno costose di tutto il Veneto»
La ricerca sull’acqua: Verona
tra le città meno care d’Italia
A Verona si beve una delle acque più economiche
d’Italia. Nel 2013 una famiglia composta da 3 persone, con un consumo stimato di 150 metri cubi, per
il servizio idrico integrato
(acquedotto e depurazione) ha speso 190 euro, iva
inclusa. A dirlo è l’associazione Federconsumatori, che ieri ha presentato a
Milano la 13 esima indagine nazionale sulle tariffe 2013 del servizio idrico.
Il campione è stato di 112
città capoluogo. Secondo
l’inchiesta, le tariffe di Acque Veronesi si confermano nella fascia più bassa
e favorevole ai consuma-
Direttore Responsabile
FRANCESCA TAMELLINI
REDAZIONE DI VERONA
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Iscrizione al Registro Nazionale della stampa
tori, ben al di sotto della
tariffa media nazionale di
241 euro l’anno. «Dati importanti, che dimostrano
come la nostra società sia
efficiente e applichi tariffe
contenute – ha commentato Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi - I
numeri della ricerca attestano il capoluogo scalige-
ro tra le città meno costose
e dimostrano come il servizio erogato dalla società
consortile veronese venga
svolto in maniera assolutamente economica rispetto
ad altre realtà dell’idrico
analoghe o più importanti». Nella non invidiabile
“top ten” delle città dove
l’acqua costa di più svetta
Pisa, con una spesa annua
di 381 euro (il doppio rispetto a Verona), seguita
da altre 2 città toscane,
Siena e Grosseto. Il capoluogo più economico è
Isernia, dove l’anno scorso
una famiglia di 3 persone
ha speso 86 euro. Un dato
sicuramente interessante
del report di Federconsumatori è la composizione
che ha determinato la tariffa dell’acqua nel 2013. Il
consumo di 190 euro annui
a Verona è infatti frutto di
una serie di voci, comprendenti una quota fissa che
rappresenta il 9% della
bolletta, il costo del servizio acquedottistico (41%),
quello del servizio di fognatura (13%), quello di
depurazione (28%), oltre
ovviamente all’iva, pari al
10% dell’imponibile. Sempre secondo l’inchiesta nazionale, nel 2013 le tariffe
veronesi insieme a quelle
veneziane, sono state le
più basse del Veneto: seguono Treviso (198 euro),
Belluno (232 euro), Vicenza e Padova (260) e Rovigo
(303 euro). Restando sempre in Veneto, dall’indagine risulta che Acque Veronesi è la società coi tempi
più rapidi di esecuzione
di allacciamento: tra accettazione del preventivo
ed esecuzione, al netto di
eventuali autorizzazioni,
passano mediamente dai
15 ai 30 giorni, contro i 45
giorni di Padova, i 63 di
Vicenza ed i 98 di Belluno.
Su scala nazionale invece,
Verona figura tra le 10 città dove l’attivazione della
fornitura, tra la definizione
del contratto e l'attivazione del servizio, avviene in
meno tempo: 5 giorni (a
Treviso ne servono 21). Il
capoluogo scaligero risulta
anche tra quelli dove i tempi di sospensione dell’erogazione dell’acqua per interventi programmati sono
più brevi: mediamente 8
ore (Catania è ultima nella
classifica con 48). Mariotti
ha infine dichiarato: «Nonostante le difficoltà legate
ad una situazione economica molto difficile, nel periodo 2014-2017 investiremo sul territorio 48 milioni
di euro in infrastrutture
attese da anni. Dalla data
di avvio operativo (marzo
2007) a fine dicembre 2013,
Acque Veronesi ha realizzato investimenti per oltre
100 milioni di euro. Investimenti resi possibili grazie anche all’approvazione
delle nuove tariffe del servizio idrico che comporteranno per il 2014 e 2015
rincari contenuti per le
famiglie veronesi, circa 15
euro all’anno».
“Veronetta il nuovo
volto di un quartiere”
E' stato presentato il documentario “Veronetta nuovo volto di un quartiere”
del regista Ewanfoh Obehi
Peter, nigeriano di nascita e veronese di adozione.
All’evento hanno partecipato l’assessore alle Pari opportunità Anna Leso, il regista Ewanfoh Obehi Peter,
il direttore del Centro Studi
Interculturali Agostino Portera e il responsabile del
Coordinamento
Migranti
Verona Mustapha Wagne.
Il film, girato nel 2013 con il
supporto della Verona Film
Commission del Comune di
Verona, fa parte di una trilogia che si propone di dar
voce agli africani presenti
a Verona negli ultimi 35-40
anni. Il primo documentario esplora l’arrivo dei
primi migranti, il secondo
parla della vita del quartiere e il terzo si concentra
sulle nuove generazioni di
migranti. Nel documentario “Veronetta nuovo volto
di un quartiere” gli abitanti
del quartiere raccontano le
loro esperienze di integrazione. Alcune riprese hanno visto coinvolto anche il
Centro Interculturale delle
donne Casa di Ramìa, il servizio dell’assessorato alle
Pari Opportunità che ha
sede nel quartiere.
4 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 MAGGIO 2014
Cura i tre importanti settori il consigliere comunale, avv. Rosario Russo
Cultura, turismo e mondo religiosospirituale al Comune di Verona
Nel Comune di Verona è attiva
la Commissione Sesta, incaricata di seguire i settori Cultura,
Turismo e, quindi, Promozione
della città. A questi elementi,
s’aggiunge il ruolo specifico
dei Rapporti con il mondo associazionistico di ispirazione
religioso-spirituale. Cura il
tutto, con grande passione, il
consigliere comunale avv. Rosario Russo, che, come presidente della Commissione Sesta, promuove convegni, cicli
di conferenze, concerti e visite
su itinerari storico-culturali –
vedi il recente convegno sul
100° anniversario della Grande guerra (1914-1918), il convegno nazionale celebrativo
dell’irlandese Clive Staples
Lewis, autore delle note Cronache di Narnia, e la presentazione del volume “Verona sul
Pentagramma”, ripercorrente
la storia della musica a Verona.
Dal punto di vista del turismo,
Russo mira ad organizzare
manifestazioni culturali, aventi per tema particolari momenti della storia veronese, come
il ‘Periodo scaligero’ e ‘Verona
Rinascimentale’, che non solo
incentivano l’afflusso nella
nostra città di turisti e appassionati, ma vogliono essere innanzitutto motivo di intrattenimento elevato per i veronesi.
A fianco di tali iniziative, v’è il
supporto all’organizzazione di
manifestazioni a carattere nazionale ed internazionale, quali l’apprezzatissimo ‘Festival
biblico’, che è la più importante manifestazione nazionale di
ispirazione religiosa, i cicli di
concerti di Musica sacra presso il Museo Diocesano di San
Fermo, la ‘Giornata mondiale
della Poesia’, il ‘Festival Internazionale Scaligero Maria
Callas’ (1923-1977) e il ‘Premio
letterario Luigi Pirandello’ in
collaborazione con l’omonimo
Circolo letterario veronese,
solo per citare alcuni concreti e
rilevanti interventi. In tal senso, va segnalato che è in preparazione, per il 2015, la celebrazione del 750° anniversario
della nascita di Dante Alighieri (1265-1321), il sommo poeta
italiano, che, ospite a Verona
presso Cangrande Della Scala, scrisse la maggior parte del
Paradiso: un tema di grande
rilievo, corredato di conferenze e rappresentazioni teatrali
particolarmente adatti alla gioventù. Quanto sopra, nel quadro volutamente più ampio
di riscoperta della letteratura
classica, non solo italiana. Oltre a ciò, Russo ha in animo di
rispolverare alcune personalità eminenti del mondo della
filosofia, concentrando anzitutto l’attenzione sul veronese
Romano Guardini (1885-1968)
e su Antonio Rosmini (1797-
1855). Forte anche l’interesse
al genere letterario fantastico,
a partire dal veronese Emilio
Salgari (1862-1911), per giungere ad autori graditi ai giovani, come J.K. Rowling e J.R.
Tolkien (riguardo al quale è in
corso un ciclo di incontri presso la Biblioteca Civica), senza
dimenticare quel campione di
ottimismo che fu G.K. Chesterton.
Considerate, poi, le numerose
ed imponenti tracce storiche di
cui Verona è ricca, Russo è del
parere di doverle evidenziare
e valorizzare con apposite iniziative, essendo le stesse storia
pratica, difficile da dimenticare una volta appresa de visu,
rispetto a quella che si legge
sui libri o si ascolta nelle conferenze. Verona è costellata
anche di chiese di straordinaria bellezza, un tempo pure
centri di cultura e di relazioni
(invero, lo sono, sebbene in
grado minore, anche oggi) e,
ai nostri giorni, veri e propri
musei, che possono raccontare, soprattutto alle giovani
generazioni, come si svolgeva
la vita in tempi lontani e come
il sentimento religioso sia stato
fonte ispiratrice delle migliori
espressioni artistiche.
Un’attività, quella del presidente Russo, volta a diffondere
la storia e la cultura, e in particolare la letteratura e la poe-
Occhiali gratuiti grazie
al progetto ottico amico
Grazie al progetto “Ottico
amico”, promosso da Federottica in collaborazione
con il Comune di Verona,
saranno messi a disposizione dei cittadini in difficoltà economica occhiali
da vista gratuiti. Il progetto si rivolge a bambini sotto i 12 anni e ad adulti over
65, già seguiti dai Servizi
sociali. “Grazie all’impegno degli ottici – ha detto
l'assessore ai Servizi sociali Anna Leso – diamo una
risposta concreta e immediata a tante persone, che
hanno problemi alla vista
ma non hanno la possibilità di acquistare un paio di
occhiali. Ringrazio pertanto la categoria, che ci aiuta
a migliorare la qualità della vita anche di chi si trova
attualmente in difficoltà
economica”.
A Verona sono 7 gli ottici
che hanno aderito al progetto, per un totale di 90
buoni che saranno distribuiti dal Comune ad altrettanti cittadini, già in carico
ai Servizi sociali, che potranno così richiedere un
paio di occhiali con lenti
da vista; in provincia sono
invece 21 gli aderenti per
un totale di 250 occhiali
gratuiti.
sia, messaggere di valori positivi, con grande attenzione alle
istanze interiori della gioventù, cercando di creare sinergie
fra le varie realtà culturali veronesi, come l’Università degli
Studi e il Conservatorio mu-
sicale, e di sostenere in ogni
modo possibile il mondo del
volontariato culturale, senza il
quale pochissimo, nel settore
del bene pubblico, sarebbe realizzabile.
Pierantonio Braggio
Clara in rete contro la
violenza sulle donne
Si è tenuto questa mattina
in sala Lucchi, allo Stadio, il
workshop conclusivo del progetto “Clara - Un territorio in
rete contro la violenza sulle
donne”, avviato nel dicembre
2012 dall’assessorato alle Pari
opportunità in collaborazione
con l’Università di Verona, le
Ulss 20, 21 e 22, le cooperative sociali Azalea, Il Ponte,
L’Albero e Studio Guglielma,
le associazioni Telefono Rosa
ed Eurodonne e la Consulta
delle Associazioni Femminili.
All’incontro, rivolto agli operatori del settore, sono intervenuti il prefetto di Verona
Perla Stancari e l’assessore
alle Pari opportunità Anna
Leso.
“Grazie al progetto “Clara”–
ha detto l’assessore Leso – in
un anno e mezzo è stato possibile ampliare le attività già
presenti sul territorio, con i
tre punti di ascolto provinciali per le donne vittime di
violenza e i percorsi di accompagnamento delle donne
per l’autonomia lavorativa e
abitativa. Il progetto ha consentito, inoltre, di avviare
due sperimentazioni molto
significative per il nostro territorio provinciale, lo spazio
di ascolto per uomini che
esercitano violenza nelle relazioni affettive e intrafamiliari
e il gruppo di famiglie di accoglienza per donne maltrattate e i loro figli minori; due
azioni concrete che contribuiscono ad arricchire i servizi
a supporto delle vittime di
violenza”.
5 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 MAGGIO 2014
La presentazione a palazzo Barbieri dall’assessore ai Giardini Luigi Pisa, insieme al presidente della 5a Circoscrizione Fabio Venturi, a Palazzo Barbieri
Verona sud: presentato il grande
progetto del nuovo parco urbano
L’assessore ai Giardini Luigi
Pisa, insieme al presidente
della 5a Circoscrizione Fabio
Venturi, ha presentato a Palazzo Barbieri il progetto per
la realizzazione del nuovo
parco urbano nell’area del
Prusst di Verona Sud. L’ambito d’intervento interessa
un’area residuale dell’ex
mercato ortofrutticolo, per
una superficie complessiva
di circa 40 mila metri quadri.
“Un progetto di riqualificazione importante – spiega
Pisa – finanziato con risorse del Comune, vincolate al
Prusst, per un costo complessivo di circa 3 milioni
di euro, di cui 2 milioni 500
mila destinati alla realizzazione del parco e 600 mila
euro per le due nuove strade di collegamento attigue
all’area verde, che saranno
pronte entro settembre. L’intervento – prosegue l’assessore – porterà non solo al
recupero di un’ampia zona
degradata della città, ma
anche alla creazione di un
parco urbano di dimensioni
tali da costituire un vero e
proprio polmone verde, in
grado di diventare un punto
di riferimento quotidiano sia
per gli abitanti del quartiere
che per tutti i veronesi”.
“Un progetto di riqualificazione atteso da tempo dalla
cittadinanza – dichiara Venturi – che, dopo qualche rallentamento dovuto ai lavori
per la realizzazione dei sottoservizi collegati alle opere
di urbanizzazione previste
dal Prusst, vedrà l’avvio dei
lavori in autunno per giungere a compimento entro
l’estate 2015, con la creazione, dopo l’importante area
verde di San Giacomo, del
secondo parco più grande di
Verona”.
Previsti dall’intervento oltre
a 36 mila metri quadrati di
verde, mille metri quadrati
di percorsi pedonali e cicla-
bili e la piantumazione di 30
varietà di specie arboree di
cui 400 alberi e 2500 arbusti.
Per realizzare i percorsi pedonali e ciclabili si utilizzerà
materiale stabilizzato di cava
compattato, in modo da conferire un aspetto di naturalità ulteriore all’intera area.
La scelta delle specie arboree
ed arbustive è stata pensata sia in base alla loro adat-
tabilità alle caratteristiche
del terreno e dell’ambiente,
sia in base al loro potenziale mitigante nei confronti
dell’inquinamento
atmosferico. Sull’intera area sarà
presente un impianto composto da una serie di irrigatori dinamici, un impianto di
illuminazione a LED a basso
consumo e un impianto di
videosorveglianza collegato
alla centrale operativa della
Polizia municipale.
E’ previsto inoltre il posizionamento di elementi di
arredo urbano con la collocazione di panchine, cestoni in metallo e fontanelle in
ghisa e vari tavoli in legno
per il pic-nic. Verrà inoltre
realizzato un percorso per
il jogging in cui verranno
installati specifici attrezzi, e
giochi adatti a diverse fasce
d’età. E’ prevista infine la costruzione di un edificio con
funzione bar - punto ristoro
realizzato mediante la tecnologia della bio-edilizia con
strutture in legno e pannelli
fotovoltaici che produrranno
l’energia elettrica necessaria
ad illuminare l’intera area.
Il progetto, redatto dall’ingegner Maurizio Fabiani, prevede un costo di realizzazione di quasi 3 milioni di euro
Nuovo anello circolatorio
Ponte Aleardi – Via Torbido
Il Sindaco di Verona e
l’assessore alla Mobilità
Enrico Corsi hanno presentato a palazzo Barbieri il progetto esecutivo
del nuovo anello circolatorio che sarà realizzato tra Ponte Aleardi, via
Campo Marzo, via Torbido, viale dei Partigiani. Il progetto, redatto
dall’ingegner Maurizio
Fabiani, prevede un costo di realizzazione di
quasi 3 milioni di euro,
che saranno interamente a carico della socie-
tà Verona Porta Sud,
quale opera pubblica di
compensazione
prevista nell’ambito della riqualificazione delle ex
Cartiere. Come spiega
il Sindaco, nei prossimi
giorni gli uffici comunali
inizieranno a predisporre l’iter amministrativo
per la gara europea, che
dovrebbe
concludersi
all’inizio dell’autunno,
in modo da poter procedere subito dopo con
l’avvio dei lavori.
“Si tratta di una del-
le opere più importanti
per la viabilità di Verona –spiega Corsi- che
interessa uno dei nodi
nevralgici per il traffico cittadino, che vede il
passaggio di circa 5 mila
veicoli l’ora nei momenti
di punta. Sarà realizzato
un sistema circolatorio
a flusso continuo su tre
corsie, con un’unica direzione di marcia in senso
antiorario: da lungadige Galtarossa, lungo via
Campo Marzo, piazzale
del Cimitero, via Torbi-
do, viale dei Partigiani,
lungadige Porta Vittoria.
Oltre a notevoli benefici
per la circolazione stradale, che sarà resa più
fluida, con conseguente
riduzione anche dei livelli di inquinamento –
aggiunge Corsi- l’opera
andrà a vantaggio anche
del nuovo parcheggio
dell’ex Gasometro, i cui
lavori sono in avanzata
fase di realizzazione”.
Il progetto prevede inoltre la dismissione del
primo tratto in diagona-
le di via Torbido, con la
creazione di un’unica,
grande area verde centrale; l’accesso al viale
del Cimitero esclusivamente pedonale; il completamento della pista
ciclabile di via Torbido.
Tre gli attraversamenti
pedonali previsti, tutti
protetti da semafori; in
prossimità dell’ex Gasometro l’attraversamento
pedonale sarà invece assicurato dal sottopasso
in via di realizzazione.
“Abbiamo studiato un
piano di cantierizzazione specifico –spiega l’ingegner Fabiani- che prevede l’avanzamento del
cantiere a tratti, in modo
da poter procedere con i
lavori senza chiusure al
traffico”.
6 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 MAGGIO 2014
La manifestazione, patrocinata dalla Provincia di Verona e dalla Regione del Veneto
“Ri-Vivere il Villaggio Medievale”
Una nuova iniziativa per Verona
Nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, l’assessore alla Cultura e
Identità Veneta ha presentato la
manifestazione “Ri-Vivere il Villaggio Medievale”.
Erano presenti: Andrea Vecchini, Claudio Bellani e Veronica
Leardini, rispettivamente sindaco, vicesindaco e assessore alla
Cultura del Comune di Gazzo
Veronese; Antonio Tomezzoli,
presidente del Consorzio di Bonifica Veronese; Marco Sinuello,
presidente dell'associazione culturale “Inhonesta Mercimonia”;
Susanna Besutti, architetto.
La manifestazione, patrocinata
dalla Provincia di Verona e dalla
Regione del Veneto, è realizzata
e promossa dall'associazione culturale “Inhonesta Mercimonia”
in collaborazione con il Comune
e la Pro Loco di Gazzo Veronese.
La manifestazione “Ri-Vivere il
Villaggio Medievale” promuove
un ricco calendario di appuntamenti e di attività rievocative e
storiche che si svolgeranno all'in-
terno del Villaggio medievale
ricreato ed allestito presso l'Oasi
del Busatello, a Gazzo Veronese.
L'apertura ufficiale dell'evento
rievocativo avverrà venerdì 25
aprile, alle ore 14.30, con il saluto
delle autorità e la presentazione
delle attività che si protrarranno fino a domenica 27 aprile.
Nell'arco delle tre giornate, si
susseguiranno rappresentazioni
delle arti e dei mestieri di un tempo e di scene di vita quotidiana,
realizzate da figuranti, laboratori
didattici per i più piccoli, visite
guidate all'interno del villaggio,
percorsi didattici dimostrativi
delle attività svolte e sarà inoltre
allestito un mercato medievale.
Con l'iniziativa si offre la possibilità ad adulti e bambini di
approfondire la conoscenza del
periodo del Medioevo, riscoprendo e osservando da vicino
le abitudini, gli usi e le attività
tipiche di quell'epoca nel nostro
territorio. La presenza di figuranti e di percorsi didattici sapranno
coinvolgere il pubblico nelle varie attività promosse all'interno
del villaggio medievale, allestito
nella magnifica Oasi del Busatello. Un plauso, dunque, all'associazione 'Inhonesta Mercimonia',
organizzatrice e promotrice della
manifestazione, al Comune e alla
Pro Loco di Gazzo Veronese per
avere favorito la realizzazione
dell'iniziativa”.
“L'Oasi del Busatello, ha detto
il sindaco Vecchini -è una palude pensile, ovvero collocata più
in alto rispetto al livello del territorio circostante. Oltre a essere un'oasi ecologica del Wwf, è
l'unica di questo genere in Italia.
L'allestimento del villaggio medievale, inaugurato a settembre
del 2013, si propone come uno
spazio didattico per non inse-
gnare la storia solo in aula ma
anche su campo. Si tratta, infatti, di una rievocazione fedele
della pianura veronese attorno
all'anno Mille, utile per fornire
ai ragazzi un'esperienza formativa. Il vantaggio competitivo di
questa struttura, quindi, nasce
dalla sinergia fra il villaggio e la
palude, che permetterà di imparare qualcosa di nuovo sul nostro
passato”.
“La giusta chiave di lettura di
questa iniziativa deve essere
quella di continuare a credere
nella didattica. Collaborazioni
efficaci come queste, infatti, non
si vedevano da tempo e sono il
frutto di un lavoro costante e notevole. Non si vuole cadere negli
stereotipi della 'sagra di paese'
ma fornire uno strumento nuovo per la crescita culturale dei
nostri ragazzi. Si tratta di un'opportunità da saper cogliere e ci
auguriamo che la collaborazione
si rinnovi anche negli anni a venire”.
7 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 MAGGIO 2014
Le campagne di scavo sono state condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto
Presentato il nuovo Archeoparco
alla Bastia di San Michele
Nella Sala Verde del Palazzo Scaligero, l’assessore alla Cultura e
Beni Ambientali ha presentato in
anteprima l'Archeoparco Bastia
San Michele di Cavaion Veronese. Erano presenti: il sindaco del
Comune di Cavaion Veronese;
Brunella Bruno, direttrice del
nucleo operativo di Verona della
Soprintendenza ai Beni Archeologici del Veneto; Mario Parolotti, presidente dell'Associazione
Archeologica Cavaionese; Paolo Fabbri, consigliere nazionale
FIAB onlus (Federazione Italiana
Amici della Bicicletta).
Il progetto di ricerca e valorizzazione dell'Archeoparco Bastia
San Michele è stato promosso
dal Comune di Cavaion Veronese e sostenuto dalla Regione del
Veneto, in collaborazione con la
Direzione Regionale per i Beni
Culturali e Paesaggistici del Veneto. Le campagne di scavo sono
state condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del
Veneto.
Il sito sarà aperto al pubblico con
visite guidate a cura dell'Associazione Archeologica Cavaionese, alla quale spetta la gestione
del sito. L'Archeoparco rimarrà
aperto anche in occasione di feste
e manifestazioni cittadine e sarà
possibile, su prenotazione, organizzare visite didattiche e laboratori per le scuole.
In
occasione
dell'apertura
dell'Archeoparco, è stato inaugurato, in collaborazione con FIAB
– Amici della bicicletta di Verona, anche il percorso ciclabile di
allacciamento dal canale Biffis
all'Archeoparco, lungo la pista
Adige – Sole. .
IL SITO
Il sito archeologico denominato
“La Bastia" sorge sulla sommità
del Monte San Michele, un’altura
di 336 m in posizione dominante
sia rispetto l'attuale centro abitato, sia rispetto la valle dell’Adige
e l’asse stradale che da Verona
risaliva verso il Brennero. Il sito
costituiva un punto di osservazione e di controllo anche della
parte meridionale del lago di
Garda. Questa posizione strategica favorì nell’età del Bronzo
Recente l’occupazione dell’altura
e più tardi, tra fine XI - inizo XII
sec., la nascita di un insediamento fortificato: non è un caso che la
località sia nota ancora oggi con
il toponimo “la Bastia”, di origine tardo-medievale, allusivo alle
funzioni anche difensive del sito.
Il complesso, solo parzialmente
messo in luce, si sviluppava per
oltre 5000 mq e si articolava su
diverse terrazze cinte da un articolato sistema di mura con varchi
d’accesso tra un livello e l’altro.
Due i livelli principali messi in
luce: il più in alto, parzialmente
scavato e ancora occupato dalle
strutture di una base militare (in
dismissione), conserva resti della
zona abitata, mentre quello più
in basso è occupato da strutture
ecclesiastiche e religiose.
LE INDAGINI
Gli scavi archeologici sono stati
condotti continuativamente dal
2003 al 2011 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del
Veneto grazie ad un progetto di
ricerca e di valorizzazione promosso dal Comune e sostenuto
dalla Regione del Veneto (L.R.
17/1986). È stata dapprima la
terrazza inferiore ad essere indagata, nel luogo ove affioravano
le creste più alte della chiesa e
delle altre strutture annesse. Successivamente le indagini hanno
interessato la terrazza superiore,
inizialmente occupata da una fitta vegetazione. Fin dalle prime
campagne le murature sono state oggetto di consolidamento e
restauro, attività protrattesi fino
al 2012. Nel 2012 e 2013 ha avuto
luogo la sistemazione del sito finalizzata alla sua fruizione.
La terza pagina: storia della cultura italiana
La Terza Pagina e' stata,
storicamente, lo spazio
fisico e concettuale che i
quotidiani italiani hanno
dedicato alla cultura. Sostituita oggi da strumenti
piu' aggiornati come blog
e riviste specifiche d'approfondimento, essa rimane
comunque traccia ispiratrice e segno indelebile di
un passato culturale ricco e
unico italiano.
Prodotto eccellente della
creativita' del giornalista e
direttore Alberto Bergamini, la Terza Pagina ha luce
il 9 dicembre 1901 sul quotidiano romano 'Il Giornale
d'Italia'.
La stampa Otto e Novecentesca produce il quotidiano
su quattro pagine: la prima
accoglie l'articolo di fondo
e la cronaca piu' rilevante,
la seconda la cronaca politica italiana e straniera, la
terza pagina e' dedicata al
romanzo d'appendice e alle
notizie telegrafiche, mentre
la quarta alle notizie minori e alla pubblicita'. Ed ecco
che l'idea del Bergamini e'
la boccata d'aria fresca che
manca, una finestra spalancata per il lettore su panorami freschi, originali, piacevoli.
La prima uscita del 1901 e'
dedicata ad un importante
evento mondano: la compagnia della stimatissima
Eleonora Duse mette in
scena la tragedia Francesca da Rimini di Gabriele
d'Annunzio. In occasione
della prima nazionale, 'Il
Giornale d'Italia' sceglie
dunque di assegnare massimo rillievo alla notizia investendo ben quattro giornalisti della carica di critici.
L'intera pagina tre dell'edizione del 10 dicembre viene dedicata alla serata:
Domenico Oliva cura la recensione vera e propria ('La
tragedia'), Nicola d'Asti
scrive la critica musicale
('La musica'), Diego Angeli
si occupa dell'ambientazione scenografica ('La sala')
ed Eugenio Cecchi, infine,
stende la cronaca mondana
('In platea e fuori').
La storica Terza Pagina di
questo 10 dicembre 1901 fu
una pagina a tema unico.
Prima d'allora, lo spazio
dedicato alla cultura sui
quotidiani italiani era un
articolo in Prima Pagina
detto 'articolo di risvolto'.
Fu un successo grandioso.
Bergamini inizia a coinvolgere studiosi e letterati
di fama come Benedetto
Croce a voce della cultura
in Terza Pagina. Inventa,
struttura. Per facilitare la
leggibilita' anche in corpo
piccolo, impiega un carattere tipografico esclusivo,
l'elzeviro (dal nome della
famiglia di stampatore che
lo inventa).
Ma lo schema della Terza
Pagina cosi' come lo conosciamo oggi arriva dal
'Giornale' e dal 'Corriere
della Sera' di Luigi Albertini. L'intervento albertiniano definisce lo schema
tipico adottato in seguito
da qualsiasi quotidiano:
apertura con carattere el-
zeviro, spalla di varieta',
taglio con corrispondenza
dall'estero e in aggiunta
rubriche e corsivi. Egli impone l'esclusiva ai suoi collaboratori, determinando
il fenomeno della firma ed
elevando scrittori e poeti
alla celebrita'.
Il tramonto della Terza Pagina lo inaugura 'Repubblica' nel 1976, e a seguire 'La
Stampa' e 'Il Corriere della
Sera'. Il patrimonio culturale italiano, segno materiale
di un popolo vivo, creativo, risiede anche in questa
risorsa magnifica: la Terza
Pagina conserva riflessioni,
spunti, interventi, racconti,
storie, cronache mondane
del valore inestimabile.
Ricordiamocene.
Martina Rocca
8 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 MAGGIO 2014
La principale testata tedesca di turismo dedica 30 pagine al Lago e a Verona
Abenteuer und Reisen. Una nota
per la promozione scaligera
Nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, l'assessore al
Turismo ha presentato il
numero monografico della
rivista tedesca Abenteuer
und Reisen, che ha dedicato 30 pagine al lago di Garda e a Verona.
Erano presenti: Anja Keul,
vice capo-redattore; Peter
Ueberbacher, produttore;
Andrea Methner, traduttrice. La testata Abenteuer und Reisen ha deciso di
dedicare uno special di oltre 30 pagine, come articolo principale, sul territorio
gardesano e zone limitrofe. Si informa il pubblico
di tutta l'area tedesca della
bellezza del territorio tra
sport, cultura, benessere,
eccellenze produttive –
come l'olio d'oliva, i vini
dall'Amarone al Bardolino,
al Custoza – nonché un'intervista e un single trail con
Paolo Pezzo. Inoltre, tra gli
approfondimenti, un'uscita
con lo skipper Andrea Farina; la bontà dei tortellini
di Valeggio; la storia di Gustav Klimt e il parapendio a
Malcesine; le baite del Brada e le spiagge più belle del
Lago di Garda.
Abenteuer und Reisen è
una rivista di viaggio ed è
una delle principali testate
turistiche in Germania. Ha
una distribuzione di circa
77.000 copie in tutte le principali edicole di Germania,
Austria e Svizzera. Si pone
come punto di riferimento
per gli operatori e gli appassionai del settore turistico con un bacino di circa
450.000 lettori.
“Mi fa grande piacere - ha
detto l'assessore - informare i veronesi della grande
opportunità che questa
pubblicazione rappresenta
per il nostro settore turistico. Infatti, il mercato tedesco è per noi una realtà
economica importante, lo
confermano i numeri delle
presenze sul nostro territorio. Il turista proveniente da Germania, Austria e
Svizzera continua ad essere
un cliente fidelizzato ed è
necessario incrementare il
presidio in questi scenari
così redditizi. Nel complesso il nostro territorio provinciale attira 14 milioni
di visitatori all'anno, che
si distribuiscono con percentuali diverse fra le zone
del Lago, della città e della
montagna. In particolare,
osservando più da vicino
i dati del Lago di Garda,
scopriamo che l'80% delle
presenze è costituito da visitatori stranieri. Di questi,
il 70-75% è di provenienza
tedesca. La sola zona del
Lago, dunque, concentra
11 milioni e mezzo di turisti, per motivi storici, di
vicinanza geografica e di
fidelizzazione con il nostro
territorio. Valori importanti, che devono continuare
a farci sperare in risultati
sempre crescenti”.
“Abbiamo voluto - rileva
Peter Weberbacher - occuparci di tutto ciò che, normalmente, si conosce poco
di Verona e del Lago di
Garda. Ci siamo focalizzati
sulle eccellenze gastronomiche e viti-vinicole per
comunicare al lettore tutte
le specialità che questa terra ha da offrire. Oltre alle
30 pagine in programma
per la rivista, infatti, saranno fornite ulteriori 2 pagine
di approfondimento nelle
quali elencheremo consigli
utili per visitare e godersi
al meglio la città scaligera.
Speriamo, infatti, che questo sia un modello che altre
redazioni saranno incentivate a seguire”.
“Il territorio scaligero - ha
detti infine Anja Keul - offre buona gastronomia e
qualità su molti fronti per
il visitatore. Il contesto è
accattivante e il turista tedesco è incuriosito anche
dal ricco patrimonio culturale. Inoltre, risulta ottimo
il rapporto qualità/prezzo,
che consente di ricevere
un'accoglienza a costi ragionevoli. Per il visitatore
tedesco, quindi, persiste
l'attrattiva
rappresentata
dalla 'Dolce vita italiana':
se fino a qualche anno fa
vedeva l'Italia come l'unica meta turistica nell'anno,
oggi preferisce ritornare
più volte in queste zone,
perché è un luogo che ha
imparato ad apprezzare
sempre di più. È, a tutti gli
effetti, un nuovo turismo
con nuovi occhi”.
Federico Pradel
9 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 MAGGIO 2014
Presentati alla presenza del direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Gianpaolo Savorelli
I festival“rumors-illazioni
vocali” e “Verona jazz 2014”
Sono stati presentati dal
consigliere
comunale
incaricato alla Cultura
Antonia Pavesi i festival
“Rumors–Illazioni vocali” e “Verona Jazz 2014”,
promossi dal Comune
nell’ambito
dell’Estate
Teatrale Veronese. Le due
rassegne si terranno al Teatro Romano dal 21 al 27
giugno.
Presenti il direttore artistico dell’Estate Teatrale
Veronese Gianpaolo Savorelli, il direttore artistico di “Rumors” Elisabetta
Fadini e il responsabile di
Eventi Verona Ivano Massignan, direttore organizzativo delle due rassegne.
“Anche quest’anno – ha
spiegato Pavesi – la prosa
e la danza al Teatro Romano saranno anticipate
da due importanti festival, uno che permetterà
al pubblico di assistere ad
una ricerca ed esplorazione in campo vocale e l’altro concentrato sul genere
jazz, in grado di portare
in scena nomi di prestigio
internazionale ma anche
giovani talenti emergenti”.
Il cartellone di “RumorsIllazioni vocali” prevede
per la serata del 21 giugno il concerto di Vinicio
Capossela “Il carnevale
degli animali e altre bestie
d’amore”, accompagnato
dal suo ensemble, dal Trio
Amadei e dai solisti della
Vianiner Philharmoniker;
per il 22 giugno lo spettacolo di Anna Calvi “One
breath”,
accompagnata
alla batteria da Daniel
Maiden-Wood, alle percussioni da Mally Harpaz
e alle tastiere da John Baggott.
Il cartellone di “Verona
Jazz 2014” prevede invece
quattro serate di musica
internazionale: il 24 giugno la Glenn Miller Orchestra porterà in scena
il nuovo spettacolo “The
history of big bands”; il 25
giugno sarà la volta di Uri
Caine e Remo Anzovino,
accompagnato dalla sua
band; il 26 giugno Raphael Gualazzi porterà il suo
concerto live “Welcome to
my hell tour 2014”; il 27
giugno chiuderà la rassegna Dee Dee Bridgewater
con la Filarmonica Arturo
Toscanini.
I biglietti si potranno acquistare nelle filiali della
Banca Popolare di Verona e delle banche del
Gruppo Banco Popolare,
da Eventi in via Cattaneo
14, all’interno del circuito
Geticket (numero verde
sportelli Unicredit Banca abilitati 800323285),
on line su www.geticket.
it e tramite call center
(tel.848002008), sul sito
www.ticketone.it. Dal 9
giugno a Palazzo Barbie-
ri, angolo via Leoncino
61, tel. 0458066485/6488,
dal lunedì al sabato dalle
10.30 alle 13 e dalle 16 alle
19. Nelle serate di spettacolo biglietti anche al Teatro Romano, dalle ore 20.
In arrivo la terza edizione del
grande premio Beatrice onlus
Si terrà domenica 15 giungo, a partire dalle 21 al
Teatro Romano, la terza
edizione del “Premio Beatrice – Premio Solidarietà
2014”, promosso dall’associazione “Il Sorriso di
Beatrice Onlus” con il patrocinio di Comune, Provincia, UIL Verona e patronato ITAL Nazionale.
L’evento è stato presentato oggi a Palazzo Barbieri
dall’assessore ai Servizi
sociali Anna Leso, insieme
al presidente dell’associazione “Il Sorriso di Beatrice Onlus” Rino Davoli e
al segretario generale UIL
Verona Lucia Perina.
Presenti alcuni degli artisti e degli ospiti della serata: Moreno Morello di
Striscia la Notizia, Fabio
Casarotti della rock band
“Nuovi Cedrini”, i bal-
lerini Stefania Cantarelli
e Giovanni Patti e i mu-
sicisti dello “Skate Vocal
Trio”.
“Una serata di grande
spettacolo ma soprattutto
di alto valore sociale – ha
detto l’assessore Leso – sia
per il messaggio che vuole
trasmettere ai giovani, sia
per la finalità di solidarietà ad essa legata. Sono certa – ha aggiunto l’assessore – che anche in questa
occasione i cittadini veronesi sapranno dimostrare
la grande generosità che li
contraddistingue”.
Il “Premio Beatrice” ha
l’obiettivo di svolgere
un’opera di sensibilizzazione verso il mondo dei
giovani, segnalando singole persone, gruppi e associazioni che offrono parte della loro vita a favore
di persone che soffrono.
Per questo, nel corso della serata saranno premiati
singoli o gruppi che abbiano presentato un progetto
con caratteristiche sociali
e a personalità e professionisti che si sono distinti
nell’ambito
oncologico,
ma anche nell’ambito di
progetti di solidarietà.
L’evento sarà presentato da Francesca Cheyenne, speaker di Rtl 102.5, e
Charlie Gnocchi, e sul palco si esibiranno gli artisti
Roby Facchinetti, Anna
Tatangelo, Omar Pedrini,
Francesco Sarcina con il
proprio trio e la cabarettista di Zelig Laura Magni.
Prevista anche la presenza
del calciatore Javier Zanetti.
10 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 MAGGIO 2014
Nostra intervista a Gianpaolo Angelotti, presidente di Fiesa-Assomacellai, l’associazione di rappresentanza dei macellai, legata a Confesercenti
La carne va degustata al meglio
Il prodotto va rispettato e studiato
«Esistono differenze importanti tra fiera e fiera e ad Eurocarne si viene per
imparare, perché il livello professionale a Verona è molto elevato, tanto che
come Fiesa-Confesercenti abbiamo deciso di organizzare dei corsi per degustare la carne al meglio, rispettandone
il prodotto e studiando la differenza fra
gli animali, perché anche come sono
stati alimentati rappresenta una differenza».
A dirlo è Gianpaolo Angelotti, presidente di Fiesa-Assomacellai, l’associazione di rappresentanza dei
macellai, legata a Confesercenti.
Ad Eurocarne, salone internazionale dedicato all’industria e alla
filiera della carne, che si è svolta a
Verona nei giorni scorsi, Angelotti
- emiliano trapiantato a Sarzana,
in Liguria, macellaio globetrotter
- annuncia alcuni corsi specializzati, che si terranno all’interno della
manifestazione: «I nostri operatori
devono diventare i sommelier della
carne».
Presidente Angelotti, Eurocarne è
la prima manifestazione dedicata al comparto che ha scommesso
sull’integrazione di filiera. Qual
è il valore aggiunto di una scelta
ben precisa e innovativa?
«Indubbiamente l’alta specializzazione della filiera e di Eurocarne,
che ha scelto l’integrazione come
elemento caratterizzante per rilanciare un comparto. È una risposta
netta a chi pensa che per fare una
fiera basta andare su internet.
Non è così. Sono importanti gli attori, gli interlocutori, persino la location».
Verona è il posto giusto?
«Assolutamente sì. Verona è un
punto di riferimento per il settore ed Eurocarne può contare su
25 edizioni alle spalle, 26 con la
prossima. La tradizione, l’integrazione e la specializzazione si
trovano qui».
Quali iniziative porterete a Eurocarne?
«Dobbiamo ancora definire il
programma definitivo, ma senza
dubbio il nostro obiettivo è valorizzare la qualità delle carni. Ed
è per questo che organizzeremo
per i macellai dei corsi con i giudici sensoriali di ‘De Gustibus
Carnis’, per elevare la categoria
e formare operatori sempre più
competenti in materia. Maggiori
sono le conoscenze acquisite, più
stretto sarà il rapporto con i clienti
e i consumatori. E una buona preparazione alle spalle permette alle
giovani leve di ritagliarsi spazi interessanti».
Esiste un problema di formazione?
«In parte. Come Fiesa-Assomacellai organizziamo dei corsi privati,
ma ci rendiamo conto che l’esigenza di crescita degli operatori è
elevata. Il mestiere del macellaio
è cambiato negli anni e rispetto al
passato serve una conoscenza molto più a largo raggio».
Come è cambiata la professione?
«Se pensiamo a 40-50 anni fa, il macellaio era una figura centrale della
vita di un paese, insieme al sindaco,
al parroco, al medico. Il macellaio
nomo.
«Certo e questo dopo la riforma
Bersani sulle liberalizzazioni. Uno
stimolo in più, anche per promuovere le ricette regionali, che fanno
parte del dna di ciascuno di noi,
persino in Francia e in Spagna».
Come sta andando il settore delle carni?
«È in ripresa. La gente mangia
meno, ma mangia meglio, il pranzo della domenica e delle feste
comandate è sacro. E si affida ancora al macellaio come consulente
per coniugare qualità e prezzo».
muoveva l’economia del territorio,
andando a ricercare personalmente
la carne. Oggi è rimasto una figura
rara. E, soprattutto, chi vuole abbracciare questa professione deve
avere una conoscenza direi universitaria su molte materie, dalla
dietetica all’informatica. Oggi la
bilancia è un computer, tanto per
rimanere all’attività quotidiana».
E poi?
«È assolutamente necessario conoscere i consumi e le dinamiche europee, anche a livello di tendenze,
di prezzi, di cucina. Quindi diventa
necessario conoscere almeno una
lingua, se non due. Inglese o anche
spagnolo. Non dimentichiamo gli
aspetti legati alle normative, dalla
haccp ai risvolti fiscali o legali, per
non parlare della burocrazia legata
allo smaltimento degli scarti animali».
Oggi il macellaio è anche gastro-
In questi ultimi anni si è assistito a un boom del pollo. Come
sono cambiati i consumi?
«In questi anni, complice la crisi,
c’è stato un riallineamento dei consumi. Il pollo ha sostituito la carne
di vitella, scartata per il costo, che
si aggira oggi sui 25 euro al chilogrammo, contro i 5 del pollo. E con
un pollo di tre chili a busto, una
massaia ricava 8 etti di fettine di
petto, che possono essere scaloppine o cotolette; con le ali si può
fare il brodo e con le cosce l’arrosto.
Sempre in termini di cambiamento
dei consumi, è sbocciata la passione
del brodo, fino a poco fa tradizione
in vita solo nelle regioni del lesso,
ma che oggi sta tornando in auge».
Filetto di manzo e roast-beef?
«Anche in questo caso un ritorno al passato, tanto che per molti
mangiare la bistecca è diventato un
avvenimento: il roast-beef o il filetto sono diventati quasi oggetto di
culto».
Qual è la posizione di Assomacellai nei confronti dell’etichettatura?
«Siamo favorevoli, perché secondo
noi garantisce il cliente e il macellaio. In Italia abbiamo il sistema
sanitario più severo in Europa, è
giusto anche comunicare la provenienza delle carni, per informare
chi compra. Se una mortadella è
insaccata in un budello sintetico e
la carne suina arriva dalla Germania, nulla in contrario, ma bisogna
scriverlo. E lo stesso discorso vale
per gli altri salumi, per il pollame,
per il suino».
Quante sono le macellerie in Italia?
«Le macellerie tradizionali sono
27mila, comprese quelle equine e
avicole. Si rivolge a noi il 35-40%
dei consumatori di carne, pochi
anni fa erano il 50%, 30-40 anni fa
il 100 per cento. Eppure siamo sempre stati un punto di riferimento,
siamo quelli che ci mettono la faccia e garantiscono il prodotto in prima persona».
Una società multietnica che cambiamenti ha introdotto in macelleria?
«Non molti. Come sindacato non
abbiamo preclusioni, ma quando
parliamo di macellerie ad esempio islamiche, parliamo comunque
di nicchie, per lo più gestite direttamente da stranieri. Un circuito
differente, insomma, ma non per
questo ne facciamo una guerra di
religione».
Federico Pradel
Dalla parte dei consumatori
La vendita “sottocosto” non
basta per l’accertamento
La sola vendita “sottocosto” dei
propri beni da parte dell’impresa non basta ad avvalorare l’accertamento fiscale. Sono queste
le considerazioni a cui è giunta in questi giorni la Suprema
Corte, la quale, con ordinanza
n.10.041 dell’8 maggio 2014,
sottolinea come il comportamento antieconomico non rappresenta di per sé una violazione fiscale.
I giudici della Cassazione, dunque, chiariscono come oltre alla
vendita dei beni in regime di
antieconomicità debbano necessariamente intervenire ulteriori elementi per giustificare
un accertamento fiscale, quali
ad esempio la mancanza di validi motivi da parte dell’impre-
sa ad adottare un tale comportamento (si pensi ad una crisi
urgente di liquidità). Ma non
solo. La pronuncia della Suprema Corte, inoltre, chiarisce
anche che in presenza degli opportuni requisiti il discorso può
valere comunque solo per
le imposte dirette (IRES) ma
non per l’Iva; ciò deriva dal
fatto che secondo la Corte di
Giustizia Europea in questi
casi non vi sono limitazioni particolari per l’imposta
sul valore aggiunto sempre
che non sussistano ulteriori
gravi comportamenti (come ad
esempio operazioni inesistenti,
sovrafatturazioni, ecc…).
Avv. Matteo Sances
www.centrostudisances.it
www.studiolegalesances.it
11 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 MAGGIO 2014
A manifestazione di Veronafiere dedicata a stazioni di servizio, carburanti alternativi, extra rete, car wash,
La filiera della distribuzione carburanti
si incontra nella città scaligera
Con
Oil&nonoil
–
Stoccaggio&Trasporto
carburanti, da domani e fino a
giovedì, a Veronafiere è protagonista la filiera della distribuzione carburanti e del mondo legato del non oil che trova
nei car wash e nei bar le aree
di maggiore sviluppo (www.
oilnonoil.it). La manifestazione, alla sua 9ª edizione, per la
prima volta si svolge a Verona
ed è punto di riferimento per
un settore che in Italia conta
oltre 22mila stazioni di servizio e 10mila impianti di autolavaggio, per un parco mezzi
che supera i 35 milioni di vet-
ture.
Presenti più di 130 espositori,
mentre sono attesi 6mila visitatori specializzati tra compagnie petrolifere, indipendenti, operatori dell’extrarete e
del trasporto carburanti, fleet
manager e lavaggisti, con il
coinvolgimento quest’anno
V E R O N A
Primo Convegno Provinciale
PICCOLA PROPRIETA'
Il mattone in continuo stato di allerta
Ve n e r d ì 3 0 m a g g i o 2 0 1 4
SALA CONVEGNI BPV - VIALE DELLE NAZIONI
L'Associazione Piccoli Proprietari di
Case intende rispondere alle sempre
più pressanti ed urgenti esigenze del
proprietario, in un momento di grande
confusione, instabilità, ed incertezza.
Ogni giorno il piccolo proprietario di
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una giungla inestricabile di norme ed
adempimenti e APPC vuole essere un
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APPC Verona si propone di fornire ai
proprietari di case strumenti concreti di
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PROGRAMMA
Ore 13.45 Saluto e Presentazione
Avv.Vincenzo Peritore
Presidente APPC Verona e ALAC Verona
ore 14.00
dott.Flavio Macione
Segretario Generale APPC
IL MATTONE IN CONTINUO STATO DI ALLERTA
Ore 14.45 dott.Vincenzo Vecchio
Responsabile Centro Studi APPC
IL CONDOMINIO DOPO LA RIFORMA: ONERI
BUROCRATICI E PROPOSTE OPERATIVE
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PROCEDURE E DI CONTENIMENTO DEI COSTI
Ore 15,50 Coffee Breack
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paesi del Maghreb (Algeria,
Tunisia, Marocco), penisola
balcanica (Slovenia, Croazia,
Serbia, Montenegro, Albania),
Repubblica Ceca, Egitto e Spagna.
L’inaugurazione della rassegna si tiene alle 10, nella galleria tra i padiglioni 11 e 12.
Al taglio del nastro partecipa
il vicepresidente vicario di
Veronafiere, Damiano Berzacola, insieme al presidente
della Camera di Commercio
di Verona, Giuseppe Riello, al
presidente del Consiglio provinciale di Verona, Antonio
Pastorello, all’assessore del
Comune di Verona, Antonio
Lella e al consigliere della Regione del Veneto, Stefano Valdegamberi.
I tre giorni di fiera diventano anche l’occasione per fare
il punto sul comparto e sulla
sua evoluzione, al centro di
seminari e convegni. In primo piano a Oil&nonoil, nella
giornata inaugurale, le prospettive del metano liquido in
Europa come carburante per
il trasporto pesante, protagonista di due appuntamenti
(sala “A”, galleria dei Signori) alle 10 e alle 14.30. Sempre
nella giornata di domani, alle
15.30, focus sulla rete di distribuzione del Veneto, leader nel
Paese per numero di “pompe
bianche”, gestite da operatori
indipendenti. Un fenomeno
che negli ultimi dieci anni è
continuamente cresciuto in
Italia: secondo le stime di Assoindipendenti, a fine 2013 si
contavano 3.500 impianti, pari
a circa il 15% della rete.
Mercoledì, invece, è la volta
della presentazione dell’Osservatorio dell'autolavaggio:
un’indagine di mercato realizzata da Veronafiere-Doxa che
mira a fornire un’aggiornata
fotografia del settore. Infine,
in programma anche la terza edizione della Giornata
del Metano per i trasporti. In
questo comparto l’Italia guida la classifica mondiale, con
846.000 mezzi circolanti a fine
2013 e oltre 1.000 punti di rifornimento.
Comando Polizia Municipale
Campagna di sensibilizzazione per la raccolta delle deiezioni canine
Si ringrazia il Comune di Sassari per aver concesso l’uso dell’immagine qui riprodotta
Chi è più animale?
Ti senti assediato? Il tuo marciapiede è un “campo minato”?
Invia una segnalazione indicando luoghi e orari a :
[email protected]
il “ricordino” glielo lasceremo noi
Multa da 25 a 500 euro
a chi abbandona gli escrementi del proprio cane
ai sensi dell’art. 56 del Regolamento di Polizia Urbana
in collaborazione con:
13 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
24 MAGGIO 2014
Il Brasile si conferma il primo paese target per l’export italiano di macchinari ed attrezzature di lavorazione della pietra naturale: + 36,4%
Parte dal Brasile il successo per
La grande fiera Marmomacc
L’edizione 2014 di Vitória Stone Fair/
Marmomacc Latin America segna
l’inizio della piena operatività di Veronafiere nell’esportare in Brasile la
formula di grande successo di Marmomacc. La rassegna nello stato verdeoro di Espírito Santo, infatti, non è
più solo spazio espositivo dedicato
alla filiera di marmi e graniti, ma anche grande attenzione a design e cultura del prodotto grazie ai nuovi corsi
di formazione per architetti e operatori specializzati. L’obiettivo è supportare in modo sempre più efficace lo
sviluppo di rapporti commerciali tra
gli operatori italiani del comparto con
uno dei Paesi a più alto tasso di crescita del mondo, e porta di ingresso per
Sud e Nord America.
Il Brasile, infatti, costituisce uno dei
mercati più promettenti per il comparto del building: è la quinta nazione
al mondo per estensione, nona potenza economica mondiale e in questi
anni è oggetto di forti investimenti
infrastrutturali in vista dei Mondiali
di Calcio 2014 e delle Olimpiadi 2016.
Vitória Stone Fair/Marmomacc Latin
America 2014 si presenta come la più
importante fiera dell'America Latina
nel settore della pietra e si prepara ad
accogliere visitatori da tutto il mondo. L’edizione di Vitória Stone Fair/
Marmomacc Latin America, punta a
confermare le ottime performance del
settore lapideo locale nel 2013: l’esportazione di pietra brasiliana nel mondo
ha segnato un nuovo record con oltre
1.300 miliardi dollari. Solo nell’Espírito Santo – stato in cui si svolge l’evento e principale polo brasiliano per
l’estrazione e la lavorazione della
pietra – si è registrato un incremento
di oltre il 20%, confermandolo punto
di riferimento nel mercato business
internazionale. Quello brasiliano è anche il primo mercato di destinazione
per macchinari e attrezzature Made
in Italy per la lavorazione del marmo: nei primi 9 mesi del 2013 l’export
italiano ha totalizzato un controvalore di 77.199.237 euro, in crescita del
36,4% sullo stesso periodo del 2012
(56.587.351 euro).
E a livello di macro-aree, dopo Europa
e Africa, il Centro-Sud America è il terzo mercato mondiale per le tecnologie
lapidee italiane, con 122.407.080 euro
di controvalore esportato nel periodo
gennaio-settembre 2013, in crescita del
21,3% sullo stesso periodo del 2012
(100.904.823 euro). *Fonte, Centro
studi Confindustria Assomarmomacchine. Nello stato dell’Espírito Santo,
molte aziende italiane sono presenti
con cave di proprietà: per questo numerose commesse, soprattutto quelle
destinate all’America del Nord e alla
Cina, che partono dal Brasile sono a
pieno titolo parte del “Made in Italy”.
L’interscambio tra Italia e Brasile non
si limita a macchinari e tecnologie,
dal momento che il Paese verdeoro
costituisce anche il maggior fornitore
di prodotti lapidei grezzi per le aziende tricolori che, nei primi 10 mesi
del 2013, hanno importato blocchi di
pietra non lavorata per un controvalore di 47,5 milioni di euro, contro 45,3
milioni di euro (+4,7%) dello stesso
periodo del 2012. Quest’anno la manifestazione di Vitória vede confermata
la partecipazione di diverse aziende italiane, in primis veronesi, che
hanno realizzato unità produttive e
commerciali nel Distretto Industriale
dell'Espírito Santo quali Testi Group,
Marmi Bruno Zanet, Antolini Luigi
Spa, Adria Abrasivi, Tenax.
Non mancheranno, poi, i più importanti produttori italiani di tecnologie
e macchinari per la lavorazione del
marmo come Gmm, Intermac, Barsanti, Breton, Pellegrini Meccanica,
Donatoni Macchine, Gaspari Menotti,
Montresor, Klindex, Simec, Pedrini
e di materiali come Bauce e Margraf.
La presenza di Veronafiere nel continente americano (dove è già attiva con
Stonexpo Marmomacc Americas dal
2008) si è rafforzata nell’ultimo anno
grazie alla costituzione di Veronafiere
do Brasil – società che fa capo a Veronafiere e partecipata al 49% da Simest
–, che, alla fine del 2012, ha rilevato il
60% della società Minanez&Milaneze,
organizzatrice del principale evento
fieristico dedicato al comparto marmo lapideo del Sud America. “Veronafiere do Brasil è un progetto molto
importante, su cui abbiamo investito
molto e con cui abbiamo dato il via
alla nascita di un’importante piattaforma fieristica per tutto il Sud America dedicata al settore del marmo e
potenzialmente estendibile anche ad
altri settori – commenta Ettore Riello,
Presidente di Veronafiere –. Questo è
il primo anno che possiamo considerare la nostra attività in Brasile pienamente operativa, tanto che Vitória
Stone Fair si presenta col nuovo nome
di Vitória Stone Fair/Marmomacc
Latin America” La rassegna di Vitória
permette di promuovere Marmomacc
e incrementarne la visibilità in un
mercato mondiale di grande rilievo
come quello brasiliano, accrescendo al
contempo il ruolo di Veronafiere nella
veste di organizzatore internazionale
di eventi all’estero.
«Con Marmomacc abbiamo creato un
vero e proprio hub per il business del
comparto della pietra naturale – spiega Giovanni Mantovani, Direttore
Generale di Veronafiere –. Abbiamo
lavorato molto per elevare i contenuti di Vitória Stone Fair: grazie alle
missioni in diversi paesi dell'America Latina, Europa e Asia abbiamo
richiamato l’attenzione dei principali
buyer internazionali così da fare della
fiera il luogo di partenza di iniziative
durante tutto l'anno. Novità assoluta,
il Buyers Latin America Project, che
riunirà imprenditori interessati alle
nuove tendenze presentate in fiera e
permetterà di negoziare direttamente
con le aziende partecipanti».
«Il presidio dell’America Latina –
continua Riello – completa la strategia di penetrazione nel continente
da parte di Veronafiere, già presente
negli Stati Uniti dal 2008 con StonExpo/Marmomacc Americas. Il nostro
obiettivo è quello di essere sempre più
piattaforma di servizio per l’export
del Sistema Paese e di supporto alle
istituzioni preposte attraverso i nostri
marchi più forti. Le nostre iniziative
all’estero rappresentano ulteriori opportunità per le imprese oltre a Marmomacc che ogni settembre si svolge
a Verona ed è leader indiscussa a livello mondiale».
14 VERONA SETTE
EVENTI
24 MAGGIO 2014
Corte Molon ospita più di 100 eventi, da maggio a settembre
In riva all'Adige per un'estate
all'insegna del divertimento
Nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, l’assessore alla Cultura e
Identità Veneta Marco Ambrosini
ha presentato la rassegna culturale “Estate a Corte 2014”, che si
svolgerà nei mesi estivi a Corte
Molon di Verona.
Erano presenti: Marino Pinali,
presidente dell'associazione culturale “Art & Salus” e direttore
artistico della rassegna; Paolo
Faggian, referente Eventi e Comunicazione per Corte Molon.
Hanno inoltre partecipato i rappresentanti delle associazioni che
collaborano alla realizzazione
dei singoli eventi all'interno della
rassegna e alcuni degli artisti.
La rassegna è organizzata e promossa dall'associazione culturale
“Art & Salus”, con il patrocino
della Provincia di Verona e del
Comune di Verona e rientra, per
le categorie di musica, teatro e
danza, nel macro-cartellone di
eventi culturali estivi promosso
dall’assessorato alla Cultura e
Identità Veneta della Provincia
di Verona “Provincia in Festival
2014”, nell’ambito del progetto
regionale “RetEventi Cultura Veneto”. La rassegna “Estate a Corte
2014” promuove un cartellone di
oltre 100 appuntamenti culturali
che si svolgeranno a partire dalla
fine di maggio e si concluderanno
nel mese di settembre 2014. Tutti
gli eventi del cartellone saranno
ospitati a Corte Molon di Verona.
Il programma di attività spazia
dalla musica al teatro, dalla danza allo spettacolo e comprende,
inoltre, momenti ludico-ricreativi
come laboratori didattici per i più
piccoli, momenti di approfondimento culturale come incontri
di lettura espressiva, reading di
attori, mostre ed esposizioni di
opere di artisti e scultori, attività
sportive come laboratori equestri e corsi di yoga, cene a tema
e serate danzanti. La rassegna si
rivolge ad un pubblico vario e
differenziato, promuovendo attività adatte non solo ad adulti
e ragazzi ma anche a bambini e
famiglie. Sono previsti, inoltre,
stage di danza, distribuiti su più
giorni e tenuti da maestri locali e
internazionali, con possibilità di
pernottamento per chi proviene
fuori Verona.
La finalità dell'iniziativa è quella
di coniugare la bellezza del luogo
che ospita gli eventi all'amore per
la cultura, favorendo la valorizzazione e la fruizione di appuntamenti e attività culturali, a stretto
contatto con l'arte e la natura. La
rassegna ospita, inoltre, nomi di
personaggi affermati e noti ma
anche artisti emergenti o di nicchia, che hanno così la possibilità
di esibirsi di fronte al pubblico e
fare conoscere la propria attività.
“La rassegna di musica - ha detto
l'Assessore Ambrosini - e spettacoli 'Estate a Corte' è caratterizzata da un programma ricco di
appuntamenti che spaziano dalla musica al teatro, dalla danza
all'approfondimento culturale,
senza dimenticare l'intrattenimento e il coinvolgimento dei più
piccoli con laboratori didattici e
attività ludico-sportive a loro dedicati. È importante continuare a
promuovere questo tipo di iniziative, rivolte ad adulti, ragazzi e
famiglie, che offrono al territorio
e all'intera cittadinanza preziosi
momenti da dedicare all'arte, in
tutte le sue forme e sfaccettature,
alla cultura e al sano divertimen-
to. L'importante lavoro svolto
dall'associazione 'Art & Salus' ha
infatti permesso di racchiudere in
un unico cartellone più di cento
eventi, impreziositi ancor più
dalla prestigiosa location in cui
saranno ospitati, la storica Corte
Molon di Verona”.
Il macro-cartellone di appuntamenti nasce da un progetto ambizioso e impegnativo. Il nostro
obiettivo, infatti, è stato quello
di dare spazio ad un ventaglio di
proposte artistico-culturali non
presenti in modo strutturato altrove. Professionisti di natura diversa, ma di qualità, si esibiranno
in questo 'caleidoscopio' di eventi, divenendo un polo attrattivo
anche sotto un profilo turistico.
La villa cinquecentesca, per tutta
l'estate, farà da sfondo a oltre 100
spettacoli, che spazieranno dalla
prosa, all'opera, alla danza, alla
musica jazz, al teatro equestre
e al tango argentino. Vogliamo
divulgare l'arte come fonte di
benessere per la collettività e, in
questo senso, gli eventi avranno
una ricaduta su tutta la città scaligera. Fra le eccellenze, ricordo
lo spettacolo 'White – un viaggio
nel colore dei sogni', con la regia
di Antonio Giarola e in collaborazione con il Circo Togni. In anteprima mondiale, l'evento vuole
presentare la tradizione equestre
circense al pubblico teatrale veronese.
Federico Pradel
Uno specifico programma culturale, artistico e ludico
L'associazione promotrice e
organizzatrice degli eventi che si terranno in Corte
Molon è Art & Salus, che
già dal 2008 è ideatrice di
appuntamenti culturali nel
territorio veronese quali
mostre, rassegne di teatro e
di danza, secondo il principio ispiratore che l'arte vuole e deve essere intesa anche
come fonte del benessere di
ciascun individuo e della
collettività.
Corte Molon sorge a pochi
chilometri dal Centro di Ve-
rona in Riva all'Adige.
Uno specifico programma
culturale, artistico e ludico
rivolto a tutti, adulti, bambini e famiglie suddiviso nelle
seguenti aree di interesse:
A) Sezione Teatro e Danza:
in riferimento alla danza,
avremo lo spettacolo della
coreografa di Tessalonica
Nina Dipla, dell'associazione culturale RossoAOvest
con il loro tango dal sottosuolo “Tango Muralesistantanee dalla città”. Referente artistica: Elisa Zacco.
B) Sezione musicale con
il “jazz Italia” con 4 serate consecutive nel mese di
agosto: l'intento è quello di
dare la possibilità di esibirsi
a musicisti di “nicchia” di
provenienza nazionale che
talvolta non trovano spazio
nei festival dedicati. c) Sezione tango argentino: da
giugno fino a settembre le
danze si apriranno di mercoledì dalle ore 20.00 fino
alle ore 24.00 nell'area esterna con possibilità di cena. Il
servizio bar rimarrà sempre
attivo. Referenti artistici:
Isabel Espinoza e Omar Regal di Artango.618.
E) Sezione arte fotografica:
in questa sezione verranno
esposte le opere di arte fotografica di artisti fotografi
quali Marco Bertin, Gianni
Limonta, Associazione Planar 1: 2,8, Joè Oppedisano,
Gian Maria Colognese.
Oltre a queste cinque macro
aree, in alcune domeniche e
in determinati giorni delle
settimana, quali prevalentemente il lunedì e il mar-
tedì, si creeranno momenti
di laboratori ludici per ragazzi, laboratori equesti per
diffondere le iniziative del
circolo ricreativo estivo di
Horse Valley Camp, cene a
tema, serate danzanti, corsi
di yoga, di lettura espressiva, di esposizione di opere
di artisti e scultori a cura
dell'artista Licia Massella,
di reading di attori e lettori
di importante fama, come
Gloriana Ferlini e Alessandro Vantini.
Federico Pradel
16 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
19 SETTEMBRE 2012
“Assenza di soggetto”, mostra che mette in relazione il grande fotografo moderno August Sander e Michael Somoroff
F4: Carlo Sala e la nuova idea
per la fotografia Italiana
Sander, Burtynsky, Ciardi e i contemporanei Cera, Somoroff, Sordi e
Treppo. Ma anche incontri, presentazioni e workshop per il festival
di fotografia Dopo il successo dello
scorso anno, la Fondazione Francesco Fabbri promuove la seconda
edizione del suo festival dedicato
alla fotografia moderna e contemporanea nelle sedi di Villa Brandolini a Solighetto di Pieve di Soligo e
nell’Antico Lanificio Andretta a Follina, nel cuore delle colline trevigiane. Sei mostre che spazieranno dalla
fotografia di fine Ottocento fino alle
ricerche legate alla contemporaneità; inoltre ci saranno vari collaterali
con incontri, presentazioni di libri
e workshop fotografici. Il progetto,
F4_ un’idea di fotografia, è curato
da Carlo Sala e si avvale della collaborazione del Comune di Pieve di
Soligo e di Follina; patrocinato dalla
e Regione del Veneto che lo hanno
inserito nel circuito di manifestazioni regionali RetEventi Cultura
Veneto.
Il tema dominante di questa edizione sono i paesaggi identitari e cul-
turali, declinato secondo l’opera di
maestri della modernità, protagonisti dell’arte contemporanea e autori
emergenti. Il primo evento espositivo del festival è “Assenza di soggetto”, mostra che mette in relazione il
grande fotografo moderno August
Sander con il contemporaneo Michael Somoroff. In mostra la celebre
serie Ritratti del Ventesimo secolo
con cui Sander ha saputo figurare
i tratti caratteristici di un’epoca attraverso le sembianze degli abitanti della repubblica di Weimar. Di
umili origini, l’autore impara l’arte
della fotografica assistendo un professionista mentre realizzava degli
scatti nella miniera dove è impiegato come operaio. Dopo varie attività
professionali, negli anni Venti aderisce al "Gruppo degli Artisti Progressivi" di Colonia, cominciando
a pianificare un lavoro che voleva
essere un vero e proprio catalogo
della società attraverso una serie di
ritratti.
Il suo primo libro Face of our Time,
pubblicato nel 1929, contiene una
selezione di sessanta scatti tratti
dalla serie Ritratti del Ventesimo
secolo. Durante il regime nazista,
Sander subisce varie limitazioni e
oppressioni che culminano in atti
di violenza verso il figlio Enrich.
Quest’ultimo, membro del Socialist Workers' Party, subirà una condanna a dieci anni di reclusione
morendo poco prima della scarcerazione. Nel 1936, le copie di Face
of our Time sono sequestrate e le
lastre distrutte: analizzando l’opera
non è difficile comprendere l’ostilità dell’autorità politica di allora.
Il mito della razza ariana veniva
profondamente messo in crisi da
questo “catalogo” di umanità, suddiviso in sette sezioni: i Contadini,
i Commercianti, le Donne, Classi e
Professioni, gli Artisti, le Città e gli
Ultimi (homeless, veterani, ecc.).
Una visione plurale della società
degli anni della Repubblica di Weimar, che ta to cozzava con gli ideali
del partito di governo.
Michael Somoroff ha voluto interpretare a livello fotografico e video
l’opera di Sander. L’autore americano ha lavorato in post-produzione
sui lavori storici, cancellando digitalmente le figure narrate. E’ un
lavoro concettuale, ma anche umanista, che vuole giungere all’essenza dei luoghi ed all’intrinseco rapporto tra la presenza antropica ed il
paesaggio. Un’azione all’apparenza
arbitraria, ma che denota come Somoroff abbia intimamente compreso la lezione del tedesco, che non
si voleva limitare ad un semplice
ritrattismo, comune a parte della
fotografia dell’epoca. Pur facendo
emergere l’horror vacui di strade
silenziose o il silenzio degli interni
vuoti delle case, la figurazione dei
tratti tipici di quella determinata società rimangono inalterati, rendendone un’immagine che tanto sa parlare di identità. La mostra è curata
da Julian Sander e Diana Edkins.
Federico Pradel
L’uomo e la terra è dedicata
al fotografo Edward Burtynsky
La seconda rassegna “L’uomo e
la terra. Luci e ombre” è dedicata al fotografo contemporaneo
Edward Burtynsky e curata da
curata da Enrica Viganò con
Carlo Sala. L’autore canadese,
fin dall’inizio della sua carriera
trentennale si è sempre confrontato con la natura in trasformazione e in particolare con l’effetto del progresso sul paesaggio.
Pochi autori della contemporaneità, come lui, hanno saputo
cogliere un nuovo senso del sublime nei panorami manipolati
dall’industrializzazione e dallo
sfruttamento delle risorse naturali, portando lo spettatore
a interrogarsi sugli effetti del
consumismo esasperato. Le
sue immagini raccontano dello
sfruttamento delle risorse del
pianeta, restituendo un paesaggio trasformato e ferito.
Fotografie che sono una metafora dell’eterna contraddizione
dell’uomo, che da sempre prende dalla natura ciò che gli serve
per “migliorare” la qualità della
vita, ma inevitabilmente ne causa il deterioramento. Le opere
di Burtynsky si fondano su un
sottile equilibrio, figurando
questi eventi tramite immagini
dal fortissimo impatto estetico.
L’uso di un’iniziale “bellezza”
dell’immagine crea un’empatia
tra opera e fruitore, che spinge
inconsciamente verso una dimensione riflessiva. Un gioco
che sfiora la contraddizione:
dietro una magnificenza compositiva, si celano paesaggi che
contengono il dramma di un’in-
sostenibilità giunta al limite.
Le circa trenta opere di grandi
dimensioni esposte nella mostra, manifestano questo incontro-scontro mediante la presentazione di luoghi dal valore
emblematico come le miniere
di nichel, lo sbancamento delle
cave, i cimiteri di relitti navali
o le imponenti costruzioni delle nuove città asiatiche. Luoghi
lontani tra loro come gli Stati Uniti, la Cina, il Canada o il
Bangladesh divengono teatro
delle medesime problematiche
universali.
Ultimo membro di una storica
famiglia di artisti, Emma Ciardi
si inserisce nell’alveo della trazione veneta del vedutismo portata avanti anche dal padre Guglielmo, esponente della “scuola
veneziana dal vero”. Nella sua
ricerca è evidente il tentativo
di sintesi tra due “mondi” distinti, il realismo dell’Ottocento
e l’avanzarsi della modernità.
Nella mostra “Emma Ciardi.
L’opera fotografica tra Venezia
e Refrontolo”, curata da Carlo
Sala, per la prima volta viene
svelata la sua attività di fotografa grazie alle immagini proveniente dal Fondo Pasinetti del
CISVe di Venezia.
Per la Ciardi l’uso del mezzo
fotografico possiede vari significati e prima di tutto è sintomo
di tradizione: tutto il vedutismo
lagunare si approccia alla fotografia (o protofotografia) come
inevitabile strumento per catturare la realtà. Ma per l’artista
il vero è l’imprescindibile base
di partenza di ogni quadro,
anche quando viene stratificato e implementato da elementi
narrativi, come nei suoi famosi
personaggi settecenteschi. La
sua struttura pittorica viene creata attraverso una forte sapienza cromatica che rende grande
finezza nella trattazione delle
qualità atmosferiche. Un gioco
di luci ed una vividezza dei toni
che non è solo funzionale all’impressione del momento, ma è
strumento per la creazione di
una visione che inizia a possedere dei caratteri introspettivi.
In un tale contesto, la fotografia
di Emma Ciardi non può essere
vista come una semplice attività
strumentale alla ricerca pittorica.
Federico Pradel
18 VERONA SETTE
EVENTI
21 DICEMBRE 2013
Tra le aziende sostenitrici c'è anche la società delle Acque
A Verona una serata per
i bambini più sfortunati
Una corsa benefica, organizzata in collaborazione con
il Comune di Verona, per
festeggiare il Natale in ‘modalità sport’ e contemporaneamente fare del bene: la
‘Christmas Run’ è una gara
non competitiva di 5 o 10km
aperta a tutti, da fare correndo o a passo libero, adatta a
tutta la famiglia e ai bambini.
Organizzata da VeronaMarathon Eventi, sinonimo
di efficienza organizzativa grazie ai successi della
Giulietta&Romeo Half Marathon e della Veronamarathon, anche quest’anno per
la terza volta l’incasso verrà
devoluto a favore dei bambini affetti da gravi patologie
del reparto di terapia intensiva pediatrica dell’Azienda
Ospedaliera universitaria integrata a Borgo Trento. Il reparto è diventato da anni un
punto di riferimento per gli
altri ospedali della regione, lo
dirige il Dott. Paolo Biban che
può contare su 9 medici e 30
infermieri altamente specializzati. Per mantenere questi
elevati standard è necessario
un continuo aggiornamento
anche di tecnologie sempre
più sofisticate e costose. Parte
dei fondi necessari già negli
anni scorsi sono stati raccolti
grazie al contributo di questo
nostro particolare evento, e
per questo non possiamo che
essere infinitamente grati a
tutti i nostri Babbo NataleRunners! Nella conferenza
stampa di presentazione avvenuta questa mattina al Comune di Verona sono intervenute le istituzioni locali e gli
sponsor. In particolare a fare
gli onori di casa l’Assessore
allo Sport Marco Giorlo che
ha introdotto la conferenza:
“E’ un piacere ancora trovarmi ancora qui con gli amici
della Veronamarathon dopo i
successi di quest’anno. Voglio
ringraziarli per quanto fanno
per la città, per i risultati che
arrivano concreti ogni volta, come in questo caso con
l’imminente Christmas Run
di domenica. Questi organizzatori, che considero ormai
degli amici, ci aiutano a portare alto attraverso lo sport
il nome di Verona in Italia e
nel mondo”. A seguire l’intervento di Matteo Bortolaso,
vicepresidente di Asd Gaac
2007 Veronamarathon: “E’ un
evento che è ormai tradizione
per la nostra città. Un evento festoso, gioioso, una macchia di colore rosso e bianco
grande oltre 2mila partecipanti. Ad ognuno compreso
nell’iscrizione forniamo il
vestito da Babbo Natale, sarà
un momento emotivamente
forte per festeggiare insieme
il Natale. Ringrazio tutte le
istituzioni e gli sponsor che
continuano a starci vicino”.
Tra gli sponsor in sala anche
Michele Cordioli, amministratore delegato di Paluani
che con i suoi panettoni e pandori regalerà ‘dolcezza’ alla
gara di domenica mattina:
“Movimento, buona alimentazione, organizzazione perfetta, Verona che è una città
magnifica. Tutto quadra alla
perfezione, è un piacere per
noi di Paluani essere parte attiva di questa festa”. Sempre
tra le aziende sostenitrici è intervenuto anche il Presidente
di Acque Veronesi Massimo
Mariotti: “Siamo lieti di collaborare anche quest’anno con
l’organizzazione e daremo la
massima fruibilità dell’acqua
pubblica a tutti i partecipanti.
La nostra società è impegnata
da anni in manifestazioni ed
eventi con lo scopo di valorizzare sempre di più tutti gli
aspetti legati all’ambiente ed
al suo rispetto. Ai punti ristori verrà infatti ridotto al minimo il consumo di plastica e
verrà servita la famosa acqua
“del sindaco”, che sarà fornita agli atleti da un collegamento alla rete idrica allestito
per l’occasione da Acque Veronesi, la società che gestisce
il servizio idrico della città”.
Infine la parola è andata a
Fabio Venturi vicepresidente della Provincia di Verona:
“I miei complimenti vanno
in primis agli organizzatori
che mandano avanti queste
manifestazioni con tanta passione e volontà. Mi auguro
di vedere in piazza Bra tanti
bambini, uniti dalla doppia
motivazione, sia quella sportiva sia quella, ancor più importante, della beneficenza”.
L’appuntamento è dunque
per domenica 15 dicembre in
Piazza Bra: i bambini fino ai
10 anni potranno partecipare
gratuitamente e nella quota
d’iscrizione è compreso anche il vestito di Babbo Natale.
Martina Rocca
19 VERONA SETTE
ATTUALITÀ
6 OTTOBRE 2012
L'INTERVENTO
Vogliamo trovare un
senso a questa vita!
Nel testo di una recente canzone, Vasco Rossi
si chiede espressamente
“voglio trovare un senso a questa vita, anche
se questa vita un senso
non ce l'ha”. La considerazione degna di nota è
che solo apparentemente
è una rinuncia. Il concetto di cercare per trovare
un significato alla nostra
esistenza, ha un vizio di
forma alla base, perché
partiamo dal presupposto
sbagliato che ogni effetto
abbia una causa a monte.
Per fare un esempio, cercare dove inizia il nostro
pianeta è una chimera
perché ovviamente la sua
forma non lo consente. Il
fatto che la vita non abbia
un senso compiuto non
vuol dire non abbia senso viverla. Come sarebbe
assurdo dichiarare che la
Terra non esiste perché
non possiamo trovare un
inizio e una fine univoca!
Le certezze di cui ha bisogno la mente non sono
altro che convenzioni per-
ché riteniamo che tutto
deve rientrare in schemi
ordinati, quando la vita è
disordine, violenza e infinito.
Il solo fatto di essere consci che respiriamo e percepiamo l’ambiente in cui
ci muoviamo è, a conti
fatti, un’occasione unica e
irripetibile! Infatti il ritornello della stessa canzone
dice: “Sai che cosa penso,
che se non ha un senso,
domani arriverà... domani arriverà lo stesso! Senti
che bel vento, non basta
mai il tempo, domani un
altro giorno arriverà!”
Sentire, rendersi conto
di esserci è la vera consapevolezza della vita,
tutti gli altri scopi sono
un’aggiunta non necessariamente
indispensabile! La filosofia del noto
cantautore afferma semplicemente che il tempo,
che sembra non bastare
mai, scorre lo stesso con o
senza di te, però abbiamo
qualche possibilità di vedere arrivare il domani!
In altre parole il
problema orbita intorno
al fatto di non essere in
grado di cogliere il momento attuale. “Il presente è brevissimo, tanto che
a qualcuno sembra inesistente; infatti è sempre in
corsa, scorre e si precipita;
smette di esistere prima di
giungere” (X°,10.2). Non è
facile concentrarsi sull’attimo fuggente ma quando
si impara a riconoscere
questo istante vengono,
per dire, le lacrime agli occhi tanto è grande l’emozione che si manifesta nel
miracolo della vita. Per
capire e fare nostro questo principio, è innegabile che bisogna fermarsi
a meditare un po’, senza
condizionamenti, aperti
verso nuovi orizzonti. Invece di costellare le nostre
giornate di impegni vari,
prendiamoci qualche ora
per noi stessi. Il tempo
trascorrerà più lentamente perché il pensiero sarà
distolto dalle faccende
quotidiane. Quanto abbiamo lasciato in sospeso
si ripresenterà puntuale
esattamente dove lo avevamo lasciato. “Molto
breve e travagliata è la
vita di coloro che sono dimentichi del passato, trascurano il presente, hanno
timori sul futuro: quando
saranno giunti all’ultima
ora, tardi comprendono,
infelici, di essere stati a
lungo affaccendati, pur
non avendo combinato
nulla” (X°,16.1)
Non è un luogo comune
asserire che “la vita degli affaccendati è molto
breve” (X°,9.4). Il tempo
vola quando si è mol-
to indaffarati nelle nostre attività. Questo è un
bene per certi versi, ma
se non viene frammentato
da consistenti periodi di
pausa rischia di inaridire
l’esistenza perché non se
ne ha cognizione. Ogni
sequenza che non sia alternata è un punto morto,
superiore o inferiore che
sia. Si deve cambiare rotta per creare, per quanto
impercettibile, un movimento, una variazione,
un’animazione: la vita.
La ricetta di Seneca è molto semplice, come tutte
le naturali esigenze per
essere veramente felici.
“Prenditi un po’ di tempo
pure per te. E non sto ad
invitarti ad una pigra ed
inerte inattività, non perché tu immerga quanto
c'è in te di vigorosa indole nel torpore e nei piaceri cari al volgo: questo
non è riposare; troverai
attività più importanti di
tutte quelle finora valorosamente trattate, che portai compiere appartato
e tranquillo” (X°,18.1-2).
Isolarsi diventa fondamentale per estraniarsi
dalle molteplici distrazioni. Non si tratta di starsene ad oziare in tono negativo ma per rigenerarsi e
ricercare nuovi stimoli.
Lo svago è pure importante nella giusta misura
purché non si trasformi
nel fulcro dell’esistenza
“Perdono il giorno nell’attesa della notte, la notte
per paura del giorno”
(X°,16.3). Confondere la
necessità di riscattare il
tempo dagli obblighi materiali per dedicarsi a varie forme di divertimento
è un inganno palese che
crea una routine per fuggire dall’incontro con noi
stessi. I timori che affollano l’intelletto sviluppano
barriere
insormontabili
che chiudono le porte a
una visuale più libera e
serena del mondo.
Uno dei principali sogni
dell’uomo è prolungare
i suoi giorni. Anche se i
minuti saranno sempre di
sessanta secondi queste riflessioni ci insegnano che
il tempo passa come noi
lo percepiamo. “Dunque
molto si estende la vita
del saggio, non lo angustia lo stesso confine che
(angustia) gli altri: lui solo
è svincolato dalle leggi
della natura umana, tutti
i secoli gli sono soggetti
come a un dio” (X°,15.5).
Quando ci si sente molto
bene si usa dire di ‘sentirsi da Dio’, pertanto direi
proprio che vale la pena
apprezzare intensamente
il tempo che ci è stato concesso!
@caiusmalus
Storia veneta
1919, Luzzatti, primo ministro,
parla di “Irlanda Veneta”
Luigi Luzzatti fu presidente
del consiglio dei ministri dal 31
marzo 1910 al 29 marzo 1911,
ma non solo; nato a Venezia nel
1841 fu professore di diritto costituzionale all’Università di Padova, partecipò alla fondazione
di Cà Foscari università vene-
ziana, fondatore della Banca Popolare di Milano, esponente di
spicco della cosiddetta “Destra
storica”, più volte ministro, del
Tesoro e dell’agricoltura.
Una figura così autorevole del
mondo politico ed economico
sente la necessità di scrivere al
nuovo primo ministro, Vittorio
Emanuele Orlando, il 7 febbraio 1919, pochi mesi dopo la
conclusione della prima guerra
mondiale; è una lettera densa di
preoccupazione nella quale Luigi Luzzatti, profondo conoscitore della realtà veneta, descrive
il profondo malessere e il senso
di ribellione contro il Regno
d’Italia che agita la nostra società. La guerra, combattuta in
larga parte nel territorio veneto,
aveva lasciato devastazioni, distruzioni e profonde ferite nel
morale dei veneti.
Luigi Luzzatti denuncia il pericolo che in Italia potesse sorgere
“un'Irlanda Veneta, mutando i
paesi più patriottici e più sobri
nel chiedere, in ribelli della disperazione"
20 VERONA SETTE
CULTURA
6 OTTOBRE 2012
L’occasione di studio offerta dall’operazione di restauro ha permesso di aggiungere molti tasselli alla conoscenza dei tre dipinti
Cristo e l'Adultera. Il dipinto del
ciclo decorativo dei tre Carracci
Con grande piacere la Pinacoteca di Brera ripropone al
pubblico un dipinto che per
motivi conservativi era assente dalle sale espositive da circa
50 anni, a compimento del lavoro di restauro effettuato nei
mesi scorsi grazie alla generosità di Credit Suisse e realizzato dallo Studio Grazioli di Bergamo, con la direzione di Ede
Palmieri: la tela di Agostino
Carracci, raffigurante Cristo
e l’Adultera. Il dipinto appartiene a un ciclo decorativo
realizzato all’unisono dai tre
Carracci, i fratelli Agostino e
Annibale e il cugino Ludovico,
per Palazzo Sampieri in Strada
Maggiore a Bologna nel 159394, e comprendente tre tele
raffiguranti scene di incontri
di Cristo con donne del Van-
gelo e una serie di affreschi
illustranti le Virtù di Ercole.
Questo lavoro di restauro segue quelli condotti nel 2008 sul
dipinto di Ludovico Carracci,
Cristo e la Cananea e quello di
pochi mesi orsono sul dipinto
di Annibale Carracci, Cristo e
la Samaritana , e conclude pertanto l’intervento conservativo sul ciclo delle tre tele dei
Carracci provenienti da Palazzo Sampieri e ora a Brera.
L’occasione di studio offerta
dall’operazione di restauro ha
permesso di aggiungere molti
tasselli alla conoscenza dei tre
dipinti e dell’intero ciclo decorativo: prima di tutto da un
punto di vista storico, identificando nel desiderio di autocelebrazione della famiglia
Sampieri, che viveva in quegli
anni un periodo di particolare
eccellenza e potere dovuto soprattutto alla nomina al rango
senatoriale, la ragione prima
del lavoro commissionato dal
giovane abate Astorre : appena rientrato da importanti incarichi di curia e fiducioso in
una brillante carriera ecclesiastica, decide nello spirito del
clima trionfalistico romano di
chiamare i più importanti pittori attivi a Bologna, i Carracci
appunto, per realizzare l’im-
portante ciclo decorativo a tele
e ad affresco proprio a modello di ciò che aveva visto realizzare dalle grandi famiglie del
tempo (i Farnese in primis).
Ma le scoperte più interessanti
riguardano i problemi iconografici: erano sempre rimasti
aperti gli interrogativi riguardanti i motivi della scelta dei
tre soggetti evangelici raffiguranti gli incontri di Cristo
con le tre donne, un unicum in
tutta la storia dell’arte, così di-
sposti come sovraporta su tramezzi, di modo da creare un
particolare effetto prospettico
a cannocchiale . E soprattutto
ignoto era restato la ragione
dell’accostamento con i temi
degli affreschi realizzati dai
tre Carracci nelle sale attigue,
le Virtù di Ercole. Come si dirà
esaurientemente nel volume
di prossima pubblicazione, è
stato possibile identificare nelle tre scene dei dipinti su tela
che ritmano il lungo vano di
accesso alle sale affrescate la
raffigurazione delle tre virtù
teologali: praticandole il giovane abate Astorre, in una sorta di percorso iniziatico per la
sua carriera ecclesiastica, potrà accedere a brillanti risultati, tanto quanto l’esercizio delle virtù praticate da Ercole e
raffigurate negli affreschi delle sale attigue hanno permesso
all’eroe di giungere alla gloria
eterna dell’Olimpo, accolto da
Giove e da lui tramutato per
l’eternità in splendida costellazione.
Federico Pradel
Umberto Maganzini Trilluci Intuista – Futurista”
Le forme astratte,
le sintesi teatrali
Lui, nei biglietti da visita, si presentava come “Umberto Maganzini Trilluci Intuista – Futurista”. In occasione
del ritrovamento di più di 1000 suoi
disegni inediti, il MAG, nelle sedi di
Palazzo dei Panni a Arco e della Rocca a Riva del Garda, ha proposto una
rivisitazione dell’opera di Maganzini
(nato a Riva del Garda nel 1894 e morto
a Firenze nel 1965), con una particolare
attenzione alla scomposizione futurista e alla successiva rappresentazione
figurativa del reale. Dopo l'importante
mostra monografica tenutasi nel 1986
nelle sale della Rocca di Riva del Garda, il progetto Umberto Maganzini e il
futurismo illustra nei due spazi espositivi del Museo Alto Garda il percorso
dell'artista rivano prendendo in con-
siderazione i momenti più importanti
della sua attività: dall'esperienza futurista alla ritrovata rappresentazione del
reale che dagli anni Trenta caratterizza
il suo lavoro.
Dagli studi per le scomposizioni e per
le forme astratte, le sintesi teatrali e le
tavole parolibere, realizzati tra gli anni
Dieci e Venti con lo pseudonimo Trilluci, è nel decennio successivo che l'artista, elaborando gli insegnamenti delle
avanguardie storiche, ritorna alla figurazione. Figure e paesaggi, eseguiti con
la tecnica dell'acquerello, rappresentano preziose testimonianze della cultura
italiana di quegli anni.
Una ventina tra disegni e sculture di
artisti futuristi come Giacomo Balla,
Mino Rosso, Gino Severini e Umberto
Boccioni, che provengono da collezioni
pubbliche e private italiane e straniere,
permettono di approfondire l'adesione di Umberto Maganzini alla ricerca
plastico-dinamica degli elementi compositivi contestualizzando il suo lavoro
in una dimensione di ricerca nazionale.
La mostra è corredata da un catalogo
trilingue (italiano, inglese, tedesco),
curato da Giovanna Nicoletti con testi
di Roberta Cremoncini, Giovanna Nicoletti, Luigi Sansone e Alberto Maganzini che raccoglie una ampia selezione
dell'opera di Umberto Maganzini (più
di duecento disegni) e i lavori degli
artisti futuristi insieme ad un percorso
critico che indaga una delle maggiori
poetiche del Novecento.
Federico Pradel
21 VERONA SETTE
SPORT
24 MAGGIO 2014
24 Giornata Play Off/Out Coppa di B
a
FINALI - TROFEO “OSTILIO
MOBILI”
Alle ore 17 sono scese in campo
il Noi Team Banca di Verona ed
il Corvinul Hunodoara, le due
sconfitte dalle semifinali. Molte le
assenze tra le due squadre. L’inizio però è stato molto promettente
per il Noi Team, che si è portato
quasi subito in doppio vantaggio
con due reti di Viviani, salo poi essere recuperati a metà del primo
tempo da Molomfaneanu e poi da
Zbora. La terza rete di Viviani su
tiro dalla distanza ha nuovamente
rotto l’equilibrio. Il resto del primo tempo è fatto di occasioni da
ambo le parti. Il Corvinul però ha
molto sofferto le assenze dei due
fratelli Georgescu (il solo Adrian
era in panchina), diminuendo così
drasticamente la pericolosità e
l’incisività della propria manovra.
Nella ripresa dopo tre minuti è
Ballint ad aver riportato la situazione in pareggio. È al settimo minuto che è ancora Molomfaneanu
a trafiggere un incolpevole Vesentini. Il successivo 5 a 3 è arrivato
ad opera di Ballint, visto non si sa
dove, ma smarcato da una perfetta assistenza di Iacob. Da qui in
avanti è iniziata la debacle del Noi
Team ormai stremato e senza più
motivazioni e trafitto da Toderean, Adrian e per due volte Constantin Georgescu. Solo Zardini è
riuscito a ridurre il passivo, portando il risultato su un definitivo
9 a 4.
Finalmente è arrivata l’ora della
finalissima, che ha visto fronteggiarsi le stesse squadre dello scorso anno: l’AS Martiv e la Trinacria.
Queste sono due compagini che
non hanno certamente bisogno
di presentazioni, basta pensare al
loro palmares dello scorso anno.
Tante le assenze nelle fila della
squadra di Martinelli, partendo
dallo squalificato Stepanek ed il
“desaparesido” Nisipasu. Sono
comunque della partita Cirlig e
Belcamino, nonostante non siano
proprio al top della forma. Pronti,
via. Dopo nemmeno un minuto
stato Gancitano a sbloccare la situazione con un tocco ravvicinato da pochi passi. Priva per l’appunto di Nisipasu e Stepanek, è
De Vito ad accollarsi tutto il peso
dell’attacco della Martiv, tornando così alle origini, quando era
lui la prima punta della propria
squadra. È a meno di un minuto
dal termine della gara che la Martiv non è riuscita ad amministrare
bene un pallone importante, con-
segnandolo nei piedi di Aalders
che, con un gioco di prestigio, è riuscito ad infilarla dietro a Castioni, per la rete che chiude la prima
frazione di gioco.
La ripresa è iniziata sulla falsariga
del primo tempo, con la Trinacria
meglio messa in campo e che ha
raggiunto la rete dopo due minuti
sempre con Aalders. Nonostante
il punteggio quasi acquisito, la
Trinacria non ha affatto tirato i
remi in barca, memore della finale
dell’anno scorso.
La prima fiammata della Martiv è
arrivata dopo pochi minuti, quando è Biciusca ad andare a segno,
riducendo il gap. Lo sforzo è stato
però vano, perché è Gelu a riportare avanti i campioni nazionali
di quattro lunghezze. Tutto il resto della gara è stato comunque
ricco di emozioni e di occasioni,
nessuna però sfruttata dai due
attacchi. Il merito ovviamente va
anche ai due portieri Castioni e
Colombo (poi sostituito da Damini). La Martiv ormai ha gettato
la spugna, piegata dalla superiorità della Trinacria, la quale però
non ha voluto infliggere eccessive
punizioni ad un’avversaria che
ormai non ha aspettava altro che
il triplice fischio dei direttori di
gara. Solo a pochi secondi dalla
fine è arrivata l’ultima rete di De
Vito su punizione, che ha fissato il
punteggio sul definitivo 5 a 2.
PLAY OFF - TROFEO OSTILIO
MOBILI
TRINACRIA C5
1a CLASSIFICATA
A.S. MARTIV
2a CLASSIFICATA
CORVINUL HUNEDOARA
3a CLASSIFICATA
NOI TEAM BANCA DI VERONA
4a CLASSIFICATA
RIZZA C5
5a CLASSIFICATA
NEWIPPY
6a CLASSIFICATA
DINAMO SANTA CLARA
7a CLASSIFICATA
ROUTE 66
8a CLASSIFICATA
RIZZA C5
1a CLASSIFICATA GIRONE A1A
CORVINUL HUNEDOARA
1a CLASSIFICATA GIRONE A1B
LA CLEXIDRA.COM
1a CLASSIFICATA GIRONE A2A
BNC SPLASH BAR
1a CLASSIFICATA GIRONE A2B
OLIMPICA FC
1a CLASSIFICATA GIRONE A2C
PIZZERIA PAROLIN ALPO
1a CLASSIFICATA GIRONE A2D
REAL PANVINIO
1a CLASSIFICATA GIRONE B1A
Trinacria C5 Campioni Provinciali
TEZZA MATTIA
(REAL PANVINIO)
MIGLIOR PORTIERE B
DANES ADRIAN CIPRIAN
(TRINACRIA C5)
MIGLIOR GIOCATORE
CAMPIONATO
AALDERS MARINO RODRIQUO
(TRINACRIA C5)
MIGLIOR GIOCATORE
FASE FINALE
CASTIONI JADER
(A.S. MARTIV)
MIGLIOR PORTIERE
FASE FINALE
DINAMO
SANTA CLARA
COPPA DISCIPLINA A1
ENOGAS
COPPA DISCIPLINA A2
LE RISERVE
COPPA DISCIPLINA B
Agriturismo Ca' del Pea Vincente Play Out
Conan Povegliano vincente Coppa di B
ALMARO’ VILLAFRANCA
1a CLASSIFICATA GIRONE B1B
SOCCER AMBRO FIVE
1a CLASSIFICATA GIRONE B1C
GOO GOO GOALS
1a CLASSIFICATA GIRONE B1D
VALENTI ANDREA (NEWIPPY)
MIGLIOR GIOCATORE OTTOBRE
MOLOMFANEANU GABRIEL
(CORVINUL HUNEDOARA)
MIGLIOR GIOCATORE
NOVEMBRE
CASTAGNA DAMIANO
(RIZZA C5)
MIGLIOR GIOCATORE
DICEMBRE
MOLAS CHRISTIAN
(TRINACRIA C5)
MIGLIOR GIOCATORE
GENNAIO
TANZILLI AGOSTINO
(RIST. MERIDIANA SANDRA’)
MIGLIOR GIOCATORE
FEBBRAIO
NISIPASU COSMIN
(A.S. MARTIV)
MIGLIOR GIOCATORE MARZO
GEORGESCU ADRIAN
(CORVINUL HUNEDOARA)
MIGLIOR REALIZZATORE A1
BELLAKHDIM RAHHAL
(AGRITURISMO CA’ DEL PEA)
MIGLIOR REALIZZATORE A2
DE CRESTANI MATTIA
(GOO GOO GOALS)
MIGLIOR REALIZZATORE B
GUERRA GIULIO
(A.S.T. FULL SERVICE)
MIGLIOR PORTIERE A1
CENGIA FEDERICO
(PIZZERIA PAROLIN ALPO)
MIGLIOR PORTIERE A2
PLAY OUT
TROFEO AIR DOLOMITI
AGRITURISMO CA’ DEL PEA
1a CLASSIFICATA
ASD ARDITI
2a CLASSIFICATA
A.S.D. I BUTEI
3a CLASSIFICATA
SYDNEY PIZZERIA MAMELI
4a CLASSIFICATA
SONATO NICOLO’
(AGRITURISMO CA’ DEL PEA)
MIGLIOR GIOCATORE
PLAY OUT
BELLAKHDIM RAHHAL
(AGRITURISMO CA’ DEL PEA)
MIGLIOR PORTIERE PLAY OUT
COPPA B - TROFEO
VALPOLICELLA BENACO BANCA
CONAN POVEGLIANO
1a CLASSIFICATA
GOO GOO GOALS
2a CLASSIFICATA
BOVO STEFANO
(CONAN POVEGLIANO)
MIGLIOR GIOCATORE COPPA B
Davide Valerio
22 VERONA SETTE
EVENTI
24 MAGGIO 2014
Victoria&Albert museum celebra la moda italiana con la mostra The Glamour of Italian Fashion
Lo stile italiano a Londra
Dal 5 aprile al 27 luglio
2014 Victoria & Albert
Museum di Londra ospita The Glamour of Italian Fashion, multiforme
esposizione
dedicata
all'eccellenza della moda
italiana.
Sotto la direzione della
curatrice Sonnet Stanfill,
sono 95 gli abiti storici presenti, oltre a film,
immagini,
documenti,
registrazioni audio e interviste.
Settant'anni di moda italiana raccontati dal punto di vista, forse più critico, forse più obiettivo,
di un altro paese: quello
anglosassone.
Complice della vittoria
italiana sul fronte moda
è stata la congiuntura
favorevole successiva al
dopoguerra: a sostenere,
da un lato è il legame
stretto con gli Stati Uniti,
dall'altro la liberalizzazione del mercato europeo.
Il nome di Giovanni
Battista Giorgini è indissolubilmente legato
alla nascita della moda
italiana. Sin dagli Venti egli esporta prodotti dell'artigianato negli
Stati Uniti d'America. Sua è anche
l'idea di organizzare
nel 1951 a Firenze la
prima presentazione
di Alta Moda italiana per i compratori
dei più importanti department stores americani. E fu
proprio l'America e
il suo popolo iperfunzionalista a spingere l'Italia verso
l'idea di un glamour
semplice, adatto al
nostro clima e al
nostro modo di vivere il tempo libero.
Audrey
Hepburn
o Elizabeth Taylor,
immortalate sul set
o in vacanza sulla
costiera amalfitana,
sono le magnifiche
testimonial
dello
stile italiano, della
sua abilità nell'amalgamare eleganza e
praticità, taglio impeccabile e libertà di
movimento.
E mentre la richiesta
di prodotto moda
aumenta, il forte legame con il territorio e la propensione
a creare connessioni,
entrambe caratteristiche
tipiche italiane, contribuiscono a sviluppare
l'industria del tessile e a
creare le basi di un
pronto moda a chilometro zero.
Il testimone passa
successivamente
agli stilisti: da Albini a Versace, da Armani a Prada,sono
svariate le firme che
garantiscono
per
l'Italia il primato
dello stile. E poi ci
sono i creativi come
Fiorucci, che inventano e producono
un nuovo alfabeto
di tendenza.
La mostra giunge
fino ai giorni nostri,
raccontando l'energia di Fausto Puglisi, stilista dell'ultima generazione.
Dall'esibizione nasce anche l'omonimo
libro:
285
pagine di analisi e
contributi sull'identità di un Made in
Italy che, nonostante la crisi economica dell'ultimo
decennio, continua
a rappresentare in
identità singola il
30% del fatturatio
mondiale di tessile
e abbigliamento.
Martina Rocca
Una grande manifestazione che è diventata tradizione per Verona
Verona in Fiore, alla sua 4 edizione
a
Una grande folla di appassionati di piante, di fiori, di orti
e di giardini ha invaso per tre
giorni Piazza Bra, da sempre
salotto e luogo di ritrovo dei
veronesi. Questa volta a fare la
differenza é stata la presenza
di innumerevoli specie di fiori
e di piante che, con i loro vivaci colori e le forme piú strane,
hanno rallegrato l'atmosfera
della piazza stessa. Complici
uno splendido sole e un piacevole tepore primaverile, si
sono potute ammirare particolarità dei vegetali esposti
che, se osservati attentamente,
svelano geometrie e perfezioni
che solo la natura é in grado di
evidenziare.
Più di trenta vivaisti provenienti da tutta Italia hanno
presentato le proprie produzioni, tra cui orchidee di diverse dimensioni, rosai, azalee,
erbe aromatiche, geranei, alberi da frutto e piante sempreverdi - solo per citarne alcune mentre circa venti bancherelle
hanno proposto prodotti enogastronomici tipici veronesi e
nazionali, apprezzati dal pubblico presente. Da sottolineare
che quest'anno, la "fiera del fiore" ha occupato una superficie
di circa 1.400 mq, mentre venticinque aree didattiche hanno
permesso ad adulti e bambini
di conoscere da vicino il mondo delle piante e delle erbe: ai
primi sono stati dedicati seminari sull'utilizzo delle piante
aromatiche, sul mantenimento
delle orchidee in casa o in giar-
dino e, non ultimo, sulla realizzazione di un orto a casa. I più
piccoli, invece, hanno imparato come seminare una piantina
e come farla crescere.
In tale esposizione dove la natura é stata protagonista indiscussa, non sono passati inosservati anche cinque "giardini
creativi", dall'aspetto moderno
e innovativo adatti a creare angoli fioriti anche in città, oltre
a chioschi di artigianato e di
materiale ornamentale da giardino. La IV edizione di "Verona in Fiore" ha rappresentato quindi un'occasione per
diffondere una più profonda
conoscenza della natura e, al
contempo, maggiore attenzione e rispetto per la stessa.
Valeria Braggio
ENERGIA PULITA PER VERONA
3
192
CENTRALE IDROELETTRICA TOMBETTA
Potenza elettrica installata
11 Megawatt
Energia annua per
12.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
21.000 ton/anno
8
195
8
0
CENTRALE IDROELETTRICA SAN COLOMBANO
Potenza elettrica installata
26 Megawatt
Energia annua per
10.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
12.500 ton/anno
4
198
CENTRALE FOTOVOLTAICA ZAMBELLI
Potenza elettrica installata
179 Kilowatt
Energia annua per
60 famiglie
Emissioni C02 evitate
75 ton/anno
6
200
IMPIANTO EOLICO MONTE VITALBA (PI)
Potenza elettrica installata
6 Megawatt
Energia annua per
4.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
5.000 ton/anno
9
200
9
200
CENTRALE IDROELETTRICA DIGA CHIEVO
Potenza elettrica installata
1,55 Megawatt
Energia annua per
2.500 famiglie
Emissioni C02 evitate
3.200 ton/anno
2
201
CENTRALI FOTOVOLTAICHE SCUOLE VERONESI
Potenza elettrica installata
992 Kilowatt
Energia annua per
300 famiglie
Emissioni C02 evitate
375 ton/anno
2
201
CENTRALE FOTOVOLTAICA BASE MILITARE RONCA’
Potenza elettrica installata
593 Kilowatt
Energia annua per
150 famiglie
Emissioni C02 evitate
190 ton/anno
2
201
IMPIANTO EOLICO RIPARBELLA (PI)
Potenza elettrica installata
20 Megawatt
Energia annua per
15.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
19.000 ton/anno
2
Potenza elettrica installata
13 Megawatt
Energia annua per
7.500 famiglie
Emissioni C02 evitate
10.000 ton/anno
CENTRALE FOTOVOLTAICA CONSORZIO ZAI
Potenza elettrica installata
3,778 Megawatt
Energia annua per
1.240 famiglie
Emissioni C02 evitate
1.550 ton/anno
201
IMPIANTO EOLICO CASONI DI ROMAGNA (BO)
CENTRALE FOTOVOLTAICA STADIO BENTEGODI
Potenza elettrica installata
996 Kilowatt
Energia annua per
300 famiglie
Emissioni C02 evitate
375 ton/anno
201
CENTRALE IDROELETTRICA MASO CORONA
Potenza elettrica installata
40 Megawatt
Energia annua per
15.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
19.000 ton/anno
195
9
200
IMPIANTO EOLICO CARPINACCIO (FI)
Potenza elettrica installata
13,6 Megawatt
Energia annua per
12.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
15.000 ton/anno
3
201
IMPIANTO EOLICO RIVOLI VERONESE
Potenza elettrica installata
8 Megawatt
Energia annua per
6.000 famiglie
Emissioni C02 evitate
7.500 ton/anno
Ogni anno Agsm produce oltre 250 milioni di kilowattora di energia pulita,
risparmiando all’ambiente l’emissione di
quasi 120 mila tonnellate di anidride carbonica
www.agsm.it