Scarica Allegato - Digital Magics

Impresa & territori 19
Il Sole 24 Ore
Venerdì 5 Dicembre 2014 - N. 334
DORSO ESTRAIBILE
LAVORO
In breve
TLC
Via libera al taglio
della retribuzione
I lavoratori di Jabil,
multinazionale delle tlc su
cui pendeva una procedura
di mobilità per 382 esuberi,
approvano l'intesa
raggiunta in Confindustria
Caserta e l'accordo del
ministero dello Sviluppo
economico che stabiliscono
la riduzione del 50% del
salario di secondo livello in
cambio del ritiro dei
licenziamenti in scadenza
l'11 dicembre. Affluenza
all'80 per cento. Sono 345 i
sì e 82 i no, rispettivamente
81 e 19 per cento. «Un
risultato che - secondo
Antonello Accurso di Uilm
- dimostra il senso di
responsabilità dei
lavoratori in difesa
dell'occupazione in una
provincia in grande
difficoltà occupazionale e
sociale».
CESSIONE A OTLEC
Marcegaglia
Buildtech, sì Fiom
«Dopo un anno dalla
cessazione dell'attività, la
chiusura dello stabilimento
e la Cigs , con l'accordo
sottoscritto gli 85 lavoratori
già da questo mese
ritorneranno a lavorare alle
stesse condizioni
retributive e di
inquadramento precedenti
la chiusura», con questo
parole Maurizio Marcelli,
responsabile Ufficio salute
e sicurezza della Fiom-Cgil
ha promosso la cessione
dello stabilimento di
Taranto della Marcegaglia
Buildtech alla Otlec. «La
positiva conclusione della
vertenza è il risultato della
lotta dei lavoratori,
dell'unità tra le
organizzazioni , del rispetto
con il quale si sono
confrontate le parti ».
Banche. L’istituto: il riassetto richiede nuove competenze
Per Creval è accordo
su uscite e assunzioni
A fronte di 244
pensionamenti
entro il 2019
previsti 90 arrivi
Cristina Casadei
pSe nelle banche le relazioni in-
dustrialisulpianonazionalesisono
arenate, nei gruppi questa è una fase di grande dinamismo. Non ultimo, probabilmente, perché i sindacati hanno parlato oltre che di possibile sciopero anche di blocco delle relazioni nei gruppi.
Dopo Ubi e Banco popolare, è
così la volta dell’accordo sul piano
strategico del Credito Valtellinese
(Creval). L’accordo prevede, tra
l’altro, un piano di esodo anticipato per 244 persone che matureranno i requisiti pensionistici previsti
entro e non oltre il 31 dicembre del
2019. A fronte del completamento
delle uscite ci saranno anche 90 assunzioni. Mauro Danesino, responsabile della Divisione Strategie e Politiche del Lavoro del Creval spiega che «la riorganizzazio-
ne della rete richiede skills nuove e
adeguate. Dobbiamo dare atto del
grande senso di responsabilità del
sindacato che ha compreso questa
esigenza del gruppo e ha condiviso
unitariamente l’urgenza del ricambio generazionale. Il nuovo
bancario si interfaccerà sempre
più con la banca virtuale e dovrà
avere una modalità di relazionarsi al cliente diversa. Per le assunzioni la logica sarà quella di stabilizzare i contratti precari e poi assumere altre persone».
«Dopo una lunga trattativa, siamo riusciti a garantire nuova occupazione stabile e a fare in modo che
gli esodi avvenissero solo in forma
volontaria e dietro incentivo economico - commenta Giuseppe Riva, coordinatore Fabi in Creval -.
Questo accordo è la dimostrazione
che il sindacato è in grado di tutelare i lavoratori a 360 gradi, dai più
giovani ai più anziani, anche in situazioni economiche di difficoltà
oggettiva come quella attuale». Entrando nel merito dell’accordo le
uscite avverranno su base volontaria e utilizzando il Fondo di solidarietà. L’adesione dovrà arrivare all’aziendaentroil15marzo2015.L’accesso alle prestazioni avverrà dal 1°
maggio 2015 per i primi 150 lavora-
tori che presentino la domanda e
per gli altri dal 1° maggio 2016. Le
uscitesarannovolontarieeincentivate, ma, sottolinea Danesino, «il
numero fissato deve essere raggiunto. L’obiettivo è raggiungerlo
attraverso la volontarietà, ma qualora non fosse possibile per mancanza di adesioni volontarie si ricorrerà alla 223. Il bacino utile di
persone che hanno i requisiti per
uscire comunque c’è». A fronte
delle uscite sono state previste
nuove assunzioni. Il Gruppo Creval ha infatti comunicato ai sindacati di voler assumere 60 persone
connuovicontrattidilavorostabili.
Inoltre una volta raggiunto il numero complessivo delle uscite il
gruppo inserirà altre 30 persone.
Per la banca l’accordo è coerente
con gli obiettivi definiti con l’aggiornamento del Piano strategico
2014-2016 di efficientamento della
struttura e consentirà un risparmio
a regime di circa 18 milioni di euro
lordi annui, gia a partire dal 2015. Gli
oneri una tantum relativi agli esodi,
da contabilizzarsi interamente nel
quarto trimestre dell’esercizio in
corso,sonostimatiincirca50milioni di euro lordi, per accantonamenti e incentivazioni all'esodo.
Uno stagista su dieci trova lavoro
Claudio Tucci
le imprese che
ospitano stagisti: nel 2013 sono
state circa 217mila, il 5,2% in più rispetto all’anno prima. I ragazzi
che hanno fatto esperienza “on
the job” hanno superato quota
310mila (un terzo dei quali laureati), e quasi 30mila, cioè uno su
dieci, alla fine del percorso, hanno firmato una lettera d’assunzione (+5,5% rispetto al 2012).
L’alternanza scuola-lavoro si
conferma, quindi, fondamentale:
«Aiuta i giovani a comprendere le
proprie vocazioni e da loro l’opportunità di un primo serio contatto con il mondo dell’impresa»,
ANSA
ha sottolineato il numero uno di
Unioncamere, Ferrucc+++io Dardanello, che ieri, a Roma, ha fatto il
punto sul progetto «ScuolaLavoro 2014» (a cui hanno aderito 44
camere di commercio territoriali). I ragazzi coinvolti dall’iniziativa sono stati quasi 3mila, circa mille, provenienti da istituti superio-
Ricerca. Trattativa a singhiozzo
Precari Istat, rebus
sulla copertura
Francesco Prisco
ROMA
pA una settimana dall’ac-
Lo sciopero dei bancari il 30 gennaio
Il30gennaiodisagiallosportello.Alleassembleedeilavoratoricheinizierannoda
metàdicembreisindacatidei309milabancaridellagalassiaAbiproporrannoil30
gennaiocomedatadellosciopero(nellafotounarecentemanifestazione)peril
negoziatodelrinnovodelcontrattocollettivodilavoro.Dopogliincontridiquesti
giorniisindacati(Fabi,Fiba,Fisac,Uilca,Dircredito,Uglcredito,Sinfub)hanno
decisoancheilbloccodellerelazionineigruppiapartiredal29dicembre.Itempi
perilrinnovodelcontratto,proprioallalucediquestedecisionichedovrannoessere
validatedalleassembleedeilavoratori,siallunganoulteriormente.(C.Cas.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Formazione. Un’esperienza “on the job” per oltre 310mila giovani
pCrescono
La vertenza del credito
ri, hanno partecipato a uno stage o
a un tirocinio all’estero, in ambienti lavorativi internazionali.
Tornando ai dati generali, elaborati dal sistema informatico Excelsior, spicca come ad aprire maggiormente le porte dell’impresa
agli studenti sono le attività con almeno 250 dipendenti (quella cioè
medio-grandi). Più modesta è la
quota di pmi: tra le aziende piccole
e piccolissime fino a 9 dipendenti
solounasudiecisièorganizzataper
accogliere tirocinanti. A livello territoriale l’area più aperta all’alter-
nanza è il Nord-Est, con in testa
Friuli Venezia Giulia e Veneto. A
seguire il Nord-Ovest. Piuttosto indietro il Mezzogiorno che ha visto
soloil9,8%delleimpresedispostea
far entrare stagisti all’interno dei
propri processi produttivi.
Ma l’esperienza formativa “on
the job” è fondamentale per le
aziende. Consente loro di testare
la preparazione e la capacità dei
giovani. Anche, e soprattutto,
per valutarne il possibile inserimento lavorativo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
cordo sulla proroga dei 372
contratti a termine, di nuovo
in agitazione i precari dell’Istat che, ieri mattina, si sono
riuniti in assemblea e hanno
manifestato il loro dissenso
all'interno della sede di via
Balbo, minacciando nuovi
stop alle attività di ricerca.
Gli animi si sono pacificati
soltanto nel primo pomeriggio,
quando una delegazione del
Coordinamento precari è stata
ricevuta dal presidente Giorgio Alleva e dal direttore generale Paolo Weber dell’Istituto
nazionale di statistica, incassando rassicurazioni sul fatto
che il testo sottoscritto una settimana fa che pone come orizzonte per i contratti a termine
le scadenze del 2017 e del 2020
sarà rispettato. Un passaggio
che nelle normali relazioni sindacali suonerebbe scontato,
ma non lo è per gli enti di sottogoverno nell’epoca della spending review. Perché a riaccendere la vertenza, tra mercoledì
e ieri, sono intervenute indiscrezioni che facevano riferimento a una probabile bocciatura dell’accordo sulla proroga
da parte dei revisori dei conti,
causa mancata copertura economica. Ma andiamo con ordine. L'accordo non è stato digerito da tutta la dirigenza
dell'Istat: ne sono prova le dimissioni del direttore del personale Michele Palma. Le delibere per la proroga dei contratti non sono ancora arrivate e la
cosa porta Flc Cgil, in una nota
inviata ai lavoratori, a costatare
«un lavorio che in alcuni casi
per altro valica i confini della
legittimità, per ostacolare
l’esercizio di autonomia della
scelta amministrativa cui presidente e direttore generale
hanno ottemperato con la firma dell'accordo».
Altra benzina sul fuoco arriva, sempre mercoledì, con un
comunicato del Coordinamento precari che fa riferimento a
«un membro del collegio dei
revisori che, a suo dire, non
aveva ancora letto i documenti
ma, già certo dell'illegittimità
di proroghe al 2017, ha fatto la
sua comparsa al terzo piano di
via Balbo». Motivo della visita:
il capo del personale, sempre
secondo la nota dei precari, «ha
chiesto se poteva essere ricevuto per farmi conoscere le ragioni delle sue dimissioni perché probabilmente ha ritenuto
inaccettabile un atto amministrativo che si stava confezionando in questo istituto». I pre-
IL NODO
A ll’indomani dell’accordo
siglato la scorsa settimana
a mettere a rischio l’intesa
è la bocciatura da parte
dei revisori dei conti
cari ieri mattina si sono così riuniti in un'infuocata assemblea,
nella quale la gran parte degli
interventi si scagliava contro
un'ala della dirigenza Istat che
sarebbe contraria alle proroghe. Minacciando una nuova
mobilitazione, come quella
clamorosa che dieci giorni fa
portò all'occupazione della
Contabilità nazionale. A placare gli animi è intervenuta però
la convocazione da parte del
presidente e del dg, con relative rassicurazioni sul prosieguo
del piano. Agitazione rientrata,
ma impegno a vigilare: il 10 dicembre è indicato come il giorno in cui i capidipartimento dovrebbero predisporre le proroghe dei contratti. Ulteriori ritardi comporterebbero un
ritorno sulle barricate.
@MrPriscus
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TURISMO
In breve
HOTEL
Alleati Meininger
e Foncière Régions
Meininger e Foncière des
Régions, hanno siglato una
partnership per lo sviluppo
di Meininger in Europa. Le
città mercati strategici
sono: Milano, Roma,
Firenze e Venezia, oltre ad
Amsterdam, Barcellona,
Bruxelles, Berlino, Ginevra,
Amburgo, Francoforte,
Londra, Madrid, Monaco di
Baviera, Parigi, Vienna e
Zurigo.
TRASPORTO AEREO/1
Finnair si rafforza
in Italia
Finnair annuncia 10 nuove
rotte, i primi voli sono
previsti per il 31 marzo 2015
e interesseranno
soprattutto località balneari
del mediterraneo: Grecia e
Italia in prima linea. Tra
Helsinki e Catania un volo
settimanale, dal 6 maggio;
con Napoli 2 voli
settimanali, dal 28 maggio,
come sottolineato dal
Country manager Paolo
Zampieri.
TRASPORTO AEREO/2
Solimeno
guida l’Ibar
L’assemblea Ibar
ha confermato il presidente
uscente Umberto Solimeno
(Air Canada) per il biennio
2015-2016. Ibar associa oltre
cento compagnie aeree .
RICONOSCIMENTI
A Lorenzoni
il Premio Ehma
Paolo Lorenzoni, direttore
del Gritti Palace di Venezia
è stato premiato come
General manager dell’anno
dal capitolo italiano
dell’Ehma, l’associazione
europea dei top manager
alberghieri.
Industria delle vacanze. Confronto a Firenze tra i big del settore in occasione della rassegna Bto
Il turismo online va a pieni giri
Boom di prenotazioni per Natale - Nel 2015 attesa una crescita del 10%
Silvia Pieraccini
pSi
avvicinano le vacanze
natalizie, e si accende la voglia
di viaggi e di evasione, sempre
più spesso soddisfatta consultando le offerte turistiche su Internet. La conferma dell'importanza del web arriva dai dati
PhoCusWright: dopo le crescite sostenute degli anni scorsi
(+21% nel 2012, +13% nel 2013),
quest'anno il mercato online in
Italia salirà ancora a due cifre,
+10% a 6,8 miliardi , per il 54%
realizzati dalle Online travel
agency (Ota) come Booking e
Expedia, e per il 46% dai siti di
alberghi, ferrovie, compagnie
aeree e tour operator.
E nel 2015 la previsione è di
un ulteriore sviluppo, +10% a
7,6 miliardi di euro, il più robusto tra i Paesi europei leader,
anche se l'Italia resta il fanalino
di coda per penetrazione online del mercato turistico (il 33%
nel 2014, contro il 41% della
Germania, il 46% della Francia,
il 57% del Regno Unito e il 60%
della Scandinavia).
«La penetrazione online in
Italia salirà al 36% nel 2015 –
spiega Giancarlo Carniani, referente italiano di PhoCusWright e direttore scientifico di Bto,
la Borsa del turismo online che
si è appena chiusa a Firenze – ma
il ricorso a internet per le prenotazioni turistiche sta crescendo
di giorno in giorno, intermediato da canali come Tripadvisor,
come dimostrano le interviste
che abbiamo fatto ai turisti in
occasione di Bto. Al punto che
oggi si può stimare che almeno
il 60% delle prenotazioni sia
originato da Internet».
La tendenza evidente sul
mercato è la polarizzazione su
pochi grandi operatori (Tripadvisor, Booking, Expedia);
e il ricorso sempre più frequente, nell'effettuare prenotazioni, a dispositivi mobili
(assorbivano il 9% delle prenotazioni online nel 2013, passeranno al 14% nel 2014 e al
20% nel 2015) come lo smartphone e, soprattutto, il tablet.
La Borsa del turismo online,
arrivata alla settima edizione e
promossa da Regione Toscana,
Toscana Promozione e Camera
di commercio di Firenze, si è
confermata come vetrina delle
innovazioni del travel 2.0 e destinazione interessante per le
start up, attirando 8.000 visitatori (+15%). Tra i prodotti presentati, per la prima volta in Italia, l'applicazione “”mmersive
shopping” di Amadeus, che
permette al viaggiatore di vedere in anticipo la camera d'albergo in tecnologia tridimensionale, attraverso l'innovativo
schermo da indossare sul viso
per la realtà aumentata Oculus
Rift. Tra le ricerche presentate,
quella di Future Brand sul
Country brand index 2014 con
I NUMERI CHIAVE
7,6 miliardi
Il giro d’affari
Stima sul fatturato globale del
turismo online in Italia nel
prossimo anno, effettuata
dalla società PhoCus Wright; la
crescita sul 2014 si attesta sul
10%
54%
Le agenzie
Quota di mercato del turismo
intermediato dalle agenzie
online (olta)
46%
Hotel e vettori
La quota di mercato del
business turistico online che fa
capo ad alberghi e compagnie
di trasporto
un approfondimento sull'Italia,
dal quale emerge che le tre parole-chiave che distinguono il
Paese sono cultura, bellezza e
gastronomia, oltre agli approfondimenti sui Big Data che
permettono di tracciare e dettagliare i flussi turistici.
«Bto è una fiera sempre nuova – aggiunge Carniani – perché
il turismo online è un settore
che nel giro di un anno produce
grandi cambiamenti di operatori, prodotti, tecnologie».
Cambiamenti sono in atto anche nelle strutture turistiche
italiane, sempre più vicine al
mondo di Internet. «Il livello di
informazione degli operatori è
molto cresciuto – conclude
Carniani – ma il problema resta
quello delle infrastrutture:
spesso capita di parlare con albergatori che non hanno neppure la linea veloce per navigare con Internet».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo scenario. Dai tour operator alle grandi catene alberghiere accelera la corsa agli investimenti sul fronte dell’hi-tech
Raffica di piani per il web
Laura Dominici
pTour operator e agenzie di
viaggi lanciano la sfida alle
grandi Olta (Online travel
agencies). La mossa è confortata dagli ultimi dati emersi nel
corso di Bto a Firenze.
«Il 35% del mercato turistico
mondiale viene generato online,
ma il 75% viene transato offline”,
sottolinea il direttore marketing
di Amadeus, Tommaso Vincenzetti. L'uso del web e la diffusione degli strumenti mobile sono
fenomeni in costante crescita,
ma occorre tempo, troppo, per
individuare in rete la migliore
soluzione di viaggio e non sempre la pratica è destinata ad andare a buon fine. Per questo da
Nord Europa e Stati Uniti giungono segnali di un'inversione di
tendenza. Il consumatore finale
sta rivalutando il ruolo consulenziale dell'agente di viaggio. I
35%
Il mercato online
Quota di mercato web
delle transazioni turistiche
network di agenzie si stanno attrezzando. Welcome Travel sfida Trivago con il lancio di Welgo!, un comparatore di prezzi sui
pacchetti turistici dedicato alle
proprie agenzie. Si candida a gestire l'incoming Tripitaly.it, la
piattaforma digitale realizzata
da Uvet e Digital Magics che sarà operativa da maggio 2015 con
un approccio b2c e b2b.
Si chiama Social Media Team il servizio di contenuti e offerte lanciato da SeaNet Travel
Network per le proprie imprese. «Lo scopo - dichiara Francesco Granese, social media ma-
nager di SeaNet – è avvalorare
il ruolo dell'agente di viaggio,
dando strumenti per creare un
prodotto nuovo. In dirittura
d'arrivo un'App per le agenzie
a costi contenuti».
Anche il fronte dei tour operator si sta muovendo: aziende
come I Viaggi del Turchese,
Viaggi dell'Elefante, Chiariva e
Hotelplan hanno di recente introdotto piattaforme tecnologiche b2b online. Molto attive sono aziende come Press Tours,
Naar e Alidays, con strumenti
che permettono una costruzione del viaggio su misura.
Il Gruppo Alpitour ha affidato ad una società specializzata
in digital marketing il rinnovamento della piattaforma di tutti i suoi siti web per «migliorare
l'esperienza di navigazione e
facilitare le operazioni online
degli utenti finali con un motore di ricerca unificato e la creazione di un flusso unico per i
pagamenti». Eden Viaggi (322
milioni di euro di fatturato a fine ottobre con 440 mila passeggeri trasportati) ha messo a budget un investimento milionario per una piattaforma tecnologica innovativa.
Si muovono anche gli hotel.
«È fondamentale – asserisce
Jean Luc Chretien, executive
vp of sales, distribution and loyalty di Accor - un lavoro di
protezione del marchio. Accor
ha investito molto nel settore
digitale per competere con i
grandi player online».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Montagna. Timori sul ponte dell’Immacolata
Operatori in allarme:
neve insufficiente
Vincenzo Chierchia
pL’inizio d’inverno più mite
da molti anni a questa parte sta
mettendo in allarme gli operatori dei comprensori della neve.
Molti comprensori avevano
cercato di giocare d’anticipo in
vista del primo week end utile
per la neve, invece lo scenario è
più difficile di quanto atteso.
«Il ponte dell'Immacolata
ormai alle porte _ dichiara Valeria Ghezzi, presidente di
Anef, l’associzzione dei gestori di impianti di risalita che
aderisce a Federturismo-Confindustria _ dovrebbe segnare
la riapertura ufficiale degli impianti di risalita di tutte le località montane e il primo appuntamento della nuova stagione sciistica per la quale
quest' anno, secondo le stime
degli operatori, si sarebbe previsto un incremento delle presenze di oltre il 3% rispetto
all'anno scorso. Ma purtroppo
le alte ed anomale temperature di questi giorni rischiano di
compromettere l'avvio della
stagione con conseguenti ripercussioni sulle attività degli
impiantisti, degli albergatori,
dei maestri di sci e di tutta la filiera». Non tutto è compromesso, ma bisogna indirizzarsi verso quote più alte.
«Si scia comunque in tutte le
stazioni sopra i 2400 metri, dove la coltre nevosa è abbondante mentre a quote inferiori per
il momento si deve approfittare di vivere la montagna in modo diverso. La montagna d'inverno _ sostiene la Ghezzi_, è
sport ma è anche divertimento,
relax, benessere ed enogastronomia ed i nostri operatori turistici sono sempre più preparati ad interpretare le aspettative del turista offrendo servizi
diversificati nel rispetto
dell'ambiente, di una cultura
dell'accoglienza familiare e al
tempo stesso professionale e
utilizzando innovativi stru-
menti di comunicazione».
Del resto gli addetti ai lavori
stanno focvalizzando sempre
più l’attenzione sui cosiddetti
«Slon» che sta per snow lovers
non skiers ossia amanti della
neve ma non sciatori. Come dire, tutto un altro mercato.
E così l’attenzione è sempre
più sulle offerte e quindi sui
prezzi e sui pacchetti, visto che
al momento lo sci ha qualche limite. «L'allarme è vivo tra gli
albergatori che confidano in
questi giorni in una ripresa delle normali condizioni climatiche e nella prossimità delle festività di Natale e di Capodanno» sottolineano alla Pron-
LE VALUTAZIONI
Ghezzi:astagionealrilento,
sisciasolosoprai2.400metri
ACortinaiprezzipiùalti,
BardonecchiaeCanazei
conoffertelowcost
toHotel, portale italiano di
prenotazioni albergiere.
Secondo l'analisi del motore
di ricerca, Cortina, è la località
più cara dove si può prenotare
mediamente un hotel a circa
208 euro per il periodo tra Natale e Capodanno seguita da
San Candido (200 euro la tariffa). A seguire Madonna di
Campiglio dove si spende in
media 194 euro a notte, BreuilCervinia con una media di 192
euro, e Livigno (183 euro). Al 6°
posto Ortisei (182 euro per una
camera doppia standard).
A seguire Moena (175 euro),
Sestriere (172 euro), Bormio
(171 euro), Courmayeur (162
euro) e Valdaora (161 euro),
Folgaria (159 euro) e Molveno
(157 euro). Al di sotto die 150
euro Canazei ed infine Bardonecchia a 135 euro .
© RIPRODUZIONE RISERVATA