Magazine di approfondimento Aletti Certificate – 17 febbraio 2014

Magazine di approfondimento Aletti Certificate – 17 febbraio 2014
PERFORMANCE DEGLI INDICI
(Valori al 14 febbraio 2014 - Variazioni dal 7 febbraio 2014 al 14 febbraio 2014)
EURO STOXX EURO STOXX EURO STOXX
50
BANKS
OIL&GAS
FTSE MIB
DAX30
20.436,47
9.662,40
3.119,06
202,14
328,02
3,78%
3,88%
2,65%
1,66%
2,48%
EURO STOXX
TELECOM
EURO STOXX
UTILITIES
NASDAQ100
S&P500
NIKKEI225
Valore
293,49
290,08
3.663,88
1.838,63
14.313,03
Var % sett
0,59%
2,94%
2,86%
2,32%
-1,03%
Valore
Var % sett
IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI
Settimana decisamente positiva quella appena trascorsa per i principali indici azionari americani
sostenuti dal primo intervento da parte del nuovo Presidente della Fed Janet Yellen che è stato interpretato dagli
investitori nel segno della continuità rispetto al predecessore Ben Bernanke. Sul fronte societario si avvia verso
la conclusione la stagione di comunicazioni trimestrali con le sorprese a livello di utili pari al +1,2% sui ricavi e
4,9% per gli utili con i dati al netto dei titoli finanziari pari rispettivamente al +0,9% e al +3,5%. In termini di
progressione rispetto ai dati relativi al medesimo periodo dello scorso anno gli utili sono aumentati del +9,75% e
i ricavi del +1%, percentuali che al netto dei titoli finanziari diventano pari rispettivamente al +6,5% e al +2,8%.
Il Dow Jones ha così archiviato la settimana in rialzo del +2,3%, S&P500 +2,3% con l’indice che ha quasi
completamente azzerato le perdite registrate da inizio anno e Nasdaq Comp +2,9%. Tra i settori i maggiori rialzi
sono stati registrati dal comparto del biotech +4,7%, computers +4,5% con Apple che continua nel suo rimbalzo
con un rialzo del +4,7% e semiconduttori +4,45%. Settimana complessivamente positiva per i finanziari.
Petroliferi +3,3% con il greggio Wti in aumento dello 0,4% a $100,3 al barile dai $99,9 della settimana
precedente.
Settimana positiva per i mercati azionari europei sostenuti dal rialzo dei listini Us e dopo la comunicazione
dei dati relativi al Pil del quarto trimestre per Eurozona e per i principali paesi. In Eurozona si è registrato
secondo il dato preliminare un aumento del +0,3% t/t con la variazione tendenziale del +0,5%. Lo Stoxx 600 ha
così archiviato la settimana con un rialzo del +2,5%, EuroStoxx +2,7% e EuroStoxx50 +2,65%. Tra i singoli
paesi il Dax ha evidenziato progresso del +3,9%, Ftse100 +1,4%, Cac +2,7%, Smi +1,2%. Ibex spagnolo in
rialzo dello 0,6% con il rendimento del Bonos a 10y praticamente stabile 3,59%. Per quanto riguarda gli altri
paesi periferici performance nettamente in rialzo per Portogallo +3%, Atene +2,1% e Irlanda +2,1%. In
relazione ai settori dello Stoxx600 performance particolarmente positive sono state registrate dai comparti
dell’auto +6,5%, materie prime +4,9%, chimica +4,5%. Petroliferi in progresso del +2,5%. FtseMib in rialzo del
+3,8% con il rendimento del Btp anch’esso praticamente stabile al 3,69% con lo spread rispetto al bund di pari
durata in flessione di -1,9 a 200,8bps dai 202,7 della settimana precedente senza essere particolarmente
influenzato dal nuovo scenario di Governo che si prefigura in Italia.
IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI
(Valori al 14 febbraio 2014 - Variazioni dal 7 febbraio 2014 al 14 febbraio 2014)
EUR/USD
EUR/CHF
EUR/GBP
EUR/JPY
EUR/HKD
Valore
1,3693
1,2221
0,8177
139,39
10,6192
Var % sett
0,43%
-0,17%
-1,60%
-0,10%
0,38%
L’euro ha recuperato settimana scorsa nei confronti
del dollaro e venerdì è arrivato a superare la soglia di
1,37. Questo evidenzia ancora una volta come la crisi dei
debiti sovrani in Eurozona sia oramai in buona parte alle
nostre spalle ed il reshuffle di Governo in Italia non abbia
per il momento causato alcuna incertezza sul mercato dei
cambi. I mercati sembrano ora focalizzarsi sull’economia
reale. La forza dell’euro ha trovato sostengo venerdì dai
dati di contabilità nazionale per Q4 in Eurozona che,
sebbene abbiano registrato crescite complessivamente
modeste, hanno confermato come la ripresa resti in essere
e come la recessione sia oramai alle nostre spalle. Questi
dati hanno leggermente ridotto le probabilità di nuove
misure di stimolo da parte della BCE.
Stanotte la BOJ terrà il meeting di politica monetaria. I
segnali deboli per l’economia giapponese abbondano:
al di là del dato più debole delle attese del GDP di Q4
pubblicato stanotte, ricordiamo anche il Current Account
Deficit record ed il rallentamento nel Tokyo CPI registrato a
gennaio. Finora la reazione dello yen è stata modesta, con
il cambio USD-JPY attualmente intorno a quota 101,60.
Anche senza nuovi stimoli l’attuale stance di politica
monetaria ultra accomodante dovrebbe essere
sufficiente a mantenere debole lo yen, soprattutto alla luce
della possibilità di nuove decisioni di Tapering da parte
della Fed nell’anno.
Questa settimana in Eurozona l’attenzione sarà sugli
indicatori di fiducia che, negli ultimi mesi, hanno
costantemente sorpreso al rialzo.
Euro-Sterlina
Euro-Yen
Euro-Dollaro
-2,0%
-1,5%
-1,0%
-0,5%
0,0%
0,5%
IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI
(Valori al 14 febbraio 2014 - Variazioni dal 7 febbraio 2014 al 14 febbraio 2014)
TITOLO
2 ANNI
5 ANNI
10 ANNI
30 ANNI
REND. (%)
VAR BP
REND. (%)
VAR BP
REND. (%)
VAR BP
REND. (%)
VAR BP
Btp
0,84
3
2,21
0
3,69
0
4,58
2
Bund
0,11
2
0,67
1
1,68
2
2,54
4
T-Bond
0,31
1
1,52
6
2,74
6
3,70
2
Gilt
0,52
5
1,71
14
2,79
8
3,56
4
JGB
0,07
0
0,19
-1
0,60
-2
1,61
0
Settimana scorsa, sul fronte delle Banche centrali è stato di
forte rilievo la pubblicazione dell’Inflation Report della
BOE che ha fatto capire come la politica monetaria resterà
data dependent nei prossimi mesi. La BoE ha rivisto al
ribasso in modo consistente le previsioni di tasso di
disoccupazione ed ha fatto una modesta revisione all’ipotesi
di tasso naturale di disoccupazione. Il CPI è previsto
sottoperformare il target del 2% su un orizzonte temporale
di due anni (1,7% yoy contro 1,9% previsto in precedenza)
basato sui tassi di mercato. Contemporaneamente, sono
state riviste al rialzo le attese di crescita (+0,5% per il
2014), con rischi bilanciati. Le attese mediane per il tasso di
disoccupazione vedono ora il raggiungimento del 6,5% in Q1
2015, mentre le previsioni di novembre vedevano il tasso di
disoccupazione al 7,2% in quel trimestre. La BOE è quindi
apparsa meno dovish delle attese, senza abbassare la soglia
del tasso di disoccupazione del 7% o considerare una
guidance time-contingent. Nel documento si precisa che i
tassi rimarranno bassi ancora per qualche tempo e la Banca
Centrale valuterà l’andamento della capacità produttiva
inutilizzata, soprattutto con riferimento all’andamento del
mercato del lavoro che, nonostante l’inaspettato forte
aumento di posti lavoro, presenta ancora spazi di
miglioramento. Infatti se la soglia del 7%, indicata nella
forward guidance, sarà raggiunta in breve tempo, l’economia
sarà ora monitorata da un complesso di 18 indicatori che
forniranno un quadro dell’andamento della crescita.
Sul secondario, rendimenti in rialzo nella giornata di
venerdì per i principali Paesi di Eurozona, dopo la
pubblicazione dei dati di crescita per il quarto trimestre.
10 anni
T-BOND
2 anni
10 anni
BUND
2 anni
0
2
4
6
MACROECONOMIA
L'economia dell'area dell'euro ha confermato venerdì una ripresa
graduale, registrando una crescita congiunturale positiva per il terzo trimestre
consecutivo in Q4. La stima flash di Eurostat ha indicato un aumento dello
0,3% qoq nel quarto trimestre, in linea con le nostre aspettative. I dati dei
trimestri precedenti sono rimasti invariati e, insieme con la lettura di venerdì,
hanno portato ad una crescita annua negativa per il 2013 di -0,4% yoy.
Sorprese positive si sono avute in Francia e nei Paesi Bassi che, insieme alla
Germania, sono stati i principali motori del risultato di venerdì. Il PIL tedesco è
cresciuto in modo leggermente inferiore alle nostre aspettative, dello 0,4% qoq,
grazie ad un solido contributo delle esportazioni nette. In Francia il rimbalzo del
PIL è stato sostenuto dai consumi privati più forti del previsto, così come il
commercio estero e gli investimenti. Infine, sono tornati alla crescita i Paesi
Bassi, che hanno sorpreso anch’essi al rialzo crescendo dello 0,7% qoq, grazie
ad un forte contributo degli investimenti, superiore al previsto. L’Italia esce
dalla recessione nel quarto trimestre, registrando la prima crescita
congiunturale positiva da Q2 2011, mentre la Spagna ha confermato la
moderata ripresa in corso. Delusione per la Grecia, mentre l'economia
portoghese è cresciuta per il terzo trimestre consecutivo, registrando 0,5% qoq,
dato maggiore del previsto.
Le vendite al dettaglio negli US sono scese a sorpresa dello 0,4% mom a
gennaio, con contemporanea revisione al ribasso del dato di dicembre e di
novembre. In questo modo, nel quarto trimestre 2013 le vendite al dettaglio
sono salite del 3,2% qoqa. La debolezza del dato di gennaio è stata diffusa a
tutte le componenti. Il contributo negativo più consistente è venuto dalla voce
Auto. Le vendite al dettaglio core (escluse auto, food, materiali da costruzione e
Gas Stations) sono scese dello 0,3% mom. Le vendite nelle Gas Stations sono
salite dell’1,1% mom, principalmente riflettendo il rialzo del prezzo della
benzina nel mese (+1% mom in media a gennaio). Le Vendite di abbigliamento
sono scese dello 0,9% mom a gennaio, probabilmente pagando la forza di
dicembre che aveva beneficiato delle diffuse promozioni dai dettaglianti durante
la stagione delle vendite natalizie e che sono andate a scapito dei saldi
stagionali di gennaio. I dati di vendita sul fronte case sono stati misti nel mese
di gennaio. Infatti, Building Materials ed elettronica sono saliti dell’1,4% e dello
0,4%, rispettivamente. Le Vendite di Arredamento sono invece diminuite dello
0,6% (terzo calo consecutivo), probabilmente riflettendo l’impatto negativo
della stagione fredda.
La prima Testimony di Janet Yellen alla Commissione Finanza della Camera
non è apparsa molto diversa nei contenuti da quanto già evidenziato dallo
Statement del FOMC di gennaio, in un messaggio di continuità della politica
monetaria US. Ha evidenziato come l’economia US abbia accelerato nella
seconda metà del 2013, portando un conseguente miglioramento del mercato
del lavoro. Ha affrontato esplicitamente il soft patch che sta caratterizzando i
dati americani da inizio anno, ma ha evidenziato come la recente volatilità sui
EUROPA
STATI UNITI
mercati finanziari globali non sembri, in questo momento, porre
rischi sostanziali all’outlook economico US. Il tono complessivo
della descrizione dell’outlook economico US appare quindi
ottimista nella descrizione della domanda aggregata, soprattutto
con riferimento alla spesa per consumi privati. Secondo Yellen
l’inflazione tornerà prossima al 2% nei prossimi anni ed alcuni
dei fattori che l’hanno tenuta bassa recentemente sono
transitori, come, ad esempio, la correzione del prezzo del
petrolio ed il calo nelle importazioni non petrolifere. Secondo
Yellen finchè i dati in uscita confermeranno l’outlook della Fed,
allora il Tapering proseguirà in modo graduale nei prossimi
meeting, sebbene non sia su un sentiero prestabilito, ma sia
contingente agli sviluppi economici. Anche la discussione sulla
Forward Guidance non si è scostata molto da quanto evidenziato
nello Statement di gennaio e non si è sbilanciata sulla futura
evoluzione della Guidance una volta che verrà raggiunta la
soglia del 6,5%. Complessivamente, la Testimony non ha
cambiato le nostre attese di politica monetaria. Continuiamo ad
aspettarci una graduale prosecuzione del Tapering per una
definitiva conclusione di QE3 nell’ultimo trimestre dell’anno.
Inoltre, pensiamo che l’inflazione assumerà un’importanza
sempre maggiore nella Forward Guidance, mentre il tasso di
disoccupazione dovrebbe raggiungere la soglia del 6,5%
piuttosto presto.
Il dato del GDP giapponese per Q4 stanotte ha deluso le
attese, con un risultato più debole delle nostre aspettative
(0,3% qoq), stesso ritmo di crescita registrato in Q3. La crescita
complessiva per CY 2013 si è così attestata a 1,6%, indicando
comunque come l’economia giapponese si stia riprendendo in
modo stabile con l’implementazione di Abenomics. I driver della
crescita in Q4 sono stati i consumi privati (in anticipazione
dell’aumento della Consumption Tax in calendario per il 1 aprile)
e capex. In particolare, è cresciuta in modo marcato la domanda
per auto ed altri beni durevoli, grazie ad un aumento del reddito
tramite un’accelerazione della crescita dei salari ed un aumento
dell’occupazione. Gli investimenti in conto capitale hanno
accelerato a 1,3% qoq da 0,2% qoq del trimestre precedente.
Infatti, l’aumento dei tassi di utilizzo della capacità produttiva ha
richiesto un aumento degli investimenti, con le imprese non
manifatturiere che hanno anch’esse aumentato la capacità
produttiva in un contesto di condizioni economiche favorevoli
agli investimenti. In accelerazione anche gli Investimenti
Residenziali, a 4,2% qoq, supportati dalla forte crescita degli
Housing Starts In Q3 che ha dato origine a nuovi investimenti
nell’ultimo trimestre dell’anno.
GIAPPONE
17-feb
17-feb
00:50
05:30
JN
JN
18-feb
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18-feb
18-feb
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01:30
10:30
11:00
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13:00
14:30
AU
UK
GE
EC
TU
US
JN
10:30
UK
10:30
14:30
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0:50
0:50
8:45
9:00
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9:30
9:30
10:00
10:00
10:00
14:30
14:30
UK
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US
JN
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FR
FR
FR
GE
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EC
EC
EC
US
US
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20-feb
20-feb
20-feb
20-feb
20-feb
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20-feb
20-feb
20-feb
20-feb
20-feb
20-feb
20-feb
20-feb
16:00
20-feb
21-feb
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21-feb
16:00
10:00
10:30
10:30
16:00
F
P
S
US
EC
IT
UK
UK
US
PIL destag t/t
Produzione industriale a/a
RBA Release Minutes of February
Meeting
CPI m/m
ZEW Sondaggio situazione corrente
ZEW Sondaggio aspettative
Benchmark Tasso riacquisto
Manifattura Stato di New York
BOJ 2014 Target Base monetaria
Bank of England Releases Minutes
from Feb 5-6 Meeting
ILO Tasso disoccupazione 3 mesi
Nuove costruzioni abitative m/m
Permessi edilizi m/m
Bilancia comm
Esportazioni a/a
Importazioni a/a
CPI Armonizzato UE m/m
PMI Manifattura
Servizi PMI
PMI Manifattura
Servizi PMI
PMI Manifattura
Servizi PMI
PMI Composite
CPI m/m
CPI Escl alimentari ed energia m/m
Philadelphia Fed fiducia commerciale
Fiducia al consumo
CPI Indice FOI escl tabacco
Vend al dett escl auto m/m
Vendite al dettaglio incl. auto m/m
Vendite case esistenti m/m
4Q P
Dec F
0,70%
--
0,30%
7,30%
Jan
Feb
Feb
43132
Feb
43132
-0,50%
44
-10,00%
9
¥270T
0,40%
41,2
73,3
10,00%
12,51
¥270T
Dec
Jan
Jan
Jan
Jan
Jan
Jan
Feb P
Feb P
Feb A
Feb A
Feb A
Feb A
Feb A
Jan
Jan
7,10%
-4,90%
-1,60%
-¥2487.0B
12,7
22,7
-0,50%
49,5
49,4
56,3
53,4
54
51,9
53,1
0,10%
0,10%
7,10%
-9,80%
-2,60%
-¥1304.2B
15,3
24,7
0,40%
49,3
48,9
56,5
53,1
54
51,6
52,9
0,30%
0,10%
8
-11
--1,20%
-1,00%
-4,10%
9,4
-11,7
107,1
2,80%
2,60%
1,00%
Feb
Feb A
Jan
Jan
Jan
Jan
finale
preliminare
seconda stima
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alla
propensione
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rischio,
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in
materia
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