Schede Servizi

Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
La Società
I POLI:
POLO DELLA CONOSCENZA E DELLA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO
ARCHITETTONICO,
ARCHEOLOGICO E AMBIENTALE
POLO DI INGEGNERIA PER I BENI
CULTURALI
POLO DEI SERVIZI INTEGRATI PER
L’AMBIENTE E L’ARCHEOLOGIA
POLO DI INFORMATICA PER LA
RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO E L’ARCHEOLOGIA
POLO DEI SISTEMI INFORMATIVI
PER
I
BENI
CULTURALI
LABORATORIO DI DIAGNOSTICA
AVANZATA
Nel marzo 2011 si è costituita la Società denominata Centro per
lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore dei
Beni Culturali e Ambientali - INNOVA Società consortile a
responsabilità limitata tra :Università degli Studi di Napoli Federico II, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Seconda Università
degli studi di Napoli, Università degli studi di Salerno, Università degli studi di Napoli "L'Orientale", Università degli studi di
Napoli “Parthenope”. La Società rappresenta la naturale evoluzione del Centro Regionale di Competenza INNOVA ed ha lo
scopo principale di intraprendere iniziative idonee all’operatività
e all’affermazione di un'organizzazione basata sul modello dei
Centri di Competenza e orientata allo sviluppo e al trasferimento dell’innovazione nel settore dei Beni Culturali e Ambientali.
La Società svolge attività di ricerca e sviluppo, eroga servizi
prevalentemente tecnologici e organizzativi e conduce attività di
formazione e divulgazione nel settore dei Beni Culturali e Ambientali. La società ha sviluppato e sviluppa servizi per la diagnostica, conservazione e valorizzazione, promozione e fruizione dei BBCCAA, consentendo agli utenti di ricevere risposte
che tengano conto simultaneamente di tutti gli aspetti coinvolti
Centro per lo Sviluppo ed il
nei problemi dialogando con un solo interlocutore e con tempi
Trasferimento dell'Innovazione nel
Settore dei Beni Culturali e Ambientali di risposta molto brevi. Per le particolari caratteristiche dei beni
oggetto d’indagine sono necessari interventi non invasivi, un’eINNOVA SCARL
levatissima precisione e, molto spesso, che gli strumenti di misura siano portatili. Tutto ciò, insieme alla struttura delle informazioni e alla complessità delle elaborazioni, costituisce un
efficacissimo campo sperimentale ai fini dell’esportazione ad
altri settori di metodologie e tecnologie sviluppate nell’ambito
dei beni culturali. La forte integrazione e multidisciplinarietà
delle competenze e delle tecnologie costituiscono il principale
V I A C A MP I F L EG R EI 3 4,
8 0 0 7 8 P OZ ZU O LI , N A P O L I valore aggiunto dei servizi integrati offerti. Le competenze
professionali coinvolte sono quelle altamente qualificate
- ITALY
dei docenti e ricercatori delle strutture socie.
La società partecipa al Distretto ad Alta Tecnologia per i
Beni Culturli—DATABENC SCaRL , uno dei Distretti ad
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alta tecnologia della Regione Campania, e al consorzio “Polo
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della Conservazione del Patrimonio Culturale, Paesaggistico e
Ambientale”.
Per l’erogazione dei servizi, la Società è organizzata in Poli.
I servizi integrati
_Servizi Integrati per l’ambiente e
l’archeologia
_Servizi Integrati per il costruito
storico e l’architettura
_Servizi Integrati per la conservazione,
il restauro e la valorizzazione dei
BBCC mobili
_Servizi Integrati per l’impiantistica,
l’organizzazione e la gestione delle
strutture museali
_Servizi Integrati per l’applicazione
delle nuove tecnologie informatiche e
telematiche ai BBCCAA
_Servizi Integrati per la gestione e la
valorizzazione del territorio
_Servizi Integrati per la diffusione
dell’innovazione ed il trasferimento
tecnologico
Certificazione
INNOVA SCaRL ha ricevuto la
certificazione ISO 9001:2008, con il
seguente campo di applicazione:
“Progettazione ed erogazione di
servizi tecnologici ed organizzativi
(ivi compresi servizi di datazione
al C14, di prospezioni geofisiche,
indagini e tecniche diagnostiche
finalizzate al restauro ed alla
conservazione di Beni Culturali)
nel settore dei Beni Culturali e
Ambientali.
Progettazione ed erogazione di
formazione nel settore dei Beni
Culturali e Ambientali.”
Il Sistema di Gestione Qualità
adottato dal Centro è stato valutato
da Bureau Veritas Italia S.p.A. ed è
cop erto dal c e rt if ica to n um e ro
IT250975
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Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
POLO DELLA CONOSCENZA E DELLA CONSERVAZIONE DEL
PATRIMONIO ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO E AMBIENTALE
A tale Polo afferiscono le seguenti Strutture :
Dipartimento di Scienze della Terra,
dell'Ambiente e delle Risorse– Università
degli Studi di Napoli FEDERICO II
Centro Interdipartimentale di Servizio per le
Analisi Geomineralogiche CISAG – Università degli Studi di Napoli FEDERICO II
Dipartimento di Storia dell’Architettura e del
Restauro – Università degli Studi di Napoli
FEDERICO II
Dipartimento di Filologia Classica «Francesco
Arnaldi» - Università degli Studi di Napoli
FEDERICO II
Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica ed Ambientale – Università degli Studi di
Napoli FEDERICO II
Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e
della Produzione – Università degli Studi di
Napoli FEDERICO II
Dipartimento delle Dinamiche Ambientali e
Territoriali – Università degli Studi di Napoli
FEDERICO II
Dipartimento Di Progettazione Architettonica
e Ambientale- Università degli Studi di Napoli
FEDERICO II
Dipartimento di Scienze per l’Ambiente Università degli Studi di Napoli
PARTHENOPE
C O O R D I N A T O RE :
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Centro per lo Sviluppo ed il
Trasferimento dell'Innovazione nel
Settore dei Beni Culturali e Ambientali
INNOVA SCARL
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Il Polo è caratterizzato dalle seguenti aree tematiche:
Archeogeofisica terrestre (Identificazione di strutture archeologiche sepolte con metodi geofisici, modellistica pre-scavo 3D
di siti archeologici da dati geofisici, valutazione non invasiva
dello stato di degrado di manufatti artistici ed archeologici, geofisica per l’archeologia preventiva)
Indagini Geofisiche in ambiente marino (Indagini per strutture costiere quali: porti, canali, condotte, elettrodotti, ripascimenti. Individuazione di oggetti giacenti sui fondali (relitti navali ed industriali, fusti ferrosi, murature archeologiche, armi
antiche quali cannoni)
Metodologie analitiche tradizionali ed innovative applicate
ai materiali naturali ed artificiali (geomateriali, caratterizzazione mineropetrografica e petrofisica, diagnostica ed interpretazione dei processi di degrado, archeometria)
Metodologie di indagine e codici di pratica per il restauro e
la conservazione dei beni architettonici,archeologici e ambientali (Storia dell’architettura, inventario del patrimonio dei
beni culturali e del paesaggio, studi di fattibilità per il restauro e
la valorizzazione di complessi monumentali e siti storici)
Rischio ambientale (Valutazione dei rischi geoambientali per la
salvaguardia del patrimonio culturale; caratterizzazione geologica tecnica dei lapidei ornamentali)
Valorizzazione dell’Ambiente come Bene Culturale
(Caratterizzazione dei contesti paleoambientali di aree di interesse archeologico; individuazione e caratterizzazione dei Geositi e
integrazione con il Patrimonio ambientale e culturale; strutturazione di progetti per lo sviluppo locale basato sulla conoscenza
geo-ambientale e geoarcheologica)
Elenco laboratori:
La b o ra t o r io p l u r it e m a t ic o d i
indagini e tecniche diagnostiche
finalizzate al restauro ed alla
conservazione di beni culturali
Laboratorio mobile di
prospezioni geofisiche per
l’archeologia
Laboratorio mobile
monitoraggio ambientale
di
Laboratorio di
Indagini
Geofisiche in Ambiente Marino
Di seguito una descrizione di alcuni
laboratori afferenti a tale polo
ATTIVITA’ DI RICERCA
L’integrazione delle competenze che caratterizzano il Centro ha
trovato applicazione, per citare un esempio di questo Polo, nel
Rione Terra, nucleo antico di Pozzuoli (Napoli) ed, in particolare, l’ insula 14. Tale complesso rappresenta, nell'ambito dell'area
flegrea, un valore intrinseco da conservare come testimonianza
delle passate civiltà, significativo esempio delle tipologie e delle
tecniche costruttive locali, nonché testimonianza dell’adattamento di una comunità a particolari condizioni geo-morfologiche e
ad esigenze funzionali diversificate nel corso dei secoli. L'interesse al manufatto, è inoltre derivato dalle particolari condizioni
statiche e dall'esposizione agli agenti geologici - con particolare
riguardo al bradisismo ed ai sismi connessi-, atmosferici ed al
microclima salino che hanno reso manifesta un'ampia casistica di
fenomeni di degrado e di alterazione dei materiali da costruzione
e di dissesti strutturali, aggravati dalla vetustà delle strutture e
dall'assenza di interventi conservativi.
I risultati raggiunti dal gruppo di lavoro sono stati riportati nel
libro: Diagnostica e Conservazione,l’insula 14 del Rione Terra - a cura
di Aldo Aveta Edizioni Scientifiche Italiane
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Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
POLO DELLA CONOSCENZA E DELLA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO
ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO E AMBIENTALE
Laboratorio pluritematico di indagini e tecniche diagnostiche finalizzato al restauro ed alla
conservazione di Beni Culturali
Strumentazione:
•
Spettrofotometro FT-IR Nicolet 5700
con Microscopio Continuum
•
•
Spettrometro di fluorescenza
•
•
MCC8 composto da tre presse da
3000, 250 e 25 KN abrasimetro
Durometro NRDSR
Apparecchiatura per la misura della
dilatazione termica; cella climatica
G-CELL 035 n. 25839
•
Apparecchiatura per la misura della
dilatazione per immersione in acqua
•
Apparecchiatura per la determinazione della resistenza all’urto
•
•
•
•
•
Compressore
•
•
•
•
•
Laser Scanner
•
•
Cappa con filtri per Hg
Bilancia analitica Ohaus
Diffrattrometro X PERT PRO
Porosimetro a mercurio Pascal
140/240/440
Termocamera AVIO
Scanner Portatile 3D VI-910
Gas cromatografo
Forno a microonde per sintesi di
digestione campioni
Spettrometro ICP-OES
Analizzatore termico simultaneo TGDSG
Referente: prof. Piergiulio Cappelletti
Centro per lo Sviluppo ed il
Trasferimento dell'Innovazione nel
Settore dei Beni Culturali e Ambientali
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Il Laboratorio Pluritematico e Tecniche Diagnostiche finalizzato al Restauro ed alla Conservazione dei Beni Culturali
offre una conoscenza esaustiva delle complesse problematiche
dei beni culturali (edifici di valore storico-artistico, costruito
storico, contesti urbani, ambientali e geo-morfologici, siti ed
aree archeologiche) finalizzata all’elaborazione di metodi e
procedure di analisi e d’intervento relative a studi di fattibilità,
azioni programmatiche, progetti di restauro, conservazione,
riqualificazione, manutenzione programmata ed interventi
specifici sui suddetti beni.
Il Laboratorio è costituito da:
1. Laboratorio di diagnostica per il Restauro dell’Architettura
e dell’Archeologia (responsabile: prof. ing. Aldo Aveta)
2. Laboratorio per la caratterizzazione petrofisica dei materiali
ornamentali e la diagnostica dei geomateriali (*) (responsabile:
prof. Piergiulio Cappelletti).
Il valore aggiunto dell’offerta del Laboratorio Pluritematico
risiede nei seguenti aspetti.
Pluritematismo dei contributi specialistici: storia dell’architettura, tecniche di rilevamento, petrografia; scienza dei geomateriali e delle georisorse, restauro dell’architettura, consolidamento, diagnostica di caratterizzazione dei geo-materiali e
costruttiva, diagnostica di caratterizzazione dello stato di conservazione (dissesti strutturali, fenomeni di degrado superficiale e di alterazione dei geomateriali);
Integrazione multidisciplinare tra conoscenze e metodologie di
analisi e di intervento di specialisti di diversa formazione e
competenza;
Alto contenuto innovativo delle strumentazioni e delle tecniche di indagine diagnostica in situ ed in laboratorio, in linea
con l’evoluzione tecnologica del settore e con gli avanzamenti
tecnico-strumentali;
Scientificità nell’esecuzione delle indagini strumentali e prove
di laboratorio nel rispetto degli indirizzi normativi nazionali
ed europei (protocolli Normal, UNI, UNI EN).
Rispetto delle istanze disciplinari del restauro e degli obiettivi
della conservazione nella scelta dei criteri di esecuzione delle
prove, con particolare riguardo alla bassa invasività (prove non
o minimamente distruttive), al basso impatto ambientale, all’integrazione delle indagini strumentali che consente di ridurle
al minimo.
Efficienza ed efficacia nella scelta dei criteri d’indagine e d’intervento in linea con le esigenze economiche della committenza pubblica e privata grazie alla forte collaborazione interdisciplinare ed all’integrazione delle indagini diagnostiche, che
sono garanzia di ottimizzazione delle fasi analitiche e progettuali con riduzione della tempistica di esecuzione delle indagini, dell’acquisizione e della elaborazione dati .
(*) Riconosciuto dal Ministero della Salute per le analisi FT-IR, DRX
e SEM sugli amianti (in massa, su filtri e su polveri).
Tra i lavori svolti
Rilievi metrici e accertamenti
diagnostici “Stadio Antonino
Pio” (Pozzuoli NA).
Indagine sui geomateriali nella
Basilica S. Francesco di Paola
(NA) e sul Campanile della
Cattedrale di Aversa (CE).
Indagini non invasive (Rilievi di
precisione con l’individuazione
dei materiali e delle tecniche
costruttive utilizzate e del loro
stato di conservazione e di
degrado, Analisi termografiche
attive, Prove endoscopiche previa
esecuzione di micro carotaggi)
in alcuni ambienti di Castel
Capuano (NA).
Misure colorimetriche nel sito
archeologico
di
Ercolano
(Napoli).
Studio minero petrografico su
campioni di intonaco provenienti
da fabbricati o campioni di
polveri provenienti da serre (per
scopi forensi o di controversie
condominiali).
Analisi su polveri
per
determinazione di amianto.
la
Diagnostica integrata applicata
all’ insula 14 del Rione Terra.
Esecuzione di test sperimentali
per lo sviluppo di calcestruzzi a
stabilità volumetrica controllata
nell’ambito di un progetto di
ricerca applicata
Tra i principali committenti:
En t i p u b b li ci ( U n iv er s i t à )
Società del settore del restauro
e degli scavi archeologici,
Studi professionali, Privati.
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Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
POLO DELLA CONOSCENZA E DELLA CONSERVAZIONE
ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO E AMBIENTALE
Laboratorio mobile di prospezioni geofisiche per l' archeologia
DEL
PATRIMONIO
s
Tx
Rx
Strumentazione:
• Sistema gradiometrico –
magnetometrico CT 45
• Sistema Georadar GSSI
• Sistema Georesistivimetro IRIS
Syscal
•
•
•
•
Zona di indagine
Elettromagnetometro Geonics
Microgravimetro Scintrex
Sistema Sismico
Sistema GPS differenziale SR530
Responsabile: prof. Maurizio Fedi
Centro per lo Sviluppo ed il
Trasferimento dell'Innovazione nel
Settore dei Beni Culturali e Ambientali
INNOVA SCARL
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Allo scopo di individuare e caratterizzare strutture e reperti
archeologici sepolti attraverso metodi non invasivi è stato
assemblato il Laboratorio Mobile di ArcheoGeofisica, all'interno di un'autovettura dedicata.
Il laboratorio mobile permette di eseguire indagini geofisiche
anche in zone impervie, utilizzando la strumentazione più
appropriata a seconda della logistica e dell'obiettivo prefissato.
Le applicazioni vanno dalle ricerche in ambito archeologico e
dei beni culturali a quelle in ambito geologico - ingegneristico.
E' possibile effettuare l'analisi e l'interpretazione dei dati acquisiti in maniera integrata allo scopo di restituire un modello
attendibile della struttura del sottosuolo e quindi anche l'esatta
ubicazione di corpi, strutture ed oggetti in esso contenuti. Le
indagini geofisiche, infatti, possono anche essere utilizzate a
scopo preventivo oltrechè conoscitivo, ad es. prima della costruzione di infrastrutture ingegneristiche e/o in zone di potenziale interesse archeologico e ad elevato rischio ambientale.
Tali tecniche sono ad elevata risoluzione e possono essere
anche utilizzate su manufatti di interesse artistico-culturale,
consentendo in tal modo di determinare lo stato di degrado e
di alterazione di luoghi e materiali. In particolare, è possibile
testare lo stato di conservazione di affreschi, stucchi, intonaci,
colonne ecc.
Il servizio di prospezione geofisica è rivolto a tutti gli enti e le
imprese che si occupano di beni culturali (sovrintendenze, enti
locali, parchi archeologici, musei, società responsabili di scavi,
ecc.).
Al committente vengono restituiti i risultati ottenuti sotto
forma di mappe tematiche geofisiche georeferenziate, di modelli interpretativi del sottosuolo anche tridimensionali e di
relazioni tecniche sull'operato e sulle strutture studiate.
Tra i lavori svolti
Indagini
geofisiche
ad
alta
risoluzione per il riconoscimento
e la caratterizzazione di strutture
archeologiche
sepolte:
applicazioni pratiche presso gli
insediamenti greci ed indigeni
della Calabria Tirrenica
Indagini georadar presso
Castello di Melfi (Pz)
il
Acquisizione di dati geofisici per
la caratterizzazione di strutture
archeologiche sepolte ed
elaborazione dei dati raccolti a
Pontecagnano – Faiano (SA)
Caratterizzazione del sottosuolo
ai f ini dell’ individuaz ione di
e v e n t u a l i m a t e r i a l i a n t r o p ic i
(fusti sepolti, inquinanti)
Tra i principali committenti:
Enti pubblici (Soprintendenze,
Università, INGV) Società del
settore dell’ ingegneria, Studi
professionali
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Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
POLO DEI SERVIZI INTEGRATI PER L’AMBIENTE E
L’ARCHEOLOGIA
A tale Polo afferiscono le seguenti Strutture :
Istituto dei sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo – CNR
Dipartimento di Matematica e Fisica –
Seconda Università degli Studi di Napoli
Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Ambientali Biologiche e Farmaceutiche–
Seconda Università degli Studi di Napoli
C O O R D I N A T O RE :
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Il Polo dei Servizi Integrati per l’Ambiente e l’Archeologia è
caratterizzato dalle seguenti aree tematiche:
Metodologie isotopiche per l’archeologia e l’ambiente
(Datazioni radiocarboniche di alta precisione con spettrometria
di massa ultrasensibile con acceleratore (AMS), Misure di abbondanza di isotopi stabili, Radioattività ambientale, Analisi e
trattamento dei materiali (Impiantazione di ioni di 7Be per
applicazioni tribologiche)
Attività di antracologia ( in collaborazione con la Facoltà di
Agraria Università degli Studi Federico II)
Diagnostica per i Beni Mobili (Datazione con AMS, Fluorescenza X — in collaborazione con il Dipartimento di Scienze
Fisiche Federico II)
Studio delle caratteristiche ambientali e Monitoraggio
della qualità ambientale (Cartografia territoriale, Sedimentologia, Biometereologia etc.)
Elenco laboratori:
Centro di Ricerche e Servizi Isotopici
per i Beni Culturali ed Ambientali
CIRCE
Laboratorio di monitoraggio della
qualità del suolo
Laboratorio di sedimentologia
Laboratorio di cartografia territoriale
Laboratorio mobile per misure di
biometeorologia
Di seguito una descrizione del
laboratorio CIRCE
ATTIVITA’ DI RICERCA
L’integrazione delle competenze che caratterizzano il Centro
ha trovato applicazione, per citare un esempio di questo Polo,
su una tavola lignea scoperta ad Acerenza (Potenza)
Centro per lo Sviluppo ed il
Trasferimento dell'Innovazione nel
Settore dei Beni Culturali e Ambientali
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Le finalità dell’indagine scientifica sul dipinto hanno riguardato
i materiali e le tecnologie impiegati nella sua realizzazione,
ovvero la datazione del supporto e di altri elementi databili e il
riconoscimento dei pigmenti, dei leganti e degli altri elementi
adoperati. Le indagini sono state le seguenti: determinazione
dell’età radiocarbonica del supporto; determinazione della
specie arborea del legno del supporto; analisi Raman per il
riconoscimento dei composti e dei minerali costituenti i pigmenti; analisi, mediante fluorescenza ai raggi X, per il riconoscimento degli elementi chimici presenti nello strato pittorico e
in quello preparatorio. Essa è stata condotta sui punti giudicati
“interessanti”come risultato delle indagini precedenti: esami di
tutti i pigmenti, dell’inchiostro, del fondo, delle sovrapposizioni di colori e degli strati superficiali
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Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
POLO DEI SERVIZI INTEGRATI PER L’AMBIENTE E L’ARCHEOLOGIA
CIRCE - Centro di Ricerche e Servizi Isotopici per i Beni Culturali ed Ambientali
Strumentazione:
• Sistema di Spettrometria di Massa
con Acceleratore
• GC- Interfaccia gascromatografo
• Analizzatore di gas all’infrarosso
IRGA
• Banco Ottico
• Laser a cascata quantica
• Sistema criogenico basato su un
criostato ottico con controllo elettronico della temperatura
• Accessori per DELTA V THERMO
ELECTRON
• Spettrometro di massa convenzionale
DELTA V ADVANTAGE
ACCESSORI
CON
Responsabile del Laboratorio:prof.
Filippo Terrasi
Centro per lo Sviluppo ed il
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Settore dei Beni Culturali e Ambientali
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Presso il Centro di Ricerche e Servizi Isotopici per i Beni Culturali ed Ambientali CIRCE è attivo dal 2005 il servizio di Datazione attraverso l’utilizzo del radiocarbonio – Sistema di Spettrometria di Massa Ultrasensibile con acceleratore basato su un
acceleratore Tandem NEC da 3 MV al terminale — di campioni quali Carboni, Semi, Conchiglie, Foraminiferi, Ossa, Denti,
Tessuto, Carta, Torba, Paleosuolo, Sostanza Organica del Suolo, Anelli di alberi.
Recentemente CIRCE ha sviluppato un nuovo protocollo di
trattamento campioni per datare malta da calce altrimenti
detta malta "aerea".
Durante la sua attività di datazione al 14C con AMS, il laboratorio ha raggiunto un altissimo livello di precisione, aprendo
l’opportunità ad applicazioni forensi ed autenticazione , utilizzando il Bomb-14C .
Presso il laboratorio CIRCE del centro INNOVA è operativo
inoltre un servizio di spettrometria di massa convenzionale
per l’analisi isotopica di campioni solidi, liquidi e gassosi, un
servizio di radioattività ambientale per l’ analisi qualitativa e
quantitativa di radionuclidi , la determinazione della concentrazione di RADON in acqua e in aria e di radionuclidi di difficile rivelabilità). E’ inoltre attiva la linea di analisi e trattamento dei materiali, attraverso l’ impiantazione di 7Be radioattivo
per la misura submicrometrica della velocità di usura di parti
meccaniche in movimento.
Il Laboratorio CIRCE svolge attività di ricerca e sviluppo rivolta alla definizione di metodologie innovative finalizzate al miglioramento dei servizi offerti e alla messa a punto di nuovi
servizi.
Dettagli sulla datazione 14C
Per la preparazione dei campioni sono utilizzati diverse procedure di pretrattamento atte a garantire condizioni di bassissima
contaminazione. La precisione tipica per reperti relativamente
giovani (fino a circa 2 ka BP) è dell'ordine di ± 25 anni sull'età
radiocarbonica. I tempi di consegna del report finale certificato
sono inferiori a sei settimane lavorative dall'arrivo dei campioni
in laboratorio. Se richiesto, viene determinato separatamente
attraverso analisi IRMS il δ13C relativo al frazionamento naturale.
Tra i lavori svolti:
Datazione del Papiro di
Artemidoro.
Ricostruzione dell’evoluzione del
paleoambiente in Campania
dopo l’eruzione del SommaVesuvio (detta delle pomici di
Avellino).
Datazione del supporto di legno
di un autoritratto attribuito a
Leonardo da Vinci.
Datazione della Cripta della
Cattedrale di Nola.
Datazione di resti umani
provenienti da uno scheletro
ritrovato
a
Roma
(the jigsaw case).
Datazione di malte.
Tra i principali committenti:
Enti Pubblici (Università,
S o p r i n t e n d e n z e ,
Ammi ni straz io ni Local i
Tribunale) Società del settore
del restauro e degli scavi
archeologici, Privati.
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Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
POLO DI INGEGNERIA PER I BENI CULTURALI
A tale Polo afferiscono le seguenti Strutture :
Centro Interdipartimentale di Ingegneria per i Beni Culturali - CIBECUniversità degli Studi di Napoli
FEDERICO II
C O O R D I N A T O RE :
P R O F . GI UL I O F A BRI CA T OR E
Il Polo è caratterizzato dalle seguenti aree tematiche:
promuovere iniziative coordinate di ricerca interdisciplinare nel
campo della conservazione, del restauro e della valorizzazione
dei Beni Culturali;
sviluppare linee di ricerca sulla conoscenza “dell’arte del costruire” nelle varie epoche storiche;
sviluppare ricerche che consentano una conoscenza scientifica
della concezione costruttiva antica, dei materiali e delle tecnologie tradizionali;
sviluppare ricerche sulle interazioni tra l’ambiente e i Beni Culturali;
sviluppare ricerche sulle metodologie impiantistiche per la conservazione;
ottimizzare l’apporto delle nuove tecnologie alle problematiche
dei Beni Culturali;
contribuire all’elaborazione di normative specifiche per i Beni
Culturali
ATTIVITA’ DI RICERCA
Centro per lo Sviluppo ed il
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Settore dei Beni Culturali e Ambientali
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L’integrazione delle competenze che caratterizzano il Centro ha
trovato applicazione, per citare alcuni esempi di questo Polo,
nell’area archeologica di Cuma, dove il Polo, operando in piena
sintonia con la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, ha sviluppato un intervento conoscitivo e un progetto di
conservazione per il Tempio con Portico, ha svolto una ricerca
di documentazione e di analisi termotecnica sul complesso delle
Terme ed ha elaborato un progetto per la ricostruzione del
fronte del portico sud del Foro. I risultati delle ricerche sono
pubblicati nel volume: Cuma, indagini archeologiche e nuove scoperte
a cura di C. Gasparri e G. Greco – Naus ed. Pozzuoli 2009.
Con riferimento all’area Archeologica di Paestum il Polo in
piena sintonia con la Soprintendenza Archeologica di Salerno,
Avellino e Benevento, ha svolto un’approfondita indagine sulle
problematiche relativa alla manutenzione programmata dell’area
archeologica pervenendo ad un progetto di massima e alla sua
quantificazione economica. Inoltre ha sviluppato sul Museo
archeologico due progetti pilota, il primo relativo all’ottimizzazione degli impianti termotecnici, il secondo, al termine di una
lunga fase di rilevamenti, relativo all’ottimizzazione delle condizioni microclimatiche.
Nell’ambito del progetto
EDILFORMA e più in
particolare del progetto “Percorsi
regionali di sviluppo nella filiera
delle costruzioni in Campania” ,
più avanti descritto, il POLO ha
prodotto uno studio per
l’applicazione di sistemi
innovativi nel settore della
gestione dei servizi connessi al
funzionamento e alla
manutenzione del sistema Museo,
ed un progetto per la
“Definizione dei fabbisogni
formativi dei gestori dei Musei”,
secondo quanto previsto dalla
“Carta Nazionale delle
professionalità museali”
Nello
Studio
di
fattibilità
“Innovazione di processo nella
gestione
del
patrimonio
architettonico della diocesi di
Napoli e linee guida per la sua
conservazione”,
più
avanti
descritto, il POLO ha collaborato
alla
schedatura
e
all’individuazione dello stato di
conservazione delle Chiese della
Diocesi di Napoli.
Elenco laboratori:
Laboratorio mobile per il
trasporto attrezzature per analisi
e monitoraggio del patrimonio
costruito e archeologico
Laboratori di ingegneria per i
B e n i
C u l t u r a l i :
restauro costruttivo e diagnostica
strutturale, impiantistica,
microclima e umidità,
illuminotecnica.
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Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
POLO DI INFORMATICA PER LA RAPPRESENTAZIONE
DEL TERRITORIO E L’ARCHEOLOGIA
A tale Polo afferiscono le seguenti Strutture :
Centro Interdipartimentale di Servizi di
Archeologia - Università degli Studi di
Napoli L’Orientale
Dipartimento di Informatica—
Università degli Studi di Salerno
Dipartimento di Scienze del Patrimonio
Culturale -Università degli Studi di
Salerno
Il Polo è caratterizzato dalle seguenti aree tematiche:
Da evidenziare inoltre:
C O O R D I N A T O RE :
P R O F . V I T T O R I O S C AR A N O
Centro per lo Sviluppo ed il
Trasferimento dell'Innovazione nel
Settore dei Beni Culturali e Ambientali
INNOVA SCARL
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Progettazione e sviluppo di sistemi integrati di informazioni su
piattaforma GIS per la conoscenza delle dinamiche antropiche e
ambientali dei paesaggi del passato (archeologia dei paesaggi) e
il monitoraggio e la valutazione del dissesto archeologico
(archeologia del dissesto e archeologia preventiva).
Sviluppo del Cd/Videogioco “Il
Museo Virtuale di Innova” . La
demo rappresenta un ambiente
virtuale caratterizzato dalla
ricostruzione fedele di un tempio
Studio di modalità di fruizione dei Beni Culturali in maniera dell’antica Paestum e di alcuni
innovativa e coinvolgente per l’utente.
reperti archeologici ivi rinvenuti.
Questo museo virtuale costituisce
Sviluppo di tecnologie di rete per il monitoraggio ambientale.
un esempio della capacità di
sviluppo di progetti di
ATTIVITA’ DI RICERCA
ricostruzione di ambienti virtuali
per la fruizione remota dei beni
Le attività si concentrano, in particolar modo, in indagini terri- culturali e ambientali attraverso il
toriali e intra-site (compreso lo scavo archeologico stratigrafico), motore grafico Unreal Engine.
studio delle caratteristiche paleoambientali, geomorfologiche,
idrologiche e morfologiche, prospezioni di superficie e sotto la Realizzazione di un prototipo di
superficie, indagini geoelettriche, rilievo GPS-Glonass, analisi e guida turistica virtuale in ambito
studio di supporti telerilevati satellitari e aerei, della cartografia archeologico (per la precisione
storica e vigente e studio di strumenti conoscitivi per l’indivi- nel sito di Paestum).
duazione e registrazione dei dati raccolti da differenti analisi,
elaborazione e trattamento delle informazioni tramite applicati- Archeologia preventiva per la
vi GIS. La raccolta e la gestione del patrimonio di informazioni r e a l i z z a z i o n e
d e l
sui beni culturali, noti e inediti, delle aree idonee ad insedia- Termovalorizzatore del Comune
menti umani permetteranno di raggiungere gli obiettivi attesi e di Salerno e linea Metropolitana
procedere alla ricostruzione storica e dei fenomeni e delle tra- di Napoli
sformazioni avvenute nel tempo, dall’antichità ad oggi, consentendo, altresì, al loro monitoraggio e alla definizione di sistemi
di supporto alle decisioni per evitarne il dissesto.
Attività di grafica e visualizzazione 3D, sia nell’ambito informatico sia in ambito di modellazione 2d e 3D, animazione e progettazione di videogiochi educativi (Serious games).
In ambito di fruizione cooperativa: le architetture proxy-based,
la cooperazione co-locata volta all’apprendimento e la programmazione di apparati mobili
Per quanto riguarda le reti di sensori per il monitoraggio: programmazione di sistemi distribuiti complessi, basati su sensori
Zigbee
Elenco laboratori:
Laboratorio
preventiva
di
archeologia
Laboratori di informatica per la
rappresentazione del territorio e
l’archeologia
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Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
POLO DEI SISTEMI INFORMATIVI PER I BENI CULTURALI
- LABORATORIO DI DIAGNOSTICA AVANZATA
A tale Polo afferiscono le seguenti Strutture :
Istituto di Cibernetica «E. Caianiello» –
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Istituto di Chimica e Tecnologia dei
polimeri – Consiglio Nazionale delle
Ricerche
C O O R D I N A T O RE :
D O T T . M A R I O M A N G O F U R N AR I
Il Polo è caratterizzato dalle seguenti aree tematiche:
Sistemi informativi aperti distribuiti e cooperativi per la organizzazione e gestione dei Beni Culturali e Ambientali (Attività
di sviluppo software e Attività di trasferimento tecnologico,
attraverso i Laboratori di ingegnerizzazione e Laboratorio di
calcolo e grafica avanzata)
Diagnostica Avanzata mediante molteplici tecniche fisiche anche non distruttive (diffrazione a raggi X, microscopia a scansione elettronica e magnetica)
Elenco laboratori:
Laboratorio di grafica avanzata di
visualizzazione scientifica e realtà
virtuale
Laboratorio
pluritematico
diagnostica avanzata
ATTIVITA’ DI RICERCA
Simulazione del comportamento di strutture monumentali al
rischio sismico.
Identificazione di proprietà strutturali dei reperti archeologici
(lapidei, ceramici, metalli, papiri, tessili, carta, pergamene, miniature etc.). Nuovi materiali a base polimerica per la conservazione e restauro.
Centro per lo Sviluppo ed il
Trasferimento dell'Innovazione nel
Settore dei Beni Culturali e Ambientali
INNOVA SCARL
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Uno degli obiettivi perseguiti è stato la costruzione del “Sistema
per la gestione dello spazio dell’informazione applicato ai Beni
Culturali” (SIABEC) la cui caratteristica principale consiste nel
delimitare in modo chiaro e preciso gli aspetti riguardanti la
struttura dei contenuti gestiti; la logica di organizzazione dei
servizi di base; la logica di presentazione dei contenuti.
Da segnalare la realizzazione di teatri virtuali, cioè sale opportunamente individuate e attrezzate per la navigazione immersiva
ed interattiva di scenari virtuali. Ogni teatro virtuale è dotato di
un supercomputer grafico per la produzione locale di scenari
virtuali, di un sistema di proiezione stereoscopico e di occhiali
polarizzati per la realizzazione dell’effetto immersivo per il
visitatore. Le strutture ospitanti sono il Museo Archeologico di
Napoli e il Castel dell’Ovo.
Significativo il progetto “Realizzazione di un sistema informativo regionale per la promozione e la fruizione dei Beni Culturali
e Paesaggistici della Campania”più avanti descritto.
Un’ altra attività particolarmente rilevante è stata condotta
mediante spettroscopia FTIR su ambre archeologiche. Allo
scopo di individuare con precisione la provenienza dei reperti
archeologici in ambra, sono state analizzati alcuni campioni
moderni di ambra di provenienza certa e confrontati con campioni archeologici analizzati provenienti da contesti tombali.
Rilevanti anche le indagini integrate utilizzando ESEM, WAX,
FTIR su un frammento identificato come tessuto in corso di
scavo, proveniente dalla necropoli di Presenzano. L’obiettivo
delle indagini integrate era di identificare la natura, la provenienza e le tecnologie di lavorazione delle fibre usate per la sua
manifattura. Le analisi hanno chiarito che il frammento non era
riferibile a tessuto.
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Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
Servizi integrati—alcuni esempi
Dato il carattere d’estrema interdisciplinarità che caratterizzano le indagini nell’ambito dei beni culturali e ambientali, il Centro ha operato per favorire un nuovo atteggiamento culturale che imponesse un’osmosi fra le discipline umanistiche e numerosi settori dell’ingegneria e delle scienze
“dure” al fine di pervenire a un’efficace
strategia della conservazione, della valorizzazione e della fruizione del patrimonio
culturale e ambientale.
Indagini diagnostiche sulla Chiesa S. Maria Piedigrotta – Pizzo Calabro (VV)
Ai piedi dello sperone roccioso su cui è arroccata la
cittadina di Pizzo Calabro, sorge la piccola chiesa
rupestre completamente scavata nella roccia tufacea
intitolata alla Madonna di Piedigrotta, nota per l’autenticità non convenzionale e la singolare posizione.
Il Centro è stato incaricato di eseguire indagini diagnostiche presso il sito sopraindicato. Le indagini
sono state svolte da diversi gruppi di ricerca della
Di seguito sono riportati alcuni esempi di rete INNOVA, che, integrando le proprie competen“servizi integrati”. La realizzazione di ze, hanno svolto le seguenti attività:
questi è stata possibile grazie all’integrazione delle competenze presenti all’interno _Cronologia della fabbrica e indagini sulle strutture
di un Polo, e in alcuni casi grazie al coor- architettoniche. In particolare sono state effettuate
dinamento tra più Poli.
ricerche storiche per evidenziare le fasi evolutive e la
cronologia degli interventi sul bene, rilievi architettoLe attività svolte hanno tenuto conto dei nici di precisione mediante 3D laser scanner per la
seguenti aspetti:
restituzione in scala di prospetti, piante etc. al fine di
_ rispetto dell’autonomia gestionale degli evidenziare lo stato delle strutture e definire fenomeorgani di tutela e delle loro regole organiz- ni di cedimento.
zative;
_ esigenza di massimizzare le analisi in situ
favorendo quanto più è possibile l’acquisizione, progettazione e realizzazione di
strumenti di misura portatili;
_ riduzione massima dell’invasività delle
indagini;
_ proposte di metodi e tecnologie che
costituiscano reale innovazione, per unicità
dell’offerta, sul mercato.
Da ciò deriva il ruolo di INNOVA che
consiste nel favorire la formazione di un
sistema virtuoso tra il mondo dei gestori
del patrimonio culturale, le imprese e il
settore ricerca, generando cioè un valore
aggiunto e non un costo aggiuntivo.
Quando domanda e offerta si sono incontrate, è stato, infatti, possibile attivare
azioni di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie in grado di generare risultati utili a
rafforzare filiere e all’ottimizzazione economica e funzionale per tutti i componenti
del sistema.
Centro per lo Sviluppo ed il
Trasferimento dell'Innovazione nel
Settore dei Beni Culturali e Ambientali
INNOVA SCARL
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_Indagini idrogeologiche e caratterizzazione mineralogico-petrografica dei materiali e delle pitture. Analisi del degrado chimico e caratterizzazione dei materiali di restauro. In particolare è stata effettuata analisi petrografica in microscopia ottica su sezione
sottile, preparazione della sezione sottile, osservazione della sezione sottile di campioni di materiali litoidi e dei prodotti del degrado chimico e dei materiali
di restauro. Al fine di determinare la composizione
mineralogica dei campioni analizzati, gli stessi sono
stati sottoposti ad analisi in diffrattometria RX su
polveri, sia su campioni di roccia non alterata, sia sui
prodotti del degrado chimico e dei materiali di restauro, per lo studio dei processi di degrado e la
caratterizzazione dei materiali utilizzati per gli interventi di restauro realizzati nel tempo. Sono state
altresì effettuate determinazioni di assorbimento
superficiale e analisi in porosimetria a mercurio.
_Analisi del degrado biologico e indicazioni sui metodi di eliminazione degli agenti biodeteriogeni. In
particolare è stato eseguito l’esame dei componenti
biotici (organismi viventi) ed abiotici (materiali inorganici) delle incrostazioni, l’individuazione delle
cause che determinano le incrostazioni, il riconoscimento e la classificazione (determinazione tassonomica) dei microrganismi incrostanti, e sono stati
proposti interventi miranti sia alla eliminazione degli
organismi incrostanti sia alla prevenzione della loro
formazione.
_Analisi ambientale: studio del microclima che caratterizza il monumento. Sono stati installati sensori per
la misura delle temperature, dell’umidità, dell’aria,
dell’illuminamento, della direzione e velocità del
vento, della velocità dell’aria all’interno del monumento.
Analisi chimico-fisiche condotte
tavola lignea scoperta ad Acerenza
su
Le finalità dell’indagine scientifica sul
dipinto hanno riguardato i materiali e le
tecnologie
impiegati
nella
sua
realizzazione, ovvero la datazione del
supporto e di altri elementi databili e il
riconoscimento dei pigmenti, dei leganti e
degli altri elementi adoperati. Il complesso
delle indagini, atte a fornire tutte le
indicazioni indispensabili a “datare” il
dipinto nel suo insieme, è stato svolto dai
gruppi di ricerca della rete del Centro che,
integrando le proprie competenze, hanno
svolto le seguenti indagini:
_Determinazione
del supporto
dell’età radiocarbonica
_Determinazione della specie arborea del
legno del supporto
_Analisi Raman per il riconoscimento dei
composti e dei minerali costituenti i
pigmenti
_Analisi, mediante fluorescenza ai raggi X,
per il riconoscimento degli elementi
chimici presenti: esami di tutti i pigmenti,
dell’inchiostro,
del
fondo,
delle
sovrapposizioni di colori e degli strati
superficiali nello strato pittorico e in
quello preparatorio. Essa è stata condotta
sui punti giudicati “interessanti”come
risultato delle indagini precedenti
Indagini su reperti del Museo Campano
di Capua (Caserta)
La collezione più singolare e preziosa del
Museo Campano di Capua è senza dubbio
la collezione delle "Madri". Le statue sono
realizzate in tufo e ricoperte da uno strato
pittorico. Le vicissitudini subite dai reperti
hanno prodotto la perdita dello strato
pittorico e di quello preparatorio, di cui
sono rimaste tracce su un ridotto numero
di reperti. A causa del forte degrado subito
nel tempo, le statue sono state sottoposte
a v a r i i n t e r v e n t i d i r e st a u ro e
manomissioni, né è mai stata condotta
un’analisi per caratterizzare il materiale
che le costituiscono.
Su alcuni dei reperti appartenenti alla
collezione “Matres Matutae”, il Centro ha
svolto le seguenti attività: rilievo scanner
laser (rilievo in situ ed elaborazione),
indagini mineralogiche sui materiali
naturali e di restauro (analisi in
diffrattometria a raggi X, preparazione di
sezioni sottili da studiare al microscopio
mineralogico), misure XRF (fluorescenza a
raggi X in dispersione di energia degli
elementi caratterizzanti tutti i costituenti.
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Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell'Innovazione nel Settore
dei Beni Culturali e Ambientali - INNOVA SCARL
Progetti—alcuni esempi
Le attività del Centro, oltre all’ erogazione di servizi tecnologici e alle analisi
diagnostiche per lavori di recupero e
restauro e collaborazione alla relativa
progettazione, sono rivolte alla partecipazione a progetti di ricerca e/o di trasferimento di metodologie e/o
tecnologie.
Il Centro si occupa anche di progettare
ed erogare formazione nel settore dei
Beni Culturali e Ambientali.
Le competenze professionali coinvolte
sono quelle altamente qualificate dei
docenti e ricercatori delle strutture
socie.
Di seguito alcuni esempi di progetti
realizzati
“Recupero e valorizzazione del patrimonio archeologico
del sito di Stabiae” – Castellammare di Stabia (NA)
Realizzazione di un sistema informativo
regionale per la promozione e la fruizione dei
Beni Culturali e Paesaggistici della Campania
Con il contributo di geologi, archeologi, architetti e informatici, è stata condotta una ricerca con approccio multidisciplinare sul sito archeologico di Stabiae. Sono state effettuate
indagini geofisiche, per le aree non investigate, al fine di
individuare manufatti sepolti da poter riportare alla luce con
prossime campagne di scavo archeologico, e indagini archeometriche finalizzate allo studio di geomateriali utilizzati per la
costruzione di opere murarie (malte, intonaci e materiali usati
per le costruzioni) e utensili di uso quotidiano (ceramiche da
mensa, da cucina e da trasporto), al fine di caratterizzarli e
individuare la probabile tecnologia adottata, nel passato, per
la loro produzione. Per la realizzazione e la localizzazione
esatta dei campionamenti si è fatto ricorso, quando possibile,
al rilievo architettonico delle strutture interessate dal prelievo.
Pertanto lo studio sulle emergenze principali del sito archeologico di Stabiae ha consentito di iniziare un percorso di
indagini tese ad avere un quadro sempre più completo dei
manufatti e del contesto territoriale su cui il sito insiste. Sono
state redatte, infine, carte tematiche in ambiente GIS ai fini di
una corretta georeferenziazione dei profili indagati e dell’ubicazione dei campioni prelevati.
Il progetto ha previsto:
Ricognizione ed Analisi degli archivi di informazione sui beni culturali disponibili presso le Soprintendenze ai Beni Culturali della Campania
coerentemente con l’indicazione del progetto
Michael del MIBAC;
Ricostruzione del paesaggio antico di siti archeologici (aree archeologiche, monumenti e percorsi)
da fruirsi grazie ad un sistema di navigazione su
un desktop per realtà virtuale coerentemente con
le indicazioni del progetto ArcheoAtlante del
MIBAC;
Adeguamento delle infrastrutture e dei contenuti
dei siti Web istituzionali delle Soprintendenze
della Campania in particolare rispetto alle indicazioni del progetto Minerva e le indicazioni del
MIBAC per quanto riguarda i sistemi di gestione
dei contenuti.
I siti ricostruiti sono stati: l’Anfiteatro di Capua e
la Via Appia.
Individuazione e valutazione dello stato di conservazione delle Specie vegetali e vascolari rare del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
Centro per lo Sviluppo ed il
Trasferimento dell'Innovazione nel
Settore dei Beni Culturali e Ambientali
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I N F O @ I N N O V A . C A M P AN I A . I T
Il progetto ha realizzato la raccolta di tutti i dati disponibili in
bibliografia relativi alle entità rare del Parco Nazionale del
Cilento e Vallo di Diano (PNCVD): per ogni entità sono stati
evidenziati sulla base delle conoscenze attuali tutti i dati
disponibili (dati distributivi, caratteristiche ecologiche, fenologia, tipologia della minaccia a cui sono sottoposte) per
fornire una corretta valutazione dello stato delle conoscenze
sulle singole entità. L’elaborazione dei dati raccolti ha permesso inoltre di valutare quali sono le entità di maggiore
importanza nella pianificazione territoriale del PNCVD. Per
tutte le entità più interessanti il progetto ha previsto la realizzazione di elaborati cartografici relativi alla loro distribuzione
sul territorio, verificata con indagini di campo dove necessario; queste carte della distribuzione hanno rappresentato,
grazie all’elaborazione in ambiente GIS e alla sovrapposizione con le altre carte prodotte dal PNCVD, un importante
strumento per la gestione territoriale. Altro risultato, non
inizialmente previsto ma conseguente alle attività di campagna, è l’aumento delle conoscenze sulla flora del Cilento, sia
in termini di dati distributivi che di diversità specifica. Tra le
entità nuove per il Parco, il ritrovamento più interessante è
certamente quello di Kochia saxicola
Progetto formativo-informativo sulla biodiversita’
dell’isola di Vivara per gli studenti delle scuole medie
campane.
L’obiettivo in particolare è quello di informare e sensibilizzare gli studenti partecipanti al progetto didattico sul tema della
protezione e conservazione della flora e della fauna della
riserva e sulle norme di comportamento all’interno dell’area
protetta.
Studio di fattibilità “Innovazione di processo
nella gestione del patrimonio architettonico
della diocesi di Napoli e linee guida per la
sua conservazione”.
Lo studio condotto ha avuto come obiettivo la
verifica della fattibilità di un progetto innovativo
comprendente interventi di carattere multidisciplinare per la definizione di un modello di gestione e
di linee guida per gli interventi di conservazione
del patrimonio architettonico della Diocesi di
Napoli. Le attività programmate sono state condotte su un campione del patrimonio architettonico della Diocesi di Napoli, proposto dal Centro e
condiviso dalla Diocesi, scelto in modo da presentare sufficienti diversità per stili architettonici,
epoche di costruzione, dimensioni, dislocazione
nel territorio urbano, tali da fornire una varietà di
informazioni utili per testare il complesso processo di elaborazione dei dati previsti dal progetto.
Progetto “Montalcino e il Monte Amiata sviluppo sostenibile e comunicazione dei
paesaggi culturali dell'Ombrone e dell’Orcia”
Il progetto si propone come intervento innovativo di valorizzazione culturale ed economica del
territorio
e si basa sull’idea di ottimizzare e
rendere disponibile agli amministratori del territorio e al pubblico il patrimonio archeologico e
paesaggistico utilizzando i dati della ricerca scientifica. I due obiettivi fondamentali sono:
• Rendere pubblica e facilmente consultabile la
base dati acquisita negli scorsi decenni per la
tutela e pianificazione del territorio;
• Integrare il dato archeologico con la ricostruzione delle trasformazioni dei paesaggi rurali nel
lungo periodo (dalla preistoria alla contemporaneità). Il presupposto concettuale su cui si basa
questo progetto consiste nella visione del paesaggio rurale come la trasformazione dell’ambiente
naturale di un territorio ad opera delle comunità
umane che nel corso del tempo vi si sono succedute per produrre cibo ed altre risorse.
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