Task force della polizia municipale in azione «armata

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LA SICILIA
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
AGRIGENTO PROVINCIA .25
Era di Ravanusa l’uomo morto nel cielo di Milano
I medici di Licata ne avevano disposto il ricovero
RAVANUSA. Era di Ravanusa il pensionato
morto sul volo Alitalia AP2969 partito
domenica scorsa alle 6 da Palermo e diretto a Milano. Si chiamava Francesco
Loggia, 87 anni, nativo della città del Saraceno, e da diverso tempo emigrato in
Francia.
Il giorno precedente alla partenza, a
seguito di un malore l’anziano è stato
trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata,
dove i medici di turno hanno consigliato il ricovero. Ma i familiari, soprattutto
una figlia, si sarebbe rifiutata, dicendo
che l’avrebbe fatto ricoverare nel paese
transalpino. Dopo il decesso la notizia
della morte del pensionato agrigentino a
bordo dell’aereo ha fatto il giro della Pe-
nisola. Della vicenda si sono occupati
anche le tv nazionali che hanno dato risalto al tragico evento. Per fare chiarezza è intervenuta anche la direzione sanitaria dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata. Preme sottolineare che
nella circostanza i medici in servizio quel
giorno in questione avrebbero applicato
in pieno il regolamento ospedaliero. Secondo quanto ricostruito l’ottantasettenne la mattina del 16 agosto scorso
avrebbe accusato un improvviso malore.
Da qui è scaturita la decisione dei familiari di una visita al pronto soccorso licatese. Giunti al nosocomio il pensionato è
stato preso in consegna dai sanitari, che
per primo passo l’hanno sottoposto ad
alcuni esami clinici. Dopo avere valuta-
ARRESTATO MARIO LA GRECA DI CASTELTERMINI
Minaccia la moglie e si scaglia contro i Cc
CASTELTERMINI. a. r.) Torna a casa ubriaco
e inveisce contro la moglie. All’intervento dei carabinieri intervenuti su segnalazione dei vicini per riportare la calma si
scaglia contro gli uomini in divisa. E’ stato bloccato senza non poche difficoltà e
dichiarato in stato di arresto.
Le manette ai polsi sono scattate per
Mario La Greca, 43 anni, operaio di Casteltermini, noto alle forze di polizia. E’
ritenuto responsabile di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, maltrattamenti in famiglia e minacce. La vicenda ha
avuto inizio nella tarda serata di lunedì,
quando il quarantatreenne quasi sicuramente dopo avere alzato un po’ troppo il
gomito se n’è tornato nella propria dimora. Aperta la porta d’ingresso avrebbe
to i risultati delle analisi i medici si sono
portati nella saletta dove assieme al paziente c’erano alcuni suoi familiari, consigliando a quest’ultimi di ricoverare il
loro congiunto. Un invito a restare rivolto agli stessi più volte da parte dei sanitari. Nulla da fare, poiché la figlia
avrebbe rifiutato, spiegando che una volta tornate in Francia, avrebbe ricoverato
il padre in una clinica di Parigi. E’ bastata apporre una firma e la comitiva se n’è
ritornata a casa. «Era meglio se fosse rimasto, purtroppo le nostre sollecitazioni sono cadute nel vuoto - afferma, precisando il direttore sanitario Angelo Trigona -, i medici hanno insistito parecchie
volte, ma hanno preferito andarsene».
ANTONINO RAVANÀ
MARIO LA GRECA
avuto una discussione con la consorte,
per futili motivi, fino al punto di arrivare a minacciarla di morte. Qualcuno sentendo le urla provenire dall’abitazione
della famiglia La Greca ha segnalato il
fatto al centralino del 112. Immediato
l’intervento dei carabinieri della Stazione. L’uomo è andato in escandescenze, e
si sarebbe scagliato anche contro di loro
colpendoli con calci e pugni. In considerazione della continua aggressione anche nei confronti dei militari è partita la
richiesta di rinforzi. Sul posto è giunta
una pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Cammarata. I componenti dell’equipaggio a loro volta sono stati aggrediti dall’operaio,
prima di arrestarlo.
A Campobello
una nuova gara
per ampliare
il Parco Urbano Porto Empedocle. Vigili urbani e tecnici del Comune hanno apposto il cartello accanto al Torrente Re
Divieto di balneazione al Lido
CAMPOBELLO DI LICATA. Il Comune progetta i lavori di ampliamento e completamento del Parco Urbano della ‘Divina
Commedia’, per un importo complessivo
euro 1.674.910,49, di cui 27.002,77 euro
per oneri di sicurezza, costo del personale 440.684,14. euro.
La nuova gara di appalto si svolgerà
nei locali dell’Ufficio Regionale per l’Espletamento di Gare d’Appalto (Urega) di
Agrigento. La Commissione di gara ha
avviato, sospeso e poi deciso di continuare la gara il 10 settembre, alle 11, onerando il Rup comunale di verificare correttamente i Durc relativi all’Impresa Mandante ‘B. c. Impainti Uniperrsonali srl’.
Hanno assistito alle operazioni di gara
Salvatore Bunone, in rappresentanza
della Impresa Sacorest, Francesco Provenzani, in rappresentanza del Consorzio Stabile Progettisti e Costruttori, Paolo Speziale in rappresentanza del Consorzio Vitruvio. Ultimate le operazioni,
la Commissione ha trasmesso al Dirigente Preposto del servizio Urega del
verbale per darne comunicazione al
Rup per gli adempimenti disposti dalla
Commissione.
La Commissione di Gara è stata costituita: Melchiorre Cirami, Commissario
Straordinario con Funzioni di Presidente,
Matteo Petralito, Dirigente del Servizio
Urega di Agrigento con Funzioni di Vice
Presidente giusto provvedimento, Francesco La Mendola, nominato con Determinazione del Capo Area quale terzo
componente della Commissione di Gara,
assume le funzioni di verbalizzatore il dipendente collaboratore Antonio Patti,
non componente la Commissione, nominato dal Dirigente Preposto del servizio
di Segreteria Tecnica. Il programma operativo regionale Fers Sicilia 2007/201 ha
adottato, con decisione della Commissione Europea, l’’Assessorato “Sviluppo
Urbano Sostenibile” come strumento per
la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali insistenti sul territorio regionale. Il Comune aveva presentato, a suo tempo, la ‘manifestazione di
interesse’ per la promozione di Piani Integrati di Sviluppo Territoriale e di Sviluppo Urbano. Il progetto per i lavori di
ampliamento e completamento del Parco Urbano ‘Divina Commedia’ è risultato
inserito sia nel Piano triennale delle Opere Pubbliche 2011/2013.
GIOVANNI BLANDA
PORTO EMPEDOCLE. Divieto di balneazione nel cuore del lido empedoclino,
dove scorre la parte finale del famigerato Torrente Re. Quello che l’Arpa nei
giorni scorsi disse di non avere tracce
di inquinamento da coliformi o di altro
genere e che quindi, avrebbe consentito la balneabilità nel tratto di mare
antistante. Evidentemente, nel giro di
qualche giorno la «musica» è cambiata.
Già un ennesimo sversamento di liquido puzzolente la vigilia di Ferragosto aveva fatto drizzare le antenne a
tutti gli organi preposti, tanto che la
stessa Arpa si precipità di nuovo in zona per prelevare altri campioni. Di sicuro qualcosa di strano in questa storia
c’è, visto che alla resa dei conti si è
certificato che l’acqua che scorre fino al
mare è fogna. Altro che ruscello, come
qualcuno aveva pensato di definire
questa cloaca incanalata in un corridoio che a volte è tracimato. I tecnici di
Girgenti Acque continuano a cercare di
risolvere la questione, ma appera incredibile come ancora non siano riusciti a venire a capo di una situazione
allucinante. Il problema pare derivi dal
discutibile funzionamento della centralina posizionata nei pressi dei giochi
per bambini, accanto all’area di parcheggio. Un altro elemento lascia
quantomeno perplessi. Ieri mattina gli
operai e i vigili urbani hanno dunque
piazzato il cartello col divieto di balneazione, con tanto di foto scattata
dagli stessi operai, con la fotocopia de
La Sicilia di ieri, per identificare meglio
il giorno in cui è stato apposto il divieto. Sentendo però in giro, i commenti
dei frequentatori della zona, costoro
raccontano di come quello appena
piazzato sulla sabbia fosse il terzo o il
quarto cartello ficcato in spiaggia nelle ultime settimane.
Quindi, la zona era vietata alla balneazione prima del divieto piazzato
ieri, con i precedenti cartelli fatti sparire da chi - evidentemente - aveva interesse a farli sparire. Il caso resta aperto, anche perché l’estate da queste parti non finisce certo oggi.
Il cartello
posizionato ieri
mattina accanto
alla parte finale
del Torrente Re,
da due operai del
comune, sotto lo
sguardo dei vigili
urbani
FRANCESCO DI MARE
Turbogas P. Empedocle, Snam rescinde contratto con imprese
PORTO EMPEDOCLE. Si sono fermati ieri, anzi sono stati
fermati i lavori di posa della tubatura per il passaggio
del gas che alimenterà la «nuova» centrale Enel. L’opera è della Snam, la quale affidò l’appalto all’impresa di Foggia Gecos che, a sua volta, si è rivolta alle ditte locali, su tutte la Beton Calcestruzzi e la Guarragi.
Ieri mattina all’apertura del cantiere, giunto praticamente alla parte conclusiva dell’intervento, i lavoratori - in tutto una ventina - hanno appreso di un telegramma fatto pervenire da Snam.
Era la comunicazione senza tanti particolari a corredo dell’avvenuta rescissione del contratto di lavoro.
Tra le maestranze è calato il gelo. Da un giorno all’altro tutti a casa. Chi doveva lavorare per una quindicina di giorni, chi addirittura per altri due mesi circa. Da
indiscrezioni pare che nel contratto stipulato a suo
tempo tra le parti interessate all’opera pubblica, vi
fosse una clausola che permetterebbe a Snam di rescindere l’accordo con le ditte in qualsiasi momento.
Ad oggi però non ci sono notizie certe sulla motivazione di una scelta che, concretamente, ha gettato nella
disperazione una ventina di padri e figli di famiglia. La
Gecos ha messo in campo una decina di propri operai, mentre gli altri dieci sono stati messi a disposizio-
ne dalle imprese locali. Proprio nei giorni scorsi è avvenuto lo storico allaccio della rete che scorre sotto
via Crispi con il tratto che conduce alla Masseria. Un
allaccio reso possibile da un lavoro svolto in 28 ore di
turni continuati, con l’utilizzo della speciale trivella
chiamata «talpa». Da ieri tutto è fermo, i lavoratori si
trovano di colpo disoccupati. Le operazioni di smantellamento del cantiere sono scattate subito, lasciando tutto incompleto, con notevoli rischi anche per la
sicurezza stradale. Nelle prossime ore il caso rischia
di assumere contorni ancor più preoccupanti.
Canicattì, disposta autopsia sul cadavere di Bio
F. D. M.
In breve
CARABINIERI
CANICATTÌ. Sarà l’autopsia disposta dalla
Procura della Repubblica di Agrigento
ad accertare le esatte cause che hanno
provocato la morte di Salvatore Bio, 54
anni, l’operaio di Canicattì precipitato
da una impalcatura nella tarda mattinata di lunedì.
Nelle prossime ore, il Sostituto Procuratore della Repubblica del capoluogo
Brunella Sardoni, che coordina l’inchiesta condotta dagli agenti del
commissariato di pubblica sicurezza
della città provvederà a nominare il
perito che effettuerà l’esame autoptico sul corpo dello sfortunato ope-
raio morto lunedì mattina.
Il corpo di Salvatore Bio, si trova attualmente presso la camera mortuaria
dell’ospedale San Giovanni di Dio di
Agrigento, dove è stato trasferito ieri
mattina su disposizione della magistratura. Intanto, dopo che il cantiere è stato sottoposto a sequestro dagli agenti
del commissariato di polizia ieri mattina in via Botticelli, sono arrivati anche
gli uomini dell’ispettorato del lavoro di
Agrigento, i quali hanno avviato tutti gli
accertamenti necessari per vedere se la
vittima stesse lavorando rispettando
tutte le norme di sicurezza previste dal-
FAVARA
la legge. L’incidente che è costato la vita all’operaio canicattinese è avvenuto
poco prima dell’ora di pranzo. L’uomo si
trovava su un ponte alto una decina di
metri e che era stato installato per permettere la realizzazione di alcuni lavori di riparazione di un tetto, quando improvvisamente è precipitato nel vuoto.
L’impatto con il selciato gli è stato fatale. Infatti, la morte di Salvatore Bio, sposato e padre di figli è avvenuta quasi all’istante. Quando, infatti, sul posto sono
giunti gli operatori del 118, non hanno
potuto fare altro che constatare il decesso della vittima che presentava una
profonda ferita alla testa. L’uomo, dopo
avere trascorso le vacanze di ferragosto
lunedì mattina aveva iniziato a lavorare in quella abitazione di proprietà di
una famiglia emigrata da tempo e rientrata in paese perché dal tetto si verificavano infiltrazioni di acqua piovana.
Per l’intera mattinata aveva lavorato alla costruzione del ponte che in
questo modo gli avrebbe consentito
di effettuare quegli interventi di riparazione. Poi la disgrazia poco prima
della pausa pranzo che è costata la vita a Salvatore Bio.
tari visibili dalle strade posti su luogo pubblico e
privato, nonché impianti di affissioni di manifesti.
Si ricorda che il pagamento della Tosap (ovvero imposta sulla pubblicità) non basta per mettere in regola i cartelli che hanno bisogno di autorizzazione da parte dell’Ufficio Urbanistica.
In considerazione del fatto che, l’attività di controllo può facilmente sfociare in atti di accertamento e di contestazione di illeciti amministrativi e penali, l’Amministrazione ritiene utile diramare un comunicato stampa con cui si informa e si avvisa la collettività e i portatori di interesse, dei controlli sistematici.
Inoltre, si ricorda che le preinsegne non autorizzate e quindi multate, dovranno essere rimosse dai proprietari. In caso contrario, sarà il
Comune a procedere, addebitando il costo della
rimozione alle ditte pubblicizzate.
Sette persone sono state denunciate
a piede libero negli ultimi giorni dai
carabinieri in servizio in territorio
provinciale, con segnalazioni agli
organismi competenti. A Licata i
carabinieri hanno denunciato A. S.,
del luogo, sorpreso alla guida di un
motociclo senza essere munito di
patente di guida, perché mai
conseguita. Il veicolo nell’occasione è
stato posto sotto sequestro. Anche il
24enne F. S., licatese, è stato
denunciato per la stessa violazione
in quanto guidava il suo motociclo
senza essere in possesso del
documento di guida, mai conseguito.
A Campobello di Licata, la violazione
di guida senza patente perché mai
avuta è stata accertata a carico di C.
A., 17 anni, sorpreso dai militari
dell’Arma alla guida di un motociclo,
anche senza copertura assicurativa.
Veicolo sequestrato. Altre denunce a
Sciacca e Ribera. G. F., 22 anni,
saccense sottoposto a controllo dai
carabinieri è stato sorpreso alla guida
del suo ciclomotore privo di patente
di guida, poiché mai conseguita. A
Ribera una donna O. M., 30 anni, del
luogo, già nota alle Forze di Polizia,
nel corso di un controllo sulla
circolazione stradale, ha fornito ai
militari false attestazioni circa la
propria identità personale. La stessa,
è stata anche contravvenzionata
poiché sprovvista patente di guida,
mai conseguita. Altre due persone
sono state denunciate perché
sorprese in piena notte alla guida dei
loro rispettivi veicoli in stato di
ebbrezza alcolica accertata mediante
etilometro in dotazione.
CARMELO SCIANGULA
A. R.
CARMELO VELLA
RAVANUSA
Brutte notizie per i contribuenti favaresi
Task force della polizia municipale in azione
dovranno sborsare altri 2 mln e 300mila euro «armata» di metro per far rispettare la Tosap
FAVARA. I contribuenti favaresi dovranno sborsare altri 2 milioni e 300 mila euro. A tanto ammonta la
Tasi, tassa servizi indivisibili, una della componenti della Iuc, Imposta unica comunale, per il 2014.
L’amministrazione comunale del sindaco Rosario
Manganella ha determinato le nuove aliquote della Tasi che graveranno sia a carico del padrone dell’immobile che sull’eventuale utilizzatore. I servizi
indivisibili che dovranno pagare i cittadini sono
relativi all’illuminazione pubblica il cui costo incide per quasi un milione e 300 mila euro; quota parte servizi sociali 762 mila; istruzione 126 mila; Polizia locale 14 mila; manutenzione stradale 4 mila;
anagrafe 2,5 mila; manutenzione aree verdi 1,5.
Ma ecco come sono state determinate per il 2014
le aliquote Tasi. La fascia minore è dello 0,25% ed è
riservata alle abitazioni principali e le pertinenze
della stessa, a eccezione di quelle classificate nelle
categorie catastali A/1, A7, A/9. L’aliquota sale a 0,5
punti percentuali per i fabbricati rurali a uso stru-
mentale e per tutti i fabbricati, aree edificabili e terreni assoggettati ad aliquota Imu dell’1,01%. Infine
aliquota allo 0,1% per le unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/1, A8, A/9. Nello
stesso atto deliberativo l’amministrazione comunale ha confermato, ai fini dell’applicazione dell’Imu,
Imposta municipale unica per l’anno 2014, le stesse aliquote e la detrazione per l’abitazione principale degli anni precedenti, ovvero: 1,01% per tutti i
fabbricati, aree edificabili e terreni; 0,5 per unità immobiliari adibite ad abitazione principale e le relative pertinenze.
La detrazione è di 200 euro per ogni persona del
nucleo familiare che risiede abitualmente. Le determinazioni adottate dalla giunta sulla Tasi sono state trasmesse al collegio dei revisori, che dovrà esprimere parere, quindi la documentazione passerà al
consiglio comunale a cui spetta l’approvazione definitiva.
GIUSEPPE MOSCATO
RAVANUSA. Task force della polizia municipale
contro l’abusivismo.
Continuano i controlli in merito al pagamento della Tosap per i locali commerciali durante il
periodo estivo. Due vigili urbani nelle ore scorse recandosi in piazza I Maggio hanno misurato
lo spazio occupato dai tavoli del bar di turno. Un
provvedimento necessario al fine di far garantire la trasparenza e far applicare le regole a 360°
I controlli continueranno nella giornata di oggi. «Questa scena fà respirare - hanno detto alcuni cittadini - un senso di giustizia e di legalità, un
gesto che nel suo piccolo fà rispettare la legge».
Altri commercianti sono rimasti comunque un
pò perplessi, alla vista dei vigili «armati» di metro per misurare i tavoli e gli spazi da essi occupati.
Continua altresì l’azione di contrasto all’abusivismo per quanto riguarda la Tosap e gli impianti pubblicitari, ovvero di impianti pubblici-
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