che era cosa - Gruppo bancario Credito Valtellinese

e vide
che era cosa
molto buona
Il dono della vita, la vita come dono
cartella stampa
mostra itinerante prodotta da
con il patrocinio di
in collaborazione con
media sponsor
www.avvenire.it
ARCIDIOCESI DI MILANO
con il sostegno di
Scheda di presentazione All’origine di questa mostra vi è la riflessione del cardinale Angelo Scola in relazione al tema di Expo 2015, Nutrire il pianeta. Energia per la vita. 1. Molti interrogativi, una domanda Il punto di partenza del percorso espositivo è il cambiamento epocale e il diffuso smarrimento che caratterizza l’uomo di oggi, minacciato dalla perdita del senso e della gioia di vivere. I molti interrogativi che sorgono davanti ai problemi del mondo e personali provocano in chi è lealmente impegnato con la vita una domanda di leopardiana memoria: «ed io che sono?». La prima parola data all’uomo nel percorso della conoscenza di sé è la realtà, che si impone come presenza attraente che ne risveglia l’umana coscienza. Al contrario se tutto ciò che esiste è considerato frutto del caso, allora è inevitabile l’angoscia per un mondo e un’esistenza senza motivo né scopo. Proprio mentre è in esilio, tentato dalla disperazione, il popolo ebraico, riguardando la propria storia, “vede” la presenza costante e fedele di Dio. Il mondo non è in balia del caso, di forze mostruose, ostili all’uomo, come era concepito nella cultura babilonese, ma è opera di Dio, Creatore e Signore del mondo e della storia. 2. In principio Dio creò il cielo e la terra Dio crea per una “esplosione” di amore e vuole che l’uomo viva. Perciò gli affida il creato perché lo coltivi e tragga da esso il suo nutrimento. Il disegno di Dio – l’amicizia tra Dio e l’uomo, tra l’uomo e la donna, tra l’uomo e l’ambiente –, per quanto buono e desiderabile, non è imposto, bensì affidato alla libertà e alla corresponsabilità dell’uomo. È lì che si insinua il virus del sospetto che Dio non sia il garante, bensì il concorrente della felicità dell’uomo e che solo staccandosi da Lui egli possa essere pienamente sé stesso. 3. L’uomo artefice del proprio destino? La pretesa di essere come Dio con le sole proprie forze produce una triplice perdita: del proprio volto, della relazione con l’altro, divenuto un estraneo, e della relazione con l’ambiente, sfruttato anziché coltivato perché porti frutto. Questa condizione di esilio, che ha la forma del nichilismo e si esprime come paura di fronte alla vita, può portare alla disperazione oppure aprire a una domanda la quale può essere variamente formulata: come si fa a vivere? che cosa nutre, fa crescere e compie l’esistenza? 4. Cosa nutre la vita Da dove ripartire? Dalla realtà. Guardata con occhi semplici, essa si svela come data all’uomo perché tragga da essa ciò che è necessario per procurarsi il cibo, i vestiti, la casa. Proprio mentre è al lavoro nell’affronto dei bisogni, l’uomo fa esperienza della sua natura che tende ad andare sempre “più in là” (E. Montale), scopre che non di solo pane vive l’uomo. Tale coscienza lo porta a prendersi cura del creato, a coltivarlo per rendere la terra «un luogo abitabile per tutti» (Papa Francesco): il lavoro è intimamente connesso all’amore all’altro. La coltivazione dell’umano emerge come condizione indispensabile per la crescita di persone consapevoli di sé e quindi tese a far crescere il mondo con responsabilità, condividendo i beni con tutti. Itacalibri srl via dell’Industria 249 ∙ 48014 Castel Bolognese (RA) ∙ tel. 0546 656188 ∙ [email protected] www.itacaeventi.it/e‐vide 5. In Gesù Cristo il nuovo umanesimo Cosa nutre la vita nella totalità delle sue dimensioni? Chi può liberare l’uomo dalla sua condizione di esilio e riportarlo alla dimora/felicità perduta? Attraverso la libertà di Maria la potenza di Dio inizia una nuova creazione. Dio si fa compagnia all’uomo cui dona non solo il creato, ma sé stesso, facendosi cibo che nutre la sua vita,trasformandola intimamente. Così la vita di Dio – la cui legge è l’amore, il dono di sé – diventa legge della vita dell’uomo afferrato da Cristo e restituito alla familiarità con Dio. La vita, vissuta nella certezza della presenza di Cristo, qui e ora, diventa un permanente quaerere Deum per collaborare alla Sua opera. Da Cristo, nuovo Adamo, sorge così il nuovo umanesimo, attraverso persone che accolgono l’invito di Gesù: “Seguimi”. Epilogo Ciò che nutre la vita dell’uomo è la vita di Cristo: questo è il contributo dei cristiani alla vita del mondo. Per questo la mostra si conclude con l’invito di Papa Francesco a uscire per «offrire a tutti la vita di Gesù. Fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: “Voi stessi date loro da mangiare”». La mostra, ideata da Eugenio Dal Pane, fondatore e direttore editoriale di Itaca, è curata da monsignor Andrea Bellandi, che fa parte della Giunta del Comitato preparatorio del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale della CEI (Firenze 9‐13 novembre 2015). La ricerca iconografica è dello storico dell’arte Sandro Chierici, il progetto grafico è di Andrea Cimatti. Prodotta da Itaca in collaborazione con AIC ‐ Associazione Italiana Centri Culturali e il sostegno del Gruppo bancario Credito Valtellinese, ha il patrocinio dell’Arcidiocesi di Milano, del Progetto Culturale della CEI e della Libreria Editrice Vaticana. www.itacaeventi.it/e‐vide I curatori della mostra Eugenio Dal Pane (Castel Bolognese, 1954), dopo la laurea in Filosofia con una tesi su De Lubac e il diploma in Scienze religiose, ha insegnato religione e lettere nella scuola cattolica. In seguito ha fondato Itaca, società editrice e di promozione culturale, di cui è amministratore e direttore editoriale. Ha curato diversi volumi tra cui Dalla tenda alla casa. La mia vita rinata in un incontro (2009) di Novella Scardovi e pubblicato L’impresa possibile. L’ideale alla prova (2010). In occasione dell’Anno Paolino (2008‐2009), su proposta del Progetto Culturale della CEI ha curato la mostra itinerante Sulla via di Damasco. L’inizio di una vita nuova, nel 2010 la mostra Oggi devo fermarmi a casa tua. L’Eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile, e nel 2012, in occasione dell’Anno della fede, la mostra Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani d’intesa e col patrocinio del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Andrea Bellandi (Firenze, 1960) è sacerdote dell’arcidiocesi di Firenze. Dopo gli studi nel Seminario Arcivescovile fiorentino ha frequentato la Pontificia Università Gregoriana laureandosi in teologia nel 1993 con una tesi diretta da monsignor Fisichella dal titolo: Fede come stare e comprendere. La giustificazione dei fondamenti della fede nelle opere di J. Ratzinger. Docente di Teologia Fondamentale dal 1987 nello Studio Teologico Fiorentino, eretto nel 1997 come Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, attualmente è professore ordinario in questa facoltà teologica, di cui è stato preside dal 2003 al 2009. Dal 2010 è canonico della Cattedrale Metropolitana fiorentina e delegato arcivescovile per la formazione del clero della stessa diocesi. Fa parte della Giunta del Comitato preparatorio del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale della CEI (Firenze 9‐13 novembre 2015). Sandro Chierici (Milano, 1949), consulente editoriale, vanta una lunga esperienza in case editrici. Ha diretto collane (tra queste Italia Romanica ed Europa Romanica per Jaca Book / Editions Zodiaque) e curato oltre 150 volumi di arte, architettura, fotografia, storia della musica. Nel 1993 ha dato vita a Ultreya, uno studio specializzato nella realizzazione di volumi per coedizioni internazionali, tra le quali la serie delle catechesi settimanali di Sua Santità Benedetto XVI in edizione illustrata. Ha curato diverse mostre (le più recenti: Budapest 1956. La rivoluzione; Praga 1968. L’impossibile primavera; Solidarność. Danzica 1980) i cui cataloghi sono editi da Itaca, con la quale ha collaborato alla realizzazione delle mostre Sulla via di Damasco. L’inizio di una vita nuova, Oggi devo fermarmi a casa tua. L'Eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile, Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani. Itacalibri srl via dell’Industria 249 ∙ 48014 Castel Bolognese (RA) ∙ tel. 0546 656188 ∙ [email protected] www.itacaeventi.it/e‐vide Colophon della mostra mostra itinerante prodotta da a cura di Andrea Bellandi progetto grafico Andrea Cimatti ricerca iconografica Sandro Chierici ideazione e coordinamento Eugenio Dal Pane con il patrocinio di in collaborazione con media sponsor con il sostegno di Organizzazione e comunicazione Gaia Aulino, Cristina Zoli, Chiara Morandi ‐ Itaca Eventi Informazioni e prenotazioni www.itacaeventi.it/e‐vide [email protected] www.itacaeventi.it/e‐vide Itaca è una società editoriale e di promozione culturale sorta nel 1989 per iniziativa di Eugenio Dal Pane, approdato al mondo dell’editoria dopo anni di insegnamento, con l’intento di pubblicare e diffondere prodotti editoriali espressivi della ricerca di verità, di bellezza, di bene, di senso, propria dell’uomo, che potessero essere per ciascuno preziosi “compagni di viaggio”. Negli ultimi anni Itaca ha registrato una significativa crescita che ha reso riconoscibile a livello non solo nazionale il proprio marchio editoriale e l'attività commerciale. Percorso personale e mission insoliti, ma è questa originalità che spiega la paziente e costante crescita di Itaca, una realtà oggi consolidata e operante su più versanti: editoria, e‐commerce, rete di librerie, eventi. Eventi “Mostra la luce della fede” è lo slogan sotto il quale Itaca ha raccolto le mostre itineranti sulla fede finora prodotte. Lo scopo: mostrare la bellezza di Dio e la sua attrattiva. Il metodo: la testimonianza, una comunicazione da persona a persona. Circa 400 allestimenti ed oltre mezzo milione di visitatori. Un fenomeno di nuova evangelizzazione, che ha varcato i confini nazionali. La mostra Sulla via di Damasco. L’inizio di una vita nuova, dedicata a san Paolo, in collaborazione con il Progetto Culturale della CEI, ha toccato 152 città italiane ed è stata vista da oltre 300.000 visitatori accompagnati da 4.700 guide volontarie. La mostra è stata tradotta in russo, inglese, spagnolo, croato, olandese, arabo, per esposizioni in diversi Paesi nel mondo (Russia, Malta, Croazia, Olanda, Perù, Uganda, Siria) e in alcune città della Terra Santa (Gerusalemme, Nazareth, Acri, Betlemme). Per dare continuità a tale significativa esperienza di comunicazione dei contenuti della fede, Itaca ha ideato altre due mostre: Oggi devo fermarmi a casa tua. L’Eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile, in occasione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, e Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani, d’intesa con il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione che ha concesso il logo dell’Anno della fede 2012‐2013. Itaca annovera tra i suoi eventi anche quattro mostre didattiche d’arte curate da Roberto Filippetti: Il Vangelo secondo Giotto. La cappella degli Scrovegni, San Francesco secondo Giotto. Gli affreschi della basilica superiore di Assisi, Caravaggio. L’urlo e la luce e Van Gogh. Un grande fuoco nel cuore. www.itacaeventi.it Itaca via dell’Industria 249 ‐ 48014 Castel Bolognese (RA) tel. 0546 656188 fax 0546 652098 [email protected] www.itacaedizioni.it www.itacalibri.it Itacalibri srl via dell’Industria 249 ∙ 48014 Castel Bolognese (RA) ∙ tel. 0546 656188 ∙ [email protected] www.itacaeventi.it/e‐vide Didascalie delle immagini scaricabili dal sito
Immagine rappresentativa della mostra
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La creazione del cielo e della terra, mosaico
Monreale, basilica
© Archivio Ultreya, Milano
Sezione I Molti interrogativi, una domanda
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Vincent Van Gogh (1853-1890), Volo di corvi sul campo di grano
Amsterdam, Museo Van Gogh
© De Agostini Picture Library / Archivio Scala
Sezione II In principio Dio creò il cielo e la terra
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Adamo posto in Paradiso, mosaico
Monreale, basilica
© Archivio Ultreya, Milano
Sezione III L’uomo artefice del proprio destino?
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Pieter Bruegel il vecchio (1528-1569), La torre di Babele
Vienna, Kunsthistorisches Museum
Sezione IV Cosa nutre la vita
18-Caputo-Caterina.jpg
Alice Caputo, Caterina, San Prospero, Modena, 2012
© Archivio Itaca
Sezione V In Gesù Cristo il nuovo umanesimo
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Raffaello (1483-1520), Piccola Madonna Cowper
Washington, National Gallery of Art
© Widener Collection
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Chris Niedenthal (1950-), Scioperanti nei cantieri navali di Danzica, 1980
© Chris Niedenthal
29-Pavia-Certosa.jpg
Certosa di Pavia, foto aerea
© Paolo Airenti / Shutterstock
www.itacaeventi.it/e-vide