PARTE I - PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 3 PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO DI TECNOLOGIE ALIMENTARI 4 PERCORSO E COMPOSIZONE DELLA CLASSE NEL TRIENNIO FINALE 6 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 6 PARTE II - PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA OBIETTIVI 8 ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI 9 ATTIVITÀ DI RECUPERO E PERCORSI PLURIDISCIPLINARI 10 CRITERI DI VALUTAZIONE 11 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO 12 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME 13 TABELLA DI CONVERSIONE DEI VOTI DA DECIMI A QUINDICESIMI 14 PARTE III - ALLEGATI Allegato1 : PROGRAMMI E RELAZIONI FINALI 16 Allegato2 : TRACCE E GRIGLIE DI SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME 49 Allegato3 : GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE DEL COLLOQUIO 79 DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 2 PARTE I – PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L’Istituto si propone sul territorio con un’articolata area di specializzazioni, con le quali si intende rispondere alla domanda dell’utenza e del mondo del lavoro. Ai tre indirizzi dell’Istituto Tecnico Industriale: Chimica Informatica Industriale (progetto Abacus) Tecnologia Alimentare e ai tre indirizzi dell’Istituto Tecnico Commerciale: Indirizzo Giuridico Economico Aziendale (IGEA) Perito Aziendale Corrispondente in Lingue Estere (PACLE) PACLE Sperimentale Brocca Linguistico si affianca il Liceo Scientifico Tecnologico, pensato per coniugare l’esperienza e le risorse consolidate nei tre corsi storici dell’Istituto Tecnico con l’esigenza di fornire una preparazione culturale più ampia, con particolare riguardo all’ambito scientifico. Da tre anni a questa parte, in seguito alla riforma della Scuola Secondaria Superiore, sono attivati i seguenti indirizzi: INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI – opzione INFORMATICA CHIMICA E BIOTECNOLOGIE – opzioni CHIMICA E MATERIALI CHIMICA E BIOTECNOLOGIE SANITARIE - AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING - RELAZIONI INTERNAZIONALI E' stato attivato anche il corso del LICEO SCIENTIFICO – opzione LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 3 TECNOLOGIE ALIMENTARI Cos’è la specializzazione di Tecnologie Alimentari La specializzazione in Tecnologie Alimentari, unica a Milano e in provincia, risponde all’attuale realtà dell’industria alimentare, che mira, attraverso l’utilizzo di processi tecnologici evoluti, ad innalzare il livello qualitativo e l’affidabilità dei prodotti. L’adeguamento ai parametri europei e la normativa sui controlli degli ambienti in cui si manipolano alimenti (HACCP) necessitano di figure specialistiche, che possano operare nel settore. L’obiettivo può essere raggiunto solo con la sperimentazione di nuovi processi, più attenti alle problematiche ambientali (rispetto alle quali vasti settori di consumatori mostrano una crescente sensibilità) e che si completano con analisi chimiche e microbiologiche effettuati durante i cicli produttivi e dell’intera filiera. Come si studia per la specializzazione di Tecnologie Alimentari Dopo un biennio propedeutico, il triennio di specializzazione si articola in un’area comune e una di indirizzo. Con la prima si rafforza l’ambito culturale e la conoscenza dell’Inglese, si consolidano gli strumenti matematici, e si acquisiscono gli elementi fondamentali di Economia ed organizzazione aziendale. Il potenziamento dell’area di indirizzo è affidato a materie specialistiche quali Complementi di chimica e Analisi, Tecnologie e Impianti Alimentari, Chimica Organica, Chimica degli Alimenti (di cui studia caratteristiche e trasformazioni) e Microbiologia che tratta struttura e funzioni dei microrganismi. Che tipo di formazione offre la specializzazione di Tecnologie Alimentari Il diplomato nella specializzazione di Tecnologie Alimentari è una figura professionale in grado di: - conoscere gli alimenti e le relative tecniche di conservazione e di produzione; - separare, purificare e identificare i principali composti organici costituenti gli alimenti; - controllare chimicamente e microbiologicamente materie prime e prodotti finiti; - riconoscere le principali cause di contaminazione degli alimenti; - esprimere giudizi sulla qualità degli alimenti; - assumere un idoneo comportamento in un laboratorio chimico con particolare riferimento alle norme di sicurezza; - manipolare colture di microrganismi in sicurezza; - descrivere processi biotecnologici; - conoscere le problematiche connesse con la salvaguardia dell'ambiente e con la tutela della salute, sia dei lavoratori che dei consumatori; - elaborare disegni di impianti industriali, sia in modalità manuale che computerizzata; - elaborare i dati anche con l'aiuto di mezzi informatici; intraprendere e gestire attività auto imprenditoriali Quali sbocchi offre la specializzazione di Tecnologie Alimentari Il Perito in Tecnologie Alimentari può svolgere le seguenti mansioni: DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 4 - tecnico di laboratorio di analisi con compiti di controllo, con particolare riferimento al settore alimentare, ma con adeguate conoscenze in settori affini (farmaceutico, ecologico) - tecnico addetto alla conduzione e al controllo di impianti destinati alla elaborazione, trasformazione e conservazione degli alimenti, con versatilità verso i settori affini; - operatore nei laboratori scientifici e di ricerca, nonché insegnante tecnico-pratico negli Istituti Tecnici e Professionali. Come tale deve essere in grado di operare nelle varie fasi del processo analitico e produttivo, sapendone valutare le diverse problematiche. Il Perito in Tecnologie Alimentari può accedere all’industria, all’insegnamento e alla libera professione. A quali facoltà universitarie si potrà accedere Il perito in Tecnologie Alimentari ha accesso agli studi universitari di tutte le facoltà, con preferenza per quelle di: Scienze e Tecnologie Alimentari, Agraria, Biotecnologie, Scienze Biologiche, Scienze e Tecnologie per l’ambiente, Scienze e tecnologie chimiche. Struttura oraria del piano di studi della specializzazione di Tecnologie Alimentari III IV V Italiano 3 3 3 Storia 2 2 2 Economia Industriale con elementi di Diritto / 2 2 Lingua straniera (inglese) 3 3 2 Matematica 3 3 3 Complementi di Chimica e Analisi e Laboratorio 7 (5) 7 (4) 7 (5) Chimica Organica e Laboratorio 5 (2) / / Microbiologia e Laboratorio 3 (2) 2 (2) 4 (4) Chimica degli alimenti e Laboratorio / 3 (1) / Tecnologie, Impianti alimentari, Disegno e Laboratorio 3 4 (2) 6 (2) Educazione fisica 2 2 2 Religione 1 1 1 32 32 32 MATERIE DI INSEGNAMENTO Totale ore settimanali Tra parentesi sono indicate le ore di lezione effettuate con il supporto del Laboratorio. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 5 PERCORSO E COMPOSIZIONE DELLA CLASSE NEL TRIENNIO FINALE Nell’anno scolastico 2011/12 la classe terza A T.A era costituita da 19 alunni provenienti da seconde diverse. Nel corso dell’anno si sono ritirati 2 studenti, mentre nel secondo quadrimestre è stato inserito uno studente straniero Alla fine del terzo anno sono risultati promossi 14 alunni ( 12 promossi a giugno e 2, con giudizio sospeso, a settembre ). Non sono stati ammessi alla classe successiva 5 studenti: Nell’anno scolastico successivo, 2012/13, si sono aggiunti 5 ripetenti provenienti dalla quarta e 1 studente proveniente da altro istituto per un totale di 20 studenti. Alla fine del quarto anno sono risultati promossi 15 alunni ( 5 a giugno e 10 con giudizio sospeso a settembre), non promossi 3 alunni e 2 ritirati. Nel corrente anno scolastico 2013/14 sono stati inseriti 2 alunni dalla classe quinta A dell'anno scolastico precedente. Attualmente la classe è composta da 16 alunni (una studentessa si è ritirata a Marzo del corrente anno). PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Nel corso del triennio di specializzazione la composizione della classe non è rimasta costante ma è andata modificandosi per abbandoni, selezione e inserimenti di studenti provenienti da altri corsi o ripetenti. Circa il 40% degli studenti ha avuto un percorso non lineare, con bocciature e numerosi rinvii a settembre. Una studentessa si è ritirata nel mese nel mese di marzo e un altro studente ha smesso di frequentare nel mese di aprile. Della classe fanno parte un gruppo di alunne che sono in Italia da quattro – cinque anni e scontano ancora le difficoltà nel padroneggiare correttamente i linguaggi specifici, scientifico-letterario, dovuti alla recente immigrazione. Anche il cambio continuo dei docenti lungo il triennio ha reso difficile il percorso scolastico; e particolare rilevanza ha avuto l'attuale anno scolastico in cui sono cambiati sin dall'inizio gli insegnanti delle materie di Lettere, Inglese, Matematica e dal mese di febbraio l'insegnante di Diritto. La didattica ha sicuramente risentito di questo clima sfavorevole e soprattutto quest'anno conclusivo dove venivano richiesti una determinazione e un impegno maggiori. Alle richieste dei docenti la classe ha risposto in maniera inadeguata; le lacune pregresse generalizzate associate ad un atteggiamento diffuso di passività verso le proposte didattiche nelle varie discipline hanno indotto in molti studenti un comportamento connotato da rassegnazione e sfiducia nelle proprie possibilità rispetto a risultati attesi. La classe ha mostrato, inoltre, una scarsa consapevolezza delle ricadute dei propri comportamenti in ambito scolastico (frequenza saltuaria, ascolto e puntualità discontinui alle lezioni, aspetto, quest’ultimo, che denota l’incompleto raggiungimento degli obiettivi formativi e di crescita trasversali alla didattica auspicabile da parte di studenti di una classe quinta. Nel corso del secondo quadrimestre la situazione è migliorata sul piano relazionale, senza comunque raggiungere una condizione di vera collaborazione con i docenti. Molti studenti, in diverse discipline, non sono riusciti a tutt’oggi a far propria una completa visione d’insieme dei programmi curricolari e presentano difficoltà ad effettuare collegamenti disciplinari e interdisciplinari. Il linguaggio tecnico non sempre è appropriato e adeguato alle discipline di riferimento Il livello di preparazione raggiunto è diversificato a seconda della discipline e anche delle singole capacità ma, in generale, non completamente soddisfacente, a conferma dell’interesse modesto, della partecipazione poco costruttiva e di fragilità diffuse.Nelle esercitazioni di laboratorio, peraltro, si sono evidenziate talvolta interesse e partecipazione più attivi, cosa che ha consentito una sia pur blanda ricaduta positiva su alcuni elementi della classe. La programmazione è stata rispettata in tutte le discipline, anche se sono mancati momenti di approfondimento. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 6 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE E SUA EVOLUZIONE A.S. 2011-2012 A.S. 2012-2013 A.S. 2013-2014 Religione Bianchi G. Bianchi G. Pastori A Supplente (Putignano Ilaria) Italiano Palidda L. Palidda L. PedozziN. Storia Palidda L. Palidda L. Pedozzi N. Inglese Lombardi B. Lombardi B. Vergari A. Matematica Greco A. Greco A. Pasero I. Diritto // Violetta M. Basile S. Tecn.imp.alim. Mennitto D. Mennitto D. Mennitto D. Lab. Tecn.impianti // Isopi F. Isopi F. Microbiologia Grossi L. Grossi L. Grossi L Lab. Microbiologia Puricelli M. Puricelli M. Puricelli M. Analisi e compl. Chim.fisica Lauro M. Lauro M. Lauro M. Isopi F. Isopi F. Lab. Analisi e compl Lombardi G .chim Chimica organica Bresciani A. // // Lab. Chimica org Baroni A. // // Chim. degli alimenti // Grossi L. // Lab . chim. alimenti // Puricelli M. // Puglia R. Puglia R. Educaz.fisica Puglia R. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 7 PARTE II – PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA OBIETTIVI FORMATIVI/ COMPORTAMENTALI GENERALI Gli obiettivi trasversali di tipo formativo (quelli cioè finalizzati alla maturazione graduale dello studente come persona e come cittadino) sono: rispettare se stesso, gli altri e i diversi punti di vista in ogni occasione della vita scolastica partecipare in modo attivo all'attività didattica e alla vita dell'istituto, collaborando con docenti, compagni e personale scolastico maturare la capacità di assumersi le proprie responsabilità dedicarsi con costanza e serietà ai propri impegni, rispettando le scadenze assegnate essere in grado di autovalutarsi, riconoscendo anche le proprie difficoltà essere capaci di chiedere sostegno, se necessario rispettare le regole della scuola, gli ambienti e le attrezzature, di uso pubblico ed altrui TRASVERSALI /COGNITIVI Gli obiettivi trasversali di tipo cognitivo fondamentali, perseguiti nel corso dei cinque anni di lavoro con gli studenti sono: Acquisire un metodo di studio, così da organizzare in modo autonomo il proprio lavoro Saper cogliere e conoscere i contenuti fondamentali di ogni disciplina Conoscere e saper utilizzare il lessico specifico di ogni disciplina Tali obiettivi si declinano in altri più specifici: Cogliere gli elementi concettualmente fondanti di ogni disciplina, distinguendoli da quelli secondari o accessori Stabilire collegamenti tra tematiche affini Individuare gli strumenti e le strategie più adeguate alla risoluzione dei problemi Affrontare criticamente gli argomenti studiati e le realtà conosciute Cogliere e attivare collegamenti tra quanto appreso a scuola e ciò che si svolge al di fuori di essa DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 8 ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI Per promuovere la crescita personale e civile degli studenti il C.d.C. ha proposto, nel corso di tutto il triennio, varie attività ed incontri che stimolassero la riflessione su tematiche importanti. Sul piano didattico sono state proposte attività atte a completare la formazione professionale degli studenti, ad aumentare la consapevolezza delle loro scelte formative o a favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro. In particolare nel corso dell’ultimo anno gli allievi hanno partecipato alle seguenti attività: Progetto ORIENTAMENTO per le classi quinte: Incontro FEDERCHIMICA su ” LA CHIMICA NEL MONDO DEL LAVORO” Incontro con professionisti del mondo del lavoro Città dei Mestieri partecipazione al “campus Orienta” Progetto “Alimentazione “: Incontro con Mario Bianchi ( ricercatore dell’IEO su “ Alimentazione e tumori”) ‒ Progetto “Scuola delle Essenze” (attività pomeridiana solo per studenti volontari durante il quarto ) ‒ Spettacolo teatrale: “ La banalità del male” Attività di «EDUCAZIONE ALLA SALUTE», suddivise per tutto il triennio: Incontri con rappresentanti delle associazioni AVIS, ADMO, AIDO e ANLAIDS Incontri con operatori di Comunità Nuova su uso e l’abuso di sostanze Incontro su “ Comportamenti a rischio e malattie sessualmente trasmissibili” in collaborazione con il Comune di Milano e l’associazione Onda ( solo per le studentesse) progetto “spiriti liberi” Altre attività corsa campestre (solo alcuni studenti) Visita alla cantina sociale “Borgoratto Mormorolo (Pavia) Visita al SIME (salone macchine enologiche) STAGE: 3 studenti hanno partecipato a “stage” estivi tra il quarto e il V anno presso Aziende e/o Enti di Ricerca contattati dalla Scuola DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 9 ATTIVITÀ DI RECUPERO Nel corso di questi anni l’attività didattica è stata spesso integrata da interventi di “recupero in itinere”. Tutti insegnanti si sono dichiarati disponibili a svolgere l’attività di “sportello di consulenza” in orario pomeridiano per offrire agli studenti che ne facevano richiesta la possibilità di realizzare interventi di recupero tempestivi e personalizzati. Nel corso di quest’anno a conclusione del primo trimestre, i corsi di recupero su decisione del Collegio docenti, si sono svolti in orario curricolare nell’arco max di tre settimane, con una verifica attestante l’avvenuto recupero. I risultati non sono stati omogenei: in alcune discipline il recupero ha avuto esito positivo, in altre i risultati non sono stati soddisfacenti. PERCORSI PLURIDISCIPLINARI Attività pluridisciplinare è stata svolta relativamente all'uso della lingua inglese nelle discipline professionali (microbiologia, impianti): sono stati analizzati articoli in inglese sia dal punto di vista linguistico sia per il contenuto tecnico specifico ( si veda la programmazione di Inglese). Anche molti argomenti del programma di Impianti, Microbiologia e Analisi sono stati svolti contemporaneamente per permettere agli studenti di acquisire una conoscenza il più ampia possibile sui controlli igienico-sanitari, chimico-analitici e sulla tecnologia di produzione degli alimenti. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 10 CRITERI DI VALUTAZIONE Data la specificità delle singole discipline i docenti hanno elaborato, in fase di programmazione di materia, dei criteri di valutazione. Tali criteri, in ogni caso, tengono presenti i principi di carattere generale indicati dal Collegio Docenti, contenuti nel P.O.F. e di seguito riportati. PARAMETRI 10 SAPERE SAPER FARE Raggiunge tutti gli obiettivi anche con significativi contributi personali ed una Conoscenza completa e elaborazione critica. arricchita da Lavora in autonomia anche in contesti non noti. approfondimenti personali Mostra sicurezza argomentativa sostenuta da un lessico ricco e preciso. 9 Conoscenza completa degli argomenti Raggiunge tutti gli obiettivi. Ha capacità di analisi, di sintesi e di approfondimento. E' capace di trasferire conoscenze e competenze in contesti noti e non solo. Si esprime in modo appropriato utilizzando un lessico preciso. 8 Conoscenza quasi completa degli argomenti Raggiunge quasi tutti gli obiettivi. Sa operare anche qualche approfondimento. E' capace di fare collegamenti mostrando di saper trasferire conoscenze e competenze in contesti noti e in semplici contesti non noti. Il linguaggio è corretto ed appropriato. 7 Conoscenza di molti degli argomenti Raggiunge molti degli obiettivi. Ha competenze adeguate e applica correttamente le conoscenze. Effettua semplici collegamenti mostrando di saper trasferire conoscenze e competenze in contesti noti. Si esprime con chiarezza e coerenza. 6 Conoscenza essenziale degli argomenti Raggiunge gli obiettivi minimi. Ha competenze essenziali, anche se mostra incertezze nella comprensione dei concetti e nell’applicazione delle conoscenze; si orienta solo se guidato. Le competenze raggiunte gli consentono una parziale autonomia solo nei contesti noti. Il linguaggio utilizzato è semplice. La comunicazione, sebbene incerta, risulta coerente con i contenuti. 5 Ha scarse competenze di carattere generale e si orienta solo se guidato. Conoscenze inesatte e/o Svolge in modo parziale i compiti assegnati. incomplete Il linguaggio utilizzato è impreciso. La comunicazione è stentata. 4 Conoscenze errate e/o incomplete 3 Risponde alle richieste in modo confuso. Ha competenze gravemente insufficienti. Conoscenze gravemente Svolge i compiti assegnati in parte minima e non significativa. errate e incomplete Il linguaggio adottato è inadeguato. La comunicazione è inefficace. 2 Conoscenze errate e quasi inesistenti Non è in grado di organizzare un discorso. Non mostra alcuna competenza/abilità tra quelle richieste. 1 Non conosce alcun argomento Non è in grado di comprendere quanto richiesto Ha competenze insufficienti o gravemente insufficienti. Svolge i compiti assegnati con difficoltà e in modo incompleto. Il linguaggio adottato è sistematicamente impreciso. La comunicazione è più che stentata. In base a tali criteri sono state elaborate anche le griglie di valutazione delle simulazioni delle prove d’esame. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 11 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO Gli elementi che concorrono all’attribuzione del credito scolastico sono: profitto assiduità alla frequenza scolastica interesse e partecipazione al dialogo educativo collaborazione all’area di progetto partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola eventuali crediti formativi I criteri di attribuzione del credito formativo sono: esperienze acquisite al di fuori della scuola, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale, quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, allo sport documentazione dell’esperienza rilevanza qualitativa e coerenza con il tipo di corso frequentato, individuabile nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione. Le esperienze ritenute valide ai fini del punteggio per il credito formativo: esperienze di volontariato esperienze in campo artistico e dei beni culturali vincitore di concorso su temi legati ai contenuti del corso di studi altri titoli che attestino competenze aggiuntive e/o complementari al corso di studi attività sportiva effettuata presso Società riconosciute dal C.O.N.I. o aderenti ad Associazioni riconosciute dal C.O.N.I. I Consigli di Classe valuteranno il credito scolastico e le esperienze relative al credito formativo tenendo in considerazione: la normativa sopra citata in particolare la coerenza col corso di studi e la ricaduta sul percorso scolastico in termini anche di atteggiamenti la durata significativa in relazione all’attività svolta I Consigli uniformeranno il più possibile la valutazione delle attività. Trattandosi di un solo punto l’assegnazione dello stesso comporterà il possesso di più elementi tra quelli sopra descritti. Nell’assegnazione del credito scolastico il C.d.C. ha scelto di valorizzare: la regolarità della frequenza scolastica; l’impegno, l’interesse e la partecipazione alle attività educative; il progresso dell’apprendimento nel corso del triennio; la partecipazione ad attività complementari o integrative alla didattica; la partecipazione a stage; eventuali certificazioni di attività extrascolastiche presentate dagli studenti. La scelta del punteggio, all’interno delle fasce indicate dalla normativa, è stata fatta coerentemente con tali criteri. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 12 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME Nel corso del secondo quadrimestre sono state predisposte N. 2 simulazioni della terza prova scritta dell’Esame di Stato secondo la tipologia B (quesiti a risposta aperta a cui rispondere in massimo 10 righe) della durata di 3 ore con il seguente calendario: 1°) 6 febbraio con le seguenti discipline: compl. e analisi, inglese, storia, matematica 2°) 14 aprile microbiologia con le seguenti discipline: diritto, educazione fisica, matematica, Ausili consentiti: vocabolario di italiano, calcolatrice scientifica, codice non commentato Sono state realizzate anche: 25 febbraio- simulazione del colloquio con 2 volontari 6 maggio - simulazione della prima prova di italiano (consentito l’uso del dizionario della lingua italiana ) Durata 6 ore 14 maggio - simulazione seconda prova scritta di Tecnologia e impianti (consentito l’uso delle norme UNICHIM, matita dura e morbida, foglio millimetrato, cerchiometri, righe, squadre) Durata 6 ore DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 13 TABELLA DI CONVERSIONE DEI VOTI DA DECIMI A QUINDICESIMI VALUTAZIONE IN DECIMI VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI 1-3 1-4 PROVA LACUNOSA CON NUMEROSI ERRORI 4 5-6 PROVA INCOMPLETA CON ERRORI NON GRAVI 5 7-8 5.5 9 6 10 PROVA ESSENZIALE E CORRETTA, CON UTILIZZO SOSTANZIALMENTE CORRETTO DI MODELLI, METODI E TECNICHE DI CALCOLO 6.5 11 PROVA CORRETTA, ABBASTANZA COMPLETA. UTILIZZA CON DISCRETA SICUREZZA MODELLI, METODI E TECNICHE DI CALCOLO 7 12 PROVA CORRETTA, COMPLETA, ORGANICA 8 13 PROVA CORRETTA, COMPLETA, APPROFONDITA, RIGOROSA 9 14 10 15 GIUDIZIO PROVA FORTEMENTE LACUNOSA CON NUMEROSI E GRAVI ERRORI PROVA MANUALISTICA CON LIEVI ERRORI E UTILIZZO POCO CONSAPEVOLE DEGLI STRUMENTI ACQUISITI PROVA ESSENZIALE, COMPLESSIVAMENTE CORRETTA CON UTILIZZO DI MODELLI E STRUMENTI IN SITUAZIONE STANDARD PROVA CORRETTA, COMPLETA, APPROFONDITA, RIGOROSA ARRICCHITA DA COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI CHE EVIDENZI PADRONANZA DEI MEZZI ESPRESSIVI DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 14 PARTE III – ALLEGATI ALLEGATO 1: PROGRAMMI CONSUNTIVI DELLE DISCIPLINE E RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI ALLEGATO 2: TRACCE E GRIGLIE DELLE SIMULAZIONI DELLA PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA ALLEGATO 3: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 15 ALLEGATO 1 PROGRAMMI E RELAZIONI FINALI DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 16 Programma di ITALIANO Anno scolastico 2013/2014 Classe V sez. A tecnologia alimentare Docente: PEDOZZI Annunziata Testo adottato G. ARMELLINI e A. COLOMBO: Letteratura Letterature (ed. Zanichelli, vol. II e III) TITOLO 1: Il Romanticismo e Leopardi Testi analizzati: dagli “Idilli”: l’Infinito; La sera del dì di festa dai “Canti”: Ultimo canto di Saffo; Passero solitario; Il sabato del villaggio; La quiete dopo la tempesta; A Silvia dalle “Operette morali”: Dialogo della Natura e di un Islandese; conclusione del Dialogo di Plotino e Porfirio La ginestra o fiore del deserto (solo il tema fondamentale) TITOLO 2: L’Età del Realismo: Positivismo, Naturalismo e Verismo Testi analizzati: Zola : Il romanzo sperimentale Flaubert: Rappresentare e basta TITOLO 3: Verga Testi analizzati: da “Vita dei campi”: Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana, La lupa, Fantasticheria, Jeli pastore, L’amante di Gramigna da “Novelle rusticane: Libertà, La roba da “Mastro don Gesualdo”: Morte di don Gesualdo da I Malavoglia: Ora è tempo di andarsene Prefazione a L’amante di Gramigna. TITOLO 4: il Decadentismo Argomento 4.1: il tardo Romanticismo e i precursori del Decadentismo Testi analizzati: Baudelaire: La perdita dell’aureola, L’albatro, Corrispondenze Argomento 4.2: il Simbolismo: Verlaine: L’arte poetica (fotocopie) Argomento 4.3: Pascoli Testi analizzati: da “Il fanciullino”: E’ un fanciullino dentro di noi” da “Myricae”: Lavandare; Novembre;L’assiuolo; X agosto, da “Canti di Castevecchio: La mia sera; Nebbia, Il gelsomino Notturno-. Argomento 4.4: l’Estetismo, D’Annunzio Testi analizzati: dal “Piacere”: La vita come opera d’arte da “Alcione”: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto. TITOLO 5: il Novecento Argomento 5.1: il Futurismo Testi analizzati: Martinetti: Il Manifesto del Futurismo Argomento 5.2: i Crepuscolari Testi analizzati: Gozzano: La signorina Felicita Argomento 5.2: Svevo Testo analizzato: La coscienza di Zeno (lettura integrale) Sintesi di “Una vita” e “Senilità” DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 17 Argomento 5.3: Pirandello Testi analizzati: da “L’umorismo”: Il sentimento del contrario; La vita e la forma Il fu Mattia Pascal (lettura integrale) da Novelle per un anno: La carriola; La patente (fotocopie); Il treno ha fischiato (fotocopie) L’uomo dal fiore in bocca Argomento 5.4: Ungaretti Testi analizzati: da “L’Allegria”: I fiumi, Veglia, Soldati (fotocopie) da “Sentimento del tempo”: La madre da “Il dolore”: Giorno per giorno Argomento 5.5: Montale Testi analizzati: da “Ossi di seppia”: Non chiederci la parola; Spesso il male…; Meriggiare pallido e assorto Programma svolto fino al 16/04/2014, entro la conclusione dell’anno scolastico si prevede il completamento del programma con i seguenti argomenti: Argomento 5.6: Saba Testi analizzati: da “Il Canzoniere”: La capra; Città vecchia, Il ritratto della mia bambina. Argomento 5.7: l’Ermetismo Argomento 5.8: Il secondo Novecento (Neorealismo e la memorialistica) Testi analizzati: Pavese: da “La luna e i falò”: Il ritorno P. Levi: da “Se questo è un uomo”: Eccomi dunque sul fondo La docente PEDOZZI ANNUNZIATA DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 18 Relazione finale di Italiano VAta La classe è stata seguita dalla docente soltanto durante questo anno sc. sia per lingua e letteratura italiana sia per storia, pertanto nella prima parte dell’anno è stato indispensabile impostare nuovamente il lavoro metodologico (analisi del testo, stesura di un articolo/saggio breve, aspetti che, secondo gli alunni, mai erano stati trattati negli anni precedenti) e completare i programmi con un inevitabile rallentamento nel loro svolgimento. Per quanto riguarda Lingua e letteratura Italiana, gli studenti lamentavano un inesistente svolgimento del programma nei precedenti anni scolastici, per cui la docente, dopo un brevissimo excursus sul Romanticismo, si è soffermata sul Leopardi; successivamente il programma è stato svolto con regolarità, anche se la partecipazione poco attiva di molti studenti e le numerose e saltuarie assenze nel corso dell’anno sono state un notevole ostacolo all’approfondimento del lavoro. Nel I quadrimestre gli studenti in classe spesso si sono mostrati poco interessati alla disciplina, nel II, presa coscienza della situazione difficile, hanno mutato atteggiamento, anche se poi il lavoro autonomo a casa non è stato costante e non sempre ha dato risultati sufficienti, permangono infatti difficoltà espositive e non per tutti è pienamente raggiunto l’obiettivo della competenza nell’uso del lessico specifico e di una conoscenza globalmente sufficiente dei contenuti disciplinari. Durante il II quadrimestre sono state effettuate tre ore di recupero in itinere programmate dal Collegio Docenti, anche se in realtà, nel corso dell’anno scolastico, durante le ore curricolari sono stati effettuati alcuni interventi di recupero in itinere su richiesta degli stessi studenti o quando, durante le verifiche orali, era chiaro che l’argomento aveva presentato alcune difficoltà: i numerosi interventi sono stati debitamente registrati sul registro personale della docente. Per quanto concerne la competenza raggiunta nello scritto, diversi studenti presentano ancora difficoltà sia nell’uso della sintassi (costruzioni spesso involute e periodi formalmente non corretti) sia nell’uso del lessico (scelta lessicale limitata e povera). Occorre, però, sottolineare che in questa classe, composta inizialmente di 17 alunni, è molto rilevante la presenza di studentesse straniere che, benché da anni in Italia, ancora privilegiano l’uso delle loro lingue di origine. L’esito dei diversi interventi di recupero: su undici studenti che nei I quadrimestre presentavano l’insufficienza all’orale, quattro hanno recuperato il debito del I q., quattro parzialmente, gli altri non hanno evidenziato sensibili miglioramenti. Le prove scritte ed orali sono state svolte regolarmente: tre scritti e due orali sia nel 1° sia nel 2° quadrimestre. Per quanto riguarda le prove scritte, pur tenendo conto del limitato monte ore previsto per l’insegnamento, nel corso dell’anno gli studenti hanno sperimentato tutte le tipologie previste dalla prova ministeriale, in quelle orali almeno due interrogazioni lunghe. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, la docente ha seguito le indicazioni contenute nella programmazione individuale della riunione del gruppo lettere ; in particolare, per la sufficienza, si richiedono: per l’orale una conoscenza manualistica ma argomentata delle principali caratteristiche di un testo, di una corrente, di un autore, di una problematica previa spiegazione dell’insegnante e saper esporre le conoscenze in modo chiaro e saper fare analisi e istituire , opportunamente guidati, i collegamenti e i confronti fondamentali. Per quanto riguarda lo scritto, un elaborato tema/ saggio/articolo sarà ritenuto corretto se è pertinente alla traccia, con esemplificazioni minime ma attinenti, è semplice ma coerente nell’argomentazione, presenta lievi scorrettezze sul piano formale, tali però da non influire sulla comprensione del testo; un elaborato di analisi di un testo sarà ritenutosufficiente se ha individuato i contenuti fondamentali , ha riconosciuto la tipologia testuale e le principali caratteristiche stilistiche e formali, presenta lievi scorrettezze sul piano formale, ma attesta un uso adeguato dei termini indispensabili del registro specialistico. In particolare per lo scritto, sono state proposte agli studenti le griglie allegate al presente Documento. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 19 In generale per la valutazione complessiva finale è stato valutato positivamente l’interesse e la partecipazione alle attività didattiche e formative proposte e la regolarità del lavoro di ciascuno studente. Per la celebrazione della “Giornata della memoria”, gli studenti hanno assistito alla rappresentazione nel nostro Istituto del dramma tratto dall’opera della Arent “La banalità del male”. La docente PEDOZZI ANNUNZIATA DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 20 Programma di STORIA Docente: Annunziata PEDOZZI Anno scolastico 2013/2014 Classe V sez. A tecnologia alimentare Testi adottati Giardina-Sabbatucci-Vidotto: Guida alla storia (Editori Laterza, vol. II) Giardina-Sabbatucci-Vidotto: Il mosaico e gli specchi (Editori Laterza, vol. 5 A e 5 B) L’unificazione nazionale e la costruzione dello Stato La II rivoluzione industriale Imperialismo e colonialismo L’Italia liberale (1870-1914) La società di massa Alla vigilia della guerra La I Guerra Mondiale La rivoluzione russa La crisi delle democrazie La crisi dello stato liberale e l’avvento del fascismo, l’Italia fascista La grande crisi L’età dei totalitarismi Il tramonto del colonialismo La II Guerra Mondiale La “guerra fredda” Programma che si prevede di svolgere dopo il 16/4 La decolonizzazione La società del benessere Il confronto Est-Ovest Il Medio Oriente La crisi dei comunismi Dalla resistenza alla repubblica italiana La prima repubblica La docente Prof.sa Annunziata Pedozzi DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 21 RELAZIONE FINALE DI STORIA Sulla realtà della classe si fa riferimento alla relazione di lingua e letteratura italiana. Per quanto riguarda lo svolgimento del programma, come per italiano, è stato necessario completare il programma di quarta: gli studenti affermavano che nell’anno precedente era stato fatto appena accenno alla Restaurazione. Naturalmente era impossibile svolgere il programma dell’intero II q. del IV anno, pertanto, dopo una brevissima panoramica dell’evoluzione storica dell’Europa nella I metà dell’Ottocento, l’attenzione si è focalizzata sulla II metà del secolo, ciò ha comportato un ritardo nello svolgimento del programma di almeno un mese, dunque il programma di V ha avuto inizio soltanto nel mese di ottobre. In generale gran parte degli studenti ha palesato scarso interesse per la disciplina, che spesso è stata tralasciata e, quando è stata studiata, l’approccio è stato soltanto mnemonico; inoltre proprio gli studenti più deboli spesso si sono assentati per sottrarsi alle verifiche per cui ben 13/17 hanno presentato una situazione di insufficienza più o meno grave alla fine del I q. Soltanto nella parte conclusiva dell’anno scolastico anche gli studenti più demotivati hanno cercato di seguire con maggiore assiduità, anche se per alcuni permangono lacune piuttosto considerevoli. Lo studio individuale per molti è stato poco continuo, e per questi studenti la capacità di rielaborare in maniera personale gli argomenti e la competenza nell’uso di un lessico specifico non sono un obiettivo pienamente raggiunto e tanti, ancora legati ad un apprendimento puramente mnemonico, mancano di una visione di insieme che consenta loro di effettuare autonomamente collegamenti. Nel corso dell’anno sono stati effettuati 2 interventi di recupero in itinere programmati dal Collegio Docenti anche se in realtà nel corso dell’anno scolastico sono stati effettuati diversi interventi di recupero in itinere su richiesta degli stessi studenti o quando, durante le verifiche orali o la correzione delle prove scritte (quesiti a risposta aperta), era chiaro che l’argomento aveva presentato alcune difficoltà: tali interventi sono registrati sul registro personale del docente. L’esito dei diversi interventi di recupero: dei 14 studenti che nel I q. presentavano un’insufficienza, soltanto 9 sono riusciti a recuperare, per 5 permangono ancora le lacune del I q. Le prove orali sono state svolte regolarmente (1 scritto considerato quale test per l’orale e 1 o 2 orali nel 1° quadrimestre; 2 scritti –di cui uno era parte integrante della prima parte della simulazione della terza prova- ed almeno 2 orali nel 2° quadrimestre). Nelle prove scritte sono state proposte domande a risposta aperta, in quelle orali è stata privilegiata la formula dell’interrogazione lunga. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, in generale nel corso dell’anno si è tenuto conto della partecipazione alle attività didattiche e formative proposte e della regolarità del lavoro di ciascuno studente. Nella valutazione sono state considerate: 1) il livello di acquisizione di tipo enciclopedico; 2) il livello delle capacità di organizzare i contenuti in modo coerente, lineare e articolato; 3) il livello dell’ espressione, in particolare della padronanza della terminologia specifica della disciplina; 4) la capacità di operare confronti, collegamenti, sintesi sugli assi diacronico e sincronico. In particolare per la sufficienza sono state necessarie: una conoscenza manualistica delle informazioni inerenti al periodo studiato; un’esposizione lineare ed essenziale, in grado di evidenziare una sia pur minima conoscenza dei termini specifici; una capacità di collegare, sulla scorta delle spiegazioni ricevute, gli eventi sia sul piano logico sia su quello cronologico. La docente Prof.sa Annunziata Pedozzi DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 22 Programma di Docente: Classe: Testo adottato: MATEMATICA I. PASERO 5 A TECNOLOGIE ALIMENTARI MODULI DI LINEAMENTI DI MATEMATICA Tomi D F GHISETTI E CORVI N. DODERO P. BARONCINI R. MANFREDI Analisi: ripasso derivate Integrali indefiniti: concetto di primitiva, proprietà dell’integrale indefinito integrali immediati e di funzioni composte integrali di funzioni razionali fratte integrali con il metodo “per sostituzione” integrali con il metodo “per parti”. Integrali definiti: definizione: plurirettangolo inscritto e circoscritto proprietà dell’integrale definito teorema della media integrale: interpretazione geometrica definizione e significato geometrico di funzione integrale relazione tra funzione integrale ed integrale definito teorema fondamentale del calcolo integrale formula di Newton-Leibniz calcolo dell’area di una superficie piana (delimitata da semplici funzioni). Integrali impropri: integrali del primo e del secondo tipo proprietà degli integrali impropri criteri di convergenza: primo e secondo criterio del confronto. Equazioni differenziali: definizione di ordine di un’equazione differenziale, integrale generale e integrale particolare: cenni al problema di Cauchy equazioni differenziali del primo ordine del tipo: y'= f(x) ed equazioni a variabili separabili Funzioni di due variabili: ripasso disequazioni in due incognite: risoluzione grafica definizione della funzione z=f(x,y): dominio e sua rappresentazione grafica. Dopo il 15 maggio: definizione di derivata parziale e suo significato geometrico condizione sufficiente per l’esistenza di un estremo. (degli argomenti sottolineati è stata fatta la dimostrazione) Milano, 06 Giugno 2014 I rappresentanti degli studenti: DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. L’insegnante: A.S. 2013/2014 - Pag. 23 RELAZIONE FINALE: MATEMATICA Gruppo classe, con il quale ho lavorato solo in questo anno conclusivo, faticoso da gestire fin dall’inizio: livello generale di partenza inadeguato ad affrontare il programma della classe quinta, a causa delle preoccupanti e generalizzate lacune pregresse (risalenti addirittura al biennio o alle conoscenze delle scuole inferiori), atteggiamento diffuso di passività verso le proposte didattiche della materia, che ha spesso generato un sentimento di rassegnazione rispetto ai risultati ottenibili, infine, scarsa consapevolezza delle ricadute dei propri comportamenti in ambito scolastico (frequenza saltuaria, ascolto e puntualità discontinui alle lezioni, mancata cura del materiale specifico, cioè appunti e compilazione del quaderno), aspetto, quest’ultimo, che denota l’incompleto raggiungimento degli obiettivi formativi e di crescita trasversali alla didattica auspicabile da parte di studenti di una classe quinta. Ho speso molte energie, riconducendomi anche ad esempi pratici, nel tentativo di interpretare il linguaggio specifico, necessariamente astratto e complesso per gli alunni e per favorire la comprensione anziché l’apprendimento mnemonico degli argomenti. Ho cercato, laddove possibile, di consolidare le conoscenze degli studenti e di fornire loro un metodo di lavoro rigoroso, impostando procedure risolutive riproducibili e sforzandomi di procurar loro dei quadri sintetici per affrontare classi di esercizi di una stessa tipologia. In questo lavoro ho tuttavia incontrato l’ostacolo del numero di ore a disposizione troppo esiguo e della presenza di molti rimandi ad argomenti che avrebbero dovuto essere, e non erano, precedentemente acquisiti. I risultati delle verifiche scritte sono stati spesso negativi perché la fragilità di molti degli studenti non permette loro, ancora, di lavorare autonomamente con successo. Negli orali, invece, dove l’interrogazione ha potuto, di volta in volta, essere guidata e si è verificata la possibilità di auto correggersi o di riflettere nell’immediato sull’errore commesso, i risultati sono stati decisamente migliori, anche perché ho voluto premiare i progressi ottenuti. Con alcuni alunni, non sempre e non necessariamente i più intelligenti e/o dotati per la matematica, ma i più volonterosi e disposti alla fatica dello studio e alla rielaborazione personale, ritengo di aver ottenuto risultati soddisfacenti, anche se non direttamente in termini di valutazioni, certamente in termini di ascolto, di fiducia nelle metodologie proposte, di tentativo di mettere a frutto le proprie potenzialità. In un contesto apatico e poco reattivo come è quello della classe, questi studenti meritano il riconoscimento del proprio impegno. Qualche alunno, quindi, ha acquisito con più sicurezza competenze sugli argomenti affrontati, conseguendo risultati anche discreti, qualcuno invece non ha saputo o voluto infondere l’adeguato impegno nello studio. Le verifiche scritte sono state: 3 nel primo e 6 nel secondo periodo, due di esse in forma di simulazione della terza prova d’esame; quelle orali: 1 nel primo periodo (un solo studente non ha potuto essere interrogato, a causa delle numerose assenze fatte anche nel giorno concordato per la sua prova orale) e una, dove possibile due, nel secondo periodo. Sono stati fatti due sportelli a richiesta degli studenti per un totale di due ore e mezza e per un totale 17 studenti durante l’anno scolastico; tre studenti hanno recuperato le carenze del primo periodo. La Prof.sa Ilaria Pasero DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 24 MATERIA: RELIGIONE Testo adottato: Bibiani- Cocchi “Per il mondo che vogliamo” ed. SEI Docente: Prof.ssa ILARIA PUTIGNANO ( Supplente del prof. Pastore) Classe: 5 AT Anno Scolastico: 2013/2014 Contenuti disciplinari: - Cristianesimo cattolico rispetto a guerre e flussi migratori - Dibattito su Sessualità - Il sacramento del matrimonio - Religione e spiritualità, senso e parole chiave. Simboli delle religioni nel mondo. - Discorso di Martin Luther King “I Have a Dream”. Diritti civili e dignità umana. - Visione del film “The Help”: Razzismo e lotta non violenta per diritti civili. Il ruolo della fede e della famiglia. - L’amore e le relazioni ai tempi di Facebook - La conquista della Pace e le beatitudini - Il mistero della Passione di Cristo - La chiesa e i totalitarismi - Le novità del Concilio Vaticano II - Ragione e fede oggi Obiettivi: sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica Metodi: lezioni frontali e dialogate discussioni guidate visione di film Valutazione: attenzione e partecipazione risposte a domande proposte dalla docente all’interno della lezione dialogata RELAZIONE FINALE Le due studentesse che si avvalgono dell’insegnamento della religione hanno sempre presentato grande interesse ed ottima partecipazione. Sebbene la mia presenza come supplente sia iniziata solo nella seconda parte dell’anno, il programma svolto è stato ben accettato e rielaborato dalle studentesse, sempre disponibili all’ascolto e alla partecipazione attiva. La presenza alle lezioni è stata costante. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 25 Programma di INGLESE classe 5 AT Docente VERGARI ANNA Testo adottato Paola Briano “A Matter of Life” Edisco Editore THE FOOD OF MICROORGANISMS -The tools of microbiologists: microscopes and culture equipment –genetic tools and techniques -What are microbes ENVIROMENTAL SCIENCE AND TECHNOLOGY -The lexicon of environmental damage -Air pollution -Water -Water : The imperative for a sustainable planet – Water security – Who manages water (Round table November 2013, Bocconi University, organized by Barilla Center For Food & Nutrition) -Sewage treatment -Soil DAIRY PRODUCTS -Microbiological aspects of milk -Fermented milk products -Alcoholic drinks -Wine and vinegar -Beer -Milk -Butter and yoghurt -Cheese -Olive oil BIOTECHNOLOGY -What is biotechnology -Genetic engineering -Biological fuel generation CHEMICALS INSIDE US AND AROUND US -Organic molecules: proteins -Carbohydrates La docente Anna Vergari DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 26 RELAZIONE FINALE Il lavoro programmato è stato svolto cercando anche di procedere con i programmi delle discipline di indirizzo (Impianti, Microbiologia, Analisi). Il programma ha risentito fortemente delle numerose assenze degli studenti, dovute a svariate motivazioni. Sono state sempre offerte possibilità di recupero anche in occasione di assenza dalle verifiche. L’interesse e la partecipazione non sono andati aumentando nel corso dell’anno anche se si sono mostrati sempre interessati durante le spiegazioni. Rimane,purtroppo, un gruppo di ragazzi che non ha risposto alle varie possibilità offerte e che, pertanto, non appare pronto ad affrontare l’Esame di Stato. Il clima in classe è sempre stato sereno ed i ragazzi si sono mostrati corretti ed educati. Lo studio a casa e la rielaborazione personale sono la diretta conseguenza di quanto detto a proposito dell’interesse e della motivazione: un piccolissimo gruppo ha lavorato seriamente e con continuità, raggiungendo risultati più che sufficienti/ discreti ; un secondo gruppo è riuscito a recuperare e a colmare alcune lacune del primo quadrimestre raggiungendo un profilo globalmente accettabile; c’è poi un terzo gruppo di studenti che, nonostante le molteplici opportunità di recupero offerte loro, non ha mostrato né impegno né determinazione per cercare di colmare quelle lacune che sono tuttora presenti. All’inizio del secondo quadrimestre è stato svolto un corso di recupero curricolare della durata di quattro ore per gli studenti che avevano riportato risultati insufficienti: i ragazzi coinvolti sono stati dodici. L’impegno e la determinazione con cui gli studenti hanno frequentato il corso e svolto il lavoro proposto hanno permesso, a buona parte di loro, di superare il debito del primo quadrimestre: sette di loro hanno raggiunto la piena sufficienza. Le prove, scritte ed orali, sono state svolte regolarmente (2 scritti e 2 orali nel 1° trimestre; 3 scritti e almeno 2 orali nel 2° quadrimestre); nelle prove scritte si è privilegiato la verifica di esposizione di argomenti svolti (risposta aperta sul modello dei quesiti presenti nella Terza Prova dell’Esame di Stato); in quelle orali la verifica di esposizione di argomenti noti (sul modello del colloquio dell’Esame di Stato). Milano,30 aprile 2014 La docente Anna Vergari DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 27 PROGRAMMA DI Complementi di biologia, Microbiologia generale, applicata e laboratorio Docenti : Laura Grossi, Marilena Puricelli Classe: V A T. A. Testi utilizzati: Chimica degli alimenti. Conservazione e Trasformazioni. Autore: Patrizia Cappelli e Vanna Vannucchi Editore: Zanichelli Dispense del docente- Anno scolastico : 2013/14 Programma di Teoria BEVANDE ALCOLICHE E DERIVATI Uva: microflora tipica, composizione chimica Mosto: microflora del mosto, lieviti selezionati e fermentazioni guidate, fermentazione alcolica (chimismo, prodotti principali e secondari, agenti, condizioni influenzanti), Vino: fasi della vinificazione, fermentazione malolattica (chimismo, prodotti, agenti microbici, funzioni, condizioni influenzanti) , malattie del vino (prodotti iniziali e finali, agenti microbici, rimedi). Birra: definizione e generalità, schema di produzione, esame delle fasi di lavorazione, malattie della birra. LATTE Composizione chimica. 1) Latte crudo: valutazione e destinazione, norme sanitarie per la produzione e la commercializzazione, microflora patogena e saprofita, fonti di contaminazione, potere batteriostatico, modificazioni biochimiche in seguito alla proliferazione microbica 2) Latte crudo destinato al consumo diretto: normativa riferita al latte crudo, rischi per il consumatore. 3) Latte microfiltrato: normativa, aspetti nutrizionale e conservazione. Latte pastorizzato: requisiti del latte crudo destinato alla produzione di latte pastorizzato, categorie merceologiche, produzione, requisiti microbiologici, durata e conservazione. Latte a lunga conservazione: produzione, flora microbica residua, conservazione. Alterazione dei principi nutritivi in seguito a riscaldamento. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 28 Latte a ridotto contenuto di umidità: latte condensato, evaporato, essiccato (produzione,flora microbica residua, conservazione). LATTE FERMENTATO Yogurt: caratteristiche generali, tecniche di produzione, tipologie sul mercato, microbiologia dei batteri lattici e dei contaminanti, composizione chimica, valore nutritivo Latte fermentato: i probiotici, fermentazione omolattica ed eterolattica, valore nutritivo. Questa parte del programma verrà svolta nelle prossime settimane CREMA E BURRO Crema: composizione chimica, crema da affioramento e crema da centrifuga, microflora, innesti e maturazione. Burro: processo di burrificazione, microbiologia delle fasi di lavorazione, fermentazioni ed agenti microbici, conservazione, microflora di inquinamento, alterazioni. FORMAGGI Definizione merceologica. Produzione di un formaggio a breve e lunga maturazione, fasi di lavorazione, sieroinnesti, lattoinnesti e innesti fungini, processo di coagulazione acida ed enzimatica, modificazione dei principi nutritivi durante il processo di maturazione, microflora tipica, difetti e alterazioni. Classificazione: cenni sui diversi metodi, classificazione riassuntiva, esame di alcuni formaggi tipici italiani. CEREALI Microflora dei semi : microflora dei cereali in campo e in conservazione. Microflora delle farine e sfarinati Pane e prodotti da forno: lievitazione con lievito compresso e lievitazione naturale (pasta acida) Programma di laboratorio BEVANDE ALCOLICHE Vino DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 29 Osservazione microscopica di eumiceti (lieviti e muffe) isolati da acini d’uva e da mosto d’uva in fermentazione Confronto tra lieviti osservati nel mosto e in una sospensione di lievito madre Ricerca, coltivazione ed isolamento di lieviti e muffe nel mosto d’uva (metodica per inclusione su MEA Birra Ricerca, coltivazione ed isolamento di lieviti starter e contaminanti nella birra non pastorizzata e pastorizzata ( semina per inclusione su MEA ) Ricerca dei contaminanti su U.B. LATTE Latte crudo Valutazione dello stato di freschezza con le prove della reduttasi e dell’alcoolalizarina Ricerca, coltivazione e determinazione della carica microbica standard mesofila e psicrotrofa (per inclusione) Latte pastorizzato Ricerca, coltivazione e determinazione della carica microbica standard mesofila e (per inclusione) Latte a lunga conservazione Valutazione del trattamento di sterilizzazione con il saggio di Aschafferburg Ricerca, coltivazione e determinazione della carica microbica standard (per spatolamento) LATTI FERMENTATI Yogurt Ricerca, coltivazione, determinazione ed identificazione degli starter lattici su M17 e MRS. Ricerca, coltivazione, determinazione ed identificazione degli eumiceti contaminanti su MEA Queste esercitazioni verranno svolte nelle prossime settimane CREMA E BURRO Burro Ricerca, coltivazione e determinazione della carica microbica standard (per inclusione) DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 30 FORMAGGI Ricerca, coltivazione, determinazione ed identificazione di coliformi in un formaggio fresco su V.R.B. CEREALI Farina Ricerca , coltivazione, determinazione ed identificazione della carica microbica standard della farina( semina per inclusione su P.C.A ). RELAZIONE FINALE CLASSE 5A TA Microbiologia Anno scolastico 2013/14 La classe attuale, composta da 17 alunni, ha subito, soprattutto nel corso del quinto anno, il cambiamento di docenti di molte discipline. E’ mancato quindi alla classe, di per sé fragile e poco motivata allo studio, un corpo docente stabile. Dopo un inizio difficoltoso caratterizzato da numerose e ripetute assenze e da un atteggiamento poco collaborativo, i rapporti con i docenti sono migliorati e le lezioni si sono svolte in un clima sufficientemente disteso che ha permesso di rispettare la programmazione definita all’inizio dell’anno scolastico. Dal punto di vista disciplinare gli studenti non hanno presentato ( tranne qualche isolato caso) particolari problemi. E’ mancata però la partecipazione attiva e la motivazione: anche dagli studenti più diligenti non si è ottenuto che un atteggiamento scolasticamente corretto e adeguato, ma senza nessun coinvolgimento e vero interesse. Questo ha impedito di affrontare il programma del quinto anno, che rappresenta la sintesi di un percorso di conoscenza e controllo delle caratteristiche analitiche, impiantistiche e microbiologiche degli alimenti, in modo interdisciplinare e approfondito. Gli studenti hanno affrontato lo studio degli argomenti della disciplina in modo settoriale: la preparazione raggiunta e pertanto, in generale, scolastica e piuttosto superficiale . Le prove di verifica si sono svolte regolarmente: nel primo quadrimestre sono state effettuate 3 prove scritte mentre nel secondo 3 prove scritte di cui una simulazione della terza prova d’esame. Si prevede di effettuare un’altra prova orale. Le prove scritte hanno avuto come obiettivo principale quello di abituare gli studenti ad affrontare la terza prova dell’esame di Stato: sono stati utilizzati quindi quesiti a risposta aperta. Durante le esercitazioni di laboratorio gli studenti hanno manifestato un comportamento discontinuo alternando momenti di impegno e interesse ad altri in cui il lavoro è stato più faticoso e poco produttivo. Anche nell’esecuzione delle esperienze pratiche alcuni studenti si sono mostrati collaborativi e impegnati mentre alcuni hanno lavorato con fatica, sempre sollecitati dai docenti. Per verificare l’acquisizione delle competenze laboratoriali, le docenti , oltre all’osservazione al controllo dell’esecuzione delle singole esperienze, hanno utilizzato brevi interrogazioni orali e la correzione delle relazioni compilate dagli studenti. Le Insegnanti Proff. Laura Grossi e Marilena Puricelli DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 31 ISTITUTO SUPERIORE Curie Sraffa Anno scolastico 2013/2014 PROGRAMMA consuntivo Classe V A t di Diritto e di Economia Industriale DIRITTO COMMERCIALE Imprenditore e impresa 1. L'imprenditore 2. La Società 3. Classificazione dell'Impresa: impresa privata e pubblica 4. Le dimensioni dell'impresa: l'artigiano 5. L'impresa familiare 6. L'attività dell'impresa – L'imprenditore agricolo e commerciale 7. Lo Statuto dell'imprenditore commerciale – La capacità per l'esercizio dell'impresa – Incompatibilità e inabilitazioni all'esercizio d'impresa- l'iscrizione al registro delle impresa La tenuta dei libri contabili- i collaboratori dell'imprenditore – Sottoposizione alle procedure concorsuali 8. Le procedure concorsuali (CENNI) l'Azienda Impresa e azienda I segni distintivi – la ditta – l'insegna – il marchio L'avviamento Le creazioni dell'ingegno – le invenzioni – le invenzioni del prestatore di lavoro – il diritto d'autore Le società Il contratto di società – la pluralità di soci – il conferimento dei beni e servizi – l'esercizio in comune dell'attività economica – la divisione degli utili Soggettività e personalità giuridica Classificazione della società – società lucrative e mutualistiche – società commerciali e non commerciali – la divisione degli utili – società di persone e società di capitali. La società semplice: costituzione – struttura organizzativa – autonomia patrimoniale e responsabilità – scioglimento della società – scioglimento dei singoli rapporti sociali La società in nome collettivo – la particolarità della disciplina - La società in nome collettivo irregolare La società in accomandita semplice – accomandanti e accomandatari - le altre particolarità della disciplina Le società per azioni: il procedimento costitutivo – il contenuto dell'atto costitutivo – diritti ed organi degli azionisti – gli organi: i modelli dopo il 2003 le società in accomandita per azioni le società a responsabilità limitata Le società cooperative e le mutue assicuratrici I titoli di credito (Cenni) DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 32 DIRITTO DEL LAVORO Il rapporto di lavoro subordinato: soggetti ed elementi - Lavoro subordinato e lavoro autonomo Le fonti del diritto del lavoro Le fonti contrattuali Il lavoro subordinato I soggetti del lavoro subordinato Il contratto di lavoro La costituzione e lo svolgimento del rapporto di lavoro subordinato I limiti nella formazione del contratto Cenni sulla procedura per l'assunzione Gli obblighi del lavoratore I diritti del lavoratore Gli obblighi del datore di lavoro I poteri del datore di lavoro Cenni sulla riforma Biagi La sospensione e la cessazione del rapporto di lavoro subordinato - Le cause di sospensione per fatto del lavoratore le cause di sospensione per fatto del datore di lavoro le cause di estinzione del rapporto di lavoro Il licenziamento individuale Il licenziamento collettivo Il trattamento di fine rapporto ECONOMIA L'attività economica e l'azienda (Cenni) Milano, 15 maggio 2014 Studenti Docente Stefania Basile DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 33 RELAZIONE FINALE Prof.ssa Stefania Basile Materia Diritto ed Economia Industriale CLASSE 5^ At Sono subentrata al docente di ruolo nella classe 5^ At il 3 febbraio, questo ha comportato un cambiamento nelle modalità dell’organizzazione della lezione e probabilmente anche nella tipologia delle richieste fatte agli studenti. E’ stato per me difficile inquadrare il gruppo classe dato il poco tempo a mia disposizione e per gli studenti il cambio di docente non è stato da tutti pienamente metabolizzato. Solo un gruppetto ha partecipato in maniera attiva alle lezioni, raggiungendo anche una più che sufficiente autonomia nella gestione dello studio dimostrando, così, di aver acquisito un metodo di studio autonomo ed adeguato, mentre altri hanno dimostrato una scarsa partecipazione alle attività didattiche di volta in volta proposte e l’acquisizione di un metodo di studio non sempre adeguato e autonomo. Tenendo conto delle difficoltà sopra evidenziate il rendimento della classe è stato solo in parte sufficiente. Il dialogo didattico-educativo è stato, comunque, nel complesso accettabile, anche se gli obiettivi minimi prefissati non sono stati conseguiti da tutti gli studenti. I continui recuperi resisi necessari hanno rallentato il regolare svolgimento del programma. Per quanto riguarda il programma di Economia Industriale sono stati fatti solo dei cenni sull’attività economica e l’azienda. i La valutazione è stata effettuata mediante accertamenti accurati (interrogazioni orali, domande da posto per verificare l’attenzione e la preparazione e verifiche scritte con domande aperte). L'INSEGNANTE Stefania Basile DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 34 IIS "CURIE-SRAFFA” MILANO Programma svolto durante l’anno scolastico 2013-2014 Classe: 5 AT Materia: Complementi di chimica e analisi Insegnante: Maurizio Lauro – Francesco Isopi Testo utilizzato: Cozzi, Protti, Ruaro Analisi chimica strumentale Zanichelli Argomenti svolti etodi Cromatografici Introduzione alle tecniche cromatografiche Principi generali della separazione cromatografica. Esperimento fondamentale. Dinamica elementare della separazione cromatografia; meccanismi chimico-fisici della separazione cromatografica. il cromatogramma. Grandezze, equazioni e parametri fondamentali: costante di distribuzione – selettività – efficienza – teoria dei piatti – diffusione molecolare longitudinale – trasferimento di massa – equazione di Van Deemter – ottimizzazione dei parametri operativi per il miglioramento dell’efficienza – asimmetria dei picchi. Cromatografia su strato sottile Teoria: principi e applicazioni. Grandezze, parametri e prestazioni: selettività e fattore di ritenzione – efficienza risoluzione – capacità. Materiali e strumentazione cenni: materiali di sostegno – fase stazionaria – fase mobile. - Gascromatografia Teoria: principi e applicazioni – classificazione delle tecniche gascromatografiche. Grandezze, parametri e prestazioni: tempo e volume di ritenzione – costante di distribuzione, fattore di ritenzione - selettività – efficienza – ottimizzazione dell’efficienza – risoluzione – asimmetria dei picchi e capacità. Materiale cenni. Fase mobile – fasi stazionarie solide– Strumentazione: schema del gascromatografo – colonne(cenni) - rivelatore a ionizzazione di fiamma Spettrometria di massa Gascromatografia dello spazio in testa Analisi qualitativa Analisi quantitativa. Cromatografia in fase liquida a elevate prestazioni Teoria. Principi e applicazioni – classificazione delle tecniche HPLC. Grandezze,parametri e prestazioni: selettività,risoluzione – efficienza capacità. Caratteristiche generali delle fasi : fase stazionaria – fase mobile. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. - risoluzione – A.S. 2013/2014 - Pag. 35 Separazione in gradiente di pH Strumentazione: schema del cromatografo per HPLC – sistema per realizzare il gradiente di eluizione – sistemi di iniezione – colonne – rivelatore spettrofotometrico UV/ visibile. ANALISI DEGLI ALIMENTI Il vino Generalità, composizione Scopo delle analisi Parametri misurati: Acidità totale Cloruri Anidride solforosa SO2 Zuccheri riducenti Alcalinità delle ceneri Nitrati Prolina Rame Ferro Zinco Solfati Le farine Generalità, composizione Scopo delle analisi Parametri misurati: umidità,ceneri, zuccheri riducenti, lipidi, proteine, P-fosfati, K, Fe, Ca L’olio di oliva Generalità, composizione, classificazione Scopo delle analisi Parametri misurati: Numero di L’acqua Generalità, composizione L’acqua potabile Parametri misurati : pH Durezza Ca Mg HCO3- Cl- SO42- NO3- Na P-PO43Zn Mn Cu Conducibilità Milano, 30 aprile 2014 Ad oggi sono stati completati tutti gli argomenti tranne l'acqua che si prevede di completare entro giugno. I docenti Maurizio Lauro e Francesco Isopi DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 36 RELAZIONE FINALE Analisi Chimica Il gruppo classe è costituito da 10 studenti che hanno avuto un corso regolare di studio dalla terza, da un gruppo di 4 che si è aggiunto al quarto anno e da altri 2 studenti provenienti dalla 5^ dell' anno precedente. Una studentessa si è ritirata alla fine di marzo visti gli scarsi risultati ottenuti e la mancanza di motivazione allo studio. Il clima nella classe non ha risentito delle nuove immissioniu riaggregandosi per affinità i nuovi arrivati nei gruppi già preesistenti. Dal punto di vista didattico il livello di partecipazione attiva alle lezioni ha risentito di una mancanza di motivazione e di interesse per l’indirizzo di studio. Ciò ha portato ad una partecipazione passiva alle lezioni e ad un inadeguato livello di studio. Il disinteresse e la mancanza di concentrazione si sono evidenziate anche nella parte pratica di laboratorio il che ha comportato il dilatarsi dei tempi di esecuzione delle analisi programmate e della consegna delle relative relazioni. Il livello di autonomia negli incarichi di laboratorio assegnati non sempre è all’altezza dell’impegno richiesto per il corso. Questo atteggiamento, unito alle mediocri capacità e allo scarso impegno nel lavoro a casa, ha portato gli studenti ad un livello di competenza e abilità nella preparazione teorica e nelle attività di laboratorio appena sufficienti raggiungendo appena gli obiettivi minimi. Le maggiori difficoltà per gli allievi riguardano l’ utilizzo corretto della terminologia richiesta dalla specializzazione nell’esposizione orale, e una adeguata visione di insieme delle varie competenze acquisite. Va inoltre registrato, da parte di un gruppo numeroso di studenti, un numero elevato di assenze alle lezioni a volte “mirate” nei giorni delle verifiche. Non è stato necessario organizzare interventi di recupero perché l’ampio monte ore a disposizione ha permesso recuperi in itinere. 30 aprile 2014 I docenti proff Maurizio Lauro e Francesco Isopi DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 37 Programma di TECNOLOGIE e IMPIANTI ALIMENTARI Docenti MENNITTO DANIELA e FRANCESCO ISOPI Testo adottato: Sicheri: “INDUSTRIE AGROALIMENTARI”, ed. HOEPLI CONTENUTI DEL PROGRAMMA I MODULO: INDUSTRIE DI FERMENTAZIONE E DI DISTILLAZIONE (I QUADR.) I UNITA’ - PROCESSI FERMENTATIVI TEORIA Generalità sulla fermentazione; importanza della fermentazione nell’industria alimentare; biochimismo della fermentazione (da sviluppare nel corso di Microbiologia); i mosti; mosto di frutta e mosto di cereali; struttura, conduzione e controllo di un fermentatore. VERIFICHE Una verifica scritta, in forma di relazione ed una in forma di test; una verifica orale, a conclusione dello studio del biochimismo della fermentazione. II UNITA’ - INDUSTRIA ENOLOGICA TEORIA Uva e sua composizione; parametri di maturazione; preparazione del mosto; pigiatura e pigiadiraspatura; composizione e correzione del mosto; tino di fermentazione; vinificazione con o senza macerazione delle vinacce; termovinificazione; composizione e correzione del vino; stabilizzazione ed invecchiamento del vino. Generalità sui vini speciali. Legislazione dei vini. LABORATORIO Controlli analitici. Esame della struttura dell’uva, indice di maturazione, pigiatura; analisi del mosto densità, zuccheri, acidità; analisi del vino: grado alcolico, acidità, acidità volatile. Disegno. Diagrammi di flusso; uso della simbologia UNICHIM; disegno delle macchine enologiche; schemi di processi di vinificazione. VERIFICHE Una verifica scritta, in forma di relazione e due verifiche scritte, in forma di test; due verifiche scritte di tipo calcolativo, sul controllo impiantistico; relazioni sulle esercitazioni di laboratorio. Una verifica orale. III UNITA’ - ALTRE INDUSTRIE DI FERMENTAZIONE TEORIA Produzione industriale dell’aceto; produzione della birra: maltaggio, saccarificazione, fermentazione. Legislazione. Disegno. Schemi della produzione di aceto e della birrificazione. VERIFICHE: Una verifica orale. IV UNITA’ - DISTILLAZIONE E DISTILLATI TEORIA Principi teorici della distillazione; equilibrio liquido-vapore per una miscela di due liquidi miscibili; funzionamento di una colonna a piatti; controllo ponderale ed energetico di un impianto di distillazione continuo, in condizioni di regime stazionario. Distillati alcolici: bevande alcoliche, liquori. Legislazione. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 38 Disegno: Schema di distillazione LABORATORIO Controlli analitici: grado alcolico; densità/grado alcolico. Impianti. Conduzione dell’impianto pilota di distillazione. VERIFICHE Una verifica scritta sul processo di ottenimento distillato B.G , una verifica orale; una relazione di laboratorio. II MODULO: INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA (MARZO - APRILE) V UNITA’ - PROCESSI DI RISANAMENTO E DI CONSERVAZIONE DEL LATTE TEORIA. Composizione chimica del latte; depurazione fisica; scrematura; omogeneizzazione. Ripasso del programma del IV anno: pastorizzazione; trattamento U.H.T.; sterilizzazione. Latte concentrato. Latte in polvere. Legislazione. Disegno. Schema dei processi di risanamento LABORATORIO. Analisi del latte: densità, acidità,valutazione del trattamento termico, ricerca bicarbonato VI UNITA’ - PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEL LATTE (IND. CASEARIA) TEORIA. Crema (panna); burro; yogurt; formaggio: coagulazione, rottura della cagliata, cottura, maturazione, stufatura, salatura. Disegno: Schemi per la produzione del formaggio, del burro e dello yogurt LABORATORIO: Prove di caseificazione, overrun gelato. III MODULO: INDUSTRIE ESTRATTIVE (APRILE-MAGGIO) VII UNITA’ - IMPIANTI DI ESTRAZIONE TEORIA. Generalità sugli estrattori; caratteristiche del solvente estrattivo; VIII UNITA’ - INDUSTRIA OLEARIA TEORIA. Composizione chimica delle olive e dei semi oleaginosi; produzione e classificazione dell’olio d’oliva; produzione dell’olio di sansa; produzione dell’olio di semi; raffinazione. Disegno: Schema grafico produzione olio di oliva e olio di semi, schema rettificazione oli di semi LABORATORIO. Analisi dell’olio: acidità, indice di rifrazione, ricerca olio sesamo, olio di sansa e di arachide. IV MODULO: INDUSTRIE CEREALICOLE E INDUSTRIA SACCARIFERA (verrà svolto nella seconda metà di maggio): IX UNITA’ - LA PANIFICAZIONE (I PARTE) TEORIA Struttura e composizione dei cereali; frumento di grano tenero e di grano duro; farine, semole, semolati; lievitazione. (Il processo della panificazione sarà ulteriormente sviluppato all’interno del IV Modulo, relativo al settore cerealicolo). . X UNITA’INDUSTRIA DEL PANE TEORIA.composizione del frumento di grano tenero; ottenimento farine; impastamento; lievitazione.( varie tipologie) Cottura; caratteristiche di un buon pane; DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 39 Disegno : schema di produzione pane. LABORATORIO: panel test sui panettoni Cenni sulla produzione di prodotti dolciari XI UNITA’ - INDUSTRIA DELLA PASTA TEORIA. Generalità sul processo di produzione della pasta fresca e essiccata LABORATORIO : prove di cottura della pasta e determinazione dell’umidità XII UNITA’ – INDUSTRIA DEL RISO : Schema di produzione XIII UNITA’ -- INDUSTRIA SACCARIFERA TEORIA Schema di produzione dello zucchero e descrizione delle operazioni principali:estrazione sugo-depurazione;cristallizzazione; raffinazione Disegno: Schema per la produzione dello zucchero. I docenti Daniela Mennitto e Francesco Isopi DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 40 RELAZIONE SULLA CLASSE Disciplina: Tecnologie e Impianti alimentari Il programma è stato svolto con regolarità per i primi tre moduli, rispettando i contenuti e i tempi preventivati. Il III e il IV modulo verranno completati per la fine dell'anno scolastico e alcune unità didattiche saranno affrontate solamente nelle linee generali. La classe ha mostrato dal terzo anno di avere discrete capacità, ma è mancata spesso una partecipazione costruttiva, quindi in molte unità didattiche non è stato effettuato l'approfondimento necessario per uno sviluppo completo delle tematiche proposte. L'esposizione orale è, nella maggior parte dei casi, mnemonica e poco scorrevole. Alcuni studenti si sono mostrati interessati agli argomenti proposti e, nonostante le difficoltà, hanno lavorato con impegno costante; altri invece hanno dimostrato maggiore superficialità e finalizzato il loro impegno solo in funzione di verifiche scritte e orali. Nel I quadrimestre l’impegno è stato discontinuo se non a volte assente , nonostante sia stata data a tutti la possibilità di potersi organizzare e proporsi autonomamente per le interrogazioni, mentre nella seconda parte dell’anno la classe ha partecipato più attivamente anche se lo studio non sempre adeguato; solo pochi studenti diligenti hanno dimostrato una maggiore responsabilità. E’ stata data loro, inoltre, la possibilità di poter recuperare alcuni risultati non positivi, riproponendosi sulle tematiche in cui erano stati conseguiti risultati insufficienti. Nel complesso la valutazione sul loro livello di preparazione è vicino alla sufficienza, seppure in modo diversificato: ( solo pochi hanno un giudizio pienamente sufficiente a fronte di una valutazione per molti studenti quasi sufficiente). Gli stessi risultati sono stati ottenuti anche nel lavoro sulla rappresentazione grafica dei processi tecnologici : ritardi nella consegna e scarso impegno nella correzione puntuale degli elaborati, nonostante le indicazioni date dall’insegnante nei vari schemi grafici sviluppati durante l'anno scolastico. Il lavoro di laboratorio è stato svolto in modo adeguato, anche se le relazioni e i bollettini di analisi utili alla discussione e al confronto con quanto è stato studiato nella parte teorica non sempre sono stati puntuali nella consegna e quasi mai il frutto di una elaborazione corretta e approfondita. 30/04/2014 GLI INSEGNANTI Proff. Daniela Mennitto e Francesco Isopi DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 41 PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA CLASSE: 5 AT Docente:Raffaella Puglia Testo in uso: Corpo Libero Due Movimento e Salute - Fiorini, Coretti, Bocchi. Ed. Marietti Scuola. Per gli argomenti teorici trattati, sono state distribuite agli studenti delle fotocopie tratte dal testo”ATTIVAMENTE” di Bughetti ,Lambertini,Pajini, Zanasi. Ed. Clio ESERCIZI DI POTENZIAMENTO GENERALE : -esercizi per la mobilità articolare, la forza, la velocità e la resistenza; -esercizi per migliorare l’equilibrio e la coordinazione; -percorsi con piccoli e grandi attrezzi e con l’implicazione di posizioni diversificate del corpo nello spazio; -serie di andature atletiche e vari tipi di saltelli. TEST MOTORI EFFETTUATI : -test dei 1000 metri; -test della funicella; -lancio della palla medica; -percorso attrezzato a tempo con posizioni diversificate del corpo nello spazio ed esercizi di coordinazione -progressione dinamica alla spalliera. -volteggio alla cavallina in framezzo e divaricata ATLETICA LEGGERA: -getto del peso; -salto in alto, stile Fosbury GIOCHI DI SQUADRA E DI GRUPPO -pallavolo -basket -calcetto -badminton -unihoc I suddetti giochi di squadra e di gruppo sono stati proposti nella seconda parte della lezione , come ricerca di miglioramento del bagaglio tecnico-motorio e consapevolezza di sé nel relazionarsi con gli altri e lo spazio. ARGOMENTI TEORICI TRATTATI: - storia e regolamento della pallavolo con relativa prova a risposte multiple. -storia e nascita dello sport dall’antica Grecia fino all’Ottocento; -lo sport moderno; DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 42 -olimpiadi: origine ,storia e valore politico. .Olimpiadi di Berlino con Hitler nel 1936. -doping: problematiche, sostanze vietate e metodi illegali -apparato scheletrico. -apparato muscolare. -primo soccorso e traumatologia sportiva. Milano, 2 maggio 2014 RELAZIONE - L’insegnante Raffaella Puglia FINALE VAT Materia: EDUCAZIONE FISICA La classe 5 AT si presenta come un gruppo eterogeneo all’interno del quale si evidenziano capacità ed attitudini diverse. Nel corso degli anni , la fisionomia della classe ha avuto dei cambiamenti che in alcuni periodi si sono manifestati come difficoltà di percorso. Il lavoro programmato è stato svolto regolarmente durante l’anno scolastico. Gli obiettivi disciplinari sono stati globalmente raggiunti registrando anche una buona partecipazione. L’atteggiamento verso la disciplina è stato abbastanza disponibile e positivo permettendo, ad alcuni studenti, di acquisire maggior responsabilità ed autonomia. Gli interventi di recupero sono stati circoscritti e svolti in itinere. Le prove pratiche individuali hanno registrato miglioramenti a fronte di un effettivo impegno . I giochi di squadra, si sono svolti in un clima di condivisione registrando anche una rispettosa e civile collaborazione. Gli argomenti teorici trattati sono stati verificati con una prova scritta (simulazione terza prova). Milano 30/04/2014 DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. Docente R. Puglia A.S. 2013/2014 - Pag. 43 ALLEGATO 2 TRACCE DELLE SIMULAZIONI E GRIGLIE DI CORREZIONE Simulazione Prima Prova Esami di Stato a.s. 2013-2014 6 maggio 2014 DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 44 PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 45 TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Salvatore Quasimodo, Uomo del mio tempo Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte, - t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, carlinga, la parte centrale di un aereo, destinata a contenere gli come sempre, come uccisero i padri, come ucciserostrumenti di guida, l’equipaggio, i passeggeri e il carico. meridiane, strumenti di misurazione che servono a gli animali che ti videro per la prima volta. identificare la posizione di un bersaglio E questo sangue odora come nel giorno carro, carro armato. Quando il fratello disse all’altro fratello: persuasa, convinta, finalizzata. «Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace, il fratello... fratello, Caino disse ad Abele. tenace, persistente nel tempo. è giunta fino a te, dentro la tua giornata. o figli...padri, il poeta si riferisce alle nuove e future Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue generazioni le loro tombe... cuore, le tombe dei padri, per il male da essi compiuto, Salite dalla terra, dimenticate i padri: sono in una le loro tombe affondano nella cenere, condizione particolare, quasi maledetta. gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore. Salvatore Quasimodo, siciliano (1901-1968), collaboratore delle maggiori riviste letterarie del ventennio, insegnante di italiano al Conservatorio di Milano, fu premio Nobel nel 1959. Dopo una prima fase di poesia complessa e oscura (“ermetica”), nel dopoguerra si orientò in una direzione diversa, ritenendo che i poeti dovessero saper dialogare con gli altri uomini ed esprimere temi sociali. Questa poesia, inserita nella raccolta “Giorno dopo giorno” pubblicata nel 1947, riflette questo orientamento. Comprensione complessiva - Riassumi il contenuto del discorso poetico in circa 10 righe. Analisi 1- Il testo presenta numerose ripetizioni di singole parole e di espressioni. Individuale e commentale. 2- Nella poesia vi sono molte immagini e elementi concreti per comunicare l’idea di violenza. Individua e commenta. 3- Analizza e commenta le espressioni metaforiche degli ultimi 4 versi, spiegando adeguatamente quale messaggio esprime l’autore in questa parte conclusiva. 4- Che valore ed effetto ha l’uso della seconda persona singolare per rivolgersi all’uomo contemporaneo e descriverne i comportamenti? 5- Quale visione della scienza e del progresso emerge dalla lettura del testo (e in quali punti in particolare)? 6- Di che cosa è simbolo la figura di Caino e perché l’autore la utilizza parlando dell’uomo moderno? Approfondimenti e collegamenti 1- Uomo del mio tempo è scritta subito dopo la fine della seconda guerra mondiale: quanto conta ciò e perché rispetto ai temi della lirica? 2- Confronta questo testo con altre opere (poesie, romanzi, film, canzoni ecc.) che conosci che denunciano violenza e orrori dell’uomo e della storia contemporanei. TIPOLOGIA B - Redazione di un “saggio breve” o di un “articolo di giornale” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Senso e valore della poesia DOCUMENTI Ai poeti resta da fare la poesia onesta. Umberto Saba, da Quello che resta da fare ai poeti, 1912 Non chiederci la parola Non chiederci la parola che squadri da ogni lato l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco lo dichiari e risplenda come un croco perduto in mezzo a un polveroso prato: Ah l’uomo che se va sicuro, agli altri ed a se stesso amico, e l’ombra sua non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato muro! Non domandarci la formula che mondo possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. Eugenio Montale, da Ossi di seppia, 1925 Se mai un poeta ha un obbligo verso la società, è quello di scrivere bene. Essendo in minoranza, non ha altra scelta. Venendo meno a questo dovere, scivola nell’oblio. La società, d’altra parte, non ha alcun obbligo verso il poeta. La società, maggioranza per definizione, presume di avere altre opzioni che non leggere versi, per quanto ben scritti. Ma se trascura di leggere versi rischia di scivolare a quel livello di eloquio al quale una società diventa facile preda di un demagogo o di un tiranno. Questo è, per la società, l’equivalente dell’oblio: un tiranno, naturalmente, può tentare di salvare i propri sudditi da questo pericolo con qualche spettacolare bagno di sangue. Josif Brodskij, da Fuga da Bisanzio, 1987 Poesia significa in primo luogo libertà. Libertà e disobbedienza di fronte a ogni forma di sopraffazione o di annullamento della persona: di fronte a ogni forma di irreggimentazione o, peggio, di massificazione. La società in cui viviamo minaccia con sempre maggior pesantezza i più elementari diritti del singolo: minaccia la distruzione totale del privato (della persona), per ridurre gli individui a una somma di “consumatori”, ai quali – nell’imperante mercificazione anche di quelle che una volta venivano chiamate le aspirazioni spirituali – si vorrebbero imporre bisogni artificialmente creati per alimentare una macchina economica che trae a sé tutto il profitto, a pieno scapito d’ogni scelta interiore. Il poeta è il più deciso oppositore, per sua propria natura, di tale sistema. È il più strenuo difensore della singolarità, rifiutando d’istinto ogni parola d’ordine. E per questo, il sistema lo avversa, sia ignorandolo o fingendo d’ignorarlo, sia cercando di minimizzarne la figura con l’arma della sufficienza e dell’ironia. Giorgio Caproni, da Sulla poesia, 1984 Tri tri tri, fru fru fru, uhi uhi uhi, ihu ihu ihu. Il poeta si diverte, pazzamente, smisuratamente. Non lo state a insolentire, lasciatelo divertire poveretto, queste piccole corbellerie sono il suo diletto. Cucù, rurù, rurù cucù, cuccuccurucù! Cosa sono queste indecenze? Queste strofe bisbetiche? Licenze, licenze, licenze poetiche. Sono la mia passione. Farafarafarafa, Tarataratarata, Paraparaparapa, Laralaralarala! Sapete cosa sono? Sono robe avanzate, non sono grullerie, sono la… spazzatura delle altre poesie. Bubububu, fufufufu, Friù! Friù! Se d’un qualunque nesso son prive, perché le scrive quel fesso? E lasciatemi divertire! Bilobilobilobilo blum! Filofilofilofilofilo flum! Bilolù. Filolù. U. Abì, alì, alarì. Riririri! Ri. Lasciate pure che si sbizzarrisca, anzi, è bene che non lo Non è vero che non voglion dire, finisca, vogliono dire qualcosa. il divertimento gli costerà Voglio dire… caro: come quando uno si mette a cantare gli daranno del somaro. senza saper le parole. Una cosa molto volgare. Labala Ebbene, così mi piace di fare. falala eppoi lala… Aaaaa! e lalala, lalalalala lalala. Eeeee! Iiiii! Certo è un azzardo un po’ Ooooo! forte Uuuuu! scrivere delle cose così, A! E! I! O! U! che ci son professori, oggidì, a tutte le porte. Ma giovinotto, Ahahahahahahah! diteci un poco una cosa, Ahahahahahahah! non è la vostra una posa, Ahahahahahahah! di voler con così poco tenere alimentato Infine, un sì gran foco? io ho pienamente ragione, i tempi sono cambiati, Huisc… Huisc… gli uomini non domandano Huisciu… sciu sciu, più nulla Sciukoku… Koku koku, dai poeti: Sciu e lasciatemi divertire! ko ku. Come si deve fare a capire? Avete delle belle pretese, sembra ormai che scriviate in giapponese. Aldo Palazzeschi, da L’incendiario, 1910 2. AMBITO SOCIO-GIURIDICO ARGOMENTO: La pena di morte 1) “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona” (Art.3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, documento fondante dell’ONU, 1948) 2) Art. 27. […] Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte. Art 13 […] È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. (da Costituzione della Repubblica italiana 1948) 3) Dei delitti e delle pene rovesciava dalle fondamenta un intero sistema di pensiero della società. Desacralizzava il delitto penale, distinguendo una volta per tutte il delitto dal peccato, il danno dalla colpa, la pena dall’espiazione… E per questa via l’argomentazione dei Delitti e delle pene sfociava, fra l’altro, nel rigetto della pena di morte: non giusta, non necessaria e neanche utile. (Sergio Luzzatto, Il Sole 24 ore, 29/12/2013) 4) Se le leggi, invece di caratterizzarsi per un’efficace, calma, moderata severità, offrono il destro alla collera e alla vendetta, se fanno scorrere sangue che dovrebbero invece risparmiare e che comunque non hanno il diritto di spargere, se offrono allo sguardo del popolo scene crudeli e cadaveri straziati dalle torture, allora esse confondono nella mente dei cittadini il concetto del giusto e dell’ingiusto e fanno nascere in seno alla società feroci pregiudizi che a loro volta ne producono altri. L’uomo non è più per l’uomo una cosa così sacra; si ha un concetto meno alto della dignità umana quando la pubblica autorità si fa gioco della vita. […] State molto attenti a non confondere l’efficacia delle pene con l’eccesso di severità: l’una è assolutamente l’opposto dell’altra” (Robespierre: Discorso contro la pena di morte, 30 maggio 1791) 5) Nelle dispute relative alla pena di morte si assiste, di norma, allo scontro di due principi di giustizia o, meglio, di due diverse concezioni della pena: la retribuzione e la prevenzione. Nell’ottica della retribuzione, la pena si configura come reazione morale e giuridica al male che è stato commesso con il reato, alla cui gravità è proporzionato: si tratta, perciò, di un castigo morale e non di una vendetta. Secondo il principio di prevenzione, invece, lo Stato non restituisce male con male, semplicemente assicura la difesa della società dalla pericolosità degli autori dei reati, sforzandosi, mediante la pena, di impedire che soggetti socialmente pericolosi commettano altri reati. Per i fautori della pena di morte, infatti, essa svolgerebbe proprio una funzione preventiva nei confronti di ondate di criminalità organizzata, che rischierebbero di scompigliare il tessuto sociale di uno Stato (ad esempio, il gangsterismo, la mafia, il terrorismo). La pena di morte, inoltre, a loro avviso, placando il rancore delle vittime e dei loro parenti, attenuerebbe la tentazione di vendette private ed il ricorso a disordini sociali. Si aggiunga il fatto che l'eliminazione fisica, dunque definitiva, di un criminale eviterebbe il reiterarsi dei reati da parte dello stesso che, pur condannato, potrebbe ritornare in libertà beneficiando di condoni o di altri meccanismi previsti dalla legge; infine, anche sul versante strettamente economico, essa rappresenta un tipo di punizione molto meno gravoso di una lunga detenzione o dell'ergastolo, quindi conveniente alla società civile. (dal sito Volontariato internazionale per lo sviluppo) 6) Due considerazioni significative. Innanzi tutto è sempre possibile l’eventualità di errori giudiziari, che avrebbero come esito l’uccisione di un innocente. Uno studio dello Stanford Law Review ha documentato in questo secolo 350 casi di condannati a morte negli Stati Uniti, in seguito riconosciuti innocenti. Di questi 25 erano già stati giustiziati, mentre altri avevano già trascorso decenni in prigione. In secondo luogo, molti studi testimoniano come la pena di morte si configuri, nella realtà di molti Paesi, come uno strumento di discriminazione sociale, poiché ad essere giustiziati sono, in larga maggioranza, criminali che appartengono alle classi sociali più deboli, membri delle minoranze razziali, individui con un basso livello di scolarizzazione, soggetti con una vita familiare allo sbando, persone con reddito molto basso, a volte oppositori politici. (da Documentazione di Amnesty International) 7) Un'analisi delle percentuali di omicidi in paesi abolizionisti e mantenitori ha dimostrato che i paesi mantenitori hanno in genere una percentuale maggiore. Tale analisi prendeva in considerazione i cinque paesi abolizionisti ed i cinque paesi mantenitori con il maggior numero di omicidi. Confrontando i dati, l'analisi conferma che nei cinque paesi abolizionisti il tasso più alto di omicidi era 11.6 per 100.000 persone, mentre nei paesi mantenitori il tasso più elevato era 41.6 per 100.000 persone. Vi sono inoltre dati sulla criminalità di vari paesi che dimostrano come l'abolizione della pena di morte non comporti alcun aumento della criminalità. (da Documentazione di Amnesty International) 8) Il secondo meccanismo in base al quale si ritiene, da parte di chi è favorevole, che la pena di morte consegua la sua funzione preventiva è quello della moralizzazione della società attraverso la denuncia solenne dell'omicidio. In altre parole si ritiene cioè che la pena di morte abbia una forte influenza educativa sulla popolazione in genere, perché più di qualsiasi altra punizione, riflette il rifiuto e l'orrore della società per l'orrendo atto dell'uccidere. Così, mantenendo la pena di morte per il crimine più grave, la legge alimenta nella comunità una speciale avversione per l'omicidio e, in qualche modo, tende a prevenirlo (da Wikipedia) 3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Sul Novecento… DOCUMENTI Réné DUMONT (agronomo, ecologo): Per me il Novecento è stato solo un secolo di massacri e di guerre. Rita LEVI MONTALCINI (Premio Nobel per la Neurobiologia): Nel ‘900 ci sono state, nonostante tutto, rivoluzioni positive: penso all’emergere del quarto stato, penso alla donna che dopo secoli di repressione è riuscita a venire alla ribalta. Yehudi MENUHIN (musicista): Se dovessi caratterizzare il ventesimo secolo direi che ha suscitato le più grandi speranze che l’umanità abbia mai avuto e che ha cancellato tutte le illusioni, gli ideali. Severo OCHOA (Premio Nobel per la Fisica): Considero fondamentale il progresso scientifico, che nel XX secolo è stato veramente straordinario. Guardo l’incredibile sviluppo della medicina e penso alla scoperta degli antibiotici. L’evoluzione e il progresso scientifico a mio parere caratterizzano questo secolo. Leo VALIANI (storico): Il nostro secolo prova, dunque, che la vittoria degli ideali di giustizia e di eguaglianza è sempre effimera, ma, se si riesce a salvaguardare la libertà, si può, tuttavia, ricominciare da capo […] non bisogna disperare, neppure nelle situazioni più disperate. da P. Agosti, G. Borgese, Mi pare un secolo. Ritratti e parole di centosei protagonisti del Novecento, 1992 È delittuoso dimenticare le atrocità del secolo di Auschwitz, ma non è lecito scordare le atrocità commesse nei secoli passati senza che la coscienza collettiva se ne accorgesse e ne avesse rimorso. Claudio Magris, da Utopia e disincanto, 1996 Tendiamo tutti, soprattutto i media, a creare una specie d’isteria sulla nostra cattiva condizione. Si tratta di un mito. Nessuno dice mai che, nonostante l’aumento vertiginoso della popolazione, il mondo industrializzato ha sconfitto il problema della fame e che oggi per la maggior parte di noi, in questa parte del mondo, ci sono opportunità fisiche economiche e intellettuali che nessuno aveva mai avuto prima. Karl Popper, da Come io vedo il Duemila, 1998 La diffusione della cultura di massa, invece di appiattire le differenze individuali, le ha esaltate a dismisura: ciò che colpisce nei nostri vicini di casa o di treno, è l’eccentricità, la stravaganza, l’irrazionalità, l’imprevedibilità, la follia. Il mondo non è mai stato così divertente, così spettacolare. Non oso dire che sia diventato “migliore […] ma certo non è più disumano né più prevedibile né più meccanico di una volta; è sempre un caos di fantastiche possibilità, quello stesso intrico di splendore e di orrori, che ci costringe a rappresentarlo. Pietro Citati, da L’armonia del mondo, 1998 Troppo spesso la storia europea è stata scritta con finalità autocelebrative. Troppo spesso gli ammiratori della civiltà occidentale non fanno che lodare i valori della cristianità e della democrazia, gli avanzamenti delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, i successi in campo economico. A mio parere, un po’ di umiltà sarebbe doverosa. Norman Davies, da È possibile scrivere una storia d’Europa? in Corriere della Sera, 17/05/2000 Abbiamo occhi Abbiamo occhi ma non vediamo abbiamo orecchi e non udiamo: possibile memoria ma non tutti ricordiamo. Intanto ragazzi, adolescenti (la tenera carne del mondo) gridano - ammaestrati da noi adulti! – “viva la morte!”I capi brindano allo splendido avvenire. Ma non c’è avvenire. David Maria Turoldo, da Il grande male, 1987 DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 50 4. AMBITO SCIENTIFICO ARGOMENTO: La donazione di organi DOCUMENTI 1) Qualche giorno fa è arrivata a mia figlia, che sta per compiere ventun anni, una lettera riguardante la donazione degli organi, firmata dal presidente della Regione Piemonte. Anche se nella tua biografia di ragazza giovane non ci hai ancora pensato, e ti sembra una questione remota – dice la lettera – sappi che hai quattro volte più possibilità di avere bisogno di un trapianto rispetto alla probabilità di trovarti nella situazione di donare i tuoi organi. Riflettici, prendi una decisione, parlane con la tua famiglia (che sarà chiamata a testimoniare sulla tua volontà, o sarà consultata nel caso in cui tu non abbia preso una decisione in vita). C’è anche un tesserino, che, compilato, esprime la volontà del soggetto, e che si può tenere nel portafoglio; la propria scelta si può comunicare anche all’Aido (Associazione italiana per la donazione degli organi) o alla propria Asl. Le spiegazioni sono chiare e sintetiche: attraverso i trapianti di organi e tessuti è possibile salvare molte vite e curare svariate malattie diversamente non guaribili; l’espianto degli organi avviene quando la diagnosi di morte cerebrale è sicura, e non vi è alcuna possibilità di essere “depredati” dei propri organi quando si è ancora in coma o comunque non morti: se il cuore batte ancora, è solo per l’attività delle macchine. Gli organi non vengono venduti (il commercio degli organi è un atto criminale e perseguito dalla legge), e i costi del trapianto sono a carico del Servizio sanitario nazionale. Non è possibile stabilire a chi debba essere trapiantato un proprio organo: sono scelte che sono fatte in base alla lista d’attesa (che risponde al criterio dell’urgenza) e alla compatibilità clinica e immunologica tra donatore e ricevente. Il corpo dal quale sono prelevati gli organi è riconsegnato per il rito funebre non deturpato. Infine, tutte le religioni sono favorevoli alla donazione degli organi, vista come un atto profondamente etico. […] Apprezzereste, come io ho fatto, quest’opportunità per far riflettere i vostri figli sulla morte? (Marina Sozzi, Donazione degli organi, qualche perplessità?, Il fatto quotidiano, 11 marzo 2013) 2) Oggi, a fronte delle raffinate tecniche che permetterebbero di salvare molte persone in attesa di un organo, vi sono poche donazioni. In Italia esiste una legge, la n. 91 del 1999, “Disposizione in materia di prelievi e trapianti di organi e di tessuti”, che prevede un principio di silenzio/assenso (art. 4) in relazione al prelievo, e un’ampia campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, fin dalla scuola. Tuttavia, l’articolo 4 non è ancora in vigore, e valgono pertanto le norme “transitorie” (dopo 14 anni!!), secondo le quali il prelievo può avvenire solo nel caso in cui sia presente una esplicita dichiarazione di assenso da parte del potenziale donatore, oppure con il consenso dei congiunti. Il fatto è che purtroppo, in assenza d’informazione e sensibilizzazione, sovente gli organi vengono negati. Da un lato, c’è una forte resistenza a pensare, in vita e in salute, alla propria morte, come ben sanno i lettori di questo blog. Non si donano gli organi per la stessa ragione per cui non si fa testamento. E non se ne parla in famiglia, per evitare discorsi ritenuti “sgradevoli”. Quando poi, in assenza di dichiarazioni del potenziale donatore, si chiede ai parenti, ci si scontra con timori ancora maggiori. Nonostante l’irreversibilità della morte cerebrale, i congiunti faticano a vedere la morte del loro caro cui una macchina tiene il cuore e i polmoni in funzione. (www.sipuodiremorte) 3) Quali pregiudizi e obiezioni possono frenare le donazioni? I pregiudizi religiosi possono fortemente condizionare la pratica dei trapianti. La religione scintoista ad esempio impedisce ai giapponesi il prelievo degli organi perché ciò precluderebbe la possibilità della reincarnazione, e così quel paese che primeggia in tutto, è assai arretrato su questa frontiera della scienza medica. Un’altra obiezione potrebbe così essere formulata: è possibile che i medici possano considerare più gratificante da un punto di vista professionale fare i trapianti e che, quindi, possano essere condizionati nell’accertamento della morte cerebrale? Ciò non è assolutamente possibile sia perché l’accertamento di morte viene fatto da gruppi di medici diversi da quelli che trapiantano, sia perché per un rianimatore, che per primo rileva la morte cerebrale, è assai più gratificante “restituire alla vita” alla gente che non segnalare cadaveri. Ancora una possibile obiezione: la scelta del ricevente può essere condizionata da considerazioni di favore o di lucro? No perché avviene solo su criteri di compatibilità immunologica, sotto il controllo di più medici. (Ambrogio Aquino, presidente della sezione AIDO di Bari) 4) Bisognerebbe riflettere sulla complessa questione che si pone intorno all’opportunità di alcuni costosissimi trapianti di organi dal punto di vista di una giusta distribuzione delle risorse, considerando la loro limitatezza. E’ giusto spendere centinaia di migliaia di euro per un trapianto, a fronte delle molte carenze del Servizio Sanitario DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 51 Nazionale che riguardano migliaia di pazienti? Questione troppo intricata per essere affrontata in poche righe (un intervento su un blog) 5) La celebrazione del Vangelo della vita chiede di realizzarsi soprattutto nell’esistenza quotidiana, vissuta nell’amore per gli altri e nella donazione di se stessi. Al di là dei fatti clamorosi, c’è l’eroismo del quotidiano, fatto di grandi o piccoli gesti di condivisione che alimentano un’autentica cultura della vita. Tra questi gesti merita particolare apprezzamento la donazione degli organi compiuta in forme eticamente accettabili, per offrire una possibilità di salute e perfino di vita a malati talvolta privi di speranza (Papa Giovanni Paolo II) TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare la Shoah. Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni personali, scaturite dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film, da spettacoli teatrali o documentari. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati». Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita. Durata massima della prova 6 ore. E' consentito soltanto l'uso del dizionario italiano. E' consentito l'uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l'istituto prima che siano trascorse tre ore dall'inizio della prova. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 52 Griglia di valutazione della 1° prova (tipologia A: analisi del testo) CANDIDATO: DESCRITTORE Punti attribuiti Piano formale (massimo 4 punti) con numerosi e gravi errori con vari errori ma non troppo gravi semplice ma complessivamente corretta corretta ed elaborata, ricca 1 2 3 4 Comprensione (massimo 4 punti) Ha risposto alle richieste in modo: Insufficiente Lacunoso/impreciso Nel complesso sufficiente Completo ed approfondito 1 2 3 4 Analisi (massimo 4 punti) Ha risposto alle richieste in modo: Insufficiente Lacunoso/impreciso Nel complesso sufficiente completo e approfondito 1 2 3 4 Approfondimento e contestualizzazione (massimo 3 punti) Inadeguati/incongrui Sufficienti ricchi ed efficaci 1 2 3 PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLA PROVA DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 53 Griglia di valutazione 1° prova (tipologia B: articolo o saggio breve) CANDIDATO: Punti attribuiti DESCRITTORE A) Piano formale (massimo 15 punti) Livello morfologico-sintattico e lessicale non consegue l’intento comunicativo con numerosi e gravi errori con diffusi errori, non troppo gravi con sporadici errori, non troppo gravi semplice ma corretta corretta ed elaborata / ricca /personalizzata Struttura: chiarezza, coerenza logica, originalità nell’organizzazione del discorso gravemente insufficienti complessivamente molto scarse complessivamente sufficienti buone/efficaci B) Piano dei contenuti (massimo 15 punti) Coerenza rispetto al proprio titolo ed efficacia del titolo scelto insufficiente sufficiente ottima Comprensione e utilizzo dei documenti Entrambi errati complessivamente sufficienti comprensione corretta e utilizzo personale/originale Correttezza, ricchezza e approfondimento delle osservazioni gravemente insufficienti insufficienti sufficienti più che sufficienti buoni Efficacia complessiva del discorso ed apporti personali insoddisfacenti sufficienti buoni 1 2-3 4-5 6 7-8 9-10 1 2 3-4 5 1 2 3 1 2 3 1 2 3-4 5 6 1 2 3 PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLA PROVA (media del risultato A+B) DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 54 Griglia di valutazione della 1° prova (tipologia C : tema storico) CANDIDATO: Punti attribuiti DESCRITTORE A) Piano formale (massimo 15 punti) Livello morfologico-sintattico e lessicale -non consegue l’intento comunicativo -con numerosi e gravi errori -con diffusi errori, non troppo gravi -con sporadici errori non troppo gravi -semplice ma corretta -corretta ed elaborata / ricca / personalizzata Struttura: chiarezza, coerenza logica, originalità nell’organizzazione del discorso gravemente insufficiente complessivamente molto scarse complessivamente sufficienti buone/efficaci 1 2-3 4-5 6 7-8 9-10 1 2 3-4 5 B) Piano dei contenuti (massimo 15 punti) Sviluppo rispetto al titolo assolutamente non centrato parziale centrato ed esauriente Correttezza e ricchezza delle informazioni gravemente insufficienti insufficienti sufficienti buone 1 2-3-4 5-6 7-8 Efficacia complessiva del discorso e apporti personali insoddisfacenti sufficienti buoni 1 2 3 1 2 3-4 PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLA PROVA (media del risultato A+B) DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 55 Griglia di valutazione della 1° prova (tipologia D: tema di ordine generale) CANDIDATO: Punti attribuiti DESCRITTORE A) Piano formale (massimo 15 punti) Livello morfologico-sintattico e lessicale -non consegue l’intento comunicativo -con numerosi e gravi errori -con diffusi errori, non troppo gravi -con sporadici errori non troppo gravi -semplice ma corretta -corretta ed elaborata / ricca / personalizzata Struttura: chiarezza, coerenza logica, originalità nell’organizzazione del discorso gravemente insufficiente complessivamente molto scarse complessivamente sufficienti buone/efficaci B) Piano dei contenuti (massimo 15 punti) Sviluppo rispetto al titolo Assolutamente non centrato parziale centrato ed esauriente Correttezza, ricchezza e approfondimento delle osservazioni Gravemente insufficienti insufficienti sufficienti più che sufficienti buoni Efficacia complessiva del discorso ed apporti personali insoddisfacenti sufficienti buoni 1 2-3 4-5 6 7-8 9-10 1 2 3-4 5 1 2 3-4 1 2-3 4-5 6-7 8 1 2 3 PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLA PROVA (media del risultato A+B) DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 56 SIMULAZIONE II PROVA ESAMI DI STATO 2013/2014 14 Maggio 2014 “TECNOLOGIE E MPIANTI ALIMENTARI” CANDIDATO……………………………………… Seguendo uno degli schemi di produzione dell'olio d'oliva, il candidato deve: 1. Classificare e definire il prodotto dal punto di vista merceologico 2. IIlustrare i processi di produzione, descrivendo le varie fasi e gli impianti impiegati. 3. Descrivere la composizione delle materie prime e del prodotto finale 4. Individuare i punti critici di controllo e i rimedi opportuni 5. Descrivere i controlli analitici più ricorrenti 6. Rappresentare graficamente , seguendo la simbologia UNICHIM ,uno schema completo di processo per l’ottenimento del prodotto voluto, 7. Elaborare una relazione tecnica sulla rappresentazione grafica Durata della prova: 6 ore Materiale da utilizzare: Norme UNICHIM, matita, squadre, righelli, cerchiometri DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 57 GRIGLIA DI VALUTAZIONE N° RICHIESTE 1 Schema a blocchi riferito al processo richiesto dalla traccia 2 3 4 5 Relazione tecnica contenente le operazioni tecnologiche richieste. Caratteristiche merceologiche e chimiche della materia prima e del prodotto ottenuto. Schema grafico coerente con le richieste della traccia e con la relazione tecnica Controlli analitici sul prodotto chimici e microbiologici II PROVA SCRITTA PUNTEGGIO RIPARTIZIONE PUNTEGGIO MASSIMO 1 5 2 5 2 GIUDIZIO SINTETICO: PUNTEGGIO ASSEGNATO Schematizzazione corretta dal punto di vista grafico e concettuale, contenente almeno le operazioni fondamentali: 0,8 punti Schematizzazione completa anche delle operazioni complementari: 0,2 punti. Descrizione essenziale e corretta dal punto di vista concettuale: 3 punti. Approfondimento degli aspetti tecnologici e di quelli chimico/fisici: 1 punto. Descrizione completa ed esauriente, sviluppo organico e uso corretto del linguaggio tecnico: 1 punto.. Descrizione essenziale e corretta dal punto di vista concettuale: 1 punto. Descrizione completa ed esauriente: 0,5 punti. Sviluppo organico e utilizzo corretto del linguaggio tecnico: 0,5 punti. Schematizzazione corretta dal punto di vista grafico, coerente con la traccia, contenente almeno le apparecchiature fondamentali: 3 punti Schematizzazione completa anche nelle parti accessorie e nella strumentazione: 1 punto. Uso corretto della simbologia e delle proporzioni: 1 punto. Descrizione essenziale e corretta dal punto di vista concettuale : 1 punto. ______ ______ ______ ______ ______ ______ ______ _____ Descrizione corretta dei principi teorici su cui si basano i controlli: 1 punto. PUNTEGGIO VALUTAZIONE: TOTALE DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 58 I SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO 2013/2014 (COMPL.CHIMICA E ANALISI – INGLESE - MATEMATICA- STORIA data 6/2/2014 durata 3 ore DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 59 Simulazione della terza prova di Complementi e analisi chimica del 6 febbraio 2014 CANDIDATO................................................... Rispondi alle seguenti tre domande utilizzando un massimo di 10 righe. Descrivi il meccanismo della separazione cromatografica. Cosa rappresentano: il cromatogramma e il picco cromatografico? (fai un disegno come esempio) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… Schema di un GC; Principio di funzionamento della separazione in GC. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… Quale metodo di analisi si può impiegare nell’analisi del rame nei vini?. Illustra sinteticamente i passaggi compiuti nella determinazione. Qual l’origine della presenza del rame nel vino? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 60 SIMULAZIONE TERZA PROVA MATERIA: data 6/2/2013 classe VAT ENGLISH CANDIDATO: ………………………………………………. Answer the following questions using no more than 10 lines each one of them 1. Tell why milk considered a very nourishing food and what carbohydrates it contains …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… 2. Describe the main differences between with and red wines. ………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………….. 3. Tell about the effects of air pollution ………………………………………………………………………………………….. ….......................................................................................................................... DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 61 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA: MATEMATICA V SEZ. A TECNOLOGIE ALIMENTARI 06-02-14 CANDIDATO:................................................................................... Il candidato enunci il teorema della media: ipotesi, tesi, interpretazione grafica. Successivamente, calcoli la differenza tra il seguente integrale definito x x xdxe il valor medio della funzione integranda nell’intervallo indicato. 2 3 2 2 b Il candidato spieghi come si calcola un integrale improprio del primo tipo f (x)dxe quali 4 casi si possono presentare. Calcoli il seguente 8 x 2 dx , motivando il segno del risultato. 2 x 1 Il candidato consideri la funzione y e , ne tracci il grafico e calcoli la misura dell’area della parte di piano delimitata dal grafico stesso, dalle rette x= -1, x=1 e dall’asse delle ascisse. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 62 Simulazione terza prova 6 febbraio a.s. 2013/2014 classe VAT STORIA Docente: Annunziata Pedozzi Risposte aperte max 15 righe Le vicende diplomatico-militari in Italia dall’unità a Porta Pia. Perché Stati Uniti e Giappone si possono definire gli stati emergenti della fine del XIX secolo? La società europea dopo la mobilitazione di totale della I Guerra mondiale. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 63 2^ SIMULAZIONE TERZA PROVA (Matematica- Microbiologia-Diritto-Educazione Fisica) del 15 APRILE 2013 Materia: EDUCAZIONE FISICA Candidato Docente: R. Puglia Nome Classe 1. Nella pratica sportiva si possono verificare dei traumi all’apparato locomotore. Dopo averli elencati, scegli di approfondirne uno solo. (max 10 righe) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2. Partendo dalla definizione del DOPING, sottolinea gli aspetti negativi che influiscono sull’atleta e gli altri settori coinvolti. ( max 10 righe) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3. Come si classificano i muscoli in base alla struttura? (max 8 righe) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 64 SIMULAZIONE TERZA PROVA 15 aprile 2014 A.S. 2013/14 TIPOLOGIA B DISCIPLINA: Microbiologia Rispondere alle seguenti domande utilizzando un max di 10 righe 1. Quali sono i limiti della normativa riguardo alla CMS del latte pastorizzato? Quali m.o. resistono al trattamento di pastorizzazione? 2. Il latte crudo destinato al consumo diretto presenta una carica microbica, anche se non elevata. Quali sono le fonti di contaminazione più comuni? 3. Descrivere le caratteristiche morfologiche e fisiologiche dei m.o. utilizzati per la produzione dello yogurt DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 65 Istituto Superiore “M. Curie – Sraffa” Simulazione III prova di Diritto Rispondi alle seguenti domande utilizzando max 10 a disposizione. Illustra le scritture contabili obbligatorie a cui è tenuto l’imprenditore commerciale. ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ A quali condizioni può essere assunto un minore? ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ Illustra la posizione del lavoratore nel rapporto di lavoro subordinato. ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ E’ consentito l’uso del codice civile non commentato DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 66 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA: MATEMATICA 15-04-14 QUINTA SEZ. A T CANDIDATO: 1. Il candidato spieghi cos’è un’equazione differenziale, cosa si intende per soluzione e i tipi di soluzioni che è possibile trovare. Risolva e verifichi le seguenti: A B 5 2x 2x 2 x 1 y(2) 1 C y' 1 x 2 xy y' 2 y 3 y y ' 2 x 3 x 0 y (2) 1 2. Il candidato spieghi la differenza fra: integrale indefinito di una funzione, integrale definito di una funzione in un intervallo chiuso, calcoli i l valore dei seguenti integrali, successivamente scriva delle considerazioni sulla relazione che esiste fra il valore di questi integrali e la misura dell’area della parte di piano racchiusa dall’asse X e dal grafico della relativa funzione A 3 1 0 4 x 1 dx 4 B C 0 2 ( x 3x 2)dx 2 3 sin( x)dx 3 3. Il candidato risolva graficamente le seguenti disequazioni, dopo aver disegnato, in un piano cartesiano, il grafico delle curve coinvolte: A xy 10 0 B C y x 5x 6 2 DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. x2 9 y2 A.S. 2013/2014 - Pag. 67 DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 68 III ALLEGATO GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA CANDIDATO ……………………………… MATERIA ……………………………………. 1 Esercizio non svolto Esposizione Domanda 1 Esercizio svolto Correttezza Completezza Insuff. Suff. Buono Insuff. Suff. Buono Ottimo Insuff. Suff. Buono Ottimo 1 Insuff. 1 Suff. 2 Buono 3 Insuff. 1 -3 Suff. 4 Buono 5 Ottimo 6 Insuff. 1 -3 Suff. 4 Buono 5 Ottimo 6 Esercizio non svolto Esposizione Domanda 2 Esercizio svolto Correttezza Completezza 1 Esercizio non svolto - Insuff. 1 Suff. 2 Buono 3 Correttezza - Insuff. Suff. Buono Ottimo 1 -3 4 5 6 Completezza - Insuff. Suff. Buono Ottimo 1 -3 4 5 6 Esposizione Domanda 3 Esercizio svolto 1 2 3 1 -3 4 5 6 1 -3 4 5 6 DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 69 TOTALE IN QUARANTACINQUESIMI: …………………………………. GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA CANDIDATO ……………………………… MATERIE VOTO in 45 Materia1 Materia2 Materia3 Materia4 TOTALE VOTO FINALE IN 15 Il voto in quindicesimi è ottenuto dividendo la somma dei voti in quarantacinquesimi (voce “TOTALE” nella griglia) per 12 (numero dei quesiti). L’arrotondamento viene fatto per difetto per<0,5 e per eccesso per>=0,5. DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 70 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA – Analisi Chimica e complementi (punteggio massimo: 15) Indicatori 1) Pertinenza a quanto richiesto 2) Conoscenza dei contenuti 3) Correttezza nell’esecuzione, efficacia espositiva 4) Capacità di analisi, di sintesi. Descrittori Parziale Accettabile Completa Punteggi 1 2 3 Parziale Superficiale Accettabile Completa Ampia e approfondita Non corretta Approssimativa Accettabile Buona Ottima Limitata Adeguata 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. A.S. 2013/2014 - Pag. 71 Criteri di valutazione del colloquio CANDIDATO ………………………………………………………………………… ARGOMENTO A SCELTA DEL CANDIDATO (PUNTEGGIO 1-5) CONOSCENZE E COMPETENZE AREA DISCIPLINARE (PUNTEGGIO 1-15) (PUNTEGGIO 1-21) CAPACITÀ DI COLLEGAMENTO E APPROFONDIMENTO INTRADISCIPLINARE (PUNTEGGIO 1-3) PADRONANZA DELLA LINGUA ORALE, ESPRESSIONE, ESPOSIZIONE (PUNTEGGIO 1-3) Discussione degli elaborati (PUNTEGGIO 1-4) Tematica scontata e svolta in modo superficiale Tematica svolta in modo accettabile Tematica svolta in modo corretto e documentato Tematica svolta in modo documentato e approfondito Completamente inadeguate 1-2 3 4 5 1-2 Insufficienti 3-4 Lacunose 5-6 Superficiali 7-9 Sufficienti 10 Corrette e sicure 11-12 Ampie e articolate 12-13 Ottime 14-15 Impreciso – superficiale 1 Adeguata 2 Articolato e/o personale 3 Inadeguata/molto imprecisa 1 Semplice ma corretto 2 Preciso, articolato, vivace 3 Capacità di approfondimento e autocorrezione Scarsa 1-2 Sufficiente 3 Buona 4 …………./30 PUNTEGGIO TOTALE TABELLA DI CONVERSIONE DI DECIMI IN TRENTESIMI 1 2 3 4 5 6 10 1 26 7 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 27 28 29 30 DOCUMENTO DEL C.d.C. V A T.A. PUNTEGGIO ASSEGNATO 8 21 22 A.S. 2013/2014 - Pag. 72 9 23 24 25
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