pesa a domicilio con «servizio taxi »

pesa a domicilio con «servizio taxi
»
Anziani e mamme prenotano per telefono. Consegne
entro mezzogiorno. Nuove esigenze, le grandi catene si
attrezzano. E c'è chi gli acquirenti va a prenderli a casa
Eurospesa: prassi consolidata. All'Orvea distribuito
un questionario per sentire di cosa hanno bisogno
le nuove famiglie. Sait tra e-commerce e sperimentazioni
La nuova frontiera degli acquisti alimentari
Gardumi (Conad): 4 clienti diventano amici
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ANDREA TONASI
[email protected]
C'era una volta la spesa alimentare, fatta tutti i giorni, con combattimenti (gomito contro gomito) davanti al bancone dei
salumi e dei formaggi. A soccombere, davanti a «casalinghe-panzer», erano i bambini,
mandati a provéder da madri
impegnate. Poi arrivarono i numeri con prenotazione al display. Tagliando con il numeretto alla mano, tante le anziane, più esperte, capaci di passare comunque davanti a uomini e ragazzi imberbi. Ma da
qualche tempo sta tornando in
auge la spesa a domicilio, che
risolve tutto. Colpa o merito
delle vendite via internet, che
stanno prendendo piede soprattutto fra i giovani. E ora c'è
anche chi fa il servizio «taxi +
spesa». Della serie: ti vengo a
prendere a casa, ti porto in negozio, là acquisti quello che
vuoi acquistare e poi ti riaccompagno a casa». Una benedizione per chi ha problemi a
muoversi e non ha l'auto. A fare da «tassista» è Mariano Gardumi, del punto vendita Conad
di via Gramsci, quartiere di Gianna: realtà cittadina che si trasforma in «paese» (dove di solito i gestori di negozi di alimentari costruiscono un rapporto
stretto con i clienti). Anche a
Martignano l'omonimo super-
uuvspoa
mercato Conad di Renzo Facchinelli propone la spesa a domicilio. Ma il servizio taxi è una
novità assoluta. «Ci sono persone sole, che hanno bisogno
di aiuto - racconta Mariano Gardumi -. E non parliamo solo di
anziani. Per storia personale
conosco la disabilità e so quanto possa essere importante un
servizio di questo tipo». Il direttore del punto vendita spiega che tanti clienti vanno in negozio, fanno gli acquisti e poi
si fanno consegnare le borse a
casa. Altri prenotano al telefono, ma in tanti casi è proprio
Gardumi ad andare a prenderli, a portarli in negozio per poi
Cose così». Ma non c'è solo la
Conad. Le grandi catene si stanno attrezzando. Alla nuova
frontiera del commercio alimentare si stanno interessando anche i vertici dei supermercati Orvea. «Per il momento - ci
spiega un addetto - non siamo
ancora partiti ma stiamo facendo delle valutazioni tecniche.
Ai nostri clienti abbiamo chiesto di compilare dei questionari. Vogliamo capire se ne sentono il bisogno e, semmai, come fare le consegne».
«Campione» della spesa a domicilio è Graziano Tovazzi della rivendita Eurospesa di via Torre Vanga. «La proponiamo da
50 anni - racconta -. Si tratta di
un servizio che viene chiesto
riaccompagnarli. «Questo lo
soprattutto dalle persone un
facciamo da dicembre. Per il
po' avanti con gli anni, ma non
trasporto chiediamo un euro».
solo. In pratica chi è interessaRacconta che il servizio tradito viene da noi, compera, lascia
zionale di consegna a domicile borse in negozio e poi noi
lio è sempre più richiesto. Ogni
provvediamo alla consegna, ma
cliente spende dai 35 ai 40 euc'è anche chi prenota al teleforo/giorno per gli alimentari. In
no. La spesa media? Circa 50
via Gramsci lavorano in otto e
euro. Questo tipo di servizio
la spesa a domicilio rappresenpuò essere utile anche per i giota il 10% del mercato. «Sopra
vani. Anche i giovani si ammaun acquisto di 20 euro non si
lano... anche loro devono stapagano extra. Sotto i 20 euro
re a casa». E anche loro devoscatterebbe un "ticket" di un
no continuare a nutrirsi. Nei sueuro, che però "salta" se si tratpermercati Poli, altro colosso
ta di cliente fidelizzato. Ma il
dell'alimentazione in Trentino,
punto è che c'è tanta solitudilo shopping a casa non viene
ne nascosta e quando io entro
proposto. «Non ancora», ci vienelle case, qualcuno ti offre il
ne detto in vari punti vendita.
caffè e ti chiede di sistemare la
Ci si sta ragionando.
mensola in bagno o in cucina. _ -E. iLSait?Per Ja Coonerazione
È un servizio
che offriamo
da cinquant'anni
Graziano Tovazzi
ste il portale www.coopacasa.it,
gestito da Sait per conto della
Famiglia Cooperativa Atesina.
«Non ci sono grandi numeri, ma
il servizio esiste. Si tratta di
un'iniziativa di e-commerce. I
clienti mettono in un carrello
virtuale i prodotti che servono
loro». E se qualcuno non ha internet o non ha dimestichezza
con le nuove tecnologie (è il caso di tanti anziani), come si fa?
«Per loro esiste il numero verde. Si può parlare con un'operatrice, che - sempre davanti al
sito internet - su indicazioni del
cliente, carica il "carrello". Il
costo è di 3,60 euro». Fin qui il
commercio elettronico. Rimane l'offerta della consegna a domicilio «tradizionale». «Questa
è attiva presso tre punti vendita a Rovereto e a Madonna
Bianca, a Trento». I costi? Diversificati: 2,50 euro per i titolati di carta cooperazione, quindi per i soci, mentre gli altri pagano 3 euro».
cooperauone
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quella delle consegne rimane
una nicchia di mercato. Non ci
vengono forniti dati sui «servizi offerti dalle 70 famiglie cooperative».
Ma il direttore Luigi Pavana fa
sapere che «c'è grande attenzione». Ci viene ricordato che
ormai da una decina d'anni esi-
msm
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Noi proponiamo
l'e-commerce:
nicchia di mercato
Luigi Pavana
Meno lavoro, e precario