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Progetto giovani in scena 2014
Per il sostegno produttivo e promozionale di giovani
realtà emergenti operanti nella scena toscana e dei
nuovi linguaggi scenici di teatro.
biglietteria
posto unico non numerato
(prevendita on-line € 6,30)
€ 7,00
Seconda edizione del progetto promosso dalla
Fondazione Toscana Spettacolo e dal Teatro
Metastasio Stabile della Toscana, con il contributo
dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato, per
valorizzare le realtà emergenti dello spettacolo della
scena toscana. Giovani in Scena vuole consentire
ai giovani artisti del territorio di esprimere le loro
potenzialità promuovendone i lavori più recenti con
una rassegna nel mese di giugno presso il Teatro
Magnolfi di Prato dedicata ai loro spettacoli.
Anche quest’anno molte compagnie hanno risposto
all’avviso di selezione a conferma del bisogno di
teatro delle giovani generazioni. La maggior parte
delle proposte che sono state presentate sono
orientate verso tematiche legate all’attualità ma anche
al bisogno di ritrovare una propria identità. Terreno
comune è il linguaggio dove i generi si incontrano e
si contaminano: teatro di prosa, narrazione, teatro
musicale e teatro danza.
Giovani in Scena si conferma, quindi, un grandangolo
sul territorio per valorizzarne le peculiarità e proporle
a un pubblico allargato grazie a una distribuzione nei
teatri della regione.
ridotto under25
(prevendita on-line € 4,95)
€ 5,50
Tra le oltre trenta compagnie che hanno partecipato,
tre sono quelle individuate per l’edizione di
quest’anno: Vancaldes con Il calapranzi, ossadiseppia
con Crisis e Prospettiva Capaneo con Leonce e Lena.
Tre gruppi emergenti con diverse visioni, linguaggi e
interpretazioni della contemporaneità.
prevendita
a partire dal 13 maggio 2014
on line
http://ticka.metastasio.it
sconto del 10% su tutti i biglietti
Box Office Toscana
via delle Vecchie Carceri 1, Firenze
tel. 055 210804
Tabaccheria Bigi
via Bologna 77, Prato
tel. 0574 462310
Teatro Magnolfi
presso la biglietteria un’ora prima
dell’inizio dello spettacolo
via Gobetti 79, Prato
tel. 0574 442906
Fondazione Toscana Spettacolo
Teatro Metastasio Stabile della Toscana
in collaborazione con Assessorato alla Cultura Comune di Prato
PROGETTO
GIOVANI IN SCENA
2014 seconda edizione
Teatro Magnolfi - Prato
Un’opportunità per queste compagnie di avere a
disposizione un luogo - il Teatro Magnolfi di Prato dove provare e mettere in scena le loro performance,
con la prospettiva di entrare nella programmazione
della prossima stagione teatrale toscana.
www.fts.toscana.it
www.metastasio.it
venerdì 6 giugno, ore 21.30
sabato 7 giugno, ore 21.30
domenica 8 giugno, ore 21.30
Vancaldes
IL CALAPRANZI
The wondering waitress
Primo studio
ossadiseppia
ΚΡÍΣΙΣ (CRISIS)
Indagine su un corpo al di
sopra di ogni sospetto
Prospettiva Capaneo
LEONCE E LENA
di Harold Pinter
regia Mila Vanzini
con Roberta De Stefano, Claudia Caldarano
luci Elena Piscitilli
produzione Vancaldes/Teatro Il Grattacielo con il
sostegno di Armunia
drammaturgia Debora Mattiello
regia Cristina Gardumi, Debora Mattiello
con Debora Mattiello, Cristina Gardumi, Paolo Cioni
disegni, scene e costumi Cristina Gardumi
produzione ossadiseppia
Un Calapranzi tutto al femminile, ma senza
stravolgimenti drammaturgici. Così si presenta questa
nuova edizione del testo di Pinter interpretato da
due giovani attrici. Il male esiste, sembra essere
governato da qualcuno sopra di noi. In realtà è
annidato in noi stessi e non accetta domande né
rilascia risposte: si impone e colpisce. Per questo
le domande, le continue domande che pone Gus,
sono destinate a restare senza risposta. La crisi di
Gus nasce dal bisogno di confrontarsi, di sentire
forse quella pietà comune a tutti gli esseri umani.
Ben, l’altro personaggio di questa storia, risponde col
silenzio, trincerandosi dietro al giornale o giocandolo
d’anticipo per commentare ad alta voce ripugnanti fatti
di cronaca. E laddove ciò non sia sufficiente a zittire
il compagno, Ben usa la violenza per affermare la
propria predominanza e che da sola deve bastare a
chiudere ogni dubbio.
durata: 40’
Lo spettacolo di Debora Mattiello, che torna in Italia
dopo una lunga esperienza all’estero, è ambientato in
un metaforico condominio, in cui si svolge un’indagine
sull’assassinio della signorina Speranza. L’ispettore
Sventraveritas e la portinaia Onoria, che investigano
solerti sugli alibi e i moventi degli altri condomini,
amano talmente tanto la verità da inventarla, fino
ad arrivare al punto in cui tutti sembrano essere
colpevoli. I sospettati sono sclerotizzati nel loro
plausibile movente, tutti desiderosi di una vita bella
in un corpo sano, amato e amorevole; tutti mancanti,
inquieti, malati. Eliminare l’oggetto del desiderio o
stigmatizzare l’odio verso l’estraneo li può salvare?
Colpevolisti, innocentisti, qualunquisti fatevi avanti.
Chi ha ucciso la signorina Speranza?
Articolandosi come un giallo, la pièce indaga le pieghe
dell’animo umano: la ricerca sul mistero dell’omicidio
prende la forma di un racconto attorno al corpo
morto, fisicamente presente, come unico elemento
scenografico, al centro della scena. E alla crisi da
esso innescata.
durata: 1h 15’
liberamente tratto da Leonce e Lena
di Georg Büchner
drammaturgia Lorenza Guerrini
regia Matteo Cecchini
con Matteo Cecchini, Francesco Dendi,
Stefania Spinapolice, Valentina Cipriani,
Lorenza Guerrini, Antonella Miglioretto,
Alessandro Conti
produzione Prospettiva Capaneo
Leonce e Lena di Georg Büchner è uno dei capolavori
indiscussi della drammaturgia mondiale. Si tratta
di una commedia ottocentesca dove il dolore è
celato da un sorriso beffardo e pungente suscitato e
rivolto all’essere umano, alla sua stoltezza, alla sua
incoscienza. Principe lui, principessa lei, entrambi,
separatamente (non essendosi mai visti), fuggono
prima del loro matrimonio concordato. S’incontrano e
si innamorano per caso, per poi decidere di tornare
al proprio destino, inconsapevoli di essere uno il
promesso sposo dell’altra. L’umanità convive da
sempre con la profonda paura che il suo essere
venuto al mondo sia solo frutto del caso, sperando
di trovare un senso nel fare, nel possedere o peggio
nel dimostrare. Questo è lo stato di cui Leonce si fa
carico. Simbolo già quasi due secoli fa di quello che
poi saremmo diventati: giovani già vecchi, senza un
futuro, senza prospettive, senza sogni. I rapporti,
i valori, i simboli, le religioni, i miti, tutto ciò che da
sempre è riuscito a dare un significato a questa
misera vita è stato depauperato della sua forza e della
sua valenza.
durata:1h 15’