Galante_Introduzione GEA

Introduzione al Green Energy AuditTM
La diagnosi energetica per la sostenibilità ambientale del
patrimonio edilizio esistente
Prof. Arch. Ph.D. Annalisa Galante – Dipartimento ABC - Politecnico di Milano
Prof. Annalisa Galante –
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PROCEDURA GREEN ENERGY AUDIT
Schema metodologico
Acquisizione delle informazioni di base
Strumenti e procedure di rilievo in campo
Valutazione del miglioramento delle prestazioni
Definizione del Green Energy Plan
Audit termografico
Simulazione dinamica (con Energy Plus)
Green Energy Audit e LEED
Valutazione del ciclo di vita degli investimenti;
Valutazioni economiche degli interventi
Schemi contrattuali
Misure di contenimento delle risorse (circa 120 schede)
Audit Check-List (45 moduli)
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ARGOMENTI TRATTATI
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INQUADRAMENTO E IMPOSTAZIONE METODOLOGICA
Aspetti generali del Green Energy Audit
Definizione dei livelli operativi
Approccio metodologico e aspetti organizzativi
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Aspetti generali del
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ENERGY AUDIT
5
LE MOTIVAZIONI
Gli impianti non garantiscono comfort ambientali accettabili
I consumi energetici e di risorse sono rilevanti
Gli impianti devono essere sostituiti
Sono in programma interventi di riqualificazione dell’involucro
La certificazione energetica ha evidenziato una qualità energetica scarsa
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5
LA DEFINIZIONE DEL PIANO OPERATIVO
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AUDITING CONCETTI GENERALI
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Il termine Audit definisce una attività di valutazione di un’organizzazione, di un processo, di un
progetto o di un prodotto. L’attività di audit, detta auditing, è mirata ad accertare la validità e
l’affidabilità delle informazioni raccolte e nel contempo si configura anche come una verifica del
sistema di controllo interno.
L’auditing non è una attività fine a se stessa ma ha uno scopo ben preciso: utilizzare le
informazioni raccolte per raggiungere un miglioramento che può essere definito in vari modi in
funzione del campo di applicazione: migliori prestazioni, riduzione dei costi, maggiore sicurezza o,
più in generale, un miglioramento della qualità globale.
Questo strumento non è semplicemente una chiave di lettura di un qualcosa che esiste, una sua
interpretazione o al limite una evidenza delle cose che non vanno ma è un qualcosa di più. L’indagine
e la valutazione, passaggi essenziali e fondanti di tutta l’attività, si devono poi trasformare in
suggerimenti e indicazioni concrete che portino ad un miglioramento tangibile. L’Auditing, quindi,
deve essere considerato un processo.
Per valutare questo miglioramento è necessario definire degli obiettivi. Il raggiungimento o meno di
questi obiettivi naturalmente è vincolato a diversi fattori a cominciare da quelli economici: il
miglioramento dell’organizzazione, del processo, del progetto o del prodotto rimane comunque un
elemento irrinunciabile dell’auditing.
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IL PROGRAMMA DI AUDIT
Flusso di processo per la gestione di un programma di Audit (fonte: EN ISO 19011:2002)
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AUDITING: I PRINCIPI
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Secondo la EN ISO 19011-2002 l’attività di Audit è fondata su un certo numero di principi, che si riferiscono
all’Auditor, il rispetto dei quali è un prerequisito per fornire conclusioni dell’Audit pertinenti e sufficienti e per
assicurare che auditor diversi, operando indipendentemente l’uno dall’altro, pervengano a conclusioni simili
in circostanze simili:
Comportamento etico: il fondamento della professionalità.
Fiducia, integrità, riservatezza e discrezione sono essenziali per l’attività di audit.
Presentazione imparziale: l’obbligo di riportare fedelmente e con precisione.
Le risultanze, le conclusioni ed i rapporti di audit riflettono fedelmente ed accuratamente le attività di
Audit. Vengono riportati gli ostacoli significativi incontrati durante l’audit e le opinioni divergenti non
risolte tra il gruppo di audit e l’organizzazione oggetto dell’Audit.
Adeguata professionalità: l’applicazione di accuratezza e di discernimento nell’attività di audit.
Gli Auditor pongono un’attenzione di livello adeguato all’importanza del compito che essi svolgono e
alla fiducia riposta in loro dai committenti dell’audit e dalle altre parti interessate. È fondamentale che
essi posseggano le competenze necessarie.
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AUDIT, un processo indipendente e sistematico
Indipendenza: la base per l’imparzialità dell’audit e l’obiettività delle sue conclusioni.
Gli auditor sono indipendenti dall’attività oggetto dell’audit e sono liberi da pregiudizi e conflitto
d’interesse.
Gli auditor conservano uno stato di obiettività di pensiero durante il processo dell’audit per
assicurare che le risultanze e le conclusioni dell’audit siano basate solo sulle evidenze dell’audit.
Approccio basato sull’evidenza: il metodo razionale per raggiungere conclusioni dell’audit affidabili e
riproducibili in un processo dell’audit sistematico.
Le evidenze dell’audit sono verificabili. Esse si basano su campioni di informazioni disponibili,
poiché un audit è effettuato in un periodo di tempo limitato e con risorse limitate. L’uso appropriato del
campionamento è strettamente connesso con il livello di confidenza che può essere riposto sulle
conclusioni dell’audit.
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ENERGY AUDIT
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Quando l’oggetto dell’Audit sono degli edifici, degli impianti ad essi collegati, delle
infrastrutture produttive e lo scopo è quello di ridurre il consumo di energia primaria
da origine fossile si fa riferimento all’Energy Audit.
“l’Energy Audit è una procedura sistematica per ottenere una adeguata
conoscenza dei profili dei consumi energetici esistenti di un edificio o
gruppo di edifici, di una struttura industriale e un servizio privato o pubblico,
allo scopo di identificare e quantificare in termini di convenienza economica
opportunità di risparmio energetico e il rapporto di ciò che è emerso”
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ENERGY AUDIT
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Questa definizione evidenzia i quattro elementi che
caratterizzano un Energy Audit a prescindere dalla modalità
operativa adottata:
La conoscenza dei profili dei consumi di
energia del sistema indagato;
L’individuazione delle possibili misure di
contenimento dei consumi;
La valutazione di tali misure sulla base di una
logica costi/benefici;
L’attività di reporting ossia la restituzione
analitica del lavoro fatto.
Flusso di processo semplificato per un Energy Audit
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GREEN ENERGY AUDIT
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Il Green Energy Audit non si limita a fornire strumenti e metodi per ridurre i consumi di energia ma
si pone un obiettivo ben più importante: contribuire ad un miglioramento globale della sostenibilità
dell’edificio.
ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL GREEN ENERGY AUDIT
Nella definizione dei possibili interventi di retrofit non si considerano solo misure che concorrono alla riduzione delle
risorse energetiche, ma tutte le misure che portano ad una riduzione dei consumi di risorse.
L’Auditor, nel momento in cui seleziona una misura, si deve informare su come questa misura possa influire sui criteri
premianti contenuti nello schema di certificazione ambientale di riferimento che nel nostro caso abbiamo assunto
che sia il LEED (Leadership in Energy and Environmental Design);
I criteri di scelta degli interventi possono essere indirizzati fin dall’inizio a partire da questi indicatori: l’Auditor quindi si
può porre due obiettivi: il primo è quello di massimizzare le prestazioni energetiche, il secondo è quello di
massimizzare la qualità ambientale (o un mix dei due);
Nella definizione delle misure si da ampio spazio a tutte quelle tecnologie a consumo zero, ad esempio le tecnologie
impiantistiche che sfruttano le fonti energetiche rinnovabili come solare termico, solare fotovoltaico e biomassa;
Nella definizione delle misure si da ampio spazio a tutte le soluzioni naturali che possono contribuire al controllo
climatico e illuminotecnico dell’edificio, come ad esempio tetti verdi, facciate verdi, sistemi di ombreggiamento
naturale, sistemi solari passivi e sistemi di daylighting.
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DEFINIZIONI
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Energy Audit
procedura sistematica volta a fornire una adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un
edificio o gruppo di edifici, di una attività e/o impianto industriale o di servizi pubblici o privati, ad
individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi - benefici e riferire in
merito ai risultati.
Energy Auditor
soggetto individuale o organizzazione in possesso delle competenze tecniche e organizzative necessarie
per condurre un Energy Audit.
Green Energy Audit
a differenza dell’Energy Audit questa procedura si pone anche l’obiettivo di individuare le azioni che
possono migliorare la sostenibilità globale dell’edificio, dell’impianto o del sistema oggetto dell’indagine.
Green Energy Auditor
soggetto individuale o organizzazione che, oltre ad avere i requisiti dell’Energy Auditor ha anche le
competenze sui protocolli di certificazione ambientale internazionali (ad esempio LEED, BREEAM, ecc.)
e quindi è in grado di effettuare una valutazione dei possibili miglioramenti della sostenibilità dell’edificio,
dell’impianto o del sistema oggetto dell’indagine.
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GREEN ENERGY AUDIT - LEED®
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La certificazione LEED 2009 per le nuove costruzioni e le
ristrutturazioni è aggiudicata in accordo con la seguente scala di
valutazione:
-
Base: 40-49 punti conseguiti;
Argento: 50-59 punti conseguiti;
Oro: 60-79 punti conseguiti;
Platino: 80 e più punti conseguiti.
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GREEN ENERGY AUDIT - LEED®
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La somma dei prerequisiti e dei crediti correlati alle
misure che possono riguardare il Green Energy Audit,
considerando la somma delle categorie ambientali
- Energia e atmosfera,
- Gestione delle acque
- Qualità ambientale interna
pesano per il 60%, percentuale che può aumentare se
si considera che le altre categorie, Materiali e risorse e
Sostenibilità del sito, hanno al loro interno dei crediti
ai quali possono concorrere le misure da prevedere nel
Green Energy Audit (per esempio la scelta dei materiali
o la realizzazione di coperture verdi o
riflettenti).
Prerequisiti e crediti per le diverse
categorie ambientali con i relativi punti
nella versione LEED 2009
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GREEN ENERGY AUDIT - LEED®
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GREEN ENERGY AUDIT - LEED®
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GREEN ENERGY AUDIT - LEED®
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GREEN ENERGY AUDIT - LEED®
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LEED NC è il prodotto che
fornisce gli standard e i requisiti
prestazionali per la certificazione
di edifici di nuova edificazione e le
grandi ristrutturazioni.
Esso coinvolge sia la fase di
progetto che la fase di
costruzione.
Prerequisiti e Crediti sono suddivisi in paragrafi:
1. Finalitá (principale obiettivo)
2. Requisiti (specifica i criteri)
3. Benefici e tematiche da considerare
4. Crediti correlati
5. Riassunto degli standard di riferimento (normative)
6. Implementazione
7. Scadenze temporali
8. Calcoli
9. Guida alla documentazione
10. Esempi
11. Prestazione esemplare
12. Variazioni regionali
13. Risorse
14. Definizioni
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Definizione dei livelli operativi
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I LIVELLI OPERATIVI
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I LIVELLI OPERATIVI – WALKTHROUGH AUDIT
Il Walk-Throught Audit rappresenta un primo livello di approccio all’auditing energetico. La fase di rilievo
sul campo si limita ad un solo sopralluogo o più raramente a più sopralluoghi ma solo nel caso in cui
l’edificio o la infrastruttura siano complessi.
La fase del sopralluogo è comunque preceduta da una fase di raccolta delle informazioni che vengono
richieste al committente prima: il sopralluogo quindi assume una duplice funzione:
confrontarsi con il committente o con la struttura cui sono affidati la gestione e la manutenzione degli
impianti per chiedere integrazioni alla documentazione fornita (in genere si prevedono due incontri,
uno prima del sopralluogo e uno alla fine del sopralluogo);
prendere diretta visione dei componenti e dei sistemi edilizi individuando le aree di inefficienza sulle
quali è possibile intervenite e verificare in prima approssimazione quali azioni di miglioramento
possono essere attuate, ossia se esistono dei vincoli tecnici.
Una volta raccolti i dati questi devono esser elaborati: la restituzione è un report sintetico con
l’individuazione delle inefficienze impiantistiche e gestionali, una prima lista di interventi, infine
indicazioni sull’opportunità approfondire ulteriormente l’Audit.
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I LIVELLI OPERATIVI – STANDARD AUDIT
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Nelle procedure dello Standard Audit si approfondiscono le caratteristiche tecniche, prestazionali e
gestionali dell’edificio o dell’infrastruttura oggetto dell’indagine, effettua dei rilievi di dettaglio delle
caratteristiche edilizie ed impiantistiche e quasi sempre comprende delle verifiche prestazionali
attraverso campagne di monitoraggio.
Nello Standard Audit si raccolgono quindi molte più informazioni, tutti elementi che, unitamente ai
consumi energetici storici degli anni precedenti, mediamente da tre a cinque, servono per elaborare un
bilancio energetico o baseline, sulla base del quale si dovranno poi effettuare tutte le simulazioni che
porteranno a stimare la bontà dell’intervento in termini di miglioramenti prestazionali.
Le simulazioni non necessariamente dovranno riguardare l’intero edificio. Nel caso ad esempio in
cui si decida di proporre la sostituzione dei serramenti, la valutazione del risparmio potrà riguardare i
benefici che quel particolare intervento genera, così come se l’intervento prevede la sostituzione delle
lampade ad incandescenza con lampade a basso consumo si dovranno effettuare delle valutazioni
mirate sul risparmio di energia elettrica corrispondente.
I modelli di calcolo utilizzati per ciascuna delle misure sono modelli semplici, nel caso in cui ci siano
in gioco degli scambi di calore si ipotizza ad esempio il regime stazionario. Se ci riferisce ad un solo
specifico intervento, il risparmio netto di energia viene stimato come differenza tra il consumo prima
dell’intervento ed il consumo dopo l’intervento. Un calcolo di potenza, quindi, che però deve tenere
conto delle modalità reali di funzionamento del sottosistema o del componente.
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I LIVELLI OPERATIVI – SIMULATION AUDIT
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Questo tipo di Audit considera tutti gli elementi contenuti nello Standard Audit ma con la differenza
che le valutazioni prestazionali energetiche prima e dopo gli interventi riguardano necessariamente
tutto l’edificio e utilizzano modelli di simulazione dinamica.
I modelli di simulazione dinamica nascono sempre negli Stati Uniti dove vengono utilizzati non solo
negli ambiti universitari o legati alla ricerca, ma come strumenti utili per supportare le scelte
concrete. DOE2, TRNSYS (TRaNsient Systems Simulation program), BLAST, EnergyPlus sono le
sigle che identificano i modelli più utilizzati, altri modelli sono stati proposti, in ambito europeo, ma
con una diffusione più limitata.
Per edifici complessi, che poi sono l’ambito nel quale si opera con questi modelli, la quantità di
informazioni è notevole ed i tempi di elaborazione, nonostante la crescita esponenziale delle
potenze di calcolo dei computer, può essere lunga, da parecchie ore a qualche giorno.
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IL SISTEMA QUALITA’
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ENERGY AUDIT E CERTIFICAZIONE ENERGETICA
Certificazione Energetica
Dati di ingresso
Tipo di
valutazione
Scopo della valutazione
Uso
Clima
Edificio
Di progetto
(Design Rating)
Standard
Standard
Progetto
Standard
(Asset Rating)
Standard
Standard
Reale
Adattata all’
utenza
(Tailored
Rating)
In funzione dello scopo
Reale
Energy Audit
Permesso di costruire
Certificazione
energetica
Certificazione
energetica
Ottimizzazione,
Validazione, Diagnosi e
programmazione
interventi di
riqualificazione
Fonte: UNI TS 11300 - 1
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Approccio metodologico e aspetti organizzativi
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IMPOSTAZIONE METODOLOGICA
Flusso di processo
del Green Energy Audit
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ASPETTI ORGANIZZATIVI
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Il Green Energy Audit, a prescindere dal livello operativo stabilito, non nasce dall’improvvisazione ma deve essere
accuratamente programmato tenendo conto di esigenze di carattere sia tecnico che soprattutto organizzativo.
La rilevazione delle condizioni di funzionamento operative dovrà essere fatta all’interno della stagione di
esercizio: una diagnosi finalizzata a comprendere inefficienze impiantistiche o gestionali dell’impianto di
climatizzazione invernale risulterebbe poco efficace se fatta durate la stazione estiva durante la quale non
sarebbe possibile effettuare alcun tipo di rilevazione strumentale.
Molte attività possono essere però eseguite anche al di fuori della stagione:
- l’acquisizione della documentazione tecnica;
- l’acquisizione delle informazioni relative ai consumi;
- tutti i sopralluoghi necessari per completare le informazioni acquisite attraverso la documentazione.
L’esecuzione dell’Audit per quanto riguarda gli apparati elettrici, ad esempio l’impianto di illuminazione, è
svincolata dalla stagionalità salvo i rilievi degli assorbimenti elettrici relativi alle apparecchiature asservite alla
climatizzazione (pompe di calore, macchine frigorifere, ausiliari, ecc.).
Possono essere fatte a tavolino tutte le attività di implementazione delle informazioni sui modelli di
simulazione, i preventivi, le valutazioni economiche e la redazione dei report di diagnosi.
Una programmazione complessiva delle attività è comunque legata alla stagionalità ed è per questo che, se si
vogliono ottenere delle informazioni in tempi rapidi, e magari rendere operativi gli interventi di riqualificazione, è
necessario tener conto del periodo temporale.
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DEFINIZIONE DEL CONTRATTO
Schema di una procedura per
la definizione del contratto
tra Auditor e Committente
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INFORMAZIONI DA ACQUISIRE
Tipologia
Caratteristiche
dell’edificio
Caratteristiche
degli impianti
Modalità di
gestione
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Descrizione
inquadramento urbanistico dell’edificio dal quale si possano evidenziare orientamenti delle diverse facciate
e presenza di altri edifici che possano generare delle ombre;
dimensioni degli elementi che costituiscono l’involucro opaco (pareti esterne, pareti confinanti verso locali
a temperatura differente o non riscaldati, basamenti, coperture);
caratteristiche termofisiche degli elementi che costituiscono l’involucro (stratigrafie delle strutture);
dimensioni degli elementi che costituiscono le parti trasparenti (finestre, lucernari, ecc.);
caratteristiche termofisiche degli elementi che costituiscono le parti trasparenti (tipologia dei vetri, tipologia
dei telai, presenza eventuale di cassonetti, schermature, aggetti, ecc.).
classificazione degli impianti presenti in funzione della tipologia;
ubicazione delle centrali tecnologiche e layout generale con la mappatura delle principali dorsali di
collegamento;
individuazione dei contatori energetici (energia elettrica e gas) e dei contatori idrici all’interno della
planimetria generale;
individuazione delle zone termiche all’interno dell’edificio;
individuazione dei terminali scaldanti associati alle diverse aree climatizzate;
costruzione e/o verifica degli schemi funzionali impiantistici;
caratteristiche dei componenti impiantistici.
tipologia del contratto
modalità operative
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GLI STRUMENTI PER LE
GRANDEZZE
Grandezza da rilevare
Caratteristiche edificio
Rilievi di facciate
Dimensioni (superfici, volumi spessori pareti)
Orientamento superfici
Temperatura superficiale pareti (puntuale)
Temperatura superficiale pareti (mappatura)
Conduttanza pareti
Caratteristiche impianti termici
Rendimento di combustione
Temperature superficiali componenti (puntuale)
Temperatura superficiale componenti (mappatura)
Temperatura fluidi
Portata d’aria bocchette
Caratteristiche impianti elettrici
Efficienza rete
Assorbimento elettrico
Corrente elettrica
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Strumenti
Apparecchio fotografico digitale
doppio metro, metro a nastro, metro digitale
bussola
termometro all’infrarosso
termocamera
termoflussimetro
analizzatore di combustione
termometro all’infrarosso
termocamera
termometro
anemometro
analizzatore di rete
wattmetro
amperometro
Correlazione tra le grandezze da rilevare e gli strumenti da utilizzare
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GLI STRUMENTI PER EFFETTUARE I RILIEVI
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Doppio metro
Metro digitale
Binocolo
Corda metrica
Foto digitale
Processi di raddrizzamento di una immagine
fotografica digitale (fonte: immagine Cadlandia.com)
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GLI STRUMENTI PER I PARAMETRI
AMBIENTALI
Parametri ambientali da rilevare
Strumenti
Comfort termoigrometrico/ qualità dell’aria
Temperatura dell’aria
termometro
Temperatura superficiale pareti (puntuale)
termometro all’infrarosso
Temperatura superficiale pareti (mappatura)
Termocamera all’infrarosso
Infiltrazioni d’aria
Blower Door, termocamera all’infrarosso
Velocità del’aria
anemometro
Umidità relativa
psicrometro
Rinnovo dell’aria
misuratore di CO2
Comfort globale
centralina microclimatica
Comfort illuminotecnico
Illuminamento
luxmetro
Luminanza
illuminanzometro
Correlazione tra i parametri ambientali da rilevare e gli strumenti da utilizzare
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GLI STRUMENTI PER MISURARE I
PARAMETRI AMBIENTALI
Analizzatori di combustione
Termometri
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Anemometri
Misuratori di portata
Luxmetri
Termoigrometri
Analizzatori di rete
Spessivetri
Analizzatori di CO2
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Endoscopi
AUDIT TERMOGRAFICO
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37
MONITORAGGIO DEI CONSUMI
38
Fonte: documentazione tecnica HOBO Onset
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MONITORAGGIO DEI CONSUMI
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I CONSUMI ENERGETICI – BILANCIO ANNUALE
Consumi termici
Consumi elettrici
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I CONSUMI ENERGETICI – BILANCIO MENSILE
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42
I CONSUMI ENERGETICI – BILANCIO MENSILE
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PARAMETRIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI:43
I BENCHMARK
La parametrizzazione delle prestazioni energetiche di un edificio attraverso i benchmark
costituisce un punto di partenza buono sia per l’Energy Audit che per l’ottimizzazione della
gestione, nella definizione di target di migliore efficienza sulla base dei quali programmare le
azioni.
Lo scopo dei benchmark è normalmente quello di comparare il consumo energetico (o un
consumo di risorse) di un edificio con un set di altri edifici similari. Il confronto si può
basare sui consumi energetici complessivi, ossia elettrici o termici, ma si può basare anche su
consumi energetici parziali, ad esempio quelli che si riferiscono alla sola illuminazione, alla sola
climatizzazione estiva o alla sola produzione di acqua calda sanitaria.
I benchmark consentono anche di monitorare in modo semplice ed efficace il progresso di
determinate azioni o strategie e di individuare in tempo quegli edifici, quelle parti di edificio o
quegli impianti (intesi come servizi) che necessitano di ulteriori sforzi per ridurre i consumi
energetici o i consumi di altre risorse.
Generare dei benchmark è relativamente semplice ma non è semplice, tuttavia, utilizzarli in modo
corretto. Ci sono diversi metodi e approcci per generare e utilizzare i benchmark ma non esiste
tuttavia una base comune sulla quale potersi confrontare.
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PARAMETRIZZAZIONE DELLE
PRESTAZIONI: I BENCHMARK
I FATTORI CHE POSSONO INFLUIRE
Condizioni ambientali (temperatura, umidità relativa, illuminamento, ecc.)
Profili orari e giornalieri di occupazione
Caratteristiche dei sistemi impiantistici
Modalità d’uso degli impianti.
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44
BENCHMARK: I TOOL INTERNAZIONALI
Videata di accesso all’applicazione Energy IQ
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45
46
RIPARTIZIONE DEI CONSUMI
Tipologia di utenza
Uso energetico
Abitazioni
Climatizzazione
Illuminazione
Altri usi
Climatizzazione invernale
Climatizzazione estiva
Illuminazione
Altri usi
Climatizzazione
Illuminazione
Altri usi
Climatizzazione
Illuminazione
Refrigerazione
Altri usi
Climatizzazione
Illuminazione
Altri usi
Climatizzazione
Illuminazione
Altri usi
Uffici
Grandi magazzini
Supermercati
Scuole
Ospedali
Range (%)
50
10
7
45
20
15
5
20
40
5
8
17
40
18
45
10
7
40
10
18
80
20
23
65
30
25
10
50
75
20
14
24
50
27
80
20
35
65
20
35
Normale (%)
70
15
15
50
25
20
5
30
60
10
12
20
45
22
65
15
20
58
10
27
Ripartizione dei consumi energetici per alcune tipologie di utenza (fonte: Handbook of Energy Audit)
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LE CHECKLIST
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LE CHECKLIST
Schema gerarchico per la classificazione delle checklist
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48
LE CHECKLIST
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Set di schede
Gestione del processo
Rilievi
Walkthrought Audit
Livello operativo dell’Audit
Walkthrough
Standard
Simulation

CL 1.3 opzionale


CL 2.0







Rilievi strumentali
Interventi

Checklist da compilare in funzione del livello operativo
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LE MISURE DA IMPLEMENTARE
Schede
AREE DI INTERESSE
Involucro edilizio (coperture, basamenti, pareti,
involucro trasparente, protezione solare, daylighting,
ecc.);
Impianti meccanici (riscaldamento, climatizzazione
estiva, ventilazione, produzione di acqua calda,
servizi idrici, ecc.);
Impianti elettrici (generazione, distribuzione e utilizzo
dell’energia, illuminazione);
Fonti energetiche rinnovabili (solare termico, solare
fotovoltaico, biomassa, ecc.);
Miglioramento della gestione (miglioramento della
gestione, manutenzione e contabilità energetica,
ecc.).
Prof. Annalisa Galante –
50
51
STRUTTURA DELLE SCHEDE
Intestazione
Codice identificativo
Sommario
Descrizione
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Titolo
Valutazioni
Sezione punteggi (Rating)
52
STRUTTURA DELLE SCHEDE
Valutazioni
Funzionante: in questo caso non sono previsti interventi di riqualificazione nella parte edilizia o impiantistica pertinenti con la misura descritta (ad
esempio si propone un isolamento a cappotto in una facciata che, pur essendo inefficiente dal punto di vista energetico, non presenta situazioni di
degrado).
Obsoleto: in questo caso la misura proposta è il risultato di un audit energetico che tiene conto del fatto che ci possano essere delle sinergie con
interventi di riqualificazione tecnologica o adeguamento normativo;questo approccio può essere utilizzato anche nel caso in cui si esegua l’audit di un
progetto.
Gestione e manutenzione, in questo caso la misura non prevede interventi di sostituzione di componenti o di installazione di nuovi componenti ma un
miglioramento delle modalità di gestione (considerando le reali esigenze dell’utenza) o una maggiore attenzione alle attività di manutenzione.
Codice identificativo
La prima cifra che riguarda l’area di interesse (1 involucro edilizio, 2 impianti
meccanici, 3 impianti elettrici, 4 miglioramento gestione);
Due lettere, riguardano la sottocategoria (ad esempio LI illuminazione, RS
fonti energetiche rinnovabili, ecc.);
Due numeri che costituiscono un progressivo per le diverse sottocategorie.
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A
L’applicazione della misura è molto conveniente;
B
L’applicazione della misura è conveniente;
C
L’applicazione della misura è fattibile anche se i
margini di convenienza non sono molto elevati;
D
L’applicazione di questa misura non è conveniente
perché complessa o decisamente antieconomica, nel
caso di misure di gestione o manutenzione sono
richieste delle competenze specialistiche
particolarmente costose.
STRUTTURA DELLE SCHEDE
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Potenziale di risparmio, espresso come riduzione percentuale annua di consumo di energia primaria riferito alla misura implementata:
■■■■
> 70%,
■■■
40÷70%,
■■
20÷40%
■
< 20 %)
Ritorno economico, espresso come SPB (Simple Payback) dell’investimento:
■■■■
< 5 anni
■■■
5÷10 anni
■■
10÷20 anni
■
> 20 anni
Affidabilità della misura, indica in che modo la misura rimarrà efficace e affidabile nel tempo:
■■■■
affidabilità elevata (la misura garantisce le sue prestazioni per una durata pari a quella dell’edificio)
■■■
affidabilità buona (la misura garantisce le sue prestazioni interventi di manutenzione limitati)
■■
affidabilità mediocre (la misura garantisce le sue prestazioni nel tempo ma con interventi di manutenzione frequenti)
■
affidabilità scarsa (mantenere le prestazioni nel tempo è difficile in quanto richiede un impegno non indifferente e/o competenze tecniche costose).
Fattibilità dell’intervento, fornisce indicazioni sulla facilità o meno ad attuare questa misura:
■■■■
facilità massima (l’attuazione di questa misura richiede minimi sforzi e competenze non elevate),
■■■
facilità normale (non sono necessari particolari sforzi dal momento che si tratti di interventi di routine)
■■
difficoltà (l’attuazione delle misura richiede un sforzo particolare e competenze specialistiche con elevati livelli di qualificazione)
■
difficoltà elevata (attuare questa misura è particolarmente difficile e può avere delle controindicazioni).
Miglioramento della sostenibilità:
E
R
I
C
contenimento dei consumi di energia
contenimento dei consumi di risorse (non energetiche)
riduzione dell’impatto ambientale (si considerano solo gli effetti diretti, ad esempio il miglioramento dell’isolamento termi co riduce certamente i consumi ma non
ha un effetto diretto sull’impatto ambientale mentre la sostituzione di un generatore di calore riduce le emissioni quindi ha un effetto diretto sull’impatto ambientale)
miglioramento del comfort
Nella valutazione del rating possono essere utilizzati altri simboli:
□
Sta ad indicare una possibile estensione nel criterio di valutazione (□□■■ sta ad indicare da 2 a 4);
NA
sta ad indicare che la valutazione di quello specifico criterio di valutazione per la misura considerata non è applicabile.
Prof. Annalisa Galante –
STRUTTURA DELLE SCHEDE
Prof. Annalisa Galante –
54
55
Analisi e definizione degli interventi
Prof. Annalisa Galante –
ARGOMENTI TRATTATI
ANALISI E DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI
Modalità di analisi per la definizione della baseline
Definizione degli interventi per migliorare la sostenibilità: l’involucro
Definizione degli interventi per migliorare la sostenibilità: gli impianti
Definizione degli interventi per migliorare la sostenibilità: gestione e manutenzione
I potenziali di risparmio
Prof. Annalisa Galante –
56
57
Modalità di analisi per la definizione della baseline
Prof. Annalisa Galante –
LA DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI
58
Correlazione tra i diversi interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche di un edificio
Prof. Annalisa Galante –
59
VALUTAZIONE GLOBALE DELLE PRESTAZIONI
Schema di bilancio energetico per la valutazione
del fabbisogno di energia primaria di un edificio
(fonte: CEN/BT TF 173 Umbrella Document)
Prof. Annalisa Galante –
Guadagni “naturali” di energia (ad esempio
riscaldamento solare passivo, raffrescamento passivo,
ventilazione naturale, daylighting, ecc.);
Fabbisogno energetico complessivo (somma punto 1
e punto 2);
Energia fornita complessivamente dagli impianti
all’edificio per i vari usi comprensiva l’energia degli
ausiliari elettrici e dell’energia da fonti rinnovabili e cogenerazione;
Energia da fonti rinnovabili prodotta da sistemi
facenti parti dell’edificio;
Energia da fonti rinnovabili generata e ceduta (ad
esempio solare fotovoltaico connesso in rete);
Energia primaria utilizzata o emissioni di CO2 ad
essa associate;
Energia primaria o emissioni di CO2 ad essa
associate generata all’interno del sistema edificioimpianto che viene utilizzata e perciò non viene sottratta
da 7;
Energia primaria o emissioni di CO2 esportata che
viene esportata e perciò non viene sottratta da 7.
Fabbisogno di energia dell’edificio necessario per
soddisfare i diversi usi (riscaldamento, raffrescamento,
illuminazione, ecc.) in coerenza con le procedure di
calcolo previste;
DATI DI INGRESSO
Caratteristiche
tipologiche
Volume lordo dell’ambiente climatizzato
Volume interno (o netto) dell’ambiente climatizzato
Superfici di tutti i componenti dell’involucro e della struttura edilizia
Tipologie e dimensioni dei ponti termici
Orientamenti di tutti i componenti dell’involucro edilizio
Fattori di ombreggiatura di tutti i componenti trasparenti dell’involucro edilizio
Caratteristiche
termiche e costruttive
Trasmittanze termiche dei componenti dell’involucro edilizio
Capacità termiche areiche dei componenti della struttura dell’edificio
Trasmittanze di energia solare totale dei componenti trasparenti dell’involucro edilizio
Fattori di riduzione dovuti al telaio dei componenti trasparenti dell’involucro edilizio
Coefficienti di trasmissione lineare dei ponti termici
Dati climatici
Medie mensili delle temperature esterne
Irraggiamento solare totale mensile sul piano orizzontale
Irraggiamento solare totale mensile per ciascun orientamento
Dati relativi
all’occupazione
Temperatura interna di regolazione per il riscaldamento
Temperatura interna di regolazione per il raffrescamento
Numero di ricambi d’aria
Durata del periodo di raffrescamento
Durata del periodo di riscaldamento
Regime di funzionamento dell’impianto termico
Modalità di gestione degli schermi
Apporti di calore interni
Dati di ingresso per il calcolo delle prestazioni energetiche
Prof. Annalisa Galante –
60
SIMULAZIONE IN REGIME DINAMICO
61
I VANTAGGI
Un bilancio energetico estivo e in invernale più realistico
una valutazione previsionale dei consumi di energia primaria
una valutazione dei parametri ambientali (temperatura, umidità relativa, velocità del’aria)
una più corretta valutazione delle potenze termiche dei componenti sia in inverno che in estate
una valutazione più corretta degli effetti della radiazione solare, in quanto viene simulato il
percorso solare ora per ora
una valutazione più corretta degli effetti dei sistemi di ombreggiamento o degli effetti delle
ombre portate dagli altri edifici
una valutazione corretta degli apporti energetici dovuti ai componenti bioclimatici come serre
o sistemi a guadagno diretto
una valutazione delle prestazioni energetiche di involucri particolari come facciate a doppia
pelle o pareti ventilate
Prof. Annalisa Galante –
I MODELLI DINAMICI
TRNSYS (TRaNsient System Simulation Program)
62
EnergyPlus
Design
Builder
ESP-r (Environmental System Performance)
Prof. Annalisa Galante –
63
Definizione degli interventi: involucro
Prof. Annalisa Galante –
BILANCIO ENERGETICO SEMPLIFICATO
Prof. Annalisa Galante –
64
65
INVOLUCRO OPACO – COPERTURE E BASAMENTI
Cod.
Note
1.TR.01
Descrizione
Coperture a falde e piane
Isolamento estradosso con isolante sottotegola
1.TR.02
Isolamento intradosso con controsoffitto isolato
1.TR.03
1.TR.04
Isolamento intradosso con posa isolante a pavimento
Sostituzione tetto con copertura isolata e ventilata
Nei locali di notevole altezza, con questo intervento è anche possibile ridurre
l’altezza interna, diminuendo il volume e di conseguenza la quantità d’aria di
rinnovo.
Intervento da considerare quando non si prevede di utilizzare la zona sottotetto.
La tecnica del tetto ventilato migliora il comfort anche in estate, in quanto la
ventilazione naturale della copertura riduce gli effetti della radiazione solare.
1.PR.01
1.PR.02
1.PR.03
Isolamento estradosso con tetto rovescio
Isolamento estradosso con tetto caldo
Isolamento estradosso con tetto verde
1.PR.04
1.PR.05
Isolamento intradosso con lastre isolanti
Riduzione altezza locali con controsoffitto isolato
1.BA.01
Basamenti
Isolamento intradosso con intonaco isolante
1.BA.02
1.BA.03
Isolamento intradosso con lastre
Isolamento pavimentazione a intradosso
Prof. Annalisa Galante –
Questo intervento è conveniente quando si prevede di utilizzare lo spazio sotto la
copertura, in caso contrario è più opportuno coibentare la soletta.
Strato isolante posto al di sotto dello strato di impermeabilizzazione.
Strato isolante posto al di sopra dello strato di impermeabilizzazione.
L’applicazione di tetti verdi ha un effetto positivo sull’edificio, non solo in inverno, ma
anche in estate in quanto lo strato di terreno, assorbendo l’acqua piovana, mantiene
la sua umidità limitando notevolmente le escursioni termiche dovute all’effetto della
radiazione solare. L'applicazione di tetti verdi ha anche un effetto positivo sul
microclima urbano; infatti assorbono l’acqua piovana, la trattengono e la
restituiscono
all’ambiente
circostante
mediante
evaporazione
ed
evapotraspirazione, rinfrescando l’aria e aumentandone l’umidità relativa.
Analogo all’intervento 1.TR.02 ma riferito alla copertura piana
Questo intervento può essere previsto per tutti i locali dell’edificio caratterizzati da
notevole altezza, diminuendo il volume diminuisce la quantità d’aria di rinnovo.
Intervento meno efficace rispetto a quello previsto dalla misura 1.BA.01, ma di più
facile realizzazione.
Intervento relativamente semplice anche se riduce l’altezza del locale sottostante.
Intervento fattibile solo se si prevede una importante ristrutturazione, la posa di uno
strato isolante riduce l’altezza dei locali.
INVOLUCRO OPACO PARETI VERTICALI
Cod.
1.EW.01
Descrizione
Isolamento all’esterno a cappotto
1.EW.02
Recupero del cappotto esistente
1.EW.03
Isolamento all'esterno con parete ventilata
1.EW.04
Isolamento all’esterno con intonaco isolante
1.EW.05
Isolamento in cassavuota
1.EW.06
Isolamento all’interno con controparete isolata
1.EW.07
Isolamento all’interno con intonaco isolante
1.EW.08
Isolamento sottofinestra
1.EW.09
Isolamento del cassonetto
1.EW.10
Localizzare e minimizzare l’effetto dei ponti termici
1.EW.11
Facciate verdi
Prof. Annalisa Galante –
66
Note
Comporta anche una riduzione dei ponti termici, vincoli architettonici non rendono
sempre fattibile questa misura.
Intervento fattibile per migliorare le prestazioni, ma richiede una analisi attenta della
consistenza del cappotto originale.
Garantisce anche un controllo climatico in estate attraverso la protezione della
parete dalla radiazione solare e la ventilazione dell’intercapedine.
Intervento utile quando vincoli tecnici non consentono di utilizzare la tecnica del
cappotto, le prestazioni sono tuttavia più basse.
Intervento utile per migliorare le prestazioni, tuttavia non si eliminano i ponti termici,
una analisi termografica è utile per verificare la corretta distribuzione del materiale
isolante all’interno della parete.
Intervento utile anche per correggere le inefficienze energetiche dell’involucro in
alcune parti dell’edificio (ad esempio locali con più angoli), prevedere sempre la
verifica termoigrometrica.
Intervento che migliora le prestazioni energetiche rispetto all’utilizzo dell’intonaco
normale, tuttavia le prestazioni sono nettamente inferiori sì rispetto a quelle che si
otterrebbero con la controparete.
Intervento utile per ridurre le dispersioni di calore nelle parti del’involucro più deboli,
una analisi termografica aiuta ad individuare le zone critiche.
Intervento utile se la sostituzione del cassonetto non è prevista, da prevedere anche
la verifica delle infiltrazioni.
Intervento correttore della situazione esistente che deve essere fatto solo dopo un
attento audit termografico.
Un’alternativa interessante e più sostenibile della facciata ventilata, da non
sottovalutare la scelta dell’essenza, della struttura di supporto e la manutenzione
programmata del verde.
INVOLUCRO TRASPARENTE
67
Cod. Misura
Descrizione
Note
1.FE.01
Sostituzione del serramento
Intervento che diventa conveniente solo se la sostituzione del serramento non è
finalizzata unicamente al miglioramento delle prestazioni energetiche ma è
prevista come intervento di manutenzione straordinaria.
1.FE.02
Inserimento di serramenti monoblocco
Intervento conveniente per riqualificazione di edifici interi soggetti a totale
ristrutturazione della facciata.
1.FE.03
Inserimento di un controvetro
1.FE.04
Sostituzione del vetro su telaio esistente
Intervento poco invasivo che consente di conservare il vecchio serramento,
migliora anche le prestazioni acustiche.
Intervento non semplice, realizzabile solo se il telaio è predisposto
1.FE.05
Inserimento di pellicole basso-emissive
Migliorano le prestazioni, ma non in modo elevato.
1.FE.06
Sigillatura delle infiltrazioni d'aria
Oltre alla riduzione dei consumi si ottiene anche un miglioramento del comfort.
1.FE.07
Inserimento di guarnizioni per migliorare la tenuta all'aria
1.FE.08
Transparent Insulating Materials
Intervento economico ed efficace, utile però se il serramento, al di là degli aspetti
di tenuta all’aria, è strutturalmente robusto.
Da prevedere solo negli edifici ad altissime prestazioni, comunque costoso.
1.FE.09
Vetri sotto vuoto
Da prevedere solo negli edifici ad altissime prestazioni, comunque costoso.
1.FE.10
Posa veranda
Verificare il rispetto dei requisiti dei regolamenti di igiene locali.
1.FE.11
Serra solare
Verificare il rispetto dei requisiti dei regolamenti di igiene locali.
Prof. Annalisa Galante –
PROTEZIONE SOLARE E DAYLIGHTING
68
Cod. Misura
1.SP.01
Descrizione
Ombreggiamento con vegetazione esterna
1.SP.02
Installazione sistemi di schermatura solare esterni
1.SP.03
Installazione sistemi di schermatura solare interni
1.SP.04
Installazione di vetri a controllo solare
1.SP.05
Installazione di pellicole a controllo solare
1.SP.06
Installazione di materiali cromogenici
Cod. Misura
Descrizione
Note
1.DL.01
Colorazione delle pareti con tinte chiare
Intervento molto economico che migliora la resa del sistema di illuminazione.
1.DL.02
Installazione di sistemi a diffusione luminosa
Una riduzione dei consumi ma anche un miglioramento della qualità della luce
1.DL.03
Inserimento di tende
1.DL.04
Installazione camini di luce
Intervento economico che consente di gestire in modo semplice l’illuminazione
naturale.
Consentono di illuminare in modo naturale quelle parti dell’edificio che non hanno
pareti confinanti con l’esterno dotate di aperture trasparenti.
1.DL.05
Installazione di "mensole di luce"
Prof. Annalisa Galante –
Note
Una protezione alla radiazione solare “naturale”, importante la corretta selezione
del verde in modo da garantire ombreggiamento in estate ma non in inverno
quando le entrate di calore contribuiscono a ridurre i consumi di energia.
Riduzione del carico termico estivo ma anche dell’abbagliamento, la posa
all’esterno richiede una manutenzione (pulizia) più frequente.
Riduzione del carico termico estivo, comunque meno efficace rispetto a quello che
si ottiene con le schermature esterne.
Soluzione che consente di ridurre il carico termico estivo ma che, a differenza dei
sistemi di schermatura esterni, non modifica l’estetica della facciata.
Intervento più economico rispetto alla misura 1.SP.04, ma anche meno efficace e
soprattutto di durabilità inferiore.
Intervento costoso, da prevedere in edifici ad elevate prestazioni o comunque
quando il budget di spesa lo consente.
Migliorano il comfort luminoso incrementando lo sfruttamento della luce naturale
anche nei locali di media profondità.
69
Definizione degli interventi: impianti
Prof. Annalisa Galante –
INTERVENTI SU IMPIANTI MECCANICI
Schema di flusso di un impianto di climatizzazione
Prof. Annalisa Galante –
70
INTERVENTI SU IMPIANTI MECCANICI
Suddivisione di un impianto di climatizzazione nei cinque
sottosistemi
Prof. Annalisa Galante –
71
INTERVENTI IMPIANTI MECCANICI
72
Cod. Misura
Descrizione
Note
2.HG.01
Sostituzione generatore di calore
Intervento di manutenzione straordinaria dell’impianto reso necessario dalla
vetustà o dall’inefficienza del vecchio generatore, se si sceglie un generatore di
calore ad alte prestazioni si possono ottenere delle notevoli riduzioni dei consumi di
energia e dei conseguenti costi di gestione; da valutare una verifica del carico
termico e la possibilità di realizzare questo intervento insieme ad altri interventi
impiantistici.
2.HG.02
Installazione generatore di calore ACS indipendente
Utile nel caso in cui non si abbia a disposizione un generatore di calore che
mantenga efficienze elevate anche funzionando a carico parziale.
2.HG.03
Installazione pompa di calore a compressione
Una alternativa al generatore di calore tradizionale che può essere valutata in
occasione della sostituzione di questo.
2.HG.04
Installazione pompa di calore a gas
Alimentata con gli stessi vettori energetici di una normale caldaia (gas, gasolio)
consente di ottenere rendimenti superiori e quindi minore consumo di energia.
2.HG.05
Installazione cogeneratore
La scelta che prevede di passare ad una produzione combinata di energia elettrica
e calore è conveniente ma deve essere attentamente valutata in funzione dei
carichi richiesti dall’utenza.
La produzione di calore in estate può essere sfruttata per alimentare una macchina
frigorifera ad assorbimento e produrre indirettamente del freddo (si parla in questo
caso di trigenerazione).
Prof. Annalisa Galante –
INTERVENTI IMPIANTI MECCANICI
Cod. Misura
2.CG.01
Descrizione
Sostituzione macchina frigorifera a compressione
2.CG.02
Installazione macchina frigorifera ad assorbimento
Cod. Misura
2.HD.01
Descrizione
Installazione elettropompe con inverter
2.HD.02
Coibentazione tubazioni rete distribuzione
Cod. Misura
2.AD.01
Descrizione
Isolamento termico canali
2.AD02
Revisione canali di distribuzione dell’aria
2.AD.03
Installazione ventilatori con inverter
2.AD.04
Installazione destratificatori d’aria
Prof. Annalisa Galante –
73
Note
Valutare la possibilità di installare una macchina frigorifera reversibile che,
funzionando come pompa di calore, fornisca caldo in inverno. La nuova macchina,
anche se solo frigorifera, dovrà essere esente da CFC.
Da valutare senz’altro se si hanno a disposizione vettori termici di recupero con
temperatura sufficientemente elevata.
Note
Questo intervento riduce notevolmente il consumo di energia elettrica di queste
apparecchiature riducendo, di conseguenza, il fabbisogno di energia primaria
dell’impianto.
Nei vecchi edifici la coibentazione delle tubazioni è inefficiente, una nuova
coibentazione riduce gli sprechi della rete di distribuzione migliorando l’efficienza
del sistema.
Note
L’intervento riduce le perdite termiche sia nel funzionamento invernale che in
quello estivo.
La revisione completa della canalizzazione di distribuzione può richiedere la
sostituzione di tratti di canali non a tenuta in corrispondenza dei quali si possono
verificare delle perdite e quindi degli sprechi energetici.
Negli impianti ad aria i consumi energetici dei ventilatori incidono in modo non
indifferente sul bilancio energetico generale, l’utilizzo di motori con inverter a
velocità variabile riduce in modo apprezzabile i consumi migliorando quindi la
gestione dell’energia.
Questo intervento consente di rendere più uniforme la distribuzione della
temperatura dell’aria negli ambienti caratterizzati da una notevole altezza nei quali
l’aria calda, più leggera, tende naturalmente a posizionarsi nella parte alta
dell’ambiente in prossimità della copertura.
INTERVENTI IMPIANTI MECCANICI
74
Schema di un impianto di climatizzazione a tutt’aria con evidenziata l’unità di trattamento aria
Prof. Annalisa Galante –
INTERVENTI IMPIANTI MECCANICI
75
Cod. Misura
Descrizione
Note
2.VE.01
Installazione impianto VMC
Il controllo dei ricambi d’aria attraverso un sistema di ventilazione meccanica
controllata riduce i consumi di esercizio ma soprattutto garantisce il mantenimento
di valori elevati della qualità dell’aria. La possibilità di installare sistemi a doppio
flusso con recupero del calore migliora in modo sensibile l’efficienza energetica
complessiva dell’impianto riducendone i consumi.
2.VE.02
Sostituzione unità di trattamento aria
Da prevedere nel caso in cui le manutenzioni anche straordinarie non siano
sufficienti a garantire funzionalità ed efficienza elevati.
2.AD.03
Installazione recuperatori di calore
Consentono di ottimizzare il bilancio recuperando dei potenziali energetici che
altrimenti andrebbero sprecati.
2.VE.04
Installazione sensori IAQ
L’installazione di sistemi in grado di monitorare la CO2 all’interno degli ambienti
consente di modulare la ventilazione in funzione delle effettive necessità, evitando
quindi di ventilare quando non è necessario.
Cod. Misura
Descrizione
Note
2.RE.01
2.RE.02
Sostituzione sistema di regolazione centrale
Installazione sistemi di controllo locale
Migliora l’efficienza energetica dell’intero sistema.
Consentono di modulare l’erogazione di caldo o di freddo in una zona in funzione
delle effettive necessità, consentono inoltre di recuperate in modo efficiente gli
apporti di energia gratuiti interni (calore emesso da persone, apparecchiature,
ecc.) ed esterni (dovuti alla radiazione solare)
2.RE.03
Installazione di sistemi di contabilizzazione
2.RE.04
Installazione terminali radianti a bassa temperatura
La possibilità di pagare per quanto si consuma è un ottimo incentivo a risparmiare
energia.
Migliorano il comfort ambientale con una riduzione dei consumi energetici
Prof. Annalisa Galante –
INTERVENTI IMPIANTI MECCANICI
76
Schema di flusso di un impianto idrico (acqua fredda, acqua calda) e di scarico
Prof. Annalisa Galante –
INTERVENTI IMPIANTI MECCANICI
77
Cod. Misura
2.HS.01
Descrizione
Coibentazione serbatoio ACS
Note
Riducendo le dispersioni di calore attraverso l’involucro migliora il rendimento
energetico del sistema.
2.HS.02
Disattivazione circuito di ricircolo
Intervento a volte efficace e comunque a costo praticamente nullo se si limita alla
intercettazione del circuito di ricircolo e alla disattivazione del circolatore.
2.HS.03
Installazione sistema di produzione centralizzato
La centralizzazione della produzione dell’acqua calda sanitaria è utile se abbinata
all’utilizzo del solare termico o di sistemi di generazione ad alta efficienza.
2.HS.04
Installazione sistema di produzione locale
2.HS.05
Sostituzione bollitori elettrici
Da prevedere nel caso in cui l’utenza si trovi molto distante rispetto alla centrale
termica.
Da prevedere dopo aver verificato la fattibilità tecnica ad adottare soluzioni
alternative (l’utilizzo di sistemi a combustione richiede la verifica dello scarico dei
fumi)
2.HS.06
Installazione pompa di calore per ACS
Una alternativa che può essere interessante dal punto di vista energetico rispetto
a quella più tradizionale a combustione.
Cod. Misura
2.WR.01
Descrizione
Sostituzione cassette WC con doppio flusso
2.WR.02
2.WR.03
Sostituzione flussostati con cassette WC
Installazione valvole rompigetto
Note
Una riduzione dei consumi di acqua rispetto alle cassette classiche a semplice
flusso.
Intervento che contribuisce a ridurre in modo considerevole il consumo di acqua.
Riduzione dei consumi di acqua potabile con costi irrisori.
2.WR.04
Installazione rubinetti temporizzatori
Intervento efficace in particolare negli edifici pubblici o ad uso pubblico.
2.WR.05
Installazione soffioni a basso consumo
Riduzione dei consumi di acqua potabile con costi irrisori.
2.WR.06
Installazione sistemi di misurazione acqua potabile
2.WR.07
Gestione efficiente delle acque a scopo irriguo
La possibilità di far pagare l’acqua che si consuma è un incentivo a ridurre i
consumi.
Intervento che migliora la gestione dei sistemi di irrigazione.
2.WR.08
Recupero e trattamento acque grigie
2.WR.09
Installazione sistema di raccolta acqua piovana
Prof. Annalisa Galante –
Contribuisce alla riduzione dell’uso di acqua potabile per quegli usi nei quali la
potabilità non è un requisito essenziale.
Consente di ridurre l’utilizzo di acqua potabile per gli usi in cui non è necessaria
INTERVENTI IMPIANTI ELETTRICI
Schema di flusso di un impianto elettrico con alimentazione da rete pubblica
Prof. Annalisa Galante –
78
INTERVENTI IMPIANTI ELETTRICI
79
Cod.
Misura
3.EL.01
Descrizione
Note
Rifasamento
3.EL.02
Installazione motori ad alta efficienza e sistemi di
regolazione a inverter
Riduce la bolletta energetica quando nel contratto sono previste
delle penali
Si riduce anche in modo considerevole il consumo di energia
elettrica.
3.EL.03
Installazione sistemi di gestione dei carichi elettrici
Attraverso una gestione efficiente delle utenze, il cui utilizzo può
essere differenziato nel tempo, si riduce l’impegno di potenza e, di
conseguenza, si riducono i costi fissi della bolletta energetica.
3.EL.04
Installazione temporizzatori
Intervento economico che riduce i consumi evitando gli sprechi.
Cod. Misura
Descrizione
Note
3.LI.01
3.LI.02
Sostituzione lampade illuminazione interna
Sostituzione lampade illuminazione esterna
Questa misura consente di ridurre anche in modo considerevole, fino all’80%, il
consumo energetico elettrico
3.LI.03
Installazione sensori di presenza
3.LI.04
Installazione interruttori crepuscolari
3.LI.05
Installazione sensori di luce diurna
3.LI.06
Installazione ballast elettronici ad alta frequenza
Evitano di illuminare delle aree quando è inutile farlo in quanto non sono presenti
delle persone
Gestiscono in modo automatico l’illuminazione esterna in funzione della
illuminazione naturale.
Gestiscono in modo automatico l’illuminazione interna in funzione della
illuminazione naturale.
Riducono i consumi energetici delle lampade
3.LI.07
Installazione dimmer
Riducono i consumi energetici delle lampade
Prof. Annalisa Galante –
IMPIEGO FONTI RINNOVABILI
80
Cod. Misura
Descrizione
Note
4.RS.01
Installazione impianto solare termico ACS
4.RS.02
Installazione impianto solare termico ACS retrofit
L’utilizzo di un impianto solare termico per l’acqua calda sanitaria è la soluzione
più conveniente, avendo a disposizione lo spazio per l’installazione dei collettori
solari.
4.RS.03
Installazione impianto solare Solar Cooling and Heating
Intervento efficiente dal punto di vista energetico, dal momento che la disponibilità
di energia solare si sovrappone abbastanza con il carico termico dell’edificio.
4.RS.04
Installazione impianto fotovoltaico
La soluzione più flessibile di sfruttamento dell’energia solare: la possibilità di
produrre direttamente energia elettrica consente infatti di soddisfare ogni esigenza
energetica.
4.RS.05
Installazione caldaia a biomassa
Soluzione da valutare considerando la necessità di prevedere uno spazio per lo
stoccaggio del combustibile.
4.RS.06
Acquisto di energia da fonti rinnovabili
Questa scelta incentiva comunque l’uso delle fonti rinnovabili
investimento.
Prof. Annalisa Galante –
senza alcun
IMPIEGO FONTI RINNOVABILI
81
Impianto solare termico per produzione acqua calda sanitaria (ACS) e integrazione alla climatizzazione invernale e
impianto solare termico per ACS e “Solar Cooling and Heating”
Prof. Annalisa Galante –
82
Definizione degli interventi: gestione e manutenzione
Prof. Annalisa Galante –
83
MIGLIORAMENTO GESTIONE E HOME AUTOMATION
Cod. Misura
Descrizione
Note
5.MI.01
5.MI.02
Riduzione orari di funzionamento impianti di climatizzazione
Controllo temperatura ambiente
5.MI.03
Disattivazione Standby
5.MI.04
Riduzione temperatura acqua calda sanitaria
5.MI.05
Manutenzione corpi illuminanti
5.MI.06
Redazione manuale d'istruzione per gli utenti
5.MI.07
Attivare strategie di premialità finalizzate alla riduzione dei
consumi
5.MI.08
Attivare procedure di monitoraggio
5.MI.09
Attivare procedure di contabilità energetica
Cod. Misura
5.DO.01
5.DO.02
Descrizione
Home automation
Building automation
5.DO.03
Installazione sistema di telecontrollo
E’ più frequente di quanto si possa immaginare la situazione nella quale alcuni spazi siano
climatizzati anche quando non vengono utilizzati.
Le tarature iniziali dei valori di set-point delle temperature vengono spesso manomessi
dagli utenti con l’obiettivo di “personalizzare” le condizioni ambientali: un periodico
controllo consente di ripristinare le condizioni iniziali.
Un intervento a costo nullo che consente di risparmiare una apprezzabile quantità di
energia.
Una scorretta regolazione della temperatura dell’acqua calda sanitaria costringe l’utente
ad una miscelazione locale, generando inutili sprechi lungo la rete di distribuzione.
Le prestazioni dei corpi illuminanti possono facilmente diminuire nel tempo se non si
programmano delle manutenzioni che possono riguardare la sostituzione delle lampade
ma anche la pulizia delle superfici riflettenti
Spesso gli edifici son dotati di impianti eccellenti ma gli utenti non sono sufficientemente
informati su come poterli utilizzare al meglio. Un manuale d’uso che contenga anche
informazioni su come evitare gli sprechi rappresenta una azione efficace e praticamente a
costo zero.
La promozione di vere e proprie campagne di sensibilizzazione al corretto uso dell’energia
negli edifici può essere incentivata attraverso meccanismi di premialità: il risparmio
gestionale ottenuto può essere in parte riconosciuto all’utente in vari modi.
Sono necessarie e molto utili per tenere sotto controllo le condizioni ambientali, che si
potrebbero modificare nel tempo, evitando gli sprechi.
L’implementazione di procedure di contabilità energetica fornisce elementi indispensabili
per mantenere la gestione ai più alti livelli prestazionali.
Note
L’installazione di sistemi integrati per la gestione degli impianti oltre a migliorare le
condizioni di comfort degli occupanti consente di ridurre notevolmente i consumi di
energia, la possibilità di contabilizzare i consumi e di renderli evidenti all’utente, è un
ulteriore incentivo a risparmiare.
Consente di mantenere attivato un link con i servizi di gestione esterni.
Prof. Annalisa Galante –
IMPLEMENTAZIONE SISTEMA DI GESTIONE
DELL’ENERGIA
84
Uno strumento che può aiutare un Committente nel
supportare questa strategia è la norma europea
UNI CEI EN ISO 50001:2011 “Energy
management Systems”.
La norma specifica i requisiti per creare, avviare,
mantenere e migliorare un sistema di gestione
dell’energia e consente all’Organizzazione di avere
un approccio sistematico al continuo miglioramento
della propria efficienza energetica.
La norma non entra nel merito delle scelte tecniche
e quindi non definisce specifici criteri di prestazione
energetica ma fornisce uno schema organizzativo
efficace.
L’obiettivo generale della norma è quello di aiutare
le organizzazioni a istituire i sistemi e i processi
necessari a migliorare l’efficienza energetica e si
applica alle attività che sono sotto il controllo
dell’Organizzazione
Prof. Annalisa Galante –
La norma europea si basa sulla metodologia nota come Plan-Do-CheckAct (PDCA) – pianificare, attuare, verificare, agire.
Plan: stabilire gli obiettivi e i processi necessari per fornire risultati in
conformità alla politica energetica
Do: attuare i processi.
Check: sorvegliare e misurare i processi rispetto alla politica energetica,
agli obiettivi e ai traguardi, agli obblighi legislativi e agli altri requisiti che
l’organizzazione sottoscrive, e riportarne i risultati.
Act: intraprendere azioni per migliorare in continuo la prestazione del
sistema di gestione dell’energia.
STRATEGIE DI INTERVENTO
Diagramma a blocchi per la definizione di una strategia d’intervento
Prof. Annalisa Galante –
85
86
I potenziali di risparmio
Prof. Annalisa Galante –
I POTENZIALI DI RISPARMIO 1
Rilevazione dall’Audit
Involucro
Pareti esterne e coperture poco isolate (trasmittanza U >
1,2)
Serramenti a singolo vetro con telai non a tenuta
Non sono installati sistemi di oscuramento
Impianto di climatizzazione invernale
Generatore di calore tradizionale poco efficiente
Regolazione centralizzata poco efficiente
Temperatura degli ambienti troppo elevata in inverno
Intervento
87
Risparmio energetico approssimato
Isolamento strutture con le tecniche più idonee in funzione Dal 30 al 70% nella stagione invernale
della situazione
Sostituzione dei serramenti con serramenti efficienti
Dal 60 all’80% nella stagione invernale
Prevedere l’installazione di sistemi di oscuramento esterni Dal 5 al 30% in funzione della superficie vetrata e
dell’orientamento nella stagione estiva
Installazione di un nuovo generatore di calore efficiente (ad Dal 10 al 15%
esempio a condensazione)
Installare un sistema di regolazione locale
Dal 10 al 20%
Settare la temperatura ambiente a 20 C o sostituire il
Dal 5 al 25%
termostato non funzionante
Impianto di climatizzazione estivo
L’impianto di climatizzazione rimane acceso al di fuori delle Prevedere una procedura per la disattivazione
Il consumo si riduce in proporzione alle ore di non utilizzo
ore di utilizzo
dell’impianto, installare un sistema automatica (es. timer)
Temperatura degli ambienti troppo bassa in estate
Settare la temperatura ambiente a 26 C o sostituire il
Dal 10 al 30%
termostato non funzionante
Porte o finestre lasciate aperte quando l’impianto di
Chiudere porte e finestre installando, se possibile, un
Dal 5 al 20%
climatizzazione è acceso
sistema di chiusura automatico
Acqua calda sanitaria
Sono installati dei bollitori elettrici
Sostituzione con scaldaacqua a gas istantanei o ad
Dal 50 all’80%
accumulo
E’ installato un sistema di generazione a combustione di
Installazione di un nuovo generatore di calore efficiente (ad Dal 10 al 15%
tipo tradizionale poco efficiente
esempio a condensazione)
E’ installato un sistema di generazione a combustione di
Installazione di un nuovo generatore di calore efficiente (ad Dal 65 al 70%
tipo tradizionale poco efficiente
esempio a condensazione) e installazione di un impianto
solare termico dimensionato per coprire almeno il 60% del
fabbisogno
(Fonte: elaborazione dati da Guidelines on Energy Audit – Energy Efficiency Office and Mechanical Service Department – Hong Kong ed
integrazione dati da parte dell’Autore)
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I POTENZIALI DI RISPARMIO - 2
Rilevazione dall’Audit
Impianto di illuminazione
Livello di illuminazione eccessivo nelle aree di
passaggio (ad esempio 500 lux)
Illuminazione eccessiva nelle zone vicine alle
finestre con accensione anche quando
l’illuminazione naturale sarebbe sufficiente
(livello superiore a 700 lux)
Sono installate lampade fluorescenti T12/T10
Sono installate lampade fluorescenti T8
E’ installato un sistema di controllo manuale
dell’illuminazione
Sono installati dei ballast elettromagnetici con
lampade fluorescenti T8
Sono installate lampade a incandescenza
Impianto elettrico
Motori sovradimensionati del 30%
Fattore di potenze (cos ) medio pari a 0,8
88
Intervento
Risparmio energetico approssimato
Ridurre il livello di illuminazione sostituendo i
corpi illuminanti oppure disattivando alcune luci
(livello medio 100 lux)
Mantenere in queste zone un livello non
superiore a 500 lux attraverso misure quali ad
esempio::
disattivazione del sistema di illuminazione
perimetrale quando non serve;
installazione di sensori di luce diurna
Sostituzione con lampade fluorescenti T8
Sostituzione con lampade fluorescenti T5
Installare un sistema di controllo automatico con
sensori di presenze
Sostituire i ballast elettromagnetici con ballast
elettronici
Sostituzione con lampade ad alta efficienza
Dal 15 al 30% per le aree interessate
Dal 20 al 30% per le aree interessate
10%
Dal 30 al 40%
>20%
Dal 20 al 40%
Fino all’80% e risparmio energetico aggiuntivo
dell’impianto di condizionamento estivo
Sostituzione con motori dimensionati in modo
5%
corretto
Installazione aggiuntiva di sistemi a velocità
50%
variabile
Incremento del fattore di potenza minimo a 0,85 Riduzione delle perdite di distribuzione
(Fonte: elaborazione dati da Guidelines on Energy Audit – Energy Efficiency Office and Mechanical Service Department – Hong Kong ed
integrazione dati da parte dell’Autore)
Prof. Annalisa Galante –
89
Ma tutto il lavoro di diagnosi è
vano se non sappiamo
comunicarlo al meglio e …
… lasciamo il
nostro committente
dubbioso.
Prof. Annalisa Galante –
90
Un report ben strutturato
DEVE far capire al nostro
committente che gli
interventi proposti portano
a effettivi risparmi
economici, per questo
deve investire!!
Prof. Annalisa Galante –
DEFINIZIONE DEL GREEN ENERGY PLAN
Possibili domande
91
Interpretazione delle risposte
La riduzione del costo gestionale è l’unico
obiettivo dell’Audit ?
In caso affermativo rimangono pochi margini per suggerire altre motivazioni, occorre capire quale impegno economico il
Committente è disposto a sopportare e su quale periodo.
Una risposta negativa apre allo sviluppo di altre possibili motivazioni, spetta all’Auditor definire un quadro più ampio
La classe energetica dell’edificio ritiene sia un
Una risposta affermativa dovrebbe indurre l’Auditor a proporre interventi di retrofit energetico in grado di garantire un livello
elemento importante?
delle prestazioni elevato (alte classi di certificazione energetica) anche a costo di rendere meno interessanti gli investimenti.
Una risposta negativa confermerebbe una attesa di interventi di basso profilo nei quali l’aspetto del migliore investimento, a
parità di tutto, è un elemento discriminante.
Per quanto tempo il committente intende utilizzare Il periodo di utilizzo dell’edificio o dell’impianto definisce un limite temporale oltre al quale sarebbe improponibile consi derare la
l’edificio?
durata dell’investimento. Se il Committente, ad esempio, ha già deciso di non utilizzare più l’edificio dopo i 10 anni, non avrebbe
senso proporre degli interventi di riqualificazione con tempi di ritorno più lunghi.
Il maggior valore dell’edificio a seguito degli
Questa domanda è in un certo senso collegata alla precedente. Una risposta affermativa consente di prevedere tempi di ritorno
interventi di retrofit è un elemento da prendere in degli investimenti che possono superare il periodo di utilizzo dell’edificio in quanto tutto ciò che non si recupera per il
considerazione?
miglioramento delle prestazioni lo si può recuperare dal momento che l’edificio, quando sarà venduto, avrà un maggiore valore.
Il Committente ha già in programma degli interventi Le misure applicate al miglioramento delle prestazioni dell’involucro edilizio sono quelle che richiedono investimenti maggiori e
di riqualificazione dell’involucro edilizio o per
tempi di ammortamento più lunghi.
motivi tecnologici o per un miglioramento
Una risposta affermativa a questa domanda offre all’Auditor la possibilità di proporre questi interventi. La valutazione
dell’immagine?
economica degli investimenti dovrà ragionevolmente tenere conto solo del valore aggiunto legato alla migliore prestazione
energetica.
La gestione degli impianti o la manutenzione
Una risposta negativa da la possibilità all’Auditor di valutare l’affidamento all’esterno di tutta la gestione e di proporre soluzioni
dell’edificio fanno parte del core business del
contrattuali con la formula del Finanziamento Tramite Terzi.
Committente?
Il Committente intende sostenere le spese con
La possibilità di disporre di risorse esterne consente di proporre investimenti più consistenti e, quindi, di amplificare le misure di
risorse economiche interne o ritiene possibile
contenimento delle risorse. D’altra parte la possibilità di disporre di risorse interne consente di ridurre il costo del denaro.
ricorrere a finanziamenti esterni?
L’Auditor dovrà acquisire queste informazioni per elaborare in modo corretto le valutazioni economiche.
Il Committente dimostra sensibilità agli aspetti
Se la risposta è affermativa ci sono buone possibilità che il Committente possa accettare degli interventi di sostenibilità
ambientali?
ambientale non strettamente legati all’efficienza energetica.
Il Committente redige il rapporto di sostenibilità
Molte aziende redigono e pubblicano annualmente il rapporto di sostenibilità ambientale all’interno del quale evidenziano gli
ambientale aziendale ?
sforzi fatti per promuovere delle azioni mirate a ridurre l’impatto con l’ambiente. Questa scelta, che non è normalmente
obbligatoria, dimostra una sensibilità da parte del committente su questi aspetti.
Se così stanno le cose l’Auditor non dovrebbe avere particolari difficoltà nel proporre al Committente interventi che migliorano
la sostenibilità dell’edificio o degli impianti pur non garantendo un risparmio di energia, quindi un reddito che consenta di
ammortizzare le spese.
Prof. Annalisa Galante –
92
STRUTTURA DEL GREEN ENERGY AUDIT REPORT
Il Green Energy Audit Report è il documento che informa il Committente su ciò che è stato fatto
durante l’Audit e sulle misure che possono essere implementate per rendere l’edificio, l’impianto o
l’infrastruttura più efficienti dal punto di vista energetico e più sostenibili dal punto di vista
ambientale.
Se l’Energy Auditor è un professionista competente e capace, i contenuti in questo documento ci
sono tutti e le strategie proposte sono valide sia tecnicamente che economicamente.
Lo scopo di un Energy Audit tuttavia non si esaurisce nella redazione del Report ma va oltre,
fino a concretizzarsi nella realizzazione degli interventi.
La redazione del Report è quindi una fase delicata, una fase in cui l’Auditor deve essere in grado di
“comunicare” al Committente i risultati del suo lavoro, in modo rigoroso ma anche chiaro e
convincente.
Il rapporto deve essere inteso come un documento utile non per dimostrare le capacità tecniche
dell’Auditor ma per supportare il Committente nelle scelte che farà. Potrà sembrare una
osservazione banale, eppure molti rapporti tecnici sembrano concepiti solo per circolare tra gli
“addetti ai lavori” e non per trasferire informazioni a chi le dovrà utilizzare.
Prof. Annalisa Galante –
93
STRUTTURA DEL GREEN ENERGY AUDIT REPORT
DEVE SODDISFARE LE SEGUENTI NECESSITA’
Deve essere strutturato in modo organico secondo uno schema di facile lettura con un
corretto bilanciamento degli argomenti;
Deve essere rigoroso nei contenuti ma allo stesso tempo comprensibile anche da parte di
persone non necessariamente esperte;
Deve garantire flessibilità nella lettura, ossia soddisfare lettori che possono o non possono
essere interessati ad approfondire tutte le questioni dal punto di vista tecnico ma allo stesso
tempo non vogliono perdere il quadro d’insieme;
Deve essere sintetico nell’esplicitare i suoi contenuti, non è la quantità ma è la qualità che
rende un Report migliore.
Prof. Annalisa Galante –
94
STRUTTURA DEL GREEN ENERGY AUDIT REPORT
FRUITORI DEL REPORT
Tutti
AD, Amministrativi, Tecnici
Tecnici
Gestori
Manutentori
Tecnici
STRUTTURA
CONTENUTI
COPERTINA
EXECUTIVE SUMMARY
CORPO PRINCIPALE
DEL
REPORT
ALLEGATI
Prof. Annalisa Galante –
Elementi emersi dall’Audit
Misure che possono essere implementate
Scenario più conveniente
Obiettivi raggiungibili
Descrizione dell’approccio metodologico
Gestione delle risorse e indicatori
Caratteristiche degli edifici e degli impianti
Misure di contenimento delle risorse
Miglioramento della gestione
Valutazione ambientale (LEED)
95
INDICE DEL REPORT - 1
Cap.
1
1.1
1.2
1.3
1.4
2
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9
3
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.8
3.9
3.10
Descrizione
Copertina del Report
Executive Summary
Elementi emersi dall’Audit
Misure che possono essere implementate
Scenario più conveniente
Obiettivi raggiungibili
Descrizione dell’approccio metodologico
Sintesi degli accordi contrattuali
Scopo del lavoro
Acquisizione documentazione tecnica
Esecuzione dei sopralluoghi
Strumentazione utilizzata per i rilievi
Metodologie di monitoraggio
Procedure di calcolo utilizzate
Summary report degli incontri
Motivazioni per la definizione delle misure
Gestione delle risorse e indicatori
Utenze termiche
Utenze elettriche
Contratti di fornitura
Caratteristiche utenza e modalità gestionali
Ripartizione dei consumi energetici e idrici
Indicatori specifici di consumo e benchmark
Modalità di gestione impianti
Modalità gestione manutenzione
Sintesi risultati rilievi strumentali
Sintesi risultati monitoraggio
Prof. Annalisa Galante –
Riferimenti
Par. 6.11.5
Par. 6.11.5
Appendice A3
CL 1.0, Contratto con il Committente
Par. 6.1.1
Cap. 3, Check List Appendice A4
Cap. 4
Par. 4.9, 4.10, CL 7.3
Cap. 5, Cap. 8
Cap. 3
Check List Appendice A4
Par. 3.4
96
INDICE DEL REPORT - 2
Cap.
4
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
5
5.1
5.2
5.3
5.4
6
6.1
6.2
6.3
6.4
7
8
8.1
8.2
8.3
8.4
8.5
8.6
8.7
Descrizione
Dati sulle caratteristiche degli edifici e degli impianti
Inquadramento territoriale
Localizzazione edifici e infrastrutture impiantistiche
Descrizione degli edifici
Descrizione degli impianti meccanici (climatizzazione, idrici, acqua calda sanitaria)
Descrizione impianti elettrici
Descrizione impianti di illuminazione
Descrizione delle misure di contenimento delle risorse
Misure adottate
Scenario 1 - Titolo
Scenario 2 - Titolo
Scenario 3 - Titolo
Misure per il miglioramento della gestione
Descrizione delle misure
Proposta piano di manutenzione
Proposta sistema di contabilità energetica
Proposta programma di monitoraggio.
Green Energy Audit vs LEED
Appendici
Riferimenti legislativi e normativi
Calcoli tecnici
Risultati di monitoraggio
Risultati dell’Audit Termografico
Schede tecniche di rilievo
Schede tecniche descrittive delle misure proposte
Documentazione tecnica di supporto
Prof. Annalisa Galante –
Riferimenti
Check List Appendice A4
Cap. 9, Cap. 10, Cap. 11
Par. 6.6
Cap. 9
Norme e leggi locali
Cap. 5, Cap. 8, Cap. 13
Par. 4.9, 4.10
Cap. 7
Check List Appendice A4
Appendice A3
Fornitori
GREEN ENERGY AUDITOR: UNA
PROFESSIONE CERTIFICATA
TCE
Tecnici Certificatori
Energetici
TAE
Tecnici Acustici
Edili
ATE
Auditor Termografici
degli Edifici
Prossimo accreditamento
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97
GEA
Green Energy
Auditor
98
www.green-energy–audit.org
[email protected]
[email protected]
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