Focus La sanità di oggi e di domani

Editoriale Giornalidea s.r.l. - Piazza della Repubblica, 19 - 20124 Milano
Anno 23 n. 5/6 Maggio-Giugno 2014
INTERVISTA
Bugiardini?
L’uovo di Colombo
ATTUALITÀ
Cosmofarma, dalla teoria
alla pratica
PROFESSIONE
Il farmacista e il marketing
GESTIONE
Redditometro:
di nuovo sotto i riflettori
Stefano Brovelli
Annarosa Racca
Focus
La sanità
di oggi e di domani
S I C U R I
INNOVAZIONE
TEXTURE ULTRALEGGERA
FINEMENTE NEBULIZZATA
EROGA Z IONE CONTINUA
MULTIDIREZIONALE
MASSIMO COMFORT D’USO
L’editoriale
Un po’ di colore
alle troppe contraddizioni
D
evo confessare che la frase “ogni difficoltà nasconde un’opportunità” mi provoca un’istintiva reazione. Mi viene in mente la volpe che non prende l’uva e, seppur mi auguro nasconda una verità, la trovo per certi versi provocatoria. D’altra parte viviamo un periodo pieno di contraddizioni, dentro il quale diventa difficile muoversi, soprattutto per chi vede bianco o nero, in un mondo ormai pieno di grigi.
Qualche esempio? Dicono che stiamo uscendo dal tunnel della crisi e poi ti guardi intorno e vedi saracinesche abbassate. Viceversa ti dicono che aumenta l’indice di povertà nella popolazione e il numero dei disoccupati e poi durante il week end fai fatica a spostarti per il traffico e non trovi un posto al ristorante. Non mancano poi le
contraddizioni neppure all’interno del nostro settore. L’industria farmaceutica sembra alla canna del gas e poi vedi le proiezioni di Ims Health e scopri che per i prossimi anni sono previsti incrementi mondiali di fatturato a due cifre. Un pianto greco
accompagna il destino di migliaia di farmacie, che paventano un prossimo fallimento,
e poi scopri che il mercato della farmacia in generale tiene (25 mld, + 1,3%), soprattutto
se confrontato con altri settori. Ma allora le difficoltà vengono da un’effettiva contrazione
se non del fatturato sicuramente degli utili, oppure da una gestione non corretta e avveduta dell’azienda farmacia? Il dubbio viene, e se anche provi piena solidarietà per
chi è in sofferenza (ed è giusto che a questi la categoria dia il massimo sostegno), non
si può non ricordare che un buon farmacista deve anche essere buon manager, oltre che buon professionista.
Altra contraddizione: abbiamo criticato -a ragion veduta- lo spreco causato dalle modifiche del bugiardino, pur terapeuticamente ininfluenti, e poi, quando il problema viene risolto, c’è chi si lamenta per dover stampare e consegnare al paziente il nuovo foglietto illustrativo. Addirittura alcuni farmacisti hanno lamentato un mancato
compenso alla farmacia per la carta che dovrà essere impiegata dalla stampante, dimenticando non soltanto il risparmio per il minor gravame dei resi, ma anche l’opportunità di un colloquio professionale, che valorizza la figura di educatore sanitario, favorendo tra l’altro la fidelizzazione (e non si amareggi per questo il senatore
Andrea Mandelli, che con il suo emendamento ha favorito questo provvedimento).
Vediamo ora come sapremo reagire di fronte ai nuovi servizi. La “Piattaforma Federfarma”, che propone fin da subito importanti prestazioni di telemedicina e promette un susseguirsi di proposte (vedesi l’articolo a pag. 14), dovrebbe porre fine a molti alibi. Il ventaglio di offerte è ampio e, quindi, c’è di che poter scegliere sulla base del
proprio bacino d’utenza e delle personali predisposizioni. Quindi, non si dia più colpa al destino avverso, per giustificare il proprio immobilismo. E ogni tanto, invece di
lamentarci, guardiamo nello specchio la sacca dei nostri errori posti dietro le spalle,
e cerchiamo di reagire. Certo, oggi predomina il grigio, ma cerchiamo di dare un po’
di colore al nostro futuro.
Lorenzo Verlato
n. 5/6 - 2014
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La tua salu
Sommario
3
Anno 23 n. 5/6 Maggio-Giugno 2014
EDITORIALE
Un po’ di colore
alle troppe contraddizioni
6
OPINIONI
8
INTERVISTA BROVELLI/RACCA
“Bugiardini”?
L’uovo di Colombo
30
14 SERVIZI
GESTIONE
Redditometro
di nuovo sotto i riflettori
Dalla teoria alla pratica
18 FOCUS
36 PROFESSIONE
La Sanità di oggi
e di domani
Il farmacista e il marketing
40 NOTIZIE
22 AGGIORNAMENTO
Magazzino intasato?
Ora c’è il “baratto”
I buoni esempi da imitare
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Opinioni
La Farmacia dei Servizi
(un mantra diventato “Portale”)
La ciclicità con cui affrontiamo i temi che ci stanno a cuore
sembra davvero una regola fissa: ne parliamo, discutiamo, riserviamo attenzioni e convegni, ascoltiamo esperti relatori e
volonterosi colleghi. Insomma, un “mantra” che ci sfinisce nel
sentire gli stessi discorsi, gridare le presunte disponibilità, impantanare le possibilità realizzatrici. Perché il tema della “Farmacia dei servizi” è davvero paradigmatico.
Credo si perda nella notte del tempo il primo vagito di questa
agognata creatura. Ma, senz’andare troppo in là, ricordiamo il
primo Cup a Piacenza e il primo “Farmaco pronto” a Bologna
di vent’anni fa, fino a giungere all’onestissimo “Li facciamo da
sempre” dell’amico Orlandi alla più recente edizione di Cosmofarma.
Perché su questa benedetta storia dei servizi occorre metterci
d’accordo: è servizio dare un consiglio a chi ha “il sangue
grosso”, così come realizzare il magnifico “Piano diabete” in Piemonte o tenere in vita una farmacia di paese, dove si campa a
stento, oppure programmare un controllo pressorio di una comunità. E si può continuare all’infinito. Allora: la questione è
farla diventare “sistema”, come peraltro fu ben definito -e dimenticato- nel convegno (ancora a Bologna) del febbraio 2006.
Sembra il caso, dunque, di riprenderne il tragitto, alla luce di alcune novità che proviamo a sintetizzare.
Anzitutto, chiarito che un sistema di servizi si deve sostanziare in una effettiva sussidiarietà tra pubblico e privato,
si rileva per noi l’obbligo di una precisa definizione di compiti -sanitari, amministrativi, logistici- nei confronti di una
domanda di salute che va distinguendosi sempre più in termini di diversificazione di prestazioni dentro uno scenario
discontinuo, dove il prodotto farmaco è divenuto parte di
un’attività complessa e integrata con altri soggetti operativi (Azienda sanitaria, medici e così via). Per questo, il Front
office proposto da Federfarma è un’espressione valida e coerente. Ma, sia chiaro, essa esige, da parte nostra, idee nuove, energie nuove,
facce nuove in vista «dell’assunzione di un ruolo decisivo per il cambiamento sostenibile del sistema sanitario nazionale»
Fenagifar: Pia Policicchio
prima presidente donna
Finora nessuna donna aveva mai
guidato la Federazione nazionale
delle Agifar. La prima sarà Pia Policicchio, titolare di farmacia a Cosenza, eletta lo scorso 10 maggio presidente per il triennio 2014-2017.
Subentra al presidente uscente Claudio Distefano, dopo avere ricoperto
il ruolo di vicepresidente per il
mandato 2011-2014. «Mi trovo a
raccogliere l’eredità di Claudio Distefano, che tanto ha prodotto e di
elevato livello» ha dichiarato la
neopresidente. «Nel solco da lui
6
già tracciato nello scorso triennio si
innesta e riparte il mio lavoro: dal
fare rete, idea sviluppata nel Congresso di Catania del 22-23 marzo,
all’evoluzione delle competenze del
giovane farmacista, tema trattato
dalla Federazione nell’occasione del
convegno annuale di Cosmofarma».
L’attuale assetto del vertice di Fenagifar è, dunque, il seguente: presidente Pia Policicchio (Cosenza);
consiglieri Rossella Caminiti (Messina), Davide Cappelletti (Trentino
Alto Adige), Lucio Marcello Fal-
n. 5/6 - 2014
conio (Napoli), Salvatore Foglia
(Caserta), Luca Matteo Galliano
(Cuneo), Marco Martini (Verona),
Angela Daniela Musolino (Reggio
Calabria), Silvia Nocera (Agrigento), Mario Pipia (Milano), Emanuele Platter (Torino); revisori dei
conti Giovanni Sergio Bellia (Catania), Laura Gerli (Como), Larry
Massagrande (Emilia Romagna),
Davide Massardo (Liguria); probiviri
Stefano Carta (Sardegna), Filiberto
Orlacchio (Umbria), Beatrice Tita
(Brescia).
A cura della
Redazione
[email protected]
(Garlatti). Il tutto, all’insegna di ciò che mi pare giusto chiamare la regola delle “Tre effe”: “Figura”, da valorizzare come
preparazione e disponibilità professionale; “Funzione”, da
definire in termini di accordo sulle decisioni da assumere;
“Formazione”, da implementare intervenendo finalmente
anche sui percorsi addestrativi (corsi di laurea come piani
di apprendimento specifici).
Ma, oggi, quali sono le forze in campo, con quali mezzi, con quanta disponibilità? Se ci guardiamo attorno, osserviamo l’ancora
fluida situazione francese, l’ottenuta conquista della remunerazione
in Portogallo, il progetto inglese che prevede l’assistenza personalizzata a 800.000 pazienti cronici over 75, in cui le farmacie garantiranno la compliance per politerapie extraospedaliere, con contemporaneo aggiornamento della convenzione medica. Come si vede, si tratta di tre gradi di approccio che, comunque sia, prevedono una gestione uniforme a livello nazionale, con conseguente sviluppo di ben definiti accordi collaborativi. E si deve aggiungere che tale realizzazione soggiace a
radicali mutamenti ideologici (ruolo e posizionamento strategico della farmacia), pratici (sul versante sanitario la presa in carico dei pazienti, su quello gestionale i flussi informativi), retributivi
(per noi legati al puro costo del farmaco).
Ora, su tutto questo è piovuto il “Portale Federfarma”, la piattaforma informatica che offre le diversificate opportunità di
scelte operative dei servizi più congrui alla farmacia. Presentato a Cosmofarma, è stato accolto con grande e condivisibile
interesse. È, tuttavia, il caso, riferendoci ai mutamenti indicati,
di porre totale attenzione alle implicazioni operative che presuppongono e che presentano, purtroppo, gravi elementi di criticità. Li esponiamo, in estrema sintesi.
Ruolo della farmacia - La prospettata attività extradistributiva
presuppone un’assestata immagine della farmacia, che troppo
spesso è oggetto di commenti sgradevoli, peraltro in coerenza
con la vetustà di nostre rappresentanze, logorate dal tempo e
dalle consuetudini.
Azione di prossimità - Informazione, educazione, cura richiedono attitudini e aggiornamento costante, con una pianificazione che parta dall’Università e dalle Federazioni e con
addestramento coordinato con Asl e medici. Purtroppo è sotto
gli occhi di tutti l’inadeguatezza di tante farmacie nel disporre
di uno spazio dove l’indispensabile prossimità fisica si possa realizzare (migliore, invece, è la qualità della rete informatica e telematica).
Remunerazione - Si tratta dell’elemento più acuto di contrasto, perché, mentre il Ministro dichiara che «non è la logica
economica il criterio che deve prevalere in sanità», la pratica
delle Asl è del tutto opposta. La stessa distribuzione diretta -che
La scomparsa
di Mario Dubbini
La notizia della scomparsa di Mario
Dubbini porta con sé un mare di ricordi.
Ricordi lontani, perché aveva 91 anni e
da tempo si era ritirato, anche se non
aveva perso la sua vitalità, insieme a una
saggezza che l’età sa impreziosire. Lo ricordiamo come presidente di Federfarma Ancona dal 1981 al 1992, e poi
ancora di Federfarma Marche, oltre che
come fondatore della Saf di Jesi nel
1975 e, quindi, come grande sostenitore
delle cooperative di farmacia. Lo ricordiamo sempre impegnato a valorizzare le
capacità professionali e imprenditoriali del farmacista e sempre presente agli incontri della categoria e ai convegni importanti. Ma soprattutto lo ricordiamo per il suo calore umano, per i suoi sorrisi, per
quella sua capacità di coinvolgere oltre la professione, in un rapporto non convenzionale, ma consolidato da sincera amicizia. Non
per niente, aveva fondato con Toto Canalini il Gruppo Intercofa,
vera occasione per “stare insieme”, organizzare gare tra regatanti,
settimane bianche, viaggi, perché è con un bicchiere in mano che
si consolidano i rapporti.
Con lui perdiamo un maestro di vita, oltre che un amico, di cui ricorderemo sempre la vitalità, la simpatia e la professionalità. (L.V.)
dichiara risparmi ignorando i costi organizzativi e gestionali (si
calcola nella fascia tra 18% e 40% delle risorse disponibili)opera anche un vulnus inaccettabile proprio in vista della declamata presa in carico dei pazienti sottoposti a cure del tutto
ignote al farmacista.
In definitiva, si può certamente dire che il “Portale” è una conquista preziosa, ma la strada da percorrere sarà lunga, perché il
cambiamento, quello serio ed effettuale, non ha ancora assunto
le sembianze promettenti di un corale impegno.
Franco Tugnoli - Bologna
n. 5/6 - 2014
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INTERVISTA
Assosalute e Federfarma: i presidenti
“Bugiardini”?
L’uovo di Colombo
SI STRISCIA IL CODICE
DEL FARMACO E SUL VIDEO
-SE IL FOGLIO ILLUSTRATIVO
È MODIFICATO- APPARE
UN “ALERT”. BASTA BATTERE
UN PULSANTE E ARRIVA
IL NUOVO FOGLIO
DA CONSEGNARE AL PAZIENTE.
SI RISOLVE COSÌ L’ANNOSO
PROBLEMA DEI FARMACI RESI,
ELIMINANDO SPRECHI
E VALORIZZANDO IL RUOLO
DEL FARMACISTA.
LA PAROLA A DUE
PROTAGONISTI, ANNAROSA
RACCA E STEFANO BROVELLI
di Lorenzo Verlato
8
n. 5/6 - 2014
A
leggerli diventi ipocondriaco.
Soprattutto se riesci a capirne il
significato, perché i foglietti illustrativi allegati al farmaco usano
spesso e volentieri un linguaggio per
addetti ai lavori, quindi di non semplice comprensione. Ecco perché si
sono guadagnati la nomea di “bugiardini”. Se poi subivano nel tempo delle variazioni, allora, oltre che
incomprensibili, diventavano pure
causa di un vero spreco. Bastava, infatti, una semplice modifica per decretare la morte di una confezione
farmaceutica (di solito dopo 90180 giorni) a tutti gli effetti ancora
valida. Si calcola fossero oltre 9 milioni le confezioni destinate ogni
anno al macero, vale a dire milioni
di euro in fumo a causa dei famigerati “bugiardini”.
Ora finalmente -anche grazie all’emendamento presentato dal presidente della Federazione degli Ordini, senatore Andrea Mandelli, poi
recepito nella Legge n. 98/2013
(Decreto del fare)- è stato introdotto un nuovo sistema, che dovrebbe
porre un limite all’assurdo spreco. In
pratica, le confezioni dei farmaci che
hanno subito modifiche al foglio illustrativo potranno continuare a es-
sere dispensate al pubblico fino a
esaurimento, se il farmacista consegnerà all’atto della vendita una copia del nuovo foglio illustrativo aggiornato.
È un po’ l’uovo di Colombo. Il provvedimento, di sicuro buon senso, facilita le aziende, elimina gli sprechi,
aiuta a risolvere il problema dei resi,
offre soluzioni ecologiche, oltre a nobilitare il ruolo del farmacista educatore sanitario. Per saperne di più
abbiamo intervistato due dei protagonisti, il presidente di Federfarma,
Annarosa Racca, e il presidente di
Assosalute, Stefano Brovelli.
■ Dottoressa Racca, parliamo
del sistema “Farmastampati”.
Quali le sue caratteristiche e il
servizio offerto alle farmacie?
Si tratta di una Banca Dati alimentata
dalle industrie farmaceutiche, che
contiene tutti i foglietti illustrativi aggiornati dei medicinali che hanno subito modifiche.
Nei casi in cui il farmacista si trovi a
dispensare una confezione appartenente a un lotto con gli stampati
non aggiornati, collegandosi automaticamente tramite computer alla
Banca Dati, procederà in pochi istan-
analizzano il “Sistema Farmastampati”
ti a stampare il foglietto illustrativo
aggiornato, da consegnare al cittadino unitamente al farmaco.
Questo intervento professionale del
farmacista rappresenta l’anello finale
di una soluzione che ci pone all’avanguardia in Europa. Vorrei ricordare che questo servizio, nato per
le variazioni agli stampati dei farmaci
registrati con procedura nazionale,
è stato, in corso di elaborazione,
esteso anche alle variazioni dei foglietti dei farmaci registrati a livello
europeo, con la conseguenza che
oggi i cittadini italiani saranno aggiornati per le modifiche di tutti i farmaci a prescindere dal tipo di registrazione, a tutto vantaggio della tutela della salute.
■ Dottor Brovelli, quali informazioni le aziende forniranno, e
secondo quali modalità?
Prima di tutto è importante sottolineare che le informazioni necessarie ad assolvere all’obbligo previsto
dalla legge saranno fornite al farmacista in modo del tutto gratuito
e a totale carico delle aziende. Dal
punto di vista pratico, all’atto della
lettura del codice ottico del medicinale, qualora questo sia oggetto delle modifiche per cui vi è l’obbligo di
consegna del “Nuovo foglio illustrativo”, comparirà automaticamente un avviso attraverso cui il farmacista potrà visualizzare le modifiche introdotte. E automaticamente associato a questo avviso ci sarà
un “bottone”, che permetterà la sua
stampa immediata.
■ Dottoressa Racca, quale il
suo giudizio sulle tipologie di variazione indicate dalla normativa? Le ritiene corrette o troppo ampie?
Il provvedimento emanato dall’Aifa
prevede ben nove tipologie di modifiche che subordinano l’autorizzazione all’esaurimento scorte delle confezioni dei medicinali con gli
stampati non aggiornati, alla consegna in farmacia, da parte del farmacista, della relativa confezione con
il foglietto illustrativo aggiornato. Si
tratta certamente di numerose fattispecie, sulle quali, però, condivido
l’esigenza di stampa del foglietto a
tutela della salute dei cittadini, perché pensare di giudicare superflua
anche una soltanto di tali casistiche
è questione molto delicata. Tutto il
provvedimento, infatti, permette di
contemperare due importanti esigenze: la prima consiste nella fondamentale tutela della salute e della sicurezza dei cittadini; l’altra evita un ingente spreco di ricchezza che
si protraeva, nonostante i nostri interventi, da troppo tempo.
■ Dottor Brovelli, entro sei
mesi le aziende dovranno immettere sul mercato i nuovi lotti con i foglietti aggiornati. È un
lasso di tempo congruo?
Questi sono i tempi che venivano
già fissati e credo siano sostanzialmente adeguati e in linea con il
quadro europeo. Tra l’altro, il sistema informatico realizzato dalle
n. 5/6 - 2014
Ú
9
“Bugiardini”?
L’UOVO DI COLOMBO
chiamare immediatamente l’attenzione del cittadino sulle novità introdotte, per mezzo di un’apposita
funzione a loro accessibile dal computer del banco, che evidenzia proprio le novità. Questa soluzione
permette al cittadino di disporre di
un foglietto completo e aggiornato
che, unito all’informazione professionale fornita dal farmacista all’atto della consegna del medicinale, gli
permetterà di valutare con facilità
l’eventuale interesse personale a
soffermarsi con maggiore attenzione sulle modifiche intervenute.
■ Dottor Brovelli, sanzioni a
parte, ritiene che tutti si adegueranno al nuovo sistema?
Le sanzioni sono quelle previste dalla Legge (sospensione dell’Aic per
le aziende; deferimento all’Ordine
per le farmacie, ndr). Credo che,
però, vada sottolineato l’aspetto di
servizio al cittadino insito nel nuovo sistema e, quindi, di ulteriore valorizzazione del ruolo e della professione del farmacista. Non capita sovente che l’Italia sia all’avanguardia, ma in questo caso sì e per
questo sono convinto che tutti gli
attori della filiera faranno del loro
meglio per assolvere a quanto stabilito dalla legge.
■ Dottoressa Racca, chi so-
aziende prevede anche la comunicazione al farmacista della data e
del numero di lotto a partire dal
quale le confezioni dei medicinali
conterranno il nuovo foglio illustrativo. E questa sarà certamente
un’informazione che snellirà il lavoro dei farmacisti.
10
n. 5/6 - 2014
■ Dottoressa Racca, il farmacista dovrà consegnare l’intero
foglietto o soltanto le parti
modificate?
Le farmacie consegneranno il nuovo foglietto aggiornato e, quindi, si
tratta del documento completo. Ma
i farmacisti saranno in grado di ri-
sterrà i costi del progetto Farmastampati?
Le industrie farmaceutiche, alle quali mi sento di rivolgere un forte e sentito ringraziamento non soltanto
per aver accettato di accollarsi l’onere economico oltre che organizzativo di questa soluzione, ma anche per
la disponibilità sempre dimostrata in
questi anni a trovare una soluzione
al problema dell’invendibilità delle
confezioni con stampati non aggiornati. Alle farmacie resta, tuttavia, l’onere professionale di procedere alla stampa e alla consegna del
Ú
eglab.it
Anche
i farmaci
generici
hanno
un nome.
EG
®
Anche i farmaci generici equivalenti hanno un nome:
EG®, da sempre, garanzia di sicurezza e qualità.
Stesso principio attivo, stessa efficacia dei farmaci
di marca e più attenzione al prezzo.
Quando scelgo un generico, chiedo EG ®
INTERVISTA
farmacista. Questo sistema, non da
ultimo, permette di evitare ingiustificati sprechi e distruzione di medicinali perfettamente validi: un segno
di attenzione al valore insito nel bene
farmaco e di impegno alla tutela ambientale.
Racca - Il problema
della distruzione di
farmaci ancora perfettamente vendibili,
a causa di modifiche
amministrative, ha vi■ In conclusione, quali i vostri
sto impegnata Federgiudizi su come si è risolto
farma in prima linea
l’annoso problema?
da molto tempo e solBrovelli - Come Assosalute abbiatanto ora possiamo
mo creduto fin da subito nel proritenere risolto il progetto Farmastampati, portandolo
blema. Si sono conavanti in collaborazione con Assocluse la fase politica,
generici, Farmindustria e Federfarma,
con l’emendamento
perché i farmaci senza obbligo di ridel senatore Mandelcetta, di automedicazione, hanno
li, e quella tecnica.
nell’informazione diretta al cittadiDa ora in poi le farno e nel consiglio del farmacista i
macie saranno in grapunti su cui fondano le loro caratdo di fornire ai cittadini un servizio
teristiche e la propria mission.
che consentirà, tra l’altro, di sconIl “Sistema Farmastampati” è un sergiurare il pericolo di possibili intervizio unico nel suo genere -e il priruzioni terapeutiche, pur sempre
mo a livello europeo- che pone il nopossibili laddove non fossero state
stro Paese all’avanguardia in termiimmediatamente disponibili le nuoni di vicinanza e informazione ai citve confezioni aggiornate.
tadini e, parimenti, di valorizzazioLa soluzione individuata rappresenne della figura professionale del
ta un’ulteriore dimostrazione di professionalità che le farmacie pongono a disposizione dei cittadini e
sono certa che contribuirà a far
sentire, una volta di più, la farmacia
come primo e insostituibile punto di
informazione sanitaria. Ritengo, infine, necessario formulare un sentito ringraziamento ai vertici dell’Agenzia del farmaco, che hanno
supportato, con la
loro disponibilità e il
loro impegno, l’intera
«Farmastampati è
filiera nell’individuaun servizio unico
zione delle soluzioni
più appropriate per
nel suo genere:
risolvere questo importante problema. ■
siamo i primi
foglietto aggiornato, che è un adempimento importante, sia per il numero delle referenze interessate dal
fenomeno, sia per le dimensioni
dei foglietti illustrativi che, talvolta,
raggiungono dimensioni consistenti di diverse pagine. A tale riguardo
ritengo che in futuro sarà possibile
individuare soluzioni tecniche più
snelle, in grado di garantire lo stesso livello di sicurezza per i cittadini.
«Mettiamo ancora
una volta la nostra
professionalità
al servizio
del cittadino»
in Europa»
n. 5/6 - 2014
13
ATTUALITÀ
A Cosmofarma gli strumenti
LA PIATTAFORMA
DIGITALCAREFARMA PARTE
CON LE PRESTAZIONI
DI TELEMEDICINA,
MA POI PREVEDE SUBITO
IL “FARMASTAMPATI”,
IL CUP E LE ATTIVITÀ
PROFESSIONALI.
ECCO COME SI ATTIVERÀ
IL SISTEMA E CHE COSA
DOVRÀ FARE IL FARMACISTA.
MA SIAMO SOLO
ALLA PRIMA PUNTATA…
di Lorenzo Verlato
Dalla teoria
“I servizi in farmacia: dalla teoria
alla pratica” è stato il tema
del convegno istituzionale
-evento clou di Cosmofarma 2014durante il quale è stata presentata
la “Piattaforma Federfarma”.
Essa offrirà gli strumenti operativi,
su base informatica,
per la realizzazione concreta
della Farmacia dei servizi,
e prevede un processo
in continua evoluzione
14
n. 5/6 - 2014
SONO DATI ASSAI POSITIVI QUELLI COMUNICATI DA COSMOFARMA ALLA CHIUSURA DELLA GRANDE KERMESSE
BOLOGNESE DELLA FARMACIA ITALIANA. Oltre 27.000 visitatori (+13% dall’Italia, +22% dall’estero), 357 espositori con più di 600 brand,
73 tra convegni e workshop, più di 600 incontri tra buyer internazionali, oltre 230 giornalisti accreditati. Dati che fanno ben presagire per il comparto,
tanto da far pensare (lo diciamo timidamente per motivi scaramantici) che Cosmofarma 2014 testimoni la voglia di uscire dal tunnel, di guardare avanti e
di lasciarci la crisi alle spalle. Un obiettivo che si potrà raggiungere anche sapendo rinnovare l’offerta della farmacia, adeguandola alle nuove domande
di salute della popolazione.
Proprio per questo ci soffermiamo
sull’incontro centrale della Tre giorni
bolognese, cioè sulla presentazione
della “Piattaforma Federfarma” (DigitalCareFarma), strumento operativo per la realizzazione della Far-
macia dei servizi, proposto dall’amministratore delegato di Promofarma, Gianni Petrosillo.
Proporre i nuovi servizi, infatti, significa non soltanto favorire la crescita professionale della farmacia, ma
operativi per la “Farmacia dei Servizi”
alla PRATICA
attivare nuove opportunità remunerative, pur consentendo al sistema di
risparmiare. E lo si è visto subito, prospettando alcuni servizi di telemedicina, che la nuova piattaforma consente di rendere subito operativi, grazie anche a un contratto quadro tra
Promofarma e un fornitore specializzato, l’Htn, con il quale si sono negoziate condizioni particolari di fornitura. Significativo, per esempio, il
confronto proposto dal dottor Petrosillo con il nomenclatore tariffario
di una Regione tipo: per un elettrocardiogramma dinamico il risparmio tra la tariffa della farmacia e
quelle oggi in vigore sarà del 29%,
mentre per il monitoraggio continuo
(24 ore) della pressione arteriosa
sarà del 17%. Così il paziente non
soltanto otterrà un vantaggio in termini di minori tempi d’attesa e di re-
ferto, ma anche un minor costo. E il
farmacista, invece, potrà aderire con
un contratto di adesione non soltanto alle vantaggiose condizioni, ma
anche a un accordo che prevede il
pagamento dei servizi solo a consumo.
Quindi, attraverso la Piattaforma
Federfarma si potrà accedere al contratto quadro, al contratto personalizzato di adesione e a un corso mul-
n. 5/6 - 2014
Ú
15
Dalla teoria
ALLA PRATICA
timediale non Ecm, per apprendere
tutte le nozioni necessarie a un corretto espletamento del nuovo servizio. Al momento, questi sono i servizi disponibili fin da subito:
• Tele-Spirometria
• Elettrocardiografia
• Holter Ecg
• Holter pressorio
• Misuratore P.A. domiciliare
con dispositivo per la trasmissione
dei dati.
Gli strumenti necessari per offrire
questi esami possono essere o acquistabili da subito, o noleggiabili,
sempre a condizioni negoziate. Strumenti peraltro di ottima qualità, che
garantiscono risultati corretti e accreditati.
Ma come si dovrà procedere? Lo ha
ben spiegato l’amministratore delegato di Promofarma. Una volta rilevati i dati attraverso il dispositivo, si
procederà all’arruolamento del paziente sulla piattaforma, alla quale si
può accedere attraverso il sito web
della Federazione (www.federfarma.it). Battendo la voce “Arruolamento” si accederà a una videata
dove immettere l’anagrafica del nuovo paziente (nome, cognome, sesso,
data e città di nascita, email, telefoni e recapiti), mentre se è già inserito basterà battere il suo cognome per
recuperare la sua anagrafica. Attraverso il cellulare verranno poi trasmessi al centro di tele refertazione
i dati raccolti dal dispositivo e quindi si potrà ottenere una visione e poi
procedere alla stampata del referto.
Infine, ogni prestazione -come ha
precisato Gianni Petrosillo- obbliga
alla raccolta del “Consenso informato al trattamento dei dati”, anche
questo ottenuto utilizzando un modulo la cui prima pagina va compilata, firmata e spedita via mail o via
fax a Htn, mentre la seconda pagina va consegnata al paziente.
Anche il nuovo servizio “Farmastampati”, che consente di dispensare i farmaci con foglietto illustrativo modificato, qualora il farmacisti
consegni il nuovo “bugiardino” modificato, è pronto e a disposizione degli associati Federfarma. La piattaforma, infatti, mette a disposizione
un apllicativo che può essere auto installato sul pc della farmacia, che in
automatico segnala se il farmaco in
spedizione ha subito variazioni negli
stampati (vedasi anche le interviste
da pag. 8).
Questa app gestisce una propria
Banca dati dei soli prodotti modificati,
automaticamente aggiornata e così
sul video appare, rispetto allo specifico Aic richiamato, sia la data del primo lotto con il foglietto aggiornato,
sia l’indicazione delle modifiche apportate, sia la possibilità di stampa-
re il foglietto illustrativo da consegnare al paziente. Grazie a questo sistema, non soltanto si evitano carenze del medicinale, sprechi inutili
per l’eliminazione di prodotti ancora efficaci, costose gestioni dei resi,
ma il farmacista può svolgere il suo
ruolo di educatore sanitario, accompagnando la consegna del farmaco con il consiglio professionale.
Per fine giugno, infine, sarà pronta
anche la piattaforma digitale per
le prenotazioni e l’erogazione
dei servizi sanitari previsti dal Decreto legislativo 153/2009, cioè per
le prestazioni infermieristiche, fisioterapiche, le prenotazioni Cup, e così
via. Il vantaggio che questo sistema
DigitalCareFarma garantisce riguarda innanzitutto l’uniformità delle
prestazioni sul territorio (diagnostica,
visite specialistiche, ecc.) erogabili sia
a livello domiciliare, sia presso la farmacia o la struttura erogatrice. Comunque sia, anche in questo caso il
cittadino chiede la prestazione, mentre il farmacista accede alla piattaforma, dopo aver siglato il contratto di adesione, sulla base dell’accordo
quadro concluso tra la Federfarma e
gli erogatori.
Questi i servizi predisposti al momento dalla Federfarma attraverso
la sua Promofarma, utile e pratica
proposta di strumenti operativi fondamentali per la completa realizzazione della “Farmacia dei servizi”.
Ma siamo solo alla prima puntata,
perché il processo varato a Cosmofarma prevede una continua evoluzione, con nuove proposte fino ad
arrivare alla ricetta elettronica e al
dossier farmaceutico.
n
Pubbliredazionale
Eslicarbazepina acetato
promossa a pieni voti
L’
crisi focali farmacoresistenti,
con o senza generalizzazione secondaria, da almeno 12 mesi e
con un intervallo libero da crisi
non superiore a 21 giorni nelle
8 settimane dal baseline.
L’Esl si è dimostrata più efficace,
rispetto al placebo, ai dosaggi di
800 mg e 1.200 mg (p<0,0001)
con una riduzione relativa mediana nella frequenza delle crisi rispettivamente del 35 e 39%
(placebo 15%) e un tasso di risposta del 36 e 44% (placebo 22%). L’efficacia è risultata indipendente da variabili quali sesso, durata dell’epilessia, età al momento della diagnosi, tipo di crisi,
numero e tipo di farmaci antiepilettici concomitanti. Dall’analisi emerge che Esl presenta un buon profilo di sicurezza con eventi avversi lievi/moderati e una percentuale di sospensione legata al trattamento simile a quella riportata per altri antiepilettici. L’incidenza degli
eventi avversi è dose dipendente e la maggior parte delle reazioni avverse si è verificata nella prima settimana
di terapia e al dosaggio di 1.200 mg. Gli eventi avversi più comuni (>10 % dei pazienti) sono stati capogiri,
sonnolenza e cefalea, con un’incidenza simile tra i vari
gruppi di studio.
In conclusione, l’analisi combinata dei
tre studi conferma che Esl al dosaggio
di 800 mg e 1.200 mg/die è efficace,
In Italia disponibile da maggio
maneggevole e ben tollerata nel tratEslicarbazepina acetato -Zebinix®, indicato nei pazienti adulti come
tamento in terapia aggiuntiva dell’epilessia focale farmacoresistente negli
terapia aggiuntiva in epilessia con crisi a esordio parziale con o senza
adulti. L’efficacia di Eslicarbazepina in
generalizzazione secondaria- è disponibile in Italia dal mese di magpazienti già in trattamento con altri blocgio 2014, rimborsata dal Ssn nell’indicazione approvata. Classificacanti dei canali del sodio lascia ipotizzione ai fini della rimborsabilità, fornitura, condizioni e modalità
zare per tale molecola un più ampio prod’impiego sono state pubblicate, in data 20 febbraio 2014, sulla Gazfilo farmacodinamico.
zetta Ufficiale della Repubblica Italiana, serie generale n. 42. Per ulAntonio Gambardella
teriori approfondimenti si può fare sempre riferimento al Rcp di
Professore associato di neurologia
prodotto.
Università degli Studi
“Magna Graecia” di Catanzaro
Eslicarbazepina acetato (Esl) è un nuovo farmaco antiepilettico, approvato dall’Ema nel 2009 come terapia aggiuntiva negli adulti con epilessia focale, in monosomministrazione giornaliera. I meccanismi d’azione
di Esl non sono noti con esattezza, tuttavia studi elettrofisiologici in vitro indicano che l’Eslicarbazepina acetato e i suoi metaboliti stabilizzano lo stato inattivato dei
canali del sodio voltaggio-dipendenti, impedendone il
ritorno allo stato attivato e, quindi, controllando il firing
neuronale ripetitivo.
I dati relativi al profilo di efficacia e sicurezza di Esl sono
stati riportati in una recente pubblicazione su “Epilepsia” (Gil-Nagel A et al. “Efficacy and safety of eslicarbazepine acetate as add-on treatment in patients with
focal-onset seizures: integrated analysis of pooled data
from double-blind phase III clinical studies” - Epilepsia
2013; 54: 98-107). In tale articolo gli autori effettuano
un’analisi combinata di dati provenienti da tre studi di
fase III, multicentrici, randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo, sull’efficacia e sicurezza di Esl in addon in pazienti adulti con epilessia focale farmacoresistente. Nei tre studi, secondo protocollo, l’Esl è stata aggiunta a 1-2 antiepilettici (1-3 antiepilettici nello studio
302), al dosaggio di 400 (studi 301 e 302), 800 e 1.200
mg in monosomministrazione giornaliera, per 12 settimane. Sono stati esaminati i dati di 1.049 pazienti, uomini e donne di età maggiore o uguale a 18 anni, con
ONCE DAILY
eslicarbazepine acetate
FOCUS
Realtà e prospettive future
La Sanità
di oggi e di domani
COME STA CAMBIANDO
IL NOSTRO SSN,
TRA TAGLI DI SPESA,
RAZIONALIZZAZIONI
E SCENARI SEMPRE
PIÙ TECNOLOGICI?
QUALE SARÀ IL RUOLO
DEL FARMACISTA?
ALCUNI STUDI
CI AIUTANO
A RISPONDERE
di Barnaba Grigis
18
n. 5/6 - 2014
ALCUNE RECENTI ANALISI SUL NOSTRO SISTEMA SANITARIO CI AIUTANO A INTERPRETARE LA SITUAZIONE ATTUALE DELLA SANITÀ IN ITALIA, nei suoi pregi e difetti, impegnata oggi
nello sforzo di continuare a soddisfare i bisogni di salute della popolazione con
costi sostenibili. Il rapporto Oasi 2013 del Cergas-Bocconi osserva che il Ssn conferma di essere un sistema sanitario tradizionalmente “sobrio”, che spende significativamente meno risorse (spesa pubblica procapite pari a 2.418 dollari,
calcolati secondo il Ppa, il parametro della parità di potere d’acquisto) rispetto ai Paesi con cui è realistico confrontarci. I Ppa in dollari dei tre principali Stati europei con i quali possiamo paragonarci sono, infatti, superiori al nostro: Germania 3.316, Francia 3.135, Regno Unito, il più vicino a noi, 2.747.
Un sistema
sostenibile
La spesa sanitaria totale italiana si è
assestata negli ultimi anni intorno ai
138 miliardi di euro, il 9% del Pil, di
cui 111 per la spesa pubblica cor-
rente, pari all’80,5%, e 27 per la spesa sanitaria delle famiglie, poco meno
del 3% della spesa complessiva dei
singoli nuclei familiari. Il disavanzo degli anni passati si è notevolmente assottigliato, segno che le Regioni cominciano a rispettare i limiti delle ri-
del Servizio sanitario nazionale
Spesa sanitaria pubblica, privata e Pil
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
106,1
7,9%
116,1
8,2%
121,8
8,4%
125,4
8,5%
130,0
8,2%
134,4
8,6%
136,9
9%
138,3
9%
138,9
8,8%
137,9
8,9%
Spesa sanitaria pubblica corrente
Miliardi di euro
82,3
% sulla spesa sanitaria
77,5%
91,2
96,8
99,6 103,8
78,5% 79,5% 79,4% 79,8%
107,1
79,7%
110,2
80,5%
111,3
80,5%
111,3
80,1%
111
80,5%
Spesa sanitaria delle famiglie
Euro
23,8
% sulla spesa sanitaria
22,5%
24,9
25
25,8 26,2
21,5% 20,5% 20,6% 20,2%
27,2
20,3%
26,7
19,5%
27
19,5%
27,6
19,9%
26,9
19,5%
Spesa sanitaria totale
Miliardi di euro
% del Pil
Fonte: nostra elaborazione da Cergas “Rapporto Oasi 2013”, che si è avvalsa dei dati Istat (contabilità nazionale)
sorse disponibili, in particolare quelli fissati dal Piano di rientro. Se non
vi fossero necessità di ridurre la spesa pubblica in tutti i settori, la sostenibilità del Ssn nel breve periodo si
presenterebbe in equilibrio.
Dal 2001 al 2012 sono diminuite le
giornate di ricovero ospedaliero del
19,5% e il numero di dismissioni del
20,7%: nel primo caso passando da
82.829.483 a 66.707.607, nel secondo da 12.937.140 a 10.257.796.
La riduzione dei ricoveri trova risposte nei servizi a ciclo diurno -day hospital, day service o day surgery- e
nelle prestazioni ambulatoriali complesse, frutto, da una parte, dello sviluppo delle tecnologie cliniche, e, dall’altra, dell’incentivo costituito dai sistemi di classificazione delle prestazioni e dai budget regionali, con riduzione della necessità di posti letto
per acuti. Ma -osservano i ricercatori del Cergas Bocconi- vi è una contrazione di investimenti tecnologici e
infrastrutturali che evidenzierà l’obsolescenza delle strutture e delle
tecnologie, impoverendo il Ssn in un
periodo in cui aumentano gli anzia-
ni bisognosi, per
la loro fragilità,
di cure specifiche che impongono uno sviluppo di nuovi
servizi, tanto più
efficaci da un
punto di vista
sociale e finanziario se realizzati a casa del
paziente.
Non meno importante è la
preoccupazione
derivante dalla
scelta del Ssn di
ottenere rilevanti contenimenti
della spesa a scapito dei servizi. Accenniamone alcuni aspetti: congelamento delle retribuzioni pubbliche,
contenimento della spesa per farmaci, medical device, beni e servizi e
via dicendo. Si tratta, secondo gli analisti, «di una politica pubblica che non
contiene alcun elemento di trasformazione, tanto più necessario in
Ú
n. 5/6 - 2014
19
Ci cureremo a casa
Più della metà degli intervistati dagli analisti di Penn Schoen Berland per Intel -il 57%- ritiene che gli ospedali, così come operano oggi, diventeranno obsoleti. In futuro il modello sarà l’assistenza sanitaria a casa, con l’uso in particolare di mezzi tecnologici avanzati portati nelle abitazioni. Il 72% complessivo (il 70% in Italia) è disposto a comunicare con il medico per casi non
urgenti attraverso la videoconferenza, riducendo in questo modo le visite domiciliari e le code negli ambulatori. Le attuali tecnologie per l’assistenza sanitaria a distanza e gli strumenti di automonitoraggio, che trasmettono al
medico dati sanitari in tempo reale, lo possono aiutare molto nel formulare
corrette diagnosi. Per esempio, il
43% si ritiene capace di monitorare
la pressione sanguigna e altri segni
vitali di base e oltre il 70% è ricettivo all’utilizzo di sensori per servizi
igienici, sensori per flaconi di medicinali o monitor per la deglutizione. Il 66% preferisce un regime
sanitario personalizzato in funzione del proprio profilo genetico o
biologico e il 53% ha nelle analisi
autogestite almeno la stessa fiducia
che ha nel medico.
Ottimismo
tecnologico
una stagione di grandi cambiamenti dei bisogni e delle tecnologie come
questa». Rimangono, poi, in campo
le problematiche connesse al debito
accumulato nel decennio passato,
causa dei ritardi nei pagamenti dei
fornitori e dell’aumento del contenzioso, con costi finanziari elevati.
In sostanza, se la politica dei tagli porta al pareggio dei bilanci con diminuzione dell’assistenza ospedaliera,
per ora pur sempre valida (in alcune
strutture è una delle migliori del
mondo), dall’altra non si sviluppano
adeguatamente i servizi fuori dagli
ospedali, sempre più necessari, vista
la tendenza in atto e considerati i
nuovi bisogni di salute emergenti.
20
n. 5/6 - 2014
Un secondo apporto conoscitivo ci è
dato da Intel, azienda leader nei microprocessori con il “Barometro Intel
dell’innovazione tecnologica in ambito sanitario”, una ricerca internazionale condotta dall’istituto Penn
Schoen Berland in Paesi ritenuti “maturi” (Italia, Stati Uniti, Giappone,
Francia) e altrettanti “emergenti”
(Brasile, Cina, India, Indonesia).
I risultati (vedi anche il box in queste
pagine) dimostrano un ottimismo
della maggioranza dei cittadini italiani
(71%) e degli altri sette Stati verso
l’innovazione tecnologica in sanità e
la disponibilità delle persone a partecipare fattivamente al processo, poiché «quasi tutti sembrano accettare
l’idea di un prossimo futuro in cui sarà
possibile ottenere assistenza sanitaria al di fuori degli ospedali, condividere in forma anonima le informazioni personali per migliorare i risultati e personalizzare tutti gli aspetti
dell’assistenza, fino alla struttura genetica specifica di ogni individuo»
come afferma Eric Dishman, general
manager dell’Health and life sciences
group di Intel.
I “Big data”
Sempre secondo Dishman, «tecnologie come l’High performance computing e l’analisi di big data hanno la
possibilità di cambiare radicalmente
l’assistenza sanitaria nel mondo e la
maggior parte delle persone sembra
augurarselo». Nel campo della ricerca e dello sviluppo di nuovi farmaci
vi è, infatti, un grande fermento suscitato dalle aspettative verso la possibilità di aggregare a livello internazionale e incrociare una enorme
massa di dati sui farmaci e sui loro risultati terapeutici. Dati biometrici
correlati alle abitudini delle popolazioni, agli obiettivi della cura e agli effetti collaterali, alla risposta farmacologica nel tempo, all’andamento
naturale delle patologie. Variabili
biologiche tra cui quelle geografiche
o gli stili di vita di una comunità e la
loro eventuale incidenza sull’efficacia
di un farmaco e via dicendo.
Nella ricerca Intel, del resto, oltre
l’80% delle persone intervistate si dichiara «disponibile a condividere informazioni in forma anonima per ridurre i costi dell’assistenza sanitaria
e migliorare le cure». L’Aifa, attraverso il suo direttore generale Luca
Pani, parla di rivoluzione nel mondo
del farmaco e afferma che «attraverso la raccolta e l’analisi di dati sanitari è possibile definire in maniera
accurata le malattie e sviluppare
un’attività di sorveglianza che favorisca l’individuazione di nuove risposte e misure di sanità pubblica».
In questo contesto di grandi cambiamenti e attese, quale potrà essere il ruolo del farmacista? Essendo un
uomo di cultura, trasformerà le informazioni in conoscenze attraverso
le quali prendere decisioni innovative per la salute dell’uomo, sia esso
cliente-paziente o comunità.
n
Onicomicosi:
riconoscerle
e curarle
■ Come riconoscere un’unghia
■ Cosa sono?
Colpiscono il 5% della popolazione,
oltre due milioni di persone: le onicomicosi sono infezioni causate da
funghi che possono interessare diverse parti dell’unghia. Pur non essendo pericolose, danno origine a fastidiosi inestetismi e a sensazioni di
profondo disagio, che possono interessare sia i piedi, sia le mani. Soprattutto, se non curate per tempo,
possono diffondersi in altre parti
del corpo ed essere molto dolorose,
arrivando anche a danneggiare l’unghia in maniera permanente.
malata?
Quella infettata da micosi appare
ispessita e deformata, friabile e frastagliata, sollevata dal letto ungueale, opaca e con strie longitudinali di colore biancastro, giallognolo o arancione. Le più colpite
sono le unghie dei piedi (l’alluce in
particolare), perché la lunga permanenza all’interno di scarpe chiuse costituisce l’habitat naturale per la
proliferazione dei funghi. Buone
norme igieniche aiutano a prevenire il problema, ma una volta che l’unghie è attaccata è fondamentale
curarla con prontezza, per evitare che
peggiori, che il fungo la danneggi in
maniera permanente e che l’infezione si diffonda.
■ Come combattere l’onicomicosi?
Canespro è il trattamento topico per
guarire velocemente le unghie interessate da mico-
si: il set comprende l’unguento, 22
cerotti impermeabili monouso e un
raschietto di plastica. L’unguento, a
base di urea 40%, cera bianca, lanolina, paraffina e silice, va applicato dopo aver immerso l’unghia malata in acqua calda e dopo aver attentamente asciugato ogni singolo
dito. Applicato in quantità sufficiente a coprire tutta la superficie dell’unghia, ammorbidisce selettivamente soltanto le parti infette, lasciando intatte le sane. I cerotti andranno quindi a coprire l’unguento,
avvolgendo il dito in maniera completa, come un cappuccio protettivo.
Il cerotto va rimosso dopo 24 ore e
il raschietto aiuterà a rimuovere le
parti infette dell’unghia, origine dell’onicomicosi, preparandola al successivo trattamento antimicotico,
che andrà applicato per quattro settimane.
Canespro è la soluzione rapida ed efficace al problema della micosi ungueale: va utilizzato ogni giorno con costanza, fino alla completa rimozione di tutte le parti malate dell’unghia (in genere servono 2-3 settimane di
trattamento).
Su www.canesten.it tutte le
informazioni utili.
INFORMAZIONE
PUBBLICITARIA
AGGIORNAMENTO
Crescere e non fermarsi:
I buoni esempi
da imitare
DOPO GLI APPUNTAMENTI
DEDICATI AL RETAIL,
AI CONSUMATORI,
AGLI STRUMENTI
A DISPOSIZIONE DEL CANALE
PER CONQUISTARE I CLIENTI,
PARLEREMO QUESTA VOLTA
DI MODELLI VIRTUOSI
E DI AZIENDE INNOVATIVE,
UTILI AL FARMACISTA
CHE VOGLIA TRARNE
QUALCHE SPUNTO
E INCORAGGIAMENTO
di Nicola Posa, senior partner
di Shackleton Consulting
COME DISSE JEAN-JACQUES ROUSSEAU, «PROPONIAMOCI
GRANDI ESEMPI DA IMITARE, PIUTTOSTO CHE VANI SISTEMI
DA SEGUIRE». Dai il buon esempio. In fondo ce lo sentiamo ripetere fin da
bambini: che sia nelle parole delle mamme, che cercano di motivare i figli grandi
a favore dei piccoli, o della maestra oppure dell’insegnante sportiva, il buon
esempio ci accompagna e si propone come modus vivendi fin dall’infanzia. Ci
fa comprendere che si può guardare più in alto, che c’è un orizzonte più ampio
a cui aspirare e, soprattutto, che c’è chi ce la fa.
Quindi trattiamo di buoni esempi
aziendali. Le rinomate “case history”
o casi di studio che dir si voglia. In una
fase in cui molti si lamentano, incolpando la crisi di tutti i mali (sovente a
ragione, spesso in caccia di un capro
espiatorio), ci piace guardare il rovescio
della medaglia e puntare il dito su chi
ce la fa, chi accelera anziché frenare,
chi cresce anziché fermarsi, chi investe.
Perché, si sa, il mare aperto è dei temerari ed è in mare aperto che soffiano
i venti più propizi.
Parola d’ordine:
innovazione
Le aziende che reagiscono e che innovano oggi sono sovente quelle che
si trovano costrette a farlo per vivere
e prosperare. Al contrario, quelle che
vivacchiano, che vanno così così, né
male né bene, sono restie a trasformarsi, anzi, talvolta preferiscono ridurre
il fatturato anziché correre rischi. È il
momento ideale quindi, per acquistare quote di mercato, incrementare la
22
n. 5/6 - 2014
propria quota grazie all’acquisizione dei
clienti delle aziende che non riescono
o non vogliono più curare il proprio
mercato, la clientela, i prodotti.
Ma chi vince davvero in questo frangente? Il più creativo, il più reattivo, l’innovativo e, non dimentichiamolo, chi
riesce a controllare il proprio conto economico. Tutte le aziende che stanno
superando l’attuale complicato frangente economico sono, infatti, guidate
da imprenditori che osano, sono aggiornati, girano il mondo e innovano
di continuo prodotti e processi.
Strano a dirsi, ma sono tanti: ci sono
aziende che nel proprio settore sono
leader internazionali: incisione laser, verniciature industriali, domotica, food,
aziende che hanno saputo adeguare
il proprio core business al mercato e
sanno evolversi, senza temere i cambiamenti, purchè siano controllati nella maniera opportuna.
Il nome Bianchi vi suona noto? Parlo
della numero uno nelle bici da corsa,
125 anni di successi con campioni indimenticabili. Ha saputo attraversare la
ecco chi ci prova nonostante la crisi
storia rimanendo una leggenda, facendo della ricerca di materiali nuovi
il suo punto di forza. All’interno della
struttura in carbonio della bicicletta Infinito è stato inserito il materiale brevettato viscoelastico Countervail, che
annulla le vibrazioni e incrementa la robustezza del telaio.
Altro esempio brillante, Jeckerson,
azienda di jeans e casual wear, che è
riuscita a fare del proprio marchio un
brand ricercato. Nel 2013 ha lanciato
sul mercato la linea Jeckerson Therapy, una collezione denim realizzata seguendo la filosofia del wellness, che si
avvale di tecnologie che permettono
al prodotto jeans di rilasciare effetti benefici nell’organismo: fibre ed estratti naturali, come il bamboo e l’aloe,
permettono traspirazione, tonificazione e idratazione della pelle e un
complesso bioceramico cattura i raggi del sole convertendoli in infrarossi.
Poi una realtà che ha pensato proprio
al mondo retail: Neosperience, selezionata tra le 100 aziende più innovative e promettenti al mondo in occasione del Red Herring Global Forum
2013. L’azienda nostrana ha inventato e portato al successo la prima piattaforma di customer experience innovation per aiutare le aziende ad accrescere la soddisfazione del cliente, incrementare la brand equity, vendere di
più, rafforzare cross selling e upselling
di prodotti e servizi attraverso tutti i canali digitali (smartphone, tablet, computer e smart tv). Grazie alla piattaforma le aziende possono accedere a
una serie di funzionalità per coinvolgere i clienti e offrire esperienze nuove basate su social, ambienti 3D e
realtà aumentata in base ai loro interesse e comportamenti sui social. Al
tempo stesso, le aziende possono conoscere chi visita i propri punti vendi-
ta, fisici o virtuali e individuare verso
quale servizio o prodotto è bene dirigersi.
Installazioni intelligenti ed esperienze
multisensoriali: così Sephora, la nota
catena francese di profumerie, sta reinventando la cosmetica. Oltre 700
punti vendita nel mondo, dotati di tecnologie integrate all’ecosistema prodotti e servizi. La shopping experience ritrova un piacere esclusivo attraverso smart object e smart service di
nuova concezione.
Un esempio lampante è il concept store inaugurato nel nuovo Brian&Barry
Building San Babila di Milano, dove imperano le tecniche di neuro-marketing:
ai colori accesi dei prodotti fa da contraltare il total black dei supporti
espositivi, mentre luci soffuse e a
contrasto animano l’ambiente a regola
d’arte. Il percorso d’acquisto si articola tra penisole alte e basse, dove sug-
n. 5/6 - 2014
Ú
23
I buoni esempi
DA IMITARE
gerimenti e suggestioni sui prodotti
sono integrate dal consiglio avvalorante
delle consulenti che, dotate di iPod con
App dedicata, leggono lo storico del
cliente tramite la fidelity card. Non
mancano aree dedicate anche alla user
experience: i tablet sono ovunque e invogliano all’interazione e un dispositivo in grado di analizzare la pelle offre il consiglio cosmetico adeguato.
Nell’Olfactive wall, un ambiente interamente dedicato ai profumi, è inoltre
possibile compiere un vero viaggio dei
sensi: dal soffitto macroinstallazioni raffiguranti fiori colorati sprigionano essenze che portano a una parete composta per interagire con le famiglie olfattive e le materie prime che le compongono. Ma anche il make up ha il
suo spazio dedicato: un vero e proprio
specchio magico dove la cliente può
specchiarsi e, grazie alla realtà aumentata, con un semplice touch screen, selezionare il colore preferito dalle palette proposte per vedersi truccata
e decidere cosa scegliere.
Un vero e proprio parco giochi della cosmesi, un flagship di sperimentazione
e innovazione dove supporti visivi, stimoli olfattivi, nuove modalità di libera scoperta e libero servizio si uniscono e si mescolano on line e off line in
un continuo rimando multicanale.
Qui regna la multisensorialità, a tutti
i livelli e, così facendo, Sephora, anziché confortare la teoria di morte millantata del punto vendita, riafferma il
valore del luogo fisico dove raccogliere emozioni, informazioni, attività,
esperienze. Non si può tirare i remi in
barca e alzare bandiera bianca o,
peggio, arroccarsi su format superati
e visti-rivisti: è tempo di rimboccarsi le
maniche, studiare il mercato, i clienti,
i competitor e buttarsi a capofitto nella ricerca di nuove costumer experience.
Gli spunti
per la farmacia
Come trasporre gli spunti e le idee appena proposte in azioni concrete da applicare alla realtà della farmacia? Innanzitutto cambiate i contenuti di
cose che fate già. Non mi stancherò
mai di ripetere che, qualunque iniziativa prendiate, non dovete scordare che
voi rappresentate il luogo di accoglienza
per ciò che di più caro ha un essere
umano, la salute. Non vendete prodotti,
voi vendete la vostra professionalità nel
consiglio, la vostra competenza nella
gestione delle esigenze, la vostra formazione sul campo. Siete diversi da
qualsiasi altro punto vendita perché da
voi la relazione fiduciaria instaurata con
il cliente riguarda un valore fondante:
la promessa di salute. Ciò detto, la farmacia non può esulare dalla ricerca di
innovazione, che, come detto, è alla
base del vantaggio competitivo delle
aziende.
Un’azione che certamente potete applicare in modo facile e immediato è
la tracciabilità del cliente, di utilità assoluta per la gestione della clientela,
saltuaria e di routine. Questo è facilmente realizzabile attraverso la semplice fidelity card: permette di raccogliere i dati del cliente, tracciarne lo storico di acquisto, verificare la frequenza di visita e così via. Avete il vantaggio di conoscere meglio i vostri pazienti
e i vostri pazienti possono ottenere i
vantaggi offerti dalle carte fedeltà, in
questo caso nell’ambito del benessere e della salute (promozioni, sconti,
omaggi, raccolta punti e simili).
Potete pensare di integrare nella vostra
esposizione dei monitor, dove trasmettere video informativi sulla campagna del mese, sul prodotto della settimana, sull’evento che curate in collaborazione con l’associazione di quartiere, o monitor che semplicemente
proiettino la pagina del vostro sito internet, del profilo Facebook e così via,
in modo che i clienti sappiano di potervi rintracciare anche fuori dal vostro
spazio fisico.
Altro servizio di sempre maggior importanza è l’autoanalisi, così come lo
sono la prima assistenza, la prenotazione delle prestazioni o il servizio di ritiro referti: offrite ai vostri clienti la possibilità di effettuare esami di controllo, prenotare più facilmente gli esami
medici, trovare da voi servizi innovativi e funzionali, come la consegna del
farmaco a domicilio.
Siamo lontani dall’esperienza multisensoriale, ma la strada dell’innovazione può cominciare con passi concreti e funzionali, che mirino a proporre
e confermare il vostro valore grazie ai
servizi pratici offerti.
n
INIZIATIVE
Un progetto per la prevenzione
Aiutare a
PROMUOVE CORRETTI
STILI DI VITA, A PARTIRE
DALLA SANA
ALIMENTAZIONE,
LA CAMPAGNA PFIZER
CONSUMER HEALTHCARE,
CHE VEDE PROTAGONISTI
I FARMACISTI.
ECCO COME
di Chiara Verlato
MANGIARE IN MANIERA VARIA, SANA ED EQUILIBRATA FA
BENE ALLA SALUTE. Lo ripetono mamme e nonne da decenni, medici e
professionisti sanitari, di recente e in più occasioni anche il ministero della Salute e l’Oms: per invecchiare bene bisogna nutrirsi nella maniera corretta, perché con l’alimentazione si possono prevenire moltissime patologie legate all’avanzare dell’età.
In più il nostro è il Paese della dieta Mediterranea: chi meglio degli italiani dovrebbe dare, quindi, il giusto peso a ciò che si mangia?
La risposta sembra banale, eppure da
una recente indagine di Gfk Eurisko
è emerso che “predichiamo bene, ma
razzoliamo male”: siamo consapevoli
dei benefici sulla salute di un’alimentazione equilibrata, ma poi non
mettiamo in pratica le corrette abitudini alimentari alla base di una nutrizione salutare. Per esempio, tutti af-
fermiamo che frutta e verdura sono
importanti perché ricchi di minerali e
vitamine essenziali, ma soltanto il
15% degli over50 ne consuma 5 porzioni al giorno, la dose raccomandata dall’Oms. La conseguenza è non
fornire all’organismo micronutrienti
fondamentali per il suo funzionamento e mettersi più a rischio di in-
che pone al centro le farmacie
“Curare la salute”
correre in patologie pericolose, come
le malattie cardiovascolari e l’ipertensione, il diabete e l’osteoporosi.
Il ruolo
del farmacista
Per diffondere nella popolazione una
maggior consapevolezza sull’importanza di adottare stili di vita corretti,
che partano proprio da quello che si
mette sulla tavola, Pfizer Consumer
Healthcare ha deciso di coinvolgere i
referenti numero 1 per la salute sul
territorio, proprio i farmacisti. Con la
campagna “Curare la salute”, presentata all’ultima edizione bolognese di Cosmofarma, si vuole proprio informare e sensibilizzare il cittadino sull’importanza di prendersi cura di sé in
maniera attiva, partendo dall’alimentazione appunto e passando per
l’attività sportiva costante, stili di vita
virtuosi, una moderata ma efficace integrazione alimentare.
Le farmacie, dicevamo, sono protagoniste, tanto che il progetto ha già
ricevuto il patrocinio sia di Federfarma, sia di Fofi. Anche la Società italiana di medicina generale, la Società italiana di gerontologia e geriatriaa,
quella oftalmologica e l’Associazione
nazionale medici cardiologi ospedalieri appoggiano l’iniziativa, che, tra
l’altro, è frutto di un continuo dialogo e confronto con autorevoli esperti scientifici, come il nutrizionista Michele Carruba, il cardiologo Francesco Bovenzi, il geriatra Roberto Ber-
nabei, l’oncologo Francesco Cognetti, l’oculista Matteo Piovella, il
farmacista Francesco Gamaleri, delegato da Andrea Mandelli per la Fofi,
e Claudio Cricelli, presidente Simg.
Ma come saranno coinvolte le farmacie? Materiali informativi saranno a disposizione del
cittadino (leaflet più locandine) e
proprio il farmacista aiuterà a compilare in farmacia un breve test di autovalutazione, per mettere alla prova
le proprie conoscenze sul binomio alimentazione-salute. C’è anche un
sito di riferimento, www.curarelasalute.com, dove il test è disponibile in versione più ampia e dove trovare maggiori informazioni sulle abitudini alimentari sane e sulla prevenzione delle patologie legate alle carenze nutrizionali.
«La farmacia è il luogo migliore per
iniziative di questo tipo» ci ha detto
Annarosa Racca, presidente di Federfarma «perché noi farmacisti ci occupiamo attivamente anche di prevenzione e non soltanto di cura delle patologie. Anzi, sono proprio progetti di questo tipo che sottolineano
il nostro ruolo di consiglieri e di educatori sanitari, soprattutto oggi, nell’ottica della farmacia dei servizi. Il
questionario proposto da Pfizer è
molto interessante e i risultati del test,
uniti alle conoscenze del farmacista,
potranno aiutare noi a dare il consi-
glio migliore per correggere il proprio
stile di vita e il cittadino a prendere più
consapevolezza del valore di una bilanciata alimentazione e di un’eventuale indispensabile integrazione alimentare».
«La nostra azienda sente da sempre
forte l’esigenza di diffondere corrette informazioni sulla salute, per prevenire l’avanzare di patologie molto
diffuse e pericolose», ha dichiarato
Agnès Regnault (foto in basso a pag.
28), responsabile della Direzione business unit Consumer Healthcare di Pfizer Italia, Spagna e Portogallo. «Il cittadino ha raggiunto conoscenze sufficienti sui corretti stili di vita, è molto
proattivo e oggi si informa soprattutto su internet, dove, però, viaggiano anche informazioni non sempre corrette.
Ecco che il ruolo del farmacista è allora fondamentale, per supportare, convalidare o, viceversa, rivedere le notizie
raccolte qua e là tramite i diversi canali
di informazione. Crediamo molto nel
contributo che farmacista e medico di
base possono dare alle campagne
educazionali di prevenzione. La far-
n. 5/6 - 2014
Ú
27
Aiutare a
“CURARE LA SALUTE”
Doppio impegno di Pfizer
anche con la campagna “Viverla tutta”
È una campagna di comunicazione per incentivare la medicina narrativa e
riaffermare l’importanza di mettere al centro il malato, la sua esperienza, il
bisogno di ascolto e di condivisione, quella che Pfizer sostiene insieme a “Curare la salute”. Si chiama “Viverla tutta”, è promossa dall’Istituto superiore di
Sanità, dall’European Society for health and medical sociology e dalla Asl 10 di
Firenze e ha l’obiettivo di incentivare la diffusione della medicina narrativa
tramite l’esperienza diretta dei protagonisti: i malati e i loro caregiver.
Ben 4.000 le testimonianze finora raccolte e, attraverso il sito www.viverlatutta.it,
condivise on line e valorizzate. Il sito è una piattaforma virtuale e interattiva
che funziona da punto di incontro per la narrazione di sé e dell’esperienza della malattia, per trasformare questo vissuto personale in
un patrimonio costruttivo e condiviso,
utile a chi sta vivendo lo stesso momento di cura.
macia, in particolare, è il
primo punto di accesso
alla salute sul territorio e
gode, giustamente, di
altissima credibilità agli
occhi del cittadino. È un
interlocutore autorevole
e permette un’ampia diffusione dei messaggi importanti che veicoliamo
con questa campagna. Crediamo
molto anche nel lavoro di gruppo e
per questo abbiamo coinvolto sia
medici di medicina generale, sia specialisti, sia farmacisti: l’obiettivo di tutti è migliorare il livello generale di salute dei cittadini, salvaguardando la sostenibilità del nostro
sistema sanitario».
«Le iniziative per stimolare nella popolazione atteggiamenti virtuosi a salvaguardia della sa-
28
n. 5/6 - 2014
«I risultati del test,
uniti all’esperienza
del farmacista,
aiuteranno
nel consiglio»
lute non sono
mai abbastanza, quindi ben venga questa campagna» ha dichiarato Ovidio Brignoli, vicepresidente della Simg, alla presentazione dell’iniziativa a Cosmofarma. «Aiuterà a diffondere la cultura
della prevenzione, a ridurre il consumo eccessivo dei farmaci e l’insorgenza delle patologie croniche, con
benefici per la popolazione e tutto il
sistema sanitario».
Domenico Giorgio Cassarà, farmacista della Farmacia Sant’Anna di
Milano, ha collaborato nella progettazione di “Curare la salute”: «È
un’iniziativa che aiuta il farmacista a
dialogare con il paziente, ci dà l’occasione per essere in concreto consiglieri e promotori di stili di vita corretti
e, quindi, rafforza il legame tra noi e
il cittadino, oltre a renderci, ancora
una volta, elemento importante di risparmio per il servizio sanitario».
Le patologie legate a scorretti stili di
vita rappresentano, infatti, un costo
molto elevato per il sistema salute e
la prevenzione, specie in giovane età
e da adulti, può far molto per contenere i costi dell’assistenza sanitaria della terza età.
n
«L’obiettivo è
migliorare il livello
generale di salute
e la sostenibilità
del sistema»
Istituto Ganassini S.p.A. di Ricerche Biochimiche - via Boncompagni 63 - 20139 Milano - www.ganassinicorporate.com
GESTIONE
Le ultime novità sullo strumento
Redditometro
di nuovo sotto
i riflettori
T
orniamo a parlare di redditometro, mezzo di accertamento
periodicamente al centro dell’attenzione e ora nuovamente sotto i riflettori. Analizziamo con la nostra
esperta, Paola Castelli, dottore commercialista in Varese e Milano, quali sono le ultime novità introdotte al
riguardo e quale deve essere il corretto approccio a tale strumento da
parte del contribuente.
■ Prima di addentrarci nelle ul-
30
n. 5/6 - 2014
time novità in tema di redditometro, può riepilogarci molto
brevemente le sue caratteristiche?
Il redditometro è uno strumento di
contrasto all’evasione fiscale, volto a
stanare alcune situazioni ritenute a
“rischio”, verificando la reale capacità di spesa del contribuente: tanto
spendi, tanto guadagni. Questo strumento di accertamento tiene conto
sostanzialmente di quattro precisi elementi:
1) spese certe: quelle che possono essere ricondotte al contribuente in virtù di informazioni ottenibili grazie ai dati contenuti nell’Anagrafe tributaria (per esempio,
mutui, affitti, assicurazioni, contributi previdenziali, assegni periodici
corrisposti al coniuge e simili);
2) spese per elementi certi:
ogni bene è un indicatore di capacità contributiva. Il bene è l’elemento certo. Le spese per elementi
certi sono, dunque, quelle derivanti
di contrasto all’evasione fiscale
VERIFICA LA CAPACITÀ DI SPESA DEL CONTRIBUENTE,
RILEVANDO SITUAZIONI ANOMALE. OGGI È DI NUOVO
ARGOMENTO DI ATTUALITÀ, PERCHÉ CI SONO
IMPORTANTI MODIFICHE, SOPRATTUTTO
DA PARTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY
dal possesso di beni di cui l’Amministrazione finanziaria ha le necessarie informazioni (auto, immobili,
barche, arredi, elettrodomestici e
via dicendo);
3) spese per beni o servizi di
uso corrente: vengono considerate
le spese di ammontare pari alla
spesa media risultante dall’indagine
annuale sui consumi delle famiglie
(ossia le spese Istat: per la manutenzione ordinaria di immobili e per
acqua e condominio, spese per
l’uso di auto, moto e via dicendo).
Per questa tipologia di spesa, l’utilizzo da parte del fisco è limitato a
seguito dell’intervento del Garante
della privacy;
4) quota di risparmio formatasi
nell’anno oggetto di controllo.
Viene altresì presa in considerazione
la quota di incrementi patrimoniali
netti (per esempio, derivanti da acquisto di immobili, azioni, titoli e via
di seguito) del periodo d’imposta
preso in esame.
Come già sottolineato in un precedente intervento (cfr. Farma Mese n.
8, ottobre 2013), il primo step del
controllo da redditometro consiste
sempre nell’invio di un questionario
con il quale l’Amministrazione finanziaria richiede al contribuente di
giustificare le spese a lui attribuibili,
ottenute incrociando i dati contenuti nell’Anagrafe tributaria con altri dati che l’Agenzia delle Entrate
può ottenere dalla dichiarazione annuale dei redditi presentata dal contribuente stesso, tenuto anche
conto dei risparmi formatisi e degli
investimenti effettuati nell’anno
preso in esame. Al fine di evitare di
selezionare contribuenti le cui spese
sono coerenti, se esaminate a livello
di nucleo familiare, viene considerato anche il reddito dichiarato dalla
famiglia.
Questo è quanto era stato previsto
sino a poco tempo fa e, in particolare, prima che al riguardo intervenisse il Garante della privacy.
■ Per quale motivo è intervenuto il Garante?
Si è espresso in merito alle spese medie Istat, criticandone l’uso in sede di
contraddittorio (provvedimento del
21 novembre 2013). Si tratterebbe,
infatti, di dati che attengono alla sfera privata del contribuente: le voci di
spesa si riferiscono, infatti, a fatti comuni della vita quotidiana (tempo libero, istruzione dei figli, per esempio) e analizzarle in contraddittorio
con il fisco espone il contribuente secondo il Garante- a una forte invasione della propria sfera privata e
limitazione della libertà personale.
Il Garante la ritiene un’ingerenza ingiustificata nella vita del
contribuente, in
quanto sproporzionata rispetto
alle legittime finalità di inte-
resse generale alla base del redditometro. Le spese medie Istat non potranno, quindi, essere utilizzate né in
fase di selezione, né di contraddittorio.
Il Garante della privacy sembra voler
escludere in sede di contraddittorio
il ricorso sistematico alle indagini finanziarie. Nel momento in cui il fisco
vorrà utilizzare tale ulteriore strumento di indagine dovrà reperire i
dati finanziari secondo l’iter descritto dall’art. 32 del Dpr 600/1973. Secondo il Garante, dunque, la ricostruzione sintetica può ritenersi conforme al Codice della privacy (articolo
154, 1°, lettera c) soltanto se basata su “dati relativi alle spese certe, alle
spese per elementi certi e al fitto figurativo che, nonostante sia un dato
presunto, si presta a essere facilmente
verificato anche in sede di contraddittorio con il contribuente”.
■ Qual è stata la reazione dell’Amministrazione finanziaria
alla presa di posizione del Garante?
Si è adeguata al parere del Garante
e ha chiarito che non possono essere impiegate le spese medie Istat né
per fini selettivi, né per la ricostruzione di voci di spesa non collegate
Ú
REDDITOMETRO: di nuovo sotto i riflettori
Il consiglio: tenere traccia di tutto
La difesa migliore è ricorrere a mezzi di pagamento tracciabili (bancomat, carte di credito, assegni non trasferibili, bonifici bancari e simili) nel sostenere le spese di un certo rilievo e conservare tutta la
documentazione di riferimento. «Come ho già fatto presente nel mio
precedente intervento» ricorda la dottoressa Castelli «esistono entrate
che legalmente non rientrano nella base imponibile, finanziamenti
ricevuti, utilizzi di patrimonio personale, che sono “sconosciuti” all’Ufficio, flussi che, quindi, non devono essere dichiarati nel modello
Unico o nel 730». Pensiamo, per esempio, a redditi quali gli interessi
sui titoli di Stato o sulle obbligazioni: l’accredito degli interessi sui titoli di Stato è una prova documentale che potrà portare l’Agenzia
delle Entrate a ravvedersi sul contribuente. Alcuni investimenti, poi,
potrebbero essere stati resi possibili da precedenti donazioni (per
esempio, acquisto di un immobile da parte di un giovane grazie a disponibilità dei genitori), da prestiti, da risparmi propri: l’atto di donazione e/o la documentazione bancaria consentono di giustificare
al fisco questo investimento. «Al riguardo è opportuno sottolineare
che il donante o chi ha prestato una somma di denaro potrebbe essere chiamato dall’Agenzia delle Entrate a giustificare la provenienza del proprio denaro» afferma Paola Castelli. «È, pertanto,
consigliabile che anche tali soggetti conservino la documentazione
bancaria inerente alla donazione ovvero al prestito».
all’esistenza di beni o servizi; soltanto qualora gli importi corrisposti per tali
spese dovessero essere individuati puntualmente
dall’Agenzia delle Entrate,
tali spese potranno essere oggetto di contraddittorio e concorrere, quindi, alla ricostruzione sintetica del reddito. Le medie Istat sono, invece,
utilizzabili per il calcolo
delle spese, ma solamente se connesse a elementi certi, quali il possesso e le caratteristiche di immobili e di mobili registrati.
■ Dottoressa Castelli, la sensazione che si ha è che al red-
32
n. 5/6 - 2014
ditometro non vi sia scampo: è
corretto?
Il redditometro è uno strumento di
accertamento che tende a suscitare
a priori un po’ di antipatia nei contribuenti, ma non è assolutamente
vero che il contribuente non ha
scampo. Il cittadino sottoposto a
controllo non deve disperare, in
quanto ha, sempre e comunque sia,
la possibilità di confutare, fornendo
adeguata prova contraria, le asserzioni del fisco: dimostrare, con prove
certe e dirette, basate su idonea documentazione cartacea, l’eventuale
errata imputazione o inesattezza
delle informazioni in possesso dell’Amministrazione finanziaria rientra, infatti, nei diritti del contribuente.
Il redditometro impone ai contribuenti la creazione di un “archivio
cartaceo” (si veda il box accanto),
da aggiornare periodicamente, in
quanto i beni potrebbero non essere più nella disponibilità del contribuente. Pensiamo al caso di un
figlio a cui il padre ha concesso in
comodato l’auto, successivamente
rubata; il fatto che tale bene non sia
più nella disponibilità del contribuente (e per cui il contribuente
non sostiene più le spese di mantenimento) può essere sfuggito al
fisco perché magari l’Anagrafe Tributaria non è stata aggiornata. In
questo caso la denuncia di furto
può essere una valida prova da fornire. L’auto non è stata rubata, ma
soltanto venduta? La prova in questo caso sarà il passaggio di proprietà dell’auto.
Come i lettori potranno aver ben
compreso, le strade per difendersi esistono: occorre soltanto essere ordinati e conservare qualsiasi documento atto a giustificare la disponibilità di un bene e il suo mantenimento, nonché gli investimenti effettuati. Quindi, ordine, calma e
sangue freddo!
■
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È UNA MATERIA DI CUI ORMAI
NON POSSIAMO PIÙ FARE
A MENO, MA COMPRENDERE
PERCHÉ È FONDAMENTALE
CONOSCERLA SIGNIFICA
Come fare di questo strumento
LE RICERCHE, MA ANCHE L’ESPERIENZA DI TUTTI I GIORNI,
CE LO RICORDANO CON SEMPRE MAGGIOR FREQUENZA:
nella società moderna il cittadino è diventato molto più attento al proprio benessere fisico, tiene molto di più alla salute ed è sempre più informato sui
possibili rimedi terapeutici. Sono fattori importanti, che impongono al farmacista l’obbligo di abbinare al proprio bagaglio di conoscenze professionali e scientifiche anche una buona capacità nel comunicare, proporre e
consigliare in maniera efficace.
SAPERE COME SFRUTTARNE
AL MASSIMO IL POTENZIALE,
IN FARMACIA, TUTTI I GIORNI
di Sergio Garanzini
36
n. 5/6 - 2014
Essere farmacisti oggi è più difficile
di quanto lo fosse in passato. I motivi possono essere ricondotti ad alcuni fenomeni essenziali: cambiano
i consumatori, cambia l’atteggiamento della società nei confronti della salute, si è modificato il rapporto
tra cittadino e Stato, sono cambiati
anche il mercato e la distribuzione del
farmaco. La professione del farmacista, però, anche se condizionata
dall’incessante evoluzione tecnologica, dal costante progresso scientifico, dai continui cambiamenti socioculturali, legislativi e amministrativi,
è rimasta pur sempre legata ai prin-
un alleato nei rapporti con il cliente
Il farmacista
e il marketing
cipi fondamentali della propria etica deontologica.
Questo significa che il suo
ruolo, anche in un’epoca
dominata dalla comunicazione elettronica e caratterizzata dalla spersonalizzazione dei rapporti umani,
non è circoscritto al solo
aspetto commerciale, ma
trova nel consiglio e nella
comunicazione due componenti fondamentali nello
svolgimento della professione.
Impossibile
rinunciarci
Il calore del rapporto umano che ha
sempre contraddistinto le relazioni
tra individui, sovrastato dalla tecnologia, è andato, però, via via affievolendosi. Gli smartphone, le email, gli sms, i navigatori satellitari
sono prepotentemente entrati nella nostra quotidianità, rivoluzionandone le abitudini. Carta, penna
o cartine geografiche rimangono
soltanto come testimonianza di
simboli nostalgici e di un’epoca
passata. Spedire una lettera o un bi-
glietto d’auguri, così come chiedere un’indicazione a un passante è diventata roba d’altri tempi.
Con questi cambiamenti, che sapevamo dover accadere, ma non in
tempi così stretti, abbiamo fraternizzato fin troppo in fretta. Ci siamo integrati con tutti i sistemi e gli
strumenti disponibili che, osteggiati e visti con sospetto all’inizio,
sono diventati parte ormai integrante della nostra quotidianità.
Privarci oggi di queste abitudini sarebbe improponibile.
In questo inarrestabile contesto
evolutivo anche il farmacista, nella
sua veste di imprenditore, è chiamato a recitare il ruolo di protagonista. Si tratta di adeguarsi a scenari
in continua trasformazione, con
Ú
Il farmacista e
IL MARKETING
Il cambiamento è rischio, ma anche opportunità
Gli eventi di questi ultimi anni, senza tanti preavvisi, cogliendolo spesso impreparato, hanno proiettato il farmacista nel centro di un cambio culturale, strutturale e sociale. Si tratta di una circostanza che prevede l’assunzione di un
nuovo ruolo, come imprenditore, ma soprattutto come manager responsabile di
un’azienda non più ancorata a modelli ormai superati e lontani dalle aspettative della clientela. In un mercato trasformato e ormai multicanale, il farmacista ha il dovere di interpretare queste nuove esigenze.
In altre circostanze il passaggio da un sistema di monopolio, privilegio di un
tempo passato, a un altro di multicanalità ha trovato parecchi attori impreparati nell’affrontare le nuove incognite. La farmacia tragga esperienza da questi
precedenti e continui nella ricerca di nuove soluzioni e di risposte innovative,
in linea con le richieste del suo pubblico. Ogni nuova iniziativa deve oggi essere
mirata a focalizzare sforzi e attenzione nei rapporti umani, tenendo, però, conto
dell’esigenza del cliente in termini di offerta di servizi. Interpretare i bisogni
d’acquisto del cliente è diventata una priorità troppo importante. Il momento
che stiamo vivendo costituisce un profondo cambiamento e, come tutti i cambiamenti, può costituire un rischio o un’opportunità: molto dipende dallo spirito
e dalla fermezza con cui lo si vorrà affrontare.
un’attenzione particolare alla relazione con il cliente,
avendo cura di gestire il cambiamento
ponendo sempre
maggior attenzione
alla sua professionalità e alla motivazione dei suoi collaboratori, anche loro
professionisti della
salute.
Per intraprendere
questo percorso di
adeguamento alle
aspettative del pubblico diventa importante utilizzare alcuni strumenti di
marketing. Materia, per alcuni, dal
sapore arcano e ancora vagamente
ostile. Eppure anche il farmacista, di
fatto, spesso inconsciamente, di
marketing si occupa tutti i giorni. È,
38
n. 5/6 - 2014
infatti, impossibile non vivere o
partecipare a fenomeni quotidianamente legati a questa materia.
Al centro le necessità
del cittadino
Il marketing si occupa dei bisogni
delle persone e del modo migliore
-e spesso anche più economico- per
soddisfarli, mettendo a disposizione prodotti e servizi. Così anche il
farmacista quando entra in un supermercato, va al cinema, acquista
un libro o un’auto oppure parte per
una vacanza, più o meno consapevolmente partecipa come protagonista al processo di marketing. Qualcuno ha pensato anche ai suoi bisogni, predisponendo una serie di risposte, in termini di prodotti e servizi, in grado di soddisfare la sua richiesta. Il marketing è tutto questo,
non è solo patrimonio delle grandi
aziende.
Ognuno di noi ne è protagonista
quando esprime bisogni e desideri,
quando compie atti d’acquisto,
quando manifesta la sua soddisfazione o meno rispetto alle scelte che
ha compiuto. Ma per essere imprenditori e protagonisti attivi nel
marketing occorre anticipare le scelte del pubblico, cogliendone messaggi e segnali ed evitando che passino sotto la soglia della nostra attenzione e, soprattutto, senza che
qualcun altro possa farlo prima di
noi. Anche se, alla fine, il mestiere
del farmacista è quello di “dispensare salute”, è importante che questo avvenga secondo certe modalità. Alcune attinte dal passato, altre
congegnate per il presente (e per il
futuro). Oggi, nel pieno di un’evoluzione commerciale legata ai consumi e alla distribuzione, in un momento in cui non è più possibile produrre, distribuire o vendere senza far
ricorso agli strumenti di marketing,
in un contesto sempre più incerto e
Il marketing si
occupa dei bisogni,
di come soddisfarli
tramite prodotti
e servizi
competitivo, è impensabile che si
possa ancora operare come in passato.
È inutile chiedersi se la figura del farmacista si concilia con gli sconti su
prodotti che fino a pochi anni fa esigevano la presentazione di una ricetta medica e oggi compaiono sui
volantini presenti sul banco o distribuiti porta a porta. Disporre di
una carta fedeltà, pubblicizzare
prodotti e servizi su un sito internet,
vendere on line, inviare sms a un
cliente in occasione di un evento o
del suo compleanno sono iniziative
ritenute blasfeme fino a pochi anni
fa. Oggi sarebbe impensabile ignorarle.
Lo scenario in cui siamo chiamati a
competere è improvvisamente mutato. Ci troviamo in una profonda
fase di cambiamento. Oggi per gestire questa discontinuità il farmacista è chiamato a un impegno
gravoso, quello di affrontare il futuro
con metodologie e strumenti diversi
da quelli utilizzati in passato. Modificare il proprio modo di pensare
e di agire, soprattutto se in linea con
le attese del cliente che tutti i giorni frequenta la nostra farmacia, si rivelerà, alla fine molto più semplice
e produttivo che cercare di opporsi al cambiamento. Procedere con lo
sguardo rivolto al passato ci fa perdere di vista il presente. Nel libero
mercato in cui è inserito, il farmacista è chiamato a un grande sforzo mentale: al contenuto professionale del suo “mestiere” non può
più escludere la componente manageriale, con tutte le attività e le
applicazioni che il marketing suggerisce.
n
NOTIZIE
Il sito Pharmatradein consente
Magazzino intasato?
Ora c’è il
“BARATTO”
ESPOSITORI DI PRODOTTI
INVENDUTI, DESTINATI
A INTASARE IL MAGAZZINO?
DATE ALLORA UN’OCCHIATA
AL NUOVO GESTIONALE ONLINE
CHE PROPONE AI COLLEGHI
DI FARE SCAMBI
IN COMPENSAZIONE,
CON LA TECNICA CIOÈ
DEL VECCHIO CARO BARATTO.
ECCO COME FUNZIONA QUESTO
CURIOSO, MA UTILE SERVIZIO
di Lorenzo Verlato
40
n. 5/6 - 2014
UN OCCHIO AL MAGAZZINO E CI SI ACCORGE CHE, A STAGIONALITÀ TERMINATA, CI SONO SGRADITE GIACENZE, PRODOTTI INVENDUTI, ESPOSITORI COLMI. Certo, merito di un agente particolarmente abile o colpa nostra, per aver ceduto a un canvass troppo invitante, a sconti oppure omaggi allettanti, o causa di un destino avverso, a un
cambio meteo imprevisto e imprevedibile. Fatto sta che ci troviamo con merce
invenduta, scadenze di riba, investimenti immobilizzati e improduttivi. Che fare?
Piangere sul latte versato non serve, peggio ancora poi sommare merce su merce, con nuovi ordini alla casa madre. E poi, forse, quello che noi non riusciamo
più a vendere magari è per altri un prodotto “che tira”.
Ecco allora che un rimedio c’è e si chiama Pharmatradein, il nuovo gestionale
online inventato da farmacisti e riservato ai farmacisti, che si fonda su il più
antico sistema commerciale: il baratto. Per saperne di più abbiamo intervistato Matteo Oberti (nella foto di pag.
41), presidente di Farma-Trade, una società specializzata nella compravendita delle farmacie, che ha ideato que-
sto nuovo servizio per lo scambio
merce di prodotti extrafarmaco.
+ Innanzitutto, che cos’è Pharmatradein e a che cosa serve?
Pharmatradein è un sito internet che
ha le funzionalità di un gestionale online. Esso permette ai farmacisti di diminuire le giacenze di extrafarmaco attraverso il metodo dello scambio in
di scambiare i prodotti invenduti
compensazione, ovvero il vecchio e
consolidato “baratto”.
+ Come è nata l’idea?
Quando ero in farmacia utilizzavo anni
fa un sistema “casereccio”, ma molto simile per fare scambi di merce invenduta con amici, excompagni di università e ora colleghi. Ma dopo un po’,
avendo tutti gli stessi agenti, gli stessi fornitori e le stesse stagionalità ci ritrovavamo tutti con la stessa merce da
cambiare. Con l’avvento di internet ho
pensato fosse interessante poter fare
scambi con i colleghi di tutt’Italia, attraverso una piattaforma “controllata” e garantita di soli farmacisti, interessati a fare scambi in compensazione di prodotti extrafarmaco.
+ Come hanno reagito i farmacisti alla proposta e come sta andando ora Pharmatradein?
La reazione è stata particolare: da un
lato, chi non aveva mai fatto scambi
prima è rimasto colpito dal sapere che
si poteva fare, e dai vantaggi che comporta scambiare merce in compensazione. Dall’altro, chi lo aveva già fatto è stato ed è felice di poter allargare la cerchia dei colleghi con cui effettuare scambi in compensazione. A
pochi mesi dalla presentazione, infatti,
registriamo quotidiane richieste di
adesione.
+ Come pensate di sviluppare
questo vostro gestionale?
Abbiamo pronti alcuni nuovi servizi
che andranno a implementare l’offerta
base, tra cui la bacheca per mettere
in evidenza i prodotti da scambiare
con più urgenza; un “alert” che avvisa
circa la disponibilità del prodotto che
cercavamo; la possibilità di permutare anche altri beni della farmacia,
come un espositore, un distributore di
profilattici oppure una bilancia; una
convenzione particolare con un corriere a prezzi ragionevoli e molti altri
“gadget” interessanti.
Pharmatradein: uno sconto per i nostri lettori
Una volta entrati nel sito www.pharmatradein.it e compilato l’apposito format, bisogna pagare l’abbonamento annuo, pari a 330 euro più Iva. I nostri
lettori, però, mandando un’e-mail a [email protected] avranno diritto a uno
sconto di 30 euro e potranno così usufruire del servizio per un anno a soli 300 euro più Iva.
+ Ma come si accede a Pharmatradein?
Basta andare su internet all’indirizzo
www.pharmatradein.it, un sito
raggiungibile sia con i pc, sia con i tablet e gli smartphone. È visitabile liberamente soltanto per quanto riguarda la homepage e le pagine informative. La sezione di consultazione e di contatto per i farmacisti è, invece, riservata ai soli iscritti al servizio.
+ E come fa un farmacista a iscriversi?
Una volta entrato nel sito, il farmacista deve compilare l’apposito format
e abbonarsi.
+ E poi, come può scambiare le
sue giacenze?
Per prima cosa deve caricare a sistema le sue giacenze, utilizzando il lettore di codici a barre o inserendo i codici manualmente. Il sistema li riconosce e crea automaticamente una
scheda prodotto, che viene compilata e corredata di foto. È facoltà del farmacista indicare o meno il quantitativo disponibile. Una volta caricate le
giacenze, può poi decidere di scegliere
le 10 più rappresentative, che saranno visibili in homepage attraverso la
vetrina. Le altre referenze saranno ricercabili in una sezione dedicata,
strutturata per categorie. Chi consulta Pharmatradein vedrà le proposte del
collega e potrà cliccare sul codice cor-
rispondente; automaticamente
il sistema visualizzerà la scheda
prodotto e indicherà le coordinate di contatto.
A questo punto sarà lecito da parte del
farmacista aspettarsi una telefonata o
una mail dal collega interessato alle
sue giacenze e partirà così una trattativa riservata, nel senso che saranno i colleghi a decidere autonomamente se attivare o meno il baratto.
+ Come viene poi movimentata
la merce?
Utilizzando gli stessi vettori che quotidianamente consegnano presso la
farmacia.
+ Che vantaggio ha un farmacista a utilizzare Pharmatradein?
Ne elenco tre di vantaggi. Innanzitutto
risparmio: razionalizzando il magazzino abbasso la percentuale delle giacenze, elimino le referenze basso-rotanti, mi libero della merce in scadenza. Poi il guadagno: eliminando
tutta la merce che finirebbe per dover
essere venduta in promozione e scontata, vado ad aumentare il margine di
guadagno. Infine, entra in rete, facendo parte di un network di colleghi
con il quale confrontarsi e scambiare
non soltanto merce, ma soprattutto
idee e creare opportunità.
n
n. 5/6 - 2014
41
Vuoi diminuire le
Giacenze?
ottienilo inviando una mail a:
[email protected]
Sanità e legge
A cura di
Alfonso Marra
Magistrato
Le comunali diventano srl
Diritti e doveri del farmacista socio
Diversi organi di informazione hanno riportato recentemente la notizia che la Corte
dei Conti ha dato il via libera alla trasformazione delle farmacie comunali operanti
nell’Hinterland milanese (zona Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo) in società a
responsabilità limitata. Queste, ovviamente, sono aperte all’entrata dei farmacisti
come soci, quindi responsabili anche della gestione patrimoniale dell’esercizio. Il
cambiamento di assetto potrà avvenire dopo la ricostruzione del loro patrimonio, con
particolare riferimento alla posizione debitoria.
Queste società in tal modo finiscono per essere
equiparate alle società di capitali. Di tal che sarà
la srl con il suo patrimonio -e non i singoli soci- a
dover rispondere delle obbligazioni debitorie (art.
2642 del Codice civile); a carico dei singoli soci ci
saranno solo i debiti sociali, limitatamente ai conferimenti da loro effettuati all’atto della costituzione. Da qui il nome di società a responsabilità limitata. Come avviene per le società per azioni
quando tutte le partecipazioni sociali appartengono
a un solo soggetto, costui, nell’ipotesi di insolvenza
dell’esercizio farmaceutico, risponderà illimitatamente anche con il suo patrimonio personale.
La costituzione della società deve avvenire per atto
pubblico e il capitale sociale non può essere inferiore a 10.000 euro. La quota di partecipazione non
può essere rappresentata da azioni e il conferimento deve avvenire in denaro. I diritti sociali (al
voto e alla ripartizione degli utili) spettano ai soci
in proporzione alla quota di ciascuno. Al socio compete il diritto di recesso dalla società in vari casi e,
tra l’altro, quando siano stati deliberati senza il suo
consenso la trasformazione della società o il trasferimento della sede sociale all’estero.
La società è amministrata da uno o più soci e, quando il capitale conferito supera 120.000 euro, è sottoposta al controllo del collegio sindacale, il cui
compito si concreta nella vigilanza sul rispetto della legge, sull’osservanza dei principi di corretta amministrazione, nonché sul controllo contabile.
Come tutte le società di capitali, la srl, allorquan-
do si verifichi una situazione di insolvenza, può essere dichiarata fallita. Ma il fallimento non si estende ai soci, che sono responsabili solo nei limiti del
conferimento effettuato alla costituzione della srl.
Esiste, però, una situazione di rischio di non poco
conto nei casi in cui la costituita società a responsabilità limitata non venga iscritta (dopo la sua
costituzione) nel registro delle imprese, atto, questo, a cura del notaio o degli amministratori. E difatti, nei casi di insolvenza, poiché solamente dopo
tale iscrizione (art. 2231 del Codice civile) essa acquista personalità giuridica, non può essere dichiarato il suo fallimento. E allora falliranno coloro che hanno agito per la società stessa, i quali,
stante l’assenza di personalità giuridica dell’esercizio farmaceutico, diventano illimitatamente e solidalmente responsabili verso i terzi.
Il fallimento produce effetti personali molto gravi, che incidono non soltanto sul patrimonio, ma
anche sui diritti personali: spossessamento dei beni
patrimoniali, perdita della legittimazione processuale nelle cause civili relative a rapporti patrimoniali, limitazione della sfera di libertà (obbligo di
consegnare al curatore la propria corrispondenza,
inclusa quella elettronica, obbligo di comunicare
al curatore ogni cambiamento di residenza o del
proprio domicilio). Infine, nell’ipotesi malaugurata di comportamenti fraudolenti nella gestione della società che abbiano poi determinato il suo fallimento, è prospettabile il delitto di bancarotta fraudolenta, punito con gravi pene detentive.
n
n. 5/6 - 2014
43
L’avvocato
Largo ai giovani, ma quanti problemi
Si avvicina il momento, al 1° gennaio 2015, in cui il titolare di farmacia che avrà
raggiunto l’età pensionabile dovrà rilasciare la direzione professionale dell’esercizio e così il socio della società titolare di farmacia al quale tale direzione professionale era stata affidata. Si tratta dell’operatività, appunto posticipata al 2015,
della prescrizione dell’articolo 11, comma 17 del Dl n. 1/2012, il cosiddetto Decreto Monti per intenderci, di cui forse rappresenta la norma di maggior impatto emotivo per i titolari di farmacia.
Si può certamente discutere dell’opportunità che il ricambio generazionale si eserciti anche nella direzione professionale della farmacia, ma indubbiamente colpisce l’unilateralità dell’intervento normativo al riguardo: perché mai soltanto la
farmacia, ci si potrebbe chiedere, e non anche le altre attività che riguardano il
campo della salute, così come altre che incidono profondamente nella vita sociale?
L’interrogativo non è ozioso e, comunque sia,
non ha valenza esclusivamente sociologica, perché l’accertamento della natura irrazionale e discriminatoria della norma che sottrae la direzione
professionale dell’esercizio al farmacista che raggiunga l’età pensionabile potrebbe portare alla dichiarazione della sua incostituzionalità.
Senza troppo correre, è già possibile evidenziare alcuni profili fortemente problematici dell’applicazione della norma. Il primo riguarda il fatto che il titolare di farmacia costretto a farsi sostituire per ragioni d’età nella direzione professionale dell’esercizio abbia o meno la facoltà di
conferire al sostituto la conduzione economica,
così come l’articolo 11 della Legge n. 362/1991
espressamente prevede per gli altri casi di sostituzione temporanea nella conduzione professionale della farmacia. Il punto sta proprio nella
“temporaneità” degli altri casi di sostituzione, che
li distingue dalla sostituzione per raggiunti limiti di età, che temporanea è soltanto perché il titolare di farmacia, come tutti, non ha il dono dell’immortalità.
A ben riflettere, il quesito ha una pregnanza tut-
44
n. 5/6 - 2014
t’altro che trascurabile: dal
punto di vista
interpretativo, il
richiamo della
norma del Decreto Monti all’articolo 11 della Legge n.
475/1968, così
come sostituito
dal corrispondente articolo
11 della Legge n. 362/1991, sembra indicare che
la sostituzione per il raggiungimento dei limiti di
età si aggiunga agli altri casi elencati in questa ultima norma e, perciò, debba essere sottoposta al
medesimo regime giuridico, che prevede, appunto,
la facoltà di affidare al sostituto anche la conduzione economica dell’esercizio. Sennonché, l’affidamento della gestione anche economica della
farmacia a un terzo a tempo indeterminato e magari vita natural durante del titolare finirebbe con
il concretare quell’affitto d’azienda di cui si è sem-
A cura di
Claudio Duchi
Avvocato, Milano
pre negata la legittima applicazione alla farmacia,
il cui titolare, per principio generale, si ritiene debba riunire in capo a sé l’aspetto della responsabilità
professionale e quello della responsabilità imprenditoriale.
Tra l’altro, il legislatore, con lo stesso Decreto
Monti, ha mostrato attenzione a questo principio,
tanto da imporre agli eredi del titolare defunto di
disporre della farmacia nei tempi rapidissimi che
sappiamo: come la demonizzazione dell’affitto
della farmacia in un caso e la sua tranquilla previsione, nell’altro, stiano insieme dal punto di vista logico non è dato di vedere, e ancora una
volta dobbiamo rilevare la pessima qualità normativa degli interventi legislativi sulla farmacia.
Un problema ancora più delicato si pone per le
società titolari di farmacia: accadrà in un numero
significativo di casi che il socio cui è affidata la direzione professionale della farmacia non possa
essere sostituito dall’altro socio, come pure prescrive l’articolo 7 della Legge n. 362/1991 e ciò
per le ragioni più varie, dalla malattia del socio
potenziale sostituto al fatto che esso sia già direttore responsabile di un’altra farmacia in titolarità della medesima società e, perciò, non possa
cumulare, secondo l’interpretazione prevalente,
più direzioni professionali. In tutti questi casi ci si
deve chiedere se la società debba necessariamente “imbarcare” un altro socio perché diventi
direttore responsabile della farmacia oppure se le
sia consentito di nominare un direttore responsabile che non sia socio.
Si è facili profeti nel prevedere che il prevalente atteggiamento dell’autorità sanitaria sarà nel senso di chiedere l’ingresso nella società di un nuovo socio, in adesione a una rigorosa interpretazione
letterale dell’articolo 7 della Legge n. 362/1991,
ma si tratta di una scelta che non convince e che
rappresenterebbe una notevole forzatura. Infatti, l’ingresso forzoso di un nuovo socio snaturerebbe la società titolare della farmacia che, come
tutte le società di persone, si fonda sul vincolo fiduciario tra i soci e non già su di un vincolo forzoso imposto d’autorità. Ciò a tacere del fatto che,
se si accetta il principio secondo cui la società è
obbligata ad arruolare un socio nuovo ogni vol-
Studenti europei
e università italiane
Non è possibile il trasferimento da un’università di un Paese dell’Unione europea di uno studente iscritto in un corso di laurea di
una facoltà per la quale in Italia è previsto il test selettivo di ingresso. Il principio è stato stabilito dal Consiglio di Stato con la
sentenza n. 1722 del 10 aprile 2014. Afferma, infatti, il massimo
organo di giustizia amministrativa che l’ordinamento comunitario garantisce il riconoscimento dei soli titoli di studio professionali e non anche delle procedure di ammissione, né, tanto
meno, dispone la libera iscrizione presso una delle università
degli Stati membri. Di tal che lo studente, per ottenere il trasferimento, deve avere superato il test di selezione.
(A.M.)
ta che uno di essi sia vittima di un impedimento,
si potrebbe non finire più, realizzando una moltiplicazione dei soci che, quantomeno, non sfuggirebbe al ridicolo.
Dunque, i problemi, anche d’acchito, non mancano. L’importante, viste le precedenti esperienze,
è non chiedere soluzioni interpretative al ministero
della Salute, perché si cadrebbe dalla padella nella
brace.
n
n. 5/6 - 2014
45
Farmacia e storia
A cura di
Antonio Corvi
Trenta musei farmaceutici
per Expo 2015
Nel corso del convegno organizzato a Vercelli per l’inaugurazione del
nuovo museo Picciola, con il patrocinio di tutte le
ne
ie Italia
Farmac
ntiche
zione A
nostre massime istituzioni, il dottor Antonio
Associa
Corvi, già presidente dell’Accademia di Storia delNI
L L E Z IO
L E C O UTICHE
E
la farmacia, ha presentato una ricerca sui musei
I
E
ACE
I MUS
O FARM
pubblici e privati dell’Ars Pharmaceutica.
STORIC IN ITALIA
A partire dal Congresso internazionale di Firenze
del 1999, il Calendario antiche farmacie ha mostrato
ogni anno le immagini di dodici arredi d’epoca ancora offerti ogni giorno agli occhi di un pubblico sempre più sensibile ai motivi dell’arte nella storia.
i
A. Corv
Coloro che hanno scelto la conservazione non sono
soltanto gli eredi di famiglie che da qualche generazione si dedicano alla professione e che,
quindi, sono orgogliosi dei loro padri e delle loro
scelte. Diversi altri hanno acquistato queste testimonianze delle radici di una professione sempre attuale e soddisfacente per chi rifiuta la deriva puramente commerciale.
Finora la sequenza dei Calendari ha catalogato circa 170 farmacie con la descrizione dei rispettivi stili, dei corredi ceramici e strumenti posseduti, dei
precedenti titolari, per giungere spesso a rilevare
la loro data di fondazione.
Molto meno è stato fatto per le raccolte antiquarie sia pubbliche, sia private custodite in ambienti riservati e ammesse soltanto in determinate circostanze alle visite del pubblico.
Limitandoci solamente a quelle che presentano un
arredo farmaceutico completo, ne abbiamo catalogato più di trenta, dal Piemonte alla Sicilia. È ovvio che i materiali di loro pertinenza sono più ricchi qualitativamente e quantitativamente di quelli delle farmacie aperte al pubblico, contrariamente
nessuno avrebbe sostenuto spese più o meno ingenti per la musealizzazione e per la manutenzione
di oggetti spesso fragili.
Per questi motivi abbiamo ritenuto necessaria la
46
n. 5/6 - 2014
14
rima 20
za Edip
Piacen
composizione di un catalogo esaustivo su tale
materia. Ogni realtà presa in esame è corredata da
una breve storia e descrizione dell’ambiente, dalla più completa bibliografia, da una fotografia a colori e, infine, da una riassunto in lingua inglese, indispensabile per i turisti stranieri interessati a questo particolare settore.
L’auspicato risveglio culturale che muoverà l’Italia
con Expo 2015 non può, infatti, prescindere dalla conoscenza di quelle memorie seminascoste ai
più, ma che sono parte integrante del nostro passato, del ruolo della farmacia nella continua lotta
in favore della salute pubblica.
Il catalogo è destinato a tutti quegli enti, associazioni, Ordini professionali e industrie che intendono
far conoscere le peculiarità di un Paese in cui otto
secoli fa la farmacia è nata.
n
Informazioni e distribuzione: tel. 0523.384830 - fax
0523.312574
A cura di
Matteo Verlato
Vetrina delle Aziende
MYLAN impegnata nella lotta all’Aids
Mylan conferma il suo impegno nella lotta contro l’Aids con il continuo sviluppo
di un ampio portfolio di farmaci generici antivirali (Arv). Da oltre dieci anni, infatti, questa azienda farmaceutica tra le leader mondiali nei farmaci equivalenti,
fornisce farmaci per combattere l’Hiv in oltre 120 Paesi (quasi il 40% dei pazienti Aids si affida a uno dei suoi farmaci Arv) e anche in Italia si propone con
un’ampia offerta di antiretrovirali (Limivudina 150-300 mg; Lamivudina/Zidovudina 150-300 mg; Efavirenz 600 mg).
Un impegno che va anche oltre alla produzione, come dimostra il sostegno offerto da anni alla Fondazione Onlus “Aiutare i bambini”, a favore, cioè, dei piccoli
le cui mamme sono affette da Hiv. A tale
scopo i suoi dipendenti si
sono messi in gioco per
raccogliere fondi, realizzando uno spettacolo musicale, liberamente tratto
da “Mamma Mia”, approdato anche su famosi palcoscenici, come recentemente il “Teatro Nuovo” di
Milano.
INFOFARMA on line
Il pool di esperti che ha per anni realizzato l’autorevole rivista indipendente “Dialogo sui Farmaci”, edita dalla Ulss 20 di Verona e dall’Azienda ospedaliera veronese, prosegue nella sua meritevole opera realizzando un bimestrale on line, “Infofarma” disponibile gratuitamente andando sul sito internet:
http://www.ulss20.verona.it/infofarma.html. Ne sollecitiamo la lettura, per
la serietà e autorevolezza dei lavori proposti.
Il secondo numero 2014 di “Infofarma”, pubblicato in maggio, mette in primo
piano un Forum clinico dedicato ai nuovi anticoagulanti orali e agli aspetti riguardanti
la sicurezza di questi farmaci: reazioni
avverse, controindicazioni, interazioni,
avvertenze e precauzioni. Altri argomenti interessanti
per un approfondimento scientifico riguardano le caratteristiche dei biosimilari, le prove di
efficacia delle gliptine e i nuovi trattamenti per la pediculosi.
TH.KOHL:
comunicare i valori
della farmacia
Si è chiusa con successo anche la seconda
edizione dell’Osservatorio Th.Kohl su “Comunicare i valori della farmacia”, tenutasi sabato 7 giugno a Verona (l’anno scorso a
Roma), alla presenza di numerosi farmacisti
e dei massimi rappresentanti della professione. L’incontro si conferma così importante
appuntamento culturale per approfondire tematiche relative non soltanto al rinnovo e alla
modernizzazione della farmacia, ma anche
all’approfondimento dei suoi valori etici e sanitari. Il filosofo Giuliano Corti, per esempio,
ha parlato di etica della relazione, mentre Simonetta Carbonaro, titolare di Realise Strategic Consultants, ha analizzato i nuovi paradigmi del consumo. La designer Frida Doveil ha indicato come sia possibile comunicare attraverso l’architettura, mentre di comunicazione del cambiamento ha parlato il
commercialista Franco Luigi Falorni. Infine,
Mirto Pellicari, direttore di Kohl Interiors, ha
approfondito le tematiche relative all’architettura in farmacia, e Nicola Posa di Shackleton ha illustrato come comunicare i servizi e le promozioni. Alexander von Liechtenstein, presidente di Pharmathek, ha infine approfondito il tema dell’automazione
in farmacia. Maggiori informazioni sono reperibili sul sito: www.thkohl.it.
47
Vetrina dei prodotti
WET SKIN PEDIATRICS:
bambini protetti dal sole
Isdin presenta il primo spray solare
trasparente, specifico per la fotoprotezione dei bambini, applicabile anche sulla pelle bagnata,
facilmente spalmabile e che non
lascia residui bianchi in superficie.
Dotato di tecnologia Wetflex, permette l’assorbimento dei filtri di
protezione solare Spf 50+ anche
sulla pelle bagnata e crea una barriera idrofoba che previene la rimozione del fotoprotettore. Di
facile applicazione, consente di
raggiungere le parti del corpo più
scomode, a garanzia di una protezione ottimale ad assorbimento
immediato. È disponibile in flacone spray da 200 ml.
Buon Compleanno
CALENDARIO DELLA SALUTE
Dal 1986 il Calendario della Salute ha affrontato diverse tematiche interessanti, grazie al supporto di specialisti e istituti di grande prestigio.
L’argomento proposto per il 2015 sarà : “Farmacie e diete consigliate da osservare nelle più comuni patologie”, con testi curati dal dottor Marco Silano,
primo ricercatore del Reparto di alimentazione, nutrizione e salute del
Dipartimento di Sanità alimentare
dell’Istituto superiore di Sanità di
Roma. Monica Maaten, invece, si occuperà delle illustrazioni, come di
consueto fin dalla nascita del Calendario. L’iniziativa è sotto il Patrocinio di
Fofi, Federfarma, Assofarm, Utifar, Fenagifar e Federfarma Servizi. Il Calendario sarà disponibile per i cittadini a fine
anno, gratuitamente presso le tante farmacie che aderiscono a questa campagna di educazione e informazione sanitaria..
Per informazioni: www.calendariodellasalute.it
Per informazioni: Isdin - viale
Abruzzi 3 - 20131 Milano - tel.
02.20520276 - www.isdin.com
Idratazione no problem
con l’acqua rinfrescante di KORFF
Arricchisce la linea cosmetica Hydraenergy, idratante
per pelli secche e aride, di Korff la nuova Acqua Idratante Rinfrescante. Grazie ai suo principi esclusivi, aiuta a mantenere l’idratazione ottimale sia negli strati profondi dell’epidermide, sia in quelli superficiali. In particolare, l’azione dell’Hydroplus Complex con acido ialuronico ad alto peso molecolare e Vitamina E idrata
la pelle, inibisce la perdita transdermica d’acqua e ha
un’azione antiossidante. Preserva la bellezza della pelle e la disseta: un vero e proprio alleato per l’estate.
Disponibile in flacone da 100 ml.
Per informazioni: Istituto Ganassini - via Gaggia 16
- 20139 Milano - tel. 02.5357041 - www.korff.it
48
n. 5/6 - 2014
Vetrina dei prodotti
RESPIRABENE
rilancia
le bretelline nasali
Proprio come due bretelle leggere e flessibili, sollevano delicatamente le narici e allargano
i passaggi nasali, attivando
un’azione tensoria temporanea, per aiutare chi ha il naso
chiuso e fatica a respirare, soprattutto durante la notte. Sono
le bretelline nasali RespiraBene,
adatte anche ai bambini per la
loro facilità di applicazione e rimozione, che evitano l’utilizzodi medicinali. Basta rimuovere la
pellicola protettiva e applicarle
sul naso asciutto, sollevandole
proprio come due bretelline.
Per rimuoverle, invece, è sufficiente inumidirle.
Per adulti, sono disponibili in farmacia nelle varianti per pelli normali, pelli sensibili e con aromi
balsamici, in confezioni da 10 o
30 pezzi. Per i bambini sono
proposte in confezione da 10
pezzi.
Per informazioni: GlaxoSmithKline Consumer Healthcare
SpA - Via Zambeletti - 20021
Baranzate (MI) - www.respirabene.it.
Vivere a lungo e in buona salute
con NUTRAIUVENS
Al Cosmofarma di Bologna, evento leader per la farmacia, è stato presentato il
nuovo brand Nutraiuvens. Nato da un’idea della dottoressa Camilla D’Antonio,
membro attivo dell’Accademia americana di antiaging A4M, propone 4 prodotti,
ciascuno dedicato a un aspetto specifico. Menoreact è
studiato per le donne che si trovano ad affrontare la menopausa e interviene nel contrasto degli squilibri termici
dovuti alle vampate; Multiact, invece, è un integratore
alimentare che aiuta a recuperare le energie, adatto a
tutte le età, per ritrovare la giusta spinta; Vitamina D3
previene le malattie dovute all’invecchiamento, migliora
la forza fisica e l’umore e ha un’azione antiinfiammatoria. Infine, Skin-Detox, è l’integratore alimentare che favorisce le naturali funzioni depurative dell’organismo,
aiutando a regolare gli squilibri ormonali.
Per informazioni: Medspa - Corso Sempione 17 - 20145
Milano - tel. 02.33104857
Per il benessere intestinale
LAXIBEN FAST CUBOGEL
Liben-QualiFrama presenta questo nuovo prodotto, una gelatina alla frutta da masticare con estratti vegetali al gusto di prugna. Laxiben favorisce
un celere aumento della velocità del transito intestinale, grazie ai suoi componenti: il tamarindo e il rabarbaro aiutano la regolarità dell’intestino, la
senna stimola la motilità ed è suggerita in casi di evacuazione difficile; le
prugne, infine, esercitano un’azione emolliente e contribuiscono a mantenere
il benessere intestinale.
Laxiben Fast è naturale, grazie alla sua formulazione con estratti vegetali, è gradevole al suo sapore di
prugna e ha una pratica confezione monodose
ideale per ogni utilizzo. Disponibile in farmacia, in
astuccio da 8 cubetti da masticare da 10 g ciascuno.
Per informazioni: QualiFarma srl - Via Dante Alighieri
39/A - 29014 Castell’Arquato (PC) - tel. 0523.803026
- fax 0523.806172 - [email protected].
n. 5/6 - 2014
49
Sanità e mercato
A cura della Barnaba Grigis
Farmaci di automedicazione,
primi in fedeltà
I farmaci di automedicazione godono della fiducia dei consumatori. Così risulta
in base alla recente indagine Nielsen Global Survey Loyalty: su 15 categorie di prodotti riguardanti beni di largo consumo, prodotti tecnologici e retailer, il 77% dei
consumatori italiani si dichiara fedele ai farmaci di self-medication.
L’alta fiducia nei farmaci da banco non è soltanto
italiana, ma viene confermata, anche se su livelli
leggermente inferiori (71%), nel resto del mondo
rilevato da Nielsen e nei Paesi europei (66%). In
questi ultimi, in particolare, la fedeltà primeggia
tra le istituzioni bancarie e finanziarie, con una
percentuale del 73%, che sale al 77% nel
mondo industrializzato.
Guardando la tabella si nota che, se da una parte
la elevata fiducia degli italiani è riposta nei prodotti per la salute, dall’altra è riservata ai beni indispensabili per vivere, quali sono quelli offerti
dai supermercati e dai negozi al dettaglio. Gli eu-
ropei confermano lo stesso peso espresso dagli
italiani (71%) ai servizi internet e telefonici, che
rispondono a nuovi bisogni primari della nostra
epoca.
L’alto livello di fiducia espresso dai clienti è assai
importante, non soltanto perché testimonia l’apprezzamento per il lavoro professionale del farmacista, ma anche perché è proprio su di esso
che si sviluppa, poi, la fidelizzazione. Secondo
Nielsen, «con un aumento del 2% nella fidelizzazione dei clienti» si registra sui profitti di
un’azienda «lo stesso effetto di un taglio dei
costi del 10%».
n
Consumatori fedeli a:
Prodotti medicinali da banco
Supermarket e negozi al dettaglio
77%
Fornitori di servizi internet e telefonici
73%
Istituzioni bancarie e finanziarie
Brand dei telefoni cellulari
Operatori di telefonia mobile
71%
69%
Prodotti di bellezza
Brand di cereali
Marche di personal computer
Marche di apparecchiature per la casa
Bevande gassate
Prodotti elettronici esclusi computer
Snack
Bevande alcoliche
Punti vendita on line
Fonte: Nostra elaborazione da Nielsen Global Survey Loyalty
67%
67%
63%
59%
59%
59%
58%
56%
55%
50%
50%
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