Outdoor Magazine 9_2014

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 Poste Italiane SpA
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Anno 7 - Numero 9 / 2014
Anno 7 - Numero 9 / 2014
COVER STORY /
Viaggio nel mondo del brand italiano
tra le icone del sandalo outdoor
[email protected]
20-21
DATI & STATISTICHE /
14
Le calzature outdoor
accelerano il passo
La lucertola
“well made in Italy”
EVENTI /
Skipass 2014
tra conferme e novità
Teva:
30 anni
con stile
12
22
Dopo un 2012 con il freno a mano
tirato (+2,9% sul 2011), lo scorso
anno il settore ha messo a segno
un importante +7,4%. In generale,
non solo nell’outdoor, le calzature
crescono più dell’abbigliamento
Arrampicata vista lago
con Millet e Mountime 12
Adventure Outdoor
Fest: un bis
convincente
La Valtellina e
la sua anima CRAZY
OutDoor 2014,
edizione “fredda”
Non solo a livello climatico. I numeri ufficiali infatti parlano di
sostanziale stabilità, ma la nostra impressione è stata quella
di un’edizione un po’ sottotono. Come sempre comunque
gli spunti interessanti e le grandi novità non sono mancate,
come vi raccontiamo nel nostro speciale report in allegato
18 -19
30
26
La carica del Toro
Rosso oltre i 3.000 mt
REPORTAGE /
Adventure
Awards,
outdoor
movie e
molto altro
28 -29
EDITORIALE /
/ mercato
a cura di Benedetto Sironi
Città più
“outdoor friendly”
Chi l’ha detto che per praticare outdoor occorra per forza
andare “nella natura”? Certo, la vera essenza delle attività
all’aria aperta è quella: nulla di meglio di spazi incontaminati, vette silenziose, panorami mozzafiato, insomma wilderness. Ma Negli ultimi anni c’è una tendenza in continua
crescita, vale a dire quella di praticare attività cosidette
“outdoor” anche tra le “mura” delle città. Fenomeno che non
solo non va visto con sospetto ma che a nostro parere va
anche fortemente incoraggiato. Anche perché può portare nuova linfa, risorse e spunti al nostro settore e creare
nuove categorie di praticanti che poi possono avvicinarsi
a esperienze outdoor come Natura comanda. Non dimentichiamoci poi che non tutti hanno sempre tempo o risorse economiche per praticare sport in determinati contesti.
L’importante, almeno come primo step insomma, è “varcare
la porta di casa”.
Del climbing indoor abbiamo già parlato più volte ed in
effetti la crescente diffusione delle palestre d’arrampicata
in Italia, peraltro con centri finalmente all’altezza dei migliori in Europa, sta portando come previsto indubbi benefici
al segmento dell’arrampicata (non a caso solo i tesserati
FASI sono raddoppiati negli ultimi 5 anni superando quota
20.000 e i praticanti stimati sono almeno 10 volte tanto).
Climbing, orienteering, geocaching, running, bike o nordic
walking nei parchi cittadini: tutte attività praticabili anche
in città appunto.
Due parole in più sulla corsa, argomento che conosciamo
bene nelle sue varie declinazioni anche grazie alla nostra
rivista sorella “Running Magazine”: è tra gli sport più praticati oggi in Italia, di certo è quello più in crescita. E le città,
da luoghi considerati “ostili” per chi corre, possono in realtà
diventare splendide scoperte e spazi speciali nei quali sfogare la propria voglia di run & fun. Oppure ospitando dei
veri e propri “urban trail”. Felice espressione per indicare
corse su terreni misti (strade, parchi, sentieri) sfruttando i
dislivelli naturali o artificiali delle metropoli e soprattutto
scoprendole sotto inediti punti di vista.
Positivi gli esperimenti fatti da Urban Trail come quello di
Firenze (prima edizione il 1° marzo con 800 partecipanti)
e Cagliari (seconda edizione il 13 settembre, 1000 iscritti).
Ma l’evento più atteso è il Salomon City Trail Milano (21
settembre) che per la sua quarta edizione si è fortemente
rinnovato e presenta un nuovo format su un percorso di 26
km e tra gara principale, staffetta con team di 4 persone
e non competitiva vedrà al via migliaia di persone. Un’occasione perfetta anche per scoprire Milano sotto nuovi
punti di vista. Se pensiamo a quale patrimonio in termini di
bellezza, panorami, percorsi e attrattività (e pure dislivello)
hanno le nostre città, ci rendiamo conto di quanto il filone
degli urban trail possa svilupparsi. È proprio di iniziative
come queste che abbiamo bisogno per rendere le nostre
città più vivibili, aperte, accoglienti e a misura di sportivi.
Insomma, anche più “outdoor friendly”.
Il marchio di sci Vuarnet acquisito da Tricolor Sport plc
È stata finalmente effettuata
l’acquisizione preconcordata la
scorsa primavera della società
Brands&More da parte di Tricolor
Sport plc. Quest’ultima è quotata
alla Borsa di Francoforte ed è specializzata nella distribuzione di abbigliamento sportivo da
sci in Europa. Già dallo scorso gennaio è licenziataria del
marchio Vuarnet che fa parte del gruppo Brands&More.
Nel dettaglio Tricolor Sport Italie, controllata al 100% di
Tricolor Sport plc, ha affittato per 18 mesi il ramo d’azienda di Brands&More per 200mila euro. Alla scadenza del
contratto acquisterà la società per un esborso complessivo di 1 milione di euro (al lordo dell’affitto pagato). Il
giro d’affari della società bergamasca per l’anno in corso
dovrebbe raggiungere circa 6,5 milioni di euro. Inoltre a
Brands&More è stato chiesto di presentare al Tribunale
di Bergamo entro il 14 settembre la proposta definitiva
di concordato preventivo oppure la domanda di omologa
degli accordi di ristrutturazione del debito.
Jack Wolfskin top outdoor brand del 2014 per outdoor.markt
I lettori del magazine tedesco outdoor.markt hanno identificato in Jack Wolfskin il miglior brand outdoor del 2014.
Un risultato calcolato sulle preferenze espresse da oltre
1.200 esperti del mercato. Il marchio è stato premiato con
l’ambito riconoscimento “Outdoor Brand” in occasione
dell’ultima edizione dell’OutDoor Show di Friedrichshafen.
Durante la cerimonia, che ha raccolto nell’hangar dello
Zeppelin 120 ospiti internazionali, sono stati assegnati
anche i premi “Outdoor Retailer” e “Outdoor Personality
2014” sempre indetti dalla rivista outdoor.markt. Daniel
Streuber, manager product PR di Jack Wolfskin che ha ritirato il premio insieme al senior manager brand marketing
Stefan Semmelroth, ha dichiarato: “Siamo felici di ricevere
questo premio soprattutto perché è stato
decretato da esperti del mercato. Questo
conferma la forza del nostro marchio e riconosce il nostro
continuo impegno”. Jack Wolfskin, che a Friedrichshafen
ha presentato numerose novità per la collezione SS 2015,
è disponibile in oltre 900 negozi in franchising e in più di
4.000 punti vendita tra Europa e Asia. È membro della Fair
Wear Foundation e partner bluesign. Dal 2012 è inoltre
membro del programma “Zero Discharge of Hazardous
Chemicals”. È sponsor ufficiale dell’Austria Ski Team Nordic e dell’Alpinschule Innsbruck. Nel 2013 ha chiuso il bilancio con guadagni pari a 324 milioni di euro e i suoi uffici
di Idstein in Taunus (Germania) impiegano 800 persone.
Al Kingpin di Marker la prima certificazione mondiale TÜV
Il nuovo Kingpin della Marker, innovativo attacco da
alpine touring, è il primo PinTech al mondo a ottenere
dal DIN (Deutsches Institut für Normung, organizzazione
tedesca per la definizione di standard) l’ISO 13992:2007,
la prestigiosa certificazione
tedesca dell’associazione di
controllo tecnica TÜV. Sviluppato
per un’ampia varietà di ambienti
sciistici, il Kingpin è un prodotto
che si distingue per 4 eccezionali caratteristiche: protezione,
sicurezza, performance e comfort.
Il design della talloniera di questo attacco all’avanguardia
permette di mantenere inalterata e diretta la potenza di
trasferimento, aiutando a ottenere le migliori performance sciistiche sia nella salita che nella discesa. L’operazione di aiuto alla scalata come il cambio dalla modalità
camminata a quella sci sono semplicissimi. Punti guida
regolabili sull’avampiede rendono più facile l’inserimento
dello scarpone. Il peso è di 730 gr (Kingpin 10&13 per
attacco con freno). “Nello sviluppo del Kingpin il nostro
obiettivo principale è stato
quello di progettare un attacco
PinTech senza telaio paragonabile agli attacchi convenzionali di sci alpinismo in termini
di performance, comfort e in
particolar modo nella sicurezza. Abbiamo investito molto
tempo nella sua progettazione per ottenere una vera
rivoluzione nell’area dello ski touring. Siamo orgogliosi di
aver prodotto il primo attacco PinTech che ha ottenuto la
certificazione DIN ISO Norm 13992:2007”, ha dichiarato
Michael Mangold, direttore R&D in Marker.
Stop per la linea calzature
a marchio Patagonia
Ora l’European Outdoor Group
apre la membership ai retailer
Tra le numerose notizie che la nostra redazione ha appreso in esclusiva partecipando all’ultima edizione delle
fiera tedesca OutDoor Friedrichshafen (10-13 luglio 2014)
c’è anche quella relativa allo stop della linea footwear a
marchio Patagonia. Ecco di seguito la comunicazione ufficiale
dell’azienda: “Con la stagione Autunno/Inverno 2014
terminerà il contratto di licenza con Wolverine World Wide
Inc. per la produzione e la commercializzazione della
linea di calzature Patagonia. Patagonia garantirà la corretta evasione di tutti gli ordini di calzature per la stagione
Autunno/Inverno 2014. È possibile che in futuro l’azienda
riproponga una collezione di calzature, ma al momento
non ci sono progetti concreti in tal senso “.
www.patagonia.com
In seguito al meeting generale straordinario
del 9 luglio, l’European Outdoor Group ha
concordato di consentire anche ai retailer
di divenire membri del gruppo. L’EOG ha
comunque deciso di mantenere una soglia
minima per l’ammissibilità. Il gruppo sta
cercando di stabilire un comitato ad hoc per valutare se
i candidati corrispondano agli obiettivi dell’associazione.
Una volta che il comitato avrà raggiunto l’accordo per
garantire la membership a un retailer, questo nuovo socio avrà i medesimi diritti e doveri dei membri esistenti.
Gli interessati sono invitati a contattare il segretario generale dell’EOG Mark Held alla mail seguente per avere
la lista dei criteri da soddisfare.
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Anno 7 - N.9 / 2014
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essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l.
Responsabile dati: Riccardo Colletti.
Chiuso in redazione il 19 settembre 2014
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9 / 2014
Confermata la citazione di Polartec nei confronti di Pontetorto
Pochi giorni dopo aver dichiarato di non essere a conoscenza di alcuna
azione legale mossa nei loro confronti, Pontetorto spa e il suo agente vendite
tedesco Christian Weichert Internationale Textilvertretungen GmbH hanno ricevuto notifica della denuncia effettuata da Polartec LLC. Ricordiamo
che quest’ultima sostiene che i due imputati abbiano violato e continuino a
violare con la vendita di prodotti Pontetorto Technostretch il brevetto europeo
No. EP1312710B1, in licenza esclusiva a Polartec e riferito ai tessuti con
costruzione grid-back interna. Oltre al risarcimento danni per la violazione del
brevetto, la causa condotta da Polartec richiede un’ingiunzione per prevenire
la vendita dei prodotti sotto accusa. Pontetorto e Weichert sono intenzionati
a difendere i propri diritti.
NEWS
/ people
Zeena Freeman nuova presidente per Black Diamond
È di poche settimane fa l’annuncio della
nomina di Zeena Freeman (ex senior
executive per Sony e GAP)
come nuova presidente di Black
Diamond. Zeena succede al
co-fondatore della società Peter
Metcalf che continuerà a operare come ceo e direttore. La nuova presidente è ora responsabile operativa dei marchi Black
Diamond Equipment, POC e
PIEPS. L’ingresso di Zeena
in società è il risultato di una
ricerca partita lo scorso autunno e mirata a
incrementare le capacità strategiche della
società in termini di brand management
soprattutto nelle aree abbigliamento, retail
ed e-commerce. La neoeletta presidente è
stata inoltre inserita nel consiglio direttivo Black Diamond. La
società si aspetta che succeda
a Metcalf nel ruolo di ceo entro
il 30 giugno 2015. Zeena si
è in passato focalizzata sulla
trasformazione del mercato
includendo il lancio, lo sviluppo
e la crescita di business in categorie, canali e paesi emergenti.
Il suo amore per l’outdoor e l’esplorazione l’ha spinta a viaggiare in tutto
il mondo e a trascorrere quasi un anno in
Himalaya tra studio e trekking.
New entry per il mercato europeo nello staff di 37.5
37.5, tecnologia high-performance creata da Cocona e utilizzata dai
maggiori brand di abbigliamento del mondo, ha dato il benvenuto all’interno del suo staff a nuovi account director per il mercato europeo. In
particolare Liam Gallagher si occuperà delle vendite del Regno Unito.
Liam ha alle spalle oltre 20 anni di esperienza in diverse società tessili,
tra cui spiccano 12 anni in Polartec dove ha ricoperto diverse posizioni
sales & marketing. In seguito Liam ha lavorato per Disney Consumer
Products e ha gestito la divisione Disney Fashion & Home in Regno
Unito e Irlanda. Più di recente è stato European managing director e
global vice president per Umbro. Oltre a Liam, 37.5 dà il benvenuto
a Sebastiaan Van De Loo che si occuperà dei paesi di lingua tedesca e si focalizzerà sulla creazione di nuove partnership con marchi
di abbigliamento maschile. La sua esperienza affonda nel 1992. Da
allora ha lavorato per diversi brand di menswear quali Bäumler, Eduard
Dressler, Etienne Aigner, Jupiter/Ahlers, Calamar e Bültel. Sia Liam
che Sebastiaan si aggiungono a un team europeo già forte composto
da altri account director per il nord Europa (Anders Wennergren per
Svezia, Norvegia, Islanda, Finlandia e Danimarca), il sud ovest (Edouard Liffran per Francia, Spagna e Portogallo), l’est e il Benelux (Geza
Maklary) e l’Italia (Davide Berrone).
Un nuovo vp marketing EMEA per The North Face
Allo scopo di rafforzare VF e i propri brand,
Jeremy de Maillard è passato dal ruolo di
vice presidente marketing EMEA per Vans
a quello medesimo per The North Face,
entrambi marchi del gruppo VF. Jeremy è
entrato in VF nel 2008 ed è stato fondamentale nella crescita di Vans nell’area
EMEA, come confermato dal vice presidente e general manager Vans EMEA Jan Van
Leeuwen: “Jeremy è stato determinante nel
posizionare il brand Vans come vera icona
nella cultura giovanile e ha aiutato a raggiungere milioni di consumatori attraverso
un approccio focalizzato sugli stessi”. Ora
de Maillard, pur continuando a supervisionare il progetto House of Vans a Londra,
si dedicherà in tutto e per tutto a The
North Face, riportando direttamente al vice
presidente e general manager EMEA Arne
Arens, che si è così
espresso: “Jeremy
porta con sé una
grande esperienza
e conoscenza che ci
aiuteranno a portare
il marchio The North
Face su un altro livello nell’area EMEA.
La sua comprensione
del consumatore e la visione del marketing
digitale saranno fondamentali per noi e non
vediamo l’ora di integrarlo al team”.
Luca Businaro è il nuovo presidente FESI
Un bel salto di qualità per Luca Businaro,
che da vice-presidente e tesoriere FESI
viene nominato presidente. Businaro,
già presidente di Assosport, sale così
alla guida della Federazione Europea di
aziende dello Sportsystem e si prefigge
due importanti obiettivi: tutela e valorizzazione delle imprese europee e italiane
in primis. “Questa carica – dichiara
Businaro – è un’enorme occasione per il
comparto. La relazione tra Assosport e
FESI è sempre stata forte e le opportunità che si presentano a livello europeo
ora possono essere calate sempre di più
a livello italiano: parliamo di opportunità
in termini di normative e per accedere a
fondi europei a supporto della ricerca,
dell’innovazione, dello sviluppo”. I numeri
di FESI parlano di 1.800 aziende dello
Sportsystem (85% del mercato europeo)
rappresentate da associazioni nazionali
di settore per un fatturato di 65 miliardi
di euro e 650 mila lavoratori diretti e indiretti. Businaro, con mandato a scadenza
ottobre 2016, porterà avanti il programma
avviato dal predecessore Bruno Alves,
che ha lasciato l’incarico per ricoprire
un ruolo all’interno della Commissione
Europea. Il consiglio di amministrazione di FESI rimarrà invariato e sarà
composto da Johan Adamsson (Sports
Marketing Team Sports PUMA), Frank
Dassler (presidente adidas), Mark Held
(segretario generale dell’EOG) e Michel
Zany (presidente di FIFAS France e ceo
di Cornilleau).
Edurne Pasaban nuova “friend” per Haglöfs
Haglöfs ha stretto una partnership con l’alpinista Edurne Pasaban, la prima donna al
mondo ad aver completato tutti gli 8.000 nonché la prima donna
ad aver raggiunto la vetta dell’Everest nel 2001. Questa collaborazione ha come scopo principale quello di migliorare la forza del
brand nel settore Mountain. Edurne infatti contribuirà allo sviluppo
di nuovi prodotti proprio in questo segmento. Fredrik Lundberg,
strategic design manager di Haglöfs, ha così commentato l’accordo: “Edurne Pasaban è un’alpinista eccezionale e la sua lunga
esperienza e conoscenza del mondo outdoor sono di rilievo per
noi, soprattutto quando sviluppiamo progetti per nuovi prodotti per
la montagna. Siamo entusiasti che faccia parte del nostro team e
siamo convinti che possa aiutarci a raggiungere obiettivi importanti
per questo segmento di mercato”. Edurne farà inoltre parte degli
Haglöfs Friends, rete di collaborazioni che include molti atleti internazionali dell’outdoor.
L’alpinista altoatesina Tamara Lunger, atleta del
local team The North Face, ha concluso con
successo la spedizione sugli 8.611 metri del K2.
L’avventura era iniziata a metà giugno e poi,
campo dopo campo, Tamara ha proseguito l’acclimatamento. Dal 17 luglio si è trattato di aspettare la giusta finestra di bel tempo per tentare la
salita alla vetta. Finestra che si è presentata il
26 luglio quando Tamara ha conquistato la cima
del secondo Ottomila al mondo senza ossigeno
e con il compagno di cordata Nikolaus Gruber.
Oltre a loro, numerosi atleti hanno conquistato
la cima nella stessa giornata, tra cui gli italiani
Michele Cucchi e Giuseppe Pompili. Dopo Nives Meroi, Tamara è la seconda italiana ad aver
raggiunto la vetta del K2, nonché una delle pochissime donne al mondo a poter vantare un
simile traguardo nella propria carriera alpinistica.
6
9 / 2014
Photo credits: Tamara Lunger
Tamara Lunger seconda italiana in cima al K2
/ nuove aperture
Un flagship store a Tokyo
per Peak Performance
Peak Performance ha inaugurato il 30 giugno un nuovo
flagship store a Tamagawa (Tokyo). Lo store sorge nel centro
commerciale Takashima-ya, una delle mete più prestigiose
per lo shopping giapponese, e propone l’intera collezione firmata dal brand svedese: dalla linea dedicata allo sci a quella
per l’outdoor, fino ai capi dell’urban sportwswear e del golf.
Martin Netinder, sales director emerging markets, ha dichiarato: “Siamo entrati nel mercato giapponese
cinque anni fa e da allora abbiamo lavorato
in modo da soddisfare i nostri consumatori
con un’ampia gamma di prodotti per il mondo
sportswear. Questa è la prima di una serie di
nuove aperture che abbiamo in programma
e che si vanno ad aggiungere agli shop-inshop già presenti in località strategiche come
Sapporo, Osaka, Kyoto e Tokyo”. Nello store
Amer Sports apre il primo retail
store dedicato a tutti i suoi brand
di 140 mq si respira a 360° il mondo dell’outdoor in perfetto
stile scandinavo. “Gli interni sono in legno, acciaio e cemento. Utilizziamo solo materiali naturali, scaffali multifunzionali e
tavoli espositivi per rendere la collezione facile da fruire”, ha
ammesso a proposito Kent Adler, shop opening manager di
Peak Performance. Nieder ha poi aggiunto: “Il flagship store
a Tokyo è una tappa importante in Giappone e sarà di supporto anche ai distributori con
cui operiamo in Cina e a Hong
Kong. Abbiamo notato un forte
trend che riguarda l’attività sportiva in Cina e, grazie alle nuove
aperture di monomarca in zone
strategiche, avremo la possibilità di comunicare in modo diretto
con il target di riferimento”.
Lo scorso 29 agosto a Helsinki ha aperto i battenti il primo
negozio di proprietà Amer Sports all’interno del quale si trovano proposte selezionate di tutti i brand affiliati. La superficie di
vendita copre 280 mq e offre prodotti sport e lifestyle firmati - tra gli
altri - da Salomon, Wilson, Atomic,
Arc’teryx, Mavic, Suunto, Bonfire
e Nikita. L’assortimento comprende abbigliamento per running,
hiking, sci cross-country e alpino,
tennis, golf, golf, climbing, nuoto e
bike. Al momento Amer Sports gestisce 200 negozi in tutto il mondo
e 60 store online ma tutte queste realtà sono dedicate a uno
o a pochi dei suoi marchi. Quello di Helsinki è il primo punto
vendita pensato per l’intera famiglia di brand Amer Sports.
The North Face: il 15°
monomarca è a Firenze
The North Face rafforza la sua presenza sul
mercato italiano inaugurando a Firenze il suo
15° monomarca. Il brand arriva nel capoluogo toscano per coprire un’area di mercato
strategica come quella toscana e per essere
presente su una piazza nota in tutto il mondo
per il suo legame con il mondo della moda e
dell’arte. Il negozio sorge in via della Vigna
Nuova 45R ed è gestito da Alessandro Tucci,
amministratore di Allfun srl. Il punto vendita si
sviluppa su un unico livello, su una superficie
di 150 mq. È realizzato in legno e metallo,
che rappresentano la cornice ideale per dare
risalto alla collezione. Lo store rappresenta la
nuova generazione dei negozi del marchio,
progettati per fornire agli appassionati un viaggio alla scoperta del brand con l’obiettivo di
coinvolgere i clienti in un’esperienza di esplorazione. Il negozio sarà quindi anche luogo di
ritrovo per gli amanti della montagna e dello
sport in generale. L’inaugurazione è avvenuta
il 17 settembre e ha visto la partecipazione di
due ambassador italiani del marchio: gli alpinisti Hervé Barmasse ed Emilio Previtali.
www.thenorthface.com
Nuovi uffici in varie città
d’Europa per Patagonia
Patagonia sta progettando di trasferire
parte dei suoi uffici europei da Annecy in un
nuovo dipartimento ad Amsterdam. Inoltre
l’azienda starebbe pensando di aprire nuovi
uffici vendita a Londra e Monaco, al fine di
garantire un servizio sempre più prossimo
ai suoi clienti in due core market del proprio
business. L’operazione è stata pianificata
a seguito di una crescita pari al 18% (a 52
milioni di euro) delle vendite di Patagonia in
Europa nell’ultimo anno, grazie anche alla
conduzione di Stefan Wahlén (che ha gestito il brand nell’area EMEA nelle due stagioni
passate, dopo aver ricoperto ruoli dirigenziali in Nike e Peak Performance). L’ufficio
olandese si occuperà del marketing e
dell’e-commerce e sarà affidato al marketing
manager per l’Europa Joakim Gip, anche
lui con un passato in Peak Performance. La
sede di Annecy continuerà a dirigere le operazioni per lo sviluppo prodotti, finanziarie e
di general account, mentre quando si tratterà di dirigere le vendite la sua competenza
sarà limitata all’interno dei confini francesi.
Alcuni hanno puntualizzato che Patagonia
non è l’unico marchio ad avere tenuto finora
il proprio ufficio europeo nella città dove
risiedono anche Salomon, Millet e altri brand
francesi, e c’è chi afferma che dietro a tale
spostamento si possa intravedere un possibile cambio di proprietà. Tuttavia l’azienda
nega fermamente questa eventualità.
9 / 2014
77
NEWS
X-Bionic nuovo
sponsor tecnico della FISI
X-Bionic ha siglato un importante accordo di
sponsorizzazione tecnica con la Federazione
Italiana Sport Invernali (FISI) per le prossime
quattro stagioni agonistiche. Gli atleti della
FISI ora saranno forniti
con l’abbigliamento
intimo tecnico della
linea X-Bionic Energy
Accumulator Evo Patriot
Edition che, nella versione italiana dal tipico
colore azzurro e con
le maniche colorate di
verde bianco e rosso,
garantirà termoregolazione, protezione e
prestazioni tecniche.
Non a caso si tratta di
un prodotto vincitore di
ben 15 riconoscimenti
internazionali, che nella sua ultima evoluzione ha visto ridefinite le zone di protezione,
ampliate quelle di compressione, rinforzate
quelle intorno alle articolazioni e ricalcolato
il percorso dei canali. Inoltre gli atleti delle
nazionali FISI saranno forniti anche dei modelli di punta della collezione winter sport del
marchio X-Socks.
Karpos veste ancora
la nazionale di skialp
Dopo un’annata ricca di successi sia in
Coppa che agli Europei, la Federazione Italiana di Sport Invernali ha ribadito il desiderio di continuare a utilizzare la tuta Azzurro
Karpos anche per la stagione 2014/15. “La
tuta”, commenta Andrea Peron, race performance director di Karpos, “è stata così
tanto apprezzata dagli atleti azzurri che la
loro soddisfazione e i risultati
ottenuti hanno portato altre
nazionali a chiederci
di riprodurre lo stesso
capo con le loro grafiche. Questo però non
è possibile, almeno
per ora, visto che la
tuta è stata il risultato
di un lavoro certosino
fatto proprio con gli
atleti azzurri e quindi
è nostro desiderio che
possano contare su un
capo dalle migliori prestazioni possibili per raggiungere i risultati al top anche per
la nuova stagione”. Stagione
che sarà ricca di novità e
di attese soprattutto per
l’evento mondiale di febbraio
a Verbier, dove i portacolori azzurri sono attesi a una
riconferma di quanto fatto nel
recente passato.
8
9 / 2014
/ partnership
Reda Rewoolution insieme al tour operator Kel 12
Il marchio Reda Rewoolution ha siglato una partnership con il tour operator
Kel 12, specializzato nel
settore dei viaggi intesi
come ricerca e incontro con
la natura, la storia, l’arte
e le diversità culturali, da
conoscere e rispettare. Non
a caso L’amore e il rispetto
per la natura, il fascino dei
grandi spazi incontaminati e
la passione per i prodotti naturali sono valori condivisi dalle due realtà.
“Abbiamo trovato in Kel 12 un valido partner
con cui condividere la filosofia e i valori
chiave di Reda Rewoolution”, ha spiegato
l’amministratore delegato di Reda Rewoolution Ercole Botto Poala. “Da sempre
attenti alla natura, al rispetto e alla tutela
del territorio, siamo sicuri che
questa collaborazione sarà un
vero successo’’. Reda Rewoolution e Kel 12 collaboreranno
in termini di incontri ed eventi
organizzati sul territorio nazionale. Inoltre i viaggiatori Kel
12 riceveranno in omaggio un
utilissimo scaldacollo 100%
Merino Wool Reda Rewoolution. Presto verranno anche
create delle Polo Piquet ad
hoc per gli esperti accompagnatori del tour operator. La partnership
durerà per tutto il 2015.
www.rewoolution.it
BV Sport ha realizzato la linea Nature3R con Dryarn
Comfort ed ecosostenibilità sono i plus
della gamma tessile Nature3R, studiata
da BV Sport. Per offrire un intimo
performante e innovativo a tutti
coloro che praticano sport a
livello amatoriale e agonistico,
BV Sport ha realizzato questa
linea utilizzando Dryarn.
Il partner tecnico è stato
scelto per le sue caratteristiche di comfort assoluto,
eccezionale capacità di
isolamento termico che mantiene
stabile la temperatura del corpo, igroscopicità, capacità di espellere l’umidità e il
sudore garantendo elevata vestibilità. BV
Sport firma gamme di compressione che
rispondono a un capitolato rigoroso definito
da un centro di ricerca e sviluppo costituito
da medici dello sport e ingegneri tessili. La
pressione della compressione deve essere
perfettamente controllata per favorire il
rendimento muscolare e ottimizzare
il funzionamento delle vene per
una migliore ossigenazione dei
tessuti e della micro-circolazione.
La gamma Nature3R è studiata
per migliorare la tonicità dei
muscoli e permette di ridurre
le vibrazioni ottimizzando
il rendimento muscolare.
Durante l’attività sportiva i
muscoli del dorso, del bacino e della
coscia sono sottomessi a costrizioni venose
e biomeccaniche importanti che possono
amplificarsi nel corso della pratica di sport.
La struttura della gamma Nature3R specifica è composta da maglie diversificate e da
livelli di compressione ripartiti in maniera
ottimale sui principali gruppi muscolari.
Under Armour: probabili
accordi con Samsung
Nonostante non ci sia una conferma ufficiale,
il chief executive di Under Armour Kevin
Plank ha visitato la Corea del Sud per incontrare il vicepresidente di Samsung Jay Y.
Lee. Secondo i media locali, questo meeting
sarebbe il punto di
partenza di un’alleanza tra i due brand nel
campo della tecnologia
indossabile. Pare infatti
che Under Armour non
voglia più stare a osservare i suoi principali
competitor come Nike
e adidas mentre si impongono con forza in
questa categoria di prodotto. In particolare
Nike, come riportato dalla stampa di settore
pochi mesi fa, pare abbia stretto accordi
con Apple per far sì che il suo misuratore
dell’attività fisica FuelBand possa funzionare
anche con strumenti Android.
Salewa insieme al soccorso
alpino dell’Alto Adige
Salewa ha realizzato, in collaborazione con
il Soccorso Alpino dell’Alto Adige, una linea
d’abbigliamento sviluppata sulle specifiche
esigenze dell’ente e che viene adottata già
da giugno da oltre 900 collaboratori. Il team
Salewa ha lavorato gomito a gomito con i
membri del Soccorso Alpino Alto Adige per
sviluppare una collezione in grado di gettare
nuove basi nel settore dell’abbigliamento
dedicato ai professionisti della montagna.“Da
oltre ottant’anni il Soccorso Alpino dell’Alto
Adige è impegnato in operazioni di intervento
in montagna”, racconta Toni Preindl, presidente dell’associazione. “Le squadre di soccorso devono lavorare indipendentemente
da qualsiasi condizione atmosferica e la loro
dotazione deve essere quindi versatile e flessibile. La partnership con Salewa, così come
la scelta di realizzare i capi con membrana
Gore-Tex Pro Shell, ci garantisce la giusta
tranquillità per affrontare gli interventi che ci
vedono ogni giorno protagonisti sulle nostre
montagne”. Orgolgioso della collaborazione
è poi il presidente del Salewa Group, Heiner
Oberrauch: “Come marchio di riferimento per
gli sport alpini lavoriamo a stretto contatto
con i professionisti della montagna, con un
particolare occhio di riguardo per le squadre
di Soccorso Alpino. La collaborazione con
il Soccorso Alpino dell’Alto Adige è per noi
motivo di grande orgoglio, si tratta di un’organizzazione prestigiosa, riconosciuta a livello
internazionale come un modello da seguire”.
/ salva con nome
EOFT 2014: torna l’adrenalina sul grande schermo
nema Orfeo di Milano. I biglietti saranno disponibili
in prevendita al prezzo di 12 euro oppure direttamente presso le sale cinematografiche al prezzo
di 14 euro. Ecco l’elenco delle città italiane toccate
dall’EOFT:
22/10/2014, Milano, Orfeo Multisala
Riparte l’11 ottobre l’European Outdoor Film Tour,
23/10/2014, Torino, Cinema Ambrosio
che per questa nuova edizione arriverà a toccare
24/10/2014, Udine, Auditorium Zanon
ben 16 tappe italiane. Il tour, come sempre ad alto
25/10/2014, Treviso, Multisala Corso
tasso adrenalinico, è uno dei più importanti eventi
27/10/2014, Trieste, Cinema Ambasciatori
cinematografici della comunità outdoor europea
28/10/2014, Bologna, Cinema Teatro Antoniano
ed è co-prodotto da Mammut, Gore-Tex e Moving
30/10/2014, Brescia, Auditorium Balestrieri
Adventures. Un’avventura in kayak, un’arrampicata
31/10/2014, Verona, Cinema Alcione
all’ombra di una cascata irruente e le peripezie in
01/11/2014, Bressanone, Forum Brixen/Bressanone
sella a una mountainbike sono solo alcuni dei docu-
02/11/2014, Bolzano, Auditorium Bolzano
mentari e film outdoor internazionali selezionati che
03/11/2014, Merano, Kurhaus Meran
saranno riproposti in un unico lungometraggio della
04/11/2014, Bruneck, Michael Pacher Haus
durata di circa due ore. Il tour europeo toccherà
05/11/2014, Trento, Cinema Nuovo Roma
www.eoft.eu/it/
l’Italia il 22 ottobre, con la premiere milanese al Ci-
A Gemonio una mostra sulla figura di Eugenio Fasana
Dal 21 settembre al 23 dicembre presso il Museo
artistica (olii, carboncini, chine e fotografie ritoccate
Civico Floriano Bodini di Gemonio (VA) si terrà la
con interventi pittorici). In mostra vi saranno tutte le
mostra “Eugenio Fasana. Mitografia di un alpinista”.
edizioni di opere pubblicate dallo stesso Fasana e
Un nome non certo sconosciuto ai frequentatori degli
non mancheranno articoli apparsi su periodici come
itinerari alpinistici delle Prealpi lecchesi e bergama-
le riviste del CAI o il quotidiano La Stampa dove
sche. Tra queste montagne infatti sono numerose le
Fasana per anni tenne una rubrica alpinistica. Vi sa-
vie di arrampicata ancora oggi
ranno anche pubblicazioni in
prove viventi della bravura e
cui la figura di Fasana emer-
dell’audacia di Eugenio, uno
ge protagonista, come nel
dei più completi alpinisti ita-
caso di libri che racccontano
liani del primo Novecento con
la storia dell’alpinismo nel
oltre 120 nuove ascensioni
lecchese. Un cospicuo nucleo
dalle Alpi Occidentali a quelle
di opere è incentrato sugli
Bavaresi tra il 1906 e il 1935.
schizzi (carboncini, chine)
È stato inoltre guida alpina di
e sui dipinti (olii) a mano di
Fasana e sulla sua collezione
personalità di rilievo come la
Regina Maria José del Belgio, Re Alberto I del Belgio
di stampe fotografiche e di quadri, spesso a firma di
e Papa Pio XI. Tra i suoi allievi va ricordato Vitale
artisti illustri. La mostra, a cura di Daniele Astrologo
Bramani, inventore della suola Vibram. Ma Fasana
Abadal, Gianni Pozzi e Luca Zuccala (Archivio Fasa-
era molto di più. E l’esposizione intende proprio inda-
na), avverrà in collaborazione con i Club Alpini Italiani
gare il suo spessore culturale, già Accademico C.A.I.
coinvolti e si avvale dei contributi scientifici di Carlo
e Presidente della S.E.M. dal 1919 al 1925. Di Fa-
Caccia, Anna Gasparotto e di Marco Ferrazza.
sana sono in primis da ricordare i suoi scritti (articoli,
[email protected]
saggi, libri, aforismi e poesie) ma anche la sua opera
[email protected]
Finalborgo pronta per la quinta edizione di Finale for Nepal
Finale Ligure si prepara ad accogliere il quinto capi-
dal vivo e performance di highline sugli strapiombi
tolo di Finale for Nepal. Organizzata per raccogliere
del Monte Cucco.
fondi da devolvere al paese himalayano, la manifestazione si svolgerà a Finalborgo il 27 e il 28 settem-
Gli ospiti attesi - Tra gli ospiti attesi figurano climber, al-
bre. A programma attività adatte a tutta la famiglia.
pinisti, esploratori e atleti di varie discipline. Tra essi Mael
Baguet, Alessandro Baù, Danilo
Programma - Il 27 settembre
Calligari e Marco Confortola che
si parte con il Boulder Contest
incontreranno il pubblico raccon-
“Fabrizio Marta”. Sarà poi la
tando le loro incredibili avventure in
volta delle mountain bike con
montagna.
la Gara di Cross Country lungo
un tracciato di 20 km. Largo poi
L’aspetto sociale - Obiettivo ultimo
al Cross-Fit Running, una vera
di Finale for Nepal è la raccolta
e propria maratona di forza,
fondi per supportare alcuni progetti
agilità e tonificazione. Protago-
nel paese asiatico. Solo la scorsa
nista di domenica sarà il Trail
edizione ha accolto oltre 20.000
del Marchesato, 36 km di corsa
visitatori e 1.000 atleti raccogliendo
e 2.000 mt di dislivello positivo
più di 18.000 euro. La maggior par-
sul sentiero Ermanno Fossati
te dei fondi è investita per soste-
tra grotte e passaggi in corda
nere l’Himalayan Primary School
fissa. Saranno poi le falesie
(supportata al 100% dall’associa-
sul Monte Cucco a ospitare la
zione finalese) e la costruzione di
Rock&Stone Climbing Mara-
una scuola per le donne Chepang,
thon, dove nelle precedenti
la più povera etnia del paese.
edizioni hanno dato spettacolo
L’associazione si occupa anche di
importanti nomi quali Michele Caminati e Mauro
salvaguardare il territorio attraverso la chiodatura di nuo-
Calibani. La domenica si svolgerà anche l’attesissi-
ve falesie nepalesi e il programma “Green Soldiers” volto
mo Downhill dei Castelli di Finalborgo. Da ultimo è
alla pulizia dei sentieri e dei villaggi rurali spesso rovinati
previsto un Boulder Contest per giovanissimi under
da un turismo alpinistico non rispettoso.
16. Previste infine esibizioni di slackline e su rampe
ph:Giorgia Francia
per gli amanti dello skateboard, spettacoli di musica
www.finalefornepal.org
9 / 2014
99
NEWS
EOG PRESENTA I NUMERI DEL 2013 NEL VECCHIO CONTINENTE
/ web e dintorni
Montura online con un nuovo portale
Uno spazio aperto all’informazione e alla sperimentazione.
Questo è il nuovo sito web Montura, presentato ufficialmente al grande pubblico di internet a inizio agosto. La
filosofia dell’azienda, riassunta nel claim “searching a new
way”, si è sempre contraddistinta per il percorso culturale di ricerca costruito dalle tante persone che negli anni
hanno popolato il Montura World. Il portale è composto
dalle seguenti
aree: lo spirito (filosofia
dell’azienda
espressa attraverso i marchi Montura, Change, Wildnis,
Workframe), le persone (atleti e testimonial di diverse
discipline), Montura Editing (divisione editoriale produttrice
di cinema, teatro e libri), Alpstation (rete negozi dove si
trovano i prodotti ma anche lo spirito dell’azienda), partners (associazioni, festival, gare, eventi e manifestazioni
sostenuti dall’azienda) e parliamo di (pagina dedicata a
novità, informazioni del sito e relazioni in una sorta di web
magazine).
www.montura.it
Positivi i risultati delle novità by IFSC
Prima dell’inizio della stagione “mondiale”, l’IFSC
ha ideato alcuni strumenti per migliorare
l’esperienza sul web degli appassionati di
arrampicata. Strumenti che stanno fcendo
registrare alla federazione ottimi riscontri. Ad
aprile l’IFSC ha migliorato il calendario interattivo
creando una pagina per ogni evento. Su ognuna si trovano
preview, programma, elenco dei partecipanti, link al sito
degli organizzatori, informazioni per gli atleti, foto e video
delle passate edizioni. Al termine di ogni evento, le pagine
vengono aggiornate con report, risultati, foto e video. L’IFSC
ha investito inoltre nei social media per rafforzare il suo
rapporto con la community online. È così più presente su
Facebook e Twitter e ha lanciato la pagina Google+. Nel
solo mese di maggio, la pagina Facebook ha raggiunto oltre
4mila fan. In aggiunta. La federazione ha adottato altre piccole migliorie tra cui la presentazione di 4 nuove applicazioni per smartphone per seguire dal vivo le competizioni.
www.ifsc-climbing.org
CityTrail, ecco l’app Salomon
È il ritornello che dalla scorsa estate continuiamo a sentirci
ripetere in casa Salomon, e a ben guardare i numeri sono
sempre di più le persone ad accogliere il suo richiamo.
Stiamo parlando del CityTrail, il nuovo approccio alla corsa
con il quale l’azienda di base ad Annecy sta coinvolgendo
un numero sempre crescente di
praticanti. Basti pensare che per la
Milano CityTrail in programma il 21
settembre, l’organizzazione è stata
costretta ad alzare il tetto massimo
di iscritti da quota 1.000 a 1.300.
Segnale che le richieste in questo
senso sono davvero significative. Eventi dunque e ovviamente
prodotti rappresentano l’impegno
di Salomon a diffondere questa
interessante “specialità”. E adesso
anche una applicazione per dispositivi mobili: la nuova Salomon
CityTrail App, disponibile su App
Store e Google Play, è compatibile con i sistemi operativi iOS e
permette di scaricare una serie di
itinerari per i runner in più di 150
città in Italia e nel mondo. A Milano
ad esempio, il “Giro del centro storico e dei suoi parchi” e
“I Navigli” sono i primi due percorsi da scoprire e
condividere, interagendo a livello social, inserendo
esperienze, emozioni, tempi e risultati raggiunti,
restando connessi alla community. Grazie alla app
è possibile monitorare i propri progressi, ricevere
un promemoria degli appuntamenti con i gruppi di persone
preferiti e creare un database sempre più vasto di percorsi e
itinerari urbani in tutto il mondo.
www.citytrail.salomonrunning.com
10
9 / 2014
L’outdoor? Molto più di un trend...
Stando ai dati presentati dal presidente Rolf Schmid, il mercato ha registrato un buon margine
di crescita in quasi tutte le categorie (vendite complessive a +2,8% in volume e +3,1% in valore).
Per quanto riguarda la suddivisione in aree, in buona ripresa Sud Europa e UK.
Cresce molto l’Est, e nel Nord continuano a verificarsi le ottime performance degli ultimi anni.
Grande spazio durante tutta la durata
del salone dell’OutDoor Show (di cui
vi presentiamo il report completo in
allegato a questo numero) è stato
offerto anche a EOG e alla presentazione di dati e numeri indicativi di un
settore che nel Vecchio Continente ha
registrato performance molto positive
per tutto il 2013. L’argomento è stato
ripreso in più di un’occasione durante
alcune delle conferenze stampa tenute nei giorni di apertura dei padiglioni.
È stato lo stesso Rolf Schmid, presidente dell’European Outdoor Group,
a mostrare i dati raccolti al termine
della stagione passata e a delineare
prospetti e possibilità per tutta la categoria nell’immediato futuro. L’indagine
condotta da State of Trade ha rivelato
che il mercato outdoor europeo continua a crescere e nell’ultimo anno le
vendite hanno maturato un +2,8% in
termini di volume e un +3,1% in valore. L’intero mercato ha fatturato un
totale di 4,8 miliardi di euro alla voce
vendite sell-in, con una stima di circa
10 miliardi di euro al sell-out.
prestazioni molto buone che proseguono da diversi anni. Il Paese con
i numeri più importanti resta sempre
la Germania, con una percentuale
del 25,7% sul valore complessivo.
Seguono Gran Bretagna e Irlanda
(13,4%), mentre la Francia è al terzo
posto (12,2%). Quarta la Russia
(6,3%) e quinta l’Italia (5,7%).
I commenti dei protagonisti Rolf Schmid ha così commentato
questi valori: “È chiaro dal rapporto
presentato da State of Trade 2013
che il settore outdoor continua ad
avere una tendenza molto buona. La
crescita in quasi tutte le voci prese
in esame è molto incoraggiante e
dimostra che il nostro mercato non è
un semplice trend. È un ‘mega-trend’,
che si basa su un interesse di lungo
corso e in continuo aumento che
riguarda uno stile di vita attivo e in
salute e ha al suo centro la riscoperta
della natura e delle sue risorse”. Mark
concorrono a dare vita a un ambiente
dove c’è molta competitività e che
offre continue sfide sia alle aziende
sia ai negozianti. Tuttavia è molto
importante che tutti noi che partecipiamo a questo mercato, ma anche
tutte le imprese che in qualche modo
vi sono coinvolte o le istituzioni politiche, capiamo che l’outdoor in Europa
continua a crescere e a trovare una
collocazione ben definita al di sopra
del palcoscenico della globalizzazione”.
I partecipanti all’indagine Oltre 100 brand in tutto il Vecchio
Continente hanno contribuito alla
ricerca in questione, offrendo dati
relativi alle vendite di sell-in relativi a
tutto il 2013 suddivisi in sette categorie principali e in 48 sottocategorie.
La partecipazione all’indagine non ha
coinvolto soltanto i membri dell’EOG
e tutte le realtà che hanno dato la
propria disponibilità alla raccolta delle
Il trend positivo - Seppure con
margini talvolta molto differenti, la
crescita ha interessato pressoché
tutte le categorie di settore. I risultati
migliori sono stati quelli nel segmento
calzature (+5,2%), seguito dagli zaini
(+2,7%), dall’abbigliamento (2,5%),
dagli accessori (+2,3%) e infine
dall’attrezzatura da climbing (+1,6%).
L’unica categoria ad aver registrato
un calo è stata quella rappresentata
dalle tende, con un passivo pari a
-0,7%.
I dati dei maggiori mercati Nel confronto tra aree, i vari mercati
rappresentati dall’associazione hanno
ottenuto performance ben diverse,
dipese anche dalle stagioni precedenti. Nella zona dell’Europa Meridionale
nel Regno Unito ad esempio, si è
osservata una significativa ripresa a
seguito di anni difficili, mentre nelle
regioni dell’Est e della Russia si è
assistito a una crescita molto forte.
In Scandinavia, come in Germania,
Austria e Svizzera si può parlare
infine di una significativa stabilità con
Da sinistra: Rolf Schmid, presidente EOG & CEO Mammut Sports Group alla conferenza stampa
internazionale OutDoor 2014 durante la quale ha presentato i dati del mercato outdoor nel
2013; Richard Cotter, CEO Snow + Rock; Michael Rupp, CEO Jack Wolfskin; Stefan Reisinger,
project manager OutDoor & Messe Friedrichshafen
Held, segretario generale di EOG, ha
aggiunto: “Non dobbiamo pensare
che per il mercato sia tutto semplice.
Le aziende e i negozi continuano a
dover affrontare sfide difficili, come
la competitività fra i diversi canali di
distribuzione o con altre regioni nel
mondo. O ancora come il fatto che
alcuni mercati sembrano saturi, senza
dimenticare le norme sempre più
rigide e le sempre elevate aspettative
dei consumatori. Tutti questi fattori
informazioni necessarie hanno avuto
pieno accesso alla relazione stilata al
termine dei lavori. L’associazione ha
così messo a disposizione dei protagonisti di questo mondo un ulteriore
strumento utlile per fare mercato,
conoscere in maniera precisa e approfondita quali sono le risposte della
community outdoor nell’immediato
passato e comprendere meglio verso
quale direzione si sta andando.
www.europeanoutdoorgroup.com
NEWS
/ green
L’anima green di Vaude nel
Sustainability Report 2013
Tante novità dal mondo EOCA
100% energia rinnovabile, 69% di prodotti ecofriendly bluesign nella collezione apparel (per
l’estate 2014 sono già al 79%), 99% carta riciclata, 35% delle posizioni manageriali ricoperte da
donne. Sono solo alcuni dei dati presentati nel
Vaude Sustainability Report 2013, che mostrano
i risultati raggiunti a livello ambientale dall’azienda (che ricordiamo essere stata la prima in
Europa nel settore outdoor ad aver presentato
un report del genere nel 2008, in accordo con
lo standard European EMAS)
durante lo scorso anno. Da
sempre dotata di un cuore
verde, Vaude fin dal 2011 ha
inoltre seguito le direttive sociali
della Fair Wear Foundation. Ora
il nuovo passo importante sarà
quello di produrre il primo report in accordo agli
standard internazionali G4. La versione 2013,
oltre agli indicatori ambientali e sociali, include
alcuni dati economici che forniscono un’ampia
panoramica aziendale. Tutti questi dati poi verranno inclusi nel nuovo sito Vaude dedicato alla
sostenibilità: “Moving mountains...”. “Vogliamo
offrire a ognuno, con o senza conoscenza precedente, una chance di avere un’idea accurata di
Vaude”, ha dichiarato Antje von Dewitz, CEO di
Vaude. “Questo riflette il desiderio crescente del
cliente di venire a sapere, prima di prendere una
decisione, cosa ha fatto il produttore per venire
incontro alle proprie responsabilità. Vogliamo
essere il brand outdoor più sostenibile d’Europa,
chiaro e obiettivo per tutti”.
vaude-csr-report.com
Cresciuta del 53% negli ultimi 18 mesi, durante l’OutDoor Show l’associazione ha raccolto
quasi 31mila euro. Che si sommano ai 240mila già disponibili per la sovvenzione di progetti sostenibili.
La fiera OutDoor 2014 è stata decisamen-
da gennaio 2015. Questi membri sono
minalità in natura nell’ecosistema Leuser
te proficua per l’EOCA che, grazie alla
OutDoor (Messe Friedrichshafen), Pertex,
(Sumatra, nominato da Marmot), Kanchen-
generosità dei suoi membri, ha raccolto
KEEN Footwear, Nikwax, ISPO (Messe
junga to Makalu – conservare i panorami
durante l’evento Conservation Fundraiser
München), Patagonia e l’European Out-
dell’Himalaya orientale (Nepal, nominato
circa 31mila euro. Una somma sufficiente
door Group (EOG). Tutto ciò rappresenta
da Deuter), Salvare le tartarughe marittime
a finanziare un progetto di conservazione
un grande passo avanti per l’EOCA che
(Costa Rica, interamente sovvenzionato
extra, che sarà scelto tramite votazione
negli ultimi 18 mesi è cresciuta del 53%.
da Pacsafe), Sviluppare il sentiero Batumi
online proprio questo settembre. In tutto
Raptor (Georgia, interamente sovvenzio-
34 membri hanno messo a disposizione
I progetti del 2014 -
per la vendita diversi loro prodotti. Inoltre
del voto online di marzo e di quello dei
alcuni di loro hanno raccolto denaro con
membri di aprile (per un totale di 53mila
I Conservation Champion -
iniziative organizzate presso i loro stand.
voti espressi) e della decisione di alcuni
gnaliamo infine i vincitori del Conservation
Keen ad esempio ha venduto 150 paia
soci di sovvenzionare personalmente
Champion Award assegnato annualmente
di sandali durante l’Hybrid.Care Event, il
determinati progetti, l’EOCA ha reso note
dall’associazione a membri che hanno
distributore automatico Smartwool ha ero-
le iniziative alle quali saranno destinati i
fatto la differenza nel supporto alla con-
gato 350 paia di calze, Stanley ha venduto
240mila euro disponibili. Una somma che
servazione ambientale. Si tratta di membri
il suo Vacuum Pints per EOCA, Marmot
potrebbe aumentare, visto che l’asso-
che hanno ideato iniziative per raccogliere
ha venduto tazze commemorative per
ciazione ha intenzione di organizzare
fondi e per promuovere l’associazione. In
celebrare il suo 40° anniversario e Klean
una seconda raccolta fondi in autunno.
particolare i vincitori dell’edizione 2014 del
Kanteen ha realizzato pinte riutilizzabili
Ecco i progetti che saranno supportati
premio sono Maruba Sports Publishers
vendute in occasione del party ufficiale
dall’EOCA (maggiori informazioni sul sito
(ha pubblicato ogni comunicato stampa
della fiera.
dell’associazione): Trossachs Gateway
emesso da EOCA e ha promosso il voto
Project (Scozia, nominato da Messe
pubblico negli ultimi 3 anni), Klean Kan-
Friedrichshafen e scelto insieme a The
teen (entrato nell’associazione a gennaio
gnalare anche il crescente impegno di 7
Great Outdoors, NORR e Hike&Trekking
2014, a febbraio aveva già raccolto 2.300
membri dell’EOCA che sono stati eletti
Magazines), Riparazione del sentiero Bla
euro dalla vendita di prodotti durante
Sustaning Members. Essi hanno firmato
Bheinn (Scozia, nominato da Berghaus e
ISPO) e Roc Noir (ha deciso di donare il
una dichiarazione che li vedrà versare
scelto insieme ad Alpin Magazine), Salva-
2% delle sue vendite ancor prima di avvia-
all’associazione una quota annuale extra
re i leopardi armeni (Armenia, nominato
re la sua attività, un impegno enorme per
di 10mila euro (oltre alla tassa annua di
da Nikwax e scelto insieme a National
una start-up).
adesione) per i prossimi tre anni a partire
Geographic Germany), Combattere la cri-
I Sustaining Members - Da se-
A seguito
nato da Osprey Europe).
Se-
www.outdoorconservation.eu
FOCUS SULL’INNOVAZIONE DELLA REALTÀ MONTEBELLUNESE DAVOS SPA
Ice Supergrip,
sul ghiaccio in totale sicurezza
Tra le ultime proposte dell’azienda, specializzata nella
lavorazione della gomma per calzature, spicca la tecnologia adottata
dalla suola Galaxy. La quale assicura aderenza e tenuta su superfici
ghiacciate e scivolose grazie a microsfere in carbonio e silicio.
Fondata nel 1955, Davos Spa è specializzata in lastre e suole in gomma
per calzature e aveva inizialmente
come mercato di sbocco il solo distretto della calzatura di Montebelluna. Lo sviluppo graduale e costante,
però, ha portato ad ampliarsi in dimensioni e mercati. Oggi conta tre siti
produttivi in Italia (nel 2007 è stata
inaugurata a Cavaso del Tomba la
nuova sede dove sono locati gli uffici
direzionali) e due all’estero (Bulgaria
e Sry Lanka). Inoltre l’azienda può
contare su un’organizzazione commerciale che la rende presente capillarmente nel nostro paese e nel mondo
in genere.
IL BUSINESS AZIENDALE - Davos è
partner strategico e fornitore commerciale di qualsiasi segmento del mercato footwear. Il core business aziendale
è rappresentato dalla lastra in gomma
per calzature, a cui si affianca la produzione e vendita di suole in gomma
da trekking, sicurezza, moto e calcio.
Altra area di business è la produzione
dell’articolo tecnico per i settori automobilistico ed elettrodomestico.
LA NOVITÀ TRA LE SUOLE - Rimanendo sul fronte footwear, però, segnaliamo una nuova tecnologia adottata
dal modello di suola Galaxy. Si tratta
di Ice Supergrip, certificata da SATRA
MODELLO GALAXY /
TECNOLOGIA DAVOS /
CERTIFICAZIONE /
SEZIONE /
Technology Centre. Questa tecnologia garantisce aderenza e tenuta
su superfici ghiacciate e scivolose,
grazie alle microsfere in carbonio e
silicio. La mescola in carbonio e silicio, che di fatto determina il grip e
garantisce al contempo un’ottima resistenza all’abrasione, può variare nei
colori e nelle forme. Non si tratta di un
semplice inserto: il risultato è un corpo unico con la suola, ottenuto con
una speciale tecnologia Davos. Test
di laboratorio dimostrano un coefficiente di attrito su superficie ghiacciata maggiore del 65% rispetto ai
requisiti minimi richiesti per la certificazione anti-scivolamento.
INTERNO /
DAVOS IN NUMERI /
100 /
tonnellate di gomma al giorno
(annualmente si superano le 25.000 tonnellate)
3.000.000 /
pezzi di articoli
per elettrodomestici prodotti annualmente
2.000.000 /
lastre in gomma per calzature in un anno
*coefficient of friction (ice at - 7°C)
1.500.000 /
paia di suole in gomma in un anno
DAVOS SPA
Via Ponticello,23 - 31034 Cavaso del Tomba (TV)
0432.5435 - www.davos.it
9 / 2014
11
11
EVENTI /
Original Sandal, capostipite
della linea Original di Teva
II EDIZIONE DELL’EVENTO DEL BRAND FRANCESE
ANNIVERSARI
Teva: 30 anni con stile
Il marchio ha festeggiato il suo 30° anniversario a Pitti
Immagine Uomo dando la possibilità a opinion leader
selezionati di customizzare The Original Sport Sandals.
Alla Fortezza da Basso di Firenze lo scorso giugno come di consueto è andato in
scena Pitti Immagine Uomo (86esimo appuntamento). È stata un’edizione davvero
positiva con un’affluenza di compratori in crescita del 5% (a quota 19mila presenze). In totale sono stati oltre 30.000 i visitatori complessivi di Pitti Uomo e Pitti W
arrivati a Firenze nei quattro giorni del salone. Quale occasione migliore di questa
dunque per festeggiare in grande stile il 30° compleanno di Teva?
Climber in azione sulla falesia Serenella
Arrampicata vista lago
con Millet e Mountime
Simone Ponziani, titolare di Artcrafst International
(distributore esclusivo Teva in Italia), intervistato
da Federico Poletti del blog Man In Town
Da sinistra Brando Falorsi, Alessio Ranallo
e il celebre designer ed imprenditore
della moda Elio Fiorucci
CUSTOMIZE YOUR SANDAL - Come ogni anno il brand (distribuito in Italia da
Artcrafts International) ha presentato al pubblico la sua offerta. Ha inoltre invitato un
selezionato gruppo di influencers, ovvero blogger, giornalisti, designer e buyer delle
più prestigiose boutique internazionali. A loro ha dato la
possibilità di scegliere e personalizzare in modo esclusivo un sandalo della serie The Original. A rendere unici i
modelli destinati agli opinion-leader, un team di artisti e
artigiani capitanati da Brando Falorsi che hanno realizzato disegni hand-made e persino applicazioni di borchie di
vario genere. Un modo per sottolineare l’identità originale
del brand, sinonimo di avventura ed esperienze speciali.
IL SUCCESSO DELLA SERIE - Negli ultimi mesi, il sandalo The Original è stato
oggetto di una forte attenzione da parte dei media di tendenza in tutto il mondo.
Questo ha determinato una percezione del brand del tutto nuova. Col diffondersi
del trend “normcore”, per il quale normale è cool, Teva è divenuto un “must-have”
per gli scopritori di novità. All’ultimo Coachella Festival, famoso per ospitare molte
esibizioni di artisti di ogni genere, celebrities e fashion-editor hanno invaso i social
media con foto in cui calzavano i sandali Teva.
L’ATTENZIONE DEI FASHION BRANDS - L’attenzione verso
il marchio e i suoi prodotti è così forte da aver raggiunto anche
fashion brand iconici come Prada, Balenciaga, Marc Jacobs
e Givenchy che hanno presentato in passerella calzature
dichiaratamente ispirate ai modelli The Original. Inoltre Opening
Ceremony (poliedrico ambiente retail composto da negozi,
showroom e collezioni private label) ha creato una capsule
collection esclusiva con Teva andata sold-out in poche ore. Si
tratta dunque di un momento di svolta per l’azienda, che affronta questa “nuova vita” rimanendo comunque fedele alla propria
anima di active lifestyle brand creato per sostenere lo spirito
d’avventura.
Jacopo Pozzati, titolare
Bottega Backdoor di Bologna
A proposito di Brando
Falorsi è un ricercatore ed esperto di abbigliamento e accessori vintage. Gestisce
due negozi, a Firenze e a Roma, dove propone capi unici e talvolta introvabili provenienti da tutto il mondo. Qualche anno fa è stato tra i primi in Italia ad iniziare a
personalizzare con borchie, disegni e altre applicazioni i prodotti vintage venduti in
negozio rendendoli dei veri pezzi unici. Il gusto originale con cui ha intrapreso questa attività gli ha fatto guadagnare notorietà tra gli appassionati di vintage. Visto che
la collezione “The Original” di Teva si rifa a qualcosa
di unico e anticonvenzionale, i distributori del brand in
Italia hanno reputato significativa una collaborazione
del genere. Come ci conferma anche Alessio Ranallo,
che gestisce le attività di Teva in Italia che hanno a
che fare con gli influencers: “La collaborazione con
Brando è piena di significato proprio per ciò che la
linea The Original rappresenta. Il suo lavoro e la proposta Teva sono sulla stessa linea. E, considerando
il successo che ha avuto l’iniziativa a Pitti, direi che
abbiamo colto nel segno. Tra l’altro proprio in funzione
della buona riuscita della partnership stiamo valutando di ripeterla in occasione dei prossimi saloni”.
12
9 / 2014
Brando personalizza
un paio di sandali Teva
L’appuntamento organizzato in collaborazione con il team
di guide Mountime conferma il buon esito dello scorso anno.
Imperdibile per gli appassionati soprattutto per la suggestiva
sessione di Deep Solo Water sulla falesia Serenella.
A fine giugno si è svolta la seconda edizione del Millet Garda Climbing Challenge, riuscito evento organizzato dal
marchio francese in collaborazione con
il teamd di guide alpine Mountime. Numerosi appassionati di climbing si sono
così incontrati ad Arco e Riva del Garda
in compagnia di alcuni testimonial del
marchio, come Nils Favre e Marie Da Silva
Tortosa, e del team marketing Millet. Per
l’occasione inoltre il brand ha dato il via
alla sua partnership con Escursionismo.it,
lanciando l’ambizioso progetto di creare
un database nazionale dove ogni guida
potrà inserire il suo profilo ed essere recensita dagli utenti.
A tutto climbing
Il tutto ha avuto inizio nella giornata di
venerdì 27 giugno al Rock Master Stadium di Arco, dove circa 500 persone
tra neofiti e arrampicatori esperti hanno
approfittato della possibilità di usufruire della struttura provando le nuove
scarpe da climbing Millet a libera disposizione degli ospiti. La serata invece
è stata animata da gare di speed climbing e bouldering fino a notte inoltrata.
Il giorno seguente si è svolta la Deep
Solo Water sulla falesia Serenella nella
suggestiva cornice di Riva del Garda.
I 40 partecipanti hanno raggiunto la
falesia a bordo di pedalò lanciandosi
poi alla conquista della parete a picco
sul lago.
Foto di gruppo per le guide Mountime
La partnership con Mountime
Il 2014 ha confermato e consolidato
ulteriormente la partnership tra Millet e
Mountime, il team di guide alpine con
sede ad Arco di cui il brand è sponsor
tecnico. Nato nel 2011 per volontà di
Alessandro Beber, Stefano Angelini, Simone Banal, Fabrizio Dellai, Matteo Faletti e
Jiri Leskovjan, accomunati da esperienza,
amore per la montagna e amicizia, intende offrire una variegata proposta di attività outdoor a 360°: trekking, via ferrata,
escursioni in alta montagna, arrampicata,
canyoning, ciaspole e freeride. Per scoprire e vivere la montagna nella sua interezza, d’estate come d’inverno. In qualità
di sponsor tecnico, Millet equipaggia il
team con capi di abbigliamento, corde
e zaini tecnici. Il brand ha supportato il
gruppo fin dalla sua creazione grazie ad
Alessandro Beber, già testimonial e autore dell’ambizioso progetto DoloMitiche.
Al Rock Master Stadium gli interessati
hanno potuto testare le nuove scarpette Millet
DATI & STATISTICHE / SOTTO LA LENTE IL MERCATO DELL’OUTDOOR FOOTWEAR NEL 2013
a cura di: Monica Viganò
Le calzature outdoor
accelerano il passo
Dopo un 2012 con il freno a mano tirato (+2,9% sul 2011), lo scorso anno il settore ha messo
a segno un importante +7,4%. Merrell si conferma in prima posizione (+3,8%).
Tra le italiane ottime performance di Trezeta (+46,7%), Scarpa (+36,4%) e Grisport (+22,9%).
Sono segnali positivi quelli che arrivano dal
mercato delle calzature outdoor, che nel
2012 era cresciuto solo del 2,9%. E che lo
scorso anno si è risollevato, segnando un
+7,4% all’ingrosso e in termini monetari e raggiungendo quota 4.266 milioni di dollari. Più
nel dettaglio, il mercato è cresciuto del 4,7%
(a quota 1.719 milioni) negli Usa e del 9,4%
(a quota 2.547 milioni) nel resto del mondo.
Numeri che trovano ragion d’essere soprattutto nell’apprezzamento del 3,3% dell’euro
contro il dollaro. Ma anche nell’aumento dei
prezzi causato dalla crescita del costo del
lavoro e delle materie prime. Altro fattore che
ha contribuito alla crescita del mercato è
stato il clima più favorevole rispetto al 2012,
che ha spinto i retailer a incrementare i propri ordini.
FOCUS SULL’OUTDOOR FOOTWEAR - Queste premesse ben supportano le dichiarazioni degli studi di settore, secondo i quali il
footwear ha registrato la miglior performance
non solo nel mercato outdoor ma anche in
quello sportivo in generale. Infatti la crescita dell’abbigliamento sportivo ha rallentato
il passo segnando nel 2013 una crescita
dell’1,8% in dollari mentre il mercato calzaturiero è cresciuto del 4,6%. Significa che il footwear ha saputo tener testa meglio dell’apparel ai problemi economici dei mercati più
maturi e al rallentamento di quelli emergenti.
Inoltre le calzature outdoor hanno registrato
risultati migliori rispetto a quelle cosiddette
“atletiche” grazie alla loro scarsa inclinazione
lifestyle, che è quella che maggiormente ha
accusato della crisi economica. La stessa situazione si era verificata nel 2011 ma l’anno
seguente, a causa delle pessime condizioni
atmosferiche e del verificarsi di due eventi
mondiali (il campionato di calcio Euro 2012
e i Giochi Olimpici Estivi di Londra), il mercato delle calzature atletiche aveva superato
quello del footwear outdoor.
PREMESSE ALLA TABELLA - Venendo alla
tabella qui proposta, The Outdoor Industry
Compass ha raccolto dati e stime dei principali brand indicando le vendite a livello
wholesale delle calzature ed escludendo i
numeri riferiti ad abbigliamento e altri prodotti. Le cifre considerano inoltre le vendite
dei licenziatari, che sono leggermente sovrastimate a causa dell’inclusione di attività di-
rette al consumatore, indice di una crescente
verticalizzazione del settore. Non sono invece considerate le vendite di calzature non
brandizzate o quelle di etichette private di
grandi retailer come Décathlon e Intersport
che probabilmente farebbero apparire le dimensioni del mercato a livello retail superiori
ai 10 miliardi di dollari.
I PRIMI DELLA CLASSE - In testa troviamo
Merrell che si stima abbia registrato vendite
per 698 milioni, in crescita del 3,8% rispetto
all’anno precedente. Salomon si conferma in
seconda posizione e chiude il 2013 con una
crescita a doppia cifra (+12,9%). Al pari di
questa performance, registrano importanti
segnali di sviluppo Trezeta (+46,7%, recuperando il calo del 7,6% registrato nel 2012),
Scarpa (+36,4%), Grisport (+22,9%, in recupero rispetto al 2012 quando aveva chiuso a
-12,3%), Chiruca (+15,3%, in calo nel 2012
del 20%), Salewa (+14,3%), Viking (+12,5%, in
calo nel 2012 del 19,1%), TrekSta (+11,3%)
e Genfoot/Kamik (+13%). Crescita a doppia
cifra anche per Tecnica Group (+16,1%) grazie alle ottime performance dei brand Lowa
(+17%) e Dolomite (+22,4%).
I MARCHI IN STALLO - Tra i segni meno, notevole quello registrato da Garmont (-26,4%)
che ha accusato la vendita del business
legato agli scarponi da sci a Scott Sports
Group e che ha attraversato un periodo
piuttosto critico dal punto di vista finanziario,
culminato con il recente cambio di proprietà.
In calo anche Columbia Brands (-3,9%) e Patagonia (-1,8%).
IL TREND DEL TRAIL RUNNING - Alcune delle
crescite registrate sono state alimentate dal
boom vissuto dal trail running. È il caso, oltre
che di Salomon, anche di brand quali Hoka
One One e Inov-8. Per quest’ultima realtà si
stima che le vendite abbiano superato i 30
milioni nel 2013 con una crescita a doppia
cifra negli USA.
STIME E RUMORS - In crescita anche le divisioni footwear di Jack Wolfskin, Mammut e altri
marchi rilevanti per i quali tuttavia non è stato possibile raccogliere dati. Com’è accaduto anche con Asolo, che non ha rilasciato
dati ma che pare proprio proseguire nel suo
trend di crescita seguente anche la cessione
di Lowe Alpine.
MERCATO INTERNAZIONALE DELLE CALZATURE OUTDOOR (dati wholesale in milioni di dollari)
AZIENDA
01 VOLVERINE OUTDOOR (1)
Merrell (3)
Patagonia
Chaco
02 SALOMON
03 COLUMBIA BRANDS (2)
04 KEEN (1)
05 THE NORTH FACE (1)
06 HI-TEC SPORTS
07 GENFOOT/KAMIK (1)
08 ROCKY BRANDS
09 TECNICA GROUP
Lowa
Tecnica
Dolomite
10 GRISPORT
11 MEINDL (1)
12TEVA
13 S.C.A.R.P.A.
14 TREKSTA
15 LA SPORTIVA
16 VIKING
17 SALEWA
18 CHIRUCA
19AKU
20TREZETA
21 GARMONT
TOP BRANDS
ALTRI
TOTALE
2013
TOTALE
USA
NON USA
Vendite Variazione Share Vendite Variazione Share Vendite Variazione Share
772 698 21 52 474 310 285 258 253 244 238 192 159 22 11 173 130 116 105 76 62 62 57 25 23 18 14 3.886 380 4.266 4.0% 18.1% 330 3.1% 19.2% 3.8% 16.4% 280 2.0% 16.3% -1.8% 0.5% 14 0.7% 0.8% 9.7% 1.2% 36 13.9% 2.1% 12.9% 11.1% 50 25.0% 2.9% -3.9% 7.3% 190 -5.6% 11.1% 5.1% 6.7% 197 6.0% 11.5% 9.5% 6.1% 141 5.7% 8.2% 0.8% 5.9% 67 8.1% 3.9% 13.0% 5.7% 123 13.0% 7.2% 4.4% 5.6% 231 5.5% 13.4% 16.1% 4.5% 16 23.2% 0.9% 17.0% 3.7% 14 21.2% 0.8% 6.7% 0.5% 1
4.3% 0.1% 22.4% 0.3% 1 - 0.0% 22.9% 4.0% 8.7% 3.0% 4
12.1% 0.2% 0.8% 2.7% 78 -2.1% 4.6% 36.4% 2.5% 17 23.2% 1.0% 11.3% 1.8% 2
-5.9% 0.1% 0.8% 1.5% 17 14.9% 1.0% 12.5% 1.5% 14.3% 1.3% 5
19.5% 0.3% 15.3% 0.6% 2.7% 0.5% 1
0.0% 0.1% 46.7% 0.4% NA 0.0% -26.4% 0.3% 1
66.7% 0.1% 7.5% 91.1% 1.469 4.8% 85.5% 6.7% 8.9% 250 4.2% 14.5% 7.4% 1.719 4.7% 442 4.6% 419 5.0% 7
-6.5% 16 1. 3% 424 11.6% 120 -1.2% 88 3.0% 117 14.4% 186 -1.6% 121 13.0% 7
-22.2% 176 15.5% 145 16.7% 20 6.9% 11 16.9% 173 22.9% 126 8.6% 38 5.8% 88 39.2% 74 11.7% 45 -3.6% 62 12.5% 52 13.8% 25 15.3% 22 2.8% 18 46.7% 13 -29.4% 2.417 9.3% 130 12.1% 2.547 9.4%
NOTE: (1) Stime
(2) Columbia Brands include Columbia, Sorel, Montrail, Pacific Trail
(3) Incluse le vendite dei licenziatari
14
17.3%
16.4%
0.3%
0.6%
16.6%
4.7%
3.5%
4.6%
7.3%
4.7%
0.3%
6.9%
5.7%
0.8%
0.4%
6.8%
4.9%
1.5%
3.5%
2.9%
1.8%
2.4%
2.0%
1.0%
0.9%
0.7%
0.5%
94.9%
5.1%
2012
TOTALE
USA
NON USA
Vendite Variazione Share
Vendite Variazione Share Vendite Variazione Share
742 673 21 48 420 323 271 236 251 216 228 165 136 20 9
140 119 116 77 68 62 55 50 22 22 12 19 3.614 356 3.970 -0.8% 18.7% 320 4.1% 19.5% -1.9% 17.0% 274 3.0% 16.7% 7.0% 0.5% 14 6.9% 0.8% 13.1% 1.2% 32 13.2% 1.9% 6.3% 10.6% 40 14.3% 2.4% -10.2% 8.1% 201 -14.0% 12.3% 12.0% 6.8% 186 13.9% 11.3% 13.5% 5.9% 133 18.0% 8.1% -0.4% 6.3% 62 10.7% 3.8% 10.0% 5.4% 109 10.0% 6.6% -4.6% 5.7% 219 -4.4% 13.3% -19.7% 4.2% 13 8.3% 0.8% -20.4% 3.4% 12 16.0% 0.7% -19.2% 0.5% 1
-30.0% 0.1% -8.5% 0.2% -12.3% 3.5% 0.1% 3.0% 3
10.0% 0.2% -7.6% 2.9% 80 -16.7% 4.9% 1.7% 1.9% 14 15.0% 0.8% 19.8% 1.7% 2
70.0% 0.1% 9.8% 1.5% 15 13.8% 0.9% -19.1% 1.4% 21.2% 1.3% 4
105.0% 0.2% -20.0% 0.5% -10.4% 0.6% 1
0.0% 0.1% -7.6% 0.3% NA 0.0% -33.4% 0.5% 1
-92.5% 0.0% -0.4% 91.0% 1.402 1.9% 85.4% 54.8% 9.0% 240 101.7% 14.6% 2.9% 1.642 9.8% 2013 - Euro .753/$; Japan ¥97.6/$; China R6.20/$; Brazil R$2.16/$; Korea 1094.9/$; Nok 5.88/$
2012 - Euro .778/$; Japan ¥79.8/$; China R6.31/$; Brazil R$1.95/$; Korea 1125.9/$; Nok 5.82/$
Source: The Outdoor Industry Compass - www.oicompass.com
9 / 2014
422 -4.2% 18.1%
399 -5.0% 17.1%
7
7.0% 0.3%
16 12.9% 0.7%
380 5.6% 16.3%
121 -3.0% 5.2%
85 8.0% 3.7%
103 8.1% 4.4%
189 -3.6% 8.1%
107 10.0% 4.6%
9
-10.0% 0.4%
152 -21.4% 6.5%
125
-22.7% 5.3%
19 -18.3% 0.8%
9
-8.5% 0.4%
140 -12.3% 6.0%
116 -0.2% 5.0%
36 24.1% 1.5%
64 -0.8% 2.7%
67 18.9% 2.9%
47 8.6% 2.0%
55 -19.1% 2.4%
46 16.9% 2.0%
22 -20.0% 0.9%
21 -10.8% 0.9%
12 -7.6% 0.5%
19 -11.0% 0.8%
2.212 -1.8% 95.0%
116 4.5% 5.0%
2.328 -1.5%
DATI & STATISTICHE / L’ANALISI RELATIVA AI CINQUE PAESI PRINCIPALI D’EUROPA
Scarpe in buona salute,
fatica l’abbigliamento
a cura di: Simone Berti
Nel 2013, seguendo il trend già evidente l’anno precedente, il mercato calzaturiero sportivo
ha mostrato di essere in crescita, anche se lieve, su tutti i fronti: vendite (+2,9%), volume (1,6%)
e prezzo medio (1,3%). Mentre l’abbigliamento è in calo per volumi e vendite, stabile nei prezzi.
La situazione europea del mercato sportivo, quella concernente in
particolare i cinque Paesi principali
(Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia e Spagna), ha mostrato
come lo scorso anno la vendita di
calzature abbia performato molto
meglio rispetto a quella relativa
all’abbigliamento. Lo afferma la ricerca condotta dal consumer panel online di NPD. Secondo i dati
proposti, infatti, la vendita di calzature sportive nel 2013 è cresciuta complessivamente del 2,9% per
9,4 miliardi di euro nei 5 principali
mercati del continente di cui sopra.
Ciò ha riguardato tutti i Paesi, con
la Germania in particolare a far la
parte del leone (+5%), seguita dalla
Francia a +4,3%. Mentre se guardiamo all’abbigliamento, le vendite
mostrano un calo del 2,5% a quota
13,5 miliardi di euro.
VOLUMI E PREZZI
Persino in Italia l’andamento è stato
positivo: il volume di scarpe vendute infatti è salito del 6,9% (36,3
milioni di paia), le vendite del 3,2%
(per 1,7 miliardi di euro circa), sebbene i prezzi medi siano calati del
3,4%, attestandosi sui 47,38 euro. In
tutti gli altri Paesi i prezzi sono saliti:
UK +1,2%, Germania +3,6%, Francia
+1,0% e Spagna +2,6%. Nel complesso il prezzo medio di un paio
di scarpe sportive è salito lo scorso
anno dell’1,3% a quota 43,23 euro.
Nei mercati britannico e spagnolo
in particolare hanno compensato il
declino in volume di vendite avvenuto: rispettivamente -1% e -1,9%.
IL CALO DELL’ABBIGLIAMENTO
I consumatori hanno affermato di
aver speso quest’anno il 2,5% in
meno rispetto al 2012 nell’abbigliamento, sia in termini di valore che di
volume, avendo comprato un totale
di 541,1 milioni di unità per 13,5 miliardi di euro. Molto male la Spagna,
che ha visto un calo nelle vendite
del 6,6%. Mentre in Gran Bretagna
più che altrove sono calati i volumi venduti (-5,8%), forse dovuto in
parte ai prezzi cresciuti del 2,8% nel
paese. Gli italiani hanno ridotto le
vendite di abbigliamento del 3,7%,
sebbene il prezzo medio fosse più
basso del 4,8% rispetto allo scorso
anno e in volume si sia registrata
una leggera crescita (1,2%). Infine il
prezzo medio di un capo di abbigliamento, prendendo in esame tutti
i cinque mercati, è rimasto stabile
rispetto al 2012 a 24,96 euro.
Sports Footwear Sales NPD Online Consumer Panel
Market Size and Trends
TOTALE 5 PAESI PRINCIPALI
REGNO UNITO
FRANCIA
GERMANIA
ITALIA
SPAGNA
Sports Footwear Volumes TOTALE 5 PAESI PRINCIPALI
REGNO UNITO
FRANCIA
GERMANIA
ITALIA
SPAGNA
Sports Footwear Av. Price TOTALE 5 PAESI PRINCIPALI
REGNO UNITO
FRANCIA
GERMANIA
ITALIA
SPAGNA
Sports & Leisure Apparel Sales TOTALE 5 PAESI PRINCIPALI
REGNO UNITO
FRANCIA
GERMANIA
ITALIA
SPAGNA
Sports & Leisure Apparel Volumes TOTALE 5 PAESI PRINCIPALI
REGNO UNITO
FRANCIA
GERMANIA
ITALIA
SPAGNA
Sports & Leisure Apparel Av. Price TOTALE 5 PAESI PRINCIPALI
REGNO UNITO
FRANCIA
GERMANIA
ITALIA
SPAGNA
in ‘000 euros
12 months ended Dec. 2013 9,377,976 2,096,175 2,245,912 2,247,148 1,718,530 1,070,211 in ‘000 pairs
12 months ended Dec. 2013 216,912 54,504 54,422 40,078 36,274 31,634 in ‘000 euros
12 months ended Dec. 2013 43.23 38.46 41.27 56.07 47.38 33.83 in ‘000 euros
12 months ended Dec. 2013 13,509,880 3,004,688 3,105,328 3,309,586 2,435,786 1,654,487 in ‘000 units
12 months ended Dec. 2013 541,154 134,753 130,633 116,915 78,434 80,418 in ‘000 euros
12 months ended Dec. 2013 24.96 22.30 23.77 28.31 31.06 20.57 % change
2.9
0.2
4.3
5.0
3.2
0.6
% change
1.6
-1.0
3.3
1.4
6.9
-1.9
% change
1.3
1.2
1.0
3.6
-3.4
2.6
% change
-2.5
-3.2
-1.5
0.2
-3.7
-6.6
% change
-2.5
-5.8
-1.1
-1.7
1.2
-3.6
% change
0.0
2.8
-0.5
2.0
-4.8
-3.2
Source: NPD GROUP - Sports Tracking Europe - From SGI Europe - www.sgieurope.com
9 / 2014
15
15
EVENTI / DAL 30 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE PRESSO MODENAFIERA LA 21ª EDIZIONE
a cura di: Monica Viganò
Il sempre folto pubblico
di Skipass
all’apertura dei cancelli
Un momento del
Rail Snow Contest
Skipass 2014
tra conferme e novità
Confermata l’area espositiva e ampliato il programma eventi con incontri b2b e appuntamenti
per il pubblico. Tra le novità spiccano la partnership con l’IOG e lo Shop Summit riservato
a negozianti. Nell’area esterna il Rail Pro ideato da F-Tech e le strutture pump track e half pipe.
È la manifestazione di riferimento per gli
operatori del turismo bianco e degli articoli
sportivi. Con una forte attrattiva anche per
sportmaker, associazioni e società sportive
e di tempo libero. È Skipass, il salone del
turismo e degli sport invernali che attira
ogni anno oltre 90mila visitatori. Anche per
il 2014 “the place to be” sarà il polo fieristico di Modena, dove dal 30 ottobre al 2
novembre andrà in scena la 21ª edizione
della kermesse.
OFFERTA DELLA FIERA - A Modena i principali attori del turismo bianco (tra cui stazioni, comprensori, hotel, società di impianti,
snowpark, rifugi e tour operator specializzati) presentano il meglio dell’offerta turistica sulla neve. Accanto a loro, non manca
l’esposizione di abbigliamento, footwear e
attrezzatura da parte dei principali brand
sportivi. Da sempre infatti Skipass celebra
il connubio sport e turismo fornendo agli
espositori circa 20mila mq da sfruttare per
presentare al meglio la loro offerta al vasto
pubblico. Per quest’ultimo, essendo composto per lo più da giovani, la fiera ha creato
negli ultimi anni nuove aree espositive come
quelle “Freestyle & Freeride” e “Outdoor”.
Non mancano nuovi spazi interattivi e di
intrattenimento, come la nuova Arena per
i grandi eventi nel padiglione A e lo “Snow
Cafè”, vero e proprio luogo d’incontro per
appassionati di freestyle e freeride al centro del padiglione B. Paolo Fantuzzi, amministratore delegato di ModenaFiere, ha
dichiarato: “Ci sforziamo di creare nuove
occasioni di business e nuove modalità di
promozione degli sport invernali, proponendo Skipass come meeting point sia per gli
addetti ai lavori sia per il consumatore finale a cui ci rivolgiamo con sempre nuove
iniziative”.
I NUMERI DEL 2013
91.000
visitatori
PROGRAMMA EVENTI - Per questo motivo
Skipass viene visto come happening. Molto
più di una fiera dunque, grazie anche e soprattutto al corposo programma di eventi
rinnovato ogni anno. Gare, demo e attività
che coinvolgono direttamente il pubblico si
alternano a momenti di riflessione, convegni, premiazioni e conferenze stampa. Principalmente gli eventi vengono organizzati
nella scenografica area esterna, allestita
con rampe innevate e strutture che simulano l’ambiente montano. Ma non mancano
appuntamenti “indoor” dove vengono costruite piste da sci e per il pattinaggio sul
ghiaccio, rail e strutture boulder.
20.000 mq
AREA ESTERNA - A proposito di “outdoor”, Skipass 2014 rinnova l’area esterna e
allestisce un vero villaggio di montagna
dominato dalla mole della Ski Area. Con i
suoi 1.600 mq di neve, la più grande pista da sci “di città” sarà aperta al pubblico e finalizzata ad avvicinare bambini
e ragazzi allo sci e allo snowboard. Qui si
svolgeranno demo, clinic, corsi gratuiti di sci
e snowboard ma anche miniescursioni con
le ciaspole, gare ed esibizioni di telemark.
espositori (oltre 800 marchi)
area espositiva
25.000 mq
area spettacolo e animazione
1.600 mq
superficie sciabile innevata
420
250
giornalisti e blogger accreditati
22.000
like sulla fan page di Facebook
100.000
visualizzazioni sul canale video
Daily Motion
286.000
visualizzazioni su skipass.it
Tante le attrezzature in esposizione
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Un freeskier sulla rampa nell’area outdoor
L’evento
di climbing
“Bloccati
nella nebbia”
Con questo ampio spettro di proposte, la
fiera intende rivolgersi a un pubblico eterogeneo riuscendo a soddisfare le esigenze
di tutti. Alla Ski Area si affiancano nuove
strutture dedicate ai visitatori come il rail
beginners per aspiranti freestyler, lo snowtubing e il bag jump. Novità poi sul fronte
“pro”, con una rivisitazione degli allestimenti.
STRUTTURE PER PROFESSIONISTI - Per l’edizione 2014 della fiera, sono state riviste le
strutture che ospiteranno i contest di sci e
snowboard. Protagonista dell’area esterna
sarà il Rail Pro ideato da F-Tech, società
di Merano specializzata nella costruzione di park sulla neve che per Skipass ha
creato qualcosa di assolutamente nuovo:
un’atmosfera surreale dove dominano colori
e forme cubiche tipiche dei giocattoli come
Playmobil o Lego, insieme a forme nuove e
sorprendenti. Novità di quest’anno anche le
strutture pump track e half pipe per esibizioni e performance di bmx, mountain bike,
skateboard e longboard di altissimo livello
e grande spettacolo.
previsto il 1° novembre, un evento nazionale
per fare il punto su una delle tendenze più
vivaci del mercato. Svariati poi i meeting, le
tavole rotonde e i clinic organizzati dai tanti
partner della manifestazione tra cui spiccano
la Federazione Italiana Sport Invernali, il Pool
Sci Italia (che dal 1974 riunisce i marchi degli articoli sportivi specializzati nel segmento
neve), le associazioni sportive e - per il primo
anno - l’Italian Outdoor Group. Le aziende
SPAZIO AGLI AWARDS - Tra le iniziative promosse da ModenaFiere ci sono anche 4 premi dedicati alla montagna bianca in toto.
Si tratta degli Snowboard, dei Freeski, degli
Snowpark e dei Freeride Awards. Realizzati
in collaborazione con MOON i primi tre e
con Spiagames il quarto e con il supporto
dei media del settore (in primis i nostri), gli
Awards hanno come obiettivo la promozione
della cultura della montagna e della
passione per la neve valorizzando
le migliori performance e le iniziative più innovative della stagione
invernale 2013/14. I quattro premi
sono a loro volta suddivisi in diverse
categorie e coinvolgeranno svariati attori tra atleti, aziende, manager,
località, eventi e creativi. A decretare i vincitori, che saranno premiati il
Sulla grande
pista innevata,
31 ottobre e il 1° novembre, saranno
largo anche a
i voti del pubblico e i giudizi espressi
lezioni gratuite
dagli esperti.
di sci
www.skipass.it
I NUMERI DELLA MONTAGNA BIANCA IN ITALIA
9,4 miliardi di euro - fatturato (10,8% del sistema turistico italiano)
138 - giornate di apertura stagionale per le strutture ricettive
656.024 - posti letto
7.125 - alberghi
5.511 - villaggi, b&b, rifugi, ostelli, malghe, baite e agriturismi
11.080 - case in affitto
128 mln di euro - investiti per ammodernare le località (nuovi
impianti, sistemi di innevamento)
28,5 mln di euro - investiti in promozione
25,1% - prenotazioni online
54% - ospiti stranieri
932 euro - spesa media a persona per la settimana bianca
312 euro - spesa media a persona per un fine settimana sulla neve
Fonte: Skipass Panorama Turismo, ModenaFiere-Jfc
APPUNTAMENTI B2B Tra i tanti appuntamenti
in calendario, accanto a quelli più scenografici e pensati per i
visitatori ci sono eventi
destinati esclusivamente
Gli Oscar
ai brand del mercato,
della prima edizione
come forum e convegni
degli Italian
Freeski Awards
dedicati ai trend emergenti. Tra le novità del
appartenenti all’associazione avranno a di2014 segnaliamo lo Shop Summit previsto il
sposizione l’area “outdoor” del padiglione B
30 ottobre e riservato a negozianti e gestori
e saranno impegnate in iniziative di carattedegli store degli articoli sportivi. Da segnare
re informativo e dimostrazioni per il pubblico.
a calendario anche il primo Freeride Forum
3.671.000 - praticanti sport invernali
3.743 - piste da discesa per un totale di 7.111 km
258 - piste di fondo per un totale di 2.160 km
389 - scuole sci
124 - giornate di apertura stagionale
9.336 - maestri
37,70 euro - costo medio di un’ora di corso individuale
21,50 euro - costo medio di un’ora di corso collettivo
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a cura di: Paolo Grisa
COVER STORY / VIAGGIO NEL MONDO DEL BRAND ITALIANO TRA LE ICONE DEL SANDALO OUTDOOR
Intervista con Luca Pedrotti, presidente di Aicad:
la società che, con il marchio Lizard, porta avanti
una produzione di sandali e calzature dal design
minimalista ma senza rinunciare alla tecnicità. Con lui
abbiamo parlato delle origini del marchio, dei suoi valori
e di come sia possibile nell’epoca della globalizzazione
continuare con una produzione tutta italiana e perché
questa politica è sostenibile nel tempo.
La lucertola “well made in Italy”
Lizard è un marchio che nasce a Trento, a
pochi chilometri dalle bellissime Dolomiti, e
questo ha sicuramente influenzato la creazione delle calzature Lizard. La tecnologia,
l’originalità, l’innovazione e la cura dei dettagli hanno permesso a questo brand di affermarsi a livello mondiale tra gli appassionati
di outdoor, montagna, e mare. Per la creazione delle sue calzature ha tratto ispirazione dalla lucertola (in inglese Lizard significa
lucertola): un animale leggero, veloce, che si
muove sicuro su ogni tipo di terreno. Leggerezza, design, grip imbattibile, comfort estremo
e compattabilità sono le caratteristiche che
da sempre guidano i designers e sviluppatori dell’azienda. La tradizione calzaturiera di
Aicad risale ai primi anni del ‘900 quando
Gustavo Pedrotti ottiene il diploma di calzolaio. Nel 1957 il figlio Alfeo fonda Aicad e nel
1986 il timone dell’azienda passa ai nipoti
Lille e Luca. Nei primi anni Novanta si sviluppa
il Progetto Lizard fondato sul concetto “Una
Siete un marchio che viene subito identificato con il sandalo outdoor anche se
avete affiancato scarpe “chiuse” dal design innovativo sia nella tomaia che nella
suola. Ma quando nasce, da un punto di
vista storico, il concetto di sandalo sportivo per l’outdoor come lo conosciamo
oggi?
Foto storica della famiglia Pedrotti
La sede di produzione a Trento
calzatura per essere comoda deve prima di
tutto rispettare il piede”. Nel corso degli anni
i riconoscimenti sono numerosi: nel 2005 il modello Agile riceve il prestigioso premio ISPO
come “Best Mountain Sports Innovation in the
Shoe Category”; nel 2010 la sovra-calza
Shield vince il premio “OutDoor Industry”, nel
2012, la scarpa Kross Terra si aggiudica il
premio Outdoor Award. Fino dalla sua nascita Lizard si è contraddistinta da tutti gli altri
marchi outdoor, per il suo approccio “Natural
Footwear”, combinando libertà per il piede
con i requisiti indispensabili per una calzatura
dedicata all’outdoor: protezione, flessibilità,
forme anatomiche che permettono la naturale espansione del piede, tomaie ad alta
tenuta e traspirabilità, suole dal basso profilo
per una migliore propriocezione del terreno e
grip eccezionale.
sferito a noi figli. Per questo è stato naturale
rivolgerci ai mercati esteri di tutto il mondo.
Su quali mercati l’azienda è presente?
Prevalentemente in Europa e Asia.
Quanta parte di fatturato arriva dal mercato italiano e quanta da quello estero?
Tradizionalmente 50% del fatturato di Lizard
era realizzato all’estero. Negli ultimi anni stiamo vivendo una nuova crescita globale, che
vede incrementare la percentuale di ordini
dall’estero.
Che tipo di strategia avete adottato per
la distribuzione del prodotto all’estero?
La politica cambia da paese a paese, i
mercati sono troppo diversi per adottare un
metodo unico. In alcuni casi vendiamo direttamente con agenti, in altri ci appoggiamo a
dei distributori o, come negli Usa, abbiamo la
nostra filiale.
Alcune fasi
di lavorazione
delle calzature
Lizard
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Il sandalo sportivo si sviluppa nei primi anni
‘90. L’idea di Lizard nacque per offrire un’alternativa ai sandali tradizionali, comodi ma
non adatti a un uso outdoor. In sintesi Lizard
proponeva il comfort del sandalo con la sicurezza della scarpa sportiva.
Le origini dell’azienda, parlano già di uno
sguardo di ampio respiro sul mondo, Alfeo Pedrotti, da ragazzo, si trasferisce in
Norvegia e Finlandia a fare il calzolaio.
Cosa è rimasto di quello sguardo aperto
sul mondo oggi in Lizard?
Lo spirito avventuriero di nostro padre e l’apertura a dialogare con il mondo si è tra-
Quanti sono i dipendenti Lizard in Italia?
Alla scorsa fiera di Friedrichshafen più di
un marchio ha parlato di pedule da escur20.
sionismo o alpinismo con costruzioni della
I vostri prodotti, sebbene trasversatomaia che “veste come un calzino”. La
li, si possono distinguere nelle categotecnologia costruttiva delle vostre scarrie outdoor, acquatico e travel/casual.
pe da sempre è ispirata a questa filosoQuanto conta sul fatturato ognuna di
fia. Ritenete che in futuro potrete provare
queste aree?
ad applicarla a calzature più
Se con acquatico intendiamo il
strutturate, dal taglio alto e
settore nautico, ogni categoria
con suole tradizionali?
contribuisce all’incirca a un terzo
del fatturato totale.
Da sempre la parola d’ordine di
I vostri sandali, per esempio il
Lizard è la ricerca del comfort. E
modello Hike, tanto per parlaper comfort intendiamo lasciare di quello che è forse il più
re il piede libero di muoversi in
classico si caratterizzano per
modo naturale. Questa caratun design pulito e spesso miteristica può essere applicata
nimale. Questo non comporta
a calzature flessibili e leggere e
Luca Pedrotti
che siano più facilmente imitapiù difficilmente su scarponi rigidi
bili da altri marchi? Come si combatte la
e pesanti. Per le collezioni future stiamo già
concorrenza dei marchi che, magari ripropensando ad allargare la gamma delle calducendo il design dei vostri modelli, scelzature offerte, ma sempre secondo il nostro
gono di portare la produzione in paesi a
concetto di comfort.
minor costo del lavoro?
Siete soddisfatti dell’attuale posizionaPer mantenere lo standard di qualità dei
mento del marchio o intendete lavorare
nostri prodotti, sarebbe difficile vendere
per renderlo differente? In che termini?
a prezzo più basso, anche producendo in
Siamo soddisfatti. Non vogliamo essere un
Cina. Questo perché grazie alla tecnologia
prodotto di massa, ma ci rivolgiamo a quei
che abbiamo sviluppato, riusciamo a produrnegozi e consumatori che cercano qualcore in Italia a prezzi competitivi. Inoltre produsa di diverso e alternativo all’appiattimento
cendo direttamente nella nostra azienda di
imposto dalla globalizzazione. Ora il nostro
Trento, abbiamo sviluppato delle tecnologie
obiettivo è incrementare il numero di appasproprietarie che sono difficilmente imitabili
sionati di Lizard.
dai grossi produttori asiatici che cercano di
Quali sono le vostre strategie di marketing
massimizzare le produzioni dei diversi marchi
e comunicazione e dove vi vedremo in terper aver economia di scala.
mini di eventi, iniziative e fiere?
Cosa rende i vostri prodotti superiori?
La nostra strategia è di continuare a rivolL’unicità dei nostri prodotti sta proprio nel
gerci al consumatore per incrementare la
modo in cui riusciamo a combinare compoconoscenza del marchio e di conseguenza
nenti e materiali. I nostri prodotti uniscono mala domanda per supportare il lavoro dei riteriali pregiati a design innovativo, funzionalivenditori. Utilizziamo i mezzi tradizionali ma
tà e durata. Sottopiede anatomico foderato
sempre di più sfruttiamo strumenti digitali e la
in pelle, protezione per le dita, suole in Vibram
presenza a eventi e manifestazioni dove pose pelli di qualità sono solo alcuni esempi.
siamo parlare con il pubblico.
Chi è il vostro cliente tipo? Voi che idea
Qual è stato il bilancio del progetto test
vi siete fatti?
dedicato ai vostri clienti? Ci sarà un seÈ difficile identificare il profilo del consumatoguito dell’iniziativa?
re tipo. Pensiamo che il cliente Lizard sia una
Il bilancio è molto positivo. Abbiamo ricevupersona che cerca una calzatura comoda,
to un numero di domande di partecipazione
pratica e funzionale, con un design originale.
molto superiore a quanto ci aspettavamo ed
Persona attiva che ama la vita all’aria aperè stato difficile fare la selezione. Rispetto allo
ta e che cerca prodotti con caratteristiche
scorso anno, nel 2014 abbiamo ampliato il
tecniche anche per l’uso quotidiano, in città
numero di tester stranieri, in particolare inglesi,
o in viaggio.
tedeschi, austriaci e svizzeri. I test ci hanno
PROGETTO TESTER
1 Kyota M
3 Kick
Ci siamo anche noi tra i partecipanti
al progetto Lizard Tester che l’azienda
ha lanciato lo scorso anno. La nostra
esperienza è iniziata con il Kyota M, un
sandalo con allacciatura con cordino
passante tra le fettucce che avvolgono il
piede e terminante a infradito. La gomma
garantisce un grip eccezionale e coniuga
il senso di libertà degli infradito con la
sicurezza dei sandali outdoor. Il plantare in
scamosciato asciuga velocemente e rende
stabile il piede favorendo la traspirazione.
Molto confortevole, è una soluzione ideale
soprattutto per un utilizzo sui terreni non
eccessivamente tecnici. Ottima
anche come scarpa da riposo
dopo un’escursione.
Non rientrano nel programma test, ma
appena le abbiamo viste non abbiamo
saputo resistere ad acquistarle. Si tratta
di una sorta di polacchino dal design
minimalista (costruzione seamless)
realizzato in scamosciato o nabuk, con
inserto ammortizzante attraverso la suola
in poliuretano. La calzata nell’avampiede
è comoda e spaziosa, mentre i lacci
permettono di bloccare bene il collo del
piede. Nella nuova versione che sarà in
commercio nel 2015, è stata migliorata la
calzata nella zona del tallone per garantire
un miglior contenimento. La scarpa
perfetta per tutte quelle occasioni
in cui anche un “natural
walker” può presentarsi
in ufficio in...
sandali.
fornito
riscontri“L’incertezza
sul prodotto,della
sia conoscenza non
Charlesimportanti
Bukowski scrisse:
positivi
chedalla
suggerimenti
migliorare.
è diversa
sicurezzaper
dell’ignoranza”.
La forza espressiSono
nate
questo
progetto
delleintelligente duttilità
va di un
talecon
assunto
sta forse
nella sua
collaborazioni?
Di che
genere? Iladesign
e nella sua pronta
adattabilità
molteplici contesti. Non
dei
vostri difficile
prodotti
esempio
è sempre la saggezza del
è affatto
adad
esempio
interpretare
realizzato
all’interno
dell’azienda
o ci
vate americano
alla luce
di alcuni argomenti
di attualità
sono
stati e riguarda
ci saranno
anchesettore
dei conper quanto
il nostro
e in particolare neltributi
la sua esterni?
versione skyrunning. Conoscenza e ignoranza sono
Alcuni
dei tester
delparole
2013 che
si sono
esattamente
due
chiave
sulledistinquali correttamente ci
ti
comespesso
hannoquando
svolto lesiverifiche,
si per
sofferma
trattano sono
temi riconducibili a un
stati
ricontattati
per mettere alla
prova
altro termine
che, casualmente,
ritorna
nellai nostra traduzione
prodotti
della PEpoeta:
2015. sicurezza.
Per quanto
riguardel provocante
Responsabilità
degli orgada
il design
è da consapevolezza
sempre frutto di un
lavoro
nizzatori
di gare,
degli
atleti, norme e codici
di
gruppo coordinato
masuicon
comportamentali:
sonodall’azienda
questi aspetti
quali soprattutto da
l’apporto
di collaborazioni
Molto molta attenzione
qualche anno
a oggi vieneesterne.
concentrata
importante
il contributo
dei nostrieagenti
da parte dièchi
corre in montagna
ovviamente da parte di
che
sono
suloperatori
territorio einteressati.
che dialogano
con e lo sviluppo di
media
e di
La crescita
iquesto
negozianti
deiprovocato
quali veri esperti
del
sportalcuni
hanno
un necessario
miglioramento
mercato.
in questa direzione. La preparazione degli atleti, la realizOltre
a di
Lizard
marchi
di-sempre più perforzazione
nuovi quali
materiali
e di Aicad
prodotti
stribuisce
concome
quale
li Face Ultra Trail
manti (che in
in Italia
alcuni ecasi
al criteri
The North
sceglie?
du Mont Blanc sono resi obbligatori per la partecipazione
Al
momento ildistribuiamo
CEP, calze sportive
all’evento),
costante aggiornamento
del regolamento delle
e
a compressione
e StabilIcers
singole
competizioni,
la sempre sottoscarpe
maggiore diffusione di articoli
per
camminare
su nevelaequestione
ghiaccio. Riceviae servizi
che trattano
in maniera sempre più apmo
costantemente
richieste
distribuzione
profondita:
sono questi
tuttidielementi
che portano beneficio
per
della qualità del nostro servizio e
alla via
disciplina.
per la presenza su tutto il territorio italiano.
La
frammentazione
I FATTI
RECENTI - Madella
comedistribuzione
si diceva conitaBukowski, l’incertezza
liana
il mercato
difficileparafrasando,
per le azien- una conoscenza
della rende
conoscenza,
o meglio,
de
straniere.
vengono
scelti in base
incerta
non Ièmarchi
diversa
dalla sicurezza
dell’ignoranza. Ecco
ad
e sinergie
distributive.
cheaffinità
quindi,qualitative
nonostante
tutto talvolta
si osserva ancora che
accadano episodi sconcertanti come quello tristemente occorso in occasione dell’ultima edizione della Maremontana.
Molto si è detto della responsabilità dell’organizzazione unitamente a quella degli atleti circa lo svolgimento del trail
ligure nel corso del quale Paolo Ponzo ha perso la vita. Così
come molto si era detto l’anno precedente dopo che l’esperta skyrunner Teresa Farriol era incorsa nella stessa sorte a
causa dell’ipotermia che l’aveva colta durante la partecipazione al Cavalls del Vent. Al di là tanta eco che si è generata
(anche se occorre dire che in alcuni casi si è trattato più che
(Well)
in Italy
è la vostra
scelta denunciato noi
altro diMade
una vuota
risonanza,
come abbiamo
oggi.
che,Running
ritenete,
sarà so-3 – 2013), la verità
stessi –Una
vediscelta
editoriale
Magazine
stenibile
in futuro
o state
esplo-è quella descritta
vera che anche
non potrà
mai essere
discussa
rando
le opportunità
rischi) che
il Series Kilian Jordal campione
in carica (e
allei Skyrunner
World
progettare
in Italia eSpirito
realizzare
fuori può
net che al magazine
Trail aveva
dichiarato: “Dobbiaoffrire?
Doveconto
vedete
vostro brand
mo renderci
che ilpratichiamo
uno fra
sport di montagna e
10
anni?
in montagna
il rischio zero non esiste”. A sfortunata conferma
Tante
di tuttoaziende
questo, ilhanno
destinodelocalizzato
ha voluto che la
poche settimane fa
produzione
sull’onda
di una tendenza
sia scomparso
il giovanissimo
campionedel
di arrampicata Tito
momento.
Ma valutando
i
Traversa proprio
a causa con
di unattenzione
incidente mentre
si esercitava
pro
e contro,
sempre inriteniamo
su una
parete non
a Orpierre
Francia. sia la
soluzione vincente. Noi abbiamo ritenuto
più
convenienteDELLA
gestire
la di si vuole evitaIL PROGETTO
ISFautonomamente
- Proprio perché
produzione
Italia. momento
Questa scelta
ci offre ulteriori commenti
re anche in inquesto
di spendere
flessibilità,
controllo
e tempestività
che una sottolineare qual
più o meno
pertinenti,
vogliamo piuttosto
dislocazione
in presa
Asia non
potrebbe
permetè la posizione
in merito
al tema
della sicurezza daltere.
In futuro nonSkyrunning
escludiamoFederation
di avere una
la Internazional
(Isf). O meglio, quali
produzione
in altri paesi
per essere
più visono i provvedimenti
adottati
in questa
direzione. A ottobre
cini
aè
certi
mercati.
2012
stato
avviato un lavoro di sintesi delle norme e delIn
mondo dove si vigenti
brucia all’interno
tutto in fretta,
le un
raccomandazioni
dei campionati della
avere
prodotti
durano
nel tempo
è un del regolamento
federazione.
“Lache
base
di partenza
è quella
ritorno ai valori tradizionali ed è, soprattutto, green.
2 Kross Terra II
È la novità Lizard 2015 per le calzature.
Tomaia leggerissima, sensibilità
ineguagliabile sui sentieri grazie alla
suola Sticky Rubber. Veste il piede come
un calzino e la si calza in un attimo.
L’alloggiamento delle dita è spazioso e
offre comfort nelle passeggiate tranquille
e sui sentieri battuti. Tuttavia la calzatura
può anche diventare una scarpa per uso
tecnico se indossata da un escursionista
abituato a camminare con prodotti
minimalisti. A nostro avviso è ideale da
portare in viaggio, per i backpacker o
i pellegrini come seconda calzatura
per i momenti di pausa, nello zaino
scompare infatti nello spazio di poco
più di un pugno.
attuale, che come tutti i regolamenti complessi è utile solo per
consultare i singoli articoli quando c’è un problema e non per
avere una visione immediata e pratica della situazione” ha
spiegato il presidente della Isf Marino Giacometti. “Grazie al
contributo di atleti e organizzatori gara, poche settimane fa
abbiamo portato a termine questo progetto, nella speranza
che possa contribuire a elevare il livello di attenzione e responsabilità da parte di tutti i protagonisti di questo splendido stadio che è la montagna e ci permetta di affiancarci
agli sport outdoor in maniera più consapevole e preparata”.
I PIANI DI EMERGENZA - Le diverse indicazioni sono suddivise per categorie secondo le tre discipline Vertical, Sky e
Ultra, a indirizzo di atleti da una parte e di organizzatori
dall’altra. Da segnalare che nello specifico delle specialità
sulle lunghe distanze sono previsti due piani di emergenza
da adottare in base alle necessità che si possono verificare
per via delle condizioni di gara. Più precisamente il piano B
è pensato per tutelare la salvaguardia dei partecipanti e
dello staff in condizioni climatiche che consentono comunque
di conservare il più possibile l’originalità del tracciato. Qualora sia resa necessaria l’adozione di un percorso di riserva,
vengono mantenuti invariati il 75-80% della distanza e del
dislivello originali. Sono previsti in questo caso la riduzione
della distanza e dei punti critici, oltre allo modifica dell’orario di partenza e del tempo limite per il raggiungimento dei
check point. In caso di condizioni particolarmente rigide che
possono rendere necessaria la sospensione dell’evento, fa
riferimento al piano C. Il 50-60% del tracciato rimane quello
originale e viene aumentato il numero degli ufficiali di gara.
Vengono pianificati diversi punti di assistenza per gli atleti
che si ritirano e zone da cui è possibile raggiungere direttamente il traguardo in caso di emergenza. In ogni caso, la
manifestazione non deve essere cancellata o rinviata se non
in casi estremi.
www.skyrunning.com
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21
21
FOCUS PRODOTTO / RIFLETTORI SULLA COLLEZIONE SUMMER 2015 DEL MARCHIO ITALIANO
a cura di: Simone Berti
La fresca vincitrice del titolo
di campionessa italiana di corsa in
montagna Alice Gaggi indossa Select
Running Skirt e Top Vapor
Gli atleti Laura
Besseghini e
Giovanni Tacchini
mettono alla prova
i loro nuovi outfit
Crazy Idea
La Valtellina
e la sua anima
CRAZY
Le novità firmate dalla titolare Valeria Colturi
sono sempre più una realtà nel panorama
dei produttori di abbigliamento outdoor.
Valeria Colturi, fondatrice e designer del marchio, sostiene con orgoglio che la propria è
un’azienda artigiana italiana, che progetta tutti
i propri articoli e che ne produce la maggior
parte nella propria sede di Tirano (SO). Questo
ne fa una realtà praticamente unica nel complesso mondo della produzione di abbigliamento per lo sport. La particolarità di Crazy Idea è
data dalla stretta vicinanza tra la testa dell’azienda e il mondo reale. Il contatto vero con
gli atleti, la presenza a gare e manifestazioni, i
continui feedback che arrivano dai negozianti e dai propri punti vendita diretti permettono
veloci e attuali correttivi alle collezioni, che a
differenza della maggior parte dei produttori
vengono perfezionate e finite solo pochi giorni
prima della presentazione.
Crazy Idea dispone di una struttura commerciale snella, veloce, non piramidale, in cui il rapporto
con i negozianti è privilegiato e diretto. Questo è
uno dei vantaggi nel rapportarsi con un’azienda
di medie dimensioni: la risoluzione dei problemi, la
possibilità di fornire anche ai dealer gli articoli personalizzati, con tagli esclusivi e propri loghi e colori.
Sempre più partner commerciali, oltre a scegliere
i numerosi articoli della collezione estiva Crazy, si
confrontano e propongono prodotti come premi
gara alle manifestazioni. Il team service, gestito anche attraverso gli official dealers, è un settore dove
l’azienda valtellinese è sempre stata leader, proponendo articoli di alta qualità. Un’ultima conferma
viene dai capi della collezione summer 2015, che
spaziano fra tutte le discipline outdoor. Sotto una
selezione dei modelli più significativi.
Vapor Top
Bras Top
Un completo running
donna composta da
top in tessuto italiano
Sensitive con rete
mesh fresca e leggera.
Reggiseno in seamless.
Due classici della
produzione Crazy Idea,
best seller della collezione
street / boulder. Il Top
Bras è in cotone tinto
multicolori e dà un tocco
di femminilità
all’arrampicata.
Select Running Skirt
La gonna è realizzata
in tessuto Revolutional
Slim e tessuto esterno
“rapid dry”, con
trattamento Ice Fil.
Aria Pant
Il pantalone Aria, perfetto
per arrampicare e
fresco per camminare, è
realizzato in cotone tinto
oppure jeans.
La climber
Alessandra
Tognela in azione
con Aria Pant
e Top Bras
Skyfall Jkt
La giacca Skyfall, fashion
e tecnica allo stesso
tempo, presenta invece
un tessuto nylon ripstop
antistrappo ultra light con
interno in Polartec Alpha.
Solution Pull
La runner Laura
Besseghini
in azione con
Vapor Top e Skirt
Running Select
La Solution Pull, dal
design street, si
propone ai consumatori
esigenti che cercano
un look giovane e
fresco senza rinunciare
alla tecnicità e alla
qualità.
Mantra Pant
Il pantalone Mantra
è realizzato in tessuto
tecnico fresco antistrappo
e bistretch, con cerniere
YKK in contrasto di colore,
ginocchia preformate e
taglio ergonomico per
una vestibilità femminile
al top.
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Voyager Pant
Il pantalone Voyager, in
fresco e resistente tessuto
estivo, presenta un taglio
moderno stile “traveller
pant” perfetto anche per
trekking.
CONTATTI //
0342.706371 - [email protected] - www.crazyidea.it
FOCUS ON / NOVITÀ 2015 FIRMATE CAMP E CASSIN
SPEED 2.0
È un anno decisamente memorabile questo per C.A.M.P.,
che all’ultimo OutDoor Show ha presentato una serie
di importanti novità. A partire dalla partnership stretta con Stefan
Glowacz e Uwe Hofstädter, fondatori del brand di scarpette da
arrampicata Red Chili (vedi anche schede prodotto a fondo
pagina). Da luglio infatti C.A.M.P. è distributore ufficiale ed esclusivo
per l’Italia del marchio. Operazione che consente all’azienda di
Premana di incrementare la sua forza in ambito nazionale nei settori
dell’arrampicata e dell’alpinismo. Inoltre grazie a questa collaborazione
potrà lavorare a stretto contatto con Glowacz, che diventa suo atleta
a tutti gli effetti. Novità - e non poche - anche sul fronte prodotti, per
festeggiare al meglio i 125 anni di attività dell’azienda. Tra le principali
spicca l’assicuratore Matik, presentato sullo scorso numero e a pag XI
del report fiera allegato di questo mese. Di seguito una selezione degli
altri highlights presentati al salone.
ENERGY
La nuova Energy è un’imbracatura leggera e confortevole
per soddisfare le esigenze del più ampio range di
arrampicatori, dai principianti ai più esperti. Polivalente,
adatta per l’arrampicata sportiva e per le vie in
montagna (nonché per l’indoor climbing), è curata in
ogni dettaglio con l’impiego di materiali di prima qualità.
Il nuovo interno termoformato e la notevole larghezza
di cintura e cosciali garantiscono comodità e sostegno.
I cosciali con fibbia scorrevole uniscono l’assoluta
sicurezza di quella fissa con la versatilità della costruzione regolabile. 4 portamateriali.
Peso: 313 gr (taglia M). Prezzo al pubblico: 39,90 euro.
Un casco al top, progettato e curato nei minimi dettagli per le
competizioni di sci alpinismo e per l’arrampicata di alto livello.
Lo Speed 2.0, rinnovato nella grafica e nella costruzione della
calotta esterna che lo rende ancora più durevole, è uno dei
caschi più leggeri sul mercato. Oltre alla leggerezza, vanta un
comfort eccezionale grazie alle 22 aperture di ventilazione
aerodinamiche che lo rendono straordinariamente fresco anche
durante le attività più intense e nei giorni più caldi. Peso: 268 gr.
TURBO CHEST
Bloccante ventrale compatto brevettato (patent pending),
rivoluzionario per le caratteristiche pulegge che migliorano il
rendimento e annullano la pericolosa usura della guancia. La
geometria dell’attrezzo evita il rischio di fuoriuscita della corda
in situazione di risalita su corde oblique. Il recupero della
corda a valle, che normalmente avviene tirandola verso il
basso, è effettuabile carrucolandosi verso l’alto. Camma
dentata con trattamento antiusura e di scarichi per fango, sporco
e ghiaccio. Foro d’attacco principale ruotato per posizione ottimale
dell’attrezzo sull’imbracatura. Per corde da 8 a 13 mm. Peso: 110 gr.
RAID VEST
Zaino sviluppato per i raid e ultra trail. Il Raid Vest
accoglie tutto l’equipaggiamento per le gare di più
giorni, assicurando la stessa vestibilità e il comfort dei
più piccoli gilet da trail running. Rappresenta inoltre una
valida e più comoda alternativa ai classici zaini da
escursionismo. Garantisce un eccellente bilanciamento
del peso durante la corsa. Cinghia addominale e
cinghia sternale con fibbie EZ OP ad apertura facilitata.
Schienale con struttura a pannelli e rete traspirante,
spallacci in rete. Il cordino elastico esterno permette
la compressione del carico e il fissaggio di materiale
supplementare. Capacità: 20 lt. Peso: 480 gr.
AIR CR
Imbracatura polivalente e leggera. La nuova Air CR
è stata ridisegnata mantenendo le caratteristiche di
essenzialità e comfort, un’estetica più moderna e una
costruzione più robusta che la rende ancora più indicata
per le salite in montagna. La comodità e la traspirabilità
sono garantite dalla struttura con bordatura portante
Edge-Load Construction, dall’imbottitura in Eva espansa
traforata da 3 mm e da un mesh 3D in poliestere
all’interno. 4 portamateriali. Peso: 350 gr (taglia M).
CASSIN - MINIDÒ
Dopo il celebre Domino, uno dei crash pad più noti al mondo, ecco il fratello minore, dal
prezzo vantaggioso senza trascurare la qualità. L’imbottitura da 10,5 cm è fabbricata
in 3 strati per assicurare un’eccellente capacità di assorbimento e può essere facilmente
rimossa tramite zip per il lavaggio della fodera esterna. La durata è garantita dal
tessuto tri-ripstop 600D, spalmato internamente per proteggere l’imbottitura dall’acqua
e dall’umidità. Può essere portato come uno zaino, a tracolla o come una valigia grazie
alle 2 comode maniglie. La lunghezza delle fettucce di chiusura permette di trasportare
nel crash pad chiuso scarpette, sacchetto della magnesite e altri oggetti. Peso: 3,8 kg.
NANO 22
Dopo il Nano Wire e il Nano 23, il nuovo Nano 22 significa ancora meno
peso, più funzionalità e massima sicurezza. Rappresenta la quarta
versione di questo moschettone, che ogni volta ha visto calare di un
grammo il proprio peso. Il Nano 22 presenta un design completamente
rinnovato rispetto al predecessore, con una maggiore resistenza a leva
aperta. Il naso migliorato protegge la leva mentre la particolare curvatura
e la totale assenza di sporgenze favoriscono lo scorrimento della corda.
Il minor peso è dovuto alle nuove sezioni e non a una riduzione delle
dimensioni. Il Nano 22 è ideale per l’alpinismo e il trad, perfetto per portare il
materiale sull’imbracatura. Disponibile in 8 colori diversi. Peso: 22 gr.
SPIRIT VCR
Scarpetta polivalente estremamente comoda, ideale per
le vie in montagna. I tre velcri garantiscono una perfetta chiusura e
regolazione. Velcro superiore più ampio per evitare compressioni sul
piede. Le due alette nella parte superiore della tomaia, sotto i velcri,
consentono una grande apertura della scarpa facilitando calzata
e scalzata. Tomaia sintetica che mantiene nel tempo la forma e le
dimensioni della scarpa. Sottopiede in cuoio per assicurare comfort
e stabilità della pianta. Il tallone con Impact Zone, con
imbottitura in Eva, rende più confortevole la scarpa quando
si cammina. Suola in gomma Red Chili RX 2 da 4.2
mm. Disponibile anche in versione da donna
(Lady Spirit VCR con le stesse caratteristiche
tecniche della Spirit VCR ma con forma e
colori femminili). Numeri dal 3 al 12 (UK).
24
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STRATOS
OCTAN
Scarpetta di alto livello
estremamente precisa.
Calzata asimmetrica
e stretta e allacciatura
rapida. Tomaia sintetica che
mantiene nel tempo la forma e le
dimensioni della scarpa. Sottopiede in
cuoio per assicurare comfort e stabilità della
pianta. Intersuola flessibile a media rigidità che
garantisce un buon supporto sui microappoggi.
Suola in gomma Red Chili RX 2 da 4.2 mm, con
struttura differenziata. Fascia centrale in gomma
che garantisce la tensione della scarpa sul piede.
Numeri dal 3 al 12 (UK)..
Scarpetta performante
studiata per il boulder
e le alte difficoltà, con
un’innovativa fodera elastica in
neoprene per una perfetta aderenza
al piede. Calzata asimmetrica e punta
molto aggressiva rinforzata superiormente per
agganci precisi. Suola a struttura differenziata
con parte anteriore a costruzione concava.
Intersuola preformata per mantenere la forma nel
tempo. Chiusura con tre velcri. Tomaia sintetica che
mantiene la forma e le dimensioni della scarpa.
Suola in gomma Red Chili RX 2 da 4.2 mm. Fascia
centrale in gomma che garantisce la tensione
della scarpa sul piede. Numeri dal 3 al 12 (UK).
CONTATTI //
C.A.M.P. - 0341.890117 - [email protected]
EVENTI / DAL 26 AL 30 LUGLIO A SAN CANDIDO, LA SECONDA EDIZIONE
a cura di: Simone Berti
Adventure Outdoor Fest:
un bis convincente
Due suggestive immagini di slackline in centro paese
e all’ombra delle Tre Cime
Il festival dell’avventura a 360° ha riportato anche quest’anno sport, atleti internazionali,
cinema, workshop, incontri, musica e un buon numero di aziende presenti.
Insomma tantissime proposte, forse troppe? Successo in termini quantitativi e qualitativi
per i film in concorso (giudicati anche da Outdoor Magazine)
Piccola parentesi per fare chiarezza, prima di iniziare: l’evento
di San Candido di cui vi parliamo ora è di fatto alla sua seconda edizione, essendosi svolto lo
scorso anno nella stessa location
sotto il nome di “Adventure Movie
Awards”. Poi divergenze fra gli
organizzatori hanno portato ad
uno “sdoppiamento”: S. Candido
ha riproposto l’evento denominandolo “Adventure Outdoor Fest”,
mentre il logo originario è “migrato” a Livigno, dove si sono svolti
dal 22 al 27 luglio gli “Adventure
Awards Days” (che vi raccontiamo
nelle pagine seguenti). Entrambi
gli eventi comunque sembrano
aver fatto tesoro degli aspetti da
migliorare che sempre su queste
pagine avevamo sottolineato lo
scorso anno e si sono mossi entrambi bene in termini di comunicazione e di programma, con due
proposte molto ricche. Dal nostro
punto di vista, inoltre, nonostante
la formula sia molto simile e il periodo quasi lo stesso, si tratta di
due manifestazioni che possono
coesistere essendo tra l’altro organizzate in location così distanti
e quindi con bacini di pubblico
diversi. Non a caso a entrambi
abbiamo dato con piacere la nostra media partnership...
PROGRAMMA, AZIENDE, FILM
Il programma era davvero ricco,
persino troppo forse, ma certo
meglio abbondare... Buono anche
il riscontro in termini di aziende
presenti: Mammut, Canada Goose, La Sportiva, adidas Eyewear,
Ferrino, Garmin, Monvic, Dryheat, Tecnica, Blizzard e Climblock.
Uno degli aspetti meglio riusciti
è stato il concorso video: 32 film
in concorso da tutto il mondo, alcuni davvero di alto livello, come
abbiamo potuto verificare di persona avendo fatto parte della
giuria. Ma ripercorriamo l’evento
giorno per giorno.
DAY 1
I “giochi” hanno avuto inizio
mercoledì 26 luglio nella piazza con la premiére del secondo
documentario realizzato dalla
Fondazione Dolomiti Unesco alla
presenza di Piero Badaloni e
del presidente della Fondazione Marcella Morandini, seguita
dall’incontro con Fabien Ferrari e
Wilhelm Feichter del Soccorso Alpino, che hanno mostrato come la
tecnologia possa venire in aiuto
in caso di problemi durante una
escursione. Insieme alle prime proiezioni dei corti e mediometraggi
in concorso, sono partiti anche i
Spettacolari momenti
del volo in tuta alare
corsi di MTB con Arno Feichter e
le lezioni di yoga.
DAY 2
Il giovedì è stato inaugurato il
villaggio Adventure nella piazza
principale e sono continuati gli incontri e le proiezioni dei 32 film in
concorso da tutto il mondo. Armin
Holzer e Alex D’Emilia si sono esibiti
con le loro highline nel centro del
paese, David Fanelli ha mostrato
le sue evoluzioni parkour. Inoltre
ha avuto inizio il corso di due
giorni dedicato all’orientamento
e all’esplorazione guidato da Danilo Callegari e Luca Sannazari,
in collaborazione con la Garmin
GPS Academy. La giornata si è
poi chiusa con i racconti intorno
al fuoco in compagnia di Fabio
Palma dei Ragni di Lecco, Simone Salvagnin, Carlo Cosi, ancora
Danilo Callegari, Enrico Geremia,
Luca Matteraglia e il gruppo LaVenta.
DAY 3
Il venerdì è stato caratterizzato
da ulteriori corsi e incontri con
gli atleti, come la lezione di arrampicata per bambini gestita
dal climber ipovedente Salvagnin.
Lo yoga è stato protagonista
grazie a Marion Inderst (Vinyasa
Flow Yoga), Tite Togni (Yoga for
runners), Laurence Gouault (KundaLina Yoga e Yoga For climbers)
e Barbara Biscotti con la meditazione vipassana. Gli appassionati di fotografia invece hanno
potuto seguire il workshop di Alo
Belluscio alle Tre Cime di Lavaredo a base di highline e volo in
tuta alare di Chris Espen. Armin
Holzer e Alex d’Emilia hanno poi
tenuto il corso di highline. Evento
culturale per eccellenza è stato
l’incontro sull’alpinismo con i giovani ma già affermati talenti del
mondo verticale Jacopo Larcher,
Rudi Moroder, Silvio Reffo, Micha
Piccolruaz e Simone Salvagnin,
accanto a veterani quali Fabio
Palma, Steve Haston e Steph Davis.
Per concludere con il “concerto
verticale” ideato da Fabio Palma
e le proiezioni dei cortometraggi
in concorso, tra le quali l’anteprima mondiale “Japan” e “Sardinia
Bloc Scouting”, introdotto da Silvio Reffo.
DAY 4 & 5
Non si può non citare il primo
volo in wingsuit sopra e “dentro”
le Tre Cime di Lavaredo operato
da Hansi Tschurtschenthaler, Chris
Espen, Steph Davies e Ian Martin.
Nella serata incontri e proiezioni
quali l’anteprima mondiale di “A
Blink of an Eye” di Olaf Crato e
il video appena realizzato da
Ian Mitchard e Steph Davies nel
volo sulle Tre Cime. Sul palco poi
gli atleti e artisti premiati Simona
Morbelli e Loic Collomb Patton,
Stephan Hausl, Hanno Mackowitz
e Paolo Aralla. Domenica workshop di arrampicata tenuto da
Stevie Haston, uno dei climber inglesi più celebri, con il supporto
della Guida Alpina Carlo Cosi
nelle pareti di Landro.
www.adventureoutdoorfest.com
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In alto in senso orario: il centro paese con il villaggio, lezioni di yoga, workshop di climbing con Stevie Haston e parkour
REPORT / IL MALTEMPO NON FERMA L’EVENTO, CHE DI CERTO PUÒ CRESCERE ANCORA
dal nostro inviato: Paolo Grisa
L’arrivo del team di Impossible to Possible a Livigno, al termine della loro avventura di 5 giorni
Adventure
Awards,
outdoor movie
e molto altro
Buoni riscontri per la rassegna alla sua seconda edizione, con eventi diversificati
e dedicati a tutti i target il cui focus è l’avventura. L’elemento più caratteristico inoltre
è stato la possibilità per il pubblico di interagire direttamente con i grandi ospiti.
Non era una prima ma quasi. La seconda
edizione degli Adventure Awards, svoltasi
dal 22 al 27 luglio, ha cambiato sede rispetto al 2013: dall’Alto Adige a Livigno. La
località, nota anche come “Tibet delle Alpi”
per essere tra le più isolate della cerchia
alpina, d’inverno rappresenta una delle mete
di maggior richiamo per lo sci alpino come
per il fuoripista.
NUOVA LOCATION - Anche in estate tuttavia Livigno è uno dei luoghi più entusiasmanti per gli appassionati dell’avventura e
dell’adrenalina che gli sport outdoor sanno
offrire. Questo grazie alla sua infinita rete
di sentieri che permettono di raggiungere
le cime circostanti, ai suoi impianti di risalita
aperti anche nella stagione estiva (che consente a tutti di ammirare dall’alto i suoi magnifici panorami) e alle piste sviluppate appositamente per gli appassionati di downhill
sulle quali gli appassionati di mtb possono
non solo faticare lungo le ripide salite ma
anche divertirsi con l’adrenalina data dalla
discesa a rotta di collo in tutta sicurezza.
EVENTI SEMPRE PIÙ TRASVERSALI - Fortunatamente in alcune località delle Alpi come
Livigno, si sta iniziando a investire in un turismo che non sia solo quello invernale delle
piste ma rivolto a una fruizione della montagna quattro stagioni, e dedicato a tutte le
categorie di utenti: dalle persone anziane in
cerca di aria buona e relax fino ai giovani
che vogliono dedicarsi alle loro discipline
sportive più estreme ma pretendono anche,
la sera, di avere delle occasioni dove riunirsi,
far festa, e ricordare i momenti più epici della
Andrea Benesso direttore
artistico del Festival
(a sx) impegnato
a illustrare i sentieri
attorno a Livigno
al team di
Impossible
to Possible
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9 / 2014
giornata trascorsa in mezzo alla natura. Da
qui l’importanza di organizzare eventi come
questi che possano rappresentare un richiamo ulteriore per attrarre visitatori. Noi stessi
come rivista, abbiamo notato in questi anni
come gli eventi dedicati all’outdoor si siano
trasformati. Non più manifestazioni legate a
una sola attività, ma sempre più aperte a
diverse discipline accomunate da uno stesso messaggio di fondo. Non più eventi con
un unico format: festival cinematografico,
escursioni guidate, conferenze, ma piuttosto
queste e molte altre cose (esibizioni, corsi,
workshop, contest, gare, concerti musicali)
legate insieme, una sorta di pacchetto unico dove chiunque può certamente trovare
uno (o più facilmente alcune) attività di suo
interesse e se si trova in una certa località
in villeggiatura trova iniziative interessanti
a cui partecipare lungo tutto l’arco della
giornata.
IL CONCETTO DI AVVENTURA - È proprio
questo il caso degli Adventure Awards Days.
Difficile definire la manifestazione con un format definito o all’interno di un’attività particolare: tutto ciò che ti permette di vivere
l’avventura. Ad organizzarlo due giovani
ragazzi di Padova, Andrea Benesso ed Eleonora Bujatti. Ma cosa significa oggi avventura e soprattutto qual è il concetto di
avventura che questi Awards vogliono trasmettere? Così ci hanno risposto: “È un modo
di guardare al mondo, uno spirito con cui
vivere la vita. È uno sguardo diverso sulle
cose: per un super atleta è un risultato da
raggiungere, per un curioso è uno stimolo
a provare, per un amante dell’aria aperta
tano al pubblico le vicende dei propri atleti.
Il workshop ha avuto un ottimo riscontro da
parte del pubblico, con numerosi partecipanti che si sono mostrati molto entusiasti.
Emilio ha poi ricevuto durante la serata di
premiazione l’award come miglior storyteller.
Downhill su una
delle ripide piste
che planano su Livigno
è un modo di vivere un’emozione, per uno
storyteller o un esploratore è un’occasione
di condivisione. È l’uomo che c’è dietro ogni
avventura”.
GLI OSPITI - Ma chi sono quindi gli uomini
che hanno presentato le loro avventure a Livigno? Molti ed ognuno con un proprio personalissimo percorso di vissuto della dimensione avventurosa della vita. Franco Micheli,
per esempio, esploratore controcorrente, che
ha visitato alcune delle zone più estreme
del pianeta rinunciando deliberatamente
ai moderni mezzi di orientamento e comunicazione. Presentando il suo ultimo libro durante un’interessantissima chiacchierata con
Roberto Mantovani Franco ha raccontato
di alcune sue esperienze di viaggio negli
ambienti polari, in cui ha vissuto, cercando
di orientarsi nel white out delle nufere artiche, esperienze quasi extrasensoriali e ha
percepito come l’istinto nel saper trovare la
via è ancora insito dentro di noi, ma per ritrovarlo bisogna fare la scelta coraggiosa
di rinunciare ai mezzi tecnologici. Come ha
detto Emilio Previtali, “oggi probabilmente è
necessario fare un passo indietro e riequilibrare il rapporto di forze tra noi e la natura. Rinunciare a qualcosa significa ricevere
qualcosa”. E probabilmente quel “qualcosa”
è proprio il componente necessario per l’avventura. Previtali era presente a Livigno per
tenere un workshop di storytelling, dopo che
lui stesso per professione, dopo aver diretto una rivista dedicata al freeride, ha poi
contribuito a modificare il modo in cui oggi
le aziende raccontano loro stesse e presen-
I FILM PREMIATI - A proposito di premiazioni
ecco invece i film che si sono aggiudicati i
premi cinematografici: il Best Movie Award è
andato a The Bear in Mind di Julien Carbon
e Vincent Perazio, premiato per la bellezza
delle immagini e per la forza emotiva con cui
ha trasformato una vicenda tragica in un
motivo di riflessione. Il Green Award – Secam,
è andato a Patabang, di Andrea Frigerio: il
film racconta dei sassisti della Val di Mello,
protagonisti di una bellissima storia di alpinismo “rivoluzionario”, ma anche di una lotta
per la tutela di questa splendida valle. A
ricevere il premio in sala il regista e i due
protagonisti, Paolo Masa e Jacopo Merizzi.
ANCHE TEATRO - Di avventura dev’essersi
trattato anche per Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris, i due attori di “(S)legati”, quando
L’opera teatrale “(S)legati”
che ha riscosso un grande
successo a Livigno
Emilio Previtali
durante
il suo workshop
di storytelling
Franco Micheli, nella
piazza di Livigno,
parla di esplorazione
senza mezzi tecnologici.
Sullo sfondo un’esibizione
del gruppo Arcieri
della Slack
I due vincitori
degli Awards.
In mezzo
a loro Daniele
Callegari,
vincitore dello
scorso anno
Giorgio Daprà
di Vivobarefoot
durante il
suo workshop
sul barefooting
La premiazione
del film
Patabang con
la presenza del
regista e degli
interpreti
qualche anno fa hanno avuto l’idea di portare a teatro il libro di letteratura alpinistica “La morte sospesa”. La pièce teatrale ha
avuto un successo straordinario e i due hanno organizzato una originale tournèe-trekking per alcuni rifugi alpini. Il pubblico di Livigno, ha riempito la sala durante la recita, e
al termine, visibilmente commosso ha riservato ai due un lunghissimo applauso arricchito
da standing ovation. Altro grande ospite
illustre è stato Daniele Callegari, che si è aggiudicato il premio lo scorso anno. È stato
lui a premiare Emilio e l’altro vincitore, Hervè
Barmasse, come Best Adventurer. Durante la
serata di premiazione Emilio e Hervè hanno
mostrato alcune riprese video delle loro più
recenti imprese. La convivenza tra eventi tradizionali in luoghi chiusi come la premiazione ed eventi informali all’aperto in piazza
o sui sentieri sono stati uno degli elementi
caratteristici di questa manifestazione. Così
nel centro di Livigno, il pomeriggio, Danilo ha
intrattenuto i presenti con il racconto di alcune delle sue avventure, accompagnato e
stimolato dalle spesso ironiche domande e
dal bellissimo sottofondo musicale del musicista Guido Foddis. Grande interesse anche
per i workshop di Richard Felderer e Matteo
Cappè sulla fotografia outdoor e action,
fotografi professionisti l’uno specializzatosi
negli scatti in ambiente verticale nel mondo
del climbing e l’altro sui sentieri dedicati alla
mountain bike.
IL CONCERTO DI CISCO - La musica è stata un altro degli elementi centrali di questa
rassegna, e dunque ecco uno dei momenti
più attesi: la camminata notturna e il concerto acustico con “Cisco”, noto cantante
ex Modena City Ramblers. Vedere quante
persone hanno accettato di alzarsi prima
dell’alba e mettersi a camminare sotto la fitta pioggia per raggiungere il rifugio dove,
poi, causa meteo, in un clima molto “intimista”
si è tenuto il concerto, è stata davvero una
bella sorpresa.
RUNNING PROTAGONISTA - Tanto spazio
anche per il trail a Livigno, lo sport più in
crescita del momento. L’organizzazione ha
avuto la brillante idea di invitare il team di
Impossibile to Possible per la prima tappa
assoluta Europea. Si tratta di un progetto
lanciato dall’ultratrailer canadese Rahi Zahab, un’esperienza fomativa per ragazzi universitari. A questa tappa hanno collaborato
anche i forti un atleti italiani Stefano Gregoretti e Filippo Canetta, i tre hanno accompagnato questi ragazzi selezionati per cinque
giorni lungo i sentieri delle montagne valtellinesi e hanno concluso l’esperienza proprio a
Livigno all’inizio del Festival dove hanno poi
raccontato l’esperienza. A proposito di corsa
nella giornata di sabato a Livigno si è svolta
la Stralivigno, una tra le corse più apprezzate anche da molti atleti professionisti per
l’opportunità di allenarsi in altura. La corsa
si è svolta in condizioni di pioggia e vento
che hanno accompagnato tutto lo svolgimento della gara. Nonostante il mal tempo,
ha avuto comunque un ottimo successo: 993
i partecipanti, ad aggiudicarsi la mezza maratona per la nona volta degli atleti keniani.
Stefano Gregoretti
impegnato
in una sessione
di corsa
ANCHE UN PO’ DI ARTICO A LIVIGNO - Le
avventure più gelide del festival sono state forse quelle raccontate da Marco Berni
e Michele Pontrandolfo. Marco è un runner
particolarmente a suo agio nei climi freddi,
tanto da essere una delle 4 persone ad
aver concluso l’Iditaroad Trail: durissima
gara artica di oltre 6.000 km sui ghiacci
dell’Alaska. Michele invece è uno più grandi
esploratori polari al mondo, un uomo che ha
compiuto 15 spedizioni polari di cui 10 in
solitaria. Ad oggi è l’unico italiano ad aver
tentato 3 volte la traversata dell’Oceano Artico fino al Polo Nord geografico da
solo, ha attraversato interamente la Groenlandia prima da est a ovest poi da sud a
nord, ha attraversato in 4 distinte spedizioni
il quarto ghiacciaio più grande al mondo,
ha raggiunto il Polo Nord geo magnetico e
magnetico da solo. Tra gli ospiti internazionali una tra le maggiori esperte mondiali di
Yoga, l’americana Payge McMahon, che ha
svolto dei work-shop di Yoga specifico per
lo sport nella meravigliosa location del lago
di Livigno.
NUMERI BUONI, NONOSTANTE... - In definitiva davvero una bella manifestazione quella
degli Adventure Awards, ben riuscita nonostante il tempo pazzerello di questa estate non abbia dato quasi tregua durante i
giorni degli eventi e inevitabilmente alcuni
delle iniziative in programma siano uscite in
parte penalizzate. I numeri comunque sono
stati positivi, anche se l’evento può e deve
crescere ancora: oltre 3.000 le presenze a
Livigno in quei giorni, la pagina Bacebook
dell’evento ha superato i 5.600 fan, il profilo
Twitter, molto condiviso da atleti e giornalisti,
ha quasi raggiunto i 700 utenti e Google
Plus ha collezionato oltre 35.000 visualizzazioni. Numerose le aziende sostenitrici dell’evento. Da Aku che ha collaborato alla Trekking Experience con Michele Pontrandolfo e
Marco Berni, a Black Diamond; Buff ha fornito il gadget per tutti gli iscritti ai workshop,
Midland delle actioncam necessarie a documentare l’evento. Presenti anche Teva, The
North Face, Ferrino (che ha fornito le tende
di appoggio al team di Impossible to Possible e Vivobarefoot, di cui Giorgio Daprà ha
tenuto un workshop sui benefici del barefooting) e infine Cmp, promotrice dello show di
Slackline da parte del gruppo Arcieri della
Slack e fornitrice delle divise dell’organizzazione.
Un partecipante
al workshop
di fotografia action
PUNTI DI FORZA - Da parte nostra partecipare è stata una bella occasione per conoscere tante persone e atleti straordinari dal
vivo, avendo con loro un contatto diretto
non mediato da un palco. È stato bellissimo svegliarsi all’alba e correre sulle vette
soprastanti Livigno in compagnia di Daniele
Callegari (ci ha “seminato” appena iniziata
la parte più ripida e l’abbiamo ritrovato in
vetta ad aspettarci da oltre mezz’ora) e
ascoltare Cisco e i suoi musicisti suonare seduti al tavolo di fronte, in una sala di un rifugio di montagna come fosse una serata fra
vecchi amici. È forse proprio questa la forza
degli Adventure Award Days: offrire al pubblico l’opportunità di interagire direttamente
con persone che hanno realizzato imprese
straordinarie raccontandole come fossero
frammenti di vita normale…
www.adventureawards.it
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EVENTI / LA PRIMA EDIZIONE DEL TRIPLO CHILOMETRO VERTICALE IDEATO DA NICO VALSESIA
a cura di: Francesco Gentilucci
La carica del Toro Rosso
arriva oltre i 3.000 metri
Red Bull K3, un percorso unico al mondo, da Susa alla vetta innevata del Rocciamelone:
3mila metri di dislivello di ascesa in soli 10 km di sviluppo “orizzontale”. La gara promossa
dall’adrenalinico marchio fondato da Dietrich Mateschitz e supportata fra gli altri da Dynafit
è stata accolta all’esordio da riscontri più che positivi (sold out le iscrizioni).
Quando il toro rosso di Red Bull decide
di esordire in un nuovo ambiente lo fa
in grande stile. Il mix di follia e selettività che da sempre contraddistingue gli
eventi marchiati dal brand austriaco si
è manifestato anche nella scena della
corsa off road italiana, tramite un evento
destinato a diventare un grande classico nel panorama nazionale del trail e
dello skyrunning: il Red Bull K3 (iscrizioni sold out a quota 400, anche se a
causa del mal tempo al via erano 330
i partecipanti: 290 uomini e 40 donne).
Questa gara presenta un percorso unico al mondo: si parte da Susa e si arriva
in cima al Rocciamelone, attraversando
3.000 metri di dislivello positivo con uno
sviluppo “orizzontale” di soli 10 chilometri. Una gara durissima a cui nessun atleta è preparato: la salita alterna sezioni
veloci a veri e propri muri verticali fino
a terminare nella ferrata che porta sulla
cresta sommitale del “Roccia”.
LA GARA A ELIMINAZIONE - Per aggiungere ancora più pepe alla gara vengono posti due cancelli che bloccano
l’80% degli iscritti e permettono solo ai
più veloci di correre la sezione finale e
giocarsi quindi la vittoria. La sfida ha
intrapreso un ritmo velocissimo già dall’inizio, tutti i partecipanti erano ancora
freschi e non volevano rischiare di essere bloccati nel primo checkpoint: ma
proprio questo ha fatto “scoppiare” parecchi degli atleti più forti provenienti
dall’ultra trail e dalle lunghe distanze,
abituati a percorrere molto dislivello,
ma ad andature più blande. Alla fine
ad avere la meglio fra i maschi è stato Marco Moletto,
piemontese
del
Team La Sportiva,
specialista
delle
prove in salita, che
è giunto in cima
30
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col tempo stratosferico di 2 ore e 6 minuti, battendo il record di Daniele Ivol
del 1988 di 2 ore e 14 minuti. Dietro di
lui il trail runner iberico Marti Ventoso
Ferran Texido e lo sloveno Nejc Kuhar.
LA CORSA FEMMINILE - Fra le ragazze
invece la spagnola Laura Orguè Vila,
del Team Salomon, ha confermato il suo
talento già mostrato poche settimane
prima con la vittoria di km verticale e
skyrace alle Skyrunner World Series di
Canazei. Grazie alla tecnica perfetta
maturata con l’esperienza nello sci nordico, infatti, la ragazza prende subito
il comando e stacca le rivali vincendo
col tempo record di 2 ore e 22 minuti
(13° nella classifica assoluta). Dietro di
lei l’americana Stevie Kremer, che perde
contatto nel lungo tratto di prato della
seconda sezione di gara (dichiarando
poi l’errore di non aver utilizzato i bastoncini) e si rifà sotto nell’ultima parte, la
più tecnica, senza però riuscire a riprendere la Vila. Terzo posto per Corinne
Favre, leggenda della corsa in montagna su lunga distanza.
UN’ESPERIENZA DA RIPETERE - Una gara
appassionante con presenti al via tut-
I due vincitori Marco Moletto e Laura Orguè Vila
ti i nomi più importanti del
panorama internazionale
della corsa in montagna e
una location unica come
la Val Susa: il Red Bull K3
2014, il primo triplo chilometro verticale della storia,
verrà tramandato negli
annali dello sport come un
enorme successo. Appuntamento all’anno prossimo.
PROFILO DELLA GARA
Da Susa, passando per Mompantero, fino
alla vetta del Rocciamelone. Stiamo parlando
dell’unica via al mondo finora scoperta che
con soli 10 chilometri di percorso attraversa
oltre 3mila metri di dislivello positivo. L’unica
dunque in grado di suggerire l’ardita idea di
correre un “triplo chilometro verticale”. E visto
che si tratta di un territorio che si solleva a
dominare la provincia di Torino e di una sfida
mai tentata prima, sarebbe stato difficile non
trovare il nome di Nico Valsesia alla regia di
un evento capace di attirare l’attenzione di
alcuni dei maggiori protagonisti del panorama
dello skyrunning nazionale e internazionale.
Lo hanno chiamato Red Bull K3 e, come
suggerisce il titolo, in prima linea tra le fila
dell’organizzazione ha potuto contare sul
marchio energetico fondato da Dietrich
Mateschitz, ormai sempre più attivo nella
promozione di manifestazioni sportive originali
ed estreme nel mondo outdoor. La gara si è
svolta lo scorso 2 agosto, in una giornata dal
meteo non proprio clemente: pioggia sopra la
prima parte del tracciato e neve in vetta. Gli
atleti al via hanno dovuto capire fin dalle prime
fasi come gestire la propria corsa, in modo
da conservare fiato ed energie sufficienti a
percorrere tutti i 3.030 metri di dislivello e allo
stesso tempo mantenere costantemente una
posizione fra i primi per non essere tagliati
all’altezza dei due cancelli eliminatori (posti
a 1.670 m e 2.850 m). Come già detto, ad
aggiudicarsi il successo è stato il verticalista
piemontese Marco Moletto, giunto per primo
in vetta con un tempo di 2 h 6’ davanti al
catalano Marti-Ventosa Ferran Teixido e allo
sloveno Nejc Kuhar. Fra le donne la vittoria
è andata alla spagnola Laura Orgué Vila,
mentre al secondo posto è arrivata l’americana
Stevie Kremer e al terzo la francese Corinne
Favre. Red Bull K3 è un evento Red Bull, con
il supporto tecnico di Dynafit e il patrocinio di
Comune di Susa, Comune di Mompantero e
ASCOM Susa.